no escape

di Kuromi_san
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** bad luck in misfortune ***
Capitolo 2: *** First Meeting (2 capitolo) ***
Capitolo 3: *** Una frase inquietante (3 capitolo) ***
Capitolo 4: *** Non si sfida un fantasma (4 capitolo) ***
Capitolo 5: *** Fuoco e fiamme ***
Capitolo 6: *** Tutto per un'illusione ***
Capitolo 7: *** Amore fraterno ***
Capitolo 8: *** Lo scrigno ***



Capitolo 1
*** bad luck in misfortune ***


Continuavo a divincolarmi di qua e di là continuando a pensare a quella stupida,ma allo stesso tempo appassionante leggenda.Ad un certo punto chiedo al mio compare dal nome Greg:
-Perché non andiamo ad avventurarci in quella vecchia casa?- Al sentirmi fa un sorrisetto come se avesse appena scoperto qualcosa di interessante. Mi guarda e mi dice: 
-Adesso capisco perché continuavi a muoverti sul letto come se fossi uno stupido innamorato.- In quel momento lo guardo male.Sapeva benissimo quanto ritenessi inutile,sciocco e senza valore l'amore tra una coppietta felice.Per qualche motivo odiavo l'amore,e nonostante molte ragazze carine mi si fossero dichiarate, io le avevo sempre rifiutate e non provavo a fare il donnaiolo nonostante ne avessi tutte le possibilità.Semplicemente non provavo alcun interesse.Dopo un attimo di silenzio Greg mi domanda:
-Toglimi una curiosità.Come mai vuoi entrare in quella tetra casa?- Gli rispondo come se fosse la cosa più ovvia al mondo:
-Tu sai benissimo quanto adori il genere horror. Se non visitassi una casa che si suppone  infestata dai fantasmi,che razza di fan dell'horror sarei?-Greg annuisce alle mie parole.Poco dopo,però, mi chiede:
-Ma allora perché ti interessa solo adesso addentrarti in quel postaccio?-Con un tono di voce calmo,rispondo:
-Semplice,no? Per via della leggenda che ci ha raccontato oggi pomeriggio Alex.-Allora lui esclama tutto entusiasmato:
-Andiamoci allora!Basterà fare una telefonata a tutti gli altri e decidere un luogo di incontro.- Prende il telefono ed inizia a chiamare.Intanto io rimango ancora sdraiato sul letto a pensare a quella storia.A quell'orribile,ma affascinante leggenda dello sfortunato,ma coinvolgente destino di una stupenda,ma malaugurata ragazza.Si diceva che la casa sulla collina vicino alla cittadina di Petburn fosse infestata dallo straziante spirito di Annabelle,la quale aveva avuto un destino terribile. La casa lurida, vecchia,trasandata e abbandonata che io vedevo in realtà prima era una lussuosa e preziosa villa. Quel posto meraviglioso era stato  fondato  da una felice,prestigiosa e benestante  coppia sposata .I lavori durarono solo 9 mesi. Vennero terminati lo stesso giorno in cui Arianne,la donna di casa e la moglie di Joseph,diede al mondo il tesoro più significativo e di valore della loro vita. Quel giorno sbocciò un nuovo fiore a Petburn,a cui diedero il nome di Annabelle. Considerarono quella adorabile bambina l'inizio di una prosperosa e gioiosa  vita. Annabelle trascorse assieme alla sua preziosa e amata famiglia i suoi primi tredici anni nella totale spensieratezza e serenità. In un malinconico giorno di pioggia,però,accadde l'impensabile. Quel pomeriggio Annabelle l'avrebbe trascorso a guardare, prima un film al cinema, e poi a girare per le strade della città assieme ai suoi affettuosi genitori. Ma quel aspettato pomeriggio divertente e pieno di gioia non sarebbe mai arrivato. Joseph stava guidando l'automobile con controllo e attenzione come al suo solito. Quando,però,volle fermare l'automobile con il freno a mano,esso si ruppe e l'auto continuò ad andare avanti fino a cadere giù da un dirupo. Annabelle riuscii a salvarsi grazie a sua madre,la quale l'aveva stretta tra le sue braccia per proteggerla. I suoi genitori però erano su fin di vita.Dopo qualche ora dall'incidente, la macchina venne finalmente avvistata da un semplice,ma in quel momento eroico contadino.Egli lavorava per la famiglia di Annabelle,che appena venne avvistata dal contadino, la prese in braccio  e la riportò velocemente a casa. Arrivato alla dimora una cameriera prese Annabelle e la portò in camera ,nel frattempo un'altra cameriera chiamò l'ambulanza per cercare di salvare Arianne e Joseph.Ormai,però,era troppo tardi per loro.Vennero trovati distesi per terra abbracciati e coperti dal loro sangue,come segno del loro grande amore.Il giorno seguente fecero un funerale in loro onore e Annabelle versò lacrime di amarezza come non aveva mai fatto prima.Dopo un mese finalmente si decise quale  destino sarebbe toccato ad  Annabelle e alla sua casa.Lo zio di Annabelle,dal nome Robert,avrebbe preso le redini della dimora e avrebbe avuto l'affidamento di Annabelle. Dopo quella decisione Robert andò ad abitare nella casa di Annabelle assieme a suo figlio Eduard.
Annabelle aveva buoni rapporti con suo zio, e appena ebbe il piacere di conoscere suo figlio Eduard nacque un nuovo sentimento dentro di lei. In un primo momento sembrò che la fortuna stesse appoggiando Annabelle. I suoi sentimenti d'amore verso Eduard vennero ricambiati.Infatti iniziarono anche una relazione. Annabelle inoltre dedicava le sue giornate allo studio ottenendo ottimi risultati, a leggere i suoi libri preferiti, a stare nel bosco a disegnare o a suonare il suo flauto. Già,tutto sembrava andare per il meglio,fino a quando una notte non accadde il peggio. Annabelle stava dormendo quanto sentii  la porta della sua camera aprirsi.La prima cosa che vide fu suo zio con altri due uomini,che però lei non conosceva. Quando tentò alzarsi si rese conto di essere stata ammanettata al letto. Inoltre non indossava la sua solita veste da notte,bensì un vestito a dir poco provocante. I due uomini sconosciuti diedero dei soldi a suo zio Robert,il quale subito dopo uscii dalla camera chiudendo la porta a chiave. Annabelle,rendendosi conto in quale situazione si trovasse, cercò ad ogni modo di liberarsi dalle sudice mani di quei due individui,ma fu tutto inutile.Era in trappola e non poteva fare niente. Ormai aveva perso quello a cui teneva di più,la sua verginità.La cosa che dispiacque più ad Anabelle fu il fatto che non potè decidere lei a chi cedere quel suo piccolo tesoro. Lei avrebbe tanto voluto donarlo al suo amato Eduard,ma per sua sfortuna le cose non andarono così.Quando i due estranei individui finirono, Annabelle si sentii persa. Suo zio entrò nella camera, liberò Annabelle da quelle orribili manette e le bisbigliò all'orecchio:
"Scusami,ma non avevo altra scelta." Annabelle si raggomitolò su se stessa e iniziò a piangere rinchiusa nella sua camera. Per ben due giorni non fece altro che piangere. Non diede alcuna spiegazione nemmeno ad Eduard.Inoltre non permise,anzi non ebbe la possibilità di far entrare qualcuno per essere consolata. Quando finalmente riuscii a calmarsi e a prendere sonno,per sua sfortuna, accadde di nuovo quella medesima situazione spregevole.Era ammanettata di nuovo al letto,indossava  un'altra volta quel vestito provocante  e c'erano due uomini all'entrata con suo zio Robert.L'unica cosa diversa furono gli uomini,non furono gli stessi dell'ultima volta. Appena suo zio Robert venne pagato,rimasero solo lei e quei due nuovi ed estranei individui. Annabelle si arrese subito capendo di non avere alcuna speranza e si sottopose al lurido trattamento di quei maiali. Questo tipo di situazione continuò a ripetersi per un lungo periodo. Annabelle ormai trovava solo un po' di  conforto quando si faceva un rinfrescante bagno.Era l'unico modo in cui riusciva a togliersi lo sporco del suo disonore. Il suo dolore,però,non svanii fino a quando non venne sostituito da un'altro sentimento: la rabbia. Annabelle non voleva più piangere,non voleva più soffrire ed essere ferita,voleva solo ritornare nelle braccia del suo amato Eduard e ricominciare la sua vita da capo. Fu così che una notte  prese di nascosto un coltellino dalla giacca di uno di quei tanti luridi uomini e decise di porre fine a quella storia colpendo il nocciolo della questione.Aveva un piano ben predefinito.Appena quei uomini se ne sarebbero andati,e Robert sarebbe entrato,Annabelle l'avrebbe attaccato con quel coltellino.Quella notte piovve a dirotto.Appena Annabelle vide una figura entrare nella sua camera,con tutte le sue forze ,corse verso quell'individuo e lo colpii in pieno sul torace. Quando però un lampo illuminò la stanza,Annabelle vide chiaramente il volto della persona che aveva attaccato.Colui che aveva attaccato non era suo zio Robert,bensì il suo amato Eduard, che ormai giaceva sofferente tra le sue braccia. Sul finire della sua vita,Eduard enunciò le sue ultime calorose e dolci parole ad Annabelle:
-So che non è stata colpa tua mia dolce Annabelle. Ricordati che ti ho sempre amata.- Fu così che Eduard morì e un'altra volta Annabelle pianse dal dolore e dalla malinconia.Appena suo zio Robert vide la scena, prese suo figlio e rinchiuse Annabelle nella sua camera ancora una volta. Passavano i giorni e l'unico che poteva fare Annabelle era rimanere al letto a piangere ,ma in breve tempo cominciò a perdere la ragione.Dopo l'accaduto con Eduard, cominciò ad avere degli incubi sulla sua morte e sull'incidente dei suoi genitori.A causa degli incubi passò  notti insonne,e ben presto cominciò a diventare nervosa e ad avere ansia, fino ad arrivare ad una totale schizofrenia. Iniziò ad avere allucinazioni.A volte le capitava  di vedere del sangue colare dal soffitto giù per le pareti,altre volte credeva che ci fossero degli uomini sul punto di violentarla e poi ucciderla con armi da fuoco. Altre volte apparivano nella sua stanza delle fiamme dal nulla,bruciando ogni cosa si trovasse intorno a lei.Le sue allucinazioni andavano peggiorando e col passare del tempo cominciò anche a sentire delle voci. Voci maligne,voci che le ordinavano di morire,che la insultavano,che la maledicevano. Annabelle era diventata completamente pazza. Suo zio sapeva in che stato si trovava ,ma terrorizzato decise di non aiutarla. Al contrario decretò che fosse meglio ucciderla,ma nessuno doveva sapere della sua morte. Perciò licenziò tutto il personale,e quando se ne andarono tutti diede fuoco alla casa,lasciando dentro Annabelle con la sua schizofrenia.Aveva però lasciato qualcosa di molto prezioso,un baule contenente un grande tesoro,ma quando se ne ricordò era già troppo tardi.Il fuoco si spense dopo un grande acquazzone,e la casa non venne distrutta completamente,ma di Annabelle e del tesoro non ci fu traccia. La leggenda racconta che lo spirito sofferente di Annabelle soggiorni ancora in quella casa mediocre,e che non permetta ad alcun intruso di entrarci,o per meglio dire, di uscirne vivo.Infatti si dice che chiunque entra in quella casa ne rimane intrappolato,e che  il grande tesoro nascosto non venga mai ritrovato. Quando finalmente smetto di pensare a quell'assurda leggenda,riesco a percepire la voce del mio amico Greg che mi stava urlando addosso:
-Mike! Mike! Ritorna in questo mondo!- Al sentirlo,mormoro:
-Eh? Allora quando andiamo in quella casa?- Lui mi risponde:
-Certo che sei proprio idiota!anzi più che altro distratto.Te l'ho detto poco fa!- Sbuffa ed infine aggiunge:
-Questa stessa notte,alle 24.00 ,davanti a quella casa. Verranno tutti, questa notte la banda si riunirà come ai vecchi tempi.- Già,proprio come ai vecchi tempi in cui combinavamo un sacco di guai. Quei tempi emozionanti e pieni di situazioni spericolate,che ebbero fine con l'inizio del liceo.Sentivo che quella notte sarebbe stata molto divertente,anche se alla fine non risultò essere così.

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Capitolo 2
*** First Meeting (2 capitolo) ***


Sono le 23.55 e Greg ed io siamo già davanti a quell'immensa villa. Dall'esterno si direbbe proprio una casa dell'orrore.Mi chiedo come sia l'interno,chi sa se è orribile come l'esterno.Intanto si riesce a capire che la villa è a due piani e che ha anche un attico.Sicuramente se tempo fa non avesse preso fuoco ,adesso sarebbe ancora un'incantevole dimora .Invece adesso come adesso,è solo un ammasso di legna bruciata,con qualche finestra rotta e sul punto di crollare.In ogni caso per me quella casa rimane meravigliosa;meravigliosamente inquietante ed entusiasmante. E' quasi completamente ricoperta dal muschio e ci sono parecchie ragnatele che sostengono ancora i corpi stecchiti di alcuni insetti,anche quelli degli stessi ragni.Le poche finestre ancora intatte sono luride,malandate e fanno vedere tutto sfocato,in modo da impedire a chiunque di scoprire cosa si celi all'interno di quell'inquietante casa.Il terreno è arido ed è completamente infestato da erbacce.Di qua e di là si può trovare qualche fiore morto e appassito,ma nient'altro di più. Dietro la casa c'è una piccola fontanella piena di muffa e con qualche crepa.Inoltre, se si guarda più in là, si può notare anche la presenza di un vecchio pozzo rivestito da un lungo manto di edera.Quando smetto di osservare quello che c'è intorno a me, riesco finalmente a percepire le risate assordanti di Alex,Claris e Gaby. Ok, le ragazze sono finalmente arrivate,ma di quei imbecilli ritardatari di Devil, Luke e Carren non c'è traccia.Guardo l'orologio.Sono le 24.30. Inizio ad impazientirmi ed esclamo:
-Ma dove sono finiti?! Possibile che non siano ancora arrivati?! Hanno avuto tutta la sera per prepararsi!- Greg appoggia la sua grande e forte mano sulla mia spalla e mi sorride.Mi chiedo come faccia ad essere sempre così sorridente.Mi chiedo come possa essere lui il mio migliore amico.Insomma,noi due non abbiamo quasi niente in comune.Io, un ragazzo spericolato,combina guai,freddo,amante degli horror e che se ne sta quasi sempre per i fatti suoi.Lui, invece, un ragazzo molto aperto,altruista,vivace e caloroso,e molto più responsabile di me.Sin dalla prima volta che l'ho conosciuto ho sempre saputo che non fosse un ragazzo in cerca di guai. Nonostante questo,però,ha sempre voluto partecipare ai miei atti spericolati. Un giorno mi ha persino salvato. Stavo per essere sospeso per un lungo periodo,quando lui arriva e non so come riesce a convincere il preside a non implicarmi una tale punizione.Specifico il fatto che quella non era la prima volta che finivo in presidenza,ma quel giorno avevo sicuramente combinato qualcosa di molto grave per rischiare di essere sospeso per un così lungo periodo.Alla fine grazie a Greg dovetti solo rimanere a scuola qualche ora in più per fare qualche lavoretto.Quella volta,però, Greg si arrabbiò seriamente con me,ed io,comprendendo il mio errore, decisi di moderare il mio comportamento.Quando finalmente smetto di rifletterci su, sento la voce di Greg che sta esclamando:
-Mike! Mike! Vuoi ritornare fra noi?!- Io lo guardo con una faccia da pesce lesso,ma non dico niente.Lui sospira e poi mi chiede:
-Ti sei perso un'altra volta tra i tuoi pensieri e non mi hai ascoltato,vero?- Affermo scuotendo dall'alto verso il basso il capo.Lui sospira e dice:
-Non importa per questa volta. Ti avevo solo detto di stare calmo perché mi hanno mandato un messaggio avvertendomi che stanno...- Non riesce nemmeno a finire di parlare che sento la voce di Carren che esclama:
-Ciao a tutti! Siamo arrivati!- Distolgo la mia attenzione da Greg e mi incammino verso quei tre imbecilli esclamando:
 -Alla buon ora!Finalmente ci avete degnato della vostra presenza!- Carren si avvicina a me e in modo giocoso inizia ad accarezzarmi la testa. Infine con un sorriso stampato sul viso mi esterna i propri pensieri dicendomi:
-Dai non fare così. Non arrabbiarti così con me, sai benissimo che non riesco a sopportarlo mio caro piccoletto.-Lo guardo male appena sento la parola piccoletto,ma lui non si smuove e continua a scompligliarmi delicatamente i capelli.Poi,però,sento una presa sul mio braccio e una grande forza che mi trascina via.E' Greg ,che con la sua grande energia mi aveva appena condotto verso di lui.Poi ,con voce un po' cupa ,ci chiede:
-Siamo già piuttosto in ritardo,non credete che sia meglio andare?-Allora tutti esclamano con grande entusiasmo: -ANDIAMO!-Io,invece,con voce più sommessa,farnetico:
-S-si andiamo.- Greg, mentre ci incamminiamo verso l'entrata della villa ,mi chiede:
-Stai bene?- Io con voce bassa gli rispondo:
-Si,certo. Perché me lo chiedi?- Lui mi risponde:
-Così. Sai prima ho notato che eri un po' strano.-La domanda "Stai bene?" dovrei rivolgergliela io a lui. Quando ci ha chiesto se potevamo andare aveva agito in modo così insolito. Il normale Greg ci avrebbe semplicemente chiesto, con un grande sorriso stampato sulla faccia,di andare.Invece mi aveva preso il braccio e tirato con forza verso di lui e infine con un sorriso falso ci aveva consigliato di andare. Era così insolito per Greg fare dei sorrisi falsi, quando li faceva era solo se qualcosa lo infastidiva. La mia domanda era cosa mai potesse essere ciò che l'aveva turbato.Volevo capirlo,ma non c'era tempo per starci a riflettere su. Glielo avrei domandato quando saremmo tornati a casa.In questo momento l'unico che mi interessava era avventurarmi in quella casa infestata. Carren va avanti e senza esitazioni apre quell'enorme porta che conduce all'entrata della casa.Poi uno ad uno cominciamo ad entrare. Noto che la porta è tutta scheggiata e rovinata,ma il pomello è completamente intatto. Senza alcun graffio,come se fosse nuovo. Un dettaglio davvero particolare,a cui però non do alcuna importanza. Perciò continuo a camminare.Quando finalmente siamo entrati tutti Devil esclama:
 -Wow! E' davvero grande questa casa!- Già,proprio così.Alla fine questa casa si rivela più grande di quello che sembra,o almeno così pare. Forse mi sbaglio dato che intorno a noi c'è solo un immenso buio. Dato che la casa sembra enorme decidiamo di dividerci in squadre per cercare il famoso tesoro sperduto.A me sinceramente non interessa niente di quel tesoro,mi basta solo visitare ogni angolo di questa dimora.Accetto comunque questo loro volere.Le squadre sono tre: la prima è composta da me e Greg, la seconda da Claris,Devil e Luke, ed infine la terza da Gaby, Alex e Carren. Sono contento di essere con Greg, lui mi capisce e sicuramente non mi darà fastidio o mi ritarderà. Luke tira fuori dal suo zaino tre torce e ne da una ad ogni squadra. Abbiamo tutti le torce accese e siamo pronti per partire quando il lume di Luke si spegne. Devil, Alex,Gaby e Carren si mettono a ridere. Io rimango impassibile,proprio come Claris,anzi mi sembra che lei sia più che altro nervosa ed è perciò che non ride. Greg invece sembra infastidito,oggi è proprio strano. Le risate,però, cessano quando anche le altre due torce si spengono e la porta si chiude provocando un rumore assordante. Silenzio,ecco cosa si sente in questa desolata casa.Un silenzio assordante,anche troppo fastidioso per i miei gusti. Poi sento dei passi leggeri che si dirigono verso la porta. Riesco anche a vedere dei lunghi capelli ondulati e di un colore rossiccio. Quella sicuramente è Alex. Quando finalmente è vicina alla porta gira la maniglia e si sente il rumore di un leggero strattone.La porta però continua ad essere chiusa e la luce rimane impenetrabile. Poco dopo si sente il suono di uno strattone un po' più forte e infine la fievole voce di Alex,la quale, con fatica,pronuncia le seguenti parole:
-L-la p-porta non si a-apre.- Sento dei passi più pesanti dirigersi verso Alex e poi la voce maschile di Carren che esclama: -Come non si apre? Stai scherzando vero?- Si sente il rumore di un forte strattone da parte di Carren,ma niente. Tutti continuiamo ad essere immersi nella profonda oscurità. Allora Carren si innervosisce e comincia a calciare la porta nella speranza che si apra.Niente,tutto è ancora buio. Provo a spegnere e riaccendere la mia torcia,ma non c'è nemmeno la traccia di una fievole luce.Sento Greg sospirare e in seguito anche il suo caldo alito sfiorare il mio collo. Infine enuncia: -Perché non proviamo ad uscire dalle finestre?- Io rispondo:
-Credo sia un po' impossibile dato che non si riesce a vedere niente. Quelle finestre sono così sporche che si mimetizzano perfettamente con il buio che soggiorna in questa casa.- Sospiriamo tutti. Poi noto un scintillio provenire da lontano ed esclamo:
-Guardate là! C'è luce!- Poi quella luce continua ad ingrandirsi fino a diventare accecante e farci socchiudere gli occhi. Poi l'immaginabile. Tutto intorno a noi è illuminato e si vedono oggetti di grande valore da ogni parte. Rimaniamo tutti a bocca aperta. Questo non me lo sarei mai aspettato. Alex e Gaby prese dall'entusiasmo salgono le scale che portano al piano superiore. Esse sono grandi,come quelle dei palazzi. Gli scorri mano sono ben definiti e molto probabilmente fatti di legno pregiato. Inoltre un lungo tappeto rosso si stende su di esse. Guardandomi attorno vedo vasi,statuette,modellini,grandi mobili,della porcellana cinese... Insomma ogni cosa inimmaginabile e pregiata. C'erano persino oggetti fatti in oro o argento che facevano brillare ancora di più la stanza. Non quanto il grande lampadario sopra le nostre teste. Era fatto interamente di cristalli,che diffondevano la luce in tutta la stanza. Un'altra cosa che noto e anche il cambiamento del portone d'ingresso,che non è più rovinato.Ora è fibroso,ben lavorato e di un'intenso colore nero corvino, che fa esaltare la maniglia in oro senza alcun graffio. Vedo Claris e Luke andare verso il grande soggiorno che si trova a destra. Devil e Carren invece vanno nella direzione opposta,dove si trova una grande stanza piena di quadri e dipinti raffinati. Gerg ed io decidiamo di seguire Devil e Carren e poi capiamo perché si dirigevano da quella parte. Poco dopo quella stanza piena di pregiati quadri e dipinti si trova la stanza dell'arte culinaria,nonché conosciuta col banale nome di cucina. Inaspettatamente vedo che c'è un grande banchetto su un lungo tavolo. C'è ogni tipo di prelibatezza. Dalla pregiata carne di cervo,ai più svariati tipi di dolci,frutti di bosco ed invitanti verdure. Tutto ben apparecchiato e dettagliato.Senza pensarci due volte Devil comincia a divorare ogni prelibatezza che si trova su quel tavolo.Infine io,Greg e Carren ci diamo un'occhiata e ci mettiamo a mangiare anche noi.Il sapore è delizioso,o almeno in un principio. Ad un certo punto percepisco uno strano sapore,amaro e disgustoso. Sputo quello che ho in bocca e noto che la stanza sta diventando buia e trasandata. Poi sento Devil urlare. Lo guardo e capisco.Tutte le prelibatezze che prima erano sul tavolo si erano trasformate in disgustosi organi umani ancora freschi e coperti di sangue.Rimaniamo tutti impressionati e ci viene la nausea. Io, Greg e Carren riusciamo a trattenere il vomito,ma Devil no.Adesso è chinato per terra a vomitare quello schifo,e non ha per niente un bel aspetto. Certo nemmeno noi stiamo bene,ma lui è messo peggio di tutti noi messi insieme. Ha uno sguardo vuoto,spaventato,disgustato ed è pallido,così tanto da sembrare quasi un cadavere.Continua a tremare e a stare accovacciato in un angolo. Carren va da lui per tranquillizzarlo,in questo momento è lui quello più calmo tra tutti noi. Finalmente anche Greg ed io ci calmiamo un po'.Stiamo per avvicinarci a Devil per quietarlo,quando sentiamo le voci strillanti di Alex e Gaby. Lasciamo Devil nelle mani di Carren per andare a vedere cosa è successo ad Alex e Gaby. Saliamo le scale e guardiamo a destra e a sinistra. Alla fine vediamo apparire alla nostra sinistra Gaby uscire da una camera bianca come un foglio e tremante come una foglia nel vento.Appena ci vede si avvicina a noi correndo tutta terrorizzata. Quando finalmente è vicina con voce tremante dice: -U-un c-cadavere.- E con il suo sottile dito indica la stanza da cui prima era uscita.Lascio Gaby con Greg e corro verso quella misteriosa stanza per vedere cosa sia successo. Entro e trovo Alex per terra tutta accovacciata e spaventata in un angolo. Mi avvicino a lei e le chiedo:
 -Cosa ti è successo?- Lentamente alex alza il braccio e punta il dito verso il letto.Lo guardo e vedo un cadavere rinsecchito e pieno di larve . Rimango sconvolto e la sensazione del vomito ritorna. Poi davanti alla porta vedo Greg che immediatamente corre verso di me e mi domanda:
 -Mike stai bene? Cosa ti è capitato?- Mi tiene dolcemente e delicatamente con le sue calorose mani,ed ha un aspetto preoccupato.Questo dovrebbe farlo con Alex,non con me,ma sono così sconvolto da quello che avevo visto che decido di non reagire.Finalmente,anche se con grande fatica, riesco ad alzare il braccio e ad indicare col dito il letto. Greg volge il suo capo verso dove avevo indicato.Il suo volto ora è pallido e sconvolto,ma poco dopo sembra riprendersi.Va da Alex che con grande delicatezza l'aiuta ad alzarsi e la porta tra le calorose braccia di Gaby. Sembra che Gaby stia un po' meglio rispetto a prima.Infine Greg col capo basso e cupo si avvicina a me e cerca di tranquillizzarmi con le seguenti confortevoli parole:
 -Stai calmo Mike. Vedrai che tutto andrà bene e potremmo ritornare alla quiete del nostro confortevole appartamento.- Appena finisce di parlare mi sorride. Un sorriso sincero e incoraggiante che mi spinge ad alzarmi e ad essere forte.Esco assieme a lui da quella stanza ripugnante chiudendo dietro di me la porta.Appena usciamo sentiamo delle urla,quelle di Claire.Vediamo Alex e Gaby che guardano con terrore l'entrata della casa. Ci avviciniamo a loro ed assistiamo ad un altro spettacolo sconcertante. Devil,ancora un po' debole,Claris,completamente terrorizzata, e Luke e Carren che tengono dei coltelli da cucina in mano per difendersi da...da...dei ragazzi mezzi squartati più o meno della stessa nostra età che stanno per ucciderli?
 -Che cavolo succede in questa casa?!- Urlò con una voce non mia. Che cavolo stava succedendo a me,dovevo chiedermi.Non era forse questo quello che desideravo più al mondo? Sin da piccolo non avevo sempre desiderato di vivere un autentico horror? Invece ora sono paralizzato e non sono nemmeno capace di salvare i miei compagni. Davvero,non avrei mai creduto di essere così fifone.Mentre io perdo tempo ad immergermi nel terrore,i miei compagni sono sul punto di morire. Infine mi rendo finalmente conto che Greg non è più di fianco a me. Mi guardo attorno e lo vedo mentre sta prendendo delle spade da uno scudetto nelle vicinanze.Riesce ad estrarre tutte e due le spade. Si avvicina a me e me ne da una chiedendomi di aiutarlo. Va vicino alle scale,mi guarda e infine esclama:
 -Non eri tu quello che aveva sempre desiderato di uccidere con le proprie mani degli esseri simili,Mike?- Qualcosa si riaccende in me e finalmente riesco a muovermi. Vado vicino a Greg il quale mi chiede: -Sei pronto?- Io li rispondo con un sorrisetto sul viso:
-Certo che lo sono.- Scendiamo velocemente le scale e cominciamo ad infliggere dei colpi profondi con le nostre spade su quei esseri ripugnanti. Avevano un aspetto orribile. Erano già mezzi squartati di per sé. Alcuni organi persino fuoriuscivano dai loro corpi. Inoltre erano di un colore bluastro ed erano cosparsi di sangue. Io continuavo ad attaccarli uno ad uno. Un sacco di sangue continuava a schizzare dappertutto, persino su di me. Questo,però, mi spingeva ad infliggere colpi sempre più profondi,facendo sgorgare del sangue denso e di un rosso intenso da quei corpi ripugnanti.Era tutto così eccitante ed emozionante,non più spaventoso e terrorizzante. Mi fermo quando noto di averne attaccati abbastanza da aprire un barco per far scappare i miei compagni. In quel preciso momento Greg urla:
 -Muovetevi se volete vivere!- Tutti cominciano a correre verso il piano superiore. Intanto io aggredisco altri tre o quattro di quei mezzi ragazzi. Poi Greg mi ordina di seguirlo al piano superiore. Non ribadisco alle sue parole perché capisco che quei esseri anormali sono fin troppi per me.Perciò salgo le scale in grande velocità assieme a Greg. Guardiamo a destra e a sinistra e notiamo che gli altri si sono rifugiati in una stanza in fondo a sinistra. Ci precipitiamo anche noi in quella stanza e chiudiamo immediatamente la porta. Finalmente possiamo sederci e respirare un po'.E' tutto buio,un'altra volta.Mi guardo intorno e vedo che tutti sono seduti ed appoggiati al muro. Luke sta consolando Claris. Carren invece cerca di tranquillizzare Gaby. Alex ha solo lo sguardo un po' perso,proprio come Devil. Greg è invece di fianco a me che respira affannosamente. Poi mi guarda e mi chiede:
-Tutto a posto?- Io li rispondo sussurrando:
-Si. Tutto apposto.- Poi aggiungo:
 -Tu?- Lui con un grande sorriso mi risponde: -Se tu stai bene,sto bene anch'io.- Un attimo di silenzio.Alla fine Carren si alza improvvisamente e con voce sicura dice:
-Dobbiamo trovare un modo per uscire da questo maledetto posto.- Greg lo guarda e annuisce alle sue parole. Poi Luke chiede:
 -Perché non proviamo a vedere se la finestra si apre?- Carren si incammina verso la finestra e cerca di aprirla,ma è tutto inutile.Sembra chiusa dall'esterno. Rimaniamo un attimo in silenzio,quando si sente la voce di Devil ripetere le seguenti parole: -Non ce la faremo mai. Non ce la faremo mai. Non ce la faremo mai...-Carren sta per avvicinarsi a lui quando si vede un coltello trapassare lo stomaco di Devil. Allora egli dice:
 -Non ce la farete mai.- Quando finisce il discorso il suo sguardo diventa ancora più vuoto di prima. Poco dopo si vede spuntare da dietro di lui una mano con un pugnale. Una seconda mano apre la sua bocca con forza in modo da far passare il coltello giù per la gola. Si sentono le ossa della sua trachea rompersi ed infine si vede spuntare il coltello attraverso il collo.Subito dopo il pugnale viene estratto con forza facendo zampillare una grande quantità di sangue da quella ferita mortale. Infine il corpo morente di Devil cade per terra continuando a perdere sangue. Nello stesso tempo si riesce finalmente a vedere chi si si celasse dietro di lui. Sembra essere una ragazza per via dei suoi lunghi capelli castani e sporchi che le coprono parte del viso. Ha la pelle pallida come quella di un cadavere,una lunga veste rosa pastello ricoperta dal sangue di Devil ,ed è anche sporca di fango e terra. Le sue unghie sono scheggiate,ha dei lividi sulle gambe e qualche ferita ormai cicatrizzata. Fa un sorrisetto poi alza il capo facendo vedere uno dei suoi occhi.Ha uno sguardo inquietante e diabolico,a dir poco spaventoso. Infine con la sua mano sinistra afferra la lingua di Devil e pronuncia le seguenti parole:
 -Non hai più bisogno di parlare,anzi non puoi proprio farlo. Ormai non ti serve più la tua lingua,quindi credo che non ti dispiaccia se la prendo io.- Fa una risatina diabolica e taglia la lingua a Devil con quel suo coltello.Infine lo infilza anche nei suoi occhi strappandoglieli di dosso.Li mette in un piccolo sacchettino e ci guarda. China un po' il capo ed infine esclama -Non vi preoccupate,non mi sono dimenticata di voi. Per il momento vi lascio,ma ritornerò quando meno ve lo aspettate. Non crediate che sia tanto facile scappare da questa casa,anzi posso affermare che sia praticamente impossibile. -Bye Bye.- Ci saluta con la mano ed infine sparisce in seguito ad una risata sadica. Tutti rimaniamo paralizzati. Il corpo di Devil è ancora disteso per terra,squartato,senza occhi e ricoperto dal suo stesso sangue. Non riuscivo ancora a crederci. Anzi nessuno riusciva a crederci. Tutti avevamo sguardi terrorizzati e sbalorditi.Ad un certo punto il corpo di Devil comincia a svanire lentamente nel nulla e delle luci accecanti cominciano ad illuminare la stanza. Tutti ci guardiamo sconcertati.

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Capitolo 3
*** Una frase inquietante (3 capitolo) ***


Il mio sguardo rimane fisso sul punto su cui prima si trovava Devil.Al suo posto ora c'era un chiazza di sangue che pian piano sta sparendo nel nulla proprio come era successo a Devil.Dentro di me mi sento perso e spaventato,e come potevo non esserlo?Un nostro compagno era stato prima ucciso da un essere paranormale ed infine era scomparso nel nulla.Continuo a tremare.Poi vedo Alex gattonare verso quel fatidico punto.Il suo sguardo perso guarda fisso il pavimento,i suoi occhi non hanno più vita. Infine con voce bassa e lenta enuncia:
-Non c'è più. E' sp-parito...-Inizia a piangere ed urla:
 -Perchè?! PERCHE' L'HA UCCISO?! PERCHE' SIAMO RINCHIUSI IN QUESTA MALEDETTA CASA?! PERCHE' SIAMO VENUTI?!- Indirizza il suo sguardo pieno di tristezza,dolore e rabbia verso di me e si avvicina. Mi prende dalla maglietta e avvicina il mio viso al suo e comincia ad urlarmi contro: -QUESTA E' TUTTA COLPA TUA! SE NON FOSSE STATA PER LA TUA IDEA DEMENTE DI ENTRARE IN QUESTA MALEDITTISSIMA CASA,ORA DEVIL SAREBBE ANCORA VIVO! TI RENDI ALMENO CONTO DELLA GRAVITA' DELLA SITUAZIONE?! RISPONDI MIKE,TE NE RENDI CONTO ALMENO?!- Mi continua a guardare con disprezzo e odio,come se fosse colpa mia.Mentre i suoi occhi continuavano ad essere puntati su di me,pensavo "Ok che ho avuto io l'idea di entrare in questo posto schifoso,ma non c'è motivo di trattarmi in questo modo. Io non ho obbligato nessuno a venire,sono stati loro ad accettare. Se non volevano venire potevano anche rimanere nelle loro case assieme ai loro genitori." Nonostante sapessi di avere ragione non riuscivo a replicare,non riuscivo nemmeno a dire "A". Per qualche motivo mi sentivo in colpa della morte di Devil.Forse era vero che se non avessi proposto di entrare in questa terrificante casa Devil sarebbe ancora vivo e non ci troveremmo in una situazione simile.Infine Alex aggiunge:
-ALLORA?! TI DECIDI A DIRE QUALCOSA?!-L'unico che riesco a fare e abbassare il capo e sentirmi in colpa per qualcosa di cui,però, non ho nessuna responsabilità. Ad un certo punto sento che la presa di Alex diventa più debole.Alzo il capo e vedo Greg tenerla per una mano staccandola da me. Greg guarda Alex con disgusto ed infine le farfuglia :
 -Sei rivoltante.- Poco dopo aggiunge:
-Te la stai prendendo con Mike che non ha fatto niente.Lui ha semplicemente fatto una proposta e noi tutti abbiamo accettato con grande entusiasmo. Quindi Alex ,la colpa è di tutti noi. Se ci troviamo in questa orribile situazione è colpa di tutti e non solo di Mike.- Lascia la mano di Alex, la quale cade subito a terra in ginocchio. Inizia a piangere di nuovo e borbotta:
-Hai ragione Greg, sono solo una stupida. Non riesco a controllare il mio dolore e non riesco a fare altro che dare la colpa a qualcun altro.- Continua a piangere ed infine aggiunge:
 -Devil è morto.La persona di cui sono stata da sempre innamorata è morta, ed io sono incapace di accettarlo.E' impossibile per me riuscirci.- A guardarla tutti cominciano a versare lacrime in onore di Devil. Anch'io inizio a piangere. Carren si alza improvvisamente ed esclama:
 -Dobbiamo trovare il modo di uscire da qui vivi. Dobbiamo riuscirci per riuscire a portare il ricordo di Devil fuori da qui insieme a noi! Non possiamo perderci d'animo,dobbiamo continuare a lottare per lui!- Tutti annuiamo. Poco dopo Luke chiede:
-Qualche idea per uscire da questo posto?- Allora Greg inizia a parlare:
-Secondo me dovremmo approfittare il tempo che ci rimane prima che questa casa si ritrasformi per cercare qualche via d'uscita.- Prende un pezzo di carta dalla scrivania presente nella stanza.Quando siamo entrati tutti i mobili erano ricoperti di polvere, ed erano trasandati e grigi.Ora invece tutto luccicava di splendore un'altra volta.I mobili sono di nuovo di alta qualità e senza nemmeno un graffio.Anche il pavimento è diverso,prima era mezzo bruciacchiato,mentre adesso è limpido e liscio. Vedo Greg prendere una penna dalla sua tasca sinistra del pantalone e poco dopo disegnare qualcosa sul pezzo di carta che aveva preso in mano. Infine dice:
 -Questa è una piccola mappa della casa. Questo è il piano terra,questo invece il primo piano,ed infine quello che si suppone sia l'attico.- Si ferma un attimo e poi continua a spiegare indicando i diversi punti mentre parla.
 -Per ora sappiamo dove si trovano la cucina,una camera da letto,il salotto, l'entrata,la stanza dedicata ai quadri ed infine questo studiolo.-spiega con voce ferma e calma,poi aggiunge:
 -Ci divideremo negli stessi gruppi di prima per cercare una via d'uscita nelle stanze che non abbiamo ancora visitato. Faremo più in fretta in questo modo.Prima però voglio provare a fare qualcos'altro.-Tira fuori il suo cellulare e prova a chiamare. Tutti lo guardiamo meravigliati, come mai non avevamo pensato prima a chiamare qualcuno?Infine Greg chiude la chiamata e ne fa un'altra. Sento il mio cellulare squillare,rispondo:
-Pronto?- Sento la voce di Greg che dice:
-Viva funziona!-Lo guardo male,chiudo la chiamata e gli urlo contro: -Invece di stare a perdere tempo a chiamare me dovresti cercare a chiamare qualcuno che ci possa aiutare!- Fa un sorrisetto ed infine si giustifica dicendo
: -Cosa credi che abbia provato a fare prima? In realtà avevo già provato a chiamare qualcuno,ma l'unico che riuscivo a sentire era solo un lieve ronzio,proprio come poco fa. Ma adesso che ho chiamato te non è successo. Sarà strano,ma penso che si possano contattare solo le persone che si trovano in questa casa.- Tutti lo guardiamo stupiti e affascinati.Infine Greg aggiunge:
-Dato che non possiamo chiamare nessun altro al di fuori di noi, significa che nessuno può venire a salvarci,ma che potremmo chiamarci in caso di bisogno. Dato che ci divideremo questo ci sarà molto utile. Quindi muoviamoci e iniziamo a cercare una via d'uscita. Semmai qualcuno di noi dovesse trovarsi in pericolo non esiti a chiamare gli altri.- Tutti annuiamo e ci dividiamo negli stessi gruppi di prima. Io con Greg,Luke con Claris,ed infine Carren con Gaby e Alex. Usciamo dallo studio ed iniziamo le ricerche.Io e Greg siamo incaricati di ispezionare l'attico.Quindi dobbiamo saliamo di un piano. Gaby,Alex e Carren che sono in tre devono ispezionare il piano terra,mentre Luke e Claris devono ispezionare il primo piano.Quando entriamo nell'attico non riusciamo a vedere quasi niente, c'è solo una lieve luce ad illuminare il tutto. E' abbastanza debole come luce rispetto a quella presente in tutta la casa,ma è sufficiente per riuscire a distinguere i vari oggetti presenti. Ci sono vecchi quadri e giocattoli. C'è anche un grosso baule, ci sono vecchi indumenti,foto,documenti,di tutto e di più. Vedo Greg prendere un tubo e poi sbatterlo contro l'unica finestra presente nell'attico. Mi copro il capo aspettandomi di vedere mille frammenti di vetro sparsi nell'aria,ma niente. Non sento alcun rumore,il vetro non si era infranto,non aveva nessuna crepa,era intatto. Greg ed io ci guardiamo stupiti. Poi Greg fa un altro tentativo,ma questa volta colpisce ancora più forte,ma niente. Ci tenta molte altre volte,ma la finestra rimane intatta.Vedo che cade a terra avvilito.Allora mi avvicino a lui per consolarlo. Non sono molto bravo in queste cose,così fallisco al primo tentativo.Comincio a scoraggiarmi anch'io e gli chiedo:
-Credi che riusciremo ad uscire vivi da questa trappola mortale?- Allora lui mi guarda e comincia ad accarezzarmi la testa. Fa un sorriso ed infine mi sussurra all'orecchio:
-Se non ci fossi tu credo che mi sarei già arreso.-Mi sento arrossire leggermente.Mi chiedo cosa volesse dire con quelle parole,ma preferisco non starci a pensare troppo.Vedo Greg alzarsi e poi cominciare a rovistare di qua e di là. Trova due pugnali. Ne da uno a me e mi dice:
-Tienilo stretto a te,non si sa mai cosa potrebbe accadere in questo posto.- L'altro lo prende lui e poi aggiunge:
-Sai non vorrei che ti capitasse qualcosa in mia assenza,quindi cerca di stare sempre ad occhi aperti.- Alle sue parole penso" Mi ha preso per uno stupido?! In una situazione simile anche il più imbecille starebbe attento!" Vedo Greg sorridere e poi,come se mi avesse letto nel pensiero,mi spiega:
 -So quanto tu possa essere sbadato e superficiale,per questo te lo dico.- Detto questo continua a rovistare un po' dappertutto.Allora inizio a guardare di qua e di là anch'io. Quando Greg apre il grande baule esclama:
 -Mike vieni a vedere cosa c'è qui!- Corro verso di lui,quasi cado e mi faccio male,ma alla fine non mi succede niente. Greg mi chiede: -Tutto a posto?- Io gli rispondo di si.Poi guardo il baule e i miei occhi iniziano a brillare al vedere il suo contenuto.Il baule era stracolmo di armi. C'erano altri due pugnali,due Barong,una Berdica, tre Bichaq,un grande coltello da Baleniere,un balastra,una Alabarda da caccia,e ben tre Avancarica,tutte cariche.Trovo anche dei proiettili di riserva. Prendo due Avancarica,lasciando il terzo a Greg,più i proiettili di riserva. Prendo anche il coltello da Baleniere e l'Alabarda da caccia. Greg prende due Bichaq e due Barong,credo che li piacciano proprio i pugnali,infine prende anche la Balastra. Mi chiedo se riesca a sopportare tutto quel peso.Ok che la balastra non è molto grande,ma ha comunque un certo peso. Semmai dovesse correre non credo che ne sarebbe tanto capace con una simile arma. Poi vedo che prende una cintura e una corda con le quali riesce a portare la balastra sulle spalle e riesce a muoversi liberamente.Decidiamo di scendere,in modo da dare un'arma a ciascuno dei nostri compagni. Appena poggiamo i piedi sul primo piano sentiamo delle urla provenire dal piano terra.Tutto comincia ad scurirsi. Sento dei passi avvicinarsi velocemente a me e a Greg. Sono Luke e Claris. Anche loro hanno sentito le urla provenire dal piano terra,così decidiamo di scendere tutti per andare a vedere cosa sta accadendo. Vedo Gaby che si avvicina a me tutta pallida ed indica una stanza di fianco alle scale.Questa scena mi sa tanto di déjà vu. Corro verso la stanza indicatami. Sento Alex urlare e poi sento anche un'altra voce. Una voce femminile, malefica, inquietante, sadica che dice:
 -Non muoverti. Sei stai ferma renderai tutto molto più facile e forse sentirai meno dolore.- Poi sento Alex urlare:
 -Per favore risparmiami! Non ti ho fatto niente,risparmiami per favore! Cosa desideri? Posso donarti qualsiasi cosa tu voglia!-Cerco di aprire la porta,ma niente.Non sapendo esattamente cosa succede lì dentro decido di guardare dal buco della porta. Vedo la stessa ragazza paranormale che aveva ucciso Devil.Ha un'ascia in mano ed un sorrisetto compiaciuto e diabolico.Infine risponde ad Alex:
 -Quello che voglio è la tua vita e vederti soffrire!-Con l'ascia procura ad Alex una profonda ferita nello stomaco. Il sangue comincia a schizzare dappertutto ed Alex cadde a terra. Intanto quella lurida ragazza inizia a colpire ripetutamente con l'ascia Alex,facendo fuoriuscire tutti i suoi organi e facendo sgorgare una quantità immensa di sangue dal suo corpo. Infine le taglia con un colpo secco anche la testa .Si china e macchia il suo dito del sangue di Alex. Lo assaggia ed esclama:
-Incredibile! Il terrore continua a fluire nel suo sangue nonosatante lei sia già morta.-Lo assaggia ancora una volta ed enuncia:
 -Ha un sapore davvero delizioso.Non ho mai sentito qualcosa di così piacevole prima d'ora. Dovrei farlo più spesso-Inizia a ridere in modo diabolico e sadico.Dal dolore,ma soprattutto dal terrore,non riesco più a tenere il mio occhio attaccato alla serratura,perciò apparto il mio sguardo altrove.Sento arrivare gli altri che iniziano a farmi mille domande. Io però non riesco a rispondere nemmeno ad una di esse. Ad un certo punto la porta si apre e Claris inizia ad urlare. Greg e Carren hanno il viso pallido,Luke ha la nausea e Gaby inizia a piangere e ad urlare dal dolore. Mi alzo e rimango sbalordito,a bocca aperta.Sul pavimento ci sono gli organi e pezzi del corpo di Alex che formano la parola "DEATH".La sua testa è appesa all'asta della doccia,senza occhi e senza lingua.Al posto degli occhi si vedono solo due buchi neri e profondi.la vasca è colma di quello che penso sia il suo sangue,che cosparge anche le pareti e il soffitto.Si vedono gocce di sangue scivolare giù per le pareti,i mobili,la vasca ed ecc... Mi viene la nausea al vedere quello spettacolo,ma qualcosa di ancora più inquietante mi fa rimanere paralizzato.Noto che c'è una scritta di sangue sullo specchio del bagno. Mi avvicino un po' per riuscire a leggere cosa c'è scritto. Ecco cosa leggo a caratteri grossi: I SONO PRONTA A VEDERE I VOSTRI OCCHI SANGUINARE DAL DOLORE, E VOI? Sento un grande nodo nella gola e nello stomaco e alla fine,non riuscendo più a resistere,vomito tutto quello avevo trattenuto finora.

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Capitolo 4
*** Non si sfida un fantasma (4 capitolo) ***


Sono inginocchiato per terra e ho appena finito di vomitare. Noto finalmente che tutto intorno a me è buio e oscuro.Guardo dietro di me e vedo che tutti hanno visi disperati,vuoti e impauriti,ed io non posso esserne da meno. Sicuramente quella che sta soffrendo di più è Gaby. Lei era amica di Alex sin dalla materna,proprio come me con Greg. Credo che se lui morisse non riuscirei a sopportarlo per niente.Mi giro un'altra volta e vedo che Luke sta abbracciando Claris per calmarla,intanto Carren cerca di fare del suo meglio consolando Gaby. Noto che la povera sta tenendo le sue mani sopra le sue ginocchia, portando le sue gambe verso il suo petto. Si vede anche il luccichio delle sue lacrime, che scendono lentamente sul suo pallido viso. Guardo davanti a me, vedo solo sangue. Cerco di alzarmi con tutte le mie forze,ma non ci riesco. Tremo e mi sento debole e affaticato sia fisicamente che mentalmente. Così rimango per terra senza saper cos'altro fare. Ad un certo punto sento una grande e morbida mano sulla mia spalla, e poi un calido alito sul mio collo. Era Greg,che si era appena avvicinato silenziosamente a me. Alzo il capo e vedo il suo viso. Non è raggiante e allegro come al solito, ma per qualche motivo al vederlo mi sentivo sollevato. Ero contento che non ci fosse lui al posto di Alex. So che non dovrei pensare a cose del genere, ma in quel momento non mi passava nient'altro per la testa. Certo sapere che un'altra mia compagna era appena morta non mi rideva certo felice, anzi direi piuttosto addolorato e confuso. Avevo voglia di piangere, di sfogarmi, ma per qualche motivo pensavo di non averne il diritto. Mi sentivo una persona schifosa e senza valore. Sapevo benissimo che avrei potuto salvare Alex, o almeno avrei dovuto cercare di farlo. Io, però, per qualche stupida ragione ero rimasto a guardare quella scena brutale e sadica. Al solo pensiero mi sentivo male, mi sentivo inutile e insignificante. Mentre stavo a riflettere, continuavo a guardare gli occhi color smeraldo di Greg, che dopo un po' mi dice con una lieve e dolce voce:
-Se hai voglia di piangere, allora piangi, se vuoi essere abbracciato, allora appoggiati su di me, se vuoi essere consolato, io ci sono qui per te.- Senza nemmeno rendermene conto,le lacrime iniziano a scendere giù per il mio viso. Mi avvicino a Greg e poggio il capo sul suo petto,continuando a sfogare silenziosamente il dolore che imcombeva dentro di me. Infine sento le forti e confortevoli braccia di Greg intorno a me. Sono calde, dolci, piacevoli. Poco dopo sento il suo calido alito prima accarezzare i miei bruni capelli, e dopo sfiorare amabilmente il mio viso. Le mie lacrime iniziano a bagnare la sua maglietta e le mie mani. Alla fine sento qualcosa di umido percorrere il mio collo. Capisco che sono le lacrime di Greg. In fondo anche lui era distrutto dalla situazione e anche lui come tutti aveva bisogno di sfogo e conforto. Allora metto le mie braccia intorno al suo collo e lo abbraccio nel modo più gentile ed affettuoso possibile. Sento le sue braccia stringermi ancora di più, e rimaniamo così per un po'. Alla fine sento il suo caloroso respiro vicino al mio orecchio. Poco dopo percepisco anche la sua avvolgente voce che mi bisbiglia:
 -Promettimi che farai di tutto per rimanere in vita, o almeno per non morire prima di me, sarebbe troppo doloroso da sopportare.- Un po'confuso, lo guardo ed infine rispondo: -Tu non pensare nemmeno di morire, promettimi che rimarrai accanto a me.- Poggia il mio capo sulla sua spalla ed enuncia le seguenti amabili parole:
 -Farò di tutto per rimanere accanto a te. Perciò adesso rimettiamoci in forza e alziamoci per continuare a cercare una via d'uscita.- Mi asciugo le lacrime e con voce più calma gli rispondo: -Va bene.- Mi alzo lentamente ancora un po' addolorato, ma più forte di prima. Vedo Greg alzarsi ed incamminarsi verso l'uscita facendomi cenno di seguirlo. Vediamo gli altri ancora abbattuti, ma penso sia più che normale. Mi avvicino a Gaby e le porgo una mano per aiutarla ad alzarsi. Lei lentamente avvicina la sua delicata mano fino ad afferrare la mia. Appena è in piedi la abbraccio e le bisbiglio: -Vedrai che troveremo un modo per uscire da qui.- Lei rimane in silenzio, poi si distacca pacamente da me. Infine farfuglia:
-E' tutta colpa di quel fantasma, è tutta colpa di quell'essere maledetto.-Lo sguardo di Gaby è basso e cupo, e si capisce che il suo animo è addolorato e arrabbiato, forse proprio come quello dello spirito che aveva ucciso sia Devil che Alex. Poco dopo Gaby con voce alta e furiosa esclama:
 -Maledetto spirito che soggiorni in questa orribile dimora, presentati davanti a me ed affronta la mia furia.- Si sente divulgarsi nella stanza una risatina diabolica. Davvero Gaby voleva affrontare lo spirito maligno di quella che si supponeva una ragazza ormai defunta?! Che le stava saltando in testa?! Mi avvicino a lei e le chiedo:
 -Vuoi davvero affrontarla? Sei solo una semplice ragazza,mentre quella lì è uno spirito sopranaturale! Ti rendi conto a cosa stai andando in contro?!- In modo preciso e deciso mi sposta e non presta attenzione alle mie parole continuando a gridare:
-Allora?! Cosa aspetti?! Altro che vedere i nostri occhi sanguinare,saremo noi a vedere i tuoi.- Questo significava che aveva letto anche lei quell'agghiacciante frase. Si sente un'altra risatina.Poco dopo sentiamo quella stessa voce enunciare:
 -Già, vederete i miei occhi nell'ultimo secondo della vostra misera vita.- Non si vedeva niente, non riuscivo a capire nemmeno da quale punto potesse provenire quell'insopportabile voce. Continuavo a guadarmi intorno, ma niente, fino a quando non vedo una figura estranea davanti a Gaby. Noto che gli altri sono lontani da Gaby,così decido di avvicinarmi io. Appena quella figura volta il suo capo capisco chi è, è il fantasma della stessa ragazza, che poco Gaby stava invocando. Noto che lo spirito sta tenendo con grande forza il collo di Gaby, la quale sta quasi per soffocare. Allora corro il più veloce possibile verso di lei, ma lo spirito si innalza in aria ed io non riesco a raggiungerla. Alzo lo sguardo verso l'alto e vedo che lo spirito inizia a girare per aria stringendo sempre di più la presa sul collo di Gaby, che continua a divincolarsi nella speranza di liberarsi. Lo spirito continua a girare sempre più velocemente e continua a ridere in modo sadico e psicopatico. Infine esclama:
-Allora? Tutto qua? E' questa la tua furia?- Poco dopo aggiunge:
-Volevi vedere i miei occhi giusto? Allora guardali bene,perché è l'ultimo che vedrai prima della tua morte.- Lo spirito si ferma, ma continua a rimanere in sospeso in aria tenendo sempre tra le sue mani il collo di Gaby. Ad un certo punto sento un "crack!". Non potevo crederci, non volevo crederci. Vedo il corpo di Gaby che viene sbattuto contro il muro e scende giù lasciandosi dietro una scia di sangue. La sua testa,però, non c'è. Rivolgo un'altra volta il mio sguardo verso l'alto e vedo che quella ragazza, spirito, fantasma o quel che sia tiene tra le sue mani la testa di Gaby. Alla fine una misera luce fa scintillare le forbici che teneva in mano il fantasma, che in modo brutale trafigge gli occhi di Gaby e le taglia anche la lingua. Poi piano piano si avvicina a Claris e poggia tra le sue mani il capo di Gaby dicendo:
-Tieni, tanto a me non serve più. Si è rotta, non si può più giocare con lei.- Claris rimane paralizzata. Infine lo spirito aggiunge:
 -A proposito, sono proprio maleducata, non mi sono ancora presentata. Il mio nome è Annabelle e non vedo l'ora di vedere i vostri occhi sanguinare dal dolore.- Poco dopo sparisce e tutto si illumina di nuovo. Claris caccia un urlo vedendo in modo più nitido la testa di Gaby,che fa cadere per terra. Piano piano le tracce di sangue che c'erano sia in bagno che all'ingresso iniziano a scomparire nel nulla. Tutto torna ad essere macabramente magico e luminoso.

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 CIAO A TUTTI! ADESSO ANCH'IO INIZIO A SCRIVERE DELLE NOTE. SPERO VI PIACCIA LA STORIA! SPERO CHE IL TEMPO CHE PERDETE A LEGGERE I MIEI CAPITOLI NON SIA IN VANO. AL PROSSIMO CAPITOLO SADICO E PIENO DI SANGUE. PS. CHE NE PENSATE DI ANNABELLE E GLI ALTRI PERSONAGGI? PS. DEL PS. A ME PIACE TANTO LO SHIP TRA MIKE E GREG. SPERO ANCHE A VOI PS.DEL PS. DEL PS. DINONSOCHEALTROPS. FINO AD ADESSO VI PIACCIONO LE MORTI INFLITTE AI PERSONAGGI?

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Capitolo 5
*** Fuoco e fiamme ***


HORROR- 5 CAPITOLO 5 CAPITOLO

Vedo Claris cadere in ginocchio per terra. Inizia a piangere silenziosamente. Gli altri rimangono immobili col capo basso e cupo come me. Poi vedo Greg avvicinarsi lentamente a Claris e porgerle qualcosa, un pugnale. Greg si abbassa per incontrare lo sguardo malinconico ed addolorato di Claris. Le sorride e infine con voce debole dichiara:
- Dobbiamo uscire da qui. Dobbiamo fare di tutto per salvarci Claris. Abbiamo già perso tre compagni, non voglio perderne altri.- Clarsi alza il suo sguardo verso Greg. Prende il pugnale nella mano sua mano, si asciuga un po' le lacrime ed infine ancora un po' tremante annuisce alle sue parole. Greg l' aiuta ad alzarsi. Luke si avvicina a loro, guardando in modo spregevole e fisso Greg. Alla fine enuncia:
- Come puoi pretendere che continuiamo ad avere ancora un inimo di speranza in una situazione del genere? E' ben chiaro che non abbiamo alcuna possibilità. Devil, Alex e Gaby sono state uccise senza alcuna pietà e i prossimi saremo sicuramente noi.- Un attimo di silenzio e poi Luke aggiunge:
- Io non ce la faccio più! Preferisco morire adesso piuttosto che continuare!- Al dire quelle parole Claris da un forte schiaffo a Luke, tanto che si sente chiaramente il rumore. Luke si accarezza la guancia per alleviare il dolore sulla sua guancia. Poco dopo Claris grida come non aveva mai fatto prima d'ora:
- Sei stupido, vero?! L'ultima cosa che io voglio è che tu muoia, quindi non ti azzardare nemmeno a pensare a cose simili! Dobbiamo cercare un modo di uscire da qui e salvarci! Almeno noi ci dobbiamo riuscire!- Luke la guarda sconvolto, poi abbassa il capo e fa un piccolo sorrisetto. Infine bisbiglia:
- Va bene. Hai ragione Claris. Vedo che sei diventata più forte di me sorellina mia.- Le se avvicina e la accarezza dolcemente la testa, continuando a tenere la sua mano sulla sua guancia rossa. Poco dopo aggiunge con un tono più entusiasta:
- Allora? Che stiamo aspettando? Muoviamoci!- Greg cede la sua Bichaq a Luke, che l'afferra in modo deciso. Io cedo il mio coltello da Baleniere a Carren, il quale mi guarda con occhi apparentemente allegri, ma che in realtà hanno perso ogni speranza. Allora mi avvicino un po' a lui e gli bisbiglio nell'orecchio:
- Non fare così mio insopportabile moccioso.- Allora in tono scherzoso esclama:
-Il moccioso sarai tu piccoletto.- Ci mettiamo a ridere. Greg si avvicina a noi. Noto che stringe un po' i pugni e che trema un po'. Poco dopo enuncia:
-Su sbrighiamoci mocciosi indifesi.- Fa un'altra volta quel sorriso falso. Intanto Carren fa un po' il broncio e enuncia:
-Ok ok, sbrighiamoci, ma non sono un moccioso e tanto meno indifeso.- Poco dopo ci dividiamo ancora. Io e Greg decidiamo di cercare qualche via d'uscita al piano terra. Claris, Luke e Carren vanno al primo piano. Io e Greg decidiamo di guardare per primo in cucina, dato che non avevamo nemmeno provato a rivedere quel postaccio. Appena entriamo vediamo di nuovo tutte le pietanze di quando eravamo arrivati. Questa volta però non c'è tempo per assaggi. In ogni modo sapevamo benissimo cos'erano in realtà tutti quei piatti che ai nostri occhi apparivano prelibatezze. Proviamo a rompere qualche finestra, ma niente. Sembrano indistruttibili. Dopo aver cercato di aprire o rompere le finestre, cerchiamo di sfondare la porta che dava sul giardino dietro la casa. Dopo qualche spintone lo sentiamo un po' cedere. Allora prendo l'Alabarda da caccia e comincio a colpire ripetutamente la porta nella speranza che si spacchi un po'. Inizio a sentire il rompersi del legno, ma apparentemente rimane totalmente intatto. Allora mi chiedo se forse sia opera dell'allucinazione. Forse la porta si stava rompendo per davvero, ma per via dell'illusione io non potevo notarlo coi miei occhi. Colpisco ancora altre due volte e l'Alabarda rimane incastrata per un secondo. Capisco che la porta in realtà sta cedendo. Noto con piacere che anche Greg l'ha capito, il quale mi incita ad andare avanti. Ad un certo punto però tutto inizia ad oscurirsi ancora.  Vedo i segni netti che avevo inflitto al legno della porta. Noto di essere riuscito a creare una piccola apertura, che potrei far diventare abbastanza grande per liberarci da questa orribile situazione. Continuo a colpire quando sento delle urla provenire dal piano superiore. Allora decido di fermarmi. Guardo Greg, che col solo guardarmi mi capisce ed è d'accordo con me sull'andare a vedere cosa succede. Iniziamo a correre. Saliamo le scale il  più velocemente possibile. Tutto e di nuovo cupo e scuro. Vedo Luke che tenta in ogni modo di aprire la porta di una stanza. Claris rimane al suo fianco paralizzata e pallida senza saper cosa fare. Appena sento le urla di Carren provenire da quella stanza, corro per andare ad aiutare Luke. Inizio a colpire ripetutamente e senza sosta la porta con l'Alabarda. Si avvicina anche Greg, che inizia a tirare la porta con Luke nella speranza di riuscire a liberare Carren. Ad un certo punto sento bene la sua voce, e non solo. Sento anche la voce di quella ragazza ormai morta,Anabelle, che in modo inquietante sta cantando.
- Dormi bel tesoro. Chiudi i tuoi occhietti. Non pensare più a niente, io sono accanto a te. Fai bei sogni, dormi bene. Dormi Annabelle profondamente, che domani è un altro giorno ed io forse non ci sarò più.- L'inizio lo canta in modo spontaneo e piuttosto gentile, ma pian piano che va avanti sembra inventarsi le parole ed inizia a cantare con un tono più cupo e diabolico.
- Su dai dormi, non pensare più. Se no finirai per cadere giù. Quel buco così profondo, sta per inghiottir...ti. Guarda ciò che vedo io, e comincia a tremare. La tua vita finirà, tu scomparirai . Il tuo corpo brucerà e di te solo cenere ri...mar...rà.- Inizia a ridere in modo sadico e diabolico. Poi sento la voce di Carren, che enuncia in con tono spaventato:
- A-allontanati. N-non ti avvicinare. Perfavore risparmiami.- Annabelle continua a ridere. Io colpisco la porta sempre più forte nella speranza di sfondarla, ma non ci riesco. Poco dopo sento Carren urlare dal panico:
- Aiutatemi! Perfavore aiutatemi! La stanza va a fuoco! Aiuto! Aiuto!- Sento per l'ennesima volta la risatina fastidiosa e diabolica di Annabelle, che poco dopo dice:
- Morirai tra le fiamme. Vedrai che non sarà così terribile. Sentirai solo una lieve dolore cospaagere tutto il tuo corpo in un attimo.- Ride ancora, intanto Carren continua ad urlare e ad implorare Annabelle di risparmiarlo. Iniziamo a vedere una luce vivace e focosa provenire dalla stanza e le urla di Carren iniziano a diventare sempre più deboli e vuote di speranza. Alla fine non le sento più. Luke e Greg si fermano e iniziano ad arretrare. Io smetto di colpire la porta ed inizio ad arretrare anch'io come se sapessi che la porta si sarebbe aperta da sola da un momento all'altro. Infatti fu così- La porta si aprii da sola e il fuoco uscii violentemente per spegnersi alla fine da solo. Quando finalmente le fiamme si spengono del tutto vediamo a terra il corpo stecchito e bruciato di Carren. E' praticamente diventato cenere. I suoi occhi e la sua lingua non ci sono  più. Capisco subito chi è stato a toglierglieli. Era come il segno che fosse stata lei a ucciderlo. Così un altro di noi era morto. Io decisi di non piangere o rimanere traumatizzato. Rimasi fermo e sostituì piano piano il dolore con la rabbia che automaticamente divenne vendetta. Dovevo vendicarmi, dovevo trovare un modo di affliggere il dolore che avevo ad un fantasma, ad Annabelle. All'improvviso sento la sua risatina diabolica. Mi stava davvero stufando con quella risatina. Se non fosse per il fatto che è un fantasma, l'avrei già uccisa. Si avvicina lentamente a noi dal profondo della oscurità del corridoio. Aumenta sempre di più la velocità, ed inizio a vedere i suoi occhi desiderosi di sangue e morte. Rimango fermo senza sapere che fare. Poi sento qualcuno che mi tira dal braccio, è Greg. Lo seguo, ed infine finiamo nella stanza in cui ci eravamo riuniti prima della morte di Devil. A cosa serviva nasconderci? Lei era un fantasma, avrebbe potuto entrare in qualsiasi momento ed ucciderci tutti. Sento la porta sbattere continuamente. E' Annabelle che vuole entrare. Alla fine dice:
- Lo sapete che potrei entrare in qualsiasi momento, vero?- Vedo Greg deglutire un po' di saliva e guardare il suo orologio da polso. Sento di nuovo la voce terrificante di Annabelle:
- Vi lascerò stare per adesso, ma ritornerò prima di quanto vi aspettate.- Così scomparse in una lontana e fastidiosa risatina e tutto si illuminò ancora una volta. Mi giro verso Greg e noto un sorrisetto sul suo volto. Infine enuncia:
- Lo sapevo...un altro punto a nostro favore.- Al sentirlo mi chiedo cosa intendesse dire con quelle parole. Carren era appena morto, e non solo lui, nonostante tutto Greg pensava di essere in vantaggio? Non lo capivo, era troppo complicato per me. Intanto vedevo Luke e Claris abbracciati in un angolino della stanza. Sul volto di Claris scorrevano lacrime di amarezza. Al vederla mi veniva anche a me da piangere. Era morto anche Carren. Adesso chi avrebbe continuato a prendermi in giro per la mia statura? Adesso mi avrebbe continuato a dare fastidio con la parola "piccoletto"? Non avrei mai pensato che la morte di Carren mi avrebbe procurato così tanto dolore.
Sento qualcosa di umido percorrere le mie guance. Poi sento un dito sfiorare il mio volto per asciugarmi le lacrime. E' Greg che cerca di consolarmi un'altra volta. Alla fine però poggia il suo capo sulla mia spalla e sussurra:
- A quanto pare ho perso il mio rivale. Adesso non ho più nessuno con cui dover combattere per averti. E' un vero peccato che sia morto. Anche se era il mio rivale, non avrei mai voluto vincere in questo modo su di lui.- Noto che anche Greg inizia a piangere silenziosamente in onore di Carrern. Non capivo cosa volesse intendere con quelle sue parole, però ero certo che anche lui era dispiaciuto sia per la morte di Carren che degli altri. Poggio la mia mano sul suo capo ed inizio ad accarezzarlo. Allora lui bisbiglia:
- Hai delle mani così morbide e piacevoli al tatto Mike.- Arrossisco un po', ma continuo comunque ad accarezzarlo. Eravamo rimasti in quattro. Mi chiedo se davvero riusciremo a scappare da questa maledetta casa e da quella diabolica Annabelle.

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CAPITOLO PIUTTOSTO CORTO RISPETTO AGLI ALTRI, LO SO. IL FATTO E' CHE NON MI VENIVA ALTRO IN MENTE. SPERO CHE QUESTO CAPITOLO SIA PIACIUTO COMUNQUE. ORMAI MANCANO CIRCA QUATTRO/CINQUE CAPITOLI ALLA FINE. VEDERETE COME VI STUPIRO' , E' UNA FINE CHE CREDO NESSUNO POSSA IMMAGINARSI. ;)

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Capitolo 6
*** Tutto per un'illusione ***


HORROR- 6 CAPITOLO I capelli di Greg erano così soffici che alleviavano un po' il mio dolore. Anche se la stanza era luminosa e stupefacente un'altra volta, il mio cuore era colmo di malinconia e tristezza, ma sopratutto di rabbia. Quella maledetta Annabelle, è lei che ha ucciso tutti i miei compagni ed è lei che pagherà per le la perdita delle loro vite. Dobbiamo però riuscire a scappare da questa casa. Voglio che almeno Luke, Claris e Greg si salvino, non voglio più spargimenti di sangue. Ad un certo punto vedo la figura di Luke alzarmi lentamente. Alzo un po' il mio capo e osservo il suo volto. E' ad occhi aperti, come se avesse visto l'opportunità della sua vita. Volgo il mio sguardo nello stesso punto in cui sta guardando Luke, e dalla sorpresa spalanco anch'io gli occhi. La piccola finestra della stanza era aperta. In quel momento Luke inizia re ad urlare dall'esaltazione :
-SIAMO SALVI! Claris, Greg, Mike! Guardate! La finestra è aperta! Possiamo fuggire da questa maledetta casa!- Allora con voce piuttosto quieta enuncio:
- Si l'ho notato...- Ero ancora incredulo. Davvero saremmo riusciti a scappare da qua? Certo che si, avevamo non una, ma ben due d'uscita. Una era proprio vicino a noi, e l'altra era in cucina, solo che sarebbe più pericoloso dover andare giù fino a raggiungere la cucina. Quella esecrabile Annabelle avrebbe potuto attaccarci in qualsiasi momento. Era meglio uscire dalla finestra. Sento Luke esclamare:
-Possiamo tirare giù quelle due enormi tende e legarle fra di loro.- Poco dopo Luke prende le tende che erano appese e le lega fra di loro. Poi aggiunge:
-In questo modo possiamo aggrapparci alle tende per scendere in modo più sicuro. Dopotutto siamo a due piano di altezza.- Allora Luke lancia le tendo fuori, ma alla fine come se qualcosa le bloccasse, cadono giù per terra. Luke ritenta e ritenta, ma niente. Vedo Greg alzarsi e fermare Luke per un braccio. Si avvicina alla finestra, e quando tenta di far uscire una mano si blocca poco prima di attraversare lo spazio tra la stanza e l'esterno. Mi chiedo se l'abbia fermata apposta, oppure ci sia qualcosa che non li permette di attraversare la finestra. Alla fine Greg con voce calma enuncia:
- C'è come una specie di barriera invisibile che impedisce a chiunque di uscire. Oppure...- Greg non finisce di parlare che Luke corre contro la finestra aperta. Riprova e riprova,ma sembra che ci sia davvero una barriera che non gli permette di andare verso l'esterno. Greg cerca di fermare Luke e riprendere il discorso, ma Luke non glielo permette esclamando:
- Non mi interessa cos'hai da dire! Voglio solo uscire da qui assieme a mia sorella, nient'altro! Lì, di fronte a me c'è una via d'uscita, e non voglio certo fammi scappare questa occasione.- Greg sospira e cerca di spiegargli con voce calma.
- Luke c'è qualcosa che interferisce, e di certo continuare a sbatterci contro non migliorerà le cose.- Luke non l'ascolta e continua a provare. Io e Claris rimaniamo per terra a guardarlo. Non ho ne' una mezza idea, e per quanto posso vedere nemmeno Claris o Greg. Saremmo potuti scappare dalla cucina, ma ci saremmo esposti facilmente al pericolo. Ad un certo punto la luce abbagliante che invadeva la stanza inizia a diventare sempre più debole. Tutto inizia a scurirsi e a diventare cupo ancora una volta. Greg continua a ragionare in silenzio. Intanto Luke continua comunque a prendere la rincorsa e poi a sbattere contro la barriera invisibile. Pian piano però inizio a notare che la finestra in realtà non era mai stata aperta. Questo voleva dire che quella di prima era solo un'illusione e che in realtà Luke stava sbattendo contro il vetro della finestra.  Stavo per fermare Luke e spiegargli tutto quando la finestra si apre all'improvviso. Luke attraversa finalmente la finestra ed esce dalla stanza, ma cade giù. Mi paralizzo al solo pensiero che per la caduta possa essere morto. Inizia a piovere. Un fulmine illumina per un istante la stanza. In quel medesimo istante vedo il volto pallido e terrorizzato di  Clarsi e quello sorpreso di Greg. Sto per avvicinarmi alla finestra per vedere se Luke sta bene, quando vedo spuntare delle dita sul pianerottolo vicino alla finestra. Poco dopo si vede spuntare anche la testa di Luke. Era riuscito fortunatamente ad aggrapparsi al pianerottolo. Con voce lieve e rauca Luke chiede:
- Potreste aiutarmi perfavore?- Greg gli porge una mano e Luke l'afferra, ma qualcosa inizia a tirarlo giù dalla gamba. Allora Luke Guarda giù ed inizia a gridare:
-Lasciami stare schifoso mostro! Non intendo morire ancora! Lascia la mia gamba! Greg aiutami!- Si sente una voce femminile e diabolica, quella di Annabelle, che dice:
- Dai non temere. Non ti farò niente. Solo qualche insignificante taglietto.- Greg nel frattempo cerca di tirare su Luke, ma non ci riesce. Inizia ad urlare anche lui:
- Resiste Luke! E tu maledetto fantasma lascialo in pace!- Annabelle si mette a ridere e poi enuncia:
- Mi sa tanto che dovrò usare estremi rimedi se non vi arrendete.- Allora Luke con voce tremante le chiede:
- C-cosa intendi c-con e-estremi rimedi?- Mi avvicino per aiutare Greg e noto un ghigno sul volto di Annabelle, che mi guarda fisso negli occhi. Alla fine risponde:
- Intendo questo.- La finestra scende giù chiudendosi all'improvviso. La testa e le braccia di Luke vengono tagliate e rimangono dentro la stanza, mentre il corpo rimane tra le braccia compiaciute di Annabelle sotto la pioggia. Claris si avvicina lentamente alla testa di suo fratello che è caduta per terra. Io e Greg invece sosteniamo un braccio ognuno. Claris inzia a piangere e ad urlare dal dolore :
- PERCHEEEEEEEEE?!- Io lascio cadere giù il braccio di Luke e rimango paralizzato dal terrore. Greg invece continua a tenerlo in mano, ma noto che lacrime di dolore iniziano a scendere giù per il suo viso. Ad un certo punto Annabelle si affaccia alla finestra con uno sguardo maniaco.  Impregna il suo dito col sangue di Luke e scrive sulla finestra "PRIMA O POI TUTTI MUOIONO". Apre la finestra e inzia a ridere in modo diabolico.
- Pronti a perdere i vostri organi?- Chiede Annabelle. Greg alza velocemente Claris e prende me per un braccio, trascinandoci tutti e due fuori dalla stanza. Intanto si  sente ancora la voce terrificante di Annabelle che esclama.
- Continuate pure a scappare, tanto prima o poi vi ucciderò tutti come dei miserabili topolini.- Ride ancora una volta in modo diabolico. Claris ferma Greg a metà del corridoio. Ha lo sguardo basso e cupo. Ad un certo punto mormora a bassa voce:
- Mi arrendo. Lasciatemi qui. Senza Luke non ha più senso per me scappare.- Greg ed io la guardiamo un po' frustati. Alla fine enuncio:
- Claris non puoi morire. Pensa quanto renderesti infelice tuo fratello, che anche se è morto rimarrà per sempre nel tuo cuore. Lui più di ogni altra cosa avrebbe voluto vederti sana e salva fuori da questa casa. Per questo non arrenderti e continua a lottare per compiere il desiderio di Luke. Fai un ultimo piccolo sforzo per lui perfavore.-
Claris mi guarda con gli occhi pieni di lacrime. Mi abbraccia e sussurra nel mio orecchio:
- Ok, ci proverò.- Ad un certo punto si sente di nuovo Annabelle che dice:
- Oooooh, ma che scena commovente. Peccato che non vi lascerò uscire vivi da qui. Sapevate benissimo a cosa sareste andati in contro venendo qui, quindi non dovreste nemmeno lamentarvi della situazione in cui vi trovate. E' colpa vostra se avete perso così tanti cari compagni. Siete stati voi e loro stessi la causa delle loro morti.- Un attimo di silenzio poi con voce strillante aggiunge:
- Ora tocca a voi!- Tira fuori dal nulla un'ascia già impregnata di sangue ed inizia a correre dal fondo del corridoio verso di noi. Allora Greg spinge me e Claris giù verso il piano terra. Claris ed io cadiamo per terra provocando un grande tonfo, ma non so che fine abbia fatto Greg. Inizio a preoccuparmi non sentendolo più. Poi ad un certo punto sento Annabelle che esclama:
- Devi morire maledetto! Smettila di cercare di salvarti e fammi vedere il tuo sangue scorgere sulle pareti di questa casa!- Poco dopo sento la voce gentile di Greg che mi chiede:
- Mike stai bene? e Claris?- Rispondo immediatamente:
- Si, no stiamo bene, ma tu?- Un attimo di silenzio e poi mi risponde con voce un po' affaticata:
- Sto bene non ti preoccupare, tu pensa a mettere in salvo te e Claris, poi vi raggiungo.-
- Davvero credi che riuscirai a raggiungerli? Mike, giusto? Non sparare troppo di rivedere il tuo caro amico ancora in vita.- Enuncia Annabelle, che poco dopo si mette a ridere. Rabbrividisco al solo pensiero che Greg possa morire. Sto per salire al piano superiore, quando Greg esclama.
- Mike non provare a salire, hai capito?! Se venissi a cercare di aiutarmi moriremmo tutti! Credimi, ho un piano, perciò non interferire. Hai capito Mike? Non interferire e metti a salvo te e Claris.- Al sentirlo gli grido contro:
- Ma Greg, non posso lasciarti solo! Non voglio che tu muoia!- Allora Greg risponde:
- Mike, ho un piano. Ti ho promesso che non sarei morto, è così sarà. Perciò credimi e porta a salvo te e Claris. Perfavore Mike, voglio che ci salviamo tutti.-
Con fatica e coi rimorsi che invadevano la mia gola, alla fine mi decido a prendere Claris e portarla in un posto sicuro. Claris è svenuta, perciò mi tocca portarla in braccia. Mentre corro verso il salotto esclamo:
- Greg vedi di tornare vivo! Me l'hai promesso!- Sento la sua voce debole che mi dice:
- Si, puoi contarci.-

Narra Greg

Quel mostro si trovava oltre lo scudo che tenevo in mano. Per fortuna che questa casa era piena di armi, così potevo difendermi anch'io. Non sarei potuto rimanere in questa posizione per molto tempo però. Dovevo trovare una soluzione. Ad un certo punto appare davanti a me il viso di quella pallida e orribile ragazza dal nome Annabelle. Faccio un piccolo sorrisetto al vederla. Osservandola ero riuscito a capire qualche sua debolezza. La spingo con lo scudo. Lei però continua a guardarmi con occhi da pazza omicida desiderosa di sangue. Alla fine dice:

- Credimi, non uscirai vivo da qui. Ti toglierò sia occhi che lingua proprio come ho fatto con ognuno dei tuoi amici.- Si mette a ridere. Allora l'accompagno e mi metto a ridere anch'io. Lei si arrabbia e mi chiede:

- Cos'è che trovi tanto divertente?- Le rispondo con arroganza:

- Io? Semplice, rido per la tua ingenuità e stupidità.- Allora lei esclama:

- Non ti credere chi sa chi. Non hai niente di particolare rispetto agli altri. Perché mai dovresti riuscire a scappare dal mio spirito omicida?-

- Perché il tuo spirito omicida fallisce in alcuni istanti costringendoti a sparire per un breve, ma importante periodo.- Lei spalanca gli occhi per l'incredulità. Poi io aggiungo:

- Sai l'ho notato. Prima che diventasse tutto luminoso e meraviglioso, ogni volta tu iniziavi a diventare sempre più trasparente, proprio come adesso. Inoltre con la tua trasparenza anche la tua forza è più debole, dico bene?- Mi guarda in modo spregevole. Prendo la balastra dietro la mia schiena e la punto su di lei.

- Sai...anche se non ha molto senso, più sei trasparente più sei vulnerabile e riesci a sentire addirittura dolore fisico.- Lei continuava a guardarmi con meraviglia.

-Ti chiederai come l'abbia capito. Dopo la morte di Gaby, mentre tutti guardavano il suo corpo, io sono stato a guardare te. Ho visto che tenevi la tua mano sinistra sulla tua spalla destra, dove ti eri ferita. Inoltre ho anche notato che soffrivi al toccare la ferita e che eri diventata più o meno trasparente.- La vedo deglutire un po di saliva. Tengo le dita sulla chiave della balastra e poi aggiungo.

- Se quello che ho appena detto è falso, allora una piccola freccia come questa non credo possa farti granché. Se, però, ciò che ho detto è vero dovrei riuscire a ferirti a tal punto da farti rimanere immobile per un po' di tempo. So che non riuscirei mai ad ucciderti dato che sei già morta, ma almeno riuscirei a guadagnare del tempo e uscire da questa casa con i mei due compagni.- Sto per premere sulla chiave quando Annabelle inizia a muoversi e a tenersi le mani sulla testa come se stesse impazzendo. Inizia anche ad urlare e ad esclamare:

- LASCIAMI IN PACE! DEVO UCCIDERLO AD OGNI COSTO!- Poco dopo sento una voce gentile, ma non so da dove venga, che dice:

- A me interessa solo riavere il mio dolce Eduard. Non ti ho mai chiesto di uccidere tutti loro, volevo solo che li allontanassi da Eduard per poi poterlo catturare. Lascia stare questo ragazzo e fai quello che ti ho chiesto perfavore.-

- TU SEI PAZZA SPERANDO DI POTER VIVERE DI NUOVO FELICE CON LUI! SEI, ANZI SIAMO STATE DESTINATE AD UNA VITA INFAME, PER QUESTO SMETTILA DI SOGNARE E PERMETTIMI DI UCCIDERLO!- Urla Annabelle. Allora l'altra voce la replica:

-Non mi lasci altra scelta. Mi servi per ottenere Eduard, perciò non posso lasciarti uccidere da un individuo così. Devi prima recuperare le forze.- Al sentire quelle parole Annabelle sparisce nel nulla e la casa inizia a illuminarsi ancora una volta. Anche se confuso, decido di andare a cercare Claris e Mike.
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LA FINE SI AVVICINA SEMPRE DI PIU!  MORTE VELOCE E PRIVA DI DETTAGLI QUELLA DI LUKE. MA PER LE PROSSIME SARO' MOLTO PIU CRUDELE. IL SANGUE CONTINUERA' AD ESSERCI E LA PAZZA ANNABELLE ANCHE. SCOPRITE ANCHE DA DOVE PROVENIVA QUELLA PIU GENTILE,MA INASPETTATA VOCE. GREG, MIKE E CLARIS PER ORA SONO SALVI, MA CHISSA' COSA DOVRANNO ANCORA SUBIRE. LO SCOPRIRETE NEI PROSSIMI CAPITOLI. KIAOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
PS. NEKOMIAO ;)

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Capitolo 7
*** Amore fraterno ***


7 CAPITOLO- HORROR 7 CAPITOLO
Sono nel soggiorno con Claris svenuta tra le mie braccia nella speranza di vedere Greg entrare. Noto che tutto si sta illuminando un'altra volta. Allora per il bagliore Claris si sveglia e mi chiede:
- Dove siamo? Cos'è successo?- Si alza e mi guarda fisso, ma ancora un po' stordita. Le rispondo con un tono di voce calmo:
- Greg ci ha spinto dal primo piano per salvarci e tu sei svenuta. Mi ha chiesto di andarmene per salvare sia te che me, e lui è rimasto ad affrontare Annabelle.-
-C-cosa?! Allora sbrighiamoci! Dobbiamo aiutarlo!- In quel preciso momento una figura entra nella stanza. E' Greg! E non ha nemmeno una ferita! Mi meraviglio al vederlo così intatto. Mi avvicino e gli chiedo:
- Cos'è successo? Stai bene? Non ti ha fatto niente,vero?- Si mette a ridere. Rimango un po' confuso.
- Non ti preoccupare, te l'avevo detto che sarei tornato sano e salvo. Ora però sbrighiamoci ad uscire da questa casa. Anche se non riusciamo a vedere il buco della porta che da sul retro, continuando a colpire contro di essa dovremmo riuscire a ritrovare l'uscita.- Allora mi giro per andare da Claris, ma noto che è dall'altra parte della stanza, mentre sta ammirando qualcosa.
- Ragazzi, venite a vedere.- Ci chiama Claris. Andiamo verso di lei e notiamo che sta sostenendo un piccolo scrigno. Possibile che potesse essere lo scrigno della leggenda? Non potevano esserne sicuri, ma dovevamo uscire da questa casa ad ogni costo. Nel frattempo Claris cerca di aprire lo scrigno, ma non ci riesce. Allora si alza ed inizia ad incamminarsi verso l'uscita del soggiorno.
- Che vuoi fare?- Le chiedo io incuriosito e confuso.
- Niente. Voglio solo portare lo scrigno fuori di qui con me.-
- Sei impazzita?! Se fosse maledetto o qualcosa del genere cosa faresti?!- Inizia a gridare Greg contro Claris. Lei abbassa leggermente il capo e alla fine enuncia:
- C'è una cosa che Alex non ha raccontato su quella leggenda. Si dice che lo scrigno sia capace di realizzare il tuo più profondo desiderio, ed io so benissimo qual è il mio ora. Se riuscissi ad aprirlo riporterei tutti in vita, ma per farlo è meglio che prima usciamo di qui. Quindi sbrighiamoci e non perdiamo tempo.- Mai avevo visto tanto furore, coraggio ed energia negli occhi di Claris. Era decisa ad uscire di qui e sperare di poter riportare in vita tutti. Mi avvicino a lei, le prendo la mano e la guardo fisso negli occhi, facendole capire che sono con lei. Sento Greg sospirare ed infine esclamare:
- Bene, allora muoviamoci! Spero tanto che la storia su quello scrigno sia vera, così avrò di nuovo un rivale.-
Iniziamo ad incamminarci verso la cucina attraversando le diverse camere illuminate e abbaglianti. Alla fine arriviamo in cucina. Greg da qualche colpo alla porta per ritrovare l'uscita. Inizia ad impazientirsi quando non la trova, e allora colpisce la porta del tutto. Si meraviglia al non sentire niente. Sembrava che il buco creato non molto tempo fa fosse completamente sparito. Allora prendo l'Alabarda ed inizio a colpire la porta ancora un volta. Sembra ritornata normale, come nuova. Come se i colpi che avevo inflitto prima non fossero serviti a niente. Continuo a colpire con forza, ma questa volta la porta rimane completamente intatta. Ad un certo punto tutto ricomincia ad essere buio un'altra volta. Quando ritorna ad essere tutto disgustoso ed orribile, sento dei passi venire verso di noi. Greg ed io ci mettiamo davanti a Claris per difenderla.  Poco dopo vediamo apparire nella stanza una figura. Guardiamo bene il suo volto e al vederlo completamente rimaniamo stupiti. Era Luke con le parti del corpo che gli avevano tagliato cucite al corpo. Il colore della sua pelle, però è verdognola e i suoi occhi non hanno alcun segno di vita. Come se qualcuno stesse utilizzando il suo corpo come una marionetta. Sento la mano di Claris spostarmi leggermente di lato, e la vedo prendere una rincorsa per andare verso Luke. Greg però la ferma e tenta di farle capire che quello non è più Luke.
- Claris, guardalo bene. Non ha vita alcuna, è solo un corpo morto controllato da qualcuno. Quel qualcuno è sicuramente Annabelle.- Claris lo guarda bene e capisce. Ad un certo punto Luke estrae da dietro la schiena un'ascia ed inizia a correre verso di noi. Cerca di infliggermi un colpo, ma fallisce. Scappiamo da quella stanza, con Luke che ci rincorre. Corriamo con tutte le nostre forze verso l'ingresso, ma la porta è chiusa. Iniziamo a colpire violentemente contro di essa, ma non serve a niente. Nel frattempo Luke si avvicina sempre di più con il suo spirito omicida. Allora prendo con forza l' Alabarda e guardo Luke in segno di sfida. Mi sento pronto e carico. Penso solo al fatto che per salvare Claris e Greg che sono ancora vivi devo distruggere un morto. Anche se mi fa un po' male il pensiero di dover attaccare Luke, so che in fondo è diventato un mostro creato da Annabelle.  Luke si avvicina a me correndo per colpirmi, ma io lo schivo agilmente e gli affliggo una ferita profonda da dietro la schiena. Estraggo l' Alabarda dalla sua carne putrida e vedo i suoi occhi che non mostrano altro che vuoto e morte. Inizia ad attaccarmi continuamente ed io non posso fare altro che schivare i suoi colpi. Alla fine si ferma per un secondo, permettendomi di contrattaccare. Taglio con colpi netti il suo corpo, tenendo gli occhi chiusi. Dal suo corpo esce un sangue denso e quasi nero. Noto che Claris tiene lo sguardo appartato. Dopotutto era come vedere morire suo fratello per ben due volte. Le porte iniziano ad aprirsi. Stiamo per andare nell'ingresso della casa, quando vediamo i pezzi di Luke ricomporsi. Ricominciamo a correre, ma Claris inciampa e cade a terra. Si è storta la caviglia e non riesce più ad alzarsi. Greg ed io cerchiamo di avvicinarci a lei per aiutarla, ma una barriera invisibile ce lo impedisce. Nel frattempo Luke si è ricomposto e si avvicina lentamente a Claris con l'ascia impreganata di sangue in mano. Leggo il terrore negli occhi di Claris. Luke alza l'ascia. Sta per infilzare Claris, quando si ferma all'improvviso. Po inizia a mormorare:
- Non ucciderò mai mia sorella.- Non si legge ancora alcun segno di vita nei suoi occhi, ma almeno sembra che una parte del vero Luke sia riapparsa. Ad un certo punto si vede una figura uscire violentemente dal corpo di Luke. E' Annabelle.
- Pff... non mi servi più. Come si suole dire, chi fa per tre, fa per sé.- Enuncia Annabelle, la quale inizia a sollevarsi in aria con l'ascia in mano. Claris, Greg ed io guardiamo su e capiamo cos'ha intenzione di fare. Greg ed io iniziamo ad urlare:
- Claris! Claris! Muoviti! Cerca di spostarti da lì!- Lei però rimane paralizzata sia dal dolore che dal terrore. Così Annabelle taglia con un colpo secco la catenella che sostiene il grande lampadario appuntito. Greg ed io chiudiamo gli occhi, ma quando li riapriamo notiamo con grande stupore che il corpo di Luke si è interposto tra il lampadario e Claris, salvandola. Luke sputa un po' di sangue e alla fine sussurra:
- Claris... sii forte e trova la felicità anche senza il mio aiuto.- Allora claris lo abbraccia facendosi trafiggere dagli steli appuntiti del lampadario.
- Mi dispiace, ma la mia felicità sei solo tu.- Tutti e due perdono una quantità immensa di sangue e cadono a terra senza dimostrare più alcun segno di vita. Quel che è certo è che si volevano davvero bene e che sono morti felici abbracciati l'uno all'altro. Alcune lacrime percorrono il mio volto al vedere la loro morte. La barriera che interponeva me e Greg da Claris era svanita, ma ormai era tardi. Sento la risata malefica di Annabelle invadere la stanza. Noto che a terra lo scrigno è rimasto intatto.  Lo prendo delicatamente, ponendo tutte le mie speranze su di esso. Infiene guardo nella direzione di Annabelle con un grande desiderio di distruggerla.

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ORMAI MANCANO SOLO 1/2 CAPITOLI. DEVO ANCORA VEDERE SE RIESCO A DILUNGARE LA STORIA PER ALTRI DUE CAPITOLI FACENDOLA COMUNQUE RIMANERE INTERESSANTE. SE NON TROVO UN MODO, ALLORA MOLTO PROBABILMENTE IL PROSSIMO CAPITOLO SARA' ANCHE L'ULTIMO. SPERO CHE QUESTO CAPITOLO VI SIA PIACIUTO. LA MORTE DEI FRATELLI NON MI  HA RESO MOLTO FELICE, MA DOVEVO UCCIDERLI, SE NO CHE HORROR E'? COMUNQUE AL PROSSIMO E FORSE ANCHE ULTIMO CAPITOLO!

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Capitolo 8
*** Lo scrigno ***


HORROR-8 CAPITOLO 8 CAPITOLO
Quella sadica di Annabelle sta ancora ridendo. Stringo i pugni e alcune lacrime percorrono il mio viso. Guardo Annabelle con disprezzo. Ad un certo punto, però, inizia a impazzire. Annabelle inizia a tirarsi i capelli con forza e a girare su se stessa gridando:
- LASCIAMI STARE MALEDETTA! DEVO ANCORA UCCIDERE QUEI DUE E POI TUTTO FINIRA'! TU NON DOVRAI PIU' PENSARE A LUI, ED IO POTRO' UCCIDERE PER L'ETERNITA'!-  Allora una voce proveniente dal nulla annuncia:
- Ti ho già detto di no. Non lascerò che tu, lo spirito maligno che ha preso il comando del mio corpo morto, uccida il mio amato Eduard. Ho ancora una speranza e non voglio perderla in nessun modo.-
- Vedo che non ho altra scelta...- Mormora Annabelle. Prende con forza il coltello che ha in mano e se lo punta in testa.
- Mi dispiace cara, ma non mi lasci altra scelta. Se riesco a farti scomparire per almeno due minuti avrò il tempo necessario per uccidere quei due, anche se questo significa indebolire me stessa per l'eternità. - Un attimo di silenzio. Io e Greg non riusciamo a fare altro che stare a guardarla. Poco dopo mi indica col suo dito indice e aggiunge:
- Sono sicura che però, una volta ucciso quel tuo amato Eduard, perderai tutte le speranze e anche se sarò più debole, tu non avrai più la volontà di ribellarti al mio volere. Finalmente potrò uccidere chiunque io voglia senza troppe interruzioni da parte tua.- Infilzando con il coltello la sua testa. Un fiume di sangue percorre il suo viso e scende giù macchiando il suo vestito rosa pallido già sporco. I suoi occhi sono vuoti, ma non cade a terra, quasi come se fosse un robot in stand-by. Noto che Greg inizia a muoversi e ad avvicinarsi lentamente a Annabelle. Quando si trova davanti a lei stende la sua mano verso il suo volto. In quel preciso momento Annabelle si risveglia e afferra con forza il braccio di Greg. Lo ferisce profondamente trafiggendo con le sue unghie la pelle di Greg. Temendo il peggio inizio a correre verso di loro per aiutare Greg. Quando sono ormai vicino sento Annabelle mormorare:
- A te ci penserò dopo.- In quel preciso momento si presenta davanti a me, lasciandomi confuso e perplesso. I suoi occhi desiderosi di sangue sono proprio davanti al mio volto. E' come vedere la morte in faccia. Tremo, ma rimango lì immobile, senza nemmeno cercare di scappare. Passa il coltello che ha in mano e impregnata di sangue sulla sua lingua.
- Pronto a morire e soffrire?- Mi chiede con voce ed espressione inquietanti. Poco dopo sento la voce di Greg urlarmi contro:
- Mike scappa! Corri! Muoviti!- Il coltello sta per trafiggermi, ma io lo schivo agilmente e inizio a correre verso il piano di sopra. Tengo stretto a me lo scrigno. Non so che fare e pensare, l'unico che riesco a fare è a muovere le mie gambe nella speranza di salvarmi. Sono finalmente al piano di sopra, mi appoggio un attimo ad un comodino. Ad un certo punto appare dal nulla davanti a me Annabelle che mi attacca senza darmi nemmeno il tempo di pensare. Cerco di schivare al meglio l'attacco, ma mi ferisce alla gamba destra. Cado a terra e lo scrigno anche. Cerco di recuperarlo. Intanto mi guardo attorno cercando Annabelle, ma non la vedo da nessuna parte. Intorno a me tutto sta diventando sempre piu' buio e non riesco nemmeno a trovare lo scrigno. Ad un certo punto sento la voce di Annabelle, ma non so da dove provenga.
- Adesso morirai.- Inizio a tremare ancora. Poi guardo davanti a me e noto alcuni pugnali venire verso di me. Chiudo gli occhi accettando la morte, quando non sento nemmeno uno di quei pugnali ferire il mio corpo. Apro gli occhi e vedo, in ginocchia davanti a me, Greg. Si sorregge a stento. I pugnali avevano trafitto il suo corpo e perdeva sangue da tutte le parti. Guardo il suoi magnifici occhi che pian piano stanno perdendo ogni splendore e vitalità. Greg poggia la sua mano sulla mia guancia. Allora la prendo con le mie mani tenendola sempre vicino al mio viso e lacrime di amarezza iniziano a scendere senza il mio permesso. Guardo fisso Greg con i miei occhi colmi di lacrime. Poi poggio il mio capo sul suo petto e mormoro:
- Greg, ti prego, non morire. Ti prego non mi lasciare.- Allora Greg alza gentilmente il mi capo facendomi scorgere la sua espressione sofferente.Infine sussurra nel mio orecchio:
-Mike... ti amo.- Poco dopo avvicina sempre di più il suo volto al mio e mi fa provare una sensazione piacevole e malinconica allo stesso tempo. Le sue labbra così morbide e dolci sfiorano le mie, per poi lasciarle lentamente. Greg giace per terra coperto di sangue e bagnato dalle mie lacrime. Non riuscivo a smettere di piangere. Ad un certo punto sento una lieve voce suggerirmi:
- Apri lo scrigno.- Guardo davanti a me, vedo Annabelle che ride compiaciuta della mia tristezza per la morte di Greg. Poi vedo che non molto distante da me c'è anche lo scrigno. Allungo il più possibile il mio braccio per raggiungerlo e lo afferro. Stranamente il lucchetto che lo chiudeva era aperto. Allora alzo il coperchio e un grande bagliore mi acceca lasciandomi stordito e senza sensi per qualche minuto. Quando riapro gli occhi davanti a me si estende un'immensa distesa blu. Un lieve e piacevole vento accarezza dolcemente il mio volto e muove i miei capelli. Poi alla mia sinistra vedo comparire una ragazza dai lunghi capelli castani, un viso pallido, pulito e innocente e gli occhi marroni. Indossa una lunga veste preziosa e meravigliosa color rosa pallido e ha anche un fiore dello stesso colore tra i capelli. La guardo attentamente e capisco che in realtà quella meravigliosa ragazza è Annabelle. Annabelle... al pensare a quel nome, un milione di scene iniziano ad apparire nella mia mente. Anzi, non scene, ricordi. Ricordo finalmente chi è Annabelle, ricordo le giornate passate assieme a lei nel bosco e nel giardino, del suo talento sia nella musica che nel disegno e l'amore e affetto che nutrivo per lei... Ricordo finalmente tutto, ricordo anche chi sono, il mio nome, io sono Eduard.  Ero confuso, ma qualcosa mi diceva che io ero Eduard e riconoscere di nuovo il volto sorridente di Annabelle colmava il mio cuore di felicità. Comincio a fare alcuni passi avvicinandomi sempre di più a Annabelle. Più mi avvicinavo a lei, più tornavo ad essere Eduard e ad allontanarmi dall'essere Mike. Stavo ritornando dal mio grande amore, dalla persone a cui ho detto: "Ti amo"... "Ti amo"... quelle parole facevano scendere sul mio volto lacrime di nostalgia e malinconia. Quelle lacrime mi facevano ricordare il volto di Greg e il suo grande amore nei miei confronti. In quel preciso istante vedo apparire alla mia destra la figura sorridente di Greg. Il vento soffia più forte, eliminando le mie lacrime, scompigliando i miei capelli e esaltando la figura di Greg. Guardo sotto, e vedo due strade apparire davanti a me. Una andava verso Annabelle e mi avrebbe riportato alla vita di Eduard. L'altra strada invece mi avrebbe condotto verso Greg e una vita assieme a lui come Mike. Decido di lasciare scegliere al vento. Una brezza gentile, dolce e piacevole soffiava con più forza dal punto su cui si trovava Greg. Mi lascio avvolgere da essa ed inizio a correre verso Greg per poi finire tra le sue braccia e poter scorgere di nuovo la sua espressione felice e sorridente. Allora l'immensa distesa blu inizia a scomparire, a disintegrarsi. Mi stringo forte a Greg con gli occhi chiusi. Quando li riapro vedo intorno a me le pareti e i mobili di quella casa maledetta. Greg però non giace più per terra, al contrario sta stringendo delicatamente il mio corpo con le sue calorose braccia. Alzo il capo e vedo il suo volto di nuovo pieno di vitalità, ma sorpreso di essere ancora in vita. Poi incrocia il mio sguardo. Poggia la sua mano sul mio volto e mi chiede:
- Sono ancora vivo, oppure siamo morti tutti e due e siamo diventati dei fantasmi?- Sorrido e sicuro di me, rispondo:
- Siamo vivi.- Lo abbraccio e noto che dallo scrigno esce un forte bagliore. Greg si gira per vedere anche lui. Davanti a noi appare lo spirito di Annabelle, ma ora è risplendente e meraviglioso.
- Vedo che qualcun altro è riuscito a donarti la felicità che io non ho potuto darti. Mio caro Eduard, finché saprò che sei felice, la mia anima potrà riposare in pace.- Allora come una cosa più che naturale le chiedo:
- Ma l'altra Annabelle? Che fine a fatto quella Annabelle infelice e desiderosa di sangue?- Mi sorride e mi risponde:
- Appena ho visto il tuo volto felice e sorridente, tutta la mia tristezza e tutti i miei sensi di colpa sono scomparsi, lasciando il mio spirito in pace e serenità. Come ho già detto, a me basta che tu sia felice Eduard, anzi Mike, con chiunque tu stia.- Si avvicina a me e mi da un bacio. Poi si rialza, mi sorride e inizia a scomparire, lasciando dietro di se una scia azzurra e brillante. Poco dopo però, la casa inizia a  tremare. I mobili si spostano di qua e di là e alcuni pezzi del tetto iniziano a crollare. Io e Greg ci alziamo e notiamo che la porta dell'ingresso è aperta. Scendiamo il più velocemente possibile le scale schivando alcuni mobili o pezzi del tetto caduti. Usciamo appena in tempo da quella casa, che ormai è completamente distrutta. Io e Greg siamo distesi sul prato, che non è più secco e pieno di erbacce, bensì e lucido e morbido. I pezzi della casa crollata iniziano a scomparire, lasciando posto a una grande e risplendente distesa di erba verde. Il sole sta appena sorgendo e offre un meraviglioso spettacolo mattutino. Poggio il mio capo sulla spalla di Greg, ma poco dopo lui si sposta facendomi cadere disteso sull'erba. Si avvicina velocemente al mio volto e mi da un dolce bacio. Infine aggiunge:
- Non posso credere di essere ancora salvo, ma sono felice di poter rimanere vicino alla persona che amo.- Arrossisco, ma sono felice di poter sentire ancora l'amabile voce di Greg.
                                                                                                        The end

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QUESTA SIGNORI E SIGNORE E' LA FINE. LA FINE DI QUESTA STORIA PIENA DI SANGUE E DOLORE. FINE INASPETTATA, VERO? DITEMI DI SI PERCHE'...PERCHE'... DITE SEMPLICEMENTE DI SI E NON FARO' VENIRE A CASA VOSTRA L'ANNABELLA SADICA E OMICIDA. LOL. SPERO CHE LA STORAI SIA STATA DI GRADIMENTO E RINGRAZIO TUTTI QUELLI CHE HANNO TROVATO UN PO' DI TEMPO PER LEGGERLA FINO ALL'ULTIMO. GRAZIE ANCORA E BYE BYE.

PS. DEDICO QUESTO CAPITOLO A POKEPONY10, LA QUALE HA SEGUITO CON GRANDE ENTUSIASMO LA MIA STORIA. GRAZIE :D

PS.DELPS. FORSE SCRIVERO' UN'ALTRA SOTRIA HORROR, ANCHE UN PO' PIU' LUNGA. HO UN PAIO DI IDEE. NEL FRATTEMPO CONTINUERO' SOLO CON LA STORIA YAOI CHE, SOLO SE SIETE AMANTI COME ME DELLO YAOI, POTRETE FACILEMENTE TROVARE ATTRAVERSO IL MIO ACCOUNT DI EFP.

PS.PS.PS. PER CHI NON SA CHE COS'E' LO YAOI, QUESTA E' UNA BREVE SPIEGAZIONE.
LO YAOI E' LA RELAZIONE TRA DUE RAGAZZI IN CUI SONO INCLUSE ANCHE SCENE HOT E DI TIPO SESSUALE.
QUESTO E' LO YAOI IN 19 PAROLE (VOGLIO POI SAPERE CHI HA CONTROLLATO PER VEDERE SE SONO VERAMENTE 19 PAROLE).

                                                                                    BYEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE

                                                                       
                                                 

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