OneShot NejiTen di IheartHatakeKakashi (/viewuser.php?uid=49623)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il 3 Luglio ***
Capitolo 2: *** Hiccup ***
Capitolo 3: *** Almost Lovers ***
Capitolo 4: *** Ultimatum ***
Capitolo 5: *** Friday the 13th ***
Capitolo 6: *** The Reason ***
Capitolo 7: *** Hair Tie ***
Capitolo 8: *** Sleepless ***
Capitolo 9: *** Green Spandex ***
Capitolo 10: *** Stupid Mutt ***
Capitolo 11: *** Do you? ***
Capitolo 12: *** Thankful ***
Capitolo 1 *** Il 3 Luglio ***
1.Il 3 Luglio
“Oh
Nejiiii” disse seducentemente una voce familiare al prodigio
degli Hyuuga.
Neji
aprì gli occhi per vedere la sua compagna
d’allenamento
seduta di fronte a lui. Lo stava fissando, arricciandosi inconsciamente
i
capelli. Non sapeva quando fosse successo, ma non poté fare
altro che rimanere
incantato da quanto fosse bella.
Bella?
Neji non poteva credere di averlo
appena pensato.
“Nejiiiiii”
ripeté la ragazza, attirando nuovamente
l’attenzione
di lui.
Questa
volta
non gli era più seduta di fronte. Aveva iniziato a
strisciare verso lo Hyuuga.
Neji non riusciva a toglierle gli occhi di dosso. Era
così… sexy!
“Nejiiii.”
“Hn.”
Tenten
aveva
raggiunto il genio dagli occhi bianchi, ma non si era fermata
lì. Lentamente
aveva cominciato a scivolare sul suo grembo, finché i loro
volti non si
trovarono a pochi centimetri di distanza. Poteva sentire il suo respiro
sul
viso. Si avvicinarono piano, le loro labbra a solo un centimetro
l’una
dall’altra. Sempre più vicini fino a…
‘BEEP
BEEP BEEP
BEEP’
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
‘BEEP BEEP BEEP BEEP’
Neji
cercò la
sveglia, pronto a distruggere la macchinetta infernale che lo aveva
riportato
alla realtà durante la parte migliore del sogno.
L’avrebbe ridotta in
pezzettini, bollita, lanciata da un burrone, coperta di miele e
lasciata in una
grotta piena di orsi.
Questo
era il piano; ma quando raggiunse il
comodino per colpire il bottone, il suo palmo entrò in
contatto con qualcosa di
molto più soffice di quanto si aspettasse.
“OW!”
gridò una voce davvero molto familiare.
Neji
aprì gli
occhi e lì punto verso la direzione di quella voce.
Lì, inginocchiata di fianco
al suo letto, massaggiandosi una spalla, c’era la sola e
unica Tenten. La ragazza che aveva sognato solo un momento
prima.
“Neji! Sei
sempre così violento al mattino?”
bisbigliò Tenten spegnendo la sveglia. “Ma che
domande faccio?” continuò,
scuotendo incredula la testa.
“Tenten…”
disse infine Neji.
“Se
questo è
il tuo modo di spingere un bottone, posso solo immaginare quante
sveglie tu
abbia rotto!” esclamò lei, senza aver sentito
Neji. “Beh, almeno adesso so cosa
regalarti per Natale.”
“Tenten…”
ripeté lui.
“Anche
se,
perché dovrei prenderti qualcosa che poi romperai
subito?” si disse tra sé e
sé.
“Tenten…”
ripetè Neji, di nuovo!
“Argh,
è così
difficile comprare qualcosa per te!” sbuffò lei.
“TENTEN!”
urlò lui, abbastanza forte per essere udito, ma non
abbastanza per svegliare
tutti gli altri Hyuuga che dormivano; erano le tre di notte dopo tutto.
“Cosa?”
chiese lei, sentendolo per la prima volta.
“Cosa
ci fai
qui?”
“Beh…”
Tenten
si guardò le mani, giocando nervosamente con le dita.
“Beh?...”
ripeté.
“Volevo
solo…” esitò.
“Volevi?...”
ribadì Neji, irritandosi leggermente per
l’esitazione di Tenten.
Non
l’aveva
mai vista come una ragazza timida. Era sempre stata estroversa e
ostinata.
Quando lui aveva combattuto contro Hinata durante il primo esame per la
selezione dei Chuunin, Tenten non aveva fermato la sua collera, e gli
aveva
fatto un’accurata ramanzina i giorni successivi, mentre si
allenavano; tutto il
tempo gli ripeteva quanto fosse sbagliato serbare una vendetta contro
una
ragazzina dolce e innocente come Hinata.
E
ora eccola
lì, così timida, così spaventata,
così… diversa. Gli venne da chiedersi se non
stesse ancora sognando.
“Allora?”
domandò Neji
“Volevosoloesserelaprimaafartigliauguridibuoncompleanno”
disse in fine Tenten tutto d’un fiato.
Lui la fissò per un momento. Aveva parlato
decisamente troppo veloce perché
capisse subito, ma dopo
qualche secondo riuscì a mettere i pezzi
assieme.
“Grazie”
---
Ed
eccomi qui con un’altra traduzioneeeee!!!
Finalmente
la raccolta che tanto amo ^o^
L’autrice
era entusiasta quando le ho chiesto di tradurre la sua
raccolta di one shot e la sua fan fiction! (a breve arriverà
anche quella hihi)
E
spero ke anke i fan delle NejiTen lo saranno!
Le
oneshot di questa raccolta sono tante, e ce ne sarà per
tutti i
gusti!
Per
cui lasciate qualche commentuccio, che ovviamente verrà
riportato all’autrice da me!
Ecco
qui il link originale:
http://www.fanfiction.net/s/3634145/1/One_shots_Neji_and_Tenten
a
breve anche il primo capitolo della long fiction Wind
and Dragon
ciauz
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Capitolo 2 *** Hiccup ***
2.
Hiccup
Hic
L’intero
corpo di Tenten sobbalzò con una spasmodica contrazione. Era
tutta la mattina
che singhiozzava, incapace di fermarsi. Aveva provato tutto: bere
bicchieri
dopo bicchieri d’acqua, anche qualcuno stando a testa in
giù. Aveva pensato che
prima di raggiungere il campo d’allenamento, sarebbero
terminati, ma non ebbe
fortuna.
Hic
I
suoi compagni si voltarono verso di lei, le due bestie verdi di Konoha
la guardarono interrogative; Neji ritornò semplicemente a
meditare. Lei alzò le
spalle, e anche gli altri due ritornarono a quello che stavano facendo
prima.
“OK
SQUADRA!”
esclamò Gai “OGGI CI ALLENEREMÒ COL
TIRO AL BERSAGLIO!” li informò. Lee
cominciò subito a saltare su e giù eccitato.
“TIRO HIC
AL
BERSAGLIO? Hic”
gridò Tenten tra i singhiozzi
“Perché? Hic
io hic non hic
ne hic ho hic
bisogno!”
Tenten
era la
maestra d’armi di Konoha. 100% di precisione; non aveva di
certo bisogno di
esercizio! Più Tenten la viveva, più quella
giornata sembrava dover diventare
sempre peggio.
HIC
“PREZIOSO
FIORE DEL TEAM GAI…!” Gai si lanciò in
uno dei suoi famosi
discorsi, “ANCHE LA Più
GIOVANILE
KUNOICHI DEVE PERFEZIONARE LE SUE ABILITà, ALTRIMENTI
POTREBBE PEGGIORARE E
FORSE PERDERE LA SUA PERCISIONE
DEL 100%”
“OH
GAI-SENSEI, È COSì SAGGIO!” Lee
cominciò a piangere fiumi di lacrime in
ammirazione del suo pazzo idol.
“LEE”
Gai versarò
fiumi di lacrime vedendo l’ammirazione del suo pupillo
preferito.
“GAI-SENSEI!”
gridò lui di rimando.
“LEE!”
urlò
ancora.
“GAI-SENSEI.”
“LEE.”
Un tramonto
sullo sfondo.
HIC
“Tenten?”
Gai
si voltò verso la sua unica allieva.
“STAI
BENE
TENTEN-SAN?” domandò Lee.
“OH
LEE,
PENSI SEMPRE AGLI ALTRI!” esclamò Gai
orgogliosamente.
“GAI-SENSEI”
“LEE”
“BASTA!”
gridò un solitamente imperturbabile Hyuga dalla sua
postazione sotto l’albero.
Ne aveva avuto abbastanza della buffoneria dei suoi compagni di team
per quel
giorno. E i singhiozzi di Tenten lo stavano facendo arrivare al limite.
HIC
“Scusatemi. Mi
sono svegliata col singhiozzo e non sono
più riuscita a farlo andare via. Ma
passerà.” Afferrò un kunai e lo
lanciò al
bersaglio che aveva di fronte.
HIC
E lo mancò! Gli
altri tre membri della squadra si
pietrificarono dallo shock. Non aveva mai mancato prima di allora;
nemmeno una
volta da quando aveva reso perfetta la sua tecnica.
“OH
CARA
TENTEN, CI DEVE ESSERE QUALCOSA DI TERRIBILMENTE SBAGLIATO!”
Lee cominciò a
piangere, questa volta per la disperazione.
“È
hic solo
hic per hic il hic singhiozzo
hic!” spiegò Tenten; anche se dentro,
era davvero arrabbiata. Come
potevano quei singhiozzi rovinare la sua
mira perfetta! Questo NON poteva continuare.
“DOBBIAMO
AIUTARE IL NOSTRO PREZIOSO FIORE A SBARAZZARSI DI QUESTI ASSOLUTAMENTE
NON
GIOVANILI SINGHIOZZI!” esclamò Gai.
“HAI! DOBBIAMO
AIUTARE LA NOSTRA GIOVANE
TENTEN!”
concordò Lee. “AIUTERAI ANCHE TU, NON È
VERO NEJI?!?” chiese al genio dagli
occhi bianchi, che stava seduto con gli occhi chiusi lontano da tutti
gli
altri.
“Mh”
replicò
Neji, senza neanche aprire gli occhi.
“ALLORA,
SE
NEJI NON AIUTERÀ, IO MI IMPEGNERÒ DIECI VOLTE
TANTO!” esclamò Lee
“Dieci
hic volte?” Tenten non
era sicura di
cosa significasse, ma sapeva che non sarebbe stata una buona cosa.
“MA
GAI-SENSEI, COME CI SBARAZZIAMO DEI SINGHIOZZI?” chiese Lee
“QUESTA
È UNA
STUPENDA DOMANDA LEE” Gai fece la sua posa da bravo ragazzo
“FAMMI PENSARE…”
cominciò a grattarsi la testa. “UN MODO
È BERE UN SACCO DI ACQUA”
“Ci
hic ho hic
già hic
provato”
replicò Tenten.
“BEH,
UN
ALTRO MODO È DI METTERSI A TESTA IN
GIÙ” disse Gai
“provato
hic anche hic
quello”
“VEDIAMO…”
ricominciò a pesare “MANGIARE CIBO
PICCANTE”
“IL
CURRY
DELLA VITA!” esclamò Lee. Neji ebbe un tic alla
memoria di cosa comportassero
quelle parole.
“NO! Hic”
urlò Tenten in
protesta.
“NON
ABBIAMO
CURRY” Gai disse a Lee, che guardò sconsolato
verso il suolo “HAI PROVATO A
TRATTENERE IL RESPIRO?” chiese a Tenten.
“Hai
hic.” Tenten
annuì.
Gai
cominciò
ad esporre tutti i modi a cui poteva pensare per eliminare il
singhiozzo;
alcuni di questi alquanto insani (solo lui avrebbe potuto crearli), ma
Tenten
era disposta a provare di tutto.
“COSA
NE
PENSATE DI CONTARE ALL’INDIETRO PARTENDO DA 100?”
suggerì ad un certo punto.
Tenten
non
l’aveva ancora provato, così decise di fare un
tentativo. Chiuse gli occhi e
cominciò a contare. Mentre faceva questo, Gai
chiamò Lee vicino e gli bisbigliò
nell’orecchio di girare attorno a Tenten e di provare a
spaventarla. Una volta
aveva sentito che spaventare qualcuno era il modo perfetto per far
sparire il
singhiozzo.
HIC
“Non
hic ha hic
funzionato.” Constatò Tenten.
“BOO!”
Lee saltò fuori da dietro a un cespuglio. Ma Tenten non si
spaventò per niente; gli mandò solamente
un’occhiata interrogativa.
“GAI-SENSEI, NON SI È SPAVENTATA”
esclamò Lee con disappunto.
“Perchè
hic avrei hic
dovuto hic
spaventarmi?”
Quel
che è
troppo è troppo. Neji era furioso. Dopo aver provato dozzine
e dozzine di modi
per far cessare il singhiozzo di Tenten, le due bestie verdi di Konoha
non
avevano assolutamente assolto la loro ‘missione’. A
peggiorare le cose, avevano
già sprecato due ore del loro tempo d’allenamento;
qualcosa che Neji non poteva
sopportare oltre.
Lo
Hyuga si
alzò dalla sua postazione presso l’albero e si
diresse verso Tenten e i due
lunatici componenti del team Gai. Accostandosi rapidamente a lei, le
afferrò la
testa con le mani e in un istante fece combaciare i loro volti. Tenten
si
accorse a malapena del momento il cui le loro labbra si incontrarono;
prima di
capire che si stavano baciando. Era stata colta completamente di
sorpresa,
insicura di cosa fosse accaduto nello Hyuga dal cuore di ghiaccio.
Dopo
quella
che sembrò un’eternità, Neji la
lasciò finalmente andare. Tenten era senza parole.
“Ecco.” Disse
Neji, prima di tornare al suo posto e
prendere gli attrezzi per cominciare l’allenamento.
Mentre
gli
altri tre guardavano Neji camminare nello spazio davanti a loro, Lee si
voltò
verso Gai, e poi verso Tenten.
“Tenten”
la
chiamò.
“Si,
Lee?”
“HEY,
I
SINGHIOZZI SONO SCOMPARSI!” esclamò eccitato.
“Immagino
che
tu abbia ragione…” replicò lei.
I
tre si
avvicinarono allo spiazzo dove Neji si stava preparando per il loro
allenamento
di tiro. Nessuno aveva notato che lo Hyuga si era toccato le labbra e
aveva
sorriso, prima di voltarsi verso i suoi compagni.
---
Ecco
la
seconda one shot! Una delle mie preferite XD
Ammetto
che
sto facendo un po’ di balzi qua e là, non ho
seguito precisamente l’ordine, ma
le tradurrò tutte, una per una ^^
Ecco
il link
originale:
http://www.fanfiction.net/s/3634145/4/One_shots_Neji_and_Tenten
Ringrazio
tanto chi ha recensito! Fa molto piacere a me e
all’autrice naturalmente!
Un
bacio grandissimo soprattutto alle ragazze del nejitenfan
forum!
Alla
prossima!
Celiane4ever |
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Capitolo 3 *** Almost Lovers ***
ATTENZIONE! Dal prossimo
aggiornamento la raccolta verrà pubblicata sotto il nome
dell'autrice originale, I.Heart.Hatake.Kakashi, per rispettare le
regole di traduzione di EFP! (ke pizza, lo so =.=)
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
Your fingertips
across my skin
The palm trees
swaying in the wind
Images
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
SHLING
Il
suono
stridulo del metallo attraversò la foresta quando
un’arma volò tra gli
imponenti alberi, che ondeggiavano alla leggera brezza estiva. Uno dopo
l’altro, i proietti si dirigevano verso un certo shinobi
dagli occhi bianchi.
Ma come sempre, Neji riuscì a schivare ogni arma che Tenten
gli lanciò.
Mancato
ancora!
Pensò lei mentre si
muoveva tra i tronchi, respirando affannosamente e provando senza
speranza a
nascondersi dal possessore del Byakugan.
SIGH.
Esalò
ad alta voce la
kunoichi. “Neji, possiamo PERFAVORE fare una pausa
adesso?” lo implorò.
I
due
compagni del Team Gai si stavano allenando dalle prime ore del mattino,
troppo
per il parere della ragazza con gli chignon. Si erano allenati senza
fermarsi,
tutto il giorno, nelle ultime due settimane. Era già da
alcune ore che provava
a chiedere al suo partner di permetterle una piccola pausa.
Sfortunatamente, il
suddetto partner era intenzionato ad allenarsi ancora più
duramente, in modo da
preparare Tenten per le imminenti selezioni dei Jounin.
“Non
diventerai mai forte in questo modo.” Replicò
Neji, comparendo alle spalle di
lei, abbracciandola bruscamente.
“Bene.”
Tenten cedette, ammettendo involontariamente quanto si sentisse
abbattuta, per
paura che Neji potesse crederla una debole, non che non
l’avesse mai chiamata
tale.
“Hn”
Neji
rilasciò la ragazza dalla sua presa, avendo realizzato la
sua stanchezza quando
si era avvicinato furtivamente alle spalle di lei, intrappolandola tra
le sue
braccia, e lei aveva fallito nel liberarsi dalla sua stretta.
“Huh?”
Tenten
si voltò confusa quando lui si scostò, ancora
consapevole della sensazione
delle sue dita che le graffiavano la pelle.
Senza
una
parola, Neji si avviò verso l’albero
più vicino per meditare, permettendo a
Tenten di recuperare le forze. Lei non fece domande alle sue azioni;
capiva i
suoi silenzi meglio di chiunque altro.
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
You sang me
Spanish lullabies
The sweetest
sadness in your eyes
Clever trick
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
“Pronta?”
domandò
Neji col solito tono freddo.
“Hai”
replicò
Tenten sicura, anche se dentro di sé non poteva fare altro
che sentirsi
nervosa.
“Rimani concentrata.”
“Lo
farò.”
Rispose lei, prima di entrare nel campo di prova.
Sarebbe
stata
nell’oscurità, combattendo le ombre nascosta dalle
ombre. Sopra di lei il cielo
notturno sembrava senza fine, con una singola stella nella distesa
scura senza
luna.
Neji.
Pensò guardando in alto.
Durante
tutti gli anni in cui erano stati compagni di squadra, lui era
sempre stato la stella che l’aveva aiutata ad orientarsi
nell’oscurità. Ad un
certo punto, lungo la via, si era innamorata dello Hyuga, senza neanche
realizzarlo. La sua natura fredda e incurante tuttavia le rendeva
impossibile
sapere come lui si sentisse, così aveva semplicemente
pensato di rimanere
silenziosa rispetto ai suoi sentimenti, per paura di perderlo se
l’avesse
rifiutata.
Lo
Hyuga,
ugualmente conosciuto per il suo carattere stoico, non mostrava mai uno
straccio di emozione; ma lei lo sapeva bene, era solo un trucco
intelligente.
In realtà era pieno di emozioni, bisognava solo imparare a
leggerle, imparare a
vedere la tristezza che gli aveva riempito gli occhi negli anni
precedenti. Una
tristezza che poi era stata rimpiazzata da qualcos’altro, ma
che cos’era,
Tenten non lo aveva proprio capito.
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
Well, I never
want to see you unhappy
I thought you'd
want the same for me
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
Essendo
il
grande prodigio degli Hyuga, c’erano stati molti clan dei
cinque stati che
avevano provato a persuaderlo a sposare una delle loro donne. Neji le
aveva
rifiutate tutte, affermando che non sarebbe stato distratto dal suo
obbiettivo
di diventare un ninja più forte.
Tenten
una
volta fu davvero preoccupata che lui decidesse alla fine di partire con
una
delle donne che si erano offerte come spose. Era
un’incantevole e intelligente
aristocratica del paese dell’acqua. Il suo clan aveva fatto
un’offerta
incredibile, proponendo a Neji di diventare perfino il capo
dell’intera
famiglia. E quel che era peggio, era che Neji non sembrava affatto
annoiato
dalla giovane donna, era anche diventato amichevole nei suoi confronti;
beh,
amichevole per quanto lo possa essere Neji Hyuga.
Se
Tenten
fosse stata un’altra persona, avrebbe potuto sentirsi gelosa,
ma lei era solo
Tenten. Si era sentita ferita, e
triste all’idea di poterlo perdere, ma poi, aveva realizzato
che quello che
desiderava di più al mondo, era che Neji fosse felice. E se
questo significava
che avrebbe dovuto abbandonare il suo fianco e sposare una ragazza di
un altro
villaggio, sarebbe stata contenta per lui.
Per
fortuna,
ovviamente, lui aveva rifiutato come con le altre ed era ritornato al
loro
campo d’allenamento la mattina seguente, dopo che la donna se
ne fu andata,
come se non fosse successo nulla.
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
Goodbye, my
almost lover
Goodbye, my
hopeless dream
I'm trying not
to think about you
Can't you just
let me be?
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
Ahhhhhhh. Si
ripetè Tenten
cominciando a colpirsi sulla testa non troppo gentilmente.
“Perché
non
riesco a smettere di pensarlo?” domandò a
sé stessa, mentre procedeva tra la
buia foresta. “Dovrei rimanere concentrata” si
ricordò.
“Rimani concentrata” le sue
parole le riecheggiarono
nella testa.
“Lo
so, lo
so” sospirò Tenten “Ce la posso
fare.”
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
So long, my
luckless romance
My back is
turned on you
Should've known
you'd bring me heartache
Almost lovers
always do
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
“Questo
non
mi sta portando da nessuna parte” ammise, dopo aver vagato
per la foresta da
qualche ora.
Si
era
imbattuta in qualche trappola, animale selvaggio, e Jounin nascosto che
avrebbe
dovuto testarla, lungo la via, ma evase facilmente tutti i problemi.
Ancora,
sembrava che non riuscisse a restare concentrata. Essendo sola in mezzo
alla
natura con nient’altro che i suoi pensieri, aveva fin troppo
tempo a
disposizione per porsi domande su ogni sentimento che aveva provato e
cercato
di ignorare.
“Non
capisco
neanche perché mi preoccupo.” Si disse,
“non sembra che lui abbia mai sentito
la stessa cosa.”
Ti
stai solo agitando per una cotta.
Disse a sé stessa
mentre saltava giù da un ramo da cui aveva sorvegliato
l’area per un’uscita, e
per altri ninja nascosti.
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
We walked along
a crowded street
You took my
hand and danced with me
Images
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
“CONGRATULAZIONI
GIOVANE FIORE, SEI FINALMENTE DIVENTATA JOUNIN COME TUTTI
NOI!” esclamò Gai
allegramente quando Tenten uscì dalla torre
dell’Hokage nelle strade affollate,
appena promossa al più alto grado di Jounin.
Il
maestro in
calzamaglia le si avvicinò rapidamente e la legò
in un abbraccio veramente
stretto.
“Grazie
Gai-sensei.” Replicò Tenten, cercando di respirare
da dentro la forte presa del
suo sensei.
“GIÀ,
SIAMO
COSÌ CONTENTI PER TE, TENTEN-SAN!” aggiunse Lee,
aggregandosi all’abbraccio
“VERO NEJI-KUN?” chiese all’impassibile
uomo di fianco a loro, facendogli cenno
di raggiungere il gruppo nell’abbraccio.
“Hn”
replicò
Neji da dove si trovava, rifiutandosi di fare quello che Lee gli aveva
proposto. Rimase imperscrutabile come al solito, ma Tenten
riuscì a scorgere la
felicità che gli danzava negli occhi.
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
And when you
left, you kissed my lips
You told me you
would never, never forget
These images
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
“Congratulazioni”
disse in fine Neji, dopo che Gai e Lee furono spariti in
un’altra delle loro
corse verso il tramonto, lasciando Neji e Tenten da soli lungo le vie
di
Konoha.
“Grazie.”
Tenten arrossì leggermente.
Era
la prima
volta che le faceva un complimento. Non era esattamente come un
abbraccio, ma
era come se Tenten non si aspettasse la stessa reazione da Neji, non
una come
quella che aveva ricevuto dagli altri due compagni.
Cosa
non
avrebbe dato per ricevere un abbraccio anche da lui, o meglio ancora,
un bacio.
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
No
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
No,
non
poteva permettersi di vagare nella fantasia. Era una Jounin ora, non
una
bambina che non riusciva a superare una cotta scolastica.
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
I cannot go to
the ocean
I cannot drive
the streets at night
I cannot wake up
in the morning
Without you on
my mind
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
Il
giorno
seguente, Tenten si alzò. L’euforia di essere
stata promossa al grado di Jounin
era stata calmata nel prepararsi per l’allenamento mattutino
con Neji.
Neji.
Sorrise al solo
menzionare il suo nome. Anche se aveva giurato di lasciarsi alle spalle
i modi
infantili, ora che era un membro dell’elite
dei ninja, non riusciva ancora a non pensare a lui in ogni momento.
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
So you're gone
and I'm haunted
And I bet you
are just fine
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
Mentre
si
avvicinava al loro solito campo di allenamento, Tenten notò
che c’era qualcosa
di diverso. Avvicinandosi sempre di più, scoprì
che cos’era. Il prodigio dagli occhi
bianchi non si trovava da nessuna parte.
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
Did I make it
that
Easy to walk
right in and out
Of my life?
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
Non
era di
sicuro dallo Hyuga saltare gli allenamenti. Se fosse stato qualcun
altro,
Tenten non ci avrebbe neanche pensato, ma questo riguardava Neji Hyuga!
E lui
non era MAI in ritardo. Doveva esserci qualcosa che non andava.
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
Goodbye, my
almost lover
Goodbye, my
hopeless dream
I'm trying not
to think about you
Can't you just
let me be?
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
Durante
il
tragitto verso la residenza degli Hyuga, la maestra d’armi
s’imbatte in Haruno
Sakura e Yamanaka Ino.
“Ciao
Tenten”
gridò Sakura alla kunoichi.
“Hey Tenten” Ino sorrise.
“Ciao Sakura, ciao Ino.” Replicò
lei
avvicinandosi alle due.
“Congratulazioni
per la promozione a Jounin” le disse Sakura.
“Sei
stata
promossa a Jounin?” domandò Ino incredula
“Congratulazioni! Immagino che tutto
quell’allenamento con Neji sia servito a molto.”
“Grazie
a
entrambe,” Tenten sorrise, “comunque, una di voi ha
visto Neji oggi?”
“Non
hai
sentito?” Sakura la guardò sorpresa, “la
ragazza del paese dell’acqua è
tornata.” La informò.
“Ho
sentito
che il suo clan era qui per completare i progetti del matrimonio di
Neji con la
ragazza.” Aggiunse Ino.
“Oh.”
Replicò
solennemente Tenten, “Non sapevo che fossero ancora in
contatto.”
“Tutto
ok,
Tenten?” domandò Sakura, notando il cambiamento
nella voce di Tenten.
“Si, sto
bene.” riprese
rapidamente il
tono allegro, “stavo solo pensando.”
“A
cosa?” le
chiese Ino, sempre attenta al gossip.
“Penso
che
lei sia una grande opportunità per Neji.”
Mentì.
“Oh.”
Ino non
credeva minimamente alla ragazza.
“È
solo un
peccato perdere un così bravo compagno
d’allenamento.” Aggiunse
per liberarsi delle due.
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
So long, my
luckless romance
My back is
turned on you
Should have
known you'd bring me heartache
Almost lovers
always do
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
“Tenten.” Una
profonda voce familiare la riscosse dai
suoi pensieri vuoti.
Da
quando
Sakura e Ino l’avevano informata della ragione per cui Neji
era mancato ai loro
soliti allenamenti, era rimasta ferma in mezzo al prato, con gli occhi chiusi,
appoggiata contro
l’albero su cui Neji andava sempre a meditare.
“Neji.”
Tenten saltò, colta alla sprovvista
dall’improvvisa comparsa del genio dagli
occhi bianchi. “Cosa ci fai qui?” gli
domandò.
“Sono qui per allenarmi.” Replicò lui.
“Ma
questo
era ore fa.” Per di più
dovresti essere impegnato,
hai un matrimonio da organizzare. Pensò tra
sé e sé.
“Tu
sei
ancora qui” osservò Neji.
“Stavo
pensando.”
“…”
alzò un
sopracciglio, interrogativo.
“Ma
se vuoi
allenarti, sono pronta.” Tenten si alzò e
cominciò a preparare i suoi rotoli.
“No. È tardi.”
“Ok”
replicò
lei con disappunto. Allora è
così? non ci
alleneremo mai più insieme?
“Andiamo
a
mangiare qualcosa.” Propose lui “celebreremo la tua
promozione.” Si avviò lentamente verso il
villaggio.
“Davvero?”
chiese Tenten.
“A
meno che
tu non preferisca allenarti.” Ribatté Neji.
“…” questo non
era proprio dal Neji che conosceva.
“Neji…”
cominciò lei.
“Hn?”
“Niente,
fa
lo stesso.” Gli sorrise rassicurante.
Forse
era un
sogno senza speranza, forse la delusione l’aspettava dietro
l’angolo, ma per
quel momento, il solo stare con lui era abbastanza. E se alla fine
tutto ciò
che le restava erano solo fantasie, non importava, tutto quello che
contava era
vederlo felice.
---
Personalmente…
mi ha commossa ç.ç
Niente
romantici baci qui, ma la trovo ugualmente romantica *ç*
Come
già
scritto in cima, avviso ke la fan fiction verrà spostata
sotto un altro
account, perché EFP ha delle regole del cavolo :V
Ma
voi
continuate a recensire, mi raccomando!!!
Ecco
il link
originale:
http://www.fanfiction.net/s/3634145/5/One_shots_Neji_and_Tenten
Alla
prossima!
By
Celiane4ever |
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Capitolo 4 *** Ultimatum ***
Ultimatum
“Tenten?”
la
kunoichi bionda si voltò verso l’amica castana.
“Si?”
l’altra
alzò gli occhi dal piatto di dango con cui stava giocando.
Accanto a lei
sedevano le sue due spumeggianti amiche, Ino e Sakura; davanti a lei,
la sua
amica più riservata, Hinata.
“Cosa
c’è
Ino?” domandò.
“Stavamo
solo
pensando…” cominciò l’altra,
“non pensare male, ci piace il fatto che hai
passato molto più tempo con noi negli ultimi giorni e tutto
il resto…” Ino
guardò le altre due ragazze in cerca di aiuto.
“Già”
concordò Sakura, “ma stavamo solo
pensando…” si fermò, nervosa.
“È
tutto ok
tra te e Nejiniisan?” chiese Hinata per tutte e tre.
“Ovviamente
va tutto bene.” Replicò Tenten, tornando a
guardare il suo piatto, evitando lo
sguardo delle amiche.
La
verità era
che lei e Neji non erano ok. Avevano continuato a darsi appuntamenti
per i
quattro anni precedenti, ma nessuno ne era a conoscenza,
poiché Neji non era
eccessivamente emotivo, e quindi non dimostrava davvero i suoi
sentimenti in
pubblico. In fatti, per quanto riguardava tutti gli altri, loro non
erano altro
che compagni di team e di allenamento. Era perché tutti
l’avevano sempre e solo
vista con Neji, che lei si era guadagnata la reputazione di essere un
maschiaccio, completamente disinteressata ai ragazzi. Ma ovviamente non
era
così. Semplicemente lei era interessata ad un
solo ragazzo. Il ragazzo migliore del villaggio: Neji Hyuga. E
fortunatamente
anche lui era interessato a lei. E quando erano soli, realmente solo
loro due,
lui non mancava mai di dirglielo, ne di dimostrarglielo. Quando erano
soli, era
molto romantico e molto
dolce. Ma
questo era esattamente il problema.
Quando
la
cosa cominciò, Tenten era solo felice di tenerla privata.
Dopo tutto, non
voleva essere rincorsa da tutte le sue fan; non che non avrebbe potuto
liberarsene, ovviamente. Ma credeva comunque che sarebbe stato meglio
tenere la
relazione segreta, solo fra loro due; perlomeno all’inizio.
Il
problema
era che non erano più all’inizio, e non
l’avevano ancora detto a nessuno.
Tenten aveva cominciato a pensare che forse il problema era lei. Forse
era una
vergogna per lui. Dopo tutto, lei non aveva un cognome, non aveva
famiglia, non
aveva abilità innate; non aveva niente da offrirgli.
Cominciò a pensare che
forse lui si stesse solo divertendo con lei, in attesa di qualcosa di
meglio.
Beh, di sicuro non era così per lei. Per quanto amasse Neji,
non si sarebbe
fatta usare; e glielo disse. Gli disse che o avrebbe fatto una
dichiarazione
pubblica dicendo che stavano insieme, o si sarebbe allenato da solo.
Ovviamente
l’orgoglioso Hyuga non era uno da ricatti. Non che non amasse
Tenten,
semplicemente non era il tipo da “dichiarazione
pubblica”. Ed era cominciata
così. Per gli ultimi tre giorni, Tenten aveva saltato
l’allenamento e Neji era
rimasto solo.
“Quindi
sei
sicura che le cose tra te e Neji vadano bene?”
domandò Ino di nuovo.
“Si,
perché
me lo chiedete?”
“È
solo… che
di recente non ti sei allenata con lui.” rispose Sakura.
“Non
ne avevo
voglia.” Replicò Tenten. Non era esattamente una
bugia, solo non era l’intera
storia, ma sarebbe arrivata a galla fin troppo presto.
“E
sei sicura
che non avete litigato?” insistette Ino.
“No.” Ripeté
lei. “Perché? Vi
ha detto qualcosa?”
si voltò verso Hinata, pensando che forse Neji avesse
parlato a sua cugina di
loro.
“N-no.
È solo
che Nejiniisan è particolarmente lunatico di
recente.”
“È
cosa c’è
di diverso…?” Tenten sorrise.
“Beh,
lo è
più del solito.” Specificò Hinata.
“Troppo per Neji.” Ino
si alzò entusiasta “Ho
un’idea.” Si voltò
verso Tenten, con un luccichio malvagio negli occhi.
“Oh no. Non mi piace quando ti
vengono delle idee.” Replicò
nervosamente.
“Che
cos’hai
in mente?” domandò Sakura, anche se era certa di
sapere cosa la bionda stesse
pensando.
“Beh…”
cominciò Ino, “dato che hai tutto questo tempo
libero adesso…” sorrise
diabolicamente “dovremmo trovarti un ragazzo!”
“SI!!!” concordò
Sakura. Hinata
sorrise appena,
mentre Tenten cadde all’indietro a modi anime.
“Non
penso
proprio” replicò lei, agitando freneticamente le
mani in aria.
“Oh,
dai
Tenny.” Ino fece il broncio “Passi tutto il tuo
tempo ad allenarti con Neji;
non ti diverti mai.”
“Ha ragione, Tenten.”
Sakura annuì vigorosamente con la testa. “Se
non ti trovi presto un ragazzo, la gente comincerà a
parlare.”
“Non
mi
importa di quello che pensa la gente.”
“Va
bene, ma
dai…” la pregò Ino “Sei
così carina, sarebbe un peccato se rimanessi single
perché passi così tanto tempo ad allenarti con
quel bastardo dal cuore di
ghiaccio.”
“HEY!”
gridò
Tenten “È del cugino di Hinata che stai
parlando.” Aggiunse dopo che tutte
l’ebbero guardata male.
“Oh,
scusa
Hinata.”
“È
tutto ok.”
Replicò timida lei.
“E
comunque,”
continuo Tenten, “mi piace allenarmi.”
“Almeno
un
appuntamento!” insistette Ino, “Solo per provare
com’è.”
“Per
provare
com’è?” ripeté lei,
“No grazie.”
“Nani?”
Sakura guardò Tenten sospettosa, “cosa intendi con
‘no grazie’?”
“Voglio
dire,” replicò lei, “che se
‘provare com’è’ significa
amare qualcuno che è
innamorato di un’altra, o uno che come unico obbiettivo ha
solo la vendetta, o
uno che non mi nota neanche… preferisco non sapere
‘com’è’.”
“Oh.”
Tutte
le ragazze si guardarono le mani, punte nel vivo dalla
verità delle parole di
Tenten.
“Mi dispiace.” Si
scusò. Non
voleva offendere i
loro sentimenti, ma tutto quel parlare di ragazzi le aveva ricordato
quanto
stesse male… per colpa di un ragazzo. Se l’era
presa con le sue amiche, che
stavano solo cercando di essere carine. Non
era giusto.
“Hai ragione invece.”
Replicò Ino. “Shika è ovviamente
innamorato di Temari. Dovrei solo lasciar perdere.”
Sospirò abbattuta.
“Beh, non puoi mai saperlo. Sono
di due villaggi
diversi, quante chance pensi che abbiano?” Tenten
provò a risollevare l’amica,
ma la verità era che anche lei pensava che la relazione
Shika/Temari fosse
decisamente seria. “C’è sempre
Choji.” Propose, facendo ridere Ino al solo
pensiero.
“E
Sakura.”
Tenten si rivolse all’amica dai capelli rosa,
“Sasuke lo capirà. È ovvio che ci
tiene a te… devi solo dargli il tempo necessario.”
Sakura
annuì, un po’ rincuorata.
“Hinata.” Tenten
si voltò verso la timida ragazza. “Naruto
non si accorge mai di niente. Ma se tu ti impegnassi un po’
di più, vedrebbe la
splendida ragazza che sei.” Le sorrise, “e se non
lo facesse, sono sicura che
Kiba sarebbe felice di picchiarlo per te.” Hinata rise al
pensiero. Come era
ovvio a tutti che a Hinata piacesse Naruto, era anche ovvio a tutti,
tranne a
Hinata, che Kiba la amasse.
“Ok.
Abbastanza depressione per oggi.” Esclamò
Ino. “Troviamo
un ragazzo a Tenten.”
“Nani!?”
gli
occhi di Tenten si spalancarono in sorpresa.
“Beh,
devi
rimediare al fatto di aver ferito i nostri sentimenti.” Le
spiegò.
Le
tre spinsero
Tenten fino all’Ichiraku, dove Naruto, Shikamaru, Kiba, Choji
e Sasuke stavano
pranzando.
“Hey
ragazzi!” urlò Ino, mentre le quattro si
avvicinavano. Tutti e cinque si
voltarono verso di loro.
“Sakura-chan!”
Naruto saltò giù dal suo sgabello rosso per
andare incontro alla kunoichi dai
capelli rosa, con grande disappunto di Hinata, che stava proprio di
fianco a
lei.
“Yo,
Hinata.”
Kiba camminò verso la sua compagna di squadra con il solito
sorriso.
“Ciao
Kiba-kun.” Lei gli sorrise di rimando.
Il
resto del
gruppo si scambiò saluti, con Shikamaru che mormorava
qualcosa su quanto fosse
seccante alzarsi dal sedile per salutare delle donne così
seccanti.
“Cosa
state
facendo?” chiese Kiba alle ragazze.
“Oh,
stiamo
aiutando Tenten per una cosa.” Replicò Ino maliziosamente.
“Cosa
c’è che
non va, Tenten-chan?” domandò Naruto,
“Neji ti ha fatto qualcosa? Perché se
l’ha fatto, calcerò il suo sedere per
te!” Naruto sorrise orgoglioso.
“Dov’è
lo
Hyuga comunque?” intervenne Shikamaru “di solito
non è con te?” guardò curioso
la ragazza con gli chignon.
“Probabilmente
si starà allenando.” Replicò lei.
“Quando
non
lo fa?” sottolineò Sasuke.
Avevano
appena menzionato il genio degli Hyuga, quando lui voltò a
grandi passi
l’angolo, camminando deciso verso il gruppo. Tutti erano
occupati a parlare di
qualcos’altro, così che nessuno, eccetto Shikamaru
e Sasuke (a cui non
importava molto), notò lo Hyuga avvicinarsi alle spalle di
Tenten.
Tenten
era
stata così distratta che aveva a mala pena percepito il
momento in cui Neji le
aveva preso le spalle e l’aveva voltata. La
velocità dei suoi movimenti, colse
tutti di sorpresa, anche se nulla fu più scioccante di
quello che fece dopo. In
una frazione di secondo, Tenten si ritrovò dal guardare nei
suoi profondi occhi
senza pupille, all’essere vigorosamente baciata dal genio
dagli occhi bianchi.
Dopo
quella
che sembrò un’eternità, nella quale gli
altri otto ninja presenti rimasero
congelati dallo shock, si separarono finalmente per prendere aria.
Tenten aprì
gli occhi per alzare lo sguardo su Neji, che la stava guardando
dall’alto verso
il basso.
“Felice
adesso?” le domandò.
Incapace
di
imporre a sé stessa di parlare, Tenten annuì
semplicemente in risposta.
“Bene.” Replicò
lui. “Allora
ci vediamo domani al campo
d’allenamento. Ti conviene esserci.” La
avvisò “Mi rifiuto di allenarmi anche
solo un’altra volta con quei due pazzi.” E con
questo tornò indietro da dove
era venuto.
Capace
infine
di mettere i pensieri assieme, Tenten realizzò cosa aveva
appena detto.
“HYUGA
NEJI!”
urlò furiosamente, cominciando a rincorrerlo.
…
“Immagino
che
non abbia bisogno di aiuto per trovare un
ragazzo…” Ino interruppe il silenzio
lasciato dalla coppia. Le altre ragazze annuirono, mentre i ragazzi si
stavano
ancora chiedendo cosa fosse appena successo.
---
Celiane4ever’s
Space ---
T.T
non
sapete che dolore tradurre questo capitolo!!! ShikaTema e KibaHina in
un solo
colpo!!!
È
la morte
per me ç.ç
Però
mi è
piaciuta comunque ^o^ anche se ammetto di non aver capito bene il
finale! Nel
senso, a cosa era riferito l’urlo di Tenten? O.o mistero!
Grazie
a
tutti quelli che hanno commentato il chappy precedente: ryanforever,
ju007, annasukasuperfan, Hana Turner, Princess of Destiny
Ecco
il link
originale:
http://www.fanfiction.net/s/3634145/3/One_shots_Neji_and_Tenten
Alla
prossima, con Wind and Dragon ^^
By
Celiane4ever
|
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Capitolo 5 *** Friday the 13th ***
Friday the 13th
Qualcuno
potrebbe chiamarla superstizione, ma non è così;
sono solo
molto prudente. Succedono brutte cose Venerdì 13, fidatevi
di me. È per questo che
quel giorno, Luglio, Venerdì 13, avevo
deciso… di non lasciare casa mia.
MAI!
Ora,
di
solito mi alzo presto ogni mattina, mi vesto, mi pettino, e raggiungo
il campo
d’allenamento per incontrare i miei compagni, ma quel giorno, sarei stata a letto tutto il giorno; o almeno questo era il piano…
BANG
BANG
BANG
Una
forte
serie di colpi alla porta mi aveva svegliata. Immagino
chi possa essere. Ovviamente sapevo chi era, ma non
c’era
possibilità che io mi alzassi e rispondessi.
“TENTEN!” urlò la voce di
un Neji Hyuga VERAMENTE
arrabbiato.
Normalmente,
Neji non è uno che urla. Infatti, per lui è raro
anche parlare, punto. Ma
quando è arrabbiato… beh… non hai
speranze. E qual’è l’unica cosa che fa
arrabbiare lo Hyuga? Interrompere i suoi allenamenti. E dato che sono
io la sua
compagna d’allenamento, il mio non essere stata là
quella mattina, significava
che io avevo interrotto il suo
allenamento.
“APRI
TENTEN,
O BUTTO GIU LA
PORTA!”
gridò Neji da fuori.
Oh,
la mia
povera porta indifesa, che non aveva mai fatto male a nessuno;
ciononostante,
l’aveva buttata giù senza pensarci almeno una
mezza dozzina di volte in
passato.
Beh,
riuscirà ad entrare in ogni caso… cosa
dovrei fare?
Pensavo di poterlo ignorare per sempre, sperando che così se
ne
sarebbe andato, tsk già,
non accadrà mai.
C’era anche la possibilità di
nascondersi, ma… con il Byakugan, sarebbe stato alquanto
stupido.
Ma
certo! Posso fare finta di essere malata!
Uno
rapido salto in bagno, una sguardo allo specchio, un po’
d’acqua
sul viso che possa sembrare sudore, una disordinata ai capelli, e
presto, sono
pronta!
Così
mi sono trascinata alla porta, facendo finta di stare il più
male
possibile (giusto nel caso in cui stesse usando la sua innata per
vedermi da
dietro la porta) e gli aprii.
“Buon
‘cough’
giorno ‘cough’ Neji.” Gemetti, sperando
che la bevesse.
“Finiscila
di
recitare, Tenten, posso perfettamente affermare che non sei
malata.” Neji mi guardò male con il Byakugan
attivato.
“Bene.” Sbuffai stizzita. “Quindi,
a cosa devo
questo onore?”
“Sei
in
ritardo.” Brontolò lui, disattivando il Byakugan.
“Neji. Non
verrò.” Replicai. Credetemi, fu una bella
sfida. Normalmente,
non rispoderei mai a Neji così, ma…
Venerdì 13. Anche la paura dell’ira di Neji
non è così male rispetto a dover uscire di
Venerdì 13.
“E
perchè,
esattamente, no?” domandò Neji a denti stretti.
Capii in quel momento che si
stava arrabbiando davvero.
“È
un brutto
giorno per me.” Risposi.
“Cosa?” Neji
intensificò lo sguardo.
“Umm…
è un
brutto giorno… è…” esplorai
la mia mente per una buona scusa “È quel giorno
del
mese.” Mentii.
“…” Neji rimase
semplicemente lì, congelato al suo
posto. Tutta
la rabbia e l’irritazione che avevo visto nei suoi occhi solo
un momento prima
erano completamente evaporate.
“Si..
quindi…
non posso allenarmi oggi,” cominciai a spingerlo fuori dalla
porta, “crampi
allo stomaco e tutto il resto, ma starò meglio domani. Ci
vediamo.” Chiusi la
porta dietro di me e aspettai qualche minuto, per sentire dei passi che
si
allontanavano dal mio appartamento.
Non
posso credere che abbia funzionato. Devo
ricordarmi questa cosa per la prossima volta che non avrò
voglia di essere
sbattuta a terra. Con
Neji fuori gioco, tutto quello che dovevo fare era passare la
giornata senza uscire dal mio appartamento.
---
Celiane4ever’s space ---
Oooook
one
shot molto corta e anke abbastanza insignificante a parer
mio… in effetti
l’avevo saltata di netto, ma poi mi hanno richiesto di
tradurla e così l’ho
fatto…
Oltretutto
ricordatevela bene (almeno chi ha intenzione di seguirmi)
perché questa cosa
tornerà fuori al capitolo 49 (sembra così
distante T.T) e vi farà decisamente
divertire…
È
stato pure
difficile tradurla per via dei tempi verbali! Questa è la
prima oneshot in
prima persona ke l’autrice abbia mai scritto, e ha fatto un
po’ confusione,
usando a volte il presente e a volte il passato.
Ecco
il link
originale:
http://www.fanfiction.net/s/3634145/2/One_shots_Neji_and_Tenten
un
grazie
enorme a chi ha recensito lo scorso chappy: annasukasuperfan,
LalyBlackangel, _Arien_, BrideOfTheWind, ryanforever, e hinata21.
Soprattutto
a
quest’ultima che è stata solidale con me nel dire
“gran brutto colpo shikatema
e kibahina in una volta sola T.T”
XDDD
Mi
scuso per
l’inconveniente sull’aggiornamento
dell’ultimo capitolo (x ki l’avesse visto)
ma ci sono stati dei problemi relativi allo spostamento della fan
fiction nel
nuovo account! Spero ke non si verifichino più!
Alla
prossima, con Wind and Dragon!
By
Celiane4ever |
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Capitolo 6 *** The Reason ***
ATTENZIONE:
prima di leggere questo capitolo
consiglio di leggere quello intitolato ‘almost
lovers’, in quanto è la stessa
storia, ma dal punto di vista di Neji! E si scopriranno tante cose
interessanti
di cui nell’altro capitolo non si sapeva il
perché…
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
I'm not a
perfect person
There's many
things I wish I didn't do
But I continue
learning
I never meant
to do those things to you
And so I have
to say before I go
That I just
want you to know
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
“Neji,
possiamo PERFAVORE fare una pausa adesso?” la kunoichi con
gli chignon ansimò
forte.
Si
stavano
allenando assieme sin dalle prime ore del mattino. Tenten si stava
preparando
per le imminenti selezioni Jounin, un obbiettivo che Neji aveva
raggiunto pochi
anni prima. Era determinato a prepararla per questa sfida, e
perciò si erano
allenati insieme per settimane. Durante quest’arco di tempo,
era stato più
severo con lei di quanto non lo fosse normalmente. Anche se si erano
allenati
assieme per molti anni, essendo sempre stati lasciati a loro stessi
quando Gai
e Lee sparivano per esercitarsi, Neji non era mai stato così
esigente con la
ragazza.
Vero,
si
erano allenati nei climi più rigidi e nelle più
improbabili ore della notte, ma
lui aveva sempre programmato delle pause attorno ai momenti in cui
sapeva che
lei si sarebbe stancata, e aveva sempre annullato gli allenamenti nei
giorni in
cui poteva dire che lei non stava bene. Ma nelle ultime due settimane,
per
preparare la ragazza alle selezioni Jounin, era stato inflessibile.
Neji
era ben
consapevole della forza di Tenten, e non aveva dubbi che potesse
eccellere, ma
sapeva che l’esame era difficile e pericoloso, e voleva
semplicemente essere
sicuro che Tenten non si sarebbe fatta troppo male nel processo.
“Non
diventerai mai forte in questo modo.” Replicò
Neji, comparendo alle spalle di
lei, abbracciandola bruscamente.
“Bene.”
Tenten cedette, cercando di nascondere quanto si sentisse realmente
stanca, ma
Neji lo aveva intuito nel momento in cui l’aveva abbracciata,
dal suo misero tentativo
di scappare dalla sua stretta.
“Hn.”
Rilasciò la ragazza, avvicinandosi al suo solito albero per
la meditazione.
“Huh?”
vide
Tenten voltarsi confusa, ma restò ferma, mentre guardava lui
sedersi e chiudere
gli occhi.
Devo
aver esagerato.
Si disse Neji
sentendo la kunoichi avvicinarsi a lui sotto lo stesso albero.
Era
sempre
così da molto tempo; dopo ogni combattimento, Neji si
avvicinava al suo albero
preferito e si sedeva per meditare,
mentre Tenten lo seguiva un attimo dopo e si sedeva vicino
a lui per
riposarsi.
All’inizio
lui non era stato troppo felice di questo. Non era mai stato
uno da compagnia, e considerando la ragazza niente più che
una compagna di
squadra, era stato riluttante a permetterle di stargli vicino in
qualunque
altro contesto se non quello dell’allenamento. Per questo la
prima volta che si
era seduta accanto a lui, le aveva detto di allontanarsi, senza neanche
una
spiegazione. La ragazza doveva aver realizzato il disagio e il fastidio
del
compagno, così si spostò velocemente sotto un
altro albero.
Un
giorno,
dopo un combattimento particolarmente acceso, a Tenten era rimasto un
livido decisamente
grande. Lui si era sentito un verme per aver scaricato la sua
frustrazione per
i problemi familiari sulla povera ragazza. Lei non centrava niente con
la sua
rabbia, e lui l’aveva quasi picchiata fino alla morte. Quel
giorno, quando si
era avvicinata per sedersi vicino a lui sotto l’albero, le
aveva permesso di
restargli accanto, e persino di appoggiare la testa sulla sua spalla.
Non
l’aveva
mai rimproverato per quel giorno, non aveva mai mostrato un minimo
segno di
accusa nei suoi confronti. Il giorno seguente, credeva che lei si
sarebbe
allontanata da lui, richiedendo di allenarsi con Gai o Lee, ma era
rimasto
sorpreso quando l’aveva vista avvicinarsi allegramente per
chiedergli di
allenarsi, come ogni giorno.
E
così era
diventata una tradizione; si allenavano, e poi si spostavano insieme
sotto lo
stesso albero per riposare. Da una prospettiva esterna, sarebbe potuto
sembrare
come se i due compagni stessero entrambi meditando, ma Neji lo sapeva
bene.
Anche se lei faceva raramente rumore, capiva dal suo respiro profondo
che ne
approfittava sempre per fare un veloce sonnellino, mentre lui provava a
meditare.
In
verità,
nessuno dei due meditava. Mentre Tenten dormiva, Neji rimaneva
lì in silenzio a
pensare alla ragazza seduta di fianco a lui. Qualche volta si sentiva
male per
come l’aveva ferita durante l’allenamento,
specialmente quando sentiva dei
gemiti di dolore scappare dalle sue labbra. Ma lei non aveva mai
dimostrato
ostilità nei suoi confronti, anche se sapeva che non avrebbe
mai vinto contro
di lui. Lentamente, aveva cominciato a vederla come più di
una compagna di
squadra e di allenamento, ma anche come un’amica.
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
I've found out
a reason for me
To change who I
used to be
A reason to
start over new
and the reason
is you
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
“Pronta?”
domandò Neji col solito tono freddo, mentre Tenten guardava
il terreno di prova
dove sarebbe presto entrata per cominciare l’esame da Jounin.
“Hai.”
Replicò Tenten sicura, ma Neji riuscì a scorgere
il nervosismo nei suoi occhi.
“Rimani
concentrata” avvisò la ragazza, tentando di
calmarla un poco.
“Lo
farò.”
Rispose lei, prima di entrare all’interno del area
d’esame.
Guardando
Tenten inoltrarsi nella foresta scura, sentì una morsa allo
stomaco. Sapeva che
lei ce l’avrebbe fatta, ma non poteva fare a meno di odiare
l’idea di lasciarla
là in mezzo da sola. Era una kunoichi forte e dotata, la
migliore, secondo
Neji, ma non sopportava il pensiero di lei che combatteva senza lui,
come lui
non si sentiva mai troppo sicuro a combattere senza lei.
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
I'm sorry that
I hurt you
It's something
I must live with everyday
And all the
pain I put you through
I wish that I
could take it all away
And be the one
who catches all your tears
Thats why i
need you to hear
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
Neji
alzò gli
occhi al cielo senza luna, chiedendosi dove fosse Tenten nella foresta
e come
stessa andando la prova. Sapeva che sarebbe stata splendida, ma era
ugualmente
preoccupato.
Lo
Hyuga era
ben noto per la sua personalità stoica; famoso per il suo
comportamento
glaciale e privo di emozioni. Ma in realtà, non era proprio
così. Aveva
imparato fin da piccolo, come tutti gli Hyuga, che le emozioni erano
degli
ostacoli, e quindi era meglio eliminarle.
Ma
come sua
cugina Hinata non riusciva a reprimere i suoi sentimenti, anche Neji
non ne era
completamente immune, era semplicemente più bravo a
mascherare le emozioni
rispetto alla sua giovane cugina.
Comunque,
quando c’era Tenten, le cose erano diverse. Una volta gli
aveva detto che
riusciva a vedere la sua anima attraverso i suoi occhi. Questo aveva un
po’
confuso il possessore del Byakugan dato che era credenza comune che gli
occhi
bianchi degli Hyuga non facessero trasparire emozioni,
poiché privi di colore.
Invece Tenten aveva insistito sul fatto di riuscire a vedere qualunque
cosa lui
provasse, con un semplice sguardo; e lui ci credeva, perché
solo lei sembrava
capire i suoi silenzi e le parole dietro ogni singola risposta
sillabata.
“Dove
sei
Tenten?” domandò Neji, alzando gli occhi
all’unica stella in cielo.
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
I've found out
a reason for me
To change who I
used to be
A reason to
start over new
and the reason
is You
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
“CONGRATULAZIONI
GIOVANE FIORE, SEI FINALMENTE DIVENTATA JOUNIN COME TUTTI
NOI!” esclamò
allegramente Gai quando Tenten uscì dalla torre
dell’Hokage, per unirsi ai due
compagni e al sensei. Era appena stata promossa al più alto
grado Jounin, dopo
aver completato la prova un paio di giorni prima.
“Grazie
Gai-sensei.” Replicò Tenten, cercando di respirare
dall’affettuoso abbraccio
del suo maestro, seguito dopo poco da Lee.
“GIÀ,
SIAMO
COSÌ CONTENTI TENTEN-SAN!” aggiunse Lee, prima di
voltarsi per incontrare lo
sguardo glaciale di Neji, che fissava i due compagni in calzamaglia
schiacciare
Tenten tra di loro.
“VERO
NEJI-KUN?” chiese all’impassibile uomo di fianco a
loro, facendogli cenno di
raggiungere il gruppo nell’abbraccio.
“Hn.”
Replicò
Neji da dove si trovava, rifiutandosi di fare quello che Lee gli aveva
proposto. Rimase imperscrutabile come al solito, ma dentro, era davvero
felice
per lei, stava quasi per sorridere, prima di riprendere il controllo.
Se
fosse
stato un altro uomo, Neji si sarebbe unito all’abbraccio,
solo per avvicinarsi
di più a Tenten; ma non era così, lui era Neji
Hyuga, e di sicuro non faceva
abbracci di gruppo! Ma qualche volta, sperava di poter essere un
po’ più
affettuoso, come Gai e Lee. Beh, forse
non come Gai e Lee. Quasi tremò
all’idea, ma lui era Neji, e Neji non
trema.
“Dovremmo
andare.” Ricordò al trio perché erano
venuti alla torre dell’Hokage.
Gai
aveva
deciso che il team doveva festeggiare la promozione di Tenten. Era
passato
prima dall’appartamento di Lee a reclutare il suo mini clone,
per poi andare a
villa Hyuga a prendere Neji e aspettare Tenten fuori dal palazzo
dell’Hokage.
“OH,
GIUSTO!”
disse Gai, rilasciando Tenten dall’abbraccio,
“DOBBIAMO PORTARE IL NOSTRO
GIOVANE FIORE A CELEBRARE IL SUO GRANDE SUCCESSO!”.
“OH
GAI-SENSEI, LEI È COSÌ PROFONDO!”
esclamò Lee.
“LEE!”
gridò
Gai.
“GAI-SENSEI!”
“LEE!”
“GAI-SENSEI!”
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and the reason
is You
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
“Congratulazioni.”
Disse infine Neji, dopo che Gai e Lee furono spariti in
un’altra delle loro
corse verso il tramonto, lasciando lui e Tenten da soli lungo le
affollate strade
di Konoha.
“Grazie”
Tenten arrossì leggermente.
È
carina quando arrossisce.
Pensò Neji. Era
felice di sapere che solo lui aveva l’onore di colorare le
sue guancie di rosa.
Dopo
che Lee e Gai se ne furono andati, anche Tenten e Neji decisero di
separarsi, immaginando che i due fessi non sarebbero tornati presto, ed
era
meglio aspettarli per i festeggiamenti. Segretamente, Neji avrebbe
voluto
festeggiare con Tenten da solo, ma allo stesso tempo, sarebbe sembrato
un
appuntamento e non era sicuro di cosa avrebbe pensato lei se
l’avesse proposto.
Quindi l’accompagnò a casa dove decisero che si
sarebbero visti presto, la
mattina dopo, al solito campo d’allenamento.
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
I'm not a
perfect person
I never meant
to do those things to you
And so I have
to say before I go
That I just
want you to know
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
Ancora
prima
del sorgere del sole, Neji si stava preparando per
l’allenamento con Tenten.
Uscendo dalla sua camera, sentì improvvisamente un intenso
chakra dietro sé.
“Neji.”
Lo
richiamò la voce del capo degli Hyuga.
“Hiashi-sama.”
Neji si inchinò gentilmente.
“Oggi
non ti
allenerai.” Gli ordinò l’altro.
“…”
Neji non
osò fare domande, ma era curioso di sapere perché
suo zio gli stesse ordinando
una cosa simile.
“La
ragazza
del clan del Paese dell’Acqua che era venuta lo scorso mese
è tornata per
definire i dettagli della proposta di matrimonio” Hiashi
informò il giovane
Hyuga, notando il suo disappunto.
Era
noto che
Neji era stato contattato da numerosi clan per offrirgli in sposa le
loro donne.
Poche settimane prima, Neji aveva conosciuto una donna di un importante
clan
del Paese dell’Acqua. La donna che doveva essere sua moglie
sembrava una
persona abbastanza simpatica, e non irritante come quasi tutte le altre
che
Neji aveva conosciuto, incluse le sue molte fan. Nonostante
ciò, Neji aveva
rifiutato l’offerta, come con tutte le altre. Li aveva
informati che non era
intenzionato a lasciare il suo villaggio, e aveva importanti obbiettivi
che doveva
ancora portare a termine. La ragazza se ne era andata, e per come la
pensava
Neji, il problema era risolto. Al contrario, gli anziani avevano idee
diverse.
Era
diventato
piuttosto seccante per loro avere tutti questi clan intorno che
cercavano di
far sposare una delle loro donne con il prodigio degli Hyuga, a per
questo
avevano deciso che Neji doveva sposarsi per farla finita. Avevano anche
altre
ragioni per voler maritare il genio, incluso il desiderio di avere
presto nuovi
membri Hyuga con le sue abilità. Avevano scelto la ragazza
del Paese dell’Acqua
perché sembrava essere l’unica a non irritare il
giovane uomo, perciò sarebbe
stata lei quella che avrebbe
sposato
Neji.
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“Mi
rifiuto.”
Affermò Neji schiettamente davanti agli anziani, seduti alla
sua destra, di
fianco a Hiashi, Hinata, e Hanabi, che erano seduti ai posti
d’onore.
“Non
puoi
rifiutare.” Replicò uno degli anziani furiosamente.
“È
tuo dovere
come membro della Casata Cadetta fare quello che è meglio
per il clan.” Aggiunse
un altro anziano.
“E
per il
clan è meglio che ti sposi presto; e dato che non sei stato
capace di trovare
una sposa degna, ci siamo presi il compito di trovartene una.”
“Ma
io ho
trovato una sposa.” Replicò Neji, con grande
sorpresa di tutti quelli riuniti
lì, inclusi i membri della Casata Principale.
“E
chi
sarebbe, esattamente, questa donna?” domandò
infine Hiashi.
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“Tenten.” Neji
era sorpreso di trovare la kunoichi con
gli chignon che lo aspettava ancora al campo d’allenamento.
Era certo che
sarebbe andata a casa, dato che erano passate diverse ore
dall’orario che
avevano prefissato per incontrarsi.
“Neji.” Tenten
balzò in piedi, colta alla sprovvista
dalla sua improvvisa apparizione “Cosa ci fai qui?”
domandò.
“Sono
qui per
allenarmi.” Replicò lui.
“Ma
questo
era ore fa.” Sembrava leggermente nervosa, ma Neji sentiva
che forse stava
proiettando in lei le sue stesse emozioni.
“Tu
sei
ancora qui.” Replicò, tentando di nascondere il
disagio nella sua voce.
“Stavo
pensando.” Rispose lei.
“…” lui
alzò un sopracciglio, interrogativo. Chissà
a cosa pensava così intensamente da non notare la
mia presenza. Chiese a sé stesso.
“Ma
se vuoi
allenarti, sono pronta.” Tenten si avvicinò a lui
e cominciò a preparare i suoi
rotoli.
“No.
È
tardi.” E ho bisogno di chiederti
una
cosa.
“Ok.”
Replicò
lei con disappunto, ma Neji non lo notò, poiché
era immerso nei suoi pensieri.
“Andiamo
a
mangiare qualcosa.” Propose lui “celebreremo la tua
promozione.” E te lo chiederò lì.
“Davvero?”
domandò Tenten.
“A
meno che
tu non preferisca allenarti.” Ribatté Neji,
sapendo bene che non voleva, perché
era certo che fosse rimasta lì per un bel po’, e
che ora fosse affamata.
“Neji…”
lo
chiamò, mentre cominciava a seguirlo verso il villaggio.
“Hn?”
lui si
voltò, chiedendosi a cosa stesse pensando.
“Niente,
fa
lo stesso.” Gli sorrise rassicurante.
Neji
sorrise
in ritorno, Tenten era la ragione; la sua ragione per voler essere un
uomo
diverso, un uomo migliore, la sua ragione per sorridere.
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
---
Celiane4ever’s space ---
Finalmente
ho
aggiornato ^o^
Avviso
subito
che questo sarà l’ultimo aggiornamento per altre
due settimane, perché sabato
parto per la
Scozia
e torno fra 2 week, quindi non penso ke là potrò
tradurre, anke se avrò a
disposizione un computer… forse riesco a mettere un chappy
di Wind and Dragon
prima di partire, o forse delle One Shot, perché sono
più veloci da tradurre! O
forse niente :P vedrò XD
Passando
al
capitolo… a me è piaciuto un sacco!!! In Almost
Lovers molti si erano
lamentati che finiva in un modo un po’ triste, e forse x
questo l’autrice ha
scritto il ‘dal punto di vista di Neji’, per
tirarci un po’ su XD
Spero
che sia
piaciuta anche a voi!
Ecco
il link
originale:
http://www.fanfiction.net/s/3634145/6/One_shots_Neji_and_Tenten
Ringrazio
tutti quelli che hanno recensito ^o^
Spero
di
saper tradurre meglio, al mio ritorno dal college ;)
Buone
vacanze
a tutti, e un bacio speciale alle girls del NejiTen Fan Forum (www.nejitenfan.forumfree.net)
Ciauz!
Vale |
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Capitolo 7 *** Hair Tie ***
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
HAIR TIE
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
“Merda.” Un
appena udibile sospiro venne dal fianco del
genio dagli occhi bianchi.
Neji si volto`
verso la sua compagna di squadra, che stava cercando freneticamente qualcosa
tra il contenuto della sua borsa. Il Team Gai aveva appena terminato una lunga
missione, e stava tornando al villaggio per un veramente desiderato riposo.
“Qualcosa non
va?” le domando` nel solito tono freddo.
“Huh?” Tenten
guardo` il suo stoico compagno di squadra; si stava reggendo i capelli sciolti
con una mano, mentre l’altra continuava a muoversi nella borsa.
“…” Neji alzo`
curiosamente un sopracciglio osservando Tenten.
“NEJI!” urlo`
lei eccitata, come se avesse appena realizzato qualcosa di estrema importanza.
“Hn?” lui la
fisso` incerto, pensando cosa avesse spinto la sua sana compagna di squadra a urlare come Lee. Tremo` al pensiero della sua
ottimista compagna somigliante anche solo lontanamente al loro troppo
entusiasta amico.
“Neji, Neji,
Neji!” Tenten salto` emozionata su e giu`, mantenendo una presa salda sulla massa di capelli marroni
che stava stringendo.
“…” lui
continuo` a fissarla, esortandola con gli occhi a smettere di comportarsi in
modo cosi` diverso dal solito. Ho il
presentimento che questa storia non finira` bene per me. Si disse Neji
mentalmente.
“Oh Neji-kuuuuuuun.” Cinguetto` Tenten.
“Che cosa succede
Tenten?” domando` Neji, un brivido` gli corse lungo la schiena all’onorifico
che Tenten aveva aggiunto al suo nome.
“Oh, Neji-kun”
comincio` lei, “saresti cosi` gentile…” sorrise dolcemente, riuscendo a
spaventarlo solo di piu`, “Posso prendere in prestito il tuo elastico?”
Neji batte` le
ciglia incredulo, “Tutto qui?” domando` ad alta voce a se` stesso. Era questo tutto cio` che mi preoccupava? Sospiro`
mentalmente.
“Questo vuol
dire si?” Tenten sorrise allegra.
“Perche` hai
bisogno del
mio elastico?” domando` lui sospettoso. No.
sono sicuro che ci sia qualcos’altro sotto. Neji non riusciva ad abbassare
completamente la guardia. Aveva sentito un sospetto nell’aria, stava
decisamente per succedere qualcosa.
“Hello!” lei
gli indico` i capelli sciolti che stringeva con la mano sinistra. “Devo legarmi
i capelli, ma non riesco a trovare nessuno dei miei elastici.” Gli spiego`.
“E` tutto?”
ripete` lui. “Bene.” Si tolse l’elastico e lo passo` a Tenten.
“Grazie.”
Replico` lei, afferrando rapidamente l’elastico bianco da Neji e legandosi i
capelli in un singolo chignon dietro la testa.
“Hn.” lui
osservo` la kunoichi girare l’elastico attorno alla crocchia per impedire ai capelli
di fuoriuscire. Non ci avevo mai pensato,
ma non credo di aver mai visto Tenten coi capelli sciolti. Penso` lui.
“Ok, andiamo.”
Tenten sollevo` lo zaino, e pochi minuti dopo i due si stavano dirigendo verso
l’altro lato del
campo per trovare Lee e Gai che raccoglievano le tende.
“SIAMO PRONTI
MIEI GIOVANI ALLIEVI???” un urlo zelante provenne dal loro maestro in calza
maglia.
“HAI!” rispose
Lee entusiasmato.
I quattro
shinobi saltarono rapidamente tra gli alberi per tornare a Konoha.
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
“Ok, SQUADRA,
CI VEDIAMO ALLE 5.00 DOMANI MATTINA!” Gai infomo` i giovani shinobi uscendo dal
palazzo dell’hokage, dove avevano appena finito di consegnare il rapporto della
missione.
“Hai.”
Replicarono i tre all’unisono prima che Gai sparisse in direzione del campo d’allenamento del team 7. Senza dubbio sta andando a sfidare Hatake Kakashi in un’altra prova
senza senso. Penso` Neji guardando Gai correre alla massima velocita`.
“Hey Neji.” Tenten
scosse una mano di fronte al genio degli Hyuga cercando di attirare la sua
attenzione. “Terra a Neji.” Continuo`.
“Smettila.” Lui
le blocco` la mano.
“A cosa stavi
pensando?” domando` Tenten, inclinando la testa mentre lo guardava negli occhi.
“Hn.” Grugno` l’altro
in risposta.
“Bene! Non dirmelo!”
replico` lei, facendogli giocosamente la linguaccia prima di voltarsi verso
Lee. “Noi non ti diremo quello di cui stavamo parlando, vero Lee?” si aggancio`
al braccio del
ragazzo e comincio` ad allontanarsi.
Eccola ancora, a comportarsi in modo cosi` infantile. Neji sospiro`
seguendo i due compagni di squadra. Se
non fosse cosi` carina sarebbe fastidiosa. Si fermo`, congelato sul posto,
all’improvviso pensiero intrusivo nella sua testa.
“Muoviti Neji, o cominceremo a mangiare senza di te!” gli grido` Tenten
quando lei e Lee ebbero raggiunto l’Ichiraku ramen dove un certo shinobi biondo
stava divorando una ciotola di ramen dopo l’altra.
“GIA`! MUOVITI
NEJI-KUN!” gli urlo` Lee prima di sedersi e salutare Naruto.
“Hn.” Neji
respinse quell’ultimo pensiero e prese posto vicino ai due compagni. Fu solo in
quel momento che noto` una figura accovacciata tra i cespugli, che riconobbe
immediatamente. “Hinata-sama?”
“Gasp. N-N-Neji-nii-san.” Hinata salto`
fuori dai cespugli con un evidente rossore sulle guance. “B-Bentornato dalla
missione.” Balbetto`.
“Arigatoo, Hinata-sama.”
Neji s’inchino` gentilmente, “Avevate bisogno di qualcosa?” chiese poi,
domandandosi perche` si stesse nascondendo dietro ai cespugli. Probabilmente per vedere quell baka di
Naruto.
“Umm…” Hinata
comincio` a giocare nervosamente con le dita.
“Oh,
Hinata-chan!” esclamo` Naruto, “Quando sei arrivata?” Le chiese, come se avesse
appena realizzato che si trovava di fianco a lui.
Idiota. Neji ruoto` mentalmente gli occhi.
“Hey Hinata,
vuoi unirti a noi per pranzo?” Tenten accenno` alla giovane kunoichi di sedersi
accanto a lei.
“H-Hai,
A-Arigatoo, Tenten-san.” Hinata raggiunse tranquillamente la compagna di
squadra di Neji.
Tenten e`
sempre cosi` premurosa. Neji sorrise debolmente, prima di ritornare
alla sua espressione statica,
“Tenten-chan, sembri diversa oggi.” Commento` Naruto.
“…” lei sollevo` un sopracciglio, confusa dal commento di Naruto.
“NON E` VERO!”
grido` Lee, controllando Tenten dalla testa ai piedi per vedere se riusciva a
capire di cosa stesse parlando lo shinobi.
“Si invece.”
Insiste` lui. “Solo non riesco a capire cosa sia.” Assottiglio` gli occhi, come
se potesse aiutarlo a vedere qualcosa in piu`.
“IO NON CREDO.”
Ripete` Lee.
“Beh, io penso
di si!” Naruto si alzo` per fronteggiare Lee, uno sguardo determinato nei suoi
occhi.
Sono circondato a idioti. Penso` Neji guardando i due piu` rumorosi shinobi del villaggio,
escludendo Gai e il clan Inuzuka, discutere se Tenten sembrasse diversa o no.
“T-Tenten-san…”
comincio` Hinata timidamente.
“Si Hinata?”
lei si volto` verso la ragazza piu` giovane, ignorando i due idioti che
combattevano di fianco a lei.
“I capelli ti
stanno molto bene oggi.”
“Arogatoo.”
Tenten sorrise, arrossendo leggermente quando la sua mano si also`
inconsciamente per toccare il disordinato chignon che aveva dietro la testa.
“Oh ecco
cos’era!” Naruto sorrise trionfante, velice di avere ragione.
“HAI
TENTEN-CHAN, SEI COSI` GIOVANILE E BELLA!” esclamo` Lee voltandosi per
guardarla, “NON SEI D’ACCORDO NEJI-KUN?” domando` allo stoico Hyuga.
“Hai.” Rispose
istintivamente lui, prima di realizzare cos’aveva detto. Oh merda. Si alzo` rapidamente dal suo posto, “Hinata-sama, ci
vedremo piu` tardi a casa, Hiashi-sama vorra` un resoconto della missione
immediatamente.” Disse, prima di precipitarsi in direzione di villa Hyuga.
“Questo era
strano.” Tenten fisso` la schiena del
compagno allontanarsi.
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
Non posso
credere di averlo detto! Neji riprese se` stesso mentre camminava
avanti e indietro per la sua camera. Aveva ripetuto quel momento in
continuazione nella sua testa per le ultime due ore, pensando a come fosse
possible per uno come lui fare un cosi` stupido errore davanti a tutti. In
ogni caso era molto carina.
“N-Neji-nii-san.” Un timido sussurro venne da dietro la sua porta.
Neji vi si
avvicino` lentamente, sapendo gia` chi si trovava dall’altro lato.
“Hinata-sama.”
La saluto` aprendo la porta. “Avete bisogno di qualcosa?”
“N-no.” Hinata
scosse la testa. “Volevo solo controllare che stessi bene.” Gli disse
timidamente abbassando lo sguardo.
“…” Neji la
guardo` confuso.
“Per quanto e`
successo a pranzo.” Gli ricordo`.
“…” lui si
irrigidi`. “Sto bene.” Disse in fretta.
“O-Ok.” Hinata
si volto` per andarsene.
“Hinata-sama…”
la richiamo` Neji.
“Si?”
“Avete-avete
mai visto Tenten con i capelli sciolti?” le domando` prima di realizzare cosa
stesse dicendo.
Ci stava
pensando fin dal ritorno dallo stand del
ramen. No, anche da prima, da quando aveva prestato a Tenten il suo elastico;
s’immaginava come dovesse essere con i capelli sciolti. Aveva realizzato che in
tutti gli anni in cui aveva conosciuto la ragazza, in tutti gli anni in cui
erano stati compagni di squadra, di allenamento, non l’aveva vista neanche una volta coi capelli sciolti. Ora si chiedeva se magari
qualcun’altro fosse mai stato cosi` fortunato.
“N-no,
Neji-nii-san, non credo.” Hinata confermo` i suoi sospetti.
“Oh. Ok,
grazie.” Neji continuo` a camminare per la stanza quando Hinata si fu
allontanata per lasciarlo da solo con i suoi pensieri, un sorriso consapevole
firmamente piantato sul suo viso…
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
“Neji” una voce
lo distrasse dalla meditazione, seduto contro un albero del
campo d’allenamento del
team Gai.
Erano le 4.30 del mattino, mancava
ancora mezz’ora all’orario in cui chiunque altro sarebbe dovuto arrivare. Apri`
gli occhi per vedere la sua compagna di squadra in piedi di fronte a lui, con
il suo elastico a reggere ancora quell’unico chignon dietro la testa.
“Sei pronta per
allenarti?” domando` lui alzandosi per prendere distanza.
“Ok.” Replico`
allegramente la ragazza allontanandosi.
I due compagni
d’allenamento iniziarono la loro routine giornaliera; colpire, bloccare, tirare,
intrecciarsi, voltarsi. Per tutto il tempo, Neji era stato distratto
dall’immagine di Tenten con i capelli sciolti. Alla fine non pote` resistere
oltre, e decise di puntare all’elastico che le aveva prestato, realizzando che
in ogni modo era suo, e che quindi lo avrebbe dovuto avere indietro.
“Neji.” Ansimo`
Tenten. Erano passate ore da quando avevano cominciato; Lee e Gai erano venuti
e andati diverse volte, e il sole di mezzo giorno brillava sui due. “Possiamo
fare una pausa?”
“No.” rispose
semplicemente lui, facendo un’altro tentativo mascherato per raggiungere
l’elastico.
“Ma Neji, ci
stiamo allenando da ora, e ho fame *.” Affermo` Tenten, senza sembrare troppo
lamentosa. “Ti preeeego?” lo guardo con gli occhioni da cucciolo.
“Hn.” Lui
rallento`, muovendosi verso i loro pranzi al sacco.
“Grazie
Neji.” Gli saltello` affianco, prendendo
il suo pranzo mentre lui afferrava una bottiglia d’acqua per bere.
“Oh, mi stavo
dimenticando.” Esclamo` lei; Nej si volto` per guardarla. “Tieni.” Gli disse
togliendosi l’elastico che aveva usato per lo chignon, e dandolo allo Hyuga.
Cosi` “Incantevole.” Sospiro` Neji, non accorgendosi dell’acqua che scorreva
lungo la sua maglia, mentre fissava la kunoichi in assoluta ammirazione.
“Huh?” Tenten lo guardo` confusa quando l’acqua della sua bottiglia
manco` completamente la bocca. Cos’avra` che non va? Domando` a se`
stessa, ma alzo` semplicemente le spalle prima di piegarsi per cercare i nuovi
elastici dentro la borsa.
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
---
Celiane4ever’s space ---
*vista
la frase in inglese ero moooooooolto tentata di scrivere “lo stiamo facendo da
ore”, ma poi... non so, ci ho ripensato T.T trovero` il modo di inserirla in
qualche altra traduzione muauauaua
Bando
alle ciance, wiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii sono riuscita ad aggiornare dalla
Scoziaaaaaa!!!
Ammetto
che la traduzione non e` un gran che, ma ho sempre un’ora a giorno per il pc
(se ce n’e` uno libero) ed e` un vero casino ragionare con ‘sti spagnoli del
cacchio che ti urlano nelle orecchie T.T
Tornando
alla one shot, a me e` piaciuta molto, soprattutto l’immagine finale no? Ce lo
vedete Neji a sbrodolarsi perche` Tenten ha i capelli sciolti? XDDD che
ridere!!!
Ditemi
che ne pensate ;)
Ringrazio
tutti i commenti!
E
faccio un appello alle autrici: ma avete visto lo scoppio di NejiHina di questi
giorni? Dobbiamo fare qualcosa!!! LOTTATE PER IL BENE DELLE NEJITEN!!!!
Baci
e saluti a tutti!!!
Vale
P.S.
cavoli, l’ho riletta ed e` davvero un obrobrio! Ma non ho voglia di modificarla
:V recensite please, facciamo vedere alle Hyugacestiste che siamo numerose!!!
|
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Capitolo 8 *** Sleepless ***
AVVISO:
Questa
one-shot è un poema. Non ero
neanche molto intenzionata a tradurlo, ma visto che ho iniziato la
raccolta la
faccio tutta no? anche se è corto e non molto…
‘attivo’, spero che questo
capitolo vi piaccia lo stesso, perché l’autrice ne
era molto soddisfatta!
Leggete
in
fondo per gli avvisi sulla nuova traduzione NejiTen.
8. Sleepless
Era
nel bel
mezzo della notte, e, ancora una volta, Neji Hyuga non riusciva ad
addormentarsi. Da diverse settimane non riusciva più a
riposare, tormentato da
pensieri su una certa kunoichi con gli chignon
della sua squadra.
Aveva
impiegato ore a cercare di dormire, e anche dopo tutti gli spossanti
allenamenti che faceva, sembrava che non riuscisse ad andare a letto.
Cominciando ad innervosirsi, mentre la luna si alzava in cielo, il
genio degli
Hyuga decise che se non poteva dormire, almeno avrebbe cercato di fare
qualcosa
di produttivo.
Alzandosi
dal
letto, notò un pacco di fogli e una penna appoggiati
invitanti sulla sua
scrivania. Si mosse verso quell’angolo di camera e si sedette
di fronte alla
carta, accendendo la lampada da tavolo e cominciando a scrivere.
*As sleep now alludes me,
I can’t help be perplexed.
What is it that torments me,
And keeps slumber at bay?
I have seen many nightmares;
Lost many lives;
Yet these aren’t the reasons,
Behind my unrest.
My mind is unsettled,
My sleep is disturbed;
I can’t grasp this affliction,
That won’t let me be still.
Each moment I wake,
This sensation consumes me;
My senses are clouded,
All reason deserts me.
I’m not sure when it started
Perhaps the moment I met her.
Those warm, caring eyes,
That unmistakable hair.
Though I try to deny it
The truth is quite evident.
It is for her whom I smile
For she is the sole reason.
No other flower
could ever compare
To the one
Who robs me of my rest.
Though my pride won’t allow it,
For I’m not open like her,
My heart can no longer
Be silenced from saying,
That this person is you.
With all of my being,
I love you Tenten.
--Neji
Si
alzò dalla
scrivania, riponendo velocemente il pezzo di carta in tasca.
Aprì la finestra
della camera e si avviò rapidamente per le strade scure
della notte. Con la
determinazione dell’anima, camminava per il villaggio verso
l’appartamento di
una certa kunoichi, che gli aveva rubato il cuore.
---
Celiane4ever’s space ---
*ovviamente
non ho tradotto il poema scritto dall’autrice, per evitare
che ne uscisse un
obrobrio =.=”
Beh,
le
spiegazioni su questo capitolo particolare le ho date in cima! Ora
parliamo
della mia nuova traduzione in corso! ^o^
Razorblade
kiss – Bacio a doppio taglio,
in uscita in tutte
le sale da OGGI!
È
una lemon a
tematiche piuttosto pesanti, per cui sarà possibile leggerla
solo ai
maggiorenni, pardon! (forse verrà pubblicata anche sul
nejiten fan forum www.nejitenfan.forumfree.net)
Di
sfondo ci
saranno anche altre coppie, alcune che addirittura detesto, ma vale
assolutamente la pena di leggerla anche solo per la parte nejiten!
Divertente,
triste, violenta, eccitante…
chi può
leggerla, mi dica cosa ne pensa, sono sicura che non ve ne pentirete!
Ecco
il link
originale di questo capitolo:
http://www.fanfiction.net/s/3634145/8/One_shots_Neji_and_Tenten
grazie
a chi
ha recensito!
Vale
|
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Capitolo 9 *** Green Spandex ***
Capitolo
dedicato a ryanforever e Checca94!
9.
Green Spandex
“Ma
Tenten-san.” Protestò il ragazzo coi capelli a
caschetto, vestito in una
calzamaglia verde, “Sono certo che la tua giovinezza
aumenterebbe moltissimo se
ti unissi a me e Gai-sensei e la indossassi.”
Esclamò Lee, sollevando una tuta
verde identica alla sua.
Con
Gai in
missione, e Neji in ritardo per via di un meeting del clan Hyuga,
Tenten e Lee
erano gli unici occupanti del solito campo d’allenamento del
team Gai. Erano arrivati
da poco e avevano deciso di allenarsi assieme fino all’arrivo
di Neji; ma la
ragazza aveva capito in fretta che a Lee piaceva parlare mentre si
allenava.
“Semplicemente,
il verde non è il mio colore Lee.”
Spiegò Tenten, cercando di non rabbrividire al
pensiero che ancora una volta si trovava faccia a faccia con
l’orribile capo
d’abbigliamento che Gai le aveva già offerto tempo
addietro.
“Ma
se tu la
indossassi, Gai-sensei sarebbe così felice!”
replicò lo shinobi, “per di più,
sono certo che se la mettessi, Neji-kun non esiterebbe a indossarla
anche lui.”
il ragazzo ottimista sorrise radiosamente a quella speranza.
“Io
non
credo, Lee.” Lo contraddisse Tenten, cercando di nascondere
il sorriso che le
procurava il pensiero di Neji in uno di quei ridicoli costumi.
“Oh,
io
invece ne sono certo!” esclamò Lee, agitando la
tuta verde davanti alla
kunoichi.
“Umm…” Tenten
si guardò attorno nervosamente. “Neji
non dovrebbe essere già qui a
quest’ora?” domandò, cambiando
argomento. “Forse
dovremmo andare a cercarlo.” Aggiunse, cominciando a
camminare in direzione di
villa Hyuga.
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
Le
riunioni
degli Hyuga sembravano durare sempre di più ogni volta,
diventando
continuamente più noiose. Neji non era mai stato davvero uno
da ritrovi di
famiglia, ma essendo un membro della casata cadetta, anche se con molti
privilegi riservati solo alla casata principale, non gli era permesso
di
saltarli. Mentre osservava il capo clan cominciare la cerimonia
conclusiva, che
avveniva inevitabilmente a tutti gli incontri, gli scappò un
sospiro di
sollievo al pensiero che almeno ora sarebbe potuto andare ad allenarsi.
CRASH
“Lee!” Neji
udì la voce della sua compagna di squadra
gridare accusatoria dopo il forte rumore che aveva interrotto in
silenzio perenne
di villa Hyuga.
“NEJI-KUN!”
lo chiamò una voce chiassosa dall’entrata
principale del complesso.
Cosa
vuole adesso? Neji
si alzò
immediatamente, comportandosi più freddamente che mai sotto
l’intenso sguardo
degli Hyuga, che gli avevano rivolto un’occhiata accusatoria.
“Hiashi-sama…”
Disse in tono calmo avvicinandosi al leader del clan.
“Vai
a vedere
cosa succede.” Replicò l’altro prima che
Neji avesse il tempo di chiedere il
suo permesso per uscire.
“Hai.” Si mosse rapidamente verso la
confusione, dove gli Hyuga della casata cadetta che erano stati esclusi
dal
meeting per fare da guardie si erano radunati velocemente.
“Hey,
lasciatelo andare!” Neji sentì urlare la kunoichi
con gli chignon mentre
liberava Lee da una guardia. Non dovrebbe
davvero viziarlo. Pensò lo Hyuga guardando i due
compagni di squadra. Quel ragazzo non
imparerà mai ad agire
correttamente se lei lo tira sempre fuori dai guai che lui giustamente
merita.
“GRANDE! GRAZIE OH DELICATO
FIORE.” Rispose
Lee alzandosi
da terra, dove due degli Hyuga lo avevano bloccato.
“Lee.”
Lo
chiamò la voce quieta di Neji, mentre si avvicinava ai due.
“NEJI-KUN!”
gridò Lee allegramente, dimenticando che solo pochi momenti
prima era stato
sbattuto a terra. “PERCHÉ SEI COSÌ IN
RITARDO PER L’ALLENAMENTO OGGI? IL NOSTRO
PREZIOSO FIORE ERA DAVVERO PREOCCUPATO, NON È DECISAMENTE DA
TE SALTARE
UN’ESERCITAZIONE!” spiegò, mentre Tenten
dietro di lui cercava di nascondere un
leggero rossore, che Neji aveva ugualmente notato. Era
preoccupata? Pensò, combattendo contro
l’impulso di sorridere.
“Lee.”
Lo
sgridò la ragazza, “Ti avevo già detto
che Neji era ad un incontro, era per
questo che avremmo dovuto aspettare fuori.” Si
voltò verso Neji, “Scusa, si è
lasciato trasportare ancora un volta.”
“Hn.”
Lo
Hyuga si incamminò lentamente verso l’uscita. Era
certo che Tenten sapesse che
quello era un invito a seguirlo, e, ovviamente, lo fece, trascinando
Lee con sé.
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
“PERFAVORE…
NEJI-KUN?”
lo pregò Lee, agitando qualcosa davanti allo Hyuga.
“No!”
replicò
fermamente lui, mentre i tre si sedevano in cerchio per pranzare.
Avevano
iniziato ad allenarsi dal momento in cui Lee aveva sfondato la porta di
villa
Hyuga, nel suo tentativo di eseguire una delle entrate dinamiche di
Gai. Quando
i tre si erano fermati per prendere una pausa e mangiare, Lee aveva
accidentalmente tirato fuori la calzamaglia verde che aveva offerto a
Tenten
quella stessa mattina, e aveva provato immediatamente a convincere Neji.
“TI
PERMETTEREBBE DI ALLENARTI AL MASSIMO POTENZIALE!” lo
esortò il ragazzo.
“Hn.”
Neji si
rifiutò di guardare il capo d’abbigliamento verde
che il compagno gli
sventolava davanti.
“E
TENTEN HA
GIÀ ACCETTATO DI INDOSSARLO SE ANCHE TU LO
METTERAI!” informò il genio dagli
occhi bianchi, che spostò curiosamente lo sguardo sulla
maestra d’armi.
A
quella
frase, Tenten, che stava cercando di sopprimere silenziosamente le
risatine che
l’immagine di Neji nella calzamaglia verde aveva provocato,
riportò velocemente
l’attenzione sui due.
“Quando
avrei
detto una cosa simile?!” urlò, alzandosi in piedi.
“Appena
prima
che andassimo a prendere Neji.” La informò
tranquillamente Lee.
“Ah…
già.”
Sorrise imbarazzata.
Aveva
promesso di
indossarla se l’avesse fatto anche Neji, ma l’aveva
detto solo perché era certa
che il genio degli Hyuga non avrebbe mai accettato una cosa del genere.
“Ma
Lee… tu hai solo una calzamaglia, e noi non possiamo di
certo indossare lo
stesso costume, vuoi che ci infiliamo lì dentro in
due?” si fermò bruscamente,
arrossendo un poco alle sue stesse parole.
Neji
sollevò
un sopracciglio all’immagine che l’affermazione di
Tenten aveva prodotto nella
sua testa. Basta. Si auto-riprese.
“Torno subito!” Lee
si alzò e corse via dal campo d’allenamento
a tutta velocità, lasciando gli altri due membri del team
Gai a fissare la sua
sagoma allontanarsi.
“Umm…”
Tenten
fissava nervosamente il suo bacino, “ecco um… Neji…”
sorrise timidamente.
“Hn?”
lui si
voltò per guardarla, tentando di cancellare le immagini
provocategli dagli
ormoni.
“Tu
non
accetteresti mai di indossare qualcosa di simile, vero?”
domandò insicura,
sperando che lui avrebbe calmato i suoi dubbi; lei non voleva di sicuro
mettersi uno di quei cosi.
“No.” rispose l’altro. Anche
se al pensiero
di vedere Tenten in un vestito attillato, invece dei suoi soliti abiti
larghi,
era un’offerta alquanto invitante, ma non avrebbe
mai… non c’è
possibilità. Ripeté Neji a sé
stesso.
“Bene.” Sospirò
lei sollevata. “Mi chiedo dove sia
andato Lee.” Domandò poi ad alta voce.
“Probabilmente
a casa di Gai.” Le rispose lo Hyuga.
“Ora
che ci
penso, mi chiedo dove Gai-sensei prenda tutte quelle tute. Ho sentito
che una
volta ne ha data una anche a Naruto.”
“Probabilmente
ha degli scatoloni pieni di quegli orribili indumenti.” Concluse Neji.
“Si,
penso
che tu abbia ragione.” Replicò Tenten,
“Ma mi chiedo da dove vengano.”
“Hn.”
A Neji
non poteva importargliene di meno da dove quegli abomini verdi
provenissero,
purché sparissero in fretta.
“Forse
Gai-sensei se li fa da solo.” Suggerì la ragazza.
“E
quando
avrebbe tempo? È un jounin, non c’è
così tanto tempo libero fra le missioni.”
Rispose Neji, facendo notare il difetto del ragionamento di Tenten,
permettendole però di continuare a divertirsi discutendo
della strana scelta di
vestiario del loro sensei.
“O
forse
piccoli omini verdi arrivano di notte e cuciono i vestiti.” Tenten ridacchiò, chiaramente divertita.
“Hn.”
Neji
sorrise alla grande immaginazione della sua compagna
d’allenamento.
“O
forse la
pelle di Gai-sensei è verde e fa la muta ogni notte, e le
calzamaglie verdi
sono la sua vecchia pelle!” Tenten sghignazzò
ancora un po’.
“Questo
vorrebbe dire che Gai va in giro nudo.” Constatò
l’altro, cercando di non
tremare visibilmente come Tenten a quel pensiero.
“Hai ragione. È
disgustoso.” Replicò
lei. Anche se
non lo aveva mai dato a vedere, Tenten sapeva sempre cosa si celava
dietro la
fredda maschera di Neji, e poteva capire che anche se normalmente non
avrebbe
mai partecipato ad una conversazione infantile come quella, si stava
divertendo
molto anche lui.
“Forse
segretamente è un ginnasta professionista.”
Propose Neji, desiderando
dimenticare quell’immagine orripilante.
“O
un
ballerino!” aggiunse eccitata Tenten, “ed
è troppo occupato tra missioni e
balletti per togliersi il body!” continuò poi,
ricordandosi l’osservazione di Neji
sul fatto che un jounin non ha molto tempo libero.
“Forse
fa
parte di un circo di acrobati.” Suggerì lo Hyuga,
divertendosi sempre di più
continuando con Tenten la conversazione su cosa facesse il loro sensei
nel
tempo libero.
“Si.
Decisamente è il clown di un circo di acrobati.”
Tenten rise.
Neji
sollevò
un sopracciglio, respingendo un sorriso. Gai
ha decisamente la stoffa del clown.
“E
le
calzamaglie verdi sono i suoi costumi extra o scartati.”
Tenten rise ancora.
È
così bella.
Pensò Neji, guardandola ridere.
“ECCOMI! SONO
TORNATO!” esclamò Lee saltando giù da
un
albero, trasportando due vestiti verdi. Si sedette vicino ai compagni
di
squadra, che ridevano ancora, divertiti dalla loro recente discussione.
Neji
ritornò al solito comportamento stoico. Solo lei
può farmi comportare
in modi che non sono assolutamente da me. Meditò
osservando Tenten cercare
di smettere di ridere.
“Hey
Lee.” La ragazza si calmò, voltandosi verso il
compagno. “Sai per
caso se Gai-sensei sa danzare?”
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
--- Celiane4ever’s space ---
Ok,
nulla di estremamente speciale neanche in questo capitolo! Mi
dispiace che in pochi abbiano apprezzato quello scorso, sul poema: io
l’ho
trovato molto toccante!
In
ogni caso, anche vedere Neji che si lascia andare con Tenten, e che
riconosce quanto sia bella mi fa intenerire! Spero che vi sia piaciuta,
e che
lasciate almeno un commentuccio!
Nella
prossima one shot (questa volta ho controllato :P)
vedremo
un Neji geloso alle prese con uno shinobi di nostra conoscenza troppo
vicino a
Tenten. Le risate sono assicurate, ve lo garantisco XD
Un
ringraziamento iper speciale alle due coraggiose
persone che
hanno recensito l’ultimo chappy:
ryanforever:
grazie, xkè mi segui sempre ç.ç mi
sento commuovere! Già, il poema era difficult, soprattutto
la prima parte!
Spero ke ti abbia toccato quanto lo ha fatto con me!
T’immagini Neji fare una
cosa simile? Presentarsi davanti a casa di lei con la lettera T.T ke
dolce!
Grazie, davvero grazie mille!
Checca94:
prima
di tutto grazie mille per la
recensione! Spero che anche questo chappy ti sia piaciuto! È
vero, il succo
della one shot era il poema, ma tradurlo mi sembrava un abominio,
così ho
preferito non rovinarlo e postarlo intatto! Trovo comunque
romanticissima la
decisione di Neji di fare una cosa simile, presentarsi da lei con una
lettera
d’amore! Decisamente OOC, certo, ma stupendo ugualmente!
Grazie ancora per la
recensione!
Prossimo
aggiornamento: Razorblade Kiss, si
spera il 2 di agosto!
Grazie
a che
legge ^^
Vale
|
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Capitolo 10 *** Stupid Mutt ***
10. Stupid Mutt
Neji era frustrato. No, era più che
frustrato, era
SCOCCIATO. Come
si permetteva quell’inutile meticcio di sbavare su Tenten, la SUA
Tenten. Se fosse stato possibile
uccidere una persona semplicemente col pensiero, l’Inuzuka
sarebbe morto sul posto
dopo aver indirizzato alla ragazza uno dei suoi sorrisi canini.
“Aww,
sei
così carinooo!” strillò insolitamente
Tenten inginocchiandosi sul terreno della
foresta. Neji sussultò quasi visibilmente.
QUASI.
BARK BARK BARK
“Anche
lui
pensa che tu sia molto carina.” Kiba sorrise, osservando
Akamaru leccare il
viso della kunoichi con grande entusiasmo.
Stupida
bestiaccia.
Lo maledì Neji,
guardando i tre davanti a lui che si sorridevano amabilmente.
“Così
incantevole.” Replicò lei incantata, riferendosi
al cane, ovviamente. Comunque,
Neji non poté fare a meno di notare l’occhiata
civettuola che stava rivolgendo
all’altro ragazzo.
A
17 anni,
l’Inuzuka era diventato abbastanza alto e parecchio
muscoloso. Era conosciuto
per essere il più grande don giovanni del villaggio, dopo
Ino Yamanaka
ovviamente, e aveva una fila di fan girl che neanche Neji o
l’Uchiha avevano
mai visto negli anni precedenti. Questo non voleva dire che Neji non
avesse più
un’orda di ragazze che gli correvano dietro, o che non fosse
diventato alto e
muscoloso, ma come tutti gli Hyuga lui era più slanciato che
robusto, mentre
Kiba era diventato molto più vigoroso, e spesso ci si
riferiva al suo fisico
come a quello di un Dio.
“Penso
che tu
piaccia davvero tanto ad Akamaru.” Kiba informò la
kunoichi, facendo un altro
ghigno sbieco.
“Piace
molto
anche a me.” Sorrise all’Inuzuka prima di voltarsi
nuovamente verso il cucciolo
gigante, “Non shei il cucciolo più adolabile della
tella?” disse in tono
amorevole.
Arf
Ark
Arf
“Akamaru
ama
le parlate da bambino.” Kiba ridacchiò guardando
il cane bianco saltellare
davanti alla ragazza.
“Aww
che
amoooreee” Tenten continuò a coccolare il
cagnolone.
“Forse
ogni
tanto potresti unirti a me ed Akamaru per una passeggiata.” Suggerì Kiba flirtando.
Growl…
“Neji?” Tenten
si voltò verso il genio dagli occhi
bianchi. “Hai appena ringhiato?” Kiba e la kunoichi
fissavano entrambi il
possessore del Byakugan.
“No.”
rispose
lui a denti stretti.
“Hai.Bisogno.Di.Qualcosa.Inuzuka?”
guardò furioso lo
shinobi che aveva appena interrotto l’allenamento dei due
compagni di squadra.
“Ah
si!” Kiba
si colpì scherzosamente sulla testa, ricordandosi per cosa
era venuto lì
inizialmente, “Tsunade-sama mi ha chiesto di portarvi nel suo
ufficio. Credo
che abbia una missione per noi.” Li informò.
“Una missione? Noi
tre?” chiese Tenten sbalordita.
Di
solito
Neji e Tenten venivano messi in squadra con Gai e Lee, e Kiba veniva
quasi
sempre messo assieme ad Hinata, e regolarmente con Shino e Kurenai.
ARF!
“Noi quattro.” La corresse
il ragazzo.
“Ah giusto, noi quattro.” Tenten
sorrise ad
Akamaru per scusarsi.
“Hn.”
Grugnì
lo Hyuga. NON era felice.
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
“Oh
bene, ce
l’avete fatta.” Tsunade alzò lo sguardo
dalla pila di fogli che aveva davanti.
“Hai.”
I tre
shinobi si misero sull’attenti davanti al capo villaggio.
“Ho
una
missione per voi tre.” Cominciò la donna,
“Dovrete dirigervi verso il paese
della Terra per recuperare alcuni rotoli e tornare velocemente a Konoha
con
essi. Questa normalmente sarebbe una missione di livello C, ma visto
che i
documenti si trovano attualmente all’interno dei confini di
un paese nemico, è
stata alzata a missione di livello B. Neji sarà il capo
della missione, essendo
il membro di livello più alto. Partirete fra un’ora.
Siate prudenti.”
“Hai!” I
tre si separarono in fretta per prepararsi
alla missione, dopo aver deciso di incontrarsi all’ingresso
principale.
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
“Beh,
è stato
più facile di quanto pensassi.” Ammise Tenten,
mentre i tre ninja e il cane saltavano
tra gli alberi della foresta.
“Hn.”
Grugnì
Neji, non troppo contento del continuo flirtare di Kiba con Tenten
durante
tutta la missione.
“Già,
dovremmo essere in team assieme un pò più
spesso!” Kiba sorrise alla kunoichi. “Formiamo una gran
squadra.” Ammiccò alla ragazza più
grande.
“È
vero, col
tuo fiuto e gli occhi di Neji siamo praticamente
inarrestabili!” concordò
Tenten, senza accorgersi dell’ammiccamento, il quale invece
era stato ben
notato dallo Hyuga, appostato davanti a loro.
“Non
dimenticare
le tue armi!” aggiunse Kiba. “Sei inarrestabile
anche da sola.” Ghignò. “Dovresti darmi
lezioni di mira uno di questi giorni.” Aggiunse.
“Certo, quando vuoi.” La
ragazza gli sorrise. “Ma
devo dirlo, il tuo
naso e il Byakugan fatto davvero un ottimo lavoro assieme. Vero
Neji?” domandò
alla figura silenziosa che correva davanti a lei.
“Hn.”
Neji
odiava
ammetterlo, ma era vero; il naso di Kiba poteva accorgersi di cose che
i suoi
occhi non potevano vedere, e vice versa. Erano una buona squadra. Non mi meraviglio che Tsunade-sama accoppi
sempre il ragazzo cane con Hinata-sama. Pensò Neji
irritato. Questo
comunque non scusava il fatto che Tsunade avesse messo assieme quella
bestiaccia con lui e Tenten; dopo tutto era colpa dell’Hokage
se Kiba
continuava a provarci con la sua
Tenten.
“Oi,
Hyuga,
non dovresti essere così depresso, abbiamo completato la
missione, dovresti
essere felice.” Esclamò il ragazzo.
“Noi
completiamo sempre le missioni.” Replicò
l’altro freddamente. E per ‘noi’,
intendeva lui e Tenten ovviamente.
“Non
ti
preoccupare Kiba, Neji è sempre così durante le
missioni, ma si rilasserà non
appena raggiungeremo
la porta del
villaggio.” Lo rassicurò la kunoichi.
“’Rilassarsi’?”
L’Inuzuka
la guardò interrogativo, “Vuoi dire
che in realtà lo Hyuga sa davvero come
rilassarsi?” cominciò a ridere, come se
avesse appena detto la cosa più divertente della terra.
Idiota!
Neji
sbuffò, ignorando le risate, fino
a quando non si accorse che anche Tenten
ridacchiava con lui.
Improvvisamente
lo Hyuga si fermò sul posto, seguito dopo poco dai compagni.
“Qualcosa
non
va?” domandò Tenten in tono sommesso.
“Nah! L’avrei
sentito.” Replicò
Kiba al posto del prodigio.
“È
tardi.” Rispose Neji, ignorando lo shinobi più
giovane. “Dovremmo riposare.”
“Oh.”
Tenten si guardò attorno. Si era
fatto tardi, e lei non l’aveva neanche notato.
“Credo di essermi distratta così
tanto parlando, che il tempo è volato in un
attimo.” Ragionò.
“Già succede.” Kiba
sorrise compiaciuto. “Allora prepariamo
le tende.” Cominciò a sistemare le sue cose.
“Ok.”
Anche
Tenten si mise ad allestire la sua tenda.
Dopo
pochi
minuti, con tende e trappole pronte, i tre shinobi si sedettero attorno
al
fuoco, gustandosi i pranzi al sacco che ognuno aveva portato.
“Allora
quanto pensi che ci metteremo per tornare Neji?”
domandò Tenten.
“Dovremmo
arrivare in due giorni.” Rispose Kiba prima che lo Hyuga
potesse parlare.
“Hn.”
Grugnì
ancora una volta Neji. Tenten sapeva che questo significava si nella
sua
lingua.
“Siamo
già
rientrati nei confini del Paese del Fuoco, vero?” chiese la
ragazza, “quindi
significa che probabilmente non incapperemo in nemici qui,
giusto?”
“Giusto.”
Replicò Neji, prima di finire il suo boccone.
“Ok.”
Tenten
annuì, sollevata di potersi rilassare un po’ di
più, sapendo di non essere in
territorio nemico.
“Hey
Tenten.”
La chiamò Kiba mentre finiva di dare da mangiare ad Akamaru.
“C’è un fiume non
lontano da qui se vuoi farti un bagno.”
“Vuoi
forse
insinuare che puzzo?” ribatté lei con falsa
irritazione.
“Beh, non lo
so…” Kiba sorrise scaltro. “Fammi
dare
un’annusata.” Si avvicinò alla kunoichi
con gli chignon, la quale ridacchiava
sommessamente. “Nah, in realtà hai un profumo
buonissimo.” Sussurò provocante
il ragazzo vicino all’orecchio di lei, ma ancora abbastanza
forte da permettere
a Neji di sentire.
“Se
hai
intenzione di lavarti dovresti andare adesso.”
Parlò il prodigio dagli occhi
bianchi, rompendo l’atmosfera creatasi fra di loro.
“Hai
ragione,
dobbiamo alzarci presto domani.” La kunoichi si
alzò e raccolse le sue cose,
“Da che parte?” domandò poi.
“20 iarde
a Nord Est.”
(*sarebbero una ventina di metri*) rispose Neji, precedendo per una
volta Kiba.
“Ok
grazie,
non ci metterò molto.” Li salutò prima
di sparire verso la direzione indicatale
dallo Hyuga.
Appena
Tenten
fu scomparsa dalla loro vista, Neji portò il suo sguardo di
ghiaccio
sull’Inuzuka. Si avvertiva la presenza di un’aura
omicida emanata dal giovane
genio. Quasi subito Akamaru cominciò ad abbaiare forte,
facendo voltare Kiba
verso il compagno.
“Qual’è il tuo
problema?”
“Smettila.” Disse
Neji a denti
stretti.
“Nani? (*cosa?*) Smettere
cosa?” Kiba
alzò un
sopracciglio interrogativo.
“Qualunque
cosa tu stia architettando con Tenten.” Lo minaccio lo Hyuga,
“Smettila.”
Intensificò lo sguardo sul ragazzo più piccolo.
“E
perché
dovrei farlo?” Kiba sorrise compiaciuto, uno sguardo di sfida
negli occhi.
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
“Umm…
ragazzi?...” Tenten
spostava lo sguardo dall’uno all’altro.
Era
appena
tornata dal fiume dove aveva finito il suo bagno rilassante. Arrivata
al campo,
era rimasta sorpresa trovando i due compagni in disordine. I loro
vestiti erano
strappati, ed entrambi erano coperti di tagli, lividi e graffi.
Dopo
aver
controllato il posto per assicurarsi che non ci fosse stato un attacco
nemico,
Tenten posò lo sguardo sul suo compagno
d’allenamento. Con l’eccezione di
qualche graffio e i capelli leggermente scompigliati, sembrava essere
inalterato mentre sedeva tranquillo a meditare contro un albero.
Dall’altro
lato del campo, Kiba e Akamaru non sembravano così
imperturbati come Neji.
Akamaru sembrava avere ferite solo superficiali, che si era procurato
senza
dubbio cercando di difendere Kiba, mentre il ragazzo sembrava piuttosto
ridotto
male mentre giaceva sul piagnucolante cagnolino.
Povero
Kiba,
avrebbe dovuto pensare meglio prima di sfidare il mio Neji.
Tenten scosse la testa dirigendosi verso il cane ferito e il suo
padrone, del tutto ignara delle occhiate gelose dello Hyuga.
---
Celiane4ever’s space ---
Questa
è di
sicuro una delle one shot della raccolta che ho amato di
più! Il ruolo di Kiba
è assolutamente geniale! E la scena finale? Che spettacolo!
xD
Eccomi
ritornata con le traduzioni, si spera regolarmente ^o^
Sono
curiosa
di sapere cosa pensate di questo capitolo, anche perché,
anticipo, quello dopo
non è che mi sia piaciuto moltissimo…
Ringrazio
tutti quelli che hanno commentato il chappy scorso:
ryanforever:
te
la sei meritata la
dedica *.* l’immagine da fiaba non sa molto di loro due, hai
ragione, ma Neji
non sa forse di principe azzurro? Certo, Tenten non sarà la
sua donzella in
pericolo, ma sono comunque una gran bella coppia… grazie per
il commento! ;)
Checca94:
anche
tu la dedica te la sei meritata!
Continui a seguirmi *.* si, Tenten è l’unica che
puo far fare certe cose a
Neji, come si vede bene anke in questo capitolo XD ke ne pensi di kiba?
Itachina:
breve
ma concisa, sono d’accordo con te
;) grazie per il commento!
June_L:
juneeeeeeeeeeee!!! Allora, piaciuto? Io l’ho
trovato mitico, adoro Neji geloso! XD certo che anche Kiba
però… sfidare il
genio degli Hyuga… che baka! Grazie mille x il commento, ci
si vede sul forum
^o^
Ju007:
*brrr* che immagine orripilante Neji con la
tuta verdeee!!! Che ne pensi di questo capitolo? Grazie mille x il
commento!!!
Il
prossimo
aggiornamento dovrebbe essere razorblade kiss, che sta diventando
sempre +
bella come ficcy *ç*
Ah,
come
sempre vi invito a venire a trovarci al www.nejitenfan.forumfree.net
perché siamo davvero
in tanti!
Alla
prossima
e grazie
Vale |
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Capitolo 11 *** Do you? ***
Sono
tornataaaaa muauauauaua!
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
11.DO YOU?
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
Erano
le
prime ore del mattino, e Neji sedeva al centro del solito campo di
allenamento.
Stava diventando seccante il fatto che la sua solitamente puntualissima
partner
fosse in ritardo di due ore. All’inizio si era chiesto se non
le fosse successo
qualcosa, ma sapendo che Tenten era perfettamente capace di badare a se
stessa,
aveva cominciato ad arrabbiarsi. Anche se non era da lei saltare gli
allenamenti, questo pezzo d’informazione non aiutò
lo Hyuga a rilassarsi.
Quando
i
primi raggi del sole iniziarono a colorare il cielo mattutino, Neji si
alzò
dall’usuale posto accanto all’albero: ne aveva
avuto abbastanza. Attraversò a
passo spedito la foresta, dirigendosi verso la casa della kunoichi.
Anche se
era stato da Tenten diverse volte, generalmente solo per accompagnarla
alla
porta, aveva sempre difficoltà ad individuarne la posizione.
Il fatto era che
Tenten viveva esattamente dalla parte opposta di Konoha rispetto agli
Hyuga, in
una zona a cui Neji non era abituato.
Dopo
aver
cercato instancabilmente con il Byakugan, i suoi occhi riconobbero una
costruzione familiare che sembrava essere nel quartiere giusto.
Avvicinatosi
alla porta ebbe la certezza di non aver sbagliato. Per un secondo ebbe
l’impulso di sfondarla in un attacco d’ira, ma
essendo il Jounin stoico che
era, si calmò abbastanza da apparire almeno superficialmente
calmo e
controllato. All’interno, la sua mente era oscurata dal
desiderio di sfasciare
la porta e trascinare Tenten fuori di casa per andare ad allenarsi, ma
non
voleva di certo rovinare la sua immagine di ghiaccio mostrando emozioni
così
intense. Sopprimendo la frustrazione, bussò con
tranquillità.
Avvertì
un
passo pesante dall’altra parte della porta. Per una ragione
di etichetta, non
usava mai il byakugan per vedere all’intero di altre stanze
se non in una
missione o per estrema necessità, ma anche senza
l’abilità innata, sapeva che
quei passi non potevano appartenere alla minuta Tenten.
Quando
la
porta si aprì, Neji si ritrovò davanti un uomo
con uno sguardo severo sul viso.
“Chi sei?” gli domandò
quest’ultimo con voce profonda e intimidatoria.
Lo
Hyuga non
era uno che si spaventava con facilità, ma in quel caso
avvertì chiaramente il
leggero brivido di paura che gli corse lungo la schiena, mentre alzava
lo
sguardo sull’imponente figura che si trovava davanti.
L’uomo sembrava più alto
di qualunque persona che avesse mai incontrato, anche di Jiraya. Aveva
i
capelli scuri, penetranti occhi marroni, lineamenti duri e una
costituzione
robusta. Da una prima occhiata, Neji poteva supporre che fosse uno
Shinobi
esperto, anche se non aveva mai visto prima quell’uomo.
“Hyuga
Neji.”
Rispose recuperando con successo la sua apprensione iniziale. Non
sapeva cosa
fosse, ma c’era qualcosa in quella persona che faceva sentire
il solitamente
impavido Hyuga come un piccolo bambino timido.
“Ryoku.
(1)
Lascia stare quel povero ragazzo.” Una voce familiare
parlò da dietro quella
specie di muro umano, che copriva alla vista di Neji chiunque avesse
appena
pronunciato in modo così dolce quelle parole.
“ffh.”
Grugnì
l’uomo prima di voltarsi verso sua moglie.
“Oh,
ciao
Neji-san.” Una piccola donnetta dai lineamenti cinesi
comparve da dietro l’enorme
shinobi.
“Buon
giorno
signora Furi-iki.” (2) Neji s’inchinò
davanti alla donna.
“Conosci
questo ragazzo, Xiu-Juan?” domandò Ryoku alla
consorte.
“Ovviamente.” Xiu-Juan
(3) sorrise
al marito. “Questo è Neji-san, un amico di
Tennie.”
“Un
amico di
Tenten?” Ryoku intensificò lo sguardo sul ragazzo
in attesa fuori dalla porta.
Aveva capito subito dopo aver aperto la porta che non gli piaceva quel
giovane,
ma non ne aveva ben colto il motivo… fino a
quell’istante. “Tenten non è a
casa.” Informò
lo Hyuga a denti stretti.
“…”
Neji s’irrigidì
quasi visibilmente.
“Prego,
entra
pure Neji-san.” Xiu-Juan invitò il ragazzo,
spostando il marito dal bloccare la
porta, “Tenten-chan tornerà presto.”
“Dov’è
andata?” domandò lui dopo essersi seduto al tavolo
della colazione, dove
Xiu-Juan stava servendo il the per lui e Ryoku.
“Tsunade-sama
l’ha convocata nel suo ufficio questa mattina
presto.” Replicò
orgogliosamente la donna.
“Hn.”
Neji
bevve un sorso del suo the.
“Allora,
dimmi Neji.” La voce alta di Ryoku lo distolse dalla bevanda.
“Come fai esattamente a conoscere mia
figlia?”
“Siamo compagni di
squadra.” Rispose lui quasi
automaticamente.
“Quindi vi conoscete da molto
tempo.” Domandò
l’altro,
squadrando intensamente il giovane Hyuga.
“Hai.”
Replicò affermativamente lui, cercando di non farsi
intimidire dallo sguardo
dello shinobi.
“Neji
è il
compagno con cui Tennie si allena ogni giorno.” Xiu-Juan
informò il marito.
“È
vero?”
chiese l’uomo, con uno sguardo che era un misto di
irritazione e approvazione.
“Hai.”
Rispose Neji, ancora calmo.
“Quindi
tu
sei il motivo per cui la mia bambina è fuori di casa ogni
mattina alle 4?”
intensificò lo sguardo sul ragazzo.
“È
una
kunoichi davvero scrupolosa.” Ribatté lui.
“Ovvio che lo
è.” L’uomo
addolcì un poco lo sguardo al
complimento di Neji.
“Ha
preso da suo
padre.” Lo informò Xiu-Juan con un sorriso fiero.
“Anche
lei è
un maestro d’armi?” domandò Neji con
curiosità. Si era spesso chiesto dove
Tenten avesse imparato a maneggiare le armi così bene.
“Hai.”
Ryoku
sorrise compiaciuto, “Anche se sono certo che la mia piccola
Tenten-chan sarà
molto più abile di me a breve.”
“Hn.”
Un
silenzio denso cadde sui due mentre Neji si perdeva nei i suoi
pensieri. Non
sapeva quanto talento avesse Ryoku, anche se all’apparenza
non sembrava per
niente un avversario facile, ma era sicuro che l’uomo dicesse
la verità: Tenten
sarebbe riuscita un giorno a superare il miglior maestro
d’armi di tutti i
tempi, e in questo, Neji non aveva dubbi.
“Allora… provi dei sentimenti
per mia
figlia?” Ryoku ruppe improvvisamente il silenzio che era
caduto sul trio.
“…”
la tazza
che lo Hyuga stringeva fra le mani cadde, infrangendosi sul pavimento
in
piccoli pezzi, mentre il ragazzo era rimasto immobile in preda allo
shock.
Xiu-Juan corse immediatamente a raccogliere i frammenti sparsi qua e
là; Neji e
Ryoku continuavano a fissarsi a vicenda, il primo per vedere la
reazione dello
Hyuga, e quest’ultimo vittima di un puro trauma.
“Mamma,
papà,
sono a casa.” Gridò Tenten varcando la soglia del
salotto. “Neji. Cosa
ci fai qui?” domandò dopo aver notato lo Hyuga.
“…”
Lui uscì
dal trance, voltandosi velocemente
verso la compagna.
“Oh
no.”
sospirò Tenten “Mi dispiace così tanto!
Mi sono completamente dimenticata di
dirti dell’appuntamento con l’Hokage.”
“Hn.”
Neji
riacquistò un pò della sua tipica compostezza.
“Scusami,
ti
prometto che mi farò perdonare.” Tenten fece i
suoi occhi da cucciolo migliori.
“Hn.”
Il
giovane shinobi si alzò dalla sedia e
s’inchinò gentilmente verso i genitori
della ragazza. “Grazie per il the.”
“Prego Neji-kun, puoi tornare quando
vuoi.” Xiu-Juan
sorrise
allegramente, avendo già raccolto i pezzi della tazza ormai
dimenticata.
“Si
Hyuga, è
stato un piacere conoscerti.” Aggiunse Ryoku.
“Lo stesso vale per me.”
Replicò Neji. Si avviò verso la porta.
“Tenten.”
“Oh, arrivo.” La
ragazza seguì l’amico, “Ciao, ci vediamo
dopo.” Salutò i genitori prima di uscire dalla
porta.
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
“E
quindi
cosa ne pensi?” domandò Tenten, mentre lei e Neji
cominciavano il loro
combattimento.
“Su
cosa?”
domandò lui, anche se era certo di sapere a cosa la ragazza
si riferisse.
“Questa
è la
prima volta che incontri mio padre no?”
“Hai.”
Rispose lo Hyuga, evitando un kunai.
“E
quindi?”
domandò ancora la kunoichi, estraendo uno dei suoi rotoli.
“Gli
assomigli.” Rispose l’altro, preparandosi alla
difesa.
“Davvero? Molte persone pensano che
assomigli a mia
madre.” Ribatté
lei, pronta ad evocare la prima fila di armi.
“Hn.”
Neji
ghignò. Era vero che a livello fisico Tenten assomigliava
alla madre, ma lui
l’aveva vista in passato nel suo stato più
intimidatorio, e questo era qualcosa
che aveva senza ombra di dubbio ereditato dal padre, che era
l’unica persona
oltre a Tenten capace di fargli venire i brividi lungo la schiena.
“Credo
che tu
gli abbia fatto una buona impressione.” Aggiunse
la kunoichi.
“Hn.”
Grugnì
Neji, ma in realtà sperava davvero di piacere a Ryoku. Dopo
tutto, non voleva
che un uomo del genere ce l’avesse con lui.
“Ecco…”
Tenten ghignò, giocherellando con un kunai.
“…”
Neji alzò
un sopracciglio, invitandola a continuare.
“Allora?” domandò
semplicemente l’altra.
“Allora?”
ripeté
lo Hyuga, sentendosi leggermente preso in giro dal sorrisetto furbo di
Tenten,
e dal fatto che non stesse più prestando attenzione al
combattimento, avendo
lasciato cadere a terra le armi e cominciato ad avvicinarsi a lui.
“…Allora?”
Tenten sorrise ancora, distante ormai pochi centimetri dal compagno,
senza mai
abbandonare quell’espressione derisoria.
“Allo…”
Neji
si pietrificò improvvisamente, realizzando quello che Tenten
gli stava
chiedendo. “Hn.” (4)
“E quindi?...” domandò
nuovamente lei, guardandolo dritto
negli occhi; i due erano praticamente attaccati.
Lui
colse
l’opportunità e si avvicinò ancora di
più. I loro sguardi s’incatenarono per un
breve istante prima che Neji azzerasse definitivamente le distanze,
abbassando
le sue labbra su quelle di lei.
“Come
pensavo.” Tenten sorrise dopo che ebbero rotto il bacio.
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
THE END
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
(1)
Ryoku
significa forza e potere. Volevo che il nome corrispondesse alla
descrizione
dell’uomo intimidatorio che è.
(2)
Furi significa
libero, Iki- significa spirito.
(3)
Nome
Cinese che significa elegante e graziosa.
(4)
nel caso
non ci foste ancora arrivati, Tenten sta chiedendo a Neji se prova dei
sentimenti per lei. Quindi praticamente ha sentito quello che ha detto
Ryoku,
prima di entrare e interrompere la conversazione
---
Celiane4ever’s space ---
Prima
di
tutto, mi scuso per la scomparsa di tre mesi XP ma come avete potuto sicuramente notare
dall’aggiornamento di
razorblade kiss la scorsa settimana… SONO TORNATAAAA!
Al
contrario
di quanto avevo detto, ho deciso di aggiornare prima le oneshot e poi
Wind and
Dragon! Anche se, a chi segue W&D dovrebbe aver fatto piacere
una one shot
che coinvolga anche il mitico Ryoku!
Devo
dire che
è stato particolarmente difficile tradurre la parte finale
dell’allenamento, in
quanto in inglese quegli “allora” che mi sono
dovuta inventare di sana pianta,
sono resi con una ripetizione di “Do you? “Do
I?” “Do you?” “Do
I…” che in
italiano ovviamente non esistono!
Spero
che vi
sia piaciuta, e che torniate a recensire numerosi come
quest’estate!
Ringrazio
tutti quelli che hanno commentato l’ultimo capitolo, di mesi
e mesi fa: annasukasuperfan, GiulyWNejixTen,
francyXD,
ju007, BrideOfTheWind, June_L, itachina, ragazza_innamorata, _Arien_,
Hana
Turner, Obito Uchiha
Alla
prossima, con Wind and Dragon!
Vale
P.S.
che
traduzione pessimaaaaaaa! Scusate, mò riprendo ad allenarmi! |
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Capitolo 12 *** Thankful ***
QUESTA
ONE SHOT PARTECIPA AL
WATER
PRISON DAY
DEL
NEJITEN FAN FORUM.
‘cause NejiTen is love!
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
THANKFUL
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
Le
strade
buie di Konoha erano vuote. Era ormai sera inoltrata, non lontano dal
crepuscolo. Un’ombra solitaria sedeva in equilibrio sul
parapetto di un ponte
rosso acceso costruito sul fiumiciattolo che attraversava il villaggio.
Era una
gelida notte d’autunno; la figura solitaria tremò,
scossa da una brezza
ghiacciata.
Tenten
guardava
l’acqua scorrerle sotto. Aveva sempre amato quel posto,
qualcosa di quell’acqua
che scorreva riusciva a calmarla. Si celava un’elegante
potere dietro
all’impetuoso ruscello che rifletteva l’orgogliosa
luna sovrastante.
Si
stava
avvicinando velocemente il periodo di vacanza, e come sempre, ricordi
di giorni
di un passato lontano invasero i pensieri della kunoichi. Era stato in
una
notte simile a quella che Tenten aveva udito uno speranzoso bussare
alla porta.
Era molto piccola, e viveva da sola col padre. Lui era uno shinobi
forte e
impavido, e Tenten era sempre stata fiera di essere sua figlia, anche
se lui
non si era mai comportato come un genitore affettuoso. Non che non
l’amasse,
Tenten sapeva che non era vero; c’erano perfino alcuni
momenti in cui lui si
permetteva di abbassare la guardia e mostrare il suo lato
più gentile, ma
davvero di rado. Il più delle volte, si comportava in modo
distante, riuscendo
a malapena a guardarla.
Tenten
non
aveva mai conosciuto sua madre; era morta dandola alla luce, e per
molto tempo,
credeva che suo padre la maledicesse per questo, anche se non
l’aveva mai
detto. Si era sempre chiesta che tipo di donna dovesse essere sua
madre. Da
bambina l’aveva spesso domandato al padre, ma lui non ne
voleva mai parlare di
lei, o della loro vita assieme; non menzionava mai neanche il suo nome.
Non
avevano foto della donna, e per molti anni Tenten non aveva saputo
nemmeno che
aspetto avesse.
Nessuno
nel
villaggio aveva mai parlato di lei, tanto che si era persino chiesta se
avesse mai
davvero avuto una madre. Non fu prima di essere grande abbastanza che
realizzò
che il silenzio era dolore. Suo padre non stava cercando di tenerla
all’oscuro
di tutto, solo non riusciva a pensare alla donna che aveva amato: gli
causava
troppo dolore. Si era dedicato, anime e corpo, al mondo degli shinobi,
diventando uno dei membri più rispettabili degli ANBU, tutto
per dimenticare il
dolore che sentiva dentro. I cittadini che avevano conosciuto sua madre
avevano
deciso di rimanere in silenzio per rispetto del suo dolore. Ma nessuno
aveva
mai pensato a quanto questo facesse sentire male Tenten, che non sapeva
nulla
di sua madre.
All’età
di
cinque anni, aveva trovato un’immagine nascosta della donna.
Sapeva che era lei
senza che nessuno gliel’avesse detto perché quella
donna era identica a lei,
solo più grande. In quel momento Tenten capì che
suo padre non la guardava non
perché la maledicesse per la morte di sua madre, ma
perché gli ricordava così
tanto la donna che aveva amato e perso.
A
poco a
poco, Tenten aveva ricostruito il passato della madre. Era stata una
kunoichi,
un fattore che l’aveva motivata nell’iscriversi
all’accademia e diventare la
più grande kunoichi nella storia del villaggio. Anche se
aveva sempre detto di
voler diventare forte come lady Tsunade, la verità era che
voleva assomigliare
a sua madre. Era entrata nell’accademia perché
aveva sperato che attraversando
gli stessi luoghi in cui era stata sua madre, si sarebbe sentita
più vicina a
lei.
Durante
gli
anni dell’accademia, Tenten si ritrovava spesso seduta in un
banco a chiedersi se
anche sua madre si fosse mai seduta lì; allenandosi coi
bersagli, si chiedeva
se anche sua madre avesse tirato kunai a quell’albero che
aveva appena colpito.
In questo modo, anche se non l’aveva mai conosciuta, si
sentiva più vicina a
lei, e quindi anche al padre.
Ma
tutto
questo finì quando un frettoloso bussare alla porta
svegliò Tenten otto anni
prima. Aveva nove anni a quel tempo. Nel mezzo di una fredda notte
autunnale,
Tenten si era precipitata all’ingresso credendo che suo padre
fosse tornato
prima dalla missione. Sfortunatamente non era quello il caso, e lui non
tornò
mai.
Lo
shinobi
che l’attendeva sulla soglia la informò che suo
padre era stato ucciso in
battaglia. Era morto in modo onorevole, per servire il villaggio. Era
stato
salutato come un eroe al funerale, e Tenten non avrebbe potuto essere
più
orgogliosa o felice per lui, sapendo che si sarebbe presto riunito alla
donna
che non era mai stato capace di dimenticare. Ma
questo non attutiva il suo dolore. Ora non aveva né padre
né madre. Quella
notte, era
diventata orfana, una casualità della vita da shinobi. Suo
padre non aveva una
famiglia, e sua madre era originaria di una terra straniera. Tenten era
rimasta
completamente sola al mondo.
Avendo
compreso
il modo in cui suo padre reagiva al dolore di una perdita, e credendo
che fosse
quello che uno shinobi forte avrebbe dovuto fare, Tenten decise di
seguire il
suo esempio. Ma la sua freddezza le procurava troppa attenzione da
adulti
preoccupati, mentre tutto quello che voleva era essere lasciata sola.
Così
decise di mascherare il dolore dietro a sorrisi e normalità.
Ad ogni modo, come
suo padre, dedicava sempre più tempo agli studi
dell’accademia, riuscendo a
rendere perfetta la sua mira. Vedeva la scuola e la pratica come un
modo per
allontanarsi dal dolore. Dopo essersi diplomata, riuscì ad a
passare con il
secondo voto più alto della classe. Come risultato, era
stata inserita nel team
Gai assieme alle due persone con voto più alto e
più basso del corso, in modo
che i due più bravi bilanciassero le inadeguatezze del
membro meno dotato.
L’uomo
che
doveva essere il suo sensei, era lo stesso che anni prima aveva bussato
alla
sua porta, informandola della morte del padre. A quel tempo, le era
sembrato
l’uomo più spaventoso che potesse esistere, ma
dopo averlo incontrato ancora,
appariva tutta un’altra persona. Era un personaggio
decisamente atipico, ma in
qualche modo, questo le aveva permesso di dimenticare chi fosse stato
per lei
in passato. Spesso si era chiesta se lui la ricordasse. Se sapesse che
era lei
la stessa ragazzina che gli era collassata ai piedi, piangente, mentre
la sua
vita veniva distrutta.
Anche
gli
altri compagni di squadra erano inusuali. Anche se era andata a scuola
con
entrambi, non li aveva mai notati dato che era sempre stata
più attenta nel
provare ad ignorare la vita
circostante
e concentrarsi solo sulle sue armi e sull’abilità
nel utilizzarle. Il ragazzino
che aveva cominciato subito ad adorare il loro sensei era il
più strano dei
tre. Si era guadagnato il voto più basso al diploma
poiché non era in grado di eseguire
ninjutsu o genjutsu, ed essendo relativamente scarso in taijutsu.
Sfidava
spesso l’altro loro compagno, un proclamato genio, affermando
che per merito
del duro lavoro, anche un fallimento come lui poteva battere un
prodigio. Lo
Hyuga non l’aveva apprezzato, e criticava spesso
l’altro ragazzo, dopo averlo
battuto in ogni combattimento.
Tenten
aveva
cominciato ad ammirare il giovane genio. Le ricordava così
tanto suo padre. Era
stato proprio quel pensiero a rompere il
suo proposito. Fino a quel momento aveva mascherato la vera se stessa
dal
mondo, nascondendo la tristezza nel suo cuore. Suo padre era stato un
grande
shinobi, ma tuttavia un uomo pietoso, sempre solo anche se rispettato e
adorato
da molti. Vedendo quanto Neji assomigliasse allo spirito solitario di
suo
padre, Tenten sentì un incontenibile desiderio di stare al
fianco dello Hyuga,
per impedirgli di diventare vittima della stessa solitudine che aveva
strappato
suo padre da questo mondo. Era vero che era morto in battaglia, ma era
passato
molto da quando aveva cessato di essere parte di quel mondo in cui
aveva
vissuto per così tanti anni prima che il suo cuore smettesse
di battere.
All’inizio,
Tenten se l’era presa col compagno dagli occhi bianchi. Aveva
risvegliato in
lei dolori che era riuscita a seppellire e dimenticare da tempo. Ma
dopo un
po’, realizzò di avere bisogno di lui tanto quanto
lui ne aveva di lei. La
solitudine negli occhi di lui rispecchiava la solitudine nella sua
anima.
Quando lo capì, Tenten giurò che gli sarebbe
stata affianco, sperando che
almeno un uomo nella sua vita fosse stato capace di colmare la fredda
solitudine che si era impadronita del suo spirito. Era stata
estremamente
contenta quando Neji aveva cominciato a cambiare dopo la sconfitta
contro
Naruto. Anche se continuava ad essere il solito stoico e serio se
stesso, la
solitudine dietro ai suoi occhi era scomparsa, e aveva imparato a
sorridere e
far entrare gli altri. Era felice per lui. Ma ora che lui cominciava ad
aprire
il suo cuore al mondo, a riaggiustare amicizie rotte, a farsi nuovi
amici,
Tenten si chiedeva se avesse ancora bisogno di lei. Questo pensiero
riportò il
freddo vuoto che aveva provato non troppo tempo prima.
“Tenten.”
“huh?”
la
voce profonda dietro la kunoichi la fece uscire rapidamente dai suoi
pensieri, mentre
si voltava per vedere chi l’aveva chiamata.
“È
tardi.”
Neji si avvicinò alla ragazza seduta sul parapetto rosso.
“Ne
sono
consapevole Neji.” Replicò lei tristemente.
“Hn.”
la
solita risposta dello Hyuga.
“Cosa
ci fai
qui?” domandò Tenten.
“Potrei
chiederti lo stesso.” Ribattè l’altro.
“Solo
pensando.” La ragazza abbassò lo sguardo sul
riflesso della luna, sapendo che
Neji era esattamente dietro di lei.
“…”
lui non
disse niente, sapendo che la kunoichi avrebbe continuato, se avesse
voluto.
“Odio
questa
parte dell’anno.” Sospirò Tenten.
“Hn.”
Neji
aveva notato spesso che l’amica si deprimeva facilmente
durante i mesi
autunnali, ma non si era mai dato pensiero di chiedersi il
perché.
“Mio
padre è
morto in questo periodo dell’anno.”
Continuò lei, “ e mi ha lasciata
completamente sola.” Lo sussurrò a mala pena,
cercando di trattenere le lacrime
che le salivano agli occhi.
Un
lungo
silenzio scese sui due mentre Tenten cercava disperatamente di
mantenere la
compostezza. Anche se aveva abbandonato quel dolore da molto, non aveva
realizzato fino a quel momento quanto Neji significasse per lei. Si era
detta
spesso che loro due erano diventati amici intimi solo perché
obbligati a stare
in squadra con due pazzi, o perché nessuno dei due aveva i
genitori, e in
qualche modo significava che si capivano a vicenda. Ma la
verità era che… lo
amava. E il pensiero che lui potesse non aver più bisogno di
lei nella sua vita
la terrificava. Se se ne fosse andato, sarebbe stata nuovamente sola.
Vero,
sapeva di avere altri amici e altre persone importanti nella sua vita,
ma Neji
era speciale.
“Noi
sei sola
Tenten.” Parlò finalmente lui.
“…”
“Non
ti
lascerò mai essere sola.”
Due braccia robuste
si avvolsero dolcemente attorno a lei, stringendola al petto del Jounin.
“Grazie.”
Sospirò dolcemente Tenten. E
gli era davvero
grata. Per la prima volta in tanti lunghi anni, realizzò di
non essere sola, ed
era molto, molto grata per questo, e lo doveva a Neji.
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
--- Celiane4ever’s space ---
Wooooo NejiTen regna!! ^o^
Spero
che
abbiate guardato tutti, carissimi lettori YingYang, la puntata della
prigione
acquatica di oggi, che resterà per sempre nel mio cuore
NejiTentennoso ç.ç
I
doppiatori
italiani per una volta hanno fatto il loro lavoro più che
egregiamente! BRAVI!
Ovviamente,
questa oneshot partecipa al Water Prison
Day, indetto dal NejiTen Fan Forum (www.nejitenfanforum.forumfree.net).
Ecco
il link
originale del capitolo:
http://www.fanfiction.net/s/3634145/13/One_shots_Neji_and_Tenten
Auguro
a
tutti un felice anno nuovo all’insegna del NejiTen, e
ingenerale all’insegna
del canon.
Prossimo
aggiornamentO: Razorblade Kiss (con
un vero capitolo piccante muahahaha)
Baci
a tutti
quelli che amano questa coppia stupenda ^o^
Vale |
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