Per un dollaro in più

di Roylove
(/viewuser.php?uid=54267)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** la ladra della notte ***
Capitolo 2: *** Rapina parte 1 ***
Capitolo 3: *** rapina part 2 ***
Capitolo 4: *** inizia la fuga ***
Capitolo 5: *** Rapimento ***



Capitolo 1
*** la ladra della notte ***


Allora è praticamente una vita che amo Lupin e dopo 20 anni sono pronta a scrivere la mia prima storia su di lui. Spero vi piaccia, siate clementi . Vi auguro una buona lettura.... Se la storia non è gradita alla fine del capitolo troverete varie armi per uccidermi, solo alla fine però.
 
 
 
Era il 13 Dicembre e a New York la neve cadeva copiosa. In un piccolo appartamento in un quartiere malfamato tre uomini erano impegnati ad architettare un colpo.
-Questa è la pianta della banca , ci sono due allarmi all'interno e due guardie all'esterno.-Disse Lupin indicando vari punti sulla pianta.
-Possiamo usare un diversivo per le guardie, ma gli allarmi dentro come li disattiviamo?-Chiese Jigen accendendosi una sigaretta guardando attentamente la pianta.
A quello ci penso io! Sono allarmi che con delle onde elettromagnetiche si disattivano. Le piazzeró prima all'interno , domani mi intrufoleró dentro con un diversivo . Dopodiché la sera faremo il colpo!-Disse Lupin ridendo, mostrando l'occorrente .
C'erano documenti falsi di non si sa quale ditta di sicurezza, divise della stessa ditta, due aggeggi e un telecomando.
-Dopodiché Goemon taglierà la porta d'entrata una volta che le guardie saranno fuori gioco.- Concluse Lupin.
-Direi che si può fare.-Disse il samurai seduto in un angolo della stanza.
-Molto bene! Domani di buon ora ci mettiamo all'opera!-Esclamò Lupin con un grosso sorriso.
Dopo aver architettato quel piano i tre ladri si rilassarono e dopo una bella cenetta si addormentarono profondamente.
 
Dalla finestra dell'appartamento una ragazza di circa quindici anni stava lì fuori ad aspettare il momento giusto per entrare in azione e rubare i piani dei tre ladri.
Con grande destrezza e molta pazienza riuscì ad entrare silenziosamente nell'appartamento.
Sembrava tutto in ordine, nessuno si era accorto di lei, una volta presi i piani e tutto l'occorrente, fece per andarsene, ma fu bloccata da una spada puntata alla gola.
-Hai abbassato la guardia.-Disse Lupin al suo fianco con la pistola puntata sulla ragazza.
-Hai fatto una mossa sbagliata.-Disse Goemon.
-Rubare in casa dei ladri.... Hai un bel fegato ragazzina!-Esclamò Jigen anche lui puntandogli la pistola addosso.
-Questi sono miei!-Disse Lupin prendendo lo zaino e cacciando la pianta , le divise e gli aggeggi elettromagnetici.
-Volevi rubarci il colpo?-Chiese Jigen.
-Se anche fosse?-Chiese la ragazza, la sua voce era delicata e limpida.
-Oh Cherie, non permetteró a nessuno di rubarmi i piani!-Esclamò Lupin con un sorriso furbo.
-Perché hai deciso di rubarli?-Chiese Goemon.
-E me lo chiedi! È un tesoro che fa invidia a tutti! Con quello sarei stata bene un bel po'.-Disse la ragazza.
Solo allora Lupin accese la luce, fino ad ora erano rimasti al chiaro di luna a parlare. Così i tre potettero vedere bene la ladra.
Lunghi capelli color miele, occhi verdi , pelle rosea e due labbra rosse.
-Ma, tu sei Laila.-Disse Lupin sorpreso.
-Proprio così! Da quanto tempo Lupin...-Sorrise la ragazza.
Goemon a quel punto abbassò la katana e Jigen riposó la pistola .
-Ma guarda come ti sei fatta grande. E dimmi, tua madre Marie come sta?-Chiese Lupin sedendosi sul vecchio divano dell'appartamento.
-Non lo sai? È morta.-Disse la ragazza seria.
-Cosa? Quando?-Chiese lui.
-Tre mesi fa, un uomo di nome Carlo Belluvio ha fatto irruzione in casa nostra, uccidendo mia madre e dando fuoco a tutto.-Disse la ragazza seria.
-Carlo Belluvio? L'uomo a capo della mafia francese (ergo, tutto inventato da me).-Esclamò Lupin sorpreso.
-Lo conosci?-Chiese la ragazza.
-Si, ho avuto a che fare con lui molto tempo fa, tua madre lavorava per lui.-Spiegò Lupin.
-Ultimamente mia madre ed io viaggiavano spesso, cambiavamo casa ogni mese. Non ha mai voluto dirmi il perché di quella fuga, ma credo che in qualche modo ha infastidito questo boss e le conseguenze non sono state delle migliori.-Spiegò lei tristemente.
-Che tu sappia, tua madre era a conoscenza di qualcosa che potesse compromettere gli affari a Belluvio ?-Chiese Lupin.
-Non parlava mai con me di lavoro, ma credo che qualcosa sapesse.-Rispose lei.
-Ha voluto far tacere la madre, di sicuro sapeva qualcosa di importante.-Disse Jigen accendendo una sigaretta.
-Volevi il denaro che volevamo rubare per riuscire a fuggire da lui?-Chiese Goemon.
La ragazza sospirò e poi riprese a parlare.
-No.... Lupin tu sai a chi appartiene tutto quel denaro?-Chiese Laila.
-Ad un magnate di nome Christian Lorey.-Rispose Lupin come a scuola.
-Sbagliato, o per meglio dire giusto ma sbagliato. Christian Lorey è solo un nome falso che usa Belluvio per tenere parte dei suoi soldi qui a New York.-Spiegò la ragazza.
-Cosa!?-Chiesero in coro i tre uomini.
-E non li ha solo qui, ma anche a Tokyo a Singapore e India.-Continuò Laila.
-È incredibile! Un momento, quindi se non vuoi scappare da lui... Vuol dire che vuoi fargliela pagare.-Pensò Lupin.
-Esattamente , se il colpo riesce qui ,metà del suo patrimonio andrà perso.-Disse lei.
-Mi dispiace, capisco che sei arrabbiata ,ma non è una buona idea la tua! Insomma, la vendetta non porterà a niente . - Disse Lupin cercando di convincere la ragazza a lasciar stare .
-Lo so, ma voglio avere la soddisfazione di verderlo soffrire come ha fatto soffrire me, e poi ucciderlo.-Disse Laila arrabbiata.
-Laila ragiona! Credi davvero che dopo ti sentirai meglio? Sei ancora in tempo per cambiare vita! -Disse Lupin.
-Una quindicenne ladra, come cambia il mondo!-Esclamò Jigen.
-Scusa Lupin... Ma ormai sono decisa a fare il furto. -Disse lei andando verso la finestra.
-Ah e comunque ho una memoria fotografica, perciò conosco ogni minimo dettaglio di quella piantina! Bye bye!-Finí lei saltando giù dalla finestra facendo correre i tre verso quest'ultima per essere sicuri che non fosse successo niente di grave alla ragazza.
-Che tipa!-Esclamò Jigen.
-Molto più matura di quanto ricordassi.-Disse Lupin.
-Ma si può sapere chi era?-Chiese Goemon.
-È la figlia di una mia carissima amica, nonché vecchia fiamma.-Disse Lupin.
-Vecchia fiamma nel senso che potresti essere tu il padre?-Chiese Jigen ridendo.
-Ma che dici!?!? Io e Marie siamo sempre stati attentissimi!-Disse Lupin quasi isterico.
-Scherzavo! -Rise Jigen.
-Non dire più certe cose!-Esclamò Lupin.
-Quindi anche la tua amica Marie era una ladra?-Chiese Goemon.
-Si, persino più brava di me . Quando la conobbi eravamo entrambi alle prime armi. Abbiamo fatto molti furti insieme , ma poi lei si è unita al boss Belluvio e da allora l'ho rivista poche volte. Poco dopo il nostro ultimo colpo ebbe Laila e quando capitavo in Francia le andavo a trovare, ma è leggermenteda 5 anni che non le vedevo più.-Spiegò Lupin.
-Che storia! Dove c'è di mezzo una ragazza c'è sempre un mafioso!-Rise Jigen.
-Bene si è fatto tardi e domani abbiamo un furto da compiere. Buonanotte.-Disse Jigen tornando a letto.
Anche gli altri due tornarono a dormire, ma a Lupin era passato quasi del tutto il sonno,la morte della sua amica lo aveva lasciato di stucco e ritrovare Laila cresciuta e in cerca di vendetta lo inquietava.
 
 
 

Angolo dell'autrice:

 

Eccomi qui! Venghino signore, venghino!A destra i fucili a sinistra coltelli e armi bianche, che sia una morte veloce però.
*Entra Lupin con nonchalance e prende una Magnum nascosta sotto i fucili*
Lupin: io prendo questa! Credo che andrà benissimo!
Autrice:Hey ! Io sono quella che scrive la storia! Non puoi uccidermi, senza di me non esisteresti qui!
Lupin: ma se mi hai fatto passare per un finocchio con Jigen riguardo a Marie!*inizia a sbraitare *
Autrice:Ciò non da il diritto a te di uccidermi! Solo i lettori possono U.U
*Entra Jigen con una sigaretta accesa*
Jigen:Lupin hai finito? Voglio andare al bar!*cicca in terra*
Autrice: Hey qui non si fuma! E poi lui non può uccidermi!
Lupin:Allora verrai con noi a discutere del prossimo capitolo, saluta i tuoi lettori e andiamo al bar.
Autrice:Tornerò presto ve lo giuro, se non è così, sapete che la colpa sarà di un certo ladro qui presente.*viene trascinata via da Lupin e Jigen*

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Rapina parte 1 ***


Rieccomi! Sono felice che il primo capitolo sia piaciuto a qualcuno, pensavo di aver creato un totale fallimento. Spero che anche questo capitolo vi piaccia, buona lettura!
Ps: Ditemi, vi piace l'angolo dell'autrice alla fine?

 

 

La mattina di buon'ora i tre ladri misero in atto il loro piano. Come previsto Lupin e Jigen si travestirono da agenti di sicurezza di una ditta americana e una volta in banca iniziarono la loro sceneggiata.
-Siamo dell'SSBA (sevizio sicurezza banche americane) , dovremmo controllare il caveau (Si scrive così? Non ricordo!) centrale.-Disse Lupin calandosi nel suo ruolo.
-Non mi avevano avvisato del vostro arrivo.-Disse il banchiere allo sportello.
-Noi non avvisiamo. Un buon controllo è quello che viene fatto all'improvviso!-Esclamò Jigen.
-Va bene, chiamo subito il direttore.-Disse il banchiere sugli attenti.
Quando dopo qualche minuto arrivò il direttore, volle vedere i tesserini e Lupin dopo che il giorno prima li aveva falsificati glieli diede.
-È tutto in ordine, prego seguitemi.-Disse il direttore.
Era un uomo basso , ben vestito e pelato, li condusse a due piani sotto terra dove era situato il caveau.
Anche se si trovavano sotto terra Lupin poté notare delle grosse bocchette dell'aria la quale solo un uomo snello e agile poteva passare.
Il pavimento era di marmo e le pareti verniciate di giallo, e davanti a loro si ritrovarono una porta enorme di acciaio inox.
-Come vedete è ben sorvegliata.-Disse il direttore.
Solo allora Lupin e Jigen notarono le due guardie enormi.
-Molto bene, ma vediamo se i parametri all'interno sono apposto.-Disse Lupin con un sorriso sornione.
Il direttore mise il codice su un computer li vicino e dopo un colpo sordo di serratura la porta del caveau si aprì.
Quando entrarono si ritrovarono davanti lingotti d'oro e banconote di dollari a palate.
-Se permette vorremmo controllare meglio l'intera area!-Esclamò Lupin.
-Certo.-Disse il direttore .
Lupin e Jigen iniziarono ad ispezionare l'intero caveau e facendo finta di controllare lo spessore delle pareti ,vicino a  dei sensori dell'allarme attaccarono I sensori per eliminare le onde elettromagnetiche così che in quella sera l'allarme sarebbe stato disattivato.
-Direi che è tutto in ordine, possiamo anche andare.-Disse Lupin avviandosi verso l'uscita.
-Come volete voi!-Esclamò il direttore.
Dopo aver salutato il direttore Lupin e Jigen fecero per andarsene, ma davanti a loro, dalla porta d'entrata apparve Zenigata serio .
Lupin e Jigen abbassarono lo sguardo e si voltarono e fecero finta di fare qualcosa di importante.
-Oh ispettore benvenuto!-Disse il direttore salutando Zenigata.
-Direttore! Avete notizie di Lupin?-Chiese Zenigata guardandosi intorno.
-No ispettore,ma cosa le fa pensare che faccia un colpo proprio qui?-Chiese il direttore.
-So per certo che si trova qui a New York, e ci scommetto il mio posto da ispettore che tenterà di rubare il tesoro del caveau. È uno dei caveau con tantissimi soldi qui in America.-Spiegò Zenigata.
Intanto Lupin e Jigen erano riusciti ad uscire dalla banca di soppiatto e a bordo della loro auto ritornarono nell'appartamento.
-Non ci resta che aspettare questa notte.-Disse Goemon.
-Già, sperando che Zazá non ci dia troppe grane.-Scherzó Jigen fumando una sigaretta.
-Lui non ci darà problemi. L'unica cosa della quale dobbiamo preoccuparci è della mafia.-Disse Lupin esaminando delle piccole foto fatte dal suo apparente orologio da polso.
-Cosa vuoi dire?-Chiese Goemon.
-Ho riconosciuto un uomo in banca Lorenzo Maturro (inventato) , braccio destro di Carlo Belluvio. Di sicuro stanno pedinando Laila, c'era anche lei li dentro.-Disse Lupin mostrando le piccole foto.
-Incredibile, non demorde! Ma come fa la mafia a sapere che Laila è qui ? -Chiese Jigen guardando le foto.
-Non so, forse la stanno pedinando da molto prima , forse anche dopo la morte di Marie.-Spiegò Lupin avviandosi verso l'uscita.
-Che vuoi fare?-Chiese Goemon vedendo Lupin uscire.
-A fare un giro,non mi va di starmene chiuso qui!-Disse Lupin con il suo solito sorriso.
Lasciò i due amici e si incamminó per le vie di New York.

 

Intanto in un vecchio bed and breakfast in un altro quartiere, Laila era intenta a farsi una bella doccia, ma quando uscì dal bagno trovò una sorpresa.
-Eh sì sei proprio cresciuta!-Esclamò una voce maschile alle sue spalle.
-Lupin, adesso mi spii?-Chiese la ragazza andando dietro un separé di legno di ciliegio. 
Era solo una camera ed un bagno quindi non poteva andare in nessun'altra stanza.
-Non ti spio, sono solo preoccupato per te!-Disse lui seduto sul vecchio letto , un letto troppo scomodo per lui, così decise di alzarsi e girare per la stanza .
-Oh si... Come no.-Disse seccata Laila mentre riappariva da dietro il separé.
Indossava un jeans chiaro e un top nero.
-Perché non mi credi? In fondo sono tuo amico.-Disse Lupin fissandola.
-Gli amici non perdono i contatti con altri amici per cinque anni.-Disse Laila versandosi un bicchiere d'acqua.
-Forse hai ragione, ma tua madre forse ti avrà spiegato che un ladro come me non può farsi vedere troppo in giro.-Disse Lupin guardando fuori dalla finestra, affianco a lui c'era Laila .
-Ti stanno spiando, sanno ogni tua mossa.-Continuò lui sempre guardando fuori dalla finestra.
-Cosa?-Chiese Laila stupita.
-Gli scagnozzi di Belluvio. Oggi ce n'era uno in banca, non te ne sei accorta?-Chiese lui serio.
-No, ma per accorgerti di me, significa che la prossima volta devo camuffarmi meglio.-Scherzó lei.
-Forse non ci sarà una prossima volta.-Disse Lupin fissandola.
-Che vorresti dire?-Chiese lei .
-Intendo dire che forse è meglio che tu la smetta di rubare,sei giovane, hai ancora la possibilità di non vivere nell'ombra.-Ormai Lupin cercava di convincerla in tutti i modi a lasciar stare il colpo.
-Non sono affari che ti riguardano Lupin!-Esclamò lei seccata.
-Sei proprio cocciuta come tua madre!-Esclamò Lupin.
-Che ti aspettavi? Sono sua figlia!-
Si erano ritrovati a battibeccare come quando lei era piccola .
-Silenzio!-Esclamò Lupin avvicinandosi alla porta della camera.
Fece cenno alla ragazza di andare dentro il bagno e dopo aver caricato la pistola rimase in attesa di qualcosa.
Si era accorto che degli uomini erano entrati nel locale in fretta e furia e con il suo udito fine riuscì a sentire i passi che si fermarono proprio davanti la porta della stanza di Laila.
Dopo pochi secondi entrarono quattro uomini vestiti di nero e iniziarono a perlustrare il letto e dietro il separé.
-Non avrete la piccola Laila, mi dispiace per voi.-Disse Lupin mirando la pistola alle guardie.
-Uno contro quattro, credi davvero di batterci?-Chiese uno degli scagnozzi.
-Io direi tre contro quattro!-Disse Jigen entrando nella stanza assieme a Goemon.
-Dicci dove si trova la ragazzina!-Disse uno degli uomini in nero.
-Uffa! Ma oggi siete tutti cocciuti? -Scherzó Lupin quasi seccato.
-Ha una cosa che vogliamo , e l'avremo con le buone o con le cattive.-L'uomo aveva in Magnum una pistola e la puntò verso Lupin.
Iniziò una sparatoria e Lupin cercò di rifugiarsi in bagno assieme a Laila.
-Ma che vogliono da te quelli? Ancora non gli hai rubato niente!-Esclamò Lupin sparando da dietro la porta.
-È una lunga storia! Ricordi quando ti ho detto che volevo il tesoro del caveau?-Chiese lei prendendo una pistola aiutando Lupin.
-Si, i soldi giusto?-Chiese Lupin.
-No, un cofanetto! Ho la chiave, me l'ha data mia madre, li ci sono dei documenti che se trovati porterebbero Belluvio alla rovina.-Spiegò Laila riparandosi dietro la porta.
Quando la sparatoria finì uno degli scagnozzi era fuggito , mentre gli altri erano lì stesi privi di vita.
-Ora tu vieni con noi! Non voglio obiezioni.-Disse Lupin prendendo Laila per il polso e portandola via con sé,Jigen si preoccupò di prendere tutte le sue cose.
Quando arrivarono nel loro appartamento era sera e i tre volevano spiegazioni molto dettagliate riguardo alla faccenda.
-Allora,dicci tutta la verità.-Disse Lupin sedendosi sul divano affianco alla giovane.
Intanto Jigen preparava qualcosa di già precotto da mangiare.
-Non volevo coinvolgervi in tutto questo, ma tu hai insistito! Quello che realmente sto cercando è una cofanetto antico , lo consegno mia madre qualche tempo fa proprio a questa banca per ordine di Belluvio. Purtroppo per loro solo la chiave può aprirlo, io ho la chiave,mia madre l'ha rubata a Belluvio poco prima di morire e l'ha data a me. Dentro il cofanetto ci sono dei documenti su Belluvio , come omicidi infangati o truffe di stato. Ecco perché voglio rubare quel caveau , poi quando incontrai Fujiko Mine mi ha detto che tu avevi intenzione di rubare il denaro e l'oro nel caveau , così ho approfittato di voi per facilitarmi il lavoro.-Spiegò Laila guardando Lupin negli occhi.
Lui vedeva chiaramente che questa volta non mentiva, perciò decise di aiutarla.
-E va bene Laila, ti aiuteremo noi. Ma a patto che tu mi prometta una cosa.-Disse Lupin con un grosso sorriso.
-Cosa?-Chiese lei perplessa.
-Non dovrai più rubare, hai una mente brillante e un grande talento con l'arte, puoi lavorare onestamente.-Disse Lupin.
-Perché vuoi proprio che lasci perdere la vita da ladra?-Chiese lei.
-Perché ho già visto come la vita di tua madre fosse stata tremenda. Ti amava e non riusciva mai a star tranquilla , e poi meriti di meglio che una vita in un continuo nascondersi.-Spiegò Lupin.
-Me lo prometti?-Chiese lei.
-Parola di Arsenio Lupin!-Esclamò lui.
-E fu così che una semplice rapina si trasformò in una missione vitale.-Scherzó Jigen.
-Quello che sta facendo Lupin questa volta lo ammetto è dalla parte del bene di tutti. Ti darò una mano volentieri.-Disse Goemon.
-Bene, allora si mangia qualcosa è si va! -Disse Lupin andando verso Jigen.

 

 

 

 

Angolo autrice:

 

 

Autrice:*Entra accompagnata da Lupin ,Jigen e Goemon* sono tornata amici,viva e vegeta! Spero che ai miei amici qui vada bene il capitolo.
Lupin:Ni .
Jigen: mah!
Goemon: *grilli, grilli*
Autrice: bene, un passo avanti. E a voi è piaciuto? 
Lupin: la finisci di tormentarli? Che ti hanno fatto di male?
Jigen:scappate, siete ancora in tempo.*fumando una strana sigaretta*
Autrice: non si fuma!
Jigen: è una sigaretta elettronica!
*Entra Zenigata con manette al seguito*.
Zenigata: Lupin ti ho trovato! 
Lupin:Zazá! Ma non avevi messo la sicurezza all'entrata?*chiede all'autrice*
Autrice: un chihuahua non può fare la guardia! 
Zenigata:Sei mio!
*iniziano a scappare per tutta la stanza*
Autrice: bene ragazzi spero di rivedervi presto, bye!!!

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** rapina part 2 ***


~~Ecco un nuovo capitolo, sono contenta che quello precedente vi sia piaciuto. Vi auguro buona lettura, ci rivediamo alla fine!

 

 

Un boccone al volo, o meglio un hamburger, e iniziarono il loro colpo.
La via era poco trafficata e all'entrata trovarono Zenigata con molti agenti della polizia , si trovavano sul tetto del palazzo affianco .
-E bravo paparino, ha capito la nostra mossa, peccato che non useremo l'entrata principale.-Disse Lupin contando quanti agenti ci fossero li.
-Hai intenzione di usare i condotti d'aria?-Chiese Jigen.
-Esattamente, sono grandi per poterci entrare e portano anche direttamente al caveau. Tutto sta nel trovare la strada giusta.-Spiegò Lupin indicando una conduttura dell'aria sul tetto di fronte a loro.
-Bene propongo di iniziare, vorrei riposare questa notte dopo la fuga.-Disse Jigen guardando Laila.
-Allora a lavoro!-Esclamò Lupin lanciando un rampino all'altro tetto.
-Vieni cherie?-Chiese Lupin a Laila.
Una volta tutti sul tetto Lupin sganció la grata del condotto dell'aria e si infilarono dentro.
Le vie d'aria erano molto grandi e potevano evitare di strisciare, ma bensì camminare a gattoni.
-Credo sia da questa parte.-Disse Lupin che guidava il gruppo. Ma fece un buco nell'acqua, si ritrovarono nella sala conferenze della banca.
Al secondo tentativo finirono negli uffici e Lupin si beccó uno schiaffo in testa da Jigen.
-Insomma vuoi passarci l'intera notte qui dentro?-Chiese Jigen.
-Ma scusa, queste vie sono tutte uguali! Che colpa ne ho io?-Chiese Lupin lievemente offeso.
Al terzo tentativo però riuscirono ad arrivare al caveau, ma era più sorvegliato del giorno e Lupin inventò un suo stratagemma.
-Cosa sono?-Chiese Laila.
-Fumogeni, un piccolo diversivo, dopodiché stenderemo le guardie e avremo via libera.-Spiegò Lupin.
Svitó la grata della bocchetta e non appena lanciò i fumogeni si creò il pandemonio, le guardie non ebbero il tempo di rendersene conto che si ritrovarono a terra legate e bendate.
-State buoni qui, non dateci grane!-Disse Lupin.
-Lupin ricordi il codice?-Chiese Goemon.
-No, ma ho un mio amico che me lo mostrerà.-Disse lui con una busta piena di polvere bianca dentro.
Era borotalco e quando lo soffió sui tasti del computer si videro le impronte digitali sui tasti esatti e quando li digitó un suono secco annunciò l'apertura del caveau.
-Ottimo! Dai ragazzi sbrighiamoci. Ho come il presentimento che paparino sarà qui a breve.-Disse Lupin entrando nel caveau solo dopo aver disinnescato l'allarme con le sonde messe il giorno .
-Siamo ricchi!-Esclamò Lupin abbracciando delle banconote.
Intanto Laila si girava in torno in cerca del cofanetto.
-Hai trovato quello che cercavi?-Chiese Lupin avvicinandosi alla ragazza.
-Non so... Oh eccolo!-Disse lei correndo in un angolo.
Lo scrigno sembrava non avere alcun valore, ma il contenuto ne aveva eccome.
-A che punto siamo ragazzi?-Chiese Lupin ai colleghi.
-Più di questo non possiamo trasportare.-Disse Goemon.
Tre sacchi pieni di oro e banconote vennero caricati sulle spalle dei tre ladri .
-Goemon provvedi ad una via d'uscita?-Chiese Jigen.
Come un lampo Goemon taglio una parte della parete.
-Incredibile, è riuscito a tagliare una parete spessa come quella!-Esclamò la ragazza stupita.
Furono raggiunti da qualche sparo, erano gli scagnozzi di Belluvio, seguiti a ruota però dagli agenti di Zenigata.
-Via!-Esclamò Lupin correndo insieme agli altri tre .
Gli scagnozzi gli stavano dietro mentre sparavano e Zenigata ed i suoi uomini erano abbastanza indietro per poter raggiungere Lupin.
-Lupin non credi che ci saranno posti di blocco?-Chiese Jigen.
-Ci passeremo attraverso!-Esclamò Lupin correndo ancora più veloce.
La macchina era appostata in un vicolo fuori la banca, una 500 gialla dove infilarono in fretta e furia i sacchi pieni di oro e denaro.
Lupin metteva in auto assieme a Laila, mentre Jigen e Goemon coprivano le spalle ai due.
Da dietro Laila fu afferrata da un omone .
-Lasciala andare!-Esclamò Lupin.
-Che bel gioiellino....-Disse l'uomo.
Per tutta risposta Laila gli morse la mano e non appena la lasciò, con un'abile mossa di arti marziali gli diede un forte calcio alla mascella facendolo sbattere contro il muro affianco .
-Però, niente male!-Esclamò Jigen mentre Lupin era rimasto a fissarla.
-Andiamo?-Chiese lei poi sentendo altri spari.
-Concordo con lei, andiamo!-Esclamò Jigen.
Con molta fretta salirono su quella piccola ma stranamente capiente 500 e iniziarono a sfrecciare per le strade di New York, Lupin alla guida, Jigen affianco a lui e Laila con Goemon dietro.
-Regetevi si ballerà un po'!-Esclamò Lupin mettendo la quinta ed entrando in una strada chiusa per lavori con a seguito le macchine della polizia.
-Gli scagnozzi non ci sono più, in compenso abbiamo la polizia alle costole, Zazá non demorde.-Disse Jigen mettendosi fuori dal tettino e sparando alle gomme di qualche auto della polizia.
-Tenetevi! Si vola!-Esclamò Lupin .
Davanti a loro la strada era chiusa, si resero conto solo allora che erano su un sovrapassaggio , così caddero alla strada sotto .
-Non demorde!-Disse Lupin notando che Zazá era ancora dietro di loro.
-Ci penso io!-Disse Goemon saltando fuori dal tettuccio dell'auto.
Quando rientrò in auto videro la macchina dell'ispettore dividersi in due.
-Ottimo lavoro!-Esclamò Lupin.
-Ma dove andiamo adesso?-Chiese Jigen.
-In un posto molto sicuro.-Disse Lupin.
-Sarebbe?-Chiese Laila che tra le mani stringeva il cofanetto.
-In una casa semi abbandonata, non ci troveranno mai li.-Spiegò Lupin continuando a correre per la strada.
Dopo un paio d'ore fuori New York in una campagna desolata, una vecchia casa si ergeva , semi nascosta dagli alberi e non ridotta molto bene.
-Questo sarebbe il nascondiglio sicuro?-Chiese Jigen.
-Solo per stanotte, domani ripartiremo e andremmo in Francia.-Disse Lupin entrando in casa con uno dei sacchi.
Una volta dentro sistemarono i tesori in un angolo, dopodiché esausti andarono a dormire.
Non Laila però, no lei era rimasta sveglia con il cofanetto tra le mani, decise di aprirlo ma quando stava per infilare la chiave venne bloccata da Lupin.
-Non così in fretta. Sei poco cauta.-Disse Lupin tenendogli la mano bloccata.
-Che vuoi dire?-Chiese lei.
-Voglio dire... Chi ci accerta che il cofanetto in realtà non contiene una bomba? -Chiese lui con aria furba lasciando la mano della ragazza.
Laila ci pensò un attimo , dopodiché riposó la chiave e il cofanetto.
-Lo apriremo domani prima di partire , sempre dopo averlo ispezionato per bene.-Disse Lupin con un sorriso.
-Grazie Lupin.-Disse Laila con un sorriso malinconico.
-Dovere, però ricorda, una promessa è una promessa.-Gli fece l'occhiolino.
Solo allora Laila ricordò la promessa che aveva fatto a Lupin, basta furti , solo una vita pulita.
-Certo, appena tornerò in Francia darò i documenti alla polizia e da lì ci penseranno loro.-Disse lei .
-Per un po' starai con noi li, finché Belluvio non sarà dentro, rischi molto a stare sola. Come l'altro pomeriggio.-Disse Lupin.
-Come mai così protettivo nei miei confronti?-Chiese lei .
-Tengo a te, ti conosco da quando sei nata è più che normale che ti voglia proteggere, non trovi?-Chiese lui evitando lo sguardo della ragazza.
-Grazie.-Disse lei.
-Su ora dormi! Domani ci aspetta un lungo viaggio.-Disse lui con un sorriso tornando in camera.
Solo allora Laila notò che era in boxer e scoppiò a ridere non appena il ladro rientrò in camera sua. A lei toccava il divano.

 

 

Angolo autrice:


Autrice: che ne pensate? Non è che mi faccia impazzire.
Jigen:Hey Lupin, da quando sei così tenero?
Lupin:Lasciami in pace! *lancia occhiate minaccioso all'autrice*
Autrice:Cattivo umore eh? Non sei il solo, ergo, fammi arrabbiare e ti faccio fuori.*sorriso da bambina di cinque anni*
Lupin: inizio a pensare che non sia del tutto normale questa qui!
Jigen:Concordo pienamente.
Autrice:Ma io non sono mai stata normale
... Lo scoprite solo ora?
Goemon:Credo sia il caso di rinchiuderla.
Autrice:Ti ci metti anche tu?
Lupin:Chiamo Zazá... Lui è meno psicopatico!*prende da non si sa dove un telefono*
Autrice:Ma io scherzavo!*offesa*
Jigen:La cosa non mi convince molto.
Lupin: vieni con noi, ti portiamo in un bel posto chiamato CIM.*prende sotto braccio l'autrice*
Autrice:Si mangia bene?
Jigen:Oh si! Tutto quello che vuoi!
*Rimane solo Goemon con i lettori*
Goemon:Ciao.... *grilli mentre se ne va lasciando tutti spaesati*

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** inizia la fuga ***


~~Salve a tutti!  Questo capitolo avrete l'onore di avere me come presentatore, io Lupin III! Per ora la nostra autrice è rinchiusa e poi ho sempre sognato condurre io un capitolo. Beh buona lettura!

 

 

La mattina dopo Laila fu svegliata da Jigen che iniziò a smanettare con pentolino e caffettiera.
-Che ore sono?-Chiese lei strofinandosi l'occhio destro.
-Le 7 in punto.-Disse Jigen molto freddo.
-Gwaaa! Buongiorno a tutti.-Disse Lupin uscendo dalla propria camera con boxer e camicia.
Quando Laila si girò verso il ladro notò anche la silenziosa presenza del samurai affianco a lei, e in quel momento saltò sulle sue gambe, notando però che era con una canottiera e dei pantaloncini corti, ma gli altri non parvero curarsene.
-Questa mattina latte e caffè, niente di più.-Disse Jigen porgendo quattro tazze piene di latte e caffè.
-Come solo questo? Ma io ho fame!-Esclamò Lupin.
-Siamo nel bel mezzo di una fuga! Ringrazia il cielo che abbiamo almeno questo!-Esclamò Jigen porgendogli la tazza.
-Non ti scaldare! Hey Laila tieni!-Disse Lupin in direzione della ragazza, con una tazza in mano pronta per lei.
-Grazie.-Rispose lei prendendola.
-A che ora dobbiamo partire per la Francia?-Chiese Goemon bevendo anche lui il contenuto di una delle tazze.
-Verso le dieci, ho aggiunto un passaporto falso in più, per Laila. Io sarò Arthur Difrais, Laila sarà Claire Difrais nonché mia figlia, tu Goemon sarai Yroki Tsukamoto un amico intimo di famiglia e Jigen tu sarai Joachim Bosco, maestro privato della piccola Claire.-Disse Lupin con uno dei suoi soliti sorrisi.
-Va bene.-Disse Jigen finendo la colazione.
-Ma se io non sono ricercata, non ho bisogno di un nome falso.-Disse Laila posando la tazza nel lavandino.
-Non sarai ricercata dalla polizia, ma dagli uomini di Belluvio si. E credimi ce ne sono molti , in ogni parte del mondo, controllano molte cose.-Rispose Lupin guardando la giovane.
-Capisco.-Si limitò a dire lei.
-Che ne dite di aprire il cofanetto?-Chiese Jigen.
-Riesci a capire se c'è un ordigno dentro?-Chiese Goemon fissando il cofanetto in questione.
Jigen lo preso in mano lo esaminó , dopodiché lo passò a Lupin.
-Non sembra ci sia una bomba dentro, che ne pensi?-Chiese Jigen.
-Mhmmm sembra che sia tutto in ordine, ma siamo lo stesso attenti.-Disse Lupin posandolo sul tavolo.
Laila cacciò la chiave e la diede a Lupin.
La tensione era palpabile soprattutto per Laila.
Quando Lupin aprì con cautela e lentezza il cofanetto, tirarono fuori dei fogli vecchi, ingialliti e scritti con molte sbavature d'inchiostro.
-Guarda qua! C'è un documento riguardante il famoso furto alla corona britannica dell'84 .-Disse Jigen divertito nel leggere quei documenti.
-Qui ci sono anche truffe da miliardi e miliardi di euro!-Esclamò Laila.
-Bene, per ora li tengo io, sono più al sicuro.-Disse Lupin prendendo tutti i fogli e andando in camera sua .
-Che vorrà farci?-Chiese Jigen.
-Mah!-Rispose Laila.
-Meglio non immisciarsi nei suoi pensieri...-Disse Goemon.
Laila andò in bagno e dopo essersi vestita e sistemata aspettó gli altri che ancora stavano preparando tutte le loro cose.
-Laila, vieni un attimo di qua?-Chiese Lupin dalla Camera.
Laila senza fiatare andò nella stanza affianco e trovo i tre ladri con un look diverso.
-Ma che diavolo...-Laila cercò di dire qualcosa ma Lupin gli diede dei vestiti in mano e la indirizzó verso il bagno.
-Va a cambiarti, noi ti aspettiamo qui.-Disse Lupin .
Laila si cambiò, senza sapere il motivo preciso, però si fidava di quel trio .
Quando uscì non aveva i suoi jeans e il solito top, aveva in cambio una gonna alla francese color nero e una camicetta svolazzante bianca.
-Oui! Può andare! Una ragazza di un certo livello non può andare in giro con jeans e top, non è elegante.-Scherzó Lupin.
Laila notò come erano vestiti poi i tre ladri, Lupin con un abito molto simile a quello che indossava di solito solo che era tutto bianco, ed i suoi capelli tirati indietro per quanto potevano dal gel con un paio di occhiali finti a coronare il tutto.Goemon fu costretto a mettere dei pantaloni, una camicia e una giacca ed i capelli legati, dalla faccia non ne era molto felice.
Jigen invece non aveva più quel suo solito cappello ma anche lui aveva i capellli tirati indietro e un vestito marrone simile a quello di un maestro dei vecchi tempi.
-Direi che dobbiamo andare.-Disse Goemon.
-Ma i soldi? I documenti?-Chiese Laila.
-Li abbiamo sistemati dentro i bagagli finti.-Disse Jigen.
-Mentre i documenti li ho io!-Finì poi Lupin.
-Ho capito.... Allora andiamo!-Esclamò Laila prendendo il suo zaino.
In aereoporto Laila si sentì un po' a disagio , tutti fissavano quel quartetto anche se nessuna guardia sembrava averli riconosciuti.
-Per ora tutto liscio.-Disse Jigen.
-E continuerà ad esserlo.-Disse Lupin serio.
Una volta al check-in alla tv vicino mandarono un annuncio che tre ladri erano ricercati e che probabilmente sarebbero andati in aeroporti e stazioni.
-Che siano maledetti questi ladri! Uno non è più al sicuro!-Esclamò Lupin con un accento francese perfetto.
-Documenti prego!-Esclamò la signorina.
Lupin consegnò i documenti di tutti e quattro, la signorina rimase un po' a fissare i tre uomini, ma li lasciò andare con i biglietti.
-Dimmi un po'... I soldi sono al sicuro dentro i bagagli?-Chiese Jigen.
-Si, li ho messi tra i nostri panni . Sta tranquillo.-Disse Lupin guardando i biglietti.
-Qualcosa non va?-Chiese Laila.
-Accidenti, Laila ti hanno messo in un altro settore dell'aereo.... Riesci a farti mettere vicino a noi una volta in aereo?-Chiese Lupin sottovoce.
-Cercherò di riuscirci.-Disse Laila.
In quel momento Goemon avvistó l'ispettore Zenigata poco lontano da loro.
-Lupin!-Disse solo , poi indicò l'ispettore con lo sguardo.
-Reggetemi il gioco.-Disse Lupin voltandosi verso una finestra e così fecero gli altri.
-Guarda figliola! Vedi com'è bello quest'aereo? La tecnologia ci farà fare passi da gigante.-Disse Lupin mettendo una mano sulla spalla di Laila , mentre osservava dal riflesso del vetro che Zazá lì stava osservando.
-Oh è bellissimo papà!Vorrei tanto pilotarne uno.-Disse Laila lo stesso con un accento francese più accentuato .
Jigen poi si rigiró e Zenigata era sparito.
-Via libera.-Disse Jigen solo dopo aver controllato bene la zona.
-Accidenti, paladino sta invecchiando , non ci ha neanche riconosciuti! Beh meglio così!-Rise Lupin.
Quando annunciarono il volo, la banda fu quasi la prima a salire a bordo.
-Sai cosa fare.-Disse Lupin stando vicino a Laila.
-Mi scusi...-Disse Laila alla hostess.
-Si dimmi pure.-La ragazza era molto cordiale, però non sapeva a quale tempesta stava andando incontro.
-Vede io sarei stata messa in un'altra aria dell'aereo, ma io voglio stare vicino a mio padre.-Laila si stava calando molto bene nella parte.
-Ma signorina, non è possibile.-Disse l'hostess con un sorriso.
-Le ho detto che voglio stare vicino a mio padre.-Ripeté Laila.
-Ed io le ho detto che non è possibile.-Rispose l'hostess quasi seccata.
-Scommettiamo?-Chiese Laila sfidandola.
-Che vorresti dire ?-Chiese la donna.
-Che se non mi fa mettere vicino a mio padre, le renderò questo viaggio un inferno , così tanto da sperare di precipitare. E si fidi che non sto scherzando.-Disse Laila davvero minacciosa.
Uno sguardo che fece rabbrividire l'hostess e che non avendo voglia di litigare gli diede un posto vicino a quello di Lupin.
-Ottimo lavoro.-Disse Lupin.
-Hai fatto quasi paura a quella.-Disse Jigen.
-Concordo!-Esclamò Goemon sedendosi al suo posto.
Quando l'erro partì, in prima classe c'erano poche persone e quasi tutti crollarono dal sonno.
-Dimmi un po' Laila... Hai detto di conoscere Fujiko.-Disse Lupin.
-Quella donna è ovunque.-Disse Jigen.
-Porta solo guai quella donna!-Disse Goemon.
-Fujiko e mia madre hanno lavorato parecchie volte insieme da quando lei non lavorava più per Belluvio. È lei che mi ha detto dove potevo trovarti.-Disse Laila sorridente.
-E aiutarti lei col colpo no?-Chiese Lupin seccato.
-Mi ha detto che Abeba qualcosa di meglio da fare, ma che ci saremmo riviste presto.-Spiegò lei.
-Di sicuro sta trovando un nuovo modo per fregarti.-Disse Jigen.
-Chi lo sa! Per ora godiamoci il viaggio.-Disse Lupin con il sorriso di nuovo sulle sue labbra.
Il viaggio durò un bel po', Goemon meritava, Jigen smaniava perché non poteva fumare una sigaretta, così si attaccò al cibo, Lupin e Laila invece fecero molte partite a carte la quale vinse tutte Lupin.
-Certo che sei crudele, barare con una ragazzina.-Disse Jigen.
-Sei spregevole a volte!-Esclamò Goemon.
-Stai barando?-Chiese Laila furiosa.
-No non è così!-Cercò una scusante .
-Ma scusa, non hai visto la sua manica?-Disse Jigen prendendo Lupin per il polso e slacciandogli giacca e camicia della mano sinistra.
-Sei un baro!!!-Esclamò Laila furiosa.
-Non è come sembra! Non lo usate giuro!-Disse Lupin finendo sotto le grinfie di lei che iniziò a torturarlo.
Dopo aver gonfiato Lupin venne servita la cena , del pollo e del purè di patate. Dopo aver "banchettato" Laila crollò in un sonno profondo .
-Certo che ne ha passate tante eh!-Esclamò Jigen.
-Sono esperienze che temprano il carattere però.-Disse Goemon.
-In effetti ha un bel caratterino, mi ricorda qualcuno.-Rise Jigen.
-Non scherzare!-Esclamò Lupin.
-Più serio di così! Senti, tu credi che gli uomini di Belluvio ci attendano all'aereoporto?-Chiese Jigen.
-Senza ombra di dubbio. Conosco quell'uomo e fidati se ti dico che non c'è nessuno crudele come lui.... Non voglio che Laila paghi per gli sbagli di sua madre.-Spiegò Lupin serio.
-Si ma ha avuto lei l'idea di rubare lo scrigno con i documenti. Quindi diciamo che anche lei ci si è toccata da sola in questa storia.-Pensò Jigen.
-Invece no, i documenti sono solo una tutela per la sua vita, finché li ha è intoccabile per Belluvio. Quell'uomo la sta oxxhiando già da prima, quando ha ucciso la madre credeva che anche lei fosse morta , ma quando l'ha ritrovata viva e vegeta ha pensato di farla fuori.-Spiegò Lupin.
-E tu come sai queste cose?-Chiese Goemon stupito.
-Fonti molto attendibili amici miei! Ora sono stanco, buonanotte!-Disse Lupin reclinando il suo sedile in modo da poter dormire meglio.

 

 

 


Angolo autrice:


*si sentono passi stile Godzilla che fanno tremare tutto*
Autrice:LUPIN!!!!!*Entra furiosa.
Lupin: Oh cavolo è riuscita ad evadere!
Autrice:Sei un uomo morto!*inizia a rincorrere il ladro per tutta la stanza.
Lupin: Aiuto è pazza! Beh io vi saluto, al prossimo capitolo! Bye!*scappa a gambe levate*
Autrice:Scusate il mio comportamento di prima, piccoli inconvenienti, spero che il capitolo vi sia piaciuto bye bye!*Rincorre Lupin.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Rapimento ***


~~Rieccomi! Si lo so aggiorno rarissime volte, ma con il teatro e lo spettacolo praticamente alle porte ho poco tempo. Sono felice che i capitoli precedenti vi siano piaciuti, spero che questo sia all'altezza degli altri. Buona lettura amici!

 

 

Erano circa le 9 del mattino, quando atterrarono all'aereoporto di Parigi.
-Bene alzata dormigliona!-Esclamò Lupin notando Laila che pian piano si svegliava.
-Quanto ho dormito?-Chiese lei sbadigliando.
-Gran parte del viaggio. Andiamo, siamo arrivati.-Disse Lupin scendendo lo zaino de la ragazza dal portabagagli.
Una volta fuori l'aereo , ripresi i loro bagagli, decisero di trovare prima un appartamento per nascondersi, ma dovettero cambiare i loro piani.
Fuori dall'aereoporto si ritrovarono gli uomini di Belluvio .
-Accidenti, siete ovunque.-Scherzó Lupin.
-Ora basta, dacci la ragazza .-Disse un uomo alto, vestito con un abito elegante bianco, cravatta rossa come il sangue e una camicia nera come le pece. I suoi capelli erano biondi tirati indietro e la pelle leggermente abbronzata.
-Oh ma chi si rivede Marco Pizarro.-Disse Lupin.
-Lupin conosci quest'uomo?-Chiese Jigen con la pistola in mano.
La zona dove si trovavano era poco fuori l'aereoporto , in una zona isolata, perciò i passanti , quei pochi che passarono appena videro le armi scapparono.
-Oh si Jigen, lui è il braccio destro di Belluvio. Ci siamo scontrati già una volta.-Rispose il ladro.
-E ti sei salvato per pura fortuna.-Continuò l'uomo.
-Sarà, ma le cose sono cambiate, non permetteró mai che Laila venga presa da voi.-Disse Lupin agguerrito.
-Perché devi sempre rendere le cose più lunghe... Fateli fuori, ma la ragazza la voglio viva.-Disse Pizarro lasciando via libera ai suoi uomini.
In men che non si dica si ritrovarono in mezzo ad una sparatoria.
-Laila nasconditi!-Gli urlò Lupin , ma intorno a loro era tutto verde ed i posti dove nascondersi erano davvero pochi.
Mentre cercava di raggiungere un posto lontano da quel caos, fu presa alle spalle da Pizarro.
-Ora tu vieni con me!-Disse l'uomo bloccandola.
-No!-Urlò Laila dimenandosi , cercando di liberarsi dalla presa dell'uomo.
Tutto inutile, ormai era bloccata e la stavano conducendo in auto , l'ultima cosa che vide fu Lupin cadere a terra dopo uno sparo.
-LUPIN!!!- Urlò a ragazza mentre veniva trascinata in macchina.
-Ora niente storie, il capo vuole vederti.-Disse Pizarro.
Laila era spaventata e temeva anche per Lupin, lo aveva visto cadere a terra dopo un colpo di pistola, in cuor suo sperava che stesse bene .


Intanto dove poco prima c'era stata la sparatoria....
-Lupin stai bene?-Chiese Jigen.
Il ladro si alzò da terra, controlló la piccola ferita al petto e rassicuró i due amici.
-Solo un graffio,mi ha preso di striscio quella pallottola.-Sorrise il ladro.
-Hanno rapito Laila, che intendi fare?-Chiese Goemon.
-Dobbiamo organizzarci per recuperarla.-Disse Lupin.
In quel momento si sentì il rombo di una motocicletta e sulla via principale apparve Fujiko.
-Fujiko amore mio!-Esclamò Lupin correndo da lei.
-Non cambierà mai!-Esclamò Jigen.
-Lupin, ma dov'è Laila?-Chiese la donna.
-L'hanno rapita, ma si farà sentire presto. Tu piuttosto arrivi ad azione compiuta?-Chiese Lupin quasi seccato.
-Che vuoi dire con si farà sentire presto?-Chiese la donna.
-Guarda qua! Non credevi davvero che li avrei lasciati in mano a Laila vero?-Chiese Lupin mostrando ai tre i documenti.
-Quindi Laila è stata rapita per nulla!-Esclamò Jigen.
-Già, quindi dicci, sai dove si trova Belluvio?-Chiese il ladro.
-In una piccola villa poco fuori Parigi. Hai già in mente un piano?-Chiese lei.
-Vedrete. Ora però andiamocene da qui, qualcosa mi dice che presto arriverà la polizia con i passanti che abbiamo spaventato.-Disse Lupin serio.

 

 

 


Laila fu portata in una grossa villa stile vittoriano e dopo qualche minuto di attesa in una stanza piccola, dalle pareti color Avana e la moquette bordeaux , arrivò Belluvio.
-E quindi eccola qui.-Disse l'uomo avvicinandosi a lei.
Per tutta risposta Laila rimase zitta con aria di sfida.
-Il gatto ti ha mangiato la lingua?-Chiese poi l'uomo.
Niente , silenzio totale.
-Brutta ragazzina! Sei proprio come tua madre. Ma sta tranquilla tra qualche giorno la raggoungerai. Perquisitela , deve avere i documenti nascosti da qualche parte.-Disse ai suoi uomini.
-Sarà un piacere.-Sentenzió Pizarro.
Laila fu presa con la forza  da due uomini e piano piano la iniziarono a privare dei suoi indumenti.
-A quanto pare non li ha. Dimmi ragazzina, dove sono i documenti?-Chiese Pizarro prendendola per il collo.
-Non li ho io, ancora non l'hai capito? -Disse lei tremante come una foglia.
-Brutta insolente, ti insegno io a portare rispetto!-Disse l'uomo tirandogli un pugno.
Laila rimase a terra tirava indietro le lacrime che le pizzocavano gli occhi.
-Portatela via!-Disse poi l'uomo uscendo dalla stanza.
Laila fu presa e portata in una stanza simile a quella precedente, ma quella aveva una sola finestra e non tre come quella precedente, aveva un divano ed una coperta pesante.
Venne rinchiusa li dentro, era al terzo piano e senza l'aiuto di una fune non sarebbe mai riuscita a scappare da lì.
-Lupin , spero che tu stia bene.-Bisbiglió lei tra le lacrime.


Lupin e gli altri avevano trovato un appartamento in una periferia poco raccomandabile di Parigi.
Erano intenti ad architettare un piano per liberare Laila, ma furono interrotti da una chiamata.
-Finalmente ti sei fatto sentire.... Dove hai portato Laila?-Chiese Lupin .
-Quanta fretta, è bello risentirti Lupin. La tua cara amichetta si trova qui in casa mia, per ora sta bene,ma se non mi dai i documenti le farò fare una brutta fine.-Disse Belluvio al telefono.
-Dimmi dove e quando!-Esclamò Lupin con aria piuttosto preoccupata.
-Domani mattina  al parco di saint Jean alle 9 in punto. Da solo, se solo ti azzardi a fare uno dei tuoi giochetti sei morto e con te Laila.-Disse Belluvio riattaccando.
-Questo è un bel problema!-Disse Jigen.
-Non possiamo lasciare che Laila corra un rischio simile.-Continuò Goemon.
-Useremo una strategia.-Disse Lupin pensando.
-Che strategia?-Chiese Fujiko.
-Sono o non sono anche un falsificatore con i fiocchi? Lasciate fare a me.-Disse Lupin uscendo dall'appartamento.
-Come fa ad essere così tranquillo?-Chiese Jigen.
-Secondo me anche lui è in pena per Laila, ma non lo da a vedere.-Disse Goemon.

 

 

Ho poco tempo perciò salteró l'angolo dell'autrice, spero vi sia piaciuto. Bacioni!

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3106911