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Questa storia parla di
Faramir e Eowyn, che dopo essersi sposati e essere diventati principe e
principessa regnarono felicemente nel regno dell’ Ithilien , territorio della
terra di mezzo a sud delle Terre Selvagge, tra Gondor e la Terra Oscura (dove
si avventurerà Eowyn) .L’Ithilien è un territorio molto vasto in cui vi passa
anche un fiume, l’ Anduin.
Questa sarà una storia
d’ avventura e di passione. Be … godetevela!
La vostra amica,
Eowyn 21 10
Capitolo 1
Era un giorno di primavera ed
Eowyn, presa dai suoi pensieri passeggiava tranquilla nei giardini dell’enorme
castello in uno di quei pochi giorni in cui, come suo marito Faramir,non era impegnata negli affari di corte.
Pensava
al discorso che aveva fatto la sera prima con Faramir, che da discorso era
diventata una accesa discussione. Avevano parlato di un argomento che prima o
poi tutte, o quasi tutte le coppie sposate devono affrontare, cioè se avere o
no dei figli.Pensava a quello che gli aveva detto Faramir e soprattutto a come
glielo aveva detto … Eowynvoleva un
figlio, e l’idea le era spuntata in testa quando aveva visto il figlio di
Aragorn e Arwen. Faramir, invece voleva ancora aspettare perché pensava che non
c’era nessuna fretta ad averne uno ed Eowyn gli aveva risposto che un erede al
trono dell’ Ithilien era utile e poi perché lei, essendo ancora giovane poteva
badare di più a suo figlio e avrebbe potuto vederlo crescere e diventare adulto.
Faramir
continuava ad essere della sua idea e Eowyn della sua.
Questa
discussione, però aveva rattristato molto l’animo di Eowyn, che continuava a
vagare per i giardini e non accorgendosi che stava diventando buio.
A
un certo punto, venne risvegliata dai suoi pensieri perché si sentì chiamare;
si girò e vide Faramir che la stava raggiungendo di corsa.
Lei,
vedendo che era suo marito a chiamarla fece finta di niente e continuò a
camminare.
Faramir,
intanto, stava cercando di raggiungerla e finalmente arrivò da lei.
-Ma non mi hai visto, non hai sentito che ti chiamavo ? – le domanda lui
tutto arrabbiato.
-No, non ti avevo ne visto, visto che è buio, e tanto meno ti avevo
sentito…- gli risponde lei con fare indifferente.
-Sei ancora arrabbiata con me
per ieri sera? Ti prego non puoi tenere il muso per quello che ti ho detto. Non
sapevo quel che dicevo, scusami …-
-Certo, adesso mi dici così ma ieri mentre pronunciavi quelle parole non
mi sembrava che non fossi consapevole di quello che dicevi…(con le lacrime agli occhi) –
-Ma io non volevo offenderti in nessun modo, non lo hai ancora capito?!
Io ti amo! (con tono piuttosto alterato e risentito) –
-Bene, allora per stavolta ti perdono ma non dire mai quelle cose perché
mi hai offesa nel profondo…-
-D’accordo (sorridendo). Bene
possiamo andare a cena, adesso, sto morendo di fame!-
-Pensi solo al mangiare tu ! – gli risponde lei con tono scherzoso.
E, mano nella mano ritornarono al castello.
Dopo la cena, Eowyn diretta nella sua bellissima
camerauscì sul terrazzo a prendere un
po’ d’aria fresca della sera, prima di andare a dormire. Poco dopo la raggiunge
anche Faramir ma senza farsi sentire e , si avvicinandosi e la prende per i
fianchi.
Lei sussultò, tutta spaventata, si girò e vide il
suo dolce tesoro che le sorrise.
- Amore, mi hai fatta spaventare, non farlo mai più,
capito? – (con tono divertito)
-Promesso non lo farò più e adesso per farmi perdonare ti voglio
regalare uno dei miei baci più belli…-
E , non finendo neanche la frase la baciò
teneramente sulle labbra, e lei rispose con passione.
Dopodiché il principe prese in braccio la sua amata
e sposa e la portò in camera dove la stese delicatamente sul letto. Incominciò
a baciarla sul collo mentre piano piano le fece scivolare il vestito
lasciandola senza veli. Eowyn tolse la sottile camicia che indossava suo marito
lasciandolo a petto nudo. Continuando a baciarla, questa volta sui seni,
Faramir si tolse i pantaloni. Continuò a sfiorarle delicatamente i fianchi e
lei ricambiava baciandolo sul collo. Poi lui la penetrò con delicatezza e
fecero l’amore come la prima volta, pieno di passione.
Commentino dell’autrice:
Vi è piaciuto questo primo
capitolo della mia prima fanfic.?Non sono tenerissimi questi due
innamorati?…Passiamo ai ringraziamenti:
Devo ringraziare Eledhriel, che con la sua fanfiction mi ha
ispiratola fantasia. Grazie ai suoi
insegnamenti ora so ( spero) scrivere una fanfiction. Inserite per favore una
recensione, con dei consigli, please…
Non
tarderò ad inserire il prox capitolo non preoccupatevi.
Il mattino dopo,Eowyn si
svegliò da sola, con un foglietto sul cuscino di Faramir, che diceva: - Ciao
amore, quando ti sarai svegliata vestiti e vieni da me che ho qualcosa da
dirtidi molto importante. Ti amo, firmato
Faramir.-
Eowyn
allora, presa dalla curiosità, si vestì in tutta fretta e scese nel salone dove
l’aspettava Faramir con qualcosa nascosto che aveva in serbo per lei da tempo.
Eowyn
tutta curiosa corse da Faramir per vedere cosa aveva in mano e disse :
-Dai amore, fammi vedere cosa tieni nascosto dietro la schiena, ti prego
, lo sai chesono curiosa! –
-Si, adesso ti faccio, vedere ma
stai tranquilla per favore –
E
lentamente Faramir tirò fuori un pacchetto. Dentro c’era qualcosa di morbido,
ma non si capiva che cosa era. Era foderato con della carta ingiallita,sembrava
molto antico.
Eowyn,
presa dall’emozione, tirò via la carta con forza e ne venne fuori una
piccolissima vestaglietta azzurra con tutti i pizzi intorno e merlata nel
colletto; si stupì molto di questo regalo e con aria sempre più stupita chiese
a Faramir:
-Ma amore,che cos’è questa? Credevo che tu non volessi averne per adesso
di bambini e sembravi molto convinto di quello che dicevi l’altra sera…-
-E invece no! Sai di chi era questo vestitino? Mio. Mia madre me lo cucì
quando ancora non ero nato ed io l’ho sempre tenuto da parte per il giorno in
cui avessi avuto anche io dei figli; ti piace tesoro?-
-Ma che domande fai? Certo che mi piace, è veramente stupendo! Grazie
Faramir ! E poi, a proposito di questo, sei stato fantastico ieri sera…-
-Anche tu amore, come sempre…Dai vieni qua, non mi hai dato il primo
bacio della mattina….-
E
con tenerezza la prese tra le braccia e la baciòsulla bocca.
Dopo
una lauta colazione, Faramir si alzòper andare in camera per prepararsi per la caccia, quando venne chiamato
da il capitano di corte che gli disse: - Mio principe, c’è stato un attacco a
nord da parte di un gruppo di archetti, dei nostri soldati sono stati uccisi!-
Faramir,
tutto allarmato rispose:- Come un attacco? Come osano attaccare la mia terra?
Devo
subito correre in soccorso!… - ma il suddito senza neanche farlo finire disse:
- Gli archetti si sono però subito ritirati ,non si è capito bene perché hanno
sferrato questo attacco verso di noi…-
-Io so perché lo hanno sferrato o penso di saperlo…Volevano constatare a
che livello siamo come combattimento. Devo partire subito per La terra oscura
per organizzare trattative con questi archetti, sempre che siano dispostia farle…Devo avvisare Eowyn di questo fatto!
E subito! -
-
Ti ringrazio molto di avermi avvisato in tempo,.- e corse a cercare Eowyn.
Intanto Eowyn tutta entusiasta, era andata in
camera sua ed aveva incominciato a fantasticare su come sarebbe stato avere un
bambino , su come avrebbero potuto chiamarlo e su altro.
Ad
un certo punto sentì passi affrettati provenire dal corridoio e vide Faramir
che tutto agitato arrivò in camera col fiato corto.
-Ci hanno attaccati! – disse subito Faramir tutto agitato.
-Chi e perché?- chiese Eowyn molto spaventata .
-Gli archetti, ci hanno attaccati loro, da nord e hanno ammazzato due
dei nostri uomini!-
-Non è possibile! (con la voce rotta del
pianto) Perché ? Adesso che eravamo tranquilli, che si era risolto tutto
e tu , cosa dovresti fare?-
-Io devo andare a trattare con loro e a fare un armistizio, una pace
almeno provvisoria.-
-No, non puoi andare! Non voglio che tu corra dei rischi! Andrò io, sono
una donna forte e ce la farò, anche da sola!-
-No, tu non ci andrai, mettitelo bene dalla testa. Andrò io,e basta!
Ma
Eowyn aveva già un piano in testa. Voleva partire lei, a tutti i costi, fosse
cascato il mondo, lei sarebbe partita lo stesso.
-Bene, allora. Partirò con dei soldati tra qualche giorno, appena il
tempo di preparare il necessario.-
-Fai come vuoi ma stai attento, tutti abbiamo bisogno di te, il tuo
popolo e soprattutto io.-
E,
da quel giorno stesso incominciarono i preparativi per la partenza.
Commentino:
Un
pericolo minaccia i nostri protagonisti. Ve lo aspettavate? Credo proprio di
sì.
Ma
che testarda questa Eowyn, va proprio a cercarsele !
Il
capitolo forse è un po’ corto ma spero ricco di significato.
Inserite
una recensione se vi è piaciuta e se volete potete correggermi eventuali
errori. Grazie,
Anche Eowyn cominciò, senza
farsi scoprire, a racimolare qualcosa come il cibo, le coperte e cosa
fondamentale, la sua spada.
In quei giorni però, si
sentiva poco bene, molte volte, aveva dei forti mal di testa e continui
attacchi di nausea. Era molto debole e , visto che era sempre stata una donna
energica, Faramir se ne accorse molto presto.
-Amore, ma che cos’hai
? Ti vedo molto debole e seipallida in
viso.- le aveva chiesto una giorno Faramir.
-Non so, avrò preso
forse, un po’ troppo freddo, non mi sarò vestita bene.- gli rispose Eowyn.
-Devi stare a letto, al
caldo, se no ti puoi ammalare ancora di più.- l’aveva avvisata Faramir con tono
preoccupato.
-Farò come dici,
tesoro.-
Ma Eowyn, ancora non poteva
saperlo quello che le stava succedendo.
Una notte le apparve in sogno
Galadriel, regina degli elfi, che le disse : -Non
ti preoccupare per i tuoi malanni, perché aspetti un bambino, Eowyn. Nascerà
tra nove mesi un bel maschietto che chiamerai Theodred .Stai tranquilla, io
veglierò sempre su di te…
Eowyn si svegliò di
soprassalto nel mezzo della notte con le parole di Galadriel che le risuonavano
ancora nelle orecchie. …aspetti un bambino, Eowyn…Veglierò sempre su di te,
stai tranquilla… A queste parole Eowyn subito sorrise, ma pensando a quello che
voleva andare ad affrontare nella terra oscura, il suo volto si oscurò e sempre
pensando a quel sogno si addormentò .
Il mattino dopo era senza
sole, il cielo sembrava fatto di piombo; l’aria era pesante e non tirava un
alito di vento.
Eowyn si alzò, dolorante alla
testa e con una forte nausea. Non le piaceva essere così debole ma pensò che
alla fine era per una giusta causa, doveva convincersi che dentro di lei c’era
una nuova vita, un bambino che cresceva grazie alle sue cure.
Subito vestitasi, scese nel
grande salone dove c’era suo marito che parlava con alcuni consiglieri e
vedendola arrivare disse: - Che cosa ci fai qui? Torna subito a letto, al caldo
che tra poco salirò anche io, per tenerti un po’ compagnia.-
-Farò come mi hai detto
tu, stai tranquillo. Adesso vado su e aspetterò il tuo arrivo.- gli rispose
Eowyn con tono scherzoso.
Eowyn allora, salì al piano
di sopra e andò ad infilarsi sotto le coperte. Pochi minuti dopo arrivò anche
Faramir, si sedette accanto a lei e le chiese con fare indagatorio :
-Cosa avevi da dirmi
che sei scesa a cercarmi?-
-Be… volevo dirti che
stanotte ho avuto una apparizione…-
-Un apparizione?-
chiese stupito Faramir senza neanche darle il tempo di farla finire.
-Si, un apparizione di
Galadriel, regina degl’elfi che mi ha detto che aspetto un bambino e che si
dovrà chiamare Theodred .
-Aspetti un bambino? Ma
è fantastico, è una cosa stupenda! Che bella notizia! Ora, posso partire sereno
perché so che al mio ritornotroverò
mia moglie con uno stupendo bambino in braccio!-
-Ma starai via così
tanto? – chiese Eowyn leggermente allarmata.
-Mi aspettavo questa
domanda e la risposta è sì, purtroppo. Non ci posso fare niente il viaggio è
lungo e le trattative lo saranno ancora di più…- rispose Faramir piuttosto
rattristato.
-Non ti rattristare.
Per me e per il nostro popolo, basta che ritorni sano e salvo con le trattative
(speriamo) risolte. –
-Ci puoi contare,
amore. Ma piuttosto, come stai oggi? Stai meglio?-
-Un po’ sì, i miei
malesseri sono diminuiti e poi perché so che sto male per una giusta causa…- (sfiorandosi dolcemente il ventre con una mano e
sorridendo)
-Bene. Ora però ti devo
lasciare perché io e gli altri soldati dobbiamo terminare i nostri preparativi
per domani-
E salutandola con un dolce
bacio, uscì dalla camera.
Eowyn sentendolo
allontanarsi, si alzò e in tutta frettaandò anche lei a finire i preparativi per la sua partenza.
Prese una strada secondaria,
per non farsi notare ne dai sudditi, ne tanto meno da suo marito.
Arrivata nella stalla, sellò
il suo cavallo e sistemò le sue provviste lì accanto ma nascoste dove poteva
saperlo solo lei.
Poi di nuovo in tutta fretta
ritornò in camera e si andò a coricare nel letto dove passò quasi tutta la
giornata. Scese giù nel salone soltanto alla sera per stare un po’ con Faramir
accanto al fuoco.
Commentino dell’autrice:
Ciao, mie carissimi lettori,
se vi state lamentando per qualcosa, qualsiasi cosa si tratti avete ragione. Il
capitolo è troppo corto, la scrittura non è delle migliori e molti altri
difetti. Ma a me non sembra di essere così male e spero che la pensiate come
me.
Il mattino dopo Eowyn si alzò
molto presto e non facendo neanche un rumore si vestì, lasciò la lettera di
spiegazioni sul cuscino, e uscì dalla camera. Sempre facendo attenzione a non fare
nessun rumore andò nella stalla, raccolse le provviste, salì sul suo fedele
cavallo e partì per il suo lungo viaggio.
Faramir quando si svegliò,
non trovò nessuno accanto a lui, ma solo una lettera che diceva:
-Ciao amore, sono
partita io al tuo posto. Sai che sono ostinata e non ce l’ho fatta a cambiare
idea. Tornerò presto, non ti devi preoccupare. Perdonami, ti amo tanto, firmato
Eowyn. ( Questo, Eowyn lo aveva scritto con le
lacrime agli occhi)
Faramir, non finì di leggere
la lettera, e corse subito ad avvisare il capitano di corte dell’allarmante
notizia.
-Mia moglie è partita
al posto mio per la terra oscura! Dobbiamo inseguirla, dobbiamo partire adesso
a cercarla!
-Non dovete
preoccuparvi, mio principe.Vostra moglie è una donna forte e brava in battaglia,
se la caverà benissimo.- rispose con tranquillità il capitano.
-No, voi non avete
capito, mia moglie è debole in questi giorni, porta il mio erede in grembo, e
poi, non dovrebbe fare sforzi di alcun genere!- rispose Faramir con tono
allarmato, quasi urlando.
-Allora, se le cose
stanno così dobbiamo subito partire ed avviseremo anche il fratello della
principessa, Eomer, che ci raggiungerà al confine. Tra poche ore saremo pronti,
può starne certo.-
-Fate più in fretta che
potete, vi prego, mia moglie è in grave pericolo !-
Poche ore dopo erano già in viaggio e al confine trovarono anche
Eomer ad attenderli.
-Cosa è successo?
Perché mia sorella è partita? In quelle condizioni oltretutto! E’ sempre stata
una ragazza ostinata, ma non credevo fino a questo punto!- disse Eomer con tono
allarmato e piuttosto alterato.
-Non so perché lo ha
fatto! Ma adesso non perdiamoci in chiacchiere, andiamo a cercarla, piuttosto.-
rispose Faramir spazientito.
Si deve sapere che il confine
della terra oscura, è una catena montuosa molto alta e quindi è difficile da
scalare. Ma Faramir, conosceva una specie di passaggio in mezzo alle montagne
abbastanza grande da poterci passare con i cavalli, quindi presi dalla fretta
andarono a cercare quel passaggio e trovatolo, vi entrarono senza esitare,
poiché Faramir sapeva benissimo che Eowyn era passata di lì conoscendolo anche
lei.
Eowyn intanto, presa dalla
stanchezza si era fermata per riposare; aveva steso un giaciglio per terra e
dopo aver sistemato la spada lì vicino, si stese e subito si addormentò. Quando
si svegliò era notte fonda, non si vedeva niente, non c’era neanche la
luna,lei non aveva paura ma rimase lo
stesso immobile per sentire se arrivava qualcuno. Dopo un po’, presa dai morsi
della fame, prese qualcosa da mangiare e sedutasi di nuovo sul giaciglio,
incominciò.
Faramir, aveva continuato ad
andare avanti tutto il giorno e, arrivata la notte lui, e gli altri cavalieri
si fermarono per cenare e riposare.
Faramir aveva pensato tutto
il giorno sul perché di quella partenza, non trovando, però, delle spiegazioni
sensate. Era molto preoccupato, perché stavolta Eowyn non era inattaccabile, ma
debole e quindi facilmente catturabile.
Eomer, vedendolo pensieroso,
si era avvicinato a lui e, sempre cavalcando gli aveva detto:
-Non ti preoccupare,
mia sorella anche se debole, è molto astuta e non si farà di certo catturare da
quei terribili esseri viventi. E’ solo questione di poco tempo e riusciremo a
raggiungerla, te lo prometto.
Invece era successo il
contrario.
Mentremangiava tranquilla, Eowyn sentì rumori di
passi pesanti e , presa la spada si posizionò in assetto da combattimento.
Continuava a sentire i passi, sempre più vicini a lei, finché sentì qualcosa
che le colpiva la testa e subito perse i sensi.
Quando si risvegliò si trovò
in una cella molto piccola, senza finestre e, come se non bastasse, era anche
molto sporca e c’era anche l’aria pesante. Eowyn allora vedendo tutto questo
svenne di nuovo.
Faramir, il mattino dopo,
ripartì con il suo seguito. A un certo Eomer che aveva una vista acuta, vide
qualcosa per terra a poche centinaia di metri da lui e chiamò Faramir che si
avvicinò e gli chiese:
-Hai visto qualcosa di
strano?-
-Sì, vedi? Laggiù, a
poche centinaia di metri da noi.- rispose Eomer che nel mentre si era avvicinato
un po’ al punto osservato.
-Bene, allora andiamo a
vedere che cos’è.- disse Faramir impaziente di scoprire cos’era.
Si avvicinarono e videro che
lì per terra c’era una spada molto famigliare a loro.
-E’ la spada di Eowyn,
la riconosco! No! Questo vuol dire che l’hanno catturata! Dobbiamo subito
uscire da questa gola e trovarla immediatamente, prima che le facciano del
male!
Sbrigatevi
miei soldati, si parte ! Non c’è tempo da perdere- urlò Faramir e subito partì
senza aspettare nessuno.
….
Eowyn venne svegliata da un
orchetto che, entrato nella sua cella le disse:
-Sbrigati donna, che il
nostro capo ti aspetta con molta impazienza.-
E presala per un braccio la
alzòmalamente da terra( aveva le mani
legate dietro la schiena e non poteva alzarsi da sola) e la portò dal suo capo.
Salirono delle scale,
attraversarono un piccolo cortile, salirono ancora delle scale e finalmente
arrivarono davanti ad una porta. L’’orchetto bussòe una voce cupa e rauca gli rispose dall’interno:
-Entra, mio soldato, ti
stavo aspettando-
E, trascinando Eowyn per un
braccio, entrò in una piccola sala molto sporca e con un cattivo odore che fece
venire la nausea alla povera principessa.
-Bene, bene che cosa abbiamo
qui! La principessa dell’Ithilien in persona ci è venuta a trovare, ma che
onore.- disse il capo orchetto con tono di sarcasmo.
-Lasciatemi andare vi
prego, non potete tenermi prigioniera qui! Non è giusto! – urlò Eowyn con le
ultime forze che le erano rimaste.
-E perché dovremmo
liberarti? Non ne abbiamo alcun motivo, mia cara.- rispose l’orchetto.
-Se non mi liberate e
se non lasciate stare in pace la mia gente, mio marito arriverà e vi sterminerà
tutti- rispose con un sibilo rabbioso Eowyn.
-Oh! Che paura! Aiuto,
la principessa ci ha minacciati! Sono paralizzato dal terrore!-
rispose il capo orchetto
sempre con tono sarcastico e, rivolgendosi all’ orchetto disse:
-Riporta questa
sbruffona nella sua cella, immediatamente!-
-Subito mio signore,
sarà fatto.- rispose l’orchetto.
E uscito dalla stanza,
riportò Eowyn nella sua cella chiudendo a doppia mandata la serratura del
cancelletto. Lì , Eowyn ormai sfinita si lasciò cadere su quella poca paglia
lurida che c’eraper terra.
….
Passiamo
a i ringraziamenti:
Volevo
ringraziare tantissimo Sam Carter che mi ha recensito ben 2 volte! Grazie!!!!!!
>__< E poi, volevo ringraziare tutti i lettori della mia ff che con molta
pazienza hanno letto questa storia. Recensite, vi prego, mi farebbe veramente
molto piacere! Baciotti a tutti da Eowyn 21 10.
Finalmente Faramir riuscì ad
uscire da quella stretta gola e vide in lontananza una specie di fortezza tutta
circondata di guardie- orchetti che la sorvegliavano costantemente.
-Dobbiamo trovare il modo
di entrare. Ci sarà un passaggio che non è sorvegliato.- disse Eomer
speranzoso.
-Dobbiamo avvicinarci,
ma senza farci vedere, è l’unico modo per vedere meglio da che punto è
possibile entrare. Dai, niente è impossibile , non perdiamoci d’animo!-
Detto questo scesero dai
cavalli, li legarono a dei palettiche
trovarono lì vicino e cominciarono ad avvicinarsi silenziosamente.
….
Eowyn intanto dormiva
profondamente e faceva sogni inquieti e bui. Ad un tratto sentì qualcosa
colpirle lo stomaco molto violentemente. Era un orchetto, che per svegliarla le
aveva tirato un calcio.
Eowyn dolorante, venne alzata
da terra malamente e venne portata di nuovo dal capo orchetto.
Durante il tragitto l’
orchetto le disse:
-Il capo si vuole
divertire un po’ con te, non avere paura, non ti farà del male.-
Arrivati, l’orchetto entrò
senza neanche bussare e disse al capo orchetto:
-Eccola qua, mio
signore, come avete chiesto.-
-Molto bene, grazie mio
soldato, ora vai.- e rivolgendosi a Eowyn le disse:
-Bene, bene visto che
questa bella principessa fa la sbruffona, dovrà farmi divertire e sarà meglio
che ci riesca se no saranno guai.-
-Io non farò proprio un
bel niente!- disse Eowyn ancora dolorante dal calcio di prima, ma molto
arrabbiata.
-Visto che è così,
passerò alle maniere pesanti. Lo hai voluto tu,bella.- rispose il capo orchetto
molto arrabbiato.
E, chiamato un servo, si fece
portare una frusta molto grande e, rivolgendosi di nuovo a Eowyn disse:
-Mi dispiace ma te lo
sei cercato, ragazza. Ora assaggerai la mia vera rabbia.- E, terminata la
frase, tirò un primo colpo di frusta sulla schiena di Eowyn che urlò dal
dolore. Poi, sempre più forte le tirò due colpi sulle gambe, che cominciarono a
sanguinare, ed Eowyn urlò per la seconda volta e cadde a terra dolorante. Il
capo orchetto continuò per un bel po’, insensibile ai gridi di Eowyn, sempre
più straziata dal dolore.
….
Faramir, nel mentre, ignaro
di tutto, procedeva cautamente finché arrivò ad un punto in cui era abbastanza
visibile la fortezza ma troppo distante da farsi vedere dagli orchetti ; riuscì
a vedere un punto valicabile in cui c’era un solo orchetto, e anche abbastanza
piccolino. Faramir allora chiese:
-Ho trovato un punto!
Riuscite a vederlo anche voi?-
-Si , riesco a
vederlo.c’è solo un orchetto!- rispose
Eomer molto convinto.
-Bene, allora andiamo
da quella parte senza farci vedere, mi raccomando- disse Faramir che
abbassatosi cominciò a camminare, sempre tenendosi a distanza fino al punto che
era perpendicolare al punto che aveva segnalato lui.
Intanto Eowyn, era stata
riportata nella sua cella tutta sanguinantepiena di segni sulla schiena, sulle braccia e sulle gambe. Appena fu
entrata nella cella,si accasciò per terra,distrutta del dolore.
….
Faramir silenziosamente,
aveva raggiunto, con i suoi compagni l’orchetto senza che li vedesse e sempre
silenziosamente, senza che nessun orchetto si accorgesse di nulla, buttarono a
terra la guardia, la ammazzarono, ed entrarono nella fortezza.
Finalmente entrati, Faramir
si staccò dagli altri per andare a cercare Eowyn, mentre Eomer con il resto del
gruppo era andato a cercare il capo orchetto.
Faramir pensò che l’avrebbero
potuta portare nelle celle sotterranee. La fortezza, al suo interno era deserta
quindi Faramir non ebbe pericolo di farsi scoprire.
Trovò delle scale che
probabilmente conducevano alle celle. Le imboccò però facendo attenzione a non
farsi sentire e con la spada di Eowyn in pugno cominciò a scendere.
Arrivato alla fine delle
scale e non sentendo alcun rumore,sempre con la spada in pugno,andò ad
esaminare tutte le celle in cerca di Eowyn. Finalmente arrivò al fondo del
corridoio e, in una cella molto sporca, vide qualcosa muoversi, una persona
umana e capì che quella era Eowyn.
Eowyn aveva sentito qualcosa
avvicinarsi, ma non ci aveva fatto caso, pensò che poteva essere un orchetto
.Però, dopo alcuni istanti, si sentì chiamare,una voce famigliare che
pronunciava il suo nome. Con la poca forza che aveva in corpo si girò e vide
Faramir che la chiamava e, per rispondere allora disse con un sibilo di voce:
-Faramir, sono io, sei
arrivato fino a qui, ma come hai fatto?-
-Questo non ha
importanza adesso. Devo trovare il modo di aprire questa porta…-
E non finì neanche la frase
che con un colpo il cancelletto si aprì cigolando leggermente.
-Deve essere stato un
intervento sovrannaturale o cosa se no?- disse Faramir tutto contento ma
vedendo le condizioni in cui avevano ridotto Eowyn, il sorriso gli scomparve
dal viso e disse con un sibilo rabbioso:
-Cosa ti hanno fatto?
Come hanno potuto farti del male in questo modo barbarico?!-
-Mi hanno frustata
perché non ho voluto ascoltare il capo orchetto.- rispose Eowyn con un filo di
voce.
-Ma, ti hanno fatto
male anche al ventre?- chiese Faramir allarmato.
-No, per fortuna lì non
mi hanno toccata quindi il bambino dovrebbe stare bene…- rispose Eowyn
svenendo.
-Non ti preoccupare
amore, io ti porterò via subito da questo posto, ci penserà tuo fratello a
vendicarsi per me.-
Intanto Eomer era riuscito ad
arrivare con quello che era rimasto del suo seguito, ammazzando una decina di orchetti, davanti ad una porta
leggermente aperta. Lui la aprì del tutto , con un urlo balzò nella stanza e si
ritrovò davanti ad un orchetto più alto del normale che però con l’aiuto degli
altri uomini riuscì a sconfiggerlo ed a uscire vittorioso dalla fortezza.
Faramir, nel mentre, aveva
preso Eowyn in braccio ed era corso su per le scale e fuori dalla fortezza.
Nessuno, fortunatamente lo aveva notato, quindi era riuscito a fuggire
indisturbato.
Arrivato dai cavalli prese
delle coperte, le appoggiò per terra e vi stese Eowyn che intanto dormiva
profondamente.
Le toccò la fronte e sentì
che era bollente ed era bianchissima in volto.Subito la coprì con altre coperte
, la mise sul cavallo, salì anche lui e attese l’arrivo dei suoi soldati.
Finalmente, dopo una lunga
attesa, vide arrivare qualcuno e riuscì a scorgere Eomer per primo e poi vide
tutti gli altri, più che altro quelli che erano rimasti vivi dopo lo scontro.
Eomer, vide che Faramir aveva
una persona appoggiata a lui e riconobbe Eowyn, avvolta tra le coperte, con gli
occhi chiusi e aumentò l’andatura della sua camminata.
Finalmente arrivò da Faramir
che gli disse:
-Dobbiamo andarcene di
corsa, Eowyn sta molto male ed è gravemente ferita, dobbiamo portarla a casa
immediatamente.-
E quando tutti furono saliti
a cavallo, partirono al galoppo verso l’ Ithilien.
Passiamo ai ringraziamenti:
innanzitutto volevo ringraziare Sam Carter che mi ha sempre recensito e Dama
Gilraen che mi ha elencato una serie di consigli di cui farò buon uso! Mi raccomando
recensite questo capitolo!Baciotti, Eowyn 21 10.
Dopo molte ore ininterrotte di
viaggio arrivarono al castello.
Subito Faramir, smontò da
cavallo e presa Eowyn in braccio, corse nella piccola infermeria di cui
disponeva il castello. Lì era già presente il curatore di corte, il più esperto
di tutti.
Eowyn venne subito messa sul
letto e svestita.Le vennero dati degli infusi per diminuire la febbre e i
dolori e le vennero curate le ferite con degli unguenti per cicatrizzare e
infine le fasciarono gambe, braccia e schiena. Faramir, che aveva assistito
all’operazione, la portò su in camera da letto in braccio, dopodiché la sistemò
ben sotto le coperte perché non prendesse freddo. In quel momento lei aprì gli
occhi e vide che era nella sua stanza, aveva suo marito lì accanto a lei e con
sibilo di voce disse:
-Sto
sognando o tu sei veramente accanto a me ? E sono veramente a casa, nel nostro
castello?-
-Si, è tutto vero, ma
adesso riposa non affaticarti parlando.Dormi che domani mattina ti racconterò
tutto.-
E dopo averle dato un bacio,
uscì dalla stanza e corse ad avvisare gli altri che la principessa stava
meglio.
Eomer voleva restare ancora,
almeno fino al mattino successivo e gli fu accordato il permesso come da lui
richiesto.
Il mattino dopo Eowyn si
svegliò molto presto, e fu contenta di vedere che di fianco a lei c’era il suo
amore che dormiva tranquillo.
Lei però stava ancora male,
si sentiva la testa pesante e dolori in tutto il corpo ma, per fortuna non
sentiva dolori al ventre e contenta di questo si riaddormentò serenamente.
Quando si risvegliò era
mattino tardi, provò ad alzarsi dal letto ma non ci riuscì, era ancora troppo
debole. Allora attese che qualcuno la venisse a trovare e finalmente qualcuno
arrivò.
Quel qualcuno era Faramir che
sorridente si sedette accanto a lei e le chiese:
-Come si sente il mio
amore stamattina?-
-Il tuo amore sta
meglio, è solo ancora un po’ debole , le servirebbe qualcosa per darle un po’
d’energia e tu lo sai cosa intendo…
Faramir capì al volo e
avvicinatosi a lei, le accarezzò il viso e la baciò appassionatamente come solo
lui poteva fare.
-Ora sto molto meglio,
grazie!- disse Eowyn tutta contenta.
-E come sta invece il
mio bimbo?- chiese Faramir sfiorando con una mano il ventre di Eowyn.
-Sta crescendo bene,
non ti preoccupare per lui, adesso ci pensa la mamma.- rispose Eowyn.
Mentre chiacchieravano
qualcuno bussò alla porta: era Eomer e subito si sentì un urlo, anche se
debole, di gioia di Eowyn che, fino a quel momento non lo aveva ancora visto.
Eomer corse ad abbracciarla facendo attenzione a non farle male alle braccia.
Era felice perché finalmente sua sorella stava bene e cosa anche di pari
importanza aspettava un bambino che per fortuna stava bene anche lui.
Nel pomeriggio venne a
trovarla anche Aragorn, che fu felice di vederla che stava meglio. Queste
visite stancarono Eowyn che quella sera, dopo aver mangiato, sempre stando a
letto, si addormentò profondamente.
Nei giorni seguenti migliorò
sempre di più. Una settimana dopo era in grado, finalmente, di scendere le
scale e di andare in salone a sedersi accanto al fuoco.
Il mese dopo guarì del tutto,
stava molto meglio, era rimasta però la cicatrice sulla schiena ed un segno
sulla gamba sinistra ma niente di più per fortuna.
I mesi passavano tranquilli,
e il bambino intanto cresceva. Un giorno Eowyn, che era già al quinto mese di
gravidanza, stava passeggiando in giardino ed ad certo punto sentì il bambino
che tirò un calcio e lei sorpresa corse, anche se leggermente dolorante, da
Faramir che era impegnato in affari di corte.
-Faramir , Faramir, mi
è successa una cosa bellissima, vieni qui subito.- lo chiamò Eowyn tutta
eccitata dalla porta.
-Sto arrivando
,calmati.- rispose Faramir sorpreso da quella chiamata improvvisa.
-Vieni a sentire, appoggia
la mano qui.-
-E allora? Non sento
niente.-
-Abbi pazienza due minuti-
e proprio in quel momento il bambino tirò un altro calcio che fece sobbalzare
sia Eowyn che Faramir.
-Ma è fantastico amore,
il bambino si è mosso, vuol dire che sta bene, è sveglio.- disse Faramir
contento.
L’ estate era passata in
fretta, era ormai autunno nell’Ithilien e gli alberi avevano incominciato a
perdere le foglie. Ad Eowynpiaceva
quella stagione perché aveva dei colori stupendi, caldi e solari. Oramai era
quasi al settimo mese e il bambino continuava a crescere. Ad Eowyn non le
andavano più dei vestiti e dovette farsene fare altri. Aveva anche le caviglie
un po’ gonfie e le facevano male i piedi, ma a questo non dava importanza.
Passarono velocemente i
giorni e diventava sempre più freddo. Eowyn non poteva più passeggiare in
giardino e ne tanto meno lavorare nella stalla, insomma non poteva fare niente.
Suo marito le aveva detto:
-Stai tranquilla, non fare
niente di pesante o di pericoloso , non ti agitare.-
E lei per forza di cose lo
ascoltava.
Ormai era quasi al nono mese
e il bambino era diventato molto grande, infatti Eowyn non riusciva più a
chinarsi per mettersi le scarpe e aveva un mal di schiena allucinante.
Una sera stava
tranquillamente parlando con Faramir accanto al fuoco quando sentì una
contrazione poi ne sentì una altra subito dopo ma questa volta più forte e
urlò.
Faramir preso alla sprovvista
le chiese :
-Che cos’hai amore, non
ti senti bene?-
-Ho le doglie!- rispose
Eowyn piegata dal dolore.
-Adesso? Ce la fai ad
alzarti? Dobbiamo solo andare in infermeria .-
-Non lo so, adesso ci
provo ma dammi una mano, ti prego.-
-Dai, appoggiati al mio
braccio ,che ti aiuto.-
Eowyn, appoggiatasi si alzò e
più in fretta che poterono andarono in infermeria dove Eowyn si coricò.
-Chiamo subito il
curatore e la levatrice, arrivo subito.-
In un attimo Faramir salì le
scaleandò agli appartamenti del
curatore e della levatrice, che saputa la notizia presero tutto il necessario e
scesero sempre velocemente.
Arrivati in infermeria, la
levatrice cominciò a parlare a Eowyn e le disse:
-Adesso stia tranquilla,
appoggi le gambe qua per favore, e lei , mio principe, tenga la mano di sua
moglie e tutti e due fatevi forza a vicenda. Cominci a spingere principessa che
questo bambino è pronto per uscire.-
Eowyn spingeva e intanto
stringeva la mano a Faramir che per il dolore alla mano voleva urlare ma si
trattenne.
-Dai, che manca poco,
mia principessa ,spinga più forte.- diceva la levatrice ed Eowyn rispondeva:
-Non ce la faccio, sono
stanca !-
-Si che ce la può fare,
spinga più forte.-
Finalmente si sentì il pianto
di un bimbo, Eowyn ce l’ aveva fatta, era nato Theodred.
La levatrice mise il bambino
in un panno e lo posò in braccio a Eowyn che piangeva dall’emozionedisse:
-Ma quanto è piccolo, è
bellissimo.-
-Certo, è figlio nostro
mia cara.- rispose Faramir scherzando.
-Tu ti chiameraiTheodred. – disse Eowyn rivolgendosi al
bimbo che intanto si era calmato.- Non ti preoccupare mio tesoro la tua mamma è
qui vicino a te, stai tranquillo- disse a Theodred cullandolo dolcemente.
Il bambino era nato, Eowyn stava
bene e nel regno dell’Ithilien regnava la serenità e la pace.
( E come in
ogni storia) vissero felici e
contenti.