Leave it to Harry and Ginny

di Judie
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Leave it to Harry and Ginny

Leave it to Harry and Ginny

 

 

“La situazione sta diventando critica!”

 

Seamus raccolse anche il suo ultimo libro sul banco e raggiunse Dean, Harry e Ron che lo aspettavano poco più in là.

 

“Hai ragione! Ormai le ragazze non parlano d’altro!” osservò Dean seguendo con lo sguardo un gruppetto di giovani Corvonero che li precedette fuori dall’aula di Divinazione ridacchiando tra di loro. I quattro scesero dalle scale della Torre Nord per raggiungere il corridoio centrale.

 

“Il fatto è che secondo me ci hanno dato poco preavviso…” continuò Harry con la fronte aggrottata “Almeno per il Ballo del Ceppo ci avevano avvertito quasi un mese prima! In una settimana, chi ce la fa ad organizzarsi per una cosa del genere?!”

 

“Infatti!” aggiunse Ron risentito “Ci vuole almeno un po’ di preparazione psicologica!!”

 

“E a complicare ancora di più le cose ci si mette il fatto che è in maschera!!” esclamò Seamus come se si fosse trattato di un crimine orribile “In maschera!! Voglio dire, è già un casino trovare uno straccio di compagnia per andarci, in più bisogna anche travestirsi!!”

 

“E cosa sarebbe poi questo periodo di carnivale con cui coincide San Valentino?” chiese Ron seguendo i suoi amici lungo il corridoio.

 

“Qualcosa di simile ad Halloween credo, ma con origini latine” spiegò Dean “Però dai, sarà divertente! Vi ricordate due anni fa al Ballo del Ceppo??”

 

“mh mh…”

 

“Forte no?”

 

“Avete già un’idea di come fare??” chiese Seamus guardando Harry e Ron.

 

I due amici scossero la testa in un gesto frustrato.

 

Ad un tratto una voce sbottò seccata alle loro spalle “Certo che per quest’anno Silente non aveva altro da fare che organizzare un ballo di San Valentino!!”

 

I quattro ragazzi si voltarono di scatto. Hermione si stava avvicinando al gruppetto tenendo la borsa con una mano e il vocabolario di Antiche Rune sotto l’altro braccio.

 

“Con tutto il lavoro arretrato che abbiamo da fare!!” continuò la ragazza con lo stesso tono contrariato.

 

Seamus alzò gli occhi al cielo “Hermione, ma tu non parli d’altro? Dovresti imparare a rilassarti un po’!”

 

Hermione lo squadrò con uno sguardo di sufficienza “E invece voi dovreste pensare un po’ meno alle distrazioni! Ho constatato che siamo troppo indietro col programma, ogni sera di studio può essere preziosa!”

 

“Irrecuperabile…” mormorò Seamus scuotendo la testa rassegnato.

 

“Bè noi adesso andiamo” disse Dean tirando l’amico per una manica “Abbiamo un missione da compiere!” 

 

“Sarebbe?” chiese Ron incuriosito.

 

Dean gli strizzò l’occhio “Rimorchiarci la bellezza per il grande party! Ci si vede!”

 

Hermione sbuffò rumorosamente mentre Seamus e Dean si allontanavano ridacchiando, poi si voltò verso i suoi due amici.

 

“Che avete da fare adesso?” chiese loro sistemandosi meglio il vocabolario sotto il braccio.

 

“Ehm… noi avremmo l’allenamento…” rispose Harry spostando il peso da un piede all’altro.

 

“Bene” disse Hermione in tono pratico “Allora io vado in biblioteca, ci vediamo più tardi in Sala Comune. Mi raccomando, non tornate troppo tardi, alle otto in punto cominciamo coi compiti! E non fatemi aspettare fino alle nove e mezza come ieri sera!” rivolse loro un mezzo sorriso e girò sui tacchi.

 

Prima che si allontanasse, ai due ragazzi la sentirono distintamente borbottare ‘Tz… ballo di San Valentino… che idiozia…”

 

Harry e Ron tornarono in Sala Comune per recuperare i loro borsoni e si diressero verso il campo di Quidditch. Negli spogliatoi trovarono gli altri della squadra che si stavano già cambiando, compresa Ginny, quell’anno una dei nuovi entrati in squadra.

 

“Ciao!” li salutò allegramente la giovane Weasley finendo di allacciarsi la casacca gialla e rossa.

 

Gli altri della squadra si unirono al suo saluto mentre Ginny raggiungeva i due ragazzi.

 

“Avete sentito la novità?” chiese continuando a sorridere speranzosa. Harry e Ron annuirono distrattamente, mentre frugavano nella loro sacche alla ricerca della divisa “Secondo me è un’idea carina.”

 

Il tono di Ginny suonò un po’ sulla difensiva.

 

“Perché ce lo dici così?” chiese Ron armeggiando con i guanti.

 

“Bè…” continuò Ginny “Mentre venivo al Campo ho incrociato Hermione che scendeva in biblioteca e non mi è sembrata molto entusiasta all’idea. Anzi direi che mi sembrava arrabbiata, mi ha praticamente mandata a stendere.” Fece un’alzata di spalle “Pensavo che anche voi foste della sua idea!”

 

Harry scosse la testa “Hermione è troppo stressata in questo periodo, anche lei avrebbe bisogno di distrarsi un po’!”

 

“Sarà…” Ginny prese in mano la scopa, pronta per uscire sul campo “Voi sapete già con chi andarci?” chiese appoggiandosi al manico della sua Tornado.

 

Harry fece spallucce “Sinceramente non ci ho ancora pensato” disse infilandosi i parastinchi “Tu Ron?”

 

Silenzio.

 

“Ron?”

 

Harry girò la testa e guardò verso il suo amico che si stava ancora vestendo, lo sguardo perso nel vuoto, immerso nei suoi pensieri. Ginny gli avvicinò due dita alla faccia e gliele scioccò davanti agli occhi.

 

“Ohi! Terra chiama Ron!”

 

“Che c’è?”

 

La ragazza alzò per un attimo gli occhi al cielo in un gesto di disperazione “Discutevamo del sesso degli angeli…”

 

“Eh?!”

 

“Svegliati! Hai già deciso con chi andare al ballo di San Valentino?”

 

Le orecchio di Ron presero immediatamente fuoco “Ehm… in effetti ci stavo proprio pensando…” le sue guance fecero la stesa fine delle orecchie “E stavo pensando a…” scosse la testa, come se volesse ripristinare al più presto il suo flusso sanguineo “Sinceramente ancora non lo so, ma vedrò di darmi una mossa!”

 

“Ah sì?” Ginny lo guardò con un sorrisetto sornione stampato in faccia e si piegò leggermente verso di lui “E con chi pensi di darti una mossa??”

 

“Ti ho appena detto che ancora non lo so!” rispose Ron con un po’ troppo veemenza.

 

Harry notò come le sue orecchie non la volevano smettere di arrossarsi.

 

“E dai che lo sai!” lo punzecchiò Ginny, cominciando a pungolargli il fianco con un dito. Si voltò a guardare Harry con un sorriso che andava da un orecchio all’altro “Vero che anche tu lo sai Harry?? Lo sappiamo tutti!!”

 

Harry seguiva la scena con un sorrisetto divertito sulle labbra.

 

Era vero, ormai lo sapevano tutti quelli che conoscevano Ron e Hermione. Quei due giocavano a fare le calamite dal loro Quarto Anno a Hogwarts, solo che nessuno dei due aveva mai passato abbastanza tempo senza battibeccare con l’altro, per riuscire a rendere chiari i loro segnali di attrazione.

 

Ovviamente Harry era stato il primo a rendersene conto, ma non aveva mai voluto impicciarsi e aveva preferito lasciare che fossero loro a trovare il coraggio di farsi avanti l’uno l’altro. Tuttavia questa era un’occasione troppo azzeccata per farsela scappare e come al solito, Ginny aveva avuto la faccia tosta all’occasione giusta.

 

“Finiscila Ginny!!” Ron si portò fuori dalla portata di sua sorella e incrociò le braccia sulla difensiva “Che diavolo stai dicendo?! Cos’è che sanno tutti??”

 

Sua sorella gli strizzò l’occhio “Con chi vuoi andare al ballo!”

 

“Ah sì e chi sarebbe??”

 

“Ma Hermione naturalmente!!”

 

La faccia che fece Ron a quelle parole fu la più mondiale che Harry avesse mai visto. Lui e Ginny scoppiarono a ridere.

 

“Non è vero!”

 

“E invece sì!!” biascicò Ginny tra le risate.

 

“E io ti dico di no!!”

 

Harry cercò di riprendere fiato “Quindi aspetterai che vada con un altro come due anni fa?”

 

“NO! Cioè sì! No, volevo dire… Ooh, piantala di ridere!!!” ringhiò Ron sempre più scarlatto in volto.

 

A quel punto tutto lo spogliatoio del Grifondoro si girò a guardarli incuriositi. Harry e Ginny che si sganasciavano dalle risate e in piedi a un metro, Ron che stringeva i pugni dall’imbarazzo, viola in faccia.

 

“Ehi, vi state raccontando le barzellette?” chiese Katie Bell sorridendo.

 

“Più o meno…” disse Harry asciugandosi gli occhi, mentre affianco a lui, Ginny era ancora scossa dalle risate. Il ragazzo cercò di darsi un po’ di contegno “Comunque voi cominciate pure ad andare… noi vi raggiungeremo tra un attimo!”

 

I loro compagni uscirono dalla porta che dava sul campo, lanciando loro degli sguardi divertiti.

 

Appena anche l’ultimo sparì, Harry lasciò andare le ultime risate che aveva trattenuto e diede a Ron una pacca sulla schiena.

 

“Scusa amico, ma prima la faccia che hai fatto era impagabile!!”

 

“Stà zitto, giuda che non sei altro! Adesso anche tu ti metti a complottare con questa decelebrata di mia sorella!!”

 

Ginny gli rivolse un largo sorriso “Guarda che non c’è nulla di cui vergognarsi, tanto con qualcuna dovrai pur andare al ballo no? Hermione sarebbe perfetta!”

 

“Sì, ma… il problema è come glielo chiedo?” ora Ron aveva abbandonato tutte le ostilità “Hai visto anche tu cosa ne pensa del ballo!”

 

“Andiamo Ron, se non provi non potrai mai sapere cosa ti dirà! Magari con te vuole venire!”

 

Ron scosse la testa “Sì, ma mi prende male andare lì e dirle ‘Ehi senti, ti va di venire al ballo con me?’ Dai, ma lo senti come suona stupido e banale?”

 

“E allora chi ti dice che glielo devi proprio dire?” disse Ginny dandogli di gomito con un’occhiata furbesca “Perché invece non la incuriosisci e non glielo proponi in maniera un po’… misteriosa?”

 

Harry e Ron la guardarono con un gigantesco punto interrogativo sospeso sulle loro teste.

 

“Spiegati meglio, in che senso misteriosa?” chiese Ron incuriosito.

 

“Vuol dire” spiegò Ginny “Che cominci da subito a lasciarle per tutta la settimana dei messaggi che le facciano capire che c’è qualcuno che vuole invitarla al ballo, ma che nel frattempo glielo sta proponendo in una maniera irrifiutabile!”

 

“Ovvero?”

 

“Ovvero lasciandogli delle frasi carine abbinate a dei piccoli regali, in modo da farle capire che ci tieni davvero che lei venga con te e non con qualcuno che magari la inviterebbe nella maniera classica!” concluse Ginny con una piccola alzata di spalle.

 

“Ehi, mica male!! Grande Ginny, io appoggio questa idea!” disse Harry entusiasta, alzando una mano in segno di approvazione.

 

“Uhm…” Ron guardò entrambi un po’ incerto “Sinceramente non sono sicuro che sia una buona trovata… secondo me verrà fuori un casino e alla fine Hermione si arrabbierà, me lo sento! E poi mi ci vedete a fare tutte quelle scemenze? Bigliettini e pacchettini?” scosse la testa “No grazie!”

 

“Non c’è problema!!” esclamò Ginny con un sorrisone “Ci pensiamo noi! Per il mio fratellone questo ed altro, giusto Harry?”

 

“Esatto, non c’è problema, lascia fare!!” Harry gli appoggiò una mano sulla spalla con un sorrisetto “Per il mio amicone questo ed altro!”

 

Ron fece un sospirone “So già che me ne pentirò, ma… va bene.”

 

“E vai!!” esclamò Ginny dando il cinque a Harry. “Ora andiamo, ma vedrai che non te ne pentirai Ron!”

 

Glom...  speriamo! pensò Ron seguendo Ginny e Harry fuori dagli spogliatoi.

 

 

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Ecco qua! Per San Valentino (già passato purtroppo!!-_-) vi ho preparato una mini FF un po’ divertente che vedrà impegnati Harry e Ginny ad aiutare Ron, che come sappiamo, ha qualche problemuccio a trattare con Hermione il delicato argomento del “Mi piaci da morire e vorrei passare un’intera serata solo in tua compagnia!”

 

Premetto che è un esperimento… vediamo cosa viene fuori!! ^__^

 

BACIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!

 

*Giulia*Judie*J

 

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Leave it to Harry and Ginny

Leave it to Harry and Ginny

 

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If you wanna be with me,

Baby there’s a price to pay,

I’m a genie in a bottle,

You gotta rub me in the right way

                     

                      Genie in the bottle, Christina Aguilera

 

************

 

Capitolo 2

 

 

Seduta al suo tavolo preferito vicino al fuoco in un angolo della Sala Comune, Hermione osservava perplessa Harry e Ginny parlottare tra loro seduti su un tavolo poco più in là. Accanto a lei, Ron non aveva dato segni di essersi accorto della mancanza al tavolo del loro comune amico. Hermione gli diede un leggero colpetto col gomito.

 

“Ron?”

 

Ron sollevò la testa dal suo tema di Incantesimi “Che c’è?”

 

La ragazza indicò con un gesto della testa Harry e Ginny che discutevano a bassa voce, chini su alcuni fogli di pergamena sparsi sui loro libri.

 

“Da quando Harry fa i compiti su un tavolo a parte assieme a tua sorella?”

 

Ron fece spallucce “Non saprei…” rispose distrattamente, riprendendo a scrivere sulla sua pergamena “Da stasera credo.”

 

Ma la risposta sembrò non convincere abbastanza Hermione che posò la sua piuma e si alzò per raggiungere i due ragazzi. Ron la vide e tentò di fermarla.

 

“No!” il suo tono sembrò un po’ troppo allarmato. Lei si voltò a guardarlo sospettosa “N-no… è-è che magari sono molto concentrati, non vorrai mica disturbarli?!” si corresse Ron alla velocità della luce.

 

Hermione sollevò un sopracciglio “Concentrati? Ma per favore! Staranno sicuramente perdendo tempo con idiozie sul Quidditch! Anzi, mi stupisce che anche tu non sia con loro!”

 

Ron la guardò un po’ risentito “Grazie per la considerazione! Per una volta che mi sto impegnando!!”

 

“Ecco, allora continua ad impegnarti!” Hermione gli voltò le spalle e si diresse a grandi passi al tavolo di Harry e Ginny.

 

Ron cominciò a sbracciarsi e a fare gesti per cercare farsi vedere e avvisare Harry e Ginny di mettere via qualsiasi cosa stessero facendo, ma i due si accorsero di Hermione solo quando lei si piazzò al lato del tavolo con le mani sui fianchi.

 

“Che cosa state facendo voi due?” disse con fare inquisitorio e allungando il collo su quello che i due ragazzi avevano davanti. Sembrava l’elenco di qualcosa abbinato a una rozza piantina.

 

Nel sentire la voce stizzita di Hermione, i due saltarono praticamente sulla sedia e Harry mise fulmineamente entrambi le mani sulla pergamena di fronte a sé con l’intenzione di coprirla.

 

“N-niente!” esclamò arrossendo leggermente.

 

“Ah sì? Fa’ vedere!”

 

Hermione si chinò per prendere il foglio, ma Ginny fu più svelta. Sfoderò il sorriso più innocente che avesse mai fatto e sfilò il foglio da sotto le mani di Harry.

 

“Non preoccuparti Hermione!! E’ una lista di piante e germogli che domani Harry mi aiuterà ad andare a prendere nella serra principale di Erbologia!! Sai sono così tanti che da sola proprio non ce la farei, e lui è stato così gentile da offrirsi di accompagnarmi!” sventolò la pergamena così velocemente che Hermione non riuscì a leggere nulla, poi la mise sul tavolo a faccia in giù e sollevò il libro di Erbologia che teneva aperto accanto “Vedi?”

 

A quelle parole, anche Harry sorrise innocentemente “E sì, è una lista per Erbologia!”

 

Hermione li guardò entrambi con fare indagatore, poi si rilassò visibilmente “Potevate dirlo subito! Va bene Harry, aiuta pure Ginny, ma tu…” indicò la giovane Weasley che ancora le sorrideva “…ricordati che questo è l’anno dei tuoi G.U.F.O., devi impegnarti!” rispose ai loro sorrisi e tornò al suo tavolo accanto a Ron.

 

Harry e Ginny tirarono un sospirone si sollievo.

 

“Sei stata grande, ci è mancato poco che ci scoprisse” sussurrò Harry passandosi una mano sulla nuca “Meno male che tu dovevi davvero fare Erbologia…”

 

“Già, meno male!” sospirò Ginny girando nuovamente la pergamena “Comunque, ricapitolando: domani mattina tu vai alla serra principale e prendi il necessario, e me lo porti durante l’intervallo… Hai capito quale devi prendere? Quelle con le ali rosa e gialle!”

 

“Speriamo che la Sprite non mi scopra!” sospirò Harry vedendosi già sospeso.

 

“Non preoccuparti, la Sprite ne ha così tante che non se ne accorgerà nemmeno!” lo rassicurò Ginny “L’hanno scorso Michael Corner me ne ha portate almeno cinque o sei, e la prof non se n’è mai accorta!”

 

“Ok, ma dove ci troviamo?”

 

“Io ti aspetto in cortile vicino alla fontana delle Quattro Aquile, va bene?”

 

“Perfetto!”

 

“Ok, poi: noi del Quinto abbiamo Pozioni prima di voi del Sesto, quindi… tu hai detto che Hermione si siede sempre qui, giusto?” indicò un punto sulla approssimativa cartina che riproduceva l’aula di Piton e Harry annuì “Io lasciò lì tutto così che Hermione lo trovi subito!”

 

Harry incrociò le braccia e si appoggiò allo schienale “E se non dovesse accorgersene subito?”

 

Ginny gli strizzò l’occhio “Farò in modo che non possa fare a meno di notarlo!”

 

 

**************

 

 

Quando i ragazzi del Sesto entrarono nell’aula di Pozioni, quelli del Quinto stavano uscendo proprio in quel momento. Harry scorse Ginny che stava chiacchierando con alcune sue amiche e passandole accanto, la vide fargli l’occhiolino. Anche Ron se ne accorse e si affiancò al suo amico.

 

“Allora, come procede il tutto?” gli sussurrò cercando di non farsi sentire da Hermione che camminava tra la folla proprio di fronte a loro “Hai visto che sta mattina a colazione Ernie Mcmillan è andato da Hermione per invitarla alla festa?!”

 

“Bè, ma lei ha rifiutato no?” rispose Harry, anche lui a bassa voce.

 

“Sarebbe più corretto dire che gli ha fatto passare la voglia di andarci con lei a furia di chiacchiere sui compiti incombenti e sul programma arretrato!”

 

“Allora stai tranquillo, se riserva a tutti quel trattamento, il tuo posto al suo fianco è assicurato!”

 

A quelle parole Ron arrossì leggermente, ma gli sorrise e gli diede un paio di pacche sulla spalla “Grazie Harry, grazie!”

 

In quel mentre, entrarono nell’aula di Pozioni e ognuno prese posto. Harry e Ron seguirono Hermione verso gli ultimi banchi e videro la ragazza fermarsi di botto di fronte al suo banco, mentre una vocina piccola e melodiosa, ma incredibilmente seccata sbottava

 

“Ah finalmente sei arrivata! Sono quasi cinque minuti che ti aspetto!!”

 

Anche una buona parte dei Grifondoro che erano appena entrati e alcuni Serpeverde si voltarono verso la ragazza e presero a seguire la scena incuriositi.

 

Hermione rimase immobile a fissare la piccola fatina che la guardava indispettita, seduta sul suo banco a braccia incrociate e appoggiata a una piccola pergamena rosa. Uno intenso profumo di fiori aleggiava come una cappa sopra tutta fila di banchi.

 

Con un sorriso soddisfatto, Harry diede di gomito a Ron e con un piccolo gesto gli indicò la fata, come per dirgli ‘Hai visto che bella trovata?’.

 

“Ah, ecco da dove arrivava tutto quel tanfo!” la voce di Draco Malfoy si fece sentire in tutta l’aula sotterranea “Granger, perché non vai a fare le tue profumate operazioni da Mezzobabbana su nella tua Torre, invece di intanfare tutto il sotterraneo??” al suo fianco, Pansy Parkinson, Tiger e Goyle proruppero in una viscida risatina servile.

 

“Ehi Malfoy! Bada a come parli!” ringhiò Ron voltandosi con uno sguardo omicida verso il pallido Serpeverde.

 

Draco fece spallucce e continuò a ridere assieme ai suoi amici, ma inevitabilmente l’attenzione del gruppo fu immediatamente ricatturata dalla fata seduta sul banco di Hermione, la quale era ancora impietrita di fronte al suo banco, in un misto di sorpresa e imbarazzo.

 

La fatina si schiarì la voce “Dolcissima e leggiadra fanciulla dal nobile cuore di Grifondoro…”

 

Questa prima parte del messaggio fu accolta con un fragoroso scoppio di risate generali.  Hermione divenne immediatamente viola, mentre alle sue spalle, Ron cominciava ad assumere una colorazione verdognola.

 

“…questo accorato messaggio te lo manda un giovane che desidera ardentemente passare la romantica serata di San Valentino godendo della tua piacevole e incomparabile compagnia…” 

 

Le risate aumentarono d’intensità. Harry temette che sia Hermione che Ron, entro breve avrebbero avuto un collasso.

 

“…e ti dedica un verso scritto da un grande poeta babbano di nome William Shakespeare!”

 

“Per favore no!!!” gemette Hermione cercando di zittire la piccola creaturina, ma la fata sfuggì alla sua presa alzandosi in volo con in mano la piccola pergamena e con tutta la sua dignità cominciò a recitare un pezzo della tragedia shakesperiana ‘Romeo e Giulietta’.

 

“Cos’è quel bagliore che appare alla finestra? E’ l’oriente… e Hermione? E’ il Sole! Sorgi bel sole e uccidi l’invidiosa Luna, che è già fiacca e pallida, dall’invidia di te, sua ancella, che sei più bella di lei…”

 

Ormai quasi tutti gli studenti presenti si rotolavano per terra dalle risate, ad eccezione di Harry, che in quel momento avrebbe voluto darsi un sacco di martellate da solo per essere stato uno degli artefici di quel disastro, di Ron che sembrava essersi trasformato in una statua di sale, e di Hermione, che con gli occhi pieni di lacrime, strinse forte la borsa tra le mani e scappò via dal sotterraneo, con la fatina che le urlava dietro “Aspetta non ho ancora finito!!”

 

 

***************

 

 

“HARRY POTTER IO TI UCCIDO!!!! APRI QUESTA PORTA!!!!!”

 

“Solo se mi giuri che ti calmi!”

 

Da dietro la porta di uno dei cubicoli del bagno dei maschi, la voce di Harry suonò più acuta del solito.

 

“CALMARMI UN CORNO!! TI AMMAZZO!! TI DISINTEGRO!!!”

 

“Ti giuro che non volevamo!!” Harry aprì un piccolo spiraglio, giusto il necessario per riuscire a vedere la faccia paonazza di Ron, che schiumava rabbia da tutti i pori.

 

“E quella messa in scena giù in aula Pozioni come me la chiami??!! Adesso Hermione non vorrà più nemmeno farsi vedere in giro, figuriamoci ad andare al ballo!!!”

 

“Ron adesso stà calmo, io esco… e tu ti calmi, ok?”

 

Con cautela, Harry uscì da cubicolo, continuando a tenersi comunque a debita distanza. Ron lo stava incenerendo con lo sguardo. Intimorito dal suo sguardo, Harry si fece piccolo piccolo.

 

“Ma come vi è saltato in mente di dedicare una poesia così scema a Hermione nel bel mezzo del covo dei Serpeverde??!”

 

“Pensavamo che fosse un’idea carina!”

 

“Infatti, si è visto! Lo hanno pensato anche le altre cinquanta persona che sono morte dalle risate!!”

 

“Ti assicuro che io e Ginny sistemeremo il disastro al più presto, ok?”

 

“Vi conviene!! Altrimenti potete stare certi che vi toglierò anche il saluto!”

 

“La vado subito a cercare!” disse Harry raggiungendo la porta dei bagni “E oggi pomeriggio stesso risolveremo il tutto, te lo prometto!! Ci vediamo giù a pranzo!”

 

Harry raggiunse la Sala Grande in meno di cinque secondi e perlustrò la tavolata dei Grifondoro alla ricerca di Ginny.

 

La vide seduta poco più in là, voltata verso un Neville apparentemente imbarazzato che le stava dicendo qualcosa. Il ragazzo le si avvicinò a grandi passi e sentì uno stralcio di quello che Neville le stava dicendo.

 

“Ecco Ginny… vorresti… ecco, sai… San Valentino…”

 

“Ginny!”

 

Neville e Ginny alzarono lo sguardo verso Harry. Il viso della ragazza sembrò illuminarsi.

 

“Vieni, devo parlarti urgentemente!” le disse lui facendo un rapido gesto verso il portone della Sala Grande.

 

Ginny si voltò verso Neville “Scusami Nev, poi finisci quello che volevi dirmi, ok?”

 

“O-ok…”

 

La ragazza si alzò e seguì Harry fuori dalla Sala Grande.

 

“Allora, com’è andata con la fatina??” chiese con un sorrisone, ma dalla faccia di Harry, Ginny capì al volo “Non è andata bene, eh?”

 

“Per poco Ron non mi ammazzava…”

 

Harry raccontò come si erano svolti i fatti e anche Ginny sembrò molto dispiaciuta.

 

“Accidenti! Pensavo che siccome Hermione è sempre così rigida e impostata, un po’ di dolcezze l’avrebbero sciolta!”

 

Harry scosse la testa sconsolato “E’ meglio passare al piano B!”

 

Ginny annuì e si cavò di tasca il foglietto con su scritto tutto quello che avevano progettato “Uhm… va bene, allora dopo le lezioni, ci troviamo davanti alla Sala Comune dei Corvonero, ok?”

 

“Ho promesso a Ron che avremmo agito subito!”

 

La ragazza sospirò “Va bene… allora facciamolo ora, speriamo solo che Terry Steeval sia disponibile ad aiutarci!” fece per tornare in Sala Grande, ma Harry la trattenne per un braccio.

 

“Senti, è solo una curiosità, ma che ti stava dicendo prima Neville?”

 

Ginny fece spallucce “Oh, credo che mi stesse invitando al ballo, ma non penso che accetterò” fece un piccolo sorriso “Sai, l’ultima volta mi ha riempita di così tanti pestoni che dopo non riuscivo più nemmeno a camminare!”

 

“Ah! Ok.” Harry rispose al suo sorriso. Chissà perché, ma sapere che Ginny non aveva accettato l’invito di Neville lo rincuorava “Allora vai, e poi dimmi quanto ti serve!”

 

Ginny annuì “A dopo allora!!”

 

Harry la guardò allontanarsi e sorrise di nuovo. In fondo questo lavoro di squadra con Ginny gli piaceva parecchio.

 

 

**************

 

“Would you look at her, she looks at me,

Comes to think about and comes to live,

But she don’t know how I feel.”

 

                                                   Crazy for this Girl, Evan&Jaron

**************

 

Ron sapeva esattamente dove trovarla, ci andava tutte le volte che voleva piangere da sola, ma ormai lui la conosceva troppo bene, forse molto più di quei due rimbambiti di Harry e Ginny.

 

Entrò nel bagno delle ragazze del piano terra e come di regola vide la porta dell’ultimo cubicolo chiusa e il sommesso rumore di singhiozzi. Si avvicinò alla porta del bagno e rimase un attimo in ascolto.

 

“Hermione?”

 

Con un piccolo sussulto, i singhiozzi cessarono.

 

“Ron?” la voce di Hermione era rotta dal pianto.

 

“Hermione dai, esci… lo sai che non vale la pena struggersi per una cosa così stupida!”

 

“E che ne sai??! A me non sembra tanto stupida!! Non sei mica tu quello di cui cinquanta persona hanno riso a crepapelle!!”

 

“E’ vero, cinquanta persona non hanno mai riso alle mie spalle, hai proprio ragione. Erano esattamente più di duecento quelli che mi hanno preso per il culo durante le mie prime partite di Quidditch…”

 

Un lungo silenzio seguì quell’affermazione, poi il paletto del cubicolo scattò e Hermione aprì la porta. I suoi occhi erano molto arrossati e aveva l’aria di chi avrebbe voluto trovarsi a chilometri di distanza.

 

“Scusami” mormorò desolata.

 

Con un sorriso incoraggiante, Ron scrollò le spalle e l’accompagnò a sciacquarsi la faccia al lavandino.

 

“Non preoccuparti, ora pensa a ridarti un po’ di colore, mi sembri così pallida!”

 

Dopo essersi data una rinfrescata, Hermione sembrò aver riacquistato un po’ della sua fermezza.

 

“Aspetta che vengo a sapere chi è stato l’autore di questo simpatico scherzetto e altro che Fattura… gli scaglio una bella Maledizione Senza Perdono!!”

 

“Bè, magari chi ti ha mandato quell’invito non voleva metterti in imbarazzo…”

 

Per un attimo Hermione lo guardò ferita.

 

Perché Ron stava difendendo chi aveva cercato di invitarla al ballo in quella maniera così imbarazzante? Lei pensava lui che sarebbe andato su tutte le furie e invece faceva come se la cosa non lo toccasse neanche, anzi!

 

Incrociò le braccia e guardò verso la finestra “Bè, ha decisamente sbagliato tattica! E può sicuramente scordarsi che andrò al ballo con lui, chiunque sia!” tornò a guardare il suo amico, che aveva assunto un’aria vagamente delusa.

 

Ma che aveva oggi il suo amico?

 

“Ron, tu l’hai già chiesto a qualcuna?” Hermione arrossì leggermente “Per il ballo, voglio dire…”

 

“Ehm… no, devo ancora decidere!”

 

“Oh…” questa volta Hermione non riuscì a nascondere la profonda delusione che stava provando. Gli rivolse uno sguardo risentito “Bè, allora sbrigati prima che tutte quelle carine siano occupate!!” e si diresse con decisione verso l’uscita del bagno.

 

Nel vederla così arrabbiata, Ron si sentì malissimo. Se ora Hermione era così irritata, era stato solo perché lui non aveva avuto il coraggio di andare subito da lei e invitarla, lasciando che Harry e Ginny combinassero tutto quel pasticcio!

 

Ma adesso basta, quella pagliacciata era durata anche troppo!

 

“Hermione, aspetta!”

 

Hermione si voltò verso di lui con un gesto scocciato“Che c’è ancora?!!”

 

“Volevo chiederti…” le parole gli morirono in gola.

 

No, no, no, non ce la faceva proprio! Perché proprio adesso doveva guardarlo con quello sguardo così arrabbiato?!

 

“Vo-volevo chiederti… a che ora cominciamo con i compiti stasera …”

 

“Alla solita, no! Che domande sceme!!” sbraitò Hermione uscendo da bagno e sbattendo la porta.

 

 

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Rieccomi!!! Ho fatto in fretta eh?? ^__^

Aggiornassi così sempre sarebbe una figata!!! (lo sanno bene i lettori di Becoming Heroes, vero? ^^)

Per Harry e Gingin l’impresa si fa ardua… ma davvero pensavate che sarebbe stato così semplice?? Eh eh eh!! No, no, non sarà per nulla facile!

Cmq è’ incredibile, sembra impossibile, ma è proprio vero: alcuni ragazzi si leverebbero la pelle pur di andare da una ragazza e chiederle di uscire!! -_- In che mondo viviamo!!

Prossimamente vedremo cos’altro hanno architettato quelle due macchiette di Harry e Ginny per aiutare quel salame di Ron! ^_-

Ah, ho aggiunto anche dei pezzettini di canzone che secondo mi sembravano adatti alla situazione…^_^

 

UN KISSSSSSSSSONE  A TUTTI QUELLI HANNO LETTO IL PRIMO CHAP!!!!! GRAZIE!!!!!!!

Ma soprattutto coloro che mi hanno recensita!!!!!!!

 

 


MAGGIE,

FALLENSTAR,

MARIA_CHAN,

BEBBA,

HOBBIT,

PEPY,

MARTY91,

DAFFYDEBBY,

LAX

AVANA KADAVRA (Amorinaaa!! Ma certo che sei la mia fan n.1!! tvukdb!!)

 

      GRAZIE DI CUORE!!!!

 

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A PRESTO!!!!!!

 

*Giulia*Judie*J

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Capitolo 3

Leave it to Harry and Ginny

 

Capitolo 3

 

 

“Ti prego Terry!! E’ davvero molto importante!!”

 

“Mi spiace Weasley, ma proprio non posso!”

 

“Certo che puoi! Su dai, fai contenta una povera Grifondoro desiderosa di ampliare la sua cultura, non ti cambierà certo la vita cedermi quel libro!!”

 

“Ma dico, sei matta?? Lo sai che ne esisteranno solo più una decina di copie in tutta l’Inghilterra?? Io l’ho trovato solo di fortuna, da un robivecchi ad Hogsmeade!”

 

“Per favore!!”

 

“Ho detto di no…”

 

“Ti prego ti prego ti prego ti prego!!!”

 

“Noo-ooo!”

 

Ginny sbuffò scoraggiata e imprecò mentalmente sui gusti letterari di Hermione. Perché diavolo alla sua amica non potevano piacere i normalissimi best seller che potevano venire acquistati in libreria, invece di vecchi nonché rarissimi saggi sulle culture e sulle pratiche druidico-celtiche della Britannia dei primi secoli dopo Cristo?

 

Era più di mezz’ora che cercava di convincere Terry Steeval, un ragazzo del Sesto anno di Corvonero che aveva conosciuto l’anno prima quando stava con Michael Corner, a cederle un libro di cui esistevano solo pochissime copie, una delle quali gelosamente custodita nella biblioteca di Hogwarts e un’altra nelle mani del testardo Corvonero, che non sembrava minimamente intenzionato a cederla. Ginny avrebbe voluto trattare con qualcuno che non fosse attaccato così morbosamente ai propri libri, ma i gusti di Hermione potevano combaciare solo con quelli di un Corvonero e Terry non era certo uno dei più corruttibili.

 

Ginny e Harry avevano passato buona parte della serata precedente a cercare qualcosa che avrebbe letteralmente conquistato Hermione nel caso la prima parte del loro piano fosse andata a buca, come in effetti era successo. La loro scelta era caduta su un libro che Hermione aveva letto qualche mese prima e che l’aveva entusiasmata talmente tanto, che le sarebbe piaciuto averne una copia per sé. Purtroppo la ragazza aveva scoperto quanto fosse raro quel libro e rassegnata, aveva abbandonato la ricerca.

 

Esasperata Ginny alzò gli occhi al cielo “Ho capito… Allora, quanto vuoi per quel libro?”

 

Terry le rivolse un sorrisetto compiaciuto “Così ti volevo Weasley! Uhm, diciamo che si può fare… sì, per cinquanta galeoni…”

 

Ginny strabuzzò gli occhi “Eeeh??!! Ma è un furto!!”

 

Il ragazzo incrociò le braccia “Prendere o lasciare!”

 

“Ma tu sei matto!! E’ un prezzo da Serpeverde!!”

 

“Ehi, piano con gli insulti!”

 

“Non posso dartene più di dieci…”

 

“Dieci galeoni? Con quella cifra non posso darti nemmeno la copertina!”

 

Terry fece per andarsene, ma Ginny lo precedette e gli si parò davanti.

 

“Ok, senti, facciamo quindici galeoni!”

 

Terry la guardò di sottecchi “Quaranta…”

 

“Venti!”

 

“Trenta!”

 

“Venticinque…” Ginny lo fissò negli occhi con uno sguardo supplichevole, sbattendo tristemente le sue lunghe ciglia ramate “Per piacere…”

 

Terry sembrò intenerirsi “Ok… facciamo venticinque e tagliamo la testa al toro!”

 

Ginny gli rivolse un sorrisone a trentadue denti “Questo vuol dire che mi darai il libro??!”

 

“Sì…” dal tono della voce, sembrava che Terry si fosse già pentito di averle dato il consenso.

 

“Grazie Terry!! Ti devo un favore!”

 

Il ragazzo le rivolse un sorriso imbarazzato “Bè, allora che ne dici di venire al ballo con me?”

 

Ginny rimase spiazzata da quella richiesta e arrossì di colpo.

 

“No-non lo so Terry… io non…”

 

“Ginny!! Ecco dove eri finita!!” Ron si materializzò alle spalle di Ginny, facendo fare un salto ai due ragazzi. La sua espressione era tale e quale a quella che aveva prima, quando per poco non aveva tirato il collo ad Harry nel bagno dei ragazzi.

 

Ron non si accorse della faccia imbarazzata di Ginny e di quella scocciata di Terry, che lo guardava con lo sguardo di chi era stato interrotto proprio sul più bello e che non chiedeva di meglio che strangolarlo e senza tanti complimenti afferrò sua sorella per un orecchio.

 

“Adesso vieni con me, che avrei giusto due o tre cosette da dirti sulla bella trovata della fata!” disse alla ragazza facendo per allontanarla dal tavolo dei Corvonero.

 

“Ah-ahia Ron!!” esclamò Ginny, seguendo a ritroso suo fratello per impedire che il ragazzo le staccasse il padiglione auricolare. Ron lasciò la presa sull’orecchio di Ginny, ma continuo a fissare in tralice sua sorella, che prese a massaggiarsi la parte lesa “Ok, ok, vengo! Stavo giusto salutando Terry…” la ragazza sorrise cortesemente al Corvonero “Mi spiace sarà per un’altra volta, comunque ci vediamo alla fine delle lezioni davanti all’aula di Incantesimi per lo scambio?”

 

Terry annuì visibilmente deluso “D’accordo, ciao Ginny…”

 

Mentre Ginny e Ron raggiungevano la loro tavolata, la ragazza si avvicinò all’orecchio del fratello.

 

“Grazie Ron, mi hai salvata!” sussurrò con un sorriso di gratitudine.

 

Ron la guardò storto “Tra un po’ qualcun altro dovrà salvarti da me, lo sai??”

 

“Dai Ron, non farla tanto lunga, io e Harry abbiamo già pensato a qualcosa che farà scordare a Hermione l’incidente di sta mattina!!”

 

“Uhm…” il ragazzo la guardò con una punta di diffidenza “Mi posso fidare?”

 

Ginny si portò una mano al petto “Te lo assicuro!!”

 

Ron sembrò rilassarsi “Va bene, io mi fido… Comunque, che stavi combinando con Terry Steeval?

 

“Nulla, gli stavo chiedendo una cosa che sarebbe servita per sistemare le cose con Hermione… quando lui mi ha invitata al ballo”

 

“Ecco, lo sapevo!!” esclamò Ron voltandosi e cominciando a lanciare occhiatacce alla schiena di Terry, che aveva ripreso a leggere e mangiare “Non bisogna fidarsi dei Corvonero! Come ti è successo l’anno scorso con quel Michael Corner! Sì perché lui…”

 

Ginny alzò gli occhi, esasperata mentre Ron continuava le sue solite litanie contro il suo ex-ragazzo e lo seguì fino al fondo della tavolata dei Grifondoro, dove li stava aspettando Harry per pranzare.

 

Il ragazzo si rivolse a Ginny “Allora, cos’ha detto Terry? Ha ceduto?”

 

Sedendosi accanto a lui, la ragazza sollevò i pollici in segno di vittoria.

 

Harry tese la mano su cui lei schiacciò il cinque “Perfetto!!”

 

“Rendete partecipi anche me dei vostri sproloqui?” disse Ron prendendo posto di fronte a due e cominciando a riempirsi il piatto di patate al burro.

 

“Non preoccuparti” rispose Harry seguendo l’esempio di Ron “Stasera Hermione riceverà una bella sorpresa. Fatti trovare in Sala Comune dopo le lezioni e vedrai!”

 

“Uhm, non so più se fidarmi delle vostre sorprese…”

 

“Se non ti fidi…” Harry estrasse dalla sua borsa un foglietto di pergamena e glielo porse per farglielo vedere “Tò leggi, questo è il messaggio che Hermione riceverà assieme al suo regalo!”

 

Ron lesse il foglietto con un espressione compiaciuta, ma quando arrivò alla fine alzò lo sguardo su Harry e Ginny, perplesso.

 

“Firmato: Candyman? Che razza di nickname cretino mi avete affibbiato?” fece il gesto di prendere una piuma per modificare il nome, ma Ginny si sporse sul tavolo e gli strappò il biglietto di mano.

 

“Fermo deficiente!! Non rovinarci il piano!! C’è un motivo perché ti abbiamo messo quel nome!”

 

Ron la guardò sospettoso “E quale sarebbe?”

 

“Non posso dirti tutto subito! Tu fai come ti diciamo e non protestare, ok?”

 

“Sì, ma anch’io vorrei aiutarvi! Sto cominciando a sentirmi un po’un idiota a lasciar fare tutto a voi…”

 

“Puoi cominciare ad aiutarci sganciando venticinque galeoni” disse Ginny infilandosi una forchettata di arrosto in bocca “Il prezzo per il regalo di Hermione!”

 

Per poco Ron non si strozzò col cibo “QUANTO??!!”

 

 “E’ il modico prezzo che ti ha fatto Terry per il libro?” ironizzò Harry voltandosi a guardare Ginny.

 

La ragazza annuì cupamente “E’ una ladrata lo so, ma non credo che lo cederà a meno!”

 

Ron si afflosciò disperato, appoggiando il mento sul tavolo “Io non ce li ho venticinque galeoni!”

 

“Non ti preoccupare amico” sospirò Harry “Ho promesso che ti avrei aiutato e lo farò fino in fondo!” cavò dalla tasca della divisa un sacchetto di cuoio e fece tintinnare sul tavolo vicino a Ginny venticinque monete da un galeone “Ecco Gin, ci pensi tu no?”

 

Ginny gli rivolse un sorriso di apprezzamento e annuì.

 

Quelle manifestazioni di altruismo verso il suo migliore amico erano uno dei tanti gesti nobili che agli occhi di Ginny rendevano Harry un ragazzo fantastico. Purtroppo aveva smesso da tempo di sperare che lui le rivolgesse attenzioni diverse da quelle di un semplice amico, ma nel suo cuore aveva comunque continuato a riservare un posto speciale per lui.

 

In una maniera o nell’altra, quel ragazzo aveva qualcosa di magnetico che riusciva sempre a sorprenderla e a emozionarla. Con la paura e la tensione, come quando l’anno passato li aveva portati all’Ufficio Misteri a combattere Voldemort e i suoi Mangiamorte; con l’euforia e la gioia, come quando alla fine di ogni partita riusciva ad afferrare all’ultimo il boccino premiando gli sforzi di tutta la squadra; con la tenerezza e l’allegria di quando aveva deciso insieme a lei di aiutare Ron in quella strana corsa all’invito per il ballo…

 

Tante piccole cose che tutte insieme le mandavano le valvole a mille.

 

Sospirò mentalmente.

 

Ormai aveva davvero smesso di sperarci, ma averlo accanto come amico e divertirsi con lui in quella maniera disinteressata le piaceva comunque moltissimo.

 

Ginny raccolse i galeoni e li fece scivolare in tasca.

 

“Vedrai Ron, questa volta, sarà perfetta!!” concluse strizzando l’occhio a suo fratello e distendendo le lebbra nell’ennesimo, luminoso, largo sorriso.

 

A quella vista, Harry non potè fare a meno di sentirsi scaldare il cuore dentro.

 

 

********************

 

 

Quel pomeriggio a lezioni concluse, la Sala Comune dei Grifondoro era piuttosto affollata. Quasi nessuno studiava per davvero, anche se avevano i libri aperti davanti a loro. Il ballo e l’imminente week-end ad Hogsmeade erano diventati ormai l’unico argomento di discussione, perché la festa di San Valentino si sarebbe svolta di domenica sera e i due giorni precedenti sarebbero stati di libera uscita.

 

Gli studenti non avrebbero potuto desiderare di meglio e tutti erano in fermento.

 

Cioè, quasi tutti.

 

Rannicchiata dietro una montagna di libri e vocabolari, tra pergamene e calamai, Hermione cercava di non farsi notare troppo. Per l’intero pomeriggio, cori di odiose risatine di scherno l’avevano accompagnata per tutte le ore di lezione rimanenti e la ragazza non vedeva l’ora che la gente si stufasse di prenderla in giro, interessandosi a quello stupido ballo che ormai lei stava cominciando ad odiare seriamente.

 

Sul tavolo accanto, Harry e Ron giocavano animatamente agli Scacchi dei Maghi; qualche tavolo più in là invece, apparentemente molto  concentrata, Ginny scriveva un tema di Astronomia assieme a delle sue amiche del Quinto anno. Ogni tanto lei e Harry si lanciavano delle furtive occhiatine d’intesa.

 

Vedendoli, Ron si sporse leggermente verso il suo migliore amico.

 

“Allora, tra quanto glielo date il regalo?”

 

“Tra poco” tagliò corto Harry, che teneva lo sguardo fisso sulla scacchiera, cercando di capire se fosse meglio sacrificare la torre o il cavallo per salvare il suo re dallo scacco matto, ed era tutta la sera che Ron lo stressava, agitato. “Cerca di avere un po’ di pazienza!”

 

“Sì, ma sei sicuro che…”

 

“Ron!! Adesso basta!” sbottò Harry in un sibilo seccato “Stai facendo innervosire anche me!”

 

Ron fece per replicare, quando un forte picchiettio al vetro della finestra alle spalle di Lavanda e Calì, sedute su una poltrona accanto al camino, attirò l’attenzione dei ragazzi. Uno dei gufi della scuola sbatteva forte le ali nel tentativo di tenersi in volo da fermo, reggendo nel becco un pacchetto e un rotolino di pergamena legato alla zampa.

 

Calì si alzò e aprì la finestra. Il volatile sfrecciò attraverso la Sala e andò ad appollaiarsi sul tavolo al quale era seduta Hermione, mentre la ragazza lo guardava incuriosita.

 

Calì rivolse a Lavanda uno sguardo malizioso “Hai visto Lavanda? E’ un altro messaggio per Miss Sole-d’Oriente!!”

 

Le due ragazze si avvicinarono ad Hermione con uno sorriso irrisorio stampato sulle labbra. Hermione le vide arrivare e arrossendo furiosamente, fece finta di ignorare il gufo che le porgeva ostinatamente la zampa.

 

“Ooh, hai visto Hermione? Ti è arrivato un altro messaggio! Che carino, il tuo fatato ammiratore ti pensa sempre!” disse Lavanda mentre Calì ridacchiata divertita “Perché non apri il pacchetto? Dai, che siamo curiose, non è vero Calì?”

 

“Oh sì! Dai Hermione apri il pacchetto! Sicuramente è un regalo!”

 

Hermione arrossì più intensamente, ma continuò a scrivere sui suoi compiti “No grazie, qualunque cosa sia non mi interessa! Se siete tanto curiose, apritelo voi!”

 

Senza farselo ripetere due volte, Lavanda prese il pacchetto e lo scartò, sotto lo sguardo avido di Calì.

 

A pochi passi da loro, anche Ginny, Harry e Ron (che aveva cominciato a sudare freddo) osservavano attentamente la scena.

 

Quando tutta la carta cadde sul banco, Lavanda fece un verso di disgustato.

 

“Bleah, ma che roba è?! ‘Culture e pratiche druidico-celtiche della Britannia dei primi secoli dopo Cristo?’

 

“COSA??!!” Hermione si voltò di scatto e strappò il libro dalle mani di Lavanda, la quale scoccò a Calì uno sguardo deluso.

 

Hermione fissò senza parole la lucida copertina nera del libro che stringeva tra le mani. Ginny aveva fatto un incantesimo di restaurazione al volume, così da migliorare lo stato del libro e vi aveva applicato anche delle eleganti placche dorate ai bordi della copertina.

 

Hermione non poteva credere ai suoi occhi.

 

“Questo libro… per me? L’ho cercato per una vita…”

 

Delle piccole lacrime di commozione le fecero luccicare gli occhi mentre, affascinata, passava la mano sulla copertina del libro.

 

“E il biglietto? Cosa dice?” chiese ancora Lavanda, speranzosa fino in fondo di poter assistere a un’altra scenata simile a quella della fatina.

 

Finalmente Hermione sciolse il nodo che legava la pergamena alla zampa del gufo, che le lanciò un’ultima occhiataccia di rimprovero prima di decollare fuori dalla Sala Comune, e la srotolò con cautela.

 

“Ti prego di perdonarmi, non avrei mai voluto metterti in imbarazzo…

mi auguro che questo piccolo pensiero possa convincerti a scusarmi.

Te l’ho mandato perché quando leggi hai un’espressione meravigliosa.

E non solo…

Ricordati che l’invito per il ballo è sempre valido…

A presto,

Candyman.”

 

Hermione mise giù il biglietto con un largo sorriso.

 

“Allora?” chiesero in coro Calì e Lavanda “Cosa dice?”

 

“Oh, niente di che… c’è solo scritto che a volte certe persone dovrebbero imparare a farsi i fatti propri…” rispose distrattamente Hermione, riprendendo in mano la piuma e tornando alla sua traduzione runica.

 

A quelle parole, Calì e Lavanda divennero scarlatte dall’imbarazzo e ritornarono di corsa sul loro divano, inveendo a bassa voce contro Hermione.

 

Dall’altra parte della sala, Ron notò il sorriso che Hermione non riusciva a togliersi dalle labbra e ringraziò di cuore Harry e Ginny, mentre con un’abile mossa del suo alfiere, dichiarava scacco matto al re di Harry, il quale non riuscì a trattenere un’imprecazione per l’ennesima partita persa.

 

Meglio di così non poteva proprio andare!

 

 

********************************

 

 

Durante i giorni seguenti, Harry non potè fare a meno di notare quanto si fosse persa Hermione dopo la sorpresa del libro. Tutte le mattine durante colazione, aspettava ansiosa l’arrivo della posta via gufo, sperando in un altro pensiero da parte del suo ‘misterioso’ ammiratore e tutte le sere, mentre faceva i compiti, la vedeva lanciare occhiate furtive verso le finestre della Sala Comune.

 

Persino durante le lezioni sembrava vagamente distratta e più di una volta l’aveva beccata a rigirarsi la piuma tra le dita, con un piccolo sorriso sulle labbra e l’aria sognate, cosa che Ron non aveva ben collegato sin da subito.

 

“Ehi Hermione, come mai quello sguardo beota?” le aveva domandato una sera mentre facevano i compiti.

 

La ragazza gli aveva rivolto un’occhiata scocciata e delusa allo stesso tempo “Di certo non grazie a te, Ron!”

 

Ron la guardò accigliato “Oh, ma ti ha punto una tarantola? Avvisami se prima di rivolgerti la parola ti devo sparare dei tranquillanti!”

 

“Ah, lascia perdere Ron. Tanto con te è una battaglia persa…” aveva sospirato la ragazza riprendendo a scrivere.

 

Ad ogni modo, anche se Hermione continuava a dimostrarsi ostile nei confronti di Ron, tutto sembrava procedere secondo i piani, e quando due giorni prima del ballo, Hermione ricevette il suo invito ufficiale assieme a un enorme mazzo di margherite, il giovane Weasley si accorse finalmente di quanto la ragazza desiderasse prendere parte al ballo.

 

“Wow ragazzi, siete stati grandi!” esclamò Ron due giorni dopo, alla fine dell’ennesimo allenamento di Quidditch.

 

Ginny e Harry si scambiarono uno sguardo complice.

 

“Hai visto che hai fatto bene a lasciarci fare?” disse Harry chiudendo la sua sacca e caricandosela sulle spalle.

 

“Già, non mi aspettavo che Hermione potesse sciogliersi così tanto per un libro e due fiori!” rispose Ron, entusiasta.

 

“Sì, ma credo che ora tocchi a te dover migliorare il tuo rapporto con lei” osservò Ginny precedendoli fuori dagli spogliatoi e facendo strada verso il castello, nel fresco tramonto di metà febbraio “E’ vero, adesso Hermione adora Candyman, ma con te… dovresti davvero cercare di comportarti meglio con lei! L’ultima volta che Hermione ti ha rivolto la parola non ti ha dato dello svampito?”

 

A Harry scappò da ridere “No Gin, credo che le parole esatte fossero vaccone troglodita!”

 

“Ma è stato perché le ho pestato un piede mentre uscivamo da Incantesimi, però non l’ho mica fatto apposta!!” replicò Ron sulla difensiva.

 

“E ti ha anche sbattuto la sua copia di ‘Incantesimi Avanzati’ in testa!” rincarò Harry.

 

“Ma ti ho detto che non l’ho fatto apposta! E comunque tante grazie, sei proprio un amico!”

 

“Bè io credo che Ginny abbia ragione, devi fare qualcosa per cercare di migliorare il tuo rapporto con Hermione”

 

“Sì come no, fosse facile!

 

Ginny appoggiò una mano sulla spalla di Ron “Avanti fratellone, sono sicura che qualcosa ti verrà in mente!”

 

Attraversarono il chiostro del cortile, diretti al loro Dormitorio e passarono accanto a una coppia di Tassorosso, fermi ai lati della fontana del cortile, che si tenevano per mano e ridacchiavano tra di loro. A quella vista, Ron si cacciò in tasca la mano libera dal borsone e assunse un’espressione infelice.

 

“Come vedete sono talmente pieno di idee da riuscire a fare questa cosa dell’invito al ballo per conto mio!” aggiunse ironicamente “Mi sento proprio un vero imbecille!”

 

“Su andiamo, a volte le cose non puoi farle da solo!” rispose Ginny in tono comprensivo.

 

Poi improvvisamente, Ron si fermò di botto e il suo volto s’illuminò “Ah! Ho trovato!”

 

Anche Harry e Ginny si fermarono e lo guardarono con la fronte aggrottata.

 

“Che hai trovato?” gli chiese il suo amico.

 

“Datemi solo un po’ di tempo!” detto questo Ron partì di corsa nella direzione opposta a quella della Sala Comune, sordo ai richiami degli altri due.

 

“Secondo me gli ha definitivamente dato di volta il cervello…” commentò Harry sistemandosi meglio la sacca tracolla.

 

“Oh no, secondo me è solo cotto, totalmente e irrimediabilmente cotto!” rispose Ginny sorridendo e cominciando a salire le scale alla volta della Sala Comune di Grifondoro.

 

“Già, forse hai ragione!” Harry fece un piccolo sorriso “Però, mi fa strano pensare a quei due insieme in maniera civile, ultimamente sono sempre lì a bisticciare!”

 

“Ed è proprio quello il principale segnale di attrazione!” disse Ginny sollevando un dito con l’aria di chi la sa lunga.

 

“Ah, quindi se due persone passano il loro tempo libero a mandarsi a quel paese vuol dire che si piacciono?”

 

“Bè, è un modo un po’ estremo per dirlo, ma in molti casi è così!”

 

Sul viso di Harry passò un lampo di ilarità “Uhm…” fece finta di mettersi a pensare “Dunque secondo questa tua teoria io e Malfoy saremmo fatti l’uno per l’altro?”

 

Ginny scoppiò a ridere e fece un verso disgustato “Bleah Harry, ma che schifezze dici??!”

 

Harry si unì alla sua risata “Dai che stavo scherzando!!”

 

Ginny rise ancora “Ma che simpaticone! D’ora in poi queste battute risparmiamele ok?” disse estraendo il solito foglietto dai meandri dei suoi pantaloni della tuta “E ora, passando alle cose serie, domani c’è il weekend ad Hogsmeade. Possiamo approfittarne per comprare le ultime cose che ci servono prima della festa!”

 

Harry alzò gli occhi al cielo “E va bene, coraggio Harry mano al portafoglio!” si disse con ironia.

 

Ginny lo guardò dispiaciuta “Oh, mi spiace… alla fine ci stai rimettendo un capitale!”

 

“Non preoccuparti” Harry le strizzò l’occhio con un sorriso sincero “Non è un dispiacere!”

 

Arrivarono al loro piano e Ginny si fermò un attimo, poco distante dall’entrata della Sala Comune.

 

“Senti Harry…” cominciò con un’espressione molto pensierosa “Mi stavo chiedendo una cosa…”

 

“Sentiamo.”

 

“Non pensi che stiamo gonfiando un po’ troppo questa storia?”

 

“In che senso scusa?” chiese Harry, improvvisamente spiazzato dalla serietà del viso di Ginny.

 

“Nel senso che… insomma, se Hermione rimanesse delusa dallo scoprire che Candyman in realtà è Ron?”

 

“E perché dovrebbe rimanere delusa?”

 

“Ecco, bè… in fondo, noi stiamo facendo tutto quello che Ron non farebbe mai e lei ne è molto contenta… non pensi che a questo punto Hermione non vorrebbe uno come Ron al suo fianco?”

 

Harry rimase folgorato da quella possibilità.

 

“Ma no… dai, figurati…”

 

Ginny si sistemò dietro l’orecchio un ciuffo ribelle “Secondo me, a questo punto è meglio lasciar perdere… non ti sembra di star giocando con i sentimenti di Hermione?”

 

Harry scosse al testa “Non farti queste paranoie Gin, sono sicuro che non è come pensi. Noi stiamo solo aiutando Ron a vincere la timidezza dell’invito al ballo e Hermione a godersi il ballo con il ragazzo che le piace, non c’è nulla di male in questo!”

 

“Allora forse è meglio lasciare che da qui vada avanti Ron da solo, non credi? D’altronde l’hai visto prima” Ginny sorrise “Ora è lanciatissimo!”

 

“Va bene, hai ragione, ora Ron può farcela con le sue gambe!”

 

Ma il giorno dopo, Harry constatò sulla sua pelle che forse Ron non era esattamente pronto per farcela da solo con le sue gambe, quando per tutta l’ultima ora di trasfigurazione, Ron stressò Harry affinché assaggiasse il biscotto che gli stava porgendo di nascosto.

 

“Eh dai Harry, fallo per me! Prendilo!” sussurrò Ron con fare insistente.

 

“No, metti via quest’affare! Se la McGranitt ci vede, ci silura!” sibilò Harry, mantenendo lo sguardo fisso sui suoi appunti.

 

“Per favore Harry, è importante!”

 

Finalmente Harry si voltò a guardare l’oggetto che il suo amico gli stava insistentemente porgendo: un ammasso informe e nero di pasta semi carbonizzata. Non riuscì a trattenere un’espressione disgustata.

 

“Ma dove cavolo li hai presi??”

 

“Li ho fatti ieri sera, nelle cucine! Gli Elfi Domestici volevano aiutarmi, ma io gli ho detto che volevo fare da solo!” rispose Ron con una punta di orgoglio

 

Perché gli Elfi non hanno insistito? pensò Harry amaramente.

 

“E’ un regalo che vorrei che tu e Ginny mandaste ad Hermione” continuò Ron “Ma prima mi devi dire come sono venuti!”

 

“E questo sarebbe il tuo contributo alla causa?”

 

“Sì!” sussurrò Ron tutto contento.

 

“E io dovrei fare da cavia??!” il tono basso di Harry era decisamente preoccupato.

 

“Sì!”

 

“Silenzio là in fondo!” la voce tonante della McGranitt li fece tornare sull’attenti.

 

Seduta nel banco davanti a loro, Hermione si girò lentamente a guardarli per un attimo, con aria severa, per poi tornare a voltarsi verso la lavagna. Ron tornò velocemente alla carica.

 

“Allora lo prendi o no?” insisté “Dai!”

 

“Ma mi sembrano avvelenati!!”

 

Subito dopo Harry avrebbe voluto rimangiarsi quelle parole alla vista dell’aria ferita che assunse il suo amico.

 

“Oddio, Dio, DIO, e va bene!!” esplose silenziosamente “Dammi qua!!”

 

Harry afferrò il biscotto e se lo ficcò tutto in bocca. Al primo morso, gli parve che i denti gli si spaccassero tutti insieme, mentre un secco CLUNK risuonava per tutta l’aula in un momento di assoluto silenzio.

 

Questa volta Hermione si voltò di scatto e fissò i suoi due amici con aria interrogativa. La McGranitt chiuse gli occhi, come per invocare la pazienza, ma proseguì il suo discorso sulla trasfigurazione delle sedie impagliate in carriole da giardino.

 

Harry continuò a masticare con una lentezza estenuante, per cercare di non farsi beccare dalla professoressa, con delle piccole lacrime di dolore che gli spuntavano dagli occhi arrossati, ma non riuscendo a ridurre ulteriormente quello che sembrava un autentico pezzo di granito, fu costretto a deglutire un gigantesco e acuminato bolo alimentare, proprio mentre la McGranitt esordiva con un “E adesso Potter ci riassumerà brevemente quanto detto fin ora…”

 

Ron io ti uccido…

 

 

 

********************************

 

Oooh, finalmente ho finito il terzo capitolo!! E dire che quando ho ideato questa fic non pensavo che ci avrei messo così tanto tempo!

No, sul serio, mi devo scusare tantissimo con tutti voi xkè vi ho fatti aspettare davvero troppo! C’è anche da dire in mia discolpa che ho attraversato un periodo davvero pienissimo. Mi sono dovuta dividere tra gli esami, il lavoro, lo scautismo, il poco sonno, il mio ragazzo, l’inizio dei nuovi corsi e il volontariato per Torino2006 (la preparazione alle Olimpiadi Invernali, avete presente?^_^)… insomma proprio due impegni messi in croce!

Mi scuso soprattutto con coloro che leggono anche l’altra mia FF, Becoming Heroes…. È critica da dire, ma mi sono incagliata in un punto difficilissimo e non riesco proprio a venirne a capo!! ç___ç

spero di riuscire a sbrogliarmi in fretta, perché non sapete quanto è frustrante avere mille idee per la testa ma non riuscire per nulla a mettere per iscritto!! è_é

Ad ogni modo, vi ringrazio per la pazienza e per la recensione che mi lascerete, se vorrete!!^__^

 

BACISSIMI,

PS. Questa volta ho un po’ più di tempo per rispondere ai vostri commentino, che sono come sempre una vera gioia!! Siete spettacolari, vi voglio tanto bene!!!!!!

 

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Hobbit: Grazie mille!! Hai ragione, povera Herm, hai visto cosa le stanno combinando? ^_^ kisssss!!

 

Nenè89: Mi spiace per il ritardo, ma spero che anche questo chap ti sia piaciuto, ciaù ciaù!!

 

Maggie: Ooh, ma sei gentilissima, grazie!!! Ti sei divertita in Inghilterra? Spero di sì, beata te!! Hai visto che non ti sei persa nulla? ^^ bacini!

 

AvaNa Kedavra: Amorina, Tesorina, Cucciolotta, Piccolina mia ciao!!! Hai visto che adesso Ron ha attentato anche al perfetto sorriso del povero Harry? (Non dirlo a me!! Ho ancora un male…! Nd.Harry-con-un-fazzoletto-intorno-alla-mascella-dolorante-stile-manga)!^_- Un kissone tatina, ci sentiamo presto!!

 

Daisy: Grazie mille, sei stra gentilissima (se si può dire^^)!! Sai, a furia di leggere e rileggere i libri di Mamma Rowling, ormai non riesco più a scindere i personaggi dal loro carattere!!Spero che anche questo chap ti sia piaciuto!! Kiss!

 

Daffydebby: Ciao carissima!! Sei come sempre troppo gentile, ti ringrazio tantissimo!!! Un bacione forte forte!!

 

Marty91: Ciao tesorina! Sono contenta che ti stia piacendo questa ff, hai visto che Harry e Gin sono riusciti bene o male a sistemare le cosa con Herm? Che casinisti! ^_- Scusa mille volte per l’attesa, e scusa anche per il ritardo nell’aggiornamento di BH!! Bacini!!!

 

Trevor: Uh hai proprio ragione, i pasticci non si fermano e non solo da parte di Harry e Ginny!^_- Grazie mille per i complimenti, gentilissimo!! Bacioni!!

 

Lax: Ciao Lax! Wow, sono contentissima che il chap ti sia piaciuto tanto, mi auguro che anche questo ti abbia soddisfatta altrettanto! E mi sa ce hai proprio ragione, i pasticci di Harry e Ginny non si fermano! Bacioni e grazie anche per i complimenti che mi hai fatto la scorsa recensio ne su Becoming Heroes, mi hai resa felicissima!!^__^

 

Bebba: Ciao Amorina mia!!! E’ sempre un onore ricevere una recensione da una autrice brava come te!! Sono contenta che la storia ti piaccia, spero di non averti deluso nemmeno sta volta!! Bacioni e aspetto con ansia l’aggiornamento di ‘The Thin Ice’!!

 

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A presto!!!^_^

 

*Giulia*Judie*

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Capitolo 4

Capitolo 4

 

 

Madama Chips ritrasse la punta luminosa della bacchetta dalla bocca spalancata di Harry e scosse la testa.

 

“Potter, tu adesso mi devi spiegare come hai fatto a ridurti i denti in questo stato.”

 

Harry le restituì uno sguardo feroce.

 

“E’ una storia lunga… e anche piuttosto stupida!” si passò la lingua sul filo zigzagato dei denti e gli sfuggì un gemito “Ma sono messi tanto male?”

 

“Bè, se vuoi la verità Potter, sono tutti scheggiati, non se n’è salvato uno.” Madama Chips si rimboccò le maniche della camicia “Ma per tua fortuna non mi ci vuole niente a rimetterli a posto.”

 

L’infermiera agitò la bacchetta e Harry sentì un lieve pizzicorio in bocca.

 

“Ecco fatto!” concluse porgendo uno specchietto al ragazzo.

 

“Meno male” sospirò Harry “Ci mancava anche che rimanessi mezzo sdentato, come se non mi prendessero già abbastanza per il…”

 

“Cosa Potter??!”

 

“Niente.”

 

Madama Chips si riprese lo specchio “Vai, fuori dai piedi, adesso sei a posto.”

 

In quel momento suonò la campanella di fine lezione e Ginny fece il suo ingresso in infermeria.

 

“Ciao Harry, Ron mi ha detto eri qui. Che ti è successo?”

 

“Evitiamo” rispose Harry prendendo la sua borsa e uscendo in corridoio con Ginny “Comunque tuo fratello ha ufficialmente vinto le Olimpiadi degli Imbecilli. E’ meglio non lasciarlo fare più da solo.”

 

Harry raccontò a Ginny quel che era successo e alla fine la ragazza non poté trattenersi dallo scoppiare a ridere.

 

“Ron è davvero un casinista” rise Ginny “Ma non si può dire che non si sia impegnato!”

 

“Sì, si è impegnato a sfasciarmi i denti. Senti Gin, è meglio che vada a parlare con Dobby per chiedergli di sfornare dei biscotti come si deve o Hermione dovrà venire al ballo in barella.” si voltò a guardarla mentre arrivavano alla sala d’ingresso diretti verso le scale “Ma tu piuttosto perché mi cercavi?”

 

Ginny lo guardò con uno sguardo leggermente offeso “Ma come? Ti sei dimenticato che oggi che abbiamo il pomeriggio libero? Dovevamo andare a Hogsmeade!”

 

Harry si diede una manata sulla fronte. Harry Potter sei proprio un deficiente, come hai fatto a dimenticartene?!

 

“Hai ragione Gin! Scusami davvero, ma mi era completamente passato di mente!”

 

Ginny si morse il labbro inferiore. Se l’era dimenticato!! Mica ha fatto come te che ci hai pensato tutto il giorno perché non vedevi l’ora!! Ecco Gin, sei proprio un’illusa!

 

Ah… ho capito. Hai preso un altro impegno?”

 

Harry si fermò e la guardò sinceramente mortificato. Razza di idiota, guarda che faccia le hai fatto fare!! Ma perché prima di parlare non ti mordi la lingua e azioni il cervello??

 

“Ma no Gin, è solo che, sai, siccome ho quasi rischiato la dentiera…” si grattò nervosamente la nuca “Però non ho preso nessun’altro impegno, te lo posso assicurare!!”

 

“Va bene, allora dai, andiamo a posare i libri e sbrighiamoci.”

 

“Harry!! Harry!!”

 

Harry e Ginny si voltarono all’unisono e videro Calì Patil correre verso di loro. La ragazza rivolse appena un sorriso a Ginny e si rivolse immediatamente a Harry, sbattendo le sue lunghe ciglia mascarate.

 

“Ciao Harry! Senti, volevo dirti che, sai, due anni fa al Ballo del Ceppo ci eravamo divertiti così tanto insieme, ti ricordi?”

 

Harry la guardò con un sopraciglio inarcato “Veramente…”

 

All’improvviso sul fondo del corridoio, alle spalle di Calì, apparve la figura di Dean Thomas, che aveva l’aria di chi si è appena fatto una corsa pazzesca per esser lì in tempo. Appena vide che Calì stava già parlando con Harry, cominciò a sbracciarsi nella loro direzione. Harry e Ginny si accorsero del ragazzo, proprio mentre Calì riattaccava a parlare

 

“Ecco sì, stavo pensando che forse anche quest’anno potevamo ripetere l’esperienza insieme, ma che forse tu non mi avevi invitata di nuovo perché pensavi che qualcuno l’avesse già fatto…”

 

Adesso i gesti di Dean, chiaramente rivolti ad Harry, erano diventati decisamente minacciosi, del tipo “Rifiuta qualsiasi cosa ti stia proponendo se non vuoi incappare nelle mie ire!!!”

 

Harry riportò l’attenzione su Calì, mentre al suo fianco, Ginny stava cominciando a sentirsi decisamente a disagio.

 

“…e quindi” continuò Calì sbattendo nuovamente le ciglia “Se ti va di invitarmi di nuovo al ballo… bè io sono ancora disponibile!” aggiunse sfoderando uno dei suoi migliori sorrisi.

 

Ginny distolse leggermente lo sguardo. Era veramente imbarazzante fare da terzo incomodo in una situazione come quella, soprattutto quando si trattava di stare per assistere all’invito al ballo meno gradito della propria vita. Per questo per poco non le prese un colpo quando sentì la mano di Harry stringersi intorno alla sua.

 

“Grazie per l’informazione Calì.” Harry lanciò uno sguardo oltre le spalle di Calì e vide Dean che gli lanciava segnali di gratitudine, poi fece un breve sorriso a Calì “Bè, ci si vede!” detto questo e si voltò, tirandosi dietro Ginny.

 

Harry lasciò la mano di Ginny solo quando ebbero messo due rampe di scale tra loro e Calì. In quel momento, il ragazzo prese a sghignazzare.

 

“Hai visto che ha faccia ha fatto Calì??! Penso che non abbia mai ricevuto un due di picche così, soprattutto da chi era sicura che non potesse dirgli di no!” ma appena si voltò verso Ginny smise di ridere “Gin, che ti prende?” chiese vedendo che le ragazza guardava le scale con una faccia terribilmente seria.

 

Ginny strinse a pugno la mano che Harry le aveva stretto, sentendo come se le stesse andando a fuoco “Le hai detto di no solo perché c’era Dean, vero?” gli disse senza staccare gli occhi dagli scalini.

 

“Ma figurati! Le ho detto di no perché non mi va che la gente mi cerchi solo perché sa che sono ‘famoso’ e vuole trattarmi come un cane da esibizione. Non le rifarei da cavaliere nemmeno se mi pagassero per farlo!”  Harry scosse brevemente la testa “Però, certo che Dean non è stato molto carino. Far capire che vuole andare al ballo con Calì proprio in faccia te, che sei stata la sua ex!”

 

Ginny scosse il capo con un piccolo sbuffo “Ah, per quello non devi preoccuparti, è stata una cosa molto breve e poco sofferta. Hai presente una relazione platonica fatta di lettere per due mesi e al secondo giorno di scuola conclusa con un ‘scusa ma ti ricordavo più carina’?”

 

“Davvero??” Harry sembrò davvero scandalizzato da quella rivelazione “Non me lo sarei mai aspettato da Dean!”

 

“Non giudicarlo Harry, a volte voi ragazzi siete piuttosto indelicati, ma non lo fate apposta, è nella vostra natura prima parlare e poi pensare!”

 

Harry arrossì leggermente sentendo quella punta di enfasi che Ginny aveva usato per le ultime parole, ma cercò di sviare il discorso “E Ron cosa ti ha detto?”

 

Ginny fece spallucce “Non mi ha detto niente semplicemente perché gli ho detto che sono stata io a lasciarlo e l’ho pregato di non tornare più sull’argomento con Dean per non farlo star male” il suo sorriso si allargò “Così il fratellone ci è cascato e tutto si è sistemato.”

 

Harry le arruffò i capelli “E brava la nostra Ginny!”

 

Ginny cercò di scansarsi e assunse una faccia falsamente altezzosa, imitando la voce di Calì “E smettila! Ci ho messo una vita per farmi la piega!!”

 

Harry scoppiò a ridere “Ehi, ma sei uguale!!”

 

Ginny si unì alle sue risate. Quant’era carino Harry quando rideva! L’avrebbe guardato per ore…

 

Appena entrambi smisero, Ginny sollevò la mano che Harry le aveva stretto “E così prima hai pensato bene di usare la mia mano come garanzia di rifiuto per Calì?” scosse la testa e gli agitò un dito davanti alla faccia “Non ci siamo signor Potter, la prossima volta dovrà chiedermi il permesso, ha capito?” concluse con un sorriso e mettendo il piede sul gradino successivo “E adesso muoviamoci a posare le borse o Gazza non ci fa più uscire!”

 

Ginny lo precedette su per le scale, ma Harry esitò un attimo prima di seguirla.

 

Di quale garanzia stava parlando? Bè, poco  male, pensavo che le avesse dato fastidio che l’avessi presa per mano…

 

***************

“So let me come to you
close as I wanted to be
close enough for me
to feel your heart beating fast
and stay there as I whisper
how I loved your peaceful eyes on me
did you ever know
that I had mine on you.”

 

                           Eye on you, Faye Young.

 

 

************************************

 

 

Hermione scese nella Sala Comune deserta imbacuccata fino al naso, pronta per uscire e trovò Ron seduto da solo ad uno dei tavoli accanto al camino, chino sui suoi compiti. A quella vista, il cuore le perse un battito.

 

“Ron!” Hermione gli si precipitò accanto e cominciò a tastargli la fronte e il polso “Ron! Stai bene??! Che ti succede??!”

 

“Hermione, ma che fai??! Togliti, mi fai sbagliare!” Ron si scansò le mani di Hermione da dosso “Si può sapere che ti prende??”

 

“Ron, tu hai la febbre!!" esclamò Hermione con l’espressione più seria che poté assumere.

 

“Ma non direi cavolate!” si toccò la fronte a sua volta “Sto benissimo!”

 

“No tu stai male!” insisté Hermione “Tu stai facendo i compiti in un pomeriggio libero!!”

 

“Và a quel paese Hermione!” sbuffò Ron chinandosi di nuovo sulla sua mappa astronomica, mentre Hermione scoppiava a ridere di gusto “Pensavo chissà ché!”

 

“Oh andiamo Ron, non avrai davvero deciso di diventare un maturo secchione tutto d’un colpo e proprio il nostro Sabato libero?!” Hermione gli sfilò la piuma di mano facendogli sbavare le righe di congiunzione delle costellazioni “Dai preparati che usciamo!”

 

“Porca miseria, Hermione mi vuoi lasciare lavorare in pace??!” esclamò Ron riprendendosi bruscamente la piuma.

 

“Ma avevi promesso di accompagnarmi a Hogsmeade!!” protestò Hermione.

 

“Chiedilo a Ginny.” rispose Ron di nuovo chino sul disegno.

 

“Lei ci è andata con Harry.” Hermione gli si sedette davanti “Mi spieghi perché tutt’un tratto sei così scontroso e asociale?”

 

“Non erano le caratteristiche principali di Krum? A te piaceva così tanto…”

 

A Hermione parve che Ron le avesse dato uno schiaffo e sentì che le mani cominciavano a tremarle di rabbia.

 

“Sempre a parlare di Victor, sempre ad avercela con tutti quelli che si interessano a me, quando tu sei il primo che mi tratta peggio di chiunque altro!!”

 

Ron alzò di scatto la testa “Forse perché tu mi esasperi!!”

 

“No, sei TU che esasperi me!!” Hermione si alzò “E per fortuna nel mondo c’è gente che non ha il cervello bacato come il tuo!!”

 

“Se ti riferisci a quello che ti manda sempre regali e fiori…”

 

“Almeno lui sa cosa mi piace!!! E sicuramente ora sarebbe pronto per accompagnarmi ad Hogsmeade!!” urlò Hermione, sbattendosi la porta del ritratto alle spalle.

 

Ron guardò con rabbia il buco dal quale era appena uscita Hermione.

 

“MI SPIEGHI PERCHE’ MI DEVI URLARE ADDOSSO OGNI VOLTA CHE FACCIO QUALCOSA PER CERCARE DI PIACERTI??!!”

 

Afferrò la sua carta astrale e la lanciò nel fuoco.

 

 

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“Allora, è quasi mezz’ora che siamo qui a scegliere… hai deciso oppure no?” Harry sorrise alla vista di Ginny che osservava estasiata la vetrina della gioielleria di Hogsmeade “Tra poco la commessa esce e ci caccia!” si passò una mano tra i capelli e sbadigliò “Giuro solennemente che non farò mai più gli acquisti con una ragazza…”

 

“Oh Harry, è che non so!! Hermione adora le collane, ma sono terribilmente indecisa su cosa preferirebbe tra quella con il pendente a forma di sole e quello a forma di luna.”

 

Harry osservò i due gioielli “Uhm… per me sono uguali… tu quale preferisci?” Il ragazzo si voltò verso Ginny che, continuava ad osservare incantata la collana che terminava con il bellissimo pendente a forma di luna stilizzata. Sicuramente quel ciondolo le piace un sacco… pensò intenerito.

 

Ginny si voltò a guardarlo con sorriso “Se devo essere sincera…”

 

“Ma guardate un po’ chi si vede! Potty e Weasley-seconda-mano!” la voce stridula e odiosa di Pansy Parkinson li vece voltare entrambi. Era in compagnia di un gruppetto di Serpeverde dall’aria dispettosa “Cosa fai lì, Weasley? Speri che qualcuno ti veda là davanti, s’intenerisca e ti compri qualcosa??”

 

Con la coda dell’occhio, Harry vide Ginny che s’irrigidiva al suo fianco e provò un moto di rabbia verso quell’odiosa vacca.

 

“Attenta a come parli, Parkinson, o d’ora in poi la colazione dovrai berla con la cannuccia.” sibilò minaccioso.

 

“Oh attenzione, attenzione! Potty è la nuova guardia del corpo di Weasley!” le Serpeverde accanto a Pansy scoppiarono in una risata che assomigliava a una sinfonia di asini che ragliano “Tieniti le minacce per le partite di Quidditch e preoccupati del ballo di domani! Infatti, mi sbaglio o non hai ancora trovato nessuna che ti voglia, Potty? Stando alle voci della Patil è proprio così!”

 

Harry strinse i pugni, ma dovette ingoiare la bile in silenzio. Era vero, lui non aveva ancora una compagna per domani, ma con tutto quello che avuto da fare, non ci aveva nemmeno pensato!

 

Pansy colse il suo sguardo e rise ancora più forte “Bè non disperarti Potty, magari puoi chiederlo alla tua amica nulla tenente, magari anche lei è disperata come te! Bye bye sfigatelli!” e il gruppetto si allontanò ululando dalle risate, lasciando i due davanti alla gioielleria, imbarazzati come non mai.

 

Harry stava ancora fissando la strada, roso dalla rabbia quando sentì Ginny scoppiare in una risata. Si voltò di scatto guardandola ad occhi sgranati.

 

“Che fai? Ridi?”

 

“Sì!” rispose Ginny continuando a ridere.

 

Com’era diversa la sua risata rispetto ai ragli di quelle stupide Serpeverdi… infondeva allegria e Harry non poté fare a meno di sorridere a sua volta.

 

“Ma perché ridi?”

 

“Perché mi fanno ridere tutte quante!! Sembravano una mandria di mucche al pascolo!”

 

Il paragone calzava al pennello e Harry sorrise ancora più largamente.

 

“Nulla da obiettare!”

 

Ancora ridacchiando, Ginny tornò a voltarsi verso la vetrina “Dai va bene, poniamo fine a questa tortura. Prendiamo a Hermione la collana a forma di…”

 

“…sole!” la interruppe in fretta Harry “Sono sicuro che le piacerà un sacco. Adesso io entro e la compro, perché tu intanto non vai da Mielandia e prendi il resto?” disse infilandole in mano un galeone e dandole una spintarella verso la strada.

 

“D’accordo” rispose Ginny liberando i capelli che le si erano impigliati nella sciarpa e scendendo lungo la strada “Ma cerca di non farti vedere da Hermione, perché anche lei e Ron dovrebbero essere qui in giro!”

 

Harry annuì ed entrò nella gioielleria, mentre Ginny raggiungeva Mielandia, in quel momento piena zeppa di studenti di Hogwarts.

 

La ragazza si diresse spedita verso i lecca-lecca. Doveva comprare il più grande e colorato che c’era.

 

A un passo dallo scaffale, si bloccò di colpo. Che ci faceva Hermione davanti ai lecca-lecca? E da sola per di più.

 

“Hermione?”

 

Hermione si voltò sentendo la voce dell’amica.

 

“Oh Ginny, sei tu…”

 

“Hermione, ma hai pianto?”

 

Hermione si passò una mano sugli occhi arrossati “No.”

 

“Seh, e io sono Silente… Cos’è successo?”

 

La ragazza si rigirò in mano un lecca-lecca “E’ stata colpa di Ron, oggi doveva venire ad Hogsmeade con me, ma invece ha preferito restare in Sala Comune a fare i compiti di Astronomia, trattandomi come una mosca fastidiosa!”

 

Ginny si coprì gli occhi con una mano. Ma quanto era cretino suo fratello?!? Lei e Harry gli avevamo detto di cercare di andare d’accordo con Hermione, non di mettersi a fare il secchione in maniera così sospetta e di tirarle dei pacchi mostruosi!

 

“A dire il vero” proseguì Hermione “Mi è sembrato molto strano, Ron non si metterebbe mai a fare i compiti in un pomeriggio libero!”

 

“Bè, magari era nervoso per domani…” buttò lì Ginny, ma Hermione accolse quelle parole come una doccia gelata.

 

“Tu dici che abbia invitato al ballo qualche ragazza che non conosce abbastanza e che abbia paura di incontrarla qui ad Hogsmeade?! Per questo si è barricato in sala comune??!!” Hermione sembrava decisamente spaventata.

 

“Ma no, no, io intendevo…” Cos’ho detto!! Adesso l’ho buttata in paranoia!!

 

Hermione ridusse gli occhi a due fessure, stritolando lo stecchino del lecca-lecca così forte che per poco non lo spezzò “Chissà chi è…”

 

Ginny si affrettò a sfilarle il dolce di mano “Senti Hermione, perché adesso non ci andiamo a prendere una bella Burrobirra così magari ti calmi?”

 

Hermione rilassò le spalle “No, va bene così. Ero qui nella speranza di vedere se qualche ragazzo comprava i lecca-lecca…”

 

“Ah sì? E come mai?” Ginny cercò di sembrare disinvolta mentre rimetteva a posto la grande rotella di zucchero.

 

Hermione sorrise e arrossì un pochino “Bè, perché… hai presente quel ragazzo che mi scrive e che mi ha invitata al ballo? Nel suo ultimo biglietto mi ha scritto che al ballo lo riconoscerò perché avrà in mano un lecca-lecca e una rosa blu, di quelle che crescono nel giardino di Hogwarts, e quindi mi sono detta che magari il lecca-lecca lo veniva a comprare oggi…”

 

“Cosa, che cosa??” scherzò Ginny “Hermione Granger che fa le poste ai ragazzi?? Ora le ho sentite proprio tutte!”

 

Hermione rise “E va bene, hai ragione, la situazione è alquanto ridicola!” prese sottobraccio l’amica “Allora senti, perché invece di perdere tempo qui davanti alle caramelle, non mi accompagni a scegliermi un bel costume per domani sera? Non ho avuto il tempo di farmelo prima e mi toccherà comprarlo!”

 

Ginny fece un po’ di resistenza “Ma… ecco, io.. Hermione, io dovrei…”

 

“Oh andiamo Ginny, non darmi scaricarmi anche tu!” Hermione gli rivolse uno sguardo supplichevole “Ti prego!”

 

“Eh va bene…” Ma perché sempre tutte a me?? pensò Ginny, mentre Hermione la trascinava tutta contenta verso Stratchy & Son, Abbigliamento per maghi.

 

 

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Eccomi qui!! Tornata per il quarto capitolo di questa FF che è nata quasi per caso e che, davvero, non credevo vi sarebbe piaciuta così tanto! ^__________^ Il vostro entusiasmo è davvero cosmico, tanto che sono riuscita a scrivere tutto il capitolo in una sola mattina!!! ^_- Questo capitolo è un po’ più soft, ma ovviamente non mancano i match RonVSHermione che sono le parti che mi diverto a scrivere di più!!

Spero di aggiornare altrettanto in fretta il quinto, anche perché sono ansiosa di farvi sapere come finirà!! Questo capitolo è stato dedicato in prevalenza ai cari Harry e Ginny! In realtà è un piacere trattare una FF con loro due come coppia, in un sito in cui spopolano Draco/Ginny e Draco/Harry (#_#)!! Scusate ma io sarò sempre e solo una grande sostenitrice delle coppie Ron/Herm e Harry/Ginny, che in fondo mi sembrano le più sane e le più possibili! Speriamo solo che la Rowling ci dia ragione! ^___^

Un baciottone a tutti e GRAAAAAAAAAAAAAAAAAAZIE INFINITE PER LE STUPENDISSIME RECENSIONI!!!!!!!!

 

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Trevor: Credo di essere pienamente d’accordo con te riguardo ai ‘sassi cotti’ di Ron ^____^ meno male che Harry ha ‘filtrato’ il suo piano! Un kissone, a presto!!^^

 

Pepy: Mi scuso tanto tanto per i ritardo ignobile!! Ron è sempre il solito combina guai, ma vedrai che non lo lascerò in balia dei suoi pasticci ancora per molto! Spero che anche questo chap ti sia piaciuto!! Baciotti!!

 

Nene89: Grazie Nene!! Sei gentilissima!! Mi fa tanto piacere che la mia storia ti piaccia!!

 

_marty_: E già, povero il nostro Harry, tutte le sfighe ricadono sempre su di lui! Meno male che c’è Madama Chips che è sempre pronta a rimetterlo in sesto! Abbi fede, Harry e Gin avranno il loro momento, dont’ worry! ^_- In questo chap ho dato loro un bel po’ di spazio, anche perché questa ff in gran parte è dedicata a loro due! Ti ringrazio anche tanto per la tua recensione dell’ultimo chap d BH!! ^__^ mi fa sempre un sacco di piacere leggere di te!!!! Sì, alle Olimpiadi del 2006 ci saranno anche le gare di pattinaggio di figura(o artistico, che dir si voglia!^^), su chiedi ai tuoi se ti accompagnano, magari acconsentono!!^3^ BACI!

 

RoxyLoved: Grazie mille per i complimenti!! ^___^ sono contentissima che la FF ti piaccia!! Anch’io adoro Hermione e Ron come coppia e mi piace tantissimo inventarmi sempre modi nuovi per incasinarli! ^^ spero che tu abbia gradito anche questo chap!! Baci!!

 

Maggie: Che bello, sono felicissima che la storia ti piaccia e soprattutto che ti diverta, è il mio principale obiettivo!! ^^ E direi che in questa ff Harry le sta passando tutte per i suoi due amici… più amicizia di così!^___^ hai ragione, W l’amicizia!! Beata te che sei stata in Inghilterra!! Bacini, a presto!!!

 

HermioneCH: ma grazie mille Tesora!!! ^_^ Troppo gentile!!

 

AvaNa Kedavra: Ciao Patatona mia!!! Ma povera la mia tesora che è super presa da questa maledetta scuola!! Non vedo l’ora che arriva l’estate così non c’è più nessuno che ci rompe e ci mandiamo tutte le e-mail del mondo!!!^^ Hai visto? A morte le Draco/Harry che ci hanno stufato e avanti le Harry/Ginny possibilmente in ITALIANO così non c’è da farsi diventare pazzi con il vocabolario ^___^ grazie anche per i complimenti che mi hai fatto sulla messaggeria!! ^___^ sono contenta che il trailer ti sia piaciuto!! BACIOTTONI!!! Tvtttttttb!!!

 

Dorothea: Come sono contenta che, oltre ad averti come preziosa lettrice per BH, stai leggendo anche questa mia piccola ff senza pretese!! ^___^ Che bello, grazie per i bellissimi complimenti!! Davvero ti piace il mio stile?? ^/////^ Finalmente il blocco se n’è andato ^__^ e meno male che non sono la sola al mondo!! ^3^ Kissoni, a presto!!!!

 

Lax: Evviva come sono contenta che ti piacciano i miei personaggi!! Anch’io Ginny me la sono sempre immaginata così, una ragazza esuberante, auto-ironica e molto determinata che per gli amici e per il prossimo darebbe se stessa!! Tranquilla per il ritardo, anzi sono io che dovrei chiedere perdono per questi tepidi aggiornamento così scandalosi!^^ Baci!!!

 

Daffydebby: Grazie mille carissima!!! Sei proprio una lettrice che è un grande piacere avere!! ^___^ E chiedo perdono in ginocchio per i vergognosi tempi di aggiornamento!! Kissotti!!!^_-

 

Kaho-chan: Ma grazie carissima!! Sei sempre un tesoro con in complimenti e lo sai che già che io ti adoro!! ^^ Stai tranquilla, Ron e Herm non ce li tocca nessuno, ma credo che prima che succeda, bè… non sarà poi così semplice! ^_- E già, ad Harry sta capitando proprio di tutto, ma cosa no si fa per gli amici no? ^___^ Bacioni, a presto!!!

 

MaryJane: Grazie mille per i bellissimi complimenti!! Mi hanno fatto un sacco di piacere!!*___* E sì, direi che in quanto a preferenza di coppie andiamo d’accordissimo!! ^___^ Io adoro Ron e Herm perché sono due personaggi incasinati che mi piace esplorare in tutte le loro sfumature!! ^_^ Per l’aggiornamento? Accontentata!! Baci!!

 

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Ancora grazie a tutti per aver speso il vostro tempo per leggere le mie cosine, per me è sempre un piacere ricevere i vostri pareri!!! Adesso che si avvicina l’estate avrò molto più tempo per aggiornare le mie due ff, quindi non preoccupatevi, anche se ci metto un sacco, non mi dimenticherò mai e poi mai che ho dei lettori da soddisfare!! ^___________^

 

 

UN BACIONE FORMATO UNIVERSO

*Giulia*Judie* J

 

 

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Capitolo 5

Capitolo 5

 

 

Con uno sbuffo scocciato, Ginny alzò lo sguardo dalla sua pergamena e perlustrò la sala comune con lo sguardo.

 

Quella sera non si poteva studiare. Niente. Non c’era un attimo di calma! E dire che lei e gli altri Grifondoro del quinto anno doveva consegnare quel tema al professor Vitius assolutamente entro lunedì o la loro media ne avrebbe pericolosamente risentito… e invece, come nulla fosse! Ma dov’erano i prefetti quando servivano??

 

Madama Pince doveva aver cacciato tutti dalla biblioteca, perché la sala straripava di Grifondoro vocianti e ridacchianti. Chi non era lì, era sicuramente nel Dormitorio a finire il proprio costume.

 

Ginny continuò a guardarsi intorno. La gente in quel momento non pensava altro che al ballo dell’indomani facendo un gran baccano e a dir la verità, lei era l’unica scema che stava cercando di studiare… Persino Hermione aveva lasciato da parte i suoi libri e, seduta su una poltrona in un angolo, sferruzzava freneticamente qualcosa che assomigliava a un calzino per un Elfo Domestico. Era agitata anche lei.

 

Con un sospiro, Ginny posò la penna e cominciò a raccogliere le sue cose.

 

“Ti sei arresa, eh?”

 

Ginny sollevò lo sguardo e incontrò il viso sorridente di Harry.

 

Fece spallucce rispondendo al sorriso “In realtà sì, perfino Hermione non sta studiando. E se non lo fa lei, allora vuol dire che proprio non si può fare!” concluse ammiccando “Scommetto che è emozionantissima per domani sera.”

 

Harry lanciò un’occhiata furtiva verso Hermione “Anch’io, ma sono sicuro che in fondo la sorpresa le farà molto piacere!”

 

Ginny sospirò “Uhm… io non ne sarei così sicura.”

 

“Perchè?” chiese Harry incuriosito.

 

“Ecco, oggi pomeriggio Ron ha avuto un’altra delle sue belle pensate e ha fatto infuriare Hermione…”

 

“Sai che novità…”

 

“Sì, ma sta volta ha di nuovo messo in mezzo Krum, e sai quanto questo la mandi fuori di testa. Per di più, le ha dato pacco per il giro ad Hogsmeade e l’ha fatta andare da sola.” Ginny si strinse nelle spalle “L’ho incontrata da Mielandia e me l’ha detto, perciò alla fine sono rimasta con lei tutto il pomeriggio. Poverina, era così triste!”

 

Harry si grattò la tempia “Uhm… quindi non hai avuto neanche il tempo di comprare il lecca-lecca, vero?”

 

“Già… Anzi, a proposito, questo è tuo.” rispose Ginny porgendo al ragazzo il galeone che lui le aveva affidato per l’acquisto del lecca-lecca.

 

Harry sbuffò mentre intascava la moneta “Allora mi toccherà andare a vedere se in cucina hanno qualcosa che assomigli a un lecca-lecca.” Il ragazzo stava per dirigersi in Dormitorio per recuperare il Mantello dell’Indivisibilità quando si fermò e si voltò verso Ginny “Vuoi accompagnarmi?”

 

Ginny fece un gran sorriso e lo seguì su per le scale che portavano al Dormitorio maschile.

 

I due ragazzi non si accorsero che da sopra i ferri della lana, Hermione li stava osservando incuriosita.

 

 

********************************

 

 

“Ehi, Ron, mi passi la maschera adesso?” disse Dean muovendo leggermente le braccia per cercare di restare seduto in equilibrio sulle spalle di Seamus.

 

“Ehi, vuoi stare fermo!” sbottò lui seccato “Così mi sbilanci!”

 

Seduto sul letto accanto a Ron, Neville osservava i suoi due amici trattenendo a stento una risata.

 

“Dean, alla fine non mi hai ancora spiegato chi cavolo è Donnie Darko. Io mica l’ho capito bene…” disse Ron allungando a Dean l’orribile maschera.

 

“E’ il protagonista di un film babbano che ho visto un po’ di tempo fa. Bellissimo.” rispose lui infilandosi il peloso muso del coniglio ghignante “Bè che te ne pare?” chiese infine con la voce ovattata da dietro la maschera.

 

Ron osservò i due ragazzi, inerpicati uno sopra l’altro e chiusi in quel costume peloso e dall’aspetto inquietante: un gigantesco coniglio dalla faccia deformata in un ghigno malefico.

 

“Non c’è male, ma siete sicuri che a Calì e a Lavanda piaccia quest’idea?”

 

La voce di Seamus arrivò dal basso, la faccia che spuntava un piccolo foro della tuta pelosa. “Ne saranno entusiaste! E’ un costume originale e loro saranno contente che i loro cavalieri abbiano un travestimento così stravagante!”

 

“Contenti voi.”

 

In quel momento la porta del dormitorio si aprì ed entrarono Harry e Ginny. Appena la ragazza vide il mostruoso coniglio lanciò un urlo e per poco non saltò in braccio a Harry.

 

“Shhh Ginny, ma che ti urli??!” sbottò Ron lanciando un’occhiataccia a sua sorella.

 

“Tranquilla Gin, siamo noi!” fece Dean togliendosi la maschera, mentre Seamus faceva capolino dal buchino.

 

La ragazza lasciò andare Harry, che era diventato del colore dei capelli della ragazza, e incrociò le braccia con stizza.

 

“Che razza di scherzo scemo!”

 

“Ma quale scherzo??” ripose Seamus in tono offeso.

 

“E’ il loro costume per il ballo!” si affrettò a spiegare Neville con una risatina.

 

“Bè, forte!” commentò Harry con un sorriso, studiando il travestimento da più vicino “E che cosa sarebbe?”

 

“Un coniglio portatore di presagi di morteee!” rispose Dean alzando di scatto le braccia e facendo una smorfia malefica.

 

“Stà attento Dean!!” urlò Seamus, ma quel brusco movimento era stato fatale.

 

Il ragazzo cominciò ad andare avanti e indietro cercando di sorreggere l’amico, ma fu tutto inutile. Prima di perdere l’equilibrio e crollare all’indietro contro il letto, Seamus lanciò un improperio e si trascinò dietro Dean. Finirono entrambi avviluppati nelle tende del baldacchino che li seguirono rovinosamente a terra.

 

Gli altri quattro piansero dal ridere per un quarto d’ora mentre Seamus e Dean riemergevano dai tendaggi tutti impolverati e doloranti.

 

“Forse dovremmo rivedere qualcosa di quel costume…” borbottò Dean toccandosi un bernoccolo. “Aaah…”

 

Quando Ron riuscì a ritrovare il fiato per parlare chiese a Ginny cosa ci faceva nel loro Dormitorio.

 

“Grazie a te adesso ci tocca pure rischiare una punizione per andare a recuperare il lecca-lecca nelle cucine!” concluse lei dopo averglielo spiegato.

 

“Senti, non l’ho mica avuta io la brillante idea di soprannominarmi Candyman!” rispose Ron sulla difensiva.

 

“Oh taci!” sbottò Ginny “E ringrazia che sorvolo sul modo in cui hai trattato Hermione!”

 

Ron si accigliò ma non rispose. In effetti, il suo incontro con Hermione l’indomani sera al ballo non si prospettava rose e fiori come se l’era sempre immaginato.

 

Ma il peggio doveva ancora arrivare.

 

 

************************************

 

 

Oh mio Dio, sta sera lo vedo… sta sera lo vedo…

 

Hermione non riusciva a darsi pace e continuava ad andare avanti e indietro davanti al lago vicino al castello. La sciarpa le svolazzava alla fredda brezza di febbraio e il pallido sole invernale illuminava pigramente le placide acque mosse dal venticello.

 

La mattina del 14 Febbraio, il tempo era stato molto clemente con i molti studenti che affollavano le rive del lago, regalando un cielo terso e senza nuvole. Ma Hermione non ci faceva molto caso mentre, immersa nei suoi pensieri, si lambiccava su chi poteva essere Candyman.

 

Dunque… se pensava al primo regalo che le era arrivato, la fatina proveniente dalle serre della professoressa Sprite, i primi che gli venivano in mente erano i Tassorosso. Forse Ernie Mcmillan? In fondo era stato il primo (e anche l’ultimo) a chiederle di andare al ballo insieme.

 

Scosse i morbidi ricci con un sorriso.

 

La faccia che Ernie aveva fatto quando lei aveva rifiutato era stata troppo brutta perché il ragazzo avesse deciso di tentare per altre vie. Però se pensava al secondo regalo, quel libro introvabile, il pensiero la portava subito a Terry Steeval, l’unico a Hogwarts che ne fosse in possesso, ma anche quella seconda opzione era impossibile, viso che in quel momento Terry era seduto sul prato in compagnia di una ragazza bionda di Corvonero, ed era impegnato a tenerle la mano.

 

Hermione si fermò di colpo folgorata da un’illuminazione.

 

Quel libro era troppo raro perché si potesse reperire nelle librerie di Hogsmeade e per quel che ne sapeva, nei dintorni, oltre a Terry, solo Hogwarts ne possedeva una copia e di certo Madama Chips non avrebbe mai permesso che un libro non le tornasse indietro.

 

Che quella che aveva ricevuto, fosse davvero la copia di Terry??

 

Attraversò il prato a grandi falcate, avvicinandosi decisa a Terry e alla ragazza bionda che ridevano sereni godendosi la fresca mattinata.

 

Ecco cos’avrebbe potuto fare! Avrebbe indagato, così forse avrebbe smesso di torturarsi nell’incognita di chi si sarebbe trovata davanti quella sera al ballo... Ma come aveva fatto a non pensarci prima??

 

“Ciao Terry!” lo salutò allegramente quando raggiunse la coppia.

 

“Oh ciao Hermione! Che piacere!!” la salutò Terry con un sorriso entusiasta. Da quando Terry aveva fatto parte dell’ES l’anno prima e aveva scoperto quanto Hermione fosse dotata a livello di materia celebrale, aveva cominciato a provare moltissima ammirazione per lei e poco ci mancava che le stendesse davanti il tappeto rosso ogni volta che la vedeva passare.

 

La Corvonero accanto a lui sembrava saperlo, perché le lanciò un’occhiataccia invidiosa. Hermione cercò di far finta di niente.

 

“Scusa se ti disturbo” cominciò arrossendo leggermente, gli occhi ostili della ragazza di Terry puntati addosso “Ma volevo chiederti una cosa. So che tu possiedi un interessante libro sulle pratiche e le culture celtiche molto raro. Sai, mi piacerebbe leggerlo, ma quello di Hogwarts è fuori in prestito d’uso, così mi chiedevo se per caso potessi prestarmi la tua copia.”

 

Terry scosse la testa dispiaciuto “Mi spiace, Hermione, ma sei arrivata tardi. Qualche giorno fa ho venduto quel libro a Ginny Weasley, che in verità mi sembrava molto ansiosa di averlo. Adesso ce l’ha lei, ma sono sicuro che… Hermione? Hermione ti senti bene??”

 

Ma la ragazza non lo stava nemmeno a sentire…

 

GINNY WEALSEY???!!! Aveva capito bene??!!

 

Adesso anche la Corvonero la stava osservando preoccupata.

 

“Ehi, è tutto a posto?” insistette il ragazzo alzandosi in piedi.

 

A Hermione sembrò di uscire da un coma e si affrettò ad annuire con un sorriso che più falso non le poté riuscire.

 

“Tutto sotto controllo Terry! Bè, pazienza, allora… chiederò a Ginny… Ciao ciao!”

 

E voltando la schiena ai due ragazzi che la guardavo come se fosse un’evasa dal San Mungo, prese ad allontanarsi in fretta con quel nome che ancora le fischiava nelle orecchie.

 

Ginny Weasley... Ginny Weasley… Ginny Weasley...

 

“Non è possibile...” bisbigliò tra sé, ancora scioccata per quel che aveva saputo.

 

Ma non fece in tempo a realizzare la situazione che una nuova scena le mozzo il fiato in gola.

 

“No vi prego, ditemi che sto sognando...”

 

Dal parco stavano rientrando al castello Harry e Ginny, che ridevano e chiacchieravano allegramente senza dare segno di averla vista. Hermione non era lontana e quindi distinse perfettamente quello che Harry teneva in mano. Una delle rose blu del giardino di Hogwarts.

 

In quel momento sembrò che la terra le franasse sotto i piedi mentre ogni tassello andava al suo posto:

 

Ginny e Harry che confabulavano sempre insieme.

 

Ginny e Harry che le lanciavano occhiate furtive.

 

Tutte le volte che Harry sembrava nasconderle qualcosa.

 

La sua faccia soddisfatta non appena lei era entrata in aula Pozioni e aveva trovato la fatina.

 

Il fatto che Harry non aveva ancora trovato una dama per il ballo….

 

Oddio!!! Ma allora Candyman in realtà era Harry!!!

 

Ginny doveva averlo aiutato indirizzandolo sui suoi gusti! Ecco perché aveva comprato il libro… per darlo a Harry!

 

E Ron sicuramente lo sapeva e non approvava!!

 

Immediatamente Hermione rivide nella sua mente Ron che bisbigliava contro Harry nell’ora della McGranitt… Ron infuriato e solo nella Sala Comune il pomeriggio prima…. Ron che era scontroso con lei…

 

La ragazza si prese il viso tra le mani e si buttò seduta sull’erba.

 

“E adesso che faccio??!”

 

 

***********************************

 

 

Mancava poco all’ora X che avrebbe segnato l’inizio della festa e ogni studente di Hogwarts era tappato nel castello a prepararsi per l’evento, tutti intenti ad indossare il proprio costume e a sistemarsi per sembrare più affascinati per il proprio partner.

 

Tutti tranne Harry e Ginny, che stavano aiutando un esitante Ron ad entrare nel travestimento che i due ragazzi avevano preparato per lui.

 

Appena Harry gli strinse l’ultimo laccio al fianco e lo spinse davanti allo specchio del Dormitorio, Ron dovette ammettere che quella sera si sarebbe riscattato dalla figuraccia del Ballo del Ceppo. Quella corazza da Cavaliere gli stava proprio bene. Si voltò verso Harry e Ginny che lo osservavano soddisfatti.

 

“Ragazzi, devo ammettere che siete stati grandi. Io davvero non so come ringraziarvi!”

 

Harry strizzò l’occhio a Ginny e tornò a voltarsi verso l’amico.

 

“Bè adesso sai che ci devi almeno dieci favori a testa, che saliranno a cinquanta se la serata dovesse andarti bene!”

 

Ron sorrise, ma mentre tornava a voltarsi verso lo specchio, sul viso gli si dipinse un’espressione agiata “…”

 

Ginny lo guardò sconcertata da quell’affermazione. “Come sarebbe a dire ‘Adesso però devo andare giù e incontrarmi con Hermione’? E’ ovvio che devi fare così, se no mi spieghi a cos’è servito tutto il casino che abbiamo fatto io e Harry?”

 

La faccia di Ron ora era terrorizzata “Non so se me la sento adesso… posso cambiare idea??”

 

“Cosa??! Ma nemmeno per sogno!!” Ginny lo agguantò per un braccio e lo tirò verso l’uscita del Dormitorio “Sei l’unico che non è ancora sceso per incontrare la sua partner! Neville a quest’ora sarà già con Luna e Dean e Seamus sono usciti mezz’ora fa!”

 

“Ci credo! Loro si dovevano cambiare di sotto se no non riuscivano a scendere le scale!!”

 

Adesso anche Harry stava aiutando Ginny “Andiamo Ron, non fare i capricci!!”

 

Ma Ron continuava a tirare nella direzione opposta.

 

“Lasciatemi!! Ho cambiato idea!!”

 

“Non dire idiozie, cammina!!” insisté Ginny, finché i due non ebbero la meglio su Ron che fu praticamente scaravento in Sala Comune, fuori dal ritratto e trascinato giù per le scale.

 

Nel frattempo Harry e Ginny presero a dispensare consigli uno dietro l’altro.

 

“Allora, sorridile sempre e falle tanti complimenti, noi ragazze lo adoriamo.” disse Ginny aggiustandogli una spallina della corazza.

 

“E ricordati di non contraddirla, assecondala e trattala con gentilezza.” rincarò Harry.

 

“Non fissare le altre e falle capire che per te c’è solo lei.”

 

“Balla solo quando vuole, ma quando vedi che è stanca falla sedere e portale da bere…”

 

“Ricordati tu sei il cavaliere, non lasciarla mai da sola!”

 

“E non chiederle sempre come le sembra la festa, diventi noioso.”

 

I due continuarono a stordire Ron di raccomandazioni finché non giunsero alla Sala d’Ingresso.

 

“Ok, sei pronto?” gli chiese Harry.

 

“Pronto per cosa Potter? Per fare la figura del deficiente?”

 

Harry, Ginny e Ron si voltarono nello stesso momento e videro Draco Malfoy, travestito da vampiro, appoggiato al bordo del corrimano insieme a Pansy Parkinson, vestita da Regina delle Nevi, e Tiger e Goyle, camuffati da draghi.

 

“Taci furetto!” ringhiò Ron avvampando in zona orecchie.

 

Malfoy piegò le labbra in un sorrisetto di scherno. “E tu Potter? Ah, fammi indovinare, ti sei travestito da Sfigato. Bè come costume è originale e non hai nemmeno dovuto sforzarti a cambiarti d’abito!” I tre Serpeverde accanto a lui ridacchiarono servilmente. “Però non vedo la Mezzosangue… Finalmente vi siete decisi a scaricarla?”

 

Harry e Ron fecero per avventarsi su Draco, ma Ginny si affrettò a trattenerli e si voltò tranquilla verso il Serpeverde che li osservava tronfio.

 

“Bel costume Malfoy, l’hai scelto per risparmiare sul cerone o solo per rendere omaggio al tipo di gente che siete tu e la tua famiglia?”

 

Draco la guardò scandalizzato.“Non ti permettere, Weasley!”

 

“E tu allora chiudi quella fogna di bocca.” ribatté aspra Ginny “Forza, andiamo.” tagliò corto spingendo lontano i due ragazzi al suo fianco.

 

Harry e Ron non fecero in tempo a dirle quant’era stata grande, che arrivarono sulla soglia delle porte spalancate sulla Sala Grande.

 

“Ci siamo.” disse Harry voltandosi verso l’amico “Hai tutto con te? Lecca-lecca? Rosa? Collana?”

 

Ron fece per annuire, quando sul suo viso passò un lampo di terribile consapevolezza.

 

“H-ho dimenticato tutto in Dormitorio…” disse in un soffio.

 

Ginny se lo sarebbe mangiato in un boccone “COME SAREBBE HO DIMENTICATO TUTTO???!!!!!”

 

“Signorina Weasley!” la rimproverò stizzita la professoressa McGranitt che stava giusto passando di lì. “Controllati!”

 

Esasperato, Harry agguantò Ginny per un braccio “Dai corriamo a prenderglieli noi. Ron tu aspettaci qui e non muoverti di un passo!!” poi si precipitarono di nuovo su per le scale, ignorando i borbottii di coloro che travolsero nella fretta.

 

Intanto Ron era impegnato a darsi dello stupido, quando girando la testa verso la sala imbandita e allestita per il ballo, la vide.

 

Ferma accanto a uno dei tavoli imbanditi della Sala, in piedi in sua attesa e nel costume più bello che Ron avesse mai visto, c’era Hermione. Era vestita da angioletto, con un lungo abito bianco, un paio di alucce bianche e i capelli, liscissimi per l’occasione, avvolti sulla nuca a formare un’aureola.

 

Il ragazzo sentì che qualcosa gli stava andando a fuoco sotto l’armatura e la bocca gli si secco in un lampo, ma non resistette all’immagine di Hermione da sola in mezzo alla sala. Le sembrava in balia di chiunque.

 

Perciò si sistemò la corazza e varcò con decisione la soglia della Sala Grande.

 

 

**********************************

 

“Ehi Lady, che ci fai laggiù

non vedi che sei solo tu che non ti muovi?

So che se  solo vorresti mi ipnotizzeresti,

su perché non provi?

Dammi le mani bambina e stammi vicina

fino a farmi perdere nel sapore del tuo respiro,

fino all’ultimo giro per poi domani svegliarmi al mattino

con il tuo profumo divino ancora sul cuscino.

Sai no c’è molto da dire, l’istinto parla da se,

se chiama stallo a sentire, fidati di me!

Vorrei un’altro ballo con te, baby

vedrai saremo solo io e te in balia di un sogno,

sfiorandoci e danzando fino a non poterne più,

non fermarti ed io non smetterò mai.”

 

                                         Un altro ballo, Gemelli Di Versi

 

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Hi hih i hihi!!! Vi ho lasciati col fiato sospeso eh?? ^____^

Gnek gnek! Che cattivona che sono! Però vi saluto con la promessa che il prossimo sarà un capitolo mooooolto interessante (anche perché sarà l’ultimo!). Bè, spero che anche questo vi sia piaciuto! Riuscite ad immaginarveli Seamus e Dean dentro a quel coniglio spaventoso? A me appena quell’immagine è passata in testa sono scoppiata a ridere!!! (lo so sono totalmente fusa… ma che volete farci?? -__-‘’)

PS. ^___^ Non trovate che il testo dei Gemelli Di Versi sia perfetto per illustrare i pensieri di Ron alla vista di Hermione??

 

CHE BELLO QUANTI COMMENTINI…. °^_^° I LOVE YOUUUUUUUUUUUUUUU!!!!

Purtroppo questa volta non riesco a rispondere singolarmente alle vostre recensioni (perdono!!! *Judie a mani giunte*) perché sono un po’ di corsa, ma spero che l’immenso grazie collettivo che vi mando possa bastare!!!

VI ADOROOOOOOOOO!!!!!!

 

Bacioni, a presto!!

 

*Giulia*Judie* J

 

 

 

 

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