I colori della vita secondo Draco Malfoy

di lorian
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Giallo ***
Capitolo 2: *** Nero ***
Capitolo 3: *** Grigio ***
Capitolo 4: *** Rosso ***
Capitolo 5: *** Azzurro ***
Capitolo 6: *** Verde ***



Capitolo 1
*** Giallo ***


Ciao carissime da oggi, per sei settimane Draco ci farà compagnia raccontandoci della sua vita ma associandola ogni volta ad un colore diverso.

Come ho detto diverse volte, queste one shot servono solo per darmi il tempo di portare a termine una long Dramione che sto scrivendo.

Oggi come vedete parliamo del giallo!

E' un colore solare, che molte di voi faticheranno ad associare ad uno gelido e altezzoso come Draco Lucius Malfoy ma credo invece che per il periodo di cui vuole parlare, sia l'ideale.

Ora lascio a lui la parola, sperando che lo ascoltiate in tanti.

Baci Lorian

 

P.S. VISTA LA CHIUSURA DI TINYPIC, RIEDITERÒ TUTTE LE STORIE ELIMINANDO LE FOTOGRAFIE 

 

 

I colori della vita secondo Draco Malfoy - Giallo

 

Il giallo... il giallo è il colore che associo ai primi anni passati ad Hogwarts.

Quelli in cui ero all'apice del potere che derivava dal mio cognome, quando il mio unico pensiero era quello di rendere la vita impossibile al trio dei miracoli.

Ero circondato da sudditi sottomessi, ingolositi da tutto il denaro che mi apparteneva.

Esattamente come aveva detto mio padre, poco prima di accompagnarmi al binario 9 e 3/4.

" Tu sei un Malfoy e come tale devi ordinare e devi essere rispettato, temuto e obbedito.                                    Sta attento Draco, vedi di non deludermi e ricordati sempre che un Malfoy non piange; un Malfoy si piega ma non si spezza!".

E io forte di quei suoi insegnamenti, camminavo per i corridoi di Hogwarts con la testa alta e un atteggiamento tronfio ed altero.

Vedevo che tutti, quando passavo abbassavano gli occhi e io credevo che lo facessero in segno di rispetto.

Ho scoperto poi che tutto il loro modo di fare, era dovuto alla paura e al terrore ma se anche lo avessi capito allora, penso che avrei gongolato come uno scemo per questa cosa.

Dal primo momento in cui posai i miei occhi sul viso di Potter, mi chiesi perchè tutti avessero delle aspettative, in quello che per me era solo un normale bambino.

Normale e per giunta stupido; tanto da rifiutare la mia mano! O forse, col senno di poi, posso ammettere che invece fu più che lungimirante.

Sul rosso non mi esprimo, perchè tanto sarebbe fiato sprecato, dato che l'ho sempre visto come un debole ma anche qui devo ammettere, che al mio confronto aveva del coraggio da vendere e sappiate che venire a patti con queste parole, mi costa un sacco.

Un altra costante di quegli anni era la Sanguesporco, che secondo mio padre non era degna di calcare il suolo magico.

Io la pensavo come lui all'inizio ma poi, con il passare degli anni, non potei fare altro che chiedermi se stavolta il mio caro paparino non avesse sbagliato.

Perchè sarebbe stato da idioti non ammettere, che lei ne sapeva più di qualunque Purosangue e per quanto io e i miei amici o sudditi, ci ostinassimo a prenderla in giro chiamandola secchiona, lei

aveva sempre una marcia in più.

Con molta probabilità se Potter non avesse avuto lei al suo fianco, sarebbe stato capace di gettarsi tra le braccia del Signore Oscuro, invitandolo a prendere il the.

Tanti episodi mi avevano accomunato a lei, durante tutti gli anni trascorsi ad Hogwarts.

A partire da quando la prima volta l'avevo appellata con il dispregiativo di lurida Sanguesporco.

Vedere i suoi occhi riempirsi di lacrime, mi aveva dato un senso di potere infinito e il rispetto di tutte le serpi che mi circondavano, che poi si erano sentiti in diritto di chiamarla allo stesso modo.

Che soddisfazione avevo provato, quando le avevo fatto crescere i denti da castoro, con l'incanto Densaugeo ma quella stessa sensazione, era stata surclassata quando l'avevo vista entrare in Sala Grande al braccio di Krum, in occasione del Ballo del Ceppo.

Nonostante mi facesse una rabbia immensa, non potei non ammettere con me stesso che quella sera lei era davvero bella, ancor più di tutte le Purosangue che mi circondavano con la speranza di irretirmi.

E quanto la odiai quando mi diede quel pugno sul naso, per difendere quel pollo con gli zoccoli.

Per un istante, la guardai negli occhi e vidi l'immensa fierezza di cui era dotata.

Ma la sua presenza si ripercuoteva in me anche fuori dalla scuola, quando dovevo sopportare i rimbrotti di mio padre e le sue terribili Cruciatus, solo perchè non riuscivo a superarla nei voti.

E quando la vidi distesa sul pavimento di casa mia, mentre inerme sopportava la tortura di mia zia, provai per lei un infinito rispetto.

Tutto sommato però non posso negare che nel bene o nel male, Potter, la Granger e si, anche il rosso sfigato, avevano lasciato nella mia vita un segno tangibile e profondo.

Un segno... innegabilmente giallo.

 

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Capitolo 2
*** Nero ***


Benvenute mie care, dopo la pubblicazione del primo capitolo di questa serie, eccoci giunte al secondo appuntamento.

Non posso né voglio rivelarvi di più, riguardo al suo contenuto quindi vi lascio alla lettura del capitolo.

Volevo solo avvisarvi che sabato prossimo, insieme alla pubblicazione del terzo capitolo di questa serie, metterò anche il primo di una nuova long che sto scrivendo a quattro mani, insieme ad un'altra ragazza di efp: fenice cremesi.

Si tratta di una storia un pò particolare che riassume mistero e magia, ambientata ovviamente in quel di Hogwarts.

Mi auguro di cuore che la seguiate in tante e che ci darete il vostro parere spassionato.

Ora basta chiacchiere, vi lascio al racconto di Draco.

A sabato prossimo un bacio Lorian

 

I colori della vita secondo Draco Malfoy - Nero

 


Il nero... il nero è un colore che per molti versi, mi si addice tanto.

D'altronde è quello il colore dei miei abiti preferiti, come se facesse parte della mia pelle e questa sensazione si è acuita, nel momento esatto in cui il Signore Oscuro ha messo piede nella mia casa.

Sono sempre stato fiero della bellezza e dell'imponenza del Manor ma da quel momento, tutto si è oscurato nella mia esistenza.

Quell'essere viscido, ha ridotto la nostra famiglia al puro servilismo e le umiliazioni erano all'ordine del giorno da parte sua, coadiuvato da quella pazza di mia zia Bellatrix.

Le finestre erano state coperte da pesanti e scuri tendaggi che impedivano alla luce del giorno di entrare, gli ambienti erano tetri ed opprimenti, mia madre era sfiorita come una pianta andata a male, mio padre viveva perennemente con la testa abbassata e con le spalle ricurve dal peso dei suoi errori e io vegetavo il più possibile nella mia stanza, che era diventato il mio unico porto sicuro.

Mentre me ne stavo sdraiato sul mio letto, il mio sguardo si posava sui poster di quiddicth che ricoprivano i muri della mia camera e giorno dopo giorno, sentivo che quella vita non mi apparteneva più.

Quando mio padre fu arrestato, dopo il fallimento dell'operazione condotta da lui al Ministero, per il recupero della profezia di Potter, tutto era crollato sulle mie spalle.

Le minacce rivolte a me e a mia madre si erano intensificate e spesso mi capitava di sentire i suoi pianti strazianti, quando passavo davanti alla sua stanza.

L'odio verso Potter e la sua combriccola si era acuito e stupidamente, li incolpai di tutte le disgrazie che ci stavano accadendo quando invece, la responsabilità era solo dell'avidità e dell'ingordigia del mio augusto genitore, che per sete di potere aveva barattato la pace e la serenità della sua famiglia.

Il Signore Oscuro mi propose di prendere il Marchio Nero e in cambio lui avrebbe tirato mio padre fuori da Azkaban e lo avrebbe perdonato di tutti i suoi fallimenti.

Voi cosa avreste fatto al mio posto? Anche se aveva sbagliato, era pur sempre mio padre.

In effetti avevo preso troppo sotto gamba la proposta di quel viscido senza naso e me ne resi

conto, quando lui mi ordinò di uccidere il più grande mago di tutti i tempi e cioè Albus Silente.

Da allora la mia vita, aveva fatto uno scivolone bello profondo e mi sembrava di non riuscire più a fermare quella caduta.

Quando assistetti alla morte della professoressa Burbage, che davanti ai miei occhi fu uccisa dal Signore Oscuro e divorata dal suo adorato serpentone, mi resi conto che il sangue nelle mie vene, si era cristallizzato.

Se fossi stato un Grifondoro, molto probabilmente avrei chiesto aiuto a qualcuno ma ero e sono solo un pavido Serpeverde, che il coraggio non sa neppure dove sta di casa.

E così il nero è dilagato nella mia esistenza, fino ad assorbire ogni piccola traccia di luce e togliendomi ogni briciola di voglia di vivere.

 

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Capitolo 3
*** Grigio ***


Ciao carissime, anzitutto ben trovate e buon sabato a tutte.

Da questo capitolo, i colori della vita di Draco tendono a diventare più chiari e quindi dimentichiamoci del dolore e delle lacrime che ha dovuto versare.

Per il nostro biondino del cuore, le cose cominciano a migliorare e anche se lentamente, lui tornerà a splendere.

Spero che il capitolo vi piaccia e mi azzardo ad invitarvi a leggere anche il prologo e il primo capitolo della nuova long che pubblicherò tra pochi minuti.

E' una storia inventata da un altro scrittore di efp e che io ho riadattato.

Anche se avevo promesso a me stessa di non tornare più a scrivere a quattro mani, non ho resistito a questa storia.

Mi auguro che le nostre fatiche non siano state vane e vi do appuntamento a sabato prossimo, ringraziandovi del vostro affetto.

Baci Lorian

 

I colori della vita secondo Draco Malfoy - Grigio

 


Il grigio... il grigio è il colore che ha rappresentato la mia vita, dopo la fine della seconda guerra magica.

Quando mio padre e mia madre furono raggiunti nella Sala Grande dagli Auror, per essere tradotti ad Azkaban, Potter s'intromise e con un cipiglio duro e severo gli ordinò di non toccare la moglie di uno dei più pericolosi Mangiamorte.

E questo lo fece perchè lei lo aveva aiutato, mentendo al Signore Oscuro.

Loro gli risposero che per ora dovevano arrestarli entrambi e che poi, se lui voleva, poteva testimoniare a favore di mia madre.

Fu quindi con la morte nel cuore che assistetti al loro arresto.

Poco prima che le mettessero le manette, la grande e per i più gelida Narcissa Black in Malfoy, fece una cosa che non aveva mai fatto da che ho memoria e cioè mi abbracciò, stringendomi forte.

Ma la cosa strana era che lo fece in pubblico; lei che era sempre stata fredda e contenuta.

Mi sembrava di essere un blocco di ghiaccio poi non riuscendo più a resistere, la strinsi forte a me.

Dopo la loro smaterializzazione, un Auror poco più grande di me si avvicinò e mi disse che anche io dovevo seguirli ma che non sarei stato portato ad Azkaban ma bensì al Ministero.

Non so perchè ma in quel momento alzai gli occhi, incrociando quelli di Potter e vidi che annuiva mentre mi sorrideva e anche se potrà sembrare strano, quell'espressione mi rasserenò.

Seguì l'Auror con il cuore un pochino più tranquillo e lui mi scortò fino al Ministero, dove venni ricevuto da Kingsley Shackelbot, che era stato nominato Ministro ad interim.

Gli chiesi notizie dei miei genitori e lui mi disse che mia madre aveva forti probabilità di essere scarcerata entro due mesi.

D'altronde quel misogino del Signore Oscuro non le aveva mai dato il marchio, non ritenendola necessaria per il suo gruppo mentre mio padre, con molta probabilità, avrebbe ricevuto il bacio dei Dissennatori.

Piansi disperatamente ma se mi chiedete per chi versai quelle lacrime, ancora adesso non saprei

dirvelo.

So che a rigor di logica avrei dovuto piangere per la prossima morte di mio padre ma la gioia di sapere che mia madre sarebbe stata scarcerata, aveva surclassato ogni emozione.

Quando mi calmai, Shackelbot mi diede un bicchiere d'acqua poi, mi chiese di mettere a loro disposizione i miei ricordi e io accettai subito.

Dopo averli visionati, il Ministro mi disse che potevo tornarmene a casa, dato che aveva compreso che ero stato costretto a prendere il marchio e che non mi poteva certo arrestare per miseri atti dovuti al bullismo.

Aveva visto che non avevo mai ucciso nessuno e che anzi, al solo pensiero di uccidere Silente, avevo pianto come un bambino.

Fu così che tornai a casa mia ma giunto lì, la vista del Manor mi diede i brividi.

Il ricordo di ciò che era accaduto al suo interno, mi dava la nausea e sentivo di non riuscire a fare un solo passo di più.

In quell'istante, Potter e la Granger si materializzarono davanti a me, facendomi fare un balzo poi vedendomi fermo davanti al cancello, mi chiesero perchè non entrassi.

Io, dimenticandomi di domandargli il motivo della loro visita, gli risposi che avevo paura e loro mi dissero che erano venuti lì per darmi una mano.

Il mio orgoglio e i retaggi inculcatimi da mio padre, mi spingevano a rifiutare ma l'effettivo bisogno di aiuto mi convinse ad accettare.

La cosa che poi mi diede la spinta definitiva, fu vedere la Granger tremare alla vista di casa mia ma cercare di ingoiare le sue paure per aiutarmi.

Forte della loro presenza, m'incamminai verso la mia dimora che si aprì di fronte al mio passaggio.

L'interno della villa era tetro e malinconico e mi sembrava di sentire ancora la puzza del Signore Oscuro.

Potter e la Granger rimasero mezz'ora con me poi, quando mi videro un pò più tranquillo, si smaterializzarono.

Io chiamai a raccolta tutti i nostri elfi e gli ordinai di aprire tutte le tende, ripulire tutto quello schifo e bruciare tutte le lenzuola  sostituendole con altre più nuove.

Durante le prime notti non riuscii a chiudere occhio: avevo il terrore di vedere la porta della mia camera aprirsi, per far entrare il Mezzosangue senza naso o quella pazza di mia zia.

I giorni che passarono dalla scarcerazione di mia madre, trascorsero lenti come lumache e furono i più tristi e desolati della mia vita.

Era più allegro un cielo piovoso e bigio che il grigio che li rappresentava.

 

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Capitolo 4
*** Rosso ***


Bentornate mie carissime,

da questo capitolo, i momenti bui di Draco volgono al termine e pian piano il nostro biondino tornerà a vivere.

Spero che sia di vostro gradimento e che commentiate in tante.

Vi do appuntamento a sabato prossimo con il penultimo capitolo e vi ringrazio di vero cuore.

Baci Lorian

 

I colori della vita secondo Draco Malfoy - Rosso

 

Il rosso... il rosso è un colore che fa pensare a tante cose: al fuoco, al calore, all'estate, alla passione e all'amore.

Nel mio caso è proprio a quest'ultima cosa che lo associo.

Io algido e altezzoso Serpeverde, che nella vita di amore ne ho conosciuto davvero poco, mi sono innamorato e la cosa ancora più bella è che sono totalmente ricambiato.

Nel nostro mondo, questo è un caso più unico che raro.

Infatti nelle famiglie Purosangue, specialmente quelle altolocate, è usanza comune contrarre matrimoni senza sentimento.

Solitamente sono i padri ad accordarsi tra loro, creando un unione che mira principalmente ad arricchire le due famiglie unendo i propri patrimoni.

Poi viene comunicato ai futuri sposi e spesso questi lo vengono a sapere quando sono ancora bambini.

A me era stato detto tempo fa, che avrei dovuto sposare una delle due sorelle Greengrass e speravo con tutto il cuore che non si trattasse di Daphne.

Per l'amor di Merlino, non fraintendetemi! E' una ragazza davvero bella e altera ma quella figlia di parecchi padri è anche superba, narcisista, vanitosa e altezzosa.

A Serpeverde l'avevano soprannominata la Vergine di ghiaccio, perchè non si faceva sfiorare neppure un braccio.

Non che m'interessasse farlo, sia chiaro.

In realtà ero attirato dal suo comportamento, perchè pensavo che se lei era quella a me destinata, potevo star certo che la prima sera di nozze l'avrei trovata pura ed illibata e questo per un uomo è sempre un valore aggiunto, alla sposa che s'impalma.

Per quanto i maschi cerchino di apparire moderni, non possono negare che è abbastanza frustrante sapere che la propria sposa sia passata da un letto all'altro, con la velocità con cui si cambia le mutande.

Mi spiego meglio: credo che scatti qualcosa nel cervello maschile che porti a pensare che una ragazza già esperta, finisca con il fare i paragoni con quelli venuti prima di te e a lungo andare ti fai venire i dubbi.

Sarò abbastanza bravo? Sarà soddisfatta? Le piacerò oppure finirà con il mettermi le corna?

E' vero che anche una donna vergine poi può metterti le corna ma ripeto è un meccanismo

complicato del nostro cervello, che ci fa pensare che se tu sei l'unico, lei non chiederà niente di meglio.

Ma sto divagando inutilmente!

Tornando al discorso principale, ripeto che speravo che la mia sposa non fosse Daphne, perchè sapevo che tra noi due sarebbero state fuoco e fiamme e io ero stanco di lotte e problemi.

Dopo tutto quello che avevo passato, desideravo ardentemente vivere in pace.

Quanto alla più piccola delle Greengrass non potevo dire nulla, in quanto non la conoscevo proprio.

Sapevo solo che aveva frequentato la scuola di Beauxbatons e che era tornata in Inghilterra solo da pochi mesi.

Non sapevo neppure che faccia avesse né che carattere la personalizzasse.

Un pomeriggio di sette mesi fa, mia madre che era uscita di prigione da un anno, mi chiamò nel suo studio e mi disse che la sera sarebbero giunti i coniugi Greengrass e che avrebbero portato con se la mia futura moglie.

Io annuii rimanendo serio mentre dentro di me, si stava scatenando un vero e proprio inferno.

Passai tutto il pomeriggio nelle scuderie coccolando Fulmine, il mio imponente cavallo arabo.

Era una bestia magnifica e possente ed era anche l'unico che sembrava capirmi, come se fosse un essere umano, anzi forse meglio.

Un'ora prima dell'arrivo dei futuri suoceri, salii in camera mia e mi feci una doccia poi mi cambiai d'abito e quando Lelo, il mio elfo domestico mi avvisò del loro arrivo, indossai una maschera di ghiaccio e scesi lentamente le scale con il cuore in tumulto.

Non appena varcai la soglia del nostro soggiorno, Matthew Greengrass mi venne incontro con un grande sorriso impresso sulle labbra poi mi diede una pacca sulla spalla e mi indicò la mia futura sposa.

Io mi girai e quando i miei occhi si posarono su di lei, si spalancarono di botto.

Astoria, la minore delle due sorelle, quella che aveva studiato a Beauxbatons sarebbe stata mia moglie.

Quando lei mi guardò, mi sembrò che tutto il mondo attorno a noi sparisse nel nulla.

Eravamo rimasti solo io e la mia fidanzata e questa era l'unica cosa che m'importava.

Mi staccai da Matthew e mi avvicinai a lei che mi fece un timido sorriso, con le guance rosse dall'imbarazzo.

Questo mi piaceva oltre ogni dire, perchè penso che se una donna riesce ancora ad arrossire, vuol dire che è pura e semplice.

Arrivato davanti a lei, le porsi la mano e quando vi posò la sua, io mi chinai a baciargliela.

Il contatto tra le nostri pelli fu qualcosa di straordinario; sentii un brivido scendermi lungo la colonna vertebrale e credo che anche per lei fu lo stesso, perchè la sentì sussultare.

Poi ci accomodammo a cena ed ebbi modo di ascoltare la sua voce.

Era intelligente ed educata; all'apparenza poteva sembrare debole e remissiva ma nei suoi occhi, leggevo una forza inusuale che mi incuriosiva davvero tanto. 

E ora dopo sette mesi, mentre le infilo al dito la vera, penso che firmare il nostro contratto di nozze è stata l'unica cosa intelligente che abbia fatto Lucius.

Lei mi completa in ogni maniera possibile e stanotte sarà mia anche fisicamente e allora potrò dirmi di sentirmi veramente realizzato.

Guardandola sento un fuoco scorrermi nelle vene, un fuoco che mi scalda senza bruciarmi.

Fiamme ardenti e rosse, come rosso è l'amore che sento per Astoria.

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Capitolo 5
*** Azzurro ***


Ciao ragazze, oggi pubblico il penultimo capitolo di questa mini serie.

Oramai i tempi bui per il nostro Draco sono finiti e lui si avvia a vivere la sua nuova vita, pieno di dubbi e speranze.

Non voglio dirvi di più e vi lascio alla lettura.

Vi ringrazio come sempre del vostro affetto e vi auguro una felice settimana, dandovi appuntamento a sabato prossimo per la conclusione di questa fiction.

Baci Lorian

 

I colori della vita secondo Draco Malfoy -  Azzurro

 

L'azzurro... l'azzurro è il colore, che io associo alla cosa più bella della mia vita.

Con il passare degli anni, mi sono accostato molto al mondo dei babbani; un pò per curiosità e un pò per motivi di lavoro.

Infatti le imprese di cui mi occupo, hanno spesso a che fare con chi è privo di magia.

Ho studiato le loro invenzioni e la loro storia e ho trovato molte somiglianze tra il tetro dominio di Voldemort ( eh si, anche io ho smesso di chiamarlo Signore Oscuro) e quel babbano di Hitler.

Anche lui ha sterminato milioni di persone innocenti, per un folle ideale di razza pura.

Ho visto con rammarico che anche tra babbani ci sono stati stermini, torture e violenze per mere credenze razziste.

Da noi contava il valore del sangue, da loro il colore della pelle ma in entrambi i casi, sono morti padri di famiglia, fratelli, figli e amici.

Questo mi ha fatto pensare parecchio e sono giunto alla conclusione, che mio padre non avesse capito un bel niente di quelli che chiamava gli impuri. 

Ma a parte le guerre, l'odio e il razzismo, mi sono interessato anche della parte leggera e ludica.

Credenze, usanze, leggende, proverbi e comportamenti.

Mi ha incuriosito molto il fatto che tra i babbani, ci fossero molte strane superstizioni come ad esempio qualcosa che riguarda gli specchi, le scale e i gatti neri.

Per certi versi, loro sono molto più emancipati di noi, partendo dal fatto che non usano i matrimoni combinati e che hanno la possibilità di divorziare, se due coniugi non si amano più.

Nel nostro mondo, quando si contrae un matrimonio di casata, lo si porta avanti fino alla morte e nel peggiore dei casi, ci si riempie di corna a vicenda.

Anche nell'ambito dei figli, i babbani sono molto più avanti di noi.

Innanzitutto non esiste solo il patriarcato ma entrambi i genitori hanno voce in capitolo sulla vita e sull'educazione della prole, cosa che da noi è assolutamente impensabile.

Le nostre mogli sono state educate solo a compiacerci e a fare figli ed è così da sempre.

Una piccola usanza che francamente non ho compreso ma che mi piace molto sono i colori che si usano per annunciare la nascita di un figlio: rosa per le femmine e azzurro per i maschietti.

So che vi sembrerà strano ma pure io ho adottato questa usanza, anche se solo nella mia testa.

Quindi credo che abbiate capito, che per me l'azzurro è il colore, che associo alla nascita di nostro figlio.

Mio e della mia amata Astoria.

Scorpius Hiperion Malfoy, che è nato tre anni dopo la fine della guerra e che ha portato nella mia

vita, la gioia e l'amore.

Quando mia moglie mi comunicò di essere rimasta incinta, ricordo che rimasi con la bocca aperta per un minuto buono mentre dai miei occhi scendevano le lacrime.

Poi mi inginocchiai davanti a lei e posai le mie mani, sul suo ventre ancora piatto sapendo che in quello scrigno era custodito, tutto il mio futuro.

Un'antica magia, assicura ai Malfoy la nascita di un solo erede ovviamente maschio.

Questo per evitare che nascano delle lotte intestine per dividersi il patrimonio.

Durante tutta la gravidanza, sono stato vicino alla mia Tori e quando è arrivato il momento per mio figlio di venire al mondo, mi sono avvicinato al suo capezzale e ho preteso di rimanere lì, contravvenendo alle regole.

Infatti da noi, i padri non entrano nella stanza delle partorienti ma attendono fuori, fino a quando non vengono chiamati a cose fatte.

Ma io non volevo che per me, le cose andassero allo stesso modo.

I figli si fanno in due, anche se il peso maggiore è in mano alle donne che devono vedere il loro corpo trasformarsi nell'arco dei mesi, devono lottare contro nausee e squilibri ormonali e devono soffrire le pene dell'inferno per farli venire alla luce.

So che non è un discorso tanto da Purosangue ma trovo davvero ingiusto, che dopo tutto il calvario che le nostre mogli attraversano, noi uomini ci riempiamo la bocca dicendo: " Questo è mio figlio, l'ho fatto io!".

In quel momento, ho stretto la mano alla mia Tori e ho cercato di farle forza, per quanto me lo permettevano i miei limiti e quando ho visto mio figlio venire al mondo, ho pianto come un bambino, travolto da un'emozione devastante.

Sia io che Astoria abbiamo deciso di comune accordo, di non far crescere Scorpius dagli elfi o dalle tate ma di occuparcene in prima persona.

Voglio cercare di non commettere, gli errori che Lucius ha fatto con me.

Desidero per lui, un mondo più sereno e la prima cosa che spiegherò a mio figlio, sarà che non c'è nessuna differenza tra i Purosangue e i nati babbani.

Gli dirò che non dovrà mai fare nessuna discriminazione, che potrà avere tutti gli amici che vuole, sia che siano ricchi o poveri, maghi o no.

Non imporrò a Scorpius un matrimonio da contratto, anche se il mio è stato fortunato.

Voglio che lui possa scegliere la ragazza che amerà con il cuore sereno.

Non mi inquieterò se non finirà a Serpeverde o se non amerà volare sulla scopa; voglio che abbia il libero arbitro per decidere da se, cosa fare della sua vita.

Io rimarrò fermo ai margini e ci sarò, se lui mi chiederà aiuto ma non lo vizierò come ha fatto Lucius con me e non gli dirò che un Malfoy deve ordinare ed essere rispettato, temuto e obbedito.

Questo per evitare che mio figlio, un giorno si debba vergognare del cognome che porta, che abbia dei problemi con gli altri o che arrivi ad odiarmi profondamente.

Il mio unico desidero è che Scorpius cresca, diventando indubbiamente una persona migliore di me.

Gli insegnerò che un futuro sereno è come un cielo sgombro di nuvole e di un azzurro splendente.

Azzurro, proprio come lui.

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Capitolo 6
*** Verde ***


Buon sabato ragazze, eccoci giunte all''ultimo appuntamento con questa serie di one shot, dove abbia ripercorso la vita di Draco Malfoy, aiutandoci con i colori.

Oggi tocca al verde ma non vi dirò a cosa lo accomuna il nostro biondino preferito.

Leggetelo e ditemi che ne pensate.

Colgo l'occasione per comunicarvi che fra due o tre settimane al massimo, inizierò a postare la mia nuova storia che ovviamente è una Dramione al 100%.

Spero che la seguiate in molte, così come avete fatto con Oddio mi si è ristretto il Malfoy.

E' vero che il mio parere non conta ma prendetelo com'è, se vi dico che è una bellissima storia.

Ora basta chiacchiere, vi lascio alla lettura di questo capitolo e vi do appuntamento a sabato prossimo, con l'altra storia che sto pubblicando in questo momento.

Baci Lorian



I colori della vita secondo Draco Malfoy - Verde

 


Il verde... il verde oltre ad essere uno dei colori della mia casata ad Hogwarts, è secondo i babbani quello che viene accostato alla speranza.

Anche io voglio farlo e quindi assocerò il verde alla speranza che nella vita di mio figlio, non ci siano più dolori e problemi.

So che sono pure utopie, perchè la vita innegabilmente è fatta sia di gioie che di dolori ma quello che spero è di riuscire a non essere io, il fautore delle lacrime che vedrei scendere sul suo volto.

Scorpius ha preso il meglio di me e cioè l'ambizione e la somiglianza fisica.

Come se fosse il simbolo dei Malfoy ha infatti i capelli biondi e gli occhi grigi ma il carattere è sicuramente quello di Astoria.

Lei, a differenza di quello che fece mia madre, ha amato e coccolato nostro figlio come una vera mamma dovrebbe fare.

All'inizio, devo ammettere che stavo per cadere nella trappola degli insegnamenti di Lucius e quando lei lo aveva abbracciato e baciato, gli avevo detto che non volevo un molliccio per figlio e che doveva limitare, se non addirittura rinunciare a coccole e vezzeggiamenti.

Giuro che ancora adesso, dopo quindici anni, sento bruciarmi addosso gli occhi di mia moglie.

Astoria mi ha fulminato con rancore e odio poi mi ha detto: " E' tuo figlio solo perchè una notte il tuo seme ha germogliato nel mio ventre ma questo non ti da diritto di dirmi, come devo crescere il mio bambino.

Io sono sua madre, perchè lo sentito crescere dentro di me, l'ho sentito muoversi e ho patito le pene dell'inferno per farlo nascere.

Io gli do da mangiare, lo cullo per farlo dormire, lo lavo e lo vesto e non ti permetto di impormi il credo di tuo padre.

Lui con te ha fatto più danni che altro e puoi giurarci, che ti impedirò di commetterli anche con Scorpius!".

Dopo quel discorso, che devo ammetterlo mi ha sconvolto, mi è toccato dormire sul divano per tre lunghi mesi per punizione.

Punizione che si è interrotta, quando ho chiesto umilmente scusa a mia moglie e non mi sono più

intromesso, nel suo modo di educare nostro figlio.

Astoria è una madre esemplare che ha usato con Scorpius la severità e la giustizia, dosate in egual misura e devo dire che il risultato è stato eccellente.

Mio figlio, a differenza mia, è comunicativo e allegro.

Riesce a farsi volere bene da tutti, pur non dimenticando il lignaggio che lo rappresenta.

Non sbatte in faccia a nessuno il suo denaro e sopratutto, non discrimina le persone.

Astoria gli ha sempre detto che tutti i maghi sono uguali e che non esistono Mezzosangue o Sangue sporco e mentre glielo diceva, fissava negli occhi me.

Quando siamo rimasti soli, le avevo chiesto perchè mi guardasse e lei mi aveva risposto: " Perchè Daphne mi ha raccontato, di come tu trattavi la Granger a scuola.

Lei, con mia sorella era molto gentile e diverse volte l'aveva aiutata nei compiti.

Quando tu la offendevi in quel modo, lei ti odiava tanto ma non poteva affrontarti per quello che rappresentavi.

Ti eri fatto intorno una schiera di pappamolle e persone ignavie che ti venivano dietro solo per il potere che derivava dal tuo nome e dal tuo denaro ma io non voglio questo per Scorpius.

Lui deve essere liberato dai dogmi di suo nonno e puoi giurarci che non gli permetterò di fare del male a mio figlio, anche ora che si trova sotto terra!".

Stranamente non avevo avuto nulla da ridire sulle sue parole, perchè mi rendevo conto da solo che era la sacrosanta verità.

Sono stato manipolato prima dal mio stesso padre e poi da Voldemort, che mi ha messo sulle spalle un peso troppo grande per me.

Uccidere un uomo era davvero una cosa atroce e lo era ancora di più, se quell'uomo era Albus Silente, il preside più amato di Hogwarts.

Dopo ho saputo che si era messo d'accordo con Severus, perchè fosse lui ad ucciderlo in modo da non corrompere la mia anima.

Infatti tramite Potter, ho scoperto che il preside era comunque destinato a morire per una maledizione che gli era stata inferta e in quel momento, ho maledetto il fatto che questa cosa non fosse venuta fuori prima.

Infatti penso che se Voldemort avesse saputo che il suo antico nemico era destinato a morire, avrebbe atteso gli avvenimenti senza coinvolgermi.

Ma chi voglio prendere in giro! Se non fosse stato Silente, magari mi avrebbe chiesto di far fuori la McGranitt o la Granger.

E questo perchè sapeva perfettamente che non ne sarei stato in grado.

Sono una serpe vigliacca, che preferisce arrotolarsi e nascondersi sotto un masso pur di non affrontare un ostacolo.

No, ha ragione Astoria! Io sono stato solo una marionetta tra le mani di persone senza scrupoli e non voglio che questo accada anche a mio figlio.

Desidero che lui sia rispettato ma che si senta anche libero di vivere come vuole.

Voglio a vederlo sereno e felice e se per avere questo, devo rimanere ai margini senza ficcanasare  nelle sue scelte, giuro che lo farò.

Mi affido a Merlino, perchè mi aiuti a non commettere errori e a donare a Scorpius un futuro verde speranza.

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