Women

di fromthebottom
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Bene ***
Capitolo 2: *** 5 minuti ***
Capitolo 3: *** Niente ***



Capitolo 1
*** Bene ***


Disclaimer: Niente, niente, niente, niente di mio! J.K. Rowling possiede tuuuuuttto!

Women



Dedicate a noi donne,
che siamo così,
stranamente (?) complicate;



Premessa

Questa raccolta di flash-fic è nata da un momento di ispirazione, ed è stata suggerita indirettamente dal mio ragazzo. Ora, tutte le fiction presenti nella raccolta si rifanno a 9 parole delle donne, che potete trovare Qui, con rispettiva spiegazione a fianco.
Le storie dovrebbero essere tutte di genere comico, e tutte con Theodore e Daphne come protagonisti, anche se non è detto che io non cambi pairing.

Infine, ultima cosa e poi vi lascio alla lettura, ci tengo a ricevere qualche commento su questo primo "esperimento" nel caso vi abbia strappato anche solo un sorriso.

Buona lettura ♥


Maniero dei Nott, ore 22.00.

Un silenzio spettrale alleggiava nella grande sala da pranzo, da quando qualche minuto prima, una futura litigata tra Daphne e Theodore aveva fatto scappare tutti gli elfi in soffitta.
Era raro che i due ex-Serpeverde, sposati da un paio d'anni, litigassero ma quando ciò accadeva si scatenava quella che ai tempi di Hogwarts Theodore Nott aveva più volte classificato come la guerra dei sessi;
Guerra in cui, ovviamente, sarebbe stato lui - l'uomo, il padrone di casa, il paters familias - a soccombere, e di certo non per scarsa partecipazione alla discussione. Daphne era un'avversario temibile, una vera e propria belva, e ultimamente era più irritabile che mai.
Non che Theodore fosse stato uno sprovveduto, quando le aveva chiesto di sposarlo. Sin dal momento in cui le aveva fatto la proposta aveva accettato quel piccolo particolare della loro vita insieme, anche perchè gli risultava impossibile non cedere davanti al viso contrito ed imbronciato di sua moglie.
Le guance leggermente arrossate, i lineamenti più tesi del solito, gli occhi cerulei socchiusi che lo fissavano in attesa delle scuse, ed infine le labbra morbide e sensuali sovrapposte in un piccolo broncio indispettito.Era così bella, anche da arrabbiata.
Però....dannazione! Non era possibile che si facesse sempre mettere i piedi in testa da quella donna!
Dopotutto era lui che portava i pantaloni in casa, no?
Che cosa avrebbero detto Draco o Blaise se lo avessero visto in quel momento? Che era un rammollito, ecco cosa!
«Allora, non hai niente da dire?» La voce di lei lo riscosse, e Theodore si accigliò, osservandola. In realtà non si ricordava nemmeno perchè avevano iniziato a litigare, ma di certo non si sarebbe arreso.
No, questa volta sarebbe stato diverso! Lui si sarebbe preso la sua rivincita, dimostrandole chi era che comandava, e lei - da brava mogliettina - gli avrebbe porto le sue scuse.
Il piede di Daphne iniziò a tamburellare nervosamente contro il pavimento di puro marmo, e quel piccolo tip tap, insieme alle braccia incrociate e l'espressione di superiorità dipinta sul suo volto non fece altro che innervosire l'uomo.
Theo si schiarì la voce; «Io.....no, niente.» Rispose infine, mentre i lineamenti della giovane donna di fronte a lui si crucciavano ancora di più.
Daphne lasciò ricadere le braccia lungo i morbidi fianchi fasciati da un maglioncino rosa antico, fulminandolo con lo sguardo. E fu in quel momento che Theodore Nott capì che avrebbe fatto meglio a scusarsi. Sapeva che parola sarebbe uscita da quelle labbra, e anche ciò che avrebbe comportato. Cercò di rimediare, ma prima che potesse pensare a qualsiasi cosa, la bionda di fronte a lui aveva già preso un profondo respiro.
«Bene», sibilò lei, con voce glaciale. Il Serpeverde osservò la figura esile di quella "donna" salire le scale una ad una con il solito portamento elegante che contraddistingue ogni Purosangue, per poi sparire nel corridoio ed udire poco dopo la porta della loro camera matrimoniale chiudersi con un tonfo sordo.
Sospirando rassegnato si lasciò cadere sul divano elegante, allentandosi il nodo della cravatta e slacciando i primi bottoni della camicia.
«Dannazione!» Imprecò, sottovoce; gli sarebbe toccato dormire nella camera degli ospiti anche quella notte!














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Capitolo 2
*** 5 minuti ***


Maniero dei Nott, ore 18.30.

Le lunghe dita da pianista di Theodore Nott tamburellavano incessantemente sopra lo scorrimano di lucido legno pregiato delle scale, mentre di tanto in tanto lanciava qualche occhiata all'orologio antico che era posto poco lontano dal caminetto.
La porta della camera degli ospiti che avevano trasformato in un'armadio l'estate precedente - con l'evidente intento di raccogliervi tutti i vestiti di Daphne - sbattacchiò, e l'uomo alzò lo sguardo verde scuro, incrociando la figura della giovane e biondissima moglie che sfrecciava avanti e indietro dall'armadio alla camera, coperta solo di un'asciugamano pulito che le fasciava il corpo snello e tonico.
Quella scena si ripetè varie volte, e presto Daphne si infilò un vestito semplice e piuttosto elegante, di un colore blu scuro che risaltava sulla sua pelle lattea, partendo alla ricerca di scarpe e cosmetici.
L'ex-Serpeverde tossicchiò, cercando di deviare la sua attenzione da certi pensieri non proprio casti che le gambe della moglie gli avevano procurato, tornando ad osservare l'orologio che segnava le 18.55.
Sospirò, aspettando altri cinque minuti e sperando che fosse la volta buona. «Daph, tesoro, non vorrei metterti fretta ma 20 minuti fà avremmo dovuto essere a cena da Blaise!» Le fece notare, imprecando contro l'amico per il fatto che avesse soffiato loro un'invito a tradimento, recapitandolo direttamente a Daphne.
«5 minuti, Theo!» Arrivò la voce della bionda, dalla cima delle scale.
«Hai detto la stessa cosa mezz'ora fà!» Le fece notare, reso nervoso dalla fame, mentre ostantando una certa calma l'uomo intimava all'elfo di turno di portargli un bicchiere di Wiskey Incendiario.
Rassegnato si diresse verso il divano, lasciandovisi cadere e accendendo la telenisione, o come diavolo si chiamava quell'affare babbano su cui da poco trasmettevano anche il Quidditch (ovviamente per i soli maghi!).
Daphne iniziò a scendere le scale proprio nel momento in cui i Cannoni di Chudley si avvicinavano pericolosamente alla porta dell'Irlanda, su cui Theodore puntava gli occhi rapito.
«5 minuti ed andiamo.» Esclamò la bionda, avvertendo il marito che stava osservando la partita decisamente interessato.
La palla vagò tra i vari giocatori, sino a quando non finì agli irlandesi che sfrecciarono verso la porta avversaria; l'inquadratura virò sul Cercatore che si stava avvicinando al boccino, tese la mano e....La televisione si spense, lasciando Theodore con gli occhi sbarrati. L'uomo alzò lo sguardo, trovandisi accanto a Daphne che sorrideva leggermente tendendo in mano il telequalchecosa.
«I 5 minuti sono passati.» Esclamò la biondina, come risposta alla sua espressione sbalordita, afferrando un pò di polvere volante per arrivare tramite camino alla dimora di Blaise Zabini.
Theodore la imitò - senza avere alcuna via di scampo - borbottando sottovoce (ben attento a non farsi scoprire) maledizioni in tutte le lingue che conosceva sul tempismo di Daphne e quei suoi "5 minuti".


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Grazie a...

vacanziera: Si, probabilmente hai ragione ma a me le coppie Slytherin piacciono molto, ed inoltre avevo voglia di scrivere qualcosa su Theodore e Daphne - il perchè si scoprirà nell'ultima storiella xD Come sono cattiva *______* Comunque grazie mille per i complimenti, e si, credo anche io che l'articolo dica la verità xDD Il mio ragazzo ne è fermamente convinto. (Sono parole sue xD)

Un grazie anche a coloro che hanno aggiunto la storia ai preferiti *_____*
Ovvero:

1 - Anomimated [Contatta]
2 - vacanziera [Contatta]








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Capitolo 3
*** Niente ***


Maniero dei Nott, ore 11.00.

Daphne Greengrass osservò con impazienza le lancette dell'orologio segnare le 11 in punto. Le sfuggì un mormorio scocciato, mentre intimava all'elfo di turno di portarle una tazza di tisana alla mente per cercare di calmarsi, e di avvertirla immediatamente al ritorno del marito. La creaturina annuì, tremante, sparendo in cucina tra una seria infinta di inchini, ben sapendo quanto potesse essere "suscettibile" la sua padrona.
Theodore avrebbe dovuto essere a casa da mezz'ora, dopo la consueta mattinata a giocare a Quidditch con Zabini e Malfoy, anche se pareva essere stato trattenuto dai due amici. Peccato che quella fosse decisamente la giornata sbagliata per una cosa simile.
Qulache giorno prima, difatti, l'ex-Serpeverde aveva promesso alla moglie di uscire per andare a teatro, ad uno spettacolo che stranamente si sarebbe tenuto a mezzogiorno esatto.
Daphne amava terribilmente i classici, e così anche le rappresentazioni a teatro, tanto che lo pregava di portarcela sino allo sfinimento utilizzando - ovviamente - quelle armi dannatamente sensuali che aveva al posto delle labbra. Puntualmente, Theodore cedeva - quasi fosse fatto di burro - davanti agli occhi dolci della giovane donna, per poi scordarsi dell'impegno preso, rimediando numerosi schiantesimi oppure più di una notte sul divano; Passò un'altra mezz'ora, prima che con un sonoro crack! il giovane Nott si materializzasse - con ancora la tuta addosso, la scopa in spalla e il viso accaldato - nel salotto di casa.
Rivolse a Daphne un sorriso smagliante, chinandosi verso di lei per lasciarle un bacio sulla guancia rosea, ma la ragazza si ritirò, ricambiandolo con un'occhiata di ghiaccio.
Theodore si immobilizzò sul posto, inarcando un sopracciglio e fissandola con espressione sorpresa. Che aveva fatto di male, adesso?
Corrugò la fronte, pensieroso, cercando di ricordarsi se si fosse dimenticato qualcosa o avesse potuto fare qualcosa che aveva potuto irritarla. Nella sua mente veleggiava solo un grande punto interrogativo, mentre fissava Daphne che aveva incrociato le braccia al petto, probabilmente in attesa di scuse.
L'uomo si morse il labbro inferiore, ben sapendo quanto l'angelica biondina potesse essere temibile, prima di arrischiarsi a parlare.
«Daph, tesoro....che succede?» Chiese, con il tono e l'espressione più angelica che potè trovare, anche se ciò non sembrò scalfire minimamente l'espressione dell'attuale Signora Nott. La ragazza marciò sino alle scale, fermandosi e posando una delle piccole manine sopra il corrimano di legno lucido.
«Niente!» Dichiarò, con voce stizzita e decisamente in contrasto con le sue parole. Theo la fissò con aria poco convinta, preoccupato. Daph sembrava decisamente irritata e quello poteva significare solo la quiete prima della tempesta...
Deglutì a fatica, ben sapendo come di solito si finiva in quelle situazioni: urla, litigate e schiantesimi a non finire; ossservò Daphne salire le scale con un broncio sulle belle labbra, prima di vederla sparire in corridoio.
In quel momento si rilassò. Per quella volta era salvo!
Qualche istante dopo, quando uno schiantesimo (lanciato dalla sua dolce metà) lo mancò di un paio di centimerti, mandando in frantumi l'ennesimo vaso di porcellana vicino al caminetto, Theodore ripensò seriamente al fatto di "essere un'uomo felicemente sposato".




Thanks to...

parisienne: Sono contenta che la storia ti piaccia, e scusa per gli errori (o meglio, ORRORI) di grammatica, ma ogni volta che posto una storia/capitolo mi perdo sempre qualche cosa per strada, poichè spesso e volentieri sono di fretta (purtroppo .____.) Comunque sia spero che anche questo capitolo sia di tuo gradimento! Fammi sapere ^-*
leuconoe: Si, è quello che succede anche a me XD Soprattutto quando il mio ragazzo, leggendo, si identifica esattamente in Theodore! Posso assicurarti, infatti, che alcune di queste scenette sono state prese dalla realtà (dalla mia xD) e poi modificate XD Dimmi se ti è piaciuta anche questa, mi raccomando!
vacanziera: Grazie mille per la recensione ^^ Si, anche io molte volte uso la frase "5 minuti!" oppure "un'attimo!" e poi ci metto una vita, a preparmi o a fare ciò che dovrei XD Dimmi cosa pensi anche di questo capitoletto!


Infine grazie anche alle altre due persone che hanno aggiunto la storia ai preferiti:

ambretta peperina
Madeline





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