Un cielo stellato coperto di nubi

di Rallie
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** 10 luglio 1994 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Ciao! Io sono Allie.
Ho 27 anni, capelli lunghi,ricci e castani, occhi verdi, alta 1.70 e abbastanza magra.
Se potessi descrivermi con un'immagine, sarei sicuramente un cielo stellato coperto di nubi. Perché? Be' perché io sono un po' così, con lo sguardo malinconico, persa nell'immensità del cielo, e le persone riescono a vedere in me solo le nubi, nessuno riesce a capire che nascoste da quel tempaccio ci sono miliardi di stelle, nessuno è capace di vedere oltre. A volte l'apparenza è la cosa più semplice a cui affidarci perché finché non sappiamo cosa si cela sotto la superficie possiamo immaginarci il peggio e non restare delusi, perché credere di aver ragione è più semplice di ammettere di aver torto marcio, perché a volte abbiamo solo paura di poter trovare qualcosa di più grande di noi nell'infinito nascosto sotto le nubi.
Questa sono io: un'infinità di stelle che fa paura.
Riuscite a vedermi?
Io riesco quasi a vedere i vostri occhi intenti a scorrere tra queste righe, a cercare un briciolo di verità nella storia che state per leggere, quella storia che sperate parli anche un po' di voi.
Per raccontarvi la mia storia ho bisogno di tornare indietro, di ripercorrere la mia vita fino a quel giorno. Lo ricordo come se fosse ieri, eppure il tempo è passato.
Era il 10 luglio 1994.

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Capitolo 2
*** 10 luglio 1994 ***


A quei tempi ero una bambina timidissima, con la testa tra le nuvole e gli occhi che brillavano alla vista di ogni piccola stella.
Passavo ore nel parco sotto casa a giocare con le bambole, a inventare storie, a immaginare luoghi che ho visto soltanto nella mia mente. Era così anche quel giorno.
Ricordo che mi ero persa nel mondo delle fate e io ero una bellissima principessa. Le mie ali erano azzurre come il cielo e alla luce del sole brillavano come le onde del mare in una soleggiata giornata d'agosto.
Mentre ero intenta a godermi il mio regno, mi si avvicinò un bambino. Non mi resi conto della sua presenza fino a quando non iniziò a parlare.
"Ciao!"
"C-ciao", dico esitante e un po' intimidita dal suo sguardo.
"Come ti chiami?" mi chiese poi.
"Allie", rispondo ancora tintinnante. "Tu?"
"Io sono Patrick", disse sforgiando il più bello dei sorrisi.
"Come la stella di Spongebob?" chiesi ingenuamente. In fondo ero solo una bambina.
"Sì" scoppiò a ridere.
"Perchè ridi?" chiesi un po' infastidita.
"Perchè sei buffa e quando fai qualche domanda ti si alzano le sopracciglia."
"Non mi sembra carino ridere di qualcuno che hai appena conosciuto" dissi ancora imbronciata.
"Hai ragione.. Ti andrebbe di giocare a palla con me? Sarebbe un bel modo per diventare amici" disse lui.
"Perchè dovrei diventare tua amica?"
"Perchè io sono Patrick, ho 9 anni e sono nuovo qui. Ho bisogno anch'io del mio Spongebob e tu saresti perfetta per quel ruolo."
Mi sorrise e io ricambiai e poi incominciammo a ridere. Quello era solo il primo sorriso al quale seguirono molti altri. Fu da quella risata che nacque la nostra amicizia. Si dice "chi trova un amico, trova un tesoro", ma lui era molto di più. Era la mia fortezza, la mia ancora, il mio inseparabile Patrick. E si sa: Spongebob senza Patrick non è nessuno.
In pochi giorni legammo tantissimo e anche i nostri genitori divennero molto amici. Passavano il tempo a guardarci giocare, prendendoci in giro perchè già non potevamo fare a meno l'uno dell'altra. E' da quel giorno che vi racconto la mia vita perchè quel giorno l'ha cambiata irremediabilmente.

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