La donna della mia vita.

di 24maggio2011
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il letto matrimoniale. ***
Capitolo 2: *** Sottomesso. ***
Capitolo 3: *** La sua assurda gelosia. ***
Capitolo 4: *** Angelo Custode. ***
Capitolo 5: *** Le grandi nozze. ***
Capitolo 6: *** I festeggiamenti. ***
Capitolo 7: *** Alle Maldive con amore. ***
Capitolo 8: *** Una dolce luna di miele. ***
Capitolo 9: *** La visita. ***
Capitolo 10: *** Il lieto fine. ***



Capitolo 1
*** Il letto matrimoniale. ***


Salve a tutti, eccoci qui con un altra storia, un altra Stydia e questa volta dedicata a Flox_ che ha recensito in una sola volta la mia altra Stydia.
"Mia moglie." Non so come ringraziarti tesoro. Questa storia è per te <3


Piccole avvertenze:
- I personaggi non mi appartengono ma sono di proprietà di Jeff Davis.
- Sovrannaturale come avrete ben capito.
- In questa storia non esiste Malia.
- La storia non segue li scenari della serie.
- Mi pare non ci sia altro per il momento. Grazie a tutti e buona lettura! <3

 
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Questa è la storia d'amore di una ragazza e di un ragazzo. Entrambi ventiduenni. Lui è Stiles Stilinski, lei è Lydia Martin. Lei è la più popolare della scuola, lui insieme al suo migliore amico Scott McCall, è il ragazzo più sfigato della scuola. Lei non l'ha mai calcolato, lui la ama da sempre. Lui è un lupo, lei una Banshee. Lei si accorge di lui e lui è ancora li per lei. Diventarono grandi amici, poi, un giorno, nel famoso viaggio di maturità, dopo la morte della sua migliore amica, Lydia capì di amarlo. Si sorrisero, si avvicinarono e un po impauriti si baciarono. Inutile dire che quello fu il primo di una lunga serie. Inutile dire che adesso, Stiles Stilinski e Lydia Martin stanno ancora insieme e si stanno per sposare.
 
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- Il letto matrimoniale.

 
Mancava poco meno di un mese e mezzo al grande evento e oggi, Lydia, bella come non mai, è in attesa del suo promesso sposo da ben un ora e mezza, davanti al solito bar per poter andare a scegliere insieme il letto matrimoniale che condivideranno per il resto della vita. Mentre attendeva che il suo fidanzato si facesse vivo un ragazzo vestito da punk, inizia ad importunarla e lei sta iniziando ad essere davvero, piuttosto spaventata. Lo chiama al cellulare ma non risponde. Per fortuna con i suoi poteri da Banshee è certa che stia bene ma non sa dove sia e il punk continua il suo gioco.
- Hei bellezza, hai una sigaretta?
- Per l'ennesima volta, no! Non fumo.
- Perché?
- Perché non mi va, forse? - Chiede irritata Lydia.
- Abbassa i toni, ragazzina. - Sbotta il tipo stringendola forte per un polso e facendogli male.
- Lasciami o mi metto ad urlare. - Lo avvisa Lydia.
- Ti farò urlare in un altro modo. - Le sussurra malizioso all'orecchio.
- LASCIAMI! - Urla Lydia. Urla con tutto il fiato che ha in gola e dei passanti corrono in suo aiuto, dividendoli quanto prima.


Stiles dorme, è tranquillo nel suo letto e dorme sereno incurante di tutto, quando poi all'improvviso, inizia a sentirsi strano, non sa cos'ha ma decide di prendere il cellulare in mano e chiamare Lydia. Controlla le notifiche e si rende conto che la sua fidanzata l'avrà chiamato all'incirca una trentina di volte e tutte le telefonate sono state fatte su per giù, nello stesso momento. Trattenne un ringhio di paura e stava per chiamarla quando l'ennesima chiamata di lei, arrivò. Prese un respiro profondo e con voce insicura, rispose.
- Amore?! - Tenta di addolcirla un po perchè sa già da se che Lydia è arrabbiata.
- Amore un accidente, dove sei Stiles? - Urla Lydia.
- Ero a letto, mi sono addormentato, perchè? - Chiede stordito dalle urla, Stiles allontanando istintivamente il cellulare dal suo orecchio delicato.
- Perché? Perché dovevamo vederci un ora e mezza fa per il letto matrimoniale, Stiles. Un ora e mezza fa e tu dormi? Uno ci ha provato con me, prima! Ho avuto paura. Mi ha afferrato per i polsi, mi ha fatto male e quando gli ho detto di lasciarmi andare o mi sarei messa ad urlare ha detto che mi avrebbe fatto urlare in un altro modo. Uno ci provava con me e tu eri nel letto a dormire? - Chiede una Lydia ancora del tutto terrorizzata. Ricevuto il messaggio della sua fidanzata, Stiles ringhia ed è ormai completamente trasformato.
- Grrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr! - Ringhia ferocemente Stiles.
- Stiles, che succede? - Chiede Scott ringhiando un nano secondo dopo, per precauzione e entrando velocemente nella stanza del fratello.
- Uno ci ha provato con Lydia. Sto arrivando amore. - Dice Stiles. Prima ringhia con Scott poi in tono dolce si rivolge alla donna della sua vita per poi chiudere la telefonata e raggiungerla quanto prima. 


*Un ora e mezza di ritardo, ti sei addormentato e per di più un coso lordo qualunque ci ha provato con il mio amore. Ah ma se mi capita tra le mani..* - Pensa Stiles mentre corre a per di fiato verso il bar, raggiungendolo cinque minuti dopo. Non ringrazierà mai e poi mai abbastanza a Scott per averlo trasformato, quasi cinque anni fa. Essere lupo, sotto sotto è quello che ha sempre voluto e prima, quando era solo uno stupido ed inconsiderato umano, mai e poi avrebbe pensato di poter correre così velocemente e per così tanto tempo. Non senza un arresto cardiaco almeno.  
- Stilesss. - Strilla frustrata Lydia gettandogli le braccia al collo. A quel paese la rabbia. Solo tra le braccia del suo fidanzato, Lydia si sente al sicuro da tutto. Stiles sente la sua paura. E' terrorizzata dalla paura e si sente ancora più in colpa. La stringe forte a se e gli accarezza i capelli per farla calmare.
- Chi era?! - Chiede con rabbia, Stiles.
- Non lo so. Non lo conosco!
- Mi dispiace essermi addormentato, ma Scott mi ha sfinito prima, perchè ieri non sono andato agli allenamenti.
- Si, lo so che non ci sei andato. - Sussurra Lydia sorridendogli con fare furbo. Stiles gli prende il viso tra le mani e la bacia con dolcezza, ma poi, il suo fiuto iper sensibilizzato, sente un odore che quasi gli da la nausea.
- Era eccitato. - Afferma Stiles. La rabbia è troppa e i suoi occhi adesso sono gialli. Lydia si affrettata ad abbassargli la testa e a spingerlo con dolcezza dentro al primo portone aperto che si è ritrovata davanti.
- Heiii! Calmati. Respira. - Tenta di calmarlo Lydia prendendogli il viso tra le mani e accarezzandolo con dolcezza. 
- Era eccitato Lydia. Mi dici come faccio a calmarmi? Poi potresti evitare di metterti minigonne quando sei in giro e non ci sono io con te? Quello avrebbe pot.. - Le urla di Stiles vennero fermate dalle labbra di Lydia, che si poggiavano delicatamente e per l'ennesima volta nel giro di quattro anni, sulle sue.
- Va tutto bene. - Sussurra dolcemente Lydia baciandolo un altra volta.
- Va tutto bene. - Ripete ancora con voce sensuale al suo orecchio e lasciandogli un bacio sul collo. Lei si che sa come farlo calmare.
- Dai, lupacchiotto geloso. Andiamo a scegliere il nostro lettone?
- Si, ma prima devo fare una cosa.
- Cosa? - Chiede curiosa Lydia, un secondo prima di ritrovarsi il collo massacrato dalle labbra e dai denti di Stiles.
- Oh no Stiles, no ti prego. Il marchio un altra volta no. Ti scongiuro! - Chiede dolcemente Lydia mentre si lascia fare.
- Io ti ho già marchiato anni fa, Lydia. - Dice con voce sensuale Stiles lasciandogli una lunga leccata lungo tutto il collo.
- Si beh quel che è, cosa fai lupacchiotto? Marchi il territorio? 
- Certo che si. Sai bene che lo devo fare ogni volta che qualcuno ci prova con te, ti guarda, ti parla o ti tocca troppo. - Spiega per l'ennesima volta Stiles mentre inizia a fargli un succhiotto poco più su della clavicola. 
- Che per te equivale a sempre, ovvio. Non ti facevo così geloso marcio, sai?
- Di chi sei, tu? - Chiede Stiles stampandogli un bacio nelle labbra.
- Tua. - Afferma con sicurezza Lydia.
- Esattamente, futura signora Stilinski. Bene, lavoro finito! Adesso possiamo andare.
- Se mi hai lasciato un succhiotto in un posto dove non si possa coprire, ti avviso già in partenza che non faremo sesso per un mese. - Dice Lydia uscendo dal portone e controllandosi sul vetro di una macchina.
- Mh, si. Te la posso perdonare. - Dice Lydia.
- Amettilo, senza di me non resisti. - Dice Stiles passandogli un braccio intorno alle spalle e dandogli un bacio nella guancia mentre poi, insieme, mano nella mano si avviano al mobilificio più vicino.

Una volta entrati nel negozio, provano tanti letti, ridendo e scherzando come matti, immaginandosi scene future di vita quotidiana fino a quando non vengono attirati da un letto ad acqua e il sogno fin da bambina di Lydia era proprio quello di provare un letto ad acqua.
- Amoree! - Dice lei attaccandosi al suo corpo, facendogli gli occhi da cucciolo e sorridendogli.
- Cosa?
- Lo proviamo?
- Il letto ad acqua?
- Si.
- Ma tu sei matta.
- Ti pregooo! 
- E va bene, va bene. Dice di levare chiavi e cellulare e di posarli li. - Cede Stiles indicandogli poi con il dito il cartello e successivamente un mobiletto li di fianco per poter posare la roba.
- Si, facciamolo. - Dice tutta felice lei mentre insieme al suo futuro marito, iniziano a sedersi, l'uno al fianco dell'altro e proprio quando si sdraiano il letto si rompe e loro si bagnano scoppiando a ridere come matti e come mai prima d'ora.
- Te l'ho detto io che c'era la fregatura. - Dice Stiles mentre l'aiuta ad alzarsi.
- Ahh guarda, sono tutta bagnata.
- Mh! - Dice malizioso lui, leccandosi le labbra.
- Ti prego, dimmi che non è in arrivo la stagione degli amori. - Dice lei, il suo fidanzato è un po troppo strano in questi giorni.
- Mh, può darsi. - Dice Stiles.
- Stiles, l'ultima volta mi hai stremata. A sto giro, facciamo una sola volta al giorno. 
- Si si poi vediamo, adesso andiamo. 
- Maledetto lupo da strapazzo.
- Da bacino. - Dice Stiles prendendogli la mano e richiedendo un bacio a stampo da Lydia che non tarda ad arrivare.
- Ma secondo te dobbiamo pagarlo il letto? Infondo gli e l'abbiamo rotto. - Chiede Lydia.
- Ci pago a sua sorella. - Risponde Stiles intenzionato al mille per mille a non tirare fuori un solo centesimo per quel letto.
- Ahaha scemo.
- Signori, siamo mortificati per il letto. Se ne sceglierete un altro, in omaggio avrete un set completo da bagno e uno sconto del 65% su un altro letto. Ad acqua o normale che sia. - Si scusa il direttore.
- Accettiamo l'offerta e credo che prendiamo il secondo che abbiamo provato. Era il più comodo a parer mio. Stiles tu che dici? 
- Sono d'accordo.
- Bene. Se mi date l'indirizzo lo mandiamo a casa noi. Servizio gratuito ovviamente.
- Veramente noi preferiamo pagare adesso e tenerlo qui fino a quando non saranno terminati i lavori nella casa. Sa, ci sposiamo tra poco e la camera da letto è l'ultima stanza da ristrutturare.
- Nessun problema. Vado a preparare tutti i moduli per la vendita allora e ancora vi chiedo scusa per l'enorme disagio.
- Non si preoccupi. E' tutto apposto, fortuna che fa caldo. - Gli sorride Lydia. Il ragazzo si allontana e i futuri sposi, dopo aver pagato e ritirato alcuni documenti, se ne vanno di li mano nella mano e felici come mai prima d'ora.
 
 
Piccolo spazio autrice:
 
Eccoci qui arrivati alla fine del primo capitolo. Spero sia piaciuto, ringrazio a tutti e vi do appuntamento al prossimo capitolo. Mi raccomando, datemi un buongiorno con tante belle recensioni, per favore! <3
Piccole avvertenza importante: la scena del letto ha preso spunto da uno scherzo sul web.
Per il resto, davvero, nient'altro. Buonanotte a tutti :-*

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Capitolo 2
*** Sottomesso. ***


Ciao a tutti.. <3 RINGRAZIAMENTI SPECIALI A:
- Ut0piagratuita.
- Flox_

Per le splendide recensioni che mi avete lasciato.
Non so come ringraziarvi, quindi l'unica cosa che posso fare è dedicarvi questo capitolo nella speranza che vi piaccia. <3
Buona lettura.
- Sottomesso.
 
Stiles e Lydia, ormai sono legati. Letteralmente. Il lupo di Stiles ha riconosciuto Lydia come sua, come la sua compagna per la vita fin da subito e Stiles proprio non ce la fa a non pensare che qualche ora prima, un essere qualunque ci ha provato con lei. Lydia è solo sua e adesso Stiles, è arrabbiato. Ciò che gli fa più rabbia, è che lui non era li con lei, a proteggerla e a tenerla stretta a se e se gli fosse successo qualcosa di più grave, se ne sarebbe fatto una colpa per tutta la vita.

Dopo avergli detto che la ama e avergli mandato il messaggio della buonanotte, con la promessa di rivedersi l'indomani mattina, Stiles si distende a letto, ma non dorme, pensa e ancora pensa fino a che quasi sente il cervello esplodergli. Sbuffa e sbuffa ancora rigirandosi nel letto una marea di volte, fino a quando, ad una stanza di distanza, suo fratello Scott, anche lui con un udito super fino e una sveglia che sarebbe suonata alle 06:00, ringhia ferocemente e lo raggiunge nella sua stanza.
- STILES! Cos'hai? - Chiede Scott sdraiandosi nel letto accanto a lui.
- Sono nervoso.
- Lo sento.
- Che c'è? Che è successo? Dov'è l'ennesima creatura malvagia? - Urla Melissa in pre dal panico e entrando nella stanza di Stiles con un manico di scopa tra le mani e una bottiglietta di strozza lupo nell'altra. 
- Ahhaha tu sei fuori di testa. - Se la ridono Stiles e Scott.
- Vi ho sentito ringhiare. - Spiega la donna, ancora sconvolta.
- Era Scott. - Dice Stiles.
- Lui è nervoso, il che mi rende nervoso anche a me. Si rigira e rigira ancora nel letto e io lo sento, sono le due del mattino, ho sonno e tra poco mi suona la sveglia. - Dice Scott.
- Hei, ancora svegli? Che hai amore? Sembri stravolta. - Dice Jonh, con ancora addosso la sua divisa da sceriffo, mentre accarezza il viso di sua moglie.
- Io adesso ti dico una cosa sceriffo. - Dice Melissa.
- Cosa?
- I tuoi figli lupeschi, mi manderanno al manicomio un giorno o l'altro, ne sono sicura. - Sbotta Melissa.
- Perché sono i miei figli solo quando sono lupi e i tuoi solo quando sono umani? - Quasi strilla Jonh, ogni volta è sempre la stessa storia.
- Perché uno dei tuoi figli, Scott, ha ringhiato e mi sono spaventata. 
- Tesoro, lasciali stare! Andiamo a dormire, dai che sono stanco. - Dice Jonh sbadigliando. Da un bacio ai figli seguito un nano secondo dopo da Melissa e insieme se ne vanno a dormire.

Da quando John e Melissa si sono sposati, ormai 9 anni fa, quando Stiles e Scott erano ancora in prima superiore, Scott a John spesso e volentieri lo chiama papà,  così come Stiles con Melissa e se qualcuno chiede a Stiles e Scott cosa sono, loro dicono di essere fratelli, no di certo fratellastri. Ad ogni modo, i due fratelli in questo momento sono nella stanza di Stiles, l'uno steso accanto all'altro e stanno iniziando un discorso che ha tutta l'aria di essere uno di quelli Alpha-Beta.
- Allora, ora, in quanto tuo Alpha, ti ordino di dirmi cos'hai.
- Il tipo che ci ha provato con Lydia, oggi, era eccitato. Ho una morsa allo stomaco e fa male, male da morire perchè Lydia è mia. E' la mia donna, è la mia vita, è la mia compagna e sono arrabbiato, anzi no, sono proprio inca****o. L'ha toccata, ha provato attrazione per lei, l'ha guardata. Lei è mia e io adesso sono arrabbiato e non riesco a calmarmi. - Terminato il suo racconto, i suoi occhi sono gialli e le sue unghie adesso sono artigli.
- STILES! - Lo richiama Scott mettendogli una mano sulla spalla per farlo calmare. Sente che sta per perdere il controllo.
- Va da lei e stringila più forte che puoi, marchiala per l'ennesima volta se è quello che vuoi, ma non fare cazzate. - Ordina Scott e nonostante quello, adesso sia solo suo fratello a parlare e non il suo Alpha, Stiles lo ascolta, si alza dal letto, indossa un pantalone e una maglia a caso, gli da un bacio sulla guancia e se ne va da Lydia.

Molto attento a non farsi sentire dai suoi genitori, chiude piano la porta di casa e chiavi della Jeep in mano, cerca di mantenere la calma, sale in macchina, mette in moto e raggiunge la sua donna. Passare dalla porta è fuori discussione, anche perchè sono le due e quindici di mattina ormai e tutto sembrerebbe al quanto folle, quindi si mette sotto la finestra di Lydia che puntualmente, da quando stanno insieme è sempre aperta, anche di poco, ma pur sempre aperta e con un salto degno delle sue abilità lupesche, entra in casa. La sua compagna è li, distesa nel suo letto che dorme serena, ignara della sua presenza e in viso ha anche un sorriso. Sta sognando Allison, Stiles ne è sicuro. Non vuole disturbarla e non vuole nemmeno svegliarla, ma vuole stringerla, ne sente la necessità, quindi si sfila le scarpe, le mette al fianco delle ciabatte a forma di coccinella di Lydia, fa il giro del letto, si siede, si sistema sotto le coperte e finalmente gli stringe le braccia intorno alla vita mentre, con il naso va a sfiorargli il collo e gode, del suo buonissimo profumo che più di viole, sa di se stesso e per Stiles non c'è profumo più buono di quello di se stesso sulla pelle di Lydia. 

Lydia, quella bambina dai capelli biondo fragola, che gli ha fulminato il cuore da quel giorno in terza elementare, Lydia, quella bambina che non l'ha mai calcolato, Lydia quella bambina che in confronto a lui aveva tutto, quella bambina che aveva una mamma a differenza sua, quella bambina dagli occhi verde foglia, quella bambina, quella bellissima bambina che adesso è una donna ed è sua, solo e soltanto sua, quella donna che dorme serena tra le braccia del suo compagno, Lydia, quella donna che tra poco sarà anche sua moglie, si è svegliata, si è girata nell'abbraccio per guardarlo negli occhi, gli ha sorriso dolcemente, gli ha dato un bacio a stampo e adesso gli parla.
- Hei. - Lo saluta accarezzandogli il viso.
- Hei. - La saluta Stiles mentre infila le dita tra quei lunghi capelli rossi.
- Perché il mio fidanzato si è intrufolato dalla finestra?
- Perché gli mancavi, gli mancavi da morire e sentiva la fortissima necessità di stringerti forte a se. Si è intrufolato dalla finestra perchè era arrabbiato.
- Ancora per quello li, Stiles?
- Si Lydia, ancora per quello li. 
- Ma perchè ogni volta che qualcuno mi gira troppo intorno fai così, Stiles? E soprattutto, mi spieghi perchè fai un attentato al mio collo ogni santissima e benedetta volta?
- Perché sei mia Lydia e per il collo, beh, è una questione di lupi ed è una storia lunga.
- Ti ascolto. 
- Ok, me l'ha spiegato Derek una volta, il collo, per un lupo mannaro con una compagna per la vita, è una specie di sottomissione. Tu ti lasci massacrare il collo da me, perchè sono il tuo compagno nonostante non sei una lupa, perchè sai di essere mia, perchè mi senti tuo e perchè se tu attaccassi il mio, in questo esatto momento, te lo lascerei fare. - Gli spiega in un filo di voce Stiles parlandogli ad un centimetro dalle labbra. 

La bocca di Lydia è semi aperta per la sorpresa e quegli occhi grandi e verdi sono sgranati e Stiles non resiste, gli accarezza i capelli e azzerando completamente quella poca distanza rimasta, la bacia. Un bacio carico d'amore, un bacio carico di passione, un bacio che manda ad entrambi l'eccitazione alle stesse, un bacio che non basta più. Le loro lingue si cercano e una volta trovate danzano insieme e si ritrovano così, nel letto di Lydia Martin, futura signora Stilinski, con Stiles sopra di lei che bacia, lecca e morde ogni singolo centimetro di quel corpo che ama più di qualsiasi altra cosa al mondo. Non importa nient'altro adesso. Ci sono solo loro due, uniti corpo ed anima per l'ennesima volta, i vestiti sparsi sul pavimento in un angolo qualunque della stanza, i respiri mozzati, succhiotti ovunque nel corpo di Lydia e un morso nel collo di Stiles. 
- Oddio Stiles. - Dice Lydia. Stiles sente che è spaventata e per questo se la stringe ancora più forte a se.
- Cosa?
- Ti è rimasto il segno del morso. Perchè non è già guarito?
- Lo so. E' il marchio, sei la mia compagna e il mio lupo si è sottomesso a te. - Gli spiega Stiles.
- Dio mio quanto ti amo Stiles Stilinski. - Dice estasiata Lydia iniziando a baciarlo con foga per l'ennesima volta.
- Ti amo anch'io Lydia Martin. - Dice Stiles mentre si distende nuovamente al suo fianco e se la stringe più forte che può.

E' quasi l'alba ormai e loro, finalmente, si sono addormentati con la consapevolezza di essere l'uno la proprietà privata dell'altra e viceversa.

 
Piccolo spazio autrice:

Ciao cuccioli.. <3 eccoci qui con la fine del secondo capitolo. Probabilmente la fine di questo capitolo non ha nemmeno senso ma mi piaceva finirlo con questa frase, detto questo, sappiate che mi è uscito di getto. Pensato in 2 e scritto in circa 10 minuti netti. Spero vi sia piaciuto, grazie a chiunque sia arrivato fin qui, vi mando un abbraccio enorme e rinnovo i miei particolari ringraziamenti a:
- Ut0piagratuita.
- Flox_

Ciao Ciao a tutti.. <3

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Capitolo 3
*** La sua assurda gelosia. ***


- La sua assurda gelosia.
 
Che Stiles Stilinski sia geloso della sua donna, è ormai risaputo da tutti. Lydia ne ride sempre divertita e non può non amarlo ogni giorno di più, proprio per questo. Ma non solo per questo. Lydia Martin ama Stiles Stilinski perchè deve amarlo punto e basta, lo ama perchè è suo, lo ama perchè la fa sentire una donna, una persona e non un essere sovrannaturale, lo ama perchè è lui e perchè sarebbe impossibile non amarlo. Così bello, così logorroico, così rompiscatole, così tenero, così maledettamente geloso, così maledettamente possessivo, così tanto Stiles Stilinski, futuro marito di Lydia Martin.
 
Lydia ama pensare a Stiles e a tutto quello che verrà. Lydia pensa, pensa sempre, pensa anche adesso che sta passeggiando mano nella mano con il suo fidanzato per le vie del centro, passeggia e pensa a quanto sarà bello essere la signora Stilinski. Pensa a quando quasi sei mesi fa, lui, gli ha chiesto di diventare sua moglie. Era il compleanno di Scott e tutti si erano riuniti a casa Stilinski per fargli una sorpresa. Jonh era al settimo cielo, Melissa ancor di più e Scott non si aspettava una marea di gente a casa sua, li per lui e per il suo compleanno. Ovviamente, la prima persona a stringerlo in un abbraccio fu Kira, seguita a ruota da Stiles e Lydia e finalmente, dai genitori. 
- Era ora. Auguri figliolo! - Disse Jonh mentre se lo stringeva in un abbraccio.
- Grazie papì. - Sussurrò Scott. A Lydia scese una lacrima e ne lei, ne Stiles, si spiegarono il perchè. Non era la prima volta che Scott lo chiamava papà.
La festa fu grandiosa ma dopo il taglio della torta, Stiles si fece serio, spense la musica e prendendo un respiro profondo, li, in salotto, davanti alla sua famiglia e ai suoi amici, si inginocchiò ai piedi di Lydia. Si schiarisce la voce e inizia a parlare mentre Kira già saltellava tutta contenta per tutto il salotto e Melissa iniziava a piangere di felicità.
- So che è il compleanno di Scott e tutto il resto ma o lo faccio adesso, o non lo faccio più. Ti amo Lydia, ti amo come non ho mai amato nessun'altro in tutta la mia vita e tu lo sai, papà lo sa, mia mamma da lassù lo sa, la mia mamma qui lo sa. - Disse guardando negli occhi Melissa e tornando con lo sguardo su Lydia - tutti lo sanno. Dopo tutto quello che ci è successo, quando finalmente nel nostro viaggio di maturità, hai capito di amarmi e ci siamo baciati, sono passati quattro anni, stiamo insieme da allora e non cambierei un solo secondo della mia intera vita se non mi portasse comunque qui con te. Quindi, amore mio.. - Disse prendendogli la mano e facendo uscire dalla tasca dei suoi pantaloni una scatoletta blu. La apre con lentezza e il viso di Lydia si illumina. Dentro quella scatoletta c'è un anello. Un anello di..
- Mi vuoi sposare?! - Si è proprio un anello di fidanzamento. Kira venne stritolata dall'abbraccio di Melissa che ormai era un fiume in piena, Jonh se la rideva vedendo che il figlio stava tremando per una risposta, vedendo la moglie in lacrime, Scott con un sorriso in volto che consolava la sua fidanzata che piangeva dalla gioia insieme a Melissa e Lydia, bella come non mai, con una mano sulla bocca e il viso ricoperto dalle lacrime di commozione. Annuì con convinzione e finalmente rispose.
- Si, si Stiles, si, si, si voglio sposarti. - Strillò Lydia. Un secondo, un secondo soltanto e Stiles se la prese in braccio, se la strinse forte a se e la fece girare per tutta la stanza.
- Ha detto si. Ha detto si. Ha detto si. - Urlò Stiles felice come non mai.
- Stiles mi stai stordendo. - Disse con fare scherzoso Scott.
- Stai zitto Alpha dei miei stivali.
- Grrr!
- Scott, torna a cuccia. - Ordinò Kira andando ad abbracciare quella che tra poco sarebbe diventata sua cognata.
- Mamììì! Tuo figlio si sposa. - Disse Stiles.
- Amore miooo! Sono così felice. - Disse Melissa stringendolo tra le sue braccia.
- Vieni qui cucciola. Fatti abbracciare!
- Wowowowo facci piano papà, quella è la mia cucciola.
- Ah vabbè allora mi abbraccio a l'altra. Kira, vieni qui ad abbracciare il tuo vecchio.
- Le voglio bene sceriffo. - Disse Kira lasciandosi abbracciare.
- Inizierai mai a darmi del tu? 
- Magari lo farà quando Scott gli chiederà di sposarla. - Disse con tono autoritario Melissa, guardando male suo figlio.
- Che vuoi? - Chiese confuso Scott.
- Magari voglio che anche tu, come tuo fratello, metti la testa apposto? - Lo riprese, Melissa.
- Beh, a dire il vero abbiamo pensato di andare a convivere. Il lavoro alla clinica va bene, il mio allo studio medico anche, dobbiamo solo trovare la casa. - Comunicò Kira.
- E così, voi due, piccole donne, mi porterete via i miei figli. - Disse con tono affranto, Jonh, ma ridendo subito dopo con tutti.
 
Ricordando quel bel momento, Lydia non trattenne un sorriso che gli andava da un orecchio all'altro e Stiles, curioso come non mai decise di chiedere spiegazioni.
- A che pensi? 
- Pensavo al giorno in cui mi hai chiesto di sposarti.
- Sai che avevo una tremenda paura che mi dicessi no? - Dice Stiles mettendogli un braccio intorno alle spalle e stringendola forte a se.
- Non avrei mai e poi mai potuti dirti di no.
 
La coppia, stava per scambiarsi un dolce bacio ma qualcuno decise che quello non era il momento adatto per le effusioni. Qualcuno che arrivò di corsa verso la loro direzione e con forza colpì con tutte e due le mani, i glutei di Lydia, provocandogli anche una forte fitta di dolore. Stiles, semplicemente non ci vide più.
- Bello il mio culazzo. - Disse il ragazzo, ubriaco marcio. 
- Ma chi ca*** sei! - Strillò Lydia mentre provava a calmare il suo fidanzato che si era avvicinato pericolosamente a lui.
- Lydia, lasciami stare. - La avverte Stiles, ormai è sull'orlo di una crisi.
- Tu calmati e io ti lascio stare, Stiles. Non lo vedi che è ubriaco marcio?! - Prova Lydia. 
- Lydia, levati. - Ordina Stiles.
- No.
- Lydia, ti ho detto di levarti. - Ordina ancora Stiles. E' sempre più furioso. Il tipo che racconta di notti focose, in realtà mai avvenute con lei, poi, di 
certo non aiuta.
- Stiles, per favore.
- Non ti levi?
- No.
- Bene, non c'è problema. - Dice Stiles.
 
Il resto, fu veloce e molto doloroso. Spostò la sua fidanzata con una sola mano sulla spalla, al tipo, gli prese la bottiglia che teneva tra le mani, gli e la ruppe e poi, mentre stava combattendo con il suo lupo che era furioso proprio quanto lui e non vedeva l'ora di uscire, iniziò a parlargli. Il suo lupo non era d'accordo, ma Stiles, fu più forte e limitandosi ad usare solo un minimo della sua forza, riuscì a spaventarlo quanto basta.
- Stammi bene a sentire brutto coso lordo che non sei altro. Quella a cui hai appena toccato il culo, è la mia fidanzata, è la mia donna. Sono arrabbiato sai? Hai toccato qualcosa che solo io posso toccare. - Dice tra i denti Stiles.
 
Lydia è nel panico più totale. Non ha mai visto il suo fidanzato così tanto arrabbiato, mai e poi mai, in più questa notte c'è la luna piena e lei non sa proprio che cosa fare. Lo chiama, ma Stiles non la sente, Stiles continua a stringere la presa su quel ragazzo, la cui unica colpa è stata quella di ubriacarsi e di aver scambiato una persona, per un altra. Quando stava completamente perdendo le speranze, Dio gli fece la grazia. A pochi passi da lei, c'erano Scott e Kira, ignari di tutto. Scott non diede molto peso a Stiles e Lydia li corse in contro.
- Scott! Scott mi devi aiutare. Uno mi ha toccato il culo e Stiles, beh lo vedi, sento che sta per perdere il controllo. Fallo calmare ti prego.
- Ci penso io. Voi due non muovetevi di qui! Aspettatemi in macchina. Lydia mettiti alla guida, tu stai al suo fianco Kira. - Ordina Scott raggiungendo suo fratello.
- Tranquilla tesoro, tranquilla! Tu come stai? - Chiede Kira abbracciando Lydia.
- Sto bene.
 
Per quanto riguarda Stiles e Scott invece, per loro, andò tutto in maniera differente. A passi svelti, Scott si avvicinò a Stiles e inizio a chiamarlo. Prima con dei sussurri, poi con voce normale, ma nemmeno quella bastò, Stiles non vedeva e non sentiva più niente, se non la rabbia e la gelosia dentro lui, non sentiva nemmeno il suo Alpha che lo chiamava, per riportarlo alla calma. Scott fece un cenno con la testa a Lydia di mettere in moto la macchina e raggiungerli e quando le ragazze gli furono vicini, Scott si arrabbiò.
- STILESSS! - Urlò Scott. 
- SALI. IN. MACCHINA. - Ordinò Scott una volta che Stiles gli rivolse attenzione.
- Gli ha..
- Sali. In. Macchina. - Ordinò ancora e allora Stiles, abbattuto, segue l'ordine del suo Alpha e sale in macchina.
 
Non appena si fu seduto nei posti a sedere dietro, Stiles si rese conto di quello che aveva fatto e di quello che gli sarebbe capitato tra poco. Il suo Alpha, suo fratello, l'avrebbe sgridato e non poco.
- Stiles.. - Sussurra Kira, accarezzandogli il viso.
- Tesoro, come stai? - Chiede in apprensione Lydia stringendogli la mano.
- Confuso. Mio fratello si sta scusando con quello li, davvero?
- Stiles, tuo fratello adesso ti farà vedere lui. - Dice Kira. Sa che il suo fidanzato è arrabbiato e non è mai un buon segno.
- Scott ti po... ahhh! - Urlò Stiles visto che Scott gli ha appena tirato un fortissimo cozzetto in fronte.
- Lydia, portaci a casa. - Ordina Scott.
- Si.
- Ahh, che male. - Si lamenta Stiles.
- Stai zitto se non ne vuoi un altro e pure più forte Stiles. Finché si scherza mi sta bene ma tu devi fare quello che ti dico io. Cosa ti è saltato nella testa? - Urla furioso Scott.
- Gli ha toccato il culo. - Urla Stiles.
- Non è una giustificazione e non urlarmi contro perchè questa qui non è una discussione tra fratelli ma una tra Alpha e Beta che ti ricordo che sei tu.
- Si certo, ok grande Alpha mi dispiace non averti ascoltato ma vorrei proprio vedere quello che avresti fatto tu. - Urla ancora Stiles.
- Non mi sono mica trasformato. - Dice con toni più bassi, poco dopo. Infondo, quello è il suo Alpha.
- Ci mancherebbe anche che tu ti fossi trasformato e poi eravamo a posto guarda.
- Dai ragazzi, non è successo niente.
- Finitela. - Cercano di mettere la pace le ragazze.
- Che ne dite di un Hamburger? E' quasi ora di cena e ho una fame da lupi. - Propone Lydia.
- Io ci sto. - Dice Stiles.
- Io anche, ma dopo, a casa, io e te facciamo i conti. - Dice Scott.
- Che rompi scatole. Posso abbracciare mio fratello? - Chiede Stiles.
- No.
- Ho detto a mio fratello non al mio Alpha.
- Ok, ma solo a tuo fratello. Vieni qui, idiota. - Dice ridendo Scott allargando le braccia per poter stringere Stiles.
 
La cena si svolse tra le risate e a fine serata l'Alpha decise di non punire il suo Beta. Beta che non riesce a prendere sonno, si alza dal letto, si veste e incontrando Melissa per le scale che lo sta sgridando per gli orari, le da un bacio nella guancia, si scusa e se ne va dalla sua amata. La rabbia è ancora un po' tanta e in più, la luna piena è ancora alta nel cielo, per cui, decise di non prendere la macchina ma di trasformarsi e passare per i boschi. In pochi minuti era sotto casa di Lydia e aveva già scaricato tutta la tensione. Prese un paio di sassolini tra le mani e uno ad uno, li lanciò alla finestra della sua principessa.
- Hei, ma non eri andato a letto tu? - Gli chiede sorridendo Lydia mentre gli apre la porta. Per tutta risposta, Stiles la bacia come mai prima d'ora. Se la stringe forte a se e gli accarezza i capelli. La piglia in braccio e dopo averla portata al piano di sopra, senza mai staccare le labbra dalle sue, la sdraia nel letto e posizionandosi dolcemente sopra di lei, riprende a baciarla. 
- Sei venuto qui per marcare un altra volta il territorio, non è vero? - Chiede con voce ansimante Lydia.
- Hai indovinato. Posso dormire qui con te, stanotte?
- Certo. Però basta che dormiamo, sono molto stanca. E' stata una giornata pesante. - Dice lei lasciandosi abbracciare da lui.
- Dimenticatela, amore mio. - Gli sussurra nell'orecchio Stiles mentre gli da un bacio trai capelli e gli accarezza le braccia. 
 
Per Lydia, le mani di Stiles sulla sua pelle, quando fuori è notte, sono il suo miglior sedativo, per questo si addormenta poco dopo e Stiles con lei. Un lupo e una Banshee. Stiles Stilinski e Lydia Martin. Nessuno ci avrebbe giurato eppure è così. Eppure Stiles e Lydia si amano come non mai. Eppure Lydia lo ama. Ama lui e pure la sua assurda gelosia.
 
Piccolo spazio autrice:
 
Eccoci qui cuccioli.. <3 qui vediamo come Stiles gli ha chiesto di sposarlo e la sua assurda gelosia. L'ho fatto più lungo perchè lo scorso era breve, fatemi sapere e grazie a tutti.. <3 

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Capitolo 4
*** Angelo Custode. ***


- Angelo Custode.

Il matrimonio era vicinissimo ormai e Scott e Kira avevano finalmente trovato la loro casa e il trasloco è iniziato quanto prima ed è finito poco dopo. Quei due avevano talmente tanto bisogno della loro privacy che hanno preso la palla al balzo. La casa era enorme, esattamente come quella di Stiles e Lydia ed erano proprio Stiles e Lydia i loro vicini. Quando Stiles era passato dalla loro casa per mettere un vaso con i fiori preferiti di Lydia, in salotto e ha visto il cartello con scritto vendesi nella casa a fianco, non ha esitato un solo secondo. Con un sorriso da ebete sulla faccia prende il telefono in mano e chiama suo fratello. Scott se l'è fatto ripetere due volte? Ovviamente no. Kira e Lydia scoppiarono a ridere e si abbracciarono strette, quei due non cambieranno mai.
- Hei cognatina, tra poco la pacchia sarà finita. - Dice Kira a Lydia con il fidanzato e il quasi cognato al fianco. Tutti e quattro erano al ristorante per una pizza di famiglia.
- Madonna, veramente. - Dice Lydia. Fu veloce e automatico. Stiles gli pizzicò una coscia da sotto al tavolo.
- Ahu! 
- Ti dispiace, per caso?
- Ahahha Stiles sei scemo di brutta maniera proprio. Hai capito di cosa parlava, Kira?
- Si. Non potrai più divertirti e tutte quelle cose che facevi prima.
- NO! - Dicono all'unisono le ragazze. I timpani dei due licantropi ne hanno risentito.
- Kira. non. gridare. - Gli intima Scott.
- Ma non ho gridato.
- Esatto stupidi lupi. Comunque si parlava del fatto che tra poco noi due saremo marito e moglie e andremo a vivere vicino a Scott e Kira. - Spiega Lydia con fare ovvio.
- Yeahhh! - Dicono all'unisono Stiles e Scott felici come bambini e battendosi il cinque. Lydia e Kira ovviamente girarono gli occhi.

E' passato un giorno da quella cena in pizzeria, è sabato sera e manca una settimana esatta al matrimonio. Al grande evento. I futuri coniugi Stilinski hanno provato a convincere i loro genitori di farli dormire già nella nuova casa, visto che era finita. Ma non c'era stato verso. 
- Porterebbe sfortuna. - Dissero all'unisono Jonh e Melissa.
- Ma Scott e Kira già vivono insieme. - Si giustifica Stiles.
- Si ma loro tra una settimana non saranno marito e moglie Stiles, discorso chiuso. - Dice Melissa.
- Ma che pal**.
- E modera il linguaggio, signorino. - Lo riprende Melissa mentre lo vede allontanarsi nella sua stanza.
- Scott se n'è andato, Stiles se ne sta andando... che faremo noi? - Chiede Jonh.
- Noi lavoreremo e faremo i nonni a tempo pieno. - Spiega sorridendo Melissa e sorseggiando un po di caffè caldo.
- COSA? NONNI? - Chiede all'estremo della felicità Jonh.
- Si, secondo me manca poco ormai. O Lydia o Kira, chi prima, chi dopo o meglio ancora insieme, rimarranno incinte e la nostra famiglia si allargherà ancora di più.
- Speriamo. Sarebbe bellissimo, due fargoletti da tenere tra le braccia, cantargli la ninna nanna per fargli addormentare, cambiargli il pannolino, preparargli da mangiare e tutte le altre cose da nonni. - Dice ancora Jonh.

Mentre due persone vogliose di diventare nonni erano al piano di sotto a fantasticare come mai prima d'ora, un giovane lupo era in piena crisi di rabbia e prossimo a perdere il controllo. Scott, a qualche casa di distanza lo sente e corre da lui. Dieci minuti al massimo ed è a casa dai genitori. Si attacca prepotentemente al campanello e ad aprire la porta, è Melissa.
- Scott, che succede? - Chiede preoccupata.
- Niente mamma, non ti preoccupare, devo vedere Stiles. Affari lupeschi ma è tutto apposto. Ciao papì. - Dice Scott e dopo averli baciati a tutti e due, corre da suo fratello.
- Quei due prima o poi mi faranno morire di crepacuore. - Sbotta Melissa tirando un pugno nella spalla di Jonh.
- Ahh! Ma che c'entro io, ora.
- Zitto. Devo sentire cosa dicono.
- Se ci beccano, ci ammazzano.
- Shhh, ecco, ecco. - Dice la donna ascoltando la conversazione dei figli con il suo stetoscopio e dando un bicchiere al marito per fare lo stesso.
- Stiles, calmati. - Dice Scott.
- La fai facile tu. Tu la notte hai la tua donna da poter stringere tra le braccia e sei sicuro che li con te non gli capiterà niente. E se succede qualcosa a Lydia? E'? Come la posso proteggere io?
- Stiles, è la tua donna, è la tua compagna per la vita, chiaro? Sentirai senza dubbio se è in pericolo e poi tra una settimana potrai tornare a dormire con lei. E io sarò di nuovo vicino a te, mi manchi anche tu, idiota che non sei altro, per questo, stai zitto e fammi fare una telefonata.
- Una telefonata?
- Si, Kira, amore, dormo qui con Stiles stasera, è strano e poi mi manca, vai da Lydia? Almeno Stiles è anche più tranquillo e certo che non gli capiti nulla ma non dirgli niente a lei, ok? Non c'è bisogno di farla preoccupare per niente.
- Ok amore, tranquillo. Però qualcosa e chiamateci, ok?
- Certo. Viceversa. Notte!
- Notte.
- Shhh. Ci stanno spiando. - Dice sottovoce Stiles a Scott che sorride e insieme a suo fratello, apre la porta della camera, facendo spaventare i genitori. Jonh butta il bicchiere a terra rompendolo e Melissa finge di ascoltargli il cuore.
- Oddio tesoro, hai battiti accelerati. - Finge Melissa. Evidentemente entrambi hanno dimenticato di avere due lupi per figli. Figli che in questo momento li guardano in cagnesco e con le braccia incrociate al petto.
- Quanto siete bugiardi. - Nota Scott mentre a stento trattiene le risate.
- State fingendo. - Dice con finta rabbia Stiles.
- Non è vero. Avete bisogno di trasformarvi per caso? I vostri sensi iniziano a fare schifo. - Prova Melissa.
- Grrrrrrrrrrrrrr! - Ringhiano all'unisono Stiles e Scott facendola spaventare.
- Stiles e Scott Stilinski, questa qui è la vostra mamma e adesso voi due siete in punizione. Filate in camera vostra. - Li riprende duramente lo sceriffo.
- Ahahahahhahahah ok ok, come vuoi papì, ma io dormo con il mio fratellino. - Dice Scott abbracciandoselo stretto e riempiendolo di baci.
- Per me puoi anche dormire in giardino se vuoi ma sei in punizione e lo stesso vale per te, signorino. - Li riprende ancora Jonh mentre Melissa ghigna divertita.
- Ora, date un bacio alla splendida donna che vi trovate di fronte agli occhi, chiedetegli scusa e andate a letto. - Ordina ancora Jonh.
- Scusa mami, non volevamo farti spaventare. - Dice Stiles riempiendola di baci.
- Si mamma scusa, ti amiamo da morire. - Dice Scott imitando il gesto del fratello.
- Papììì. - Lo chiama Scott chiedendogli di unirsi all'abbraccio.
- Scemi. - Dice Jonh abbracciandoli e baciando tutti e tre.
- Vi amo da morire vite mie. - Conclude Melissa.

Stettero abbracciati per un minuto buono, poi Jonh e Melissa andarono nella loro stanza da letto e lo stesso Scott e Stiles che si strinsero forte e si addormentarono intorno alle 02:00 del mattino dopo aver riso e parlato come quando ancora vivevano davvero tutti e quattro sotto lo stesso tetto. Per Lydia e Kira lo scenario non fu molto differente. Dopo una ciotola di pop corn sul divano davanti ad un bel film, tante chiacchiere, tante risate, anche loro si addormentarono abbracciate nel letto, l'una stretta all'altra. Ovviamente Kira non sarà mai Allison per lei ma non nega di volerle bene e non nega che è una persona straordinaria dal cuore d'oro. E' sicura che senza Stiles, Scott e lei, non avrebbe mai e poi mai dimenticato la morte della sua migliore amica ma ormai sono passati quasi cinque anni e tra 6 giorni dirà si davanti a Dio, un centinaio di persone, davanti ai loro testimoni sull'altare e davanti al suo Angelo Custode Allison Argent.

 
Piccolo spazio autrice:

Salve lupetti..<3 come state? Chiedo immensamente scusa per il ritardo ma tra blocco dello scrittore, vita amorosa e vita sociale, ho potuto pubblicare solo adesso il nuovo capitolo. Spero vi sia piaciuto e ringrazio chiunque sia arrivato fin qui. Un ringraziamento speciale va a:
- Luna xx
- Flox_

Per aver letto e recensito lo scorso capitolo e quelli precedenti. Grazie a tutti e a risentirci al prossimo capitolo. Bacioni enormi :-*

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Capitolo 5
*** Le grandi nozze. ***


Le immagini sono state prese da Google, ed io, ovviamente non ci guadagno nulla.
 
- Le grandi nozze.
 
La settimana è passata veloce come un lampo e il giorno delle grandi nozze, è arrivato. Scott è il testimone sull'altare di Stiles. Kira la testimone sull'altare di Lydia. Le due ragazze si trovano a casa Martin mentre Scott e Stiles sono a casa dai genitori che se la ridono divertiti, anziché aiutarli. Stiles è ai limiti del nervosismo e Scott non è da meno, dato che sente le emozioni del suo beta, come sue. Ora, il problema non era tanto l'ansia da prestazione, come la chiamava Jonh, no, assolutamente. Il problema vero e proprio è che quei due tonti, ovviamente, si sono addormentati. 
 
Erano le nove del mattino, in casa Stilinski, ormai. La cerimonia sarebbe iniziata tra due ore esatte e mentre Melissa era già pronta e emozionata come non mai, così come lo sceriffo, chi ancora ronfava nel proprio letto, erano Stiles e Scott. 
- Stiles e Scott Stilinski! Giù dal letto, razza di deficienti che non siete altro. - Li riprende duramente Melissa, facendogli svegliare di colpo.
- Ma sei fuori di testa? - Urlano all'unisono Stiles e Scott. La paura è alle stelle. Credevano che Melissa avesse urlato così perchè fosse in una situazione di pericolo, per questo, entrambi, sono già trasformati.
- Melissa che succede?! - Strilla Jonh entrando nella stanza dei figli con la pistola già caricata.
- Ma perchè Dio ci ha mandato una famiglia di pazzi?! - Sbraita Scott.
- Ritira subito quello che hai detto, signorino. - Lo riprende Jonh.
- Scusa papì.
- Siete normali? No. Mamì, che vuoi? - Chiede assonnato Stiles mentre rimette la testa sul cuscino e chiude gli occhi. Suo fratello ridacchia e torna a dormire con la testa sul suo petto.
- VOGLIO CHE VI ALZATE IMMEDIATAMENTE. STILES, TRA DUE ORE TI SPOSI! - Urla Melissa. Fu veloce e automatico. Stiles e Scott scattarono in piedi.
- Perchè cavolo non mi hai svegliato prima?! - Urla Stiles scuotendola forte per le spalle. Poi sorride e li da il buongiorno con un bacio nella guancia, un secondo prima di ignorare suo padre e fiondarsi sotto la doccia. Scott si ricopre di deodorante e inizia a vestirsi davanti ai suoi genitori che se la ridono divertiti, visto che è caduto sui suoi stessi piedi, una decina di volte. Poi un rumore. E' Stiles che correva dal bagno verso la camera, con l'accappatoio bene stretto in vita e che prende in pieno la porta di camera sua.
- E questi qui sono lupi? Uno che cade con il culo per terra, dieci volte mentre si mette i pantaloni e un altro che si prende in pieno la porta di camera sua. - Li prende in giro Jonh.
- Ahhhh! - Urla di dolore Stiles.
- Sta zitto Jonh! Oddio amore mio, come stai?! Prendi del ghiaccio, corri. - Urla Melissa esaminando la ferita di Stiles.
- Ma se è già guarito. - Dicono all'unisono gli uomini della casa.
- Andatevene a quel paese voi e vostri stupidi poteri lupeschi. - Si offende Melissa lasciandoli soli e scendendo in cucina sotto le loro risate dei suoi figli e lo sguardo attento di suo marito.
- NON TI MUOVERE DI LI, SIGNORA STILINSKI. - Urla Jonh facendola sobbalzare e facendo inarcare le sopracciglia di Stiles e Scott che incuriositi dalle urla del padre si affacciano fino al corridoio.
- Ma sei scemo?! Mi hai fatto spaventare. - Sbraita Melissa.
- Dove credi di andare tu, vestita in quella maniera? - Chiede serio più che mai, Jonh. Stiles e Scott scoppiano a ridere mentre Melissa lo guarda e si guarda confusa.
- Come mai sarei vestita, sentiamo?
- Quel vestito è più corto di Scott, adesso.
- Prego?! Io sono alto 1.78. - Dice offeso Scott.
- Tu sei fuori di testa. - Borbotta Melissa ignorandolo e continuando la sua corsa fino alla cucina.
- Melissa, non sto scherzando, vatti a cambiare vestito. E' troppo corto. Anzi, mettiti un pantalone che è meglio. - Dice ancora Jonh.
- Così mi offendi Jonh! Eppure credevo ti piacessero le mie gambe. - Lo provoca maliziosamente Melissa lasciandogli un dolce bacio sulle labbra. Jonh si scioglie, letteralmente. Gli allaccia le braccia intorno alla vita e con una spinta delicata ma decisa allo stesso tempo, fa aderire perfettamente i loro corpi.
- Il fatto è che mi piacciono troppo e non mi piace per niente quando sono gli altri a guardare, signora Stilinski. - Dice Jonh continuando a tenersela stretta a se, dopo un lungo bacio.
- Sei il solito geloso, sceriffo. - Scherza ancora Melissa, preparando un caffè, per se, per il marito e per quei due tonti, lupi che si ritrova per figli.
 
Se due completi idioti di nome Stiles e Scott Stilinski, si Scott Stilinski perchè da quando sua madre si è sposato con Jonh, Scott non ha mai più permesso a nessuno di chiamarlo McCall, si sono addormentati in un grande giorno e ora si ritrovano a dover fare tutto di corsa, chi invece era sveglio già dall'alba erano proprio Lydia e Kira. Ovviamente si sa, sono donne. L'ansia, l'agitazione ma sopratutto l'emozione era alle stelle, per entrambe. Lydia in particolare. Mentre fuori non era ancora giorno, Kira preparava una colazione piena di energie e Lydia era sotto la doccia. Venti minuti dopo, con indosso il suo accappatoio e bella come non mai, Lydia scende in cucina. Mangiano tranquillamente, chiacchierando del più e del meno e pensando che tra poco sarebbe arrivata la parrucchiera, per aiutarle in trucco e parrucco.
- Andiamo a vestirci, cognatina? - Chiede emozionata, Kira.
- Sono pronta. - Dice rossa in viso, Lydia.
- Che hai, Lydia? - Chiede seria Kira, vedendo che la sua quasi cognatina, si è fatta triste.
- Vorrei che almeno mia madre fosse qui. - Commenta lei.
- Lydia, è fuori per lavoro, lo sai. Non lo fa apposta.
- Non mi hanno mai voluto veramente, Kira. Mio padre è sparito quando ha scoperto che mia madre era incinta e lei, beh lei, lavora sempre.
- Vieni qui tesoro. Non pensarci adesso, tra qualche ora sarai la signora Stilinski. Non sei felice? - Chiede dolcemente Kira mentre l'abbraccia.
- Non vedo l'ora. - Risponde ritrovando la sua felicità, Lydia.
 
Arrivate al piano di sopra, nella stanza degli ospiti, le due ragazze scoprono i vestiti dagli imballaggi e iniziano ad indossarli. La prima è Kira, che dopo una doccia veloce è pronta a prepararsi alla svelta per poi dedicarsi completamente a Lydia. Per l'occasione, Kira, decide di indossare un tubino nero con gonna scozzese aperta ai lati, tacco nero, un filo di trucco e i capelli che scendono morbidi sulle spalle. 
 

Scott gli salterà addosso. Questo è poco ma sicuro.

Sono le sette del mattino ormai e adesso tocca a Lydia. I capelli sono raccolti per metà e gli altri cadono lunghi sulla spalla sinistra. Un piccolissimo boccolo fa da contorno al suo bel viso, rossetto rosso fuoco, sorriso smagliante, un filo di matita nera e un po di mascara negli occhi e il suo bellissimo vestito bianco panna che cade morbido lungo tutto il suo bel corpo, scollo a cuore e spallina a lato sinistro, Buchet di rose bianche in mano, Lydia Martin, alle 10:45, al fianco della sua testimone, Kira Yukimura, è pronta per andare all'altare e diventare la signora Stilinski.
 
Ad accompagnarla all'altare, è Jonh Stilinski, suo futuro suocero, arrivato poco fa, a casa Martin, a bordo di una bellissima Excalibur 540 bianca, noleggiata per l'occasione. I sedili della macchina, sono in pelle e rossi quasi come il colore dei capelli della sposa.  
- Incantato di portare una principessa come te, all'altare, signora Stilinski. - La saluta Jonh con un bacio sulla fronte.
- Ciao principessa. Cavolo, i miei figli hanno fatto bingo con voi due. Siete splendide. - Adesso è il turno di salutare Kira. Anche lei con un bacio sulla fronte.
- Ciao Jonh. - Lo salutano imbarazzate, le ragazze.
- Jonh, una curiosità. Quei due si sono svegliati, vero? - Chiede in panico Lydia.
- Cavolo tesoro, me ne sono scordata. Quando ti stavi sistemando i capelli ti è arrivato il buongiorno di Stiles. - La rassicura Kira.
- Oh! Bene. Andiamo allora?! - Chiede emozionata, Lydia.
- Ma ci stiamo?! - Chiede Kira.
- Ma si, dai. Ci stringiamo! - Dice Jonh, mentre le aiuta ad accomodarsi.
 
Anche a casa Stilinski è tutto pronto ed è ora di andare. Melissa è bella come non mai nel suo abitino bianco e nero, un leggero strato di trucco, un po di profumo, un poco di tacco e un colorito rossastro, dovuto all'emozione, a colorargli le guance. Scott indossa un vestito gessato con camicia grigio scuro e cravatta nera è pronto a salire nella loro bella Maserati. Anch'essa affittata solo per l'occasione. Stiles indossa una camicia bianca aderente, pantalone nero, scarpe nere e capelli sparati. Il fotografo gli chiede di fare un saluto alla macchina fotografica e lui, vanitoso come non mai, non se lo fa ripetere una seconda volta. 
 
 
E' felice. Si sente a suo agio. E' emozionato come mai prima d'ora. Dopo qualche altra foto qua e la, la famiglia Stilinski è in viaggio.
- Stiles, la giacca. - Lo riprende Melissa, facendolo sobbalzare.
- Mamma te lo giuro che se non la smetti di urlare un giorno o l'altro ti mordo. - Sbotta Scott.
- Ripeti quello che hai detto, signorino. - Lo riprende Melissa. Scott deglutisce a vuoto e Stiles ride di gusto. Ma quale Alpha e Alpha.
- Stiles, non sto scherzando. Mettiti la giacca e anche la cravatta.
- Ho caldooo! - Si lamenta Stiles.
- Ok ma in chiesa la metti.
- Ma quale chiesa che è un giardino. - Gli ricorda Scott.
- Si beh, fa lo stesso, stupidi lupi. - Dice contenta Melissa.
- Mamì, la finirai mai di chiamarci così? - Chiede giustamente Stiles.
- Mai, vite mie. - Risponde Melissa, non resistendo alla tentazione di baciarli e di sporcarli con un po di rossetto.
 
Ore 11:00 puntuali, Stiles è arrivato all'altare e l'ansia inizia a salire. Melissa non lo molla un attimo e Scott ride ad ogni due per tre.
- Perché non è arrivata?! - Chiede in panico Stiles abbracciando Melissa.
- Stiles, è la sposa che deve arrivare in ritardo.
- Si ma sono già le undici. Te ne rendi conto? Mi ha lasciato. Mi ha lasciato sull'altare, me lo sento. - Sbotta Stiles.
- Stiles, abbassa la voce con me. Anzi, abbassa la voce punto e basta. Non ti ha lasciato, brutto scemo. E' solo in ritardo. Come da routine. - Dice dolcemente Melissa.
- Ti voglio bene. - Dice Stiles riempiendola di baci.
- Anche io amore mio. - Dice felice, Melissa.
 
Alle 11:05, quando gli invitati erano già tutti arrivati e c'era un chiacchiericcio generale, esso fu interrotto dall'arrivo di Lydia che bella come non mai, a braccetto di Jonh Stilinski e sotto le note di Antonio Vivaldi: La primavera, percorre la navata con un dolce sorriso in volto e emozione che esce fuori da ogni poro. 
 

 
Stiles ha perso un battito dietro l'altro, così come tutti gli altri. E' bella. E' bellissima. E' sua. Solo e soltanto sua. Melissa inizia a piangere dall'emozione, Scott sorride come un ebete alla vista della sua splendida fidanzata e della sua meravigliosa cognata.
- Ciaooo. - Lo saluta dolcemente Lydia, avvicinandosi lentamente a lui e unendo le loro mani, come richiesto dal prete.
- Ciao amore mio. Sei bellissima. - La saluta Stiles con gli occhi già lucidi dall'emozione.
- Anche tu sei bellissimo. Bella giacca. Alla fine tuo padre ti ha anche fatto mettere la cravatta, è? - Chiede in un sorriso, la sua amata.
- Si, lascia stare. Infondo non mi sta male.
- No, infatti, sei bellissimo. - Ripete ancora Lydia. I suoi occhi, brillano di luce nuova.
- Allora ragazzi, possiamo iniziare la cerimonia. Siamo oggi, qui riuniti, per unire in matrimonio questi due giovani ragazzi che hanno trovato l'un l'altro l'amore e hanno trovato la persona con cui passare il resto della vita. Se qualcuno è contrario a questa unione, parli ora, o taccia per sempre. - Chiede il prete. Silenzio di tomba.
- Bene, procediamo. Stiles Stilinski, vuoi prendere come tua legittima sposa, la qui presente Lydia Martin? Promettere di amarla, onorarla e rispettarla tutti i giorni della vita, finché morte non vi separi? Se lo vuole, dica: Si, lo voglio!
- Si, lo voglio!
- E vuoi tu Lydia Martin, prendere come tuo legittimo sposo il qui presente Stiles Stilinski, promettere di amarlo, onorarlo e rispettarlo tutti i giorni della vita, finché morte non vi separi? Se lo vuole, dica: Si, lo voglio!
- Si, lo voglio!
- Ora chiedo ai testimoni di consegnare gli anelli, per favore. - Dice gentilmente in un sorriso, il prete.
- Ecco, ecco. - Dice all'estremo dell'emozione, Scott, consegnandoli.
- Lydia Martin, con questo anello, io ti sposo. In ricchezza e in povertà, in salute e in malattia, Lydia Martin, accetta questo anello, segno del mio amore e della mia fedeltà. - Dice Stiles infilandogli l'anello al dito e asciugando poco dopo la lacrima d'emozione che è caduta dal viso di Lydia.
- Stiles Stilinski, con questo anello, io ti sposo. In ricchezza e in povertà, in salute e in malattia, Stiles Stilinski, accetta questo anello, segno del mio amore edella mia fedeltà. - Dice Lydia, mentre con un sorriso enorme in volto e mano tremante, infila l'anello al dito di Stiles.
- Bene, è con la benedizione del Signore che vi dichiaro Marito e Moglie. Lo sposo può baciare la sposa. 
- Vieni qui, signora Stilinski. - Dice Stiles stringendola per la vita e baciandola con dolcezza.
 


Tanti auguri agli sposi e che la festa, abbia inizio.
 
 
Piccolo spazio autrice:
 
Eccoci qui. Il grande matrimonio, il grande evento. Visto che sono stati richiesti capitoli più lunghi, ho pensato di iniziare proprio con il matrimonio. Non potevo dividerlo. Spero di non aver sbagliato qualcosa nelle promesse. Se trovate qualche errore o sapete cosa dicono precisamente gli sposi non esitate a dirmelo, per favore. 

Che dire, spero vi sia piaciuto e fatemi sapere in tanti. Un ringraziamento speciale va a:
- Ut0piagratuita.
- Flox_
- Luna xx.
 
Un bacione enorme a tutti e a risentirci al prossimo capitolo. <3

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Capitolo 6
*** I festeggiamenti. ***


- I festeggiamenti.
 
Lydia Martin Stilinski, era la donna più felice del mondo. Si era sposata e Stiles, era diventato suo marito. Non poteva chiedere nient'altro di meglio al mondo. L'assenza di sua madre, si fa sentire quasi da star male, ma suo marito è li, che solo guardandola negli occhi, la fa star bene e gli toglie un peso  dal cuore. E' innamorata. E' innamorata persa di lui e non puo' viverne senza.

Dopo il lancio del riso, i due giovani sposi, si ritrovano a dover ringraziare e salutare tutti i presenti che si sono avvicinati a loro per augurargli tutta la felicità del mondo e per fargli tantissimi auguri. Entrambi, credevano che i saluti, sarebbero finiti, quando poi, Lydia, piange davvero e corre incontro alla donna che l'ha messa al mondo. Sua madre è li, con lei e c'è sempre stata. Dal primo, all'ultimo minuto. Ha visto tutto. 
- Mamma! - Singhiozza Lydia.
- Ciao amore mio. - Dice la madre, soffocandola in un abbraccio.
- Hei, signora Stilinski, non piangere che rovini il trucco. - Scherza la madre, asciugandogli le lacrime.
- Signora Martin. - La saluta cordialmente, Stiles.
- Stiles, vieni qui, fatti abbracciare.
- Siamo felici che sia riuscita a venire in un giorno così importante.
- Non me lo sarei persa per nulla al mondo.
- Ma mamma, avevi detto che non saresti potuta venire.
- Sorpresa. Stiles, posso andare a salutare i tuoi genitori?
- Certo, vada pure, sono li giù in fondo che scambiano quattro chiacchiere con alcuni degli invitati.
- Ci vediamo tra poco allora, ciao amore della mamma. Tantissimi auguri! - E detto questo, l'ex signora Martin, raggiunge i signori Stilinski e lascia i due sposi, soli e felici come non mai.

Vedendo la madre allontanarsi, con un sorriso da ebete sulla faccia, Lydia, stringe la mano di suo marito e un nano secondo dopo, gli getta le braccia al collo e si lascia stringere con dolcezza.
- Contenta, signora Stilinski? - Chiede Stiles, dandogli un bacio trai capelli.
- Felice, signor Stilinski! Felice, non contenta. 
- Mhh! Baciami! - Ordina Stiles prendendogli il viso tra le mani e baciandola con dolcezza.
- Hei, non darmi ordini! Sei un beta, non un Alpha! - Scherza Lydia, dandogli l'ennesimo bacio.
- Ahaha hai ragione, ma sono tuo marito, adesso! Andiamo dagli altri? 
- Si.
- No no, aspetta. Prima dammi un altro bacio. - Dice ancora Stiles, fermando la camminata della signora Stilinski!
- Ahhh. - Sospira Lydia e poi prosegue. 
- Sarà una lunga vita piena di baci. 
- Ci puoi giurare! - Dice sicuro di se, mentre mano nella mano, con la sua sposa, raggiunge tutti gli altri che sono li per loro.
- Amore mio grande. - Dice Melissa mentre se lo stringe in un abbraccio.
- Grazie di tutto, mami! 
- Sei felice? - Chiede Melissa, con gli occhi pieni di gioia, accarezzandogli il viso.
- Felice è dire poco! 
- Sei bellissima, cognatina. - Dice Scott stringendosela in un abbraccio.
- Giù le mani da mia moglie! - Strilla per gioco, Stiles.
- Stiles! Modera il linguaggio! E' con il tuo Alpha che stai parlando.
- Ma ti stai zitto, una volta tanto? - Si mette in mezzo, Kira, mentre gli da un bacio nella guancia e poi bacia i neo sposi.
- Tu non dirmi stai zitto e poi spiegami per quale motivo ti sei messa un vestito così corto. - Dice Scott.
- Oh Gesù Santissimo! - Dice esasperata, Kira. 
- Tz. - Borbotta Melissa, girando gli occhi.
- Tz, cosa?! - Chiede Jonh.
- Kira, è colpa di tuo suocero qui, se Scott è così. Prima non ti immagini che macello ha fatto.
- Ma se sei bellissima. - Dice Kira.
- Si, lo so, dal momento che è bellissima non voglio che la guardano tutti. E' mia moglie. - Dice Jonh
- Ahahah Melissa, ma come hai fatto? Hai vissuto con tre uomini, per metà della tua vita e sei ancora sana e salva? - Chiede tra le risate, Natalie.
- Ci si fa l'abitudine, tesoro. Il fatto è che io a questi tre nanetti qui, li amo più della mia stessa vita e non posso vivere senza di loro. 

Le chiacchiere famigliari continuano per un po', mentre il resto degli invitati si dirigono al ristorante, Stiles e Lydia aspettano l'arrivo del fotografo. Fotografo che arriva mezz'ora dopo e a bordo della loro bellissima Excalibur 540 bianca, li porta nei posti più belli per fare un album dei ricordi, con i contro fiocchi. Melissa, Jonh, Scott, Kira e Natalie, sono andati al ristorante. Più che ristorante, è un enorme villa con un giardino stupendo, addobbato per l'occasione.

I primi a scendere dalla macchina, sono i signori Stilinski, successivamente, tocca a Natalie e per ultimi, ma non meno importanti, scendono Scott e Kira che hanno passato metà del tempo a sbaciucchiarsi senza vergogna alcuna, ignorando i rimproveri di Melissa e Jonh che gli chiedevano, un minimo di decoro e un po' di buon senso. Specie per Scott. Ma Scott non gli ascoltò e decise di occuparsi della sua donna. 
- Sei bellissima. - Dice Scott dandogli l'ennesimo bacio e tenendogli una mano sul fianco e l'altra su una coscia.
- Grazie. Anche tu sei bellissimo. - Sussurra Kira con un colorito rossastro a tingergli le guance. Ogni volta è sempre come la prima.
- Se oggi, rovino il matrimonio a mio fratello, sarà solo colpa tua, Kira. 
- Il solito esagerato! Chi vuoi che mi guarda. - Sbuffa divertita, Kira, mentre felice, scende dall'auto.
- Tutti, per esempio. - Dice con fare ovvio, Scott, seguendola poco dopo e prendendogli la mano. 
- Ecco, hai visto?! Non mi sta guardando nessuno. 
- Cammina e abbassati il vestito. - Dice Scott, mentre alla fine, gli e l'abbassa lui stesso.
- Guardalo! Intanto con la scusa, tocchi. - Finge di riprenderlo, Kira.
- Ma io posso. - Dice con fare convinto, Scott.
- Perchè sei l'Alpha?
- Non solo per quello. Tu sei mia, punto.
- MIO. - Dice sicura di se, Kira, mordendogli il labbro inferiore.
- MIA. - Dice sicuro di se, Scott, mordendogli il labbro inferiore.
- Tua. - Conferma, Kira.
- Tuo. - Conferma, Scott.
- Ti amo da morire, volpacchiotta.
- Ti amo da morire, lupacchiotto.

Dopo la breve discussione, la coppia, raggiunge i genitori di Scott e la madre di Lydia. I genitori di Kira sono ancora a New York e tornano una volta ogni tanto. Anche Kira ne sente molto la mancanza, ma di lasciare in primis Scott, poi Lydia, Stiles, Jonh e Melissa, proprio non se la sente. Senza di loro, non ce la fa, quindi, stringe i denti e grazie al suo grande amore, ce la fà. 
- Kira Yukimura. - Dice a voce alta un ragazzo dai tratti giapponesi. 

Scott, non sa perchè, ma già stringe i denti e si arrabbia ancora di più, quando la sua donna, senza un apparente motivo, deglutisce a vuoto. Si gira a guardarlo e nota che indubbiamente, è di bella presenza. E' alto, magro, capelli nerissimi e lisci come l'olio e due occhi, grandi, profondi e azzurri come il mare.
- AKIHIRO! - Strilla felice, Kira, una volta riconosciuto chi l'ha chiamata e siccome è un suo vecchio, caro amico, non resiste e ignorando lo sguardo del suo fidanzato, gli getta le braccia al collo e si lascia stringere dal ragazzo che adesso, l'ha anche presa per i fianchi e sollevandola da terra, gli ha fatto fare un giro su se stessa.
- Mi sei mancata, principessa. - Dice Akihiro. Scott strabuzza gli occhi.


"Scusa, razza di idiota, fammi capire. Come ca*** hai chiamato, la MIA fidanzata?"

- Scott, sta calmo. - Suggerisce Jonh, mettendogli una mano sulla spalla. 
- No, dico! Papì! L'hai sentito, come l'ha chiamata?
- Si, certo, ma sta calmo lo stesso! Evidentemente è un suo vecchio amico e poi oggi è il matrimonio di tuo fratello. Vogliamo fare casini proprio oggi?
- No, ma..
- MA NIENTE, SCOTT. - Dice duro, Jonh. Scott deglutisce a vuoto!
- E' mai possibile che per farmi ascoltare da voi due, a quest'età, debba ancora alzare la voce?
- Scusa, papì! - Si scusa Scott mentre soffoca di baci il suo papì.
- Ma io ti scuso anche, basta che tu mantieni la calma. - Dice ancora, Jonh. Scott si schiarisce la gola e rimanendo al fianco di Jonh, richiama l'attenzione della sua fidanzata.
- Kira! 
- Oh! Si, si certo. Aki, mettimi giù, per favore. 
- Come vuoi, principessa. - Dice Akihiro, mettendola giù e massacrandogli la guancia di baci. Scott è sempre più arrabbiato. Con forza, afferra i fianchi della sua, solo e soltanto sua donna e con una spinta decisa, fa in modo che i loro corpi, aderiscano perfettamente. Kira sa che Scott è arrabbiato, quindi, per farlo calmare, unisce le loro mani e con il pollice, gli accarezza il dorso. E sebbene lei, sia una che odia le presentazioni, più di qualsiasi altra cosa al mondo, sa che è ora di farle.
- Scott, amore, lui è Akihiro, è un mio vecchio e grande amico. Io e lui, siamo te e Stiles prima di diventare fratelli, praticamente. Si è trasferito dal Giappone, a New York, quando aveva solo due anni e io all'asilo ero sola soletta perchè ero quella diversa. Nessuno mi voleva ma poi, è arrivato quello diverso e abbiamo deciso di essere soli insieme. Aki, lui invece, è Scott, il mio fidanzato. 
- Molto piacere. - Si presenta Akihiro, porgendogli la mano.
- Piacere mio. - Dice Scott, stringendogliela con forza, ma il ragazzo è tosto e non ha sentito male.
- Loro invece sono i miei suoceri, Jonh e Melissa e lei invece è Natalie, la madre della sposa che adesso, insieme a mio cognato, lo sposo e fratello di Scott, è fuori per le famose foto di ricordo. - Prosegue Kira.
- Salve a tutti e auguri ai genitori degli sposi. Ma Kira, perchè gli chiami suoceri? Ti sei sposata, per caso? - Chiede quasi con rabbia, Aki.
- Cosa? No, no, figurati ma stiamo insieme da tanti anni ormai e conviviamo già da un po'.
- Ma non puoi farlo. - Sbotta con tono autoritario, il ragazzo dai tratti Giapponesi. A quel punto, Scott, non ci vede più.
- Scusa ma come ti permetti? Chi ti credi di essere? - Chiede con rabbia, avvicinandosi pericolosamente al suo viso. Jonh e Kira, sono immediatamente intervenuti.
- Sono il suo migliore amico. - Risponde Aki.
- E io sono il suo fidanzato, guarda un po'. 
- Chiedo scusa. Hai ragione! Senti amico, mi dispiace, davvero. Non so cosa mi sia preso. Io me ne vado! Kira, tesoro, il mio numero ce l'hai! Mi ha fatto piacere, sentirti in questi giorni. Sono contento che mi abbia detto del matrimonio e sono contento di lavorare qui, come cameriere. Bel vestito! Belle gambe. - Dice Aki, allontanandosi da li. Ovviamente, prima gli assale per la milionesima volta, l'altra guancia.

Scott si è già levato la cravatta e la giacca, buttandoli in faccia a sua madre che con più garbo, gli ha riposti sulla sedia. In viso è rosso come un pomodoro, si gira di tre quarti la manica della camicia e guarda in cagnesco la sua donna, successivamente al suo amico, comparso dal nulla e viceversa per un tempo che a tutti, parve interminabile.
- Sc..
- KIRA! Con me. - Ordina Scott prendendogli la mano con forza e portandola lontano da orecchie impiccione. 
- CHI CA*** ERA QUELLO. - Chiede con rabbia, Scott, raggiunto un posto, privo di recezione alcuna, a detta sua.
- Un mio amico, te l'ho già detto. Ti calmi?
- Non mi calmo proprio per niente. Principessa? Sul serio, Kira? Principessa? - Strilla sulle ultime parole.
- Lo faceva sempre. 
- Non me ne frega niente che lo faceva sempre. Anzi, finché ti ha chiamato così, ci potevo anche stare, ma che ti piglia per i fianchi, TOCCANDOTI, questo no, non l'accetto. Belle gambe? Ma dico, è scemo? Cosa mangia la mattina, pane e coraggio? Se sa che sei fidanzata e che il tuo fidanzato è li, al tuo fianco, a che prò, viene a dirti belle gambe? Ah, ma questa è colpa tua. 
- E sentiamo, cosa centro io? - Chiede esasperata, Kira.
- Come sarebbe a dire, cosa centri?
- Te lo richiedo, cosa centro?
- Centri perchè sei nuda.
- Scott, mi stai stufando, lo sai? Sono ad un matrimonio, ok? Ad un matrimonio ed è il matrimonio di tuo fratello, mio cognato. Che pretendevi, che mi mettessi un Jeans, solo per farti contento? Piantala di fare il geloso, quando non devi. Mi ha solo detto che ho delle belle gambe, non mi ha mica infilato la lingua in bocca.
- Ci mancherebbe anche che l'avesse fatto!
- Si bravo, congratulazioni. Quando svarioni fammi sapere! Io me ne vado. - Sbotta Kira, allontanandosi con velocità da li. Scott l'ha subito raggiunta e fermandola per un braccio, con dolcezza, gli ha chiesto scusa. Scuse che sono subito state accettate. E' inutile, quei due sono qualcosa di incredibile. Si punzecchiano ogni due secondi, ma ogni due secondi, si amano più di prima.

Dopo essere tornati in giardino e aver guardato malissimo il cameriere, la coppia, è tranquilla e attende con ansia, ma sopratutto fame, specie per Scott, l'arrivo degli sposi. Sembrano passati secoli, ma finalmente, Stiles e Lydia, sono arrivati. Sono le 13:45 e tutti, ma proprio tutti, stanno morendo di fame. Stiles, non ci vede più e se solo non fosse per gli invitati, si mangerebbe viva anche sua moglie, ma non è quello il caso.
- Che c'è lupacchiotto? Hai fame? Mi stai mangiando con gli occhi. - Gli fa notare divertita, Lydia.
- Si, sto proprio morendo di fame. Comunque, non ci posso fare un accidente se sei bellissima!
- Speriamo che lo pensino anche gli altri. 
- Ti interessa qualcosa, degli altri, per caso?
- CERTO! Per una sposa, è l'unica cosa che conta, dopo l'uomo con cui ha deciso di passare il resto della vita.
- Ma sentitela la signora Stilinski! Mi dice certo, pure. Tz! Comunque, tutti questi applausi sono per noi. Pronta a passare il resto della tua vita, al mio fianco?
- Sono nata pronta, Stiles e infatti, non per niente, adesso mi chiamo Lydia Stilinski.

Dopo gli ennesimi baci, l'ennesime foto, gli ennesimi abbracci, la coppia puo' finalmente sedersi al loro tavolo, affiancati subito dopo dai genitori, fratelli e cognate. Scott un tutto un brontolio di stomaco, Kira gli va appresso, Jonh quasi sviene, Natalie e Melissa, sono immuni, Lydia ha più fame del solito e di questo, non si spiega come mai, Stiles non vede l'ora di mettere qualcosa sotto i denti e alla fine, finalmente, arriva da mangiare. Ovviamente, i primi ad essere serviti, sono gli sposi e la famiglia, subito dopo, il resto degli invitati.
- Ecco il secondo, principessa. - Dice Aki.
- Grazie. - Risponde Kira. Lydia, quasi si è strozzata con quello che beveva, Stiles ha sgranato gli occhi e Scott, è già partito per la tangenziale della gelosia.
- Principessa? - Chiede Lydia, una volta soli.
- Questa mi è nuova. Scott, ritira gli artigli, subito e spiegami cosa succede. - Ordina Stiles. Scott si guarda e si accorge che suo fratello, ha ragione.
- E' da prima che ci prova. 
- Si, è vero, ma è un mio vecchio amico, ragazzi.
- Carino. - Commenta Lydia.
- SCUSA COSA? - Sbotta Stiles.

Resasi conto della colossale cazzata che ha appena detto, si morde la lingua da sola e si schiaffeggia una mano sulla bocca, mentre con la coda dell'occhio, guarda suo marito che sta ancora aspettando una risposta e gli ha anche stretto una mano sulla coscia.
- Ahha ti amo, ti amo amore mio, te lo giuro. - Prova Lydia, facendo un attentato alle sue labbra, mentre a stento, trattiene le risate.
- Dai, non guardarmi così! Si chiama solidarietà femminile. Mai sentito parlarne?
- Si. Ma facciamo che non la usi con tua cognata? - Chiedono all'unisono i due fratelli. Le ragazze girano gli occhi e li ignorano.
- Cosa? - Chiedono infatti.
- Avreste dovuto sposarvi voi due. - Commenta divertita, Kira.
- Non preoccuparti, cognatina. Il nostro è vero amore. Non abbiamo bisogno di sposarci. - Dice Stiles.
- Ciò significherebbe che il nostro non è vero amore? - Lo provoca, Lydia. Stiles è alle strette.
- Scema, sai che ti amo. - Commenta Stiles. Chi adesso sta facendo un attentato alle labbra, è proprio lui. Gli e le sta massacrando.

A malincuore di tutti, al di fuori degli sposi che non vedevano l'ora di stare un po' da soli, presto venne la sera e con lei, anche il taglio della torta e il ballo. Ma sopratutto e non meno importante, il lancio del buchet. Tutte le ragazze, bisognose d'amore, di sicurezza e perchè no, di una famiglia, come la tradizione richiedeva, si sono messe tutte in un semi cerchio, pronte a realizzare il loro più grande sogno. Sogno che forse, presto, diventerà realizzabile, per Kira. Fu proprio lei, la piccola, dolce e tenera Kira a prendere il buchet tra le mani. Scott si illuminò, Lydia sorrise, Kira quasi pianse dall'emozione e Stiles scoccò l'occhiolino a suo fratello, mentre suo padre, si ritrovava a dover consolare la sua mamì, che già singhiozzava di felicità. 

Non solo Natalie, per quel giorno, aveva deciso di fargli una sorpresa, ma anche Robert. Robert, è il fratello di Natalie, lo zio di Lydia. Zio che lei ha amato come fosse suo padre e il sentimento è il medesimo. Spesso, da bambina, Lydia lo chiamava papà e il signor Robert non era mai più felice di così. 
- Signor Stilinski, mi concede un ballo con la sua signora?
- Certo che si, è tutta sua. Signora Stilinski, se non ti dispiace, io adesso vado a ballare con l'altra signora Stilinski. Papà, levati di mezzo! - Scherza Stiles iniziando a ballare con Melissa che rideva divertita per la faccia di suo marito.
- Non c'è più rispetto per i vecchi. - Borbotta con finto fare infastidito, Jonh, facendo ridere come matte le signore Stilinski.
- Che cosa vi ridete solo voi due lo sapete, è! - Borbotta ancora ignorandole e andando da suo figlio che stringeva Kira con fare possessivo.
- Scott, fai il geloso anche con il tuo papì?
- Cosa? No, perchè?
- Non ti interessa. Kira, balli con me?
- Certo, Jonh.
- Oh, Dio ti ringrazio! Hai iniziato a darmi del tu.
- Ahahha. 
- Papì, vado un attimo in bagno. Controllamela! Quel cameriere da strapazzo gli gira troppo intorno e mi urta.
- Vai, scemo. - Dice Kira mandandogli un bacio al volo, ma Scott non si accontenta e gli lascia un piccolo e tenero bacio sulle labbra ricordandogli per l'ennesima volta quanto l'amava.

Poco dopo, come la cerimonia richiedeva, tutti gli invitati sono tornati seduti al loro tavolo e in centro, nel bel mezzo del giardino, sono rimasti solo loro due. Solo Stiles e Lydia che guardandosi negli occhi, si sono persi nel loro bel mondo fatto solo di cose belle. Ballano stretti l'uno all'altro, di tanto in tanto si scambiano qualche tenero bacio, si sussurrano parole dolci all'orecchio e si ripetono per Dio solo sa che numero di volte, ti amo. Perchè infondo è così. Loro si amano. Si amano da morire. Si amano più di qualsiasi altra cosa al mondo ed è ormai chiaro a tutti, anche al sole, alla luna, alle stelle e all'amore che l'uno, non vive senza l'altro. 

A poco a poco, gli invitati iniziarono ad andarsene. Gli sposi gli consegnavano le bomboniere e gli ringraziavano per la loro importante presenza, in un giorno di  festa. Gli ultimi ad andarsene, ovviamente, furono Scott, Kira, Jonh, Melissa, Natalie e Robert. Stiles e Lydia, partiranno per il loro viaggio di nozze, tra poco più di dieci ore, quindi, hanno tutto il tempo di pagare il conto della festa, salire in macchina, levarsi il respiro a vicenda con lunghi baci, inaugurare casa in un modo tutto loro, farsi una doccia rilassante, un breve riposino, sveglia alle 07:00 del mattino, mettersi qualcosa alla svelta e trolley alla mano, dritti in aeroporto, direzione Maldive.
- Andiamo a casa, signora Stilinski? - Chiede felice, Stiles, stringendogli la mano.
- Andiamo a casa, signor Stilinski. - Dice altrettanto felice, Lydia, mentre con suo marito, mano nella mano, è pronta a vivere per sempre, felice e contenta.

 
Piccolo spazio autrice:

Finalmente, dopo un mese, aggiorno. Chiedo umilmente perdono! L'ho fatto più lungo apposta e come promesso, nei capitoli precedenti, abbiamo finalmente visto la gelosia di Scott che non è finita qui e abbiamo finalmente visto la festa. Il prossimo capitolo, risponderà al titolo di: Alle Maldive con amore e come tutti immaginerete, sarà proprio il viaggio di nozze. Spero proprio non mi abbiate abbandonata e che il capitolo vi sia piaciuto. Che dire, ancora scusa per il ritardo e grazie mille a chiunque sia arrivato fin qui. In particolare a:
- Flox_
- Stilba.
Che hanno letto e recensito lo scorso capitolo! Un bacione enorme a tutti.. <3

Domandina importante: Che ne pensate di Aki? Il nuovo personaggio? Preciso fin da subito che sarà un personaggio importante nella storia e creerà MOLTI PROBLEMI alla skira. Chi si accanisce contro di lui? Ahah. E poi.. avete visto? Kira ha preso il Buchet. Che in casa Stilinski continuano i fiori d'arancio?
Ore: 00:03 del 22/10/2014, io vi do la buonanotte.

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Capitolo 7
*** Alle Maldive con amore. ***


Salve. <3 Ricordo a tutti che i personaggi non mi appartengono ma sono di proprietà di Jeff Davis .
ATTENZIONE: Lievissimo spoiler 3*stagione. Stiles fa un reso conto mentale dell'evolversi della loro relazione.
 
- Alla Maldive con amore.
 
Stiles Stilinski era l'uomo più felice sulla faccia della terra. Oggi si è sposato, si, ma non con una donna qualunque. No, no di certo. Quest'oggi, Stiles, si è sposato con lei. L'unica ed inimitabile, Lydia Martin. Ricorda bene il giorno in cui capì di amarla. Le piacque fin da subito, quel giorno in terza elementare e d'allora, per anni, lui sperò in qualcosa. Che fosse stato un banalissimo sorriso o un semplice ciao all'ennesimo saluto, non gli è mai importato. Lui voleva lei e l'avrebbe aspettata per tutta la vita. Solo alle superiori, le cose iniziarono a cambiare, grazia all'arrivo del sovrannaturale. Quella fu la giusta botta di vita di cui Stiles aveva bisogno. Non ne poteva più di essere lo sfigato di turno, insieme a suo fratello e quando la vita gli servì un po' di brio su di un piatto d'argento, ne colsero l'occasione. Il sovrannaturale li fece innamorare. E' grazie a lui, che Lydia iniziò a prestargli delle attenzioni. Stiles ricorda tutto. Dalla loro amicizia che cresceva giorno dopo giorno, al primo bacio negli spogliatoi. Il Nemeton, il Noghitzune, la morte di Allison, la maturità, il viaggio, la scoperta di un amore e il coraggio di andare avanti, il primo vero bacio, l'inizio della loro relazione, l'università. Giurisprudenza per Stiles. Psicologia per Lydia. La laurea, la proposta, quel SI Benedetto, la ricerca di una casa, l'organizzazione e in fine la realizzazione di tutti i suoi desideri. Il matrimonio. Stiles, è felice perchè alla fine, tanto ha fatto che quella bambina dai grandi occhi verde e i capelli biondo fragola se l'è sposata ed è diventata sua moglie. Moglie a cui adesso stringe con dolcezza la mano e l'aiuta ad entrare in macchina.
- Signora Stilinski. - Sussurra felice, Lydia.
- Mai stato nome più appropriato. - Sussurra Stiles iniziando a baciargli con dolcezza il collo.
- Signor Stilinski non siamo soli. - Lo provoca Lydia, parlandogli nell'orecchio e assalendo il suo collo poco dopo.

Stiles sorride e felice come non mai, gli prende con dolcezza il viso tra le mani e la bacia sulle labbra. Lydia Stilinski ha da sempre un debole per quelle labbra così maledettamente carnose e maledettamente buone che si ritrova suo marito, per questo, visto che spesso e volentieri, il tonto che ha appena sposato, fa del suo povero collo, un campo di battaglia, lei sorride e gli massacra le labbra.
- Avrei dovuto immaginarlo che da quel giorno, sarei stato in grado di crearti una vera e propria dipendenza dalle mie labbra.
- Disse quello che mi torturerebbe il collo giorno e notte.
- Io posso. Per me è normale, sono un lupo. - Si giustifica Stiles, mordendoglielo per l'ennesima volta. Ovviamente sempre e solo perchè è un lupo.
- Hei! Signor Stilinski. Questa non vale più come scusa.
- S..
- Signori Stilinski, scusate se vi interrompo, ma siete arrivati a destinazione. - Dice l'autista.
- Oh! Si, certo. Grazie mille e scusi. - Dice un po' imbarazzata Lydia.
- Si figuri. Tantissimi auguri! 
- Grazie. - Dicono all'unisono i due sposi.

Stiles paga il conto, gli lascia la mancia, aiuta a scendere dall'auto la sua signora, gli prende la mano, si incammina verso la porta di casa, la apre e senza nemmeno dargli il tempo di dire A, la trascina dentro, chiude a chiave la casa, la prende in braccio e la porta in camera da letto sotto le risate gioiose della donna che ama e che ha appena sposato.
- Quanta fretta, Stiles. E se ti dicessi che starò con te per sempre? - Sussurra maliziosa Lydia, ad un centimetro delle sue labbra. Le bacia e guardandolo negli occhi, si scioglie i capelli.
- Ho già aspettato troppo, Lydia. - Sussurra Stiles. Poi, con decisione ma con la sua solita ed estrema dolcezza, la piglia per i fianchi e mentre la stringe forte a se, dandogli l'ennesimo bacio, fa in modo che i loro corpi aderiscano perfettamente.
- Sono tua, Stiles. Lo sono sempre stata. - Dice ancora Lydia mentre piano piano, fin troppo piano per i gusti di Stiles, gli sbottona la camicia. La giacca è già stata gettata in un angolo remoto del salotto. 
- Mia e di nessun'altro. - E' Stiles a parlare, adesso, che ha già slacciato in modo lento, la cerniera del lungo vestito bianco di Lydia. E tutto questo, senza smettere di baciarla, ovvio.
- Non vado da nessuna parte, Stiles! Lo sai, vero? - Chiede ancora Lydia. La camicia del marito è già sul pavimento, mentre il suo vestito è stato riposto con delicatezza su una sedia. A metterlo apposto ci penseranno domani. Al momento, hanno altro da fare.
- Vieni qui, tu. 

E dopo averla sdraiata dolcemente nel letto ed essersi messo sopra di lei, essersi liberati di ogni indumento, la coppia è pronta a viversi a pieno la prima notte di nozze ed è pronta ad amarsi per la prima volta come marito e moglie. Dopo aver messo la sveglia alle sette del mattino, come previsto, marito e moglie si addormentano intorno alle tre, stremati e abbracciati l'uno stretto all'altro. Entrambi fecero sogni sereni e dormirono profondamente. Stiles che con il viso nascosto nel collo di sua moglie, gli stringeva la mano con dolcezza e Lydia che invece gli dormiva sotto braccio e con le gambe intrecciate, non pensarono minimamente che si sarebbero svegliati tra qualche ora con le ossa rotte. No, no di certo. Al momento, importava solo la loro immensa felicità e il fatto che si sono addormentati con la consapevolezza di essere diventati marito e moglie.

Se i nuovi coniugi Stilinski, appena arrivarono a casa pensarono ad amarsi, i futuri coniugi McCall, appena arrivarono a casa, pensarono a litigare. E entrambi, l'avrebbero evitato se non fosse per l'amico giapponesino di Kira che gli aveva seguiti fino a casa e ignorando lo sguardo omicida di Scott, aveva preso Kira per un braccio e gli aveva regalato un anemone*. Kira, che conosceva bene il significato di quel fiore, arrossì di colpo e Scott digrignò i denti per la rabbia perchè è vero che Scott McCall, quando ci si metteva era un emerito cretino, ma nessuno di loro, Kira compresa, sapeva che Scott McCall, sapeva benissimo i significati di ogni fiore. Si illustrò una notte senza luna, in pre dalla noia, quando la sua donna era a New York dai genitori e quel tonto di suo fratello, anziché essere in casa con lui a tenergli compagnia, era a rotolarsi fra le lenzuola con quella che adesso è sua moglie.
- Kira entra in casa. - Ordina Scott.
- Scott.. - Prova Kira.
- Ho detto entra in casa! Io devo un attimo parlare con il tuo amico.
- Migliore amico, prego.
- Chiunque tu sia! Vai via. 
- Che maleducato che sei! Come vuoi! Buonanotte, principessa. - E salutando la sua principessa, Aki, entra in auto e se ne va.
- Certo che devi sempre farti riconoscere, tu è! - Si lamenta Kira entrando in casa, gettando con rabbia la borsa sul divano e andando alla disperata ricerca di un elastico per tutta la cucina. Rinuncia all'impresa e mette il fiore insieme agli altri, quelli sul tavolo.
- Cosa cavolo stai facendo?
- Non vedi? Ho messo il fiore nel vaso, insieme agli altri.
- Levalo prima che lo faccio in mille pezzi e lo butto nella spazzatura, Kira.
- Scott insomma, si puo' sapere qual'è il tuo problema? E' un fiore. Non mi ha regalato un anello. E' un fiore. E' IL MIO MIGLIORE AMICO, non è uno qualunque. - Sbotta Kira.
- Dimentichi una cosa! E' il tuo migliore amico, si, ma è anche lo stesso che ci prova da oggi. - Sbotta Scott.
- Ma cosa ci prova e prova! Piantala di vedere cosa dove non ci sono. Sono gesti carini che uno puo' benissimo prendersi la libertà di fare con la sua migliore amica. - Urla Kira.
- Con questo cosa vorresti dire? Che io non faccio mai gesti carini? - Chiede dubbioso e arrabbiato, Scott.
- Ma chi sta dicendo questo, Scott. Chi? Mamma mia ma perchè non capisci? Perchè? Perchè sei così maledettamente geloso di un mio amico? 
- Perchè questo amico tuo, ti muore dietro, Kira. Riesco a sentirlo, ricordi? Ogni volta che ti sta vicino l'eccitazione gli sale alle stelle e per uno come me, con un olfatto finissimo, non è una bella cosa.
- Non tirare fuori in ballo che sei un lupo perchè questa è l'ennesima scusa che usate tu e Stiles per giustificare la vostra assurda gelosia. Sapete una cosa? La dovete finire. Io e Lydia siamo due donne innamorate di voi, innamorate perse di voi, ma non è detto che solo perchè noi amiamo voi, solo e soltanto voi, gli altri non possano amare noi. O semplicemente provare dell'attrazione fisica.
- Ah! Allora ammetti che quello prova qualcosa per te.
- Ma cosa ne so! Questo lo stai dicendo tu e se lo dici perchè l'hai sentito per via dei tuoi sensi, ti credo, se invece lo dici perchè ti stai calando nella parte del paranoico possessivo, no, non ti credo. - Dice ancora Kira, versandosi dell'acqua fresca. Ha la gola secca per via delle urla. Scott ne beve un po' con lei e poi ricominciano a litigare.
- Ti dico che è così, l'ho sentito. 
- Eccolo che ricomincia.
- Ti da fastidio per caso?
- Si. Si Scott mi da fastidio e lo sai perchè? Perchè sono stata ad un matrimonio, un bellissimo matrimonio dei miei cognati, perchè fuori è calata la notte, perchè sono stanca e perchè sto morendo di sonno. Io ora mi spoglio e mi metto a letto. Se vuoi continuare ad urlare come un pazzo, da solo, qui in cucina, fa pure, altrimenti ci si vede a letto. Buonanotte! - Sbotta Kira e senza nemmeno dargli il tempo di rispondere entra nella loro camera.

La rabbia è tanta. Chiude la porta, giusto per fargli capire che l'ha fatta arrabbiare, si spoglia, si mette i pantaloni di una tuta e una maglietta a maniche corte bianca, per la notte, va in bagno, si strucca e mentre a stento trattiene le lacrime, si mette a letto. Scott l'ha sentita benissimo. Dal primo all'ultimo secondo e la sta sentendo anche adesso che si morde forte il labbro inferiore e strizza gli occhi perchè è donna e come tale è orgogliosa e non puo' permettersi di piangere. Si manda a quel paese da solo per la sua maledetta gelosia e ringraziando che la sua fidanzata, ieri avesse fatto la lavatrice e avesse lasciato il suo pigiama in cucina, tra il mucchio della roba da stirare, mette quello, va nel bagno non comunicante alla loro stanza e ne esce due minuti dopo. Recupera le sue infradito e entra in camera da letto. La sua fidanzata è li, distesa su di un fianco che gli da le spalle, arrabbiata nera e ovviamente sveglia, ma che finge di dormire. Scott sa di aver sbagliato e che con un semplice abbraccio non si farà perdonare, però, ci prova lo stesso. Si distende piano a letto, si mette sotto le coperte e indeciso sul come muoversi, visto che è la prima volta che litigano in quella maniera, trattiene uno sbuffo, agita i pugni chiusi in aria per Dio solo sa quale motivo, fa una smorfia con le labbra, si gira su di un fianco e piano piano gli circonda la vita con un braccio, stringendola forte a se con fare possessivo e inizia a baciargli il collo con dolcezza, mentre gli accarezza i capelli.
- Scott scansati. Sto cercando di dormire! - Dice brusca, Kira. Ovviamente vorrebbe girarsi nell'abbraccio per riempirlo di baci ma l'orgoglio vince su tutto.
- No! - Sussurra Scott strofinandogli il naso, lungo tutto il collo.
- Si invece, non, no. 
- E dai amore, scusa. - Sussurra ancora Scott mentre adesso si azzarda a baciargli anche la guancia.
- Ti ho detto che puoi baciarmi, per caso? - Sebbene il tono della giapponese faceva presupporre che la strada per il perdono era molto lontana, il sorriso che gli nacque involontariamente sul viso e gli curvò le labbra, dimostrava l'esatto contrario.
- Stai sorridendo. - Dice felice, Scott, baciandogli un angolo della bocca.
- Si si ok, lupacchiotto, ok, perdonato ma adesso stai zitto e dormi che ho sonno. - Cede Kira scoppiando a ridere un nano secondo dopo aver terminato la frase. Scott ride insieme a lei e finalmente gli bacia le labbra.
- Amoreeee. - Strilla felice, Scott.
- Shh! Che ti urli che a momenti svegliamo Lydia e Stiles e tutti gli altri vicini.
- Ca*** svegli a quei due che si stanno rotolando sotto le lenzuola. - Risponde Scott.
- Ahhaha brutto impiccione, fatti gli affari tuoi! 
- Ma io me li sto facendo gli affari miei! Guarda qui, guarda. - Dice Scott accarezzandogli tutto il corpo e mordendogli le labbra, il collo, il naso, le orecchie.
- Daiii! Piantala di mordermi e se non te ne fossi accorto, signorino, da un lato che eri, sei finito sopra di me. Scendi che pesi. - Dice divertita Kira mordendogli una guancia.
- Grr!
- E finiscila di ringhiare! - Lo riprende Kira pizzicandolo ovunque.
- Sei sexy con questa maglietta! Guarda che bella che sei, così coperta. Amore mio, ninna. - Dice Scott accoccolandosi sopra di lei e nascondendogli il viso nel collo.
- Dai Scott seriamente, ninna si fa normalmente, scendi che pesi. Sopratutto tutta la notte!
- Kira, abbiamo litigato e quello li, ha avuto troppo contatto fisico con te, oggi. Puzzi di lui effettivamente ed è disgustoso, quindi devo abbracciarti stretta per fare in modo che i nostri odori si mischiano di nuovo. O così, o ti massacro il collo a suon di morsi marchiandoti per l'ennesima volta. Decidi! 
- Vai a cagare, McCall. - Sbotta Kira e con la sua forza da volpe, fa tornare il suo fidanzato alla posizione precedente ed è lei a mettersi sopra di lui, adesso.
- Ora si che possiamo dormire. - Dice Kira.
- Bacio. - Chiede Scott stringendola possessivamente per i fianchi.
- Te lo meriti?
- Dai amore ti ho chiesto scusa. - Brontola con il broncio, Scott.
- Ahhah notte scemo. - Dice Kira baciandolo con dolcezza.
- Notte amore mio. Solo e soltanto mio! - Gli ricorda felice, Scott.

Sono le sette del mattino ormai in casa Stilinski e la sveglia suona. Il primo a sentirla è Stiles che prova a spegnerla ma qualcosa blocca i suoi movimenti. O per meglio dire, qualcuno. Una giovane donna con una fede al dito, profuma di viole e ha i capelli biondo fragola, è sua moglie e gli sta dormendo spalmata addosso. Il battito è regolare, ha le labbra serrate, ma curvate in un sorriso ed è bella come non mai. Senza fargli male, riesce a staccarsi dalla sua presa e spegne quell'aggeggio infernale. La chiama piano parlandogli all'orecchio e baciandogli una guancia.
- Amore. - Sussurra Stiles.
- Mhhh! Giorno! - Dice felice, Lydia, stiracchiandosi.
- Hei Stilinski. Mi sento tutta incricchiata ed è tutta colpa tua.
- Mia? Ma se mi hai dormito addosso per tutta la notte. 
- Tutta la notte! Beh, si fa per modo di dire, tutta la notte. - Gli ricorda Lydia.
- Vedo che ricordi. - Dice Stiles soffocandola di baci. Poi gli dice che va a fargli la colazione e scende al piano di sotto. 

La signora Stilinski, invece, mentre suo marito era al piano di sotto a fargli la colazione, entra in bagno, fa quel che deve fare, si lava i denti e prova ad ignorare quell'inspiegabile e forte senso di nausea che gli si è fermato in gola e decide di dare la colpa alla fame. Infondo non mangia da ieri a pranzo. E' normalissimo che abbia tutta questa fame. Deglutisce a vuoto, si lava il viso e torna in camera da letto e inizia a preparare le valigie.
- Hei, signora Stilinski! Ferma li. Prima facciamo colazione e poi pensiamo alle valigie. Abbiamo ancora moltissimo tempo e poi sono già pronte! Vieni qui. - Dice Stiles invitandola a sedersi a letto.
- Mhh! Che bontà! Stiles, mi vizi. 
- Sempre amore mio. Ora mangia però!
- Sei il solito. Non sei felice se non mangio. Voglio vedere cosa ne penserai tra qualche anno quando mi ritroverai la mattina con i rotoloni a farmi da cornice. Sarà solo colpa tua. - Lo accusa Lydia.
- Ti amerò più di oggi. Almeno toccherò qualcosa!
- Certo perchè adesso non tocchi nulla, vero? 
- Ahahah no non sto dicendo questo!

4 ore dopo, la coppia è all'aeroporto. Destinazione Maldive. Alle Maldive con amore. Prontissimi per il loro viaggio di nozze. Si avviano al check in, fanno tutto quello che devono fare e come da programma, partono all'orario prestabilito. Ore 11:20 puntuali come un orologio svizzero, i due coniugi partirono e arrivarono alle Maldive dopo tredici lunghissime ore. E' mezzanotte e venti alle Maldive e la città già dorme. Ad illuminarla ci sono solo le luci dei lampioni e quelle di qualche casa. Sicuramente le case di genitori alle prese con i capricci dei figli che non ne volevano sapere di andare a dormire. E poi ci sono loro, i signori Stilinski, atterrati nella terra dei sogni. Di andare a dormire, quei due non ne avevano proprio voglia e così, senza un guida e ne nulla, senza sapere nemmeno dove stavano andando si misero a girare come due deficienti ridendo a crepapelle quando all'alba, si resero conto di essersi persi e di non sapere nemmeno dove si trovasse il loro resort. Ringraziarono Dio per avergli fatto incontrare qualche passante e avergli dato la possibilità di chiedere spiegazioni, mischiando tutti i tipi di lingua possibili ed inimmaginabili. Stiles provava con il Francese, Lydia con lo Spagnolo e alla fine optarono per l'unica lingua che conoscevano come le loro tasche. L'inglese. La vecchietta con il cagnolino gli sorrise cordialmente e gli indicò la giusta direzione per raggiungere il loro piccolo nido d'amore e andare a schiacciare un pisolino. Se le Maldive sono una cosa meravigliosa, viste all'alba, lo sono ancor di più e poi, ragazzi, cavolo, sua moglie aveva ragione. Quel resort era il loro posto nel mondo e dire che era bello, era dire poco.

 
Arrivati nella loro stanza, si fecero una doccia veloce, si misero qualcosa di comodo addosso e si addormentarono poco dopo risvegliandosi solo intorno alle 13:00. Il primo a svegliarsi è Stiles che come d'abitudine, si perde a studiare e amare ogni singolo dettaglio della moglie. Moglie che dolcemente apre piano gli occhi poco dopo, trovandosi la dolce figura di suo marito che la guardava con amore.

Un ciao in un sussurro e Stiles, già la vuole baciare ma Lydia, non gli e lo permette.
- No, Stiles! Devo andare prima a lavarmi i denti. - Dice lei.
- Scusa che? - Strilla Stiles. Lydia ride di gusto tappandosi la bocca. Stiles gli prende le mani, senza dargli possibilità di movimento e la bacia con forza.
- Daiii! - Si lagna Lydia.
- E non ti permettere mai più di fare una cosa del genere! Quando io ti voglio baciare, tu mi baci. Punto! Hai capito? - La riprende Stiles tornando sdraiato e osservandola alzarsi. 

- Sei bellissima. - Gli dice Stiles e sua moglie, si scioglie in un sorriso.  
 
Anni fa, avrebbe pagato oro per vederla ridere di una sua battuta o per un suo complimento e adesso, invece, non è più necessario, perchè sua moglie ride alle sue battute, da anni, ormai. Sua moglie, oggi è li con lui, come ogni giorno ed è sua. Solo sua. Ed è bella. Anzi no! E' bellissima e la ama. La ama da morire e non puo' viverne senza.
- Ti amo, Stilinski.
- Ti amo anche io, signora Stilinski.

 
Piccolo spazio autrice:

Salve a tutti cuccioli. Come state? Eccoci qui con la prima parte del viaggio di notte. Il prossimo capitolo, risponderà infatti al nome di: Una dolce luna di miele. Per scusarmi del ritardo, l'ho fatto abbastanza lungo e spero non vi dispiaccia. Che ne pensate di Scott e Kira? Ci sa fare la giapponesina.. <3 Stiles e Lydia non sono tenerissimi? Le ore di volo e fuso orario sono approssimative. Per quanto riguarda il fiore che Aki ha regalato a Kira, al seguente link potrete trovare il significato: http://www.intrage.it/Significato-dei-fiori.
Ringrazio chiunque sia arrivato fin qui. Ai lettori silenziosi e a chi recensisce come:
- Flox_
- Stilba.

Capitolo dedicato a voi! <3 Grazie di tutto e alla prossima.

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Capitolo 8
*** Una dolce luna di miele. ***


- Una dolce luna di miele.
 
Quando la signora Stilinski si sveglia quella mattina, è sposata con Stiles da due giorni ormai! Dire che è felice, è dire poco. Ama suo marito più della sua stessa vita e vederlo dormire accanto a lei, è una delle cose più belle. Sente qualcosa attorcigliarli lo stomaco ed è convinta che sia proprio a causa di Stiles. Stanno insieme da anni ormai, il tempo passa ma lui continua a rimanere lo stesso. Sempre bello da impazzire e da togliere il fiato, è ancora in grado di provocare le farfalle nello stomaco a sua moglie.
 
Ma siamo davvero sicuri che il mal di stomaco di Lydia è dovuto alla bellezza di Stiles?
 
Lei crede di si ed è fermamente convinta che non ci sia cosa più bella dello svegliarsi la mattina e trovare a fianco l'uomo della sua vita che la stringe possessivamente per un fianco. Insomma, lo sanno tutti infondo che Lydia Martin è solo di Stiles Stilinski e di nessun'altro. Che bisogno c'è di dimostrarlo anche la notte? Se solo potesse, resterebbe li con lui in quell'angolo di paradiso per tutta la vita ma tra meno di dieci giorni, dovranno tornare in città, disfare le valige e ritornare alla realtà. Quindi, è decisamente arrivata l'ora di svegliarlo dolcemente e andare insieme a fare un giro in barca organizzato dal resort in cui alloggiano. Ma prima, ordina una bella colazione abbondante. Quello, sarà il suo buongiorno.
 
Lydia conosce Stiles come le sue tasche e sa bene che non riesce ad iniziare la giornata se non ha messo nello stomaco la sua dose quotidiana di caffè e latte e due brioches vuote con una spolferata di granelli di zucchero e sebbene lei di solito si accontentasse di una semplice tazza di caffè e una fetta biscottata con un po' di marmellata di fragole sopra, oggi, decide di esagerare. Ordina per se una bella tazza di caffè, quattro fette biscottate con tanto di marmellata di fragole e del burro e perfino due brioches.
 
Mentre aspetta l'arrivo della colazione si avvicina alla sua valigia e dopo una breve occhiata ed aver attorcigliato le labbra in una smorfia di confusione per qualche seconda, trova ciò che indosserà per la giornata. E' un tubino con fantasia a quadri bianchi e neri e lo scollo a cuore che mette in mostra la sua quarta di seno. Stiles si lagnerà e di questo ne è certa ma poco gli importa al momento! Con ai piedi le sue infradito preferite, si dirige in bagno, si fa una doccia alla veloce, si veste e dopo essersi messa le ballerine che gli copriranno i piedi tutto il giorno, si lava i denti, si aggiusta i capelli, mette un filo di trucco sul viso ed esce dal bagno nell'esatto momento in cui il cameriere del servizio in camera bussa alla loro porta.
 
Con un tenero sorriso sulle labbra si avvia ad aprirgli la porta, lo fa entrare e gli chiede se lo può aiutare in qualche cosa. Il ragazzo gli sorride e gli dice che non ha bisogno di nulla e che sopratutto non permettere mai ad una bella donna come lei, di muovere un solo muscolo. Ovviamente, Stiles ha sentito tutto e ha digrignato i denti. Ha aspettato che il tipo se ne andasse e finalmente, apre gli occhi.
- Hei! Ti sei svegliato dormiglione? - Gli chiede con un sorriso stampato nella faccia, Lydia. E' felice!
- Si! Chissà come mai. - Borbotta Stiles.
- Hai sentito tutto? - Chiede ridacchiando Lydia, raggiungendolo a letto e riempiendogli la guancia di baci.
- Si. Ma lo sa che stava parlando con una donna sposata?
- Probabile.
- E ci ha provato lo stesso e questa è colpa dei tuoi vestitini! Un giorno o l'altro te li butto nella spazzatura.
- E io me li ricompro. Gelosone! - Ridacchia ancora Lydia. Un secondo dopo, suo marito gli ha preso il viso tra le mani e l'ha baciata con dolcezza.
- Ci rinuncio. - Borbotta dopo il bacio, Stiles.
- A me? - Lo provoca, Lydia.
- Mai signora Stilinski! Ricordatelo. MAI!
- Quindi mi ami?
- Tanto quanto tu ami me.
- Allora non mi ami.
- Scusa, cosa? - Chiede scettico Stiles, inarcando il sopracciglio destro.
- Io non ti amo. - Scherza Lydia mordendosi il labbro inferiore per trattenere una risata gioiosa alla vista della faccia di suo marito.
- Cos'hai detto, Lydia? - Gli chiede in un sussurro Stiles stringendogli le mani sui fianchi. E' pronto a fargli il solletico!
- No, amore no. Il solletico no! Scherzavo. Ti amo, ok?
- Quanto?
- Tanto tanto. 
- Ti amo anche io.
 
Sono le dieci del mattino alle Maldive e dopo essersi riempiti lo stomaco, i coniugi Stilinski sono pronti ad iniziare la loro giornata. Stiles si alza dal letto, si avvicina alla sua valigia e decide di indossare una t-shirt a maniche lunghe nere e dei pantaloni blu scuri. Entra in bagno, si fa una doccia veloce, si lava i denti, si veste, mette le sue scarpe da ginnastica preferite, si aggiusta i capelli ed è pronto. Sono solo le dieci e dieci del mattino. Lui non è mica come sua moglie. Insomma: dove sta scritto che uno deve stare tre ore in bagno a prepararsi?
- Già pronto? 
- Che ti aspettavi, moglie? Sono un uomo io.
- E con questo non devi farti bello?
- Perchè? Non lo sono?
- Si. Per me si! 
- Uh! Chissà cosa penseranno le altre del paese.
- STILES! Non è cosa che ti deve interessare. Andiamo?
- Rilassati donna. Sono solo tuo! Dove mi porti? - Chiede Stiles indossando i suoi occhiali da sole che lo rendono sexy da morire e guardandosi allo specchio. Il corpo di Lydia, si riscaldò in pochi istanti e automaticamente, si leccò il labbro inferiore. Ma che cavolo gli sta succedendo? L'aria delle Maldive le fa male. E' questo che continua a ripetersi nella testa come un automa da circa dieci minuti, la signora Stilinski.
- Ok che siamo alle Maldive e che siamo circondati dal mare, ma che ci facciamo al porto, vicino ad una barca? - Chiede deglutendo a vuoto, Stiles. Lydia ridacchia e gli stringe la mano con dolcezza. Gli stampa un bacio nella guancia e poi gli risponde.
- E' questa la sorpresa! Oggi, tu e io, signor Stilinski andremo a fare un giro in barca.
- No! Lydia, ti amo, ma no. Lo sai che ho paura del mare!
- Ma se ti fai sempre il bagno.
- Ma che cavolo centra. Li sono io che devo gestire tutto! Qui, qui in questa cosa non sai mai cosa puo' succedere.
- Ci sono io a salvarti. - Gli dice una ragazza dai lunghi capelli biondi oro e lisci e dagli occhi azzurri, vestita da marinaia. Lydia, digrigna i denti e Stiles deglutisce a vuoto.
- Ci pensa già sua moglie a salvarlo, dolcezza! - Gli risponde a tono, Lydia.
- Oh! Chiedo scusa. Non me ne ero accorta.
- MA SE CI STIAMO TENEND...
- Shh! Lydia! Non urlare e saliamo.
- Ah! Adesso non hai più paura?
- Perchè dovrei? C'è mia moglie, con me. - Dice dolcemente Stiles prendendogli il viso tra le mani e baciandogli le labbra.
- E va bene, andiamo. Tu guarda altrove! - Dice Lydia, prima a Stiles con un tono felice, poi alla marinaia, con tono brusco. Stiles, inevitabilmente scoppia a ridere e non tanto per la tenera gelosia di sua moglie che raramente mostra, ma per la paura della signorina. Il suo cuore prese a battere all'impazzata e quasi pensò che fosse prossima ad un infarto. Sua moglie era una donna straordinaria e questo era ovvio.
 
Per i primi minuti, Stiles era teso come una corda di violino e non spiccicò parola ma girava la testa da una parte all'altra mentre pregava che il mare rimanesse così calmo e si chiedeva perchè mai avesse sposato una donna con la passione per le barche.
- Quanto dura? - Chiede Stiles.
- Tutto il giorno. - Risponde un loro compagno di viaggio. In viso era più bianco di Stiles! 
- Anche per te è la tua prima volta? - Chiede Stiles.
- Oh si. Sono terrorizzato onestamente ma mia moglie voleva farlo e quindi eccomi qui..
- Oh beh! Ci troviamo nella stessa situazione a quanto pare.
- Quante storie per un viaggetto. - Protestano all'unisono le due giovani ragazze, neo spose.
- Ahahha. Molto piacere. Io sono Melany! - Dice la giovane sposa presentandosi a Lydia e porgendogli la mano.
- Io Lydia, il piacere è tutto mio. Questo tonto qui, è mio marito e si chiama Stiles. 
- Però! Ottima scelta.
- Sexy, vero?
- Se non fossi sposata con un uno ancora più sexy, ti direi di si. Lui è mio marito e si chiama Michael.
- Grazie mille, tesoro. Stiles, tua moglie è bellissima e non c'è dubbio ma la mia, woow. E' la migliore in assoluto!
- State insieme da molto? - Chiede Stiles mettendosi comodo. La paura è completamente sparita.
- 6 anni, ormai. - Risponde Melany.
- Woow. - Esclama Lydia!
- E voi? - Chiede Michael.
- Praticamente cinque anni. - Risponde felice, Stiles.
- E quando vi siete sposati? - Chiede Melany.
- Due giorni fa. - Chi risponde, adesso è Lydia. Le sue labbra si allargano in un sorriso gioioso e le guance si tingono di rosso.
- Oh! Noi solo ieri. - Dice Michael.
- E come vi siete innamorati? - Chiede Melany.
 
Automaticamente, Stiles e Lydia si guardarono negli occhi e scoppiarono a ridere. Non potevano di certo dirgli che si erano innamorati grazie al sovrannaturale e a tutte le altre cose connesse e non connesse, quindi, gli dissero semplicemente che si sono innamoroati tra i banchi di scuola, tra una lezione ed un altra ancora, tra un compito a casa ed una punizione al pomeriggio. Michael e Melany invece, si erano innamorati per caso. Lei stava camminando distrattamente sul marciapiede mentre sorseggiava un caffè e lui, gli andò contro macchiandogli la camicetta e pagandogli la tintoria subito dopo. Insomma, la classica storia da film. La solita storia d'amore fatta a copione! Ma anche la storia di Stiles e Lydia era bella e forse più bella della loro. 
 
Era già passata mezza giornata e tra poco più di mezz'ora sarebbero tornati a riva. Michael e Melany stavano parlando tra di loro. Michael sgridava Melany perchè già dalla convivenza, non si faceva baciare al mattino se non prima si era lavata i denti e Stiles rise come un matto. Riprese Lydia che ridacchiò insieme a lui e gli mise un braccio intorno alle spalle e con l'altra mano gli accarezzò i lunghi capelli. Stiles che abbracciava un cuscino, rise e tirò indietro la testa per godersi meglio le coccole di sua moglie.
 
I capelli di Lydia svolazzavano grazie al vento ed entrambi avevano il viso illuminato dai raggi del sole.
 
Dire che erano felici, è dire poco. 
 
Lydia era bella. Anzi no. Bellissima. 
 
Lydia era sua moglie e gli occhi gli brillavano di luce nuova.
 
Lydia era sua moglie ed aveva un nuovo profumo.
 
E' certo che non l'abbia cambiato ma continua a profumare di nuovo. E' buono! Sa di dolce. Tipo miele o fragola. Proprio come l'unione dei loro occhi. Sa di fresco e sa di felicità. Lo sente su ogni parte del suo corpo e non ha bisogno di annusarla per capire da dove proviene. C'è un punto in cui l'odore è più forte, più intenso. E' nell'addome ed è poco più giù dell'ombellico. Forse ha capito cos'ha sua moglie, ma non vuole farsi illussioni e sopratutto non la vuole spaventare. Non gli vuole mettere fretta quindi sorride, tace e si gode il nuovo profumo di sua moglie.
 
 
Se alle Maldive tutto era rose e fiori a Beacon Hills, per Scott e Kira è tutto, tranne che rose e fiori. L'amico giapponesino della sua fidanzata, è tornato. Questa volta con un enorme mazzo di rose rosse color cardinale. Insomma! Lo sanno tutti che le rose rosse color cardinale rappresenta una forte forma di attrazzione. Chi vogliamo prendere in giro? Kira è solo sua. Solo lui può provare attrazzione per lei! Che poi che senso ha, lasciarle davanti alla porta di casa, suonare il campanello e scappare subito dopo? Kira non è in casa ed è deciso a farli sparire dalla circolazione ma vuole mostrarglieli e vedere fino a che punto arriva.
 
Doveva essere in casa per l'ora di cena ed invece, è tornata due ore più tardi. Per carità, non che non potesse ma per lo meno una telefonata, sarebbe stata gradita. Ha solo avuto paura che gli fosse successo qualcosa. Ok! Chi vogliamo prendere in giro? Scott McCall, era terrorizzato dall'idea che la sua donna tardasse a tornare a casa perchè in compagnia di quello li. Come cavolo si chiama? Ad ogni modo, rilassa le spalle e rilascia il respiro quando la sente aprire la porta di casa e senza alcun odore particolare addosso. 
 
Non gli da nemmeno il tempo di dire A che già gli ha gettato le braccia al collo e l'ha stretta forte a se. Kira ridacchia divertita! Scott è sempre stato geloso di lei ma da quando il suo amico è in città, lo è di più e nonostante i suoi modi la infastidiscano un pochino, ammette di essere felice e sopratutto lusingata. E' bello sapere che nonostante siano passati un bel po' di anni dall'inizio della loro relazione, lui continui a vederla bella come sempre e continui ad amarla come il primo giorno.
- Dove sei stata? - Gli chiede in un sussurro Scott, accarezzandogli la schiena.
- Ero al bar con delle mie colleghe. Ti chiedo scusa! Avrei dovuto avvisarti, ma era per lavoro e tra una cosa ed un altra, mi sono dimenticata.
- Sta tranquilla! L'importante è che tu stia bene.
- Preparo la cena.
- No no, aspetta!
- Cosa?
- Prima dammi un bacio.
- Ahaha, non ci posso credere! - Dice felice Kira, baciandolo con dolcezza.
- Non lasciarmi mai, Kira. - Sussurra Scott. Un pensiero veloce va al suo primo amore che adesso riposa in pace, nell'alto dei cieli.
- Mai Scott, mai! Te lo prometto.
- Kira, ma stai bene? Sei pallida più del solito in viso.
- Si si è tutto ok, tranquillo.
- Ma hai cambiato profumo?
- No, perchè?
- Sai di dolce.
- Ah boh! Non ne ho idea. - Borbotta Kira.
- Insomma, che vuoi per cena?
- Quello che vuoi.
- Una pasta veloce?
- Si dai.
 
Dopo cena e una bella doccia calda, la coppia si mette a letto e stretta in un abbraccio, si addormenta subito dopo. Alle due di notte circa, però, qualcosa gli sveglia. E' lo stomaco di Kira! Non fa nemmeno in tempo a chiedersi che cavolo gli stia prendendo che deve correre in bagno e rimetterci l'anima per la prima volta da quando ha memoria. Scott si sveglia di colpo e la segue immediatamente! Si inginocchia sul pavimento freddo del bagno, gli tira indietro i capelli, gli tiene la testa, gli assorbe il dolore e gli lascia piccoli baci nella guancia.
- Oddio! - Borbotta esausta, Kira.
- Amore mio. - Sussurra Scott continuando a baciarla.
- E' imbarazzante quello che sto per chiederti ma mi aiuteresti ad alzarmi, per favore? - Chiede a fatica, Kira.
- Vieni qui scemina. - Ridacchia Scott. Kira si lava i denti e tornano a letto. Scott gli massaggia la pancia e la stringe forte a se, mentre quell'odore di profumo che sentiva sulla sua donna, si fa sempre più forte e si chiede cosa mai sarà. Di una cosa è certo: domani ne parlerà con Deaton!
 
 
E' sera alle Maldive ed è ora di andare a dormire. Il viaggio in barca, è stato una meraviglia proprio come sua moglie aveva previsto. Lui ha resistito e quando era arrivata l'ora di scendere da quel posto che aveva qualcosa di magico, quasi borbottò contrariato. Cenarono in un ristorantino carino vicino al loro resort e poco dopo, entrambi esausti salirono in camera da letto. Si misero comodi e si sdraiarono. Si strinsero in un abbraccio e si sarebbero anche addormentati se solo Lydia non gli disse una cosa che gli fece scoppiare il cuore di felicità.
- Ho lo stomaco sotto sopra.
- Hai fame?
- Non credo. Ho mangiato abbondantemente.
- Ma hai tipo la nausea?
- Si. Credo sia un po' di mal di mare.
- Sicuramente Lydia. Sicuramente! E' solo mal di mare. - Mormora tra le labbra di sua moglie ghignando malizioso Stiles e coccolandosela subito dopo. 
 
E mentre Lydia già era nel mondo dei sogni, anche lui stava sognando ma ad occhi aperti. Era un sogno meraviglioso! C'era lui, sua moglie, la loro casa e un bambino. Il loro.
 
Piccolo spazio autrice:
 
Ed eccoci qui.. <3 Stiles ha capito qualcosa. 
Kira non sta bene e come Lydia, anche lei ha un nuovo profumo.
 
MI SCUSO INFINITAMENTE PER IL RITARDO. 
AVEVO PERSO L'ISPIRAZIONE.
 
Ringrazio infinitamente a:
- Luna xx
Per aver letto e recensito lo scorso capitolo.
 
Questo è dedicato a te. <3

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Capitolo 9
*** La visita. ***


- La visita.

I coniugi Stilinski erano tornati a casa dalle Maldive da due mesi ormai. La loro vita coniugale procedeva a gonfie vele e tutto sembrava essere perfetto. Anche Scott e Kira avevano risolto i loro problemi di coppia visto che Akihiro, l'amico di Kira aveva smesso di dedicargli tutte quelle attenzioni. Anche la vita di Jonh e Melissa era a dir poco perfetta. Insomma, sembrava che la pace regnasse sovrana in quella larga famiglia. Ma nessuno di loro pensò minimamente che qualcuno in arrivo, fosse in agguato.

Era notte fonda quando Lydia, per l'ennesima volta nel giro di due settimane si ritrovò costretta ad abbandonare il corpo caldo di suo marito per inginocchiarsi sulle mattonelle fredde del bagno e con la testa chinata sul water. A niente servì che Stiles gli tolse il dolore, a niente servirono tazze e tazze di thè caldo per aggiustargli un pochino lo stomaco. A niente servirono lunghi bagni caldi nella speranza di fargli passare il costante giramento di testa. Niente di niente! Ne a lei, ne a Kira quell'assurda influenza di cambio stagione, accennava ad andarsene.

Stiles sbuffò, si alzò con lei e la seguì in bagno. Come sempre gli scostò i capelli dal viso, gli tolse il dolore, la riempì di baci e la pregava di calmarsi.

Lydia era stremata. In viso bianca cadaverica e Stiles aveva la terribile sensazione che fosse dimagrita eccessivamente. Le dita delle sue mani erano sempre più magre e i suoi capelli sempre più flosci, privi di vita. Poi c'è quello strano odore che la perseguita fin dal viaggio di nozze e più i mesi passano, più l'odore cambia diventando sempre più intenso e a poco a poco inizia a espandersi su tutto l'addome. Scott qualche giorno fa gli disse di sentire la stessa cosa ma nessuno dei due andò a pensare a ciò che Lydia e Kira pensavano da settimane.

Un bambino!

Una volta usciti dal bagno, Stiles gli strinse amorevolmente un braccio intorno alle spalle e la condusse a letto. La coprì per bene e se la strinse in un abbraccio provando a farla riaddormentare accarezzandogli i capelli.
- Dormi amore mio, dormi. - Sussurra Stiles.
- Non ci riesco.
- Lo so ma non dormi da due settimane ormai, Lydia. Stai male da due settimane e onestamente mi sto stufando, capito? Domani, cioè oggi vista l'ora, sono di riposo e anche tu quindi andiamo in ospedale da Melissa a fare una visita. - Ordina dolcemente, Stiles.
- No Stiles, non mi va. Sto bene! 
- LYDIA!
- Che senso ha. 
- Molto! Fai stare tranquillo me, tanto per cominciare.
- Da quando un influenza ti mette paura? Prima che diventassi lupo anche tu ne avevi.
- Questa non è una semplice influenza. Basta! Ormai ho deciso e non si discute signora Stilinski! Tra qualche ora sapremo cos'hai.
- Niente: ecco cos'ho. - Prova a fargli cambiare idea, Lydia. Un po' è spaventata!
- Lydia mi sto arrabbiando.
- E va bene, va bene rilassati. Dopo andremo in ospedale almeno la smetti di rompere le pa**e.
- Sei più acida del solito. - Commenta sarcastico e divertito, Stiles. Lydia ridacchia, gli stampa un bacio sulle labbra, si accoccola sul suo petto e si addormenta poco dopo.

I suoi sogni furono a dir poco sereni. 

Sognò un bambino a dir poco meraviglioso che era tra l'altro, la fotocopia di Stiles. Aveva due occhi grandi e belli come quelli della mamma, le labbra sottili e carnose come quelle del papà, il nasino un po' all'insù, un sorriso beffardo degno di Stiles Stilinski e dei capelli color rame scuro. Era il misto dei loro colori. Castani e biondo fragola! Era a dir poco la perfezione e si svegliò con una lacrima a rigargli il viso perchè quel sogno era dannatamente bello da sembrare reale e magari, tra poco, Melissa lo infrangerà dicendogli che effettivamente è solo un influenza. 
- Perchè piangi? - Domanda Stiles con la voce impastata dal sonno e con gli occhi ancora chiusi. In automatico strinse la presa su sua moglie e gli asciugò la lacrima che lenta gli rigava il viso.
- Ho fatto un sogno bellissimo.
- Non mi sembri felice, però.
- Non lo sono infatti perchè probabilmente questo mio sogno bellissimo non si realizzerà mai.
- Cos'hai sognato?
- Che mio padre tornava a casa, mi chiedeva scusa per essere stato assente e mi diceva che mi voleva bene. - Mente Lydia. Sa perfettamente che suo marito, appena si sveglia non connette i suoi sensi licantropeschi con il cervello per cui non riconosce la bugia di sua moglie.
- Vieni qui amore mio. - Sussurra Stiles tirandosela in un abbraccio e facendogli nascondere il viso nel suo collo. 

Lydia ama farlo e si tranquillizza sempre ed anche questa volta, per fortuna è così.

Stettero a coccolarsi nel letto fino alle nove del mattino quando poi, Stiles si alzò e andò a preparare la colazione da portare a letto a sua moglie con tanto di fiori raccolti in giardino.

 
Adagiò il vassoio sul letto appena rifatto e attese che sua moglie uscisse dal bagno.

Moglie che si aprì in un sorriso enorme alla vista di quel ben di Dio ma che però non voleva mangiare.

- Stiles, ti ringrazio molto ma a dire il vero non ho molto appetito. - Dice in un sussurro Lydia, deglutendo a vuoto.
- Lydia.. - La richiama con un sospiro, Stiles.
- Mettiti a sedere e mangia. 
- Mangi con me? - Domanda Lydia ondeggiando a piedi nudi sulla sua camicia da notte decisamente sexy per i gusti di Stiles e allacciandogli le braccia intorno al collo non appena fu arrivata davanti al suo viso. Stiles gli sorride dolcemente, gli mette le mani sui fianchi, gli bacia le labbra e poi gli risponde.
- Certo che mangio con te ! Dai che si fa tardi. Ho chiamato Melissa e ha detto che può farti una visita tra un ora e ho detto che va bene.
- E ovviamente hai deciso di non consultarmi, vero Stiles? - Sbotta Lydia.
- Lydia.. ne abbiamo parlato questa notte!
- Oddio amore scusa, scusami ti prego non volevo urlarti contro. - Dice con le lacrime agli occhi Lydia e attaccandosi al collo di suo marito.
- Amore ma che cavolo hai in questi giorni?! - Domanda insicuro Stiles tranquillizzandola subito dopo.

Dopo aver calmato sua moglie, Stiles e Lydia si misero a fare colazione, si lavarono, si vestirono e poi dritti all'ospedale. Inizialmente alla guida c'era Lydia ma dopo neppure quindici metri, accostò e chiese al marito di guidare al posto suo perchè la testa gli girava fin troppo pericolosamente. Stiles è sempre più preoccupato!

Non appena arrivarono al Beacon Hills Memorial Hospital, a Lydia gli si gelò il sangue nelle vene senza un apparente motivo. Il suo cuore iniziò a battergli all'impazzata tanto che Stiles dovette tapparsi le orecchie e abbracciarla per rassicurarla. Melissa li intravide e con un cenno del capo gli invitò a seguirla nel suo studio.
- Ciao mamì. - La saluta Stiles dandogli un bacio nella guancia.
- Ciao amore mio. Lydia, tesoro ciao. - Dice felice Melissa salutando prima il figlio e poi la nuora.
- Ciao Mell.
- Allora, cucciola vuoi dirmi che c'è?
- Ha nausea, vomito, giramenti di testa, poco appetito, perdita di peso, zero vitalità, sbalzi d'umore, molto sonno, spossatezza, fa sempre in bagno a fare la pipì e basta credo. Da due settimane per cui, infermiera Stilinski le ordinò di dirmi immediatamente che cos'ha mia moglie. - Risponde a raffica e gesticolando come un matto, Stiles.
- Stiles, amore credo di aver chiesto a Lydia cosa si sentisse ma va bene lo stesso. Lydia, siediti nel lettino e tu, Stiles.. esci da questa stanza. - Ordina dolcemente, Melissa.
- Cosa? No dico, sei impazzita mamì?! Io non lascerò..
- Stiles ti ho detto di uscire da questa stanza e non rispondermi più con quel tono. Sarai pure sposato ma sono pur sempre la tua mamì e se intendo sgridarti perchè mi rispondi male, lo faccio e se ti dico che devi uscire da questa stanza.. tu esci da questa stanza. - Ordina, questa volta senza dolcezze, Melissa.

Stiles, abbattuto gli ringhia contro, gli da un bacio nella guancia, bacia sua moglie sulla bocca e se ne va sotto l'ordine di Melissa di non provare minimamente a sentire cosa si sarebbero dette.

- Tesoro, ascolta.. - Sussurra Melissa per non farsi sentire da suo figlio.
- Dimmi. - Sussurra a sua volta, Lydia.
- Credo tu sappia cos'è questo. E' un test di gravidanza! Voglio che tu vada in bagno e che lo faccia. Sai come si fa o te lo devo spiegare?
- No, tranquilla non è neccessario. Sai, Mell.. avevo questo dubbio già da un po' ormai. In realtà sono due mesi che mi sento così ma Stiles non lo sa perchè ho sempre tentato di nascondere i sintomi e così via. Ho solo tanta paura che uscirò da quella stanza e il test non sarà positivo.
- Beh se così sarà amore, ci riproverete. Queste cose accadono naturalmente! E' inutile forzare la mano. 
- Io non so nemmeno se lui lo voglia, in caso ci fosse questo bambino. 
- Amore ma cosa dici? Stiles ne uscirà matto di felicità. Fidati e forza, va a fare questo test.
- E se uscirà positivo?
- Faremo un ecografia.
- Oggi stesso?
- Si.

Dieci minuti dopo, Lydia esce dal bagno con il test di gravidanza positivo nelle mani.
 
E' incinta.
 
- Mell! Mell.. - Strilla felice con le lacrime agli occhi, Lydia. Melissa già piange di gioia!
- Oddio amore, è positivo. Che bellooo! Sei felice?
- Da morire. 
- Dobbiamo fare la visita! Te la senti?
- Si. Non vedo l'ora! Mi auguro solo che tutto questo non sia soltanto un sogno bellissimo.
- Non lo è tesoro. Te l'assicuro! E' la realtà. Adesso trattieni il respiro un paio di secondi. Il gel sarà un po' freddo ma sopportabile. - Spiega dolcemente Melissa mentre poco dopo, osserva il suo primo nipotino nel monitor mentre una lacrima di gioia gli riga il viso.
- Melissa perchè piangi? Cosa c'è? Qualcosa non va? Non c'è nulla.. vero? - Chiede triste Lydia temendo che nella sua pancia non ci sia alcun bimbo.
- Piango di gioia invece. Lo vedi? Guarda bene, amore. E' tuo figlio!

Non appena Melissa concluse quelle belle parole, Lydia Stilinski scoppiò in un pianto di pura gioia e abbracciò talmente tanto forte sua suocere da non riuscire quasi a farla respirare. 
E sebbene Stiles avesse mantenuto la promessa di non origliare, non appena sentì gridare sua moglie scattò all'impiedi e aprendo di getto la porta entro nella stanza.
- Cosa c'è? Che è successo? Cos'ha? - Strilla Stiles.
- Stiles.. amore siediti! - Suggerisce Melissa avvicinandosi a lui e mettendogli le mani sulle spalle, conducendolo sulla sedia.
- Mamì dimmi immediatamente cosa c'è. - Ordina Stiles.
- Penso sia tua moglie a dovertelo dire. Non la fare stancare, vi lascio qualche minuto e poi torno a darvi tutte le medicine che servono! 
- Medicine? Quali medicine?
- E' debole, Stiles.
- Certo! Perchè non mangia.
- Non per quello. E' normale che non mangia ma tra poco gli tornerà tutta la fame, tranquillo.
- Insomma, amore mi vuoi dire cosa c'è? - Domanda esasperato Stiles avvicinandosi a sua moglie.
- Guarda il monitor. - Dice in un singhiozzo di felicità, Lydia.

Adesso chi piange, è Stiles.

Si porta una mano tremolante alla bocca senza riuscire a staccare gli occhi da.. si, da suo figlio!

- Hai capito, vero? Stiles io non ho poteri come i tuoi e non so se sei felice per cui dimmelo punto e basta. - Sbotta Lydia incominciando a piangere di paura. Stiles gli scoppia a ridere in faccia, la riempe di baci, gli ripete una centinaia di volte che la ama, gli dice che dire che è felice è dire poco e poi gli accarezza la pancia dove già si nota un leggero gonfiere ma che nessuno dei due notò prima. Beh, Lydia in realtà l'aveva notato.
- Ma di quanto sei?
- Sai che non lo so? Dovremmo chiederlo a Melissa quando torna.
- Qualcuno mi stava cercando? - Domanda scherzosamente l'infermiera.
- Mell, si. Volevamo sapere di quanto siamo. - Risponde Lydia.
- Due mesi esatti esatti. Ti sei sposata con quel piccoletto già in pancia!
- Mamì è maschio? - Chiede singhiozzando di gioia Stiles abbracciando la sua mamì.
- Ancora è presto per sapere se sia maschio o femmina, amore.
- No no, maschio. Voglio maschio!
- Mica decidi tu. 
- Allora dimmi, come stai.. nonna? - Chiede Lydia.
- Vi amo così tanto. - Sussurra per risposta Melissa abbracciando sua nuora.
- Ti amiamo anche noi, nonna. - Sussurra Stiles dando un bacio tra i capelli delle donne della sua vita.

Non appena uscirono dall'ospedale la prima cosa che fece Stiles è chiamare Scott e dargli la lieta notizia, poi venne il turno di chiamare mamma Martin e poi di dirlo a nonno Stilinski tutti riuniti per cena. Non solo Lydia quella sera ebbe un bell'annuncio da fare ma anche Kira. Un annuncio di cui Scott non ne era a conoscenza.
- Mhmh. - Incomincia Kira schiarendosi la gola.
- Dovrei anche io dire una cosa e so che può sembrarvi strano che sia successo proprio in questo periodo, ma è così ed io sono felice. E' circa un mese che avevo dei forti dubbi su di me stessa e quant'altro e poi c'è stata quest'influenza che dura da due settimane, la lieta notizia di Lydia e la conferma del mio dubbio. Scott, quando mi hai detto che Lydia era incinta, io ti ho detto che andavo a lavoro ma non è stato così. Cioè, si, sono andata al lavoro ma prima sono passata dalla mia ginecologa a ritirare le analisi e.. ebbene, ecco, stai per diventare papà anche tu e anche io, come Lydia sono di due mesi.
- AHHHHHHHHHHH! Vita mia, ti amo così tanto, grazie grazie. - Urla e singhiozza Scott abbracciandola e riempiendola di baci.

Il resto della famiglia, dietro a lui.

Quello era senza dubbio un giorno da segnare sul calendario e l'avrebbero fatto sicuramente.

La famiglia Stilinski, si sta allargando.

 
Piccolo spazio autrice:
 
Salve a tutti.
Nuovo capitolo appena inserito.
Mi scuso per il ritardo.

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Capitolo 10
*** Il lieto fine. ***


ATTENZIONE: NEL SEGUENTE CAPITOLO, VERSO LA FINE, PROPRIO NELLE ULTIME RIGHE, TROVERETE UN MINIMO SPOILER, MA PROPRIO MINIMO, AMOROSO CHE RIGUARDA LA COPPIA SKIRA (Scott e Kira) e STYDIA. (Stiles e Lydia.) 
 
- Il lieto fine.
 
Sono passati sette mesi ormai e la gravidanza di Lydia e Kira, è giunta al termine. Stiles e Scott non ebbero un attimo di tregua nei mesi a seguire e se pensavano che il peggio fosse finito, si sbagliavano di grosso! Si perchè il fatto che le loro donne, li svegliassero nel cuore della notte per uscire in strada a comprargli del gelato o della frutta fuori stagione, dei terribili sbalzi d'umore, dei pianti ingiustificati e dello shopping pre parto a dir poco sfrenato, erano solo l'inizio. Stiles e Scott senza dubbio, non avevano messo in conto la possibilità che le loro mogli, visto che nel corso della gravidanza anche Scott e Kira si erano sposati, avrebbero partorito lo stesso giorno.
- Dai amore, forza. - La incita Stiles mentre di nascosto dai medici gli assorbe il dolore e soffre insieme a lei. 
- Sta zitto, ci sto provando. - Strilla tutta dolorante, Lydia. Calde lacrime a rigargli il viso dopo lunghe ore di travaglio.
- Scusa, mi sento impotente! Sto cercando di essere d'aiuto ma non so che fare.
- Dimmi solo che andrà tutto bene e che ce la farò.
- Certo che ce la farai amore mio, cosa vai a pensare. Ci sono qui io! - Sussurra Stiles asciugandogli le lacrime e riempiendola di baci.

Ad una stanza di distanza, invece..

- Cavolo se fa male! 
- E lo vieni a dire a me, Scott? - Strilla furiosa, Kira. Ok che suo marito gli sta levando il dolore, anche lui di nascosto, ma è lei che sente il vero e proprio male.
- Scusa amore. Non so che altro fare!
- Potresti smetterla di dire che hai male. Ti sto solo stringendo la mano mentre metto al mondo tuo figlio, se non te ne fossi accorto!
- Certo certo, fa pure amore mio. Stringi quanto vuoi!
- Ecco perchè ti amo.
- Ok, Kira tesoro... manca poco ormai! Forza... siii, si così, ancora ed è natoooooo! Un bel maschietto di tre chili e cinque. Congratulazioni! Vai dalla mamma, piccolino! 
- Ciaooo! Ciao Matthew McCall! Ciao amore della mamma! Ti amo tantissimo. Ciao! - Singhiozza di felicità Kira mentre per la prima volta, a mezzanotte e due del 7 Giugno del 2014, stringe suo figlio tra le braccia e si gode i baci di suo marito che adesso, gli piangeva di felicità addosso.
- Sei stata bravissima amore mio! E' bellissimo. Ciao! Ciao Matthew. Io sono il tuo papà! - Singhiozza Scott baciando con delicatezza il suo bambino che dopo un bel pianto, sorride e mostra i suoi meravigliosi occhi marroni. E' praticamente la fotocopia di Scott.

Ma non solo Kira a mezzanotte e due del 7 Giugno del 2014, strinse per la prima volta suo figlio tra le braccia.
Anche Lydia a mezzanotte e due del 7 Giugno del 2014, stinse per la prima volta suo figlio tra le braccia.

- Logan Stilinski. Quanto ti amo amore della mamma. Shhh, non piangere amore mio! C'è la mamma e papà qui. Ci siamo noi e ti proteggeremo da tutto.
- Ciao amore mio, io sono il tuo papà e quella che ti bagna il tuo tenero visetto di lacrime di gioia, è la tua mamma. Mamma che ha fatto a dir poco un bel lavoro. Mi congratulo con te, signora Stilinski. E' la tua fotocopia!
- Dici? Io credo assomigli più a te. Non lo vedi quant'è bello?
- E' meraviglioso.
- Signor Stilinski, vuole tagliare il cordone?
- Il che cosa? - Chiede Stiles, mentre improvvisamente, avvampa e balbetta spaesato.
- Il cordone!
- Io?
- No, mia sorella. - Sussurra divertita Lydia, dimentica per un secondo che Stiles l'avrebbe sentita.
- Credi che non ne abbia il coraggio, moglie? E' solo un taglietto infondo. Ti ho sentito strillare fino ad adesso, quindi posso tagliare il cordone! Si, si lo posso fare. Non è che gli faccio male, dottoressa? 
- Non si preoccupi.
- Bene.. allora vado! Vado è.. è sicura? - Domanda ancora Stiles. Il respiro sempre più irregolare e un attacco di panico in agguato. 
- Insomma lo vuol tagliare si o no? - Domanda per l'ennesima volta, imbronciata, la dottoressa.
- Si, si. - Dice Stiles mentre incredulo, chiude gli occhi e taglia il cordone.

Poco dopo, Logan e Matthew vennero divisi dalle loro mamme per le visite di routine, mentre le donne venivano portate nella stessa stanza a riposare qualche ora. O almeno è quello che speravano, visto che nessuno di loro due aveva preventivato che i loro mariti, avrebbero raggiunto la loro stanza saltellando come bambini e strillando felici, dicendo cose senza un filo logico.
- Ma cosa state blaterando? - Domanda Kira, sistemandosi meglio nel lettino. Scott gli aggiusta il cuscino mentre Stiles versa dell'acqua a Lydia e la copre per bene.
- Stiles che mi copri, ho caldo.
- Shh! Sei debole e non voglio che prendi freddo!
- Comunque stavano parlando di quanto siamo felici che siano maschi. - Dice Scott.
- Io sono felice, ve lo giuro, ma Lydia ti immagini che bello sarebbe stato se avessimo avuto una femmina? Le collant, i vestitini, le gonnelline, i fermagli, i cerchietti. - Dice Kira con occhi sognanti. Scott deglutisce a vuoto!
- Stiles quando facciamo il secondo figlio? - Chiede di getto Lydia, arricciando le labbra mentre a stento nasconde un sorrisetto divertito.
- Cosa? - Chiede Stiles dopo essersi strozzato con l'acqua che stava bevendo.
- Voglio una femmina. Amo Logan più della mia stessa vita, te lo giuro. Lo amo più di te, anzi, a te al massimo voglio bene confronto a quanto amo lui, è tutta la mia vita, è ogni mio singolo battito da quando ho immaginato di aspettarlo e lo sai ma anche con Claudia sarebbe tutto ancora più bello!
- Io non la voglio una femmina invece perchè se già mi girano le scatole quando ti vesti tu così, figurati come mi girerebbero se vestita così ci fosse mia figlia. Oddio, la mia bambina! La mia Claudia. Non ci posso pensare!
- Ti amo papone geloso. - Dice Lydia tirandolo dal braccio per avvicinargli il viso e baciargli le labbra.
- Ti amo anche io amore mio.
- Kira, se vuoi fare una femmina la facciamo ma la vesti con tuta e scarpe da ginnastica fino a vent'anni come minimo. - Dice Scott.
- AHAHHAHAHAHAHAHAH ! - Scoppiano a ridere di gusto le due donne. Anche Stiles ha annuito, dando ragione a suo fratello.
- Sogna papone, sogna pure se vuoi. - Dice Kira.

Dopo tre giorni di ricovero, le due mamme, con i loro figli e i loro mariti a presso che le seguivano come cagnolini, andarono a casa e fecero ambientare i loro bambini alla casa che li avrebbe ospitati per tantissimi giorni della loro vita.
- Eccoci qui amore mio. Questa è casa tua! - Dice Scott tenendo il suo bambino in braccio, riempiendolo di baci e mostrandogli la casa, mentre Kira era in cucina a preparargli il latte. Come se davvero la vedesse la casa, suo figlio! Tz. Come no, certo! Scott dove sono finiti i tuoi poteri da Alpha e la tua intelligenza?
- Amore, dubito la veda già la casa! - Lo prende in giro, Kira.
- Certo che la vede. E' nostro figlio, amore.

A casa Stilinski nel frattempo..

- Lydiaaaaaaa! - Strilla Stiles.
- Cosa c'è? - Domanda in panico Lydia mentre esce velocemente dalla vasca da bagno che suo marito stesso gli aveva preparato e raggiunge suo marito e suo figlio.
- Mi sta facendo pipì addosso. - Borbotta Stiles mentre si morde le labbra e guarda sua moglie negli occhi, che con i capelli trasandati e un asciugamano legato sopra al seno alla bene e meglio, rideva divertita come mai prima d'ora.
- Bravissimo vita mia. Ma quanto sei intelligente? Tutto la mamma. Menomale va! Vedi Stiles? Questa è la punizione che ti da tuo figlio per aver sorriso all'infermiera.
- Cosa? Lydia, amore che dici. E' gentilezza!
- La tua... ma la sua? Hai visto come ti ha guardato in tutti quei giorni che siamo stati li?
- No, come?
- Come se fossi la persona più bella del mondo, cosa che lo sei ovviamente, ma sei mio e quella voleva portarti via da me.
- Lydia, sai perchè non l'ho vista?
- Perchè?
- Perchè ho occhi solo per te.
- Anche se sono ingrassata e non sono più bella come una volta? - Chiede Lydia in un sussurro mentre finisce di cambiare suo figlio. Stiles gli si avvicina e l'abbraccia per i fianchi, da dietro, stringendosela forte a se.
- Sei bellissima, anche più di prima e non sei ingrassata. Hai preso peso forse, ma non sei ingrassata. - Spiega Stiles riempiendola di baci.
- E questo nel tuo mondo non è la stessa cosa?
- No.
- Ah, ok. - Dice scoppiando a ridere di gioia, Lydia.

Due anni dopo..

- Logan, fa piano! La mamma è molto stanca. - Lo riprende dolcemente, Stiles.
- Prrrr. - Gli fa la linguaccia, suo figlio.
- Prova a farlo un altra volta se ne hai il coraggio, signorino!
- Stiles, lascialo stare. - Si mette in mezzo, Lydia.
- Lydia, per favore! Sei incinta di nove mesi e stai aspettando Claudia, ok? Deve smetterla di abbracciarti così di getto! Può farti male.
- Ma non mi fa male e non puoi giudicare tuo figlio solo perchè ha bisogno delle coccole della sua mamma. Lascia stare papà e vieni qui da me, vita mia.
- Ti amo tanto, mamma. - Dice Logan dandogli un bacio sulle labbra.
- Io di più amore della mamma. - Dice Lydia sciogliendosi come neve al sole a quei due occhi color miele. Li stessi che ha suo marito!
- Ma io non lo giudico perchè ha bisogno delle coccole della sua mamma, anzi. Ma a me quasi non mi ci fa avvicinare a te perchè ha paura che faccio male alla sua sorellina e poi lui ti abbraccia così forte. Amore, lo capisci che anche io sono preoccupato per la mamma e per Claudia? - Chiede dolcemente Stiles al suo bambino facendolo sedere sulle sue gambe e riempiendolo di baci.
- Si papà, scusa.
- HEI! ME LO STAVO COCCOLANDO IO. - Lo riprende scherzosamente, Lydia.
- No mamma, basta. Adesso voglio le coccole di papà! - Mugugna Logan. Lydia mette il broncio e Stiles scoppia a ridere coccolando suo figlio!

E' il 1 Gennaio 2017 ormai quando Claudia Stilinski viene al mondo e Stiles, proprio non ci può credere quando due minuti dopo, per la seconda volta di seguito suo fratello lo chiama e gli dice che sua nipote, Melissa McCall, è nata.

Stiles è convinto che sua mamma Claudia, da lassù, abbia unito Stiles e Scott così tanto da farli diventare una cosa sola e vuole che anche i suoi nipotini, Logan e Matthew insieme a Claudia e a Melissa siano una cosa sola.
 
_________________________________________
 
Logan e Matthew hanno sei anni ormai, mentre Claudia e Melissa di anni ne hanno quattro. I maschietti hanno iniziato la prima elementare giusto ieri e per Stiles, Scott, Lydia e Kira, non fu per niente facile riuscire a svegliarli, vestirli, dargli la colazione e portarli a scuola. Logan pianse tutto il tempo attaccato alla gonna di Lydia, incapace di separarsi da lei e mentre Claudia e Melissa se la ridevano divertite, Scott stava pregando per l'ennesima volta suo figlio di staccarsi dalle braccia della mamma e di entrare a scuola e sopratutto di smetterla di piangere, visto che gli altri bimbi lo guardavano.

Ma a Metthew fregava poco meno di zero che gli altri bimbi lo guardavano. Lui voleva la sua mamma e basta!

- Mamma... - Singhiozza Matt, arpionando le sue braccia al collo della mamma e le gambe alla vita.
- E dai amore mio, non è niente. La mamma torna presto a prenderti! Vedrai che il tempo passerà e tu nemmeno te ne accorgerai e poi c'è Logan con te! Dai, piccoli, smettetela di piangere. - Dice dolcemente Kira, accarezzando i capelli del suo bambino e riempiendolo di baci.
- Dai amore mio, basta. - Dice Lydia al suo bambino.

Stiles e Scott si resero conto che era arrivata l'ora di usare le loro abilità di Alpha, ovviamente senza mostrare gli occhi rossi ai loro figli, visto che nessuno di loro sapeva delle speciali abilità dei loro genitori.

- Ok, adesso basta! - Ordina Scott. Lydia e Kira deglutiscono a vuoto, mentre inconsciamente, Logan e Matt, smettono di piangere.
- La dovete finire. Avete capito? Non state andando in guerra. Sarete insieme per cui smettetela di piangere, salutateci e entrate dentro. - Ordina Stiles.

I figli, alla fine, obbediscono.

Come Stiles è diventato un Alpha? Nell'esatto ed identico modo in cui lo divenne Scott. Anche Stiles è un Alpha originale da pochi mesi prima che Logan venisse al mondo, ma i suoi poteri di lupo, di guarigione e chi più ne ha e più ne metta, non gli risparmiarono un mezzo infarto quando nel pieno della notte, all'età di quattordici anni, Logan entrò nella stanza dei suoi genitori completamente trasformato, lo scrollò per le spalle e con naturalezza gli chiese cosa avrebbe dovuto fare per tornare umano, visto che lui lo fa da sempre.
- Tu sai di me e dello zio Scott?
- Certo papà. Lo so io, come lo sa Matt e anche le due principesse lo sanno. 
- Sul serio?
- Avanti, i tuoi poteri da lupo non lo sentono che dico la verità?
- Si ma mi sembra strano, ecco tutto. Io e lo zio ci eravamo preparati un lungo discorso da farvi e ci siamo nascosti per tutti questi anni e poi per quale caspita di motivo ti sei trasformato? - Borbotta velocemente, Stiles.
- Stiles ho sonno, smettila di fare sogni strani su tuo figlio che si trasforma e taci. E' mai possibile che parli anche mentre dormi? - Borbotta Lydia.

Stiles fa un cenno del capo a suo figlio che con un solo sguardo capisce tutto, si avvicina all'orecchio di Lydia e gli ringhia direttamente dentro al padiglione auricolare. Lydia capisce subito che quello non è il ringhio di suo marito e sobbalzando spaventata, accende la luce e vede il volto lupesco di suo figlio che invece di essere terrorizzato, era più felice che mai.
- Ma io non potevo fare due figli con una persona normale? - Sbotta Lydia quando sua figlia entra in camera e chiede a suo padre quando anche lei potrà trasformarsi.

Stiles è sotto shock ma alla fine scoppia a ridere, blocca la trasformazione del figlio e risponde a tutte le domande della sua principessa.

- Mamma, ma è brutto essere una banshee, vero? Non dev'essere bello. Sentire tutte le persone che muoiono... - Dice in apprensione Claudia, mentre l'abbraccia forte.
- Le voci e le persone care che ci lasciavano si sono fermate molti anni fa, amore mio. E comunque, Stiles... sappi che non abbiamo fatto due figli, ma due mostri. Sono troppo intelligenti! - Risponde Lydia riempiendo di baci la sua bambina.

Sono tanti i momenti che nessuno di loro dimenticherà mai. Come Scott per esempio non dimenticherà mai quella sera tarda in cui la sua bambina di appena tredici anni si intrufolò nel loro letto mettendosi in mezzo, gli diede un bacio nella guancia, si abbracciò alla sua mamma e gli disse una cosa che gli fece gelare il sangue nelle vene.
- Mamma, ma tu mi ami? - Chiede Melissa, abbracciandosela stretta e appoggiandogli la testa sul petto.
- Certo che ti amo, vita mia. - Risponde Kira accarezzandogli i lunghi capelli neri.
- Che succede amore mio? - Chiede Scott.
- Niente, devo dire una cosa alla mamma. - Risponde Melissa sorridendogli dolcemente.
- Dimmi pure.
- Ho un ragazzo! - La butta li, Melissa. Scott, entrò in iperventilazione e sgranò gli occhi mentre Kira rimase impassibile, dato che ovviamente sapeva dell'amicizia che legava la sua bambina e quello che adesso, lei chiama ragazzo.
- Si, lo sapevo amore mio. - Risponde Kira.
- COSA? - Sbotta Scott senza sapere bene per cosa domandasse quel cosa. Per il fatto che sua moglie sapeva tutto e non gli ha detto niente o solo per il fatto che la sua bambina, abbia un ragazzo?
- Papà non iniziare.
- Non iniziare un corno. Chi è questo qui?
- Non posso dirtelo perchè sennò ti arrabbi.
- Sono già arrabbiato!
- Ok, mamma questo è il momento in cui sei tu a dover parlare. Io vi lascio soli! Buonanotte. Vi amo tanto!

E svelta come una lupa quale è, Melissa li bacia e li lascia soli chiudendosi anche la porta alle sue spalle.

- Hai due secondi per darmi una spiegazione, moglie! - Ordina Scott mentre il suo tick nervoso all'occhio, non tarda ad arrivare.
- Mh, che dire... E'...
- E'? Chi è questo qui e perchè LA MIA BAMBINA ha una relazione con un ragazzo a quest'età?
- Beh perchè sono amori adolescenziali, Scott. Non li puoi controllare! 
- Kira arriva al punto. Chi è questo?
- No, non posso dirtelo. Lo scoprirai un giorno! Adesso dormi che si è fatto tardi. - Prova Kira coprendosi fin sopra al collo e dandogli le spalle.
- Kira Yukimura-McCall! Dimmi subito chi è questo qui. 
- Che rompi palle che sei, Scott! E' il figlio di Akihiro! Oh, ecco. L'ho detto! - Confessa, Kira.
- COSA? QUELL'AKIHIRO? Quello che ti è venuto dietro per un tempo illimitato, fin dal matrimonio di Stiles e Lydia? Quell'Akihiro?
- Si.
- MELISSA McCALL! TU ED IO ADESSO FACCIAMO UN BEL DISCORSETTO!

Oppure Stiles non potrà mai dimenticare la volta in cui rischiò di svenire e di non svegliarsi più, quando approfittò della casa deserta per un bel bagno caldo, dopo una giornata sfiancante di lavoro e aprì la porta di quello che chiamava Paradiso Terreste. La scena che gli si parò davanti agli occhi, prima gli tolse il respiro, poi lo fece andare su tutte le furie perchè mai e poi mai si sarebbe aspettato di trovare sua figlia, la sua bambina, prossima a fare l'amore sotto la doccia con un fidanzato di cui nemmeno sapeva l'esistenza.
- Hai un minuto soltanto per vestirti e venire immediatamente giù. - Ordina furioso Stiles puntandogli un dito contro e facendo lampeggiare i suoi occhi di rosso fuoco, visto che anche l'altro era un lupo. Claudia, terrorizzata come non mai, deglutisce a vuoto e esegue l'ordine di suo padre.

Stiles mandò via il ragazzo all'istante e quando fu solo con sua figlia, iniziò la sua sfuriata che fu smontata da Lydia, che appena mise piede in casa, mise la pace all'istante.

- Claudia, amore della mamma, fila in camera tua! A tuo padre ci penso io.
- Grazie mamma! Ti amo tanto.
- Anche io vita mia.
- IO LA STAVO SGRIDANDO! - Strilla Stiles, una volta soli.
- Si, lo so.
- Non sai nemmeno cos'ha fatto.
- L'hai beccata con Simon mentre stavano per fare l'amore sotto la doccia?! - Domanda Lydia, con un sorrisetto divertito ad incorniciargli il volto conoscendo già la risposta.
- Sai addirittura come si chiama?
- Si.
- E PERCHE' NON MI AVETE DETTO NIENTE? CHI E' CHE STA CON LA MIA BAMBINA?
- Stiles, piantala! Ha ventidue anni, non è più una bambina.
- E' LA MIA BAMBINA E LO SARA' PER SEMPRE. Chi è questo? So che è un lupo.
- Si e non te l'ha voluto dire prima perchè è di un branco avversario. E' il figlio di Jackson!
- AHHAHAHAHHAHAHAHHAHAHAH.
- Stiles, non mi piace quando ridi così. - Dice Lydia deglutendo a vuoto.
- Vuoi scherzare, vero? Tu non mi stai dicendo che LA MIA BAMBINA, la mia principessa, sta con la figlia di Jackson. No! Sto sognando.

Oppure quella volta che Matthew, fece fermare per un secondo il cuore dei loro genitori.

- Mi sono innamorato. Ho una relazione e sono felice ma voi non sarete molto felici di sapere con chi sto e forse lo sarete ancora meno quando vi dirò che forse e solo forse, tra nove mesi diventerete nonni.
- COSA? - Domandano all'unisono, Kira e Scott. Kira, già tutta contenta. Scott, un po' meno.
- Già.
- Chi è la sfortunata, fratellino?
- Taci nana. La sorella del tuo ragazzo! - Confessa Matt.
- LO SAPEVO. - Strillano felici e all'unisono Melissa e Kira, battendosi il cinque.
- No ma dico, lo sapete che al mondo esistono altre persone oltre a loro due? - Sbotta Scott riprendendo i figli. Proprio non li sopporta! I genitori di loro, ancor di più.
- Fiùùù. Falso allarme! Non è incinta.
- E menomale. - Si lascia sfuggire, Scott.
- Senti, papà! Io la amo, ok?
- E va bene. Se siete felici voi, sono felice anche io! Voi siete tutto ciò che amo e che voglio e la vostra felicità, viene prima di tutto!

Oppure la volta in cui Lydia, dovette fingere che il test di gravidanza positivo che Stiles trovò sulla superficie piana della lavatrice, era suo e non di sua figlia. Stiles non seppe mai che in realtà Lydia stava coprendo la sua principessa.

Lo immaginò solo tre anni dopo, quando all'età di venticinque anni, la sua bambina diventò mamma e lui nonno.
 
________________________________________
 
Sono passati tanti anni ormai, mille avventure, mille gioie, mille dolori, mille paranoie, mille risate e tanta felicità e ne Lydia, ne Kira, ne Scott, ne Stiles dimenticheranno mai come tutto ebbe inizio. Da quel loro primo bacio, dato nei corridoi della scuola, per Scott e Kira...
 
E quello dato negli spogliatoi maschili per Stiles e Lydia.
 
Nessuno di loro saprà come andrà a finire, ma di una cosa sono sicuri:
 
Il loro, sarà un lieto fine.
 
 
Piccolo spazio autrice:
 
Buonasera a tutti.
Questa storia, conclude qui. Io ringrazio chiunque sia arrivato a leggere fino qui, abbia letto e recensito i capitoli e nulla...
Dedico questa storia a:
- Flox_
- Ut0piagratuita.
- Lunaxx.

La vostra presenza è stata fondamentale.

Alla prossima.. <3

ATTENZIONE:
- QUESTA STORIA E' STATA SCRITTA SENZA ALCUN SCOPO DI LUCRO E I PERSONAGGI SONO DI PROPRIETA' DI JEFF DAVIS.
 

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