|Red Blood|

di WhiteGirl_Chan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** Il ballo ***
Capitolo 3: *** Nuove conoscenze. ***
Capitolo 4: *** Fragile. ***
Capitolo 5: *** A New Friend. ***
Capitolo 6: *** I'm Alone. ***
Capitolo 7: *** Your eyes. ***
Capitolo 8: *** Un'altra preda. ***
Capitolo 9: *** Bronx City ***
Capitolo 10: *** Lacrime. ***
Capitolo 11: *** Mare,sabbia e… ***
Capitolo 12: *** Questioni di cuore. ***
Capitolo 13: *** La chiave. ***
Capitolo 14: *** Io,innamorato?! ***
Capitolo 15: *** Non sì può riparare un cuore infranto. ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


Trama. |Rεd Blood| Se si potesse andare oltre l’immaginazione? Ed i mostri che chiudiamo nella gabbia della nostra fantasia diventassero gli incubi di ogni più segregata notte? Martina Stoessel,appena 19enne. Capelli marroni con le punte dorate,alta,snella ma formosa. Sostenuta dalla madre,per qualsiasi scelta,addolorata per la mancanza del padre,purtroppo morto a causa di un’incidente d’auto. Senza fratelli o sorelle. Ha una sola ed unica migliore amica,Stefanie Camarena. Forse troppo timida per farsene altre. L’unica a cui Martina,confessa i più oscuri e profondi dei segreti. Si è sempre fidata di lei, e dei suoi occhi color del mare. E se un ragazzo,un improvviso ragazzo entrasse nella sua vita? La trasformerebbe in un incubo,un’incubo reale. Questo ragazzo,Jorge Blanco. Nuovo della città di Brooklyn,bello,spavaldo e sopratutto misterioso. Si,˝misterioso˝ é la parola giusta per descrivere il suo carattere. Occhi verdi,a volte talmente ipnotici da fartici perdere dentro, a volte inespressivi,freddi. Proprio come lui,solitario ma nonostante tutto cattura l’attenzione,non solo di povere depravate,ma anche l’attenzione di altre belle ragazze. Il tipo che tutte vorrebbero,bello e attraente. Martina sarà una di quelle,e se quel ragazzo,si innamorasse di lei? Non andrebbe come tutto come previsto. Per un solo motivo è arrivato qui. A Brooklyn,per un solo motivo,il quale è segreto. Lui non si fida di nessuno,nemmeno della sorella stessa,Mercedes Blanco. Astuta ragazza bionda,anche lei possiede un suo ˝fascino˝. Jorge Blanco e Martina Stoessel,tanto simili quanto diversi. Non può scattare l’amore tra i due,non deve. Troppe diversità tra di loro,eppure scatterà qualcosa,quando gli occhi color cioccolato di Martina ,incontreranno i verdi di Jorge. Una macchia di sangue è caduta sul destino di Martina,è indelebile. Dal testo: «Perché non possiamo stare insieme?!Io amo te e tu ami me,qual'è il problema?!» dissi con le lacrime agli occhi. «Noi non possiamo stare assieme,lo capisci Martina?!» rispose lui,degludendo. «E perché?!» chiesi io,e ormai una lacrima calda cadde bagnandomi il viso. «Il problema sono io.» concluse lui e poi corse via e sparì tra la bianca nebbia che si innalzava nel cielo,diventando un punto nero tra i folti alberi di un verde olivastro. ------- *Angolo Autrice* Ciao!Mi chiamo Lucia,sono un'adolescente che adora scrivere. La mia migliore amica mi ha spinta a pubblicare la mia storia qui,e sarei felicissima se qualcuno la seguisse! Accetto ogni tipo di critica.❤ La storia è stata pubblicata in una mia pagina 'Capitoli Su Violetta' di quasi 3.000 like. Se la conoscete e non è di questa pagina potreste perfavore segnalarmelo? Grazie a tutti!😉

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Capitolo 2
*** Il ballo ***


Capitolo 1. |Red Blood| Driiin,Driiiin. Eccoci qui,ultimo giorno di scuola!Sapete sono emozionata perchè a breve prenderó il diploma e potró finalmente lavorare. Devo lavorare per mia madre,lei lavora tanto per me è sempre fuori. Lavora in un bar e gli affari non sono così rosei. Ci sarà anche il ballo di fine anno quest'anno,ma non ci andrò. Adoro ballare,ma non ho un cavaliere se qualcuno mi invitasse ci verrei. Ma non conosco nessuno,apparte Stephanie. Ma sapete? Voglio cambiare,voglio essere più aperta e non la ragazza chiusa che se ne sta sempre in disparte. Voglio fare amicizie e allora sì che forse troveró il principe azzurro. ‘Andiamo,non puoi farcela’ eccola,la simpatia. La mia simpatica voce della testa. Tu non mi dici cosa devo fare. ‘Io sono tu e tu sei io. Capisci?’ No non capisco. ‘Ah,lascia stare.’ Involontariamente aprii l'armadio. Presi una semplice maglia con scritto 'Sorry. I'm not perfect' e un semplice jeans. Le mie amate All Star,fuxia e un pó di trucco. Scesi giù,mamma sorseggiava il suo solito caffè. «Giorno mamma.» la salutai con un bacio. «Ciao tesoro,stasera ci sarà il ballo devi assolutamente indossare il vestito che ti ho preso» mi avvertì. Per poco sputavo il caffè. «Non andró al ballo,mi dispiace.» sbottai. «Invece ci andrai. Perché non ci vuoi andare?! Sei bella,hai un bel corpo e sai muoverti molto bene. Qual'è il problema?» mi chiese mamma inarcando un sopracciglio. Sospirai. «Il problema è che non ho nessuno con cui andare al ballo,sono tutte Fidanzate,Stephanie è fidanzato con Tony,perfino mia cugina Candelaria di 16 anni è fidanzata!» ammisi. «Su tesoro ti divertirai anche senza un ragazzo.» mi tranquillizzó lei. «E vabene,vediamo il vestito.» mi arresi,mamma sobbalzó dalla sedia felice e corse a prendere il vestito,spero sia decente perché non ho tempo di comprarne un'altro e di certo non mi faccio scrupoli ad andare in jeans. --- «Eccolo qui!Sei Bellissima,tesoro!» si complimentò con me appena uscii dal bagno. Era bellissimo ma non era da me. Era di color blu notte,aveva delle sottili spalline,una fascia in vita con un fiore argento e dei tacchi del medesimo colore. «Ti sta benissimo.» mi abbracció. «Grazie.» ringraziai gentilmente. «Bene,ora vado a lavoro ci vediamo,cara.» mi salutó con un grande sorriso e poi si avvió verso la porta. ------------- Mancavano solamente 2 ore alla festa di fine anno,ho deciso di andarci. A breve Stephie sarà qui,ci prepariamo assieme. «Passami il mascara.» sbottó Stephie mentre io ero intenta a mettermene un pò. Come penso abbiate intuito ci stiamo preparando,lei ha un vestito leopardato,con lo scollo a cuore. Bhé Stephie non è stata mai semplice come me,lei adora gli abiti coi lustrini,leopardati,fuxia,zebrati,con la pelliccia,etc. «Bene ho finito!» disse posando il lucidalabbra a ciliegia. Misi una bella collana al collo,ero pronta. Non avevo usato chili e chili di trucco o di gioielli,al contrario di Stephie.😂 «Andiamo reginetta dei Gioielli?» la presi in giro. «Certo maestà della semplicità.» rise lei. ----- La musica si sentiva da fuori,c'era la hit ‘Rather Be’ «Entriamo!» mi spinse lei. Entraimo,tutti i ragazzi ballavano e quel che era ancora più strano e che certi professori si strusciavano a dosso in modo indecoroso. Io e Stephanie iniziammo a ballare tra la folla. «Hey piccola!» Sentii una voce,mi girai. Era il ragazzo di Stephanie. «Ciao Amore!» lo salutó lei con un bacio. «Balliamo?» le chiese e lei annui,mi sussurró un 'Scusami' nell'orecchio e poi se ne andó con il suo moroso. Pensai ‘Eccoci siamo sole’ Mi maledii per essere venuta,ho indossato questo vestito scomodo,questi trampoli e ho perso ore a farmi i capelli e trucco per nulla?! Ma vaffanculo,non dovevo venire,lo sapevo! Era meglio se me ne stavo a casa,sul mio letto a leggere Hunger Games. Andai al bancone del cibo,afferrai un sandwich e un punch,giusto per far vedere che non mi annoiavo. Mi sedetti su una di quelle poltrone isolate dal resto, accavallai le gambe e sorseggiai il punch che era rimasto. Il mio sguardo si soffermó su due ragazzi,o meglio due innamorati,che ballavano mano nella mano e ogni tanto si davano piccoli baci. Sapete cosa penso?! Quando capiterà a me una cosa del genere? Forse mai. Non ho ancora dato il primo bacio e questo è vergognoso perché alcune ragazze alla mia età hanno anche già perso la loro verginità. Bhé io non sono mai stata fidanzata,forse dovrei cercarmi veramente un ragazzo. Sospirai. Un non só che mi prese,c'era un ragazzo accanto a me,molto carino. «Ciao,ti và di ballare?» balbettai timidamente a quel bel ragazzo moro. «Mi dispiace sono fidanzato,comunque sei molto bella.» mi sorrise e poi se ne andó. Brava martina hai fatto solo una figura di merda,bene! Mi recai fuori,in giardino. Non c'era nessuno perché erano tutti a ballare,a bere,a fare qualcosa di divertente. Mi sedetti su una panchina,sospirando. Guardai il cielo,c'erano molte stelle,così mi soffermai a guardarlo per un pò. Sentii una folata scompigliare i miei capelli,mi alzai e voltai lo sguardo in tutte le direzioni. Mi accostai vicino ad un muro,mi sedetti a terra. Sentii una mano posizionarsi sulle mie spalle. Mi voltai,un ragazzo,che potrà avere sui 20 anni,capelli marroni,vaporosi e occhi scurissimi. «Cosa ci fà una carina come te tutta sola?» mi sorrise,ma fece un sorriso quasi inquietante,mi scostai. «I-io non voglio ballare.» mentii. «Ah,capisco perfettamente.» Ancora quel sorrisetto inquietante. Un'altro ragazzo si avvicinò a quello con cui stavo parlando,vidi che lo toccò e poi lo bloccò,vidi delle macchie di sangue scorrere da qualche parte,poi sentii un tocco,all'altezza della fronte prima di sprofondare nel buio totale. ------------ FINE CAP.1 *Angolo Autrice* Nulla su questo capitolo,Martina si è diplomata e abbiamo scoperto la sua timidezza e la sua semplicità. Da notare l'improvviso svenimento di Martina. -L.

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Capitolo 3
*** Nuove conoscenze. ***


Capitolo 2. |Red Blood| Aprii gli occhi,ero stesa a terra,ma perchè ero lì? E che cosa è successo?! Mi alzai lentamente,cercando di ricordare cosa fosse successo,ma mi ricordo solo che stavo parlando con un ragazzo. E poi non riesco a ricordare,forse sono semplicemente caduta e ho sbattuto la testa oppure sono svenuta per un calo di zuccheri. Mi portai la mano alla fronte,ero dolorante in un punto ben preciso. Continuai a camminare,guardando le mie scarpe belle ma super scomode. Mi fermai quando con lo sguardo vidi altre scarpe,alzai il mento. I miei occhi si soffermarono su quelli di un ragazzo,aveva gli occhi verdi,un bellissimo verde ma erano mischiati all'azzurro ed erano mozzafiato. Continuai a guardare quelle iridi,salendo con lo sguardo verso il suo ciuffo per poi scendere sulle sue labbra. Ma lo guardai fin troppo e lui sene accorse. Mi squadró,io abbassai lo sguardo con estrema vergogna. «C-ciao.» pronunciai. «Ciao.» mi sorrise lui. «C-come ti chiami?» balbettai,alzando lo sguardo. «Jorge Blanco,e tu?» mi guardó negli occhi lui. «Martina Stoessel.» dissi gesticolando. «Molto lieto,Martina.» sorrise. Restammo in silenzio per qualche secondo,un silenzio imbarazzante poi lui ruppe il ghiaccio. «Perché non sei lì dentro a ballare?» mi chiese. «Mi fa male la gamba.Ahi.» mentii toccandomi la gamba. «Mhm,capisco.» esitó lui. «E tu perché sei qui?» gli domandai a mia volta. «Semplicemente volevo uscire per prendere un pó di aria,e poi si muore dal caldo lì dentro.» spiegò lui. Una scusa meglio la potevo inventare,una cosa del genere no,eh?! «Quindi se ti fa male la gamba perché sei ancora lì in piedi?!» mi guardó stranito. «Oh,hai ragione.» sorrisi sedendomi su una panchina. Jorge restó in silenzio,posó uno sguardo sulla mia gamba. Mi cadde la borsa,così mi abbassai per prenderla e come una cretina mi risedetti come se niente fosse. «E così ti faceva male la gamba eh?» rise lui amaramente. «Ho mentito. Semplicemente perché non ho un compagno di ballo ecco perché.» sbottai io,spontaneamente. «Ah andiamo,non hai bisogno di un compagno per ballare. Fregatene e divertiti!» mi consiglió lui. Sapete? Ha ragione. Le gambe le ho anch'io ringraziando Iddio. Non ho bisogno di un coglione per ballare posso farlo anche da sola. «Hai ragione,Jorge.» gli diedi ragione ed un sorriso involontario si fece largo sul mio viso. «Grazie.» sussurrai,rientrando dentro. L'osservai un'ultima volta,era talmente bello.😍 ----- Girai le chiavi di casa nella serratura e finalmente potei entrare. Corsi in camera e tirai un sospiro quando tolsi quegli stupidi tacchi,mi infilai il pigiama togliendomi tutti quei fronzoli che avevo addosso. La scuola è finita. Mi addormentai contenta a quel pensiero. Poi mi ricordai di quel ragazzo,Jorge. Aveva ragione,io non ho bisogno di nessuno. Soprattutto di un ragazzo,sto bene come sto. E non ho bisogno di nessuno,nessuno. -- Sono qui. Stesa sul letto a guardare il soffitto che non è molto interessante per dirla tutta. In genere a quest'ora stavo facendo i compiti,o progettando progetti,etc. Adesso mi annoio,mamma è come al solito a lavoro ed io sono sola. Ho appena finito di giocare all'Xbox,si okay,qual'è il problema?! Gioco all'Xbox da sempre. Libri da leggere? No,li ho completati tutti. Mhm,che cavolo posso fare?! Il cellulare suonò. -Pronto?- chiesi,era Stephanie. -Hey,Tini. Com'è andata ieri?- mi chiese,dal suo tono sembrava felice. -Bene.- mentii. -E a te?- aggiunsi. -Benissimo!È stato uno sballo!- esclamó eccitata. -Già.- dissi cercando di essere il più convincente possibile. -Stephie ti và se usciamo?- le chiesi. -No,tesoro scusa non posso.- mi rispose,dispiaciuta. -Vabbé fa nulla,alla prossima.- staccai velocemente. Posai l'Iphone sul comodino,ed infilai la felpa. Poi misi le mie All Star. Andró a fare un giro per il parchetto qui vicino,riesce a farmi rilassare certe volte. Misi il cellulare in tasca e me ne andai,verso il parchetto che è molto vicino da casa mia. -- Aprii leggermente il cancello ed entrai al parco,mi sedetti su una panchina,quelle fatte con il marmo e iniziai a giocare con il cellulare. Batteria scarica. Ma fuck! Posai il telefono,mi alzai,iniziando a camminare per il parchetto. Innamorati,innamorati di quà, li vedo di fianco a me,dietro,davanti. Basta! Sbuffai,sedendomi sotto un'albero. Almeno il caldo di Maggio non mi avrebbe preso sotto la grande ombra che mi faceva quest'albero e non m' importava se i miei jeans si sarebbero sporcati o roba del genere. Mi alzai,ma andai a sbattere contro qualcuno,e caddi a terra come una cretina. «Scusami.» sbottai agitata non alzando lo sguardo. «No,non importa.» mi porse la mano,alzai lo sguardo ed afferrai la sua mano. Era un ragazzo,che avrà più o meno la mia età,o un paio d'anni in più a me. Occhi scurissimi,quasi neri e capelli folti e marroni. «Come ti chiami?» mi chiese quel ragazzo. «Martina Stoessel e tu?» risposi,e sorrisi involontariamente. «Sono Diego Dominiguez.» mi porse la mano in segno di conoscenza,gliela strinsi. ‘Diegooo!Diego!’ Qualcun'altro,o meglio qualcun'altra perché era una voce femminile chiamava Diego. «Oh,devo andare. Ci vediamo,Martina.» mi sorrise,prima di andare incontro ad una ragazza mora. Sbuffai,sedendomi dinuovo al posto di prima. Dopo neanche 5 minuti mi stancai,mi alzai,avevo il fondoschiena dolorante perché mi ero seduta un pó troppo e c'era solo una cosa da fare. Andarsene a casa,ed annoiarsi come sempre. Ma almeno un ragazzo mi ha aiutata e rivolto la parola,ed almeno non mi ha deriso addosso o roba del genere. Perlomeno. ----- FINE CAP.2 *Angolo Autrice* Le cose non sono ancora misteriose ma presto lo saranno. perdonatemi se viene tutto attaccato,ma non posso inserire l'html T.T

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Capitolo 4
*** Fragile. ***


Capitolo 3 |Rεd Blood| ~Jorge. Stavo camminando,verso il parco. Devo incontrarmi con un mio amico,e come al solito lui organizza sempre sul dafarsi e dove vedersi. Dopo non molto eccolo qui,come al solito con intorno due ragazze. «Oi,guarda chi c'è!Blanco.» sorrise beffardemente mentre mi osservava. Le ragazze mi osservarono,io ammiccai l'occhio e loro risero. «Blanco sono mie,non ci provare.» mi guardó minaccioso,lui. «Ah,caro Ponce De Leon,tu non mi comandi,capito?!» gli puntai il dito minacciosamente. Lui alzó le mani in segno di resa,e io sorrisi beffardemente. «Ragazze andate,cosa mi dovevi dì?» gli chiesi dopo che le ragazze se ne furono andate. «Niente,volevo fà un giro con il mio amico.» rispose lui,con risposta diversa dal suo solito. «Mhm,come ‘giro’ intendi quello che penso io?» inarcai un sopracciglio. «Dipende da tu cosa pensi,Blanco.» rise Xabiani. ~Martina. Incominciai a camminare verso il parco,per andarmene a casa. Misi le mani in tasca ed iniziai a camminare. Guardavo un pó dappertutto,ed i miei occhi si soffermarono su due ragazzi,e stranamente uno di loro aveva un'aria familiare. Lo guardai,era vestito in jeans e maglia con un giubbotto di pelle. Ma era voltato di spalle e non riuscivo ad individuarlo. D'un tratto si giró e riuscii a guardarlo in viso,era.. Jorge! Eravamo abbastanza distanti,ma lo salutai con un cenno di mano. Lui mi sorrise e poi fece l'occhiolino. In pochi attimi si avvicinò a me. «Ciao Martina.» mi salutó lui,con quel sorriso.*-* «Ciao Jorge.»ricambiai il saluto. Ero imbarazzata,si. IMBARAZZATA.😳 «Hai perso la lingua,Stoessel?» rise lui notando il mio mutismo. «Per tua fortuna ancora no,Blanco.» sbottai,cancellando la timidezza. «Finalmente riesco a vederti sotto quello strato di rosso sulle tue guancie.» rise sotto i baffi lui. Lo guardai storta,non sono qui per litigi o roba del genere e sapete io odio i ragazzi così…Irritanti! «Non ci sai fare,amico!» sentii l'altro ragazzo parlare in lontananza. Si,in lontananza. Ero vicina al cancello e dopo aver dato un'altra occhiata con la coda dell'occhio me ne andai. -------- Sorseggiai anche l'ultima goccia dell'estaThe prima di gettarlo nel cassonetto. Mi riposizionai sul divano. Voglio cambiare,si,voglio farlo e cambieró. Fosse l'ultima cosa che faccio al mondo. Niente più timidezza,adesso che la scuola non rompe più,andate a fanculo compiti con tutta la scuola,e sopratutto basta essere la ‘Fragile Martina.’ Adesso non esiste più la fragile Martina,adesso esiste la forte. La forte. Saró forte,e non verseró più nemmeno una fottuta lacrima,Mai. La porta si spalancò,mamma entró e si sedette vicino a me. «Ciao tesoro.» mi salutò,togliendosi il cappotto. «Ciao mamma.» la salutai,scocciata. «Che succede?» mi chiese inarcando un sopracciglio. «Niente. Com'é andata a lavoro?» voltai pagina. «Non voltare pagina,Tini che succede?» mi chiese,stavolta preoccupata. «Sono stanca di essere timida,ecco!STANCA.» ammisi. «Bhè allora non esserlo più.» mi disse ovvia. «E come dovrei fare?!» chiesi guardandola. Aveva il volto stanco,sicuramente dev'essere stanca. «Bhé non lo so.» sospirò mamma. «Vai a riposare mamma,non importa.» feci un sorriso. «Ricordati che devi piacerti tu,e non piacere agli altri. E sopratutto ricorda che la mamma ti adora.» mi sorrise. «Lo so mamma,lo so.» sorrisi finalmente anch'io. Salii in camera mia,mi tolsi i vestiti,le scarpe,e posai l'Iphone sul comodino. Mi infilai una maglia lunga che uso da pigiama e mi infilai dentro al letto. Presi l'Iphone,su whatsapp c'era un messaggio. [22:04]Stephie❤: Hey,Tini. [22:04] Io: Stephiee❤ [22:05]Stephie❤: Domani vieni a casa mia? [22:05] Io: Si,ci vediamo domani non preoccuparti. [22:05]Stephie❤: Okay,ci vediamo domani,allora!Notte🌙 [22:06] Io: Notte. Scrissi,e poi spensi il cellulare. -------- Mi recai a casa di Stephie come promesso da ieri su whatsapp. Lei ha una casa molto grande,ed è bellissima. Ha un giardino enorme,pieno di piante e fiori. Suo padre adora il giardinaggio perció il giardino è ben curato. Ci sono ogni tipo di fiore,e ogni volta che ci entro sembra che io sia in una specie di giardino incantato,sul serio. Bussai alla porta bianca,la mamma di Stephie,la signora Camarena mi aprì. «Salve,signora.» salutai cordialmente. «Ciao,Martina. Entra pure.» mi fece accomodare. Conosco bene la casa di Stephie e conosco anche la sua famiglia,sono dei tipi abbastanza riservati,ma comunque non sono dei tipi severi e non danno importanza ai comportamenti della figlia. Salii le poche scalinate di marmo,ed entrai nella sua camera lilla e viola. Ai miei occhi balza subito la grande finestra,vicino alla quale c'è il letto,con trapunta viola. Al lato opposto invece una grande scrivania e una postazione con computer,libri ed altri oggetti. Poi un grande armadio,e una specchiera dove sono certa abbia tutti i cassetti stracolmi di trucchi e roba per i capelli,tipo extection, pinzette,forcine e roba varia. Ha una camera molto grande ma tuttavia non è figlia unica. Ha un fratello,si chiama Francisco. Francisco è simpatico,ed è il fratello maggiore d'altronde non è affatto maturo,nonostante abbia già 20 anni,rispetto ai 18 anni di Stephanie. «Hey,Tinii!» mi salutó lei con un sorriso sornione appena mi vide. «Stephiee!» l'abbracciai. Mi fece accomodare sul lettino. «Allora che mi racconti?» mi chiese Stephanie. Oh,bhè. Cosa le devo dire?! Oh,sai Stephie. Ieri mi sono ritrovata priva di sensi,ero stesa a terra ma non mi ricordo nemmeno come ho fatto a stare lì. Oppure che oggi ho fatto una figura di merda con Jorge e l'altra con Diego. Ah. Se potesse leggere nella mia mente,troverebbe un caos. Oh,si. Eccome se lo troverebbe. «Erm,niente di chè.» dissi cercando di essere convincente. Stephanie stava per aprir bocca,quando ai miei occhi balzó una foto. «Va bene.» disse brevemente. Poi disse altre cose,ma io ero troppo impegnata a guardare quella bella foto di famiglia. Un padre,una madre,un fratello,un cane,una grande casa ed una bella famiglia. Era questo che i miei occhi vedevano,vedevano molto più di 4 semplici persone che si scattano una foto. Vedevo qualcosa di più profondo,volevo sorridere a quella bella vista ma non ci riuscivo,c'era sempre un qualcosa che me lo impediva. Mi impediva di sorridere. ----- FINE CAP.3 *Angolo Autrice* Ciaaooo!:D Martina si è dimostrata una persona timida,ed abbiamo conosciuto meglio Jorge,mhm… Scusate se viene attaccat, ma l'html non l'ho ancora messo T.T La storia ovviamente è Jortini cioè Martina/Jorge.❤

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Capitolo 5
*** A New Friend. ***


Capitolo 5. |Red Blood| È passata una settimana da quando me ne sono andata a casa di Stephie,prima di mandarli tutti a quel paese. Sono scoppiata in lacrime,e sono ritornata qui,continuando a piangere. E poi… /Flashback/ Lanciai il giubbino a terra,e posai l'Iphone sul comodino,mi buttai a pancia in giù sul letto. Iniziai a singhiozzare,e a singhiozzare. Mille lacrime scendevano,il mio viso sembrava una nuvola che essendo piena d'acqua scatena la sua tempesta. Avevo gli occhi che bruciavano,mi chiedevano pietà ad ogni lacrima che io continuavo a versare. Io che esisto a fare?! Non ho un ragazzo,ho una famiglia spezzata e forse non ho nemmeno più Stephanie,la mia migliore amica,l'unica a cui confido tutto e a cui voglio veramente bene. E poi c'é la mia ragione di vita,mia mamma. I-io non posso,non posso darle altri dispiaceri,io sono giovane devo vivere la mia vita. Ma devo sfogarmi,e in questo momento vorrei qualsiasi cosa per farlo,ma c'è solo un'opzione. C'è un oggetto. Non lo uso da tanto,si chiama lametta. La conoscete? Bhè io si,e cazzo,non m'importa se perderó molto sangue. Mi diressi in bagno,avevo un solo obbiettivo nella mia mente,e non era buono. Aprii il cassetto,eccola. Una piccola lama,ma appuntita d'un grigio lucente. Un taglio,due tagli,tre tagli,quattro tagli,cinque fottuti tagli. Vidi anche l'ultima goccia di sangue cadere dai miei polsi,e poi mi sentii male,un capogiro. Non ricordo nient'altro. Ero svenuta in una pozza di sangue e mi ci sono svegliata lì,ma non me ne importava. /Fine Flashback/ Toccai i tagli,adesso sopra di essi ci sono i cerotti. Mamma è a lavoro,io invece sono qui. Seduta sul letto a pensare a quanto io sia stupida. Non devo farlo,non posso tagliarmi perché sono sola. No,cazzo ho una vita davanti ci sono tantissimi ragazzi che vorrebbero la mia vita,che sono malati,che sono su una sedia a rotelle,e che vorrebbero poter correre come me. Altri ragazzi vorrebbero il mio cuore,forte e sano. Altri i miei polmoni,per poter respirare da soli e non usare più il respiratore. Tanti ragazzi,vorrebbero essere al posto mio. Io non mi toglieró la vita solo perché sono sola,io non lo sono. C'è papa accanto a me,lui,lui adesso è triste perchè io ho fatto questa cazzata,lui vuole che io viva la mia vita. E anch'io lo voglio. Andate a fanculo,sono giovane,ho 18 anni,ho tutta la vita davanti! Sorrisi involontariamente,presi le scarpe,senza cellulare mi avviai al parchetto. Mi sedetti su una panchina,chiusi gli occhi,e iniziai a sentire il rumore del vento che scompigliava i miei capelli,quanto mi piace stare qui. Mi fà sentire libera,libera di poter fare tutto. Respirai a pieni polmoni quell'aria,aggiustandomi le ciocche di capelli che andavano a finire sugli angoli della bocca. Estate. Quanto adoro il mare,la spiaggia,la sabbia. Adoro semplicemente l'estate. «J-Jorge!» balzai quando lo vidi,molto vicino a me. «Martina.» mi sorrise lui. «Non ti sei più fatta rivedere.» inarcó un sopracciglio lui. «Si,lo so.» abbassai lo sguardo. «Perché eri così arrabbiata,eh?» mi chiese lui,stranito. «Niente,stavo male.» spostai una ciocca di capelli dietro l'orecchio. «Che hai fatto alle mani?» sbiancó alla vista dei miei tagli. «Incidenti di cucina.» mentii ridendo. «Ahh,capisco.» sorrise lui,stavolta non un sorriso a 32 denti ma un sorriso beffardo. «E con Stephanie?» mi chiese Jorge. «Non mi parlare di lei,grazie.» evitai l'argomento. «Hai bisogno di una nuova amica.» disse quasi come se fosse una specie di domanda a cui lui risponde da solo. «Forse.» sussurrai,quasi tra me e me. «Posso farti conoscere mia sorella,Mercedes. Anche lei non ha moltissime amiche.» mi sorrise per poi ammiccare l'occhio. «Lo faresti?» chiesi speranzosa. «Certo.» annunció positivamente lui. D'istinto lo abbracciai,lui non ricambió ma non restó nemmeno impassibile. Mi staccai dal suo corpo,abbassando lo sguardo. Cosa potevo fare,eh?! ‘Sei una genia’ parló la mia coscenza. Oh lo so,mi sà che ho preso da te. ‘Mhm,ti ricordo che io sono te e tu sei me.’ mi disse ovvia. I know,i know. «Scusa.» sussurai flebilmente. «Non importa,ti sei fatta prendere dall'emozione.» disse,sembrava tranquillo. «Si,hai ragione.» In effetti era vero,io non mi sarei mai azzardata ad abbracciarlo,ma comunque le figure di merda non si evitano mai,si sà.😒 «Bene,allora mhm,ti faró conoscere mia sorella Mercedes.» mi ricordó lui. «Già,quando?» chiesi,ero impaziente,sembravo quasi una bambina. «Mhm,non só.» fece spallucce. ~ Bussò alla porta di casa e una ragazza bionda aprì la porta. Era vestita di nero,con una maglia molto luccicante,un rossetto rosso fuoco sulle labbra,ed i capelli color biondo platino le scendevano delicatamente sul giubbotto. Gli occhi color cioccolato ornati da belle ciglia foltissime,e un sorriso stampato. «Hey Mechi,lei è Martina.» mi presentó Jorge a Mercedes. «Tu devi essere Mercedes giusto?» le sorrisi,lei annuì. «Si,entra Martina.» mi fece accomodare. Mi fece sedere sul grande divano in pelle,e notai con la coda dell'occhio che Mercedes bisbigliava qualcosa di incomprensibile a Jorge,entrambi gesticolavano. «Dammi quell'affare.» Sentii sussurrare. «Ti ho detto di no.» stavolta era Mercedes che negava,ma non riuscivo a capire null'altro. Mercedes si posizionó affianco a me. «Allora mi parli un pó di te,Martina?» mi chiese sorridendo a 32 denti Jorge e Mercedes hanno lo stesso sorriso,entrambi hanno la forma del naso uguale,mentre gli occhi sono diversi ma qualcosa li accomuna. «Bhé sono di Ciattle,ho 18 anni,vivo con mia madre e sono figlia unica.Poi,bhè mi sono diplomata,non ho molte amiche e sono single.» dissi a macchinetta. «Abbiamo qualcosa in comune. Ti piacciono i trucchi?» mi chiese sorridendo. «Non molto,preferisco i libri. Ma non mi dispiace truccarmi.» risposi sinceramente,accavallando le gambe. «E poi nemmeno io sono fidanzata,ma non m'importa.» disse sorridendo sornione. Ha una certa positività,ed è una cosa bella perchè io barcollo dall'ottimismo al pessimismo di continuo. «I ragazzi sono inutili,non serve avere un ragazzo per stare bene.» Wow,sono rimasta senza parole perchè è quello che ho detto io ma brevemente. «Hai ragione,Mercedes!» sorrisi. Poi parlaimo di altre cose,come i film,i trucchi,i vestiti,cose così insomma. «Mhm,ma come mai Jorge e tu vi conoscete?» chiese all'improvviso Mercedes. Jorge la guardó storto,e Mercedes stette zitta. Io non sapevo cosa dire,c'era un silenzio imbarazzante. «Per caso al ballo.» sbottai,in effetti era la verità. Anche se in modo molto strano,troppo strano. ------- FINE CAP.5 *Angolo Autrice* Ciao a tutti!Grazie a @Spriggan, e a Rob per aver recensito la mia storia e per averla letta.❤ In questo capitolo abbiamo visto che Martina ha fatto conoscenza con Mercedes,la sorella di Jorge che si rivela amichevole con Martina. Poi un balzo nel suo passato,e un incontro spiacevole con la lametta. Bhè nulla,ditemi voi. Vi ricordo che aggiornerò ogni giorno.❤

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Capitolo 6
*** I'm Alone. ***


Capitolo 7 |Red Blood| Stavo comodamente guardando la Tv,come al solito mi annoiavo a morte. E lo faccio ancora. Mamma sta ancora leggendo il suo romanzo rosa,mentre io sono qui a fare la muffa. Prendo l'Iphone e faccio una partita a Subway Surf. Stephanie non mi ha più richiamata da quando ho fatto quella scenata,e adesso dubito che io abbia ancora una migliore amica. Ci sono rimasta male,cazzo. Si,fa male,non ho più nemmeno una migliore amica. Mi sento sola,anzi mi correggo. SONO SOLA. Oramai è inutile ripetere le stesse cose,sono diventata monotona. Driiiin.Driiin. Il mio cellulare vibrò,muovendosi tra le mie mani,accettai la chiamata anche se era un numero sconosciuto. -Pronto?- sbottai,seccata. -Ciao,Martina. Scusa se me ne sono andata all'improvviso.- Oh,è Mercedes. -Non importa,Mercedes.- sorrisi,ho trovato un'amica. -Scusa,è colpa di Xabiani. Sto uscendo con lui.- mi spiegò,sembrava contenta. -Si,avevo intuito mezza cosa.- ridacchiai. Sentii un'altro sussurro,poi un rumore. Poi un ‘dammi il mio telefono,coglione!’ -Hey,Martina.- sibiló Jorge con voce rauca. -Ciao Jorge.- risposi con fermezza. -Mhm,come stai?- mi chiese. -Perfettamente,Blanco.- dissi ironica. -Mhm,vabene- sentii un lamento,era Mercedes che continuava a lamentarsi per il telefono. -Tini che ne dici se ci vediamo domani?- -Mhm,'Tini'?- chiesi,non calcolando la domanda. -Dai,rispondimi.- sussurró. -Okay.- risposi positivamente. -Bhè allora ci vediamo domani,bellezza.- sussurrò sensualmente. Riuscii a vederlo con quel sorrisetto beffardo mentre ammicca l'occhio. Staccai la chiamata. Un'appuntamento?! No,Martina sta calma siete solo amici…ma calma un corno!Blanco è molto bello si,ma io lo conosco da poco,e…NO! Al diavolo la timidezza,io non sono così. Basta. Basta vergogna,basta vestiti semplici,niente parolacce,niente alcol,niente divertimento in discoteca. Al diavolo tutto. ~ Aprii la doccia e lasciai scorrere lentamente le gocce d'acqua sopra la mia pelle. Insaponai bene tutto il corpo e feci lo shampoo,massaggiando bene la cute dei capelli. Uscii dalla doccia,mi asciugai in fretta i capelli e misi l'intimo che avevo preso precedentemente. Indossai un top floreale con scollo a cuore e dei jeans brillantinati,presi le Vans viola,un pó di trucco e via. Presi le chiavi di casa,l'Iphone,un rossetto buttato a caso,e dei fazzoletti. «Wow dove vai?» mi sorrise mamma. «Esco.» risposi brevemente,indossando un semplice giubbotto di pelle. «Mhm con chi?» sorrise maliziosa. «Con Jorge.» risposi,e un sorriso involontario si formó sul mio viso. «Aha,il tuo amico. Giusto?» mi chiese mamma,ricordandosi quello che le avevo detto. ‘Siamo solo amici,lo conosco da poco’. «Devo andare,ciao mamma.» la salutai con un cenno di mano,e mi avviai al luogo di incontro. Mi ha mandato un SMS ieri,dicendomi di aspettarlo fuori al parchetto. Guardai in molte direzioni ma non riuscii a catturare Jorge,non lo vedevo. Decisi di sedermi su una panchina nel bel mentre lo aspettavo. Sentii un tocco,proprio sull'incavo del collo. «Jorge.» esclamai,sorpresa. «Mi aspettavi?» chiese sedendosi accanto a me. «No guarda passavo qui per caso.» dissi,da notare il sarcasmo. «Mhm,allora ti sei fatta così bella per caso?» alzó un sopracciglio,guardandomi. «No,scemo. E poi non mi sono ‘fatta bella’» dissi facendo le virgolette. «Ah,capito.» mi fece l'occhiolino,lui. «Posso chiederti una cosa?» chiesi gentilmente. «Mhm,se vuoi chiedermi perché sono così sexy,indirettamente fallo direttamente.» disse tutto convinto. «Se,convinto proprio.» ridacchiai, lui mi lanciò un'occhiataccia. «Perché continui a farmi l'occhiolino,Blanco?» chiesi,era questa la domanda. «E tu perchè fai domande idiote,Stoessel?» chiese a sua volta. «Non faccio domande idiote.» lo imitai,provocandolo. «Nooo,non sia mai.» sibiló a denti stretti. Gli diedi una pacca sulla spalla. «Ahia(?)» finse di farsi male,ridendo. «Scemo,fossi in te non riderei.» lo minacciai. «Sai,Stoessel. Mi piaci quando fai la tosta,ma mi piaci di più quando vedo quelle gote diventare rosse dalla vergogna.» disse,prendendomi il viso dal mento. Mi guardò,con uno sguardo intenso,per un'attimo sembró che io sprofondassi in quei occhi verdi. Continuai a guardare quegli occhi,che mi avevano come ipnotizzata. Lasciò la presa,ed abbassai immediatamente lo sguardo. Mi aveva praticamente ipnotizzata con un solo sguardo,nei suoi occhi c'é qualcosa di…di misterioso. Le sue labbra si allungarono,e si formò un sorriso accattivante, quasi malizioso. «Erm,allora,non dovevamo far qualcosa?» ruppi il ghiaccio,spostandomi una ciocca dietro l'orecchio. «Già,ma non voltare pagina,Stoessel. Odio le persone che lo fanno.» mi avvertì con fare minaccioso. Degludii. «Stavamo dicendo…?» riprese il discordo di prima. «Ah già,che mi piaci di più quando sei timida di quando cerchi di fare la tosta,Stoessel.» ripetè la frase di prima. «Tu invece non mi piaci né quando sei sfacciato nè quando fai il bravo ragazzo,Blanco. Ed io odio essere chiamata ‘Stoessel’» sorrisi trionfante. «So che è il contrario,Stoessel.» contrabbattè lui,sottolineando ‘Stoessel’. «Sbagli,Blanco.» risposi con fermezza. ‘Smettila,è un figo sempre,sia quando è sfacciato sia quando fà il bravo bambino’ Eccola,la ciliegina sulla torta. ‘Già,sono proprio io.’ Proprio,tu coscenza proprio tu. «No,io non sbaglio mai. Mi spiace deluderti,Stoessel.» mi provocò lui,con quel sorrisetto irritante. «Hai intenzione di continuare o preferisci che me ne vada?!» gli diedi un'ultimatum. «Mhm.Sbagli,Stoessel.» ripeté la frase di prima ridacchiando. Strinsi i denti,e di scatto me ne alzai per andarmene. Ma una forza incredibile mi scaraventò con violenza al mio posto. Toccai il punto dolorante con cui Jorge mi aveva scaraventata sulla panchina. Lo guardai male,continuando a fare quello che stavo facendo prima. «Sei delicato.» dissi sarcastica. «Adesso ti chiederei scusa ma non ne ho voglia perció non lo faccio.» sorrise sornione. Incrociai le braccia al seno. Lo guardai,ero irritata. È insopportabile. Ma perchè ci sono uscita? Avrei preferito annoiarmi a casa,o almeno credo. ‘Almeno lo hai rivisto.’ sbottó lei,la coscenza. Perfavore,zitta. ‘Okay,come vuoi.’ si zittì. Continuó a sorridere soddisfatto. Tra poco sarei scoppiata. Il suo cellulare vibrò,lui rispose probabilmente senza nemmeno guardare chi fosse. -Pronto?- rispose. -Dannazione,lo so!Ho detto che ci vediamo domani.- Sembrava alquanto arrabbiato,era seccato. -------- FINE CAP.7 *Angolo Autrice* E nulla,per farmi perdonare ecco anche il 7!;) Grazie per il supporto,davvero.:D

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Capitolo 7
*** Your eyes. ***


Capitolo 6. |Red Blood| Dopo quella frase restammo in silenzio. «Allora che ne dite di un bel film?» ruppe il ghiaccio Mercedes. «Per me va bene.» sorrisi. Mercedes mi aveva detto che lei preferisce il genere horror,come Jorge. Mentre bhè io no,non li preferisco affatto. «Horror.» sorrise malizioso Jorge,mentre io lo guardai male. «Okay,ma una cosa tipo ‘SAW’? Che ne dite?» Oh,bello ‘Saw’ bellissimo. «Per me va benissimo.» rispose Jorge che sembrava alquanto contento. «E tu Martina?» mi chiese Mercedes. «Oh,si va bene.» risposi imbarazzata. Accesero sky,eccolo lì il film. ‘Non ti piacerà.’ Oh,guarda non lo sapevo grazie.-.-" Da notare il sarcasmo. ‘Già,ma l'hai voluto tu.’ mi ricordò la mia coscenza. La sigla interruppe il feeling tra me e la coscenza. Continuavo a mangiucchiare i miei pop corn,sperando che finisse presto. Ho sempre odiato questi film,non hanno nulla di bello,né di divertente,sono noiosi. «Che forza!» esclamó Jorge mentre io mi coprii gli occhi. Non volevo sembrare una cretina,perció riposizionai la mano sulle gambe. Mercedes invece sembrava che non gli facesse né caldo nè freddo. Jorge se la rideva,Mercedes guardava e zitta indifferente ad ogni scena ed io ero disgustata. Il film finì,accesero le luci e finalmente potei guardare dinuovo quella stanza. «È stato divertente!» rise Jorge mentre io lo guardavo stranita. «Non ti è piaciuto,Martina?» mi chiese Mercedes. «Erm,è stato…Non è il mio genere.» sorrisi. Continuai a mangiare i pop corn assieme a Mercedes. «Bum!» mi fece spaventare Jorge. «Mongolo!Mi hai spaventata!» posai una mano sul cuore. «Lo so.» rise lui. «Scemo.» gli diede una pacca Mercedes. «Oi,perché sei sempre così pallosaa.» la provocò lui spettinandole i capelli. «E tu perchè sei coglione,eh?» gli chiese Mercedes ridendo. «Antipatica.» disse lui buttandole un cuscino. E così,Jorge dichiaró guerra a Mercedes ed i cuscini del divano iniziarono a volare. Jorge mi colpì e tutte le piume mi finirono addosso. «Ops» rise lui,squadrandomi. «OPS?!» lo imitai irritata. «Ops.» rise dinuovo. Presi un cuscino e glielo lanciai,immergendomi in questa battaglia. «Me la paghi,Blanco!» dissi,lanciandogli un cuscino. ~Jorge. Sorrisi e lanciai un cuscino contro Martina. È più difficile di quanto pensassi,contenersi è molto difficile. Anche perché sono piuttosto in astinenza. Il cellulare di Mercedes suonò. No non voglio pensare che sia quel coglione di Xabiani che continua a fare la corte a mia sorella. No,io lo ammazzo solo se prova a ferirla. -Pronto?Xabi,che c'é?- Le mie speranze si ruppero come un vaso appena lanciato dal balcone di casa. -Ah,okay. Si,ti aspetto. Un bacio,ciao.- E staccó. La guardai storta,lei sorrise sapeva che io avrei cercato di impedirle di uscire. «No.» mi misi davanti a lei. «Si,non mi comandi. Sono maggiorenne,faccio quello che voglio,Jay.» disse,avviandosi alla porta. «Ah,Martina scusami,Jay lasciale il mio numero.» rivolse lo sguardo su di mè e se ne andó. Perfetto. Sono solo e lei ha quello stupido coso,perdipiù esce con un coglione come Xabiani. «Scusami Martina,mia sorella è imprevedibile.» mi scusai con lei. Misi apposto i cuscini e lei mi aiutó in silenzio. «Non fa nulla.» finalmente parló. Il mio sguardo si soffermó un pó su di lei. Aveva un pantaloncino ed una semplice maglia,i capelli attaccati in una coda di cavallo molto alta. Eppure era molto bella. Mi piacciono i suoi occhi,anche se sono marroni,mi ricordano un pó il cioccolato. «Bene,abbiamo finito.» ruppi il ghiaccio. «Si,ma siamo soli.» mi ricordò sedendosi sul divano. «Mhm,potremmo fare qualcosa.» iniziai a pensare. «Niente obbligo o verità.» mi avvertii,con sguardo minaccioso. «Si,okay niente obbligo o verità.» mi arresi,alzai le mani. «Tu vivi da solo con Mercedes?» sbottó all'improvviso. «Già,i miei sono…in vacanza nel Messico.» mi grattai la nuca. «Oh,capisco. I miei,bhè…vivo con mia madre.» rispose lei,nei suoi occhi percepii una sorta di malinconia. Mi ricordai quando l'ho vista piangere la scorsa volta. Esatto,lei non lo sa ma io sono uscito fuori da casa e l'ho vista singhiozzare e poi lentamente alzarsi,con quelle poche forze che aveva ed andare verso casa sua. Non credo sia stato per colpa di quello stupido gioco,qualcosa mi dice che sotto c'è qualcos'altro. Qualcosa di più profondo,più interno. Non un semplice gioco,o delle domande imbarazzanti. Non credo sarebbe scoppiata a piangere per simili cazzate. «A cosa pensi?» mi riportó alla realtà. «Niente di ché,per la verità.» sbottai,sorridendo fintamente. «Capito,ecco perché hai quello strano accento.» rise lei,bhé si ho l'accento soprattutto sulla ‘s’. «Già,sono di orgine mexicana.» spiegai,e lei sorrise. ~Martina. Sorrisi,Jorge non era quel tipo ‘stronzo’ che credevo,è solo sfacciato,ecco. Ma in fondo non credo sia una cattiva persona. Stranamente c'é qualcosa di strano in lui. Ma non voglio dare nulla per scontato,io non giudico. Mercedes invece mi sembra una ragazza simpatica,ma anche con un bel caratterino sfacciato come quello del signorino qui di fronte a me. «E tu adesso a cosa pensi?» rise lui rigirandomi la domanda. «Erm,niente di ché.» risposi al suo stesso modo. «Mhm,impossibile.» mi sgamó,e sorrise beffardemente. «Mhm,sentiamo e tu a cosa pensavi eh?» gli domandai a mia volta. Uau,si é zittito. «Okay,okay. Mi arrendo.» alzó le mani in segno di risa e mi scappó un'amara risata. Inarcó un sopracciglio,ma alla fine sorrise,uno dei suoi bei sorrisi a 32 denti,stavolta. ~ Siamo sulla moto,Jorge ha voluto accompagnarmi a casa,mi ha praticamente obbligata. «Grazie del passaggio,Jorge.» lo ringraziai. Lui non rispose,ma mi fece l'occhiolino e sfrecció con la sua moto. Entrai in casa,stranamente mamma era seduta sul divano. «Oh,ciao tesoro. Dove sei stata?» mi chiese mamma,con il tono abbastanza preoccupato. «Sono stata a casa di una nuova amica.» dissi e la vidi sorridere. «Che bello,mhm sentiamo chi era quel ragazzo?» sorrise maliziosa. «È solo un'amico,non farti strane idee,lo conosco da poco.» sbottai sinceramente,e poi mi misi affianco a lei. «Mhm,vabene.» disse,e continuó a leggere il suo romanzo rosa ‘L'amore è un impresa ardua.’ In effetti è proprio vero,l'amore… Bello quanto difficile. ----- FINE CAP.6 *Angolo Autrice* Salve,ragazzuoli!😂❤ Ecco anche il 6,che purtroppo è in ritardo ma ho pubblicato anche il 7 per farmi perdonare. grazie per il supportoo!❤😃

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Capitolo 8
*** Un'altra preda. ***


Capitolo 8 |Red Blood| ~Jorge. Era Xabiani,e dannazione mi ricorda sempre tutto lui! La mia memoria non arriva più di tanto?! -Coglione te ne eri dimenticato eh?- ridacchiò lui,irritandomi. -Si,ma ora non posso parlare c'è Martina.- sussurrai. -Ah,capisco. Devi stare zitto,mi raccomando.- Certo,non sono idiota,Xabiani só benissimo cosa devo e non devo fare. -Si,cià.- risposi,e poi staccai. Misi apposto il cellulare,Martina aveva un'espressione arrabbiata. «Dai,che facciamo?» le chiesi sedendomi. «Non so,ma se hai intenzione di farmi ribollire il sangue,me ne vado. Non sono qui per andare su tutte le furie.» sbottò lei,incrociando le braccia sotto il seno. «No,dai resta. Gelato?» le proposi. «Vabene.» si alzò,seguendomi. Entrammo nella gelateria,non era molto lontana dal punto in cui eravamo prima. «Salve,cosa desiderate?» chiese gentilmente il gelataio. «Due gelati. Per me pistacchio,tu Marty?» chiesi a Martina. «Nocciola,grazie.» rispose lei. Presimo entrambi i gelati e iniziammo a camminare per il parchetto. «Guarda chi rivede!» Mi girai,era Xabiani con mia sorella Mercedes. «Oi,stronzo. Devo parlarti.» lo guardai. Ci allontanammo dalle ragazze,che si misero a pettegolare. «Non dimenticarti,domani ci vuole vedere tutti.» mi ricordó. «Lo so.» risposi,sbuffando. «Non capisco a cosa servano ste riunioni del cazzo.» Mi annoio ad andare lì,nel Bronx. «Servono,comunque adesso andiamo.» stava per andarsene,ma lo bloccai. «Un'avvertimento. Non azzardarti a toccare mia sorella, Okay?Oppure potrei dimenticarmi che sei il mio migliore amico e spezzarti le tue 206 ossa.» lo avvertii minacciosamente. Non voglio che tocchi nemmeno un capello di mia sorella,non me ne frega se la ama e bla bla. «Non preoccuparti,non voglio farle del male,io la amo.» mi rassicuró. «Me ne fotte,devi lasciarla stare.» dissi con fare minaccioso. «Calma,fratello,perchè non ti rilassi e ti godi il tuo bocconcino eh?» mi diede una pacca sulla spalla lui. «Bocconcino?Che cavolo dici?! Ti è andato di volta il cervello per caso?» gli chiesi stranito. «Dai,so che è un'altra delle tue prede,Blanco.» mi disse ovvio. «Sbagli,non ho intenzione di trasformarla in ‘una preda’. Adesso siamo amici,credo.» ammisi. Io non voglio farle del male,no. Anche se sono molto ma molto tentato per dir la verità. Martina è una ragazza fragile,con una sola stretta potrei ucciderla. «Mhm.» mugolò,assumendo una posizione pensante. «A cosa pensi?» chiesi,notandolo tra le nuvole. «Niente,andiamo. O penseranno chissà cosa.» mi disse ed io concordai. ~Martina. I ragazzi si avvicinarono,interrompendo la nostra chiacchierata tra amiche. «Allora che ne dite di fare Obbligo o Verità?» propose Xabiani. Jorge mi guardó per poi sbottare. «No megl…» stava per dire,ma lo interruppi bruscamente. «Si,per me va bene.» risposi sicura di mè. Non m'importa,cavolo ho 18 anni,è uno stupido gioco. «Okay,iniziamo.» inizió Mercedes il gioco. ~ Toccò a Xabiani,era divertente. Non avevano proposto cose crudeli,ma cose stupide,da bambini. Tipo ‘Fai la mucca correndo per tutto il parco’. Cose del genere. «Martina Obbligo o Verità?» mi chiese Xabiani. «Obbligo.» risposi io. «Mhm,avvicinati a Jorge e bacialo. In bocca.» Per poco non mi strozzo con la mia stessa saliva. «Che?!» diciamo all'unisono io e Jorge. «É un obbligo. Dovete baciarvi per almeno 5 minuti.» inarcó un sopracciglio,sorridendo beffardemente. Guardai Jorge. No,io non lo faccio. «Xabi!Sei un coglione.» sibiló Jorge a denti stretti. Degludii. «Dobbiamo farlo.» mi avvertì Jorge. Anche lui non sembrava contento all'idea. Mi avvicinai,e lo baciai. Fecimo combaciare le nostre labbra,il mio primo bacio. Mi lasciai trasportare,chiusi gli occhi e mi godei il momento. Il cuore iniziò ad accellerare improvvisamente. Sentii le sue mani posizionarsi sui miei fianchi. Non sapevo cosa fare,ma continuai a premere sulle sue labbra. Un bacio che doveva durare almeno 5 minuti. Ero praticamente seduta a cavalcioni su di lui,e maledii Xabiani. Dopo questo bacio sarebbe stato imbarazzante. Finalmente la mancanza d'aria si fece sentire e ci staccaimo da quel bacio d'obbligo. «Va bene adesso?!» chiese Jorge,lo guardai ed abbassai lo sguardo imbarazzata. «Si,va bene.» rispose positivamente lui. Il gioco finì dopo un'altro turno. «Io e Mercedes ce ne andiamo.» ci avvertì Xabiani. Oh,no siamo soli. Mi sedetti sulla panchina,ignorandolo. «Scusalo,è un coglione.» mi disse Jorge,sorridendomi. «Non importa.» dissi,sorridendo. «Dimmi la verità.» mi guardò negli occhi,provocandomi dei brividi. «C-che verità?» balbettai preoccupata. «Ti è piaciuto?Intendo il bacio.» mi chiese. «I-io,bhè ecco…Non lo so.» ammisi,coprendomi il volto. Con lui la timidezza viene fuori da sola e non riesco a controllarla. Il bacio,é stato piacevole,ma io non sò,insomma,sono confusa. «Dimmi la verità,Martina.» disse,prendendomi il volto. «Non ho provato nulla.» dissi sinceramente. «Perché?» balbettai,alquanto preoccupata. «Io non provo nulla per te.» mi disse Jorge. «Neanche io.» concordai. «J-Jorge?!C-che è successo?» Balbettai. Sbiancai quando vidi un cadavere,un ragazzo immerso in una pozza di sangue. Ci avvicinammo,guardai il colpo,e disgustata chiusi gli occhi. ~Jorge. Il mio cuore perse un battito quando riconobbi il cadavere. Mio cugino Jackson. È stato assassinato! Controllai il suo corpo,so come è morto e probabilmente anche chi l'ha ucciso. Di certo non l'hanno fatto per sbaglio. Martina guardò,ma io le chiusi gli occhi. Si strinse leggermente a me,appoggiai la testa vicino alla sua,accarezzandola. ------- FINE CAP.8 Di cosa parlano Jorge e Xabiani(?) Martina prova qualcosa per Jorge(?) E chi è stato ad uccidere Jackson(?) *Angolo Autrice* Voilaaa❤ Eccoloo,un ringraziamento a voi lettori carissimi!:) Grazie sul serio,per il vostro supporto. -L.

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Capitolo 9
*** Bronx City ***


Capitolo 9. |Red Blood| ~Martina. Ero seduta a gambe incrociate sul mio letto,con il telecomando in mano a vagare per i canali. Il mio cellulare vibrò,era Mercedes. -Hey,Martyy- mi salutò,allegra. -Hey Mechi,come stai?- chiesi. -Bene e tu?- rispose lei. -Bene,come mai mi hai chiamata?- domandai,sorpresa dalla chiamata. -Ti và se ci incontriamo al centro commerciale? E poi vieni da me a dormire.- mi chiese Mechi. -Certo,che centro commerciale? Via?- domandai. -Centro Commerciale ‘CentreSupermarket’ Via Pitsbutg.- mi diede le indicazioni. -Vabene,allora ci vediamo a dopo Mer.- la salutai. -A dopo Marty,un bacio- staccó. Sono contenta di aver trovato Mercedes,Stephanie mi ha tradita,non si è più fatta rivedere ed io ci sono rimasta male,ma sapete una cosa? Non devo importarmene più,lei fa parte del passato adesso,anche se fa male. Presi il pigiama e lo misi nella borsa,ci infilai anche uno spazzolino ed un rossetto. Cellulare e soldi,perfetto. Aprii il garage,di solito non uso la macchina ma in questi casi è molto utile. Posai tutto sul sedile accanto. Dopo chiameró mia mamma e le diró che sono da Mercedes. Mia mamma non mi proibisce di uscire o cose del genere,ma almeno la devo avvertire questo si. Misi in moto,e partii con la mia Smart. Accesi il GPS e misi la via. Io non sono molto esperta,perciò in questi casi è utile il navigatore. Feci il numero di mamma. -Pronto?- chiese quasi preoccupata. -Ciao mamma volevo solo dirti che vado a dormire da Mercedes,ci vediamo domani.- le dissi,tranquilla. -Vabene,a domani tesoro.- disse e poi staccai,visto che stavo guidando. ‘Vediamo di non fare incidenti.’ parló la coscenza. Si,quindi è meglio se stai zitta e resti buona. ‘Okay,va bene’ si zittì. Stavo ancora guidando non togliendo gli occhi dalla strada. Il GPS non faceva altro che farmi fare mille giri a destra e a sinistra. Sto guidando da un pó ormai,quindi deduco sia lontano. Di solito cammino,mi piace camminare. Soprattutto nei parchi,o posti naturali. Sorprendentemente mi rilassano questi posti,e se sei con un'amica passi dei momenti bellissimi. Bhé infondo tutto puó essere bello se hai qualcuno con cui condividere la gioia di quell'attimo. Sono sempre stata una persona che ama guardare le cose con occhi diversi,con gli occhi di un bambino. Mi piace perfino guardare la pioggia che cade su un finestrino,lo so puó sembrare strano o noioso ma a me rilassa. Controllai l'ora le 7 di sera,sono partita esattamente alle 6:15 e adesso sono le 6:58. «Ma dove cavolo sta questo centro commerciale?» sbuffai. È un'ora che guido e non vedo nemmeno l'ombra di un centro commerciale. Mi accorsi che ormai,ero quasi fuori zona,non passavano macchine e non c'erano molte persone passare. La strada era deserta,decisi di fermarmi. Guardai un pó la strada,e mi accorsi che non c'era nessuno oltre a delle buondonne,che erano vestite in modo indecoroso. Scesi dall'auto,feci due passi. Notai un'insegna ‘Bronx City’ Cosa?! Siamo nel Bronx? Sapete dove mi trovo? Solo paese più pericoloso di tutta Londra. Qui ci sono spacci di droga,abusi,scippi ai malcapitati di questo posto. Spero che questo sia solo un semplice cartellone che non dice la verità. Ormai era sera,e il sole stava iniziando a tramontare. Mi ero allontanata troppo dalla macchina,così ritornai indietro. Camminando lentamente,e guardandomi in torno ogni tanto. Sentii un tocco all'altezza della spalla. Mi voltai frettolosamente. «Ciao,bambolina.» un ragazzo di una 20 d'anni mi si presentó davanti. Aveva un cappello,e notai un pircing al sopracciglio e l'altro al naso. I suoi occhi scurissimi mi guardarono, ed un sorriso accattivante si formó sulle sue labbra. «C-ciao.» balbettai. «Che ci fai qui da sola eh?Sei una squillo?» mi chiese. «N-no.» scossi la testa. «Aha,capisco.» posó il suo sguardo sul mio corpo. Indietreggiai,e poi cercai di correre e di fuggire ma lui mi bloccó al polso. Mi sbatté violentemente sul muretto,tenendomi saldamente dai polsi. «Lasciami.» supplicai a quel ragazzo. «Nah,prima devo fare una cosa.» mi sorrise malizioso,prima di assaporare le mie labbra. Cercai di fermarlo in qualsiasi modo. Mi ribbellai,ma lui era troppo forte. Non riuscivo a liberarmi dalla sua stretta. Si staccó,e finalmente riuscii ad urlare. «Aiutoo!Vi prego,aiutatemi!» urlai,con tutta la voce che avevo in gola. «Zitta stronza.» mi tappò immediatamente la bocca. «Mhmm» riuscivo soltanto a mugolare,mi teneva la bocca serrata. Mi schiacciava con il suo corpo,mi dimenavo come un'anguilla sotto la sua stretta. Mi baciò le labbra,lo fece avidamente,le sue mani finirono sotto il tessuto della mia maglietta facendo dei cerchi immaginari. Mi obbligò a ricambiare,dovetti farlo anche se non volevo. Gli occhi iniziarono a pizzicarmi,lui voleva abusare del mio corpo ed io non sono abbastanza forte per oppormi a tutto questo. Mi diede un bacio sul collo e languidamente scese su tutto il collo,fino ad arrivare al seno,ancora coperto dalla maglietta. Velocemente mi privó di quell'indumento che finì a sopra il freddo suolo. Le mie scapole erano attaccate al muro,erano come conficcate. Sentii succhiare la mia pelle,no. Non doveva succedere! Morse il punto in cui prima stava succhiando. «Lasciami,bastardo!» urlai,e delle lacrime uscirono senza controllo dai miei occhi. «Zitta,escort!» mi zittì lui,ricominciando a fare quello che stava facendo prima. Singhiozzai,cercavo di urlare ma non avevo nemmeno più la forza di urlare,il grappo in gola che avevo me lo impediva e più continuava a baciare la mia pelle e più tremavo. No,non puó succedere. «Ti prego,lasciami!» urlai,sentii la gola andarmi in fiamme. L'unica cosa che sentivo erano i miei singhiozzi ed i scocchi avidi e violenti delle sue labbra sul mio corpo. ----------- FINE CAP.9 Che succederà(?) *Angolo Autrice* Salveee.❤ eccolo,grazie a tutti per averlo letto!;D A domani!

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Capitolo 10
*** Lacrime. ***


Capitolo 10. |Red Blood| Avevo una paura tremenda,tremavo come una foglia. «T-ti p-prego.» balbettai,supplicandolo. Lui mi guardo,e alzò la mano,per poi darmi uno schiaffo. Gemetti per il dolore,mi aveva praticamente stampato la mano in faccia. «Shh,zitta!» mi urlò contro. «Lasciami,stronz-zo.» singhiozzai. Lui mi guardó con disprezzo e poi continuò a baciarmi le labbra. Cercavo di oppormi in tutte le maniere ma quel lurido non osava togliermi le mani di dosso. Guardava il mio corpo quasi nudo,come se fosse un qualcosa di meraviglioso. Le sue mani andarono a finire all'allacciatura del reggiseno. «Basta,ti prego!» lo supplicai,dimenandomi. «Ti ho detto che ti devi ammutire,hai capito?!» urlò,alzando la mano contro di me. Chiusi gli occhi,per poi ricevere un'altro schiaffo. Il mio naso prese a sanguinare,non potevo fare nulla,era troppo forte. E più andava avanti più io stavo male. Ero rimasta solo in intimo,ed avevo paura,ero terrorizzata. Non faceva altro che guardarmi con disprezzo,ero la sua marionetta. Avevo gli occhi rossi e gonfi. Finalmente si era staccato dalle mie labbra,ma le posò dinuovo sul mio collo. Provai a dargli un calcio,ma fallii. «Aiuto!Aiutatemi!» continuai ad urlare,singhiozzando. Quel ragazzo cadde a terra improvvisamente,alzai lo sguardo era Jorge. Lo aveva colpito,lui è caduto a terra,svenuto. «Jorge!» urlai. Mi fiondai tra le sue braccia,e affondai il viso tra la sua maglietta. «È tutto finito,non preoccuparti.» mi accarezzó dolcemente. «Gr-azie.» sussurrai flebilmente. «Ma che ci fai qui?Da sola?!» mi domandó stranito. «Mi sono persa per strada.» spiegai. ~Jorge. Martina era terrorizzata. Era ancora attaccata a me come un'anguilla. «E tu c-che ci fai qui?» mi chiese staccandosi. «Oh,bhè…Niente di ché.» mentii. «È svenuto?» mi chiese guardando quello stronzo steso a terra. «Si,è svenuto.» la rassicurai. Aveva gli occhi rossi e gonfi,era praticamente mezza nuda ed aveva dei segni in faccia «Ti ha fatto del male?» la squadrai. Notai che aveva anche un succhiotto sul collo,se non fossi arrivato avrebbe abusato di lei. «S-si.» annuì lei. «Non sò come ringraziarti,Jay.» mi guardò lei,sorridendomi. «Non preoccuparti,non devi sdebitarti» la rassicurai,facendole l'occhiolino. «Dai,smettila con quell'occhiolino.» rise lei,dandomi una pacca sulla spalla. «Si,ma adesso vestiti,o vuoi mica per caso rimanere così?» risi. «Oddio,me ne ero dimenticata!» diventó rossa,e si infiló i pantaloncini e la maglietta. ‘Per te poteva anche rimanere così,eh?’ parlò la mia coscenza. Zitta coscenza. ‘Ammettilo’ sbottó lei. E vabene,okay. Era tremendamente bona. Devo ammetterlo,ho dato più volte una sbirciatina. «Come ci sei arrivata qui?» chiesi,curioso. «Ho la macchina.» ridacchiò lei. «Aha,capito. Vieni ti accompagno a casa mia,Tini.» le cinsi la spalla,e la condussi fino alla sua macchina. «Guido io,naturalmente.» mi imposi. «E vabene.» sbuffò lei,io risi e misi in moto. ~ Scendemmo dalla macchina,ed entrammo in casa. «Ho ancora gli occhi rossi?» chiese lei. «No,sei apposto.» ammiccai l'occhio,lei scosse la testa per poi ridacchiare. ~Martina. Risi,e mi sedetti accanto a lui sul divano. Non posso pensare a quello che sarebbe accaduto se Jorge non fosse venuto. Mercedes scese le scale,notandoci. «Oh,eccoti finalmente!Ti ho chiamata al telefono un miliardo di volte perchè non rispondevi?» chiese preoccupata. «Per poco non…» mi bloccai improvvisamente,coprendomiil volto. «Che è successo?!» sbottò. «Martina stava per essere violentata.» parlò Jorge al posto mio. «Che?!» urló Mercedes,impaurita. «S-si,J-jorge m-mi ha s-salvata.» balbettai,tremando. Mercedes mi abbracciò. «Oddio,menomale.» esclamò rassicurata. «Adesso stai bene?» mi chiese,prendendomi una mano. «Si,credo di si.» risposi. Ero ancora shoccata,adesso sto bene fisicamente ma psicologicamente sono ancora sotto shock. Io non riesco a togliermi le immagini di testa,quell'orribile scena di mezz'ora fà. A quest'ora se non ci fosse stato Jorge starei messa davvero male. «Mercedes,adesso basta. Martina è ancora shoccata,non ti ci mettere anche tu.» parlò Jorge,saggiamente. «Si,hai ragione,scusami Marty.» si scusò Mercedes,sorridendomi. «Non preoccupatevi per me,sto bene.» li tranquillizzai. «Ma devo sdebitarmi con te,Jay.» rivolsi il mio sguardo su di lui,guardando quelle iridi verdi. «No,non mi devi nulla.» mi sorrise dolcemente lui. «Sicuro?» richiesi,accertandomene. «Sicurissimo.» rispose sicuro di sé. Sorrisi,guardandolo. ~ Io e Mercedes siamo qui,sul letto a parlare. Ci siamo già fatta la doccia e adesso siamo in pigiama. «Allora che mi dici?» chiesi prendendo un pop corn. «Mhm nulla di speciale,sto uscendo con Xabiani ma ancora nulla.» mi raccontó. «Racconta.» sorrisi,mangiucchiando. «Nulla,siamo andati al parco e ci siamo baciati.» disse,per poi mordersi il labbro. «Aha,quindi stai aspettando che ti chieda se vuoi essere la sua ragazza,immagino.» chiesi,anzi affermai. «Immagini bene,allora.» ridacchió assieme a me. «E a te? Dimmi una cosa,ti piace mio fratello per caso? Eh?» sorrise maliziosa lei. «No,almeno credo.» risposi sinceramente. Non sono sicura di quello che provo,si sto bene con Jorge,è un bel ragazzo,ma… Non lo sooo!>.< «Mhm,sicura?» alzó un sopracciglio. «Si.» risposi,incerta. Non só ancora quello che provo,ma comunque io non gli interesso. ~Jorge Tolsi la maglietta e mi misi sul letto. Presi l'Iphone,un messaggio da Xabiani. [23:01] Xabi: Oi,frà sei sparito all'improvviso. Qualche problema? [23:01] Io: Adesso no,Martina era in pericolo. [23:02] Xabi: Hai fatto il principe azzurro?😂 [23:02] Io: Potevo lasciarla lì?!Coglione che sei. [23:02] Xabi: Ha domadato qualcosa? [23:03] Io: Si,mi ha domandato che ci facevo nel Bronx,per fortuna non ho dovuto darle spiegazioni. Le ho detto semplicemente ‘No,niente’ facendo un sorriso da innocente. [23:04] Xabi: Attento,potrebbe rovinarti. [23:04] Io: Lo so,lo so. A domani,scé. Mandai il messaggio e poi spensi il cellulare. Lei non deve sapere assolutamente nulla,per fortuna che era ancora shoccata e non ha fatto troppe domande certe volte non só che inventarmi. ------- FINE CAP.10 Martina prova qualcosa(?) E Jorge(?) Cosa sta nascondendo Jorge(?) *Angolo Autrice* Heyy❤ Ecco il capitolo 10! Non trovate Jay carino? Io si.😂❤ Grazie di tutto,come sempre vi mando un bacio.😘

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Capitolo 11
*** Mare,sabbia e… ***


Capitolo 11. |Red Blood| ~Martina. È l'una,io e Mercedes siamo stanche abbiamo visto un film,mangiato pop corn,abbiamo chiacchierato e fatto la battaglia con i cuscini. Le cose che si fanno ai pigiama party tra amiche,insomma. Sbadiglio. «Sono stanca…» mugoló Mercedes,coprendosi con il lenzuolo. «Anch'io. Notte,Mechi.» dissi,per poi coprirmi anch'io. Mi addormentai quasi subito. [La mattina dopo] Mi svegliai,anche Mercedes lo fece. «Mhmm,giorno.» mugolai. «Giorno anche a te.» rispose lei,stiracchiandosi. Andaimo in bagno,ci vestiimo. «Tini che ne dici se andiamo al mare?Invitiamo anche Jorge e Xabiani» mi propose lei. Era una buona idea. «Si,per me va bene.» concordai. «Hai qualche costume?» chiesi a Mercedes. «Si,portiamo la stessa taglia,no?» mi chiese. «Si,identica.» risposi. Mercedes si mise a frugare tra i suoi costumi. «Questi sono perfetti!Tieni.» mi passó il costume color turchese. Lei invece ne aveva uno fuxia fluo,molto acceso. Indossaimo i costumi e ci misimo sia le magliette sia i pantaloncini sopra di essi. Infilaimo le infradito e ci recaimo alla stanza di Jorge. Bussaimo,Jorge ci aprì ancora con i pantaloni del pigiama. «Oh,buongiorno ragazze!» ci salutó sorridendo sornione. «Giorno Jay.» lo salutai,sorridendogli. «Noi andiamo al mare,vieni anche tu? Con Xabi?» chiese Mercedes a suo fratello. «Vabene,non vi lascio da sole con quello.» esclamò lui. «Allora preparati sù.» gli diede una pacca Mechi. La aiutai a preparare la borsa con i teli,la protezione,e tutte le cose che si portano a mare. ~ Affittaimo un'ombrellone,con 2 sdraie. Mi spogliai dei miei vestiti,e noncurandomi della sabbia bollente mi sedei a bordo piscina. Il mare è ancora deserto,c'é poca gente. Adoro il mare,la sabbia,le onde,il calore del sole. Le risate dei bambini che giocano ai castelli di sabbia. Tutto mi piace del mare,molta gente preferisce la piscina per la sabbia,ma sinceramente che mare sarebbe senza la sabbia?! I ragazzi mi raggiunsero e si sedettero accanto a me. «Che bello.» esclamò Mercedes osservando il panorama. «Già.» concordó Xabiani. Xabiani prese la mano di Mechi,e si misero a camminare lungo la spiaggia,proprio come due fidanzatini. Rimasi a guardarli,erano carinissimi. «Perché li guardi così meravigliata?» mi chiese Jorge,aggiustandosi il ciuffo spettinato. «Oh,bhé sono carini assieme.» sbottai sinceramente. Lui sbuffò,non gli piace che sua sorella stia con Xabiani. «Cosa ci facevi ieri nel Bronx?» ~Jorge. No,no. E adesso cosa dico?! «Dai,Martina non farmi troppe domande inutili.» sbottai,irritato. «Come vuoi.» si voltó dall'altra parte. «Stavo aiutando mio zio,abita lì.» mentii spudoratamente. «Oh,che fortuna!» sorrise. «Ci facciamo il bagno?» propose lei. «Va bene.» iniziai a correre nell'acqua lei mi seguì. «Jay fai più piano!» mi ordinó. Mi fermai e lei mi raggiunse. «Non sò nuotare,non andare troppo lontano.» mi avvertì lei. «Mhm,e perché dovrei?» chiesi. «Perchè non voglio stare da sola.» mi spiegó lei,mettendo una mano sul suo fianco. «E vabene,rimango con te. Ma facciamoci un tuffo.» imposi. «Non só nuotare,quale parte di questa frase non capisci?!» sbottó lei ed io ridacchiai. «Perché ridi,stupido!» mi diede una pacca sulla spalla. Per provocarla la schizzai,bagnandole tutti i capelli. «Questa me la paghi,Blanco!Inzia a correre!» mi guardó minacciosamente,rincorrendomi. La raggiunsi,la presi per i fianchi. «Dai,Jayy!Non vale!» piagnucoló come una bambina. «Si che vale,lumaca!» la presi in giro,non togliendo le mani dai suoi fianchi. «Lumaca? Tu riesci a correre in acqua?!» inarcó un sopracciglio. «No,ma sono comunque più veloce di te,Marty.» sorrisi beffardemente,provocandola. Non só ma mi piace quando la provoco. «Non ti sei fatta nemmeno un tuffo,Stoessel.» guardai lo scoglio da cui volevo buttarmi. «Si,e allora?» chiese. «E allora dovró fartelo fare io!» sorrisi beffardemente lei mi guardó stranita. «Che vuoi fare?!» chiese impaurita. La presi in braccio,lei cercava di liberarsi ma invano. Mi faceva il solletico praticamente.😂 Salii sullo scoglio e ci buttaimo,in un'attimo ci ritrovaimo sommersi e subito risaliimo a galla. «Sei uno stronzo!» mi diede una pacca lei. «Lo so.» ridacchiai. «Non è stato brutto.» ammise lei. «Visto?» sorrisi trionfante. «Dai,andiamo,oppure vuoi restare a mollo Blanco?» ridacchió lei,uscendo dall'acqua. Sorrisi,e la raggiunsi. ~Martina. Mi coprii con il telo,e mi misi ad abbronzarmi assieme a Mercedes. I ragazzi stavano farfugliando qualcosa di inudibile. Chiusi gli occhi,ma sentii un qualcosa di freddo. I ragazzi ci buttarono dell'acqua addosso. «Oh,cazzo mi sono bagnata tutta!» urló Mercedes,inzuppata come me. Mi alzai,furiosa e iniziai a rincorrere quei due idioti. «Blanco e Ponce de Leon me la pagate cara!» urlaimo io e Mercedes all'unisono. I ragazzi si fermarono,facendoci la linguaccia. Giuro che gliela staccherei quella lingua! Incrociai le braccia al petto,guardandoli minacciosamente. «Dai perdonami.» si avvicinó Xabiani a Mercedes,dandole un bacio. «E tu? Non mi dici nulla,eh signorino?!» mi rivolsi al signorino,alquanto arrabbiata. «No,non ti dico nulla.» non si arrese. «Come scusa?!» feci finta di non aver sentito. «No,non ti devo dire nulla.» ripeté,trattenendosi dal ridere. «Blanco,chiedimi scusa. Adesso.» mi imposi,davanti a lui. Voglio quelle scuse,e le otterró. «Si,lo faró erm,quando saprai nuotare,Stoessel.» rise lui,provocandomi. «Bene,allora mi costringi a farlo Blanco!» mi avvicinai a lui. Lui mi guardó incerto. Lo spinsi e lui cadde in acqua come un baccalà. Sorrisi trionfante,mentre lui mi guardó irritato. «Me la paghi,Stoessel.» sbottò,avvicinandosi a me. «E cosa mi fai,eh?» mi sporsi in avanti. Forse non dovevo farlo… «Non sai di cosa sono capace.» mi guardó. ~Jorge. No,se state pensando che adesso la picchio o cose del genere no,non lo farei mai. Io non picchio le ragazze! Mhm,cosa faccio? La potrei buttare in acqua,oppure…Vediamo. Il mio sguardo si soffermò leggermente sul suo costume turchese per poi finire sui suoi occhi color cioccolato,che guardavano i miei,fondendosi. ---- FINE CAP.11 *Angolo Autrice* Inanzitutto Buona festa delle donne a tutte!🎉 Ringrazio di cuore i miei lettori,una buona domenica!💗 -L.

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Capitolo 12
*** Questioni di cuore. ***


Capitolo 12 |Red Blood| ~Jorge. «Mhm,mi vendicheró.» ridacchiai. «Vedremo.» rise anche lei. «Aww,che carini!» sbottò all'improvviso Mercedes. La guardai male. «Eh?» chiese spiegazioni Martina. «Vieni,Xabiani,lasciamoli soli.» si trascinó quest'ultimo. «Mercedes Blanco,torna qui!» urló Martina,irritata. Mercedes rise,allontanandosi con Xabiani. «Scusala,non farci caso.» parlai io. «Non importa…» abbassò lo sguardo,subito glielo alzai. «Perché non mi guardi?» le chiesi. Lei non rispose. «Che succede? Stai male?» la guardai prendendole il viso. «No,è che…È complicato!» si coprì il volto. Martina si lasciò cadere a terra,i suoi occhi diventarono lucidi. «Che ti succede?» le chiesi,passandole il pollice sul viso per asciugarle le lacrime. «È che…questo posto,mi ricorda mio padre,l-lui è morto,13 anni fà. St-avamo andando a f-fare una vacanza e,e l-lui fece un'incidente con l'auto. Mamma lav-vora tutto il g-giorno,s-si stanca tantissimo. Ed i-io mi sento inutile. L'ho visto m-morire,e…e non ho fatto nulla,ero lì davanti a lui,m-amma era a terra,vicino a l-lui..una pozza di sangue li ricopriva,i-io ero l-lì immobile d-davanti a quella s-scena o-orribile.» inizió a singhiozzare. L'abbracciai,lei si strinse a me,affogando tutte le lacrime sul mio petto nudo. «Shhh,non piangere.» le accarezzai la nuca,stringendola a me. Ecco,era questo il motivo di quando è scoppiata a piangere a casa di Stephanie. Non era per il gioco,lo sapevo che c'era qualcos'altro. Lei è così fragile,ma non posso biasimarla,la perdita di un genitore non si può capire finquando non lo si prova sulla propria pelle. ~Martina. Mi strinsi a lui,mi serviva un'abbraccio. È incredibile che ci sia lui,lui. Ho raccontato la scena più brutta di tutta la mia vita,mi sono sfogata,ma proprio con lui? Mi sta confondendo,ed io non só più cosa provo. Il mio cuore batte all'impazzata. Batte contro la gabbia toracica,come se volesse uscire fuori. «Basta non piangere.» mi diede un bacio sulla nuca,stringendomi. «S-scusami.» singhiozzai. Gli stavo facendo la doccia con le mie lacrime che non finivano più. «No,non preoccuparti. Non devi scusarti di niente,hai perso un genitore,l'hai visto morire ed è normale piangere. Guardami.» disse alzando il mio viso,facendo incrociare i miei occhi con le sue fessure verdi. «È normale che tu pianga,ma adesso basta. Pensa che adesso tuo padre vorrebbe che tu sorridesti e che penseresti a divertirti con i tuoi amici,come una semplice ragazza di Brooklyn.Adesso me lo fai un sorriso?» mi sorrise,le sue parole dolci mi fecero sorridere. «Ecco,adesso sì,bambola!» mi fece l'occhiolino facendomi ridere. Come riesce a farmi ridere anche se non voglio? Che confusione terribile! Abbassai lo sguardo,dinuovo. «C'é qualcos'altro?» mi chiese Jorge notandomi. «No.» risposi,cercando di essere credibile. «Sicura?» inarcó un sopracciglio. «Sicurissima.» risposi,non convinta. «Hey ragazzi,facciamo un faló?» ci interruppe Xabiani. «Si,ottima idea!» esclamò Jorge. «Io e Mechi andiamo a cercare dei rametti,voi delle pietre.» ci divise Xabiani. Sospirai, e seguii Jorge. «Dove troviamo delle pietre?!» chiesi guardandomi intorno. «Qui intorno.» esclamò Jorge. Con lo sguardo cercai delle pietre,continuammo a camminare. Finalmente le trovaimo, le misimo a cerchio sulla sabbia,e le uniimo ai rametti. Jorge prese improvvisamente l'accendino e accese il fuoco. «Potevi dirlo che avevi l'accendino.» parlò Mercedes,e noi ridemmo. Eravamo intorno al fuoco. «Cantiamo qualcosa!» sbottó improvvisamente Mercedes. «Io non só cantare.» mi tirai fuori. «Su,dai nessuno sa cantare tra di noi!» parló Xabiani. Sbuffai,e mi arresi. Arrivó il mio turno,così cantai una canzone chiamata ‘Te esperarè.’ I ragazzi rimasero a bocca aperta,lo sapevo sono orribile! «Scusatemi,ve l'ho detto che non só cantare.» mi vergognai. «Non sai cantare?!Stai scherzando?!Sei fantastica!» sorrise sornione Jorge. «Wow,grazie.» lo ringraziai. «Si sei stata bravissima!» esclamó eccitata Mercedes. «Oh bhè grazie.» arrossii di poco. «Hai del talento,Martina.» si complimentó Xabiani. Oh,davvero sono stata così brava?! «Davvero?!» chiesi sorpresa dalle loro parole. «Certo!» rispose Mechi sorridendomi come gli altri. «Oh,bhè vi ringrazio.» li ringraziai. «Mi alzo un'attimo,aspettatemi eh.» ridacchiai alzandomi. Camminai vicino al mare,respirando a pieni polmoni quell'aria. Il fruscio delle onde,la sabbia bagnata. Raccolsi una conchiglia,e poi un'altra. Come ricordo di questa giornata,le conserverò assieme alle altre. Continuai a camminare,anche se mi ero allontanata dai ragazzi. Ripensai a Jay,no,basta pensarci. Perchè continuo a pensare a lui?! Perché l'ho abbracciato,mi sono sfogata,non capisco!Non mi capisco! Che cosa sta succedendo nella mia mente? E se io provassi qualcosa per lui? Qualcosa di più forte della semplice ‘amicizia tra amici’ No,non voglio soffrire. Sono confusa,tremendamente confusa! Quando lui si avvicina,quando mi abbraccia,il mio cuore batte all'impazzata,mi tremano le gambe e sento un vuoto nello stomaco. Quando fà il cretino con i suoi occhiolini,rido anche se un'attimo fà stavo piangendo. Non capisco ancora cosa mi stia succedendo. «Martina!Martina!» una voce mi chiamava,mi girai era Jay che mi faceva il gesto di venire. «Ti raggiungo!» urlai,raggiungendolo. «Dobbiamo andare,dai oppure vorresti rimanere qui?!» ridacchió lui. Scossi il capo,e lo seguii. ~ Siamo in macchina,io e Mercedes siamo sedute dietro. Xabiani farfuglió qualcosa all'orecchio di Mercedes,lei annuì. «Jorge,vado con Xabiani ci vediamo,ti voglio bene fratellone!» ridacchio scendendo dall'auto. «Cosa?!» non gli diedero nemmeno il tempo di finire la frase che se ne andarono. «Quel coglione!» sbottó,facendo partire l'auto. «Dai,si amano e devi accettarlo,Blanco.» parlai. «Io non voglio che mia sorella soffra. Non puoi capire.» mi rispose lui,girando la curva. «Dovresti fidarti un pó di più di lei e di Xabiani.» gli consigliai,accavallando le gambe. «Si,lo so.» sbuffó lui,non togliendo gli occhi dalla strada. Arrivammo presto a casa,salii sopra. Presi una camicia da notte,ed entrai nella doccia. Feci scorrere l'acqua sul mio corpo,insaponandolo. Dopo aver fatto la doccia indossai gli abiti presi prima. Mi misi seduta sul letto,ma non avevo per niente sonno,erano ancora le 9 di sera. Decisi di scendere giù e qui mi ritrovai Jorge che sorseggiava una lattina di birra. «Martyy,non dormi?» chiese,bevendo. «Non ho sonno.» risposi prendendo dell'acqua dal frigo. «Film?» mi domandò. «Niente horror.» lo avvertì,guardandolo minacciosamente. «Dai,mettiamo ‘Nightmare’ non fà così paura.» mi sorrise,cercando di farmi abboccare. «No,non credere che io ci cada con quel sorrisetto.» inarcai un sopracciglio. «Dai,Stoessel hai paura?» sorrise,provocandomi. Ed eccomi qui,a vedere Nightmare con quest'idiota. «Visto non ha fatto poi così paura!» disse a film finito. «Parla per te.» risposi,incrociando le braccia sotto il seno. «Hai visto,alla fine ho vinto io.» sorrise trionfante,mentre io lo guardai male. «Dovevo vendicarmi.» aggiunse,notando il mio mutismo. «Adesso siamo pari,okay?!» sbottai irritata. «Dai,non essere arrabbiata,Marty!» mi fece l'occhiolino e a quel punto risi. «Funziona sempre!» esclamó sorridendo sornione. «Dai cretino!Non farlo!» gli diedi una pacca sulla spalla. «Ahhh,che male oddio ora muoio.» rise sarcastico. «Blanco!» presi dinuovo a rincorrerlo. Mi ritrovai di nuovo bloccata,tra le sue braccia. «Uffa e che palle!» mi lagnai. «Non puoi battermi,piccola Marty.» mi prese in giro,sorridendo. Non molló la presa,mi teneva ancora stretta dai fianchi. «Dai,ora basta,voglio dormire.» sbadigliai. «Si,anche io devo ricaricarmi.» concordó Jorge. «Notte Marty» mi sorrise. «Notte Jay.» ricambiai quel sorriso,sorridendo a mia volta. Mi fermai,ero immersa nei suoi occhi verde smeraldo. Chiusi gli occhi,mi avvicinai e lo baciai. Dinuovo quel soffice contatto,dinuovo,ma stavolta senz'obbligo. Avevo la mia mano sulla sua guancia,premendo le labbra sulle sue. Assaporai il momento,poi mi accorsi di aver fatto una stronzata e mi staccai immediatamente dalle sue labbra. Cazzo,ho appena baciato Jorge!Oddio mio. «Oh,scusami.I-io ti prego,perdonami!» sbottai agitata,lui mi guardò con l'aria confusa. ------- FINE CAP.12 E ora Jorge cosa farà(?) Martina è innamorata(?) *Angolo Autrice* Hey :) Grazie ai lettori carissimi,non li trovate carinissimi?*-* Se avete domande,critiche,o qualcos'altro da dirmi fate pure.:D -L.

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Capitolo 13
*** La chiave. ***


Capitolo 13. |Red Blood| ~Jorge. Lei,mi aveva appena baciato?! «Oh,scusami.I-io ti prego,perdonami!» si agitò. «Ti prego,scusami…» abbassò lo sguardo. Con le dita glielo rialzai. «Perché?» chiesi confuso. Allora io le piaccio?! «I-io,tu mi piaci,Jay.» sbottó imbarazzata. «Martina…» mi bloccò. «So di non essere corrisposta,scusa.» cercó di andarsene ma io la presi per un polso. Ha frainteso. Lei è molto dolce,bella ma…noi non possiamo stare assieme. «Hai frainteso,ascoltami. Sei una ragazza bellissima,dolce e simpatica ma non possiamo.» la guardai,dispiaciuto. Mi ha colto alla sprovvista,ma quando mi ha baciato il mio cuore ha iniziato a battere velocemente,molto velocemente. «R-rimaniamo amici quindi?» balbettò. «Si,è meglio.» conclusi,lei scappó via,per le scale. La seguii,provai ad aprire la porta della camera di Mercedes ma era chiusa a chiave. Sospirai,andando nella mia stanza. ~Martina. Sono una stupida!Come posso pensare che uno come Jorge possa amare una come me?! Sono una stupida,una stupida! Mi lasciai cadere a terra,e riniziai a piangere. Feci sù con il naso,non devo piangere. 'Martina non devi piangere' Mi ripetevo,ma non smettevo lo stesso. Sentii un bussare. «Apri Martina!» urlò. «No!» urlai,sentii la gola bruciare. «Aprimi!» urló di nuovo. Non risposi,cercai di fermarmi. «Ma stai piangendo?» sembrava preoccupato. «V-vattene,n-on preoccuparti.» balbettai. «Apri o sfondo la porta!» mi minacciò. Dovetti aprire a forza,so che lo farebbe. Lui si avvicinò a me,facendomi sedere accanto a lui. «Perché stai piangendo?» mi asciugó le lacrime,dolcemente. «Perchè la mia vita è piena di delusioni!» mi alzai e mi chiusi in bagno. Aprii i cassetti,eccola. Dinuovo lei,la mia amica lametta. Un taglio,due tagli,tre fottuti tagli sul polso destro. Le goccie di sangue cadevano velocemente come le lacrime sul mio volto,macchiavano le piastrelle di un rosso scarlatto. Continuai a singhiozzare,le mani mi tremavano. Con la vista offuscata dalle lacrime vidi cadere quell'oggetto. Sentii un capogiro,poi un'altro e poi sprofondai. Nel buio più totale. ~ Aprii lentamente gli occhi,una figura sfocata era davanti a me,qualcosa di caldo stringeva la mia mano. Riuscii finalmente a percepire chi fosse,era Jorge che mi guardava con malinconia. «Marty,ti sei svegliata.» mi diede un bacio,sulla fronte. «Jay…» mugolai. «Che è successo?» chiesi,non riuscivo a ricordare. «Ti sei tagliata,ascoltami Martina.» si preparó a parlare,stetti ad ascoltarlo. «Non farlo mai più,okay? Io ci tengo a te,e non voglio che ti accada qualcosa. Sei molto debole,non ti permetteró di ammazzarti!» urlò,era molto serio e preoccupato. «Promettimelo,promettilo che non lo farai mai più.» mi accarezzó la mano. «Te lo prometto.» sorrisi,era giorno. ~Jorge. Lei è molto importante per me,sento qualcosa. Ma non só cosa. «J-Jay.» mi chiamò. «Si?» risposi al suo richiamo. «Grazie.» sorrise,finalmente sorrise. «Hai fame?» le chiesi. «No,resta con me.» mi supplicò. Mi sedetti accanto a lei. «Come vanno i tagli?» le chiesi,prendendole la mano. «Ora meglio,ma è solo grazie a te,Jay.» Posò una mano sulla mia guancia,mi accarezzò. ~Martina. Quanto avrei voluto baciarlo,di nuovo. Ma non posso,lui non mi ama. E cazzo,ci starei davvero male se amasse un'altra. L'amore può essere meraviglioso,quanto doloroso. Adoro quando si preoccupa per me,quando mi guarda. ‘Andiamo,tu adori tutto di lui.’ parlò la mia coscenza. Già. «Marty,adesso devo andare.» mi disse malinconico. «Perchè?» chiesi,dispiaciuta. Volevo che lui rimanesse ancora con me,ma doveva andare. «Devo fare una cosa,mi dispiace.» mi salutó con un bacio sulla nuca,e poi mi guardó prima di andare. ~Jorge. Mi dispiaceva,ma devo proprio ‘ricaricarmi’ sono stato tutta la notta accanto a Martina,non ho chiuso occhio. Presi il cellulare facendo il numero di Mercedes. -Pronto,Mer. Devi darmi la chiave,adesso- l'avvertii. -Uffa,non hai la copia?!- mi ricordò. -Non la trovo,cazzo!- mi irritai. -L'hai messa sotto al letto,in una scatola.- mi ricordó lei. -Grazie sorellina. Ah,a proposito torna a casa,o vengo a prenderti.- la minacciai. -Uffaa,no.- rispose sbuffando -Mercedes Lambre Blanco,ho detto torna a casa. Martina sta male,non posso lasciarla da sola.- parlai serio. -Sta male?! Cos'ha?- chiese preoccupata. -Vieni e lo scopri.- staccai. Dovevo assolutamente prendere quella fottuta chiave. Salii velocemente in camera mia,frugando sotto al letto. Una scatola piccola,rossa conteneva la chiave grigia che in questo momento mi serve assolutamente. Presi l'oggetto,lo nascosi accuratamente nelle tasche del mio giubbino. ~ Pov.Mercedes Girai la chiave nella serratura,tolsi il giubbino e salii sopra in camera mia. Aprii lentamente la porta,Martina si trovava lì. Aveva la faccia pallida,e non si muoveva. Mi avvicinai a lei,e spaventata la scossi. «M-martina?!» balbettai. La vidi aprire lentamente gli occhi,e sorridermi leggermente. «Mer…» mugoló. «Che ti è successo?!» sbottai preoccupata. Martina alzò il braccio,e poi lo giró. Non capii,poi notai i tagli sui polsi. «Ti sei tagliata?!» sbiancai a quella brutta vista. Martina è mia amica io le voglio bene. L'abbracciai. «Perché?» chiesi spiegazioni,lei era debole. «La vita è una merda.» disse,con un pó di voce. «Non farlo più Tini!Io ti voglio bene e tu puoi sempre contare su di me,lo sai.» le accarezzai la mano. «Adesso dimmelo,che é successo?!» mi sedetti accanto a lei. Lei si alzò di poco,e mi guardó. Sospiró e poi inizió a raccontare. «Ho baciato tuo fratello.» Per poco non mi strozzo con la mia stessa saliva. «Lo sapevo che ti piacevaa!» sorrisi trionfante. «Comunque.» riprese a parlare. «Dopo averlo baciato mi resi conto di non essere corrisposta così iniziai a piangere. Poco a poco la mia mente non fù più lucida e mi tagliai. Poi non ricordo più nulla,solo che mi sono risvegliata nel tuo letto,con Jorge seduto che mi osservava.» mi raccontò. «Quindi mio fratello non ti ama.» pensai ad alta voce. «Credo di no.» mi rispose,con il tono malinconico. «Martina,scusami devo andare un'attimo da mio fratello.» mi avviai verso la porta. Accesi il motore del motorino e sfrecciai verso quel posto. So dov'è,e só anche cosa sta facendo,e la cosa mi disgusta. Bussai,entrando nella piccola casetta. Ogni angolo di quella dimora era un cumulo di polvere. I mobili antichi la ornavano,erano scuri e vecchi. Ad ogni mio passo,si sentiva l'inquietante schricchiolo del vecchio pavimento. Probabilmente questo posto è pieno di topi e piccoli animaletti del genere. Che schifo .-. Sentii un rumore,mi girai,ma non c'era nessuno. O forse no. ------ FINE CAP.13 Di cosa parla Jorge riguardo la chiave(?) In che posto è capitata Mechi(?) E Martina,cosa le succederà(?) *Angolo Autrice* Ecco il capitolo.💘 Vi ringrazio lettori e lettrici di EFP. Le cose si fanno sempre più misteriose e.e Per ogni tipo di critica,consiglio,o domanda,fate pure,sono onorata. :) -L.

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Capitolo 14
*** Io,innamorato?! ***


Capitolo 14. |Red Blood| Voltai il capo,agitata. «J-jorge?Sei tu?!» balbettai spaventata. Una figura dall'ombra si spostò,venendo contro di me. Aveva il volto coperto. «Sono io.» si tolse il cappello,mostrandomi che era Jorge. «Che ci fai qui?!» sbottó alquanto arrabbiato. «Voglio spiegazioni.» mi imposi,incrociando le braccia sotto il seno. «Già sai cosa faccio qui,qurindi mi risparmio di dirtelo. Vattene a casa,non è un posto sicuro per te.» puntó il dito verso la porta. «No,non per quello…Intendo cosa hai fatto a Martina?! Spiegamelo!» urlai,incazzata. «Non le ho fatto nulla,le ho detto di rimanere amici!» mi spiegó. «Non mentire!» insistei. «Non sto mentendo!Perchè avrei dovuto farle del male?!L'ho fatto per proteggerla!» esclamó serio,molto serio. «Davvero?» sospirai. «Si,e adesso torna a casa,non sei al sicuro qui.» s'impose,spingendomi leggermente. «Và.» ripetee,ed io uscii. Da quell'orribile posto. Per proteggerla?! Così non la protegge affatto! Ma infondo,credo che abbia fatto bene. ~ Ritornai a casa,Martina era seduta sul letto,a gambe incrociate. «Mechi!» mi notó,abbracciandomi. «Come stai?» sorrisi,vedendola meglio. «Sto bene,non preoccuparti.» fece un sorriso. Fui risollevata al fatto che Martina stesse bene,ma ancora non riuscivo a capacitare il perché di quel gesto. «Sai,Mercedes dovrei ritornare a casa,mia madre starà in pensiero per me,visto che sono via già da 2 giorni.» mi disse . «Allora vai,non preoccuparti.» la salutai,con un'abbraccio. ~Martina. Aprii la porta di casa,entrando. La casa é vuota,sono SOLA. Dinuovo. ~1OraDopo. Decisi di uscire,non avevo alcuna voglia di stare chiusa in casa,perció adesso sono qui,al parchetto. Seduta su una panchina di marmo,con le cuffie,ascoltando ‘Single Ladies’ di Beyoncè. Una ragazza,della mia stessa età,capelli corvini lunghi fino alle spalle,un grazioso vestitino azzurro e un fiocco rosso acceso nei capelli. «Ciao,scusa posso sedermi accanto a te?» mi chiese sorridendo gentilmente. «Certo.» le feci spazio. Questa ragazza,ha…ha qualcosa di familiare!L'ho già vista. «Io sono Lodovica e tu?» mi chiese il mio nome. Lodovica,mmh. «Io sono Martina,mi sbaglio o ci siamo già viste?» le chiesi. «Si,ci siamo già viste. Ci siamo viste di sfuggita.» sorrise. «Ah,ecco perché hai un viso familiare.» sorrisi,anch'io . La vidi girarsi con lo sguardo in continuazione,come in cerca di qualcosa. «Stai aspettando qualcuno?» le domandai. «Si,il mio ragazzo Diego.» rispose,continuando a girarsi. Diego…E se fosse…Nah. Vidi avvicinarsi un ragazzo,moro,occhi di ghiaccio. È lui,Diego! Quel ragazzo che ho incontrato al parco -facendo una figura di merda,tral'altro.- «Amore,vieni?» la chiamó il ragazzo. «Si,ciao Martina!» mi salutó Lodovica. «Ciao Lodovica.» la salutai,con un cenno di mano. Diego mi squadró,guardandomi stranito. «Che cosa c'è?» chiesi sorpresa,e stranita. «Martina?Ci siamo già visti,ti ricordi? Diego Dominiguez.» mi ricordó. «Si,mi ricordo,ci siamo incontrati qui.» sorrisi. «Già,ora andiamo.» mi salutarono,per poi prendersi per mano e iniziare a camminare. ~ Driiiiin.Driiiin. Il mio telefonó squillò,muovendosi vibrando. Lo afferrai,un numero sconosciuto. Risposi. -Pronto?- risposi. -Ciao Marty,sono io Jay. Come stai?- sembrava preoccupato,dal suo tono. -Bene,e tu?- chiesi. -Bene,sono contento per te. Sicura di stare bene?- si accertó. -Sicurissima,non preoccuparti.- lo rassicurai. ~Jorge. Si,infondo io ci tenevo a lei. Sento come una fitta allo stomaco,cos'ho?! È una strana senzanzione. ‘Sono i sensi di colpa.’ parló la mia coscenza. Senzi di colpa?! ‘Si,sei preoccupato perché Martina si é tagliata per colpa tua.’ Ma,io non volevo ferirla! -Jorge?- mi chiamò lei. -Si,scusa.- risposi,sospirando. -E tu stai bene?- mi chiese. -Si.- risposi,brevemente. -Non sembri molto convinto.- mi fece notare lei. -Niente,sto solo pensando.- risposi. -A cosa?- mi domandó. -Ah…A dove,a quando ritornerà Mercedes.- Cavolo. -Mhm,mi stai mentendo.- mi sgamó. -No,é solo che…Senti ciao.- staccai. Cavolo,sono un'idiota. ‘Bravo.’ si complimentó la coscenza. Grazie,gentilissima .-. ‘Non volevi ferirla? Bhé io credo che ci sia riuscito comunque.’ Non sei d'aiuto,sai? Si,non volevo ferirla. Ma purtroppo devo,dobbiamo restare amici,è inutile. Mi buttai a peso morto sul letto,sospirando. Mercedes aprì la porta. «Che hai?» mi chiese,sedendosi accanto a me. «Niente.» sbuffai. «Non esiste,'niente'. Cos'hai?» ripeté. «TI HO DETTO CHE NON HO NULLA!» sbottai,nero come la pece. «Calmati,eh.» mi fece rendere conto di quanto io sia stato animalesco. «Scusa,è per Martina.Cazzo.» sbuffai. «Dimmi.» stette sull'attenti. «Sento un qualcosa,un qualcosa mai provato prima. Non só cosa mi succede.» sospirai per l'ennesima volta. «Forse ho capito cos'hai.» sorrise Mercedes. «Cosa?!» domandai. Cosa ho?!Devo saperlo. «Credo che tu ti stia innamorando,Jorge.» Per poco non mi strozzo. Io?! INNAMORATO?! Nah. ----- FINE CAP.14 *Angolo Autrice* Eccolooo.❤ Scusate se è un pò corto,finalmente risolverò i problemi di linea,alleluia. -L.

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Capitolo 15
*** Non sì può riparare un cuore infranto. ***


Capitolo 15. |Red Blood| ~Jorge. Io? Innamorato di lei?! No,non posso innamorarmi. Non posso. «No,cazzo no!» presi a calci,la porta. «Meglio che me ne vada,prima che tu diventa una furia incontrollabile.» Mercedes scomparì,diedi un'altro calcio alla porta,sfondandola. «Che cazzo?!» sbiancó Mercedes. «Vattene.» le urlai contro,cacciandola via. Lei,se ne andò via terrorizzata. Mi coprì il volto con le mani,ero isterico. Nessuno può capirmi,nessuno. Mi buttai sul letto,come un sacco di patate. Sospirai,cercando di calmarmi. Ero furioso,incontrollabile e se adesso qualcuno,osasse provocarmi lo ucciderei con le mie stesse mani. I miei occhi,erano come quelli di un toro,che appena vedevano il rosso partivano in carica. No,io non sono innamorato di Martina,no. ‘Si come,no. Jorge,come no.’ Zitta,coscenza! Sospirai. 'Toc Toc.' «Mercedes non rompere il cazzo,vattene!» urlai,ma alla porta non era Mercedes,ma Martina. «Non sono Mercedes.» parló lei. «Martina.» cercai di calmarmi,in tutti i modi. «Ti senti bene?» si avvicinó a me. «No,non sto bene!Vattene!Vattene!» le urlai contro,come una bestia. «Ma che ti ho fatto,Jay?!» chiese lei,con gli occhi lucidi. «Vattene ho detto!» alzai il tono di voce. Lei scoppió a piangere,andandosene. La seguii,vedendola piangere. Mi tranquillizzai,rendendomi finalmente conto di quello che avevo fatto. Cazzo,sono un coglione! Adesso lei mi odierà,lo so! L'ho ferita,l'ho ferita dinuovo,è colpa mia,cavolo. Solo mia! Corsi come il vento,e la seguii. La fermai,prendendola dal polso. Lei si giró e potei vedere i suoi bei occhi,adesso colmi di lacrime. «Scusami.» la guardai,con occhi cupi. «Lasciami!» si liberò dalla mia presa. «Ascoltami,scusami non ero in me!Perdonami,ti prego.» la supplicai. «No,mi hai ferita. Sono venuta a casa tua,fino a qui,perchè ero preoccupata per te e tu mi urli contro come un'animale.» singhiozzó lei. «Non ero in me,ti prego.» le ripetei. «Non puoi riparare un cuore infranto,Jorge.» chiuse gli occhi,cercando di non far uscire le lacrime. Se ne andò,lasciandomi con queste parole. 'Non puoi riparare un cuore infranto,Jorge.' ~ Sorseggiai la birra,per poi controllare l'ora, le 00:03. È ora di dormire,per oggi ho fatto abbastanza cazzate. •Incubo• «Tu mi hai nascosto un segreto del genere?! Perché?!» Martina singhiozzó. «Ti prego,Marty. Io ti amo» le presi il viso,guardandola negli occhi. «Noi,non possiamo stare assieme,io non sto con un mostro come te!» cercó di andarsene,ma la bloccai. «Mostro?!» ripetei le sue parole. Mi aveva ferito. «Si,sei un mostro!Non voglio vederti mai più hai capito?Mai più!» sbottó lei,irritata. «E che ne sarà di tutto quello passato insieme?Eh?» sibilai a denti stretti. «Mi dimenticheró presto di te,Jorge.» sorrise lei,beffardemente. I suoi denti brillarono,un sorriso inquietante,che non avevo mai visto sulle sue labbra rosee. Una lama mi trafisse il cuore,facendomi cadere a terra. Il mio cuore era infranto,e. 'Non si puó riparare un cuore infranto'. •Fine Incubo• Aprii gli occhi. Era un fottuto incubo,menomale. Spero che questo non sia un incubo ‘premunitivo’. Oh,no cazzo. Non voglio che accada questo,no. Non può accadere! 'Diglielo' 'Diglielo' 'Diglielo,Jay' BASTA! Nella mia testa le parole argute di una voce femminile rimbombavano. Diceva 'Diglielo'. Continuava,continuava a ripeterlo. Sentivo la testa scoppiare. ~Martina. Cercai di fermare quelle lacrime amare,ma non ci riuscivo. Lui,non mi ama. Non mi vuole,non mi accarezzerà,non mi bacerà,niente. Lui mi ha spezzato il cuore,prima l'ha rubato e non me l'ha più restituito. Poi,mentre stava giocando con lui,l'ha fatto cadere e lui s'é rotto,in mille pezzi. L'amore. Perchè non esiste per me?! Perchè io non trovo il mio principe azzurro,quello che dovrebbe consolarmi,farmi ridere ed amarmi. Perché si nasconde da me?! Singhiozzavo. Mi levai dalla strada,mi appoggiai ad un'albero,coprendomi il volto solcato dalle lacrime nere,sporche di mascara. Sentii una voce,una voce nella mia testa. Diceva: ‘Martina,lui non ti ama. Lui ti odia. Ti fa soffrire. Ti evita.’ Continuava ancora. ‘Non sarà mai il tuo principe,sei un'illusa.’ Basta,Basta! Finiscila! La supplicavo,ma lei continuava. Sentii la testa scoppiare,mi sentivo il fiato mancarmi,avevo un nodo in gola,gli occhi mi bruciavano,volevano piangere ancora e ancora. Fino a quando,qualcuno non le facesse smettere. «Martina!Martina!» Qualcuno mi chiamava. Alzai lentamente lo sguardo,i miei occhi erano offuscati dalle lacrime e non riuscivo a capire chi fosse. Assottigliai lo sguardo,e finalmente riuscii a capire. No,non ci posso credere. È lui,il mio migliore amico di sempre! «Logan?! Sei tu?!» rimasi troppo sorpresa. «Si,sono io,Tinita.» Tinita? Aw. Okay,vi spiego tutto. Da quando eravamo piccoli,eravamo sempre stati migliori amici. Era il fratello che non ho mai avuto,da piccola ho persino avuto una cotta per lui. É stato sempre al mio fianco,fino a quando è arrivato quel maledetto giorno. Quando è partito per l'Italia,e adesso dopo 3 anni,lo rivedo. È dinuovo qui,con me! «Loghi!Non sai cosa sto provando in questo momento sono troppo felice,anzi felice è troppo poco!» gli saltai addosso,letterarmente. «Heiheiehiei,vuoi percaso rompermi le ossa o cosa?» rise,per il modo in cui lo stavo stritolando. «Sono troppo contento di vederti,Tinita.» mi fece uno dei suoi bei sorrisi. «Ma stavi piangendo?!» mi asciugó le lacrime. «Si…» confessai,abbassando lo sguardo. «Mhm,chi devo picchiare?» ridacchiò,facendomi ridere. «Sono passati esattamente 3 anni!Credevo che non ti avrei più rivisto.» dissi malinconica. «Anche io lo pensavo,ma il destino ha voluto così,che ci rincontrassimo,no?» mi sorrise,accarezzandomi le gote con il pollice. «Sei bellissima,sei cambiata.» si complimentò,facendomi arrossire. «Mhm,anche tu,Loghi.» lo osservai. Ciuffo moro come sempre,pantaloni stracciati,occhi marroni,sorriso perfetto. «Allora,per festeggiare ti và se prendiamo qualcosina al MC Donald?» mi sorrise. «Oddio,il MC!Ci andavamo sempre!» sorrisi,a quei bellissimi ricordi. «Già,ti ricordi quando ci siamo spruzzati di mayonnese?!» rise,a quel ricordo buffo. «Già persino nei capelli!» risi anch'io. «Bhé,adesso andiamo signorina,oppure resti qui?» ridacchiò,porgendomi la mano,ed io l'afferrai immediatamente. ~ Entraimo nel MC'Donalds. Ci sedemmo sulle poltrone rosse,uno accanto all'altro. «Che ordini,Tinita?» mi chiese Logan. «Mhm,Gran Big Mac Crispy!» dicemmo all'unisono. «Il nostro preferito.» ci sorridemmo. Mangiai un boccone di panino,Logan rideva come un'idiota. «Idiota perché ridi?» chiesi preoccupata. «Hai la salsa sul naso,bambina di 4 anni!» continuó a ridere. Gli diedi una pacca. «Idiotaa!Eddai scemo!» mi lagnai come una bambina. «Bimba!Bimba!» continuava a predermi in giro. Feci la finta offesa,e lui smise. «Dai Tinita ti sei offesa?» si preoccupò. «No,scemo!Come potrei essere arrabbiata con te,eh?» gli strisi la guancia,come se fosse un bambino. «Non sò,non sono perfetto.» fece spallucce. «Secondo te sono arrabbiata con mio fratello?» risi. «Dai adesso dimmi un pó di te,hai trovato la tua anima gemella?» chiesi ridendo. «No,è nascosta da 19 anni.😂 Stiamo giocando a nascondino,ma non l'ho ancora trovata.» rispose,ridendo. «E tu? Immagino di no.» rigiró la domanda. «No,invece non l'ho ancora trovata.» sbuffai. Jay…No!Basta Martina,basta! «Mhm,sicura?» ripetè. «Sicurissima.» dissi,continuando a mangiare. ~1OraDopo. «Grazie Loghi per il passaggio a casa.» lo salutaicon un bacio sulla guancia. «A presto,bimba.» ridacchiò per poi sfrecciare con la sua porshe. Entrai in casa,chiudendo la porta alle mie spalle. Tolsi le scarpe,e mi misi a leggere un buon libro. Ho subito abbastanza per oggi. Certe volte vorrei essere un robot,senza emozioni. Non soffre,non prova gioia,nè delusioni. Ma forse è proprio questo il bello dei sentimenti,che si provano tutti prima o poi. La vita non è tutta rose e fiori. ---- FINE CAP.15 *Angolo Autrice* Tadaaa.❤ Nuovo personaggio!💗 Sinceramente io lo adoro,all'inizio non era nei miei piani,ma si è rivelato un personaggio importante e non me ne pento di averlo inserito. Grazie come sempre a chi recensisce e a chi legge la mia storia anche se non recensisce e non lascia tracce.XD Nulla,fatemi sapere che ne pensate.❤ Kiss.❤😘 #JB

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