Letters from the hell

di jessthesohodoll
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** You should have been my SO ***
Capitolo 2: *** You are my hero agent May ***
Capitolo 3: *** I'm sorry Jemma ***
Capitolo 4: *** Thanks for always believing me Leo ***
Capitolo 5: *** Take care of my team, Trip ***
Capitolo 6: *** I'm sorry i wasn't the perfect child. mum ***
Capitolo 7: *** You was the worst father figure i could ever ask for ***
Capitolo 8: *** i will always love you ***
Capitolo 9: *** If i was your SO ***
Capitolo 10: *** I'm proud of the man you've become Ward ***
Capitolo 11: *** You are my hero, Grant Ward ***



Capitolo 1
*** You should have been my SO ***


 

Un uomo e delle lettere che non consegnerà mai.

ma un giorno, qualcuno lo farà per lui.






I

 

 

 

You should have been my SO

 

 

 

E ora devi capire chi sei senza di lui”

 

 

 

 

 

 

SHIELD, prigione di massima sicurezza.

Locazione:sconosciuta 

 

“Ecco a te figliolo” disse una guardia ad un recluso d'eccezione: Grant Ward.

 

Di solito gli richiedevano sigarette, giornaletti porno o in casi particalari anche armi, ma Grant aveva fatto una richiesta un po' insolita per quella prigione: un quaderno ed una penna.

 

“Grazie” disse Grant brevemente, prendendo il quaderno e la penna dalle mani della guardia.

“Sai Ward” disse la guardia “non capita molto spesso che mi chiedano qualcosa con qui scrivere. Cosa devi fare? Vuoi tenere un diario?”

“No, lettere” rispose Grant.

“Oh, allora forse è il caso che ti porti della carta da lettere” disse la guardia.

“Non serve” rispose Grant “i destinatari non le riceveranno mai”

 

 

Il Bus, 3 anni dopo.

 

Skye si stava aggirando per il Bus in cerca di qualcosa con cui passare il tempo.

Ward era tornato all'interno del team da meno di un anno ma era già diventato terribilmente indispensabile per lei. Stavano ricominciando insieme, passo dopo passo.

Grant era stato riassegnato al team di Coulson per buona condotta, e si sa, nessuno dice no al Direttore dello Shield.

 

Ovviamente, Grant era ancora tenuto sotto controllo. Doveva portare un braccialetto come quello che aveva portato Skye (e Dio solo sa quante volto lei abbia cercato di aprirlo dicendo “disattiva” e imitando la voce di Coulson) e doveva fare un ciclo completo di terapia con i migliori specialisti a disposizione dello SHIELD.

 

La vita stava lentamente tornando come prima, anche Fitz era tornato all'interno del team.

 

Era ancora molto debole e doveva sedersi molto spesso, in più quando era molto stanco soffriva di perdita di memoria a breve termine, ma tutto sommato era vivo e di nuovo all'interno del team, e questo era l'importante.

 

La missione era molto semplice: era stata rilevata una fonte di energia aliena classificata come 0-8-4 e gli specialisti del gruppo erano stati mandati per recuperarla, niente che portasse via più di una giornata.

 

Così, mentre Ward, Tripp e May erano impegnati sul campo, il resto del team era piombato nella noia più totale.

 

Skye aveva fatto qualsiasi cosa per tenersi impegnata : aveva letto tutte le fanfiction che aveva a disposizione, aveva passato praticamente l'intera giornata su Tumblr, e aveva ascoltato i FitzSimmons blaterare qualcosa di scientifico per quella che le era sembrato un'eternità.

 

Non avere il suo robot personale in giro la stava letteralmente facendo impazzire, e ben presto si ritrovò a curiosare nella cabina di Ward per trovare qualcosa da fare.

 

“Andiamo Ward” disse lei, frugando in uno dei cassetti del suo comodino “lo so che li tieni qui i fumetti”.

 

Ma la sua attenzione fu ben presto catturata da un piccolo quaderno nero, dall'apparenza fin troppo anonimo anche per lui.

 

“Wow Ward” disse Skye con una risatina “non credevo tenessi un diario”

 

Si sentiva male anche solo al pensiero di averlo trovato, era una violazione della privacy bella e buona e Grant si sarebbe arrabbiato a morte con lei. Però era anche la sua ragazza, e tra loro non c'erano più segreti.

 

“Oh, al diavolo. Non deve per forza scoprirlo” disse Skye.

 

Ma non si trattava di un diario, e Skye se ne accorse non appena aprì la copertina e sfogliò le prime pagine. Erano lettere, ed erano indirizzate ai membri del team, tutte datate nel suo periodo di prigionia.

 

Era come se un enorme peso si fosse appena depositato sul cuore di Skye. Anche nel periodo più buio della sua vita, Grant aveva cercato di rimettere le cose a posto con quella lettere.

 

Ma perchè non le aveva consegnate?

 

Sfogliò le pagine con calma, toccando appena la calligrafia traballante del suo ragazzo, soffermandosi poi sulla prima lettera.

 

20-01-15

Caro Direttore Coulson,

Mi sento stupido a scriverle questa lettera, sapendo che non la leggerà mai.

Non sono qui per chiederle perdono, anche perchè so già che non me lo concederebbe mai.

Sono passati sei mesi da quando mi ha detto quelle parole. Mi ha detto di pensare a chi fossi senza Garrett. Mi sono sempre sentito come fatto di creta, ero sempre pronto ad essere plasmato a suo piacimento.

 

Penso che ormai abbia letto il mio file, e sappia di cosa sto parlando.

Non le nascondo Direttore, che ci sono giorni in cui vorrei tornare indietro e in cui vorrei che al posto di Garrett, al riformatorio, fosse venuto lei a reclutarmi.

 

Avrebbe dovuto essere lei il mio A.S., di sicuro non avrei fatto così tanto del male alle persone che amo.

 

Tornando a quello che lei mi ha chiesto, io non lo so chi sono.

Sono sempre stato il soldatino che obbediva agli ordini di Garrett, e niente di più.

Ma mi impegnerò per capirlo, glielo prometto.

 

Saluti gli altri da parte mia, e protegga Skye per me.

 

Saluti

Agente Grant Ward.”

 

Skye stava piangendo mentre leggeva la lettera. Era come se quei tre anni di sofferenza gli fossero piombati addosso in un colpo.

 

“Anche gli altri devono leggerle” disse.

 

E sapeva già chi sarebbe stato il primo.

***

“A.C, ti disturbo?” chiese Skye, entrando nell'ufficio di Coulson.

“No Skye” disse Coulson, mettendo da parte i fogli su cui stava lavorando “ho sempre tempo per te”

“Bene, ho trovato questo” disse, porgendogli il quaderno.

“E di cosa si tratta?” chiese incuriosito Coulson , aprendo la copertina.

 

Ma il suo sorriso si spense subito, non appena lesse la prima lettera.

 

Si perse qualche minuto a fissare il vuoto, come se i fantasmi di tre anni prima fossero tornati per fargli visita

 

“Dove le hai trovate?” chiese poi, rompendo il silenzio.

“Camera sua” rispose Skye, con un sorriso colpevole “lo so,non avrei dovuto. Sono una persona orribile e di sicuro mi odierà a morte per questo, ma ho pensato che dovevate leggerle anche voi, visto che non ha mai avuto il coraggio di consegnarle”

“Ti ringrazio Skye” disse in tono pacato Coulson “ma non penso che sia corretto da parte tua mettere il naso in qualcosa di così privato. Sono sicuro che Ward avrà avuto i suoi buoni motivi per non consegnarle”

“Lo so” disse Skye “lo rimetterò a posto”

“E ti conviene sbrigarti” aggiunse Coulson “May mi ha informato che saranno di ritorno tra meno di due ore”

 

Non più di due ore più tardi fu proprio Ward a bussare alla porta del suo ufficio.

 

“Signore siamo tornati” disse

“Bene Ward, siediti pure” disse Coulson, indicando una delle sedie di fronte a lui “come è andata?”

 

“Molto bene” disse Ward “abbiamo trovato la fonte di energia aliena e ora i FitzSimmons la stanno esaminando”

 

“Bene” disse Coulson.

“Se non le dispiace, andrei a farmi una doccia” disse Ward.

“Certo” rispose Coulson.

 

Ma proprio mentre Grant stava per alzarsi, Coulson aggiunse

 

“Stai facendo un ottimo lavoro Grant. Sono molto orgoglioso dei progressi che stai facendo. Se c'è una cosa che Fury mi ha insegnato è che non è mai troppo tardi per recuperare una persona”

“Grazie Signore” disse Ward, alzandosi.

 

Grant Ward non sapeva a cosa dovesse l'incredibile gentilezza del suo capo, ormai era abituato alla sua innaturale freddezza, ma se c'era una cosa che sapeva è che ne avrebbe scoperto la causa molto presto.


 

 

 

 

 

 

 

 

Agent Soho Corner:

Altra long fic per la gioia dei vostri occhi.

 

Al momento siamo a 4 long di Glee e tre di AoS

 

direi che sto recuperando!

 

L'idea per questa fic mi è venuta da un post su tumblr (non chiedetemi il link, rebloggo 545645 post al minuto) dove in pratica dicevano “nella seconda stagione voglio vedere la redenzione di Ward e come il team prenderà la sua storia personale”

 

quindi ho pensato a questo.

 

E Skye versione postina di Maria De Filippi? Ancora non sa che alla fine c'è una piccola sorpresina per lei #SPOILERALLERT

 

E si, c'è una lettera per tutti (pure per Tripp) e sto già preparando i fazzoletti e dosi massiccie di Xanas per il capitolo di Fitz (che dovrebbe essere il 4°)

 

Chi l'avrebbe mai detto che Ward fosse un così bravo scrittore? Beh, qualcosa per passare il tempo ci vuole sempre, sopratutto in carcere.

 

Magari gli faccio pure prendere una laurea XD

 

Beh, prevedo già che comunque non sarà una long lunghissima da 30 capitoli (vista la storia strappa lacrime, è già tanto se ne farò 20)

 

Va beh, volo via!

 

-jess

 

 

 

 

 




 

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Capitolo 2
*** You are my hero agent May ***


II

 

 

You are my hero, Agent May

 

 

“Hai ucciso un uomo a sangue freddo”

“Era per proteggere il nostro team da un mostro”

“Era per proteggere lei”

 

 

Skye non poteva crederci, non si era mai appassionata a qualcosa come lo era con quelle lettere. Farle leggere al resto del team era diventata la sua personalissima missione, anche se Coulson le aveva detto più volte di rimettere quel quaderno dove lo aveva trovato.

 

Ma non poteva farlo, non prima che gli altri membri del team avessero letto quello che Grant gli aveva scritto.

 

Ma qui sorgeva il vero problema: come poteva nasconderlo a Grant?

 

Di certo il fatto che avessero appena ottenuto una settimana di vacanza non avrebbe aiutato.

 

Skye dovette rinchiudersi nella sua cabina per leggere la lettera successiva: era dedicata a May. Era un po' gelosa del fatto che avesse dedicato una lettera prima a May e non a lei, ma poi pensò invece che doveva averla tenuta per ultima, e il meglio arriva sempre alla fine.

 

Si sedette sul letto agitata, chiudendo la porta alle sue spalle senza fare il minimo rumore, in modo che nessuno potesse accorgersi della sua assenza, in special modo Grant. L'ultima cosa che voleva era una scenata.

 

Si perse per qualche attimo a fissare le nuvole che passavano veloci fuori dal suo finestrino, quando sentì qualcuno bussare alla sua porta.

 

“Hey! Che fai qui tutta sola? Sei letteralmente scappata via dopo pranzo” le disse Grant, sorridendole.

 

“Niente”

“Stai bene? Sembri un po' pallida” disse Grant, entrando nella stanza.

“Si, sto bene, tranquillo” disse Skye sorridendogli.

“È per qualcosa che ho fatto vero?” chiese Grant, sedendosi ai piedi del suo letto.

 

Aveva quello sguardo che riservava a tutti, da quando era tornato nel team e credeva di aver fatto qualcosa di sbagliato o di aver deluso qualcuno di loro. A Skye gli si spezzò il cuore in mille pezzi.

 

“No piccolo” disse Skye “Volevo solo stare un po' da sola”

“Ah bene” disse Grant “Lo sai che odio quando sei arrabbiata con me”

“Certo tesoro” rispose Skye.

“Ok” disse Grant alzandosi “Vado giù ad allenarmi un po', vuoi unirti a me? Come ai vecchi tempi?”

“No, per stavolta passo” disse Skye.

“Sei sicura di stare bene?” le chiese preoccupato.

“Si, tesoro” rispose Skye,posandoli una mano sulla guancia.

“Va bene” disse allora Grant “vado a chiedere a Tripp se vuole tenermi compagnia”

“Divertiti” fu la risposta di Skye, baciandolo teneramente prima che scomparisse oltre la soglia.

 

Finalmente Skye poté tirare fuori il quaderno nero da sotto il cuscino, iniziando a leggere la lettera dedicata a May.

21-01-15

 

Cara May,

Non sai quanto vorrei vedere la tua faccia stupita mentre leggi questa lettera, ma sono consapevole che non la leggerai mai, quindi devo convivere con questo desiderio. Ti ringrazio ufficialmente per la laringe fratturata, sta iniziando a guarire soltanto adesso.

È passato più di un anno da quando ho avuto modo di conoscerti per davvero, di capire finalmente che le voci sul tuo conto erano del tutto infondate.

Sei il mio eroe, agente May. Penso di non aver mai avuto modo di dirtelo e penso che non lo avrò mai.

Ci siamo divertiti insieme, non è vero? Come quell'ultima notte che abbiamo passato insieme a Dublino.

Mi sono svegliato nel cuore della notte e tu eri affacciata alla finestra della camera d'albergo, mentre guardavi triste le luci della città. Credimi quando dico che eri la visione che ogni uomo sogna di aver al proprio fianco dopo una notte come quella.

Nei tuoi occhi però lessi il rimpianto, e allora capì che l'uomo che volevi in quel letto non ero io, esattamente come tu non eri la donna con cui volevo svegliarmi la mattina seguente.

Penso che sia stato quello il momento in cui ho capito di essere innamorato di Skye, e molto probabilmente quello è stato il momento in cui ti sei resa conto di essere ancora innamorata di Coulson.

 

Ti auguro di trovare tutta la felicità che cerchi con lui.

 

Grazie per avermi aperto gli occhi

 

Grant.”

 

Skye lesse la lettera e rimase senza parole. May doveva assolutamente leggerla.

 

***

Ovviamente, Skye trovò Melinda in cabina di pilotaggio.

 

Il loro rapporto era cambiato molto negli ultimi anni. Melinda era per Skye la mamma che non aveva mai avuto, e Skye era per Melinda la figlia che aveva sempre desiderato. Se l'Hydra aveva portato qualcosa di buono, era stato farle scoprire quanto meravigliosa fosse Melinda May.

 

Quando entrò la trovo seduta nel sedile del pilota, mentre sfogliava pigramente una rivista con le gambe distese su un angolo del pannello di controllo.

 

May non si scompose più di tanto, quando Skye si sedette nel sedile del co-pilota.

 

“Skye, in cosa posso aiutarti” chiese Melinda, senza alzare gli occhi dalla rivista.

“Oh penso che troverai questa lettura molto più interessante” disse Skye porgendole il suo quaderno nero.

 

Melinda non ci mise molto a leggere la lettera, sembrava quasi che già sapesse cosa c'era scritto. Chiuse il quaderno con un movimento fluido, fissando per un attimo le nuvole che scorrevano veloci sotto di loro.

 

“E allora?” chiese Skye.

“Penso che Ward abbia capito più cose di me di quello che credevo” disse May,togliendosi gli occhiali da sole.

“Quindi tu e A.C. ?” chiese curiosa Skye.

“Beh, ti dico solo che domani sera starete a casa da soli per un pò” disse Melinda sorridendo.

“Fantastico” disse Skye “Dovrò sopportare per tutta la serata Grant e Tripp lamentarsi di quanto siamo indisciplinati e che “non sono le nostre tate””

“Un po' indisciplinati lo siete, o sono state altre tre persone quelle che hanno dato quasi fuoco al laboratorio l'ultima volta che siamo stati via?” disse May ridendo.

“Ok, ma era colpa di Fitz!” disse Skye sulla difensiva.

 

Le due rimasero in silenzio per qualche minuto, ma fu May a rompere il silenzio per prima.

 

“Sai,me ne sono accorta anche io”

“Di cosa?”

“Del fatto che Ward non fosse innamorato di me. Ho cercato di fare finta di niente, ma quando eravamo insieme mi ha chiamato più di una volta Skye” disse May.

“Davvero?” disse Skye arrossendo.

“Si” rispose May “I suoi sentimenti per te sono veri”

“Lo so” rispose Skye “Anche i miei”

“Bene”

 

“Ah Skye! Dove posso trovarlo ora?” chiese May, prima che Skye se ne andasse.

“Rampa di carico. Se ho capito bene voleva chiedere a Tripp se voleva allenarsi con lui”.

“Bene” disse Melinda “grazie Skye”

“Di nulla” rispose Skye.

 

Dieci minuti dopo, Melinda May era ai piedi della scala a chiocciola con le mani sui fianchi mentre osservava divertita i due giovani specialisti allenarsi.

 

“Hey femminucce!” disse “Mi sembrava di avervi insegnato come fare un calcio rotante decente”

“Forse abbiamo bisogno di un'altra lezione” disse Tripp ridendo.

“Speravo che me lo chiedeste” rispose May.

 

Grant osservava la scena senza dire una parola. Non era mai successo che May gli chiedesse di allenarsi con lui, da quando era tornato.

 

Alzando gli occhi vide subito Skye appoggiata alla ringhiera della balconata con Coulson, la prima felice di aver portato a termine un'altra delle sue specialissime missioni mentre il secondo stava osservando la scena sorridendo.

 

Prima Coulson e poi May. La sua fidanzata stava decisamente architettando qualcosa.

 

“Sbaglio o ti avevo detto di metterlo a posto?” le chiese Coulson.

“Andiamo A.C.” disse Skye “Devi ammettere che queste lettere stanno facendo bene a tutti”

“Si lo ammetto” disse Skye “E ammetto anche che sei la migliore fidanzata del mondo”

“Grazie” disse Skye “Spero che serva a qualcosa almeno”.

 

Skye osservava la scena sorridendo, quando scorse le figure di Fitz e Simmons che osservano la scena al di la dei vetri del laboratorio e già sapeva chi sarebbe stata la prossima a ricevere una delle sue lettere, mentre Simmons stava baciando una delle guance di Fitz.

 

 

 

 

 

 

Agent Soho Doll Corner:

RIECCOLA!

 

Lo so, non vi sono mancata per NIENTE.

 

A causa esami, l'aggiornamento è stato più lungo del previsto. Non che di solito sia più veloce, ma almeno stavolta ho una scusa.

 

La “ricevente” di questo capitolo è May.

 

Ovviamente ho voluto metterci un po' di conflitto MayWard/Skyeward, o almeno è quello che mi piace pensare!

 

E May e Skye <3

 

le adoro insieme, Esattamente come Skye e Coulson sono papà e figlia, per me May è la mamma di Skye, almeno adottiva <3

 

ok, ci si vede al prossimo capitolo!

 

.jess

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Capitolo 3
*** I'm sorry Jemma ***


III

 

 

I'm sorry Jemma

 

 

 

 

 

“Sono l'agente Grant Ward, e posso romperti la milza con il mio mignolo sinistro ... con gli occhi bendati.”

 

 

La lettera seguente era dedicata a Jemma. Soltanto a lei. A quanto pare Ward aveva finalmente smesso di considerare lei e Fitz come una sorta di unica entità, o forse era convinto di aver molto da dire a Leo, ma non voleva lasciare Jemma senza niente.

 

Skye non sapeva più cosa aspettarsi.

 

Ogni singola parola scritta in quelle lettere era come violare un pezzo del suo cuore. Gliele aveva tenute nascoste, e Skye faticava ancora a capirne il motivo, anche se ne era contenta.

 

Era un po' meno contenta del fatto che Grant iniziasse a insospettirsi.

 

Lo aveva anche sorpreso mentre setacciava in maniera frenetica il suo comodino e aveva anche iniziato a farle domande.

 

E di certo Skye non sapeva come rispondergli.

 

Ecco perchè la sua cabina non era più un posto sicuro.

 

In cuor suo, non vedeva l'ora che anche Leo e Jemma leggessero le loro lettere, sopratutto visti gli effetti che avevano avuto su Coulson e May.

 

Il Direttore dello SHIELD non aveva altro che complimenti per lui e spendeva ore a tessere le sue lodi con qualsiasi agente di livello 10 che gli chiedesse come stava la “Bomba” che si era rimesso dentro il team.

 

“L'agente Ward è uno degli uomini più qualificati del mio team. Certo, è una persona che ha sofferto molto in passato e ha commesso degli errori che lo perseguiteranno per il resto della sua vita, ma sta migliorando e ora è un brav'uomo e sono onorato di averlo nel mio team” diceva sempre.

 

May invece, gli chiedeva sempre più spesso di allenarsi con lui e a volte lo faceva pure pilotare al posto suo.

 

E ora, seduta sul letto del Med Pod si apprestava a leggere quello che Grant aveva dedicato alla sua migliore amica.

 

 

22-01-05

Mia cara Jemma,

Stavo pensando di scriverti una lettera, perchè se ce una persona con cui sento il bisogno di scusarmi, sei senza dubbio tu.

In fondo tu e Fitz non siete mai stati un'unica entità vero?

Ma se di quella entità tu fossi la metà ad odiarmi non ti biasimerei, credimi, e farò di tutto per far cambiare idea anche a Fitz.

Mi hanno detto che sta migliorando e che ha chiesto di me. Ovviamente sono troppo codardo per poterlo vedere.

 

Mi dispiace Jemma, per tutto quello che ho fatto a te e a Fitz.

Lo so che le mie scuse non ti faranno sentire meglio e che non riporteranno Leo a quello che era prima, ma anche solo scriverle le rende molto più reali.

 

Sono in questa prigione e mi merito ogni singolo secondo della pena che mi hanno inflitto.

 

Ogni giorno penso a te e a lui. Penso al fatto che ora Leo è in letto di ospedale a causa mia e che sta combattendo come il Leone che è ,e penso a te, che sei sempre al suo fianco.

 

Spero di vederlo tornare in piedi presto e che tu trovi il coraggio di perdonarmi, anche se non me lo merito.

 

Se cadrai, io ti prenderò.

 

Ward.”

 

Era la terza lettera che leggeva, ma Grant riusciva ancora a farla commuovere. E Jemma avrebbe di certo fatto altrettanto.

 

***

La trovò qualche minuto dopo in laboratorio mentre lavorava al microscopio. Fitz era nella stiva a lavorare sul motore di Lola, quindi era il momento perfetto.

 

“Oddio Skye! Che ti è successo?” chiese preoccupata Jemma.

“Leggi” rispose Skye, la pagina aperta sulla sua lettera.

 

Jemma aveva gli occhi lucidi mentre leggeva, e poi, con un lungo sospiro si lasciò andare a un lungo pianto tra le braccia dell'amica.

 

“Io-io non credevo” disse tra i singhiozzi.

“Lo so, nemmeno io” rispose Skye.

“Dove le hai trovate?”

“Nella sua camera”

“Oh Skye, non è stato carino da parte tua” rispose Jemma.

“Si, ma ne è valsa la pena, non è vero?”

 

Le due stettero nella stessa posizione per un tempo interminabile, quando fu proprio Ward a interromperle.

 

“Che sta succedendo qui?” chiese.

“Oh, vieni qui e fatti abbracciare tu” gli disse Jemma.

 

Ward non ebbe nemmeno il tempo di realizzare cosa stesse accadendo, che si ritrovo il corpo di Simmons abbracciato al suo.

 

“Ti voglio bene Ward” gli disse Jemma.

“Anche io Simmons” rispose Ward imbarazzato.

 

La situazione era imbarazzante, ma riuscì a strappare un sorriso a Skye. Solo allora però le due si accorsero che Ward era ferito.

 

“Ma che ti è successo?” chiese Jemma,notando il taglio fresco al di sopra del suo sopracciglio destro.

“Non ho visto una mensola” disse Ward “Non è niente di che”

“Oh, smettila di fare l'eroe” gli disse Simmons, prendendo il kit per il primo soccorso.

“E tu che ci facevi qui?” chiese Ward a Skye.

“Solo chiacchiere tra donne” disse Skye, baciandolo sulle labbra “ora devo andare. Fai il bravo bambino mentre ti medica”.

 

Uscendo dal laboratorio, Skye si fermò da Fitz.

“Hey Fitz, Lola fa ancora i capricci?”

“Si, e mi sa anche che oltre a fare il meccanico dovrò essere quella persona che dovrà dire al Direttore che il carburatore della sua adorata macchina è completamente rovinato” disse Leo.

 

Skye doveva ammettere che Fitz vestito da Meccanico era proprio buffo.

 

“Preparati ai pianti isterici” disse Skye ridendo.

“A proposito di pianti isterici, perchè la mia ragazza era abbracciata a Ward prima? Non che sia geloso, ma perchè?”chiese Leo.

“è una lunga storia Fitz” disse Skye “E tu hai una brutta notizia da dare”

“Augurami buona fortuna” disse Fitz levandosi i guanti.

 

E mentre lo osservava allontanarsi da lei, non poteva fare a meno di pensare a che reazione avrebbe avuto quando avrebbe letto la sua lettera.

 

 

 

 

 

Agent Soho Doll Corner:

 

 

Ebbene si, il prossimo è quello di Fitz.

 

In più ho buone notizie per voi, cari i miei lettori.

 

Visto che una volta finite le lettere non sapevo come continuare la storia, e lascirla con solo 10 capitoli mi dispiaceva, ho pensato:

 

“E se, una volta finite le lettere, faccio in modo che i membri del team rispondano alle lettere di Ward?”

 

quindi, si parlerebbe comunque di altri 10 capitoli, o giù di lì.

 

NON SIETE CONTENTI?

 

In più ho appena scritto una long fic ispirata alla canzone “Iron Sky” di Paolo Nutini e la prima OS di una serie completamente dedicata a Grant e alla sua redenzione.

 

 

Tanto poi ad Agosto sto tutto il mese al mare, quindi non vi rompo le palle ;)

 

Ok, spero vivamente che aspettiate il capitolo di Fitz tanto quanto me...

 

un bacio

 

-jess

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Capitolo 4
*** Thanks for always believing me Leo ***


IV

 

 

Thanks for always believing me Leo

 

 

“So che tieni a noi Ward”




 

“Hai per caso visto un quaderno nero, di recente?” chiese Grant.

 

Questa domanda stava diventando sempre più frequente negli ultimi giorni. E Skye non sapeva più se avrebbe potuto resistere.

 

Una parte di lei voleva dirgli la verità, che tutte le cose belle che il team stava facendo per lui erano perchè avevano letto le sue lettere, ma dall'altra sapeva bene che doveva resistere almeno finché Fitz non avesse letto la sua lettera.

 

A quando pare, Jemma non era in grado di tenere un segreto con nessuno, in special modo con Fitz, e ora L'ingegnere era più impaziente che mai. Sembrava quasi che non aspettasse altro che vederla bussare alla porta della sua cabina con quel quaderno nero tra le mani.

 

“No, non ho visto nessun quaderno nero” rispose Skye.

“Eppure era nella mai libreria” disse Grant “Ne sei sicura Skye? È molto importante per me”

“Si, ti assicuro che non l'ho visto tesoro” rispose Skye, fingendo innocenza.

“Ok, fammi sapere se lo trovi. Devo incontrarmi con Coulson ora” disse Grant.

“Certo tesoro” disse Skye “Ti amo”

“Ti amo anche io” rispose Grant, baciandole la fronte.

 

“Non gli hai ancora detto niente, vero?” disse Jemma, una volta che Ward uscì dal laboratorio.

“No” rispose Skye “Ed è tutta colpa tua”

“Mia?”chiese Jemma incredula “E che cosa avrei fatto?”

“Se ti fossi tenuta questa faccenda per te, a quest'ora avremo un ingegnere impaziente in meno” rispose Skye “A proposito, dov'è ora?”

“Ultima seduta di terapia” rispose Jemma, sedendosi vicino a lei “E andato via con Tripp più o meno un'ora fa” .

“Bene” disse Skye, tirando fuori il quadernino nero da sotto la maglietta “Allora possiamo leggere la sua lettera senza che nessuno ci disturbi”

“Oh, è così eccitante” rispose Jemma.

 

E mentre cercavano la sua lettera, Skye doveva essere un po' emozionata all'idea di leggere cosa il suo fidanzato avesse dedicato al suo migliore amico.

 

22-01-15

Caro Fitz,

Mi hanno detto che stai guarendo e che ci stai mettendo tutta la buona volontà per migliorare ogni giorno e tornare quello di prima e io volevo solo dirti che sono fiero di te. Ogni tuo singolo progresso è uno stimolo per andare avanti, per me. Mi stimola a combattere la mia personalissima battaglia contro i miei demoni.

 

Mi dispiace per tutto quello che ti ho fatto, Leo.

 

Se mai leggerai questa lettera, cercherai inutilmente di perdonarmi per l'ennesima volta e io non potrò altro che dirti per l'ennesima volta che non merito il tuo perdono, ne il tuo, ne di nessun altro.

 

Io sono un mostro, un'arma, un soldato sapientemente addestrato da un uomo avido e senza scrupoli, ma tu sei diverso. Hai la straordinaria capacità di vedere il buono nelle persone, e nonostante tutto lo vedi anche in me.

 

Mi ero ripromesso di proteggerti, ma ti ho trattato esattamente come il mio fratellino.

 

L'incidente del pozzo ha lasciato sei segni permanenti su di lui, e ora tu sei in riabilitazione a causa mia, dopo esserti risvegliato da un coma che credevo sarebbe durato per sempre.

 

Come fratello maggiore non sono proprio il massimo.

 

Grazie per aver sempre creduto in me.

 

Ward”

 

Quando le ragazze finirono la lettera, erano entrambe in lacrime e non si accorsero di Leo che era appena entrato nel laboratorio.

 

“è quello che penso che sia?” chiese eccitato.

“Si Leo” disse Skye “E dovresti assolutamente leggerlo”

 

Anche Leo era in lacrime quando finì la lettera.

 

“Mi-mi considera il suo fratellino” disse, quasi incredulo.

“Si tesoro” disse Jemma “Lui è veramente dispiaciuto per quello che ha fatto”

“De-Devo trovare Ward” disse, lasciando le ragazze da sole in laboratorio.

 

***

Lo trovò poco dopo in cucina, mentre preparava un panino.

 

“Hey Ward” gli disse.

“Hey Fitz!” rispose Grant con un sorriso “Com'è andata la terapia?”

“Alla grande” rispose Leo.

“Ne vuoi uno anche tu? Credo ci sia un po' del pesto di Jemma nel frigorifero” disse Grant.

“No grazie, non ho fame” rispose Leo “Posso farti una domanda?”

“Certo, dimmi” disse Grant, addentando il suo panino.

“Cos'è successo esattamente a tuo fratello minore?” gli chiese Leo.

“Perchè lo vuoi sapere?” chiese sorpreso Grant.

“é una mia curiosità” rispose Leo “Sempre se puoi dirmelo, certo”

“Si, non ho nessun problema” disse Grant “Mio fratello Maynard lo buttò giù per il pozzo della vecchia casa di campagna di nostra nonna. Io sono arrivato tardi, ma ho cercato comunque di lanciare una corda a Jack. Lui urlava con tutte le forze che aveva, chiedendomi di aiutarlo. Sono stato un codardo, mio fratello mi ha minacciato dicendo che se mai lo avessi aiutato avrei fatto la stessa fine, e così mi ha permesso di tirarlo su quando aveva già perso conoscenza”.

“E come sta adesso?” chiese Leo, piangendo.

“è ancora vivo, ma è rimasto per troppo tempo senza ossigeno” disse Grant.

“Come me” disse Leo.

“Si, ma noi non avevamo i dottori dello SHIELD per rimetterlo in piedi. È su una sedia a rotelle ora, se ne occupano mia madre e mia sorella”.

“Mi dispiace Ward” disse Leo.

“Non devi dispiacerti per me” disse Grant “Sono io che ti ho fatto del male, esattamente come a lui”

“No, non è vero” disse Leo, avvicinandosi a lui “In entrambi i casi lo hai fatto con le migliori intenzioni e sotto la minaccia di un bullo che ti tormentava. Per quello che riguarda tuo fratello avevi Maynard che ti maltrattava, nel mio caso Garrett. In più noi tutti sapevamo che quel Med Pod era progettato per galleggiare in questi casi, e non potevi sapere che io mi sarei sacrificato per Jemma”

 

“Per quello che vale” disse Grant “è stato molto coraggioso da parte tua”

“Per quello che vale” disse Leo “Sei il miglior fratello maggiore del mondo”

 

“Siete tutti così buoni con me ultimamente” disse Grant “Mi avete ripreso con voi come se non fosse accaduto niente, quando mi meriterei solo di marcire in una cella per il resto dei miei giorni”

“Andiamo Ward” disse Leo “Lo sai che odio quando parli così. Sei qui perchè siamo la tua famiglia. Sai, non sei l'unico che vede in Coulson una figura paterna. Skye non ha mai avuto un padre, il mio c'era ma se ne è andato quando avevo 7 anni, quello di Jemma è come se non ci fosse mai stato. In più tu hai Skye, e io ho Jemma”

 

“Sono contendo di vedere che finalmente vi siete messi insieme” disse Ward “E Skye è il premio migliore che non mi sarei mai aspettato di ricevere. Grazie ancora per questa seconda possibilità, Leo”

 

“Hey, il nostro capo è letteralmente tornato dal regno dei morti. Siamo degli esperti in seconde occasioni”

 

E mentre i due si abbracciavano, le ragazze guardavano la scena dalle telecamere di sorveglianza.

 

“Allora? Chi è il prossimo della lista?” chiese eccitata Jemma.

“Oh, vedo che non è più così riprovevole adesso” disse Skye “E comunque il nostro prossimo destinatario sta per entrare da quella porta tra trenta secondi”.

 

“Hey, che combinate belle donne?” disse Tripp, entrando dentro il laboratorio.

 

E Skye era certa di aver trovato una nuova compagna in questa sua personalissima missione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Agent Soho Doll Corner:

Eccolo, il capitolo dedicato a Fitz.

 

Vi dico solo che rileggendo la lettera, mi sono quasi messa a piangere sul serio..

 

ottimo, sono riuscita a farmi piangere da sola (?)

 

Da qui in avanti, Jemma e Leo diventeranno una sorta di “assistenti” per Skye, e ancora non avete letto il finale. Ho già qualche idea, ma vi dico solo due piccoli spoiler che vi faranno desiderare i prossimi capitoli quasi quanto questo.

  • Grant non ha dedicato “solo” una lettera a Skye ;)

  • Dopo che le lettera saranno finite, Skye avrà un'idea geniale per dimostrare a Grant quanto il team tenga a lui.

  • Leo diventa un unicorno.

 

Ok, l'ultimo non è vero...ma sarebbe forte vero?

 

 

#nb : su tumblr, ho creato una fan mix ancora “Work in progress” con tutte canzoni che Grant “dedicherebbe” al team....ed è ancora work in progress perchè lo aggiorno ogni volta che aggiorno la fic. (ecco il fanmix)

 

(quello qui sotto è l'edit che ho fatto riguardo alla canzone che Grant ha dedicato a Leo)



Il prossimo destinatario è Tripp, dopo di che ci saranno due lettere “misteriose” e poi quella dedicata alla nostra Skye.

 

Ci vediamo

 

-jess

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Capitolo 5
*** Take care of my team, Trip ***


V

 

 

Take care of my team, Trip

 

 

"Andiamo amico, Garrett era anche il tuo AS, quindi sai come funziona" 






 

“Io dico che è arrivato il momento” disse Jemma.

 

Stavano discutendo animatamente su quale fosse il momento migliore per far leggere la sua lettera a Trip.

 

Pure lui sembrava aver fiutato qualcosa nell'aria. Vedeva che tutti si comportavano in maniera nettamente diversa con Ward , e la cosa gli sembrò strana.

 

Era in questo tempo da molto meno tempo di loro, e poteva dire di conoscerli ancora a fondo. Ma quando Ward era tornato all'interno del team, gli animi erano completamente diversi.

 

Non per lui, certo. Aveva avuto a che fare con Garrett e anche se aveva cercato di arruolarlo nell' Hydra, senza mai esporsi troppo, lui si era sempre rifiutato.

 

Con l'ultima lettera a Trip, sarebbero finiti i destinatari all'interno del team a cui consegnare una lettera.

 

Ma di seguito alla sua ce ne erano altre due che Skye, Jemma e Leo non avevano ancora letto, e poi una serie di pagina strappate, per lo meno una decina.

 

Skye dovette ammettere di essere ancora più curiosa.

 

Chissà se la sua, di lettera, era contenuta all'interno di quelle pagine strappate, e sopratutto, perchè le aveva strappate?

 

“Si, penso anche io che sia il momento giusto” disse Leo.

“Non lo so ragazzi” rispose Skye “Sono entrambe giù di sotto ad allenarsi, potrebbero arrivare da un momento all'altro”

“Andiamo Skye” dissero in coro Leo e Jemma, e Skye sapeva bene che quando i FitzSimmons parlavano in coro, non si poteva dire di no.

“Ok, va bene” disse Skye, aprendo il quaderno che teneva in grembo “Ma se veniamo beccati e solo colpa vostra”

 

23-02-15

Caro Tripp,

Ho pensato di dedicare una lettera anche a te.

In un certo senso e come se fossimo legati dallo stesso e assurdo destino: avere avuto la sfortuna di incontrare John Garrett.

 

Mi ha raccontato di tutte quelle volte in cui ha cercato di arruolarti, senza farti capire che si trattava del Hydra ,e di come tu ti sia sempre rifiutato.

 

Meriti tutto il mio rispetto per questo, io sono stato molto meno forte di te.

 

Sei una brava persona Antoine. Grazie di essere rimasto nel mio team.

 

Se c'è una cosa di cui hanno bisogno, è una persona come te.

 

Tu sei di sicuro il saldato che Coulson avrebbe sempre voluto nel suo team, quello che aveva cercato in me. Sei la persona di cui May si fida, l'unica persona di proteggere Jemma nel modo in cui deve essere protetta, e di sicuro sarai un fratello maggiore per Fitz migliore di quanto io sia mai stato per lui.

 

Ti chiedo solo una cosa. Proteggi Skye, ad ogni costo.

 

Prenditi cura del mio team, Trip.

 

Ward.”

 

Skye doveva ammetterlo, per Trip si aspettava una lettera molto più corta e molto meno piena di significato. Era evidente che Grant credeva che non sarebbe mai più tornato all'interno del team, che non avrebbe mai più riavuto il suo ruolo, e stava in un qualche modo passando lo scettro di specialista del team a Trip.

 

Ma alzando gli occhi, vide che anche Jemma e Leo erano visibilmente turbati dalla lettera, quasi come quando avevano letto le loro. Trip era l'ultimo arrivato, ma era quello che aveva ricevuto la lettera più significativa.

 

Proprio in quel momento si sentirono le voci di Ward e Trip provenire dalla scala a chiocciola.

“Credo che andrò a farmi un panino prima della doccia” disse Trip

“Quindi posso andare per primo” chiese Grant.

“Certo!” disse Trip “Lo stomaco chiama, Trip risponde”

 

Ma quando entrò nel salotto si fermò.

“Hey, cosa sono quei musi lunghi?” chiese Trip, regalandogli uno dei suoi soliti sorrisi.

“Trip, dovresti leggere questo” disse Jemma.

“Noi abbiamo già letto le nostre” disse Leo “Manchi solo tu”

“Beh, tutti tranne me” disse Skye.

“Volete dirmi che è a causa di queste lettere che siete tutti così strani con Ward ultimamente?” disse Trip

“Beh, si” disse Leo, arrossendo.

“Allora devo assolutamente leggerla” disse Trip, sorridendo.

 

Rilesse la lettera un paio di volte prima di appoggiare il quaderno sul tavolino da caffè.

 

“Allora?” chiese curiosa Jemma.

“Devo decisamente una birra a Ward” disse Trip, ridendo.

 

***

L'occasione per quella birra arrivò la sera stessa. Coulson aveva dato la serata libera a tutto il team, dopo una missione molto difficile, e aveva deciso di andare a bere qualcosa in un pub li vicino.

 

“Due birre grazie” disse Trip al barista.

 

Grant stava per tirare fuori i soldi, quando fu fermato da Trip.

 

“Oh, amico, non ci pensare nemmeno” disse Trip “Offro io”

“Ne sei sicuro?” chiese Grant.

“Certo” disse Trip “Non posso pagare una birra a un fratello?”

“Va bene” disse Grant “Ma il prossimo giro lo offro io, intesi?”

“Certo” disse Trip sorridendo.

 

“Missione compiuta” dissero Jemma, Skye e Leo, brindando con le loro birre.

“Quindi ora l'unica che manca sei tu Skye” disse Leo.

“Manca per che cosa?” chiese Grant, abbracciando Skye per il di dietro.

“Per pagare da bere” disse subito Skye “Questo giro lo ha offerto Leo, il prossimo lo offre Jemma, quindi quello dopo tocca a me”

“Quanto pensavi di bere?” chiese Grant divertito, baciando poi Skye con passione.

“Eh! Ragazzi prendetevi una camera” disse Leo.

“Sbaglio o tu e Jemma fate di peggio quando siete soli in laboratorio” disse Skye.

“Ok!” disse Jemma ,arrossendo “Penso che andrò ad ordinare il prossimo giro”

“Ti aiuto” disse Leo, arrossendo.

 

“Non so cosa tu stia facendo” disse Grant “Ma grazie”

“Non so di cosa tu stia parlando piccolo” disse Skye.

“Andiamo Skye” disse Grant “Penso proprio che il mio quadernino sia in mano tua”

“No, ti giuro che non è così” disse Skye.

“Va bene, farò finta di crederti. Ma solo perchè questa cosa sta facendo bene a tutto il team”

 

E guardandosi intorno, ne ebbe la conferma. In un angolo c'erano Coulson e May che flirtavano come adolescenti mentre sorseggiavano del vino rosso. Al bancone del bar c'erano invece Trip, Fitz e Simmons, che ridevano e scherzavano mentre il barista preparava le loro birre.

 

Erano mesi che il team non le sembrava così in armonia.

 

E mentre lei e Grant si concedevano un altro bacio appassionato, Skye dovette ammette che per la prima volta da quando aveva trovato il quaderno di Grant, non sapeva che cosa aspettarsi dalle lettere successive.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Agent Soho Doll Corner:

Ecco l'ultimo aggiornamento che vi avevo promesso prima di partire per le ferie.

 

Se tutto va bene, parto martedì, ma comunque non penso di pubblicare qualcosa nei prossimi giorni.

 

Lunedì sono impegnata con le pulizie del panificio di mamma, e ci rimarrò per tutto il giorno.

 

Quindi niente aggiornamenti, a meno che non mi venga qualche lampo di genio che debba assolutamente pubblicare, tipo una delle mie OS lampo.

 

Parlando del capitolo, lo stavate aspettando talmente in tanti (sia qui che sul “fronte” statunitense) che mi sentivo leggermente sotto pressione.

 

Devo ammettere che Trip non è proprio il mio preferito, e che sono ancora molto attaccata alla vecchia versione del team, dove Ward era lo scorbutico specialista che allenava la sua Rockie.

 

Quindi non sapevo che cosa scrivere.

 

Ma poi, ecco l'idea.

 

Ho pensato che magari Grant, una volta in prigione, creda veramente che non ne uscirà molto facilmente, e che avrebbe in qualche modo detto a Trip di prendersi cura del suo team.

 

Ok, sono commossa..

 

diamine!

 

La SohoDoll passa a chiude.

 

In questo mese al mare prometto di scrivere un sacco, in modo da tornare a Settembre carica e piena di cose da pubblicare.

 

Spero che passiate un agosto da urlo..

 

già mi mancate..

 

-Jessica 

 

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Capitolo 6
*** I'm sorry i wasn't the perfect child. mum ***


VI

 

 

I'm sorry i wasn't the perfect child, mum. 

 

 

"Mio fratello non picchiava me e mio fratello. lui era ancora più carrivo, lo faceva fare a me"
"E i tuoi genitori?"
"Loro erano anche peggio" 

 

 

“Quindi ora le lettere sono finite?” chiese Fitz.

“Credo di si” disse Skye “Anche se manca ancora la mia”.

“Oh vedrai che sarà li da qualche parte” la rassicurò Jemma.

 

Erano soli in laboratorio e Grant era insieme a Tripp, Coulson e May per una riunione all'Hub, quindi avevano tutta la privacy che volevano.

 

“Lo so ragazzi” disse Skye “è solo che mi sento tagliata fuori. Tutti voi avete avuto la vostra lettera, tranne me. è come se si fosse dimenticato di me”

“Andiamo Skye” disse Fitz “Ward non potrebbe mai dimenticarsi di te, nemmeno sotto tortura”.

“In più non hai detto che ci sono anche una decina di pagine strappate alla fine del quaderno? Magari è in una di quelle pagine” disse Jemma.

“Questo è anche peggio” disse Skye “Vuol dire che le ha scritte ma non ha voluto darmele. Io mi chiedo perchè.”

“mmm, Ragazze, qui le lettere non sono finite” disse Fitz, mentre sfogliava distrattamente il quadernino nero.

“C'è anche la mia?” chiese Skye sorpresa.

“Non so” disse Fitz “Questa è indirizzata a sua madre”

“Madre?” chiese Jemma “Credevo non avesse più rapporti con la sua famiglia”

“Nemmeno io” disse Skye “Non ne parla molto spesso. Anzi, diciamo che evita sempre l'argomento ogni volta che anche solo lo accenno”

“Hey questo non toglie che nel momento più buio della sua vita lui abbia deciso di dedicarle una lettera.” disse Jemma “In un ospedale, la maggior parte dei pazienti non fa altro che chiamare la propria madre. Magari ha voluto aggrapparsi a lei, in questo modo”

“Per quello che ne so” disse Skye “I suoi non sono di certo stati dei genitori modello, ma è pur sempre sua madre dopo tutto”

“Non ci rimane che leggerla” disse Fitz.

 

24-02-15

Ciao mamma, sono Grant.

Sono già consapevole del fatto che non leggerai mai queste poche righe, ma avevo il bisogno di scriverti.

 

Come vanno le cose a casa? Spero che Grace si sia poi diplomata..

 

A me le cose vanno molto male mamma. Sono in prigione.

 

Come diceva sempre papà, noi Ward finiamo sempre per passare un periodo della nostra vita in prigione.

 

Aveva ragione lui quando diceva che sono una causa persa, che non valgo niente. Aveva sempre avuto ragione su di me.

 

Sono caduto così in basso mamma, che non credo riuscirò mai a redimermi, anche se voglio farlo. Ho tradito il mio team mamma. Erano diventati la mia famiglia, e li ho traditi, solo per seguire gli ordini di un maniaco criminale.

 

Mamma, sarai felice di sapere che mi sono innamorato. Si chiama Skye, e la amo più di ogni altra cosa al mondo. E ora l'ho persa. Mi ha chiamato traditore, non vuole più vedermi, e io non posso che accontentarla. Ti piacerebbe mamma, è un angelo.

 

Mi mancate tutti, dal primo all'ultimo. Mi dispiace di non essere stato il figlio perfetto che volevi.

 

Salutami Grace e Jack e abbi cura di te.

 

Grant.”

 

“Wow, questa non me l'aspettavo” disse Leo.

“Non sapevo nemmeno che sua madre fosse ancora viva” disse Skye, in lacrime. Doveva ammettere che anche a lei sarebbe piaciuto incontrare sua suocera e i suoi cognati, un giorno.

“Ok, ora di solito facciamo recapitare la lettera al destinatario” disse Jemma “Ma ora che facciamo?”

“Forse ho un idea” disse Skye.

 

E mentre Skye digitava con foga qualcosa sulla sua tastiera, Leo e Jemma pensarono che per una volta era meglio lasciarla lavorare.

 

***

Dopo quasi più di un ora, Skye riuscì finalmente a contattare la famiglia di Grant. Vivevano ancora a Boston, la città natale di Grant, e le cose andavano piuttosto bene.

 

Sua madre Sarah lavorava ancora come infermiera e di sicuro Grant sarebbe stato contento di sapere che sua sorella si era da poco diplomata in scienze sociali e stava preparandosi per l'esame che l'avrebbe ufficialmente fatta diventare un'assistente sociale.

 

Anche Jack se la passava piuttosto bene. Nonostante la sua disabilità si era da poco laureato in ingegneria, cosa che fece molto piacere a Fitz.

 

Ti ringraziamo Skye” diceva l'e-mail che Grace Ward le aveva appena mandato “Io e mamma ci siamo molto commosse nel leggere la lettera di mio fratello Grant. È fortunato ad aver trovato una persona come te. Da quel che ho capito, sei tu la Skye di cui parla nella lettera,dico bene? Comunque provvederemo ad inviarti la nostra risposta, o forse, se riusciamo a metterci d'accordo, potreste venirci a trovare qui in Massachusetts. Moriamo dalla voglia di vederlo. A presto, prenditi cura di mio fratello per noi”

 

I Ward avevano senza dubbio un innato talento per la scrittura, di questo Skye ne era certa.

 

Era così presa dai suoi pensieri, che non si accorse nemmeno di quando Grant tornò sul Bus.

 

“Ciao tesoro” disse, entrando nella loro cabina.

“Ciao piccolo mio” disse Skye sorridendo “Com'è andata all'Hub?”

“Alla grande, se non conti tutte le volte in cui io e Tripp abbiamo pensato seriamente di scappare” disse Grant, sedendosi accanto a lei.

“Noioso?” disse Skye.

“Non puoi immaginare quanto” disse Grant, sedendosi accanto a lei “Ma ora sono di nuovo con il mio angelo, quindi va molto meglio. Come è andata a voi oggi?”

 

Skye non era riuscita a tenere il conto di quante volte Grant si fosse riferita a lei chiamandola “il suo angelo”. Fino a quel giorno non ci aveva mai dato peso, ma dopo la lettera quella parola aveva assunto un significato completamente diverso, e mentre Grant la usava per l'ennesima volta, Skye aveva sentito una piacevole sensazione di calore alla bocca dello stomaco, e poteva giurare di amarlo anche più di prima.

 

“Oh, è stato terribilmente noioso anche per noi” si affretto a dire Skye “I Fitzsimmons non hanno fatto altro che lavorare per tutto il giorno”

“Oh capisco che intendi” disse Grant, con un risata “Devo dirti una cosa. Tra tutte le cose strane che mi succedono ultimamente, questa però ha del ridicolo. Culson vuole ridarmi il mio vecchio badge del livello 7. ”

“Davvero? È fantastico!” disse Skye

“Si ma non capisco, sono solo al livello 3. Non voglio che me lo dia solo perchè le cose sono migliorate tra me e voi. Non me lo merito.”

“Smettila” disse Skye.

“Di fare cosa?”

“Di credere di non meritarti niente per via di quello che hai fatto in passato” disse Skye, sedendosi sulla sue gambe “Se A.C ritiene giusto dartelo, significa che è giusto così. Hai fatto talmente tanti progressi da quando sei tornato a casa che ti meriti questo è molto di più”

“Lui dice che vuole darmelo perchè così sarà molto più semplice tenermi informato sulle missione, visto che molte informazioni sono ancora classificate per me”

“Vedi!” disse Skye “A.C ha sempre un motivo valido per tutto”.

“Non lo so Skye” disse Grant “Anche se penso di sapere il motivo di tutto questo, non capisco come voi possiate essere così gentili con me,dopo tutto quello che ho fatto. A volte mi sveglio nel bel mezzo della notte, e non riesco ancora a credere che tu sia li che dormi accanto a me”.

 

Il cuore di Skye si spezzò in un milione di pezzi, mentre Grant alzava una mano per accarezzarle la guancia.

 

“Il passato è passato, Grant. Non devi lasciare che condizioni anche il tuo futuro” disse Skye.

“Wow” disse Grant con un ghigno “E da quando sei diventata così saggia?”

“L'ho letto su un biscotto della fortuna” disse Skye ridendo.

“Ecco” disse Grant “Questo ha più senso” .

“Non essere sciocco” disse Skye “E per quello che vale, io non vado da nessuna parte. Sei legato a me per sempre”.

“Lo so” disse Grant “E non ti amerò mai abbastanza per questo”

“Sono felice di sentirlo” disse Skye.

 

Skye capì solo in quel momento quanto lei avesse bisogno di lui, anche solo per vivere, per respirare e quanto lui avesse bisogno di lei. Erano questi i pensieri che aveva in testa mentre Grant la baciava con passione e lei ricambiava con sentimento, con l'unica intenzione di farlo sentire amato come non lo era mai stato prima.

 

Le lettere, per una volta, potevano anche aspettare.

 

 

 

 

 

 

Agent Soho doll corner:

 

SONO TORNATA!!!!!

 

mi siete mancati un sacco in questo mese, e visto che l'ultima che avevo aggiornato prima di andare via era stata LFTH, ho pensato bene di ricominciare da cui.

 

Che cosa avete combinato in questo agosto un po' piovoso?

 

Io ho letto un sacco (Tutti i primi tre libri della saga da cui è tratto True blood per intenderci), finita la settima stagione di True Blood, studiato un po', fatto qualche nuotata e partecipato a qualche festa (Tipo la festa a sorpresa per il 50esimo compleanno di mio padre, che è stato a dir poco un sforzo titanico per me, mia sorella e mia madre)

 

e come vi avevo promesso, ho scritto un po'.

 

Quindi preparatevi a una raffica di aggiornamenti che saranno:

 

-Un viaggio nel mondo onirico con Grant per “Redeption of a Broken heart”

-Rebecca e Grant faranno una visitina a una persona molto speciale in “Brothers & Sisters”

-Fiona andrà finalmente in missione in “Not an ordinary family”

-Leo sarà l'eroe del giorno in “Iron Sky”

 

e in più, una delle mie OS random, due nuove OS series e una nuova long molto 007.

 

vi ricordo il mio tumblr se volete venirmi a trovare... :)

 

TRANQUILLI ORA, MAMMA è TORNATA

 

-jess

 


 

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Capitolo 7
*** You was the worst father figure i could ever ask for ***


VII

 

 

You was the worst father figure i could ever ask for

 

 

"Perchè dovrei fidarmi di te?"
"Non dovresti. Non fisarti mai di nessuno, specialmente di me" 

 

Fare in modo che Grant non si spazientisse e ricominciasse a fare domande stava decisamente diventando come un lavoro a tempo pieno per Skye.

 

Coulson era stato categorico. Grant avrebbe ottenuto il badge del livello 7 si che fosse stato d'accordo o meno.

 

Lo avrebbe avuto non solo perchè se lo stava decisamente meritando, ma perchè stava decisamente diventando frustrante rompere ogni sorta di protocollo per tenerlo informato sulle missioni.

 

Grant poteva giurare di aver visto Fitz piangere quando Coulson riunì tutti quanti nella sala comune per la consegna del badge.

 

“Questo badge figliolo” disse Coulson “Non significa solo che sei di nuovo un'agente di alto livello e che hai pagato i tuoi debiti. Significa anche che questo team ti ha perdonato per tutto quello che hai fatto e che ci fidiamo di te ciecamente, quindi non ci deludere”

 

“Non lo farò signore” disse Grant.

 

“E per Ward” disse Tripp “Hip Hip hurrà!”

 

L'intero team era seduto intorno a lui, come se fossero gli spalti di uno stadio, e stava applaudendo con gioia. Persino May sorrideva.

 

Ma Grant stava incominciando ad essere impaziente, e Skye non aveva più idee.

 

Rimaneva una sola lettera da leggere, prima delle famose dieci pagine che molto probabilmente contenevano la sua lettera, e il destinatario era decisamente l'ultima persona che si aspettava.

 

Garrett.

 

Era una lettera fin troppo delicata perchè Fitz e Simmons la leggessero. Jemma si sarebbe messa a piangere e Leo si sarebbe arrabbiato, e Skye non voleva di certo procurargli dello stress, visto l'effetto negativo che un accumulo di stress poteva avere su di lui dopo l'incidente del Med Pod. Sarebbe stato per giorni come uno zombie, incapace anche di fare il calcolo più elementare, e Grant era già fin troppo in colpa per quello che gli aveva fatto.

 

Del resto non poteva neanche leggerla insieme a qualche altro membro del team, visto che anche Tripp si era preso il compito di distrarre Grant ogni qual volta “il dinamico trio” doveva pianificare la prossima mossa, e Coulson non faceva altro che trovare nuovi modi per tenere impegnato Grant, costringendolo a seguire missioni che per lui erano ancora classificate.

 

Questo aveva aumentato i sospetti di Grant, ma per essere una super spia era fin troppo paziente. Aveva deciso di aspettare, al meno fino al momento in cui Skye sarebbe andato da lui e gli avrebbe chiesto spiegazioni sulle pagine mancanti.

 

L'unica che sembrava potesse sostenere tale lettera sembrava May, ed era questo quello a cui pensò Skye mentre si sedeva sul sedile accanto a quello del pilota.

 

“Ti dispiace che mi siedo qui a leggere l'ultima lettera?” chiese Skye.

“No tesoro” disse May con un lieve sorriso “A chi è dedicata?”

“Garrett” disse Skye sospirando.

“Capisco” disse May “E tu non vuoi che Fitz o Simmons la leggano per paura della loro reazioni”

“E perchè non voglio causare un accumulo di stress a Fitz” disse Skye.

“Fai pure” disse May “Non mi dispiace un po' di compagnia”

 

E così dicendo, Skye si mise comoda sul sedile, e si apprestò a leggere la lettera più dura e cruda che quel quaderno conteneva.

 

25-02-15

Ciao John,

 

Sono sicuro che non leggerai mai questa lettera, anche se io un giorno dovessi decidere di recapitarle ai legittimi destinatari.

 

Come va sotto terra?

 

Qui in galera non va di certo meglio, sopratutto perchè sono cui a causa tua.

 

Sono sei mesi che non faccio altro che pensare a te e a quanto tu mi abbia rovinato la vita. Non faccio altro che pensare al giorno in cui mi hai portato via dal riformatorio. Se non ti avessi seguito, non avrei mai passato cinque anni da solo nella foresta, a cercare di sopravvivere insieme a Buddy, non sarei mai diventato una tua proprietà e non avrei mai tradito il mio team.

 

Tu non facevi altro che dirmi che i sentimenti sono per i deboli, che dovevo compartimentare. Mi ci sono volute quasi dieci sessioni di terapia per capire che sbagliavi. Tenere a una persona non è una debolezza, questo ora lo so, ma tu sei morto prima di imparare questa importante lezione.

 

Un giorno Coulson si fiderà di nuovo di me a tal punto da riprendermi con lui, May non avrà più il desiderio costante di uccidermi, Tripp, Jemma e Fitz mi considereranno di nuovo come se fossi loro fratello,e Skye sarà di nuovo con me. Quando quel giorno arriverà, io sarò ben felice di ballare sulla tua tomba.

Perchè, a differenza tua, io ho ancora il resto della mia vita per dimostrarli che non sono l'uomo che tu hai cercato di plasmare, anche se dovessi passarla dentro questa cella.

 

Sei la peggior figura paterna che potessi mai chiedere. Sei la causa di tutti i miei problemi, anche se sono consapevole di essere stato io quello che ti ha detto di si, quel maledetto giorno.

 

Ho avuto una scelta e ho preso quella sbagliata. Se ti avessi detto di no, molto probabilmente sarei stato lì dentro per molto tempo, ma sarei uscito da li a testa alta.

 

Vivrò il resto della mia vita facendo quello che tu non mi hai mai permesso di fare: Amare. Amerò Coulson come se fosse un padre, rispetterò May, amerò Tripp, Jemma e Fitz esattamente come vorrei essere amato da loro, ma non amerò Skye. Non ho mai smesso di amarla, a differenza di quello che credevi tu.

 

Sono contento che tu sia morto, spero che tu marcisca all'inferno.

 

Grant”

 

“Wow” disse Skye.

“è stata una bella lettura?” chiese May.

“Decisamente” rispose Skye.

 

Skye lesse la lettera e anche May sembrava seriamente stupita.

 

“Ha imparato la lezione” disse May.

“Anche tu hai letto il suo file?” chiese Skye.

“Come tutti qui dentro” disse May.

“Che cosa ne pensi di Garrett?”

“Penso che abbia abbindolato tutti, persino me. Prima che si rivelasse come il traditore che era, pensavo che fosse una persona di cui fidarsi, un ottimo alleato. Ma a quanto pare, anche io mi sbaglio. Ma sopratutto non credevo fosse capace di rovinare la vita di un altro essere vivente come ha fatto con Ward”

“Devo trovarlo” disse Skye alzandosi.

“Fitz e Simmons ci hanno appena convocato in soggiorno” disse May “Forse lo troverai lì”

“E tu non vieni?”

“Metto l'autopilota e vi raggiungo”

 

Appena Skye arrivò nel salotto trovò il resto del team, compreso un sorpreso Grant Ward seduto sul divano davanti ai FitzSimmons.

 

Jemma e Leo erano in piedi al centro della stanza, con quello che sembrava un pacchetto dietro le spalle di Leo, e saltellavano eccitati.

 

May raggiunse il resto del gruppo, e Simmons incominciò a parlare.

 

“Ci siamo tutti? Bene! Io e Fitz volevamo fare un regalo a Ward, per la tua promozione”

“Oh, ma non dovevate ragazzi” rispose Ward.

“Insistiamo” disse Jemma con un sorriso “Avanti Fitz” aggiunse, dando una leggera gomitata a Leo.

 

“E senza ulteriori indugi, io e la dottoressa Simmons siamo orgogliosi di presentarvi il primo prototipo del Icer 3.0” disse Leo, svelando quello che teneva nascosto dietro le spalle.

 

“Abbiamo potenziato la dendrotossina in modo che la vittima rimanga incosciente per più di due ore” spiegò Jemma.

 

“E ora il proiettile viene sparato a una velocità di 10 km/h e un gps incorporato, in modo che funzioni come Gps di riserva se per caso i nostri rintracciatori non funzionassero per qualche assurdo motivo”

 

“I-io non so cosa dire” disse Grant, visibilmente sorpreso.

 

“Ci teniamo a dire che stiamo lavorando a un prototipo per ciascuno di voi” disse Jemma.

“Ma volevamo che il primo fosse il tuo, Ward” disse Leo.

 

Grant non fece altro che abbracciarli, il che sorprese molto sia Leo che Jemma.

 

Dopo dieci minuti li congedo con una pacca sulla spalla a ciascuno, e si diresse verso la cabina che divideva con Skye per cambiarsi, visto che lui e Tripp erano stati interrotti durante uno dei loro allenamenti.

 

Skye lo osservò allontanarsi, decidendo poi di seguirlo.

 

Era giunto il momento che gli chiedesse quella domanda che la tormentava da quando aveva trovato quel dannato quaderno.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Agent Soho Doll corner:

 

hellooooo!

 

Per fortuna sono riuscita a scrivere questo capitolo, visto che nei prossimi giorni avrò una full immersion nella chimica organica.....

 

ma parlando del capitolo, vi prometto che non ve lo aggiornerò tra 2 anni. Io stessa odio i cliffhanger alla fine dei capitoli, e non voglio lasciarvi con la suspanse per troppo tempo.

 

Per il resto, ho voluto descrivere un Grant a dir poco incazzato con il suo SO.

 

Nelle fic americane, non fanno altro che scrivere un Grant ancora ciecamente fedele a Garrett nonostante sia in carcere PER COLPA SUA (Si, lo so. Grant è quello che premeva il grilletto e ha ucciso tutte quelle persone, ma seguiva degli ordini dati da Garrett, e dovete ammettere che ha fatto davvero un bel lavoro con il suo lavaggio del cervello)

 

Sono una Grant Ward's worrior e ne sono fiera.

 

Preparatevi, perchè nel prossimo capitolo toccherà finalmente a Skye, e capiremo dove diamine sono finite le 10 pagine strappate.

 

Un bacio

 

jess

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Capitolo 8
*** i will always love you ***


VIII

 

 

I will always love you

 

"Hai detto che quei sentimenti per me.."
"Erano veri Skye, lo sono sempre stati" 

 

Appena entrò nella loro cabina, Ward era già a torso nudo pronto per la doccia. Sarebbe stata una gran bella distrazione se Skye non fosse stata determinata ad ottenere ciò che voleva.

 

E con il quaderno dietro alle sue spalle, si apprestava a fare una delle più difficili confessioni della sua vita. Non sapeva come l'avrebbe presa Grant. Molto probabilmente si sarebbe arrabbiato, ma almeno avrebbe ottenuto la sua lettera, ne valeva la pena.

 

“Hey” disse Skye

“Hey tesoro” disse Ward “Vuoi tenermi compagni sotto la doccia?”

 

Il ghigno che le stava regalando, aggiunto al fatto che era ancora senza una maledetta maglietta, non stavano di certo aiutando Skye.

 

“No, ho bisogno di parlarti” disse Skye.

“Sembra una cosa seria. Ho fatto qualcosa di sbagliato?” chiese Grant.

 

In risposta, Skye tirò fuori il quaderno da dietro le spalle.

 

“Sapevo che c'è l'avevi tu” disse Grant con un sorriso.

“E perchè non mi hai fermato?” chiese Skye.

“Quando le ho scritte non ero sicuro se sarei mai tornato in questo team, e quando sono tornato non mi sembravano così importanti da farvele leggere. Non credevo vi sarebbero importate, così ho lasciato che facessi la postina per me” disse Grant, sedendosi sul letto.

“Avevi paura delle nostre reazioni” disse Skye “Davvero credevi che non ci importasse niente di te?”

“Come potevate?” disse Ward “Vi ho tradito”

“Ti ho detto di smetterla di pensare al passato.” disse Skye “Ti abbiamo odiato, è vero. Per settimane non abbiamo fatto altro che chiederci se ogni singolo comportamento o cosa detta da te fosse una menzogna, ma poi sono entrata nel tuo file”

“Skye!” disse Grant in tono di rimprovero.

“In mia difesa voglio dire che stavo cercando delle risposte” disse Skye “Fitz si è messo a piangere quando lo ha letto. Ma non dirgli che te l'ho detto io, o mi farà inseguire dai suoi droni”

“Ricevuto” disse Grant ridendo.

“Ok te lo devo chiedere. Dov'è la mia? L'ho cercata in tuto il quaderno, ma alla fine ci sono solo pagine strappate” disse Skye.

“La tua lettera era quella di cui mi vergognavo di più. Ancora non riesco a credere a come siamo finalmente riusciti a far funzionare le cose tra di noi. E in più, non è solo una lettera”

“Quindi le hai buttate?” chiese delusa Skye.

“Non esattamente” e cosi dicendo, Grant si alzò per andare verso la sua scrivania.

 

Dalla libreria tirò fuori un libro : una copia un po' sgualciata del primo capitolo della saga di Hunger Games.

 

“Hunger Games?” chiese divertita Skye.

“Era una di quei libri che tu mi avevi gentilmente consigliato di leggere per tenermi al passo con i tempi” disse Grant.

 

Dalla metà del libro tirò fuori un mucchio di fogli strappati, uguali a quelli del quaderno.

 

“Ti lascio alle tue letture” disse Grant, lasciandola sola.

 

Erano molto più di quello che si aspettava. Quelle pagine erano piene di frasi molto dolci che molto probabilmente Ward aveva scritto in diverse occasioni.

 

Messaggi come :

 

Dicono che se si ama una persona, bisogna lasciarla andare. Io non ci riesco. Spero solo che, se mai troverai un altro uomo, lui sappia trattarti con tutto l'amore e il rispetto che meriti. Anche se spero di essere io, quell'uomo.”

 

e anche

 

Ieri ti ho sognato. Eravamo nella nostra casa, molto probabilmente eravamo sposati. La casa era piccola ma accogliente, sembrava che vivessimo li da sempre. Tu eri bellissima, avevi un vestito a fiori che metteva in bella mostra il tuo pancione, e stavi cercando con una bellissima bambina che aveva i tuoi stessi occhi e che era nostra figlia. È stata la prima volta in cui mi sono svegliato con un sorriso da quando sono qui dentro. Non sai quanto vorrei che quel sogno diventasse realtà”

 

In una pagina c'era anche un suo ritratto di lei mentre sorrideva, e prendeva tutto il foglio, con scritto sotto “Adoravo quando mi sorridevi così, mi facevi sentire così completo”

 

Il disegno era sorprendente. Skye non si sarebbe mai stancata di scoprire i mille talenti nascosti dell'agente Grant Ward.

 

E alla fine, nell'ultima pagina, c'era la sua tanto agognata lettera. Skye non vedeva l'ora di leggerla, anche se era un po' impaurita e non sapeva perchè.

 

28-02-15

 

Ciao Skye ,

Sei l'ultima a cui devo dedicare una lettera. No, non mi sono dimenticato di te. Non ci riuscirei mai.

 

Non faccio altro che pensare a te. Cerco di tenere la mia mente occupata come posso, ma non so perchè il mio pensiero cade sempre su di te.

Cerco inutilmente di non pensarti, ma è più forte di me. Mi sei entrata dentro, sei parte di me.

 

Sei quello che mi trattiene dal non impazzire.

 

Ma tu mi odi ora, non è vero? Come posso biasimarti.

 

Ti ho tradito, ti ho ingannato, merito ogni singola punizione, anche quella di non vederti mai più. Ma per ora, continuo a vederti nei miei sogni

 

Mi dispiace, ma non riesco a lasciarti andare

 

Ti amerò per sempre

 

Grant”

 

Skye non credeva di poter amare Grant ancora più di quanto stesse già facendo. Era l'amore della sua vita, e si era comunque rassegnato all'idea di non vederla mai più.

 

Anche Skye pensò che in fondo anche lei non era mai riuscita a dimenticarlo, a lasciarlo andare.

 

All'improvviso, tutti i comportamenti che Grant aveva avuto da quando era tornato un membro attivo del team le furono chiari.

 

Cercava sempre di accontentare tutti, in modo che non si arrabbiassero. Lo avevano ripreso con loro, trattandolo come se nulla fosse successo e aiutandolo con la sua terapia, e Skye era sicura del fatto che Grant avrebbe fatto qualsiasi cosa per impedire che si pentissero di quella scelta.

 

Seguiva gli ordini di Coulson come se in essi ci fossero scritti tutti i segreti del mondo, copriva le spalle di Tripp e May come meglio poteva, prendendosi anche qualche pallottola per loro, e proteggeva lei, Simmons e Fitz come se da esso ne dipendesse la sua stessa vita.

 

Un mucchio di pensieri tornarono nella sua mente. I suoi ricordi tornarono al giorno in cui si incontrarono e a come non avrebbe mai creduto che quel agente terribilmente serio e impettito potesse diventare l'amore della sua vita.

 

Grant tornò nella stanza qualche minuto dopo, trovando una Skye letteralmente in lacrime.

 

“Allora? Piaciuto quello che hai letto?” le chiese

 

Skye non rispose. Si era a malapena accorta della sua presenza, talmente era intenta a rileggere quelle parole per l'ennesima volta.

 

“Hey, non volevo farti stare così male” disse Grant sedendosi accanto a lei e prendendole il viso tra le mani.

 

Skye continuò a non rispondere. Lo fisso per minuti interminabili, completamente incapace di parlare.

 

Lui è l'amore della mia vita. Non posso credere di aver finalmente trovato una persona a cui appartengo in maniera così profonda. È così bello, sembra un principe” pensò Skye.

 

“Hey, sei ancora con me Rockie?” chiese preoccupato Grant.

 

Skye lo abbracciò, senza dire una parola, e insieme si stendettero sul letto.

 

“Non ti ho mai odiato Grant” disse Skye a bassa voce “Non sai quanto l'avrei voluto. Dimenticarti, andare avanti con la mia vita, ma ogni volta che ti vedevo non riuscivo ad andare oltre perchè il mio cuore non me lo permetteva. Anche tu sei parte di me”

 

“Quello che ho scritto è vero” disse Grant “Ogni singola parola. Ti amo, sei l'amore della mia vita”

“Ti amo anche io” disse Skye, con gli occhi lucidi “E anche tu sei l'amore della mia vita”

 

I due si scambiarono un lungo bacio, uno di quelli che si vedono solo nelle commedie romantiche.

 

Ward sorrise. Non poteva credere che quelle lettere, di cui si era talmente vergognato da nascondere il quaderno per mesi, potessero rivelarsi la tua salvezza.

 

Dopo poco, Fitz e Simmons andarono a chiamarli per la cena, trovando i due addormentati l'uno nelle braccia dell'altro.

 

“Skye ha trovato le sue lettere” disse Jemma, notando i fogli ancora saldamente stretti tra le sue mani.

 

“Chissà come reagirà Ward quando leggerà le nostre” disse Fitz, chiudendo la porta.

 

Forse, lasciargli dormire per altri 10 minuti non sarebbe stato un problema.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Agent Soho Doll :

 

e la prima parte di questa fic è andata.

 

Tecnicamente la fic sarebbe finita qui, ma come vedete sono solo 8 capitoli, e sono veramente pochi per una long.

 

Quindi, esattamente come ha detto Fitz , preparate i fazzoletti perchè il team ha deciso di rispondere alle lettere di Ward

 

e succederà una piccola sorpresa nel penultimo capitolo (Piccolo indizio : è il punto cardine di quasi tutte le mie fic e c'entra con il sogno di Ward in questo capitolo. Ma non ne sono sicura, quindi siete libere di dirmi di no, sempre se avete capito cosa intendo ;))

 

Parliamo del capitolo.

Mi sono quasi messa a piangere, questo capitolo è esattamente il genere di fluffosità in cui vorrei vederli SEMPRE.

 

Come vi avevo detto, non mi sembrava giusto dedicare a Skye SOLO una lettera.

 

Chi l'avrebbe mai detto che Grant Ward fosse anche un'artista?

 

Sono seriamente che Grant sia ancora un personaggio tutto da scoprire, quindi chi può dirlo.

 

E voi, ditemi che ne pensate di questo capitolo

 

-jess

 

 

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Capitolo 9
*** If i was your SO ***


IX

 

 

If I was your SO

 

 

"Non può salvare qualcuno da se stesso, signore."
"Puoi, se arrivi da loro in tempo" 

 

Grant non si immaginava minimamente che cosa il team avesse in servo per lui. Ovviamente, sapeva benissimo che a questo punto tutto il team aveva ricevuto la sua lettera e cominciava a finalmente a dare un motivo agli strani comportamenti che i suoi compagni di team avevano avuto verso di lui nell'ultimo periodo.

 

Coulson lo considerava uno dei suoi agenti più fidati, May incominciava quasi ciecamente a fisarsi di lui, Fitz e Simmons scherzavano e ridevano con lui come se non fosse successo niente e aveva costruito con Tripp un rapporto fraterno basato sul rispetto reciproco.

 

Poi c'era Skye, colei che aveva reso questo cambiamento possibile. Il suo rapporto con lei era migliorato, negli ultimi mesi, e Grant non capiva come questo fosse possibile.

 

Se era possibile, la amava ancora di più. Finalmente vedeva seriamente un futuro, e lei ne faceva parte.

 

Un giorno, Skye sarebbe stata sua moglie e la madre dei suoi figli, di questo era certo.

 

Ma ora, Grant credeva seriamente che fosse tutto finito, che tutto stesse di nuovo cominciando a tornare alla normalità.

 

Se solo avesse saputo quanto si stava sbagliando.

 

Quella era stata solo la prima parte di un piano ben orchestrato. Era giunto il momento che i riceventi rispondessero a Grant.

 

Ecco perchè ora Skye era seduta nell'ufficio di Coulson.

 

“Devo ammettere di essere un po' nervoso” disse Coulson, sorridendo appena.

“Sono sicura che Grant apprezzerà qualsiasi cosa tu gli abbia scritto, A.C.” disse Skye.

“Ho cercato di rispondere alla lettera” disse Coulson “Ma credo di essermi fatto prendere la mano” aggiunse poi, cercando un foglio in mezzo a una fila di scartoffie.

“Sono sicura che a Grant farà piacere” disse Skye.

“Puoi dargliela tu?” chiese Coulson “Digli che appena si sentirà pronto, io lo aspetto al bancone del bar per un bicchiere di Wisky”

 

Uomini. Skye non avrebbe mai capito perchè i maschi della sua famiglia fossero così poco avvezzi alle manifestazioni di affetto, sopratutto quando erano tutti insieme.

 

Il massimo che riusciva ad ottenere da Grant, quando erano in gruppo, era un timido bacio sulla guancia. Fitz diventava rosso come un pomodoro ogni volta che Jemma si sedeva un po' troppo vicino a lui o accennava a qualche tenerezza, mentre Coulson rispondeva solo con timidi sorrisi, ogni qual volta May si fermava a fissarlo.

 

Skye non dovette faticare molto prima di trovare Grant. Era seduto in salotto e stava leggendo un libro.

 

Era così orgogliosa di lui e di come riuscisse finalmente a prendere da solo anche le decisioni più banali.

 

Era ancora vivo il ricordo in lei di quella volta in cui erano andati in una libreria, e Grant aveva avuto un attacco di panico perchè non riusciva a decidere tra due libri.

 

Tutti i libri che Grant aveva letto fino a quel momento erano libri che Garrett gli aveva “gentilmente” consigliato di leggere, ed erano quasi tutti manuali di strategia militare.

 

Grant scoprì finalmente un incredibile amore per il genere fantasy, e per tutto ciò contenesse qualcosa di magico.

 

Ora era un uomo diverso, e Skye adorava il nuovo Grant.

 

Il nuovo Grant la faceva addormentare tra le sue braccia ogni notte, il nuovo Grant le portava la colazione a letto e si occupava di lei quando era ammalata.

 

Il nuovo Grant era completamente devoto a lei.

 

“Hey straniero” disse Skye “Che cosa leggi?”

“Il Signore degli Anelli” disse Grant “John non mi avrebbe mai fatto leggere questo tipo di libri, diceva che era una perdita di tempo”.

“Allora è un bene che quel bastardo non sia qui ad impedirti di leggere uno dei capolavori della letteratura Fantasy” disse Skye sedendosi accanto a lui.

“Hai bisogno di qualcosa?” chiese Grant, cingendole le spalle con un braccio e appoggiando il libro sul tavolino da caffè.

“Penso che oramai tu sappia che tutti noi abbiamo ricevuto le tue lettere, non è vero?” chiese Skye, mentre Grant si limitò ad annuire “Bene, abbiamo tutti pensato che sarebbe stato carino poter ricambiare il favore”

“Che intendi?”

“Questa è una lettera da parte di Coulson, ed è per te” disse Skye “Riceverai le risposte di ognuno di noi nell'esatto ordine in cui tu hai scritto le lettere”

“Non sono sicuro di volerle leggere” disse Grant.

“Andiamo, non fare il bambino” disse Skye “La leggero io per te, che tu lo voglia o no”

 

03-01-18

Caro Grant,

Sono lieto di poter finalmente rispondere alla tua lettera. Sono rimasto colpito da ogni singola parola.

Sono orgoglioso di dire che Grant Ward è uno dei miei agenti più fidati. Il tuo cammino è ancora lungo e tortuoso, ne sono certo, ma sono contento di vederti diventare l'uomo che realmente sei, quello che saresti dovuto essere sin dall'inizio.

 

Non sai quante volte mi sono chiesto che cosa ne sarebbe stato di te se fossi stato io il tuo SO. Molto probabilmente, l'unico tuo vero problema sarebbe stato un inumano amore per gli oggetti da collezione.

 

Vedo così tanto potenziale in te, e sono così contento di vederti sfruttarlo al meglio.

 

Lascia che sia io a rispondere a quella domanda che ti ho fatto tanto tempo fa.

 

Grant Ward è un agente dello SHIELD, ma prima di tutto un uomo. Un uomo che non ha avuto una vita facile, sin dal giorno in cui è nato.

 

Era il bambino sbagliato nella famiglia sbagliata.

 

Grant Ward è un uomo che ha saputo risorgere dalle sue stesse ceneri e di cui io mi fido a tal punto da lasciare che si prenda cura della mia unica figlia.

 

Non vedo l'ora di vedere l'uomo che diventerai, e ricordati che la porta del mio ufficio è sempre aperta per te.

 

P. Coulson”

 

“Wow” disse Skye “A.C sa sempre che cosa dire”

 

Ma quando alzò gli occhi notò subito che Grant stava piangendo, nonostante cercasse di nasconderlo.

 

“Saranno tutte così?” chiese.

“Certo” disse Skye “E ti meriti ogni singola parola che la nostra famiglia ti vorrà dedicare”

“E tu?” chiese Grant “Anche tu mi scriverai?”

“Certo” disse Skye baciandolo sulle labbra “E non immagini minimamente che cosa ho in mente”

 

***

La serata passò nella maniera più tranquilla possibile.

 

Le ragazze avevano monopolizzato la tv guardando uno degli ultimi episodi di “Gray's Anatomy” (Skye lo guardava per le storie d'amore, Simmons per la verosimiglianza dei casi clinici).

 

Fitz aveva passato tutto il tempo seduto a terra, sul tappeto, intento a disegnare l'ultimo prototipo di Icer, mentre Grant e Tripp guardavano la tv con aria annoiata.

 

“Odio quando monopolizzato la tv” disse Tripp.

“Domani è il nostro turno” disse Grant “C'è la pallacanestro”

“Mi piace come ragioni amico” disse Tripp con un sorriso.

 

Vista da fuori sembrava una tipica serata passata in famiglia.

 

Era ben presto arrivato il momento di andare a letto, ma Grant esitò qualche secondo, notando Coulson seduto da solo al bancone del bar.

Il Direttore era scomparso nel suo ufficio per tutta la sera, dicendo che voleva portarsi avanti con un po' di lavoro e ora era seduto con aria annoiata mentre si versava del Wisky.

 

“Amore, non vieni a letto?” gli chiese Skye, sulla soglia della porta.

“Ti raggiungo subito” disse Grant “Vado a bere qualcosa con Coulson”.

“Va bene” disse Skye sorridendo “Ti aspetto sotto le coperte”

“Tienimele in caldo” disse Grant facendole l'occhiolino.

 

“Ciao Grant” disse Coulson “Vuoi bere qualcosa con me?”

“Ne sarei felice, signore” rispose Grant.

 

Skye non poté fare a meno di sorridere mentre entrava nella loro cabina, sapendo che quella era solo l'inizio della seconda parte del suo specialissimo piano.

 

 

 

 

 

Agent Soho Doll Corner:

 

Piccola precisazione : Questa fic è stata scritta prima della 2x01, quindi in questa Fic Grant è stato in un vero e proprio carcere e non nei sotterranei del Playground. Ho deciso quindi di evitare la parte in cui Grant è stato torturato e ha tentato il suicidio. Non sono ancora pronta ad affrontare in maniera così profonda quell'argomento * abbraccia una foto di Grant * Andrà tutto bene, piccolo!

 

Non inserirò nemmeno Lance. Mi sembrerebbe una cosa troppo forzata, e a questo punto ci sarebbe dovuta essere una lettera anche per lui.

 

Niente, volevo solo essere chiara.

 

Piaciuto questo capitolo?

 

Come vi avevo anticipato nello scorso capitolo, Skye e gli altri risponderanno alle lettere di Grant e questo porterà a badilate indistinte di Fluff.

 

Grant è ovviamente un nerd segreto, ecco perchè gli ho fatto leggere “Il signore degli anelli”

 

Penso che dopo la 2x01 (AIUTO! DOMANI C'è LA 2X02, NON SONO PRONTA) ci meritiamo un po' di sano fluff.

 

Sono cui per questo ;)

 

-jess

 

 

 

 

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Capitolo 10
*** I'm proud of the man you've become Ward ***


X

 

 

I'm proud of the man you've become Ward

 

 

"Entrambe sappiamo che bisogni personali possono affliggere decisioni tattiche"
"Ecco perchè non ne ho. Dovresti farlo anche tu" 

 

Quella era senza dubbio l'idea migliore che abbia mai avuto.

 

Grant si sentiva finalmente a casa, sentiva le cose andavano finalmente bene per lui e che dopo un vita in salita era finalmente arrivata la discesa anche per lui.

 

Dopo la sua risposta, lui e Coulson aveva finalmente riacquistato il rapporto di fiducia che li lagava molto tempo prima.

 

Il Direttore si fidava ciecamente di lui, lo considerava come un figlio e sapeva che c'era molto che doveva farsi perdonare per quello che aveva fatto durante la sua prigionia.

 

Ward era finalmente tornato a fidarsi di lui. La sua terapista che non era salutare per lui seguire gli ordine in maniera arbitraria come faceva con Garrett, così Coulson era diventato particolarmente bravo a dirgli quello che doveva fare senza necessariamente farlo sembrare un ordine ed era incredibilmente fiero di Grant e della sua ritrovata capacità di prendere decisioni da solo.

 

Sul campo era un Leader nato, e tutti i membri del team erano ben felici di farsi guidare da lui.

 

Anche May aveva notato questi cambiamenti, e si era presa un paio di mesi prima di scrivere la sua risposta.

 

Ma ora, la loro lunga missione era finita ed erano tornati al Playground, ritrovando anche Mack, Bobbi e Lance.

 

Essere tornati alla base, però, significava anche il lavoro di postina di Skye era trenta volte più difficile.

 

Ma quando trovò una busta chiusa sul suo letto, sapeva che May era riuscita finalmente a scrivere qualcosa, e ora non vedeva l'ora di trovare Grant.

 

“Hey, avete visto Grant?” chiese Skye entrando in laboratorio.

 

I Fitzsimmons erano troppo impegnati a studiare un complicato macchinario per starla a sentire, ma per fortuna Mack le rispose.

 

“Armeria” disse con un sorriso “Ma se fossi in te non li disturberei. Coulson ha comprato dei nuovi fucili a raggi x e ora gli specialisti se lo stanno litigando”

“Ho capito, il nuovo giocattolo” disse Skye con un sorriso.

“Che cosa c'è nella busta?” chiese Mack.

“Una cosa molto importante che devo dare a Grant” disse Skye.

“è la risposta di May?” chiese Jemma.

“Credo di si” rispose Skye “L'ho trovata sul mio letto questa mattina”

“Stai parlando delle lettere che Ward vi ha dedicato?” chiese Mack.

“Si, sono loro” disse Skye.

 

Solo in quel momento si rese conto che lui, Bobbi e Lance erano gli unici a non aver ricevuto una lettera, ma non erano presenti al momento del tradimento, quando tutto gli era caduto addosso, quindi era più che normale.

 

“Sai, Fitz e Simmons ci hanno raccontato tutto” disse Mack “E io, Lance e Bobbi volevamo contribuire, visto che state tutti rispondendo alle sue lettere. Sappiamo che non ci ha dedicato niente, ma ci siamo affezionati a quel ragazzo.”

“Penso che sia molto carino da parte vostra” disse Skye “E penso di avere un'idea”

 

Trovò Grant qualche minuto dopo in Armeria.

 

Lui e Bobbi erano in piedi contro il muro, mentre osservavano Lance e Tripp contendersi l'ambito fucile.

 

“Hey, che sta succedendo qui?” chiese Skye.

“I bambini si stanno litigando il nuovo giocattolo” disse Bobbi con un sorriso.

“Lo vedo” disse Skye “Ma non gli avete detto che ne avremo uno a testa?”

“Ci saremo rovinati il divertimento” disse Grant.

“Tesoro, c'è posta per te” disse Skye, sventolando la busta marrone.

“Un'altra lettera?” chiese Grant sorpreso “E di chi è?”

“May” rispose Skye “Era la lettera dopo a quella di Coulson”

“Ragazzi, lasciamogli un po' di privacy” disse Bobbi.

“Ma io voglio vedere” disse Lance.

“Su non fare il bambino” disse Bobbi.

 

Rimasi finalmente soli, Skye aprì la lettera.

 

“Vuoi che la legga io per te?” chiese

“Si, ti prego” rispose Grant.

“Nessun problema” disse Skye con un sorriso

 

05-03-18

Caro Ward,

Mi dispiace averti fatto aspettare per tutti questi mesi, ma tu sai bene che non è facile per me aprirmi con altre persone riguardo a queste cose, e parlare dei miei sentimenti è ancora più difficile.

 

Sono rimasta molto colpita da quello che mi hai scritto e penso seriamente che tu abbia capito molto più di me di quanto credessi.

 

Credo che tu abbia ragione. È stata proprio quella la sera in cui mi sono resa conto di provare ancora qualcosa per Phil.

 

È ora che racconti a te e agli altri una storia. Io e Phil siamo stati sposati.

 

Un veloce matrimonio a Las Vegas davanti a un pessimo sosia di Elvis. Era andato tutto bene per un paio di anni, poi io sono stata troppo testarda e ho perso il bambino che portavo in grembo durante una missione.

 

Non ci siamo mai ripresi.

 

Lui sembrò essersi ripreso anche piuttosto velocemente, ma io non ho mai smesso di amarlo. Credimi, ogni volta che sentivo nominare il nome di quella dannata Violoncellista, il mio cuore si spezzava a metà.

 

È anche per questo che ho accettato l'offerta di Fury.

 

Tu eri così giovane, bello e disponibile che io mi sono illusa che facendo sesso con te potessi dimenticarmi di lui. Ma non siamo mai state anime gemelle, non è vero?

 

Avevi ragione, volevo svegliarmi accanto a lui quella mattina, così come tu volevi Skye accanto a te in quel letto.

 

Credimi quando dico che so per certo di non essere mai stata nei tuoi pensieri.

 

Sono fiera dell'uomo che sei diventato. Auguro a te e a Skye una vita piena di felicità, ma questo non toglie che se anche solo penserai di spezzarle il cuore, te la dovrai vedere con me.

 

May”

 

“Wow” disse Skye “May e Coulson sono stai sposati, chi l'avrebbe mai detto?”

 

Ma appena alzò gli occhi, vide che Grant stava piangendo, e ogni volta in cui piangeva si arrabbiava.

 

Skye e la sua terapista stavano facendo uno sforzo titanico per fargli capire che gli era permesso piangere, che non lo avrebbe reso meno uomo e che provare sentimenti non era una debolezza.

 

Ma la strada era ancora lunga e tortuosa.

 

“Credo che non mi abituerò mai a questa sensazione” disse Grant, abbracciando Skye.

“Di quale sensazione parli, tesoro?” chiese Skye.

“Quello strano calore che ti viene alla bocca dello stomaco ogni volta che leggo queste lettere” disse Grant.

“è la sensazione che si prova a sentirsi amati” disse Skye, asciugandoli una lacrima con il pollice.

 

Grant non avrebbe mai ammesso che sentiva la stessa cosa ogni volta che Skye lo baciava.

 

May aveva ragione, il suo cuore era sempre appartenuto a lei.

Era sera tardi e Grant si stava concedendo una birra al bancone del bar. A volte gli teneva compagnia Skye, oppure Lance, o Tripp, o Bobbi. Una volta anche Fitz si era fermato a bere con lui, e aveva avuto modo di scoprire che quando si trattava di reggere l'alcol, Fitz era una vergogna per tutto il popolo scozzese.

 

Ma quella sera ebbe un'altra compagna di bevute.

 

“C'è una birra anche per me?” chiese May.

“Certo” rispose Grant.

 

I due rimasero in silenzio per qualche minuto, prima che Grant parlasse.

 

“Grazie May” disse “Ho apprezzato molto la tua lettera”

“Mi fa piacere” disse May “E se anche solo proverai a parlarne con qualcuno, io negherò tutto”

“Sai, io e Skye siamo ancora sorpresi. Tu e Coulson? Davvero?” disse Grant.

“Quello che succede a Las Vegas, rimane a Las Vegas” disse May prendendo un sorso di birra.

 

Skye osservò la scena dallo stipide della porta, insieme a Fitz e Simmons che si erano concessi una tazza di tè dopo una lunga serata di lavoro in laboratorio.

 

“Ora posso scrivere la mia lettera” disse eccitata Jemma.

“Oh si” disse Leo “E fai presto. Ho tante cose da scrivergli”

“Il vostro entusiasmo è adorabile” disse Skye.

 

E insieme lasciarono un po' di privacy ai due specialisti.

 

 

 

 

 

Agent Soho Doll corner:

 

ok , lo so.

 

Avevo detto che non avrei inserito i nuovi personaggi, ma poi mi sono ricreduta.

 

Diciamo che Mack è venuto da me e mi ha convinto con uno dei suoi sorrisi.

 

Spero che il capitolo vi piaccia. Mi sono immaginata una May incredibilmente tenera <3

 

si capisce che, per tutti i capitoli precedenti, erano sul Bus per una missione?

 

Spero di si

 

un bacio

 

jess

 

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Capitolo 11
*** You are my hero, Grant Ward ***


XI
 
You are my hero, Grant Ward

 

“Cosa  ne pensi della tua prima volta come paracadutista?”
“Onestamente, preferirei non pensarci più”

 
 
“Hey Ward” disse Skye apparendo dal nulla nella sala comune “Che fai? Mi sto annoiando a morte”
“Niente di interessante” disse Ward “Giusto compilando qualche scartoffia”
“Non ti invidio per niente” disse Skye
“Ci credo” disse Ward “In più, Coulson ha giurato di non farti compilare neanche un report per il resto della tua carriera”
“Il che mi sembra esagerato”
“Tesoro, lo sai che ti amo” disse Ward “Ma l’ultima volta gli hai consigliato cinque fogli in cui c’era scritto solo “Abbiamo vinto” e alla fine “e abbiamo fatto saltare la loro base.”
“Queste cose mi annoiano”
 
Stettero in un pacifico silenzio per qualche minuto. Erano mesi che Grant non sorrideva così, anche mentre stava facendo del noiosissimo lavoro burocratico. A Skye piaceva pensare che era anche merito suo.
“Come, niente lettere per me oggi?” chiese Ward a un certo punto.
Era passata una settimana da quando May aveva consegnato la sua lettera. Pressoché nulla era cambiato.
May si fermava un po’ più spesso a bere con Ward e i ragazzi e Grant sembrava un po’ meno frustrato quando assisteva ai suoi allenamenti con Skye.
Skye considerava anche questo come un piccolo progresso.
“Devi chiedere alla nostra piccola Hermione il motivo” disse Skye.
Era il turno di Jemma. Per esperienza personale, Skye sapeva che Jemma Simmons sotto pressione può diventare molto pericolosa.
Non che ci fosse qualcosa di pericoloso nella sua lettera, ma secondo Skye ci stava mettendo un po’ troppo.
Soprattutto se, dall’altra parte del bancone, Fitz aveva scritto la sua ormai da settimane.
Ma a volte, parli del diavolo.
“Skye, puoi lasciarci un momento da soli?” chiese timidamente Simmons apparendo sulla soglia.
“Visto” disse Skye, rivolta a Ward “Bastava solo chiedere”
Per una volta, era bello non essere la postina.
Simmons aspettò che Skye fosse dalla porta prima di sedersi di fronte a Ward.
“Dio, sono così nervosa” disse
“E per quale motivo?” chiese stupito Ward.
“La lettera” disse Jemma “Oh, ma tu lo sapevi già, non è vero?”
Ward si limitò ad annuire
“Volevo che fosse perfetta” disse Simmons “Significa molto per me. E poi c’era Leo che mi metteva pressioni, e…”
“Simmons” la interruppe Ward “Sono sicuro che sarà perfetta. Non riesco ancora a credere che stiate facendo tutto questo per me”
“Sono stata l’unica a dire a Skye che quello che stava facendo non era carino” disse Simmons “Che era una invasione della tua privacy. Ma alla fine, sono contenta che le abbia trovate”
“Anche io” disse Ward “Credo che inconsciamente era quello che volevo sin dall’inizio”
“Suppongo questa sia tua allora” disse Simmons, porgendoli una busta rosa pastello.
“Non badare alla carta da lettere” aggiunse poi “Me l’hanno regalata per la laura. Credo di non averla mai usata”
“Mi sento onorato allora” disse Ward.
“Vuoi che me ne vada?” chiese Simmons.
“No” disse Ward “Resta, ti prego”
“ 13- 03-18 
Caro Grant, 
Non sono mai stata brava ad esprimere i miei sentimenti. Appena qualcuno decide di aprirsi un po’ con me, io mi chiudo in me stessa. 
L’ho fatto con Leo, ma a quanto pare con un po’ tutti. 
Faccio la dura, ma dentro sono un disastro. 
Ci avevi lasciato in un limbo, Grant. 
Non sapevamo cosa sarebbe accaduto, cosa ne sarebbe stato di noi. Non avevamo piùfiducia, nemmeno in noi stessi. 
Dio, non sapevo neanche se Leo si sarebbe mai risvegliato.
Ti abbiamo odiato per così tanto. Ma poi, Bobbi e Mack hanno fatto più o meno lo stesso e a me sembrava di rivivere sempre lo stesso assurdo incubo. 
È stata proprio lei a farmi cambiare idea. 
“Pensa a cosa sarebbe successo se Ward avesse eseguito i suoi ordini alla lettera e vi avesse portato da Garrett” mi ha detto.
Mi si è gelato il sangue. Non oso neanche immaginare cosa Garrett ci avrebbe fatto. 
In fondo, guardando la visione di insieme, sia io che Leo siamo qui. 
Hai ragione su di lui, Grant. È un vero leone. Combatte tutte le battaglie che si presentano come un vero guarriero, a volte combatte anche le mie battaglie. 
Con te, credevo che stesse solo perdendo il suo tempo. Non sono mai stata così felice di sbagliarmi in vita mia. 
Da quando sei tornato, ci sono state innumerevoli occasioni per dimostrare il tuo valore e di certo non te le sei fatte scappare.
Sono contenta di vedere che sei leale a noi. Non allo Shield, alla nostra famiglia, soprattutto a Skye.
E che se mai cadrò, tu sarai li a prendermi
Con affetto,
Jemma” 
 
Ward non poté fare a meno di asciugarsi una lacrima, mentre Jemma sorrideva imbarazzata.
“Non era mia intenzione farti piangere, Grant” disse Jemma.
“Non è colpa tua” disse Grant “Queste lettere mi rendono emotivo”
“A volte un abbraccio può aiutare”
“Vieni qui, allora” disse Ward.
Jemma non ebbe nemmeno il tempo di registrare che cosa stava accadendo, che si ritrovò abbracciata a Ward.
 
“Che cosa tenera” disse Skye, ferma vicino alla soglia.  Accanto a lei, Fitz faticava sul serio a stare fermo.
“Questo significa che è finalmente il mio turno?” chiese, sventolando vittorioso una piccola busta bianca.
“Venite qui voi due” disse Ward “Voglio un abbraccio di gruppo”
“Sono così contenta che il mago di OZ ti abbia finalmente dato un cuore, uomo di latta” disse Skye.
“Si” aggiunse Fitz “è la sua parte migliore”
 
Coulson entrò nella stanza a un certo punto, ma fece marcia indietro quando trovò il piccolo gruppo ancora abbracciato al centro della stanza, e tornò nel suo ufficio con un piccolo sorriso sul volto.
“Credevo avessi un bisogno assoluto di caffeina” disse May, alzando appena gli occhi dalla mappa che stava consultando.
“Oh” disse Coulson “Credo che possa aspettare”



Agent Sohodoll corner:
 

Indovinate chi è tornata.
Si, avere il pc fuori uso per più di un mese mi ha portato a quasi “dimenticarmi” le mie long.
Stavolta era il turno di Jemma.
Ward che dispensa free hugs, cucciolotto
 
Alla prossima,
tocca a fitz
-jess

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