La chimica non è solo una questione di laboratorio.

di YuuyaSpicer
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo _ Una giornata con gli Eds ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 _ Il ritorno a scuola ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 _ Il primo esperimento ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 _ Allenamento pomeridiano ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 _ Il re del campo ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 _ Una piccola osservazione ***



Capitolo 1
*** Prologo _ Una giornata con gli Eds ***


Penso che oramai sarò ripetitivo ma, io odio veramente gli Eds!
Anzi, meglio dire che il mio odio si canalizza su Eddy.
Contro Ed non ho niente.
Certo è un deficiente, ma è un ottimo compagno di squadra che ci ha portato alla vittoria più volte.
Non odio neppure Doppia D.
Come potrei? Mi aiuta ogni volta con i compiti facendomi sembrare davanti agli altri un intelligentone.
Mi piacerebbe poter dire che questo sia l'unico motivo per cui non lo odio ma mentirei.
Oooh se mentirei!
Ho cominciato ad osservarlo nei suoi lavori, nei momenti più comuni e quelli più singolari, mentre asseconda i capricci di quel nano da giardino.
Ho cominciato a notare particolari che mi incuriosiscono e che mi fan rimanere lì, a fissarlo in maniera quasi imbarazzante.
Ho cominciato a pormi domande che necessitano di una risposta.
Probabilmente i motivi, che quella mattinata d'Agosto mi spinsero ad avvicinarmi troppo agli Eds, erano anche altri ma questi sono i primi lucidi pensieri che ricordo.
Era una bancarella strana. Più del solito.
' ' Una giornata con gli Eds! ' ' era la scritta gigantesca deposta su un cartellone.
Esso era attaccato a una banco che sembrava essere ancora in fase di costruzione.
-:" Cosa? Una giornata con gli Eds? Chi mai vorrebbe-? "- iniziai spavaldo non accorgendomi di chi vi era sotto il tavolino di legno non terminato.
-:" Oooh ! Clienti clienti! Doppia D! Un cliente! "- cominciò ad urlare Ed uscendo dal suo nascondiglio e saltellando per il prato circostante.
Dal garage dei Marion apparve Edd, che si stava mettendo dei grandi guanti di lattice color rosa.
Attirarono subito la mia attenzione.
Il rumore che facevano quando gli tirava per sistemargli meglio era qualcosa di stranamente piacevole.
-:" Kevin! Buongiorno! Che piacere vederti. Ti serve forse qualcosa? "- chiese togliendosi gli occhialini protettivi, appoggiandogli sul cappello.
《Dio se son curioso! Perché lo tiene sempre? Cosa nasconde?》mi domandai, prima di distogliere la mia attenzione dal mio punto interrogativo e passare gli occhi sul bancone.
-:" Cosa significa questa stronzata? State finendo le idee? "- dissi ridendo, per poi guardarlo negli occhi e ritrovarmi leggermente perso.
《Perché mi attira così tanto?》
-:" Mmh. Non esattamente. Eddy pensa che molti vorrebbero vedere come realizziamo i nostri piccoli progetti, infondo non è da tutti essere un " Eds ". Vuole insegnare ad altri quello che ha appreso da suo fratello. "- rispose sorridendo, prendendo uno strofinaccio e pulendo la superficie del banco, bisbigliando qualcosa ad Ed.
Non so perché ma una scossa elettrica attraversò la mia spina dorsale.
Ero infastidito da quella piccola vicinanza.
Dal fatto di non poter sentire nessuna parola di quello che aveva appena detto.
-:" Eddy pensa? "- sbuffai per attirare la sua attenzione su di me.
-:" Ti posso assicurare che non è semplice avere una fantasia colorata come la sua. "- disse gentilmente, difendendo comunque il suo amico, prendendo allo stesso tempo anche uno spray per rendere lucido il legno.
-:" Beh sì, ma sono sempre truffe idiote! E non comprendo questa ' cosa ' ! "- risposi allargando le mani per mostrare la bancarella.
-:" Oh, quindi non sei qui perché volevi essere il primo cliente? Mi sembrava strano. "- mormorò strofinando la stoffa su tutta la superficie visibile della bancarella.
-:" A dire il vero sono ... curioso. "- bisbigliai grattandomi il capo da sopra il berretto.
-:" Curioso? "- alzò nuovamente gli occhi su di me, fermando il suo lavoro.
-:" Se è solo Eddy che spiega come truffare la gente, no grazie. "-
-:" Non è solo quello. "-
-:" No? "-
-:" No. Diciamo che c'è anche il lavoro che sta dietro a ogni progetto. Il lavoro manuale di Ed e il mio lavoro progettuale. "- mormorò sorridendo, quasi orgoglioso all'idea che qualcuno potesse guardarlo lavorare.
Cazzo! Volevo vedere più spesso quel sorriso!
-:" Quanto verrebbe? "- domandai sistemandomi il cappello.
-:" C-cosa? "- chiese sorpreso.
-:" Quanto costa fare questa giornata assieme a voi Eds? "-
-:" Stai scherzando? "- chiese spalancando ancor di più la bocca.
-:" Perché dovrei? "-
-:" Non s-sei il tipo che s'interessa a q-queste cose. "- balbettò gesticolando.
-:" No? E che tipo sarei? "- domandai sorridendo, veramente curioso di sapere la sua opinione.
-:" Ecco ... "- vederlo arrossire e guardarsi attorno spaesato, non sapendo che risposta dare è qualcosa di magnifico!
Sono sadico a pensarlo?
-:" Allora? Quanto costa? "- ritentai, divertito da quella scena.
-:" Sei ... sei sicuro? "-
-:" Certo! Allora? "- continuai facendo un piccolo passo nella sua direzione.
-:" 5 Dollari! "- una voce che non vorrei mai sentire, soprattutto in una situazione del genere, s'intromisse nella nostra conversazione.
-:" Eddy! Ma cosa stai dicendo? E solo venticinq- "-
-:" Zitto testa di calzino! "- disse lui tirandogli il cappello, avvertendolo di stare zitto.
Gli istinti omicidi!
《Dio se osa ancora una volta toccarlo così, giuro che lo prendo a pugni all'istante!》pensai stringendo i palmi.
-:" Va bene. Non conta molto a dire il vero. "- dissi porgendo i soldi al nano.
-:" Che? "- borbottò lui incredulo.
-:" Voglio vedere le invenzioni di Doppia D. M'interessa conoscere cose che non so. Sono un tipo molto curioso. "- risposi sorridendogli, evidenziando l'ultima frase alzando leggermente la voce, per poi cercare con lo sguardo il mio inventore preferito.
-:" Sei sicuro? Guarda che non devi pagare. Se vuoi posso fartele vedere più tard-."-
-:" Oramai non si torna indietro! Quindi vuoi iniziare dalla parte pratica, eh? Allora seguimi nel piccolo laboratorio degli Eds! "- disse Eddy andando nel garage.
-:" Chi bada alla bancarella? "- chiesi guardando il banco abbandonato dai tre.
-:" Dubito che ad Eddy interessi più. Gli sei valso 20 clienti infondo. "-
-:" Mi dispiace se il tuo lavoro è andato sprecato. "-
-:" Un lavoro non va mai sprecato. "- disse sorridendo, mentre si sistemava il cappello leggermente disordinato.
Gli sorrisi anch'io, seguendogli.
Era la prima volta che entravo nel garage di Doppia D.
Era tutto estremamente ordinato.
Su ogni oggetto un post-it ne indicava il nome.
Mi accorsi, dopo qualche attimo, che i post-it, in base al colore, rappresentavano anche la tipologia dell'oggetto.
-:" Mi dispiace per il disordine. Non mi aspettavo che qualcuno volesse veramente partecipare a questa cosa. "-
-:" Disordine? Stai scherzando? È tutto perfettamente ordinato. "-
-:" N-non è vero! Molte cose sono fuori posto."- mormorò arrossendo.
《Lo trova un complimento? Dovrei continuare ad elogiare la sua mania d'aver tutto al posto giusto?》
-:" Allora idiot-Kevin, Kevin! Ti lascio nelle mani di testa di calzino. Ed ed io abbiamo del lavoro da sbrigare. "- disse Eddy passandomi un foglio.
-:" Che cos'è? "-
-:" Non ne ho la minima idea. Doppia D ha detto che caso mai qualcuno avesse partecipato a questa cosa, avrebbe prima di tutto dovuto leggere questo. Colpa mia."- disse sorridendo falsamente.
-:" I soldi non si possono restituire. "- concluse per poi andarsene con Ed che lo seguiva come un cagnolino.
-:" Sarebbe una lista delle cose da scegliere. Cosa fare e non. Progetti interessanti e altre cose che potrebbero attirare l'attenzione di qualcuno non molto pratico in un laboratorio. Ma soprattutto ci sono alcune norme di sicurezza basilari. "- disse prendendo delle boccette di vetro da un scaffale.
-:" Questa roba deve valere molto. Quanto l'hai pagata? "-
-:" A dire il vero niente. "-
-:" Niente? "-
-:" Vedi, mio padre lavora in un laboratorio fuori città, quindi questi non son altro che dei rimasugli dei suoi precedenti esperimenti. Diciamo che tende a portarsi il lavoro a casa, quando ci viene."-
-:" Oh figo! I tuoi si son conosciuti in laboratorio? "-
-:" Mia madre ha un lavoro più leggero, ma questo non toglie il fatto che sia molto impegnata. Semplicemente l'ambito scientifico non è il suo campo. "- mormorò guardando il vuoto per una frazione di secondo.
《Fantastico. Sembra estremamente avvilito. Non dovevo parlarne.》Mi maledissi internamente per poi realizzare una cosa.
-:" Quindi ora non c'è nessuno qui? "-
-:" Esattamente. "-
-:" Capisco..."-
-:" Tranquillo, se ti annoi non devi forzatamente restare qua. Farò in modo che Eddy ti restituisca i soldi, oppure dovrai aspettare un pochino finché non ne metto io un po da parte. Anche se probabilmente ti darà fastidio ma alm-. "-
-:" Mi da molto fastidio! "-
-:" L-lo sapevo. E-ecco mi dispiace. Cercherò di far r-ragionare Eddy e -... "-
-:" Mi da fastidio che tu sia così gentile. Perché fai così? Cosa ti spinge a comportarti in questo modo? Con tutti poi. Io arrivato a un punto esploderei. "- dissi sedendomi su una delle sedie vicino al banco di lavoro dandogli per un breve periodo le spalle.
Inutile dire che agisco d'impulso, e mi pento sempre delle mie azioni subito dopo averle commesse.
《Perché ho parlato? Perché lui non risponde? Quello che ho detto è strano, vero?》
-:" Anche tu ti preoccupi sempre. "-
-:" Che cosa? Non è vero."- borbottai girandomi, commettendo un gravissimo errore. I suoi occhi erano fissi su di me.
Mi sembrava di soffocare vista la tensione che si era creata nella mia testa.
-:" Oh sì che è vero.
Ti preoccupi per Naz quando sta male, e cerchi di far di tutto pur di strapparle un sorriso.
Nonostante non capisci quello che dice, ascolti Rolf e i suoi strampalati racconti su Nana solo per farlo sentire a suo agio.
Quando Johnnino ha perso Tavoletta sei andato in giro per tutto il quartiere a cercarlo, dimenticandoti della festa in piscina.
Hai aiutato Jimmy con la sua fobia e hai fatto in modo che facesse amicizia a scuola.
Anche con Sarah sei sempre protettivo, anche se non lo dimostri a una prima occhiata.
Ed infine, anche con noi a volte sei ... gentile? "- disse tutto d'un fiato Doppia D, arrossendo poco a poco.
Per cosa? Per aver parlato così velocemente senza respirare o per il peso che io avvertivo in quelle parole?
-:" Non è poi chissà cosa. "- mormorai, estremamente felice.
-:" Invece è molto. "- rispose sorridendo.
《Calmo. Devo rimanere calmo. Non posso mostrargli tutta l'agitazione che provo.》
-:" C-con cosa iniziamo Doc? "- gli chiesi cambiando argomento.
-:" Stavo pensando a qualcosa di molto semplice. Ricordi quando Eddy voleva diventare più alto? "-
-:" Emh, sì. "-
-:" Bene. Useremo quei marchingegni, o meglio dire, quella modalità di costruzione, per realizzare un pugno. "- disse prendendo dei fogli.
-:" Un ... pugno? "- chiesi non comprendendo molto bene.
-:" Esattamente. Vedi, la prossima idea di Eddy è un mini Luna Park. Una delle principali attrazioni sarà il tiro al bersaglio, ma con un pugno telecomandato. "-
-:" Ma così si vince subito. Non so quanto ci guadagnerà quel nan- Eddy. "-
-:" Sbagliato. È abbastanza difficile da controllare. Mal che vada la bancarella andrà in mille pezzi. "-
-" E quelle ? "- indicai con un movimento della testa le bocchette che aveva precedentemente posato giù.
-:" Il colore. Dobbiamo pur colorarlo e preferisco realizzare il colorante da solo. Non sai mai quanto possa essere dannoso per l'ambiente! "-
-:" Così non lo è? "-
-:" Non quanto quegli industriali. "-
《Giusto giusto! Lui ama l'ambiente! Me lo devo ricordare.》
-:" Come posso esserti utile? "- domandai, sentendomi leggermente a disagio, ma emozionato come non mai.
-:" Beh, la tua sola presenza è qualcosa che mi aiuta. Anche se devo ammettere che lavoro raramente dinanzi a qualcuno. Però effettivamente sei qua per fare qualcosa anche tu. "- mormorò grattandosi il capo.
-:" Qualcosa che non ti sia molto d'intralcio magari. "-
-:" Potresti mischiare alcuni coloranti per formare quegli che ci servono! "- disse battendo il pugno sul palmo dell'altra mano.
-:" Perché no? Sembra divertente! "-
-:" Ooh, la chimica lo è molto! Certo, alcuni particolari possono sembrare noiosi, ma quando si è in laboratorio l'euforia prende il sopravvento! Te lo posso assicurare. "-
-:" Allora mi fido di te. "- dissi sorridendogli.
Notai i suoi occhi sgranarsi, mentre cercava di nascondere un sorriso imbarazzato.
-:" Sei strano ultimamente. "-
-:" Conosci il mio io abituale? "-
-:" Beh, un pochino. "-
-:" Davvero? "- domandai non distogliendo lo sguardo, al contrario di lui che si girò a prendere dei pezzi di legno.
-:" Hai bisogno di una mano? "-
-:" No figurati. Ah. Giusto! "- le lasciò a terra e andò a prendere delle bottigliette colorate, porgendomele.
-:" Puoi iniziare se vuoi. "-
-:" V-va bene. Che colore devo fare? "- domandai prendendole, liberandolo del peso.
-:" Qualsiasi colore tu voglia penso vada bene. "-
-:" Allora lo farò rosso, come la tua maglietta. "-
《Quella che vorrei tanto togliere!》
Si girò mentre le guance diventavano quasi porpora.
《Aah. Penso che sarà fottutamente divertente essere il suo assistente!》

---------- L'angolo di Yuuya ----------
Salve a todos!
Ed ecco qua la mia seconda storia KevEdd, stavolta leggermente più lunga.
Questo è solo un piccolo prologo ma ci ho messo molto a idearlo. Il raiting cambierà con l'avanzare della storia (?) in quanto, inizialmente, è abbastanza soft ^^)/
// Premetto di dire che io scrivo dal cellulare, quindi ci tengo a scusarmi in caso di errori grammaticali e non.
Sono ancora agli inizi in quanto " scrittrice yaoi " (?) , ma spero vi piaccia questo piccolo inizio, e vi incuriosisca a leggere anche in futuro il seguito.
Beh, dire che amo la coppia penso sia inutile. Detto questo, alla prossima!
Baci, Yuuya! ~

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 _ Il ritorno a scuola ***


Quel oramai lontano giorno d'Agosto lo avevamo trascorso tra chiacchiere futili, ma visto che si trattava di lui, quegli argomenti apparentemente inutili diventavano la cosa più importante e interessante del mondo.
Era stato veramente divertente mescolare quei colori, per poi dipingere un enorme guantone da box che sarebbe stato attaccato al marchingegno mentre osservavo per la prima volta Doppia D al lavoro. Per di più a una distanza minima!
Il pomeriggio passò in fretta, fin troppa per i miei gusti!
Non riuscì a domandargli tantissime cose, e le uniche domande che avevo fatto erano incredibilmente noiose e banali.
Il giorno seguente andai a vedere il mini Luna Park, visitando la bancarella alla quale avevo dato una mano.
Vidi Eddy vantarsi del successo ottenuto come se avesse lavorato solo ed unicamente lui.
Ricordo che cercai in tutti i modi di placare la rabbia e il desiderio di rompergli il naso.
Notai Nazz e Sarah che saltavano su un grande trampolino, e urlavano a squarciagola.
Andai più vicino e mi ritrovai con Edd che stava controllando che tutto andasse bene.
Una volta scese, le ragazze, Sarah soprattutto, si avvicinò a lui facendogli occhi dolci per un altro giro gratis.
《 Come si può permettere di flirtare con lui così davanti ai miei occhi?! E lui perché non fa qualcosa? I-insomma! Non flirtare così, come se niente fosse! Ma cosa più importante ... perché mi dà tanto fastidio una cosa del genere?》
Questi pensieri mi lasciarono senza parole, talmente tanto che non mi accorsi che Doppia D mi aveva rivolto la parola.
-:" Sono davvero contento che tu sia venuto Kevin! Oramai manca poco alla chiusura. Pensavo ... si insomma, che non ti avrei rivisto prima della fine delle vacanze. "- disse avvicinandosi a me, lasciando le ragazze a un altro giro.
-:" Vedo che va tutto alla grande qui. Strano, sembra che una delle idee di Eddy stia finalmente dando i suoi frutti. "-
-:" La scorsa idea non gli aveva dati? "-
Non riuscì a rispondere e rimasi a fissarlo per un po, prima di chiedergli una domanda alla quale non volevo effettivamente risposta.
-:" Perché non ci vedremo più fino all'inizio della scuola? Insomma, mancano 2 settimane. Ci troveremo in giro per il quartiere no? "-
-:" Non esattamente. Devo andare a trovare dei vecchi amici di famiglia e alcuni patenti. Parto domani all'alba e torno tra 13 giorni circa. "-
-:" Proprio prima della ... "-
-:" Già. "-
-:" Allora ci si vede a scuola. "-
-:" Mh ... A scuola. "-
Tentò di stringere la mia mano ma la ritirò subito dopo diventando rosso.
Il mio lato sadico voleva approfittare di quella situazione, ma purtroppo le ragazze avevano finito il giro e Doppia D doveva andare da loro.
《 Non potevano farlo più lungo il giro, visto che arrivano a fare le cascamorte con lui pur di ripeterlo? 》mi domandai allontanandomi, dando un calcio a un albero lì vicino.
Non andai a provare il pugno che avevo colorato, mi stava leggermente salendo la rabbia.
Volevo parlargli di più.
Volevo sapere di più.
Volevo stargli più vicino.
Eppure c'era sempre qualcosa o qualcuno che m'impediva di avvicinarmi.
Ma la cosa più bella è che non comprendevo il motivo di queste mie esigenze.
Passai le due settimane successive come mio solito, andando a gongo per il quartiere.
Non avevo nemmeno la possibilità di prendermela con Eddy perché non faceva nulla, era come se un fantasma, incredibilmente pigro avesse preso il possesso del suo corpo.
Era sempre disteso sotto all'albero del suo giardino, depresso, mentre Ed leggeva fiaccamente uno dei suoi fumetti horror, ambientato chissà dove, con uno strano disegno sulla copertina.
Anche lui sembrava aver perso tutta la sua vitalità, quella che solitamente mostrava sul campo, quella che l'accompagnava ogni giorno.
Era veramente stressante vedergli così.
-:" Hey nano! Cos'è? Senza il cervello della squadra gli Eds non hanno nulla da fare? Peccato che non stia via più tempo! "-
《 No no! Deve tornare subito! È buffo quando le tue stesse parole ti feriscano. 》 Pensai.
Mi guardò in cagnesco, preparando una possibile risposta, per poi serrare le labbra irritato.
《 Pff! Potrei godermi questa cosa più a lungo. 》
-:" Forse non ... "- iniziò lui.
-:" Eh? Non ti sento, sai devi parlare più forte perché quassù non arriva il messaggio. "- dissi ironicamente.
Allora si alzò e mi prese per il colletto.
-:" Forse non tornerà più, quindi tieniti per te i tuoi stupidi pareri! "- urlò fino a perdere il fiato.
In quel attimo persi il barlume della ragione, e forse anche qualche battito.
Non realizzavo a pieno le parole di quel nano, o meglio, non volevo farlo.
-:" C-cosa..? "-
-:" Mi ha chiamato qualche giorno fa. I suoi si vogliono trasferire. "- mormorò abbassando la testa, nascondendo il volto.
-:" Però ha detto che è un forse. "- Disse Ed all'improvviso.
-:" N-non è divertente come scherzo! "-
-:" Cosa ci guadagnerei a prenderti in giro? Bah! Fa come ti pare. Non credo t'interessi quindi non vedo il perché raccontartelo. "- disse distendendosi diventando ancora più nano.
Salì nuovamente sulla mia bici e tornai a casa senza rispondere.
Non volevo crederci.
Proprio ora che mi ero fatto un po di coraggio, rivolgendogli la parola più spesso del solito.
《 Sta calmo! È una possibilità, non una certezza! Può tornare. Deve tornare. Tornerà! 》
Quella notte la passai tormentato da mille pensieri, e quando il sole arrivò illuminando il primo giorno di lezione, mi colse impreparato e con moltissime domande per la testa.
Andai a scuola sperando di vedere quel maledetto cappello girare per i corridoi.
Inutile. Non era da nessuna parte.
Vidi Eddy in lontananza sempre col muso basso, al fianco di Ed che sembrava leggermente più allegro della scorsa volta, ma non tanto come il solito.
Non prometteva niente di buono.
Mi avvinai con noncuranza, e riuscì a cogliere qualche frammento del discorso.
-:" Ma Eddy, significa che i suoi sono preoccupati? "-
-:" No testa calda. Sono solo esagerati! "-
-:" Anch'io se fossi la signora Doppia D sarei una donna preoccupata. "-
-:" Non tanto da vietargli di venire a scuola! "-
-:" No? "-
-:" Ovvio che no! Sono esagerati, e lo pensa anche testa di calzino. Vedrai che verrà comunque! Nonostante odi infrangere le regole, non sopporta assentarsi dalle lezioni! "-
Dopodiché non riuscì più a seguire quel che dicevano, visto che si stavano avviando in palestra.
《 Quindi è successo qualcosa? Ma lui verrà a scuola, vero? 》
Era la prima volta che pensavo così tanto a una persona. Nemmeno con Nazz mi era successa una cosa del genere.
La cosa mi spaventava assai.
Perché era l'unico a occupare così i miei pensieri?
Me lo chiesi più e più volte mentre mi avviai alla mia prima lezione dell'anno : chimica.
La cosa strana è che volevo vedere com'era la chimica vera! Anzi, meglio dire che volevo semplicemente avere più argomenti con Edd, perciò decisi di provare.
Appena entrai in laboratorio sentì molti del miei compagni farfugliare tra di loro; ovviamente nessuno si aspettava la mia presenza.
Presi posto in uno dei tanti banchi liberi dinanzi alla cattedra e aspettai il professore.
《A quanto pare non avrò un compagno di laboratorio.》pensai tra me e me.
-:" Posso sedermi? "-
Quella voce. Riuscirei a riconoscerla tra mille! Mi voltai agitato e vidi Doppia D in piedi davanti a me.
-:" C-certo! "- balbettai cercando di nascondere l'entusiasmo.
Dopo praticamente due settimane riuscivo finalmente a risentire la sua voce.
-:" Che cosa strana trovarti qui. "- mormorò prendendo posto.
-:" O-oh? Lo pensi anche tu? B-beh ti ho detto che sono una persona curiosa. "- risposi balbettando, non riuscendo a nascondere l'emozione, con un sorriso sempre dipinto in volto.
-:" Vero. Beh mi fa piacere. Lavoriamo sodo quest'anno, " compagno ". "- mormorò porgendomi la mano.
Questa volta non me la feci scappare e l'afferrai saldamente.
-:" Compagno, eh? Mi piace come suona! "- dissi sorridendo.
《 Mi piace davvero tanto! 》
Il professore entrò in classe e la sua mano si staccò dalla mia.
Un freddo assurdo mi pervase, facendomi sentire stranamente vuoto, incompleto.
Scacciai quei pensieri e mi concentrai sulle formule basilari, che il professore continuava a scrivere incessantemente sulla lavagna.
Era assai difficile concentrarmi al cento per cento, visto chi mi trovavo di fianco.
Potevo osservare ogni suo particolare da una vicinanza assurda, e la cosa mi affascinava più di qualsiasi teoria scientifica!
Potevo notare come teneva impugnata la matita, come seguiva con lo sguardo il gesso bianco del prof, come mordeva alcune volte quella penna non capendo appieno un passaggio.
《 Aaah! Quanto vorrei essere quella penna! Ok... cosa ho appena pensato? 》
Alla fine della lezione mi ritrovai con solo la metà degli appunti.
-:" Deve essere difficile iniziare così all'improvviso. Se vuoi posso prestarti i miei appunti inizialmente. "- mormorò lui guardando il mio quaderno.
-:" Dici davvero Doppia D? "-
-:" Certo! Ci si deve aiutare tra compagni, no? "-
-:" Allora accetto con piacere! Ti devo un favore! "- dissi, iniziando a copiare alcuni passaggi molto velocemente, mentre il professore stava spiegando qualcosa a un ragazzo infondo all'aula.
-:" Che cos'hai fatto durante le ultime settimane di vacanza? "-
-:" Sai, le solite cose. Ho giocato con Rolf e Johnnino a basket, ho aiutato mio padre a ordinare un minimo il garage e ho mangiato tante spaccamascella! "- risposi continuano a scrivere.
《 E ti ho pensato ogni cazzo di notte, anche se non comprendo la ragione!》
-:" E tu invece, mio caro inventore? "- domandai alzando lo sguardo.
-:" Vecchi amici e parenti. Tanti parenti che non fanno altro che domandare fatti troppo personali. "-
-:" Ti capisco! Devo passare la stessa cosa ogni inverno, il giorno di natale! Un suicidio! "-
-:" Proprio! "-
-:" Come mai vi siete riuniti? "-
-:" Ecco .. è complicato. "-
-:" Non sono così stupido come sembro. "- mormorai storcendo il naso, iniziando a ricopiare l'ultimo paragrafo.
-:" N-non intendevo questo! Assolutamente! È solo che .. "-
-:" Va bene va bene. Non ti voglio obbligare. "-
Il professore si stava avvicinando per concludere la lezione.
Riconsegnai il quaderno a Doppia D giusto in tempo.
Cercai di seguire l'ultimo argomento con più attenzione, anche se mi era abbastanza difficile.
-:" Ora devo andare. Ci vediamo in giro. "- mormorò alzandosi, una volta che la campanella segnalò la conclusione della prima ora.
-:" Ci vediamo. "- risposi io, prendendo le mie cose.
Appena fuori dalla classe lo vidì vicino a Eddy, di già.
-:" Tuo padre come sta? "-
-:" Mh ... ora un pochino meglio. "-
《 Suo padre ? Certo che da un po son diventato davvero una brutta persona, ad ascoltare tutte le conversazioni altrui... 》
-:" Tua madre? "-
-:" Lei è ancora sotto shock. "-
-:" Pensavo che oggi, Doppia D, saresti rimasto a casa. "- intervenne Ed.
Io intanto fingevo di sistemare alcune cose nell'armadietto lì vicino, cercando di mimetizzarmi con gli altri studenti che si stavano preparando all'ora successiva.
-:" Mia madre ha insistito perché ci restassi, ma così non avrei più il primo premio per nessuna giornata di assenza. "-
《 Non si ammala mai? 》
-:" Stupida testa di calzino! Non ti rendi proprio conto che è una situazione delicata? Pensavo fossi intelligente, cazzo! Pensa cosa succederebbe se tuo padre ... insomma ... "-
-:" Eddy ... "-
-:" Potresti non tornare mai più! Pensa prima di agire! A chi vuoi che importi quella stupida classifica? "- urlò lui, attirando l'attenzione di tutto il corridoio.
《 C-cosa...? 》
-:" Ssssh! "- sussurrò Edd appoggiando la mano sulla bocca di Eddy per farlo tacere.
-:" Eddy, ti prego. O-ora devo andare. Ho letteratura inglese. "-
-:" Tsk! Sei un ... "-
-:" Eddy, Doppia D starà bene? "-
-:" Sta zitto! Che faccia come vuole! "- grugnì calciando un cestino.
《 Cosa diavolo sta succedendo? 》
Le seguenti due lezioni passarono fin troppo in fretta, non lasciando spazio ai miei pensieri. Non capivo la situazione.
Edd che non voleva parlare delle due settimane appena trascorse.
Eddy che urla quelle cose in mezzo al corridoio, quasi non fosse più lui. Era strano vederlo preoccupato così per qualcuno che non fosse una monetina.
-:" Tutto bene? "-
La voce di Doppia D mi distolse dalle mie domande.
-:" Cosa ci fai qui? "- domandai innalzando lo sguardo.
-:" Sta per iniziare la mia ora. La campanella è suonata. "-
-:" Oh ... capisco. Grazie. "- mormorai alzandomi, allontanandomi lentamente, come assorto ancora nel mio mondo.
-:" Sicuro che vada tutto bene, Kevin? "-
-:" Non lo so più a dire il vero. "- detto questo lasciai perdere le restanti due lezioni e andai in infermieria a riposarmi.
La situazione mi stava veramente sfuggendo di mano, e la mia innata curiosità non aiutava di certo!
Aah. La prima giornata era stata davvero distruttiva psicofisicamente.
Non passò mezz'ora che la mia piccola siesta venne interrotta.
-:" C'è qualcuno? "-
《 Questa ... è la voce di Doppia D! 》pensai alzandomi di scatto, ritrovandomelo dinanzi, col fiato corto.
-:" Kevin? Sapevo che stavi male! "-
-:" Cosa ... "-
-:" ... Ci faccio qui? Devo uscire prima e mi serve una firma della signora Emet. Pensavo di trovarla qui. "-
-:" Stai male? "-
-:" Non esattamente."-
-:" Allora? "-
《 Non insistere! Non insistere, cazzo! 》
-:" Ecco, sembra che mia madre si sia sentita male al posto di lavoro. "- mormorò guardando da un'altra parte.
《 Perché non mi guardi? Stai mentendo ? 》
-:" Doppia D ... cos'è successo veramente in queste due settimane? Sai, sembri stressato e vorrei aiutarti. Posso? "- domandai alzandomi del tutto.
《 La verità è che mi brucia il fatto che Eddy sappia più di me. M'infastidisce il fatto di essere all'oscuro. Anche se non so perché tutto questo mi dà tremendamente fastidio! 》
-:" Mi dispiace ma ... "- iniziò avvicinandosi un poco a me.
-:" Se ti dicessi qualcosa dovrei ucciderti! "- concluse sorridendo, mentre prese dei fogli che si trovavano dietro di me.
Risi dinanzi a quello scherzo, non capendo pienamente la motivazione.
《 Cos'è successo? Sarà morto qualche nonno? Un parente lontano? 》
-:" Comunque dovresti andare a casa. Si vede che stai male. "- disse avvicinandosi all'uscita con i fogli in mano.
-:" E perché? "-
-:" Perché sei diverso. "-
-:" Ancora, eh? E come sarei solitamente, caro Doppia D? "- domandai avviandomi a lui e alla porta.
-:" Oggi sembri triste, per niente solare ed energico come tutti gli altri giorni. "-
-:" Questo vale anche per i tuoi amici. "-
-:" Beh ... si riprenderanno, non è niente di grave, tranquillo. "-
Visto che non accennava minimamente a rispondere alle mie domande precedenti, lo salutai con un sorriso e varcai la soglia, andando verso la classe.
《 Ovvio che non si fidi di me come di loro. Ci parliamo così tanto solo ultimamente. Però sarebbe magnifico se si confidasse con me. 》 pensai continuando a sorridere. Credo che fosse abbastanza triste come sorriso.
-:" A-aspetta! Kevin! "-
《 C-cos-? 》
Qualcosa, o meglio qualcuno mi fermò tenendomi per la maglia.
Lui mi fermò.
-:" Il professor Pemmov ci ha assegnato un compito d'iniziazione. "-
《 Compiti? Dal primo giorno? So già che non andrem d'accordo. 》
-:" Visto che oggi ti senti male, e anche mia madre non è nelle migliori condizioni, se tutto va bene, domani ti andrebbe d'iniziarlo? Frequento le sue lezioni da quasi quattro anni e posso confermarti che i compiti domestici sono abbastanza pesanti. I-insomma ... meglio iniziare subito. "- mormorò sistemandosi il colletto.
-:" P-per me va bene. "- mormorai.
《 Ok, forse dovrei ringraziare quel vecchio. 》
-:" Perfetto! Allora domani dopo le lezioni. Abbi cura di te, mi raccomando! "- disse prima di andarsene, avvistando la signora Emet.
Chiesi anch'io un permesso e tornai a casa.
Il giorno seguente non andai a scuola.
Sentì in lontananza il telefono squillare e cercai di alzarmi a rispondere, arrivando quasi un minuto dopo.
《 Insistente, eh? 》
-:" Pronto? "-
-:" Kevin? Sono Eddward. "-
-:" D-doppia D. Come sei formale! "-
-:" M-mi dispiace disturbare. Mi son fatto dare il numero di casa quando ho saputo che non eri venuto a lezione. Volevo avvisarti che per il momento dobbiamo rimandare il progetto. Insomma ... tu stai male e ... "-
-:" I-io sto benissimo! "-
-:" Ma... "-
-:" Sto bene ho detto. Per me va bene farlo oggi ... il progetto. "-
-:" A-allora dove ci vediamo? Casa mia è in quarantena. "-
-:" C-casa mia? "-
-:" Va bene. Tra un'ora va bene? Porterò l'occorrente per l'esperimento. "-
-:" O-ok. A dopo. "-
《 O-ok ... dunque. A casa non c'è nessuno e io sto delirando per via della mancanza di sonno ... spero che ... aspetta. Perché casa sua è in quarantena? 》

Salve gente .w.
// Io scrivo da cellulare quindi mi dispiace se è corto / presenza di errori di battitura. \\
lo so che sembra strano ma ... è strano. Spero comunque che possa piacere. ( anche se ne dubito fortemente ... )
Ho sempre pensato che Kevin ama una persona in modo ossessivo, mentre Doppia D non è sveglio in questo campo, quindi son partita su quest'idea.
Poi vedremo.
Allora ; Cos'è successo prima dell'inizio della scuola?
Voi avete delle teorie? 0w0
Alla prossima ~ Yuuya

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 _ Il primo esperimento ***


Guardo l'orologio.
È passata quasi mezz'ora da quando ho chiuso la chiamata.
Mio padre dovrebbe tornare per cena mentre mia madre probabilmente oggi rimarrà dalla zia per aiutarla col trasloco, quindi non ci sarà nessuno in casa se non noi due. Solo noi due.
《 E se succedesse qualcosa? C-cosa poi? E che cazzo. Possibile che io stia veramente pensando a ... 》
La porta. Qualcuno sta bussando.
-:" A-arrivo! "-
Senza ricordarmi nulla di quello a cui stavo pensando, mi dirigo alla porta, e prima di girare il pomello freddo come il ghiaccio prendo un lungo e profondo respiro.
Apro.
-:" H-hey! "-
-:" Buongiorno. Ti senti meglio? "-
-:" Oh? Ah! Sì sì. Entra. "-
Lo lascio entrare abbassando lo sguardo.
Non è la prima volta che entra in casa mia, eppure mi sento agitato al solo pensiero di lui che scruta ogni piccolo particolare della dimora.
Ricordo ancora qualche estate fa quando gli Eds cercarono di entrare a vedere una partita, ma nessuno gli aveva invitati. Quella volta gli buttai fuori a calci. Chi l'avrebbe detto che sarei stato io a invitare un eds in casa mia questa volta?
-:" Ho portato delle arance. Da quanto ne so fan molto bene alla salute. Ah! E anche qualche medicina, non si sa mai. "- mormorò estraendo il contenuto di una bustina di plastica, e poggiando il tutto su un tavolo.
《 E il vestitino da infermiera sexy no? Probabilmente quello avrebbe aiutato più di un frutto e qualche pastiglia. 》
Scrollai il capo cercando d'allontanare quel pensiero altamente inappropriato, ritrovandomi due zaffiri puntati addosso.
-:" Sicuro di stare bene? Cioè, posso occuparmi io del progetto se sei ancora debole. Per me non è un problema, davvero. Posso andare nel laboratorio della scuola e... "-
-:" Ssh. Sta tranquillo. Sono forte io! "- dissi mostrando i muscoli con fare teatrale. Edd cercò di nascondere una risata, senza riuscirci più di tanto.
-:" Non ci credi? Mettimi alla prova. "- dissi allora, avanzando lentamente.
-:" Va bene in questo caso. Dove lavoriamo? "-
-:" M-mmh ... la mia ... stanza? "- chiesi grattandomi il capo.
《 Perché mi sento così a disagio nel invitare un compagno di classe ... un ''amico di quartiere'' ... un ragazzo, in camera mia? Ok che ultimamente i miei pensieri sono strani ma nonè dovrei sentirmi tanto a disagio, no? 》
-:" F-forse sarebbe meglio la cucina. Ci sarà bisogno di molto spazio, qualche ciotola e anche d'acqua. "- rispose guardandosi le dita, come per ricordare l'occorrente al compito.
-:" O-oh. Va bene. Certamente! "- mormorai allontanandomi verso la cucina, leggermente in imbarazzo.
《 Perché l'ho chiesto? Penserà che sono uno stupido! O forse lo sono perché mi faccio tutte queste paranoie? 》
-:" Tuo padre non è a casa? "- chiese lui dietro di me.
-:" Perché? Lo hai mai visto in giro prima che il sole tramonti? "-
-:" Sembra mio padre."- rispose ridendo.
-:" Nemmeno il tuo ... è a casa? "-
-:" Non proprio. "-
-:" Per via della quarantena? "-
-:" Non ... proprio. "-
《 Non vuole proprio parlarne, eh? Pazienza. 》
Sospirai e presi qualche ciotola come aveva detto precedentemente.
-:" Diciamo che ha ... del lavoro arretrato e per un po non si farà vedere in giro. "-
《 Non si farà vedere? Sembra come se si stesse nascondendo. 》
-:" È perché si è preso quella pausa di due settimane? "-
-:" Mmh. "-
-:" Mmh ... queste possono andar bene? "- chiesi mostrando dei recipienti di plastica bluastri.
-:" Direi che sono perfetti! "-
-:" Ottimo."-
-:" S'intonano molto al pigiama. "- continuò sorridendo.
-:" Cosa? "-
Lo guardai confuso, seguendo successivamente il suo indice che m'indicava.
Preso dalla foga del momento, mi ero completamente dimenticato di cambiarmi, rimanendo col mio stupido pigiama blu scuro addosso. Era estremamente imbarazzante.
《 Cazzo! Porca ... Vorrei sotterarmi proprio adesso. Scomparire nel nulla. 》
-:" F-figo eh? Sto ... r-rilanciando una vecchia moda! "- dissi ridendo nervosamente.
Silenzio.
-:" V-vado a cambiarmi. "-
-:" No no, non serve! Se stai comodo così non vedo perché tu debba cambiarti. In più non ti avevo mai visto così ... così ... "- cercò di trattenersi nuovamente dal ridere, ma questa volta dopo pochi istanti diede sfogo a una fragorosa risata.
E io rimasi lì. A fissarlo, ammaliato da quel suono meraviglioso, finché non sorrisi senza accorgermene.
《 Darei tutte le spaccamascella del mondo per sentire più spesso questa risata. Mi andrebbe bene anche andare a scuola con questo stupido pigiama se aiutasse.》
-:" Haha, molto divertente. Stai ridendo di un malato? "- chiesi cercando di distrarmi da quel suono paradisiaco.
-:" N-no, no. M-mi dispiace Kevin ... però sei così carino! "-
《 Ca-carino? 》
-:" Cosa...? "-
Solo qualche secondo dopo si accorse di quanto detto, tappandosi le labbra.
-:" Scusa ... cioè ... tenero? Forse adorabile? E-emh, e-ecco... i-iniziamo il progetto! "- balbettò prendendo le ciotole dalle mie mani, avvicinandosi al lavello per riempirle d'acqua.
-:" Ed e quel nano sanno la situazione? "- mormorai a braccia incrociate al petto, guardando distrattamente la porta, cercando di dimenticare l'adorabile scena che aveva appena messo in atto.
-:" La situazione? "-
-:" Mhh. Quella che non vuoi dirmi. "-
《 C-cioè andiamo! Voglio sapere anch'io! In fondo sono ... sono ... cosa sono io? Un compagno di laboratorio? Solo questo, dico bene? Eppure vorrei essere qualcosa di più, anche se non ne capisco il motivo. 》
-:" Diciamo. "-
-:" Capisco. "- mormorai.
Forse il mio tono aveva qualcosa di particolare, perché si girò e mi guardò quasi preoccupato.
-:" N-non ti devi preoccupare. Non è niente di speciale. "-
-:" Allora perché non me ne parli? "-
-:" Certo che sei curioso eh? "-
-:" Leggermente. "-
-:" Allora sii curioso sul progetto. "- concluse lui mettendo le ciottole sul tavolo.
-:" Che si deve fare? "- chiesi rassegnato.
-:" In teoria si devono applicare almeno due leggi delle tante che ci son state spiegate ieri. Ho pensato a qualcosa di semplice, anche perché dobbiamo tenere le idee geniali per il resto dell'anno. È un professore che da molto spesso compiti complessi per casa, basandosi solo su tracce dei test nazionali dei anni passati. "- rispose lui iniziando a versare qualcosa che sembrava sale dentro a una ciottola piena d'acqua.
-:" Test nazionali? Seriamente? "-
-:" È uno che prende molto seriamente la sua materia, e crede che coloro che sono incapaci a tenere il passo debbano arrendersi. Insomma, vuole solo il meglio del meglio. "- continuò aggiungendo uno strano colorante.
Lo sguardo serio e concentrato per un attimo m'impedì di continuare il discorso.
-:" Hai sempre seguito i suoi corsi, giusto? "-
-:" Giusto. "-
-:" Quindi sei il meglio del meglio. "-
Dinanzi a quelle parole scattò improvvisamente.
-:" N-non intendevo dir- ... "-
-:" Non era una domanda. "- lo interruppi avvicinandoni e osservando quello che stava facendo. Sembrava a disagio dinanzi a quella mossa.
《 Calmo. Respira. Non guardarlo troppo. È un tuo ... amico? Teoricamente. 》
-:" Mi sento assai inutile. "- dissi appoggiandomi al tavolo con i palmi della mano.
-:" Tranquillo, arriverà anche il tuo turno. Osserva attentamente. Questo è un esperimento, diciamo. Non sono sicuro di cosa verrà fuori. Devi ripetere questi piccoli passaggi una volta al giorno per sette giorni. Lo farei io ma, al momento non posso compiere esperimenti a casa. "-
-:" E cosa succederà? "-
-:" Mistero! Eccitante, no? "- chiese sorridendo.
-:" Certo... "-
《 ... che hai proprio uno strano standard di eccitamento. Cavolo. Qualcosa di eccitante sarebbe vederti su questo tavolo che ... 》
-:" Kevin? "-
-:" E-eh? Sì? "-
-:" Tutto bene? "-
-:" S-Sì sì. "-
《 Ok. Sono quasi totalmente sicuro che un ragazzo normale non farebbe certi pensieri su un amico. Su un ragazzo. 》
-:" Ne sei certo? "-
-:" C-certo! M-ma perché non puoi farlo a casa tua? Non che mi dispiaccia farlo, visto che per il momento non ho mosso un dito. "-
-:" Diciamo che mio padre al momento mi ha proibito categoricamente di fare nuovi ... progetti, ecco. "- rispose mettendo un coperchio alla ciotola, per poi grattarsi il capo attraverso il cappello.
-:" Anche se non so per quanto resisterò. "-
-:" Puoi venire qua. "-
-:" Cosa? "-
-:" Puoi ... venire da me e fare qualsiasi cosa tu voglia. Mio padre non è mai a casa, mia madre raramente si ricorda che vive qui, e per quanto mi riguarda mi farebbe immensamente piacere averti tra i piedi. "-
Rimase a fissarmi.
《 Ecco. Ci risiamo. Ho detto nuovamente qualcosa d'inopportuno, vero? Probabilmente lo sto terrorizzando ultimamente. Cioè sono così appiccicoso che ... 》
-:" Ne sarei lieto. "- disse riportandomi alla realtà, mentre le sue guance prendevano un colore sempre più acceso, e gli occhi cristallini diventavano ancor più luminosi.
-:" Ti ringrazio infinitamente, Kevin! "- continuò venendomi accanto, indeciso se osare un abbraccio o ricorrere alla solita stretta di mano, facendo strane mosse con le braccia, ed espressioni ancor più buffe.
Dinanzi al suo imbarazzo, pure io cominciai a sentirmi agitato, per la millesima volta da quando ha varcato la soglia di casa mia.
《 Visto che sei così riconoscente potresti almeno dirmi qualcosa che quel nano sa, mentre io sono all'oscuro di tutto! 》
Alla fine, con estrema sorpresa da parte di entrambi, credo, opto per la prima scelta, abbracciandomi fugacemente.
Non era certo la prima volta che qualcuno mi abbracciava, eppure non erano le mani femminili di Nazz, non erano le braccia muscolose di Rolf.
Erano quelle esili di Eddward Marion ad essere attorno al mio corpo, se pur per un qualche secondo.
E mai avevo provato una sensazione tanto piacevole nell'essere sfiorato da qualcuno come allora.
Davanti al mio silenzio andò visibilmente in panico.
-:" E-ecco, m-m-mi dispiace molto Kevin. "-
-:" Tranquillo non..."- riuscì a proferire, ma oramai si stava già avviando velocemente verso la porta.
Senza muovere un muscolo lo osservai, mentre una mano si alzò all'altezza del petto, impugnando tra le dita la stoffa del pigiama.
Il respiro cominciava ad essere irregolare.
Il cuore batteva estremamente forte.
Le mani erano sudate.
《 O la stanchezza sta tornando a farmi visita con un febbrone da cavallo, o ... mi sono invaghito di quella bellissima testa di calzino. 》
Tutto cominciava ad avere senso. I pensieri sempre spinti. Il desiderio di vederlo. Era stato tutto calcolato, e io mi sentivo attratto da lui senza nemmeno rendermene pienamente conto. Tra noi c'era chimica, me lo sentivo. E non eravamo in un laboratorio.

-- L'angolo della dispersa Yuuya --
Salve ewe)/ Da quanto tempo!
Lo so che non è molto ma ... meh, sempre meglio che nada. (?)
Kevin finalmente ammette qualcosa di ovviamente ovvioH!
Come reagirà la prossima volta dinanzi alla sua testa di calzino?
MisteroH!

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 _ Allenamento pomeridiano ***


Erano passati pochi giorni da quando avevo pienamente realizzato i sentimenti che provavo verso un mio compagno di scuola, verso un idiota geniale che vedevo da quando ero un moccioso.
Verso Eddward Marion, un ragazzo.
E non un semplice ragazzo. Faceva da sempre parte di un trio, guidato da una persona estremamente odiosa eppure lui non lo era per niente.
Chi l'avrebbe mai detto? Io, preso da un ragazzo.
Eppure non trovavo un'altra spiegazione plausibile.
Mi ritrovavo a pensare ai suoi occhi azzurri nei momenti più indicibili. Sentivo la sua voce anche quando non era nei paraggi. M'ingelosivo per qualsiasi cazzata e ogni cosa lo riguardava attirava la mia attenzione come la luce attira le falene. Per non parlare di certi pensieri che non sto a descrivere per ... salvare la faccia?
Ma purtroppo ora che comprendevo i miei sentimenti mi era estremamente più difficile stare al suo fianco.
A volte rimanevo a fissare ogni suo particolare, per imprimergli meglio nella mia memoria, per dei momenti che sembravano interminabili, vergognandomene subito dopo quando mi chiedeva se stavo bene.
Era successo, ad esempio, il giorno subito dopo la mia scoperta.
Mentre ripeteva nuovamente i passaggi, mi ero appoggiato al tavolo della cucina, godendomi della sua vista attento al lavoro che stava compiendo, ritrovandomi un attimo dopo ( o forse un'eternità dopo? ) i suoi occhi puntati addosso, il sopracciglio leggermente alzato, l'aria preoccupata.
-:" Kevin? Tutto bene? "-
-:" S-sì! Scusami tanto, stavo ... stavo pensando ad altro."-
《 Avrò sbavato? Mi avrà detto qualcosa mentre ero in trance? La mia faccia era apposto? 》
Ma l'episodio si è ripetuto più o meno anche il giorno successivo, e quello dopo, e quello dopo ancora.
E purtroppo per me non succedeva solo quando eravamo solamente noi due, ma anche in pubblico, dove qualcun'altro poteva assistere alla scena e fare due più due.
Possibile distrarsi così tanto quando si ha davanti una persona che ti piace?
Eppure con Nazz non mi era mai successo. O almeno non in questo modo. Ma ero sicuro d'essere innamorato di lei al tempo. Che Edd mi piaccia in maniera diversa?
Magari in realtà mi sbaglio, e lui non mi piace realmente.
Magari quello che provo è un passaggio completamente normale nella vita di un adolescente.
Comunque, dovevo in qualche modo recuperare la concentrazione!
La partita di " mangia fuoco " si stava avvicinando, e visto che ambivo al posto di capitano non potevo permettermi nessuna distrazione, per quanto fosse invitante e affascinante.
-." Ragazzi, oggi dobbiamo parlare della partita di domani di mangia fuoco contro la Lemon Brook High School! Dobbiamo non sconfiggergli, ma stracciargli! Far pentir alle loro madri di aver portato dei falliti su questo mondo! "-
E a quanto pare anche il coach la pensava come me.
L'odio verso la Lemon Brook High School era più ardente che mai!
Anzi, meglio dire contro la Lemon Brook in generale!
Questo sport era particolare, diciamo.
Consisteva nel maneggiare una palla gialla e arancione, attaccare e difendere. Una sottospecie di palla avvelenata, ma giusto un pochino più complicata.
Perché? Perché ognuno aveva il proprio ruolo. Insomma uno sport di squadra. ( Mista, ci tengo a specificare. Penso sia uno dei pochi sport misti che il coach adora! )
I giocatori erano dodici per squadra.
Cinque persone potevano solo attaccare, altre cinque solo difendere, tutti potevano essere " incendiati" e bloccati, finché colui/colei che gli aveva presi non viene a sua volta preso/a.
Ed infine vi erano due persone che potevano fare entrambe le due cose: il re e la regina.
Quest'ultima se colpita veniva fatta prigioniera della squadra avversaria, e il re diventava più debole, dovendo scegliere se essere attaccante o difensore, finché non veniva colpito e " ucciso " anche lui, ponendo così fine alle danze.
Ma se i difensori facevano un bel lavoro passando successivamente la patata bollente agli attaccanti non dovevamo temere proprio nulla.
Se si conoscono le meccaniche è abbastanza facile muoversi sul campo.
Io ero il secondo attaccante della squadra, dopo il re.
-:" Cosa ci deve dire coach? "- domandò Rolf, il capitano, primo attaccante, rubando le parole a tutti.
-:" Faremmo una partita di prova, amichevole oserei dire. "-
-:" Con chi? "- chiesi io.
-:" Alcuni coraggiosi volontari, diciamo. "- rispose ghignando.
La cosa non mi piaceva. Il coach era solito infonderci coraggio distruggendo qualcuno, per sentirsi più forte e sicuro per la partita, penso.
Non era sicuramente uno di quei insegnanti che se dovevi piangere ti offriva la sua spalla. Probabilmente in un caso del genere ti avrebbe solo riso il faccia.
Il coach Wendtey era famoso per la sua stronzaggine.
Quando vidi la formazione dei " volontari " mi diedi ragione da solo.
C'erano solo ragazzini e ragazzine mingherline. 
Ma ... sbaglio o qualcuno mi stava osservando? Sentivo uno sguardo fiammante addosso. 
Quella classica sensazione di << sono sicuro che qualcuno mi sta osservando dell'oscurità. >>.
Infatti appena incastrai i miei occhi a due zaffiri avevo perso qualche battito. 
-:" Molto bene! Tutti sul campo! "-
Cercai di raggiungerlo.
-:" Edd? Cosa ci fai qui? "- gli chiesi afferrandolo per un braccio.
-:" Ero ... curioso. "- rispose lui sorridendo, prima di proseguire, oramai la mia presa inesistente.
《 Curioso? Mi stai prendendo in giro? Non rubarmi le battute! Non puoi solo perché ora quando ti vedo, a volte, non riesco più a respirare per quanto tu sia bello! A volte, eh! 》
Ma ovviamente non era solo. C'era anche Eddy. Stavano parlando con la maglia numero nove.
Aspetta. Ma che cretino!
《 Ed è in squadra! Probabilmente sono qui per tenergli compagnia! Come ho fatto a non pensarci? È impossibile che voglia seriamente giocare! 》
-:" Sicuro di volerlo fare testa di calzino? "- ed ecco Eddy che cominciava già ad accendere la mia voglia di ucciderlo di primo pomeriggio.
-:" Tranquillo Eddy. Ho studiato un piano. In più ti ho spiegato perché sono qui..."-
-:" Potevi farlo anche una volta finita la partita, magari senza rischiare di perdere qualche arto. "-
-:" La mangia fuoco non è così violenta! Ci gioca anche Sarah. "- si difese Edd.
-:" Sarah? C'è anche Sarah? "- parlò Ed per la prima volta.
-:" Sì Ed, gioca anche lei. Ma quello che tu non capisci Doppia D, è che Sarah ha una forza sovrumana, sarà un gioco da ragazzi per lei. Basta pensare a tutte le volte che ha buttato giù la porta di Ed! Vuoi seriamente paragonarti a lei? "-
-:" E io ti ripeto Eddy, che non è violento. "-
《 Ma considerando quanto tu sia gracile ... aspetta?! Perché finisco sempre per origliare? 》
-:" Ma tu sei troppo gracile! "- concordò inconsciamente Eddy con me.
-:" Sono d'accordo. "- dissi senza rimanere ad ascoltare, tanto per cambiare. Mi avvicinai a loro incrociando le braccia al petto.
-:" Kevin! M-ma io posso farcela, ok? "- mormorò lui, credendo fermamente nelle proprie parole.
-:" Mhh... "- fu l'unica cosa che riuscì a dire, visto che il coach cominciò a dare i ruoli alla sua squadra improvvisata.
-:" Marion! Tu sarai il re. Buona fortuna. "-
《 Mi stai prendendo per il ...? Coach, lo sa che in questo momento sto programmando la sua morte? Come la vuole? Lenta e dolorosa oppure lenta ed estremamente dolorosa? EH?! 》
-:" Fa-farò del mio meglio. "- disse lievemente titubante Edd.
-:" Ne sono sicuro. "- rispose prima di continuare le assegnazioni, non sapendo che la sua fine era alle porte.
-:" E-edd! Davvero lascia perdere! "- provai un'ultima volta prima di entrare in campo nella propria postazione.
-:" Non posso. "-
-:" Cosa? E perché? Qualcuno ti sta obbligando? "-
《 Magari quel nano da giardino! Quando lo vedo nel mio mirino giuro che lo uccido! Ma ... aspetta. Prima anche lui stava cercando di convincerlo di lasciar perdere. Ma allora chi? 》
-:" Non te lo posso spiegare ... "-
-:" Già ... è vero. Sicuramente non è niente d'importante. Niente che io debba sapere. Scusa se faccio tante domande ... "- dissi sentendo uno strano vuoto rosicarmi dentro.
Ricordare che non ero una persona a cui lui poteva raccontare quello che lo tormentava mi infastidiva come nient'altro al mondo.
-:" M-ma no Kev- ... "-
-:" Sta attento a Rolf. Punta sempre prima il re, come tutti del resto. Ma lui è particolarmente forte, essendo capitano. "- conclusi prima di allontanarmi.
《 Ottimo. Sono una persona davvero orribile. Cioè! Io non resisterei con qualcuno così curioso. Anzi, meglio dire che alla fine sputerei il rospo.
Ma Doppia D è diverso. Si confida solo con gli Ed's. Sicuramente mi odia, e non posso biasimarlo.》
Mi guardai un attimo, osservando i miei compagni.
Tutti sembravano avere una fiamma che bruciava incessantemente nello sguardo. 
-:" Mi raccomando ragazzi! Senza pietà! "- urlò il coach prima di leccarsi le labbra e fischiare l'inizio dell'allenamento, lanciando in alto la palla.
E ora? Senza pietà anche dinanzi a sua maestà?
Osservai la figura leggermente tremolante di Edd dall'altra parte del campo.
Cosa potevo fare per impedirgli di farsi male?
Ma cavolo! Stiamo parlando del re, non di una pedina qualunque!
Sicuramente una pallonata in faccia arriverà prima o poi.
《 La positività, eh?! 》
Un fischio. La palla per aria, e tutti cominciano a muoversi.
Tutti tranne me, che non so ancora come comportarmi.
-:" Kev! A te. "- urlò Rolf passandomi la palla.
-:" G-grazie amico. "- mi sforzai di dire, con un sorriso alquanto raccapricciante visto dalla sua espressione allibita.
《 Calma. Non puntare il re, semplice! M-ma ... se dopo lo punta Rolf o qualcun altro sicuramente gli faranno male! 》
Chiusi gli occhi e colpì alla cieca, riuscendo a beccare Jimmy, un difensore, sentendo dopo le urla vendicative della regina, Sarah.
-:" Bel tiro amico. "-
-:" M-mh .. "-
-:" Tutto bene? "-
-:" Non esattamente. "-
-:" 1, 3! Copulate una volta finita la partita! "- urlò il coach.
Dinanzi a quella frase non so perché ma sentì le guance diventare un pochino più calde.
Magari perché avevo preso coscienza del fatto che non ero indifferente davanti ai ragazzi?
《 Anche se Rolf non è decisamente il mio tipo! Non ha un buffo cappello che copre dei capelli corvini. Non ha dei fottuti occhi color mare dove annegherei volentieri. Non è piccolo e tenero, da abbracciare in continuazione. Non è gracile e indifeso. Intelligente e riservato. Non è... 》
-:" Bravo testa di calzino! "- urlò Eddy, facendomi tornare finalmente dal mondo dei sogni.
Avevo appena perso una scena che aveva dell'incredibile.
Johnnino, la maglia 5 stava per attaccare Eddy, ma il re l'ha salvato parando l'attacco.
-:" Tenga mia regina. "- disse poi passando la palla a Sarah, che aveva già poggiato lo sguardo su di me sorridendo, mentre una nube malvagia le girava attorno.
-:" Ma come hai fatto? "- sentì prima che la palla volasse nuovamente nella nostra parte di campo.
La maglia 4, Elyn, mi aveva difeso.
-:" Tutta questione di matematica. Ogni attaccante ha una forza diversa, e durante tutte queste estati gli ho osservati, tanto che posso calcolare quanto possano lanciare lontane e con quanta potenza una palla."-
-:" W-wow! Allora è utile essere un cervellone! "-
-:" Più di quanto credi. Palla. "- rispose poi posando lo sguardo su di me, come per dirmi: << Non è poi così facile battermi. >> sorridendo soddisfatto.
Ok. E' malato il fatto che volessi mettergli una busta in testa per non mostrare quell'espressione?
Espressione che cambio presto quando una palla sfiorò il mio braccio.
-:" S-sono stato ... preso? "- mormorai senza rendermene conto.
-:" Johnnino liberato dalla regina! "
-:" Amico! Sta attento! Oggi sei distratto. "- mi rimproverò Rolf.
-:" Mi dispiace..."-
-:" Tranquillo, pazienta un po che appena metto le mani sulla palla ti libero. "-
《 Ottimo. E io voglio diventare capitano? Mi faccio pena. 》
Restando lì fermo però avevo la possibilità di vedere Edd senza problemi.
Anche lui mi guardò, dicendo qualcosa. Mimando qualcosa.
<< Sta attento. >>
Basta, non riesco più a guardarlo.
Mi voltai e canalizzai la mia attenzione su Sarah, programmando la mia vendetta.
Rolf doveva colpire la regina, e per liberarla dovevano mandar fuori il capitano. Cosa alquanto impossibile.
Ma se la regina è fuori, il re sarà vulnerabile.
E questo mi riportò nuovamente con lo sguardo su di lui.
Ma ... Anche ... anche lui mi sta guardando?
Ora che ci penso, i nostri sguardi s'incontrano spesso, no?
《 KEV! Smettila di farti tante aspettative. 》

------ L'angolo sperduto della sperduta Yuuya. (?)  -----
Salve salvino! EUE)/ Allora? So che non è chissà cosa ma ... meh.
Perché Edd ci tiene tanto a giocare? E Kev? Colpirà il bel faccino di Doppia D?
Alla prossima uwu)/

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 _ Il re del campo ***


La partita stava procedendo davvero malissimo, o forse dovrei dire benissimo?
Sarah non sembrava avere la minima intenzione di mollare e rimaneva in campo evitando ogni attacco lanciato dai miei compagni, rendendo così impossibile il mio ritorno nel gioco.
Mi sentivo inutile, anzi, lo ero decisamente.
Essere eliminato dopo così poco tempo contro dei novellini era una vera vergogna.
《 Farsi colpire così dopo neanche dieci minuti di partita! Eddward, un giorno o l'altro me la pagherai per tutte queste paranoie e brutte figure che mi fai fare! 》
Ma cercando di vedere il lato positivo della situazione : almeno così riuscivo a notare particolari nuovi, mai visti prima.
Come il modo estremamente buffo di Edd di correre. Piegava le mani in modo strano a dir poco, portando le mani quasi dietro alle ascelle, formando delle ali, ma sembrava agevolarlo, visto che era inaspettatamente agile.
Anche le guance rosse per la fatica erano una novità, non avendolo mai visto sforzarsi più di tanto.
Lo rendevano estremamente carino.
Un'altra cosa che notai invece continuava a infastidirmi. Ogni volta che doveva dire qualcosa a qualcuno si avvicinava troppo per sussurrare, nonostante fosse in campo sotto continui attacchi, e le sue labbra probabilmente arrivavano a sfiorare la pelle altrui, o comunque avevano il privilegio di sentire il suo fiato sul collo.
《 Ok. Penso di avere un problema serio. Molto serio. Sto perdendo la testa, non è vero? 》
Quando realizzai l'immensa gelosia infondata che provavo per qualsiasi cosa fosse attorno al piccolo Re finì nuovamente incastonato a quelle iridi celestiali.
-:" Shil è imprigionata! "- urlò qualcuno in lontananza, costringendomi a tornare a galla dalle mie fantasie.
《 Cosa? S-Shil? 》
Era questo il nome della nostra regina in carica, che in questo momento era pallida come non mai, ancora a fissare il vuoto non realizzando quanto fosse accaduto.
-:" Q-quel Marion è bravo, cazzo! Ma com'è possibile? "- mormorò Rolf a denti stretti, mentre non perdeva di vista la figura di Doppia D in lontananza, accolto calorosamente dalla sua squadra.
-:" Bravissimo testa di calzino! "- urlò Eddy correndogli incontro per travolgerlo in un caloroso abbraccio. La cosa mi fece provare una strana scossa al petto.
-:” Forse riusciamo veramente a vincere! “- finì di dire il nano da giardino, giusto un attimo prima del fischio di fine primo tempo.
-:" Pausa di cinque minuti! "- urlò il coach, probabilmente stanco di vedere la propria squadra sconfitta da persone qualsiasi, soprattutto prima di una grande partita.
-:" Doppia D? Come hai fatto? "- domandò Ed quello che ci stavamo chiedendo praticamente tutti in campo.
-:" Emh ... "- guardò verso il basso per un breve momento prima di colpire un sassolino con il piede destro.
-:" E' tutta una questione di leggi fisiche a dire il vero. E matematiche. "- mormorò infine, alzando quelle bellissimi iridi ghiacciate per posarle su di me esitando un pochino prima di continuare.
-:" E chimiche, oserei dire. "- continuò fissandomi per un istante che sembrò durare anni. Nessuno sembrava aver badato a quello strano sguardo se non Eddy, che aveva dato un leggera gomitata all'amico per farlo tornare al discorso generale.
-:" E' una cosa che s'impara facilmente. Vedete, come ho già detto, tutti voi avete un modo estremamente prevedibile di giocare. Basta fare il contrario di quello che vi aspettereste e non sapete più che pesci prendere, andando nel panico. “- finì lasciandosi sfuggire una piccola risata.
Tutti noi lo guardavamo senza riuscire a dire niente.
《 Davvero ci conosce tutti così bene da sapere qualsiasi nostra mossa? Ci … ci ha sempre guardato così tanto? 》
Questa cosa mi rendeva felice e triste allo stesso tempo. Una sensazione assolutamente complicata da spiegare.
Felice perché sapeva cose anche su di me, ergo aveva anche lui guardato me. Triste perché non aveva guardato solo me.
《 Sono sempre stato così egoista? 》
-:” Kev? “- la sua voce grazie al cielo non mi permise di rispondere a quella domanda, la quale risposta mi spaventava assai.
-:” H-hey! Bella partita davvero, ma non sperare di batterci. “- mormorai, cercando di sorridere.
Mi sentivo ancora estremamente in imbarazzo per quei strani sentimenti che provavo, e purtroppo manifestavo. Prima non ero certo stato il più gentile del mondo.
-:” Importante è partecipare, no? “-
-:” Mh... “-
-:” Mi dispiace. “-
-:” Per cosa? “- domandai alzando un sopracciglio, prima di prendere una bottiglietta d'acqua.
Nonostante non avessi giocato chissà cosa avevo la gola estremamente secca.
-:” Per come mi sto comportando. So che vuoi essere mio amico, e io son stato davvero scortese a comportarmi in un modo tanto freddo con te, Kevin. Per questo ci tengo a porti le mie scuse più sincere. “- disse tutto d'un fiato lasciandomi senza parole.
Ero io quello che si doveva scusare, non lui.
Ero io il cretino che voleva essere speciale dinanzi ai suoi occhi, sapere qualsiasi cosa gli succedesse, qualsiasi cosa pensasse. Ma era impossibile, no?
《 Vuoi essere mio amico, eh? Già, infondo manco quello lo son realmente. Sono un solo un idiota senza speranza. 》
Ma ovviamente mi limitai ad annuire, ancora leggermente perplesso.
Mi facevo assai pena in quel momento, come sempre nell'ultimo periodo.
-:” Tranquillo, non devi scusarti. “- mormorai bevendo finalmente, rinfrescandomi.
Quasi non mi strozzai dinanzi al bellissimo sorriso che mi regalò.
-:” Grazie Kevin! “-
-:” M-mh. Senti … come mai sei qui oggi? Alla fine non mi hai detto nulla. So di essere insistente, ma il coach sarà incazzato nero in questo momento e probabilmente starà facendo un discorso assurdo su quanto siamo incapaci e cose così. Insomma … perché rischiare tanto? “- chiesi, nonostante una vocina nella mia testa mi stava maledicendo per la cazzata che avevo appena fatto.
《 Ma sono così cretino? Si era appena scusato ingiustamente e io continuo a calcare questa questione! Vado a soffocarmi con una spacca mascella che magari faccio una figura più decente! 》
-:” Volevo vedere questo mondo con i vostri occhi. Sai, un gioco di squadra solitamente riscalda il cuore, e ti fa dimenticare per un attimo quella che è la vita di tutti i giorni. Ultimamente gli Edds non si concentrano più su cose da fare insieme … forse volevo solo giocare in compagnia. Chi può dirlo?“- disse guardando la terra davanti a sé.
Sembrava a disagio, estremamente a disagio e la cosa mi allarmò.
-:” In campo! Secondo tempo! “-
-:” Cazzo! Edd, guardami. “- dissi prendendolo saldamente per le spalle.
-:” Attento a Rolf, ora vorrà vendicarsi seriamente visto che hai colpito la nostra regina, e sicuramente sceglierà di attaccare. Punterà solo te, senza neanche vedere gli altri. Lo conosco, so fin dove si può spingere per vincere. Sta attento, ok? “-
-:” Vi conoscete molto bene, eh? “- disse invece, prima di andarsene in campo, lasciandomi lì fermo per qualche attimo, non comprendendo il significato di quanto aveva detto.
-:” Muoviti Kev, andiamo a spaccare qualche culo! “- mi urlò Rolf che sembrava più pronto che mai.
Inutile dire come la partita andò avanti.
Il coach mentre io conversavo con Edd aveva realmente detto agli altri di non avere pietà, e così avevano fatto. Eliminavano tutti, uno dopo l'altro.
E oramai rimasto solo, anche il re venne eliminato dal campo.
Non ero minimamente d'accordo con le tattiche del coach, ma se qualcuno osava dire qualcosa era fuori dalla squadra, quindi dovevo inghiottire le meravigliose parole che volevo dedicargli per aver colpito Doppia D.
Fortunatamente Rolf, essendo stata una partita più ardua del previsto, era leggermente stanco, e non riuscì a colpire Edd con tutta la sua forza.
Ma nonostante ciò se ne andò via senza darmi la possibilità di salutarlo.
-:” Cosa ti è successo oggi? Non eri in te. “- disse Rolf uscendo dallo spogliatoio.
-:” Niente di che, amico. E' stata una giornata no e basta. “-
-:” Non è che ti stai innamorando? Conosco le tue giornate no, e questa non assomiglia a quelle. Non sei mai così distratto, soprattutto durante una partita, che sia ufficiale o no. Guarda che il coach ha evitato di farti un culo come una casa solo perché ti ho parato il fondoschiena, idiota! “- disse dandomi un pugno amichevole sul braccio, anche se usò un pochino più forza del solito per marcare il significato delle sue parole.
-:” In-innamorato? “-
《 Io sono innamorato di Edd? E' questo quello che provo per lui, no? La gelosia, il desiderio di sapere, insomma … i pensieri inappropriati. 》
-:” Amico, se davvero così è devi togliertela dalla testa al momento. Dobbiamo essere concentrati sul campionato! “-
-:” M-hm … lo so. Hai ragione. “- dico avviandomi svogliatamente verso l'uscita dello spogliatoio imbattendomi in qualcuno.
-:” H-hey. “- una voce che conoscevo fin troppo bene parlò.
-:” E-edd. Scusa. Pensavo fossi andato a casa. “-
-:” Infatti, ma volevo ringraziarti per … le premure di oggi. A dire il vero, ero venuto oggi qui con l'intento di parlarti di una cosa, ma dopo mi son fatto coinvolgere con la partita. Ho sempre desiderato giocare, sai? “- disse lasciandosi sfuggire un timido sorriso, che trovai senza accorgermene pienamente, terribilmente tenero.
-:” Di cosa mi vuoi parlare? “- domandai cercando di mantener la calma.
-:” Ecco … “-
-:” Amico andiamo! Perché stai lì impalato? “- Rolf uscì proprio in quel momento, l'asciugamano ancora avvolto al collo.
《 Amico, ci sono volte in cui desidero ardentemente che tu svanisca nel nulla. 》

------ L'angolo sperduto della sperduta Yuuya. (?) -----
Salve gente dopo eoni rieccomi! °^°)/
Con grandi novità. (?) HO DI NUOVO UN PC. PIANGO HARD. DOPO DUE ANNI. ANF.
Di conseguenza, visto che ora mi è molto più facile scrivere visto che non ho più solo un cellulare scrauso, spero che riuscirò ad aggiornare molto più spesso.
E niente, dette queste informazioni di base torniamo alla storia.
Mi son accorta che io ho le scene principali in mente, ma tutto il resto è avvolto dalla nebbia più totale, quindi è una sorpresa anche per me vedere cosa succede ogni volta. Ecco perché a volte delle cose non hanno senso. [ Io trovo insensato qualsiasi cosa scrivo quindi... ]
Cosa voleva dire Edd a Kev? Rolf morirà misteriosamente in qualche angolo nel prossimo capitolo?
Bho. Chi può dirlo? Nemmeno io.
Alla prossima ^w^)/

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Capitolo 6
*** Capitolo 5 _ Una piccola osservazione ***


-:” Amico andiamo! Perché stai lì impalato? “- Rolf uscì proprio in quel momento, l'asciugamano ancora avvolto al collo.
《 Amico, ci sono volte in cui desidero ardentemente che tu svanisca nel nulla. 》
-:” Oh, Doppia D. Sei stato bravo oggi, davvero complimenti. “- disse Rolf spostandosi all'indietro il ciuffo bluastro ancora bagnato.
-:” G-grazie. “- mormorò Edd continuando a spostare lo sguardo da Rolf a me, visibilmente a disagio.
-:” Rolf, non dovevi andare? “- chiesi non distogliendo lo sguardo da quel tenero fascio di nervi che mi ritrovavo davanti.
-:” Cavolo, hai ragione! Nana oggi dovrebbe arrivare. “-
-:” Nana? La famosa Nana? “- domandò incuriosito Eddward.
-:” Esattamente, magari in questi giorni venite a conoscerla. Le ho parlato di tutti voi. “- disse iniziando ad avviarsi velocemente verso l'entrata della scuola.
-:” Bhe, allora ci si vede domani. “- urlò salutandoci.
-:” Ciao. “-
-:” Passa una buona serata. “- urlò a sua volta Edd.
-:” Dicevi? “-
-:” Mh? “-
-:” Di cosa mi volevi parlare? “- chiesi appoggiandomi alla porta dello spogliatoio, ben sapendo che Rolf era l'ultimo rimasto dentro e che nessuno avrebbe potuto aprirla e farmi cadere, distruggendo così quella che poteva sembrare una posa da duro, o comunque da figo.
-:” Riguarda quello che è successo prima della fine delle vacanze. Ci … ci ho pensato e mi sembra giusto che qualcosina sappia anche tu, perché non mi piace vederti così cupo a riguardo. “-
-:” Cupo? “- domandai sorpreso.
-:” Quando mi rifiuto di dirti alcune cose la luce che solitamente riempie i tuoi occhi si spegne in un lampo, e la cosa non mi piace per niente. “- mormorò mettendosi vicino a me, guardando dinanzi a sé mentre l'espressione diventava man mano più seria.
-:” Non … non devi sentirti in obbligo. “- mi ritrovai a balbettare.
-:” Voglio dirtelo. Non so perché ma penso che anche solo parlarne con te mi sentirò meglio. “- disse sorridendo debolmente.
-:” Così mi preoccupi.”- mi lasciai sfuggire.
-:” Ecco, partiamo dal principio. Mio padre ha un lavoro molto particolare. “-
-:” E' uno scienziato, o qualcosa del genere, no? “-
-:” Qualcosa del genere. Aveva un incarico … privato, diciamo. “- mormorò torturandosi le dita dall'agitazione, gesto che trovai involontariamente adorabile.
-:” Privato? “- mi ritrovai a chiedere notando un leggero silenzio che si era venuto a creare.
-:” E-esattamente. Un incarico di una persona che non av-aveva propriamente tutte le rotelle apposto, ecco. “- disse passandosi le mani più volte sui pantaloni, per sistemare pieghe invisibili.
-:” Mh. Per caso non è riuscito a portare a termine questo lavoro e avete problemi finanziari? “- domandai, non comprendendo pienamente il filo del discorso.
《 Quindi la sua famiglia è nei guai perché non ha soldi? Per questo non volevano farlo andare a scuola o addirittura trasferirsi? Non … non capisco. 》
-:” Al contrario. Ci è riuscito fin troppo bene. “- mormorò.
-:” A-allora dove sta il problema? “-
-:” N-non posso parlarne totalmente, ma posso dirti che a qualcuno non è andato a genio il fatto che mio padre avesse concluso quella ricerca. Insomma, si sta vendicando. Vuole mettere le mani sui dati, ergo sia io che mia madre siamo un bersaglio, almeno così dicono. Ma personalmente non credo punteranno mai su un ragazzino come me. “- disse senza fermarsi, sospirando poi come se si fosse tolto un peso dal cuore, mentre il mio invece non faceva che martellare incessantemente, manco volesse ricordare a Eddward anche la sua, di presenza.
-:” M-ma sei scemo?! Se sono persone pericolose e i tuoi ti dicono di stare attento non dovresti prendere la cosa alla leggera, idiota! Cosa significa '' un ragazzino come me'' poi? “- quasi urlai, mentre lo prendevo per le spalle e lo voltai verso di me, in modo d'aver la possibilità di annegare in quei occhi di ghiaccio.
Non disse nulla, non rispondeva più.
《 Ovvio, coglione come sono ho esagerato varcando quella cavolo di linea che lo separa da me. Son stato troppo impulsivo maledizione, probabilmente l'avrò spaventato un'altra volta. Proprio ora poi, che si era finalmente deciso ad aprirsi con me. 》
-:” S-scusa … solo che … “- provai a dire, allontanandomi da lui.
-:” Sei il primo che sa anche questa cosa.”- disse invece, abbassando lo sguardo sulle proprie scarpe.
-:” Cosa? “-
-:” Ed ed Eddy sanno che mio padre deve dei soldi a un nostro parente, niente di più. E nonostante non possa raccontarti tutto, sei quello che sa di più. “- concluse alzando gli occhi imprigionandomi per l'ennesima volta in quei zaffiri lucenti, incatenandomi al suolo come un cretino, mentre mi mangiavo la lingua impedendomi di rispondere.
-:” Non so spiegarti bene il motivo ma … ci tengo. “- sussurrò l'ultima parola come se fosse qualcosa di proibito, qualcosa che non dovevo sentire.
-:” Mmh...”- mi ritrovai a mormorare come un idiota, alzando inconsciamente una mano, intenzionato a sfiorare quelle guance che si stavano tingendo sempre più di un rosso acceso.
-:” C-comunque il professor Pemmov ci ha fatto i complimenti. “- disse Eddward rompendo quel momento, quell'incanto, facendo qualche passo indietro, calciando qualche sassolino impacciato mentre io rimasi per qualche secondo con la mano alzata per aria.
-:” E-eh? “- domandai confuso, leggermente scosso per quell'allontanamento.
-:” L'esperimento! Siamo stati i migliori! “- disse euforico Doppia D, sorridendo contento.
-:” O-oh. “- biascicai mosciamente.
《 Ma non riesci a formare una frase sensata? Solo suoni sai emettere? Sei un emerito coglione anche in momenti del genere! 》
-:” Non … non sembri tanto contento.“- sussurrò mentre tutto il suo entusiasmo si spense.
-:” No, c-cioè sì! Ma con te affianco era impossibile sbagliare! “- mormorai, per poi abbozzare un sorriso.
-:” M-ma no, non è vero! “- disse visibilmente in imbarazzo mentre si sistemava la cuffia.
I soliti ciuffi corvini che fuori uscivano attirarono come sempre la mia attenzione, costringendomi a torturarmi il labbro, mordendolo pur di non cominciare a chiedere.
《 Perché lo indossa in ogni occasione? Cos'ha da nascondere? Io voglio sapere. Io devo sapere. 》
-:” T-tutto ok, Kevin? “- domandò lui, avvicinandosi pericolosamente.
Per un momento, un lunghissimo momento pensai di sognare.
Edd mi guardava in un modo strano, per poi colmare quella poca distanza che ci divideva prendermi il volto tra le mani.
Fredde, dannatamente delicate e lente accarezzarono le mie guance, e beandomi di quel contato chiusi gli occhi.
《 Deve essere un'allucinazione, non esiste altra spiegazione! 》
E lo pensai veramente, soprattutto quando sentì l'indice della sua mano destra sfiorarmi il labbro.
Aprì gli occhi di scatto trovandomi dinanzi un Eddward alquanto impegnato a studiare il mio volto, un Eddward che non era minimamente scandalizzato da quello che stava facendo nonostante la sua solita timidezza, un Eddward che stava mandando in cortocircuito il mio cervello.
Alzai le mani, poggiandole sulle sue, che finalmente mi degnò di uno sguardo.
Mi morsi un'altra volta le labbra, per non dire o fare qualche cavolata.
-:” S-smettila.”- mormorò lentamente.
-:” E-eh? “-
-:” S-smettila di farlo! “-
-:” Fare cosa? “- domandai confuso.
-:” M-morderti il labbro. “- sussurrò prendendo le distanze, voltandosi da un'altra parte.
-:” Ho notato che lo fai spesso.”-
-:” A-ah. “-
-:” N-non fa bene. E' scientificamente p-provato! “- concluse voltandosi verso di me.
-:” Davvero? “- chiesi sfiorando la parte dove poco prima era depositato il suo dito.
-:” S-sì. Quindi … n-non farlo più. “- disse cercando d'avere una specie di tono autoritario, fallendo miseramente visto il viso sempre più rosso.
-:” O-ok. Cercherò di tenerlo a mente. “-
-:” Devi prometterlo! “- mormorò puntandomi il dito addosso.
-:” Addirittura? “- domandai sorridendo per un motivo a me sconosciuto.
-:” S-sì! “-
-:” Va bene, va bene. Prometto di non farlo più. “- disse, incrociando visibilmente le dita.
-:” H-hey! “- ma Edd non riuscì ad obbiettare decentemente perché in lontananza si udì un urlo, un richiamo.
-:” Hey, testa di calzino! Hai finito la tua cazzo di dich-!”- un Eddy sbucato dal nulla venne zittito praticamente subito.
-:” S-scu-scusa, devo andare. D-dobbiamo andare! “- balbettò Doppia D portandosi Eddy dietro, trascinandolo malamente.
-:” Ma sei cretino? Ti sembra il modo di presentarti? “-
-:” Che cazzo ne sapevo io? Pensavo fosse tornato a casa già da un pezzo! “-
Poi le voci si affievolirono sempre più, fino a scomparire del tutto.
《 Cosa … cosa è successo? 》
Ero confuso, troppe cose successe in un tempo decisamente troppo breve per assimilarle pienamente.
Doppia D che finalmente iniziava a confidarsi, che mi toccava in quel modo gentile, che mostrava interesse per … le mie … labbra.
Ovviamente Eddy aveva spezzato quel magico momento ma stranamente mi andava bene così, non volevo ucciderlo. Avevo già passato molto tempo con Edd.


Ormai a casa, finalmente a letto, ogni volta che chiudevo gli occhi sentivo perfettamente quella pelle candida, rinfrescante che con movimenti leggeri avvolgeva il mio volto.
Non riuscivo a dormire, e spinto come sempre dalla curiosità passai la notte a cercare informazioni su tutti i Marion che riuscivo a trovare online.
《 Deve avermi osservato parecchio, per notare questa cosa. 》
Effettivamente quando ero agitato, in ansia, nervoso, o meglio dire sempre, mi ritrovavo a mordicchiare le prime cose che trovavo. Sfogavo il mio stress su penne, matite, a volte anche sulle dita ma non avendo nulla a portata di mano puntavo sempre sulle labbra.
《 Non ci avevo mai fatto caso. 》
Passai la notte insonne, leggendo quelle miriadi di informazioni mentre continuavo a sfiorarmi le labbra.
《 Maledizione a quel marmocchio! Perché ha fatto una cosa così intima? Non sembrava minimamente scandalizzato all'inizio. 》


Sbadigliando chiusi l'armadietto, appoggiando la testa sulla superficie di ferro, trovandola stranamente comoda.
Non avevo trovato nessun scienziato di nome Marion, eppure era famoso, no?
O forse Doppia D aveva il cognome della madre?
《 Ecco che tornano le domande. Devo tenere a bada la curiosità! 》
-:” Tutto bene? “-
-:” Mhh... “- mugugnai senza muovermi.
-:” Tutto bene, Kevin? “- qualcuno poggiò una mano sulla mia spalla, facendomi voltare.
-:” E-edd, ciao. “-
Mi guardò per un attimo, e dopo mise il broncio, guardandomi male.
-:” Cosa? “-
-:” Sei un bugiardo! “- mormorò accigliandosi.
-:” E-eh? “-
-:” L'hai fatto ancora! “-
-:” Cosa? “-
-:” Le … le labbra. “- mormorò soltanto, prima di voltarsi e andare nel laboratorio di chimica.
《 Perché si è fissato su questa cosa? 》
-:” T-t'interessa tanto? “- chiesi seguendolo, mandando a quel paese le buone intenzioni sul diminuire le domande.
-:” Non … non esattamente. “- sussurrò sistemandosi nella nostra postazione, abbandonando sul bancone i libri.
Ormai le ore di pratica erano iniziate, e Doppia D amava arrivare prima degli altri per sistemare la vetreria, soprattutto quel giorno.
-:” Allora è solo un'osservazione la tua? “- chiesi, guardandolo minuziosamente mentre indossava il camice di un bianco immacolato, al contrario del mio che vedevo disposto al suo posto con qualche macchia.
-:” Esatto. N-non lo faccio apposta, osservo senza volere certe cose. “- disse pulendo la lavagna, dandomi le spalle mentre anch'io indossavo l'indumento.
-:” Capisco...”-
-:” E poi non è colpa mia. Si notano d-davvero tanto. “- continuò dopo quella che sembrava un'eternità, fermandosi da quello che faceva.
-:” C-come? “-
-:” N-nulla, lascia stare. Fa come se non avessi detto niente, per favore. “- concluse prima che il professore lo chiamasse.
Oggi toccava a noi gestire la lezione, come primo gruppo, e la cosa non poteva che infastidirmi, perché ero costretto a condividerlo con tutti gli altri in uno dei pochi giorni in cui ci vedevamo a stretto contato.
《 Cos'è? Un oggetto? Manco fosse di mia proprietà! 》
-:” Kevin? Ci sei? “-
-:” S-sì scusa! “-
-:” Potresti per favore mettere su ogni bancone una capsula di porcellana e un mortaio? “- chiese sorridendo, prima d'iniziare a scrivere qualcosa sul quaderno che gli aveva precedentemente dato il prof.
-:” Certo, ma oggi non dobbiamo solo illustrare il programma? “-
-:” Sì ma non tutti conoscono bene la vetreria e i materiali. Sarebbe bello se mentre scrivo la progettazione avessero davanti gli strumenti. Verso la fine farò anche una piccola dimostrazione per mettere insieme i pezzi del puzzle. “-
-:” O-ok. “- mormorai, prima di eseguire quanto mi aveva chiesto.
Un attimo dopo arrivarono anche gli altri nostri compagni di classe.
-:” Attenti a quello che il primo gruppo esporrà oggi, perché la prossima volta toccherà a voi farlo senza il loro aiuto! “- praticamente urlò il professore prima di entrare nello stanzino accanto e lasciarci alla lezione autogestita.
《 E viene pure pagato quello la? 》
-:” Buongiorno ragazzi. Oggi io e Kevin vi mostreremo la reazione di reversibilità. “- e iniziò a scrivere la scheda di lavoro alla lavagna.
Era un esperimento che aveva accennato l'ultimo pomeriggio che era passato a casa mia.
Aveva detto che era semplice e basilare, un ottimo modo per iniziare.
Dopo aver finito lo schema alla lavagna si posizionò al tavolo dove solitamente era seduto il professore e iniziò a spiegare il procedimento, mettendo in pratica passo dopo passo quanto aveva scritto.
-:” Prima di tutto polverizzate in una capsula di porcellana un cucchiaino di solfato di rame pentaidrato, questo grazie al mortaio. “- iniziò schiacciando la sostanza finché non divenne polvere.
-:” Poi mettiamo la capsula sul bunzen, e visto che c'è rischio di scottarsi dobbiamo farlo con una pinza di ferro. “- eseguì anche questo, accendendo una piccola fiammella.
-:” Lo si deve tenere fino a quando non diventa di un colore biancastro, vedete? “- disse invitando gli altri ad avvicinarsi cautamente.
-:” Poi lo si lasci raffreddare per qualche attimo. Kevin, mi prendi per favore una provetta di vetro? Ah! E anche l'acqua distillata? “- chiese.
Annui e mi allontanai per cercare l'acqua, visto che non ricordavo dove il vecchio la mettesse sempre.
Stranamente in poco tempo avevo imparato tantissimi termini di cui non conoscevo neanche l'esistenza, e questo sicuramente non grazie all'aiuto del prof Pemmov.
Una volta tornato da Edd con l'occorrente lo vidi sorridere e quasi non feci cadere la provetta.
-:” Ora basta mettere il composto nella provetta e aggiungere dell'acqua. “- e dopo aver fatto ciò l'acqua divenne di un azzurro intenso, simile ai suoi occhi, che brillarono sentendo un 'ooooh' generale.
-:” Bruciando il solfato di rame gli si tolgono quelle molecole d'acqua, privandolo così del suo colore, e riaggiungendolo torna come prima. Insomma, ecco a voi la magia. “-
Io per tutta la durata dell'esperienza, oltre a essere stato praticamente inutile, mi son beato di una visione a dir poco celestiale.
《 Il suo sorriso fiero del lavoro svolto è una cosa che mi fa tornare l'energia nonostante a notte passata in bianco. 》




------ L'angolo sperduto della sperduta Yuuya. (?) -----
Come dice una mia amica sono un bradipo ferito che dorme 24 ore su 24.
Mi ricorda sempre di scrivere o aggiornare e io son lì a morire dal sonno, e per questo mi scuso. ; w ; )
Sono una persona cattiva. 
Lo so. 
Sob.

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