Diario di una sopravvissuta random all'apocalisse zombie

di Claireroxy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Pagina 1 ***
Capitolo 2: *** Pagina 2 ***
Capitolo 3: *** Pagina 3 e mezzo ***
Capitolo 4: *** ... mezzo e mezzo... ***
Capitolo 5: *** ...mezzo e 6! ***
Capitolo 6: *** Pagina 7 e mezzo ***
Capitolo 7: *** ...e mezzo. ***
Capitolo 8: *** Pagina 9, 10, 11. Decisamente esagerato, sì. ***



Capitolo 1
*** Pagina 1 ***


Consigli per provare a sopravvivere
-Impara a conoscere il luogo in cui vivi; è sempre meglio sapere dove possono essere risorse, nascondigli e possibili vie cieche.
-NON fare cose spericolate se non ne sei capace.
-Porta SEMPRE con te un'arma. SEMPRE. SOPRATUTTO nei luoghi in cui sei più vulnerabile (bagno; sonno).
-Se sei in gruppo, NON dare le armi più forti a chi affronta gli zombie più spesso. Può finire male, e ci perderai anche l'arma più potente.
-NON metterti assieme al primo che passa. Meglio rimanere con persone di cui ti fidi o, in alternativa, fai il lupo solitario.
-NON strafogarti di medicine/tranquillanti. Aiutano a calmarti, ma rallentano i tuoi riflessi, quindi SOLO ED ESCLUSIVAMENTE in casi d'emergenza.
-Impara a sopravvivere senza internet o Wi-Fi. Trovati un'altra attività, come giocare con una pallina anti stress o scrivere in un diario.
 
 
In provincia di Torino, 25 dicembre 2014, casa 1, strada Orbassano.
PREGI: PRIMO PIANO AUTOSUFFICIENTE DAL PIANO TERRA, MOLTO CIBO IN SCATOLA E NASCONDIGLI, ALTA RECINZIONE IN FERRO INTORNO ALLA CASA, ACQUA CORRENTE. VIA ESTERNA FACILMENTE SORVEGLIABILE (DUE SOLI ACCESSI)
DIFETTI: DIFFICILE DA CONTROLLARE SE NON LA SI CONOSCE BENE, PUÒ ATTIRARE MOLTE PERSONE, GARAGE POCO CONTROLLABILE (un solo accesso all'interno), NO ELETTRICITÀ.
PARTICOLARITÀ: GIARDINO CON ERBA INCOLTA, MACERIE INTERNE, WI-FI.
Wow. Il mio primo Natale da maggiorenne. Yeah.
Probabilmente, se tutto fosse ancora uguale a quattro mesi fa, ne avrei approfittato per chiedere a tutti i miei parenti di regalarmi alcolici e vino, nonché quelle cose proibitissime e sempre guardate con sospetto, in casa mia, come i videogiochi.
Ma non sono qui per fare la nerd*. Se sei riuscito/a a leggere queste parole, congratulazioni! Sei ancora vivo/a e con un cervello funzionante, e ora stai per leggere gli inutili sproloqui di una studentessa sopravvissuta per culo alla più grande catastrofe della storia dell'umanità. Perché leggerli, allora, se non valgono una bel niente?
Beh, forse perché ho un grande spirito d'osservazione e sono abbastanza intelligente da tradurre le cose che ho visto in regole, che tu puoi seguire o meno. O forse ho semplicemente bisogno di sapere che qualcuno sa di me, sa che cosa sento. Dopo la morte di Simi** non ho più avuto nessuno con cui parlare, e ho bisogno di sfogarmi. O forse, voglio semplicemente fingermi indispensabile per la tua sopravvivenza.
Neanche oggi ha nevicato e i mostri qua fuori, sebbene siano diminuiti, non se ne sono ancora andati del tutto. Voglio aspettare che si allontanino tutti, attirati da Torino***, prima di andarmene da qui... A piedi, perché non so guidare. Avrei dovuto prendere la patente almeno per il motorino, cazzo!
Ma almeno qui il cibo non manca, e ho installato dei potentissimi allarmi attorno alla casa**** in modo da sapere sempre se sono in pericolo o meno, anche se fanno schifo in caso di vento.
Dove andare, poi? Attorno a me ci sono solo ville (sì, la mia famiglia è -anzi, era- molto benestante), campi di pannocchie, un parco naturale e una strada che porta verso Vinovo, e poi altri campi. Ma non ti preoccupare, possibile lettore! Oltre ai giorni, segnerò tutti i luoghi in cui eventualmente andrò, compresi i loro pregi, difetti e particolarità, come ho fatto all'inizio di questa pagina! Ah, già; se non sei interessato/a alle mie avventure avventurose, puoi anche solo leggere la prima pagina di questo quaderno e le parti in maiuscolo, che contengono le informazioni più importanti e i miei consigli... L'ho detto troppo tardi? Ops.
P.s: Adoro i p.s e gli asterischi, quindi non stupirti se ne troverai ancora. Li aggiungerò per dettagli che probabilmente non sai... Ma puoi saltarli, come il resto di questo diario, e leggere solo le parti in maiuscolo. La scelta è tua.
P.p.s: Se sei interessato al mio, nome, cognome, età, aspetto fisico eccetera sappi che:
1) Mi auguro che tu non sia uno stalker, o un aspirante a diventarlo.
2) Non li scriverò. Potresti sempre diventare e/o essere un nemico (mi auguro di no), quindi non ti dirò le mie debolezze aggiungendoci anche una bella descrizione, in modo da poter essere riconosciuta subito. E poi, questo dovrebbe essere un diario privato, e chi è che si descrive fisicamente in un diario privato?
Mi sembrano importanti solo queste cose:
-Quest'anno mi sarei diplomata.
-Non ho niente di strano sui capelli o sul corpo.
-Il nickname con cui mi segnavo in tutti i siti è Aira***** quindi se vuoi puoi pensare a me così. 
-Mi piacciono anche gli elenchi, nel caso non l'avessi capito.
Beh, è ora della ronda.
 
 
*anche perché non lo sono.
**la mia sorellina minore. Aveva tredici anni e mezzo quando è morta, due mesi fa. P     p  ia (queste parole sono di difficile interpretazione, poiché sono in parte cancellate)
***come in tutta Italia (da quello che ho sentito), non appena i mostri hanno incominciato ad aumentare la polizia ha radunato tutti nelle città più grandi, per poterli controllare meglio. E qui ha funzionato esattamente come in The Walking Dead; gli zombie sono riusciti ad oltrepassare le difese dei soldati e hanno banchettato.
****leggi: Oggetti messi in posizione strategiche che cadono, facendo un gran rumore, se sfiorati. Più corde con attaccate dei campanellini/maracas fatte in casa, con bicchieri di plastica e riso, appese un po' ovunque. SE NON HAI LA CORDA, SPAGO, FILI DA CUCIRE E DA PESCA SONO OTTIMI SOSTITUTI.
*****ma se vuoi chiamarmi Sopravvissuta Random va bene uguale.

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Capitolo 2
*** Pagina 2 ***


In provincia di Torino, 26 dicembre 2014, casa 1, strada Orbassano
NIENTE DI NUOVO DA AGGIUNGERE 
Come sospettato, Babbo Natale non era passato in ritardo. Nessun regalo, nessun fucile carico, nessuna buona nuova. Il prossimo anno farò l'albero per farlo arrivare...
Ah, giusto; se te lo stessi chiedendo, non ho un fucile. A dire il vero, non ho nessuna arma da fuoco; l'unica arma in mio possesso è una bianca, ed è la vecchia mazza da baseball di mio padre*. In realtà, prima avevo anche una katana che usava mia sorella**, ma poi...
 
Riprendo a scrivere dopo essere sfuggita per un pelo a una delle numerose BG***, che aumentano sempre di più. Per fortuna, prima, ho buttato un occhio sulla via e sono riuscita a prepararmi in tempo****. Così, mi sono messa dietro le macerie delle scale con la mazza in mano, pronta ad usarla in caso d'emergenza.
Da alcune delle piccole fessure presenti fra il mix di mobili spaccati e sassolini, ho visto entrare cinque uomini. Il capo sembrava essere il nero col fucilone.
Ha mandato tutti a setacciare il primo piano, ma sembrava che non fosse soddisfatto delle provviste trovate***** e quindi voleva mandare uno dei sottoposti, uno dai capelli biondi palesemente tinti, a spostare le macerie dietro le quali stavo io. Stavo sudando freddo, e stringevo convulsamente la mazza con mani tremanti. Il tipo era alto e ben piazzato e se avesse fatto quello che il capo gli aveva ordinato, neanche la più potente delle mie mazzate sarebbe riuscito a tramortirlo.
Ma, per mia fortuna e per loro sfortuna, le cose non andarono così.
Il tinto si girò verso il nero e, con aria di chi avesse un bastone in culo da troppo tempo, gli disse: "Perché non ci vai tu, pezzo di merda?"
Uno degli altri uomini tentò di farsi avanti e di calmarlo, ma il capo fu più veloce. Si avvicinò imbracciando il fucile e disse: "Perché potrebbe essere pericoloso lassù e non ho intenzione di rischiare la pelle per te"
"E perché, io sì?" Gli rispose il tinto, paonazzo in volto.
"Devo ricordarti chi ti ha salvato il culo alla fattoria?"
"Mia moglie e mi figlia erano lì dentro, e tu le hai lasciate morire!"
"Ci avrebbero solo rallentato"
A quel punto, il tinto non ce la fece più. Urlando, estrasse un coltello di sopravvivenza  dalla cintura e si avventò sul nero.
Ma l'altro aveva il fucile, e lo fermò in men che non si dica.******
Poi si girò, e ordinò:
"Ce ne andiamo. Ora abbiamo scorte a sufficienza"
Poi uscì. Gli altri due bianchi lo seguirono subito, mentre l'altro nero, quello che aveva cercato di fermarlo prima, gli chiuse gli occhi mormorando qualcosa in quello che sembrava arabo. O egiziano. O qualcosa del genere. Comunque, se ne andò anche lui poco dopo.
Quando si allontanarono, uscii dal mio nascondiglio e gettai il suo cadavere in giardino (provando a non farmi vedere dai mostri lì fuori. Per ora è tutto tranquillo), accanto a quelli degli altri sfortunati come lui.
Mi chiedo sempre cos'abbia io in più di loro, quando li guardo.
P.s: USA LA TESTA; SE LE CONDIZIONI DEL LUOGO IN CUI VIVI NON SONO OTTIMALI, MIGLIORALE IN TUTTI I MODI POSSIBILI.
P.p.s: Se sei il nero che ha ucciso Andrei Horia (il nome l'ho trovato nella carta d'identità del suo portafoglio), quel giorno sei stato un po' tanto stronzo. Se invece sei il nero che gli ha chiuso gli occhi, quel giorno sei stato umano. Per me, almeno.
 
*se non si considerano forbici, coltelli da cucina e cosette simili, spesso utili quanto uno stuzzicadenti in una giungla.
**sí, praticava un arte marziale dal nome impronunciabile.
*** sigla ideata da me che sta per Bande Girovaganti; sono dei sopravvissuti che non hanno una dimora fissa e che girano di casa in casa rubacchiando il necessario. Alcuni sembrano simpatici e cortesi, la maggior parte schizzati pronti a sparare su qualsiasi cosa si muova. Perché, giustamente, hanno quasi sempre armi da fuoco ultimo modello (e no, non sono brava a distinguere le armi. A malapena so cos'è una Beretta)
****ovvero, ho messo qualcosa di interessante nella cucina al pian terreno (le scorte sono al primo) per poi, spostando le macerie che in parte bloccano la strada tra il primo piano e il secondo, far sembrare che il secondo piano fosse inaccessibile. Sì, è necessario farlo, ma si fa una fatica bestia. Soprattutto da sola. Ma non ho abbastanza armi per scacciarli via.
*****pian piano ho diminuito le cose da mettere, altrimenti avrei finito le scorte in meno di un anno.
******quantomeno, gli ha sparato alla testa. Una volta mi lasciarono uno zombie in casa, e c'ero solo io. E allora sì che me la feci sotto.

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Capitolo 3
*** Pagina 3 e mezzo ***


In provincia di Torino, 27 dicembre 2014, casa 1, strada Orbassano 
NIENTE DI NUOVO DA AGGIUNGERE 
Poiché il caso ha pensato che ieri, sfuggendo a quegli uomini, me la fossi cavata troppo facilmente, oggi ha deciso di mandarmi in casa due zombie. Ti lovvo anch'io, fato.
Sono entrati spingendo il cancelletto che i tipi di ieri non avevano chiuso bene, e che io non avevo pensato di controllare (ok, in parte è anche colpa mia... Ma, con tutte le case in cui andare, proprio nella mia dovevano venire?!), forse attirati dalla mia gita in giardino di ieri.
Uno, per fortuna, non era niente di che; un ragazzo basso e magrissimo che non attaccava niente, si limitava a ciondolare lì intorno. È stato facile tramortirlo, per poi finirlo con uno dei coltelli che ho sempre con me (NONOSTANTE SIA VERO CHE NON SONO UTILISSIMI, PORTA SEMPRE DEI COLTELLI CON TE; IN CASO D'EMERGENZA, SERVONO. LA PARTE PIÙ DIFFICILE DELLA MANUTENZIONE, POI, È RIPULIRLI DALLO SCHIFOSO SANGUE COAGULATO, QUINDI NO PROBLEM!).
Il problema era l'altro. Una donna grande, grossa e anche abbastanza massiccia. Non appena ha sentito il gemito del "morente"*, si è precipitata nella stanza in cui ero, alla massima velocità a cui potesse andare (sui cinque chilometri all'ora. E mezzo, va'!), digrignando i denti**. 
Ora, avrei potuto combatterla direttamente, ma correrle incontro in quello stretto corridoio sarebbe stato come contro un toro disarmata; ci sarei finita male di sicuro. Quindi, ho aspettato ad attaccarla, indietreggiando per uscire fuori dallo stretto corridoio e andare nella ex camera da letto dei miei genitori, per avere un po' più di spazio in cui muovermi***. 
Ed è qui che ho rischiato la morte.
Infatti il mostro, appena aveva visto che m'allontanavo, aveva aumentato la sua velocità (ben di due chilometri in più, signore e signori!), e si era fiondata su di me, con la bocca spalancata e pronta a mordermi!****
Per fortuna, ho scartato di lato in tempo. Lei ha continuato, incapace di fermarsi, ed è andata a sbattere contro il muro. Ha traballato un po', e io ne ho approfittato per piantare un coltello nel cervello, da dietro. 
Lei ha emesso un gemito, e si è girata verso di me. O non avevo preso la parte giusta o quello zombie ci metteva un casino a morire. Forse perché era fresco...?
In ogni caso, sono indietreggiata, trattenendo a stento un grido*****. Per fortuna mi sono accorta che almeno andava molto più lenta di prima.
Perciò, tenendomi il più lontana possibile, ho usato la mia mazza da baseball come un martello sul coltello. Dopo il terzo colpo, è andata finalmente giù******.
Quindi, dopo aver mandato i due a fare compagnia all'Andrea di ieri (si chiamava così, o qualcosa di simile. Ora non ho voglia di controllare), ho rinforzato le difese******* e ciò ha preso così tanto tempo che ho saltato la cena e non ho riposato e sono le tre di notte, secondo l'orologio a pile della cucina, e io sto per addormentarmi su questo quaderno. Ma questo è un "esercizio" che mi sono prefissa di fare tutti i giorni, e non mollerò alla prima difficoltà!
Beh, buonanotte a me. E a te, possibile futuro lettore.
P.s: Ancora sveglia. I mostri qua sotto quando vanno a dormire?!
P.p.s: Ancora sveglia. Quasi quasi è meglio se esco a farli smetter... No. Non esco da qui fino a quando non se ne sono andati tutti. È questa la regola. È questa.
P.p.p.s: Ancora sveglia. E mi stavo dimenticando di segnare la cosa più importante! Quando ho portato in giardino il cadavere del ragazzo, un foglio spiegazzato è uscito da una tasca dei suoi jeans. Era un contratto di lavoro tra lui e una fattoria.
Mi chiedo se abbia qualcosa a che fare coi tipi di ieri.
 
 
*se gli zombie sono relativamente vicini quando attaccano e uno di loro muore, emettendo il solito gemito, generalmente gli altri s'incazzano ancora di più. Sono così sviluppati che hanno un senso di comunità? Questo si che facilita le cose.
**che non erano ancora caduti del tutto. Questo, e il fatto che non puzzasse ancora, m'ha fatto capire che era uno zombie "fresco".
***e se sei una di quelle persone che ha pensato:"Ah! Io ho affrontato tot zombie in un posto tot pericoloso e ne sono uscito indenne, e questa (inserire termine dispregiativo qui) non riesce ad affrontarne uno solo?";
1) come già detto prima, ho pochissime competenze e preferisco fare le cose con calma, ma benicchio.
2) vaffanculo.
****non è che ero spaventata o non pronta; è solo che non me l'aspettavo. Problemi?
*****per esperienza (ho visto un tipo sul bus morire così, il primo giorno dell'apocalisse), so che IL GRIDO UMANO PER GLI ZOMBIE È COME UNA SIRENA DELL'AMBULANZA PER UN MORIBONDO; UN ISTINTO A LOTTARE PER VIVERE, NONOSTANTE TUTTO. QUINDI, NON EMETTETE SUONI QUANDO ATTACCATE GLI ZOMBIE.
******e se sei la solita persona che ai tre asterischi ha pensato male di me, ti consiglio caldamente di rileggere tutto quel punto. In particolar modo la parte finale.
********leggi: ho messo ancora più oggetti sacrificabili davanti al cancelletto, che purtroppo, con la scomparsa dell'elettricità, non sta più chiuso da solo.. Però i mobili che non mi servono stanno per finire, così come gli attrezzi inutili... Ah!
Certe volte, vorrei solo chiudere gli occhi e abbandonarmi al sonno, fregandomene di tutto. Poi, però, l'istinto di sopravvivenza prevale e continuo a combattere. Mi chiedo se sia un bene o un male, questo.
 
Angolo autrice (che apparirà magicamente solo per informazioni varie)
Ok... Questo capitolo era pronto già da un po', e l'avrei anche pubblicato subito, se non avessi avuto problemi con l'ADSL, che andava a scatti e generalmente restava accesa solo per qualche secondo... Quindi boh! Scusate il ritardo! L'ho modificato un po' nel frattempo, e spero che non sia venuto troppo pesante...
Comunque, oltre a RaccontidiOmbre e a july29i, che hanno recensito e hanno messo la storia nelle seguite (e sono stati davvero stra-gentili) volevo anche ringraziare Kiyara che l'ha messa tra le seguite e le ricordate, e ovviamente anche tutti voi che continuate a leggere! Grazie davvero! (E vi consiglio di abituarvi ai ringraziamenti, perché io ne faccio uno ogni volta che ho l'occasione!)
Quindi, niente... Al prossimo capitolo e ciao!
Claire

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Capitolo 4
*** ... mezzo e mezzo... ***


In provincia di Torino, 28 dicembre 2014, casa 1, strada Orbassano
NIENTE DI NUOVO DA AGGIUNGERE.
Sono arrivati degli altri sopravvissuti.
Non solo stamattina mi sono svegliata con un ottimo odore di fumo a riempirmi le narici* ma, a deliziare la mia vista, un orda di zombie più grande del solito s'accalcava contro la mia recinzione in ferro, tentando di passaci oltre. Per fortuna la recinzione è alta!
Anche se, beh, nei giorni precedenti erano quasi del tutto spariti e ora molti erano ritornati. Significava che i nostri amiconi dell'altro ieri non erano gli unici sopravvissuti qui intorno?
SPOLIER: sì.
Infatti, a confermare i miei sospetti, dopo l'ora di pranzo gli zombie iniziarono ad agitarsi più di prima e la maggior parte si allontanò dalla mia casa per dirigersi verso destra. Qualcosa stava arrivando da quella direzione, qualcosa di vivo e molto gustoso per gli zombie.
Le ipotesi erano tre:
-Cane
-Unicorno
-Essere umano
Non così inaspettatamente, era giusta la terza.
Ora, io speravo che chiunque/qualunque cosa stesse arrivando non entrasse nella mia casa, ma se lo faceva... Mi sarei dovuta preparare, quindi sono rimasta a guardare.
Dopo tre ore di niente assoluto stavo per rinunciare quando è apparso. Il sopravvissuto.
Anzi, i sopravvissuti.
L'unico che inquietava un po' era un uomo massiccio, sui 40 anni, che imbracciava un AK 47**; e l'inquietudine passava non appena si vedeva che teneva per mano un bambino di colore, sui 7 anni, e che, ogni tanto, gli lanciava un occhiata preoccupata... Da padre, quasi.
L'unico altro maschio presente nell'allegra compagnia era un ragazzo più o meno della mia età, magrolino e vestito da ciclista***. A chiudere il gruppo, una donna sui vent'anni avanzava dietro di lui. Era magra e sciupata, e si vedeva da un miglio di distanza che era stanca morta. Si trascinava a forza, come se il suo cervello non la comandasse più.
Hanno iniziato a fare piazza pulita degli zombie davanti alla mia staccionata (l'uomo del 47 e il Ragazzo Ciclista, con una motosega che aveva. Gli altri due sono rimasti indietro, al sicuro) ma poi il bambino ha indicato un box per garage poco distante da casa mia, urlando qualcosa come: "Sono troppi! Andiamo lì, per stanotte!"
I due uomini hanno accolto la proposta e si sono incamminati verso il box.
Ora. Tu, lettore, potresti anche essere uno dei tipi di quel gruppo. Potevi avere intenzioni pacifiche, magari avresti voluto aiutarmi se avessi saputo che ero lì. Ma io, in quel momento, ti ho odiato.
Perché, ormai, gli zombie erano quasi spariti, ma tu e il tuo gruppo, con la vostra grande e rumorosa presenza, non solo gli avete riattirati in quel luogo****, ma lo avete fatto proprio mentre le mie difese stavano iniziando a crollare!
Grazie di cuore. Davvero.
P.s: Se sei il Ragazzo Ciclista.... Guarda che vestito così non attiri mica le ragazze, sai?


*e tra l'altro, ho visto anche il fumo dopo poco che mi ero svegliata. Ero proprio fusa, l'altra sera.

**quasi sicuramente NON era un AK 47, ma è l'unico nome di arma grande che conosco.
***ma puoi andare in giro in un apocalisse zombie con una di quelle ridicole tutine? Ahahahaha!!!
E la sua era anche rosa!
****ed è vero, prima era venuto un altro gruppo, ma almeno si è mosso con più discrezione!

Angolo autrice
Ok. Avevo il capitolo pronto da tantissimo ma, per i casini dell'ADSL di cui avevo scritto l'altra volta, non avrò la Wi-fi per un po', e quindi non potrò pubblicare così velocemente. Spero sappiate aspettare, e mi dispiace per l'inconveniente.
Ora, parte seria finita. RINGRAZIAMENTI-TIME! (magiche trombette appaiono dal nulla e suonano)
Ringrazio thetoodarklordtwo, Ushanka e RaccontiDiOmbre per aver recensito, awesomereader per aver messo questa storia tra le seguite e CreepyBrook per averla messa tra le preferite! Grazie infinite! Vorrei abbracciare tutti voi, anche chi legge e basta!
Al prossimo aggiornamento!

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Capitolo 5
*** ...mezzo e 6! ***


QUESTO ASTERISCO È MESSO IN ALTO PERCHÉ PARTICOLARMENTE IMPORTANTE! CONSIGLIO CHE TUTTI LO LEGGANO!
*ora, io credo che gli zombie non siano tutti uguali, ma che ci siano delle "classi" tra di loro, e che in base a queste essi possono essere più o meno pericolosi. Questa è solo una teoria, forse non corretta, e l'elenco di zombie può non essere completo, quindi ti lascio un po' di spazio se vuoi aggiungerne qualcuno.
-Zombie Classico (o solo Zombie); lo zombie come ce lo immaginiamo tutti. Ha un grande senso di comunità.
Principale obiettivo: mangiare
Intelligenza: 2/10
Forza: 4/10 (può aumentare fino a 8/10 se in gruppo).
-Zombie Ciondolante (Emo per gli amici); lo zombie depresso, che si limita a camminare lento/a o a starsene seduto immobile. Non attacca a meno che non gli vai molto vicino, e in quel caso diventa ferocissimo.
Principale obiettivo: deprimersi
Intelligenza: ?/10
Forza: 1/10 (ma 10/10 se lo disturbi)
-Zombie Bestia (o Carro armato, o Taz); lo zombie più distruttivo in assoluto. Non sta mai fermo, credo che non dorma neppure e attacca ogni cosa vivente, inclusi i suoi compagni.
Principale obiettivo: distruzione
Intelligenza: 1/10
Forza: 10/10
-Zombie Intelligente (detto anche Rompicoglioni); lo zombie più intelligente in assoluto, come il fantasioso nome suggerisce. Di solito non è forte, ma riesce a tenere in mano svariati oggetti e a comunicare con gli altri zombie. Riesce anche ad elaborare piani più complessi del "Stalkerare cibo", ed è per questo che spesso è una seccatura.
Principale obiettivo: mangiare 
Intelligenza: 11/10
Forza: 2/10
Questa parte è scritta con una penna blu invece che con una matita, e sembra più recente.
-Zombie Umano; essere umano talmente disperato e solitario da voler diventare uno zombie, e perciò fingersi tale. Caso patologico.
Principale obiettivo: Fingersi zombie 
Intelligenza: 5/10
Forza: 6/10
 
In provincia di Torino, 29 dicembre 2014, casa 1, strada Orbassano
NIENTE DI NUOVO DA AGGIUNGERE. A PARTE CHE DOBBIAMO TUTTI IDOLATRARE L'IDEATORE DELLA MIA STACCIONATA.
Nuova pagina, nuova novità.
Hai letto la regola di ieri sul dormire un tot di ore (se non mi sono decisa a cancellarla)?
Bene; prendila e buttala nel cesso. 
Infatti, l'altra sera avevo deciso di seguirla ed ero andata a letto presto, senza fare la ronda notturna per controllare il numero di zombie presenti e se tutto era a posto.
Risultato: ho dormito troppo, e nella notte sono arrivati molti più mostri. E tra di questi, probabilmente, c'erano gli Intelligenti*, che avevano architettato un piano per entrare**.
Altrimenti non mi so spiegare perché stessero cercando di salire l'uno sull'altro per passare oltre la staccionata! 
E ce l'avrebbero anche fatta, se l'ideatore non avesse avuto la grande idea di farla con dei ghirigori a punta che sporgevano di fuori. Infatti, molti di essi erano finiti impalati su di essi, e s'agitavano come molluschi. La natura zombesca è piena di sorprese, direbbe un documentario.
Comunque i ghirigori erano un aiuto, certo, ma non potevano fermarli per sempre. Allora ho messo in atto il piano d'emergenza.
Sono andata in giardino, dove avevo buttato i cadaveri, facendomi ben vedere. Gli zombie mi hanno notato e si sono agitati ancor di più.
Quando fui sicura di avere l'attenzione di tutti***, presi alcuni corpi e li gettai fuori, dall'altra parte della casa, in direzione del box dei sopravvissuti.
Da cui stava uscendo il Ragazzo Ciclista.
Credo che non mi abbia visto. Forse i nostri amici hanno fatto da scudo morto, o forse si era appena svegliato**** e i suoi sensi erano a -0; tuttavia, credo che due più due l'abbia fatto. Quei mostri non sono così idioti (la maggior parte, almeno) da ammassarsi davanti a una casa vuota e da morire davanti ad essa per nulla. Si capiva benissimo che la casa non era disabitata... Ma no, lui ha voluto la conferma!
Infatti ha messo le mani a conca e ha urlato:
"Ehi! C'è qualcuno lì?!"
Ora, ricordi la regola della pagina tre circa? Quella per cui IL GRIDO UMANO È COME UNA SIRENA D'AMBULANZA? Bene, questa situazione è la conferma della mia teoria. Infatti gli zombie si sono tutti voltati e hanno incominciato ad avvicinarsi a lui che, da vero eroe, si è ritirato nel box chiamando la mamma*****.
Beh, quantomeno mi ha reso più facile finire gli zombie infilzati nella staccionata. Anche noioso, quasi. Nessuno che si voltasse a guardarmi e ad ostacol...
Probabilmente i miei pensieri da mancata Indiana Jones non t'interessano, lettore del futuro. Peccato, perché avevo intenzione di continuare per un po'... Ma diventerei troppo ripetitiva, quindi passiamo direttamente al geniale (e dico davvero) piano della BG per salvarsi le chiappe! 
Per quanto ho visto dalla mia casa, una volta che gli zombie hanno sfondato la sottile rete davanti al box quel gruppo ha tentato di difendersi il più possibile ma, visto che i mostri sembravano non finire mai, è salito sul tetto della struttura con una scala, che poi ha buttato giù e, mentre l'uomo del 47 sparava (provando a fare economia di colpi; ne sparava uno ogni tanto, e solo sui fan più avventati), il Ragazzo Ciclista e il bambino fabbricavano qualcosa******; capii cosa solo dopo che furono accese.
Torce. Piccole torce, che sì attiravano sì più zombie, ma li bruciavano anche. 
Prima li fecero avvicinare il più possibile, poi, a un segnale dell'uomo del 47, i due le buttarono giù, e la carne morta attecchì subito.
Il box non si sciolse mentre i mostri, tranne uno o due di cui mi sarei potuta occupare persino io, o divennero cenere o si allontanarono. Tuttavia, so che la situazione è momentanea; di certo, attirati da quelle fiamme (credo che da Torino si siano viste), arriveranno più zombie o altri sopravvissuti, che li faranno fuori per poi trovarmi, a causa di una mia stupidata, e freddarmi.
Che disfattista che sono, oggi. 
Non è una bella cosa.
P.s: ... Per la prima volta non ho P.s da dare!
P.p.s: Scherzavo. Ho visto che gli ASPCA******* stanno dando molte occhiate alla casa in cui vivo, e, considerando la reazione del Ragazzo Ciclista, credo che presto verranno qui. Devo prepararmi subito. 
Notte bianca anche oggi, eh?
 
 
**no, ancora non mi spiego perché abbiano attaccato la mia casa e non il box degli altri. Forse perché la recinzione in rete di plastica gli sembrava molto più letale della mia in ferro?!
***ah, ho sempre sognato di essere una sciupazombie!
****come i suoi capelli, sparati in ogni direzione, testimoniavano.
*****ok, non ha chiamato la mamma. Però DENIGRARE GLI ALTRI E RIDERE DEI LORO SBAGLI È UTILE PER TENERSI SU DI MORALE. È da stronzi, ma è anche utile.
******la donna se ne stava in un angolo del tetto, e guardava in basso.
Forse è una mia impressione, ma mi sembrava che avesse voglia di buttarsi giù.
*******Abbiamo Sbagliato Posto per la Casa sull'Albero. 
 
Angolo Autrice
No, quello che state vedendo non è un capitolo fantasma. L'ADSL è stata semplicemente riattivata un po' prima del previsto, quindi ecco a voi il capitolo!
Io, più lo rileggo, più mi sembra che sia da migliorare, ma spero lo apprezziate lo stesso!
E ora, RINGRAZIAMENTI-TIME!
Ringrazio, come al solito, i lettori silenziosi per aver letto e apprezzato (spero), TheTooDarkLordTwo (anche per aver messo questa storia tra le preferite!), denaflamel96, RaccontiDiOmbre, I sogni di Elen e july29i per le recensioni! Grazie mille, e al prossimo capitolo! (Che sarà un po' in stallo anche questo, perché queste ultime settimane di scuola per me sono un inferno, e dal 31 al 6 andrò in Francia per un soggiorno studio... Spero capirete! Ciao!)

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Capitolo 6
*** Pagina 7 e mezzo ***


In provincia di Torino, 30 dicembre 2014, casa 1, strada Orbassano 
NIENTE DI NUOVO DA AGGIUNGERE 
Oggi vorrei tanto diventare uno zombie volante, in modo da fuggire inosservata come ogni angelo non-morto che si rispetti fa nelle apocalissi.
E tutto perché le mie previsioni più nere si sono avverate.
Come avevo intuito, la BG è venuta a casa mia. Sono rimasti chiusi nel box per un bel po' di tempo, ma poi ne sono uscite due persone: l'uomo del 47 e l'RC*.
O almeno credo, dato che non appena li ho visti mi sono allontanata dalla finestra. Pensavo che, se non m'avessero notato, avrebbero concluso che non c'era nessuno e  si sarebbero allontanati da questo posto più in fretta. Ma purtroppo non credo abbiano intenzione di farlo.
Si sono avvicinati con circospezione alla casa, e dopo un po' sono entrati in silenzio. 
A questo punto, uno dei due (credo che fosse 47**) ha chiesto all'altro di fare un giro per vedere se c'erano segni di qualche abitante, come gli era sembrato ieri***; lui avrebbe dato un'occhiata ai corpi in giardino. 
Temevo che l'RC iniziasse a spostare le macerie dietro le quali stavo, ma non l'ha fatto. Si sarà distratto per guardare le pareti color frittata di Puffo del salotto, non so che dire.
Comunque, ho tirato un sospiro di sollievo, per poi maledirmi perché non dovevo fare rumore. E poi ho imprecato mentalmente perché avevo sussurrato per maledirmi e avevo fatto altro rumore.
Comunque, tutto questo per dire che quei due non mi sentirono. 
Anzi, l'RC era ritornato in cucina (credo) e i due stavano iniziando a parlare tra di loro.
"Tutto bene?" chiese il ragazzo (Probabilmente 47 aveva una brutta faccia. Non ci tenevo a scendere e controllare).
"Sì, è solo... No, niente. Hai fatto un giro? Hai trovato qualcuno? Come ti sembra?" replicò l'altro.
"È bella, è bella... Non ho visto nessuno. Ci son delle macerie che bloccano il secondo piano, però..."
"Si, ma si possono togli..." Fu interrotto dall'RC.
"Oh cazzo! Ma lei è..." (Lei chi?!)
"So chi è. Ma ci fermiamo qui comunque. Mike**** ha bisogno di riposare, come Selma... La toglieremo da qui" 
E sì, hanno intenzione di fermarsi qui. A casa mia. Per chissà quanto tempo.
È vero, possono essere amichevoli. (Ah ah ah). Forse la cosa migliore da fare era andarci a parlare... Ci ho pensato anch'io, ma poi lì, sulle scale fredde, mi è tornato in mente il fucilone che 47 portava.
Se fossi apparsa all'improvviso gridando "Bubusettete!" avrei solo ottenuto una pallottola in testa, quindi decisi di aspettare il momento propizio. Magari dopo che l'RC si fosse allontanato a chiamare gli altri, come fece, e che 47 rimanesse da solo.
Stavo giusto per presentarmi quando lui urlò:
"Mohammed! Allora sei qui, pezzo di merda! Fatti vedere!"
Lo vidi dirigersi verso la scala, dove stavo iniziando a togliere le macerie, e che si preparava a sparare.
Mi buttai di lato appena in tempo. Un colpo partii, e sullo scalino dove prima stavo accucciata ora c'era un proiettile ancora tremante. Le macerie erano in parte crollate, però mi coprivano ancora. Ma non osavo andarmene di sopra e lasciare il mio rifugio, anche perché 47 stava ricaricando l'arma, e tra quello e la mia mazza probabilmente non avrebbe vinto la mazza. 
Ero turbata. Incazzata nera. Terrorizzata. Arrabb... S'è capito, insomma!
Tienilo in conto quando leggi il resto.
"Che cazzo f..." Urlai, per poi tapparmi la bocca. Addio al mio piano da James Bond.
Penso di averlo davvero stupito, perché non sentii più alcun rumore.
Per fortuna, l'RC arrivò e gli chiese che stesse succedendo.
"C'è qualcuno qui... E credo sia un amica di Mohammed" disse l'altro "C'era il corpo di Andrei in giardino, ed è morto per uno sparo al cuore... Deve averlo ucciso lei!"
Andrei era il morto della Vigilia. Cha cavolo; quel gruppo se n'era andato, e ancora mi creava problemi?!
L'altro era molto meno toccato. In tono freddo, provò a parlarmi dall'altra parte della barricata "È vero quello che dice?"
"Certo" dissi noncurante "È ovvio che io, ammazzato il suo amichetto per un motivo X con un'arma con cui avrei tranquillamente potuto uccidervi ieri sera, nel caos, ora me ne stia qui dietro a fare di tutto per passare inosservata e non provare a sfiorarvi!"
Si... A scanso di equivoci, avrei dovuto dire "No", ma quando sono agitata mi viene naturale rispondere con l'ironia. Credo sia tipo una reazione isterica.
L'RC non parlò più, forse ammutolito dalle idiozie che avevo detto, mentre 47, che probabilmente non mi aveva neppure ascoltato, malediva tra sé e sé persone che non conoscevo; Mohammed che era un bastardo, Franci che non capiva come avesse potuto seguirlo, e Gian, che era un bene che fosse morto... Poi si zittì di colpo.
Mi sarei aspettata che si dirigesse verso di me da un momento all'altro, che sparasse, che facesse qualcosa da incazzato nero, insomma! 
Invece, non fece niente di strano. Si limitò a dirigersi verso il salotto di frittata marina. Era attirato da qualcosa, ma non sapevo cosa.
"47...?" Provò a chiamare l'RC. Lui non lo ascoltò, e si chinò sul divano. Ricordai che avevo buttato lì i vestiti di mia sorella***** e che alcuni erano ancora sporchi di sangue.
47 prese in mano un paio di jeans macchiati di quel liquido e, girato così com'era******, iniziò a fare un lungo discorso, a cui ho prestato attenzione esattamente quanto alle conferenze a cui ero trascinata contro la mia volontà.
Ovvero, sono sgattaiolata via all'istante.
In ogni caso, sembrava essersi calmato e non è salito al secondo piano. Ha solo urlato, rivolto a me: "Non puoi nasconderti per sempre! Quando noi ci sistemeremo qui te, assassina di bambine innocenti, finirai secca!"
Da qui si capiva quanto avesse intenzione di discutere pacificamente con me. 
E poi, uccidere bambini? Io? Mai puntato un'arma contro un non-cannibale! Sono certa che quello lì abbia le mani molto più sporche di me!
Perciò mi sono arrabbiata e, una volta usciti dalla casa, ho aperto in silenzio la finestra e gli ho sibilato dietro:
"Perché voi di sicuro avete la coscienza a posto, con quel Mohammed, eh?"
Pensavo che non mi avessero sentito. Beh, 47 non l'ha fatto, altrimenti sarebbe entrato e ora non starei qui a scrivere.
Ma l'RC ha guardato in alto e, con le labbra, ha mimato:
"Stai rischiando. Scappa"
Poi si è allontanato, senza più voltarsi.
Il suo è un ottimo consiglio, non lo nego. Però no, non scapperò.
So cosa forse stai pensando, lettore del futuro: "Ma sei idiota?! Perché non lo fai, se anche il ragazzo te l'ha consigliato?!"
Per questi motivi:
1) Regola 'NON FARE COSE SPERICOLATE SE NON NE SEI CAPACE'; non credo di potermi arrampicare sulla staccionata in breve tempo, e senza attirare l'attenzione.
2) Hanno di sicuro qualcuno a fare da guardia e quando sarò scoperta mi sparerà*******, e finirei solo col morire prima.
3) Non riesco ad uscire da questa casa. No, non nel senso che ci sono intrappolata fisicamente, o che ci sia una maledizione per cui se esco muoio, ma è che... Ah, è difficile da spiegare! È che non riesco a vedermi fuori dal mio piccolo ecosistema. Sì, è così. E no, non voglio raccontare di più.
Inizio a preparare la barricata; ho perso anche troppo tempo. Salto i p.s.
 
 
*sigla che sta per Ragazzo Ciclista. Mi scoccio a scriverlo sempre tutto. E l'ozio sarà anche il padre dei vizi, ma la pigrizia é la madre delle belle genti. 
Non è dei migliori ma tienitelo così.
**si capisce che è il diminutivo di "l'uomo del 47", no?
Vedi discorso di prima.
***ok. Nessuno dei due considera la montanzombie (neologismo. Montagna + zombie) di ieri una prova sufficiente.
Non so neanche più cosa dire sulle loro capacità deduttive.
****no, non è il vero nome del bambino. Ma, come chiunque potrebbe diventare un possibile nemico, potrebbe anche incrociare e unirsi alla mia strada (improbabile, ma non impossibile) e non è un bene che si sappia con chi sto viaggiando, se mai tu vorresti farci del male... Capito, no?!
Per farla in breve, invento i nomi di tutte le persone che so (vive) e lo faccio perché potrebbero aiutarmi in futuro. Questi di sicuro NON lo faranno, ma le regole son regole.
*****perché raramente scendo al piano di sotto e, quando lo faccio, mi soffermo poco sul salotto, che è incassato ed è facile da evitare. Non voglio più toccare, né vedere quegli oggetti. Mai più.
******il buco fatto nella barricata era abbastanza grande da permettermi di vedere.
*******con la mia agilità da elefantessa non può essere altrimenti. E si, mi sparerebbero di sicuro, perché o potrei essere uno zombie o, in ogni caso, 47 mi vuole morta, e  nessuno disubbidirebbe ai suoi ordini.
 
Angolo Autrice
Ok, sono riuscita a pubblicare prima di partire per la Francia... L'ispirazione mi è tornata giusto in tempo per revisionarlo e riscriverlo decentemente (avevo fatto una prima versione, ma mi sembrava... Artificiosa, per niente divertente. Con queste modifiche spero di aver ripreso un po' le redini) quindi scusate se vi ho fatto attendere a lungo!
E per i RINGRAZIAMENTI-TIME, oggi abbiamo RaccontiDiOmbre e francyalterego che hanno recensito, sempre francy che ha messo questa storia tra le preferite, _invictus_ che l'ha messa tra le ricordate, e Coriander03 con Larry_shippeR che l'hanno messa tra le seguite, assieme a tutti voi che continuate a leggere (vi chiamerei per nick se li sapessi... Fate finta che lo abbia fatto, ok?) e ad apprezzare. Quindi... Gvazie, cavvvi! (Immaginatevi un accento un po' francese, ok?) Spero di poter tornare a intrattenervi presto

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Capitolo 7
*** ...e mezzo. ***


In provincia di Torino, 1 gennaio 2015, casa 1, strada Orbassano
NIENTE DI NUOVO DA AGGIUNGERE... PER QUANTO VEDO DA QUI DENTRO.
Ok. Prima di tutto, le formalità: Buon anno nuovo! (Spero non ti sia ubriacato).
Proposito: Non fare più la cazzata di rimanere in un posto mentre hai un gruppo più numeroso e/o meglio armato di te che ti vuole ammazzare. BISOGNA SCONFIGGERE LE PROPRIE PAURE! Se no, finisci come un topo inseguito da un gatto. Nell'angolo. O nell'armadio, se sei una persona originale come me.
Vado avanti, che altrimenti la torcia esaurisce le batterie.
Come avevo capito, l'allegro gruppetto ASPCA si è trasferito qui e 47 ha stabilito tra i primi obbiettivi quello di setacciare e uccidere la tipa al secondo piano.
Io.
"Deve essere molto più debole di noi se non ci ha ancora attaccato" ha aggiunto l'RC "Quindi dobbiamo approfittarne"
Forse avrebbe anche aggiunto qualcos'altro, se non avessi udito un urlo femminile.
Gli altri si sono agitati, e hanno mollato lì tutti i loro piani bellicosi, per urlarle cose come: "Sta' calma, Selma!" O "So che puoi aspettare, Selma!" O "Cazzsspio, Mike, sta lontano! E non salire finché non l'abbiamo fatto noi!"
Non so cosa le è preso, ma mi ha dato il tempo per chiudermi in questo armadio dall'interno*... Forse aveva fatto indigestione? Uno zombie l'ha colpita alle spalle? Bah.
Ora, però, gli urli sono finiti e sento rumore di ansimi, e di oggetti che cadono.
Stanno togliendo le macerie. E sono costretta ad aspettare qui, come un pesce dell'acquario al ristorante, che aspetta di finire in padella. Non riuscirei né a fermarli, con la mia mazza, né a fuggire (troppo tempo per saltare giù dalla finestra e scavalcare la recinzione. E quelli hanno la pistola...).
Nella prossima vita rinasco arma da fuoco!
No, lettore del futuro che leggi il mio testamento, non sono impazzita. Semplicemente, questo diario è stato scritto per sfogarmi e tentare di tenermi su di morale**. E quale modo migliore di mettere per iscritto le mie paure e riderci su, facendole così perdere la loro forza?
Le barzellette idiote:
 
Qual'è il colmo per un pizzaiolo? Avere una figlia di nome Margherita!
 
Durante una nevicata, un'oca dice: "Che freddo cane!"
Il cane risponde: "Già, ho la pelle d'oca"
 
"Toc toc!"
"Chi è?"
"La
 
 
*è una strategia che ho elaborato. Quasi nessun mostro sa aprire un armadio, men che meno se chiuso a chiave, quindi SE NON HAI DAVVERO ALTRE SPERANZE DI SALVEZZA, UTILIZZA IL PIANO Z: CHIUDITI A CHIAVE IN UN ARMADIO!
In caso di fame, portarsi dietro una pizza calda.
**... Sì, anche un po' te. Se insisti.
 
Angolo Autrice (che può essere tranquillamente linciata)
Beh, salve... Vi ricordate di me?
Sì, non ho aggiornato da un po' di tempo, lo so, ma è che avevo intenzione di abbandonare questa storia.
Perché, chiederete voi? Beh, uno dei tratti principali di questa storia è l'umorismo e l'ironia... E io stavo iniziando a trovare le battute non molto divertenti.
Però, vedendo che, nonostante tutto, a molte persone la storia faceva, ho pensato di non essere una tale fallita e ho deciso di continuare!
Vi avverto subito, però, che è praticamente certo che gli aggiornamenti saranno discontinui. Forse vi troverete anche solo un capitolo all'anno (speriamo di no), ma spero che continuerete a seguirmi in ogni caso.
Anyway, per il Ringraziamento-Time (ho deciso di chiamarlo così, sì), volevo ringraziare tutti quelli che hanno letto fin qui, più denaflamel96, ohshit_ e alex_jo (quest'ultimo in particolare, perché il suo entusiasmo mi ha un po' ridato la voglia di scrivere) per aver recensito, quest'ultimo più Cat e Dog, e july29i (ti ho ringraziata già? Non lo so) per averla messa tra le seguite ed Elly Priest per averla messa tra le ricordate. BISCOTTI E ABBRACCI PER TUTTI! (?)
Comunque, spero che ci vedremo presto! 
Claire 
P.s: scusate se non risponderò subitissimissimo alle recensioni, ma per uno settimana sarò via, e non so quando potrò dedicarmi a EFP...

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Capitolo 8
*** Pagina 9, 10, 11. Decisamente esagerato, sì. ***


In provincia di Torino, 4 gennaio 2015, garage, strada Orbassano
PREGI: RESISTENTE, CI STA TANTA ROBA, SI PUÒ SALIRE SUL TETTO, C'É UNA CATENA PER CHIUDERLO DALL'INTERNO, OTTIMO LUOGO PER IMPRIGIONARE QUALCUNO.
DIFETTI: FREDDO, NIENTE ACQUA, FREDDO, UMIDITÀ, FREDDO, TOPI E SCARAFAGGI, ANCORA FREDDO, NIENTE CIBO SE NON NE HAI GIÀ PRIMA O TE LO DANNO DALL'ESTERNO (SI PREGA DI ESCLUDERE I TOPI E GLI SCARAFAGGI SOPRACITATI. L'HO GIÀ DETTO CHE FA FREDDO?).
PARTICOLARITÀ: VOGLIO LA WI-FI.
Ci si "rivede", eh?
Se non hai mollato la lettura alla pagina prima, ti annuncio che sono viva, come forse hai potuto notare. E che ho smesso con le barzellette, non son proprio da me.
Come fai a essere sicuro/a che io sia Aira? L'ultima parola che mancava alla battutona  dell'altra volta era "Porta". E se anche questo non ti convince, chi è che si metterebbe a trollare persone a caso nel bel mezzo dell'apocalisse?
Ora che siamo amicetti* come prima, ne approfitto per spiegarti cosa mi è successo.
Stavo scrivendo, quando l'anta dell'armadio ha iniziato a scuotersi. Io mi sono fermata, ho trattenuto il respiro e sono rimasta immobile, sperando che se ne andassero.
Non ha funzionato.
Chi aveva tentato di aprirlo ha esclamato: "Papà, questo armadio è chiuso a chiave!"
Dal tono di voce ho capito che si trattava del bambino, Mike.
C'è stato un gran scalpiccio, e poi qualcuno ha scosso ancora l'anta.
"Dev'essere lì che è nascosta" ha commentato una voce, che era quella dell'RC "Tutti gli altri mobili interi sono aperti, e nelle altre stanze non c'è..."
"Ok!" ha esclamato allora l'altro uomo. C'è stato un rumore di caricatore "Voglio provare a essere clemente. Conterò fino a dieci e, se non sarai uscita, sparerò; se esci, potresti anche avere salva la vit..."
Neanche il tempo di finire quella frase che io avevo aperto la bocca per respirare, spalancato l'anta e messo fuori i piedi con le mani alzate, lasciando la mia mazza e il mio quaderno all'interno.
Ci sarà un giorno in cui sarò coraggiosa e mi farò ammazzare, ma quel giorno non è stato l'altro ieri.
Ho stupito i tre uomini che avevo davanti**, ma 47 ha immediatamente ripreso la sua faccia minacciosa e m'ha ordinato di scendere, per poi tenermi il suo fucile incollato alla nuca. Accogliente, ma non tanto quanto la donna, che ha detto qualcosa tipo "Ecco, la troia!" non appena mi ha visto.
47 non si è scandalizzato. Mi ha portato nel salotto, davanti ai vestiti di mia sorella, e ha detto: "Perché l'hai fatto?"
"Cosa?" ho chiesto.
"Non fare la finta tonta" mi ha calcato l'arma sulla testa, costringendomi ad abbassarmi sui vestiti, quasi ad annusarli "Perché?"
"Beh, hai visto che razza di mondo c'è là fuori?" ho ribattuto "È ovvio che i vestiti si macchino così tanto! E, prima che voi arrivaste, stavo giusto per metterli in lavatrice..."
"Lavatrice?!" mi ha interrotto Mike meravigliato, ricevendo un'occhiata di rimprovero da 47 "Ma funziona ancora?!"
Io ho sorriso "Certo! Come pensi che si lavino, i vestiti, in lavanderie come questa? Faccio anche ottimi prezzi, se v'interessa!***"
"Ma tu sei tutta matta..." ha commentato l'RC.
"Tranquillo, solo a metà!" gli ho risposto.
È calato un pesante silenzio in quella sala. Probabilmente, non sapevano se spararmi o mettersi a ridere. Ma, da buon leader, 47 ha preso in mano la situazione.
"Selma, RC, andate a cercare un po' di scotch, che le leghiamo le braccia e le gambe. Poi io e Mike la portiamo nel garage. Voi, intanto, potete iniziare a cercare provviste, medicine, tutto quello che ci potrebbe essere utile"
"Possiamo provare ad attrezzarci qui, per la notte" ha aggiunto l'RC.
"Mmm. Fate un giro, allora. Prima portatemi lo scotch"
"É nel secondo cassetto sotto il forno" ho aggiunto io, tanto per aiutare (e anche perché nessuno mi aveva dato qualcosa da fare****).
Mi hanno tutti lanciato una strana occhiata. Poi, la donna è andata in cucina con passo lento ed è tornata con il materiale.
Quindi, mi hanno legata e portata nel garage, che è diventata la mia nuova dimora.
All'inizio, mi hanno lasciato da sola e ben chiusa a chiave, con solo una bottiglia d'acqua da mezzo litro e un tonno in scatola già a metà***** a farmi compagnia.
Per un giorno e mezzo. 
Sì, lo so. Pessimo servizio e cucina, ma ero la loro prima cliente, e si vedeva che erano ansiosi. Una stella possiamo dargliela.
In ogni caso, la mattina del 3****** è entrato 47, per una volta senza fucilone, ma con una bottiglia d'acqua da un litro e mezzo e diverse barrette di cioccolato (ciò che serve per tirarsi su in situazioni simili).
Li ha messi belli in fila davanti a me e poi si è seduto su una sedia, appoggiandosi sullo schienale con le braccia.
Ora. Io non so se volesse darmi l'impressione del crudele sequestratore che interroga sino alla morte il prigioniero, ma per me era solo uomo confuso che non aveva la minima idea di ciò che stesse facendo.
Ha esordito con una faccia dura e un "Adesso collaborerai?"
"Prima non l'ho fatto?" ho chiesto, inclinando da un lato la testa.
"Sì" ha detto subito lui, per poi correggersi e dire "Per le cose più semplici. Ma non hai ancora risposto ad alcune mie domande, fondamentali per la tua sopravvivenza..."
"Ad esempio?"
"Perché hai ucciso quei bambini"
"Io non ho ucciso nessuno!" Ho ribattuto offesa "Cioè, nessuno di antrof... Antopofa... Antrofagop..."
"Non giocare con me" Si è avvicinato, strisciando in avanti con la sedia (che rumoraccio!) "Ti stai contraddicendo da sola; nel tuo giardino abbiamo visto cadaveri sia di antofag... Mangiatori di uomini (io quantomeno avevo provato a usare il nome scientifico!) sia di esseri umani. Uccisi con delle armi da fuoco. Come me lo spieghi? Ah, e ricorda" inspirò profondamente, per poi concludere con: "Se non mi dai una risposta, potrei farti male. Molto male"
A quella frase, il mio primo pensiero fu quello di ritirare fuori la super-e-per-nulla-ripetitiva battuta della lavanderia, ma mi fermai giusto un attimo prima di farlo, notando una cosa.
Il tipo, sebbene non avesse armi da fuoco, aveva incassato nella cintura ben tre coltelli. Considerando che contro una normale persona legata ne bastava uno, significava che 47 era spaventato. E fare ancora quella che dava risposte strane non avrebbe migliorato la situazione; anzi, forse gli avrebbe fatto perdere la testa come la prima volta che ci eravamo incontrati.
Quindi, ho provato a venirgli incontro.
"Lo so che sei spaventato" ho incominciato, mentre lui sgranava gli occhi "Sei a capo di un gruppo non molto forte, e ogni cosa ed essere che incontri potrebbe essere la fine per te o per uno dei tuoi compagni. Quindi, quando hai visto quei corpi in giardino- uno di loro lo conoscevi, vero? Mi dispiace che tu l'abbia trovato in quello stato- e quei vestiti macchiati di sangue, ed io che non mi facevo vedere, il che è stata una vera cazzata, ma avevo paura anch'io, capiscimi... Dicevo, mi hai subito visto come una minaccia. Ma la verità è che voi siete molto più forti di me; non ho armi da fuoco- infatti quelli morti a causa di una pistola o altro lo sono perché qualcun altro gli ha sparato..."
"In casa tua?" mi ha interrotto lui, non molto convinto
"Sì!" ho detto subito, sapendo che dovevo continuare a parlare per salvarmi la pelle (e anche tutto il resto. Sono affezionata a tutta me stessa... Eccetto i peli e i brufoli, quelli potrebbero morire. Dicevamo?) "Li lasciavo entrare facendo credere che la casa fosse abbandonata. Loro sbrigavano i propri affari, e io vivevo serena... E i corpi erano utili come esca per quelle bestie. Non potevo fare altrimenti; ero da sola, il mio unico alleato se n'era andato. Potete tranquillamente controllare se sto dicendo la verità, siete in casa mia, e scommetto che l'avete già esplorata per bene.
Come vedi, non sono una minaccia per voi- anzi, vi potrei anche dare una mano! Conosco la zona, e posso aiutarvi a proseguire nel viaggio... O a fermarvi, se preferite!"
Che pippone. 
Forse anche 47 si era perso. Mi aveva guardato dritta negli occhi, senza dire una parola, quasi senza respirare, per tutto il mio discorso. Ma questo dubbio si dissipò, quando pronunciò con lentezza queste parole: "Distrai dalla mia domanda con altre affermazioni che m'interessano, per poi mettermi a tacere quando controbatto, ma senza calcare tanto la mano. Sei furba..."
In quel momento, la pelle mi si accapponò, perché stava dirigendo la mano verso uno dei suoi coltelli*******.
"Ma anche intelligente. E so per esperienza che la forza non è tutto" Non sfiorò neppure le lame, limitandosi ad appoggiare la mano sul sedile in legno e a stiracchiarsi "Inoltre, sono d'accordo sul fatto che tu difficilmente ci possa far del male, per ora. Conosci bene la zona, giusto?"
"Esatto"
"E questa via?"
"Quella in cui vi siete insediati è la mia casa, quindi direi di sì"
A quelle parole, la faccia di 47 mutò per un secondo. Sembrava quasi dispiaciuto (non ti preoccupare, nel caso tu stia leggendo, sono una buona samaritana e ti perdono), ma poi s'indurì di nuovo e continuò il discorso.
"In tal caso, potresti guadagnarti la libertà aiutandoci"
Drizzai le orecchie, pronta a sentire ogni singola parola che mi stava per dire.
"A causa del fuoco dell'altra sera, quei mostri stanno aumentando. Già oggi ne abbiamo uccisi una ventina, ma abbiamo visto una grande colonna arrivare da Torino, guidata dai Rompicoglioni (in realtà ha detto "da quelli che sembrano più intelligenti", ma qui si usa la terminologia scientifica) e già domani potrebbe essere qui"
Ok, l'idea di dare fuoco a quella massa di senza-cervello non è stata una buona idea. Ritiro tutti i complimenti scritti.
"Ma se lo sapete" chiesi io "Perché non scappate?"
L'uomo sospirò, e si passò una mano sulla faccia. Sembrava stressato e stanco.
"Problemi personali del mio gruppo" tagliò corto "In ogni caso, speriamo che siano attirati da qualcos'altro********. Ma, se vengono qui, sei tu che entrerai in gioco"
Mi indicò con il pollice.
"Visto che conosci bene questa zona, dovrai aiutarci a creare una difesa contro quei cosi e, nel caso le cose vadano davvero male, aiutarci a fuggire. In cambio, dopo, ti lasceremo andare, e ti daremo un po' delle nostre provviste. Ci stai?"
Non esitai a dire: "Naturale"
"Però, al momento, dovrai rimanere qui" aggiunse subito l'altro "Sai com'è... Potresti anche aver mentito"
Espressi tutto il mio disappunto con una sonora pernacchia.
All'inizio 47 mi guardò stupito, poi scoppiò a ridere. Una risata isterica, ma spero liberatoria. E di sicuro inquietante.
Quando smise, però, attaccai subito: "Ma, se quei mostri stanno per arrivare, vorrei essere libera nei movimenti. E, in caso voi non riusciate a portarmi in casa in tempo, vorrei la mia mazza da baseball per difendermi, e il quaderno che era accanto alla mazza quando sono uscita dall'armadio, e se fossi così gentile da darmi anche la mia mantellina blu, quella che è sopra il letto con le coperte nere, e una bottiglia d'olio d'oliva, che è in cucina..."
"Frena frena frena!" mi fermò 47 "Non sto mica andando a fare la spesa!"
"Ma voi siete in casa mia" protestai io "Voglio qualche oggetto di conforto!"
Lui alzò un sopracciglio "Una mantellina e l'olio sono oggetti di conforto?"
"Problemi personali del mio gruppo*********" gli feci il verso, facendo l'occhiolino. Capì che non aveva colto lo scimmiottamento dalla sua espressione confusa e, temendo di aver mandato tutto all'aria, gli spiegai lo scherzo. Poi, per fare la persona educata, gli dissi il mio vero nome.
Lui comprese e mi disse il suo, per poi ricapitolare: "Dunque... Mazza, quaderno e penna, mantellina e olio d'oliva... Ho dimenticato qualcosa?"
"Sì" mi distesi sulla schiena**********, in modo da far vedere i miei piedi legati.
"Ah, già, scusa!" disse lui, mentre s'avvicinava e prendeva una delle lame dalla sua cintura per tagliare lo scotch. Rimanemmo in silenzio per tutta la durata della procedura e, quando anche l'ultimo pezzo di nastro fu rimosso dalla mia pelle, mi alzai in piedi con solennità, e feci qualche passo incerto, come quelli dei bebè la prima volta che li muovono.
Quantomeno, li superavo in grazia e velocità d'apprendimento.
"Uh, a proposito" aggiunsi, ricordandomi solo ora di quel fatto "Qualcuno del tuo gruppo sa guidare?"
"Perché?" aggrottò le sopracciglia 47.
"Perché, nel caso dovessimo fuggire, non c'è nessuna macchina nel mio garage- sai, i miei genitori le hanno prese per andare al lavoro- però ricordo che il signor Saluano, quello che abitava a cinque case a destra dalla mia, aveva un fuoristrada. Se fossimo costretti ad andarcene, la sua auto potrebbe esserci utile!"
"Non penso che potremmo farla partire se non ha le chiavi dentro o lì intorno" ragionò 47 "Ma grazie lo stesso dell'informazione, ci daremo un'occhiata" Detto questo, s'avviò verso l'uscita, dicendo: "Ti chiuderemo dentro per sicurezza ma non preoccuparti, è resistente. Fra poco verrà Selma a darti tutto quello che hai chiesto. E mangia pure il cioccolato" 
Così accadde. Mi chiuse dentro, io mangiai, lei arrivò, chiacchierammo, mi chiuse dentro di nuovo...
Cazzo, che noia. Non vedevo l'ora di distrarmi un po'. Mi sono dimenticata di chiedere il telefono per andare su YouTube e fare come se l'apocalisse non ci fosse, ma mi sa che mi limiterò a fare disegnini su questo quaderno.
Si prospetta una serata tranquilla.
P.s: Me la sono proprio chiamata. Poco fa, ho sentito degli spari, ma non sporadici come prima, ma secchi e ben mirati. Inoltre, inizio a sentire i grugniti di quei mostri fuori.
So che non devo urlare, ma è difficile.
Aiuto.
 
 
 
*hai capito? "Amici" più "Micetti"! Ah ah ah! 
... Ecco perché ho smesso con le barzellette.
**considerando anche il ciclista e il ragazzino. La donna, invece, non c'era.
***per chi abbia il senso dell'umorismo uguale a quello di un paio di boccali di birra: era ironico. Per sdrammatizzare la situazione.
****per precisare meglio, anche per farmeli amici. Se capiscono che non mi ribello, penseranno che o sono talmente inoffensiva da liberarmi per poi scappare o talmente stupida/matta da lasciarmi andare. In ogni caso, MOSTRARSI CALMI (o stupidi, come preferisci) MENTRE SI È PRIGIONIERI È SEMPRE UNA BUONA COSA!
*****che in parte ho rovesciato sul pavimento. È difficile mangiare senza l'uso delle mani.
******come lo so? Poteri extrasensoriali! O forse me l'ha detto Selma, quando è venuta a portarmi il quaderno, la mia mazza da baseball e altre robe, pappa compresa, l'altra sera. Quantomeno non mi ha trattato da svitata, ma forse è solo perché non ha letto il diario (almeno, così mi ha giurato lei. Però non ha menzionato niente del suo contenuto, quindi suppongo che sia vero) e non sa che lo sono. Tra l'altro, mi ha chiesto scusa per avermi chiamata troia. Abbiamo fatto un po' di conversazione, e sembra una persona simpatica; mi ha detto il suo vero nome e che ha incontrato gli altri non più di un mese e mezzo fa, e che li ha curati perché erano mezzi morti (quindi è il loro acquisto più recente) ma quando ho chiesto della sua famiglia ha taciuto e ha abbassato lo sguardo. Non dovevo dirlo. Come sono giunta a parlare di questo se gli asterischi servono solo per precisazioni? Uff.
*******che, mi sono ricordata solo ora, erano i coltelli della mia cucina. Non ne avevano di loro? Devo ricordarmi questo fatto.
********oh, io e questi tipi facciamo a gara a chi è più coglione. O hanno un motivo super serio, tipo che sono attaccati dagli alieni o hanno finito lo shampoo alla fragola, o quella soluzione è stupida.
*********composto da Me, Me Medesima e Me Stessa.
**********più o meno... Forse è meglio dire che ho fatto un capitombolo sulla schiena.
Ma, in fondo, sono dettagli.
 
Angolo Autrice 
Ok, ho trovato il mio tempo d'aggiornamento adatto per i capitoli più lunghi; un mese circa! :D
A parte gli scherzi, spero davvero che il capitolo vi sia piaciuto, che non vi abbia scassato le palle perché troppo lungo e... Congratulazioni per aver letto fino a qui!
Ora, RINGRAZIAMENTI-TIME!
Quest'oggi abbiamo ame tsuki per aver recensito tutti i capitoli e aver messo questa storia tra le seguite; quest'ultima cosa l'ha fatta anche Hamartia, che ringrazio ancora, oltre a tutti i lettori! 
(Non sono sicura se abbia saltato qualcuno o meno; se sì, aggiungere ringraziamenti qui --> "            ")
Scusate se i saluti non sono brillanti come al solito, ma sto crollando dal sonno. 
A presto!
Claire 

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