assassini vs templari: la storia continua

di dark jolly
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** l'individuo misterioso ***
Capitolo 2: *** Il passaggio segreto ***
Capitolo 3: *** le prove ***



Capitolo 1
*** l'individuo misterioso ***


Francesco era un ragazzo di 14 anni come tanti, aveva una bella famiglia  composta da: sua madre, suo padre, le sue due sorelle, una di 1 anno e l’altra di 7, e un fratello. Abitava in una piccola città situata in puglia a contatto col mare, Taranto. La sua vita scolastica era molto stressante, perchè i professori lo riempivano di compiti . Era un ragazzo molto solo e con pochi amici. Un giorno, erano le 20:40 circa, stava tornando a casa dopo essere andato in palestra, a un certo punto gli si avvicinano due ragazzi, uno di loro indossava una strana felpa  con un cappuccio rosso, e l’altro un’altra felpa, però senza cappuccio:
“Dacci il telefono” disse il ragazzo col cappuccio rosso minacciandolo con un coltellino
“NO!” esclamò Francesco
“Daccelo subito o te ne pentirai” disse l’altro ragazzo senza cappuccio bloccandolo da dietro
“NO!!!” disse Francesco con un tono di voce ancor più alto
“Allora non ci lasci altra scelta” disse il ragazzo col cappuccio rosso
Ad un tratto più veloce della luce arriva un altro individuo, non si riusciva a capire se fosse un ragazzo o se fosse un adulto, poiché era vestito in una maniera piuttosto strana: portava una veste bianca che si fermava a pochi centimetri dal suolo, un cappuccio a punta che li  copriva gran parte della  fronte e una specie di sciarpa, sempre bianca, che li copriva la bocca e il naso, erano visibili solo gli occhi. Con un calcio ben assestato libera  Francesco dalla presa del ragazzo senza cappuccio e lo mette al tappeto. A un certo punto il ragazzo con il cappuccio rosso tira fuori una pistola e la punta contro il misterioso individuo:
“Cosa pensavi di fare, credevi davvero che non ci aspettassimo una vostra visita, questo era solo uno stratagemma per attirare uno di voi qui” disse il ragazzo  facendoli segno di guardarsi intorno.
E infatti l’individuo, guardandosi intorno vide che c’erano circa altri 10 ragazzi che ormai lo avevano circondato, a quel punto egli disse:
“se pensi veramente che io sia  venuto qui senza una scorta sei più stupido di quanto sembri, sapevamo del vostro inutile stratagemma” disse ridendo
“MA COME!!!!????”
“ Ormai siete diventati troppo prevedibili”
“aspetta un attimo, ora ho capito, hahaahahah tu in realtà non hai nessuna scorta, stai solo bleffando per farci spaventare ma il tuo tentativo è inutile, non mi faccio intimorire così facilmente “ disse molto sicuro di sé.
“ah si e cosa te lo fa pensare?” disse accennando un sorriso
“ Allora come mai nessuno è ancora saltato fuori?”
“ORAA!!!!!!!”disse l’individuo subito dopo
All’improvviso tutti i ragazzi furono investiti da una pioggia di coltellini da lancio. Dopo pochi secondi i ragazzi fuggirono e quello che sembrava il loro leader disse:
“La pagherete cara per questo ”disse urlando
Subito dopo l’individuo si avvicinò a Francesco e………..CONTINUA
Questo è stato il mio primissimo racconto vi prego leggetelo, ditemi cosa ne pensate e se vi piace la serie la continuerò.
Accetto molto le critiche per correggere il mio modo di scrivere.

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Capitolo 2
*** Il passaggio segreto ***


subito dopo l’individuo si avvicinò a Francesco: “ come va tutto a posto?” disse con aria preoccupata “s…ssi” rispose Francesco balbettando “ vieni con me” disse “ dove?” chiese sorpreso Francesco “tu vieni e basta” disse con tono più elevato A quel punto i due iniziarono a camminare verso la chiesa più vicina. Durante il viaggio Francesco guardò meglio l’individuo, notò che aveva uno strano tatuaggio sulla mano, un rigonfiamento sotto alla manica del braccio, più o meno all’altezza del polso e delle strane incisioni sulla veste che guardò con molta attenzione. Ad un certo punto i due si fermarono dietro la chiesa: “stai indietro” disse con tono serio, premendo una mattonella sul muro della chiesa. Tutto a un tratto dopo un breve rumore proveniente dal suolo sottostante si aprì un passaggio sotto la chiesa “vieni” disse iniziando a inoltrarsi nel passaggio “ aspetta, dove porta questo passaggio” disse con un tono di voce più imponente Dopo 10 secondi circa si decise a entrare anche lui. Purtroppo li dentro era tutto buio, non si vedeva niente. Francesco, scendendo le scale, cercò di ,mettere a fuoco per poter vedere almeno dove stava andando, ma il suo tentativo sembrò inutile e quindi, non vedendo niente mentre scendeva, si aggrappò ad una ringhiera di legno non molto stabile. Dopo qualche minuto incominciò a vedere in lontananza un po’ di luce e si affrettò a raggiungerla. Giunto a destinazione vide che era sbucato in una strana stanza. Le pareti e il pavimento erano fatti interamente di pietra lavorata a mano, c’erano parecchie ragnatele, e anche uno strano simbolo disegnato sul muro. Tuttavia la cosa che stupiva di più Francesco era la presenza di luci elettriche sul tetto. “ Benvenuto nel covo” disse l’individuo misterioso A quel punto l’individuo si levò il cappuccio e la sciarpa e Francesco vide il suo viso. Aveva capelli molto castani e anche un po’ ricci che andavano a coprirli di poco la fronte, degli occhi neri come il buio che lo aveva circondato poco fa, labbra sottili e poco carnose. Prese la sciarpa che aveva sulla bocca, la piegò e la mise sopra una mensola. Sulla mensola erano presenti circa 50 sciarpe oltre alla sua. Poi si levo la veste e la poggiò sul tavolo. Senza la veste Francesco vide che aveva un vasto arsenale di armi da taglio, possedeva una cintura piena di coltelli da lancio, due pugnali posizionati sul petto, una spada a lato all’altezza dell’inguine e un’altra cintura con degli involucri che sembravano bombe. “ vedo che guardi il mio equipaggiamento, se vuoi posso dirti in cosa consiste?” “…………ehmmmmmm ssi” disse balbettando “allora qui sul fianco ho una cintura, composta da circa 20 coltelli da lancio, sempre utili e silenziosi, poi sempre sul fianco ho una spada di serie B1 molto leggera e maneggiabile , e questi due pugnali sul petto, molto facili da estrarre se sei in pericolo e poi nessuno si aspetta che tu li abbia qui” disse battendosi con la mano destra il petto “ wow figo” “ah dimenticavo una cosa” disse alzandosi la manica della sotto veste “queste si chiamano lame celate, sono delle lame particolari poiché, come già avrai intuito, le posso tirare fuori” disse mentre la lama era finalmente visibile “ e nascondere al momento giusto” disse facendo rientrare la lama. “e come funzi..” la conversazione fu interrotta da un’altra voce. Francesco si girò e vide un altro uomo, indossava anch’egli la stessa sottoveste del precedente individuo, ed aveva capelli biondi lisci che sembravano un po’ in disordine, occhi castani e profondi, labbra molto carnose e una corporatura possente. “marco, chi hai portato nel covo?” “ ho portato una possibile recluta” disse marco “cosa? Lo sai che le reclute vanno scelte con cura” “ha visto tutto il combattimento non potevo lasciarlo li così e poi credo che sarà una perfetta recluta, lo sto seguendo da molto tempo in questo periodo” disse marco “ si ma dovremo iniziare subito la prova per vedere quali sono le sue capacità, devo creare il programma di allenamento giusto per lui “disse l’uomo uscendo dalla stanza “bene, Francesco” “ma è vero che mi hai seguito per tutto questo tempo?” disse Francesco interrompendolo “ ma noooo, certo che no era solo uno stratagemma per farti passare il controllo” disse con tono ironico “ ah ecco menomale, non mi piace sapere che qualcuno mi osserva” “ be dai adesso dobbiamo andare” disse incominciando a camminare “andare dove??”disse sorpreso “ non hai sentito il capo?? Devi dimostrare cosa sai fare , quali sono le tue reali capacità” “ma io non posso ora devo tornare a casa i miei saranno in pensiero” disse con tono preoccupato “oh non ti preoccupare per quello, abbiamo somministrato ai tuoi genitori del sonnifero, dormiranno per un bel po’” “ cosa avete fatto? E poi aspetta un momento, come sapevi dove abitavo?” “certe cose è meglio non saperle , be ora andiamo che se no se la prendono con me poi” disse accompagnando Francesco fuori dalla stanza Giunto fuori ……… CONTINUA Bene e siamo a due capitoli, vi preannuncio che la storia sarà tanto lunga ancora e che i capitoli saranno moltissimi e come per l’altra vi prego di recensire anche negativamente il racconto per aiutarmi a perfezionare il mio modo di scrivere. Il prossimo capitolo dovrebbe uscire per l’inizio della prossima settimana perché come altri esseri umani, anche io ho una vita sociale AL PROSSIMO CAPITOLO    

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Capitolo 3
*** le prove ***


Giunto fuori, iniziò a camminare per un lungo corridoio, fatto anch’esso di pietra lavorata a mano. Arrivato alla fine di questo corridoio giunse in una stanza, che più che una stanza sembrava uno stadio; ai lati aveva delle torce appese, da cui emergevano delle forti fiamme che emettevano un bagliore talmente elevato da poter illuminare l’intero ambiente, erano presenti alcuni manichini sparsi per la stanza, e delle spade appese su delle apposite mensole. “Cos’è questo posto?” domandò Francesco all’individuo. “Questa è la stanza dove noi veniamo per allenarci”. “ah, a proposito come devo chiamarti? “ chiese. “Marco, chiamami marco” disse con voce bieca. A quel punto i due raggiunsero un ragazzo al centro della stanza. Francesco lo guardò molto attentamente, indossava una veste come quella di marco, aveva i capelli color corvino corti e occhi di color azzurro che gli illuminavano il volto. “ Bene” disse con un tono di voce elevato “ adesso conosceremo le tue reali capacità”. “Ma cosa dovrei fare esattamente” chiese Francesco. “ adesso io ti colpirò a mani nude e tu dovrai parare i colpi, incassare o schivarli” disse ridacchiando. “cosa?” disse Francesco parando il primo colpo. Il ragazzo inizio a colpire Francesco con una serie di pugni laterali per verificare i suoi riflessi; purtroppo riuscì a colpirlo parecchie volte e Francesco parò solo tre colpi, a fortuna. Dopo qualche secondo si fermò “hai ancora tantissimo da imparare “. “ eh si tanto, stai bene?” domandò Marco a Francesco. “ se sto bene?? Tu mi chiedi se sto beneee!!!! Sono appena stato percosso da una serie di cinquecentomila pugni, mi sanguina il naso e mi fa male anche la testa adesso, come ti sembra che stia!!” esclamò arrabbiato. “ oooh andiamo non esagerare in fondo si tratta solo di un po’ di pugni”. “ guarda non parlo più che è meglio” disse con tono rassegnato. “bene e ora passiamo alla seconda prova?” domandò l’individuo. “s..s..seconda prova? Stai scherzando vero??”. “io ti aveva parlato di una serie di prove non solo di una”. “………..”Francesco non proferì parola. “Seguimi” disse dirigendosi verso un'altra stanza. Appena entrati in questa stanza Francesco notò che era un po’ più piccola dell’altra . Al suo interno erano presenti vari muri, fatti di pietra, di diversa altezza, e altri attrezzi da palestra. “allora” disse l’individuo avvicinandosi a un muretto alto poco meno di un metro “adesso devi scavalcare questo muro”. “come?” chiese Francesco. “come ti viene, come scavalcheresti questo muro?” domandò l’individuo “eeeemh….be potrei scavalcarlo così” disse. A quel punto girò il busto in maniera tale che il muro gli stesse sul fianco destro e mise la destra sul muro, dopo di che sollevò prima la gamba destra e subito dopo la sinistra e scavalcò il muro. “così va bene?” domandò Francesco con tono ironico. “ be…si, certo non si può dire che tu non sia agile, ma sai cosa hai appena fatto?” “che domande, ho scavalcato un muro” disse Francesco con un tono di voce ancora più ironico. “non importa cosa hai fatto, ma importa come lo hai fatto. Hai eseguito un Vault (si legge volt), un acrobazia di base del Parkour !”esclamò l’individuo “. “ ah be…..meglio per me no?” “ forse per te non sarà niente di che ma questo è un segno” affermò l’individuo. “si certo, il segno che sto impazzendo ormai” disse con voce ironica “ no, il segno che sei portato per il Parkour. Bene a questo punto non ha senso farti fare la terza prova, sei dentro”. “aspetta un attimo, come non serve? Non ho superato le prime due prove in maniera positiva, cioè magari la seconda si, ma alla prima ho preso mazzate. ” affermò Francesco. “ noi non ci aspettavamo che tu non prendessi mazzate, ma ci aspettavamo una certa capacità di incassare da parte tua e hai dimostrato di averla, quindi hai passato anche quella prova.” Disse iniziando ad uscire dalla stanza. “eiii aspetta una attimo, e io ora che facciooo?”domandò Francesco con un tono di voce più alto. “ adesso ti accompagno casa” affermò marco. “ così tutto ad un tratto? ah e va bene, in fondo dopo tutto quello che è successo stasera sono un po’ stanco”. “ ok, allora muoviamoci, tra un’ora circa i tuoi genitori si sveglieranno e se non ti trovassero a casa, sarebbe un bel problema” disse marco accompagnando Francesco al corridoio buio da cui erano entrati. POCHI MINUTI DOPO DURANTE IL TRAGITTO: “Aspetta un attimo, ma io sono ancora sporco di sangue come faccio??” “Ah già, ma tranquillo appena arriviamo sotto casa tua ti medico subito io, tanto fortunatamente i vestiti non si sono macchiati” Una volta arrivati sotto casa di Francesco Marco iniziò a medicarlo. Strappò un piccolo pezzo della sottoveste e iniziò a strofinarla delicatamente sulla sua faccia. “Ah e questo tu lo chiami medicare?” esordì Francesco con tono molto ironico. “ e be cosa vuoi che faccia? Vuoi che ti porti il cortisone o l’amuchina? Ma vaaaaa così va più che bene e poi a te interessa solo che i tuoi genitori non vedano il sangue no?” “ Quell’uomo che mi ha fatto fare quelle prove come si chiama e chi è ?”domandò “Si chiama Gabriele ed è il capo del gruppo” disse mentre puliva delicatamente il labbro inferiore. “ e poi, questo GRUPPO così come lo chiami tu, ha un nome?” “si, noi siamo la gilda degli assassini” affermò mentre medicava il labbro superiore. “ wow che nome insolito per un gruppo che fa del bene, perchè voi fate del bene giusto?” domandò Francesco. “ si, esatto, ma ci sarà tempo di parlare di questo, ora è meglio che tu vada , si è fatto tardi è quasi l’alba”. “ ok va bene ma in un altro momento continuiamo la conversazione!” esclamò, mentre marco si apprestava a partire. Dopo di che Francesco iniziò a salire le scale,………….CONTINUA So che avevo detto che l’altro capitolo sarebbe uscito all’inizio della settimana, ma stasera mi è venuta una voglia matta di scrivere e….. be sapete che quando viene non te ne liberi più se non elabori qualcosa.

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