I tuoi occhi color miele, mi hanno cambiato la vita.

di 24maggio2011
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** A dopo. ***
Capitolo 2: *** E' questa, la felicità? ***
Capitolo 3: *** Guai seri. ***
Capitolo 4: *** Agenti Stilinski. ***
Capitolo 5: *** Gelosia e tradimenti. ***
Capitolo 6: *** La donna che credeva d'amare. ***
Capitolo 7: *** Come farò senza di te? ***
Capitolo 8: *** Ti starò accanto. ***
Capitolo 9: *** Sempre. ***
Capitolo 10: *** Family Stilinski on the Facebook. ***
Capitolo 11: *** Sbagliando si impara. ***
Capitolo 12: *** La torta al cioccolato. ***
Capitolo 13: *** Il gioco della bottiglia. ***
Capitolo 14: *** A tuo rischio e pericolo. ***
Capitolo 15: *** Un bacio al gusto di pizza. ***
Capitolo 16: *** La mia ancora. ***
Capitolo 17: *** Confessioni. ***
Capitolo 18: *** La partita di Lacrosse. ***
Capitolo 19: *** Amore impossibile. ***
Capitolo 20: *** Benvenuto in famiglia! ***
Capitolo 21: *** Jackson. ***
Capitolo 22: *** La nostra favola. ***



Capitolo 1
*** A dopo. ***


- Salve e benvenuti in una nuova storia. Grazie per essere qui. Non preoccupatevi che gli aggiornamente delle altre, saranno regolari.
- I personaggi non mi appartengono ma sono di preoprietà di Jeff Davis.
- Storia Au - Tutti Umani.

- Stalia. <3
 
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Malia, è una ragazza di 17 anni, frequenta il quarto anno di liceo alla Beacon Hills High School. E' una ragazza chiusa e solitaria, nessuno l'ha mai notata. Sua madre è morta all'età di tre anni e da quel giorno vive con il padre solo per convenienza. Le sue giornate sono sempre le stesse. Si alza infastidita la mattina, fa una doccia fresca per svegliarsi, colazione alla svelta e poi dritta a scuola. Malia non ha amici. Malia è sola. Malia è convinta che le sue giornate non cambieranno mai, fino a quando, un giorno, i suoi occhi incontreranno per qualche secondo due grandi occhi color miele che cambieranno la sua vita, per sempre.
 
- A dopo.

Quella mattina, era iniziata esattamente come tutte le altre per Malia Hale. Sveglia alle 06:30 del mattino, doccia rigenerante fino alle 07:00, un quarto d'ora davanti all'armadio per indossare uno dei suoi inutili vestiti, tanto nessuno l'avrebbe notata, suo padre Peter, che le urlava dal fondo delle scale, un buongiorno riluttante, una colazione alla svelta, litigata di routine con quell'idiota di suo cugino Derek, che da quasi un anno ormai, viveva con loro e poi dritta a scuola. Non che ne avesse voglia, insomma. Se poi pensa che tra qualche minuto avrebbe dovuto sorbirsi un ora di Matematica con il più idiota dei professori, gli veniva male. Come gli viene male guardare milioni di coppiette scambiarsi teneri baci e dolci effusioni come se da quello ne dipendesse la vita. 

Malia non è mai stata una persona invidiosa delle altre, ma da qualche giorno a questa parte, inizia a sentirsi esattamente così. Invidiosa. Invidiosa di un ragazzo che non ha, invidiosa di un amica che non ha. Malia passa per i corridoi ma nessuno gli parla, nessuno la guarda. Malia, oggi, come tutti gli altri giorni passa per i corridoi con le lacrime agli occhi. Lacrime di rabbia, dolore, frustrazione. Lacrime che gli bagnano gli occhi e gli annebbiano la vista. Non sa di chi è la colpa, se sua o di quel tonto che gli è appena saltato addosso facendola cadere con il culo per terra. Sta di fatto però, che per la prima volta in assoluto, tutti gli occhi sono puntati addosso a lei. Quasi tutti ridono e la prendono in giro e Malia vorrebbe solo prendere tutto, salire sul primo treno e andarsene via, lontano, senza una meta, per sempre. Lei si asciuga le lacrime, tutti ridono e il ragazzo che l'ha fatta cadere a terra è ammutolito, ma riesce comunque a porgergli una mano per aiutare ad alzarsi e l'aiuta a raccogliere i fogli che gli sono caduti dallo zaino semi aperto.
- Guarda dove metti i piedi, razza di deficiente. - Sbraita Malia.
- Ti chiedo scusa, sono mortificato, te lo giuro è che andavo di fretta. Non ti ho mai visto qui. Sei nuova?! Ciao, io mi chiamo Stiles. - Dice porgendogli la mano. Malia lo guarda accigliata un secondo prima di stringergliela con dolcezza.
- So chi sei, Stiles. Vivo qui da quando sono nata e abbiamo frequentato la stessa classe per anni. Abbiamo anche molti corsi in comune.
- Mi prendi in giro?! Avrei notato certamente una ragazza bella come te. 
- Non ti sto prendendo in giro, è così. E evidentemente non sono così bella quanto dici, dal momento in cui nessuno si è mai accorto di me, ma da oggi, tutti sanno chi sono. Sono quella che è caduta con il culo per terra, nel bel mezzo del corridoio grazie ad un tonto come te. E comunque sta attento, la tua ragazza potrebbe sentire che dici a qualcun'altra che è bella. - Dice acida Malia. Non che volesse esserlo, ma 17 anni di solitudine sono tanti.
- Mi dispiace averti buttato a terra. Posso sapere almeno come ti chiami e perchè stai piangendo? - Chiede dolcemente, Stiles. 
- Brutta giornata. Mi chiamo Malia e scusa, non volevo risponderti male.
- Tranquilla, non è successo niente. Sicura di star bene?
- Credo di si. Grazie! - Dice sorridendogli dolcemente.
- Posso offrirti un caffè, alla pausa? Voglio sdebitarmi per averti umiliato davanti a tutta la scuola.
- Non starai correndo un po' troppo, Stilinski?! Cosa direbbe Ether se fosse qui?!
- Ether non è qui e non direbbe nulla. Sai addirittura con chi sto?! - Gli chiede Stiles senza riuscire a trattenere un sorriso compiaciuto.
- Sai qual'è il problema Stiles? E' che io so tutto di tutti, ma nessuno sa niente di me. - Dice sulla difensiva Malia. Stiles si fa serio.
- Ti prego, Malia. Un caffè. Un caffè soltanto!
- Ci vediamo all'intervallo, Stilinski! Offri tu? - Chiede Malia. 

Come nelle più grandi e comuni storie d'amore, lei è la sfigatella di turno che si è innamorata fin dall'asilo di un figaccione che da grande è anche diventato giocatore di lacrosse e co-capitano della squadra assieme al suo migliore amico. Malia è cotta di Stiles fin da bambina. Quel bambinetto super logorroico dagli occhi color miele, gli è sempre piaciuto e più cresce e più diventa bello, di conseguenza, Malia sogna di più. Sogna di lei, di lui, di loro, stretti in un abbraccio, al mare, d'inverno, al tramonto. Sogna di baci, abbracci, carezze. Sogna da sempre ma il fatto che il ragazzo che praticamente ama da sempre gli stia rivolgendo la parola e gli stia anche offrendo un caffè, è la realtà, quindi sta al gioco e inizia a flirtare con lui. Siano benedetti i giornalini per ragazze. E' da quelli che Malia ha imparato qualcosa.

- Certo che si. Sono figlio di uno sceriffo, mantengo alto il mio onore. E' ovvio che offro io. - Dice sicuro di se, Stiles.
- A dopo, allora.
- A dopo. - E sebbene Stiles Stilinski sia considerato il ragazzino più intelligente, del suo gruppo di scalmanati, lui stesso, adesso, non sa spiegarsi perchè non può essere più felice di così.

 
Piccolo spazio autrice:

Ok cuccioli. Ciao a tutti. Questo è quel che è. Avete letto bene. Stiles e Malia.
"Nella trappola, ci son caduta anch'io." 
Ho preso il prestito la frase di una canzone che mette i brividi:
Bella senz'anima. - Riccardo Cocciante.

Che dire, per il momento è tutto. Grazie per essere arrivati fin qui e a risentirci al prossimo capitolo. 
Fan di STALIA, scatenatevi!!

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Capitolo 2
*** E' questa, la felicità? ***


N.A: Salve cuccioli. Metto qui delle breve note per ringraziare 
- Stilba.
- A_M_N.

Per le splendide recensioni che mi hanno lasciato nello scorso capitolo e volevo avvisare che questo capitolo è più lungo ma gli altri saranno abbastanza normali.
Non ho altro d'aggiungere se non ringraziarvi immensamente per essere arrivati fin qui e augurarvi buona lettura.

 
- E' questa, la felicità?

Sebbene Malia Hale, quella mattina si alzò con la consapevolezza che sarebbe stata l'ennesima giornata del cavolo, qualcosa cambiò quando il ragazzo che ama da sempre, gli è finito addosso e per scusarsi gli ha offerto un caffè. Malia non ci poteva credere. Era alle stelle. Finalmente uno dei suoi più grandi sogni si è realizzato o per lo meno si sta realizzando e non puo' essere più felice di così. Se c'è una cosa che Malia fa dal primo giorno di prima superiore ad oggi, che è il primo giorno di quarta, è osservare. Malia osserva sempre e costantemente tutto ciò che riguarda Stiles. Dai suoi capelli ad una camicia nuova, un paio di vecchie scarpe, un nuovo profumo, un bacio od una litigata con Heather. Sua fidanzata da quattro anni ormai.

Stiles, insieme a Scott McCall, è uno dei più popolari della scuola. Partiti come due sfigati e Nerd di prima categoria, hanno dato il meglio sul campo di lacrosse e sono diventati come dei leader mettendo fuori gioco Jackson Whittemore, considerato fino a poco tempo prima, uno dei migliori. E Malia è li, ad ogni partita ad osservarlo e ad amarlo di nascosto da sempre, mentre sorride gioiosa ogni volta che segna. Ovviamente finge anche che quel punto, Stiles, lo dedichi a lei e non ha quella biondina da quattro soldi di Heather. Ma Stiles la ama e con lei sembra felice, quindi, da brava ragazza innamorata quale è, vuole solo il meglio per lui, anche se il meglio non è lei.

Quando Stiles corse alla sua lezione, lei controllò l'orologio e si rese conto che mancavano ancora tre ore a quel caffè di poco conto. Aveva voglia di saltare la prima e correre a per di fiato verso casa, cambiarsi ed indossare qualcosa di più decente di quello che aveva addosso. Tentennò qualche secondo e poi mandò al diavolo suo cugino Derek che iniziava a riprenderla e corse a casa, certa di trovare suo padre. Ma di questo, al momento, poco gli importa insomma. Arrivata a destinazione e vedendo la macchina del padre si rende conto che deve inventarsi qualche scusa. Si nasconde in giardino, prende un po' di fango che stava per terra e se lo getta sulla maglietta. Apre lo zaino, prende la bottiglietta d'acqua, se ne butta un po' addosso e si prepara per entrare in casa. Stava inserendo le chiavi nella serratura, quando la porta fu aperta da Peter che era già pronto per uscire.
- Malia?! 
- Si papà, sono io. 
- Come mai non sei a scuola?!
- Un cretino mi ha sporcato. C'era una pozzanghera per terra e questo qui, con la macchina l'ha presa in pieno, prendendo anche me. Devo cambiarmi! - Tenta di spiegare, Malia. L'agitazione è alle stelle. Non ha mai mentito a suo padre.
- Certo entra e va ma vedi di moderare subito il linguaggio, signorina. - La riprende scherzosamente, Peter mentre la fa entrare.
- Dov'è tuo cugino? - Chiede ancora.
- Non lo so, non mi interessa e non lo voglio sapere. - Risponde lei.
- Malia, per favore! Vive con noi da quasi un anno ormai, perchè non riuscite ad andare d'accordo?!
- Papà, sto scherzando! E' a scuola che io sappia.
- Ok dai, vatti a cambiare che ti aspetto e ti porto io.
- COSA? NO NO. NO. Non è necessario papà, faccio due passi, tanto ormai la prima ora l'ho persa.
- Mi stai nascondendo qualcosa, Malia? - Chiede Peter. Conosce la figlia come le sue tasche.
- Chi?! Io?! - Chiede ingenuamente, Malia.
- Conosci qualcun'altro che si chiama Malia in questa casa? - Chiede Peter, sorridendo con fare furbo.
- Mh, no. Senti papà, io vado a cambiarmi. Tu va pure a lavoro e ci vediamo stasera. Ti preparo la pasta al forno, ti va?!
- E me lo chiedi anche?! - Esulta Peter. Sono rare le volte che la figlia gli permette di sgarrare con la dieta.
- Ahahha ciao papà. - Lo saluta Malia salendo le scale e fiondandosi dritta dritta sull'armadio. Lo apre e si maledice da sola per non aver niente di carino. 

Poi, un illuminazione. 

Quel vestitino nero a fiori blu con degli stivaletti di pelle nera, sono l'abbigliamento perfetto per un caffè con la tua cotta decennale. Lo indossa alla svelta, abbandona lo zaino prendendo al suo posto una borsa della Armani blu elettrica, come i fiori nel vestito, indossa un giubottino di Jeans e decide di entrare nel mondo dei trucchi. Apre la sua piccola trousse, prende la matita nera tra le mani e con mani tremanti la indossa. Un filo di mascara, un po' di ombretto color pelle che mette in risalto i suoi grandi occhi e un po' di fard. Non ringrazierà mai sua zia Talia che gli e li regalò poco prima dell'incendio che le fece esalare il suo ultimo respiro. A lei, al marito e alle altre due figlie. Laura, la primo genita e Cora la più piccolina. Solo Derek si salvò e nonostante sia passato quasi un anno ormai, per tutti loro, continua ad essere un dolore senza fine. Mette un po' di profumo, controlla l'orologio e tra una cosa e l'altra sono già le 08:30 ed è decisamente arrivata l'ora di tornare a scuola, visto che tra soli venti minuti, sarebbe suonata la campanella che segnalava l'inizio della seconda ora di lezione. 

Per questa volta decide di prendere l'autobus anziché farsela a piedi. E' più comodo e più veloce e poi ha il tempo di sistemarsi i capelli ancora di più e guardarsi dove puo', mentre decide se mettere o no un po' di lucida labbra. Arrivata davanti all'entrata della Beacon Hills High School decide che no, per questa volta non metterà ne lucida labbra ne niente, ma da domani comincerà. Con uno sbuffo seccato si avvia alla lezione di francese. Sebbene fosse la sua materia preferita, da sempre, l'unica cosa che vuole ora è che il tempo scorra velocemente fino alla fine della terza ora per poter incontrare Stiles. Non sa bene cosa sia capitato ma molti sguardi sono attirati verso di lei e per lo più sono sguardi di ragazzi. Se sapeva prima che bastava scoprirsi un po' le gambe per ottenere un minimo d'attenzione, beh, di certo, l'avrebbe fatto prima. Non che fosse quel genere di persona, però, a mali estremi, estremi rimedi.

La campanella della fine della seconda ora suona e lei può andare alla lezione di chimica. Nel bel mezzo del corridoio una mano forte gli circonda il braccio. Spaventata, si gira per vedere chi fosse e nota che è suo cugino che la guarda in cagnesco.
- Come. cavolo. ti. sei. vestita?! - Chiede con rabbia, Derek. Classico geloso! 
- Mh, non credo ti riguardi cuginetto e adesso se vuoi scusarmi, ho chimica con quell'idiota di Harris.
- Si, anche io. E mi riguarda eccome sapere come vai in giro vestita e poi da quando ti trucchi?!
- Derek, io ti voglio bene, ma fatti una padella di affaracci tuoi. - Dice brusca Malia scrollandoselo di dosso e raggiungendo l'aula di chimica.

Entra in classe e vedendo che c'è anche Scott McCall, sorride istintivamente perchè lo sanno tutti che dove c'è Scott, c'è Stiles e dove c'è Stiles c'è Scott. Non fa nemmeno in tempo a finire di pensare che proprio mentre si sta sedendo nel suo solito banco vuoto, un ragazzo, gli è subito a fianco. E' alto e indubbiamente di bella presenza. Ha capelli castani, lunghi e sparati tutti per aria, occhi color miele spesso tendenti al cioccolato e sorriso mozzafiato. Il suo nome è Stiles Stilinski e l'ha appena salutata.
- Ciao. Posso? - Chiede sorridendogli dolcemente, Stiles.
- Certo che si, è libero. - Gli sorride Malia senza riuscire a non guardarlo negli occhi. E' impossibile non farlo. Ha due occhi così grandi e così belli che non si possono non guardare. Sarebbe un reato, non farlo. 
- Non posso credere che io non ti abbia mai vista prima d'ora. Aspetta, ti sei cambiata?!
- L'hai notato? - Chiede Malia, non trattenendo un sorriso di gioia.
- Impossibile non notarlo. Stavi bene anche prima ma così, woow. Posso sapere perchè ti sei cambiata?
- Mh, stavo bevendo dell'acqua e mi è andata di traverso, la maglietta si è inzuppata e visto che la prima non era ancora suonata sono corsa a casa a cambiarmi. 
- Hale e Stilinski, non iniziate a farmi arrabbiare già il primo giorno di scuola e state zitti se non volete finire in presidenza. - Li riprende duramente Harris.
- Scusi prof, che cavolo ho fatto adesso?! - Chiede Derek, ignaro che la cugina stesse avendo una conversazione con uno dei più popolari della scuola.
- Non lei Derek e moderi il linguaggio con me. Per una volta ce l'avevo con sua cugina. - Dice ancora Harris. Fu veloce e automatico. Derek si girò verso la loro direzione e iniziò a guardarli male. Stiles lo salutò con la mano, prendendolo chiaramente in giro e Malia decise di fare lo stesso. Un secondo, un secondo soltanto e i due ragazzi scoppiarono a ridere all'unisono mentre Derek non la smetteva di mandargli occhiate di fuoco.
- Che idiota. - Borbotta Malia.
- Chi, io? - Scherza Stiles.
- Ovviamente non tu, ma mio cugino Derek.
- Ma come fai a sopportarlo? 
- Non chiedermelo perchè non lo so. E pensare che vivo insieme a lui da quasi un anno ormai.
- Non ti invidio proprio per niente, allora.
- Nemmeno io, se fossi un altra persona, mi invidierei. Guardalo, sembra tutto figo, fighetto e poi gira in casa con una tuta stracciata e una canottiera presa a caso e ad occhi chiusi dall'armadio.
- Ehi, guarda che qui quelli fighi siamo solo io e Scott. - Fa il vanitoso Stiles indicando il suo migliore amico, ad un banco dietro di lui che sorride compiaciuto e gli batte il cinque.
- Comunque piacere, io sono Scott. - La saluta Scott, porgendogli la mano. Malia sorride felice e gli e la stringe, presentandosi.

Non sono nemmeno passati 20 minuti dall'inizio dell'ora di Chimica che Stiles ha già sbuffato dieci volte. Ha masticato una matita manco fosse un castoro, ha sbattuto il piede a terra facendolo muovere alla velocità della luce, ha giocato con i suoi capelli e ha fatto perdere la pazienza a Malia.
- Qualche problema? - Chiede infatti.
- Mi annoio. Odio Harris!
- Lo odio anche io. Fai come me! Gioca a qualcosa. Io mi sto facendo l'impiccato, guarda. - Sussurra Malia mostrandogli il quaderno su cui giocava.
- Ah ma da soli non c'è gusto. Posso giocare con te?
- Certo. Scopri questa parola.
- A _ _ _ E. Malia, è facilissima. E' amore la parola. - Dice con un sorriso di vittoria in volto, Stiles.
- E dai, potevi almeno far finta di metterci di più! - Scherza Malia.
- Chi ci metterà di più, sarai tu e non sarà per finta. - Dice Stiles prendendogli il quaderno e iniziando a scrivere la sua parola.
- T _ _ _ _ _ _ _ O. Oddio Stiles, ma cos'è?! - Chiede seriamente confusa.
- Se te lo dico non c'è divertimento. Tocca a te scoprirlo!
- Aspetta, forse ci sono. A, a che fare con il lavoro? - Chiede dopo un minuto circa di pensieri.
- Probabile. - Gli risponde Stiles, sorridendo ancora e ancora. Il cuore di Malia batte ancora e ancora più forte che mai.
- E dai, aiutami un pochino! - Lo prega, Malia.
- Spara qualche lettera. - Gli suggerisce Stiles.
- R?
- Esatto. T _ R _ _ _ _ _ O.
- I?
- Cavolo, si. T I R _ _ I _ _ O.
- Ahaha aspetta che forse ci sono. Prova con un altra lettera! C?
- Arghh. Si! T I R _ C I _ _ O.
- Trovata! Tirocigno. - Dice sicura di se, Malia.
- E vince Malia Hale. Congratulazioni! - Si congratula Stiles!
- SI! - Esulta Malia alzando di parecchio la voce. Tutta la classe ha sentito, tranne il professore. Stiles ridacchia e Malia ride insieme a lui.

Malia Hale non poteva credere ai suoi occhi e alle sue orecchie, era seduta vicino a Stiles Stilinski e stava parlando e ridendo con Stiles Stilinski mentre tra poco, avrebbe preso un caffè con Stiles Stilinski. Stiles Stilinski gente, mica uno qualunque. Derek fissa Malia e la guarda male. Se è vero che a scuola praticamente non la calcolava, a casa, era uno dei cugini migliori del mondo. Dolce, amorevole e tenero quanto basta e sapere che un cretino di prima categoria l'abbia adocchiata, gli fa girare le scatole. Prende il cellulare e invia un messaggio a sua cugina.
- Potresti per favore, seguire la lezione? 
- Non mi va.
- MALIA!
- DEREK!
- Stai attenta e smettila di fare la cretina con quello li.
- Primo, io non sto facendo la cretina e secondo, quello li ha un nome e si chiama Stiles Stilinski, nel caso non lo sapessi. Ma dubito tu non lo conosca. Lo conoscono tutti. 
- Dopo a casa, vedi.
- E' suonata. Noi andiamo a prenderci un caffè e tu starai buono buono. Ci vediamo stasera a casa. Buona giornata, Derek!


Dopo l'ultimo messaggio di sua cugina, Derek, con una rabbia che non credeva di poter avere, mette il cellulare in tasca e nonostante il divieto assoluto della piccola di famiglia, la segue. E' appoggiata alla macchinetta della scuola e sorride a Stiles che gli sta porgendo un caffè. I nervi sono alle stelle. Si sporge poco più avanti e molto attento a non farsi vedere dai due, ascolta cosa si dicono.
- Allora, in che rapporti sei con tuo cugino? - Chiede curioso, Stiles.
- Normali. Sai, lui sembra cattivo ma non lo è, anche se qui a scuola mi ignora, a casa è tutta un altra cosa. E' amorevole, dolce, premuroso. Un po' scemo ma speciale comunque. - Lo elogia, Malia.
- Ho saputo dell'incendio e della brutta vicenda che ha colpito la vostra famiglia. Mi dispiace!
- La stiamo superando. - Dice scrollando le spalle Malia mentre a stento, trattiene le lacrime. Lacrime che non ha trattenuto Derek ma che però, sono state subito asciugate, onde evitare che qualcuno lo veda.
- Scusa, non volevo. So come ci si sente, in qualche modo. Io ho perso mia madre all'età di due anni. Ricordo poco di lei ma so che l'amavo. Menomale che c'è stato Scott.
- Mi dispiace! Dico davvero. Anche la mia mamma è morta quando avevo tre anni. Ma gira voce che tuo padre si sia rifatto una vita da anni, ormai.
- Si, sta con la madre di mio fratello. Scott. Scott non è solo il mio migliore amico. Lui non ha un padre e da sempre ha amato il mio come se fosse suo e quando i nostri genitori si sono sposati, quella per noi, fu l'occasione da prendere al volo. Io amo Melissa proprio quanto amo mia madre. La chiamo mamma e so che a Claudia, quella che mi ha messo al mondo, non dispiace. Fu proprio lei a chiederlo a Melissa, la sua migliore amica. Gli chiese di prendersi cura di me e di amarmi come se fossi suo e così fece. Per quanto riguarda Scott invece, beh, lui non vive senza mio padre. Lo chiama papà e da quando 15 anni fa, i nostri genitori si sono sposati, lui non ha più permesso a nessuno di farsi chiamare McCall. Spesso lo chiamano solo Scott ma quando qualcuno che non conosce gli chiede nome e cognome, lui dice Scott Stilinski! - Racconta Stiles.
- Woow. Che cosa dolce che siete! Si vede che siete molto legati.
- Credimi Malia, senza Scott non vivo. Non abbiamo neppure una goccia dello stesso sangue nelle vene ma è mio fratello. E' mio fratello punto e basta. 
- Ahh! Anche io vorrei una storia simile. Mio padre si è chiuso in se stesso dopo la morte di mia madre e non ha più voluto nessuna donna al suo fianco. A me non dispiacerebbe più di tanto. Voglio dire, vivo circondata da due uomini che apparentemente sono uomini di Neanderthal. Non si possono guardare, guarda, è una cosa allucinante. Ti giuro che li amo più della mia stessa vita ma a volte sono intrattabili.
- Ahahah parli così perchè sei una donna. - Commenta divertito Stiles.
- Hai qualcosa contro di noi? - Chiede ridendo, Malia.
- Niente affatto. - Risponde con convinzione, Stiles.

Il suono prolungato della campanella, li distrasse dal loro discorso. Malia si tappò le orecchie visto che era proprio sotto una delle campanelle e Stiles sbuffò con fare seccato. Evidentemente di andare ad Economia, non ne aveva la minima voglia. Quando i due presero a camminare, Derek dovette allontanarsi per non farsi vedere e non potè più sentire il discorso trai due.
- Cos'hai adesso?! 
- Economia. - Risponde Malia.
- Cosa? Anche io. Mi salvi dalla noia?
- Io salvo te e tu salvi me?
- Si dai. Ci sediamo vicini?
- Volentieri.
- Comunque di la verità, Malia Hale. Hai fatto finta di sporcarti solo perchè non volevi fare matematica. Confessa! - La invita a confessare, Stiles mentre prende posto a sedere.
- Ahahh beccata. Odio matematica. In compenso amo il francese, però.
- Come funziona, io amo la matematica ma odio il francese e tu viceversa?! - Chiede divertito, Stiles.
- Odi il francese? Ma come fai? - Chiede sconvolta, Malia.
- Odi la matematica? Ma come fai? - La prende in giro, Stiles.
- Spiritoso. - Scherza Malia.
- No seriamente, lasciami il tuo numero, così se è necessario e se ti va, ti aiuto!
- Io aiuto te con il francese se vuoi ma non voglio crearti problemi.
- Che genere di problemi?
- Tra te e Heather, Stiles! E' la tua ragazza. Cosa direbbe se vede che messaggi con qualcun'altra?
- Dimenticati di Heather, Malia, per favore. E' la mia ragazza ma non è un mostro. Come lei può avere degli amici maschi, anche io posso avere delle amiche femmine.
- Come vuoi. - Sorride Malia scrivendogli su un pezzo di carta il suo numero e consegnandoglielo. 
- E grazie. Dopo ti faccio uno squillo! Come uno stupido ho dimenticato il cellulare a casa.
- Capita, soprattutto se si tratta del primo giorno di scuola.
- Ti prego, non me ne parlare. Questa mattina è stato un trauma! Poi Scott stanotte ha avuto un incubo e si è infilato nel mio letto e non ti dico.
- Ahhaha perchè, scalcia?
- Non immagini quanto. Una notte mi ha tirato i capelli e un altra volta ancora mi ha tirato un calcio nei paesi bassi e non sto qui a raccontarti tutte quelle che mi ha combinato altrimenti facciamo notte.
- Povero te. 

E' ora di cena a casa Hale. I due uomini sono già in tavola. Peter con l'acquolina in bocca e Derek con una fame da lupi. Malia mette la pasta nei piatti e la famiglia Hale inizia la sua cena chiacchierando del più e del meno. A fine cena, come prevedibile, arriva come da routine, la classica domanda del classico capo di famiglia.
- Allora, com'è andata a scuola? - Chiede Peter.
- A meraviglia zio, a te Malia? - Chiede Derek. Malia lo fulmina con lo sguardo ma poi sorride come un ebete e risponde.
- Mai passato una giornata più bella. 
- Prego? - Chiedono all'unisono Peter e Derek.
- Che c'è? Solo voi potet..
- MALIA! 
- Che c'è, papà?
- Perchè sei vestita in quella maniera?
- O Dio Santissimo, volete lasciarmi in pace una buona volta, voi due? - Sbotta Malia.
- Derek, vuoi spiegarmi cos'è successo?
- Non lo so, chiedilo a tua figlia. Ci dev'essere un motivo se si è vestita così.
- Si, mi sono sporcata venendo a scuola. - Risponde Malia.
- Si? Strano perchè poco prima che suonasse la prima campanella tu eri in corridoio che parlavi con quello li e quando se n'è andato tu sei scappata a casa e la tua maglia era perfettamente pulita. - Dice Derek.
- Ma quand'è venuta qui a casa aveva la maglia sporca. - Ragiona Peter.
- Fammi indovinare. Una macchina in corsa ha preso una pozzanghera che ha preso anche lei?
- Si e chi è quello li? - Chiede ancora Peter. Il suo tono non promette nulla di buono.
- Il bullo della scuola.
- Non è un bullo. E' un bravissimo ragazzo! - Lo difende Malia.
- Certo ed è per questo che Harris ha sgridato te e il bravo ragazzo perchè disturbavate la lezione?
- Malia, vuoi spiegarmi per favore?
- Papà, senti, non c'è nulla da spiegare. Come al solito è tuo nipot.. - Malia non continuò la sua spiegazione perchè il suo cellulare, che era sul tavolo, prese a vibrare segnalando così l'arrivo di un nuovo messaggio. Sorride istintivamente e sorride ancora di più quando vede che a scrivergli è stato Stiles.

- Ciao genio della matematica. Come va?
- Ciao genio del francese. Sto litigando con mio cugino e con mio padre ma sto a meraviglia. Tu?
- Litigo con mio fratello. Ma ti pare?
- Che succede? Se posso, ovvio.
- Si è arrabbiato perchè quando sono arrivato a casa, dopo aver preso Heather in aeroporto, non l'ho baciato sulla guancia come al solito.
- Carinooo!
- Si certo. E' scemo.
- E' tenero.


- Malia, lascia stare il telefono e rispondi alla mia domanda. Sai che non mi piace quando tu e tuo cugino lo usate a tavola!
- Perchè sorridi? - Chiede Derek.
- Perchè non ti fai gli affari tuoi? - Chiede Malia.
- Senti, papà, davvero, non è nulla! Qui è tutto pulito, io vado a letto. Sono molto stanca! Domattina mi devo svegliare presto se voglio arrivare in tempo a scuola per la prima ora. Buonanotte! Ti voglio bene. - Dice soffocandolo di baci, giusto per far cadere il discorso.
- Buonanotte idiota. - Dice baciando anche suo cugino.
- Domani mattina ne riparliamo, signorina. Buonanotte. Ti voglio bene anche io! - Dice Peter.

Malia gli sorride e corre al piano di sopra. Indossa il suo pigiama, si strucca e si rannicchia sotto le coperte e attende l'arrivo di un nuovo messaggio, anche se dubita arriverà. Mentre aspetta, si addormenta ma viene svegliata intorno all'una del mattino dal suono del suo cellulare.

- Buonanotte genio della matematica.
- Buonanotte genio del francese.


Con un sorriso enorme in volto, Malia si addormenta con una domanda nella testa.

E' questa, la felicità?

 
Piccolo spazio autrice:

Ciao cuccioli. Eccoci qui alla fine del secondo capitolo! Inizialmente doveva essere molto ma molto più breve ma una volta che ho iniziato a scrivere, è stato difficile fermarmi. Questa storia mi ha presa più delle altre e chi mi conosce ormai sa che non è cosa mia scrivere capitoli enormemente lunghi perchè so che alla fine annoiano, quindi che dire, vi ringrazio per essere arrivati fin qui e vi vorrei porre una domanda. Capitoli lunghi così vi vanno bene o li volete più corti?! Non so mai come regolarmi perchè alcuni li vogliono lunghi, altri corti, quindi questa volta, in questa storia, sarete voi a decidere. Ancora grazie a risentirci al prossimo capitolo. Un bacione enorme a tutti :-*

Ps: che ne pensate del rapporto Peter-Malia-Derek?

E di quello di Jonh-Scott-Melissa-Stiles?

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Capitolo 3
*** Guai seri. ***


- Guai seri.

Secondo Malia Hale, non c'è cosa più bella dell'addormentarsi intorno all'una del mattino dopo aver letto il messaggio di Stiles Stilinski che le augurava buonanotte. Beh, Stiles ci azzeccò come mai prima d'ora perchè per Malia, fu la prima notte serena che passò dopo la morte di sua madre. Dormì tranquilla come mai prima d'ora e suo padre, la mattina dopo, quando andò a svegliarla, la trovò con un sorriso che gli andava da un orecchio all'altro. Un po' perplesso ma felice, la scosse per le spalle e con dolcezza la svegliò.
- Malia. - Sussurra Peter.
- Uh? - Mugugna lei, girandosi dall'altra parte.
- Tesoro, è ora di andare a scuola. - Gli dice Peter.
- Mh, ancora cinque minuti, papà! - Dice nel mondo dei sogni, Malia.

Peter non sa che fare. Sebbene sua figlia fosse stata sempre molto silenziosa e tutto quanto, non aveva mai avuto problemi a scuola e svegliarsi la mattina. Infatti è la prima volta che Peter deve svegliarla perchè di solito, fa sempre da se. Proprio in quel momento, passa di li suo nipote in pantaloncini, capelli sparati e occhi assonnati. Uno sbadiglio dietro l'altro entra nella stanza di sua cugina, da un bacio allo zio e poi prova a raggiungere il bagno.
- Derek, ieri hai accennato ad un tipo, qual'è il suo nome? Magari si sveglia.
- Quello è un coglione, non è un tipo. Ad ogni modo si chiama Stiles. - Risponde Derek.
- Ahhhh! Zioooo! - Si lagna, Derek. Suo zio gli ha appena tirato uno scappellotto.
- Modera il linguaggio. - Lo riprende seriamente, Peter.
- Ti rendi conto si o no che ho 17 anni? - Sbotta Derek.
- Non mi interessa Derek, finché sarò vivo, voi due parlerete come si deve.
- Malia, svegliati. - Dice ancora, Peter.
- Malia, c'è Stiles alla porta. - Prova Peter.

Fu veloce e automatico. Non appena suo padre pronunciò il nome del ragazzo dei suoi sogni, Malia scattò in piedi all'istante e quando capì che suo cugino e suo padre avevano mentito spudoratamente, visto che stavano ridendo come matti, mise il broncio, si alzò dal letto, li guardò in cagnesco, li mandò a quel paese, letteralmente, li sbatte fuori da camera sua con la scusa che doveva vestirsi e finalmente tornò sola. Guardò l'orologio e si rese conto che era in un ritardo madornale. Si fiondò sotto la doccia per cinque minuti buoni, alla svelta uscì e si asciugò e con il suo bell'accappatoio rosa a coprirla dal freddo, si avviò all'armadio. 

Per il secondo giorno di scuola, la scelta ricadette su dei collant neri ma più tendendi al trasparenti, canottiera lunga fino a metà coscia e bianca, con un teschio nero disegnato sopra, degli stivaletti di pelle nera e un giacchetto di pelle, anche quello nero. Una collana, un paio di orecchini, un braccialetto in argento e un po' di profumo. Legò i suoi lunghi capelli in una coda di cavallo, si guardò allo specchio e per la prima volta dopo tanto tempo, sorrise della sua stessa figura. Tornò in bagno e passò al trucco. Un po' di fard, matita nera, rimmel, un po' di rossetto color porpora, borsa nera con libri scolastici dentro, in una mano, cellulare nell'altra, respiro profondo e Malia Hale, bella e felice come non mai, è pronta per correre a scuola. Addenta alla svelta una mela, quando suo padre la sgrida per una mancata colazione e dopo aver salutato velocemente gli uomini della sua vita, se ne va. 

Mentre Malia correva a scuola, gli uomini di casa Hale erano ancora in cucina con una tazza di caffè fumante tra le mani.
- Hai visto come si è vestita? - Chiede Peter.
- Vestita? Zio, praticamente era nuda. - Risponde Derek.
- Voglio che la tieni d'occhio Derek, voglio che la controlli più che vuoi e poi voglio sapere se si sta facendo degli amici e che tipo di persone siano.
- Zio, se si fa amico Stiles, sarà difficile farla tornare sulla retta via. Sono un gruppo di scalmanati quelli li e di questo passo, anche Malia lo diventerà. Ieri per esempio è stata sgridata da Harris perchè stava disturbando la lezione.
- Malia? Mia figlia?
- Proprio lei. E sai con chi la stava disturbando la lezione?
- Con questo Stiles?
- Esattamente. Non mi piace zio, non mi piace per niente!
- Promettimi che la terrai il più lontana possibile da lui.
- Ci posso provare.
- Bene, adesso va a scuola, nipote e studia. Mi raccomando. - Fa il premuroso, Peter.
- Non preoccuparti! Ciao zio, ti voglio bene. Buon lavoro. - Lo saluta Derek riempiendolo di baci nella guancia, zaino in spalla e anche lui, dritto a scuola.

Non appena Malia varcò la porta della Beacon Hills High School e Stiles Stilinski la vide, restò a bocca aperta. Dire che era bellissima, era dire poco. Non l'aveva mai vista prima di ieri e ancora si chiede come sia stata possibile una cosa del genere. Spinto da un coraggio che non credeva neppure di avere, si fa avanti, la raggiunge sorridendogli e la saluta.
- Buongiorno. - Sussurra Stiles.
- Buongiorno a te. - Sorride Malia con un po' di imbarazzo a colorargli le guance.
- Stai benissimo vestita così. 
- Dici? Ma! Ho solo messo la prima roba che ho trovato dentro l'armadio. - Finge Malia.
Nessuno saprà mai che ci ha messo 10 minuti buoni a scegliere quell'abbigliamento.
- Davvero? Non oso immaginare allora, quanto sarei bella quando dovrai trovare qualcosa di particolare.
- Quanti complimenti, Stilinski. Mi stupisci. 
- Non stupirti. Non sono complimenti! Dico solo la verità.

A pochi passi più avanti a loro, intanto, una giovane ragazza dai capelli biondi come l'oro, al fianco delle sue due migliori amiche, Lydia Martin e Kira Yukimura, osservava i due guardarsi con fare complice. Il suo nome è Heather. E' la fidanzata di Stiles da quattro anni ed è appena tornata dalle Maldive.
- E quella chi è?! - Chiede con rabbia, Heather.
- Non lo sappiamo. Una nuova? - Chiede Kira con fare confuso.
- Ciao bellissima. - La saluta Scott, dandogli un bacio a stampo.
- Ciao bello. - Risponde felice, Kira, baciandolo con dolcezza.
- Com..
- SCOTT! Rimorchi dopo con la tua ragazza. Dimmi chi è quella! - Lo interrompe bruscamente, Heather.
- Oh si, si chiama Malia. In realtà è sempre esistita ma nessuno si è mai accorta di lei. A quanto pare, la ragazza si è svegliata. - Sorride Scott mentre la guarda intensamente dalla testa ai piedi. Un po' troppo per i gusti di Kira che lo ha appena pizzicato.
- Ah! Aiah! Kira, Kira mi fai male. - Prova Scott mentre cerca di baciarla. Kira non gli e lo permette.
- Perchè non vai a baciare lei? Anzi no. Sai che ti dico? Che ora vado a casa, mi cambio, mi metto una minigonna, tacchi a spillo e maglietta scollata e torno qui. - Sbotta Kira avviandosi all'uscita, intenzionata a fare al cento per cento quello che ha detto un secondo fa. Scott è in uno stato di confusione vero e proprio, ma quando si rende conto che praticamente tra un ora, la SUA ragazza farà vedere a tutta la scuola le sue gambe, lo manda in bestia e quindi si riprende. L'afferra per un polso, la fa girare di scatto verso di se, la piglia per i fianchi e la bacia con forza, giusto da far ricordare a tutti che lei è solo sua.
- Tu non farai nulla di quello che hai detto. Ne ora, ne mai. Mi hai capito, Kira? - Chiede serio, Scott.
- Tu non provocarmi e io starò buona buona. Mi hai capito, Scott? - Chiede Kira, altrettanto seria.
- Ma amore, non ho fatto niente.
- Ma se a momenti ti usciva la bava. - Commenta divertita, Lydia.
- Ecco, vedi. Lei è la bocca della verità. 
- Pensate che me ne fotte qualcosa a me della vostra pseudo relazione? State insieme da quanto? Cinque mesi e mezzo? Io sto con Stiles da quattro anni. Quattro. E ora una qualunque sta cercando di portarmelo via. Ora io vado, la piglio per i capelli e mi riprendo il mio uomo. - Dice Heather. La rabbia è alle stelle. Le altre non fanno nemmeno in tempo a fermarla che a passi svelti ha raggiunto Stiles, gli ha messo un braccio intorno alle spalle, gli ha dato un bacio sulla guancia e inizia a parlare con lui. Nel frattempo, Malia, stenta a trattenere un conato di vomito.
- Ciao tesoro mio. - Lo saluta Heather. Stiles non sa perchè ma prova fastidio.
- Ciao piccola. - La saluta Stiles sorridendogli e accarezzandogli una guancia.
- Non mi presenti la tua amica?
- Si certo. Mal.. Malia?! - Dice triste Stiles. Malia se n'è andata.
- Perchè sei triste?
- Ma chi, io? Cosa dici, tesoro? Andiamo in classe che è suonata?
- Ho chimica alla prima e tu francese. Ci vediamo dopo!? 
- Si. Dammi un bacino! - Dice con dolcezza Stiles. Almeno la sua ragazza non avrà strani pensieri nella testa. 

Dopo un dolce bacio, i due si dividono. Stiles entra nell'aula di francese con la speranza di trovarci anche Malia e infatti la trova li, seduta su uno dei tanti banchi, mentre sistemava la sua roba. Il suo viso è neutro e non lascia trapelare nessuna emozione.
- Malia? - La chiama, Stiles.
- Stiles. - Sorride Malia.
- Perchè sei sparita, prima?
- Scusami, non volevo disturbare. 
- No, niente affatto. Non sentirti così! Noi siamo amici adesso, giusto?
- Si Stiles, siamo amici. - Risponde Malia non trattenendo l'ennesimo sorriso.
- Posso sedermi anche oggi, vicino a te?
- E' libero, mi sembra. Siediti e sta zitto però che inizia la lezione. - Dice Malia, già affascinata.
- Dio, qualcuno mi spari un colpo nella testa. - Propone Stiles mettendosi al suo fianco mentre già si annoia.
- Hihi che esagerato. - Scherza Malia.
- Come sarebbe a dire esagerato. Parla da un minuto e già mi ha fatto venire il latte alle ginocchia. - Ridacchia Stiles.
- Immagina che sia una donna. Magari la tua. Nuda! - Propone Malia facendo spallucce.

E Stiles ci prova, ci prova davvero ad immaginare che sia la sua donna, che sia Heather. Ma in un attimo, la persona cambia. Quella nuda non è più Heather ma Malia. Sgrana gli occhi, deglutisce a vuoto e scrolla la testa per cacciare via quei pensieri poco coerenti.
- Hei, fratello, tutto bene? - Gli chiede Scott come al solito ad un banco dietro di lui.
- Per niente. Poi ti devo parlare!
- Stiles, mi stai facendo preoccupare. 
- Si, anche io mi sto preoccupando.
- Stiles, qualche problema? - Chiede premurosamente, Malia.
- No. No, figurati. Questioni di famiglia.
- Stilinski e Hale. Alla lavagna e anche lei, Derek, visto che è arrivato in ritardo.
- Scusi prof. Ma che intende esattamente con, anche lei?
- Malia, Scott e Stiles le faranno compagnia visto che disturbavano la lezione. - Risponde il professore.
- Ma io che c'entro?! - Strilla Scott.
- Si chiama anche lei Stilinski, se non mi sbaglio. Oppure per le evenienze si fa chiamare McCall?
- Non pronunci mai più quel cognome in mia presenza. - Si altera Scott.
- Scott sta calmo. Lascialo stare e andiamo alla lavagna. - Lo calma Stiles.

Cinque minuti dopo, i due Hale e i due Stilinski furono mandati a posto dal loro professore con un bel 2 sul registro e una convocazione dei genitori per Stiles e Scott. Melissa e Jonh arrivarono poco dopo la chiamata, entrambi erano a casa ed entrambi erano di riposo. Melissa abbandonò le sue pulizie domestiche e Jonh il suo giornale e preoccupati corsero a scuola dai loro figli. Bussarono alla porta del preside e dopo aver ricevuto il permesso di entrare, si accomodarono al fianco dei due fratelli.
- Signori Stilinski, grazie per essere qui. - Li accoglie il preside.
- Si figuri. Che succede? - Chiede Jonh.
- Succede che dovrebbe educare meglio i suoi figli. - Risponde bruscamente il professore di francese.
- Scusi ma come si permette? - Si altera, Jonh.
- Fai te sto deficiente. - Sbotta Scott.
- Vada a farsi fottere. - Sbotta Stiles.
- OH! SCOTT E STILES STILINSKI. COS'E' QUEST'ATTEGGIAMENTO? - Li riprende duramente, Melissa. Stiles e Scott deglutiscono a vuoto.
- Chiedete subito scusa all'insegnante. - Ordina Jonh.
- Manco se mi paghi oro. - Risponde Scott.
- Non ci pensare minimamente. - Risponde Stiles.

Jonh incrocia le braccia intorno al petto e li guarda male.
- Scusi. - Dicono infatti, un nano secondo dopo.
- Allora? Volete spiegarmi cosa avete combinato al secondo giorno di scuola? - Li sgrida, Melissa.
- Vostra madre vi ha fatto una domanda, mi pare. - Dice arrabbiato, Jonh, dopo circa un minuto di silenzio.
- Cosa avete detto al professore? - Chiede ancora con tono autoritario, Melissa e questa volta, i figli rispondono.
- Lo abbiamo mandato a quel paese. - Risponde Stiles.
- Bene, bravi. I miei complimenti! - Dice Melissa.
- Sono proprio orgoglioso di voi. - Dice Jonh.
- Signora Stilinski? - La chiama il preside.
- Si?
- A dir la verità, i suoi figli l'hanno proprio mandato a fare in c**o. E chiedo scusa per il linguaggio ma stavo citando testualmente le loro parole.
- Confermo! - Dice il professore di francese.
- Ma visto che ci siamo perchè non dice anche il motivo? - Urla Scott.
- Abbassa i toni, Scott. - Lo riprende Jonh.
- Scusa, papà. - Dice Scott, abbassando la voce.
- Ma cosa cavolo vi passa per la testa a voi due?
- Mamma per favore. Non sai perchè l'abbiamo fatto. - Dice Stiles leggendo nei suoi occhi la sua delusione.
- Siamo qui per scoprirlo, infatti. - Dice Jonh.
- Ok, forse mi rendo conto solo ora di aver sbagliato e di avervi fatto venire qui per nulla. I vostri figli hanno fatto bene a mandarmi a quel paese.
- Scusi cosa? - Chiedono Melissa e Jonh.
- L'ho chiamato più e più volte McCall. - Risponde pentito, il professore di francese. Girava voce che quei quattro fossero così legati ma lui non ci aveva mai creduto così tanto, ma adesso, vedendo Stiles chiamare mamma, una madre che non è la sua e Scott chiamare papà un padre che non è il suo, ha cambiato idea.
- Mi dispiace Scott. Non lo rifarò più! Puoi accettare le mie scuse?
- Certo che puo'. Vero, Scott? - Chiede dolcemente, Jonh.
- Si, certo. Scuse accettate.
- Bene, buona giornata signori Stilinski. Andate pure e voi tornate in classe! - Li saluta il preside.

Dopo una stretta di mano e mille raccomandazione dai genitori ai due fratelli, la famiglia è di nuovo divisa. 
- Stiles? Ciao Scott. Come state, ragazzi? - Chiede Malia, avvicinandosi a loro, al cambio dell'ora.
- Stiamo benissimo Malia, non preoccuparti. - Risponde sorridendogli dolcemente, Scott.
- E' tutto apposto. - La rassicura, Stiles.
- Mi dispiace avervi visti così tristi e arrabbiati. Quel professore è proprio un idiota. 

Stiles c'ha provato. Anche Scott. C'hanno provato davvero a fargli capire che dietro di lei c'era proprio quell'idiota di professore ma lei non ha capito e si accorge della sua presenza solo quando lo sente parlare al telefono, con suo padre.
- Signor Peter Hale? Si, salve, sono il professore di francese di sua figlia e di suo nipote. Volevo solo avvisarla che entrambi hanno preso due alla mia interrogazione e che sua figlia sta per prendersi una nota sul registro e sul libretto, nota che lei deve firmare tra l'altro, perchè ha detto ai suoi amichetti che sono un idiota e siccome oggi sono buono, non solo sono idiota ma mi metto anche a fare lo stronzo. Le auguro buona giornata. - Chiude la telefonata e rivolge lo sguardo ai tre ragazzi rimasti a bocca aperta. Malia in particolar modo.
- Buona giornata anche a voi tre. - Li saluta il professore prima di entrare nella sua aula e sbattergli la porta in faccia.
- Gesù. - Dice in panico, Malia.
- Oh, tranquilla. Io e lui ne abbiamo combinate di peggio e siamo ancora qui! - Scherza Stiles mentre senza accorgersene gli ha messo una mano sulla spalla e gli e l'ha accarezzata con il pollice. Scott annuisce e sorride ma quando vede che sta arrivando Kira insieme a Heather, si fa serio e pizzica suo fratello per avvertirlo della presenza della sua ragazza. Stiles leva la mano come scottato ma Malia continua a sorridere dolcemente.
- Kira, amore, puoi venire qui un secondo, per favore? Voglio presentarti una nostra amica. Si chiama Malia e praticamente è sempre venuta a scuola e in classe con noi ma non ce ne siamo mai accorti. Ma forse questo te l'ho già detto. Ad ogni modo, Kira, lei è Malia. Malia lei è Kira, la mia ragazza. 
- Piacere di conoscerti. - Dice Malia sorridendogli dolcemente e porgendogli la mano.
- Piacere mio. 
- Ah, si. Malia lei è Eather. La mia ragazza! - Le presenta Stiles.
- Lieta di fare la tua conoscenza. - La sfotte Eather circondando con un braccio la vita di Stiles.
- Altrettanto. - Finge dell'interesse, Malia. Quella ragazza, proprio non la sopporta.
- Mangi con noi, a mensa? Ti presentiamo il resto del gruppo. - Propone Kira. Deve cercare di capire se puo' star tranquilla. Deve cercare di capire se questa Malia, ha oppure no dell'interesse per il suo, solo e soltanto suo, Scott.
- Se non disturbo, volentieri.
- Ma figurati. Sei la benvenuta! - Dice felice, Stiles.

Quando il gruppo si divise e ognuno andò alle proprie lezioni e Stiles rimase solo con la sua ragazza, questa, gli porse una domanda.
- Come mai tutto quell'entusiasmo? Conosci quella da quanto? Due giorni?
- Eather, ma che ti prende? Lo sai che sono un tipo socievole.
- E come vi siete conosciuti?
- Gli sono finito addosso e l'ho fatta cadere a terra.
- Ma si certo, come nei migliori film d'amore. Non è vero? Tu la fai cadere a terra, l'aiuti a rialzarsi porgendogli una mano, gli raccogli i libri, la guardi negli occhi, ti innamori di lei e le offri un caffè per farti perdonare? 
- Si, bellissima scena, certo. Amore, dovrebbero darti un premio Oscar. Non c'è che dire! Tutto perfetto ma c'è una cosa che hai sbagliato. Io sono già innamorato.
- La conosco? - Chiede felice Eather, ad un centimetro dal suo viso.
- Probabile. - Risponde Stiles, non resistendo alla tentazione di baciarla. Infondo, quella è la ragazza con cui sta da quattro anni e lo sanno tutti che quattro anni non sono un giorno.

Il pranzo alla mensa, si svolse in maniera tranquilla e piacevole. Kira non la ritenne un pericolo e iniziò a farci quattro chiacchiere reputandola, a primo impatto, una bravissima persona. Lydia, strano a dirsi da parte sua, già l'adora. Isaac si è limitato a sorridergli imbarazzato e a mangiarla con gli occhi tutto il tempo, Aiden la faceva ridere ad ogni due per tre con una delle sue tante battute, Eather fingeva interesse nei suoi confronti, Scott già le voleva bene e Stiles non capiva più nulla. La osservava ridere e tutto il resto diventava vuoto. Intorno a lui non c'era niente e nessuno che non fosse lei che rideva insieme a lui. Anche per Malia era così. Gli sembrava di essere in un sogno e se di un sogno si tratta, non ha nessuna intenzione di svegliarsi.

Sebbene Peter le avesse inviato un messaggio, furibondo, scrivendogli che dopo la fine delle lezioni doveva essere a casa, Malia lo ignorò e rimase anche all'allenamento di lacrosse. Il primo dell'anno. Il motivo per cui Malia ha disubbidito al suo papà? Semplice. Stiles gli ha chiesto di restare. Eather? Non c'era e di lei, al momento, onestamente, poco gli importava, insomma. Anzi, proprio non gli e ne fregava niente. Il primo punto fu segnato da Scott che lo dedicò a Kira. Il secondo fu segnato da Stiles e come nel migliore dei film, anche lui dedicò il suo punto a qualcuno solo che questa volta, quel qualcuno non era Eather ma era lei. Malia. Malia Hale. La ragazza dimenticata da tutti e amata da nessuno.

L'allenamento, finì tardi. Erano già le 20:00 quando Malia, accompagnata da Stiles, tornò a casa. L'ansia era alle stelle. 

Quando Peter l'ha vista scendere da quel rottame di macchina che era la Jeep di Stiles si precipitò alla porta con una rabbia da far paura a chiunque, perfino a Malia e a Derek che è arrivato adesso.
- Entrate. - Ordina Peter. 
Una volta dentro, i due cugini, si preparano mentalmente alla sgridata del secolo. Non fanno nemmeno in tempo a finire di pensare che la voce alta di Peter, rimbomba per tutta casa.
- MALIA E DEREK HALE. - E entrambi, sanno che adesso, saranno guai seri.

 
Piccolo spazio autrice:

Eccoci qui cuccioli. Prima di tutto volevo ringraziare:
- Luna nueva 96.
- Stilba.
- A _ M _ N.

Per le recensioni e volevo comunicarvi che questo capitolo è completamente dedicato a voi. <3

Venendo al capitolo vero e proprio. Che ne pensate? :) qui abbiamo una sgridata di Jonh e Melissa a Stiles e Scott e presto, nel prossimo capitolo vedremo quella di Peter a Derek e Malia. Stiles e Malia sono sempre più vicini e Eather inizia ad infastidirsi. Cosa succederà? Si accettano anche scommesse, se volete. Ahahha :D grazie a chiunque sia arrivato fin qui. Un bacione enorme a tutti e buon inizio settimana. 00:50, io chiudo i battenti e vi do la buonanotte.

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Capitolo 4
*** Agenti Stilinski. ***


- Agenti Stilinski.

Peter Hale, fa l'imprenditore in una grande azienda di videogiochi della zona, è stimato, amato e rispettato da tutti quanti. Un uomo buono, dal cuore e dall'animo d'oro e ama sua figlia e suo nipote più della sua stessa vita. Da sempre, sono i più viziati, i più coccolati e i più amati. Peter non gli ha mai fatto mancare niente ma se c'è una cosa che proprio non sopporta, una cosa che lo manda su tutte le furie, è proprio quella che vadano male a scuola. Ricevere quella telefonata, stamattina, dal loro professore di francese, è stato per lui un duro colpo e sebbene un avvenimento del genere capiti di rado, spesso, Peter va fuori di testa. E' ora di ricordare a quei due, chi comanda in quella casa. Li fa sedere al tavolo, li guarda gelido e inizia la sua sfuriata.
- Prima di tutto, lo sapete che ore sono? - Chiede Peter, iniziando a gridare.
- Le otto di sera? - Chiede con noncuranza, Derek.
- Derek! Non prendermi per il culo perchè stasera va a finire male, ti avviso e lo stesso vale anche per te signorina. Non ti avevo detto di venire a casa appena finiva la scuola? E tu dov'eri, Derek? Mi sembra che li conosciate benissimo gli orari da rispettare. - Urla ancora, Peter.
- Io ero agli allenamenti di basket. Sono iniziati oggi. - Risponde Derek.
- Bene e tu?
- Agli allenamenti di lacrosse. - Ammette con un filo di voce, la ragazza.
- Agli allenamenti di che cosa? - Chiede perplesso, Peter.
- Papà. Lacrosse! Non sai cos'è il lacrosse? Il lacrosse è uno sport di squadra. Assomiglia molto all'Hockey su ghiaccio.
- Praticamente si spaccano di botte per niente. E' un gioco violento. - La sfotte Derek.
- Non è violento per niente, Derek. E poi è molto meglio di voi stupidi che dovete tirare una palla in un canestro.
- Finitela di litigare tra di voi e rispondi alla mia domanda: cosa cavolo ci facevi, tu, su un campo di lacrosse? - Urla ancora, Peter.
- Ero seduta sugli spalti che guardavo i miei amici giocare. - Risponde felice, Malia. 

Pensa a Stiles e al punto che gli ha dedicato e automaticamente le sue guance si tingono di rosso.

- Begli amici che ti sei fatta, Malia. - Dice seccato, Derek.
- Lo sai che mi hai rotto le palle? Perchè ti brucia tanto il fatto che ho degli amici? - Urla Malia.
- A me non brucia che tu abbia degli amici, anzi, sono contento per te, ma quelli, soprattutto i due fratelli, Stiles e Scott, ti stanno portando sulla cattiva strada e non sono gli amici che dovresti frequentare.
- E sentiamo, Derek. Perchè la starebbero portando sulla cattiva strada? - Chiede Peter. Il suo tono di voce è completamente tornato quello di sempre.
- Stamattina avevamo francese, alla prima ora. Sono arrivato in ritardo e non appena ho messo piede in classe mi sono sentito dire: "Hale e Stilinski, alla lavagna e anche lei, Derek, visto che è arrivato in ritardo." Chiedo chi ci sarebbe stato con me e mi risponde che mi avrebbero fatto compagnia, Malia, Stiles e Scott proprio perchè stavano disturbando la lezione. - Spiega Derek.
- Bravissima Malia. I miei complimenti, veramente. Due su due. Ieri e oggi e non ti permettere di sbuffare un altra volta. A proposito di questo, complimenti anche a te, Derek. Vedo che avete dato il meglio di voi. 2! Avete preso 2. 
- Zio ma non urlare.
- Urlo quanto voglio, invece. Lo sapete benissimo quanto sia importante per me, che andiate bene a scuola e al secondo giorno, ricevo la telefonata del vostro professore di francese che mi informa di questi splendidi voti e della tua nota, Malia.
- Mamma mia quanto la stai facendo lunga. - Sbuffa Malia.
- Cosa ti ho detto meno di un minuto fa? Di non sbuffare. Chi erano gli amici con cui lo stavi insultando?
- Stiles e Scott. - Ammette Malia.
- Non ci posso credere. E' incredibile! Datemi il libretto che firmo i voti e la nota e poi a tavola che è quasi pronto. Tu ascoltami bene Malia perchè non te lo ripeterò una seconda volta. Fai solo un altro passo falso, un altra sola telefonata dalla scuola, un altro brutto voto così e farò in modo che non veda più quei due. Chiaro?
- Si, papà. - Risponde seccata, Malia. 

Ovviamente non ha ascoltato una sola parola da quando ha iniziato a sgridarla e il suo cervello si è bloccato al ricordo di Stiles e del punto che gli ha dedicato. A lei, solo e soltanto a lei. Ha il cuore che batte forte nella cassa toracica, gli occhi lucidi e le guance infiammate. Sale al piano di sopra per mettere qualcosa di comodo e sorride tutto il tempo. Il telefono sempre in mano nella speranza che si illumini quanto prima, segnalando così l'arrivo di un nuovo messaggio o di una nuova chiamata. Non fa nemmeno in tempo di finire di pensare che una volta indossati un paio di pantaloncini sportivi, il telefono che teneva saldamente tra le mani, come il più prezioso degli averi, inizia a vibrare. E' un messaggio. E' Stiles.
- Hei, qui siamo gli agenti Stilinski in missione per salvare una principessa da un cugino cretino e un padre troppo esigente con i voti. Sei ancora sana e salva o occorre il nostro aiuto? 

Dal piano di sotto, Derek e Peter sentirono la risata gioiosa che uscì dalla gola di Malia.

- Sana e salva, agenti Stilinski. Grazie del pensiero! Ma ve lo ricordate che siete fidanzati? Che penserebbe Kira o Heather, se sapessero che mi avete chiamato principessa? Ovviamente io non dirò nulla, ma se dovrebbero prenderti il cellulare, Stiles?
- Hei! Che agente di sicurezza sarei se permetterei di farmi prendere il cellulare?
- Giusto, hai ragione. Scusa! 
- Hai mangiato?
- Tra poco. Voi?
- Iniziamo adesso.
"Maliaaaa. A tavola!" Se avete sentito un grido del genere, non preoccupatevi. E' solo mio padre! Vado anche io. Buon appetito.
- Buon appetito anche a te.


Malia Hale, scese in cucina con un sorriso enorme in volto e siccome era in vena di dolcezza, senza motivo alcuno, gettò le braccia al collo di suo cugino e iniziò a soffocarlo di baci. Qualche secondo di confusione e poi, Derek Hale, il ragazzo di ghiaccio, scoppiò a ridere e ricambiò le coccole. Se la strinse forte a se e soffocandola di baci, gli accarezzò i capelli. Come quand'erano piccoli, Malia mangiò sulle sue gambe e rise per tutto il tempo, sebbene non ci fosse un motivo particolare. Peter non era mai stato più confuso di così. 
- Stupidi adolescenti. - Borbotta infatti mentre osserva la figlia brillare di luce nuova e Derek sorridere come mai prima d'ora.

A casa Stilinski, invece, Stiles e Scott sono distesi nel letto del primo e parlano, ma Stiles, è più silenzioso del solito.
- Si puo' sapere cos'hai? - Chiede infatti, Scott.
- Non lo so, Scott. Mi fa tipo male lo stomaco.
- Hai la febbre? - Chiede, mettendogli una mano sulla fronte e tastandogli un nano secondo dopo, anche la gola.
- No ma che febbre, Scott.
- Mammaaaaa. Stiles sta male. - Urla Scott.
- Cosa? No. Scott, sei scemo?
- Che c'è amore mio? - Chiede Melissa, già pronta ad esaminarlo.
- Niente mamma, stai tranquilla. E' solo tuo figlio che è un cretino.
- Ma hai detto di avere male allo stomaco.
- Avere mal di stomaco non significa stare male, Scott.
- Ok ma stavi zitto zitto, mi sono preoccupato.
- Tu, zitto? Ridatemi il mio bambino.
- Molto divertente, mamma.
- Ma cos'hai, amore? - Chiede in un sussurro Melissa, accarezzandogli il viso.
- O. Mio. Dio. - Dice Scott.
- Cosa? - Chiedono all'unisono, Melissa e Stiles.
- Ti piace Malia? - Chiede Scott ad occhi sgranati. Melissa alza le sopracciglia e Stiles sbianca.
- Chi è Malia?
- E' una nostra compagna di classe, mamma. E' sempre stata con noi ma non ce ne siamo mai accorti. Ieri, Stiles gli è finito addosso, l'ha fatta cadere per terra e di li in poi hanno iniziato a conoscersi.
- Sai che le migliori storie d'amore, iniziano così?
- Mamma, per favore!! - Sbotta Stiles.
- Senti, Stiles. Parliamoci chiaro, Heather mi sta sul culo, ok? Quindi se tu dovessi lasciarla per stare con Malia, non mi dispiacerebbe affatto.
- Scott modera il linguaggio. - Lo riprende Melissa. Scott la ignora.
- Fammi capire. Tu vieni a dirmi, dopo 4 anni, che ti sta sul culo?
- Stiles, lo stesso vale per te. - Lo riprende, Melissa.
- E poi non so nemmeno se mi vuole, Malia. Non so nemmeno se la voglio io. - Urla, Stiles.
- Ma se dopo che gli hai offerto un caffè, è andata a casa a cambiarsi. E' ovvio che si è fatta bella solo per te. - Fa notare, Scott.
- Sentite. Sono le undici e mezza di sera. Tra qualche ora avete scuola. Ne riparlerete domani, andate a letto. - Ordina dolcemente Melissa, baciando entrambi.
- Vuoi che dormo qui con te? - Chiede Scott.
- Si, per favore. - Risponde felice, Stiles.
- Se vi sento parlare, vengo e ve le suono. Sappiatelo! Buonanotte. - Scherza Jonh entrando un nano secondo dopo nella stanza di Stiles, bacia entrambi e con la moglie sotto braccio, se ne va.
- Buonanotte fratellino. - Dice Scott riempiendo la guancia di suo fratello, di tanti, teneri baci.
- Buonanotte anche a te, fratellino mio, solo e soltanto mio. Ti avviso, se scalci, vai a dormire in camera tua. - Scherza Stiles.
- Io non scalcio mai.
- Bugiardo.

E fra uno scherzo, qualche bacietto, tante risate, un messaggio di buonanotte a Malia, i due si addormentano e si risvegliano l'indomani. Pronti, o quasi, per un altra, interminabile e noiosissima giornata di scuola.

 
Piccolo spazio autrice:

Salveeee a tutti <3 anzi tutto, grazie per essere arrivati fin qui. Come avrete capito, questo, è un capitolo diverso dagli altri ma giuro che il prossimo sarà pieno di Stalia. Contenti?! In questo capitolo, volevo proprio mettere in evidenza, il rapporto che i due ragazzi, hanno con le loro rispettive famiglie. Che dire, spero che abbiate gradito e che non sia stato noioso. Un bacione a tutti e a risentirci al prossimo capitolo :*

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Capitolo 5
*** Gelosia e tradimenti. ***



- Gelosia e tradimenti.
 
Quella mattina, Stiles e Scott Stilinski, viaggiavano a braccetto con la confusione, il primo e con un estrema sonnolenza, il secondo. Dormire tutta la notte, abbracciato stretto a Stiles Stilinski, è una vera e propria impresa. A piedi scalzi, con i capelli tutti spettinati e uno sbadiglio dietro l'altro, scende al piano di sotto, in cucina, dove ad attenderlo c'erano i suoi bellissimi genitori e una colazione degna della signora Stilinski.
- Buongiorno. - Biascica Scott mentre a fatica, si mette seduto a tavola.
- Ciao amore mio. - Dice Melissa, riempiendolo di baci e porgendogli la sua colazione. Da quando 15 anni fa, vivono tutti insieme, Scott non cambia mai. Al mattino deve sempre avere la sua tazza enorme di latte e cereali o non riesce ad iniziare la giornata. Di solito ringrazia anche la sua mamma ma questa mattina è troppo impegnato a sbadigliare e a stropicciarsi gli occhi per poterlo fare.
- Scott vedi di svegliarti che se mi chiama un altra volta il preside, mi arrabbio e non sto scherzando.
- Senti, papà, quando lo capirai che quello li è solo un cogli***? - Sbotta Scott.
- La finiamo con tutte queste parolacce? - Lo riprende Melissa, tirandogli un leggero scappellotto in testa.
- E lasciami stare. - Dice scocciato, Scott.
- E poi da quando alzi così tanto la voce, con noi? - Chiede lo sceriffo.
- Da quando mi va. - Risponde il figlio. Jonh e Melissa si sono guardati scioccati. Un comportamento del genere non è di certo da lui.
- Hai litigato con Kira, per caso? - Strilla Melissa.
- No. Cioè, non lo so. Mamma è un casino.
- Che è successo? - Chiede tranquillamente, Jonh.
- Ancora niente ma potrebbe succedere.
- E cioè? 
- Ieri ho fatto un commento su Malia, la futura ragazza di tuo figlio e mi ha detto che se avrei continuato a guardarla, sarebbe tornata a scuola con minigonna, tacchi a spillo e roba scollata e anche il sol pensiero mi fa salire il sangue al cervello. Non ci deve nemmeno provare! Lei è la mia donna. La mia e di nessun'altro. - Sbotta Scott.
- Ahahah finisci di mangiare, scemo e vai dalla tua donna. - Scherza Jonh scompigliandogli i capelli e richiedendo un suo bacio che ovviamente non tarda ad arrivare.

Per quanto riguarda Stiles, invece, si era svegliato con la irrefrenabile voglia di mandare il buongiorno a Malia, anziché ad Heather e di questo, non si spiega il perchè. Manda a quel paese tutti i suoi strambi pensieri e gli manda il buongiorno che necessitava dargli. Si veste e per una volta tanto, invece di prendere la prima cosa che gli capita tra le mani, decide di indossare un jeans nero, scarpe della nike bianche e nere e poi una camicia bianca. Aspetta un attimo. Ma dov'è finita la camicia?
- Mammaaaaaaaaaaaaaaaaaa. - Strilla, Stiles.
- Che c'è, amore? - Chiede Melissa, dal piano di sotto.
- Dov'è la camicia bianca? 
- Nell'armadio.
- Non c'è nell'armadio.
- Si che c'è, Stiles. Dai!
- Mamma, ti dico che non c'è. Vieni tu a trovarmela!
- Stiles, se vengo su e poi la trovo e mi fai salire per niente, mi arrabbio. - Lo avvisa Melissa.
- NON C'E'! - Urla.
- Melissa, tesoro, per favore, sali e fallo finire di urlare perchè oggi non è giornata! Questa casa non è un albergo. - Urla sulle ultime parole, Jonh.
- E'! Stanno un po' esagerando, tutti e due, per i miei gusti. - Concorda Melissa un secondo prima di salire al piano di sopra e raggiungere suo figlio.
- ADESSO COSA CAVOLO CENTRO IO. - Sbotta Scott.
- Cosa ho appena detto un secondo fa? Dovete finire di urlare! Vai a vestirti e di a tuo fratello di scendere per la colazione. - Ordina Jonh.

Con uno sbuffo seccato, Scott segue l'ordine di suo padre e salendo le scale, raggiunge la sua camera. Si veste con un Jeans semplice e una maglietta a maniche corte nera. Entra nel bagno della sua camera, si lava i denti, si sciacqua il viso con dell'acqua fresca, si aggiusta i capelli, prepara lo zaino e raggiunge suo fratello che ha messo sotto sopra la sua camera per trovare la camicia che cercava.
- Mamma, è tardi. Ti rendi conto? Devo ancora lavarmi i denti e farmi i capelli. Mi trovi sta benedetta camicia? - Chiede Stiles mentre a stento trattiene la rabbia.
- Stiles, non c'è. Cosa vuoi che ti dica? Impari a essere meno disordinato.
- Io? Io meno disordinato? Mamma, sei tu che metti sempre apposto. Il diario, per esempio. Ieri era li, sulla scrivania, adesso mi spieghi perchè è nel secondo cassetto?
- Perchè la scrivania non è il posto dove deve stare il diario, Stiles. Si puo' sapere cosa cavolo avete tutti e due, stamattina?
- Scott, hai visto la mia camicia bianca? Quella che mi sono messa alla festa di fine estate? - Chiede Stiles ignorando la madre. Madre che se n'è appena andata facendo finta di niente.
- MAMMA! - Strillano tutti e due.
- Oh! Ora ve lo giuro che se non la finite di urlare, le prendete come quand'eravate piccoli. Ci siamo capiti? - Strilla lo sceriffo, aggiustandosi la divisa.
- Prova a guardare in lavatrice. - Ragiona Scott.
- M..
- OK! Ok, amore. Hai ragione, te l'ho lavata anche se era perfettamente pulita. Non so perchè sei fissato con quella visto che nell'armadio ne hai altre, quasi uguali, ma tieni, è quella di Scott, è uguale e ti sta perfettamente e inizia a coprirti che adesso l'aria tira. - Fa la premurosa, Melissa.
- Mamma ti sei salvata per un pelo. - Dice seccato Stiles mentre si inizia a vestire davanti ai suoi famigliari. Poi il suo cellulare squilla e il suo viso si illumina in un sorriso. Sorriso che svanì non appena lesse che era Heather e non Malia.
- Brutte notizie? - Chiede Melissa. Ovviamente ha letto la delusione nei suoi occhi.
- No, mamma. No. Solo persone che non avrei voluto sentire e non so nemmeno perchè.
- Heather. - Dice con fare ovvio, Scott.
- Vi lascio soli. Vostro padre è già giù in macchina. Fate veloci. Vi amo vite mie. - Dice Melissa soffocandoli di baci.
- Anche noi. - Dicono all'unisono i due fratelli.

Rimasti soli, i due, riprendono la discussione da dove l'avevano interrotta la sera precedente. Stiles gli ha confessato la sua confusione e Scott gli ha detto della sua paura di perdere Kira. Si abbracciarono stretti e poi decisero di sfruttare il fatto di essere i figli dello sceriffo e farsi un giro in macchina con lui. Arrivati a scuola, la prima cosa che fa Scott, è cercare con lo sguardo la sua ragazza e quasi rischia un attacco di panico, quando non la vede. La chiama al cellulare, ma non risponde e la rabbia inizia a salire. 
- Se viene vestita in maniera diversa del solito, mi incazzo. - Dice Scott a Stiles che gli era al fianco, come al solito e cercava Malia con lo sguardo.
- Scott? Stiles? Ciao. - Lo chiama una voce alle sue spalle. Voce che avrebbe riconosciuto tra mille. Si gira con un sorriso da ebete sulla faccia che non sa a cosa sia dovuto e risponde.
- Malia. Ciao! - Poi entrambi si fanno coraggio e si scambiano i due classici bacetti nella guancia. Le guance di entrambi, l'una a contatto con la pelle dell'altro, si infiammarono all'istante. Scott girò gli occhi, tirò una pacca sulla spalla di suo fratello e decise di lasciarli soli. Al momento, lui, aveva altro a cui pensare. Doveva trovare Kira a tutti i costi.
- Scusa se non ti ho risposto, prima. Ho finito la ricarica. Se si ricorda me la fa mio padre, altrimenti la faccio dopo, quando esco da scuola.
- Tranquilla, non scusarti. Come stai?
- Bene. Sto molto bene, ti ringrazio. Tu? 
- Anche io.

*Sopratutto adesso che ti ho visto.*

"Non pensare a quanto sia bello, Malia. Ti prego, non lo fare."

- E cos'hai alla prima? - Prova a tirare fuori un qualsiasi discorso, Malia.
- Qualcosa che spero non ti porti al suicidio. Ho dovuto cambiare gli orari di alcuni corsi e alla prima ho Matematica.
- Mi sento male.
- Malia! Dai. Da oggi ci sarò io. - Dice Stiles. Non sa come cavolo abbia potuto farlo, ma gli ha appena messo un braccio intorno alla spalle e al suo fianco, si avvia alla classe di matematica.
- Ah beh, allora sto tranquilla. - Scherza Malia mentre a stento si sta trattenendo dal saltellare nel bel mezzo del parcheggio per tutta la felicità che la sta investendo in pieno, come una folata di vento gelido. Il suo corpo è scosso dai brividi che senza saperlo, Stiles, gli sta provocando. Il suo braccio scoperto è ricoperto dalla pelle d'oca.
- Hai freddo? - Chiede infatti, Stiles.
- No. No! Tranquillo. - Sorride Malia. Poi, gli allaccia un braccio intorno alla vita e riprendono a camminare.
 
Arrivati in classe, non appena inizia la lezione, Stiles si dimentica di tutto e di tutti, perfino di Malia che ha già un mal di testa cronico e noia a non finire. Gioca con i suoi capelli, sbuffa, sbatte la gamba a terra e finge di prendere appunti.
- Guarda che fare finta di scrivere non ti fa capire qualcosa. - Scherza Stiles.
- E' che nemmeno mi interessa. Capisci? Voglio dire, a nessuno interessa la matematica. Sei sicuro, di essere umano? 
- Ahahha si si, sono umano al cento per cento.
- Ehi. A me e a lui interessa la matematica. - Si intromette Lydia, mentre senza farsi vedere dal professore, schiocca un bacio nella guancia del suo migliore amico.
- Ciao nanetta. Non ti avevo visto. A proposito, ma dov'è finito, Scott?
- Ha saltato la prima. E' fuori che aspetta che arrivi Kira. Mi ha giurato che avrebbe fatto un casino se solo sarebbe venuta con una minigonna o anche una gonna. Quel che non sa è che ieri, io e lei, siamo andati a fare shopping. - Ghigna Lydia.
- Perchè ho l'impressione che Scott si arrabbierà? 
- Oh oh Malia, tu ancora non conosci Scott arrabbiato e soprattutto non conosci Lydia Martin. - Commenta divertito, Stiles.
- Si, effettivamente, si vede che hai stile. Complimenti ! Vorrei essere brava come te, in questo campo e nella matematica. - Dice dolcemente, Malia.
- Tesoro! Che carina che sei. Per la matematica ci penserà Stiles, per quando riguarda lo stile, il tuo non è male. Hai solo bisogno di una piccolissima spinta e poi sarai ancora più perfetta. - Dice sicura di se, Lydia. Malia si apre in un sorriso smagliante.
- Mi aiuteresti, per favore? - Chiede impacciata.
- Certo che si. Se fino a tre giorni fa, nessuno sapeva di te, da domani sarai sotto gli occhi di tutti. - Afferma Lydia. Stiles, già ha paura. Ma perchè mai la migliore amica più, più, più, ah, nemmeno lui sa come definirla. Quella donna è intrattabile ma speciale al tempo stesso.
- Non so come ringraziarti. 
- Non farlo. Ci vediamo oggi pomeriggio, alle 15:00 al centro commerciale. Porto anche Kira. Anche lei ha bisogno di essere aiutata, sopratutto se vuole provocare Scott.
- Lydia, non metterti in mezzo. Conosci Scott. Sai com'è fatto! Ama Kira più di qualsiasi altra cosa al mondo ed è geloso marcio di lei.
- Si? Beh, da oggi ne avrà ragione più che mai. Guardate li. - Dice maliziosa, Lydia indicandogli con un dito, la finestra che faceva vedere fuori.

Stiles alza le sopracciglia, Malia sorride, Lydia ghigna maliziosa, orgogliosa di se stessa e del lavoro che ha fatto e Scott, beh, Scott ha sbarrato gli occhi e inizia a mordersi forte, il labbro inferiore, quasi fino a farlo sanguinare, segno che sta perdendo la pazienza. La osserva e quasi non la riconosce. Dov'è finita la sua splendida fidanzata, coperta? Indossa una magliettina nera, aderente che la lascia scoperta dall'ombelico in giù, dei pantaloncini verdi e neri a vita bassa e stivaletti di pelle nera. Un po' di rossetto a colorargli le labbra e un filo di trucco negli occhi. Cellulare in mano e borsa sul braccio, si avvicina al suo ragazzo per lasciargli un dolce bacio sulle labbra.

- Ops. Ti ho lasciato un po' di rossetto. Mi dispiace! - Sussurra maliziosa, Kira, nel suo orecchio un secondo prima di dargli un bacio sul collo. Scott è immobile. Poi, dopo essersi ripreso, gli mette le mani sui fianchi e la bacia con dolcezza. Dopo un lungo bacio, se la stringe possessivamente a se.
- E' troppo, chiedere come cavolo ti sei vestita? Anzi, svestita. - Dice tra i denti, Scott. Lei scrolla le spalle, gli sorride e si avvia all'entrata.
- Non scrollarmi le spalle Kira e rispondimi. - Dice serio Scott, fermandola per un braccio. Kira, sbuffa.
- Scott, è tardi. Non è passato nemmeno un quarto d'ora da quando è suonata. Forse ci fanno ancora entrare! E poi perchè cavolo non sei in classe?
- Perchè me lo sentivo che mi combinavi qualcosa. Andiamo che è meglio, va. - Dice Scott mentre a stento, trattiene la calma.
- E dammi la mano. - Prosegue con voce dura, afferrandogliela con forza. La ragazza dai tratti giapponesi, sta chiamando a raccolta tutto il suo autocontrollo per non ridere di gioia.
- Perchè la fai così lunga? Non ti piaccio?
- Certo che mi piaci, il problema è che adesso piacerai anche a tutti gli altri.
- Buono a sapersi.
- Come sarebbe a dire buono a sapersi? - Chiede confuso e un po' arrabbiato, Scott.
- Sto scherzando, scemo. - Scherza Kira, dandogli l'ennesimo bacio nella guancia. Dio, quanto ama quelle guanciotte.

Proprio mentre stavano entrando in classe, un ragazzo del secondo anno, passa di li e proprio non riesce a non guardare Kira. Il primo ad accorgersene, è Scott e Kira inizia a pregare che il suo ragazzo non faccia qualche cazzata.
- Oh! Coso. Guarda dritto prima che non cadi con la faccia a terra. Mi hai capito? - Chiede Scott avvicinandosi pericolosamente a lui. Kira lo ferma giusto in tempo.
- Scott finiscila e andiamo in classe. Scusalo Matt, è solo un tantino geloso, questa mattina.
- Anche io lo sarei. - Commenta malizioso, Matt. Il tipo del secondo anno.
- No senti, mi hai rotto. - Sbotta Scott.
- SCOTT! FINISCILA. Andiamo in classe, ti ho detto.
- Poi io e te parliamo. - Dice serio Scott, bussando nell'aula di matematica e con la fidanzata al fianco, raggiunge i suoi amici. Kira sorride e saluta Malia con due baci nella guancia, il suo cognatino con uno e poi, sempre senza farsi vedere da quel tonto di professore, getta le braccia al collo di Lydia che ridacchiava divertita e se l'abbracciava forte.
- Grazie amica mia. Scott sta uscendo pazzo. - Dice Kira, molto attenta a non farsi sentire da Scott che con lo sguardo inceneriva tutti quelli che guardavano la sua Kira. Stiles e Malia scoppiarono a ridere all'unisono.
- Scott, Stiles. Oggi dimenticatevi di queste due. Andiamo a fare shopping. 
- Se hai bisogno di essere salvata, fammi un fischio. Arrivo il prima possibile. - Dice Stiles.
- Kira, tu non andrai da nessuna parte, oggi. Chiaro?
- Scott, se permetti, io faccio cosa voglio. E poi si puo' sapere cosa vuoi? Non hai mai fatto tanto il geloso all'inizio e inizi a farlo proprio adesso?
- Se non facevo il geloso prima, forse è perchè prima non me ne davi l'occasione?
- Ad ogni modo non ti devi preoccupare. Sono con le ragazze e non mi capiterà niente.
- E va bene. Ma quando finisci passa a casa mia. I miei non ci sono. Pizza e film sul divano! 
- Ci sto. - Dice felice, Kira.
- Dammi un bacino. - Dice a bassa voce Scott. Kira, approfittando che il professore era di spalle, lo bacia con dolcezza.
- Malia, perchè non vieni anche tu? - Improvvisa Stiles.
- Ah, emh, dovrei chiederlo a mio padre ma penso non ci siano problemi. Ti faccio sapere appena arrivo a casa, ok? - Chiede Malia, sorridendogli dolcemente.
- Non vedo l'ora che il mio telefono prenda a squillare. Sei un ottima amica e di ottima compagnia. 
- Anche la tua compagnia è piacevole e sono felice di essere tua amica, Stiles.

Alla fine, Peter ha detto si. I ragazzi avevano anche chiesto a Lydia di unirsi a loro ma lei, con dolcezza, li liquidò dicendogli che doveva stare con Aiden. Stiles ha passato tutta la giornata con il cellulare in mano a chiamare Heather ma di lei, nemmeno l'ombra. L'ansia è alle stelle e Malia è arrivata. Kira è al suo fianco ed entrambe sono belle come non mai. Entrambe si sono cambiate. Kira indossa una camicia color panna a pois neri, panta collant della stessa tonalità e i suoi immancabili stivaletti di pelle nera. Anche il trucco è diverso da quello che ha usato per la scuola. Adesso ha un rossetto più rosso e uno spesso strato di eyeliner. Scott sta ancora cercando di capire perchè la sua fidanzata, abbia deciso di farlo impazzire da un momento all'altro, senza motivazione alcuna.

 
Malia, invece, ha appena fatto schizzare il cuore di Stiles, dritto fin su alla gola. Indossa un vestitino bianco e a righe nere, corto fino a metà coscia, degli stivaletti neri e avorio scuro, i capelli, più boccolati del solito gli scendono morbidi sulle spalle, un rossetto rosa, un filo di matita nera negli occhi, rimmel e anche lei uno spesso strato di eyeliner. Stiles si è dimenticato di Heather e del fatto che è da oggi che non si fa ne vedere, ne sentire.
 
Le fanno accomodare in salotto, si siedono sul divano, ordinano le pizze e mentre aspettano l'arrivo del fattorino, discutono su quale film vedranno. Stiles e Scott propongono il loro film preferito. Quello che guarderebbero all'infinito senza mai stufarsi. Una notte da leoni. Le ragazze girarono gli occhi e non accontentarono la loro richiesta. Lo fecero i ragazzi, invece, che si ritrovarono costretti a dover asciugare le lacrime di Malia e Kira, un minuto si e l'altro pure fino alla fine di quel film, all'apparenza, senza senso. Le pagine della nostra vita.
- Ma perchè voi donne siete portate a piangere ogni volta che guardate sta cagata di film? - Chiede Scott.
- Scott, per favore. Non offendere! Questo è uno dei film migliori di tutto il mondo. E' bellissimo, fatto bene, gli attori sono perfetti, le sensazioni sono  reali e poi è una storia vera. - Commenta Malia, asciugandosi le ultime lacrime che rigavano ancora il suo viso, a fine del film. Kira ancora non ha smesso ed è troppo presa dalle sue stesse lacrime per sgridare quel tonto del suo fidanzato.

Sebbene l'idea di Stiles era quella di provare per l'ennesima volta a chiamare Heather e vedere come stava, a fine film, si dimenticò, troppo preso da Malia e dall'alcol che avevano bevuto. Si addormentarono sul divano, tutti e quattro, l'uno stretto all'altro. Kira era accoccolata su se stessa e si stringeva al petto del suo fidanzato che dormiva a bocca aperta e con la testa fra le gambe di suo fratello che invece stringeva con un braccio la vita di Malia che con la testa reclinata sulla spalla di Stiles e con le gambe stese lunghe sulla schiena di Kira, dormiva tranquilla, ignara di aver superato di ben tre ore e mezza, l'orario del coprifuoco. Suo padre è infuriato. Sono le tre di notte e lei ancora non si è fatta vedere. La chiama al telefono ma l'unica cosa che gli risponde, è la segreteria telefonica. Derek non sa dove abitano Stiles e Scott e quindi è difficile trovarla. 
- Senti zio, io vado in centrale. Sapranno dirmi dove abita lo sceriffo. - Dice preoccupato, Derek. Senza aspettare il suo consenso, esce dalla porta di casa e si dirige dallo sceriffo.
- Fammi sapere. - Urla Peter un secondo prima di salire sulla sua macchina e alla ceca, partire per la città, in cerca della sua splendida bambina.

I poliziotti, in centrale, non si sono permessi a dare un informazione così importante e dello sceriffo, nemmeno l'ombra. Nemmeno Peter ha trovato sua figlia e non sanno più che cosa fare. Entrambi, si sono persi in un bicchier d'acqua. A casa Stilinski, fu un flash. Malia si sveglio di soprassalto e prossima ad un attacco di panico, prende il cellulare in mano. Il cuore gli schizza fuori dal petto quando vede che ormai sono le tre e mezza del mattino e che il suo telefono a 45 chiamate perse da cugino scemo e come minimo 75 da Psyco Dad. 
- Oh ca***. - Sussurra Malia.
- Hei. - Si sveglia Stiles.
- Stiles. Sono nella merda fino al collo. Sono le tre e mezza del mattino e dovevo essere a casa a mezzanotte, guarda quante chiamate perse.
- Oh ca***. Mh, oh, ok, ok, Malia, ok! Tranquilla. Ti accompagno io.
- Dio mio Stiles..
- MALIA! Sta tranquilla. Andiamo.
- Ma i vostri genitori non sono ancora arrivati? - Chiede distratta Malia, mentre si siede in auto.
- No, arrivano domani mattina. Entrambi avevano il turno di notte. E' stata un eccezione. Di solito fanno turni alternati!
- Oh Dio. Mio padre.
- Rispondi. E' meglio così!
- Ehi, papà. - Prova Malia, dopo aver preso un respiro profondo. La risposta di Peter fu sentita anche da Stiles.
- MALIA HALE. DOVE DIAVOLO SEI?
- Emh, sto arrivando a casa. Ci siamo addormentati e mi stanno accompagnando. - Balbetta.
- Stai arrivando a casa? Con chi?
- Stiles. - Risponde in un sussurro, mordendosi il labbro inferiore.
- STILES? Mi avevi detto che andavi da una certa Kira! Sto arrivando. Aspettatemi li. Tutti e due! 
- Hai sentito? - Chiede dopo aver chiuso la chiama con il padre.
- Si.
- Mi dispiace, non volevo metterti in questo casino.
- Ma figurati Malia. - Gli sorride dolcemente, Stiles mentre gli accarezza una guancia. Quel gesto gli è venuto talmente tanto naturale che ha spaventato entrambi.
- Stiles, ma Heather? Non si è vista oggi, a scuola, o mi sbaglio?
- No. Non sbagli. Non so dove sia. Mi ha solo mandato il buongiorno questa mattina ed è sparita dalla circolazione. E' tutto il giorno che provo a chiamarla ma non mi risponde e onestamente non so più che cosa pensare. E' un po' di tempo che è abbastanza distante. Da quando è tornata dalle vacanze estive in particolare. Non la riconosco più. Ma, oddio, scusa. Non ti voglio stressare con i nostri stupidi problemi.
- Niente affatto. Mi fa piacere ascoltarti. - Gli sorride Malia. Il sorriso sparisce alla vista di suo padre, sguardo furioso e braccia incrociate, davanti alla porta.
- Oddio, sta venendo qui, Stiles.
- Sta tranquilla, Malia. Tranquilla! Respira.
- SCENDI. - Ordina Peter.
- Se sopravvivo, ci vediamo dopo a scuola. - Dice lei deglutendo a vuoto e scacchiandogli un bacio nella guancia.
- ANCHE IL TUO AMICO. 
- E' sempre così nervoso, tuo padre? - Borbotta Stiles, scendendo a testa alta dall'auto. Chi scende a testa bassa, invece, è Malia.
- Allora, prima di tutto, guardami in faccia e secondo, per quale motivo di sei cambiata? Questa mattina non eri vestita così e perchè mi hai mentito? Kira? Kira è un nome maschile? - Urla furioso.
- Signor Hale, senta, Kira è mia cognata. La ragazza di mio fratello ed era con noi. Come le ha già detto Malia, ci siamo addormentati mentre guardavamo un film e una volta che ci siamo resi conto di che ora fossero, gli e l'ho riportata a casa e come puo' ben vedere, sana e salva. - Dice calmo, Stiles. Peter lo guarda male ma lui non si lascia intimidire.
- Ci creda.
- Papà, è andata così, veramente.
- Hai bevuto?
- No. Ovvio che no.
- Fumato?
- Ma figurati. Sai che non faccio certe cose. 
- Fino a tre giorni fa, lo sapevo, adesso un po' meno. Fila a casa, ne riparliamo domani mattina e non pensare minimamente di saltarti la prima. Quanto a te, gira a largo. 
- Buonanotte, signor Hale.
- Notte, Stiles. - Gli sorride timidamente, Malia, salutandolo con la mano.
- Buonanotte bellissima. - Dice con naturalezza, Stiles, un secondo prima di salire in macchina e tornare a casa sua.

Quando era fermo al semaforo rosso, il cellulare suona. Finalmente è Heather.
- Heather grazie a Dio. Si puo' sapere cosa cavolo è successo? - Chiede preoccupato, Stiles.
- In vacanza, quest'estate, ti ho tradito. Sono incinta! - Dice d'un fiato, la "sua" ragazza.

Il mondo di Stiles si è appena sgretolato sotto i suoi stessi piedi.

 
Piccolo spazio autrice:

Emh.Emh. Ciao! Partendo dal presupposto che volevo far sparire Heather in un altro modo, ma quando sono arrivata alla fine, mi è uscito naturale. Il prossimo capitolo, sarà l'ultimo da tenere in considerazione con l'avvertimento "triangolo" e vedremo quindi il formarsi della coppia. Mi chiedevo se è piaciuta la scenata di gelosia di Scott. Se ne volete, ne faccio ancora. A me divertono tantissimo. Diversamente, basta dirlo e vi accontento. Ma, ditemi: che ne pensate degli scleri mattutini in casa Stilinski? E ancora: la reazione di Peter è giusta o troppo esagerata?Ma domanda più importante di tutte: VE LO ASPETTAVATE UN FINALE DEL GENERE?

Per il  resto non so che dire, rinnovo i miei ringraziamenti speciali a:
A_M_N e a tutti gli altri lettori silenziosi.


PS: Ma quanto sono belle, ste due? <3 Conosciute meglio come Kira e Malia? <3

Io vado a vedermi i Cesaroni. Domenica alternativo. Voi che fate? :)

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Capitolo 6
*** La donna che credeva d'amare. ***


- La donna che credeva d'amare.

Stiles non ci poteva credere. Lei. Proprio lei, Heather, la sua fidanzata da quattro anni, sua migliore amica da sempre, lei, proprio lei, la ragazzina dai capelli d'oro, gli occhi grandi e azzurri come il mare e labbra da baciare, lo abbia fatto. Non puo' credere che la donna che credeva di amare, lo abbia tradito in vacanza, con uno che probabilmente si è già dimenticato di come si chiama e che non solo lo ha tradito, ma ci sta anche per fare un figlio. Tutto quello, è ai limiti del reale. La sua piccola, dolce ed unica Heather, non puo' avergli fatto questo.

Ci ha provato a fare l'educato ma senza dirgli ne A, ne B, gli ha chiuso il telefono in faccia, ha tirato un pugno al manubrio, ha urlato, ha accostato, è sceso dalla macchina, ha preso a calci e pugni un albero e inevitabilmente, anche se si era imposto di non farlo, le prime lacrime iniziarono a rigargli il viso. Di lì, la strada fu tutta in discesa. A partire dal loro primo incontro in quel primo giorno d'asilo, ai pomeriggi a fare merenda in giardino e fingere di essere marito e moglie, Stiles costretto a giocare con le bambole, le mani sempre sporche di fango e le notti che si addormentavano sul divano e poi, presi in braccio dai genitori, venivano messi a letto. Poi la crescita, l'adolescenza e la scoperta di un amore. Un amore che lui credeva reale ma che in realtà, è solo finito male. Il primo bacio, le prime carezze intime, le litigate e la pace fatta sotto le coperte, l'affanno dopo un lungo bacio, mani che si sfiorano, labbra che si baciano, corpi che si uniscono. 

Ogni ricordo, è una lacrima nuova, una lacrima amara, una lacrima che fa fatica a digerire. Piange. Piange disperato e non credeva di poter piangere così tanto per una ragazza, la sua ragazza, la ragazza che aspetta un figlio che non è il suo. Non ci credeva, eppure è proprio quello che sta facendo. Le mani sono tutte graffiate e sporche di sangue, le scarpe quasi rotte, gli occhi gonfi, rossi e pieni di dolore. Il respiro viene meno, il suo cellulare suona a vuoto da un quarto d'ora ormai e non risponde. Sa già chi lo sta chiamando e non vuole più avere niente a che fare, con una persona del genere. Dio, che schifo! La rabbia sale e con gli occhi bagnati dalle lacrime, la vista si annebbia. Tira su con il naso, tira l'ennesimo pugno all'albero li vicino, l'ennesimo calcio e ringraziando Dio che sia notte e che le strade siano deserte, si mette alla guida. Schiaccia con forza il piede sull'acceleratore e senza rendersene conto, si ritrova contromano, nella stessa corsia in cui sta viaggiando anche sua madre che ha appena riconosciuto la macchina di suo figlio e frenando bruscamente a sterzato con velocità, per evitare di prenderlo in pieno. Anche Stiles che per un secondo ha ritrovato la sua lucidità, ha sterzato di botto dal lato opposto e schiantandosi sul gardareil mette fine alla sua corsa. Sbatte forte la testa sul manubrio e successivamente sul vetro e un attimo dopo, Stiles Stilinski, è inerme, privo di sensi, seduto malamente nel sedile della sua inseparabile Jeep, che ormai è distrutta in mille pezzi e con il sangue che gli cola da ogni dove. L'urlo di puro terrore che cacciò fuori Melissa, fu in grado di svegliare mezza Beacon Hills. Con le mani tremanti, chiama un ambulanza, corre alla macchina di Stiles e inizia a rianimarlo.
- Amore. Amore mio, svegliati, ti prego. - Prega Melissa con gli occhi già gonfi e pieni di lacrime, ma Stiles non ne ha nessuna intenzione. Il battito c'è ma è minimo e la macchina inizia a fare fumo. Sa che non puo' fare una cosa del genere, è un infermiera e va contro il suo codice ma quello è suo figlio, quindi, se ne frega e nonostante in casi del genere sia completamente vietato muovere il paziente, lei lo fa lo stesso, perchè questo è un caso estremo. A fatica, lo tira fuori dalla macchina e inizia a fargli il massaggio cardiaco.
- Melissa! Melissa che succede? - Chiede un infermiere, mentre scende dall'ambulanza.
- Oddio ma è tuo figlio! - Dice l'altro.
- Si, è mio figlio e se invece di stare li impalati a fare niente mi date una mano mi fate anche un favore. - Urla furiosa, Melissa. Che razza di incompetenti.

Cinque minuti dopo, sono già in ospedale e Stiles è ricoverato nella sua stanzetta. Kira e Scott sono appena arrivati e entrambi sono in un fiume di lacrime, specie Scott, lo sceriffo è già li con loro e sono appena arrivate le analisi del sangue.
- Infermiera Stilinski?
- Si?
- Suo figlio fa uso di alcolici?
- SCUSI, COSA? - Strillano all'unisono i due genitori. Scott si è nascosto. Jonh, che ovviamente ha capito tutto, non l'ha nemmeno fatto arrivare in bagno che l'ha preso per un braccio e solo con uno sguardo, l'ha fatto confessare.
- Ho bevuto anche io e Kira. Abbiamo bevuto delle birre mentre ci guardavamo un film e..
- DOVE LE AVETE PRESE? - Chiede con voce dura, Jonh. I suoi figli, presto, avranno una lezione.
- Le abbiamo comprate. - Confessa con un filo di voce, Scott. La paura della reazione di suo padre e per la condizione di suo fratello, sono alle stelle.
- QUANTE NE AVETE BEVUTE, A TESTA? - Chiede Melissa, anche lei, adesso si sta arrabbiando.
- SCOTT, RISPONDI. - Urla Jonh.
- Papà, per favore. Era una cosa innocente, una serata tra ragazzi e ci siam..
- Devo ripetertelo un altra volta? E non metterti a piangere Scott, sai che non mi commuovi con qualche lacrimuccia.
- Scott o rispondi adesso, o rispondi adesso, scegli. - Ordina Melissa.
- Melissa, ascolta, eravamo in quattro. Noi tre e Malia. Abbiamo bevuto all'incirca sei birre, tra tutti noi, ed è stato più di tre ore fa. Abbiamo bevuto mangiando. - Confessa Kira.
- Perfetto. Corrispondono con le analisi! Nessun problema, state tranquilli! Non era ubriaco alla guida, ma evidentemente era sconvolto. Cercate di capire cos'abbia avuto, se volete una risposta. - Dice con fare calmo il dottore.
- Sai qual'è l'unica risposta che voglio, io? Voglio che mi dici quando MIO FRATELLO, si sveglierà! - Strilla Scott avvicinandosi al dottore. Per quale motivo, poi, lo sa solo lui.

Jonh si è subito messo in mezzo e con un solo sguardo è stato perfettamente in grado di riportare suo figlio alla calma di cui li, quella fredda notte, necessitavano tutti. Lui compreso. 
- Siediti e chiedi scusa. - Ordina Jonh.
- Scott, fa quel che ha detto tuo padre. - Suggerisce Melissa. Kira sta provando a calmarlo, ma non c'è verso.
- Dai Scott, calmati. Stiles si sveglierà! - Dice dolcemente Kira. Anche i suoi occhi sono pieni di lacrime.
- IO VOGLIO SAPERE QUANDO.
- E IO VOGLIO CHE CHIEDI SUBITO SCUSA AL DOTTORE. - Urla Jonh.
- Scusi! Contento, papà? 
- Si. Dottore, chiedo scusa per il comportamento di mio figlio. Siamo un po' tutti sconvolti. - Dice Jonh porgendogli la mano in gesto di scuse. 
- Non si preoccupi, non è un problema. Capisco!
- Si, concordo con mio marito e la ringrazio per la comprensione. Adesso puo' lasciarci soli, per favore, se non ha altro da dire, dottore? - Chiede con calma, Melissa.
- Senz'altro, ma Melissa, sai da te che non potete stare tutti. Forse è meglio se resti solo te, sei la sua mamma e penso che sei la prima persona che vorrà vicino non appena aprirà gli occhi.
- Certo, tranquillo e grazie mille.
- No, non esiste, io sto qui con lui. - Dice Scott. Jonh sospira rumorosamente e gira gli occhi. 

Si sta arrabbiando decisamente tanto e nonostante Scott lo sa bene, continua a farlo arrabbiare.
- Scott lo sai che mi stai facendo arrabbiare, vero? - Chiede infatti, Jonh.
- Si. - Sussurra a testa bassa, Scott.
- E allora perchè continui?
- Ma voglio stare qui con lui, papà. - Dice Scott con il viso ricoperto dalle lacrime. Non è intenzionato a lasciare suo fratello per nessun motivo al mondo.
- Scott sono le quattro e mezza del mattino ormai, tra qualche ora ci sarà l'orario di visite e molto probabilmente lui sarà già sveglio, adesso tu e papà, accompagnate Kira a casa e andate a dormire. - Ordina dolcemente, Melissa.
- Dormire, si certo, come no. - Sbotta Scott ridendo con fare isterico.
- Jonh, mi aiuti? E' mai possibile che non mi ascoltano mai? - Urla Melissa.
- Se non si alza da solo, adesso lo piglio in braccio e lo porto in macchina di forza. - Risponde Jonh.
- Tu e tuo fratello dovete fare quello che vi diciamo noi e in questo momento, io ti sto dicendo che devi andare a casa con papà, hai capito? - Lo riprende duramente, Melissa. Un po' va bene, ma adesso basta.
- Si, mamma. Posso abbracciarti?
- No, Scott. Vai a casa, sono arrabbiata! Con tutti e due e tu ascoltami bene Stiles perchè lo so che mi stai sentendo. Appena ti svegli avrai una di quelle punizioni che nemmeno ti aspetti ma che ti ricorderai per tutta la vita. - Dice con voce dura, Melissa, anche se ovviamente, non resiste alla tentazione di accarezzargli i capelli e riempirlo di baci. Poi bacia anche Scott, tante coccole a Kira e un dolce bacio sulle labbra di suo marito.
- Lo porto a casa prima che distrugga tutto l'ospedale. Chiamami appena si sveglia, ok? A qualsiasi ora. - Ordina Jonh accarezzandogli il viso. Melissa annuisce e anche se ci ha provato a trattenersi ancora un po', scoppia a piangere. L'abbraccio di suo marito la calma subito.
- Sta tranquilla amore mio, Stiles è forte e presto si sveglierà, ma nel frattempo, se proprio non riuscirai a dormire, pensa alla punizione perfetta che potremmo dargli per averci tolto dieci anni di vita. 

Sono passate ore, ormai. Melissa non ha chiuso occhio nemmeno un minuto, non ha smesso di piangere nemmeno un attimo, non ha smesso di stringergli la mano e accarezzarlo e pregarlo di svegliarsi, ma sono quasi le sette del mattino e Stiles dorme ancora. A niente è servita la sacca di sangue, a niente sono servite le medicine, a niente di niente. I dottori e Melissa stessa sanno che si sveglierà solo quando lui stesso lo riterrà necessario. Scott, ovviamente è già li. Jonh ha provato a convincerlo per farlo andare a scuola, ma non c'è stato verso. Jonh Stilinski, sa benissimo che quando quei due tonti dei suoi figli si impuntano su qualcosa, alla fine quella è, per cui, ci ha rinunciato e l'ha portato in ospedale di primo mattino. Il cellulare di Stiles vibra e Scott risponde. 
- Heather, sono Scott.
- Scott, grazie a Dio, dov'è Stiles? Perchè non mi risponde?
- Ha avuto un incidente stradale, questa notte, è in ospedale, è ricoverato. E' in coma. Non si sveglia! - Dice Scott aspettando una risposta che non arriva, visto che Heather ha buttato giù ed è corsa in ospedale.

Nello stato in cui Stiles si trovava, proprio come ha detto Melissa, riusciva a sentire tutto e tenta di svegliarsi. Ha la memoria un po' sbiadita ma sa che ha fatto un incidente e che è stato tutto a causa sua. Non ha voglia di vederla e quindi deve svegliarsi e poterlo dire alla sua mamma. Si urla nella mente che deve svegliarsi e alla fine lo fa.
- Ma..m.m.A!
- Oh, grazie a Dio. Stiles, Stiles sono io, Scott. Ok? Sono Scott. Il tuo fratellino. Ti ricordi di me? - Chiede singhiozzando, Scott mentre inizia a soffocarlo di baci.
- Certo, ma voglio mamma. - Dice a fatica Stiles mentre con estrema delicatezza, accarezza i capelli di suo fratello che ancora singhiozzava sul suo petto.

Con ancora il volto bagnato dalle lacrime e con un sorriso da ebete sulla faccia, gli stampa l'ennesimo bacio sulla guancia e corre per tutto il corridoio gridando come un matto.
- MAMMA! - Strilla Scott chiamandola ripetutamente.
- Amore che succede? - Chiede Melissa gettando il caffè ormai finito, nel cestino li di fianco a lei e raggiungendo suo figlio in un secondo, seguita da Jonh.
- Mamma corri, Stiles si è svegliato e chiede di te. - Dice felice Scott mentre insieme alla madre e al padre, raggiunge la camera di Stiles.

Raggiunta la camera di suo figlio, Melissa lo trova che prova ad alzarsi dal letto. Lo rimette sdraiato anche contro la sua volontà e dopo averlo soffocato di baci, coccole e carezze, finita la fase coccole, si passa alla ramanzina.
- STILES STILINSKI TU ADESSO MI DEVI UNA SPIEGAZIONE. - Urla Melissa, facendolo sobbalzare.
- Ah, ma possiamo già sgridarlo? Sta bene emotivamente e in termini medici parlando, dico. - Chiede Jonh.
- Si si, possiamo già sgridarlo senza problemi. - Risponde Melissa.
- ALL..
- Non sto bene per niente, emotivamente dico! Sto bene dal punto di vista medico, si. Ma emotivamente? Sto da schifo. Sono un ragazzo a cui hanno appena strappato il cuore dal petto e la volete sapere l'ultima? Vostro figlio è un cornuto. Già, proprio così. La bella, dolce, innocente Heather mi ha tradito in vacanza con uno di cui sicuramente non ricorda nemmeno il nome ma la cosa peggiore è che non solo ci ha fatto sesso, no, sarei stato anche in grado di perdonare una cosa del genere, ma no, ovviamente visto che sono un cornuto, devo esserlo a tutti gli effetti. E' incinta e il bambino non è mio. - Urla Stiles mentre l'ennesime lacrime scendono dal suo volto. Scosta con forza suo padre e nonostante Melissa gli avesse impedito di scendere dal letto, lui non l'ha ascoltata e per restare solo con i suoi pensieri e con il suo immenso dolore, si è chiuso dentro al bagno, sbattendo con violenza la porta e chiudendola a chiave nella speranza di chiudere fuori e per sempre, anche tutto quello che riguarda, la donna che credeva d'amare.

Neanche farla apposta, pochi minuti dopo, quando la famiglia è ancora senza parole, Heather entra nella stanza e Scott l'ha odiata da sempre, ma adesso, adesso la odia più di prima e non puo' proprio farci niente, ma si avvicina a lei e gli dice l'unica cosa che voleva dirgli da tutta una vita.
- TI ODIO. - Sussurra con rabbia, Scott ad un centimetro dal suo orecchio.
- In un secondo hai distrutto la vita di mio fratello, fai schifo. Ti ho sempre odiato e ti odierò per sempre. Ho passato le pene dell'inferno, per ore, perchè per colpa tua, mio fratello non si svegliava. Sei solo una bambina viziata che per un po' di sesso, hai tradito mio fratello, l'unica persona che ti amava più della sua stessa vita, l'unica persona che avrebbe fatto di tutto per te. L'unica ed ultima persona che ti abbia mai amato veramente. Ce l'avevi tra le mani e l'hai persa. Lo sai, cosa, Heather? Nessuno ama te ma tutti amano Stiles e farò di tutto per farlo mettere con la persona giusta. Non dimenticarlo mai. 
- Scott, ti prego, devi cercare di capirmi. E' stato un errore, io amo tuo fratello. Signori Stilinski, vi prego dovete credermi.
- Vattene Heather. - Dice con rabbia, Stiles, uscendo dalla porta del bagno.
- No, amore, amore mio, ti p..
- TI HO DETTO DI ANDARTENE. MI FAI SCHIFO! TE NE DEV.. - 

Stiles non finisce nemmeno di parlare perchè è caduto a terra, privo di sensi, ricoperto poco dopo, nella pozza del suo stesso sangue. 

L'incubo ricomincia.

 
Piccolo spazio autrice:

Salveee! Se vi servono fazzoletti, fatemi sapere che ve li procurerò, sopratutto per il prossimo capitolo, dove Malia verrà a sapere, tramite Scott, che Stiles è finito in coma e tutto il resto. Peter si metterà in mezzo e farà di tutto per non farli vedere. Ci riuscirà? Ma sopratutto, Stiles si sveglierà dal coma? 
Domandina di curiosità: vi è piaciuto questo capitolo? Vi ho fatto soffrire?
Spero vivamente di si, che vi sia piaciuto ma spero anche di non avervi fatto soffrire troppo. Spero che non sia stato troppo lungo o troppo crudele. Fatemi sapere. Nel frattempo, ringrazio immensamente:
- Stilba.
- Lunatica95.
- A_M_N.

Per le splendide recensioni.. <3 CAPITOLO DEDICATO COMPLETAMENTE A VOI. 

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Capitolo 7
*** Come farò senza di te? ***


- Come farò senza di te?

L'urlo di dolore di Scott Stilinski, squarciò il silenzio che si era impossessato di tutto l'ospedale. Heather scoppiò in lacrime e provò ad avvicinarsi a quel che ne rimaneva del suo ragazzo, ma Scott, più arrabbiato che mai, la allontanò dal suo fratellino. Melissa, con le lacrime agli occhi si occupava di suo figlio e Jonh, con molta più dolcezza, invitava Heather ad allontanarsi da li, il prima possibile.
- NO! No, io non lo lascio solo. Amore, amore mio, svegliati.
- Heather, LEVATI DAL CA***. - Urla Scott. E' furioso.
- Heather, stammi a sentire, io ti ho sempre voluto bene e ti ho amato come una figlia, ma adesso, te ne devi andare! Mio figlio è ricoperto dal suo stesso sangue, per colpa tua, lo devo curare e io ti voglio fuori di qui in meno di un minuto o giuro su Dio che chiamo la sicurezza. Non ti sto dicendo di andartene, ok? Puoi rimanere fuori dalla porta, se lo desideri, ma DEVI ANDARTENE DA QUESTA STANZA! - Inizialmente, il tono di Melissa era dolce, come suo solito, ma poi, alla fine, l'istinto materno e il fatto che è al secondo giorno di ciclo, ha prevalso su tutto e le ultime parole, le ha detto praticamente gridando. La ragazza, abbattuta, con il volto ricoperto dalle lacrime, se ne va e Melissa, puo' finalmente occuparsi di Stiles. Le sue condizione sono critiche e servono rinforzi. Inizia a medicarlo e a rianimarlo, nel frattempo, ordina a Scott di schiacciare il bottoncino rosso, alla destra di Stiles.
- Infermiera Stilinski, eccoci.
- Non ha polso, non ha battito, non ha più nulla, dovete fare qualcosa. - Urla Melissa mentre si accascia a terra e scoppia in lacrime. Ormai, lei non puo' più fare niente e la situazione di Stiles, è veramente critica, per questo, nessuno dei dottori la giudica, quando si prende il beneficio di lasciarlo nelle loro mani e di singhiozzare tra le braccia di suo marito.

Stiles, ha avuto un arresto cardiaco e ha un ematoma cerebrale, dovuto alla botta che ha preso in macchina. Se non si fosse alzato subito, a quest'ora, forse, starebbe bene! La risonanza magnetica, non promette nulla di buono. Stiles non è operabile. O l'ematoma si assorbe con le medicine, o rimarrà in coma fino alla fine dei suoi giorni. Scott, già muore all'idea e con Kira, pensa ad una soluzione.
- Mamma. - La chiama, Scott.
- Che c'è amore mio? - Dice in un sussurro, Melissa. E' distrutta dal dolore, ed è accanto al figlio, che è inerme, disteso in un letto d'ospedale.
- Una persona, potrebbe farlo uscire dal coma?
- Si. Ma se non ci riusciamo noi, Scott, che siamo la sua famiglia, chi puo' farlo? Heather?
- Non la devi nemmeno nominare. - Dice con rabbia, Scott.
- Io veramente, non stavo minimamente pensando ad Heather. - Dice Kira, asciugandosi le lacrime e stringendosi al fidanzato.
- E a chi? - Chiede Jonh. Scott e Kira si guardano negli occhi e fu un attimo.
- MALIA! - Strillano all'unisono i due giovani. 

Melissa non se l'è sognato, ma al sentir pronunciare quel nome, suo figlio gli ha stretto la mano, seppur per un breve secondo.

- Mi. Mi, m, mi ha stretto la mano. - Singhiozza Melissa.
- Melissa, amore, sei molto st..
- NON SONO STANCA, JONH. TI HO DETTO CHE MI HA STRETTO LA MANO e l'ha fatto dopo aver pronunciato quel nome.
- Mamma, sei sicura?
- Sicurissima.
- Hei, Stiles, mi senti? Ti devi svegliare, hai capito? Malia è qui fuori e aspetta solo te. - Prova Scott.

A quel punto, solo a quel punto, Jonh si accorge che suo figlio, ha mosso le ciglia per un breve secondo e se ne accorge anche Scott, ma Melissa sa, che quello, non è altro che un riflesso involontario, ed è probabile che in realtà, Stiles non abbia sentito niente di tutto quello che Scott gli ha detto e inizia a credere che non è vero, che Stiles non gli ha mai stretto la mano, che sia stato tutto frutto della sua immaginazione. L'immaginazione di una madre disperata e distrutta dal dolore.
- Io, io la vado a chiamare! Ho chiesto a Lydia, non è a scuola. Papà, dammi le chiavi della macchina.
- NO. Scott, no. Non se ne parla! Tu e tuo fratello non userete mai più, una macchina fino a che non mi sarà passata la paura.
- Papà, è una questione di vitale importanza! Te ne rendi conto?
- Si Scott, me ne rendo conto ed è proprio per questo che ti porterò a casa di questa ragazza, ma guiderò io. In macchina, forza.
- Kira, amore, stai qui con lui, per favore?
- Certo amore mio, vai.
- Ti amo. - Dice Scott, dandogli un bacio.
- Ti amo anche io. - Sussurra Kira, mentre va ad abbracciare Melissa, che gli ha sorriso dolcemente e con la mano libera, va a stringere la sua.
- Vuoi qualcosa, Mell? Un thè, un caffè?
- No tesoro, grazie. 
- Devi pur mettere qualcosa sotto i denti. 
- Sta tranquilla, Kira. Se mai morirò, sarà perchè mio figlio non si sveglia.
- Si sveglierà, Mell. Stiles è forte! - Commenta Kira, mentre altre lacrime rigano il suo viso.
- Devi, devi farlo, cognatino! Ok? Abbiamo ancora un casino di cose da fare insieme, noi quattro. E sai perchè dico quattro? Perchè Malia sarà con noi. So che ti piace, quella ragazza. Heather pagherà per i suoi peccati. - Dice singhiozzando, Kira.
- Non parlare così, Kira. - La riprende dolcemente, Melissa, non resistendo alla tentazione di accarezzargli la schiena.
- E come dovrei parlare? Sentiamo. L'ha tradito ed è incinta di un altro. Non uno in particolare! Uno qualunque! - Sbotta Kira.

Stiles sente. Sta sentendo tutto. E' in un mondo tutto suo, ma sente. Sono solo dei sussurri, quasi bisbigli. E' sicuro che a parlare siano sua madre e sua cognata Kira ed è sicuro che stiano piangendo, che siano distrutte dal dolore, proprio come il suo. Un dolore, dovuto all'immagine che vede nella sua mente. E' Heather che va a letto con un altro uomo,  proprio davanti a lui. E' disgustoso. Li odia entrambi! E' in coma, ma ricorda. Ricorda perfettamente che l'amore della sua vita, l'ha tradito e siccome le brutte cose non arrivano mai da sole, non solo l'ha tradito, ma è anche incinta di un altro uomo. Un uomo che non è lui. Un figlio che non è il suo. Quindi, fa l'unica cosa che puo' fare in quelle condizioni. Piange!
- MELISSA. MELISSA GUARDA! Sta piangendo.

Melissa, con il cuore schizzato in gola, gli asciuga la lacrima e lo riempe di baci.

- Piange perchè sta soffrendo. Ricorda! Ricorda tutto. Non, non piangere amore mio. La mamma è qui! La mamma è qui con te e non ti abbandonerà mai!

Prende un respiro profondo e ricomincia a parlare.

- Questa notte, aveva il volto ricoperto dalle lacrime. Le sue mani, sono piene di tagli e di schegge. E' probabile che abbia preso a pugni un albero.. e le scarpe! Sono tutte rovinate. Lui amava quelle scarpe. - Singhiozza Melissa.
- Vorrà dire che gli e ne compreremo un paio nuovo per quando si sveglierà.
- Le userà per uscire dall'ospedale e tornare a casa.
- Fammi indovinare! Lo metterete in punizione. - Prova a scherzare un po', Kira,
- Mi pare ovvio. Hai sentito, Stiles? Te l'ho già detto prima. Finirai per pregarci di avere uno sconto della pena, ma non l'avrai.

Mentre Melissa provava a svegliare suo figlio, con teneri baci e dolci parole, Jonh, è diretto in città, con il figlio al fianco che si morde freneticamente le unghie e a stento trattiene le lacrime. Jonh, ha il cuore a pezzi. Vedere i suoi figli e sua moglie, distrutti, lo sta uccidendo dentro e farà tutto quello che è in suo potere, per salvarli tutti e tre.
- Insomma, come diavolo va di cognome questa ragazza? - Sbotta Jonh. Ancora non hanno trovato la casa.
- Hale! - Risponde Scott.
- Hale? Suo padre per caso si chiama, Peter?
- Si, perchè?
- Accidenti a te, Scott, potevi dirmelo prima. So dove abitano!
- E' molto lontano? - Dice Scott ritrovando il sorriso. Sa, che Malia, lo sveglierà.
- No! E' proprio qui. 
- VADO IO. - E Jonh non fa nemmeno in tempo a dirgli A, che Scott, veloce come un fulmine, si è attaccato al campanello di casa Hale, al momento ricoperta da urla su urla.
- E tu chi diavolo sei? - Chiede Peter.
- Sono Scott Stilinski e ho bisogno di Malia.
- Malia non parla con voi! Tu e tuo fratello dovete stargli lonta..
- SCOTT! - Urla Malia, gettandogli le braccia al collo e ignorando suo padre.
- Ho una fottutissima e bruttissima sensazione da stanotte, ma non so a cosa sia dovuta. Perchè sei qui? E' successo qualcosa? Stiles non mi ha ancora scritto. Non dico che debba farlo per forza, però, lui di solito lo fa e io n..
- Dio, Malia, ferma, ferma. Mi hai già fatto venire il mal di testa in meno di un secondo. Sei tale e quale a quel tonto di mio fratello. E', è in ospedale Malia. E' in coma e pensiamo che tu possa svegliarlo. - Dice ricominciando a singhiozzare.
- COSA? COS'E' SUCCESSO? - Singhiozza Malia, mentre istintivamente, stringe forte il braccio del suo papà e si tiene una mano sulla bocca.
- Centra Heather. L'ha tradito ed è incinta di un altro. Gli e l'ha detto questa notte, al telefono, mentre guidava e immagini il resto. 
- Arrivo subito, Scott, prendo la borsa e a..
- TU NON VAI DA NESSUNA PARTE, MALIA. Anzi, tu ora vai a scuola. - Ordina Peter.
- No, senta, signor Hale..
- Tu stai zitto, mi dispiace per tuo fratello, sul serio. Potrà andare a trovarlo dopo scuola.
- Ma non capisci che è una questione di vita o di morte? Cosa me ne fotte a me della scuola quando UN MIO AMICO, è in coma e tutti pensano che io possa salvarlo. - Urla singhiozzando, Malia.
- Papà, per favore. Mettiti una mano sul cuore! So che non mi sto comportando bene in questi giorni, ma sono felice. Tantissimo! Per la prima volta, dopo la morte della mamma, sono felice. Questi due fratelli, mi hanno salvata da una vita di solitudine e priva d'amore, se non il vostro .. e .. e ora io, devo salvare loro. Se posso, devo salvare Stiles. - Singhiozza ancora, Malia.

Peter Hale, colpito e affondato! E' li, davanti ai suoi occhi, il suo punto debole. E' sua figlia e sta piangendo. Malia sapeva bene come ottenere cosa voleva. Doveva nominare sua madre.
- Avete modo di raggiungere l'ospedale o vi devo portare? - Chiede Peter.
- No, non si preoccupi, signor Hale. C'è mio padre, li. Lo sceriffo! Lo vede?
- Ok, andate pure.
- Papà, grazie. - Dice Malia, scoppiando ancora di più a piangere e gettandogli le braccia al collo. Il padre, la stringe forte a se.
- Va dal tuo amico. - Sussurra e dandogli un bacio sui capelli, la lascia andare. 

Per quanto se ne dispiaccia e abbia una paura tremenda, Peter Hale, sa, che la sua bambina ha messo le ali e ha iniziato a volare.

Dopo una brevissima presentazione tra Jonh e Malia, lo sceriffo, a tutta velocità, parte alla volta dell'ospedale e lo raggiunge cinque minuti dopo. Malia inizia a correre, anche se non sa nemmeno dove andare. Scott gli è subito accanto e inizia a correre insieme a lei. Anche un solo minuto, puo' fare la differenza. Arrivati nella stanza, Malia, è prossima ad un attacco di panico e i suoi occhi si riempono di lacrime. Kira, non resiste alla tentazione e va da lei e l'abbraccia, scoppiando a piangere insieme a lei. Jonh ha il cuore stretto in una morsa di dolore. Entrambe sono terrorizzate a morte e sembrano indifese. Sono così piccole, così cucciole.
- Hei, ragazze, proviamo a mantenere la calma, ok? Siamo qui per aiutarlo a svegliarsi. Lui, lui ci sente, ok? Sta soffrendo da morire perchè sente le nostre lacrime e il nostro dolore. Per favore. 
- Si, si, lei, lei ha perfettamente ragione, signora Stilinski. Dobbiamo essere forti anche per lui. - Dice sicura di se, Malia, sciogliendo l'abbraccio con Kira e asciugandosi le lacrime.
- Le darei anche la mano per presentarmi, ma sono entrambe ricoperte dalle mie lacrime. Le dispiace? Io sono Malia. - Borbotta Malia, porgendogliela comunque, dopo averla asciugata sui pantaloni.
- Stiles e Scott, non hanno fatto altro che parlare di te, in questi tre giorni e effettivamente avevano ragione. Sei molto bella e si vede da subito che hai un cuore d'oro. - Dice dolcemente, Melissa, stringendogli la mano e accarezzandogli una spalla.
- Ah, è così?! E' bella, vero Scott? - Scherza Kira. Tutti, ridono.
- Perchè non li lasciamo soli? - Propone Scott.
- Malia. Te lo chiedo con il cuore in mano. Fai svegliare il mio bambino! - Dice Melissa, mentre i suoi occhi, si riempono di lacrime nuove e esce dalla stanza, lasciandoli soli.

Malia non ci poteva credere. Tutto ad un tratto la sua vita prende forma e si colora e poi, boom, in un attimo, tutto torna come prima. Una vita senza forma e senza colore. E' Stiles la sua forma. E' Stiles il suo colore. Ora che sono diventati amici, non puo' perderlo per nessuna ragione al mondo e farà di tutto per farlo svegliare. Gli starà accanto, sempre. Dal primo all'ultimo minuto. Gli starà accanto fino a quando lui lo vorrà e lo farà anche quando la rifiuterà, se mai lo farà. Sa che non potrebbe farlo, ma lo fa, gli prende la mano e fa unire le loro dita. Non si stupisce per niente, quando si rende conto che combaciano alla perfezione. Un brivido gli percorre tutta la schiena, ma scuote subito la testa e torna in se. Non è quello il momento adatto per le fantasie. Si schiarisce la voce, stringe la presa delle loro mani, tira sul col naso e inizia a parlare.
- Hei, Stiles! Ciao! Sono io. Sono Malia! Tranquillo, quella li, probabilmente, adesso sarà lontano mille miglia da qui. Non ti farà mai più del male e questa è una promessa. Qui fuori c'è tua mamma. Poverina, è distrutta dal dolore. Tuo padre poi, non ne parliamo! L'ho appena conosciuto, è vero, ma cavolo, come si vede che vive di te, di tua madre e tuo fratello. O lui, poi. Non parliamone. Mi fa male vederlo così. Sai, quando vi guardavo in segreto, quando ancora non mi conoscevate, all'inizio ho pensato che eravate due completi cretini, ma mi sono sbagliata e mi sono ricreduta fin da subito. Voi due siete persone meravigliose che non vivono l'uno senza l'altro. Si sta lasciando morire insieme a te, Stiles, quindi, svegliati, ok? Ti devi svegliare, cazzo. Lo devi fare. Questa notte ti ho detto che se sarei sopravvissuta a mio padre, ci saremo visti dopo, ma non intendevo in questo modo, Stiles. Ma guardati. Sei disteso su di un letto d'ospedale. Io, io volevo vederti a scuola. Se non ti svegli, chi mi insegnerà la matematica? Se non ti svegli, a chi insegnerò il francese? Se non ti svegli, Kira, Lydia, Isaac, Aiden, Scott, tua madre, tuo padre, come faranno senza di te? Io? Io come farò senza di te? - Singhiozza Malia.

E' già passato mezzogiorno ormai, al Beacon Hills Memorial Hospital e Malia è ancora li a stringergli la mano e i suoi occhi sono sempre più rossi e gonfi. Non ha dormito nulla questa notte e la stanchezza arriva, ma non vuole lasciare Stiles per nessuna ragione al mondo, così, certa che lui non sentisse nulla, gli appoggia la testa sul petto e riposa gli occhi. 

Un ora dopo, Malia Hale, è già crollata nel sonno più profondo, ma qualcuno decide che quello non è il momento adatto di dormire.
- Non dovrai, mai, fare a meno di me. - Sussurra qualcuno, a fatica. Malia non ci puo' credere. E' lui. Proprio lui. E' Stiles Stilinski e si è appena svegliato. Crede di essere in un sogno, per cui, alza piano la testa e incrocia i suoi occhi secchi e spenti con quelli di Stiles che seppur secchi come i suoi, sempre bellissimi.
- Stiles? - Sussurra Malia, cominciando a piangere. Le sue lacrime, adesso, sono di felicità. Stiles annuisce.
- Ciao bell'addormentato. 
- Ciao. - Sussurra Stiles, mentre gli sorride dolcemente e Malia, pensa che sia fottutamente bellissimo anche così. Steso su di un letto d'ospedale, appena sveglio dal coma e con le loro mani ancora unite.

E' un attimo. Un attimo soltanto! Gli occhi di Malia, brillano di luce nuova e tornano a colorarsi esattamente come la sua vita, infatti, Malia Hale è convinta di non essere mai stata più felice di così.

 
Piccolo spazio autrice:

Ta-Daaaa! Il mio amore si è svegliato! <3 chi è contento insieme a me? Spero di non avervi fatto penare per il ritardo. Quanti di voi non vedevano l'ora di leggere questo capitolo?  Onestamente non mi piace più di tanto. Voglio dire, credo che avrei potuto fare meglio di così ma magari è solo una mia impressione e a voi è piaciuto.Fatemi sapere e che dire, grazie a chiunque sia arrivato fin qui e grazie anche a chi ha recensito lo scorso capitolo:
- Stilba.
- A_M_N
- Lunatica95.

Anche questo capitolo, è tutto per voi! <3
GRAZIEEEE ! 

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Capitolo 8
*** Ti starò accanto. ***


- Ti starò accanto.
 
Quando Stiles aprì piano gli occhi e si accorse che Malia, con il viso secco per via delle lacrime, gli dormiva sul petto e gli stringeva la mano, si dimenticò dell'essersi appena svegliato dal coma, si dimenticò di quella stupida di Heather e del brutto spavento che ha fatto prendere alla sua famiglia. Pensava solo a Malia e a quanto in realtà, sia bellissima. Avrebbe tanto voluto accorgersene prima. E' bellissima sempre, anche adesso, che è in ospedale da ore, con indosso un semplicissimo Jeans scuro, una maglietta a maniche corte bianca e un giubottino di jeans a coprirgli le braccia e ovviamente i suoi immancabili stivaletti di pelle nera. Vagamente, ricorda che ore prima, in pre dai singhiozzi, gli chiese cosa avrebbe fatto lei, senza di lui e quale modo per rispondergli, se non svegliarla?
- Non dovrai mai fare a meno di me. - Gli sussurra a fatica, Stiles.

Dopo avergli chiesto se era davvero lui e aver pregato che non fosse solo un sogno, Malia, felice come non mai, gli da un bacio nella guancia, a malincuore, divide le loro mani ancora unite e dopo aver avvisato Stiles, corre da Melissa. La cerca per tutto il corridoio, quando finalmente, la trova. E' in una stanza e sta visitando un paziente. Della privacy o che altro, al momento, Malia Hale, se ne frega bellamente e entra, andandogli incontro.
- Signora Stilinski, si è svegliato. - Dice in lacrime, Malia.
- Cosa? Sul serio? - Chiede Melissa. Anche il suo viso è ricoperto dalle lacrime di felicità.
- Si si, si è svegliato adesso e mi ha riconosciuta. 
- Infermiera Stilinski, vada pure. Al paziente, qui, ci penso io. - Comunica una sua collega. Melissa la ringrazia e con Malia a seguito, corre da Stiles.
- Amore mio. Ciao! - Dice Melissa, accarezzandogli il viso e riempiendolo di baci. Stiles scoppia a piangere, inizia a singhiozzare, il respiro viene meno, gli allaccia le braccia intorno al collo e la stringe forte.
- Mamma! - Singhiozza Stiles. Malia, sta morendo di dolore.
- Shhh! Sono qui amore mio. Sono qui! 
- Malia, tesoro, Jonh e Scott sono fuori che Scott a momenti faceva un macello, puoi andare a chiamarli, per favore? - Chiede dolcemente, Melissa.

Sa che suo figlio non la lascerà tanto presto.

- Vado subito signora Stilinski.
- Grazie e dammi del tu, per favore. Non sono così vecchia!

Dopo avergli sorriso, Malia va a cercare il resto della famiglia e Melissa, puo' finalmente occuparsi di suo figlio, che ancora non ha smesso di piangere e se fino ad un secondo fa, in primo piano c'era Malia, adesso, il dolore, la convinzione e la realizzazione di tutto, hanno appena preso il sopravvento e sono diventati le uniche cose a cui pensa, il piccolo Stiles.
- Amore mio, calmati. - Sussurra Melissa, soffocandolo di baci.
- Mi ha tradito, mamma. - Singhiozza ancora, Stiles. 
- So che quello che sto per dirti, ti sembrerà la stronzata più colossale del mondo, ma passerà. Giorno dopo giorno farà meno male e ti dimenticherai di lei. Di tutto l'amore che gli hai dato, di quello che lei ha dato a te, di tutti i baci, di tutte le carezze. Ti dimenticherai di tutto, vita mia, credimi. Sarà così perchè qualcun'altro occuperà presto il tuo cuore. Ti darà nuovi baci, ti strapperà nuovi sorrisi, ti dirà nuovi ti amo e saranno veri e belli e meravigliosi e saranno la cosa migliore che ti è mai capitata. Saranno tutto ciò che hai sempre desiderato e che finalmente hai. Sarà il tuo nuovo amore e sarà ancora più bello del primo.
- Mamma io l'amavo. Avrei fatto di tutto per lei e lei mi ha tradito con un altro e si è pure fatta mettere incinta.
- Dimenticati di questa cosa, amore, ok? Cosa avresti fatto se il bambino sarebbe stato tuo?
- Sarei stato l'uomo più felice sulla faccia della terra. Sarebbe stato bellissimo, ma quel bambino non è mio, mamma. - Singhiozza ancora, Stiles.
- Lo so. Proprio per questo, è meglio che sia successo adesso, che dopo. Non credi? Metti che alla fine, saresti anche andati a convivere, come avete sempre detto e lei, li, ti avrebbe tradito. Non sarebbe stato peggio?
- Forse hai ragione.
- Certo che ho ragione. Sono una mamma e le mamme hanno sempre ragione. - Dice Melissa, asciugandogli le lacrime. Stiles l'abbraccia ancora.
- Mi dispiace averti fatto spaventare, mamma.
- Lo sai che dire che ti dispiace, non ti risparmierà una bella punizione, vero?
- Uff, che palle. 
- STILES!! 
- Cosa??
- Le parolacce. Se prima ci passavamo sopra, non credere che adesso lo faremo. Io capisco tutto, ok? Tutto. Capisco che vi siate bevuti delle birre in compagnia, capisco che tu abbia voluto piangere dopo quello che ti ha detto quell'ochetta, ma non capisco perchè ti sei messo alla guida, nonostante avevi la vista annebbiata dalle lacrime e non eri lucido. Questo non capisco. Ed è per questo che da questo esatto momento, sei in punizione, signorino. E guardami in faccia quando ti parlo, Stiles, perchè adesso mi sto arrabbiando. Io e vostro padre, a te e a tuo fratello, vi abbiamo sempre detto di chiamarci, per qualsiasi motivo. Piangevi, bene. Prendevi il telefono e chiamavi me o papà e saremo venuti a prenderti, ma metterti alla guida in quello stato, è stato pericoloso e sconsiderato. Hai messo in pericolo la tua vita e quella di altri. Menomale che ero io e che ho avuto la lucidità di sterzare subito la macchina per non prenderti in pieno, ma poi l'hai fatto lo stesso, un incidente. - Lo riprende Melissa. Stiles è zitto e ovviamente, si sorbe la giusta sgridata che sua madre gli sta facendo e rinuncia ad abbassare la testa con fare pentito perchè ogni volta, Melissa, con due dita sotto al mento, gli ri alza il viso per fare in modo che lo guardi negli occhi.
- HAI CAPITO? - Chiede dura, Melissa, dopo circa venti secondi di silenzio.
- Si, mamma. - Risponde in un sussurro, Stiles. E' davvero pentito! Questo sua madre lo sa bene, per questo, lo abbraccia di nuovo.

Malia Hale, in questo momento, correva per tutto l'ospedale alla ricerca di Scott e di Jonh e poi, finalmente, dopo circa dieci minuti di corsa a vuoto, si ricorda che Melissa, gli aveva detto che erano fuori, per cui, si rilassa, sorride inconsciamente e li raggiunge. Padre e figlio, sono li, seduti su una panchina d'ospedale, Scott è in lacrime e si stringe possessivamente al corpo dello sceriffo che gli sta accarezzando la schiena e lo rassicura con parole dolci. Si avvicina di poco e involontariamente, senza la conversazione dei due.
- Papà. - Singhiozza Scott.
- Sta tranquillo amore mio. Stiles si sveglierà!
- Io non posso vivere senza di lui, papà. Non posso!
- E non dovrai, Scott. Si è svegliato e a quanto pare sta bene. Si ricorda di tutti. - Si intromette Malia.

Ricevuto il messaggio, Scott, abbandona le braccia di suo padre e si fionda su quelle di Malia, prende il cellulare, chiama Kira, gli da la lieta notizia e corre da suo fratello che in questo momento, è sottoposto alle cure di Melissa che gli sta facendo un analisi del sangue, gli sta controllando la pressione e tutto quello che c'è da controllare, in un caso come questo.
- Ciao nanetto. - Dice felice, Stiles, avvistando suo fratello, dalla porta.
- Amore mio. - Singhiozza Scott, arpionandosi addosso a suo fratello.
- AHH! MAMMA! - Strilla Stiles.
- Dio, amore, sei matto. Mi hai fatto spaventare!
- Mi hai fatto male. Leva quest'ago del cavolo. 
- Non ti ho nemmeno sfiorato e l'ago deve rimanere li, non metterti a fare i capricci.
- Melissa, ti si sente gridare dal corridoio. - Dice Jonh entrando nella stanza e soffocando il figlio di baci.
- Tuo figlio fa storie per un ago.
- Stiles, sai che non sei nella posizione per metterti a fare storie?
- Si, papà, si. Non ti ci mettere pure tu, per favore! Mi ha già sgridato la mamma.
- Davvero?
- Si.
- Certo che è vero, Jonh. Che ti aspettavi?
- Che il tuo cuore di mamma prendesse il sopravvento.
- L'ha fatto, infatti, ma l'ho anche sgridato.
- Ti ha detto che sei in punizione?
- Si.
- Non per quanto, però.
- Già, per quanto? - Chiede divertito Scott, stringendo la mano di Stiles.
- Scott, guarda che in punizione ci finisci pure tu. - Dice Jonh. Adesso chi ride, è Stiles.
- Cosa? E perchè?
- Perchè ti sei bevuto delle birre, senza il mio permesso e poi, mi dovete spiegare chi si è permesso di vendere così tante birre ai figli dello sceriffo, minorenni, per di più. - Sbotta Jonh.
- Questo lo voglio sapere anche io. - Dice Melissa, misurando la febbre di suo figlio, che si agitava.
- Fermo! - Gli intima, Melissa.
- Mamma, basta! Sto bene. - Sbotta Stiles. Solo adesso, però, si rende conto di aver alzato terribilmente la voce.
- Ops. Ho alzato troppo la voce, vero? - Chiede in un sussurro, Stiles.
- Io direi di si. - Risponde Melissa.
- Scusa mamma. Bacino! - Dice ancora Stiles mentre prova a baciargli una guancia.
- No! Sono arrabbiata. Dopo! Comunque, hai la febbre. Vado a prenderti gli antibiotici!
- MAMMA! Pastiglie, ti prego.
- Vedrò cosa posso fare. - Scherza Melissa. Quando sta per uscire, però, suo figlio la ferma per l'ennesima domanda.
- Ma dov'è, Malia?
- E' voluta rimanere qui fuori. Non voleva disturbare in un momento così personale. - Risponde Jonh.
- Cosa? No, mamma, ti prego falla entrare. 
- Hei, Malia! Stiles vuole te. 

Il cuore di Malia ha perso un battito. Sorride a Melissa, si alza dalla sedia cui sedeva, entra nella stanza, sorride imbarazzata, si guarda intorno e si avvicina a Stiles. Scott ridacchia e sta guardando suo padre, comunicandogli in silenzio di andarsene e lasciarli soli ma lo sceriffo di Beacon Hills, non è intenzionato a capire, quindi, a mali estremi, estremi rimedi.
- PAPA'. - Sbotta Scott.
- E'. - Chiede confuso, Jonh, risvegliandosi dallo stato di trans in cui era caduto, per un breve attimo.
- Andiamo? Sto morendo di fame. Portami a mangiare! - Ordina Scott.
- Scott, abbassa la voce. Andiamo! - Ordina Jonh.
- Papà, mi porti un panino anche a me? 
- Non so se puoi, devo chiederlo alla mamma.
- Sai già che dirà di no, ti prego, papà. Sai che ti voglio un bene dell'anima. - Prova Stiles. Melissa entra nella stanza.
- NO! - Dice solamente.
- No che? - Chiede confuso, Jonh.
- Non puo' mangiarsi un panino. Non per il momento almeno. Devi mangiare il cibo dell'ospedale, Stiles. Tra poco passa il pranzo. Tieni, prendi questa, così, poi noi andiamo e vi lasciamo soli. Malia, tesoro, sei esausta, vuoi che ti porto qualcosa?
- No, Melissa. Ti ringrazio!
- Malia.. - La riprende, Stiles.
- Devi mangiare. - Prosegue, alla vista del suo sguardo confuso.
- Ma non preoccuparti, Stiles. Non ho appetito. Pensa a te.
- Ma io ci penso anche a me, ma penso pure a te! Passi adesso, ma stasera voglio che mangi, ok?
- Sei incredibile, Stiles. - Dice felicissima, Malia e sorridendogli dolcemente. La macchina che controllava i battiti del cuore di Stiles, prese a suonare, segno che a momenti, a Stiles sarebbe venuto un infarto.

Dio Mio, quant'è bella.

- Grazie, Malia.
- Per cosa?
- Per avermi svegliato.
- Io?
- Tu.
- Ma, ma Stiles, io non ho fatto niente.
- Mi hai preso per mano, invece.
- Oh, quello. Scusa. - Borbotta imbarazzata, lei.
- Sai che sei più bella, quando arrossisci?
- Grazie. Ti piaceva? 
- Cosa?
- Voglio dire, quando ti sei svegliato e ti sei reso conto che ti stavo tenendo la mano, ti ha fatto piacere o ti ha provocato, che so, fastidio?
- Che domande fai, Malia. E' ovvio che mi ha fatto piacere! E' stato, un bel risveglio. Si, ecco. Proprio così!
- Mi dispiace per quello che ti è successo, Stiles. Dico davvero ma ti prego, non farmi mai più un altro scherzo del genere perchè vederti qui, disteso su di un letto d'ospedale, è un colpo al cuore e fa male da morire. Dovresti vedere Lydia. E' venuta prima, ha saltato le ultime tre ore ed era in lacrime. 
- E Heather?
- Heather non s'è fatta viva. 
- Meglio così.
- Passerà, Stiles. - Sussurra Malia e senza sapere perchè, gli accarezza la schiena.
- Scusa se te lo chiedo, ma tu mi starai accanto?
- Mi vorrai, al tuo fianco, Stiles?
- Si.
- Allora ti starò accanto, sempre.
Piccolo spazio autrice:

Buona sera cuccioli. Come state? Che farete questo fine settimana? Allora.. Stiles, qui, si sveglia e vede Malia ed è felice. Quando Malia non c'è, lui, chiede di lei e poi, creme della creme, gli chiede di restare e Malia gli dice che resterà per sempre. 

Che ne pensate? 
Vi è piaciuta la reazione di Melissa?
I capitoli di questa lunghezza vanno bene?
Li volete più lunghi?
Li volete più corti?


Fatemi sapere, grazie a tutti e a risentirci al prossimo capitolo! <3 
Un bacione enorme.

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Capitolo 9
*** Sempre. ***


- Sempre.

Sempre. E' una parola a cui Stiles, ha smesso di credere da un paio d'ore, ormai, ma sentirsela dire da Malia, è tutta un altra cosa. Malia gli ha detto che resterà per sempre e lui ci crede. Stiles Stilinski, ha smesso di credere al per sempre nell'esatto momento che il suo cellulare ha squillato e dall'altra parte del telefono, la sua ormai ex ragazza, gli ha detto che aspetta un bambino da un altro uomo. Eppure Malia gli e l'ha detto, il per sempre e lui ci crede.
- Grazie. - Dice ancora, Stiles.
- Non ringraziarmi Stiles. Mi hai chiesto di restare e resterò.
- Tuo padre? Ha fatto casino, stamattina?
- Lascia stare. Ho la testa che mi scoppia solo per questo! Per fortuna che è arrivato Scott.

Sebbene avrebbe voluto rispondergli, Stiles, si limitò ad un semplice e forzato sorriso. Gli occhi spenti e persi nel vuoto, l'ennesime lacrime a fare da contorno al suo viso e gli ennesimi ricordi di un amore finito. Il silenzio nell'aria era diventato imbarazzante e Malia non sapeva che cosa fare, o cosa dire. Cosa dici, infondo, ad un ragazzo di 17 anni che si è appena svegliato dal coma, dopo aver scoperto che la donna che amava e che ama tutt'ora, l'ha tradito con un altro uomo? Nulla. Non puoi dire nulla. 
- Stiles, so che è avventata, come richiesta, ma se hai bisogno di una spalla su cui piangere, avrai la mia. - Improvvisa Malia, anche se in realtà, non è mai stata più seria di così.

Quella frase, parve far tornare il sorriso a Stiles.

- Io in realtà, adesso come adesso, mi accontenterei di un semplice abbraccio. - Dice Stiles.
- Posso abbracciarti? - Chiede, sorridendo felice, Malia.
- Non voglio forzarti! Solo se ti va.
- Sai, sapevo che eri un chiacchierone, ma non pensavo che in una sola frase dicessi così tante stronzate, Stiles. - Ridacchia divertita, Malia, abbracciandolo dolcemente. Stiles gli sorride sulla spalla, la stringe forte a se e con una mano gli accarezza la schiena.
- Stai tranquillo, Stiles. Tra pochi giorni ti dimenticherai di tutto questo dolore. La fuori c'è un casino di gente che ti ama da morire e nemmeno te ne rendi conto. Ci sono i tuoi genitori, c'è Scott che non vive senza di te, Lydia, che piange da stamattina, Kira che non riesce ad immaginare un solo giorno senza quel rompi scatole del suo cognatino, Isaac, con quegli occhi da cucciolo e molti altri ancora, Stiles e tu ce la farai. Ce la farai anche perchè al tuo fianco avrai me. - Sussurra Malia.
- Sai di essere una persona speciale? - Gli chiede Stiles, mentre non resiste alla tentazione di mettergli una ciocca di capelli, dietro l'orecchio.
- No. - Risponde triste, Malia.
- Come, no? - Il tono di Stiles, adesso è sorpreso. 

Com'è possibile che non sa di essere una persona speciale?! Lo sanno tutti e come puo' non saperlo lei?

- Non lo so. Non lo sono. - Ripete Malia.
- Lo sei. Lo sei sempre stata e io, come tutti gli altri, siamo stati degli stupidi a non accorgerti prima di te. Perchè ti sei sempre isolata?
- Io? No, è che, mi è sempre bastato l'amore della mia famiglia ma mi sono resa conto, troppo tardi, che il loro amore non mi basta più.
- Non è mai troppo tardi per capire i propri errori e per rimediare. Guarda me, per esempio! Sto facendo progressi, con te, no? Ti ho fatto cadere col culo per terra, è vero, ma mi sto facendo perdonare? - Chiede con un sorriso timido, Stiles.
- Ahha di gran lunga, Stilinski!
- Sei stanca?
- No, tranquillo.
- Malia..
- Stiles.. 
- Ah, ora mi prendi pure in giro, brava. - Scherza Stiles.
- Ahahah, no davvero, non sono stanca.
- Si che lo sei.
- Non la finirai finché non ti dirò che è vero, non è così?
- 10 punti per te, Malia.
- Ok, ammetto di essere un pochino stanca.
- E allora vai a riposare! Non vorrei che tuo padre ti venga a prendere qui di corsa e ti porti a casa di forza.
- Ecco, Stiles! Cavolo, sta zitto la prossima volta. Com'è che si dice? Parli del diavolo e spuntano le corna! Papà?
- Malia, finalmente, mi stavo preoccupando! Sei ancora in ospedale?
- Si, tranquillo.
- Come sta il tuo amico?
- Si è svegliato.
- Bene, allora dai i miei saluti al tuo amico e chiedigli scusa per il comportamento sgarbato che ho tenuto questa notte.
- Forse dovresti farlo tu, papà. Non credi?
- E va bene. Me lo puoi passare?
- Stiles, è mio padre come avrai ben capito. Vuole porgerti le sue scuse per il comportamento sgarbato che ha tenuto questa notte con te.
- Oh, Malia! No, non è necessario ma passamelo che lo saluto comunque. Signor Hale?
- Stiles, giusto?
- In persona, proprio io.
- Ciao! Emh, si ecco. Io, nulla, volevo chiederti scusa per questa notte. Non avrei mai dovuto risponderti male e alzare la voce, è solo che ero preoccupato. Sai, è la mia bambina. 
- Non si preoccupi signor Hale, non è successo nulla, davvero. Qualsiasi padre avrebbe reagito così! Dimentichi l'accaduto.
- Ti ringrazio e comunque sono felice che tu sia uscito dal coma.
- Sa, devo proprio fargli i complimenti. Forse nemmeno lo sa ma ha contribuito a dar luce all'ottava meraviglia del mondo. E' grazie a sua figlia, che mi sono svegliato dal coma. E' una persona straordinaria che merita il meglio dalla vita e nemmeno lo sa. - Dice Stiles, senza riuscire a staccargli gli occhi di dosso.

E Malia Hale, in questo esatto momento è convinta di essere in un sogno bellissimo e non nella realtà. Non ha nemmeno intenzione di svegliarsi, se realtà non è. Ma è tutto vero. Stiles, l'ha appena reputata l'ottava meraviglia del mondo, senza sapere, che l'ottava meraviglia del mondo è lui e lui soltanto. Lo guarda e non puo' fare a meno di amarlo sempre di più. Se gli chiedessero qual'è stata la prima cosa bella della vita, lei, risponderebbe che la prima cosa bella che la vita gli ha regalato, è l'amicizia di Stiles. Ricorda ancora quel giorno di tantissimi anni fa, quando ha guardato i suoi occhi e se n'è innamorata, all'istante. Sempre che di amore si possa parlare, data la tenera età. Ma adesso ha 17 anni ed è consapevole di amarlo più di qualsiasi altra cosa o persona al mondo. Lo ama e non importa che lui non ricambi, non importa che lui ami Heather, no, non importa proprio per niente perchè Stiles, adesso è suo amico e sa benissimo accontentarsi di questo.

Il flusso dei suoi dolci pensieri, venne interrotto da una giovane ragazza, del personale sanitario, che entrava nella stanza di Stiles con il pranzo in un carrello. Chiese cosa volesse tra pastina e brodo di carne ma Stiles rifiutò entrambi, dicendo che non aveva fame.
- Stiles, devi mangiare.
- Malia, non ho appetito! Davvero.
- Signorino Stilinski, non credo che sua madre gradirà, quando gli dirò che non vuole mangiare.
- Mi sta ricattando, per caso? Pensa di farmi paura? - Chiede brusco, Stiles. Malia, lo pizzica per riprenderlo.
- Lasci pure qui che ci penso io! Lo imboccherò a forza, se sarà necessario. - Dice Malia.
- Bene. - Dice l'infermiera. Una volta dopo aver posato il pranzo, esce e li lascia soli.
- Malia, non ho fame. Potrai dire cosa vuoi che tanto non mangio.
- Questo lo vedremo. - Dice sicura di se, Malia, mentre si siede di nuovo al suo fianco, gli sorride, inzuppa il cucchiaino nella pastina e gli e l'avvicina alla bocca.
- Apri la boccuccia bimbo bello. - Lo prende in giro, Malia, mentre sorridendo divertita, gli sta facendo fare l'aeroplanino. Stiles, a stento trattiene le risate.
- Humhum. - Mugugna Stiles, non intenzionato ad aprire la bocca per nulla al mondo.
- STILES! Non permetterò che tu muoia di fame. Apri la bocca e mangia qualcosa. - Ordina Malia.
- Non mi va, Malia. Ho lo stomaco chiuso! Ho il cuore spezzato. - Dice Stiles. Il volto ricoperto dalla tristezza e appoggiando la testa sul cuscino. Malia ha già il magone, sospira, posa il cucchiaio, ignora la pastina e torna a concentrarsi su Stiles.
- Perchè non me ne parli? - Chiede Malia.
- Cosa dovrei dirti, Malia? Che la odio e la amo allo stesso tempo? Che sognavo già da tempo un futuro con lei? Che a mandato tutto a quel paese, per uno di cui sicuramente adesso nemmeno ricorda il nome? Oppure vuoi che ti racconti di due giorni fa? Di quando faceva la gelosa, di quando aveva paura che l'avrei tradita e poi l'ha fatto lei? - Chiede Stiles, mentre a stento, trattiene l'ennesime lacrime.
- Dimmi qualsiasi cosa tu voglia, oppure non dirmi niente. Il tuo sguardo dice tutto!
- Cosa dice il mio sguardo?
- Dice che sei un ragazzo dal cuore d'oro ma che gli e l'hanno appena strappato fuori dal petto, senza preavviso e senza permesso. L'ha fatto l'ultima persona che si aspettava lo facesse e sei un ragazzo che adesso sta soffrendo e sei distrutto dal dolore ma già non vedi l'ora di innamorarti di nuovo e di ricominciare da capo. 
- Altri 10 punti per te, Malia. Ma come faccio a ricominciare se mi sono fermato allo stop?
- Dopo lo stop c'è il via, Stiles. Ricordi? E' come nelle precedenze! La tua precedenza era Heather e adesso devi semplicemente fare un passo avanti, immetterti nella carreggiata e togliere la precedenza a quella li o se non vuoi infrangere le regole, fai in modo che la tua precedenza diventi qualcun'altro. Non importa chi. Non importa cosa. Puo' essere chiunque o qualsiasi cosa tu voglia. Che sia una persona o un obbiettivo da raggiungere.  
- E il tuo obbiettivo è fare psicologia quando finirai la scuola? 
- Il mio obbiettivo per il momento è finire la scuola punto e basta. E tu? Hai un obbiettivo?
- Dimenticarla.
- La dimenticherai. 
- Quanto tempo ci vorrà?
- Questo lo puoi decidere solo tu.
- La vedrò tutti i giorni, Malia.
- Diventerò la tua guardia del corpo. Farò in modo che non ti si avvicini mai più e che ti lasci vivere! Ci stai?
- Quanto dovrò pagarti all'ora?
- Mi basta la tua amicizia, Stiles.
- Non avrai solo la mia amicizia, Malia. Avrai la mia riconoscenza per tutta la vita. - Dice Stiles e spinto da Dio solo sa che cosa, gli stringe la mano e fa in modo di intrecciare le loro dita nuovamente. Malia, è prossima ad un infarto!

Il suo cuore batte forte contro la sua cassa toracica ed è quasi convinta che tra poco gli esca fuori dal petto, il respiro viene meno, le guance si tingono di rosso, gli occhi si fanno lucidi per la felicità e i denti stringono forte il labbro inferiore, per trattenere un sorriso a trentadue denti.
- Non trattenerti.
- Da cosa?
- Dal sorridere.
- Prima ero io a leggerti negli occhi e adesso lo fai tu?
- Sai se c'è Lydia nei paraggi? No, perchè, sto per proclamarti migliore amica dell'anno. - Scherza un po', Stiles.
- Ahah no no, come ti ho già detto Lydia è stata qui tre ore ma poi tua madre l'ha mandata a casa a riposare! Era esausta, poverina. E comunque, accetto il ruolo. 
- Ragazzi, scusate se vi interrompo ma io devo andare a lavoro. Malia, è stato un piacere conoscerti e ancora mille grazie per averlo fatto svegliare. Te ne sarò grato per tutta la vita. Stiles, amore mio, torno appena posso, ok? Mi hanno detto che c'è un caso grave. E' un emergenza. 
- Sta tranquillo, papà.
- Ti voglio bene, figliolo. - Dice Jonh, stringendo suo figlio in un abbraccio soffocante.
- Anche io, papà! Ti voglio bene anche io. 
- Bene, allora io vado! Malia, ti serve un passaggio, per caso?
- No, sceriffo! La ringrazio! Provo a convincerlo a mangiare un altra volta e poi vado. Fare due passi mi farà solo bene!
- Oh, come vuoi! Comunque non ti preoccupare. Ci penserà sua madre a farlo mangiare. - Ride divertito Jonh mentre sua moglie, era già sulla porta con le mani sui fianchi e lo sguardo infuocato. Stiles deglutisce a vuoto e ancor prima di fargli aprire la bocca, inizia a mangiare. 
- E brava mamma. - Dice Scott riempiendola di baci, poi bacia il suo papà, sorride a Malia e si distende nel letto con Stiles.
- Scott, dai andiamo che ti porto a casa.
- Cosa? No, papà. Ti prego!
- Niente storie signorino. - Dice Melissa.
- E tu non provare nemmeno a pensare di smettere di mangiare. - Dice ancora Melissa, in direzione di Stiles.
- E che palleee. - Sbotta Stiles.
- Oh, dimenticavo. Uno e due, siete in punizione! Non uscirete di casa se non per andare a scuola, per un mese. - Dice Jonh.
- COSA? - Strillano i due fratelli. Jonh scrolla le spalle.
- MAMMA. - Dicono all'unisono Stiles e Scott.
- Mamma niente. Sono perfettamente d'accordo con la punizione che ha detto papà. Anzi, mi sembra il minimo.
- Ma si puo' sapere cosa cavolo centro io? - Chiede indispettito, Scott.
- Devo ripetertelo un altra volta?
- No papà, no. Sei il solito esagerato, però. Manco avessimo ammazzato una persona! Ci siamo bevuti delle birre. 
- Scott, ho detto niente storie. E vi dirò di più, alla prossima parolaccia che vi sento dire, la punizione aumenterà.
- Ma si certo, mamma. Come no! Già che ci siete chiudeteci in casa per il resto della vita. - Protesta Stiles.
- Se non ricordo male, tu non sei nella posizione adatta per protestare, signorino. - Dice Jonh.
- Malia, ti prego, non ti spaventare. - Lo ignora Stiles.
- Ahaha tranquilli. Per me queste cose sono all'ordine del giorno tra mio padre e mio cugino. Ad ogni modo, io tolgo il disturbo.
- No, Malia! No. Ti prego!! Resta ancora un po' qui con me. Ora mio padre va a lavoro, mio fratello a casa e mia madre si dividerà tra me e il suo di lavoro. Mi dici che faccio io, qui, tutto solo soletto? - Chiede con gli occhi da cucciolo, Stiles.
- Stiles, per quanto mi dispiaccia, sai che non puo' stare qui. 
- Mamma, tu sei l'infermiera più amata e stimata di tutto l'ospedale. Sapranno fare un eccezione e poi sono tuo figlio e mi rifiuto di farmi visitare da qualsiasi altro infermiere o dottore che non sia tu.
- E va bene, va bene. Puoi restare! Ma tu finisci di mangiare.
- Dai mamma, è freddo e poi ho fame da morire ma non di pastina.
- Se mi beccano mi licenziano! Vado a prenderti un panino.
- Salame e mozzarella. Ti amo, mamma. - Dice felice Stiles, soffocandola di baci.
- Ti amo anche io, vita mia. Ci vediamo tra poco e noi, amore mio grande, cuore della mia vita, ci vediamo stasera a casa. Non mandare a fuoco nulla, stai lontano dai fornelli e sopratutto non uscire di casa. Sei in punizione, ricordatelo! Ti amo vita mia. - Dice tutta allegra Melissa, rivolgendosi ad entrambi i figli e soffocandoli di baci. Malia ridacchia e Jonh gira gli occhi. Sua moglie è in grado di sgridarli anche mentre se li strapazza di coccole e la ama da morire anche per questo.

Dopo essersi riempito lo stomaco con un bel panino e aver affogato i dispiaceri nel mangiare, Stiles, inizia ad avere sonno. Malia non è da meno. I suoi occhi sono rossi, gonfi e si vede lontano un miglio che sta morendo dal sonno. Melissa li ha lasciati di nuovo soli e si è allontanata al suo lavoro.
- Avvisa tuo padre.
- Per?
- Sono un po' stanco e lo sei anche tu. Qui c'è posto anche per due e siccome adesso sei la mia nuova migliora amica, mi chiedevo se volessi riposarti un po' con me. Io e Lydia lo facciamo sempre e mi fa star bene. - Dice un po' imbarazzato, Stiles.
- Messaggio inviato. Ho paura di farti male! - Dice Malia dopo aver scritto a suo padre e sorriso al ragazzo dei suoi sogni.
- Prometto di dirtelo! - Dice Stiles facendosi piccolo piccolo e mettendosi in un angolo per dargli il suo spazio.
- Allora chiudi gli occhi, non pensare a nulla e dormi un po'! 
- A patto che lo faccia anche tu! Buon riposo! 

Dopo un dolce bacio nella guancia, i due amici, si addormentarono alla svelta e l'uno stretto all'altro. Melissa era entrata un brevissimo secondo per sapere come stava suo figlio e quando l'ha visto così, ha sorriso, ha richiuso la porta, gli ha lasciati dormire ed è tornata tranquilla e felice al suo lavoro con la consapevolezza che la strada per la felicità, non è poi così lontana.

 
Piccolo spazio autrice:

Salve notte a tutti! Anzi tutto, mi scuso per l'estrema lunghezza di questo capitolo ma ho iniziato a scrivere ed è stato difficilissimo fermarmi. Sbaglio o questo capitolo, pullula di Stalia?! <3 amori belli. Non sono tenerissimi? Che dite? Vi piace come stanno andando le cose tra di loro oppure sono troppo esagerata? Sto correndo troppo? Se avete qualche richiesta, fate pure. Grazie infinitamente a chiunque sia arrivato fin qui e a risentirci al prossimo capitolo. Siete tantissimi e siete straordinari. Vi amo tutti. Io sto morendo di sonno! Dolce notte :*
Ore 00:28, 24maggio2011 sta crollando nel mondo dei sogni e vi saluta qui.

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Capitolo 10
*** Family Stilinski on the Facebook. ***


-Family Stilinski on the Facebook.

Quando suo padre lo costrinse ad andare a casa con lui, Scott, era convinto che sarebbe scattata la punizione, ma con sua estrema sorpresa, lo lasciò semplicemente in casa, intimandogli di non uscire per nessun motivo al mondo e andò in centrale. Scott pranzò e chiamò la sua fidanzata, comunicandogli che era bloccato a casa e pregandola di raggiungerlo per salvarlo dalla noia. Kira se lo fece ripetere due volte? Ovviamente no. Stettero tutto il pomeriggio sul letto a coccolarsi come mai prima d'ora e intorno alle 20:00, Jonh tornò a casa.
- Scott? - Lo chiama dal fondo delle scale.
- Papà, sono in camera. C'è anche Kira! 
- Ohi! Ciao a tutti e due. Prendo delle pizze! Non ho voglia di cucinare! Kira per te la solita? Salame e formaggio?
- No, sceriffo io vado a casa, adesso.
- Ti accompagno. - Dice Scott.
- Ah.Ah! - Lo ferma lo sceriffo, facendogli no con il dito. Kira, a stento trattiene le risate.
- Cosa?
- Sei in punizione, Scott e quando prima ho detto che non sareste usciti di casa per un mese, se non per andare a scuola, non scherzavo.
- Papà ma non puoi pretendere che lasci la mia fidanzata andare in giro da sola.
- L'accompagno io.
- No, Jonh! Non preoccuparti. Davvero! Non è necessario. Faccio due passi!
- Da sola? Alle otto di sera? Vestita in quella maniera? - Sbotta Scott.
- Come sarei vestita, scusa? - Chiede arrabbiata Kira.
- Sei nuda. 
- Scott, mi hai rotto. Lo sai? Ho un fottutissimo paio di pantaloncini azzurro, una canottiera bianca e una giacca di jeans. NON SONO NUDA.
- Ma hai le gambe scoperte. Scusa un attimo! Papà, stiamo litigando. Ti dispiace?
- Oh! Si certo, scusate. - E imbarazzato, lo sceriffo, scende al piano di sotto chiamando in pizzeria, con una fame da lupi.

Lo sapeva che doveva esserci la fregatura ad essere fidanzato con la ragazza più bella del mondo, eppure, con quella ragazza, ci si è messo quasi cinque mesi e mezzo fa e la ama da morire, tanto che per non litigare ulteriormente, decide di lasciarla andare tranquilla a casa sua, chiedergli scusa nonostante era convinto di quello che gli ha detto fino ad adesso e fargli promettere di chiamarlo non appena sarebbe stata al sicuro della sua casa. Gli da un bacio e controllandola fino a visuale consentita, sta li, fermo sulla porta fino a che una folata di vento gelido lo investe in pieno viso, costringendolo a tornare dentro casa.
- Tutto apposto? 
- Non lo so papà, ok? Non lo so. 
- Che hai, Scott? Perchè la tratti così?
- Perchè mi da fastidio che si faccia vedere da qualcun'altro. E' MIA. Prima se si metteva un pantalone a pinocchietto era troppo e adesso, tutto in una volta si sveglia e decide di farmi salire il sangue al cervello senza motivazione alcuna.
- Ahhaha benvenuto nel mondo delle donne, figliolo. Sei solo all'inizio!
- Promette bene! Ho chiamato Stiles, prima, ma mi ha risposto la mamma e ha detto che dormiva! Tu sai qualcosa?
- No. L'ho chiamata mezz'ora fa e stava ancora dormendo. So che Malia è andata via poco prima!
- Mi piace, mia cognata.
- Tua cognata?
- Certo. Perchè? Non lo sai che si metteranno insieme, quei due?
- Dici?
- Dico. Si mangiano con gli occhi!
- Buon per lui! Sembra una brava ragazza.
- Molto. Come è molta la mia fame.
- Hanno suonato! Sarà il fattorino. - Dice felice, Jonh, avviandosi alla porta, aprendola poco dopo e accogliendo con un sorriso enorme quanto la loro casa, il fattorino con due pizze. Le loro pizze! 

Paga il conto e tra una parola e l'altra con suo figlio, la cena è giunta al termine. Lo sceriffo si distrae con una birra tra le mani e una partita in tv mentre Scott sale al piano di sopra per i compiti ma il computer era li e per Scott era bellissimo ed irresistibile. Al diavolo i compiti. Un po' di cazzeggio non fa mai male a nessuno. Lo accende e inizia a navigare su internet fino alle 22:00 e avrebbe anche continuato a farlo se non fosse stato per suo padre, che furioso come non mai, entrava nella sua stanza, gli chiudeva il computer e gli e lo levava dalla vista, sotto le sue proteste.
- No papà, dai, ti prego. Mi serve per i compiti, il computer!
- Stronzate. Dubito che un sito di calcio sia utile per i compiti! Non temere, ho già ritirato anche quello di tuo fratello! Sapete quando lo riavrete? A fine punizione e non provare a lamentarti se non vuoi che ti levo anche il cellulare. Adesso ti metti a studiare e quando avrai finito dormirai e facciamo in modo che domani mattina, quando ti vengo a svegliare, ti alzi all'istante. Buonanotte! 
- E un bacino non me lo dai?
- Dammelo tu. - Sorride Jonh. Un secondo dopo, suo figlio gli ha già assalito una guancia.

Una volta assicuratosi che suo padre fosse crollato nel sogno più profondo, Scott, si connette al wi-fi e con il cellulare, entra su Facebook e scrive sulla bacheca di suo fratello.
Scott Stilinski: Nano. Papà ci ha levato i pc :(
Stiles Stilinski: Non ci posso credere. Stai scherzando? 
Jonh Stilinski: No e ho fatto bene. Ripeto: volete che vi levo anche i cellulari?
Scott e Stiles Stilinski: PAPA'?
Jonh Stilinski: Proprio io.
Stiles Stilinski: Cosa cavolo ci fai su Facebook?
Scott Stilinski: Da quando hai Facebook?
Melissa Stilinski: Ragazzi, vostro padre sarà vecchio ma non è scemo.
Scott e Stiles Stilinski: MAMMA?
Melissa Stilinski: No! Sono il suo fantasma.
Stiles Stilinski: Svegliatemi, vi prego. Sono in un incubo, ne sono sicuro oppure sono morto e questo è il mio inferno.
Jonh Stilinski: Ritira subito quello che hai detto, signora Stilinski.
Melissa Stilinski: Mai.
Scott Stilinski: Hei, papà. Lascia stare la mamma!
Stiles Stilinski: Non parlare mai più così a mia madre, papà!
Jonh Stilinski: Ma state zitti.
Melissa Stilinski: Teneri i miei bambini che mi difendono! Vi amo vite mie, però, adesso, chiudete gli occhietti e andate a ninna! Subito!
Stiles Stilinski: Mamma ti prego. -.-''
Melissa Stilinski: Cosa?
Scott Stilinski: Ci leggono tutti. -.-''
Jonh Stilinski: E allora?
Scott Stilinski: Stiles. Li lascio a te! Io vado a letto! Notte. Ti voglio bene! Mi manchi. Torna a casa :'( Non posso vivere senza di te.
Stiles Stilinski: Ma figurati se mi metto a spiegargli certe cose! Passo il testimone alla mamma e vado a dormire anche io! Torno presto amore mio. Mi manchi anche tu! Bonanotte.
Melissa Stilinski: Tz. Antipatici! Che gioventù bruciata.
Jonh Stilinski: Non c'è più rispetto per i vecchi. Buonanotte, moglie.
Melissa Stilinski: Buonanotte, marito.

Malia Hale, era sotto al caldo delle sue coperte e girovagava annoiata su Facebook e quando si ritrovò a leggere la conversazione di quella famiglia, trattenne a più non posso le risate, visto che suo padre e suo cugino dormivano profondamente e felice come non mai, persa tra mille desideri, decide di prendere coraggio e scrivere a Stiles, cogliendo l'occasione di essersene andata senza salutarlo.
- Senza volerlo, ho letto la conversazione su Facebook! Te l'ha mai detto nessuno che hai una famiglia perfetta?
- Aahah in tanti. Ti ringrazio!
- Mi dispiace averti lasciato solo e essermene andata senza salutarti ma dormivi così bene e non volevo svegliarti.
- Si, me l'ha detto mia madre! Tranquilla. Anzi, grazie. Dormire qualche ora in più mi ha solo fatto che bene.
- Come ti senti?
- Solo.
- Così mi metti tristezza, però.
- Non preoccuparti! Mi passerà, Malia. 
- Ovvio che ti passerà! Tua madre è li?
- Si e vuole che chiuda il telefono! Ma ti pare?
- Fa quel che ti dice, Stiles. Buonanotte!
- Buonanotte principessa.


E per la seconda volta nel giro di nemmeno una settimana, Malia Hale, si addormentò con un sorriso da ebete sulla faccia grazie a Stiles Stilinski, senza sapere perchè.

E per la seconda volta nel giro di nemmeno una settimana, Stiles Stilinski, si addormentò con un sorriso da ebete sulla faccia grazie a Malia Hale, senza sapere perchè.

 
Piccolo spazio autrice:

E senza sapere perchè io abbia scritto questa idiozia, vi mando la buonanotte, vi ringrazio tutti e vi mando un bacione enorme! A presto :*

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Capitolo 11
*** Sbagliando si impara. ***


- Sbagliando si impara.

E' la mattina del secondo giorno, in ospedale e Stiles Stilinski si è svegliato ma è in completo stato di confusione. Il suo cuore batte forte, gli occhi corrono da una parte all'altra alla ricerca di una persona o un oggetto riconoscibile, ma non vede nulla per circa due minuti. L'ansia, sale. Il respiro viene meno, gli occhi pizzicano e una lacrima gli riga il viso, poi, finalmente, li al suo fianco, vede sua madre. E' seduta nella sua sedia, gli stringe la mano ma dorme. I suoi sonni, però, non sono tranquilli e suo figlio lo capisce dagli occhi che si strizzano da soli ogni due secondi e dall'angolo della bocca che si curva in una smorfia di paura.
- Mamma. - Sussurra Stiles.
- Uh? Hei. Ciao amore mio! - Sussurra Melissa. Gli sorride dolcemente, gli da un bacio nella guancia e gli accarezza i capelli. 
- Scusa se ti ho svegliata ma stavi facendo un brutto sogno e non volevo.
- Cosa? Come lo sai?
- Ogni volta che ne fai uno, gli occhi ti si strizzano da soli e l'angolo della bocca si curva in una smorfia. 
- Davvero?
- Si.
- Beh, allora grazie. Come stai, amore?
- Adesso bene.
- Che ti sei sentito? - Chiede agitata, Melissa.
- Mi sono svegliato e non capivo dov'ero. Mi sentivo agitato, il cuore mi batteva fortissimo ma poi ti ho visto e mi sono calmato.
- La mamma è qui, amore mio. 
- Vieni nel letto qui con me? Come quand'ero piccolo?
- Coccole?
- Coccole.
- E va bene, piccolo furfante ma tra poco devo andare a lavoro. - Detto questo, Melissa, con un sorriso enorme in volto, si infila sotto le coperte con suo figlio e inizia a fargli le coccole di cui necessitava.
- Mamma. - Dice in un sussurro, Stiles, stringendosi al suo corpo.
- Dimmi tutto. - Melissa sa, che suo figlio, ha bisogno di parlargli.
- Mi manca. - Confessa Stiles con un groppo in gola.
- Lo so.
- Quando riuscirò a dimenticarla?
- Prestissimo.
- Perchè non ti credo?
- Perchè sei un adolescente.
- E con questo?
- Con questo, le parole dei tuoi genitori, adulti, ti sembrano tutte stronzat* colossali.
- Effettivamente..
- HEI!
- Ahhaha.
- Ahah, aspetta, attento alla flebo, amore. 
- Uffa! Ma quante devo farne, ancora?
- Un po'.
- Che pa..
- Si? - Lo interrompe Melissa, guardandolo male. Stiles deglutisce a vuoto.
- Emh.. che pa.. pazzia! Ecco, si. Una vera pazzia, non sto mica morendo.
- Ahah, scemo.

Se in ospedale, madre e figlio, si davano il buongiorno con dolci coccole e tenere risate, a casa Stilinski, padre e figlio, già discutevano di prima mattina. O per meglio dire, Jonh, tentava di svegliare Scott che non ne voleva sapere di alzarsi dal letto, per nessun motivo alcuno, visto che aveva passato la notte a litigare con la sua fidanzata, perchè l'idiota del secondo anno, di pochi giorni fa, aveva commentato una sua foto, dicendogli quanto fosse bella e Kira, invece di ignorarlo, l'aveva ringraziato.
- Scott, dai! Sono le sette e dieci. Alzati! - Ordina dolcemente Jonh, scuotendolo leggermente per le spalle, riempiendolo di baci e accarezzandogli i capelli.
- Non mi va.
- Non mi importa. Fila a scuola, signorino.
- Papà, vuoi proprio che vado a scuola? - Sbotta Scott girandosi su di un fianco, per guardarlo negli occhi.
- Certo! Alzati. - Lo invita, Jonh.
- Come vuoi! Se ti chiamerà il preside, perchè io, Scott Stilinski, oggi, venerdì 17, al quinto giorno di scuola della quarta superiore, litigherò con uno del secondo, non prendertela con me.
- SCOTT!
- Sei bellissima. Ma digli che vada a quel paese! Ci faccio vedere io, a lui, oggi, se ha ancora il coraggio di dire sei bellissima, alla mia fidanzata.
- Scott questa tua gelosia, inizia a preoccuparmi, sappilo.
- Non prendertela con me. E' Kira che da quando ha iniziato a seguire Malia e Lydia, va in giro mezza nuda. 
- Forse se ha iniziato ad andare in giro mezza nuda, è perchè tu hai smesso di dedicargli attenzioni e le cerca in questa maniera?
- Io non ho mai smesso di dedicargli attenzione e facendo così mi fa solo perdere la pazienza, ma forse hai ragione. Proverò a tenere sotto controllo la mia gelosia e farò il bravo. 
- Promesso?
- Promesso.
- Bravo il mio bambino! Finisci di vestirti e scendi che la colazione è pronta. Ti voglio bene, amore mio. - E dandogli un bacio nella guancia, Jonh Stilinski, stanco e confuso come non mai, scende al piano di sotto, lasciando suo figlio, da solo nella sua stanza.

Anche a casa Hale, il buongiorno, per Malia, non fu uno dei migliori. Sebbene si fosse addormentata con un sorriso da ebete sulla faccia, e si fosse risvegliata nella stessa ed identica maniera, con la mandibola pronta a spezzarsi da un momento all'altro per il troppo sforzo, Derek e Peter gli fecero morire il sorriso con le loro urla. Dio. Non li sopporta più. Ogni mattina è sempre la stessa storia. Sbuffa con fare seccato, si fa una doccia calda per svegliarsi per bene, si lava viso e denti, si veste con dei jeans blu scuro, una canottiera grigia, coperta da una camicia bianca a stampe floreali e ai piedi un semplicissimo paio di converse, torna in bagno e passa al trucco. Sistema i capelli e borsa alla mano, scende al piano di sotto, per dare il buongiorno a gli unici due uomini sulla faccia della terra, in grado di litigare alle sette e venti di mattina.
- Buongiorno anche a voi. Esisto anche io, in questa casa, se non ve ne siete accorti. 
- Buongiorno tesoro. - Dice amorevole, Peter, dandogli un bacio tra i capelli.
- Ah! Oggi sei coperta. - La sfotte, Derek.
- Tu fatti i caz** tuoi.
- MALIA! - La riprende, Peter.
- Cosa? Mi ero svegliata benissimo. Ero felicissima, ma voi due che gridate come pazzi, senza motivazione alcuna, alle sette e venti del mattino, siete stati in grado di trasmettermi il vostro malumore e poi si puo' sapere per quale motivo state litigando? - Sbotta Malia.
- E' lui che è il solito esagerato. - Risponde Derek.
- Hei. Sono qui se non te ne fossi accorto e una nota sul registro, al quarto giorno di scuola, è una motivazione abbastanza sufficiente!
- Si beh, prima tua figlia e ieri io. Dov'è il problema?
- Vi dovete dare una calmata. Tutti e due!
- A me non mettermi in mezzo. - Si sente chiamata in causa, Malia.
- Come sta l'idiota del tuo amico? - Chiede brusco, Derek.
- Bene, che io sappia. Dopo scuola passo a trovarlo! Non pranzo a casa. Prendi qualcosa di pronto o arrangiati. Se muori di fame, affar tuo e non ti permettere mai più di chiamarlo idiota. Tu, lo sei. Lui, no.
- Ohh! Certo. Chi è? Il tuo fidanzatino? - Chiede ancora Derek e per risposta, ottiene solo un giramento d'occhi da sua cugina e per fino da suo zio.
- Comunque, Derek. Sono serio! Vedi di rigare dritto.
- Sennò che fai, zio? Mi metti in punizione?
- Ma che cavolo hai, stamattina, Derek? - Chiedono all'unisono, Malia e Peter.
- Non lo so. Scusate! - Sussurra Derek, sedendosi affranto su una sedia e bevendo il suo caffè.

Dopo aver fatto a fatica la sua colazione e averli mandati mentalmente a quel paese, Malia Hale, bella come non mai, esce di casa, prende il pullman, attirando così lo sguardo di molti passanti, controvoglia arriva a scuola e si avvia alla sua prima lezione. Se fare francese, alla terza ora, senza Stiles, è stato una noia mortale, figurarsi fare matematica alla quarta e alla quinta.
- Buongiorno dormiglione. Matematica per due ore. La lezione è iniziata da appena due minuti e io sto già morendo. Lydia ridacchia divertita ed è tutta attenta e presa da degli stupidi numeri. A proposito, ti saluta. A fine lezioni, volevo venire a trovarti ma Miss Moda 2014, mi ha invitata a casa sua per il pranzo e mi ha detto che saremmo venute insieme, nel primo pomeriggio. Ti dispiace?
- Cosa? Che veniate? Ma figurati, mi fa piacere. Ascolta la lezione, Malia.
- Non mi va. E' noioso.
- E' piacevole!
- Cazzate. Per fortuna che c'è Kira. Stiamo giocando all'impiccato.
- Hei! Quello è il nostro gioco.
- E' quello che ho pensato anche io. Come stai?
- Io sto bene, tu?
- Annoiata, ma bene.
- La solita! E' matematica, non è ingegneria meccanica.
- Sarebbe stato più semplice.
- Ma fammi il favore. Aahah.
- Oh! Senti, io odio i numeri, ok? Non mi piacciono. Ahah.
- Me ne sono accorto.
"Malia Hale, chiudi quel telefono, prima che te lo ritiro e chiamo tuo padre." Lo odio.
- MALIA.
- Ahah mi annoio, Stiles.
- Lo so, però, resisti. 
- Tuo fratello è tenerissimo.
- SCUSA COSA?
- Ahah è tipo dieci minuti che prova a scusarsi con Kira. Perchè voi uomini siete gelosi se scopriamo un po' le gambe?
- Si chiama concetto di possessività, o qualcosa del genere. Mio fratello non ha torto.
- Tipico degli uomini. Darvi manforte sempre e comunque. Ad ogni modo, ci vediamo dopo.
- A dopo. Bacio!


Effettivamente, Malia non aveva torto. Dopo il discorso con suo padre e aver visto che a scuola, la sua fidanzata, l'ha completamente ignorato, ha capito di aver sbagliato e ora, sta provando a scusarsi, ma Kira, non ne vuole sapere, dato che lo ignora tranquillamente, preferendo di gran lunga, giocare all'impiccato, con Malia che messaggiava con il cellulare e sorrideva come una cretina senza un apparente motivo.
- Insomma Kira, ascoltami almeno. 
- Cosa vuoi, Scott? - Si trattiene dall'urlare, Kira.
- Parlarti.
- Avanti fallo! Ma fa in fretta. Io devo tornare a giocare con Malia.
- Certo perchè quello stupido giochetto è più importante del tuo fidanzato, vero?
- Quando il mio fidanzato fa il cretino, si.
- Essere gelosi non è fare il cretino.
- Si ma tu non sei geloso, Scott. Tu sei eccessivamente geloso e lo sei per niente. 
- Ok, hai ragione ma anche tu non scherzi, bella mia. Dico, ti sei vista? Sei bellissima.
- Si, ti ringrazio. Con questo?
- Con questo, mi spieghi che bisogno c'è di mettersi un vestito nero, con gonna scozzese, delle collant trasparenti, zeppe nere e giubbotto di Jeans, per venire a scuola?
- Oggi mi girava così. - Si giustifica, Kira, mentre a stento trattiene le risate. Non lo confesserà mai ama da morire quando quel tonto del suo fidanzato, reagisce così.
- Allora non puoi pretendere che non mi dia fastidio, quando gli altri mi guardano.
- Ma tu non farci caso.
- Ma come faccio a non farci caso? Se una mi guardasse di continuo, cosa altamente improbabile, a te non darebbe fastidio?
- E va bene, va bene. Hai ragione! Ma contieniti. Non ti sopporto più!
- Ti amo, ti amo, ti amo, ti amo. - Dice felicissimo Scott, assalendogli una guancia.
- Ti amo anche io, brutto scemo.

E' ora di pranzo in ospedale e Stiles conta le ore che lo dividono da Malia, mentre prega sua madre per non fargli mangiare pastina. Ma sua madre non ne vuole sapere e si ritrova costretto a mangiare anche contro la sua volontà e con una fame da lupi. Heather e Malia. Malia e Heather. Ecco i suoi pensieri fissi. Uno, vorrebbe eliminarlo completamente e dimenticarlo una volta per tutte, facendo addirittura finta, che Heather, la sua Heather, non sia mai esistita. E poi c'è Malia, sbucata fuori dal nulla in un giorno noioso e privo di senso per uno studente che di andare a scuola non ne aveva voglia. Malia è strana, Malia è sola, ma Malia è sua amica ed è bella. Malia gli è vicino e Stiles, è felice. Malia è il per sempre promesso dentro una stanza d'ospedale. Malia è profumo di viole, è occhi color nocciola, scherzati di rosso alla luce del sole, è sorrisi di prima mattina e pura adrenalina. Malia è labbra carnose e colorate di rosso. Malia è guance sempre arrossate e puro amore. Malia è la ragazza che da cinque giorni occupa i suoi pensieri e spera proprio che tra poco, sarà anche l'unica ed ultima a popolarli.

Stiles è annoiato. Gioca con il suo cellulare e sorride come un cretino ogni volta che riceve un messaggio, rimanendo deluso, quando il messaggio non è stato inviato da Malia. Sbuffa e sbuffa ancora con fare seccato, mentre sua madre fa avanti e indietro tra lui e i suoi pazienti, pregandolo di calmarsi una volta per tutte. Ma Stiles, per calmarsi, ha bisogno di qualcuno al suo fianco e al momento, a parte Melissa Stilinski, non c'è nessuno. Si vabbè, suo fratello non conta. Lui c'è sempre. E' la presenza vitale e costante di cui non potrebbe fare a meno, ma al momento, non è lui che vuole. Non fa nemmeno in tempo a finire di pensare, che l'oggetto dei suoi pensieri, è li, davanti a lui, ferma sulla porta con un sorriso dolce e imbarazzato sul volto.
- Ciao principesse. - Dice felicissimo, Stiles, salutando le ragazze.
- Hei nanetto. - Dice Lydia, gettandogli le braccia al collo e soffocandolo di baci.
- Ciao Melissa. - La saluta, Malia.
- Ciao tesoro. 
- Hei, lascia stare mia madre e vieni a salutare me. - Le interrompe divertito, Stiles, richiedendo un abbraccio da Malia, che non tarda ad arrivare.
- Ciao bell'addormentato.
- Come state? 
- Benone. Tu, piuttosto? - Chiede Lydia.
- Me la cavo.
- Ho un emergenza. Vi lascio soli! Ciao cuccioli! - E salutandoli, Melissa, esce dalla stanza, lasciandoli soli.
- Allora? A scuola come sta andando? Com'è andato l'ultimo giorno della prima settimana?
- Na' meraviglia. - Borbotta Malia.
- Malia. E' matematica! Ti prego. Mi viene male anche solo pensare che ti mancano praticamente tutte le basi. - Dice Lydia.
- Che? - Chiede sconvolto, Stiles. Insomma! E' matematica.
- Proprio così. Io non ci metto mano. Ci pensi tu? La ragazza è messa male. - Dice Lydia. Malia sbuffa e Scott con lei.
- Insomma, perchè dobbiamo parlare di scuola anche qui? - Chiede Scott.
- E perchè proprio di matematica, poi? - Chiede Malia.
- Brava Malia! Vedo che mi hai capito. Ma Kira? - Chiede ancora, Scott.
- Oh! Si, certo. Sta cercando parcheggio! Abbiamo proposto di stare con lei fino a che non l'avesse trovato, ma ci ha mandate qui. - Dice Malia.
- E l'avete lasciata sola? Era strana? Se si deve vedere con un altro? Io vado a cercarla. - Va in panico, Scott. Ha anche tentato di alzarsi dalla sedia, ma tre strilli, gli e l'hanno impedito.
- SCOTT! Non ti muovere di li. - Ordinano Stiles, Lydia e Malia.
- Ma..
- Ma niente, Scott. - Dicono le due ragazze.
- Stupide donne. - Borbottano all'unisono i due fratelli.
- Senti da che pulpito viene la predica. - Dice Malia a Lydia.
- Aaha, mi piaci, ragazzina. Tu sei diversa da quell'Heather da quattro soldi.
- LYDIA!
- Cosa?
- Perchè scopro solo adesso, che tutti i miei amici e famiglia compresa, hanno odiato quella li, per quattro anni, senza dirmi niente?
- Stiles, tu eri accecato da lei. - Risponde Scott.
- Povero coglione. - Si riprende da solo.
- Dai Stiles, non ci pensare. Sbagliando si impara, no? - Lo rassicura Malia, accarezzandogli la spalla e Stiles Stilinski è sicuro di voler fermare il tempo e rimanere così, per sempre e se Malia che l'accarezza è solo un sogno, Stiles, ha deciso che non vuole più svegliarsi.

 
Piccolo spazio autrice:

Salve cuccioli. Ormai ci siamo. Stiles, è partito per la tangenziale dell'amore e non tornerà più indietro. Presto dimenticherà Heather e si concentrerà solo su Malia. 
Domandina: Quando volete il primo bacio?
Tra uno, due, tre, quattro, cinque capitoli? Presto? Tardi? A voi la scelta.

Grazie a tutti per essere arrivati fin qui e sopratutto grazie a:
- Cica99.
- Lunatica95.
- Stilba.

Per le splendide recensioni dello scorso capitolo. <3

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Capitolo 12
*** La torta al cioccolato. ***


- La torta al cioccolato.
 
E' la mattina del terzo giorno, in ospedale, è Sabato e Stiles, già non vede l'ora di andarsene! Ha una voglia matta di uscire da quella stanza che puzza di medicine ed è più fredda di una cella frigorifera e tornare a casa sua, al caldo del suo letto grande e stretto dall'abbraccio di suo fratello. Stenta a credere ai suoi pensieri, ma gli manca per fino la scuola, ma cosa più strana, gli manca Malia. Non gli basta più, trattenersi a messaggiare con lei, fino a notte fonda, non gli basta più, un abbraccio di tanto in tanto. Tutto questo non gli basta più e inizia a volerne di più.
- Mamma?
- Amore. Sei sveglio? - Dice Melissa dandogli un bacio.
- Si già da un po'!
- Perchè non mi hai chiamato?
- Stavi lavorando. 
- Beh! Uno dei miei pazienti, è anche mio figlio! Per cui. Dammi il braccio, signorino.
- Ufff! Tieni!
- Ahah grazie.
- Mamma, non ce la faccio più.
- Di cosa, amore?
- A stare qui! Voglio tornare a casa! Pensa te, che addirittura, mi manca anche la scuola.
- Vediamo cosa dicono queste e poi ti farò sapere! Le porto in laboratorio! Tra poco dovrebbe arrivare la colazione.
- Che non voglio! Perchè non mi porti un cappuccino con una brioches enorme? Vuoi farmi morire di fame, per caso?
- Quanto sei viziato! Non potrei, ma te la porto lo stesso. Ma come viene, prendila comunque.

Dopo una bella colazione, in ospedale, arriva suo fratello e Stiles, sembra sprizzare felicità da tutti i pori, iniziando a sentirsi meno solo, anche se, Malia, è diventata una costante, nella sua mente e anche nel suo cuore. Sta sempre con il cellulare in mano, indeciso se scrivergli, oppure no. Suo fratello, che ha capito tutto, ancor prima di lui, gli sorride dolcemente, gli tira un pugnetto affettuoso sulla spalla e lo riporta alla realtà.
- Cosa aspetti a scrivergli?
- Uff! Scott che mi sta succedendo?
- Lo chiamano amore a prima vista, Stiles.
- Ma fammi il favore.
- E dai che ti piace.
- Cosa intendi, esattamente, per piacere?!
- Si dai, Stiles, mi hai capito. Le farfalle nello stomaco, la voglia di abbracciarla, di stargli sempre accanto, la voglia di scrivergli e la paura di lasciarla andare. Sei cotto, Stiles.
- Ma piantala, Scott. La mia ex ragazza, mi ha tradito con un altro e ci aspetta pure un figlio. Ti pare che vado a pensare a Malia?
- Si.
- Stiles, non tirare fuori la scusa di Heather. A te, quella ragazza, piace e ti dico di più, amore mio: la cosa è reciproca. - Dice Melissa.
- E tu come lo sai? Hai la sfera di cristallo?
- Sono una donna e a differenza di voi stupidi uomini, certe cose le sento.
- Cosa? Che Malia va dietro a nostro figlio? Non ci va un genio, per capirlo. Non serve nemmeno essere una donna, per farlo. - Dice Jonh, circondando le spalle di sua moglie, con un braccio.
- Ecco! Vedi? Lo dice pure papà.
- Andate a cagare tutti e tre. Papà, mi porti a casa?
- Se mamma vuole.
- Stiles, sei ancora debole. Non mi piacciono le analisi!
- Mamma, ti prego. Non ce la faccio più, qui! Mi manca la mia casa.
- E va bene! Va bene. Possiamo tornare a casa! Vado a preparare i documenti per le dimissioni e poi, tutti a casa.
- Siiii! - Strillano Stiles e Scott abbracciandosi stretti.

Stava finendo di preparare le ultime cose e l'ora di tornare a casa, era quasi arrivata. Sorrideva come un cretino e non era mai stato più felice di così. Heather, continua a scrivergli, ma lui, ha smesso di rispondergli, già da un bel pezzo, ormai. Come gli aveva detto Malia, Heather, non è più la sua precedenza. L'ha amata. L'ha amata tanto e lei, l'ha tradito ed è decisamente arrivata l'ora di voltare pagina e mandarla a cagare. Se pensa che quella gallina, gli ha fatto anche distruggere la sua Jeep, poi, non ne parliamo. L'ennesimo messaggio sul cellulare, lo costrinse a sbuffare con fare seccato, pensando fosse ancora quella ed era tentato di non aprirlo nemmeno, ma qualcuno, da lassù, non gli e l'ha permesso e ha fatto si che si aprisse in un sorriso enorme quanto una casa, quando capì, che a scrivergli, era stata Malia.
- Hei dormiglione. 
- Ciao principessa! Ti sei svegliata ora?
- Onestamente? Si.
- Ma bravaaa! E' così che si fa? Tu, nel letto al caldo e io qui, a morire di noia.
- Scusaaa! Perchè non mi hai scritto?
- Non volevo disturbare.
- Non dirlo nemmeno per scherzo. Tu, non mi disturbi mai!
- Buono a sapersi. Che fai? Oltre a stiracchiarti, presumo.
- Sto scendendo in cucina e inizio a preparare il pranzo, mentre quel tonto di mio cugino, ronfa ancora pesantemente.
- Tu cucini?
- Certo.
- E cucini bene?
- Mio padre e mio cugino, non si sono mai lamentati. Tu cosa dici?
- Ahha! Cucinerai anche per me, una volta?
- Volentieri. Qualcosa in particolare?
- Mhh! Non saprei. Tu che sai fare?
- Praticamente tutto.
- Carbonara? Io la amo.
- E che carbonara sia, allora. La amo anche io!
- Sicura di non essere la mia anima gemella?
- Non ho mai detto ne si, ne no. Ti dispiacerebbe?
- Assolutamente no. A te?
- Proprio per niente. Di un po', anima gemella.. posso venire a trovarti, dopo?
- Dove?
- In ospedale, forse?! Stiles, ma che hai oggi? Sei strano.
- Uh? Oh, no. Nulla! Intendevo che non serve che venga in ospedale.
- Cioè? Devi dirmi qualcosa?
- Malia, sono appena arrivato a casa.
- Siiiiiiiiiii! Evvaiii! E me lo dici così? Cattivo ragazzo.
- Ahaha scusa! Hai ancora voglia di venirmi a trovare?
- Certo. Per i tuoi va bene?
- Lascia stare ai miei! Ti mando mio fratello.
- No, Stiles, lascialo stare. Faccio due passi! Va bene dopo pranzo?
- Benissimo direi. Vieni quando vuoi!
- A dopo, bell'addormentato.
- A dopo, principessa.


In casa Stilinski, Stiles, non fece nemmeno in tempo a posare la sua borsa per terra, che cacciò fuori un urlo con la capacità di renderti sordo, anche a chilometri di distanza, rise come un matto, ignorò la sua famiglia e prese a saltare per tutto il salotto, come un cretino, per poi gettare le braccia al collo di suo fratello, che rise insieme a lui e siccome aveva capito tutto per una volta tanto, saltellò insieme a lui. Jonh e Melissa, inevitabilmente, si guardarono sconcertati.
- Sei sicura che sono i nostri figli? 
- Ma che ne so, Jonh. 
- Ahahha papàààà! - Strilla Stiles gettandogli le braccia al collo.
- Stiles, ma cos'hai? - Borbotta a fatica, Jonh. Suo figlio, lo sta stringendo veramente forte, tanto che quasi, fatica a respirare.
- Amore, amore molla la presa un po'! Mi stai soffocando. - Dice Melissa, a Scott.
- Mamma ma ancora non hai capito cos'ha, Stiles?
- Emhh, no?
- Nemmeno io ed è questo il bello, ma ho capito e so che centra Malia.
- Bravo fratellino! - Esulta Stiles.
- Racconta! - Lo invita, Melissa.
- Emhh.. nulla! Dopo viene qui a trovarmi.
- E tu saresti quello che non è cotto di lei? - Chiede Jonh, mentre a stento, trattiene le risate.
- Oh! Lasciatemi stare. Non lo so, cosa cavolo mi stia succedendo.
- Ti stai innamorando. 
- Mamma, non essere la solita esagerata. Mi piaciucchia, ecco.
- Piaciucchia tanto, amore.
- Ok ok, hai ragione mamma, mi piaciucchia tanto! 
- Adesso va nella tua stanza però, riposa un po', io preparo qualcosa di veloce per il pranzo, ritorni a letto e quando arriva Malia, ti chiamo.
- Ok! Nano, vieni con me. - Dice Stiles prendendo suo fratello per mano e raggiungendo la sua camera.

Dopo un po' di coccole con suo fratello, entrambi, sono crollati in un sonno profondo, stretti l'uno tra le braccia dell'altro, mentre l'ora di pranzo, era sempre più vicina. 

A casa Hale, Malia, dimenticò il pranzo per se stessa, suo cugino e suo padre e si mise ai fornelli, per una torta al cioccolato. Sapere che Stiles, si era finalmente ripreso e che era a casa, l'ha resa la ragazza più felice del mondo e non poteva presentarsi in casa sua, a mani vuote e poi, andiamo, chi non ama la torta al cioccolato? Chiama suo padre e gli chiede di portare a casa dei fiori, che poi, darà alla signora Stilinski. Gli ha chiesto di prendere dei girasoli, del tulipani gialli, della margherite e delle rose rosa. Suo padre, confuso più che mai, gli dice che gli e li prenderà e chiude la telefonata. Lei, controvoglia, visto che ormai sono già le 11:30 e suo padre, sarebbe rincasato affamato come non mai di li a breve, mette su la pentola per un po' di pasta. Penne, panna e salmone. Un classico! Facile e veloce da preparare, buono e gustoso da mangiare. Sorride e saluta a suo cugino e continua a cucinare la sua torta, che ormai, è pronta. Bisogna solo metterla in forno! Derek, l'ha già adocchiata e Malia, l'ha già fulminato con lo sguardo. Suo padre arriva e dopo una doccia veloce, la famiglia Hale, è pronta a riunirsi al tavolo e fare il loro pranzo.
- Mhh! Che buon odorino! I fiori vanno bene?
- Si, i fiori si e non pensare all'odorino. Se vi ci avvicinate, mi arrabbio. Quella torta, non è per voi!
- Come no?
- No! Papà, non sto scherzando. 
- E per chi è?
- L'ho fatta per Stiles! E' uscito dall'ospedale e tra poco, vado a trovarlo. I fiori sono per la signora Stilinski.
- Malia, sei sicura che tu e Stiles, siete solo amici?
- Si papà, perchè? - Borbotta imbarazzata, lei.
- Così. Se ci fosse qualcosa, me lo diresti, vero?
- Si.
- Anche perchè sai da te, che se lo scopro dopo e solo, mi arrabbio di più, giusto?
- Si.
- Ok. E comunque non è giusto! Anche io volevo la torta al cioccolato!
- Te la farò stasera, promesso. Adesso vado a prepararmi! Derek, sparecchia tu. E tanto che ci sei, lava anche i piatti, visto che non fai niente dalla mattina, alla sera. 

Malia, con un sorriso da ebete sulla faccia, bacia gli uomini della sua vita e sale al piano di sopra. Sorride istintivamente all'ultimo messaggio che Stiles gli ha mandato, apre l'armadio e inizia l'impresa. Praticamente, lo smonta. Mette sotto sopra la sua camera, ma non trova niente di adatto o semplicemente di bello. Poi, finalmente, quarantacinque minuti dopo, un illuminazione. Quei pantaloni aderenti neri, la maglietta a maniche corte bianca con una faccia nera, disegnata sopra, un copri spalle bianco e quei tacchi neri, sono l'abbigliamento perfetto, per incontrarsi, con la sua anima gemella.

Alla svelta, si fionda sotto la doccia, ci sta circa venti minuti, si copre con l'accappatoio, lega un asciugamano intorno ai capelli appena lavati, si veste, toglie l'asciugamano, mette un olio per renderli voluminosi e se li asciuga. Sono già le due del pomeriggio, ormai, ed è arrivata l'ora di passare al trucco. Mette l'ombretto marrone, lo sfuma con del bianco e del nero ai lati, il suo immancabile eyeliner, un chilo di rimmel, la sua inseparabile matita nera, un rossetto rosso, un po' di fard rosa a tingergli le guance e dopo essersi messa i tacchi, aver preso la sua borsa nera con dei laccetti in oro e tenendo il cellulare in mano, Malia Hale, bella come non mai, è pronta a scendere al piano di sotto, salutare suo padre e suo cugino e raggiungere Stiles. Peter, a stento, a trattenuto l'impulso di non farla uscire di casa, ma alla fine, non gli ha detto niente e l'ha lasciata andare, vedendola felice come non mai. E' inutile che sua figlia, dica di no. Tra lei e quel ragazzo, c'è qualcosa.
- Sto arrivando. Va bene?
- E me lo chiedi anche? Ti aspetto. Ah! C'è anche Kira. Spero non sia un problema.
- Ma figurati, Stiles. E' casa tua e poi è la ragazza di tuo fratello e Kira è mia amica.
- Si, ma io volevo stare un po' da solo con te.
- Avremo modo di recuperare, non temere! Sono quasi arrivata. Dieci minuti e sono li! 
- Non vedo l'ora.
- E' strano, se ti dico che anche io, avrei voluto stare un po' sola con te?
- Assolutamente no! Ma avremo modo di recuperare, vero?
- Certo che si. Mi apri o suono?
- Sei già qui? Ecco perchè non mi hai risposto per esattamente dieci minuti. Arrivo subito!


Neanche farla apposta, è Melissa, che si è accorta dell'arrivo di Malia e gli ha aperto la porta. L'ha aiutata con la roba e Stiles è sceso nell'esatto momento in cui, Malia, gli stava dando i fiori.


*Che tenera la mia ragazza.. cazz* dici, Stiles! La botta alla testa, ti ha fuso il cervello.*

- Melissa, questi sono per te. Non potevo presentarmi in casa vostra, a mani vuote. Spero ti piacciano!
- Tesoro, sono bellissimi. Ma non era necessario. Ti ringrazio.
- Per me è un piacere. Ho fatto anche questa torta per Stiles, ma che potete mangiare anche voi, se lui vorrà. Vi piace la torta al cioccolato? 
- Io sono a dieta, mio marito è a lavoro ma penso che i miei figli la divoreranno. Sta arrivando anche Kira, che io sappia. Magari la mangiate insieme!
- Volentieri. Ma non hai bisogno, comunque.
- Di cosa?
- Della dieta. Sei un chiodo!
- Ohh! Beh, io la penso diversamente, al momento, ma apprezzo il complimento! Cavolo, ma sei sempre così bella, tu?
- Ahaha addirittura?
- Malia? - La chiama Stiles.
- Stiles. - Si apre in un sorriso enorme, Malia.
- Guardati! Sei uno schianto. Vieni qui, abbracciami.
- Ehehh ciaoooo! - Dice felice Malia, gettandogli le braccia al collo. Stiles la stringe forte a se, gli accarezza la schiena, sorride a sua madre che gli sta facendo Ok, con le mani e senza sapere bene perchè, inspira il suo profumo. Dio mio, quant'è buono. Dio mio, quant'è bella.
- Come stai? Ti ho fatto una torta al cioccolato. Ti piace?
- Da morire.

*Mi piaci tu. Accidenti Stiles, piantala. Non si fanno, questi pensieri.*

Stiles, non fa nemmeno in tempo a finire di pensare, che per sua fortuna, arriva Kira. Mentre le ragazze si salutano, si guarda con suo fratello e scrolla la testa. Non puo' credere ai suoi stessi pensieri e rinnega i suoi stessi sentimenti. Non si spiega perchè, ma sta bene con quella ragazza, stretto tra le sue braccia ed è spaventato da morire. Forse perchè solo tre giorni fa, ha scoperto che quella che considerava l'amore della sua vita, l'ha tradito, o forse, è solo perchè è un codardo. Perchè non vuole ammettere a se stesso, che quella ragazza, gli piace già dalla prima volta che l'ha vista. Da quel lunedì di cinque giorni fa, quando ancora, lui e Heather, stavano insieme. O forse solo perchè è passato davvero troppo poco tempo, da quando si conoscono e nemmeno il fatto che messaggiano e parlano ventiquattro ore su ventiquattro, giustificano ciò che prova. Non è normale, un bene così grande, in poco tempo. Non è normale, un attrazione così forte, in poco tempo. Niente di niente. Niente di tutto questo, è normale e non sono nemmeno passati dieci minuti, da quando Malia, è li con lui, che già, si è immaginato un intera vita insieme a lei.
- Stiles, tutto bene? - Gli chiede premurosamente, Malia.
- Si, si certo. Tutto bene! - Si distrae dai suoi pensieri, Stiles, non resistendo alla tentazione di sorridergli dolcemente.

*Piantala, Stiles. Devi finirla.*

- Sei strano. Sei stanco? Hai bisogno di riposare?
- Non è stanco, Malia, è un cretino. - Dice Scott.
- No dai, è tanto tenero lui. Come fai a dire ad una persona con una faccia da cucciolo come questa, che è un cretino? - Chiede divertita Malia, accarezzandogli il viso. Viso, che ha preso fuoco all'istante.
- E a te, piacciono i cuccioli, Malia? - Gli chiede Kira, d'accordo con il suo fidanzato. E' ovvio, che tra quei due, c'è qualcosa.
- Si, tantissimo. A te, Stiles?
- Da morire, Malia. Da morire.
- Che cuccioli ti piacciono?
- Tutti. Sopratutto quelli con gli occhi marroni.

*Stiles, porca puttan*, finiscila. Ti stai mettendo in ridicolo, sei un cretino.*

- Ragazzi, io vado un po' di sopra a riposare. Di qualsiasi cosa abbiate bisogno, chiamatemi, ok? - Chiede dolcemente Melissa, dando un bacio a tutti e quattro.
- Ciao Mell. - La saluta Kira, dandogli un bacio nella guancia.
- Ciao mamma. - La salutano Stiles e Scott.
- Ciao Melissa. - Dice Malia, mentre indecisa sul da farsi, si alza in piedi, gli sorride dolcemente e gli da due baci nella guancia.
- Buon riposo. - Dicono i quattro adolescenti. Melissa ringrazia, sorride e se ne va.

I ragazzi, sono ancora in cucina che parlano del più e del meno e finalmente, gustano la torta di Malia, che a dirla tutta, è deliziosa. Come aveva predetto Melissa, Stiles e Scott la stanno divorando, mentre Malia e Kira, si limitano a mangiarla compostamente e ridere divertite, per quanto rozzi, siano i loro fidanzat..

"MALIA! Dacci un taglio. Stiles, è solo tuo amico."

*Stiles, è ora di finirla. Smettila di pensare a Malia, come la tua fidanzata, ok? Devi smetterla. Non ci saranno mai uscite a quattro. Mai! Usciremo, si, io, Kira, lei e quel cretino di mio fratello, questo non lo nego, ma saremo amici. Solo amici.*

"Andiamo, ma a chi la voglio dare a bere. A me quel ragazzo piace da morire!"

*Niente, ci rinuncio. Non ce la faccio! Malia, mi hai messo in trappola. Mi piaci, ok? Siete contenti, tutti quanti, adesso che l'ho ammesso a me stesso? Vattene a quel paese, Stiles. Pochi giorni fa, non ti eri ripromesso che dopo Heather, nessuno mai? Idiota.*

- Ho un idea. - Borbotta Scott, buttando giù, l'ultimo boccone del suo secondo pezzo di torta.
- Si, anche io. Giochiamo al gioco della bottiglia? - Chiede maliziosa, Kira. 

Scott, sorride come un cretino. Kira, è al settimo cielo. Malia, deglutisce a vuoto ma poi, istintivamente, sorride a Stiles che ricambia il sorriso ed è perfettamente consapevole che suo fratello, e sua cognata, hanno deciso di mettergli i bastoni tra le ruote.
 
Piccolo spazio autrice:

Emmhhh! Ahahha. Già rido. Non vedo l'ora di scrivere il prossimo capitolo! Ve l'assicuro. Ne vedrete delle belle. Vi è piaciuto questo capitolo? Pieno pieno di Stalia, a quanto pare. Da uno a dieci, quanto gli dareste? Qualche desiderio particolare per il prossimo capitolo? Grazie a chiunque sia arrivato fin qui e a risentirci alla prossima. Un bacione enorme ! <3

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Capitolo 13
*** Il gioco della bottiglia. ***



- Il gioco della bottiglia.

Stiles Stilinski, era uno di quei ragazzi sempre allegro e sempre in movimento, spesso nervoso senza alcuna ragione al mondo, ma oggi, diamine! Oggi ce l'aveva una ragione. Insomma: se la fortuna fosse stata dalla sua, avrebbe baciato Malia. Certo, non sarebbe stato un bacio vero, ma sarebbe stato pur sempre un bacio. Che suo fratello e sua cognata, gli e l'abbiano fatta apposta, però, è chiaro, quindi senza ombra di dubbio, presto, loro tre dovranno scambiare quattro chiacchiere. Ha il cuore che batte forte e le guance arrossate, mentre in attesa che la bottiglia giri e si fermi su di lei, inizia a pregare ogni qualunque divinità che lo possa aiutare a mantenere la calma.

Sapere che tra poco, se la fortuna sarà dalla sua, bacerà il ragazzo dei suoi sogni, rende Malia, la ragazza più felice del mondo. E' ormai chiaro a tutti, che quei due si piacciano e onestamente, inizia a crederci anche lei. Altrimenti perchè, Stiles, ogni volta che gli si avvicina, arrossisce e spesso cerca un contatto fisico con lei? Se ripensa poi, a qualche giorno fa, quando gli ha chiesto di dormire con lei, l'ennesimo grande sorriso, gli incurva le labbra. Già immaginava la sensazione di benessere che avrebbe provato con le sue labbra, a contatto con quelle del ragazzo più bello e popolare di tutta la scuola di Beacon Hills, quando la voce di Scott McCall e l'abbraccio di Kira, la riportano alla realtà.
- Pronti? - Chiede divertito Scott, mentre tutti e quattro sono chiusi a chiave nella camera di Stiles e seduti in cerchio, nel pavimento freddo.
- Non vedo l'ora. - Ghigna divertita, Kira.
- Stiles, davvero ti va di giocare? Sembri strano. - Chiede teneramente, Malia.
- Io? No, ma figurati. Sto morendo dalla voglia di bac.. giocare! Di giocare. - Si corregge subito, Stiles, mentre spera che nessuno di loro, abbia sentito.
- Ok, allora giochiamo. - Dice rossa in viso e felice, Malia. E' ovvio, che ha sentito. E a giudicare da Scott che strizza l'occhio a suo fratello e da Kira che si morde le labbra, nella speranza di trattenere un sorriso gioioso, anche loro, hanno sentito.

*Più idiota di te, proprio non ce n'è, Stiles!*

"Allora avevano ragione Scott e Kira. Anche Stiles, mi viene dietro! Ha chiaramente detto che sta morendo dalla voglia di baciarmi! Non me lo sono sognata."

- A chi, l'onore di girare la bottiglia?
- Aspetta amore, perchè non lo rendiamo più interessante!?
- Che intendi, Kira? - Chiede preoccupato, Stiles.
- Giriamo la bottiglia e vediamo chi si deve baciare, ma prima di baciarci, giochiamo anche ad obbligo o verità. - Spiega Kira.
- Tu sei geniale! Mi piace da morire, questa versione. - Dice Malia.
- Io approvo. - Dice Scott.
- Beh, un po' di sano divertimento, può solo farci bene! Approvo anche io. 
- Beh, visto che nessuno si fa avanti, giro io. - Dice Malia, girando la bottiglia.

*Fa che mi becca, ti prego.*

- Stiles! - Dicono tutti e tre.
- Mh, giochiamo! Chi ha voglia di baciarmi? - Chiede Stiles.
- Questo lascialo decidere a lei. - Dice Malia, girandola un altra volta.
- E Bingo! - Dice Kira. La bottiglia, ha preso Malia. Entrambi, hanno le guance in fiamme!
- Wo wo wo, frenate i vostri istinti! Lo sanno tutti, che morite dalla voglia di baciarvi. Prima, obbligo o verità! - Li interrompe, Scott. 
- Scott, ma che dici! - Dice Malia.
- Dico quello che dico.
- Scott, finiscila! E' un gioco. Il gioco della bottiglia, precisamente e al gioco della bottiglia ci si deve baciare! Ci eravamo dimenticati della variante. - Dice Stiles, non resistendo alla tentazione di sorridere dolcemente alla sua Malia.
- Certo, andatelo a raccontare a qualcun'altro! Comunque non è questo il punto! Inizio io. Malia: obbligo o verità? - Chiede Kira.
- Verità.
- Hai mai dato un bacio? 
- Lo stavo per fare, ma mi avete fermato!
- Oh! Questo è interessante. Stiles! Obbligo o verità?
- Verità, Kira.
- Se non ti avessi fermato, avresti baciato Malia?
- Si.
- Tocca a me. Io e lei, siamo una cosa sola, quindi, devi ancora dirmi la verità, fratello! L'avresti baciata solo perchè lo richiedeva il gioco?
- Ho detto verità, non è vero? 
- Si. - Dicono all'unisono, Scott e Kira, mentre Malia, prega che dica Si.
- Beh, visto che di verità si tratta, si. L'avrei baciata indipendentemente del gioco! Magari più avanti, per non spaventarla, ma l'avrei baciata.
- Non mi avresti spaventata! - Non si trattiene e parla, Malia.
- Ah! Fermi. Non è ancora il momento! Ho ancora una domanda per Malia. Anche tu, dovrai dirmi la verità. 
- Dimmi tutto.
- Ti imbarazza, sapere che scambierai il tuo primo bacio, per gioco e con Stiles?
- Assolutamente no.
- Scott, non è più un gioco. - Dice Kira.
- Ok, voi due, mi avete rotto! - Dice Stiles, mentre con lo sguardo, chiede scusa a Malia che ride divertita.

*Dio Mio! Il suono della tua risata. Quant'è dolce e orecchiabile!*

"Finalmente ti sto per baciare, occhi di miele."

- Bene! Potete baciarvi, ma andateci piano. Limitatevi ad un bacio a stampo. - Ordina divertito, Scott.
- A te sta bene? Non devi farlo per forza. E' il tuo primo bacio e quest.. - No. Stiles non finisce di parlare che Malia, senza sapere lei stessa, da dove abbia uscito fuori tutto quel coraggio, ha preso un respiro profondo e l'ha baciato, assaporando le sue dolci labbra e fermando il fiume di parole che stava uscendo da quelle due meravigliose curve che si ritrovava poco sopra al suo bel mento.

Stiles, non ci poteva credere! Non sa cos'è successo e perchè, ma sa che ha chiuso gli occhi, mentre occhi di cioccolato, lo baciava dolcemente e sa che con Heather, non l'ha mai fatto. In quattro anni di relazione, non ha mai chiuso gli occhi, una sola volta. Le sue labbra sono lisce e calde, carnose e dolci, proprio come le aveva immaginate lui, dalla prima volta che l'ha vista! 

Per Malia, non fu diverso. Nonostante non avesse nessuno con cui paragonare quel bacio, chiuse gli occhi ugualmente e se lo gode più che pote, mentre il suo povero cuore, rischiava di esplodergli fuori dal petto, quando Stiles, dimenticandosi che suo fratello, avesse detto solo un bacio a stampo, gli prese il viso tra le mani e gli e lo accarezzò con i pollici, continuando a baciargli le labbra. 
- Ok, vi potete staccare, sapete? - Scherza Kira.
- E' sufficiente. - Scherza Scott.
- Non ancora. - Sussurra Stiles, dandogli l'ultimo bacio e guardandola fissa negli occhi. 

Miele con il cioccolato. Non c'è combinazione più perfetta di quella.
Non c'è combinazione più perfetta di loro e ormai, entrambi, ne sono perfettamente consapevoli.
- Ok, ricominciamo! Chi vuole girare? - Chiede Kira.
- Io. - Dice Stiles. Una spinta decisa, due o tre giri su se stessa e Boom. Scott!
- E vediamo chi sarà il fortunato a baciarmi.
- Bleahhh! Solo il pensiero mi viene la nausea. - Dice Stiles, ridendo a crepa pelle, subito dopo.
- Non dirlo a me. - Dice Scott, mentre osserva suo fratello girare la bottiglia un altra volta, ridere di gusto e guardare Malia.
- E ovviamente, me. - Dice felice, Kira.
- Vieni qui, baby. - Dice felice, Scott, prendendogli il viso tra le mani e provando a baciarla.
- FERMI! - Strillano all'unisono Stiles e Malia.
- Obbligo o verità. - Dicono ancora all'unisono, sorridendosi felici, l'uno con l'altro.
- Verità. - Dice Kira.
- Anche io, verità. - Dice Scott.
- Scott, dimmi: hai mai amato veramente qualcuno, prima di Kira?
- Oh, questa mi interessa. - Dice curiosa, Kira.
- No. Non ho mai amato veramente nessuno, prima di lei. - Risponde Scott unendo le sue mani con quelle della sua amata e portandosele alle labbra, per lasciargli un bacio.
- Relazioni? - Chiede Malia.
- Una. - Risponde Scott.
- Chi? - Chiede Kira.
- Allison. 
- Lo sapevo io! Voi due siete stati insieme! - Si arrabbia, Kira.
- Si, ma non è stato niente.
- E se non è stato niente, perchè non me l'hai mai detto?
- Perchè non ha senso! Ti amo. Che senso ha parlarti di qualcuno che non amo?
- Cosa centra questo? Anche io sono stata con un altro prima di te, ma te l'ho det.. - Dice Kira, ma a metà frase, si rende conto di non aver  detto niente, al suo attuale ragazzo, del suo ex e si tappa la bocca con le mani, arrossendo vistosamente e velocemente.
- No, ti prego continua. - Adesso, chi vuole sapere, è Scott.
- Stavi dicendo? - Chiede ancora.
- Dicevo che ti amo. Ti amo da morire, amore mio. - Dice Kira, prendendogli il viso tra le mani e baciandolo con dolcezza.
- Sai che c'è? Non ho più voglia di giocare. Io vado in bagno! - Dice Scott entrando nel bagno di suo fratello e chiudendosi dentro.

Un minuto dopo, il cellulare di Kira suona, segnalando così, l'arrivo di un nuovo messaggio. Lei, si affretta a leggerlo, sorride come una bambina, bussa alla porta del bagno che viene aperta dal suo fidanzato e subito dopo richiusa a chiave, dopo che è stata trascinata con forza dentro e Stiles e Malia, sono di nuovo soli. 
- Non ci credo! Quei due, l'hanno fatta apposta. - Dice Stiles.
- Te ne sei accorto solo ora?
- Ti dispiace se stiamo soli?
- No. A te?
- No. Perchè dovrebbe! Anzi, sono contento. - Dice Stiles, mentre piano, avvicina la sua mano a quella di Malia e prova a stringergliela.
- Infondo è quello che volevamo. - Dice Malia, intrecciando le loro dita per l'ennesima volta, ricevendo per l'ennesima volta l'ospite abitudinario. Il lungo brivido che gli percorre la schiena. Ne è certa. Stiles Stilinski, sarà la sua rovina! 
- Che mi hai fatto, Malia?
- E tu cos'hai fatto a me, Stiles?
- Non ne ho idea. Ma penso che dovremmo continuare questa amicizia, per vedere se ci piacciamo, se ci possa essere qualcosa o se siamo solo amici. Non fraintendermi. Sento che mi piaci, ma ho paura. Sono stato ferito. Ho il cuore distrutto in mille pezzi e non voglio distruggere anche il tuo.
- Stiles, ti capisco, devi credermi! Non ti ho mai chiesto niente, mi sembra. Amici mi sta bene! Facciamo fare al destino, la sua scelta. Sento che anche tu, mi piaci, ma ci conosciamo solo da una settimana, ok? Nemmeno una settimana. Sei giorni! E' giusto che tu ti senta insicuro e che abbia paura. Chiunque l'avrebbe, sopratutto dopo quello che ti è successo!
- Vieni qui, principessa! Fatti abbracciare. - Dice in un filo di voce Stiles, stringendosela in un abbraccio.
- Pensi che quei due stiano facendo sesso nel tuo bagno? - Scherza Malia, dopo un minuto circa.
- Oh mio Dio, non farmelo pensare! 
- Ahahahahha. Sei tenero quando fingi di scandalizzarti!
- Si, me lo dice anche Lydia.
- Ti piaceva, vero?
- Chi? Lei?
- Lei.
- Un po'. Ma lei non era Heather e tu, non sei Heather. 
- Cosa intendi?
- Intendo che mi fido di te e che sei stata in grado di mandarmi in fumo il cervello, in un solo sguardo Malia, ecco cosa dico.
- Sai, la cosa, è reciproca. - Dice Malia schioccandogli un bacio nella guancia.
- Scusa. - Sussurra poco dopo.
- Non scusarti. - Dice felice Stiles, assalendogli le guance.
- Mio padre! Ma quello non mi molla mai. - Sbuffa Malia, rispondendo alla telefonata.
- Papà, ma che vuoi?
- Primo: rispondimi come si deve. Secondo: dove sei?
- Te l'ho detto, mi pare. Sono a casa del mio amico!
- Ah, dal tuo fidanzato, certo. Sai che sono già le sei e mezza di sera?
- Che cosa? No, impossibile.
- Certo che è possibile, invece. Che aspetti a venire a casa?
- Arrivo.
- Devo venirti a prendere?
- No, non è necessario. Faccio due passi!
- Bene. A tra poco.
- A tra poco! Stiles, scusa ma devo andare. Non pensavo fosse così tardi! E' incredibile quanto voli il tempo, quando ti diverti.
- Malia, è buio. Ti accompagno!
- No, da..
- Ho detto che ti accompagno! Andiamo. - Dice Stiles e di getto, gli stringe la mano, giusto perchè poco fa, gli ha detto di voler rimanere solo amici.

Scende piano le scale, senza farsi sentire da nessuno e in punta di piedi, prova a ...
- Stiles, dove vai? - Chiede dura, Melissa, beccando il figlio a frugare tra tutti i mazzi di chiavi in un mobiletto in salotto. Stiles, sussulta spaventato, mentre Malia, ridacchia.
- E'?
- Ripeto: stai andando da qualche parte?
- Nooo.. Cavolo! Si. Accompagno Malia a casa!
- No. Malia l'accompagno io! La punizione per te e tuo fratello, è la medesima e poi, mi sembra vi sia stato detto che fino a che non ci sarà passata la paura, non toccherete ne macchina ne moto e discorso chiuso. 
- Signora Stilinski, non si preoccupi! Io vado a piedi.
- Vestita così? Nemmeno per sogno.
- Stiles, ma che dici?
- Malia, dico quello che dico. Non andrai in giro da sola, quando fuori è buio, vestita in quella maniera.
- Ti sei reso conto che non sono nuda, si?
- No, non sei nuda ma sei bellissima.
- Ti ringrazio, ma con questo?
- Ma con questo o ti porto io, o ti porto io. 
- O la porto io! - Dice arrabbiata, Melissa, mentre con lo sguardo, gli comunica che dopo, avrebbero parlato.
- E va bene! Se proprio non vuoi farmi uscire di casa.. Malia, chiamami appena arrivi, ok? E tu mamma, fa attenzione. Guida piano, stai attenta, rispetta le regole strad..
- STILES! 
- Scusa! Ciao principessa. - Dice Stiles, prendendogli il viso tra le mani e dandogli un bacio sulla fronte. Malia, si è sciolta in un sorriso.
- Mamma, porto Kira a casa. - Dice Scott.
- Neanche per idea! Kira, Malia, in macchina. - Dice Melissa.
- Ma davvero fate? Mamma, è stato un incidente. Non potete privarci di uscire di casa per un mese e per di più di non guidare. - Si lamenta, Stiles.
- Stiles, sei proprio sicuro di essere nella posizione adatta per poterti lamentare? - Chiede Melissa.
- No. Credo di no!
- Ah, ecco. Vado e torno! Nel frattempo, non combinate niente, voi due.
- Ciao mamma. - Dicono all'unisono i due fratelli, salutando con la mano le ragazze del loro cuore.

Stiles Stilinski, sapeva che non appena sarebbero rimasti soli, suo fratello, gli avrebbe messo i bastoni tra le ruote. Non fa nemmeno in tempo a finire di pensare, che già, quel cretino con cui divide la sua vita, da praticamente sempre, gli ha messo un braccio intorno alla spalle, ha iniziato a ghignare malizioso, l'ha trascinato sul divano e ha iniziato a prenderlo in giro.
- Allora, amore mio, dimmi.. com'è stato baciare Malia?
- E' stato come toccare il cielo con un dito. 
- Uhh. Ma allora è roba seria!
- Scott, mi piace. Ok? Lei ricambia! Ne abbiamo parlato, ma per il momento, vogliamo restare solo amici.
- E giusto perchè siete solo amici, prima vi stavate stringendo la mano.
- Davvero? Credevo di avergliela lasciata.
- Certo, come no. Valla a raccontare a qualcun'altro! E sempre giusto perchè siete solo amici, avevi paura a farla uscire di casa, da sola, di sera e vestita in quella maniera.
- Scott, sta zitto.
- Sai, non hai torto! E' bella. Se io fossi sing..
- TI HO DETTO DI STARE ZITTO!
- Ed eccolo li. Sei geloso! Qui ti volevo.
- Ma quale geloso e geloso, Scott. Cosa blateri! La conosco da meno di una settimana. Sei giorni! Sei giorni Scott, uno non puo' essere geloso di una persona, in solo sei giorni. Finiscila!
- Sai che esiste il colpo di fulmine?
- Beh, io non ci credo.
- Beh, io si.
- Buon per te.
- Mamma, già qui? - Chiede Scott.
- Si, in strada non c'era nessuno e le loro case non sono distanti l'uno dall'altra e nemmeno dalla nostra.
- Ma quanto cavolo hai guidato veloce? - Chiede in ansia, Stiles.
- Stiles, datti una calmata. Sono a tre isolati da qui!
- Mamma?
- Dimmi.
- Com'era?
- Felice. Tu? Tu sei felice?
- Ho paura di si.
- Perchè, amore? Mi piace quando uno dei miei cuccioli, è felice.
- Mamma, è passato così poco tempo.
- Che importa?!
- Sono bloccato! Da una parte, c'è un oca, dall'altra, una principessa. - Dice Stiles.

*Oddio, non posso credere di averlo detto davvero.*

- Io, penserei solo alla mia principessa! Poi, vedi tu. - Dice la sua, Scott.
- Le oche non mi piacciono. - Commenta Melissa.
- Certo che voi due non vedete l'ora è. - Commenta acido, Stiles.
- Io? Io si. - Dice Scott.
- Cosa ci posso fare? E' un amore. Mica come quell'altra. - Commenta Melissa. Adesso, ha lei il tono acido!
- Mamma, tu l'adoravi. - Dicono all'unisono Scott e Stiles.
- Vite mie, vi dico una cosa che ancora non sapete. Sono stata in grado di dire per anni, che non amavo vostro padre e lui, ci ha sempre creduto!
- Ok, questa non la volevo sapere. - Dicono Stiles e Scott alzandosi dal divano e andando in cucina per mettere qualcosa sotto i denti, sotto le risate gioiose della loro mamma.

A casa Hale, intanto, è ora di cena.
- Era ora. Chi ti ha accompagnato? - Chiede Derek.
- La mamma di Stiles.
- Avanti: dimmi tutto. - La invita, Derek, mentre gli fa segno di sedersi sulle sue gambe.
- Adesso non è il momento. Magari dopo! - Dice felice e rossa in viso, lei, sedendosi in braccio a suo cugino e inconsciamente accarezzandosi le labbra.
- Oh, fate pure come se non ci fossi! Prometto che non vi ascolto. - Dice Peter, gustandosi la sua cena.
- Sei un pessimo bugiardo, papà, lo sai, vero?
- Che? Perchè? 
- Zio, andiamo! Lo sanno tutti che sei un impiccione di prima categoria.
- Ma non è vero.
- Si che è vero.
- Ecco: vedete, ho ragione io. Uno e due. Siete solo due stupidi adolescenti! A volte non vi sopporto.
- Ma perchè ogni volta che gli diciamo qualcosa che non gli va bene, ma su cui abbiamo ragione, dice sempre sta cosa? - Chiede Malia a Derek.
- Ma perchè è un vecchietto prossimo alla pensione! Che ti aspetti da uno come lui? - Scherza Derek.
- Ripeti quello che hai detto, Derek Hale! - Lo riprende, lo zio.
- Mh, io? Io, si ecco, dicevo solo che ti voglio bene. 
- Non mi pare tu abbia detto proprio così e tu, Malia?
- Io? Io ti adoro papi papino. - Dice Malia ridendo felice e riempiendolo di baci.
- Perchè profumi di maschio? - Chiede dubbioso, Peter.
- Oh, no zio, è solo l'odore di Stiles.
- Davvero ho il suo odore addosso? - Dice Malia, mentre le sue guance, prendono fuoco e istintivamente, porta la sua maglia, al naso.
- OH MIO DIO. VI SIETE BACIATI! 
- DEREK, STO BEVENDO! Non mi fare venire un infarto. Avanti, pulisci il vino che mi è caduto a terra.
- Pulisce tua figlia. Ha dato il suo primo bacio a Stiles Stilinski!
- Chi ti dice che ci siamo baciati? Sopratutto, chi ti dice che se mai ci siamo baciati, lui sia stato il mio primo bacio?
- MALIA HALE. - Dicono all'unisono zio e nipote.
- Scherzavo. Insomma: non avete altro di cui parlare anziché impicciarvi della mia vita amorosa? E comunque, signori, ritirate gli artigli. Sono single e non ci siamo baciati. - Mente Malia. Sa, che Derek andrebbe a parlargli e si calerebbe nella parte del cugino geloso, con il rischio che Stiles non la cerchi più e onestamente, è l'ultima cosa di cui ha bisogno al momento ed anche l'ultima che vuole.
- Va bene, tanto sai già da te che devi dirmelo. - Dice Peter.
- Se mai ci sarà qualcosa, te lo dirò. - Dice Malia.
- Prometto di non mettermi in mezzo. - Dice Derek.
- Grazie cuginetto. - Dice felice lei, schioccandogli un bacio nella guancia.

Dopo aver riso come una matta, insieme a suo cugino, senza un apparente motivo e aver lavato i piatti e sparecchiato la tavola, Malia, felice come non mai, è pronta a salire nella sua camera, indossare il suo pigiama preferito, struccarsi, infilarsi sotto le coperte e messaggiare con il suo rag.. pardon! Il suo amico.
- Scott mi ha bloccato. Non mi molla!
- I miei mi hanno beccato.
- Cioè?
- Derek! Crede che ci siamo baciati.
- Beh, è vero.
- Noto una vena di felicità, o sbaglio?!
- Non sbagli proprio per niente! Mi si chiudono gli occhi da soli.
- Sei stanco! Dormi.
- Non voglio.
- Perchè?
- Preferisco parlare con te. 
- Addirittura?! Non credevo di essere così importante.
- Lo sei.
- Beh, allora ascoltami! Sei ancora convalescente. Chiudi gli occhi e dormi!
- E' un ordine, principessa?
- Vedila come vuoi, purché riposa.
- E va bene, va bene. Certo che voi donne, quando vi ci mettete, siete intrattabili! Ci sentiamo domani?
- Ci sentiamo domani.
- Buonanotte principessa.
- Buonanotte occhi di miele.

 
Piccolo spazio autrice:

E si sono baciatiiiiiii ^_^ finalmente! I'm Happy! Chi Happy, insieme a me? Che ne pensate di questo capitolo?! Grazie a chiunque sia arrivato fin qui, a chi legge di nascosto e grazie anche a chi si è fermato a recensire lo scorso capitolo con tenere parole:
- Stilba.
- Cica99.

Non aggiorno da tanto, è? SCUSATEMI.
Capitolo dedicato a voi. <3

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Capitolo 14
*** A tuo rischio e pericolo. ***


- A tuo rischio e pericolo.

E' Lunedì mattina in casa Stilinski e il caos, regna sovrano. Melissa ha svegliato Scott ed è subito scesa in cucina per preparargli la colazione! Volontariamente, non calcolò Stiles ma lui si svegliò lo stesso! Diamine! E' da Giovedì mattina che non mette piede a scuola e nonostante non crede a ciò che sta pensando, ma gli manca. Prima l'ospedale e adesso la convalescenza a casa! L'altro ieri, ha baciato Malia e da allora che pensa a quel benedetto bacio senza riuscire a pensare ad altro. 

E' una costante ormai. Sorride sempre come un bambino che ha appena ricevuto il suo giocattolino preferito e le lunghe dita delle sue mani, stanno sempre a solleticare le sue labbra dove meno di quarantotto ore fa, c'erano quelle di Malia. Se ci pensa un altro po', rischia di impazzire. I messaggi che si scambiano, sono moltiplicati ma iniziano a non bastargli più. Sente il bisogno fisico di vederla e di abbracciarla, quindi, dalla sera precedente, ha già programmato tutto.

Sveglia alle 07:00 del mattino, doccia alla veloce e giù al piano di sotto. Consapevole che sua madre non l'avrebbe fatto uscire di casa, si era messo d'accordo con suo fratello per uno dei loro più grandi piani, mandandolo in fumo poco dopo! Certo, l'idea che Scott avrebbe dovuto distrarre con tenere coccole e lunghe chiacchierate a Melissa e lui, zaino in spalla sarebbe uscito dalla porta, non era male ma era di certo uno dei loro più stupidi piani. Melissa, era peggio di un cane da tartufo per scovare i guai, quindi, si arma di coraggio e già vestito da il buongiorno alla sua famiglia.
- Buongiorno a tutti. - Saluta Stiles.
- Ciao campione! - Dice distrattamente lo sceriffo sorseggiando la sua tazza di caffè e leggendo il suo giornale. 
- Ciao amore mio! Come stai? - Chiede Melissa, riempiendolo di baci dopo l'abbraccio che si era scambiato con Scott.
- Affamato, mamma! Tu? 
- Siediti che è tutto pronto e fai colazione. Io bene, grazie. Aspetta, perchè sei vestito e perchè c'è lo zaino di scuola vicino alla porta? - Chiede assottigliando gli occhi e incrociando le braccia al petto, Melissa. Stiles e Scott deglutiscono a vuoto. Conoscono bene quell'atteggiamento da parte della loro mamma e significa una sola cosa: guai in vista.
- Scott? - Chiede ancora la madre, dopo circa trenta secondi di silenzio.
- Non chiederlo a me, mamma.
- Bel fratello che sei, Scott!
- Scusa Stiles, lo sai che ti adoro e che non vivo senza di te ma ha fatto quello sguardo.
- Tutte le mamme fanno quello sguardo, Scott! 
- Stiles, sto aspettando una risposta.
- Mamma, vado a scuola ok?
- No che non è ok! Sei uscito dall'ospedale meno di due giorni fa, Stiles.
- E sai cosa cavolo me ne frega. - Sbotta Stiles, sedendosi a tavola sotto le risate di suo fratello.
- Ohhh! Cos'è questo atteggiamento? - Chiede Jonh portando l'attenzione dal suo giornale a Stiles.
- Che c'è? Non vuole che vado a scuola. 
- Fammi capire: tu e tuo fratello fate sempre casino perchè non volete andare e oggi che sei ancora convalescente, vuoi andare a scuola? - Chiede indispettita, Melissa. Sa, perchè il suo bambino non vede l'ora di andare a scuola ma vuole che sia lui a dirlo. E' spaventato e deve capire che Malia, è quella giusta. Si fida di lei, di quella ragazza e del suo istinto femminile! Heather, non gli è mai piaciuta veramente e infatti non si sbagliava. 
- Prima non ne avevo motivi! - Confessa Stiles.
- Adesso ne hai qualcuno? - Chiede divertito, Jonh.
- Uno. Uno solo! Dai papà, aiutami!
- Che vuoi da me, Stiles?! E' lei il dottore, mica io.
- Ma lei non è un dottore. Lei è un infermiera!
- Dimmi perchè vuoi andare a scuola. - Lo istiga, Melissa. Si sta divertendo da impazzire.
- Mamma, quando ti ci metti sei intrattabile! - Commenta divertito, Scott.
- Mi associo. - Commenta Stiles.
- Si? Come finite di mangiare, Scott, a scuola. Stiles, in camera. - Finge di riprenderli Melissa, mentre a stento trattiene le risate.
- MAMMAAAAA! E daiiii. Fammi andare, ti prego. Prometto che se mi sento qualcosa, ti chiamo!  
- Ho solo voglia di vederla. - Conclude in un sussurro Stiles e sorridendo istintivamente. Scott ridacchia, Jonh gira gli occhi al cielo sorridendo e Melissa si apre in un sorriso enorme.
- Prometti di chiamarmi se ti senti strano? Anche un filo di mal di testa, un giramento, qualsiasi cosa?
- Giuro! - Dice felice come un matto, Stiles.
- Te lo controllo anche io, mamma. 
- E'! Mamma, c'è anche Scott!
- E va bene ma non ti muovi di li se non finisci di mangiare, tutto.
- Si signora! - Dice Stiles mimando un saluto militare e facendola ridere di gioia.
- Scott, vale anche per te. - Dice Melissa.
- Mamma, non ho più fame.
- Scott.. - Dice Jonh! Una sola parola, un solo sguardo e Scott ricomincia a mangiare.
- MA COME FAI! - Si indispettisce, Melissa.
- Sono lo sceriffo, moglie! Ho i miei metodi. - Risponde con fare divertito, Jonh. I figli, ridono di gusto.

Quando Malia si sveglia, non vede l'ora di andare a scuola. Stiles gli ha scritto che ci sarà e lei, non può essere più felice di così. Sebbene sia in ansia, perchè non sa come deve comportarsi adesso, dopo quel bacio dato per gioco, sorride istintivamente e inizia a fissare l'armadio. Non sa cosa mettersi e lo fissa per una decina di minuti, quando all'improvviso ha un illuminazione. Decide di indossare dei Jeans stretti di colore blu scuro, una camicetta senza maniche beige chiaro da mettere dentro ai pantaloni, un cardigan di due tonalità più scure della camicetta e degli stivaletti beige chiaro. Approfitta di avere tutti i libri a scuola e prende la sua borsa preferita. Non è di marca ma è infinitamente bella, secondo il suo punto di vista. E' marrone ed ha delle rifiniture in nero ed oro.

Dire che la ama, è dire poco! Era la borsa di sua madre. Gli e la regalò una vecchia zia materna che vede solo in casi straordinari, per il suo sedicesimo compleanno. Da quel giorno, ne fece tesoro. Tiene a quella borsa più di se stessa e si chiede perchè non gli e l'abbiano regalata prima. Ad ogni modo, raccoglie i capelli in una coda alta ma non è suo agio, li scioglie e li smuove con le mani. Raggiunto il suo obbiettivo, sorride, si trucca e giù al piano di sotto per la colazione.
- Buongiorno, dormigliona! - La saluta, Peter.
- Ciao! Papà, è tardi stamattina. Mi accompagneresti tu, per favore?
- Si certo. Ma che c'è? Hai fatto le ore piccole? 
- Probabile. Ti interessa?
- Ovvio. Sei o no, la mia bambina?
- Papà piantala. Non sono più una bambina!
- No, zio! Adesso è la ragazza di Stiles Stilinski, dico bene Malia?
- Derek! Mi hai altamente rotto. Ti ho già detto che io e Stiles non stiamo insieme e se anche fosse, non è affar tuo! Punto. E prima che parli, nemmeno tuo papà. Ho diciassette anni e della mia vita faccio cosa voglio. - Sbotta Malia.
- Tu fai cosa vuoi, finché sta bene a me signorina. Non ricominciare perchè non ti conviene, Malia! Già è tanto se non sei in punizione per quello che hai fatto Mercoledì. Non mi fare arrabbiare! - La avverte, Peter.
- Capirai! Sai cos'ho fatto. Niente! Mi sono addormentata sul divano con Stiles, Scott e Kira.
- A casa di questo Stiles! Sei arrivata alle tre del mattino passate, quando dovevi arrivare a mezzanotte e non farmi continuare che è meglio!
- Ma lo vedi come sei? Giudichi le persone senza conoscerle. Ti pare che non l'ho capita che ce l'hai con Stiles solo perchè chissà cosa ti ha detto tuo nipote? Quanto a te, Derek.. pensa a farti degli amici tu, invece di pensare ai miei che ai miei ci penso io.
- Io ce li ho già degli amici. - Dice brusco, Derek.
- Ecco! Appunto. Nessuno ti ha mai rotto per chi sono o non sono quindi, non rompere me per i miei. Sei solo invidioso perchè io, sono entrata nel gruppo dei popolari e tu, rimani negli anonimi, Derek Hale. La tua cuginetta ti ha superato e papà, la tua bambina ha messo le ali e ha iniziato a volare. Io me ne vado. Buona giornata a tutti e due. - Dice Malia e senza dargli il tempo di rispondere, rinuncia a fare colazione e borsa alla mano, corre da Stiles.

Ecco. Stiles! Se pensa a lui sorride sempre. Se pensa a lui, è felice ed è felice veramente! Dimenticherà quel bacio? No. Mai! Sarebbe impossibile dimenticarlo e il sol pensare che seppur per gioco, ha dato il suo primo bacio a lui, gli fa schizzare il cuore fuori dal petto per la felicità. Tra la vita da eremita che faceva prima e la vita da amica e ragazza di diciassette anni che fa adesso, non c'è proprio paragone. Lei e Kira si scambiano molti messaggi nel corso della giornata, così come lei e Lydia. Non ha ancora ben capito perchè quando è con Stiles la guarda di sottecchi ma al momento, se ne infischia.

E' appena arrivata a scuola e tutti la guardano! Che abbia il trucco sbavato o la maglia sporca? No. Nulla di tutto questo! E' semplicemente bella ed è nel gruppo dei popolari. Incredibile! Se gli e l'avrebbe predetto, di sicuro si sarebbe fatta una grossa risata e se la fa davvero quella grossa risata visto che Scott, per venire a salutarla subito seguito da Stiles, è inciampato sui suoi stessi passi davanti a tutti.
- Scott, stai bene? - Chiede divertita raggiungendolo quanto prima.
- Ciao Malia! - Dice Stiles inarcando un sopracciglio e allargando le braccia in un gesto di confusione. Insomma: dov'è il suo bacio del buongiorno?
- Che c'è? Era caduto e volevo assicurarmi che stesse bene. - Dice rossa in viso, Malia. No, il blash non centra niente.
- Malia, dai! Non l'hai capito che vuole il bacio del buongiorno? - Chiede Scott trattenendo le risate.
- Oh! Già a questi punti? - Chiede Lydia mettendo un braccio intorno alle spalle di Stiles.

Una morsa dolorosa, strinse lo stomaco di Malia che sorride con il sorriso più finto che aveva nel repertorio.

- Oh si! Si sono baciati. - Dice Scott. Lydia, si strozza con la sua stessa saliva.
- Scott! - Lo riprende, Stiles. 
- Che hai, Lydia? - Chiede Malia. Che il gioco, abbia inizio! Malia Hale, farà di tutto per avere Stiles Stilinski!
- Uh? No nulla. Io, vado da Aiden! Vi lascio soli e ci vediamo in classe.
- Io vado da Kira. 
- Adesso che siamo soli, me lo vuoi dare almeno un abbraccio? - Chiede divertito, Stiles. Malia si fa seria e gli getta le braccia al collo!
- Che succede, principessa? 
- Niente, perchè?
- Sei diventata seria tutto ad un tratto. Problemi a casa?
- Solo un brutto risveglio, ma sta migliorando. - Dice sorridendo Malia, staccandosi di poco dall'abbraccio per poterlo guardare negli occhi.
- Ah si? Sono troppo stupido se inizio a sperare che sia grazie a me? - Chiede Stiles, mentre a stento trattiene la voglia di baciarla.
- Mh! Non lo so. Vorresti che sia grazie a te?
- Si. Tantissimo!
- Oh oh. - Dice Malia sciogliendo l'abbraccio e guardando dietro le spalle di Stiles.
- Cosa?
- Guai in vista. - Dice indicandogli con la testa Heather che si avvicinava con rabbia a loro.
- Hai sciolto l'abbraccio per lei?
- Per cos'altro, sennò?
- Abbracciami! - Ordina Stiles.
- Si, ragazza sconosciuta! Abbraccialo.
- Senti, finta biondina! Io e Stiles siamo solo amici..
- Per il momento! - La interrompe Stiles. Un sorriso nacque involontariamente sul volto di Malia che riprese a parlare subito dopo.
- E io non voglio essere messa in mezzo negli affari vostri! Sbrogliatevela tra di voi e Stiles, ci vediamo in classe, quanto a te a mai più arrivederci.
- Malia no, aspetta! Ti prego, non andare. - Dice Stiles fermandola dolcemente per un polso.
- No, Stiles! Scusami, ci vediamo dopo.
- Ma nemmeno mi saluti? - Chiede ancora mettendo un broncio a detta di Malia irresistibile.
- Ciao. - Sorride teneramente e gli lascia un bacio nella guancia.

Stiles e Malia sono felici, mentre Heather è disgustata ed è prossima a rimetterci l'anima per l'ennesima volta non solo per il bimbo che porta in grembo. Stiles si gira verso di lei e la guarda male.
- Si può sapere cosa vuoi? Prima mi tradisci, ti fai mettere incinta da un altro che per giunta nemmeno conosci e poi ti da fastidio se mi faccio un amica?
- Ti sento mio, Stiles. Ho bisogno di te! Mi manchi così tanto. Io ti amo.
- Io ti odio! Tu non esisti più Heather! Sei diventata il nulla, lo zero assoluto. Non ci sei! Non sei mai esistita, per me.
- Adesso c'è lei?
- Adesso c'è lei, si ed è anche centomila volte meglio di te. Fatti la tua vita, vai per la tua strada e permettimi di fare la mia. La nostra finta storia finisce qui, Heather!
- Non dire così, Stiles. Noi ci amiamo!
- IO! Io ti amavo. Tu non l'hai mai fatto. Ero solo il tuo giocattolo. Sei sola Heather e lo sei sempre stata, non per niente l'unico cretino che ti degnava di un minimo di considerazione ero io ma adesso i giochi sono finiti. Ti sarai divertita, adesso gioco e mi diverto io e senza di te. Sparisci dalla mia vita e fallo una volta per tutte. - Dice con rabbia Stiles guardandola male e andandosene da Malia.

*Povera la mia piccola Malia. Chissà come deve essersi sentita. Ah ma puoi starne certo, Stiles! Una cosa del genere, non ricapiterà mai più.*

Entra nell'aula di Italiano e la trova li, bella come non mai seduta al solito banco al fianco di quello vuoto che ha appena occupato lui. La guarda a lungo e Malia si sente in soggezione. Si sente di troppo quindi guarda da per tutto tranne che il suo viso. Tutto tra di loro stava andando bene e poi ecco che Heather ritorna.
- Malia, perchè non mi guardi? - Chiede triste, Stiles.
- Scusa. - Sussurra lei, guardandolo negli occhi.
- Mi dispiace per Heather ma non m'è piaciuto che hai messo fine ad un nostro abbraccio solo per lei.
- Stiles, lei è Heather. E' stata il tuo più grande amor..
- NO! Ferma, ferma. Heather non esiste più per me, Malia. Cosa fai? Ti metti a pensare ai suoi sentimenti, dopo quello che mi ha fatto?
- Non penso ai suoi sentimenti, Stiles. Penso a lei come donna! Mi sono per un attimo messa nei suoi panni. Non dev'essere bello vedere il tuo ragazzo abbracciato con un altra dopo appena cinque giorni dalla rottura. 
- Ex ragazzo, Malia. Ex ragazzo!
- Ex ragazzo, ok. Cambia qualcosa?
- Cambia tutto. - Dice in un sussurro Stiles mettendogli una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
- Cambia tutto. - Ripete come un automa, Malia. E' felice. E' felice punto e basta!

Quando la campanella che segnava l'inizio della prima lezione suona, Derek entra in classe. Chiede scusa al professore, guarda storto Stiles, dice a Malia che non torna a casa per il pranzo, gli ordina di fare attenzione e gli ricorda che la tiene d'occhio sempre e comunque, saluta e se ne va. Inevitabilmente, Malia sbuffa con fare seccato e fa una smorfia arrabbiata con le labbra quando quel tonto gli è di spalle e Stiles, ride. Indubbiamente, con lui ride anche Malia.
- Stilinski e Hale. Fate silenzio!
- Scusi prof. - Si scusano entrambi i ragazzi.
- Non lo sopporto. - Borbotta Malia.
- Il prof? -Chiede divertito, Stiles.
- Anche!
- Derek?
- Ovvio.
- Ahahah! Povera la mia piccolina. Ma che ti fa?
- Mi controlla. E' geloso! Mi da fastidio.
- Anche io sarei geloso.
- Sarebbe diverso.
- No, io intendo come cugino o fratello, figurarsi quando ci metteremo insieme.
- Ma tu ne sei fermamente convinto? - Chiede con la voglia di provocarlo, Malia.
- Si. Perchè, tu no?
- Si si. Prima di metterci insieme, però devi conquistarmi!
- Io ti ho già conquistato, signorina Hale.
- Mhhh! Ma come siamo modesti, signor Stilinski. Da dove esce tutta questa sicurezza?
- Dai tuoi bellissimi occhi.
- Bellissimi, adesso! Non esageriamo.
- Estremamente bellissimi.
- Ma piantala Stiles. Dai che mi fai diventare rossa!

- Non c'è problema, sei ancora più bella.
- Non molli è?
- Mai. Devo?
- No.
- Non avevo dubbi. 

*E' troppo presto. Resisti Stiles. Resisti! Non puoi baciarla.*

"Baciami!"

- Etchu! - Starnutisce per la quarta o quinta volta, Malia.
- Maliaaa! Che c'è?
- Niente Stiles! Sarà un po' di polvere.
- Questa non è polvere. Ti sei raffreddata! Vai in giro mezza nuda. Copriti! - Dice Stiles mettendogli il suo giubbotto.
- Ma che? No, non ho freddo.
- Malia, ho detto copriti! Tanto io non la sto usando.
- Ma io non ho freddo.
- Non mi importa! Non voglio che ti ammali e fine del discorso.
- Certo che quando ti ci metti sei duro peggio del marmo. - Borbotta Malia.
- Da bacino. - Chiede sorridendo felice Stiles porgendogli la guancia destra. Malia, lo bacia senza farselo ripetere due volte.
- Si però da bacino da bacino intanto tu non mi baci mai. 
- Ma se ti bacio io non la finisco più. Te la massacro quella guancia.

*Certo, meglio è se sono le labbra.*

"Fa pure. Se vuoi puoi massacrarmi le labbra."

- Dimostramelo! - Lo provoca, Malia.
- Malia, non mi provocare per favore! - Dice Stiles iniziando a massacrargli la guancia.

Detto fatto. Cinque minuti dopo, Malia fa fatica a seguire la lezione perchè distratta dai baci che Stiles gli sta dando.
- Stiles, la lezione! - Prova in un sussurro, Malia.
- Mi hai detto di baciarti? Ora ti bacio e basta. - La informa, Stiles.
- Ho capito ma te ne ho chiesto uno, non mille. - Dice ridacchiando, Malia.
- Ti avevo avvertito.
- E dai piccioncini! Smettetela di dare spettacolo. - Dice Lydia, mentre prova a seguire la lezione. Malia, se solo potesse ringhierebbe! 
- Dai Lyd. Non ti è mai piaciuto l'italiano e adesso ti lamenti? Poi i baci non fanno rumore. - Interviene Stiles. E' felice perchè è consapevole che quella smorfia che ha fatto Malia, sia dovuta alla rabbia per l'interruzione.
- No, è che parlate però. 
- Lasciali stare! Sono così carini. - Commenta Kira.
- Adorabili! - Dice sarcastica, Lydia.
- Niente! Oggi non ci lasciano stare. Grazie al cielo, la prima ora è finita. Ne mancano solo cinque! Ti va se ci andiamo a fare un giro per la città, solo tu e io, dopo? - Chiede Stiles.
- E me lo chiedi anche? Certo che mi va! - Dice con convinzione, Malia.
- Ma tu non sei in punizione? - Gli ricorda, Lydia.
- Cavolo! - Brontola Stiles appoggiando la testa sul banco, sbuffando visibilmente seccato e guardando il pavimento. La dolce risata di Malia, gli scalda il cuore.
- Dai Stiles! Non ti preoccupare, faremo un altra volta.
- Vieni a casa da me?
- Tu corri troppo, Stilinski!
- E dai Hale! Se non ci vediamo oggi pomeriggio rischi che domani ti bacio quella morbida guanciotta che ti ritrovi, ogni secondo.
- Sono disposta a correre il rischio.
- Ne sei sicura?
- Si.
- Stai parlando con il figlio di uno sceriffo! Ti ricordi, vero?
- Si e con questo?
- E con questo, quando dico una cosa la faccio.
- Anche io quando dico una cosa la faccio.
- E cosa mi dici ora?
- Ti dico che sono disposta a correre il rischio di ritrovarmi la guancia con l'impronta delle tue labbra ovunque, domani.
- Mi piace giocare, Malia.
- Mi piace rischiare, Stiles.

 
Piccolo spazio autrice:

 
Salve a tutti e SCUSATE PER IL RITARDO.
Avevo un vuoto ed è passato.
Se sono ancora in tempo, vi faccio gli auguri per un nuovo anno ricco di emozioni. 
Detto questo, mi scuso ancora e ringrazio tutti coloro che sono arrivati fin qui, nonostante la lunga assenza della storia.
Ringrazio particolarmente a:
- Stydia.
- Lunatica95.

Per aver letto e recensito lo scorso capitolo.
Ovviamente, questo è dedicato a voi.

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Capitolo 15
*** Un bacio al gusto di pizza. ***


- Un bacio al gusto di pizza.

Dopo che Lydia gli ha ricordato della sua punizione e Stiles si rese conto che il suo piano andò in fumo, si intristì. La voglia e il desiderio che aveva di Malia, era qualcosa ai limiti del normale. Quella ragazza gli ha fritto il cervello e su questo, ormai non c'è più dubbio! La guarda da lontano e inizia a volerla ogni secondo di più, per questo, mentre spera di non spaventarla si avvicina a lei all'armadietto e gli mette un braccio intorno alle spalle dandogli anche un bacio sulla guancia. Malia, provò ogni cosa, fuorché spavento. Avrebbe riconosciuto quelle labbra e quelle mani tra mille e gli sembra di vivere in un sogno.
- Ciao. - Gli sorride dolcemente Malia dandogli un bacio sulla guancia, ricambiando il saluto di poco prima.
- Ciao! Com'è andata Latino? E' l'unica lezione che non abbiamo insieme e la seguirò visto che ci sei te.
- E ti sorbiresti quella noia, solo per stare con me?
- Malia: ci siamo detti che ti devo conquistare, giusto?
- Tu l'hai detto.
- E' quello che vuoi anche tu, quindi si. Mi sorbirò quella noia pur di stare con te.
- Senti Stilinski, sto letteralmente morendo di sonno. Ho bisogno di un caffè, se te ne offro uno lo prendi con me?
- Offro io. - Dice felice Stiles mettendogli per l'ennesima volta un braccio intorno alle spalle e avvicinandosi alla macchinetta.
- Non esiste. Ok che mi devi conquistare, ma una volta per uno.
- Perchè sono convinto di non riuscire a farti cambiare idea?
- Perchè non ci riuscirai. Fammi indovinare: se ti conosco abbastanza bene, al momento desideri un caffè lungo, espresso e con tre barrette di zucchero. 
- Hai fatto bingo, signorina Hale. Io credo che per questo, meriterebbe un bacio. Posso? - Chiede in un sussurro Stiles avvicinandosi pericolosamente alle sue labbra ma passando subito vicino alla guancia, in attesa di una risposta.
- Si, certo. - Dice in un filo di voce, Malia. Il cuore a mille e il viso rosso come il pomodoro.

A pochi passi di distanza da loro, Lydia, non può credere ai suoi occhi. Alla vista di Stiles che bacia, seppur nella a guancia a Malia, ha avuto una morsa allo stomaco dolorosissima che la costrinse a chiudere gli occhi per un nano secondo e a deglutire a vuoto senza un apparente motivo. Si chiese che cavolo gli stesse prendendo, scrollò la testa e distogliendo lo sguardo quanto prima dai due, confusa come non mai va dal suo fidanzato lasciando al suo migliore amico tutta la privacy di cui necessitava. Ciò non toglie però, che non li segui con gli occhi fino a visuale consentita.

Malia, che si è sentita osservata con la coda dell'occhio, senza farsi vedere da Stiles, ha guardato chi li stava fissando con rabbia o peggio, disgusto e come aveva immaginato, altri non era che Lydia Martin. Non sa perchè Lydia si stia comportando in questa maniera ma ha abbastanza intelligenza e sopratutto segnali da capire che la rossa più amata da tutta la scuola ha una bella cotta per il suo migliore amico. Malia Hale è certa di una cosa: se esterna il suo pensiero a Stiles, lui gli risponderà con una grossa risata e poi non era quello il momento di fare le gelose. Loro non stavano nemmeno insieme!
- Che hai principessa? - Gli chiede Stiles. Ha letto la confusione nei suoi occhi.
- Uh? No nulla Stiles, sta tranquillo. Sono solo un po' stanca!
- Sicura?
- Si si.
- Dai che siamo all'ultima ora e che siamo insieme. Vero è che abbiamo economia e che praticamente ci addormenteremo entrambi con la testa sul banco, però.. - Lascia la frase in sospeso Stiles alzando le spalle come nulla fosse. Chi se ne frega di economia quando al fianco ha l'unica cosa che gli fa dare i numeri davvero? Chi se ne frega dell'economia  e di dormire sul banco quando può stare sveglio e osservare il suo volto arrossato per via del sonno e iniziare a sognare ad occhi aperti?
- Mi hai convinto: dai, andiamo! 
- Ce la balliamo? - Gli chiede Stiles.
- Sei matto? Sei in punizione e se i tuoi scoprono una cosa del genere la aumenteranno, per non parlare di mio padre! Tu non volevi vedermi?
- Certo che si.
- Beh, se mio padre mi mette in punizione non puoi e io non posso vedere te se i tuoi te l'allungano, che dici? - Gli chiede Malia incrociando il suo braccio destro con quello sinistro di Stiles e trascinandolo alla lezione di Economia.
- Ok ok hai ragione ma sappi che non ne ho per niente voglia.
- Nemmeno io se per questo. Bene, eccoci qui. E' arrivato il prof, mi raccomando fingi di ascoltare e fingi bene! 
- Stai parlando con un professionista, tesoro. Fingi bene tu!
- Ahah ehi! Guarda che ne sono perfettamente in grado.
- Mhh! Ho dei dubbi.
- Maliaaa! - La chiama assonnato dopo circa tre minuti Stiles. 

Automaticamente gli appoggia la testa sul braccio e si appisola, sotto le carezze che Malia sta facendo ai suoi capelli in un gesto venuto fuori fin troppo naturalmente.

Che qualcuno gli prenda il viso e li faccia baciare!
Ne hanno estremamente bisogno.
Ne hanno urgentemente bisogno.

- Oh mamma mia, baciatevi e fatela finita! - Sbotta Scott. Stiles sussulta spaventato. Non si era accorto che suo fratello era dietro di lui.
- Scott, da dove esci? 
- Oh! Ok. Malia Hale: gli hai fritto il cervello! Stiles, è dall'asilo che ti sto sempre un banco dietro.
- Giusto giusto, scusa. - Borbotta Stiles.

Vedendo Malia improvvisamente concentrata sulla lezione, Stiles prende il cellulare in mano e manda un messaggio a suo fratello.


- Lo farei anche. La bacerei ma ho paura di spaventarla! Scott, è troppo presto. Lo capisci?
- Onestamente? No.
- Scusa?
- Stiles, è cotta di te. Perchè non lo riesci a capire?
- Sono ancora ferito.
- Le ferite guariscono e lei sarà la tua infermiera personale ma devi lasciarla fare. Dagli la possibilità di fare il suo lavoro, Stiles! Baciala. So che non vedi l'ora di farlo e vuoi che questa volta sia un bacio vero. So che ti addormenti ogni notte con un sorriso da ebete sulla faccia e ti tocchi le labbra.
- Prima ho discusso con Heather.
- Quindi? Adesso c'è Malia. Che centra Heather?
- Ha detto che mi ama, che gli manco. Che gli dispiace!
- Tutte cazzate. Gli hai detto che è finita?
- Si.
- E come ti sei sentito?
- Onestamente?
- Si.
- Bene! Mi sono sentito estremamente bene, talmente tanto bene da farmi paura.
- Ci pensa tuo fratello! Ti risolve tutti i problemi con una sola parola: baciala!
- Lo farò. Non oggi, ma lo farò.
- Ti do al massimo due settimane.
- Cos'è? Un ultimatum?
- Una previsione. Meno di due settimane e poof. Non resisterai. La prenderai per i fianchi e la bacerai!
- Ok! Continuiamo questo discorso a casa.
- Come desideri!


Se c'è una cosa che Malia non ha ancora imparato a fare l'abitudine, sono le uscite di Stiles.

- Malia, ti va di venire a pranzo da noi oggi? - Gli chiede di getto, Stiles. Scott strabuzza gli occhi!
- Cosa?
- Già. Dai, tuo cugino non c'è, tuo padre presumo lavori.. non voglio che stai sola!
- E ai tuoi sta bene?
- Ma si. I miei nemmeno ci saranno!
- Ma non voglio disturbare. 
- Ti pregoooooo. - Dice Stiles mettendo un po' il broncio.

Ecco un altra cosa a cui Malia non resiste: il suo broncio! Come si può dire di no ad un cucciolo del genere? E' davvero troppo bello e troppo adorabile per poter pronunciare quelle due lettere odiose. Ne pronuncia altre infatti. Anche quelle sono due e sono belle. Talmente tanto belle che rendono felice Stiles. Malia ha detto si.

La campanella suona poco dopo e i due fratelli, con le donne dei loro sogni, si avviano a casa a fare il pranzo. Il tragitto in autobus da scuola a casa Stilinski durò poco più di un quarto d'ora e i ragazzi arrivarono a casa affamati come non mai. Nella speranza che Melissa gli avesse lasciato qualcosa di pronto, chiavi alla mano, si affrettano ad aprire la serratura e fiondarsi in cucina dove non trovano niente, se non un biglietto.

 
"Un emergenza in ospedale! Non ho fatto in tempo a prepararvi il pranzo. Papà è in centrale. Avete i contanti, comprate qualcosa di pronto ma non abbuffatevi e mangiate roba sana.
Salutate Kira e Malia da parte mia. So che sono li con voi!
Vi amo.
Mamma!"

- Ahahha la vostra mamma è adorabile. - Commenta Malia.
- Un vero Angelo. - Commenta Kira.
- Già. Pizza? - Chiede Stiles.
- Siii. - Rispondono in coro le ragazze. Scott è stranamente abbastanza silenzioso.
- Scott che hai? - Gli chiede Kira.
- Hai una chiamata persa: è il tuo amico di Facebook. - Gli risponde passandogli il cellulare che gli aveva dato da tenere Kira, un ora prima.
- Oh!
- Da quanto hai il suo numero?
- Un paio di giorni.
- Un paio di giorni.. significa che dopo quel complimento che ti ha fatto, non solo l'hai ringraziato.. hai iniziato anche a messaggiarci e a sentirtici?
- Diamocela a gambe. - Sussurra Stiles all'orecchio di Malia mettendogli un braccio intorno ai fianchi. Malia ridacchia teneramente e segue il suggerimento del suo "amico."

Si allontanano dalla cucina, si chiudono la porta alle loro spalle lasciando i due fidanzati intenti a discutere e si siedono comodamente sul divano aspettando l'arrivo della pizza. Scelgono un film da guardare tutti in compagnia, certi entrambi che il silenzio improvviso sia dovuto ad un bacio non di certo inaspettato e automaticamente si stringono in un abbraccio. Stiles gli circonda la vita con le braccia e Malia ha il viso appoggiato sulla sua spalla mentre le gambe sono sollevate e unite a poca distanza dal proprio mento.
- Quei due sono sempre così. Litigano e poi finiscono per baciarsi! - Borbotta Stiles lasciandogli un bacio trai capelli.
Un ricordo sfuggente lo riporta a quando i capelli da baciare erano quelli di Heather e i suoi occhi, incontrollabilmente iniziano a pizzicare.


*Forza Stiles, forza! Pensa a qualcos'altro. Pensa all'Angelo che stringi tra le braccia.*

"Ed ecco che Heather prende il mio posto."


- Mamma mia che fame! Quanto ci vuole per quattro pizze. - Borbotta imbarazzato, Stiles.
- Vero? Anche io ho fame. - Borbotta Malia. Anche lei è imbarazzata.
- E hai anche freddo. Vieni qui, piccola. Copriamoci! - Dice Stiles prendendo la coperta li di fianco a lui e iniziando a scaldare i loro corpi.
- Stavo bene anche prima ma effettivamente così è meglio.
- Molto meglio! Ecco i piccioncini finalmente. Avete fatto pace? - Chiede curioso Stiles facendo l'occhiolino a suo fratello.
- Si. Voi? Vi siete baciati? - Chiede Kira sedendosi al fianco di Malia. 
- Kira.. - La riprende Stiles.
- Continua così amore! - Ridacchia Scott prendendogli il viso tra le mani e baciandola con dolcezza per l'ennesima volta. Subito dopo, gli siede di fianco.
- Malia, quando scherziamo su questa cosa tu non dici mai niente! Come se la cosa non ti desse fastidio. 
- Non mi da fastidio infatti, Kira. 
- E allora perchè non vi baciate? - Chiede Scott.
- Perchè deve volerlo veramente! - Risponde Malia.

"E questa da dove mi è uscita?"

- Chi ti dice che io non lo voglia in questo momento? - Chiede di getto, Stiles. Malia deglutisce a vuoto.
- Sensazione femminile. - Improvvisa Malia.
- Sei spaventato ed è giusto che sia così. - Dice ancora. Questa volta non è un improvvisazione!
- Non sono spaventato! Sono paziente. - Risponde Stiles. D'istinto rafforza la presa sui suoi fianchi e la stringe forte a se.
- Pizzaaaaa! - Ghigna Scott. Il campanello ha appena suonato e la pizza è arrivata.

Dopo aver pagato il fattorino, la pizza fu inghiottita dai giovani ragazzi in pre dagli ormoni in quattro e quattro otto. La fame era parecchia e per Stiles e Malia, la vicinanza era troppa. Veramente ma veramente troppa! Stiles non sapeva più che cosa fare. La parola chiave era fuoco. Stiles Stilinski in questo esatto momento era un vero e proprio fuoco, sia dentro che fuori ed era prossimo a perdere l'ultimo briciolo di lucidità che gli era rimasto nel cervello. Come? Stava per baciare Malia e capì che lei, non si sarebbe tirata indietro. Approfittando di Scott in bagno e di Kira in cucina, agisce!
- Hai del sugo sulle labbra. - Sussurra Stiles.
- Oh. - Dice imbarazzata Malia mentre inizia a pulirsi.
- No no, aspetta! Posso farlo io? - Chiede in un filo di voce e con il tono più seducente che avesse mai usato, avvicinandogli il pollice ad un angolo delle labbra che in realtà sono perfettamente pulite.
- Certo. 
- Ecco fa.. - No, non era finita proprio per niente! Stiles lasciò finire la frase tra le labbra di Malia.

Un solo breve, piccolo e caldo contatto.

Un bacio al gusto di pizza.

Un bacio che assieme al primo, ne Malia ne Stiles dimenticheranno mai.

- Perdonami! - Sussurra Stiles staccandosi a fatica dalle sue labbra.
- Non devi chiedermi scusa. E lo sai perchè?
- Perchè?
- Perchè questo bacio lo volevo anche io e sappi che mi sono lasciata baciare solo perchè ho capito che lo volevi veramente.
- Si e non lo nego. E' stato un impulso, un istinto, una specie di richiamo e non ho potuto non rispondere.
- Hai fatto bene. Ma.. non mi hai ancora conquistata! - Lo provoca Malia lasciandogli un bacio ad un angolo delle labbra.
- Sono nato per sedurre le donne e sedurrò anche te.
- Tu corri troppo, Stilinski.
- E allora perchè ti sei fatta baciare? - Colpita e affondata! Malia Hale non ha una risposta da dare a questa domanda.

Dopo aver abbassato distrattamente lo sguardo ed essersi morsicata il labbro inferiore, - Gesto che Stiles non si prese la briga di non notare. - sorride, lo guarda dritta e fiera negli occhi e gli risponde.
- Per lo stesso motivo che mi hai baciato tu.
- Ok! Colpito e affondato. Non so cosa risponderti a questa cosa.
- Hei! No no, torna di la Kira, ora arrivo. I signorini si sono baciati ed è evidente che abbiano bis.. AHU! - Scott non finì di parlare perchè non uno ma ben due cuscini gli finirono in faccia in maniera scherzosa da quella che già considerava sua cognata e da quel cretino di suo fratello.
- Ne vuoi un altro? - Gli chiedono all'unisono Stiles e Malia. Quando si accorsero di questo particolare abbastanza importante, arrossirono vistosamente.
- Wow. Ragazzi qui è roba seria, ora parlate pure all'unisono. - Commenta Scott mettendosi in mezzo tra di loro.
- Lo sto facendo per te, fratello! - Sussurrò Scott all'orecchio di Stiles chiaramente arrabbiato per essere stato diviso da Malia.

La sera venne presto e i ragazzi si divisero. Malia e Kira andarono alle loro case e i ragazzi restarono nella loro. A cena, sia Jonh che Melissa notarono il volto illuminato del figlio e capirono che a breve, Malia Hale sarebbe entrata a far parte della loro famiglia a tutti gli effetti.
- Amore, tutto ok? - Gli chiede Melissa.
- Si mamma. - Risponde distrattamente, Stiles. Fisicamente è a tavola, mentalmente è da tutt'altra parte. Ovunque! A tratti in un prato, steso sopra una coperta con Malia che gli stringe la mano e solo il cielo stellato come spettatore del loro amore, a tratti è invece in un centro commerciale mano nella mano con Heather.
- Com'è andata a scuola? - Gli chiede Melissa riportandolo alla realtà.
- Tutto ok.
- Ti sei sentito male?
- No.
- E adesso come ti senti?
- Bene. - Risponde più distratto di prima Stiles, mentre un altro ricordo arriva a torturargli la mente. Melissa sospira e decide di lasciarlo solo con i suoi pensieri occupandosi dell'altro suo cucciolo.
- E tu invece, amore? 
- Anche io tutto bene mamma, tranquilla. Anche a me è andato tutto ok a scuola e non mi sono sentito male. Al momento sto benissimo! - Risponde Scott. Oggi non è in vena di parole.
- E' bello quando i tuoi figli hanno voglia di fare conversazione, vero? - Chiede Melissa a Jonh.
- S...
- Molto interessante papà, io non ho più fame! Scott ti aspetto di sopra. - Lo interrompe Stiles mentre frettolosamente con il cellulare ben saldo alla mano sale in camera sua subito seguito da Scott.
- Vieni qui. - Dice Jonh tirando per un braccio sua moglie e facendola sedere sulle sue gambe, stringendola amorevolmente a se.
- Non hai voglia di parlare con tuo marito? - Gli chiede Jonh lasciandogli teneri baci sul collo e accarezzandogli i capelli. Melissa si apre in un sorriso enorme.
- Ti amo, sceriffo!
- Ti amo anche io.

In casa Stilinski, in questo momento il silenzio regnava sovrano. A casa Hale era lo stesso. Peter si era appena messo a letto, Derek si era infilato sotto la doccia e Malia aveva appena finito di lavare i piatti. Si asciuga le mani con uno straccio e inevitabilmente sorride come una bambina il giorno del suo compleanno ripensando al bacio dato poche ore prima. Cavolo, quello si che era un bacio vero. Aveva capito le sue intenzioni fin da quando gli ha detto che aveva del sugo tra le labbra. Lei sapeva di non avere nulla e stette al gioco desiderosa di assaporare un altra volta le sue labbra.
- E siamo a quota due? - Gli chiede Derek spuntando alle sue spalle e facendola spaventare.
- Oh mamma mia, mi è preso un colpo! Sei fuori di testa. - Strilla spaventata Malia.
- Scusa non volevo farti spaventare.
- Hei ragazzi, che succede? - Strilla dal piano di sopra, Peter.
- Niente papà, dormi tranquillo. - Risponde Malia.
- Insomma che cavolo vuoi?! - Chiede subito dopo a bassa voce a Derek.
- Sei felice.
- E la cosa ti disturba?
- Niente affatto ma una volta tu e io parlavamo di tutto. Mi manca il nostro rapporto!
- Der.. - Dice in un sussurro Malia e mentre a stento trattiene le lacrime, gli getta le braccia al collo.
- So che a scuola non lo dimostro e che qui a casa non te lo dico spesso ma, ti voglio bene piccola. - Dice Derek stringendola forte a se. Quella è la sua cuginetta!
- Ti voglio bene anche io, Der.
- Ti sta suonando il telefono! Credo sia il tuo ragazzo. 
- NON. E'. IL. MIO. RAGAZZO! - Ripete per la centesima volta, Malia.
- Ok ok, come vuoi! Io vado a letto. Buonanotte! - E dopo avergli dato un bacio nella guancia, Derek sale in camera sua, si mette a letto e crolla in un sonno profondo.

Malia sorride e anche lei va nella sua camera. Si spoglia, si mette il pigiama, si leva il trucco e si infila sotto le coperte pronta a leggere il messaggio di Stiles.


- Mia mamma ha capito che ti ho baciato.
- Mio cugino ha capito che ci siamo baciati per la seconda volta.
- Bene! Dovrò aspettarmi un discorso da cugino geloso e iperprotettivo, vero?
- Ho paura di si ma al momento è abbastanza tranquillo. Gli ho detto che non stiamo insieme!
- Sa che è ancora per poco?
- Buonanotte Stiles.
- Buonanotte principessa.


Malia Hale, si addormentò con il sorriso sulle labbra per la settima volta. 

Chi l'avrebbe mai detto che in una sola settimana sarebbe diventata amica di Stiles Stilinski e gli avrebbe anche dato due baci?
Stiles nemmeno se lo immaginava e lei poteva solo sognarlo.

Stiles Stilinski, si addormentò con il sorriso sulle labbra ma si risvegliò nel cuore della notte urlando a squarcia gola l'unico nome che non vedeva l'ora di cancellare dalla sua vita, dalla sua mente e dal suo cuore, per sempre.

 
Piccolo spazio autrice:

Ed eccoci qui. Secondo bacio! <3 Giuro che dal prossimo capitolo torneranno solo amici.
Mi rendo conto di aver affrettato troppo le cose ma non potevo non metterlo.

Piccolo spoiler del prossimo capitolo: Scott è andato da Kira e Jonh lo vedrà proprio rientra a casa convinto di non essere sentito, ne sopratutto visto da nessuno.

Ringrazio infinitamente a PandoraPam01 che ha letto e recensito il precedente capitolo.
Questo è dedicato a te e a tutti quelli che sono arrivati fin qui.
Un bacione enorme a tutti :*

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Capitolo 16
*** La mia ancora. ***


ATTENZIONE: CI SARA' UN BREVE PEZZO DOVE CI SARA' UN PICCOLO SPOILER DELLA 3x13.

LO SPOILER SARA' VALIDO DAL MINUTO 33:35 AL MINUTO 33:58.


RICORDO INOLTRE CHE I PERSONAGGI NON MI APPARTENGONO MA SONO DI PROPRIETA' DI JEFF DAVIS E QUESTA STORIA E' STATA SCRITTA SENZA ALCUN SCOPO DI LUCRO.

 
- La mia ancora.

E' notte fonda in casa Stilinski e il segno regna sovrano. Scott è uscito fuori di casa per un po' di coccole con la sua amata che già l'attendeva alla fine del vialetto. Un litigio con i suoi e la voglia di scappare dal suo ragazzo. Un abbraccio soffocante, due lacrime che rigano il viso di Kira, le mani di Scott che gli asciuga il viso e l'urlo di puro dolore di Stiles. 

Heather.

E' il suo nome che urla disperato con il volto ricoperto dalle lacrime. 

Urla. Urla e non riesce a smettere.
Piange. Piange e non riesce a smettere.
Nemmeno l'abbraccio della sua mamma lo tranquillizza.

Non appena lo sentì urlare così e sentì i suoi singhiozzi, con il cuore in gola, Melissa si alzò velocemente dal letto e corse in camera del suo bambino. Lo abbracciò stretto e se lo cullò tra le sue braccia per farlo calmare ma non c'era verso. Stiles tremava, piangeva, respirava a fatica e tra i singhiozzi ripeteva quel nome come una mantra. Heather.
Heather ed ancora Heather.
- Calmati amore mio. - Sussurra Melissa.
- Mamma. - Singhiozza e respira a fatica, Stiles.
- Shh. Jonh, va di sotto e prendi un bicchiere d'acqua per favore.
- Certo! Arrivo subito. Dai Stiles calmati! Era solo un sogno.
- Hei, papà è andato via. Mi vuoi raccontare cos'hai sognato?
- Lei.
- Si, questo l'avevo capito ma come? Perchè hai urlato così tanto amore?
- L'ho vista con un uomo dai tipici tratti dei ragazzi delle Maldive. Mamma ti prego, aiutami! - Racconta Stiles mentre abbraccia forte a Melissa.
- E cosa posso fare amore mio?
- Voglio che mi aiuti a dimenticarla.
- Ma questo devi farlo tu. Amore, ascoltami: Ora dirò una cosa a cui non crede nessun adolescente, ma ti giuro che è la pura verità. Ci si innamora più di una volta. Succederà ancora e sarà incredibile e straordinario come la prima volta e forse più doloroso ma succederà di nuovo. Te lo giuro!* Hai capito? Perchè non inizi a pensare a Malia? E' tanto brava quella ragazza. - Spiega dolcemente Melissa.
- Mamma, l'ho baciata oggi a pranzo, sai? - Chiede Stiles. Magicamente il sorriso gli ritorna sulle labbra. Sorriso che ha contagiato anche Melissa.
- Siii! Lo sapevo, io. - Esulta l'infermiera.
- Mi dispiace avervi svegliato.
- Tranquillo cucciolo. Mi chiedo come mai Scott stia ancora dormendo, però va bene.
- Scott non stava dormendo. Scott era fuori! Sbaglio o eri in punizione? - Lo riprende duramente lo sceriffo con Scott sotto braccio e un bicchiere d'acqua per Stiles nell'altra mano.
- Papà ero fuori in giardino, te l'ho già detto. Il giardino fa anche parte della casa, no?
- E cosa ci facevi in giardino alle due e mezza di notte?
- Ero con Kira mamma. Ha discusso con i suoi genitori ed è dalle nove di sera che piangeva. Aveva bisogno di me. Ha preso la macchina ed è venuta a trovarmi.
- E adesso come sta? - Chiede addolcito, Jonh.
- Meglio papà, grazie. Scusa se sono uscito! 
- Va bene, tranquillo. Ma che non si ripeta più! Punizione significa punizione e non provare a dire altro su quest'argomento o se Stiles potrà uscire tra tre settimane, tu uscirai tra quattro.
- Mh! Non ci tengo, grazie tante. Che hai avuto nano? - Chiede Scott mettendosi sotto le coperte insieme a suo fratello.
- Un incubo. - Risponde Stiles rannicchiandosi su se stesso.
- Heather? 
- Lei.
- Ma ancora non l'hai dimenticata? - Chiede con un po' di rabbia nella voce, Scott.
- Ci riuscirà, Scott. - Lo informa Melissa.
- Ok, buonanotte. Andate a dormire che domani dovete andare a lavorare voi due! - Dice ancora Scott salutandoli con la mano e tirando in un abbraccio a suo fratello. E' ovvio che passerà la notte con lui.
- Ma io ancora mi sto chiedendo per quale caspita di motivo gli abbiamo fatto due camere separate se dormono sempre insieme! - Borbotta stanca, Melissa. Jonh ridacchia. Danno la buonanotte ai loro figli e anche loro tornano a dormire.

E' Martedì mattina ormai in casa Stilinski e ne Stiles, ne Scott, hanno chiuso occhio per il resto della notte. Impossibile farlo d'altronde! Scott pensava alle lacrime di Kira e Stiles cercava di dimenticare il volto di Heather una volta per tutte. Si sono svegliati con gli occhi gonfi e rossi per via del sonno e con la voglia di andare a scuola pari a zero e se non fosse per Kira e per Malia sarebbero stati a letto nonostate ne Melissa, ne Jonh, gli e l'avrebbero permesso. Quella mattina, Scott decide di indossare una maglietta a maniche corte grigia e dei jeans bianchi. Dopo la colazione si lava i denti, si aggiusta i capelli, indossa il suo giubbotto e zaino in spalla, subito seguito da Stiles che indossava le sue immancabili converse nere, un semplicissimo paio di jeans azzurrino chiaro, una maglietta a maniche corte gialla coperta da una t-shirt blu scuro, il preferito dei suoi orologi e il più caldo dei suoi cappellini, vanno a scuola, non prima di aver indossato i suoi occhialini.

All'entrata c'è solo Kira. Di Malia nemmeno l'ombra e da ieri sera nemmeno un messaggio. Che gli sia successo qualcosa?

Stiles dovrebbe darsi una calmata. Malia sta benissimo, non ha niente. Sta semplicemente dormendo profondamente. O almeno lo stava facendo fino a pochi secondi prima che un Peter sbalordito entra di corsa nella sua stanza facendola svegliare di soprassalto.
- Malia! Sono le sette e mezza del mattino. Tra venti minuti hai scuola! Perchè non ti sei svegliata?
- Oddio! Non lo so. PERCHE' NON MI HAI SVEGLIATO? 
- Dai preparati che ti porto io. Al massimo entri qualche minuto in ritardo.
- Si, grazie papà. - Frettolosamente gli schiocca un bacio nella guancia e corre sotto la doccia e a lavarsi i denti.

Quando ne esce, sono già le sette e quarantacinque del mattino, ha i capelli sciolti ed indossa una maglietta a maniche lunghe bianca, un pantaloncino di jeans corto fino a metà coscia, delle collant trasparenti e i suoi immancabili stivaletti di pelle nera. Prende la borsa, fortunatamente preparata già la sera prima e dopo aver messo un giubotto, anche quello di pelle nera, corre in cucina, prende al volo una mela, la addenta alla svelta e si mette in auto. Allaccia la cintura e giusto perchè già non è abbastanza sfigata, quando suona l'ultima campanella lei si trova in coda ad almeno cinque minuti da scuola.
- Papà lascia stare, faccio una corsa. Scusami!
- No, ora sgombra. Ti porto io!
- Perchè? Ti rendi conto che praticamente mi stai controllando?
- Devo farlo. Prima non ti vestivi così.
- Cosa cavolo centra.
- Centra punto e basta.
- Dov'è Derek?
- E' uscito presto stamattina.
- Domandati perchè.
- Ha una ragazza?!
- Probabile. Ti ha detto con chi si vedeva?
- Con una certa Heather?
- COSA?
- Che ti strilli.
- Papà quella li è quella che ha fatto fare l'incidente a Stiles. Era la sua ragazza, l'ha tradito con un altro e adesso è pure incinta.
- E Stiles è il tuo ragazzo?
- SMETTETELA DI CHIEDERMELO TUTTI QUANTI. NON SONO AFFARI VOSTRI! Per fortuna sono arrivata. Ciao! Buona giornata. - Sbotta Malia. Chiude con violenza la portiera e corre in classe. Corre da Stiles.
- Quanto vorrei che fossi qui ad aiutarmi, amore mio. - Sussurra Peter guardando la foto della moglie che tiene sempre nel portafogli.

Malia è la fotocopia della madre.
Sia caratterialmente, che fisicamente.


Quando Stiles sente la voce di Malia chiedere scusa al professore e chiedergli il permesso per entrare, gli si scalda il cuore. Alza gli occhi per guardarla ed è prossimo ad un infarto per quanto sia bella.

 
La guarda a bocca aperta come se fosse l'ottava meraviglia del mondo e non può farne a meno. Si rende conto che forse è paragonabile ad un babbeo ma non riesce a staccare gli occhi da quelli di Malia. E' impossibile farlo. Il suo sguardo è incantevole. Le sue mani sono adorabili e sempre calde. Il suo sorriso è pura bellezza. Le sue labbra pura calamita.

Dopo aver ringraziato il professore, si avvicina a Stiles e lo saluta mentre Stiles pensa che non ci sia musica più bella del suono della sua voce.

- Posso sedermi vicino a te bel ragazzo?
- E me lo chiedi anche, bella ragazza? Certo che si. Che fine hai fatto stamattina? Mi stavo preoccupando.
- Mi sono solo addormentata, scusa.
- Ti sarai anche addormentata ma sei bella e fresca come una rosa. 

Dopo questo complimento, Malia arrossisce.

- Ti ringrazio. Tu mi sembri un po' stanco invece! Hai dormito poco?
- Poco e male.
- Brutti sogni?
- Un incubo.
- Heather. 
- Come lo sai?
- Me lo dicono i tuoi occhi.
- La sto superando.
- Sono felice per te.
- Sai come?
- Come?
- Con un ancora.
- Un ancora?
- Si Malia e sai chi è la mia ancora?
- Mh.. Scott? - Propone, Malia.
- No. Non è Scott, Malia. Non è lui la mia ancora ma tu! 


 
Piccolo spazio autrice:

Ed eccoci qui.
Malia è diventata l'ancora di Stiles.

*Le parole che dice Melissa a Stiles sono state ripotartate dal telefilm. Alle note iniziali, tutti i dettagli.

Dedico questo capitolo a PandoraPam01 perchè ha letto e recensito il precedente.
Grazie infinitamente.

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Capitolo 17
*** Confessioni. ***


- Confessioni.
 
Questo Martedì mattina è da segnare sul calendario, per Stiles. E' il primo giorno da quando ha memoria che non riesce a seguire la lezione di Matematica. Il motivo della sua distrazione ha nome e cognome ed altri non è che Malia Hale. Malia Hale che conosce da otto giorni esatti e che già gli ha fritto il cervello con un solo sguardo. Quegli occhi color cioccolato che guarderebbe per ore, quelle labbra sempre rosse e gonfie che bacerebbe dalla mattina alla sera e quelle mani che stringerebbe anche di notte. 

Per non parlare del suo corpo, poi.

Malia Hale è pura attrazione fisica per Stiles Stilinski e sarà difficile farsela passare.

Ma Malia non lo attrae solo fisicamente, ma bensì anche mentalmente. Lo attrae con il corpo, con la testa e con il cuore. Lo attrae con ogni parte di se stesso, con ogni battito del suo cuore, con ogni singola goccia di sangue che gli scorre nelle vene e con ogni singola cellula del suo corpo. La sua voce poi, è appena diventata senza dubbio la sua musica preferita. Quella che ascolterebbe a tutto volume con le cuffie nelle orecchie dall'alba di un nuovo giorno, fino allo scoccare della mezzanotte.

E' la sua voce adesso che lo richiama e lo porta alla realtà.

- Sai, se mi aiuti a farmi passare la noia sarebbe gradito. A che pensi Stiles?
- Al bacio che ci siamo scambiati ieri.
- Ti sei pentito?
- Non potrei mai. Tu?
- Nemmeno io.
- E tu non ci pensi?
- Io veramente penso anche al primo e lo faccio sempre.
- Anche io Malia e non riesco a fermarmi. Più ti guardo e più voglio baciarti e lo farei anche ma so così poco di te!
- Cosa vuoi sapere di me, Stiles?
- Tutto. Tutto quello che non so!
- Vediamo: c'è poco, quasi niente che non sai di me ma forse qualcosa c'è.
- Ti ascolto. - La invita a continuare Stiles con gli occhi interessati.
- Ho una lettera. Una lettera di mia madre che mi ha scritto prima di morire, mio padre me l'ha data in consegna all'età di tredici anni proprio come voleva la mia mamma. - Spiega Malia mentre un ricordo gli bagna gli occhi di lacrime che si sforza di non fare uscire. Stiles ha un nodo stretto in gola che fa male da morire.
- L'hai già letta? - Gli chiede in un sussurro accarezzandogli i capelli e dandogli un bacio nella guancia. Chi se ne frega se lo vede il professore.
- No. Lei voleva che lo facessi quando avrei incontrato qualcuno che mi avrebbe asciugato le lacrime e che mi avrebbe aiutato ad accettare la sua morte.
- E l'hai trovato questo qualcuno?
- Probabilmente si ma non so se la stessa persona a cui voglio leggere la lettera di mia madre, sia disposto ad aiutarmi, ad asciugarmi le lacrime e che non mi giudichi dopo avermi vista fragile.
- Perchè dovrebbe pensarti come una persona fragile?
- Non ne ho idea: non sono nella testa di questa persona.
- Come si chiamava la tua mamma?
- Hannah Marie.*
- E' un nome bellissimo. Hai una sua foto da mostrarmi?
- Ce l'ha papà ma non ti serve una sua foto. Ti basta vedere me per sapere com'era lei!
- Vi assomigliate molto?
- Siamo uguali.
- Dev'essere stata bellissima allora.
- Lo era. Ma perchè io sono bellissima? - Gli chiede ritrovando un po' della sua vivacità, Malia. Stiles, con lei.
- C'è da chiederlo, signorina?
- Mhh, forse. A volte tendo a dimenticarlo. Diciassette anni di solitudine sono pur sempre diciassette anni.

A sentire quelle parole uscire dalle labbra di Malia, Stiles perse un battito. Era tremendamente ingiusto che una bellissima ragazza come lei, o bambina che sia stata, abbia passato un intera vita in solitudine priva d'amore altrui, che non sia stato quello della sua famiglia. Dov'era stata tutto questo tempo? Perchè nessuno si è mai accorto di lei? Perchè nessuno l'ha aiutata a superare la morte di sua madre? Perchè lui, non si è mai accorto di lei? Perchè lui non ha scelto lei come compagna di giochi al posto di quell'altra?

- Perchè ti sei chiusa in te stessa?
- Per paura forse?
- Paura di cosa?
- Di essere quella diversa.
- Quella senza una mamma?
- Si.
- Dici che mi conosci da sempre.. sapevi che anche io avevo una mamma in cielo, perchè non mi hai avvicinato?
- Stiles, tu avevi una mamma in cielo ma ne avevi una qui in carne ed ossa, avevi Scott e Heather. Che te ne facevi di me?
- Magari tutto. Perchè non mi racconti qualcosa di lei? E' parlando di come è morta la mia che ho superato il dolore.
- Non è grazie a Melissa?
- Anche, si. Devo tutto a lei. E' mia madre, è mia madre punto e basta e senza di lei proprio non ci vivo, ma tenermi tutto dentro non ha fatto altro che farmi stare male per i primi mesi per quanto potessi capire all'età che avevo.
- Non lo so di cos'è morta mia madre, Stiles. Mio papà non me l'ha mai detto ed io crescendo non l'ho mai voluto sapere e non lo voglio sapere nemmeno tutt'ora. Forse è scritto nella lettera!
- Hai voglia di leggerla?
- Non sono ancora pronta.
- Capisco. Senti, non so se quella persona a cui ti riferivi poco fa fossi io e non vorrei sembrare indiscreto nel caso non lo sono, ma se così fosse, se sono io la persona con cui vorrai leggere la lettera, sentiti libera di chiamarmi in qualsiasi momento tu voglia. Io ti raggiungerò, ti abbraccerò, ti stringerò forte a me, leggerò la lettera per te se serve e ti asciugherò le lacrime quando copiose scenderanno dai tuoi grandi e bellissimi occhi color cioccolato. Certo, di gran lunga li preferisco quando ti sorridono di gioia ma anche pieni di lacrime saranno belli lo stesso, proprio come te piccola. Sei una forza della natura, sei bellissima e nemmeno lo sai e farò tutto ciò che è in mio potere per farti credere alle mie parole. Non perchè ci ricavi io stesso qualcosa, ma perchè lo meriti. Meriti di credere di essere bellissima e meriti che qualcuno te lo dimostri. Meriti il meglio da questa vita Malia Hale ed io, Stiles Stilinski, giuro sulla cosa più caro che ho al mondo che contribuirò a darti il meglio e anche qualcosa di più se posso.
- Woow. Caspita, è proprio raro trovare uomini come te al giorno d'oggi. Sei speciale, Stiles Stilinski e mi ritengo molto fortunata ad averti come amico.
- O qualcosa di più. - La corregge prontamente Stiles facendola ridere di gusto. Adesso i suoi occhi brillano di felicità.

Poco prima della pausa pranzo, a Stiles venne un illuminazione per far tirare su il morale a quella splendida ragazza che gli è entrata dentro al cuore senza sapere nemmeno lui come. Le ordinò un mazzo di fiori che poi gli consegnò alla fine delle lezioni, prima dell'allenamento di lacrosse. Un chiaro invito a fermarsi per l'allenamento.

Dato che doveva essere una sorpresa, la salutò in classe e gli disse che avrebbe aspettato Scott. Lei se ne andò e Scott arrivò con i fiori. Lui le corse dietro e la chiamò. Quando si voltò, Stiles gli fu tanto vicino da accecarsi con il bianco dei suoi denti che in questo momento mostravano tutta la loro sorpresa e gratitudine per un gesto tanto dolce. Un gesto che per la prima volta, dopo averci perso le speranze, la fece sentire donna. Un gesto che fece il ragazzo dei suoi sogni. Un mazzo di fiori, che tra l'altro sono anche i suoi fiori preferiti.

- Per te. - Dice solamente Stiles perdendosi in quegli occhi pieni d'amore.
- Stiles, grazie mille. Sono bellissimi!
- Tu sei bellissima. 
- Nah, andiamo non esagerare. Sono i miei preferiti, come l'hai saputo? Colpo di fortuna o intuito?
- Emh, a dire il vero ho chiesto aiuto a mia madre. - Confessa Stiles grattandosi la testa con fare nervoso mentre le guance si tingono di un leggero rosso per via della vergogna.
- Ah ecco. C'era lo zampino di una donna di mezzo, ovviamente. - Ridacchia Malia e Stiles pensa che non ci sia sorriso più bello del suo.
- Non poteva essere altrimenti, ma ehi, anche io me la cavo abbastanza bene. Malia, ti va di fermarti agli allenamenti?
- Con molto piacere. Avviso a casa e sono tutta tua.

*Magari.*

- Magari. - Si lascia sfuggire Stiles.
- Si papà si, sta tranquillo. Appena finiscono gli allenamenti vengo a casa, ciao. Stiles, hai detto qualcosa?
- Chi, io?
- No, mia sorella.
- Ahha no no, figurati. Cosa mai avrei dovuto dire?
- Magari.. per esempio? - Gli chiede in un ghigno, Malia. E' ovvio che ha sentito tutto!
- L'ho detto ad alta voce?
- Ahahah siii. Lo apprezzo però sai?
- Mi fa piacere. Mi suona il telefono, scusa ma devo rispondere. E' mio padre.
- Tranquillo, salutamelo. Mi avvio al campo! - Dice Malia. Sta per andarsene ma la mano di Stiles gli circonda con dolcezza il polso e la ferma a pochi passi da se.
- Da quando te ne vai senza dare un bacio al tuo quasi ragazzo? - Scherza Stiles.
- Scemo. - Malia ridacchia e dopo avergli schioccato un bacio nella guancia si avvicina a Kira e insieme vanno a prendere i primi posti delle tribune.

Chiusa la telefonata con suo padre che lo avvisava che sarebbe stato con loro per il pranzo, sta per fare marcia indietro sui suoi passi per tornare al campo di lacrosse quando all'improvviso..

- E quindi grazie ad una sconosciuta hai già dimenticato l'amore dalla tua vita? - Chiede quella voce che Stiles sperava con tutto il cuore di aver dimenticato per sempre e di non dover risentire mai più.

 
Piccolo spazio autrice:

Ed eccoci qui gente. Nuovo capitolo appena inserito.
La cosa tra Stiles e Malia si fa sempre più seria.

TUTTI I PERSONAGGI PRESENTI IN QUESTA STORIA NON MI APPARTENGONO MA SONO DI PROPRIETA' DI JEFF DAVIS.
QUESTA STORIA E' STATA SCRITTA SENZA ALCUN SCOPO DI LUCRO.


Adesso veniamo a noi, teneri lettori.. <3
Ringrazio infinitamente chiunque sia arrivato fin qui e vi mando un bacione enorme.

* Un ringraziamento particolare a Camilla L. che mi ha aiutato con la scelta del nome della mamma di Malia.

Capitolo dedicato a:
- Lovino_Antonio.

- Quenya13.
Per aver letto e recensito il precedente capitolo.


Che ne pensate di questo? :)
Ancora grazie e a presto.

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Capitolo 18
*** La partita di Lacrosse. ***


- La partita di Lacrosse.
 
Non appena Stiles si lasciò Malia e Kira alle sue spalle e chiuse la telefonata con suo padre, la voce squillante della ragazza che ha creduto d'amare per anni gli rimbomba nelle orecchie fino a fermarsi dritta al cuore. Un cuore che batte forte e scalpita ma non per l'emozione. E' un cuore privo d'amore che batte per rabbia e per disperazione verso il proprietario di quella voce. Voce che per l'appunto sperava con tutto il cuore di non dover mai risentire e di cancellare dalla propria mente per sempre. 
- E quindi grazie ad una sconosciuta hai già dimenticato l'amore dalla tua vita? - Chiede quella voce. Heather!
- Quella sconosciuta, come osi chiamarla tu è Malia Hale ed è mia amica! - Le risponde scorbutico Stiles pronto ad andare da Malia.
- Amica, si, si è visto. A me non hai mai regalato dei fiori! 
- Perchè non te li meritavi. 
- Stiles, amore ascoltami per favore. - Prova Heather avvicinandosi a lui e accarezzandogli le braccia nude.
- NON CHIAMARMI AMORE E NON MI TOCCARE. - Le ordina furioso e schifato al tempo stesso Stiles togliendosela di dosso con una sola e semplice mossa. Senza fargli male ovviamente.
- Tra di noi è finita Heather! Capito?! FINITA! Mettitelo nella testa una buona volta per tutte e lasciami stare con la pace.
- E adesso dove vai? Da lei?
- Non sono affari tuoi ma visto che ci tieni tanto a saperlo, si. Vado da lei!
- E' proprio finita, Stiles? - Gli chiede Heather sull'orlo delle lacrime.
- Si. - Le risponde senza alcuna emozione ne in viso e ne nel cuore, Stiles.
- Non c'è più niente da fare?
- Niente di niente!
- Non puoi nemmeno darmi la possibilità di spiegare?
- Spiegare? Non c'è nulla da spiegare Heather! Il bimbo che porti in grembo è la risposta a tutte le mie domande. Te lo dico adesso e non te lo dico più: io e te non siamo più niente e molto sicuramente non lo siamo mai stati. Ti auguro una bella vita e spero che tu sia felice. Spero che riuscirai a trovare qualcun'altro che ti ami proprio come ho fatto io e che ti dia tutto l'amore di cui hai bisogno. Quello che non sono riuscito a darti io, altrimenti non saresti scappata tra le braccia di un altro, non mi avresti tradito buttando all'aria anni di amicizia e poi d'amore e non avresti continuato la farsa della fidanzatina gelosa al rietro delle vacanze. Ciao Heather! Sii felice e permettimi di esserlo anche a me. Lasciami stare! - Dice con calma Stiles.

Postura dritta, mani in tasca, testa alta, occhi fissi sul suo interlocutore e voce fredda.
Uomo!

Stiles la lascia li: nel parcheggio della scuola ormai privo di gente, sola come un cane a piangere disperata e a tenersi una mano sulla pancia mentre con movimenti lenti del pollice, da sopra la maglietta accarezza il bimbo che tra nove mesi metterà al mondo.

Lui invece sorride orgoglioso di se stesso mentre si congratula da solo per aver finalmente tirato fuori tutto il coraggio che aveva tenuto nascosto in un angolo del suo stomaco. Lo teneva li, allo stretto, al buio, si mordeva la lingua per non parlare e per non dirle ciò che pensava. Non la voleva ferire. Ha un bimbo in grembo! Si ripeteva sempre Stiles come una mantra: ha un bimbo in grembo. Non può star male! Averla lasciata andare l'ha fatto sentire libero e l'ha fatto sentire pronto per innamorarsi di nuovo nonostante le ferite in fondo al suo cuore siano ancora aperte, qualcuno gli e le sta ricucendo in tempi record.

Qualcuno che risponde al nome di Malia Hale.

Malia Hale che era già seduta sugli spalti che lo aspettava con ansia. Malia Hale che appena l'ha visto e i loro occhi si sono incrociati, si è aperta in un sorriso enorme tanto che il cuore di Stiles era prossimo ad uscirgli dal petto. Ci si deve ancora abituare alla bellezza di quel sorriso. Ci si deve ancora abituare alla sua totale bellezza. Per Stiles Stilinski, Malia Hale era la donna perfetta solo che lui ancora lo doveva scoprire.

Con prudenza si avvicina a lei, gli sorride ed inizia a parlargli.

- Principessa, tra poco inizia. Sei pronta a vedermi segnare qualche punto? - Le chiede divertito, Stiles.
- Sono qui per questo, Stilinski. Che ti credi?! - Gli risponde più divertita di lui, Malia.
- Giusto, giusto. E dimmi, farai il tifo per me?
- Faccio il tifo per te da sempre e particolarmente dalla prima volta che sei sceso in campo ed hai anche segnato!
- Ricordami di ringraziare mio fratello per questo.
- Ahah lo farò, sta tranquillo.

Il suono di un fischietto prolungato gli rimbomba nelle orecchie mentre il cielo sopra di loro si scurisce improvvisamente.

- Stilinski! Vada a recuperare il suo gemello e filate in campo tutti e due. Mancate solo voi! - Sbraita Finstock.
- Coach, potrebbe non urlarmi direttamente dentro al padiglione oculare per cortesia? - Chiede tra i denti, Stiles. In sotto fondo, Malia ridacchia incapace di trattenersi e incurante dello sguardo truce del loro insegnate di economia.
- Fa come ti ho detto, Stilinski! Oh .. eccolo li, signor Bilinski vuole farci l'onore di andare in campo?
- STILINSKI! - Dicono all'unisono e stufi di sentirlo sbagliare il loro cognome sempre, Stiles e Scott.
- E io che ho detto?! Andate in campo e lei signorina Hale, non ridi mai più di me.
- Oh no Coach, si sbaglia. Io ridevo per via di Stiles! E' buffo quando si arrabbia. Mi creda, la mia risata non ha niente a che vedere con lei e se l'ho offesa in qualche modo le porgo le mie scuse.
- Grazie tante è Malia! - Finge di riprenderla Stiles ma alla fine scoppia a ridere, gli schiocca un bacio nella guancia e con un braccio a circondare le spalle di suo fratello, se ne va.

Dopo un breve allenamento dove Stiles non ne uscì sconfitto per Miracolo, la partita può iniziare.

Fischio di inizio!

Scott corre a razzo e senza meta. Oggi ha la testa da un altra parte e di una dannata partita di Lacrosse poco gli importa nonostante lui sia il capitano. Stiles invece che è il co-capitano non ha più un solo pensiero negativo nella testa. Solo cose belle e una costante. La ragazza che lo osserva con occhi grandi e a dita incrociate sperando in una vittoria o anche in un solo misero punto. Stiles non ha più fiato ma corre dritto verso la porta. Stiles corre e segna per Malia.
- Ho segnato per te, Malia. Ho segnato per te! - Strilla felice Stiles indicandola. Ha solo il tempo di dirgli quelle quattro parole messe in croce perchè poi, l'intera squadra di Lacrosse, compreso suo fratello, gli è addosso e lo stringono in un abbraccio soffocante. Ed è solo un allenamento. Figurarsi ad una partita vera e propria con tanto di squadra avversaria. Stiles ne è sicuro: se Malia sarà li ad ogni partita, lui vincerà ad ogni partita.
- Grazieeee. - Strilla con gli occhi pieni di gioia, Malia. Dubita che con tutto quel fracasso riesca a sentirla ma almeno ci ha provato. Dopo sarà in grado di ringrazierlo a dovere e con un minimo di privacy in più.
- Allora, è bello vero? - Chiede Kira tirandogli una gomitata giocosa sul fianco. Malia arrossisce e poi risponde!
- Chi? - Prova a fare l'ingenua.
- Non fare l'ingenua con me signorina perchè non attacca. Sai chi! Stiles. 
- Se mi hai fatto questa domanda è perchè pensi che mi piaccia. Come lo sai?
- E' palese. Altrimenti perchè pensi che io e Scott stiamo facendo di tutto per farvi baciare il più possibile?
- Kira, è complicato.
- Cosa? Non dirmi che ti tieni a debita distanza per via di Heather.
- Ebbene si.
- Malia ma allora non capisci! Stiles ha solo bisogno del tuo ok e poi inizierà a corteggiarti definitivamente fino a conquistarti. Fidati, lo conosco.
- Dici che gli piaccio?
- Dimmi, il bacio che vi siete scambiati ieri a casa sua.. anche quello ve lo siete dati per gioco? - Chiede con fare consapevole, Kira.
- No. Credo proprio di no! - Risponde con le guance rosse Malia mentre d'istinto sorride in direzione di Stiles che mentre corre cerca il suo sguardo.

Kira sorride soddisfatta. I pesci, hanno abboccato all'amo.

L'urlo gioioso dell'intera squadra fa scattare la testa di Malia in aria che fino a quel momento teneva china fissando la punta delle sue scarpe. Sorride di gioia quando capisce che Stiles, il suo Stiles a segnato un altra volta dedicando anche quel punto a lei. A lei e a nessun'altro. Il coach Finstock lo prese per le spalle e se lo strinse in un abbraccio. Non lo confesserà mai ma tra tutti i suoi allunni, di Lacrosse e di Economia, Stiles e Scott sono i suoi preferiti, senza dubbio.

Forse perchè sono belli da vedere, fastidiosi da morire ma simpatici, forse perchè a parte il sarcasmo pungente hanno un bel carattere o forse semplicemente perchè gli ricordano molto lui e il suo fratello gemello defunto nel ormai lontano 1980.

Sta di fatto però che qualunque sia il motivo di tale attaccamento, vuole loro un gran bene.

Un quarto d'ora dopo, ci fu l'ultimo fischio in campo. La partita era finita e i ragazzi, stanchi potevano ritirarsi negli spogliatoi e poi tutti dritti a casa a recuperare le forze e le energie per affrontare l'indomani un nuovo giorno di scuola. Ma Stiles non ci va negli spogliatoi. Stiles va sugli spalti e con grande sorpresa si ritrova a dover stringere le braccia intorno ai fianchi di Malia che presa da chissà quale moto di coraggio, appena lo vide avvicinarsi a lei si alzò e gli gettò le braccia al collo. Stiles non ci poteva credere! Di solito era lui a fare sempre il primo passo ma questa volta è stata lei e l'ha decisamente stupito.

Che il discorso di Kira abbia ottenuto l'effetto desiderato?

- Ciao principessa. - Sussurra Stiles stringendola forte a se e inspirando il suo dolce profumo.
- Grazie grazie grazie. 
- Prego ma per cosa mi ringrazi?
- Per i punti che mi hai dedicato! Non me l'aspettavo. Già non mi aspettavo mi dedicassi il primo, figurarsi il secondo ma comunque non ti ringrazio solo per questo. Ti ringrazio per tutto! E complimenti signor Stilinski! Sei stato bravissimo in campo ma ti senti bene? Non avresti dovuto giocare. Non è un bene fare sforzi dopo quello che hai avuto.
- Mal..
- Vallo a dire a nostra madre! - Lo interrompe divertito Scott sistemando qualcosa nel suo borsone e baciando le labbra della sua ragazza.
- Hei! Ascoltatemi bene. Nessuno di voi tre si permetterà di fare parola con mia madre di questa partita. - Ordina serio e spaventato alla sola idea di sua madre in pre dall'ira più furente, Stiles.
- E' paura quella che fiuto nell'aria fratellino? - Chiede Scott ridendo a crepa pelle e annusando con fare scherzoso l'aria.
- Cosa sei un cane che fiuti? Comunque si. Ho paura, ok? Mamma non ha accennato al fatto che non potessi giocare e quindi l'ho fatto. Ho giocato!
- Stiles, lo sai che mamma non avrebbe voluto! Già non ti voleva mandare a scuola ieri, figurarsi giocare una partita di lacrosse.
- Accidenti! Pensi che devo dirglielo? Mi sento in colpa a mentirgli o a tenergli un segreto. Non l'ho mai fatto!
- Stiles, diglielo. Al massimo ti sgriderà! - Lo rassicura Malia ridendo insieme a Kira.
- Ridete, ridete pure.
- Dai Stiles, andiamo a cambiarci che sta arrivando papà. Se vede me vestito da Lacrosse non farà storie ma se vedrà anche te vestito così, forse si.
- Scott, ti odio te lo giuro. - Sbotta Stiles. Sorride a Malia e sotto le risate dei suoi amici, seguito a ruota libera da Scott va negli spogliatoi. Si toglie la divisa e si veste come poche ore prima e manda un messaggio a Malia.

- Non andare via. Vieni in macchina con noi!
- Sicuro?
- Al cento per cento.
- Grazie allora! E' gentile da parte tua.
- Sempre a disposizione, principessa. Ci vediamo nel parcheggio, stiamo arrivando!
- Ok, a tra poco.

- A tra poco.

Stiles non sa dirsi perchè ma quel a tra poco scambiato con Malia lo rende felice e lo fa rendere consapevole che Malia Hale, c'è. E' li per lui e non lo lascerà.


Malia non sa dirsi perchè ma quel a tra poco scambiato con Stiles la rende felice e la fa rendere consapevole che Stiles Stilinski, c'è. E' li per lei e non la lascerà.
 
 
Piccolo spazio autrice:

Eccoci qui. <3
Salve a tutti. Come state?

Capitolo forse un po' più breve rispetto agli altri. Mi scuso per questo!

Ringrazio infinitamente a Quenya13 e Lovino_Antonio per le splendide recensioni che mi avete lasciato al capitolo precedente e dedico questo proprio a voi perchè lo meritate veramente. Grazie dal più profondo del mio cuore!

Spero vi sia piaciuto ciò che avete letto e dopo avervi mandato un bacione enorme, rinnovo l'appuntamento al prossimo capitolo.

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Capitolo 19
*** Amore impossibile. ***


Salve a tutti ragazzi ! 
Questo capitolo, sarà una Song-Fic.
Il titolo e la canzone sono state prese in prestito da Olly Vincent e Cry. 

https://www.youtube.com/watch?v=4Pa0W7k2IDw
Consiglio spassionato: non fatevi ingannare dal titolo! Solo cose belle, ve lo giuro!
BUONA LETTURA!

 
- Amore impossibile.
 
Sono passati circa due mesi da quando è iniziato il tram tram delle lunga e tormentata storia d'amore di Malia e Stiles. Ancora non stanno insieme ma sono molto più che vicini dall'esserlo. Praticamente sono già una coppia formata e a tutti gli effetti ma entrambi, hanno paura ad ammetterlo. Non si sono più scambiati alcun bacio dopo l'ultimo che si sono dati a casa Stilinski. Quello che entrambi hanno battezzato come un bacio al gusto di pizza ma tutti e due impazziscono dalla voglia di darsene un altro e mille altri ancora. 

Stiles non ce la fa più. O la bacia un altra volta, o impazzisce! Ne è certo.

Poi Malia di certo non aiuta. E una volta si mette i pantaloncini, una volta le collant, una volta i tacchi, una volta una maglietta che non lascia spazio all'immaginazione o peggio ancora mette tutto insieme e Stiles non resiste. Stiles la guarda e la desidera più che mai. Stiles che adesso si ritrova con le cuffie nelle orecchie a sentire una canzone italiana che crede gli rispecchi alla perfezione.
 
Uno squillo dopo l'altro 
la voglia di averti accanto 
il desiderio irrefrenabile di stringerti al mio fianco 
ma quello che sarà, cosa si farà 
forse non adesso ma il tempo te lo permetterà 
e chissà, se qualcosa cambierà fra di noi 
è qualcosa di grande per me ma forse tu non vuoi.

Anche Stiles la chiama di continuo. Uno squillo dopo l'altro, proprio come dice la canzone che l'ha appena stregato e che gli ha fatto mettere dei strani dubbi nella testa. Malia prova davvero qualcosa per lui? Anche lui, ha la voglia di averla accanto e il desiderio irrefrenabile di stringerla al suo fianco. Di stringerla forte a se, di amarla, coccolarla e farla sentire desiderata proprio come merita. Perchè non ce n'è come lei e di questo ne è perfettamente consapevole. 

E' qualcosa di grande per lui. Il cuore gli batte forte, le mani gli tremano, gli occhi si illuminano d'amore ogni volta che la guarda, ogni volta che si sorridono, ogni volta che si baciano, ogni volta che si abbracciano. E poi c'è lui. Il nuovo ragazzo che è arrivato circa due settimane fa. Lo stesso ragazzo che gli e la sta portando via. Nonostante il loro rapporto sia rimasto sempre lo stesso, Stiles la vede diversa. Stiles la sente diversa. Con in mano ben stretta quella foto che li ritraeva a far gli scemi alla fine di una partita di Lacrosse, sorride al ricordo e osserva ogni suo lineamento, amandola sempre di più.
 
Nonostante in quella foto avesse il viso ritratto in una smorfia giocosa, Stiles ci vede del bello ovunque. In quei suoi capelli raccolti in una coda sfatta, per esempio. In quei suoi denti praticamente perfetti e tanto bianchi capaci di accecarlo, nello splendore dei suoi occhi, nelle sue labbra da baciare e in quel suo nasino, a detta sua a dir poco perfetto. Anche se in quella foto entrambi avevano tutta l'aria di essere dei cattivi di qualche serie tv, si ritrova a sorridere e a considerarsi abbastanza fortunato di averla accanto e ritiene che entrambi, insieme, siano a dir poco bellissimi.

Non ha più avuto notizie di Heather. Non la sente e non la vede più da mesi ormai! Gira voce che non abbia retto ai giudizi della gente per via del suo pancione sempre più evidente e che abbia cambiato città con i suoi genitori. A volte ci pensa: gli dispiace che sia finita così ma non tra di loro perchè della relazione che gli ha tenuti legati quattro anni non ha più alcun ricordo ormai. Gli ha completamente rimossi e c'è riuscito grazie a Malia. Anche a Scott, alla sua famiglia e ai suoi amici, certo, questo gli e ne deve credito ma è stata Malia la causa della sua completa guarigione. 

E' stata Malia la sua soluzione. 

Per quanto riguarda Heather invece, gli dispiace solo che sia rimasta sola ma così è andata e lui non può farci niente.
 
Non so più che pensare e vorrei fermare il tempo 
non so più cosa fare e ora vado a cuore spento 
vado solo con la forza che ho dentro in questo momento 
la forza del tuo ricordo e per te ciò che sento 
e stare intento 

darei l'anima, solo per sapere 
se ancora a lungo come amica ti dovrei vedere.
 
Amica. Ecco: è questa la parola che odia di più! Amica. Lei per lui non è solo un amica. Lei è qualcosa di più! Di molto di più. Malia non deve essere amica di Stiles ma Malia deve essere la ragazza di Stiles. Se solo non fosse per quel ragazzo che continua a ronzargli attorno, lui si farebbe avanti ma in qualche modo vuole lasciargli il suo spazio. E' convinto che la sua principessa, lo meriti fino infondo. E' stata sola per molti anni ed è giusto che ora recuperi il tempo perso ma non nega che ogni volta che li vede insieme, il suo stomaco si contrae in una morsa dolorosissima. Tanto dolorosa da non riuscire a farlo respirare.

Non respira infatti, Stiles. 
Non respira ad ogni bacio che si scambiano quei due.
Si, sono baci nella guancia, proprio come quelli che si scambiano loro ma è diverso. 
A Stiles fa male lo stesso.

A Stiles fa male vederla abbracciata ad un altro anziché a lui. 

Ha voglia di sentirla. La chiama per l'ennesima volta, ma lei non risponde.
 
Non vorrei assillarti troppo con quelle chiamate 
ma tesoro io con te quelle emozioni le ho provate 
e ormai è troppo tardi per tornare indietro 
posso essere anche forte ma fragile come il vetro 
perchè 
è amore quello che c'è in me 

è un amore impossibile 
tu credi che sia facile ma 
è un amore impossibile.
 
Un amore impossibile. Già! L'ha capito ormai e onestamente gli pareva troppo bello per essere vero! Quasi impossibile. Impossibile proprio come il loro amore. Eppure lui sa che c'è ancora una possibilità per loro e la troverà. Deve pur esserci una via di mezzo, un compromesso. Qualcosa. Qualsiasi cosa!
- Ci credi nelle favole? - Gli chiese una volta, Stiles.
- No, mi spiace. - Rispose lei con un sorriso dolce ad illuminargli il volto.
- Ed io allora sarò colui che ti farà cambiare idea.
 
E Malia ci credeva. Ci credeva davvero che Stiles fosse stato il suo lui. Lo voleva fino infondo ma poi è arrivato Jimmy che si è messo in mezzo e gli ha allontanati. Giorno dopo giorno. Poco alla volta ma sempre di più e la sua assenza fa male. Fa male da morire! Lo ricorda bene quel pezzo di canzone che gli ha dedicato Stiles poco meno di due settimane fa. La stessa canzone che sta ascoltando distesa nel suo letto con le cuffie nelle orecchie. La stessa che sta ascoltando Stiles in questo esatto momento.
 
Mia piccola ti parlerò d'amore fino a quanto posso 
ancora adesso lascio lacrime su questo inchiostro 
non riesco mai a capire le tue mosse 

la mancanza di te la sento non piano ma forte 
ci credi che quando torno a casa sono sempre triste 
non capisco cosa vuoi ma il mio cuore insiste 
è innamorato di una raga a cui ho dato tanto 
ora è confusa se avermi come amico al suo fianco 
se credi nelle favole, la favola sono io stesso 
io più te è uguale amore immenso.


Io ci speravo, tu la mia musa 
ed io pensavo, ma adesso ti parlo, ti penso 
la voglia di te, mi porta a fare pazzie tutte dun tratto 
mia piccola, ti voglio, ti amo, ti adoro 
apri le ali dai che prendiamo il volo 
principessa di sogni, principessa dei miei sogni.. d'oro.
 
Ed eccola li. L'ennesima chiamata a cui non è riuscita a rispondere e l'ennesimo messaggio della buonanotte che gli trascrive quel pezzo di canzone. Jimmy gli ha detto che Stiles ama Lydia. Che quelle cose lui le vede subito, le sente e lei come una stupida a poco a poco ha iniziato a dedicare tutte le sue attenzioni a quel ragazzo che conosce da appena due settimane e che per qualche assurda ragione del destino, ha deciso di credere. Stiles non la ama. Stiles ama Lydia. Altrimenti perchè Lydia e Aiden si sarebbero lasciati proprio due settimane fa?

Malia non lo sa ma Lydia ed Aiden si sono lasciati perchè Aiden si deve trasferire fuori città.

Scott ha fatto presente a Stiles proprio questo. Gli ha fatto presente che Jimmy non c'entra niente! Gli ha fatto presente che Malia si sta allontanando perchè crede che lui ama Lydia e Scott aveva ragione e Stiles ci crede mentre sbatte forte il pugno contro il cuscino sentendo quella strofa che lo fa estraniare dal mondo e lo rende consapevole di una cosa: l'ha persa.
 
Eh si, ormai me ne sto rendendo conto 
ti stai allontanando, ti sento diversa 
non sei più quella di prima, mah, non so più che pensare. 

Sei sempre più lontana da me, giorno dopo giorno 
e pian piano sparisce quella magia che avevi intorno 
quando stavamo insieme e ridendo e scherzando 

quando l'amore mio per te di me si stava impossessando 
ma adesso lo sento dentro, ti stai allontanando 
anche se ancora adesso sei al centro di ciò che sto pensando 
ma quando ripenso se ciò che hai fatto ha un senso 
mi rendo conto che capisco tutto questo silenzio. 
Cara te ne stai andando ora 
l'ho capito, non ti chiamerò mai più 
anche se il cuore mi hai rapito 
e riuscirò ad accettarlo anche se mi sembra incredibile 
batte forte questo cuore per 
un amore impossibile.
 
La lascerà andare se è questo che vuole ma prima gli e lo deve dire.

Gli deve dire che la ama e lo farà stanotte stesso. 

Si alza velocemente, si veste, chiavi della sua nuova Jeep alla mano e va da lei. 
 
Non si stupisce di vederla sopra al tetto con la testa appoggiata ad un cuscino ad osservare le stelle. Si erano detti che andavano a dormire e invece, adesso sono li, entrambi. Malia a sorridergli dolcemente e Stiles a salire goffamente la scala che li divideva per raggiungerla.
- Non eri andato a letto, tu? - Gli chiede divertita, Malia.
- Non eri andata a letto, tu? - La prende in giro Stiles schioccandogli un bacio nella guancia.
- Come mai da queste parti? - Prosegue con l'interrogatorio Malia mentre istintivamente appoggia il viso sulla sua spalla. Stiles gli stringe un braccio intorno alle spalle e gli lascia un bacio tra i capelli.
- Mi manchi.
- Mi manchi anche tu, Stiles.
- E allora perchè ci stiamo allontanando? Tra di noi andava tutto bene o mi sbaglio?
- Non sbagli, è solo che qualcuno.. 
- Jimmy.. 
- Lui! Mi ha fatto presente che Lydia ha lasciato Aiden solo perchè ti amava e io c'ho creduto e infondo sei molto dolce con lei, è tua amica da sempre e ho pensato che.. che beh, ecco, si, che tu e lei, che Jimmy avesse ragione.
- Wowowo, tesoro fermati un attimo. Hai pensato che io amassi Lydia?
- Non è così?
- Certo che no.
- Cosa nascondi dietro la schiena? - Domanda curiosa Malia tirando un sospiro di sollievo dopo averlo trattenuto fino alla risposta di Stiles.
- Gelato al cioccolato. - Risponde Stiles aprendosi in un sorriso enorme.

*Diglielo che la ami. Diglielo!*

- E' il mio preferito. - Esulta Malia provando a strapparglielo dalle mani.
- Ah! NO! Prima devo dirti una cosa..
- Cosa?
- Io non amo Lydia.. Malia!
- E c'è qualcun'altro che ami?
- Si.
- Chi?
- Io amo te, Malia. - Risponde di getto Stiles e senza attendere un minuto di più, si fionda sulle sue labbra.
 
Malia sorride d'istinto, risponde al bacio e con le mani stringe la maglietta del suo Stiles.
Si accarezzano a vicenda e si baciano per un tempo che parve ad entrambi indefinito.

- Finalmente ti sei deciso. - Dice Malia con le labbra rosse e gonfie per via dei baci.
- Shh. Non farmi pentire ancora di più per aver aspettato così a lungo! Mi erano mancate le tue labbra. - Sussurra Stiles continuando a baciarla e ad accarezzarla, come se da questo ne dipendesse la sua vita.
- E dimmi, perchè Lydia ed Aiden si sono lasciati?
- Ha importanza, Malia?
- Molta. Devo sapere se sto baciando un ragazzo desiderato da un altra donna diversa da me.
- Ahah no. Nessun'altra donna all'infuori di te è interessata a me e anche se fosse.. io non le guarderei nemmeno!
- Perchè?
- Perchè ho già la mia ragazza da guardare. Adesso possiamo smetterla di parlare e tornare a baciarci?
- Direi di si.
- Bene, vieni qui tu.

L'ennesimo bacio venne interrotto da una voce squillante che gli rimbombò nelle orecchie.

Derek Hale, dalla sua camera, disturbato dallo schiocco dei loro baci e dalle loro parole a dir poco smielate tanto da riuscire a fargli venire il diabete, decise di mettersi in mezzo.

Con i capelli tutti arruffati e gli occhi impastati dal sonno, sbuffa con fare seccato, si alza dal letto, apre la finestra, allunga il viso fino al tetto e inizia a sbraitare contro di loro.

- Malia, te ne prego. Di al tuo amichetto Stilinski che sono le due di notte! Può baciarti anche domani mattina, ho sonno e mi state urtando i nervi.
- HALE! Io sono il suo ragazzo, non sono il suo amichetto! - Sbotta Stiles.

Malia ride. Ride di gusto, gli da un bacio, scende le scale insieme a lui e si salutano con un bacio dolce sulle labbra, si stringono in un abbraccio e scambiano qualche parola veloce.
- E così adesso sono la tua ragazza, è? 
- Certo che si, piccola. Non c'era nemmeno da chiederlo! Jimmy ha una cotta per te?
- Non ne ho idea, perchè? 
- Così, chiedevo solo. - Risponde con un alzata di spalle, Stiles.
- Anche se fosse, sarebbe un problema?
- Ovvio. Non immagini che senso di gelosia che provavo ogni volta che ti abbracciava, ti baciava e tutto il resto.
- Stiles, lo farà ancora. Io e lui ormai siamo amici e gli voglio bene! E' solo. Che ne dici se a poco a poco lo facessimo entrare nella nostra compagnia?
- Mhhh! Dovrei pensarci. E se si insinua tra di noi fingendosi amico e poi ti porterà via da me? - Gli chiede divertito Stiles mordendogli dolcemente il labbro inferiore. E' ovvio che nemmeno gli e lo permetterà di portargliela via!
- Tu non gli e lo permetterai! Dico bene?
- Auch! Mi leggi già nel pensiero?
- Sempre fatto, Stilinski! Sempre fatto. - Risponde Malia dandogli un altro bacio sulle labbra e rabbrividendo di felicità a sentire le caldi e grandi mani di Stiles strette con dolcezza nei suoi fianchi.
- Domani ti passo a prendere io per andare a scuola, chiaro? - Gli chiede dolcemente Stiles, senza riuscire a smettere di baciarla!
- Si signore! 
- Buonanotte principessa!
- Buonanotte. A domani! Guida con prudenza.
- Sta tranquilla: a domani.

Ognuno è già a casa loro. Dopo una bella doccia calda, si mettono a letto e si addormentano felici come non mai con la consapevolezza che Malia Hale è la ragazza di Stiles Stilinski e Stiles Stilinski è il ragazzo di Malia Hale.

Il gelato, abbandonato sopra al tetto testimone della loro unione.
Un unione che si è consolidata con un bacio sotto le stelle.
 
Piccolo spazio autrice:
 
E finalmente si sono messi insiemeeeee ! <3 Viva la nuova coppia! Contenti?

Il pezzo di canzone in nero è per rendere più chiaro il pensiero di Stiles!

Ringrazio infinitamente Quenya13 per aver letto e recensito il precedente capitolo. 
Questo, ovviamente è dedicato a te! <3

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Capitolo 20
*** Benvenuto in famiglia! ***


- Benvenuto in famiglia!
 
Quando quella mattina Malia Hale si svegliò, si rese conto di essere la ragazza più felice del mondo. Tra pochi giorni sarà Natale e lei, sotto l'albero ha avuto uno dei regali più belli del mondo, uno di quelli che aspettava da tutta una vita. Qualcuno d'amare! Stiles Stilinski. Quello che amava fin da quando ne ha memoria, quello che gli ha cambiato la vita rendendogliela bella da morire e quello che gli ha appena scritto il buongiorno, ricordandogli che tra poco sarebbe venuto a prenderla per andare a scuola.

Gli risponde, si alza con un sorriso a trentadue denti sulla faccia, si infila sotto la doccia uscendone dieci minuti dopo, si asciuga e stringendosi nel suo caldo accappatoio, torna in camera e apre l'armadio. Dopo un accurata selezione scelse di indossare una canottiera lunga nera, dei pantaloni neri, un tailleur blu e un paio di stivaletti con il tacco. Un filo di trucco negli occhi e nelle labbra e bella come non mai, scende le scale per fare colazione e dare il buongiorno alla sua famiglia.

Derek è ancora nella sua stanza che sta cercando di svegliarsi!

Non appena Peter vide sua figlia, si accorse che aveva una luce nuova negli occhi. Ormai ci aveva fatto l'abitudine a vederla vestita così fin troppo bene ma oggi aveva qualcosa di diverso ed era anche più affettuosa del solito dato che appena lo vide, gli gettò le braccia al collo e lo riempi di baci.
- Buongiorno anche a te, principessa! Come stai questa mattina?
- Benissimo e tu?
- Io bene, ma tu.. che hai?
- Niente, papà! Ti ho appena detto che sto benissimo. - Risponde Malia sorridendogli per l'ennesima volta e sedendosi al tavolo, versandosi una tazza di latte freddo e riempiendola di cereali.
- Lo vedo! C'è un motivo particolare per cui stai così bene?
- No. Ti dispiace che io stia così?
- Niente affatto! Anzi. E poi ormai ci ho fatto l'abitudine. E' da quando hai conosciuto e fatto amicizia con quello Stiles che sei così.

Al sentir pronunciare il nome del suo ragazzo, - ancora non ci crede. - dalle labbra di suo padre, le sue guance si tingono di rosso.

- E questo rossore? - Domanda Peter con un sorrisetto divertito. Malia a stento non si strozza con la sua colazione.
- Quale rossore? Papà sei strano questa mattina. Mi sono solo ricordata che viene lui a prendermi per andare a scuola, ecco tutto!
- E perchè ti passa a prendere?
- Così. Non è la prima volta che lo fa!
- Vero ma..
- Buongiorno! - Saluta Derek strofinandosi gli occhi, più addormentato che sveglio.
- Oh! Finalmente ti sei svegliato e sei anche pronto. Fatto le ore piccole stanotte? - Lo saluta divertito, Peter. Malia alza la testa in un cenno di saluto.
- Domandalo a tua figlia. - Borbotta Derek.
- Io devo andare. Stiles è arrivato!
- Malia Hale! Tu non uscirai da questa casa se non prima mi dirai tutto. - Ordina Peter.
- Stiamo insieme! - Risponde tutto d'un fiato e con naturalezza, Malia. Peter si strozza con il caffè che stava bevendo!
- Benvenuto nel club, zio. Io sono stato svegliato questa notte, alle due, dai loro baci.
- COSA? Quello li è stato in casa mia?
- No.. eravamo sul tetto!
- E con questo? E' sempre casa! Malia ma che ti prende?
- Papà, senti.. era un periodo strano tra di noi e stanotte è venuto a dirmi che mi ama. Ecco tutto! Io ero già sul tetto.
- E che ci facevi tu alle due di notte sul tetto, Malia?
- Pensavo a lui, papà. A quanto anche io lo ami e poi niente, il resto lo conosci già! Adesso se vuoi scusarmi, il mio ragazzo mi aspetta in auto.
- Oddio non ci posso credere! Non sono d'accordo. Non sono d'accordo per nessun motivo al mondo che la mia bambina, abbia un ragazzo. Sei ancora troppo piccola. Sei una bambina, Malia. Sei la mia bambina! - Sbraita in pre ad una crisi di panico, Peter.
- Ciao papà, ciao. - Dice solo Malia schioccandogli un bacio nella guancia e uscendo di casa per raggiungere l'auto di Stiles.

Esce di casa con un sorrisetto divertito e sorride ancora di più quando vede Stiles appoggiato alla macchina, in attesa della sua principessa. Indossa un paio di scarpe da ginnastica, dei Jeans bianchi, una camicia nera e un giubottino di pelle ed è bellissimo e sorride alla bellezza mozzafiato della sua ragazza. Automaticamente le sue labbra si schiudono un po' in una muta O e insicuro sul da farsi, rimane fermo li, in attesa che Malia lo raggiunga. Quando gli è ad un centimetro dal viso, la saluta.
- Buongiorno principessa! 
- Buongiorno anche a te. Come stai?
- Muoio dalla voglia di baciarti ma per il resto sto bene. Tu?
- Anche. Allora perchè non lo fai?
- C'è tuo padre?
- Quindi?
- Lo sa?
- Scusa è che non resisto al suo sguardo. A volte sembra lui lo sceriffo e non tuo padre!
- Vieni qui, tu! - Sussurra Stiles prendendola con dolcezza dai fianchi e tirandola a se per unire le loro labbra in un dolce bacio.

Si baciano a lungo e per un tempo che a Peter parve interminabile quando infatti, esausto e già pronto per il lavoro, esce di casa e si avvicina alla sua auto che è parcheggiata proprio al fianco di quella di Stiles.
- Oh vi prego! Non davanti a me. - Ordina con fare schifato, Peter. Malia si stacca dalle labbra del suo ragazzo solo per poter ridere di gusto.
- Mi scusi, signor Hale!
- Senti ragazzino, te lo dico fin da subito: non sono d'accordo che la mia bambina abbia un ragazzo ma lei è felice e quindi farò uno sforzo ma mettiamo le cose in chiaro. Ti do un consiglio al quale mi auguro tu darai ascolto: non farla soffrire!
- Non è mia intenzione, signor Hale!
- Bene, detto questo mi chiamo Peter, inizia a darmi del tu o farò in modo di farvi lasciare. Ci siamo capiti?
- Si signore.
- So che me ne pentirò! Benvenuto in famiglia, Stiles Stilinski! - Dice Peter porgendogli la mano.
- Grazie sig.. Peter! Solo Peter! Non se ne pentirà. - Dice felice Stiles stringendogli la mano.
- Mh, però! Bella stretta. Sei un tipo tosto, proteggerai mia figlia?
- Anche a costo della mia vita.
- Cavolo, ma non hai un difetto?
- Nemmeno uno. - Risponde Malia al posto di Stiles accoccolandosi sul suo petto. Stiles sorride gioioso, la stringe forte a se e gli lascia un bacio tra i capelli. Ancora non ci crede! Finalmente è la sua ragazza.
- Non mi pare di averlo chiesto a te, signorina. Sono contento che tu sia felice ma vediamo di fare in modo che questa situazione non cambi il tuo rendimento scolastico, capito?
- Te lo giuro, papà. Non cambierà! E poi dovresti ringraziare Stiles.. io non ne ho alcuna voglia di stare in quel posto ma Stiles mi fa cambiare idea anche solo con uno sguardo. Non sai le volte che mi ha sgridato perchè non seguivo le lezioni di matematica o le volte che si arrabbiava quando gli dicevo che non volevo venire a scuola. 
- Mi piaci, ragazzino! Continua così e ti conquisterai un posto nel mio cuore. Adesso andate a scuola! Svelti. DEREKKKKK! Datti una mossa che si fa tardi!
- Arrivo, arrivo. Non strillare! Ciao nana! Stilinski..
- Hale..

Quando suo padre e suo cugino se ne sono andati, Malia può riprendere a baciare il suo ragazzo con tutta calma.

- Non lo sopporto! Giuro che non lo sopporto. - Sbotta Malia salendo in auto.
- Ma a chi? - Domanda confuso Stiles mettendosi alla guida.
- A mio padre. Mi ha messo in un imbarazzo terribile! Non pensavo ti facesse quella specie di interrogatorio, Stiles. Mi dispiace.
- Malia, tesoro.. rilassati! E' tutto ok. E' giusto che sia così.
- Sicuro? Non sei arrabbiato?
- Ma figurati! Anzi si, un po' lo sono visto che hai smesso di baciarmi per una cazzata così. - Finge di riprenderla Stiles avvicinandosi alle sue labbra. 

Malia scoppia a ridere e lo bacia con dolcezza.

Si staccano a fatica l'uno dalle labbra dell'altro e con la musica a tutto volume, vanno a scuola.

Sono le otto del mattino ormai e l'edificio scolastico e l'intero pargheggio è pieno di studenti. All'appello, mancano per l'appunto solo loro due. Lydia era agli armadietti e Scott e Kira nascosti in un angolino a sbaciucchiarsi come se non ci fosse un domani. Appena si accorsero di loro, li raggiunsero all'auto dove Stiles aveva detto a Malia di aspettare. Scende, fa il giro della macchina e apre la portiera alla sua ragazza. La stessa che si è appena aperta in un sorriso enorme e che stava per baciarlo ma non potè farlo perchè qualcuno, l'abbracciò.
- Maliaaaaa. - Strillò felice Jimmy gettandogli le braccia al collo e stringendosela forte a se.
- Jimmyyy! Ciaooo. - Strilla a sua volta Malia, ricambiando l'abbraccio.

Scott già ride come un matto per la faccia di Stiles.
Appena l'ha visto avvicinarsi alla sua ragazza per poi abbracciarla, digrignò i denti e si chiuse le mani nella portiera quando partì con l'intenzione di sbatterla con forza per farli dividere quanto prima.
- Ahhh! Ca***! - Sbotta Stiles tenendosi la mano destra con quella sinistra e agitandola un po' in su e un po' in giù.
- Stiles, tesoro.. ti sei fatto male?! - Domanda agitata Malia staccandosi dalle braccia del suo amico e dedicando tutta la sua attenzione al suo ragazzo.
- Si.. grazie a questo qui. - Risponde Stiles guardando male Jimmy.
- Stiles, ne abbiamo già parlato questa notte! A tal proposito, permettetemi di presentarvi: Jimmy, lui è Stiles, il mio ragazzo. Stiles, lui è Jimmy.. un mio amico. 
- Molto piacere, Stiles. - Si presenta Jimmy, stringendogli la mano.
- Piacere mio. Lui è mio fratello Scott e lei è la sua ragazza, mia cognata, Kira. 
- Ciao anche a voi.
- Jimmy, ti unisci a noi per pranzo? - Domandano all'unisono Kira e Malia.
- Certo che si. Grazie mille! Allora ci vediamo dopo?
- A dopo.
- Ciao principessa. - La saluta dandogli un bacio nella guancia, Jimmy.
- Ciao splendore. - Saluta anche Kira con un bacio nella guancia.

Scott fu sul punto di esplodere di rabbia.

- Avanti.. che c'è?! - Domanda Malia a Stiles. Sa che deve dire qualcosa!
- Non ho detto niente. - Risponde mordendosi l'interno guancia, Stiles.
- Io una domanda l'avrei. - Si intromette, Scott.
- E te pareva. - Dice esasperata, Kira. Sa che la domanda è per lei.
- Qualcuno gli ha per caso detto che poteva prendersi tutta quella confidenza con te? - Domanda Scott.
- O con te? - Domanda Stiles.
- Scott, come l'ho detto stanotte a Stiles, lo dico anche a te. E' un tipo socievole! Qual'è il problema? 
- Beh che andasse a fare il socievole con le ragazze di altri. - Sbottano all'unisono Stiles e Scott.
- Malia.. oggi pomeriggio shopping? 
- Certo che si, Kira. Ragazzi, vi unite a noi?
- Siii, daii! Sarebbe bello.
- Kira, amore ti amo ma non così tanto.
- Già, anche io Malia.
- Ok, come vuoi ma poi non rompermi le scatole se i vestiti che comprerò non ti piaceranno perchè troppo corti. - Lo provoca fin troppo divertita, Malia.
- C.. - Prova Stiles ma Kira lo interrompe.
- Malia, tesoro te lo ricordi quel vestitino bianco sexy che abbiamo visto in vetrina un paio di giorni fa e che ci piaceva tanto?
- Certo Kira. E' lo stesso che mi comprerò io oggi!
- Ed è lo stesso che mi comprerò anche io.
- Non vedo l'ora di indossarlo. Magari alla prossima festa!
- Vestito bianco, sexy.. alla prossima festa?
- E dai Stiles rilassati. Kira non lo so, ma io non comprerò niente di corto. Ormai mi conosci, sai come mi vesto per cui stai tranquillo.
- Vieni qui, voglio baciarti tutta e subito. - Ordina dolcemente Stiles prendendogli il viso tra le mani e baciandola con dolcezza davanti a tutta la scuola.

Quando si separarono per andare in classe, una voce dietro alle loro spalle, fa gelare il sangue nelle vene a Stiles.

- E così, adesso che hai un ragazzo non ci posso provare con te.. vero Malia?

 
Piccolo spazio autrice:
 
Ed eccoci qui, gente.
Nuovo capitolo appena inserito e dedicato a Lovino_Antonio e a Quenya13.
Grazie per aver letto e recensito il precedente.

Chi sarà la voce misteriosa?

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Capitolo 21
*** Jackson. ***


ATTENZIONE: QUANDO VEDRETE L'ASTERISCO * E' PERCHE' CI SARA' UN MINIMO SPOILER, UNA FRASE, DETTA DA JACKSON NELLA 2X05.
LO DICO PER CHI NON HA ANCORA VISTO LA PUNTATA!

 
- Jackson.
 
Stiles è pronto a giurarci e a metterci la mano sul fuoco! Conosce bene quella voce. Quella voce che odia da morire e che non sentiva più da un paio d'anni ormai. Quella voce che l'ha fatto soffrire per molto tempo, che l'ha preso in giro e che poi gli ha dato pace quando se n'è andato. Quando è sparito nel nulla, cambiando città e cambiando vita. Non solo la sua, ma anche quella di Stiles e di suo fratello e Stiles lo sa, Stiles lo sa bene che quel ragazzo che praticamente e spudoratamente ci ha appena provato con la sua ragazza, altri non è che Jackson, che in teoria dovrebbe essere dall'altra parte del mondo in questo esatto momento.
- E così, adesso che hai un ragazzo non ci posso provare con te... vero Malia? - Chiede malizioso, Jackson.
- Jackson! Oh mio Dio, ciao! - Dice felice Malia, aprendosi in un sorriso enorme e gettandogli le braccia al collo.
- Buongiorno principessa! - La saluta Jackson stringendosela forte in un abbraccio e riempiendola di baci.
- Hei, fratello! Mantieni la calma. State insieme da nemmeno un giorno e già non puoi impazzire così! - Sussurra Scott a Stiles che si sta mordendo forte le labbra.
- Ho fatto tanto per averla e non gli permetterò di portarmela via, Scott! Perchè si conoscono? Perchè Jackson l'abbraccia e la chiama principessa?
- Non ne ho idea ma presto lo scopriremo. - Dice ancora Scott, sospirando allo sguardo incantato di Kira. 
- Kira, il tuo ragazzo è qui e non li se non te ne fossi accorta. 
- Uh? Cosa? Ma che vai a pensare amore. Mi stupisco solo che Malia conosca questo qui. - Dice Kira avvicinandosi a Scott e dandogli un bacio nelle labbra.
* - Hei, testicolo sinistro e destro! - Saluta i suoi vecchi compagni di classe, Jackson.
- Ahaha, Jack ma perchè li chiami così? - Scoppia a ridere di gusto, Malia.
- E beh, sono sempre insieme! Ma perchè ti sei messa con Stiles?
- E' Stiles che si è fatto avanti e se non fosse stato per lui, io sarei rimasta ad amarlo di nascosto per tutta la vita. Poi, visto che lo chiedi... sto con Stiles perchè lui è speciale. - Sussurra Malia stringendo la mano del suo ragazzo. Stiles sorride, se l'avvicina a se e gli da un bacio nelle labbra.
- E' troppo chiedere come conosci questo qui? Lui era uno che non degnava di un minimo sguardo alle persone di basso livello, a detta sua, come noi. Non che tu lo sia, ma hai detto di essere stata sola tutto il tempo e ...
- Stiles, Jackson è il vicino di casa di mia nonna! La mamma di mio padre vive a Londra ed io l'ho conosciuto quattro anni fa, quando lui si era appena trasferito e siamo diventati amici. - Spiega dolcemente, Malia.
- Ah, capisco. - Sorride Stiles.
- Ma che incantevole ragazza. - Sussurra Jackson facendo il bacia mano a Kira. Stiles a stento trattiene le risate, mentre Malia ridacchia nascondendo il viso nel petto del suo ragazzo, data la faccia di Scott.
- Molto piacere. Io sono Kira! - Borbotta lei, rossa in viso dall'emozione.
- Io sono Jackson Whittemore ed il piacere è tutto mio.
- Ed io sono Scott Stilinski, sono il suo ragazzo e non sono quello di una volta. - Dice Scott, serio più che mai avvicinandosi a Kira e stringendola per i fianchi con possessività.
- Sarai anche diventato il capitano della squadra di Lacrosse, Stilinski.. insieme a tuo fratello, ma non mi fai paura! Ricordatevi sempre voi due fratelli diversi ma che vivete in simbiosi o quel che siete, che tutto quello che voglio, ottengo! Ultima notizia e poi vi lascio qui a marcire di rabbia: da oggi torno tra i banchi della Beacon Hills High School. Buona giornata! Principesse, ci rivedremo presto. Do una festa, questo fine settimane e voi due, ma solo voi due, siete invitate! Malia, saprò darti l'indirizzo quanto prima. Sei un incanto vestita così! - Detto questo, Jackson sorride e se ne va.

Stiles e Scott sono stralunati. Quello è tornato e adesso pretende di incasinargli la vita un altra volta? No. Non ci riuscirà! Non questa volta e sopratutto non ci proverà mai e poi mai con Malia e con Kira.

- Tu a quella festa non ci vai. - Ordina Scott.
- Non ne ho alcuna intenzione. - Dice Kira.
- Tu ed io, questo fine settimana ce ne andiamo al lago. - Ordina Stiles.
- Amo il lago. - Dice Malia.

Stiles e Scott sorridono e stringendo per mano le loro ragazze, vanno in classe, pronti a difenderle ad ogni costo e a tenerle lontano da Jackson Whittemore il più possibile. Jackson non ci avrebbe mai provato con loro. Ne con Malia, ne con Kira. Questo Stiles e Scott lo eviteranno ad ogni costo.

Stiles e Scott sanno bene che non è mai bello iniziare la settimana con alla prima ora il coach Finstock che spara due cavolate messe in croce sull'economia e aver avuto una discussione poco prima con Jackson Whittemore. No, no di certo. Quella giornata non finirà bene o forse addirittura quella settimana non finirà bene.

Come previsto infatti, non appena misero piede in aula, furono accolti dalle urla del loro allenatore di Lacrosse che li riprendeva per il ritardo con cui si presentavano alla sua importantissima lezione. Visto che il destino, il quel periodo gli andava contro, decise che era meglio far si che Finstock spostasse i quattro innamorati e pur puro caso, fece in modo che Malia finisse nel banco al fianco di Jackson e Kira, nel banco al fianco di Jimmy.

Inutile dire che Scott passò l'intera ora a messaggiare con Kira per distrarla dalle insistenti chiacchiere di Jimmy, - Cavolo quanto parla quel ragazzo, è peggio di Stiles! - mentre Stiles passò l'intera ora a fissare ininterrottamente e costantemente Jackson che in un modo o nell'altro non la smetteva di toccare la sua Malia. E una volta per la gomma, una volta per il bianchetto ed una volta per il fazzoletto! Insomma, Jackson si stava giocando proprio bene le sue carte tanto che non appena si accorse dello sguardo costante di Stiles, si permise di accarezzare in un gesto del tutto voluto i capelli ed il viso di Malia. 

- Stilinski! Non chiedetemi con chi parlo perchè lo sto facendo con entrambi. Tu Scott, leva quel cellulare di torno prima che te lo lancio giù dalla finestra e siamo al terzo piano, mentre tu Stiles, smettila di guardare Malia e Jackson prossimi a diventare una coppia e presta attenzione alla mia lezione. Quanto a voi due, piccioncini... tenete a bada i vostri ormoni! - Li riprende Finstock, svegliandoli dai loro pensieri.

Scott posa il cellulare e scrolla le spalle, Kira ridacchia, Malia arrossisce per l'imbarazzo e Stiles, se possibile, diventa nero dalla rabbia.

E' finita la prima ora di lezione ormai alla Beacon Hills High School e Jackson e Malia si devono dividere per poter andare a seguire, ognuno, la prossima lezione. Malia ignora Jackson, si alza e si avvicina a Stiles che ancora non si è alzato dalla sedia. E' arrabbiato e Malia questo lo sa bene, per cui sorride, gli si piazza con il viso davanti, gli dice ciao, intreccia le loro dita e poi gli da un bacio sulle labbra. Stiles gli sorride tra di esse, gli prende il viso tra le mani e mentre chiude gli occhi, baciandola come se fosse l'unica cosa in grado di tenerlo in vita, gli accarezza le guance con i pollici.
- Dai, andiamo che abbiamo Francese. 
- Che pal**! Odio Francese.
- Si, lo so. Ma la tua ragazza lo ama e quindi, te lo fai amare anche tu.
- Solo perchè me lo chiedi tu e comunque siamo noi due la nuova coppia! Non tu e quell'altro.
- Hihi. Ovviamente, ma avrei una domanda! Perchè tu e Scott proprio non sopportate quello li, come lo chiamate voi? E' un bravissimo e dolcissimo ragazzo, per come lo conosco io.
- Perchè c'ha fatto patire le peggio cose, Malia. Umiliazioni, prese in giro, insulti e tutto perchè secondo lui siamo gente di basso livello. Gente emarginata a cui piaceva studiare e che non erano bravi negli sport. Poi, d'un tratto io e Scott ci siamo arrabbiati e ribellati, abbiamo iniziato ad allenarci. Da uno a due e poi a tre ed anche a quattro fino ad arrivare a tutti i giorni della settimana, a scuola e a casa, ci allenavamo sempre! Volevamo diventare a tutti i costi dei bravi giocatori di Lacrosse e alla fine ci siamo riusciti, peccato che lui non abbia mai visto il nostro successo però, perchè non appena noi siamo diventati capitani della squadra, lui se n'è andato! - Spiega Stiles mentre la prende per mano.
- Lui in realtà lo sa, perchè ogni estate che vado a Londra, da quattro anni a questa parte gli parlo di te e di tuo fratello in continuazione, di quanto siete bravi e sopratutto belli ed ora capisco perchè fece quella faccia strana quando gli dissi che ero innamorata di te.
- Ah eri innamorata di me, è? - Chiede in un sussurro Stiles, mentre ignaro degli sguardi curiosi della gente, la bacia li, davanti a tutti nel bel mezzo del corridoio e ad un passo dall'aula di francese.

Lezione di francese che si rivelò una vera e propria tortura, visto che la loro insegnante decise di fargli fare un compito a sorpresa di cui Stiles non sapeva niente, mentre Malia sapeva tutto.

Malia che sorride alle imprecazioni del suo ragazzo e fa la sua verifica in meno di dieci minuti.

 
Malia che lancia una gomma ai piedi di Stiles e che si alza con la sua verifica finita per recuperarla, approfittando che la prof stesse leggendo un libro e che quindi non avrebbe nemmeno visto il suo movimento. Quella è fatta così! Durante i compiti, si perde nella lettura di qualche racconto romantico di un qualunque scrittore francese e chi si è visto, si è visto.

- Giuro che prima o poi ti faccio un corso intensificato di francese. - Sussurra Malia appoggiando alla svelta la sua verifica completa nel banco di Stiles e prendendo il foglio bianco del suo ragazzo, tornando al suo posto. 
- Grazie tesoro mio. - Sussurra Stiles mandandogli un bacio al volo. Malia sorride, ricambia il bacio e mentre ringrazia che quel tonto del suo ragazzo non aveva ancora messo il nome sulla scheda, fa quella che adesso è la sua verifica.

Stiles, tutto contento finge di scrivere e di pensare mentre in realtà pensa che non ci sia fidanzata migliore della sua.

- Cinque minuti allo scadere del tempo. - Dice la professoressa alzandosi in piedi e passeggiando tra i banchi. Stiles inizia ad agitarsi ma comunque riesce a restare abbastanza calmo e a girare il foglio tra le mani, controllando tutte le risposte.
- Qualche problema, signor Stilinski? 
- No, nessuno professoressa. Perchè?
- Vedo che ha fatto tutta la verifica!
- Beh, non è la prima volta e poi è un periodo che la ruota della fortuna gira dalla mia parte.
- Vedremo se la penso così anche io! Ad ogni modo, continui pure a ricontrollare le sue risposte. Non la disturbo oltre! Malia, lei invece?
- Uh? Io, nulla. Perchè?
- Non ha ancora finito la sua verifica e di solito è la prima a consegnare.
- Si, è vero ma oggi mi sento poco bene e questo leggero mal di testa mi confonde e preferisco perdere qualche minuto in più e mettere le risposte giuste, anziché far veloce e mettere quelle sbagliate, professoressa. - Dice in un sussurro Malia, massaggiandosi le tempie e riuscendo ad impallidire improvvisamente. Probabilmente avrà pensato alla reazione di suo padre, se mai verrà a scoprire di questa folle bugia. Stiles si chiede quando la sua ragazza, abbia imparato a mentire così bene.
- Se non si sente bene, può andare in infermeria. - Dice preoccupata, l'insegnante mettendogli una mano sulla fronte. Malia, è da sempre una delle sue alunne preferite.
- Non si preoccupi, prof. Starò bene! Ora se non le dispiace torno alla mia verifica.
- Si, certo. Non volevo disturbarti!

Malia ringrazia e riprende la sua verifica, terminandola un minuto prima del suono della campanella. Si alza in piedi insieme al suo ragazzo, consegnano la verifica e si allontanano dall'aula. Non appena Stiles si accertò che la prof non potesse più sentirli, gli getta le braccia al collo e gli riempe la guancia di baci, ringraziandola tra un bacio ed un altro ancora.
- Grazie tesoro mio, grazie. Sei la fidanzata migliore del mondo! Ti devo un favore.
- Ah! Ci puoi giurare signorino e si, mi devi un favore: impara il Francese. Nonostante sia quasi Natale, oggi no perchè sono a fare shopping con Kira ma se domani fa una bella giornata come questa, tu ed io ce ne andiamo al parco e studiamo Francese. - Ordina con dolcezza Malia scompigliandogli i lunghi capelli.
- Io odio il Francese. - Dice mettendo il broncio e facendo gli occhi dolci, Stiles.
- Niente occhi dolci! Non funziona. Stiles, ti rendi conto che se non ti aiutavo io, consegnavi la verifica in bianco? Hai una marea di voti altissimi in tutte le materie e voglio aiutarti ad avere almeno la sufficienza in quella materia che tu odi tanto che onestamente, detto tra noi, non so come fai visto che io passerei tutte le ore scolastiche a fare Francese.
- E va bene, va bene! Come vuoi ma tu ti farai aiutare in matematica.
- Ecco! Vedi? Nomini quella sottospecie di materia e mi cascano i libri a terra! - Sbuffa Malia mentre insieme a Stiles si china per raccogliere i libri che gli sono caduti dalle mani, ma qualcuno l'ha già fatto per loro. Jimmy!
- Tieni, principessa. 
- Grazie Jimmy, non dovevi disturbarti. Potevo prendere io i libri alla mia ragazza! - Risponde Stiles prendendo i libri di Malia dalle mani di Jimmy e prendendo Malia a braccietto.
- Grazie Jimmy. - Sorride e ringrazia l'amico, Malia.
- E' un piacere aiutarti! Ci vediamo a pranzo. Ho allenamento di Basket adesso! Buon proseguimento di lezioni, ragazzi.
- Anche a te. - Dicono Stiles e Malia all'unisono.

I due stavano per avviarsi alla lezione di scienze, quando Scott mette le sue mani sulle spalle di Stiles. Il viso rosso come un peperone dalla rabbia e il respiro affannoso di chi ha appena corso la maratona. Eppure gli era dietro fino a pochi minuti prima!
- Scott che cavolo hai!?
- Stiles... esattamente sai dirmi perchè l'amico della tua ragazza, abbia appena chiesto il numero alla mia ragazza e lei gli e l'ha dato?
- Ah boh! Malia, sai rispondere a questa domanda?
- Ok, sbrogliatevela tra di voi! Io me ne vado da Kira. Oh, tesoro! Eccoti. Senti, abbiamo ancora un po' di tempo prima che arriva il prof di scienze, sai che quello è sempre in ritardo. Ci andiamo a prendere un caffè?
- Si, ti prego oppure divento matta. Sto morendo di sonno!
- Lascia stare che noi abbiamo avuto una verifica a sorpresa di Francese!
- Cavolo, non vi invidio per niente. Dai, andiamo va!
- Fate attenzione. - Si raccomanda, Scott. Malia, lo fulmina per un breve secondo con lo sguardo e poi guarda Kira.
- Sta facendo sul serio? 
- Ti prego, Malia. Andiamocene!
- Si.
- Ma insomma, aspetta! Si può sapere cosa cavolo centro io? Non ti ho mica fatto una scenata di gelosia. - Dice Stiles stringendola dolcemente per un polso e provando a baciargli le labbra. Labbra, che indubbiamente Malia non gli nega.
- Tu no, ma dai retta a tuo fratello ed io faccio solidarietà femminile con Kira! Ci vediamo tra poco, scemo. Vuoi un caffè? - Chiede Malia schioccandogli un bacio nelle labbra. Ok, non ne avrà mai abbastanza!
- No principessa, tranquilla. A tra poco!
- Tu Scott, vuoi un caffè? - Chiede Kira.
- No amore, grazie. A dopo! Andiamo fratello. - Dice Scott mettendo un braccio intorno alle spalle di Stiles e trascinandolo in classe.

Alla fine, arrivò l'ora di pranzo e mentre Scott e Stiles erano tesi come una corda di violino, Malia e Kira erano a dir poco contente di vedere Jimmy e pranzare insieme a lui e ai loro ragazzi.

- Jimmy, siamo qui! - Dice Malia sorridendo divertita e salutandolo con la mano, per fargli vedere il tavolo in cui avrebbe dovuto sedersi.
- Eccovi principesse. Ciao bellissima! - Dice Jimmy dando un bacio nella guancia a Malia e baciando anche quella di Kira! Poi, saluta i ragazzi e inizia a tirare fuori alcune battute dal suo repertorio.
- Jimmy sei uno spasso. - Dice Kira asciugandosi le lacrime di risate che Jimmy gli ha fatto uscire.
- Lo spasso siete voi donne quando ridete. - Dice Jimmy, sorridendo a Kira e accarezzando la guancia di Malia. Stiles e Scott si strozzano con l'acqua che stavano bevendo.
- Stiles, dammi un bacio. - Dice dolcemente Malia allungandosi per metà del tavolo e richiedendo le sue labbra, per non farlo sentire escluso.
- Anche due tesoro mio. - Dice dolcemente Stiles, aprendosi in un sorriso enorme e riempiendogli le labbra di baci.
- Ma già la chiami tesoro? - Chiede curioso, Jimmy.
- Si. Io l'ho sempre chiamata tesoro! Fin dai primi giorni della nostra amicizia. Dico bene, tesoro?! 
- Ahah si si, è vero Jimmy. E' una fortuna che il tuo ragazzo, prima era il tuo migliore amico perchè puoi chiamarlo tesoro, o con altri nomignoli romantici visto che l'hai sempre fatto. C'è meno imbarazzo e tutto il resto! Stare con la persona che prima era il tuo migliore amico, è meraviglioso.
- Cavolo! E' già suonata. Forza ragazzi, ultima ora di lezione e poi si va a casa! O meglio, voi andate a casa. Noi donne si va a fare shopping! Non vedo l'ora. - Ghigna maliziosa, Kira. 
- Noi abbiamo gli allenamenti e voi starete a vederci. Finiamo alle tre, quindi avete tutto il tempo di andare a fare il vostro shopping! - Dice Scott.
- Malia, Scott ha ragione.
- E quando mai Scott non ha ragione, per te. - Dicono all'unisono Malia e Kira scoppiando a ridere subito dopo.

Poco dopo, i ragazzi, seguiti da Jackson che spuntò alle loro spalle all'improvviso, vanno all'ultima lezione e poi, dritti al campo di Lacrosse.

Mentre Stiles, Scott e Jackson giocavano, le ragazze, annoiate più che mai erano in panchina a parlare tranquillamente tra di loro e a guardare sul cellulare gli ultimi vestiti alla moda, da poter acquistare. 

L'allenamento finì e dopo qualche bacio, i ragazzi andarono a casa e le ragazze a fare shopping.

Comprarono di tutto! Tra cui, quel vestito bianco sexy di cui parlavano quella mattina.

Non arrabbiarti, ma alla fine ho comprato quel vestito.
Non mi arrabbio. Com'è?
Bello. 
Foto? Solo per curiosità.
Mando subito. Me l'ha fatta Kira in camerino, non si vede molto bene ma è sempre meglio di niente!


Immagine ricevuta.

Sei bellissima, piccola mia!
Grazie, ma non esagerare. Sono carina!
Sei bellissima.
Non dirlo un altra volta o ti credo.
Sei bellissima!
Ok, ti credo. Grazie comunque!
Grazie a te.
Per cosa?
Per aver scelto me.
Sceglierei sempre e comunque te. Stiles, mi fa strano dirtelo ma ti amo da sempre, cavolo! 
Credo che se mi fossi accorto prima di te, anche io ti amerei da sempre, ma ti amo da quasi quattro mesi e ti amerò per sempre! Oh, ecco! L'ho detto.
- Buono a sapersi! Ti senti meglio, ora? Ahaha. Scusa ma sto proprio crollando dal sonno. Buonanotte bellissimo ragazzo.
Buonanotte bellissima ragazza.
 
Piccolo spazio autrice:
 
Un mese! Un mese esatto che non aggiorno questa storia. Non credo mi era mai successo e me ne scuso immensamente!
Spero di essermi fatta perdonare, comunque.

ATTENZIONE:

I PERSONAGGI NON MI APPARTENGONO MA SONO DI PROPRIETA' DI JEFF DAVIS.


Grazie a chiunque sia arrivato fin qui.
Grazie anche a chi si fermerà a recensire!

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Capitolo 22
*** La nostra favola. ***


- La nostra favola.
 
Malia ha ventidue anni e ha una relazione da oltre sei anni con Stiles, quando scopre di essere incinta. Leggere che quel test era positivo, fu un colpo al cuore per Malia. Un colpo al cuore pieno di gioia e in un attimo, si senti piena come non lo era mai stata! Non sapeva come dirlo a Derek, ne tanto meno a Peter ma in realtà, temeva solo di dirlo a Stiles. Inizialmente provò a nasconderglielo anche per qualche giorno ma Stiles era intelligente e capì fin da subito che la sua donna aveva qualcosa che non andava.

Lo capì dai suoi continui sbalzi d'umore, dalla sua continua sonnolenza, all'andare ogni minuto in bagno a far pipì o a rimetterci l'anima. Dimmi cos'hai, gli diceva sempre, Stiles. E' solo un influenza, rispondeva Malia. Non ti credo, mi nascondi qualcosa... diceva Stiles. Questo scambio di battute andò avanti per una settimana buona, fino a quando a Stiles non venne il dubbio. Malia è anche tornata a casa prima da lavoro, perchè non si sentiva bene. Non può essere una semplice influenza. C'è dell'altro che se i suoi presentimenti sono buoni, tra nove mesi o poco meno lo renderà padre.

Quando chiese a sua madre, dal nulla mentre la povera Melissa sorseggiava un bicchiere di vino, quali fossero i veri segnali di una gravidanza, Melissa rischiò l'arresto cardiaco ma si riprese quanto prima e rispose, un po' in imbarazzo, alle domande dei suoi figli. Figli? Aspetta un attimo! Adesso perchè anche Scott faceva quella domanda? In un attimo, a Melissa fu tutto chiaro. Stiles e Scott, presto diventeranno genitori.
- Vi prego, ditemi che sono Malia e Kira quelle incinte e non altre. - Dice solo, Melissa.
- MAMMA! - Strillano imbarazzati, Stiles e Scott. Comunque è ovvio che si parlava di Malia e Kira.
- Cavolo volete. - Ridacchia Melissa, mentre già si immagina di dirlo a Jonh. Oh! Non ci può nemmeno pensare o l'arresto cardiaco gli viene per le risate.
- Comunque rispondimi: è dunque possibile che Malia sia incinta?
- Si, Stiles! Si.
- Merda! Sto per diventare papà. Mamma, mamma sto per diventare papà! Che bello! - Strilla felice Stiles, iniziando a piangere di gioia e a baciare sua madre.
- Ed io sto per diventare nonna, forse.
- Scott, ti riprendi?
- Si fratello, si. Devo digerire solo che forse, tra nove mesi divento padre e zio allo stesso tempo. Sono due settimane che Kira è strana, più del solito.
- Vado da Malia. - Dice deglutendo a vuoto senza un apparente motivo, Stiles. Un secondo dopo è già fuori casa.
- Vado da Kira. - Dice deglutendo a vuoto senza un apparente motivo, Scott. Un secondo dopo è già fuori casa.

Melissa rimase sola, si versò un altro bicchiere di vino per digerire la notizia, sparecchiò la tavola, lavò le stoviglie, si sdraiò a letto e attese il ritorno del suo amato marito. Non gli dirà nulla, ancora. Prima chiederà la conferma ai suoi figli e poi, se sarà, gli darà la lieta notizia. Sia Malia e Stiles, che Kira e Scott avevano un bel lavoro e pure ben pagato, erano innamorati, quindi non c'era alcun problema per lei se si sarebbero fatti una famiglia tutta loro. Se la meritavano eccome.

Quando Stiles arriva a casa di Malia sono le nove di sera, ormai. Ad accoglierlo alla porta c'è Peter, che lo guarda storto. 

- Qualcosa non va? - Chiede Stiles, dopo averlo salutato.
- Mia figlia sta male. - Risponde gelido, Peter.
- Si, lo so. Sono qui per starle vicino infatti!
- Va da lei e tenete la porta aperta possibilmente. 
- Ok! Ciao Derek.
- Stilinski... - Risponde distrattamente Derek, mentre messaggia con la sua fidanzata.

Malika!

Stiles ignora Derek, sale le scale e va dal suo amore. La porta è chiusa, quindi lui bussa e dopo aver ottenuto il permesso per entrare, apre la porta e va da lei. E' distesa nel letto a pancia sotto ed in viso è bianca cadaverica. Stiles gli si avvicina, gli sposta un po' le gambe, gli da un bacio nella guancia, gli accarezza i capelli, la copre per bene e dopo aver sorriso quando Malia gli ha fatto spazio nel letto, si distende al suo fianco, la stringe per la vita e se la coccola come mai prima d'ora.
- Devo dirti una cosa. - Dice con il groppo in gola, Malia. E' arrivato il momento di dirglielo.
- Tra nove mesi o poco meno divento padre. - Dice felice, Stiles.
- COSA? 
- Shhh, amore non strillare che ti sente tuo padre.
- Ma come lo sai amore?
- Sapevo che non poteva essere una semplice influenza.
- Ma... aspetta! Sei felice?
- E come potrei non esserlo?! Darmi un figlio, è il regalo migliore che tu potessi mai farmi, amore mio.

Detto ciò, indubbiamente, Malia Hale scoppia a piangere di felicità ma Stiles è troppo preso dalle sue emozioni per capire che quello è un pianto di gioia.

- Perchè piangi? Non sei felice? - Chiede allarmato Stiles, mentre gli asciuga le lacrime.
- Piango proprio perchè sono felice, Stiles. Avevo paura di dirtelo perchè pensavo non ne saresti stato contento!
- Scemina che sei! Vieni qui. - Sussurra Stiles prendendogli il viso tra le mani e baciandola con dolcezza. Trattandola come il più prezioso degli averi.

Dirlo a Derek, fu divertente. In un primo momento gli scoppiò a ridere in faccia, ma quando comprese che la sua cuginetta, la sua principessina e quel pirla del fidanzato che si portava dietro da sei anni, erano seri, smise di ridere e dovette aggrapparsi alla sedia per non crollare in terra come un salame, per via dell'emozione. Il problema vero e proprio sorse quando dovettero dirlo a Peter. Malia era avvolta dalla paura ma a tranquillizzarla, c'era la calda e stretta mano di Stiles tra la sua. Anche Stiles era teso come una corda di violino, ma ormai dovevano dirlo visto che dopo una visita approfondita, venne fuori che Malia era incinta già di tre mesi e mezzo.
- Papà, siediti. Io e Stiles dobbiamo dirti una cosa! 
- Già che mi dite di sedermi, non mi piace. - Borbotta Peter, ma comunque si siede.
- Al contrario invece. Dovrebbe renderti felice, la notizia che stiamo per darti! - Prova, Stiles.
- Mh, inizierete l'università? - Propone Peter.
- No, niente affatto papà. Ne abbiamo già parlato! Il lavoro che facciamo io e Stiles ci basta e avanza. Non serve una laurea per essere dei parrucchieri!
- E va bene, va bene. Io c'ho provato per lo meno!
- Oh no, gli e l'avete già detto e mi sono perso la sua faccia? - Chiede Derek entrando alla svelta in casa.
- No, non gli e l'abbiamo ancora detto... Derek! - Risponde Stiles.
- Ah, perfetto! Che bello, prendo i pop-corn.
- Ma sei scemo?! - Strilla furiosa, Malia.
- Malia, calmati! - Ordina Stiles prendendogli la mano.
- Non mi cal.. - Prova ad esternare la sua rabbia, Malia, ma Stiles la blocca ancor prima.
- MALIA TI HO DETTO DI CALMARTI! - Ordina ancora, Stiles. Cavolo, al bambino può far male.
- Scusa. - Sussurra Malia, calmandosi.
- Ti amo. - Sussurra Stiles.
- Anche io.
- Ok, voglio sapere anche io se non vi dispiace.
- Tra sette mesi diventi nonno. - La buttano li, Malia e Stiles. All'unisono!

E mentre i futuri coniugi Stilinski si tolsero un peso dal cuore, Peter Hale, fu sul punto di morire.

- Oddio sto per sentirmi male. - Borbotta infatti, Peter. Con una mano sul cuore, guarda la sua bambina e poi, una lacrima di commozione gli riga il viso.
- Papà! - Inizia a singhiozzare sonoramente Malia mentre istintivamente gli getta le braccia al collo.
- Bambina mia! Sono così orgoglioso di te. Papà ti ama, lo sai vero? Non te l'ho mai detto e spesso mi sono comportato come un brutto lupo cattivo ma ti amo. Sei mia figlia e sapere che mi stai per rendere nonno è per me la gioia più grande. - Dice Peter stringendosela in un abbraccio. Derek, a pochi passi più in la riprende quella scena con la video camera.
- Stiles, ti prego vieni! Abbracciami anche tu. 
- Ti voglio bene, Peter.
- Ti voglio bene anche io, figliolo. Grazie anche a te per questo splendido regalo!
- Papà, sai che se è maschio vogliamo chiamarlo come te?
- Sul serio? Oddio, la mia principessa. Non ci posso credere! Ma quand'è che sei cresciuta così tanto, è?
- Da quando ho incontrato due occhi color miele che mi hanno cambiato la vita rendendomela bella da morire. - Risponde Malia legando il suo sguardo, con quello del suo futuro marito.

Kira è incinta di tre mesi, quando nel pieno della notte ha una voglia assurda. Castagne!

Ora...

Scott la ama e non c'è dubbio. La ama da morire. Ama lei e il bimbo che porta in grembo, ma cavolo! E' Marzo. Si può sapere dove cavolo se le trova le castagne a Marzo, alle tre di notte tra l'altro?

- Amore, dimmi. - Risponde assonnato alla sua chiamata, Scott.
- Amore le hai trovate? - Chiede Kira mentre già si lecca le labbra, sentendo il gusto delle sue amate castagne. Eppure Scott ricorda bene che in sette anni di relazione, non le ha mai mangiate.
- No amore. Onestamente non so se te ne sei accorta ma sono le tre del mattino, fuori fa freddo e non è tempo di castagne. - Prova a spiegarle dolcemente, Scott.
- Uffa ma io ho voglia di castagne! Come facciamo?
- Non ne ho idea. Non è che me le posso fabbricare!
- Ma tu mi ami?
- Ti amo tantissimo.
- Ok, allora se vuoi puoi tornare a casa.
- Oh, finalmente! Voglio abbracciarti, riempirti di baci e coccole e addormentarmi sotto il caldo delle nostre coperte del nostro nuovo lettone, della nostra nuova casa. Tu, io e il nostro bambino! Sto arrivando amore mio.
- No no, aspetta! Mi compri uno di quegli hot-dog che vendono fuori dalle discoteche? Me ne è venuta voglia. 
- Come fai a passare dal voler delle castagne a voler un hot-dog solo tu lo sai, ma si, ti porto uno di quegli hot-dog. Ne prendo uno anche per me, visto che mi hai fatto venire fame, mangiamo e dormiamo.
- Ok amore. A tra poco!

Stiles non dimenticherà mai la volta in cui la sua quasi moglie, era incinta di sei mesi e nel bel mezzo della notte gli schiaffeggiò con tutta la sua potenza, una mano sul petto facendolo svegliare di soprassalto.
- Eh'! Che c'è? Cos'è successo amore?
- CHI E'?
- Chi è chi?
- La donna con cui mi hai tradito.
- Cosa? Non ti ho tradito.
- Davvero? - Chiede Malia con il broncio.
- Si.
- Uffa, ma io volevo che mi dicevi si, così almeno per farti perdonare mi avresti coccolato.
- Hai voglia di coccole, Malia?
- Si.
- E c'era bisogno di mettere su questa sceneggiata?
- Pensavo che ti saresti arrabbiato se ti avrei svegliato per chiederti un po' di coccole.
- Vieni qui amore mio. - Sussurra Stiles tirandosela in un abbraccio e stringendola forte a se, dandogli tutte le coccole del mondo di cui necessitava.
 
Dopo un dolce e lungo bacio, si stringono più forte, sorridono e si addormentano di nuovo, l'uno stretto tra le braccia dell'altra mentre Stiles crede di non aver mai e poi mai amato nessun'altra donna al mondo quanto ama lei.

Malia ha un ricordo ben impresso nella mente. Era un caldo Dodici Giugno a Beacon Hills, lei, suo marito, sua cognata e suo cognato erano al mare e si godevano il sole e i loro giorni di vacanza. Sopratutto lei e Kira, visto che ormai erano al settimo mese di gravidanza. A pochi passi da loro, c'era una mamma ed un bambino al quanto capriccioso e quando Scott si chinò sulla pancia di Kira per parlare con sua figlia e dirgli che non ci doveva minimamente provare a comportarsi così che sennò sarebbero stati guai seri, lei scoppiò a ridere di gioia e nascose il viso nel petto di suo marito.
- Cos'ha detto? - Chiede ridendo Stiles, ignaro di tutto. Perchè ride se non sa di cosa parlano? Semplice. La risata di sua moglie è contagiosa e bella da morire che non può non ridere anche lui, seppur non ne sappia il motivo.
- Stava parlando con Claudia.
- Si lo so ma non ho capito cosa ha detto. Tu e Kira vi siete messe a ridere!
- Gli ha detto che non ci deve nemmeno provare a comportarsi come quel bambino li o per lei sono guai. - Risponde senza riuscire a smettere di ridere, Malia. Questa volta è Stiles a smettere di ridere e a farsi terribilmente serio.
- PETER! Ti giuro che ti amo, vita mia ma non ti permettere a comportarti così o vedrai. Ti farò passare la voglia di rispondere in quella maniera alla mamma o a me ancor prima di fartela venire. - Parla con suo figlio, Stiles. Ma nessuno lo ascolta. A parte, Scott. Ovvio!

Impossibile è anche da dimenticare il giorno in cui Peter Stilinski venne al mondo, pochi minuti prima della sua cuginetta Claudia Stilinski. Perchè Scott diede a sua figlia il cognome di Jonh? Perchè Jonh è suo padre. Lui e nessun'altro. Lo è fin dall'età di due anni, quando l'ha riconosciuto come figlio, nonostante non lo fosse... quindi, sua figlia non poteva non chiamarsi in altri modi se non Claudia Stilinski.

Se il primo bagnetto e il primo cambio di pannolino, per Stiles furono un gioco da ragazzi...
Per Scott fu l'esatto contrario! Non tanto per il bagnetto perchè non ci vuole un genio a farlo, ma per il cambio del pannolino, Kira iniziò a pensare che suo marito, da piccolo fosse caduto dalla culla e abbia sbattuto la testa da qualche parte.
- Scott per la miseria! Ce la fai a cambiare un pannolino a tua figlia? - Sbotta Kira.
- No. Ho paura di farle male! - Sbotta a sua volta, Kira.
- Mentre gli cambi un pannolino? Sul serio? Ma mi prendi in giro?
- Non strillare che poi piange. No no, vita mia no non piangere amore. Hai fame? Adesso la mamma ti cambia e papà va a farti la pappa. Ti amo tanto amore mio. - Dice Scott riempiendo di baci la sua bambina e stringendosela forte a se, per fermare il suo pianto. Poi, la da a Kira e gli va a fare il latte.
- Ci rinuncio! Tuo padre non cambierà mai, amore. Dobbiamo tenercelo così com'è... anche se lo amiamo lo stesso! - Borbotta Kira mentre ridacchia, cambia la sua bambina e la riempe di baci.

Quando Scott Stilinski si ritrova nel suo letto, con sua moglie vicino, sua figlia e suo figlio nel mezzo... si rende conto che ha avuto una vita bella da morire e che quello è solo l'inizio ed è consapevole che per sua moglie è lo stesso.

Quando Malia Hale-Stilinski si ritrova nel suo letto, è convinta di una cosa: 


I tuoi occhi color miele mi hanno cambiato la vita e me l'hanno resa bella da morire.

Quando Stiles Stilinski si ritrova nel suo letto, con sua moglie vicino, suo figlio e sua figlia nel mezzo... si rende conto che ha avuto una vita bella da morire e che quello è solo l'inizio.
- C'è una favola che è la mia preferita, amore. - Dice Stiles.
- Quale?
- E' la nostra.
- La nostra?

La nostra favola.

 
Piccolo spazio autrice:
 
E anche questa storia, finisce qui. 
Amo ognuno di voi che si sia fermato a leggere e recensire i capitoli e anche chi ha letto di nascosto.


Storia dedicata a:

- LovinoAntonio.
- Gracelevesque.
- Fangirl13.
- PandoraPam01.
- Stydia.
- Lunatica95.
- Stilba.
- Cica99.
- A_M_N.
- LunaNueva96.

 
AVVERTENZE:

- I PERSONAGGI NON MI APPARTENGONO MA SONO DI PROPRIETA' DI JEFF DAVIS.
- QUESTA STORIA E' STATA SCRITTA SENZA ALCUN SCOPO DI LUCRO.

 
Grazie a tutti.
 
Con amore,
24 maggio 2011.

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