istituto d'arte fairy tail

di lady_baka20
(/viewuser.php?uid=779776)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** verso la scuola ***
Capitolo 2: *** Nuove amicizie ed incontri inaspettati ***
Capitolo 3: *** Buffi eventi col ragazzo dai capelli rosa ***
Capitolo 4: *** Una giornata fredda di maggio ***
Capitolo 5: *** Incominciano i guai ***
Capitolo 6: *** Importante ***
Capitolo 7: *** un finale da fiaba ***



Capitolo 1
*** verso la scuola ***


Erano appena iniziate le lezioni quando una ragazza dai capelli color del grano varcava di corsa il portone.
“il mio primo giorno e già sono in ritardo!? Mi vergogno di me stessa”
Così si rimproverava Lucy, la nuova studentessa. Era alta ma non troppo, un fisico da paura e degli occhi che farebbero sciogliere persino l’assassino più temuto.
Finalmente era arrivata a scuola. Aveva fatto tardi per colpa di due uomini che cercavano di abbordarla, erano ubriachi e le cose si stavano facendo abbastanza pericolose ma per fortuna un giovane dall’insolita chioma era corso in suo aiuto.
FLASHBACK
Lucy era appena uscita da casa sua. Indossava l’uniforme che le stava a pennello. Era una semplice divisa composta da una camicietta bianca e una gonna nera. Erano rigorosamente obbligatorie le calze ma lasciavano spazio al tuo stile e potevi decidere tu cosa mettere sopra. Lucy aveva optato per un tenero cardigan giallo che risaltava i suoi occhi.I lunghi capelli biondi erano sciolti e le arrivavano poco più giù delle spalle, aveva pensato di legarseli ma dopo vari litigi con le mollette aveva deciso di lasciar perdere.
POV. LUCY
“sono le 7:15, per fortuna ho fatto presto, non sia mai che mi perdo e arrivo in ritardo il primo giorno di scuola!”
Chiudo a chiave il mio appartamento e controllo di avere tutto. Mi incammino verso quella che dovrebbe essere la strada per la mia nuova scuola.
“Sono al settimo cielo, ho un appartamento bellissimo in riva al fiume, una scuola nuova e finalmente non sono più costretta a fare tutto quello che mi dice mio padre!”
Una mano mi tocca la spalla, mi giro, davanti a me trovo due omoni che avranno avuto trent’anni. Uno è alto e magro, ha i capelli biondi sull’arancione raccolti in una coda. Indossa una maglietta viola con dei pantaloni scuri che sono tenuti da due bretelle scure.
L’altro è invece più grasso rispetto al suo amico e ha i capelli neri tenuti all’indietro con del gel, ma hanno una forma strana perché più in dietro salgono come a formare una cresta. Lui al contrario del suo amico veste chiaro, con una camicia bianca decisamente piccola ed un gillet verde.
Sono sicuramente ubriachi, si percepisce dal loro odore e da come barcollano
<< Hei dolcezza che ne dici di fare un giretto con noi?>> dice il più magro
<< ti divertirai sicuramente!>>
<< no, grazie. Devo andare a scuola e sto facendo tardi, arrivederci>> dico mentre tolgo la sua mano dalla mia spalla e girandomi con l’intenzione di andarmene ma una mano mi afferra il polso.
Mi giro.
Ancora loro, ma stavolta è il più grasso a tenermi.
<< Guarda questa sgualdrinella jet, ci divertiremo sul serio con questa>> dice
“Cavolo, adesso sono davvero nei guai, questi hanno brutte intenzioni”
Cerco di liberarmi, ma non ci riesco.
Cerco di usare l’altra mano per liberarmi ma riescono ad intrappolarmi anche questa, allora avvicino la mano del pervertito vicino alla mia bocca e mordo con tutte le mie forze. Lui urla dal dolore, ma il suo compare mi dà uno schiaffo talmente forte da farmi cadere a terra. Sono ancora stordita a terra e loro si avvicinano con fare malizioso.
Ho paura.
Tanta.
Chiudo gli occhi e mi aspetto il peggio, ma quando li riapro vedo un ragazzo che gli è praticamente sopra.
Che gli sia saltato addosso? Probabile.
Si gira verso di me. Mi guarda.
“È davvero bell… Lucy, ma cosa ti metti a pensare ora! Non è proprio il momen…”
I miei pensieri vengono interrotti da lui, si avvicina, mi porge la mano.
Non la prendo subito, dopo quello che mi è appena successo non penso mi debba fidare così facilmente.
Guardo la sua mano.
Il mio sguardo sale al suo viso.
Sorride.
Un sorriso stupendo. Farebbe invidia a chiunque il suo sorriso.
Mi guarda con occhi rassicuranti. Come faccio a non fidarmi di quegl’occhi?
Afferro la sua mano, lui la stringe e mi aiuta ad alzarmi.
<< Come stai? Tutto a posto? Ti sei fatta male?>>
Mentre dice queste parole ha una faccia da cagnolino, è tenero, tenerissimo.
Rido.
Una risata che viene dal cuore.
Lui mi guarda con una faccia interdetta, come a cercare di capire perché sto ridendo.
Mi calmo un po’ e gli rispondo: << Si, tutto a posto. Grazie dell’aiuto>>
<< Oh, quello?>> disse indicando i due pervertiti che ora se la davano a gambe << tranquilla, non ho nemmeno faticato! Ora scusa ma devo andare sennò faccio tardi a scuola e…>>
<>
Incomincio a correre come una matta, ma non smetto finchè non arrivo a scuola, anche se le mie gambe mi implorano di dargli tregua.
 
FINE FLASHBACK
POV. NARRATORE
Lucy si tolse velocemente le scarpe e le mise nel suo armadietto, corse in segreteria e si fece dare il suo orario dalla segretaria che scoprì si chiamasse Mirajane.
Mirajane la accompagnò vicino la sua classe e chiamò il professore.
Dopo un breve saluto la fece entrare e le disse di presentarsi.
<< Buongiorno a tutti, mi chiamo Lucy e da oggi farò parte della vostra classe>> disse chinandosi, ma quando rialzò lo sguardo un aereoplanino di carta si scontrò con la sua fronte.
“iniziamo bene!” pensò
 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Nuove amicizie ed incontri inaspettati ***


Nuove amicizie ed incontri inaspettati

L’ora passò abbastanza in fretta anche se Lucy era un po’ in imbarazzo.
era seduta vicino a due ragazze. La prima era seduta alla sua sinistra, era una ragazza minuta, era molto attenta a leggere un libro che non sembrava appartenere alla lezione, aveva una copertina rossa con l'immagine di due innamorati quindi pensò fosse un romanzo; la cosa che la colpì più di tutto furono i capelli turchini.
"ma in questa città sono fissati con i capelli colorati?" pensò.
ritornò ad osservare la ragazza che si girò verso Lucy la quale riuscì a vedere i suoi occhi. Non pensava fossero così grandi, erano marroni, ma solamente a guardarli capiva che fosse una ragazza simpatica e con un caratterino tutto suo.
Lucy le fece un "ciao ciao" con la mano, la ragazza arrossì e fece un saluto di rimando dopodiché si reimmerse nel suo libro.
Solo a lezione finita Lucy la salutò di nuovo.
Fece subito amicizia con Levy, la ragazza del libro, e incominciò a chiamarla Levy-chan.
Scoprì che Levy era fidanzata da un anno e mezzo con un ragazzo più grande di due, che le piacevano i libri e che come aveva immaginato era un peperino.
 «Hei, ti va di andare insieme a vedere gli allenamenti di basket dopo? Ti faccio conoscere il mio ragazzo e magari ti presento Erza e Juvia. Ah, il mio ragazzo si chiama Gajeel» chiese Levy mentre entrava il professore dell’ora successiva.
«Certo, con piacere» rispose Lucy sempre più emozionata.
Le lezioni le passò a pensare al ragazzo che la “salvò” quella mattina e a distrarsi per ogni minima cosa.

Finalmente era arrivata l’ultima ora. Uscirono tutti dalla classe e lei aspettò che Levy mettesse apposto tutti i suoi libri, dopodiché si diressero nella palestra della scuola.
“Quale visione più magica c’è di dei ragazzi tutti sudati con tutine aderenti che giocando a pallone si danno spinte e cadono a terra come dei rimbecilliti?” pensava Lucy con un filo si sarcasmo e seguiva Levy sulle gratinate.

Erano passati ormai quasi dieci minuti quando l’arbitro fischiò comunicando la fine della partita. Levy incominciò ad agitarsi, la sua euforia crescente si poteva tagliare con il coltello.

Lucy capì il motivo di tanta agitazione soltanto dopo che lei si alzò e scese dalle gratinate per andare incontro ad un ragazzo, se si può definire tale.
Quel ragazzo era tutto il contrario del tipo che tu immagineresti con Levy. Infatti era alto, piazzato, con la faccia ricoperta di piercing di ferro e una chioma nera ribelle. Aveva uno sguardo che non lasciava trasparire alcuna emozione, ma quando vide Levy, al primo sguardo, il suo viso si intenerì e sembrava come se una corazza attorno al suo cuore si aprisse solo per lei.

Con molto ma molto imbarazzo anche Lucy scese le gratinate con l’intenzione di raggiungere la turchina.
purtroppo un piede messo male la fece scivolare e la biondina chiuse gli occhi per prepararsi all’impatto con il terreno che fortunatamente non avvenì mai. Aprì gli occhi e vide che un giovane dai capelli neri, la pelle chiara e una collana a forma di croce la teneva in modo da non farla cadere. “Dovrei ringraziarlo per avermi salvata, ma è tutto sudato e puzza…” pensò Lucy.

«G-grazie.» disse Lucy togliendosi la mano dalla vita cercando di toccarla il meno possibile.

«Prego, ma vedi di stare più attenta, non ci sarò sempre io a salvarti» disse il ragazzo

“Che presuntuoso” pensò

«Io comunque sono Gray e questo è il mio numero nel caso non riuscissi a fare a meno della mia bellezza» disse facendogli un occhiolino.

«Grazie, ma non pens.. » Lucy stava finendo la frase quando sentì una specie di sussurro dietro le sue spalle

«Rivale in amoree… Rivale in amoree»

Si girò di scatto impaurita da quella voce inquietante, ma si trovò di fronte ad una ragazza bianca come il latte e con i capelli blu.

Intanto Levy e Gajeel si stavano avvicinando e Lucy si sentì molto più sollevata sapendo che una persona normale la stava raggiungendo.

«Oh Lucy, hai già conosciuto Gray e Juvia» disse Levy        

«Eh già» disse Lucy seguita subito dopo dal suono di un fischietto ed una persona che si avvicinava al gruppo appena creato chiedendo di fare silenzio per non disturbare la partita in corso.

POV. LUCY

“C’è una partita in corso? Da quanto tempo è che stanno giocando? Non me ne sono proprio accorta”

Decisa a sedermi e a “guardare” la partita salgo le gratinate e vengo subito raggiunta dagli altri.
appena mi siedo do uno sguardo ai giocatori, ma uno in particolare attira la mia attenzione.
capelli insoliti, che si muovono al vento con naturalezza. Metto a fuoco il colore…

ROSA.

Che sia?

No, non può essere...

E invece si, un ragazzo dai capelli rosa e la faccia conosciuta stava giocando proprio davanti a lei, quel ragazzo che non pensava di vedere mai più era proprio davanti a lei.

«Partita finita! La squadra vincitrice sfiderà quella di Gajeel!»

«A dopo gamberetto, devo andare a stracciare quei piccoletti» disse Gajeel dando un bacio alla piccola Levy e correndo in campo.

Vado vicino a Levy, devo raccontarle di quel ragazzo, devo confidarmi con lei

«Senti Levy-chan, ti devo dire una cosa» dissi con un tono un po’ ambiguo.

«Certo, racconta tutto Lu-chan» disse Levy aggiungendo un nomignolo molto carino

Le raccontai tutto, per filo e per segno. Durante il racconto la sua faccia era come quando l’avevo vista mentre leggeva il suo romanzo d’amore: aveva uno sguardo perso e sognante come a far capire che per lei quella era una storia d’amore da fiaba. Quando però arrivò al finale il suo sguardo mutò e assunse un’espressione sbigottita e con un velo di rimprovero.

«Ma sei matta! Sul serio te ne sei andata senza salutarlo o dirgli il tuo nome?» disse

«Si, ma il punto è che quel ragazzo ci assomiglia troppo, penso sia lui.» dissi indicando il rosato.

Levy mi guardava con una faccia strana, come se non ci potesse credere «Natsu? Sei seria?»

Che nome strano Natsu, però era bello.

Intanto la partita tra Gajeel e Natsu andava avanti e quando finì lì vidi camminare verso di noi…

Aiuto!

 

 

 

 

ANGOLO DELL'AUTRICE

Holaaa

contenti di questo capitolo? è un pò lungo ma non potevo accorciarlo, è anche un pò noioso (forse) ma la GaLe risolve tutto ;)

comunqueee

Nel prossimo capitolo ci sarà molta NaLu, ma credo che lo avreste capito anche da soli :)

IMPORTANTEE

vorrei aggiornala tutti i giorni ma per colpa della scuola a volte mi sarà impossibile tuttavia mi riprometto di fare dei capitoli moolto intriganti. un bacio a tutti e un Grazie di cuore a LucySmile99 e Im_all_fired_up per aver recensito e Giulia_Cullen, SanaeEric e di nuovo Im_all_fired_up per seguire la mia storia. Ringrazio anche di cuore chi legge solamente ( ve se ama)

baci baci :)

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Buffi eventi col ragazzo dai capelli rosa ***


Buffi eventi col ragazzo dai capelli rosa

POV. LUCY

Aiuto!

Arrivano, ed ora che faccio, non l’ho salutato e adesso credo che sia arrabbiato

Si avvicinano e come se non bastasse Levy-chan mi guarda con uno sguardo troppo malizioso.

Eccoli, sono praticamente davanti a me, ma sembra che Natsu non mi riconosca.

Che non sia lui?

Peccato… a dire il vero lo speravo… ma che sto dicendo?  Mi sono risparmiata una figuraccia… ma non può essere altri che lui…

Sta parlando con Gray, o meglio dire litigando, forse non mi ha notata.

Ride.

È lui, ne sono certa il suo sorriso lo riconoscerei tra mille.

Scappa da ridere anche a me, ma mi fermo subito arrossendo.

Si gira verso di me.

Mi guarda.

Che abbia sentito la mia risata?

No, non è possibile, era come un soffio, bè forse un po’ più forte, ma l’ho bloccato subito, non se n’è accorto nessuno.

 

POV. NARRATORE

Natsu rimase ad osservare Lucy per un po’ cercando di ricordare dove avesse visto quella faccia.

Appena realizzò chi fosse la biondina corse verso di lei e le arrivò più vicino del dovuto, facendo arrossire in modo indescrivibile Lucy e facendo girare i suoi amici.

Aveva gli occhi luminosi, come se avesse appena ritrovato un tesoro perduto.

La prese in braccio, o per meglio dire, la rapì. Corse come un fulmine per tutto il tragitto, cosa molto difficile con una persona in spalla che si agitava per farsi lasciare.

Lucy si ritrovò sul terrazzo, era stordita dalla corsa ed il fatto di ritrovarsi un ragazzo che la osservava come per riuscirle a vedere le ossa non aiutava.

«Scusa, potresti evitare?» disse scocciata

«Di fare cosa?» rispose lui con un tono innocente

«Di osservarmi, sono in imbarazzo» disse lei

«E perché dovresti?»

Lucy dopo questa domanda pensò di stare a parlare con un bambino delle elementari, come poteva essere così innocente? Non le sembrava vero che quel ragazzo pensasse che fissare una ragazza fosse una cosa naturale.

Faceva caldo per Lucy, troppo caldo.

Sentirsi osservata da quel ragazzo le faceva correre il cuore.

“Perché mi succede questo? Non sta succedendo niente eppure è come se avessi corso una maratona” pensò

Intanto il ragazzo si avvicinava pericolosamente

POV. NATSU

Che strano.

Anche stamattina quando l’ho vista mi sono sentito tutto un fuoco.

Che buffo.

Un’altra cosa buffa è la sua faccia, o la dovrei definire tenera.

Sembra imbarazzata anche se non è successo niente.

Che occhi, sono del colore delle nocciole. Mi piacciono le nocciole. Chissà quando si mangia, ho fame.

No Natsu, non devi pensare alle cose da mangiare.

Questa ragazza ha delle belle labbra. Sembrano di zucchero filato. Quasi quasi le mangio. Devo solo avvicinarmi un altro po’.

POV.  NARRATORE

SBAM!

La porta del tetto si aprì di scatto e dal suo interno fecero irruzione 5 ragazzi.

Lo spettacolo che gli si parò davanti fu al quanto esilarante. Una Lucy svenuta con del sangue che gli usciva dal naso e un Natsu che stava per darle un morso in faccia.

Portarono Lucy in infermeria e appena si riprese vide davanti a sé i suoi nuovi amici e una persona che stava sgridando Natsu.

Capelli rossi e lisci le incorniciavano il viso in cui si trovavano occhi grandi e marroni dall’espressione severa.

Questo era quello che vedeva Lucy in quel momento che venne interrotto dall’arrivo di un gatto blu.

Quando Lucy lo vide pensò di stare delirando, ma dopo gli venne spiegato che era un gatto su cui venivano testati i colori dei dipinti di Natsu. Infatti quello era il suo gatto, compagno di avventure fin dalla tenera età.

Natsu si avvicinò per spostare il gatto e ne approfittò per fissare ancora un po’ Lucy che quasi non sveniva un’altra volta.

Erano ormai le sei di pomeriggio e il gruppo di amici si separò per andare a casa. Qui Lucy scoprì che Natsu abitava poco distante da lei e che quindi avrebbe dovuto farsi tutta la strada accanto a lui. Soli soletti.

«Scusa» accennò lei

«E di cosa?» domandò lui

«Per stamattina, sono scappata di corsa e non ti ho salutato né detto come mi chiamavo» disse lei con una tono di scuse

«Ti stavi preoccupando per questo?» chiese lui ingenuamente

«Certo! Mi pare ovvio» disse

«Allora rimediamo subito. Io sono Natsu Dragneel, frequento il quarto anno dell’istituto di arte, gioco a basket e stamattina ti ho salvata»

«Io sono Lucy Heartfilia e da oggi frequento il secondo anno dell’istituto d’arte. Non pratico nessuno sport e stamattina mi hai salvata»

Risero di gusto e tra una risata e uno scherzo si trovarono davanti casa di Lucy.

«beh, signorina Heartfilia…»

Lucy lo bloccò. Non voleva essere chiamata per cognome

«No! Ti prego, chiamami solo lucy»

«Ehm, ok Lucy… stavo dicendo che domani ti aspetto agli allenamenti di basket. Ciao!»

Così dicendo Natsu corse via lasciando Lucy scombussolata sul ciglio della porta.

Possibile che quel ragazzo così ingenuo e spontaneo si facesse piano piano spazio nel suo cuore?

ANGOLO DELL'AUTRICE Holaa Come va? ecco il nuovo capitolo, non vedevo l'ora di publicarlo e finalmente l'ho fatto! spero vi piaccia, io devo scappare a scuola. Un bacione :)

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Una giornata fredda di maggio ***


Una giornata fredda

VI PREGO DI SCUSARMI PER IL TITOLO SCHIFOSO

Un raggio di sole filtrava lieve dalla finestra e si andava a posare sul viso di Lucy.

La bionda decise di alzarsi e si vestì in gran fretta, dire che era emozionata per quel giorno era dire poco. Uscì indossando solo la divisa senza giacca né cardigan “tanto fa caldo” disse

Arrivò a scuola in orario e con una boccetta di spray al peperoncino nello zainetto. Arrivata all'ingresso riconobbe subito la piccola Levy che le andava incontro e con lei c'erano Juvia e la ragazza dai capelli scarlatti.

Quando raggiunse Levy le fù presentata la rossa che scoprì si chiamasse Erza, all'inizio le incuteva un pò di timore, ma con il passare dei minuti diventava più dolce.

DRIINN

<< No, uffa, la campanella è già suonata >> disse Lucy

<< A Juvia non dispiace perché è in classe di Gray-sama e quindi ora Juvia vi saluta >> disse Juvia mentre saltellava via con una scia di fiorellini e cuoricini dietro.

<< Anche io devo andare non posso fare tardi a lezione >> disse Erza.

Le ragazze si salutarono e ognuno si diresse in classe propria.

Lucy e Levy erano appena entrate in classe che un gatto blu entrò dalla finestra e si andò a posizionare sul banco più vicino: quello di Lucy. Dopo svariati tentativi si arrese a scacciare il gatto e decise di metterlo sotto al banco per evitare che il professore lo vede. Lo avrebbe ridato a Natsu agli allenamenti e mentre pensava questo un lieve rossore apparì sulle sue guance.

Lucy sperò con tutto il cuore che le lezioni passassero in fretta, ma per lei sembravano non finire mai.

DRIINN

"Finalmente!" pensò Lucy e senza aspettare nemmeno un secondo prese il gatto e si diresse verso la palestra.

Tirava un forte vento e per lei che era vestita leggera faceva freddo.

Era finalmente arrivata in palestra e si chiuse velocemente la porta alle spalle per allontanare il freddo ma quando si accorse che dentro faceva più freddo che fuori si maledì mentalmente di non essersi portata il cardigan.

Si sedette in un angolo, non le piacevano le gratinate e non voleva dare nell'occhio.

Natsu stava giocando, le piaceva vederlo mentre si impegnava e perle di sudore scendevano lungo la sua fronte. Aspettò che finisse la partita prima di alzarsi con l'intensione di riportargli il gatto che però la precedette e raggiunse il padrone in pochi attimi << Happy, cosa ci fai qui? >>

<< Era sul mio banco ed ho pensato di riportartelo >>disse Lucy

<< Oh, grazie, di solito non si fida delle persone a meno che non gli abbiano fatto una buona impressione. Non si avvicina a nessuno apparte gli amici che gli presento, ma sembra che tu abbia fatto tutto da sola >>

Lucy rimase un pò stordita e sorpresa soprattutto per il fatto che Natsu presentasse i suoi amici ad un gatto.

<< ti va di tornare a casa insieme? >> chiese Lucy anche se non sapeva dove avesse trovato quel coraggio.

<< certo >> rispose Natsu entusiasto

<< Andiamo Natsu, dobbiamo tornare a giocare >> lo chiamò la sua squadra.

Natsu e Lucy si salutarono e lei si riandò a sedere nello stesso angolo di prima per aspettare Natsu. Sentiva freddo, quel maledetto spiffero la prendeva in pieno e contribuiva a rendere la palestra più fredda.

Lucy era persa nei suoi pensieri e non si accorse che Natsu la osservava da un pò,il tempo necessario per capire che sentiva freddo.

Chiese un time out e corse da Lucy.Lei si svegliò dai suoi pensieri e si accorse che lui le metteva la sua felpa addosso e correva via prima che lei potesse dire niente.   

"Oddio, è morbidissima e ha il suo odore... Vorrei tenerla"

Arrossì come un peperone quando si ritrovò a pensare questo.

Quando sentì il fischio che indicava la fine della partita un pò era dispiaciuta perché si sarebbe dovuta togliere la sua felpa.

Gli riconsegnò la felpa e aspettò che finisse di cambiarsi e si diressero verso casa.

Parlavano del più e del meno e Natsu le aveva lasciato indossare il suo giubbetto poiché l'aveva vista con una maglietta senza maniche.

Iniziò a piovere molto forte quindi corsero fino a casa di Lucy che invitò Natsu a fermarsi dentro fin quando non si fosse fermata la pioggia o almeno calmata un pò. Natsu entrò in casa di Lucy tutto bagnato e si tolse le scarpe per non sporcare. Si trovò davanti un grazioso appartamento un pò disordinato con i muri bianchi e i mobili sul rosa "proprio come immaginavo l'appartamento di Lucy" pensò

Si sedettero al tavolo ma nessuno parlava per l'imbarazzo

Ad un certo punto,ad interrompere il loro silenzio,la luce si spense e si sentì qualcosa sbattere alla finestra e di sicuro non era il vento...

ANGOLO DELL'AUTRICE

HOLAA

come vi è sembrato? L'ho scritto oggi in corriera e non riuscivo a non publicarlo! Ma meglio così no? Due capitoli in un giorno vanno bene

è un pò noioso forse, ma la scena della felpa rende tutto più mieloso e poi adesso arriva la parte bella ;)

Immaginate voi, Natsu e Lucy da soli, un blackout e un rumore quindi Lucy spaventata + Natsu coraggioso =  °//////°

al prossimo capitoloo

un bacione a tutti

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Incominciano i guai ***


Incomincia ad andare storto qualcosa...

Era ormai buio da parecchio tempo quando si sentì un rumore venire da fuori la finestra.

Lucy era spaventatissima e non riusciva a spiccicare parola.

La pioggia aumentava, Lucy non si muoveva per la paura e Natsu aveva fame.

Lei odiava i temporali, durante il funerale di sua madre c’era stato un temporale, ogni volta che succedeva qualcosa di brutto pioveva.

Anche a Natsu non andavano giù, odiava essere bagnato e le sue condizioni in quel momento non erano delle migliori: aveva un asciugamano bagnato in testa che Lucy gli aveva dato per asciugarsi e dei vestiti un po’ mal ridotti da usare come pigiama che aveva trovato nella sua borsa che usava per il basket.

Un tuono.

Lucy sussultò.

Flashback del funerale di sua madre le passarono davanti agli occhi

Le lacrime le incominciano a bagnare gli occhi e piano piano le rigano le guance.

Natsu se ne accorse, ma non sapendo che fare le prese le mani le quali erano poggiate sul tavolo e le strinse tra le sue.

Lucy sentì delle mani calde sulle sue, vide il rosato che le sorrideva e la malinconia se ne andò quasi del tutto. Pianse tutta la malinconia rimanente e Natsu si avvicinò di più a lei per stringerla in un abbraccio e confortarla al meglio.

Finì di piangere e mostrò il suo viso al ragazzo: sorrideva.

Finalmente aveva qualcuno che la consolasse e questo la rallegrava moltissimo.

<< Penso che tu abbia fame, che ne dici se preparo la cena? Tanto non credo che tu possa andartene in fretta, guarda fuori come diluvia >> disse Lucy.

<< Certo! Ho una fame!! >> rispose lui con tranquillità

Fortunatamente anche se la luce era saltata il gas c’era e così Lucy riuscì a cucinare qualcosa.

Mangiarono e parlarono tranquillamente anche se la stanza era illuminata solo da qualche candela. Con la pancia piena si spostarono sul divano e cercarono di capire se fosse il caso che Natsu tornasse a casa.

La risposta fu ovviamente negativa, fuori pioveva talmente tanto che nemmeno con l’arca di Noè sarebbe riuscito a fare due metri, quindi Lucy prese un cuscino e delle coperte e improvvisò un letto al posto del divano. Sfortunatamente o fortunatamente, dipende da come volete vedere la situazione, l’appartamento di Lucy era una stanza unica salvo il bagno e quindi era come dormire direttamente con Natsu.

Tra pensieri un po’ sconci e rossore sulle guance riuscì a prendere sonno. Stessa cosa però non può dirsi di Natsu che per la scomodità del divano non riusciva a chiudere occhio.

Vide Lucy che dormiva beata e con disinvoltura disumana si infilò nelle coperte con Lucy e finalmente riuscì ad addormentarsi.

La notte passò tra un sogno e l’altro, forse per il freddo o il bisogno di sentirsi vicini, piano piano i due ragazzi si avvicinavano. Quella notte smise di piovere e l’aria diventò abbastanza calda che aggiunta al calore corporeo di Natsu rendevano il sonno difficile a Lucy che si svegliò tutta sudata.

Stordita dal sonno non si accorse che Natsu le dormiva affianco. Si alzò dal letto e fece colazione, dubito dopo andò a farsi una doccia. Intanto Natsu si svegliava e si metteva la sua cara sciarpa.

Lucy uscì dal bagno con solo l’accappatoio, ma quando si rese conto della presenza del ragazzo corse di nuovo in bagno per vestirsi. Quando uscì Natsu stava ancora facendo colazione e lei gli si sedette vicino. Lo osservò mentre trangugiava di tutto. Notò un particolare interessante: la sciarpa. La portava sempre, ma pensava per una fatto di moda. Invece lui era lì vicino a lei con quella sciarpa sin da pima mattina. “Deve essere qualcosa di molto speciale quella sciarpa” pensò la bionda.

Quel giorno le scuole erano state chiuse causa maltempo così decisero di andare a fare un po’ di spesa. Natsu glielo doveva, d’altronde le aveva ripulito il frigo durante la sua permanenza.

Natsu si cambiò con dei vestiti che aveva nella borsa dove teneva le cose per gli allenamenti.

Uscirono di casa per le dieci e si diressero, sotto la guida di Natsu, verso un centro commerciale. C’era molta gente allora si diressero direttamente nel supermercato dove trovarono tutto ciò di cui aveva bisogno. Per passare il tempo si fermarono a mangiare un gelato quando una folla di ragazze che urlavano e correvano “rapì” Lucy. Natsu allora la cercò in lungo e in largo per il centro commerciale, senza risultati. Lucy dopo essersi ripresa fece lo stesso, ma finì seduta su una panchina con le gambe doloranti. Non sapeva dove si trovava né come fare a tornare a casa sua e sentiva che le lacrime le salivano agli occhi.

Vide la sciarpa a quadri del ragazzo.

“ Un’allucinazione? Probabile” pensò lei

Eppure il suo istinto le diceva di andare da quella parte. Si avvicinò di più al luogo dove aveva intravisto la sciarpa e si rese conto che colui a cui apparteneva era il ragazzo che stava cercando ormai da ore.

Corse verso di lui e lo abbracciò.

Finalmente erano di nuovo insieme, la paura di essere abbandonata non c’era più, aveva finalmente trovato colui che voleva stesse al suo fianco.

Raccolse tutto il coraggio che aveva e parlò

<< Natsu senti, ti devo dire una cosa… forse è un po’ avventato ma… >>

<< Natsu, da quanto tempo!! >> Lucy fu interrotta da una ragazza albina che salutò Natsu con baci ed abbracci.

<< Vedo che sei in compagnia, allora mi presento. Ciao, io sono Lisanna >>

<< Ciao, io Lucy >> disse con poca convinzione nella voce.

“ non so perché ma ho un cattivo presentimento… “ pensò la bionda




ANGOLO DELL'AUTRICE
Holaa
com'è questo capitolo? Rispondo io: molto mieloso.
Ma dai però ci sta bene anche perchè adesso arriva Lisanna e qualche altro guaio. Amo l'immagine dell'abbraccio e vi lascio il link nel caso non si vedesse: http://wir.skyrock.net/wir/v1/resize/?c=isi&im=%2F4414%2F81794414%2Fpics%2F3075745385_2_9_JVfCvKIL.jpg&w=600
Tra poco anche una coppia nuova di cui non ho parlato molto.
baci baci

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Importante ***


Holaaa Sto scrivendo dal telefono e quindi è possibile che ci siano errori di battitura, comunque... Scusate moltissimo se non sto aggiornando ma è proprio di questo che volevo parlarvi. A casa mia c'è stato un problema con il Wi-Fi (siamo senza da mercoledì) per questo non posso aggiornare e mettere l'ultimo capitolo. chiedo ancora scusa, ma ho già scritto una one-shot che pubblicherò appena possibile insieme all'ultimo capitolo. Un bacione da Lady_baka20

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** un finale da fiaba ***


un finale da favola

POV. LUCY

È ormai tutto il giorno che Lisanna non fa che abbracciarsi Natsu, non ce la faccio più, sono… Si! Sono gelosa, non ce la faccio più a vederli insieme, lei non lo lascia un attimo e io non posso nemmeno andarle a dire di lasciarci soli.

Ci sediamo ad un bar. Io ordino un succo di frutta, loro anche. Lisanna mi incomincia a parlare di aneddoti con Natsu e lui sorride. Perché le sorride? Sono gelosa del suo sorriso… non può sorriderle. Incomincia a parlare di quando stavano insieme, questo è un colpo basso. Quella tizia mi sta attaccando, vuole ferirmi a tal punto da farmi allontanare da Natsu. Beh cara signorina non ci riuscirai così facilmente.

POV NARRATORE

Si vedeva lontano un miglio che Lisanna stava cercando di far allontanare Lucy da Natsu, ma sembrava che Lucy non ci facesse caso. L’albina sii stava irritando e ad un certo punto prese Natsu dalla felpa e lo baciò.

Natsu rimase interdetto, ma Lucy sentì le lacrime arrivargli agli occhi, allora inventò una scusa banalissima e si allontanò correndo e piangendo.

<< Lisanna ma sei pazza? Cosa ti è saltato in mente? >> disse Natsu inferocito

<< Beh, quella ragazza ti stava ronzando troppo attorno, e poi IO sono la tua fidanzata, non lei >> rispose Lisanna con una faccia seria

Natsu si alzò di scatto facendo cadere la sedia << Tu non sei la mia ragazza, non lo sei più da quando ti ho lasciata due anni fa. Ti ho lasciata proprio per questo, sei una stronza >> disse << Ed ora vado a cercare Lucy >>

Natsu lasciò dei soldi sul tavolo per pagare e corse nella direzione in cui era andata Lucy.

POV. LUCY

Saranno ormai dieci minuti che giro a vuoto con le lacrime agli occhi. Quella stronza, sapeva benissimo che provavo qualcosa per lui e l’ha baciato per farmi andare via, lo sapevo e ho fatto come voleva lei.

Ma quella? È la scuola!

Forse sarà aperta, posso andare a sedermi su una panchina nel giardinetto visto che qui sulla strada non ce ne sono.

Entro dal cancello e mi dirigo al giardino della scuola passando vicino alla finestra.

POV. NORMALE

<< Ti ho già detto che stasera non posso proprio >>

<< Ma professore, perché? >>

<< Erza, io ti amo, ma non possiamo rischiare di farci scoprire, ok? >>

<< Certo professore… >>

<< quando siamo da soli puoi anche chiamarmi Gerard >>

<< Va bene, professore >> disse con un tono malizioso prima di essere zittita con un bacio.

Proprio in quel momento stava passando Lucy che li vide e rimase a bocca aperta.

“Come può la ragazza perfetta della scuola avere una relazione proibita con un professore? Però, che carini insieme” pensava Lucy

Appena la videro si resero conto le guaio che avevano combinato.

Lucy disse che non avrebbe detto niente a nessuno e loro la ringraziarono moltissimo, non voleva far soffrire qualcun altro come lei.

Stava per andarsi a sedere, ma si rese conto che il sole stava tramontando e decise allora che sarebbe tornata a casa.

Mentre usciva dal cancello della scuola Natsu stava passando da quelle parti e appena la vide le andò incontro.

Lei non si accorse della sua presenza fin quando lui non le prese in polso per farla girare.

Lei si girò, appena lo vide le lacrime ricominciarono a salire.

<< Scusala Lucy, Lisanna è solo una matta che ancora non vuole accettare il fatto che l’abbia lasciata. A me non piace più, ormai è da tempo che non penso più a lei >> disse tutto d’un fiato

<< perché mi stai dando spiegazioni? >> domandò Lucy

<< Non lo so >> disse lui interdetto

Lucy stava per andarsene quando lui la fermò

<< Si, so perché ti sto dando spiegazioni, sei importante per me, fin troppo. Penso che io ti ami… >>

A questa dichiarazione Lucy rimase interdetta e subito dopo diventò felicissima.

Baciò Natsu con dolcezza e quando si staccarono risero come matti per poi lasciarsi tutti i problemi alle spalle ed andare a casa di Lucy per coccolarsi e godersi un po’ di tempo solo loro due.

ANGOLO DELL'AUTRICE

Holaaa

come va? Vi sono mancata? Spero di si, come ho già datto mi scuso per l'inconveniente del Wi-Fi, ma ora è tutto risolto e va bene così.

Siamo arrivati all'ultimo capitolo e al tanto aspettato bacio tra i protagonisti. Spero la storia vi sia piaciuta e a breve pubblicherò anche la one-fiction.

Bacionii.

Lady-baka20

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3090019