Io Ero Lei

di Snoppy33
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il Treno ***
Capitolo 2: *** Serpeverde ***
Capitolo 3: *** i sogni hanno sempre uno sfondo di verità. ***
Capitolo 4: *** A lei piaceva la sensazione del vento sulla faccia ***
Capitolo 5: *** Per dimenticare il tuo profumo ***
Capitolo 6: *** Il dolore dell'essere te stesso. ***
Capitolo 7: *** AVVISO ***



Capitolo 1
*** Il Treno ***


Allora vorrei incominciare dicendo che questa è la mia prima fan-fiction su Harry Potter. Questa è un idea che mi ronza nella testa da sempre. Alcuni personaggi che saranno presenti nella storia appartengono alla Rowling mentre, tutto il resto l' ho inventate io. La storia si svolge durante il 6 anno dei ragazzi ad Hogwart la storia originale ha subito varie, anzi molte ,modifiche, intatta la scena del ministero dove Sirius muore. Da li dimenticate i libri e i film perchè non ho intenzione di usare molte scene della storia della Rowling. La maggior parte delle informazione sono state prese da Potterpedia.

Spero che la storia piaccia come a me e piaciuta scriverla.

Un bacio Snoppy33

*****

Tutti i grandi sono stati bambini una volta,

anche se pochi di essi se ne ricordano.

 

Stazione di King's Cross 1 settembre 1938

Una bambina di 11 anni ride spensierata alla vista della faccia di un ragazzino terrorizzato. -cerchiamo uno scompartimento- alla sua destra un bambino dai riccioli castani e occhi verde prato, alla sinistra una bambina dai tratti dolci , capelli neri e occhi blu cobalto.

La bambina dagli occhi dorati guarda il tutto impassibile, accompagnata dai suoi amici, non pensa ad altro che agli incubi che la notte le porta. Ogni sera sogna un bambino dagli occhi verdi e una cicatrice a forma di saetta. Sogna cose che non le sono accadute e persone che non ha conosciuto. Ogni sera diverse versione di se le si presentano senza che lei possa fare niente, spettatrice delle crudeltà dei suoi incubi. Nessuno sa ciò che la notte la tormenta, orgogliosa già da piccola non vuole mostrarsi debole, nemmeno dai suoi genitori.

I 3 ragazzini salutano un ultima volta i familiari dal finestrino del loro scompartimento fino a quando la stazione non è che un punto lontano.

La bambina dagli occhi doro ascolta i propri amici mentre gioca con la sua bacchetta di legno di vite con l'anima di corde di cuore di drago, ha passato il suo primo viaggio sul treno a magiare cioccolata e giocare a gobiglie, - Dorea io vado in bagno a cambiarmi- la bambina dai capelli neri annuisce ed lei esce non prima di girarsi e dire- Leonard sei sporco di cioccolata-.

 

La bambina dai capelli crespi si gira verso il ragazzino dai capelli rossi e le lentiggini,-hai dello sporco a proposito lo sapevi?- si indica il naso- proprio qui- e si gira veloce come era venuta.

-Hermione? Ti senti bene?- Leonard scuote con insistenza la sua compagna. Le è successo di nuovo, associare i suoi sogni a momenti per lei reali. Sorride ed esce per arrivare ai bagni, al suo interno Hermione sente dei singhiozzi e bussa alla porta,- Hey tu muoviti che devo cambiarmi- dall'altra parte non si sente più niente e la bambina non è nota per la sua pazienza. -Alohomora-

 

-Siamo spacciati- mormora il ragazzo dai capelli rossi, Hermione perdendo la pazienza lo sposta in malo modo- oh sta zitto , Alohomora-

 

lei scuote la testa e guarda il bambino seduto vicono al water , gli occhi grigio scuro sono rossi per via del pianto e i capelli neri ricadono disordinati sulla fronte, il suo sguardo si fa gelido quando vede che la ragazzina gli si siede di fronte, passandogli un fazzoletto con le iniziali H.A.G,-Dovresti asciugarti il viso e metterti la divisa siamo per arrivare- la bambina gli sorride, e allunga la mano per fare la conoscenza del bambino, lui guarda la sua mano curioso, cerca di capire i fini della persona. Cerca di capire perchè vuole essere gentile con lui ma, alla vista dei suoi occhi che attendono curiosi una sua risposta le prende la mano incerto, – Sono Tom Riddle-

Più bianco di un teschio, con grandi, lividi, occhi rossi, il naso piatto come quello di un serpente, due fessure per narici.*

 

-Io sono Hermione, Hermione Alexandra Gallagher-

 

Stazione di King's Cross 1 settembre 1996

 

Hermione Jean Granger cammina a passo svelto verso l'espresso che la porterà al suo sesto anno nella scuola di Stregoneria di Hogwart, cerca i suoi 2 amici, Ronald Weasly e Harry Potter.

La ragazza dagli occhi doro è preoccupata per gli incubi che la notte la perseguitano, dalla sera al Ministero e l'incontro con Voldemort, Hermione sogno lei stessa in una Hogwart completamente diversa e con persone che non ha mai incontrato.- Mione sali?- il ragazzo dagli occhi verdi la raggiunge, contento di rivederla, la guarda sorridendo con la sua solita dolcezza, anche se nei suoi occhi smeraldo si vede una velata tristezza a causa della morte del padrino.

-la notte sogno un ragazzo, ha i capelli neri scompigliati e

sulla fronte una cicatrice a forma di saetta, dei grandi occhi verdi

e un sorriso dolce che cerca di rassicurarmi. Quel ragazzo nei miei sogni è in pericolo e l'altra me cerca di aiutarlo e io parlo ma loro non mi vedono non riesco a capire di più di quello che mi mostrano i miei sogni. Che significa Tom?- il ragazzo dagli occhi grigi la scruta in silenzio, la ragazza dagli occhi doro lo guarda speranzosa mentre il ragazzo cerca ogni modo per aiutarla.

Hermione sorride al suo amico di sempre e lo guarda come se fosse la prima volta. È bello, si ritrova a pensare e lo abbraccia di slancio, gli mette le mani intorno al collo e poggia la testa sulla sua spalla mentre Harry, la prende per la vita e le fa fare una giravolta, mentre lui ride viene raggiunta dal loro migliore amico, Ronald Weasly che da una pacca ad Harry ed un timido sorriso all'amica da cui e innamorato dal quarto anno.

-vuoi sapere una cosa buffa Tommy?-

il giovane Voldemort la guarda da sopra un pesante tomo di pozioni, Hermione è l'unica persona di cui Tom Riddle si fidi

e lei, splendida nella sua divisa gli sorride sedendosi sulla sedia di fronte a lui nella silenziosa biblioteca, dove unico suono, la risata argentina dell'amica.

accanto al ragazzo con la cicatrice c'è un tizio veramente buffo, ha i capelli rosso carota e tantissime lentiggine, e veramente strano e goffo ed impacciato ed ha il tatto di un Troll però la me dei sogni gli sorride e con lui è gentile lo considera sua amico-

Tom guarda l'amica e sorride, di quei sorrisi che fa solo ad Hermione , che tiene nascosta ad altri, scuote la testa-anche tu sei gentile, con chi ti va per il resto sei fredda e calcolatrice. Spietata direi-. Hermione lo guarda fintamente offesa e ride, - grazie!.-

 

Hermione scuote la testa e si avvia accompagnata dagli amici verso la ricerca di uno scompartimento, nella strada incontra Luna Loovgood che seguono nel loro scompartimento ritrovando Neville e Ginny. La piccola di casa Weasly sorride e abbraccia Harry che lascia la mano della ragazza, Ginevra Weasly è sempre stata innamorata del ragazzo-che-è-sopravissuto e Hermione anche se sua amica la invidia, dai capelli lisci e rossi al corpo minuto. Harry le sorride ed Hermone non può che essere felice che l'amico de sempre ha finalmente ammesso i sentimenti per Ginevra, - come avete passato le vacanze ragazzi?- chiede Neville,- Dursley e Grimmuld Place, il solito e tu Herm? Sei andata in un villaggio in italia ti sei divertita?- la ragazza alza la testa e sorride, Harry la considera sempre, la ragazza dai capelli rossi sbuffa alla poca attenzione che riceve dal Prescelto, attenzione che il ragazza dà ad Hermione. -Avete sentito la novità? Nemmeno quest'anno Piton ha avuto la cattedra di difesa- Potter sbuffa ironico,- meno male è l'unica materia dove vado bene- un colpo della Grifona lo smettere di ridere,- speriamo non sia un psicopatico piuttosto, gli anni passati non ci sono andati bene- e con questa utima battuta il discorso cade.

Il viaggio passa così, fra scherzi e scacchi magici fino a quando Hermione non si alza per andare in bagno a cambiarsi, prende la divisa e si avvicina al bagno del treno, saluta i suoi compagni di corso e bussa al bagno per controllare se è occupato.

 

lei scuote la testa e guarda il bambino seduto vicono al water, gli occhi grigio scuro sono rossi per via del pianto e i capelli neri ricadono disordinati sulla fronte , il suo sguardo si fa gelido quando vede che la ragazzina gli si siede di fronte, passandogli un fazzoletto con le iniziali H.A.G,-Dovresti asciugarti il viso e metterti la divisa siamo per arrivare- Hermione gli sorride, e allunga la mano per fare la conoscenza del bambino, lui guarda la sua mano curioso, cerca di capire i fini della bambina. Cerca di capire perchè vuole essere gentile con lui ma, alla vista dei suoi occhi che attendono curiosi una sua risposta le prende la mano incerto, – Sono Tom Riddle-

 

nel cambiarsi la divisa Hermione rivede la scena in cui la lei dei sogni incontra per la prima volta il suo amico, Tom Riddle? Si ritrova a pensare mentre il treno fa una frenata brusca. Hermione esce dal bagno con la bacchetta di legno di vite con l'anima di corde di cuore di drago,- tutti dentro lo scompartimento sono Prefetto- corre per i corridoi dell'espresso subito fermata dal bambino sopravvissuto, lei lo guarda e nota dietro di lui i compagni. - sono mangiamorte Mione- gli occhi dorati si sbarrano e la consapevolezza che qualcuno si potrebbe fare male le scorre velocemente nella mente. -Allora Neville, Luna Ginny andate dalla parte opposto e cercate di calmare i ragazzi, noi 3 andiamo ad accogliere i nostri ospiti- Ron e Harry le si mettono alla destra e alla sua sinistra e guardano i 3 ragazzi andare nella direzione opposta, bacchette in mano corrono dal capo treno, la mano sinistra di Hermione e intrecciata a quella del Prescelto, sente le rotelle del suo cervello muoversi e la paura di uno scontro imminente,-sentite ragazzi voi andate a tranquillizzare i ragazzi io c'e la posso fare non voglio che accada come l'anno scorso- eroe, si ritrova a pensare, vuole risponderlo ma Ron l'anticipa- Ascolta sei come un fratello e né io né Hermione abbiamo l' intezione di lasciarti solo hai capito? Ti seguiamo all'inferno se necessario, quindi finiamola con ste stronzate e andiamo a fare il culo ai Mangiamorte- che finezza, pensa Hermione ma, annuisce alle parole del rosso amico.

Il Trio porta-guai, come si sono premurati di chiamarli i loro compagni, si avviano a passo svelto verso il centro del problema. Il prefetto Granger si premura di assicurare le matricole e intima i più grandi di rimanere nello scompartimento, incontrano Antony Goldestein di Corvonero- Potter avrai mai una anno tranquilla?!-a rispondere all'affermazione di Goldestei non è il bambino-sopravvissuto ma la ragazza alla sua accanto a lui -chiama tutti i prefetti e Caposcuola e andate a fare il giro, cercate aiuto e non intromettetevi- Antony la guarda spiazzato per la risposta detta così glaciale che mai nessuno avrebbe potuto associare alla dolce Granger, -Sono i Mangiamorte, attenzione- e dopo aver annuito il Corvonero nel modo più veloce, cerca di radunare una squadra.

-Guarda un po' eccoli arrivati, hey Dolohov te lo detto che la mezzosangue sarebbe venuta- Mcnair presenta di fronte ai 3 con sguardo folle, raggiunto da Dolohov e Greyback. Harry sbarra gli occhi sorpreso e Ron li guarda confuso, non erano venuti per il prescelto?-cosa?-- ecco la ragazzina Expelliarmus – Protego- 3 Mangiamorte tra i più spietati al cospetto dell'Oscuro Signore combattono contro 3 ragazzini, questi ultimi si domandano cosa i Mangiamorte vogliano dall'amica, i suoi 2 amici gli si parano di fronte mentre gli incantesimi volano veloci e la ragazza dagli occhi dorati si presta a combattere con Dolohov, lo stesso Mangiamorte che la notte del Ministero la quasi uccisa- che cosa vuole il Signore Oscuro da una sudicia sanguesporco, eppure... ti vuole viva al suo cospetto. INCARCERAMUS- - PROTEGO HORRIBILIS, Confringo, si sono curiosa anche io- lo scontro continua non senza ferite,in lontananza giunge una voce maschile- Sectumsempra- Dolohov cade preda alla maledizione mentre i 2 Mangiamorte si smaterializzano. Harry corre verso l'amica, preoccupato le mette un braccio sulla vita seguito da Ronald- stai bene Hermione- la ragazza lo ignora concentrando la sua attenzione su un uomo sui 40 anni, coi capelli marroni screanzati di grigio e occhi marrone scuro. - è il nuovo professore di Difesa ho ragione? Il Professor Shay- i ragazzi la guardano con occhi sgranati: come può pensare a questo dopo che sono stati attaccati?

-mi hanno detto che sei una strega molto brillante e la precisione dei tuoi incantesimi me lo ha dimostrato- il nuovo arrivato sposta lo sguardo sul prescelto- Harry Potter, la tua cicatrice è leggenda un onore conoscerla. Ho avvertito gli Auror i professori verranno qui tra poco, nel fra tempo signorina Granger la pregherei di tranquillizzare i ragazzi e far smaterializzare i maggiorenni ai binari di Hogsmead- Hermione guarda truce il nuovo professore e lascia la mano degli amici per andare nei corridoi. La regina dei Grifondoro si è trovata a dover consolare ragazzi tremanti e ragazze preda di attacchi isterici, -Signorina Granger?-Hermione alza lo sguardo dal ragazzino tremante alla figura che si presenta di fronte, la professoressa Mgranitt la guarda con fare materno e in quegli occhi azzurri da gatta lei ricorda.

Occhi azzurri e capelli neri tirati in alto da una stretta coda di cavallo, al tavolo dei Grifondoro Minerva Mgranitt legge un libro di trasfigurazione avanzato,- Tommy mi scommetto la testa che la Mgranitt si romperà almeno 3 costole alla prossima partita- Hermione guarda il giovane Voldemort con un luccichio divertito negli occhi.-Lei è al settimo anno pensi sul serio che dopo 5 anni di quiddich si faccia fregare dal trucchetto che hai in mente?- lei lo guarda offesa,-fidati di me lei non è così brava e almeno l'anno prossimo non c'è la ritroviamo, ma la partita di domani è nostra. È riderò in faccia a Potter per prima!- Riddle la guarda sconsolato, lui odia il quiddich, ma lei competitiva come pochi avrebbe fatto di tutto per vincere anche imbrogliare, e questo è un lato del carattere dell'amica che gli è sempre piaciuto .

 

Professoressa dobbiamo smaterializzarci..- la donna la interrompe il discorso della grifona, - la maggior parte dei ragazzi e già in sala grande la pregherei di recasi con Lupin per portarla anche lei a scuola, da lì il banchetto e lo smistamento sarà lo stesso ora vada- la professoressa la congeda con un gesto secco della mano ed Hermione rimane per un minuto sorpresa poi con voce gelida – non vado da nessuna parte senza Harry e Ron mi dispiace Professoressa- quest'ultima parola la dice in modo ironico – ma a costo di essere l'ultima non me ne vado con permesso- e con un sorriso gelido che mai nessuno le aveva visto in viso e una maleducazione che non caratterizza Hermione Granger la sorpassa per andare a cercare i suoi amici, la Regina dei Grifoni pensa sconvolta a cosa ha fatto, ma in quel momento lei non ragionava e come se la se che la perseguita abbia preso il sopravvento, in quel momento le parole erano uscite da bocca involontariamente e lei non ha potuto fare niente per fermarle. Molte volte nella sua mente le venivano risposte taglienti e ironiche da dire ma il suo spirito buono che non vuole far del male a nessuno prende il sopra vento, ma quel lato di lei che tanto ha provato ha sopprimere, quello da serpe velenosa che vuol far del male si sta ripresentando e il cervello della strega più brillante degli ultimi anni crede che tutto questo ha a che fare con i flash che ogni tanto le si presentano nella mente. Ne avrebbe parlato con Silente appena sarebbe giunta ad Hogwarts, testa alta e passo sicuro Hermione arriva allo scompartimento dove ci sono i suoi 2 amici e il nuovo professore di Difesa Contro Le Arti Oscure mentre mano a mano tutti gli studenti andavano in Sala Grande.- ragazzi state meglio? dobbiamo smaterializzarci e poi andremmo a chiedere informazione su quanto avvenuto- i ragazzi si trovarono ad annuire, Ron aveva una ferita sulla guancia ed Harry il braccio sinistro rotto, appena arrivati ad Hogwart avrebbe preso una pozione per curarlo,ora Hermione voleva solo tornare a casa.

 

*tratto da Harry Potter e il calice di fuoco.

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** Serpeverde ***


 

 

Dovremmo avere tutti qualcuno che ci abbracci

fino a toglierci il fiato, che ci faccia dimenticare

il perchè siamo tristi, che ci lasci addosso il suo profumo

dopo averci stretto forte per farci passare la paura.

 

-Signor Malfoy capisco che deve essere difficile per lei ma le devo chiedere un favore, se quello che mi dice è vero- Silente guarda per un secondo il quadro di Armano Dippet che anni prima gli diede il posto di insegnate di Trasfigurazione, per poi spostare lo sguardo sul ragazzo che gli si siede di fronte. Ammira il coraggio del giovane erede dei Malfoy, mettersi contro la propria famiglia e il più grande mago oscuro gli fa onore, potrebbe morire ma lo fa per una ragione giusta che non ha niente a che vedere con la salvezza del mondo,- cerchi di proteggere la Signorina Granger, vorrei che lei le facesse da... guardia del corpo, anche se non ne ha bisogno spero che lei metta da parte i pregiudizi- e qui il vecchio mago si concede un sorriso divertito-per proteggerla-.
Draco Malfoy si alza dalla sedia dell'ufficio del preside con la sua solita postura da principe per uscire senza degnarlo di un saluto , ad aspettarlo fuori i suoi amici di infanzia Theodor Nott e Blaise Zabini.Malfoy non guarda nessuno dei 2, la sua mente è altrove, la sua mente vaga nei ricordi, nei suoi ricordi è impressa una ragazza dai ricci castani e occhi doro fuso che brillano ogni volta, Zabini preoccupato per l'amico gli sventola una mano sugli occhi. Il Principe delle Serpi lo guarda senza mostrare apparente emozione quando, dentro, si cela l'immensa gioia.- il vecchio vuole che io protegga la mezzosangue, io- quest'ultima parola è solo un sussurro sulle sue labbra.
Proteggerla, lei, così bella e apparentemente tanto fragile, in realtà fiera e orgogliosa la Regina dei Grifondoro, un piccolo sorriso, una piccola incurvatura verso l'alto, ci solo i suoi amici nel castello ma lui ha paura di mostrare troppo di se, anche alle fredde mura del castello, Blaise gli da una pacca sulla spalla sorridente,- sai che significa amico? Hai un occasione per conquistarla, ora non puoi posare la maschera e falla innamorare di te- innamorare, Draco dubitava di avere un cuore per poter amare lui, che di affetto ne ha ricevuto poco e ne da poco, credeva di non poter amare. Ma appena ha visto i suoi occhi, oro, il suo cuore ha iniziato a battere per la prima volta. Da quel giorno sul treno non passava attimo che a guardarla e ammirare ogni suo gesto, si nascondeva dietro la maschera del razzista serpeverde quando l'importanza della purezza di sangue aveva perso valore dopo averla incontrata. Solo i suoi amici conoscono questo segreto, un segreto nascosto nell'angolo del cuore, a volte capitava che uno dei 2 gli chiedeva perchè non si faceva avanti, già perchè?, lei tanto bella quanto coraggiosa poteva mai stare con un vigliacco? No, lei era fatta per stare sul podio degli eroi e lui, su quello dei cattivi come la sua educazione vuole.- vediamo se si fidano, sarà veramente dura convincerli ma... è la cosa giusta e tu amico?- dice theo all'indirizzo di Malfoy- togli i pensieri negativi, un solo attimo, Hermione è intelligente e sa guardare oltre devi solo permetterglielo- lui lo guarda come se fosse un insetto, mostrarsi significa debolezza e lui non se la può permettere ma per un secondo, fa come gli ha detto Nott, per un secondo chiude gli occhi e sorride, lei si presenta nella sua mente e per una volta sorride a lui e a nessun altro, solo per un secondo prima di ritornare alla terribile verità, la realtà dove lei lo odia e lui, deve recitare la parte del mostro cattivo. Quando tutto è finito li guarda, con ancora un sorriso sulle labbra- andiamo in sala grande-
I 3 ragazzi , tra più belli di tutta Hogwarts fanno la loro entrata in Sala Grande, non hanno preso l'espresso per parlare con Silente. Appena entrato, il suo sguardo vaga per il tavolo rosso e oro senza però vedere la chioma riccia della ragazza che gli ha da sempre rubato il cuore, nel sedersi al solito posto nota bisbigli terrorizzati a torno a lui e Pansy Parkinson con la sua vocetta acuto gli si para davanti -Dracuccio amore hai sentito del attacco, dov'eri mi hai fatto preoccupare?- Malfoy la guarda freddo, non mostrando la curiosità che lo divora. Attacco? Sul treno? Di certo il trio avrà combattuto, lei sta bene? È se è ferita?.
Nott gli posa una mano sulla spalla e gli indica l'entrata della sala, tutti i suoi pensieri scompaiano alla vista della Grifona accompagnata dai suoi amici, gli sguardi della sala sono tutti puntati sul Trio dei Miracoli ma il suo è concentrato solo sulla ragazza. I lunghi boccoli marroni le arrivano fino a metà schiena la camicia bianca fuori dalla gonna che le arriva al ginocchio e la cravatta rosso e oro leggermente allentata, occhi doro fuso che guardano orgogliosi avanti a sé, cammina a braccetto dei suoi compagnie sedendosi nella loro tavolata, Malfoy non può che pensare a quanto lei sia bella in ogni suo movimento.

 

SALA GRANDE 1 SETTEMBRE 1938

 

Hermione guarda inespressiva la grande Sala che le si presenta di fronte, il cielo stellato risplende sopra le loro teste, accanto a lei Tom guarda estasiato intorno a lui, per il piccolo Riddle la magia è una novità, non vuole mostrare la sua inesperienza ma la bambina accanto al lui può notare la paura e la curiosità che mostrano gli occhi grigi di Tom.
Una donna dai capelli bianchi e gli occhi chiari ha in mano una pergamena e un cappello, -ora vi chiamerò in ordine alfabetico vi posero il cappello parlante sulla testa che vi assegnerà a quella che sarà la vostra Casa per i prossimi 7 anni quindi, Lucian Abboth- un ragazzo paffuto e dai capelli marroni si avvicina e appena il capello gli viene poggiato enuncia- tassorosso-. Mano a mano tutti i bambini vengono smistati, Dorea come tutti i membri della sua famiglia finisce in Serpeverde , casa dove andrà anche Nott, -Hermone Gallagher?-

-Hermione Granger?-

Lei cammina sicura verso il piccolo sgabello, sa quello che fa e quello che vuole, Tom Riddle la guarda invidioso di tanta sicurezza spera, anche se non lo vuole ammettere che anche dopo lo smistamento quella bambina dai grandi occhi doro continui ad essergli amica.
Non ha mai avuto amici lui, nell'orfanotrofio tutti lo prendevano in giro per le sue stranezze, le suore lo credevano il peccato, figlio di Satana ma lui si credeva speciale, e l'arrivo di Silente gli ha donato la speranza di vendicarsi su coloro che lo hanno abbandonato e di chi lo ha deriso.
Il cappello parlante viene riposto sulla testa riccioluta di Hermione- Anima Antica vedo, un futuro segnato da una profezia e il dolore della morte segna la tua anima, cuor di leone- le sussurra nella mente il cappello- un orgoglio e un coraggio di un vero Grifone, una mente brillante più di tutti i Corvonero, astuta e fredda come una spietata Serpe. Tu parli la nobile lingua è il tuo futuro è segnato spero che mi perdoni per quello che sto per fare- Nel silenzio della sala la voce del capello risuona chiara -SERPEVERDE-

Nel silenzio della sala risuona la voce del cappello

-GRIFONDORO-

-Avrai un altra occasione- le dice il cappello prima che raggiunga la tavolata verde-argento, lo sguardo di Hermione vaga fino a Tom a cui sorride rassicurante, poi i suoi occhi vengono attirati dal bambino seduto sullo sgabello, ha capelli biondi e occhi neri intensi, la guarda con un sorriso perso e quasi non si accorge del capello poggiato sulla sua testa,- prestami attenzione ragazzo e distogli lo sguardo dalla serpe il tuo posto non è lì ma a GRIFONDORO- i Grifoni esultano ma il sorriso del bambino non può essere frainteso, vuole conoscere Hermione e quando si siede assieme ai suoi compagni non può fare altro che guardarla.
Tom Riddle guarda il ragazzo biondo poi Hermione, lei continua a guardarlo e gli mima con le labbra serpeverde e con questa convinzione è sicuro di finire nella stessa casa dell'amica.

SALA GRANDE 1 SETTEMBRE 1996

 

Hermione entra a braccetto con i suoi migliori amici e sente gli occhi di tutti puntati su di loro, sono entrati in ritardo per far controllare i ragazzi feriti nello scontro sul treno.
Hanno raccontato per filo e per segno quello che è accaduto sul treno al professor Silente che era andato a controllare la salute dei suoi migliori amici, i suoi occhi azzurri guardavano curiosi gli sguardi preoccupati del Trio, si soffermavano sopratutto su Hermione, si potevano già notare i piccoli cambiamenti nella sua persona, la postura e la camminata potevano essere associate a quella di una regina, i capelli erano morbidi boccoli più chiari l'unica cosa rimasta invariata da sempre erano gli occhi dorati, passati da uno sguardo che lasciava intravedere ogni emozione a uno freddo e distaccato, anche se, ad un occhio attento come il suo si poteva scorgere una noto di confusione, probabilmente iniziava a ricordare quello che Silente sperava non dovesse mai affrontare. -Non preoccupatevi ragazzi, ora il mondo magico sa che Voldemort è la fuori e voi dovete prepararvi allo scontro, avete appena 16 anni ma la fuori c'è una guerra e io confido in voi. Domani mattina presentatevi nel mio studio prima delle lezione- i ragazzi si fissano un momento, Silente con un occhiolino li congeda e iniziano ad avviarsi in silenzio verso la sala per la cena di bentornato.
Hermione nel guardare il cielo stellato non può che pensare alla prima volta che mise piede in quella sala, non può che pensare al suo sguardo terrorizzato mentre le posavano il cappello parlante in testa per la prima volta, non può certo dimenticare le parole che il cappello le disse nella testa, tanto simili a quelle che involontariamente associa la sua mente.
-sei tornata da me Anima Antica, ora posso smistarti dove il tuo cuore voleva portarti anni prima- nel silenzio della sala risuona la voce del cappello -GRIFONDORO-

Nel silenzio della sala

la voce del capello risuona chiara -SERPEVERDE-

Hermione si da nuovamente della stupida mentre si siede alla sua tavolata, lei non è mai andata a Serpeverde e di certo non ha mai visto Voldemort prima dell'anno prima, cerca di non pensare a questi strani flashback e al bambino dagli occhi neri che ha visto nell'allucinazione, non è riuscita a sentire il nome ma quegli occhi neri le hanno fatto perdere un battito, le erano familiari e allo stesso estranei, ma le hanno di certo fatto perdere per un secondo il filo dei suoi pensieri, la stessa cosa che è capitata alla lei delle visioni. Un applauso risuona della Sala destandola dai suoi pensieri, non ha ascoltato il discorso del Preside tanto presa da cosa inesistenti. Anche il prescelto se ne accorge in tono dolce le sussurra,- con la testa fra le nuvole? Non ti preoccupare andrà tutto bene Mione-

-Smettila- Hermione guarda Tom perplessa,

-di fissare il biondo al tavolo dei Grifoni, pensa a pozioni- lei lo guarda con un luccichio colpevole- qualcuno mi ha vista?-

non può permettersi di mostrarsi debole, Riddle la guarda preoccupato

-no ma smettila di stare con la testa fra le nuvole-

Tom le sistema una ciocca dietro l'orecchio per poi ricominciare a studiare, la ragazza accanto a lui non ne vuole sapere invece di rimettersi sui libri e inizia quindi, un accesa discussione con Nott e Avery sul imminente partita contro i Tassi.

 

Scuote la testa come per scacciare quelle immagini dalla testa, 2 occhi grigi la scrutano nella sala e la Regina dei Grifoni ha notato che dai Serpeverdi Draco Malfoy la guarda, si guardano fieri e orgogliosi negli occhi finchè il principe dei Serpeverde viene chiamato da Zabini accanto a lui, la ragazza dagli occhi dorati non riuscirebbe ad immaginarsi come una purosangue, per giunta Serpeverde. Sbuffa nervosa e mangia velocemente la sua cena, parla con pochi e per tutta la serata il suo sguardo e confuso, perso in immagini di un tempo che Hermione non vuole sapere anche se la sua mente prepotentemente le fa riemergere provocandogli un terribile mal di testa.
Finita la cena Hermione esce con la massa di studenti verso la torre dei Grifondoro, tanto persa nei suoi pensieri che non si è accorta che i suoi 2 amici hanno preso le bacchette, bacchette puntate verso 3 Serpeverde, al centro Malfoy la guarda freddo,- Allora mezzosangue ci sei anche tu? Non ti sei fatta niente nel attacco un peccato i Mangiamorte potevano mettere fine alla tua vita una sanguesporco in meno non può che far bene- parole sputate con cattiveria, che hanno fatto male più a chi le pronunciavano che a che le riceveva.

tu sei una purosangue io invece no, non sono degno della magia-

queste parole dette con tanta durezza erano una verità a cui il giovane Voldemort faceva i conti ogni giorno.

Per tutti lui era uno sporco figlio di babbani e per quanto abile con la magia i compagni a serpeverde non gli potevano concedere pace.

La ragazza dagli occhi dorati lo guarda furiosa, una luce vendicativa li rendeva accora più belli, prendendo la bacchetta guarda il suo amico, nessuno poteva insultare chi Hermione teneva cara, avrebbe pagato-chi Tom, chi ha osato dire questo- lui la guarda perplesso e per un attimo ha paura, ma è questo che lui adora della ragazza, fredda, fiera e calcolatrice, molto simili eppure diversi, lui e orgoglioso di essergli amico, di essere uno dei pochi di qui lei si fidi ciecamente, tanto da mostrare la sua dolcezza.- Malfoy- lei lo guarda inespressiva, si avvicina a Tom e gli dice con voce ferma e dura- sarai un grande mago Tommy, sei un grande mago, mezzosangue è vero, ma migliore di loro che credono della “purezza” idiozie. Un giorno dimostrerai a tutti chi è il migliore, anche domani- con queste parole esce dalla guferia diretta da Malfoy, le serpi non perdonano ne dimenticano e lei non è poi tanto diversa.

Con sguardo alto e fiero e la postura da Regina, Hermione si avvicina a Malfoy, senza la bacchetta ma con tanta sicurezza e freddezza da far dubitare ai suoi amici chi lei sia, ma il Principe delle Serpi non cede e affronta il suo sguardo, curioso di vedere dove la ragazza vuole arrivare, si avvicina cosi tanto che Draco percepisce il suo odore di vaniglia e rose, si avvicina tanto che il Principe deve fare violenza su se stesso per non toccarla.- Mezzosangue lo pensi tu, la tua tanto decantata “purezza” Draco non ti rende migliore di me, di certo non devi crederci molto visto che colui che veneri, il grande e potente Voldemort è un mezzosangue proprio come me no? In fondo Malferret non credo che tu sappia cosa sia la purezza del sangue- spiazzando i presenti Hermione va avanti per la sua strade senza attendere una risposta dal ragazzo, ancora imbambolato e stordito dalle parole pronunciate dalla Grifona, prima di andarsene sul suo viso esce un perfetto ghigno alla Serpeverde, Harry e Ron la guardano confusi non capacitandosi del gesto dell'amica, con quel ghigno identico a quello che la ragazza ha visto fare all'altra se si avvicina alla sua torre soddisfatta di ciò che ha fatto. Lei non è mai stata inferiore, nessuno le è superiore, sono le parole che un Hermione bambina sente pronunciare nella sua mente, una bambina che non è lei in un posto che non ha mai visto con un uomo che non conosce ma quelle parole detto con tanta passione le tornano nella mente, e lei non può che essere d'accordo con l'uomo che le pronuncia. Uomo familiare anche se estraneo.

Sotto un enorme albero di ciliegio sedeva ordinato una bambina di 6 anni, aveva una treccia color nocciola è un vestito verde e occhi incredibilmente dorati, accanto al lei un uomo di circa 30 anni la guarda con gli stessi occhi, capelli rosso scuro e fisico ben piazzazo sedeva accanto alla bambina.- nella vita bambina mia, ci sarà sempre chi vorrà buttarti giù, per invidia o per vendetta tesoro- Hermione guarda il padre attenta a ogni cosa che dice,- tu si una strega, ma prima di tutto sei una Gallagher, nessuno può farci sentire inferiori senza il nostro consenso, proveranno a buttarti giù con trucchetti e sotterfugi ma tu ti mostrerai sempre all'altezza, mai deviando l'ostacolo ma affrontandolo con gli stessi mezzi, - con queste parole il padre di Hermione si alza dal grande ciliegio che da sempre è stato il rifugio della bambina, i suoi occhi doro seguono la figura dell'uomo fino a quando non rientra nel maestoso castello che lei considera casa.

Sale in camera sua senza aspettare i suoi compagni, non presta attenzione a niente, le sue 2 compagne di stanza dormono beate nel loro letto ed Hermione lentamente si spoglia, il pigiama sul suo letto è ridicolo si ritrova a pensare, che aveva in mete quando ha preso il pigiama con i coniglietti? Nel suo enorme baule prende una semplice t-shirt bianca la indossa e si mette sotto le coperte.
Per una volta non teme i sogni che potrebbe fare, per ora non teme le immagini di un Hermione tanto diversa da quello che lei è stata in questi 15 anni quasi 16, per una volta non pensa a niente cullata tranquillamente dalle braccia di Morfeo.

A.D.A
Eccomi tornata con il secondo capitolo. vi è piaciuto? volevo iniziare a presentare uno dei personaggi principale a cui ho lavorato in particolar moo. il biondo grifondoro che presenterò meglio nei capitoli sucessivi. Spero che seguirete la mia storia
                                                                                                                                                                            un bacio Snoppy33 

 

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Capitolo 3
*** i sogni hanno sempre uno sfondo di verità. ***


Il sogno è l'infinita ombra del vero.

G.Pascoli

 

 

Odio per se stesso e per la mezzosangue che ha osato di nuovo umiliarlo.

Lui, Draco Lucius Malfoy umiliato ancora, suo padre gli direbbe che è la rovina del suo casato ma, per una volta non ascolta la voce degli insegnamenti passati.

Aveva pronunciato quelle parole perchè voleva attirare la sua attenzione, un modo sbagliato, ha detto Nott ma lui voleva solo sentire la sua voce, lui in quel momento voleva solo guardare i suoi occhi. Si è odiato per quelle parole a cui non credo, ma si è aggrappato alla sua maschera da stupido razzista perchè non vuole mostrarsi.

Vigliacco, mai si sarebbe immaginato questa reazione dalla Regina dei Grifoni, reazione tanto simile alle serpi, quando si è avvicinata a potuto risentire il suo profumo di vaniglia e rose. Quante volte la sognata, tante che nemmeno se le ricorda. Tante volte l'ha sognata mentre pronunciava il suo nome, gli è sembrato così bello detto da quelle labbra rosa scuro.

I suoi occhi gelidi lo hanno fatto compagnia per tutta la notte e ora, di fronte lo specchio della sua camera si prepara all'incontro con Silente e con lei, lei il suo personale tormento, che avrebbe detto del suo ruolo di spia? Lo avrebbe accolto? No, probabilmente no. Non gli avrebbe creduto? Di certo, lui che tante volte ha decantato la sua superiorità adesso vole aiutarla. Salvarla. Eppure era l'unica cosa che gli è sempre importo. Lei era l'unica cosa che gli è sempre importato.

Con passo sicura scende nella sua sala Comune, ci sono pochi studenti che, appena lo vedendolo non possono far altro che essere terrorizzati, si dirige da Nott e Zabini e con passo lento si dirigono verso l'ufficio del preside. Nessuno dice niente, e lui non può che essere grato a i suoi amici che lo stanno aiutando, senza chiedere niente in cambio.

Arrivati di fronte all'ufficio Theodor pronuncia la parola d'ordine- cioccorane- Malfoy è il primo ad entrare e la prima cosa sono gli occhi della grifondoro e gli sguardi carichi di odio degli altri 2 passano in secondo piano.

 

 

Hermione si era svegliata con un enorme ritardo, alla vista delle compagne che andavano a fare colazione Hermione Jean Granger come una furia si fa la doccia e indossa la divisa nel minor tempo possibile, scende nella sala comune dove ad attenderla ci sono Harry Potter e Ron Waesley,- Hermione dove eri dobbiamo sbrigarci la Mgranitt è passata per darci gli orari e... una novità- la Regina dei Grifoni li guarda confusi mentre prende l'orario dal ragazzo dai capelli rossi, gli occhi del Prescelto brillano e Ron non riesce a stare fermo, Dean Thomas salta come una scimmia sul divano della sala comune e l'espressione della ragazza e alquanto preoccupata sulla salute del compagno di Casa.- Sono capitano della squadra di quiddich.-

-Sono orgogliosa di te Harry complimenti- lei gli sorride rassicurante mentre i suoi migliori amici le parlano delle selezione che averanno sabato mattina, mentre si dirigono nell'ufficio del preside, Hermione ripensa alla sera prima, quando nella sua testa si è presentato quel bambino dagli occhi scuri, quegli occhi l'hanno perseguitato fin da quando si è svegliata, è la voce di Ron a destarla dai pensieri,- miseriaccia Mione ma come mai la tua divisa è in disordine? Ti lamenti sempre con me e Harry del nostro modo di portarla e tu?- la ragazza dagli occhi doro si prende un minuto per osservarsi, specchiandosi nell'enorme vetrata. La gonna corta e le scarpe di un colore diverso, una rossa e una dorata, la camicia fuori dalla gonna, i primi 2 bottoni slacciati e la cravatta snodata . I capelli non erano una criniera di leone come ogni mattina ma continuavano ad essere morbidi boccoli color nocciola sempre più chiaro, un biondo scuro, aveva visto un Hermione simile in uno dei suoi sogni e, inconsciamente, deve aver riprodotto lo stesso look. Scrolla le spalle e continua a camminare, come se portare la gonna più corta per lei fosse normale, come se tutto quel disordine facesse parte da sempre di Hermione. Appena arrivati di fronte all'ufficio del preside Harry pronuncia la parola d'ordine e entrano da Silente.

La prima cosa che Hermione vede sono i quadri appesi alle pareti, tutti la guardano curiosa, il suo sguardo però, viene catturato dal' ultimo ritratto, Armano Dippet la fissa con occhi lucidi, un misto di sollievo e orgoglio mentre la guarda sedersi sulla sedia con la solita aria da regina, posa i suoi occhi doro fuso sul vecchio uomo- Buongiorno Preside- per poi dare un saluto anche a Silente che la guarda con premura.

-Quindi lei afferma di essere stata tutto il tempo

in infermeria giusto?- Armano Dippet guarda una delle sue migliore studentesse seduta sulla sedia di fronte alla sua scrivania.

-spero ragazzi che abbiate ancora un po' di pazienza nell'attendere che arrivino gli altri- la voce di Silente la scuote dai suoi pensieri, i suoi amici, posizionati uno alla sua destra e l'altro alla sua sinistra, hanno una faccia perplessa che si tramutano in rabbia appena scorgono il viso di Draco Malfoy alla soglia della porta.

 

Harry Potter dopo aver appresso la notizia di essere divenuto Capitano, come lo fu suo padre anni prima, lo rese il ragazzo più felice di Hogwart, una felicità che dopo la morte di Sirius non credeva di ritrovare. Alla venerabile età di 16 anni il Prescelto aveva avuto una vita piuttosto movimentata per un comune ragazzo, dai Troll ai Mangiamorte, credeva che oramai niente potesse sorprenderlo.

Quando sulla soglia della porta vede apparire 3 Serpeverde, ma non Serpeverde qualunque, ma Malfoy, Zabini e Nott, può affermare che la sua morte è vicina più di quanto volesse, e non a causa del Mago Oscuro. - cosa miseriaccia succede?- Ron da per primo sfogo ai suoi pensieri, in modo più fine certo, ma la domanda rimaneva quella. -calmati lenticchia e lascia spiegare il preside-. Harry James Potter, il Preselto, il bambino-che-dopo-aver-appresso-questa notizia-non-sopravviverà, può tranquillamente affermare che la demenza senile ha colpito l'ormai centenario Albus Silente. È solo grazie alla mano poggiata sulla sua spalle e su quella di Ron che Harry non inizia una rissa, l'ennesima si aggiunge, con i Serpeverde-.i Signori qua presenti mi hanno informato di notizie che mi sembra giusto che voi conosciate poiché, coinvolti in prima persona- le Serpi annuiscono con uno strano ghigno in faccia, come a sapere quello che tra poco accadrà,- hanno accettato di rischiare la loro vita per il bene della guerra... saranno le nostre spie all'interno delle file dei Mangiamorte-

Harry James Potter era ufficialmente esploso. -LORO? QUESTE VISCIDE SERPI NON SANNO NEMMENO COS'è IL BENE COMUNE VISTO CHE PENSANO SOLO A LORO STESSI, SPIE?... SPIE?.. PROFESSORE L'ALZAIMER L'HA COLPITA VELOCEMENTE A QUANTO PARE PERCHè SONO CONVINTO CHE QUESTI FIGLI DI MANGIAMORTE CI VENDERRANO APPENA AVRANNO OCCASIONE- Malfoy e Nott stavano saltando addosso al collo di Potter, quest'ultimo affiancato dal fedele Weasley, con un colpo secco della bacchetta Hermione li pietrifica sul posto, l'unico rumore che si sente per qualche momento sono i respiri dei presenti, poi la voce del cappello parlate interrompe quel silenzio appena creatosi,- una volta anni fa, mi dissero che era la convinzione a fregare la gente Signor Potter, non crede anche lei a quanto siano veritiere queste parole?-

Hermione lo guarda sorridente,un sorriso amaro, cuor di leone,... lei,

tanto fredda quanto spietata non può essere nemmeno paragonata ai coraggiosi di cuore.

Lei stessa dubita di avere un cuore.

Per questo guarda il cappello,- è la convinzione che fotte- e se ne va.

Hermione sorride alle parole del cappello, quel cappello da bambina le mise molto timore e ogni anno, allo smistamento o quando andava dal preside, sentiva il suo sguardo addosso,la metteva in forte soggezione.- Se avete finito di parlare il Profes...cioè preside cercava di dire qualcosa- solo il Cappello Parlante e Silente stesso hanno notato questo piccolo errore, ma anche 2 occhi grigi hanno notato la piccola smista di Hermione, occhi che non l'hanno persa di vista un solo secondo.

Stavo dicendo che, i Signori Malfoy, e Nott mi hanno informata dei piani di Voldemort. Capisco i suoi dubbi Signor Potter ma posso assicurarle la loro sincerità, i piani dell'oscuro sono stati per così dire, deviati verso voi 3, in particolar modo verso la Signorina Granger-. Gli occhi dei presenti volano sulla ragazza in questione, ancora gambe incrociate, ancora sguardo alto, ancora occhi freddi e inespressivi.

Le gambe accavallate e la gonna verde argento che arriva fin sotto il ginocchio,

la cravatta slacciata e i capelli raccolti in una morbida coda

che lascia liberi boccoli che le ricadono sul viso

-il motivo ci è ignoto- uno sguardo divertito dell'ex preside Dippet- ma ora i loro fanno parte dell'ordine della fenice, saranno incaricati di proteggere la signorina Granger- - non ho bisogno di guardie del corpo prof..preside- uno sguardo ammonitore però la fa risedere- seguirete delle lezioni speciali con il Professor Shay a qui so che ha già avuto l'onore di conoscere- Hermione storce il nasino, non gli piace quell'uomo- ora potete andare le lezione vi aspettano e Signorina Granger...- Silente indica divertito i 4 ragazzi ancora vittima dell'incantesimo della Grifona, Zabini ride divertito della scena e la riccia si concede un breve sorriso- Finite incantesime- con un ultimo saluto rivolti a Silente e Dippet la ragazza esce seguita immediatamente dal moro Serpeverde e dal resto dei ragazzi che, doloranti la maledicono in diverse lingue.

-sta iniziando a prendere atteggiamenti della vecchia se, avevi ragione Albus, è tornata- Dippet guarda malinconico la ragazza che è appena uscita da quella porta, ricordando le tante volte che in passato aveva compiuto quegli stessi gesti-.

24 marzo 1942 ufficio del preside Dippet

 

-Quindi lei afferma di essere stata tutto il tempo in infermeria giusto?- Armano Dippet guarda una delle sue migliore studentesse seduta sulla sedia di fronte alla sua scrivania. Le gambe accavallate e la gonna verde argento che arriva fin sotto il ginocchio, la cravatta slacciata e i capelli raccolti in una morbida coda che lascia liberi boccoli che le ricadono sul viso,- preside come ha potuto confermare Madame Monroe io ero con lei- il professor Silente la guarda sospettosa mentre prende la parola- signorina Gallagher sa cosa è il basilisco vero?- la ragazza annuisce- bisogna saper parlare la lingua di Salazar per poter aizzare quel serpente.-

la ragazza dagli occhi dorati guarda il suo professore come se quella velata accusa non le sia arrivata, per un secondo ha paura che il suo segreto, tanto ben custodito sia stato rivelato, ma è solo un attimo, recupera la sua sicurezza per fronteggiare il professore di trasfigurazione, - mi delude professore,solo perchè membro della casa di Serpeverde non significa certo che io parli con i serpenti,mi accusa in principio perchè crede sia stato un serpente che ovviamente, per lei, solo una serpe può avere evocato- e qui fa un sorrisetto beffardo- quindi se un giorno vedo un Corvonero beccato da un grifone devo dare per scontato che ad evocarlo sia stato un Grifondoro giusto? Oltretutto io non ero nemmeno in quel l'ala del castello- nessuno dei 2 può replicare ciò che è stato detto dalla quindicenne,- se permettete vorrei andare a studiare- si alza dalla sedia e si dirige a testa alta alla porta quando una voce non la fa bloccare sul posto,- ho fatto bene devo ammetterlo, a smistarti fra i bugiardi Serpeverde, niente è stato mai giusto, ma sono convinto che un giorno il tuo cuor di leone si mostrerà agli altri.- Hermione lo guarda sorridente,un sorriso amaro, cuor di leone, lei, tanto fredda quanto spietata non può essere nemmeno paragonata ai coraggiosi di cuore. Lei stessa dubita di avere un cuore. Per questo guarda il cappello,- è la convinzione che fotte- e se ne va.

Ad attenderla un Tom ansioso in pena per le sorti della compagnia lei lo guarda, lo prede per un braccio fino a condurlo vicino al lago nero. Lo guarda con i suoi grandi occhi dorati, occhi che Tom non può reggere, -Sei stato tu- non una domanda, ne una accusa, ma la semplice e dura verità. Lei l'ho sa bene che Tom ha la capacità di parlare con i serpenti, tante volte lo ha visto parlare con Nagidi, il serpente che l'accompagna da quando aveva 9 anni, lui invece la guarda con i suoi occhi grigio scuro, se ne andrà, è l'unico pensiero che tormenta Riddle, come tutti. -volevo provare il basilisco, volevo vedere quello che è capace di fare, aveva fame e la Corvonero era nel posto sbagliato nel momento sbagliato-. Ma non si sentiva in colpa.

Assassino, le dice la sua mente e lei lo sa bene, ma che deve fare hanno solo 15 anni e non vuole che Tom passi la vita ad Azkaban, non le sembra giusto. È Mirtilla? Le chiede la sua coscienza, io non la conoscevo e per quanto poteva sapere non piaceva a nessuno,- qualcuno mi ha fatto in incantesimo, e sono rimasta in infermeria prima , durante e dopo l'attacco. Un alibi direi.- è vero, a pensato a tutto il giovane Voldemort, sapeva che Silente sospettasse del talento dell'amica così le ha fatto venire la febbre, così che nessuno potesse accusare lei, non voleva che si prendesse le colpe di qualcosa che lei non conosceva ne tanto meno immaginava. Lei sorride, un sorriso che le illumina ancora di più il viso, la rende più bella. - io non c'ero, Mirtilla era nel posto sbagliato nel momento sbagliato- e allora anche Tom Riddle si concede un sorriso, nel male lei gli sta vicina, e lui non può che essere felice. Lei mette le sue esili braccia intorno alla sua vita e lo abbraccia, lui sente il suo odore di vaniglia mentre,anche lui la avvolge in un abbraccio. Dura un secondo, una debolezza momentanea che poi li riporta alla realtà. Si avviano al castello con un peso in meno nello stomaco, indifferenti della morte della compagna.

2 settembre 1996 fuori dal ufficio del preside

-Per la cronaca Potter io non sono un Mangiamorte e nemmeno i miei amici lo sono- Harry lo guarda truce, pronto a replicare ma , uno sguardo ammonitore di Hermione lo fa resistere,- cerchiamo di calmarci, per quanto difficile dobbiamo collaborare, non dico di eliminare tutti i pregiudizi certo, ci saranno sempre le differenze Grifondoro Serpeverde eccetera quindi che ne dite di... tentare di non farvi fuori la prima settimana e??- sarcastica e pungente la Granger dopo questa frase sorride sarcastica e se ne va alla seconda ora di lezione avendo perso la prima, curiosa di sapere i metodi del nuovo professore si difesa, conscia che non deve fidarsi di quell'uomo. È tradizione oramai avere psicopatici per difesa perchè quest'anno deve essere diverso?.

I ragazzi fra tanto la guarda scioccati, dopo essersi ricomposti e aver ringhiato contro i Serpeverde se ne vanno nell'aula di Difesa mentre le Serpi alla serra della Sprite. I Grifondoro erano già seduti ai loro posti e Harry e Ron sono arrivati contemporaneamente al nuovo professore, la ragazza dagli ochi dorati era in prima fila seduta svogliatamente. -Salve ragazzi io sono il professor Shay, vi dico da adesso che prediligo la pratica che la teoria, ma i compiti ci saranno lo stesso- un mormorio di disapprovazione,- so che al 4 anno avete studiato le maledizioni senza perdono chi sa dirmele?- gelo nella classe sia da parte dei Grifoni che dai Corvi. Tutti si ricordavano del mangiamorte che si è finto Malocchio, Hermione era sul punto delle lacrime quando il finto professore ha cruciato e ucciso il ragno di fronte a lei, ora, a distanza di 2 anni non prova più disgusto,- Maledizione Imperius, che permette di assumere il controllo di un qualsiasi essere vivente, assoggettandolo a sé. La seconda è la Maledizione Cruciatus che è utilizzata per torturare chi ne viene colpito. La formula CRUCIO deriva dal latino e significa, per l’appunto "tormentare, torturare" o anche "crocifiggere" la più potente delle tre Maledizioni Senza Perdono è l’Anatema che Uccide, la sua formula AVADA KEVADRA è in lingua aramaica e deriva dalla frase "abhadda kedhabhra" che significa "sparisci, così come questa parola- la voce incolore della regina dei Grifoni risuona sicura in tutta l'aula, guarda con i suoi belli occhi dorati il professore, - per domani voglio un rotolo su gli effetti nel fra tempo ricapitoliamo gli incantesimi...- la voce di Shay ha un che di maturo e sicuro che incanta, tutti lo seguono quando ricapitola gli incantesimi dell'anno passato, sembra che tutti non abbiamo notato la piccola parentesi di Hermione, sembra che nessuno abbia notato che non ha preso appunti. Quella lezione lei già la conosce, gli appunti sono superflui.

-Sono illegali ragazzi, solo maghi spietati usano queste Maledizioni

per infliggere dolore i nostri Auror

non le possono usare ma sanno, come controbattere l'imperio-

-ecco il motivo per cui Gellert e ancora in circolazione- le sussurra

Leonar, lei gli fa un cenno con la testa Griendewald non

è un problema suo anche se sta devastando l' europa

non ha il coraggio di tornare in inghilterra.

Lei avrebbe avuto il coraggio di usare una maledizione? E Tom?

niente appunti in nessuna delle lezioni dobbiamo preoccuparci?- sussurra Ron all'indirizzo del bambino sopravvissuto, lui alza le spalle, ha notato anche lui i cambiamenti di Hermione, i capelli più chiari, più scuri del dorato dei suoi occhi lo sguardo più gelido, la voce più tagliente. Ma non ha il coraggio di domandarle cosa esattamente le succede, da quando ha visto negli occhi Voldemort, un mal di testa le è rimasto per tutta la fine dell'anno scolastico e le lettere erano che di solito erano 4 a settimana si erano ridotte a 4 per tutti i 2 mesi. Cosa la turbava tanto, non lo sapeva ma l'avrebbe scoperto poco ma sicuro.

Entrati in Sala tutti volevano sapere quando si sarebbero tenute le selezioni per il quiddich, un po' sorpreso e un po spaventato Harry annuncia che la pergamena apparirà in sala comune a mezzanotte precisa e che 3 giorni dopo si sarebbero tenute le selezioni, avrebbe dovuto trovare un portiere, 2 cacciatori visto che ha intenzione di riammettere Katy Bell e 2 battitori capaci come i gemelli, ora proprietari di un negozio a Diago alley.

3 piano di hogwart 1943

Come hai osato- una voce serpentina fa smettere le risate dei Grifoni, - ti giuro che ti elimino Potter- quest'ultima parola e detta con disprezzo quasi sputata, il ragazzo si avvicina a lei, i capelli neri scompigliati e 2 occhi marroni il fisico atletico che la sovrasta di un paio di centimetri- non ho la più pallida idea di cosa tu stia parlando- lei lo guarda incazzata come una iena- tu hai rubato la pluffa e il boccino stupido Grifondoro me la paghi- la ragazza dagli occhi doro punta la bacchetta al collo di Potter, quest'ultimo non muove un muscolo ma la bacchetta del moro viene presa velocemente e puntata sul addome della ragazza, - queste cose le fatte solo voi infime Serpi- -Stupi..- prima di terminare l'incantesimo la regina di Ghiaccio viene prese per la vita da un ragazzo dai capelli biondo grano e occhi nero pece, la solleva da terra con un sorriso sulle labbra, - calma Serpeverde noi non centriamo nulla- lei lo guarda negli occhi, si perde in quelle pozze nere che le fanno perdere il cuore e vacillare tutte le sue sicurezze, perchè era andata li? non lo ricordava era presente solo il sorriso del ragazzo di fronte a lei.

Ma poi la recupera la concezione della realtà e con un calcio alla gamba si fa mettere a terra, guarda sorridendo al ragazzo accasciato,- bella tattica Hart veramente ma... aimè non mi inganni- si alza in piedi sorridendo sadica, negli occhi un luccichio divertito, punta la bacchetta all'altezza di Potter che nel fra tempo aveva assistito alla scena- Stupificium- il grifone vola per un paio di metri finchè non si scontra con la parete di pietra, Hart dietro di lei ride, la prende per un braccio e la fa scontrare contro il suo petto, il grifone avvicina le labbra al suo orecchio,-violenta eh? Comunque... ho io la pluffa e il boccino- le stampa un bacio a stampo e corre lontano dalla sua furia. La ragazza dagli occhi dorati rimane per un paio di secondi ferma, per metabolizzare la notizia, poi con passo da Regina, come solo lei può fare e cerca il ragazzo che le appena sfuggito con un piccolo sorriso sulle labbra rosse.

 

ada

Eccomi tornata con il 3 capitolo.

Come si è potuto notare ho cercati di evidenziare il rapporto tra l'altra Hermione e Tom, nonostante Mirtilla è morta a causa di Ridlle lei, ostinata, vuole continuare ad essere sua amica. Perchè lo vuole difendere? Spero che qualcuna di voi l'abbia capito perchè sia nel secondo che nel terzo capitolo vi ho dato uno dei fattori comuni fra Voldemort e Hermione Gallagher. Nel prossimo capitolo scoprirete il punto di vista di Lord Voldemort è il motivo per cui è diventato un mago oscuro.

Prima di lasciarvi vorrei ringraziare alizu33 -darkmagic31-fede17 -mya95 -valepassion95 e Veronica91 che seguono la mia storia e anche a tutti quelli che l'hanno anche solo letta. Alla prossima settimana Snoppy33

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Capitolo 4
*** A lei piaceva la sensazione del vento sulla faccia ***


Una volta che hai conosciuto il volo,
 camminerai sulla terra con gli occhi rivolti sempre in alto, perché là sei stato, e là agogni a tornare

 

 

Il Signore Oscuro era solo in quel momento, aveva cacciato tutti i Mangiamorte per riflettere, appena chiudeva i piccoli occhi rossi rivedeva il suo viso.

Non era cambiata per niente dall'ultima volta che l'aveva vista, certo ora aveva all'incirca 15 anni, ma era bella come l'ultima volta, i suoi occhi erano dorati come li ricordava, fieri e orgogliosi. Appena l'aveva intravista aveva pensato di avere un allucinazione ma poi, attraverso gli occhi del Prescelto aveva visto il suo viso, la sua risata e i suoi occhi e aveva capito. Era tornata.

Non ricordava niente questo era certo, ma in lui era iniziata a crescere la speranza, ironia della sorte ,lui, che non aveva l'anima, il peggior mago oscuro che si ricordi,sperava, aveva sempre saputo che sarebbe tornata, sapeva che sarebbe ritornata in un modo o nell'altro l'importante e che lui sarebbe rimasto ad aspettarla.

Il giorno in cui se ne era andata è nato in lui un forte senso di impotenza, si era odiato a lungo per non essere riuscito a trovare una soluzione a tutto questo.

In quel giorno Tom Riddle aveva smesso di esistere facendo nascere Lord Voldemort, insensibile e crudele aveva perso tutto ciò che lo rendeva umano, solo perchè lei non c'era più per dirgli di fermarsi. Il senso di vedetta verso chi lo aveva abbandonato era stato allontanato per permettere alla sola voglia di uccidere e di essere venerato di prendere il sopravento, che senso aveva, lei non c'era per dirgli che sbagliava, lei non c'era per dirgli cosa dovesse fare, alla fine se ne era andata come tutti. Ma lui sapeva che sarebbe tornata e avrebbe avuto una sorpresa, lei gli ripeteva che era destinato a grandi cose, ecco ciò che aveva fatto nei suoi 50 anni di assenza, lei non si riferiva alla distruzione dei mezzosangue certo, sarebbe stata ferita e delusa lo sapeva, ma come sempre gli sarebbe rimasta accanto. Magari si sarebbe unita ai Mangiamorte, senza marchiare e inginocchiarsi ovviamente, lei sarebbe stata tratta meglio, non c'era bisogno di venerarlo come gli altri e abbassare gli occhi, non voleva questo e lei di certo non lo avrebbe mai fatto.

L'avrebbe convinta a stare con lui, perchè lui, il Signore Oscuro aveva bisogno di lei, ma non per amore certo, lui non sa provare questo sentimento, ma per il suo sorriso, un sorriso che mostrava a pochi, così pochi che si contavano sulle dita di una mano, lui era stato fra questi, lui era stato tra i pochi che sapeva veramente chi era, che conosceva il suono della sua risata e sapesse distinguere un sorriso falso da quello vero.

Le avrebbe dato un paio di mesi per ricordare tutto quello di cui aveva bisogno per ricostruire il suo passato e formare il futuro, ad Hogwart è nato tutto lì, fra quelle mura di pietra che li hanno visti crescere, quando sarebbe stato il momento avrebbe mandato Bellatrix a prenderla per ora i suoi ordini erano stati chiari, lei era intoccabile, qualsiasi ferita anche superficiale causata dai suoi fedeli sarebbe stata punita.

Aveva detto a il nipote di Abraxas di tenerla d'occhio e di informarlo su tutto, dai voti scolastici, che lui sapeva essere sempre alti, alle persone con cui sedeva e dove passava più tempo, voleva sapere se era sempre la stessa anche dentro.

Con un gesto secco della mano fa entrare Mcnair e Greyback, li aveva mandati per sondare il terreno, per verificare che lei ci sarebbe stata su quel treno, feriti in gravi punti li guarda sufficienti-Manca dolohov- la sua voce serpentina riempie l'aria, i 3 tremano e il prima a farsi avanti e Mcnair, - mio signore abbiamo combattuto contro i trio e nell'arrivo di un Auror ab..abbiamo battuto rit..tt..riti rata mio Signore Dolohov...- Voldemort non lo lascia finire che gli da addosso una forte Cruciatus, - chi ha combattuto contro di lei?- Greyback terrorizzato dalla sua furia risponde- Dolohov lui ho combattuto contro di lei ed e stato catturato mio Signore-, non vuole attraversare l'ira del Signore Oscuro per una mezzosangue.- vi avevo detto di non storcerle nemmeno un capello-. Ira funesta attraversa gli occhi di Voldemort.

Al piano di sopra Narcissia Black in Malfoy ascolta in silenzio le urla al piano di sotto, un anatema senza perdono pronunciato uno dietro l'altro le fanno capire quanto sia forte le cruciatus che stanno ricevendo,non le importa molto non li ha mai sopportati quei mostri che senza permesso, aggirano nella sua casa.

Perchè questa ragazzina sia tanto importante per l'Oscuro rimane un mistero, ma lei per paura che possa torturare anche suo figlio gli invia una lettere in cui gli chiede di tenerla sotto controllo e lontana dai guai, un solo graffio e le conseguenze saranno disastrose, per colpa di quel folle ha perso suo marito, non perderà anche suo figlio.

 

12 settembre 1939

 

Tom Riddle seduto sugli spalti dell'enorme campo da quiddich guarda annoiato i ragazzi lanciarsi i bolidi come degli idioti. La ragazza dagli occhi doro gli fa un occhiolino prima di salire sulla scopa.

Hermione non si è mai sentita più libera come quando vola, i pensieri diventano leggeri e i problemi vengono spazzati via dal vento. Quando vola c'è solo il nulla ed è quello che alla ragazza dagli occhi doro piace, desidera sentirsi libera e senza nessun limite.

Riddle guarda incolore la scena che gli si para davanti, bolidi impazziti volano da tutte le parti ed Hermione vola leggiadra insieme alla pluffa, nessuno riesce a fermarla e riesce a fare 50 punti da sola, al giovane Voldemort il quiddich non piace, lo trova un gioco stupido e pericoloso e togli del tempo prezioso allo studio, ma la sua riccia amica non è dello stesso parere, lo ha tormentato per 2 settimane per aiutarla ad esercitarsi con la pluffa. Lei era un asso del quindici poco ma sicuro, un gioiellino vero e proprio che avrebbe riportato la coppa nella casa di Salazar.

Fra tempo Hermione era riuscita a segnare svariate volta, muovendosi con leggiadra a schivato bolidi e giocatori che inutilmente hanno provato a rubarle la Pluffa, ingannando l'abile portiere la ragazza dagli occhi doro sembrava essere da sola. Eloise Lauren, capitano di serpeverde vedeva in lei la possibilità di battere i Grifoni, con le lacrime agli occhi l'abbraccia prima che la fredda serpe la sposta disgustata, un sorriso fanno capire a Tom che l'amica e entrata in squadra, i dubbi non c'erano ovvio ma lui era comunque un po' in ansia.

dopodomani ci sarà il primo allenamento wow- lei si mette le mani nei capelli – nella squadra incredibile e sono al secondo certo ma... cazzo Tommy farò il culo a quei Grifoni coglioni- una risata li fa girare, Leonard si avvicina e le accarezza la guancia,- che ti aspettavi scusa? Per tutta l'estate non hai fatto che esercitarti e rompere a me, se non ti avessero presa di certo li avresti minacciati a morte- Tom annuisce con l'aria di chi aveva già immaginato la scena da tempo, lei fa una piccola smorfia, sapeva di essere la migliore, ovviamente, voleva solo dimostrare che non era per il suo cognome che aveva successo, voleva dimostrare a tutti che con le sue sole forze, riusciva in tutto. Voleva essere la migliore, era competitiva lo ammetteva.

Ma per quanto si sforzasse di essere positiva, non poteva togliersi il pensiero che ogni giorno per lei, poteva essere l'ultimo, voleva godersi quello che la vita le offriva.

Per ora abbandona quei pensieri in un angolo del cervello, mette il braccio intorno alle spalle di Tom e Leonard che sono più alti di lei e cammina spedita verso i sotterranei, fa l'errore di voltarsi e guardare indietro. Lui la guarda, uno strano sorriso sulla faccia, un gioco di sguardi che si conclude con l'arrivo di Sarah King, lo abbraccia da dietro e nel voltarsi, Hermione sente una fitta violenta allo stomaco.

8 settembre 1996

 

-Hermione non ti arrabbiare ma ne io ne Ron centriamo niente - la ragazza dagli occhi doro sposta lo sguardo sul bambino-sopravvissuto entrato come una furia in Sala Comune – non ti capisco Harry- lui la guarda per un secondo terrorizzato nel rivelare alla mica quello che per lui è un disastro, ha paura, lo ammette della bacchetta della Grifona conosciuta come una delle migliori duellanti della scuola.

-qualcuno ma.. non ti preoccupare quando lo troveremmo gli faremmo vedere le cioccorane- dice Ron interrotto dalla risata della sorella,- ne fatte un dramma sl serio l'importante e togliere il suo nome niente di tanto speciale ragazzi siente i soliti- la ragazza dagli occhi doro piuttosto che preoccuparsi del grande dramma guarda divertita i suoi 2 amici balbettare, evidentemente imbrazzati da una sua possibile reazione. - Allora? Avanti ma che avete di tanto spaventoso da dirmi?- Harry si grata la testa e Ron parla con la voce incrinata dalla paura- un pazzo- - un suicida vorrai dire- lo interrompe Harry, il rosso annuisce – un suicida ha messo il tuo nome nella pergamena delle iscrizioni per il quiddich, non ti preoccupare, sappiamo tutti che tu non sai volare ne tanto meno fare qualcosa per l'altezza quindi sei esonerata e – solo ora nota il suo migliore amico fare no con la testa, cazzo le sta dicendo che è incapace in qualcosa, ora un avada non gli e lo toglie ed Hermione è della stessa idea, con postura rigida e sguardo fiero la guarda, tutta la sala comune tace,- Tu Ronald hai osato dirmi che io non so volare?- con voce gelida fa tremare i presenti in sala comune e Ron risponde – bhè si... cioè non è un mistero che non lo sai fare quindi non vedo il problema di- non termina la frase che la Grifoncina lo schianta, con un levicorpus lo prende e lo fa levitare di fronte ai suoi occhi, i ragazzi i sala comune guardano la scena terrorizzati- IO mi sono iscritta come cacciatrice e IO RONALD, ti dimostrerò di essere la migliore a volare anche meglio di Potter mi hai capita?- lo libera dall'incantesimo e dopo aver lanciato un occhiata di fuoco all'intera Sala comune che ritornano alle loro attività esce dalla sala, incurante dei richiami dei suoi amici.

Cosa diavolo le era preso? Minacciare il suo migliore amico, per il quiddich? Lei ha sempre odiato quel gioco violento cosa le era preso? Anche il solo fatto di aver guardato quella pergamena avrebbe dovuta spaventarla ma, una vocina nel suo inconscio le diceva che volare era l'unico modo per spazzare via i problemi.

In questi giorni i sogni si erano concentrati su una sola immagine, lei che volava con una pluffa in mano, l'unico sogno e lei che gioca a quiddch e quella sensazione di libertà e pace, quella vocina tanto simile alla sua le diceva che DOVEVA iscriversi, che DOVEVA dimostrare di essere la migliore anche in quel campo. Nell'uscire dal ritratto trova di fronte a lei la persona più improbabile al mondo. Draco Malfoy in tutta la sua bellezza le si para di fronte, sigaretta fra le labbra carnose, i capelli biondi ricadono ribelli sulla fonte, fisico non troppo muscoloso e 2 occhi grigi da far invidia al mare in tempesta, la perfezione come molte ragazze direbbero, bello come lo definirebbe Hermione, il bambino dagli occhi neri la attira molto di più del serpeverde di fronte a lei,- Malfoy quale onore come mai da queste parti?- diritta al punto, ne giri di parole o convenevoli, in quei giorni si erano eviati ma i suoi occhi grigi la hanno cercato in ogni momento,- cercavo te Mezzosangue, Shay voleva che avvisassi te e i cagnolini che ti ostini a portati dietro che lunedì che lunedi alle 6 dobbiamo vederci in giardino- una gentilezza da parte di Malfoy? Incredibile- ti ha obbligato eh?- dopo aver buttato fuori il fumo la guarda sprezzante -naturalmente, dove stai andando Granger?- curiosità semplice curiosità celata dalla freddezza e l'indifferenza ma, la ragazza dagli occhi doro non si fa fregare, - ti interessa sapere cosa fa una sanguesporco Malferet? Interessante davvero, che direbbe tuo padre se lo sapesse?- - visto che dovremmo collaborare e che IO, devo proteggerti mi sembra giusto iniziare a sapere dove vai visto che hai una passione per cacciarti nei guai- in realtà lui sapeva già dove andava, quasi ogni giorno, i suoi occhi grigi la seguivano sempre, anche se ogni persono che conosceva la grifoncina poteva affermare che la bibliotecca era il suo regno, in quel momento tutto quello che voleva fare era riprovare l'ebbrezza del vento sulla pelle, Malfoy quasi come una seconda pelle le si avvicina, - Granger non dovresti girovagare sola nel castello, non con tutte quelle persone che vogliono farti fuori- una frase sussurrata nell'orecchio, la ragazza dagli occhi doro sente un brivido scorrerle lungo la spina dorsale, ma quella sensazione viene cacciata indietro, sente che provare quella sorta di scarica verso di lui forse estremamente sbagliata, come se stesse tradendo qualcuno già da troppo tempo stà nel suo cuore, anche se non ricorda il suo viso ricorda perfettamente il suo odore, le sue labbra premute sulle sue, non sembra passato nemmeno tanto tempo, eppure per lei non e mai successo, lo scansa malamente, lo guarda, oro e argento e per Malfoy, non c'è niente di più bello. Nel corridoio si sentono solo i loro sospiri. Con un incantesimo non verbale Hermione riesce a schiattarlo, gli sorride anche se lui non lo può vedere- Lei ha schiantatto Potter io Malfoy un po' simile lo siamo infondo-. E se ne va, silenziosa come la morte, nel luogo che sogna, sogna la libertà la ragazza dagli occhi dorati.

 

ADA

 

Eccomi tornata? Sono contenta che c'è chi mi segue e apprezza la mia storia, piango ve lo posso assicurare ogni volta quando vedo che qualcuno la legge.questo è un capitolo un po' corto ma è solo di passaggio .

Comunque nel capitolo 3 ho accennato al talento di Hermione, chi l'ha capito? E Nagidi su di lui ho dato una notizia fondamentale per capire i prossimi capitoli. Spero vi sia piaciuta la parte di Voldemort, l'ho immaginato si, senza un anima, ma con un affetto verso quella che era la sua amica. Si è svelato il perchè Riddle sia diventato così sadico e cattivo. Grazie perchè leggete la mia storia e spero anche che in molti recensirete i capitoli. Sono curiosa di sapere le vostre opinioni.

Un bacio Snoppy33

 

 

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Capitolo 5
*** Per dimenticare il tuo profumo ***


 

l'unico modo per andare avanti è dire “IO POSSO FARE”

anche quando sai che non puoi

corridoio 22 marzo 1941

2 ragazzi si baciavano appassionatamente nei bui corridoi, lei aveva le mani dei suoi capelli dorati e lui le stringeva la vita in modo possessivo, erano belli, ed ad un occhio esterno sembravano innamorati, lui lo era e anche lei, solo che non l'ho ammetteva.

-bella... bella da star male- lei ha sorriso, uno di quei sorriso che ti illumina il viso, pochi secondi perchè si ricominciano a baciare. Lei mette le gambe sui fianchi di lui , sorridono sulle labbra uno dell'altro. Amore.

Ad un occhio esterno potevano sembrare innamorati, ma se si guardava con attenzione si potevano notare i loro lineamenti, le loro divise.

Lei era bella, anche se si intravedeva poco il suo profilo, boccoli color nocciola le arrivavano fino a metà schiena, un bel fisco, tutte le curve a posto giusto, la gonna verde e argento come la sua cravatta. Lui aveva i capelli color del grano, era alto, e un fisico muscoloso ma non eccessivo, da giocatore di quiddich, la cravatta rosso e oro era evidente.

Ad un certo punto lei si stacca e si può vedere bene il suo volto. Bellissima. Occhi doro puro, labbra rosse per via dei baci e le guance leggermente arrossate, la regina di ghiaccio, la Serpe per eccellenza, si trova in un corridoio con il suo storico “nemico”, no non parliamo di Potter, ma di Hart, Damon Hart, i suoi occhi neri che hanno fatto innamorare tante studentesse ma a lui importava solo di una, di lei. Non le ha mai nascosto il suo amore, era evidente, il grifondoro era facile da capire, non erano segreti le sue emozioni, come potesse essersi innamorato del ghiaccio era un mistero per tutti.

Si sono innamorati quel giorno allo smistamento, quando l'oro ha incontrato la pece, uno sguardo ha fatto in modo che i loro cuori battessero all'unisco, uno sguardo, è nato tutto così. La diversità delle loro divise li portava ad odiarsi, e lei lo faceva benissimo, lui invece voleva conoscerla, voleva capire cosa si celasse dietro la sua maschera. Si e trovato ad osservarla e stuzzicarla, si è trovato ad essere felice appena notava che lo guardava, si era trovato geloso quando notava Nott o Riddle vicini a lei. Ma anche se nessuno dei 2 lo vuole ammettere l'uno e stato la prima volta per l'altro, in tutto, ci sono state altre persone, più per ferire che per vero interesse, dolore, eppure tornano sempre da l'altra persona, evidentemente quello sguardo al primo anno, tanto insignificante quanto importante, e stata l'azione scatenante. Amore.

-ho gli allenamenti di quiddich devo andare- lui la guarda un secondo, lei gli permette di leggere la tristezza per doversene andare via da lui, ma e solo un momento e la maschera di fredda indifferenza vine di nuovo indossata.- stai allerta Hart che alla prossima partita vi stracciamo- lui ride e la regina delle serpi sente la sua ristata mentre corre verso il campo da quiddich, - contaci Regina contaci-.

Lei sorride al sopranome che gli ha dato anni fa, quella famosa sera del secondo anno, alla torre d'astronomia. Non si volta, sarebbe troppo doloroso, quindi cammina attraverso le fredde mura del castello, all'improvviso si è sentita sola, come se allontanarsi da lui era come separarsi da una seconda pelle, nell'uscire all'aria fredda di metà ottobre inizia a sentire freddo, Tom la osservava da lontano,

chi la vedeva la evitava, la sua ira è conosciuta in tutta la scuola, il suo solito portamento e lo sguardo alto e fiero. È in ritardo, come ogni volta che si deve vedere con lui, nota le sue labbra muoversi all'indirizzo di Nott che fuma come un turco. Quiddich, tipico di lei, ieri gli aveva detto che allenarsi in realtà non le serviva a molto visto che era la migliore, i suoi livelli di egocentrismo erano notevolmente aumentati, ma a lui stava bene così. Lei continuava ad essere perfetta come sempre, continuava a stargli vicino come poteva e questo gli stava bene,- perso nel mondo dei sogni Tommy?- lui fa un piccolo salto avanti, si era perso nei suoi pensieri, Hermione aveva la divisa e la sua Ninbus 1000 in mano, gli fa un gesto per rassicurarla, e lei cammina verso i suoi compagni.

I M.A.G.O si stanno avvicinando e così la fine di tutto, ha poco tempo per evitare che tutto si avveri, poco più 3 mesi e lei non ci sarebbe stata. Lei sorrideva felice, come si permetteva di fare sulla scopa, libera. - è bella non trovi?- Damon Hart stava dietro di lui, uno sguardo sognante e la divisa sgualcita, subito i suoi pensieri corrono alla ragazza dagli occhi dorati,- cosa vuoi? Grifone mi stai appestando l'aria- lui sorride senza guardarlo- ciao anche a te Riddle. Hai trovato qualcosa per lei?- una delle poche cose che avevano in comune era lei, quello che vedevano gli altri era la Regine di ghiaccio, la principessa delle serpi, astuta ambiziosa e cattiva loro invece, vedevano altro. Il tempo era sempre stato poco ma adesso mancavano 3 mesi alla fine e non sanno più come aiutarla, il tempo scade velocemente e la porterà via, tutto finirà la come è incominciato.

 

Corridoio di hogwart 12 settembre 1996

 

Hermione Jean Granger quell'anno era tornata radicalmente cambiata. Se ne era accorto Ronald Weasly con la sua spiccata intelligenza, Harry Potter nonostante la cicatrice che, ha detta delle serpi, gli hanno causato gravi danni al cervello e se ne erano accorti il resto della popolazione di Hogwarts. Ora in tutto il castello e riconosciuto che Neville Paciock non abbia la facoltà di apprendere facilmente le nozioni finchè non le si trovano ad un palmo dal proprio naso. Il 7 piano era totalmente deserto e il suddetto Grifondoro voleva esercitarsi nella stanza delle necessità, da quando era reso noto che Voldemprt era tornato Neville voleva dimostrate la sua abilità con la bacchetta, vendicare i genitori combattendo al fianco del bambino sopravvissuto. L'ultima cosa che pensava di trovarsi era la Regina dei Grifoni, il prefetto-perfetto, la so-tutto-io baciarsi con Antony Goldestein la camicia fuori dai pantaloni i maglioni caduti sul pavimento e mani in posti dove il sole non batte, Neville Paciock sviene attirando l'attenzione della Grifoncina e del bel Corvonero.

 

Hermione Jane Granger non sapeva più cosa stesse accadendo, da 3 giorni a questa parte il suo corpo non sembrava più suo, sentiva sulle labbra il sapore di caffè sulle labbra, dita sul corpo e baci infuocati mai dati. La testa le scoppiava da tante emozioni che non aveva mai provato, gli occhi neri di quel bellissimo ragazzo dei suoi sogni la sta facendo impazzire, ha provato di tutto per togliersi quelle sensazioni, anche Malfoy la guardava, credeva di non essere visto che con i suoi occhi argento scrutava la Granger, lei lo notava, eccome, ma lui era il suo problema minore, per ora l'unica ragione era liberarsi dall'odore di caffè e quei occhi neri.

Per questo motivo quando Goldestein l'aveva avvicinata con l'intento di provarci l'aveva trascinato fino al 7 piano, da lì baci e carezze che però non erano riusciti a scemare quelle del bellissimo grifondoro ,frutto delle fantasie di Hermione,

Goldestein non aveva gusto, era bravo ma non così tanto sa riuscire a farle dimenticare lui, le sue mani non le sentiva sul suo corpo, esso non reagiva al bel Corvonero. Ma voleva andare fino in fondo, non le importava fare la figura della poco di buono, non le importava che quella era la sua prima volta, doveva eliminare quel ragazzo dalla sua vita, un ragazzo che nemmeno c'era entrato, nella sua vita.

La vergogna di essere trovata in atteggiamenti intimi con un ragazzo che conosce di vista le fa pensare a cosa le sia saltato in testo, “lo volevi dimenticaaareee” cantilena la sua mente.

In sala Comune c'è un silenzio di tomba, Neville balbetta e Ron è sottoscok, Harry invece le si inginocchia, le poggia le mani sulle spalle e le sussurra- Imperius- poi scoppia a ridere come un deficiente, Hermione lo guarda stralunata, poi con fare rigido si alza in piedi- SILENZIO- la sala tace e i 3 ragazzi scioccati la guardano con il terrore negli occhi, Ron si sposta dietro un ragazzino del terzo anno che accidentalmente passava di lì, per evitare l'errore di pochi giorni prima.- IO se ancora non l'avesse capito faccio quello che cazzo mi pare e non dimenticatevi quello che avevamo detto a proposito del quiddich- con questo raggiunge la sua camera, si getta sul letto e con la faccia immersa nel cuscino 2 calde lacrime le rigano le guance, ma solo 2.

Da quanto non piange?tanto tempo, ormai ha imparato a trattenere le proprie emozioni, seppelirle in un angolo del cuore, proprio come l'altra versione di sé.

Si alza e si avvicina allo specchio, si guarda e non si riconosce, chi è la persona allo specchio? Una volta non era così, una volta lei aveva la sicurezza dei libri non l'arroganza e la freddezza, una volta era attenta e precisa, ora e come se niente la toccasse più di quel bellissimo profumo, poi il quiddich... lei ridicolo! Sta giocando con il fuoco se ne rende conto, ma indossare quella maschera di gelida indifferenza le riesce piuttosto semplice, e diventata più bella, più sicuro, proprio come lei, identica a lei. Continua a guardarsi allo specchio poi si gira, afferra la spazzola e la lancia contro il la parete, a colpire il suo riflesso, tante piccolo schegge si infrangono sul pavimento, così lei non può ricordarle che è un'altra persona adesso, che l'Hermione di prima è sepolta sotto cumuli di ghiaccio e pietra. Il suo cuore è sepolto.

 

Una camera verde-argento è semidistrutta è un ragazzo dai capelli biondi, quasi bianchi è al centro della stanza con la bacchetta sollevata, i capelli disordinati e la veste strappata i molti punti, un taglio sulla guancia vari graffi sul corpo. Di fronte a lui un ragazzo dai capelli neri e uno dai dolci riccioli castani,- Draco- un cassetto della direzione del moro- calmati per Salazar, Pietrificus totalus- Malfoy cade a terra con ancora il viso contratto dalla furia cieca.

Perfino nei bui sotterranei di Serpeverde è giunta la voce dello scandalo della ex frigida Regina dei Grifoni, nella sala comune si scherzava su quello che era accaduto, del cambiamento della mezzosangue, maschera di indifferenza sul viso del Principe delle Serpi ma per i suoi migliori amici, che lo conoscono da anni, possono notare il luccichio omicida nei suoi occhi grigi.

-capisco la notizia shock amico ma stai distruggendo il dormitorio e un'altro po' e ci ammazzi tutti e 3- dice Blaise, dopo aver fatto un cenno a Nott e riordinato la stanza con un colpo di bacchetta, Draco e libero, si alza in piedi apparentemente calmo e da un pugno a Theo tanto forte da spaccarsi il setto nasale,- non ti permettere mai più di usare un incantesimo su di me, la prossima volta ti spacco la faccia capito?- il ragazzo steso a terra annuisce ancora dolorante, Malfoy invece si siede sul letto , poggia i gomiti sulle ginocchia e si tiene la testa che gli pulsa forte, il cuore frantumato, perchè? Era l'unica domando che gli ronzava nella testa, Goldesten? Che schifo si era intelligente e bello, non come lui ovvio che era il più affascinante, ma Merlino nessuno doveva osare toccarla in quel modo. Probabilmente la Granger non era con il Corvonero, era solo una balla inventata a scuola- tutto vero amico l'ho sentito da fonti sicure. I piani alti- era più che ovvio che Theodor cercava la morte, prima con l'incantesimo e ora con questa uscita che sinceramente poteva evitare, giusto per far vivere l'amico nell'illusione. Maledizioni mormorate con odio fanno capire a Nott che per quella sera non era desiderato nel suo dormitorio. Cercando un po' di libertà prende la sua scopa diretto al campo da quiddich, sente le pene dell'amico da anni ormai ma nonostante tutto lui non vuole cambiare, Theo la conosce la Granger, conoscere e un parolone ma frequentano antiche rune e Aritmazia insieme e sa che è una persona molto dolce e gentile, a detto tante volte a Malfoy di cambiare ma lui testardo continuava a ripetere che la ragazza dai bellissimi occhi dorati non meritava uno come lui al suo fianco, ogni volta scuoteva la testa e con disappunto. Arrivato al campo noto che qualcuno si sta già allenando, non la riconosce ma è sicuro che sia una ragazza. Vola con determinazione verso gli anelli e tira la pluffa verso quello centrale.

-wow, complimenti- urla Nott alla ragazza sconosciuta, lei si gira al suono di quella voce, muove le labbra senza dire nulla e corre in direzione del ragazzo. Theodor Nott guarda di fronte a lui la figura di Hermione Granger che minaccioso lo guarda- cosa vuoi?- spalanca gli occhi a quell'affermazione detta con rabbia,- io..io non credevo che sapessi volare.- lei ride, una risata senza allegria incolore, perchè non prendersela con lui? Le dice la mente della fredda Regina. Per lui eri una sorella, si risponde da sola. Scuote la testa per scacciare le fastidiose voci nella sua testa e guarda il ragazzo che ansioso attende una risposta. Gli somiglia un po', stessi riccioli castani e stesso occhi verde prato, – ti manda Malfoy? Non gli è bastato l'incantesimo dell'ultima volta?- lui ghigna, l'amico era tornato piuttosto arrabbiato- no sono venuto di mia spontania volontà Granger, comunque è tardi dovresti tornare e con tutte le persone che vogliono farti fuori poi...- - per Salazar ma che avete tutti?- dopo essersi resa conto di quello che di ceva spalanca gli occhi cosi come la serpe al suo fianco- io cioè p..er Godric ehm ci vediamo a lezione Leo-

con questo la ragazza dagli occhi doro si congeda da Theo che la guarda ancora a bocca aperta, rimane così fino a quando non trova la forza di tornare nella sala comune. Che cosa ti sta capitando Granger e l'ultimo pensiero di Nott.

 

Mio Signore la scrivo per informarla degli spostamenti della Granger come lei mi ha ordinato non la perdo mai di vista.

Sembra diversa, più fredda più meschina, se non sapessi che è a Grifondoro potrebbe benissimo passare per una serpe. Da un paio di giorni si è sparsa la voce che la Granger si sia iscritta per le selezioni della squadra di quiddch, da quello che so lei ha sempre odiato volare ma le scriverò non appena so che cosa succede durante le selezioni.

Come ho già detto e molto diversa non alza la mano in classe e non prende appunti, sembra quasi annoiata. Parla quasi sempre con lo sfreggiato Potter e il pezzente con i capelli rossi.

Vi informerò non appena avrò notizie.

Sempre al suo servizio

Draco L. Malfoy


NDA

Mamma mia che vergogna, quai 3 settimane che non aggiorno, mi dispice ma tra la scuola e lo sport e davvero difficile trovare il tempo per scrivere. 
Ammetto che la mancanza di recensioni mi è dispiaciuta ma mi rende felice sapere che c'è chi mi segue. Non so quando aggiornerò ma posso assicurarare che non lascerò la storia incompiuta. Se ci sono errori di grammatica vi prego di farmelo sapere spero che recensirete in tanti.
un bacio Snoppy33

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Capitolo 6
*** Il dolore dell'essere te stesso. ***


Naconditi pure diestro una maschera...
Ma fa attenzione, anche gli altri potrebbero fingere. (skins)

                                


Il silenzio era l'unica cosa che si percepiva nella sala comune di Grifondoro, tutti guardavano la ragazza che, con una bottiglia di firewishy festeggiava la sua vittoria.

Ma, diciamoci la verità. Chi mai avrebbe scommesso sul Prefetto Perfetto? Chi mai avrebbe detto che la ragazza sempre china sui libri e con il cipiglio alla Mgrannit c'è l'avrebbe fatto?

Nessuno nella sala di Grifondoro di certo... Tu-sai-chi potrebbe tranquillamente entrare ad Hogwarts e mettersi a ballare con ilBarone e nessuno gli avrebbe prestato attenzione, ancora sbalorditi per la performace della loro Regina. La suddetta reale appunto non sapeva se ridere o piangere, se ne stava con un espressione vittoriosa sulla sua poltrona preferita, sorseggiava il firewishy che fino ad un paio di settimane prima le avrebbe fatto schifo adesso invece, lo beveva neanche fosse burrobirra. Perchè? Era la domanda che ripetutamente le tornava in testa, iniziava seriamente ad avere paura, tremava all'idea di non riuscire più a controllarsi, lentamente stava diventando quel mostro che lei sapeva, dimorava nella sua testa e nel suo cuore. Assomigliare a lei è diventato un incubo, più cercava di fuggire più quell'ombra con il suo volto tornava prepotente. Stava perdendo se stessa.

Harry la guardava con un misto di incredulità e divertimento, l'unico in mezzo a quei visi shokati. Nonostante non sappia cosa stia succedendo nella mente della sua amica e la minaccia di Voldemort e sempre più vicina non poteva non pensare che quest'anno si vedranno i serpeverdi sempre più depressi per i continue vittorie dei Grifoni, pensiero ignobile dato che la sua amica era sempre più cupa, ma un pensiero giusto nella mente di un ragazzo che vive per quello sport.

Hermione alta e fiera si alzava dalla poltrona, tutti in sala comune fecero un passo indietro, terrorizzati, correndo via, nell'unico posto dove può capire cosa veramente stava succedendo.

 

-Albus è successo, sperare è inutile non con il carattere che si ritrova- la figura misteriosa guardava il preside con aria malinconica. Nemmeno lui sapeva cosa pensare. - Sopravvivrà?- continuava insistente. Il vecchio preside con lo sguardo fisso sul giardino disse con aria stanca, tormentata,- Solo il tempo c'è lo dirà-

 

22 novembre 1943

 

Per la principessa di serpeverde era quel giorno. Lo sapevano tutti che disturbarla avrebbe decretato la loro morte, non si presentò a lezione, ne a pranzo.

Un ragazzo dai lineamenti perfetti e occhi magnetici stava in piedi vicino alla ringhiera della torre d'astronomia, i capelli leggermente mossi dal vento autunnale il viso piegato in una smorfia. Accanto al ragazzo si vedeva una massa di capelli nocciola, le spalle si muovevano ritmicamente segno che si stava piangendo, il ragazzo la guarda con i suoi indecifrabili occhi grigi, soffre con lei.

-Sarà l'ultima volta che ti fa una cosa del genere, è una promessa.- La ragazza dagli occhi d'oro lo guarda, con le lacrime che le rigano il viso sconvolto, i capelli un po' scompigliati e la divisa maltrattata. È la cosa più bella che Tom abbia mai visto, ora la ragazza che gli sta di fronte è distrutta e lui non lo può accettare, non lo può permettere. Le posa un bacio sulla fronte ed esce velocemente dalla torre,l'ultima cosa che sente è il richiamo della ragazza. -Non fare nulla di stupido-, poi tutto divenne nero

 

15 settembre 1996

 

Era presente senza esserlo realmente, rideva per fare un favore a chi cli stava in torno. La sua mente però, era altrove. Nott e Zabini lo sapevano, cercavano di distrarlo ma dopo la lettere dell'Oscuro Signore cosa mai poteva rallegrare il loro amico? Lei. Ovvio solo lei, ma pur essendo Serpeverde non erano tanto ambiziosi da cercare di ottenere un favore dalla Regina. Ultimamente era sempre più schiva, fredda, perfino le Serpi dovettero ammettere che sarebbe stata perfetta tra di loro. Vederla giocare a quiddich era uno spettacolo per gli occhi degli studenti, “più brava di Potter” diceva qualcuno, perfino Piton rimase sorpreso dal cambiamento della ragazza tanto da non insultarla nella sua classe e di regalarle, a sorpresa di molti, 2 punti per una pozione fatto come sempre al meglio.

-ma che porco Weasley...?- con questa esclamazione Malfoy e Nott si fermarono per osservare la fonte dei loro pensieri, Zabini ancora scioccato osservava un Hemrione Granger svenuta sulle scale della torre d'astronomia. Malfoy con una maschera d'orrore dipinta in volto la sollevò da terra con una delicatezza sorprendente e con dolce attenzione preme le labbra sulla sua fronte.- ha al febbre cazzo! Blà chiama Silente o la megera non mi interessa basta che venga qualcuno in infermeria e Theo tu vieni con me- con voce strozzata dava questi ordini portando in infermeria l'angelo che torturava i suoi sogni da troppo tempo ormai.

 

Dicono che dai problemi non si possa fuggire, probabilmente è perchè non hanno mai corso abbastanza velocemente. Hermione correva cercando di placare il pianto che disperato, cercava di uscire.

Tom Riddle, un nome una maledizione insieme, bello e distruttivo il giovane Signore Oscuro torturava i suoi sogni, mille domande le affollavano la testa ma cosa più importante, cosa era diventata e che cosa era prima. Credeva di saperlo, credeva di avere tutte le risposte ma ora,,, ora ha un passato di cui non ricorda nulla in un tempo troppo lontano dalla sua realtà e poi, quegli occhi neri, profondi e pieni d'amore, era un richiamo del cuore che le straziava l'anima, lo conosceva e lo amava, di un amore che conduce alla follia. Vorrebbe solo ricordare o sprofondare nell'oblio. Poi la testa iniziò a girare è lui torna da lei. Ancora una volta, come sempre.

 

1 Settembre 1943

 

era il sesto anno per la più bella delle serpeverde, divida straordinariamente ordinata per il carattere freddo e ribelle della ragazza. Hermione Alexandra Gallagher non era mai stata di umore migliore. La luna rifletteva la sua pelle e le dava un area eterea, di fianco a lei Tom Riddle bello come l'inferno con lo sguardo angelico che stona con il carattere psicocotico-ossesivo ,- Sarà un grande anno- diceva lei, Riddle la guardava e scuoteva la testa – lo dici tutti gli anni- - ma questo lo sarà, come sempre aggiungerei- era inutile discutere, niente la può destare dalla gioia di essere ritornata a scuola. A casa.

-Si il sesto è quello perfetto ma che ci vuoi fare?- poco lontano Hermione vedeva Dorea Black litigare con un sorridente Potter, sorriso smorzato dal rumoroso schiaffo della ragazza, la cristallina risata della bella serpe risuonava nell'aria, mai c'era stato suono più bello per Tom e le persone che la circdondavano poi il suo viso perse la luce che la stava illuminando, dando ai suoi bei tratti un aria oscura. Poco lontano da lei Damon Hart si stava baciano con una minuta ragazza dai capelli rossi. Sarah King con un radioso sorriso si strigevz nelle braccia del biondo grifondoro, i suoi occhi di pece si scontrarono con le pozze dorate della Regina di Ghiaccio, una frazione di secondo, un incatenarsi si sguardi di fuoco e delle parole che risuonarono nell'aria di settembre, erano state dette con un filo di voce ma a Tom parve un urlo di disperazione. -Portami via.-

 

N.D.A

 

Ciaaaaao. Non sapete la vergogna che provo, pubblicare solo ora ma aimè l'ispirazione mancava e nonostante abbia detto che avrei pubblicato a maggio.... bhè sono qui no? In ritardo è se volete odiarmi mi sembra anche giusto ma scusatemi. Per chi mi segue vorrei dire che finirò la storia. Non so quando pubblicherò ogni capitolo, non so quanto ci vorrà ma io termino sempre quello che incomincio.

Parlando del capitolo verrei dire solo poche cose, la storia fra Damon e Hermione è molto complicata, a Tom lui non piace e si metterà spesso in mezzo oltretutto l' hermione degli anni '40 ha una missione importante che si ripercuote sull' Hermione di oggi. Non è lunghissimo come capitolo ma c'è una ragione che non ha a che fare con il ritardo per chi l'ha intuita complimenti in anticipo. Una domanda che spero abbia risposta è questa. Cosa vi aspettate dalla mia storia? Come ve l'ha immaginate? Io ho una prospettiva di tutta la storia ma mi piacerebbe che mi possiate dare dei vostri pareri.

Un ultima cosa, cerco qualche anima generosa che mi aiuti con la storia... errori e cose varie se a qualcuno interresa mi farebbe un grande piacere! =)

UN RIGRAZIAMENTO SPECIALE A CHI HA MESSO LA STORIA FRA LE SEGUITE, LE RICORDATE E LE PREFERITE E ANCHE A CHE LE LEGGE SILENZIOSAMENTE.

UN BACIO SNOPP33

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Capitolo 7
*** AVVISO ***


PERDONATEMI. 
Mi vergogno tantissimo, lo giuro. 
Questo non è un capitolo ve ne sarete sicuramente resi conto, la verità e che non riesco ad accedere sul sito dal mio computer, attualmente sto usando il cellulare. Sto riscrivendo la storia cercando di aggiustare la trama, la grammatica e la sintassi. Inizierò a ripubblicare la storia quando avrò completato almeno 10-12 capitoli e attualmente sto scrivendo il settimo. 
Mi dispiace di  non aver risposto alle vostre recensioni ma vorrei farvi sapere che le ho lette tutte e apprezzate una ad una, sto cercando di migliorare lo giuro e credo che molto probabilmente inizierò a pubblicare nuovi capitoli a settembre o a fine agosto. È tanto tempo vero? PERDONATEMI dico davvero, non voglio deludere nessuno ma questo non è stato il mio anno migliore e io c'è la sto mettendo davvero tutta. 
Per che  vuole ancora leggere la storia nel prossimo avviso annuncerò il mio nuovo nickname e il nuovo titolo. 
Scusatemi ancora. 
Baci Snoppy

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