Amore con riserva.

di SunsetBlue
(/viewuser.php?uid=814125)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. ***
Capitolo 2: *** 2. ***
Capitolo 3: *** 3. ***



Capitolo 1
*** 1. ***




Alice ha gli occhi chiusi, ed un timido sorriso le increspa le labbra piene dei suoi baci. Gli occhioni che si nascondono sotto le palpebre chiuse sono di un azzurro trasparente, sono occhi che lui vorrebbe farsi insegnare a leggere. Giulio le stringe la mano, e poi se la porta sul viso per assaporarne l’odore.
“Ti amo.” si lascia sfuggire all’improvviso. “Ti amo, Alice.”
Un raggio di sole penetra attraverso la persiana chiusa ed Alice non sorride più, mentre i granelli di polvere ballano in giro per la stanza, sopra i loro corpi immobili.
“Perché fai così?”
Non provare ad entrarmi dentro, Giulio.
“Cosa c’è che non va in te, me lo dici? Ti ho appena detto che ti amo, questo lo capisci? Ti dico che ti amo e tu mi chiedi perché faccia così?” Si alza veloce da quel letto diventato all’improvviso troppo piccolo.
“Per favore, Giulio.” Non lo guarda, mentre si stringe le gambe al petto.
“Per favore un cazzo, Alice. Pensi che tutto questo mi piaccia? Rispondi, dai.” Le stringe i polsi. Non vuole gridarle contro, ma lo fa. “Alice, guardami!” Lui grida e lei trema, ma poi lo guarda. E trema anche Giulio.
“Facciamo l’amore.”
“Io l’amore con te non lo faccio più.”
“Facciamo l’amore.”
“Tu l’amore non lo sai fare.”
“Insegnami.”
“Mi fai del male, Alice.”



 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** 2. ***



Daniela ama Matteo, che le canta Brunori al buio di una stanza che ha il loro odore.
Matteo ama Daniela, che ha paura di morire troppo presto in una stanza d'ospedale come sua madre.
Daniela ama Matteo, e glielo dice tutto d'un fiato, mettendo da parte ogni timidezza.
Matteo ama Daniela, e si preoccupa di non trascurarla, di non metterla mai al secondo posto,
ricordadole quanto sia bello ogni sera poterla guardare negli occhi.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** 3. ***


Facevamo l'amore al buio di una stanza vuota,
mentre fuori la pioggia lavava i vetri delle auto che affollavano le vie di Roma,
o in un campo di papaveri, a primavera, con la pelle arrossata dai baci e dal sole di maggio.
Dopo l'amore restavamo l'uno tra le braccia dell'altro, a baciarci la pelle.
A respirare l'odore della felicità.
"Io un'altra non la voglio." mi dicevi, "Voglio solo il tuo sapore sulla lingua. Il tuo sapore sulla lingua per tutta la vita."

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3103372