The End

di Hephaestus24
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** -Il Libro- ***
Capitolo 2: *** -Spiegazioni- ***



Capitolo 1
*** -Il Libro- ***


-CAPITOLO 1-
Non ricordo bene perché lo feci.
Evidentemente non avevo niente da fare, o ero annoiato.
So solo che rimpiango ancora ora quel giorno.
Era una splendente mattina di sabato, mi svegliai abbastanza presto, come di consuetudine, e scesi al piano di sotto a  fare colazione.
-Per fortuna è sabato, oggi non avrei avuto per niente voglia di andare a scuola- disse mia sorella, con fare assonnato.
-Perché negli altri giorni avresti avuto voglia di andarci?- le risposi io ridendo.
I nostri genitori non ci sarebbero stati per tutto il weekend, quindi eravamo soli in casa, e le giornate erano estremamente noiose in quei tempi. Così decisi di esplorare la casa, era da tanto che non lo facevo. Uno dei posti che non avevo mai praticamente visto era la soffitta, che fin da bambino mi spaventava per il suo buio e per gli insetti che solitamente trovava la mamma quando la andava a pulire. Allora mi dissi che era arrivato il momento di “avventurarmi” per vedere se riuscivo a trovare qualche vecchio gioco di papà. Dopo un quarto d’ora di ricerche trovai un libro, di colore blu e rilegato in pelle, con i contorni dorati, all’apparenza molto antico, con sopra stampato un nome, “Nathan”, il mio nome. All’inizio guardai il libro in modo interrogativo, ma dopo lo aprii. Vuoto. Tutte le pagine erano bianche, un po’ ingiallite. Lo sfogliai fino in fondo e notai che nell’ultima pagina era scritta una parola, la parola “Fine”. Poi pensai al fatto che anche mio nonno, morto in guerra prima che io nascessi, si chiamava Nathan. I miei genitori mi hanno chiamato come lui in suo onore, nella speranza di mantenere vivo il suo ricordo. Dedussi che il libro fosse appartenuto una volta a mio nonno, quindi pensai di aver trovato un vero cimelio di famiglia. Lo presi con me e lo portai in camera mia, ragionando su cosa avrei potuto farci, se tenerlo, o prenderlo come occasione per scrivere un libro. Scrivere un libro era sempre stato il mio sogno, così decisi per questa opzione. Durante le settimane seguenti impegnai tutto il mio tempo libero nello scrivere questo libro, e ormai ero quasi arrivato alla fine. Scrissi di un ragazzo che avrebbe dovuto attraversare una terra sconosciuta e piena di pericoli come creature mostruose, vulcani e tutti gli scenari apocalittici possibili, per salvare il mondo dalla distruzione. Io, essendo una persona molto sadica, feci finire il libro con la morte del ragazzo e la successiva distruzione del mondo. Ma, appena dopo aver scritto il punto dell’ultima frase del libro, accanto alla parola fine, qualcosa di strano accadde. Cominciai a sentire un caldo soffocante, e sentii nella mia testa una voce, molto sottile e acuta, che diceva: -Hai…scelto…la tua…Fine…- Il libro cominciò a scottare e lo lanciai via perché stavo cominciando a bruciarmi le mani.
Esso cadde per terra con un tonfo sordo e cominciò a vibrare, aprendosi e emettendo una luce accecante. Di colpo, forse per lo spavento, svenni.

Mi risvegliai in un bosco, con attorno tre persone che mi guardavano in modo preoccupato. Appena riuscii a parlare dissi:
-Dove…mi trovo? E voi chi siete?- le tre persone mi guardarono esterrefatte. Uno di loro parlò: -Nathan, non ci riconosci? Siamo i tuoi amici elfi Thurgo, Horonus e Grajan! Quell’attacco di Kral deve averti fatto perdere la memoria…-
-Questi nomi…li ho già sentiti…- risposi io -voi…voi siete i personaggi del mio libro!-
-Di quale libro stai parlando? Nathan, ti senti bene? Se non ci muoviamo di qua la tribù dei golem ci troverà! Forza, alzati!- una delle tre persone, o meglio, elfi, un po’ robusto, Thurgo se non sbaglio, mi prese di forza da terra e mi mise in piedi. Mi spolverai i vestiti e dissi: -Ora ho capito…penso che il libro mi abbia catapultato nella mia stessa storia! Avete ragione, dobbiamo muoverci, devo trovare il modo di uscire da questa…questa dimensione, o qualsiasi cosa sia.-

NOTE DELL'AUTORE:
Questo è il primo capitolo di una storia che vorrei portare avanti per un po'...penso aggiornerò ogni una o due settimane, dipende dal tempo che ho di mettermi a scrivere. E' la mia prima storia, datemi dei pareri e consigli su come migliorare commentando se vi va! Grazie :D
-Hephaestus24   

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Capitolo 2
*** -Spiegazioni- ***


-CAPITOLO 2-
Io e i tre elfi cominciammo a correre, inseguiti dalle grida della tribù dei golem.
Dopo 10 minuti di corsa sfiancante ci ritrovammo fuori dal bosco, in un enorme deserto pieno di dune e, stranamente, grandi fosse scavate nella sabbia.
Appena arrivati al netto confine tra il bosco e il deserto dissi sfinito dalla corsa: -i golem non ci raggiungeranno qua, i vermi della sabbia, che abitano in questa terra, sono i loro nemici più temuti da ormai secoli-
-Nathan,- disse Grajan, corti capelli biondi, alto e con occhi di un verde intenso –da quando sei così esperto di golem?- gli altri due mi guardarono con area confusa -Più tardi vi spiegherò, ma ora dobbiamo trovare un rifugio sicuro per la notte, tra poco i Kral che ci hanno attaccati nel bosco di Ithandur ci raggiungeranno-
Continuammo a camminare fino a che non raggiungemmo una  montagna con una profonda caverna  scavata dentro. Ci accampammo lì, Horonus, basso, pelato e con una lunga barba, tirò fuori dei rami ,che mi disse di aver preso nel bosco, dalla sua saccoccia, che portava a tracolla, e li accatastò al centro della caverna, creando un fuoco concentrandosi e fissando intensamente l’ammasso di rami.
-Ci aspettiamo delle spiegazioni- mi disse lui, intento a cercare non so cosa nella sua sacca.
-Ok, ok, ora cercherò di spiegarvi il più brevemente possibile. Questo mondo, questo deserto, voi tre e anche questa caverna, sono frutto della mia fantasia.
Io vengo da un altro mondo, in cui tutto è diverso da qui, e dove io ho scritto un libro, che narra le avventure di Nathan e dei suoi 3 amici elfi. Dopo aver finito di scrivere quel libro qualche strana forza mi ha trascinato qui, nel mondo che ho creato. So quali eventi accadranno e come si comporteranno i personaggi di questo mondo, e so anche, purtroppo, come finirà questa storia…vi dico solo male, molto male. Per questo sapevo tutte quelle cose. Ora, lo so che è difficile da credere, ma dovete credermi, ne va di mezzo la salvezza del mondo in cui viviamo, e le nostre vite. Dobbiamo impegnarci a trovare un modo per cambiare il corso degli eventi, o al raggiungimento della parola Fine, non ci sarà più niente in cui credere.-
I tre elfi mi guardarono in modo esterrefatto –Nathan, amico mio, come facciamo a crederti? Potrebbe anche essere stato quell’attacco nel bosco a farti perdere la testa. Non puoi darci delle prove?- mi disse Thurgo con la faccia di chi ha appena visto un fantasma; -Ok, hai ragione, devo darvi delle prove. Ora, se non erro, dovremmo essere all’inizio del Capitolo 2, quando voi tre e Nathan, ovvero io, vi accampate in questa grotta. Poco dopo aver discusso un grande verme della sabbia dovrebbe spuntare dal terreno poco lontano da qui.- Un verso spaventoso rimbombò per tutta la caverna, e una lunga massa di carne rosa di forma cilindrica del diametro di 10 palloni da spiaggia messi uno di fianco all’altro, con delle lunghe zanne sulla cavità superiore, un verme della sabbia, emerse da una delle grandi fosse scavate nella sabbia. Corremmo fuori dalla grotta, ma non avevamo neanche una spada. Ad un certo punto, però, arrivò una folata di vento; vidi che nel vento stava viaggiando un foglio nella mia direzione. Quando fu abbastanza vicino lo afferrai e lo osservai. Sopra c’era scritto:

“Nathan e i tre elfi si avviarono fuori dalla caverna, dove ad aspettarli c’era il grande verme della sabbia, con le fauci spalancate. Nathan…”

Il foglio era strappato in quel punto. Con stupore capii che quello era un “resto” del Capitolo 2 del mio libro, ma la parte di quella pagina in cui c’era scritto come avremmo affrontato la bestia era stata appunto strappata via. Non mi chiesi subito cosa ci faceva lì. Ebbi solo un orribile presentimento: senza quella parte di pagina non avremmo sconfitto il verme. Poi mi venne un’idea: chiesi a Horonus di passarmi la sua saccoccia e cercai. Come speravo, essa conteneva una penna d’oca e dell’inchiostro. D’altronde, avevo inventato io Horonus facendo in modo che fosse un elfo molto colto. Presi i due oggetti trovati e cominciai a scrivere nei punti della pagina non occupati dalle parole, e continuai la frase:

“Nathan e i suoi compagni avevano però con loro le loro formidabili armi: Nathan aveva la sua spada dorata con il potere di dare fuoco ai suoi nemici, Thurgo il suo enorme martello capace di creare grandi scosse sismiche, Grajan la sua lancia, dominatrice dei venti, e Horonus il suo arco, preciso e velenoso.”
 

Dissi tra me e me: -Tanto vale tentare…-
Appena smisi di scrivere una luce accecante, simile a quella che emise il Libro prima di teletrasportarmi, uscì dalla pagina, e io mi ritrovai in mano, al suo posto, una grande spada dorata.
-Ora- gridai con eccitazione -vieni qua vermiciattolo!-

NOTE DELL'AUTORE
Ho aggiornato oggi perchè nel prossimo weekend non ci sarò e non avrò modo di aggiornare.
-Hephaestus24

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