Il nano e Biancaneve

di EchelonDeathbat
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chi è la più bella del reame? ***
Capitolo 2: *** Sei così...basso! ***
Capitolo 3: *** Uccidila e portami il suo cuore! ***
Capitolo 4: *** La cosa giusta da fare ***
Capitolo 5: *** Gli anni passano ***
Capitolo 6: *** Non posso farlo! ***
Capitolo 7: *** La ucciderò io con le mie mani! ***
Capitolo 8: *** E tutti vissero per sempre... ***



Capitolo 1
*** Chi è la più bella del reame? ***


“Questo mondo corrotto avrà la regina che merita!” Ravenna nel film Biancaneve e il Cacciatore

 

Capitolo 1: Chi è la più bella del reame?

 

Questa non è la storia di tanto tempo fa, anzi. Tutto quello che sto per narrarvi è accaduto pochi mesi fa. Ci troviamo in un piccolo regno, lontano dal resto del mondo. Ma questa storia parla comunque di una splendida regina. Il suo nome era Grimilde.

Questa regina era giusta e buona, viveva con suo marito il re e la sua figliastra di soli sette anni.

Questa bambina aveva le labbra rosso sangue, la chioma di nero folgore e la pelle bianca come la neve, per questo sua madre poco prima di morire la chiamò “Biancaneve”.

Il re dopo alcuni anni dalla morte della regina s'invaghì d'una ragazza di campagna dal capelli color dell'oro e le labbra rosse come una rosa, appunto Grimilde.

La portò con sé a palazzo e dopo alcuni giorni la sposò.

Biancaneve era felice d'avere una seconda madre e Grimilde le voleva bene.

Purtroppo il re morì dopo tre anni e Grimilde non fu più in grado di governare su tutto il regno da sola.

La regina s'incupì perché ormai aveva perso il suo grande amore, mentre Biancaneve si chiuse in sé stessa.

In quegli anni la regina divenne ossessionata della sua bellezza e non voleva invecchiare in nessun modo. Era considerata da tutti la più bella donna del paese, ma anche la più spietata e senza cuore.

La sua bellezza ed il mostrarsi agli altri erano le uniche cose che mantenevano ancora in vita Grimilde, ormai non si occupava più nemmeno della sua figliastra.

Da tempo ormai si sussurrava una profezia: la Regina Cattiva verrà uccisa dalla più bella del regno.

Così, furiosa come non mai, Grimilde cercò in tutto il regno quello che da secoli veniva chiamato lo Specchio Magico, il quale sapeva sempre la Verità e poteva rispondere a tutte le domande. Grimilde non aveva mai creduto nella magia e alle cose sovrannaturali, ma in quei giorni era davvero disperata che avrebbe tentato ogni cosa.

Una sera un maggiordomo le disse che gli uomini della regina aveva trovato lo Specchio Magico.

-Che aspetti? Portalo qui!- insistette Grimilde impaziente.

Così il maggiordomo con l'aiuto di altri servi, trasportò con attenzione lo specchio, che era grande come un armadio.

-Molto bene.- disse piano la regina compiaciuta. -Ora uscite tutti dalla mia stanza!-urlò poi.

S'avvicinò allo specchio e spostò la stoffa che lo copriva, poi con un po' di nervosismo esclamò in tono solenne: -Specchio, servo delle mie brame, chi è la più bella del reame?!-

A questa domanda sulla superficie dello specchio comparve un volto umano, d'un uomo per l'esattezza.

Grimilde indietreggiò, non era sicura che avrebbe funzionato. Come dicevo, non aveva mai creduto nella magia.

Il viso guardò la regina per un po' e le sorrise dolcemente per poi rispondere con garbo: -Bella, oh tu sei bella, oh mia regina! Ma attenta, nel tuo regno c'è una giovane fanciulla che non ha ancora compiuto i dieci anni, che ,aimè, è assai più bella di te!-

Nel sentire quelle parole, Grimilde s'avvicinò allo specchio furiosa e guardando dritto negli occhi quel volto gridò: -Guai a colei! Dimmi il suo nome!-

-Ha la bocca di rose e d'ebano i capelli, come neve la sua pelle è bianca!-

-BIANCANEVE!- tuonò la regina fuori di sé.

-Esatto, oh mia bella sovrana. La profezia dice che sarà la graziosa principessa Biancaneve a ucciderti e prendere il posto che le spetta di diritto. Non potrai sottrarti a questa profezia!-

-Ma io non sono la Regina Cattiva! Non lo sono mai stata!- grugnì Grimilde. -E poi non ho mai creduto nelle profezie, negli incantesimi e nella magia!-

-Il fatto che io esista non è forse una prova che la magia esiste, mia regina?- rispose lo specchio.

La regina indietreggiò dal terrore. Allora era tutto vero? Biancaneve, quella insulsa ragazzina avrebbe preso il suo posto? No, non gliel'avrebbe lasciato fare!

Dopo un po' di minuti lo specchio continuò :-Il regno sta morendo ed è tutta colpa del tuo egoismo, mia regina. I tuoi sudditi pagano troppe tasse e gli uomini nelle miniere lavorano solo per procurarti i diamanti e non hanno da mangiare. Biancaneve è la vera erede al trono e l'unica che potrà salvare il popolo dal tuo egoismo!-

-Stai zitto! Tu non sai niente di tutto ciò!- gridò la regina scagliando contro lo specchio il pugnale che portava sempre con sé. Poi si precipitò fuori dalla sua stanza e corse negli alloggi della piccola principessa con lo stesso pugnale in mano.

In quel momento la piccola Biancaneve dormiva beata nel suo letto caldo e faceva bei sogni. Appena Grimilde spalancò la porta si svegliò di colpo ed emise un piccolo urlo.

-Vostra Altezza! Mi avete spaventata!- sospirò la bambina appena riconobbe la figura di Grimilde che la guardava.

-TU! Ora devi morire, piccolo insignificante essere!- gridò la regina scaraventandosi contro la piccola con odio e violenza.

Biancaneve cominciò ad urlare dal terrore.

Grimilde stava per colpirla al cuore, ma una mano la fermò. Era il maggiordomo Matthew.

-Vostra Maestà, non le permetterò d'uccidere l'erede al trono!-

-Come osi!- tuonò la donna.

-Scappa principessa, scappa!- gridò lui.

Colma di paura, Biancaneve si precipitò giù per le scale e riuscì a scappare dalle guardie che cercavano di fermarla. Continuavano a gridare: -Principessa! Torni indietro!- ma lei non li ascoltava, continuava a correre come mai prima d'ora. Ed essendo molto piccola ed agile, riuscì a non farsi prendere dai suoi inseguitori.

Uscì dall'enorme reggia con tutte le guardie che cercavano di prenderla.

-Riportatela da me!-continuava ad urlare Grimilde con il cuore pieno d'ira. -Voglio il suo cuore!-

-Non riuscirai mai a prenderla! È lei la vera sovrana, non tu!- sputò fuori il maggiordomo.

-Oh, Matthew! Mi spiace doverlo fare, eri uno degli uomini più devoti al mio caro marito. Ma tu sei un traditore della corona ora e per questo...- dicendo così s'avvicinò all'uomo e lo pugnalò al cuore. -...devi morire-. Concluse.

-N-non vincerai mai questa guerra!- e dicendo così l'uomo chiuse i suoi occhi verdi per mai più riaprirli.

-Lo vedremo-. Mormorò Grimilde guardando il cadavere.

In quel momento un servo corse da lei per comunicarle: -Vostra Maestà, mi rincresce, ma Biancaneve è riuscita a seminarci, non abbiamo potuto fare niente! È riuscita ad entrare nella Foresta Oscura!-

La regina si voltò verso il servo per guardarlo dritto negli occhi. -E' entrata da sola nella Foresta Oscura a Nord della reggia?!- domandò.

-Precisamente, Maestà!-

-Una bambina di soli dieci anni ha il coraggio d'entrare nella Foresta Oscura tutta sola, mentre gli uomini della regina se la danno a gambe per la paura?!- tuonò.

-Mi spiace, Vostra Altezza!- provò a giustificarsi il servo mortificato.

Grimilde si voltò per pensare e ad un certo punto si rigirò a guardare l'uomo per ordinagli: -Trovatemi un uomo che abbia il coraggio d'entrare nella Foresta Oscura per uccidere Biancaneve e portarmi il suo cuore!-

Intanto la povera Biancaneve correva come impazzita nel cuore della Foresta Oscura. Si diceva che quel luogo tanti secoli prima fosse stato maledetto da una strega. Infatti, pochi uomini vi erano entrati e pochi di essi ne erano usciti vivi. Ma quello che la piccola principessa non sapeva era che la sua grande avventura era appena iniziata.

 

NdA: So già che questa storia non la leggerà nessuno xD tutto ciò è frutto di un'idea idiota che mi è balzata in testa tempo fa: ambientare la storia di Biancaneve nella nostra epoca, con l'aggiunta di alcuni componenti di una delle mie band preferite, gli Avenged Sevenfold. (Idea stupida lo so xD) Alcuni dialoghi li ho presi dal film originale della Disney. Buona lettura per chi mai dovesse leggere questa "storia".

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Capitolo 2
*** Sei così...basso! ***


Capitolo 2: Sei così...basso!

 

La piccola Biancaneve corse tutta la notte e ad un certo punto s'accorse che era entrata ormai da un pezzo nella Foresta Oscura e che quindi s'era persa.

Sentì degli strani rumori e cominciò ad avere paura, anche perché l'oscurità era totale. La cosa peggiore è che si sentiva osservata.

-Io non ho paura di niente, di niente!- cercò di tranquillizzarsi.

Stava andando avanti alla cieca da un pezzo quando qualcosa colpì la sua gamba sottile, sembrava un sasso.

-Aia! Che male! Chi è stato?- strillò piena di paura.

Si sedette per terra massaggiandosi la gamba nel punto in cui era stata colpita. Cominciò a piangere per la disperazione. Era sola, la regina la voleva morta per chissà quale ragione, e qualcosa l'aveva colpita, sicuramente qualcosa di orribile!

-Oh la pianti?! Così sveglierai tutte le bestie che popolano questa cazzo di foresta!- grugnì una voce dietro un cespuglio.

-Come prego!?- domandò la bambina scioccata per il linguaggio scurrile utilizzato dalla voce.

-Questo non è un posto adatto ad una mocciosetta! Se sei qui vuol dire che sei in grossi guai!- continuò la voce.

-Io non sono una mocciosetta! Io sono...-

-Regola numero uno, ragazzina: MAI dire chi si è ed il proprio nome agli estranei, potrebbero usarlo contro di te!- la interruppe la voce.

-Non provare mai più ad interrompermi! Io sono una...-

-Fammi indovinare, una principessa? Certo piccola, ti credo!- e si sentì una lunga risata.

Dopo un po' la voce ricominciò: - Comunque devo riconoscerlo, hai molto coraggio ad avventurarti qui dentro da sola-.

-Non avevo altra scelta-. Disse Biancaneve in tono cupo.

-Capisco! Bhe, dovrai stare attenta, bambina! La Foresta Oscura non è posto per le “principesse”!- continuò a ridere.

-Non sapevo dove altro andare, sono riuscita solo a correre senza mai voltarmi-.

-Devi essere stanca, ragazzina! Se vuoi per stanotte puoi dormire a casa mia, ma da domani dovrai andare via. Non mi piace molto avere gente in casa, sono un tipo solitario, io!- borbottò la voce.

-Ti ringrazio per la tua gentilezza e generosità signor...-

-Oh sì, che sgarbato! Io sono Johnny!- e così dal cespuglio spuntò fuori un simpatico nanetto.

Biancaneve s'aspettava di trovarsi davanti un gigante ed invece era una persona leggermente più bassa di lei.

-S-sei un nanetto!- esclamò tutta contenta.

-Bhe, adesso cosa c'è da essere allegre?!- domandò Johnny infastidito.

-Oh come sono contenta! Sei un simpatico nanetto!- rise la bambina.

-“Simpatico nanetto”?! Sarò pure un nano, ma non sono simpatico proprio per niente! E poi cosa vorresti insinuare? Noi nani siamo creature pericolose!- esclamò lui offeso.

Biancaneve ignorò le ultime parole di Johnny e gli disse, tutta contenta d'aver trovato un nuovo amico: -Grazie infinite, Johnny! E comunque il mio nome è...-

-Oh ma allora sei proprio dura, signorina! Non devi dire il tuo nome alle persone di cui non ti fidi, hai capito?!-

-Ma tu mi hai detto il tuo nome!-

-Sei solo una bambina, perché mai dovrei aver paura di dire il mio nome a te? E poi non sono io quello che sta scappando. Se sei così disperata da recarti qui, vuol dire che molte persone ti stanno cercando. Faresti meglio a tenere il tuo nome per te al momento! Ah e scusa per averti tirato una sassata!-

-Sei stato tu a farmi questo?-

-Bhe, dovevo farmi notare in qualche modo, sembravi così impaurita!-

-Io non ho paura di niente!- esclamò Biancaneve.

-Sì, certo! Ora muoviti e seguimi! Andiamo a casa!- borbottò il nano.

Nel sentire queste parole la bambina sorrise ed emise una piccola risata.

-Bhe, adesso che c'è di tanto divertente?! Mi trovi buffo?!- domandò lui sulla difensiva.

-No, assolutamente no! Solo che ti ho trovato un soprannome!-

-Davvero?! E quale sarebbe?- chiese sempre borbottando.

-Brontolo-.

 

NdA: E con il secondo capitolo è arrivato Johnny, il mio nanetto preferito :3 per chi non lo sapesse, Johnny è il bassista degli Avenged Sevenfold ed è proprio un nano xD. Bene, ringrazio Venus Rottenmorgue che mi sostiene sempre <3 alla prossima!!

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Capitolo 3
*** Uccidila e portami il suo cuore! ***


Capitolo 3: Uccidila e portami il suo cuore!

 

Dopo aver camminato per un po', Johnny e Biancaneve si trovarono di fronte ad una graziosa casetta nascosta nella buia foresta.

Il nano aprì la porta ed entrarono.

-Oh, ma che graziosa casetta!- esclamò la bambina curiosando un po' in giro.

Anche se graziosa, Biancaneve scoprì subito che quella era la casa più disordinata che lei avesse mai visto.

C'erano tantissimi piatti sporchi sul tavolo della cucina e c'erano vestiti stropicciati ovunque. La polvere regnava sovrana.

-Accidenti, Brontolo da quanto tempo non ordini casa?- domandò la principessa.

-Non l'ho mai fatto, ragazzina-. Ripose tranquillamente lui.

-Cosa?! Non hai mai pulito casa?!- esclamò Biancaneve.

-Bhe, che c'è di strano? Sono un uomo a parte tutto, non ho certo tempo di pulire casa, io!- borbottò.

-Capisco...- sospirò la bambina pensierosa.

-Su, su! Ora a letto! Io sono stanco e domani devo alzarmi all'alba per tornare a lavorare, e tu devi andare via!- esclamò Johnny spingendo la principessa su per le scale che portavano al piano superiore.

Aprì una porta che portava ad una piccola camera da letto. C'era un piccolo lettino con un comodino sul lato destro.

-Ecco, stanotte dormirai qui! Ti sveglio domani mattina!- dicendo così si chiuse la porta alle spalle e lasciò sola la piccola.

Non era certo la sua enorme camera alla reggia, ma a Biancaneve piaceva quella piccola cameretta, perché era molto semplice e sobria.

Si mise a letto, ma non riuscì ad addormentarsi, continuava a vedere il volto di Grimilde che voleva pugnalarla. E pensare che un tempo erano anche in buoni rapporti, quando ancora il re era ancora vivo.

Quando suo marito morì, Grimilde divenne una persona diversa: se prima era gentile e solare, ora era scontrosa con tutti ed era diventata superficiale, e cosa più crudele era che odiava Biancaneve. La bambina sapeva che era da tempo che non era più ben voluta dalla regina, aveva sentito parlare anche lei di quella strana profezia, ma non ci aveva dato molta importanza. Che Grimilde avesse creduto davvero alla profezia? No, si rifiutava di pensarlo. Ma allora perché adesso la voleva morta?

Biancaneve non sapeva cosa pensare.

Per tre anni Biancaneve visse praticamente da sola, non avendo nessun amico con cui giocare. Ma adesso aveva conosciuto Johnny, era un po' brusco è vero, ma era anche buono, glielo si leggeva negli occhi marrone scuro, quasi nero.

Cominciò a piovere e dopo poco tempo iniziarono ad arrivare i primi lampi e tuoni. Biancaneve aveva paura d'entrambi. Di solito quando era spaventata per queste cose prendeva il suo orsetto Pisolo e se lo stringeva forte a sé. Ma purtroppo adesso Pisolo non era lì con lei.

Così scese dal letto tutta tremante e cercò la camera dove dormiva il suo nuovo amico.

Quando la trovò non esitò ad entrare. Guardò per un po' Johnny dormire e sorrise pensando che assomigliava proprio ad un bambino. Ma all'improvviso comparve un altro lampo e, terrorizzata, la bambina andò sotto le coperte senza pensarci troppo su.

-Che...che cosa ci fai qui, mocciosetta?!- domandò il nano mezzo addormentato.

-Brontolo, ho paura dei lampi e dei tuoni!- si giustificò lei.

-Ma non mi hai detto che non hai paura di niente?!-

-Sì, ma non mi ricordavo che avevo paura di questo!- arrossì la bambina.

Johnny fece un mezzo sorrisino nel vedere la bambina preoccupata.

-E va bene, mocciosetta! Puoi dormire con me!- borbottò alla fine.

-Il mio nome non è “mocciosetta”! È Biancaneve!- disse stizzita.

-Ti avevo detto di non dir...un momento, sei Biancaneve?! La principessa?!- chiese guardandola negli occhi marroni proprio come i suoi.

-Io mi fido di te, Brontolo! So che non mi faresti mai del male!-

-Ma, Biancaneve cosa ci fai fuori dalla reggia?- domandò preoccupato.

-La regina mi vuole morta!- spiegò.

-Oh cazzo!-

-Non dire parolacce, Brontolo!-

-Hey, hey! Sarai pure la principessa ed erede al trono, ma questa è casa mia e posso parlare come voglio, siamo intesi?!-

-Sì, hai ragione, credo-.

-Molto bene, adesso dormiamo. Domani mi racconterai tutto!- sospirò Johnny stanchissimo cercando subito di riaddormentarsi girandosi dall'altro lato.

 

Era notte fonda e colui che da molti veniva chiamato Synyster Gates era per strada mezzo ubriaco, come sempre.

Sebbene fosse completamente fuori di sé, notò due soldati della regina che gli si avvicinarono e che lo trascinarono via con loro.

-Cos-cosa volete da meeee? Non ho fatto ni-niente alla Sua Ma-Maestà l-la regina!- continuava a borbottare.

-Sei tu l'uomo che è entrato nella Foresta Oscura e che non ha paura di essa?- domandò il generale.

Dato che l'uomo ubriaco non rispose, un altro soldato gli tirò un pugno nello stomaco facendogli vomitare tutto l'alcol che aveva bevuto.

-Sei tu Synyster Gates?!- gli gridò nell'orecchio il generale.

-Q-quel che ne resta d-di lui-. Sospirò piano e con dolore dato che quel pugno gli aveva fatto proprio male.

-Portiamolo da lei!-

-Co-cosa?! Io non ho fatto n-niente!-

-Stai zitto!- gridò un soldato tirandogli un altro pugno nello stomaco. Così iniziarono a trascinarlo verso il castello della regina.

 

Grimilde era seduta come sempre sul suo trono quando nell'enorme salone entrò Synyster Gates accompagnato dalle guardie. La regina notò subito che l'uomo puzzava di alcol e questo la innervosì.

-Lasciateci!- ordinò ai soldati.

-A c-cosa devo l'onore d'osservare la v-vostra regale magnificenza?- domandò Gates.

-Oh risparmiami gli inutili e falsi complimenti, Synyster Gates, dico bene?-

-Sì, in molti mi chiamano così! Ma come fate a sapere il nome d'un povero ubriacone come me, di grazia?!-

-Le mie spie sono dappertutto ed io so tutto di tutti grazie a loro! Ma c'è un posto in cui nessuno ha il coraggio d'andare e per questo ti ho mandato qui!-

-Cosa posso fare per voi?-

-Voglio che entri nella Foresta Oscura, ci sei già stato in passato, ho sentito!-

Nel sentire il nome di quel luogo, a Synyster si gelò il sangue nelle vene.

-Sì, ci sono già stato, ma non è stato molto piacevole-.

-Non mi interessa se per te è stato piacevole o no, a me serve sapere se hai il coraggio di rientrarci!-

In quel momento all'uomo venne in mente quando entrò nella Foresta Oscura insieme ad un suo amico, la cui voce gli rimbombava in testa.

 

Syn! Corri! Non ti voltare! Corriiiiiiiiii!”

 

Chiuse gli occhi come per scacciare quel ricordo. -E' stato tanto tempo fa-. Bisbigliò. Poi aprì di nuovo gli occhi per guardare la regina e chiederle: -Perché volete che io entri lì dentro?-

-Perché devi uccidere una persona per me. Hai già ucciso in passato, mi sembra. Per te sarà un gioco da ragazzi!-

-Chi dovrei uccidere?-

-Biancaneve!-

-Biancaneve?! La principessa?! No, mi spiace, ma non uccido i reali!-

-Se lo farai, avrai in cambio da me tutto quello che vorrai! Oro, titoli, tutto quello che vuoi!- esclamò Grimilde guardandolo negli occhi.

-C'è solo una cosa che voglio, ma nemmeno tu con tutto ciò che possiedi puoi darmela!- borbottò Synyster diventando cupo.

-Qual è il tuo più grande desiderio?- domandò la regina.

Gates abbassò gli occhi per guardare il pavimento. Dopo alcuni minuti bisbigliò piano: -Vorrei che la persona a me più cara tornasse in vita-.

Grimilde accennò un sorrisino compiaciuto ed esclamò: -Farò in modo che tu e la tua amata vi rincontriate!-

-Non era una donna! Era mio fratello!- gridò Synyster puntando i suoi occhi furiosi contro quelli della regina.

-Va bene, se tu ucciderai Biancaneve e mi porterai il suo cuore, io farò in modo che tu riveda tuo fratello! Questa è una promessa, Synyster Gates!- disse in tono solenne Grimilde per poi alzarsi dal trono.

L'uomo ci pensò a lungo. Synyster non era di per sé un uomo cattivo. Sì, è vero, aveva già ucciso in passato, ma non aveva mai trafitto il cuore d'una povera bambina innocente, per di più destinata a diventare la sua regina.

Ma lui gli mancava tanto, non ce la faceva più senza di lui, e se questo era il prezzo da pagare per riaverlo, allora sarebbe andato fino in fondo.

-Ok, mia regina. Ucciderò Biancaneve e ti porterò il suo cuore-. Borbottò per poi girarsi per andare via dal castello.

 

NdA: Perdonate se il capitolo ha qualche errore, ma non ho avuto molto tempo per sistemarlo >.< e così è entrato in scena anche Synyster, che è il primo chitarrista degli Avenged Sevenfold, ho pensato che lui sarebbe perfetto nelle parti del cacciatore. Ringrazio come al solito Venus Rottenmorgue che mi segue sempre <3. Alla prossima!!

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Capitolo 4
*** La cosa giusta da fare ***


Capitolo 4: La cosa giusta da fare

 

Biancaneve si svegliò con le grida di Johnny che urlava: -Sveglia! Non so come sei abituata nel tuo bel palazzo, ma qui c'è poco da stare a poltrire! Alzati! Forza!-

Per risposta la principessa si portò le coperte calde fino agli occhi, ma il nano riuscì lo stesso senza difficoltà a toglierle. -No! Dai, Johnny! Ho tanto sonno!-

-Non m'interessa! Devi spiegarmi il perché ti trovavi nella Foresta Oscura ieri notte!-

Di malavoglia, Biancaneve s'alzò dal letto per seguire Johnny nel salottino per fare colazione.

Si sedette su una seggiolina e cominciò a raccontare: -Grimilde, la regina, mi vuole morta. Il motivo non lo so. So solo che ieri notte ha provato a pugnalarmi al cuore. Sono riuscita a scappare, per fortuna. Così senza pensarci troppo sono entrata nella Foresta Oscura, era la mia sola salvezza-. Una lacrima le rigò il grazioso visino.

Johnny ascoltò tutto con molta attenzione.

-Forse so perché ti voleva morta. Io so di una profezia: “la Regina Cattiva sarà uccisa da colei che è più bella di lei”. Se lei ti vuole morta, credo che abbia scoperto che tu sei considerata più bella di lei da colui che tutti chiamano “lo Specchio delle Brame”. Se tutto ciò è vero, tu sei in grave pericolo, principessa-.

-Avevo sentito anch'io questa profezia, ma non ci avevo dato molto peso. Così Grimilde mi vuole uccidere per questo motivo? E adesso cosa posso fare?- singhiozzò la piccola.

-Credo che tu debba scappare lontano da qui, dove lei non potrà mai trovarti! La Foresta Oscura non è un posto sicuro-.

-Ma Brontolo, io non so dove andare!- scoppiò in lacrime la poverina.

Il nano non sapeva come comportarsi, era la prima volta che aveva a che fare con una bambina, non era certo il tipo che sapeva come consolare una fanciulla, lui.

Dopo aver pianto per un po', Biancaneve si guardò intorno per notare ancora una volta che la casa era un totale disordine, le sarebbe servita una bella ripulita. Così ebbe un'idea.

-Brontolo! Per favore, tienimi con te! In cambio io pulirò la casa e la terrò sempre in ordine!- gridò.

-Non se ne parla neanche, mocciosetta! E una principessa poi come sa come si pulisce una casa? Non è possibile!- borbottò lui.

-Ti prego, Brontolo! Non ti sarò d'impiccio e ti lascerò in pace, ma ti prego, lasciami stare qui con te!- supplicò ancora.

Johnny sbuffò, ma poi pensò che in effetti la casetta aveva proprio bisogno d'una sistematina.

-Sai davvero pulire e mettere in ordine le cose?-

-Sì!- rispose sicura.

-Uffa! E va bene, puoi restare-. Borbottò il nano.

-Oh grazie, Brontolo! Grazie!- esclamò contenta la principessa saltando in piedi per abbracciare Johnny.

-Sì, sì, ma ora scrollati di dosso!- esclamò cercando di levarsi dall'abbraccio.

NdA: Il capitolo è un po' corto, lo so. Mi serviva per fare da collegamento tra quello precedente e il successivo ^^ ringrazio sempre Venus Rottenmorgue <3 alla prossima!!

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Capitolo 5
*** Gli anni passano ***


Capitolo 5: Gli anni passano

 

Passarono otto anni da quando Biancaneve andò ad abitare con il nano Johnny. Era diventata senza dubbio la più bella del reame: i capelli neri come la notte le scorrevano morbidi lungo la schiena, la pelle era candida come la neve che faceva da contrasto con le labbra d'un rosso scuro.

Era cresciuta bene con Johnny, che diventò come un fratello maggiore o un padre per lei.

Anche il nanetto era cambiato: ormai aveva ventotto anni e i suoi lineamenti erano diventati più duri e si faceva crescere una fitta barba. -Sei così buffo!- gli diceva sempre la giovane ragazza.

Ma quello che la principessa non sapeva era che Johnny con l'andare del tempo s'era innamorato di lei. Con la sua aria sognatrice, il suo bell'aspetto e la sua infinità bontà, aveva portato gioia nella vita del nano, ma naturalmente tutto questo il suo caro Brontolo non lo avrebbe mai ammesso mai neanche a sé stesso.

 

-Heilà Brontolino! Ciao Mary Margaret!- gridò una voce in lontananza.

-Ciao Brian!- esclamò contenta Biancaneve mentre giocava con un piccolo gattino, era una grande amante degli animali.

-La prossima volta che mi chiami così non la passerai liscia!- grugnì Johnny uscendo dalla piccola casetta per salutare un suo carissimo amico: Brian Haner.

-Che cazzo ci fai da queste parti?- domandò il nano.

-Che c'è? Non posso nemmeno salutare il mio vecchio amico con la sua domestica?-

-Io non sono una domestica! Sono una pr...-

-Certo che puoi venire a trovarci quando vuoi! Stupido d'un Gates!- gridò Johnny tappando la bocca alla ragazza.

-Vuoi per caso farci scoprire dopo tutto questo tempo, ragazzina?- la rimproverò.

Infatti Brian Haner non era altro che Synyster Gates!

Biancaneve annuì ricordando il giorno in cui conobbe l'uomo che l'avrebbe dovuta uccidere:

 

dopo alcuni giorni che la bambina abitava insieme al nano nella sua graziosa casetta, si presentò alla porta un uomo alto e di bell'aspetto. Era muscoloso, con i capelli lunghi e gli occhi color nocciola che mostravano tristezza.

-Ciao, bella bimba. Johnny è in casa?- le domandò cordiale.

Biancaneve non fece in tempo a rispondere che Johnny era già di fianco a lei.

-Ciao Syn! È da un po' che non ci vediamo. Qual buon vento ti porta qui?- borbottò il nano.

-Possiamo parlare in privato, vecchio mio? È una questione importante-.

-Certamente, amico mio. Mary Margaret vai a giocare fuori, su!- e spinse fuori dalla porta la piccola, che capì che l'aveva chiamata con un altro nome per non farla scoprire.

-Allora, di cosa devi parlarmi?- domandò Johnny chiudendo la porta.

Biancaneve rimase con l'orecchio attaccato alla porta d'ingresso per capire cosa volesse quell'uomo strano dal suo amico.

-Johnny, sto per fare una cosa che non credevo di poter fare-. Iniziò Synyster.

-Che cosa stai per fare?- sussurrò l'altro.

Ci fu un momento di silenzio interrotto dai sospiri dell'uomo appena arrivato.

-Lo sai che Rev è morto-.

-Che cazzo, Brian! Hai forse dimenticato che c'ero anch'io quel fottuto giorno?! Come posso dimenticarlo? Era anche amico mio!- gridò alterato.

Dopo un po' il nano ricominciò con il tono di voce più calmo: -Cosa centra la morte di Rev con la cosa che devi fare?-

-La regina mi ha detto che troverà il modo di farlo tornare in vita se io per lei faccio una cosa-.

-Che cosa devi fare? Cazzo! Gates, che cazzo devi fare!- tuonò Johnny vedendo che l'amico non riusciva più a guardarlo negli occhi.

-Sai che la principessa è scappata perché la regina la vuole morta...-

-Sì, lo so! E allora?-

-E' fuggita nella Foresta Oscura e la regina mi ha ordinato d'ucciderla e per darle la prova sicura, le devo portare il suo cuore!- sospirò.

Biancaneve si ritrovò con il cuore in gola tutta tremante. Quell'uomo era venuto per ucciderla! Doveva scappare immediatamente! No, non poteva farlo. Non sapeva dove altro andare e sicuramente il suo Brontolo l'avrebbe protetta.

-Saresti in grado d'uccidere una bambina innocente solo perché è più bella della sua matrigna? Biancaneve non ha colpa del fatto di essere più bella della regina!-

-Lo so! Credimi, anche per me è una follia! Ma la regina mi ha offerto in cambio il ritorno di Rev! Per lui farei qualunque cosa, lo sai!-

-Cazzo Synyster non ti facevo così ingenuo! Davvero credi che quella megera riporterà dal regno dei morti il nostro Rev?! E se anche ci riuscisse, secondo te a Rev farebbe piacere il fatto che tu abbia ucciso una bambina innocente?!-

Synyster abbassò la testa e fissò il pavimento.

Fuori Biancaneve ringraziò mentalmente il suo, per due volte, salvatore.

-Ormai l'ho promesso! Dovrò farlo! Ma non sono venuto fin qui per chiederti dei consigli, Johnny! Sono venuto qui per chiederti se l'hai vista. Hai visto Biancaneve?-

Con sangue freddo il nano rispose con un semplice :-No-.

-E di quella bambina dai capelli neri e la pelle bianca come quella di un cadavere cosa mi dici? Direi che assomiglia molto a Biancaneve-. Rispose in tono calmo.

-Lei è Mary Margaret. È vero, può assomigliare a Biancaneve, ma non è altro che un'orfanella che ha perso poco tempo fa i propri genitori perché sono stati uccisi da un orso. Io l'ho trovata tutta spaventata e quindi l'ho presa con me, per il momento. Io non ho mai visto la principessa-.

-Capisco. Bhe comunque tu mi avvertirai se mai la vedrai, non è così, amico mio?- domandò Gates con aria sinistra mentre s'avvicinò alla porta per andarsene.

Appena le apparve davanti, Biancaneve salutò la morte. Sapeva che un giorno sarebbe stato quell'uomo dagli occhi tristi e dai lineamenti duri ad ucciderla per conto di Grimilde.

Synyster si soffermò un po' per osservare attentamente la piccola per poi alla fine dire: -Ci rivedremo presto, non è vero Mary Margaret?-

-C-certo, signore- sussurrò lei tremando come una foglia.

Brian le regalò un gran sorriso per rassicurarla dato che vide che la piccola aveva paura di lui e della sua pistola. La salutò e poi andò via.

Johnny uscì dalla porta per osservare il suo amico andare via.

-Grazie per avermi salvata ancora, Johnny-.

-Bha, non ho fatto nulla d'impo...- non riuscì a terminare la frase perché la piccola gli regalò un leggero bacio sulla guancia.

-Ti sarò eternamente grata, Brontolo-.

 

Da quel giorno Synyster li andò a trovare molto spesso. Non era ancora riuscito a trovare Biancaneve e quindi la regina si stava alterando.

-Sono disperato, Johnny!- si lamentò Gates mentre beveva un sorso del buon vino dell'amico.

-Non hai ancora trovato la principessa? Rassegnati, Brian. Ormai sarà morta in questa foresta, non ne vale più la pena!-

-Tu non capisci! La regina è furiosa con me, dice che se non le porto il cuore mi ucciderà! Ti prego, aiutami! Sei proprio sicuro di non averla vista?- domandò disperato.

A Johnny non piaceva vedere in quello stato il suo amico. Synyster non dormiva da giorni perché era in continua ricerca di Biancaneve e aveva due occhiaie che non facevano invidia a chiunque lo guardasse. Il nano l'avrebbe volentieri aiutato, ma come poteva? Guardò fuori dalla finestra della sua cucina: Biancaneve stava rincorrendo un uccellino e rideva e si stupiva come una bambina. L'amava. Non poteva permettere a Brian d'ucciderla.

Sospirò profondamente per poi sussurrare: -No, Syn. Biancaneve da qui non è passata, mi dispiace-.

Synyster se ne andò sconsolato e stanco salutando i suoi amici.

-Ho sentito Brian mentre si lamentava, non ha ancora trovato la sua principessa. Forse sono stata troppo egoista, forse farei meglio a consegnarmi a Grimilde e farmi uccidere, così tutto finirà-.

-Non dire mai più una cazzata del genere, ragazzina! Tu sei molto importante per molte persone, sei la principessa, cazzo! Non puoi morire così! Non pensare mai più una cosa simile, sono stato sufficientemente chiaro?- esclamò stizzito Johnny tornando dentro la casetta.

La ragazza lo guardò allontanarsi da lei accennando un sorriso. Sapeva che quello era il suo modo per dirle che le voleva bene.

 

NdA: Perdonatemi se ci sono degli errori ma non ho avuto molto tempo per sistemare il capitolo >.< il soprannome di Biancaneve, Mary Margaret, l'ho preso dalla serie tv Once Upon a Time <3 ringrazio come sempre Venus Ronmorgue ^^ alla prossima!!

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Capitolo 6
*** Non posso farlo! ***


Capitolo 6: Non posso farlo!

 

-E così tu mi stai dicendo che della nostra cara Biancaneve si sono perse le tracce, come se fosse morta, dico bene?- Synyster annuì alle parole di Grimilde.

-MENZOGNE! Biancaneve è ancora viva!- tuonò alzandosi dalla sua morbida poltrona per avvicinarsi all'uomo. Appena gli fu ad una spanna di distanza sussurrò: -Io la sento! Sento i suoi respiri, i suoi pianti, le sue risate! Io so che è viva! Io e lei saremo sempre legate-. Poi alzando il tono di voce continuò: -Torna della Foresta Oscura! Uccidila e portami il suo cuore ancora pulsante!-

Synyster annuì rassegnato. Era stanco e sconsolato, non sapeva fino a quando poteva resistere.

Appena Gates se ne andò dal castello, la regina si rivolse allo Specchio Magico: -Specchio, servo delle mie brame, io so che Biancaneve è ancora viva! Dimmi, quello che sento corrisponde alla verità?-

Lo Specchio non tardò a rispondere: -Sì, mia regina. Biancaneve è ancora viva. Dopo un sottile ruscello, nel cuore della Foresta Oscura, c'è una casetta dove abita un nano. Ecco, lì vive ora la principessa, sfuggita alle tue grinfie!-

-Lo sapevo! Lo sapevo che è ancora viva! Quella smorfiosetta tutte arie!-

-C'è dell'altro Maestà. Il tuo cacciatore la conosce da ormai otto anni, ma è stato ingannato, non ha ancora capito che si tratta proprio della principessa che sta cercando-.

Nel sentire quelle parole Grimilde tuono: -Guardie! Riportatemi qui quell'idiota di Synyster Gates!-

 

Appena Brian ritornò al cospetto della regina, questa non esitò a tirargli un ceffone in faccia. L'uomo non la uccise solo perché di fianco a lui c'erano le guardie, se no non avrebbe esitato nel farle del male, nonostante fosse una donna e soprattutto, la regina.

-Sei un idiota!- gridò fuori di sé la regina.

-Non ne capisco il motivo, Altezza!- grugnì lui.

-Per tutti questi anni ce l'avevi sotto il tuo naso! Sai chi si nasconde nella casetta del tuo amico nano?!- nel sentire questa frase Brian pensò d'aver perso un battito del proprio cuore. No, non poteva essere vero, doveva aver capito male. Mary Margaret...la ragazzina che da otto anni viveva con Johnny, si chiamava Mary Margaret, non Biancaneve!

-Chi si nasconde dal nano?- bisbigliò.

-Ha capelli neri come le ali d'un corvo, le labbra rosse come una ciliegia e la pelle bianca come il latte, vero?- continuò lei.

-No! Mi aveva detto che si chiama Mary Margaret! Quella ragazza non può essere Biancaneve! Johnny non mi tradirebbe mai!-

-L'ha fatto invece, mio bel killer! Sei stato ingannato dal tuo piccolo ed insignificante amico! Ora va! Ormai sai fin troppo bene dove quell'odiosa si nasconde! Portami il suo cuore!- gridò in preda alla rabbia.

Synyster non osò contraddirla, si voltò ed andò via.

Nel tragitto per arrivare a casa di Johnny, Synyster pensò che l'amico non gli avrebbe mai detto una bugia, però fin dall'inizio aveva avuto dei sospetti, aveva sempre pensato che quella bambina potesse essere Biancaneve. Ma davvero Johnny gli avrebbe mentito per tutto quel tempo?

Era ormai sera quando arrivò davanti alla casetta.

Bussò alla porta e ad aprirla fu proprio la ragazza.

-Syn! Come mai da queste parti a quest'ora? Mi spiace ma Johnny non c'è! È a caccia-.

-Tanto non sono venuto per lui. Ed anch'io sono a caccia-. Mormorò con aria sinistra mentre entrava nella casetta.

Dal suo tono di voce, Biancaneve capì che c'era qualcosa che non andava. Non l'aveva mai visto così sconvolto. Le occhiaie sotto i suoi begli occhioni nocciola erano ancora più marcate del solito.

-Vuoi una tazza d...-

-Chi sei tu, ragazzina? E per una volta, cazzo, dimmi la verità!- ringhiò.

Le si gelò il sangue nelle vene, aveva paura. Tanta paura. Come la prima volta che vide Synyster, però purtroppo per lei, adesso Johnny non era lì per salvarla.

-S-sono M-Mary Margaret-. Sussurrò.

-Giuramelo!- gridò.

Rimase pietrificata non riuscendo a dire una sola parola.

-Giuramelo! Giuramelo che il tuo nome è davvero Mary Margaret e non Biancaneve! Dimmelo! Dimmi che Johnny non mi ha detto una cazzata!- tuonò prendendo la pistola.

La ragazza strillò per la paura.

-Biancaneve! Il mio nome è Biancaneve!- urlò coprendosi il viso con le mani.

-Vedi? Non è stato tanto difficile, principessa. Coraggio! Tu sai del perché io sono qui-.

-Perché vuoi uccidermi, Syn? Perché? Io non ti ho fatto nulla! Il mio sacrificio non riporterà in vita Rev!-

Nel sentire il suo nome l'uomo spalancò gli occhi.

-Non osare più pronunciare il suo nome!-

-Io conosco la regina! Non c'è creatura al mondo più bugiarda di lei! Non riavrai il tuo amico se mi uccidi! Avrai solo un grande senso di colpa! Ma se sei convinto che tutto ciò sia giusto, se sei felice di portare il mio cuore alla regina, allora fallo! Io non te lo impedirò!-

Brian cadde a terra e successe una cosa che non accadeva spesso: pianse. In quell'istante capì tutto e sentendo le parole della giovane comprese che Grimilde non gli avrebbe mai fatto riavere Rev, morto proprio in quella dannata foresta.

-Perdonami, mia principessa. Oh, perdonami! Sono solo uno sciocco! Sei tu la vera erede al trono! Io non so come mi sono fatto abbindolare dalle parole della regina!-

-Non preoccuparti, Brian! Io ti perdono!- mormorò lei accarezzandogli la testa ed i capelli.

-Ma che succede qui?- la voce di Johnny li fece sussultare entrambi, era appena rientrato in casa.

-Niente, amico mio. Biancaneve è salva-. Sussurrò Gates

 

NdA: Anche adesso mi scuso se il capitolo ha qualche errore, ma non ho avuto molto tempo per rileggerlo >.< spero vi sia piaciuto ^^ come sempre ringrazio tanto tanto Venus Rottenmorgue :3 credo che non riuscirò ad aggiornare la settimana prossima perché sarò via e avrò mille impegni. Vi auguro buona Pasqua <3

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Capitolo 7
*** La ucciderò io con le mie mani! ***


Capitolo 7: La ucciderò io con le mie mani!

 

I due spiegarono cos'era appena successo a Johnny, che fu felice di sapere che la sua amata Biancaneve era finalmente salva.

Synyster più tardi decise di tornare al palazzo della regina per comunicarle che non aveva più intenzione d'uccidere la principessa e che, anzi, l'avrebbe protetta contro la sua perfidia.

 

-Trovatevi un altro killer, io ho chiuso!- esclamò Brian.

-Mi stai dicendo che non la vuoi più uccidere? Lo sai che facendo così io non ti potrò più aiutare a portare in vita il tuo amico?-

-Non l'avreste mai fatto! Ed io non voglio uccidere una persona innocente solo perché è più bella di voi!-

Nel sentire quelle parole, Grimilde s'indignò a tal punto che perse ogni controllo su di sé. -Sono io la più bella del reame! Io, io soltanto! IO!- tuonò.

Dopo un po' si calmò per poi sussurrare: -D'accordo, Synyster Gates, come desideri. Vuol dire che la ucciderò io, con le mie stesse mani. Guardie! Portatelo via, ormai non ci serve più-.

-La profezia s'avvererà, lei vi sconfiggerà!- ringhiò lui.

E così, mentre Synyster s'allontanava, Grimilde correva furiosa nei sotterranei del palazzo.

-La più bella sono io!- continuava a borbottare.

In quegli anni aveva iniziato a cimentarsi nella magia nera, dopo aver scoperto grazie allo Specchio Magico che la magia esiste, non esitò ad imparare a fare le pozioni e tutto il resto.

Appena arrivò nella sua stanza segreta, chiuse rumorosamente la porta, facendo sobbalzare un povero corvo che stava dormendo beato.

-Andrò io stessa alla casetta del nano ed assumerò un tale aspetto un modo che nessuno potrà riconoscermi!-

Prese uno dei tanti libri di stregoneria dalla piccola biblioteca.

-Ecco, vediamo. Un filtro che possa trasformare la mia perfetta beltà in bruttezza ed i miei splendidi vestiti in un mucchio di poveri stracci-.

Ad un certo punto lesse di una pozione che fece a caso suo e le si illuminarono gli occhi verdi.

Cominciò a leggere in tono solenne: -Polvere di mummia per invecchiare. Per tingere le vesti: il nero della notte-. Ed intanto cominciò a preparare il filtro. -Per arrochire la voce: risata di strega-. E si sentì una risata minacciosa e roca. -Per imbiancare i capelli: un urlo di terrore-. E si tappò le orecchie perché l'urlo di un'agonia straziante era troppo forte. -Un turbine di vento per agitare il mio odio!- gridò aprendo la finestrella, facendo entrare un vento freddo. -Uno schianto di folgore per mischiare il tutto!- ed un lampo colpì il calice che conteneva gli elementi per la trasformazione. -E adesso, filtro, compi la tua magia-. Mormorò osservando la sua stessa immagine rispecchiata nel vetro del calice. Senza pensarci troppo su, bevve in un solo sorso quella mostruosa miscela.

Si sentì subito come se avesse ricevuto una pugnalata, il filtro si stava mescolando con il sangue. Si vide i suoi suoi bei capelli dorati diventare sempre più bianchi e vide le sue mani cambiare aspetto: da belle, rosee e giovani, divennero pallide, piene di rughe e con le unghie più lunghe del normale. -Le mie mani!- gridò in preda al panico.

-La mia voce! Hahaha! La mia voce! Nessuno mi riconoscerà! Hahahaha!- gridò trionfante con una voce gracchiante che non era più la sua.

In effetti si può dire che poteva essere di tutto quel mostruoso essere, tranne che la bella e regale regina.

Il suo bel viso era sparito, lasciando il posto ad un viso orrendo, da strega. Non indossava più il suo bel vestito blu, ora ciò che le copriva la pelle vecchia era una tunica del colore della morte. Persino il povero corvo si spaventò nel vederla!

-Ed ora guardiamo quale orribile morte, per una così bella!- gracchiò sempre ridendo in modo sinistro.

Dopo un bel po' di ricerche finalmente scoprì ciò che faceva a caso suo. -Hahaha! La mela stregata! Il sonno della morte!- esclamò soddisfatta. -Basta un solo assaggio della mela stregata e gli occhi della vittima si chiuderanno per sempre in un sonno mortale!-

Poi però esclamò preoccupata: -Un momento! Potrebbe esserci un antidoto! Non devo trascurare nulla!-

Ricominciò a sfogliare le pagine del grande libro per verificare se ci fosse stato o no un modo per salvarsi dal sonno causato dal frutto avvelenato.

-Ah ha! Ecco qua!- e cominciò a leggere ciò che era scritto: -La vittima del sonno mortale potrà essere richiamata in vita soltanto dal bacio del vero amore-. Rimase a pensare per un po' per poi ricominciare a ridere: -Hahahaha! Non c'è pericolo! Il nano Johnny la crederà morta e la seppellirà!- E dicendo così uscì iniziò a preparare la pozione per trasformare una semplice mela in veleno.

Quando la mela avvelenata fu pronta, Grimilde uscì dai sotterranei. Appena fu fuori dalle mura del palazzo, tuonò con tono trionfante di chi pensa di avere finalmente la vittoria in pugno: -Sarà sepolta viva!-

 

-Mi raccomando Biancaneve, non aprire agli sconosciuti!- esclamò Johnny quella mattina prima di andare al lavoro con tutti gli altri nani nella miniera.

-Me lo dici sempre, Brontolo! Non sono più una bambina, ho già diciott'anni, so badare a me stessa, non devi preoccuparti per me!- rispose sbuffando la giovane.

-Lo faccio solo perché io ti...- si bloccò all'istante, non poteva certo rivelarle i suoi sentimenti, no, non l'avrebbe MAI fatto!

-Tu cosa?- domandò la principessa.

-Non ha importanza, ragazzina. Ci vediamo stasera!- borbottò mentre chiuse la porta.

Dopo poco tempo che il nano s'era allontanato dalla casetta qualcuno bussò alla porta. Quando Biancaneve andò ad aprire si ritrovò davanti gli occhi color nocciola di Synyster Gates.

-Oh ciao Cucciolo! Brontolo è andato via da poco-. Esclamò allegra di vedere l'uomo.

-Come mi hai chiamato?- domandò perplesso Brian.

-”Cucciolo”. Perché fai tanto il duro, ma in realtà sei più dolce del miele!- Nel sentire quelle parole, Gates arrossì vistosamente.

-Principessa, ti vedo strana, è successo qualcosa?- chiese lui notando che la ragazza era diventata all'improvviso pensierosa. Si era seduta sulla sedia e con aria sognante guardava fuori dalla finestra. Era sempre stata una ragazzina sognatrice che si perdeva nel suo mondo, ma quel giorno in lei c'era qualcosa di diverso. Nel sentire la domanda dell'amico, Biancaneve si girò verso di lui sorridendogli in modo triste. -No, cioè, non lo so...è una cosa strana, Cucciolo-. Sussurrò.

-Se vuoi ti ascolto, basta che la smetti di chiamarmi con quel ridicolo nome!-

-E' solo che è da qualche giorno che mi sento strana e confusa-.

-Ma riguardo a cosa?- chiese sempre più curioso e un po' preoccupato.

-Riguardo Johnny!-

-Johnny?!-

-Esatto! È da un po' di tempo che provo qualcosa di strano quando sto in sua compagnia! Sento che c'è qualcosa di diverso...-

-Senti profumo di pulito? Si è deciso finalmente a lavarsi quell'idiota?- scherzò Syn per sdrammatizzare la situazione, sapeva già cosa volesse dire Biancaneve.

-Johnny si è sempre lavato fin da quando lo conosco! E non è un idiota, è la persona migliore del mondo!-

-Vuoi dire “la più bassa del mondo”!- rise ancora Gates.

-Sii serio per una volta, Synyster! È una cosa seria! Non capisco perché ogni volta che siamo tanto vicini io provi qualcosa di insolito!-

-Non ti devi preoccupare, mia bella principessa, non è nulla di grave. Sei solo innamorata! Ti sei innamorata del tuo Brontolino!- scoppiò ancora in un grossa risata l'uomo.

-Ma è impossibile, Brian! Come può essere successo? L'ho sempre considerato come un padre o un fratello! Non posso essermi innamorata di lui!- esclamò incredula.

-Credimi, è così! Riconosco due occhi innamorati quando li vedo!-

-Bhe, se anche fosse, non ha importanza, Johnny mi considera ancora la bambina che ha salvato otto anni fa, non prova i miei stessi sentimenti!- si lamentò.

-Questo lo dovrai scoprire da sola. Bene, adesso devo andare! Saluta il nano quando torna a casa! Ci vediamo, principessa!- disse dirigendosi verso l'uscita.

 

Brian si stava allontanando dalla casetta del suo amico, quando vide una povera vecchietta avanzare dalla parte opposta. Indossava degli stracci neri e portava in mano un piccolo cesto che racchiudeva delle mele rosse. Di sicuro non l'aveva mai vista prima, eppure il suo sguardo gli era famigliare.

Spero che non mi riconosca, se no è la fine!” pensò Grimilde.

Synyster la scrutò con attenzione, ma lei, facendo finta di niente, continuò a camminare per la sua strada.

L'ho scampata per un pelo! Devo sbrigarmi ad arrivare nella casa del nano!” pensò accelerando il passo.

-Posso aiutarla, signora?- domandò Syn voltandosi di scatto, quella vecchietta aveva l'aria sospetta.

Grimilde si pietrificò. “Non può riconoscermi, devo stare tranquilla!”

-No, grazie, giovanotto! Non ho bisogno di alcun aiuto!- esclamò voltandosi appena per poi riprendere il suo cammino.

Anche Synyster si voltò per andare via, l'aveva fissata bene: non l'aveva mai vista, ma continuava ad avere qualcosa di strano quella vecchia donna.

 

Biancaneve stava preparando la torta di mele che piaceva tanto a Johnny, gli voleva fare una sorpresa, quando ad un certo punto sentì bussare alla porta.

Magari è ancora Brian che è tornato indietro”. Pensò mentre si avvicinò alla porta per aprire. Quello che vide fu spaventoso, dinnanzi a lei si trovava Grimilde nascosta dal viso più orrendo del mondo.

Biancaneve fu terrorizzata da quella visione. Negli occhi della vecchietta vedeva la figura della morte. Doveva stare attenta, qualcosa le diceva che non era al sicuro.

-Buongiorno piccina! Vuoi una mela? Le mie sono le più buone di tutto il regno, lo sai?- gracchiò.

-B-bhe in...in effetti mi farebbero proprio comodo delle mele. Sto preparando proprio adesso una torta con esse-. Disse titubante la principessa.

-Ma allora capito proprio a proposito, piccina! È destino che io e te ci incontrassimo proprio quest'oggi, non trovi?- esclamò ridendo.

-G-già-. Rispose Biancaneve.

-Vuoi assaggiarne una? Guarda, ti faccio vedere, ti mostro questa bella mela rossa!- e dicendo così prese tra le mani vecchie e con le unghie lunghe, la mela avvelenata.

-Questa non è una mela come tutte le altre, piccina! Questa viene chiamata “la Mela dei Desideri”. Ne nasce una ogni cento anni, piccola mia. Se hai un grande desiderio, prendila e dalle un bel morso per far sì che il tuo sogno diventi realtà!-

 

Intanto, Synyster era già arrivato fuori dalla Foresta Oscura, quando all'improvviso ricordò doveva aveva visto lo stesso sguardo della vecchietta che aveva incontrato poco prima. “Oh cazzo! Era Grimilde! Quella vecchietta era lei! Non ho dubbi! Che stupido sono stato! Ora Biancaneve è in pericolo per colpa mia!” e pensando così corse indietro, in direzione dove lavorava il suo amico Johnny, per avvisarlo.

 

-Bhe in effetti avrei un sogno...ma non credo che possa diventare realtà-. Ammise la principessa.

-Ma certo che può diventare realtà, piccina! La Mela dei Desideri può fare tutto!- insistette Grimilde porgendole la mela rossa come il fuoco.

-Devi solo darle un bel morso!-

Biancaneve prese il frutto avvelenato tra le manine bianche. Lo guardò per un bel po' di tempo esaminandolo, aveva un aspetto così invitante.

-Vorrei...vorrei...-

-Coraggio, dillo!-

 

-Johnny! Muoviti forza! Dobbiamo andare a casa tua, SUBITO!- tuonò Synyster appena arrivò in miniera, il posto dove lavorava Johnny insieme agli altri nani.

-Ma perché?! Qui c'è tanto da fare oggi!- grugnì lui.

-Biancaneve è in pericolo! Grimilde l'ha trovata! È lì a casa tua con lei adesso! Le farà del male! DEVI salvarla!- gridò.

-Come “Biancaneve è in pericolo”?! Dobbiamo muoverci allora! Andiamo amici! La principessa in persona ha bisogno di tutto l'aiuto possibile!- e dicendo così iniziò a correre preoccupato verso la sua casetta e la sua amata Biancaneve, seguito da Synyster e dagli altri nani.

 

-...vorrei che non mi veda più come una bambina. Vorrei potergli piacere e che un giorno s'innamorasse di me, per vivere per sempre felici e contenti-. Sussurrò arrossendo pensando a Johnny.

-Muoviti a morderla! Oppure il desiderio non si esaudirà!- esclamò Grimilde.

Biancaneve addentò decisa la mela e masticò velocemente il boccone. Era succosa e buona, ma ad un certo punto cominciò a girarle la testa e la vista pian piano svanì.

-Mi-mi sento...così...strana...- e bisbigliando queste parole crollò per terra, la mano che liberò la presa sul frutto.

-Hahaha! Ho vinto! E ora la più bella sono io!- gridò felice Grimilde osservando con estremo piacere che la sua nemica era finalmente sconfitta.

 

NdA: Perdonate, ero talmente occupata con la nuova puntata di Game of Thrones che quasi non mi ricordavo più di aggiornare questa "storia" xD comunque questo è il penultimo capitolo, con il prossimo questa schifezza finirà ;) ringrazio come sempre Venus Rottenmorgue <3 alla settimana prossima!!

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Capitolo 8
*** E tutti vissero per sempre... ***


Capitolo 8: E Tutti vissero per sempre...

 

Quando Johnny e gli altri arrivarono nella piccola casetta era troppo tardi: Biancaneve giaceva a terra più bella che mai.

-Oh no-. Mormorò Brian. Johnny era pietrificato, come se avesse visto un fantasma.

-Andiamo! Dobbiamo uccidere Grimilde, su!- tuonò Gates più arrabbiato che mai uscendo dalla casetta seguito dai nani, anch'essi furenti.

-E adesso come farò? Come farò senza di te? Me lo spieghi?- singhiozzò Johnny, l'unico che era rimasto lì, ad osservare la bella principessa. Che senso aveva combattere se ormai Biancaneve era morta?

 

Quando Syn ed i nani catturarono Grimilde essa non aveva paura, convinta che non potessero riconoscerla.

-Che cosa volete da me?!- gracchiò acida.

-Ucciderti, Grimilde!- disse con tono grave Brian.

-Non so chi sia questa Grimilde! Io sono solo una vecchietta che vende della frutta!-

-Smettila! Lo sapiamo che hai ucciso la principessa!- tuonò un nano.

-Uccidetela e datemi il suo cuore-. Esclamò Synyster con un ghigno maligno.

-Synyster! Non oserai!-

-Oh sì che oserò!-

-Uccidiamola, ragazzi!- gridò un nano.

-Hai finito di renderci tuoi schiavi! Senza di te potremo non scavare più nelle miniere per i tuoi stupidi diamanti!- gridò un altro nano dalla barba lunga e bianca.

-Nooooooo!-

Un altro nano la pugnalò al cuore con decisione.

Grimilde morì con gli occhi spalancati e con l'espressione più spaventosa che avesse avuto.

Un nano portò il suo cuore a Brian che lo prese in mano per scrutarlo meglio. Era il cuore più nero che avesse mai visto, e lui di cuori se ne intendeva dato che era stato uno spietato assassino un tempo, tanto tempo fa. Si chiese se anche il suo fosse così nero, ma poi si rese conto che per una volta era stato dalla parte giusta. “Visto Rev? Alla fine sono diventato buono, come mi avevi detto tu!” pensò alzando gli occhi al cielo.

Abbassò la testa per guardare tutti i nani felici. E con un sorriso che non si vedeva sul suo volto da dieci anni, sospirò: -E' finita!-

 

-Come fai? Come ci riesci? Persino da morta sei bella! Tu sei...tu sei l'unica cosa bella di tutta la mia vita!- gridò disperato il povero Johnny. Finalmente era riuscito ad ammettere i suoi sentimenti.

-Io ti amo, Biancaneve! Ti ho sempre amata! Perdonami se sono sempre stato burbero con te e non ti ho mai fatto capire i miei sentimenti finché potevo. Sono sempre stato un tipo riservato e schivo, non mi piaceva avere la gente intorno. Ho sempre preferito stare da solo nella mia tristezza. Ma tu mi hai cambiato. Grazie a te ho imparato a conoscere la felicità. E ora che non ci sei più come farò? Spiegamelo!-

Si chinò per osservarla meglio. Poi, istintivamente, la baciò.

Un paco casto e puro, come l'amore che provava per lei.

Così, dopo pochi istanti, la bella Biancaneve si svegliò dal sonno.

Appena vide Johnny, lo abbracciò stretto a sé.

-Sei...sei viva!- urlò di gioia il nano.

-Grazie a te, Brontolino!- esclamò prendendogli il volto tra le mani.

Così ricambiò il suo bacio con immensa sorpresa di Johnny.

In quel momento Brian ed i nani entrarono in casa e, vedendo la scena, gridarono di gioia.

 

E così Biancaneve diventò regina del suo regno, che grazie a lei ed a Johnny conobbe un epoca di felicità e tranquillità. I nani smisero di scavare nelle miniere dato che alla nuova regina non interessavano i diamanti, così anche loro cominciarono a lasciare la Foresta Oscura per andare a vivere insieme alle altre persone.

E, sì, posso anche dirlo, vissero tutti felici e contenti.

 

 

 

The End

 

E così siamo giunti alla fine di questa storia ridicola xD. Scusate se il capitolo è un po' banale, ma questo weekend non ho avuto molto tempo per sistemarlo T.T comunque ringrazio sempre Venus Rottenmorgue per il suo continuo sostegno (grazie davvero di cuore, cara <3) e chi ha messo la ff tra le seguite ^^ credevo che questa stupidata non la leggesse nessuno e invece con grande sorpresa mi sbagliavo :D bene, vi saluto, alla prossima!!

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