C'era una volta una gatta...

di loritakitochan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La micetta ***
Capitolo 2: *** Non potresti abbaiare? ***
Capitolo 3: *** Provandoci ***
Capitolo 4: *** Un sogno si avvera ***
Capitolo 5: *** Home sweet home ***
Capitolo 6: *** Il tempo delle mele ***



Capitolo 1
*** La micetta ***


01.La micetta 01.La  micetta

La giornata era afosa e plumbea.
L'estate giapponese era opprimente,umida e micidiale.
E che c'era di meglio di passare quella giornata in compagnia di una Akito molto alterata?
Shigure che moriva nonostante la sua fresca yukata,si domandava se lui non fosse masochista.
Si poneva questa domanda oramai ogni due minuti,ogni volta che Akito faceva pausa per prendere aria.
"...disgustoso...come tutti sono pazzi per quella brutta..."
Shigure non c'è la faceva più.
Amava Akito,ma non poteva nascondere il fatto che la ragazza potesse essere odiosa!
"...Hatori...stupidi...medicine..." quando cominciava con una delle sue tirate,non c'è la finiva più.
Certe volte Shigure tentava di concentrarsi sul bel viso della ragazza,sul grazioso corpo nascosto tra abiti maschili.
Oggi era uno di quei giorni.
Akito parlava,ma nella mente di Shigure veniva proiettato un film a luci rosse 'Shigure 'il dominatore' e Akito la focosa infermiera'.
Ma anche quella fantasia fu interrotta dalle lagne della ragazza.
"...il gatto...mostro...orrendo..."
Abbassò gli occhi seccato -Come vorrei che per una volta Akito capisse come ci si sente ad essere "il gatto"-
Ad un tratto silenzio.
Shigure alzò lo sguardo,Akito sembrava diversa...
Akito si mise a quattro gambe aprì la bocca e...
"Miao"
...miagolò?!
"Akito?" che diavolo era successo?
"Miao" Akito si avvicinò allo scrittore e si sdraiò sopra le sue gambe.
"Akito che cosa stai facendo?È uno scherzò?" Akito non aveva la fama di essere una giocherellona,per niente.
"Miao"
Forse voleva provarlo?
Tentarlo?
Sedurlo?
Se voleva giocare con lui,lui non l'avrebbe delusa!
"Ti devo chiamare micetta?" scherzò accarezzandola -Fra poco mi uccide-,ma Akito non lo picchiò,anzi!
Akito faceva le fusa e si girava per farsi accarezzare meglio.
Shigure era esterrefatto.Un colpo di sole?Un'attacco di follia?
-Be vediamo quanto posso osare- e baciò Akito.
L'aveva già baciata una volta.
Una volta quando Akito aveva quindici anni e voleva sapere come era un 'vero bacio' d'adulti.
Allora, prima che lei aveva rovinato tutto seducendo Kureno,lei era stata impacciata e quasi timida.
Ma adesso Akito alias cat-woman lo baciava con passione,ma come se stesse giocando,e all'improvviso la ragazza si stacco da lui per inseguire un passerotto e Shigure capì che questo non era un gioco.
Chiuse la finestra e telefonò Hatori,questa volta non scherzò con il dottore e arrivò subito al sodo.
"Hatori vieni subito!Akito è impazzita!" gridò quasi e chiuse prima che il dottore potesse dire qualcosa.
"Akito è impazzita,che notizia!Chi in questa famiglia non lo è? " sospirò il dottore.


fine primo capitolo.

Questa notizia l'ho sognato ieri sera,sarà una cosa breve!
Ho spedito il 5.capitolo di "La biologia non è un'opinione" alla mia beta,il sesto è quasi finito...


 

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Capitolo 2
*** Non potresti abbaiare? ***


02.Non potresti abbaiare? 02. Non potresti abbaiare?

Shigure tornò, o meglio si precipitò, nella stanza della ragazza.
In una famiglia come quella dei Sohma, le persone sane di mente erano nella minoranza (o almeno questa era la sua opinione).
Trasformarsi in un animale non era una cosa stupefacente per lui, ma comportarsi come tale era una cosa assolutamente nuova.
Entrò nella stanza. Akito era sdraiata sul pavimento e giocava con un vaso, o meglio con quello che restava di un prezioso vaso cinese della dinastia Ming che valeva circa quattro o cinque volte l'umile casa sua dimora.
"Porco cane!" esclamò lui.
Akito aveva distrutto il vaso, di cui restava solo la base rotonda che lei si rotolava tra le mani.
Ma la cosa più stramba era l'espressione curiosa e deliziata che ricordava quella che aveva in qualche occasione da bambina.
L'espressione di quando aveva visto per la prima volta la neve, oppure quando aveva visto i 'suoi' ragazzi trasformarsi in animali.
"Miao" Akito si era avvicinata così silenziosamente che Shigure non la sentì, perso com'era nei ricordi.
"Che cos'hai, Akito?"
"Miao"
"Aki! Sono io, Shigure. Il cane! Prova ad abbaiare, piccola."
"Miao" Akito sembrava chiedere qualcosa, ma cosa?
"Miao" gli occhi della ragazza erano dolci ed enormi. Proprio come quando lei era un bebè, e Shigure, esattamente come in quel momento, non capiva che cosa la bambina volesse.
Bussarono alla porta e finalmente apparve Hatori.
Il dottore era abituato alle finte tragedie di Ayame e Shigure e sperava che un giorno i due crescessero. La notizia che Akito fosse impazzita era senza dubbio uno scherzo, o meglio un'esagerazione visto che si parlava del capofamiglia... Ma dovette ammettere che la scena era molto bizzarra.
"Hatori, finalmente!" esclamò il cane sentendosi come alleggerito da un peso. "Non so cosa fare! Akito miagola e io non so come comportarmi!"
"Miao" continuò Akito come a voler rafforzare la sua affermazione.
La ragazza si avvicinò al dottore e cominciò a giocare con il telescopio che usciva dal suo camice.
Hatori ci rimase di sasso, la sua mente elencò le  possibilità per spiegare ciò che stava succedendo.
1) Ayame, Shigure, Akito e il resto di quella disastrosa famiglia erano riusciti dopo anni di intenso lavoro, a farlo impazzire;
2) Ren, Shigure e il resto della famiglia avevano fatto impazzire la ragazza;
3) Questo era uno di quegli stupidi sogni che faceva quando era stressato.
"Da quando è in questo stato?" chiese il dottore inginocchiandosi accanto alla ragazza ed esaminandola.
Notò che le pupille erano dilatate, come quelle di un gatto.
"Non da tanto, saranno venti, venticinque minuti"
Il polso era un po' veloce, ma per il resto la ragazza non sembrava avere contusioni alla testa o cose del genere.
"E prima, era strana? È caduta, svenuta... Avanti Shigure non farti tirare tutto dal naso!"
"Be', quando mai Akito non è strana?" chiese lo scrittore "Stava gettando maledizioni a destra e a sinistra come al solito, sai Tohru, Kyo e gli altri... E dopo ha iniziato a miagolare e si è seduta sulle mie gambe e poi..."
"E poi?"  chiese Hatori che faceva oscillare lo stetoscopio davanti ad Akito, la quale tentava di afferrarlo.
"...Be', dopo... L'ho baciata..." Shigure si vergognò un poco: Hatori avrebbe creduto che lui fosse un pervertito. Guardò Hatori, che lo stava fissando con un po' di disgusto.
"Akito comincia a miagolare e tu la baci? Credevi che l'avresti trasformata da gatta in una principessa?" Akito miagolò di nuovo.
"Può essere che abbia fame?"  domandò Shigure mentre Hatori chiedeva contemporaneamente "Può essere drogata?"
"Cosa?" chiesero i due uomini in coro guardandosi irritati, e nel mentre Akito si girò sulla schiena e si strappò la yukata e le bende che le stringevano il petto.
I due uomini la guardarono sorpresi, mentre la ragazza abbigliata soltanto con un paio di mutandine, si rotolava sul tappeto.
"Se è un sogno non svegliarmi" sussurrò Shigure, questo era ancora meglio dell'infermiera!
Hatori lo fulminò con lo sguardo. "Perché si comporta come una gatta?" disse il dottore mentre prendeva una maglietta dall'armadio della ragazza per coprirla. Akito non si fece vestire facilmente e miagolava di continuo.
Il cervello di Shigure iniziò a funzionare dopo che la ragazza fu coperta.
"Ci vuole dire qualcosa, abbiamo bisogno di un interprete!" esclamò Shigure
"Dottor Doolittle?" chiese Hatori sarcastico, tentando di togliere la sua cravatta dalle grinfie di Akito.
"Kyo, naturalmente!"

grazie a Lely1441 per essere la beta questa mia storiella!
ho spedito questo capitolo solo ieri e oggi voilà!
grazie^3^

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Capitolo 3
*** Provandoci ***


la biologia 03. Provandoci


"Ma se chiamassimo Kyo, scoprirebbe che Akito è una donna!"
Si doveva essere ciechi per non notarlo; anche se Akito non era provvista di un seno enorme, possedeva pur sempre una figura morbida e femminile.
"Be’, possiamo sempre dire che Akito si è trasformata in una gatta e in una donna!" Si vedeva che Shigure ci stava prendendo gusto, soprattutto mentre Hatori provava ad infilare ad Akito un paio di pantaloni e falliva miseramente... Akito al contrario sembrava divertirsi un mondo.
Shigure uscì dalla stanza per prendere una ciotola di latte la quale quasi gli sfuggì dalle mani quando vide Akito seduta sopra Hatori, intenta a leccargli (o mordergli?) il collo.
"Ma che…?" Shigure era scioccato "Hatori, vecchio fariseo!"
Hatori si staccò da Akito come se lei scottasse
"Lo giuro Shigure, mi è saltata letteralmente addosso! E poi ha cominciato a..."
Hatori sembrava una vergine offesa dell'epoca vittoriana, che lottava per proteggere la sua virtù.
"Akito, gattina cattiva, vieni qua!" Chiamò Shigure.
"Hey, ma sei forse impazzito anche tu? Non puoi trattarla come se fosse un animale!", lo sgridò Hatori, quasi aspettando che Akito tirasse un vaso contro lo scrittore. Dopo questo pensiero, si scostò in fretta.
Non ci mancava altro che perdere l'altro occhio...
Akito si avvicinò ancora a quattro zampe e si infilò tra le gambe di Shigure.
“Akito, mezza nuda e tra le mie gambe...” 
Il pensiero bastò a far scendere molto sangue via sud... Molto sangue.
"Akito!"  Shigure tentò di concentrarsi su qualcos'altro, si inginocchiò e appoggiò la ciotola a terra. Akito si avvicinò e cominciò a leccare il latte con gusto.
Inutile dire che Shigure trovava questa versione felina della ragazza altamente erotica.
Akito, appena finita la ciotola, si leccò le labbra, sorrise a Shigure e lui le sorrise in risposta.
Lei gli si accostò, le sue labbra erano vicinissime e Shigure guardava affascinato la punta rosea della lingua della ragazza.
“Fra poco mi bacia, e il suo bacio avrà il sapore del latte…”
Ma Shigure non aveva fatto i calcoli con Hatori.
Il dottore aveva la pessima impressione di essere finito in un film porno. Akito che si strappava i vestiti di dosso e che si metteva a baciare uomini a destra e sinistra...
"Shigure, alzati e non molestare la ragazza!", ordinò imbarazzato, rompendo così l’incanto.
"Hatori, sei mio cugino e ti voglio bene, ma certe volte..."
"Che cosa vogliamo fare?"
"Be’, avrei un'idea di quello che io vorrei fare, ma in tal caso saresti costretto ad uscire!"
"Dio santo, ma come puoi scherzare? Akito è una gatta! E noi non sappiamo perché questo sia successo, quanto durerà, e se soprattutto tornerà mai se stessa! E tu cosa fai? Non pensi ad altro che al sesso!”
"Ti ho detto quello che dobbiamo fare".
"Si, portare Kyo..."
"No caro mio, dobbiamo portare Akito da Kyo, ovvero lei verrà ad abitare per un po’ a casa mia. Diciamo fino a quando la situazione non tornerà alla normalità."
"Perché?" Hatori sapeva già quello che frullava in testa al pervertito, ma voleva sentirlo dire dal diretto interessato.
"Il gatto non può mica abitare nella casa principale, no? Inoltre nessuno deve sapere che Akito è in queste condizioni. Come minimo la metterebbero in un manicomio e tutti scoprirebbero che è una donna."  Shigure ardeva nel sapere di quando lei fosse donna...
"Anche se è una donna, rimane il Dio e il capo famiglia!
"Lei è il capo famiglia perché è figlia di Akira. E anche se è strano scoprirlo dopo diciannove anni, la famiglia la dovrebbe accettare se si scoprisse che ha due cromosomi x, ma nessuno accetterebbe un capo famiglia miagolante!"
Bussarono alla porta, Shigure seccato stava per dire che non voleva essere disturbato, ma la porta si aprì prima che lui potesse farlo.
Entrò un uomo leggermente più giovane del dottore e dello scrittore, dai capelli  castani e l'espressione gentile che Shigure amava tanto quanto un vampiro possa amare l'aglio.
"Kureno", disse tra a denti stretti, a mo’ di saluto.
"Miao" Akito sembrava  voler saltare addosso al ragazzo e sbranarlo, il che faceva anche un certo  senso visto che l'uomo era impossessato dallo spirito del gallo.
“Anche se non l’avessi visto in passato trasformarsi in un passerotto davanti ai miei occhi, non crederei che lui è un maledetto. E’ troppo diverso da noi...”
Shigure non sapeva quali e quanti di questi pensieri fossero dettati dall'antipatia e dalla gelosia...
"Shigure-nii san, Hatori-nii san... Aki... Akito???"
Il volto sempre controllato e leggermente malinconico dell'uomo era diventata una maschera di sorpresa e incredulità. Dopotutto, Akito in maglietta e mutandine, a gattoni, che miagolava senza sosta non era decisamente uno spettacolo assiduo.
"Che cosa le è successo?", chiese subito preoccupato, avvicinandosi alla ragazza.
"Il caro, santo Kureno si preoccupa troppo, come al solito”.
Hatori si affrettò a spiegare tutto.
"...Pensiamo che sia meglio che Kyo fosse in grado di poter tradurre ciò che dice quando miagola..."
"E per questo Akito verrà ad abitare a casa mia", aggiunse Shigure, con un tono che non ammetteva repliche.
"Be’, ma..."
“A casa tua! Pensa ai ragazzi… A Tohru! Cosa pensi di dire? “Ciao ragazzi, da oggi la vostra più grande paura, Akito Sohma, verrà ad abitare con noi. Ah, e prima di dimenticarmi, lui è una lei. Ma non preoccupatevi, non vi farà niente... Solamente, Yuki, vedi di non trasformarti o potrebbe divorarti sai, non per cattiveria, certo, ma vedi, lei è una gatta!” Terminò il dottore esasperato.
Gli altri due lo guardavano stupiti, era raro per il dottore parlare così tanto.
"Molto carino Ha-san. Io pensavo di dire: 'Ragazzi, questa è Akiko Sohma, la sorella gemella di Akito. Verrà ad abitare da noi per un po’. Purtroppo ha avuto un grave incidente e da allora crede di essere una gatta”.
Ad Hatori dispiaceva dirlo, ma la storiella non era male. Se Ren avesse scoperto le condizioni di sua figlia, avrebbe causato un putiferio pur di ottenere il potere che credeva le spettasse di diritto, in quanto vedova di Akira. Non tutti i Sohma inoltre erano contenti di essere governati da Akito, visto che prediligeva le famiglie dei 'maledetti', e forse sarebbero stati dalla parte di Ren...
Hatori non avrebbe mai permesso che Akito, la bambina a cui aveva insegnato a nuotare, fosse rinchiusa in un manicomio.
Ma quanto era sicura in una casa con uno scrittore di romanzi spinti che con la scusa di giocare con la ragazza le guardava le mutandine?
“Tuttavia Shigure non abita da solo, se riesco a convincere i ragazzi di proteggerla, i bei piani di Shigure andranno in fumo”.
Fece uno sforzo per nascondere un sorrisino.
Non aveva dubbi che Tohru con il suo buon cuore avrebbe 'adottato' Akito, e i ragazzi l'avrebbero fatto per amore di lei.
Guardò Kureno, sapeva che il cugino non era stupido, e di sicuro aveva percepito la tensione carnale tra il cane e la 'gatta'. E se si fosse rifiutato di lasciare andare l'amante?
Sarebbe stato d'accordo di spedire la ragazza tra le braccia aperte del rivale?
"Spero che Kyo la possa aiutare" disse Kureno sincero, senza alcuna ombra di gelosia.
“O Kureno è la persona più ingenua di questo mondo, oppure non gli importa nulla di essere cornificato...”, pensò il dottore, poco stupito.
Niente in quella famiglia di pazzi lo stupiva più.
"Shigure, tenta di infilarle una yukata, credo sia meglio andare da Ayame prima, dobbiamo raccontargli di 'Akiko' e inoltre ha bisogno di vestiti femminili", sospirò il dottore.
Ebbe un rapido flashback di Ayame nel suo negozio, accompagnato da quella sua strana assistente, mentre tentava di fargli indossare un kimono giallo e viola...
Rabbrividì e lanciò un'occhiata alle persone nella stanza.
La faccia di Shigure era trionfante, quella di Kureno giustamente preoccupata e quella di Akito... Be’, era quella di una gatta!
“Ne vedremo delle belle”, pensò arrendendosi al destino.


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Capitolo 4
*** Un sogno si avvera ***


Un sogno si avvera Un sogno si avvera

"Un nuovo guardaroba per Akiko? Un guardaroba femminile?" Ayame non poteva credere alle sue orecchie.
Aveva chiuso il negozio e dato a Mine la giornata libera,ma Ayame non sarebbe stato Ayame se non avesse superato la prova con bravura.La notizia che Akito,o meglio Akiko si comportasse da gatta non lo scombussolava più di tanto.
'Con tutte le persone strambe che vengono qui in negozio,non c'è da meravigliarsi!' pensò Hatori.
Il quartetto composto da lui stesso Kureno,Shigure e Akiko era arrivato mezz'ora fa e Hatori si sentiva come soffocare tra tutti quei vestiti.Akito per fortuna sembrava poter camminare su due zamp...ergh...gambe.Stranamente la maschera maschile o almeno androgina, che la ragazza portava da quasi tutta la sua vita,sembrava essere andata in mille pezzi.Il che veniva in loro aiuto visto che dovevano presentarla come sorella di Akito.
Ayame aveva spalancato gli occhi alla vista dei suoi parenti 'Che composizione inaspettata...interessante!'
La Dea era stata naturalmente la sorpresa più grande.Vestita con una magliettona ed un  paio di pantaloncini sportivi troppo grandi che Ayame riconobbe essere quelli  che Hatori indossava a scuola.
"Miei cari moschettieri!Kureno vecchio mio,quanto tempo!Akito...?!"
"Miau"
"Ayame abbiamo un problema"
"Mhm...vedo"


"...allora abbiamo bisogno di vestiti...niente di strano naturalmente..."
"Be qualcosa di sexy non sarebbe male..."
"...ma,non so se Akito..."
"Akiko,dobbiamo chiamarla così!"
"Miau"

Hatori credeva che Ayame avrebbe faticato a prendere le misure della ragazza, ma Akiko fu molto obbedente,quasi come ipnotizzata dal serpente.
Ayame prendeva le misure con precisione e velocità ,parlando con la ragazza e con se stesso:
"Gli abiti devono essere comodi,non stretti al collo...capisco..." parlava con Ayame,i tre uomini erano stupiti,quello che diceva Ayame faceva senso!
"Akiko ha fame" sorprese di nuovo Ayame
"...del mangiare per gatti?..." domandò Kureno guadagnandosi  un'occhiataccia da parte di Shigure e Hatori
Ayame sorrise "Del sushi sarebbe perfetto"
"Allora sushi per tutti,sono sicuro che Tohru e i ragazzi apprezzeranno...una bella ragazza del sushi e del sake...questo è il Paradiso!"
"Vedrò il mio adorato fratellino...il mio cuore trabocca di gioia"
"Vado ad ordinare del sushi" si offrì Kureno,Hatori si affrettò a fargli compagnia mentre Ayame e Shigure si assicuravano a vicenda  il loro amore e Akito mangiava delle zollette di zucchero. Al ritorno di Kureno e Hatori i due uomini trovarono Ayame e Shigure che guardavano soddisfatti Akiko.
I due uomini restarono a bocca aperta ammirando Akiko vestita con un corto vestitino rosa.
"Meravigliosa!Ayame sei fantastico!" esclamò Shigure senza staccare gli occhi dalla ragazza.
"Si,lo ammetto.Mi inginocchio davanti alla mia genialità!" rispose modesto il sarto "Adesso andiamo,sono quasi le otto...E voi?Non dite niente ad Akiko?"domandò Ayame
"Molto carina" rispose Kureno non osando aggiungere di più a causa di Shigure
"Un bel vestito per una bella ragazza" si lasciò scappare Hatori
"Hatori si è infatuato!" strillarono i due e Hatori pensò ancora una volta che non sarebbe stato tanto male se oltre ad un occhio  avrebbe perso anche l'udito...

'Voglio vedere che faccia fanno i ragazzi!" Kyon Kyon,fratellino forse questa è la possibilità per imparare a voler bene la nostra povera Dea!'

'Akito in abito rosa...Dio ti ringrazio per questo regalo,ma per che cavolo deve esserci anche Kureno?Be Kureno mangia e se ne va, Tohru lavora, Kyo va spesso da Kazuma-dono e Yuki ha il suo consiglio...E dopo sarò solo con Akiko!" ^-^

'Credo che ad Akito farà bene un po di distanza dalla casa principale...e forse si accorgerà che Kyo e Tohru sono delle brave persone.Potrò andare in quel convini,forse incontrerò Arisa...'

'Non capisco che cosa è successo ad Akito?Forse le devo far visitare da Sakuya è un vecchio collega di lui mi fido...Maledizione a te Shigure non guardarla come se lei fosse nuda!Accidenti sto guidando devo guardare avanti!'

'Miau -sushi-Miao'



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Capitolo 5
*** Home sweet home ***


05.Home sweet home Home sweet home

"Strano che Shigure-san  non sia ancora arrivato!" trillò Tohru intenta a tagliare carote in striscioline "È uscito nel primo pomeriggio!Non gli sarà accaduto qualcosa?" aggiunse preoccupata  cadendo subito nel panico.Eccezionalmente Yuki e Kyo erano entrambi a casa e la stavano aiutando in cucina,ma dello scrittore mancava ogni traccia.
"Mhm,attenta Honda -san,il coltello..." Yuki era più preoccupato delle dita della ragazza che del cugino pervertito.
"Ah!Scusami,scusami Yuki-kun,farò più attenzione!Basta poco e succede un'incidente...forse Shigure-san..." continuò la ragazza mentre visioni orrende le balenavano nella mente.
"Forse Akito ha fatto una cosa buona nella sua vita e lo ha gettato in un pozzo" scherzò Kyo,tentando di strappare un sorriso alla ragazza e ottenendo l'effetto contrario.
"Vuoi smettere di spaventare Honda-san,stupido gatto?" chiese pacatamente Yuki guardando la ragazza "Honda-san sta quasi piangendo"
Infatti gli occhi della ragazza erano spalancati e il viso pallido.
"Oh,non piangere stupidina sono sicuro che Shigure è sano e salvo,lui è peggio del herpes,non sparisce mai!" e poi con un tono più duro inveì contro il cugino "E tu non chiamarmi stupido,stupido topo"
Prima che i due ragazzi potessero continuare a beccarsi e Tohru cadesse ulteriormente in panico i tre sentirono una macchina.
"Hatori?" esclamarono i due cugini in coro.
"Hatori-san viene a trovarci?" si illuminò Tohru "Di sicuro ha dato un passaggio a Shigure-san"
I tre si avviarono verso la porta .
"...Il pensiero che fra poco rivedrò il mio adorato fratellino mi riempi di gioia"
Yuki si fermò come pietrificato,non c'erano dubbi quella voce apparteneva a...
-Perfetto,l'idiota di mio fratello!-
"Ayame-san!" trillò Tohru felice.
"Yuki non sei felice di rivedere il tuo caro fratello maggiore?" domandò ironico Kyo,ringraziando il cielo di essere figlio unico.
Tohru aprì la porta .
"Buonasera,Hatori-san,Ayame-san...Ku-Kureno-san,Shigure-san e Akito-s...,no mi scusi..." Tohru non era la sola ad essere sorpresa,be i ragazzi erano più stravolti che sorpresi.
-Oh mio Dio!-
Akito in vestito da donna?
-Mi ricorda la scena di Harry Potter,quando Neville Longbotton  fa apparire il suo temuto professore in abiti femminili...- pensava Yuki
Mentre Yuki aveva la sensazione di vivere un'incubo,Kyo sentiva che c'era qualcosa di 'familiare' nella ragazza
"Ciao a tutti!" Shigure aveva deciso di rompere il silenzio " Ragazzi vi presento Akiko-chan,la sorella gemella di Akito"
"Come mai non ne sapevamo niente" esclamarono in coro Kyo e Yuki,per poi lanciandosi occhiatacce.
"La sorella di Akito-sama?Per questo la somiglianza!Ma come sono maleducata,entrate pure" si affrettò Tohru.
"Grazie Honda-san" rispose Hatori per tutti entrando con il resto della famiglia.
"Akiko-san,mi chiamo Honda Tohru,piacere di conoscerti" si presentò la ragazza facendo un'inchino.
"Miau"
I ragazzi non potevano essere più sorpresi,nemmeno se Hatori avesse iniziato a ballare la break dance.
"Perché miagola?" chiese Yuki sgomento,mentre Tohru la guardava a bocca aperta.
"Ha detto che ha fame" sorprese Kyo.
"La capisci?" chiesero tutti tranne Ayame che sorrideva,per una volta in vita sua, silenzioso.
"Be forse è meglio se ci sediamo e ceniamo abbiamo comprato abbastanza sushi,vi spiegheremo tutto dopo" annunciò Shigure e in quel momento i ragazzi si accorsero che  lui e Akiko erano praticamente appiccicati e che lui accarezzava la ragazza.
"Certo che sconsiderata!Perdonami Akiko-san,aggiungo qualche altro piatto " si scusò Tohru scappando in cucina
-Sembra che Akiko-san e Shigure-san si vogliano bene,sono felice di conoscere un'altra Sohma...ma come mai Yuki e Kyo non la conoscono?-
Akiko si sedette tra le gambe di Shigure e mangiava ghiotta il sushi che lo scrittore le porgeva .Gli altri erano imbarazzati,tranne Ayame che trovava la situazione spassosa.Akiko non si limitava a mangiare,ma strusciava di tanto in tanto il suo corpo contro quello dell'uomo.
Hatori decise che la prossima iniezione che riceveva Shigure sarebbe stata molto dolorosa...oppure, l'ultima.
"Perché mai la sorella di Akito miagola?Non è una cosa molto strana?" chiese Yuki.
E questa non era l'unica cosa strana;suo fratello era silenzioso,Shigure e Akiko molto vicini e c'era anche Kureno,che di solito non lasciava mai Akito...
C'era qualcosa che non quadrava!
"Conoscendo la nostra famiglia non ti dovrebbe stupire piú di nulla Yuki" inizió a spiegare Shigure "Nessuno sapeva niente di Akiko perché si voleva evitare una guerra per l'ereditá.Infatti Akiko é la 'sorellona',qualcuno avrebbe potuto dire che doveva essere lei il capo-famiglia.Cosí Akiko é stata allontanata poi...in seguito ad un incidente Akiko a cominciato a miagolare."
-Bugiardo nato!Questa é la sua vera maledizione-
-Shigure-nii-san é davvero...creativo...-
-Ottimo mon amour!-
"Oh povera Akiko-san!" gli occhi di Tohru si erano riempiti di lacrime,la sua voce era piena di simpatia per la sfortunata ragazza
Hatori decise di lanciare il suo appello,se non voleva che Shigure approfittasse della situazione,doveva agire adesso!
"Honda-san,Kyo,Yuki... sono sicuro che ad  Akiko fará bene la vostra compagnia.So di chiedere molto,ma tentate di farle compagnia,non lasciatela sola!"
Shigure era sotto shock,i suoi bei piani andavano in fumo.
"Be adesso si sta facendo tardi,voi tutti avete di sicuro tanto da fare..." tentó di disfarsi degli ospiti mentre guardava Akiko che si avvicinava a Kyo
"Dove dormirá Akiko?" chiese Hatori,conosceva bene Shigure.
"Be,non conosce nessuno,forse é meglio se..."
"Non é per niente meglio!" lo interuppe Hatori "Honda-san..."ma anche lui fu interotto da i miagolii di Akiko
"Miau"
"Oh,mio Dio!" esclamó Kyo diventando rosso fuoco
"Cosa c'è?" Hatori era allarmato
"Dice che..." non continuó guardando Tohru
Ayame capí e disse "Principessa che ne dici se organizziamo un futon per la gattina?"
"Certo Ayame-san!" e diligente come sempre si affrettó a salire.
"Ora puoi parlare,cosa c'è?" stavolta fu Shigure a chiedere.
"Be...lei...v u o l e..."
"Ti sbrighi stupido gatto?" anche Yuki era curioso
"VuoleAvereCuccioliConShigure!"
"Cosaaaaaaaaaaaaaaaaa???"






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Capitolo 6
*** Il tempo delle mele ***


06.Il tempo delle mele il tempo delle mele

"È entrata in calore" sussurrò Kyo ancora imbarazzato
Shigure era diventato pallidissimo.
Kureno,Hatori e Yuki avevano le bocche aperte dallo stupore.
"Ha ha!Il mio infallibile istinto non mi ha tradito neppure questa volta!" esclamò Ayame scendendo le scale e rompendo l'imbarazzato silenzio che si era creato tra i suoi parenti
"La nostra cara gattine vuole mettere su famiglia e si è scelta l'uomo di cui ormoni rispondevano ai suoi"
"Tu lo sapevi,Ayame nii-san?" chiese timidamente Kureno,il quale sembrava essere l'unica altra persona nella stanza capace di parlare.
Ayame aveva preso posto sul divano e le parole uscivano dalla sua bocca veloci e frizzanti come lo champagne da una bottiglia.


-Mi sembrava strano che Ayame-nii stesse zitto tutto questo tempo...-
-Gli ormoni che 'rispondevano ai suoi'...Oh,Dio mio come se questa famiglia non fosse maledetta abbastanza!-

Yuki e Kyo erano ignari di avere tutte e due pensieri simili.

Il primo pensava con orrore -Come può essere attratto da una ragazza che assomiglia ad Akito? Cane pervertito!-
Mentre l'altro pensava -Per questo Shigure sta sempre appiccicato ad Akito...?Razza di cane pervertito vuole allungare le mani su quella poveretta!-

"Certo il mio squisito e impagabile istinto mi aveva avvertito di queste vibrazioni romantiche già quando eravate nel mio negozio e stasera osservandovi attentamente..."
-Ecco perché stava zitto!- pensarono un po tutti
Ayame continuava senza farsi irritare dagli sguardi dei parenti anzi si sedette e godette lo stupore generale "...ho avuto la certezza di non essermi ingannato!"
Nel frattempo Tohru era scesa "...dormire sul mio letto,ma se Akiko-san..." La ragazza notò il pallore di Shigure e si
affrettò a chiedere subito preoccupata "Shigure-san?Stai bene?"
"Be cara principessa,Shigure ha un forte mal di denti,potresti andare a comprare della novalgina?Naturalmente il tuo devoto principe Yuki ti scorterà!"
La ragazza ansiosa di aiutare accettò subito.
Yuki stava per protestare,ma non poteva di certo lasciare andare Tohru da sola,anche se avrebbe tanto voluto ascoltare di più di quella assurda situazione...

Quando i due ragazzi uscirono, Ayame riprese il suo discorso interrotto "Non ti preoccupare caro Shigure,quando ho preso le attuali misure di Akiko,ho già mentalmente ideato abiti adatti per la gravidanza.Akiko sarà una bellissima ed elegante futura mamma!" lanciò uno sguardo trionfante a Shigure.
L'autore si sedette,si sentiva le gambe che gli cedevano.
L'entusiasmo di Ayame non venne condiviso da nessuno,nemmeno da Akito che si era sdraiata su dei cuscini e riposava.
Nessuno ascoltava l'estroso sarto che parlava di guardarobe,di mamme...di bambini
-Bambini...?!?-
pensava Shigure sgomenta
"Shigure,provaci e sei morto" lo minacciò il dottore,Akito era troppo instabile,troppo magra,troppo...gatta!
"Io non ci penso nemmeno!" esplose Shigure con sincerità

-Akito vuole avere dei bambini con me...ora?-

Immaginò la sua vita futura.
Loro due con una quindicina di marmocchi, dato che Aki sarebbe entrata in calore una volta all'anno...che avrebbe dovuto accudire lui,visto che gli istinti materni delle gatte non sono molto sviluppati...
No,non era questo che lui voleva!
Si, un domani lui avrebbe voluto dei bambini,fra sei-sette anni, quando Akito sarebbe forse cresciuta
Certamente!
Ma non subito.
L'inizio della loro storia sarebbe dovuta essere come 'Nove settimane e mezzo' e no come 'La carica dei cento e uno'.
Lui non era pronto per essere padre e nemmeno Akito lo era,per non parlare dei problemi.
Una cosa era nascondere per poco (almeno cosí lui sperava) che Akito si comportasse da gatta, un'altra cosa era nascondere dei bambini!
Per ora Shigure aveva bisogno di un bebè,quanto un pesciolino di una bicicletta.

Akito si era ridestata e si era avvicinata a Kyo
"Miau"
"Akiko,tu non lo conosci!Credimi non sarebbe un buon padre!" tentava di convincerla il ragazzo -Akiko è anche una vittima di Akito!Anche lei è un outsider,come me-
Al pensiero che quella povera e sfortunata ragazza venisse usata per i porci comodi di Shigure gli veniva di picchiare lo scrittore.
"...Akiko ha diciannove anni,credo che non sii un male se lei abbia dei bimbi..." iniziò a dire Ayame,che se gli sguardi potevano uccidere sarebbe già morto da qualche tempo...
"Nessuno a chiesto la tua opinione!" scattò Kyo.
Per niente offeso Ayame continuò fingendosi stupito "Oh,povero il nostro Kyon Kyon!Non sarai di certo offeso perché la nostra cara gattina abbia preferito un cane a te,oppure?Ti farà bene confidare i tuoi dispiaceri al tuo diario..."
"Non ho un diario!"
Per una volta ogni tanto Hatori non era l'unico ad avere un fortissimo mal di testa.
"Due di queste con un un bicchiere di acqua" disse Hatori porgendo Shigure un tubetto di pillole.
"Grazie Hatori...ne avrò bisogno" aggiunse guardando Kyo che sembrava voler strozzare Ayame, Kureno che sembrava un pulcino caduto dal nido e  Akito che bella e serena lo guardava.
"Ne avrò veramente bisogno"


Miau a tutte le mie lettrici!
Grazie a
nihal93
Umpa_lumpa
e a lisettaH a cui dedico questo capitolo!






 




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