Sorellastre per caso.

di _brittanaisotp_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** Primo incontro. ***
Capitolo 3: *** la granita. ***
Capitolo 4: *** insegnami a baciare. ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


Eh si, eccomi con una una nuova ff a sfondo Brittana, sapete quanto io le ami no?
Questo prima capitolo è più un prologo,spero che vi piaccia e che dire,buona lettura!


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Sei sul punto di svenire.

Senti i tuoi genitori litigare,giù in cucina,per la millionesima volta oramai,hai perso quasi il conto. E' da un anno e mezzo che si sono lasciati e continuano a discutere,come sempre,come se fossero in realtà ancora una coppia.

Ti alzi in piedi per chiudere la porta,stufa di tutte quelle urla,e tutti quei litigi a cui sei così abituata che da un mese a questa parte,non ti fanno più male,ti danno solamente fastidio,ma solo perche non riesci a concentrarti nello studio,non per altro.

Ti chiami Santana Lopez,hai origine ispaniche,seppur sei nata in America,sei all'ultimo anno di liceo,hai 19 anni,appena compiuti,sei una ragazza molto bella (da quel che dicono gli altri), vivi con tua madre da quando i tuoi si sono separati ed hai un ragazzo. 

Noah Puckerman,Puck, per gli amici, vi conoscete dall'asilo, eravate migliori amici, fino a quando un giorno, non siete finiti a letto insieme. Avete deciso (in realtà lui ha deciso) di avere un rapporto stabile, anche se sai perfettamente che lui ti tradisce, la cosa però non ti importa al quanto, non sei innamorata di lui, in realtà non ti sei mai innamorata, e non credi di volerti mai innamorare, tu sei più una tipa da una botta e via, ecco perchè non ti importa realmente se il tuo 'ragazzo' ti tradisce, perchè anche tu lo fai con lui, diciamo che siete dei buoni scopamici.

Da quando hai saputo che tua madre ha un nuovo compagno sei così incazzata che ti è passata la voglia di studiare,non che tu ne abbia mai avuta, ma la notizia dell'imminente trasferimento del 'fidanzato' di tua mamma a casa vostra,a casa tua, non ti ha resa pazza di gioia, soprattutto se ci aggiungi il fatto che venga a vivere con voi,con te, anche sua figlia, la tua futura sorellastra.

Sprizzi disprezzo da tutti i pori. 

Due sconosciuti in casa tua.

La cosa ti da al quanto fastidio.

Comunque se tuo padre non avesse tradito tua madre tutto questo non sarebbe successo,quindi darai sempre e solo la colpa a lui.

"Non ti permetto di far entrare due sconosciuti in quella che una volta era casa mia!" 

"Hai detto bene,una volta, hai deciso di rifarti una vita? Mi sta bene, ora lascia che anche io mi rifacci una vita!" 

Tua madre ha tutte le ragioni del mondo e davvero non riesci a capire perchè tuo padre si ostini così tanto a questa sua scelta, è stato lui l'artefice di tutto, che si vada a farsi fottere!

Non lo vuoi vedere,non per il momento, ogni tanto ti manca è vero, ma il dolore è piu forte, non lo perdonerai mai, nemmeno se dovesse tornare a casa strisciando sotto la pioggia nel bel mezzo della notte, come hai visto fare in un sacco di film.

La tua vita non è un film però.

Senti il portone d'ingresso sbattere violentemente,tuo padre se ne sarà andato,opti nello scendere di sotto e andare verso la cucina.

"Se n'è andato?" chiedi speranzosa a tua madre.

"Si,tranquilla. Tu? Sei pronta per domani?" 

"Domani?" ti domandi cosa debba accadere domani,non ti sarai mica dimenticata qualcosa di importante?

"Si domani,te l'ho gia detto verranno Eric con sua figlia,dai Santana svegliati un pò!" 

Chissà che ti credevi, te ne eri quasi dimenticata per fortuna, e ti eri calmata, ma adesso di nuovo tutta la rabbia ti risale addosso.

"Sai benissimo che non li voglio qui in casa mia!" rispondi aggressiva dicendo la assoluta verità.

"Oh mi hija, devi prima conoscerli per giudicarli, Eric è un uomo per bene, molto simpatico e solare, mi ama davvero e io amo lui. Non conosco Brittany, ma dai racconti di Eric posso assicurarti che è una brava ragazza." 

Non sapevi che la tua futura sorellastra si chiamasse Brittany, ma già non ti piace, non ti piacciono le brave ragazze, ti fanno ricordare troppo quella nana di una Rachel Barbra Berry, una ragazza così per bene, ma che se potesse ti pugnalerebbe alle spalle. Non la conosci così tanto,frequentate solo alcune lezioni insieme, ma il solo fatto che partecipi a quel ridicolo glee club fa assolutamente capire che è una sfigata.

"Ah sai che Britt verrà a scuola con te? E' il suo ultimo anno,fa che si ambienti bene." mi sorride.

Britt? Ma che cavolo,neanche la conosce e già le da un soprannomignolo da 'mamma'? 

Occhei stai davvero cominciando ad odiarla. E poi,cooosa? 

"Aspetta,aspetta. Mi stai dicendo che non solo dovrò sopportarla qui a casa,ma che dovrò vederla anche tutto il tempo a scuola?!" era davvero troppo.

Esci dalla cucina incazzata più che mai e torni in camera tua,non puoi credere che ti stia succedendo questo.

Ti butti sul letto e accendi lo stereo,Maroon 5,la tua medicina.

Metti il volume al massimo,ignara delle urla di tua mamma e ti rilassi,cercando di non pensare a niente,tempo qualche istante e ti addormenti,sprofondando in un sonno al quanto pesante.

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Capitolo 2
*** Primo incontro. ***


Rieccomi qui, col vero primo capitolo. Spero di non avervi deluso,vi dico già che dal prossimo ne vedremo delle belle,ho già cominciato a scriverlo.

Buona lettura!

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Ti risvegli,intorpidita noti che lo stereo non è più acceso,deve averlo spento tua madre ieri sera.

Guardi la sveglia,sono le 7.22.
Imprechi tutti i santi possibili immaginabili,ti fiondi giù dal letto e cominci a prepararti. 
Non farai mai tempo ad arrivare a scuola in perfetto orario,merda,la devi smettere di fare sempre ritardi su ritardi!


Entri nell'altrio della scuola con troppa velocità,guardi l'orologio. Segna le 8 in punto,cavolo ce l'hai fatta. Non ti eri mai preparata così in fretta,sei fiera di te stessa. 

Intravedi Quinn parlare con Sam,il suo ragazzo.
Quinn è la tua migliore amica e a volte ti chiedi davvero come faccia a stare con un ragazzo così stupido come lui.

"Ehi Q. buongiorno!" esordisci ancora un pò assonata,nonostante tu abbia corso per arrivare in orario.

"Buongiorno Santana,anche oggi di corsa?" vedi che sbuffa un sorriso. Deve averti visto che correvi prima di entrare dal portone. 

"Non ne parliamo guarda!" ti lasci andare tra gli armadietti appoggiandoti,mentre un gruppo di ragazzi e ragazze si incamminano davanti a voi.

"Oh guarda un pò lì,gli sfigati del glee club." salti in aria perchè non ti eri accorta di Puck,che ora è proprio affianco a te e ti stampa un bacio sulla guancia.

"Noah per l'amor del cielo,mi farai venire un infarto la prossima volta." dici con una mano sul petto.

"Scusami piccola!"

"Ehi rotelle,cos'hai da guardare?" domandi ad un tizio con gli occhiali sulla sedie a rotelle,che vi fissa intimorito.

"Sape-te l-lui ha u-un no-nome,si chia-chiama Ar-tie!" ti risponde alzando di poco la voce una ragazza orientale.

"Gesù ci hai messo 10 minuti per dire una frase completa,mi hai fatto perdere solo tempo. Vado in classe,a dopo ragazzi!" saluti Puck con un bacio a stampo e gli altri due con la mano,sorpassando la banda di sfigati ed entrando nell'aula di matematica.

Non ce la fai a stare qui dentro ancora per molto,non hai ascoltato nemmeno una parola,stai pensando a quello che succederà oggi pomeriggio.
Come farai a vivere con due estranei per casa? Non ci vuoi più pensare,quel che succederà,succederà, dovranno rispettare le tue abitudini, la tua 'quasi' sorella dormirà sicuramente nella stanza degli ospiti, non le darai mai e poi mai il pc, nemmeno per una ricerca scolastica e cosa più importante, il bagno è tuo, non potranno starci più di 15 minuti dentro,assolutamente.

Non sei cattiva, vuoi solo avere i tuoi spazi d'altronde quella è casa tua, e loro non sono nessuno per impedirti di viverci come sempre, non cambierai di certo per loro.

Finalmente esci da quell'aula,i ragazzi davanti a te ti fanno spazio perche sanno che sei una che vale,una importante,una che va rispettata,ami la scuola sotto questo punto di vista.

Sei di fronte il tuo armadietto e ti specchi mentre ti rimetti il rossetto,noti dietro di te Quinn parlare con quella Rachel. Cosa diavolo avranno mai da dirsi?

Quinn nota il tuo sguardo e senza pensarci due secondi si allontana dalla ragazza e viene verso di te.

"Allora?" le chiedi alzando un sopracciglio.

"Allora cosa?" ti risponde con un'altra domanda,odi quando fa così.

"Perchè stavi parlando con l'hobbit?" 

"Santana,il suo nome è Rachel,comunque niente, deve darmi ripetizioni di storia oggi pomeriggio,ci stavamo mettendo d'accordo sull'orario." ti dice tranquilla. Sembra quasi sincera.

"Ok. In bocca al lupo allora, sono contenta di sapere che non sono l'unica che avrà una giornata di merda!" dici seccata mentre chiudi ,sbattendolo,l'armadietto.

"Che succede?" ti domanda preoccupata.

"Il compagno di mia madre e sue figlia vengono a vivere da noi oggi!" 

"Ah si me lo avevi accennato, però magari prima di giudicarli dovresti conoscerli,non credi?" ti sorride educatamente.

La vedi diversa,vedi quasi un barlume di gentilezza nei suoi occhi e nelle sue parole. Quinn cosa ti hanno fatto?

"Quinn scusami se ti disturbo nuovamente,ma ti chiedo gentilmente se quando stai per uscire da casa tua mi mandassi un sms,sai i miei papà gay ci tengono all'aspe-"

"Occhei la smetti di parlare!" interrompi quella specie di ragazza nana che ora era proprio di fronte a te.

Quanto vorresti chiuderla quella boccaccia,ti infastidisce così tanto.

"Santana! Ok Rachel lo farò." le risponde dolcemente,cosa che con te non ha mai fatto,cosa che non hai mai visto fare da Quinn con nessuno. 

Vedi la nana sorriderle e poi allontanarsi da voi.

"Q. che sta succedendo?" le domandi seriamente preoccupata.

"Nulla,perchè?"

"Sei strana,poi da quando rispondi educatamente alla Berry?"

"Perchè non dovrei? Solo perchè fa parte del glee club non significa che non debba essere gentile con lei,lei lo è con me." 

"Lei lo è con te solo perchè ha paura." 

"Lei è gentile con me,perchè è una persona migliore di me,di te,di Puck,di tutti!" urla un pò. 

Hai quasi paura della sua reazione,seriamente non l'avevi mai vista così in vita tua.

"Scusami San!" ti dice dopo essersi calmata "forse hai ragione tu,però adesso devo andare,in bocca al lupo per oggi." ti sorride a malapena e la vedi scomparire di corsa tra gli altri studenti.

Qui gatta ci cova. 

Non sarà che a forza di stare a contatto con quella Berry,Quinn sta diventando come lei?

Non vuoi pensarci,davvero il solo pensiero ti fa venire la nausea.


Senza accorgertene ti ritrovi davanti il portona di casa tua,vedi un'auto sconosciuta sul vialetto,speri che non sia ciò che stai pensando.

Non sei per niente pronta,assolutamente no. Con un pò di forza metti le chiavi nella toppa e giri il quadro per poi aprire la porta.
Senti delle voci provenienti dal primo piano. Butti lo zaino sul divano e ti fiondi si sopra.

"Questa è la vostra camera Brittany..oh Santana,sei tornata!"

Vedi tua madre aprire la porta della tua stanza mentre ti rivolge uno sguardo felice,sorridente,quasi emozionato.
Due figure poco familiari si trovavano davanti a te,quella di un uomo sulla cinquantina d'anni,capelli grigi,alto, molto alto e magro ed una ragazza,che in questo momento ti sta dando ancora le spalle,bionda, alta, magra anche lei.

Si gira verso di te, guardando a terra.  

Noti il suo ottimo gusto nel vestirsi, punto a suo favore.

Riformuli la frase appena detta da tua madre.
"Aspetta, che significa 'questa è la vostra camera' mamma?" le chiedi stringendo i pugni.

Non ce la fai a sopportare questa situazione.

"Ciao Santana!" ti sorride l'uomo davanti a te allungando la sua mano.

Ricambi il gesto continuando però a fissare tua mamma.

"Allora?" 

"Santana, non mi sembra giusto far dormire Brittany nella casa degli ospiti, ormai vive qui, non è un ospite!" ti risponde placatamente.
"Non me ne frega niente,quella è la mia stanza,non la condividerò con nessuno!" rispondi,hai urlato,senza accorgertene.

Vai verso la tua camera e chiudi la porta a chiave alle tue spalle.

Ti butti sul letto e scoppi in un mare di lacrime.

Vorresti solo una vita normale,come tutti i tuoi amici,nient'altro.

"Scusatela,non ha preso la notizia del vostro trasferimento molto bene a dire il vero." senti tua mamma che si scusa. "Brittany questa è la stanza degli ospiti,ma ben presto diventerà effettivamente la tua camera,sei libera di attaccare poster,ridipingerla,farci quello che vuoi tu." 
"Oh grazie mille Pan." senti per la prima volta la voce della tua sorellastra, ti irrita eppure ti ha calmata,hai smesso di piangere e non te ne sei accorta. 
Ti senti ancora più stupida così torni a piangere, sparando ad alto volume lo stereo.

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Capitolo 3
*** la granita. ***


Eccomi per un nuovo capitolo,è molto più lungo degli altri due e credo vi piacerà un sacco. 
Grazie per tutti quelli che recensiscono o si limitano solamente a leggere la storia,siete fantastici.
Buona lettura!





 

Senti bussare estremamente forte,a causa del volume alto,alla porta.

Non hai alcuna intenzione di aprirla,non vuoi parlare con nessuno.

I battiti continuano incessantemente nonostante hai urlato più volte ,a chiunque ci fosse lì dietro, di andarsene.

Alla fine non ce la fai più e ti alzi.

"Chi cavolo è?" domandi incazzata prima di aprirla.

"Scusami ma la musica è troppo alta e non riesco a studiare,uh bella stanza!" 

La vedi sul ciglio della porta,vedi Brittany per la prima volta,per la prima volta la guardi negli occhi. Hai quasi un colpo al cuore. Ti domandi per quale cavolo di motivo non le stai gridando contro o non l'hai ancora cacciata,ti limiti solamente a fissarla e questa cosa ti preoccupa.

"Allora,hai deciso di rompere i timpani a tutti?" 

Che faccia tosta che ha però.

Ti rendi conto di averla fatta parlare troppo,e non ti sei nemmeno accorta che è entrata nella TUA stanza.

Sta cercando di abbassare il volume dello stereo,ma è troppo imbranata per riuscirci.

Ti sembra quasi impacciatamente dolce.

Dio cos'hai che non va?

"Nessuno ti ha detto di entrare comunque!" le dici chiaramente mentre spegni quell'affare.

 

"Senti so benissimo che sei incazzata,neanche io sono saltata di gioia quando mio padre mi ha detto che saremmo venuti a vivere qui,ma per la prima volta dopo la morte di mia mamma l'ho visto davvero felice e io per la sua felicità farei qualsiasi cosa,anche andare a vivere in una casa sconosciuta,con gente sconosciuta. Gli ho promesso che avrei fatto amicizia con te ma evidentemente questa cosa non è possibile,mi odi ed anche io ti odio, le voci girano in questo quartiere e dio solo sa quanto vorrei evitare di venire in quella scuola,sapere che sei la più popolare insieme a quella tua amica,Quinnie o come cavolo si chiama, non mi ha fatto piacere, ma ti ricordo che sto facendo tutto questo per mio padre, perchè lo amo, non dovremmo per forza diventare amiche, ci limiteremo a vivere in casa insieme, e ad andare a scuola insieme se è questo che vuoi, ci sono abituata a gente come te. Detto questo me ne torno nella mia stanza a studiare. Buona giornata Santana!" senti la porta della tua camera sbattere leggermente.


Resti immobile, non te l'aspettavi, non hai avuto il coraggio e la forza di rispondere.

Odi davvero quella ragazza, non sai proprio come farai ad andare avanti con lei in casa.

Sarà una convivenza difficile.


Resti tutto il pomeriggio nella tua stanza a studiare,per un paio d'ore ti riposi parlando al telefono con Quinn,spiegandole quanto vorresti cacciare via da casa tua quella bambinetta.

Non scendi per la cena, non credi di poter cenare con Brittany davanti, potresti picchiarla nel bel mezzo del pasto.

"Santana,dai scendi,è pronto!"

"Mamma,non ho fame!" urli per farti sentire. Davvero ti è passata la fame,comunque non è la prima volta che non ceni quindi tua madre non da molto peso alla cosa.

Cerchi di non pensare a niente,così decidi di accendere la tv. In realtà non ne hai molta voglia, vorresti solo uscire da questa casa e andare a divertirti, non puoi farlo, domani hai scuola. Non sembrerebbe ma ci tieni al rendimento scolastico, non vuoi essere bocciata, soprattutto l'ultimo anno. Trovi un programma abbastanza interessante, per lo meno ti tiene compagnia, sono ancora le 21 e tu hai gia sonno, ultimamente hai sempre sonno. Chiudi gli occhi e chissà per quale cavolo di motivo ti ritrovi davanti il viso della tua sorellastra. Li riapri immediatamente, non vuoi vederla anche nei tuoi sogni, già dovrai sopportarla quasi tutto il giorno. 

Ti addormenti,non prima di aver spento la tv, ignara di quello che andrai a sognare.



"Buongiorno Santana!" 

Quella voce, dio non vuoi sentire quella voce di prima mattina, non bastava averla sognata, ora dovevi trovartela anche davanti,ed erano solamente le 7 e 30.

"Buongiorno un cavolo." esordisci trascinandoti verso il bagno. Ci rimani dentro per ben 20 minuti, non vuoi rivederla nuovamente. Decidi di scendere verso la cucina,farti un panino al volo e recarti verso l'ingresso per uscire di casa.

"Ciao mamma,io vado!" urli per farti sentire.

"Aspetta, aspetta." vedi tua mamma scendere dalle scale correndo con dietro Brittany.

Non vorrà mica che voi due andiate a scuola insieme? 

"Andate insieme!" aggiunge tua madre come se fosse la cosa più naturale del mondo.

Dio lo sapevi.

"Non c'è problema Pan, posso andare anche da sola." la senti dire.

Beh forse ha capito come stanno le cose, forse ha capito che non vuoi averla tra i piedi.

"Non ti preoccupare Brittany, a Santana farà di certo piacere fare la strada insieme a te." tua mamma ti fulmina con lo sguardo e tu non puoi fare altro che annuire.

Vedi nascere un piccolo sorriso sul viso della tua sorellastra.

La devi smettere di chiamarla così, dovresti trovarle un soprannome, per il momento comunque non te ne viene nessuno.

Ti passa di fianco per uscire, odora di shampoo ai frutti di bosco, ha un buon profumo. Ti domandi perchè diamine stai prendendo nota di come profuma e perchè cavolo ora sei diventata leggermente rossa. Che problemi hai?

Fate il tragitto fino a scuola in silenzio, nessuna delle due ha intenzione di aprire bocca. 

Arrivate nel giardino dell'edificio e vedi Quinn avvicinarsi verso di te seguita da quello scemo del suo ragazzo.

"Ciao Q.,ciao Sam." li saluti, dimenticandoti per un momento della ragazza al tuo fianco.

"Santana, finalmente in anticipo!" esclama la tua migliore amica sorpresa. 

"E tu sei?" vedi Sam avvicinarsi a Brittany. Ti eri scordata di lei.

"Sono Brittany,la sorellastra di Santana,piacere!" allunga la mano verso Sam,che sta sorridendo troppo per i tuoi gusti. 

Non vuoi che facciano amicizia con lei o te la ritroverai sempre tra i piedi.

"Io sono Quinn." 

"Si, lo so chi sei."

"Santana ti ha parlato di me?" le chiede meravigliata.

"No, le voci girano però." 

"Beh Santana deve averti detto che non sempre le voci che girano nel quartiere sono vere?" Quinn ti rivolge uno dei suoi soliti sguardi interrogativi.

"Io e Santana non parliamo, scusatemi, dovrei andare, è stato bello conoscervi." la vedi correre verso l'entrata. Va a sbattere contro uno dei giocatori di futball, David Karofsky, il bullo della scuola.

Sei un pò preoccupata a dire il vero. 

"Sparisci mostriciattolo!" le urla lui contro spingendola di poco.

Lui se ne frega del sesso, chiunque avesse intralciato il suo percorso o gli avesse dato fastidio, apparentemente se fosse stato maschio o femmina, gli avrebbe fatto del male, non sempre fisicamente però, diciamo che gli insulti erano il suo forte ed è un tutto dire visto che tu sei una che ci sa parecchio fare con gli insulti. Comunque quel ragazzo non ti piace, non sei mai arrivata alle mani tu, lui esagera estremamente.

Nonostante questo però alcuni in quella scuola avevano paura di te, ma la cosa non ti dava molto fastidio.


Le ore di lezione stranamente passano velocemente. Esci da quell'inferno per avvicinarti alla mensa. 

Ti siedi tra Quinn e Puck, al tavolo dei 'popolari' come lo chiamano qui a scuola.

Ti guardi intorno alla ricerca di qualcuno anche se non sai bene chi.

"E' lì!" ti dice Quinn indicando Brittany in un tavolo in fondo. Sta mangiando con quegli sfigati del glee club. Non puoi crederci.

"Di chi state parlando?" si intromette Puck mentre tu continui a fissarla, ti meravigli ogni volta che ti soffermi a guardarla, credi di non aver mai visto un sorriso così bello. 

Ti maledici immediatamente distogliendo lo sguardo e rivolgendoti a Puck.

"Della mia sorellastra,Brittany, sta seduta con quelli del glee club!" 

"Ah la biondina? Frequenta il corso di matematica insieme a me e Sam!" ti sorride facendo l'occhiolino a Sam.

"Eh già,è davvero bella." gli risponde Sam tranquillamente.

Ti giri verso Quinn, dovrebbe avercela a morte con lui dopo quella affermazione eppure la vedi tranquilla che fissa quel tavolo giù in fondo.

"Chi stai guardando?" la distrai.

"Emh cosa? No,niente,cioè nessuno." 

E' sempre più strana,ogni giorno che passa.

Vedi avvicinarsi al vostro tavolo Rachel, quella sfigata di una nana "Salve hobbit!" la saluti per poi dare il cinque a Puck. 

"Ciao Santana,Quinn.." rivolge lo sguardo alla tua migliore amica e se ne va,seguita dagli altri suoi amici. Anche Brittany la segue, senza neanche girarsi minimamente verso di te.

Non deve aver notato che c'eri, o forse si? Sei incazzata con lei in questo momento e non ne sai nemmeno il motivo.


Poco più tardi ti ritrovi da sola vicino al tuo armadietto per prendere alcuni libri da riportare a casa.

"Ehi." non è possibile,è ovunque.

"Eeehi." mandi gli occhi all'indietro continuando a fare ciò che stavi facendo.

"Volevo chiederti una cosa!" ti giri nella sua direzione.

"Cosa?" dal tuo tono dovrebbe capire che non hai alcuna voglia di parlare con lei.

"Quel Dave Karofsky,è un tipo pericoloso?" ti chiede preoccupata e con gentilezza.

"Perchè me lo chiedi?" 

"Perchè poco fa per sbaglio le ho rovesiato il suo piatto di insalata addosso e ha detto che all'uscita me l'avrebbe fatta pagare,non ho capito però se vuole picchiarmi o se gli devo ripagare l'insalata." la vedi abbastanza confusa.

Ora sta confondendo anche te.

Davvero ha detto una cosa del genere? 

"Senti che ne so io, ora che esci vedrai che succede." chiudi l'armadietto e te ne vai lasciandola col dubbio. 

Ti senti superiore,ti esce quasi un sorrisetto malefico.

All'istante ti blocchi e metti in moto il cervello.

Non può farle del male o tua madre se la prenderà con te.

Sei preoccupata di quello che potrebbe dire tua madre o sei preoccupata per lei? Per Brittany? Non sai rispondere a questa domanda.

Vedi Dave scherzare con dei suoi amici. Decidi di avvicinarti a loro,non hai paura, quel bullo conta quanto te in quella scuola.

"Senti pallone gonfiato, ti avverto, se torcerai un solo capello a Brittany, ti farò cacciare dalla scuola e sai perfettamente che mio padre è amico del preside Figgins, non ci penserò due volte a raccontargli tutto. Quindi se devi punirla, al massimo ti concedo la granita,niente di più." sorridi compiaciuta perchè sai che farà esattamente quello che dici tu.



"Non preoccuparti Britt,è un rito, tutti i membri del glee club sono stati colpiti da una granita. All'inizio brucia ma poi ti ci abituerai." 

Vedi Brittany insieme al ragazzo gay del glee,Kurt, ti sembra che si chiami. 

E' cosparsa di granita ovunque, ti scappa da ridere ma cerchi di controllarti, non riesci a credere che sia entrata in quel club di sfigati, non vuoi una sfigata in casa.

Vedi Dave avvicinarsi a te "sei contenta? ho fatto quello che mi hai detto tu!" ti fa l'occhiolino e rientra nell'edificio.

Ti giri verso Brittany, ti sta guardando, è delusa, lo vedi dalla sua espressione, deve aver sentito quello che ha detto Karofsky. 

Vedere quel suo sguardo ti fa stare male, ma lei non sa che se non fosse stato per te David le avrebbe fatto seriamente del male, dovrebbe ringraziarti.

Ti avvicini lentamente ma la vedi allontanarsi verso l'uscita, ti sta evitando,è evidente.

"Io lo so che se non era per te,Dave le avrebbe fatto dal male, ma lei no, non lo sa, quindi faresti meglio a parlarle e a spiegarle come stanno le cose." senti una voce al quanto effemminata alla tua destra.

"Già." dici solamente. Ha ragione. 

Da quando prendi in considerazione ciò che ti dice un componente del glee club? 

Esci dal giardino della scuola abbastanza velocemente ma non la vedi da nessuna parte.

Ti rassegni, alla fine cosa cavolo te ne importa? 


Arrivata a casa sali di sopra,tua madre ed Eric sono a lavoro, vedi la porta della camera di Brittany leggermente socchiusa.

Decidi di bussare ma nessuno risponde.

Mandi al diavolo le buone maniere ed entri. Vedi la tua sorellastra distesa sul letto a pancia in giù. Sta piangendo ed ha ancora pezzi di granita sparsi per i capelli. Ti viene un colpo al cuore a vederla piangere e sentirla singhiozzare, vorresti fare qualcosa per farla smettere, davvero. 

"Brittany, posso?" le chiedi. 

Oh cavolo ma quella è casa tua, perchè le stai chiedendo se puoi entrare? Entri e basta.

"Va via Santana!" ti urla tra i singhiozzi. 

"E' casa mia, non me ne vado." rispondi tu sedendoti di fianco a lei. "devo dirti una cosa!" le dici educatamente. 

Si gira verso la tua direzione posando lo sguardo su di te. Ha gli occhi rossi,pieni di lacrime e le labbra screpolate. Deve aversele morsicate, come fai tu quando piangi.

"David è il bullo della scuola, se la prende con tutti sia maschi che femmine, quando qualcuno gli intralcia il passaggio o per sbaglio, come è successo a te, le rovescia qualcosa a dosso, viene alle mani, è stato sospeso un sacco di volte per questo motivo. Non ti ha menato perchè gliel'ho chiesto io, si è limitato a buttarti una granita addosso, io stessa ne ho ricevute un sacco il mio primo anno, proprio da lui, poi sono diventata popolare e le cose sono cambiate. Quindi dovresti ringraziarmi perchè se non era per me a quest'ora avevi diverse ferite e lividi invece che una semplice granita sparsa tra i capelli. Si può bruciare ma non è niente in confronto al sangue fidati!" detto questo ti alzi dal letto ma senti la sua mano bloccarti. Ti irrigidisci al suo tocco. Hai un formicolio in quella zona del corpo,quasi ti viene da svenire. 

"Aspetta!" ti dice alzandosi anche lei. Ora è abbastanza vicina a te e puoi notare per la prima volta delle piccole lentiggini che le circondano il naso, la rendono ancora più bella se questo è mai possibile. I suoi occhi azzurri ti catturano, ti perdi in quel mare e inconsciantemente ti mordi il labbro inferiore.

Come se ti fossi accorta di quello che hai appena fatto e pensato indietreggi, creando più spazio fra di voi. 

"Io non potevo saperlo,scusami." ti dice amareggiata guardando in basso. Ha ancora la mano sul tuo polso e ora sta guardando proprio in quella direzione.

Nonostante tu conosca migliaia di parole ora non te ne viene in mente neanche una,ti limiti a guardarla e a respirare. 

Con un pò di forza cerchi di parlare,ma ciò che vorresti davvero fare in questo momento è quello di scappare e rifugiarti in camera tua, perchè ti stanno succedendo delle cose ed hai paura. Ma le tua gambe non funzionano,sono impiantate a terra e sembrano non volersi spostare.

"Non ti preoccupare, so che non potevi saperlo." 

Da quando sei così gentile con lei? 

Anzi da quando sei così gentile con qualcuno?

"Grazie." ti dice solamente. Ripone lo sguardo su di te e ti sorride. Dio odi quel sorriso è così..così bello. 

La vedi avvicinarsi pericolosamente, sempre col sorriso. Poggia le sue labbra sulla tua gancia. "grazie davvero,nessuno ha mai fatto una cosa così per me." sussurra vicina al tuo collo. Senti la tua pelle bruciare al calore delle sue parole. Di nuovo inspiri il suo profumo, è così buono e inebriante, ti si impregna addosso, ti entra dentro e non ti incavoli anzi, vorresti che si avvicinasse più spesso a te in quel modo. La tua guancia è leggermente umida, e tu ti senti così incapace di fare qualsiasi cosa. Decidi di sorriderle, anche se il realtà è il tuo cervello che ha deciso per te. Ti senti inerme. Si allontana da te, quasi ti manca il calore del suo corpo vicino al tuo. 

"Ora scusami, vado a farmi una doccia." esclama mentre la vedi avvicinarsi ad uno dei suoi cassetti e prendere della roba. Scruti di sfuggita un piccolo reggiseno imbottito caderle dalle mani. Deglutisci a fatica. Non sai perchè ti senti così,ma devi uscire da quella stanza. 

Questa volta riesci a spostare le gambe facendole entrare in funzione ed esci senza dire niente. Entri velocemente nella tua stanza e chiudi la porta alle tue spalle. 

Sospiri faticosamente, portandoti una mano sul petto. Senti il cuore battere velocemente dentro di te. 

Hai ancora la guancia calda. Con le mani te la pulisci, spaventata. Non sai cosa sia successo là dentro, ma non vuoi che si ripeta. Non ne hai alcuna intenzione.

Eppure per la prima volta in vita tua hai provato cose di cui non conoscevi neanche l'esistenza. 











 

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Capitolo 4
*** insegnami a baciare. ***


 
Eccomi di nuovo qui! Vorrei dirvi una cosa,in questo capitolo non c'è la componenta faberry, ma dal prossimo ce ne sarà un sacco, anyway, volevo ringraziare voi tutti che leggete questa storia in particolare a tutti quelli che lasciano qualche recensione,vi adoro.
Che dire,buona lettura! 






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Non ne hai la più pallida idea di dove ti trovi. Ti guardi intorno e vedi solamente bianco, è bianco ovunque. Stai leggermente sudando ed hai anche un piccolo mal di testa, che sta crescendo sempre più, ti senti stordita, sei da sola. Anzi forse no. Noti una figura lontana avvicinarsi, è una figura femminile. Vedi che indossa solamente la biancheria intima. Ti sforzi di capire. Hai già visto quel reggiseno. Deglutisci rumorosamente. Le gambe cominciano a tremare e la sudorazione aumenta. Ma dove diavolo vi trovate? Vedi Brittany posizionarsi davanti a te mentre congiunge le sue mani dietro la sua schiena. Non ha mica intenzione di? E invece si, lascia cadere il reggiseno a terra. 

Apri gli occhi, era tutto un sogno.

Hai sognato Brittany mezza nuda.

Quasi ti dispiace di esserti svegliata proprio in quel momento e non aver potuto vedere.

Ma cosa diavolo vai a pensare? 


Non sai cosa ti stia succedendo. Hai bisogno che succeda qualcosa affinchè tu la smetta di pensare al suo sorriso, al suo viso angelico e a quel ridicolo reggiseno. Stai diventando pazza, questa è l'unica opzione. 

Ti prepari velocemente, non vuoi andare a scuola con lei, si ieri sei stata gentile ma questo non significa che ora siete diventate amiche, resta il fatto che non la sopporti. 

Forse. 


Ci metti dieci minuti scarsi ad arrivare a scuola, in anticipo come il giorno prima. 

"Ultimamente sei sempre in anticipo Santana, ci voleva Brittany per farti rigare dritto!" senti Quinn sorridere mentre prende alcune cose dal suo armadietto.

Ti scappa un sorriso, forse è davvero così.

"Beh cerco di evitarla la mattina, perchè non la sopporto, per questo mi sveglio prima." le rispondi sicura.

"Potevi avvisarmi che eri uscita di casa,ti stavo aspettando davanti la porta della tua stanza per venire a scuola insieme."

Hai un sussulto quando senti la voce armoniosa di Brittany dietro di te. Armoniosa? Dio quanto sei stupida.

Ti giri di scatto chiudendo l'armadietto. 

"Non vedo perchè saremmo dovute venire a scuola insieme, anche se ieri sono stata gentile con te non significa che siamo amiche!" le dici quasi controvoglia.

Lo sguardo allegro che aveva stampato sul suo viso scompare immediatamente, ferita sicuramente dalle tue parole.

"Oh si, hai ragione, sono stata una stupida a pensarlo anche solo per un secondo." ti risponde accennando un sorriso falso. 

Di solito quando insulti qualcuno o lo tratti male ti senti meglio, ti senti superiore, ora invece ti senti solamente uno schifo, una stronza, ti vorresti picchiare quasi da sola.

La vedi andarsene velocemente, sta quasi correndo e tu hai un improvviso istinto di seguirla, ma non puoi cavolo, tu non hai mai seguito nessuno. Perchè ti senti cosi diversa con lei?

"Santana fattelo dire,sei proprio una stronza!" sorride pacamente la tua amica. 

Ha ragione, sei una stronza. Non credi che Brittany si meriti del male, nonostante tu la odi. Ma la odi davvero? Oh si che la odi, la odi perchè ogni volta che la vedi sorridere hai un magone alla bocca dello stomaco. La odi perchè ti tremano le gambe e cominci a sudare quando si avvicina a te. La odi perchè ogni volta che senti la sua voce non capisci più niente. La odi perchè l'unica cosa a cui riesci a pensare è ancora quel maledettissimo reggiseno ed il suo corpo con indosso solo quello.

Scuoti la testa, stai pensando troppo.

Non vuoi mai più avvicinarti a lei, parlare con lei, non le permetterai mai più di darti un bacio sulla guancia o di sussurrarti all'orecchio, non farebbe bene alla tua salute mentale.





La eviti per quasi una settimana intera, lei dopo quello che le hai detto non si è più avvicinata, non ti ha più rivolto la parola e di questo ne sei contenta. 




Questa mattina sei uscita di casa presto, come fai da una settimana a questa parte.

Vedi Puck sull'ingresso fumare una sigaretta. Lo odi, gli avrai detto un centinaio di volte di non farlo, ti da fastidio la puzza di fumo, dio solo sa quanto.

"Ehi bambola." ti saluta togliendosi la cicca dalla bocca per avvicinarsi a te.

Lo fermi con la mano, ti disgustano i suoi baci all'odor di nicotina. Anzi ti disgustano i suoi baci e basta. 

Vuoi finirla con lui, vuoi sentirti libera di scopare con tutti i ragazzi che vuoi, soprattutto sei stufa di lui. Era il tuo migliore amico e vuoi che ritorni tale. 

"Possiamo parlare?" gli dici seria. 

"Anche io voglio lasciarti!" 

Spalanchi gli occhi sorpresa. Deve averti letto nella mente o qualcosa del genere. "So che questa relazione non va da nessuna parte, poi mi piace un'altra ragazza, cioè la trovo abbastanza sexy e vorrei che Puckzilla si desse da fare con lei." ti dice chiaramente.

Solo lui potrebbe dare un nome al suo coso.

"Mi sta benissimo!" rispondi tranquillamente, ti sei risparmiata tutta un discorso.

"Bene,ora che sei la migliore amica dimmi..com'è Brittany? Voglio dire ci abiti insieme, l'avrai vista sotto la doccia o in mutande e reggiseno no?" 

Credi che il tuo sangue ti si sia gelato. 

"Puckerman, spero tu stia scherzando." sputi fuori meravigliata.

"No perchè dovrei scherzare? Ma dico l'hai vista? E' una bomba poi mica mi ci voglio mettere insieme, voglio solo farle conoscere il vero Noah."

Ti viene la nausea perchè sai perfettamente cosa vuole dire.

"Fa parte del glee club, non è troppo sfigata per te?" cerchi in ogni modo di fargli cambiare idea.

"Sarà pure sfigata ma è troppo sexy, scommetto anche che è esperta in materia, non quanto te ovviamente." la nausea aumenta e hai una fitta allo stomaco.

"Quindi, io cosa dovrei fare? Non ho ben capito." domandi impaurita da ciò che ti risponderà.

"Non so, chiedile se è fidanzata, se le interesso, ah e dimmi se anche il suo fisico è bello come il suo viso." ti sorride.

"Non ho intenzione di spiarla, non sono una maniaca o roba del genere Puckermam." ti infuri, ma dio per chi ti ha presa?

"Io ti ho sempre aiutata con i ragazzi prima che ci mettessimo insieme, ora ti sto chiedendo un favore io, non farti pregare Santana!" 

E' il tuo migliore amico, hai il dovere di aiutarlo.

Certo che tra tutte le ragazze della scuola proprio lei doveva portarsi a letto.

Improvvisamente la scena di loro due che fanno sesso invade la tua mente.

Ti senti quasi mancare, e hai dei capogiri, forse è meglio se ti allontani da lui e tutto ciò che abbia a che fare con Brittany.




Entri in classe velocemente e ti siedi al tuo solito banco, in fondo a tutto, da lì i professori non si accorgono che non segui la lezione, ed è una posizione al quanto strategica per copiare nei compiti in classe.

Hai sonno e sembra che la nausea stia gradualmente diminuendo, seguita dai capogiri e i mancamenti. Devi solo non pensare, devi solamente distrarti, ci riuscirai.




"Allora? Mi ha detto Noah che vuole portarsi a letto la biondina." spalanchi gli occhi dallo stupore.

Puckerman lo aveva detto anche a Quinn? 

Siete a mensa, al vostro tavolo, solo tu e Quinn. Sam è a casa malato e Puck sta ancora prendendo da mangiare.

"Già." rispondi seccata mangiando un pezzo di pane.

"Che hai Santana?" ti chiede preoccupata la tua amica.

"Oh niente, ho solo promesso a Noah che lo avrei aiutato con Brittany." sbuffi.

"E qual è il problema?" 

"Nessuno,nessuno." mandi giù un sorso d'acqua per poi appoggiarti allo schienale della sedia incrociando le braccia.

"Ehi ragazze, Noah Puckerman entra in azione state a guardare." poggia il cibo sul tavolo e si gira verso un tavolo in fondo.

"Guarda che Brittany ancora arriva! Eccola." esclama Quinn quando la vede incamminarsi col vassoio in mano.

"Ehi bellissima." urla Puck in sua direzione. 

Brittany ha un sussulto,quasi fa cadere il cibo a terra. 

"Ce l'hai con me?" la senti domandare perplessa.

"E con chi sennò." vedi Noah farle l'occhiolino.

"Ma non stai con Santana?" domanda confusa.

"Ci siamo lasciati, perchè non vieni al nostro tavolo?" 

Ti blocchi improvvisamente. 

E meno male che volevi starle lontana. 

"Non credo che Santana vorrebbe." risponde guardandoti. 

La stai fissando, e di nuovo non ci capisci più niente, come ti succede ogni volta che ti guarda o ti parla.

"Certo che vorrebbe,dai vieni." vedi Noah posizionare una mano dietro la sua schiena e farla avvicinare al vostro tavolo.

"Ciao Brittany!" la saluta Quinn sorridente.

"Ciao Quinn." risponde lei altrettanto sorridente, per poi posare lo sguardo su di te.

Ti si siede di fronte, affianco a Puckerman.

Ti sta guardando, ma non è arrabbiata, anche se dovrebbe esserlo dopo quello che le hai detto.

Vi guardate, senza staccarvi gli occhi di dosso, non riesci a pensare ad altro che ai suoi occhi e alle sue labbra che ora sta mordicchiando. 

"Allora Brittany, oggi pomeriggio hai da fare?" 

La voce di Noah rompe il vostro alternarsi di sguardi, quasi vorresti ucciderlo.

"Mh no, direi di no, perchè?" gli sorride per poi morsicare una mela.

"Ti va di uscire?" che sfrontato che è.

"Con chi?" chiede perplessa.

"Con me,Santana e Quinn." sobbalzi sul posto spalancando gli occhi.

Quinn quasi si strozza col panino "Cosa?" urla inferocita.

"Ve l'avevo già detto no?" vi dice Puck guardandovi male.

Non ci stai capendo molto, a dire il vero da quando Brittany si è avvicinata al vostro tavolo non ci hai capito più niente.

"Oh aaah si si,è vero ce lo avevi detto." risponde la tua amica dandoti una pacca sul braccio.

"Quindi vieni anche tu Santana?" 

Hai per l'ennesima volta una fitta al cuore quando la ragazza di fronte a te ti pone quella domanda. Sarà che non te l'aspettavi o per la dolcezza con cui ha detto quella frase ma diventi leggermente rossa.

"S-si!" rispondi poco decisa guardandola negli occhi. Quegli occhi in cui ti ci perdi sempre.

"Perfetto allora passo a prendere prima Quinn e poi passo a casa vostra verso le 5,okay?" domanda Noah a tutte noi.

"Perfetto!" esclama Quinn entusiasta. 

Ti alzi dal tavolo per buttare la roba avanzata nel cestino e dopo aver salutato i ragazzi torni a lezione.




"Quindi hai deciso che mi aiuterai?" 

Vedi il migliore amico davanti a te nel corridoio della scuola che ti sta implorando di aiutarlo e non puoi fare altro che dirgli di sì.

"Va bene ti aiuto!" gli sorridi, anche se controvoglia. 

Ma in fondo gli vuoi bene, cosa potrà mai succederti se fai qualche domanda alla tua sorellastra.

Beh come minimo ti verranno di nuovo quei crampi allo stomaco appena poserai lo sguardo su di lei, poi comincerai a tremare e le gambe cominceranno a cedere, e alla fine non ci capirai più niente come al solito.

Niente di ché a dire il vero.

"Grazie mille." ti da un bacio sulla fronte e se ne va sorridendoti e camminando all'indietro. "ci vediamo oggi pomeriggio, mi raccomando falle più domande che puoi e aiutami in qualsiasi modo, fa che sia pronta per il sesso sfrenato." sta praticamente urlando ma a quanto pare non gliene frega affatto se gli altri possano sentire, d'altronde lui è Noah Puckerman.






Ti incammini verso casa una volta uscita da scuola. Hai fame, oggi a mensa eri talmente tanto occupata a guardare Brittany che non hai nemmeno finito di mangiare. Ti senti così stupida, anzi a dire il vero non sai come ti senti e perchè ti succedono tutte queste cose. Non vuoi saperlo. 

"Santana aspetta!" senti da lontano delle urla, quasi indecifrabili e qualcuno correre velocemente verso di te.

Ti giri e improvvisamente ti ritrovi addosso Brittany. La stai sorreggendo per non farla cadere, ma credi che a momenti sarai tu a cadere se non si allontana immediatamente. 

"Scusami,non pensavo ti fermassi di botto!" si scusa allontanandosi di qualche centimetro, è comunque troppo vicina per i tuoi gusti.

"Tranquilla." 

Senza dirti niente ti passa una mano tra i capelli. Hai i brividi lungo tutto il corpo e di nuovo quei maledetti crampi allo stomaco, cerchi di sopprimerli con la mano invano.

"Ti ho sfasciato tutti i capelli!" la vedi sorridere mentre continua a sistemarli. "ecco fatto!" esclama terminando. Era così bello avere le sue dita fra i capelli.

Ti rigiri e ricominci a camminare. 

Ti sta seguendo,è a qualche passo dietro di te. 

Devi farle qualche domanda, come ti ha chiesto Noah o non te lo perdonerà mai.

"Sei fidanzata Brittany?" le domandi improvvisamente.

Ti guarda come se non si aspettasse quella domanda. 

Inclina di poco la testa e guarda in alto.

Ci sta pensando?

"Mh direi di no." 

"Owh" sei quasi felice per la sua risposta. Per Puck ovviamente non per altro.

"Perchè me lo chiedi?" si avvicina a te, posizionandosi alla tua destra e ti guarda.

"Beh ecco, così per sapere."

"Te l'ha chiesto Noah?" 

Cos'è una maga?

Riesce a leggere nella mente? Speri di no.

"Come lo sai?"

"Tu non me lo chiederesti mai anche perchè non penso ti importi, quindi ho ipotizzato che a dirti di chiedermelo fosse stato qualcun'altro, e quel qualcun'altro ho pensato possa essere Puck." 

Resti meravigliata da quanto sia così intelligente.

Eppure a volte sembra il contrario.

"Quindi hai capito che a Noah tu interessi?" 

"Beh si un pò." 

"E a te interessa?" le domandi, quasi non vuoi sentire la sua risposta.

"Beh è carino, non lo conosco molto bene, magari mi potrebbe piacere anche se.." si ferma guardando a terra.

"Anche se?" 

"Non sono mai uscita con nessun ragazzo, non saprei come comportarmi." ti risponde sincera.

"Stai scherzando vero?" 

Non le credi, com'è possibile che una ragazza bella così come lei non è mai stata fidanzata?

"No Santana,non sto scherzando." 

"Emh allora, beh se vuoi ecco..posso insegnarti io qualcosa." ti mordi il labbro inferiore, sai che questa cosa non ti farà bene ma hai promesso a Puck che l'avresti aiutato e lo farai.

"Perchè dovresti? Mi odi." 

Ti fa male sentirle dire questo. Non la odi, odiavi solo il fatto che avresti avuto un nuovo 'padre' e una 'sorellastra' in giro per casa, ma in realtà lei non l'hai mai odiata davvero, credi sia impossibile odiare Brittany.

"Io non ti odio, e comunque se ti aiuto è per fare un piacere a Noah, nemmeno io vorrei baciare qualcuno che non è capace."

"Quindi mi insegnerai a baciare?" ti guarda dritta negli occhi, ti scava dentro e tu non sai che cavolo rispondere.

Senza accorgertene siete proprio davanti il portone di casa, così decidi di aprirlo e salire di corsa in camera tua. 




Tempo qualche minuto e senti bussare.

"Santana,sono Brittany! Non so cosa mettermi per oggi pomeriggio,mi dai una mano?" urla per farsi sentire.

Ti mordi nuovamente il labbro e ti alzi dal letto per aprire la porta.

"Oh si,certo!" le dici sorridendole. 

Ti fa vedere alcuni dei suoi vestiti, ma non credi vadano bene per un uscita al centro commerciale.

"Brittany, dobbiamo solo andare a fare shopping, non ad una cena di gala." le fai capire.

"Scusami, te l'ho detto che sono imbranata." si butta sul letto di fianco a te sfiorandoti il braccio. Ti alzi di scatto e ti avvicini all'armadio, guardando tra le sue cose.

Ti pieghi in basso per prendere una maglietta evidentemente caduta dalla stampella. 

"Aspetta questi pantaloni potrebbero andare bene." si a avvicina e senti il suo corpo dietro di te.

Hai praticamente il tuo sedere appoggiato al suo basso ventre e adesso una sua mano è appoggiata sul tuo fondoschiena.

Come se se ne fosse accorta leva immediatamente la mano e si allontana,senza aprire bocca.

Ti rialzi leggermente arrossita e la guardi.

"Di quali pantaloni parlavi?" le domandi mentre hai una maglia in mano.

"Quelli corti neri lassù" ti dice indicandoli col dito.

Li prendi e porgi a lei gli indumenti.

"Prova questi!" 

Li prende e comincia a togliersi la maglia.

Forse dovresti uscire. Anche se Puckerman ti ha detto di far caso al suo fisico. 

Diavolo lo prendi alla parola e resti lì a fissarla.

"Hai intenzione di girarti o vuoi guardarmi mentre mi spoglio? Se vuoi uno spogliarello devi pagarmi." 

Hai quasi un mancamento. Non credi a quello che hai sentito. 

Hai di poco gli occhi spalancati.

"Scherzavo Santana!" ti sorride. "puoi guardare se vuoi,non mi vergogno." aggiunge poco dopo guardandoti e tornando seria.

Decidi di girarti dandole le spalle, non vuoi restarci secca.

"Ho fatto!" 

Ti volti verso di lei,è quasi perfetta. 

"Sei bellissima..mh cioè si stai bene." deglutisci. Perchè diventi una pappa molle di fronte a lei? 

"Davvero? Grazie. Anche tu stai benissimo." ti guarda. 

Hai l'uniforme da cheerleader, quella che indossi tutti i giorni, hai i capelli legati, sei senza trucco, starà scherzando.

Comunque arrossisci per qualche cavolo di motivo.
E lei se ne accorge diamine.

"Sei arrossita." la vedi sorridere e arrossire a sua volta.

"Bene emh, a truccarti sai farlo da sola vero?" le domandi sperando in una risposta affermativa.

"Oh si quello so farlo!"

"Okay,quindi allora adesso ti dico come comportarti ad un primo appuntamento, prenderai nota di quello che sto per dirti e oggi lo metterai in atto." sei così tesa.

Inizi a spiegarle le basi e come comportarsi con lui, tutte cose che tu ormai conosci a memoria.



"Okay più o meno ho capito, comunque sono felice che ci sarai anche tu." 

La guardi nuovamente negli occhi, stai tremando e sei così vicina a lei. 

Essendo entrambe sedute sul letto puoi sentire il calore che emana il suo corpo ed il suo profumo, quel profumo che ti fa girare la testa.

Per sbaglio tocca le tue dita con le sue, e posa lo sguardo su di loro. 

Se qualcuno entrasse da quella porta in quel momento penserebbe addirittura che vi state tenendo per mano. 

Non allontani la mano dalla sua e nemmeno lei sembra volerlo fare. 

"Grazie per il tuo aiuto,so che lo stai facendo per Noah ma anche solo averti accanto è già tanto, ci tengo a te anche se non ci conosciamo da così tanto tempo e mi dispiace davvero che tu non pensi lo stesso di me." 

"Ci tengo a te." lo hai detto. Non volevi ma ti è uscito fuori all'improvviso.

Il suo sorriso aumenta e i suoi occhi sono quasi lucidi, ti sta accarezzando il dorso della mano e ti senti quasi in estasi.
Devi uscire da quella stanza.

"Vado a prepararmi,ci vediamo dopo." ti alzi dal letto ed esci.

Decidi di farti una doccia per non pensare a niente e a nessuno,ma evidentemente non ci riesci,non riesci a toglierti l'immagine delle vostre mani una sopra l'altra,dalla testa.



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