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di SasuSweeTeme
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Beauty Marks ***
Capitolo 2: *** Eyecatching ***



Capitolo 1
*** Beauty Marks ***


Beauty marks

 

Raiting: verde
Genere: Sentimentale, generale, slice of life
Lunghezza: 340 caratteri
Coppia: SouRin
Personaggi: Rin Matsuoka, Sousuke Yamazaki
Prompt: Your OTP counting each other’s freckles/beauty marks/etc.
                                                                                                                                (OTP Bot, Twitter)



I battenti chiusi –non completamente, ma quanto bastava  tener illuminata la stanza senza irritare gli occhi  delle due figure distese- e le coperte arricciate, spiegazzate intorno al corpo massiccio di Sousuke e quello leggermente più piccolo di Rin, rappresentavano a pieno il quadro della serenità.
La mano ambrata del moro carezzava la schiena sinuosa del rosso che, ancora insonnolito, gli si era avvicinato e si era disteso sul fianco, disegnava con i polpastrelli figure astratte e si sarebbe limitata a fare questo e nient’altro se solo non avesse visto nell’attimo in cui il suo sguardo aveva abbandonato il viso rilassato del ragazzo una delicata e chiarissima voglia di caffelatte sulla coscia.
Sousuke aveva quindi sfiorato il punto con un tocco delicato delle dita, certo che per ottenere una risposta non fosse necessario porre la domanda a voce e che il fidanzato avrebbe capito, ottenendo un’occhiata incuriosita da parte del Matsuoka e poi un sorriso splendente quanto il sole stesso.

“Mia madre ne aveva tantissima voglia, ma erano le tre di notte e avevamo una dispensa praticamente vuota.
Mio padre girò per tutti e ventiquattro distretti prima di tornare, ma la trovò addormentata.”

Rin in seguito si era teso verso il moro, facendogli attendere un bacio che sì, arrivò, ma non sulle labbra.
La bocca di Rin, infatti, si era posata su una sottile striscia di pelle chiara che un tempo aveva allarmato la famiglia Yamazaki, ma che adesso non era altro che un aneddoto divertente.
Accanto all’attaccatura dei capelli scuri, poco più in basso in effetti, c’era una cicatrice tanto piccola e tanto sottile da sembrare quasi una conseguenza della luce.

“Pioveva fortissimo, le scale erano scivolose e avevo fretta.”

La risposta sintetica aveva scatenato l’ilarità di Rin, facendolo ridere tanto forte da coprire il mormorio incessante della vita cittadina sotto la finestra, in un modo  tanto piacevole all’ascolto da lenire ogni ferita di Sousuke, anche la più profonda o la più grave, anche quel patetico graffietto che spaventò sua madre a morte. Anche quella spalla che da mesi non smetteva di fargli male e di cui nessuno sapeva niente.

“Correre sotto la pioggia? Ti credevo più furbo di così!
Da chi stavi andando?”

Le labbra sottili del moro si arricciarono in un sorriso accennato, a suo modo divertito.

“Da te”.

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Capitolo 2
*** Eyecatching ***


Eyecatching

Raiting: verde
Genere: Commedia, slice of life
Lunghezza: 402 caratteri
Coppia: SouRin
Personaggi: Rin Matsuoka, Sousuke Yamazaki
Prompt: 
Your OTP teaching each other how to dance.
                                                                                        (OTP Bot, Twitter)


“Dovresti scioglierti, rilassarti.”

Sousuke, in quelle tre parole – dovresti-scioglierti-rilassarti- vi aveva scovato quella vena di malizia che mai aveva abbandonato il rosso, e probabilmente era stata quella nota familiare nella voce di Rin a fargli mantenere la calma e non fargli perdere le staffe per poi mollare tutto.
Stretto da quelle braccia più piccole e meno massicce del moro, petto contro petto in un delicato abbraccio altalenante reso quasi meccanico dalla rigidità dei muscoli del più alto e imbronciato come mai, voltando e muovendosi in quello che sarebbe dovuto essere un passo di danza ma che sembrava più una marcia militare.

“Mi ascolti quando ti parlo, Sousuke?” 

Gli aveva detto in un sussurro Rin, guidandolo da baldo cavaliere qual’era in un nuovo volteggio e ridacchiando sommessamente quando il gigante dai capelli neri che doveva fare la donna incespicò nei suoi piedi fino a farli barcollare entrambi sul divano.
Allora il maestro se ne era approfittato, gattonando seducente sulle cosce dell’alunno per chinarsi a baciarlo, imprimendo le labbra su quelle dell’altro con una delicatezza tanto inaspettata da sorprendere il moro.

“Ognuno è portato per qualcosa, quindi non dovresti incazzarti così.
Io sono un talento in tutto, un’eccezione, ma tu..”

La mano pallida calzata in una camicia a quadroni sfiorò il petto ampio vestito di una T-shirt nera.

“Tu lo sei in altro. Ma quelle cose sono più da camera da letto, ti pare?”

Il rosso scese dalle gambe del più grande, si rassettò i jeans neri e tese la mano che fu subito presa. Le mani sottili ritornarono a cingere i fianchi più definiti e muscolosi, i piedi rioccuparono i propri spazi e i due -questa volta come una persona sola- ripresero a muoversi in sincronia.
Il pomeriggio passò in quel modo: Rin che stringeva Sousuke come se questi fosse un fiore delicato, Sousuke che volteggiava tra le braccia del più piccolo e la musica che dallo stereo del soggiorno si propagava per tutta la casa, come un battito.
Ci furono volte in cui addirittura a Sousuke fu permesso di condurre il valzer, dopo aver preso la giusta confidenza con i movimenti soffici della danza ed aver compreso il vero trucco per ottenere un ballo perfetto.

Non si guardava i piedi, perché risultava troppo forzato.
Non trascinava il fidanzato nei movimenti, perché sarebbe stato anche peggio.
Lo stringeva a sé, lo guardava negli occhi ed allora diventava anche più bravo di Johan Strauss. 



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