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di vincaminor
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un passo indietro ***
Capitolo 2: *** Suit and tie ***



Capitolo 1
*** Un passo indietro ***


In quella anonima classe del liceo Vivaldi della analogamente anonima città di Devinca, c'erano molti ragazzi che, per un motivo o per un altro, non avevano acquisito le caratteristiche per essere notati, anche all'interno di una città tanto piccola come questa; ma sempre nella stessa classe c'erano 5 visi che nessuno avrebbe potuto ignorare. Non erano ne i ragazzi più “popolari” della scuola, ne tanto meno ragazzi che si sentivano al di sopra di tutto il mondo, ma nella loro semplicità si riusciva a cogliere quel bagliore tipico degli occhi di chi sa sognare.

In quella classe scialba e priva di colori, quel quintetto riusciva a portare la luce, con chiacchiere e risate che, in quella città senza speranza, erano come folate di aria fresca. Il primo a farsi notare era sicuramente Tyler, Ty, quel ragazzone bruno che, alto e robusto, dava sensazione di stabilità e sicurezza, che con una pacca sulla ti risollevava anche le giornate più nere. Poi c'era Alec, con un'aria un po da nerd, con quei suoi occhialoni che gli coprivano quel viso luminoso, che esprimeva a pieno il carisma pungente di quel ragazzo dagli occhi caldi. Le gemelle, Liss e June, erano l'esempio lampante di simbiosi, dove trovavi una, c'era necessariamente anche l'altra; con i loro capelli rossi e quella carnagione candida, con “ogni cosa al posto giusto” riuscivano sempre a farsi notare e la loro particolarità era proprio quella di accorgersi appena delle attenzioni riservate loro dai ragazzi. Poi per ultima c'era Vanessa, timida e introversa, mai sicura di se stessa, ma che con i suoi amici riusciva a tirare fuori il lato solare e amabile di lei.

Ora vi chiederete perché vi racconto di questo gruppo di amici, sfortunati da un lato, ma felicissimi da un altro. I loro sogni si potevano cogliere solo guardandoli negli occhi, ma non tutto va bene nei nostri percorsi, e il fato ha destinato loro un futuro che nemmeno il più cinico di voi potrebbe immaginare.

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Capitolo 2
*** Suit and tie ***


                                                                                                                 5 YEARS LATER
Nell'atmosfera cupa della periferia di Devinca, il completo nero gessato di Alec stonava completamente. Non era cambiato quasi per nulla: i soliti occhiali calcati sul viso, su quegli occhi caldi che lo hanno sempre contraddistinto. Alec era riuscito a guadagnarsi un posto nell'unica grande impresa della città e a costruirsi pian piano una carriera che gli avrebbe permesso di vivere dignitosamente.

Era il più giovane amministratore delegato della società e la sua presenza nei bassifondi di quella città morta era alquanto strana per il contrasto forte che si vedeva con lo sfondo, ma era una tappa quasi giornaliera del nostro amico. Si era messo vicino ad un muro ed era almeno la ventesima volta che ricontrollava l'orologio.

"Ty, cristo, dove ti eri cacciato?"

"Calmati quattrocchi, non serve che ti agiti così"

"Fidati, di motivi ne ho, e anche molti; è solo colpa tua se mi trovo in questa merda di quartieraccio, quando la finirai di cacciarti nei casini e correre da me?"

"Quando deciderai di non riconoscermi più come tuo migliore amico". Il ghigno di Tyler si faceva sempre più largo.

"Sei uno stronzo, uno sporco stronzo, ma ce lo siamo giurato, nel bene e nel male. Quanto ti serve stavolta?" Lec stentava a trattenere un sorriso complice.

" 20 000 bigliettoni, fratello". Ormai aveva abbassato la testa, sempre più in imbarazzo.

"Diamine Ty, con chi ti sei andato ad immischiare stavolta?". Alec non riusciva a trattenersi dall'urlare, anche se sapeva che non era il caso di farlo in quel postaccio.

"Ero entrato nel giro di Benny, ma poi un infame mi ha scaraventato merda addosso e adesso il Boss ce l'ha con me"

"BENNY? Hai davvero cercato di infilarti nel giro di narcotraffico di Benny? Cosa ti dice il cervello, si può sapere?"

"Gli affari vanno a rilento ultimamente, tutti i miei clienti affezionati sono finiti in over dose."

"Lascia che ti ricordi una cosa, smargiasso senza un briciolo di cervello. SPACCI COCAINA, PER L'AMOR DI DIO. Pretendevi di avere gli stessi clienti, quando questi si spaccano di coca e di pere dalla mattina alla sera?"

"Non so cosa volevo, anzi prima si, ma non sono stato fortunato come te mio caro, che ora ti pulisci il culo con i pezzi da 100". Si pentì subito di ciò che aveva detto.

Lec caricò e gli diede un pugno nell'occhio tanto forte da farlo cadere a terra, anche se era la metà di Ty. Gli lanciò la valigetta addosso, piena di soldi, e andando via gli urlò: "Quando crescerai, vieni a trovarmi, magari ti trovo un lavoro decente, coglione."

Ty si alzò, rise, e si diresse verso Ness… Vanessa, scusate, vado troppo veloce, ma le cose successe sono così tante che le dita scorrono veloci e gli avvenimenti fluiscono come soffioni nel vento. Immagine carina non trovate?

Angolo Vinca*   Cari ragazzi, è la prima volta che pubblico una storia e ci tengo molto. Vi prego di scrivere la vostra opinione e di aiutarmi a migliorare eventuali errori o dimenticanze nel testo. Semper vobiscum, Vinca Minor.

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