OneShot NejiTen

di IheartHatakeKakashi
(/viewuser.php?uid=49623)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il 3 Luglio ***
Capitolo 2: *** Hiccup ***
Capitolo 3: *** Almost Lovers ***
Capitolo 4: *** Ultimatum ***
Capitolo 5: *** Friday the 13th ***
Capitolo 6: *** The Reason ***
Capitolo 7: *** Hair Tie ***
Capitolo 8: *** Sleepless ***
Capitolo 9: *** Green Spandex ***
Capitolo 10: *** Stupid Mutt ***
Capitolo 11: *** Do you? ***
Capitolo 12: *** Thankful ***



Capitolo 1
*** Il 3 Luglio ***


1.Il 3 Luglio

 

“Oh Nejiiii” disse seducentemente una voce familiare al prodigio degli Hyuuga.

Neji aprì gli occhi per vedere la sua compagna d’allenamento seduta di fronte a lui. Lo stava fissando, arricciandosi inconsciamente i capelli. Non sapeva quando fosse successo, ma non poté fare altro che rimanere incantato da quanto fosse bella.

Bella? Neji non poteva credere di averlo appena pensato.

“Nejiiiiii” ripeté la ragazza, attirando nuovamente l’attenzione di lui.

Questa volta non gli era più seduta di fronte. Aveva iniziato a strisciare verso lo Hyuuga. Neji non riusciva a toglierle gli occhi di dosso. Era così… sexy!

 “Nejiiii.”

“Hn.”

Tenten aveva raggiunto il genio dagli occhi bianchi, ma non si era fermata lì. Lentamente aveva cominciato a scivolare sul suo grembo, finché i loro volti non si trovarono a pochi centimetri di distanza. Poteva sentire il suo respiro sul viso. Si avvicinarono piano, le loro labbra a solo un centimetro l’una dall’altra. Sempre più vicini fino a…

 ‘BEEP BEEP BEEP BEEP’

-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-

‘BEEP BEEP BEEP BEEP’

Neji cercò la sveglia, pronto a distruggere la macchinetta infernale che lo aveva riportato alla realtà durante la parte migliore del sogno. L’avrebbe ridotta in pezzettini, bollita, lanciata da un burrone, coperta di miele e lasciata in una grotta piena di orsi.

Questo era il piano; ma quando raggiunse il comodino per colpire il bottone, il suo palmo entrò in contatto con qualcosa di molto più soffice di quanto si aspettasse.

 “OW!” gridò una voce davvero molto familiare.

Neji aprì gli occhi e lì punto verso la direzione di quella voce. Lì, inginocchiata di fianco al suo letto, massaggiandosi una spalla, c’era la sola e unica Tenten. La ragazza che aveva sognato solo un momento prima.

“Neji! Sei sempre così violento al mattino?” bisbigliò Tenten spegnendo la sveglia. “Ma che domande faccio?” continuò, scuotendo incredula la testa.

 “Tenten…” disse infine Neji.

“Se questo è il tuo modo di spingere un bottone, posso solo immaginare quante sveglie tu abbia rotto!” esclamò lei, senza aver sentito Neji. “Beh, almeno adesso so cosa regalarti per Natale.”

“Tenten…” ripeté lui.

“Anche se, perché dovrei prenderti qualcosa che poi romperai subito?” si disse tra sé e sé.

 “Tenten…” ripetè Neji, di nuovo!

“Argh, è così difficile comprare qualcosa per te!” sbuffò lei.

“TENTEN!” urlò lui, abbastanza forte per essere udito, ma non abbastanza per svegliare tutti gli altri Hyuuga che dormivano; erano le tre di notte dopo tutto.

“Cosa?” chiese lei, sentendolo per la prima volta.

“Cosa ci fai qui?”

“Beh…” Tenten si guardò le mani, giocando nervosamente con le dita.

“Beh?...” ripeté.

“Volevo solo…” esitò.

“Volevi?...” ribadì Neji, irritandosi leggermente per l’esitazione di Tenten.

Non l’aveva mai vista come una ragazza timida. Era sempre stata estroversa e ostinata. Quando lui aveva combattuto contro Hinata durante il primo esame per la selezione dei Chuunin, Tenten non aveva fermato la sua collera, e gli aveva fatto un’accurata ramanzina i giorni successivi, mentre si allenavano; tutto il tempo gli ripeteva quanto fosse sbagliato serbare una vendetta contro una ragazzina dolce e innocente come Hinata.

E ora eccola lì, così timida, così spaventata, così… diversa. Gli venne da chiedersi se non stesse ancora sognando.

“Allora?” domandò Neji

“Volevosoloesserelaprimaafartigliauguridibuoncompleanno” disse in fine Tenten tutto d’un fiato.

Lui la fissò per un momento. Aveva parlato decisamente troppo veloce perché capisse subito, ma dopo qualche secondo riuscì a mettere i pezzi assieme.

“Grazie”

 

---

 

Ed eccomi qui con un’altra traduzioneeeee!!!

Finalmente la raccolta che tanto amo ^o^

L’autrice era entusiasta quando le ho chiesto di tradurre la sua raccolta di one shot e la sua fan fiction! (a breve arriverà anche quella hihi)

E spero ke anke i fan delle NejiTen lo saranno!

Le oneshot di questa raccolta sono tante, e ce ne sarà per tutti i gusti!

Per cui lasciate qualche commentuccio, che ovviamente verrà riportato all’autrice da me!

Ecco qui il link originale:

http://www.fanfiction.net/s/3634145/1/One_shots_Neji_and_Tenten

a breve anche il primo capitolo della long fiction Wind and Dragon

ciauz

Celiane4ever

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Hiccup ***


2. Hiccup

 

Hic

L’intero corpo di Tenten sobbalzò con una spasmodica contrazione. Era tutta la mattina che singhiozzava, incapace di fermarsi. Aveva provato tutto: bere bicchieri dopo bicchieri d’acqua, anche qualcuno stando a testa in giù. Aveva pensato che prima di raggiungere il campo d’allenamento, sarebbero terminati, ma non ebbe fortuna.

Hic

I suoi compagni si voltarono verso di lei, le due bestie verdi di Konoha la guardarono interrogative; Neji ritornò semplicemente a meditare. Lei alzò le spalle, e anche gli altri due ritornarono a quello che stavano facendo prima.

“OK SQUADRA!” esclamò Gai “OGGI CI ALLENEREMÒ COL TIRO AL BERSAGLIO!” li informò. Lee cominciò subito a saltare su e giù eccitato.

“TIRO HIC AL BERSAGLIO? Hic” gridò Tenten tra i singhiozzi “Perché? Hic io hic non hic ne hic ho hic bisogno!”

Tenten era la maestra d’armi di Konoha. 100% di precisione; non aveva di certo bisogno di esercizio! Più Tenten la viveva, più quella giornata sembrava dover diventare sempre peggio.

HIC

“PREZIOSO FIORE DEL TEAM GAI…!” Gai si lanciò in uno dei suoi famosi discorsi, “ANCHE LA Più GIOVANILE KUNOICHI DEVE PERFEZIONARE LE SUE ABILITà, ALTRIMENTI POTREBBE PEGGIORARE E FORSE PERDERE LA SUA PERCISIONE DEL 100%”

“OH GAI-SENSEI, È COSì SAGGIO!” Lee cominciò a piangere fiumi di lacrime in ammirazione del suo pazzo idol.

“LEE” Gai versarò fiumi di lacrime vedendo l’ammirazione del suo pupillo preferito.

“GAI-SENSEI!” gridò lui di rimando.

“LEE!” urlò ancora.

 “GAI-SENSEI.”

“LEE.” Un tramonto sullo sfondo.

HIC

“Tenten?” Gai si voltò verso la sua unica allieva.

“STAI BENE TENTEN-SAN?” domandò Lee.

“OH LEE, PENSI SEMPRE AGLI ALTRI!” esclamò Gai orgogliosamente.

 “GAI-SENSEI”

“LEE”

“BASTA!” gridò un solitamente imperturbabile Hyuga dalla sua postazione sotto l’albero. Ne aveva avuto abbastanza della buffoneria dei suoi compagni di team per quel giorno. E i singhiozzi di Tenten lo stavano facendo arrivare al limite.

HIC

“Scusatemi. Mi sono svegliata col singhiozzo e non sono più riuscita a farlo andare via. Ma passerà.” Afferrò un kunai e lo lanciò al bersaglio che aveva di fronte.

HIC

E lo mancò! Gli altri tre membri della squadra si pietrificarono dallo shock. Non aveva mai mancato prima di allora; nemmeno una volta da quando aveva reso perfetta la sua tecnica.

“OH CARA TENTEN, CI DEVE ESSERE QUALCOSA DI TERRIBILMENTE SBAGLIATO!” Lee cominciò a piangere, questa volta per la disperazione.

“È hic solo hic per hic il hic singhiozzo hic!” spiegò Tenten; anche se dentro, era davvero arrabbiata. Come potevano quei singhiozzi rovinare la sua mira perfetta! Questo NON poteva continuare.

“DOBBIAMO AIUTARE IL NOSTRO PREZIOSO FIORE A SBARAZZARSI DI QUESTI ASSOLUTAMENTE NON GIOVANILI SINGHIOZZI!” esclamò Gai.

“HAI! DOBBIAMO AIUTARE LA NOSTRA GIOVANE TENTEN!” concordò Lee. “AIUTERAI ANCHE TU, NON È VERO NEJI?!?” chiese al genio dagli occhi bianchi, che stava seduto con gli occhi chiusi lontano da tutti gli altri.

“Mh” replicò Neji, senza neanche aprire gli occhi.

“ALLORA, SE NEJI NON AIUTERÀ, IO MI IMPEGNERÒ DIECI VOLTE TANTO!” esclamò Lee 

“Dieci hic volte?” Tenten non era sicura di cosa significasse, ma sapeva che non sarebbe stata una buona cosa.

“MA GAI-SENSEI, COME CI SBARAZZIAMO DEI SINGHIOZZI?” chiese Lee

“QUESTA È UNA STUPENDA DOMANDA LEE” Gai fece la sua posa da bravo ragazzo “FAMMI PENSARE…” cominciò a grattarsi la testa. “UN MODO È BERE UN SACCO DI ACQUA”  

“Ci hic ho hic già hic provato” replicò Tenten.

“BEH, UN ALTRO MODO È DI METTERSI A TESTA IN GIÙ” disse Gai

“provato hic anche hic quello” 

“VEDIAMO…” ricominciò a pesare “MANGIARE CIBO PICCANTE”

“IL CURRY DELLA VITA!” esclamò Lee. Neji ebbe un tic alla memoria di cosa comportassero quelle parole.

“NO! Hic” urlò Tenten in protesta.

“NON ABBIAMO CURRY” Gai disse a Lee, che guardò sconsolato verso il suolo “HAI PROVATO A TRATTENERE IL RESPIRO?” chiese a Tenten.

“Hai hic.” Tenten annuì.

Gai cominciò ad esporre tutti i modi a cui poteva pensare per eliminare il singhiozzo; alcuni di questi alquanto insani (solo lui avrebbe potuto crearli), ma Tenten era disposta a provare di tutto.

“COSA NE PENSATE DI CONTARE ALL’INDIETRO PARTENDO DA 100?” suggerì ad un certo punto.

Tenten non l’aveva ancora provato, così decise di fare un tentativo. Chiuse gli occhi e cominciò a contare. Mentre faceva questo, Gai chiamò Lee vicino e gli bisbigliò nell’orecchio di girare attorno a Tenten e di provare a spaventarla. Una volta aveva sentito che spaventare qualcuno era il modo perfetto per far sparire il singhiozzo.

HIC

“Non hic ha hic funzionato.” Constatò Tenten.

“BOO!” Lee saltò fuori da dietro a un cespuglio. Ma Tenten non si spaventò per niente; gli mandò solamente un’occhiata interrogativa. “GAI-SENSEI, NON SI È SPAVENTATA” esclamò Lee con disappunto.

“Perchè hic avrei hic dovuto hic spaventarmi?”

Quel che è troppo è troppo. Neji era furioso. Dopo aver provato dozzine e dozzine di modi per far cessare il singhiozzo di Tenten, le due bestie verdi di Konoha non avevano assolutamente assolto la loro ‘missione’. A peggiorare le cose, avevano già sprecato due ore del loro tempo d’allenamento; qualcosa che Neji non poteva sopportare oltre.

Lo Hyuga si alzò dalla sua postazione presso l’albero e si diresse verso Tenten e i due lunatici componenti del team Gai. Accostandosi rapidamente a lei, le afferrò la testa con le mani e in un istante fece combaciare i loro volti. Tenten si accorse a malapena del momento il cui le loro labbra si incontrarono; prima di capire che si stavano baciando. Era stata colta completamente di sorpresa, insicura di cosa fosse accaduto nello Hyuga dal cuore di ghiaccio.

Dopo quella che sembrò un’eternità, Neji la lasciò finalmente andare. Tenten era senza parole.

“Ecco.” Disse Neji, prima di tornare al suo posto e prendere gli attrezzi per cominciare l’allenamento.

Mentre gli altri tre guardavano Neji camminare nello spazio davanti a loro, Lee si voltò verso Gai, e poi verso Tenten.

“Tenten” la chiamò.

“Si, Lee?”

“HEY, I SINGHIOZZI SONO SCOMPARSI!” esclamò eccitato.

“Immagino che tu abbia ragione…” replicò lei.

I tre si avvicinarono allo spiazzo dove Neji si stava preparando per il loro allenamento di tiro. Nessuno aveva notato che lo Hyuga si era toccato le labbra e aveva sorriso, prima di voltarsi verso i suoi compagni.

 

---

 

Ecco la seconda one shot! Una delle mie preferite XD

Ammetto che sto facendo un po’ di balzi qua e là, non ho seguito precisamente l’ordine, ma le tradurrò tutte, una per una ^^

Ecco il link originale:

http://www.fanfiction.net/s/3634145/4/One_shots_Neji_and_Tenten

 

Ringrazio tanto chi ha recensito! Fa molto piacere a me e all’autrice naturalmente!

Un bacio grandissimo soprattutto alle ragazze del nejitenfan forum!

Alla prossima!

Celiane4ever

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Almost Lovers ***


 ATTENZIONE! Dal prossimo aggiornamento la raccolta verrà pubblicata sotto il nome dell'autrice originale, I.Heart.Hatake.Kakashi, per rispettare le regole di traduzione di EFP! (ke pizza, lo so =.=)

-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-

Your fingertips across my skin

The palm trees swaying in the wind

Images

-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-

SHLING

Il suono stridulo del metallo attraversò la foresta quando un’arma volò tra gli imponenti alberi, che ondeggiavano alla leggera brezza estiva. Uno dopo l’altro, i proietti si dirigevano verso un certo shinobi dagli occhi bianchi. Ma come sempre, Neji riuscì a schivare ogni arma che Tenten gli lanciò.

Mancato ancora! Pensò lei mentre si muoveva tra i tronchi, respirando affannosamente e provando senza speranza a nascondersi dal possessore del Byakugan.

SIGH. Esalò ad alta voce la kunoichi. “Neji, possiamo PERFAVORE fare una pausa adesso?” lo implorò.

I due compagni del Team Gai si stavano allenando dalle prime ore del mattino, troppo per il parere della ragazza con gli chignon. Si erano allenati senza fermarsi, tutto il giorno, nelle ultime due settimane. Era già da alcune ore che provava a chiedere al suo partner di permetterle una piccola pausa. Sfortunatamente, il suddetto partner era intenzionato ad allenarsi ancora più duramente, in modo da preparare Tenten per le imminenti selezioni dei Jounin.

“Non diventerai mai forte in questo modo.” Replicò Neji, comparendo alle spalle di lei, abbracciandola bruscamente.

“Bene.” Tenten cedette, ammettendo involontariamente quanto si sentisse abbattuta, per paura che Neji potesse crederla una debole, non che non l’avesse mai chiamata tale.

“Hn” Neji rilasciò la ragazza dalla sua presa, avendo realizzato la sua stanchezza quando si era avvicinato furtivamente alle spalle di lei, intrappolandola tra le sue braccia, e lei aveva fallito nel liberarsi dalla sua stretta.

“Huh?” Tenten si voltò confusa quando lui si scostò, ancora consapevole della sensazione delle sue dita che le graffiavano la pelle.

Senza una parola, Neji si avviò verso l’albero più vicino per meditare, permettendo a Tenten di recuperare le forze. Lei non fece domande alle sue azioni; capiva i suoi silenzi meglio di chiunque altro.

-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-

You sang me Spanish lullabies

The sweetest sadness in your eyes

Clever trick

-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-

“Pronta?” domandò Neji col solito tono freddo.

“Hai” replicò Tenten sicura, anche se dentro di sé non poteva fare altro che sentirsi nervosa.

“Rimani concentrata.”

“Lo farò.” Rispose lei, prima di entrare nel campo di prova.

Sarebbe stata nell’oscurità, combattendo le ombre nascosta dalle ombre. Sopra di lei il cielo notturno sembrava senza fine, con una singola stella nella distesa scura senza luna.

Neji. Pensò guardando in alto.

Durante tutti gli anni in cui erano stati compagni di squadra, lui era sempre stato la stella che l’aveva aiutata ad orientarsi nell’oscurità. Ad un certo punto, lungo la via, si era innamorata dello Hyuga, senza neanche realizzarlo. La sua natura fredda e incurante tuttavia le rendeva impossibile sapere come lui si sentisse, così aveva semplicemente pensato di rimanere silenziosa rispetto ai suoi sentimenti, per paura di perderlo se l’avesse rifiutata.

Lo Hyuga, ugualmente conosciuto per il suo carattere stoico, non mostrava mai uno straccio di emozione; ma lei lo sapeva bene, era solo un trucco intelligente. In realtà era pieno di emozioni, bisognava solo imparare a leggerle, imparare a vedere la tristezza che gli aveva riempito gli occhi negli anni precedenti. Una tristezza che poi era stata rimpiazzata da qualcos’altro, ma che cos’era, Tenten non lo aveva proprio capito.

-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-

Well, I never want to see you unhappy

I thought you'd want the same for me

-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-

Essendo il grande prodigio degli Hyuga, c’erano stati molti clan dei cinque stati che avevano provato a persuaderlo a sposare una delle loro donne. Neji le aveva rifiutate tutte, affermando che non sarebbe stato distratto dal suo obbiettivo di diventare un ninja più forte.

Tenten una volta fu davvero preoccupata che lui decidesse alla fine di partire con una delle donne che si erano offerte come spose. Era un’incantevole e intelligente aristocratica del paese dell’acqua. Il suo clan aveva fatto un’offerta incredibile, proponendo a Neji di diventare perfino il capo dell’intera famiglia. E quel che era peggio, era che Neji non sembrava affatto annoiato dalla giovane donna, era anche diventato amichevole nei suoi confronti; beh, amichevole per quanto lo possa essere Neji Hyuga.

Se Tenten fosse stata un’altra persona, avrebbe potuto sentirsi gelosa, ma lei era solo Tenten. Si era sentita ferita, e triste all’idea di poterlo perdere, ma poi, aveva realizzato che quello che desiderava di più al mondo, era che Neji fosse felice. E se questo significava che avrebbe dovuto abbandonare il suo fianco e sposare una ragazza di un altro villaggio, sarebbe stata contenta per lui.

Per fortuna, ovviamente, lui aveva rifiutato come con le altre ed era ritornato al loro campo d’allenamento la mattina seguente, dopo che la donna se ne fu andata, come se non fosse successo nulla.

-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-

Goodbye, my almost lover

Goodbye, my hopeless dream

I'm trying not to think about you

Can't you just let me be?

-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-

Ahhhhhhh. Si ripetè Tenten cominciando a colpirsi sulla testa non troppo gentilmente.

“Perché non riesco a smettere di pensarlo?” domandò a sé stessa, mentre procedeva tra la buia foresta. “Dovrei rimanere concentrata” si ricordò.

Rimani concentrata” le sue parole le riecheggiarono nella testa.

“Lo so, lo so” sospirò Tenten “Ce la posso fare.”

-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-

So long, my luckless romance

My back is turned on you

Should've known you'd bring me heartache

Almost lovers always do

-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-

“Questo non mi sta portando da nessuna parte” ammise, dopo aver vagato per la foresta da qualche ora.

Si era imbattuta in qualche trappola, animale selvaggio, e Jounin nascosto che avrebbe dovuto testarla, lungo la via, ma evase facilmente tutti i problemi. Ancora, sembrava che non riuscisse a restare concentrata. Essendo sola in mezzo alla natura con nient’altro che i suoi pensieri, aveva fin troppo tempo a disposizione per porsi domande su ogni sentimento che aveva provato e cercato di ignorare.

“Non capisco neanche perché mi preoccupo.” Si disse, “non sembra che lui abbia mai sentito la stessa cosa.”

Ti stai solo agitando per una cotta. Disse a sé stessa mentre saltava giù da un ramo da cui aveva sorvegliato l’area per un’uscita, e per altri ninja nascosti.

-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-

We walked along a crowded street

You took my hand and danced with me

Images

-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-

“CONGRATULAZIONI GIOVANE FIORE, SEI FINALMENTE DIVENTATA JOUNIN COME TUTTI NOI!” esclamò Gai allegramente quando Tenten uscì dalla torre dell’Hokage nelle strade affollate, appena promossa al più alto grado di Jounin.

Il maestro in calzamaglia le si avvicinò rapidamente e la legò in un abbraccio veramente stretto.

“Grazie Gai-sensei.” Replicò Tenten, cercando di respirare da dentro la forte presa del suo sensei.

“GIÀ, SIAMO COSÌ CONTENTI PER TE, TENTEN-SAN!” aggiunse Lee, aggregandosi all’abbraccio “VERO NEJI-KUN?” chiese all’impassibile uomo di fianco a loro, facendogli cenno di raggiungere il gruppo nell’abbraccio.

“Hn” replicò Neji da dove si trovava, rifiutandosi di fare quello che Lee gli aveva proposto. Rimase imperscrutabile come al solito, ma Tenten riuscì a scorgere la felicità che gli danzava negli occhi.

-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-

And when you left, you kissed my lips

You told me you would never, never forget

These images

-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-

“Congratulazioni” disse in fine Neji, dopo che Gai e Lee furono spariti in un’altra delle loro corse verso il tramonto, lasciando Neji e Tenten da soli lungo le vie di Konoha.

“Grazie.” Tenten arrossì leggermente.

Era la prima volta che le faceva un complimento. Non era esattamente come un abbraccio, ma era come se Tenten non si aspettasse la stessa reazione da Neji, non una come quella che aveva ricevuto dagli altri due compagni.

Cosa non avrebbe dato per ricevere un abbraccio anche da lui, o meglio ancora, un bacio.

-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-

No

-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-

No, non poteva permettersi di vagare nella fantasia. Era una Jounin ora, non una bambina che non riusciva a superare una cotta scolastica.

-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-

I cannot go to the ocean

I cannot drive the streets at night

I cannot wake up in the morning

Without you on my mind

-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-

Il giorno seguente, Tenten si alzò. L’euforia di essere stata promossa al grado di Jounin era stata calmata nel prepararsi per l’allenamento mattutino con Neji.

Neji. Sorrise al solo menzionare il suo nome. Anche se aveva giurato di lasciarsi alle spalle i modi infantili, ora che era un membro dell’elite dei ninja, non riusciva ancora a non pensare a lui in ogni momento.

-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-

So you're gone and I'm haunted

And I bet you are just fine

-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-

Mentre si avvicinava al loro solito campo di allenamento, Tenten notò che c’era qualcosa di diverso. Avvicinandosi sempre di più, scoprì che cos’era. Il prodigio dagli occhi bianchi non si trovava da nessuna parte.

-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-

Did I make it that

Easy to walk right in and out

Of my life?

-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-

Non era di sicuro dallo Hyuga saltare gli allenamenti. Se fosse stato qualcun altro, Tenten non ci avrebbe neanche pensato, ma questo riguardava Neji Hyuga! E lui non era MAI in ritardo. Doveva esserci qualcosa che non andava.

-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-

Goodbye, my almost lover

Goodbye, my hopeless dream

I'm trying not to think about you

Can't you just let me be?

-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-

Durante il tragitto verso la residenza degli Hyuga, la maestra d’armi s’imbatte in Haruno Sakura e Yamanaka Ino.

“Ciao Tenten” gridò Sakura alla kunoichi.

“Hey Tenten” Ino sorrise.

“Ciao Sakura, ciao Ino.” Replicò lei avvicinandosi alle due.

“Congratulazioni per la promozione a Jounin” le disse Sakura.

“Sei stata promossa a Jounin?” domandò Ino incredula “Congratulazioni! Immagino che tutto quell’allenamento con Neji sia servito a molto.”

“Grazie a entrambe,” Tenten sorrise, “comunque, una di voi ha visto Neji oggi?”

“Non hai sentito?” Sakura la guardò sorpresa, “la ragazza del paese dell’acqua è tornata.” La informò.

“Ho sentito che il suo clan era qui per completare i progetti del matrimonio di Neji con la ragazza.” Aggiunse Ino.

“Oh.” Replicò solennemente Tenten, “Non sapevo che fossero ancora in contatto.”

“Tutto ok, Tenten?” domandò Sakura, notando il cambiamento nella voce di Tenten.

“Si, sto bene.” riprese rapidamente il tono allegro, “stavo solo pensando.”

“A cosa?” le chiese Ino, sempre attenta al gossip.

“Penso che lei sia una grande opportunità per Neji.” Mentì.

“Oh.” Ino non credeva minimamente alla ragazza.

“È solo un peccato perdere un così bravo compagno d’allenamento.” Aggiunse per liberarsi delle due.

-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-

So long, my luckless romance

My back is turned on you

Should have known you'd bring me heartache

Almost lovers always do

-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-

“Tenten.” Una profonda voce familiare la riscosse dai suoi pensieri vuoti.

Da quando Sakura e Ino l’avevano informata della ragione per cui Neji era mancato ai loro soliti allenamenti, era rimasta ferma in mezzo al prato,  con gli occhi chiusi, appoggiata contro l’albero su cui Neji andava sempre a meditare.

“Neji.” Tenten saltò, colta alla sprovvista dall’improvvisa comparsa del genio dagli occhi bianchi. “Cosa ci fai qui?” gli domandò.

Sono qui per allenarmi.” Replicò lui.

“Ma questo era ore fa.” Per di più dovresti essere impegnato, hai un matrimonio da organizzare. Pensò tra sé e sé.

“Tu sei ancora qui” osservò Neji.

“Stavo pensando.”

“…” alzò un sopracciglio, interrogativo.

“Ma se vuoi allenarti, sono pronta.” Tenten si alzò e cominciò a preparare i suoi rotoli.

“No. È tardi.”

“Ok” replicò lei con disappunto. Allora è così? non ci alleneremo mai più insieme?

“Andiamo a mangiare qualcosa.” Propose lui “celebreremo la tua promozione.” Si avviò lentamente verso il villaggio.

“Davvero?” chiese Tenten.

“A meno che tu non preferisca allenarti.” Ribatté Neji.

“…” questo non era proprio dal Neji che conosceva. “Neji…” cominciò lei.

“Hn?”

“Niente, fa lo stesso.” Gli sorrise rassicurante.

Forse era un sogno senza speranza, forse la delusione l’aspettava dietro l’angolo, ma per quel momento, il solo stare con lui era abbastanza. E se alla fine tutto ciò che le restava erano solo fantasie, non importava, tutto quello che contava era vederlo felice.

 

---

 

Personalmente… mi ha commossa ç.ç

Niente romantici baci qui, ma la trovo ugualmente romantica *ç*

Come già scritto in cima, avviso ke la fan fiction verrà spostata sotto un altro account, perché EFP ha delle regole del cavolo :V

Ma voi continuate a recensire, mi raccomando!!!

Ecco il link originale:

http://www.fanfiction.net/s/3634145/5/One_shots_Neji_and_Tenten

Alla prossima!

By Celiane4ever

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Ultimatum ***


Ultimatum

“Tenten?” la kunoichi bionda si voltò verso l’amica castana.

“Si?” l’altra alzò gli occhi dal piatto di dango con cui stava giocando. Accanto a lei sedevano le sue due spumeggianti amiche, Ino e Sakura; davanti a lei, la sua amica più riservata, Hinata.

“Cosa c’è Ino?” domandò.

“Stavamo solo pensando…” cominciò l’altra, “non pensare male, ci piace il fatto che hai passato molto più tempo con noi negli ultimi giorni e tutto il resto…” Ino guardò le altre due ragazze in cerca di aiuto.

“Già” concordò Sakura, “ma stavamo solo pensando…” si fermò, nervosa.

“È tutto ok tra te e Nejiniisan?” chiese Hinata per tutte e tre.

“Ovviamente va tutto bene.” Replicò Tenten, tornando a guardare il suo piatto, evitando lo sguardo delle amiche.

La verità era che lei e Neji non erano ok. Avevano continuato a darsi appuntamenti per i quattro anni precedenti, ma nessuno ne era a conoscenza, poiché Neji non era eccessivamente emotivo, e quindi non dimostrava davvero i suoi sentimenti in pubblico. In fatti, per quanto riguardava tutti gli altri, loro non erano altro che compagni di team e di allenamento. Era perché tutti l’avevano sempre e solo vista con Neji, che lei si era guadagnata la reputazione di essere un maschiaccio, completamente disinteressata ai ragazzi. Ma ovviamente non era così. Semplicemente lei era interessata ad un solo ragazzo. Il ragazzo migliore del villaggio: Neji Hyuga. E fortunatamente anche lui era interessato a lei. E quando erano soli, realmente solo loro due, lui non mancava mai di dirglielo, ne di dimostrarglielo. Quando erano soli, era molto romantico e molto dolce. Ma questo era esattamente il problema.

Quando la cosa cominciò, Tenten era solo felice di tenerla privata. Dopo tutto, non voleva essere rincorsa da tutte le sue fan; non che non avrebbe potuto liberarsene, ovviamente. Ma credeva comunque che sarebbe stato meglio tenere la relazione segreta, solo fra loro due; perlomeno all’inizio.

Il problema era che non erano più all’inizio, e non l’avevano ancora detto a nessuno. Tenten aveva cominciato a pensare che forse il problema era lei. Forse era una vergogna per lui. Dopo tutto, lei non aveva un cognome, non aveva famiglia, non aveva abilità innate; non aveva niente da offrirgli. Cominciò a pensare che forse lui si stesse solo divertendo con lei, in attesa di qualcosa di meglio. Beh, di sicuro non era così per lei. Per quanto amasse Neji, non si sarebbe fatta usare; e glielo disse. Gli disse che o avrebbe fatto una dichiarazione pubblica dicendo che stavano insieme, o si sarebbe allenato da solo.

Ovviamente l’orgoglioso Hyuga non era uno da ricatti. Non che non amasse Tenten, semplicemente non era il tipo da “dichiarazione pubblica”. Ed era cominciata così. Per gli ultimi tre giorni, Tenten aveva saltato l’allenamento e Neji era rimasto solo.

“Quindi sei sicura che le cose tra te e Neji vadano bene?” domandò Ino di nuovo.

“Si, perché me lo chiedete?”

“È solo… che di recente non ti sei allenata con lui.” rispose Sakura.

“Non ne avevo voglia.” Replicò Tenten. Non era esattamente una bugia, solo non era l’intera storia, ma sarebbe arrivata a galla fin troppo presto.

“E sei sicura che non avete litigato?” insistette Ino.

“No.” Ripeté lei. “Perché? Vi ha detto qualcosa?” si voltò verso Hinata, pensando che forse Neji avesse parlato a sua cugina di loro.

“N-no. È solo che Nejiniisan è particolarmente lunatico di recente.”

“È cosa c’è di diverso…?” Tenten sorrise.

“Beh, lo è più del solito.” Specificò Hinata.

“Troppo per Neji.” Ino si alzò entusiasta “Ho un’idea.” Si voltò verso Tenten, con un luccichio malvagio negli occhi.

“Oh no. Non mi piace quando ti vengono delle idee.” Replicò nervosamente.

“Che cos’hai in mente?” domandò Sakura, anche se era certa di sapere cosa la bionda stesse pensando.

“Beh…” cominciò Ino, “dato che hai tutto questo tempo libero adesso…” sorrise diabolicamente “dovremmo trovarti un ragazzo!”

“SI!!!” concordò Sakura. Hinata sorrise appena, mentre Tenten cadde all’indietro a modi anime.

“Non penso proprio” replicò lei, agitando freneticamente le mani in aria.

“Oh, dai Tenny.” Ino fece il broncio “Passi tutto il tuo tempo ad allenarti con Neji; non ti diverti mai.”

“Ha ragione, Tenten.” Sakura annuì vigorosamente con la testa. “Se non ti trovi presto un ragazzo, la gente comincerà a parlare.”

“Non mi importa di quello che pensa la gente.”

“Va bene, ma dai…” la pregò Ino “Sei così carina, sarebbe un peccato se rimanessi single perché passi così tanto tempo ad allenarti con quel bastardo dal cuore di ghiaccio.”

“HEY!” gridò Tenten “È del cugino di Hinata che stai parlando.” Aggiunse dopo che tutte l’ebbero guardata male.

“Oh, scusa Hinata.”

“È tutto ok.” Replicò timida lei.

“E comunque,” continuo Tenten, “mi piace allenarmi.”

“Almeno un appuntamento!” insistette Ino, “Solo per provare com’è.”

“Per provare com’è?” ripeté lei, “No grazie.”

“Nani?” Sakura guardò Tenten sospettosa, “cosa intendi con ‘no grazie’?”

“Voglio dire,” replicò lei, “che se ‘provare com’è’ significa amare qualcuno che è innamorato di un’altra, o uno che come unico obbiettivo ha solo la vendetta, o uno che non mi nota neanche… preferisco non sapere ‘com’è’.”

“Oh.” Tutte le ragazze si guardarono le mani, punte nel vivo dalla verità delle parole di Tenten.

“Mi dispiace.” Si scusò. Non voleva offendere i loro sentimenti, ma tutto quel parlare di ragazzi le aveva ricordato quanto stesse male… per colpa di un ragazzo. Se l’era presa con le sue amiche, che stavano solo cercando di essere carine. Non era giusto.

“Hai ragione invece.” Replicò Ino. “Shika è ovviamente innamorato di Temari. Dovrei solo lasciar perdere.” Sospirò abbattuta.

“Beh, non puoi mai saperlo. Sono di due villaggi diversi, quante chance pensi che abbiano?” Tenten provò a risollevare l’amica, ma la verità era che anche lei pensava che la relazione Shika/Temari fosse decisamente seria. “C’è sempre Choji.” Propose, facendo ridere Ino al solo pensiero.

“E Sakura.” Tenten si rivolse all’amica dai capelli rosa, “Sasuke lo capirà. È ovvio che ci tiene a te… devi solo dargli il tempo necessario.” Sakura annuì, un po’ rincuorata.

“Hinata.” Tenten si voltò verso la timida ragazza. “Naruto non si accorge mai di niente. Ma se tu ti impegnassi un po’ di più, vedrebbe la splendida ragazza che sei.” Le sorrise, “e se non lo facesse, sono sicura che Kiba sarebbe felice di picchiarlo per te.” Hinata rise al pensiero. Come era ovvio a tutti che a Hinata piacesse Naruto, era anche ovvio a tutti, tranne a Hinata, che Kiba la amasse.

“Ok. Abbastanza depressione per oggi.” Esclamò Ino. “Troviamo un ragazzo a Tenten.”

“Nani!?” gli occhi di Tenten si spalancarono in sorpresa.

“Beh, devi rimediare al fatto di aver ferito i nostri sentimenti.” Le spiegò.

Le tre spinsero Tenten fino all’Ichiraku, dove Naruto, Shikamaru, Kiba, Choji e Sasuke stavano pranzando.

“Hey ragazzi!” urlò Ino, mentre le quattro si avvicinavano. Tutti e cinque si voltarono verso di loro.

“Sakura-chan!” Naruto saltò giù dal suo sgabello rosso per andare incontro alla kunoichi dai capelli rosa, con grande disappunto di Hinata, che stava proprio di fianco a lei.

“Yo, Hinata.” Kiba camminò verso la sua compagna di squadra con il solito sorriso.

“Ciao Kiba-kun.” Lei gli sorrise di rimando.

Il resto del gruppo si scambiò saluti, con Shikamaru che mormorava qualcosa su quanto fosse seccante alzarsi dal sedile per salutare delle donne così seccanti.

“Cosa state facendo?” chiese Kiba alle ragazze.

“Oh, stiamo aiutando Tenten per una cosa.” Replicò Ino maliziosamente.

“Cosa c’è che non va, Tenten-chan?” domandò Naruto, “Neji ti ha fatto qualcosa? Perché se l’ha fatto, calcerò il suo sedere per te!” Naruto sorrise orgoglioso.

“Dov’è lo Hyuga comunque?” intervenne Shikamaru “di solito non è con te?” guardò curioso la ragazza con gli chignon.

“Probabilmente si starà allenando.” Replicò lei.

“Quando non lo fa?” sottolineò Sasuke.

Avevano appena menzionato il genio degli Hyuga, quando lui voltò a grandi passi l’angolo, camminando deciso verso il gruppo. Tutti erano occupati a parlare di qualcos’altro, così che nessuno, eccetto Shikamaru e Sasuke (a cui non importava molto), notò lo Hyuga avvicinarsi alle spalle di Tenten.

Tenten era stata così distratta che aveva a mala pena percepito il momento in cui Neji le aveva preso le spalle e l’aveva voltata. La velocità dei suoi movimenti, colse tutti di sorpresa, anche se nulla fu più scioccante di quello che fece dopo. In una frazione di secondo, Tenten si ritrovò dal guardare nei suoi profondi occhi senza pupille, all’essere vigorosamente baciata dal genio dagli occhi bianchi.

Dopo quella che sembrò un’eternità, nella quale gli altri otto ninja presenti rimasero congelati dallo shock, si separarono finalmente per prendere aria. Tenten aprì gli occhi per alzare lo sguardo su Neji, che la stava guardando dall’alto verso il basso.

“Felice adesso?” le domandò.

Incapace di imporre a sé stessa di parlare, Tenten annuì semplicemente in risposta.

“Bene.” Replicò lui. “Allora ci vediamo domani al campo d’allenamento. Ti conviene esserci.” La avvisò “Mi rifiuto di allenarmi anche solo un’altra volta con quei due pazzi.” E con questo tornò indietro da dove era venuto.

Capace infine di mettere i pensieri assieme, Tenten realizzò cosa aveva appena detto.

“HYUGA NEJI!” urlò furiosamente, cominciando a rincorrerlo.

“Immagino che non abbia bisogno di aiuto per trovare un ragazzo…” Ino interruppe il silenzio lasciato dalla coppia. Le altre ragazze annuirono, mentre i ragazzi si stavano ancora chiedendo cosa fosse appena successo.

 

--- Celiane4ever’s Space ---

T.T non sapete che dolore tradurre questo capitolo!!! ShikaTema e KibaHina in un solo colpo!!!

È la morte per me ç.ç

Però mi è piaciuta comunque ^o^ anche se ammetto di non aver capito bene il finale! Nel senso, a cosa era riferito l’urlo di Tenten? O.o mistero!

Grazie a tutti quelli che hanno commentato il chappy precedente: ryanforever, ju007, annasukasuperfan, Hana Turner, Princess of Destiny

Ecco il link originale:

http://www.fanfiction.net/s/3634145/3/One_shots_Neji_and_Tenten

Alla prossima, con Wind and Dragon ^^

By Celiane4ever

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Friday the 13th ***


Friday the 13th

Qualcuno potrebbe chiamarla superstizione, ma non è così; sono solo molto prudente. Succedono brutte cose Venerdì 13, fidatevi di me. È per questo che quel giorno, Luglio, Venerdì 13, avevo deciso… di non lasciare casa mia. MAI!

Ora, di solito mi alzo presto ogni mattina, mi vesto, mi pettino, e raggiungo il campo d’allenamento per incontrare i miei compagni, ma quel giorno, sarei stata a letto tutto il giorno; o almeno questo era il piano…

BANG BANG BANG

Una forte serie di colpi alla porta mi aveva svegliata. Immagino chi possa essere. Ovviamente sapevo chi era, ma non c’era possibilità che io mi alzassi e rispondessi.

“TENTEN!”  urlò la voce di un Neji Hyuga VERAMENTE arrabbiato.

Normalmente, Neji non è uno che urla. Infatti, per lui è raro anche parlare, punto. Ma quando è arrabbiato… beh… non hai speranze. E qual’è l’unica cosa che fa arrabbiare lo Hyuga? Interrompere i suoi allenamenti. E dato che sono io la sua compagna d’allenamento, il mio non essere stata là quella mattina, significava che io avevo interrotto il suo allenamento.

“APRI TENTEN, O BUTTO GIU LA PORTA!” gridò Neji da fuori.

Oh, la mia povera porta indifesa, che non aveva mai fatto male a nessuno; ciononostante, l’aveva buttata giù senza pensarci almeno una mezza dozzina di volte in passato.

Beh, riuscirà ad entrare in ogni caso… cosa dovrei fare? Pensavo di poterlo ignorare per sempre, sperando che così se ne sarebbe andato, tsk già, non accadrà mai. C’era anche la possibilità di nascondersi, ma… con il Byakugan, sarebbe stato alquanto stupido.

Ma certo! Posso fare finta di essere malata!

Uno rapido salto in bagno, una sguardo allo specchio, un po’ d’acqua sul viso che possa sembrare sudore, una disordinata ai capelli, e presto, sono pronta!

Così mi sono trascinata alla porta, facendo finta di stare il più male possibile (giusto nel caso in cui stesse usando la sua innata per vedermi da dietro la porta) e gli aprii.

“Buon ‘cough’ giorno ‘cough’ Neji.” Gemetti, sperando che la bevesse.

“Finiscila di recitare, Tenten, posso perfettamente affermare che non sei malata.” Neji mi guardò male con il Byakugan attivato.

“Bene.” Sbuffai stizzita. “Quindi, a cosa devo questo onore?”

“Sei in ritardo.” Brontolò lui, disattivando il Byakugan.

“Neji. Non verrò.” Replicai. Credetemi, fu una bella sfida. Normalmente, non rispoderei mai a Neji così, ma… Venerdì 13. Anche la paura dell’ira di Neji non è così male rispetto a dover uscire di Venerdì 13.

“E perchè, esattamente, no?” domandò Neji a denti stretti. Capii in quel momento che si stava arrabbiando davvero.

“È un brutto giorno per me.” Risposi.

“Cosa?” Neji intensificò lo sguardo.

“Umm… è un brutto giorno… è…” esplorai la mia mente per una buona scusa “È quel giorno del mese.” Mentii.

“…” Neji rimase semplicemente lì, congelato al suo posto. Tutta la rabbia e l’irritazione che avevo visto nei suoi occhi solo un momento prima erano completamente evaporate.

“Si.. quindi… non posso allenarmi oggi,” cominciai a spingerlo fuori dalla porta, “crampi allo stomaco e tutto il resto, ma starò meglio domani. Ci vediamo.” Chiusi la porta dietro di me e aspettai qualche minuto, per sentire dei passi che si allontanavano dal mio appartamento.

Non posso credere che abbia funzionato. Devo ricordarmi questa cosa per la prossima volta che non avrò voglia di essere sbattuta a terra. Con Neji fuori gioco, tutto quello che dovevo fare era passare la giornata senza uscire dal mio appartamento.

 

--- Celiane4ever’s space ---

Oooook one shot molto corta e anke abbastanza insignificante a parer mio… in effetti l’avevo saltata di netto, ma poi mi hanno richiesto di tradurla e così l’ho fatto…

Oltretutto ricordatevela bene (almeno chi ha intenzione di seguirmi) perché questa cosa tornerà fuori al capitolo 49 (sembra così distante T.T) e vi farà decisamente divertire…

È stato pure difficile tradurla per via dei tempi verbali! Questa è la prima oneshot in prima persona ke l’autrice abbia mai scritto, e ha fatto un po’ confusione, usando a volte il presente e a volte il passato.

Ecco il link originale:

http://www.fanfiction.net/s/3634145/2/One_shots_Neji_and_Tenten

un grazie enorme a chi ha recensito lo scorso chappy: annasukasuperfan, LalyBlackangel, _Arien_, BrideOfTheWind, ryanforever, e hinata21.

Soprattutto a quest’ultima che è stata solidale con me nel dire “gran brutto colpo shikatema e kibahina in una volta sola T.T”

XDDD

Mi scuso per l’inconveniente sull’aggiornamento dell’ultimo capitolo (x ki l’avesse visto) ma ci sono stati dei problemi relativi allo spostamento della fan fiction nel nuovo account! Spero ke non si verifichino più!

Alla prossima, con Wind and Dragon!

By Celiane4ever

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** The Reason ***


ATTENZIONE: prima di leggere questo capitolo consiglio di leggere quello intitolato ‘almost lovers’, in quanto è la stessa storia, ma dal punto di vista di Neji! E si scopriranno tante cose interessanti di cui nell’altro capitolo non si sapeva il perché…

-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-

I'm not a perfect person

There's many things I wish I didn't do

But I continue learning

I never meant to do those things to you

And so I have to say before I go

That I just want you to know

-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-

“Neji, possiamo PERFAVORE fare una pausa adesso?” la kunoichi con gli chignon ansimò forte.

Si stavano allenando assieme sin dalle prime ore del mattino. Tenten si stava preparando per le imminenti selezioni Jounin, un obbiettivo che Neji aveva raggiunto pochi anni prima. Era determinato a prepararla per questa sfida, e perciò si erano allenati insieme per settimane. Durante quest’arco di tempo, era stato più severo con lei di quanto non lo fosse normalmente. Anche se si erano allenati assieme per molti anni, essendo sempre stati lasciati a loro stessi quando Gai e Lee sparivano per esercitarsi, Neji non era mai stato così esigente con la ragazza.

Vero, si erano allenati nei climi più rigidi e nelle più improbabili ore della notte, ma lui aveva sempre programmato delle pause attorno ai momenti in cui sapeva che lei si sarebbe stancata, e aveva sempre annullato gli allenamenti nei giorni in cui poteva dire che lei non stava bene. Ma nelle ultime due settimane, per preparare la ragazza alle selezioni Jounin, era stato inflessibile.

Neji era ben consapevole della forza di Tenten, e non aveva dubbi che potesse eccellere, ma sapeva che l’esame era difficile e pericoloso, e voleva semplicemente essere sicuro che Tenten non si sarebbe fatta troppo male nel processo.

“Non diventerai mai forte in questo modo.” Replicò Neji, comparendo alle spalle di lei, abbracciandola bruscamente.

“Bene.” Tenten cedette, cercando di nascondere quanto si sentisse realmente stanca, ma Neji lo aveva intuito nel momento in cui l’aveva abbracciata, dal suo misero tentativo di scappare dalla sua stretta.

“Hn.” Rilasciò la ragazza, avvicinandosi al suo solito albero per la meditazione.

“Huh?” vide Tenten voltarsi confusa, ma restò ferma, mentre guardava lui sedersi e chiudere gli occhi.

Devo aver esagerato. Si disse Neji sentendo la kunoichi avvicinarsi a lui sotto lo stesso albero.

Era sempre così da molto tempo; dopo ogni combattimento, Neji si avvicinava al suo albero preferito e si sedeva per meditare,  mentre Tenten lo seguiva un attimo dopo e si sedeva vicino a lui per riposarsi.

All’inizio lui non era stato troppo felice di questo. Non era mai stato uno da compagnia, e considerando la ragazza niente più che una compagna di squadra, era stato riluttante a permetterle di stargli vicino in qualunque altro contesto se non quello dell’allenamento. Per questo la prima volta che si era seduta accanto a lui, le aveva detto di allontanarsi, senza neanche una spiegazione. La ragazza doveva aver realizzato il disagio e il fastidio del compagno, così si spostò velocemente sotto un altro albero.

Un giorno, dopo un combattimento particolarmente acceso, a Tenten era rimasto un livido decisamente grande. Lui si era sentito un verme per aver scaricato la sua frustrazione per i problemi familiari sulla povera ragazza. Lei non centrava niente con la sua rabbia, e lui l’aveva quasi picchiata fino alla morte. Quel giorno, quando si era avvicinata per sedersi vicino a lui sotto l’albero, le aveva permesso di restargli accanto, e persino di appoggiare la testa sulla sua spalla.

Non l’aveva mai rimproverato per quel giorno, non aveva mai mostrato un minimo segno di accusa nei suoi confronti. Il giorno seguente, credeva che lei si sarebbe allontanata da lui, richiedendo di allenarsi con Gai o Lee, ma era rimasto sorpreso quando l’aveva vista avvicinarsi allegramente per chiedergli di allenarsi, come ogni giorno.

E così era diventata una tradizione; si allenavano, e poi si spostavano insieme sotto lo stesso albero per riposare. Da una prospettiva esterna, sarebbe potuto sembrare come se i due compagni stessero entrambi meditando, ma Neji lo sapeva bene. Anche se lei faceva raramente rumore, capiva dal suo respiro profondo che ne approfittava sempre per fare un veloce sonnellino, mentre lui provava a meditare.

In verità, nessuno dei due meditava. Mentre Tenten dormiva, Neji rimaneva lì in silenzio a pensare alla ragazza seduta di fianco a lui. Qualche volta si sentiva male per come l’aveva ferita durante l’allenamento, specialmente quando sentiva dei gemiti di dolore scappare dalle sue labbra. Ma lei non aveva mai dimostrato ostilità nei suoi confronti, anche se sapeva che non avrebbe mai vinto contro di lui. Lentamente, aveva cominciato a vederla come più di una compagna di squadra e di allenamento, ma anche come un’amica.

-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-

I've found out a reason for me

To change who I used to be

A reason to start over new

and the reason is you

-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-

“Pronta?” domandò Neji col solito tono freddo, mentre Tenten guardava il terreno di prova dove sarebbe presto entrata per cominciare l’esame da Jounin.

“Hai.” Replicò Tenten sicura, ma Neji riuscì a scorgere il nervosismo nei suoi occhi.

“Rimani concentrata” avvisò la ragazza, tentando di calmarla un poco.

“Lo farò.” Rispose lei, prima di entrare all’interno del area d’esame.

Guardando Tenten inoltrarsi nella foresta scura, sentì una morsa allo stomaco. Sapeva che lei ce l’avrebbe fatta, ma non poteva fare a meno di odiare l’idea di lasciarla là in mezzo da sola. Era una kunoichi forte e dotata, la migliore, secondo Neji, ma non sopportava il pensiero di lei che combatteva senza lui, come lui non si sentiva mai troppo sicuro a combattere senza lei.

-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-

I'm sorry that I hurt you

It's something I must live with everyday

And all the pain I put you through

I wish that I could take it all away

And be the one who catches all your tears

Thats why i need you to hear

-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-

Neji alzò gli occhi al cielo senza luna, chiedendosi dove fosse Tenten nella foresta e come stessa andando la prova. Sapeva che sarebbe stata splendida, ma era ugualmente preoccupato.

Lo Hyuga era ben noto per la sua personalità stoica; famoso per il suo comportamento glaciale e privo di emozioni. Ma in realtà, non era proprio così. Aveva imparato fin da piccolo, come tutti gli Hyuga, che le emozioni erano degli ostacoli, e quindi era meglio eliminarle.

Ma come sua cugina Hinata non riusciva a reprimere i suoi sentimenti, anche Neji non ne era completamente immune, era semplicemente più bravo a mascherare le emozioni rispetto alla sua giovane cugina.

Comunque, quando c’era Tenten, le cose erano diverse. Una volta gli aveva detto che riusciva a vedere la sua anima attraverso i suoi occhi. Questo aveva un po’ confuso il possessore del Byakugan dato che era credenza comune che gli occhi bianchi degli Hyuga non facessero trasparire emozioni, poiché privi di colore. Invece Tenten aveva insistito sul fatto di riuscire a vedere qualunque cosa lui provasse, con un semplice sguardo; e lui ci credeva, perché solo lei sembrava capire i suoi silenzi e le parole dietro ogni singola risposta sillabata.

“Dove sei Tenten?” domandò Neji, alzando gli occhi all’unica stella in cielo.

-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-

I've found out a reason for me

To change who I used to be

A reason to start over new

and the reason is You

-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-

“CONGRATULAZIONI GIOVANE FIORE, SEI FINALMENTE DIVENTATA JOUNIN COME TUTTI NOI!” esclamò allegramente Gai quando Tenten uscì dalla torre dell’Hokage, per unirsi ai due compagni e al sensei. Era appena stata promossa al più alto grado Jounin, dopo aver completato la prova un paio di giorni prima.

“Grazie Gai-sensei.” Replicò Tenten, cercando di respirare dall’affettuoso abbraccio del suo maestro, seguito dopo poco da Lee.

“GIÀ, SIAMO COSÌ CONTENTI TENTEN-SAN!” aggiunse Lee, prima di voltarsi per incontrare lo sguardo glaciale di Neji, che fissava i due compagni in calzamaglia schiacciare Tenten tra di loro.

“VERO NEJI-KUN?” chiese all’impassibile uomo di fianco a loro, facendogli cenno di raggiungere il gruppo nell’abbraccio.

“Hn.” Replicò Neji da dove si trovava, rifiutandosi di fare quello che Lee gli aveva proposto. Rimase imperscrutabile come al solito, ma dentro, era davvero felice per lei, stava quasi per sorridere, prima di riprendere il controllo.

Se fosse stato un altro uomo, Neji si sarebbe unito all’abbraccio, solo per avvicinarsi di più a Tenten; ma non era così, lui era Neji Hyuga, e di sicuro non faceva abbracci di gruppo! Ma qualche volta, sperava di poter essere un po’ più affettuoso, come Gai e Lee. Beh, forse non come Gai e Lee. Quasi tremò all’idea, ma lui era Neji, e Neji non trema.

“Dovremmo andare.” Ricordò al trio perché erano venuti alla torre dell’Hokage.

Gai aveva deciso che il team doveva festeggiare la promozione di Tenten. Era passato prima dall’appartamento di Lee a reclutare il suo mini clone, per poi andare a villa Hyuga a prendere Neji e aspettare Tenten fuori dal palazzo dell’Hokage.

“OH, GIUSTO!” disse Gai, rilasciando Tenten dall’abbraccio, “DOBBIAMO PORTARE IL NOSTRO GIOVANE FIORE A CELEBRARE IL SUO GRANDE SUCCESSO!”.

“OH GAI-SENSEI, LEI È COSÌ PROFONDO!” esclamò Lee.

“LEE!” gridò Gai.

“GAI-SENSEI!”

“LEE!”

“GAI-SENSEI!”

-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-

and the reason is You

-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-

“Congratulazioni.” Disse infine Neji, dopo che Gai e Lee furono spariti in un’altra delle loro corse verso il tramonto, lasciando lui e Tenten da soli lungo le affollate strade di Konoha.

“Grazie” Tenten arrossì leggermente.

È carina quando arrossisce. Pensò Neji. Era felice di sapere che solo lui aveva l’onore di colorare le sue guancie di rosa.

Dopo che Lee e Gai se ne furono andati, anche Tenten e Neji decisero di separarsi, immaginando che i due fessi non sarebbero tornati presto, ed era meglio aspettarli per i festeggiamenti. Segretamente, Neji avrebbe voluto festeggiare con Tenten da solo, ma allo stesso tempo, sarebbe sembrato un appuntamento e non era sicuro di cosa avrebbe pensato lei se l’avesse proposto. Quindi l’accompagnò a casa dove decisero che si sarebbero visti presto, la mattina dopo, al solito campo d’allenamento.

-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-

I'm not a perfect person

I never meant to do those things to you

And so I have to say before I go

That I just want you to know

-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-

Ancora prima del sorgere del sole, Neji si stava preparando per l’allenamento con Tenten. Uscendo dalla sua camera, sentì improvvisamente un intenso chakra dietro sé.

“Neji.” Lo richiamò la voce del capo degli Hyuga.

“Hiashi-sama.” Neji si inchinò gentilmente.

“Oggi non ti allenerai.” Gli ordinò l’altro.

“…” Neji non osò fare domande, ma era curioso di sapere perché suo zio gli stesse ordinando una cosa simile.

“La ragazza del clan del Paese dell’Acqua che era venuta lo scorso mese è tornata per definire i dettagli della proposta di matrimonio” Hiashi informò il giovane Hyuga, notando il suo disappunto.

Era noto che Neji era stato contattato da numerosi clan per offrirgli in sposa le loro donne. Poche settimane prima, Neji aveva conosciuto una donna di un importante clan del Paese dell’Acqua. La donna che doveva essere sua moglie sembrava una persona abbastanza simpatica, e non irritante come quasi tutte le altre che Neji aveva conosciuto, incluse le sue molte fan. Nonostante ciò, Neji aveva rifiutato l’offerta, come con tutte le altre. Li aveva informati che non era intenzionato a lasciare il suo villaggio, e aveva importanti obbiettivi che doveva ancora portare a termine. La ragazza se ne era andata, e per come la pensava Neji, il problema era risolto. Al contrario, gli anziani avevano idee diverse.

Era diventato piuttosto seccante per loro avere tutti questi clan intorno che cercavano di far sposare una delle loro donne con il prodigio degli Hyuga, a per questo avevano deciso che Neji doveva sposarsi per farla finita. Avevano anche altre ragioni per voler maritare il genio, incluso il desiderio di avere presto nuovi membri Hyuga con le sue abilità. Avevano scelto la ragazza del Paese dell’Acqua perché sembrava essere l’unica a non irritare il giovane uomo, perciò sarebbe stata lei quella che avrebbe sposato Neji.

-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-

I've found out a reason for me

To change who I used to be

A reason to start over new

and the reason is you

-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-

“Mi rifiuto.” Affermò Neji schiettamente davanti agli anziani, seduti alla sua destra, di fianco a Hiashi, Hinata, e Hanabi, che erano seduti ai posti d’onore.

“Non puoi rifiutare.” Replicò uno degli anziani furiosamente.

“È tuo dovere come membro della Casata Cadetta fare quello che è meglio per il clan.” Aggiunse un altro anziano.

“E per il clan è meglio che ti sposi presto; e dato che non sei stato capace di trovare una sposa degna, ci siamo presi il compito di trovartene una.”

“Ma io ho trovato una sposa.” Replicò Neji, con grande sorpresa di tutti quelli riuniti lì, inclusi i membri della Casata Principale.

“E chi sarebbe, esattamente, questa donna?” domandò infine Hiashi.

-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-

I've found out a reason for me

To change who I used to be

A reason to start over new

and the reason is you

-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-

“Tenten.” Neji era sorpreso di trovare la kunoichi con gli chignon che lo aspettava ancora al campo d’allenamento. Era certo che sarebbe andata a casa, dato che erano passate diverse ore dall’orario che avevano prefissato per incontrarsi.

“Neji.” Tenten balzò in piedi, colta alla sprovvista dalla sua improvvisa apparizione “Cosa ci fai qui?” domandò.

“Sono qui per allenarmi.” Replicò lui.

“Ma questo era ore fa.” Sembrava leggermente nervosa, ma Neji sentiva che forse stava proiettando in lei le sue stesse emozioni.

“Tu sei ancora qui.” Replicò, tentando di nascondere il disagio nella sua voce.

“Stavo pensando.” Rispose lei.

“…” lui alzò un sopracciglio, interrogativo. Chissà a cosa pensava così intensamente da non notare la mia presenza. Chiese a sé stesso.

“Ma se vuoi allenarti, sono pronta.” Tenten si avvicinò a lui e cominciò a preparare i suoi rotoli.

“No. È tardi.” E ho bisogno di chiederti una cosa.

“Ok.” Replicò lei con disappunto, ma Neji non lo notò, poiché era immerso nei suoi pensieri.

“Andiamo a mangiare qualcosa.” Propose lui “celebreremo la tua promozione.” E te lo chiederò lì.

“Davvero?” domandò Tenten.

“A meno che tu non preferisca allenarti.” Ribatté Neji, sapendo bene che non voleva, perché era certo che fosse rimasta lì per un bel po’, e che ora fosse affamata.

“Neji…” lo chiamò, mentre cominciava a seguirlo verso il villaggio.

“Hn?” lui si voltò, chiedendosi a cosa stesse pensando.

“Niente, fa lo stesso.” Gli sorrise rassicurante.

Neji sorrise in ritorno, Tenten era la ragione; la sua ragione per voler essere un uomo diverso, un uomo migliore, la sua ragione per sorridere.

-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-

 

--- Celiane4ever’s space ---

Finalmente ho aggiornato ^o^

Avviso subito che questo sarà l’ultimo aggiornamento per altre due settimane, perché sabato parto per la Scozia e torno fra 2 week, quindi non penso ke là potrò tradurre, anke se avrò a disposizione un computer… forse riesco a mettere un chappy di Wind and Dragon prima di partire, o forse delle One Shot, perché sono più veloci da tradurre! O forse niente :P vedrò XD

Passando al capitolo… a me è piaciuto un sacco!!! In Almost Lovers molti si erano lamentati che finiva in un modo un po’ triste, e forse x questo l’autrice ha scritto il ‘dal punto di vista di Neji’, per tirarci un po’ su XD

Spero che sia piaciuta anche a voi!

Ecco il link originale:

http://www.fanfiction.net/s/3634145/6/One_shots_Neji_and_Tenten

Ringrazio tutti quelli che hanno recensito ^o^

Spero di saper tradurre meglio, al mio ritorno dal college ;)

Buone vacanze a tutti, e un bacio speciale alle girls del NejiTen Fan Forum (www.nejitenfan.forumfree.net)

Ciauz!

Vale

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Hair Tie ***


-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-

HAIR TIE

-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-

“Merda.” Un appena udibile sospiro venne dal fianco del genio dagli occhi bianchi.

Neji si volto` verso la sua compagna di squadra, che stava cercando freneticamente qualcosa tra il contenuto della sua borsa. Il Team Gai aveva appena terminato una lunga missione, e stava tornando al villaggio per un veramente desiderato riposo.

“Qualcosa non va?” le domando` nel solito tono freddo.

“Huh?” Tenten guardo` il suo stoico compagno di squadra; si stava reggendo i capelli sciolti con una mano, mentre l’altra continuava a muoversi nella borsa.

“…” Neji alzo` curiosamente un sopracciglio osservando Tenten.

“NEJI!” urlo` lei eccitata, come se avesse appena realizzato qualcosa di estrema importanza.

“Hn?” lui la fisso` incerto, pensando cosa avesse spinto la sua sana compagna di squadra a urlare come Lee. Tremo` al pensiero della sua ottimista compagna somigliante anche solo lontanamente al loro troppo entusiasta amico.

“Neji, Neji, Neji!” Tenten salto` emozionata su e giu`, mantenendo una presa salda sulla massa di capelli marroni che stava stringendo.

“…” lui continuo` a fissarla, esortandola con gli occhi a smettere di comportarsi in modo cosi` diverso dal solito. Ho il presentimento che questa storia non finira` bene per me. Si disse Neji mentalmente.

 “Oh Neji-kuuuuuuun.” Cinguetto` Tenten.

“Che cosa succede Tenten?” domando` Neji, un brivido` gli corse lungo la schiena all’onorifico che Tenten aveva aggiunto al suo nome.

“Oh, Neji-kun” comincio` lei, “saresti cosi` gentile…” sorrise dolcemente, riuscendo a spaventarlo solo di piu`, “Posso prendere in prestito il tuo elastico?”

Neji batte` le ciglia incredulo, “Tutto qui?” domando` ad alta voce a se` stesso. Era questo tutto cio` che mi preoccupava? Sospiro` mentalmente.

“Questo vuol dire si?” Tenten sorrise allegra.

“Perche` hai bisogno del mio elastico?” domando` lui sospettoso. No. sono sicuro che ci sia qualcos’altro sotto. Neji non riusciva ad abbassare completamente la guardia. Aveva sentito un sospetto nell’aria, stava decisamente per succedere qualcosa.

“Hello!” lei gli indico` i capelli sciolti che stringeva con la mano sinistra. “Devo legarmi i capelli, ma non riesco a trovare nessuno dei miei elastici.” Gli spiego`.

“E` tutto?” ripete` lui. “Bene.” Si tolse l’elastico e lo passo` a Tenten.

“Grazie.” Replico` lei, afferrando rapidamente l’elastico bianco da Neji e legandosi i capelli in un singolo chignon dietro la testa.

“Hn.” lui osservo` la kunoichi girare l’elastico attorno alla crocchia per impedire ai capelli di fuoriuscire. Non ci avevo mai pensato, ma non credo di aver mai visto Tenten coi capelli sciolti. Penso` lui.

“Ok, andiamo.” Tenten sollevo` lo zaino, e pochi minuti dopo i due si stavano dirigendo verso l’altro lato del campo per trovare Lee e Gai che raccoglievano le tende.

“SIAMO PRONTI MIEI GIOVANI ALLIEVI???” un urlo zelante provenne dal loro maestro in calza maglia.

“HAI!” rispose Lee entusiasmato.

I quattro shinobi saltarono rapidamente tra gli alberi per tornare a Konoha.

-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-

“Ok, SQUADRA, CI VEDIAMO ALLE 5.00 DOMANI MATTINA!” Gai infomo` i giovani shinobi uscendo dal palazzo dell’hokage, dove avevano appena finito di consegnare il rapporto della missione.

“Hai.” Replicarono i tre all’unisono prima che Gai sparisse in direzione del campo d’allenamento del team 7. Senza dubbio sta andando a sfidare Hatake Kakashi in un’altra prova senza senso. Penso` Neji guardando Gai correre alla massima velocita`.

“Hey Neji.” Tenten scosse una mano di fronte al genio degli Hyuga cercando di attirare la sua attenzione. “Terra a Neji.” Continuo`.

“Smettila.” Lui le blocco` la mano.

“A cosa stavi pensando?” domando` Tenten, inclinando la testa mentre lo guardava negli occhi.

“Hn.” Grugno` l’altro in risposta.

“Bene! Non dirmelo!” replico` lei, facendogli giocosamente la linguaccia prima di voltarsi verso Lee. “Noi non ti diremo quello di cui stavamo parlando, vero Lee?” si aggancio` al braccio del ragazzo e comincio` ad allontanarsi.

Eccola ancora, a comportarsi in modo cosi` infantile. Neji sospiro` seguendo i due compagni di squadra. Se non fosse cosi` carina sarebbe fastidiosa. Si fermo`, congelato sul posto, all’improvviso pensiero intrusivo nella sua testa.

“Muoviti Neji, o cominceremo a mangiare senza di te!” gli grido` Tenten quando lei e Lee ebbero raggiunto l’Ichiraku ramen dove un certo shinobi biondo stava divorando una ciotola di ramen dopo l’altra.

“GIA`! MUOVITI NEJI-KUN!” gli urlo` Lee prima di sedersi e salutare Naruto.

“Hn.” Neji respinse quell’ultimo pensiero e prese posto vicino ai due compagni. Fu solo in quel momento che noto` una figura accovacciata tra i cespugli, che riconobbe immediatamente. “Hinata-sama?”

Gasp. N-N-Neji-nii-san.” Hinata salto` fuori dai cespugli con un evidente rossore sulle guance. “B-Bentornato dalla missione.” Balbetto`.

“Arigatoo, Hinata-sama.” Neji s’inchino` gentilmente, “Avevate bisogno di qualcosa?” chiese poi, domandandosi perche` si stesse nascondendo dietro ai cespugli. Probabilmente per vedere quell baka di Naruto.

“Umm…” Hinata comincio` a giocare nervosamente con le dita.

“Oh, Hinata-chan!” esclamo` Naruto, “Quando sei arrivata?” Le chiese, come se avesse appena realizzato che si trovava di fianco a lui.

Idiota. Neji ruoto` mentalmente gli occhi.

“Hey Hinata, vuoi unirti a noi per pranzo?” Tenten accenno` alla giovane kunoichi di sedersi accanto a lei.

“H-Hai, A-Arigatoo, Tenten-san.” Hinata raggiunse tranquillamente la compagna di squadra di Neji.

Tenten e` sempre cosi` premurosa. Neji sorrise debolmente, prima di ritornare alla sua espressione statica,

“Tenten-chan, sembri diversa oggi.” Commento` Naruto.

“…” lei sollevo` un sopracciglio, confusa dal commento di Naruto.

“NON E` VERO!” grido` Lee, controllando Tenten dalla testa ai piedi per vedere se riusciva a capire di cosa stesse parlando lo shinobi.

“Si invece.” Insiste` lui. “Solo non riesco a capire cosa sia.” Assottiglio` gli occhi, come se potesse aiutarlo a vedere qualcosa in piu`.

“IO NON CREDO.” Ripete` Lee.

“Beh, io penso di si!” Naruto si alzo` per fronteggiare Lee, uno sguardo determinato nei suoi occhi.

Sono circondato a idioti. Penso` Neji guardando i due piu` rumorosi shinobi del villaggio, escludendo Gai e il clan Inuzuka, discutere se Tenten sembrasse diversa o no.

“T-Tenten-san…” comincio` Hinata timidamente.

“Si Hinata?” lei si volto` verso la ragazza piu` giovane, ignorando i due idioti che combattevano di fianco a lei.

“I capelli ti stanno molto bene oggi.”

“Arogatoo.” Tenten sorrise, arrossendo leggermente quando la sua mano si also` inconsciamente per toccare il disordinato chignon che aveva dietro la testa.

“Oh ecco cos’era!” Naruto sorrise trionfante, velice di avere ragione.

“HAI TENTEN-CHAN, SEI COSI` GIOVANILE E BELLA!” esclamo` Lee voltandosi per guardarla, “NON SEI D’ACCORDO NEJI-KUN?” domando` allo stoico Hyuga.

“Hai.” Rispose istintivamente lui, prima di realizzare cos’aveva detto. Oh merda. Si alzo` rapidamente dal suo posto, “Hinata-sama, ci vedremo piu` tardi a casa, Hiashi-sama vorra` un resoconto della missione immediatamente.” Disse, prima di precipitarsi in direzione di villa Hyuga.

“Questo era strano.” Tenten fisso` la schiena del compagno allontanarsi.

-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-

Non posso credere di averlo detto! Neji riprese se` stesso mentre camminava avanti e indietro per la sua camera. Aveva ripetuto quel momento in continuazione nella sua testa per le ultime due ore, pensando a come fosse possible per uno come lui fare un cosi` stupido errore davanti a tutti. In ogni caso era molto carina.

“N-Neji-nii-san.” Un timido sussurro venne da dietro la sua porta.

Neji vi si avvicino` lentamente, sapendo gia` chi si trovava dall’altro lato.

“Hinata-sama.” La saluto` aprendo la porta. “Avete bisogno di qualcosa?”

“N-no.” Hinata scosse la testa. “Volevo solo controllare che stessi bene.” Gli disse timidamente abbassando lo sguardo.

“…” Neji la guardo` confuso.

“Per quanto e` successo a pranzo.” Gli ricordo`.

“…” lui si irrigidi`. “Sto bene.” Disse in fretta.

“O-Ok.” Hinata si volto` per andarsene.

“Hinata-sama…” la richiamo` Neji.

“Si?”

“Avete-avete mai visto Tenten con i capelli sciolti?” le domando` prima di realizzare cosa stesse dicendo.

Ci stava pensando fin dal ritorno dallo stand del ramen. No, anche da prima, da quando aveva prestato a Tenten il suo elastico; s’immaginava come dovesse essere con i capelli sciolti. Aveva realizzato che in tutti gli anni in cui aveva conosciuto la ragazza, in tutti gli anni in cui erano stati compagni di squadra, di allenamento, non l’aveva vista neanche una volta coi capelli sciolti. Ora si chiedeva se magari qualcun’altro fosse mai stato cosi` fortunato.

“N-no, Neji-nii-san, non credo.” Hinata confermo` i suoi sospetti.

“Oh. Ok, grazie.” Neji continuo` a camminare per la stanza quando Hinata si fu allontanata per lasciarlo da solo con i suoi pensieri, un sorriso consapevole firmamente piantato sul suo viso…

-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-

“Neji” una voce lo distrasse dalla meditazione, seduto contro un albero del campo d’allenamento del team Gai.

Erano le 4.30 del mattino, mancava ancora mezz’ora all’orario in cui chiunque altro sarebbe dovuto arrivare. Apri` gli occhi per vedere la sua compagna di squadra in piedi di fronte a lui, con il suo elastico a reggere ancora quell’unico chignon dietro la testa.

“Sei pronta per allenarti?” domando` lui alzandosi per prendere distanza.

“Ok.” Replico` allegramente la ragazza allontanandosi.

I due compagni d’allenamento iniziarono la loro routine giornaliera; colpire, bloccare, tirare, intrecciarsi, voltarsi. Per tutto il tempo, Neji era stato distratto dall’immagine di Tenten con i capelli sciolti. Alla fine non pote` resistere oltre, e decise di puntare all’elastico che le aveva prestato, realizzando che in ogni modo era suo, e che quindi lo avrebbe dovuto avere indietro.

“Neji.” Ansimo` Tenten. Erano passate ore da quando avevano cominciato; Lee e Gai erano venuti e andati diverse volte, e il sole di mezzo giorno brillava sui due. “Possiamo fare una pausa?”

“No.” rispose semplicemente lui, facendo un’altro tentativo mascherato per raggiungere l’elastico.

“Ma Neji, ci stiamo allenando da ora, e ho fame *.” Affermo` Tenten, senza sembrare troppo lamentosa. “Ti preeeego?” lo guardo con gli occhioni da cucciolo.

“Hn.” Lui rallento`, muovendosi verso i loro pranzi al sacco.

“Grazie Neji.”  Gli saltello` affianco, prendendo il suo pranzo mentre lui afferrava una bottiglia d’acqua per bere.

“Oh, mi stavo dimenticando.” Esclamo` lei; Nej si volto` per guardarla. “Tieni.” Gli disse togliendosi l’elastico che aveva usato per lo chignon, e dandolo allo Hyuga.

Cosi` “Incantevole.” Sospiro` Neji, non accorgendosi dell’acqua che scorreva lungo la sua maglia, mentre fissava la kunoichi in assoluta ammirazione.

“Huh?” Tenten lo guardo` confusa quando l’acqua della sua bottiglia manco` completamente la bocca. Cos’avra` che non va? Domando` a se` stessa, ma alzo` semplicemente le spalle prima di piegarsi per cercare i nuovi elastici dentro la  borsa.

-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-

 

--- Celiane4ever’s space ---

*vista la frase in inglese ero moooooooolto tentata di scrivere “lo stiamo facendo da ore”, ma poi... non so, ci ho ripensato T.T trovero` il modo di inserirla in qualche altra traduzione muauauaua

Bando alle ciance, wiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii sono riuscita ad aggiornare dalla Scoziaaaaaa!!!

Ammetto che la traduzione non e` un gran che, ma ho sempre un’ora a giorno per il pc (se ce n’e` uno libero) ed e` un vero casino ragionare con ‘sti spagnoli del cacchio che ti urlano nelle orecchie T.T

Tornando alla one shot, a me e` piaciuta molto, soprattutto l’immagine finale no? Ce lo vedete Neji a sbrodolarsi perche` Tenten ha i capelli sciolti? XDDD che ridere!!!

Ditemi che ne pensate ;)

Ringrazio tutti i commenti!

E faccio un appello alle autrici: ma avete visto lo scoppio di NejiHina di questi giorni? Dobbiamo fare qualcosa!!! LOTTATE PER IL BENE DELLE NEJITEN!!!!

Baci e saluti a tutti!!!

Vale

P.S. cavoli, l’ho riletta ed e` davvero un obrobrio! Ma non ho voglia di modificarla :V recensite please, facciamo vedere alle Hyugacestiste che siamo numerose!!!

 

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Sleepless ***


AVVISO: Questa one-shot è un poema. Non ero neanche molto intenzionata a tradurlo, ma visto che ho iniziato la raccolta la faccio tutta no? anche se è corto e non molto… ‘attivo’, spero che questo capitolo vi piaccia lo stesso, perché l’autrice ne era molto soddisfatta!

Leggete in fondo per gli avvisi sulla nuova traduzione NejiTen.

 

8. Sleepless

 

Era nel bel mezzo della notte, e, ancora una volta, Neji Hyuga non riusciva ad addormentarsi. Da diverse settimane non riusciva più a riposare, tormentato da pensieri su una certa kunoichi con gli chignon della sua squadra.

Aveva impiegato ore a cercare di dormire, e anche dopo tutti gli spossanti allenamenti che faceva, sembrava che non riuscisse ad andare a letto. Cominciando ad innervosirsi, mentre la luna si alzava in cielo, il genio degli Hyuga decise che se non poteva dormire, almeno avrebbe cercato di fare qualcosa di produttivo.

Alzandosi dal letto, notò un pacco di fogli e una penna appoggiati invitanti sulla sua scrivania. Si mosse verso quell’angolo di camera e si sedette di fronte alla carta, accendendo la lampada da tavolo e cominciando a scrivere.

 

*As sleep now alludes me,
I can’t help be perplexed.
What is it that torments me,
And keeps slumber at bay?

I have seen many nightmares;
Lost many lives;
Yet these aren’t the reasons,
Behind my unrest.

My mind is unsettled,
My sleep is disturbed;
I can’t grasp this affliction,
That won’t let me be still.

Each moment I wake,
This sensation consumes me;
My senses are clouded,
All reason deserts me.

I’m not sure when it started
Perhaps the moment I met her.
Those warm, caring eyes,
That unmistakable hair.

Though I try to deny it
The truth is quite evident.
It is for her whom I smile
For she is the sole reason.

No other flower
could ever compare
To the one
Who robs me of my rest.

Though my pride won’t allow it,
For I’m not open like her,
My heart can no longer
Be silenced from saying,
That this person is you.

With all of my being,
I love you Tenten.

--Neji

 

Si alzò dalla scrivania, riponendo velocemente il pezzo di carta in tasca. Aprì la finestra della camera e si avviò rapidamente per le strade scure della notte. Con la determinazione dell’anima, camminava per il villaggio verso l’appartamento di una certa kunoichi, che gli aveva rubato il cuore.

--- Celiane4ever’s space ---

*ovviamente non ho tradotto il poema scritto dall’autrice, per evitare che ne uscisse un obrobrio =.=”

 

Beh, le spiegazioni su questo capitolo particolare le ho date in cima! Ora parliamo della mia nuova traduzione in corso! ^o^

Razorblade kiss – Bacio a doppio taglio, in uscita in tutte le sale da OGGI!

È una lemon a tematiche piuttosto pesanti, per cui sarà possibile leggerla solo ai maggiorenni, pardon! (forse verrà pubblicata anche sul nejiten fan forum www.nejitenfan.forumfree.net)

Di sfondo ci saranno anche altre coppie, alcune che addirittura detesto, ma vale assolutamente la pena di leggerla anche solo per la parte nejiten!

Divertente, triste, violenta, eccitante… chi può leggerla, mi dica cosa ne pensa, sono sicura che non ve ne pentirete!

Ecco il link originale di questo capitolo:

http://www.fanfiction.net/s/3634145/8/One_shots_Neji_and_Tenten

grazie a chi ha recensito!

Vale

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Green Spandex ***


Capitolo dedicato a ryanforever e Checca94!

 

9. Green Spandex

 

“Ma Tenten-san.” Protestò il ragazzo coi capelli a caschetto, vestito in una calzamaglia verde, “Sono certo che la tua giovinezza aumenterebbe moltissimo se ti unissi a me e Gai-sensei e la indossassi.” Esclamò Lee, sollevando una tuta verde identica alla sua.

Con Gai in missione, e Neji in ritardo per via di un meeting del clan Hyuga, Tenten e Lee erano gli unici occupanti del solito campo d’allenamento del team Gai. Erano arrivati da poco e avevano deciso di allenarsi assieme fino all’arrivo di Neji; ma la ragazza aveva capito in fretta che a Lee piaceva parlare mentre si allenava.

“Semplicemente, il verde non è il mio colore Lee.” Spiegò Tenten, cercando di non rabbrividire al pensiero che ancora una volta si trovava faccia a faccia con l’orribile capo d’abbigliamento che Gai le aveva già offerto tempo addietro.

“Ma se tu la indossassi, Gai-sensei sarebbe così felice!” replicò lo shinobi, “per di più, sono certo che se la mettessi, Neji-kun non esiterebbe a indossarla anche lui.” il ragazzo ottimista sorrise radiosamente a quella speranza.

“Io non credo, Lee.” Lo contraddisse Tenten, cercando di nascondere il sorriso che le procurava il pensiero di Neji in uno di quei ridicoli costumi.

“Oh, io invece ne sono certo!” esclamò Lee, agitando la tuta verde davanti alla kunoichi.

“Umm…” Tenten si guardò attorno nervosamente. “Neji non dovrebbe essere già qui a quest’ora?” domandò, cambiando argomento. “Forse dovremmo andare a cercarlo.” Aggiunse, cominciando a camminare in direzione di villa Hyuga.

-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-

Le riunioni degli Hyuga sembravano durare sempre di più ogni volta, diventando continuamente più noiose. Neji non era mai stato davvero uno da ritrovi di famiglia, ma essendo un membro della casata cadetta, anche se con molti privilegi riservati solo alla casata principale, non gli era permesso di saltarli. Mentre osservava il capo clan cominciare la cerimonia conclusiva, che avveniva inevitabilmente a tutti gli incontri, gli scappò un sospiro di sollievo al pensiero che almeno ora sarebbe potuto andare ad allenarsi.

CRASH

“Lee!” Neji udì la voce della sua compagna di squadra gridare accusatoria dopo il forte rumore che aveva interrotto in silenzio perenne di villa Hyuga.

“NEJI-KUN!” lo chiamò una voce chiassosa dall’entrata principale del complesso.

Cosa vuole adesso? Neji si alzò immediatamente, comportandosi più freddamente che mai sotto l’intenso sguardo degli Hyuga, che gli avevano rivolto un’occhiata accusatoria.

“Hiashi-sama…” Disse in tono calmo avvicinandosi al leader del clan.

“Vai a vedere cosa succede.” Replicò l’altro prima che Neji avesse il tempo di chiedere il suo permesso per uscire.

“Hai.” Si mosse rapidamente verso la confusione, dove gli Hyuga della casata cadetta che erano stati esclusi dal meeting per fare da guardie si erano radunati velocemente.

“Hey, lasciatelo andare!” Neji sentì urlare la kunoichi con gli chignon mentre liberava Lee da una guardia. Non dovrebbe davvero viziarlo. Pensò lo Hyuga guardando i due compagni di squadra. Quel ragazzo non imparerà mai ad agire correttamente se lei lo tira sempre fuori dai guai che lui giustamente merita.

“GRANDE! GRAZIE OH DELICATO FIORE.” Rispose Lee alzandosi da terra, dove due degli Hyuga lo avevano bloccato.

“Lee.” Lo chiamò la voce quieta di Neji, mentre si avvicinava ai due.

“NEJI-KUN!” gridò Lee allegramente, dimenticando che solo pochi momenti prima era stato sbattuto a terra. “PERCHÉ SEI COSÌ IN RITARDO PER L’ALLENAMENTO OGGI? IL NOSTRO PREZIOSO FIORE ERA DAVVERO PREOCCUPATO, NON È DECISAMENTE DA TE SALTARE UN’ESERCITAZIONE!” spiegò, mentre Tenten dietro di lui cercava di nascondere un leggero rossore, che Neji aveva ugualmente notato. Era preoccupata? Pensò, combattendo contro l’impulso di sorridere.

“Lee.” Lo sgridò la ragazza, “Ti avevo già detto che Neji era ad un incontro, era per questo che avremmo dovuto aspettare fuori.” Si voltò verso Neji, “Scusa, si è lasciato trasportare ancora un volta.”

“Hn.” Lo Hyuga si incamminò lentamente verso l’uscita. Era certo che Tenten sapesse che quello era un invito a seguirlo, e, ovviamente, lo fece, trascinando Lee con sé.

-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-

“PERFAVORE… NEJI-KUN?” lo pregò Lee, agitando qualcosa davanti allo Hyuga.

“No!” replicò fermamente lui, mentre i tre si sedevano in cerchio per pranzare.

Avevano iniziato ad allenarsi dal momento in cui Lee aveva sfondato la porta di villa Hyuga, nel suo tentativo di eseguire una delle entrate dinamiche di Gai. Quando i tre si erano fermati per prendere una pausa e mangiare, Lee aveva accidentalmente tirato fuori la calzamaglia verde che aveva offerto a Tenten quella stessa mattina, e aveva provato immediatamente a convincere Neji.

“TI PERMETTEREBBE DI ALLENARTI AL MASSIMO POTENZIALE!” lo esortò il ragazzo.

“Hn.” Neji si rifiutò di guardare il capo d’abbigliamento verde che il compagno gli sventolava davanti.

“E TENTEN HA GIÀ ACCETTATO DI INDOSSARLO SE ANCHE TU LO METTERAI!” informò il genio dagli occhi bianchi, che spostò curiosamente lo sguardo sulla maestra d’armi.

A quella frase, Tenten, che stava cercando di sopprimere silenziosamente le risatine che l’immagine di Neji nella calzamaglia verde aveva provocato, riportò velocemente l’attenzione sui due.

“Quando avrei detto una cosa simile?!” urlò, alzandosi in piedi.

“Appena prima che andassimo a prendere Neji.” La informò tranquillamente Lee.

“Ah… già.” Sorrise imbarazzata.

Aveva promesso di indossarla se l’avesse fatto anche Neji, ma l’aveva detto solo perché era certa che il genio degli Hyuga non avrebbe mai accettato una cosa del genere. “Ma Lee… tu hai solo una calzamaglia, e noi non possiamo di certo indossare lo stesso costume, vuoi che ci infiliamo lì dentro in due?” si fermò bruscamente, arrossendo un poco alle sue stesse parole.

Neji sollevò un sopracciglio all’immagine che l’affermazione di Tenten aveva prodotto nella sua testa. Basta. Si auto-riprese.

“Torno subito!” Lee si alzò e corse via dal campo d’allenamento a tutta velocità, lasciando gli altri due membri del team Gai a fissare la sua sagoma allontanarsi.

“Umm…” Tenten fissava nervosamente il suo bacino, “ecco um… Neji…” sorrise timidamente.

“Hn?” lui si voltò per guardarla, tentando di cancellare le immagini provocategli dagli ormoni.

“Tu non accetteresti mai di indossare qualcosa di simile, vero?” domandò insicura, sperando che lui avrebbe calmato i suoi dubbi; lei non voleva di sicuro mettersi uno di quei cosi.

“No.” rispose l’altro. Anche se al pensiero di vedere Tenten in un vestito attillato, invece dei suoi soliti abiti larghi, era un’offerta alquanto invitante, ma non avrebbe mai… non c’è possibilità. Ripeté Neji a sé stesso.

“Bene.” Sospirò lei sollevata. “Mi chiedo dove sia andato Lee.” Domandò poi ad alta voce.

“Probabilmente a casa di Gai.” Le rispose lo Hyuga.

“Ora che ci penso, mi chiedo dove Gai-sensei prenda tutte quelle tute. Ho sentito che una volta ne ha data una anche a Naruto.”

“Probabilmente ha degli scatoloni pieni di quegli orribili indumenti.” Concluse Neji.

“Si, penso che tu abbia ragione.” Replicò Tenten, “Ma mi chiedo da dove vengano.”

“Hn.” A Neji non poteva importargliene di meno da dove quegli abomini verdi provenissero, purché sparissero in fretta.

“Forse Gai-sensei se li fa da solo.” Suggerì la ragazza.

“E quando avrebbe tempo? È un jounin, non c’è così tanto tempo libero fra le missioni.” Rispose Neji, facendo notare il difetto del ragionamento di Tenten, permettendole però di continuare a divertirsi discutendo della strana scelta di vestiario del loro sensei.

“O forse piccoli omini verdi arrivano di notte e cuciono i vestiti.” Tenten ridacchiò, chiaramente divertita.

“Hn.” Neji sorrise alla grande immaginazione della sua compagna d’allenamento.

“O forse la pelle di Gai-sensei è verde e fa la muta ogni notte, e le calzamaglie verdi sono la sua vecchia pelle!” Tenten sghignazzò ancora un po’.

“Questo vorrebbe dire che Gai va in giro nudo.” Constatò l’altro, cercando di non tremare visibilmente come Tenten a quel pensiero.

“Hai ragione. È disgustoso.” Replicò lei. Anche se non lo aveva mai dato a vedere, Tenten sapeva sempre cosa si celava dietro la fredda maschera di Neji, e poteva capire che anche se normalmente non avrebbe mai partecipato ad una conversazione infantile come quella, si stava divertendo molto anche lui.

“Forse segretamente è un ginnasta professionista.” Propose Neji, desiderando dimenticare quell’immagine orripilante.

“O un ballerino!” aggiunse eccitata Tenten, “ed è troppo occupato tra missioni e balletti per togliersi il body!” continuò poi, ricordandosi l’osservazione di Neji sul fatto che un jounin non ha molto tempo libero.

“Forse fa parte di un circo di acrobati.” Suggerì lo Hyuga, divertendosi sempre di più continuando con Tenten la conversazione su cosa facesse il loro sensei nel tempo libero.

“Si. Decisamente è il clown di un circo di acrobati.” Tenten rise.

Neji sollevò un sopracciglio, respingendo un sorriso. Gai ha decisamente la stoffa del clown.

“E le calzamaglie verdi sono i suoi costumi extra o scartati.” Tenten rise ancora.

È così bella. Pensò Neji, guardandola ridere.

“ECCOMI! SONO TORNATO!” esclamò Lee saltando giù da un albero, trasportando due vestiti verdi. Si sedette vicino ai compagni di squadra, che ridevano ancora, divertiti dalla loro recente discussione.

Neji ritornò al solito comportamento stoico. Solo lei può farmi comportare in modi che non sono assolutamente da me. Meditò osservando Tenten cercare di smettere di ridere.

“Hey Lee.” La ragazza si calmò, voltandosi verso il compagno. “Sai per caso se Gai-sensei sa danzare?”

-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-

 

--- Celiane4ever’s space ---

Ok, nulla di estremamente speciale neanche in questo capitolo! Mi dispiace che in pochi abbiano apprezzato quello scorso, sul poema: io l’ho trovato molto toccante!

In ogni caso, anche vedere Neji che si lascia andare con Tenten, e che riconosce quanto sia bella mi fa intenerire! Spero che vi sia piaciuta, e che lasciate almeno un commentuccio!

Nella prossima one shot (questa volta ho controllato :P) vedremo un Neji geloso alle prese con uno shinobi di nostra conoscenza troppo vicino a Tenten. Le risate sono assicurate, ve lo garantisco XD

Un ringraziamento iper speciale alle due coraggiose persone che hanno recensito l’ultimo chappy:

ryanforever: grazie, xkè mi segui sempre ç.ç mi sento commuovere! Già, il poema era difficult, soprattutto la prima parte! Spero ke ti abbia toccato quanto lo ha fatto con me! T’immagini Neji fare una cosa simile? Presentarsi davanti a casa di lei con la lettera T.T ke dolce! Grazie, davvero grazie mille!

Checca94: prima di tutto grazie mille per la recensione! Spero che anche questo chappy ti sia piaciuto! È vero, il succo della one shot era il poema, ma tradurlo mi sembrava un abominio, così ho preferito non rovinarlo e postarlo intatto! Trovo comunque romanticissima la decisione di Neji di fare una cosa simile, presentarsi da lei con una lettera d’amore! Decisamente OOC, certo, ma stupendo ugualmente! Grazie ancora per la recensione!

Prossimo aggiornamento: Razorblade Kiss, si spera il 2 di agosto!

Grazie a che legge ^^

Vale

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Stupid Mutt ***


10. Stupid Mutt

 

Neji era frustrato. No, era più che frustrato, era SCOCCIATO. Come si permetteva quell’inutile meticcio di sbavare su Tenten, la SUA Tenten. Se fosse stato possibile uccidere una persona semplicemente col pensiero, l’Inuzuka sarebbe morto sul posto dopo aver indirizzato alla ragazza uno dei suoi sorrisi canini.

“Aww, sei così carinooo!” strillò insolitamente Tenten inginocchiandosi sul terreno della foresta. Neji sussultò quasi visibilmente. QUASI.

BARK BARK BARK

“Anche lui pensa che tu sia molto carina.” Kiba sorrise, osservando Akamaru leccare il viso della kunoichi con grande entusiasmo.

Stupida bestiaccia. Lo maledì Neji, guardando i tre davanti a lui che si sorridevano amabilmente.

“Così incantevole.” Replicò lei incantata, riferendosi al cane, ovviamente. Comunque, Neji non poté fare a meno di notare l’occhiata civettuola che stava rivolgendo all’altro ragazzo.

A 17 anni, l’Inuzuka era diventato abbastanza alto e parecchio muscoloso. Era conosciuto per essere il più grande don giovanni del villaggio, dopo Ino Yamanaka ovviamente, e aveva una fila di fan girl che neanche Neji o l’Uchiha avevano mai visto negli anni precedenti. Questo non voleva dire che Neji non avesse più un’orda di ragazze che gli correvano dietro, o che non fosse diventato alto e muscoloso, ma come tutti gli Hyuga lui era più slanciato che robusto, mentre Kiba era diventato molto più vigoroso, e spesso ci si riferiva al suo fisico come a quello di un Dio.

“Penso che tu piaccia davvero tanto ad Akamaru.” Kiba informò la kunoichi, facendo un altro ghigno sbieco.

“Piace molto anche a me.” Sorrise all’Inuzuka prima di voltarsi nuovamente verso il cucciolo gigante, “Non shei il cucciolo più adolabile della tella?” disse in tono amorevole.

Arf Ark Arf

“Akamaru ama le parlate da bambino.” Kiba ridacchiò guardando il cane bianco saltellare davanti alla ragazza.

“Aww che amoooreee” Tenten continuò a coccolare il cagnolone.

“Forse ogni tanto potresti unirti a me ed Akamaru per una passeggiata.” Suggerì Kiba flirtando.

Growl…

“Neji?” Tenten si voltò verso il genio dagli occhi bianchi. “Hai appena ringhiato?” Kiba e la kunoichi fissavano entrambi il possessore del Byakugan.

“No.” rispose lui a denti stretti. “Hai.Bisogno.Di.Qualcosa.Inuzuka?” guardò furioso lo shinobi che aveva appena interrotto l’allenamento dei due compagni di squadra.

“Ah si!” Kiba si colpì scherzosamente sulla testa, ricordandosi per cosa era venuto lì inizialmente, “Tsunade-sama mi ha chiesto di portarvi nel suo ufficio. Credo che abbia una missione per noi.” Li informò.

“Una missione? Noi tre?” chiese Tenten sbalordita.

Di solito Neji e Tenten venivano messi in squadra con Gai e Lee, e Kiba veniva quasi sempre messo assieme ad Hinata, e regolarmente con Shino e Kurenai.

ARF!

“Noi quattro.” La corresse il ragazzo.

“Ah giusto, noi quattro.” Tenten sorrise ad Akamaru per scusarsi.

“Hn.” Grugnì lo Hyuga. NON era felice.

-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-

“Oh bene, ce l’avete fatta.” Tsunade alzò lo sguardo dalla pila di fogli che aveva davanti.

“Hai.” I tre shinobi si misero sull’attenti davanti al capo villaggio.

“Ho una missione per voi tre.” Cominciò la donna, “Dovrete dirigervi verso il paese della Terra per recuperare alcuni rotoli e tornare velocemente a Konoha con essi. Questa normalmente sarebbe una missione di livello C, ma visto che i documenti si trovano attualmente all’interno dei confini di un paese nemico, è stata alzata a missione di livello B. Neji sarà il capo della missione, essendo il membro di livello più alto. Partirete fra un’ora. Siate prudenti.”

“Hai!” I tre si separarono in fretta per prepararsi alla missione, dopo aver deciso di incontrarsi all’ingresso principale.

-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-

“Beh, è stato più facile di quanto pensassi.” Ammise Tenten, mentre i tre ninja e il cane saltavano tra gli alberi della foresta.

“Hn.” Grugnì Neji, non troppo contento del continuo flirtare di Kiba con Tenten durante tutta la missione.

“Già, dovremmo essere in team assieme un pò più spesso!” Kiba sorrise alla kunoichi. “Formiamo una gran squadra.” Ammiccò alla ragazza più grande.

“È vero, col tuo fiuto e gli occhi di Neji siamo praticamente inarrestabili!” concordò Tenten, senza accorgersi dell’ammiccamento, il quale invece era stato ben notato dallo Hyuga, appostato davanti a loro.

“Non dimenticare le tue armi!” aggiunse Kiba. “Sei inarrestabile anche da sola.” Ghignò. “Dovresti darmi lezioni di mira uno di questi giorni.” Aggiunse.

“Certo, quando vuoi.” La ragazza gli sorrise. “Ma devo dirlo, il tuo naso e il Byakugan fatto davvero un ottimo lavoro assieme. Vero Neji?” domandò alla figura silenziosa che correva davanti a lei.

“Hn.”

Neji odiava ammetterlo, ma era vero; il naso di Kiba poteva accorgersi di cose che i suoi occhi non potevano vedere, e vice versa. Erano una buona squadra. Non mi meraviglio che Tsunade-sama accoppi sempre il ragazzo cane con Hinata-sama. Pensò Neji irritato. Questo comunque non scusava il fatto che Tsunade avesse messo assieme quella bestiaccia con lui e Tenten; dopo tutto era colpa dell’Hokage se Kiba continuava a provarci con la sua Tenten.

“Oi, Hyuga, non dovresti essere così depresso, abbiamo completato la missione, dovresti essere felice.” Esclamò il ragazzo.

Noi completiamo sempre le missioni.” Replicò l’altro freddamente. E per ‘noi’, intendeva lui e Tenten ovviamente.

“Non ti preoccupare Kiba, Neji è sempre così durante le missioni, ma si rilasserà non appena  raggiungeremo la porta del villaggio.” Lo rassicurò la kunoichi.

“’Rilassarsi’?” L’Inuzuka la guardò interrogativo, “Vuoi dire che in realtà lo Hyuga sa davvero come rilassarsi?” cominciò a ridere, come se avesse appena detto la cosa più divertente della terra.

Idiota! Neji sbuffò, ignorando le risate, fino a quando non si accorse che anche Tenten  ridacchiava con lui.

Improvvisamente lo Hyuga si fermò sul posto, seguito dopo poco dai compagni.

“Qualcosa non va?” domandò Tenten in tono sommesso.

“Nah! L’avrei sentito.” Replicò Kiba al posto del prodigio.

“È tardi.” Rispose Neji, ignorando lo shinobi più giovane. “Dovremmo riposare.”

“Oh.” Tenten si guardò attorno. Si era fatto tardi, e lei non l’aveva neanche notato. “Credo di essermi distratta così tanto parlando, che il tempo è volato in un attimo.” Ragionò.

“Già succede.” Kiba sorrise compiaciuto. “Allora prepariamo le tende.” Cominciò a sistemare le sue cose.

“Ok.” Anche Tenten si mise ad allestire la sua tenda.

Dopo pochi minuti, con tende e trappole pronte, i tre shinobi si sedettero attorno al fuoco, gustandosi i pranzi al sacco che ognuno aveva portato.

“Allora quanto pensi che ci metteremo per tornare Neji?” domandò Tenten.

“Dovremmo arrivare in due giorni.” Rispose Kiba prima che lo Hyuga potesse parlare.

“Hn.” Grugnì ancora una volta Neji. Tenten sapeva che questo significava si nella sua lingua.

“Siamo già rientrati nei confini del Paese del Fuoco, vero?” chiese la ragazza, “quindi significa che probabilmente non incapperemo in nemici qui, giusto?”

“Giusto.” Replicò Neji, prima di finire il suo boccone.

“Ok.” Tenten annuì, sollevata di potersi rilassare un po’ di più, sapendo di non essere in territorio nemico.

“Hey Tenten.” La chiamò Kiba mentre finiva di dare da mangiare ad Akamaru. “C’è un fiume non lontano da qui se vuoi farti un bagno.”

“Vuoi forse insinuare che puzzo?” ribatté lei con falsa irritazione.

“Beh, non lo so…” Kiba sorrise scaltro. “Fammi dare un’annusata.” Si avvicinò alla kunoichi con gli chignon, la quale ridacchiava sommessamente. “Nah, in realtà hai un profumo buonissimo.” Sussurò provocante il ragazzo vicino all’orecchio di lei, ma ancora abbastanza forte da permettere a Neji di sentire.

“Se hai intenzione di lavarti dovresti andare adesso.” Parlò il prodigio dagli occhi bianchi, rompendo l’atmosfera creatasi fra di loro.

“Hai ragione, dobbiamo alzarci presto domani.” La kunoichi si alzò e raccolse le sue cose, “Da che parte?” domandò poi.

20 iarde a Nord Est.” (*sarebbero una ventina di metri*) rispose Neji, precedendo per una volta Kiba.

“Ok grazie, non ci metterò molto.” Li salutò prima di sparire verso la direzione indicatale dallo Hyuga.

Appena Tenten fu scomparsa dalla loro vista, Neji portò il suo sguardo di ghiaccio sull’Inuzuka. Si avvertiva la presenza di un’aura omicida emanata dal giovane genio. Quasi subito Akamaru cominciò ad abbaiare forte, facendo voltare Kiba verso il compagno.

“Qual’è il tuo problema?”

Smettila.” Disse Neji a denti stretti.

“Nani? (*cosa?*) Smettere cosa?” Kiba alzò un sopracciglio interrogativo.

“Qualunque cosa tu stia architettando con Tenten.” Lo minaccio lo Hyuga, “Smettila.” Intensificò lo sguardo sul ragazzo più piccolo.

“E perché dovrei farlo?” Kiba sorrise compiaciuto, uno sguardo di sfida negli occhi.

-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-

“Umm… ragazzi?...” Tenten spostava lo sguardo dall’uno all’altro.

Era appena tornata dal fiume dove aveva finito il suo bagno rilassante. Arrivata al campo, era rimasta sorpresa trovando i due compagni in disordine. I loro vestiti erano strappati, ed entrambi erano coperti di tagli, lividi e graffi.

Dopo aver controllato il posto per assicurarsi che non ci fosse stato un attacco nemico, Tenten posò lo sguardo sul suo compagno d’allenamento. Con l’eccezione di qualche graffio e i capelli leggermente scompigliati, sembrava essere inalterato mentre sedeva tranquillo a meditare contro un albero. Dall’altro lato del campo, Kiba e Akamaru non sembravano così imperturbati come Neji. Akamaru sembrava avere ferite solo superficiali, che si era procurato senza dubbio cercando di difendere Kiba, mentre il ragazzo sembrava piuttosto ridotto male mentre giaceva sul piagnucolante cagnolino.

Povero Kiba,  avrebbe dovuto pensare meglio prima di sfidare il mio Neji. Tenten scosse la testa dirigendosi verso il cane ferito e il suo padrone, del tutto ignara delle occhiate gelose dello Hyuga.

 

--- Celiane4ever’s space ---

Questa è di sicuro una delle one shot della raccolta che ho amato di più! Il ruolo di Kiba è assolutamente geniale! E la scena finale? Che spettacolo! xD

Eccomi ritornata con le traduzioni, si spera regolarmente ^o^

Sono curiosa di sapere cosa pensate di questo capitolo, anche perché, anticipo, quello dopo non è che mi sia piaciuto moltissimo…

Ringrazio tutti quelli che hanno commentato il chappy scorso:

ryanforever: te la sei meritata la dedica *.* l’immagine da fiaba non sa molto di loro due, hai ragione, ma Neji non sa forse di principe azzurro? Certo, Tenten non sarà la sua donzella in pericolo, ma sono comunque una gran bella coppia… grazie per il commento! ;)

Checca94: anche tu la dedica te la sei meritata! Continui a seguirmi *.* si, Tenten è l’unica che puo far fare certe cose a Neji, come si vede bene anke in questo capitolo XD ke ne pensi di kiba?

Itachina: breve ma concisa, sono d’accordo con te ;) grazie per il commento!

June_L: juneeeeeeeeeeee!!! Allora, piaciuto? Io l’ho trovato mitico, adoro Neji geloso! XD certo che anche Kiba però… sfidare il genio degli Hyuga… che baka! Grazie mille x il commento, ci si vede sul forum ^o^

Ju007: *brrr* che immagine orripilante Neji con la tuta verdeee!!! Che ne pensi di questo capitolo? Grazie mille x il commento!!!

Il prossimo aggiornamento dovrebbe essere razorblade kiss, che sta diventando sempre + bella come ficcy *ç*

Ah, come sempre vi invito a venire a trovarci al www.nejitenfan.forumfree.net perché siamo davvero in tanti!

Alla prossima e grazie

Vale

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Do you? ***


Sono tornataaaaa muauauauaua!

-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
11.DO YOU?
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-

Erano le prime ore del mattino, e Neji sedeva al centro del solito campo di allenamento. Stava diventando seccante il fatto che la sua solitamente puntualissima partner fosse in ritardo di due ore. All’inizio si era chiesto se non le fosse successo qualcosa, ma sapendo che Tenten era perfettamente capace di badare a se stessa, aveva cominciato ad arrabbiarsi. Anche se non era da lei saltare gli allenamenti, questo pezzo d’informazione non aiutò lo Hyuga a rilassarsi.

Quando i primi raggi del sole iniziarono a colorare il cielo mattutino, Neji si alzò dall’usuale posto accanto all’albero: ne aveva avuto abbastanza. Attraversò a passo spedito la foresta, dirigendosi verso la casa della kunoichi. Anche se era stato da Tenten diverse volte, generalmente solo per accompagnarla alla porta, aveva sempre difficoltà ad individuarne la posizione. Il fatto era che Tenten viveva esattamente dalla parte opposta di Konoha rispetto agli Hyuga, in una zona a cui Neji non era abituato.

Dopo aver cercato instancabilmente con il Byakugan, i suoi occhi riconobbero una costruzione familiare che sembrava essere nel quartiere giusto. Avvicinatosi alla porta ebbe la certezza di non aver sbagliato. Per un secondo ebbe l’impulso di sfondarla in un attacco d’ira, ma essendo il Jounin stoico che era, si calmò abbastanza da apparire almeno superficialmente calmo e controllato. All’interno, la sua mente era oscurata dal desiderio di sfasciare la porta e trascinare Tenten fuori di casa per andare ad allenarsi, ma non voleva di certo rovinare la sua immagine di ghiaccio mostrando emozioni così intense. Sopprimendo la frustrazione, bussò con tranquillità.

Avvertì un passo pesante dall’altra parte della porta. Per una ragione di etichetta, non usava mai il byakugan per vedere all’intero di altre stanze se non in una missione o per estrema necessità, ma anche senza l’abilità innata, sapeva che quei passi non potevano appartenere alla minuta Tenten.

Quando la porta si aprì, Neji si ritrovò davanti un uomo con uno sguardo severo sul viso. “Chi sei?” gli domandò quest’ultimo con voce profonda e intimidatoria.

Lo Hyuga non era uno che si spaventava con facilità, ma in quel caso avvertì chiaramente il leggero brivido di paura che gli corse lungo la schiena, mentre alzava lo sguardo sull’imponente figura che si trovava davanti. L’uomo sembrava più alto di qualunque persona che avesse mai incontrato, anche di Jiraya. Aveva i capelli scuri, penetranti occhi marroni, lineamenti duri e una costituzione robusta. Da una prima occhiata, Neji poteva supporre che fosse uno Shinobi esperto, anche se non aveva mai visto prima quell’uomo.

“Hyuga Neji.” Rispose recuperando con successo la sua apprensione iniziale. Non sapeva cosa fosse, ma c’era qualcosa in quella persona che faceva sentire il solitamente impavido Hyuga come un piccolo bambino timido.

“Ryoku. (1) Lascia stare quel povero ragazzo.” Una voce familiare parlò da dietro quella specie di muro umano, che copriva alla vista di Neji chiunque avesse appena pronunciato in modo così dolce quelle parole.

“ffh.” Grugnì l’uomo prima di voltarsi verso sua moglie.

“Oh, ciao Neji-san.” Una piccola donnetta dai lineamenti cinesi comparve da dietro l’enorme shinobi.

“Buon giorno signora Furi-iki.” (2) Neji s’inchinò davanti alla donna.

“Conosci questo ragazzo, Xiu-Juan?” domandò Ryoku alla consorte.

Ovviamente.” Xiu-Juan (3) sorrise al marito. “Questo è Neji-san, un amico di Tennie.”

“Un amico di Tenten?” Ryoku intensificò lo sguardo sul ragazzo in attesa fuori dalla porta. Aveva capito subito dopo aver aperto la porta che non gli piaceva quel giovane, ma non ne aveva ben colto il motivo… fino a quell’istante. “Tenten non è a casa.” Informò lo Hyuga a denti stretti.

“…” Neji s’irrigidì quasi visibilmente.

“Prego, entra pure Neji-san.” Xiu-Juan invitò il ragazzo, spostando il marito dal bloccare la porta, “Tenten-chan tornerà presto.”

“Dov’è andata?” domandò lui dopo essersi seduto al tavolo della colazione, dove Xiu-Juan stava servendo il the per lui e Ryoku.

“Tsunade-sama l’ha convocata nel suo ufficio questa mattina presto.” Replicò orgogliosamente la donna.

“Hn.” Neji bevve un sorso del suo the.

“Allora, dimmi Neji.” La voce alta di Ryoku lo distolse dalla bevanda. “Come fai esattamente a conoscere mia figlia?”

“Siamo compagni di squadra.” Rispose lui quasi automaticamente.

“Quindi vi conoscete da molto tempo.” Domandò l’altro, squadrando intensamente il giovane Hyuga.

“Hai.” Replicò affermativamente lui, cercando di non farsi intimidire dallo sguardo dello shinobi.

“Neji è il compagno con cui Tennie si allena ogni giorno.” Xiu-Juan informò il marito.

“È vero?” chiese l’uomo, con uno sguardo che era un misto di irritazione e approvazione.

“Hai.” Rispose Neji, ancora calmo.

“Quindi tu sei il motivo per cui la mia bambina è fuori di casa ogni mattina alle 4?” intensificò lo sguardo sul ragazzo.

“È una kunoichi davvero scrupolosa.” Ribatté lui.

“Ovvio che lo è.” L’uomo addolcì un poco lo sguardo al complimento di Neji.

“Ha preso da suo padre.” Lo informò Xiu-Juan con un sorriso fiero.

“Anche lei è un maestro d’armi?” domandò Neji con curiosità. Si era spesso chiesto dove Tenten avesse imparato a maneggiare le armi così bene.

“Hai.” Ryoku sorrise compiaciuto, “Anche se sono certo che la mia piccola Tenten-chan sarà molto più abile di me a breve.”

“Hn.” Un silenzio denso cadde sui due mentre Neji si perdeva nei i suoi pensieri. Non sapeva quanto talento avesse Ryoku, anche se all’apparenza non sembrava per niente un avversario facile, ma era sicuro che l’uomo dicesse la verità: Tenten sarebbe riuscita un giorno a superare il miglior maestro d’armi di tutti i tempi, e in questo, Neji non aveva dubbi.

Allora… provi dei sentimenti per mia figlia?” Ryoku ruppe improvvisamente il silenzio che era caduto sul trio.

“…” la tazza che lo Hyuga stringeva fra le mani cadde, infrangendosi sul pavimento in piccoli pezzi, mentre il ragazzo era rimasto immobile in preda allo shock. Xiu-Juan corse immediatamente a raccogliere i frammenti sparsi qua e là; Neji e Ryoku continuavano a fissarsi a vicenda, il primo per vedere la reazione dello Hyuga, e quest’ultimo vittima di un puro trauma.

“Mamma, papà, sono a casa.” Gridò Tenten varcando la soglia del salotto. “Neji. Cosa ci fai qui?” domandò dopo aver notato lo Hyuga.

“…” Lui uscì dal trance, voltandosi velocemente verso la compagna.

“Oh no.” sospirò Tenten “Mi dispiace così tanto! Mi sono completamente dimenticata di dirti dell’appuntamento con l’Hokage.”

“Hn.” Neji riacquistò un pò della sua tipica compostezza.

“Scusami, ti prometto che mi farò perdonare.” Tenten fece i suoi occhi da cucciolo migliori.

“Hn.” Il giovane shinobi si alzò dalla sedia e s’inchinò gentilmente verso i genitori della ragazza. “Grazie per il the.”

“Prego Neji-kun, puoi tornare quando vuoi.” Xiu-Juan sorrise allegramente, avendo già raccolto i pezzi della tazza ormai dimenticata.

“Si Hyuga, è stato un piacere conoscerti.” Aggiunse Ryoku.

“Lo stesso vale per me.” Replicò Neji. Si avviò verso la porta. “Tenten.”

“Oh, arrivo.” La ragazza seguì l’amico, “Ciao, ci vediamo dopo.” Salutò i genitori prima di uscire dalla porta.

-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-

“E quindi cosa ne pensi?” domandò Tenten, mentre lei e Neji cominciavano il loro combattimento.

“Su cosa?” domandò lui, anche se era certo di sapere a cosa la ragazza si riferisse.

“Questa è la prima volta che incontri mio padre no?”

“Hai.” Rispose lo Hyuga, evitando un kunai.

“E quindi?” domandò ancora la kunoichi, estraendo uno dei suoi rotoli.

“Gli assomigli.” Rispose l’altro, preparandosi alla difesa.

“Davvero? Molte persone pensano che assomigli a mia madre.” Ribatté lei, pronta ad evocare la prima fila di armi.

“Hn.” Neji ghignò. Era vero che a livello fisico Tenten assomigliava alla madre, ma lui l’aveva vista in passato nel suo stato più intimidatorio, e questo era qualcosa che aveva senza ombra di dubbio ereditato dal padre, che era l’unica persona oltre a Tenten capace di fargli venire i brividi lungo la schiena.

“Credo che tu gli abbia fatto una buona impressione.” Aggiunse la kunoichi.

“Hn.” Grugnì Neji, ma in realtà sperava davvero di piacere a Ryoku. Dopo tutto, non voleva che un uomo del genere ce l’avesse con lui.

“Ecco…” Tenten ghignò, giocherellando con un kunai.

“…” Neji alzò un sopracciglio, invitandola a continuare.

Allora?” domandò semplicemente l’altra.

“Allora?” ripeté lo Hyuga, sentendosi leggermente preso in giro dal sorrisetto furbo di Tenten, e dal fatto che non stesse più prestando attenzione al combattimento, avendo lasciato cadere a terra le armi e cominciato ad avvicinarsi a lui.

“…Allora?” Tenten sorrise ancora, distante ormai pochi centimetri dal compagno, senza mai abbandonare quell’espressione derisoria.

“Allo…” Neji si pietrificò improvvisamente, realizzando quello che Tenten gli stava chiedendo. “Hn.” (4)

“E quindi?...” domandò nuovamente lei, guardandolo dritto negli occhi; i due erano praticamente attaccati.

Lui colse l’opportunità e si avvicinò ancora di più. I loro sguardi s’incatenarono per un breve istante prima che Neji azzerasse definitivamente le distanze, abbassando le sue labbra su quelle di lei.

“Come pensavo.” Tenten sorrise dopo che ebbero rotto il bacio.

-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
THE END
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-

(1) Ryoku significa forza e potere. Volevo che il nome corrispondesse alla descrizione dell’uomo intimidatorio che è.

(2) Furi significa libero, Iki- significa spirito.

(3) Nome Cinese che significa elegante e graziosa.

(4) nel caso non ci foste ancora arrivati, Tenten sta chiedendo a Neji se prova dei sentimenti per lei. Quindi praticamente ha sentito quello che ha detto Ryoku, prima di entrare e interrompere la conversazione

--- Celiane4ever’s space ---

Prima di tutto, mi scuso per la scomparsa di tre mesi XP ma come avete potuto sicuramente notare dall’aggiornamento di razorblade kiss la scorsa settimana… SONO TORNATAAAA!

Al contrario di quanto avevo detto, ho deciso di aggiornare prima le oneshot e poi Wind and Dragon! Anche se, a chi segue W&D dovrebbe aver fatto piacere una one shot che coinvolga anche il mitico Ryoku!

Devo dire che è stato particolarmente difficile tradurre la parte finale dell’allenamento, in quanto in inglese quegli “allora” che mi sono dovuta inventare di sana pianta, sono resi con una ripetizione di “Do you? “Do I?” “Do you?” “Do I…” che in italiano ovviamente non esistono!

Spero che vi sia piaciuta, e che torniate a recensire numerosi come quest’estate!

Ringrazio tutti quelli che hanno commentato l’ultimo capitolo, di mesi e mesi fa: annasukasuperfan, GiulyWNejixTen, francyXD, ju007, BrideOfTheWind, June_L, itachina, ragazza_innamorata, _Arien_, Hana Turner, Obito Uchiha

Alla prossima, con Wind and Dragon!

Vale

P.S. che traduzione pessimaaaaaaa! Scusate, mò riprendo ad allenarmi!

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Thankful ***


QUESTA ONE SHOT PARTECIPA AL

WATER PRISON DAY

DEL NEJITEN FAN FORUM.

‘cause NejiTen is love!

 

-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-

THANKFUL

-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-

Le strade buie di Konoha erano vuote. Era ormai sera inoltrata, non lontano dal crepuscolo. Un’ombra solitaria sedeva in equilibrio sul parapetto di un ponte rosso acceso costruito sul fiumiciattolo che attraversava il villaggio. Era una gelida notte d’autunno; la figura solitaria tremò, scossa da una brezza ghiacciata.

Tenten guardava l’acqua scorrerle sotto. Aveva sempre amato quel posto, qualcosa di quell’acqua che scorreva riusciva a calmarla. Si celava un’elegante potere dietro all’impetuoso ruscello che rifletteva l’orgogliosa luna sovrastante.

Si stava avvicinando velocemente il periodo di vacanza, e come sempre, ricordi di giorni di un passato lontano invasero i pensieri della kunoichi. Era stato in una notte simile a quella che Tenten aveva udito uno speranzoso bussare alla porta. Era molto piccola, e viveva da sola col padre. Lui era uno shinobi forte e impavido, e Tenten era sempre stata fiera di essere sua figlia, anche se lui non si era mai comportato come un genitore affettuoso. Non che non l’amasse, Tenten sapeva che non era vero; c’erano perfino alcuni momenti in cui lui si permetteva di abbassare la guardia e mostrare il suo lato più gentile, ma davvero di rado. Il più delle volte, si comportava in modo distante, riuscendo a malapena a guardarla.

Tenten non aveva mai conosciuto sua madre; era morta dandola alla luce, e per molto tempo, credeva che suo padre la maledicesse per questo, anche se non l’aveva mai detto. Si era sempre chiesta che tipo di donna dovesse essere sua madre. Da bambina l’aveva spesso domandato al padre, ma lui non ne voleva mai parlare di lei, o della loro vita assieme; non menzionava mai neanche il suo nome. Non avevano foto della donna, e per molti anni Tenten non aveva saputo nemmeno che aspetto avesse.

Nessuno nel villaggio aveva mai parlato di lei, tanto che si era persino chiesta se avesse mai davvero avuto una madre. Non fu prima di essere grande abbastanza che realizzò che il silenzio era dolore. Suo padre non stava cercando di tenerla all’oscuro di tutto, solo non riusciva a pensare alla donna che aveva amato: gli causava troppo dolore. Si era dedicato, anime e corpo, al mondo degli shinobi, diventando uno dei membri più rispettabili degli ANBU, tutto per dimenticare il dolore che sentiva dentro. I cittadini che avevano conosciuto sua madre avevano deciso di rimanere in silenzio per rispetto del suo dolore. Ma nessuno aveva mai pensato a quanto questo facesse sentire male Tenten, che non sapeva nulla di sua madre.

All’età di cinque anni, aveva trovato un’immagine nascosta della donna. Sapeva che era lei senza che nessuno gliel’avesse detto perché quella donna era identica a lei, solo più grande. In quel momento Tenten capì che suo padre non la guardava non perché la maledicesse per la morte di sua madre, ma perché gli ricordava così tanto la donna che aveva amato e perso.

A poco a poco, Tenten aveva ricostruito il passato della madre. Era stata una kunoichi, un fattore che l’aveva motivata nell’iscriversi all’accademia e diventare la più grande kunoichi nella storia del villaggio. Anche se aveva sempre detto di voler diventare forte come lady Tsunade, la verità era che voleva assomigliare a sua madre. Era entrata nell’accademia perché aveva sperato che attraversando gli stessi luoghi in cui era stata sua madre, si sarebbe sentita più vicina a lei.

Durante gli anni dell’accademia, Tenten si ritrovava spesso seduta in un banco a chiedersi se anche sua madre si fosse mai seduta lì; allenandosi coi bersagli, si chiedeva se anche sua madre avesse tirato kunai a quell’albero che aveva appena colpito. In questo modo, anche se non l’aveva mai conosciuta, si sentiva più vicina a lei, e quindi anche al padre.

Ma tutto questo finì quando un frettoloso bussare alla porta svegliò Tenten otto anni prima. Aveva nove anni a quel tempo. Nel mezzo di una fredda notte autunnale, Tenten si era precipitata all’ingresso credendo che suo padre fosse tornato prima dalla missione. Sfortunatamente non era quello il caso, e lui non tornò mai.

Lo shinobi che l’attendeva sulla soglia la informò che suo padre era stato ucciso in battaglia. Era morto in modo onorevole, per servire il villaggio. Era stato salutato come un eroe al funerale, e Tenten non avrebbe potuto essere più orgogliosa o felice per lui, sapendo che si sarebbe presto riunito alla donna che non era mai stato capace di dimenticare. Ma questo non attutiva il suo dolore. Ora non aveva né padre né madre. Quella notte, era diventata orfana, una casualità della vita da shinobi. Suo padre non aveva una famiglia, e sua madre era originaria di una terra straniera. Tenten era rimasta completamente sola al mondo.

Avendo compreso il modo in cui suo padre reagiva al dolore di una perdita, e credendo che fosse quello che uno shinobi forte avrebbe dovuto fare, Tenten decise di seguire il suo esempio. Ma la sua freddezza le procurava troppa attenzione da adulti preoccupati, mentre tutto quello che voleva era essere lasciata sola. Così decise di mascherare il dolore dietro a sorrisi e normalità. Ad ogni modo, come suo padre, dedicava sempre più tempo agli studi dell’accademia, riuscendo a rendere perfetta la sua mira. Vedeva la scuola e la pratica come un modo per allontanarsi dal dolore. Dopo essersi diplomata, riuscì ad a passare con il secondo voto più alto della classe. Come risultato, era stata inserita nel team Gai assieme alle due persone con voto più alto e più basso del corso, in modo che i due più bravi bilanciassero le inadeguatezze del membro meno dotato.

L’uomo che doveva essere il suo sensei, era lo stesso che anni prima aveva bussato alla sua porta, informandola della morte del padre. A quel tempo, le era sembrato l’uomo più spaventoso che potesse esistere, ma dopo averlo incontrato ancora, appariva tutta un’altra persona. Era un personaggio decisamente atipico, ma in qualche modo, questo le aveva permesso di dimenticare chi fosse stato per lei in passato. Spesso si era chiesta se lui la ricordasse. Se sapesse che era lei la stessa ragazzina che gli era collassata ai piedi, piangente, mentre la sua vita veniva distrutta.

Anche gli altri compagni di squadra erano inusuali. Anche se era andata a scuola con entrambi, non li aveva mai notati dato che era sempre stata più attenta nel provare ad ignorare la  vita circostante e concentrarsi solo sulle sue armi e sull’abilità nel utilizzarle. Il ragazzino che aveva cominciato subito ad adorare il loro sensei era il più strano dei tre. Si era guadagnato il voto più basso al diploma poiché non era in grado di eseguire ninjutsu o genjutsu, ed essendo relativamente scarso in taijutsu. Sfidava spesso l’altro loro compagno, un proclamato genio, affermando che per merito del duro lavoro, anche un fallimento come lui poteva battere un prodigio. Lo Hyuga non l’aveva apprezzato, e criticava spesso l’altro ragazzo, dopo averlo battuto in ogni combattimento.

Tenten aveva cominciato ad ammirare il giovane genio. Le ricordava così tanto suo padre.  Era stato proprio quel pensiero a rompere il suo proposito. Fino a quel momento aveva mascherato la vera se stessa dal mondo, nascondendo la tristezza nel suo cuore. Suo padre era stato un grande shinobi, ma tuttavia un uomo pietoso, sempre solo anche se rispettato e adorato da molti. Vedendo quanto Neji assomigliasse allo spirito solitario di suo padre, Tenten sentì un incontenibile desiderio di stare al fianco dello Hyuga, per impedirgli di diventare vittima della stessa solitudine che aveva strappato suo padre da questo mondo. Era vero che era morto in battaglia, ma era passato molto da quando aveva cessato di essere parte di quel mondo in cui aveva vissuto per così tanti anni prima che il suo cuore smettesse di battere.

All’inizio, Tenten se l’era presa col compagno dagli occhi bianchi. Aveva risvegliato in lei dolori che era riuscita a seppellire e dimenticare da tempo. Ma dopo un po’, realizzò di avere bisogno di lui tanto quanto lui ne aveva di lei. La solitudine negli occhi di lui rispecchiava la solitudine nella sua anima. Quando lo capì, Tenten giurò che gli sarebbe stata affianco, sperando che almeno un uomo nella sua vita fosse stato capace di colmare la fredda solitudine che si era impadronita del suo spirito. Era stata estremamente contenta quando Neji aveva cominciato a cambiare dopo la sconfitta contro Naruto. Anche se continuava ad essere il solito stoico e serio se stesso, la solitudine dietro ai suoi occhi era scomparsa, e aveva imparato a sorridere e far entrare gli altri. Era felice per lui. Ma ora che lui cominciava ad aprire il suo cuore al mondo, a riaggiustare amicizie rotte, a farsi nuovi amici, Tenten si chiedeva se avesse ancora bisogno di lei. Questo pensiero riportò il freddo vuoto che aveva provato non troppo tempo prima.

“Tenten.”

“huh?” la voce profonda dietro la kunoichi la fece uscire rapidamente dai suoi pensieri, mentre si voltava per vedere chi l’aveva chiamata.

“È tardi.” Neji si avvicinò alla ragazza seduta sul parapetto rosso.

“Ne sono consapevole Neji.” Replicò lei tristemente.

“Hn.” la solita risposta dello Hyuga.

“Cosa ci fai qui?” domandò Tenten.

“Potrei chiederti lo stesso.” Ribattè l’altro.

“Solo pensando.” La ragazza abbassò lo sguardo sul riflesso della luna, sapendo che Neji era esattamente dietro di lei.

“…” lui non disse niente, sapendo che la kunoichi avrebbe continuato, se avesse voluto.

“Odio questa parte dell’anno.” Sospirò Tenten.

“Hn.” Neji aveva notato spesso che l’amica si deprimeva facilmente durante i mesi autunnali, ma non si era mai dato pensiero di chiedersi il perché.

“Mio padre è morto in questo periodo dell’anno.” Continuò lei, “ e mi ha lasciata completamente sola.” Lo sussurrò a mala pena, cercando di trattenere le lacrime che le salivano agli occhi.

Un lungo silenzio scese sui due mentre Tenten cercava disperatamente di mantenere la compostezza. Anche se aveva abbandonato quel dolore da molto, non aveva realizzato fino a quel momento quanto Neji significasse per lei. Si era detta spesso che loro due erano diventati amici intimi solo perché obbligati a stare in squadra con due pazzi, o perché nessuno dei due aveva i genitori, e in qualche modo significava che si capivano a vicenda. Ma la verità era che… lo amava. E il pensiero che lui potesse non aver più bisogno di lei nella sua vita la terrificava. Se se ne fosse andato, sarebbe stata nuovamente sola. Vero, sapeva di avere altri amici e altre persone importanti nella sua vita, ma Neji era speciale.

“Noi sei sola Tenten.” Parlò finalmente lui.

“…”

“Non ti lascerò mai essere sola.”  Due braccia robuste si avvolsero dolcemente attorno a lei, stringendola al petto del Jounin.

“Grazie.” Sospirò dolcemente Tenten. E gli era davvero grata. Per la prima volta in tanti lunghi anni, realizzò di non essere sola, ed era molto, molto grata per questo, e lo doveva a Neji.

-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-

--- Celiane4ever’s space ---

Wooooo NejiTen regna!! ^o^

Spero che abbiate guardato tutti, carissimi lettori YingYang, la puntata della prigione acquatica di oggi, che resterà per sempre nel mio cuore NejiTentennoso ç.ç

I doppiatori italiani per una volta hanno fatto il loro lavoro più che egregiamente! BRAVI!

Ovviamente, questa oneshot partecipa al Water Prison Day, indetto dal NejiTen Fan Forum (www.nejitenfanforum.forumfree.net).

Ecco il link originale del capitolo:

http://www.fanfiction.net/s/3634145/13/One_shots_Neji_and_Tenten

Auguro a tutti un felice anno nuovo all’insegna del NejiTen, e ingenerale all’insegna del canon.

Prossimo aggiornamentO: Razorblade Kiss (con un vero capitolo piccante muahahaha)

Baci a tutti quelli che amano questa coppia stupenda ^o^

Vale

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=238076