I've fallen for your eyes, but they don't know me yet.

di flawglee
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Ore 7:00, suona la sveglia.
Santana non aveva per niente voglia di alzarsi e ricominciare la solita monotonia, dopo aver passato quasi tutta l'estate fuori.. un mese dal padre e uno dalla madre, ricominciare tutto non le piaceva per niente. I genitori erano separati, non aveva un buon rapporto con il padre.. ma dato che lui insisteva per vederla, non poteva rifiutare. Con la madre, invece, aveva un rapporto bellissimo.. non era il solito rapporto madre-figlia, ma uno di quei rapporti tra sorelle, Santana si confidava sempre con lei.. era una delle poche persone di cui sentiva di potersi fidare pienamente. La madre era malata, e quindi non poteva occuparsi di Santana dato che passava tutti i giorni su un letto di ospedale, per continuare gli studi Santana si trasferì dalla zia, che ormai per lei era una seconda mamma.. 

A svegliarla fu un messaggio di Quinn: 
"Heeeeey, svegliaaa!! PRIMO GIORNO DI SCUOLAA! sono giù con Rachel, scendi che ti aspettiamo!"
Santana si alzò dal letto, andò in bagno a lavarsi e si vestì velocemente: una felpa, un jeans e scarpe da ginnastica.. solito abbigliamento di Santana. 
Scese velocemente le scale e uscì fuori salutando la zia. 

"ECCOTIIII!" disse Quinn stringendo l'ispanica.
"Heeey Quinn!" rispose.
"Non sei contenta di vedermi? Non ti vedo da quasi tutta l'estate" chiese la bionda.
"SANTANAAAAAAAAAAAA!" l'interruppe Rachel, correndo a stringere Santana.
"Racheeel, non stringermi così forte!"
"Mi sei mancata!"
"Anche voi mi siete mancate!"
"Santana hai la febbre?" chiese Quinn
"No, perchè?" rispose stranita l'ispanica
"Sei stranamente dolce" intervenne Rachel
"Non sono dolce, forse davvero ho la febbre, ma ora basta e andiamo a scuola.. non vorrete far tardi il vostro primo giorno di scuola."

Quinn cercava disperatamente una buona canzone alla radio, mentre Rachel parlava a telefono con una certa "Brittany". 
"Quinn, ma chi è questa Brittany?" chiese Santana.
"Un'amica di Rachel che deve venire alla nostra scuola, si è trasferita da poco."
"E si conoscono da tanto?"
"Si, un bel po'.. da come mi ha raccontato Rachel, mi ha assillata tutta l'estate con questa Brittany"
"Menomale che non ci sono stata!"
"Ah Ah Ah simpatica!"

Dopo 5 minuti passati a trovare un parcheggio, le tre scesero e si incamminarono verso la scuola.
"Hey Rachel, non vieni?" chiese Quinn
"Devo aspettare Brittany, ci vediamo a pranzo!"
"Va bene, a dopo!"

Le due si incamminarono verso gli armadietti e Quinn vide che Santana aveva un'aria pensierosa.
"A cosa pensi?" le chiese
"A niente, secondo te che tipo è 'sta Brittany?"
"Perchè?"
"Così, sono curiosa."
"Da come mi ha raccontato Rachel è una ragazza simpatica, una bella ragazza.. non l'ho mai vista di persona, oggi è la prima volta."
"Mh, capito."
"Sicura che non pensi a niente?"
"Si, te l'ho detto"
"Mh, se lo dici tu.. dai andiamo in classe."

Per Santana quelle cinque ore sembravano un'eternità, non vedeva l'ora di uscire da quella classe.
"Ho una fame che quasi quasi mangerei una persona" disse Quinn
"Ah, allora devo stare attenta" rispose Santana.
"Simpatica come sempre, dai andiamo alla mensa."
 
Arrivate alla mensa, le due andarono a sedersi al loro solito tavolo
"Dov'è Rachel? chiese Santana.
"E' con Brittany, mi ha inviato un messaggio.. stanno arrivando!" rispose la bionda.
Dopo 5 minuti arrivò Rachel insieme ad un ragazza bionda, Santana poteva giurare di non aver mai visto due occhi così belli, sentiva una cosa dentro che non aveva mai sentito prima.

"Piacere Brittany!" sorrise la bionda.
"P-Piacere Santana!" rispose imbarazzata l'ispanica.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Non riusciva a smettere di pensare a quei due occhi azzurri, "E' solo una stronzata" si ripeteva, ma quando vedeva la bionda nei corridoi non riusciva a non guardarla. Aveva voglia di conoscerla meglio, ma non sapeva perchè.. o forse lo sapeva, ma lo negava a se stessa.

"Santana, ultimamente ti vedo così pensierosa.. che hai?" chiese Rachel
"Io? niente.. è solo che ho tanto da studiare"
"Mh, se lo dici tu.. ma non ti credo"
"Fai come vuoi"
"Siamo più nervosi del solito eh?"
"Già"
"In che classe devi andare?"
"Dato che ho litigato con il prof di lettere, devo andare in una nuova classe.. con una nuova prof, non ricordo il nome"
"AAH sei sempre la solita, ci vediamo dopo che devo scappare in classe"
"Okay, a dopo"

L'ispanica non aveva per niente voglia di andare a lezione, ma non cominciare una nuova classe sembrava una mossa sbagliata. Si incamminò verso la classe, e la vide.. la bionda che tormentava i suoi pensieri, vide di nuovo quei due occhi azzurri che l'avevano paralizzata.

"Allora? Ci sediamo? C'è un posto vicino a Pierce" disse la prof.
"Pierce?" rispose stranita Santana
"Santana! Io!" alzò la mano Brittany

La giornata non poteva cominciare peggio di così, lei che in tutti i modi cercava di evitare Brittany.

"Hey Santana, mi fa piacere che sei in questa classe.. almeno già conosco qualcuno!" disse sorridendo Brittany
"Già, fa piacere anche a me!" rispose con un sorriso forzato Santana.
 
Santana non aveva sentito neanche un parola di quello che stava spiegando la prof, si sentiva strana e non sapeva perchè. Forse la vicinanza di Brittany le provocava questo, ma non sapeva perchè.

"Santana? Hai sentito quello che ha detto la prof?" disse Brittany mettendole una mano sul polso, solo quel minimo tocco le provocò le stelle, sentiva le sue guance andare a fuoco.
"Eh? C-cosa?" rispose l'ispanica togliendo subito la mano dal polso di Brittany.
"Ha detto che dobbiamo fare una ricerca insieme, sui diritti umani"
"Ah, b-bene."
"Vuoi venire a casa mia domani o vengo da te?"
"C-Certo a casa tua, domani.. va benissimo."

Finita la lezione Santana si stava incamminando fuori la porta, quando la bionda la fermò dandole un biglietto di carta.

"Santana, questi sono il mio numero di telefono e il mio indirizzo, fammi uno squillo e dopo ti invio un messaggio con l'orario"
"F-Fatto! A domani allora." 

Se pensava di poter evitare la bionda, pensava malissimo.
Tornata a casa Santana andò nella sua camera e si distese sul letto con le sue cuffiette, non voleva pensare a niente.. solo ascoltare musica.
Dopo cinque minuti le arrivò un messaggio

"Heey, sono Brittany.. per domani ti va bene alle 4? :)"
"Certo! Va benissimo.. a domani!"

"E' solo una ricerca, niente di che" pensava l'ispanica mentre si incamminava verso casa Pierce, "Cosa potrebbe mai succedere?" si ripeteva.
Dopo un po' si trovò davanti la porta di casa Pierce, ci mise ben 10 minuti a decidersi di suonare quel campanello.

"Heey Santana, pensavo che non saresti venuta più! Accomodati." disse Brittany sorridendo.
"Mamma, papà.. questa è Santana.. una mia compagna di classe!"
"Salve!" disse Santana un po' imbarazzata
"Ciao Santana, piacere di conoscerti" disse la mamma abbracciando Santana.
"Anche per me!" disse il padre.
"Beh, ora dobbiamo andare di sopra a fare la ricerca, a dopo!"
"Santana, perchè non rimani per cena?" chiese la mamma.
"N-non saprei" 
"Dai, mi farebbe tanto piacere" disse Brittany
"Va bene allora!" disse Santana.

Le due andarono di sopra e si incamminarono verso la camera.
"Scusa, mia mamma è una tipa affettuosa! disse ridendo Brittany appoggiandosi sul letto.
"Non preoccuparti" rispose Santana, non sapeva perchè.. ma anche a lei venne da ridere guardando Brittany ridere..le piaceva il suo sorriso.
"Allora, diritti umani eh?" disse Brittany
"Già" rispose Santana
"Cosa ne pensi dei diritti umani?" chiese la bionda
"In che senso?"
"Nel senso che, ho cercato su internet, e ho trovato qualcosa riguardo l'unione tra persone dello stesso sesso.. tu cosa ne pensi?"
"B-Beh.. penso che ognuno sia libero di amare chi vuole"
"Mh, lo penso anche io"
"Vedi, abbiamo qualcosa in comune" disse Santana.
"E chi ti dice che non ne abbiamo altre?" rispose la bionda, Santana non poteva confermarlo.. ma vide in Brittany un sorriso malizioso.

Brittany si avvicinò a Santana.
"Prendi foglio e penna, così cominciamo a scrivere qualcosa.. okay?"
"V-Va bene.." rispose l'ispanica imbarazzata.

Dopo un'ora le due finirono di scrivere quella ricerca.
"Secondo me va bene, secondo te?" chiese Santana.
"Anche secondo me, facciamo una bella squadra io e te insieme..eh?" disse la bionda.
"Si, un'ottima squadra" 
"Ti va di vedere un film? Abbiamo finito prima del previsto e ho tanta voglia di rilassarmi." chiese la bionda.
"C-Certo.. ma prima posso andare in bagno? Tu intanto metti il film!" 
"Certo! Il bagno si trova nella prima porta a destra!"

Santana entrò in bagno, aprì il lavandino con l'acqua fredda e se la gettò in faccia.
"Vuole vedere un film, niente di che" pensava Santana.. "Posso farcela" ripeteva.

Entrò in camera e vide Brittany distesa sul letto.
"Allora? Vieni.. il film sta per cominciare!"
"S-Sul letto?" chiese l'ispanica.
"Eh certo, vuoi sederti a terra?"
Santana si avvicinò sul letto, e si distese vicino a Brittany.

Durante il film, Santana non riusciva a concentrarsi.. e poteva giurare che Brittany la stava guardando.

"Posso chiederti una cosa?" chiese la bionda.
"Si.. dimmi." rispose l'ispanica.
"Se ora, per esempio, ti baciassi.. tu cosa faresti?"

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


"C-Cosa?" rispose imbarazzata Santana.
"Insomma, ti stavo guardando.. e ho notato le tue labbra, mi piacciono" rispose la bionda tranquilla.

Santana non poteva credere a quella situazione, non sapeva come comportarsi.

"T-Tu credi che io abbia delle belle labbra?" chiese l'ispanica.
"Mh-Mh" rispose la bionda continuando a fissare le labbra di Santana.
"M-Ma quindi.. t-tu.."
"Si, mi piacciono anche le ragazze.. è un problema?" chiese la bionda.
"N-No, certo che no"
"E allora perchè sei imbarazzata?"
"N-Non s-sono imbarazzata.."
"Ah si? E allora perchè continui a balbettare?" Disse la bionda avvicinandosi di più a Santana.
"P-perchè.. p-perchè"
"Perchè?" chiese la bionda avvicinandosi al viso di Santana.

Le loro labbra erano quasi vicine, bastava un movimento delle due e si sarebbero incontrate, Santana non riusciva acontrollarsi e giurava di non essersi mai sentita così. Scese dal letto e si allontanò da Brittany.

"C-credo di dover andare a casa.. ci vediamo a scuola, ciao!"
"Ma-" la bionda non fece neanche in tempo a finire la frase che Santana era già fuori casa sua.

Il giorno dopo Santana si svegliò con un solo pensiero fisso: Brittany, non riusciva a pensare ad altro e non aveva detto niente a Rachel e Quinn.

Parcheggiata la macchina, entrò a scuola insieme a Rachel e Quinn.

"Hey Brittany!" disse Rachel
"Ciao Rachel!" disse la bionda abbracciandola.
"Allora, come ti trovi in questa scuola? Ho visto che hai dei prof niente male,rispetto ai miei che sono pesantissimi.."

Rachel continuava a parlare, ma Brittany non riusciva ad ascoltare neanche una parola.. era distratta da qualcosa, o da qualcuno: Santana. Non smetteva di fissarla e anche l'ispanica ricambiava.

"Si, Rachel.. ma ora devo andare che tra poco ho lezione, ci sentiamo dopo!" disse la bionda.
"Va bene, a dopo!" rispose Rachel.

Brittany salutò Rachel e Quinn e rimase un po' a fissare Santana.. Rachel e Quinn si guardavano con facce interrogative.

"Ciao Santana"
"C-Ciao Brittany!" Santana fece il possibile per non guardarla negli occhi, ma non ci riuscì.. incontrò di nuovo quei due occhi azzurri.. non riusciva a non guardarli.

Brittany fece un sorriso malizioso e andò in classe, Santana rimase un po' spiazzata e continuava a non credere a quello che stava succedendo.

"Allora? Andiamo in classe?" chiese Quinn.
"S-si, certo" rispose l'ispanica.

Dopo la fine delle lezioni, Santana si incamminò verso il bagno del quarto piano.. aveva bisogno di stare da sola, e di fumarsi una sigaretta. Si appoggiò alla finestra e accese la sigaretta.

"Ah, e così fumi?"

Santana riconobbe subito quella voce.

"Non sapevo di avere una stalker" rispose l'ispanica, con voce decisa.. non provava più imbarazzo, non sapeva perchè.. ma la cosa la rese sollevata.
"Stalker? Che termine esagerato" rispose Brittany.
"Già"
"Nervosi oggi?"
"Forse"

Brittany si appoggiò vicino alla finestra, dove c'era Santana.

"Allora, perchè sei qui?" chiese l'ispanica.
"Sinceramente? Non lo so.. secondo te?"
"Se non lo sai tu.."
"Santana, senza giri di parole.. tu mi piaci, insomma.. non ti conosco da tanto, ma provo qualcosa per te, non so cosa..e ho paura"
"Di cosa?"
"Che tu non possa ricambiare, che io non ti piaccia.. insomma cose così."
"Mh."
"Mh?"

Santana rimase a fissare Brittany e si avvicinò al suo viso.

"E chi ti dice che non mi piaci?"
"Ah, ora non balbettiamo più eh.."
"No.."

Brittany si avvicinò sempre di più e azzerò la distanza tra le sue labbra e quelle di Santana.
Santana avvicinò sempre di più il corpo di Brittany al suo, la trascinò vicino al muro e continuava a baciarla, poi dalle labbra cominciò a baciarle il collo e non riusciva a smettere.

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Passò una settimana e dopo quello che era successo, Santana non riusciva a non pensare a Brittany.. ed era parecchio confusa. Cercava di evitare Brittany perchè non sapeva cosa fare, cosa dire. Aveva bisogno di parlarne con qualcuno e così decise di chiamare Quinn. 

L'ispanica prese il telefono e digitò il numero della bionda:
"Pronto?" rispose Quinn
"Pronto Quinn? Sono Santana.. senti ho un urgente bisogno di parlarti, passi a casa mia?"
"Certo! Ma devo preoccuparmi?"
"No no.. niente di grave!"
"Va bene, sono da te tra 10 minuti!"
"Perfetto, a dopo!"

Dopo la telefonata, Santana si distese sul letto e aspettò Quinn.. doveva dire a qualcuno quello che stava succedendo, anzi, non a qualcuno.. ma proprio ad una delle sue più care amiche.
Dopo 10 minuti il campanello suonò e Santana corse ad aprire la porta. 

"Ah Quinn.. finalmente sei arr.."

Santana aveva una faccia da ebete e, di nuovo, non sapeva cosa dire. 

"Ah Brittany, sei tu.."
"Si, non ti fa piacere vedermi?"
"C-Certo.."
"Ricominciamo a balbettare eh?" disse la bionda con un sorriso malizioso.
"Ma.. come sai dove abito?"
"Ah, me l'ha detto Rachel.. le ho detto che dovevamo fare una ricerca e che avevo dimenticato di chiederti l'indirizzo"
"Ah..beh, accomodati"

Brittany entrò a casa dell'ispanica e notò la zia di Santana.

"Zia, questa è una mia amica.. Brittany!"
"Piacere di conoscerti Brittany!" disse la zia sorridendo.
"Il piacere è tutto mio!" sorrise la bionda.
"Vieni, andiamo in camera mia" disse Santana.

Le due si incamminarono verso la camera, entrarono e Santana si appoggiò sul letto.

"Mi piace la tua camera" disse la bionda guardandosi intorno.
"Ah, grazie.. Ma perchè sei qui?" chiese imbarazzata l'ispanica.
"Posso farti una domanda?" chiese Brittany
"Certo, dimmi.."
"Perchè mi stai evitando?"
"C-Cosa? Non ti sto evitando.."
"Sembra proprio così invece"
"S-Senti.. io non ho mai baciato una ragazza e non sono mai stata con una ragazza, sono confusa. Non riesco a pensare ad altro e non so cosa fare" disse l'ispanica tutto d'un fiato.
"Non riesci a pensare ad altro?" disse la bionda avvicinandosi al letto dove era appoggiata Santana.
"B-Beh ..si" disse l'ispanica indietreggiando nel letto.

Brittany fece un salto sul letto e si appoggiò a cavalcioni su Santana. I loro corpi erano vicini, e alle loro labbra bastava un movimento delle due per toccarsi. Santana riprovò quelle stesse sensazioni nel bagno della scuola, voleva riprovare quelle labbra. 

"Sai che anche io non sono riuscita a pensare ad altro?" disse Brittany ad un soffio dalle labbra dell'ispanica

Brittany non ci pensò due volte e affondò le sue labbra in quelle di Santana. Santana ricambiò il bacio e si lasciò distendere sul letto dal peso di Brittany.

"Brittany.." ripeteva Santana mentre la bionda le continuava a baciare il collo.

"SANTANA?" 

Santana e Brittany si girarono di scatto.

"Quinn?" disse Santana. 

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


"Beh, forse è meglio che vada.. è stato un piacere vederti Quinn" disse la bionda incamminandosi verso la porta.

Chiusa la porta, ci fu un silenzio imbarazzante.

"Quinn..Ehm, i-io.." il volto di Santana era rosso, rosso di imbarazzo. 
"Santana, non capisco. Non mi hai mai detto che ti interessavano le ragazze e ora ti trovo in camera tua, sul tuo letto, con una ragazza, con Brittany. Sei lesbica? Cioè, dimmi qualcosa."
"Non sono lesbica" 
"E allora? Sei bisessuale?"
"Non sono bisessuale" 
"E cosa sei?" 

"Cosa sono?" si ripeteva Santana nella sua testa, non le erano mai piaciute le etichette sulle persone, non si definiva in nessun modo. Lei era Santana e basta, "gay, etero, bisessuale" a cosa servono? pensava. Ma aveva paura del giudizio delle persone, questo si. Non si era mai fermata a riflettere su questo, iniziò a rifletterci quando realizzò che Brittany non le era per niente indifferente. Stava provando a cacciare via questi sentimenti verso di lei, ma più ci provava e più le sembrava difficile. Insomma, lei era Santana Lopez.. non poteva certo perdere tempo con queste cose, continuava a pensare.

"Allora? Puoi darmi una risposta sensata?" chiese Quinn impaziente. 
"Ma cosa devo dirti? Ci siamo baciate e basta, niente di che. Cosa ti aspetti? Non appenderò mica poster con scritto "Hey, sono lesbica o bisessuale". Ti ripeto, era una cosa da niente. Avevo voglia di baciare qualcuno e l'ho fatto. Basta."
"Santana, ma-"
"Niente ma" interruppe l'ispanica. "Non voglio più parlare di questo. Piuttosto, perchè sei qui?"
"Mi hai detto tu di venire, non ricordi? Dovevi parlarmi"
"Ah, giusto.."

Non posso dirle che volevo parlare di Brittany, e ora che ci rifletto non è più così importante, pensava.

"Tu ci vai alla festa di Puck?" trovò subito una scusa.
"Mi hai fatta venire fin qui, solo per dirmi questo? Potevi inviarmi un messaggio." disse Quinn infastidita.
"Perchè inviare un messaggio quando possiamo parlare da vicino?"
"A te non piace parlare, e sono sicura che c'è qualcosa che vuoi dirmi."
"Non ho niente di così importante da dirti"
"Vabbè, ma non ti credo. Quando avrai voglia di parlare non esitare a chiamarmi. Ci vediamo alla festa stasera." disse Quinn e uscì fuori dalla porta.

Santana sprofondò il viso nel cuscino e provò a dormire, ma con scarsi risultati. Così decise di andare a farsi una doccia. Voleva distrarsi e così decise di non mancare alla festa. Voleva bere e perchè no, trovare qualche ragazzo con cui divertirsi. Ma più pensava a baciare un ragazzo, più pensava a Brittany. Pensava a baciare lei e ci pensava anche senza volerlo. Scacciò via tutti quei pensieri, "E' soltanto un periodo, passerà." si ripeteva.
Dopo essersi lavata, decise cosa mettersi. Passata mezz'ora trovò il vestito adatto. Un vestitino rosso senza spalline,che metteva in risalto il suo seno e anche le sue gambe. Mentre continuava a vestirsi il telefono squillò.

"Pronto?" rispose Santana.
"Passo a prenderti fra 5 minuti, muoviti a scendere." disse Quinn in un tono scocciato.
"Ma che hai?"
"Niente, sai.. a me non piace parlare"
"Dai, davvero non avevo niente da dirti."
"Vabbè, allora non vuoi parlarmi di come ti sei trovata Brittany sul letto, è apparsa come magia?" 
"Te l'ho detto, non è niente di che. Stavamo studiando a un progetto, avevo voglia di baciare qualcuno e l'ho fatto.. che c'è di male?"
"Vabbè, non voglio più parlarne. Comunque sto venendo, a tra poco."
"Okay."

"Perchè deve essere così testarda?" ripeteva Santana posando il telefono e cominciando a mettersi le scarpe.

Scese le scale e si incamminò fuori la porta, Quinn era già lì che l'aspettava con la macchina.
"Ciao" disse Santana entrando in macchina "Ma dov'è Rachel?" chiese quando non vide nessuno nei sedili psteriori.
"E' già alla festa, con Brittany." rispose la bionda.
"Brittany viene alla festa? Ma come conosce Puck?" 
"Che ne so, non sei contenta?"
"Smettila" sbuffò l'ispanica.

Il viaggio in auto fu silenzioso, Santana sapeva che Quinn le avrebbe ancora chiesto di Brittany.. quindi aveva preferito stare zitta. Arrivate alla festa, le due scesero dalla macchina e si incamminarono verso l'entrata della casa di Puck.
La cosa che Santana temeva di più era incontrare Brittany, così passò più tempo insieme ad altri ragazzi e specialmente con Puck. Durante la festa tutti decisero di giocare al gioco della bottiglia, Santana voleva tirarsi indietro, ma era troppo tardi. Si riunirono tutti in cerchio e Santana vide di nuovo quei due occhi blu, non sapeva perchè quei due occhi la paralizzavano sempre.. non sapeva perchè avessero tutto questo potere.

"Allora, si giocaaaaa!" urlò Puck.
Puck girò la bottiglia e fu il turno di Sam, poi il turno di Quinn, poi quello di Mike. Avevano tutti fatto cose che nessuno avrebbe mai fatto da sobrio, avevano costretto Quinn a baciare Sam.. Quinn non lo avrebbe mai fatto da sobria e avevano fatto ballare Mike in mutande davanti a tutti.
Poi fu il turno di Brittany.
"Alloora, ti costringo a baciare la prossima persona che la bottiglia sceglierà" esclamò Puck.
"Uhm, va bene." disse Brittany.
La bottiglia girava e Santana pregava per non essere scelta, "ti prego non scegliere me, ti prego." si ripeteva.
La bottiglia si fermò.
"Saaantana!" gridò Puck. "Uoho, un bel bacio tra ragazze.. su."
"Non credo sia una buona idea" disse Santana.
"Daaai, il gioco è questo e tu stai giocando."
"Ma-"
"Niente ma, Santana Santana Santana" gridò Puck in un coro e tutti si unirono a lui.
"Va bene, basta. Lo faccio ma basta con i cori!"
"E finalmente" esclamò Puck.

Santana si alzò e si avvicinò verso Brittany, poteva vedere Quinn ridere.. ma in quel momento non poteva fare niente.
Poteva vedere che Brittany aveva un sorriso sulla faccia e non aspettava altro che un suo bacio. Poteva vedere che tutti nella stanza la stavano osservando e aspettavano che baciasse Brittany. Santana non sapeva cosa fare, perse tutto il suo coraggio.. andò nel panico sapendo che tutti l'osservavano e corse in bagno sotto lo sguardo di tutti.

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Santana entrò in bagno, si avvicinò allo specchio e si guardò. Non sapeva perchè aveva una faccia così, così "sconvolta", non sapeva cosa le stesse accadendo, cosa le stesse dicendo il cervello. Le era capitato di essere guardata da tutti, di sentirsi osservata, ma non sapeva perchè in quella situazione andò nel panico. Forse era per via di Brittany, all'idea di doverla baciare davanti a tutti. Non sapeva perchè le importasse così tanto del giudizio delle persone, non sapeva perchè le importasse così tanto di Brittany. Aprì il rubinetto e si gettò un po' d'acqua fredda in faccia, giusto per scacciar via quei pensieri.
Sentì la porta del bagno aprirsi e qualcuno avvicinarsi a lei.

"Hey" disse Brittany.
"Ciao.."
"Come stai?"
"Ora meglio, avevo solo bisogno di rinfrescarmi"
"Capisco.." Brittany si avvicinò di più a Santana "Ma non è che sei scappata perchè non volevi baciarmi?" 
"No"
"No?" disse Brittany cominciando ad accarezzare il braccio dell'ispanica. 

Con quel tocco il corpo di Santana fu invaso da mille brividi, cominciava a tremare.. non capiva se era una cosa che le 
dispiaceva o no.
"Brittany, senti-" Santana fu interrotta da Brittany, che le posò un dito sulle labbra.
"Shh" disse la bionda. Si avvicinò al viso di Santana. "Dimmi che non vuoi baciarmi e non lo farò."

Santana non sapeva cosa rispondere, ma prima di poter pensare a qualcosa da dire.. posò le sue labbra su quelle di Brittany. Brittany ricambiò il bacio e trascinò l'ispanica verso il muro, ma all'improvviso Santana si fermò.Non capiva cosa stesse facendo, non capiva perchè quella bionda riusciva a farla sentire così. Riusciva a farla sentire in un modo che non aveva mai immaginato potesse esistere. E aveva.. 

"Di cosa hai paura?" le chiese Brittany come se potesse leggerle il cervello.

Paura, ecco il termine esatto.
Santana lo stava capendo: aveva paura. Paura di poter sentirsi così vulnerabile, paura del giudizio degli altri, paura non di Brittany.. ma di quello che le faceva sentire. 

"Perchè credi che io abbia paura?" 
"Lo sento."
"Non mi conosci"
"Ma vorrei farlo."

Nessuno aveva mai provato a conoscere Santana, Quinn e Rachel pensavano di conoscerla dato che si conoscevano da piccole.. ma non era così. Non si fidava quasi di nessuno e non voleva provare dei sentimenti così forti per qualcuno. Nessuno aveva mai provato a vedere cosa c'era sotto la sua maschera, quella che indossava tutti i giorni. Molti nella scuola la definivano una stronza, ma a lei stava bene così. Era quello che voleva, o forse.

"Perchè vuoi conoscermi? Cosa vuoi da me? Me lo spieghi? Sono settimane che mi torturi."
"Non ti sto torturando Santana, e se pensi questo.. sbagli di grosso. Ti ho detto che mi piaci."
"Non sono lesbica."
"Nemmeno io."
"Cosa?"
"Io sono solo Brittany, e se vuoi etichettarmi fai pure..chiamami lesbica o come ti pare ma non cambia il fatto che sono una persona e che tu mi piaci."

Santana capiva bene quelle parole, erano le stesse che pensava anche lei. Ma.. aveva paura. 
Senza dire una parola si incamminò verso l'uscita del bagno lasciando Brittany da sola.

"Santana tutto bene?" chiese Quinn.
"Si, penso di andare a casa."
"Non posso accompagnarti, ho bevuto"
"Fa niente, vado a piedi."
"No, no. Chiedo a Rachel di accompagnarti, credo che anche lei se ne stia andando."

Santana e Rachel si incamminarono fuori la casa di Puck e entrarono in macchina.
Durante il tragitto ci fu un po' di silenzio, ma Rachel lo spezzò.
"Perchè hai deciso di andartene prima?"
"Ho mal di testa"
"Ah."
"E tu?"
"Non mi stavo divertendo molto"

Santana annuì e posò lo sguardò al finestrino. Arrivate a casa di Santana, Rachel fermò la macchina.

"Beh, grazie per avermi accompagnta"
"Di niente" Rachel rimase a guardare Santana. "Posso farti una domanda?"
"Certo"
"Ti vedo così strana ultimamente, succede qualcosa? Sai che puoi parlare con me, di tutto."
"Non ho niente Rachel, davvero."
"So di te e Brittany." disse Rachel tutto d'un fiato. "E mi da fastidio il fatto che tu non me l'abbia detto, insomma ..siamo amiche."
"Non te l'ho detto perchè non è una cosa così importante."
"Ma ti senti quando parli? Non è una cosa importante? Da quando Brittany mi ha detto di te e lei, ho cominciato a capire perchè sei diventata così strana."
"Non sono strana"
"Insomma Santana, che c'è di male se ti piace Brittany?"
"Non mi piace Brittany, senti Rachel.. ho mal di testa. Ci vediamo domani." disse l'ispanica scendendo dall'auto e incamminandosi verso casa.

Si fece una doccia veloce e si infilò nel letto, cercando di dormire.. ma non ci riuscì. Erano troppi i pensieri che la torturavano. Le piaceva Brittany? Cosa provava? 
Ma mentre pensava a questo, le tornò a mente il motivo del perchè aveva così tanta paura del giudizio delle persone.

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


La mattina dopo Santana decise di entrare a scuola prima, voleva evitare Rachel per non sentire altre sue domande e non aveva voglia di darle spiegazioni. Voleva evitare Brittany, non voleva vedere nessuno.
Si incamminò nei corridoi e arrivò al suo armadietto, lo aprì e cercò il suo libro di scienze, ma qualcosa attirò la sua attenzione.

"Non devi dirlo a nessuno, mi hai capito?" urlò Karofsky spingendo Kurt negli armadietti
"Cosa vuoi da me? Non lo avrei detto a nessuno comunque, odio le persone che non si accettano per quello che sono" 
"Tu non sai niente di me" urlò di nuovo Karofsky puntando il dito verso Kurt
"Vai via" 
"Prova a fiatare e giuro che ti ammazzo" disse Karofsky spingendo ancora più forte Kurt facendolo cadere.

Karofsky se ne andò e Kurt rimase a terra, le lacrime stavano quasi per rigargli il volto. 

"Kurt, stai bene?" chiese Santana
"Si, si.. credo di averci fatto l'abitudine" 
Santana porse la mano a Kurt per aiutarlo ad alzarsi. 
"Ma perchè parli con me? Non mi hai mai rivolto la parola" 
"Lo so, ma ho visto la scena di prima e.. mi dispiace. Se vuoi posso parlare con Puck o con Sam e posso dirgli di dare una bella lezione a Karofsky"
"Grazie, ma credo non serva"
"Perchè? Insomma, così imparerà che non deve toccarti e che se lo rifà Puck e Sam sono pronti a pestarlo"
"Ti ringrazio di nuovo, ma non preoccuparti"
"Ma cosa non devi dire a nessuno? Perchè Karofsky era così furioso?"
"Non posso parlarne, è una cosa di Karofsky e di certo non sarò io a dirla. Perchè vuoi saperlo?"
"Curiosità"
"Tra poco suona la campanella.. vado in classe, ci vediamo!" disse Kurt incamminandosi nell'aula di spagnolo

Santana non sapeva perchè voleva così tanto difendere Kurt, ma vederlo così.. minacciato e picchiato soltanto perchè ha gusti diversi rispetto ad altri, l'ha fatta sentire strana.. forse Kurt poteva capire quello che Santana stava provando in questo periodo. Ma aveva paura, paura che le potesse capitare quello che stava capitando a lui e non poteva sopportarlo.

Finite le lezioni, Santana non aveva voglia di tornare a casa e così si incamminò verso il bar a bere qualcosa. Entrò nel bar e si accomodò al tavolo più vicino.

"Cosa le porto?" chiese una giovane cameriera
"Un caffè macchiato"
"Arriva subito"

Mentre sorseggiava il suo caffè Santana non riusciva a smettere di pensare. Tra i tanti pensieri, uno la tormentava tantissimo.. troppo. E quel pensiero era..

"Hey" 

Una voce fece ritornare Santana alla realtà.

"Ciao"
"Come va?" chiese Brittany
"Bene"

Mentre parlava, Santana cercava di non guardarla negli occhi. Gli occhi di Brittany, le facevano un effetto stranissimo.. una cosa mai sentita prima. Era come se potessero ipnotizzarla.

"Sicura?"
"Si"
"Che fai quì da sola?"
"Stavo pensando"
"A cosa?"
"Perchè ti interessa?"
"Ripeto, voglio conoscerti"
"Mi hai seguita per caso?"
"No, vengo spesso in questo bar.. forse il destino ci ha fatte incontrare. Tu che dici?"
"Dico che spari un sacco di cazzate"
"Sarà.. ma devi ancora dirmi a cosa pensi"
"Cose mie"
"Pensavi a me?"

Ed ecco che gli occhi di Santana incontrano quelli di Brittany, aveva provato a non guardarla.. ma dopo quella domanda, non sapeva cosa rispondere e lo sguardo di Brittany non aiutava.

"C-cosa?"
"Dicevo, pensavi a me?"
"N-no."
"Perchè balbetti?"

Santana non rispose, rimase a fissare lo sguardo di Brittany.. le toglieva il fiato.

Dopo un po' ebbe il coraggio di parlare: "D-devo andare" disse alzandosi uscendo dal bar.

Uscita dal bar corse verso la macchina, voleva soltanto fiondarsi nel letto. Ma mentre stava per aprire la macchina, due mani le cinsero la vita da dietro.

"Pensi di poter scappare così? Voglio sapere a cosa pensi, e voglio sapere se mi hai mai pensata..perchè io ti penso, sempre" sussurò Brittany all'orecchio di Santana. 

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


"Brittany, devi smetterla" disse Santana prepotentemente 
"Di fare cosa?"
"Questo.."
"Perchè?"
"Perchè.." Santana cercava di divincolarsi dalla presa di Brittany, ma la bionda non aveva per niente intenzione di lasciarla. 
"Santana.. dammi un motivo valido"

Santana non riusciva a pensare, non sapeva cosa dire.. e le mani di Brittany sulla sua vita di certo non aiutavano. 

"Dimmi soltanto che non mi hai mai pensata, dimmi soltanto che io non ti faccio nessun effetto.. e ti lascerò andare. Per sempre" sussurrò la bionda all'orecchio di Santana.
"Si.." riuscì a rispondere Santana
"Si cosa?"
"Non mi fai nessun effetto" disse Santana con lo sguardo verso il finestrino della macchina.
"Devi guardarmi negli occhi"
"Se mi lasciassi, forse potrei girarmi.. che dici?"

Brittany lasciò la presa e Santana si voltò lentamente guardando la bionda. Ed ecco di nuovo quei due occhi azzurri, 'merda' pensava Santana.. come poteva mentire guardando quei due occhi?

"Allora?"
"Allora cosa?' rispose Santana
"Devi dirmelo"
"Brittany, senti.. devi lasciarmi stare. Io.. io.."
"Tu cosa?"
"Non sono una persona facile, e non credo alla cazzata dell'essere innamorati o altre cose. Tu non mi conosci, nessuno mi conosce ed è meglio così. Non voglio che nessuno lo faccia, non mi sono fatta conoscere da Rachel e Quinn.. perchè dovrei farmi conoscere da te?"
"Vorrei almeno provarci.."
"Perchè?"
"Perchè lo vedo nei tuoi occhi, tu non riesci a farti capire da nessuno.. e ci stai male. Dalla prima volta che ti ho vista, ho subito notato i tuoi occhi.. e non riuscivo a smettere di pensarci. Tu mi fai uno strano effetto, mai provato e non credermi una pazza ossessionata da te.. Voglio soltanto imparare a conoscerti e che tu conosca me. Non so dove ho trovato il coraggio per dire tutto questo, di solito me ne sto in disparte aspettando qualcuno che mi parli, ma ho deciso di provare ad uscire dal mio guscio"

'Allora non sono l'unica a cui gli occhi fanno uno strano effetto' pensava Santana. Quelle parole la colpirono, nessuno le aveva mai detto una cosa del genere.

"Brittany.. devo pensarci, non so che fare.. ho bisogno di chiarimento"
"Prenditi tutto il tempo che vuoi, ti aspetterò"
"Non aspettarmi, non voglio darti false speranze.."
"So che ne varrà la pena, e se non sarà così.. almeno ci avrò provato"

Brittany si avvicino alle labbra di Santana per darle un bacio a stampo. "Ciao" 

Brittany si allontanò e Santana continuava ad osservarla andarsene, l'ispanica sospirò ed entrò in macchina. 
Che cosa avrebbe fatto? Brittany non le era indifferente, per niente. Ma c'era ancora quel problema.. non voleva essere etichettata dagli altri. Voleva parlarne con qualcuno, e già sapeva con chi.

Il giorno dopo Santana entrò a scuola, sempre prima, cercando qualcuno.

"Hey Kurt!" disse Santana dirigendosi a passo svelto verso di lui
"Ciao Santana.." rispose Kurt sorpreso
"Che c'è? chiese Santana
"Questa è la seconda volta che mi parli, è un record" disse Kurt ridendo
"Vorrei che ci fosse anche una terza, posso parlarti oggi?"
"Perchè non adesso?"
"Perchè è una cosa importante e non voglio che altri lo sappiano"
"Ah, va bene.. e dove ci vediamo?"
"Al bar che si trova vicino scuola, verso le quattro.. ti va bene?"
"Certo, a dopo allora" disse Kurt allontanandosi

Santana non sapeva ancora cosa stesse facendo. Poteva fidarsi di lui? Le avrebbe dato una mano? Non sapeva se avrebbe avuto tutte le risposte ai suoi problemi, ma almeno doveva provare.. doveva provare a parlare con qualcuno di quello che sentiva. Voleva parlarne con Quinn e Rachel, si.. ma non poteva sapere se loro due potessero darle una mano. Pensava che Kurt invece si, lui ne aveva passate di tante e poteva capire quello che Santana stava passando. 

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


Santana arrivò al bar e si incamminò al tavolo più vicino aspettando Kurt. Era nervosa, cosa avrebbe detto a Kurt? E se Kurt non si fosse neanche presentato? Insomma, a scuola non era di certo famosa per la sua simpatia. Passarono dieci minuti e il nervosismo aumentava, non sapeva se restare o andarsene.. ma mentre provava a darsi una risposta Kurt si incamminò al suo tavolo.

"Ciao Santana!" disse Kurt sorridendo
"Ciao Kurt!" rispose Santana con un sorriso non molto convincente

Kurt si mise a sedere e prese il menù

"Uhm, credo di voler prendere una cioccolata calda, tu?"
"Ehm, io niente.. sto bene così"
"Mh, okay.. Cameriera, potrei avere una cioccolata calda? Grazie!"
"Arriva subito" rispose un'anziana signora

Arrivò la cioccolata calda e Kurt iniziò a sorseggiarla squadrando Santana.

"Ehm, ho qualcosa in faccia?" chiese Santana
"No, è solo che non hai detto niente da quando sono arrivato, e non mi hai neanche detto il motivo della mia presenza quì."
"Beh, volevo parlarti"
"L'avevo capito, ma di cosa?"
"Allora, c'è questa mia amica a cui piace una ragazza.. non ne è sicura, ma con questa ragazza prova cose mai sentite e non riesce a togliersela dalla testa"
"Mh, una tua amica eh? Continua.."
"Però ha paura di essere etichettata o cose simili, ha paura del giudizio delle persone e non sa cosa fare. Forse potresti darmi qualche consiglio, per la mia amica ovviamente."
"Posso farti una domanda?" chiese Kurt
"Si.."
"Perchè hai chiesto consiglio a me? Sei molto amica con Quinn e Rachel, potevi chiedere consiglio a loro"
"Si, ma.. questa è una cosa che tu potresti capire meglio. Insomma, hai capito.."
"Mh, beh.. io dico che questa tua "amica" dovrebbe cominciare a dichiararsi con le persone a lei più vicine"
"Dichiararsi? Cioè?"
"Come cioè? Dichiararsi, cioè dire di essere gay"
"Ma non è gay"
"Se le piace una ragazza è sicuramente-"
"No, non lo è. Perchè tutto deve avere un'etichetta?" urlò Santana facendo girare quasi tutte le persone presenti nel bar
"Ma cosa urli?"
"No, scusa.. è solo che.. Perchè tutto deve essere etichettato?"
"Non ci possiamo fare niente, al giorno d'oggi tutti mettono delle etichette su tutto e tutti. Non sto dicendo che questa tua amica sia gay, come non sto dicendo che non lo sia. Forse è bisessuale, chi lo sa. Fai una cosa, dì a questa tua amica di provar ad uscire con un ragazzo, se non prova niente ha la risposta."
"Tu dici?"
"Si, io così ho capito definitivamente di essere gay. Sono uscito con una ragazza, l'ho baciata e non ho sentito niente. Siamo anche andati in camera mia, ci siamo messi sul divano e abbiamo cominciato a darci dentro.. ma non sono riuscito a sentire niente, niente di niente."
"E con un ragazzo? Ci sei mai uscito?"
"Beh, adesso sto conoscendo un ragazzo di nome Blaine.. e già soltanto abbracciarlo, tenerci per mano.. mi fa sentire benissimo"
"Sono contenta per te"
"Oh, grazie.. comunque fai quello che ti dico e scoprirai tutto"
"Fai? Ma è per la mia amica.."
"Si, certo. Per la tua "amica". Ci vediamo domani a scuola, fammi sapere se hai concluso qualcosa" disse Kurt alzandosi e incamminandosi verso l'uscita.

'E' più furbo di quanto pensassi' pensò Santana.

Il mattino dopo Santana si alzò scocciata, non aveva per niente voglia di andare a scuola. Si lavò e si vestì velocemente. 
Arrivata a scuola, prese le cose dal suo armadietto e si incamminò verso l'aula evitando Quinn e Rachel. Non aveva ancora voglia di parlarne con loro.

Passate le ore di lezione, Santana si incamminò verso lo spogliatoio maschile. Era vuoto, o quasi, gli allenamenti sarebbero iniziati dopo e sapeva che a quell'ora c'era soltanto lui

"Puck" disse Santana avvicinandosi a lui
"Santana, che ci fai-"
Puck non riuscì neanche a finire la sua domanda, le labbra di Santana lo zittirono, Puck non riufiutò di certo il suo bacio e lo ricambiò senza aspettare.
"Siamo vogliose oggi?"
"Sta' zitto e baciami" 
Puck non si fece attendere e di nuovo, esaudì la richiesta di Santana.

Niente, ecco cosa provava Santana, niente. Forse era Puck, o forse era il fatto che mentre lo baciava pensava ad un'altra persona.

Puck si fermò all'improvviso, era entrato qualcuno. "Ciao Brittany!" disse Puck.

'Merda' pensò Santana girandosi guardando Brittany.

"Ehm, credo di aver sbagliato spogliatoio" disse Brittany 
"Si, questo è quello maschile. Ma da quando fai parte delle Cheerios?" rispose Puck
"Da ieri, la coach Sue mi ha detto di venire prima per aiutarla con non so cosa"

Santana continuava a fissare Brittany, ma la bionda evitava il suo sguardo. Era fredda, come se non la conoscesse.

"Bene, io vado.. vi lascio alle vostre cose" disse Brittany allontanandosi, andando nel corridoio

Santana si staccò da Puck e corse nella direzione di Brittany.

"Brittany.."
Brittany si girò, e Santana poteva vedere che i suoi occhi erano umidi.. stava per piangere.
"Brittany.. io"
"Tu cosa? Io ti stavo aspettando Santana. Pensavo che tu avessi soltanto bisogno di tempo, ma non è così. Ti sei presa gioco di me, e io stupida a starti dietro."
"Ma-"
"Niente ma Santana, sapevo di non dovermi innamorare di te, sapevo di non dover provarci. E io stupida anche a pensarti."
"Innamorare?" chiese incredula Santana
"Si, hai capito. Io credo di essermi innamorata di te, non faccio altro che pensarti. Non faccio altro che desiderare di stare con te. Ma mi sono sbagliata, è stato un errore. Tu non la pensi come me, e non provi quello che provo io." disse Brittany correndo con le lacrime agli occhi verso il bagno.

Santana sospirò e non riuscì a trattenersi, cadde sulle sue ginocchia e le lacrime cominciarono a rigarle il viso.

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


"Allora? Cosa facciamo?" chiese Rachel incamminandosi con Quinn verso casa di Santana.
"Non lo so, ma se sarà necessario la trascineremo fuori con la forza"

Erano passati tre giorni, e nessuno aveva avuto notizie di Santana. Non era venuta a scuola e il telefono risultava sempre spento. 

"Merda, ma chi è a quest'ora?" sbuffò Santana rigirandosi nel letto
"Santana apri o dovrò buttare giù la porta!" urlò Quinn
"Quinn lasciami in pace!" disse Santana coprendosi con il cuscino 
"Santana apri o saremo davvero costrette a buttare giù la porta!" urlò Rachel
"Lasciatemi in pace, voglio stare da sola!" 
"No, non ti lasciamo sola. Quindi, o apri o .. o? Cosa facciamo Quinn?"
"Rachel.." disse Quinn dando un'occhiata all'amica. "O rimaniamo quì finchè non ci apri" 
"Questa ti sembra una buona idea?" chiese Rachel sottovoce.
"Sta' zitta, cosa avresti in mente tu?" rispose Quinn.

Passarono dieci minuti e la porta si aprì.

"Ah, finalmente" disse Quinn entrando nella stanza seguita da Rachel.
"Cosa volete?" disse Santana buttandosi di nuovo nel letto con il cuscino a coprirle il viso.
"Allora, prima di tutto vogliamo che tu ti alza da questo letto e che ci dica cosa ti sta succedendo." disse Quinn.
"Niente." 
"Niente? Per questo non vieni a scuola da tre giorni e hai il telefono spento?" disse Rachel.
"Sono malata"
"Non è vero, e anche se fosse.. che motivo hai di spegnere il telefono? Perchè ci eviti?" chiese la bionda.

Santana si tolse il cuscino dalla faccia e si girò a guardare le sue due amiche.

"Io..io-" non riuscì a finire la frase che subito scoppiò a piangere.
"Shh.. andrà tutto bene" disse Quinn cullando Santana in un abbraccio.
"Io non volevo, davvero.. ho rovinato tutto. Io, io-" disse Santana continuando a piangere
"Shh..calmati" disse la bionda accarezzando i capelli dell'ispanica. All'ispanica piaceva tantissimo quel gesto, era l'unica cosa che la calmava.
"Vado a prepararti un bagno caldo, credo che tu ne abbia davvero, ma daaavveero bisogno" disse Rachel facendo ridere le due ragazze.

Dopo aver fatto un lungo bagno caldo, Quinn e Rachel la constrinsero a mangiare qualcosa. Non mangiava bene da giorni e doveva ringraziare le sue due amiche.

"Allora ci dici cosa succede?" chiese Quinn.

L'ispanica prese un po' di coraggio, non sapeva perchè aveva paura con due delle sue migliori amiche. 

"Brittany.." disse tutto d'un fiato. "E' tutto un casino, sento di provare qualcosa per lei. So che con lei provo qualcosa che non ho mai provato, con nessuno. Ma ieri ho baciato Puck, per vedere se con lui provavo qualcosa, e niente..non ho provato niente. Riuscivo a pensare solo a lei, a Brittany. Però, mentre lo stavo baciando, Brittany entra negli spogliatoi e ci vede." 

Quinn accarezzò il braccio dell'amica vedendo che una lacrima le stava rigando il volto.

"Santana cosa vorresti fare?" chiese Rachel.
"Non lo so Rachel, vorrei parlarle.. ma non lo so."
"Se vuoi possiamo parlarle io e Rachel.." disse Quinn.
"Non credo sia una buona idea, credo di doverle parlare io."
"Quando?" chiese Rachel
"Domani, a scuola."
"Quindi hai deciso di venire?"
"Si Rachel, devo affrontare le cose"
"Bene, mi fa piacere" disse Quinn.
"Grazie ragazze.."
"Non devi ringraziarci, siamo tue amiche e ci saremo sempre per te!" disse Rachel

La mattina dopo, Santana parcheggiò la macchina e si ripeteva mentalmente il discorso che doveva fare a Brittany. Prese coraggio e scese dalla macchina incamminandosi a scuola. 
E subito la vide, la bionda che tormentava i suoi pensieri e le sue emozioni. A passo svelto raggiunse Brittany e la trascinò nel bagno.

"Ma che cazz.." disse la bionda trovandosi a spalle nel muro con il viso di Santana che l'osservava.
"Brittany, dobbiamo parlare" disse l'ispanica con voce tremante.
"Non ho niente da dirti"
"Io sì, ti prego.. lasciami parlare"

Santana prese il silenzio di Brittany come un sì e cominciò a parlare.

"Brittany, non so cosa provo per te. So solo che quello che provo per te è tanto e non ho mai provato niente di questo, con nessuno. Non so come definirlo, io non sono un'esperta in queste cose. Sono tre giorni che ci penso, anzi no.. non ho mai smesso di pensarci, da quando i tuoi occhi hanno visto i miei."
"Santana, sono belle parole.. ma le parole rimangono parole. Ho visto i fatti, e mi è bastato."
"Mi hai vista baciare Puck. Vuoi sapere perchè l'ho fatto? L'ho fatto perchè volevo toglierti dalla mia testa, volevo dimenticarti. Ma non è stato così. Baciandolo non ho provato niente, non ho provato niente perchè mentre lo baciavo pensavo soltanto a una persona. A te. Avrei preferito di gran lunga baciare te e non lui."

Le due si guardarono negli occhi per un tempo che sembrò infinito. Fino a quando il suono della campanella non sciolse quel momento.

"Devo andare" disse Brittany incamminandosi verso la porta.
"Aspetta" disse Santana prendendo la bionda per un braccio. "Hai sentito quello che ho detto?"
"Sì, ho sentito tutto"
"E dì qualcosa, ti prego"
"Non so cosa dirti, i miei sentimenti non sono cambiati.. ma devo pensarci. In questo momento non posso darti una risposta" disse la bionda uscendo dalla porta.

Santana sospirò e uscì dal bagno, si incamminò verso il suo armadietto e cercò i suoi libri. Chiuse l'armadietto e si trovò Kurt di faccia.

"Heeey" disse Kurt
"Kurt, ma cosa ti viene?" rispose l'ispanica infastidita
"Giornata no?"
"Periodo no."
"Che succede?"
"Dovresti capirlo.."
"Ah, quello.. sì, giusto."
"Cosa vuoi Kurt?"
"Niente, ma.. dato che voglio che tu ti distragga un po', perchè non ti iscrivi al Glee Club?"
"Il Glee Club? Esiste ancora?"
"Beh, stiamo provando a ricrearlo e ci servono nuovi membri!"
"E perchè pensi che io sappia cantare o ballare?"
"Puoi anche non cantare e ballare, basta che raggiungiamo un numero. Puoi venire e ascoltare canzoni e distrarti."
"E chi ci sarebbe in questo gruppo?"
"Per ora io, Rachel, Mercedes, Quinn e Tina"
"Mh, dato che non ho niente di meglio da fare.. penso di venirci."
"Grazie, grazie" disse Kurt saltellando sul posto
"Controlla la tua euforia, ci vediamo dopo le lezioni al Glee"
"Ok, a dopo!" disse Kurt allontanandosi 

Passate le lezioni Santana si incamminò con Quinn verso l'aula canto.

"E così hai deciso di venire al Glee, eh?" chiese Quinn
"Sì, ho bisogno di distrarmi."
"Ti farà bene, vedrai."

Le due ragazze entrarono e presero posto affianco a Mercedes e Tina.

"Salve a tutte ragazze, oggi non c'è il prof Schue e così useremo questa lezione per conoscerci e cantare quello che ci pare." disse Kurt.
"Aspettate, ma dov'è Rachel?" chiese Quinn
"Oh, sta per venire. Ha portato un nuovo membro con lei. Comunque, chi vuole iniziare a cantar-"
"Io, IOOOO!" urlò Rachel correndo seguita da Brittany.
"Okay, okay Rachel. E tu sei?" disse Kurt.
"Brittany, piacere"
"Piacere Kurt." rispose Kurt sorridendo.

Brittany si guardò intorno e non riuscì a non notare lo sguardo di Santana. 
 

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


Brittany prese posto sulla sedia libera in prima fila.

"Bene, Rachel cosa ci canti?" chiese Kurt
"Allora, canterò una cazone molto famosa "Listen To Your Heart" cantata da-"
"Rachel, canta e basta. Non ci interessa" disse Santana facendo ridere quasi tutti i compagni del Glee.

La musica partì e Rachel cominciò a cantare. 

"I know there's something in the wake of your smile
I get a notion from the look in your eyes, yeah
You've built a love but that love falls apart
Your little piece of heaven turns too dark"


La voce di Rachel era fantastica, tutti ne erano ipnotzzati. 

"Listen to your heart
When he's calling for you
Listen to your heart
There's nothing else you can do"


In quel momento lo sguardo di Santana si posò su quello di Brittany, notando che anche lei stava facendo lo stesso.

"And there are voices
That want to be heard
So much to mention
But you can't find the words"
 

Rachel cantò di nuovo il ritornello e la canzone finì, con Santana che non riusciva a smettere di guardare Brittany. 

"Bravissima Rachel, non sapevo avessi questa voce!" disse Kurt facendo ritornare Santana alla realtà.
"Lo so, grazie. I miei genitori mi hanno fatto prendere lezione di canto all'età di 3 anni, ero già una baby star"
"Ehm, okay.. Comunque, dato che tra poco dobbiamo andare, per la prossima volta decidete qualche pezzo da cantare. Ognuno di voi, il professor Schue vuole vedere quanto siete bravi!".

La lezione al Glee finì e tutti se ne andarono, tranne Santana e Kurt.
Kurt prese posto vicino a Santana.

"Allora, Brittany eh?"
"Cosa?" chiese l'ispanica stupita
"Come cosa? La ragazza di cui mi hai parlato, Brittany.. vero?"
"Ma come fai a capire tutto?" 
"Lo so, sono troppo intelligente" disse Kurt facendo ridere Santana.
"Da cosa lo hai capito?"
"Lo sguardo che Brittany ti ha dato quando è entrata, gli sguardi durante la canzone.."
"Siamo così prevedibili?"
"Ai miei occhi sì" disse Kurt facendo un sorriso. "Allora, cosa c'è che non va?" 
"Non lo so, è tutto così complicato. Lei che dice di essersi innamorata di me, io che mi sento così. Non lo so, è un casino."
"Perchè non canti una canzone domani al Glee? Una canzone che esprima i tuoi sentimenti?"
"Grazie, ma l'unica cosa che vorrei fare è una serenata per Brittany"
"Non è una serenata, ma pensaci. Io devo andare, a domani" disse Kurt salutando Santana.

Santana uscì dall'aula del Glee trovandosi Quinn e Rachel di faccia.
"Ehm, mi stavate aspettando?"
"Si" dissero Quinn e Rachel insieme.
"Ma.. avete sentito tutto quello che ho detto a Kurt?"
Le due annuirono.
"Beh, il fatto che Brittany sia innamorata era soltanto un dettaglio che vi avrei detto.."
"Dettaglio?" disse Quinn
"Non è un dettaglio, e secondo me dovresti cantare una canzone che esprima i tuoi sentimenti.. come ha detto Kurt" disse  Rachel.
"Come ho detto a Kurt, una serenata sarebbe l'ultima cosa che vorrei fare" 
"Ma-"
"Basta, non voglio più parlarne. Venite da me per una serata tra ragazze? Mia zia non c'è" disse Santana zittendo Rachel.
"Okaay." dissero le due incamminandosi con Santana verso l'uscita.

Le tre erano a casa dell'ispanica, Quinn e Santana sul letto preparate a guardare un film mentre Rachel si allontanò per rispondere a telefono.

"Allora? Chi era? Non dirmi che era Finn" disse Santana
"No, no. Era Brittany"
"Ah.. e cosa voleva?"
"Domani vuole cantare la canzone per il Glee, e vuole che le dia una mano"
"Chissà cosa canterà" disse Quinn curiosa.
"Già.." disse Santana pensierosa.

Il giorno dopo al Glee c'erano tutti, persino due nuovi membri: Rory e Sugar. 
"Bene ragazzi, benvenuti al Glee. Io sono il prof Schue e da oggi ci alleneremo duramente per le Provinciali!"
"Non vedo l'ora" disse Rachel con troppo entusiasmo
"Allora, chi vuole iniziare?" chiese il prof Schue.
"Io!" disse Brittany.
"Ah, Brittany! Mi chedevo il perchè della tua chitarra, comincia pure!"

Brittany si incamminò al centro della stanza e iniziò a suonare la sua chitarra.

Settle down with me
Cover me up
Cuddle me in
Lie down with me
Hold me in your arms
Your heart’s against my chest
Lips pressed to my neck


Nessuno poteva immagnare che Brittany avesse una così bella voce, e che sapesse suonare la chitarra.

I’ve fallen for your eyes
But they don’t know me yet
And the feeling I forget
I’m in love now


Brittany cantò quelle parole guardando Santana negli occhi.

Kiss me like you wanna be loved
Wanna be loved
Wanna be loved
This feels like I’ve fallen in love
Fallen in love
Fallen in love


Santana poteva giurare che le stava per uscire una lacrima dall'emozione, ma fece in tempo a trattenerla.
Brittany finì la canzone e tutti applaudirono, tranne Santana che era ancora coinvolta da quel momento.
"Wow Brittany, sei bravissima!" disse Rachel alzandosi ad abbracciare la sua amica.
"Grazie Rach!"
"Brittany, sei stata bravissima! Potresti anche cantare la parte da solita alle Provinciali!" disse il prof Schue
"Cosa che verrà scelta con un'audizione, giusto?" chiese Rachel allarmata.
"Oh, si ..certamente! Allora, ci vediamo domani.. preparate altre canzoni!" disse il prof Schue.

Santana fu la prima ad uscire dall'aula del Glee per incamminarsi nel bagno, Brittany la notò e la seguì.

"Ciao" disse Brittany.
"Hey" disse Santana mentre si guardava allo specchio.
"Ma.. hai pianto?" disse la bionda notando gli occhi rossi della mora.
"No, no.. è che la canzone era così bella."
"Già, è una delle mie preferite. Hai pianto perchè la canzone era bella o..?
"O..?"
"Insomma, hai capito che era per te."
"Nessuno mi ha mai dedicato una canzone"
"Io non sono nessuno"
"Lo so.." disse Santana girandosi a guardare Brittany.

Le due si guardarono per un tempo che sembrava infinito, fino a quando la campanella non le riportò alla realtà.

"Devo andare, ci sono i provini dei Cheerios e la coach Sue vuole che stia con lei" disse la bionda.
"Ah, va bene.."
"Dovresti fare un provino anche tu, hai un fisico niente male" 
"Potrei pensarci" disse Santana sorridendo.
"Bene, allora ti aspetto ai provini.. non vedo l'ora di vederti con l'uniforme dei Cheerios." disse Brittany facendo un occhiolino e incamminandosi verso l'uscita.

Santana arrossì come non mai, anche per un complimento così banale. 'Sono proprio fottutta' pensò sorridendo.

"Non so neanche perchè faccio questi provini, forse ho voglia di vedere qualcuno piangere" disse la coach Sue.
"Avanti il primo" disse Brittany.

I provini erano uno peggiore dell'altro, e la coach Sue non esitava ad insultare tutti.

"Mancano poche persone, finalmente.. sono stanca di insultare. Avanti il prossimo" urlò la coach.

Brittany fece un sorriso quando vide la persona che entrò.

"Santana Lopez.. ti avevo messo gli occhi sopra già da un po', fammi vedere cosa sai fare" disse la coach.

Santana fece un provino fantastico, giravolte, spaccate..e sapeva muoversi benissimo.

"Bene, benvenuta nei Cheerios! Brittany, accompagna Lopez nello spogliatoio a prendere la sua uniforme."
"Va bene coach" disse Brittany incamminandosi nello spogliatoio seguita da Santana

Entrate nello spogliatoio vuoto, Brittany prese l'uniforme e la diede a Santana.

"Non ci credo che hai davvero fatto il provino per i Cheerios"
"Beh, non avevo niente da fare dopo scuola."
"Sai muoverti benissimo"
"G-grazie, vado a mettermi l'uniforme e vedere come mi sta" disse Santana arrossendo.
"Se vuoi posso aiutarti a metterla" disse la bionda con uno sguardo malizioso.
"Saresti molto gentile." disse l'ispanica con lo stesso sguardo della bionda.

Brittany tolse la maglia a Santana e la mora fece lo stesso sfilando l'uniforme dei Cheerios a Brittany facendola rimanere in intimo.

"Beh, ora per essere pari dovrei toglierti i pantaloni"
"Se proprio devi.." disse l'ispanica con un sorriso malizioso.

Brittany tolse i pantaloni alla mora e la spinse contro un armadietto, cominciarono a baciarsi sempre più avidamente.
"Sei bellissima Britt" disse Santana baciando il collo di Brittany, la mora cominciò a scendere con le mani ma Brittany si irrigidì.
"Santana.. non sai quanto vorrei farlo, ma non credo che questo sia il posto ideale" disse la bionda guardandosi intorno.
"Ma.. allora perchè mi hai spogliata e baciata qui?"
"Mi sono lasciata prendere dal momento, vorrei che fosse.. speciale. Non voglio che sia qui. Io voglio fare l'amore con te, non voglio soltanto fare sesso."
"Ah.."
"Ci vediamo domani, devo andare." disse Brittany rivestendosi e dando un bacio sulle labbra a Santana.

Rimasta da sola, Santana si rese conto di quello che Brittany le aveva detto. Le aveva detto di voler fare "l'amore" con lei, lei che non aveva mai fatto l'amore con nessuno. Lei che fino a poco tempo fa non sapeva neanche cosa significasse quella parola. Sapeva che se aveva intenzione di farlo, non poteva più tornare indietro.

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