I colori della vita secondo Draco Malfoy di lorian (/viewuser.php?uid=131913)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Giallo ***
Capitolo 2: *** Nero ***
Capitolo 3: *** Grigio ***
Capitolo 4: *** Rosso ***
Capitolo 5: *** Azzurro ***
Capitolo 6: *** Verde ***
Capitolo 1 *** Giallo ***
Ciao
carissime da oggi, per sei settimane Draco ci
farà compagnia raccontandoci della sua vita ma associandola
ogni volta ad un
colore diverso.
Come
ho detto diverse volte, queste one shot servono
solo per darmi il tempo di portare a termine una long Dramione che sto
scrivendo.
Oggi
come vedete parliamo del giallo!
E'
un colore solare, che molte di voi faticheranno ad
associare ad uno gelido e altezzoso come Draco Lucius Malfoy ma credo
invece
che per il periodo di cui vuole parlare, sia l'ideale.
Ora
lascio a lui la parola, sperando che lo ascoltiate
in tanti.
Baci
Lorian
P.S.
VISTA LA CHIUSURA DI TINYPIC, RIEDITERÒ TUTTE LE STORIE
ELIMINANDO LE
FOTOGRAFIE
I
colori della vita secondo Draco
Malfoy - Giallo
Il
giallo... il giallo è il colore che associo ai primi anni
passati ad Hogwarts.
Quelli
in cui ero all'apice del potere che derivava
dal mio cognome, quando il mio unico pensiero era quello di rendere la
vita
impossibile al trio dei miracoli.
Ero
circondato da sudditi sottomessi, ingolositi da
tutto il denaro che mi apparteneva.
Esattamente
come aveva detto mio padre, poco prima di
accompagnarmi al binario 9 e 3/4.
"
Tu sei un Malfoy e come tale devi ordinare e
devi essere rispettato, temuto e
obbedito. Sta
attento Draco, vedi di non deludermi e ricordati sempre che un Malfoy
non
piange; un Malfoy si piega ma non si spezza!".
E
io forte di quei suoi insegnamenti, camminavo per i
corridoi di Hogwarts con la testa alta e un atteggiamento tronfio ed
altero.
Vedevo
che tutti, quando passavo abbassavano gli occhi
e io credevo che lo facessero in segno di rispetto.
Ho
scoperto poi che tutto il loro modo di fare, era
dovuto alla paura e al terrore ma se anche lo avessi capito allora,
penso che
avrei gongolato come uno scemo per questa cosa.
Dal
primo momento in cui posai i miei occhi sul viso
di Potter, mi chiesi perchè tutti avessero delle
aspettative, in quello che per
me era solo un normale bambino.
Normale
e per giunta stupido; tanto da rifiutare la
mia mano! O forse, col senno di poi, posso ammettere che invece fu
più che
lungimirante.
Sul
rosso non mi esprimo, perchè tanto sarebbe fiato
sprecato, dato che l'ho sempre visto come un debole ma anche qui devo
ammettere, che al mio confronto aveva del coraggio da vendere e
sappiate che
venire a patti con queste parole, mi costa un sacco.
Un
altra costante di quegli anni era la Sanguesporco,
che secondo mio padre non era degna di calcare il suolo magico.
Io
la pensavo come lui all'inizio ma poi, con il
passare degli anni, non potei fare altro che chiedermi se stavolta il
mio caro
paparino non avesse sbagliato.
Perchè
sarebbe stato da idioti non ammettere, che lei
ne sapeva più di qualunque Purosangue e per quanto io e i
miei amici o sudditi,
ci ostinassimo a prenderla in giro chiamandola secchiona, lei
aveva
sempre una marcia in più.
Con
molta probabilità se Potter non avesse avuto lei
al suo fianco, sarebbe stato capace di gettarsi tra le braccia del
Signore
Oscuro, invitandolo a prendere il the.
Tanti
episodi mi avevano accomunato a lei, durante
tutti gli anni trascorsi ad Hogwarts.
A
partire da quando la prima volta l'avevo appellata
con il dispregiativo di lurida Sanguesporco.
Vedere
i suoi occhi riempirsi di lacrime, mi aveva
dato un senso di potere infinito e il rispetto di tutte le serpi che mi
circondavano, che poi si erano sentiti in diritto di chiamarla allo
stesso
modo.
Che
soddisfazione avevo provato, quando le avevo fatto
crescere i denti da castoro, con l'incanto Densaugeo ma quella stessa
sensazione, era stata surclassata quando l'avevo vista entrare in Sala
Grande
al braccio di Krum, in occasione del Ballo del Ceppo.
Nonostante
mi facesse una rabbia immensa, non potei
non ammettere con me stesso che quella sera lei era davvero bella,
ancor più di
tutte le Purosangue che mi circondavano con la speranza di irretirmi.
E
quanto la odiai quando mi diede quel pugno sul naso,
per difendere quel pollo con gli zoccoli.
Per
un istante, la guardai negli occhi e vidi
l'immensa fierezza di cui era dotata.
Ma
la sua presenza si ripercuoteva in me anche fuori
dalla scuola, quando dovevo sopportare i rimbrotti di mio padre e le
sue
terribili Cruciatus, solo perchè non riuscivo a superarla
nei voti.
E
quando la vidi distesa sul pavimento di casa mia,
mentre inerme sopportava la tortura di mia zia, provai per lei un
infinito
rispetto.
Tutto
sommato però non posso negare che nel bene o nel
male, Potter, la Granger e si, anche il rosso sfigato, avevano lasciato
nella
mia vita un segno tangibile e profondo.
Un
segno... innegabilmente giallo.
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Capitolo 2 *** Nero ***
Benvenute
mie care, dopo la pubblicazione del primo
capitolo di questa serie, eccoci giunte al secondo appuntamento.
Non
posso né voglio rivelarvi di più, riguardo al suo
contenuto quindi vi lascio alla lettura del capitolo.
Volevo
solo avvisarvi che sabato prossimo, insieme
alla pubblicazione del terzo capitolo di questa serie,
metterò anche il primo
di una nuova long che sto scrivendo a quattro mani, insieme ad un'altra
ragazza
di efp: fenice cremesi.
Si
tratta di una storia un pò particolare che riassume
mistero e magia, ambientata ovviamente in quel di Hogwarts.
Mi
auguro di cuore che la seguiate in tante e che ci
darete il vostro parere spassionato.
Ora
basta chiacchiere, vi lascio al racconto di Draco.
A
sabato prossimo un bacio Lorian
I
colori della vita secondo Draco
Malfoy - Nero
Il
nero... il nero è un colore che per molti versi, mi
si addice tanto.
D'altronde
è quello il colore dei miei abiti
preferiti, come se facesse parte della mia pelle e questa sensazione si
è
acuita, nel momento esatto in cui il Signore Oscuro ha messo piede
nella mia
casa.
Sono
sempre stato fiero della bellezza e
dell'imponenza del Manor ma da quel momento, tutto si è
oscurato nella mia
esistenza.
Quell'essere
viscido, ha ridotto la nostra famiglia al
puro servilismo e le umiliazioni erano all'ordine del giorno da parte
sua,
coadiuvato da quella pazza di mia zia Bellatrix.
Le
finestre erano state coperte da pesanti e scuri
tendaggi che impedivano alla luce del giorno di entrare, gli ambienti
erano
tetri ed opprimenti, mia madre era sfiorita come una pianta andata a
male, mio padre
viveva perennemente con la testa abbassata e con le spalle ricurve dal
peso dei
suoi errori e io vegetavo il più possibile nella mia stanza,
che era diventato
il mio unico porto sicuro.
Mentre
me ne stavo sdraiato sul mio letto, il mio
sguardo si posava sui poster di quiddicth che ricoprivano i muri della
mia
camera e giorno dopo giorno, sentivo che quella vita non mi apparteneva
più.
Quando
mio padre fu arrestato, dopo il fallimento
dell'operazione condotta da lui al Ministero, per il recupero della
profezia di
Potter, tutto era crollato sulle mie spalle.
Le
minacce rivolte a me e a mia madre si erano
intensificate e spesso mi capitava di sentire i suoi pianti strazianti,
quando
passavo davanti alla sua stanza.
L'odio
verso Potter e la sua combriccola si era acuito
e stupidamente, li incolpai di tutte le disgrazie che ci stavano
accadendo
quando invece, la responsabilità era solo
dell'avidità e dell'ingordigia del
mio augusto genitore, che per sete di potere aveva barattato la pace e
la
serenità della sua famiglia.
Il
Signore Oscuro mi propose di prendere il Marchio
Nero e in cambio lui avrebbe tirato mio padre fuori da Azkaban e lo
avrebbe
perdonato di tutti i suoi fallimenti.
Voi
cosa avreste fatto al mio posto? Anche se aveva
sbagliato, era pur sempre mio padre.
In
effetti avevo preso troppo sotto gamba la proposta
di quel viscido senza naso e me ne resi
conto,
quando lui mi ordinò di uccidere il più grande
mago di tutti i tempi e cioè Albus Silente.
Da
allora la mia vita, aveva fatto uno scivolone bello
profondo e mi sembrava di non riuscire più a fermare quella
caduta.
Quando
assistetti alla morte della professoressa
Burbage, che davanti ai miei occhi fu uccisa dal Signore Oscuro e
divorata dal
suo adorato serpentone, mi resi conto che il sangue nelle mie vene, si
era
cristallizzato.
Se
fossi stato un Grifondoro, molto probabilmente
avrei chiesto aiuto a qualcuno ma ero e sono solo un pavido Serpeverde,
che il
coraggio non sa neppure dove sta di casa.
E
così il nero è dilagato nella mia esistenza, fino
ad
assorbire ogni piccola traccia di luce e togliendomi ogni briciola di
voglia di
vivere.
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Capitolo 3 *** Grigio ***
Ciao
carissime, anzitutto ben trovate e buon sabato a
tutte.
Da
questo capitolo, i colori della vita di Draco tendono
a diventare più chiari e quindi dimentichiamoci del dolore e
delle lacrime che
ha dovuto versare.
Per
il nostro biondino del cuore, le cose cominciano a
migliorare e anche se lentamente, lui tornerà a splendere.
Spero
che il capitolo vi piaccia e mi azzardo ad
invitarvi a leggere anche il prologo e il primo capitolo della nuova
long che
pubblicherò tra pochi minuti.
E'
una storia inventata da un altro scrittore di efp e
che io ho riadattato.
Anche
se avevo promesso a me stessa di non tornare più
a scrivere a quattro mani, non ho resistito a questa storia.
Mi
auguro che le nostre fatiche non siano state vane e
vi do appuntamento a sabato prossimo, ringraziandovi del vostro affetto.
Baci
Lorian
I
colori della vita secondo Draco
Malfoy - Grigio
Il
grigio... il grigio è il colore che ha
rappresentato la mia vita, dopo la fine della seconda guerra magica.
Quando
mio padre e mia madre furono raggiunti nella
Sala Grande dagli Auror, per essere tradotti ad Azkaban, Potter
s'intromise e
con un cipiglio duro e severo gli ordinò di non toccare la
moglie di uno dei
più pericolosi Mangiamorte.
E
questo lo fece perchè lei lo aveva aiutato, mentendo
al Signore Oscuro.
Loro
gli risposero che per ora dovevano arrestarli
entrambi e che poi, se lui voleva, poteva testimoniare a favore di mia
madre.
Fu
quindi con la morte nel cuore che assistetti al
loro arresto.
Poco
prima che le mettessero le manette, la grande e
per i più gelida Narcissa Black in Malfoy, fece una cosa che
non aveva mai
fatto da che ho memoria e cioè mi abbracciò,
stringendomi forte.
Ma
la cosa strana era che lo fece in pubblico; lei che
era sempre stata fredda e contenuta.
Mi
sembrava di essere un blocco di ghiaccio poi non
riuscendo più a resistere, la strinsi forte a me.
Dopo
la loro smaterializzazione, un Auror poco più
grande di me si avvicinò e mi disse che anche io dovevo
seguirli ma che non
sarei stato portato ad Azkaban ma bensì al Ministero.
Non
so perchè ma in quel momento alzai gli occhi,
incrociando quelli di Potter e vidi che annuiva mentre mi sorrideva e
anche se
potrà sembrare strano, quell'espressione mi
rasserenò.
Seguì
l'Auror con il cuore un pochino più tranquillo e
lui mi scortò fino al Ministero, dove venni ricevuto da
Kingsley Shackelbot,
che era stato nominato Ministro ad interim.
Gli
chiesi notizie dei miei genitori e lui mi disse
che mia madre aveva forti probabilità di essere scarcerata
entro due mesi.
D'altronde
quel misogino del Signore Oscuro non le
aveva mai dato il marchio, non ritenendola necessaria per il suo gruppo
mentre
mio padre, con molta probabilità, avrebbe ricevuto il bacio
dei Dissennatori.
Piansi
disperatamente ma se mi chiedete per chi versai
quelle lacrime, ancora adesso non saprei
dirvelo.
So
che a rigor di logica avrei dovuto piangere per la
prossima morte di mio padre ma la gioia di sapere che mia madre sarebbe
stata
scarcerata, aveva surclassato ogni emozione.
Quando
mi calmai, Shackelbot mi diede un bicchiere
d'acqua poi, mi chiese di mettere a loro disposizione i miei ricordi e
io
accettai subito.
Dopo
averli visionati, il Ministro mi disse che potevo
tornarmene a casa, dato che aveva compreso che ero stato costretto a
prendere
il marchio e che non mi poteva certo arrestare per miseri atti dovuti
al
bullismo.
Aveva
visto che non avevo mai ucciso nessuno e che
anzi, al solo pensiero di uccidere Silente, avevo pianto come un
bambino.
Fu
così che tornai a casa mia ma giunto lì, la vista
del Manor mi diede i brividi.
Il
ricordo di ciò che era accaduto al suo interno, mi
dava la nausea e sentivo di non riuscire a fare un solo passo di
più.
In
quell'istante, Potter e la Granger si
materializzarono davanti a me, facendomi fare un balzo poi vedendomi
fermo
davanti al cancello, mi chiesero perchè non entrassi.
Io,
dimenticandomi di domandargli il motivo della loro
visita, gli risposi che avevo paura e loro mi dissero che erano venuti
lì per
darmi una mano.
Il
mio orgoglio e i retaggi inculcatimi da mio padre,
mi spingevano a rifiutare ma l'effettivo bisogno di aiuto mi convinse
ad
accettare.
La
cosa che poi mi diede la spinta definitiva, fu
vedere la Granger tremare alla vista di casa mia ma cercare di ingoiare
le sue
paure per aiutarmi.
Forte
della loro presenza, m'incamminai verso la mia
dimora che si aprì di fronte al mio passaggio.
L'interno
della villa era tetro e malinconico e mi
sembrava di sentire ancora la puzza del Signore Oscuro.
Potter
e la Granger rimasero mezz'ora con me poi,
quando mi videro un pò più tranquillo, si
smaterializzarono.
Io
chiamai a raccolta tutti i nostri elfi e gli
ordinai di aprire tutte le tende, ripulire tutto quello schifo e
bruciare tutte
le lenzuola sostituendole con altre più
nuove.
Durante
le prime notti non riuscii a chiudere occhio:
avevo il terrore di vedere la porta della mia camera aprirsi, per far
entrare
il Mezzosangue senza naso o quella pazza di mia zia.
I
giorni che passarono dalla scarcerazione di mia
madre, trascorsero lenti come lumache e furono i più tristi
e desolati della
mia vita.
Era
più allegro un cielo piovoso e bigio che il grigio
che li rappresentava.
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Capitolo 4 *** Rosso ***
Bentornate
mie carissime,
da
questo capitolo, i momenti bui di Draco volgono al
termine e pian piano il nostro biondino tornerà a vivere.
Spero
che sia di vostro gradimento e che commentiate
in tante.
Vi
do appuntamento a sabato prossimo con il penultimo
capitolo e vi ringrazio di vero cuore.
Baci
Lorian
I
colori della vita secondo Draco
Malfoy - Rosso
Il
rosso... il rosso è un colore che fa pensare a tante cose:
al fuoco, al calore,
all'estate, alla passione e all'amore.
Nel
mio caso è proprio a quest'ultima cosa che lo
associo.
Io
algido e altezzoso Serpeverde, che nella vita di
amore ne ho conosciuto davvero poco, mi sono innamorato e la cosa
ancora più
bella è che sono totalmente ricambiato.
Nel
nostro mondo, questo è un caso più unico che raro.
Infatti
nelle famiglie Purosangue, specialmente quelle
altolocate, è usanza comune contrarre matrimoni senza
sentimento.
Solitamente
sono i padri ad accordarsi tra loro,
creando un unione che mira principalmente ad arricchire le due famiglie
unendo
i propri patrimoni.
Poi
viene comunicato ai futuri sposi e spesso questi
lo vengono a sapere quando sono ancora bambini.
A
me era stato detto tempo fa, che avrei dovuto
sposare una delle due sorelle Greengrass e speravo con tutto il cuore
che non
si trattasse di Daphne.
Per
l'amor di Merlino, non fraintendetemi! E' una
ragazza davvero bella e altera ma quella figlia di parecchi padri
è anche
superba, narcisista, vanitosa e altezzosa.
A
Serpeverde l'avevano soprannominata la Vergine di
ghiaccio, perchè non si faceva sfiorare neppure un braccio.
Non
che m'interessasse farlo, sia chiaro.
In
realtà ero attirato dal suo comportamento, perchè
pensavo che se lei era quella a me destinata, potevo star certo che la
prima
sera di nozze l'avrei trovata pura ed illibata e questo per un uomo
è sempre un
valore aggiunto, alla sposa che s'impalma.
Per
quanto i maschi cerchino di apparire moderni, non
possono negare che è abbastanza frustrante sapere che la
propria sposa sia
passata da un letto all'altro, con la velocità con cui si
cambia le mutande.
Mi
spiego meglio: credo che scatti qualcosa nel
cervello maschile che porti a pensare che una ragazza già
esperta, finisca con
il fare i paragoni con quelli venuti prima di te e a lungo andare ti
fai venire
i dubbi.
Sarò
abbastanza bravo? Sarà soddisfatta? Le piacerò
oppure
finirà con il mettermi le corna?
E'
vero che anche una donna vergine poi può metterti
le corna ma ripeto è un meccanismo
complicato
del nostro cervello, che ci fa pensare che
se tu sei l'unico, lei non chiederà niente di meglio.
Ma
sto divagando inutilmente!
Tornando
al discorso principale, ripeto che speravo
che la mia sposa non fosse Daphne, perchè sapevo che tra noi
due sarebbero
state fuoco e fiamme e io ero stanco di lotte e problemi.
Dopo
tutto quello che avevo passato, desideravo
ardentemente vivere in pace.
Quanto
alla più piccola delle Greengrass non potevo
dire nulla, in quanto non la conoscevo proprio.
Sapevo
solo che aveva frequentato la scuola di
Beauxbatons e che era tornata in Inghilterra solo da pochi mesi.
Non
sapevo neppure che faccia avesse né che carattere
la personalizzasse.
Un
pomeriggio di sette mesi fa, mia madre che era
uscita di prigione da un anno, mi chiamò nel suo studio e mi
disse che la sera
sarebbero giunti i coniugi Greengrass e che avrebbero portato con se la
mia
futura moglie.
Io
annuii rimanendo serio mentre dentro di me, si
stava scatenando un vero e proprio inferno.
Passai
tutto il pomeriggio nelle scuderie coccolando
Fulmine, il mio imponente cavallo arabo.
Era
una bestia magnifica e possente ed era anche
l'unico che sembrava capirmi, come se fosse un essere umano, anzi forse
meglio.
Un'ora
prima dell'arrivo dei futuri suoceri, salii in
camera mia e mi feci una doccia poi mi cambiai d'abito e quando Lelo,
il mio
elfo domestico mi avvisò del loro arrivo, indossai una
maschera di ghiaccio e
scesi lentamente le scale con il cuore in tumulto.
Non
appena varcai la soglia del nostro soggiorno,
Matthew Greengrass mi venne incontro con un grande sorriso impresso
sulle
labbra poi mi diede una pacca sulla spalla e mi indicò la
mia futura sposa.
Io
mi girai e quando i miei occhi si posarono su di
lei, si spalancarono di botto.
Astoria,
la minore delle due sorelle, quella che aveva
studiato a Beauxbatons sarebbe stata mia moglie.
Quando
lei mi guardò, mi sembrò che tutto il mondo
attorno a noi sparisse nel nulla.
Eravamo
rimasti solo io e la mia fidanzata e questa
era l'unica cosa che m'importava.
Mi
staccai da Matthew e mi avvicinai a lei che mi fece
un timido sorriso, con le guance rosse dall'imbarazzo.
Questo
mi piaceva oltre ogni dire, perchè penso che se
una donna riesce ancora ad arrossire, vuol dire che è pura e
semplice.
Arrivato
davanti a lei, le porsi la mano e quando vi
posò la sua, io mi chinai a baciargliela.
Il
contatto tra le nostri pelli fu qualcosa di
straordinario; sentii un brivido scendermi lungo la colonna vertebrale
e credo
che anche per lei fu lo stesso, perchè la sentì
sussultare.
Poi
ci accomodammo a cena ed ebbi modo di ascoltare la
sua voce.
Era
intelligente ed educata; all'apparenza poteva
sembrare debole e remissiva ma nei suoi occhi, leggevo una forza
inusuale che
mi incuriosiva davvero tanto.
E
ora dopo sette mesi, mentre le infilo al dito la
vera, penso che firmare il nostro contratto di nozze è stata
l'unica cosa
intelligente che abbia fatto Lucius.
Lei
mi completa in ogni maniera possibile e stanotte
sarà mia anche fisicamente e allora potrò dirmi
di sentirmi veramente
realizzato.
Guardandola
sento un fuoco scorrermi nelle vene, un
fuoco che mi scalda senza bruciarmi.
Fiamme
ardenti e rosse, come rosso è l'amore che sento
per Astoria.
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Capitolo 5 *** Azzurro ***
Ciao
ragazze, oggi pubblico il penultimo capitolo di
questa mini serie.
Oramai
i tempi bui per il nostro Draco sono finiti e
lui si avvia a vivere la sua nuova vita, pieno di dubbi e speranze.
Non
voglio dirvi di più e vi lascio alla lettura.
Vi
ringrazio come sempre del vostro affetto e vi
auguro una felice settimana, dandovi appuntamento a sabato prossimo per
la
conclusione di questa fiction.
Baci
Lorian
I
colori della vita secondo Draco
Malfoy - Azzurro
L'azzurro...
l'azzurro è il colore, che io associo alla cosa
più bella della mia vita.
Con
il passare degli anni, mi sono accostato molto al
mondo dei babbani; un pò per curiosità e un
pò per motivi di lavoro.
Infatti
le imprese di cui mi occupo, hanno spesso a
che fare con chi è privo di magia.
Ho
studiato le loro invenzioni e la loro storia e ho
trovato molte somiglianze tra il tetro dominio di Voldemort ( eh si,
anche io
ho smesso di chiamarlo Signore Oscuro) e quel babbano di Hitler.
Anche
lui ha sterminato milioni di persone innocenti,
per un folle ideale di razza pura.
Ho
visto con rammarico che anche tra babbani ci sono
stati stermini, torture e violenze per mere credenze razziste.
Da
noi contava il valore del sangue, da loro il colore
della pelle ma in entrambi i casi, sono morti padri di famiglia,
fratelli,
figli e amici.
Questo
mi ha fatto pensare parecchio e sono giunto
alla conclusione, che mio padre non avesse capito un bel niente di
quelli che
chiamava gli impuri.
Ma
a parte le guerre, l'odio e il razzismo, mi sono
interessato anche della parte leggera e ludica.
Credenze,
usanze, leggende, proverbi e comportamenti.
Mi
ha incuriosito molto il fatto che tra i babbani, ci
fossero molte strane superstizioni come ad esempio qualcosa che
riguarda gli
specchi, le scale e i gatti neri.
Per
certi versi, loro sono molto più emancipati di
noi, partendo dal fatto che non usano i matrimoni combinati e che hanno
la
possibilità di divorziare, se due coniugi non si amano
più.
Nel
nostro mondo, quando si contrae un matrimonio di
casata, lo si porta avanti fino alla morte e nel peggiore dei casi, ci
si
riempie di corna a vicenda.
Anche
nell'ambito dei figli, i babbani sono molto più
avanti di noi.
Innanzitutto
non esiste solo il patriarcato ma entrambi
i genitori hanno voce in capitolo sulla vita e sull'educazione della
prole,
cosa che da noi è assolutamente impensabile.
Le
nostre mogli sono state educate solo a compiacerci
e a fare figli ed è così da sempre.
Una
piccola usanza che francamente non ho compreso ma
che mi piace molto sono i colori che si usano per annunciare la nascita
di un
figlio: rosa per le femmine e azzurro per i maschietti.
So
che vi sembrerà strano ma pure io ho adottato
questa usanza, anche se solo nella mia testa.
Quindi
credo che abbiate capito, che per me l'azzurro
è il colore, che associo alla nascita di nostro figlio.
Mio
e della mia amata Astoria.
Scorpius
Hiperion Malfoy, che è nato tre anni dopo la
fine della guerra e che ha portato nella mia
vita,
la gioia e l'amore.
Quando
mia moglie mi comunicò di essere rimasta
incinta, ricordo che rimasi con la bocca aperta per un minuto buono
mentre dai
miei occhi scendevano le lacrime.
Poi
mi inginocchiai davanti a lei e posai le mie mani,
sul suo ventre ancora piatto sapendo che in quello scrigno era
custodito, tutto
il mio futuro.
Un'antica
magia, assicura ai Malfoy la nascita di un
solo erede ovviamente maschio.
Questo
per evitare che nascano delle lotte intestine
per dividersi il patrimonio.
Durante
tutta la gravidanza, sono stato vicino alla
mia Tori e quando è arrivato il momento per mio figlio di
venire al mondo, mi
sono avvicinato al suo capezzale e ho preteso di rimanere
lì, contravvenendo
alle regole.
Infatti
da noi, i padri non entrano nella stanza delle
partorienti ma attendono fuori, fino a quando non vengono chiamati a
cose
fatte.
Ma
io non volevo che per me, le cose andassero allo
stesso modo.
I
figli si fanno in due, anche se il peso maggiore è
in mano alle donne che devono vedere il loro corpo trasformarsi
nell'arco dei
mesi, devono lottare contro nausee e squilibri ormonali e devono
soffrire le
pene dell'inferno per farli venire alla luce.
So
che non è un discorso tanto da Purosangue ma trovo
davvero ingiusto, che dopo tutto il calvario che le nostre mogli
attraversano,
noi uomini ci riempiamo la bocca dicendo: " Questo è mio
figlio, l'ho
fatto io!".
In
quel momento, ho stretto la mano alla mia Tori e ho
cercato di farle forza, per quanto me lo permettevano i miei limiti e
quando ho
visto mio figlio venire al mondo, ho pianto come un bambino, travolto
da un'emozione
devastante.
Sia
io che Astoria abbiamo deciso di comune accordo,
di non far crescere Scorpius dagli elfi o dalle tate ma di occuparcene
in prima
persona.
Voglio
cercare di non commettere, gli errori che
Lucius ha fatto con me.
Desidero
per lui, un mondo più sereno e la prima cosa
che spiegherò a mio figlio, sarà che non
c'è nessuna differenza tra i
Purosangue e i nati babbani.
Gli
dirò che non dovrà mai fare nessuna
discriminazione, che potrà avere tutti gli amici che vuole,
sia che siano
ricchi o poveri, maghi o no.
Non
imporrò a Scorpius un matrimonio da contratto,
anche se il mio è stato fortunato.
Voglio
che lui possa scegliere la ragazza che amerà
con il cuore sereno.
Non
mi inquieterò se non finirà a Serpeverde o se non
amerà volare sulla scopa; voglio che abbia il libero arbitro
per decidere da
se, cosa fare della sua vita.
Io
rimarrò fermo ai margini e ci sarò, se lui mi
chiederà aiuto ma non lo vizierò come ha fatto
Lucius con me e non gli dirò
che un Malfoy deve ordinare ed
essere rispettato, temuto e
obbedito.
Questo
per evitare che mio figlio, un
giorno si debba vergognare del cognome che porta, che abbia dei
problemi con
gli altri o che arrivi ad odiarmi profondamente.
Il
mio unico desidero è che Scorpius cresca,
diventando indubbiamente una persona migliore di me.
Gli
insegnerò che un futuro sereno è come un cielo
sgombro di nuvole e di un azzurro splendente.
Azzurro,
proprio come lui.
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Capitolo 6 *** Verde ***
Buon
sabato ragazze, eccoci giunte all''ultimo
appuntamento con questa serie di one shot, dove abbia ripercorso la
vita di
Draco Malfoy, aiutandoci con i colori.
Oggi
tocca al verde ma non vi dirò a cosa lo accomuna
il nostro biondino preferito.
Leggetelo
e ditemi che ne pensate.
Colgo
l'occasione per comunicarvi che fra due o tre
settimane al massimo, inizierò a postare la mia nuova storia
che ovviamente è
una Dramione al 100%.
Spero
che la seguiate in molte, così come avete fatto
con Oddio mi si è ristretto il Malfoy.
E'
vero che il mio parere non conta ma prendetelo com'è,
se vi dico che è una bellissima storia.
Ora
basta chiacchiere, vi lascio alla lettura di
questo capitolo e vi do appuntamento a sabato prossimo, con l'altra
storia che
sto pubblicando in questo momento.
Baci
Lorian
I
colori della vita secondo Draco
Malfoy - Verde
Il
verde... il verde oltre ad essere uno dei colori
della mia casata ad Hogwarts, è secondo i babbani quello che
viene accostato
alla speranza.
Anche
io voglio farlo e quindi assocerò il verde alla
speranza che nella vita di mio figlio, non ci siano più
dolori e problemi.
So
che sono pure utopie, perchè la vita innegabilmente
è fatta sia di gioie che di dolori ma quello che spero
è di riuscire a non
essere io, il fautore delle lacrime che vedrei scendere sul suo volto.
Scorpius
ha preso il meglio di me e cioè l'ambizione e
la somiglianza fisica.
Come
se fosse il simbolo dei Malfoy ha infatti i
capelli biondi e gli occhi grigi ma il carattere è
sicuramente quello di
Astoria.
Lei,
a differenza di quello che fece mia madre, ha
amato e coccolato nostro figlio come una vera mamma dovrebbe fare.
All'inizio,
devo ammettere che stavo per cadere nella
trappola degli insegnamenti di Lucius e quando lei lo aveva abbracciato
e
baciato, gli avevo detto che non volevo un molliccio per figlio e che
doveva
limitare, se non addirittura rinunciare a coccole e vezzeggiamenti.
Giuro
che ancora adesso, dopo quindici anni, sento
bruciarmi addosso gli occhi di mia moglie.
Astoria
mi ha fulminato con rancore e odio poi mi ha
detto: " E' tuo figlio solo perchè una notte il tuo seme ha
germogliato
nel mio ventre ma questo non ti da diritto di dirmi, come devo crescere
il mio
bambino.
Io
sono sua madre, perchè lo sentito crescere dentro
di me, l'ho sentito muoversi e ho patito le pene dell'inferno per farlo
nascere.
Io
gli do da mangiare, lo cullo per farlo dormire, lo
lavo e lo vesto e non ti permetto di impormi il credo di tuo padre.
Lui
con te ha fatto più danni che altro e puoi
giurarci, che ti impedirò di commetterli anche con
Scorpius!".
Dopo
quel discorso, che devo ammetterlo mi ha
sconvolto, mi è toccato dormire sul divano per tre lunghi
mesi per punizione.
Punizione
che si è interrotta, quando ho chiesto
umilmente scusa a mia moglie e non mi sono più
intromesso,
nel suo modo di educare nostro figlio.
Astoria
è una madre esemplare che ha usato con
Scorpius la severità e la giustizia, dosate in egual misura
e devo dire che il
risultato è stato eccellente.
Mio
figlio, a differenza mia, è comunicativo e
allegro.
Riesce
a farsi volere bene da tutti, pur non
dimenticando il lignaggio che lo rappresenta.
Non
sbatte in faccia a nessuno il suo denaro e
sopratutto, non discrimina le persone.
Astoria
gli ha sempre detto che tutti i maghi sono
uguali e che non esistono Mezzosangue o Sangue sporco e mentre glielo
diceva,
fissava negli occhi me.
Quando
siamo rimasti soli, le avevo chiesto perchè mi
guardasse e lei mi aveva risposto: " Perchè Daphne mi ha
raccontato, di
come tu trattavi la Granger a scuola.
Lei,
con mia sorella era molto gentile e diverse volte
l'aveva aiutata nei compiti.
Quando
tu la offendevi in quel modo, lei ti odiava
tanto ma non poteva affrontarti per quello che rappresentavi.
Ti
eri fatto intorno una schiera di pappamolle e
persone ignavie che ti venivano dietro solo per il potere che derivava
dal tuo
nome e dal tuo denaro ma io non voglio questo per Scorpius.
Lui
deve essere liberato dai dogmi di suo nonno e puoi
giurarci che non gli permetterò di fare del male a mio
figlio, anche ora che si
trova sotto terra!".
Stranamente
non avevo avuto nulla da ridire sulle sue
parole, perchè mi rendevo conto da solo che era la
sacrosanta verità.
Sono
stato manipolato prima dal mio stesso padre e poi
da Voldemort, che mi ha messo sulle spalle un peso troppo grande per me.
Uccidere
un uomo era davvero una cosa atroce e lo era
ancora di più, se quell'uomo era Albus Silente, il preside
più amato di
Hogwarts.
Dopo
ho saputo che si era messo d'accordo con Severus,
perchè fosse lui ad ucciderlo in modo da non corrompere la
mia anima.
Infatti
tramite Potter, ho scoperto che il preside era
comunque destinato a morire per una maledizione che gli era stata
inferta e in
quel momento, ho maledetto il fatto che questa cosa non fosse venuta
fuori
prima.
Infatti
penso che se Voldemort avesse saputo che il
suo antico nemico era destinato a morire, avrebbe atteso gli
avvenimenti senza
coinvolgermi.
Ma
chi voglio prendere in giro! Se non fosse stato
Silente, magari mi avrebbe chiesto di far fuori la McGranitt o la
Granger.
E
questo perchè sapeva perfettamente che non ne sarei
stato in grado.
Sono
una serpe vigliacca, che preferisce arrotolarsi e
nascondersi sotto un masso pur di non affrontare un ostacolo.
No,
ha ragione Astoria! Io sono stato solo una
marionetta tra le mani di persone senza scrupoli e non voglio che
questo accada
anche a mio figlio.
Desidero
che lui sia rispettato ma che si senta anche
libero di vivere come vuole.
Voglio
a vederlo sereno e felice e se per avere
questo, devo rimanere ai margini senza
ficcanasare nelle sue scelte,
giuro che lo farò.
Mi
affido a Merlino, perchè mi aiuti a non commettere
errori e a donare a Scorpius un futuro verde speranza.
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