The Heiress

di Adhafera
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo: Frenemies ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1: Girls on the run ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2: Look who the cat dragged in !! ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3: The start of a new chapter ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4: We need to talk about the O'Connells ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5: Skeleton in the Closet I ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6: Skeleton in the Closet II ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7: The Importance of the Stars ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8: Ticking Time (parte 1) ***
Capitolo 10: *** Ticking time (parte 2) ***
Capitolo 11: *** How it all began ***
Capitolo 12: *** A White Soul ***
Capitolo 13: *** Suspicious Classmates ***
Capitolo 14: *** A secret revealed ***



Capitolo 1
*** Prologo: Frenemies ***


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New Orleans- USA Febbraio 2007

Rabstan Lestrange camminava trafelato per le strade della più assurda delle città Americane, l' unica dove apparantemente sia streghe che lupi e vampiri avevano imparato a vivere assieme, dietro di lui camminava una alquanto affaticata bambina dal caschetto riccio e corvino, teneva le manine fredde ben nascoste nelle tasche del cappottino blu, era tardi e lei era abbastanza confusa

“Padrino dove stiamo andando”
“Non temere cuore mio, in un posto sicuro, andiamo a trovare una vecchia amica mia e di tuo padre”
Asling Seorleith Elphinstone era morta,la principessa nata libera dell' isola di Skye si era spenta a causa di una battaglia contro un demone volpe, lasciando una figlia di dieci anni orfana con un padrino che non se ne sarebbe potuto prendere cura, te l' ho promesso Reg, la terrò al sicuro, anche se vuol dire tenerla lontana dall' Inghilterra.

Rabastan osservava le luci di quella città così vivace anche d' inverno, pensando a quanto fosse assurdo che proprio lui, così certo dell' assoluta superiorità dei maghi purosangue sulle altre specie avesse scelto per la sua figlioccia una città così complessa dove streghe, babbani, lupi e vampiri sembravano così ben integrati tra di loro, ma non aveva scelta, lei è l' unica di cui mi posso fidare, nonc'è nessun altro, fa che sia ancora disposta ad aiutarmi.



Hogwarts Ottobre 1993.



Rabastan Lestrenge era al settimo e,Grazie a Salazar, ultimo anno di scuola, scrutava con quegli occhi verdi ed accesi tutti gli studenti più giovani che ancora di strada da fare ne avevano molta più della sua, e qui doveva ammetterlo, che fossero grifondoro o serpeverde, corvonero o tassorosso, provava una gran pena e senso di commiserazione nei confronti di tutti, ma lui aveva quasi finito, ci era riuscito, era sopravvissuto a sette anni in una scuola dove ormai nati babbani e mezzo sangue erano la maggioranza, era sopravvissuto a suo fratello e alla sua inquietante quanto alquanto interessante promessa sposa, e sopratutto era sopravvissuto a lei, Sophie Deveraux, secondogenita di una delle famiglie di maghi più importanti degli Stati Uniti, lei con quell' aria di superiorità che la distingueva anche tra i purosangue, occasionalmente paladina dei mezzo sangue e dei sanguesporco, per chissà quale strano scherzo del destino sua amica, o nemica a seconda delle occasioni, una ragazza che avrebbe potuto avere tutto, un matrimonio più che dignitoso e una carica di spicco al ministero della magia, e aveva deciso di avere niente e di tornare in quella topaia Americana, doveva essere matta, davvero matta, apparteneva alla casa più sottovalutata di tutte, matta e tassorosso, e contribuiva da sette a non renderla tale, sì perchè con lei la pazienza dei tassorosso andava a farsi benedire, e la fedeltà la riservava a pochissimi, e lui rientrava in quella categoria in pochissime occasioni, proprio mentre pensava che quello sarebbe stato il loro ultimo anno assieme, sì perchè una con dei principi come i suoi e uno come lui non avrebbero potuto restare amici per molto fuori dal mondo ovattato della scuola, la suddetta sfrecciò inviperita proprio di fronte a lui, con quei capelli neri e lisci che le finivano in volto a ogni spostamento d' aria, e gli occhi così neri che se non fosse stato per quel suo dannato orgoglio da figlia del nuovo mondo, l' avrebbero tranquillamente fatta passare per una delle figlie di Cassiopea Black, se l' era chiesto più volte Rabastan se tra i vari matrimoni tra purosangue non fosse accaduto che i Black e i Deveraux avessero avuto la sfortuna, per gli altri, di condividere qualche gene

“Buon giorno splendore che piacere vederti così raggiante”
Vide la bacchetta della strega puntarsi contro di lui senza un motivo preciso, a proposito di pazienza Tassorosso

“Fuori dai piedi Lestrange, o ti schianto”
“Quanto siamo pungenti, i Tassi non vanno in letargo in questo periodo?”
“Sei ancora vivo dopo sette anni serpe, è quanto di più lontano io possa raggiungere con la mia pazienza”
Il ragazzo sfidò la furia della strega e cominciò prima a correrle dietro e poi a cercare di tenere il suo passo.

“Dai So' che mai sarà successo”
“Quei vampiri...”
“Oh... fammi indovinare, il vostro democraticissimo e perfetto metodo di fare politica a New Orleans ha permesso ai vampiri di guadagnare ancora più capacità decisionale per quanto riguarda le sorti del tuo beneamato quartiere francese”
“Taci Rab, sono morte delle streghe questa volta”
“Com'è che la tua congrega non è ancora in guerra allora?”
“....Non appartenevano a nessuna congrega”
“Nati babbani, direi una gran liberazione per il mondo”
Vide la ragazza tornare a stringere la bacchetta con più decisione di prima, considerò l' idea di disarmarla ma sapeva che anche senza la sua compagna, la ragazza lo avrebbe fatto a pezzi

“Se non la smetti di dire idiozie giuro che libererò il mondo dalla tua di presenza, erano persone, streghe, se potessi li ucciderei tutti, ora scusami devo proprio andare, voglio scrivere a Jane Anne prima che la situazione sfugga di mano a tutti”
“Hai pensato a cosa fare dopo i G.U.F.O?”
“non ho nulla da decidere, tornerò a New Orleans e prenderò il mio posto definitivo nella mia congrega”
“Potresti stare in Inghilterra se la situazione è così complicata nel fantastico nuovo mondo”
La strega gli rivolse uno sguardo esasperato, perchè non capiva?

“Non posso lasciare Jane, e non posso lasciare New Orleans, la congrega è quello che ho sempre voluto, entrerò nel consiglio cittadino come ci si aspetta da me, ora vado alle guferie, ci si becca in giro Lestrange, sempre che nel frattempo tu non decida davvero di diventare un mago oscuro”

Pronunciò le ultime parole a mo' di scherno, lei era una delle poche streghe che non sentivano propria la battaglia per il sangue, era effettivamente troppo impegnata a sopravvivere a vampiri e licantropi per potersi concentrare sul suo stato di nobile, e lo faceva pure per scelta, si ritrovò a pensare che avrebbe tanto voluto avere anche lui quella libertà, ma lui non poteva essere meno di Rodolphus, non poteva essere meno di Malfoy e non poteva essere meno di Regulus, il serpeverde la osservò tristemente allontanarse a passo sostenuto, quella poteva essere una delle ultime conversazioni che avrebbero avuto, Sophie Deveraux, avresti potuto avere tutto e hai deciso di avere niente.


New Orleans-USA Febbraio 2007


Se New Orleans era strana in generale, il quartiere francese nello specifico lo era ancora di più, quello era il quartiere delle streghe, erano loro a dettare legge lì, un po' le invidiava, era vero non c'era un minstero a regolarle, ogni strega doveva pensare per sé e per la sua congrega e far parte del consiglio voleva dire avere a che fare con babbani, perfettamente consci della loro esistenza, ma quello garantiva loro una grande libertà, libertà che le streghe inglesi mai avrebbero ottenuto, la bimba dietro di lui continuava a camminare ma rallentava sempre di più, era visibilmente stanca,

“Zio Rabastan quanto manca?”
Si guardò intorno riconoscendo la casa in stile vittoriano che apparteneva alle Deveraux, erano passati più di trent' anni dall' ultima volta che ci aveva messo piede

“Siamo arrivati cuore mio, Adara voglio che tu mi faccia una promessa, io dovrò stare via per un po'” Diciamo pure per sempre,non ebbe il cuore di dirglielo, non poteva, non ne aveva la forza, più guardava quegli occhi blu scuro della bambina, occhi Elphinstone non Black, più sentiva la necessità di mentirle “Mentre starò via tu vivrai con una vecchia amica di famiglia, si prenderà cura di te e tu devi promettermi di essere buona e coraggiosa, e di non dimenticarti mai chi sei” Adhara Gormleith Elphinstone, la principessa blu di Skye, doveva ammettere di non essere proprio entusiasta della decisione di Regulus di lasciarle il cognome della madre, ma lui non aveva voce in capitolo, e Elphinstone era un nome importante, non amato dagli Inglesi ma stimato in gran parte del mondo, d' altra parte non c'erano cognomi Scozzesi amati dagli inglesi, tornò a concentrarsi sulla casa, dissava la porta consapevole del fatto che avrebbe prima o poi dovuto suonare il campanello, le luci erano acceso questo voleva dire che qualcuno era in casa, non sapeva se sperare nella comparsa della sua vecchia amica non troppo paziente o nella sua più comprensiva sorella, senza rendersene conto posò il dito su quel piccolo bottoncino bianco e ancora un po' non ebbe un infarto al sentire il trillare squillante del campanello, contro ogni sua aspettativ ad aprirgli pochi secondi dopo non fu Sophie, e manco Jane Anne, a guardarlo stavano due bambine una più confusa dell' altra, anche se per non togliere lo sguardo dovevano essere pure parecchio incuriosite,

“Chi sei tu?”
“Nique, potresti essere più gentile”
“Dee, è uno sconosciuto, guardalo potrebbe essere un vampiro o un lupo, magari è qui per ucciderci”
Piccola insolente, tutto si poteva dire Rabastan Lestrange, che fosse dannato, che fosse spietato, e che disprezzasse la vita altrui occasionalmente, ma mai nessuno aveva osato tanto, io sono un purosangue,come osa definirmi lupo e vampiro, doeva aver sbagliato casa, non c'erano altre spiegazioni, sì, quella non era la casa che cercava.

“Chiamo zia Sophie se non mi dici chi sei, non mi va di avere sconosciuti sulla porta di casa”
No, evidentemente la casa era quella giusta, chi diavolo erano quelle due? Prima che potesse dar risposta alle sue domande una ragazza, una donna,dai capelli neri e la gonna lunga di un improbabilissimo color cachi si affacciò da un' altra camera della casa,

“Davina, Monique quante volte devo dirvi di non aprire la porta di casa se non c'è un adulto con voi?”

appena la vide gli scese quasi un colpo, erano passati quasi vent' anni ma lei era uguale, l' avrebbe riconosciuta sempre, appena lei lo vide gli si dipinse in volo una strana espressione, doveva essere atterrita, e questo lo mortificava, del resto la sua reputazione lo precedeva

Rabastan”


Hogwarts- Settembre 1986

Sophie cercava di farsi strada tra i vagoni dell' espresso per quella scuola che avrebbe dovuto chiamare casa per tutto il prossimo inverno, anzi per tutti e i prossimi sette inverni, sempre che i vampiri non decidessero di farle un favore e di rompere il fragile patto, l' ennesimo fragile patto, che sanciva la tregua tra la loro specie e la sua, cercava con lo sguardo la sua sorella maggiore, ma era sicura che non l' avrebbe trovata in quel vagone, le divise di quei ragazzi, argento e verde, non avevano nulla a che fare con il blu che caratterizzava la divisa d abrava corvonero di Jane Anne, stava cercando di farsi largo tra gli studenti per arrivare al prossimo vagone finchè una parola, anzi un insulto, rivolto a qualcuno troppo debole per difendersi da solo, non attirarono la sua attenzione,

sanguesporco, hai sentito cosa ho detto? Ti voglio lontano da qui, non esiste prorpio che io un Lestrange, il primogenito dei lestrange, debba condividere l'aria con te, chiaro?”
In breve il ragazzino dall' aspetto abbastanza mal ridotto si ritrovò con la faccia piena di pustole, e i libri per terra, questo era troppo, Sophie non si riteneva una persona che si metteva appositamente dei guai, ma quel ragazzo, di qualche anno più grande di lei, l' aveva irritata parecchio, come osava prendersela con più deboli? Si diresse a passo spedito verso i due, attorno ai quali si era già formata una folla di studenti

“Lascialo in pace”

Rodolphus Lestrange si voltò per capire chi mai avesse osato rivolgergli la parola con quel tono autoritario e arrogante, e quasi si mise a ridere quando ri ritrovò di fronte una pulce che ancora doveva cominciare il primo anno

“Senti bambina non vorrei farti davvero del male, quindi se te ne vai subito non ti succederà nulla”

Deludendo le aspettative dei più, la piccola Sophie si chinò sui libri del ragazzino porgendoglieli uno ad uno, la cosa irritò Rodolphus non poco

“Non hai sentito cosa ho detto? Cos'è da dove vieni l' Inglese non lo parlate?”
“Ho capito benissimo, ma siccome non mi interessava quello che dicevi ho deciso di ignorarlo”
“Di' un po' ma tu lo sai chi sono? Io sono il rampollo dei Lestrange, ti conviene non farmi arrabbiare pulce”

Lestrange, dove lo aveva già sentito? Ma certo, avevano partecipato alla “Tentata presa di Boston” nel 1790, durante la guerra di indipendenza magica,

“Lestrange? Voi non siete quelli che le presero di santa ragione durante la presa di Boston? Da un' alleanza di maghi e cacciatori babbani, fossi in te non andrei troppo fiera del tuo cognome, il mio piccolo paese di contadini ve le ha date di santa ragione, non vorrei dover fare lo stesso con te”

Sophie non intendeva dire esattamente quello, o almeno non in quel momento, anche se non le sarebbe dispiaciuto sgonfiare quel pallone di un Lestrange, ma sapeva bene di non poter usare gli incantesimi della congrega in Inghilterra, e non sapeva usare bene la bacchetta, ma prima che il suo quasi rivale potesse riderle ancora una volta in faccia un' altra figura si aggiunse alla conversazione, un ragazzino che avrà avuto sì e no la sua età, con occhi così verdi che la Deveraux temette potessero essere finti,

“Dai Rod guardali, questi avranno la mia età, non vorrai creare problemi alla tua casa per due undicenni”
“Levati di torno Rabstan”
“Rabastan ha ragion Rod, pensa a cosa penserebbe mia cugina Bella se sapesse che il suo promesso si intrattiene con mocciosi”
era stato l' altro ragazzino a parlare, era più alto del primo, e con gli occhi neri che Sophie credette appartenere ad un adulto, non riusciva acredere che quello potesse avere la sua età, si rese conto che le sue parole provocarono una reazione di sorpresa nel mago più grande, e subito dopo di furia, stava per avventarsi su di loro quando fu una voce femminile a fermarlo

“Lestrange non vorrai dare noia ai bambini già dal viaggio in treno! Ogni anno sei più patetico, complimenti per esserti superato per l' ennesima volta”
una voce che Sophie conosceva fin troppo bene

“Deveraux, questi non sono affari che ti ruguardano, ti consiglio di toglierti dai piedi, sarai una ragazza, e sarai nobile ma non ti devi intromettere”
“In realtà la ragazzina che hai appena minacciato sarebbe la mia sorellina, credo proprio che mi riguardi...ti conviene piantarla o attiro qui l' intero corpo docenti, oppure posso semplicemente optare per una soluzione tipo quella che ho applicato al secondo anno”

alla non velata minaccia della sorella, della buona e pacata corvonero Jane, Rodolphus rientrò nel suo scompartimento sbattendosi la porta alle spalle, Sophie sorrise complice e colpevole alla sorella, la quale la guardava con sguardo divertitoe fiero

“Complimenti anche a te Sophie, nel giro di neanche un quarto d' ora sei già riuscita a farti dei nemici, sono fiera di te sorella, ora devo andare, ma ti consiglio di cambiare carrozza qui gli esseri umani decenti non bene accetti”

Sophie osservò la sorella allontanarsi, e si sentì quasi sollevata, la perfetta Jane Anne era d' accordo con quello che aveva fatto, non riusciva ancora a crederci, stava per avviarsi fuori dalla carrozza quando fu fermata dal ragazzino che l' aveva aiutata poco fa

“Ti consiglio di non far più arrabbiare mio fratello Deveraux, non so nel tuo paese, ma qui non è consigliabile mettersi contro un nobile”
“Hai ragione non ne avevo idea, nel mio paese tendiamo a comportarci da persone civile con chiunque senza badare all' estrazione sociale, cercherò di tenere a mente il tuo consiglio, un giorno potrebbe essermi utile per soffiarmici il naso”

Sophie voltò le spalle al ragazzino, lo aveva classificato come suo nemico numero due, mai avrebbe pensato che tale titolo sarebbe rimasto valido solo per poche settimane a venire, mentre Rabastan dal canto suo era decisamente affascinato da quella ragazza del nuovo mondo dalla lingua così tagliente, l' avrebbe tenuta a mente, Deveraux, una nobile, avrebbe potuto avere tutto e aveva deciso di avere niente.


New Orleans-USA Febbraio 2007


“Rab, che diavolo ci vai qui, sono passati quasi dieci anni, credevo..”
“Sophie ho un grosso favore da chiederti, enorme, so di averti delusa con il mio comportamento probabilmente sei tra quelli che vorrebbero vedermi in prigione, ma non sapevo da chi altro andare”
“Rab che cosa sta succedendo, mi ha scritto il ministero inglese, dice che ti sei alleato con Quello, e ora se qui, cosa diamine hai in mente”
sapeva che non l' avrebbe zittita a parole, così afferrò Adhara per le spalle e la pose di fronte Sophie, la quale guardava la bambina confusa, Chi era?

“Sophie, lei è la figlia di Regulus, non sapevo dove altro portarla”
Sophie fece cenno ad entrambi di entrare in casa, cosa ci faceva la figlia di Asling Elphinstone a New Orleans? Così lontana dalla Scozia? Fece strada ad entrambi nel salotto dell' abitazione dove Davina e Monique si dilettavano con qualche incantesimo elementare

“Nique, lei è Adhara, perchè non andate tutte assieme a giocare nella tua stanza?”
“Dobbiamo proprio, qui c'è più spazio”
“Temo di sì dolcezza ...forza”

Davina si avvicinò gentilmente ad Adara prendendola per mano e trascinandola dietro a Monique, quando le tre furono abbastanza distanti la strega tornò a rivolgersi all' amico d' infanzia

“Bastardo”
“Non mi vedi da vent' anni e questo è tutto quello che hai da dirmi?”
Non riusciva a nascondere di essere alquanto deluso, sperava che fosse un po' più ben disposta verso di lui, anche se era consapevole di non meritarsi la sua comprensione

“Sono più interassata a quello che tu hai da dirmi in realtà, che cosa ci fa la figlia di Aisling con te? Era mi amica e la conoscevo abbastanza bene da sapere che mai e poi mai ti avrebbe affidato Adara di sua spontanea volontà”
“Aisling è morta So'.... è successo circa due anni fa, da quando Regulus ha deciso di non seguirLo più, lui le ha dato la caccia, a quanto pare era convinto che Regulus le avesse lasciato qualcosa di importante, lei ha provato prima a nascondersi, poi a viaggiare, ma durante uno dei suoi viaggi, in corea, è stata uccisa da un demone volpe, io sono il suo padrino e l' ho tenuta con me, ma c'è tutta Londra che mi da la caccia, non la posso tenere con me So', Aisling si è premurata di proteggerla con un incantesimo, non potrà essere trovata da nessuno di casa Black o dall' Inghilterra in generale finchè sarè in vita, devo chiederti di tenerla con te, in nome della nostra vecchia amicizia, ho giurato a Reg che l' avrei tenuta al sicuro, ma non posso farlo, e tu sei la persona che più affidabile che conosca, so che ti chiedo molto, ma non sapevo a chi altri rivolgermi”
“Dromeda e Sirius?”
“Loro non sanno manco che esiste, Sirius è in prigione, omicidio a quanto pare”
“Omicidio?”
“...I potter”
La strega si accasciò su divanetto del suo salotto, senza parole, lei era stata troppo presa dalla sua vita a New Orleans per curarsi di quello che succedeva nel vecchio continente, cosa doveva fare? Aisling non l' avrebbe perdonata se avesse lasciato sua figlia, d' altra parte una vecchia amicizia che la legava a Andromeda Black, non le avrebbe permesso di tenere il al lungo”
“Rab, Meda deve saperlo”
“NO...Sophie nessuno deve saperlo, sarebbe in pericolo di vita, dopo quello che ha fatto Reg, nessuno della famiglia Black è più al sicuro, figurati sua figlia”
“Va bene, può restare qui, è una Elphinstonee la congrega ha un debito con sua madre, ma tu cosa farai?”
“Ci sono più o meno tutti gli Auror d' inghilterra che mi danno la caccia, credo di dover tornare a casa, dove sono lontano da lei...promettimi che le insegnerai ad essere una buona strega”
“Lo prometto vecchio amico...lo prometto”
Sophie guardò per l' ultima volta quegli occhi verdi di Rabastan che l' avevano così colpita la prima volta, sapeva che quello poteva essere davvero il loro ultimo incontro, lo accompagnò alla porta consapevole che ormai aveva preso la sua decisione, quando Jane sarebbe tornata le avrebbe detto della ragazzina, lei ne sarebbe stata contenta

“Sono felice di poter contare su di te So' ”

La sterga fissava il vecchio amico, nessuno la chiamava più così da vent' anni, le faceva male il cuore al pensiero che quella era l' ultima volta che lo avrebbe visto, avrebbe voluto aiutare pure lui, come quando erano ragazzini, ma sapeva che non glielo avrebbe permesso
“Rab, se hai bisogno di aiuto-”
“No, devo andare via, non ti posso compromettere di più se già abbastanza in pericolo, ti prego veglia su di lei”
“Lo farò...Addio”
“Addio”
Rabastan si allontanò dalla casa scorgendo Adara che lo guardava da una finestra, Sophie doveva averglielo detto, era la decisione migliore, a New Orleans sarebbe stata al sicuro, ripensava a Sophie lì dentro assieme a quelle tre bambine, mentre aspettava sua sorella e si godeva il quartiere francese, Sophie deveraux, aveva voluto niente, ma aveva ottenuto tutto.


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Capitolo 2
*** Capitolo 1: Girls on the run ***


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Scuola di Magia e stregoneria di Hogwarts- 18 Agosto 2013

Minerva Mcgranitt camminava per i corridoi della scuola nel tentativo di trovare il preside, senza gli studenti doveva ammettere che quel luogo era innaturalmente calmo, solo per due mesi all' anno potevano permettersi tale tranquillità, il mantello che ondeggiava per via del passo sostenuto era l' unico tipo di rumore presente nei corridoi, assieme al ciarlare sommesso dei quadri, sì, la scuola senza gli studenti non era la stessa cosa, trovò il preside assorto nei suoi pensieri difronte a una delle vetrate che davano sulla foresta proibita, che sapesse di già?
“Albus...la Città di New Orleans è ora sotto il controllo di Dhalia, credi che la ragazza stia bene?”
“Oh io non mi preoccuperei, Rabastan Lestrange sapeva a chi la stava affidando quando l' ha portata lì qualche anno fa, Sophie è una strega affidabile, non c'è da preoccuparsi”
“Ma ha davvero intenzione di lasciarla lì con quella, con Dhalia?”

Il preside si girò di scatto verso la donna, aveva la faccia visibilmente sconvolta, come se anche solo ipotizzare qualcosa del genere fosse fuori dal mondo
“Cielo Minerva, per chi mi hai preso, no no, ho intenzione di portare Sophie qua, sono sicura che porterà anche la ragazza con sé... e non solo”
Porse alla professoressa quattro pergamene, pergamene che la donna conosceva fin troppo bene, erano iscrizioni scolastiche

Monique O' Connel, Davina O' Connel, Cassandra O' Connel e Adhara O' Connel, è uno schrzo? Albus non possono venire qui come nate babbane, non in quest momento, se si imbattessero in mangiamorte, e sai che in questo momento la cosa non è esattamente fuori da ogni probabilità, verrebbero uccise”
“Io non ne sarei troppo sicuro, è vero sono giovani, ma hanno partecipato a una cerimonia del raccolto, sono morte Minerva, hanno affrontato difficoltà che i loro coetanei immaginano e basta, se la caveranno anche con un cognome che non è il loro”
“Sono ragazzine”
“E stanno venendo qua per nascondersi, con Sophie abbiamo deciso che questo era il modo migliore per passare inosservate”
“E per quanto riguarda la Deveraux?”
“Tornerà qui con il suo vecchio nome, credo che non sarà difficile procurarsi un impiego al ministero”
“Cosa? Albus per quanto ne sappiamo potrebbe essere in combutta con Lestrange, potrebbe decidere aiutarlo ad arrivare a Harry, consegnandolo a Lei-Sa-Chi”
“Non essere sciocca Minerva, certo questo rapporto di amore e odio tra la cara Sophie e Rabastan non mi rende entusiasta, ma chissà che non si riveli una cosa che va a nostro favore”

A nostro favore? Albus come fa ad andare a nostro favore?”
“Lui l' ha tenuta lontano da Voldemort, sapendo che questo avrebbe significato un avvicinamento tra lei i vampiri e i licantropi di New Orleans, il che mi fa pensare che non sia malvagio come vuole far credere, anzi potrebbe essere quasi buono”
“Ammettiamo pure che lui non sia un totale mostro, non sconfiggeremo il nostro nemico togliendogli un mangiamorte”
“Se la piccola Adhara ha avuto questo effetto su di lui chissà che non lo possa avere anche su qualche altro tra le schiere di Voldemort”
“Lei non avrà mica intenzione di rivelare la sua esistenza? Albus se quella pazza di Bellatrix scoprisse di lei potrebbe persino decidere di ucciderla, ci ha provato l' anno scorso con Sirius e Ninfadora, perchè Adhara dovrebbe essere un' eccezione?”
“Perchè voleva bene a Regulus, ecco perchè, dubito che farebbe del male alla figlia, comunque non temere per ora lei sarà semplicemente la signorina O'Connel, non è il momento di far sapere al mondo che esiste, nemmeno a Sirius”
Minerva era sicura che il preside fosse fin troppo calmo e ottimista, il che le faceva pensare che avesse un piano ben studiato da tempo, che stesse cercando da sempre di far tornare l' erede dei Black in Inghilterra? Ma di nuovo poi, come faceva a sapere di lei? tutta la società magica era certa che lei non esistesse, che fosse stata Aisling a rivelarglielo prima di morire otto anni prima?

Quella storia non le era per nulla chiara, sapeva solo una cosa, quella ragazza doveva essere tenuta al sicuo.


New Jersey- USA 22 Agosto 2013

Adhara Elphinstone cercava di tenere il passo di una arrabbiata quanto preoccupata Sophie Deveraux, accanto a lei le amiche osservavano lastrega con una non celata curiosità, dove le stava portando?

“Sophie sarebbe davvero bello se tu ci dicessi quali sono i nostri piani”
“Il nostro piano care fanciulle, consiste nel nasconderci in Inghilterra finchè non avremo trovato un modo per uccidere Dhalia, definitivamente”
“E come mai viaggiamo in Aereo e non con una passaporta?”
“Finchè stiamo qui, meno magia usiami e più a lungo vivremo, per quanto ne sappiamo Dhalia potrebbe averci già trovate”

“Credevo fossimo schermate”
“Certo che lo siamo, se l' incantesimo di Freya è efficace nessuno dovrebbe trovarci, ma non si è mai troppo prevdenti”
“Che mi dici dei parenti della nostra cara Adhara? Loro non ci daranno la caccia?”
Monique aveva ragione e Adhara lo sapeva, il suo padrino aveva cercato in ogni modo di tenerla lontana dall' inghilterra dopo la morte di sua madre, e di certo non sarebbe stato contento di sapere che era proprio lì che la stava portando

“Credo che siano troppo impegnati nella conquista del paese per concentrarsi su di noi, poi non ti hanno trovata per sedici anni non capisco perchè dovrebbero farlo adesso”
“Perchè siamo terribilmente sfortunate”
La battuta di Davina scatenò l' ilarità generale, aveva ragione, terribilmennte ragione, ma se la sarebbero cavata come al solito, avrebbero trovato un modo per uccidere quella dannata strega, furono raggiunte da una Camille che per aver appena abbandonato la città in cui aveva vissuto per tutta la vita e e aver assistito ad omicidi ed esplosioni provocati da creature mitologiche e streghe psicopatiche aveva un' aria fin troppo raggiante

“Cami che succede?”
“Era Rebekah, ha preso il suolo norvegese e le reliquie, ci manca il sangue di Freya e avremo tutti gli ingredienti”
“Cosa vuole fare?”
“Lei, Cassie e Hope ci raggiungeranno direttamente a Londra, finalmente qualcosa di buono”
L' attenzione della bionda fu attirata però da uno strano uccello, un gufo che se ne stava appollaiato sopra una delle macchine parcheggiate vicino alla loro, e sembrava proprio che le stesse fissando

“So' che diavolo vuole quel piccione? Credi che sia qui per conto di Dhalia?”
Sophie guardò il volatile, ma più che da lui la sua attenzione fu attirata da quello che aveva nelle zampe

“...Scusatemi”

Sophie quei gufi li conosceva bene, oh eccome se li conosceva, tolse la lettera dalla zampa dell' animale il qule volò via non appena fu sicura che il foglio di carta fosse nelle mani della persona giusta, e il contenuto la socnvolse non poco? Come faceva Lui a sapere che stava tornando in Inghilterra?
“Zia So' chi ti scrive?”
“è il preside della mia vecchia scuola...chiede di incontrarlo nonappena arriviamo a Londra”

“Hai intenzione di accettare?”
“Si, penso che si possa contare su di lui in quanto a discrezione, non preoccupatevi nessun altro saprà della vostra identità..credo sia il caso di andare prima di perdere l' aereo”
Nessuna delle presenti era ocnvinta dalle parole di Sophie, ma decisero di fidarsi, le quattro si avviarono assieme lasciandosi dietro il loro paese, consce del fatto che non ci sarebbero tornate presto.

Prima che potesse raggiungere le altre però Cami fu distratta dal suono del suo telefono, si aspettava di trovare l' ennesimo messaggio in cui Rebekah le aggiornava della sua salute e di quella di Hope, ma si sbagliava, di tutte le persone che in quel momento le avrebbero potuto scrivere quella era davverol' ultima che si sarebbe aspettata

Dobbiamo vederci

Sam Winchester

“Cami che succede? Era Renekah?”
“No no, controllavo solo l' ora ...andiamo Dvaina, non vorrai perdere l' aereo”
Non era il momento ancora di parlare dei due fratelli con le ragazze, avevano altro a cui pensare, sopratutto a Dvaina così legata ai vampiri, ora odveva raggiungere l' Europa, avrebbe pensato a cosa rispondere a Sammy più tardi.




Londra- Inghilterra 23 Agosto 2013


Sirius Black non riusciva a crederci, era libero e riabilitato, non avrebbe mai osato sperarci eppure ora poteva camminare per le strade senza doversi necessariamente mutare in cane, e la cosa lo faceva sentire terribilmente bene, tanto bene da fargli completamente ignorare la persona, anzi le persone che camminavano accanto a lui

“Sir...Sir mi ascoltavi?”
“cosa lunastorta?”
“Ho detto hai intenzione di riprenderti il tuo posto di Auror come tutti si aspettano? Sai ora che sei libero non puoi mica restare disoccupato”
“Remus ha ragione, te lo meriti quel posto dopo tutto quello che ti hanno fatto passare”

Quella strana alleanza che si era creata tra il suo figlioccio e il suo amico non lo rassicurava per nulla, perchè erano così determinati a sbatterlo in un ufficio del ministerp?”
“Sai visto che Harry tornerà ad Hogwarts tra qualche giorno pensavamo ti servisse un' occupazione, anche semplicemente per passare il tempo”

“Non ho intenzione di chiudermi in un ufficio”
“Secondo te con quella sociopatica di tua cugina a piede libero gli Auror se ne rimarranno chiusi in ufficio?”

“Sentite, prometto che andrò al ministero come mi è stato proposto, ascolterò ciò che hanno da dirmi, tra cui le loro scuse visto che mi hanno tenuto chiuso in una prigione per tredici anni, ma voi non mi convincerete ad accettare quel lavoro chiaro?”

L' ex galeotto si allontanò dai due complottisti abbastanza di fretta, non capivano che voleva almeno per qualche giorno godersi la sua ritrovata libertà? Credevano fosse davvero così disperato da non volere che stesse senza fare nulla?
“Vedrai che cederà”
“Lo faremo cedere noi”
“Gauardate che sono a due metri di distanza da voi...vi sento”
Ma prima che i due potessero ribattere il suo sguardo fu catturato dal titolo della prima pagina della Gazzetta del Profeta, la quale aveva come soggetto New Orleans, che cosa poteva mai essere successo in quella dannata città da rubare la prima pagina a Lord Voldemort?

“Per favore una copia”
Remus si avvicinò all' amico incurisito

“Che succede Sir?”
“Voglio vedere che cosa succede in quella dannata città”
“Vedrai che sarà solo l'ennesima trovata del ministero per cercare di tenere sotto controllo le fughe di noti-”
Ma le parole gli morirono in bocca non appena lesse il titolo della pagina: “Dhalia Mikaelson prende il controllo delle nove congreghe della città: il consiglio cittadino cade,streghe alleate dei Mikaelson costrette alla fuga”
“Credi che le Deveraux stiano bene?”
“Certo che sì, hanno sempre odiato i vampiri sono sicuro che ne avranno approfittato per riprendersi il quartiere”
“Scusate posso sapere di che parlate? Chi sono le Deveraux e cosa succede in quella città”
“Erano delle compagne di scuola Harry, anche se non nostre, Jane Anne era coetanea di Bellatrix e rivale mortale di Rodolphus Lestrange, mentre Sophie era un anno più piccola di noi, è stata smistata lo stesso anno di Regulus, ha lasciato l' Inghilterra subito dopo aver finito la scuola”
“Era vostra amica?”
“Ad intervalli alterni, era amica di tua madre, anche se erano in case ed anni diversi, noi interagivamo con lei le rare vole in cui decideva di scontrarsi con Lestrange, chissà che fine ha fatto”

Sirius non poteva fare altro che rattristarsi, Sophie e Jane Anne erano state sue compagne di scuola, certo in case e anni diversi, ma si sentì in colpa nel trovarsi così imreparato in quella che poteva essere la loro corrente situazione, non sapeva manco se fossero vive, dopo la morte di Aisling sembrava quasi che avessero tagliato ogni contatto con l' Inghilterra e non riusciva ancora a capacitarsene


Hogwarts-Regno Unito Gennaio 1988

Sirius Black, era grato, enormemente grato della fine della vacanze natalizie, non riusciva ancora a credere di essere finalmente tornato a scuola, era al terzo anno e avrebbe dovuto tornare a casa solo per altri quattro natali, meno forse, era grato di poter stare finalmente lontano da quei folli dei suoi genitori, mentre si avviava fuori dalla scuola intravide poco più avanti il resto dei malandrini che gli smebravano un po' troppo eccitati per i suoi gusti

“Guarda chi è tornato dall' inferno! Il caro Felpato, dimmi che ti sono mancato?”
“Nom credo di esserne sicuro...Comunque come avete passato le vacanze?”

“Il solito, organizzare scherzi, dare noia a gazza e reprimere l' istinto omicida che ci assale ogni volta che Ramoso se ne esce con qualche assurda trovata per esasperare ancora di più la povera Evans”
“Non dire sciocchezze codaliscia, lei mi ama solo che ancora non lo sa”
“Si beh cerca di fargleilo scoprire prima che decida di rifugiarsi ad Azkaban...ben lontano dal suo amore”
Sirius e Peter ancora un po' soffocarono tra le risate incontrollate provocate dalla battuta di Remus, sì, tutto quello era decisamente mancato al giovane Black, poi si ricordò della predente eccitazione degli amici e la curiosità ebbe la meglio su di lui

“Comunque...come mai eravate così emozionati?”

“C'è un duello che sta per cominciare”
“Davvero tra chi?”
“Deveraux junior e Lestrange Junior”
Quello era davvero un ottimo modo per riniziare la scuola, vedere Lestrange umiliato, il più delle volte dalla piccola tassorosso era una cosa della quale non si stancava mai, Sophie Deveraux era solo al secondo anni, ma conosceva più incantesimi e fatture di di molti studenti più grandi, il talento come strega e l' incredibile numero di ore che passava in punizione erano una fantastica combinazione che la rendevano una strega davvero singolare.

“Beh che dite andiamo ad assistere? La piccola Sophie non delude mai”.

Aisling Elphinstone e Regulus Black guardavano esasperati quello che sarebbe stato l' ennesimo duello alias “punizione gratuita” tra quelli che erano ormai i loro rispettivi migliori amici, la giovane scozzese guardava i due maghi posizionati uno di fronte all' altro con aria preoccupata, più per i punti che sarebbero stati tolti a Corvoneri per il semplice fatto che stava assistendo a quella grande idiozia che per l' incolumità di Sophie che, lo sapeva benissimo, se ne sarebbe uscita al massimo con un braccio rotto, era quanto di peggio le aveva fatto i quei loro scontri occasionali, scontro che fece perdere a Serpeverde 100 punti, ma i due non demordevano
“Credi che dovremo fare qualcosa Regulus?”
“Qualcosa tipo scommettere?”
“Andiamo sono seria! Non sei neanche preoccupato per i punti che perderete?”
“Sinceramente no, Serpeverde come casa è ormai abituata alla rivalità tra i due, se la prenderanno con Rab a me non interessa”
“Che succede se Sophie lo manda di nuovo in infermeria?”
“Beh allora sarebbe un problema di tassorosso, rilassati Aisling, la finiranno come al solito”

I due si sedettero sull' erba uno accanto all' altro, gli scontri degli amici avevano trasformato loro due in martiri e, anche se mai lo avrebbero ammesso ad alta voce, amici, Regulus non lo diceva ad alta voce ma lui quelle due ragazze le ripsettava molto, Aisling pareva essere l' unica ragazza in tutta la scuola a non aver ancora divinizzato suo fratello maggiore, anche se era sicuro che la cosa sarebbe finita con l' età, sono terribili quando crescono, un anno o due e sbaverà anche lei dietro dietro a quel cane di Sirius, figurati se non sarà così, mentre Sophie con la sua amicizia/rivalità/inimicizia con Rabastan era fonte di grande divertimento, nonché protagonista di molti dei suoi ricordi più felici in quella scuola.

“Allora Lestrenge sei pronto?
“Mai stato più preparato in vita mia Deveraux, ti farò pentire di essertene andata dalla tua topaia americana”
i due presero posizione e si prepararono per lo scontro, mentre gli amici poco distanti pregavano solo che nessuno dei professori stesse passando da quelle parti

Petrificus to-” “Levicorpus”
Nel giro di poco Rabastan Lestrange volteggiava sopra le acque del lago nero

“Guarda guarda Lestrange, sembra proprio che tu abbia l' acqua alla gola, o alla punta dei capelli, come preferisci”
“Mettimi giù dannata Deveraux”
“Sicuro che tu voglia essere messo giù?”

“Sai benissimo cosa intendo, schifosa americana”
“Oh Rabastan, non mi sembra che tu sia nelle condizioni di nsultarmi, forza, arrenditi e ti riporto a terra”
“MAI”

I due erano troppo impegniati a battibeccare tra loro per potersi accorgere della figura che si avvicinava lentamente alle spalle di Sophie, e quando Aisling se ne accorse era davvero troppo tardi

“DEVERAUX”
Due braccia possenti, o almeno rispetto alla corporatura minuta della tassorosso la sollevarono da terra faecndole perdere la concentrazione, pochi secondi dopo e Lestrange si ritrovò dentro l' acqua gelida del lago

“Black che diavolo fai? Non lo capivi che era un duello?”
“Perdonami qualcuno lo diveva pur rendere divertente... com'è l' acqua Lestrange?”
“SCHIFOSO TRADITORE DEL TUO SANGUE, COME HAI POTUTO”
“Deduco da ciò che non deve essere un granchè, voi signorine non dovreste passare tutto questo tempo con i serpeverde comunque, qualcuno potrebbe pensare che stiate facendo amicizia”
“E se anche fosse?”
Sia Sirius che Sophie si voltarono verso Regulus che aveva tranquillamente deciso di prendere la parola

“Cosa succederebbe se diventassero nostre amiche? Aprirebbero forse gli occhi su quanto tu e i tuoi amici siate feccia?”
“Ritiralo Regulus”
“O cosa, scriverai a mia madre per dirle quanto male mi comporto con te?”
Sirius cercò di tirare fuori la bacchetta e lo stesso fece suo fratello, ma prima che uno dei due potesse fare un qualunque tipo di mossa furono richiamati da una voce grifondoro familiare a tutti

“Sir che cavolo fai? Giuro che se tolgono punti alla casa perchè tu possa tormentare tuo fratello diventerò il tuo incubo”
“Evans, mio meraviglioso giglio infuocato-”
“Potter stai zitto o ti spedisco a fare compagnia a Lestrange... a proposito perchè è in acqua?”
“Lunga storia Lily”
“Avete bisogno di qualcosa Aisling? Dovreste tornare tutti alle vostre case prima che faccia buio, non vorrei vi mettessero in punizione”
“Grazie mille, stavamo proprio per rientrare”
“Bene, non mi ringraziare, tra rosse ci si aiuta”
Appena Lily si fu allontanata Regulus andò a tirare Rbastan fuori dall' acqua...le aveva prese come previsto pure quella volta

“Dannato Black, me la pagherà”
“Certo Rab, certo, almeno quasta volta non mi sei costato dei punti”
Sophie si sentiva in colpa, certo era stata una scena divertente ma non aveva davvero intenzione di lanciarlo in acqua

“Rabastan mi dispiace io-”
“Tranquilla, questa volta non è colpa tua Sophie lo so”
Lei ed Aisling osservarono i due serpeverde allontanarsi alla volta della scuola, e quando stavano per fare lo stesso la piccola rossa corvonero fu fermata dal maggiore dei Black

“Io starei lontano da mio fratello se fossi in te”
Aisling si rese conto che tutto il tono canzonatorio di prima era scomparso per lasciare spazio a un Sirius tremendamente serio per essere solo uno studente del terzo anno

“Non preoccuparti per me Sirius, sono un' esperta di persone, credimi per essere un Inglese tuo fratello non è male, e poi-” lo disse questa volta rivolta anche verso Sophie “Io e lui siamo martiri assieme, non posso di certo non interagire con lui, tutto il tempo che ci passo per via di Sophie me li ha fatto trovare perfino simpatico, ora noi due andiamo prima che qualche professore possa ricondurre a noi il bagno di Rabastan”

Le due ragazze se ne tornarono dentro la sucola lasciandosi dietro quattro più che confusi grifondoro

“Credi che stiano diventando amici?”
“Non lo so Ramoso, ma spero di no per quelle ragazzine, mi stanno simpatiche”
“Una cosa è certa a tuo fratello quella Aisling piace”
“Chiedo scusa Lunastorta cosa?”
“Ma sì dai, hai visto come si è infuriato quando abbiamo ipotizzato una qualche amicizia”
“Tu vedi cose che non esistono”
“Può darsi ...ma tu dovresti aprire gli occhi”
I quattro se ne tornarono dentro la scuola, Sirius ne era sicuro, un' amicizia tra suo fratello e quelle ragazzine sarebbe stata una cosa troppo assurda anche solo per essere pensata, figuriamoci se una scozzese nell' animo come Aisling avrebbe del tempo da perdere con uno come Regulus, assolutamente fuori dal mondo.



Zona Aerea Inglese 23 Agosto 2013

Adhara guardava fuori dal finestrino le luci di Londra, in tutti i viaggi che sua madre le aveva fatto fare era stata sempre molto attenta ad evitare l' Inghilterra, e questo la inquietava parecchio, nel due anni che aveva vissuto con Rabastan non aveva mai chiesto granchè della famiglia paterna ma era sicura che se sua madre aveva deciso di tenerla lontana doveva avere dei validi motivi, il flusso dei suoi pensieri fu interrotto da Davina la quale aveva preso posto accanto all' amica

“Posso stare qui? Monique sta dormendo e mi manda in faccia tutti i capelli, non riesco a sopportarla”
“Resta quanto vuoi Dee”
“Come ti senti Adhara?”
“Per cosa?”
“Lo sai per cosa”
Adhara si scostò una ciocca di ricci dalla faccia tornando a rivolgersi all' amica, come faceva a sapere sempre tutto?
“Non lo so Dee, mamma mi ha schermato tutta la vita per non farmi trovare, e adesso io sto rendendo quello sforzo vano”
“Sai che non è colpa nostra se Dhalia ha conquistato la città vero? Non potevamo mica restare là, saremo morte, di nuovo”
“Lo so, ma non posso fare a meno di sentirmi inquieta”
“E il tuo padrino?”
“Sophie dice che è evaso di prigione... vorrei rivederlo ma di certo non posso andare a cercarlo”
“E se fosse lui a cercare te?”
“Meglio di no, resteremo lì solo finchè non avremo un piano, Dhalia non ci può trovare ma gli altri sono ancora laggiù, prima torniamo meglio è, dopo posso prendere in considerazione l' idea di riprendere i contatti con lui... Tu invece come stai?”
“Bene...ho solo abbandonato la mia città con il mio padre adottivo e i miei amici dentro, alla mercè di una perfida, immortale e invincibile strega, che probabilmente li starà torturando, e ho nascosto le ceneri del mio ragazzo morto nei miei bagagli, sperando di trovare il modo di riportarlo in vita, va tutto meravigliosamente”
La riccia posò la testa sulla spalla dell' amica, erano entrambe in pessime condizioni, e lo stesso valeva per le altre, Cami non si era ancora ripresa del tutto dalla morte di Padre Kieran e dal fatto di essere stata quasi uccisa da Finn Mikaelson, Monique era perfettamente consapevole che non avrebbe mai vendicato la madre morta per mano di Marcel, e tutto per non farsi odiare da Dvaina, e Cassandra dopo essersi liberata dalla possessione di Esther stava ancora facendo i conti con il suo quasi omicidio da parte di Freya, dopo essere stata rinchiusa in un manicomio per streghe dalla sua stessa congrega

“Non ce la siamo passata troppo bene vero?”
“Per nulla, ma ce la faremo, come sempre...Adhara come credi che ce la caveremo ad essere delle streghe nate babbane?”
“Non lo so, ma tenere i nostri cognomi sarebbe stato troppo pericoloso”
“Non vedo l' ora che Bekah torni con Hope e Cassie, la loro lontananza mi rende ansiosa”
“Tranquilla Dee, staranno benone, tutte, vedrai tra poco potremo stare di nuovo tutte assieme”
“Lo spero vivamente”
“Guarda stiamo atterrando, sei pronta Davina O'Connel?”
“Certo che sì Adhara O'Connel...sai credo che ce la caveremo proprio bene, o lo spero”
Le due streghe osservarono le luci della città di Londra farsi sempre più vicine, quello per loro era l' inizio di una nuova vita, ma sarebbero riuscite ad uscirne vincitrici, come sempre, nessuna di loro prendeva in considerazione l' idea di non ritornare a New Orleans, avrebbero trovato un modo per uccidere quella dannata strega di Dhalia e sarebbero tornate a casa.



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Capitolo 3
*** Capitolo 2: Look who the cat dragged in !! ***


the heiress 3

Camille faceva avanti e indietro nel salotto dell' appartamento che lei, Sophie e le ragazze avevano affittato per stare a Londra, era rimasta lì da sola per la prima volta mentre le altre erano andate a prendere Rebekah, la piccola Hope e Cassie, doveva prendere una decisione, se avesse richiamato Sam Winchester si sarebbe sicuramente cacciata in un gigantesco guaio, mettendo in pericolo anche le altre e rischiando che Dahlia aggiungesse i due fratelli alla sua lista di vittime, senza contare che avrebbe esposto l' intera famiglia originaria e tutte le creature sovrannaturali a due cacciatori che si erano dimostrati quasi invincibili, se non lo avesse fatto si sarebbe sentita in colpa per il resto della sua vita, sarebbe probabilmente stata la causa della morte dei due ragazzi e, considerando i problemi che erano soliti affrontare, avrebbe forse partecipato allo scoppio di una seconda apocalisse, fissava quel telefono senza sapere bene che cosa fosse opportuno fare, se zio Keiran fosse stato lì avrebbe saputo cosa fare, continuava a girarsi l' apparecchio elettronico tra le mani sicura che se non avesse smesso probabilmente il sudore che ci stava depositando sopra lo avrebbe distrutto, e quando fu proprio quest' ultimo a cominciare a squillare, il suono  fece sobbalzare la ragazza che per poco non buttò per terra la bottiglia d' acqua che stava sopra il tavolo della camera, controllò il numero, sconosciuto, poteva essere un buon segno, sicuramente non era Sam, avrebbe avuto ancora un po' di tempo per decidere che cosa fare.
"Chi è?"
Cami...sono io
"Rebekah dannazione, che diamine di prefisso stai usando? stavo per non rispondere!”
Scusami, io e Hope siamo appena arrivate in Inghilterra, Sophie voleva avvertirti di non aspettarci, ci porta a Diagon Ally

Diagonche?”
“La londra magica, a quanto pare è in ritardo per un incontro con qualche vecchio signore oroba simile, te la caverai da sola per un giorno?”
“Si, credo di sì, ma fate attenzione, non so quanto sia sicuro portare Hope in giro per una città piena zeppa di streghe e maghi dove Dhalia potrebbe già avere delle spie”
Ti senti bene?

Perchè lo chiedi?”
Hai una voce strana, credevo fosse successo qualcosa

Sto bene, va tutto benissimo davvero, ci sentiamo dopo”

Riattaccò il telefono consapevole che questo comportamento avrebbe solo alimentato i sospetti di Rebekah, ma aveva bisogno di stare da sola e riflettere, cosa diamine posso fare?

Quando stava per tornare al suo rituale di insudorazione del telefono, una cosa abbastanza schifosa lo doveva ammettere, e parecchio da persona turbata, probabilmente se uno dei suoi pazienti avesse cominciato a farlo di fronte a lei gli avrebbe senz' altro fissato qualche seduta in più, il telefono tornò a suonare, si aspettava di ritrovare l' ennesima telefonata da parte di una delle ragazze invece il suo futuro interlocutore era niente di meno che Sam Winchester, di nuovo all' attacco, osservò l' apparecchio per diversi secondi, poi si disse che al massimo avrebbe potuto dirgli che non era più in America e che si sarebbe dovuto arrangiare da solo.

Sam, cosa succede?”
Cami io lo so che l' ultima volta che ci siamo sentiti era una situzione abbastana difficile-

Vuoi dire l' anno scorso? Con la guerra civile angelica e Metatron che ha cercato di fare il lavaggio del cervello a zio Keiran? Ammetto che è stato quasi più inquietante dell' apocalisse, che cosa succede adesso?”
Si tratta di Dean, lui non è più in sé

Vuoi dire come in metà delle situazioni che affrontate?”
no...no questa volta è seria davvero, Dean..lui..ha il marchio

La bionda sperò vivamente di aver sentito male, ma poi si ricordò di chi era la voce della persona dall' altra parte della cornetta, e le sue speranze di potergli dire di trovare altro aiuto svanirono velocemente come erano nate.

Per marchio intendi quello di-”
Caino, il marchio di Caino, ho mandato un' amica in Italia a cercare il libro dei dannati, ma ancora non dà segni di vita, e la madre di Crowley vuole ucciderci-

Aspetta, Crowley ha una madre? Crowley Crowley?”
Una strega pazza di nome Rowena

Non si stupì più di tanto, le streghe pazze erano ormai una costante della sua vita

E io come potrei aiutarvi, Sam se Dean ha il marchio presto o tardi diventerà una minaccia per tutti, e per tutti intendo un qualunque essere vivente soprannaturale a caso, neanche Klaus Mikaelson potrebbe sconfiggerlo, capisci che intendo?”
Volevamo venire a New Orleans, guardare i libri di Keiran, lui aveva un sacco di roba in quel suo Bunker

Sam mi dispiace, New Orleans è sotto il controllo di una strega immortale e sociopatica adesso, io e pochi altri siamo riusciti a scappare, sta di fatto che chiunque possa essere associato a me o alla famiglia Originaria è ora soggetto a persecuzioni, non potete andare a là”
Tu dove sei?

In Inghilterra, e tutto il materiale utile di zio Keiran è con me”
Posso venire a dargli un' occhiata?
“Posso? Scusa e Dean? Non puoi lasciarlo da solo con quella cosa nel braccio, dimmi almeno che la Prima Lama è a distanza di sicurezza”
Lo è, e Dean non sa che ti ho chiamato, sarebbe fantastico se tu decidessi di non dirglielo

Oh ma lo farai tu, sai per trovare un modo per togliere quella cosa dal braccio di Dean avremmo bisogno di Dean”
Starai scherzando spero

Purtroppo sono seria, non è qualcosa che possiamo lasciare al caso, portalo con te Sammy, e porta pure quel grazioso angioletto, ci servirà tutto l' aiuto possibile”

Grazie Cam, scusa se portiamo sempre catastrofi sovrannaturali ogni volta che decidiamo di chiederti aiuto

Siete i benvenuti, e quandomai ho avuto una vita normale?”

Sentì il telefono riattaccarsi, aveva fatto la cosa giusta, quel marchio è troppo pericoloso per essere lasciato così sul braccio di Dean, preferiva a non pensare all' eventualità che potesse diventare un demone, cominciò a massaggiarsi le tempie, le veniva già il mal di testa al pensiero delle domande alle quali avrebbe dovuto rispondere non appena lo avrebbe detto alle altre


Diagon Alley


Adhara si faceva largo tra la folla tenendosi per mano con Davina che a sua volta teneva Cassie che a sua volta teneva Monique, avevano formato una fantastica catena laciandosi dietro Sophie e Rebekah con la piccola Hope.

Credete che riusciremo davvero a tenere nascoste le nostre identità?”

Cassie era la più restia a quel piano, sapeva bene che dei nomi finti non avrebbero impedito a Dhalia di trovarle, così come era riuscita a trovare Josephine sarebbe riuscita a trovare loro

Io non credo che Dhalia si preoccupi per noi in questo momento, se lasciasse New Orleans Freya libererebbe Elijah e gli altri, Klaus compreso, e scoppierebbe un gran casino.. Ahi”

Adara si voltò verso quello che le era arrivato addosso, un ragazzo decisamente più alto di lei, grosso come un armadio, che la scrutava con sguardo disgustato, manco avessi la peste

Vuoi fare attenzione? Nati babbani, tutti uguali, non riconoscerebbero un superiore manco, come nel tuo caso, a sbatterci contro”

La ricciola guardò quell' enorme scimmione decisamente accigliata, riconoscere che cosa?

Chiedo scusa non credo di avere idea della persona con la quale sto parlando?”
“Sono un purosangue che ti basti, la prossima volta sta attenta a dove cammini”

Beh se per questo io sono erede dei Black e principessa di Skye, nonché fanciulla del raccolto New Orleans ma non lo vado a sbanbdierare ai quattro venti

Basta Tiger, smetti di perdere tempo con le nate babbane e vieni qui, Draco ha bisogno di noi, e tu vedi stare più attenta”

Adhara osservò il ragazzo di fronte a lei, il segondo che era intervenuto, decisamente più altro di lei, e meno gorillesco dell' altro con occhi e capelli nocciola, non era brutto, ma in quel momento ci avrebbe scommesso la vista, secondo lei era perfino più razzista dell' altro

Anziché sgridare me tieni sotto controllo il tuo gorilla la prossima volta, imbecilli, andiamo Dee”

riprese per mano Dvaina lasciandosi alle spalle le espressione sconvolta dei due maghi e si incamminò lontano dai ragazzi senza risparmiarsi prima di scambiarsi un' ultima occhiataccia con quello che le era arrivato addosso

Sanguesporco”
“Cafone”

appena fu sicura di aver messo tra loro e lo sconosciuto un discreto numero di metri tornò a parlare con le amiche

Io credo che se tutti gli studenti della scuola saranno come quelli terrò seriamente in considerazione l' idea di rivolgermi alle autorità per discriminazione e razzismo, oppure potrei semplicemente riesumare Eva Sinclair e dirle di sentirsi libera di attingere potere da tutta la società magica Inglese, questo posto mi ha già stancata”

le altre cominciarono a ridere assieme alla Elphinstone, era bello che almeno qualcuno riuscisse a trovare qualcosa di divertente in quello che era loro successo l' anno prima, le quattro continuarono imperterrite per la loro strada

Cassie seguì con lo sguardo Davina e Adhara, e si domandava come avrebbero fatto le persone a scambiarle davvero per parenti, certo lei Adara e Davina avevano gli occhi blu ad aiutarle anche se di tonalità diverse, ma Monique? Era più alta di tutte loro, e sua madre e Sophie avevano già studiato lì,qualcuno avrebbe potuto associarle, non tra gli studenti certo ma gli insegnanti forse sì, vide Adara affiancarla, era l' unica altra ad essersi posta quel problema

A che pensi Cassie?”
“A cosa vuoi che pensi? Penso che fortunate come siamo la nostra copertura durerà al massimo una settimana, sì le do una settimana, e poi giusto per essere generosa, come minimo ci scappa pure un' alleanza tra Dhalia e questa specie di mago immortale Inlgese, com'è che si chiama? Ah sì , Lord Voldemort”

al nome del mago oscuro diverse persone per strada si girarono allarmate e incuriosite verso le ragazze, Adhara prese Cassie per un braccio e la trascinò lontano da tutti

Credo sia meglio limitare l' uso di quei nomi”
“Oh per piacere cosa mai potrà farmi? Torurarmi? Uccidermi? Possedere il mio corpo e minacciare la mia intera congrega con esso facendomi rinchiudere in una prigione per streghe? Ci sono! Può radere al suolo la mia città...ah no tutte queste cose sono già state fatte da quelle psicopatiche di Esther e Dhalia, la sorella invincibile di cui nessuno sentiva la mancanza”
Adhara la guardava comprensiva, Cassie dopo il raccolto era stata l' ultima a risvegliarsi, era quella che era stata morta per più tempo, e l' essere posseduta da Esther non l' aveva di certo aiutata a riprendersi, era ancora visibilmente turbata ed era l' unica ad avere ancora problemi di sonno, non se la passava bene, no davvero, e lei e le altre non potevano fare nulla per aiutarla

Dimmi di te piuttosto, vuoi cercare il tuo padrino assassino?”
“Sono anni che non lo vedo, e la prigione tende a far diventare pazze le persone, non credo che sia una buona idea”

Non ti ho chiesto se ti sembra una buona idea, sarebbe ovviamente un' idea pessima e irresponsabile, ma ehi potremmo essere morte entro la fine dell' anno per cui...”
“Vorrei, certo, non lo vedo da sei anni, sono curiosa quantomeno, ma non voglio rischiare di imbattermi nel resto della famiglia di mio padre, sono parecchio tipo lo spocchioso di prima, solo che sono pure degli assassini a quanto pare”
“Dai c'è di peggio”
“Tu dici?”
“Pensa alla povera Rebekah, lei è circondata da fratelli psicopatici, sua madre l' ha messa in un corpo che non era il suo dopo aver passato mille anni a pentirsi di averla messa al mondo, suo padre vuole il suo fratello bastardo morto...direi che è decisamente più in alto di te nella lista di persone che hanno una vita familiare complicata, per non parlare di Davina, sua madre dopo averla consapevolmente offerta per un rituale che ne prevedeva la morte l' ha insultata peasntemente quando quest' ultima ha implorato il suo aiuto, e lei ancora non le rivolge la parola preferendo, giustamente, farsi trattare da figlia da Marcel, vampiro che ha assassinato la madre della sua migliore amica”
“Siamo proprio in una condizione disperata vero?”
“Direi di sì, senza ombra di dubbio, non credo che ci riprenderemo mai”
“Scusa in tutto questo Sophie e Rebekah che fine hanno fatto?”
Cassie si guardò un po' intorno avvistando le streghe una diecina di metri lontano da loro, ma non erano da sole

Ehi Adhara chi pensi che siano quelli lì con loro?”
Adhara osservava i due uomini dietro di lei, uno aveva l' aria terribilmente trasandata, mentre l' altro aveva un' aria terribilmente familiare, osservandolo Adhara ebbe una strana sensazione di Deja'vu, mentre ripensava a dove poteva averlo visto, fu distratta dalla voce squillante di Davina che le invitava ad andare avanti

CREDETE CHE SO' CI PERMETTEREBBE DI TENERE UNA CIVETTA?”

Dai andiamo, meglio non farci vedere troppo vicino a Sophie, raggiungiamo Davina”
Adhara decise di dare retta a Cassie, che non aveva tutti i torti, e lasciò cadere ogni suo dubbio sicura che sophie lo avrebbe chiarito più tardi



***


Sophie Deveraux cercava di tenere l' andatura lenta di Rebekah, che aveva l' ulteriore peso di Hope, senza perdere di vista le ragazze, era un bene che non venissero viste assieme ma di certo non le volera disperse per Diagon Alley, sperava vivamente di non incontrare nessuno di conosciuto, non aveva davvero le forze per rispondere a domande quali, dove sei stata tutti questi anni? E tua sorella come sta? Perchè non hai mai scritto? Doveva avere una faccia davvero allucinata perchè Rebekah la guardava in modo davvero assurdo

Sophie ti senti bene? Ti muovi con la disinvoltura di un' evasa di prigione”
“Ma certo, ma certo,
sto benissimo,infondo potrei solo ritrovarmi di fronte compagni di scuola che non vedo da vent' anni e dare loro apiegazioni di quello che ho fatto mentre loro combattevano una guerra contro un sociopatico immortale... facile”
“Beh...tu combattevi una guerra contro una mandria vampiri ...per non parlare di tutte le cose assurde che succedono in quella cit-” Rebekah osservò la strega confusa che per qualche strano motivo aveva fatto dietro front ed era decisa a tornare indietro “Che diamine hai Sophie?”

Ti prego, ti prego, fa che non mi riconosca, fachenonmiriconos-

Non ci credo, è proprio la piccola So' quella che vedono i miei occhi?”

Al suono della voce maschile Sophie fu costretta a girarsi trovandosi di fronte niente di meno che Sirius Black, notò che non era cambiato poi molto aveva sempre quell' aria d abello e dannato, o come l' aveva soprannominato Aisling da faccia da schiaffi, che lo contraddistingueva anche da ragazzo, mentre Remus, notò con piacere, si portava dietro quell' aria mite che lo rendeva l' unico essere umano decente tra tutti i membri dei malandrini di tutte le persone proprio lui doveva decidere di andarsene a spasso per Diagon Alley quella mattina? bene entro qualche ora il mio ritorno sarà di dominio pubblico!

Incredibile, credevo che fossi morta, sai senza ricevere più notizie tue...”
“Beh io ero convinta che fossi in prigione per l' omicidio di Potter...e di Lils, cosa ci fai a piede libero?”
“Diciamo pure che mi sono fatto quattordici anni ad Azkaban per un omicidio che non avevo commesso... ma cosa ti porta a Londra e che fine avevi fatto, come sta Jane Anne, la tua bella sorella è qui anche lei?”
“Aspetta eri innocente? Beh io sono a Londra perchè la situazione a New Orleans stava diventando invivibile, avevo bisogno di un cambiamento, e Jay è morta”
Sirius si pentì subito della domanda e vide Remus passarsi una mano sulla fronte, quel gesto fece sorridere Sophie, la quale sapeva bene che Lunastorta lo faceva solamente quando lui diceva qualcosa di stupido o imbarazzante, doveva cambiare discorso qualcosa che la mettesse a suo agio, che non dovesse per forza farle parlare di cose sgradevvoli

Immagino avrai saputo di Rabastan”

Imbecille, lui era un imbecille quella era l' ultima prova che doveva fornire al suo amico di disavventure, vide la tassorosso impallidire e non seppe se per la consapevolezza di essere stata amica di un mostro assassino, per il timore di poterlo rincontrare o semplicemente perchè non voleva sentirsi oggetto di giudizio da parte del vecchio compagno di punizioni

B-beh quando lo frequentavo io era un ragazzino quasi normale, mi è dispiaciuto sapere della piega che ha preso”
“Già quanti ne saranno passati... venti dall' ultima volta che hai visto lui e mio fratello?”

Già, quanto cambiano le persone”
Sì se escludiamo quella volta di sei anni fa durante la quale gli ho offerto consapevolmente rifiugio sotto il mio tetto dopo aver acconsentito a nascondere tua nipote e crescerla assieme a mia nipote, nipote che ora ho intenzione di tenerti nascosta Sophie temette di sentirsi male, poteva forse andare peggio di così?
“Sì grazie a Dio almeno quel demente di mio fratello è stato fatto fuori...sono stato contento di sapere che alla fine Aisling si fosse allontanata da lui”
Così lontana che ci ha fatto una figlia, Tosca dammi la pazienza

Rebekah Mikaelson notando che la strega stava per cominciare a ridere istericamente, che non era per niente a suo agio e che probabilmente aveva dei grossi segreti da tenere tali, decise di intervenire in suo soccorso

Non ci credo So', non mi avevi mai detto di avere compagni di classe così affascinanti, caspita!”
solo allora l' attenzione dei due maghi si voltò verso la figura minuta di Rbekah, che dentro di sé gioì trionfante del suo riuscito tentativo di soccorso

Sono Eva Sinclair, mi sono trasferita qui con Sophie, immagino avrete un sacco di cose imbarazzanti da raccontare sul suo conto eh?”
Sirius e Remus guardavano incuriositi quella ragazza, donna, con la bambina in braccio che era riuscita, consapevolmente o meno, a togliere tutti da una situazione di estremo imbarazzo, il secondo terrorizzato dagli aneddoti che Felpato avrebbe potuto tirare fuori si affretò a prendere la parola e a darle man forte

Remus Lupin, lieto di conoscerla, allora come trova Londra?”
“Magnifica, assolutamente magnifica, diversa da New Orleans, ma ora che ci penso Sophie non dovevamo incontrare quella persona? Mi hai trascinata qui per poi fare in ritardo?”
“Purtroppo la mia compare ha ragione, temo di dovervi lasciare, devo incontrarmi con Albus Silente, gli ho giurato che gli avrei raccontato della Famiglia Originaria, sai com'è è parecchio curioso, bene Remus, Sirius, è stato un piacere, davvero un piacere, dovremmo vederci uno di questi giorni, davvero così potrete umiliarmi con Eva”
“Oh ma certo certo So', dove abiti adesso?”
“Londra Babbana, ero in cerca di cambiamento”
“Oh...scelta insolita, beh io sono sempre al Grimmould Place 12, fatti sentire mi raccomando”

Sophie abbracciò nervosamente entrambi gli uomini, afferrò Rebekah e si avviò verso le streghette, grata che avessero deciso di rimanere in disparte, non senza sentire un ultimo scambio di battute tra i due uomini

Credi che io l' abbia messa in imbarazzo?”
“Credo che tu sia un demente Sir, come ti è saltato in mente di parlare di Rabasta e Regulus?”


Allora...me lo spieghi che cosa succede?”
“è una storia lunghissima Bex, davvero lunghissima te la racconto uno di questi giorni ok?”
“Come preferisci”
Rebekah chiuse lì la conversazione, era un' esperta in segreti, ed essendo la prima ad averne riteneva che fosse più che giusto che Sophie si tenesse i suoi finché lo avrebbe ritenuto necessario, le due streghe furono raggiunte dalle quattro fanciulle del raccolto, tutte con espressioni abbastanza incuriosite

Zia So' era il tuo ex ragazzo quello?”
“No grazie a Tosca, no”
Adhara, notando che Sophie non accennava a dar loro spiegazioni decise di fare un altro tentativo

E allora chi erano?”
“Beh...uno era tuo zio, l' altro il suo amico di scorribande”
“Mio che cosa?”
“Ti prego...posso spiegarti tra qualche ora, devo ancora riprendermi dallo shock”
“Credevo fosse in prigione”

Sophie si rese conto che la ragazza lo disse con una punta di timore nella voce, quasi come se si aspettasse che fosse evaso, decise di tranquillizzarla, almeno quello glielo doveva
“A quanto pare non aveva ucciso nessuno...ora andiamo Silente ci aspetta”


***


Albus Silente se ne stava seduto in uno dei tavolini del Pub Irlandese che aveva selezionato come luogo di incontro con le streghe, quando le vide antrare lì dentro ne fu enormemente sollevato, osservò incuriosito la giovane Deveraux, la sua alunna,era ormai una donna e camminava verso di lui seguita da un gruppo di altre cinque giovani streghe, sei si ritrovò a constatare notando la neonata, appena furono abbastanza vicine, fece loro cenno di avvicinarsi

Sophie, cara Sophie, che gran piacere rivederti, prego sedetevi tutte”
La strega di New Orleans notò con stupore che il vecchio preside non era cambiato quasi nulla, che fosse anche lui immortale e imparentato con i Mikaelson?
“Signore, le presento le ragazze O'Connell al gran completo, Adhara, Davina, Monique e Cassandra”
le ragazze guidate dal vecchio mago presero posto sugli sgabelli, Monique non potè fare a meno di pensare a quanto fosse bizzarra come scelta quel luogo, un luogo bizzarro per un ospite bizzarro, pensò

Salve signore, Sophie parla molto bene di lei, io sono Ev-”
“Bex lo sa, sa chi sei l' ho informato”
“Il suo segreto è al sicuro con me signorina...Sinclaire”
Rebekah sorrise al vecchio, sembrava affidabile, anche se ancora non poteva esserne sicura, poi vide Sophie prendere per un braccio Adhara per riportare la sua attenzione, che vagava scrutando la clientela di quel posto,

Signor Preside lei invece è Adhara”
Silente scrutò quello che era l' elemento a lui più caro di quel gruppo di fanciulle, la osservò attentamente, temendo addirittura di metterla a disagio, non assomigliava granchè al padre, osò dire che era uno sposalizio perfetto tra Andromeda e Bellatrix, e sperò che avesse ereditato il carattere esclusiamente dalla prima, mentre gli occhi erano senz' altro della madre, anche se avevano un qualcosa di indagatore e aggressivo che Albus giurò appartenesse alla vecchia Walburga, per il resto si ritrovò a pensare che era una ragazza piuttosto piccina, più bassa della media delle ragazze della sua età

Bene direi che abbiamo decisamente molte cose di cui parlare dico bene?”
Le stregh si guardarono prima tra di loro e poi di nuovo al preside, con quella conversazione avrebbero stabilito meglio i dettagli di quella che sarebbe stata la loro esistenza nella Londra magica, nonché vitale informazioni che le avrebbero aiutate a non farsi uccidere dai mangiamorte, in quel Pub Irlandese iniziava davvero la vita di quattro nuove streghe, Adhara Elphinstone, Monique deveraux, Cassandra Payet e Davina Claire erano morte a New Orleans, quella era la nuova vita delle cugine O'Connell

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Capitolo 4
*** Capitolo 3: The start of a new chapter ***


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Theodore Nott si faceva largo tra la gente del binario affollato nel tentativo di raggiungere il treno che, come ogni anno da sei anni, lo avrebbe portato ad affrontare un altro anno nella scuola di magia e stregoneria di Hogwarts.

Osservava distratto la folla, in cerca dei suoi amici, anche se loro, non essendo neanche lontanamente ritardatari come lui certamente dovevano trovarsi già dentro il loro scompartimento, si rese conto che, al suo passare, cominciavano a sollevarsi brusii e chiacchere relative probabilmente ai fatti accaduti l' anno precedente che avevano portato all' arresto di suo padre e di alcuni altri mangiamorte, ma a lui non importava, sapeva cosa era il padre e sapeva che probabilmente avrebbe seguito le sue orme, e sapeva che c' era chi stava peggio di lui, nella mente gli si figurò l' immagine di Draco che aveva visto l' ultima volta qualche giorno prima, pallido e terrorizzato, almeno non sto come i Malfoy, a risvegliarlo dalle sue riflessione fu un' aggressiva voce femminile, voce a lui tremendamente familiare che fece tacere di botto tutte le chiachere attorno a lui

INSOMMA VI SIETE INCANTATI? Ho capito che non abbiate mai visto un bel ragazzo ma lasciatelo in pace, il piccolo Theo è molto timido!”
Il serpeverde osservò divertito le persone zittirsi e distogliere lo sguardo, si voltò sull' orlo di una risata verso la gentil donzella che aveva reso la scenetta possibile, Daphne Greengrass trotterellava decisa verso il compagno, più che determinata a far sì che venisse lasciato in pace, con quegli occhi verdi e quei capelli biondi e svolazzanti i più avrebbero potuto sospettare qualche parentela con una Veela.

Cara Greengrass, vedo che non ti smentisci mai...in ritardo come al solito”
“Signor Nott da che pulpito, sai dopo quello che è successo l' anno scorso temevo che tu e Draco non sareste tornati...e che mi avreste lasciata da sola a combattere contro il mio istinto di assassinare la Prkinson”

Theodore soffocò un' altra risata, la leggerezza con la quale la bionda affrontava l' argomento glielo fece sembrare come una gita andata male

Se la mia mancata istruzione portasse alla scomparsa definitiva di Pansy penso che farei uno sforzo per stare chiuso in casa, poi avresti sempre Blaise come alleato”
“Zabini sarebbe più inutile di una bacchetta spezzata nella pianificazione di un omicidio, credi che Draco riuscirà a fare da prefetto quest' anno? Non mi va di lavorare con qualcuno come Tiger o Goyle, certe volte mi chiedo da dove venga la loro discendenza magica”
“Sono stupidi vero, ma la natura a volte commette qualche sbaglio”
Arrivati di fronte allo scompartimento dove erano soliti stare si resero conto con orrore che i posti che dovevano essere riservati a loro erano stati opportunamente occupati dalla precedente citata Pansy Parkinson e da un' altra ragazzina di cui nessuno dei due ricordava il nome, Theodore si voltò velocemente verso Draco Malfoy e Blaise Zabini notando divertito la tacita ma eloquente richiesta d' aiuto che i due stavano lanciando

Credo che dovremmo cercarci un' altro scompartimento, che dici Nené?”
la bionda accanto a lui osservava l' allegro quadretto molto divertita, le facevano davvero pena Draco e Blaise ma non aveva nessuna intenzione di sorbirsi Pnasy per tutto il viaggio in treno

Credo che tu abbia ragione staremo benissimo in un altro scompartimento”
uscirono lasciandosi alle spalle due amici furibondi, e andarono alla ricerca di altri due posti liberi


***


Adara Elphinstone, ora O'Connell, trascinava dietro di se le sue amiche, ora cugine, alla ricerca di uno scompartimento vuoto dove sistemarsi e poter stare assieme, per riflettere in santa pace di tutto quello che era loro successo, però lo doveva ammettere, il sovraffollamento di quel treno le trasmetteva una strana sensazione di angoscia e nervosismo che non la lasciavano concentrare sufficientemente per capire come sarebbe stato pportuno comportarsi in quello che per loro era un mondo tutto nuovo.


Sono stato chiaro Sophie? Non dovrete commettere atti irresponsabili, nessuna di voi”
Il preside della scuola di Hogwarts osservava le streghe con un' aria seria usando toni che non ammettevano repliche

Signore, Rabastan dovrebbe sapere-”
“Sophie ora come ora il signor Lestrange è tutt' altro che una compagnia raccomandabile, dovrai starne alla larga, il più possibile, per quanto riguarda gli altri, la vostra identità dovrà essere tenuta segreta il più a lungo possibile, non possiamo permetterci che Tu-Sai-Chi o Bellatrix o chiunque altro scoprano che lei e le altre fanciulle del raccolto sono qui, cercherebbero di servirsene”
“E Andromeda e Sirius?”
“Lo diremo loro a tempo debito”


Riecheggiavano nella sua testa ancora le parole che quello strano preside aveva loro riservato, la maggiorparte sul cercare di vivere quell' esperienza come normali studentesse, cercando di non isolarsi, che sarebbe stato importante apparire come studentesse normali e non rifugiate, l' unico problema era prorpio che loro non erano delle studentesse normali ma delle streghe in fuga, Sophie aveva loro spiegato nei giorni precedenti come usare una bacchetta, e non lo avevano trovato troppo difficile, certo le formule in latino creavano ogni tanto dei problemi, ma non era niente di impossibile da fare, si fermò quando Davina le tirò la manica della maglia indicando uno scompartimento libero, ci si infilarono tutte e quattro, Cassie e Davina si anciarono quasi simultaneamnete nei posti vicino al finestrino, lasciando lei e Monique nei posti centrali, Adara chiuse lo sportello dello scompartimento e prese posto accanto a Davina

Allora che cosa ve ne pare?”
Monique sbuffò sonoramente, e Cassie fece lo stesso, la verità era che nessuna delle quattro era troppo entusiasta

Vuoi dire del fatto che rivedremo Sophie e le altre solo a natale senza poter organizzare un piano, del fatto che la famiglia di tuo padre, prima al sicuro dentro una prigione ora sia quasi del tutto evasa o del fatto che per fare un incantesimo dovremo servirci di questa?”
Monique sollevò quel curioso rametto di legno che da quel momento sarebbe stato il suo compagno di avventure, di studio e di qualsiasi altra cosa e lo agitò con frustrazione di fronte all' amica

Non riesco a credere che dovremo davvero usare una bacchetta magica, insomma ti rendi conto?! In questo posto fanno dipendere la loro capacità di fare incantesimi da un ramo di legno, se fossimo a New Orleans-”
“Beh non ci siamo, dobbiamo adattarci, manco io sono entusiasta, ma dobbiamo fare uno sforzo e-”

prima che Adara potesse finire la frase la porta dello scompartimento si aprì rivelando un ragazzo alto dagli occhi nocciola e i capelli del medesimo colore accompagnato da una ragazza bionda che, constatò Davina, dovevano avere più o meno la loro età, Adara lanciò uno sguardo gelido al ragazzo, riconoscendo il cafone di qualche giorno prima, e lui non si fece scrupoli a ricambiare, Daphne osservò la scena un po' confusa, decise poi di passare sopra lo sterano comportamento dell' amico

Possiamo sederci qui? Gli altri vagoni sono occupati”
prima che le ragazze potessero rispondere, Theodore lanciò uno sbuffo sonoro, che fece spazientire non solo le americane ma anche la bionda serpeverde

Andiamo Daphne, non voglio sedermi accanto a delle sanguesporco, cerchiamo un altro scompartimento”

Andiamo Theo, smettila di essere sgarbato”
Daphne cercò di recuperare l' irrecuperabile, chi glielo aveva fatto fare di diventare amica e affezionarsi a gente come Malfoy, Nott e Zabini? Aveva il sentore che non avrebbe mai trovato la risposta, nel frattempo una preoccupata Cassandra lanciava occhiate di supplica a Monique e Adara, le più inclini a scatenare conflitti, ma Theodore sembrava non voler capire

...non capisco perchè gli permettano di studiare assieme a noi, dovrebbero lasciarvi nelle vostre topaie babbane”
sia Daphne che Cassandra si passarono una mano sulla fronte, come a non volere assistere a ciò che stava sicuramente per avvenire, l' ultima cosa che Cassie vide prima di tornare ad ammirare il meraviglioso panorama fuori dal finestrino fu la bocca di Monique che cominciava a muoversi con le guance sempre più rosse per la rabbia

Ci permettono di studiare qui con voi perchè, evidentemente-” la riccia Deveraux squadrò il ragazzo dalla testa ai piedi, assicurandosi che capisse che stava parlando di lui

le nuove generazioni inglesi, di maghi purosangue sono così scadenti che il vostro ministro è dovuto ricorrere a noi per cercare di dare ancora una parvenza di dignità alla vostra società”
Monique era stata molto più glaciale del previsto, era stata paziente e non era andata in escandescenza, tutti i presenti escluso Nott cercavano di soffocare le risate,

Se non fossimo dentro un treno te la farei vedere”
Adara mandò gli occhi al cielo conscia del fatto che se Monique avesse deciso di
fargliela vedere probabilmente non sarebbe sopravvissuto più di qualche ora, ma per sua fortuna Monique non era un' assassina

Adesso basta, se fossimo a New Orleans con il tuo atteggiamento da …beh da te... saresti già morto, però sfortunatamente non siamo in America, per cui ho paura che ti dovrò tenere così, sappi comunque che dove decidi di sederti è un tuo problema non nostro, e di certo non altererà il corso delle nostre vite, per cui che tu voglia sederti qui o altrove muoviti, stiamo per partire...e poi la gente ha il coraggio di chiederci perché abbiamo fatto una guerra per la nostra indipendenza”
Daphne guardò divertita le quattro ragazze e, sapendo che Theo avrebbe sicuramente optato per dare la caccia ad altri due posti, si affrettò a prendere posto accanto ad Adara, la quale era abbastanza soddisfatta del suo discorso, Theo dal canto suo si abbandonò accanto a Monique, tenendo più distanza possibile, cominciò a chiedersi da che parte stesse Daphne, in quel caso certamente non dalla sua, stava già amorevolmente conversando con quelle mezzosangue, il serpeverde optò per farsi una dormita, sarebbe stato un viaggio parecchio lungo, comunque lui non le aveva mai viste, almeno non erano in serpeverde, almeno quello, prima di abbandonarsi definitivamente al sonno riuscì a catturare una piccola parte di conversazione tra Daphne e una voce sconosciuta, ne dedusse che doveva trattarsi di una delle due ragazze che non avevano parlato durante il loro insolito scambio di battute

Non vi ho mai viste, in che casa siete?”
“Non lo sappiamo...abbiamo sempre studiato a New Orleans, siamo qui per la prima volta, dobbiamo ancora essere smistate”
Salazar no, tutto ma non questo ti prego, tienile lontane da serpeverde,
con quel pensiero nella testa e l' immagine di Draco tormentato da Pansy, Nott junior si addormentò, ripromettendosi di non lasciare mai più Draco da solo.


Ministero della Magia


Sophie Deveraux camminava distrattamente tra i corridoi del secondo livello del Ministero della Magia, dopo aver parlato con Albus Silente, il quale aveva insistito che lei dovesse tentare di farsi ammettere all' Ufficio di Regolazione e Controllo delle creature magiche dove, viste le sue vaste conoscenze di vampiri e lupi mannari sarebbe senz' altro stata bene accetta, aveva preso una fondamentale decisione, lo stipendio non era una cosa importante, per cui ora anziché essere al quarto livello a seguire le indicazione del suo ex-preside, si stava avviando verso il quartier generale degli Auror dove, ne era sicura, il suo curriculum di streghe immortali e guerre civili le avrebbero assicurato un posto senza ombra di dubbio.

Arrivata di fronte all' ufficio in questione bussò timidamente facendo un respiro profondo,

“Avanti”

appena ebbe la conferma di essere stata sentita aprì la porta ritrovandosi di fronte un uomo robusto, con la faccia coperta di cicatrici dalla quale mancava un bel pezzo di naso, aveva uno strano occhio, appena lesse la targa che stava sulla scrivania di fronte a lei non riuscì a credere a ciò che vi stava scritto, Alastor Moody

“Bene signorina Deveraux, ho visionato il suo curriculum parecchio interessante ma devo-”
“L-lei doveva essere in pensione”
appena si rese conto di averlo detto a voce alta si portò immediatamente una mano davanti alla bocca, di certo quello non era l'inizio che aveva sperato per un colloqui di lavoro, l' uomo la scrutò più attentamente, di certo non dovevano avergli fatto piacere le sue parole

“Sì, sono ancora in pensione, ma essendo questi tempi difficili, continuo ad occuparmi della selezione per nuovi Auror, poi cosa glielo dico a fare, non sono mica affari suoi, piccola ficcanaso-”

prima di perdere la pazienza tossicchiò un po' per riprendere il controllo per poi tornare a rivolgersi alla giovane strega

“Come stavo dicendo, sebbene lei abbia abbia un curriculum interessante, devo farle delle domande”
“Domande relative a...?”
“Relative al suo periodo si studio ad Hogwarts, a chi ha incontrato negli ultimi vent'anni dei suoi vecchi amici...e alla misteriosa morte di sua sorella”

Sophie capì immediatamente dove voleva arrivare, se lo aspettava, con evasioni di prigione così frequenti il minimo che potevano fare era fare interrogatori per le nuove reclute

“Albus Silente si è offerto di garantire per lei, ma preferisc sentire la sua versione”
“Mentre ero ad Hogwarts non avevo molti all' interno della ia casa”
“Perchè?”
“Non saprei, inizialmente mi ero convinta di non volere amici britannici, poi credo che si sentissero minacciati da me, mi frequentavo con una ragazza scozzese mia coetanea di corvonero, Aisling Elphinstone, ne avrà sentito parlare, aveva più o meno il mio stesso problema, era membro di una delle poche comunità autonome di maghi e streghe, e come ogni buon scozzese non amava troppo gli inglesi”
“Tutto qui?”

Sophie cominciò a sorridere, più che all' uomo a se stessa, stava iniziando a ricordare cose che aveva dovuto mettere da parte per il bene della congrega, in modo tale da non avere distrazione, ma che da quando aveva rimesso piede in inghilterra stavano cominciando a farsi strada tra i suoi ricordi

“Io e Aisling avevamo una specie di strana relazione amore odio con due ragazzi di Serpeverde, Regulus Black e Rabastan Lestrange”
Moody si fece più attento, quello era esattamente il punto che voleva toccare, lui doveva proteggere Harry e la società magica, non poteva permettere di rischiare di assumere probabili alleati dei mangiamorte, e quella ragazza, per quanto straordinarie fossero le sue capacità di strega, ne aveva incontrati ben due nel corso della sua vita

“In che senso amore e odio?”
“Io e Rabastan eravamo costantemente in competizione, Jane Anne e suo fratello erano nemici giurati, e noi credevamo inizialmente di dover essere lo stesso, poi ore di punizioni insieme ci anno trasformato in amici, invece Aisling e Regulus, direi che inizialmente passavano del tempo assieme solo a causa di noi due, Aisling non simpatizzava per i Black, ma credo che sia a loro successo la stessa cosa che capita quando due persone sono costrette a passare troppo tempo assieme e non possono uccidersi, alla lunga si diventa amici, o qualcosa di simile comunque”
“Ha poi più avuto notizie loro, dei suei compagni intendo”
“Ho tenuto per un periodo i contatti con Aisling, e lei venne una diecina di anni fa a New Orleans, per quanto riguarda Regulus e Rabastan, l' ho saputo solo qualche mese fa, mentre organizzavo il mio ritorno in Inghilterra, e poi qualche giorno fa ho incontrato Sirius che mi ha confermato le notizie”

Il mago non distoglieva lo sguardo dalla ragazza, era sincera, almeno così gli sembrava, e non aveva la facoltà di farle assumere del veritaserum senza prove reali che lei avesse relazioni con i mangiamorte, la cosa era ovviamente impossibile visto che era rimasta a New Orleans, dovette accontentarsi

“E sua sorella? Crede che Rodolphus Lestrange potesse essere coinvolto nella morte di sua sorella?”
“Mia sorella è stata assassinata da un vampiro, Rodolphus al tempo non era più nella lista dei suoi problemi, e poi non era in prigione pure lui?”
Sophie sperò davvero che quella conversazione finisse lì, non le importava più neanche di non ottenere il posto, voleva solo uscire prima di scoppiare a piangere, si era detta che non aveva senso ripensarci, ma non le stavano lasciando altra scelta

“Molto bene signorina, siccome è stata raccomandata da Silente e ha affrontato più o meno ogni sorta di conflitto magico, per non parlare di creature sofrannaturali credo che lei possa entrare a far parte della squadra senza ulteriori indugi, questo è ciò che le servirà-” porse alla strega un piccolo fascicolo “E lui sarà il suo partner-” Moody puntò il dito sopra un nome scritto accanto a quello di Sophie, nome che ancora un po' le fece venire un infarto: Sirius Black.

Cercò di darsi un contegno e spostò lo sguardo di nuovo sul mago

“Comincia la prossima settimana”

La donna fece un forzato sorriso prima di salutare e uscire dall' ufficio, non ci voleva, non ci voleva davvero, sperò vivamente che Sirius decidesse di non ritrattare mai più gli argomenti di qualche giorno prima, o per lei sarebbe stato impossibile concentrarsi sul suo nuovo lavoro, vide Rebekah venirle incontro, non aveva una faccia allegra e decise che era il caso di smettere di pensare a quello che aveva in mente e focalizzarsi sulla neo strega

“Bex che succede? Non dirmi che non ti hanno ammessa!”
“Oh no, visti i miei precedenti a New Orleans con vampiri e licantropi l' ufficio per regolazioni e bla bla ha deciso che sarei stata una fantastica nuova impiegata, non ci credevano quando gli ho detto dei vampiri originari, alias miei fratelli”
“Abbassa la voce qua sei Eva Sinclaire, allora perchè sei così irritata?”
“è l' atteggiamento So', insomma lo capisco che sia difficile per loro instaurare un rapporto con creature sovrannaturali, dannazione se fossi ancora un vampiro penso che sarebbero stati la mia colazione, forza andiamo, non mi va di lasciare Camille da sola con Hope tutta la giornata, voglio stare con mia nipote e voglio che la bionda la smetta di struggersi per Klaus, muoviamoci”
“Credi che riusciremo a farci bastare quell' appartamento?”
“Oh certo che no, ma ho una buona notizia”
“Che sarebbe?”
“Come tu ben sai io e Camille stavamo organizzando una fuga da diverso tempo, e ho fatto scrivere questi da Elajah”

l' ex originaria porse dei fogli alla strega che li lesse con foga per poi ritrovarsi alla fine con una faccia più che compiaciuta

“Cioè fammi capire, voi avete un maniero?”
“Avevamo, siccome lasciarlo a una strega sarebbe sembrato troppo sospetto ho fatto falsificare ad Elajah un testamento in cui risulto morta nel 1958 e nel quale lascio tutta la mia eredità al defunto padre Keiran, il quale essendo appunto defunto e avendo lasciato tutto alla sua adorata nipote Camille...”
“Ci permetterà di andare a vivere in un castello, scusa non potevamo presentarci direttamente?”
“No, mi sembrava più divertente far compilare tutta una serie di testamenti ad Elajah”
Sophie iniziò a ridere scuotendo la testa, improvvisamente quella si era trasformata in una giornata fantastica.


Hogwarts


Adara e le amiche guardavano affascinate il panorama che si presentava davanti a loro, dopo essere state scortate fino alla scuola da delle carrozze mosse da delle strane bestie che le quattro non avevano mai visto vicino a New Orleans,

“Bene direi che ci siamo”
Davina guardava incuriosita tutti gli studenti del primo anno che si dirigevano verso un punto ben preciso di fronte a quella che doveva essere un' insegnante

“Credete che dovremmo andare anche noi?”
“Possibie, dai avviciniamoci e chiediamo informazioni”
Minerva McGrannitt si preparava ad accompagnare i nuovi studenti del primo anno quando vide quattro ragazze venirle incontro, le osservò bene e ne dedusse che doveva trattarsi delle quattro americane

“Mi scusi, professoressa, noi dovremmo essere ammesse al sesto anno ma-”
l' anziana donna zittì Cassie con un' alzata di mano

“Siete voi le cugine O'Connell?”
“S-sì” la brunetta guardò in direzione delle amiche un po' confusa senza sapere bene cosa dire

“Bene, venite con me restate qui davanti”
Le quattro ragazze si avviarono incuriosite dietro a quella strana donna, non esattamente sicure di quello che sarebbe successo dopo


***


Draco Malfoy osservando il custode della scuola perquisire i suoi effetti personali si pentì amaramente di non essersi portato dietro nulla di letale, almeno avrebbe un buon motivo per vivisezionare i suoi bagagli,

“Garantisco io per il Signor Malfoy, può andare Gazza”
il giovane serpeverde si accorse solo in quel momento dell' arrivo del suo professore, e ne fu grato non aveva intenzione di continuare quella stupidaggine, intravide Nott e la bionda Greengrass avvicinarsi gioiosamente verso di lui, traditori, appena furono abbastanza vicini si accorse che quella felice era solo Daphne mentre Nott aveva l' aria di uno che aveva appena visto un morto

“Sappiate che non vi perdonerò mai, mai capito?”
“Rilassati Draco, la sorte mi ha già punito abbastanza”
il biondo osservò l' amico confuso per poi spostare lo sguardo sulla Greengrass sempre più divertita

“Qualcuno mi spiega che accidenti sta succedendo?”
“Oh semplice, la serpe bionda qui accanto a me mi ha costretto a passare tutto il viaggio in uno scompartimento con quattro nate babbane, ti rendi conto? Quattro

“Beh è quello che ti meriti per avermi lasciato con la Parkinson, per non parlare di Zabini il quale era troppo intento ad ammirarsi e non mi ha dato una singola mano d' aiuto...comunque Nenè le mezzosangue non erano un po' esagerato per il povero Theo? Guardalo è un lenzuolo”
“Sono delle ragazze deliziose, sapessi tutte le cose che mi hanno raccontato mentre dormivi, New Orleans sembra proprio un posto interessante”
“Oh sì interessantissimo, pieno di vampiri, lupi e streghe impazzite, davvero Nenè non dirmi che ti stanno davvero simpatiche!”
“Certo che sì, anzi sai che ti dico? Spero capitino in Serpeverde”
detto ciò la ragazza si allontanò dentro la scuola lasciando indietro i due amici non poco perplessei

“Draco io-io credo che stia male, credo che abbia qualcosa di serio”
“...credo che tu abbia ragione, insomma l' hai sentita?”

“Dobbiamo starle vicino, poi riguardo a quelle quattro c'è qualcosa che non mi quadra”
“Che intendi?”
“Mentre andavamo alla carrozza le ho viste Draco, una ha accarezzato i Thestral e le altre lo stavano guardando questo vuol dire-”
“vuol dire che hanno visto tutte qualcuno morire”
Draco rifletté su quello che gli aveva appena confidato l' amico, effettivamente era parecchio strano ma non gli sembrava di doverne fare la fine del mondo

“Dai lascia perdere per ora, ci penseremo più tardi”

i due si avviarono dentro l' edificio facendosi strada tra gli studenti, decisi a recuperare i loro amici e a godersi il banchetto.


***


Hermione Granger era intenta a non prestare attenzione a quello che Ron Weasley, uno dei suoi migliori amici, stava dicendo, nell' impresa l' aiutava la sorella di quest' ultimo intrattenendo la riccia con conversazioni di gran lunga più interessanti di quelle del ragazzo, all' improvviso però la faccia della rossa Ginny sbiancò di colpo, Hermione seguì con lo sguardo il punto che aveva catturato l' attenzione di Ginny, e non appena si ritrovò di fronte il suo migliore amico con il naso pieno di sangue non potè fare a meno di sussultare, non appena quest' ultimo prese posto accanto a loro, decise che era il caso di capire cosa fosse successo

“S può sapere chi diamine è stato?”
“è stato Malfoy, mi ha immobilizzato e rotto il naso, poi mi ha trovato Luna e in seguito sono stato curato da Tonks, non dovete preoccuparvi, non è niente”
“Diamine Harry!” Ronald Weasley sembrava essersi risvegliato da uno stato di trans “Che cosa ti è successo?”
la domanda fece mandare gli occhi al cielo a tutti i presenti e prima che sua sorella potesse insultarlo pesantemente la McGrannitt cominciò a parlare

“Benvenuti e benritrovati, come ogni anno iniziamo con la cerimonia dello smistamento, prima di procedere con gli studenti del primo anno vorrei però presentare le cugine O'Connell, che completeranno i loro studi nella nostra scuola dopo essersi trasferite dall' accademia di New Orleans, molto bene comincieremo con... signorina Monique O'Connell?”
Harry Potter guardava incuriosito le quattro ragazze, si ricordava dell' articolo che aveva letto con Sirius qualche tempo prima, che il loro trasferimento avesse a che fare con questa Dahlia di cui aveva letto?

A quanto pare avrebbe avuto un anno per scoprirlo.


***


Appena Monique sentì il suo nome andò accanto alla strana donna che le mise sulla testa il famoso cappellodi cui sua madre e zia Sophie le avevano tanto parlato, era come se le stesse leggendo nella testa

“Curioso, complicata ragazza, intelligente certo, ma vedo che più che altro è la fedltà a contraddistinguerti, in nome della quale compiresti pure atti estremi”
Appena ebbe detto quella frase in cuor suo Monique sapeva già in che casa l' avrebbero mandata,

“Per me la decisione è presa ...TASSOROSSO”

si avviò verso la sua tavolata lanciando uno sguardo incoraggiante verso le altre tre.

“Davina ?”

la ragazza fece la stessa cosa che aveva fatto l' amica, per poi ritrovarsi lo stesso cappello sopra la testa

“Incredibile, coraggio da vendere, incredibile determinazione nell' aiutare gli amici, e oserei dire pure irresponsabilità quando si tratta di questi ultimi, direi GRIFONDORO”

Davina sorrise più a se stessa che agli altri e anche lei come Monique andò a prendere posto assieme ai ragazzi della sua casa.

“Cassandra?”
Adara osservò la testolina da folletto di Cassie mentre veniva sovrastata dal Cappello, era molto più disinteressata delle altre due, come non aveva fatto a meno di far notare non le importava granchè che cosa sarebbe successo finchè sarebbero rimaste lontane da casa

“Uno spiccato amore per la conoscenza, desiderio di imparare, e una competitività non indifferente...credo che ti metterò in...CORVONERO”

la ragazza con i capelli da folletto si allontanò sorridendo apertamente all' amica la quale si preparava a compiere la stessa cosa che avevano fatto le altre.

“e infine...Adara”
la principessa blu del quartiere francese si avvicinò alla donna lasciandosi posare il cappello sulla testa

“interessante, vedo ambizione, desiderio di mettersi alla prova, grande curiosità, affinità al pericolo e al cambiamento, io penso che il posto per te sia...SERPEVERDE”

appena il cappello fu sollevato dalla sua testa Adara giurò di vedere il preside che aveva incontrato qualche giorno prima assieme a Sophie e alle altre fissarla, la sua attenzione fu poi catturata dalla mano della ragazza bionda che aveva conosciuto in treno quel giorno, le stava facendo segno di avvicinarsi, arrivò alla sua tavolata e si sedette di fronte alla ragazza

“Ti sei separata dal tuo compare?”
“è seduto di là con altri nostri...amici”
“Tu no?”
“Io preferisco stare per conto mio almeno un detrminato numero di ore al giorno, e loro sono sempre attorniati dalla gente...comunque benvenuta in Serpeverde”

Adara sorrise alla ragazza, si guardò dietro scoprendo che anche Davina stava riuscendo ad inserirsi, poteva stare tranquilla, quello che avevano fatto quel giorno era il primo passo per crearsi la loro nuova vita.

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Capitolo 5
*** Capitolo 4: We need to talk about the O'Connells ***


the heiress 5

We need to talk about the O'Connells


Malfoy Manor


Rabastan Lestrange osservava il vasto giardino del maniero Malfoy, la sua attenzione era stata catturata in particolare da alcuni esemplari di pavoni albini che si aggiravano tranquillamente tra la vegetazione facendo sctrisciare le piume bianche sopra il manto ciottolato del cortile del maniero, Lucius si era sempre trattato bene del resto.

Erano passati diversi mesi da quando quest' ultimo era finito, assieme a quell' incapace di suo fratello, di nuovo in prigione, mesi da quando lui, essendo costretto a vivere come un rifugiato nascondendosi a casa Malfoy, un po' per la bontà di Narcissa che continuava ad associarlo a un ricordo ormai sbiadito di Regulus, un po' perchè ad essere onesti non aveva davvero un posto dove andare, distolse bruscamente lo sguardo dai pavoni quando quest' ultima entrò seguita da un' elfetta trotterellante che portava con sé il necessario per quello che smebrava un thé

Come ti senti oggi Rabstan?”
Era sempre stata gentile, ma l' arresto del marito l' aveva sconvolta e rattristata in un modo che, Rabastan ne ebbe timore, avrebbe potuto affliggere anche la sua salute, era sempre stata più delicata rispetto alle sorelle e da quando era evaso la prima volta l' aveva trovata molto indebolita

Sto bene Narcissa, ti ringrazio per quello che fai per me”

La donna sorrise gentilmente e gli fece cenno di sedersi accanto a lei

Dov'è Bellatrix?”
“Non lo so, sono andata a cercarla stamattina ma non l' ho trovata, doveva parlare con Avery e Mulciber, a quanto pare hanno ottenuto una lista di quelle che sono le nuove reclute tra le file degli Auror”

il mago osservò la donna più attentamente, si accorse che era estremamente sciupata e che la lontananza dal figlio, sebbene la rassicurasse, non la faceva sentire meglio

Narcissa sei sicura di voler restare qui?”
la strega alzò il viso di scatto, quasi terrorizzata dalla proposta dell' uomo

Ma cosa stai dicendo Rabastan?”
“Non credo che ti faccia bene startene in questo posto da sola, p peggio con me e Bellatrix, stai male e ce ne siamo accorti tutti”
“Io non voglio andare da nessuna parte, con Lucius ad Azkaban e Draco...oh Draco”
cominciò a girare nervosamente il cucchiaino nella tazzina, era estremamente agitata e a Rabastan faceva pena, lui non aveva figli e non era ridotto male come i Malfoy, ma aveva già da tempo capito che alcuni genitori compivano gesti estremi per il bene dei propri figli e Narcissa era una di questi, e lui sapeva che questo suo istinto materno l' avrebbe prima o poi messa in pericolo, entrambi tacquero improvvisamente quando nella stanza entrò un terzo elemento, Bellatrix Lestrange camminava di fretta verso i due maghi, i capelli incolti e arruffati le turbinavano attorno al viso, aveva appena riniziato a riprendere peso dopo Azkaban, e al contrario della sorella senza il marito se la passava benissimo

Scusami Cissy ma devo mostrare qualcosa al caro Rabastan, ti dispiace?”
la vocetta leziosa della maggiore non vece altro che enfatizzare l' angoscia e il dasagio di Narcissa, la quale non ebbe però nulla da dire e si alzò lasciando i gli altri due da soli

Cosa vuoi Bella?”
“Oh nulla, solo mostrarti questo”
l' occhio di Rabastan cadde sull' articolo della Gazzetta del profeta che Bellatrix gli stava mastrando, e non appena ne comprese il contenuto rischiò di soffocarsi con il biscotto di pasta di mandorle che Narcissa gli aveva offerto prima da accompagnare al thé


Inervista in esclusiva a Sophie Deveraux in ritorno dagli Stati Uniti


Non poteva essere, Sophie non poteva averlo fatto davvero, non dopo tutte le raccomandazioniche lui si era premurato di darle

In questo articolo Rita Skeeter si premurerà di rispondere alle domande che in molti si sono fatti dopo il misterioso e improvviso ritorno in Inghilterra della giovane Sophie, la quale dopo aver lasciato il paese finite le scuole ed aver condotto una vita all' insegna della rivoluzione a New Orleans ha deciso di impegnarsi come Auror per la difesa del nostro paese, la Gazzetta tratterà i seguenti argomenti

Prodigio in Tassorosso: Sophie ad Hogwarts p.13

I misteri di New Orleans: le misteriose morti del quartiere francese p.18

Auror e Mangiamorte: il passato di Sophie e Sirius, legati in una lotta alla criminalità


Rita Skeeter, solo quella spostata poteva aver partorito una marea di idiozie tale, Rabastan tornò con lo sguardo sulla Balck, per lui sarebbe sempre restata tale, la quale lo guardava sogghignando, oh quanto godeva nel vederlo in difficoltà

Allora, è pronto il piccolo Rabastan ad ammazzare la sua compagnetta di scuola Tassorosso?”
“Io sono più che pronto, e tu? Mi raccomando la prossima volta che vedi Sirius e che fallisci nell' ucciderlo, portagli i miei saluti”

Il viso prima decorato da un sorriso beffardo della mora si gelò subito, la petè quasi sentire ringhiare, per poi portarsi una mano al ventre, non lo avrebbe dovuto dire e lo sapeva

La prossima volta che parlerò con il piccolo Sir sarà dopo che lo avrò spedito sotto terra...assieme al suo caro fratellino”

prima che Rabastan potesse ribattere Bellatrix era già fuori dalla stanza, il mago si accasciò di nuovo sopra uno dei divanetti della sala da thé, che diavolo faccio adesso? Dannata Sophie


Hogwarts 11 settembre 2013


Adhara Elphinstone ne era certa, quelle ore di difesa contro le arti oscure con i Corvonero erano state illuminanti, in uno scontro mortale mai avrebbe deciso di utilizzare una bacchetta come metodo di difesa, rifletteva proprio su quello mentre l' ennesimo schiantesimo prodotto dalla bacchetta di una ragazza della casa “rivale” la spediva a tappeto per l'ennesima volta, una ragazza biondina che a quanto pare era amica di Cassie, mentre si rialzava sentiva su di sé lo sgaurdo lacerante del professor Severus Piton che, aveva capito, aveva una predilezione per la sua casa

Io mi chiedo signorina O'Connell, come mai trova così difficile usare uno strumento elementare per un qualsiasi mago o strega? Eppure credevo che a New Orleans veniste addestrate alla guerra, mi dica come avrebbe intenzione di affrontare le difficoltà che la sua situazione presenta senza incantesimi? Dovrei toglierle punti o metterla in punizione, o perfino far espellere lei e le sue cugine, visto che non è l' unica a mostrare difficoltà in qualcosa di così elementare, per una della nostra specie...ma visto che quasi tutti gli altri insegnanti sembrano nutrire molta stima per lei e per le altre tre mi limiterò a darle un limite di tempo per imparare a duellare, ha altri dieci giorni, poi mi verrò costretto a prendere provvedimenti più seri, per oggi è tutto”
La ragazza si rimise in piedi, doveva trovare una soluzione, doveva capire come accidenti far funzionare quella bacchetta, missione che le sembrava impossibile, persa nelle sue riflessioni non si acorse che Theodore Nott che, seguendo le uniche nozioni di diplomazia a lui note, da quando era diventata amica di Daphne aveva saggiamente deciso di non importunarla più

Ma si può sapere a cosa pensi? Non ho mai visto nessuno duellare così male, e menomale che dovresti essere una strega”

la piccola riccia dovette sollevare la testa per incrociare uno sguardo furibondo di un ragazzo che era decisamente troppo più alto di lei

Senti Nott credi che io lo faccia apposta? È diverso dal modo di combattere che usiamo in america, è una cosa nuova per me, e se lo vuoi sapere credo che la mia realizzazione professionale non dipenda dai miei risultati accademici”
Ma piuttosto dall' omicidio di una certa strega immortale, Adhara si scostò i riccioli sistemandosi la toga, ma appena fece per andarsene fu fermata Theodore la afferrò per un braccio

E se ti aiutassi io?”

La proposta destò non pochi sospetti nella ragazza, la quale sapendo quanto disprezzo quel giovane provasse per lei non era disposta ad accogliere la proposta a braccia aperte

Cosa ti serve Nott? Avanti, lo so che non lo fai disinteressatamente”
“In effetti hai ragione, primo ho bisogno di ripetizioni in erbologia e farai il mio tema di storia della magia per la prossima settimana, a quanto pare l' anno prossimo dovrò sostenere un esame anche in quella materia, secondo voglio che mi insegni gli incantesimi di New Orleans... come fate a praticare la magia senza bacchetta? E terzo mi inviterai alla cena di Lumacorno, non fare la finta tonta lo so che fai parte del club, anche se non mi spiego come”
“primo, la ritengo una cosa fattibile quanto al tema sono disposta al massimo a riguardarlo e sistemarlo, ho già abbastanza da fare, ti ricordo che devo recuperare il programma di sei anni, secondo, assolutamente no, senza precise istruzioni da parte del capo della congrega non sono autorizzata a divulgare i segreti della nostra magia, dovrai farne a meno, e terzo perchè vuoi venire a quella cena?”
“Il perchè non ti riguarda, allora? Cioè per me puoi sempre continuare a far perdere punti alla casa e a farti odiare da Piton...”
“Oh e va bene”
“Ci vediamo nel finesettimana mezzosangue, e ricordati del nostro patto”
Adhara osservò il ragazzo allontanarsi, sicura che quella collaborazione non avrebbe portato a nulla di buono


***


Ti ho già detto che c'è qualcosa di strano”
Ron Weasley non si capacitava del fatto che quella che era la sua amica di una vita avesse deciso di ignorare totalmente quello che stava dicendo, come se la colazione fosse più importante

Ron ne abbiamo già parlato, solo perchè Davina è straniera non vuol di certo dire che sia un pericolo mortale”
“Tu la difendi perchè sei sua amica Herm, è questo quello che vogliono”
“Quello che vogliono?!”
La giovane Granger dovette fare affidamento a tutto il suo autocontrollo per non scoppiare a ridere in faccia al rosso, erano esattamente dieci giorni, ovvero sin dalla cerimonia dello smistamento che aveva, assieme al suo allegro compare dagli occhi verdi e dalla cicatrice a saetta, deciso di partorire ogni sorta di assurdo piano malvagio che coinvolgesse le quattro ragazze di New Orleans

A me Davina piace, certo passa poco tempo con noi Grifondoro e resta spesso con le sue cugine, ma non vedo dove sia il problema, anche io passo molto tempo con Luna, e se le altre hanno capito di essere vittime, o protagonoste, di invenzioni assurde tipo quelle che hai tirato fuori su Dee, allora non mi sorprende che preferiscano passare del tempo tra di loro piuttosto che con noi, sono brave streghe, hanno fatto guadagnare alle loro case un sacco di punti, e Luna dice che Cassandra è sempre gentile e disponibile con tutti, quelle due vanno molto d' accordo, mentre Monique mossa a compassione dalla pietosa performance fatta dalla squadra di quidditch di Tassorosso ha deciso di allenarsi come nuova cercatrice, a me sembra che stiano solo cercando di integrarsi”
“Oh bene, se piacciono a Luna allora possiamo tutti stare tranquilli!”
Il sarcasmo del grifondoro irritò parecchio la giovane riccia, ma non fece a tempo a ribattere che furono raggiunti da Harry che teneva in mano una fotocopia della Gazzetta del Profeta e non aveva un' aria felice, Ron dal canto suo ignorò la faccia dell' amico e cercò di portarlo dalla sua parte in una conversazione che Hermione voleva soltanto chiudere

Harry ti prego dammi una mano, Hermione non mi dà ascolto, continua a dire che non c'è nulla di strano, diglielo che quelle non sono proprio apposto come persone”

Il ragazzo che era sopravvissuto dovette dare atto ai sospetti di Ron di non essere del tutto privi di fondo, anche lui aveva avuto dei sospetti, Sirius gli aveva scritto descrivendogli brevemente quella che era a sistuazione di New Orleans, maghi e streghe non erano uniti, gli aveva parlato della fuga di questa Sophie Deveraux e della sua amica, e se quelle quattro anziché con loro fossero state alleate con questa Dahlia allora l' amica d' infanzia del suo padrino poteva essere in pericolo

Scusami Herm, ma dopo quello che mi ha detto Sirius credo anche io come Ron che sarebbe il caso di parlare delle quattro ragazze, e non solo noi”
“Che intendi non solo noi?”
“Voi due siete fuori di testa...abbiamo problemi più grossi a cui pensare”
Harry la ingorò conscio del fatto che non avrebbe trovato delle argomentazioni valide per convincere Hermione che era il caso di indagare su una delle pochissime amicizie femminili che era riuscita a farsi
“Intendo che non siamo gli unici ad avere dei sospetti su di loro”
i due amici si voltarono verso il ragazzo, Ron era sempre più contento che ci fosse qualcuno disposto a sostenere la sua teoria, e Hermione sempre più convinta che i suoi due amici dopo anni di disavventure stessero cominciando a dare di testa

I serpeverde”
“...i cosa? Harry non vorrai mica collaborare con Malfoy!”
perfino il rosso non era rimasto contento di quello che aveva detto l' amico

Aspetta Ron, l' altro giorno ero sotto il mantello dell' invisibilità, dopo quello che è successo l' anno scorso ho cominciato a pedinare Malfoy, volevo capire se stesse organizzando qualcosa, ma seguendo lui sono incappato in una conversazione piuttosto accesa tra Nott, Zabini e una ragazza bionda di cui non conoscevo il nome-”
“Daphne Greengrass”
“Come diavolo fai a sapere sempre tutto?”
“Posso finire? Allora quei due dicevano a ...Daphne...che sarebbe stato meglio che lei stesse lontana dalla O'Connell, ovviamente si riferivano a quella smistata nella loro casa, quando lei ha cercato di ribattere, le hanno detto che non era consigliabile affidarsi a streghe che potevano praticare magia senza una bacchetta”
Hermione era davvero stifa di ascoltare “A New Orleans è normale che le streghe pratichino magia in quel modo, anche Davina può farlo”
“Sì ma non è questo il punto, Sirius mi ha spiegato che le congreghe sono molto severe riguardo all' insegnamento dei loro incantesimi, che ogni famiglia ha i suoi grimori, e che mai le congreghe sono troppo favorevoli a lasciare imparare i loro incantesimi a esterni”
“Non capisco dove tu voglia arrivare”

Le nate babbane non hanno una famiglia di streghe, e nemmeno una congrega, come hanno fatto ad imparare? A meno che non siano state istruite da qualcuno per essere usate come arma, e in questo caso questa strega Dahlia oppure stiano mentendo sulla loro identità...e allora vorrei capire perchè lo fanno”
Ron aveva ascoltato attentamente tutto quello che l' amico aveva detto, e sebbene non avesse capito granché delle congetture di quest' ultimo era deciso ad indagare, per quanto riguardava Hermione sperava davvero che le loro portassero a un buco nell' acqua, ogni volta che qualcuno di nuovo arrivava ad Hogwarts ormai si parlava di infiltrati e maghi oscuri, e lei non ne poteva più, desiderava un anno normale e desiderava delle amiche, e non avrebbe permesso a quei due di metterle i bastoni tra le ruote,

Voi siete assurdi”
si allontanò di fretta certa che non avrebbe preso parte a quello che era ovviamente un modo per perdere tempo, avrebbe avuto pozioni tra qualche minuto e non voleva fare tardi per le loro assurde congetture


***


Io mi dissocio da questa enorme cazzata”

Draco Malfoy aveva cercato di tenersi lontano da quella conversazione che stava davvero prendendo una piega imbarazzante, ma nonappena Nott e Zabini gli avevano comunicato assieme a chi intendevano effettuare le loro ricerche non aveva potuto fare a meno di intervenire per dissaduerli da quella che era la peggior idea che avessero mai avuto in vita loro

Riflettici Draco, quei tre sono gli unici abbastanza svegli da potersi essere resi conto che c'è qualcosa che non va in quelle quattro, insomma le hai viste? Sono praticamente inarrivabili in quasi tutte le materie eppure faticano a tenere una bacchetta in mano”
“Sono nate babbane, sudice mezzosangue, cosa vi aspettavate?”
“Non è solo questo, per quanto mi piacerebbe credere che siano davvero cugine mi sembra alquanto strano che ben quattro fratelli babbani abbiano assieme alle loro gentili consorti partorito quattro figlie tutte streghe! Ammetterai che è alquanto bizzarro, per non dire che non si assomigliano per nulla”
“Che c'entra questo, anche mia madre e Bellatrix non si assomigliano eppure, la cosa vi sorprenderà sono sorelle”
il principe delle serpi si accasciò sul divanetto della sala comune, quella conversazione lo stava provando mentalmente e fisicamente, invidiava i suoi amici, la loro possibilità di perdere tempo dietro a quelle stupidaggini era la prova che non avevano la minima preoccupazione, avrebbe voluto essere così anche lui

è diverso quello, insomma dai non se manco un po' curioso? E se fossero state mandate qui per un colpo di stato?”
“Zabini mi dici che cosa ti bevi la notte prima di andare a dormire? Credo che dovrei cominciare pure io...io mi sono stancato vado via, se doveste scoprire davvero qualcosa di initeressante fatemi sapere”

Draco uscì dal sotteraneo sperando di non essere già in ritardo per la lezione di pozioni, neanche cento metri e si rese conto di essere stato così assorto nei suoi pensieri da non essersi accorto di aver scaraventato a terra qualcuno, si voltò verso lo sfortunato malcapitato, o meglio sfortunata

Ma bene la Grenger dalla mattina presto...sarà una giornata meravigliosa

Grenger che diavolo ci fai qui, non hai paura di arrivare in ritardo lezione?”
Il tono canzonatorio del ragazzo fece sbuffare sonoramente la Grifondoro, la quale però non era in vena di discutere

Levati Malfoy, devo vedere quei dementi dei tuoi amici”
“E perché mai? Non dirmi che sei innamorata di Theo! Ripsarmia la fatica, a lui l mezzosangue non piacciono”
“Devo parlare con loro delle O'Connell”

Oh ti prego, non pure tu, e io che ero quasi convinto che fossi una ragazza intelligente”
“Non si tratta di me Malfoy, ma di Ron e Harry, pare che abbiano intenzione di fondare una specie di società investigativa”
“E tu?”
“Io mi dissocio, vorrei che le lasciassero in pace, allora dove sono?”
“Ancora al dormitorio, dammi retta, lascia perdere..non credo che vogliano rinunciare, anzi...sono piuttosto dterminarti”
“insomma non ho speranze?”
“Manco mezza... beh buona giornata”
uno, due, dieci metri e ancora non si era liberato della ragazza

Mi pedini mezzosangue?”
la ragazza sbuffò di nuovo

No Malfoy, ma sai com'è...questa è l' unica strada per arrivare a pozioni da qui, arriverò in ritardo di questo passo”
“Per Salazar Granger, muoviti ti prego prima che qualcuno creda che stiamo diventando amici”
“Mlafoy?”
“Che vuoi?”
“Credi anche tu che ci sia qualcosa di strano nelle O'Connell?”
il ragazzo si girò verso Hermione scrutandola questa volta seriamente, senza ombra di presa in giro

Non lo so, non conosco Davina, ma di certo Adhara è strana, giuro di averla vista uscire dal dormitorio nel bel mezzo della notte, ma immagino che non sia abbastanza per sputare sentenze su qualcuno, e tu?”
“A me piacciono, Davina è la prima ragazza del mio corso con la quale io sia riuscita a legare, spero che non ci sia nulla da scoprire...ho paua che dovrò tenere sotto controllo quei dementi di Harry e Ron”

Come se quella fosse una novità

Vedrai che non troveranno nulla, anche se ci fosse qualcosa da scoprire dubito che ci arriverebbero da soli”
“Questo è vero...forza muoviamoci prima che arrivi Lumacorno”

Quel giorno Draco Malfoy ed Hermione Granger arrivarono sorridenti dentro l' aula di pozioni, ricevendo sguardi sconvolti da più o meno tutti gli interessati


USA 12 Settembre 2013


Dean Winchester non poteva credere che suo fratello avesse preso una decisione del genere senza prima consultarlo,

...rifletti Dean potrebbe essere una buona idea”

Inghilterra, quello era il posto dove voleva spedirlo, oh ma lui non sarebbe crollato

Cami è l' unica in questo momento ad avere delle piste concrete, o o almeno gli strumenti per tracciare delle poste concrete”
“Me ne infischio Sam, è una pessima idea, non voglio andare in Inghilterra, aspetteremo Charlie”
“Charlie potrebbe non trovare mai una soluzione, potrebbere essere pure morta per quanto ne sappiamo”
“Non dobbiamo trasferirci in Inghilterra... solo il tempo di analizzare i documenti di Keiran”
“Mi sembra una colossale perdita di tempo, e come credi che dovremmo portarci Cass dietro eh?”
“Ora che ha di nuovo la sua Grazia sarà più facile, andiamo Dean collabora”
“Sarò sincero, a me non piace per nulla questa tua trovata e se credi ch-”
il telefono del minore dei Whinchester cominciò a trillare facendo morire la conversazione, Dean osservò il fratello cercando di capire hi ci fosse dall' altra parte della cornetta

Sì..sì certo ho capito...non ci sono problemi...ci aiuterà Cass...ok...ci vediamo tra una settimana”

Allora?”
“Allora che?”
“Chi era Sam?”
“Cami...ha un favore da chiederci”
“Sarebbe?”
“Dobbiamo infiltrarci a New Orleans e trovare il corpo pugnalato di uno dei vampiri originari...e portarlo in Inghilterra con noi”
“Quale vampiro originario?”
Sam prese un respiro profondo, conscio del fatto che dean non sarebbe stato affatto contento

Klaus Mikaelson...andiamo Dean, glielo dobbiamo, cosa penserebbe Keiran se sapesse che abbandoniamo sua nipote nel momento del bisogno?”
Il maggiore dei cacciatori lanciò gli occhi al cielo, il fratello aveva ragione e lui non poteva tirarsi indietro

Che palle”
“Vado a fare i bagagli, New Orleans ci aspetta”


Grimmould Place 12, Inghilterra 12 Settembre 2013


Sirius ragiona....e se i sospetti fossero fondati?”
Sirius Black era davvero esasperato, il suo ormai unico amico d' infanzia ancora vivo aveva trascorso i passati tredici giorni a cercare di far nascere in lui sospetti su Sophie Deveraux

Non voglio neanche pensarci, Sophie non lo farebbe mai”
“Sir sono passati quasi vent'anno dall' ultima volta che hai avuto notizie da lei, e ora si presenta qui diventando Auror senza dare giustificazioni sensate, ti prego, ricordati che Harry ora è in pericolo, non puoi fidarti così di lei”
“Per favore Remus, io ho bisogno di sapere che sei dalla mia parte, Sophie è una brava strega, anche se stesse cercando di proteggere Rabastan credi davvero che venderebbe un ragazzino a Voldemort? Non voglio neanche pensarci”
“Dovresti pensarci invece, le persone cambiano Sir”
l' erede dei Back si accasciò sopra una delle sedie abbandonate in quell' appartamento che ancora chiedeva di essere messo in ordine, lui non poteva neanche pensarla una cosa del genere, Sophie era dalla parte dei buoni, non sapeva perchè era tornata ma di certo per allearsi con i mangiamorte,

Promettimi almeno che cercherai di scoprire qualcosa di più riguardo alle motivazioni che la spingono, per favore”
“Va bene...Remus e quando avrò scoperto che non ha èroprio nulla da nascondere tu le chiederai scusa chiaro?”

Promesso”


Hogwarts 13 Settembre 2013


Hermione Granger e Draco Malfoy mai avrebbero pensato di trovarsi d' accordo su qualcosa, nemmeno nei loro più remoti incubi, eppure eccoli là sostenuti da Daphne Greengrass mentre cercavano di dissuadere i loro rispettivi amici dall' indagare su quelle che ai loro occhi erano solamente delle ragazze normali

Avete davvero intenzione di andare avanti così”
Ognuno dei presenti aveva elencato le sue conoscenze sulle streghe e i suoi sospetti, Harry aveva detto ciò che Sirius gli aveva raccontato su New Orleans e Blaise aveva fatto presente che non potevano avere una congrega

Per cui siamo d' accordo?”
“No che non siamo d' accordo!”
“Zitto Malfuretto non chiedevo a te”
“D' accordo Potter, direi che una tregua per una nobile causa è accettabile”
“Pedinare delle ragazzine appena arrivate da un' altro paese sarebbe una nobile causa? Ragazzi quanto siete caduti in basso”

Daphne stava davvero per esplodere

Malfoy, Greengrass ed Hermione se non volete far parte della nostra organizzata credo che dovreste risparmiarci le vostre opinioni”
“Ron! Ma ti rendi conto di quello che volete fare?”
“Detesto ammetterlo ma la Granger ha ragione, non potete pedinare qualcuno solo perchè non rispetta i vostri canoni di buonismo”
“Oh...grazie Malfoy”

Sta di fatto che sono delle ragazze parecchio strane, se non lo fate per amore della nostra scuola fatelo almeno per curiosità!”
“Spero che vi scoprano e che ve la facciano pagare cara”
“Mi trovi di nuovo d' accordo Mezzosangue”
Harry Potter se ne infischiò ulteriormente di quelle che erano le opinioni della sua migliore amica e del suo peggior nemico

Allora siamo d' accordo, ognuno di noi cercherà di scoprire qualcosa di nuovo righuardo alla O'Connell nella propria casa, io mi occuperò di Davina-”
“Che i ucciderà”
“- e chiederò a Luna di occuparsi di Cassie, voi pensate ad Adhara-”
“ siete fuori di testa”
“Ci mancha qualcuno che indaghi su Monique a Tassorosso”
“Ci penseremo dopo...ci ritroviamo qui tra tre giorni, speriamo di avere delle notizie per allora”
Hermione osservò i serpeverde e i grifondoro allontanarsi, di certo Silente sarebbe stato contento della cooperazione tra case

Granger abbiamo un bel problema tra le mani”
“Malfoy mi trovi perfettamente d' accordo”
“Io mi associo...appena Adhara se ne renderà conto parteciperemo a quattro funerali”




Ecco qui il quarto capitolo

Remus non si fida di Sophie, nascono i primi sospetti sulle O'Connell, e i Whinchester ricevono una pericolosa missione da Cami, Rabastan ha capito che qualcosa non quadra, e le storie stanno cominciando ad intrecciarsi? Cosa ne pensate? Sareste così gentili da farmelo sapere con una recensione?

Grazie in anticipo a chi deciderà di farmi questo gran favore, e grazie sopratutto a chi legge la storia!

Alla prossima

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Capitolo 6
*** Capitolo 5: Skeleton in the Closet I ***


the heiress 7

Hogwarts, Inghilterra 14 Settembre 2013


Davina Claire si diede della cretina per non averci pensato prima, era notte fonda e lei avrebbe dovuto trovarsi dentro il dormitorio da almeno un' ora, ma la tentazione era troppa, era stata avvertita che visitare la sezione proibita sarebbe stato punito, prima con una detenzione e poi con l' espulsione, ma il desiderio di controllare se potesse esserci almeno un libro che potesse aiutarla, almeno un incantesimo che potesse contenere indizi su come riportare in vita Kol, era troppo forte.

Fece attenzione a non essere vista e sgusciò dentro la biblioteca

Coraggio

Vista di notte era molto diversa da com'era durante le ore di lezione, così vuota e silenziosa, era innaturale, camminò spedita verso la sezione proibita cercando qualunque cosa che potesse avere a che fare con incantesimi di resurrezione

Deve esserci qualcosa, deve

mentre consultava i manuali il suo sguardo cadde su un libro scritto qualche decennio prima da una strega che dopo i fatti accaduti due anni prima per lei aveva anche un nome troppo conosciuto, si trattava di Clara Summerlin che negli anni venti era stata posseduta dalla malvagia fidanzata di Elajah che si era adoperata per ultimare il raccolto dopo la sua fuga

Chi lo avrebbe mai detto che ti avrei trovata pure qui eh Celeste?

Cominciò a sfogliarlo per pura curiosità finchè un incantesimo che richiedeva l' uso delle ceneri del defunto non attirò la sua attenzione,

Forse ci siamo

ma la porta che si spalancava la costrinse a lasciar cadere il libro per terra

Invisique”

sussurrò l' incantesimo e si avviò verso l' uscita, sarebbe tornata più tardi, mentre si muoveva tra gli scaffali vide in volta la persona che aveva aperto la porta e, con sua grande sorpresa non si trattava del custode della scuola, ma bensì di una studentessa, una studentessa della sua casa che conosciuto appena era arrivata ad Hogwarts, che diavolo ci fa Hermione Granger nella sezione proibita a quest' ora di notte? Poi si ricordò che effettivamente la ragazza era un prefetto, e le sue riflessioni morirono così come erano nate, scivolò fuori dalla biblioteca e tornò a dormire, la prossima volta si sarebbe portata diero anche le altre.

Hermione Granger entrò dentro la biblioteca sicura che anche Davina fosse lì

che diavolo starà facendo

eppure tra gli scaffali non c'era nessuno, più andava avanti e più si convinceva che la biblioteca doveva essere vuota e che nessuno doveva essere passato di là, quando un vlume abbandonato sul pavimento in uno degli scaffali della sezione proibita non attirò la sua attenzione , si inginocchiò per raccogliere il suddetto manuale, qualcuno era davvero appena stato lì e lei era sicura di aver visto Davina entrare in biblioteca, appena capì il contenuto del libro un brivido le percorse la schiena, che Harry abbia ragione? Che abbiano davvero qualcosa da nascondere? Per ora quel che aveva trovato lei non aveva proprio senso se collegato a ciò che le aveva raccontato Harry, ma avrebbe dovuto dirglielo comunque,



Lousiana, Usa 14 Settembre 2013


Dean Winchester correva più che poteva lungo le strade di quello che era stato eletto, qualche ora prima a peggior stato di tutti gli stati uniti d' America, maledetto Sam che aveva dovuto chiedere aiuto proprio a Camille, maledetta Camille che aveva dovuto accettare la precedente richiesta, e maledetto anche il suo impegno disinteressato che li aveva portati a compiere un furto suicida in una città che era controllata da una strega, in apparenza, ben peggiore di Rowena, tanto valeva tenersi il marchio se doveva mettersi contro tutte le streghe del nuovo continente.

Mentre teneva ancora il piede inchiodato sull' accelleratore lanciò uno sguardo fugace verso la ragione della loro quasi morte,

una bara

beh Dean...direi che è andata bene”
una dannata bara

siamo come al solito sopravvissuti e abbiamo scoperto che non siamo le due persone più sfortunate del pianeta”

una dannata bara con un dannato vapiro dentro...maledettto il giorno in cui aveva chiesto aiuto a quel folle di Kieran e a quella folle di sua nipote, la quale aveva gusti parechio discutibili in quanto a uomini e ad amicizie

scommetto che Cami non deve essersela passata bene se per liberarsi di una strega ci ha fatto rubare una ra contenente il vampiro più pericoloso mai esistito”

Sam sentì lo sguardo del fratello lacerarlo, non era per nulla contento, davvero per nulla

Fottuti vampiri magici, e io stolto che credevo di aver visto tutto, non pensavo che lo avrei mai detto ma, grazie a Dio avevo il marchio”

Sam cominciò a ridacchiare, conosceva il fratello e sapeva che tutta quella insofferenza ostentata era solo una maschera, la verità era che il suo caro fratellino era più che felice di essere tornato a lavoro.

Glielo dovevamo, e poi non ti stavi lamentando che non avevamo abbastanza casi?”
“Appena acchiappo Cami le faccio una bella lavata di capo, chissà cosa penserebbe suo zio!”

è adulta, lasciale fare quel che vuole”
vampiri...di tutte le creature sovrannaturali proprio coi vampiri doveva mischiarsi, e manco vampiri normali eh, ma gli originari”
Sam decise che sarebbe stato saggio chiudere lì quel discorso, prima che fosse Dean a decidere di chiudere davvero Cami da qualche parte

Pensa a guidare, ci serve un aereoporto”
“Hai parlato con Cass?”
“Ci raggiunge in inghlterra...problemi da angelo senza grazia”
Dean guardò confuso il fratello,

Credevo che l' avesse recuperata”
“Sì beh...ci ha mentito, non era la sua, e si sta esaurendo pure questa, per cui non può portarci tutti nel vecchio continente, ci raggiungerà lì”
Sam volse lo sguardo verso il loro prezioso ospite nei sedili posteriori

Credi che dovremmo svegliarlo”
“Non ci penso nemmeno, lascerò il compito a Camille...sperando che sappia quello che fa”

sorrisero entrambi senza rendrsene conto, infondo erano contenti che pure Camille facesse parte di quel loro assurdo mondo, sarebbe stata una persona in più su cui contare

Sai Sammy, tutto sommato sono contento che ci abbia chiesto aiuto”

Anche io Dean, anche io”


Hogwarts, Inghilterra 15 Settembre 2013


Monique Deveraux aveva appena trovato la sua vocazione, sebbene lei fosse, tra le fanciulle del raccolto, la più connessa alla terra come elemento, librarsi in aria con la scopa la faceva sentire a proprio agio come pochissime altre cose dopo il suo risveglio.

Dopo essere venuta a conoscenza dei penosi risultati che la sua casa aveva collezionato gli anni passati, un po' per orgoglio e un po' per pura compassione aveva deciso di diventare la nuova cercatrice dei Tassi, che dopo aver perso un certo Diggory, unico vero talento sul quale la squadra potesse contare, in un modo traumatico e atroce, furono più che lieti di mettere alla prova la giovane strega del quartiere francese.

Stavo pensando...secondo voi sarebbe barare usare la nostra magia per rintracciare il boccino?”
Adara distolse gliocchi dal libro di Difesa contro le arti oscure per prestare attenzione all' amica che continuava a fare bizzarre acrobazie sulla scopa, doveva ammetterlo era proprio dotata

Secondo me finché non usi incantesimi per rintracciarlo tutto dovrebbe essere legale, il boccino è fatto d' oro e tu sei legata alla terra e a cosa essa porta con sé, compresi i minerali, non è colpa tua se i tuoi avversari possono fare affidamento solo sulla vista”

Senti Adara, visto che io sono impegnata ad allenarmi...mi chiedevo...non potresti dare uno sguardo alla mia relazione di pozioni?”
“Di nuovo?”
la serpeverde non era troppo contenta, da quando erano arrivate il Inghilterra e lei era entrata nelle grazie di Lumacorno, sia Davina che Monique si erano inventate le scuse più assurde per farsi aiutare in pozioni, non perchè non fossero brave ma perchè, al contrario della piccola Elphinstone, non possedevano la pazienza necessaria che tale disciplina richiedeva,

Devo finire la mia relazione per Piton, non credo di avere abbastanza tempo”
“Hai deciso su cosa portargliela alla fine? Io credo che parlando di pratiche di magia oscura potrei farla davvero sull' assurda magia di Celeste Dubois e sulla maledizione della luna piena”
“Non è una cattiva idea, io la farò sul raccolto”
Cassie richiuse il libro di storia sollevando un sopraciglio all' affermazione dell' amica

Sai Adara, non so se te ne ricordi, ma tu hai preso parte a una cerimonia del raccolto, e dovresti sapere, che per quanto cruenta, non è affatto magia nera, checché ne dicano in questo paese”
la Serpeverde guardò l' amica con aria divertita

La mia relazione parlerà proprio di questo”
“Sicura che anziché farti guadagnare punti non te li farà perdere?”
“No...ma per una volta dimostrerò a quel saccente di Piton che ne so più di lui, almeno in questo campo nessuno può superarci”
Cassandra scosse la testa rassegnata, non le avrebbe fatto cambiare idea,

Cerca solo di non esporti troppo, e Monique per quanto tu abbaia deciso di prendere a cuore la causa dei Tassorosso ti pregherei di non perdere troppo tempo appresso allo sport”

la corvonero si alzò, andandosene senza dire nulla lasciando le tre amiche più confuse che altro

Credete che stia bene?”
“Credo che dovremmo tenerla più sottocontrollo, se i suoi problemi di sonno continueranno ad andare avanti dovremo avvertire sia Sophie che Rebekah”

Oh cavolo!”
la serpeverde desiderò davvero che il suo orologio fosse avanti di diversi minuti, si era completamente dimenticata del patto/ricatto che aveva stretto qualche giorno prima assieme a Theodore Nott,

Io vado, Nott mi aspetta”
“Nott?”

le sue amiche erano a dir poco confuse

Non era quello che ci odiava in quanto nate babbane?”
“Abbiamo stretto un patto, deve insegnarmi a duellare, mentre io devo dargli ripetizioni”
Monique pareva piuttosto divertita

Ripetizioni in cosa?”
“Beh allora erbologia, astronomia, storia...ah più o meno tutto, devo proprio andare, sono già in ritardo, Monique in bocca al lupo per gli allenamenti e la partita, verrò a vederti”
la Tassorosso e la Grifondoro osservarono l' amica allontanarsi di corsa, ridacchiando tra loro, erano certe che il giovane serpeverde non avrebbe dato alla loro amica un attimo di tregua

Devo dirvi una cosa”
la tassorosso e la serpeverde si voltarono verso l' amica che le guardava con sguardo preoccupato

Stanotte sono andata nella sezione proibita, volevo cercare qualcosa che riportasse Kol qua”
le altre due si fecero improvvisamente serie

Davina, Sophie ha detto-”
“Lo so, non dobbiamo attirare l' attenzione, ma non credo che mi ricapiterà un' altra occasione come questa”

Monique le pose delicatamente una mano sulla spalla

Se hai bisogno di aiuto noi ci siamo, solo fa attenzione”

E se ti aiutassimo noi?”

sia Monique che Davina si volsero verso Adara

Se lavoriamo in quattro di certo faremo prima a consultare i libri, e poi non abbiamo nulla da perdere”
“Credete che sia davvero una buona idea? Insomma dobbiamo stare attente a non farci scoprire”
“cosa mai potranno farci? Insomma siamo tutte già morte una volta, dubito che farebbero di peggio a delle sedicenni curiosi”
le altre due sorrisero complici

Più tardi avvisiamo Cassie, ora vado prima che Nott decida di lasciarmi senza ripetizioni, Monique stai attenta a non cadere da quella dannata scopa”


Londra Ministero della Magia 15 Settembre 2013


Rebekah Mikaelson mai prima di quel momento aveva desiderato abbandonare quella vita mortale che aveva agognato per mille anni, mai prima di quel momento aveva sentito la sincera mancanza della sua possibilità di nutrirsi di sangue, umano o animale che fosse, si chiedeva incessantemente da più o meno mezz' ora per quale bizzarro motivo avesse deciso di dare retta a Sophie e a quel dannatissimo vecchio e infilarsi a risolvere i problemi che la società magica inglese aveva incontrato, o per meglio dire causato, con il resto delle specie sovrannaturali dell' isola britannica, tali domande avevano iniziato a farsi strada nella testa della vampira/neo strega mentre una curiosa donna, o meglio essere umano di genere riconducibile a quello femminile, vestita rigorosamente di rosa confetto, aveva fatto il suo ingresso nell' ufficio riservato a lei e ad altri quattro colleghi per complimentarsi del lavoro svolto in quelle settimane per la gestione dei rapporti con ibridi dall' intelligenza quasi umana, se il suo Nik o Kol l' avessero sentita di certo non avrebbe avuto vita lunga

...è così rassicurante sapere che ci sono giovani streghe e maghi come voi che si prodigano per la sicurezza della nostra specie superiore e dedicando il loro tempo per cercare di risolvere problemi di così complessa natura...ed è un onore per noi avere qui lei, signorina Sinclair”

sentitasi chiamare in causa Rebekah decise che era il caso di tornare a prestare attenzione alle parole della donna in rosa

...la situazione di New Orleans infondo è ben nota, speriamo vivamente che la sua esperienza possa aiutarci a tenere sotto controllo questi sudici ibridi”
l' ex vampira giunse alla conclusione che non le servivano necessariamente le zanne per distruggere quella dannatissima donna, lo strangolamento sarebbe andato benissimo

Credevo che il nostro compito fosse gestire i rapporti con specie diverse dalla nostra”
“Oh ma certo cara ragazza, vivere in una situazione tragica come quella di New Orleans ti avrà sicuramente annebbiata, qui li teniamo al loro posto, ben lontani da una società civile, anche se sfortunatamente quelli di intelligenza quasi umana stanno acquistando sempre più spazio...che cosa vergognosa, alcuni di questi pericolosi ibridi sono persino riusciti ad arrivare a occupare posti nell' insegnamento, vergognoso

la strana signora cominciò a tirare su con il naso, l' originaria sperò si trattasse di un' allergia, una di quelle che agli esseri umani non lasciano alcuna speranza, creature di intelligenza quasi umana, se c'era una cosa della quale era assolutamente certa era che perfino un incapace come Jackson, che si faceva superare in quanto a stratega perfino da quel povero ragazzino di Aiden, sarebbe stato più adatto a ricoprire la carica che quella donna occupava, qualunque essa fosse, ma doveva calmarsi, se resto senza un lavoro noi tutte resteremo senza uno stipendio, e Nik mi ucciderà se non mantengo Hope come si deve, fece un respiro profondo e sorrise alla donna

Le posso assicurare signora...Umbridge...che farò tutto ciò che rientra nelle mie capacità per mettere chiunque nel posto che si merita”

lei ad esempio la metterei volentieri sotto terra..no Bex, ricorda, lo stipendio ti serve

si avviò velocemente fuori dall' ufficio lasciando una Dolores Umbridge, ringraziò il cielo che avesse una targhetta affissa al suo fiocco rosa che le risparmiò una figura piuttosto imbarazzante, per poi mischiarsi agli impiegati del ministero che camminavano avanti e indietro per il vasto corridoio, presa com' era dalla rabbia non si rese conto di essersi letteralmente scaraventata addosso a un uomo dall' aspetto trasandato che la guardava mortificato, quasi fosse colpa sua

Mi dispiace signorina io non so davvero...”

era parecchio impacciato e, non avendo tutto il giorno per stare a sentire le sue scuse l' ex vampira decise che avrebbe chiesto scusa lei, almeno avrebbero finito entro la fine della giornata

è colpa mia, è colpa mia, pianificavo un omicidio e mi sono distratta”

volse lo sguardo verso l' uomo e riconobbe uno dei due amici che Sophie le aveva presentato circa due settimane prima al loro arrivo a Londra, come si chiamava?
“aspetti ma lei è...tu sei..sei Eva! L' amica di Sophie giusto?”
“Ehm..Remus...ti prego dimmi che mi risparmierò una brutta figura”
il lupo mannaro sorrise alla strega, organizzare morti, dimenticarsi nomi della gente, non c'era da stupirsi che fosse amica di Sophie

Esatto...allora pianifichi omicidi? Di chi? Se non sono indiscreto, dai come Sophie la caccia ai malvagi?”
la donna cominciò a ridere istericamente, mettendo Lupin decisamente a disagio, poteva non essere pazza un' amica di Sophie?

In realtà non mi da alcuna soddisfazione dare la caccia ai malvagi, mi diletto nella caccia agli ipocriti però...in questo caso un' insopportabile donna che credo sia pure mia superiore”
“Superiore? Aspetta lavori qui? Sei diventata Auror anche tu?”
“Oh no, mi occupo di “Gestione dei rapporti con le creature magiche” o qualcosa del genere, credevo che avrei contribuito all' integrazione di specie diverse, come eravamo riusciti a fare a New Orleans, più o meno, invece ho appena scoperto che contribuirò a mettere dei sudici e pericolosi ibridi al loro posto qualunque esso sia e qualunque cosa sudicio e pericoloso s'ignifichi”
Remus sorrise tristemente all' affermazione della ragazza, si ritrovò a pensare che non gli sarebbe dispiaciuto vivere in un posto come New Orleans, dove nonostante le guerre quelli come lui erano quantomeno riconosciuti

Lasciami indovinare, la donna in questione è la sottosegretaria Dolores Umbridge...non è la prima volta che manifesta le sue opinioni”
“Si beh, visto che è così ansiosa di vedere le persone messe al loro posto credo proprio che mi impegnerò a cercare un posto che vada per lei, e già che ci sono le presenterei un ibrido che sia davvero pericoloso, la smetterebbe di tormentare dei poveri Licantropi, anche se probabilmente un' azione del genere mi costerebbe la carriera e anche la fedina penale”

l' ultima frase, pronunciata più verso se stessa che verso il suo interlocutore , fece scoppiare Remus Lupin in una risata che contagiò anche l' ex vampira, sì, Sophie Deveraux aveva davvero uno strano modo di scegliersi gli amici e per quanto Remus non riuscisse a fisarsi di lei, non poteva che prvare un sorta di stima per la sua bizzarra amica

scusa forse ti ho trattenuta...andavi da qualche parte?”
“In realtà andavo da Sophie, credo che stia per finire il turno, dovrebbe tornare qui a momenti, tu?”
“stesso motivo, devo recuperare Sirius e una mia ...amica... sono entrmabi Auror”
Rebekah constatò il lieve rossore tingere le guance del giovane uomo e capì che tale amica non doveva essere solo un' amica, istintivamente pensò a Marcel, era ancora vivo? Stava bene? Si riscosse dal breve momento di debolezza che si era concessa, si era ripromessa di non pensare a nessuno di quelli che amava, sarebbe tornata indietro altrimenti, e nella sua situazione tornare indietro voleva dire morte certa, forzò un sorriso all' amico dell' amica

Ti va se andiamo a cercarli assieme? Io continuo a perdermi in questo posto”
“Volentieri signorina Sinclair”

Remus Lupin non sapeva se Sophie era tornata per aiutare Rabastan, non sapeva se l' amica era qui per allearsi a Voldemort, non sapeva nessuna di quelle cose, ma come gli aveva fatto giustamente notare Sirius, non avevano prove e non era giusto sputare sentenze su quelle che magari erano solo due donne in fuga da una città ormai devastata dalla magia oscura, fu di nuovo rapito dalla strega quando questa si fermò improvvisamente di fronte a delle rappresentazioni dei quattro fondatori di Hogwarts, era come rapita, e il mago cominciò a temere che fosse entrata in un curioso stato di trans

Eva, ti senti ben?”
Rebekah osservava quelle quattro persone, no, non quattro, la sua attenzione era stata rapita solo da uno di quei curiosi maghi, uno alto e moro, aveva un' aspetto terribilmente familiare, tra i vestiti aveva un esercito di smeraldi incastonati uno accanto all' altro, tutti smeraldi tranne uno, un curioso zaffiro, perchè le sembrava così familiare?
“Senti Remus chi sono questi quattro?”
Lupin non sapeva se scherzasse o se fosse davvero seria in ciò che diceva

Loro sono i quattro fondatori, hanno creao la scuola di Hogwarts, non ci posso credere che tu non abbia mai sentito parlare di loro”

Rebkah non se lo spiegava, dove lo aveva già visto?

Esattamente quanto tempo fa hanno vissuto?”
“Più o meno mille anni...Sophie non te lo ha raccontato”
“No”
ora anche la voce della strega cominciava ad essere assente

Chi è quello vestito di verde?”
“Quello Salazar Serpeverde”

Remus cominciava a trovare l' atteggiamento più che curioso preoccupante, che cosa aveva visto?
“Grazie Remus, scusa..che dici andiamo? Sophie e...e il tuo amico di cui ho rimosso il nome saranno arrivati ormai che dici?”
il mago non si fece troppe domande e seguì la strega che dopo quello scambio di battute rimase in selenzio per il resto del tragitto.


Hogwarts, Inghilterra 15 Settembre 2013


Theodore Nott era rimasto diverse ore a osservare la neo studentessa fare degli strani movimenti col polso nel tentativo di realizzare qualche incantesimo, e gli insuccessi, purtroppo, continuavano a superare i successi, da parte sua Adara anziché demoralizzarsi continuava a detestare sempre di più quel curioso bastoncino di legno, anche il solo ipotizzare di doverlo usare per difendersi la rendeva irrequieta

...non capisco... dico davvero Adara, credevo che ti mancasse preparazione per non aver mai usato una bacchetta in vita tua, del resto gli incantesimi li impari abbastanza in fretta”
entrambi i serpeverde si erano resi conto che la differenza di magia stava più che altro nell' utilizzo delle parole che nelle capacità in sé

...ma allora perchè continui a non poter duellare?”
“Credimi Nott, se potessi fare a meni di questa-” la ragazza gli sventolò delicatamente la bacchetta di fronte al naso

penso che lo farei senza dubbio, la odio, non capisco come facciate ad affidarvi a una cosa di imprevedibile come una bacchetta, ammettiamo che tu venga disarmato...come ti difenderesti? Non lo capisco proprio”
e fu con quelle parole che il giovane Theo ebbe quella che a lui sembrò un' illuminazione, lei odia la bacchetta, e se fosse stata quella la soluzione al problema?
“Adara tu devi fidarti della tua bacchetta, capisco che per te sia ifficile ma credimi...non riuscirai a farle fare quello che vuoi se non ti fidi di lei”

fidarmi di lei? Ne parli quasi come se fosse una cosa viva...Theodore è un pezzo di legno”
Nott scosse la testa esasperato, quantomeno aveva capito dov'era il problema

Le bacchette hanno una sorta di autonomia propria, se non ti fidi non riuscirai mai a fare incantesimi”
Adara non era sicura di essere riuscita a seguire il filo del discorso del ragazzo, autonomia propria, che stesse cercando di prenderla in giro? Ridacchiò un po' e decise che per quel giorno ne aveva avuto abbastanza

Senti Nott, per oggi basta ok? Credo di aver fatto il pieno di nozioni nuove...autonomia propria...è la verità che il vostro ministero con i dovuti mezzi può rintracciare gli ultimi incantesimi che avete fatto?”
“Sì perchè?”
“Te lo dico io a cosa servono le bacchette...sono semplicemente l' ennesimo modo che i maghi Inglesi e non solo hanno escogitato per cercare di tenere sotto controllo il talento delle persone, non è la bacchetta ad avere magia, sono le persone”
Il giovane Nott fece una smorfia all' affermazione della coetanea

Cioè secondo te sarebbe giusto o saggio lasciare che i maghi e le streghe possano praticare la magia oscura senza che ci sia alcun modo per capire come rintracciarli? Non capisco se tu lo dica per sadismo o masochismo”
magia oscura? Ora te la insegno io una cosa sulla magia Theodore Nott, non esiste la magia oscura o la magia bianca o qualsiasi altra distinzione che ti abbiano insegnato in queste quattro mura piene di ragazzini, esiste la magia, esistono degli incantesimi ed esiste un prezzo che deve essere pagato per ogni incantesimo troppo potente, la domanda che ti devi fare non è potrebbe essere oscura o no? Ma piuttosto sono disposto a pagare quel prezzo? Per oggi basta comunque, sono un po' stanca e non credo che farei molti progressi comunque”

mettendo via le sue cose la ragazza fece scivolare un piccolo diario dalla copertina di seta blu e i ricami fioriti che fu prontamente preso dal serpeverde

Ridammelo Nott”
“Cos'è il tuo diario dei segreti mezzosangue?”
Ho detto di ridarmelo”

il ragazzo ignorò bellamente quella che sembrava ormai una velata minaccia, anzi non era velata per nulla, e cominciò incurante a sfogliare le pagine di quel misterioso diario che a quanto pare era così caro alla compagna, ma con sua grande delusione non c'era scritto nulla, tranne una piccola dedica nella prima pagina

Alla nostra preziosa Gormleith, tuoi per sempre Seorleith e R.A.B...chi diavolo è Gormleith?”
prima che potesse realizzare quello che aveva appena letto il suddetto diario gli venne violentemente strappato dale mani

Ho detto di lasciarlo stare”
“Mi rispondi?”
“No...non è uma cosa che ti riguarda, ci vediamo Nott”
“Certo mezzosangue, prima di quanto pensi”
la ragazzo lo guardò confusa e accigliata, cosa le sfuggiva?
“E mi raccomando, cerca di non farmi fare brutta figura”
c'era sicuramente qualcosa che aveva rimosso

non ti ricordi? Il nostro patto?”

finché un lampo di memoria non attraverò gli occhi della strega

Lumacorno...la cena...dannazione...che razza di idiota!”
il ragazzo fu spiazzato dall' improvvisa presa di coscienza della strega

ti ricordo comunque che sarà tra qualche giorno, cerca per cui di non farmi fare brutte figure”
“Nott per risparmiarti una brutta figura non dovresti fare altro che trovarti un' accompagnatrice meno mezzosangue di me...sei proprio certo di non volermi dare buca? Credo che avresti la mia riconoscenza, poi hai una delle medie più alte del nostro corso, e fai parte della squadra di quidditch, non capisco per quale motivo non ti abbia inserito nella sua lista di studenti modello”
il ragazzo sorrise sommessamente

Credo che avere un padre in prigione non aiuti molto la mia causa”
Adara si vergognò subito di ogni singola parola detta precedentemente, e si rese conto che effettivamente lei non sapeva proprio nulla di quel ragazzo così distaccato dal resto dei suoi compagni di casa

In prigione?”
“Già...ha cercato di uccidere un nostro compagno di corso per aiutare un oscuro mago il cui obbiettivo è quello di cancellare dalla faccia della terra quelli come te”
Adara non sapeva se essre disgustata, rincuorata, divertita o dispiaciuta, così decise di essere tutte e quattro le cose assieme

Sì ce ne hanno parlato prima che venissimo qui, Lord Voldemort è così che si chiama vero?”
Theodore trasalì visbilmente, pronunciava il suo nome?

Te la racconto io una storia, c'era una volta una strega adolescente, la ragazza adorava essere una strega, era dotata e nobile, l' orgoglio di sua madre e della congrega, un giorno per riconoscere la sua forza le streghe della congrega le promisero che lei, assieme ad altre tre sarebbe diventata la salvatrice della magia di tutta la sua città, che l' avrebbero messa a dormire e che quando si sarebbe svegliata sarebbe stata come una principessa, il giorno del rito la ragazza era felice ed ignara assieme alle sue amiche, la strega anziana che le aveva preparate al rito si rivolse alla prima strega, migliore amica della ragazza, la quale recitò le formule che le erano state dette senza opporre resistenza, ma anziche essere messa a dormire la sua gola fu squarciata dalla strega anziana, scoppiò il caos, le ragazze si dimenavano e la giovane strega si volse a sua madre implorandola di aiutare lei e le amiche, la suddetta madre le disse che era la vergogna della congrega, e che se mai si fosse svegliata dal rito le avrebbe ritagliato la gola lei stessa...ringrazia Theodore, anche se in prigione almeno tuo padre ti voleva bene, non ti avrebbe chiamato Theodore altrimenti,e non credere che tutte le vostre storie di maghi oscuri ci intimoriscano, siamo abituati a cose ben peggiori”

il ragazzo era visibilmente sconvolto, non capiva manco se fosse una storia inventata o se fosse vera, ma una cosa l' aveva azzeccata Theodore, un dono degli dei, sorrise pensando che suo padre lo riteneva proprio tale
“Tu la conoscevi questa strega?”
“Era una cara amica, una delle streghe nobili del quartiere francese”
“E cosa le è successo?”
“I vampiri l' hanno salvata, una volta lontana ha deciso che voleva vendicarsi, e ha aiutato questi ultimi a uccidere diversi della sua specie”
“è orribile”
“Davvero? Credo sia più orribile quello che le persone di cui si fidava hanno fatto a lei!”
“Adesso dov'è?”
“...è morta, per salvare le stesse streghe che l' avevano tradita, bene, per oggi basta ci vediamo domani Theodore, e ricordati della cena, non farmi fare brutta figura”
Osservando la ragazza allontanarsi Theodore si chiese se fosse questa l' amica che aveva visto morire per vedere i Thestral, magari era andata in Inghilterra prorpio per cercre un modo per riportarla indietro, la situazione di quelle ragazze le sembrava sempre più strana.

Il serpeverde osservò la coetanea scappare via senza proferire verbo, ridacchiando tra sé e sé, che razza di allieva che si era trovato Adara O'Connell, come se non fossi già circondato da abbstanza persone bizzarre.

Si incamminò anche lui tenendo a mente di capire quale significato Gormleithe e Seorleith potessero mai avere, avrebbe avuto almeno qualcosa da condividere con San Potter e i suoi adepti, sperando che anche loro avessero una qualche novità.


***


Hermione Granger se ne stava nel bagno dei prefetti a camminare avanti e indietro, fino a qualche ora prima era certissima che riferire a Harry e Ron quello che aveva trovato la notte prima, ora non ne era più tanto sicura, non sapeva se fosse il caso di dare loro ulteriori motivi per pensare che le quattro ragazze si trovassero nella scuola per chissà quale oscuro motivo,

Per una volta che avevo trovato un' amica.

Era certa che se glielo avesse detto loro ne avrebbero approfittato per cercare di coinvolgere anche lei in quella assurda caccia alla strega oscura,

Mezzosangue?”

La Granger sobbalzò riconoscendo immediatamente la voce della persona che l' aveva destata dalle sue riflessioni

Malfoy...che diavolo ci fa qui? Non sei andato con i tuoi allegri compari a incontrare Harry?”
“Come ho detto l' altra volta non ho davvero tempo da perdere, e tu?”
“Non lo so...dovrei andare, ma non sono sicura che mi vada”
il ragazzo sogghignò sprezzante senza guardarla in faccia

Non dirmi che ti sei messa pure tu ad indagare, non dicevi che erano solo delle ragazze bizzarre?”
Hermione prese coraggio e lo guardò in faccia, non sapeva perchè ma in quell' occasione percepiva una certa affinità tra lei e il serpeverde, mai avrebbe pensato che proprio lui avrebbe potuto condividere le sue opinioni e i suoi sospetti

ero certa che fossero solo ragazze bizzarre fino a ieri notte”
Malfoy le prestò improvvisamente più attenzione

Ero di turno, stavo pattugliando i corridoi, non avendo trovato nessuno stavo per tornare a dormire, poi ho visto Davina per caso, l' ho seguita fin dentro la biblioteca, ma quando sono entrata non c'era nessuno, era come sparita”
“Probabilmente temendo una punizione ha praticato qualche magia che le ha insegnato la congrega, non vedo cosa ci sia di strano”
“Non è solo questo, l' ho cercata fino ad arrivare alla sezione proibita, dove ho trovato un volume aperto sul pavimento”
“Vuoi condannare la sua curiosità?”
“Un volume che parlava di magie di resurrezione e altri argomenti affini...e dopo quello che ha detto Nott sui Thestral ho pensato che stesse cercando-”
“Un bell' incantesimo di magia nera che riportasse in vita la persona la morte della quale abbia permesso loro di vedere i Thestral...e comnque non ci vedo nulla di pericoloso”
Oh certo che no...infondo passare il tuo tempo libero con quella adorabile persona che è tua zia immagino renda del tutto banale un bell' incantesimo di magia oscura che riporti in vita i morti”
il ragazzo la guardò accigliato, lo stava forse accusando di qualcosa?

Non capisco se stiamo ancora parlando di loro, o di mio padre, o di me o del fatto che mia zia Bella giustamente ti terrorizzi”

la ragazza non sapeva come rispondere, la verità era che aveva cominciato quell' anno scolastico già frustrata senza particolari motivi, e il fatto che anche le sue amicizie costituissero motivo di preoccupazione la costringeva a trovare un capio espiatorio per i suoi problemi, in quel caso Malfoy

Scusa”
“Come Mezzosangue? Credo di non aver sentito”

Ho detto scusa...sono molto frustrata, questa storia mi fa stare male”
“Guarda...non lo so se pratichino magia oscura o meno, ma Theo è convinto di aver scoperto qualcosa, quindi se vuoi davvero scoprire se c'è qualcosa che non va credo che dovresti andare da loro”
Hermione lo guardava rassegnata, lui aveva solamente dato voce a quello che lei già pensava, il fatto era che se effettivamente ci fosse stato qualcosa da scoprire allora lei avrebbe dovuto indagare su una delle poche persone con le quali aveva, non legato, non ancora, ma quantomeno stabilito un qualche rapporto, e a parte Harry e Ron quelle persone erano veramente pochissime, si sorprese perfino lei quando fece uscire dalla bocca le più insapettate delle parole

Verresti con me?”
il serpeverde rischiò di strozzarsi
“Chiedo scusa cosa?”
“Se davvero non credi che ci sia nulla da scoprire su di loro ...vieni con me...per favore”

manco lei aveva ben metabolizzato quello che aveva detto, ma in quel momento lui era l' unico che supportava la sua teoria della normalità delle quattro ragazze e la grifona tutto si sentiva fuorché di affrontare un' alleanza di Grifondoro e Serpeverde per la prima volta d' accordo su qualcosa, lo guardò speranzosa

Va bene Granger...infondo seono curioso di vedere che cosa ha scoperto Theo, o che cosa crede di aver scoperto piuttosto, ma mi devi un favore”
I due si allontanarono assieme più imbarazzati che altro, sapendo di essere il miglior alleato sul quale potessero contare in quella situazione.


***


Harry Potter stava seduto nel cortile esterno alla scuola assieme a Ron sebbene nessuno dei due volesse dire nulla, era lì che avrebbero dovuto incontrare Hermione e i serpeverde, aveva cercato di estorcere più informazioni su Sophie a Sirius senza troppo successo, anche Remus nelle lettere che gli ha scritto era molto restio a parlare del loro passato assieme ad Hogwarts e non si spiegava perchè

Ho delle novità”

il Grifondoro alzò lo sguardo verso i serpeverde che lo avevano raggiunto, vedendo arrivare Nott e Zabini da soli si convinse che Hermione doveva aver deciso di non venire

e la tua novità sarebbe?”
“Due nomi e una sigla”
Ron e Harry si fecero più attenti, almeno qualcuno non era arrivato completamente privo di informazioni

che sarebbero?”

prima che Nott potesse riprendere a parlare qualcun' altro si presentò all' appuntamento

hey”

i presenti si girarono tra lo sconvolto e l' imbarazzato verso i due nuovi arrivati, Harry non sapeva se essere rasserenato dall' arrivo dell' amica o sconvolto dopo aver preso coscienza di chi la stava accmpagnando

è venuta con Malfoy

Per cui avet-avete scoperto qualcosa?”
l' incertezza nella voce della ragazza tradiva tutta l' insicurezza che provava in quel momento, e il ragazzo che era sopravvissuto cominciava a sentirsi il ragazzo che si sentiva tremendamente in colpa, ma non poteva farci nulla, e dopo quello che aveva detto Theodore cominciava a pensare di avere ragione

Theodore ha scoperto qualcosa...lui stava parlando di certi nomi? Vero Theo?”
Il ragazzo annuì attirando nuovamente su di sé l' attenzione dei presenti

Questa mattina dopo che avevo finito di aiutare Adara in difesa contro le arti oscure ho per caso dato un' occhiata a un piccolo diario che teneva con sé, c' erano scritti due nomi e quella che mi è sembrata una sigla, erano Gormleith, Seorleith e R.A.B...a quanto pare questa Seorleith e R.A.B hanno regalato alla terza persona quel diario”
“Che razza di nomi sono Gormleith e Seorleith?”
“Non lo so Weasley, non li ho mai sentiti”
“Sono nomi celti, poco ma sicuro, Irlandesi o Scozzesi”
tutti si voltarono verso Malfoy il quale aveva parlato quasi senza rendersene conto

e tu come lo sai?”
“Leith in Gaelico è una donna di stirpe reale, un principessa o qualcosa del genere, a questo punto direi che è possibile che almeno Adara stia mentendo sulla sua identità”
“Sempre che il diario sia suo e che non lo abbia sottratto a qualcuno”
“E dimmi Weasley perchè mai avrebbe dovuto sottrarre un diario?”
il rosso fece una smorfia verso Blaise Zabini, che di certo non era famoso per i suoi modi gentili, a meno che non si trattasse di qualche fanciulla

E io che neso...Nott che cosa c'era scritto sul diario?”
Fu in quel moemento che il Serpeverde ebbe come un' epifania, ci aveva pensato effettivamente solo alla domanda del Grifondoro, e si diede dello stupido per questo

Nulla...a parte la dedica dove ho letto i nomi assolutamente nulla, le pagine erano intatte, la cosa strana era che il solo fatto che io lo avessi preso in mano l' ha turbata non poco”

Harry ripensò alla mappa del malandrino e al diario Tom Riddle, era possibilissimo che quel diario nascondesse qualcosa

Avrei anche io qualcosa da dire”
inaspettatamente sia Ron che Harry si voltarono verso l' amica, che avesse anche lei deciso di sposare la loro causa?

Hermione dal canto suo cominciò a raccontare tutto quello al quale aveva assistito la notte precedente, disse del libro, dell' incantesimo e della sezione proibita, e il discorso del diario morì lì dove era nato

penso che sia probabile che stiano cercando un modo per riportare in vita qualcuno, magari la stessa persona che ha permesso loro di vedere i Thestral....ora che ci penso oggi Adara mi ha raccontato un particolare abbastanza agghiacciante della sua vita a New Orleans, parlava del sacrificio di alcune ragazze, una di queste era amica sua, forse vuole cercare di riportarla indietro, per questo le serve un incantesimo”
Theodore prima di quel momento aveva davvero creduto che la giovane compagna di casa si fosse inventata tutto, ma le notizie che aveva portato la Granger su Davina gli avevano fatto cambiare idea velocemente, se era amica di Adara era possibile che fosse amica anche della cugina, sempre che fossero davvero cugine a questo punto

Io direi che dobbiamo cercare di affrontare questo argomento con loro, direi che a questo punto nessuno può più avere dubbi sul fatto che stiano nascondendo qualcosa, ma cerchiamo comunque di capire chi sono le persone del diario, potrebbero aiutarci a capire meglio le loro motivazioni”

tutti annuirono alla proposta di Harry, perfino Hermione, ormai non aveva più alcun motivo per pensare che il suo amico non avesse ragione, era finalmente pronta per capire che cosa stava sotto la storia delle quattro cugine, Malfoy dal canto suo cominciava a fare i suoi ragionamenti personali, era a dir poco incuriosito, non tanto dall' incantesimo che la Grifondoro aveva trovato, quanto dai misteriosi nomi perchè una nata babbana doveva avere un diario appartenente chiaramente a una nobile? E se non era una nata babbana perchè fingersi tale in un momento così critico? Cosa poteva esserci di peggio che essere perseguitati dai mangiamorte? Lo avrebbe scoperto, ed era tentato di farlo senza i suoi amici e senza i Grifondoro.


Londra, Inghilterra 15 Settembre 2013


Rebekah era rimasta tutto il resto della giornata a cercare di capire come e quando avesse già incontrato quel Salazar Serpeverde, lei ne era certa di averlo già visto, e la sensazione di familiarità non l' aveva abbandonata da quando aveva visto la sua rappresentazione al ministero della magia, continuava a rifletterci ma non le veniva in mente nulla, Sophie e Camille la raggiunsero nel salotto dove aveva tirato fuori una marea di documenti e diari per capire come e quando il mago avesse incrociato le loro vite, se fosse stato un nemico se lo sarebbe ricordata, e anche se fosse stata una persona amica, ed era certa che non era nessuna delle due cose, era un ricordo sbiadito del suo passato ma da quando erano diventati vampiri non apparteneva a quelle persone che avevano influito particolarmente nella sua vita, ma questo istinto che le diceva che doveva saperne di più semplicemente lei non lo poteva ignorare

Rebekah non capisco perchè tu ti intestardisca così, magari è solo l' ennesimo dei maghi che tuo fratello aveva minacciato nella sua disperata caccia al riconoscimento”
“Cami se fosse così me ne ricorderei, dico davvero, è solo che..è molto strano, ma quando ho visto quelle raffigurazioni, è come se mi fossi trovata davanti una persona che non vedevo da tanto, la prima cosa che ho pensato quando l' ho visto è stato eccolo eppure come credo di avervi fatto capire non ricordo proprio dove averlo visto”
Sophie si sedette in un piccolo spazietto libero sul pavimento che non era ancora stato occupato dai fogli di carta

Hai pensato che forse potrebbe averti fatto un incantesimo?”
“So' se avesse provato a farmi un incantesimo Nik lo avrebbe ucciso, e Hogwarts avrebbe avuto tre fondatori anziché quattro”
“è vissuto mille anni fa Bex, potresti davver averlo rimosso, poi anche se ti ricordassi dove lo hai visto come ci aiuterebbe a risolvere i nostri problemi primari?”
“Non lo so, ma non faccio altro che pensare a questo da stamattina, almeno mi toglierei il pensiero”

l' originaria aveva letto biografie e testi trovati in una delle biblioteche magiche in cui Sophie l' aveva portata giorni prima, aveva lasciato completamente perdere i rapporti e i documenti da stilare per il suo nuovo impiego al ministero, voleva capire perché mai Salazar Serpeverde evocasse in lei sensazioni di familiarità, poi l' occhio dell' originaria cadde improvvisamente su una vecchia foto scattata all' inizio degli anni venti che ritraeva lei assieme ai suoi fratelli e Genevieve durante il party di Natale, c'era pure Kol in quell' occasione, accompagnato da quella che solo cento anni dopo avrebbe scoperto essere sua sorella, e improvvisamente la stessa sensazione di familiarità le attraversò il petto nuovamente, si alzò velocemente andando a cercare una delle biografie che aveva portato via con sé, e improvvisamente una preoccupante consapevolezza si fece strada nella sua mente, mille anni prima Salazar Serpeverde, alla ricerca di streghe e maghi di talento aveva intrapreso viaggi che lo avevano portato sia in Norvegia che nel nuovo mondo, ancora sconosciuto ai babbani, e tutto fu più chiaro nella mente della strega, riprese in mano la foto ingiallita e osservò meglio, il viso di Kol, lo zaffiro di Freya, e capì quello che manco Mikael aveva capito in mille anni

Rebekah ti senti bene? Hai ricordato qualcosa?”
il motivo per cui non si ricordava dello stregone era perchè, come aveva capito solo ora, lei non lo aveva mai visto, non era la strada dei vampiri originari quella che Salazar aveva incrociato, ma quella di sua madre

Io credo proprio che Nik non sia l' unico figlio bastardo che mia madre ha nascosto a mio padre”

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Capitolo 7
*** Capitolo 6: Skeleton in the Closet II ***


the heiress 7

Grimmauld Place 12, Londra, Inghilterra 16 Settembre 2013


Mi dispiace, mi dispiace tanto

Tu lo hai ucciso Sir...è per questo che io dovrò uccidere te, capisci?”
I-Io io non lo sapevo, perdonami, perdonami, non ne avevo idea, come potevo?
“Non ha importanza Sir, sei un assassino come me, siamo uguali io e te, combattiamo per due fronti diversi diversi, ma siamo uguali, e tu pagherai per quello che mi hai tolto...tu e il tuo caro figlioccio pagherete tutti e due”

NO

oh siii Sir, perchè voi perderete, ti sei salvato una volta, ma non puoi sfuggirmi per sempre,nono il piccolo Sir non può nascondersi per sempre dalla sua Bella, prima o poi io ti troveò e allora pareggerò i conti”
Bella, Bella scusami scusami ti prego, io non lo sapevo


Sirius Black si risvegliò improvvisamente sudato e terrorizzato nella sua camera da letto di Grimmauld Place, ormai faceva continuamente sogni del genere da diversi mesi, dopo che aveva rivisto Bellatrix l' anno prima non avevano fatto altro che intensificarsi i ricordi di ciò che lui le aveva fatto, sentiva il sudore colargli dalla fronte fino alle orecchio e ai capelli, li sentiva mentre si mischiava alle lacrime

Che cosa ho fatto?

Si era voluto convincere per tutta la vita di essere diverso da lei, la più odiata tra le cugine, anzi forse l' unica odiata, sì perché lui amava Meda, unica famiglia che gli rimaneva assieme ad Harry e a Tonks, e compativa Narcissa, la quale stava sicuramente in una situazione peggiore della sua, ma che tuttavia lui aveva superficialmente accusato per anni, la piccola, pura e cristallina Cissy, c'era stato un tempo in cui era stata proprio lei la più dolce e spensierata dei cinque sfortunati eredi dei Black, lei che anziché portare il nome di una stella portava quello di un fiore, mentre lui progettava già la sua fuga, Reg conviveva con la consapevolezza che era l' unico sul quale i suoi genitori si sarebbero potuti affidare, Bella manifestava già la sua affinità per la magia oscura e Meda teneva nascosto il suo tormentato amore per Ted, la bella e dolce Cissy era l' unica che riuscisse a vivere serenamente, come protetta da una campana di vetro che qualche mese prima le era improvvisamente crollato addosso

Non sono mai andato a parlare con lei

Del resto neanche lei aveva mai cercato di riallacciare i rapporti, sopratutto perchè la sua riabilitazione aveva significato l' arresto di Lucius, sicuramente le aveva regalato un motivo in più per odiarlo, ma infondo non era di certo colpa sua se aveva deciso di sposarsi Malfoy.

I suoi pensieri tormentati furono interrotti da un piccolo becco che ticchettava sulla sua finestra, si alzò trascinandosi fino alla finestra, aprendola e accogliendo il gufetto sul suo braccio, prese la lettera dalla zampina e notò con stupore che si trattava del ministero, che diavolo è successo?

Appena ne lesse il contenuto sentì le ginocchia diventargli molli, come era potuto succedere, prese una profonda boccata d' aria e, dopo aver mandato via il gufo, andò a vestirsi

A quanto pare la cara Bella avrà la sua chance di vendetta molto prima di quanto immaginassi



Canary Wharf, Est End, Londra 17 Settembre 2013


Camille poteva dirsi sodisfatta con l' impiego che aveva trovato, gestire una rubrica sua le avrebbe permesso di lavorare anche da casa e di poter restare con Hope, certo le mancava fare la psicologa, sopratutto da quando i suoi clienti erano diventati più che casi umani, casi sovrannaturali e con Sophie e Bex entrambe impegnate nella Londra magica l' ultima cosa che dovevano fare era lasciare da solo il motivo della loro fuga.

Sorrideva allegra alla bambina mentre passeggiava per il Canary Wharf, riflettendo sulle considerazioni fatte da Rebekah qualche tempo prima sui suoi sospetti riguardo alla capacità di Esther di attirare il peggio che il genere umano aveva da offrire se si trattava di uomini, quella famiglia non avrebbe mai smesso di stupirla, stavano costeggiando l' edificio che faceva da sede al Daily Mirror quando si rese conto che l' attenzione di diversi passanti era stata attirata da qualcosa, volse gli occhi azzurri verso l' oggetto di tanta attenzione e vide delle figure avvolte di qualcosa che all' apparenza sembrava fumo nero sfrecciare proprio verso di loro, o meglio verso la sede del giornale, appena Hope cominciò a piangere e prima ancora di realizzare che si trattasse di maghi si ritrovò a tirare la bambina fuori dal passeggino per poi, presa da un attacco di adrenalina e di panico, iniziare a correre, lasciadosi alle spalle degli spettatori ignari che anziché mettersi al sicuro avevano iniziato a fare mostra dei loro apparecchi telefonici per filmare quei curiosi personaggi, e poi accadde tutto velocemente, sentì l' esplosione e le urla dietro di lei e si ritrovò scaraventata a terra, sentiva le schegge dei vetri delle finestre infrante finirle in testa e sulla schiena, osservò la bimba che ora piangeva disperata, almeno aveva la certezza assoluta di non averla schiacciata con il peso del corpo, si rimise in piedi e, cercando di ignorare il dolore alla gamba e i giramenti di testa, tornò a correre con la bimba in braccio, ignorando quella vocina nella sua testa che le ricordava che questa volta non l' avrebbe salvata nessuno svoltando l' angolo e finendo in una piccola via isolata e silenziosa, almeno lì nessuno avrebbe fatto caso ai lividi, al taglio che le scorreva vicino al sopraciglio e alla polvere che la ricopriva da capo a piedi

Ma guarda guarda cosa abbiamo qui!”

Perchè tutte a noi

Si voltò pronta, solo mentalmente, ad affrontare quello che era sicura essere uno degli attentatori,

Una piccola babbana con quella scrofa di sua madre...che cosa potrei farvi?”
Si accorse che teneva in mano una bacchetta, Sophie l' aveva avvisata che in quel posto usavano magia alla quale perfino loro non erano abituate, sentiva brividi correrle lungo tutta la spina dorsale e il battito del cuore accellerare vertiginosamente,

Mai una volta in cui io possa veramente servirmi delle lezioni di Karate

Potrei provare a torturarvi entrambe...non ho mai usato la Maledizione Cruciatus su una bambina così piccola, chissà quanto potrebbe durare?”
le parole dell' uomo fecero impallidire la bionda che istintivamente strinse Hope ancora più forte, Sophie non sarebbe arrivata ad aiutarla, neanche Rebekah,

e manco Klaus...devo cavarmela da sola

Provaci dannato bastardo...e te ne pentiresti per il resto della vita...che non durerebbe molto, dopo averci uccise”
Cercava di prendere tempo riflettendo su che cosa fosse opportuno fare, lui aveva la magia, lei solo una forte forza di volontà e una certa abitudine a trovarsi in situazioni del genere, avrebbe potuto usare i doni della sua famiglia, quelli che suo fratello le aveva intimato di repprimere con tutte le sue forze, quei doni che avevano fatto sì che fosse proprio la sua famiglia quella scelta per tenere l' ordine e l' equilibrio tra le varie fazioni di New Orleans, sebbene Padre Kieran glielo avesse severamente proibito a meno che non si trattasse di casi estremi,

Credo proprio che questo sia un caso estremo

cercò di concentrarsi escludendo le urla di Hope, e appena ebbe alzato la mano verso l' uomo che, nel frattempo, aveva iniziato a deriderla, si rese conto che non sarebbe stato necessario il suo intervento, vide una lama argentea e appuntita perforare il petto del mago, il cui sorriso gli morì sulle labbra non appena ebbe preso coscienza di quello che stava succedendo, il mantello nero divenne lucido e umido per via del sangue che cominciò a sgorgare copiosamente dalla ferita, non appena il corpo del loro aggressore raggiunse il terreno, senza vita, Cami sorrise al loro salvatore, un curioso uomo dagli occhi blu che indossava un bizzarro Tranch,

quando hai bisogno di un miracolo!!

Lo aveva visto pochissime volte in vita sua, ma erano bastate per farle capire che sempre si sarebbe potuta fidare di lui,

Castiel...credevo che tu e quegli altri due vi foste persi all' areoporto di New York, che fine avevate fatto?”
l' angelo le sorrise esausto, aveva un aspetto molto più trascurato rispetto all' ultima volta che l' aveva visto, e non poté fare a meno di chiedersi in che razza di guai si fossero cacciati lui e quei due folli dei Winchester, ma avrebbe avuto il tempo di chiederglielo presto,

Camille più il tempo passa e più ti cacci in guai più grandi di te”

Arrivi sempre al momento giusto Cass, grazie

rivolse all' angelo un caldo sorriso, immediatamente ricambiato e andò ad abbracciare il vecchio amico, era passato davvero troppo tempo dall' ultima volta che si erano visti, per fortuna lei non aveva avuto troppo bisogno di angeli nella sua vita

Dimmi di te piuttosto, ero sicuro che Kieran ti avesse avvertito dei rischi nei quali puoi incorrere usando il vostro dono...devi essere davvero nei guai...e quella signorina lì con te deve essere davvero importante”
Cami sorrise di nuovo, si erano visti per pochi minuti e lui aveva già capito tutto, Hope aveva smesso di piangere e dimenarsi, questo era abbastanza per far capire a Camille che il peggio era passato,

Credo che dovremmo allontanarci da qui Cass, non è sicuro, e non puoi assassinare tutti i maghi che cercano di ucciderci”
“Camille O'Connell dammi una spiegazione, se sei in pericolo mi farebbe piacere saperlo”
“Ti racconto strada facendo che ne dici?”
i due si allontanarono furtivamente per le vie di Canary Wharf, lasciandosi alle spalle il cadavere del mago, ben decisi ad indagare su quelli che erano i loro rispettivi problemi

A proposito...dove sono Deany e Sammy?”
“Arriveranno presto...ti stanno portando una cosa”
la ragazza gioì dentro di sé, se avesse manifestato in mezzo alla strada quelle che erano le sue attuali emozioni sarebbe stata presa molto probabilmente per pazza

di loro mi posso sempre fidare.


Quartier Generale Auror, Ministero della Magia, Londra, 17 Settembre 2013


Al quartier generale degli auror quella sera regnava il caos totale, arrivò in quel momento Alastor Moody, appena convocato per una situazione di urgenza, aveva il mantello gocciolante di pioggia e continuava strizzare istericamente l' occhio sano cercando di scacciare l' acqua dalle ciglia, la pensione è stata una pessima idea, si ripeteva quella frase nella testa da quando aveva ricevuto un messaggio dal quartier generale Auror che lo avvisava di una pericolosa evasione dalla prigione di Azkaban, o meglio, dell' evasione di un singolo prigioniero che sarebbe stato trasferito quel giorno per essere interrogato, spalancò la porta furioso facendo tremare diversi auror ancora lì presenti, confusi per la presenza dell' uomo e per l' incapacità di capire cosa fare

C'è qualche idiota qui dentro che potrebbe di grazia speigarmi come è stato possibile che un detenuto sorvegliato, accopmpagnato da Auror e Dissennatori sia riuscito a farla in barba a tutto il ministero e ad evadere da una prigione di massima sicurezza?”
la voce, per nulla calma, fece distogliere lo sguardo dalla sua persona più o meno tutti i presenti, finchè un ragazzino, doveva essere una nuova recluta, non decise di sacrificarsi e di aprire bocca, conscio del fatto che tutta la sua furia si sarebbe sicuramente riversata su di lui

non lo si poteva prevedere signore...lo stavano portando via, ma sono passati accanto alla zona ancora danneggiata dall' evasione dell' anno scorso-”
“Chi cazzo è stato il demente che ha avuto la geniale idea di passare per quei corridoi?”
lo aveva urlato tenendo un ormai povera nuova recluta per il colletto della camicia, era terrorizzato, manco fosse lui l' evaso, eppure aveva la stessa faccia di uno che avrebbe presto ricevuto il bacio del dissennatore, Moody si complimentò con sé stesso per le sue straordinarie doti di terrorizzatore

i-io non lo so s-signore, per favore mi lasci andare”
lo mollò violentemente sbattendolo su una sedia vicina

Cosa è successo poi?”
“Si è buttato di sotto e si è smaterializzato”
“E i Dissennatori?”
“N-non hanno fatto nulla signore...nessuno riesce a spiegarsi il p-perchè ma-”
lo mise a tacere con uno sgarbato gesto di mano e si avviò fuori da quell' ufficio, come aveva potuto sottovalutarsi così tanto da credere che una volta andato lui in pensione altri giovani capaci lo avrebbero sostituito?
Uscì dall' ufficio lasciando i presenti più sconvolti che altro, li guardò con un misto di disgustato e impietosito negli occhi , sì, di quel passo lui non si sarebbe mai goduto quella maledetta pensione.

Fottuto Rodolphus Lastrange, hai appena commesso l' errore di rovinarmi il finesettimana.

Mentre elencava nella sua testa tutti i modi in cui avrebbe desiderato uccidere Lestrange, fu raggiunto da quello che doveva essere un segretario,

Mi scusi signore ma c'è un caso urgente, e siccome Shaklebolt non si trova qui in questo momento, abbiamo pensato che lei potesse-”
“Mi occuperò di Lestrange non appena avrò una traccia da seguire”
“Non si tratta di questo, c'è stato un attentato signore, a uno degli edifici del mondo babbano, pare che ci siano diversi morti”

l' uomo sbuffò, quel giorno era davvero cominciato nel peggiore dei modi

Mandate a chiamare Balck e Tonks e i loro rispettivi partner, qui c'è bisogno di fare qualcosa”

Abbiamo già mandato lettere via gufo a tutto gli Auror Signore”
“Continuate a sollecitarli allora, qui non c'è tempo da perdere”


Hampstead, Londra 17 Settembre 2013


Rebekah e Sophie si stavano godendo il panorama pittoresco visibile dal loro appartamento mentre finivano di impacchettare tutte le cose che sarebbero loro servite una volta trovata una dimora più grande, il fatto che entrambe avessero preso lo stesso giorno libero garantiva che potessero coordinarsi meglio con tutto ciò che avevano da fare, in quell' occasione, organizzare un trasloco veloce verso il Maniero dei Mikaelson che Rebekah aveva previdentemente lasciato in eredità ad Eva Sinclair, l' occhio di quest' ultima ricadde su una foto che ritraeva una giovane coppia con una bambina che aveva tutta l' aria di essere una buona solo a combinare monellerie

è Monique questa?”
Sophie lasciò perdere quello che stava facendo, ovvero catalogare libri, e si volse verso l' originaria, lanciò uno sguardo verso una foto che ritraeva Jane Anne assieme al marito Claude e a una Monique di cinque anni, sorrise amaramente pensando a quanto fosse ingiusto che la nipote dovesse ora vivere senza due delle sue più importanti figure di riferimento

Sì è lei, assieme a Jay e Claude”
“Era il marito di Jane Anne? Che fine ha fatto? Perchè non l' ho mai visto a New Orleans?”
“è morto prima che voi arrivaste nel Quartiere francese, lo hanno ucciso alcuni dei vampiri di Marcel”
Rebekah osservò ancora la foto, con entrambi i genitori morti a causa di Marcel non c'era da sorprendersi se Monique odiasse i vampiri così tanto

Aveva due genitori coraggiosi allora”
“Oh no, Claude non era suo padre, non biologicamente almeno, e Jay non ha mai lasciato che diventasse tale...non ho mai capito il perché”
“Magari pure Jane Anne aveva i suoi segreti”
“Di sicuro... e parlando di segreti, sei assolutamente certa di quello che hai detto riguardo a Kol e Freya?”
“Kol è identico a questo Salazar e Freya parrebbe avere quel suo strano zaffiro, non ne sono ancora sicura, ma ho i miei buoni motivi per sostenere questa teoria, senza contare lo straordinario talento per la magia che aveva mostrato Kol sia da vivo che da morto, certo sarebbe molto più facile chiedere a mia madre...se solo la mia sorella ritrovata non l' avesse uccisa un' altra volta, suppongo che potrei chiedere anche a Dhalia anche se dubito che sarebbe disposta a rispondermi”
“Beh magari se dovesse riuscire a trovarci e ad ucciderci potresti chiederglielo come ultimo desiderio....l' ultima richiesta di Rebekah Mikaelson”

le due cominciarono a ridacchiare, prestando ben poca attenzione al Gufo che picchiettava sul vetro della finestra, solo quando il rumore si fece insistente Sophie si avvicinò alla finestra prendendo dalla zampa dell' animale una bustina che non poteva venire niente di meno che dal Ministero della Mgaia

Che cos'è?”
la strega aprì la busta per leggerne il messaggio, e più ne metabolizzava il contenuto più gli occhi si assotigliavano, il sorriso aveva ormai abbandonato il suo viso e la mano si strinse attorno alla sottile pergamena della lettera

Dvevo andare...abbiamo un evaso di prigione e un attentato terroristico al Daily Mirror, fottuti mangiamorte”

l' originaria osservava l' amica senza provare a nascondere la preoccupazione che provava

Chi è evaso?”
“Un criminale di nome Rodolphus Lestrange”
“Lasciami indovinare sempre legato a quel Voldemort dico bene?”
“Esatto, e sempre lui assieme ai suoi adepti sono dietro all' attentato del Daily Mirror”
“Credi che colpiranno il ministero?”
“Credo che considerando quanto il ministero della magia sia disorganizzato non dovremmo tenerla fuori da ogni probabilità”
“Ma le ragazze sono al sicuro vero?”
“Finché restano a scuola non dovrebbero avere nulla da temere, ma è per Camille che mi preoccupo, oggi è uscita con Hope e se davvero stanno attaccando luoghi pubblici babbani lei non sarà al sicuro, tantomeno se dovessero capire di chi è figlia Hope, con la loro mania della purezza del snague sarebbe la prima che cercherebbero di uccidere”

Rebekah, appena Sophie ebbe finito di parlare, si alzò di scatto dal divano andando a prendere la sua giacca lasciando l' altra un po' interdetta

Cosa credi di fare?”
“Vengo con te....andrete a cercralo mi auguro no? Vengo anche io”
“Rebekah non so se te ne sei resa conto ma sono assassini professionali...uccidere è la loro professione...e tu non sei più un vampiro immportale, sei una strega”
“Una strega...che ha fatto tremare tutta New Orleans”
“Tu non sei Eva, non sai come attingere al suo potere, ci hai provato a New Orleans e hai fallito”
“Beh diciamo che il fatto che mia nipote e l' unica persona che in mille anni abbia capito Nik e ne sia uscita illesa, mentamente e fisicamente, siano in pericolo di vita, mi motiva a fare del mio meglio...andiamo Sophie, tanto lo sai che non riuscirai a tenermi a casa”

l' originaria sorpassò la Deveraux la quale abbandonò ogni speranza di convincerla a restare ad indagare sulle avventure sentimentali della madre, se c'era di mezzo Hope nessuno avrebbe potuto tenere Rebekah ferma, afferrò la giacca con fare rassegnato andò dietro all' amica.

Speriamo solo che vada tutto bene.


Hogwarts, Inghilterra 17 Settembre 2013


Illuminata dalle luci verdi dell' acqua del lago che trasparivano dentro il sotterraneo del dormitorio di serpeverde, mettendo in risalto i riflessi bluastri del suo abitino di seta, Adhara Elphinstone finiva di aggiustarsi una ciocca di ricci ribelli che continuava a rifiutare di stare al suo posto, usava quel piccolo ammasso di capelli per distrare la sua mente dall' odiosa consapevolezza che avrebbe dovuto passare un' intera serata assieme al professor Lumacorno e a quell' insopportabile borioso di Theodore Nott, e Salazar solo sapeva quanti altri bigotti principini purosangue ci sarebbero stati quella sera

Se continui a tormentare quei capelli rimarrai calva lo sai?”
Una più che divertita Daphne Greengrass la osservava dal suo letto a baldacchino, sogghignando e prendendola in giro, almeno una delle due trovava qualcosa di divertente in quella che ad Adhara pareva solo una tragedia

Tu che lo conosci...mi assicuri che Theo sappia come si tiene in mano una forchetta? E che sappia stare composto a tavola”
“Puoi stare tranquilla, non avresti potuto trovare nessuno meglio di lui, è decisamente indisponente delle volte ma è un vero galantuomo quando vuole, e dalla tua parte hai il fatto di sapere il reale motivo per il quale te lo porti dietro, di certo non vuole che Lumacorno sappia che ricatta le ragazze per farsi portare alle sue cene, peggiorerebbe ulteriormente la sua situazione, sei tu che hai il coltello dalla parte del manico mi cara nata babbana”

la riccia serpeverde ripensò a quello che il compagno le aveva raccontato sul padre e ebbe un momento di tentennamento, era davvero giusto il comportamento che lei gli stava riservando? D' altra parte nessuno può scegliersi i genitori, lei e le altre lo sapevamo bene per esperienza personale e non,

Cambiando argomento perché tu non sei stata invitata?”
la bionda si stiracchiò sul letto cominciando a giocherellare anche lei con le ciocche bionde, i suoi occhi verdini esprimevano solo completo e totale disinteresse, come quasi sempre del resto, Adhara arrivò a chiedersi se l' amica avesse un qualche genere di passione, in più di due settimane l' aveva vista ostentare solo insofferenza verso ciò che la circondava

Non credo di essere una persona interessante, non abbastanza per lui del resto, e poi non mi piace fare bella mostra del mio talento scolastico”
ora che ci rifletteva su Adhara notava che quasi mai Daphne, sebbene fosse davvero una delle più brave del corso, mai interveniva, a meno che non fossero i professori a interpellarla, quasi a voler passare inosservata

ma non temere, non sarai da sola, se Nott e Zabini dovessero darti fastidio puoi sempre coalizzarti con i Grifondoro, e poi come ti ho detto, Nott lo puoi sempre ricattare”

Non capisco comunque perché tu tenga nascosta la tua bravura scolastica, sei una di quelle che si vergognano di andare bene a scuola? Dico davvero, non riesco a trovare altre spiegazioni”
“Io non devo dimostrare nulla a nessuno, se non a me stessa, il mio andamento scolastico così come i miei interessi non sono cose che mi va di sbandierare ai quattro venti, e neppure le mie conoscenze, per quello c'è già la Granger, io so di esser brava e so di essere meglio degli altri, tanto mi basta, e poi ad essere sincera questa scuola mi annoia così tanto che devo far fatica a non sembrare distratta, figurati se dovessi prestare una reale attenzione che mi permetta di fare interventi sensati...nono non fa davvero per me”
Adhara osservò divertita la compagna di stanza, in quella casa non avrebbe potuto trovare un' amica migliore, e sapere che Daphne tra le compagnie femminili fosse così poco integrata la sorprese non poco

Mia madre diceva sempre che la noia era causata dalla mancanza di stimoli sufficienti che l' ambiente circostante riesce ad offrirci...perché non ti sei fatta cambiare di scuola? Magari una bella esperienza in un altro paese avrebbe riacceso la tua curiosità, per non dire la tua competitività”
“ ci ho pensato inizialmente, poi con tutto quello che è successo l' anno scorso volevo essere sicura che Theo e Draco stessero bene, e non posso tenerli sotto controllo dalla Francia, devo assicurarmi che non si mettano troppo nei guai, ma non solo, mio padre viaggia molto per lavoro, anche in terre abbastanza lontane, preferisco stare vicino a mia madre e mia sorella...sopratutto adesso...e tu cominci ad essere in ritardo”

la riccia si rese conto che l' amica aveva ragione e si lanciò freneticamente fuori dalla stanza, non avrebbe dato un ulteriore motivo a quel Nott di deriderla o prenderla in giro, ma lanciò un ultima occhiata verso l' amica

Quando New Orleans sarà tranquilla mi piacerebbe che venissi a trovarmi, non so se possa offrirti il genere di stimoli che desideri ma ti garantisco che è diversa da Londra”
“A tempo debito sarò ben lieta di accettare l' invito”
Adhara sorrise di ricambio all' amica e si avviò fuori dal dormitorio constatando con astio che Theodore la stava già aspettando, se ne stava lì in tutti i suoi centimetri di altezza esagerati, osservandola con quello sguardo di sufficienza e quel sorriso sghembo e canzonatorio che aveva riservato a lei e alle sue amiche sin dalla partenza da King's Cross

Credevo che ti fossi persa sanguesporco, non possiamo arrivare per il dolce”
calma, doveva stare calma, almeno uno dei due in quella situazione doveva comportarsi da adulto, e Adhara sapeva, dentro di lei, che le sarebbe spettao questo arduo compito, del resto aveva un milione di esempi, non ultimi Klaus Mikaelson e Vincent Gerrith, che le dimostravano che potevano passare gli anni, potevano diventare mariti e padri, potevano affrontare guerre e calamità naturali e sovrannaturali, gli uomini sempre bambini sarebbero rimasti, per cui la ragazza prese un respiro profondo e, armata di santa pazienza decise di non ribattere, almeno quella volta, ma sperava in cuor suo che almeno cominciata la cena il serpeverde decidesse di lasciarla in pace.

Dal canto suo Theodore Nott studiava quella curiosa ragazza accanto a lui, e cominciava preoccuparsi, normalmente reagiva molto male agli insulti, velati o meno, che lui le riservava, i loro battibecchi erano ormai all' ordine del giorno, si risparmiava solo quando c'era Daphne perché, perfino lui che era una cuore di serpe, non aveva il coraggio di mettersi contro la bionda allontanado da lei le uniche amicizie femminili che fosse riuscita a farsi in sei anni, per non parlare del fatto che lui stesso, in seguito alle quasi scoperte fatte in collaborazione coi grifoni, che si erano rivelati più utili del previsto, si sentiva parecchio incuriosito da quella bizzarra ragazza, anche se probabilmente non lo avrebbe mai ammesso, le offrì il braccio con fare divertito e si avviarono assieme verso gli appartamenti del professore di pozioni.

Lo sai mezzosangue, sei davvero carina... per essere una alta quanto una tredicenne”
“Cammina Nott, prima arriviamo prima riuscirò ad intrattenere una reale conversazione con qualcuno più educato di te”

la voce rassegnata della ragazza scatenò ulteriormente l' ilarità del moro, il quale, non aveva nessuna difficoltà ad ammetterlo, trovava dare noia alla corvina un' attività di grande diletto

eri molto entusiasta delle cene di Lumacorno, posso sapere che cosa ci possiamo aspettare?”
“Sono cene nelle quali semplicemente, il professore e i suoi studenti più di talento si imbarcano in conversazioni di vario genere che stimolino la loro curiosità”
“Una specie di circolo di illuministi del ventunesimo secolo insomma”
“illuchecosa?”
“lascia perdere Nott, nulla di importante”

la ragazza mandò gli occhi al cielo un' ultima volta, quella sarebbe stata una serata lunghissima.


Essex, Inghilterra 17 Settembre 2013


Rodolphus Lestrange osservava interdetto e disorientato l' articolo di giornale che il fratello gli aveva passato assieme a dei vestiti puliti e a del cibo, mentre leggeva prendeva grosse boccate d' aria, quasi come gli fosse mancata pure quella

e così è tornata...la cara Sophie, sempre a battersi per più deboli”

pronunciò quelle parole con astio, da quando quella volta in treno più di vent' anni prima la giovane Sophie aveva deciso di mettersi contro di lui, Rodolphus non l' aveva mai potuta sopportare

che intenzioni hai Rab?”

Che intenzioni vuoi che abbia? Appena me la ritroverò di fronte farò quello che deve essere fatto”

Rabastan cercava con tutte le sue forse di essere convincente, Rodolphus non sapeva nulla di Adhara e di Regulus, e lui doveva fare in modo che continuasse ad essere così, più le americane stavano lontane dai mangiamorte meglio era per loro, aveva giurato ad Aisling e a Regulus che in qualità di padrino l' avrebbe tenuta al sicuro e stava osservando la sua promessa naufragare, possibile che di tutti gli impieghi che le avrebbero volentieri dato proprio l' auror doveva scegliere? E prorpio con Black doveva lavorare? La sorte odiava sia lui che suo fratello, era l' unica spiegazione possibile

Fossi in te farei quello che io non sono riuscito a fare, falla fuori, appena ti capita, una bella maledizione senza perdono e torni alla tua vita, se avessi avuto le palle di farlo con Jane Anne avrei avuto molti meno problemi con Bellatrix, purtroppo tutti quegli anni a Hogwarts ci hanno rovinati, davvero rovinati”
il maggiore osservava il fratello con l' aria di chi la sa lunga, Rabastan era finito in prigione diversi anni dopo di lui, anni nei quali Rodolphus ne aveva avuto solamente sporadiche notizie, ma lo sapeva, oh se lo sapeva, quel dannato di Rabastan gli stava nascondendo qualcosa, e lui avrebbe scoperto che cosa

Che intendi con Hogwarts ci ha rovinati?”
“Semplice caro fratello-”
inghitti una abbondante sorsata di vino elfico, sprecandone qualche goccia sulla barba ormai incolta,

- io e la cara Jay ci odiavamo, era tutto perfetto, le liti e i duelli occasionali, le ore in punizione, i battibecchi tra lei e Bellatrix-”
“Non erano battibecchi erano al pari delle guerre magiche quelle”

sorrisero tutti e due al ricordo di Bellatrix e Jane Anne che se le davano di santa ragione, Jay era l' unica a non lasciarsi andare dopo le maledizioni cruciatus con le quali Bella si divertiva tanto, mentre la cara Bella non demordeva dopo che Jane Anne decideva, illegalmente, di fare sfoggio delle sue qualità di strega usando gli incantesimi della congrega, ostentavano disprezzo l' una per l' altra, ma Jane Anne era una delle poche persone che Bellatrix Lestrange considerasse una sua pari e non uno stupido coniglio,
“ comunque, come quasi tutte le persone che sono costrette a convivere in uno spazio ristretto dove, per ovvi motivi, non possono porre fine l' uno all' esistenza dell' altro, la si finisce caro il mio fratellino con l' affezionarcisi, un po' come tu e Reg con quelle rinnegate di Sophie e Aisling”

Rabastan sorrise inizialmente alle uscite saccenti del fratello, poi si ricordò che il nucleo della conversazione era uccidere Sophie Deveraux il prima possibile, e allora il sorriso gli morì in volto,

Non so se sarò mai capace di uccidere Sophie, comunque per la cronaca, il giornale dice che Jane Anne è stata uccisa da un vampiro, per cui tranquillo fratello, qualcuno ha rimediato al tuo errore, vado a recuperare la passaporta, Cissy ci aspetta al Manor”
Rodolphus Lastrange aspettò che il fratello si fosse allontanato, una volta metabolizzate le parole del fratello lasciò scivolare via qualche lacrima, non poteva lasciarsi andare con Rabastan così vicino, doveva allontanarsi,

Io in casa di Malfoy non ci vengo, mi farò vivo io Rab, ci vediamo tra qualche giorno”
era buio ed era notte ma poteva quasi percepirli gli occhi del fratello, terrorizzati e sorpresi da quello che lui aveva appena detto

Non dire cazzate Rod, non puoi andare in giro per l' Inghilterra, forse non lo sai, ma qualcuno potrebbe essersi accorto che sei evaso di prigione”

il sarcasmo nella voce del fratello fece brevemente sorridere il mangiamorte, da quanto non sentiva suo fratello scherzare, da quanto lui non trovava gli scherzi divertenti

Non temere Rab, non ho alcuna intenzione di andare in giro per l' Inghilterra”
“Non vorrai mica...? Rod è una follia, ti prego pensaci”
“Ci ho pensato ci vediamo appena le acque si sarano calmate...come hai detto mi stanno cercando tutti, beh che mi cerchino come si deve”
“Che sfortuna che hai avuto fratello mio”
“Che cosa vorresti dire?”
“Beh tra Jane Anne che ha sputato sul tuo nome e il tuo onore e Bellatrix che ha calpestato il tuo patrimonio, il tuo onore, il tuo nome e la tua dignità, non hai avuto granché fortuna con le donne”
il maggiore gli mollò uno scapellotto sulla nuca

Stammi bene Rab, ci vediamo tra qualche giorno mi farò vivo io, ma ho bisogno di cambiare aria”
“Cerca di non farti beccare”
Rodolphus Lestrange si lasciò alle spalle la figura robusta del fratellino, sempre che potesse definire tale un uomo di ormai trentasette anni,

Qualunque cosa tu mi stia tenendo nascosta Rab spero che ne valga la pena,

si coprì col mantello assicurandosi che non si scorgesse il suo volto, montò sulla sua scopa e si allontanò lasciandosi dietro l' Essex inglese, quella notte Rodolphus Lestrenge sarebbe andato ad onorare la tomba di Jane Anne Deveraux, conscio del fatto che avrebbe avuto bisogno di diversi giorni per raggiungere gli stati uniti e che avrebbe dovuto fare attenzione a non farsi intercettare dagli Auror, ora che poteva finalmente saggiare una piccola parte di libertà non aveva nessuna intenzione di perderla di nuovo.


Hogwarts, Inghilterra 17 Settembre

Tedio, quella era l' unica parola che ad Adhara era venuta in mente per descrivere le emozioni e i sentimenti che quella cena stava evocando in lei, e non era l' unica, Neville Paciock, seduto accanto a Blaise Zabini e quell' insoportabile viso da cane che era la sua accompagnatrice, stava per addormentarsi, erano ormai minuti interi che quest' ultima, per ingraziarsi quel vegliardo di Lumacorno, non aveva smesso neanche per un secondo di parlare dell' impiego che teneva suo padre al ministero, in quell' ora e mezza aveva raccolto diverse informazioni anche sugli altri membri della tavolata, quel Potter di cui le aveva parlato Davina qualche giorno prima era niente di meno che il figlioccio del fratello di suo padre, Paciock aveva collezionato due genitori malati di mente al San Mungo dopo che Bellatrix Lestrange, sua zia, e Rodolphus Lestrange, fratello del suo amato padrino, li avevano torturati fino a causare danni irreparabili al cervello, quindi assieme al nervosismo che cresceva sempre di più ad ogni parola pronunciata dalla Parkinson, doveva fronteggiare pure l' angoscia causata dalla consapevolezza di essere imparentata con una manica di assassini sanguinari, non che le fosse nuova come notizia, ma sapere che i genitori di un tuo coetaneo sono stati torturati dai tuoi parenti, poco importa che questi non sospettino della tua esistenza, non è di certo una delle migliori conversazioni da tenere a tavola, stava per perdere definitivamente ogni speranza quando improvvisamente, quasi per grazia divina, il vecchio professore riprese la parola

...e i suoi genitori signorina Granger di cosa si occupano nel mondo babbano?”
“sono dentisti”

Adhara tornò improvvisamente a prestare attenzione alla conversazione tenuta dai commensali, un po' perchè era molto divertente osservare le faccie curiose dei partecipanti i quali sicuramente ignoravano cosa fosse un dentista, un po' perchè sempre Davina aveva tessuto le lodi di questa Granger, che lei aveva visto solo nell' ambiente delle lezioni, trovandola un' insopportabile so tutto io, ma se l' amica ci aveva visto qualcosa di diverso valeva la pena prestarle attenzione,

...loro...curano i denti delle persone”
quest' ultima rendendosi conto che i presenti non capivano granché di mestieri babbani, cercò di attirare qualche risata raccontando un aneddoto di un bambino dalla mascella troppo potente che, in preda ad un attacco di panico, aveva addentato suo padre, e dei punti di sutura che ne erano conseguiti, Adhara cercò di ridere in maniera composta, per quanto le era possibile, ma doveva ammettere che quella era davvero una storia carina, poco importava che nessuno riuscisse a coglierne la simpatia, sì, Hermione Granger aveva appena conquistato qualche posizione nella classifica di studenti di Hogwarts che la riccia stava stilando mentalmente da quando era arrivata, rivolse poi un sorriso incoraggiante alla ragazza, la quale la guardava con un misto di sorpresa e gratitudine negli occhi, infondo anche lei era una nata babbana, seppur per finta, era giusto sostenersi a vicenda

E i suoi signorina O'Connell? La sua famiglia di cosa si occupa?”
lasciò perdere le sue riflessioni e tornò a prestare attenzione al professore, il quale era tornato all' attacco, avrebbe dovuto essere convincente a tutti i costi, o avrebbe messo nei guai pure le sltre

...sono astronomi...studiano il cielo”
“Eccellente, eccellente...mi dica si sono trasferiti qui anche loro?”
la riccia cominciò a sentire gli sguardi degli altri commensali cominciare a studiarla, fu in particolare sorpresa dall' attenzione che le stavano riservando sia quel Potter che Theodore, e le venne immediatamente il dubbio che sospettassero già qualcosa, ignorò il cuore che stava già cominciando a mertellarle in petto e si preparò a battere il record di bugie dette in meno dieci minuti, sperando che la conversazione non durasse di più

no...loro lavorano in un importante osservatorio in Tailandia, non torneranno prima del prossimo settembre”

si annotò mentalmente che avrebbe dovuto informare le amiche, prima che qualche curioso decidesse di farsi i fatti suoi e andare a chiedere loro conferma

Conosci una certa Sophie Deveraux?”
questa volta il curioso non era il professore, ma da Harry che ignorava deliberatamente i tentativi silenziosi ma non velati dell' amica che cercava di invitarlo a farsi i fatti suoi,

Certo, tutti conoscono le Deveraux”

cercò di rimanere sul vago, non poteva mettere nei guai Sophie, ma si accorse che la conversazione aveva attirato l' attenzione dei presenti più di quanto avesse sperato, ora anche Theo e Hermione la osservavano con insistenza,

Davvero e vi conoscete?”

Non personalmente, eravamo in congreghe diverse, io sono di Tremé, Sophie era del quartiere francese”

era pronta ormai, quel gran ficcanaso di Potter stava per fare l' ennesima domanda quando fu interrotto da Lumacorno, il quale la stava inconsapevolmente tirando fuori da una conversazione che l' avrebbe senz' altro messa nei guai, tirò un sospiro di sollievo lanciando un' ultima occhiata al Grifondoro, il quale non le aveva ancora scollato gli occhi di dosso, quasi come se si aspettasse un passo falso da parte sua, era deciso a non demordere

Ah sì Sophie, gran cervello quella ragazza anche se aveva una gran passione per mettersi nei guai, non so chi tra lei, Rabastan Lestrnge o gli amici di suo padre signor Potter abbia collezionato più ore in punizione”
l' affermazione del vecchi grassottello strappò una risata a tutti i commensali, e Adhara poté considerare il pericolo scampato almeno per il momento capendo però che evidentemente c'era già chi sospettava qualcosa sulle loro false identità

oh sì non mi guardi così signor Potter, e se non fosse stato per la prontezza di spirito del signor Lupin, che lei conosce bene, del signor Black, Regulus intendo, e della signorina Elphinstone, chissà quante altre se ne sarebbero presi, davvero dei ragazzini singolari, sì singolari è la parola giusta”

la corvina sorrise, Sophie le aveva raccontato quasi tutto delle sue avventure, o disavventure ad Hogwarts, e adesso lei avrebbe dovuto fingere di non conoscerla, e di non aver mai sentito i nomi dei suoi genitori,

Chi era la signorina Elphinstone professore?”

Oh una ragazzina di corvonero signorina Granger, una scozzese, delle comunità indipendenti, deve essere per questo che si trovava così bene con Sophie, entrambe non erano ben viste dal ministero ed entrambe non vedevano l' ora di lasciare la scuola e di tornarsene a casa, e visti tutti i pregiudizi che giravano su di loro non le si potevano davvero biasimare, pensi signor Potter che per lei, il suo padrino e il fratello si sono addirittura picchiati una volta”
Harry fu ulteriormente rapito dalla conversazione, e la serpeverde non poté non notare una certa affinità nei loro stati d' animo,

Oh sì, me lo ricordo quasi come fosse ieri, raramente interagivano tra di loro, ma quella volta...se non fosse stato per suo padre, signor Potter, e per il minore dei Lestrange, credo che uno dei due sarebbe davvero finito all' ospedale...ma basta adesso...che ne dite di proseguire con il dessert?”
Adhara tirò un sospiro di sollievo, era quasi finita, e presto si sarebbe potuta sottrarre dagli sguardi indagatori che più o meno tutti in quella sala le stavano riservando, la prossima volta si sarebbe dovuta preparare meglio, affondò il cucchiaio nel gelato che le era stato servito, avrebbe affogato le sue ansie nel cibo, quella era l' unica cosa che poteva fare in quel momento.


Londra, Inghilterra 17-18 Settembre 2013


Te l'ho detto So', stiamo bene, ma ci è mancato poco, davvero poco”
Non uscire di casa Cami, non puoi immaginare neanche la faccia di Rebekah quando oggi pomeriggio tra le macerie abbiamo riconosciuto il passeggino di Hope

Cmille O'Connell faceva avanti e indietro tra le stanze del piccolo appartamento che divideva con le streghe, aveva sistemato Castiel sul divano, constatando che il viaggio dagli Stati Uniti a Londra, senza contare le energie che aveva dovuto impegnare per trovarla, lo avevano provato più del previsto

Me lo spieghi come vi siete tolte dai guai?
“Prima che il mago potesse attaccarci-”
aspetta...quale mago?
“Quello che sicuramente avete trovato morto”
cos..sei stata tu? Cami qua hanno già capito che ad ucciderlo non è stata un'arma babbana, me lo spieghi che diamine hai usato?

Non sono stata io Sophie, ma un amico, che adesso ci sta tenendo d' occhio”
quale amico? Qualcuno sa che siamo qui?
“è un angelo Sophie...nel vero senso del termine, ci ha salvate lui, quello voleva ammazzarci, adesso è qui con me, non ti preoccupare ci si può fidare di lui”

la bionda sentì distintamente qualcuno bussare alla porta, e non poté non nascondere un sorriso, sono arrivati

Adesso devo andare Sophie, ma non ti preoccupare, c'è chi ci terrà al sicuro”
ne sei certa? Cami io e Bex abbiamo affittatouna camera vicino al ministero, non torneremo prima di domani, sei sicura di cavartela?

Non temere...ora devo andare, ci vediamo domani, forse con una bella sorpresa per Rebekah, ciao So', fate attenzione mi raccomando”
Camille richiuse il telefono senza aspettare una reazione da Sophie la quale, visto il tono di voce doveva essere davvero agitata, si sporse sullo spioncino della porta per essere sicura che dall' altra parte ci fosse esattamente chi si aspettava, e alla vista dei due frattelli esausti e forse un po' furiosi il sorriso le illuminò il viso ancora di più, aprì la porta ritrovandosi di fronte lo sguardo penetrante del più anziano dei Winchester

Spero, signorina O'Connell, che chi mi sono portato dietro in questa bara serva davvero alla sua causa”
“Dean, Sammy! Non posso crederci, siete proprio voi!”
abbracciò i due uomini incurante del fatto che abrebbe potuto far loro perdere l' aquilibrio e quindi distruggere la bara che conteneva l' unico che avrebbe potuto aiutarli a sconfiggere Dahlia, Klaus Miakelson

Venite, Cass è già qui, ho un sacco di cose da dirvi, e voi, oh voi maledetti, come ci siete arrivati al marchio? Vi ho lasciati n balia di Metatron e vi recupero in balia della prima maledizione”
i due fratelli si guardarono colpevoli, dopo aver usato i testi di Kieran l' anno prima per capire come affrontare Metatron non s erano più fatti vivi, percepirono quasi un rimprovero negli occhi della bionda, oltre alla felicità, un rimprovero che sapevano di meritarsi, comicniarono a raccontare di tutto ciò che avevano dovuto affrontare dopo aver lasciato New Orleans la prima volta, della morte di Kevin e dello stato di demone di Dean, lasciando la ragazza più confusa di prima

Tu invece? Ho idea che sia in un bel guaio se chiedi aiuto ai vampiri, se tuo zio lo sapesse-”
“Zio Kieran è morto, lo ha maledetto una strega, ha cercato di uccidermi e Klaus mi ha salvata, la città è stata per un po' sotto il controllo di lupi mannari, poi Esther è tornata in vita, ha cercato di trasformarmi nel contenitore per sua figlia Rebekah, la quale ora divide questo appartamento con me, oh è il motivo per cui sono scappata in Inghilterra è che Dhalia, la sorella di Esther e zia dei vampiri originari, voleva rapire sua nipote-” fece un gesto verso Hope, che se ne stava tranquilla sul pavimento a giocare con dei Peluche,

Per cui tutte le persone che erano alleate con i suoi nipoti sono state o uccise o costrette alla fuga, o imprigionate per essere torturate, direi che mi è andata bene, e ora sono qui, con voi”

i due fratelli scoppiarono a ridere in contemporanea alla ragazza, erano davvero tutti nei guai fino al collo, Dean lanciò un occhiata verso la bara, abbandonata nel soggiorno, pensando a quanto fosse bizzarro come elemento dell' arredamento

Che hai intenzione di fare con lui?”
Camille si fece d' un tratto seria, e osservò di nuovo i suoi amici, affiancati da Cass, nessuno di loro cercava di nascondere l' evidente preoccupazione che provava per quello che sarebbe successo da lì a pochi minuti

Ho intenzione di svegliarlo, devo, è l' unico che mi possa aiutare...e vi sarei grata se non cercste di ucciderlo”
“A me sta bene, dipende da lui”
la ragazza ridacchiò, divertita dall' espressione schifata del maggiore ed esapserata del minore

Forza allora... facciamolo”

Sam si mosse verso la bara, sollevandone il coperchi e rivelandone il pugnalato ospite, la bionda prese coraggio estraendo lentamente il pugnale precedentemente forgiato da Davina e Kol

Sei sicura che appena sveglio non cercherà lui di ammazzarci?”
“No Sammy, non ne sono sicura”
la ragazza e i quattro uomini osservarono le vene del vampiro riprendere a pompare sangue e il volto lentamente riprendere colore, presto avrebbero per la prima volta incontrato l' ibrido originario.





Ciao di nuovo

ecco a voi il sesto capitolo, Klaus, Dean e Sam sono finalmente arrivati, io ci riprovo, come vi sembra la stori? Me lo fareste sapere con una recensione?









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Capitolo 8
*** Capitolo 7: The Importance of the Stars ***


THE HEIRESS 8

Quartiere Francese, New Orleans, Usa 22 Settembre 2013


Dove Freya? Dove li hai mandati?”

Freya poteva sentire lo stridere dei denti di Dahlia proprio vicino al suo orecchio, la sua presa sui suoi capelli non accennava ad allentarsi, era passato qualche giorno da quando Klaus era scomparso dalla sua bara, anzi con la sua bara, qualcuno lo aveva portato, qualcuno che Freya ora cercava di occultare assieme al resto dei suoi amici, poteva sentire le viscere contorcersi e il naso sanguinare sotto le torture della zia, accettalo Freya, accetta il dolore e sopportalo

Tu lo sai vero Freya che non andrai avanti per molto...prima o poi cederai e allora io andrò da quegli abomini che tu chiami fratelli e. Vi. Ucciderò. Tutti.”

sentì la testa sbattere contro il pavimento, Dhalia stava andando via, aveva forse diciso di cambiare il soggetto delle sue torture?
“Opponiti finché vuoi nipote...presto perderete”

Oh no dannata puttana, sari tu a perdere!

la vide sparire dietro la porta della soffitta di casa Fauline, l' aveva riportata in quel dannato manicomio per streghe, solo che ora lì vi erano rinchiusi tutti i sostenitori di Klaus, sentiva il bisogno di abbandonarsi al sonno ma doveva resistere, appena fu sicura che la zia fosse lontana raccolse quel poco di forse che le rimanevano per scendere al piano inferiore, Elajah era pugnalato, Hayley era nel Bayu con i lupi, vittima della madelizione della mezza luna, Marcel era di fronte a lei con collo e dita spezzate, incosciente, poi poco distante la persona che cercava: Vincent Griffith, supersitite all' ennesima delle torture.

Prese coraggio e si avvicinò, quella era la sua unica occasione di far arrivare un po' di aiuto alle ragazze ...e a Klaus, infilò la mano martoriata nella tasca della camicia di quest' ultimo estraendo lo zaffiro che gli aveva affidato quando aveva capito che Dhalia non sarebbe stata sconfitta, lo aveva cercato sua zia, l' aveva torturata per averlo, mai avrebbe pensato che avrebbe potuto affidarlo a qualcun' altro quell' oggetto che le era così caro, pronunciò una breve litania facendo svegliare Vincent e curandogli le ferite

Freya ma cos...?”
“Shhhh...non abbiamo tempo, prendi questo-” mise la pietra al collo del mago assicurandosi che restasse celata a occhi indiscreti

Non la toccare finché non sarai fuori dalla città...e distante, ti mostrerà dove devi andare, appena troverai i miei fratelli dovrai aiutarli, Finne qui dentro...lui può aiutarvi, trovategli un corpo e ditegli che sono stata io...e che mi dispiace per averlo lasciato lì per tutto questo tempo”

Nono..è rischiso, quella pazza ti ammazzerà appena saprà cosa hai fatto”
“Non può uccidermi...e nemmeno gli altri, sa che siamo una merce di scambio troppo preziosa, se uccidesse Marcel perderebbe ogni possibilità di portare dalla sua parte quelle quattro streghette pestifere, e lei ha bisogno di magia”

Anche se riuscissi ad uscire da qui ...cosa ti fa oensrae che riuscirei ad arrivaredagli altri”
“Nulla se non la speranza....tieni, prendi anche questo”
Vincent non capì cosa gli stava porgendo ficnhé non si ritrovò in mano quella che sembrava...una rotula

Era del vero corpo di Finn, appena avrai tempo, dovrai rimetterlo nel suo vero corpo chiaro?”
“Freya io non so neanch-”
“Sì che lo sai, fai parte di una delle famiglie di maghi oscuri più temute degli stati uniti, ed eri sposato con una psicopatica ...ti verrà qualcosa in mente”

Cos-”ùma prima che potesse chiederle altro si ritrovò fuori da casa Fauline, dannata strega, ora tutto quello che gli restava da fare era correre...correre lontano ed assicurarsi di trovare un corpo per Finn Mikaelson.


Hogwarts, Inghilterra, 22-23 Settembre 2013


Il dormitorio era silenzioso, vista l' ora del coprifuoco ormai passata la maggiorparte degli studendi doveva trovarsi già a letto, quello era il momento.

Draco Malfoy scese dal letto silenziosamente cercando di non svegliare i suoi comagni di stanza, attraversò la sala comune sempre invasa dal quel colore verdastro che la caratterizzava, si guardò intorno e non scorgendo nessuno nell' oscurità si avviò verso l' uscita per i sotterranei

Dove stai andando Draco?”
il suo cuore perse un battito, il suono della voce amica era l' ultima cosa che si aspettava di sentire, si voltò lentamente per ritrovarsi una Daphne Greengrass contrariata e in camicia da notte, che lo osservava come a volergli leggere dentro, lei sapeva che c' era qualcosa che non andava, lo sospettava quantomeno, Draco sapeva che qualsiasi cosa avrebbe detto non sarebbe riuscito ad ingannarla

Dove stai andando?”
questa volta il tono era meno allarmato ma molto più minaccioso, gli si avvicinò lentamente cercando di apparire sicura di sé e in pieno controllo delle sue emozioni, ma il biondo sospettava che se avesse potuto lo avrebbe ammazzato

Da nessuna parte Nené, non riuscivo a dormire, volevo andare nelle cucine...per vedere se trovavo ancora qualcosa da mangiare”
“Ti sembro una cretina?”
“Come scusa?”
“Ho detto: ti sembro una cretina? Cosa diavolo sta succedendo?”
“Nulla Nené davvero io non-”
“Fammi vedere il braccio”
E in quel momento Draco capì che lei sapeva, probabilmente già da prima dell' inizio dell' estate, forse lo sapeva da quando suo padre era finito in prigione...ecco spiegato il motivo per cui non era andata in Francia, cercò di restare calmo avvicinandole il braccio destro

l' altro braccio...”

Greengrass non capisco dove tu voglia arrivare”
“Non voglio arrivare da nessuna parte, voglio assicurarmi che tu non ti stia mettendo nei guai...sollevati la manica del braccio sinistro e io me ne torno a letto..e farò finta di aver creduto alla cazzata della cucina”
“Torna a dormire Daphne...non ho nulla da dirti”

fece per allontanarsi ma la ragazza si arpionò al suo avanbraccio facendogli perfino male, probabilmente i segni delle unghie gli sarebbero rimasti fino alla fine della settimana, lo prese alla spovvista, spostando il lembo della divisa che copriva il braccio sinistro...Daphne Greengrass, non sei proprio ingannabile...sorrise amaramente mentre sul volto della ragazza si dipinse un' espressione terrorizzata, ecco fatto Nené, hai avuto quello che volevi , la vedeva visibilmente spaventata da quello che si mostrò davanti ai suoi occhi.

Daphne non riusciva a crederci, aveva dei sospetti ma sperava che fosse solo frutto della sua immaginazione, che fosse solo la sua paranoia einvece era di fronte a lei, il marchio nero pulsava sul braccio del suo amico, ed era tutto così sbagliato,

Draco...come?”
“Che ti aspettavi? Mio padre è in prigione...ha rovinato i suoi piani..doveva vendicarsi in qualche modo”
la ragazza era sbiancata, Draco si aspettava che corresse via, chi avrebbe voluto avere a che fare con lui? Ma non fu così, Daphne, che poteva essere serpeverde, poteva essere vanitosa, ma che di sicuro non abbandonava gli amici, gli si avvinghiò addosso, sperava di dargli sicurezza e di darne anche a sé stessa

Draco se sei nei guai...troveremo una soluzione, devi soltanto-”
“Non c'è una soluzione Daphne...questo-” si separò dall' amica e alzò l' avanbraccia “-questo mi priva di qualsiasi aiuto possibile”
“Non del mio, Draco per favore, non è troppo tardi, ti hanno costretto!”
“Mio padre Nené, se non faccio quello che vogliono lo ammazzano capisci? Io non ho scelta”
“Lasciati aiutare”
“Torna a dormire Nené...per favore stanne fuori, questo non è uno scherzo”
la ragazza aveva ormai il volto rigato dalle lacrime, il suo amico, il suo migliore amico, era nei guai e lei non avrebbe potuto farci nulla, lo osservò allontanarsi impotente e disperata, quel dannato Voldemort le aveva appena portato via un amico, e sarebbe stata solo questione di tempo prima che cercasse di arrivare pure a Theo, doveva fare qualcosa, se lei non poteva farci nulla avrebbe dovuto trovare qualcuno che lo facesse al posto suo.


Paiolo Magico, Londra, Inghilterra 23 Settembre 2013


Nessuno che ci avesse alloggiato almeno una notte avrebbe mai potuto definire il Paiolo come un luogo tranquillo, la quantità indefinita di ospiti biazzarri e variegati era certamente una cosa che difficilmente passava inosservata, tuttavia questa particolarità era una cosa che permetteva ad ospiti alquanto bizzarri di mescolarsi a gente bizzarra quanto loro, permetteva quindi di passare inosservati.

Da circa una settimana quel luogo ospitava due streghe non convenzionali con problemi altrettanto non convenzionali.

Rebekah Mikaelson percorreva tutto il perimetro della stanza in preda a violenti attacchi d' ansia, che si alternavano ad ondate di furia e preoccupazione che, vista la sua difficoltà nel controllare il potere della sua strega ospite, avevano messo in pericolo l' amica di quest' ultima, Sophie Deveraux, che aveva più volte, nell' arco di quella settimana, ringraziato il fatto di non essere imparentata con il motivo di tali attacchi

Rebekah se tu riuscissi a stare calma for-”
“IO. NON. POSSO. STARE. CALMA...mi ammazzerà...questa è la volta buona che mi ammazzerà, mi torturerà e poi porrà fine alla mia nuova esistenza umana...dannata me, me lo merito così imparo”

la neo strega faceva, tra un' imprecazione e l' altra, scorrere le dita trai capelli in un modo così violento e insanamente repentino che la Deveraux arrivò a pensare che volesse rimanere senza chioma, sì, meno sangue si divideva con i Mikaelson più diminuivano le possibilità di contrarre disturbi mentali,

è tuo fratello...e per quanto io mi ritrovi d'accordo con te, se dovessimo prendere in esame i suoi metodi violenti, tirannici e le sue manie paranoiche, sono assolutamente certa che non cercherebbe di ucciderti...Klaus è Klaus, ci fai i conti da mille anni circa...e nei dieci secoli che avete passato assieme quante volte ti ha pugnalato lui? Dieci? Venti? Rilassati...poi dubito che Cami se lo sia fatto portare qui per permettergli di farti del male...cerca di calmarti così torniamo a casa, questa camera la sto odiando davvero”
“è diverso questa volta So', lui si fidava di me, e io l' ho abbandonato sapendo che sarebbe stato l' unico a poter escogitare un piano per tenere Hope al sicuro, l' ho guardato in faccia mentre Elajiah faceva il lavoro sporco per tutti, e tutto quello che ci leggevo era una richesta di aiuto, ho voltato le spalle a Nik per seguire un piano che non ha nemmeno funzionato, e ho messo Hope in pericolo”

Pulizia in Camera

VIA DA QUI!”

Sophie si affrettò a rimediare alla scortesia della compagna, che da quando aveva saputo dell' arrivo del fratello anziché essere contenta era caduta in uno stato di angoscia che la rendeva irritabile e irascibile,

Torni più tardi grazie...potresti evitare di urlare in faccia ad estranei, non vorrai farli insospettire vero? E poi scusa, non mi sembra che lui avesse un piano migliore per porre fine al problema Dhalia, e tu volevi fidarti di Freya, cosa che non si è rivelata del tutto assurda, vi voleva davvero bene alla fine...non ti angustiare, vedrai che tuo fratello capirà, ora prepariamoci, devo tornare a seguire le indagini”

Sophie si rese conto che per quanto cercasse di apparire rassicurante stava miseramente fallendo nell' impresa di confortare quella che ormai era un' amica

Non posso Sophie...non posso affrontarlo, finisci tu il trasloco, io resto qui...questa volta l' ho combinata grossa ...davvero grossa”


Hampstead, Londra, Inghilterra 23 Settembre 2013


Dimmi dove diavolo è quella traditrice Camille o ti assicuro che non risponderò delle mie azioni!”

Se non la smetti di minacciarla sarò io a non essere più responsabile delle mie azioni...congratulazioni Camille, scegli le tue amicizie perfino peggio di me, e io sono stato migliore amico del re degli inferi”
Era passata una settimana da risveglio di Klaus, e da quel momento Camille aveva potuto aggiornare la sua lista di certezze della vita: Dean odiava Klaus, Klaus odiava Dean, entrambi tendevano a sottovalutarsi,

Sai che ti dico Camille, hai ragione uccidere Rebekah non è una buona idea...ucciderò lui!”

sembrava quasi avesse avuto un' epifania, e prima che la bionda potesse rendersi conto che l' ibrido diceva effettivamente sul serio sentì un forte rumore di vetri infranti per poi ritrovare Dean attaccato al muro con Klaus che lo teneva sollevato per la gola,

Coraggio continua....lo vedi questo?-” Dean gli indicò con lo sguardo il marchio di Caino, la prima maledizione, che spuntava fuori dalla manica della camicia alzata fino al gomito

-sai cosa succederà una volta che mi avrai ammazzato? Questo mi trasformerà in un demone, a quel punto non avrà nessuna importanza che tu sia un vampiro o un lupo, o una creatura millenaria, io ti ucciderò, in un modo così terribile che desidererai non avermi mai incontrato, poi, siccome sarò fuori di testa, ucciderò anche Cami, poi queste vostre amiche torneranno a casa e forse ucciderò anche loro, incapace di controllare quello che il marchio e la mia natura di demone mi chiederanno, poi il pianto di tua figlia dall' altra camera mi attirerà ma forse Cass e Sam faranno a tempo a tornare prima che io possa avventarmi su di lei, così ucciderò anche loro, il mio fratellino e il mio migliore amico...quindi vedi un po' a chi conviene”
Camille si passò una mano sulla fronte, era disperata, quella era la verità, osservò Klaus mettere Dean a terra e osservarlo con ancora più diffidenza di prima, e certamente senza quello sguardo sardonico e sprezzante che gli aveva riservato i giorni precedenti, ora anche lui si sentiva minacciato da cosa Dean poteva diventare e questo le lasciava ben poche speranze che ci fosse una reale soluzione al problema, tornò a concentrarsi su Klaus, sperando che la recente rivelazione non lo portasse a riprendere in considerazione l' idea di far del male alla sua sorellina, combattere, ecco quello che faceva, la bionda doveva costantemente combattere contro le assurde manie omicide dei membri di quella bizzarra famiglia!

Te l' ho detto Klaus, tu a Bex non farai proprio nulla...voleva tenere Hope al sicuro e tu, come al solito, stavi uscendo di testa, che altra scelta le hai lasciato? Non puoi pretendere sempre cieca e tacita collaborazione, neanche da lei.

Quando ti ha visto comportarti come ti sei comportato si è preoccupata, credeva che stessi sottovalutando Dhalia, cosa che effettivamente hai fatto, poi di cosa ti lamenti? Ha organizzato un piano di fuga, è andata in Norvegia a riprendere le cose necessarie per sconfiggere tua zia, Dio, ha capito che forse Kol e Freya non sono figli di Mikael e la cosa, te ne renderai conto, porterà il conflitto tutto su un piano diverso...lei e Sophie non torneranno qui fino a che io non sarò sicura che tu non abbia davvero intenzione di ammazzare tua sorella”

passarono diversi secondi di silenzio imbarazzante, sia l' ibrido che il cacciatore, abbandonati ormai sopra il divantetto del salotto teneva occhi, carichi di vergogna, su Camille che li osservava entrambi severamente

Non ci arrivate? Non siete voi il vostro nemico maledizione...quanto tempo credete che ci impiegheranno gli allegri compari del mago che è stato ucciso da Cass a mettersi sulle nostre traccie? E Dahlia? Credete che se ne rimarrà semplicemente a New Orleans ad aspettare il nostro ritorno con un' arma per ucciderla? Certo che no! Non potete perdere tempo ed energie in questo modo, Dean che ti piaccia o no ormai sei coinvolto, e hai bisogno dei libri di mio zio per il marchio...mentre tu, Klaus, hai bisogno di qualcuno che protegga tua figlia da questi maghi osuri mentre trovi un modo uccidere tua zia, e vedi di controllare che i sospetti di Rebekah siano fondati...che vi piaccia o no dovrete collaborare e convivere”

Klaus osservava la bionda ancora con quello sguardo severo stampato in volto, e come al solito, non poteva negare che avesse ragione, ragione su tutto, ma lui, per la prima volta dopo mille anni non sapeva cosa fare, lui era senza il pugnale piantato nel petto, questo voleva dire che anche Dhalia si era risvegliata e che loro non avevano tempo, pensò and Elajah, a Hayley, per Diana, perfino a Freya, non poteva lasciarli nei guai, se per salvarli avrebbe dovuto collaborare con quell' odioso Winchester lo avrebbe fatto.


Hogwarts, Inghilterra 23 Settembre 2013


Era noto ai più che le doti necessarie per essere membro di tassorosso fossero lealtà, pazienza, e duro lavoro, era quello il motivo per il quale Adhara Elphinstone non riusciva davvero a spiegarsi come mai quella furia che camminava accanto a lei, nota ai più con il nome di Monique Deveraux, fosse capitata in tale casa, sulle prime pensò che Helga Tassorosso doveva essersi presa gioco degli altri fondatori, prediligendo segretamente ben altre qualità oppure, e questa le sembrava più probabile, il cappello dopo mille anni di servizio cominciava a fare cilecca, sì, quella spiegazione aveva senz' altro più senso, doveva essere guasto o sul punto di esaurire la sua magia per aver mandato due streghe come Sophie e Monique Deveraux in una casa come Tassorosso,

Monique...vuoi smetterla di correre in questo modo? Dai che sarà mai?”

la Deveraux incenerì l' amica senza manco un incantesimo, se gli sguardi avessero potuto uccidere la serpeverde sarebbe sicuramente perita dirante quella pericolosa conversazione

Che sarà mai? Che sarà mai? Abbiamo perso la partita ti rendi conto?”

Quidditch, quello era il motivo che l' avrebbe vista morta prima di fine giornata, Monique si era appassionata anche troppo, e perdere la sua prima partita contro Grifondoro di certo non le permetteva di mantenere la calma

Io dico che stai prendendo questa cosa troppo sul serio, andiamo non potevi seriamente pretendere di vincire al primo tentativo, dico bene?”
la scozzese credette davvero che l' amica l' avrebbe uccisa seduta stante, per sua fortuna la situazione fu salvata da una trafelata e agitata Davina che approcciò le due seguita da Cassie, la quale aveva occhiaie sempre più scure, segno che fece comprendere sia ad Adhara che a Monique che non si stava riprendendo, e che presto avrebbero dovuto comunicare la cosa a Sophie che, in mancanza di Vincent, era l' unica che potesse cercare di fare qualcosa

Abbiamo un problema...forse più di uno”

Che succede Dee”
teneva la mano serrata attorno a un foglio di pergamena che si affrettò a mostrare alle amiche, era stropicciato e mal ridotto, Davina doveva averlo ridotto in quel modo per via del nervosismo

è arrivata stamattina, l' ha portata Cinnamon...qualcuno ha cercato di uccidere Cami”
“Cosa? Perché mai qualcuno avrebbe provato a farle del male?”
“Leggi...Bex e Sophie hanno scritto tutto”

Adhara e Monique presero tra le mani il foglio di pergamena e rimasero sconvolte...Mangiamorte...angeli...cacciatori...il ritorno di Klaus...possibile parentela tra i Mikaelson e Salazar Serpeverde...

Beh però...certo che Cami ha davvero amici singolari!”
“Smettila Nique...non ti rendi conto? Se Hope avesse usato la sua magia addio copertura...e se questi tornano a darle la caccia le probabilità che ciò avvenga possono solo crescere!”

Adhara voleva solo andarsene...Mangiamorte...e se fosse stato Rabastan, se fosse stato lui, il suo amat padrino a cercare di ammazzare Camille, che era per tutte loro diventata una custode, la verità era che sapeva che prima o poi avrebbe dovuto affrontare la situazione, ma non voleva, affrontare la situazione voleva dire scegliere, e lei non voleva scegliere, aveva sentito voci su quanto fossero terribili questi seguaci del signore oscuro, e le faceva male sapere che sia suo padre che l' uomo che quest' ultimo aveva scelto per prendersi cura di lei ne facessero parte, senza curarsi troppo delle amiche si alzò andandosene via, sentendo il richiamo seccato di Monique, non voleva affrontare le amiche, non ancora.


***


Theodore Nott non aveva mai avuto una madre, ma se ne avesse avuta una avrebbe voluto che avesse almeno metà della determinazione che la serpeverde bionda di fronte a lui stava mostrando per proteggere un amico

Theo guardami in faccia...”

Daphne Greengrass era di fronte a lui fuori si sé e furibonda, sospettava che non si fosse nemmeno pettinata, e la cosa gli faceva supporre che fosse successo qualcosa di davvero grosso

Non capisco Daphne...davvero”
“Oh ma certo, pure tu, tutti inetti, comincio a pensrae che Serpeverde non fosse la casa adatta a voi”
“Daphne cosa dicendo? Non capisco di cosa stiamo parlando calmati e respira”
e invece lui lo sapeva benissimo di cosa stava parlando, lo sapeva ed era un motivo buono per tenere almeno Nené lontana da quell' inferno che stava lentamente inghiottendo Draco e che avrebbe presto anche inghiottito pure lui, no, lei la sua migliore amica ne sarebbe rimasta fuori

Stiamo parlando di Draco, ti sto chiedendo fino a che punto sei coinvolto nelle questioni di tuo padre, ho bisogno di sapere che almeno tu sia fuori dai guai”
“Daphne...solo perché i nostri padri sono quello che sono, non vuol certamente dire che pure io e Draco”
“Io gli ho visto braccio Theo, lo so”
abbandonò immediatamente la sua espressione canzonatoria...Daphne si era spinta più in là di quanto si aspettasse, la consapevolezza che la sua amica sapeva,
che sapeva troppo, aveva frantumato la sua maschera di indifferenza e scherno, ciò che aveva visto l' avrebbe di sicuro messa nei guai, guai dai qali lui e Draco avevano cercato di tenerla lontana,

Questi non sono affari tuoi”
“Diventano affari miei nel momento in cui voi due idioti rischiate di varvi ammazzare...Theo, per favore”
menti Theo, mentile e tienila al sicuro, era difficile guardarla negli occhi e ingannarla in quel modo, e temeva per sé stesso il serpeverde, perché nonaapena la preoccupazione dell' amica si sarebbe trasformata in rabbia sarebbero stati tutti nei guai

Non hai nulla di cui preoccuparti Nené dico davvero... ora scusami Blaise mi aspetta”
la ragazza guardò attonita quel grandissimo bugiardo del suo amico allontanarsi senza darle possibilità di replicare, se prima era solo preoccupata ora era furibonda, se non volevano farsi aiutare avrebbe dovuto costringerli...a costo di coinvolgere persone indesiderate.


***


Harry sollevò la testa dal pensatoio trovandosi di fronte la faccia del preside che, come al solito lo osservava con espressione indecifrabile

Professore che cos' era?”
“Quello Harry, era un ricordo...un ricordo di Orvoloson Gaunt, nonno di Lord Voldemort, durante queste nostre lezione Harry te ne mostrerò degli altri, e voglio che tu stia molto attento, voglio che tu capisca le dinamiche, se credi che ce ne siano, che hanno portato il Lord a diventare come lo conosci, chiaro?”
“Sì signore...posso...posso parlarne con i miei amici?”
il viso del preside si fece d'un tratto più serio e severo, e Harry capì che la risposta alla sua domanda non sarebbe stata affermativa, ma prima che il preside potesse rispondere un suono dalla scala attirò la loro attenzione preannunciando l' arrivo di un altro ospite.

Harry eri venuto col mantello giusto?”
dopo aver ricevuto un cenno affermativo da parte del ragazzo l' anziano preside gli fece cenno di nascondersi sotto esso, Harry stette fermo e immobile celato alla vista aspettandosi la professoressa McGranitt o Piton, ma nessuno dei due era il misterioso visitatore, riconobbe invece la figura aggraziata e flessuosa dell' amica serpeverde di Malfoy, era venuta anche lei una volta a scambiare informazioni sulle O'Connel, anche se come Hermione riteneva andassero lasciate in pace, la vide fermarsi ansimante e preoccupata di fronte al preside il quale era sorpreso da quella visita almeno quanto lui.

Signorina Greengrass! Come posso aiutarla?”
“I-io credo di non sapere bene da dove cominciare...av-avrei credo bisogno di aiuto”
tutto quel balbettare rendeva evidente lo stato d' animo angosciato della ragazza e per la prima volta da molto tempo Harry Potter poté dire di aver visto confusione negli occhi dell' anziano preside

Si sieda signorina Greengrass, che cosa le è successo?”
fece acomodare la ragazza che sembrò calmarsi,

Non sono io professore ma i miei amici, Draco e Theo”
“Cosa c'è che non va con il signor Malfoy e il signor Nott?”
“Io credo, anzi no, io ho la certezza che siano nei guai, e credo che potrebbe presto succedergli qualcosa di brutto, io non sapevo da chi altro andare”
a quelle parole il sangue nelle vene del grifondoro gelò, appena la ragazza ricominciò a piangere capì che i sospetti che aveva avuto su Draco dall' inizio dell' anno potevano ora trovare fondamenti di verità.

Stia tranquilla signorina Greengrass, gha fatto bene a venire, mangi un biscotto e mi dica tutto”


***


Che diavolo ti è preso?”

Adhara era così assorta nei suoi pensieri che non si accorse della figura di Davina Claire che si avvicinava frettolosamente, e furiosamente avrebbe aggiunto, verso di lei

Ti abbiamo cercata ovunque...oh e Monique è arrabbiata con te”
gli occhi blu scuro della Elphinstone si puntarono su quelli severi e poco più chiari dell' amica, la quale riusciva a scorgere tutta la crescente preoccupazione che, almeno a lei, non avrebbe più tenuto nascosta

Io non ce la faccio...ti rendi conto che potrebbero essere persone della mia famiglia quelle che hanno provato ad uccidere Cami? Dio potrebbe essere stato Rabastan! Io ho solo...certe volte...paura di essere come loro”
Davina le si sedette accanto e anziché schernirla e prenderla in giro, come altre volte avrebbe fatto sentendo tali argomentazioni, la tirò a sé e cominciò ad accarezzarle la testa

Allora per quanto mi risulta né io né Cassandra né Monique abbiamo cercato di uccidere Cami, Marcel, Hayley, Josh, Vincent e Freya sono prigionieri di Psychodhalia per cui anche per loro sarebbe stato impossibile, Klaus era ancora pugnalato, per cui anche lui è fuori dalla lista, Hope è troppo piccola e Bekah e Sophie erano al lavoro, dubito che esista la pausa omicidio”

Se vuoi farmi sentire meglio-”
“Non voglio farti sentire meglio...voglio dirti la verità, quelle persone non sono la tua famiglia, New Orleans
noi siamo la tua famiglia, il tuo padrino che a quanto pare aveva a cuore la tua sorte ti ha lasciata a noi, non a loro per cui...”

E se fosse stato lui? Se fosse stato lui a provare ad uccidere Cami? Se fosse stato tra gli attentatori al Daily Mirror?”
“Beh...l' attentatore di Camille è morto e il suo corpo è stato recuperato da Sophie e dal suo collega...credo che te lo avrebbe detto, per quanto riguarda parenti che ammazzano quelli che ami...Marcel ha sgozzato la mamma di Nique te ne sei già dimenticata? Credo sia semplicemente la storia della nostra vita”

il tono teatrale e i gesti canzonatori delle braccia strapparono alla serpeverde delle risate che furono repentinamente interrotte dall' arrivo di Cassie e Monique

Brava Dee l' hai trovata!b allora qual era il problema?”
“Drammi familiari, quasi in pieno stile Mikaelson direi”

...benone, dimostra che ci stiamo adattando perfettamente a vivere circondate da Klaus e dalle sue paranoie, io e Cassie stavamo pensando una cosa, non possiamo starcene con le mani in mano mentre Sophie, Bex e gli altri si fanno in quattro là fuori per risolvere un problema che presto o tardi, ci scommetto, diventerà anche nostro, per cui noi quattro, indagheremo su Esther e sull' ennesimo suo fallimento nello scegliersi un compagno che ne dite?”

Sarebbe fantastico...anche se dubito che ci sia qualcosa tipo “Alberi genealogici di figli illegittimi” nella nostra biblioteca, come facciamo?”
alla seccata richiesta di Davina le quattro amiche si guardarono negli occhi sorridendo, finalmente avevano di nuovo qualcosa d afre

Ammetto di sentire la mancanza di incantesimi di resurrezione e magia oscura, credo davvero che dovremmo tornare a riesercitarci, qualcosa in pieno stile Celeste”
“Cosa intendi Adhara?”
“Se c'è qualcuno che può aiutarci in questa folle ricerca è un Mikaelson, e in mancanza di Elajah e Freya,,,credo che arrangiarsi in altro modo sia l' unica scelta possibile...ragazze stiamo per cercare un modo per riportare in vita il quasi ragazzo della nostra amica”

Davina sorrise complice all' idea di Adhara, se c'era qualcuno capace di svelare i segreti della famiglia Mikaelson quello era uno dei Mikaelson, avrebbero riportato indietro Kol.


Ministero della Magia, Londra, Inghilterra 23 Settembre


Sirius Balck camminava frustrato per i corridoi del ministero dela magia, era passata circa una settimana dall' attentato al Daily Mirror e nonostante avessero recuperato il cadavere del mangiamorte non erano riusciti a scoprire granché, chiunque lo avesse ucciso aveva usato un' arma che aveva ridotto in poltiglia i suoi organi interni e fuso completamente gli occhi rendendolo fisicamente irriconoscibili, sebbene questo gli lasciasse qualche speranza che potesse trattarsi di Lestrange junior anche se, per quanto lo disprezzasse, dubitava che si sarebbe fatto prender alla sprovvista con un attacco alle spalle, perso nelle sue riflessioni arrivò a quella che era la sua meta: l' ufficio di Arthur Weasley.

Giorni fa l' amico gli aveva infatti comunicat di aver avuto un' idea per riuscire a capire melio cosa fosse successo durante l' attacco, gli aveva parlato di registrozioni, regastrizioni? Insomma qualcosa che usavano i babbani per raccogliere informazioni, e vista la natura più che magica avrebbe detto soprannaturale dell' arma che aveva ammazzato il mangiamorte si sarebbe volentieri affidato a qualsiasi cosa gli avrebbe permesso di capire cosa diamine stesse succedendo, bussò ripetutamente sulla porta dell' ufficio che si aprì rivelando la figura trasandata e sorridente di Arthur

Sirius vieni avanti, devo mostrarti qualcosa”
“Alloa ci sei riuscito? Le hai guardate queste...queste...”
Registrazioni...sì sono riuscito a vedere i filmati e c'è qualcosa di interessante, siediti su!”

gli fece spazio su una sedia liberandola da ciarpame vario abbandonato lì per chissà quale motivo, cominciò a smanettare con uno strano aggeggio di vetro di forma rettangolare infilandoci dentro un altro strano rettangolo nero

Ehm...po-posso chiederti cosa stiamo facendo?”
“Oh sì, allora questo si chiama Televisore, i babbani lo usano per guardare delle immagini animate, immagini contenute in queste cassette, raccolte tramite videocamere...ingegnoso davvero...ora per nostra fortuna c'erano diverse di queste videocamere posizionate vicino al Daily e nel resto del quartiere e per nostra fortuna una ha in parte ripreso il nostro morto...guarda tu stesso”

una serie di immagini cominciarono a comparire nel curioso rettangolo di vetro, alcune riprendevano l' esplosione, il signor Weasley mandò avanti per diversi minuti finché le immagini non mostrarono il nostro morto mentre cercava di minacciare una donna che, constatò Sirius, sebbene fosse ferita e di certo senza alcuna possibilità di difendersi sembrava tutt' altro che intimorita, doveva sapere del loro mondo, improvvisamente la vide alzare un braccio e gli occhi le si tinsero di una strana luce azzurrina...celestiale...ma prima che potesse fare nulla comparve dal nulla, letteralmente, un uomo bassino con la stessa luce negli occhi che pignalò con quella che doveva essere la loro misteriosa arma il mangiamorte, facebdolo cadere a terra e quello era il punto dove si interrompeva il video

Che...che diavlo era, non si è smaterializzato, non è un mago cosa è stato?”
“Non lo so Sirius, ma sembrava sapere dov'era la donna, ora da altri video abbiamo capito che il mangiamorte era McNair ma della donna e dell' uomo non sappiamo nulla, né cosa ci facessero lì né cosa mai potrebbero essere...non ho mai visto nulla di simile...e quella lama...hai visto come lo ha ridotto, queste creatiure non sono al nostro livello, e non abbiamo idea di cosa siano, e finché uccidono Mangiamorte ben venga, ma se dovessero sentirsi braccati, non abbiamo idea di come potrebbero reagire”
entrambi si osservavano con sguardo preoccupato, quelle creature erano tutto fuorché umane e dovevano trovare un modo per capire da che parte stessero, la loro attenzione fu erò catturata da una terza e una quarta figura che si affaciavano nell' ufficio, due donne una con vivaci capelli rosa e l' altra con una liscia chioma nera

Sophie, Dora menomale, dobbiamo mostrarvi qualcosa sappiamo chi ha ucciso il mangiamorte”
fece alle due cenno di avvicinarsi notando negli occhi di Sophie più che entusiasmo preoccupazione, lasciò che Arthur facesse ripartire il video riguardandola questa volta per intero osservando bene tutte le dinamiche dell' attacco

Avete visto? Ci siamo riusciti, chi cerchiamo ora è questa donna bionda”.

Chi cerchiamo è la donna bionda

S-sì...meraviglioso”

Sophie c'è qualcosa che non va?”

Oh no va tutto benissimo, la mia amica è ricercata, la mia copertura potrebbe saltare e...oh sì Cami potrebbe non essere umana...meglio di così non potrebbe proprio andare

Va tutto bene Sirius...stavo solo pensando, credo che la mia amica Eva potrebbe esserci d' aiuto nelle indagini”

vide lo sguardo indagatore dell' amico rilassarsi, forse era riuscita a convincerlo

Tu dici?”
“Sì...sai com'è...è abituata ad avere a che fare con creature non umane, penso potrebbe dare importanti contributi”
ed è pure brava a far perdere le tracce di chi lei non voglia messo in pericolo

Benone allora...che la caccia abbia inizio”

Sophie non riuscì a farsi contagiare dall' entusiasmo della ragazza dai capelli color caramella, tutto quello a cui riusciva a pensare erano Cami, Hope, le ragazze, e Cami di nuovo con la sua natura non umana, si sentiva inquieta, tutto quello che aveva sempre saputo dell' amica poteva essere falso si avviò fuori dall' ufficio assieme a Sirius e Tonks laciando un sorriso tirato al Signor Weasley, ora cominciavano i problemi.


Hogwarts, Inghilterra 23-24 Settembre 2013


Herm, Ron!”

la grifondoro sollevò lo sguardo su quello che era il suo migliore amico, visibilmente sconvolto e ...infuriato constatò

Avevo ragione...avevamo ragione”
“Su cosa Harry?”
“Oggi mentre ero con Silente è arrivata la bionda amica di Malfoy”

Al nome del serpeverde la ragazza e il rosso capirono subito dove l' amico voleva arrivare, era dall' inizio della scuola che la seconda teoria che più era protagonista delle conversazioni dei Grifondoro oltre alla falsa identità delle O'Connell era la presunta presa a parte di Malfoy nelle file dei mangiamorte
“Daphne?”

Sì lei...ha visto il marchio, glielo ha visto capite?”
“Hai origliato la conversazione? Ero lì, sotto l mantello...e lei era turbata, ha chiesto aiuto a Silente, crede che Malfoy, e forse pure Nott siano in pericolo”
“Pericolo? Dici che li stanno minacciando?”
“Non lo so, davvero...però credo che gli abbiano chiesto di fare qualcosa, per Lui, e Daphne teme per la loro incolumità...avevamo ragione”
Hermione sentì il sangue diventarle ghiaccio nelle vene, era peggio di quello che avevano immaginato

Harry dovresti dirlo a Sirius!”
“Cos- Ron se lo diciamo agli auror potrebbero ammazzarli, siete matti?”
“Sirius non ucciderebbe nessuno”
“Non parlo di Sir, pezzi di cretini...se davvero si sono fatti scoprire e se davvero Voldemort vuole che facciano qualcosa per lui nella scuola, credete che reagirebbe bene sapendo che Silente, gli Auror e una buona parte di studenti siano a conoscenza dell' identità dei suoi...non so manco come chiamarli”
Harry faceva vagare losguardo da uno all' altro dei suoi amici, doveva confessare ch el' idea di dirlo a Sirius o Remus lo aveva sfiorato, ma era vero, Hermione aveva ragione, per quanto ciò che Malfoy fosse in quel momento lo disgustasse non lo voleva vedere morto, e manco torturato da quella pazza della zia perché per quanto Malfoy fosse viscido, pure Harry ne era sicuro, certamente non doveva aver scelto lui cosa diventare

Sono d' accordo...con Hermione, per ora cerchiamo di capire da soli cosa sta cercando di fare, se dovessimo renderci conto che è una cosa più grande di noi però avvertirò Sirius, ma per ora facciamo da soli”
si guadagnò la gratitudine di Hermione e forse la delusione di Ron che molto presto si trasformò in rinnovato entusiasmo

Per cui ci siamo, di nuovo, alto rischio di mortalità, basse probabilità di riuscita...cosa stiamo aspettando?”


***


Il limitare della foresta proibita era a quell' ora di notte un luogo perfetto per pensare, Theodore Nott lo aveva capito al primo anno, quando per la prima volta si era avventurato fuori dalla scuola oltre l' orario di chiusura il cielo chiaro e il rumore della natura ispiravano normalmente soluzioni a problemi irrisolvibili, ma quella notte sembrava che neppure quel clima di serenità e pericolo combinati assieme potessero aiutarlo

Nott ma che..? NOTT”

la sua attenzione fu rapita da una voce furiosa e conosciuta che veniva...da terreno, abbassò lo sguardo per trovare distesa sul prato la figura minuta e infuriata di Adhara O'Connell, a quanto pare qello non era più solo il suo posto

O'Connell che diavolo ci fai lì?”
“Potrei farti la stessa domanda...evita di calpestarmi per favore”
il ragazzo cominciò a ridacchiare, preso com' era dai suoi pensieri non ' aveva minimamente notata, ancora qualche centimetro e le sarebbe finito addosso

Scusa ero sovrapensiero”

Sì...me ne sono accorta...”
“Che cosa stai facendo qui comunque? Non dovresti essere in sala comune quantomeno?”
“Guardo le stelle... tra poco in Inghilterra comincerà a fare brutto tempo...e sono le ultime giornate in cui il cielo è chiaro”

Il serpeverde sorprendendo pure sé stesso si mise a sedere sul prato umido di rugiada accanto alla ragazza, che contro qualsiasi convenzione sociale stava spaparanzata sull' erba incurante delle condizioni in cui sarebbe stata la divisa dopo quella bella idea

Perché guardi le stelle?”
Perché il motto della famiglia Elphinstone è Sueper Astra Spero...e credo davvero di aver bisogno dell' aiuto delle stelle

Si vedono bene la costellazione di Orione e del Cane maggiore...i miei sono Astronomi dimenticato?”
“Questo spiega perché sei così brava in Astronomia anche qua...”
“Non è vero...mi piacciono, mi piace il cielo in generale, uno potrebbe perdercisi dentro”

perdersi dentro il cielo come no...anche se non avesse avuto nulla da nascondere quella restava matta come un cavallo
“Questa conversazione non ha senso... e dimmi, di sicuro avrai anche la tua stella preferita”

lo disse con una punta di sarcasmo, per prenderla in giro, mai si sarebbe aspettato una risposta

Certo che sì...Adhara è la mia stella preferita”
“Tu non sei una stella O'Connell...anche se l' idea di saperti dispersa nello spazio lontano da qui mi alletta parecchio”
“Sei un vero asino Nott”
“Chiedo scusa prego?”
vide il braccio della ragazza alzarsi e indicare diversi puntini luminosi nel cielo

Guarda...quella è Sirius è la più luminosa nel cane maggiore, e poi c'è Bellatrix, la donna guerriera...e infine-”

la vide muovere la manina ancora un po' puntando un altra stella lontana ma non meno luminosa delle altr due

-Adhara, le fanciulle....quella è la mia stella”

lo disse soddisfatta fissando negli occhi il ragazzo che la guardava divertito, quella conversazione aveva davvero sempre meno senso

Non è luminosa quanto Sirius...ma di certo più di Bellatrix, mi piace molto come stella”

Tu sei tutta matta, i tuoi ti hanno davvero chiamata come una stella? E io che credevo che fossimo noi maghi a trovare nomi assurdi”
“Mi è andata bene, mio...padre...propose Nihal, Cassiopeia, Bellatrix e Siria...mia madre che mi amava tanto è riuscita a risparmiarmeli”

inspiegabilmenete Nott cominciò a ridere come poche altre volte gli era capitato

Nihal...che razza di nome è? E sentiamo magari le chiedi pure consiglio ad Adhara!”
“Sai per essere uno che è vissuto circondato dalla magia tutta la vita hai davvero poca fiducia negli astri”
“Perché tu ne hai?”
la ragazza divenne seria e un poco indispettita

Certo..perché no?”

Bah...sentiamo ho una domanda per Adhara : ammettiamo che un amico sia nei guai, ammetiamo che per aiutarlo dovrei schierarmi contro mio padre e tutto ciò al quale sono stato educato...Adhara cosa mi direbbe di fare?”
la ragazza non abbandonava la sua espressione seria ma il serpeverde giurò di vedere i suoi occhi attraversati da un lampo di preoccupazione, fugace e appena percettibile

Credo che ti direbbe di fare quello che ti senti, i tuoi genitori e i tuoi parenti sono la famiglia che la sorte ti ha assegnato..mentre i tuoi amici sono quella che ti scegli, per cui direbbe che dipende da che tipo di persona sei, sei pronto a fare delle scelte per difendere chi hai scelto oppure la sorte è più importante per te?”
“Tu che faresti? Abbandoneresti mai le tue cugine per salvare diciamo un amico?”
oh no ma darei volentieri via il cognome Black per scegliere loro anziché l' Inghilterra

Non credo...loro sono le mie migliori amiche, non solo le mie cugine, non credo che sceglierei mai qualcuno che non siano loro...manco i miei genitori, ma dalla mia parte ho New Orleans, che per quanto riguarda le scelte impossibili è una vera maestra di vita”
si voltò a guardare il ragazzo che ora aveva lo sguardo piantato sulla costellazione del cane maggiore, lo scherno era sparito dalla sua faccia lasciando posto a quella che era tutto fuorché serenità

...beh grazie Adhara...davvero una conversazione assurda..”
“Prego!”
“Non parlavo con te...dicevo alla stella...sai credo che tornerò qui a chiederle consiglio più spesso”
“Tu sei tutto strano Nott...matto come un cavallo e lunatico come pochi”
“...Buona notte O'Connell, ringrazia di nuovo Adhara da parte e vedi di non farci perdere punti rientrando”

la ragazza osservò il compagno alzarsi e andare via, gente strana questi inglesi, gente strana davvero, tornò a guardare le stelle e improvvisamente accadde quello che aveva aspettato dal tramonto, le stelle le avevano davvero mandato quello che chiedeva...Vincent...lo zaffiro di Ferya...un serpente attorcigliato ad un teschio...Finn Mikaelson tornata in sé la ragazza aveva speranza e ottimismo rinnovati, Vincent stava venendo da loro, voleva forse dire che sarebbe stato lui ad aiutarle con Kol? Ma cosa voleva dire il serpente attorcigliato al teschio? Sapeva che erano i mangiamorte, aveva visto que simbolo sul braccio Rabastan diverse volte...voleva forse dire che Vince era in pericolo?


Lousiana, 23-24 Settembre 2013


Rodolphus Lestrange non capiva, era stato attento era un bravo duellante eppure si trovava alla mercé di quel curioso mago Americano, d' altra parte sarebbe stato davvero pretendere troppo arrivare a New Orleans illeso, onorare la tomba di Jay e tornare indietro, ora era immobile...anzi immobilizzato mentre la figura scura del mago gli si avvicinava giocherellando con uno strano ciondolo

Chi diavolo sei...cosa vuoi da me?”
“Credimi ti sto aiutando....tu vuoi andare a New Orleans dico bene? Io ti impedisco di suicidarti, d' altra parte sei legato alle Deveraux, non potrei sopportare che Dhalia uccida un amico di Sophie”
“Sophie? Ma cosa stai dicendo? Cosa c'entri tu con quella dannata tassorosso”
il mago aveva preso a girargli attorno sorridendo leggermente, se non fosse stato così buio Rodolphus avrebbe giurato che stesse ghignando

La tua mente...mi ha rivelato abbastanza per capire che sei il soggetto perfetto, perdonami ma ho davvero bisogno del tuo corpo”
“Cos-cosa mi vuoi fare?”
“Shhh, non preoccuparte...è ora di andare a dormire!”
sentì le palprebre diventare pesanti, non andava per niente bene che razza di amici aveva Sophie?

Non riusciva ad opporre resistenza poteva solo lasciarsi andare accogliendo l' oscurità di quel sonno imposto, Mi dispiace Jay...sarà per un' altra volta.

Vincent Griffith poteva dirsi soddisfatto, quando aveva trovato quell' uomo poco fuori da New Orleans un volta fuggito e dopo che quest' ultimo gli aveva pntato una bacchetta contro, aveva capito che aveva a che fare con un mago Inglese, e che cosa ci faceva un mago Inglese in Lousiana, i suoi ricordi gli avevano mostrato tutto il necessario, si mise quasi a ridere, doveva proprio averglielo mandato la sorte, era oscuro, era potente, era legato alle Deveraux, perfetto insomma per essere almeno per qualche tempo contenitore per Finn Mikaelson, solo finché lui non avesse capito come usare quella maledetta rotula, da ciò che aveva capito era ricercato e pure un assassino, questo avrebbe impedito a Finn di andarsene in giro come meglio credeva, e una volta riottenuto l suo corpo avrebbe lasciato decidere a Sophie cosa farne di quel Rodolphus, prese lo zaffiro posandolo appena sulle labbra dell' uomo, come Freya gli aveva detto di fare, sentì un flusso di magia passare da questo fin dentro l' uomo e lo osservò ricominciare a muoversi per poi aprire gli occhi lentamente

Chi diavolo sei tu?”
“Salve Finn...credo che tu sappia benissimo chi sono io...ora per quanto mi farebbe piacere prenderti a calci per quello che mi hai fatto, e che hai fatto tramite me a quella che considero una cara amica ...non posso, tua sorella Freya vuole che tu venga con me in Inghilterra per aiutare Klaus a sonfiggere Dhalia...quindi forza alzati e andiamo”

Vincento lo spintonò facendolo alzare, aveva posto un incantesimo per limitarne la magia, conoscendo Finn nessuna precauzione sarebbe mai stata abbastanza

Come faccio a fidarmi di te?”

Vince prese di nuovo lo zaffiro che fece impallidire il Mikaelson

Ti basta come prova? Sai che non sono più forte di lei potrebbe solo avermelo dato spontaneamente...”

rimase a guardarlo aspettandosi una sfuriata, perfino che cercasse di ucciderlo, ma nulla di tutto ciò accadde

Per cui...dove stiamo andando?”
“Londra...Inghilterra”




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Capitolo 9
*** Capitolo 8: Ticking Time (parte 1) ***


THE HEIRESS 9

Malfoy Manor 3 Ottobre 2013


Tetro, buio, era così che appariva il grande salone del manor eletto a luogo di ritrovo della maggior parte degli incontri dei mangiamorte, in situazioni migliori si sarebbero incontrati nella magione in Normandia dei Lestrange ma la situazione di clandestinità alla quale erano costretti non permetteva a nessuno dei presenti seduti attorno al lungo tavolo rettangolare di lasciare il paese senza essere notati....tranne Rod, Rabastan Lestrenge non aveva avuto più notizie da parte di suo fratello da settimane, da quando era andato via dall' Inghilterra era semplicemente sparito senza lasciare traccia, o la prigione lo aveva addestrato a passare incredibilmente inosservato o più probabilmente gli era capitato qualcosa, il minore dei Lestrange fu però suo malgrado riscosso dai suoi pensieri quando il suono ovattato di botto lo riportò nella stanza, alzando lo sguardo vide il corpo di un giovane Auror ora depositato sulla superficie liscia e scura del mogano con occhi spenti e membra rilassate, era morto; vide sorrisi sadici dipingersi sui volti di alcuni dei suoi compagni, illusi, solo lui e pochi altri mantenevano quell espressione seria che si addiceva a una situazione grave come quella: McNair era stato trovato morto dopo l' attentato al Daily mirror di circa un mese prima e nessuno si era spiegato come fosse successo, alcune delle spie sotto imperius che tenevano al ministero avevano parlato di bulbi oculari e organi interni completamente liquefatti, nessuno che conoscesse un' arma, nessuno che sapesse che creatura avesse causato una cosa simile, nessuno che sapesse dire se l' attacco potesse considerarsi qualcosa di isolato o se ci fosse qualcuno al di fuori degli auror, al di fuori della legge del ministero che stesse dando loro la caccia, si scambiò uno sguardo di intesa con sua cognata seduta dall' altra parte del tavolo accanto al loro signore, bellissima ed oscura come sempre, perfino Bellatrix Black si sentiva minacciata da quella nuova minaccia che da giorni le aveva levato dal viso quell'espressione derisoria che manteneva quasi costantemente

Noto-”

si voltò di nuovo, lasciando perdere Bellatrix e concentrandosi sul suo signore che aveva, dopo quella che era stata una sessione di tortura piuttosto lunga, ripreso la parola

Noto con curiosità che questa situazione vi diverte amici, dimmi Tiger sei soddsisfatto di quello che hai visto? Goyle? Carrow? Sembrate tutti molto compiaciuti ….ditemi cosa vi causa una tale ondata di gioia?”
Il sarcasmo non era velato, Rabastan teneva gli occhi verdi puntati sul tavolo cercando di non deridere quegli idioti dei suoi compari, erano così sicuri, così ignari del probabile pericolo che tutti loro stavano per correre, erano così certi della loro superiorità che non immaginavano che là fuori potesse esserci qualcuno più forte di loro....
più forte del loro signo- NO! Non pensarlo Rabastan concentrati.

Se il lord avesse visto i suoi pensieri di sicuro lo avrebbe spedito a fare compgnia all? Auror e lui non ci teneva davvero...prima avrebbe dovuto dirne quattro a Sophie per aver esposto Adhara a qualche tipo di pericolo.

Eppure non mi sembra che ci sia molto di cui gioire ...ditemi gioite forse del fatto che McNair sia morto? O del fatto che nessuno di noi abbia una vaga idea di cosa lo abbia ucciso?”

Rabastan li sentì contorcersi accanto a lui, li stava torturando...di nuovo, si voltò verso Bellatrix che osservava la scena compiaciuta, se si fossero trovati in un altra situazione forse quella vista lo avrebbe disgustato ma in quel momento vista la reale stupidità degli uomini non riusciva a trovarsi in disaccordo, d' altra parte anni e anni tra prigione e servizio come mangiamorte lo avevano reso quasi immune a quelle scene di violenza e sofferenza che ormai per lui erano la normalità.

Dimmi Bella...anche tu sei soddisfatta?”
No mio signore..”
gli occhi della donna brillavano come due pezzi di ossidiana, la differenza tra pupilla e iride era impercettibile, era sempre stata quella più vicina al Lord e Rabastan non aveva potuto fare a meno di chiedersi se il loro rapporto andasse più in là della semplice ammirazione reciproca, poi osservò il corpo del suo padrone bianco e glabro e si desse dello stupido...nessuna donna potrebbe mai sentirsi attratta da una cosa del gen- Basta! Rabastan vuoi proprio farti ammazzare

Dillo più forte Bella”
“No mio signore”

le parole uscirono chiare e decise dalla bocca rossa della donna che osservava sempre più compiaciuta la scena dei tre uomini contorti davanti a lei

Perché no Bella?”
“è stato inutile...il piccolo Auror è. Stato. Inutile. Mio signore”

lo disse quasi cantilenando, si sentì male per quei tre, umiliati prima da Voldemort e ora pure da Bella

Rabastan!”
si voltò lentamente verso gli occhi rossi che lo guardavano canzonatori, sospirò rassegnato, presto sarebbe stato il suo turno

Rabastan che fine ha fatto il nostro caro Rodolphus....la nostra Bella qua sente la mancanza del marito? Potresti illuminarci?”
“Non lo so mio signore...mio fratello aveva degli affari da svolgere negli stati uniti e ha pensato che sarebbe stato meglio per noi se si fosse tenuto alla larga dall' Inghilterra finché le ricerche non si fossero calmate”

Capisco...che lungimiranza”

Non gli stava credendo...non credeva a una singola parola di ciò che aveva detto, ebbe la certezza di ciò quando sentì lo stomaco contorcersi e un sorriso sadico dipingersi sul viso fino ad ora semi serio di Bellatrix, lei ci godava, gioiva nello sapere che per il signore Oscuro tutti al di fuori di lei erano nulla, cominciava a sentire il sapore del sangue misto a quello della bile risalirgli lo stomaco e riempirgli la bocca

E dimmi Rabastan, immagino che tuo fratello non ti abbia detto dove stava andando”
silenzio, non riusciva a parlare ma non era necessario che lo facesse, lo sentiva violare i suoi ricordi e i suoi pensieri, doveva concentrarsi e tenere almeno Adhara celata a lui sperando che non scavasse troppo a fondo nelle sue memorie...doveva farcela, doveva resistere, se avesse saputo che era viva l' avrebbe cercata per ricondurla alla sua famiglia o peggio ne avrebbe fatto un esempio per mostrare agli altri cosa accadeva a chi lo tradiva, se per punire Lucius aveva colpito Draco per infangare la memoria di Regulus avrebbe di sicuro distrutto Adhara...e lui ne era certo, non esisteva una strega nel quartiere francese così potente da sconfiggere Lord Voldemort, il dolore si affievoliva e il volto contratto di Voldemort cominciava a rilassarsi, che avesse trovato quello che cercava?

Una donna....è andato in america per una donna...una donna morta per giunta, oh quanto siete deboli, quanto siete pateticamente deboli! Ma non importa, che pianga e che si disperi, quando tornerà qui gli darò io un buon motivo per disperarsi”

Lo vide allontanarsi dopo averlo lasciato sfinito sul pavimento e sentendo la mano calda di Narcissa Malfoy cingergli il braccio capì che non sarebbe tornato presto

Ti senti bene Rab? Ti faccio preparare una camera...Whinky?!”

Grazie Cissy, ma credo di farcela devo solo...devo solo...”

provò a mettersi in piedi fallendo miseramente senza poter più nascondere di avere effettivamente bisogno di aiuto, aiuto che Narcissa non gli avrebbe permesso di rifiutare, alzandosi aiutato dalla donna si trovò di fronte i due pezzi di ossidiana di Bellatrix che minacciosa e spettrale stava in piedi di fronte a lui

è andato per Jane Anne dico bene? Ha messo da parte la nostra missione ...per Jane Anne?”
non riusciva a risponderle, non riusciva a sostenere lo sguardo della donna, a lei di Rodd non importava nulla, lo aveva sposato solo perché dopo il matrimonio di Andromeda qualcuno avrebbe dovuto riportare in alto il nome della casata ma se avesse potuto lo avrebbe ammazzato...eppure ora Rodolphus esponendosi e rischiando di farsi trovare avrebbe messo a rischio tutti loro, e questo la sua sposina non glielo avrebbe perdonato mai, con quella cazzata di New Orleans Rodolphus si era scavato la tomba da solo...almeno sarebbe stato felice di non tornare Azkaban

Rabastan...che cosa stai nascondendo?”
“Nulla Narcissa...non hai sentito? Ha trovato Rodd!”
“Quando lo hai sentito parlare di Rodolphus mi si sembrato...ecco...sollevato”

Certo che ero sollevato! Mi è andata bene...conoscendolo mi avrebbe anche ammazzato! La stanza è ancora disponibile Cissy?”
la donna sorrise poco convinta dalle parole del Lestrange ma decise di non indagare oltre gli fece strada lungo i corridoi del Manor felice che quel luogo così grande e vuoto potesse per un po' di tempo ospitare qualcuno, avrebbe aspettato per indagare su cosa nascondeva Rabastan, non era necessario saperlo subito.


Hogwarts 3 Ottobre 2013



Adhara, Antares,Bellatrix, Berenice, Mirzam, Meissa, Rigel, Thuban, Rastaban, Alcyone, Pollux

Più Theodore Nott sfogliava le pagine di quel dannato libro di stelle meno ne capiva, non sembravano apparentemente collegate tra loro eppure c'era qualcosa nel mod in cui Adhara parlava delle stelle che gli avevano fatto sorgere dei dubbi...e se fossero loro il modo di svelare il segreto diu quelle quattro bizzarre cugine? Inizialmente aveva pensato potesse essere una buona idea ma continuava a non trovarvi nulla e la pazienza cominciava a mancargli, si passò una mano tra i capelli castani ormai madidi di sudore e appiccicaticci, aveva perso una nottata che avrebbe potuto benissimo usare per studiare erbologia anziché perdere tempo lì dentro sbattendo la testa su cose senza senso?
“Hai un aspetto orribile amico, davvero orripilante! Dimmi è stata Nené ad averti ridotto in quel modo?”

Nott si girò per incrociare lo sguardo canzonatorio di Blaise Zabini che se ne stava appollaiato comodamente sopra una delle scrivanie vicine al suo scaffale

Mi speghi che cavolo fai spalmato sul pavimento? Per di più con libro in mano...di astronomia...mai lo avrei detto!”
“Che cosa vuoi Blaise?”
“Nené è preoccupata per te e per Draco...e lo sono anche io, voi due vi comportate in modo strano ultimamente, non me la raccontate giusta, non voglio che vi mettiate nei guai”
O Blaise...se solo sapessi!

L' espressione canzonatoria aveva lasciato spazio a una più preoccupata, la famiglia di Blaise aveva avuto la fortuna di non finire troppo invischiata negli affari del lord oscuro, almeno fino a quel momento, e ciò aveva permesso a Blaise di trascorrere un' esistenza normale e tranquilla, per quanto una cosa potesse essere tranquilla accanto a quel bizzarro ragazzo

Nené si preoccupa per nulla, lo sai come è fatta, vede cose che non esistono...no ero qui perché volevo fare una ricerca su queste dannate stelle, ma non ci capisco nulla....come fanno le persone a vederci qualcosa?”
l' amico prese posto sul pavimento accanto a Theo prendendogli il ibro dalle mani e schernendolo con lo sguardo ancora di più

Beh genio...finché le guardi in ordine di luminosità anziché raccolte per costellazioni non credo che scoprirai granché! Che stella stavi cercando?”
il ragazzo gli lanciò un' occhiata eloquente che l' altro comprese subito...

Di' un po' non ti starai mica innamorando?”
“Non sire stronzate Blaise...voglio solo vederci chiaro in questa storia...non ti sarai bevuto la storia degli astrofisici vero? Anche s eonestamente tutte queste storie di stelle mi fanno stare male...e vorrebbero che le usassimo per divinazione...che idiozie!
“Guarda che da secoli le stelle sono importanti per le nostre genti...pensa che un sacco di famiglie nobili chiamavano i loro familiari con i loro nomi...ad esempio i Black! Non posso credere che con tutto il tempo che passi con Draco e famiglia tu non ci abbia mai fatto caso!”
“Sì beh scusami ma normalmen-”
“Theo?”
il ragazzo si bloccò improvvisamente riflettendo sulle parole dell' amico, perché, perché sentiva di essere così vicino alla soluzione ma di esserne allo stesso tempo totalmente estraneo?”
“Blaise...cosa hai appena detto dei familiari di Draco?”
“Beh ma sì dai non ci hai fatto caso? Quei black erano così fieri del loro status sociale che hanno dato nomi di stelle quasi a tutti i componenti della famiglia...Bellatrix, Orion, Pollux, Regulus Arcturus...pure Draco è una costellazione!”
“Ripeti subito Blaise!”

il serpeverde cercò di non dare peso al tono maleducato e insistente che il ragazzo aveva usato, limitandosi ad accontentarlo restando alquanto confuso alla sua reazione a un paio di nomi
“Ho detto che pure Draco-”
“No non quello....prima tra i nomi hai nominato u n certo Regulus Ar-ar......insomma quello!”

Ma sì dai! Regulus Arcturus, il fratello di Sirius Black, è nella mensola di Lumacorno ne ha parlato alla cena circa un mese fa...c'eri pure tu!”
“C'è qualcosa di strano in quelle ragazze Draco...dacci ascolto!”
“Io mi dissocio da questa enorme cazzata!”


Theo ha trovato qualcosa!”
“Di che si tratta?”
“Non molto solo due nomi...Seorleith e Gormleith, e una siglia...R.A.B”


Non ci credo! Non può essere!”
“Cosa nn può essere Theo? Mi stai preoccupando”
Blaise osservò l' amico lasciare il libro sul pavimento dirigendosi con furia verso uno scaffale diverso

Posso sapere cosa stai cercando?”
lo vide tirare fuori libro dopo libro senza fermarsi cominciando a sentire la curiosità crescere

Cerco un annuario! Mi serve un' annuario degli studenti di Serpeverde e Corvonero degli anni '80 e '90...eccolo!”
“Chi stai cercando?”
Nott non lo ascoltava più, faceva scorrere le dita tra una pagina e l' altra cercando i nomi che gli interessavano, era sicuro, era certo che non fosse solo una sensazione...doveva essere così


...Aisling Elphinstone, era una Scozzese amica del signor Regulus e del suo padrino Potter”

“Che diavolo vuol dire Seorleith? E Gormleith?”
“è Gaelico....in Scozia sono nomi che venivano dati alle nobili”


più sfogliava e più perdeva la speranza...finché la sua attenzione non fu attirata da una chioma di onde rosse che risaltava tra gli alunni della classe di Corvonero.

Aisling S. Elphinestone...una scozzese, una scozzese con un nome comincia per S e un amico di nome R.A.B...ti ho beccata O' Connel


***


Per cui ne sei sicura? E non hai più visto nulla?”

Sì sì e ancora sì....ho visto Vince e il marchio...e poi nulla, e sono due settimane che non capisco se sia perché è in pericolo o semplicemente perché non c'è più nulla da vedere...la cosa mi stressa parecchio!”

le quattro fanciulle del raccolto camminavano spedite per i corridoi senza fare troppo caso alle persone contro le quali si scontravano.

Senza offesa Adhara ma le tue stelle non mi sembrano troppo affidabili...Sophie ha detto che non è arrivato nessuno da New Orleans, insomma Vincent sarebbe venuto da noi”
“Questo Cassie è esattamente il motivo per cui credo che ci sia qualcosa che non va...insomma perché non è ancora arrivato? Magari è in pericolo!”
Monique Deveraux osservava l' amica scetticamente, tra le quattro era la più restia assieme a Cassie a credere che uno degli stregoni più forti della loro città fosse stato messo in difficoltà, specialmente conscie del fatto che per lasciare New Orleans avrebbe dovuto usufruire dell' aiuto di Freya come avevano fatto loro e con tale supporto ben pochi lo avrebbero potuto metterlo nei guai

Secondo me lo stai solo interpretando male, datti tempo Adhara...e danne anche a Sophie, vedrai che riuscirà a scoprire qualcosa, giusto Dee? Davina mi stai ascoltando?”

la Grifondoro si risvegliò dal suo stato di totale isolamento nel quale era rimasta per quasi tutta la durata della conversazione attirando sguardi non poco spazientiti da parte delle amiche

Stavamo parlando di Vincent hai presente? Il nostro amico...che potrebbe anche essere morto stando alle visioni improbabili di Adhara? Si può sapere a che pensi?”

Stavo solo...credo di aver trovato qualcosa per resuscitare Kol, guardate questo! Non è uno dei testi della biblioteca, è un libro che mi diede tempo fa Elajah qando ancora viveno nella soffitta della chiesa di padre Kieran”

la ragazza fece scorrere il dito leggero sopra la superficie delicata e scolorita di quello che pareva essere un grimorio, Adhara lanciò un' occhiata veloce a Cassie che dopo essere stata soggetta personalmente al grande potere di Esther fu la prima a rendersi conto di cosa tenesse in mano

è uno dei suoi vero?”
“Sì Cassie...dice che una strega ancestrale capo di una congrega possa con l' autorizzazioni degli spiriti fare un incantesimo e riavere una vita indietro...ma io pensavo, se Esther è riuscita a riportare indietro sé stessa e i due figli deve per forza aver fatto qualche modifica”

sul volto delle altre tre si dipinse un' espressione preoccupata...nessuna di loro a parte Davina aveva mai praticato necromanzia e l' idea di modificare un' incantesimo millenario non le allettava per nulla

Davina nessuna di noi è a capo di una congrega anzi, e senza gli spiriti non abbiamo abbastanza magia per fare un incantesimo del genere...specialmente noi quattro da sole...perdonami ma mi sembra molto rischioso”
“Oh andiamo Cassie! Lo sai anche tu che abbiamo bisogno di Kol!”
lo sguardo speranzoso di Davina non riusciva a far cedere Cassandra ma le parole di quest' ultima avevano appena fatto nascere un' idea nella testa delle serpeverde

Noi da sole non possiamo fare l' incantesimo perché non abbiamo abbastanza magia....ma questo non vuol dire che non sia per noi possibile trovarne un po' da qualche parte”

Oh no, Adhara non ho nessuna intenzione di assecondare i tuoi piani! Normalmente le tue idee sono sempre rischiose”

la Serpeverde fissò implorante la Tassorosso che, doveva ammetterlo, aveva i suoi buoni motivi per essere preoccupata, da sempre i giochi e le curiosità di Adhara avevano causato loro un monte di guai e punizioni e quella volta non sarebbe stato diverso, ma l' allieva della casa di Salzar non demordeva, sapeva che Davina rivoleva indietro Kol per un puro fatto sentimentale ma lei era conscia che senza tutto l' aiuto possibile non sarebbero mai riuscite a riprendersi la loro città e New Orleans valeva il rischio

Pensateci, Esther per resuscitare sé stessa ha canalizzato il potere di una Genevieve morente, Papa Tunde per rafforzarsi canalizzava i figli e Finn i genitori, Kol ha canalizzato il paletto di quercia bianca, Rebekah e Klaus Mikaelson...se trovassimo qualcosa di abbastanza vecchio e oscuro da canalizzare anche solo per qualche minuto per rafforzare il nostro potere di fanciulle del raccolto avremmo la magia che ci serve per riportare indietro Kol”

la ragazza sorrideva e mentre l' appoggio di Davina era già assicurato quello di Cassie e Monique doveva ancora essere conquistato

Non lo so...stiamo parlando di qualcosa di estremamente complicato e pericoloso, di sicuro un incantesimo del genere non passerebbe inosservato e noi dobbiamo passare inosservate...e anche se riuscissimo a trovare un modo per passare inosservate chi vi garantisce che gli oggetti che troveremmo, sempre nell' ipotesi che ce ne siano di abbastanza potenti e antichi, ci permetterebbero davvero di resuscitare Kol? Stiamo facendo un buco nell' acqua!”

Io ci sto!”

Davina si affiancò ad Adhara aspettando per una reazione da parte delle altre due, il discorso di Cassie non faceva una piega ma l' idea della serpeverde era abbastanza allettante e Monique era determinata quanto lei a riprendersi la città

Siamo le fanciulle del raccolto...nessuno è più forte di noi usiamo la magia assieme, io dico di sì! Cassie?”

rassegnata la corvonero si avvicinò alle amiche, se avrebbero dovuto fallire almeno lo avrebbero fatto assieme

E va bene...ma non dite che non vi avevo avvertite, ora che siamo tutte d' accordo Principessa Blu ti dispiacerebbe dirci che cosa avevi in mente?”

Beh ecco...io non pensavo esattamente ad un oggetto...come avete detto sarebbe alquanto difficile trovarne uno di abbastanza antico e potente...ma c'è qualcos' altro di molto antico e pieno di magia qui...”

e mentre il terrore si dipingeva sul volto di Cassandra le altre due streghe cominciarono a sorridersi complici avendo capito che l' amica non si riferiva ad un oggetto preciso...e nemmeno a una persona

Oh no, sei...sei totalmente fuori di testa”

Io dico che potrebbe funzionare...ma dobbiamo trovare un posto”

Siete impazzite? Con tutti questi Mangiacose in giro per la Gran Bretagna! Appena Sophie lo verrà a sapere ci ucciderà...sempre che non ci facciano arrestare prima...vi prego non potete davvero credere che sia una buona idea, Adhara per favore”

Chi è a favore alzi una mano”

tre mani si sollevarono lasciando Cassandra in minoranza

Cassie? Vuoi tirarti indietro?”
e poco dopo anche una quarta raggiunse le altre

Che io sia dannata se dovessi lasciarvi da sole a fare un incantesimo del genere...ma non finirà bene e dobbiamo trovare un posto sicuro...non è una cosa che si può fare in un cortile”

le tre sorrisero alla confermata collaborazione della strega dell' aria prendendosi a braccetto e tornando alla loro passeggiata per i corridoi vuoti del terzo piano

Certo ma dove?”

Ci penseremo dopo adesso prepariamo quello che serve!”

Bene...appena avremo trovato un posto canalizzeremo Hogwarts per resuscitare Kol...e che gli spiriti non ci rompano le palle!”


Hampstead, Londra Inghilterra 3 Ottobre 2013


Respira!


Rebekah Mikaelson stava di fronte alla porta dell' appartamento nel quale lei e Sophie avevano lasciato sola Camille per più di dieci giorni, si preparava a bussare ma sapeva che non ce ne sarebbe stato bisogno.

Seguendo le indagini era riuscita a coprire le tracce lasciate da Camille mentre Sophie teneva gli Auror sotto controllo ma avrebbero dovuto portargli qualcosa, senza un pista da seguire infatti non ci avrebbero messo molto a capire che erano state loro a sabotare le loro ricerche, era andata dai datori di lavoro di Cami e gli aveva ripulito la memoria, era andata nei var posti sorvegliati da telecamere e aveva fatto sparire i filmati, Camille nasceva e moriva solo ed esclusivamente nei filmati che la legavano al Mangiamorte ma non sarebbero riusciti a nasconderla ancora per molto, osservò la porta aprirsi mentre si preparava ad affrontare il viso fuorioso del fratello ma per sua fortuna il viso che le si parò davanti era molto più accogliente e sereno di quello di Klaus Mikaelson

è furioso con te lo sai vero?”
Rebekah sorrise rassegnata alla bionda mentre questa le fece cenno di entrare nell' appartamento dove scatoloni su scatoloni si ammucchiavano gli uni sugli altri lascinado ben poco spazio alla ragazza per camminare, superati in buon numero si ritrovò di fronte suo fratello seduto sul divano coperto da un telo di plastica, che la fissava severo con un bicchiere di quello che sembrava Rum

Bene cara sorella...hai finalmente deciso di farti avanti! Che bello”

pochi secondi dopo sentì la presa forte del fratello afferrarla per il collo e sbatterla al muro

Nik..Nik sai che non avevo altra scelta, lasciami”

KLAUS! Mettila a terra, mettila a terra o giuro che ti farò ridurre da Dean e Sam molto peggio di come Castiel abbia ridotto il mago che ha cercato di uccidere me e tua figlia...mettila a terra adesso!”

l' originaria volse lo sguardo verso Camille che non perdeva occasione per dare mostra del suo coraggio e della sua testa dura ma si accorse anche che non era da sola, accanto a lei spuntarono tre volti nuovi, o almeno due erano nuovi mentre uno assomigliava vagamente all' uomo che lei e Sophie avevano visto tra i video al Ministero; che fosse lui il misterioso aiutante della loro amica?

Si sentì scivolare mentre velocemente come l' aveva aggredita il fratello la lasciò andare e finire sul pavimento, si rimise in piedi cercando di nascondere agitazione e insicurezza mentre tornava a rivolgersi ai presenti

Se sono qui è perché ho bisogno di aiuto...Cami noi siamo riuscite a nasconderti ma dovete sbrigarvi coi traslochi, inoltre abbiamo bisogno di qualcosa da portargli altrimenti non ci metteranno molto a capire che ci siamo noi dietro l' inquinamento delle prove, e nessuno di noi vuole Sophie sbattuta in prigione e altri maghi pronti a darci la caccia! Abbiamo bisogno di fornirgli una pista”

i quattro stettero a riflettere sul da farsi, fornire una pista voleva dire espori ed esporsi voleva dire attirare troppo l' attenzione, cosa che nessuno di loro poteva permettersi di fare, sembrava che non esistesse soluzione finché non f Castiel a prendere la parola

E se nziché una pista gli offrissi un falso colpevole?”

Cosa intendi Cass?”

Se lei tornasse a mani vuote sarebbe una sospettata ma se portasse un colpevole...o almeno un pezzo del colpevole, lascerebbero in pace sia lei che questa Sophie no?”
“Chiedi scusa tu sei...?”
“Castiel...è un mio vecchio amico, ed amico anche di zio Kieran...cosa avresti intenzione di fare tagliarti una mano?”
l' angelo guardò le due donne colpevole, prima di estrarre una delle sue lame angeliche

Non esattamente”

Renakah e Klaus non capirono a cosa si riferiva finché la neo strega non se lo ritrovò addosso...prima di abbandonarsi al sonno l' ultima cosa che sentì fu un dolore lancinante al fianco e l' urlo disperato di Camille.


Hogwarts 5 Ottobre 2013


Hermione Granger cercava inutilmente di prestare attenzione alla lezione di trasfigurazione della McGranitt ma senza successo, dopo quello che aveva riferito loro Harry riguardo a Malfoy l' unica cosa alla quale riusciva a pensare era a come imoedire che questo potesse in qualche modo far del mal al suo migliore amico, ma c'era anche qualcos' altro che aveva catturato la sua attenzione, normalmente stando sempre seduta nelle prime bancate non si era mai curata di quello che accadesse nell' aula al di fuori delle spiegazioni, quel giorno invece arrivata quasi in ritardo si era dovuta accontentare di una delle ultime file e da lì era riuscita a cogliere diverse cose, i bigliettini troppo frequenti che Davina mandava a sua cugina, lo sguardo normalmente assente ma ora preoccupato di Cassandra, l' aria sempre allerta di Adhara e le occhiate minacciose che Nott lanciava a quest' ultima, e le assenze sempre più frequenti di Malfoy stava succedendo qualcosa e siccome stava accadendo dentro Hogwarts non sarebbe sicuramente stato nulla di buono, abbandonò le sue riflessioni quando sentì la mano di Ron tirarle la manica della divisa, si girò confusa verso l' amico per scoprire che quello che le stava lanciando era un avvertimento, ma era troppo tardi il viso severo della sua professoressa la osservava come aspettandosi qualcosa da lei

...allora signorina Granger?”
la ragazza ora pareva davvero confusa e non riusciva a spiegarsi cosa mai la McGrannit volesse da lei

L' incantesimo signorina Granger...”
“Oh...io ...mi scusi”

Si sente bene signorina?”

eccola la sua via d'uscita, restando lì non sarebbe comunque riuscita a seguire, aveva bisogno invece di capire cosa stesse succedendo

Io credo di no sentirmi bene...vorrei se possibile andare da madama Chips”

la donna la guardava più confusa di prima e a lei si erano aggiunti pure Harry e Ron

va bene signorina Granger...se ritiene di non poter seguire vada pure, ma dovrà portarmi una relazione sulla lezione di oggi, bene continuiamo signorina O'Connell mi dica lei invece” Hermione di alzò allontanandosi lanciando un ultimo sguardo agli amici con ancora la voce di Cassandra O' Connell nelle orecchie, sarebbe andata in infermeria e poi avrebbe cercato Malfoy e lo avrebbe affrontato.


***


Adhara osservò Hermione allontanarsi per poi sperare che la McGranitt non si riferisse a lei quando aveva chiamato una O'Connell, era troppo presa dai suoi pensieri per prestare attzione a qualsiasi cosa che non fosse la prossima resurrezione di Kol e quando la voce cristallina e sicura di Cassie riempì l' aula non poté che sentirsi sollevata, tornò a prendere appunti quando un sussurro da parte di Daphne, ormai sua compagna di banco permanente non attirò di nuovo la sua attenzione

Si può sapere che hai fatto a Nott?”

la osservò confusa e capì che stava succedendo qualcosa solo quando la bionda le indicò discretamente il ragazzo che la fissava da qualche bancata più indietro

Quando fa così normalmente sta preparando uno scherzo...o un ricatto, spero davvero che tu non gli abbia fatto nulla non ne guadagneresti niente di buono”

vide la bionda alzarsi e andare via e appena gli altri studenti fecero lo stesso comprese che la lezione doveva essere finita, mise via le sue cose e uscendo cercò di raggiungere Davina mentre questa si avvicinava all' uscita, fu però inaspettatamente bloccata dal suo compagno serpeverde che la teneva stretta

Conosco il tuo segreto!”

le sussurrò quasi e fece sussultare la ragazza, poteva essere? Poteva davvero averla scoperta?


Ministero della magia 5 Ottobre 2013


Rebekah Mikalson sentiva due braccia forti sorreggerla e incoraggiarla a restare sveglia, sopra di lei una donna dai capelli rosa la teneva stretta

Sei sicura di non voler andare al San Mungo?”
sentiva tutto il corpo indolenzito e una fitta terribile alla gamba

No...devo parlare con Sophie adesso...immediatamente e per le strane creature del Daily Mirror” le frasi erano sconnesse e sgrammaticate e le occhiate della ragazza sempre più preoccupate...quel Castiel doveva averla ridotta davvero male


Che diavolo lei hai fatto Cass”

Ho simulato un' aggressione Camille...ho usato una lama di un angelo di nome Samandriel, morto, ora lei ha la sua prova di innocenza e noi il nostro alibi”

sentiva gli occhi preoccupati di Camille e Klaus puntati su di lei e la lama che le perforava la gamba, quella era davvero la più dolorosa soluzione al problema che potevano trovare


E ha visto cos' era? Ah ecco ...Moody, Mooody guardi qua!”

l' uomo grassoccio da un' occhio solo la osservava preoccupato e arrivò ad aiutare Nonfadora Tonls

Eva...Eva chi è stato?”

Non me lo ricordo... non l' ho visto in faccia...oddio è stato orribile”

e non mentiva, essere ridotta in quel modo da un angelo era stato davvero orribile

Reb...Eva che cosa ti è successo?”

Sophie le si gettò addosso avevano fatto appena in tempo ad avvertirla del piano prima che Castiel l' abbandonasse in uno dei luoghi pattugliati dagli Auror la tarda notte del quattro luglio dopo aver passato il tempo precedente a modificare parte dei suoi ricordo in modo tale che potesse sembrare tutto credibile

Aveva questa piantata nella gamba”

Tonks passò la lama argentata agli Aurors che si erano raccolti attorno alla ragazza e che cercavano ora di guarire le ferite

Ha visto che cosa è stato a causare la ferita signorina Sinclair?”
“Sì signore o almeno credo...non l' ho visto bene in faccia ma sembrava un uomo gli occhi brillavano troppo...e aveva delle ali...enormi ali, ma era strano, era come se venissero proiettate dalla luce del sole...non erano materiali, sembrava...sembrava quasi un angelo”

appena espressioni confuse si dipinsero sui volti dei presenti Rebekah capì di aver avuto successo, avevano finalmente spostato da loro ogni genere di sospetto.


Hogwarts 5 Ottobre 2013


Camminava spedita per i corridoi dopo essere stata da Madama Chips ed essersi fatta dare qualcosa per la testa, aveva intenzione di dirigersi verso i sotterranei e affrontare Mlafoy, Hermione Granger lo avrebbe messo con le spalle al muro e lo avrebbe convinto a confessare mentre l' aria si faceva più umida e il corridoio più buio capì di essere quasi arrivata a destinazione

Mezzosangue!”

si voltò di scatto ritrovandosi proprio l' oggetto delle sue ricerche di fronte imponendosi di mantenere una faccia sicura e una posa altrettanto minacciosa la ragazza decise che era arrivato il momento di affrontare il biondo

Proprio te cercavo Malfoy! A che diavolo stai lavorando?”
il ragazzo temette per un momento che la ragazza si riferisse all' armadio indietreggiò leggermente cercando di allontanarsi

Lo so che tu e quei tuoi amici state organizzando qualcosa...guarda che se Nott fa del male a una di quelle povere ragazze a causa tua io-”
si interruppe bruscamente quando la risata derisoria del Serpeverde la mise estremamente a disagio

Delle O'Connell...stiamo seriamente parlando ancora di loro? Credevo che in mancanza di prove nessuno avrebbe deciso di fare nulla!”
“Non fare il finto tonto! Lo so che state organizzando qualcosa”

si era imposta di tenere segreto quello che Daphne aveva rivelato a Silente, anche perché in accordo con Harry avevano deciso di indagare per conto loro, ma non poteva farci nulla, faceva vagare lo sguardo dal volto del ragazzo al braccio sinistro ...era davver possibile che i mangiamorte volessero qualcosa da quelle quattro ragazze?

Draco di accorse delle occhiate e nascose il braccio dietro la schiena

Stai facendo un buco nell' acqua Granger...Theo non mi ha più parlato di quelle mezzosangue da giorni e gradirei che t facessi lo stesso!”
“DRACO!”

i due ragazzi si voltarono di scatto ritrovandosi Gregory Goyle che si dirigeva di fretta verso di loro sudato e pallido

Draco devi venire...Theo...oh Theo!”
“Calmati Goyle e formula frasi di senso compiuto..cosa è successo a Theo?”

il ragazzo cercava di smettere di ansimare concentrandosi su quello che doveva dire

Quella dannata mezzosangue dopo la lezione lo ha aggredito!”
si voltò verso la Granger guardandola sconvolto

Possibile Granger? Adesso aggredisci anche le persone?”
“Non lei! Quella dannata O'Connell...non ho capito bene cosa Theo le abbia detto ma due minuti dopo era attaccato ad un muro ...devi venire!”
i due studenti si scambiarono un' occhiata complice, forse la Granger aveva ragione, forse Theo aveva davvero scoperto qualcosa.

Seguirono di corsa Goyle fino a ritrovarsi di fronte una scena che nessuno dei avrebbe ritenuto possibile...circondati da una piccola schiera di studenti Adhara O'Connell e Theodore Nott stavano duellando ancora vicini all' aula di trasfigurazione

Chiamami bugiarda un' altra volta Nott se ne hai il coraggio!”

in realtà era più Adhara che giocava con il corpo sospeso a mezz'aria di Theodore

Adhara calmati che è successo?”

mentre la serpeverde si girava verso la cugina Theodore riprese in mano la bacchetta e prima che quest' ultima potesse anche solo riflettere sul prossimo incantesimo da lanciare

Stupeficium”

si ritrovò schiantata sette metri lontano da luogo iniziale dello scontro

Sei una bugiarda O'Connell...tu..tu sei Inglese vero? Non fare la finta tonta so chi sono le persone del diario...tu sei nobile..tu sei...”

Tu sei uori dalla tua lunatica mente! Motus!”

il ragazzo fu schintato contro il muro dall' incantesimo della strega sotto gli occhi scioccati dei presente

...povero Theo, se lo ricorderà per un bel pezzo!”

Ora basta tutti e due! Malfoy fai qualcosa, è tuo amico fallo rinsavire!”
“Sei pazza Granger? L' ultima cosa che voglio è finire schiantato contro un muro pure io!”

la ragazza sbuffò sonoramente dirigendosi verso le cugine della serpeverde e fermanosi severa di fronte a Davina

Immagino che neanche tu abbia intenzione di fare nulla dico bene?”

la ragazza le lanciò uno sguardo a metà tra il colpevole e il soddisfatto facendo spallucce

è stato lui il primo ad usare la magia...ora ne paga le conseguenze, se ti interessa noi stiamo scommettendo!”

la ragazza lanciò un' occhiata severa ai due amici che come le ragazze stavano molto poco velatamente facendo il tifo per la serpeverde sebbene non fosse sicura che fossero a conoscenza di quello che aveva spinto i due a darsi addosso in quel modo, constatando di essere l' unica avoler impedire il conflitto cercò di pararsi davanti a Nott prima che, ripresa in mano la bacchetta in mano si stava alzando facendo leva sullo stipite della porta dell' aula, cercasse di compiere qualche altra sciocchezza ma non fece a tempo, vide le labbra di Adhara muoversi per formulare un nuovo incantesimo e si ritrovò a terra dopo lo scoppio di una violenta esplosione

Vatos!”

lo scontro si concluse con Adhara che sussurava qualcosa a Nott facendolo svenire subito dopo

Ti sei fatta male Hermione?”

la grifondoro cercò di rimettersi in piedi, le schegge di alcune ampolline di vetro le erano finite nel palmo della mano

Fammi dare un' occhiata”

tenendo la mano ferita della ragazza tra le mani Adhara formulò un ultimo incantesimo

Asinta Mulaf Hinto, Sho Bala...dovrebbe andare meglio dico bene? Io la medicherei comunque”

dopo aver finito di assistere alla scena Draco si avvicinò all' amico che non accennava a rialzarsi

Che diavolo gli hai fatto?”
“Sta solo dormendo...la prossima volta digli di non tirare fuori la bacchetta per interagire con me, bene io direi di andare sono in ritardo per divinazione”

la ragazza si allontanò seguita dalle cugine lasciando a Draco il compito di risvegliare l' amico mentre il resto dei presenti cercava ancora di digerire l' accaduto

Qualcuno potrebbe di grazie dirmi che cavolo è successo? Malfoy, io non ci credo che tu non sappia nulla, Nott ha passato tutta la lezione a fissare Adhara deve averle detto o fatto qualcosa”

Qualunque cosa le abbia detto ...lei è stata fantastica!”

Ronald!”

Qualunque cosa voi vogliate chiedere a Theo credo che lo farete tra poco”

il serpeverde aiutò l' amico che stava lentamente rinvenendo

Theo ti senti bene?”
“Oddio è stato orribile!”
“Più che altro direi che è stato umiliante...vorretsi renderci partecipi di che cosa abbia causato una reazione tale da parte della mezzosangue?”
il ragazzo si tirò su cercando di non fare caso a tutti gli occhi curiosi puntati su di lui

è proprio questo il punto Draco! io...io cred che non sia per niente una mezzosangue, anzi tutt'altro ...ho buoni motivi per credere che sia figlia di Regulus Black!”
lo stupore si dipinse sui volti dei presenti, specialmente Harry, Sirius gli aveva parlato del fratello poche volte ma non aveva mai usato parole gentili per descriverlo, il grifondoro era convinto lo facesse per nascondere il palese senso di colpa che provava a causa della sua morte mentre lui si trovava in prigione, ma la sua natura di mangiamorte non poteva essere negata seppur pentito, il silenzio fu rotto da Malfoy stupito almeno tanto quanto Harry

Non credi che se ci fosse un' erede dei Black mia madre e Bellatrix avrebbero fatto di tutto per trovarla? Theo non ha senso quello che dici”
“C'è Sirius come erede dei Black...è lui il figlio maggiore”
“Senza offesa Potter ma non credo che un rinnegato sarebbe stato il capostipite che Orion Black avrebbe voluto per la sua casata, il patrimonio è tornato a Sirius slo perché Regulus è morto”

Io non credo che questo sia importante...Theo perché dici una cosa del genere?”
il ragazzo si alzò bruscamente scrollandosi di dosso sia Draco che Daphne che lo stavano assistendo

Lasciate perdere”

si allontaò dagli amici deciso a risolvere da solo quel problema...lui ne era sicuro, avrebbe soltanto avuto bisogno di prove.


***


Come diavolo lo ha scoperto?”
“Sei stata attenta?”

Certo che sono stata attenta!”

Adhara si muoveva furtivamente tra i corridoi della scuola cercando di non perdere la calma, essere scoperte avrebbe limitato di molto la loro capacità di azione, per non dire che avrebbe potuto esporle a Dhalia

Evidentemente non sei stata abbastanza attenta!”
“Sentite mi dispiace ok? Credevo di aver fatto attenzione...ero convinta che non mi avrebbe scoperta”
“Lascia perdere non credo che sia colpa tua”

le tre si voltarono stupite verso Cassie che aveva deciso di prendere le difese della Serpeverde

Qualche giorno fa Luna mi ha confessato che quel Potter e altri amici suoi le avevano chiesto di farmi domande su di noi e di tenermi d' occhio...se loro cercavano informazioni probabilmente anche quel Nott lo ha fatto, devono aver iniziato da quando siamo arrivate, e siamo comunque durate più del previsto, insomma quasi un mese e io ci avevo dato una settimana”
“Questo non risolve il reale problema”
Monique non accennava a smettere di preoccuparsi

Se hanno sospetti su di lei...se sanno di chi è figlia questo la potrebbe esporre troppo, chi ci dice che non verranno a cercarla i parenti di suo padre o altre persone? Inoltre questo vuol dire che dovremmo fare il nostro incantesimo molto prima, credevo avessimo più tempo ma visto quello che è successo oggi dobbiamo canalizzare la magia di Hogwarts prima che si rendano conto di quanto realmente siamo forti”
“Non abbiamo ancora un posto”
“Beh non abbiamo più tempo...dovremo farci andare bene anche un' aula a questo punto, Davina hai trovato un' alternativa all' incantesimo degli spiriti Ancestrali?”

Sì...ne ho trovati diversi a dire il vero, ma credo che solo uno sia fattibile, lo stesso che ho usato per Mikael”

le ragazze si voltarono preoccupate verso la grifondoro

Certo...lo sai che sei riuscita a usarlo solo per il Nexus Vorti...senza il potere di quell' evento, che si manifesterà verosimilmente tra centinaia di anni l' incantesimo non può essere usato! Abbiamo fatto un altro buco nell acqua”
mentre Monique si abbandonava alla disperazione Davina si preparava a mostrare loro un altro incantesimo

Ci sarebbe questo!”

la ragazza porse loro un pezzo di pergamena strappato che mostrava segni molto diversi dalla magia usata normalmente da Esther

Era nel grimorio, credo sia l' incantesimo di una certa Ayana Bennett...ma è rischioso”

Abbiamo altre possibilità?”
“Non ho trovato altro...”
consce del fatto che avrebbero in un modo o nell' altro avuto bisogno di Kol le ragazze si lanciarono un' occhiata eloquente: avrebbero fatto l' incantesimo.

Ci serve un posto...che sia nascosto e sicuro, dove non potremo essere raggiunte se non deisderandolo”
“Ti sfido a trovare un posto del gen-”

Monique si interruppe di botto lanciando una gomitata alla vicina corvonero che manifestava lo stesso stupore dipinto sul volto dell' amica, una porta stava prendendo forma ed emergendo dalla parete del muro

Che roba è?”
Adhara sorrise soddisfatta alle amiche e complici

Ragazze, credo che abbiamo appena trovato il nostro posto!”

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Capitolo 10
*** Ticking time (parte 2) ***


THE HEIRESS 10 HTML

Hogwarts 12 Ottobre 2013


Cassandra si guardava intorno in quella bizzarra stanza che avevano ormai eletto a loro rifugio, difronte a lei stava disegnato sul pvimento un cerchio di sale all' interno del quale si trovavano due uccelli morti illuminati dal fuocherello debole di candele nere e rosse ormai vicine all' estinzione la cui fiamma si rifletteva sulla superficie brillante e sfaccettata del diamante perfetto della vedova Fauline, cominciava sinceramente a temere che quell' idea avuta da Adhara fosse un gigantesco buco nell'acqua. Cominciava a temere, Cassie, per la loro incolumità ma vedere Davina così motivata la faceva desistere dal comunicare qualsiasi avvertimento. Se fossero state scoperte le avrebbero come minimo arrestate sempre che non si facessero del male sul serio, pensò a Sophie e a tutti i guai che stava affrontando per tenerle al sicuro e agli studenti della scuola, sperò davvero che quel loro incantesimo non avrebbe messo in pericolo nessuno.

“Allora proviamo di nuovo?”

Davina le guardava con aria determinata, era stanca, distrutta, due profonde occhiaie lasciavano intendere che non dormisse da giorni, i capelli cercavano di sfuggire a quella che era una crocchia disordinata ...non si curava più, pensava solo a portare a termine il suo obbiettivo ben diverso da quello delle amiche, che volevano solo chiarezza dopo le scoperte di Rebekah, lei lo faceva solo per Kol, solo per riaverlo al suo fianco...se avessero vissuto in un altra epoca, dove Dhalia non minacciava le loro famiglie e l'esistenza stessa delle loro comunità Cassie li avrebbe visti bene a sperimentare magia nera su Klaus.

“D'accordo...ma se non riusciamo neanche stavolta tu Davina te ne vai a dormire almeno un paio d'ore”

“Non ho bisogno di dormire, ho bisogno di riportare in vita Kol, di ammazzare Dhalia e di liberare Marcel e Josh...forza!”

Adhara lanciò prima uno sguardo preoccupato alle amiche, perfino lei che era sicurissima che quel loro tentativo aveva delle speranze di riuscita non poteva fare a meno di preoccuparsi per Davina che era sempre più debole ma quando sia Monique che Cassie le fecero cenno che non era il caso di insistere raggiunse le sue amiche, le quattro formarono un cerchio attorno alle ceneri del vampiro originario, Monique, Cassie e Adhara si tenevano per mano, mentre Davina con la sinistra era attaccate alle altre tre mentre con la destra posata al pavimento si preparava per canalizzare la magia di Hogwarts.

“Siete pronte?”

quattro cenni affermativi furono l' unica conferma di cui Adhara aveva bisogno per comincare a pronunciare l' incantesimo

“An toi Lem, Briggitte Bratti...”

“...toi Lem, Briggitte Bratti”

“An Toi Lem, Brigitte Bratti...an toi lem, Briggitte Bratti”

Adhara lanciò uno sguardo verso Cassie...di nuovo non stava accadendo nulla, Monique e Davina riaprirono gli occhi e la grifondoro era quasi esasperata

“Non capisco cosa stiamo sbagliando...la magia la sento, ma non capisco per quale motivo non raggiunge le ceneri”

“Dee rilassati, non è colpa tua, la magia la sentiamo tutte...Cassie tu che dici?”
da quando era tornata in vita Cassie per via del suo contatto ravvicinato, a dir poco, con la magia di Esther era diventata tra le quattro la più sensibile alla magia...e spesso quella sua condizione che la indeboliva e la rendeva vulnerabile in quel momento era l' unica a poter dire cosa ci fosse di sbagliato in quello che stavano facendo.

“è difficile da dire, Davina sta canalizzando la magia della scuola e la magia raggiunge il cerchio di sale...è solo...le ceneri, c'è bisogno di qualcosa che ci aiuti a trasmettere l' energia canalizzata direttamente alle ceneri”

in quel momeno Davina ebbe un lampo di genio...saveva dimenticato qualcosa, qualcosa di vitale per la riuscita dell' incantesimo

“Il diamante...è lui il collegamento tra le ceneri e la magia...non dovevamo lasciarlo nel cerchio di sale”

le altre tre ancora confuse decisero che tanto valeva tentare, erano giorni che provavano a resuscitare Kol e provare una via diversa non avrebbe fatto la differenza, Adhara prese il diamante tra le mani e lo posizionò nella ciotola assieme alle ceneri di Kol, sperando che in quel modo si potesse creare il contatto di cui avevano bisogno.

“Proviamo di nuovo”

“An Toi Lem, Briggitte Bratti”

“An Toi Lem, Brggitte Bratti”
“An Toi Lem, Briggitte Bratti”

e la sentirono, la amagia fluire dentro il diamante...come se fosse un corso d' acqua, fresca e rigeneratnte.

“An Toi Lem, Briggitte Bratti”

Monique istintivamente serrò ancora di più la presa attorno alle mani di Adhara e Cassie...cominciava a sentire un leggero tremolio pur non capendo da dove venisse

“An Toi Lem, Briggitte Bratti”

Adhara dal canto suo ne era certa...quella era la volta buona, si sentiva completamente riempita dalla magia di quella enorme scuola, mai aveva avuto così tanto potere nelle sue mani e lasciare andare quella magia verso il diamante era liberatorio e nostalgico allo stesso tempo, più andavano avanti con l' incantesimo e più sentiva uno strano calore pervaderla...sentì la presa della mano di Davina venire a mancare e appena aprì gli occhi per capire cosa stesse succedendo l' unica cosa che vide fu un forte bagliore bianco...poi il buio.


Londra, 12 Ottobre 2013.


“...per cui andrò a risolvere questo dannato problema con i lupi mannari ovunque essi si trovino, cercando una condizione vantaggiosa”

l' umore nervoso e infastidito di Rebekah Mikaelson si intonava perfettamente con il clima uggioso e umidiccio di una londra ormai sull' orlo dell' inverno, ovvero costantemente sotto la pioggia, pioggia che ora la ex vampira originaria cercava di scrollarsi dai capelli riccissimi evitando accuratamente di fare la doccia alle due figure femminili che la accompagnavano lungo la scalinata di quel loro edificio dai mattoni rossi dove ancora avevano l' appartamento precedentemente affittato... al quale presto avrebbero detto addio.

“Rebekah se vuoi posso venire con te...ora che il problema mangiamorte dagli organi fusi è stato quasi risolto il ministero non ci sta impegnando troppo...o almeno non sta impegnando me”

la voce annoiata di Sophie Deveraux raccoglieva nelle sue note più o meno tutte le emozioni che accomunavano le ragazze in quel momento.

“Dico davvero Sophie...posso farlo da sola, quello che mi crea problemi non è incontrarmi da sola con i lupi mannari, dopo i miei fratelli credo di poter affrontare chiunque anche con questo stupido corpo umano”.

Gli attacchi dei licantropi stavano diventando sempre più studiati e meno prevedibili...organizzati, e Rebekah si trovava costretta ad affrontare il problema secondo le direttive che il ministero della magia le comunicava, direttive a parer suo scadenti, bigotte e improducenti, in quel periodo pensava spesso ad Hayley, se la sua mamma lupa fosse stata lì probabilmente le avrebbe potuto dare qualche consiglio utile su come negoziare con quelli del suo genere, ma sfortunatamente la persona ai lupi mannari più vicina che lei avesse era suo fratello Nik il quale non era in uno dei periodi più diplomatici della sua vita. Lui assieme agli amici di Camille aveva già lasciato l' appartamento e si era trasferito in uno dei loro manieri nella nazione, questo aveva permesso a Camille di prendersi una più che meritata vacanza da quello che ormai sembrava essere il suo impiego fisso ossia evitare che suo fratello e quel cacciatore ancora così sconosciuto per la vampira dessero inizio a una serie di morti che di certo avrebbero avuto non pochi effetti collaterali.

“Siamo tutte nella stessa barca vero?”
“Vuoi dire frustrate e prossime all' assassinare qualcuno? Sì So' credo che ci siamo quasi!”
l' allegria della ex vampire nel pronunciare quelle parole fece stranamente sorridere le altre due

“Sapete non pensavo avessimo così tanto in comune! Sono proprio contenta di avervi conosciute”

“Oh io ci avrei scommesso!”
“Che vuoi dire Cami?”
la bionda si voltò stranamente sorridente verso le altre due, quei giorni l' avevano particolarmente prvata e vederla in vena di scherzare era una cose che le altre due adoravano

“Sorvolando sul fatto che io sono umana, Sophie è una strega e tu una vampire millenaria....siamo tutte andate a letto con lo stesso uomo, direi che è abbastanza indicativo!”

le altre due cominciarono con sommo sollievo della bionda a ridacchiare ricordando quei giorni a New Orleans che smbravano così lontani.

Posando le buste della spesa nel pavimento la bionda si sporse per cercare di aprire la porta dell' appartamento lasciando antrare le altre due prima di lei, ma nonappena furono dentro il sangue della strega del quartiere francese gelò nel momento in cui la donna si rese conto che non erano sole e che la persona che ora stava comodamente seduta sul pavimento del loro salotto in quel momento si sarebbe dovuta trovare in una prigione.

“State indietro!”

istintivamente tirò fuori la bacchetta puntando gli occhi neri contro quelli verdi e divertiti del loro ospite, occhi di portava con sé un passato che Sophie eavrebbe prefirito tenere celato e che aveva un gran a che fare con l' uomo che nel frattempo aveva cominciato a ridacchiare osservandole divertito, ma mentre Sophie era sicurissima di quello che avrebbe dovuto, e voluto, fare Rebekah osservava rapita la figura emaciata che minacciava in quel momento la loro sicurezza e inspiegabilmente per le altre due vi si avvicinò con gli occhi velate dalle lacrime

“Pensavo che non ti avrei più rivisto...Finn”
“Ciao sorellina...dov'è il bastardo? Credevo foste tutti assieme”

in quel momento dalla porta della cucina emerse un' altra figura maschile, alta e slanciata con una meravigliosa espressione sollevata in volto un volto amico che fece quasi sobbalzare la terapista ma che fece anche abbassare la guardia della sterga

“Vincent...ci hai trovate! Ma come- e chi- ?”

le parole non riuscivano a lasciare la bocca ma l' emozione era quasi tastabile, l' uomo le si avvicinò onestamente contento di aver trovato almeno loro in buono stato

“è una sotria lunghissima...è stata Freya in realtà non io, e quello come ha già capito Rebekah è Finn”

“Vince devo chiederti una cosa...come hai trovato il corpo, il corpo che ospita Finn, lui è un ricercato non può stare con noi...ed è pericoloso”

“A dire il vero Sophie speravo che me lo dicessi tu...era vicino a New Orleans quando l' ho trovato...e chiedeva di tua sorella”

la faccia pallida e atterrita della Deveraux divenne tavola di studio sia per Rebekah che per Camille, le quali ci lessero emozioni che conoscevano entrambe fin troppo bene perché erano emozioni che le riguardavano in prima persona...Sophie Deveraux aveva la faccia di chi nascondeva qualcosa, qualcosa di grosso

“Finn”

questa volta la strega si rivolse direttamente al vampiro nel corpo del mago, sperando di ottenere qualcosa

“Finn io devo parlare con lui”

l' uomo ghignò divertito...oh lui sapeva che che quei due avrebbero avuto molto di cui parlare. Lo aveva visto nella mente del suo ospite indebolita dagli anni in prigione...una mente che aveva troppo in comune con quella della defuna Jane Anne, il corpo collassò a terra sotto lo sguardo stupito dei presenti per rialzarsi poco dopo rivelando il volto di un uomo spaesato e confuso che nonappena vide Sophie subì quasi una metamorfosi...sorpresa e sollievo forse tutte cose che contribuirono ad alzare il livello di curiosità dei presenti

“Non mi sorprende sapere che ci sei tu dietro tutto questo...tassorosso”
“Non ho tempo da perdere ...per cui perché non mi dici che cosa volevi da mi asorella...Rodolphus”


***


la lunga fila di grifondoro di fronte all' ingresso del loro dormitorio aveva fatto intendere ad Hermione Granger che Ron doeva aver fatto qualcosa per far offendere la signora grassa...proprio quel giorno che lei, vista la pioggia improvvisa aveva deciso di starsene tranquilla a studiare, uno sbuffo violento da parte di quest'ultima attirarono l' attenzione di quel suo amico dai capelli scarmigliati

“Ti prego..non fargli del male”
“Ma ti pare normale? Io non ci voglio credere che ha dimenticato di nuovo la parola d' ordine”

Harry sapeve benissimo che l' irritazione nella voce della compagna non dipendeva dalla dalla quella assurda e stressante situazione quanto dalla recente...recentissima relazione tra il suo amico e una grifondoro del oro anno, Lavanda Brown. Hermione aveva preso la cosa come una qualsiasi ragazza che, dopo aver realizzato di essere innamorata di uno dei suoi migliori amici, aveva visto la sua possibilità di starci assieme a causa della prima venuta....ovvero malissimo

“Sono certa che sarà stato troppo impegnato ad allenarsi per prestare attenzione a sciocchezze simili!”
“Di chi parli?”

improvvisamente i due grifondoro si trovarono di fronte il loro amico dalla chioma rossa che li aveva raggiunti abbracciato, o meglio avvinghiato, alla sua nuova conquista.

Che succede?”
“R-ron....non eri tu che cercavi di entrare in dormitorio?”

il rosso squadrò l' amica indignato, quella mancanza di fiducia nei suoi confronti lo faceva imbestialire

Credi che sia troppo stupido anche per entrare in dormitorio oltre che per giocare a quidditch? Almeno le scale hanno deciso di non cambiare”

ma prima che Hermione potesse ribattere dalla folla emerse Neville Pachock ed Harry notò con preoccupazione che il ragazzo era pallido come un cencio

C'è qualcosa che dovreste vedere...tutti quanti voi”

i quattro si fecero strada tra studenti del primo anno spaventati e ragazzi più grandi decisamente irritati e quando raggiunsero il quadro della signora Grassa il trio dei miracoli mettendo da parte la precedente accennata ostilità si scambiò uno sguardo complice, la donna era nel quadro ma era immobile...immobile come se fosse un quadro normale, un quadro babbano.

Harry si allontanò dai due amici e iniziò ad osservare i quadri circostanti i quali come temeva erano nelle stesse condizioni, si ricordò improvvisamente di cosa aveva detto Ron appena arrivato

almeno le scale hanno deciso di non cambiare

“Hermione fammi un incantesimo”

la ragazza lo guardò inizialmente un po' confusa

“Che incantesimo Harry?”

“Uno qualsiasi Dai! Schiantami o...o pietrificami, fammi una fattura ma fai qualcosa!”

la ragazza puntò ancora insicura la bacchetta contro il migliore amico e pronunciò decisa l' incantesimo più innocuo che le venne in mente

“Levicorpus”

ma, esattamente come si aspettava Harry, non accadde nulla

“Che diavolo sta succedendo? Siamo sotto attacco?”

Ron per quanto in quei giorni non stesse andando d' accordo con la riccia sapeva benissimo che se Hermione decideva di scagliare un incantesimo non sbagliava mai...e quell' insieme di stranezze lo avevano portato a una sola conclusione...ad Hogwarts non c'era magia

“Potremmo...Herm vai in biblioteca vedi se riesci a trovare qualcosa, Neville avvisa i professori, Ron vieni con me”

“Dove andiamo?”

“Nei sotterranei...se siamo fortunati ci troveremo Malfoy”

“Pensi che sia stato lui Harry?”
“Diciamo che i suoi precedenti non mi aiutano a pensare diversamente...poi da qualcuno dobbiamo pur cominciare!”

con quelle parole i ragazzi si separarono diretti ognuno verso le proprie destinazioni.


***


“Sii onesto Harry...non credi davvero che Malfoy sia capace di auna cosa simile...insomma guarda!”

il ragazzo mostrò distrattamente il panorama di caos totale che si era scatenato, i quadri ovunque guardassero erano immobili, intere classi nel caos totale con professori che non avevano impiegato troppo per capire cosa stesse succedendo e che cercavano di mettersi in contatto con il Minestero della Magia o con qualche Auror

“Far sparire la magia da Hogwarts mi sembra troppo anche per Malfoy! Poi scusa se davvero fosse possibile per lui fare una cosa del genere perché mai uno come Voldemort non lo ha fatto prima?”

il moro si girò esasperato verso l' amico

“Senti Ron...io non credo che sia Malfoy a fare l' incantesimo, sono perfettamente consapevole del fatto che non sia neanche lontanamente capace di prosciugare la scuola...ma cerca di essere realista, io, te ed Hermione siamo bravini con gli incantesimi, ma di magia oscura ne sappiamo poco e niente...la mia speranza, se davvero lui non dovesse essere coinvolto, è che sia, vivendo a stretto contatto con i mangiamorte, leggermente più informato di noi”

i due ragazzi si fermarono di fronte all' ingresso del dormitorio di Serpeverde anche lì con studenti che cercavano disperatamente di entrare

“Che diavolo ci fate qui Grifondoro?”

la voce furiosa di Gregory Goyle attirò l' attenzione dei due che cercarono tuttavia di mantenere una parvenza di controllo

“Senti..dobbimo entrare e dobbiamo vedere Malfoy”

“Beh io non sono sicuro che Draco voglia vedere voi”

“Senti tu-”

“Adesso basta!”

i tre si girarono verso Daphne Greengrass accompagnata da una ragazzina che doveva essere qualche anno più piccola di loro

“Goyle cosa diavolo succede?”
“Vogliono vedere Draco”

la ragazza lo sorpassò fermandosi di fronte ai due grifondoro che speravano di trovare in lei un' interlocutrice più ragionevole

“Non penserete davvero che sia colpa di Draco!”
“Noi non lo pensiamo ...ma ti renderai conto che questa cosa che sta succedendo...noi non sappiamo nulla di magia oscura...e lo sappiamo...io ero nell' ufficio di Silente il giorno che tu”

la ragazza gli mise una mano sulla bocca velocemente impedendo ad Harry di finire la frase, si voltò verso la ragazza che era venuta con lei e le fece cenno di andare via

“Astoria vai a vedere se i bambini del primo anno hanno bisogno di qualcosa...Gregory vai a cercare il professor Piton”
“Ma veramente-”
“VATTENE VIA! Voi due venite con me”

Ron ed Harry seguirono confusi la ragazza che li portò lontano dall' entrata, affollata, della casa di Salazar

“Io ...non so cosa voi crediate ma non è stato Draco a fare quello che vedete”
“Vogliamo solo sapere dove si trova...è nel dormitorio?”

la ragazza si ricompose, ma era evidente che tutti quegli avvenimenti l' avevano scossa parecchio,

“Lui non è qui...doveva andare a trovare Theo stamattina, sapete è ancora in infermeria dopo che-”

ma la frase fu interrotta dalle risate soffocate di Ron che, non si vergognava ad ammetterlo, ricordava con gioia lo scontro avvenuto tra i due serpeverde i giorni precedenti ed il fatto che Nott fosse ancora in infermeria era la conferma che la O'Connell non ci era andata per niente leggera con lui.

“Che ne direste se andassimo in infermeria per vedere se riusciamo a trovarlo là? Daphne puoi venire con noi se vuoi”

ottenuto un cenno affermativo da parte della bionda i tre si allontanarono assieme...cercando di passare il più inosservati possibile.


***


Hermione si scaraventò dentro la Biblioteca lanciandosi un ultimo sguardo dietro per essere sicura che Gazza non fosse da quelle parti, richiuse la porta dietro di sé notando con piancere che la Pince era addormentata sul bancone e che gli studenti, evidentemente spaventati da quello che stava succedendo avevano lasciato l' aula.

Si diresse velocemente verso gli scaffali della sezione proibita..conscia del fatto che se ci fosse stata una possibilità per fare o disfare un incantesimo del genere lo avrebbe trovato lì, aveva appena preso in mano il primo volume quando udì distintamente il rumore di dolce e basso di..una mela? Una pesca...che veniva morsicata.

“Non ci posso credere mezzosangue...la sezione proibita....allora non sei così santarellina come vuoi far credere!”

la grifondoro si girò trovandosi di fronte il ghigno strafottente di Draco Malfoy che, per l' appunto si mangiava una mela assolutamente incurante dell' ambiente circostante

“Non so se tene sei accorto Malfoy ma la scuola potrebbe essere sotto attacco!”
“Oh per cui sei venuta a compiere la più trasgressiva azione della tua vita prima di andare a farti ammazzare per Potter!”

il tono sarcastico e denigratorio del serpeverde la fecero solo imbestialire di più...poi un brivido freddo le percosse la schiena e la consapevolezza di avere il probabile colpevole davanti agli occhi le fecero istintivamente tirare fuori la bacchetta

“Vuoi provare anche il brivido dell' omicidio?”
“Smettila di fare il finto tonto Malfoy! Cosa diavolo sta succedendo?”

il ragazzo alzò un sopraciglio divertito e fece qualche passo verso la strega

“Sai che quella non ti proteggerà in questo momento vero? Ma potresti sempre cercare di buttarmi a terra in uno scontro corpo a corpo...sappiamo già che possiedi la forza di un uomo”

la ragazza arrossì leggermente capendo subito che stava alludendo al loro piccolo scontro avuto durante il terzo anno

“Sei tu il colpevole?”
“Tu che ne pensi?”

“...no mezzosangue...potrà sembrarti strano ma con il mio migliore amico ancora in infermeria per colpa di quella pazza scatenata non avrei, per attaccare la scuola, usato l' unico modo che poteva privarlo delle cure d cui aveva bisogno e di certo non in questo momento”

Hermione abbassò la bacchetta semiconvinta...del resto forse anche lui aveva degli amici da proteggere e francamente era certa che una magia del genere fosse troppo anche per Malfoy

“E poi siamo onesti...non ne saresti capace manco volendolo, forza aiutami a cercare qualcosa...l' ultima cosa che voglio è che questa situazione assurda duri abbastanza da dare il tempo a quella sociopatica di tua zia di arrivare qui”

i due si misero ad analizzare attentamente alcuni dei testi a loro disposizione rendendosi conto entrambi della stranezza della situazione

“Pensi che potremmo essere sotto attacco?”
“Se lo fossimo ci sarebbero già state le prime vittime...sono passati venti minuti e di attacchi manco l' ombra”

Improvvisamente una scossa violenta fece crollare diversi tomi e Draco osservò Hermione scendere dalla scaletta per tornare a terra

“Vai a combattere i mangiamorte ma hai paura dei terremoti?”

“Immagino che invece tu ti stia divertendo!”

La ragazza si era accucciata sul pavimento con le mani strette sulle orecchie per cercare di non pensare al caos che la circondava...credevano di non essere sotto attacco? Avevano sicuramente parlato troppo presto.

Hermione si aspettava che Malfoy tornasse a prenderla in giro da un momento all' altro invece con sua grande sorpresa stette fermo a esattamente dov'era e la guardava con...preoccupazione? Sicuramente si stava sbagliando.

Draco da parte sua si ritrovò a posarle, con sgrande sorpresa sia sua che della ragazza, le mani attorno alle spalle

“Senti...andrà tutto bene ok? È solo...è solo un terremoto”

“Davvero? E dopo il terremoto cosa arriverà? Certe volte...certe volte ho coe la sensazione che la situazione possa solo peggiorare”

il serpeverde si rese immediatamente conto che le parole della mezzosangue stavano andando a coprire tutto l' arco di avvenimenti che aveva, dal primo anno di scuola, visto lei e i suoi amici protagonisti e prima che lui potesse dire qualcosa per confortarla le scosse si arrestarono così come erano cominciate, Hermione spostò tempestivamente lo sguardo verso la superficie giallastra delle pagine che aveva in mano notando con sua grande sorpresa che le figure aveano ricominciato a muoversi...la magia era tornata.

“Hai visto? Nessun attacco...niente di niente, vuoi andare fuori a vedere che non ci siano stati danni?”

la ragazza accettò senza pensarsi la mano del ragazzo di fronte a lei...pensando a quanto bizzarro fosse che per l' ennesima volta dall' inizio di quell' anno scolastico nessuno dei due aveva sentito la necessità di insultare l' altro.

Si avviarono fuori dalla libreria ripercorrendo tutti i corridoi della scuola...i quadri avevano ripreso a muoversi e a parlare, alcuni degli studenti continuavano a correre in un via vai disordinato cercando di rimettere assieme i pezzi di quello che era appena successo, ma con grande sollievo di Hermione nessuno pareva essersi fatto male

“Hai visto mezzosangue...stanno tutti be-”

ma le parole del serpeverde furono bruscamente interrotte da un urlo disperato, la voce che riecheggiava ancora nei corridoi chiedendo aiuto spezzata dai singhiozzi era una voce ben nota ad entrambi i ragazzi, Hermione giurò di vedere Malfoy impallidire prima prima che quest' ultimo si lanciasse giù per le scale verso l' infermeria per cercare di capire cosa mai potesse essere accaduto a Daphne Greengrass.


***


Dove diavolo sono? Ero morto...dovevo essere morto...ma allora che cosa è questa luce assurda?


An Toi Lem, Briggitte Bratti”


...queste voci...Davina?


An Toi Lem, Brigitte Bratti”


hai davvero trovato il modo piccola strega...tu e quelle piccole sanguinarie delle tue amiche


An Toi Lem, Brigitte Bratti”


Quando la voce melodiosa e ovattata venne a mancare, Kol Mikaelson si rese conto di avere un corpo di nuovo, e una vista e un olfatto...era come se stesse sperimentando i cinque sensi per la prima volta, prendendo di nuovo coscienza del suo corpo si alzò trovando le quattro fanciulle del raccolto a terra prive di sensi, esauste per lo sforzo compiuto. Si fermò ad osservare il corpo di Davina, studiandola le accarezzò i capelli

...alla fien hai davvero trovato un modo per ripostarmi indietro.

Ma c'era ancora una cosa con la quale il giovane vampiro non aveva fatto i conti...quelle quattro portentose ragazze aveano riportato in vita Kol...il vero Kol...il vampiro Kol.

La sete, bruciandogli la gola come fuoco, rifiutava di passare inosservata, il bisogno di sangue era tornato a farsi sentire, doveva allontanarsi da loro. Si guardò intorno cercando di capire dove fosse quando con sua grande sorpresa trovò, piegati con cura, dei vestiti posati su una sedia...e sopra di essi il suo anello per la luce del sole, accanto ad essi una pagina di giornale che ritraeva Sophie Deveraux assieme a un uomo che non aveva mai visto, un giornale di Londra.

...eravate lì anche prima?

Si avviò fuori da quella stanza e con suo grande disappunto si rese conto di essere in una scuola...una scuola piena di ragazzini sui quali non si sarebbe potuto nutrire che pergiunta vestivano in modo davvero bizzarro, una cosa era sicura...non era più a New Orleans,

Dove diavolo sono?

camminava conscio del fatto di avere gli sguardi di quei mocciosi confusi puntati addosso, avrebbe dovuto fare presto...decise di rifugiarsi, ansimante, in quella che sembrava un' infermeria almeno lì avrebbe potuto trovare del sangue, si richuse la porta dietro notando che solo un letto era occupato, da un ragazzo che lo guardava decisamente stranito

“Sei il medico? Non sei un po' giovane?”

Kol gli si avvicinò consapevole di aver trovato la soluzione ai suoi problemi.

Lui andrà bene

“Dimmi dove siamo?”

Theodore Nott da parte sua era già stufo dell' aria strafottente di quel giovane uomo di fronte a lui...vestito per giunta come il più comune dei babbani...ma stranamente non oppose resistenza, rispose alla domanda come se fosse l' unica cosa da fare

“In Inghilterra...alla scuola di magia di Hogwarts...chi diavolo sei? Cosa mi stai facendo?”
“Silenzio ragazzo ...non vogliamo farci sentire”

e così stette il sepreverde, in sepreverde, con gli occhi piendi di terrore appena capì che quello non era affatto un medico, l' ultima cosa che sentì prima di perdere i sensi furono i denti del vampiro perforagli il collo poi solo uno strano formicolio.

Kol poteva dirsi soddisfatto, aveva trovato il sangue, aveva capito dove si trovava, ora restava solo da capire come fare a trovare i suoi fratelli? Sempre che fossero lì anche loro.

Ma d' un tratto la porta si spalancò violentemente rivelando un gruppetto di ragazzini in divisa

“Co-cosa gli stai facendo?”

mentre una piccola bionda guardava sconvolta la scena gli altri con lei tirarono subito fuori..delle bacchette magiche?

Quei ragazzini rievocarono subito dei ricordi nella mente del vampiro, risalenti alla metà dell' ottocento...o del novecento? Non ricordava bene, ma appena l' urlo disperato della ragazza ruppe l' aria capì che era il momento di andare. Schizzò fuori troppo veloce anche per essere visto e prese immediatamente le distanze dal gruppo di studenti, si fermò solo quando si ritrovò davanti un curioso uomo magro e trasandato che gli si piantò davanti come a volerlo fermare, il vampiro non si fece troppi problemi ad afferrarlo per il collo e a scaraventarlo contro il muro

“Tu adesso, mi farai uscire di qui e mi dirai come raggiungere Londra nel più veloce dei modi”.


***


“Daphne!” Hermione faceva ormai fatica a tenere il passo di Draco che giunto in prossimità dell' infermeria si buttò sull' amica ancora in stato di shock che cercava di alzarsi da terra

“Daphne guardami..dimmi che è successo!”

“Io non...non ne ho idea, è stato così,veloce”

poi indicò il corpo di Theo privo di sensi mentre i tre grifondoro, stupiti dallo sguardo di puro terrore sul volto del serpeverde cercavano di rimetterlo sul lettino,

“Lui è..è per caso...”
“è vivo Malfoy! È solo svenuto...ma quella cosa ci si stava praticamente nutrrndo quando siamo arrivati, non avevo mai visto nulla di simile”

un sospiro di sollievo uscì dalle labbra sempre semisocchiuse del serpeverde che si avvicinò all' amico, il collo, decorato dall' evidente e profondo segno di un morso, e buona parte del torace erano completamente coperti dal sangue.

“Signor Potter! Ma cos- cosa diamine è capitato qui?”
“Piacerebbe saperlo pure a me”

i ragazzi si voltarono verso le due figure appena entrate, l' espressione di terrore dipinta sul volto della McGranitt si intonava perfettamente a quella situazione assurda nella quale gli studenti si erano ritrovati, mentre l' uomo accanto a lei raggiunse il letto con Theo percorrendo l' infermeria a grandi a grandi falcate

“Di cosa si tratta Alastor?”

l' auror scostò il brandello della camicia di Theodore osservando il morso e la ferita che cominciava lentamente a perdere meno liquido vermiglio

“è un vampiro Minerva....questo è senz'altro un Vampiro, lo avete trovato voi?”
i ragazzi fecero un cenno affermativo con la testa senza dire nulla, ancora troppo sconvolti da quello a cui avevano assistito

“Allora..temo proprio di dovervi interrogare”


***


Quando Adhara riprese i sensi la stanza in cui si trovava le sembrò terribilmente buia, l amente era ancora accecata dal bagliore che aveva visto prima di lasciarsi andare a uno stato di totale incoscienza, tenendosi la testa formicolante con la man si alzò notando Davina già seduta su una delle sedie, accanto a lei i granelli del del cerchio di sale si mischiavano ai resti del diamante perfetto, completamente plverizzato; delle ceneri di Kol Miakelson nessuna traccia

“Che diavolo è successo? Ha funizionato?”
l' amica grifondoro le rivolse un sorriso preoccupato e, Adhara notò, anche leggermente rassegnato

“Non ne ho idea Adhara...non c'era quando ho ripreso i sensi, e le ceneri sono andate, per cui ho ci siamo riuscite o comunque abbiamo bruciato la nostra unica possibilità”

“Vedrai che andrà tutto bene...prometto che troveremo un altro modo se non dovessimo farcela”

“Davvero?”

non c'era speranza nella voce di Davina e la Serpeverde non poteva darle torto

“Vado fuori a vedere cosa succede, tu resta qui e aspetta le altre...ci rivediamo più tardi”

assicuratasi di ricevere un cenno affermativo da parte dell' amica, Adhara si avviò fuori dalla stanza trovando i corridoi nel caos totale, a quanto pare il loro incnatesimo aveva avuto riprercussioni anche nelle mura della scuola...e non se ne sarebbe dovuta soprendere. Ovunque studenti cercavano conforto l' uno nell' altro, c'era addirittura chi parlava di attacco terroristico sventato, che qualcuno avesse cercato di introdursi nella scuola per uccidere Harry Potter e che avesse fallito solo per l' intervento tempestivo degli Auror, la strega di New Orleans si chiese per un momento se pure Sophie fosse stata mandata da loro.

Sì fermò per un momento di fronte alla porta dell' infermeria notando Theodore ancora steso sul lettino, possibile che fosse ancora in quelle condizioni solo per lo scontro avvenuto tra loro due? Si decise ad entrare trovando Madama Chips intenta a somministrargli quelle che sembravano a tutti gli effetti pozioni rimpolpa sangue.

“Cosa posso fare per te cara? Ti senti male?”

“Oh no, no davvero..ero qui per vedere cosa aveva il mio compagno di casa”

l' espressione della donna si rabbuiò improvvisamente

“Poveretto, era già ridotto maluccio la prima volta che me lo avevano portato...anche s enon pareva nulla di grave, ora invece..dopo l' attacco di quel vampiro maledetto...”

alla parola vampiro l' espressione di Adhara si colorò di nuova speranza, le dispiaceva per Theo ma se il vampiro che lo aveva attaccatto era chi lei pensava allora era fortunato ad essere stato trovato ancora vivo

“Che vampiro?”

“Uno che deve essere entrato durante...durante...non so neanche come chiamarlo, tutta la magi aera andata via e suppongo pure le nostre fonti di protezione e un vampiro deve essere riusicto ad entrare...anche se in pieno giorno mi pare una così bizzarra, il povero Theo ha avuto la fsortuna di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato”

“Capisco...beh grazie mille! Mi infori se dovesse sentirsi meglio”

la ragazza si lanciò fuori dalla stanza senza attendere la risposta della donna, ora vrebbe finalmente potuto dare una buona notizia a Davina.

Si diresse di nuovo verso la porta di quella stanza misteriosa per comunicare alle sue amiche che il loro incantesimo eta riuscito, che se non avevano rivisto Kol era puramente perché evidentemente il minore dei Mikaelson doveva avere qualche piano per conto suo, ma svoltando l' angolo non vide la chioma bionda di Daphne Greengrass venirle addosso.

“Ma che- Daphne cosa diavolo hai?”

ripresasi dallo scontro iniziale la strega di New Orleans puntò lo sguardo cercando di leggere il volto dell' amica, sconvolta e agitata... evidentemente il loro incantesimo aveva cretao più problemi del previsto

“Scusa..scusami Adhara, ma quello che sta succedendo è solo...oh mamma, senti devo andare ho bisogno di parlare con Theo adesso”

prima che la bionda potesse andarsene Adhara la fermò serrandole la mano sull' avambraccio causando nell' amica non poca irritazione

“Senti, prima che tu mi salti addosso, non puoi parlare con Nott, è incosciente... del tutto inutile come sempre, perché non ti calmi e non mi dici cosa sta succedendo?”

la bionda ancora ansimante per la corsa cercò di calmarsi e convinta dalle parole dell' amica si sedette cercando di riassumere brevemente la situazione dalla mancanza di magia fino all' arrivo degli Auror e degli interrogatori, man mano che Daphne prosegueva col racconto Adhara si rendeva conto che si erano davvero spinte troppo oltre e che quello strano preside amico di Sophie non ci avrebbe messo molto a capire chi c'era dietro quel misterioso attacco, anzi sicuramente lo sapeva di già. Se le avessero prese le loro possibilità di sconfiggere Dhalia si sarebbero quantomeno dimezzate, avrebbero perso un sacco di tempo a risolvere quella assurda situazione senza curarsi di quelle che srabbero state le conseguenza...e adesso un loro compagno innocente, almeno in quel caso, sarebbe probabilmente finito in galera per questo

“Daphne c'è una cosa che non capisco, hai detto che questi Auror hanno accusato Mlafoy perché credono che si affiliato a questo...questa specie setta di maghi oscuri e gli hanno chiesto di mostrargli il braccio per dimostrare il contrario...perché non gli ha davvero semplicemente mostarto il braccio?”

bastò uno sguardo disperato della bionda per capire che anche quei ragazzini protetti tra le mura della scuola avevanpo i loro bei problemi.

“Oh mio Slazar...ma allora lui-”
“Draco non è cattivo Adhara, non pensare male, ma io non credo che abbia alcuna scelta”

“Che diavolo fate voi due qui?”

le due ragazze si voltarono ritrovandosi Theodore Nott appena rialzato avvolto in una vestaglia bianca che dovevano avergli dato per sostituire la divisa sporca di sangue,il serpeverde osservava le due ragazze con sospetto...aveva bisogno di sapere cosa diavolo stesse succedendo

“Theo! Dovresti essere ancora a letto, torna immediatamente dentro!”
“No aspetta Nott! Per caso ti ricordi come era fatto il vampiro che ti ha aggredito? Oppure sai il suo nome?”

Theo avrebbe risposto se lo sguardo blu della compagna non gli avesse confermato alcuni sospetti che erano nati durante la visita di Draco quella mattina, durante quel curioso black out di magia...nessun segno di preoccupazione o paura, quanto piuttosto una grande eccitazione, lui era sempre stato un ragazzo abbastanza perspicace sopratutto quando si trattava di sentimenti ed empzioni, desideri ed aspettative, per quello lui e Blaise erano così popolari tra le ragazze e per quello Daphne era costantemente arrabbiata con loro.

“Io non ci posso credere”

“Theo che succede?”

con uno slancio che prese alla sprovvista entrambe le ragazze si avventa su Adhara afferrandola per la camicia

“Ci sei tu dietro questo casino vero mezzosangue?”
“Ti sugerisco amichevolmente di lasciarmi andare adesso!”
“Theodore e Adhara perfavore!”
“Il mio migliore amico sta per essere arrestato perché tu avevi in mente chissà che cosa!”

Daphne cercò di mettersi in mezzo tra i due aggrappandosi con entrambe le mani al braccio di Theo, che stava ancora addosso all' amica con i muscoli tesi e le nocche biance

“Andiamo Daphne! Chi altri vuoi che sia stato?”

la riccia poteva sentire lo sguardo pungente dell' amica studiarla alla ricerca di qualche segno che smentisse le parole del moro...segni che non avrebbe trovato. Lo sguardo sfuggente di Adhara e la sua mano tremolante che aveva ormai smesso di combattere contro la presa ferrea di Theo la convinsero che, come al solito, l' amico aveva centrato il segno e per quanto Daphne potesse essersi affezionata alla O'Connell in quei brevi mesi mai avrebbe potuto mettere a paragone quel legame ancora in fase di sedimentazione con l' amicizia di Draco che era in quel momento la sua maggiore preoccupazione.

“Daphne io-”
“Dimmi che cosa sai...per favore”
“L' ho fatto per un buon motivo...non posso dirti quale, ma ti aiuterò a togliere Draco dai guai”

quell' affermazione fu abbastanza per convincere Nott a mollare la presa e Daphne a rilassarsi, la bionda pur vergognandosi un po' non poteva negare di sentirsi stranamente sollevata che Adhara avesse deciso di collaborare.

“Beh allora andiamo!”.


Londra, 12 Ottobre 2013


Rebekah passò un tovagliolo umido a Sophie che cercava di togliere il sangue dalle mani e dai vestiti, poi il suo sguardo si posò sulla figura legata a una delle sedie ancora rimaste in quell' appartamento, il sangue gli colava lungo il viso e il petto e la vampira si ritrovò non troppo sorpresa che l' autrice di quel massacro fosse prospio la strega amica

Del resto ha ucciso Davina

“Andiamo Sophie...dopo tutti questi anni credevo che volessi almeno fare quattro chiacchere!”

il tono derisorio dell' uomo non lo aveva abbandonato nonostante le innumerevoli torture che la strega gli aveva inflitto

“Vuoi parlare Lestrange? Va bene parliamo!”

la donna si posizionò di fronte al suo interrogato assicurandosi che tenesse gli occhi ben piantati nei suoi, in una condizione normale, sempre che normali potessero essere le condizioni che vedevano Rodolphus Lestrange e Sophie Devaraux potessero essere definite normali, gli avrebbe chiesto di Rabastan o lo avrebbe direttamente riconsegnato alle autorità, ma anche lei in quel momento aveva bisogno di risposte, se Rodolphus cercava Jane Anne cercava quasi sicuramente qualcosa che avesse a che fare con il Quartiere Francese e se cercava qualcosa nel suo territorio in quel momento per quanto ne sapeva lei poteva essere anche qualcosa che l' avrebbe messa in pericolo.

“Dimmi perché cercavi Jay e io non ti ammazzo”

“Oh Sophie lo sappiamo entrambi che non puoi ammazzarmi...se mi uccidi poi avresti bisogno di un altro corpo per il tuo amico qua dentro...”
“Non è mio amico”
“...e la tua situazione si farebbe addirittura più complicata di quello che già è. No, parliamo di qualcos'altro...hai visto mio fratello di questi tempi? Sai sono assolutamente certo che mi stia nascondendo qualcosa...e dopo la tua performance di stasera sono assolutamente certo che abbia a che fare con te...da dammi qualche indizio”
la donna cominciava ad agitarsi e con lei anche gli altri presenti, evidentemente la voce del suo arrivo in Inghilterra si era sparsa anche tra i nemici del paese, provò per un attimo ad immaginarsi la reazione che doveva aver avuto Rabastan alla notizia, soprattutto dopo che lei gli aveva garantito che mai avrebbe messo Adhara in pericolo portandola in Inghilterra e seppe con certezza di aver deluso Jane Anne alla quale aveva giurato che sua figlia non sarebbe andata incontro al destino della madre...il che riguardava anche l' avere a che fare con certa gente

“Non ci vuoi davvero parlare con me eh Deveraux? Allora parlerò io, dimmi come hai preso la notizia della morte del caro Evan? Eravate piuttosto intimi ai tempi della scuola...sai è stato ammazzato dal tuo nuovo, come chiamarlo...datore di lavoro? Sa che avevi un arelazione con il cugino della cara Bella? Ma immagino che tu debba averglielo tenuto nascosto...non staremmo qui a parlare altrimenti”

“Dove vuoi arrivare Lestrange?”

“Io e te, cara Sophie, siamo uguali!”
il tono soddisfatto dell' uomo disgustò la ragazza così tanto che avrebbe a quell' affermazione deisderato di rispondere con altri incantesimi...e lui se ne accorse, e dalla sua espressione soddisfatta Sophie comprese che era esattamente la reazione che si aspettava, ma si afrettò lo stesso a rispondere

“Noi non siamo uguali Lestrange, io non sono come voi”
“Oh ma sei più come noi che come quei ridicoli pezzenti che ci danno la caccia...ecco fors enon negli ideali ma nei metodi...non sarei legato e sanguinante a una sedia del tuo appartamentose così non fosse, se tu fossi davvero come quel cane di Balck a quest' ora io sarei in carcere, ma non lo sono e sai perché? Perché evidentemente tu hai più da guadagnare da me qui in questo stato che da me rinchiuso in una cella ad Azkaban... per cui perché non mi sleghi e non parliamo da persone civili?”
“Tu non sei una persona civile Rodolphus...e io non ti devo nulla. Dimmi cosa voleva da Jay”
l' uomo continuava a studiare la giovane donna di fronte a sé, ne studiava i movimenti e i tono, le meozioni e le reazioni alle sue evidenti provocazioni. Per qualche strano motivo Sophie Deveraux era convinta che ci fosse qualche suo secondo fine nel voler andare a cercare Jane Anne, cosa effettivamente vera, ma voleva divertirsi un po' dal momento che lui da quella conversazione non avrebbe guadagnato proprio nulla...avrebbe provocato un po' la strega e avrebbe scoperto se spaeva effettivamente cosa lo legava a Jane Anne.

“Sai Sophie...questa cosa che mi hai fatto è davvero divertente. Questo Finn deve essere davvero infuriato con voi perché ogni tanto mi passa alcuni dettagli della vostra vita a New Orleans e certi...certi Sophie sono davvero divertenti! Non posso credere che tu scopassi davvero con il vampiro che ha ucciso tua sorella, eppure dopo mio fratello e Rosier ero convintissimo che i tuoi standard, almeno per gli uomini avessi un certo livello”
“Adesso Basta!”

“Sophie calmati ti prego!”

Rebekah assisteva alla scena impotente e si rese conto che lei e Sophie erano stranamente simili, entrambe con un passato più oscuro di quello che davano a vedere ed entrambe desiderose che smpre quel passato restasse celato anche agli occhi delle persone che in teoria dovevano essere la loro famiglia. Ipotizzò l'idea di mettere a tacere quel bastardo prima che potesse riuscire nel suo intento di far davvero infuriare la strega

“Ah questa però! Hai davvero ammazzato una quattordicenne? E poi dici che non sei uguale a noi...ora che ci penso visti questi tuoi assurdi ricordi e i tuoi precedenti direi che se ti candidassi oggi per cercare di diventare mangiamorte nessuno potrebbe avere nulla da controbattere!”

e accadde, quello che sia Cami che Rebekah temevano fin dall' inizio di quel sadico interrogatorio accadde...Sophie non ce la faceva davvero più e come l' originaria aveva sperimentato su se stessa non sopportava né le provocazioni né che qualcuno si arrogasse il diritto di dirle cosa di giusto aveva o non aveva fatto, afferrò la lama argentata di un coltello e la piantò violentemente nella coscia del suo interlocutore che cercò suo malgrado di trattenere le urla, che ancora in gola gli si mutarono in un rantolio soffocato ed animalesco, la strega cominciò a rigirare la lama nella ferita appena inferta assicurandosi di procurare al mago il livello di dolore più alto ottenibile con quel piccolo oggetto, Camille lasciò la stanza disgustata dalla con la quale le due donne assieme a lei compivano atti del genere, si ritrovò a pensare che effettivamente neanche Sophie così gentile e ra poi così diversa da Klaus, raggiungense la stanza accanto dove trovò Vincent lasciandosi alle spalle la glaciale voce di Sophie che aveva ricominciato a trillare nell' precchio dell' uomo

“Stammi bene a sentire, tu mi dirai cosa diavolo volevi da Jane Anne chiaro? Oppure farò in modo che i tuoi allegri compari ti riabbiano a pezzettini... in maniera tale che il tuo signore si renda conto di cosa capita a chi si mette contro le streghe del quartiere francese, avevi ragione, noi non siamo come voi...quando noi vogliamo qualcosa la otteniamo”.

La bionda trovò lo stregone intento a studiare qualcosa seduto sul pavimento della camera, ma noappena la vide le rivolse il volto dipinto da quella che Cami sperò non essere compatimento

“Allora...non reggevi più?”
la ragazza bevve un sorso di quello che con suo grande sollievo era Whiskey da bicchiere abbandonato su uno scaffale senza chiedere il permesso sotto lo sguardo ora divertito di Vincent

“Avevo bisogno di cambiare panorama...cosa stai facendo?”
“Traccio una via sicura per raggiungere Mikaelson Court...sai ora che abbiamo la certezza che il corpo che ho scelto per Finn è davvero quello di un ricercato non sarà per nulla semplice arrivare dove dobbiamo passando inosservati...come ti senti? Rebekah ha detto che ultimamente non te la sei passata troppo bene”

la ragazza si sedette accanto all' uomo studianto i piccoli granellini di sale che ordinatamente tracciavano lunghe linee in quello che doveva essere l' antico territorio del Wessex...le venne spontaneo chiedersi quanti anni dovesse avere quella mappa che sicuramente così ben tenuta poteva essere solo di Elajah

“Sto abbastanza bene...diciamo che tutta questa situazione mi lascia un po'...stranita credo, sono troppe cose mescolate assieme”

“Non ho capito con che cosa stanno combattendo esattamente questi tuoi amici...Rebekah crede che ti stiano stressando troppo”

la ragazza si girò leggermente seccata

“E quando te le avrebbe dette tutte queste cose?”
l' uomo sorrise leggermente e si puntellò la tempia con l' indice facendo sospirare pesantemente la ragazza

“Non puoi entrare costantemente nella mente degli altri...lo trovo scorretto!”
“Che vuoi farci...in fin dei conti è pur sempre il cervello della mia ex moglie, non hai risposto alla domanda comunque”

“...contro il marchio di caino”

l' uomo la guardò un po' stranito e dopo aver capito che la ragazza non scherzava ma era davvero seria fischiò leggermente e riafferrando la bottiglia di Whiskey gliene versò un altro bicchiere...più soddisfacente di quel sorsetto che aveva preso prima.

Cami avrebbe voluto chiedergli di New Orleans...di Marcel e degli altri ma le parole le morirono in gola non appena sentì la porta dell' appartamento spalancarsi di botto, istintivamente scattò in piedi per andare a vedere cosa stesse succedendo ma fu tempestivamente bloccata da Vincent che le intimò di fare silenzio, la ragazza fece come suggerito e aspettò che l' uomo facesse quello che doveva fare

“Invisique”

la teneva stretta per mano e la guidò sulla soglia della soggiorno dove un giovane uomo dai capelli rossastri e una donna dagli assurdi capelli rosa stavano “parlando” con la sterga e l' originaria, i due si sporsero leggermente facendo attenzione a non fare alcun genere di rumore, solo perché non potevano vederli non voleva dire che non potessero percepirne la presenza.

“Tonks io posso spiegarti”

Cami capì che Sophie si rivolgeva alla ragazza dai capelli rosa la quale assunse un' espressione che era al limite del disgusto

“Non c'è nulla da speigare Sophie...dopo i fatti di qualche giorno fa Moody mi ha dato ordine di pedinarvi, per essere sicuri che non ci sarebbero state ritrsioni nei vostri confronti visto quello che era successo col mangiamorte...ma oggi! Tu hai sempre saputo chi era la misteriosa ragazza bionda, era con te maledizione! E poi questo...”

Camille notò la delusione nella voce della ragazza, mentre Vincent teneva d' occhio l'uomo dai capelli rossicci che aveva nel frattempo cominciato a girare per casa, probabilmente cercando loro due

“Perché lo hai portato qui...per ridurlo in quel modo poi? Sirius era sicuro che di te ci si potesse fidare...lui...lui lo voleva davvero So'. Hai idea di come la prenderà?”
“Mi dispiace... davvero, ma credimi non avevo altra scelta”

nella voce dell' amica Cami lesse sincero senso di solpa, e la ragazza doveva aver fatto altrettanto perché sembrava davvero sconvolta da quello che stava per fare, teneva la bacchetta puntata contro le due donne ma non poteva fare a meno di mostrare quella che era una leggera ombra di tristezza, la mano tremava mostrando agitazione, per un momento a Camille parve proprio che fosse lei quella nella condizione peggiore

“Allora dimmi perché? Se è un buon motivo davvero dimmi quale per favore!”

“Non posso”

“Non mi lasci altra scelta...Pevensy”

l' uomo richiamato abbandonò la sua ricerca e tornò nel soggiorno dalla sua collega.

“Sophie Deveraux, Eva Sinclair ...in virtù dei poteri conferitemi dal Ministero della Magia io vi dichiaro in arresto”

Cami fece per avvicinarsi ma fu di nuovo preventivamente fermata da Vincent che la trascinò in cucina dove stava l' unica finestra aperta della casa facendole cenno di scendere, la terapista rivolse un ultimo sguardo alle due amiche che nel frattempo stavano per essere, assieme all' uomo, condotte fuori...ma con grande sorpresa di Camille l' unica cosa che sentì fu un sonoro schiocco prima di vedere le donne sparire dal suo campo visivo. Ormai soli i due si sentirono finalmente liberi di confrontarsi

“Perché non abbiamo fatto nulla? Adesso cosa raccontiamo alle ragazze...avremmo dovuto intervenire”

la bionda smise di agitarsi solo quando le mani dell' amico le si posarono sulle spalle

“Cami..Cami calmati adesso. Non avremo otuto fare nulla, intervenire voleva dire attaccare quei due e darsi alla fuga con un ricercato, un' assassina, una complice di quelli che sembrano atti terroristici e un mago oscuro, sto parlando di me nel caso tu non avessi capito”

la ragazza sembrò finalmente rinsavire un po' e cercò di ritrovare la sua tipica compostezza

“Avremmo solo peggiorato la situazione...raggiungiamo gli altri e poi decideremo il da farsi. Sono certo che Klaus in tutti i suoi secoli di assassinii abbia ancora qualche conoscienza rilevante in questo paese, va bene?”
la ragazza sorrise debolmente ancora preoccupata per la sorte di quelle che erano a tutti gli effetti diventate parte della sua non sanguinea famiglia.

“Cosa facciamo capo?”
“Iniziamo col calarci dalla finestra”

“Non possiamo usare la porta? Non possono vederci tanto”
l' uomo scosse la testa e cominciò a sporgersi sul davanzale

“La casa potrebbe ancora essere sotto controllo...preferisco non correre rischi”

la ragazza si rassegnò all' idea e dopo aver l' amico raggiungere l' asfalto senza troppi problemi si decise a calarsi giù dall' edificio, ringraziando di non abitare troppo in alto.


Hogwarts 12 Ottobre 2013


Adhara, Theodore e Daphne si facevano strada tra gli studenti della scuola urtandone qualcuno e attirando per la loro andatura frettolosa e distratta gli sguardi contrariati di quei quadri che fino a qualche minuto prima erano semplicemente dei pezzi di tela. Arrivarono in prossimità del cortile dove un discreto gruppo di persone stava assistendo a quella che sembrava una lite tra la professoressa McGrannitt e un iomo robusto e un po' ricurvo che Adhara non aveva mai visto ma che fece impallidire i suoi amici accanto a lei, nessuno dei tre aveva pronunciato una parola da quando avevano lasciato l' infermeria ma la strega del quartiere Francese era troppo incuriosita da quello che stava capitando per non fare domande

“Nené chi è quello?”
“Quello è Alastor Moody, era il capo degli Auror ma doveva essere in pensione. Evidentemente la situazione del paese è così grave che il Ministero ha ritenuto opportuno rivolgersi a lui per affrontare la situazione”

la voce della McGrannitt ruppe il silenzio che si era venuto a formare tra i tre nonapenna Daphne aveva finito di parlare

“Alastor è solo un ragazzo...ragiona!”

“Non c'è nulla su cui io debba ragionare Minerva, o il signor Malfoy mi mostra il braccio o lo porto via a costo di caricaricarmelo sulle spalle!”

Adhara era così presa dalla conversazione tra i due che non notò la compagna Grifondoro avvicinrsi al suo gruppo,

“Hermione! Cosa stanno facendo?”
“Vogliono ancora vedergli il braccio...non hanno prove e io ho confermato che si trovava con me durante...durante qualsiasi cosa sia successa, ma Moody non se ne andrà senza qualcuno da interrogare. Il fatto che sia stata presa di mira Hogwarts lo fa imbestialire...diciamo che questa è la goccia che fa traboccare il vaso in un mese pieno di fallimenti”

Theodore si rivolse verso alla streghetta del quartiere francese che si era completamente straniata dalla conversazione

“Bene O'Connell, questo è il tuo momento”

la ragazza trascinò gli amici poco lontano dalla folla, cercando di non farsi suggestionare dal tono canzonatorio che Nott, come sempre, le stava riservando

“Ok, posso provare un incantesimo, uno dei nostri di New Orleans...puoi brevemente descrivere il segno sul braccio Nené?”
“è un serpente attorcigliato a un teschio...”

la ragazza si rivolse speranzosa verso Theodore sperando, visti i trascorsi di suo padre, che ne avesse un' idea un po' più precisa di quella che si era fatta lei durante il suo fugace scontro con Draco, il ragazzo allora prese l' avanbraccio di Adhara e cominciò a percorrerlo delicatamente e lentamente con i polpastrelli delle dita,

“Ecco mezzosangue...riesci un po' ad immaginartelo? Qui si attorciglia al teschio...qui c'è la testa e qui la coda...i contorni ssono normalmente molto scuri...è quasi vivo”

la ragazza rabbrividì leggermente a quel contatto inaspettato, il ragazzo da parte sua continuava a far scorrere le sue mani sulla pelle liscia della ragazza la quale concentrandosi sul movimento delle mani del ragazzo cercava di disegnare il tatuaggio nella mente...almeno per capire cosa avrebbe dovuto occultare, e più le sue dita la percorrevano precise più il marchio nero prendeva forma nella sua testa rievocando ricordi di quando ancora era bambina, di quando viveva con Rabastam e cosa fossero gli Auror neanche lo sapeva, ma comicniava a ricordarlo il braccio sinistro del suo padrino, con quello strano segno di cui solo ora cominciava a cogliere il significato, si riscosse brsucamente quando si rese conto che il contatto si era interrotto e che i suoi amici la stavano osservando aspettandosi che cominciasse da un moemnto all' altro.

“Ok..ehm va bene...Theo stammi davanti assicurati che la mia faccia resti coperta...Hermione e Daphne potreste far attenzione che non si avvicini nessuno? Vorrei evitare di finirci pure io in galera”

i tre fecero come gli era stato detto ed Adhara si ritrovò faccia a faccia con Theo

“Sai non vedo l'ora di vederti in azione!”

“Ero convinta che ne avessi avuto abbastanza l'altro giorno”

i due continuarono a fissarsi con aria di sfida finché la ragazza non ruppe il contatto visivo socchiudendo gli occhi per concentrarsi sull' incantesimo.

“...Phasmatos radium calaraa...”

appena riaprì gli occhi si ritrovò di fronte Theo che una volta ricevuto un cenno affermativo dalla strega si allontanò dalle ragazze per dirigersi verso Draco, pregando che l' incantesimo avesse funzionato, il biondo dal canto suo stava ancora discutendo con Moody rifiutandosi di mostrare il braccio perché lui non aveva, almeno per questa volta, fatto nulla di male.

“Draco mostragli il braccio avanti!”
la sicurezza nella voce del moro lasciò Malfoy decisamente confuso, lui sapeva...spaeva che era uno di loro e allora perché dirgli una cosa del genere? Tutte le domande otennero una risposta appena si voltò discretamente verso Daphne ed Hermione che affiancavano una delle quattro tremende che, notò il biondo con sorpresa stava sussurrando qualcosa...cammuffando le parole con una conversazione con le altre due. Si voltò di nuovo verso Theodore leggendo nei suoi occhi quella che doveva essere una promessa, qualunque cosa quelle tre stessero facendo la stavano facendo per aiutarlo.

Il ragazzo si alzò lentamente la manica della camicia senza avere il coraggio di guardare l' avanbraccio che piano piano veniva scoperto, ebbe la forza di riportarvici gli occhi sopra solo quando la voce della McGrannitt ruppe di nuovo il silenzio.

“Visto Alastor...non c'è nulla”

“Potrebbe essere nascosto!”

“Oh per carità Alastor sei veramente-”

ma prima che la donna potesse finire la frase con quello che di certo non doveva essere un complimento un uomo dai capelli rossicci irruppe nel cortile spostando su di sé l' attenzione dei presenti.

“è fatta signore l' abbiamo presa! Aveva ragione sa? Stava davvero nascondendo qualcuno ...e che qualcuno!”

Moody si voltò confuso e già martellato dalle parole del collega il cui sorriso smagliante contribuiva a rovinargli l' umore.

“Pevensy di chi stai parlando?”
“Di quella dannata strega signore. Ha fatto bene a farcela seguire, abbiamo preso pure Lestrange”
l' uomo si fece d'un tratto più attento...il cognome in questione lo aveva fatto rizzare immediatamente

“Ah ma non ce l' ha fatta stavolta...non ha neanche opposto resistenza!”
“Di chi diamine stai parlando Pevensy! Non farmelo ripetere”
“Della Deveraux signore...abbiamo arrestato Sophie Deveraux!”

Adhara non troppo distante udì come il resto dei presenti la notizia e dovette resistere all' impulso di saltare al collo del suddetto uomo per chiedere spiegazioni, invece si allontanò senza dare spiegazioni con gli occhi che cominciavano a velarsi di lacrime e percorsi diversi corridoi trovò finalmente le amiche intente ad uscire dalla misteriosa stanza va e vieni.

“Adhara che è successo? Pare tu abbia visto un fantasma”
“L'hanno arrestata Nique...hanno arrestato So'”

le quattro si scambiarono una eloquentissima occhiata...ora per loro sarebbero cominciati i problemi.






Chiedo umilmente scusa per questa assenza di mesi,

sono stata devvero impegantissima e non ho avuto la possibilità di aggiornare, spero comunque che gradiate il capitolo abbastanza lungo...mi farebbe tanto piacere che mi faceste sapere cosa ne pensate!

Grazie in anticipo a chiunque deciderà di spendere qualche minuto del suo tempo per esaudire questa mia richiesta.

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Capitolo 11
*** How it all began ***


THE HEIRESS 10 HTML

Sophie? Sophie?

L' odore dolce di erba appena tagliata le solleticava i sensi e la luce splendente di una giornata serena ed estiva la fecero stranamente sorridere. Sophie Deveraux guardò sé stessa riflessa nell' acqua cristallina di una piccola pozza d'acqua....una pozza a lei stranamente familiare

Le chiamiamo piscine delle fate, quando andavamo a scuola ne te ne parlavo spesso...e ti piaceva che riempissi le giornate con le storie della mia casa, ma sono sicura che lo ricordi!”
la donna allargò il suo sorriso ancora di più nonappena voltatasi si ritrovò di fronte alla figura slanciata ed energica di Aisling Elphinstone adornata da una cascata di ricci rossi e indimenticabili.

Come avrei potuto dimenticare? Usavo la minaccia di urinarci dentro ogni volta che decidevi di arrivare in ritardo”

gli occhi azzurri sorridenti della donna fecero prima sorridere la Devraux per poi gettarla di nuovo nello socnforto totale...tutto quel mondo lucido e perfetto in cui si trovava...non poteva essere reale.

Ovviamente non l' avrei mai fatto...non avrei potuto, tu hai deciso di morire prima che potessi venirti a trovare”

era sì tutto nella sua testa eppure lo schiaffo affettuoso che la rossa le lasciò sul braccio le provocò emozioni vere...reali e bellissime

Lo so cretina....insomma sono passati otto anni dalla mia dipartita...dopo tutto questo se uno non realizza di essere morto deve essere deficiente...potresti esserne capace solo tu ora che ci penso!”

il brevissimo silenzio nostalgico fu riempito dalle risate frizzanti delle due donne che ora se ne stavano beatamente sdraiate sull' erba godendosi quella assurda rimpatriata.

Perché stiamo parlando?”
“Dimmelo tu Sophie...insomma io sono morta per cui quella che ha bisogno di aiuto puoi essere solo tu”
“Io...non so che fare Aisling, è difficile prendersi cura degli altri...io non ho mai avuto figli eppure eccomi qua a crescere quattro scalmanate, le quattro peggiori teste calde che il Quartiere Francese abbia mai visto”

Ma non sei sola Sophie! Io ti ho osservato...pure Reg in realtà ma diciamo che pure da morto rimane semopre un Black...ha un po' di difficoltà ad accettare il fatto che nostra figlia vada in guerra accanto a lupi mannari e vampiri...e babbani”

Oh andiamo quello è il meno!”

ripresero a ridere assieme, godendosi il calore del sole e la freschezza dell' erba

...e anche questi assurdi amici che hai a New Orleans non mi sembrano male davvero”

Ti riferisci al mio ex che ha ammazzato mia sorella o ai vampiri originari che spargono sangue dalla notte dei tempi?”

Sii seria So'! Io lo sono e più vi guardo più mi rendo conto che non avrei potuto affidare mia figlia a persone migliori... ho fiducia in te Sophie, non perderti!”

Ho così tanti dubbi...tornare in Inghilterra non mi sta facendo bene per nulla... tutte quelle cose che mi sono accadite prima che tornassi a New Orleans...tutte le persone che ho cercato di lasciarmi alle spalle...sa tornando indietro tutto e non so come affrontare la cosa”

Sophie sentì la mano stranamente fresca di Aisling accarezzarle la guancia asciugando lacrime che arrivarono inaspettate...era tutto così reale.

Vorrei che le cose fossero come quando eravamo ancora a scuola... vorrei che tu e Reg foste vivi e che fosse ancora possibile fidarsi di Rabastan...Dio Rabastan! Quanto mi manca quel bastardo...è cambiato tutto”
la donna dai capelli rossi sorrise bonariamente all' amica che si stava lentamente lasciando andare ai ricordi della loro vita passata

Per quanto si tenti il passato torna sempre a darci la caccia So' ma non devi resistergli... affrontalo, il tuo passato è una parte di te e ha contribuito a renderti come sei, quindi guardalo in faccia a testa alta”

Sophie assimilò le parole dell' amica...Aisling aveva ragione, basta fuggire. Sorrise rassicurata mentre il mondo luminoso attorno a lei cominciava a sfumare lasciando il posto al nulla più totale.

Gli darò quello che vogliono...gli darò Sophie, in tutta la mia luce e in tutte le mie tenebre”
“Sei tornata Sophie”

il sorriso caldo e sicuro di Aisling Elphinstone fu l' ultima cosa che Sophie vide prime di ricominciare a prendere conoscenza.



Lei non può essere lasciata libera...è pericolosa!”

Sì ma l' altra? Non ha torturato nessuno... non possiamo trattenerla ancora per molto”


dove diavolo sono?

“non avrà torturato nessuno ma è amica di Sophie e per quel che ne sappiamo potrebbero essere complici dei mangiamorte!”

Nessuna delle due ha il marchio signora Umbridge e se dobbiamo essere precisi hanno torturato un mangiamorte e coperto l' omicidio di un altro...dubito che vogliano schierarsi con Voldemort: senza contare che quando le abbiamo prese non hanno opposto alcuna resistenza!”

Fandonie! Dovrebbero essere sbattute ad Azkaban per aver infranto la legge”
“Oh io avrei un' idea su chi altro dovrebbe essere sbattuto ad Azkaban per aver infranto la legge!”
“Balck, Tonks basta così... ci rifletteremo più tardi”


Era tutto così confuso, le voci ovattate e lontane rimbombavano leggere nella sua testa spingendola ad aprire gli occhi per la curiosità, le palpebre facevano un po' di resistenza ma la strega Deveraux riuscì comunque a distinguere quattro, o forse otto... figure sfumate e confuse di fronte a lei, ma mentre cercava ci metterle a fuoco tra lei e loro si frappose un piccolo volto preoccupato incorniciato da una tempesta di riccioli neri...Rebekah.

Sophie...Sophie per favore svegliati”

La donna stropicciò gli occhi costringendosi ad alzarsi, cominciava a ricordare...erano state arrestate...da Tonks, la quale era tra il gruppo di persone fuori dalla cella, e stava stranamente difendendo lei e Rebekah...o quantomeno cercava di dar loro diritto a un processo.

Beks cosa diamine è successo?”

Quando siamo arrivate qua ci hanno messo di fronte a delle strane creature incappucciate...i dementi...si è semplicemente fatto freddo e tu sei crollata”

si guardava intorno confusa chiedendosi che fine avesse fatto Rodolphus...Finn, poi la sua attenzione fu catturata dal suono metallico delle sbarre che venivano aperte e da dietro di esse si affacciò Sirius Black, la Deveraux notò la punta di disappunto e delusione che attraversava lo sguardo dell' uomo il quale preferiva non avvicinarsi troppo.

Sirius...io...mi dispi-”
“Se sei fortunata avrai un processo...ma non contarci, la Umbridge ti vuole per qualche strano motivo sbattuta ad Azkaban, se fossi in te comincerei a procurarmi un magilegale...uno bravo Deveraux... bene per quanto io sia curioso di chiederti come diavolo ti è saltato in mente di prenderci tutti per il culo per mesi resisterò, ora me ne vado”

Sophie lo studiò mentre cercava di tenere quell' atteggiamento baldanzoso che aveva avuto sin da ragazzo e che aveva evitato di utilizzare con lei quei pochi mesi che avevano cercato di lavorare assieme e il fatto che lo stesse ritirando fuori tutto assieme le fecero capire quanto disperatamente stesse cercando di mettere da parte la sua delusione...lui si era fidato e lei aveva tradito quella fiducia, decise di andargli dietro e afferrandolo per un braccio lo costrinse a guardarla negli occhi sperando che potesse leggerci dentro il suo pentimento

Sir ...davvero mi dispiace”
“Allora dimostralo dannazione!”

la ragazza si zittì all' improvvisa durezza delle parole dell' uomo il quale aveva volontariamente colpito le sbarre della cella dove erano rinchiuse...facendo sobbalzare sia lei che l' originaria che cercava inutilmente di ignorare la tensione che si era creata tra i due.

Dimmelo So', cosa diavolo è successo in questi venti anni per spingerti a coprire un omicidio e a torturare una persona ….Lestrange era ridotto malissimo So'”
“Oh adesso io sono quella cattiva! Quanti ne ha ridotto Lestrange peggio di me?”
“Non è questo il punto...noi siamo meglio”
“No no no no no ...tu sei meglio, Remus è meglio i Weasley sono meglio...io non sono meglio, credimi Sir ...tu da quando sono tornata hai creduto di avere a che fare con la vecchia Sophie, hai dato per socontato che fossi la dolce piccola tassorosso che hai conosciuto a scuola...io non sono più quella persona Sirius Black, e credimi se ti dico che avevo ottimi motivi per ridurre Rodolphus nello stato in cui era ...e se solo non fosse intervenuta Tonks...”

si interruppe permettendo all' immaginazione dell' uomo di correre libera verso il significato di quelle parole che sul Black ebbero lo stesso effetto di uno schiaffo... lei aveva ragione.

Allora dimmi che è successo per l' ennesima volta...lasciati aiutare Sophie!”

La morte Sirius...e la guerra e le perdite...e soprattutto le responsabilità, mi dispiace se non sono la persona che ricordi ma non ho intenzione di chiedere scusa per quello che ho fatto. Mc Nair era un assassino e un torturatore mentre Cami è un' amica...sono contenta che sia morto e che al suo posto non ci fosse lei...mi dispiace se sono cambiata in peggio”

stranamente l' uomo sorrise...un sorriso di quelli salati e tristi...tristi come lui nel notare tutta quella sadica determinazione nello sguardo di un' amica

...non sei diversa Sophie, resti sempre la grigia ininquadrabile ragazza che eri un tempo...un tempo in cui anche i tuoi amici erano vivi.

Sirius se la lasciò alle spalle felice che questa volta la donna non avesse deciso di fermarlo, si chiese durante la sua fuga silenziosa se le cose per Sophie sarebbero state diverse se Regulus e Aisling fossero stati ancora vivi...se Rabastan fosse rimasto al suo fianco, se fosse stato abbastanza onesto con lei anziché permettere che si gettasse tra le braccia di Rosier per il puro gusto del pericolo...e la risposta faceva più male della domanda stessa.

Rebekah osservò la scena in silenzio facendo vagare lo sguardo da Sirius a Sophie, erano nei guai e la cosa non la preoccupava più di tanto, sapeva bene che se non le avessero lasciate andare avrebbero passato i prossimi giorni a raccattare i cadaveri che suo fratello si sarebbe lasciato dietro di sé.

Ma la vita di Sophie Deveraux le sembrò improvvisamente un enigma, sia lei che Cami avevano capito che la strega aveva dei segreti e ora mentre la osservava accasciata a terra mentre si massaggiava le tempie sovrastata da quella situazione desiderava più di ogni altra cosa esserle confidente.

So'...mi chiedevo se magari sentissi il bisogno di parlare”
la strega levò lo sguardo esausto incontrando il viso sinceramente preoccupato di Rebekah Mikaelson inginocchiata difronte a lei ...che per la prima volta non sapeva cosa fare.

Perché odi quel tizio così tanto?”
“Ho paura Rebekah...io ho tanta paura che lui abbia a che fare con la morte di Jane Anne. Quando sono arrivata qui è tra le prime cose che mi hanno chiesto, non avevo sospetti all' epoca perché Lestrange e mia sorella non avevano più avuto a che fare da circa diciasette anni... ma poi Vince lo ha trovato mentre andava a New Orleans ed io non so più che pensare”

Se Marcel fosse qui potresti chiedere a lui”

Ma lui non è qui...e se devo essere onesta temo che non sia neanche vivo...questo vuol dire che io non ho nulla in mano solo i miei sospetti e la pessima reputazione di Lestrange”

Se dovesti scoprire che è implicato nella morte di tua sorella cosa faresti”

Se Lestrange è colpevole della morte di Jane Anne... mi dispiace tanto per lui che sia sopravvissuto alle mie torture...se fosse in qualche modo implicato credo che cercherei di togliergli ogni cosa...”

e lo vide di nuovo Rebekah...il fuoco negli occhi di Sophie, che brillò anche quel giorno in cui disse chiaramente ad Elajah che se ci fosse stata la più piccola possibilità per sua nipote di tornare con la morte di Davina avrebbe ucciso la piccola strega con le sue mani... cosa che aveva effettivamente compiuto senza rimpianti. Rebekah Mikaelson ebbe la conferma che una Deveraux mantiene sempre le sue promesse.

Quando usciremo da qui, perché è solo una questione di tempo, ti aiuterò io a vendicare tua sorella”

e fu così che si rafforzò l' amcizia tra l' originaria e la strega, con un patto che univa la vampira che aveva amato troppo e la strega che ancora cercava sé stessa... e avrebbero insegnato al mondo che quell' amicizia non avrebbe portato nulla di buono nelle vite di coloro che avevano cercato di spezzarle, Rebekah sapeva di potersi fidare di Sophie, se le sue azioni non avessero messo in pericolo Monique e le altre ragazze del raccolto per le quali la Deveraux era pronta a tutto, eppure la curiosità per la vita passata di Sophie cominciava a farsi strada nella mente di Rbekah, voleva sapere come mai una donna che non aveva mai mostrato particolare avversione per quelli del suo genere fosse finita a frequentare maghi così oscuri, Sophie guardò la vampira e si decise a parlare, aveva bisogno da parte sua di avere qualcuno con cui condividere quella vita passata che aveva condiviso solo in parte con persone che erano tutte o morte o in carcere e Rebekah era abbastanza grigia, abbastanza un enigma anche lei per poter condividere quel segreto.

Io non sono sempre stata come mi vedi adesso Beks....tu conosci la Sophie aperta alle relazioni coi vampiri e quella pronta a tutto per la sua famiglia...due faccie di me abbastanza prepotenti in questo periodo...la verità è che quando avevo diciassette anni, subito dopo la scuola, ero una persona molto diversa. New Orleans non era affatto in pace e miolte streghe avevano perso la vita quell' anno per mano dei vampiri di Marcel, incitavo all' unità tra congreghe e alla guerra ai vampiri, credevo fermamente in una massima molto in voga tra le streghe, ieri e oggi, 'le streghe servono la natura e i vampiri sono abomini di quest'ultima, non si può essere entrambi né convivere'... ci credevo così tanto ed ero convinta che dovessimo davvero ucciderli tutti...”
“Wao! Marcel non me lo ha mai accennato”
“Marcel capiva meglio di me che era solo la mente di una ragazzina che voleva fare l' adulta a parlare e che con la vita avrei cambiato idea, aveva ragione ovviamente ma all' epoca io non riuscivo a pensare ad altro. Non ebbi mai grossi problemi perché non feci mai nulla di direttamente dannoso nei confronti dei vampiri un po' perché ero in Inghilterra e un po' perché non avevo abbastanza potere, non neanche lontanamente forte quanto lo sono oggi mia nipote e le sue amiche. Per cui vivetti tranquilla fino a una notte d'estate nella quale uscii con alcuni amici della congrega, ero appena tornata da scuola e loro volevano sapere tutto della mia vita, così decidemmo di farci una passeggiata al limitare del Bayou per raccontarci l' inverno...ma non andò tutto come previsto. Mentre eravamo fuori fummo attaccati da un gruppo di vampiri, dovevano essere stati appena trasformati e non riusicvano a controllare la sete, la prima a cadere fu una mia amica della famiglia dei Le Marche... se fossi stata abbastanza intelligente l' avrei raccolta a portata via cercando di trattenere abbastanza i vampiri, erano tre e noi eravamo sei avremmo facilmente potuto tenerli a abada con un aneurisma senza ucciderli e salvare la faccia e la vita...ma non ero intelligenti ero furiosa così estratta la bacchetta la puntai contro quello che aveva ancora la faccia sporca del sangue della mia amica e pronunciai un incantesimo inglese che...beh ...lumus soleis”
“luce del sole....lo hai bruciato vivo”
“Vedendo il loro compare prendere fuoco all' improvviso gli altri due si avventarono su di noi...e fecero la stessa fine. Nel tempo che io finii gli altri due la mia amica morì dissanguata nel terreno, inutile dire che la cosa creò non pochi problemi alla congrega e ai vampiri... Marcel decise di non perseguitarci dopo aver appreso della morte della nostra amica e del fatto che eravamo tutti dei ragazzini, inoltre mia sorella era appena diventata strega ancestrale e in una guerra in cui avremmo avuto il supporto dei nostri morti i vampiri sarebbero periti senza dubbio, del resto al tempo non avevano il supporto di Davina. Dopo aver saputo della mia amica morta anche Kieran consigliò a Marcel di stare lontano dalle streghe, le vite umane per lui erano più importanti di quelle dei vampiri, e Marcel promise ma alcuni dei suoi nuovi nati erano infuriati e non gli avrebbero di certo dato retta, avevo ucciso tre di loro e mi volevano morta ad ogni costo... così di comune accordo con Jane Anne tornai in Inghilterra per cercarmi un lavoro e stare lontana dai guai almeno per qualche tempo, andai a vivere assieme a due miei amici di scuola che in quel periodo in cui pure l' Inghilterra era in guerra non erano esattamente compagnie raccomandabili...e l' unica persona che avrebbe potuto tenerci tutti lontani dai guai era in Scozia per cercare di prendere il controllo della sua isola costantemente minacciata dal Ministero...questo fu l' inizio”
“L' inizio di cosa?”
“L' inizio della parte più oscura della mia vita”


Londra, Inghilterra Agosto 1994.


Sophie! Sophie svegliati andiamo”

in un piccolo appartamento di Diagon Alley tre amici avevano deciso di condividere un pezzo della loro vita, ognuno aveva lasciato la casa materna per motivi diversi e la cieca fedeltà che riponevano gli uni negli altri era assoluta ed indiscutibile...eppure Rabastan sapeva che c'era qualcosa che Sophie non gli diceva e Regulus sapeva che l' oscurità della ragazza veniva alimentata da quel clima di terrore della città e stupidamente se ne sentiva affascinato.

Che diavolo vuoi Rabastan... sto morendo di sonno”

la ragazza si portò il cuscino fin sopra la testa per resistere a quella che era un evidente tentativo di rovinarle la giornata e lei non lo avrebbe permesso

Sono serio Sophie...dobbiamo parlare”
“ E di cosa di grazia?”

Sophie Deveraux si decise a lasciarsi illuminare il volto dal sole solo quando Rabastan le lanciò quella che si rivelò essere una copia del Daily Prophet di quel giorno

Babbani trovati morti vicino a Essex Street ...si sospetta il coinvolgimento del mago oscuro che si fa chiamare Lord Voldemort....non vedo cosa ci sia di straordinario ormai si legge di quei dannati bastardi quasi tutti i giorni”

per un momento Sophie fu certa di vedere l' amico sussultare, era evidente che così come lei stava tenendo certi particolari della sua vita nascosti alle orecchie degli amici anche loro stessero facendo lo stesso.

Non parlo di quello...vai alla pagina numero quattro”

la ragazza fece come le era stato detto Scia di Vampiri morti da Londra a Manchester... maghi oscuri o guerra tra specie? Il minestero brancola nel buio.

Ok qualcuno sta ammazzando vampiri...non capisco come questa sia una cattiva notizia”

cercò, Sophie, di mantenere nella voce il sarcasmo che la contraddisngueva, ma gli occhi verdi di Rabastan restavano seri e la indagavano ...quello sguardo così serio, così acuto le bruciava la pelle e le faceva male mentire a lui e a Regulus ma non poteva fare altro, lei aveva bisogno di fare quello che faceva.

Lo so che ci sei tu dietro...si parla di magia oscura So' ...si può sapere che diamine ti prende?”
“Scusami Rabastan mi stai accusando di qualcosa? E poi con gente che se ne va in giro ad ammazzare esseri umani il problema sarebbe qualche vampiro morto?”
“Ci sei tu dietro questa ...questa cosa?”
alla Deveraux non sfuggì come Rabastan evitò accuratamente di trattare l' argomento degli omicidi di babbani...Sophie sospettava che anche il suo amico dovesse essere coinvolto, sppeur preferisse non indagare oltre, una cosa del genere avrebbe sicuramente posto fine alla loro amicizia e in quel momento con Jane Anne lontana lei aveva un disperato bisogno di amici.

Si limitò a sorridere spiazzando il mago il quale si aspettava una reazione del tutto diversa...urla, strepiti, minacce perfino ma non quella calma innaturale, non quella dolcezza del viso della strega che lo faceva apparire sempre come un idiota...che lo lasciava sempre un passo indietro

Sciocchino...tu credi davvero che io mi lascerei dietro dei cadaveri? Sii serio Rabastan è questo il meglio che pensi di me? Inoltre non ci tengo affatto ad attirare l' attenzione...in questo momento può essere pericoloso e io non ho un posto dove andare. Rilassati Lastrange non mi sto mettendo nei guai”

Rabastan non la capiva, non aveva mai visto una vera guerra, non era neanche certa che avesse mai visto qualcuno morire, non poteva capire il suo bisogno e la sua volontà di estirpare quella piaga dell' umanità, lui combatteva per ideali sbagliati....apparteneva alla nobiltà svogliata e arrogante che si sarebbe volentieri accontata di qualche voto in più al ministero, che non era in grado di combattere per altro...di certo non per la Natura, o così era come la pensava lei almeno... e questo pensiero non le lasciava una via d' uscita, Rabastan Lestrange non poteva essere coinvolto nella sua missione.

Si alzò lasciandesolo alle spalle imbambolato e perplesso... solo con quella richiesta di fidarsi di lei, sebbene lei stesse deliberatamente mettendo alla prova la sua pazienza e la sua amicizia. Uscì dalla casa sperando che le sue parole lo avrebbero tenuto a bada almeno per qualche settimana pur sapendo che la mente acuta di Rabastan sarebbe prima o poi arrivata infondo a quella storia, camminando per le strade vide mutare il panorama da colorato e vivace a spento e inquieto, si era lasciata alle spalle il chiasso di Diagon Alley per immergersi nella tetra e meschina Nocturn Alley. Sorrise appena entrò in quel quartiere, molti lo definivano oscuro e lo evitavano in particolare in quel periodo, i figuri che ci giravano erano loschi e spesso anche pericolosi, ma lei stranamente sorrideva, quel quartiere era come lei, grigio e ininquadrabile dove tutto era presente e ciò che era oscuro non aveva paura di esistere ed era per quel motivo specifico che lei aveva deciso più che volentieri di accettare quel lavoro da Magie Sinister appena le era stato offerto, vivere a New Orleans le aveva dato una conoscenza più che vasta di vari oggetti oscuri, la sua frequentazione con Kieran in particolare era stata molto produttiva...e il proprietario del negozio amava chi sapeva come trattare la parte più misteriosa del suo negozio, lo stipendio non era male e la clientela era più che felice di fornirle informazioni, consapevolmente o meno, sui suoi obbiettivi.

Eppure quel giorno per qualche strano motivo non era la comune clientela quella che si era presentata nel negozio...anzi in realtà non si era presentata ancora alcun genere di clientela, ragion per cui Sophie ne aveva approffittato per curiosare tra le cose del signor Borgin, del resto la sua curiosità era stato il motivo principale per quale si era cercata quel lavoro...ma il tintinnare del campanellino della porta del negozio la costrnse ad abbandonare il suo studio.

Levò lo sguardo aspettandosi di trovarsi difronte al solito contrabbandiere semifallito o di fronte a quelche creatura sovrannaturale assurda, era abituata ad averci a che fare ma chi si trovò di fronte non corrispondeva affatto alle descrizioni mentali che aveva collezionato nei giorni precedenti...di fronte a lei si era presentato un giovane uomo dall' aria distintinta anche se un po' disordinata, i capelli rossi madidi del sudore di agosto scendevano disordinati sulla fronte, il mantello neroe chiuso sul collo non era l' ideale in quella stagione, le occhiaie violacee dovute a poche ore di sonno facevano apparire viola anche gli occhi blu scuro, indossava il guanto solo nella mano sinistra, probabilmente quella con cui duellava mentre a quella destra portava un anello piegato verso il palmo...doveva essere un nobile e le occhiaie indicavano chiaramente una mancanza di ore di sonno prolungata nel tempo...poteva essere uno di Loro, uno di quelli che cercavano tutti, eppure Sophie si ritrovò a sorridere all' uomo che teneva invece lo sguardo fisso in avanti.

Ho un ordine che dovrebbe essere arrivato questa mattina... fai in fretta ragazza”

Un ordine a nome di chi?”
per la prima volta dal suo ingresso il giovane le rivolse uno sguardo, seccato e forse un po' scandalizzato, non doveva essere abituato a non essere riconosciuto, non pronunciò una parola e si limitò a girare l' anello nel verso giusto assicurandosi che lei lo vedesse bene...e Sophie lo riconobbe, una rosa attorcogliata alla testa di un uomo... quello era un Rosier e vista l' età doveva essere andato ad Hogwarts non troppo prima di lei.

Questo è il tuo ordine... Evan”
l' astio negli occhi del giovane uomo si accentuò, disabitato anche ad essere trattato da pari, eppure Sophie trovava quella situazione estremamente comica.

Non mi riconosci... sono Sophie Deveraux”
“Non sono abituato a frequentare Tassorosso”
“Ah...allora ti ricordi”

calò un silenzio quasi imbarazzante, dopo avergli porso un piccolo pacchetto di velluto blu si aspettò che facesse marcia indietro e che uscisse dal negozio... eppure rimase lì fermo ad osssrvarla, studiarla, inquadrarla

Te ne andavi sempre in giro con Regulus e Rabastan, sebbene io non capisca come mai... come mai una brava ragazzina Tassorosso è finita a lavorare qui? New Orleans ti stava troppo piccola?”
sorrise di nuovo Sophie, decisa a raccogliere la provocazione.

Dopo che ammazzi tre succhiasangue create dal più potente vampiro della tua città tutti gli Stati Uniti ti stanno piccoli”

un ghigno divertito si dipinse sul volto del rosso, Sophie non seppe perché ma le sembrò quasi compiaciuto.

Ma guarda...alla ragazzina piace usare la magia oscura, che ne pensa quella santa di tua sorella Jane Anne del tuo comportamento?”
a quella domanda la strega non seppe che rispondere, perchè effettivamente lei una risposta non l' aveva, non sapeva assolutamente cosa Jay pensasse delle sue azioni, dopo quella notte si erano a mala pena rivolte la parola

Vorresti sapere cosa c'è qui ...Sophie?”

la ragazza vide che indicava il suo involucro di velluto blu, ed effettivamente la curiosità la attanagliava, ma non doveva neanche darlgi la soddisfazione di dargli una risposta affermativa, eppure Evan non ne ebbe bisogno, srotolò la striscia di tessuto rivelando trenta monete d'argento che fecero letteralmente sbiancare la strega

Sai cosa sono queste Sophie? Sono le monete dell' Iscariota... durante il medioevo la chiesa cattolica le vendeva a coloro che consegnavano al rogo quelli della nostra specie... cosa ne pensi?”
gli occhi neri di Sophie brillavano per la curiosità, ma ancora una volta non voleva dargliela vinta.

Penso che sia solo una stupida leggenda per creduloni”
il ghigno sul volto del giovane si accentuò ancora di più, assieme al fascino che egli suscitava in Sophie. Rosier mise via le monete senza smettere di guardarla

Ci rivedremo bambina cacciatrice di vampiri... prima di quanto immagini”

Perché mi chiami bambina se hai a mala pena un anno più di me... sei coetaneo di Sirius vero?”
sorrise senza rispondere, affascinato dall' oscurità latente di quella ragazzina che scatenata sarebbe stata bellissima.

Fu quello l' inizio...l' inizio del periodo più oscuro della loro vita.

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Capitolo 12
*** A White Soul ***


THE HEIRESS 13 HTML

Hogwarts 20 Ottobre 2013


Come ogni notte da quando aveva ripreso il controllo del suo corpo Cassandra Payet cercava di prendere sonno senza lasciare ai demoni di Esther possibilità di avvelenarle la mente, ma i ricordi di ciò che lei aveva fatto col suo corpo erano ancora vivi, il terrore che qualcun' altro potesse impadronirsi della sua volontà e fare di lei quello che voleva era il suo costante incubo. Ma quello non era il momento di lasciarsi prendere dal panico, non poteva permetterselo, Sophie era stata presa e loro non avevano sue notizie, non avevano notizie da parte di nessuno in realtà. Da quello che le aveva detto la professoressa McGranitt Sophie non era ad Azkaban, non ancora ma che le sue condizioni non avevano una rosea possibilità di migliorare. A quanto pareva Sophie aveva dei nemici che non vedevano l' ora di vederla tolta di mezzo, era stato chiesto loro di fidarsi della legge ma se la legge avesse fallito a loro serviva un piano; aveva passato i giorni scorsi a raccogliere notizie sulla prigione che sembrava inespugnabile eppure l' anno prima si era verificata una evasione di massa per cui entrare e uscire doveva essere possibile, aveva scoperto che la prigione era stata posta sotto la sorveglianaza di creature magiche conosciute come i dissennatori e aveva fatto ulteriori ricerche su questi ultimi per scoprire che sì erano temibilissimi per via del bacio ma che come ogni altra cosa potevano essere sconfittie questa era il suo nuovo problema.

Lei era quella brava con gli incantesimi, lei era quella brava in tutto e non per niente era stata scelta da Esther, era stata esaltata da Freya prima di essere lasciata esanime e quasi morta nella casa della vedova Fauline da quest' ultima, eppure quel maledetto incantesimo non voleva saperne di riuscirle. Si era esercitata per giorni e mai aveva avuto bisogno di più di qualche ora per riuscire in un incantesimo. Il principale problema, lei lo sapeva, erano i ricordi felici, ma purtroppo né lei né le sue amiche avevano avuto vite troppo ricche di essi e se avessero davvero cercato di far evadere Sophie di certo i dissennatori le avrebbero sconfitte in poco tempo perché le esperienze terribili che le avevano viste protagoniste gli ultimi anni le rendevano estremamente vulnerabili agli attacchi di quelle creature.

In men che non si dica si levò dal letto, certa che le sue compagne stessero dormendo per poi avviarsi silenziosamente protetta dai suoi incantesimi fuori dalla scuola e verso la foresta proibita, era lì protetta dal buio e dalla paura altrui che si esercitava ormai fino allo sfinimento tutti i giorni.

Coraggio... stava bene lì Cassie, in quel luogo un po' incompreso e profondo, come lei. Una volta certa di essere abbastanza lontana tirò fuori la bacchetta tenuta nascosta nell' elastico del pigiama e prendendo un respiro profondo cominciò ad esercitarsi.

Expecto Ptronum” ...niente

come sempre dalla sua bacchetta usciva sì un fiottino di luce argentata ma era debole e dalla vita brevissima, aveva letto che i maghi più abili riuscivano a crearne uno di forma compiuta e la forma era quella di un animale, ma lei no niente animali, niente di niente.

La sua attenzione fu però catturata dallo scrusciare di foglie proveniente dal cuore di quella oscura foresta, la sterga fece un respiro profondo e camminando piano piano si avventurò poco più all' interno di essa. Muovendosi incerta tra cespugli e arbusti scoprì con stupore che il rumore di fogliame era causato da una creatura pallida e dalle sembianze equine pura, elegante, piccola...e ferita.

Di fronte a lei si dimenava impigliato tra i cespugli un piccolo cucciolo di unicorno e la vista di una creatura così bella e delicata la fecero sorridere così sinceramente che per un attimo si dimenticò del motivo per il quale era finita nella foresta, mosse qualche passo verso la creatura in difficoltà ma i nitriti dell' animale le fecero capire che stava andando troppo veloce,

Non devi aver paura... non ti faccio nulla, voglio solo aiutarti”
mise via la bacchetta in segno di amicizia e continuò ad avvicinarsi ignorando questa volta i nitriti del puledro ben decisa a liberarlo, si inginocchiò lentamente prestando attenzione agli zoccoli che non accennavano a stare fermi

Un po' di pazienza”

una delle zampe anteriori era completamente avvolta dai rovi... come avesse fatto a ridursi in quel modo rimaneva per lei un mistero, man mano che riusciva a liberare la zampa si rese conto che essa aveva riportato delle numerose seppur superficiali lesioni, accarezzò l' animalee tirò fuori lentamente dalla tasca della sua felpa una piccola boccietta con liquido bianchiccio e lattigginoso, portava sempre con sé unguenti lenitivi se non altro perché presa com' era dalla sua missione notturna spesso e volentieri a causa del buio e della distrazione la finiva con il farsi male, inumidì il ditino affusolato e lo passò leggermente sulle piccole ferite dell' aninale che riniziò a nitrire forse più violentemente di prima agitandosi e costringendo la ragazza a levarsi in piedi, appena finì di scalciare Cassie si avvicinò nuovamente decisa ormai a guadagnarsi la fiducia dell' animale

Hai paura di me vero? Anche io ne ho... tanta”

la pelle della sua gamba venne solleticata dai leggeri brividi causati dal muso dell' animale che aveva preso ad annusarla ancora diffidente ma meno spaventato.

Mi dispiace che tu sia qui tutto solo, non è un posto sicuro per quelli come te... noi umani sappiamo essere davvero pericolosi per creature belle come te”

la ragazza si decise ad azzardare una mossa e delicatamente sfiorò il manto bianco dell' unicorno che sorprendentemente non si fece intimidire, improvvisamente però un altro rumore di zoccoli fecero sobbalzare sia Cassandra che l' animale.

La ragazza deglutì ora visibilmente spaventata, l' unicorno che come ogni animale doveva avere dei sensi sviluppati più che sentirsi rassicurato dal rumore si agitò ulteriormente cosa che fece immediatamente capire alla strega che non dovevano essere altri unicorni quelli che si stavano avvicinando.

Chi sei ragazza... quelli della tua specie non sono i benvenuti in questi luoghi”

Cassie osservava la creatura davanti a sé, mezzo uomo e mzzo cavallo e pur essendo una strega non riusciva a credere a cosa le si era presentanto davanti, il Bayou di New Orleans ospitava parecchie magiche Americane ma era troppo frequentato da babbani e da lupi mannari per permettere anche a centauri di stabilizzarsi, sapeva che dovevano essercene parecchi al confine col canada ma lei non si era mai spinta tanto a Nord nel suo paese, quando viaggiava prediligeva mete più a Sud o nel continente africano ragion per cui, fatta eccezione per gli esempi di serie televisive come Xena la principessa guerriera, che lei e le sue amiche guardavano per abitudine da bambine dopo i compiti non aveva mai visto per davvero un centauro.

Che hai da guardare umana...ti ho chiesto chi sei e cosa fai”
“Mi dispiace, non sapevo davvero di invadere i vostri territori, stavo... mi stavo esercitando in un incantisemo-”
“Tu... tu hai osato interrompere la quiete della foresta con la tua magia? Hai profanato la nostra casa con le tue assurde pratiche”

la ragazza fu intimidita dal cambio improvviso di tono di quella creatura decisamente infuriata e decisamente più possente di lei, ma doveva trovare un modo per spiegarsi perché era certa che Silente e il corpo insegnanti sapessero benissimo che ci fossero centauri nella foresta della loro scuola e ciò implicava quanto meno l' esistenza di comunicazione tra le due specie e lei non poteva permettersi che altri venissero a conoscenza del suo segreto se on altro perché avrebbe voluto dire essere espulsa da scuola senza possibilità di appello.

Non avevo intenzione di importunare la tua foresta o le specie che ci vivono... mi scuso per questo, è la prima volta che sto così lontana da casa e in qualche modo la tua foresta mi ricordava il Bayou vicino a dove vivevo, sono abituata a studiare magia circondata dalla natura e ho pensato fosse una buona idea esercitarmi qui... inoltre mi sono spinta così a fondo solo perché ho sentito i nitriti dell' unicorno”

il centauro sembrò calmarsi incuriosito dalle parole della giovane strega che dal canto suo non aveva ancora ripreso colore in viso, restava pallida e spaventata ma cercava di concentrarli sul muso dell' unicorno che le ennusava il braccio quasi a volerla rassicurare

Non ti hanno detto al tuo primo anno qui che queste zone sono abitate da lupi mannari e altre creature che non desiderano essere disturbate?”
“è questo il mio primo anno qui... come ti ho detto è la prima volta che sto lontana da casa, e la presenza di lupi mannari rende questo posto più simile a casa mia di quanto immagini”
Cassandra cercò di nascondere la sua paura, non voleva apparire né bigotta né maleducata ma quando vide gli zoccoli del centauro muoversi nella sua direzione non riuscì a trattenere un sussulto, l' imponenza del suo interlocutore e la severità della sua voce la facevano sentire estremamente a disagio

Decido di crederti ragazza umana, solo perché l' unicorno non ti ha allontanata, ma d' ora in poi dovrai esercitarti in un altro luogo, molti qui si sentono intimiditi da voi usatori di bacchette... vieni ti riaccompagno”

No aspetta ti prego, io devo davvero imparare questo incantesimo è vitale per aiutare le mie amiche... e non ho un altro posto dove farlo, ti chiedo un paio di giorni, o almeno la fine di questa notte”
“Non hai paura? Molti temono noi e il morso dei lupi... tu no”
“A casa mia molti cari amici sono lupi mannari... sono abituata e imparare questo incantesimo è fondamentale per me”
si rese conto che non molti dovevano essersene usciti con affermazioni del genere di fronte al centauro perché quest' ultimo rilassò un poco il suo volto rimasto fino ad allora contratto in una smorfia piena di diffidenza

Come ti chiami ragazza e da dove vieni?”
“Sono Cassandra e vengo da New Orleans... è molto multietnica come città, tu chi sei?”
il centauro si chinò leggermente verso di lei

Cassandro...guido i centauri della foresta”

Cassie sorrise, stava cominciando a sciogliersi a provare meno timore e improvvisamente ritrovò un po' di quella sicurezza che prima di Esther non l' aveva mai abbandonata

Non ti piacciono molto gli esseri umani vero?”
“La maggiorparte di voi sono bugiardi e meschini privi di qualsivoglia ripsetto per ciò che è diverso da loro... anche tu se così un po', anche se meno della maggior parte dei tuoi simili, che incantesimo dovevi provare così importante da spingerti nel cuore della foresta?”

Un incanto patronus... ma non è andata bene”

per la prima volta nella sua vita Cassandro sorrise ad un essere umano, gli unicorni percepivano la natura delle anime di chi li circondava molto meglio di tanti esseri viventi, se quel piccolo unicorno si era fidato della strega lui non aveva nulla da temere e avrebbe potuto mettere da parte l' ostilità, si prese qualche minuto per riflettere … un incanto patronus non sarebbe stato nocivo, né per i suoi centauri né per altri esseri viventi là intorno, una eccezione poteva essere fatta

Hai tre lune di tempo Cassandra, ma per ovvi motivi d' ora in poi, gradirei essere presente alla tua esercitazione, verrai da sola e solo per questo unico incantesimo”

la ragazza ci rifletté su diversi secondi, poi dallo sguardo del centauro comprese di non avere nessuna alternativa... o così o niente

Non lo dirai ai miei insegnanto vero? O a chiunque altro”
“Evito la compagnia degli umani più che posso. Con te dividerò il nome e questo segreto”
“Allora va bene, grazie per la comprensione Cassandro... buona notte”
si girò sorridendo incamminandosi verso casa dopo aver stretto la mano al centauro e aver salutato l' unicorno, era contenta di aver visto un centauro per la prima volta ma il dover riuscire a ultimare quella prova in tre notti la spaventava, in tutto il resto della settimana aveva ottenuto ben poco e temeva che il tempo che aveva ancora a disposizione non sarebbe stato abbastanza, doveva impegnarsi di più e doveva farlo subito

Un' ultima cosa”

la ragazza si voltò di nuovo verso quello che sperava di poter considerare un nuovo amico

Cassandra Payet...è questo il tuo nome vero?”
“...sì, Payet è il mio cognome, ma come-”
“La tua anima assieme ad altre due, una dorata come l' oro e una rosa come il sole che sorge, ruota attorno a una più blu che ondeggia incerta tra luce e oscurità... ci sarà una guerra a breve tu e queste anime sarete coinvolte”
Cassie fu sorpresa da quelle parole che suonavano come una profezia, sapeva già che tali creature avevano particolari doti divinatorie, le era stato insegnato al corso di cura delle creature magiche, ma la turbava che tali doti divinatorie avessero mostrato proprio lei e le sue amiche, perché se c' era una cosa sicura in quelle parole era che l' anima blu era quella di Adhara Gormleith, la principessa blu di Skye.

Come sai queste cose?”
“le vedo nei movimenti delle stelle... è così che noi centauri teniamo sotto controllo gli eventi...perché sorridi?”
“Niente... è solo che quando mi parli delle stelle mi ricordi una mia amica, anche se lei riesce solo ad avere brevissime visioni grazie ad esse, non di certo a predirre guerre”
“La tua amica sa ascoltare bene... ma leggere un po' meno evidentemente”
“Potresti insegnarle tu?”
“No... buona notte Cassandra Payet, a domani”

Cassie sorrise sconsolata allontanandosi, almeno ci aveva provato, non vedeva l' ora di raccontare ad Adhara e alle altre quello che le era capitato, ricamnbiò il saluto del centauro e ancora incredula per quello che le era capitato si avviò silenziosamente verso la scuola ancora addormentata.

***


Sono passati otto giorni... otto, ma ovviamente nessuno ha intenzione di darci notizie”

Monique Deveraux non aveva preso bene la notizia dell' arresto di sua zia, il suo umore non aveva fatto altro che peggiorare con la successiva mancanza di notizie che avevano seguito i fatti del 12 ottobre, il Ministero cercava di evitare la fuga di notizie e per ora lo spargersi dello scandalo che a nascondere un fuggitivo evaso per due volte di seguito dalla prigione di Azkaban era stato proprio un Auror stesso e Cami, dopo aver loro comunicato di stare bene e di essere assieme Vincent e Klaus aveva evitato di dare troppi dettagli sul perché Sophie fosse stata portata via.

Silente è in viaggio, molto professionale da parte sua-”
“Nika”
“Cami non ne vuole sapere di dirci cosa diamine stia succedendo e noi non possiamo lasciare questo posto!”

Nika...calmati”

Cassie prese il controllo della conversazione senza concedere alla Tassorosso di ribattere e invitando le amiche ad ascoltarla, posò sul prato alcuni appunti scritti da lei, la calligrafia di Cassie rigorosamente in corsivo era fluida e sottile, bellissima e chiara per tutte le sue amiche

Ho fatto delle ricerche su questa prigione, credo che Cami e Rebekah non vogliano farci avere notizie solo per non farci preoccupare ulteriormente”
“Beh io mi sto preoccupando ulteriormente”

Monique prese gli appunti dell' amica e cominciò a leggerli nervosamente

Perché a quanto pare mia zia, stando a quello che hai scritto qui è rinchiusa in una prigione impenetrabile sorvegliata da creature che ti succhiano via l' anima”

Cassie calma e imperturbabile rimise in ordine i fogli, ergendosi sopra l' amica che non ne voleva sapere di calmarsi

Se avessi letto i miei appunti come si deve avresti anche detto che maghi e streghe vengono portati lì dopo essere stati processati, Sophie non è ancora stata processata per cui forse... abbiamo un modo per vederla... Adhara”

la serpeverde si alzò in piedi prendendo il posto di Cassie che si adagiò sul prato accanto a una Monique che finalmente pareva avere intenzione di ascoltare quello che le sue amiche avevano da dire

Domani mattina due Auror verranno a prendere Theo per portarlo al Ministero, suo padre ha saputo che cosa gli è capitato, tutta la faccenda di Kol insomma, e gli è stato concesso di saltare la scuola per due giorni di recarsi a Londra, parlare con suo padre temporaneamente fuori dalla sua prigione, dormire in città e tornare indietro il giorno dopo... una di noi andrà con lui”
“E come di grazia faremo a convincere gli Auror a farci portare tutte da Sophie quando in teoria non dovremmo manco conoscerla?”
“Perché non andremo tutte, andrà solo una che verrà autorizzata da una lettera della scuola stilata e firmata da Minerva McGranitt”

E questa fantomatica lettera...”

è nel mio dormitorio”

Monique e Davina si voltarono verso Adhara che le osservava soddisfatta e sicura

Io e Cassie abbiamo giocato la carta delle nostre vere identità, la McGranitt è a conoscenza del nostro segreto e nutre molta poca simpatia per una dei responsabili dell' arresto di Sophie e dopo aver parlato col professor Piton hanno convenuto che lasciare a me e a Theodore dei permessi per andare al ministero non sarebbe stato una cattiva idea”
lo sguardo della tassorosso osservò intensamente a a lungo quello dell' amica serpeverde, sapeva che Adhara era assieme a lei la più affezzionata a Sophie motivo per il quale si trovava più che a suo agio nel mandare lei a controllare il benestare della zia.

Cercherò di vederla e di capire perché ha torturato il fratello del mio padrino... sono sicura che aveva i suoi più che validi motivi, torturare qualcuno per nulla non è da Sophie”

Bene...quindi è deciso, ho una domanda ancora Cassie, hai detto che mia zia è ancora al ministero perché non è stata processata, che succede se e quando la processeranno?”
Cassandra lanciò un' occhiata più che eloquente alle sue amiche guadagnandosi il ghigno soddisfatto di Monique che aveva capito

Se la processano vuol dire che la legge magica avrà fallito nel suo compito di assicurare giustizia per chi mette sotto la sua protezione... se la legge abbandona noi, noi abbandoneremo lei, e faremo evadere Sophie costi quel che costi”



***


Sei sicura che non vuoi che veniamo con te?”
“Starò bene Harry, ho solo bisogno di aria fresca, tu pensa a rispondere a Sirius piuttosto... prima che cominci a preoccuparsi di nuovo per noi”

Hermione Granger amava la compagnia dei suoi amici, adorava Ron quando faceva qualche battuta stupida o quando trovava soluzioni dal nulla lasciando tutti basiti e lo odiava quando si ingozzava come se non avesse mai visto del cibo o quando ragionava alla velocità di un bradipo, amava Harry quando faceva di tutto per aiutare gli altri, quando solo lui che era il suo migliore amico la sapeva confortare e lo odiava quando prendeva decisioni avventate che portavano a situazioni scomode come l' anno precedente al ministero e loro amavano lei quando li tirava fuori dai guai e quando la sua genialità si mostrava in tutta la sua seccante intelligenza tirandoli fuori dai guai e la odiavano quando il suo atteggiamento spesso troppo, davvero troppo, diligente e studioso sfociava in quella saccente arroganza che la contraddistingueva. Eppure nonostante loro tre si volessero davvero bene erano sempre di più quei momenti in cui Hermione necessitava di passare del tempo con l' unica persona del pianeta terra capace di ragionare alla sua velocità e di comprendere senza troppe spiegazioni, solo inutili perdite di tempo, tutti quei suoi complessi processi mentali che avevano portato Sirius Black e Remus Lupin a definirla la strega più brillante della sua età qualche anno prima... quella persona era niente di meno che sé stessa.

Osservava il cielo leggermente uggioso mentre rifletteva attentamente riguardo a quello che era successo qualche giorno prima.

I fatti che avevano portato la strega a modificare la sua posizione riguardo alle quattro streghe americane erano impressi nella sua mente, stampati e ardenti e la sua mente pretendeva delle risposte esaurienti alle domande che le affollavano la mente dal dodici di Ottobre fino ad arrivare a quel momento.

Il fatto che Adhara avesse aiutato Draco le collegava a Voldemort? E in caso di risposta affermativa, erano lì anche per Harry?
Erano implicate nell' improvviso Blackout magico che la scuola aveva subito? E se sì come? Con quale potere?

Avevano lasciato entrare loro il vampiro a scuola?

Cosa volevano ottenere?

Hermione se ne stava seduta sulle sponde del lago nero cercando di rimettere insieme i pezzi sperando che continuando a rifletterci aspettando che una soluzione le si presentasse davanti

Che diavolo ci fai qui sanguesporco?”

ma ovviamente a presentarsi di fronte a lei non fu la soluzione ma un nuovo problema, sospirò pesantemente rivolgendo lo sguardo al suo maleducato interlocutore, possibile che tra tutte le persone che potevano starsene a zonzo nel bel mezzo della notte dopo il coprifuoco ci dovesse stare proprio lui?
“Malfoy potrei farti la stessa domanda”
“Sarò ben felice di rispondere dopo che lo avrai fatto tu”
le si avvcinò tenendosi stampato in volto qul ghigno che lo contraddistingueva e che gli disegnava chiaramente il volto anche in mezzo a tutta quella oscurità

Non credo di dover parlare con te di quello che faccio, sopratutto non dopo quello che è successo qualche giorno fa”

In realtà Hermione sarebbe stata più che felice di riflettere assieme a lui di quello che era capitato anche perché essendo il serpeverde direttamente coinvolto in quello che era successo e avendo più occasioni di lei di parlare sia con Adhara che con Nott, altro direttamente e tragicamente coinvolto, forse poteva essere arrivato a una qualche conclusione, eppure il marchio nel suo braccio e il fatto che Adhara non avesse esitato a tirarlo fuori dai guai la portava a pensare che magari Malfoy e quella O' Connell fossero più collegati di quanto lei sapesse e che magari Mlafoy stesso sapesse più di quello che lasciava intendere, avrebbe provato a lanciare un' esca e a vedere dove questa esca l' avrebbe portata, sperando solo di riuscire a non farsi trascinare in una conversazione svantaggiosa per lei dalla lingua serpentina del compagno di corso.

Stavo, come potrai ben immaginare, riflettendo su quello che è successo qualche giorno fa, non dico che ora io mi trovi d' accordo con Ronald che ritiene di avere a che fare con un quartetto di pericolose streghe oscure qui per togliere di mezzo Harry e allearsi con Tu-sai-chi … però ho dovuto rivedere la mia posizione, è il tuo turno!”
la ragazza sorrise nervosamente, aspettando con ansia quello che Draco le avrebbe detto, sperando che fosse in vena di fare conversazione, si spostò leggermente lasciando che il serpeverde sedesse a qualche decina di centimetri lontano da lei,

Sono qui perché ho litigato con Daphne, per cui per evitare di dirle cose che non penso ma che la rabbia mi farebbe dire sono uscito”
la grifondoro lo osservò leggermente sorpresa

Come sarebbe hai litigato con Daphne? Credevo che quello che ci è capitato vi avesse uniti di più per lo meno”
“Adhara ci evita come la peste dopo avermi aiutato, la vediamo praticamente solo a lezione e ai pasti comuni, situazioni nelle quali non è assolutamente possibile parlare di quello che è successo i giorni scorsi, così ho chiesto a Daphne di sfruttare la sua amicizia per cercare di scoprire la cosa...e non è andata bene”
“Comprensibilmente”
“Mezzosangue si può sapere da che parte stai?”

la ragazza scrollò le spalle sorridendo leggermente, quella Daphne Greengrass stava davvero cominciando a piacerle

Comunque le ho fatto notare che era un' incapace a tenere i segreti in ogni caso per cui, in un modo o nell' altro sarei riuscito ad arrivare a una conclusione”
“Glielo hai detto davvero? Cioè tu le hai rinfacciato di aver provato a tenerti al sicuro? Malfoy hai un modo strano di vedere il mondo”

il ghigno strafottente era però scomparso dal volto di Draco che si limitava a guardare dritto davanti a sé senza osservare nulla per davvero, la ragazza allora comprese che forse quel litigio gli pesava più di quanto desse a vedere, anche i serpeverde tenevano ai propri amici

Se non stessi cercando di farmi gli affari miei ti direi che sei stato profondamente ingiusto e che Daphne sta solamente cercando di proteggere gli interessi di ognuno di voi, dalle tregua. Per quanto riguarda le O'Connell hai formulato qualche teoria?”
il ragazzo riprese a ridacchiare, era incredibile quanto lunatico potesse essere, Hermione cercò di non sbuffare per evitare di rendere inutile tutto il progresso che erano riusciti a fare, rovinando di nuovo l' umore del ragazzo

In realtà potrei aver capito qualcosa... ma devo aspettare che mia madre mi risponda a una lettera prima di esserne del tutto sicuro”
“Posso chiederti di cosa si tratta?”
“Certo...che no! È carino che tu ti stia scervellando per questa storia e finché sei troppo presa da quelle quattro io potrò essere sicuro di non avere la donnola e lo sfregiato addosso”
lei non riusciva davvero a crederci, lo osservava ad occhi spalancati mentre quest' ultimo si alzava scuotendosi via la terra dei pantaloni

Tu sei terribile Malfoy!”
“Così mi ferisci Granger...e io che stavo per darti un ottimo indizio”
rideva di nuovo, il grandissimo stronzo, non le restò che stare ad attedere che lui decidesse di condividere con lei quelle informazioni

Abbiamo cercato per tutto il tempo cose sbagliate, eravamo certi che fossero qui per qualcosa che riguardava Potter... o Voldemort per intenderci, senza soffermarci abbastanza sulla loro reale natura e situazione, è così che io ho avuto la mia illuminazione Granger...beh buona notte e buona ricerca!”

Non hai intenzione di dirmi niente altro immagino”

Per chi mi hai preso mezzosangue? Quando avrai delle informazioni decenti potrò pensare di fare uno scambio … ma fino ad allora stammi lontana”

Sei insopportabile”

Guardandolo allontanarsi però Hermione non poté fare a meno di riflettere sulle parole da lui pronunciate che, per una volta, non le sembrarono né stupide né offensive e nemmeno fuorvianti. Le costava ammetterlo ma per quella volta Malfoy pareva avere assolutamente ragione e improvvisamente si ricordò di un articolo di giornale nel quale si parlva di Sophie Deveraux, nominata anche a cena da Harry per mettere in difficoltà Adhara, allora non ci aveva dato troppo peso ma ora le sembrava la risposta ai suoi problemi, non poteva scoprire nulla su Davina e le sue amiche perché non aveva un nome vero a cui fare riferimento ma il nome Sophie Deveraux era vero eccome e anche il nome Dhalia lo era, e quello di Esther Mikaleson... se non avrebbe potuto indagare sulle sue compagne allora avrebbe cercato di scoprire qualcosa su chi era stato protagonista delle loro vite, non sapeva se le indagini di Mlafoy stessero andando nella stessa direzione ma lei avrebbe continuato verso quella strada e pesto o tardi avrebbe avuto le risposte che cercava.


Ministero della Magia, 20 Ottobre 2013


Rebekah Mikaelson guardava con sospetto verso quello che si era rivelato essere il responsabile, o capitano di questi Auror che erano per quanto lei avesse capito la versione magica delle forze di polizia.

Alastor Moody dal canto suo non cercava di nascondere la poca simpatia che provava per quella donna che gli stava di fronte, durante i giorni di prigionia Eva Sinclair non aveva tenuto per sé le colorate minacce che vedevano lui e qualche membro addetto alla loro sorveglianza come principali protagonisti, eppure dal rapporto di Tonks risultava che la donna fosse tornata solo dopo il loro ingresso in casa e che fosse sconvolta per l' accaduto tanto quanto gli Auror e quando lui si era proposto di utilizzare sulla strega Americana del Veritaserum per verificare la veridicità di quanto detto da Nimphadora era di nuovo intervenuta a favore della strega facendo presente che tali pratiche erano state abbandonate da anni e che sarebbe stato un errore riproporne l' uso proprio in quel periodo di crisi

Quindi mi lasciate andare e basta?”
“Sì signorina Sinclair, la lasciamo andare e basta, mi creda non lo faccio con gioia... ma a quanto pare non abbiamo abbastanza prove per spedirla ad Azkaban... cosa che invece mi avrebbe fatto molto più piacere”
“Chissà cosa ne penserà la Gazzetta del profeta di questa sua dichiarazione così colorita”
“Lei non oserà”
“Ci può scommettere che oserei”

i due si guardarono in cagnesco per diversi minuti, c' era qualcosa in quella strega così singolare che faceva gelare il sangue nelle di Moody, qualcosa che ancora lui non era in grado di capire ma per qualche motivo quella stessa ragazza si era guadagnata l' affetto di Lupin, eppure lui visti i suoi anni di esperienza a trattare casi umani veramente vari sentiva chiaramente che sotto la maschera di preparata impiegata del ministero arrivata per una crisi nella sua città ci doveva essere altro...e quell' altro non poteva essere niente di buono.

Ho una domanda per lei signorina Sinclair, se fosse rientrata prima dell' arrivo di Tonks avrebbe dato man forte a Sophie a torturare Lestrange?”
“Sì, lo avrei fatto”

Come immaginavo... non è diversa dai maghi oscuri che combatto io signorina, per nulla”
la ragazza ghignò sadica, lui non aveva idea di cosa lei fosse capace ed era comprensibile visto che non aveva idea di chi lei fosse

Lei si sbaglia Moody, sia io che Sophie siamo molto diverse dai maghi che combatte lei...vuole sapere il perché?” la donna tirò su le maniche del golfino che indossava scoprendo gli avambracci e mostrandoli all' Auror

Siamo diverse perché come avrà visto con Sophie noi abbiamo bisogno di un mago oscuro e immortale che ci unisca chiedendoci di torturare la gente in cambio di riscatto sociale, noi facciamo quello che facciamo per la nostra famiglia e per la nostra città... e se devo essere onesta i nostri metodi non sono né più né meno fallimentare dei suoi... solo che noi non rischiamo che i nostri nemici evadano un giorno rendendo nuovamente la nostra vita un inferno”
si alzò lasciando l' uomo senza parole ma prima di aprire la porta dell' ufficio le tornò in mente una delle storie che le aveva raccontato Sophie quei giorni trascorsi insieme

Poi non mi risulta che lei abbia la fedina penale pulita dico bene? Evan Rosier non è morto di certo da solo... buona giornata”
uscì senza voltarsi una seconda volta, doveva andare da Klaus e doveva andarci subito, Sophie andava aiutata e Finn aveva bisogno del suo vero corpo eppure sapeva che andare subito da loro significava farsi seguire da qualche uomo che sicuramente Moody le avrebbe sguinzagliato dietro come del resto aveva già fatto la prima volta, aveva bisgno di aiuto e non sapeva a chi chiederlo. Mentre si muoveva tra i corridoi del ministero la sua attenzione fu catturata dalla voce di lupin provenire dall' angolo che stava per svoltare e quando se lo trovò di fronte stava intrattenendo un' accesa conversazione con la ragazza che a quanto pare aveva testimoniato in suo favore quando si accorsero della sua presenza i due si fermarono ad osservarla per un imbarazzante manciata di secondi finché non fu Tonks a prendere la parola

Eva se non i dispiace io vorrei parlarti... adesso”
“Hai testimoniato in mio favore, ti concederò tutto il tempo che ti serve”

l' uomo le fece invece solo un breve cenno, Rebekah notò che era innaturalment pallido, un pallore febbrile che aveva visto fin troppe volte nella sua vita, la prima quando ancora era ragazza, umana, e l' aveva visto sul volto di suo fratello Klaus

Bene visto che sarete impegnate a breve io tolgo il disturbo”
il colore dei capelli della ragazza mutò immediatamente in un rosso vivacissimo, cosa he sorprese non poco l' originaria

Noi non abbiamo finito Remus!”
“Ho finito io Tonks, per il tuo bene ho finito io”

la ragazza serrò la presa attorno alla pergamenta che aveva in mano e comprese le sue intenzioni Rebekah si spostò velocemente prima che essa venisse scagliata sulla schiena dell' uomo

Vai al diavolo Remus Lupin!”

Tonks si massaggiò leggermente le tempie per poi sorridere all' originaria che aveva guardato la scena con un misto di sorpresa e tenerezza negli occhi

Scusa per la scena Eva... io, speravo di trovarti ancora da Moody”
“Non ti preoccupare, mi rendo conto che sia difficile, per te e per lui... non ci è nato vero?”
l' espressione sorpresa sul volto di Nimphadora convinsero ancora di più Rbebelìkah che argomenti come la licantropia dovessero essere trattati in termini abbastanza primitivi, e lei aveva mille anni, di tempi primitivi era un' esperta

è un licantropo no? È dfficile se non ci nasci, se non hai un branco e poi ho capito che in tutto il paese la cosa non è affrontata esattamente con la mente più aperta”
“Come...come diamine fai a sperlo?”
“Vivevo a New Orleans, se ci sono tre cose delle quali mi intendo sono Licantropi, vampiri e streghe oscure immortali... state insieme?”
il colore dei capelli della ragazza mutò di nuovo, color topo questa volta, decisamente deprimente constatò Rebekah

Lo faremmo se lui non fosse così ostinato a volermi tenere al sicuro, non mi fa mai... capire, non so se capisci quello che dico”
la donna sorrise accarezzandole un braccio

C'è un' altra cosa della quale mi intendo... storie sentimentali complicate, non puoi obbligarlo ad aprirsi conte, ma puoi stargli vicino e piano piano ti farà entrare lui senza manco accorgersene”
“è andata così all' inizio... prima che lui capisse che cercavo qualcosa in più dell' amicizia, non è solo il fatto di essere un lupo mannaro, ma anche la differenza di età e il fatto che è il migliore amico di mio zio... sono cose che non aiutano lo sbocciare di una relazione”
“Sai, una mia carissima amica si trova in una situazione molto simile alla tua”
“Davvero?”
“Sì...lei è umana, una babbana come direste voi, molto in gamba anche se è entrata nel mondo della magia da poco e lui un vampiro... dammi retta non mollare, piano piano le soddisfazioni arriveranno... cosa volevi dirmi comunque?”
Tonks lasciò cadere il discorso Remus e assecondò la riccia nel suo cambio di argomento

Volevo parlarti di Sophie”

sentendo il nome dell' amica Rebekah si irrigidì immediatamente

So che tu non hai motivo di fidarti di me, ma credimi vorrei aiutarla, è una capra amica di Sirius e ritengo di dover fare il possibile, anche se i suoi modi con Lestrange sono stati...vorrei dire insoliti ma li ho ritenuti davvero crudeli, ma voglio pensare che il motivo che l' ha spinta a comportarsi in questo modo fosse importante”
“Ho più di un motivo per fidarmi di te, primo hai messo in pericolo la tua occupazione per tirarmi fuori e secondo Sophie parla molto bene di te quando siamo da sole... ti va andare fuori da qui?”
le due si allontanarono assieme lasciandosi alle spalle il Ministero, forse era riuscita a trovare un aiuto vero per Sophie senza bisogno di coinvolgere da subito i suoi fratelli

Mia cara Sorella”
invece quello che sembrava essere il principio di un piano geniale sfumò ancora prima di nascere, si voltò verso chi aveva pronunciato quelle parole e non appena si ritrovò di fronte il suo fratello più piccolo si bloccò con le lacrime agli occhi, non si curò di Nimphadora che la guardava confusa, sapeva che avrebbe dovuto darle delle spiegazioni ma in quel momento si avventò su suo fratello abbracciandolo per essere sicura che fosse vero

Kol”

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Capitolo 13
*** Suspicious Classmates ***


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Nimphadora Tonks lasciava che il suo sguardo oscillasse confuso da Eva a quel giovanotto, anzi dopo quello che le avevano detto giovanotto mica tanto, senza curarsi di sembrare completamente sconvolta da quello che la strega, se così poteva definirla, l'aveva convinta ad ascoltare nelle ore che avevano appena passato assieme. Sentiva la mano tremare e la portò immediatamente sotto al tavolino barocco di quel Maniero che da quanto aveva capito apparteneva alla famiglia della Sinclair...che manco si chiamava così, era curiosa in realtà, voleva fare domande avendo finalmente capito che come previsto la situazione nella quale si trovava immersa Sophie era molto più complessa di quello che appariva e in un certo senso ora capiva molte cose, in primis l' ostinazione di entrambe le donne a stare per conto loro e a guardarsi le spalle da quelli del ministero.

“Quindi...tu non sei veramente una strega, sei un vampiro...uno dei primi vampiri mai esistiti e hai dieci secoli”

ce la stava mettendo tutta per non sembrare una completa idiota ma la storia di Rebekah e di Kol sembrava ancora avere dell' impossibile, si massaggiò le tempie ringraziando Kol che nel frattempo le aveva versato un famoso alcolico babbano, del Bourbon e doveva ammettere che stava facendo esattamente quello che desiderava.

“Siete fuggiti da New Orleans per nascondervi da vostra zia che tiene in ostaggio i vostri fratelli e la madre di vostra nipote e tu-” indicò brevemente Kol che le fece un ghigno divertito e canzonatorio “Sei stato riportato in vita da quattro sedicenni che sono le responsabili del casino successo nella mia vecchia scuola dieci giorni fa”
“So che puoi sentirti turbata Nimphadora”
“Non mi chiamare così per favore”
Rebekah si sentì un pochino sollevata, nonostante tutte le scioccanti notizie che la ragazza aveva dovuto assimilare nelle ore passate aveva ancora voglia di protestare per il suo nome, forse lei e Kol  non l' avevano sconvolta irrimediabilmente.

“C'è una cosa che non capisco, perché torturare Lestrange in quel modo? Insomma capisco che voi dopo dieci secoli di massacri siate abituati a vivere in questo modo-”
“In realtà a noi sarebbe bastato soggiogare il bastardo per ottenere le informazioni che volevamo, almeno a me visto che la mia cara dolce sorella ama il suo nuovo corpo mortale-”
“Kol dacci un taglio”
la vampira originaria invitò la giovane Auror a completare il suo discorso, Tonks era l' unica che si fosse fatta avanti per proteggere Sophie nonostante fosse proprio quella che l' aveva arrestata e non voleva in alcun modo giocarsi la sua amicizia per il carattere intrattabile del fratello, voleva rassicurarla sulle loro intenzioni prima che Klaus rientrasse assieme a Cami e a quei due cacciatori amici di Cami mandando al diavolo tutte le sue buone intenzioni di non far soggiogare la ragazza a Kol ma di convincerla a collaborare.

“Voglio sapere, Sirius mi ha parlato di Sophie e sì l'ha dipinta come una ragazza vivace ma di certo non come una pazza torturatrice... cosa l'ha spinta a comportarsi in quel modo?”
“Non posso dirti molto di Sophie, lei non vorrebbe, può non sembrare ma è molto gelosa dei suoi ricordi di quando viveva in Inghilterra e di certi anche abbastanza pentita... però posso dirti che due anni fa quando mio fratello per primo tornò a New Orleans, la sorella di Sophie era appena stata giustiziata pubblicamente per aver praticato la magia”
“Era un periodo complicato”
“insomma inizialmente sembrò una semplicissima esecuzione pubblica, so che potrà sembrarti brutale ma non era stata né la prima né l' ultima, il fatto è che quella di Jane Anne non aveva proprio senso, come strega era abbastanza in alto nella gerarchia cittadina e Marcel avrebbe guadagnato molto di più dalla sua vita che dalla sua morte, noi sospettiamo che questo Lestrange possa essere in qualche modo collegato, anche se ancora non sappiamo come, alla morte della sorella si So' ”
l' Auror non li guardava più neanche in faccia, era ormai persa nei suoi pensieri e nelle sue riflessioni, forse aveva ragione Sirius, forse Sophie Deveraux era molto più oscura di quello che dava a vedere.

“Scusate è solo che...Sophie non sembra il tipo capace di vendicarsi così di una persona, neanche dell'assassino della sorella”
“E non lo è infatti, ma per ora devi fidarti di lei”

la ragazza non sembrava per nulla convinta e l' originaria non poteva darle torto, un conto era convincerla che Sophie meritasse una seconda possibilità, un' altra era convincerla che torturare qualcuno fosse una cosa buona e giusta senza darle alcuna informazione sul passato della strega, su Finn o sulle ragazze senza metterle in pericolo. Davina, Monique, Cassandra e Adhara erano quelle che veramente rischiavano grosso in quella situazione e Dio solo sapeva quanti guai la sua famiglia aveva già causato a quelle ragazzine, non poteva e non voleva essere per loro causa di altro dolore.

Continuava a far saettare i suoi occhi da Kol alla giovane strega che piano piano addolciva l'espressione.

Nel poco tempo trascorso assieme Rebekah era riuscita a capire poche cose di della ragazza, poche ma certe, la prima era che con Tonks mai e poi mai si era autorizzati a usare il suo nome o soprannomi derivanti da esso, la seconda era che il colore dei capelli, cangiante e bizzarro, era come un semaforo, un avvertimento, un segnale di allarme o di sicurezza...se i capelli diventavano rossi non l' avrebbe mai salvata manco la sua immortalità, se diventavano blu la concentrazione della ragazza non andava interrotta, se erano color topo forse c' entrava Remus Lupin, se erano rosa era serena e divertita e anche in quel caso forse c' entrava Remus Lupin, se erano indaco si intonavano alla stanchezza delle mente e del corpo visibile pure da occhiaie del medesimo colore. In quel momento i capelli di Nimphadora Tonks erano Indaco, intensi, luminosi, arricciati alle sue dita che premevano esasperate sulla fronte, segnale chiaro che quella forse doveva essere la fine della conversazione.

“Forse faresti meglio a riposarti...puoi stare qui per stanotte e domani possiamo andare al Ministero assieme, se avrai altre domande sarò felice di rispondere”
Nel poco tempo trascorso assieme a Eva, Tonks era sicura di aver capito pochissimo su di lei e sulla sua storia e quell' assurdo pomeriggio lo aveva appena confermato, però certe cose intuite continuavano a sembrarle sempreverdi, numero uno: mentire, torturare e uccidere diventano nobili azioni se di mezzo ci vanno amici, parenti o lei medesima, non esiste limite al suo spirito di autoconservazione, numero due: era più facile essere gentili se tale gentilezza fosse stata protetta da un' insormontabile barriera di saccenza, supponenza, sarcasmo e “Se mi tocchi ti spezzo il braccio”...queste erano le quattro S di Rebekah Mikaelson, numero tre: non ha importanza chi tu sia, se le fai un torto prima o poi ne paghi le conseguenze, numero quattro: non ha importanza chi tu sia, se la aiuti, sei onesto e sei leale puoi star certo che prima o poi sarà possibile contare sul suo aiuto reciproco.

Lei l'aveva aiutata, in cambio l'originaria le aveva dato una spiegazione, promettendo che il resto sarebbe arrivato quando e se Sophie fosse stata libera e ora le offriva ospitalità e Tonks aveva capito dallo sguardo saettante dell'altro presente che avrebbe fatto bene ad accettare se avesse voluto arrivare a lavoro come sempre e non un pezzetto ogni mezz' ora per proteggere il loro segreto.

Non aveva idea del pasticcio nel quale si stava cacciando anche se Vampiri, Mangiamorte, Sophie in custodia preventiva e Necromanzia praticata da sedicenni non le davano grandi speranze di una piccola situazione risolvibile in poco tempo.

“Accetto la vostra ospitalità... per oggi, ma domani dovrete lasciarmi andare a lavoro oppure quelli che avete ora non saranno i vostri unici problemi, non ho mai fatto manco un giorno di malattia”
Kol sogghignò leggermente osservando sua sorella accompagnare di sopra la loro ospite sapendo che in cuor suo che quella conversazione non sarebbe finita con loro due dietro la scalinata, tempo pochi secondi infatti e il rumore della serratura principale che scattava fu abbastanza per tenere lo sguardo di Kol fisso sui quattro...no cinque ospiti che facevano ingresso nel maniero, primo fra tutti fu Cami seguita a ruota da Vincent, entrambi pietrificati di fronte a lui, seduto comodamente sul suo divano con un piede sul tavolino al quale la ragazza rosa, così l' avrebbe chiamata, aveva prestato tanta attenzione. Fu il turno di due giovani uomini che Kol non conosceva ma l' odore dei vestiti e la quantità delle armi che avevano addosso non lasciavano dubbi...erano due cacciatori, ben piazzati anche, umani per cui amici di Cami e trentenni per cui cacciatori capaci, più li guardava e più gli tornava in mente l' odore della sua carne che bruciava prima di essere trafitto da quell' inetto di Gilbert e da quella sgualdrina rovinafamiglie di sua sorella, avrebbe dovuto fare una visitina a Mystic Falls ora che ci pensava. Quinto e più atteso fece il suo ingresso Klaus che doveva aver percepito la sua presenza prima ancora di entrare in casa, lo squadrò per qualche secondo prima di sorridergli beffardo

“Ma guarda... Lazzaro cammina!”
“Sei sempre una dolce sorpresa mio adorato Nik! Sì sono tornato, quelle quattro pestifere che ti hanno messo nel sacco sanno veramente quello che fanno... oppure non ne hanno la più pallida idea, sono le sole due possibili opzioni, dimmi come è andata fin ora in Inghilterra? Ho avuto modo di constatare che ci sono dei problemi...anzi gli stessi problemi dell'ultima volta”

“...ultima volta?”
il ghigno di Kol non solo non fu più che esaudiente per Cami, sicura ormai che i due fratelli avessero un segreto ma servì pure a Rebekah pietrificata in cima alla scala a studiare l'espressione seccata di Klaus che se non fosse stato con Cami pericolosamente frapposta tra lui e il minore probabilmente avrebbe già cercato di cancellare l'espressione strafottente del fratello, beato nella consapevolezza di avere il coltello dalla parte del manico.

“Oh mia dolce Rebekah, come potresti saperlo eri stata pugnalata!”
“Kol!”

Gli occhi dell'ibrido saettavano nervosi dall' uno all' altra, la delusione di Rebekah era quasi tangibile e la soddisfazione sfacciata di Kol era servita ai presenti per una dolorosa ma inevitabile presa di coscienza, se gli originari erano già stati lì, se volevano vendetta e se chi gli aveva fatto torto era ancora vivo poteva non essere una coincidenza che Klaus avesse acconsentito così bonariamente alla richiesta della sorella di stare in quel paese, con una società magica così florida

“Sai Klaus, inizialmente ho fatto fatica a crederci, appena sono tornato intendo... ero stupito all'inizio e compiaciuto dopo, ci sono delle persone alle quali dobbiamo fare una visitina, non credi?”

“Di che diamine state parlando adesso?”
il maggiore dei cacciatori sembrava sul punto di perdere le staffe, aveva giurato Dean Winchester che avrebbe sempre aiutato Camille O’Connell ma aveva ormai come l’impressione di essere finito in mezzo ad un gioco più grande di lui, e di non essere manco un giocatore e visto il marchio di Caino e Rowena a piede libero non aveva nessuna intenzione di finire in qualcosa controllato da altri

“Kol si riferisce a delle nostre vecchie conoscenze, siamo stati già qui diciamo una ventina di anni fa anno più anno meno e abbiamo incontrato dei maghi che avevano un rapporto, come dire, davvero interessante con la magia, noi stavamo dando la caccia alla figlia di Petrov e per caso ci siamo imbattuti in questo gruppo di maghi oscuri che al tempo si facevano chiamare Mangiamorte”
Camille ascoltava sbalordita quello che stava uscendo dalla bocca di Klaus in quel momento, sentiva la rabbia che le ribolliva nelle vene, sapeva che probabilmente la ragione per la quale Klaus non aveva ancora detto niente era legata a problemi del passato e sapeva anche che se quei problemi del passato fossero stati rivangati ci sarebbero andati tutti di mezzo

“Voi mi state dicendo che avevate delle informazioni sui malati che hanno cercato di uccidere me, che stanno verosimilmente sconvolgendo il paese e che potrebbero volersi vendicare di Sophie e non avete detto niente fino ad ora? Lasciandoci intendere che siamo stati semplicemente catapultati in questa orribile situazione per puro caso mentre invece…”

“Ti fermo subito Camille, è vero io e Nik abbiamo già avuto modo di avere a che fare con questa gente e ti garantisco che non è stato piacevole, il più delle volte perlomeno, avevo sentito che il loro leader, un invasato che va in giro facendosi chiamare con uno pseudonimo ridicolo fosse stato sconfitto misteriosamente da un moccioso in fasce, i suoi seguaci arrestati e la sua guerra finita, così ho perso il mio interesse per la loro magia, non molto tempo dopo siamo stati rintracciati da nostro padre Mikael così io sono ritornato nella mia bara…” Kol indicò teatralmente il fratello che era sul punto di perdere le staffe e aggredire qualcuno “… e sei stato riportato da me assieme ad Elajah sano e salvo nei Balcani dove siamo rimasti un’altra decina d’anni, questo è tutto e …ah può venire fuori miss come si chiama”

Nimphadora scese lentamente la scalinata che solo pochi minuti prima aveva percorso per andarsi a riposare, scrutava con ansia le nuove figure che si erano unite alla conversazione nella stanza, riconobbe la ragazza bionda come la babbana che era stata identificata nei filmati che il ministero aveva ottenuto per capire qualcosa in più sull’ assassinio del mangiamorte che avevano ritrovato mentre gli altri tre erano volti completamente nuovi, uno magro e biondo con un’espressione indecifrabile doveva essere il fratello di Kol e Eva…no non Eva… di Rebekah mentre gli altri due non avevano quasi per nulla aperto bocca.

“Voi-voi siete coinvolti con quella gente, cosa diavolo sta succedendo”
“Tonks per favore…”
“Prima Sophie, adesso voi, questo non è un gioco lo capite? È una cosa seria, la città è spezzata in due ma voi li definite maghi con un rapporto particolare con la magia e ne parlate come se niente fosse, e tu” si rivolse verso Camille che la osservava senza nascondere la sua preoccupazione “cosa diavolo sei tu?”

“Lei e i due laggiù sono quelli che voi definireste dei Babbani”

“No… io l’ho visto chiaramente, i suoi occhi brillavano, cosa diavolo sta succedendo ancora?”

“Signorina la prego si calmi”
“Non mi dica di calmarmi lei…”
“Mi chiamo Sam, mi creda nessuno di noi tratta questa situazione come un gioco dico davvero, nessuno ma deve quantomeno sedersi, per rispondere alle sue domande Camille è umana come lei e come me, ma la sua famiglia qualche secolo fa ha fatto un patto con…” Camille pose una mano sulla spalla del ragazzo intimandogli di fermarsi e Sam comprese che la giovane amica non desiderava confidare immediatamente lo stretto rapporto che legava lei a Castiel e al resto degli angeli e Sam non poté fare a meno di chiedersi se fosse dalla giovane sconosciuta che proteggeva la storia della sua famiglia o dagli amici vampiri, Klaus Mikaelson scrutava la sua ex psicologa senza farsi sfuggire neanche un dettaglio del suo corpo, se Cami stava per mentire lui lo voleva sapere, se pure lei gli aveva tenuto nascosto qualche segreto, lui avrebbe dovuto esserne al corrente.

“Nimphadora è così che ti chiami vero?”

Camille attese un cenno d’ assenso della ragazza prima di sedersi accanto a lei prendendole la mano, accarezzandole la spalla e sorridendole per cercare di tranquillizzarla, non c’erano dubbi sul fatto che la psicologa fosse senza dubbio il mestiere perfetto per la bionda americana.

“Quello che hai visto nei filmati della sorveglianza del Daily sono tutte cose reali, la creatura che ha ucciso il Mangiamorte che stava cercando di nuocere a me e ad Hope è stato ucciso da una lama angelica brandita da Castiel, Rebekah non ha mentito quando ha detto che colui che l’aveva aggredita è stato un angelo, noi abbiamo inscenato tutto, ne andava della nostra sicurezza, non potevamo esporci troppo. Per quanto riguarda me… sono umana, sotto ogni punto di vista, non ho magia né cose del genere, ma in virtù di un antico patto tra la mia famiglia e gli angeli, in situazioni di pericolo gravissime possiamo attingere a una sorta di potere spirituale tramando nella mia famiglia dai nostri antenati, non posso dirti esattamente di cosa si tratta perché sono la prima a non esserne informata, ti prego non avercela con Sophie, lei sta avendo a che fare con davvero troppe responsabilità, è una ragazza buona e non merita la tua diffidenza, con queste parole desidero farti capire che lei si fida di te ma prima di darti ulteriori dettagli è vitale che tu ne parli con lei”

Camille non era pienamente convinta di quello che aveva detto, era consapevole del fatto che Sophie avesse ampiamente dimostrato di essere una persona dalle molteplici sfaccettature ma in quel momento aveva bisogno di qualcuno dalla sua parte per aiutare la strega oltre Rebekah e Klaus e suo fratello avevano, con le loro parole, risvegliato in lei il timore che potessero avere ben altre priorità da trarre da quella situazione.

Tonks osservava la giovane bionda di fronte a lei, in quella casa convivevano specie diverse legate da rapporti più o meno profondi, questo lei lo aveva compreso, ciò che doveva ancora comprendere era la reale portata della presenza di quelle persone nella vita di Londra e per farlo, prima di fidarsi completamente di loro avrebbe dovuto indagare per conto suo.

“Voglio crederti Cami…Camille, ma non posso aiutarvi, non ancora e di certo non in modo illegale, come dici tu Sophie può anche aver avuto i suoi buoni motivi ma ciò non toglie che ha torturato qualcuno, inizialmente volevo solo cercare di capire il suo legame con Lestrange ma adesso vengo a sapere che non è sola in città, che siete in tanti e che siete legati a un omicidio e anche a un gruppo di assassini sovversivi, perdonami ma non posso coinvolgere né me stessa né le persone che ho attorno finché non sarò più informata”

Ripensava a Remus, a sua madre che sarebbe morta se l’avesse saputa coinvolta con gente verosimilmente coinvolta con sua sorella, non poteva metterli in pericolo, nessuno di loro doveva pagare il prezzo della sua curiosità.

“Ti possiamo assicurare che per adesso non abbiamo alcun interesse legato

all’Inghilterra, vogliamo tornarcene a casa e evitare di coinvolgere Sophie di nuovo con questa gente… hai la mia parola” Klaus Mikaelson le offriva la mano come se dalle sue parole dipendesse il destino dell’intera comunità magica, di certo con un alleato potente come lui sarebbe stato più semplice anche sconfiggere Voldemort… e sua zia, eppure c’era una vocina che sussurrava prepotente, se lei fosse stata da sola non avrebbe esitato ad afferrare quella mano, ma non era da sola, aveva L’Ordine, aveva Silente, la sua famiglia, Harry, I Weasley ed era leale a loro non a sé stessa ragion per cui con un repentino e sonoro poof si smateriallizzò di fronte alla porta di sua madre avendo come ultima visione di quella casa lo sguardo furente dell’ ibrido originario.

Respirò profondamente l’aria gelida di Londra prima di avviarsi dentro il vialetto della villetta a schiera dove avevano abitato i suoi nonni Tonks prima dei suoi genitori, esitò un po’ prima di bussare alla porta eppure questa si aprì ugualmente di fronte a lei.

“Dora cosa stai facendo qui? Alcuni dei tuoi colleghi sono venuti a cercarti, non sei tornata a lavoro oggi dopo la pausa pranzo… è successo qualcosa?”

Le emozioni date dall’incredibile quantità di nozioni che aveva appena assimilato si mischiavano in lei pretendendo di uscire e decisero di farlo sotto forma di lacrime, coi capelli bianchi come neve, la giovane Auror era spaventata.

“Dora?”
“Mamma posso stare qui fino a domani mattina per favore? N-non sto benissimo e credo di non avere niente da mangiare a casa”
Andromeda Tonks sorrise alla figlia invitandola dentro, Nimphadora raramente chiedeva aiuto a qualcuno e anche quando lo faceva lo nascondeva dietro a richieste bizzarre e all’apparenza superficiali

“Puoi stare qui tutto il tempo che ti serve… a proposito è arrivato un Gufo per te da Sirius, credo che siano cose di lavoro, leggile mentre ti preparo qualcosa di caldo”

La ragazza si strinse contro sua madre, conscia del fatto che il giorno successivo avrebbe dovuto affrontare tutte le difficoltà evitate fino a quel momento.

 

***   

 

Theodore Nott annusava l’aria mattutina del Castello come se fosse la cosa più buona del mondo, nonostante l’odore della pioggia ristagnante nel terreno non fosse notoriamente una delle sue fragranze preferite, eppure sentiva la necessità di riempirsi le narici, di memorizzare tutti i dettagli di ciò che gli piaceva di quel posto, non sapeva perché suo padre avesse usato la scusa della sua aggressione per vederlo, sapeva solo che non voleva dire niente di buono e che probabilmente il suo vecchio avrebbe usato quella situazione per chiedergli qualcosa… qualcosa che lui non voleva assolutamente dargli.

Gli tornarono in mente le immagini estive che aveva di Draco immediatamente dopo che aveva ricevuto il marchio, istintivamente ricacciò un urlo che voleva prepotentemente uscire dalla sua bocca, trasformandolo in un rantolio sommesso e dolorante, odiava suo padre, odiava il padre di Draco e odiava la situazione in cui entrambi avevano messo i loro figli per inginocchiarsi di fronte a un tiranno sanguinario, odiava mentire a Daphne e a Blaise, odiava sapere che quelle menzogne avrebbero rovinato il suo rapporto coi migliori amici ma odiava ancora di più sapere che probabilmente non sarebbero state abbastanza per tenerli al sicuro, ricordava perfettamente le lacrime di Nené dopo aver visto il braccio di Draco, e il suo urlo dopo aver visto lui disteso in infermeria… non voleva sentirla gridare in quel modo mai più

“Anche tu qui Nott?”
“Porca puttana Sanguemarcio”

La giovane O’Connell, quella che per qualche strano scherzo del destino era finita nella sua casa, lo guardava sogghignante seduta a gambe incrociate su uno scalino bagnato di fronte alle scale della suola, per quale motivo Salazar l’avesse messa sulla sua strada rimaneva ancora un mistero.

“Ti vesti sempre così quando non sei in divisa?”

Si riferiva probabilmente al completo blu scuro che indossava sotto al mantello grigio chiaro che gli donavano sicuramente più eleganza paragonati alla divisa scolastica, riflettendoci però la curiosità della ragazza doveva essere stata causata dalla moda dei maghi di Londra più che dall’eleganza dei suoi abiti, dal momento che lei, come ci si sarebbe potuti aspettare da qualcuno coi suoi natali, vestiva dei volgari abiti babbani attillati e poco eleganti, quel tessuto che i babbani chiamavano Jeans e che lui non avrebbe mai indossato manco sotto tortura era terribilmente grezzo e volgare se abbinato come nel caso della sua amica a una giacca di pelle nera decisamente in contrasto con la personalità apparentemente mite della ragazza accanto a lui

“Solo quando vado al ministero, normalmente mi tengo più sobrio, immagino che tu invece ti vesta così pressoché tutti i giorni”

Lo disse con una smorfia tale che Adhara non poté trattenere un lieve sorrisetto canzonatorio, Nott le scrutò attentamente le labbra leggermente violette e gli occhi delineati da una linea sottile di eye-liner, non l’aveva mai vista truccata e si chiese improvvisamente il perché di tutta quella messa in scena così in contrasto con la sua apparente personalità

“Come mai ti vesti in modo così aggressivo se alla fine dei conti non sei aggressiva per niente?”

La ragazzina sogghignò, compatendo un poco il coetaneo che evidentemente non doveva avere avuto molte occasioni per uscire da solo in giro per la Londra magica e di conseguenza era abbastanza disabituato all’abbigliamento da No Maj che lei usava quotidianamente, se poi un paio di jeans a vita alta e un po’ di trucco erano sul metro dell’aggressività di Theodore Nott voleva dire che fuori dalla scuola non doveva avere neanche tante esperienze con le ragazze.

“Credimi normalmente sono piuttosto aggressiva, dipende dalle situazioni”

“Una visita al Ministero della magia richiede essere aggressive?”
“Non necessariamente, ma richiede essere adulti per essere presi sul serio… e Monique dice sempre che questo rossetto mi invecchia un po’, devo cercare di far avere al mio corpo la stessa maturità del mio cervello…lo hai detto anche tu quando mi vista al Lumaclub che sembro una tredicenne, volevi deridermi ma in effetti non è troppo lontano dalla verità”
“Ti sei scordata i tacchi allora nanetta”

Adhara lottò contro l’istinto di saltargli al collo e si fermò a scrutarlo, anche nelle sue parole così canzonatorie Nott appariva serio e composto, perfino più del solito, per entrambi quella non sarebbe stata una visita piacevole, fece schioccare la mano sulla pietra dello scalino sul quale era seduta facendo cenno al suo compagno di venirle accanto, Theodore da parte sua non se lo fece ripetere due volte, era stanco e furioso, anche per prendersela con quella strana ragazza.

“Allora, alla cena di Lumacorno avevi detto di non conoscere Sophie Deveraux, com’è che stai andando in suo soccorso adesso?”
“Chi ha detto che sto andando da Sophie Deveraux?”
“Tra il suo arresto e le tue balle sulla necromanzia e sulle tue origini scommetto che non sei stata onesta nemmeno per quanto riguarda le tue conoscenze…dico bene?”

Il ragazzo che aveva rifiutato di sedersi accanto a lei la osservava dall’alto con una rabbia che Adhara non era certa essere rivolta verso di lei, sicuramente c’era del risentimento nei suoi confronti, Nott era stato l’unico nei giorni passati che non aveva cercato di ottenere spiegazioni da parte sua, si era limitato ad osservarla e a perdere quel briciolo di fiducia o di disinteresse che forse aveva in precedenza nutrito nei suoi confronti, la strega sapeva che non avrebbe potuto evitare di confrontarsi coi suoi compagni di casa ancora per molto, così come non lo avrebbero potuto fare le sue amiche, e aveva come la sensazione che Theo avrebbe usato quella gita a Londra per estorcerle più informazioni possibili nonostante lo sguardo assente e l’atteggiamento seccato.

“Scusa tu non dovresti essere contento di incontrare tuo padre?”

Theodore sussultò leggermente a quella domanda così innocente, nessuno dei suoi amici parlava mai di suo padre, nessuno a parte Draco con cui divideva il medesimo fardello, tutti sapevano che tra Nott senior e Junior non scorreva buon sangue, non aveva voglia di dare spiegazioni perché non aveva nessuna intenzione di essere compatito, ma la compassione non sembrava un sentimento che apparteneva alla corolla di quelli che potevano essere provati Adhara O’Connell che anzi sembrava abbastanza disinteressata riguardo alla sua possibile risposta, fu forse proprio quello a convincerlo a parlare con lei.

“Ti ricordi tutto quel discorso che mi hai fatto, sul significato del mio nome ed il fatto che forse davvero io sia per mio padre un dono degli Dei?”
Adhara annuì aspettando che il ragazzo continuasse, decisa a capire dove diamine stesse andando a parare.

“Non è stato mio padre a darmi questo nome… è stata mia madre, per lei sicuramente il discorso che hai fatto poteva essere più che valido”
“Le madri sono toste quando si tratta dei propri figli, sei fortunato… lei dov’è adesso?”
Theo non la guardava in faccia, si limitava ad osservare il cielo leggermente uggioso ma la strega fu certa di percepire un lieve arrossamento nei suoi occhi forse dato da lacrime ricacciate indietro o semplicemente dalla sfumatura ramata dei capelli castani

“è morta, l’ha uccisa mio padre in preda a un attacco di rabbia, lei…lei era la persona più gentile e giusta del mondo, eppure ora ogni volta che ci penso non riesco a vedere più il suo volto gentile, vedo solo il suo volto gonfio di lividi e coperto di sangue”

“Per cui, tu l’hai vista morire. Ma non capisco come mai tuo padre non è stato arrestato prima?”

“La mia famiglia prima dei fatti avvenuti l’anno scorso era molto potente sanguemarcio, mio padre l’ha gettata fuori da una delle finestre del nostro Manor, gli elfi domestici hanno confermato il suicidio e io ero troppo piccolo per dire qualsiasi cosa… oh guarda ecco la nostra carrozza!”

La ragazza fu in piedi in un attimo riconoscendo le carrozze della scuola trainate da quelle strane creature nere simili a cavalli, decise di cedere a un momento di compassione e posò per un momento la sua mano sulla spalla del compagno di scuola

“Ho sentito dire che Azkaban riduce la gente in maniera davvero miserabile, alcuni ci impazziscono dentro, sii forte Theo, quello che vedrai oggi sarà probabilmente solo l’ombra dell’uomo che ricordi”

Il ragazzo tossicchiò una risata, colpito da quel sadico ottimismo che Adhara mostrava senza pudore, vide la carrozza fermarsi di fronte ai cancelli della scuola e riconobbe l’Auror che avrebbe dovuti portarli con sé, era lo stesso ragazzo che aveva visto nei giorni precedenti, uno di quelli che avevano portato a termine l’arresto della Deveraux, e che erano venuti successivamente a comunicarlo a scuola, il giovane uomo si fermò di fronte ai suoi studenti osservandoli con un’aria di commiserazione tale che entrambi dovettero combattere contro l’istinto irrefrenabile di cancellargli quella espressione patetica dalla faccia.

“Allora siete voi immagino Theo e Adhara giusto?”

Theo fece un cenno affermativo, scrutando l’uomo da capo a piedi aveva inteso che quasi sicuramente si trattava di un mezzosangue, quell’uomo non avrebbe neanche sentito il rumore della sua voce, Adhara dal canto suo non nascondeva la marcata ostilità verso quell’ individuo, ricordava ancora la gioia che esplodeva nelle parole dell’Auror mentre annunciava del riuscito arresto della sua madrina, e mentalmente si appuntò di organizzare un incontro privato tra lui e Monique che di sicuro avrebbe saputo come trattarlo.

“Può chiamarmi semplicemente Miss O’Connell, non c’è bisogno di prendersi troppa confidenza”

L’Auror la squadrò leggermente stralunato, la strega iniziò a pensare che forse aveva iniziato a proiettare su di lei la paura che provava per Sophie. I tre si avviarono assieme verso la carrozza, a quanto pareva non era possibile smaterializzarsi entro i confini della scuola per cui entrambi gli studenti si prepararono ad affrontare in silenzio quel primo tratto di strada che avrebbe definito una non troppo rosea giornata.

 

*** 

 

La stanza delle cose Nascoste era il luogo ideale dove andare a rintanarsi quando non si aveva voglia di stare con gli altri o quando si dovevano svolgere compiti al di fuori della didattica scolastica, era altresì diventata il rifugio preferito di Draco Malfoy nonché sua unica speranza di portare a termine il compito che gli era stato assegnato, eppure quel giorno ci si era recato per fini molto meno oscuri sebbene anche questi avessero a che fare con l’armadio svanitore.

Essere riuscito in parte a ripararlo lo aveva aiutato a renderlo un mezzo per scambiare almeno brevi messaggi, con Borgin, con sua zia Bella…quel giorno con sua madre.

Il giovane Serpeverde teneva tra le mani tre lettere di quest’ultima, se le era rigirate tra le dita per un bel po’ decidendosi finalmente ad aprirle.

 

Mio Carissimo Figlio,

Per motivi di sicurezza, tua e mia, ho deciso di consegnare queste lettere a Borgin, non so come ma da ciò che ho capito tu e lui avete spesso modo di rimanere in contatto.

Riguardo alla tua domanda e ai dubbi del giovane Nott li ho inizialmente trovati estremamente molto discutibili, per quanto riguarda la stranezza delle tue nuove compagne confermo i vostri dubbi, le famiglie delle nove congreghe di New Orleans sono famiglie estremamente conservatrici, non condividerebbero mai il loro sapere con estranei e per quanto riguarda il mio dolce cugino posso solo dirti che sì, ai tempi della scuola, ma non solo, Reg e Rabastan dividevano una profonda amicizia con la minore delle Deveraux e che includeva anche una studentessa scozzese di nome Aisling Seorleith Elphinstone, membro di una importante famiglia purosangue delle comunità libere di Skye, per un periodo sono stati anche intimi in un modo che era perfettamente comprensibile per due della loro età ma assolutamente inaccettabile per tua zia Walburga.

Mentre Reg è entrato a far parte dei mangiamorte poco dopo Rabastan, Sophie era indagata per aver ucciso dei vampiri.

Non posso confermare i tuoi dubbi riguardanti una possibile progenie di mio cugino, era molto giovane in quel periodo e dubito che volesse mettere su famiglia, inoltre le streghe e i maghi di Skye erano accerchiati dal Ministero e per quel che ne so Aisling era diventata reggente a soli diciassette anni, cosa che avrebbe reso molto difficile per lei tenere i contatti con i suoi amici, ma non me la sento neanche di escludere del tutto la possibilità, mentre Sophie e Rabastan si facevano una guerra frustrante tra loro Reg spariva spesso, senza dire a nessuno dove andava. Durante gli anni della prima guerra magica lei, Rabastan e Regulus hanno vissuto assieme in un piccolo appartamento di Nocturn Alley, erano rimasti migliori amici nonostante gli ideali diversi ma a un certo putno tuo zio è stato dato per morto, nello stesso periodo sono morti i Potter e Sophie Deveraux è sparita di nuovo dalla circolazione.

Scritto ciò me la sento figlio mio di darti un avvertimento, Sophie Deveraux viene da un mondo molto pericoloso, è stata arrestata per aver torturato Rodolphus in un modo davvero orribile, se queste ragazze sono con lei è facile che siano molto più abili dei tuoi coetanei nelle arti oscure, il fatto stesso che questa ragazza sia riuscita ad occultare il Marchio Oscuro mi fa molto riflettere, quel marchio è collegato al nostro Signore, è la sua magia eppure non ha detto nessuno, neppure a Bellatrix, chiunque sia la strega che lo ha occultato è occultata a sua volta da un incantesimo potente ed antico.

Con affetto,

Tua Madre

 

Rileggeva e rileggeva quelle righe di inchiostro, in alcuni punti poteva riconoscere le impronte di alcune lacrime che avevano deformato la carta, non sapeva se per le domande che le aveva posto, legate al suo amato cugino minore oppure per la costante apprensione per il figlio, che in quel momento anziché occuparsi del compito assegnatogli perdeva tempo a una mezzosangue

Che tu sia dannato Theodore Nott…che sia dannata anche la nostra amicizia.

Si affrettò ad aprire la seconda che doveva essere stata scritta proprio quella mattina, probabilmente non avendo dato notizie riguardanti al piano per Silente quella avrebbe parlato proprio di quello, a sua madre non piaceva per niente che lui fosse stato usato per punire suo marito e Draco leggeva nei suoi occhi quando la vedeva sempre e solo profonda apprensione.

Aprì la piccola busta di carta e ne spiegò il foglio riposto all’interno, poche parole, pochissime, ma abbastanza per fargli gelare il sangue nelle vene.

Scattò in piedi e si lanciò fuori dalla Stanza, mentre correva nelle scale investì almeno due primini, raggiunto il suo obbiettivo si gettò dentro la stanza di Difesa Contro le Arti Oacure aspettandosi di trovarci dentro il professor Piton, che in quel momento era l’unica persona che avrebbe potuto aiutarlo a trovare un modo per avvisare Theo, per spingerlo a tornare indietro.

“Professor Piton mi scusi per-”

Ma la persona che si trovò di fronte non era Piton, una studentessa dalla chioma arruffata stava accovacciata sul pavimento circondata da svariati compiti di Difesa Contro le Arti Oscure che lo guardava con la bocca semispalancata.

“Cosa diavolo ci fai qui sanguemarcio!”
“Potrei farti la stessa domanda”

Dopo la conversazione notturna che avevano avuto Hermione Granger era tornata scorbutica come sempre, vedeva i vari temi che avevano presentato qualche settimana prima accatastati sul pavimento affiancati da vari testi che quasi sicuramente venivano dalla sezione proibita della Bilioteca.

“Potresti, ma ho fatto prima io la domanda”

La ragazza di malavoglia, gli girò un compito che con grande stupore di Draco Malfoy apparteneva ad Adhara O’Connell

“Questo è di Adhara parla degli incantesimi di un rito sacrificale di una delle congreghe di New Orleans, è un rito molto preciso che serve ad alimentare la loro magia rinforzando il loro legame con gli Antenate, si chiama magia ancestrale, ho fatto delle ricerche nella sezione proibita e ho scoperto che tale rito si deve fare una volta ogni trecento anni, che prevede il sacrificio di quattro streghe vergini connesse a tutti e quattro gli elementi… avevano ragione Theo e gli altri, non possono essere nate babbane, riti del genere vengono tenuti segreti e possono prendervi parte esclusivamente coloro che ricoprono cariche molto alte all’interno della congrega e all’ interno della gerarchia delle famiglie… ma non è tutto”
Il ragazzo si andò istintivamente a sedere accanto alla strega osservando le pagine antiche di pergamena che che ad occhio e croce dovevano essere stati scritti almeno qualche secolo prima.

“Se Adhara, Davina e le loro amiche hanno partecipato a questo rito vuol dire che o sono diventate streghe ancestrali a una giovanissima età oppure che…”
“…che erano loro il sacrificio”

I due si guardarono per qualche secondo senza dire nulla, alla fine era stata una buona idea fare affidamento l’uno sull’altro, alla fine Hermione grazie al consiglio di Malfoy era riuscita davvero a scoprire qualcosa, non aveva trovato granché s Dhalia o sulle Dvereaux ma aveva trovato testimonianze di altre streghe Americane, tra quelle aveva potuto selezionare quelle che facevano parte delle congreghe della città che le interessava e dopo aver ascoltato Adhara parlare di Sophie Deveraux e della congrega del Quartiere Francese sapeva anche a quali incantesimi si sarebbe potuta affidare.

“Bel lavoro Hermione”

La ragazza di riprese improvvisamente dalle sue riflessioni per poter apprezzare quello che sembrava essere per la seconda volta nel giro di qualche giorno, un complimento sincero da parte del bullo che la tormentava dal secondo anno, e quella volta non l’aveva manco chiamata sanguesporco o sanguemarcio o mezzo sangue, doveva ammettere di essere positivamente sorpresa, lo studiò un poco e notò la lettera che teneva stretta in mano

“Anche tu hai scoperto qualcosa, dico bene?”
improvvisamente Malfoy si ricordò per quale motivo era capitato in quel luogo… ovvero il suo professore di difesa contro le arti oscure, scattò in piedi facendo alzare di colpo anche la grifondoro che istintivamente gli strappò la lettera dalle mani, convinta che tale fretta fosse data da un avolontà di non voler condividere informazioni più che da apprensione, ma quando ne lesse il contenuto anche la sua espressione mutò in una smorfia poco serena.

“Cosa diavolo vuol dire?”
“Vuol dire che devo andare a Londra, perché sicuramente Theo e Adhara sono lì, e visto che il professor Piton non è qua temo di dover saltare la scuola”
“Non ti azzardare Malfoy”
la bacchetta di Hermione schizzò in alto andando a piantarsi proprio sotto la gola del serpeverde che di rimando sussultò leggermente indietreggiando, si alzò la manica della divisa e mostrò alla ragazza il marchio del suo Signore e per la prima volta vide dipingersi sul suo volto lo stesso disgusto con cui l’aveva guardata per anni.

“è stata Adhara ad occultarlo quel giorno, mia madre mi ha confermato che il Signore Oscuro non si è accorto di niente, era uno dei miei tanti sospetti,  e questo ha confermato che uno, quelle quattro sono più forti del previsto e due, che sono, almeno secondo mia madre, occultate da un incantesimo potentissimo che offusca anche la Sua percezione, dopo il casino che era successo a scuola qualche ora prima era palese ma ora dopo aver parlato di mia madre sono certo di due cose, che loro non sono delle rifugiate senza speranza ma streghe capaci che sono qui per uno scopo preciso, e grazie alle tue ricerche sappiamo che sono membri delle famiglie purosangue di New Orleans, questo mi porta a pensare che la teoria di Theo sull’Adhara figlia di Regulus Black non è così fuori dal mondo, Regulus ha davvero avuto una relazione con una Scozzese anche se non era sicura che fosse durata dopo la scuola ma a questo punto ho ottimi motivi per pensarlo, inoltre c’è qualcun altro che potrebbe saperne di più, quel qualcuno è Rabastan Lestrange che per ovvi motivi sarebbe meglio non rintracciare”
“Sono solo supposizioni”
“Non credo”
“Non credi cosa?”
I due sollevarono lo sguardo verso la terza e la quarta persona che si erano affacciati alla porta, Ron ed Harry la guardavano allibiti e un po’ preoccupati quella strana accoppiata soffermandosi particolarmente sul braccio scoperto del neo mangiamorte,

“Cosa sta succendo Herm”
la ragazza abbassò la bacchetta tenuta fino a quel momento puntata verso il collo di Draco Mlafoy

“Dobbiamo andare a Londra…adesso”
“Cosa? No, non se ne parla, io con voi tre non vado da nessuna parte”
“Seriamente Malfoy? Adesso ti metti a fare storie? Harry tieni”

La ragazza porse al suo migliore amico la lettera contenete le parole di Lady Malfoy

“Dobbiamo avvertire Sirius, dobbiamo avvertire qualcuno!”
“Non c’è tempo per avvertire nessuno, Draco era sceso qui per Piton ma dalla fretta che aveva…che ha”
i tre si soffermarono ad osservvare il corpo del serpeverde che effettivamente, fremeva sempre di più.

“Theodore e Adhara sono andati via di qua ore fa… dobbiamo andare adesso”

Lanciandosi uno sguardo d’intesa il trio si precipitò fuori dall’aula trascinandosi dietro un Mlafoy che non nascondeva il suo astio, d’altra parte viste le parole della lettera l’unica cosa che potevano fare era sbrigarsi e sperare di arrivare in tempo per avvertire qualcuno.

 

Draco,

Trova Theo, trovalo adesso, ho sentito Bellatrix e Rabastan che parlavano stamattina, devi fare in modo che non parli con suo padre, che non si avvicini per nessun motivo al ministero neanche per sbaglio.

Sta per accadere qualcosa.

N.M

 

***

 

Il ministero della magia era molto diverso da come Adhara se lo immaginava, era enorme, sotterraneo e affollatissimo, non aveva niente in comune con le riunioni chesi tenevano a casa della reggente La Rue, presa com’era ad osservare l’interno dell’edificio si era completamente dimenticata del compagno di casa che la guardava divertito.

“Sei sorpresa sanguemarcio?”
“Eh? Oh… diciamo che non me lo aspettavvo così…così lucido”
Theo comprese che doveva riferirsi alle mattonelle nere che ricoprivano quasi la totalità dei corridoi.

“Bene Sanguemarcio, benvenuta al centro della civiltà magica mondiale!”
“Ora non esageriamo”

Voleva aggiungere qualche altra cosa, magari descrivere la bellezza del quartiere Francese e della loro antica magia, o magari dire qualcosa di Skye, ma non poté fare nulla a loro si era affiancato un altro uomo, decisamente più alto e più curato del giovane che li aveva accompagnati, con stupore e un po’ di angoscia la strega americana lo riconobbe immediatamente come uno dei due uomini che avevano fermato Sophie per strada il primo giorno che erano andate nella Londra magica, e l’impressionante somiglianza nei lineamenti con suo padre la portarono a comprendere che doveva senza dubbio trattarsi di Sirius Black

“Finché resterete con me certi termini andranno evitati signor Nott, chiaro”

Theo si limitò a guardarlo schifato, senza rispondere facendo crescere la tensione in quello che era un momento critico sin da quando lui e Adhara si erano incontrati fuori dalle scale della scuola, quest’ultima per evitare conflitti decise di rispondere al posto del serpeverde

“Chiaro signore ci scusi, Theo non lo fa con cattiveria, scherziamo e basta”
con sua grande sorpresa l’uomo le rivolse un sorriso molto gentile, sia a lei che al compagno posando una mano sulla spalla di entrambi

“Bene allora, possiamo andare, Signor Nott suo padre ti sta già aspettando mentre…”

“Adhara, mi chiamo Adhara”
l’Auror sorrise di nuovo, un sorriso molto più malinconico del primo, si chiese Adhara se solo il suo nome fosse abbastanza per rimandarlo indietro di molti anni, ma decise di non pensarci troppo, non doveva pensare al suo padre scomparso, doveva pensare a Sophie

“Il nome di una stella! Sicura di non essere Inglese?”
“Nessuno ne è sicuro”
“Chiudi il becco Nott! I miei genitori sono un Astronomo e un’Astrofisica… le stelle sono una cosa di famiglia”

“Su questo invece non ci piove”

La insinuazioni di Nott iniziavano a darle fastidio, soprattutto perché a quanto pareva anche Sirius Black sembrava iniziare ad essere particolarmente interessato, squadrandola dall’ alto in basso.

Addio copertura

“Come dicevo Adhara, Sophie deve arrivare, è in una delle celle del ministero ma la stanno interrogando, ci vorrà un po’, dovrai aspettare assieme al signor Nott”

Il ragazzo rizzò improvvisamente la testa, Adhara non sapeva se per l’irritazione o la preoccupazione

“Aspetti non vedrò mio padre da solo?”
“Tuo padre è un mangiamorte fuori da Azkaban temporaneamente, certo che non lo vedrai da solo, sappi che l’unico motivo per cui il ministero ha accettato di farvi incontrare è per via dell’incidente capitato nella tua scuola”
Certo se con incidente intendi tentato omocidio, cane bastardo traditoredeltuosangue.

Mentre camminavano tra i corridoi del Ministero Theo si immerse completamente nei suoi pensieri, come a non mostrarsi debole di fronte a suo padre, come esternare tutto il disprezzo verso di lui, quel posto e anche verso chi lo circondava, eppure nonostante quei pensieri poco felici si soffermò sulla compagna di casa la quale aveva intrapreso una molto amichevole conversazione con assieme al quel rinnegato di Black. Più li guardava interagire assieme e più lui ne era sicuro, dannazione, che fossero parenti, con le stelle, l’arroganza intrinseca del nome e tutto il resto.

“Quando ci hanno detto che c’erano visite per Sophie mi aspettavo qualcuno di beh…ecco…più maturo”
Più Adulto

Fu sorpreso Nott quando si rese conto che Adhara non aveva preso male quella affermazione nonostante tutti i suoi discorsi precedenti sul non essere presa sul serio per l’età anzi continuava a mantenere un atteggiamento posato ed educato, molto meno gelido di quello che aveva riservato all’auror Pevensie

“Mi rendo conto, ma a New Orleans anche i ragazzini ricoprono ruoli abbastanza importanti, e poi sono qui esclusivamente per curarmi della sua salute, non conosco bene Sophie ma mi piacerebbe aiutarla se posso, siamo così poche qui di New Orleans”
Un’altra bugia, ci voleva il Veritaserum con quella dannata arpia, ogni giorno a tutte le ore.

“Hey schifoso tradutore del tuo sangue, non credo che sia una buona idea metterla nella stessa stanza con mio padre, non vorrai mica metterla in pericolo, Salazar quanto siete incapaci”

Sirius Black non si era sentito chiamare in quel modo da parecchi anni, esclusa ovviamente Bella che si limitava però a definirlo Cane Rognoso o Randagio Black, ma c’era qualcosa nella voce di quel moccioso, una certa tensione maschrata da arroganza che non sapeva come interpretare, ci pensò l’amica di Sophie per lui a dare una spiegazione

“Che c’è ti preoccupi di Nott?”
il tono leggermente canzonatorio di Adhara le morì sulle labbra quando il compagno reagì in un modo in cui nessuno dei presenti si sarebbe mai aspettato, arrossì così tanto che ormai non erano più i riflessi ramati dei capelli a riflettersi sul suo incarnato ma piuttosto il suo incarnato a riflettere rossore attorno a lui

“Sei davvero preoccupato per me?”
Theodore odiava sé stesso in quel momento, odiava Adhara e quel suo sorrisetto canzonatorio che lo stava facendo arrossire ancora di più, in un modo o nell’altro gli faceva fare sempre la figura dello scemo, e finché rimaneva tra loro poteva anche andare bene, ma vedere Black che lo guardava così divertito lo faceva incazzare come una bestia

“Certo che no sanguemarcio-”

“I toni signor Nott”
“Certo che no Adhara, cerco solo di puntualizzare l’ovvio ovvero un sistema decadente e pieno di lacune, che Salazar mi sia testimone, io vi ho avvertiti sul fatto che una idea pessima”

Sorpassò Auror e compagna di casa di camminando spedito lungo il corridoio lasciandosi alle spalle la risata di Adhara che per una volta, solo quella volta, non gli parve canzonatoria ma genuina e sincera.

Anche Sirius Black la udì quella risata e assieme al nome di quella ragazza lo rimandò indietro di molti anni, quando Andromeda era ancora una Black, quando ancora le litigate con suo fratello non lo svegliavano nel mezzo della notte come terribili sensi di colpa…il suo fratellino

“Ci sono problemi signor Auror?”
gli occhi blu della ragazza lo guardavano ancora divertiti, occhi blu terribilmente familiari, svegli e vivaci.

“Nessuno…nessuno, senti sei sicura di non essere mai stata da queste parti prima?”
“Assolutamente! Voglio dire sono stata nella londra babbana come turista una o due volte, ma questo è quanto… come mai lo chiede?”
“Nussun motivo in particolare”
“Bene allora se non le dispiace raggiungo Theo, non sono sicura che sia in grado di camminare da solo”
il dito dell’uomo le puntò una stanza alla fine del corridoio davanti alla quale li stava aspettando proprio Theo

“Dovete entrare lì, ci sono già altri Auror dentro, io vado a vedere a che punto sono con Sophie”
Sirius Black attese che i due, tra una litigata e l’altra entrassero nella stanza degli interrogatori, ricevuto un cenno affermativo da Nimphadora che li aspettava dentro fece dietro front e si diresse a cercare Sophie Deveraux.

Theodore Nott e Adhara O’Connell invece continuarono per loro strada, la stanza nella quale erano entrati era quadrata, spaziosa, nera e lucida come quasi tutto il resto in quel luogo, c’erano oltre a loro due quattro persone in totale, una ragazza con degli strani capelli che li aveva fatti entrare, il signor Pevensie e un’altra figura sconosciuta, infinte al centro della stanza con i capelli lunghi e sporchi, la barba leggermente incolta e due occhi nocciola come quelli del comagno la ragazza identificò quello che doveva essere il signor Nott.

“Theo…il mio Theo, sei venuto!”
il ragazzo andò a sedersi di fronte il padre tenendo le mani ben lontane dalle sue, fissandolo con un gelo tale che Adhara non pensava si potesse provare per un genitore.

“Posso chiederti padre per quale motivo hai chiesto di vedermi?”
“Un padre non può voler vedere il proprio figlio? Specialmente dopo la terribile esperienza a cui sei andato incontro…il mio povero figlio, almeno il morso del vampiro non può trasformarti, il tuo sangue è al sicuro, conservalo, curalo, per l’Oscuro Signore”
Adhara iniziava davvero a sentirsi male per il compagno, nonostante Nott senior apparisse fuori di testa le era inconcepibile che nella sua dimensione distorta e tormentata quell’uomo potesse davvero voler offrire il proprio figlio a quel sanguinario che ammazzava la gente, si chiese improvvisamente se anche Rabastan avesse simili speranze per lei, mandarla a New Orleans per diventare forte e poi spedirla lì a immolarsi per la causa di Salazar, ricacciò quel pensiero sgradevole nei meandri della sua mente, doveva stare lucida, non doveva distrarsi e manco farsi degli assurdi film mentali, l’avrebbe lasciata dai Malfoy anziché portarla a New Orleans.

“Non avevo dubbi, meglio morire che imbrattare la propria progenie con specie minori, siano essi babbani o altro… i vampiri poi sono l’aborto della natura, rifiutati anche dal sole, preferisco vederti morto che mutato in uno di loro”
“Lei è un sociopatico!”

Notando lo sguardo di Nott junior puntato addosso Adhara si rese conto di averlo detto a voce alta, leggeva puro terrore nello sguardo del più giovane, sicuramente dal momento che anche il padre aveva preso ad osservarla.

“Schifosa babbana come mi hai chiamato?”
“Lasci in pace la ragazzina non è qui per lei”

La ragazza coi capelli rosa si frappose fra lei e il mangiamorte, aveva ascoltato abbastanza Nimphadora Tonks e per lei due ragazzini abusati verbalmente in meno di un’ora erano già troppi.

“Dimmi Theo non ti accompagnerai a questa feccia che cammina dico bene? Schifosa cagna babbana morirai ammazzata come tutti quelli come te”

Uno sputo uscì fuori dalla bocca dell’uomo, Adhara poteva sentire le sue mani tremare, aveva l’urgente bisogno di metterle addosso di quel vile essere che la stava apostrofando in quel momento, eppure mentre schiudeva le labbra per rispondergli come si conveniva vide Theodore Nott scattare in avanti contro il genitore e colpirlo in pieno volto, l’uomo finì per terra ma dopo essersi massaggiato la mandibola iniziò a ridere istericamente osservando il figlio prima di essere riiagguantato subito dagli auror sistemati dietro di lui.

“Morire ammazzata dici, certo deve essere facile dirlo a una sedicenne indifesa e senza preparazioni nelle arti oscure… perché non te la prendi con qualcuno della tua taglia?”

Adhara osservava il compagno quasi commossa, mai si sarebbe aspettata una simile dimostrazione di quasi affetto da parte di qualcuno che fino a pochi momenti prima la definiva sanguemarcio proprio come il padre.
“Non mi definisco una sedicenne indifesa ma grazie Nott sono davvero colpita!”

“Non ci marciare sopra sanguemarcio, questa è la prima e anche l’ultima volta, io me ne vado, ne ho abbastanza di lui e dei suoi deliri, riportatelo pure da dov’è venuto, spero che ci schiatti in quella prigione del cazzo”

L’improvviso cambiamento di linguaggio fecero sussultare l’americana per la seconda volta nel giro di pochi secondi, Theodore Nott era la prova vivente che la cavalleria non era morta ma che era chiaramente sul punto di suicidarsi.

“Oh grazie tante per questo tragico e allo stesso tempo fine ritorno alla realtà razza di imbecille, e io che ti stavo per offrire il pranzo”

“Offrimelo lo stesso, sto morendo di fame non ho manco fatto colazione”

Theodore Nott era sul punto di aprire la porta quando le risate del padre attirarono per la seconda volta la sua attenzione.

“Oh mi chiedo per chi mai tu sia qui piccola nata babbana, dal tuo accento puoi venire solo da quella bettola americana di New Orleans come quell’altra troia Deveraux”

Il nome della madrina ricordò immediatamente ad Adhara perché fosse in quel luogo e improvvisamente si avvicinò all’uomo a grandi falcate incurante di Nott che aveva cercato di trattenerla dal fare una sciocchezza.

“Sì lo so no e allora?”
“Oh la cara Sophie, quante storie ha da raccontare su di noi, vedi è per questo che non può proprio rimanere viva”
“Cosa diavolo sta dicendo?”
“La smetta di dire stronzate Nott…forza Pevensie portalo via adesso”
Nimphadora si mosse svelta per afferrare il braccio sinistro del mangiamorte lasciando al collega l’altro, era rimasta in silenzio quasi tutto il tempo, voleva studiarla questa sedicenne che praticava la necromanzia con le sue amiche, ma in quel momento l’istinto da membro dell’Ordine della Fenice stava prendnedo il sopravvento, avrebbe sbattuto Nott in carcere lei stessa e si sarebbe anche assicurata che uscisse ben ben di testa.

“Cosa voglio dire, cosa vorrò mai dire… voglio dire che stavo prendendo tempo, tutto qua”

Improvvisamente l’aria da folle stralunato che aveva avuto fino aquel momento scomparve del tutto, con uno scatto fulmineo quell’uomo nonostante la sua età si sfilò di dosso gli Auror appropriandosi della bacchetta di Pvensie che finì sul pavimento, il rombo di una grossa esplosione che arrivava dall’ambiente esterno riempì le orecchie dei presenti, e mentre l’auror sconosciuto faceva da scudo a Adhara e a Theodore, Nimphadora Tonks iniziò uno scontro violentò con il detenuto che a giudicare dagli incantesimi che pronunciava non era intenzionato a metterli solamente fuori gioco.

“Corri veloce piccola nata babbana, oggi potrebbe essere l’ultima volta che vedi la tua sorella della congrega”

Incurante del caos che regnava in quella stanza la ragazza si gettò fuori dopo aver spintonato via l’Auror che cercava di proteggerla, l’ambiente circostante era nel caos più totale, dopo aver percorso qualche metro tra gente che correva e incantesimi che si mischiavano all’aria che respirava Adhara realizzò di non avere idea di dove Sophie fosse in quel momento, improvvisamente una presa ferrea le arpionò il braccio, si girò di scatto notando che Nott l’aveva seguita anche là fuori.

“Theo!”
“Si può sapere a che diamine pensi quando fai le cose? Forza andiamo ai piani superiori, dobbiamo uscire da qui adesso prima che la situazione diventi brutta per davvero”
“Theo io devo trovare Sophie, non vado da nessuna parte senza di lei, se quello che tua padre ha detto è vero sono qui per lei, devo trovarla”
“Ferma! Ferma! Cosa pensi di fare una volta trovata? Questo non è solo un tentato omicidio, questo è un attacco al Ministero”
“Non mi importa… io vado a cercare a Sophie”
conscio del fatto che non l’avrebbe convinta a prendere una decisione saggia Theodore andò dietro alla compagna, che si guardava attorno spaesata senza sapere bene dove andare

“Dobbiamo trovare un auror adesso”
“Sei ancora qui Nott?”
“Se non trovi un Auror nessuno sarà in grado di dirti dove cercare Sophie, muoviti non possiamo stare qui, ci faremo ammazzare…maledetta te”
“Mi stai aiutando di nuovo Theo?”
il ragazzo ghignò divertito a quella domanda così spontaneamente sorpresa

“Forse”

Sorridento e facendosi strada tra incantesimi di ogni genere Adhara permise al serpeverde di guidarla in quel caos dilagante, qualsiasi cosa fosse successa non avrebbe permesso a nessuno di ferire Sophie Deveraux

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Capitolo 14
*** A secret revealed ***


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Quindi è questo quello che succede ad andare in giro con te mezzosangue?”

Theodore Nott era molto più pratico di quanto Adhara avesse osato sperare, si muoveva con una grazia e una decisione che lei mai avrebbe osato pensare di poter ottenere con la bacchetta, attorno a loro regnava il caos più totale ed erano sfuggiti al controllo degli Aurors per ben tre volte prima di riuscire ad arrivare al piano designato. Nonostante la sua incredibile bravura con la bacchetta ovviamente il coetaneo non smetteva di tormentarla con uscite poco opportune il cui solo scopo era di infastidirla, come in quel momento.

Andare in giro con me?”
l'evidente scetticismo sul suo volto doveva aver in qualche risvegliato la parte emotiva della muscolatura facciale di Theodore, che per una volta la osservava con quello che sembrava una leggera punta di cinico sarcasmo.

Certo, prima ero al caldo dentro la mia scuola, poi tu e le tue cugine decidete di fare un macello con uno dei vostri incantesimi e mi ritrovo al Ministero perché giustamente mio padre vuole sapere come diamine sia stato possibile essere attaccato da un vampiro dentro il perimetro dell' infermeria, infermeria dove sono finito per colpa tua, e adesso sono qui, nel bel mezzo di un colpo di stato, scatenato per uccidere o rapire una tua sorella della congrega”

mentre completava il suo monologo Nott bloccò con la bacchetta un pezzo di muro che rischiava di diventare la loro tomba, dando Adhara sufficienti secondi per elaborare una risposta, dare corda a quella provocazione era ovviamente una pessima idea ma la sua giacca di ecopelle, ormai rovinata a causa di quelli che erano verosimilmente i parenti di Nott, reclamava la sua vendetta.

punto primo, dovresti essere grato di essere qui a visitare il tuo stronzissimo padre e non ad Azkaban a trovare il tuo caro amico- STUPEFICIUM!” quella che sembrava una fluttuante nuvola di fumo nero dotata di forza propria ma che era in realtà una persona, come aveva avuto modo di constatare, andò a schiantarsi contro il muro più vicino, sorrise leggermente guardando lo sguardo decisamente stupito di Nott e smise immediatamente quando si rese conto che non era stupore ma autocelebrazione...doveva sentirsi così fiero e pieno di sé per averle insegnato quelle poche cose che aveva appreso a scuola in quei mesi.

Punto secondo, tutta questa gente qui per quanto ne so potrebbe essere nel tuo albero genealogico. Punto terzo, non sei quasi stato ammazzato da niente...Kol non voleva ucciderti, non avrebbe messo Davina in pericolo per te, non hai nessun valore da vivo per lui...figuriamoci da morto”

Oh ma grazie tante, è davvero confortan-”
“Punto terzo” Adhara continuò il suo monologo con le dita saldamente pressate sulle labbra del compagno di classe, che sembrava molto infastidito dalla situazione, ma non abbastanza da ribattere “Tuo padre è un infame, un meschino e un assassino, non ti importa niente di lui e nemmeno a me, e per quanto ne sai è stato lui ad organizzare questa specie di attacco, punto quarto se non vuoi essere mandato in infermeria forse dovresti evitare di puntare la tua bacchetta a casaccio contro estranei, punto quinto, secondo te in che modo sono responsabile dei tentativi di omicidio perpetrati contro Sophie Deveraux?”
“Oh non saprei... dimmelo tu visto che siete così intime a quanto pare, piuttosto perché non usi uno dei tuoi incantesimi della congrega per tirarci fuori da qui?”
“Non posso...” Adhara non sapeva se Theo fosse più infuriato o deluso dopo quella risposta, ma la verità era che lei era davvero troppo esposta, che la maggior parte degli incantesimi che usava di solito erano considerati magia oscura e resi illegali e che una minore che pratica magia oscura sarebbe costata a Sophie, oltre che la sua libertà, la custodia su di lei e sulle altre... e viste le loro alternative era meglio non correre rischi a meno che la situazione non fosse diventata davvero insostenibile.

Metterei Sophie in pericolo e non posso permetterlo...dovrò farmi bastare quello in cui ci siamo esercitati, prega che sia abbastanza”

Meraviglioso! Quindi va bene per voi praticare la magia oscura dentro le mura della nostra scuola e spedire me in infermeria-”
“Quella che ho usato per spedirti in infermeria era magia di base, non magia oscura, smettila di adularti”
“-ma non utilizzarla per salvarci la pelle al ministero della magia... stupendo!”

Non capisco...sono venti minuti che ci muoviamo in questo posto, e in nessuna delle aule per gli interrogatori che abbiamo passato siamo riusciti a ritrovare Sophie”

Il Ministero è molto più grande di quel che sembra, non ti ci puoi muovere liberamente senza esserci manco mai entrata prima” Theodore non la osservava neanche, era troppo preso ad assicurarsi che nessuno si avvicinasse a loro per dedicarle più tempo e attenzione di quanto non fosse strettamente necessario. Adhara si sentiva particolarmente stupida in quel momento, aveva sottratto se stessa e quello che stava diventando un bizzarro conoscente alla protezione di chi quelle mura e quei nemici li conosceva bene, si era abbandonata alla sua arrogante convinzione di poter trovare e proteggere Sophie, quando in genere era lei quella che trovava e proteggeva, senza la magia Ancestrale non aveva nulla da canalizzare, senza le sue amiche non aveva la magia del raccolto, senza New Orleans non aveva la libertà di usare la sua magia in modo completo, l'incantesimo sbagliato, troppo potente avrebbe fatto cedere Freya e le avrebbe messe tutte in pericolo, eppure Theodore era lì a farle da scudo aspettandosi qualcosa da lei da un momento all'altro, anche lei si aspettava qualcosa da se stessa da un momento all'altro ma uno qualsiasi dei suoi incantesimi sarebbe stato troppo lento contro quegli individui che, grazie a quella bacchetta che le sembrava ancora un arnese che snaturava qualsivoglia pratica magica, potevano lanciare incantesimi molto più velocemente di quanto potesse fare lei.

Io non so cosa fare... mi serve un posto, un posto sicuro... e vuoto, tenterò un incantesimo di localizzazione, così non dovremmo girare a vuoto” quando vide lo sguardo del Serpeverde vagare da una zona all'altra del piano sbuffò sonoramente, sperando di attirare la sua attenzione che a quanto pare vagava altrove, eppure quando Theo la prese per un braccio e la costrinse a seguirlo tra polvere e incantesimi sconosciuti i due si infilarono in una stanza vuota, prima che Theodore si richiudesse la porta alle spalle Adhara riuscì a catturare il nome del proprietario di quello che era a tutti gli effetti un ufficio.

Chi è Alastor Moody?”

Ti ricordi l'Auror che voleva interrogare Draco? Quello con l'occhio incantato... sebbene sia in pensione tiene un ufficio per il reclutamento di nuovi Aurors, con questo disastro dubito che farà un salto in ufficio”

Sì ora ricordo...è il tizio da cui ho salvato i vostri deretani purosangue”

Non ce ne sarebbe stato nessun bisogno se tu non avessi fatto entrare un vampiro a scuola”

Sshh”

Quel battibecco, nel quale Theodore aveva ragione per quanto le costasse ammetterlo, li stava portando entrambi solo verso un grosso esaurimento nervoso quando lei avrebbe dovuto trovare invece un incantesimo che la portasse verso Sophie, si guardava attorno spaesata, senza Monique non aveva nessuno a portata di mano che fosse parente di Sophie con cui praticare un incantesimo di sangue, non aveva nulla di Sophie con sé e non aveva né una mappa né della sabbia, l'incantesimo di localizzazione sarebbe stato più difficile del previsto, ammesso e non concesso che funzionasse e che quel luogo non avesse protezioni magiche in grado di bloccare la sua magia.

Ci servono delle cose”

Ci?”

Nott, prima troviamo Sophie prima ce ne andiamo da qui...oppure ti piace così tanto passare del tempo con me?” il sopracciglio del Serpeverde si alzò così tanto che Adhara temette che gli potesse cadere la fronte da un momento all'altro, era diventato troppo espressivo tutto in una volta e quell' aria conigliesca che teneva a scuola era sparita per far spazio a un atteggiamento molto più arrogante e provocatorio, Theodore iniziò a moversi con agitazione nell'ufficio cercando qualcosa che, vista la sua totale capacità di ascolto, non avrebbe trovato, Adhara lo osservò per qualche secondo prima di mettere fine a quel ridicolo tentativo di rendersi utile.

Nott”
“Cosa vuoi?”

Non ti ho detto cosa serve”

Si fermò a guardarla, odiando il risolino che stava faticando a trattenere, lo mutò in un sorriso seccato e isterico e le fece cenno di andare avanti “Una mappa di questo posto-” la vendetta di Theodore non tardò ad arrivare quando subito dopo un Accio appena sussurrato una mappa le arrivò effettivamente in testa, cogliendola completamente alla sporvvista e impedendole di mantenre un'aria dignitosa anche dopo aver iniziato a massaggiarsi la testa

Lurido piccolo basta-”

C'è altro?” lo disse fin troppo compiaciuto e quando Adhara iniziò a frugare in giro all'ufficio si chiese se non stesse cercando qualche arma bianca per toglierlo di mezzo, soprattutto visto che continuava a massaggiarsi teatralmente la testa pur essendo perfettamente consapevole che una mappa di carta, per quanto grande, arrotolata e incantata, non poteva averle fatto tutto quel male.

Ci serve qualcosa di Sophie o il sangue di qualche suo parente, visto che il secondo elemento è introvabile qui sto cercando di capire se, visto che quest'uomo è non solo il responsabile del suo arresto ma anche la persona che l'ha assunta, posso trovare qualcosa che le appartenga, un curriculum, un documento...una lettera, qualunque cosa”
“E tu sei venuta qui senza portarti niente?”

Trovarsi in quel luogo con Adhara, i Mangiamorte e suo padre, e il caos attorno si stava trasformando in un'esperienza davvero sconvolgente, la cosa ancora più sconvolgente però era il modo in cui la ragazza lo guardava che sembrava dirgli Perché mi sarei dovuta portare dietro qualcosa? E Theo cominciava a domandarsi se la cosa veramente sconvolgente non fosse in realtà la sua opinione su quelle quattro che lo portava ad aspettarsi cose un po' troppo eccessive forse.

Ti rendi conto che siamo nell'edificio dell'istituzione magica più importante del paese? Sai quanto è stato difficile ottenere questo colloquio? Secondo te dovevo mandare tutto all'aria per cosa? Per farla evadere?”
“E non è quello che stiamo cercando di fare adesso?”
“Beh sì in effetti...ma non avevo calcolato il fattore assassini in nero quando sono uscita da scuola stamattina”
non aveva tutti i torti, a nessuno verrebbe in mente di dover affrontare un gruppo sovversivi dentro un edificio pubblico, l'unico a cui era capitato era Potter e non è che ogni persona del Regno Unito dovesse affrontare quello che affrontava lui. Ciò che pensava però, dopo quello che era capitato a scuola, era che magari quelle quattro non si comportassero esattamente come delle normali persone del Regno Unito e che per cui non si sarebbero fatte intimorire da quello che la legge prevedeva per chi utilizzava magia non consona.

Trovato!”

sventolava un mazzetto di fogli come se fosse la cosa più importante del mondo, rischiando di perderne qualcuno in aria per l'eccitazione... in effetti per essere una cosa importante non se ne prendeva troppa cura.

Vuoi illuminarmi?”
“Il contratto di assunzione di So', è un contratto magico, questo vuol dire che la sua magia è legata alla carta di conseguenza-” “-lo puoi usare come tramite per qualsiasi incantesimo tu abbia in mente di mettere in pratica per trovare la Deveraux”

Più sveglio del previsto Nott... forza dammi una mano, ci manca ancora una cosa” la ragazza inginocchiandosi a terra e facendo cenno al compagno di fare altrettanto cominciò a raccogliere vari frammenti di mattonelle caduti a terra a causa delle varie collutazioni, il Serpeverde le riservò la stessa occhiata schifata che le aveva riservato quella mattina quando l'aveva vista seduta a terra fuori da scuola, provò pena per lui Adhara, tutta quella diffidenza nei confronti dello sporco e della terra dovevano significare un'infanzia priva di giochi all'aperto, non doveva essere facile essere Theodore Nott, e neppure essere uno qualsiasi dei suoi compagni di casa. Gli sorrise con una dolcezza ed una eccitazione un po' canzonatorie ma Theo non se lo lasciò ripetere, si ingonocchiò accanto a lei e cominciò a creare un piccolo cumulo di rimasugli di mattonele “Mi dici anche a cosa servono?” “Per l'incantesimo ci serve della sabbia, non credo che sia facile trovarne dentro un ufficio visto e considerato che non la usate per i vostri incantesimi, pfrantumeremo questi resti e pregheremo Salazar che funzionino lo stesso”

Appena ne ebbero racimolati abbastanza fu Theodore a farli a pezzi mentre Adhara li posizionava sopra la mappa del ministero, accartocciò il contratto magico in modo tale che potesse rimanere chiuso tra i suoi pugni

Ora prendimi le mani”

Come prego?”

L'incantesimo funziona meglio se lo facciamo in due...prendimi le mani!”

Raggiungendo livelli di diffidenza e scetticismo che non pensava avrebbe mai provato in tutta la sua vita il ragazzo accolse la richiesta e prese le sue mani, Adhara le posizionò sopra la mappa iniziando a stringere la presa in modo forte e deciso, e per un momento Theo lo sentì il flusso della magia scorrergli sotto la pelle, anche senza bacchetta.

Ripeti dopo di me...  Ce che vous, pro la busque. Ce che vous, pro la busque. Ce che vous, pro la busque”

è...francese? Avete incantesimi in francese?”
“Si chiama Quartiere Francese per un motivo Nott, te lo ripeto:
Ce che vous, pro la busque. Ce che vous, pro la busque. Ce che vous, pro la busque”

Oh Salazar aiutami... Ce che vous pour-” “Ce che vous pro Nott, concentrati: Ce che vous, pro la busque. Ce che vous, pro la busque. Ce che vous, pro la busque”

Ce che vous, pro la busque. Ce che vous, pro la busque. Ce che vous, pro la busque”

Ce che vous, pro la busque. Ce che vous, pro la busque. Ce che vous, pro la busque”

La magia iniziò a scorrere, dalle sue mani a quelle di Adhara, da quelle di Adhara alle sue, non aveva bisogno di aprire gli occhi per sapere che la sabbia aveva iniziato a muoversi sulla mappa tracciando un percorso, non aveva bisogno di guardarsi attorno per capire che quel vento che si era levato lo stava scatenando lei. Era solo un incantesimo di localizzazione eppure non si era mai sentito tanto inebriato dalla magia prima di quel momento, comprendeva come mai Adhara e le sue finte cugine trovassero l'utilizzo di una bacchetta così difficile, la sintonia che lui aveva con la sua bacchetta era assoluta e totale e avere quel tipo di legame con delle persone deve dare alla magia una dimensione infinitamente più completa e assoluta, e se poteva rendersene conto lui che con Adhara non andava neanche granché d'accordo non riusciva ad immaginare niente che lei e quelle ragazze alle quali era così legata non potessero realizzare assieme. Era eccitato e intimorito allo stesso tempo e quando Adhara lasciò andare la presa sentì il fiato spezzarsi...perché per quanto si ostinasse a considerarle delle barbare poco integrate non poteva fare a meno di desiderare ancora la completezza che gli aveva fatto provare quel singolo incantesimo.

Non capisco...”
“Qualcosa è andato storto?”

No la sbbia indica un punto preciso...ma quel punto è...beh...qua, questo ufficio e non ha alcun senso perchè noi siamo passati prima di qua, ma non c'era niente era tutto-”

La frase di Adhara rimase spezzata a mezz'aria appena un orribile e perfettamente plausibile scenaro si fece strada nel suo cervello usando la sua macabra immaginazione come mezzo di trasporto.

Era tutto crollato” concluse Theo, studiando un terrore che non aveva mai visto negli occhi della compagna ma che conosceva bene visto che era lo sguardo che assumeva Draco ogni volta che si parlava di sua madre, da sola prigioniera in casa sua... in perenne pericolo di vita.

Dobbiamo tornare indietro...devo tirarla fuori, potrebbe essere morta”

Ora non esagerare, rifletti, Sophie è una strega preparata, ed è passata solo mezz'ora da quando è iniziato l'attacco, questo vuol dire che crollo o non crollo Sophie dovrebbe avere abbastanza ossigeno per respirare, se ci sbrighiamo possiamo riuscire a tirarla fuori, sempre che il tuo incantesimo sia riuscito”
“I miei incantesimi riescono sempreTheo...
sempre”

Il Serpeverde cercò di ignorare la velata minaccia che quelle parole racchiudevano, come se lui non avesse ancora sufficientemente sperimentato sulla sua pelle quanto i suoi incantesimi le riuscissero ogni volta che li pronunciava. Stava per aprire la porta quando sentì la presa di Adhara avvolgergli la mano, per un breve pensò si trattasse di una ricerca di conforto e protezione da parte della ragazza, poco dopo coprese che era lei che cercava di proteggere lui.

Invisique”


***


L'avevano svegliata quella mattina informandola che avrebbe avuto delle visite, e Sophie Deveraux aveva atteso, e atteso, e atteso. Non aveva idea di chi potesse venire a trovarla, visto che Rebekah era stata sospesa dal suo impiego per ulteriori indagini e che né Sirius né Tonks sembravano voler avere a che fare con lei, eppure quando le si presentò Pevensie quella mattina dicendole che finita la sua sessione di interrogatori una ragazzina della sua congrega le avrebbe potuto parlare per qualche minuto l'apprensione prese il sopravvento, e immaginare una qualsiasi delle ragazze da sola in quel luogo che non era loro amico non la lasciava per nulla serena. Avrebbe cercato di rifiutarsi se solo un'azione del genere non avesse generato più sospetti di quelli che doveva già dissipare.

Non sapeve chi delle quattro si sarebbe presentata ma sapeva che in ogni caso sarebbe stata un'idea tremenda, quella sensazione fu avvalorata ulteriormente dall enorme esplosione che aveva appena investito le sue orecchie...e il suo corpo...spedendola a terra e facendola sbattere contro il muro dall'altra parte della sala.

Non fece a tempo ad alzarsi che un incantesimo la schiantò di nuovo, rischiando di farle perdere i sensi, cercò di aprire gli occhi per distinguere la figura che le si stava avvicinando, vestita di nero e con il volto coperto da una maschera argentata...Un Mangiamorte...era disarmatae confusa e a terra e le sue manette le impedivano di usare la sua magia. Era da sola in balia di un assassino e ciò che era peggio era che una delle ragazze era dentro il ministero e che lei doveva trovare il modo di sopravvivere almeno per proteggerla, fosse Davina, Cassie, Adhara o Monique. Il pensiero di sua nipote da sola in quel luogo le gelò il sengue e iniziò egoisticamente a sperare che si trattasse di una delle altre.

Credevi che ti avremmo lasciata in pace per sempre Deveraux?”

Una mano impregnata dell'odore del sangue la afferrò per i capelli costringendola ad alzare lo sguardo, il viso contratto di Alecto Carrow la osservava con derisione e pietà, pietà per quello che stava per farle.

Non saprei Alecto... era da un po' che non vi facevate vivi, ho iniziato a pensare che il tuo Signore avesse paurAAAHHHH”

la maledizione cruciatus le fece più del previsto, anche se in effetti non si può mai prevedere quella sensazione della pelle che si lacera e del corpo che viene torturato da centinaia di minuscoli aghi. Non è la prima volta che la subiva, le era capitato altre volte, sempre per mano di Alecto. La odiava e ne aveva valido motivo, in un certo senso le aveva rovinato la vita, in un altro senso Alecto la vita se l'era rovinata da sola e riversava su di lei tutta la sua frustrazione.

Sai Sophie, ho immaginato tante volte di rivederti... e di fartela pagare, ma mai avrei pensato di doverti venire a prendere proprio qui, è simbolico ti pare? Ti sei sempre battuta per la libertà di tutti e adesso ti hanno rinchiusa”

Sì sai com'è, ho fatto il culo a uno dei vostri e gli Auro hanno iniziato a temere la competizionAAHH”

Questa volta riuscì a controllarsi e asopportare il dolore un po' meglio, Alecto era bravina con le torture anche se troppo emotiva, non era come Bellatrix, le sue torture riflettevano un'instabilità emotiva molto meno fredda e calcolata, Alecto aveva dei punti che potevano essere toccati per farle perdere la concentrazione e in quel senso era un bene che l'avesse trovata lei e non qualcun altro.

Perché non mi parli di te invece... alla fine sei riuscita a sposarti oppure Regulus non è stato l'unico darti il ben servito?”

sorrise per un momento beandosi della rabbia che leggeva negli occhi della donna, prima che un calcio di quest'ultima le spezzasse il respiro. Doveva esserci riuscita a farla arrabbiare, per i purosangue un fidanzamento spezzato era una grossa vergogna, e il modo in cui Regulus aveva spezzato il suo era stato uno spettacolo tragicomico che Sophie avrebbe sempre ricordato con affetto.

Sai...sarebbe vivo, se tu non lo avesse spitno di nuovo tra le braccia di quella puttana Scozzese, come ci sente So'? Ad essere la causa della sofferenza di coloro che hai attorno?”
Si fece prendere alla sporvvista Sophie da quelle parole, perché facevano male e perché Alecto evidentemente conosceva i suoi punti deboli molti meglio di quanto lei non conoscesse quelli della Mangiamorte, ma ne era valsa la pena, si disse, di essere presa alla sprovvista per poter osservere Alecto che veniva schianta e appesa a testa in giù da Sirius Black, per un attimo le parve di essere di nuovo a scuola e iniziò a ridere sinceramente ignorando il dolore che le pervadeva il corpo.

Smettila...andiamo forza”

l'amico l'aiutò ad alzarsi e le levò le manette per permetterle di usare i suoi incantesimi, la condusse fuori dopo aver accuratamente sistemato Alecto ed essere sicuro che qualcuno la ritrovasse.

Sir ti ringrazio, ma devo andare a cercare-”
“Adhara sì, l'ho accompagnata questa mattina assieme a Theodore Nott, avrebbero dovuto portertela, ero certo di trovarla qui”
“Adhara? È venuta lei quindi... senti dove hai lasciato lei e l'altro ragazzo”
“In un'aula per gli incotri con Nott senior, dovevano restare insieme e lì c'erano abbastanza Auror per entrmabi”

Sophie fino a quel momento era stata certa che il terribile susseguirsi degli eventi di quei mesi fosse solo frutto dell'incredibile capacità di Voldemort di giocarsi le sue carte, invece a quanto pare si trattava semplicemente di un'incredibile dose di poca professionalità dei suoi colleghi.

Fammi capire...tu hai lasciato due minori con un assassino e delle reclute inesperte?”

Sirius la prese per le spalle sbuffando leggermente, non gli piaceva quando le persone contestavano le sue decisioni, soprattutto quando quelle persone avevano ragione e quelle decisioni non erano neanche sue a dirla tutta.

Gli Auror sono ben addestrati, cosa ti aspetti che succeda che Nott prenda in ostaggio uno dei ragazzini e che scappi chissà dove con più di cinque Auror a fargli la guardia? Andiamo So-”
“SIGNORE”

un giovane Auror li raggiunse col fiatone e il volto bianco come quello di un fantasma e sia Sophie che Sirius compresero che, oltre al caos generale, doveva qualche altra cosa che non andava e che minacciava di rendere quella giornata peggiore rispetto a quanto già non fosse.

Nott e scappato...e abbiamo perso i due ragazzini”
“Cos---come avete fatto a perdere due ragazzini?”
“Nott ha rubato una bacchetta, abbiamo iniziato a duellare, abbiamo cercato di tenerli fuori dai guai ma la ragazzina si è divincolata ed è schizzata fuori, seguita a ruota da quell'altro”

Fatemi capire vi siete fatti mettere nel sacco da due sedicenni?”

Senza neanche starlo a sentire Sophie aveva iniziato a correre precipitosamente lontano dalgi Auror, entrando in ogni stanza e sperando ogni volta di vedere il volto della sua figlioccia spuntare da qualche parte, ma non c'era, non era da nessuna parte e tutto attorno regnava il caos, tra auror, dipendenti e mangiamorte non si capiva più nulla, si arrestò improvvisamente quando, raggiunta da Sirius sentì la sua mano stringerle il braccio con una forza anche troppo rassicurante per uno scapestrato come lui.

Li troveremo, resta con me e ti prometto che li troveremo”

lasciandosi guidare dall'uomo continuò a ispezionare ogni stanza che si trovava sul loro passaggio, cercando per quanto possibile di non farsi prendere dal panico, e sperando di non trovare i due sedicenni troppo tardi, Sirius più che dalla ricerca sembrava preso da lei. Pareva sempre sul punto di chiederle qualcosa e nei suoi occhi Sophie leggeva la stessa curiosità nascosta che le ci aveva visto molti anni prima quando Sirius si era presentato fuori dalla sala comune di Tassorosso a chiedere di Regulus, lo aveva cacciato quella volta, in malo modo, ma in quel momento, in cui entrmabi erano adulti feriti, le sembrava doveroso dargli delle spiegazioni.

Ho sentito qualcosa mentre parlavi con Alecto... parlavate di Regulus vero? Doveva davvero sposarla?”
“Sai è strano che tu chieda a me dettagli sulle ragazze di tuo fratello”
la curiosità si trasformò in senso di colpa, perché quanto Sirius non potesse pentirsi di essersene andato da Grimmould Place si sarebbe per sempre pentito di non aver trascinato il suo fratellino fuori da lì con la forza.

Sì, dovevano sposarsi, aveva deciso tua madre... e per un po' Regulus ci aveva provato, sai dopo che tu...insomma... non voleva deluderli, voleva dar loro un po' di serenità, ma non ha funzionato”
“Non ha funzionato per colpa tua?”
“Direi per merito mio”
“Ha detto che lo hai spinto tra le braccia di una puttana scozzese”

Però! Hai aspettato parecchio prima di intervenire...”

Sirius non rideva, la osservava e basta, voleva delle risposte, risposte che lei non era prnta a dargli, quando lei e Aisling avevano iniziato a diventare amiche di suo fratello e di Rabastan lui aveva fatto ogni cosa per tenerle lontane, era il suo modo bizzarro di proteggerle dalla sua famiglia, e se lei non lo aveva capito anni addietro lo capiva ora. Era stata convinta che Sirius non sopportasse gli occhi di Aisling che brillavano per suo fratello ma ora si rendeva conto che a guidare le azioni avventate di Sirius era un sentimento molto più disinteressato della gelosia, e ora era il nome di Aisling che aleggiva tra loro, senza che nessuno dei due avesse davvero il coraggio di pronunciarlo.

Sai abbiamo vissuto assieme per un po', io lui e Rabastan...avevamo un appartamento”
fu certa di sentire una risata soffocata, simile ad un ringhio provenire dal suo amico, del resto Sirius Black aveva sempre riso come se abbaiasse, era una sua caratteristica, che lo rendeva così simile al mastino della costellazione di Orione che gli dava il nome.

Mio fratello...viveva in un appartemento...con te...senza elfi domestici”
“Già, io lavoravo da Magie Sinister”
“Cosa? Stai scherzando?”
“Ehi, fuggivo da New Orleans...dovevo guadagnarmi da vivere in qualche modo”
“C'è differenza tra il guadagnarsi da vivere in qualche modo e il guadagnarsi da vivere lavorando da Magie Sinister, adesso mi dirai che anche Aisling faceva parte di questo bel quadretto”
era un sarcasmo furioso, non tanto per i segreti tenuti, quanto per la consapevolezza che lei ed Aisling erano passate sopra qualcosa che lui non avrebbe mai perdonato, manco a suo fratello: l'essere Mangiamorte.

Se vivevate assieme allora tu lo sapevi...quello che faceva”
“Lo sospettavo, ma sia lui che Rabastan sono stati molto attenti a non coinvolgermi, era strano sai, ci hanno provato davvero a tenermene fuori, poi mi sono lasciata fregare da Evan Rosier”

Sophie Deveraux...tu devi rivedere i tuoi gusti in fatto di uomini per Godric, abitare con mio fratello e uscire con mio cugino... per caso eri pure amica di Bella? A questo punto non mi sorprenderebbe”

questa volta era il suo turno di ridere, sinceramente, come non vìfaceva da tanto, era certa che tutto sarebbe andato bene quando un improvviso boato sbalzò via sia lei che l'Auror, Sirius fece appena a tempo ad afferrarla e a trovare riparo per entrmabi dentro una stanza, vuota come tutte quelle che avevano trovato fino ad ora. Quello che nessuno dei due riuscì a fermare fu il crollo successivo che li improgionò dentro la stanza senza lasciargli nessuna via d'uscita.

No, no no no no... avanti spostati”

Sophie...Sophie ferma, non serve a niente, fammi provare con la bacchetta”

prima che riuscisse anche solo a pronunciare un altro incantesimo ci fu un altro crollo, questa volta la mole di mattone li investì in pieno, Sophie fece giusto in tempo a pronunciare un incantesimo difensivo prima che lei e Sirius venissero completamente bloccati dal crollo.

Adesso cosa facciamo?”
“Ho perso la bacchetta... non puoi usare la magia della congrega?”
“Ma certo! Chiedo aiuto, distogliendo la mia magia dall'incantesimo che sto già attuando, con due tonnellate di cemento che rischiano di caderci in testa” rispose Sophie senza nascondere l'evidente fastidio che quella richiesta le aveva provocato, l'avevano infondo confinata per quella stessa magia che lui ora le chiedeva di usare per salvargli la vita... non c'era da stupirsi del suo prendere male la notizia, davvero non c'era da stupirsi. Sentiva il respiro irregolare della strega accanto a sé e si rese conto, Sirius Black, che mai nella vita aveva visto Sophie Deveraux in preda ad emozioni che fossero diverse da gioia o collera... eppure in quel momento la donna gli pareva perfino

Spaventata?”
“Un po'” Sophie lo ammise senza farsi troppi problemi, era sepolta viva con la sua figlioccia lì fuori sola e impreparata. Poteva morire lì e la sua morte voleva dire che le ragazze sarebbero rimaste da sole, da sole in balia in Klaus e degli originali e per quanto sperasse che Cami riuscisse a tenere tutti uniti sapeva che ci sarebbe voluto molto più di lei per impedire ai vampiri di sfruttare la loro magia se ne avessero avuto bisogno. Aveva scelto l'Inghilterra di tutti i luoghi del mondo soprattutto per concedere a quelle quattro almeno un anno normale nella loro travagliata esistenza.

Sai...non dovresti preoccuparti troppo”

Una ragazzina della mia congrega è là fuori da sola e verosimilmente in pericolo...dimmi anche tu non ti preoccupi quando Harry Potter e i suoi amici sfidano l'Oscuro Signore?”
lo sentì sussultare, doveva aver fatto centro, era simile l'apprensione che provavano, solo che Sirius Black era rimasto chiuso in una cella per dodici anni, mentre lei aveva assistito ad ogni genere di orrore negli anni passati per cui nella sua testa si accostavano tutti i più orribili scenari appena provava ad immaginarse le fanciulle del raccolto di nuovo abbandonate a loro stesse.

Mi è sembrata sveglia sai?”

Oh non lo immagini nemmeno...è sveglissima, e probabilmente ha già trovato il modo di mettersi al sicuro, è una vera Serpeverde”

Serpeverde?”
le sembrava quasi di vederlo il volto schifato di Sirius, lui coi Serpeverde non aveva un bel rapporto...se solo avesse saputo... se solo avesse immaginato.

Sai credevo che il vostro non mandare le streghe a scuola fosse l'equivalente di un furto dell'infanzia...ma se devono finire a Serpeverde forse è meglio così”
“Sirius”

Va bene, forse ripensandoci non è così tragico, insomma c'è di peggio... il fatto che non sia purosangue esclude quantomeno che possa diventare Mangiamorte... magari è solo una ragazzina ambiziosa chissà”

Sirius! È tua nipote” urlò per farsi sentire e finalmente il collega rimase in silenzio, non lo vedeva ma poteva sentire gli occhi dell'uomo su di sé, non lo udiva più... nemmeno respirare e l'aria si era fatta incredibilmente più pesante.

è mia...cosa?”

Ti ricordi quando eravamo a Diagon Alley... e hai esternato la tua felicità per le mancate frequentazioni tra Aisling e tuo fratello? Beh forse potrei aver mentito un po' riguardo alla distanza che effettivamente si era frapposta tra i due”
“...lei è...è la figlia...”
“...di Regulus”
“La figlia di Regulus...e di Aisling” disse ormai completamente assorto nei suoi pensieri e sconvolto dalla notizia, Sophie non ci aveva propriamente riflettuto, ma potevano morire da un momento all'altro, le sembrava giusto che lo sapessee se fossero sopravvissuti avrebbe trovato il modo di farglielo accettare... poteva quasi sentire le domande silenziose che Sirius non aveva i coraggio di porle,
Come hai potuto mentirmi? Come hai potuto tenerla nascosta? Come hai potuto tenerla lontana dall'Inghilterra?

Come hai potuto permettere che finisse a Serpeverde?”

esasperazione, ecco a cosa la portava Sirius Black, all'esasperazione, lei gli confessava di avere una nipote e lui si preoccupava del colore della cravatta.

Davvero? È questo che ti interessa? La sua Casa?”
“Certo che sì! Che altro dovrebbe interessarmi? E come hai potuto permettere che non studiasse ad Hogwarts? Che razza di educazione ha ricevuto prima di venire qui?”
“Ha vissuto a New Orleans negli ultimi otto anni, è a tutti gli effetti una strega della congrega perciò studiava con le ragazze della congrega, è una fanciulla del raccolto sai? Ed è molto portata per la miagia avanzata” non specificò esattamente che magia avanzata ne suo linguaggio era magia considerata oscura in quasi tutti gli altri linguaggi, ma Sirius cercò di fare finta di niente, oppure semplicemente il suo cervello censurò quella notizia per non sconvolgerlo ulteriormente.

Quindi fammi capire, mio fratello ha avuto una figlia segreta, è morto e Aisling è venuta da New Orleans?” lo disse con una furia nella voce che Sophie non se la sentì di mentire ulteriormente, era certo ormai che se non l'avesse uccisa la roccia, o quella bizzarra rivolta, lo avrebbe fatto Sirius e sarebbe stata una morte molto ridicola conoscendo il soggetto.

Non esattamente... si sono spostate molto negli anni e Aisling ha tagliato i rapporti per non essere rintracciata e per non mettermi in pericolo...stava scappando, quando è morta dieci anni fa-”
“Aspetta, dieci anni? Hai detto che Adhara è stata a New Orleans solo otto anni fa, dove è stata per tutto il resto del tempo?” Sirius non poté fare a meno di chiedere quell'ultima informazione con dell' apprensione nella voce perché per quanta rabbia nutrisse per l'essere stato tenuto all'oscuro sapeva bene che nessuno sano di mente, all'oscuro della sua innocenza, lo avrebbe mai cercato per fargli crescere una bambina... quale genitore snaturato lascerebbe infatti una ragazzina con un probabile pluriomicida?

è stata con il suo padrino...Rabastan”

a quanto pare ce la avrebbe lasciata suo fratello, voleva vedere Sophie, sentiva l'impellente necessità di osservare il suo volto rosso per il senso di colpa, considerando a conti fatti che quella bugia ne confermava pure un'altra

Quindi non è vero che sono quasi vent'anni che non vedi Rabastan... per GODRIC SOPHIE! È un pazzo e un assassino e tu gli hai dato rifugio!”

Lo ha rifiutato, ha solo lasciato Adhara e se ci pensi a conti fatti meglio così, immagina se l'avesse portata da Malfoy anziché da me come sarebbe potuta diventare... e poi non è che bastino due anni con Rabastan a trasformare qualcuno in un mago oscuro”

si attese che l'amico ribbattesse in qualche modo, ma non avvenne nulla, sentì solo il peso del cemento venire a mancare e iniziò ad udire un incantesimo pronunciato da una voce conosciuta.

Phasmatos Motus Robix, Phasmatos Motus Robix”

iniziò e percepire un bagliore luminoso e poco dopo poté distinduere due figure fuori, quella di Adhara concentrata nel suo incantesimo e quella di Theodore Nott che la osservava affascinato, afferrò Sirius ancora confuso da quel susseguirsi di confessioni e appena incrociò lo sguardo della ragazza Adhara seppe di poter lasciar andare l'incantesimo e con esso il peso del cemento.

Oh Sophie per fortuna! Non sai che spavento che mi sono presa”
“Adhara perché avete chiesto di vedermi? È successo qualcosa?”
“Ho avuto una strana visione un po' di tempo fa, a che fare con Vince, ma non solo, abbiamo saputo che eri stata arrestata e non riuscivamo ad entrare in contatto con ma Cami ci aveva informate dei sospetti di Rebkah riguardo a Freya così abbiamo deciso di renderci utili”
“Hanno fatto entrare un vampiro a scuola... ecco come si sono rese utili”

le due che avevano parlato tra loro dimenticandosi completamente degli altri presenti tornarono a prestare attenzione ai due spettatore che le osservavano con un impellente curiosità negli occhi eppure nessuno dei due lesse sconcerto quando Sophie tornò a prestare attenzione alla ragazza

Chi avete fatto entrare?”

Nessuno... non esattamente almeno...”
“Adhara!”
“In mia difesa vorrei dire che nessuno si è fatto male... non seriamente almeno... e che ne andava della felicità di Davina, insomma come dovevamo fare?”
“Oh no, no non me lo dire...
siete impazzite? Volete farvi arrestare per caso?” quelle quattro l'avrebbero uccisa prima o poi, ci sarebbero riuscite e sulla sua lapide qualcuno avrebbe scritto che pessima tutrice fosse, sentì gli occhi di Sirius puntati addosso e sapeva che quella conversazione non sarebbe finita bene.

Vorreste spiegarlo anche a noi?”
“Noi non abbiamo fatto entrare nessun vampiro...ne abbiamo riportato in vita uno”
sia Theodore che Sophie non ebbero il coraggio di dire nulla, Adhara optò per il silenzo strategico mentre Theodore la trafiggeva con lo sguardo, fu Sirius quello a riprendere la parola, voltandosi contrariato e con una certa ovvietà dipinta in volto si rivolse di nuovo a Sophie, che non aveva il coraggio di alzare lo sguardo

Ha sedici anni, solo sedici anni... mia nipote ha sedici anni e pratica la necromanzia. Menomale che non sarebbe successo niente a lasciarla con Rabastan per due anni vero Sophie?”
“Aspetta glielo hai detto?” Sophie si perse l'espressione sconvolta della sua figlioccia troppo occupata a cercare di capire come comportarsi con Sirius per affrontare anche crisi adolescenziali dettate dalla fiducia tradita.

Non eri tu quello che sosteneva che ogni minoranza dovevano esprimere il loro essere in ogni luogo? Vale per i lupi mannari ma non per le streghe delle comunità libere?”
“Era prima che avessi una nipote in una di queste comunità!”

In difesa di Rabastan vorrei dire che l'incantesimo lo hanno fatto in quattro e che solo una è Serpeverde e sua figlioccia... cioè io, e il fatto che Sophie abbia avuto una crisi di onestà non vuol dire che lei abbia il diritto di dirmi come devo essere!”
“Oh sì invece che ce l'ho e c'è anche un'altra novità...tu resti ad Hogwarts, basta con tutte queste stupidaggini della congrega?”

Sirius Black è tuo zio-” Theo era rimasto in silenzio per gran parte di quella conversazione ma quando decise infine di prendere la parola la testa di Adhara scattò nella sua direzione, con le guance rosse e gli occhi ardenti di furia e lui si godé il momento, sogghignò e le posò l'indice sulla fronte “Tu-” premendolo leggermente e beandosi delle smorfie che Adhara iniziava a manifestare “ sei la figlia di Regulus Black... avevo ragione, aspetta che lo sappiano gli altri tu piccola bugiarda-” “Theo! Non ti sembra di dimenticare qualcosa? Un certo favore...che ho fatto a un tuo certo amico, io non vorrei interpretare le tue parole come una minaccia ma sarò costretta a farlo e a comportarmi di conseguenza se non mi lascerai in pace”
“Ma bene! Sedici anni e minaccia già i suoi coetanei... un capolavoro” “Sirius piantala”

No Sophie fallo finire! Insomma è stato un fratello così premuroso e uno zio così presente che sarebbe scortese non dargli la possibilità di esprimersi giusto? Oh no...” Adhara assunse un'espressione canzonatoria che oltre al suo viso coinvolgeva anche il resto del corpo, si avvicinò a quello zio ritrovato incurante della sua mascella serrata e del suo sguardo improvvisamente cupo.

Tu non c'eri, io sono nata e tu non c'eri, mio padre è morto e tu non c'eri, sono stata portata a New Orleans e tu non c'eri, sono venuta ad Hogwarts e Sophie ha aspettato di essere in punto di morte per rivelarti la mia identità” fece una pausa avvicinandosi ancora di più, ignorando tutti i segnali che Sophie sembrava mandarle per implorarla di stare zitta e di non dire qualcosa della quale si sarebbe potuta pentire “Pensaci Sirius Black, se nonostante il tuo essere suo fratello mio padre ha preferito affidarmi a Rabastan e a Sophie forse quelli che devono farsi delle domande non sono loro” “Adhara-” “Ma tu... te ne sei andato no? Non sei un vero Black quindi a rigor di logica tu non hai nessun diritto su di me, ma io ho tutti i diritti sulla casa in cui vivi, e in cui dai riparo ai tuoi amici... non sarebbe un peccato se non fossi più in grado di proteggerli solo perché hai cercato di farmi fare qualcosa che non volevo?” sorrise leggermente aspettandosi una risposta, una risposta che non arrivò mai, non a parole, ci vollero pochi secondi prima che la mano di Sirius Black si stampasse sulla sua faccia, lasciandola leggermente spaesata e contrariata, non reagì, non ne ebbe il bisogno, bastò la comparsa di una figura mascherata e un attimo di distrazione a mettere di nuovo in silenzio Sirius Black, quando riuscì a mala pena a parare uno schiantesimo di un mangiamorte.

Tu toccala di nuovo cane traditore... e non ci vorrà tua cugina Bella per toglierti dal mondo”
Adhara sorrise eccitata sotto lo sguardo confuso di Theodore Nott quando Rabastan Lestrange rivelò la sua presenza.

Cosa ci fai qui cuore?”
“Oh sai com'è...scappo da una strega immortale che vuole la mia testa”

non attese Adhara, di vedere quanto quel suo padrino era cambiato, trovò tra le sue braccia immediato rifugio e dopo otto anni si sentì di nuovo a casa.

*** 

io non so se esista ancora qualcuno che segue questa storia, ma sappiate che non è morta e che non sono morta neppure io <3

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