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Disclaimers: i personaggi non sono miei, ma della Marvel e per la serie tv di JossWhedon, JedWhedon e MaurissaTancharoen. I personaggi e gli eventi in questo racconto
sono utilizzati senza scopo di lucro.
Contest: Drabble Weekend indetto dal gruppo “We are out for prompt” su
FaceBook dal 10 al 12 aprile 2015
Prompt: Agent of S.H.I.E.L.D. - FitzSimmons -
Fitz detesta con tutte le sue forze il pudding, ma
ogni Natale ne porta una vaschetta a Jemma. Ogni Natale finisce a mandare giù
quella roba cercando di non sembrare troppo disgustato.
Gentilmente proposto da Elena scaletti
Tradizioni
di Bombay
Era
una tradizione e, come tale, lui la rispettava, perché gli era sempre piaciuta
quella ritualità che si creava durante le feste natalizie. Una ritualità che
aveva imparato da bambino e che aveva fatto propria con il passare degli anni.
Una
delle poche cose che detestava, però, era il pudding. Proprionon riusciva a
farselo piacere nonostante, a detta di suo padre, quello che preparavano sua
nonna e sua madre era il migliore che avesse mai mangiato.
Per
anni Leo era riuscito a scansarlo con qualche scusa e poi, finalmente, sua
madre non aveva più insistito.
Ora
era la vigilia di Natale, il bus percorreva una rotta verso una nuova missione,
lui era lontanissimo da casa e da quei rituali domestici che tanto gli erano
cari.
All’ultima
tappa era riuscito ad andare a fare la spesa insieme a Skye
e si era procurato gli ingredienti necessari per preparare il pudding; seppur era vero che lui lo odiava aveva scoperto,
ancora ai tempi dell’Accademia, che a Jemma piaceva ed era un consuetudine
mangiarne un po’ il giorno di Natale.
Eseguì
per filo e per segno la ricetta di sua nonna sotto gli occhi curiosi dei suoi
colleghi.
Non
mancava molto alla mezzanotte, il bus viaggiava a velocità di crociera, Skye e Ward giocavano a scarabeo, May
e Coulson erano al piano di sopra a pianificare qualche strategia, mentre Fitz
bussava alla porta della cuccetta di Jemma.
Non si stupì affatto di trovarla in pigiama, lui stesso si era già
cambiato, un altro piccolo rito e scoccò un’occhiata all’orologio: mezza notte
in punto.
“Buon
Natale, Jemma” le augurò, sedendosi sul letto,
porgendole la vaschetta con un cucchiaio.
Lei
sorrise, battendo le mani ed assaggiandone subito un
po’ “Oh Fitz è buonissimo!!!” esclamò felice come una bambina, l’ingegnere
gonfiò il petto soddisfatto di essere riuscito anche quell’anno a fare contenta
la sua amica con un piccolo gesto.
Jemma
raccolse un cucchiaio di pudding e glielo avvicinò
alle labbra e lui le aprì, mandando giù un boccone, nonostante odiasse quella
roba con tutto se stesso.
La
vide sorridere apertamente alla sua espressione di disgusto e l’amò un po’ di più.
Disclaimers: i personaggi non sono miei, ma della Marvel e per la serie tv di JossWhedon, JedWhedon e MaurissaTancharoen. I personaggi e gli eventi in questo racconto
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Contest: Drabble Weekend indetto dal gruppo “We are out for prompt” su
FaceBook dal 10 al 12 aprile 2015
Prompt: Agent of
S.H.I.E.L.D. - Fitz-Simmons - Teen!AU
- Fitz vuoleinvitare
Simmons al ballo di fine anno.
Gentilmente proposto da Letizia De Vincentiis
Il ballo
di Bombay
Il
ragazzo si guardò allo specchio gonfiò il petto e raddrizzò le spalle.
“Vuoi
venire al ballo con me?” enuncio e poi si accasciò scuotendo la testa, no era davvero patetico e poi Jemma sicuramente avrebbe
accettato la proposta del quarterback, un ragazzone alto tutto muscoli e
sorrisi. Lui, a confronto, era una pulce, senza contare che quando si trovava
davanti alle ragazze iniziava a balbettare senza riuscire a dire una frase di
senso compiuto oppure, quando ci riusciva le annoiava
a morte con una lezione di scienze senza nemmeno rendersene conto. Poi se si
trattava di Simmons il suo cervello andava
completamente in blackout.
Mancavano
due giorni al ballo di fine anno e tutti i suoi compagni di classe avevano già
trovato la ragazza da accompagnare.
La
campanella suonò e Fitz si trascinò in classe sistemandosi nell’ultimo banco:
le lezioni erano noiose i programmi antiquati e incompleti.
Sospirò
sprofondando nella sedia concentrandosi sulla schiena della compagna di classe
immaginandosi come sarebbe stato ballare con lei. Ecco un altro problema, lui
non sapeva ballare, ma come aveva detto un suo compagno al ballo di fine anno non si va per ballare.
La
lezione si concluse e Fitz attese che tutti se ne
fossero andati, ma stranamente oltre a lui rimase anche Simmons.
La
ragazza lo stava guardando con una strana espressione sul viso mentre gli si
avvicinava.
Fitz
aveva improvvisamente la gola secca
“Mi
hai fissato per tutta la lezione” cinguettò lei sistemandosi una ciocca di
capelli dietro l’orecchio.
Il
ragazzo annuì “Hai… Sei… cioè” balbettò imbarazzato perché era così difficile
dire una semplice frase, a lui non mancavano certo le parole.
“Scusa?”
“Vuoi
venire al ballo con me?” disse tutto d’un fiato e così
rapidamente che era certo che Jemma non aveva capito una sola parola e se aveva
capito, gli avrebbe servito un due di picche con i fiocchi.
“Ok”
rispose in un sussurro arrossendo e lui la guardò stralunato “C-come?”
“Ho
detto va bene” rispose prendendo i libri ed
allontanandosi.
“Jemma!”
la chiamò quando giunse sulla porta e si volse.
“Non
so ballare” confessò imbarazzato.
Simmons
scosse le spalle “Non è un problema, nemmeno io!”
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Contest: Drabble Weekend indetto dal gruppo “We
are out for prompt” su FaceBook dal 15 al 17 maggio 2015.
Prompt: Agent of S.H.I.E.L.D. - FitzSimmons - Ricordi di una serata a casa di Fitz,
trascorsa a guardare film e lanciarsi popcorn.
Gentilmente proposto da AlexielHamonaMihawk.
Ricordi
di Bombay
La
stanza è semi buia, silenziosa e sa di disinfettante,
ma a Jemma non importa niente di tutto questo, guarda il ragazzo disteso nel
letto e ricorda… ricorda una sera lontana quando Fitz l’ha invitata a casa sua
per una maratona di Star Wars. Lei non ha mai amato
quel genere di film, però gli piaceva l’idea di passare una serata diversa
insieme al suo compagno di classe.
Leo
sapeva tutto di quella saga e le aveva rivelato metà della trama prima ancora
che si fossero sistemati sul divano.
Poi
il film era iniziato e il silenzio era calato tra loro concentrati sui titoli
iniziali, solo lo scricchiolare dei popcorn sotto i loro denti.
Al
secondo film Jemma non ne poteva più e per protesta aveva lanciato contro all’amico un popcorn e da lì era iniziata una battaglia
senza pari e poi avevano dovuto pulire tutto, ma quella serata era stata
bellissima comunque.
Chissà
se anche Leopold la ricordava così piacevolmente come accadeva a lei.
Appena
avesse riaperto gli occhi glielo avrebbe sicuramente chiesto.
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out for prompt” su FaceBook dal 15 al 17 maggio 2015.
Prompt: Agent of S.H.I.E.L.D. - Fitz/Simmons -
Parole che non vogliono uscire al momento giusto.
Gentilmente proposto da KurucchaKù.
Parole
di Bombay
Di
occasioni per dirle quello che provi ne hai avute
molte, Leopold Fitz, ma la verità è che sei troppo timido e che hai troppa
paura della reazione di Jemma.
Vi
conoscete da così tanto tempo e siete sempre insieme
tanto che ormai nessuno scinde più i vostri cognomi perché dove c’è l’uomo c’è
l’altro e viceversa.
Tu
non riusciresti a vedere te stesso in un futuro senza Simmons al tuo fianco ed
è anche per questo che ha abbandonato la tranquillità del laboratorio per fare
parte della squadra di Coulson.
E
anche oggi mentre cercavate una soluzione per debellare dall’organismo di
Simmons il patogeno alieno, sei stato sul punto di dirle tutto almeno una
decina di volte, ma le parole si sono sempre incastrate nelle
tua gola arida,
Hai
creduto di morire quando hai compreso cosa voleva fare e davvero, hai invidiato
il coraggio di Ward di essersi lanciato nel vuoto.
Ora
siete lì, l’uno difronte l’altra e tu abbracci il
cuscino anche se vorresti stringere lei sussurrarle all’orecchio il tuo amore
ed invece le parole non escono.
Chiudi
gli occhi al tocco delicato delle sue labbra sulla tua guancia e la osservi
lasciare la tua cuccetta e ti rammarichi del tuo silenzio una volta di più.
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Contest: Drabble Weekend indetto dal gruppo “We are
out for prompt” su FaceBook dal 22 al 24 maggio 2015.
Prompt: Agent of S.H.I.E.L.D. - Fitz/Simmons Teen!AU -
Scontro tra titani durante un’esposizione del progetto di fisica. Scomessina. Chi vincerà?
Gentilmente proposto da Michela
Cintioli.
Pari merito
di Bombay
Aspettava
quel giorno con ansia per tutto l’anno scolastico, lavorava sul progetto con
solerzia e perizia da giorni, aveva progettato tutto con la massima cura ed ora era arrivato il grande giorno dell’esposizione di
scienze a scuola. Era eccitata come raramente le accadeva, Jemma Simmons, anche
perché sapeva che non c’era nessun altro nella sua scuola e tanto meno nella
sua classe che potessero eguagliarla. Aveva la vittoria in tasca.
Scese
dalla macchina insieme ai suoi genitori e camminando a testa alta raggiunse
l’aula, dove era stata allestita la mostra e con suo grande stupore accanto al
suo progetto ve ne era un altro.
Si
avvicinò a sbirciare l’etichetta e rimase più che sorpresa nel vedere il nome
di Leopold Fitz, quel ragazzino non andava affatto
bene a scuola aveva voti che rasentavano la sufficienza per miracolo, non
poteva essere lui il fautore di quel progetto così ben fatto.
Attese
con impazienza il momento di illustrare il suo lavoro e, con somma gioia, vide
i sorrisi soddisfatti dei suoi insegnanti.
Quindi fu
il turno di Fitz e con grande sorpresa, dovette ammettere che il ragazzino
sapeva perfettamente di cosa stava parlando e rispondeva a tono alle domande
dei docenti.
Per
il resto della presentazione Jemma non fece che pensare a Fitz e poco prima
delle premiazioni lo avvicinò: “Volevo complimentarmi con te, bel progetto
davvero, non pensavo fossi così bravo.”
Il
ragazzo arrossì lusingato “Anche il tuo è molto ben fatto.”
Il
preside salì sul palco per le premiazioni “Quest’anno il primo posto va a pari
merito a due studenti: Fitz Simmons!” scandì.
Jemma
rimase congelata sul posto era arrivata seconda, non era possibile. No, si
disse mentre saliva sul palco con il compagno, erano arrivati primi entrambi e
forse quello poteva essere l’inizio di una collaborazione insieme.