Afferra la mia mano

di Sawako93
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un covo di diavoli ***
Capitolo 2: *** Diavoli ***
Capitolo 3: *** L'angelo mascherato ***
Capitolo 4: *** Gelosia portami via ***
Capitolo 5: *** Due nuovi alunni ***
Capitolo 6: *** Il ballo dei miei sogni ***
Capitolo 7: *** Malinconia condivisa ***
Capitolo 8: *** La sospensione ***
Capitolo 9: *** Principessa e cavaliere ***



Capitolo 1
*** Un covo di diavoli ***


Il mio nome è Aky. Sono sempre stata una ragazza timida e chiusa. Sono alta, castana, occhi azzurri, nella media insomma, una ragazza come tante altre… eppure ho sempre pensato di essere cresciuta in un covo di diavoli.
Fin da bambina ho avuto un infanzia abbastanza triste, ero la classica persona “messa da parte” , “isolata” , colei che veniva presa di mira da tutti quanti… e che doveva rimanere zitta davanti alle burla dei compagni. Non ero in grado di reagire.. e nella mia adolescenza tutto ciò non è mai finito. Ho cambiato varie volte scuola, ma i risultati erano sempre gli stessi, così ho iniziato a pensare di essere io il problema, ma la verità è che tutte quelle dita puntate contro, mi avevano autoconvinta di essere una nullità, di non valere nulla per nessuno.
Oggi comincia la mia nuova vita in un liceo situato un po’ lontano da casa mia, sono un po’ impaurita all’idea, ma anche emozionata, spero che l’ambiente sia confortevole, che le persone siano piacevoli, non voglio più sentirmi sola…

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Capitolo 2
*** Diavoli ***


Aky: (Uff, non ho voglia di alzarmi, quasi quasi resto a letto e salto il primo giorno di scuola)
Mamma: Aky! Ti muovi? Così farai tardi! Non vorrai mica fare come l’anno scorso milioni di assenze?
Aky: L’intento era quello..
Mamma: Cosa? Farai arrabbiare tuo padre in questo modo, e sai che quando si arrabbia, non la smette più di stressarti!
Aky: Parli sempre per me, ma Hellen si è alzata???
Mamma: Lo sai che lei si alza con tutti i comodi!
Aky: Appunto! Però stressi solo me!
Hellen: Basta lamentarti Aky! Come sempre fai solo la vittima di casa! Muoviti e alzati, dobbiamo andare a scuola!
Hellen è mia sorella minore, esattamente ha un anno meno di me, io la chiamo “capricciosa” , perché ogni volta che vuole qualcosa, insiste finchè non la ottiene!
Hellen: Ci vediamo dopo mamma!
Aky: Non stai mica partendo per la guerra!
Hellen: E dai! Lo sai che sono così! Mi piace essere affettuosa e petulante!
Aky: Lo so, lo so, io invece non riesco proprio ad essere così…
Hellen: Dai dammi un bacino! Pciù!
Aky: Menomale che ci sei tu!
Hellen: Lo so, modestamente sono unica!
Dopo mezz’ora di cammino, finalmente giungiamo al liceo “Dolce Amoris”.
Hellen: Che figata! In confronto alla nostra vecchia scuola che era una bettola, questa fa proprio un altro effetto!
Aky: Eh già…
Prof: I ragazzi di prima e seconda mi seguano, quelli dal terzo in su, si dirigano dall’altro lato dell’edificio!
Hellen: Oh no Aky dobbiamo separarci! Abbracciami!
Aky: Daiii, tanto ci rivediamo dopo, mi raccomando raccontami come è andato il primo giorno…!
Hellen: Eh be certo! Ciao Aky!
Aky: Hellen attenta a dove corri!
SBAM!
Hellen: Ahia!
Ambra: Ehi mocciosa, guarda dove metti i piedi, mi hai sporcato le scarpe nuove!
Hellen: Tanto fanno schifo quelle scarpe! Sei a scuola non alla passerella!
Ambra: Ma come ti permetti insolente! Abbi rispetto per le alunne più grandi di te!
Hellen: Cos’è una minaccia?! Cerchi rogne per caso?
Ambra: Guarda che mio fratello è Nathaniel il delegato della scuola!
Hellen: Natale? Natale chi?
Ambra: Nathaniel! Sei proprio stupida! O mi prendi semplicemente in giro? Vedrai che ti passerà la voglia di insultarmi quando verrai espulsa!
Hellen: Pft!
Aky: (Ed ecco che si mette nei guai già dal primo giorno... meglio affrettarmi prima di fare tardi…)
Passare da una parte all’altra dell’edificio sembrò più difficile del previsto, il corridoio era infinito, le classi troppe, i piani erano 3, gli alunni erano migliaia, non ero per niente abituata a tutta quella gente, rimanere a contatto con le persone mi faceva venire l’ansia, mi faceva ricordare periodi orrendi del mio passato, e puntualmente mi venivano gli occhi lucidi. Rimasi li in silenzio, in mezzo al corridoio, senza essere più in grado di dire una parola.
Ambra: Ehi imbecille cosa fai? Levati dal corridoio, stai intralciando il passaggio di tutti, e specialmente il mio!
Aky: …
Ambra: Che fai non rispondi?? Non ti muovi?? Li, Charlotte, guardate questa tipa stramba, sembra una statua di marmo! Dite che se la spingiamo si sposterà almeno di un centimetro? Per me pesa troppo!
SBAM!
Mi spinsero addosso agli armadietti del personale scolastico, per un attimo temetti di essermi fatta un po’ male alla spalla.
Ambra: Neanche si regge in piedi, cade pure da sola!
Guardai quella ragazza mentre si allontanava assieme alle sue amiche, sculettando come se fosse una vip, rimasi qualche istante li a terra, tutti avevano visto la scena, alcuni ridevano, altri facevano finta di nulla e passavano semplicemente avanti, quando sentii una voce provenire da dietro l’armadietto.
Lysandre: Tutto bene?
Aky: …
Quella voce senza volto finalmente prese forma, era un ragazzo con i capelli bianchi e le punte scure, gli occhi bicolore, ed un abbigliamento in stile vittoriano.
Lysandre: Vuoi che ti dia una mano ad alzarti?
Aky: No, grazie, faccio da sola…
Lysandre: Sei appena arrivata? E’ la prima volta che ti vedo.
Aky: Bè, ci sono migliaia di studenti, non puoi conoscere tutti…
Lysandre: Conoscerli magari no, però riesco a memorizzare i loro volti.
Aky: ?
Lysandre: Sono una persona a cui piace molto osservare la gente.
Aky: Sei un ficcanaso?
Lysandre: No, non sopporto i ficcanaso…
Aky: E allora perché osservi la gente?
Lysandre: Non osservo solo la gente, osservo tutto ciò che mi circonda, è come se vivessi dietro una finestra e guardassi il mondo da li…
Aky: Ho capito cosa intendi dire, diciamo che faccio più o meno la stessa cosa…
Lysandre: Ora devo andare, ho un amico che mi aspetta, stai attenta d’ora in poi… “nuova arrivata” !
Non feci in tempo a salutarlo, e neanche a chiedere il suo nome, era già sparito tra la folla, verso un ragazzo con i capelli rossi che lo attendeva seduto sulla cattedra del bidello.
Aky: (Potrebbe essere quella la mia classe… 3C…)
Appena varcai la soglia della porta, non potetti fare a meno di notare che lei era li.
Ambra: Oh guarda chi c’è! La statua di marmo!
Abbassai lo sguardo e mi affrettai a sedermi in un posto libero.
Ambra: Quel posto è già occupato!
Allora mi alzai, e cambiai banco.
Ambra: Anche quello è occupato!
Aky: …
Mi feci coraggio e dissi con fievole voce
Aky: …allora qual è il mio posto?
Ambra: Che domande! Nel bagno! Ahahahah!
Tutti scoppiarono a ridere, il suono delle loro risate mi rimbombava nelle orecchie, poco a poco il suono diventava sempre più lontano, quasi come fosse un eco, la mia mente era diventata totalmente assente, le uniche domande che mi venivano in testa erano: che ci faccio qui? Perché sempre a me? Per quanto tentai di trattenere le lacrime, non ci riuscii, iniziarono a cadermi enormi goccioloni, dopo ciò, solo l’oblio.
Aky: …
Hellen: Aky! Sono venuti a chiamarmi dall’altro lato dell’edificio! Ma cosa mi combini, e menomale che ero io quella che doveva fare attenzione! Chi è che ti ha ridotto così? Gli gonfio la faccia! Dov’è???
Aky: Hellen…menomale che sei qui.
Hellen: Chi è ???
Aky: Una ragazza della mia classe, penso che tu l’abbia già conosciuta stamattina.
Hellen: Quella cessa con le scarpe schifose???
Aky: Si…
Hellen: Dov’è!!!!
Hellen andò via sbattendo la porta. Subito dopo si riaprì, ed entro qualcuno.
Lysandre: E così sei tu la ragazza.
Aky: ?
Lysandre: Ho sentito una ragazza che urlava uscendo dall’infermeria, e così incuriosito volevo capire cosa stesse succedendo, ti avevo detto di stare attenta…
Aky: Avevi detto di non essere un ficcanaso…
Lysandre: Hai ragione scusa, levo il disturbo.
Aky: Ok…
Lysandre: Stammi bene.
Il ragazzo dai capelli argentei, chiuse la porta alle sue spalle, in un primo momento non ci feci tanto caso, ma poi pensai che fu l’unico assieme ad Hellen a preoccuparsi di me, il che per me era una cosa fuori dal normale.
Aky: (Diavoli, sono ovunque, e non si nascondono…).

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Capitolo 3
*** L'angelo mascherato ***


Biip Biip
La sveglia cominciò a suonare ininterrottamente anche il mattino seguente.
Oggi ancor più di ieri, la mia voglia di alzarmi dal letto è pari a 0.
Hellen: Akyyyy!!!
Aky: Ricomincia la routine…
Hellen: Aky, lo so che per te andare a scuola è un incubo, però devi fare questo sacrificio, altrimenti perderei l’anno e dovrai passare un anno in più con questa gentaglia!
Aky: Non voglio andare a scuola, ti prego…
Hellen: Se vuoi pregare vai in chiesa! Alzati! Ti aiuto io!
Un'altra giornata pietosa stava per cominciare, come se non bastasse iniziò a piovere, e non avevo l’ombrello.
Hellen: Non ho l’ombrello, e pensare che ho appena fatto lo shampoo!
Aky: Tu almeno hai i capelli corti, i miei sembrano panni da strizzare…
Hellen: Corriamo!
Non fece neanche in tempo a dirlo, che scivolò su una pozzanghera, proprio davanti alla scuola.
Hellen: Che figura! Aky! Ho la faccia rossa?
Aky: Rossa è dir poco!
Hellen: Uffa! Faccio sempre figuracce!
Castiel: Mi chiedo come non fai a galleggiare con quegli airbag!
Hellen: !!!
Aky: (Eccola che si scalda!)
Hellen: E tu chi sei?? Chi ti conosce??
Castiel: Sono Castiel, il ragazzo più bello della scuola!
Hellen: E a me cosa importa?? Non ti ho chiesto il nome!
Castiel: Mi hai chiesto “chi sei”, asina!
Hellen: Asina???
Aky: (Meglio svignarsela prima di essere coinvolta…) Bè ciao Hellen, ci vediamo dopo la lezione…
Hellen: Ehi dove scappi tu! Coso con i capelli rossi!
Castiel: Ho da fare con gente più seria.
Hellen: Che cosa stai insinuando?
Castiel: Innanzitutto dovresti alzarti da li, non hai freddo al di dietro? Ahahah!
Hellen: !!!!
Intanto Aky si avvia dall’altro lato dell’edificio, camminando a testa bassa, come se nessuno ci fosse intorno a lei.
Lysandre: Ehi tu!

Lysandre: Ehi!
Finalmente arrivai in classe, pregai che il prof arrivasse in fretta, così da poter fare lezione, senza preoccuparmi di Ambra, e di tutto il resto della classe.
Prof: Buon giorno ragazzi, passata una bella giornata ieri? Come vi è sembrato il ritorno a scuola?
Aky: (Pessimo…)
Ambra: Bene prof! Come ogni anno sono sempre al centro dell’attenzione!
Prof: Vedo che abbiamo una nuova alunna, ehi tu! Come ti chiami?
Ambra: Lei si chiama “marmo”!
Prof: Ho chiesto a lei…
Aky: Mi chiamo Aky…
Ambra: Oh e così è questo il tuo nome, fa davvero schifo come te!
Aky: (Devo mantenere la calma…)
In questa nuova scuola, c’è anche la mensa, ho saputo che tutti si riuniscono al terzo piano, chissà, magari riuscirò a scambiare due parole con Hellen…
Aky: (Eccola li, vedo che si è fatta già degli amici…)
Hellen: E levati dai piedi!
Castiel: Sei tu che sei sempre in mezzo!
Aky: Hei Hellen!
Hellen: Aky! Vieni a sederti con me! Mangiamo insieme!
Aky: Arrivo!
Finalmente un attimo di felicità con la mia sorellina, libera dall’oppressione sociale che mi attanagliava.
Castiel: Se non vi dispiace io mi siedo qua!
Hellen: Ehi , chi ti ha detto che potevi?!
Castiel: Non c’è più posto, non vedi?! Sto aspettando anche un amico.
Hellen: Hai fatto tutto da solo, chi ti ha invitato!
Castiel: Hey Lysandre, sono qui!
Hellen: Ma guardalo come mi ignora!
Per la prima volta da quando sono entrata in questa scuola, Hellen riuscì a strapparmi un sorriso.
Lysandre: Eccomi, uh? Sei tu , quella nuova!
Aky: Oh, ciao…
Hellen: Vi conoscete???
Aky: Più o meno…
Lysandre: Si…
Aky: (Si?)
Lysandre: Ci siamo incrociati il primo giorno di scuola…
Hellen: Ah, ma tu sei quello che è venuto in infermeria! Infatti ti ho visto entrare dopo che sono uscita!
Lysandre: Sei sua sorella quindi?
Hellen: Certo! La migliore!
Aky: Non che abbia altre sorelle…
Hellen: Non statela a sentire, mangiate!
Castiel: Ora mi ordini anche quando devo mangiare!
Hellen: Si! Almeno se hai la bocca piena non parli!
Castiel: Cofa? (con la bocca piena)
Hellen: Bleah! Cosi mi sbrodoli addosso!
Castiel: L’intento era quello!
Hellen: Bleah! (fugge via)
Castiel: Ehi tu! Torna qua!
Lysandre: Simpatica tua sorella.
Aky: Si, adrenalinica.
Lysandre: Sono sicuro che diventerà una buona amica di Castiel.
Aky: Tu dici?
Lysandre: Ma certo, loro due sono uguali, non li vedi?
Aky: Ora che mi ci fai pensare hanno un non so che di simile…
Lysandre: Ah, comunque mi chiamo Lysandre, tu invece?
Aky: Sono Aky.
Lysandre: Questa è la quarta volta che ci vediamo.
Aky: La quarta?
Lysandre: Si, stamattina ti ho chiamata ma non ti sei voltata.
Aky: Non sono abituata ad essere cercata da qualcuno, quindi non pensavo parlassi con me…
Lysandre: Bè, d’ora in poi dovrai abituarti…!
Aky: Ah si?
Lysandre: Certo, non sono il tipo che mette da parte le persone, quindi se ti serve una mano puoi contare su di me…
Aky: Grazie, sei la prima persona “estranea” che mi dice una cosa del genere…
Lysandre: Diavoli…
Aky: Diavoli?
Lysandre: Sono il primo che ti dice una cosa del genere, perché gli altri sono tutti diavoli…
Aky: Chissà perché ma l’ho sempre pensato anche io…
Lysandre: Oggi la direttrice ci obbligherà a scegliere un club a cui partecipare…
Aky: Un club? Sono obbligatori?
Lysandre: Si, tu quale sceglierai?
Aky: Non so nemmeno che club ci sono…
Lysandre: Io entrerò nel club di letteratura come l’anno scorso.
Aky: Non mi sembra male come idea…
Lysandre: Ti unirai a me? Cioè al club intendo…
Aky: Si, se non ho alternative migliori…
Lysandre: Bene, ci vediamo dopo allora, buona giornata!
Aky: Ciao Lysandre…!
Dopo la fatidica mensa, la direttrice ci ha obbligati a scegliere il dannato club, ho optato per la letteratura, non solo per i miei buoni voti in italiano, ma anche perché sapevo di poter avere un amico in più da oggi.
Aky: Carino il club, non credevo ci fosse tanta gente appassionata di letteratura…!
Nathaniel: Ed è qui che ti sbagli! La letteratura è molto interessante, ciao, io sono il responsabile del club di letteratura, nonché delegato segretario all’amministrazione del liceo, il mio nome è Nathaniel.
Aky: (Una persona piuttosto importante, credo…)
Nathaniel: Tu devi essere la nuova alunna, come ti chiami?
Aky: Mi chiamo Aky.
Nathaniel: Aky, vedrai che ti divertirai in questo club, c’è un sacco di gente acculturata come me!
Lysandre: Non dimenticarti di me Nathaniel.
Nathaniel: Oh, Lysandre! Che piacere averti qui anche quest’anno, il migliore alunno del corso, voi due vi conoscete?
Lysandre: L’ho indirizzata io qui.
Nathaniel: Perfetto, vedrai che ti troverai bene qui, Aky.
Ambra: Ehi Nath!
Aky: (Oh no!)
Ambra: Nath! Devi espellere immediatamente una studentessa!
Nathaniel: Lo sai che non è in mio potere Ambra… quando lo capirai?
Ambra: Ma c’è una ragazzina più piccola di me che mi offende!
Nathaniel: Non ce l’hai la lingua per rispondere? Quando vuoi ce l’hai tagliente!
Ambra: Tu sei mio fratello!
Nathaniel: E con ciò?
Ambra: Dovresti essere dalla mia parte e difendermi a spada tratta da tutto e tutti! Anche a costo di espellere l’intera scuola!
Lysandre: Non ti sembra di esagerare??
Nathaniel: Tu che vuoi, chi ti ha interpellato?
Lysandre: Io parlo quando voglio e come voglio , “cara” Ambra…
Nathaniel: Insomma, smettetela!
Ambra: Lo difendi??
Lysandre: Io sono l’alunno migliore del corso Ambra.
Ambra: E con ciò? Io sono sua sorella!
Lysandre: Dovrei per caso dire una certa cosa a Castiel?
Ambra: C-cosa?!
Lysandre: Sai bene di che parlo, quindi se vuoi che taccia, levati di torno!
Ambra: Nathaniel! Hai sentito come mi minaccia?? E non gli dici niente??
Nathaniel: Ambra… mi stai facendo vergognare davanti a tutti!
Ambra: Ma cosa dici? Me la pagherete!
Ambra corse via infuriata, per un attimo mi era parso di vedere del fumo uscirle dalla testa, ma ovviamente era solo la mia immaginazione.
Nathaniel: Scusatemi ragazzi, spesso mia sorella può essere un po’ pungente…ma in fondo non è cattiva…
Aky: Molto in fondo…
Nathaniel: Cosa vuoi dire Aky?
Ero sul punto di rispondergli, ma Lysandre prese subito la parola.
Lysandre: Dovresti tenere più a bada la tua sorellina… sa essere molto cattiva quando vuole, specialmente con le persone più fragili.
Nathaniel: Vi ha fatto qualcosa?
Lysandre: Ad Aky ha fatto qualcosa!
Nathaniel ci osservò con aria sorpresa, come se le parole di Lysandre fossero una “scoperta” per lui…eppure Ambra era abbastanza conosciuta a scuola, era famosa per essere la sorella del segretario delegato, mi parve strano che Nathaniel non sapesse nulla di tutto ciò che combinava in giro. Rimasi ad osservare il volto di Nathaniel per un po’ di tempo, quell’alto ragazzo dai capelli biondi e gli occhi color miele che avevo davanti, lo trovavo un tipo strano, non riuscivo a capire… se fosse un diavolo mascherato da angelo…

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Capitolo 4
*** Gelosia portami via ***


Era già passata una settimana dall’inizio del nuovo anno scolastico, era stata una settimana piuttosto pesante, un po’ a causa di Ambra, un po’ perché dovetti ambientarmi in fretta alla routine del liceo, ai club obbligatori, ai ragazzi, alla gente, ai professori, tante cose insomma.
Direttrice: Signorina Aky, avrei una cosa da dirle.
Aky: (La giornata inizia bene vedo…)
Direttrice: Voglio parlarle della condotta di sua sorella Hellen!
Aky: Che cosa ha combinato?
Direttrice: E’ un pessimo esempio per tutta la scuola! Non fa altro che infastidire la gentile signorina Ambra, lei come sorella maggiore dovrebbe essere un esempio per la sua educazione!
Aky: ….
Questo è troppo pensai, Ambra aveva conquistato anche la direttrice… iniziai davvero a pensare che il suo potere in questa scuola fosse assoluto, che ogni cosa cattiva che poteva fare, sarebbe sempre stata coperta, perché lei è la sorella di quel segretario da strapazzo…
Lysandre: Mi scusi se mi intrometto…
Direttrice: Si , signorino Lysandre?
Rimasi di sasso senza dire una parola, per fortuna Lysandre era venuto in mio soccorso, e non era la prima volta…
Lysandre: Credo che lei non sia del tutto obiettiva con gli studenti!
Direttrice: Cosa intende dire?
Lysandre: Che dovrebbe prendersela con la gente giusta!
Direttrice: Non è un affare che vi riguarda Lysandre! Piuttosto, pensi a scrivere una bella canzone, il ballo di inizio anno si avvicina, confido in voi ed il signorino Castiel, mi raccomando!
Dopo queste parole, la direttrice, con il suo tailleur rosa fashion, stile ragazzina, andò via con aria fiera, come se fosse la regina del liceo, si diresse verso il suo ufficio, ovviamente usò l’ascensore per fare un solo piano, troppo faticoso usare le scale e dimagrire…
Lysandre: Aky, non dare tanto peso alle sue parole, purtroppo i raccomandati ci sono sempre!
Aky: Si, lo so, però non voglio che sia mia sorella a pagarne le conseguenze…
Lysandre: Tranquilla, mi sembra una tipa “tosta” lei !
Aky: Intendi dire che io non lo sono?
Lysandre: Decisamente no!
Aky: Troppo sincero!!
Lysandre: Si, ma stai tranquilla, adesso ci sono io.
Aky: Sei per caso la mia guardia del corpo?
Lysandre: Una specie..
Aky: …a proposito, cos’è sta notizia del ballo??
Lysandre: Ah già, la direttrice organizza sempre un ballo di inizio anno, e vuole impegnare me e Castiel per la canzone..
Aky: Non credevo che voi due sapeste scrivere canzoni..!
Lysandre: A dire il vero, sono anche un vocalist.. e Castiel mi accompagna con la chitarra..
Aky: Che fossi portato per la scrittura lo immaginavo, dato il club di letteratura.. ma non pensavo sapessi cantare.. mi piacerebbe molto sentirti..
Lysandre: Mi sentirai alla festa!
Aky: Ehi, ma io volevo sentire una piccola anteprima..!
Lysandre: Ma come sei curiosa tutto d’un tratto! Comunque sia, ora non possiamo, siamo in orario scolastico, oggi dopo la lezione al club, ti porto nell’aula in cui di solito organizziamo gli eventi e le feste…
Aky: E’ li che si terrà il ballo?
Lysandre: Si, ed è li che ho tutta l’attrezzatura.
Aky: D’accordo, allora ci vediamo dopo..!
Lysandre: A dopo.. Aky!
Lysandre mi sorrise, e per la prima volta in quel liceo, riuscii a sentirmi bene anche senza Hellen… Lei era il mio punto di riferimento, la sola persona in grado di capirmi, l’unica in grado di sostenermi, ma sentivo che anche questo ragazzo emetteva un aura speciale, un aura diversa dal solito, non come quella degli altri esseri umani, ma non riuscivo a fidarmi totalmente di lui, forse perché in passato ho sempre avuto fregature da persone che consideravo amici, e che alla fine si son rivelati diavoli… Ma  lui mi sembrava diverso, mi sembrava un ragazzo d’altri tempi, molto elegante, gentile… no! Troppi complimenti tutti insieme, cosa mi stava succedendo?
Aky: (Nessuno mi ha mai dato attenzioni prima d’ora, è solo per questo che ora mi sento così, passerà di sicuro, è solo una cosa passeggera..!
Nathaniel: Ehi Aky? Ci sei?
Aky: Uh? Ah s-si , scusami, ero nel mondo dei sogni..!
Nathaniel: Me ne sono accorto ahah!
Avevo trascorso l’intera mattinata a fare questi pensieri, adesso ero al club, e senza rendermene conto, continuavo ancora…
Aky: D-dimmi pure..!
Nathaniel: Volevo solo scusarmi per l’ultima volta, ho saputo di Ambra, e mi dispiace molto!
Aky: Ah.. bè.. in fondo non è colpa tua.. non puoi mica decidere tu per le sue azioni..
Nathaniel: Lo so, ma voglio comunque scusarmi al suo posto!
Lysandre, era ben concentrato sul suo libro, seduto alla scrivania, quando d’un tratto si alzò e sparì, pensai che lo facesse per non origliare la mia conversazione con Nathaniel, non credevo che invece si nascondesse dietro alla libreria per origliare meglio, ma in quel momento non potevo saperlo…
Nathaniel: Ti va di provare ad andare d’accordo?
Aky: Bè, è una cosa che dovrebbe venire spontaneamente, senza programmi!
Nathaniel: Certo, lo so! Ma se diamo una piccola spinta non succede nulla! ^_^
Aky: V- va bene!
Lysandre: (Com’è che il segretario vuole attaccare bottone con Aky? Pensavo di essere l’unico a proteggerla… ma evidentemente mi sbagliavo…)
Nathaniel: Sai perché quella volta ho fatto finta di non sapere nulla di ciò che combinava Ambra?
Aky: No.. perchè?
Nathaniel: Perché io sono sempre stato un alunno modello, un segretario modello, un figlio modello… i miei genitori si aspettano molto da me.. invece fanno fare a mia sorella tutto ciò che vuole.. si aspettano che io la educhi come si deve, ma lei purtroppo non mi ascolta e fa sempre di testa sua.. mi sento un fratello fallito..
Aky: (Non mi aspettavo che anche Nathaniel si sentisse così…) S-sai Nathaniel, anche io mi sento più o meno come te.. ho un padre severo che si aspetta molto da me, e spesso non riesco a fare nulla.. e mi sento una fallita anche io.. mia sorella almeno è combattiva, ha un carattere più forte, io sono davvero molto fragile e mi demoralizzo subito..
Nathaniel: Si capisce subito che sei una ragazza fragile, basta guardarti per capirlo… come ti poni, come parli.. riesco ad intravedere ogni cosa di te guardandoti negli occhi..
Lysandre: ( Che cos’è questa atmosfera?? Sbaglio o Nathaniel ci sta provando con Aky? Dovrei intervenire? E se fosse infastidita dal suo corteggiamento? Se è infastidita intervengo, ma se non lo è?? Che faccio??)
Aky: C- che cos’è che intravedi negli occhi..?
Nathaniel: Guardandoti negli occhi riesco a capire molte cose.. ci vedo la tua timidezza, la tua paura, la tua fragilità… ed anche la tua dolcezza..!
Aky: (Che cos’è questa atmosfera?? Fa mooolto caldo!)
Nathaniel: In più… hai degli occhi bellissimi…
Nathaniel era sempre più vicino a me, non riuscivo ad incrociare il suo sguardo, ero troppo timida, ero sicuramente rossa in volto, l’unica cosa che riuscivo a sentire, era il suo respiro.. ed il mio cuore che batteva velocemente.. quando all’improvviso sentii gridare!
Lysandre: EHI NATHANIEL!
Nathaniel si allontanò di scatto da me, ed assunse un aria un po’ intimidita.
Nathaniel: Oh.. ehm.. dimmi Lysandre..
Lysandre: Dovresti spiegarmi questo argomento, non l’ho molto capito.
Nathaniel: Oh , certo..! Arrivo subito..! Ah , Aky, riprenderemo più tardi il discorso, se ti va possiamo rivederci dopo il club!
Lysandre: E’ impegnata con ME dopo il club, ci eravamo già organizzati, giusto Aky?
Lysandre mi fulminò con lo sguardo, come se mi stesse obbligando a rispondergli “Si, giusto, sono impegnata con lui”.
Aky: Ehm, bè, si, ma posso sempre sentirti cantare alla festa, se per te è un disturbo..!
Lysandre: Nessun disturbo, avevamo deciso così, e così sarà.
Nathaniel: Così dopo andrai a sentire Lysandre cantare? Posso venire anche io?
Aky: S-se proprio ci tieni..!
Lysandre: Era il nostro appuntamento. Tu non sei invitato.
Nathaniel: O-ok scusa, non c’è bisogno di scaldarsi tanto.. ma, scusate, ma per caso siete fidanzati?
Aky e Lysandre: N-no!
Nathaniel: Ahhh, capisco… no sai.. era solo una curiosità, visto come ha reagito lui..
Stavolta Lysandre fulminò lui con lo sguardo.
Nathaniel: O-ok, come non detto, fate finta che non abbia detto nulla..!
Non riuscivo a spiegarmi questa reazione esagerata di Lysandre, non l’aveva fatto mica perché gli piacevo vero? No, non credo, ci sarà sicuramente una spiegazione. Dopo la lezione al club, ci dirigemmo verso l’aula con le attrezzature, era incredibilmente grande rispetto alle altre aule, ed in fondo alla stanza vi era il palco con tutte le attrezzature.
Lysandre: Eccoci qui, che te ne pare?
Aky: Non sembra male!
Lysandre: Eheh
Aky: (Che faccio , glielo chiedo? Facciamoci coraggio…) Senti Lysandre…
Lysandre: Si?
Aky: Ma.. come mai prima hai reagito in quel modo con Nathaniel? Non sarai mica…
Lysandre: Io e te avevamo organizzato già tutto, avevamo preso un impegno insieme, non mi è sembrato carino mettersi in mezzo.
Aky: S-si.. ma in fondo lui non lo sapeva , no?
Lysandre mi sorrise.
Lysandre: Sei troppo ingenua Aky, vieni qui piuttosto, ti faccio sentire una delle mie canzoni.
Aky: Senza accompagnamento?
Lysandre: Canterò acapella , è la prima volta che lo faccio a dire il vero, non so cosa ne verrà fuori, consideralo un regalo da parte mia.
Lysandre impugnò il microfono, ed in men che non si dica, diventò il re del palco, la sua voce era angelica, nonostante non ci fosse la musica, riusciva a trasmetterti un sentimento di pace, di angoscia, di felicità, a seconda della canzone che cantava… tutte le emozioni assopite.. riusciva ad emergerle.. il brano che stava cantando.. era un po’ triste.. non capivo il perché di quella scelta.. forse perché in quel momento lui si sentiva così? Anche se fosse… cosa potrei fare io per lui? Non so molto di lui, anzi, quasi nulla… Iniziai a lacrimare, ma lui se ne accorse, e subito stoppò la sua canzone.
Aky: C-continua pure..!
Lysandre si precipitò giù dal palco, e mi abbracciò, o meglio, mi stritolò, e mi sussurrò delle parole…
Lysandre: Stai tranquilla Aky… Non piangere… ci sono io…
Le lacrime non smisero di uscire, anzi, diventarono fiumi di lacrime, non riuscivo a credere a quelle parole, ero quasi commossa…
La magia del momento si spense quando qualcuno aprì la porta, chi può essere? Proprio ora che sto piangendo, non voglio che mi vedano così… no… è solo una scusa… non volevo staccarmi dal suo abbraccio.

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Capitolo 5
*** Due nuovi alunni ***


Ragazzo A: Uh? Ma qui c’è qualcuno!
Ragazzo B: Chi??
Immediatamente io e Lysandre ci dividemmo dall’abbraccio, eravamo entrambi imbarazzati ed i nostri occhi puntavano dalla direzione opposta rispetto ai nostri visi.
Ragazzo A: Scusate se vi abbiamo disturbato eheh!
Aky: N-no! Non è come pensi!
Ragazzo B: Eravamo venuti per guardare la scuola, da domani saremo dei nuovi alunni!
Lysandre: Ah, spero che vi troviate bene qui, siete giusto in tempo per il ballo di inizio anno, piacere, mi chiamo Lysandre.
Ragazzo A: Piacere mio Lysandre! Il mio nome è Alexy!
Ragazzo B: Io sono Armin!
Aky: Siete due gemelli identici!
Il mio sguardo non faceva che spostarsi da Alexy verso Armin , e da Armin verso Alexy. Alexy era un ragazzo dai capelli azzurri, era vestito in un modo abbastanza colorato, aveva delle grosse cuffie intorno al collo, dal modo in cui era vestito capii subito che fosse un amante della musica techno. L’altro ragazzo invece, Armin, aveva i capelli neri e gli occhi azzurri, sembrava molto più discreto dell’altro ragazzo, ma la somiglianza tra i due era strabiliante.
Aky: Il mio nome è Aky..!
Armin: Scusate se vi abbiamo interrotto, ma mentre visitavamo la scuola, abbiamo sentito qualcuno cantare, e volevamo vedere da dove provenisse quella voce, eri tu vero Lysandre?
Lysandre: Si.
Alexy: Hai una bellissima voce, complimenti!
Lysandre: Grazie!
Lysandre accennò un mezzo sorriso, ma osservandolo bene, aveva le guanciotte rosse, faceva quasi tenerezza, faticai a trattenere la risatina.
Il giorno dopo, tornando a scuola, incontrai Ambra.
Ambra: Ma guarda chi si vede!
Aky: … (meglio ignorarla)
Ambra: Dove scappi? Dovresti insegnare l’educazione a tua sorella!
Aky: F- fossi in te penserei ad altro…
Ambra: Tipo?
Aky: Tipo cercare di farti bella per il ballo, visto che pensi solo alla moda..!
Ambra: Ahahah! Non penserai mica di venire al ballo anche tu? Sembri una straccivendola, e nessun ragazzo si avvicinerebbe mai a te!
Aky: Può darsi…
Ambra: Almeno lo sai, ahahah! Adesso levati di mezzo, ho già perso troppo tempo con te! E ricordati di tua sorella!
Ambra mi diede l’ennesima spinta, ma fortunatamente questa volta non finii contro nessun armadietto.
SBAM!
Nathaniel: Aky! Tutto ok?
Aky: N-Nathaniel? (oh no! Che vergogna! Non voglio rimanere sola con lui!)
Nathaniel: Ti senti bene Aky? Sei pallida..
Aky: S-scusami, devo andare..!
Cercai di svignarmela il prima possibile, ma… mi afferrò il braccio.
Nathaniel: Ehi.. tutto a posto? Sembra che tu voglia evitarmi…
Aky: N-no.. non voglio evitarti, è solo che sono di fretta.. dovevo incontrarmi con un amico..
Nathaniel: Aky, aspetta! Ci sarai al ballo?
Aky: Penso di si..
Nathaniel: Mi farebbe piacere invitarti a danzare quel giorno..
Aky: Oh… ( ma perché quando c’è lui in giro, fa sempre così caldo?) Grazie.. ma adesso devo scappare..
Nathaniel: Aspetta Aky..
Armin: Ehi Aky! Eccomi, hai aspettato molto?
Aky: ?
Armin: Su andiamo! Ciao segretario!
Nathaniel: C-ciao..!
Armin mi prese un braccio e mi trascinò via da quella situazione imbarazzante.
Aky: Grazie per avermi salvata da quella situazione piuttosto imbarazzante!
Armin: Tranquilla, si vedeva lontano un miglio che eri a disagio!
Aky: Già..
Armin: Solo il segretario non l’aveva capito!
Aky: Uh? Che cos’hai in mano?
Armin: E’ un video game, ti piacciono?
Aky: Molto!
Armin: Sono un vero nerd, fosse per me starei ogni giorno della mia vita a giocare, invece devo andare a questo cavolo di ballo!
Aky: Bè, pensalo ad un modo per integrarti con gli studenti!
Armin: Non mi piacciono le feste!!
Alexy: Armiiiin, avanti vieni!
Armin: Arrivo! Scusa Aky, devo scappare, ci vediamo!
Aky: Ciao Armin!
Lysandre: Da quando sei diventata così socievole?
Aky: Lysandre! Mi hai spaventata! Sei sbucato così all’improvviso!
Lysandre: Non sono io quello che dovrebbe incuterti timore, sai che puoi fidarti di me!
Aky: Si..!
Lysandre: Comunque.. è successo qualcosa? Ho sentito mentre parlavi con Armin.. che vorrebbe dire “salvarti da una situazione imbarazzante”?
Aky: Oh..! Parlava di Nathaniel!
Lysandre: Ancora quel segretario, ma si può sapere cosa vuole da te?
Aky: Non lo so.. ma non mi sembra cattivo..
Lysandre: Fossi in te ci starei attento, se allunga troppo le mani fai un fischio!
Aky: Allungare le mani? Fare un fischio?!
Lysandre: Si… cioè.. se dovesse disturbarti in qualche modo, urla il mio nome, io correrò da te..
Lysandre mi sembrava davvero il ragazzo delle favole, il fantastico principe che corre in aiuto della sua principessa, ma questa purtroppo non è una favola, è la realtà, persone del genere possono esistere solo nei miei sogni, non dovevo illudermi troppo, sapevo che prima o poi ne sarei rimasta delusa…
Lysandre: Oggi pomeriggio vuoi venire con me ad ascoltare la canzone che canterò alla festa? Questa volta ci sarà Castiel che mi accompagna, se vuoi puoi portarci anche Hellen!
Aky: Oh certo! Mi farebbe piacere!
Quel pomeriggio decisi di saltare il club di letteratura, andare al club significava incontrare Nathaniel, ed in quel momento non avevo nessuna voglia di vederlo, riusciva a sconvolgere tutti i miei sentimenti, e mi rendeva ansiosa.. così all’ora prestabilita mi recai con Hellen nell’aula da ballo.
Hellen: Wow! Così è qui che si terrà sto ballo del cavolo!
Castiel: Ciao pidocchia!
Hellen: Che ci fai tu qui!
Castiel: Ahahah! Io accompagnerò Lysandre alla chitarra, sciocca!
Aky: Su , su non litigate!
Hellen: Non stiamo litigando, è lui che mi insulta!
Castiel: Ehi , ehi! Guarda che sei tu l’alunna del liceo che infastidisce la signorina Ambra  ahahah!
Hellen: Cosa c’entra questo!
Castiel: Sei tu quella che attacca briga!
Hellen: Ma non è vero! Io rispondo semplicemente alle sue provocazioni!
Lysandre: Calma ragazzi.. Castiel fammi sentire la melodia che hai composto.
Castiel: Ai tuoi ordini padrone (sarcasticamente)
Castiel cominciò a suonare, ma Lysandre non cantava, peccato, avrei preferito ascoltare la chitarra e la voce tutti e due insieme..
Hellen: Però..! Non male per un novellino!
Castiel: Io novellino? Ahah, si vede che mi conosci poco, questo non è nulla di quello che so fare!
Aky: Lysandre.. ma la canzone che hai composto?
Lysandre: La sto finendo.. Castiel ha scritto la musica.. io le parole.. la sentirai alla festa..
Aky: Che peccato
Lysandre: Ora sei te quella curiosa eh?
Aky: Un po’!
Lysandre mi sorrise, ultimamente mi sorride spesso.
Castiel: Come siete seri voi due!
Hellen: Tu invece sei un pagliaccio!
Castiel: Che cosa? Sei tu che sei un clown, quando ti ho incontrata la prima volta, avevi il sedere nell’acqua!
Hellen: Ma sentilo come rinfaccia le cose! Non ti sono mai capitati degli incidenti??
Castiel: No, mai! Io sono perfetto!
Hellen: Me ne ricorderò nel momento opportuno!
In quel momento l’atmosfera era diventata piacevole, e scoppiammo tutti in una grossa risata, che bello, erano secoli che non mi sentivo così viva, dopo milioni di scuole cambiate, avevo trovato dei veri amici, speravo che tutto questo non finisse mai… Nei giorni a seguire, ogni pomeriggio mi recavo in quell’aula con Lysandre, Hellen, e Castiel… continuavo a saltare il corso di letteratura, e ricevetti una lettera di richiamo a casa.
Padre: Che cosa significa questa lettera Aky?
Aky: …
Padre: Perché stai saltando il corso?! Hai intenzione di essere bocciata? O di farmi fare una brutta figura davanti a tutti? Eh?!
Aky: …
Padre: Perché non rispondi! Sei una figlia davvero inutile!
Non feci in tempo a fare nulla, mi diede uno schiaffo.. e così caddi a terra piangendo..
Padre: Lacrime di coccodrillo! Piangi? Ti do io una buona motivazione per farlo!
Stava per colpirmi ancora, ma Hellen si mise in mezzo.
Hellen: No!!!
Padre: Levati di mezzo Hellen!
Hellen: No, lasciala stare! Aky, vai via presto!
Aky: Ma.. non posso lasciarti qui..
Hellen: Fidati di me, vai a farti una passeggiata, non preoccuparti per me!
Aky: O-ok…
Mi sentivo umiliata, per l’ennesima volta, ero stanca di questa situazione.. ancora una volta mi sono fatta proteggere da mia sorella minore.. Uscii di casa e corsi a perdifiato verso il parco, la strada era abbastanza buia e deserta, pensai che fosse un bene, così nessuno mi avrebbe vista piangere. Mi sedetti su una panchina e passai un po’ di tempo a piangere da sola, non c’era nessuno, mi sfogai a più non posso, ero certa di non essere vista da nessuno, ma all’improvviso, vidi qualcuno, era Nathaniel, illuminato dalla luce del lampione davanti a me.

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Capitolo 6
*** Il ballo dei miei sogni ***


Aky: C - Che ci fai tu qui? (singhiozzando)
Nathaniel: Sono fuggito…
Aky: Anche tu..?
Nathaniel: Si… posso sedermi accanto a te?
Aky: Fai come vuoi…
Nathaniel si sedette accanto a me, per la prima volta non mi sentivo imbarazzata affianco a lui, non tentò nemmeno di avvicinarsi a me, si sedette semplicemente sulla mia stessa panchina, lasciando un po’ di distanza tra di noi. Non riuscivo a vedere il suo volto, era rivolto verso il basso, non sapevo che espressione avesse, triste, felice, arrabbiata, per me quel ragazzo era un mistero.. Rimanemmo qualche minuto in silenzio, poi finalmente mi rivolse la parola..
Nathaniel: Ho avuto un litigio con mio padre…
Aky: Anche io…
Nathaniel: Mi ha rimproverato perché non ho preso il voto più alto nel compito di chimica…
Aky: Che voto hai preso?
Nathaniel: 9
Aky: E si è arrabbiato per una cosa del genere? Se avessi preso io 9, avrebbero fatto i salti di gioia a casa mia..
Nathaniel: Mio padre pretende sempre il massimo da me, se non prendo 10 in tutte le materie mi picchia e poi mi chiude in camera a studiare pile di libri interi..
Aky: Non è troppo brutale come punizione? In fondo 9 è un voto alto.. mi chiedo cosa dica dei voti di Ambra allora..
Nathaniel: Nulla, io sono l’uomo di casa, il figlio maggiore, l’esempio da seguire, io devo raggiungere la perfezione, Ambra può fare quello che vuole, è libera..
Aky: Ma non è giusto questo..
Nathaniel: Credo che lo faccia per il mio bene, per garantirmi un bel futuro.. anche se dovrebbe essere più duro con Ambra..
Aky: Anche io ho litigato con mio padre… ho ricevuto una lettera di richiamo perché mi assento al club di letteratura…
Nathaniel: Ah.. già.. a proposito.. perché non stai più venendo?
Aky: (Meglio inventare una scusa, non mi va proprio di dirgli che mi assento al club per non vederlo…) Bè.. ho la testa altrove in questi giorni..
Nathaniel: Capisco.. c’entra per caso Lysandre?
Aky: Lysandre? No.. perché?
Nathaniel: Bè.. mi siete sembrati parecchio uniti l’ultima volta..
Aky: Non c’è niente tra me e lui, non so cosa tu abbia pensato..
Nathaniel: Meglio così..
Aky: Meglio così?
Nathaniel: Si, significa che.. niente, lascia perdere..
Aky: Sarà meglio che io torni a casa, si sta facendo tardi..
Nathaniel: Io resto qui ancora un po’, domani sera ci sarà il ballo.. cerca di stare tranquilla e di non rovinarti il divertimento..
Aky: Anche tu, ciao Nathaniel..!
Percorsi la strada di casa pensando un po’ al ballo, un po’ al litigio con mio padre. Quando rincasai era già molto tardi, tutti dormivano, tranne Hellen che mi attendeva, mi aprì la porta e mi abbracciò piena di preoccupazione, andammo a dormire insieme quella sera.
La mattina dopo la scuola era in fermento per il ballo che si sarebbe tenuto quella sera, i più eccentrici addirittura si assentarono per andare dal parrucchiere, Ambra era una di quelle ovviamente.
Hellen: Sono proprio curiosa di vedere Ambra come si vestirà!
Aky: Già me la immagino..
Hellen: Sarebbe figo se venisse vestita da Biancaneve!
Aky: Biancaneve? Non è mica una festa in maschera!
Hellen: Lo so, però io potrei travestirmi da strega, e darle la mela avvelenata!
Aky: Ahah, la metteresti a tacere per sempre!
Hellen: No, finchè un principe che la ami, non la bacerà, cioè mai!
Castiel: Ahahah! Bella questa!
Aky: Ciao Castiel, sei pronto per stasera?
Castiel: Certo, come no! Sono proprio curioso di vedere Hellen travestita!
Hellen: Travestita???
Castiel: Ahah! Ciao, ci vediamo!
Quella mattina, non incrociai nemmeno una volta Lysandre a scuola, non sapevo nemmeno se si fosse presentato. Suonò la campanella e tornai a casa con Hellen e Castiel.
Hellen: Uffa, non so cosa mettermi!
Aky: Non ti ci vedo in ghingheri!
Hellen: Infatti! Andrò in camicia e cravatta!
Aky: Come sempre fai il maschiaccio!
Hellen: Che ci vuoi fare, sono l’uomo di casa!
Aky: Va bene, io cosa potrei mettermi?
Hellen: Ovviamente vestiti in modo elegante, non mettere la prima cosa che ti capita come fai sempre! Devi far vedere ad Ambra che sei più bella di lei!
Aky: Ma io non voglio mettermi in competizione con Ambra!
Hellen: Bè fai come vuoi, io intanto chiamo un taxi per farci accompagnare!
Intanto alcuni alunni erano già arrivati sul luogo della festa.
Direttrice: Benvenuti ragazzi, spero vi divertiate!
La direttrice era vestita con un vestito rosa aderente che esaltava quei rotolini di troppo messi su mangiando bignè durante l’orario scolastico.
Lysandre: Non vedo ne Aky, ne Hellen..
Castiel: Tranquillo, la principessa arriverà eheh!
Lysandre lo guardò male, si era vestito con uno dei suoi abiti più eleganti, sempre in stile vittoriano, mentre Castiel era vestito in maniera più rock, aveva una giacca nera, ed una camicia senza cravatta, un po’ sbottonata.
Ambra: Non ce n’è una stasera che sia alla mia altezza, oh Castiel!
Castiel: Che vuoi?
Ambra: Sono ansiosa di sentirti suonare, sarai bravissimo!
Castiel: Lo so che sono bravissimo!
All’improvviso si sentì un rumore assurdo, era Hellen che entrando era inciampata al tavolo del buffet.
Ambra: Ahahahahahah!
Hellen: Cos’hai da ridere!
Ambra: Ma come ti sei vestita? Pensi di essere alla riunione degli azionisti dell’azienda di mio padre?
Hellen: E tu? Pensi di essere al night club??
Ambra indossava abiti succinti di colore argento, per risaltare le sue forme, e portava delle scarpe tanto alte quanto costose. Hellen, invece, era vestita da vero e proprio maschiaccio, i suoi vestiti rispecchiavano perfettamente il suo carattere da leonessa, era vestita in giacca e cravatta, sembrava lo sposo nel giorno del matrimonio. Ad un certo punto sbucò anche Aky, lei interpretava in un certo senso la sposa, indossava un bellissimo abito rosso lungo, aveva i capelli raccolti ed adornati da delle rose del medesimo colore. Avanzò verso la stanza, prese Hellen a braccetto e camminarono verso il palco.
Castiel: Sembra che la tua prediletta sia qui!
Lysandre: Smettila con queste idiozie!
Lysandre salì sul palco, impugnò il microfono e chiese di abbassare tutte le luci. Si stava preparando per cantare quella canzone che ero tanto curiosa di ascoltare. Castiel prese la chitarra ed iniziò a suonare, subito ci fu un atmosfera magica e Lysandre iniziò a cantare, non dimenticherò mai le parole di quella canzone:
“Non essere spaventata, da ora in avanti ci sono io, perciò… afferra questa mano… non posso proprio cambiare il tuo passato… ma posso cambiare questo orrendo presente e trasformarlo per te”.
Rimasi imbambolata ad osservare Lysandre che cantava, quando mi sentii chiamare.
Nathaniel: Mi concedi l’onore di questo ballo?

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Capitolo 7
*** Malinconia condivisa ***


Nathaniel era vestito di bianco, aveva un fiore sulla giacca, sembrava un vero e proprio principe.. Non seppi cosa rispondergli.. semplicemente rimasi in silenzio senza dire una parola.. mi prese per la vita ed iniziammo a danzare davanti agli occhi increduli dei nostri compagni di scuola. L’aula era addobbata come un vero e proprio salone da ballo, vi erano grandi finestre con delle lunghe tende rosse che toccavano il pavimento fatto di legno. Ogni angolo della stanza era adornato da vasi di fiori.. il lampadario era di cristallo e sul lato destro vi era il buffet.. in fondo alla stanza il palco, e sulla sinistra i balconi. La canzone di Lysandre era davvero bella, per un attimo mi era sembrato che fosse stata scritta appositamente per me, ma non ero sicura, continuavo a danzare sulle note di quella dolce canzone accompagnata da Nathaniel che si dimostrò un bravo ballerino, riusciva a farti sentire leggera come una piuma, ma ancora non riuscivo a guardarlo negli occhi…
Nathaniel: Sono contento di essere qui con te…
Aky: ….
Sono certa che in quel momento la mia faccia doveva essere rossissima, mi sentivo andare a fuoco..
Ambra: Cosa crede di fare quella sguattera con mio fratello??
Hellen: Sguattera ti ci chiami da sola!
Ambra: Zitta tu! Sei solo una cafona senza classe! Sei una ragazza e vai in giro vestita da uomo!
Hellen: E con questo?
Ambra: Così non ti si piglierà mai nessuno!
Alexy: Qualcuno invece c’è!
Ambra: ?!
Alexy: Ciao! Come ti chiami? Io sono Alexy!
Hellen: Mi chiamo Hellen!
Alexy: Devi essere la sorellina di Aky, che carina! Vieni a ballare con me? Sono da solo!
Hellen: Certo!
Ambra: Cosa?? Le due racchie ballano, ed io non ho nessuno con cui ballare?? Ehi tu!
Armin: ?
Ambra: Balla con me!
Armin: No scusa, sono venuto forzatamente al ballo, preferisco giocare al mio video game piuttosto che ballare con te!
Ambra: Che cosa?? Ma come ti permetti!!
La canzone di Lysandre giunse finalmente al termine, ma Nathaniel rimase con le mani sulla mia vita.. non sapevo come comportarmi.. mi stava guardando intensamente..
Ambra: Nathaniel! Cosa stai facendo?!
Ambra mi strattonò via da lui.
Ambra: Invece di ballare con tua sorella, balli con questa straccivendola?! Vieni via!
Nathaniel: Ahia mi fai male Ambra!
Aky: …
Lysandre: Ehi Aky..
Aky: Ciao Lysandre..!
Lysandre: Ti è piaciuta la mia canzone?
Aky: Si, era molto bella…
Lysandre: L’ho scritta pensando ad una persona..
Aky: Una persona?
Lysandre: Si, da quando l’ho incontrata ho l’istinto di proteggerla.. non riesco a dirle queste parole di persona.. così ho scelto di farlo attraverso la musica..
Aky: (Non starà mica parlando di me??) Ah.. e posso sapere chi..
Non feci in tempo a terminare la frase, che una vocina stridula mi interruppe e chiamò Lysandre.
Nina: Lysandreeeeee! Fatti abbracciare! (gli si attacca al collo)
Lysandre: N-Nina! Che ci fai qui!
Nina: Ti ho seguita in questa scuola, quanto mi sei mancato! Ed io? Ti sono mancata??
Lysandre: S-si Nina..! Ora però lasciami respirare..!
Nina: Ho ascoltato la tua canzone, grazie! Sei stato molto carino!
Lysandre: C-cosa?
Nina: Oh Lysandre! (le vengono gli occhi a cuoricino)
Aky: E così la canzone era per lei.. è la prima volta che la vedo..
Lysandre: E’ la mia vicina di casa!
Nina: E da ora in poi anche di scuola!
Aky: Oh.. capisco..!
Nathaniel: Ehi Aky! Sono riuscito a liberarmi momentaneamente di Ambra, ti va di venire sul balcone a bere qualcosa?
Aky: D’accordo, arrivo..
Nathaniel: Perfetto! Oh ciao Lysandre! Simpatica la tua amica, divertitevi!
Lysandre: …
Io e Nathaniel uscimmo sul balcone, era una bella serata, il cielo era illuminato dalle stelle, però non mi sentivo molto felice..
Nathaniel: Che hai Aky? Sei triste?
Aky: N-no..!
Nathaniel: E’ per Lysandre e la sua amica?
Aky: Assolutamente no..
Nathaniel: Mmmh, non mi convinci..
Aky: …
Nathaniel: Comunque, complimenti sei molto bella stasera!
Aky: G-grazie.. anche tu sei… elegantissimo…
Intanto Lysandre era nel salone alle prese con Nina..
Lysandre: (Chissà che cosa sta dicendo Nathaniel ad Aky.. l’ha anche invitata a ballare.. ed io non ho potuto fare nulla, adesso c’è anche Nina..)
Nina: Lysandre mi stai ascoltando?
Lysandre: Uh? Si..
Nina: Danziamo dai!
Lysandre: Ehi!
Lysandre fu trascinato sulla pista da ballo da Nina, non ebbe nemmeno  il tempo di rispondere.
Castiel: Ci vai dentro con il buffet eh?
Hellen: Mi sembra un peccato non mangiare questo buon cibo!
Castiel: Ahahah, così non sarai mai una finta modella come Ambra!
Hellen: Meglio, meno le somiglio , meglio è !
Castiel: Ahahah!
Ambra: Hei tu! Che cosa ci fai con il mio Castiel?!
Hellen: Il tuo Castiel? Ehi frena bella, sto solo mangiando, è lui che è venuto a parlarmi!
Ambra: Non dire cavolate! Ci stai provando con lui, lui è mio!
Hellen: Ma cos..
Hellen non fece in tempo a terminare la frase, fu tirata da Castiel e baciata davanti agli occhi furenti di Ambra. Oggi nessuno riusciva a terminare le frasi!
Ambra: ARGH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Hellen: M- ma che fai?????
Castiel: Shh, voglio solo liberarmi di lei!
Hellen: Non usarmi come cavia!!
Direttrice: Signorina Ambra! Si sente bene? Oh mio dio! E’ svenuta! Presto aiutatela!
Castiel sorrise maliziosamente e fece un occhiolino ad Hellen.
Castiel: Perché non la aiuti tu, pidocchia?
Hellen: Grrrr … !!!
Hellen si diresse verso il balcone, dove c’erano Aky e Nathaniel..
Hellen: Aky! Andiamocene da qui!
Aky: Cosa è successo? Ho sentito delle urla..
Hellen: Non ne posso più di questa insulsa festa!
Aky: Era Ambra che gridava?
Hellen: Si!
Nathaniel: Cosa?? E’ successo qualcosa a mia sorella?
Hellen: E’ svenuta come una pera!
Nathaniel: Oddio! Ambra!
Nathaniel corse via.
Aky: Ma si può sapere cosa è successo?
Hellen: Castiel mi ha usata come cavia!
Aky: Cavia?
Castiel: Le ho dato un bacetto per allontanare Ambra da me!
Aky: Cosa??
Hellen: Andiamocene!
Aky: Dai Hellen non prenderla così male!
Hellen: Ok, allora me ne vado da sola!
Castiel: Dai pidocchia! Torna qua! Le vado dietro, tu puoi anche restare Aky.
Aky: O-ok..
Lysandre: Che cosa è successo a quei due?
Aky: Poi ti spiego..
Lysandre: Siamo rimasti solo noi..
Aky: E la tua amica?
Lysandre: E’ andata via.
Aky: Ah.. capisco..
Lysandre: Comunque.. riguardo la canzone..
Aky: Si, ho capito, l’hai scritta per Nina..
Lysandre: No, cioè..
Aky: Devi esserle molto affezionato, ti invidio molto..
Lysandre: Uff…
Aky: Ti sta molto bene questo completo..
Lysandre: Anche tu sei carina..
Aky: Grazie..
Lysandre: Che… che cosa ti ha detto Nathaniel poco fa?
Aky: Niente di che.. perché vuoi saperlo?
Lysandre: Non voglio che ti faccia del male.
Aky: No, lui è molto gentile, abbiamo molte cose in comune..
Lysandre: Tipo?
Aky: Tipo le nostre situazioni familiari..
Lysandre: Parlate spesso?
Aky: Diciamo che ultimamente lo incontro spesso, l’ho incontrato anche al parco ieri sera..
Lysandre: Vi date degli appuntamenti di nascosto?
Aky: Ma quali appuntamenti!
Lysandre: Sto scherzando! Ho un po’ freddo Aky, rientro in sala, tra poco devo cantare di nuovo.
Aky: Va bene..
Non me l’aspettavo, mi baciò la guancia… poi mi fece un sorriso malinconico e tornò nel salone.. Non ricordo altro di quel momento.. c’erano mille persone, la musica altissima, ma dopo quel bacio sembrò come se i suoni circostanti sparissero, non riuscivo più a sentire nulla.. eccetto i battiti del mio cuore.

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Capitolo 8
*** La sospensione ***


Il mattino dopo non volevo alzarmi dal letto.
Aky: Uhm… che strano, oggi Hellen non viene a darmi fastidio per obbligarmi ad andare a scuola?
Per la prima volta da quando era cominciata la scuola, mi alzai di mia spontanea volontà, diressi lo sguardo verso il letto di Hellen che aveva messo la testa sotto il cuscino.
Aky: Uh? Ehi! Alzati!
Hellen: No non voglio!
Aky: Stai facendo la mia imitazione per caso?
Hellen: No! Non ci vado a scuola!
Aky: E’ incredibile come i ruoli si siano invertiti! Che ti prende? Di solito sei così energica!
Hellen: Non ho nessuna voglia di vedere quel piantagrane di Castiel!
Aky: Ah già, mi ero dimenticata… bè, poche storie! Alzati!
Tirai Hellen per le gambe, ma lei continuava ad aggrapparsi alla ringhiera del letto.
Aky: Hellen!!!
Alla fine ci beccammo una bella sgridata da nostro padre, che furioso ci accompagnò in macchina fino al Dolce Amoris, dopodiché ognuna prese la propria strada.
Quella mattina mi sembrava tutto fin troppo tranquillo, mi sedetti al mio banco ed aspettai l’inizio della lezione.
Prof: Non vedo Ambra oggi.
Aky: ( Meglio così…)
Ad un tratto qualcuno spalancò la porta, e la figura di un Nathaniel scioccato mi si parò davanti.
Nathaniel: A-Aky!
Aky: Che succede?
Nathaniel: C-ci sono dei problemi con tua sorella!
Aky: COME?!
Nathaniel mi afferrò la mano e mi trascinò con se dall’altro lato dell’edificio, la scena che mi si presentò davanti mi lasciò senza parole, Hellen era su Ambra e la stava prendendo a pugni in faccia!
Hellen: Non ci provare più con me hai capito? O quella faccia te la riduco a brandelli!
Ambra: Aiutatemi! Questa è una pazza!
Istintivamente presi Hellen per la spalla e la spostai da Ambra…
Hellen: Lasciami Aky! Devo ridurla in polvere!
Aky: Non fare così, ci rimetti solo tu!
Ambra: Me la pagherete cara, è una promessa!
Ambra era ricoperta di lividi dalla testa ai piedi, si alzò zoppicando e fu presa sotto le braccia da Li e Charlotte, dirigendosi in infermeria.
Preside: Che sta succedendo qui?!
Hellen ricevette una strigliata dalla preside, e si beccò una settimana di sospensione.
Aky: Grande… era proprio per questo che ti dicevo di fermarti…
Hellen: Ormai l’avevo già picchiata, quindi sarei stata sospesa ugualmente, tanto vale sfogarsi su di lei fino all’ultimo…
Aky: Ma cosa ti è preso? E’ la prima volta che picchi qualcuno!
Hellen: Ha cominciato lei, per colpa di quel cretino di Castiel ora mi ha presa di mira! Mi ha fatto cadere per terra e poi ha cominciato ad insultarmi!
Aky: … Vabbè ormai quel che è fatto è fatto… vai a casa ora…
Castiel: Hellen!
Hellen: E tu? Cosa vuoi? Per colpa di chi sono in questa situazione??
Aky: Ehm… io vado, risolvetevela tra voi! Ciao!
Castiel: Stai forse insinuando che la colpa è mia?
Hellen: E di chi altrimenti? Mi hai baciata davanti a lei pur sapendo i suoi sentimenti, ovviamente ora se la prenderà con me, mica con te!
Castiel: Non credevo che arrivassi fino a questo punto!
Hellen: E’ perché ne ho abbastanza!
Castiel: Abbastanza?
Hellen: Ho vissuto tutti i miei anni scolastici in una maniera schifosa! Sono stata vittima di bullismo alle medie, avevo dei problemi… adesso che sono al liceo le cose vanno meglio… ma… ogni volta che vedo qualcuno che fa il prepotente, l’istinto animale scatta!
Castiel: Istinto animale?! Cosa sei un ippopotamo?
Hellen: Fai poco lo spiritoso…
Castiel: Dai, stavo scherzando…
Hellen: Bè c’è poco da scherzare… ci vediamo…
Castiel: …
Erano finite le lezioni, Aky doveva dirigersi al club di letteratura…
Aky: ( Non ho per niente voglia di andarci… ma ho già avuto una lettera di richiamo a casa… poi sono preoccupata per Hellen… )
Lysandre: Ciao Aky, come mai quell’aria pensierosa?
Raccontai tutto ciò che era successo quella mattina a Lysandre, sentivo che con lui potevo confidarmi, perché al momento era l’unica spalla su cui potevo contare.
Lysandre: E’ vero che ha reagito in un modo un po’ troppo violento… avrebbe dovuto lasciarla perdere, ormai sappiamo tutti com’è Ambra… Non pensarci troppo Aky!
Lysandre mi sorrise dolcemente mentre mi accarezzava la mano, come a volermi tranquillizzare… le sue mani erano così calde e delicate… che scaldavano le mie gelide…
Lysandre: Aky… a proposito della canzone di ieri sera…
Aky: Ah, si, molto bella, davvero!
Lysandre: Si , ma.. quello che volevo dirti è che…
Nathaniel: Oh ciao Aky! Sono contento che tu sia tornata a frequentare attivamente le mie lezioni! ^_^
Lysandre: …
Aky: Bè, non ho molta scelta!
Nathaniel: Ahah, effettivamente!
Lysandre: ( Ma perché mi sento un intruso quando arriva Nathaniel? )
Nathaniel: Comunque, ieri sera mi sono proprio divertito…
Aky: Arriva al punto…
Nathaniel: Punto?
Aky: Non vuoi parlarmi di come mia sorella ha colpito la tua?
Nathaniel: Ah, no… sono cose che non mi riguardano queste, ormai ho speso fin troppo tempo cercando di far capire ad Ambra le cose, ma a quanto pare non ne vuole sapere… non sono venuto a parlarti di lei, volevo solo parlare con te…
Lysandre: Allora io levo il disturbo.
Aky: Eh? Perché?
Nathaniel: Ah vai via Lysandre? C’è la tua amichetta fuori che ti aspetta, come si chiamava? Quella che ieri è venuta al ballo… Nina?
Lysandre: Si…
Nathaniel: Ecco, c’è lei in cortile, presto, raggiungila! ^_^
Lysandre: Bene, allora vado avanti.
Per la prima volta Lysandre trasmise freddezza da ogni parte di se… gli occhi erano spalancati e persi nel vuoto, la sua camminata era fiera e lenta… per quanto quel ragazzo mi sembrava speciale, ancora non riuscivo a comprenderlo a pieno… c’era qualcosa di misterioso in lui…
Nathaniel: Aky, vieni con me, voglio mostrarti una cosa!
In quel momento mi sentivo così sola e triste… l’aria di felicità dei giorni precedenti, era svanita nel momento in cui Lysandre iniziò a trattarmi con freddezza… Nathaniel mi apparì come un raggio di sole in un cunicolo buio, il suo volto era sempre sorridente, ed i suoi occhi brillavano, mi trasmetteva felicità.

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Capitolo 9
*** Principessa e cavaliere ***


Aky: Cosa vuoi mostrarmi?
Nathaniel: Chiudi gli occhi, è una sorpresa!
Aky: Devo avere paura?
Nathaniel: Ahah, ma no, sciocca!
Nathaniel si mise dietro di me, e mettendomi le mani sugli occhi, iniziò ad accompagnarmi pian pianino… eravamo diretti al club di giardinaggio, ma io ancora non lo sapevo… passammo quindi dal cortile…
Nina: Lysandreeee! Sono davvero felice di vederti!
Lysandre: Ciao Nina…
Nina: Oh! Ma quella non è la tua amichetta che ho conosciuto ieri sera al ballo?
Lysandre si voltò ed assistette a quella scena melensa di Nathaniel ed Aky.
Lysandre: S-si, sembra lei…
Nina: E’ il suo ragazzo quello? Così sembra, come sono carini!
Lysandre: …
Nina: Lysandre, perché non facciamo come loro?
Lysandre: C-cosa?
Nina: Dai ti voglio bendare anche io!
Lysandre: N-no dai, stai ferma Nina!
Nina: Daiiii!
Lysandre: Ho detto di no!
Nina: ….
Lysandre: S-scusa, non volevo alzare la voce…
Nina: Scusami tu… non volevo farti arrabbiare…
Lysandre: (Uff ma che mi succede??)
Nina: Ci vediamo un'altra volta, magari quando sarai più allegro, ciao Lysandre…
Lysandre: ….  ( Sono davvero pessimo… non faccio altro che allontanare le persone da me… mi faccio schifo… però sono curioso di vedere dove Nathaniel sta portando Aky, non vorrei che le facesse qualcosa di male… non si sa mai… li seguirò di nascosto…)
Nathaniel: Sei pronta Aky?
Aky: Si..!
Nathaniel mi levò le mani dagli occhi, ma ancor prima che lo facesse, intuii un po’ la situazione, nell’aria c’era un buonissimo profumo di fiori… la vista era stupenda, non credevo che il club di giardinaggio nascondesse simili posti…
Nathaniel: Ti piace?
Aky: Si… non avevo mai visto questo posto quando sono entrata qui…
Nathaniel: E’ perché è un posto nascosto nel club di giardinaggio, io lo chiamo il mio piccolo angolo di paradiso!
Aky: Angolo di paradiso?
Nathaniel: Si, non è bellissimo?
Aky: Molto…
Nathaniel: Sai, di solito vengo in questo posto per pensare, sono un buon amico di Jade, colui che si occupa di questo club, e mi sono fatto aiutare a coltivare questo piccolo angolo di paradiso.
Aky: Non è mai venuto nessuno qui?
Nathaniel: A parte me e Jade, tu sei la prima, volevo condividere questo angolo con te…
Aky: Come mai con me?
Nathaniel: Perché sei una persona speciale, e perché credo che questo posto aiuti a liberare la mente dalle preoccupazioni, e siccome ti vedo molto triste ed agitata ultimamente, ho pensato che tu fossi la persona giusta da portare qui!
Aky: E’ davvero un pensiero gentile…
Lysandre: ( Quindi è questo che voleva farle vedere? Pensavo volesse farle qualcosa di brutto… ma cosa mi viene in mente? Sono patetico, non mi ero neanche accorto di quanto Aky stesse soffrendo, invece Nathaniel se n’è accorto ed ha fatto qualcosa per lei… io invece che cosa ho fatto? Gli ho dedicato una canzone… si , una canzone che lei pensa sia dedicata a Nina… La verità è che non riesco a dirle nulla… sono troppo timido e riservato per esprimermi a parole… pensavo che la musica mi aiutasse… volevo che quelle parole le catturassero il cuore, volevo farle capire che per lei ci sarò sempre… invece non ci sono riuscito… ed ora c’è Nathaniel al mio posto… )
Nathaniel: Aky… stai piangendo?
Non riuscivo a trattenere le lacrime, era più forte di me, non volevo piangere davanti a Nathaniel, ma in quel momento mi sentivo al sicuro con lui in quel posto… così al sicuro che le lacrime iniziarono a sgorgare per le guance da sole…
Nathaniel: Raccontami cosa c’è che non va, io sono qui per te…
Aky: S-scusami! Scusami!
Nathaniel: Di che cosa?
Aky: Non mi piace che tu mi veda così..! Ma non riesco a smettere..!
Nathaniel: Ma non devi smettere… sfogati pure… non devi trattenere le lacrime quando sei con me…
Nathaniel mi abbracciò dolcemente accarezzandomi la testa, iniziai a piangere talmente tanto che gli inzuppai la camicia di lacrime.
Aky: Il fatto è che… ho dovuto superare così tanti ostacoli fino ad oggi…
Nathaniel: Di quali ostacoli parli?
Aky: La cattiveria della gente…la società in cui vivo è uno schifo… viviamo in un mondo in cui i più forti prendono il sopravvento sui deboli… in cui la gente ti guarda dall’alto in basso con aria di superiorità…
Nathaniel: Non sono tutti così…
Aky: Ho cambiato milioni di scuole, ho trovato sempre difficoltà a relazionarmi con gli altri…
Nathaniel: Ti hanno trattata così male?
Aky: Si… così tanto che avrei voluto morire… ogni volta mi faceva male il cuore e non riuscivo a respirare… sono arrivata in questa scuola con la speranza che tutto fosse diverso.. invece ho incontrato Ambra che mi ha trattata come spazzatura, che mi ha spinta sugli armadietti, ed ora continua anche con mia sorella Hellen.. tutto ciò non lo sopporto.. mi spezza il cuore vedere chi amo trattato in quel modo…
Nathaniel: Io… non credevo…
Intanto Lysandre, nascosto dietro una siepe di rose, era seduto per terra, immobile. Sentire Aky pronunciare quelle parole, gli fece raggelare il sangue… mai avrebbe creduto di provare quella sensazione di vuoto… i suoi occhi non trasmettevano alcuna emozione, erano persi… una lacrima però, gli rigò il viso, fu l’unico segno che provava l’umanità di Lysandre…
Aky: Mi sento davvero sola qui, e se penso che dovrò passare una settimana in questo inferno, senza l’appoggio di mia sorella… sto peggio… Ho paura di non riuscire ad affrontare tutto da sola, la verità è che non sono una persona forte… sono debole… ho bisogno di qualcuno al mio fianco per sentirmi confortata…
Nathaniel: Hai bisogno di un cavaliere che ti protegga…
Aky: …?
Nathaniel: Non è così? Da oggi sarò io… il tuo cavaliere…
Aky: P-perché dovresti farlo? (singhiozzando)
Nathaniel: Perché tu mi hai raccontato il tuo stato d’animo, hai scelto me, l’hai raccontato a me… se ti senti così debole e indifesa davanti agli altri, io sarò la tua armatura, la tua spada, il tuo elmo! ^_^
Aky: S-stiamo andando in guerra? (singhiozzando)
Nathaniel: Si… io sono il Cavalier Nathaniel, colui che proteggerà la principessa Aky, la caricherà sul suo bel destriero bianco, ed insieme si dirigeranno al castello!
Aky non poteva credere alle sue orecchie, era finita davvero in una favola? Queste parole dolci, premurose, e gentili, pensava di sentirsele dire da Lysandre, lui era stato il suo primo amico al liceo Dolce Amoris, il primo che gli aveva rivolto la parola, il primo che l’aveva difesa, ma non era lui a confortarla adesso, anzi, lui era freddo come il ghiaccio…
Lysandre: ( Sarà meglio andar via di qui, prima che mi scoprano e faccia la figura dell’idiota spione…)
Nathaniel: Su, su, ora basta piangere!
Nathaniel estrasse un fazzoletto dalla camicia, e mi asciugò le lacrime.
Aky: Grazie…
Nathaniel: Te l’ho detto, non ringraziarmi!
Aky: E’ che… non mi fidavo molto di te all’inizio…
Nathaniel: In che senso non ti fidavi di me?
Aky: Non lo so, il tuo modo di avvicinarti a me…
Nathaniel: Sono stato un po’ troppo avventato forse, ma sono fatto così, non volevo spaventarti, è il mio carattere, sono davvero espansivo!
Aky: Si.. un pochino! Forse ero semplicemente spaventata, dato che sei l’opposto di me!
Nathaniel: Aky, devi rinforzare questo tuo carattere… adesso ci sono io, ma un domani? Un domani cosa farai se io non ci dovessi essere più? Se non ci dovesse essere Hellen?
Aky: E’ una cosa… che mi spaventa molto…
Nathaniel: Si tratta di essere realisti Aky, devi imparare ad andare avanti con le tue gambe, a rialzarti, a trovare quella forza nascosta dentro di te, perché io so che ce l’hai, so che sei una persona fantastica!
Aky: Mi aiuterai tu?
Nathaniel: Si, ti aiuterò io, vedrai che insieme ce la faremo!
Nathaniel mi sorrise come sempre, dopodiché mi baciò la mano e mi diede una rosa…
Nathaniel: Al suo servizio principessa.

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