I diari di Ellie.

di Marco Mazza
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Giorno 0, foglio 0. ***
Capitolo 2: *** Giorno 3, foglio 2 ***
Capitolo 3: *** Giorno 34, foglio 5 ***



Capitolo 1
*** Giorno 0, foglio 0. ***


Il diario di Ellie.

 

Prologo.

 

 

 

Giorno 0, foglio 0.

 

 Il cambiamento. Una cosa naturale, come respirare. Ci fa paura, perché e una cosa che sfugge al nostro controllo. Non lo si può fermare, fa quello che vuole. Ma perché? Ecco la domanda che mi sto facendo oggi. Qui, su questo albero con il vento caldo che mi scuote i capelli. E la penna in mano, che ho rubato ovvio. 

 Perché non possiamo rimanere sempre uguali? Perché dobbiamo cambiare continuamente?

 Forse ti starei chiedendo perché parlo con te, infondo non sei altro che un pezzo di carta, inanimato. Senza vita. Ma lascia che ti dica una cosa: Sono circondata dalla morte. Incontro una persona, viva, normale e penso di essere fortunata. E Cavolo se lo sono. Perché non sono più sola giusto? Perciò permetto a me stessa di affezionarmi. Passo del tempo insieme a lei, dormo con lei, parlo con lei e lascio credere a me stessa che sia tutto normale…Accidenti, arrivo perfino a credere che il mondo sia tornato come prima. Buffo non trovi? Come il fatto di non essere più soli cambi il tuo modo di pensare. In qualche modo ti fa tornare a credere, in cosa però, ancora non lo so. 

  Perciò Faccio cadere le difese, abbasso la guardia e poi…Poi mi giro per un secondo, solo per un maledetto secondo e la trovo li, riversa in una pozza di sangue. Gli occhi aperti, il volto straziato dal dolore. Che mi guarda. E la supplica arriva, come lo scoccare dell’ora.

 “ Uccidimi, ti prego. ” E io lo faccio, senza alcun problema. 

 Credi che sia una persona orribile vero? Un mostro. Be, forse un po’ lo sono. Ma sono cambiata. Non ero così. Mi sono dovuta adeguare. Perché se non uccidi, muori. Semplice, come respirare. 

 Ecco vedi, alla fine tutto si riconduce al cambiamento. Non lo vogliamo, ma lui arriva. Lento, inesorabile, una creatura che striscia nella notte. O ci trasforma in mostri o in fatine dalla ali brillantiate. E io, io non sono affatto una fatina. 

 Sono un mostro. Come quelli che girano ora per il mondo.

 Ma sto divagando. 

 Scusa. 

 Perciò ecco perché ho deciso di parlare con te, mio caro amico. Tu non puoi morire, quindi posso permettere a me stessa di affezionarmi. Posso girarmi tranquillamente senza il timore di trovarti steso per terra. 

Morto. 

 Posso dirti tutto quello che mi passa per la testa, perché tanto mi fido di te, caro figlio. Con tutto il cuore. E un giorno magari, avrò anche il coraggio di darti un nome. Ma per ora rimani…Foglio.

 Forse in queste parole non ci troverai un senso logico, ma va bene ugualmente. 

 Spero di piaccia. 

 Con affetto, 

 Ellie.



Ed eccomi nuovamente quì. Nuova storia, nuovo progetto. Non ho mai avuto un diario, non so di preciso come funzioni, perciò perdonatemi se sbaglio! Detto questo vi lascio in compagnia di Ellie.
Ci tengo a ringraziare le persone che hanno trovato un momento per lasciare un piccola recensione. I vostri commenti positvi mi hanno lasciato senza parole...Quindi Grazie!!

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Capitolo 2
*** Giorno 3, foglio 2 ***


Giorno 3, foglio 2

Sono tre giorni che non mangio. Tre giorni che non dormo. Tre giorni in cui osservo il sole salire e tramontare dalla finestra. Mi sono…Ho trovato una casa. In un quartiere carino, appena fuori la città…Non so neanche dove sono. Avevo una cartina ma credo di averla persa. Dove non lo so. 
 Caro foglio, sono tre giorni che non ti scrivo. Ma se vuoi sapere la verità ci ho provato. Veramente. Ho provato a riempire le tue pagine bianche, ma…Quando appoggiavo la penna non riuscivo a muovere il braccio. Così ho lasciato perdere, e ho cercato di non pensarci. La solitudine mi ha tenuto compagnia fino ad ora. Il silenzio è stato un bel compagno. Forse uno dei migliori. Non dice niente e ti da sempre ragione. Una cosa bella non trovi? 
 Comunque la casa è carina, ha due piani, un giardino recintato e una piscina. Per ora, credo sia un posto sicuro.
 Ho deciso di non dormire nella camera principale. Mi…Mi sembrava una cosa sbagliata. Ma non ti preoccupare. A quanto pare avevano una figlia, perciò ho preso la sua camera…In prestito. Dovresti vedere la casa, e così ordinata, pulita. Una cosa che non si vede molti di questi tempi. Credi che sapessero che la fine stesse arrivando? Io penso di si. 
 Avrei tanto voluto saperlo anche io…
 Ci sono delle foto, tante tantissime foto. Di loro tre, felici e spensierati al luna park, al mare, in montagna e a una cena di famiglia. Sono…Bellissime. Vuoi sapere una cosa? Ho pianto. Come una cretina. Perché? È una cosa stupida da pensare soprattutto ora, ma io non avrò mai una famiglia. Non sposerò mai il mio “Principe Azzurro”, non avrò bambini, non avrò il mio e vissero felici e contenti. Non amerò mai, nessuno. 
 Non si può amare in un mondo dove la morte domina su tutto quanto. 
 Chi ci riesce? È un campione. Ma il solo pensiero di ricominciare…Di affezionarmi ancora a qualcuno…No. Non lascerò avvicinare più nessuno. Perché quando penso di aver trovato un posto sicuro…Loro arrivano. Rovinano tutto. E io rimango sola. Ancora una volta. E come una giostra infinita. Perché? Perché non possono lasciarmi in pace? Solo perché io…Lasciamo stare. 
 Amare penso sia una delle cose più belle, ti conquista, di getta in una felicità che difficilmente riesci a trovare restando da sola. Ma certe persone ci riescono. Non hanno nessuno eppure riescono ad essere felici. Come fanno? 
 Ho osservato quelle foto per ore, le ho studiate. Loro si amavano. Il marito amava la moglie, e lei amava lui. E insieme amavano la loro figlia. Eternamente felici. Un cerchio che si ripeteva all’infinito. Perciò la domanda mi è sorta spontanea: Se io non ho nessuno potrò essere felice? Potrò essere forte come quelle persone che non hanno mia avuto nessuno?

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Capitolo 3
*** Giorno 34, foglio 5 ***


Ed eccomi qui, dopo parecchio tempo di assenza. Ma tra una cosa e un'altra e con il blocco dello scrittore (praticamente non ho scritto niente fino a ieri), non sono riuscito ad andare avanti con questa storia. Anzi, a dire la verità avevo deciso di farla finere. Ma poi sono andando a rileggerla, e...non so, ho sentito che Ellie aveva ancora molto da dire e ho semplicemente iniziato a scrivere. 
Spero vi piaccia! :) 
E come sempre, se volete lasciatemi un pensiero! 

P.s Se mi sono sbloccato (o almeno spero), e anche merito  vostro e delle vostre bellissime recensioni!
Ok adesso ho finito. 
Buona lettura! 
Marco. 



Giorno 34, foglio 5

 

Caro foglio, 

Scusa se non ti ho scritto per così tanto tempo, ma sono stata impegnata. A sopravvivere. Gli ultimi tempi…be, diciamo che sono stati un po’ difficili. 

 Ma ora, ho un po’ di tempo. Sono in un posto sicuro, be, almeno per ora. 

 Fuori piove. E io sono qui, davanti a questa finestra a osservare le gocce che si schiantano sul vetro. Mi sembrano lacrime. Tante piccole lacrime che scorrono giù lungo il vetro. 

 Sospiro. Io non piango più. Ho smesso di farlo, tanto è inutile. La gente muore ogni giorno in questo nuovo mondo. Oramai, è diventata una cosa normale. La morte domina su tutto. Perciò si, ho deciso di smettere. Tanto non serve a niente. 

 A volte, penso di non ricordarmi nemmeno più di come si fa a piangere. 

 Ora vado caro Foglio. Spero di riuscire a parlati presto. 

Con affetto, 

Ellie.

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