L'allenatore scomparso

di Nami_19
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'inizio. ***
Capitolo 2: *** CAP.II: LA TORRE SPROUT ***
Capitolo 3: *** CAP.III:AZALINA ***
Capitolo 4: *** CAP IV: L'INCENDIO LEGGENDARIO ***
Capitolo 5: *** CAP.V: SILVER ***
Capitolo 6: *** CAP. VI:SILVER E LO ***
Capitolo 7: *** CAP. VII: SPINDA. ***



Capitolo 1
*** L'inizio. ***


L'allenatore scomparso
Cap.1: L'INIZIO.

Salve, sono Gold.
Sono passati più di cinquant'anni da quando incontrai Red sul Monte Argento.
Ormai in giro ci sono migliaia di voci su di lui, ma nessuna racconta la verità.
...a parte di una che si avvicina un po' a quello che so, ovvero alla verità.
Queste voci incominciarono a diffondersi quando avevo circa 15 anni, giusto cinquant'anni fa...
In quell'età avevo appena scelto il mio primo Pokémon ed ero pronto all'avventura, inconsapevole di quello che avrei visto ed ascoltato.
Ero un ragazzino determinato, sapevo che sarebbe stata dura girare per la regione di Johto per battere tutti i capipalestra, per poi battere la lega ed andare ad esplorare la regione di Kanto.
Johto allora era una regione tranquilla, non c'era niente di particolare che poteva disturbarla.
Ogni mattina si sentivano i Pidgey cinguettare, mentre dalle 18:00 in poi si poteva vedere qualche Hoot-Hoot volare tra i cieli di Johto.
Borgo Foglianova era "una città dove soffia il vento di un nuovo inizio" e la più tranquilla di Johto.
La cosa migliore di quella piccola città era il laboratorio del professor Elm, in più ci abitava anche una mia carissima amica di nome Cetra.
Era una bellissima ragazza, ma si è dovuta trasferire a Smeraldopoli. Quando posso la vado a trovare...
Per spiegarvi la verità e di come mai ci sono così tante voci su Red, bisogna ripercorrere tutta la mia vita.
Ricomincio col dirvi di nuovo che allora avevo 15 anni, e in un giorno di maggio scelsi il mio primo Pokémon: Cyndaquil.
Il professor Elm me lo affidò per un solo motivo. Non il solito motivo:"sento che tu sarai il nuovo campione di Johto", ma per il semplice motivo che lui sapeva di Red, e accudiva Pokémon per affidarli a dei nuovi allenatori per scoprire sempre più di lui.
Me lo spiegò dopo che scelsi Cyndaquil.
«Gold, ascoltami, tu e la tua squadra di Pokémon esplorerete, in futuro, anche il Monte Argento.
Non pensare che sia qualcosa di terrificante, anche se in fondo magari c'è...» mi disse.
«Professor Elm, so che in giro si parla sempre di Red... ma può spiegarmi per quale motivo? E in più, saprebbe raccontarmi cosa dice questa... 'voce'? Non l'ho mai ascoltata, e quando lo chiedevo a mia madre di solito non mi rispondeva, oppure mi diceva che l'avrei capito quando sarei partito per Kanto. Non mi ha mai raccontanto di nulla, pur essendo una delle amiche di sua madre...»
«Gold, adesso non è il momento. Hai altro a cui pensare! Eccoti il mio numero di telefono, registralo nel PokéGear così magari puoi chiamarmi per eventuali dubbi. Ora vai, la tua avventura con i Pokémon è iniziata!»

Prima di andarmene da Borgo Foglianova volevo salutare mia madre:
«Hey mamma! Io parto per attraversare la regione di Johto e di Kanto!»
«Oh Gold, allora la tua avventura comprende anche Kanto? Allora potrai vedere il Monte Argento!»
«Ah mamma, ascolta, sento sempre parlare in giro di quanto sia pericoloso il Monte Argento... So che sei amica della madre di Red, non è che puoi raccontarmi qualcosa?»
...Dopo aver detto questo mia madre si alzò. Sembrava molto arrabbiata, non so perché, ma mi disse:
«Senti Gold, smettila di dire cazzate e vai fuori di qui. Parti per la tua fottuta avventura, trovati anche una ragazza da sbattere, ma non chiedermi nulla su cosa cazzo ci sia sul Monte Argento, capito?! Levati dalle palle, ragazzo!!»

Non la vidi mai arrabbiata così tanto... Forse lei sapeva qualcosa su Red e sul Monte Argento, ma non me ne importai molto.
E così me ne andai da Borgo Foglianova: con il dubbio che mi tormentò per il resto della mia avventura con i Pokémon.
Un giorno dopo arrivai a Fiorpescopoli, la "città in cui si sente il profumo dei piccoli fiori e della brezza marina", avevo già con me tre Pokémon: il primo, ovviamente era Cyndaquil, poi mentre proseguivo avevo catturato un Pidgey e un Rattata. Adoravo catturare i Pokémon. Più Pokémon con me avevo, più mi sentivo al sicuro e carico per proseguire la mia avventura tra Johto e Kanto.
Stavo andando al Pokémon Market per fare scorta di pozioni, quando squillò il PokéGear: il professor Elm voleva dirmi qualcosa.
«Hey Gold! Eri te che ieri volevi sapere qualcosa su Red, giusto?»
«Ehm, sì professore, vorrei tanto sapere qualcosa in più su Red oltre al suo nome...»
«Non scherzare su queste cose ragazzo! I fatti qui sono seri! Ho deciso di raccontanti una strofa alla volta nel corso della tua avventura della 'voce' che si dice su Red, quindi magari potresti scriverti le strofe per poi sapere cosa si cela su di lui. Forza! Prendi carta e penna e inizia a scrivere:»

CONTINUA...

**spazio autrice*
Hey hey hey! :3
So che magari il capitolo è un po' corto, ma volevo lasciarvi con un po' di suspence alla fine e.e
Se volete, potete lasciare una recensione con la vostra ipotesi su quale sia questa "famossisima voce" °^°

e grazie c:

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Capitolo 2
*** CAP.II: LA TORRE SPROUT ***


Cap.II: LA TORRE SPROUT
«...
Forza! Prendi carta e penna e inizia a scrivere:»
«Professore! Mi dia un momento! Ecco, mi dica...»
«"Red.
Un ragazzo dagli occhi rossi, 
si avventurò sul Monte Argento,
solo in cerca di qualcosa,
ed era..." *tuu,tuu*»
«Professore?! 
...Ha riattaccato. Chissà perché...»
E in quel momento avevo finalmente la mia prima strofa, anche se incompleta...
Cercai di richiamare il professor Elm, ma non rispondeva...
Avevo mille dubbi nella mente, ero in cerca di quel "qualcosa" che Red voleva dal Monte Argento...
Cercai di raccogliere informazioni in giro, ma niente. Nessuno era in grado di dirmi, o meglio, non volevano dirmi cos'era quel "qualcosa" che voleva Red.
Pensai che forse era meglio riprendere la mia avventura cercando di vincere le medaglie di Johto, la Lega e andarmene poi per Kanto.
Arrivai quindi a Violapoli, "La città degli antichi profumi". 
Notai subito la Torre Sprout, e il mio obbiettivo in quel momento era di andare lì e di chiedere informazioni al saggio dell'ultimo piano.
Curai i miei Pokémon al Centro Pokémon, e andai verso la Torre.
Avevo il presentimento che qualcuno mi stava seguendo...
Mi girai per vedere se c'era qualcuno dietro di me migliaia di volte, sia fuori che dentro la Torre.
Lo sentivo davvero, sapevo che qualcuno voleva qualcosa da me. Iniziai a diventare paranoico ed invertarmi fantasie.
Ripetevo sempre:
«Vuole uccidermi?
Vuole sapere qualcosa da me?
Rapirmi?»
Queste fantasie finirono quando arrivai all'ultimo piano della Torre e incontrai il saggio.
Gli spiegai tutto. Gli raccontai della reazione di mia madre quando le dissi che volevo sapere qualcosa su Red, e del professor Elm, che stava cercando di raccontarmi qualcosa su Red.
«Ragazzo, è inutile che cerchi spiegazioni in giro...»
«Perché, cosa c'è di male? Davvero non c'è nessuno in grado di "sfamare" la mia curiosità?»
«A quanto ne so, no, non c'è nessuno in grado di darti spiegazioni...
O meglio, nessuno vuole dartele.»
«E come mai?
PERCHE'?!»
«Non scaldarti ragazzo...
E' successo tutto molto prima che tu nascessi,
sono successi eventi incredibili, impossibile da spiegare...
Nessuno sarà in grado di dirti qualcosa proprio per questo motivo.
Nessuno vuole ricordarsi cosa successe 15 anni fa.
Povero Red...»
«Suppongo allora che lei ne sappia qualcosa.
Mi dica quello che sa, per favore!»
«Io non ti dirò niente.»
«CHE VUOL DIRE CHE NON MI DIRA' NIENTE? CREDE CHE NON SIA ABBASTANZA IN GRADO DI CAPIRE COSE DEL GENERE?
CHE C'E' DI MALE? VECCHIO, PARLA.»
«Queste sono cose che capirai stesso tu, figliolo.
Non c'è bisogno che io ti dica quello che vuoi sapere...
O almeno, ora non è il momento. Ritorna quando sarai più grande.
E poi, non c'è gusto saperle tutte d'un fiato, no?»
«Che testa di cazzo che sei, amico. Puoi andartene pure a 'quel paese', non servi. A quanto pare, non ho bisogno di te.»
«Fai come meglio credi. Ormai hai 15 anni, credo che tu sia abbastanza autonomo da fare le cose da solo.»
«Ecco, almeno hai capito che tipo sono.»
Così iniziai a scendere tutti i piani della torre Sprout per andare a sfidare il capopalestra.
Mi scaldai molto in quella conversazione con il saggio, e a malapena mi reggevo con le parole, quasi stavo per menarlo.
Non so come mai avevo perso il controllo, ero sempre stato un ragazzo per bene che non aveva mai parlato a qualcuno in questo modo.
Non ci pensai su molto, anche perché sentivo sempre che qualcuno mi stava seguendo... 
Fino a quando non mi sentì chiamare:
«Gold?»
«Senti, chiunque tu sia, meglio per te se ti fai vedere! E' inutile che continui a seguirmi, non so un cacchio di nulla, puoi andartene.»
Ero ancora nervoso per via del saggio, ci mancava solo un ragazzino fastidioso per farmi perdere totalmente il controllo.
«No, Gold, aspetta. Fermati. Hai solo 15 anni, non sai a cosa stai andando in contro. Cerchi di sapere delle cose che ti cambieranno la vita. Cose che ti sconvolgeranno. Io so cosa ti succederà se saprai cos'è successo.
Fermati!»
«Senti amico, non so tu chi sia, ma non farmi perdere il controllo. Ti ripeto che forse è meglio per te se ti fai vedere. E magari finiscila anche di seguirmi. Non so nulla, ma voglio sapere cos'è successo. Sento tutta la regione di Johto ancora nel panico, e magari io sarò capace di riportare tutto alla normalità. O ti fai vedere, oppure puoi andartene a fanculo, amico.»
Il nervosismo mi prese tantissimo, tanto che, se incontravo qualcuno, l'avrei picchiato a sangue. 
«Gold, è inutile che mi minacci, devi sapere che sono più grande di te. E se vuoi che mi riduca al tuo livello, allora mi faccio vedere e magari possiamo anche finirla con una 'lotta'.»
Continuai a parlare con questo ragazzo per ore. Ormai era tarda sera, e a malapena riuscivo a capire come uscire dalla torre, tanto del buio che c'era.
Quando poi vidi nell'ombra una luce, e vidi finalmente la faccia di questo ragazzo.
CONTINUA...

**spazio autrice**
Hey hey hey! :3
Rieccomi con questo secondo capitolo °^°
Di solito cerco di pubblicare un capitolo ogni fine settimana, quindi mi scuso tantissimo per aver pubblicato questo secondo capitolo "in ritardo" çWç
Allora, che ne pensate? :3
Se volete che modifichi qualcosa basta lasciare una recensione, e dirmi tutto quello che volete ^o^
Scusatemi ancora se magari non è di vostro gradimento... çWç

E grazie a tutti ^^

-Nami_19-

 

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Capitolo 3
*** CAP.III:AZALINA ***


CAP.III:AZALINA

...e vidi finalmente la faccia di questo ragazzo.
«Gold, mi riconosci? Sono Silver.»
«Ah, capisco. Il bastardo che qualche anno fa aveva rubato un Pokémon al professor Elm, giusto? Se credi così di intimidirmi ti sbagli.»
«No,anzi, sono qui per avvertirti dei pericoli che correrai...»
«Mi dispiace ma ho molte cose da fare, non ho tempo per stare qui ad ascoltarti.»
Cercai di andarmene, ma Silver mi prese per un braccio e cercò più volte di spiegarmi cosa avrei potuto vedere.
Ma niente, ero troppo testardo, uno come lui non poteva fermarmi.
Così lui perse l'intenzione di parlarmi, e io invece presi l'intenzione di battere Valerio, il primo capopalestra di Johto.
La palestra non era un granché. Anzi, ero molto deluso da quanto mi dissero. Questo perché gli anziani del villaggio (un tempo allenatori) descrivevano le palestre Pokémon come le cose più belle che avevano visto...
...e anche che furono tutte ricostruite a causa di una disgrazia, che nessuno di loro mi ha voluto raccontare.
Battere Valerio fu molto facile. Dopo la lotta il mio Cyndaquil s'era evoluto in un Quilava.
Era tutto bellissimo quel tempo. L'evoluzione la aspettavi con ansia, e visto i pochi Pokémon scoperti, quando uno dei tuoi compagni di viaggio iniziava ad emanare una luce, non avevi idea di come sarebbe diventato.
Insomma, prima le emozioni erano tante, invece oggi le evoluzioni si cercano solo per essere più forti e per completare il Pokédex (e ricevere magari quel Cromamuleto per aumentare le probabilità di incontrare Pokémon cromatici)...
Ricordo quando i più anziani, da bambino, mi dicevano:"Gold, quando avrai un Pokémon la tua vita cambierà. Tu crescerai come cresce lui, e lui crescerà insieme a te. Solo quando sarete molto legati quel Pokémon si trasformerà diventando più forte, e così rafforzerete il vostro legame."
Invece ora è così, ammettetelo:"Uh,il mio Charmeleon è al livello 35. Un solo livello e avrò Charizard."
Mi mancano quei tempi...
Chiudendo questa 'parentesi' sull'evoluzione...
Dopo la lotta chiesi se Valerio sapeva qualcosa su Red e di qual'era quella 'disgrazia' che ha costretto Johto e Kanto a ricominciare da capo...
«Senti ragazzo, hai poco più di 15 anni, non capiresti queste cose.»
«Oh, allora anche tu non vuoi che io ne sappia qualcosa, giusto? Ho solo una medaglia e già sono stanco di voi che volete solo farvi i fatti vostri. Complimenti, state mandando un ragazzino di 15 anni sul Monte Argento per scoprire se Red è ancora vivo o meno.»
«Fa' come vuoi, tanto non sono tua madre. Alla fine i guai li avrai tu.»
In quel momento ero molto nervoso. Volevo sapere qualcosa su Red e mi aspettavo che Valerio mi fermasse (ammetto che avevo molta paura di andare sul Monte Argento dopo aver ricevuto tutti quegli avvertimenti, ma non volevo farlo notare...).
Uscii dalla palestra di corsa, quando mi squillò il PokéGear.
«Pronto Gold? Sono Elm! Ascolta, ricordi ancora del fatto che volevo dirti cosa si diceva su Red, giusto?»
«Certo professore. Mi dica subito quello che ha da dirmi!»
«Allooora, riprendendo dall'ultima volta che t'ho chiamato:
"solo in cerca di qualcosa,
ed era in cerca di sé stesso.
Non sapeva qual'era il suo obbiettivo nella vita,
ma la sua unica intenzione era di andare sul Monte Argeto.
Lo spingeva a farlo solo..."
*Tuu Tuu*»
«Cacchio Elm,vuoi farmi morire?»
Così presi nota di queste parole. La cosa mi turbò per giorni, volevo sapere perché era Red era andato sul Monte Argento, volevo sapere cosa stava distruggendo queste due regioni, volevo sapere per quale motivo tutto fu distrutto.
Passai più tempo a riflettere leggendo cosa avevo appuntato su un blocco note che avevo con me anziché a impegnarmi per vincere le medaglie. 
Per questo restai qualche giorno ad Azalina,la città dove Pokémon e umani vivono in armonia. C'era ed è ancora rimasto lì il Pozzo Slowpoke. 
Un giorno poi mi resi conto che se volevo sapere qualcosa su Red non mi bastava aspettare le chiamate di Elm e chiedere in giro, ma dovevo andare io stesso sul Monte Argento e capire cosa è accaduto e cosa eventualmente stava succedendo.
Uscì dal Centro Pokémon, stavo per andare nella palestra quando sentì parlare ad alta voce qualcuno davanti al pozzo Slowpoke...
«Il nostro capo Giovanni ci ha detto di prendere le code degli Slowpoke e venderle per accumulare un po' di soldi.
Quindi, vecchio, se non ti va di fare una brutta fine, puoi gentilmente toglierti dai piedi.»
«No, io da qui non mi sposto. Questi Slowpoke hanno già sofferto quando quella persona fece incendiare la città... Non vorrei ricordare loro quel momento. Questi Slowpoke adulti hanno visto le loro madri morire davanti ai loro occhi... Hanno visto le loro madri mentre venivano squartate senza pietà... Hanno visto già qualcosa che ha sconvolto le loro vite, non vorrei perdessero anche la coda. Loro sono il simbolo della nostra città, non vorrei vedere altro sangue qui, già ne ho visto abbastanza.»
Quel vecchio era Franz, il creatore di particolari PokéBall.
Ora non c'è più, la sua nipotina è cresciuta benissimo, probabilmente avrà anche dei figli ora.
Presi nota di tutto quello che ha detto. Non volevo intervenire per non causare altri guai, così andai nella palestra di Azalina e sfidai Raffaello.
Fu una cosa da nulla avendo un Quilava. Subito dopo la sfida chiesi di cosa fosse successo agli Slowpoke, anche se dubitavo che mi avrebbe detto qualcosa perché era molto giovane, e quindi di sicuro non avrei avuto notizie.
«Sai Gold, ti dirò quello che mi hanno detto i più vecchi del villaggio visto che non ricordo esattamente quello che successe, visto che si tratta di molto tempo fa.»
«Bene, finalmente qualcuno che parla. Avanti, dimmi tutto.»

CONTINUA...

**spazio autrice**
Mi scuso con tutta me stessa per aver pubblicato questo terzo 'capitolo' dopo non so quanto tempo.

Non vorrei inventarmi scuse, vi dico solo che le cose da fare da me sono tante, contando anche che i problemi ce ne sono e come. Rinviavo sempre il compito di continuare a scrivere e a pubblicare eventuali capitoli.
Grazie, lasciate una bandierina verde se vi è piaciuto, una gialla se avete notato imperfezioni o non vi è piaciuta del tutto, una rossa se pensate di aver sprecato del tempo della vostra vita e leggere quello che ho scritto ^-^

-Nami_19-

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Capitolo 4
*** CAP IV: L'INCENDIO LEGGENDARIO ***


CAP IV: L'INCENDIO LEGGENDARIO

«Sai Gold, ti dirò quello che mi hanno detto i più vecchi del villaggio visto che non ricordo esattamente quello che successe, visto che si tratta di molto tempo fa.»
«Bene, finalmente qualcuno che parla. Avanti, dimmi tutto.»
Finalmente trovai una persona. Una persona che probabilmente non sapeva a chi stava raccontanto i fatti che sapeva.
Raffaello aveva un'aria tranquilla, quasi come se fosse successo una cosa più o meno da nulla...
«Gold, siediti pure tranquillo, che questa è una storia abbastanza lunga come inquietante, quindi prenditela comoda.»
«Ah bene, qui le cose sono interessanti... mi piace.»
«Allora Gold, ti racconto tutto come mi hanno detto gli anziani del villaggio, quindi non ho colpe se qualcosa non ti torna, ok?
Tutto iniziò più o meno un paio d'anni fa, adesso non ricordo quanti, né se me l'abbiano mai detto.
In un pomeriggio tranquillo, il cielo diventò rosso, solo su Kanto e Johto per l'esattezza, e iniziò a piovere.
Dal cielo non scendevano gocce d'acqua, ma gocce di sangue. 
Quando tutte le famiglie riuscirono a tornare nelle loro case, si sentirono svariati ruggiti provenire dall'esterno.
Non esisteva persona che non pensava che a ruggire erano i 3 'cani' leggendari, Raikou dalle pianure lontane, Entei dalle cime dei vulcani, e Suicune dal mare che circonda le Isole Vorticose. 
Ovviamente nessuno sapeva che queste idee erano, appunto, sbagliate. 
Quando poi, nel silenzio più totale, una scia di fiamma attraversò il cielo, quasi come se un Charizard gigante aveva usato Lanciafiamme dal cielo, e qundi iniziarono a scoppiare vari incendi sparsi per le due regioni.
Il popolo era nel panico, ricordo solo che i miei genitori, piangendo, mi lasciarono su una nave che mi portò nella regione di Sinnoh visto che lì vivevano i miei nonni ormai defunti.
Non si riusciva a capire cosa stesse succedendo, né la causa di tutto questo.
I vecchi di queste regioni,che hanno vissuto questa esperienza... tutti mi hanno detto che lo Spirito dell'incendio leggendario si è incarnato in una persona di questo mondo.
Gold, questo è quello che so, ambasciatore non porta pene.»
«Capisco... grazie. Mi sei stato d'aiuto.»
«Tranquillo.»
Me ne andai dalla palestra e, mentre ripensavo al racconto di Raffaello, iniziai a sentire delle voci che mi rimbombavano nella testa.
«AIUTO! SPEGNETE QUELLE FIAMME! LA MIA CASA... LA MIA FAMIGLIA.. STO PERDENDO TUTTO!»
«MAMMA, PAPA' E' BLOCCATO IN CASA!»
«NO! AIUTO! LA MIA CASA E' STATA TRAVOLTA DAL FUOCO, MIO MARITO... E' ANCORA LI' DENTRO!»
«IO... HO PERSO TUTTO....»
Era come se io ero presente, quel giorno. L'incendio leggendario... ero ancora inconsapevole di cosa sarebbe accaduto durante il mio cammino.
"Non ho assistito all'incendio, quando invece sento le voci delle vittime.
E vedo le case incendiate... Che lo Spirito...? No, impossibile." 
Queste erano le uniche parole che ripetevo nella mia mente... 
Mi continuavo a chiedere COME MAI avevo dei ricordi collegati a qualcosa che non ho mai visto. Collegati a qualcosa che non ho vissuto.
Mentre attraversavo il Bosco di Lecci, i miei pensieri erano fissi soltanto su una cosa.
" 'lo spirito dell'incendio leggendario si è incarnato in una persona di questo mondo'... lo spirito dell'incendio...
Io... no, non può essere. Non posso finire in paranoia solo perché... Ma se fosse così? Se quello Spirito fosse ancora vivo? Se è ancora capace di... non so, 'perdere' il controllo e riscatenarsi? Questa cosa mi fa non poca paura. No, è impossibile, basta. Il ragazzo che tutti temono è Red, io non sono nessuno. Se ci sono delle voci su di lui, allora lo Spirito dev'essere lì, io non centro niente. Ok, basta."
Giunto a Fiordoropoli, 'una città in via di sviluppo dove le persone e i Pokémon vanno e vengono a piacimento', mi fermai al Centro Pokémon, visto che ormai s'era fatto tardi e non avevo di certo l'intenzione di sfidare già la capopalestra, Chiara.
Quella notte non riuscivo a dormire... Cercavo di prendere sonno, ma un sogno mi tormentava. 
In quel sogno vedevo le città andare in fiamme e persone morire. Passai una notte in bianco per colpa di un racconto.

La mattina, mi precipitai in palestra. Passare più o meno di 8 ore d'incubi... quasi non ero cosciente.
La palestra inaspettatamente era chiusa, e domandai ovviamente perché.
«Ehm... salve, io... sarei uno sfidante di Chiara... com'è che la palestra oggi è chiusa? E' sucesso per caso... qualcosa?»
«Ragazzo, mi dispiace, la palestra è chiusa a causa di qualcosa che è avvenuto stanotte.»
«Non è che per caso sa dirmi... cosa?»
«Mi dispiace, non so dirti nulla, io sono qui solo per dire a scocciatori come te che la palestra è chiusa. Guarda cosa mi tocca fare, nemmeno mi pagano...»
«Ah capisco. Inutile che sti scaldi. Fanno bene a non pagarti.»
Quasi stavo per iniziare una lite.
Quindi decisi di andare al Parco Nazionale. Mentre camminavo, una ragazza correndo mi urtò, cadendo.
«Scusami, non ti ho visto!»
«Ma guardala... dov'è che vai così di fretta?! Almeno fai attenzione...»
«Sto correndo a casa di Chiara, sai, sono una giornalista...»
"Giornalista... Chiara... oh cacchio" pensai.
Cercai di trovare la casa di Chiara. Ho capito che ero nei paraggi di quella casa quando vidi una folla ammassata su un edificio...
...bruciato.

CONTINUA...

***spazio autrice***
Hey hey hey! E sì, sono ritornata dopo.. quanto tempo è passato? °^°

Che dire, bandierina verde se volete il continuo, bianca se la ritenete banale (e se notate errori d'ortografia, sengalate così posso correggere ^^), arancione se pensate di aver sprecato più o meno di 5 minuti della vostra vita :3

grazie ^^

 

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Capitolo 5
*** CAP.V: SILVER ***


 

CAP V: SILVER

Cercai di trovare la casa di Chiara. Ho capito che ero nei paraggi di quella casa quando vidi una folla ammassata su un edificio...
...bruciato.
Avevo gli occhi spalancati, non riuscivo a credere a nulla di tutto quello che avevo davanti ai miei occhi.
Giornalisti su giornalisti, ammassati, per intervistare qualcuno.
«Siamo qui oggi per intervistare Chiara, l'unica sopravvisuta nell'incendio avvenuto 
questa notte...»
Non potevo credere a cosa avevo davani.
«Lei, Chiara, capopalestra di Fiordoropoli, è sopravvissuta all'incendio che ha travolto casa sua. A quanto pare è l'unica sopravvissuta, sa spiegare cos'è successo?»
«...No...»
La sua voce era piuottosto tremolante, forse neanche lei sapeva come mai ha cacciato una parola...
«L'incendio è avvenuto stanotte. Chiara era fuori casa per motivi ancora a noi sconosciuti. Appena sul luogo, ha visto la sua casa in fiamme, quasi già ridotta in cenere. In base alle nostre ipotesi, Chiara ha cercato di chiamare i suoi genitori e la sua sorellina di appena 6 anni, ma senza risultati. Chiara ha sul corpo alcune ustioni di secondo grado, ma non tanto gravi da finire in ospedale...»
Pensai che il sogno di quella notte fosse stato una sorta di.. premonizione.
Quasi come se gli incendi che sogno, possono capitare davvero, anche se in modo altamente ridotto.
Mentre ero lì, il PokéGear iniziò a squillare.
Ovviamente era Elm.
Prima di rispondere però cercai di allontanarmi un po', ma non così tanto da non riuscire a sentire le voci dei giornalisti.
«HEY GOLD! Come procede la tua avventura?
Hai saputo dell'incendio..? Della casa di Chiara..? Hai presente, no?»
«Caro professore, se magari mi lascia rispondere senza continuare a parlare...»
«AH! Quindi ne sai qualcosa! Ok, ok. Questa cosa ti sarà d'intralcio. Come farai a conquistare la terza medaglia? Eh?»
«Sto cercando di risponderla in modo gentile, lei sa benissimo che sono irascibile, tanto d'arrivare al punto di non trattenere gli insulti. Ma a quanto pare lei sta cercando di farmi innervos-»
«HEY HEY HEY AMICO, lasciamo da parte l'incendio, intanto ho una nuova frase per te!! Muoviti, prendi appunti, non ho molto tempo:»
«Finalmente, ok ci sono...»
«"Lo spingeva a farlo solo per il suo desiderio.
Il suo desiderio era la vendetta.
Voleva vendicare coloro che-"
*Tuu, tuu*»
«Oh.»
Mentre stavo posando nel mio zaino taccuino e penna, qualcuno mi toccò la spalla, in cerca di attenzioni.
«Gold, giusto?»
«Ah bene. Silver, no? Mancavi solo tu, qui. Complimenti, sei riuscito a seguirmi. Già ho i cazzi miei per essere incazzato... cerco di essere gentile: quindi, se non vuoi peggiorarmi le cose, lasciami andare.»
«Ricordavo il tuo carattere, incazzoso come sempre, anche oggi eh?»
«Grazie al cacchio, direi. Non posso ricevere per ora la terza medaglia, quella, uhm, stupida Chiara sta solo ritardando quella che chiamerei "la mia avventura."»
«Sai invece cosa penso? Cerchi di incazzarti con me con il desiderio che io mi tolga dalle scatole, ma.. sai che c'è? So cos'hai sognato, so perché sei qui adesso. Non credo che un ragazzo come te si interessi ad un incendio. Credevo, invece, che uno come te... beh, sarebbe andato avanti "sbattendosene" di quello che è accaduto.»
«Uhm... e... cosa... stai cercando di dirmi?»
«Quest'incendio, secondo te, è accaduto... per caso? Oppure c'è qualcosa sotto questa vicenda? Tu... sapevi che sarebbe successo?»
«Scusami, cosa vuoi che ne sappia? Sì ok, stanotte non ho dormito, ma questo non vuol dire che sia stato io... anzi. Mi trovavo al Centro Pokémon, chiedi all'infermiera se vuoi un'altra conferma.»
«E perché stanotte non hai dormito? E' stato per un sogno.... terribile, vero?»
«COME CAZZO VUOI CHE TI RISPONDA? SI? NO? QUESTA COSA E' SUCCESSA PER CASO. P-E-R-C-A-S-O. IO NON HO NULLA A CHE FARE... credimi.»
«Va bene, va bene.»
E Silver andò via, precisamente continuò ad attraversare tutto il percorso, per poi andare o nel Parco Nazionale o al PokéAthlon.
Mentre invece, io tornai al Centro Pokémon, per un solo motivo: ovvero, rilassarmi e poi riflettere.
"Possibile che Silver... è al corrente di tutto?
E' a conoscenza del fatto che... stanotte...
No, impossibile."
Iniziai a prendere seriamente in considerazione una cosa che forse mi sarebbe stata d'aiuto, ovvero:
Può essere che Silver...?

CONTINUA...

*angolo autrice*
ODDIO! UN AGGIORNAMENTO! (almeno è quello che penso di voi in questo momento x3)
Che dire, le solite cose:
Bandierina verde: se il capitolo vi è piaciuto :3
Bandierina bianca: se è stato.. più o meno (?) di vostro gradimento
Bandierina arancione: se credete di aver sprecato del tempo della vostra vita ^^
Vi prego di segnalare gli errori, nel caso lascerete una recensione 
Alla prossima c:

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Capitolo 6
*** CAP. VI:SILVER E LO ***


CAP.VI: SILVER E LO "SPIRITO"

"Può essere che Silver...
...è al corrente di tutto? E' possibile che lui sappia dello 'spirito dell'incendio'? E' possibile che lui sappia dell'"incendio leggendario"?"
Mille pensieri iniziarono a girarmi per la testa... facilmente andavo in paranoia, e questo era uno di quei momenti.
Uscii dal Centro Pokémon, a causa del fatto che molti giornalisti si fermavano lì per poi girare dei servizi sulla distruzione della casa di Chiara.
Decisi quindi di andare al Parco Nazionale, a nord di Fiordoropoli. Essendo alla fine un 'giardino gigante', pensavo che era un posto abbastanza tranquillo per mettere un po' in chiaro le mie idee, ma le cose mi sembravano non poco facili.
Non volevo sapere nulla, per me ora esistevano Silver e l'incendio, niente di più. Ero completamente estraneo di cosa accadeva all'esterno della mia mente.
Posai lo zaino su una panchina, e mi sedei.
Iniziai a pensare, e a pensare, intanto appuntavo su un quaderno ogni cosa che usciva dalla mia testa:
"Allora, punto uno: Silver è più grande di me.
due: Silver dice d'essere a conoscenza del 'pericolo' di cui andrò in contro, fin qui ci sono.
Immagino qui arrivi la parte critica della situazione, allora:
Silver era... diciamo 'per caso' di passaggio davanti casa di Chiara, sapendo dell'incendio, e sapendo soprattutto che ero lì.
Sapeva inspiegabilmente che stanotte non ho dormito, e sa anche che non ho chiuso occhio per un sogno abbastanza strano.
Quindi, facciamo un passo indietro:
Ho sognato un incendio probabilmente perché ieri ho saputo dello "spirito dell'incendio", dell'"incendio leggendario" e del fatto che si pensa che ormai lo 'spirito dell'incendio' s'è ormai incarnato in una persona in questo mondo.
Collegando gli eventi... si ott-"
Mi fermai un attimo. Avevo collegato le ipotesi, ed era uscita una cosa che mi avrebbe perseguitato.
"Forse era meglio continuare e fregarsene", pensai.
Iniziai a capire una cosa che non avevo mai considerato fin dall'inizio.
Non volevo credere a cosa avevo scritto su quel quaderno.
"No, impossibile.
Collegando gli eventi... l'"incendio leggendario"... lo "spirito"...
Se Silver è a conoscenza di tutto, vuol dire che ormai il fatto è chiaro.
Lo "spirito" deve perforza essere in me... o in lui.
Ma, se lui sà cos'ho sognato, allora ci dev'essere per forza un'altra conclusione.
Quindi, se non è in me, né in lui...
Magari è in entrambi."
Non credevo a nulla. Non volevo crederci.
Era praticamente impossibile che in me poteva esserci lo "spirito dell'incendio". Avevo la mente completamente annebbiata, non avevo più voglia di pensare, o meglio, non volevo.
Per lo "spirito" si trovava in Silver, io non potevo essere "l'erede di una maledizione".
"...
cazzate."
Misi gli oggetti a posto. Provai a non pensare a cosa avevo appena scritto, anche se probabilmente qualcosa di vero c'era. Testardo com'ero, non potevo di certo fermarmi a pensare. Per me il mio obiettivo era conoscere la storia intera, vincere la Lega, trovare Red e basta, l'importanza di Silver e del resto delle cose era ben poca.
"Me ne frego del resto, ora voglio la medaglia. Anche con forza, devo averla", pensai.
Quindi uscii dal Parco Nazionale. Attraversando il Percorso 35 notai che le acque non si erano calmate, per nulla.
L'unica cosa diversa è che, a differenza di prima, avevo la sensazione che qualcuno mi osservava da lontano, ovviamente non davo importanza a piccole sensazioni del genere.
Tornato a Fiordoropoli, vidi una fila davanti la palestra.
Decisi di chiedere al signore davanti l'entrata:
«Mi scusi, sono il ragazzo di pri-»
«Fai la fila come gli altri e potrai sfidare il capopalestra. Ah e sarà un sostituto per ora, Chiara non è ancora tornata.»
«Ah, okay, grazie eh.»
Così mi misi in fila. C'erano abbastanza allenatori, mi chiedo come mai così tanti sfidanti in un solo giorno.
"Ormai è legge: se non succede nulla, nessuno ti considererà mai.", avevo pensato.
Mentre ero in fila, uno sfidante uscì dalla palestra.
Probabilmente, come si leggeva dalla sua espressione, aveva perso...
Ma la sua espressione non era solo "tristezza", oppure di "determinazione" per una rivincita.
Il ragazzo aveva lo sguardo rivolto verso il basso, perso. Gli sfidanti in fila gli domandavano che tipo era il sostituto di Chiara, quali Pokémon aveva, se era difficile da battere... ma niente.
Le parole che uscivano dalla sua bocca erano solo:
«Sangue e morte.»
Era abbastanza inquietante. Avevo già troppi pensieri per la testa, questo non fece altro che peggiorare la situazione che avevo già creato.
Dopo aver aspettato un po' di tempo, era ormai giunto il mio turno.
Il 'capopalestra' era un tipo anziano, seduto su una sedia.
Aveva lo sguardo rivolto verso il basso, aveva un non so che di strano.
Senza nemmeno presentarmi, prese le sue pokéball: avrei dovuto battere tre pokémon di tipo normale.
«Ragazzo, avvicinati.»
«Sì eccomi, mi dica.»
«Quale scegli come primo Pokémon da sfidare?»
«Direi la seconda...»
«Va bene, come vuoi. Vai in postazione.»
Andai alla mia postazione. Presi le mie pokéball, e decisi di mandare in campo il mio Pidgey.
Sentii una risata, ma non ero sicuro.
"Sarà solo una mia impressione", pensai.
L'anziano prese, come da me scelto, la seconda pokéball.
C'era qualcosa di strano, me lo sentivo.
Lanciò la pokéball in campo: uno Spinda.
Tutto fin troppo normale, non a caso lo Spinda aveva...

CONTINUA...

***ANGOLO AUTRICE***

"OMMIODDIO UN CAPITOLO NON CI CREDO" cit.voi, immagino xD
Sì okay mi scuso come al solito... spero che ne sia valsa la pena aspettare ç_ç
Come al solito, bandierina arancione se credete di aver sprecato del tempo della vostra vita;
bianca se non vi è piaciuto molto;
verde se vi piacerebbe un continuo :3
(se notate errori, vi prego di metterli nella recensione, così posso correggere... W i grammar-nazi xD)

Alla prossima :3

 

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Capitolo 7
*** CAP. VII: SPINDA. ***


CAP VII: SPINDA

...
Mi sembrava tutto fin troppo normale, anche se un po' di normalità dopo tutti gli eventi accaduti... insomma, ci poteva stare.
Uscì dalla pokéball il suo Spinda. Stranamente, entrò in campo dandomi le spalle.
Ho aspettato che si girasse per iniziare la lotta. Ho aspettato sudando freddo.
L'anziano sembrava, in piedi, privo di sensi: come se tutto questo non fosse un suo problema.
Vedevo che osservava il mio Pidgey con molta attenzione.
"Normale, no? Studia il suo avversario... spero.", pensai.
Dopo un po', decisi di fare la prima mossa: "Se qui nessuno si muove, probabilmente rimarrò qui per l'eternità".
«Pidgey, 'Raffica'!»
Il mio Pidgey stava preparando la sua mossa, innalzandosi in volo per creare, appunto, una raffica di vento.
Ad un tratto, mentre Pidgey stava muovendo velocemente le sue ali per attaccare...
«Spinda, Mostrati!»
L'anizano ad un tratto era come se avesse "preso vita"...
"Ma che cacchio...?"
Lo Spinda si girò, finalmente potevo vedere la sua faccia.
«Finalmente! Ci voleva tanto?! Oppure avevi paura di perdere tanto da non voler far vedere la tua faccia?!»
Ovviamente mi sbagliavo...
"Oh... Mio... Dio... tutto questo non è per niente normale, anzi."
Quello Spinda non era PER NIENTE normale.
Dalle sue 'spirali', che dovevano essere i suoi occhi e le sue orecchie, scorreva sangue incessantemente.
Le macchie sul suo corpo cambiavano colore velocemente: da nero a viola, da viola a blu, da blu a nero... sembrava fosse qualcosa di psichedelico.
Il mio Pidgey all'improvviso smise di attaccare. Si blocco in aria, come se il tempo si fosse fermato all'improvviso.
«PIDGEY! Forza, che ti succede?! Sei forte, LO SAI!
Tu... cos'hai fatto? Cos'è successo?!»
«Hm... ragazzino... non ti è chiaro per caso?»
Spinda alzò le braccia, e si girò verso Pidgey: era in grado di comandare i movimenti di Pidgey a suo piacere con le sue braccia.
Iniziò a schiantarlo contro le mura della palestra, contro il soffitto, contro il pavimento...
In piccola parte sentivo anch'io il dolore che provava Pidgey. In fondo, era un mio Pokémon.
Cercai di farlo tornare nella sua pokéball, ma niente.
Io lì non avevo potere.
«PIDGEY! RITORNA! Ritorna! Ritorna...! Ritorna...»
«Pensi di cavartela scappando, ragazzino?
Ricorda che hai scelto tu con quale Pokémon avrei dovuto iniziare.»
«L'avessi saputo, avrei aspettato il ritorno di Chiara.»
Intanto vedevo Pidgey soffrire sempre di più.
Mi sentivo del tutto impotente, non potevo fare nulla, ma non avrei di certo lasciato soffrire un mio caro amico così. Pensavo cosa fare, provavo e riprovavo.
Intanto, ai piedi di Spinda, si espandeva una macchia di sangue, sempre di più.
«Quando non sai le cose... è tutto più divertente e misterioso, non trovi?», disse l'anziano.
«Diciamo che questo è anche ciò che penso io ma... la prego, basta, BASTA! Lasci stare Pidgey!
Faccia smettere il suo fottuto Spinda, lasci stare Pidgey, va bene mi arrendo, basta che non faccia più cazzate del genere, voglio smettere di soffrire anch'io, posso aspettare il ritorno di Chiara! Anche se finirà per strada, anche se diventerà una tossico-dipendente o se farà la puttana perché ormai ha perso letteralmente tutto, IO SFIDERO' LEI ANZICHE' TE!»
Iniziai a piangere per la rabbia che avevo in me, e per la tristezza nel vedere Pidgey ormai stremato.
Intanto il sangue di Spinda era arrivato ai miei piedi, e anche ai piedi dell'anziano.
«Svegliatemi da questo incubo... sto impazzendo...»
«Ragazzo, dimmi... quel giorno che vedrai la morte... cosa farai? Scapperai? Sai benissimo che non si può scappare dalla morte...
Spinda, sai bene cosa fare, ormai hai imparato.»
"E' la fine di questo incubo?", pensai.
Spinda fermò le sue braccia, e intanto le abbassava, lentamente...
Pidgey quindi, cadde a terra, nella pozza di sangue di Spinda.
«E' finita?»
Invece no, ero davvero un povero illuso.
Pidgey iniziò a sprofondare, come se la pozza di sangue fosse lunga metri e metri.
Iniziai a correre verso Pidgey, e correndo avevo ormai le scarpe interamente sporche di sangue.
«PIDGEY! NO! No!»
Era troppo tardi, ormai era sparito. Mi abbassai, appoggiandomi a terra con le ginocchia e iniziai a colpire il suolo, con tutta la rabbia che avevo dentro di me.
«Che c'è, ragazzo, ti arrendi?»
Mi alzai. Ormai avevo macchie di sangue ovunque. Mi sentivo 'vuoto', sentivo di aver perso tutto, anche la mia vita.
«Non... non mi pare il caso di continuare... tornerò quando sarò più... più forte... forse.»
Non avevo la forza di andarmene, non avevo più la forza di essere infuriato per ciò che era successo, non avevo la forza di fare nulla. Tutta la mia determinazione... che fine aveva fatto?
«Ormai qui nulla a più significato per me... non ha più senso... non so se tornerò...»
«Io sarò qui ad aspettarti per un'altra sfida.»
Uscii dalla palestra stremato. Tutti gli allenatori in fila iniziarono a guardarmi.
«Cos'è successo? L'avrà fatto a pezzi!»
«Ahahahah non è in grado di battere un sostituto? Pensate quando tornerà Chiara!»
"Bastardi, quando capiterà a voi, voglio vedere cosa direte".
All'improvviso mentre tornavo al Centro Pokémon, qualcuno mi prese il braccio sinistro con l'intento di fermarmi.
«Gold, ricordi quando ti dissi che sapevo a cosa saresti andanto in contro?»

CONTINUA...

***angolo autrice***
ommioddio, quanto tempo è passato? D:
Per fortuna stamattina mi sono svegliata con l'intento di continuare la storia, se no avrei lasciato perdere di nuovo!!
Spero che questo capitolo sia un po' più lungo degli altri... spero... D:
Come al solito:
bandierina verde se vi è piaciuto;
bandierina bianca se avete apprezzato in parte in capitolo;
bandierina rossa se pensate di aver sprecato del tempo della vostra vita ^^
(se trovate errori, vi prego di segnalarli nella recensione).
Grazie e alla prossima... spero! :D

-Nami_19

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