Black Doomsday

di gabri90rules
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Le anime nere ***
Capitolo 2: *** Black Soul Joy ***
Capitolo 3: *** Legata a una bambina ***
Capitolo 4: *** Rivelazioni ***
Capitolo 5: *** Il Bagatto e la nera Imperatrice ***
Capitolo 6: *** La pazzia di Jasper ***
Capitolo 7: *** La sorella nera ***
Capitolo 8: *** Una dolorosa scoperta ***
Capitolo 9: *** Incubo e giochi mentali ***
Capitolo 10: *** La fatidica scelta e il rifiuto d'appartenenza ***



Capitolo 1
*** Le anime nere ***


Era molto tempo che Kion, capo dei Mask e monarca nell’ombra della capitale, si preoccupava dei movimenti di un gruppo di ribelli, nominati Tarocs. Ultimamente poi un bagliore molto potente aveva risvegliato in piena notte la capitale addormentata dal coprifuoco deciso dal sindaco, fantoccio di Kion. Il capo della fazione Mask, memore che anni prima aveva assistito a tale fenomeno collegato al capo dei ribelli, Azrael l’Angelo, un freak con le ali che sembrava realmente un angelo, capì una cosa: Azrael si era risvegliato dal sonno indotto dai suoi compagni di banda, Claymore la Giustizia e Daimon, un altro freak, il Diavolo. Kion stava al penultimo piano del World Eye, il gigantesco grattacielo che sfida l’infinita cupola stellata per la sua imponente altezza. Guardava sotto di lui la città confusa dopo il violento bagliore. Si volge istintivamente dietro di sé al sentire aprirsi la porta. Dietro di lui, la figura possente di Black Lion, il capo degli Athena Followers, un gruppo di cacciatori di taglie al suo servizio una volta assoggettato, con il controllo mentale, il loro capo, - Buonasera Black Lion…- dice con strana calma e gentilezza, estranea al suo essere iracondo. - Capo… La creatura si sta sviluppando bene… - esclama l’uomo con la maschera da leone nero. - La biotecnologia e la magia… che perfetta combinazione… - sussurra Kion. - Assieme al rigenero di Allen abbiamo potuto sviluppare una splendida arma da battaglia… Grazie al sortilegio della Black Soul abbiamo creato la Black Soul di una persona realmente esistente… non è emozionato? Io veramente tant…- continuava Black Lion, esaltato dai risultati finora ottenuti. - Basta Lion! – gli ordina Kion con la voce distorta dalla maschera da giullare. Black Soul… La Black Soul è un sortilegio antichissimo che creava una creatura formata da sola ombra, oscurità più buia e pericolosa. Un essere chiamato Black Soul non sa amare, non prova compassione, conosce solo l’odio, la rabbia, l’inebriante voglia di sangue e di combattere, distruggere, squartare. E’ il periodo che i posteri chiamano Revolution: un’intera settimana dove tutti i ribelli da ogni parte si uniscono al gruppo dei Tarocs per assaltare l’unico e il più importante simbolo di quella società meschina controllata da individui mascherati: il sopraccitato World Eye. Ad evitare che il morale dei ribelli si abbassasse a causa delle perdite nei Tarocs a infervorare gli animi dei combattenti c’era un gruppo di agenti che con la loro abilità, forza e il loro carisma aveva un ruolo importante: il gruppo era denominato Rocks Company. In quel gruppo che preoccupava molto Kion era presente Cliff, la metà buona della forza che Kion doveva avere dopo aver intrapreso il rituale dell’altare Fortitudo. Cliff, in realtà era sua figlio, ma era anche parte della forza che il padre non aveva potuto avere per la poca purezza del suo cuore, parte fondamentale per l’altare Fortitudo. Petey, il vero nome di Cliff, era cresciuto assieme a 4 persone che l’hanno cambiato: l’agente Imperatore Alec, burbero, riservato, di poche parole ma buono come il pane (oltre che molto potente); l’amica d’infanzia Roxanne l’Imperatrice, grande combattente e anche una ragazza diretta e anche dolce e, infine, il fratello del guerriero della Cross Allen, Jasper il Bagatto. Quest’ultimo, fratello e rivale del già citato Allen, è un personaggio carismatico, esibizionista e generoso. L’odio provato da lui nell’incontro col fratello ha dato l’idea a Black Lion di tentare una cosa mai fatta. Il leader degli Athena Followers, grazie a del dna preso dal sangue di Allen e da delle analisi nei laboratori segreti del covo dei Tarocs, definito “Il Capannone”, ha creato grazie alla magia e alla biotecnologia un essere composto dall’ombra con le identiche sembianze del Bagatto. L’essere per l’appunto porta il nome di Black Soul, un anima piena di ombra la cui forza è aumentata dall’oscurità, dall’odio e dall’ira. La magia invece c’entra perché tramite il Black Soul Sorceress, antico rituale di cui Black Lion è a conoscenza, ha gli effetti collaterali che una volta creata una Black Soul questa, quando viene eliminata, agisce come un fattore genetico per cui un membro della famiglia di chi ha posseduto la prima Black Soul avrà una controparte ombra. Non appena parte dei ribelli dell’Ovest e del Nord, assieme ai Tarocs, riescono a penetrare nel gigantesco edificio, Kion segue i movimenti e nel frattempo ordina alla sua spalla di svegliare sia il clone d’Allen sia l’anima malefica di Jasper. Assieme a Black Lion stanno un gruppo di mask, capitanati da un losco individuo con una cicatrice alla guancia sinistra e vestito con un giubbotto di pelle. - Hadrien, apri le chiuse, il liquido amniotico deve confluire lì dentro – e l’uomo cicatrizzato esegue – e voi tre, azionate i ventilatori per i residui di pelle! – ed eseguirono. - Stai fermo idiota! – grida una donna vestita con un poncho nero, comparsa dalla stanza affianco. - Che cosa vuoi? – dice Black Lion, scontroso e iracondo per quell’intrusione. - Se li svegli troppo presto va a finire che ci ammazzano! – esclama lei. Una palla di fuoco la fa sbalzare contro la porta d’acciaio, ammaccandola. - Zitta stupida! So io cosa fare – e si volta verso i tre assistenti mascherati che ogni 2 minuti segnalavano il livello di risucchio del liquido amniotico e della temperatura corporea di quei “cloni”. Un rombo assurdo spacca i vetri delle 2 vasche. - Chi è che mi sveglia così presto? Stavo sognando! – esclama l’uomo con gli occhiali, uscito dalla vasca tutto bagnato. - Finalmente di nuovo in vita… La pagherà quel bastardo di mio fratello – esclama l’altro. Il tizio con gli occhiali fa due passi e si avvicina a tre uomini mascherati. Li scavalca e prende dei vestiti dall’armadietto e si volta lanciandone altri al suo compagno di vasca. - Black Soul Jasper e Allen… io vi ho ricreato – dice Black Lion, ma entrambi non lo ascoltano. Black Soul Jasper si volta poi alza un braccio verso l’alto e tutte le luci si spengono, dando uno sfondo scuro ad un’apparizione diafana proprio in mano alla Black Soul. La copia oscura di Jasper imbraccia, nata dall’oscurità, un’elaborata ascia denominata Nightside. - PEM – esclama e nel giro di pochi attimi falcia tutti e tre gli scienziati mascherati tagliandoli letteralmente in due. Allen, non da meno, evoca una copia della sacra lama Cross, la Nightside Cross, e attacca Black Lion. Il suo creatore lo scansa con poca facilità e scompare teletrasportandosi. Allen, arrabbiato, si scaglia contro la donna stordita. Lei apre gli occhi e con un salto molto simile a una ruota laterale evita il taglio ed estrae due stiletti per evitare altri colpi. Hadrien con una spallata sbilancia Allen e apre la porta blindata, scappando fuori. - Ti rifarai con il tuo caro fratellino – dice la Black Soul posando una mano sulla spalla del guerriero della Cross, che reagisce provando a ferire la contro parte che fluttua in aria rimanendo capovolto con gli occhi fissi a quelli del compagno. - Ricordati che sei solo un infimo clone di quello che eri… Io sono un anima nera, ci penso io a guardarti le spalle prima che muori ancora! – ironizza. - Fottiti! – e prova un taglio verticale, ma si ritrova con la lama della Nightside a pochi millimetri dalla carotide. Un campo di forza li sbatte via entrambi e Kion fa la sua comparsa nella stanza. - Fratelli coltelli… non c’è che dire… siete forti. Io ho commissionata la vostra creazione ma non provate a ribellarvi… sono molto più forte di voi – i due litiganti si guardano e si intendono. Black Soul Jasper crea con l’ombra degli shuriken a crucifix e li lancia contro il suo creatore dopodiché entrambi si lanciano all’attacco. Allen salta e prova un taglio in caduta ma Kion con una giravolta fa cozzare la Nightside Cross contro il pavimento mentre con una mano blocca la lama dell’ascia oscura che stava per tagliarlo in due. Due potenti scariche elettriche li fa sbattere via. - Ora che avete visto come sono più forte di voi – comincia Kion, mentre i due si mettono in ginocchio – facciamo un patto. Siete stati creati per sfiancare la Rocks Company e i Tarocs, affinché non possano continuare il loro progetto -. - Io voglio solo uccidere Jasper – sentenzia Allen. - Lo potrai fare – risponde Kion. Black Soul Jasper non apre bocca e Kion lo fissa. - Tu? – - Io? Non ho alcun intento… solo distruggere… Squartare, uccidere, spaccare per dimostrare la mia forza a tutti. Io sono migliore del Bagatto, e lo dimostrerò… Ci sto – e dà la mano al leader dei Mask. Kion si volta verso una terza vasca piena di liquido amniotico, che nei mesi precedenti è sempre stata vuotata e riempita con intervalli regolari ma senza che ci fosse qualcuno. I due cloni si diedero da fare e ciò che fecero è parte della storia. Black Soul Jasper e Allen seguono il gruppo dei Tarocs, aspettando il momento propizio per attaccare, alias il momento precedente a quando la Black Soul tenta di uccidere l’agente Luna Ruby, fidanzata di Jasper, facendola cadere a 20 piani d’altezza. Allen provò anche ad uccidere Alec ma Kion decise che era superfluo. Black Soul Jasper perì tra le fiamme prodotte dalla leggendaria e suprema arma adorata dalla religione della Sacra Lama, alias il Caduceo, e si disgrega, lasciando spazio ad un secondo e non meno violento confronto tra Jasper e l’odiatissimo fratello Allen. Si conclude in maniera quasi speculare come il loro precedente incontro. Jasper estrae una delle tecniche più micidiali di una Sacra lama, l’Hope of Justice, definita Supreme per via del Caduceo, e grazie alla forza e al supporto delle anime delle persone a lui care, Jasper vince sul fratello. In seguito perì sia Black Lion, che Kion e la Revolution finì con la vittoria dei ribelli e un avvento del nuovo ordine del mondo.

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Capitolo 2
*** Black Soul Joy ***


Ma tutto ciò è quello che c’è da raccontare sulle creature denominate Black Soul, credute invincibili? No… non è la fine. Perché deve ancora incominciare. La vera storia comincia all’incirca 4 anni più tardi, quando il controllo del mondo fu preso dai Tarocs, comandati sorprendentemente da un Jasper consapevole e maturo, affiancato da Sapphyre la Temperanza, Requiem la Morte e un invecchiato Claymore. Essi, assieme ai compagni Tarocs rimasti crearono l’Accademia, per addestrare persone e creare un corpo di soldati scelti forti al pari dei vecchi Tarocs nel loro periodo d’oro. Cliff e Roxanne si sposarono, seguiti da Ruby e Jasper, e diedero la loro vita alla mansione dei cacciatori di taglie. Ruby e Jasper ebbero una figlia qualche anno più tardi, e la chiamarono Joy. Nello stesso istante della nascita due persone erano nascoste nei ruderi del World Eye, nello stanzone dove erano sorvegliati Black Soul Jasper e Allen. L’uomo con la cicatrice, invecchiato, e la donna con il poncho stavano nella stanza a controllare i computer, ancora funzionanti nonostante l’inattività. - Black Lion disse che una Black Soul, una volta prese le sembianze di una persona, è come un virus, una volta che quella persona fa su famiglia, un suo famigliare è perseguitato da una Black Soul – spiegava la ragazza, Emily. - Perché mi hai fatto venire qua? Perché mi dici le stesse cose che all’epoca mi diceva quel borioso di Black Lion? – dice Hadrien. - Si vede che non ti piace leggere la cronaca – continua lei passandosi una mano sui capelli. - Sono solo cazzate per donne e mi stupisce che tu invece le leggi, ora mi dici perché? – chiede Hadrien. Emily gli tira uno schiaffo e poi sorride. - Vedi che sei ignorante… Questa è utile. Sai che è nata la figlia di Jasper? Una settimana fa, l’hanno chiamata Joy. Sai cosa significa? – termina Emily. Hadrien rimane in silenzio poi apre bocca per lo stupore, intuendo cosa vorrebbe dirle la donna. Entrambi si alzano dalle sedie girevoli e si incamminano per la stanza, piena di fili elettrici penzolanti dal soffitto. Si arrestano di fronte alla terza vasca, quella che all’epoca di Black Soul Jasper era vuota, e in quel momento non era vuota. Un corpo di ragazza all’incirca di diciotto anni dai capelli castani era in posizione fetale immersa nel liquido amniotico. - E incredibile… - esclama Hadrien, passandosi una mano sulla ruvida cicatrice del volto. - Vero… questa è la Black Soul della figlia di Jasper… Black Soul Joy… - conclude Emily. Ancora una volta la poca elettricità presente all’interno delle lampade al Neon si esaurisce, lasciando la stanza nel buio più assoluto. Il liquido amniotico inizia ad illuminarsi e lampeggiare ritmicamente, sussultando e bollendo. I vetri si frantumano, ferendo i due scienziati di fronte alla vasca. Il liquido esce colando sul pavimento e rovinandolo. Il corpo nudo della ragazza esce con grazia dalla vasca e fa due passi (come anni prima aveva fatto Black Soul Jasper) e senza dare attenzione ai due spettatori prende dei vestiti da un armadietto. Dal nulla compare una katana nera e la brandisce senza esitazione, e senza proferire parola si lancia all’assalto di quei due sconosciuti. Emily estrae gli stiletti e Hadrien recupera un paio di pistole da un cassetto. La katana è bloccata a stento dagli stiletti. Una specie di materia pastosa color violaceo passa sulla lama degli stiletti e va sulle mani d’Emily, e le mani sono inglobate e bloccate. Hadrien con uno schiocco di dita esegue una magia che fa sciogliere la materia senza ferire le mani. Nell’utilizzare quella magia l’uomo non si è accorto che la ragazza uscita dalla vasca sta dirigendosi verso di lui a velocità folle. Prova a decapitarlo ma Hadrien si lascia cadere all’indietro appoggiandosi al palmo della mano destra e sferrando un calcio alla bocca dello stomaco, ma la ragazza blocca con la mano il collo del piede e con una rovesciata sferra un calcio col tallone in testa all’avversario. Tre stiletti sono lanciati e la feriscono di striscio la spalla, ma lei senza minimo dolore si volta e con fulminei movimenti della katana crea delle lame di vento che si dirigono a gran velocità verso l’obiettivo. Emily estrae 6 stiletti tenuti nello spazio tra un dito e l’altro, e girando su se stessa per evitare le lame li lancia uno per volta. La Black Soul si rifugia dietro una scrivania e prende a due mani una sedia e la usa per scagliare via tutte le lame. Hadrien spara con entrambe le pistole, ma la sua avversaria riutilizza la sedia e una volta parati tutti i proiettili, la scaglia contro di lui. Lui la evita, ma la ragazza gli prende il braccio destro e lo fa cadere a terra. Riprende in mano la katana e tenta di affondare la punta nello sterno, ma Hadrien si sposta e la riceve nella spalla che inizia a sanguinare. Lei gira la lama per provocare più dolore, dopodiché la estrae con forza e lecca il sangue. Salta in alto, rompendo il soffitto ed Emily la insegue. In aria i due sguardi s’incrociano: la Black Soul chinando il capo verso il basso, Emily alzando la testa. La ragazza prende la spada e inizia a muoverla come un bastone, generando altre lame di vento, poi girandosi tocca coi piedi il soffitto del piano superiore ed con uno sforzo si lancia verso il basso, andando incontro alla sua avversaria. - Shinigami Claw – parla la ragazza, con una voce bassa e acuta. Assieme alle lame di vento si era lanciata la Black Soul e Emily, oltre ad essere tagliata più volte, riceve una potente spallata che la rilancia verso il basso. La ragazza vestita di nero continua la sua folle picchiata, roteando su se stessa e tenendo la lama di fronte a sé, per tagliare in due il corpo dell’avversaria. Quando è a pochi centimetri dal corpo uno sparo molto potente fatto d’energia spirituale la centra in pieno e la sbalza contro il muro, rompendolo. I cavi elettrici scoperti vanno a contatto con la schiena, provocandole un forte sussulto dovuto ad una potente scossa. Il proiettile spirituale è stato sparato da una pistola elaborata con rovi e spine, il cui nome inciso sulla canna era “Queen’s pain”. L’uomo che la impugnava aveva all’incirca 35 anni, pizzetto, occhiali neri, cappello e chiodo. - Stavo giusto cercando questi criminali e a momenti mi togli il divertimento di poterli giustiziare… - esclama levandosi gli occhiali e mostrando degli occhi particolari il cui cristallino non ha parti scure, ma è interamente di un verde brillante.

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Capitolo 3
*** Legata a una bambina ***


La Black Soul tenta di rialzarsi, ma la scossa è troppo potente anche per una creatura fatta interamente d’ombra. - Fottiti – sussurrava la ragazza – bastardo! – e gli sputa, centrandolo sulla guancia. Alec, l’ex agente Imperatore, si pulisce la guancia con la mano e va verso Hadrien ed Emily. - Hadrien Utterson ed Emily Mindsee, scienziati del gruppo Mask… Tutti pensavano che dopo la nostra incursione al World Eye moriste… - dice Alec. Hadrien continua a sanguinare copiosamente ed Emily taceva, chinando il capo. - Ti sembra che in queste condizioni possiamo ancora nuocere? – chiede Emily rialzando il capo. - Mai pensata una cosa simile. Aline! Hai un kit da pronto soccorso? -. Una ragazzina di circa 7 anni compare dal buio ed estrae da una sacca una borsa con il simbolo della croce rossa. Alec prova a muovere un passo, ma non ci riesce, abbassa lo sguardo e vede che c’è della materia nera che gli blocca i talloni. Si volta e la ragazza si è rialzata e tendeva il braccio con la mano aperta. Non riusciva bene a stare in piedi, ma dopo qualche secondo un bagliore blu notte la risana dalle sue ferite. La bambina di nome Aline corre verso Alec, ma lui con uno schiaffo la manda via, mentre la Black Soul si lancia con la katana pronta ad uccidere l’ex agente imperatore. A pochi millimetri dal volto del suo avversario la Black Soul sorride e tramutandosi per pochi attimi in una nube scura gli passa addosso e riprende compattezza una volta alle spalle d’Alec. La ragazza con un battito di ciglia alza per aria il corpo di Hadrien e quello d’Emily, e tutti e tre fuggono via. Quando la distanza dalle macerie del World Eye è molta, il gruppo si nasconde in un vicolo e Hadrien ed Emily si siedono con la schiena al muro. - Siamo salvi? – chiede Emily. - E chi lo sa? In entrambi i casi fortunati non siamo… Ci siamo salvati dall’agente Imperatore ma qui c’è la Black Soul – risponde Hadrien accendendosi una sigaretta. Black Soul Joy è seduta su una grossa scatola e guarda ciò che rimane del World Eye, ciò che una volta era un simbolo di potere e di inespugnabilità. Sotto di esso una volta vi era un gigantesco altare, l’altare Fortitudo, custodito da creature senza volto con delle corone denominate Nemesis. Di cosa resta nessuno lo sa. Nessuna persona ci metteva piede dalla Revolution. - Chi è la mia corrispondente? – chiede la ragazza vestita di nero. Emily sussulta. - Cosa? – - Ti ho chiesto il nome del mio originale, l’essere umano di cui ho le sembianze! – risponde secca la Black Soul – o meglio… gran parte – e sposta la frangia sulla parte sinistra del volto per mostrare che gli mancava tutta la parte sinistra del cranio. I capelli non avevano alcun supporto le radici erano attaccate al vuoto. Il volto della Black Soul in pratica era composto da tutta la metà destra e ciò che mancava era l’occhio sinistro e la tempia sinistra. - Non mi ero accorto di quella mancanza – commenta Hadrien –è molto probabile che sia dovuto dal fatto che la tua corrispondente è appena nata. Tu ora non sei completa… per lo meno fisicamente – appena finisce la frase riceve dalla ragazza un calcio nello stomaco che lo fa sbalzare e sbattere contro un muro. La Black Soul fa altri 2 passi e lo prende per il bavero del vestito. - Non amo essere presa in giro! E POI… non mi hai ancora risposto! – e avvicina la lama della katana alla carotide di Hadrien. - La tua corrispondente – continua Emily – è la figlia del Bagatto, Joy. E’ nata circa tre ore fa, poco prima della tua “nascita”, Black Soul Joy! -. La ragazza vestita di nero lascia andare Hadrien e guarda angosciata la donna che gli stava rispondendo. - Cosa credi che mi attende ora? – chiede ricomponendosi. - Mmm… Non so… visto che sei incompleta… tu sei ancora legata alla vita di Joy… se lei muore… tu cessi di esistere… hai al collo una catena che ti lega fino alla fine alla figlia di Jasper – Black Soul Joy imprecò. - In questo momento tu sei solo una presenza eterea… Tra poco per sopravvivere senza diventare solo un’anima dovrai possedere il corpo di Joy -. - E perché? – chiede impaziente la ragazza. - Perché sei nata prematura, come i neonati! Non hai tutta la potenza di una Black Soul! Devi svilupparti! -. - Sarà come dite voi… - conclude la Black Soul, chiudendo per un attimo gli occhi – io vi ho salvati da Alec, ora cavatela da soli – e fa un salto per raggiungere la scala d’emergenza di un edificio e percorrerla fino alla terrazza. - Ehi! Dove vai?? – urla Emily. - Cazzo ci ha abbandonati! Ma si capiva… Quell’anima nera è diversa da quelle che abbiamo visto noi durante la Revolution…sennò ci avrebbe squartato vivi– ipotizza Hadrien.

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Capitolo 4
*** Rivelazioni ***


Black Soul Joy sale l’edificio e guardandosi intorno si avvicina al ciglio del parapetto e osserva la città piena di luci, rallegrata e totalmente cambiata rispetto a venti anni fa nel periodo del dominio della fazione Mask. Appoggia i gomiti e posa la testa sopra le braccia e fissa il cielo, ripensando alla sua sorte. Avrebbe dovuto condividere la sua neonata vita con una persona che le assomiglia ma che, di fatto, non ha mai visto. Dei rumori di passi attirano l’attenzione della ragazza che volge lo sguardo alla sua destra e vede un tipo con i capelli tirati all’indietro che corre nel tentativo di saltare il tetto e raggiungere quello successivo. L’uomo è vestito elegante e porta a tracolla un fucile con mirino. Il salto disperato non va a buon fine e si ritrova nel vuoto ad aver percorso metà della distanza totale. Alle spalle della Black Soul una voce di donna sussurra a qualcuno di “recuperarlo prima che faccia una brutta fine”. - Sennò non si mangia – puntualizza sempre la voce femminile. Due uomini con delle sciarpe nere e una tuta aderente e sul fianco, disegnata, l’effigie di un gufo si appendono a delle corde preparate e fissate al parapetto e si lanciano in bunjee jumping e afferrano l’uomo. L’uomo viene sedato con un panno bagnato intriso di una sostanza tranquillante e riportato su con maestria dai due uomini. - Eccolo qua, comandante. Efriel Sadanam, cecchino dell’organizzazione mafiosa – nel frattempo l’uomo chiamato Efriel riprende conoscenza e agitazione. - Affiliato ai Samaria, clan della zona est della capitale, ora con la scusa che il regime mask non c’è più ha riaperto gli affari… Ha solo dimenticato che nonostante i Tarocs non si curino di lui ci siamo noi Athena Followers – concluse la donna. Nella mente di Black Soul Joy echeggiarono alcuni ricordi legati al suo predecessore, Black Soul Jasper. Gli Athena Followers erano un gruppo, capitanato da Black Lion (che li utilizzò per supportare i masks perché assoggettato da Kion), di mercenari e cacciatori di taglie che per vivere cacciano qualsiasi tipo di criminale e, addestrati per ogni scontro, sono valevoli combattenti. Ora, capitanati da una donna di nome Sefir come capo e con passato da ex carta Tarocs “La Negromante”, i Followers sono in buoni rapporti col governo Tarocs. - Vi prego non uccidetemi – piagnucolava Efriel. La donna sorrise. Apre la mano destra e la richiude velocemente e il malvivente per qualche istante sente mancare il respiro. - Certo che non ti uccidiamo, sennò non prendiamo i soldi e non si mangia. Ma abbiamo comunque piena libertà di trattarti come vogliamo. Hai già ucciso trenta persone… Io sono clemente e te la cavi solo con… - e strinse di più la presa alla mano, che dava pressione a quella forza misteriosa che impedisce la respirazione a Efriel. L’uomo strabuzzò gli occhi e non appena sentì di perdere i sensi, la donna mollò la presa. Il cecchino cade in avanti e uno degli agenti Followers gli si avvicina e gli sussurra: - Ti sei messo nei guai… Non è da tutti avere a che fare con il nostro capo, Sefir la Negromante, il secondo mago più potente del pianeta. Che sfiga -. - Basta così John… ora prendetelo e portatelo alla polizia… il nostro compito è finito – e i due uomini portarono il cecchino svenuto sulle spalle e scesero le scale. - E così tu sei “La negromante” – interviene Black Soul Joy, fissando la donna coi capelli neri e la tuta grigia aderente. Sefir si accende una sigaretta e guarda la ragazza con sguardo interrogativo. - Bambina, a quest’ora dovresti essere a letto – esclama Sefir. La sigaretta si rompe in più parti e cade a terra assieme al filtro. Un rivolo di sangue scende dalle labbra di Sefir. Di fronte a lei Black Soul Joy con sguardo truce, la mano sinistra chiusa sull’impugnatura della katana “Dark Chevalier”. - Ok… dopo questo affronto esigo di sapere chi diavolo sei? – alza la voce Sefir. - Alla prossima ti decapito – sorride la ragazza vestita di nero. Un tuono comparso dal nulla cade a pochi centimetri dalla testa della lady with a black jacket. Alcune lame di vento gli vanno incontro ma la Black Soul salta evitandole ma lasciando che esse le taglino dei capelli. - Allora? Chi sei? – continua Sefir. - Stai tentando di provocarmi, comandante degli Athena Followers? Io so tutto di te… Anche della relazione con Allen, il fratello di Jasper, la ribellione all’ex capo Black Lion, è tutto nella mia memoria! – Sefir sussulta. - TU!! CHI DIAVOLO SEI! – si agita Sefir tentando di tirare un pugno in faccia alla sua avversaria. Black Soul Joy evita il pugno facendo un passo indietro e colpendo alla testa Sefir con il fodero della katana. - Non intendo né ucciderti né farti del male, voglio sapere dove si trova Jasper il Bagatto .- chiede la Black Soul tirando su l’avversaria per i capelli. - Dimmi chi sei o non ti dico nulla! – replica coraggiosamente Sefir che non era certamente una stupida. - Mmm… non sei nelle condizioni di poter decidere tu… - dalla mano si materializza la materia violacea, definita anche materia nera, e avvolge il collo. - Ascoltami bene… - continua la Black Soul – io non sono umana, sono una di quelle creature che quel pazzo di Black Lion diede corpo… Ti ricordi le Black Soul? – Sefir non fu sorpresa. - Ho studiato attentamente i trattati di Black Lion… so come si esegue un Black Soul Sorceress, e so anche che grazie alla tecnologia gli si può dare corpo -. - Io sono la Black Soul della figlia di Jasper, Joy – e lì Sefir si stupì – e ora che me lo dici, ho un'altra cosa da chiederti…-. - Se tu mi lasci vedrò se aiutarti, ma ora mollami o te ne penti – e Sefir carica la sua energia spirituale nel palmo della mano sinistra che appoggia all’addome della ragazza. Black Soul Joy rimane in silenzio, riflettendo. “Sefir ha le stesse conoscenze di Black Lion, sa di sicuro più di me” pensa “ probabilmente conosce un modo sicuro per completare il mio corpo e darmi un’esistenza singola e legata a nessuno”. Dopo queste attente riflessioni richiama a sé la materia nera. - … il mio corpo non è completo – e scosta la frangia per mostrare che la parte sinistra del cranio, quella dove ci sono l’occhio e lo zigomo, completamente inesistente – e voglio sapere se c’è un modo per completarlo e se è possibile che io abbia una vita senza legami con quella che è la mia corrispondente -. Sefir, una volta che viene lasciata andare fa due passi fino al parapetto e poi si appoggia guardando negli occhi la sua interlocutrice. - E così da aggressore cambi completamente faccia… Beh… Innanzitutto Jasper lo puoi trovare nel palazzo gigante denominato Accademia. Per quanto riguarda la tua situazione… - e chinò il capo. - Non ho molta pazienza, come puoi vedere – puntualizza la ragazza dai capelli castani. - Ti dico subito: non c’è possibilità che tu abbia una vita indipendente! E’ destino delle anime nere essere legate a qualcuno con la vita. Non c’è possibilità che tu sfugga alla tua responsabilità, che, visto che non hai interesse a ucciderla, potrebbe essere quello di proteggerla -. - Io non voglio proteggere nessuno! – esclama l’anima nera. - Mi dispiace per te, Black Soul. O proteggi Joy, oppure i casi sono due: o non diverrai mai completa, o muori. Cosa scegli – e l’anima nera di Joy tacque. - In definitivo – continua Sefir – se vuoi avere il corpo completo, devi stare il più vicino possibile alla tua controparte, e proteggerla come un angelo, ops…un essere custode -. - Fai poco la spiritosa – commenta Black Soul Joy. - E’ tutto – e in quel momento si sente il rumore di passi provenienti dalle scale d’emergenza. - Mmm… Anche se mi hai cose che non mi sono d’aiuto… farò come voglio io… anche se legata a una bambina il mio destino lo decido io. Non sarà una cosa che dirò a molta gente, ma ti ringrazio per avermi detto ciò che sai… - e gli volge le spalle. - Ora dove vai, anima nera? – chiede Sefir, con lo strano tono di una matrigna. - Da Jasper – e scompare.

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Capitolo 5
*** Il Bagatto e la nera Imperatrice ***


Jasper, agente Bagatto, la prima carta del mazzo dei Tarocs e dei tarocchi, è attualmente il capo dei Tarocs e una delle più alte autorità del governo mondiale. In passato Jasper era un giovane scavezzacollo, litigioso, orgoglioso, egocentrico, ingombrante e pericoloso. Nonostante questi difetti egli era una persona leale, simpatica e non sempre pesante e c’erano due cose a cui dava più importanza: gli amici e la sua fidanzata, che apparivano sempre sopra di se stesso. Dopo la Revolution si sposò con l’agente Luna, a tutti gli effetti, la sua cara fidanzata, e il suo comportamento si fece più maturo, senza però rinunciare a qualche comportamento strano. La nascita della figlia fu una delle notizie più belle che più lo cambiarono. Promise a se stesso di essere un buon padre, poco ingombrante ma nemmeno tanto menefreghista. Ora sta nel suo ufficio, dopo una riunione, pretesto per stare assieme ai suoi collaboratori nonché amici di vecchia data Requiem, Sapphyre e Claymore. Sta con i piedi sulla scrivania e gli auricolari nelle orecchie ad ascoltare della buona musica heavy metal. Quell’attimo di silenzio è l’unico in cui si può permettere quello sfizio, data l’assenza di Ruby che lo rimproverava di passare le ore ad ascoltare una musica pesante che lei definiva rumore. In effetti l’unica canzone che aveva ascoltato Ruby che più si avvicinava ai gusti del bagatto era New World Order (N.D.A.: Canzone dei Gamma Ray nell’album No World Order. Io e i miei compagni autori di Doomsday, l’opera che presto spero di pubblicare su EFP, abbiamo scelto questa canzone come theme song sia per il significato sia perché perfetta per l’atmosfera di Doomsday.) Non appena la canzone si avvicina al ritornello un fruscio lo fa togliere da quella trance in cui Jasper si ritrova all’ascolto della musica. In pochi istanti delle lame di vento tagliano i vetri delle finestre alle spalle del bagatto e nella confusione il Bagatto scompare. Assieme alle lame di vento entra nell’ufficio anche Black Soul Joy che toccando il pavimento coi piedi si guarda in giro. Quattro shuriken con lo stemma del bagatto (una croce gialla oro con punte triangolari su ogni braccio e al suo interno incavata una più piccola nera) gli bloccano a terra i gambali dei jeans neri. Il Bagatto compare da dietro un baule e con un sorriso che, nonostante l’età non certo giovanissima, è sempre lo stesso. - Ci conosciamo? – chiede beffardo. Black Soul si leva le armi che gli bloccano i jeans e si alza in piedi. I due si scrutano per una manciata di secondi. - Fai un po’ tu – è il botta e risposta della ragazza. Il Bagatto la squadra da capo a piedi. - I tuoi occhi – esclama stupito – hanno lo stesso colore di quelli di Ruby, ma sono spenti… Anche Joy ha gli occhi come Ruby… Chi sei? -. - Qualcuno che vorrebbe essere libero!! – risponde Black Soul Joy – SHINIGAMI CLAW!! – urla menando fendenti a raffica che sorpassano i muri fino a tagliare anche i muri del corridoio. Jasper a fatica salta e fa capriole per evitarli tutti. Quando si rialza la ragazza lo prende per la collottola della giubba e lo scaraventa fuori dalla finestra, nel vuoto di 20 metri di edificio. Aggrappati l’una all’altro, Black Soul lo guarda fisso negli occhi. - La mia vita è legata indissolubilmente a un filo rosso che non ho mai visto!! Io non voglio che la mia vita dipenda da tua figlia, Bastardo!! – e lo scaraventa contro un’altra finestra più vicina. - Cosa?? – esclama Jasper prima di essere lanciato via. I vetri si infrangono e Ruby, che sta proprio in quell’ufficio, si spaventa. La Black Soul si aggrappa al cornicione e ansimando ricomincia il suo grido colmo d’ira. - MI HAI CAPITO? MI HAI CAPITO? – ed estrae la katana che poco prima aveva riposto nel fodero per la caduta. - JASPER! – urla Ruby. Ruby è l’Agente Luna. Durante il periodo in cui i Tarocs erano ribelli, e tuttora, era il meccanico del gruppo. Una persona d’oro, anche se permalosa e ficcanaso. Col passare del tempo non è cambiata di molto, anche se è comunque maturata e non trascura i suoi doveri di madre. Il Bagatto, stordito dalle urla di entrambe le donne, si mette a sedere. - Cos’è ‘sto casino? Sono vivo e sveglio! – sdrammatizza. - Ancora per poco, maledetto! – dice la Black Soul ma mentre sta per estrarre la katana Jasper gli puntava la lama della spada leggendaria crucifix alla carotide. La crucifix faceva parte di un gruppo di spade forgiate da artigiani leggendari e venerati, assieme a tre pugnali per ogni rispettivo regno dell’aldilà (Rainbow on Heaven, Raimbow on the Purgatory e Raimbow on Hell), di cui si era fondata una religione e Jasper ne era il custode. Le tre lame erano in realtà 2, la cosiddetta crucifix e la cross, che unendosi magicamente creavano la più potente di tutte; il Caduceo. Entrambe le spade che compongono il Caduceo sono in mano al Bagatto. - Ok, rompiballe, dicci cosa vuoi e non ti recido la testa in pochi secondi – ordina Jasper – oppure devo combattere? E’ tanto tempo che non assaporo il gusto della battaglia-. Black Soul Joy poggia una mano sulla lama, senza ferirsi. - Racconti dei gironi Danteschi… Cronache degli Iracondi! – e con una mano toglie la lama dello spadone e lo lancia via senza il minimo sforzo. - Interessante magia… E dire che per maneggiare al meglio la crucifix ci ho messo 6 anni – commenta Jasper, scivolando a terra per riprendere la spada. - La mia forza è triplicata – spiega la Black Soul, ma un proiettile le penetra nella spalla. Una potente scossa elettrica non le permette di muoversi e la fa inginocchiare dal dolore. - Non ti conviene muoverti – commenta l’Agente Luna, imbracciando una pistola con la canna lunga. - Ahahahahahahahahahah – rise Black Soul Joy – sapete che se mi uccidete vostra figlia fa una brutta fine? -. I due la guardarono stupiti. Dal corpo della Black Soul si stacca una seconda pelle fatta di materia nera e la ragazza si lancia verso l’agente Luna.

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Capitolo 6
*** La pazzia di Jasper ***


- Carina, ti propongo una sfida – sorride Jasper. Estrae la cross e riprende la crucifix. Una luce abbagliante illumina la zona mentre Ruby esce dalla stanza per andare istintivamente dalla bambina Joy. In mano al Bagatto ora sta una gigantesca spada con due serpenti che avvolgono la lama e producono costantemente dalle loro fauci delle fiammelle sempre in movimento. Quell’arma è il caduceo. - Se vinciamo noi ti propongo un patto, se vinci te fai quello che vuoi, ok? – chiese Jasper con una fragorosa risata. - Accetto – esclama Black Soul Joy sfoderando nuovamente la katana e partendo all’attacco con un impeto fuori dal comune. Il Bagatto non è da meno e parte all’offensiva. In quel momento un rumore metallico risuona nell’aria, distraendo entrambi i “litiganti”. Delle sbarre in metallo elettrificato calano su tutto il perimetro della stanza. - Perfetto Ruby! Mi sai proprio capire! – dice Jasper continuando la sua corsa verso il nemico. Da fuori dalle sbarre Ruby si preoccupava del marito, che qualche settimana prima gli ha fatto allestire quella gabbia per imprigionare i malintenzionati e le persone indesiderate, che è desideroso di combattere fino al limite della pazzia. Black Soul Joy e Jasper si scontrano con le lame più volte, sempre con forza via via crescente. Jasper sgambetta la Black Soul mentre questa, nel muoversi in avanti, cerca l’affondo e posando il palmo della mano al pavimento e reggendosi sul braccio la ragazza rimane in equilibrio e si rimette in piedi saltando. Jasper si allontana e lancia diversi shuriken a crucifix e la sua avversaria non subisce danni evitandoli, tagliandoli a metà con la katana, fatta di oscurità e più potente d’ogni metallo, o bloccandoli per aria con la materia nera. Ma Jasper è più furbo di quanto sembra e utilizza questo diversivo per comparire alle spalle della sua avversaria e tentando di penetrare il Caduceo nella schiena della sua avversaria. Black Soul si sposta d’istinto ma la lama non manca il bersaglio e viene trafitta poco sotto l’ascella destra. Un sonoro pianto di bambina riecheggia qualche piano sopra. Era la vera Joy, che prova lo stesso dolore che la sua anima nera è costretta a provare. Una baby sitter scese le scale per portare Joy alla madre. Joy piange sonoramente e smette solo nello stesso momento in cui Jasper toglie la lama dal corpo della sua nemica. Black Soul Joy sopprime ogni grido di dolore e ritorna allo scontro, sperando che i poteri dell’anima nera rigenerino la ferita. - Sei più dura di quanto pensassi… Bene… Farti sorprendere da un trucco del genere… - e Black Soul Joy cerca nuovamente un affondo e Jasper, evitandolo, gli sussurra nell’orecchio – … è alquanto deludente -. Il Bagatto estrae un coltello dalla giacca e cerca di piantarla nella testa della ragazza, ma sfortunatamente si è dimenticato che la testa di Black Soul non è interamente formata. Il coltello passa per la parte “fantasma” della testa della ragazza vestita di nero e l’arma attraversa i capelli, la cui radice era attaccata a “osso invisibile”. Black Soul Joy passa al contrattacco girando su se stessa con la lama dalla parte tagliente rivolta all’esterno. Jasper è costretto a saltare la ragazza, trasformata in una trottola molto tagliente. Alla terza schivata del Bagatto la ragazza si blocca e grida: - Shinigami Claw – e falciando l’aria crea delle lame evanescenti di vento che tagliano persino le sbarre. Nel frattempo qualcosa di strano sta accadendo alla bambina Joy. Gli occhi si stanno scurendo sensibilmente e per un attimo quasi impercettibile il corpo viene protetto da delle spade rosse rotanti. Le lame rotanti attorno al corpo erano una tecnica di Allen, il fratello malvagio del Bagatto, che creava lame fantasma, repliche della spada Cross, che agivano indipendentemente dall’originale, puntando automaticamente, tramite il rancore di chi le evoca, il bersaglio. - Ma cosa? – dice Ruby tenendo stretta la bambina ma Jasper non si era accorto di nulla. Jasper contrattacca usando la Supreme Dance, una velocissima danza fatta di fendenti dello spadone leggendario, e il taglio del Caduceo divide le lame di vento. Black Soul Joy gli è dietro. - Occhi di Sin – gli occhi si colorano di porpora e con una presa scaraventa a terra il bagatto. Il Bagatto picchia violentemente la testa e per pochi secondi sembra privo di conoscenza. Black Soul Joy, colma di rabbia e di voglia di uccidere, impugna la katana Black Chevalier con la punta rivolta verso il basso, con l’intento di trafiggere Jasper. - Stop – dice una voce. Al fianco di una delle sbarre sta Requiem, l’agente con la carta numero 13, La Morte. Requiem è il mago più potente del mondo ora, dopo la morte di Amon, il capo dei ribelli dell’Est che si unirono ai Tarocs nella Revolution, e di Black Lion. Requiem è un uomo di circa 38 anni, di bell’aspetto molto curato, i capelli arancioni lunghi tirati all’indietro. E’ vestito con un cappotto blu scuro con rifiniture dorate e bottone dello stesso materiale. Al collo un diadema rosso sangue con attorno ad una corona di tessuto leggero. Al suo fianco c’è l’agente Sole, Ray. All’epoca della Revolution aveva 6 anni e il giovanissimo Ray aveva, e ha tuttora, una capacità unica: di essere posseduto dalle anime dei maghi di epoche antiche e di utilizzarne i poteri a suo piacimento. Black Soul Joy arresta il suo impeto e gli occhi di Shin scompaiono. - Requiem, la Morte e Ray il Sole… - commenta Black Soul Joy, rinfoderando la katana – non so dire se la vostra presenza è gradita o meno… -. - Lascia stare Jasper – minaccia Ray. - Oppure? – chiede Black Soul Joy creando della materia nera che dalla sua mano destra arriva a circondare il collo di Jasper, stringendolo. - Hellfire! – esclama Ray sparando a ripetizione palle di fuoco di enormi dimensioni che fondono addirittura i piloni d’acciaio della gabbia. Requiem levando un braccio sopra il capo gela le palle di fuoco. - Non siamo qui per combattere, Ray, ricordalo – lo ammonisce la Morte. - Cosa volete da me? – chiede Black Soul stringendo di poco la presa della materia nera. - Sapere chi sei. Non ti dispiace mollare il Bagatto vero? – continua Requiem, tenendo a bada un nervoso Ray. Black Soul Joy, sapendo di fama chi è Requiem e cosciente del fatto che non è troppo probabile una vittoria contro di lui, lascia la presa. - Capire perché quando Jasper ti ha colpito alla schiena oltre a te ha dovuto subire le conseguenze anche la piccola Joy. E anche perché Joy è stata protetta da delle lame rotanti… - Jasper riprese conoscenza con quella frase e rimane un po’ stordito e dolorante dalla botta. - E nel caso rifiutassi? – in quel momento Jasper approfitta della distrazione di Black Soul Joy per sgambettarla e posargli nuovamente il taglio della lama a contatto con la carotide. - Ti elido la testa di netto, che ne dici? – sussurra l’uomo occhialuto. - E se ti dicessi – risponde per le rime Black Soul Joy – che se uccidi me puoi dire addio al tuo desiderio di diventare genitore? -.

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Capitolo 7
*** La sorella nera ***


Jasper per un attimo si sente intimidito ma, anche se non crede alle parole, non fa ciò che ha predetto. - Cosa vuoi dire? – s’incattivisce Jasper. - Quello che ho appena detto! Guarda – e la Black Soul, estraendo la sua katana, si trafigge il costato, ferendosi non mortalmente. Nello stesso momento la bambina Joy lancia un grido acutissimo di dolore. Requiem si mostra preoccupato e si porta le mani vicino alle labbra. Con un incantesimo di cura il mago più potente rimargina le ferite sia della bambina che della ragazza. - Roveto di catene – conclude Ray, dal terreno compare una miriade di catene che cercano di imprigionare la Black Soul Joy, ma questa è più lesta e salta via, avvicinandosi a Ruby. - Ora cosa credi di fare? – chiede Jasper, sbigottito e impotente. L’anima nera si ferma di fronte alla bambina e chiude l’unico occhio visibile. - Bagatto io ti odio… - inizia. - Sai che novità, chissà perché finora hai tentato di farmi fuori – ironizza Jasper. - Tu vent’anni fa sei stato scelto come modello per un progetto… Un programma che univa la genetica e la magia. Una cosa che definire utopia è nulla. Ma grazie ai fondi di Kion e l’aiuto di un mago come Black Leon ciò non fu un sogno – continua la Black Soul. Requiem segue il discorso interessato e pare capisca di cosa stia parlando la ragazza con la giacca nera e i capelli castani. - Stai parlando forse della “rinascita” del fratello di Jasper, Allen? – chiede un curioso Requiem, togliendosi il cappotto. - Non solo, Morte… Non solo… -. - Parli del mio doppione? – chiede Jasper, rimembrando la sua anima nera con cui ebbe un furioso scontro che terminò con l’annientamento sia del fratello che della sua parte malvagia. - Il tuo “doppione” è appunto lo scopo di quell’idea malsana che mi portò alla luce non più di 24 ore fa… il doppione si chiama Black Soul, anima nera. E’ l’applicazione tecnologica del Black Soul Sorceress, un incantesimo che isola la cattiveria che c’è nei cuori di tutti… - continua la ragazza. - … dando origine a un’entità indipendente fatta solamente di pura oscurità, intrisa di odio e ira… e ciò comporta a una forza e un’abilità di combattimento sovrumana – conclude la Morte. - Esatto… ma il Black Soul Sorceress è anche una maledizione estesa a tutta la famiglia… Infatti con la morte del Black Soul Jasper e la nascita di Joy, sono nata io. Black Soul Joy – ed estrae la katana puntandola verso la bimba Joy, protetta da Ruby. - Un’altra cosa – s’intromette Ray – perché morendo tu rischia la vita anche la bambina? Jasper ha ucciso la sua entità malvagia ed è ancora qui tra noi! -. - Io sono legata a quella bambina. Sono nata incompleta – e mostra il volto completo per 3 quarti, con un disgusto generale e un pianto della bambina – e non so come completarmi, e per questo sono indissolubilmente legata a Joy -. Cala il silenzio. Dall’alto dell’edificio di fronte c’è, seduto sul ciglio di un cornicione, un ragazzo coi capelli corvini, vestito con camicia e jeans neri, dagli occhi scuri. Accanto a lui c’è un uomo dal volto coperto dal mento fino al naso e i capelli tirati all’indietro e due donne: una ragazza con una veste nera con la gonna, bracciali borchiati e degli anfibi; un’altra bionda vestita di bianco e con una cuffia. - Avete sentito Onniscience Scientist, Mind’s game? – chiede il ragazzo con voce grave. - Sì, Master Valentine! – risponde la donna vestita di bianco. - Cosa ce ne facciamo di queste informazioni? Noi cerchiamo le memorie dell’Angelo! – s’intromette seccata l’altra ragazza, imbracciando una falce con una lama alle due estremità del bastone. - Potrebbe tornare utile, non lo credete tutti? – parla una quinta voce, appartenente a un giovane di appena vent’anni, coi capelli sparati tipo cresta e dei vestiti stretti. - Bravo, Ian… Come al solito sei il primo ad averlo capito - risponde Master Valentine. - La mia idea è…- continua il ragazzo dai capelli corvini - … portiamo dalla nostra parte l’anima nera della figlia del bagatto e facciamo in modo che lei si ingrazi Jasper e i Tarocs e in qualche modo trovi ciò che ci serve -. - Ci penso io… Proverò a usare la mia ipnosi- esclama la ragazza bionda vestita di bianco. - White poison… lascio tutto a te – esclama il ragazzo. C’è ancora silenzio nel piano dove uno di fronte all’altro ci sono Jasper, Black Soul Joy, Ruby con la piccola Joy, Ray e Requiem. - Quanti casini ci ha dato Kion… anche nella tomba non ci risparmia crudeli scherzetti – ironizza Jasper. - Non sarebbe il caso però è vero… - dice Ruby stringendo a sé la bambina. - MA BRAVI – alza la voce Black Soul Joy, mettendo da parte la sua glaciale calma – SCHERZATE SCHERZATE! SULLA VOSTRA MISERA VITA LIBERA DA OGNI COSA! NON PENSATE A ME CHE SONO STATA COSTRETTA A VIVERE LEGATA A UNA BAMBINA E DOVER RISCHIARE LA MORTE CON LEI! NON LO SOPPORTO! NON VI SOPPORTO!! – e sguaina per l’ennesima volta la katana ma questa volta è Jasper a bloccarla a terra. - Ora ascolta tu, Anima Nera. Se c’è qualcuno con cui devi lamentarti, mi dispiace attualmente è a metri sotto terra e non ti può rispondere. Non sai quanto ci addolora a me e a Ruby di questo tuo destino. Ascolta ti propongo un patto! – dice Jasper bloccandole il braccio che estrae la katana. Black Soul Joy però è più forte, potenziata dall’ira, e scaraventa via il Bagatto. - ASCOLTARTI? E DIMMI PERCHE’? TANTO LA MIA VITA E’ GIA’ PREDETTA! ME NE FOTTO DELLE TUE MENZOGNE! – urla la ragazza. Il Bagatto si massaggia la testa. - Ah sì? – comincia Jasper – Credi che se io non avessi avuto il coraggio di uccidere mio fratello ora sarei così felice? Il mio destino era buio come il tuo! Certo… la vendetta mi ha dato la forza necessaria per resistere, ma una volta che ho assaporato il gusto di ciò, non mi sentivo bene anzi, e lì è cambiato tutto. Ho avuto l’amore di Ruby. Ho avuto una persona da proteggere e ho avuto uno scopo nella vita e il mio destino è cambiato -. - STAI DIVAGANDO, JASPER! TU NON ERI COSTRETTO A TUTTO CIO’! – gli occhi stavano mutando colore nelle pupille di Black Soul Joy. - La collera non porta a nulla, Black Soul Joy – si intromette Ruby frapponendosi tra i due litiganti – porta a consumare una persona, privandola di esperienze e di scelte che ci possono rendere felici! -. - IO NON POSSO SOPPORTARE DI ESSERE LEGATA A QUALCUNO! VOGLIO ESSERE LIBERA! – ribatte infuriata fin nel profondo la ragazza vestita di nero che ha evocato gli occhi di Shin e la lama della katana era già sopra la sua testa per calare inesorabile, quando una voce dolce gli passa per le orecchie. Abbassa lo sguardo. A gattoni, tra le sue gambe, la piccola Joy sorrideva. - Orela… - disse. - Cosa? – si chiesero tutti, Black Soul guarda scioccata la bambina. Gli occhi di Shin scompaiono e abbassa la katana. Si china sulla bambina. - Orella… - ripete la bambina abbracciando la gamba sinistra e strusciando le guance sul jeans. - Maledetta mocciosa! E’ colpa tua… - ma in quel momento prova una strana sensazione, mai sentita prima. Una piacevole sensazione, le membra del viso le sentiva stendersi e per un secondo il suo volto truce sfociò in un sorriso. - Sorella – scandisce la bambina. - Cosa? – dice Ruby. Black Soul Joy afferra la piccola creatura e la alza, guardandole il viso. “Cos’è questa sensazione strana che tutt’a un tratto provo? Questa bambina mi ha rovinato la vita. Eppure, non riesco a provare il rancore… “ pensa. - Si vede che sei un’anima nera incompleta – dice Requiem, osservando l’anima nera – e questo forse è un bene… -. - TACI! – risponde la Black Soul. Joy tende le mani verso la sua anima nera per abbracciarla. Ruby e Jasper, una vicina all’altro, guardano la loro bambina, in braccio alla sua anima nera, sorridere e giocare. - Black Soul Joy – dice Ruby – la piccola Joy si è affezionata a te. Ti ha chiamato sorella -. - Cos’è una sorella? – chiede ingenuamente l’anima nera. - Una sorella è un membro della famiglia. La più grande spesso è il modello di quella più piccola, e quella piccola le vuole bene – spiega Ray. - In questo momento Joy ti reputa la sua sorellona – chiede Jasper – ora che fai? La odi ancora? -. - Se non chiudi quella fogna te la tappo io con gli esplosivi – sussurra Ruby. - Bagatto – dice Black Soul Joy – dimmi la verità… Tu credi che la mia vita non cambierà mai? -, - E chi può dirlo? L’unica persona che può cambiare il proprio destino è il suo possessore. La mia politica è una sola: l’unico che può cambiare una cosa, è chi la vuole cambiare. Magari tu rimarrai per sempre legata a Joy, ma non vuol dire che la tua vita sarà un inferno. E poi scusa… perché odiare una bambina così piccola? Non è mica colpa sua, non ha ancora colpe – Black Soul Joy blocca Jasper prima che continui. L’anima nera per la prima volta nelle sue poche ore di vita prova un’umanità che nessuna creatura dell’oscurità proverebbe mai. “Non è normale” ripete dentro di sé. D’altronde anche il desiderio di cambiare la propria vita non è una caratteristica di una Black Soul, dedita al 100 % alla lotta. Quella bambina dopotutto è come lei. Black Soul Joy non è altro che un'altra Joy. Con qualche differenza, ma dopotutto sono le due facce della stessa medaglia. Una medaglia dove su entrambe le facce sta incisa una corona, la corona dell’imperatrice. Dentro di sé la Black Soul riflette. Quella bambina sarebbe stata comunque l’unico motivo della sua esistenza. Nolente o volente doveva proteggerla. E in quel momento non voleva proteggerla controvoglia. Lo voleva davvero. Si sta affezionando. - Jasper, Ruby – si rivolse, poggiando sulla propria spalla la bambina, che si aggrappa ai capelli e gli scompiglia la frangia – ho deciso -. Tutte le persone in quella stanza rimangono col fiato sospeso. - Proteggerò Joy… facendo modo che si rafforzi e diventi forte. Tanto avrei dovuto vegliare su di lei in entrambi i casi -. Il Bagatto e la Luna sorrisero radiosi. - Se Black Soul Jasper fosse stato così l’avrei accolto a braccia aperte – dice il Bagatto. - Io no! Mi aveva buttato giù dal trentesimo piano – reclama Ruby. - Sottigliezze, sweetie, sottigliezze –e Ruby lo ripaga con un sonoro schiaffo. La bambina si mette a piangere. Black Soul Joy la guarda piangere e con sarcasmo sorride. - Non credere che mi sia passata la voglia di farti del male, piccola Joy. Appena sarai abbastanza grande te le suono. A furia di suonartele io sarò appagata e tu diverrai una grande combattente – sorride.

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Capitolo 8
*** Una dolorosa scoperta ***


Black Soul Joy porge la bambina alla madre poi scompare saltando dal cornicione per planare sulla città addormentata e cadere sul tetto di un edificio senza far rumore. Ha fatto una promessa: proteggere la bambina a cui è legata. In quel momento aveva provato un profondo affetto, ma l’odio per essere legata a lei non è scomparso, si è solo affievolito. La ragazza ha preso una decisione: Black Soul Joy avrebbe deciso da sola cosa fare del proprio destino. E non avrebbe seguito la scia della rabbia. La sua vita sarebbe cominciata partendo da zero. In quel momento una strana nebbia avvolge il suo campo visivo. Inizia a correre saltando di tetto in tetto ma la nebbia diventa sempre più fitta e la visuale sempre più rada. - Ma cosa diavolo succede? – si chiede l’anima nera. Dalla nebbia compare una moltitudine di personaggi incappucciati con due katane incrociate a X sulla schiena. - Beh? Halloween è passato da un pezzo, buffoni! – commenta sarcastica la ragazza vestita di nero. Senza farselo ripete due volte Black Soul Joy ha estratto la Dark Chevalier. Con un salto in avanti Black Soul Joy fende l’aria e taglia di netto 5 nemici e gli altri indietreggiano in tempo. Tutti estraggono in maniera simultanea la loro coppia di spade. - Niente scherzi, eh? Così volevo io! – commenta la ragazza e saltando in testa a uno di loro volteggia per aria con la spada rivolta verso il basso. Con una grazia superiore plana a terra e si abbassa in tempo per evitare le spade che l’avrebbero decapitata. Con un calcio al tallone fa cadere a terra uno dei suoi nemici e con la lama della Dark Chevalier respinge verso l’alto le lame che stavano calando verso di lei. L’anima nera si rialza in piedi e rimane ferma, completamente circondata. Sorride. Dal terreno la materia nera blocca i piedi a buona parte degli avversari, tranne alcuni che se ne accorgono in tempo e saltano sopra delle casse e rimangono allibiti da questa mossa. L’occhio di Black Soul Joy diventa rosso. - Girone degli Invidiosi – e tutti gli uomini istintivamente si guardarono l’un altro e con veemenza spezzarono la materia nera per scannarsi a vicenda. Black Soul Joy cammina con indifferenza in mezzo al massacro, per dirigersi verso quelli che sono sfuggiti alla sua forza. Uno degli incappucciati che non sono stati colpiti dal maleficio si scaglia velocissimo sulla ragazza e le cade addosso, facendola cadere. - Sei finita – dice l’uomo camuffato alzando la spada e mirando al cuore della sua nemica con la punta. - Troppo lento – e la Black Soul gli trafigge l’addome, trapassandolo da parte a parte, e si sbarazza del corpo con un potente calcio. I superstiti si guardarono in faccia, impauriti. - Avanti il prossimo forza! – incita l’anima nera che ci aveva preso gusto e ora la sete di sangue pervade la sua bocca. Nessuno di loro mosse un muscolo e la Black Soul decide di fare il primo passo e una volta che il suo occhio prende la forma di occhio di Shin, i nemici rimasti vengono sterminati senza pietà. Un rumore di passi riecheggia nuovamente, ma questo non è veloce e pronto a colpire, è calmo e ritmico. Risuona un applauso. - I miei complimenti… Imperatrice Nera – esclama la voce. L’uomo emerge dalla penombra: è ancora una volta l’ex agente Imperatore, Alec. Al suo fianco la bambina Alinè. - Alec… per quanto tempo dovrò incontrarti? – chiede lei. - E chi può saperlo? Sono venuto qui per avvertirti di molte cose, ragazza. Ho notato che sei passata dal mio ex compagno Jasper… Te la sei cavata, niente da dire… Ti è andata bene perché c’era con lui Joy… altrimenti ti avrebbe sconfitta stai certa… -. - Taglia – interrompe Black Soul Joy. - Ho saputo da Hadrien e da Emily che tra un po’ di tempo il tuo corpo si dissolverà e diventerai solo uno spirito, come di prassi dovresti essere – conclude l’Imperatore, con aria seria e imperturbabile. L’Anima nera sussulta. Tra poco la sua misera esistenza sarebbe stata compromessa per sempre. - COME? Come sarebbe? Dovrò tornare a essere uno spirito? QUANDO? – estrasse la katana ma Alec gliela rinfodera con un movimento fulmineo e quasi impercettibile. - Quando Joy avrà sedici anni. Non chiedermi il perché di questa cosa o meno. Stai pur certa che troverai un modo per riavere il corpo. Magari battendo proprio Joy per ricevere il suo corpo – gli sussurra nell’orecchio Alec. - Umpf… sei maligno, Imperatore… vuoi che uccida la figlia del tuo caro amico? – risponde la Black Soul. - E chi ha detto questo? Battere non vuol dire solo uccidere. Un’ultima cosa, Black Soul Joy… Qualcuno è sulle tue tracce… Arrivederci – e Alec scompare scendendo le scale, seguito dalla piccola Alinè. - Aspetta! – lo insegue la ragazza, ma è troppo tardi. Alec è già scomparso.

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Capitolo 9
*** Incubo e giochi mentali ***


- Maledizione – impreca la ragazza, lasciata sola nei suoi dubbi esistenziali di una vita destinata a durare ancora meno di quella di un comune mortale. Estrae la spada e al grido di Shinigami Claw trancia di netto la struttura con la porta che immetteva nelle scale per scendere. A un tratto la sua vista si annebbia e il cielo diventa improvvisamente color bordeaux e le nuvole nere. - Ma cosa diavolo? – dice Black Soul camminando e vedendo distorcersi ogni cosa di fronte a sé. Un alito di vento le accarezza il viso. - Ciiiaaao… Joy… vero? – esclama una donna, comparendo dal nulla – ah scusa… anima nera di Joy… dimenticavo questo piccolo particolare. Black Soul Joy sfodera velocemente la lama e tenta di tagliare in due il ventre della donna alle sue spalle ma questa scompare improvvisamente. Una mano si sovrappone a quella della dama vestita di nero. La donna è ricomparsa e ora sta di fronte a lei e con una mano sul petto guarda l’anima nera. - Lo sai che sei molto bella per essere un’anima nera? La bambina sarà davvero stupenda da grande – sussurra la donna, stringendo le dita sul dorso della mano della ragazza. In quel momento la donna avvicina il proprio viso a quello dell’avversaria e alla fine la bacia. Quasi automaticamente senza volerlo Black Soul Joy chiude gli occhi e assapora quel gesto senza alcun motivo logico, finché la ragione le impone di liberarsi della mano che premeva la sua per non farle alzare la spada. La forza di quella strana presenza però è più forte e il bacio è talmente intenso da farle perdere i sensi. Black Soul Joy evoca gli occhi di Shin, crea la materia nera che risale il braccio della donna e le immobilizza tutta la parte sinistra del corpo. Il bacio si interrompe e la donna indietreggia rompendo la materia nera. - Chi sei tu? Maledetta te la faccio pagare al volo!! – strepita l’anima nera. - Mi chiamo White poison… sono il più dolce dei veleni… E l’hai assaporato tutto – risponde white poison. Black Soul Joy corre verso di lei ma non ci riesce, bloccata da qualcosa di invisibile. White poison salta e atterra alle spalle della sua nemica e senza voltarsi un secondo gli conficca nella schiena un pugnale. Black Soul Joy non grida ma sopporta l’acuto dolore. - Buona notte, dolcezza – e la ragazza vestita di nero cade in sonno profondo. Black Soul Joy si risveglia quattro giorni dopo in una camera completamente buia, sdraiata su un letto sfatto e senza la Dark Chevalier. Porta la mano alla tempia. La testa sta per scoppiare e poggiando la mano sente qualcosa che prima non c’era. Il lato incompleto della sua faccia si sta pian piano ricomponendo. Probabilmente è il segno che Joy sta pian piano crescendo. Apre gli occhi e si guarda in giro ma vi è solo oscurità. - E dire che dovrei vedere anche attraverso il buio totale – e in quel momento sente un rumore. Istintivamente cerca la Dark Chevalier ma si ricorda all’ultimo di non averla con sé. - Vedo che ti sei svegliata, anima nera… - è la voce di un ragazzino. Black Soul sforza gli occhi e vede la sagoma del suo interlocutore: un ragazzino vestito con una camicia nera e dei jeans di ugual colore, una catena attaccata ai passanti del jeans e in mano la spada Dark Chevalier. La ragazza evoca la materia nera e la lancia contro il ragazzino, ma questo muovendo il braccio, la taglia di netto. Un luccichio proviene dalla mano del ragazzo… un piccolissimo plettro molto affilato. Black Soul Joy riprova l’attacco con la materia nera. Il ragazzo gira su se stesso e salta in alto per ricadere in piedi di fronte alla “prigioniera”. La materia nera fa marcia indietro e cerca di inglobare il ragazzino, ma questo con lo stesso movimento taglia la materia nera solo con il plettro. Master Valentine le porge la Dark Chevalier e sorridendo la sfotte. Black Soul Joy tenta un calcio alla caviglia ma il suo avversario è più veloce e salta senza scomporsi da quella posa di sfida. La ragazza tenta di nuovo cercando di rifilare due pugni uno al mento e l’altro nello stomaco ma il nemico è incredibilmente più agile. - Allora? – sussurra il ragazzino – niente? -. La Black Soul lo insulta. Master Valentine si fa serio e mette a terra la katana, calciandola via dietro di sé. - Tu sei l’anima nera della figlia del Bagatto, Joy… - comincia il ragazzino – vero?-. - Che ti frega? – chiede lei. Una ferita da taglio le compare sotto l’occhio visibile. - Alla prossima ti cavo il bulbo oculare! – ride lui. Black Soul Joy gli mostra il medio. - Sono cose che non si addicono a una bella signorina, non credi? – sorride Master Valentine. Dall’ombra alle sue spalle ricompare improvvisamente White Poison e le blocca le braccia dietro la schiena. - E ora, piccolina, ascoltami attentamente e non accetto alcuna ribellione! – risponde Master Valentine avvicinando l’affilatissimo plettro alla carotide di lei. Black Soul Joy, completamente immobilizzata e in pericolo di vita si ammansisce e rimane ad ascoltare, pur controvoglia, ciò che il ragazzino aveva da dirle. - Noi siamo i Minds Game, un gruppo di scienziati che aspirano a sapere ogni cosa del creato, ogni informazione, ogni leggenda, tutto. Miriamo all’Onniscienza al pari di un dio. E per fare ciò dobbiamo elevarci al di sopra delle nostre mortali teste. In quanto uomini di scienza è anomalo questo fatto, ma per noi Onniscience Scientist il paradiso esiste. Ed è la chiave per ogni cosa. Ma è quasi impossibile raggiungerlo. Ovviamente per il genere umano nulla può definirsi impossibile e un modo per arrivare fin su dove i cherubini e i putti ci osservano divertiti. E tutto ciò sai dove si trova? -. - Lo chiedi alla persona sbagliata – sussurra lei. - Risposta sbagliata, anima nera. La risposta esatta è: Le memorie dell’Angelo. E penso che tu sappia a che angelo mi riferisco. Dopotutto nella tua memoria c’è anche quella della famosa Revolution -.

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Capitolo 10
*** La fatidica scelta e il rifiuto d'appartenenza ***


Black Soul Joy sussulta. In quel momento ha un tuffo nel passato con dei ricordi non suoi. All’epoca della Revolution i ribelli Tarocs, che a primo impatto sembravano un gruppo non omogeneo di persone con interessi comuni, avevano un capo carismatico e autorevole, beneamato da tutti per il carattere mite e gentile, contrapposto a quello sanguinario dei momenti di rabbia. Lui si chiamava Azrael, ed era la carta dell’Angelo. Non era però un caso che lui fosse l’”Angelo”: Azrael era un freak, un ragazzo con le ali piumate, proprio come i veri angeli. Questi venne venduto dai sedicenti genitori a un luogo di ricerca sulle potenzialità dei freak. Ma in quel laboratorio assieme ad Azrael vi era un altro ragazzo dalle capacità paranormali. Si chiamava Daimon e dentro di sé albergavano le sembianze di un demonio dai capelli infuocati. Questi due furono i fondatori di quel gruppo passato alla storia come i ribelli Tarocs. Nella testa di Black Soul si sussegue una serie di immagini tutte uguali dove Azrael, chino sul piano di una scrivania, scriveva su un libro di pelle nera qualcosa che in quel flusso di ricordi l’anima nera non riesce a ricordarsi. In quel momento la ragazza cade per terra e si preme la mano alla tempia. Master Valentine è di fronte a lei e aprendo le braccia prelude l’inizio di una richiesta. White Poison, al fianco di Master Valentine, chiude gli occhi e mette le braccia conserte. - Anima nera di Joy, figlia di Jasper – comincia il ragazzino – Noi di Minds Game, Onniscience Scientist e cercatori supremi di conoscenza, vogliamo che tu ti unisca a noi e recuperi per noi le Memorie dell’Angelo di Azrael -. La ragazza vestita di nero si rialza a fatica e cammina fino a essere di fronte al capo dei Minds Games e gli sputa in faccia. Master Valentine rimane basito, si pulisce la guancia e impedisce con un gesto a White Poison di attaccare la sua rivale. - Questa è la tua risposta? – chiede senza scomporsi il ragazzino pulendosi la mano con un fazzoletto e mettendosi l’altra fra i capelli corvini. - Ma sei sordo? Certo che è la mia risposta! Io voglio vivere libera senza avere alcun debito, alcun dovere e men che meno dipendere da qualcuno – risponde Black Soul Joy. Il ragazzo prende il plettro dalla tasca e si lancia all’attacco ma viene fermato da una scarica di proiettili. In quel momento una luce penetra nella stanza: una finestra è stata fracassata da una motocicletta e i cocci di vetro si propagano per tutta la stanza. Il guidatore della moto è vestito con una tuta da motociclista sotto un chiodo. Il motociclista ha in mano degli uzi e da essi cadono i bossoli vuoti dei proiettili. La moto cade a pochi centimetri da White poison che con una verticale all’indietro evita di essere investita. L’uomo si toglie il casco: un uomo sulla quarantina con capelli biondi e un ciuffo a nascondere in parte l’occhio sinistro. - Ho fatto bene a seguirla. Ho trovato delle persone molto interessanti – esclama l’individuo. - E tu saresti? – chiede il ragazzino. L’uomo estrae da una tasca del chiodo una carta: il tarocco numero 7, Il Carro. - Seius il Carro. E tu cosa ci fai qua? – chiede Black Soul Joy, ignorando Master Valentine. Seius fa cadere il caricatore vuoto dell’Uzi e guarda la ragazza. - Tu sei l’anima nera della piccola Joy, suppongo. Beh… vedo che sai già come mi chiamo. Requiem mi ha detto che tu sai molte cose su noi. Jasper mi ha incaricato di seguirti e garantire che tu viva per non perdere la sua adorata figlia -. - E così il Bagatto ha voluto preoccuparsi? Beh digli che dei suoi aiuti mi pulisco il culo! Qui basto io – e rinvigoritasi salta per recuperare la Dark Chevalier. White Poison si oppone ma un calcio sul mento da parte dell’anima nera le fa avere un incontro ravvicinato col soffitto. Dal nulla un uomo vestito di nero con un passamontagna prova a bloccarla ma la Black Soul lo afferra per un braccio e lo scaraventa contro Master Valentine che scompare misteriosamente. Black Soul Joy brandisce la spada ed estraendola taglia il corpo di altri due uomini sbucati dal nulla. - Midnight Nightmare – esclama l’anima nera e la lama d’ombra brilla di un candore lunare. La lama si ingigantisce e con un solo movimento delle braccia inghiotte al suo interno tutta l’ombra della stanza. Ora la stanza è illuminata da una luce lunare proveniente dalla lama. Black Soul Joy cammina con passo cadenzato sulla dama vestita di bianco, il veleno bianco che l’aveva imprigionata nell’incubo. Tenta di decapitare White Poison ma lei scompare, ricomparendo a mezz’aria a pochi centimetri dalla sua avversaria e tenta di baciare la sua avversaria per indebolirla ma una scarica di proiettili la fa scomparire nuovamente. - Maledetto Seius! Ti ho detto di non impicciarti – reclama la ragazza. - Se non c’ero io eri finita, bimba! – esclama sparando a diversi uomini comparsi dalla finestra rotta – Non devono toccarmi l’Harley sennò li lincio! -. - Ancora un’altra interferenza e la Shinigami Claw la provi tu anziché quella sgualdrina -. Sieus non risponde ma si discosta. White Poison è ancora nascosta ma l’anima nera di Joy la chiama a gran voce. - Dove sei maledetta?? -. La donna dai capelli biondi compare dal nulla e si lancia in corsa con il pugno serrato ma la sua avversaria si piega in tempo e si sdraia, alza le ginocchia e spinge verso il basso il corpo di White Poison facendole così sentire l’impatto delle ginocchia contro il ventre. Mentre la donna è ancora piegata Black Soul Joy genera lame di vento con la Shinigami Claw che si propagano con straordinaria velocità verso l’obiettivo. L’avversaria dell’anima nera disperde le lame di vento con una magia ma Black Soul Joy è dietro di lei e la tira a terra per i capelli e al grido “Girone degli Iracondi” con una lama di vento più potente scaraventa due piani più in basso la nemica senza tranciarle il corpo. - Ma cosa? – esclama la Black Soul. White Poison toglie da sotto l’abito una corazza pesantemente ammaccata e cade di schiena sul pavimento. L’anima nera si lancia all’inseguimento ma viene usata da Seius come piattaforma per buttarsi a capofitto verso la donna. - Seius! Non ti devi intromettere! Lei è MIA!!! – e manda una lama di vento verso l’Agente Carro che viene ancora più rovinosamente lanciato contro il pavimento. - Mossa sbagliata, mai distogliere l’attenzione dal bersaglio! – sibila White Poison baciando Black Soul Joy per indebolirla. - Senti chi parla! – ribatte Seius scaricando due caricatori contro il ventre di White Poison. Lei stacca le labbra da quelle di Black Soul e quest’ultima la prende per i capelli e usando la materia nera come trampolino risale l’edificio. - E’ la tua fine! – ride Black Soul Joy, piena di sé.

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