Can You Feel My Heart?

di Gaia_0703
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. Ritorno a Casa ***
Capitolo 2: *** Magic Run ***
Capitolo 3: *** la lettera ***
Capitolo 4: *** the dream change ***
Capitolo 5: *** Mark Dunningtone e Will Campbell ***
Capitolo 6: *** The Sky in Your Eyes ***
Capitolo 7: *** The Quiddich match ***
Capitolo 8: *** the Weasley ***
Capitolo 9: *** Dear Avvincini Grintosi ***
Capitolo 10: *** A Good Scout ***
Capitolo 11: *** San Giovanna D'Arco ***
Capitolo 12: *** To love is to destroy ***
Capitolo 13: *** the trees are my friends ***
Capitolo 14: *** the fire flares up ***
Capitolo 15: *** insectator sopitus ***



Capitolo 1
*** 1. Ritorno a Casa ***


CAPITOLO 1
Ritorno a casa

Era la mattina del 1 settembre 1995 e chiunque fosse passato a king’s cross avrebbe sicuramente pensato di trovarsi nel bel mezzo di un raduno di pazzi: ovunque c’erano ragazzini con strani e ingombranti bauli e gabbie con animali molto strani quali civette, rospi e talvolta gatti. Una ragazzina di 15 anni si trovava tra il binario nove e dieci, senza essere vista da nessuno camminò dritta verso il muro che separava i due binari e lo oltrepassò senza sforzo seguita dai suoi amici. Sempre questa ragazzina, che rispondeva al nome di Hermione Granger, si soffermò a contemplare il binario; quel binario che ogni anno la portava nella sua seconda casa. – Hermione cara, dovreste salire o perderete il treno- disse dolcemente la signora Weasley. Dopo aver salutato i signori Weasley salirono sul treno. Durante il tragitto Hermione guardò il panorama riflettendo su quell’estate, molto spesso i suoi sogni erano popolati da una specie di angelo di cui non riusciva a distinguere il volto; eppure le sembrava di averlo già visto. –Hermione? Ci sei?- il suo rosso migliore amico la stava chiamando –Mm? Oh si, scusa Ron, dicevate?- si vedeva chiaramente che stava da un'altra parte con la testa ma cercò di riprendersi, - mi potesti passare il tema di trasfigurazione?- Hermione lanciò un’occhiataccia quello sbadatao del suo migliore amico e rispose: -Ronald Bilius Weasley! La scuola non è neanche iniziata e tu sei già indietro con i compiti? Io non ti darò nulla. Quando ci saranno i G.U.F.O sicuramente non ci sarò io  ad aiutarti!- disse con il cipiglio più arrabbiato che potesse inscenare – e dai… ti prego… questa è l’ultima volta!- rispose Ron con un espressione da cucciolo bastonato. Dopo varie suppliche Hermione cedette – ve bene. Ma che sia l’ultima volta! E soprattutto, cambia qualche parola!- Ron lanciò un urletto eccitato e per tutto il reso del viaggio copiò il tema parola per parola mentre Hermione sprofondò nel sonno. Era stesa sul letto di casa sua,a Londra ed era ancora vestita con la divisa della scuola, si alzò e uscì fuori. Era tutto buio e una figura incappucciata stava venendo verso di lei, cercò la bacchetta ovunque ma non la trovava. Nel frattempo la figura si stava avvicinando ed Hermione  si girò per fuggire ma era circondata da centinaia di queste figure che si stavano stringendo in un cerchio sempre più piccolo. Hermione si rannicchiò per terra e aspettò la fine che non arrivò, appena aprì gli oggi notò un'altra figura incappucciata ma, al contrario delle altre, questa era vestita di bianco, un bianco accecante che risplendeva nel buio. La figura stava scacciando tutte le altre e dopo aver mandato via l’ultima si girò e iniziò a camminare nella sua direzione e la ragazza non si mosse, quella strana figura le infondeva fiducia. A breve avrebbe distinto il suo volto, ma questo non accadde perché uno scossone la svegliò: - ‘Mione siamo quasi arrivati- disse Harry. Si tirò su completamente. Lo stesso sogno, lo stesso dannatissimo sogno che la tormentava da quell’estate. Scesero dal treno e si avviarono verso le carrozze  - cosa sono?- chiese Harry guardando la carrozza, - cosa? – chiese Ron
- questi, questi animali che trainano la carrozza- rispose il moro – non c’è niente che tira la carrozza Harry. Si tira da sola, come sempre.- rispose Hermione ovvia. Una ragazza che era sulla carrozza abbassò il giornale che stava leggendo – non sei pazzo, li vedo anch’io. Sei sano di mente quanto me- indecisi, i ragazzi, salirono sulla carrozza ed Hermione presentò la ragazza – lei è Lunatica Lov… Luna Lovegood-
Il tragitto proseguì, Hogwarts si stagliava sul lago nero con tutta la sua maestosità. I ragazzi poterono dire finalmente di essere tornati a casa.
 
 
 
 

NOTE:
Ciao a tutti! Spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto.
Durante il tragitto in treno Hermione fa uno strano sogno… chi sarà la figura incappucciata? Sono consapevole che questo primo capitolo è un po’ corto ma vi prometto che il prossimo sarà più lungo. Forse lo pubblicherò in giornata. Lasciate molte recensioni così so se vi è piaciuto o no.  Ci vediamo nel prossimo capitolo!
Gaia_MissMalfoy   

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Capitolo 2
*** Magic Run ***


Era la mattina del due settembre, quel giorno sarebbero stati consegnati gli orari delle lezioni. Hermione aveva fatto di nuovo lo stesso sogno e ora ci stava rimuginando per l’ennesima volta iniziando a ticchettare con la forchetta per il nervosismo fino a quando Ron parlò: -Hermione dai… secondo te la professoressa si scorderà di te? La sua alunna modello? Ma vuoi scherzare? Io piuttosto… si potrebbe dimenticare di me ma di te no di certo! Ah sia chiaro io quest’anno ho intenzione di rilassarmi e di prendermi molto tempo lib…- una voce aspre ma familiare lo interruppe: -lei cosa signor Weasley? Veda di comportarsi come si deve insieme al signor Potter e non disonorare il nome di Grifondoro! Ah, e non sognatevi nemmeno di perdere la coppa di Quiddich; non ho intenzione di regalarla a Serpeverde- la professoressa MC Gongall guardava Ron con il suo cipiglio severo tanto da farlo diventare rosso come i suoi capelli. Ron farfugliò delle scuse e ricevette il suo orario in cambio. Dopo qualche minuto Hermione si perse di nuovo nei suoi pensieri, cercava di capire dove aveva già visto qualcuno che somigliasse così tanto a quella figura immacolata nel suo sogno. Hermione non lo sapeva ma qualcun altro nella sala faceva lo stesso suo sogno ogni notte. Dall’altro lato della sala, nel tavolo di Serpeverde un ragazzo molto attraente stava fissando l’orario assorto nei suoi pensieri, quell’anno avrebbero dovuto passare molte lezioni con i Grifondoro. Ma non era quello il suo problema principale. Da quell’estate faceva sempre lo stesso sogno, si trovava a casa sua, nel Manor e appena usciva fuori si trovava circondato da figure incappucciate vestite di nero, probabilmente mangiamorte pensava lui, e mentre loro si stringevano intorno al ragazzo lui si rannicchiava per terra aspettando il peggio e una figura femminile vestita di bianco lo salvava. Ma mentre lei si avvicinava non riusciva a distinguere ne il suo volto ne i capelli. Eppure pensava di averla già vista; tutte le volte che iniziava a distinguere il viso si svegliava. Quello era il suo dilemma mattutino. Il ragazzoni questione era Draco Malfoy Tutti si chiedevano come sarebbe stata la prima lezione di difesa contro le arti oscure con la nuova professoressa. Dolores Jane Umbridge aveva dato ai suoi ragazzi l’impressione di essere una signora stucchevole, che non voleva arrabbiarsi e che faceva il suo dovere; ma non tutti i ragazzi la pensavano così soprattutto Harry, Ron, e Hermione. Una cosa che aveva infastidito quest’ultima era soprattutto che aveva interrotto Silente mentre parlava per venire a fare il suo discorso e alla fine di esso Hermione aveva subito intuito che il ministero voleva farsi i fatti di Hogwarts. Subito alla prima lezione di Difesa Contro Le Arti Oscure gli studenti si resero conto che la Umbridge era tutto il contrario di quello che aveva fatto credere. Nell’aula di Difesa si venne presto a sapere che avrebbero imparato senza l’ausilio delle bacchette e per questo Harry aveva avuto uno scontro a parole con la professoressa che dopo poco aveva perso le staffe e aveva imposto a Harry una punizione. Tutto ciò che aveva fatto credere si era rivelato una bugia. Quella sera Hermione stava andando a trasfigurazione, le era sempre piaciuta quella materia, e mentre camminava era assorta nei suoi pensieri. Pensava ai suoi genitori e alla morte di Cedric l’anno prima, pensava a tutele difficoltà che avrebbero incontrato se fosse scoppiata una nuova guerra. Qualcuno la urtò –hey Granger guarda dove cammini- disse Malfoy. Quel ragazzo era stato il suo tormento per anni e forse, in parte, grazie a lui era diventata la saccente Grifondoro che era. Non badò a lui ed entrò in classe. La professoressa entrò poco dopo e iniziò a parlare – dunque ragazzi miei ben tornati, come prima lezione dell’ anno studieremo l’incantesimo Actus, chi sa dirmi a cosa serve?- una mano scattò in alto, quasi a voler toccare il tetto. –mi dica signorina Granger- - l’incantesimo Actus, la cui formula è Actus, permette di trasformare i fiammiferi in aghi.- la professoressa guardò soddisfatta la sua alunna- perfetto. 10 punti a Grifondoro. Ora passiamo alla parte pratica; dovete agitare la bacchetta in questo modo- la professoressa prese un fiammifero e lo toccò una volta poi lo toccò di nuovo e pronunciò l’ incantesimo. Tutti gli studenti provarono e Hermione, orgogliosa di se stessa, riuscì al primo colpo. Usciti dalla classe di trasfigurazione si diressero tutti in sala grande per mangiare. Prima del banchetto il preside si alzò e iniziò a parlare: - Ragazzi ho un annuncio per voi. Quest’anno, a partire dal 31 ottobre, ogni settimana si terrà un evento particolare di cui vi spiegheremo meglio in seguito. Sarà una gara, non come il torneo tremaghi, al quale si potrà partecipare dai 13 anni in poi. Questa gara si chiamerà Magic Run ci saranno delle squadre formate da un membro di due casate rivali che saranno dello stesso anno, ad esempio un Serpeverde e un Grifondoro, anche di sesso diverso che conoscerete nel primo ballo che si terrà ad Halloween. La parte difficile è questa: voi dovrete trasfigurare il vostro viso per non farvi riconoscere e dovrete partecipare ad alcuni balli con il vostro compagno di squadra. Ulteriori informazioni vi saranno date nella lettera che troverete sul vostro letto. Detto questo, buona cena!- dalla sala grande si levò di nuovo il chiacchiericcio degli studenti che commentavano l’annuncio. NOTE: rieccoci con il secondo capitolo! Qui scopriamo che Draco fa lo stesso sogno di Hermione ma ancora non riescono a capire chi sono tutte le figure che popolano il sogno. Inoltre ho pensato di inserire questa gara chiamata Magic Run ossia Corsa Magica. Cosa dovranno affrontare? Chi saranno le squadre? Scoprirete tutto nel prossimo capitolo. Gaia_MissMalfoy

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Capitolo 3
*** la lettera ***


Hermione e Ginny condividevano la stanza del dormitorio per questo avviarono insieme verso la loro stanza per leggere la lettera che spiegava ogni cosa della competizione.
Come ogni anno avevano ritoccato leggermente le pareti e il soffitto della loro stanza. Le pareti erano diventate di un colore molto simile a quello del cielo ma più scuro; sembrava il colore dello stemma dei Corvonero. Il soffitto invece era diventato del colore del cielo notturno, con tanto di stelle. Ma che gusto c’era ad avere una stanza con le pareti normali? Hermione aveva applicato un incanto che faceva diventare le pareti più scure la notte in modo da sembrare di essere all aperto; in più aveva fatto in modo che una bellissima luna salisse nel cielo la notte e un sole splendente stesse ad illuminare la stanza ulteriormente di giorno il che era molto utile nei giorni di pioggia. Appena arrivate in camera il sole che Hermione aveva fatto apparire stava tramontando diffondendo per la stanza una luce arancione. Sui loro letti erano appoggiate due lettere dalla carta ingiallita e l’inchiostro che odorava di antico. Le due ragazze decisero che avrebbero letto le rispettive lettere e poi si sarebbero confrontate quindi Hermione prese la sua ed iniziò a leggere:
 
Cara signorina Hermione Granger, in questa lettera troverà tutti i dettagli che le saranno utili per il primo incontro più altre direttive.
Si sarà sicuramente chiesta come potrà riconoscere il suo partner nella sera di Halloween. La risposta è qui di seguito. Lei dovrà trasfigurare il suo viso come più le piace ma dovrà indossare la  “fascetta”e il braccialetto  che le  abbiamo fatto trovare insieme alla lettera poiché su essa si trova il suo numero. Cosa ha di speciale? Appena lei si troverà vicino al suo partner entrambi si illumineranno, solo di colore diverso. Non le servirà capire chi è il suo partner ma capirà il significato dei due colori (che saranno gli stessi per il suo compagno) appena la gara sarà terminata. Ci saranno in tutto  quattro competizioni di tipo logico, scolastico e sportivo. Inoltre all’ultimo ballo a cui parteciperete saranno incoronati i vincitori che riceveranno 150 punti a testa per la propria casata. In queste competizioni sono ovviamente vietate le maledizioni senza perdono, qualunque tipo di magia oscura e qualsiasi maledizione possa arrecare perdite di sangue, arti e/o danni permanenti. La prima sfida sarà comunicata al primo ballo. Buona fortuna a tutti voi!
Il Preside Albus Percival Wulfric Brian Silente.
 
Appena ebbero finito di leggere le lettere  entrambe cercarono le loro fascette e i loro braccialetti: la fascetta di Hermione era blu notte con tanti puntini bianchi, sembrava un cielo stellato e, secondo lei, lo avevano fatto apposta. Il braccialetto invece era verde acceso e ogni tanto si intravedeva una sfumatura gialla altrettanto spelndente.
Le cose di Ginny invece erano entrambe rosso fuoco con alcune chiazze più scure. Le ragazze si guardarono e iniziarono a discutere su chi sarebbe stato il loro compagno, la stanza si fece sempre più scura, sembrava che le invitasse ad addormentarsi, così le due ragazze si addormentarono con la divisa e le lettere in mano. Ma solo una dormì bene, l’altra ebbe i sogni tormentati dall’ incubo che ricorreva ogni notte.
 
Note:
eccoci qua! Il primo capitolo non ha avuto molto successo e spero che questo ne abbia di più. Mi raccomando RECENSITE perché il vostro parere mi serve per capire cosa migliorare nella storia e cosa lasciare. Volevo inoltre ringraziare Adele_Numb e Arianna2111 che mi seguono dal mio primo capitolo. In questo capitolo scopriamo alcuni dettagli sulla gara e il suo scopo è appunto questo. La prossima settimana non so se riuscirò ad aggiornarlo perché ho gli esami e devo studiare. Alla prossima!
Gaia_MissMalfoy   

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Capitolo 4
*** the dream change ***


Il tempo era volato ed era quasi giunta la fine di ottobre, l’autunno stava andando alla fine e il ballo di Halloween si stava avvicinando mentre dagli alberi cadevano secche foglie marrone scuro. In quel mese non era successo niente di particolare se non che la Umbridge aveva iniziato a seminare il terrore nella scuola. La mattina di domenica 27 ottobre Hermione si svegliò nella sua stanza madida di sudore con il sole pallido che la ragazza aveva fatto apparire sulla parete illuminava la stanza che condivideva con Ginny. Si voltò verso il letto della sua migliore amica e vide che era vuoto “deve essere già in Sala Grande” ma le prese un colpo appena la vide seduta su una delle due poltrone rosso mattone vicino alla scrivania intenta a fissarla. Dopo qualche minuto di imbarazzante silenzio la rossa parlò: - volevo vedere quanto resistevi-  Hermione la guardò con aria interrogativa cercando di decifrare lo sguardo di Ginny. – era da venti minuti che urlavi e piangevi a intermittenza. Mi chiedevo quando ti saresti svegliata.
- urlavo? Cosa urlavo? Mi ha sentito qualcuno a parte te?
- no. Non ti ha sentito nessuno. È da settimane che prima di dormire lancio un Muffilato sulla nostra stanza. Ma stanotte hai urlato più del solito.
- … mi dispiace Ginny, ti ho svegliata?
- no, mi sono svegliata prima per scendere in sala comune a vedere gli orari dell’uscita a Hogsmead di oggi. Quando sono tornata su ti ho trovato che urlavi e piangevi come una matta.-
Ci furono minuti di imbarazzante silenzio poi Ginny continuò a parlare – cosa ti succede?  All’inizio non ho detto nulla ma ora voglio sapere che ti succede. Lo sai che puoi dirmi tutto.- era vero. A Ginny poteva dire tutto ma non se la sentiva di scaricarle addosso quel peso. Si sentiva strana a fare lo stesso incubo ogni notte non voleva perdere una delle poche amiche che aveva a causa di quella sua stranezza. Si chiedeva come faceva da avere una amica lei. Lei che passava le giornate sui libri ed era perennemente scorbutica.
- niente di importante Ginny, lascia stare è  una sciocchezza.- disse infine sperando che se la bevesse – non me la bevo Hermione.- come non detto – non è niente, davvero
- Hermione Jean Granger dimmi quello che ti succede ora o non ti lascerò studiare!
- Ginny lascia stare! Non è niente!
- Hermione ti sento urlare ogni santissima notte come se ti stessero lanciando dei cruciatus da ore per Godric! Non mi puoi dire che non è nulla! Sono preoccupata per te!
- Ginny non preoccuparti. Non è nulla. lascia stare! – rassegnata, la rossa, la guardò corrucciata – Hermione, io lascio stare ma sappi che sono sicura che non è una sciocchezza. Se vuoi non ti faccio più domande ma se la notte ti svegli e ti sto guardando non chiederti perché. Spero che me lo dirai prima o poi.
- grazie Ginny
- ad ogni modo, nulla mi toglie l’autorità di ordinarti di andarti a cambiare perché ti aspetta una durissima giornata con la sottoscritta a Hogsmead! –  disse la rossa con le mani sui fianchi; ridacchiando Hermione si alzò pensando che era uguale a sua madre. – sissignora- prese le sue cose e entrò in bagno. Si fece una doccia mentre pensava. Ora un lupo nero come la pece con gli occhi che andavano dal verde al giallo le stava accanto e a turno le figure nere lanciavano maledizioni su di lei e mentre l’angelo le scacciava una di quelle nere lanciava un anatema che uccide sul lupo accanto a lei. Hermione si chinava sull’ animale cercando di rianimarlo ma dopo poco che ci provava vedeva il suo corpo salire e diventare sempre più trasparente fino a sparire; si girava cercando di scorgere la faccia dell’angelo e prima che riuscisse a vedere i suoi occhi l’incubo finiva. Rabbrividì e appena uscita dalla doccia si cambiò.
 
 
Nel dormitorio maschile nel sotterraneo un Draco piuttosto scosso si svegliava nella sua camera singola e guardava le profondità del lago. Andò in bagno e iniziò a lavarsi pensando al mutamento che il suo incubo aveva subito da qualche settimana; gli sembrava di sentire ancora addosso il dolore delle maledizioni che gli venivano scagliate e rivedeva il lupo salire nel cielo scuro come se avesse la foto stampata sulle palpebre. Quel giorno non aveva molta voglia di uscire dato che pioveva leggermente quindi si mise a leggere un libro di quelli che gli aveva regalato sua madre, “il mondo nei tuoi occhi. Due storie d’amore” questo era il titolo, sua madre era fissata con le storie d’amore ma a lui non piacevano. Ma quel libro era diverso, gli piaceva. Anche se era scritto da un babbano doveva ammettere che gli piaceva. Se suo padre lo avesse trovato a leggere un libro babbano si sarebbe arrabbiato moltissimo, ma lui non c’era. Giusto?
 
 
-Ginny! Dove mi stai portando?
- rilassati Herm! Tra poco siamo arrivate!- si trovavano davanti a un piccolo negozio di abbigliamento. Ginny trascinò Hermione dentro e uno scampanellio annunciò la loro entrata. Una signora di mezza età le accolse al bancone – Buongiorno care, cosa posso fare per voi?
- stiamo cercando dei vestiti per il ballo che si terrà a Hogwarts fra quattro giorni. Ci può aiutare?
- certo, corsia 4 – abiti da sera.
Le ragazze iniziarono a girare e dopo qualche minuto Ginny prese un vestito e corse in camerino mentre Hermione cercava ancora il vestito adatto al suo fisico.  Dopo poco Ginny uscì dal camerino: il vestito era marrone scuro con un pezzo di stoffa color giallo ora che si avvolgeva intorno al busto, arrivava poco sopra la caviglia e aveva uno spacco sul lato sinistro che partiva da mezza coscia.  Hermione rimase a bocca aperta e questo bastò a Ginny come risposta. Tornò dentro per cambiarsi. Dopo un altro po’ Hermione trovò il vestito che faceva al caso suo: era senza spalline ed arrivava fino ai piedi scendendo largo sotto la vita. Aveva il corpetto a fascia fin sotto il seno poi era aderente, ma non troppo, fino alla vita e scendeva morbido. Il corpetto era celeste e poi diventava più scuro man mano che scendeva fino a diventare del colore del cielo notturno con dei puntini bianchi che sembravano stelle. Se lo provò e quando uscì dal camerino sembrava una dea della notte. Ginny la raggiunse con un paio di scarpe col tacco di colore blu oceano e un paio di orecchini a goccia turchesi. Stava d’incanto. Si cambiò e raggiunse Ginny al bancone per pagare e si accorse che non poteva comprare gli orecchini perché doveva risparmiare un po’ di soldi per la burrobirra che voleva prendersi al ritorno. Stava per rimetterli a posto quando la signora la fermò – prendili, questi sono un mio regalo, siete le prime clienti così giovani che vengono nel mio negozio. Accettalo come un omaggio.- Hermione la guardò e si accorse che sarebbe stata una bella donna se non avesse una cicatrice che partiva dal sopracciglio e andava a finire sulla guancia. – grazie. Posso farle una domanda?
- certo cara dimmi pure
- scusi la mia impertinenza ma, come si è fatta quella ferita sul viso?
- sono poche le persone che me lo domandano. Mio fratello era un lupo mannaro, una notte si trasformò e mentre ero seduta sul mio letto a guardare la notte lui mi attaccò di sorpresa, lo immobilizzai e andai da mia madre per farmi medicare. Non mi morse quella notte quindi non mi sono trasformata. Avevo 22 anni ed avevo appena iniziato una carriera da modella, la mia carriera si chiuse quella notte.
- mi dispiace. Grazie ancora e arrivederci- le ragazze uscirono e si diressero ai tre manici di scopa per prendere una burrobirra.
Tornarono a Hogwarts con l’ultima passaporta e andarono a dormire stremate.
 
 
 
 
Note: ciao! Sto notando che non molti di voi stanno recensendo… perché? Mi servono le vostre recensioni per sapere se vi piace la mia storia.  Questo era un capitolo di passaggio e si scopre qualche cambiamento nei sogni dei ragazzi. Il libro che legge Draco esiste davvero e si chiama appunto “il mondo nei tuoi occhi. Due storie d’amore” per chi lo volesse leggere è scritto da Loredana Frescura e Marco Tomatis. Continuate a leggere la mia storia! A martedì!
Gaia_MissMalfoy 

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Capitolo 5
*** Mark Dunningtone e Will Campbell ***


Era arrivata  la fatidica sera del ballo di Halloween e nella stanza di Hermione e Ginny regnava il caos; vestiti, accessori scarpe, cosmetici e ogni genere di cosa che potesse servire alle due ragazze era ammucchiato sui letti, sulle sedie e sulla scrivania. Come promesso, Ginny non aveva più chiesto a Hermione cosa sognava ma non aveva comunque perso l’abitudine di insonorizzare la stanza la sera. La ragazza dai capelli color del fuoco stava finendo di sistemarsi i capelli così da poter trasfigurare il suo viso e truccarsi inoltre Hermione non sapeva come acconciarsi i capelli quindi aveva bisogno che Ginny le desse una mano. Alla fine accorse dall’amica, le allungò i capelli fino a metà schiena con la bacchetta e le fece una treccia di lato che arrivava sotto il seno. Dato che alcuni capelli le erano scappati dalla treccia, ne fece una spirale che fermò con una forcina dove iniziava la treccia. Era molto semplice ma in abbinamento al suo vestito e alle scarpe era fantastico. Si trasfigurarono il viso, Hermione fece diventare i suoi capelli del colore del grano e si fece spuntare una spruzzata di lentiggini e un piccolo neo sul collo, dove non ne aveva.; gli occhi erano l’unica cosa che gli piaceva del suo viso quindi li lasciò come erano. Ginny dal canto suo, aveva sempre desiderato i capelli neri ma non aveva mai avuto il coraggio di tingerseli quindi i suoi capelli si trasformarono in boccoli neri, che lasciò sciolti, i suoi occhi diventarono  verdi smeraldo e eliminò tutte le lentiggini. Ormai era l’ora del ballo, indossarono le loro fascette e i loro accessori e scesero in sala grande. La sala era stata addobbata per l’occasione, dei tavoli rotondi più piccoli erano stati sostituiti alle immense tavolate delle case e nell’aria svolazzavano zucche e candele di tutte le dimensioni, le pareti erano diventate color panna e la sala era illuminata solo dalle candele che svolazzavano. Mentre Hermione camminava ad un certo punto sentì un calore irradiarle il polso e la testa il suo braccialetto si era illuminato, verde smeraldo, la sua fascetta anche, rosso. Si guardò intorno e notò un ragazzo la cui fascia e bracciale risplendevano degli stessi colori, ma invertiti.  Era alto aveva i capelli castani e gli occhi blu notte, indossava un semplice smoking ma nell’insieme era molto bello. Le si avvicinò.
- credo che tu sia la mia partner. Ho scoperto che se avvicini il tuo bracciale al mio e si illuminano di un terzo  colore uguale per i nostri oggetti  siamo insieme per la gara.
- wow, come lo hai scoperto?
- silente ha scritto cose diverse a seconda delle casate, a noi serpi ha detto anche questo.
- credo che a noi abbia detto in più che i colori con cui si illuminano i due oggetti abbiano un significato che capiremo poi.
- si a noi non lo ha detto.
- ho sentito che ogni coppia stasera ha un tavolo a se per conoscersi meglio
- si, credo che funzioni allo stesso modo dei braccialetti e delle fascette.
Si incamminarono verso i tavoli e iniziarono a passare accanto a ognuno di essi finchè uno dei tavoli in fondo si illuminò. I due ragazzi si sedettero e nei loro piatti comparve un’ aragosta con le patate che sembrava davvero ottima.
 
Era sceso in sala grande anche se non aveva molta voglia. La prima cosa che vide fu una ragazza, a suo parere era una dea, i capelli biondi raccolti in una treccia, che ricadeva sul suo vestito turchese e blu notte e gli orecchini turchesi che davano lucentezza al suo viso. Sperò che fosse la sua partner quando, lei, passò accanto a un ragazzo alto dai capelli neri il suo bracciale si illuminò. Sconsolato notò solo allora che una ragazza dai capelli neri e il vestito marrone le si era avvicinata mostrando il suo bracciale, illuminato di rosso fuoco e la fascetta verde a chiazze rosse i suoi colori erano come quelli di lei ma invertiti. Senza parlare si diressero verso i tavoli, il loro era a poca distanza da quello della ragazza bionda e il ragazzo dai capelli neri. Guardando meglio il ragazzo Draco scoppiò a ridere, quella canaglia di Blaise, il suo migliore amico, si era accaparrato una dea scesa in terra.
- perché ridi? Non mi hai neanche detto come ti chiami.
- sai che non possiamo. Lo ha detto Silente prima. E comunque non è niente di così importante da attirare la tua attenzione.
-ho già un idea di chi potresti essere. Data la tua maleducazione!
Draco si era fatto i capelli color nocciola pettinati a spazzola e si era fatto leggermente più alto.  Era davvero bellissimo. Dopo poco un ticchettio di metallo su vetro richiamò l’attenzione degli studenti
- carissimi ragazzi e ragazze ora saranno svelate due cose molto importanti per questa sera! La prima è la spiegazione per cui vi ho detto di non svelare i vostri nomi: dovrete inventarne uno e usare quello per tutta la durata dei giochi insieme alla forma fisica che avete deciso di assumere. La seconda cosa che vi svelerò è la prima competizione! Dunque! La prima competizione si svolgerà nel campo di Quiddich dove dovrete prendereil boccino  prima di tutti gli altri. Ulteriori informazioni le troverete nella lettera che comparirà sul vostro letto. Ora presentatevi ai vostri compagni e godetevi la cena!
 
Hermione guardò il suo partner
- piacere, io sono Penelope Light, tu come ti chiami? O meglio, qual è il nome che ti sei scelto?
- Mark Dunningtone
- è molto lungo il tuo cognome Dunningtone
- mi puoi chiamare Dunn o Mark
- chiamami Nel, Mark
- ok Nel. Dimmi qualcosa di te; il cappello parlante ti ha smistato subito Penelope?
- in realtà no.  Era molto indeciso, mi ha detto che sarei stata perfetta per tutte le case perché  sono intelligente come i Corvonero, coraggiosa e determinata come i Grifondoro, ambiziosa e furba come i Serpeverde e leale come i Tassorosso. Alla fine sono diventata una grifona. E tu? Su di te ha avuto dubbi Dunn?
- anche su di me, mi disse che ero un Serpeverde nato ma che avevo quella punta di testardaggine e la tendenza a fare amicizia con tutti senza distinzioni che lo mandava in confusione.  Ma alla fine sono diventato un Serpeverde. La mia famiglia lo è da secoli.
- non credo di aver mai incontrato un Serpeverde che abbia le tue stesse qualità.
- tutti vedono Draco, che sa essere molto arrogante, soprattutto con la Granger, e pensano che noi serpi siamo tutte così. Ma non è vero e lui fa in quel modo solo perché vuole essere notato. Poverina la Granger, a volte mi fa tenerezza, soprattutto quando si arrabbia, diventa rutta rossa ed è fantastico vedere quel faccino così piccolo e dolce che cerca di essere arrabbiato. Penso che sarei un suo ottimo amico e anche a Draco, anche se non lo ammette, fa un po’ di tenerezza quella ragazza.
Hermione stava arrossendo, e lo sentiva, quindi prese il bicchiere e fece finta di bere un po’ d’acqua liquidando la situazione. Dopo poco Mark le fece n altra domanda – qual è la tua materia preferita?
- in realtà non ne ho una ma amo particolarmente Incantesimi e Antiche Rune.
- in questo periodo ho pensato che voi Grifondoro adoraste Cura delle Creature Magiche!
Hermione rise di gusto contagiando anche il ragazzo
- ahahha, no in realtà lo facciamo per Hagrid però era una bella battuta
Hermione riprese a ridere e poco ci mancò che sputasse l’acqua che stava bevendo.
 
Era ancora più bella quando rideva, Draco guardava, o meglio la mangiava con gli occhi, quella ragazza bionda da almeno un quarto d’ora, e la sua compagna sembrava essersi stufata di non essere considerata, ma lui non poteva farci nulla; quella ragazza era come droga per i suoi occhi.
- scusami tanto, so che ti sei follemente innamorato della mia amica, dato che la mangi con gli occhi da almeno dieci minuti, ma sai ci sarei anche io!
- c-cosa? – chiese lui distratto
- ben tornato nel mondo dei mortali eh, comunque io sono Emery Knight.
-che caratterino! Io mi chiamo Will Campbell
- bene WIll, hai intenzione di stare a fissare la mia amica o parli con me?
- dritta al punto. Mi chiedo se il cappello non abbia sbagliato a metterti a Grifondoro. Saresti una bella serpe
- grazie. Non mi piace essere ignorata. Dunque, sei bravo a Quiddich Campbell?
- quanta formalita! Si Mery sono bravo a Quiddich. Non ti preoccupare, non c’è bisogno neanche di chiederlo, la farò io quella prova.
- Scherzi? Anche io gioco a Quiddich! Potrei farla benissimo anche io! Ma se tanto ci tieni tanto te lo lascerò fare.
-inizi a  piacermi Emery Knight
-meglio, perché ho intenzione di vincerla questa gara.
 
Stavano conversando allegramente ed avevano già finito la cena, quando partì il valzer, e molte coppie scesero in pista.
- ti piace ballare?
- si Dunn, mi piace tantissimo.
-allora mi concedi questo ballo Nel?  
- con piacere Mark.
Lui le tese la mano e la aiutò ad alzarsi. Sempre per mano, la scortò al centro della pista come una regina e iniziarono a ballare. Un passo dopo l’altro si ritrovarono nel centro della pista, illuminati dalle luci. Il vestito di lei volteggiava ad ogni giravolta e il suo colore risaltava i suoi capelli biondi. I capelli neri di lui invece creavano n perfetto contrasto e attiravano un po’ di attenzione sul viso del ragazzo. Tutti gli occhi erano puntati su di loro e da fuori sembrava che si conoscessero da sempre dato che ridevano in continuazione; alla fine del valzer uscirono dalla pista da ballo sempre ridendo e si sedettero di nuovo al tavolo. Dopo poco era giunto il momento, per loro, di lasciarsi.
- sono stata bene stasera con te, Mark.
- lo stesso vale per me. Domani, dopo le lezioni, se vuoi ci incontriamo nel cortile interno per parlare della prima gara. E poi mi piacerebbe conoscerti un po’meglio.
- va benissimo! Allora ci vediamo domani, Mark Dunningtone.
- a domani Penelope Light.
 
Ormai non riusciva più a smettere di guardarla. Era troppo bella.
- hey!! WIll?! Ci sei?! Hoqwarts Chiama will!
- scusami Emery. Dicevi?
- dicevo semplicemente che per la tua gioia me ne torno nel mio dormitorio perché è tardi.
- dobbiamo parlare della gara.
-non ce ne è bisogno. La vuoi fare tu la gara e la fai tu. Io non sono brava cercatrice.
- allora ci vediamo in giro Emery.
- ci vediamo in giro Will.
 
Era tornato nel dormitorio serpeverde da poco, si fiondò nella stanza di Blaise; aveva bisogno di sapere come si chiamava quella ragazza.
- Blaise! Dove sei finito porco Godric?!
- non insulterei Godric fossi in te, dato che ti sei mangiato con gli occhi una sua discendente.
- dimmi come si chiama quella ragazza.
- solo se tu mi dici il nome della ragazza che è con te.
- si chiama Emery Knight. È una Serpeverde mancata a mio parere.
- bene, mi sembrava molto carina. La mia partner si chiama Penelope Light. Per curiosità Draco, che nome ti sei dato?
- Will Campbell e tu Bla?
- Mark Dunningtone. Il tuo cognome è proprio strano però
-ha parlato Dunningtone.
- ah, per la tua curiosità, domani io e Penelope ci incontriamo per parlare della gara.
- dimmi che posso venire.
- Puoi venire. Ma ti dico io quando. Ti faccio un cenno con la mano. Ora vado a dormire. ‘Notte
-notte Blaise
Draco tornò nella sua stanza con quel nome per la testa.
Penelope Light. Draco giurò che non se lo sarebbe mai dimenticato.
 
 
Note: so di essere un po’ in ritardo ma ieri avevo l’orale e non ho potuto scrivere nulla. Questo capitolo non voleva proprio scriversi e mi sono scervellata sui nomi quindi se usate una qualsiasi cosa di questa storia citatela! Come vi è sembrato? Sorpresi eh che non è Draco il partner di Hermione? In effetti l’idea mi è venuta leggendo una recensione della mia storia. Recensite mi raccomando! Confido in voi!
Gaia_MissMalfoy

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Capitolo 6
*** The Sky in Your Eyes ***


Hermione era tornata tardi nel suo dormitorio quindi aveva messo da parte la lettera per leggerla il mattino seguente, Ginny era arrivata poco dopo di lei e si era messa a dormire come l’amica. Il mattino dopo il ballo Hermione pensò che non gli era mai sembrato così difficile alzarsi dal letto. Si cambiò, si struccò e notò con piacere che il suo viso era tornato normale; dopo aver rifatto il letto si sedette e prese la lettera dal comodino per leggerne il contenuto.
 
Cara signorina Granger,
speriamo vivamente che le sia piaciuta la serata di ieri e che il cibo sia stato di suo gradimento. Ora, dopo i convenevoli, sarei lieto di comunicarle le regole dei giochi che si svolgeranno il prossimo fine settimana; naturalmente so che lei conosce bene quelle del Quiddich ma questo gioco è leggermente diverso. Come ben sa, il Boccino è una pallina molto veloce che non tutti sono capaci di prendere, per questo,  abbiamo scelto come prima prova quella che si rivelerà essere una gara di “prontezza di riflessi e agilità”;  per mettere al pari tutti gli studenti abbiamo deciso che i gareggianti avranno a disposizione le scope “nimbus 2001”, non troppo veloci ne troppo lente. Il gioco si svilupperà in questo modo: ci saranno un boccino e due bolidi. Un giocatore sarà in possesso di mazza per aiutare il suo compagno a non cadere dalla scopa per via del bolide della squadra avversaria. Il bolide subirà un incantesimo che permetterà al battitore di controllarlo; ogni coppia avrà un bolide e una mazza per difendere e il campo sarà diviso in quattro in modo che si possano giocare più partite. Chi prende prima il boccino vince. Entro giovedì saranno comunicati gli orari in cui dovrete presentarvi, inoltre dovrete scrivere su un foglio il ruolo che coprirete durante la competizione e il vostro nome (quello che avete scelto per la gara)che poi consegnerete al vostro coordinatore. Per la divisa non si preoccupi, signorina Granger, se non ne possiede già una troverà una divisa della scuola ai piedi del suo letto il giorno della competizione. Quasi dimenticavo, dovrete scegliere un nome per la vostra squadra che deve essere composto almeno da due parole, una deve rappresentare qualcosa del mondo della magia magico e deve essere presente sul foglio che deve conegnare alla professoressa Mc Granitt.
Con ossequi,                                 Albus Percival Wulfric Brian Silente
 
- Merda!- impreco la riccia Grifondoro.
- Herm… che hai da brontolare di mattina? – chiese Ginny, che si era appena svegliata.
-nulla, solo che preferivo non gareggiare nella prima prova. Sicuramente sarò una schiappa però almeno Mark sa giocare.
- Mmh- replicò la rossa alzandosi e andando in Bagno.
Hermione guardò l’ ora.
- per Godric! Ginny è tardissimo, sbrigati o non arriveremo in tempo alle lezioni!
- Herm sono soltanto le undici meno dieci!
- dobbiamo anche incontrare Ron e Harry, lo sai che odio il ritardo quindi sbrigati!
- si, si. Tu scendi io ti raggiungo.
-mi raccomando!
La ragazza scese nella sala comune per aspettare Ron ed Harry. Si era seduta sulla poltrona quando vide spuntare una testa rossa dalle scale. “Ron” pensò, ma invece di Ron la accolse il sorriso sgargiante e scherzoso di Fred.  – Ciao Hermione! È tantissimo che non ci vediamo!
La salutò il ragazzo.
- ciao Fred! Come stai?
- me la cavo. Tu?
- benone. Ho saputo che la Umbridge vi ha messo in punizione.
- oh si. Niente di che ma credo che se ci facciamo mettere in punizione di nuovo ci sequestra le scope.
- anche a voi a fatto scrivere con quella stramaledetta penna?
- si ma ormai la ferita è quasi guarita.
- dovreste denunciare tutto a Silente!
- no non ce ne è bisogno. Piuttosto, come ti è sembrato il ballo? Io mi sono divertito molto, la ragazza che è con me è molto simpatica.
- io mi sono divertita tantissimo! Che nome ti sei dato?
- Miles Moore. Ho detto alla mia partner di chiamarmi Les. Il tuo qual è?
-  Io sono Penelope Light, detta Nel. Il mio partner si chiama Mark Dunningtone, come si chiama la tua?
- Grace Thompson. È tosta.
- sono felice per te;  Mark è dolcissimo e simpatico.
-  Abbiamo beccato delle serpi molto strane Hermione!
- puoi chiamarmi anche Herm, se ti va.
- si. Non credo che ci sia un abbreviazione per il mio nome ma va bene così. Per questo ho scelto Miles.
- mi piace il nome Miles. Anche Les non è male come abbreviazione però.
Dopo poco ci furono dei passi sulle scale ed arrivarono Harry e Ron.
- Mi ha fatto piacere la nostra chiacchierata Herm. Dovemo rifarlo qualche volta.
- quando vuoi, Fred. Ora ti saluto perché vado a mangiare. Ci vediamo.
- ciao Hermione.
Hermione salutò Fred e poi si avviò in sala  grande. Non avevano nemmeno fatto colazione, ma ormai era tardi. Dopo pranzo il tempo volò fra le lezioni di trasfigurazione e Erbologia ed arrivò il momento per Hermione di incontrare Mark; quindi entrò in un bagno e si trasfigurò il viso e i capelli che lasciò sciolti. Le comparve un biglietto in mano “sono Mark. Volevo chiederti se posso portare un amico. Se tu sei d’accordo, quando abbiamo finito di parlare della gara gli dico di venire” Hermione buttò un “Si” veloce sulla carta e lo rimandò indietro.  Dopo poco arrivò nel cortile interno e vide Mark che, seduto sull’erba, la stava aspettando.
 
Mezz’ora prima, dormitorio Serpeverde
 
Draco stava leggendo, ormai aveva finito da almeno un mese il romanzo che sua madre gli aveva regalato e adesso stava leggendo un altro libro. Aveva preso in prestito dalla biblioteca una copia de “il Quiddich attraverso i secoli” e si stava documentando sulle origini del boccino per captarne qualcosa di utile.  Dopo poco Blaise, il suo migliore amico, entrò nella stanza senza bussare facendo alzare la testa al biondo Serpeverde.
- ascoltami bene, io ora chiedo a Penelope se puoi venire. Se lei è d’accordo ti mando un biglietto. Ok?
- si. – rispose lui continuando a leggere
- per Salazar, Draco! Ascoltami quando ti parlo!
- si ho capito!
- per favore, lascia qui la tua acidità e il tuo cattivo umore quando vieni. Se vieni. Ora chiedo.- scrisse un fogliettino è lo inviò aspettando la risposta da Nel che arrivò subito.
- ha detto di si. Ora vado. Cia’-
Lui stava ancora leggendo quando Blaise era uscito ma in realtà la sua mente lavorava frenetica, aveva intenzione di fare una bella figura quindi si impegnò per qualche minuto a sostituire il suo ghigno Made in Malfoy con un bel sorriso. Si immaginava già la ragazza davanti a se con un sorriso altrettanto bello, ma doveva ricordarsi che quello non era il suo vero aspetto. Con questo avrebbe fatto i conti dopo.
 
- Ciao Mark!
- ciao Nel. Sei stupenda anche con la divisa scolastica.
- grazie. Anche tu non sei male- rispose lei arrossendo e sedendosi davanti a Mark
-allora, hai portato la tua lettera?
- certo. Eccola qua.- disse lei tirando fuori la sua lettera
- Silente non ci ha detto che dobbiamo dare un nome alla squadra.
-Però scommetto che voi non sapete che durante la gara dovremo indossare anche i nostri braccialetti e che dovremo attaccarci un mini-boccino in allegato con la lettera.
- ma a me non lo ha dato.
- lo so, Nel. Lo ha dato a me. Eccolo. – la ragazza guardò attentamente il piccolo ciondolo, era verde ed aveva le ali rosse. Lo mise nella borsa.
- sai che tipo di incanto verrà applicato sui bolidi?- chiese lui
- non ne ho idea. Ma so che farò una brutta figura comunque. Tu in che ruolo giochi meglio? Battitore o Cercatore?
- non posso dirti il mio ruolo nella squadra ma mi trovo meglio come battitore. Inoltre ho sicuramente più forza di te quindi ti difenderei meglio. Se vuoi possiamo allenarci questa settimana, magari così potresti sentirti più sicura.
- credo che sia la cosa migliore e poi non ho mai giocato a Quiddich.
-tranquilla non è difficile. Vuoi che ti spieghi le regole?
- no. Le conosco, ho preso molte volte il Quiddich attraverso i secoli quindi posso dire di conoscerle abbastanza bene.
- dove potremmo allenarci?- Hermione si mise a pensare, potevano usare la stanza delle necessità ma doveva vedere quando c’erano le riunioni dell’ES.
- non lo so. Quante volte dovremmo vederci?
- almeno tre da qui al termine della prova.-  Hermione cercò di ricordarsi quando aveva la riunione con l’ES, ma dato che non le veniva in mente con fare non curante tirò fuori il suo Galeone e sbirciò la data. – io giovedì non posso.
- mercoledì, venerdì e sabato?
- si, a me va bene.
- ma dove ci incontriamo?
- Mmh…- Hermione fece finta di pensarci su un attimo anche se sapeva bene la risposta. – Potremmo incontrarci nella stanza delle necessità. Spero  che tu sappia cos’è.
- si,la conosco. Va bene allora è deciso.
- a che ora?
- dopo le lezioni così fino a cena possiamo allenarci. – si fissò la mano per qualche secondo  – finchè non ti stanchi, quando ti sei stancata smettiamo, così decidiamo anche il nome della nostra squadra – aggiunse poi notando l’occhiataccia  che la ragazza gli aveva lanciato.
- puoi chiamare il tuo amico se vuoi.- rispose invece lei. Mark scrisse un bigliettino che inviò e dopo qualche minuto si unì a loro un ragazzo con i capelli nocciola e gli occhi grigio tempesta. Hermione guardò i suoi occhi e sbiancò leggermente. Le sembrava di averli già visti, ma non a scuola, da qualche parte e questo la inquietava  – Piacere, io sono Will Campbell. Ma puoi chiamarmi Will o Bell- disse salutando la ragazza con un sorriso. “oltre che carino è anche gentile” pensò Hermione “ricordati che quello non è il suo vero aspetto” le disse una vocina. – il piacere è mio, mi chiamo Penelope Light. Puoi chiamarmi Nel. – rispose  cordiale
- allora Nel, facciamo un po’ di conoscenza ti va?
- si. Dunque qual è la tua materia preferita, Bell?
- pozioni. Credo che pozioni sia la materia dove vado meglio e quindi è la mia preferita. Immagino che la tua sia trasfigurazione. Vero?
- assolutamente no. – rispose lei divertita – il fatto che vado molto bene in quella materia non significa che sia la mia preferita. Comunque sono Incantesimi e Antiche Rune.
- immagino che il cappello parlante abbia avuto molta difficoltà a smistarti.
- in effetti si. Per lui io andavo bene per tutte le casate ma alla fine a scelto lo stemma rosso per me.
- con me non ha avuto dubbi, appena ha toccato i miei capelli ha urlato “Serpeverde” con una voce alquanto strana. – fece un verso nel tentativo di imitare il cappello ma finì quasi per strozzarsi con la sua stessa saliva facendo scoppiare tutti a ridere.
- inizi a starmi simpatico Will.
- ne sono contento. Conosci per caso una ragazza che si chiama Emery Knight? È la mia compagna e credo che sia una serpe mancata.
-Emery?? È la mia migliore amica e condividiamo la stanza.- “me la pagherai Emery. Non mi potevi dire che era la tua migliore amica??” pensò Will.
- beh, ha un bel caratterino.- disse invece
- dato che state facendo amicizia velocemente, proporrei un uscita a Hogsmeade insieme, porta anche la tua amica se vuoi.- si intromise Mark –sono l’unico che non la conosce e mi farebbe molto piacere.
- a me va bene, domenica? –chiese Hermione
- si, dopo la gara. Così ci conosciamo meglio.- rispose il ragazzo.
A un certo punto notarono che tutti gli studenti si stavano raggruppando –deve essere ora di cena- commentò Will
- Si, sono le otto. Io ragazzi devo andare. Ho un appuntamento con i miei amici. Ciao Mark, ci vediamo mercoledì. Will è stato un piacere conoscerti, credo che diventeremo ottimi amici, ci vediamo domenica alla gara. – rispose sbrigativa lei salutandoli e dirigendosi verso il bagno più vicino. Mentre camminava ripensò alla frase che aveva detto “credo che diventeremo ottimi amici”. “Magari anche qualcosa di più” si disse. Quello non è il suo vero aspetto. La frase le appariva chiara nella mente come se fosse scritta su un cartello bianco. Arrivò in bagno dopo quella che sembrava un eternità e fece tornare il suo viso normale per poi andare in sala grande. Aveva bisogno di parlaare con Ginny. Appena la individuò le corse incontro.
- Ginny, ho bisogno di parlarti.
- dimmi pure Hermione.
-… in privato...
-ok.- disse uscendo – è successo qualcosa di grave?- chiese preoccupata
– no, stai tranquilla. Non volevo spaventarti. Ascolta, oggi mi sono vista con Mark- iniziò Hermione.
- e quindi? dove sta il problema?- chiese Ginny perplessa –fammi finire. Lui ha portato un duo amico, si chiama… Will- disse
 –Campbell? Will Campbell? L’altra sera non faceva che fissarti ma è un bravo ragazzo.
- si, lui. Sembrava molto interessato a me e quando ho salutato Dunn dicendo “ci vediamo mercoledì” è trasalito. Io non so come comportarmi...
- è tutto questo il problema? Come si è’ comportato con te?
- si è comportato molto bene, è stato gentile, cordiale e sarcastico ma non è solo questo il problema.
- allora qual è?
- Ginny… i suoi occhi. Io li ho già visti da qualche parte ma non a scuola. Mi fa paura…
- posso chiedergli se ha cambiato il colore dei suoi occhi per la gara. Non capisco per quale motivo debbano farti paura
- Ginny… la sfumatura dei suoi occhi… va dal grigio del mare in tempesta all’azzuro magnetico del cielo…  non so dove l’ho vista.
- hai paura dell’ignoto? Hai paura di scoprire dove li hai già visti?
-si
- allora fai una cosa. Immagina di averli visti in un posto molto familiare a te, magari immagina una persona con quella sfumatura e convinciti che è li che li hai visti, li hai visti ed erano talmente belli che ti sono rimasti in testa. –Hermione ci provò e si sentì subito meglio.
- sto meglio, grazie. Ah, mi ha detto Mark che dopo la gara possiamo andare a Hogsmead; io, lui, Will e, se vuoi, tu.
-io? ma…
-Ha detto esplicitamente che vuole conoscerti. – la interruppe la mora
- quindi non mancare- concluse poi, dirigendosi a cena.
 
Draco era seduto a tavola con il suo aspetto di sempre, vide la Mezzosangue arrivare e trascinare la Weasley femmina fuori dalla sala. Aveva di meglio da fare che impicciarsi ma voleva sentire comunque quello che dicevano quindi decise che dopo un po’ si sarebbe alzato con la scusa di andare in bagno e si sarebbe disilluso per ascoltare meglio. Nel frattempo pensava. Pensava a Penelope, agli occhi di Penelope. Se non fossero del colore dell’oro colato avrebbe potuto dire di aver visto il cielo nei suoi occhi. Ma non era questo che l’aveva colpito. Lui li aveva già visti . Non lo sapeva dove ma era certo di aver già ammirato l’oro di nei suoi occhi, in un certo senso gli faceva paura il pensiero di scoprire questa informazione. Si alzò e uscì dopo aver biascicato un “vado in bagno”. Si disilluse e si appiattì contro il muro per sentire
-…non so dove l’ho vista.
- hai paura dell’ignoto? Hai paura di scoprire li hai già visti?
-si
- allora fai una cosa. Immagina di averli visti in un posto molto familiare a te, magari immagina una persona con la stessa sfumatura di cui mi hai parlato e convinciti che è li che li hai visti, li hai visti ed erano talmente belli che ti sono rimasti in testa…
Non sapeva di cosa stavano parlando ma appena avrebbe avuto l’occasione avrebbe rinfacciato alla Mezzosangue quella paura; prima però doveva scoprire qualcosa di più.
Ma ancora non sapeva che lei aveva la sua stessa paura.
 
 
 
 
Note:
bene! Siamo arrivati  alla fine di questo travagliato capitolo. Dove avranno già visto i rispettivi occhi? Chi vincerà la gara? Cosa succederà? Scoprirete tutto, nel prossimo capitolo. RECENSITE!
Gaia_MissMalfoy

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Capitolo 7
*** The Quiddich match ***


Nei giorni dopo il loro incontro si erano allenati duramente e Hermione ora vantava l’agilità di un vampiro. Era strano vedere la ragazza mentre rincorreva un boccino schivando bolidi con una Ninbus 2001, tutto gentilmente offerto dalla stanza delle necessità.
la mattina del loro primo allenamento era arrivata una lettera a entrambi che diceva che si sarebbero dovuti presentare alla competizione alle ore 15:30 di domenica; erano i primi del pomeriggio.
Adesso era il pomeriggio di sabato ed era da almeno due ore che si stavano allenando. – Dai Nel! Attenta! – hermione schivò il bolide con destrezza e si lancò alla rincorsa di un boccino piuttosto veloce.
– Preso! – dopo poco il boccino brillò nella sua mano, illuminato dalla luce di una finestra che avevano fatto apparire loro due. Era stato incantato in modo che ogni volta che volava e veniva preso aumentasse la sua velocità. Ormai la ragazza conosceva tutte le curvature in cui volava quel boccino; scese trionfante dalla scopa con il piccolo oggetto alato nella mano e i capelli tutti arruffati.
 – Dunn! L’ ho preso!- esclamò con un sorriso radioso
- Brava la mia cercatrice!-  disse lui scendendo dalla sua scopa e battendole il cinque  - stai diventando più brava di me a giocare a Quiddich, e poi dicevi che eri una frana! – continuò poi lui lasciandosi cadere su un divanetto rosso. Lei si sedette sulla poltrona davanti al suo compagno e proseguì – non potrei mai superarti , ma passiamo a cose più importanti. Che nome diamo alla nostra squadra Dunn? –
- io proporrei il nome di un animale e un colore –
- ma è banale! –
- proprio perché è banale non lo sceglierà nessuno Nel!
- vediamo, se non trovimo nulla di meglio usiamo la tua tecnica
- affare fatto.- rispose il ragazzo con un ghigno appena accennato.
- potremmo chiamarci…
- Draghi freccia!- concluse con entusiasmo Mark, accendendo il caminetto. Iniziava a fare freddo anche se ottobre era passato da poco. - No… sembra… una razza di draghi! – rispose ridendo – Strillettere Sagge!- propose con l’aria di chi aveva appena ricevuto un illuminazione.
- no… sa molto di incitamento a mandare le strillettere, ti immagini, una manifestazione dove la gente urla “strillettere sagge! Strillettere sagge” – scoppiò in una sonora risata. Si fermarono a riflettere mentre il caminetto che avevano acceso pochi minuti prima sfavillava e scoppiettava creando una fonte di luce e rendendo accogliente la stanza; sembrava che sputasse perché i tizzioni si alzavano e poi cadevano fuori da esso. A un certo punto Mark alzò lo sguardo:
–Scope Ruggenti!
- Mark ti ricordo che solo la prima competizione è sportiva ma invece il nome lo dovremmo tenere per tutta la gara!
- ma se me le bocci tutte, come facciamo a trovare un nome?- chiese lui in tono sarcastico e con un mezzo sorriso abbozzato sulle labbra
- lo so ma non mi piace molt...- smise di parlare di colpo, come a un televisore a cui si toglie il volume, poi scoppiò a ridere
- Nel? Stai bene?- chiese Mark guardando con aria interrogativa la sua bionda compagna.
- Mark… tu una volta mi hai detto che tuo cugino odia gli Avvincini… e che tu li trovi pieni di volontà. Quindi… Avvincini Grintosi!
-stai scherzando vero?
- no, inoltre è una cosa che ci rapprsenta perché nessuno sa di quel discorso
- hai ragione. Non è male.
- caro Dunn, benvenuto negli avvincini Grintosi!
Intanto un certo serpeverde stava parlando con la sua compagna.
- Emery, decidi tu il nome non mi interessa
-ok… ci chiamiamo Gufi Veloci noi.
-come ti pare, anche se è orribile- non si erano allenati per niente durante la settimana e avevano stabilito che Draco avrebbe difeso Emery dal bolide. Non ne avevano parlato molto perché Draco non aveva molta voglia. Non le piaceva quella ragazza, era simpatica ma non era il tuo tipo. Al contrario, non faceva altro che pensare a Penelope. Era bellissima nella sua semplicità e non era scorbutica come Emery a parer suo.
- hey! Ascoltami – e soprattutto non era così rompipalle
- cosa c’è ora?
- devi essere puntuale o i gufi da veloci diventano assassini- lo facevano ridere le sue minacce, erano sempre così creative.
- ricevuto
 
Il pomeriggio di domenica era arrivato in tutta fretta e per scaramanzia Hermione e Mark si erano visti nella stanza delle necessità per supportarsi a vicenda e fare un po di riscaldamento prima della gara. La scuola aveva assegnato a Hermione una divisa che era tre volte lei ma con un incantesimo restringente l’aveva fatta diventare della sua taglia. Appena se la infilò scomparì il numero dietro e apparve il suo nome e quello della sua squadra con un logo. Lo guardò meglio, era un Avvincino  con i denti sguainati su sfondo rosso, non sembrava cattivo, piuttosto trasmetteva una certa carica.  Appena l’aveva vista si era chiesta se anche Mark la aveva così e ne aveva avuto la conferma appena era entrata, secondo lei Mark stava benissimo in rosso. ma lui non sembrava contento.
- Anche tu? Pensavo che fossi diventato pazzo.
- no, perché se sei matto tu lo sono anche io.
Si riscaldarono un poco i muscoli prima di dirigersi verso il campo di Quiddich che, notarono subito, era stato diviso in quattro da quattro tondi muri di vetro che lasciavano una specie di rombo al centro dove i telecronisti commentavano le competizioni sorvegliati ognuno da un professore. Il telecronista assegnato agli “Avvincini Grintosi” era Dean Thomas controllato a vista dalla Mc Granitt. Entrarono nella loro parte di campo e fecero un altro po’ di stratching mentre aspettavano la squadra avversaria, stsero un po l gamba sinistra, un po’ la destra, il gomito e…
- Ahhhhh! – un grido squarciò l’aria facendo girare tutti i presenti verso uno dei campi dal lato sinistro. Hermione vide una testa rossa e ebbe l’impulso di correre ma si ricordò che nessuno dei Weasley aveva lasciato i capelli al loro colore naturale. Dopo l’incidente videro due scope comparire due nimbus 2001 davanti ai loro occhi e capirono che era il momento di iniziare; salirono in sella in attesa del fischio del telecronista che faceva anche da arbitro. Dean fischiò liberando i bolidi (uno rosso e uno viola, colore dell’altra squadra, gli Schiopodi Irrilevanti)e il boccino per poi partire con la telecronaca:
- l’arbitro, ossia io, libera le palle e i giocatori si dispongono in campo. Il boccino vola velocissimo e una ragazza che dovrebbe essere Penelope Light si lancia all’inseguimento della pallina dorata seguita a ruota da… Williams? Che sembra non riuscire a starle dietro. Parte un bolide dagli Schiopodi Irrilevanti che tenta di colpire la Penelope su un braccio, ma la ragazza lo schiva con disinteresse e lo reindirizza a Williams che lo prende di striscio con la coda della scopa.- la partita proseguì nello stesso modo per qualche minuto quando…
-  jhonson si avvicina a Light e cerca di farla suicida…
- thomas!
- si professoressa! Jhonson commette un palese e schifoso…
- thomas! Non mi costringa a toglierle la carica di telecronista!
- va bene professoressa! Insomma jhonson cerca di buttare giù dalla scopa la cercatrice degli Avvincini Grintosi commettendo un fallo evidente ma si becca il bolide della squadra avversaria in piena schiena proprio mentre con una splendida mossa PENELOPE LIGHT PRENDE IL BOCCINO! Gli Avvincini Grintosi vincono la partita! -
Hermione scese in picchiata verso terra e lasciata la scopa si mise a correre verso Mark, sceso anche lui da poco, abbracciandolo di slancio con il boccino dorato che brillava ancora nelle sue maniaffusolate, coperte dai guanti di pelle nera.

 
 
NOTE:
apprezzate questo capitolo vi prego! Sono stata fino a mezzanotte e 16 a scrivere. So che i nomi delle squadre sono un po’ banali ma non mi è venuto nulla di meglio. Se state pensando che la nostrab herm abbia finito di fare gli incubi vi sbagliate di grosso! Lei continua a farli ma non cambiano quindi nonl’ho scritto. Sono perennemente in ritardo ma non cruciatemi e recensitelo per favore. So che la telecronaca assomiglia molto a quella della Pietra Filosofale e infatti mi sono ispirata da li ma solo per un pezzo. Non ho altro da dire. Ci vediamo la prossima settimana! Mi raccomando RECENSITE!

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Capitolo 8
*** the Weasley ***


La competizione era finta da un po’ ma lei stavo ancora abbracciando MarkQuando si sono  staccati Dean che cercava di dire qualcosa:
- Complimenti per la vittoria, questo è per la squadra vincitrice. C’è dentro le regole della vostra prossima competizione e quando si terrà.
Non la aprirono subito,  avevano deciso che l’avrebbero aperta il giorno in cui si sarebbero visti per fare un po’ di esercizio.  Quel giorno si sarebbero deicati solo ai festeggiamenti. Hermione mandò un messaggio a Ginny per sapere quando avrebbero avuto la partita, due minuti dopo arrivò la risposta – ORA, campo presidiato dalla Sprite e da Neville- i due si avvicinarono al campo indicato e guardarono la competizione dei “Gufi Veloci”. Il boccino era già stato liberato e quando erano arrivati Emery lo stava rincorrendo con alle calcagna il cercatore  dei “Draghi Scozzesi” e solo dopo mezz’ora riuscì a prenderlo. Scese trionfante ma non corse ad abbracciare Will come lei aveva fatto con Mark ma corse ad abbracciare lei e le chiese come se l’erano cavata. Andarono a prendersi la burrobirra, lei e Mark avrebbero aperto dopo la lettera .  il locale era pieno zeppo di  gente e per i quattro ragazzi facevano fatica a trovare un tavolo per accomodarsi. Tutti gli occhi erano puntati su Penelope che invece aveva occhi solo per Will il quale le lanciava qualche occhiata fugace quando lei non lo guardava. Finalmente trovarono un tavolo in fondo al locale.
- quindi come è andata? – aveva chiesto Ginny appena si erano seduti al tavolo, appendendo i cappotti che si erano portati alla sedia. – oh benissimo, ho preso il boccino dopo mezz’ora, più o meno.- rispose Hermione eccitata
- tu? Tu hai preso il boccino Nel? Tu che non sai giocare a Quiddich?- chiese l’amica stupita
- si, non chiedermi come, non lo so. Però mi sono allenata con Mark e questo ha aiutato.- Arrivò Madame Rosmerta per prendere le ordinazioni, “quattro burrobirre con un po’ di cannella sulla mia” aveva aggiunto quando era arrivata.
- ho visto la vostra partita da lontano, bella presa Nel. Complimenti, non pensavo che una ragazza potesse fare una virata del genere e prendere il boccino.
- Grazie ma se ci sono riuscita è frutto degli allenamenti con Mark.-
Arrivarono quattro burrobirre piene fino all’orlo, tutti avevano bisogno di una bella burrobirra e quindi affondarono il viso nel boccale mandando giù il primo sorso. Hermione notò che Will le lanciava qualche sguardo divertito con una punta di malizia e arrossì fino alla punta delle orecchie.  Finirono di bere piano piano la bevanda sorseggiandola e poi la appoggiarono sul tavolo. Per il resto della serata Will ci provava con Penelope, le faceva complimenti sulla partita e cercava di scoprire informazioni su di lei e sulla sua vita privata con domande da esperto.  Non si capiva che ci stava provando e se si tutti davano segno di non aver colto le intenzioni. Naturalmente sia Emery che Mark erano a conoscenza della cotta che Will si era preso per Penelope  e che lei in parte ricambiava ma non dicevano nulla ugualmente.  Quando uscirono
dal locale passeggiarono per un po’ sulla via principale per poi avvicinarsi a una fontana nella piazza centrale del paese e sedersi su una panchina vicino. La panchina era stata pitturata di verde ma la tinta si era consumata con gli anni e ora stava lasciando posto alle striature marroni del legno. La fontana non era male, si trovava nel  centro esatto della piazza ed era di un bianco accecante, dalle mani di due creature che sembravano sirene zampillava acqua limpida, le sirene si tenevano a braccetto e avevano le lunghe code incrociate in una spirale. I capelli ricadevano morbidi su una spalla ed avevano un intrecciatura che sembrava una corona, dato che era solo nella parte alta della testa e avevano appuntate due stelle marine scarlatte, le uniche cose colorate; erano entrambe sedute su uno scoglio.  Hermione si avvicinò alla fontana per guardarla meglio e dopo un po’ Will la raggiunse appoggiandosi al bordo della vasca.
- mi è sempre piaciuta questa fontana. Mi tranquillizza guardarla.
- io non l’ho mai vista. La vedo oggi per la prima volta.
- sai Nel, mi stai molto simpatica.- disse lui con un mezzo sorriso
- anche tu.
-se vuoi potremmo vederci qualche volta.- bum! Chissà perché quella domanda se l’era aspettata. Non poteva sapere che intenzioni avevsse ma aveva deciso di dargli un opportunità.
- va bene. Chi chia…
- ti contatto io.-
La ragazza tornò dagli altri e tutti insieme si incamminarono verso una passaporta.  Iniziava a fare freddo, soprattutto perché l’umidità creava un afa molto fastidiosa dando l’ impressione di sguazzare in un mare invisibile e ghiacciato; tutti furono visibilmente sollevati.  Si salutarono appena arrivati a Hogwarts e ogniuno andò vero i propri dormitori. Ma nessuno quella notte avrebbe dormito come si deve. Infatti un urlo lacerò i dormitori Grifondoro, Harry aveva sognato che il signor Weasley veniva attaccato da un serpente quindi venne portato dal preside, accompagnato dalla  Mc Granitt,  mentre tutti i fratelli Weasley e Hermione venivano svegliati. Nello studio del professor Silente regnava una tensione alquanto strana ma tutto si alleggerì quando una notizia arrivò dal quadro di un vecchio preside: il signor Weasley era stato trovato appena in tempo e con la prima passaporta tutti i suoi figli lo avrebbero raggiunto. Dopo l’inquietante episodio , nessuno dormì bene e il ricorrente incubo aprì le sue faauci per inghiottire Hermione nel sonno.
 
 
Note: so molto bene che questo capitolo è un po’ corto ma non è stato facile scriverlo anche perché è di passaggio. Spero che vi piaccia e vi prego in ginocchio Recensitelo.
Gaia_MissMalfoy

 

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Capitolo 9
*** Dear Avvincini Grintosi ***


Era arrivato il martedì del loro allenamento, hermione era nervosa e ansiosa di sapere quale fosse la seconda proova che quasi si stava per dimenticare di trasfigurarsi il viso. I suoi capelli diventarono biondi di colpo e il suo viso prese forma. Si legò i capelli in una coda alta mentre usciva dal ritratto della Signora Grassa. Si mise a correre per raggiungere la stanza delle necessità e varcò la porta, si mise a sedere su una poltroncina  rossa in attesa di Mark. Si guardò intorno, la stanza aveva due grandi finestre, il caminetto acceso, due poltrone e un armadietto.  Pensò che forse era il momento di festeggiare, chiuse gli occhi e pensò intensamente; quando aprì gli occhi vide il cambiamento. La stanza adesso era piena di festoni ed era apparso un tavolino dove sopra alloggiava una piccola torta all’arancia con chicchi di cioccolato e una bottiglia di Idromele. La porta si aprì ed entrò Mark. Si fermò sulla soglia a contemplare tutti i festoni e le cose che la ragazza aveva fatto apparire.
- Hai fatto tu questo? – chiese
- si – rispose lei arrossendo
- beh, è molto allettante quella torta – rispose con semplicità
Si avvicinò e insieme tagliarono la torta in otto fette. Ne presero due ciascuno e mangiarono. Dopo che ebbero bevuto l’idromele si misero al lavoro. Mark tirò fuori la lettera del preside e iniziò a leggere ad alta voce imitando il preside e facendo ridere la ragazza.
 
Cari Avvincini Grintosi,
congratulazioni per la vostra vittoria!
La professoressa Mc Granitt mi ha riferito dell’impressionante manovra della signiorina Light. Complimenti! Dunque, la prossima prova si dividerà in due fasi ma abbiamo deciso che ogni fase è una prova a se. La prima fase consiste nel costruire un fortino con il materiale che troverete al limitare della foresta proebita. Dove lo costruirete? Abbaimo scelto una zona di 3Km x 3Km nella foresta, essa sarà delimitata e chiunque cercherà di oltrepassare la linea rossa o di entrare dentro la zona verrà prontamente respinto. Una volta dentro dovrete viverci per tre giorni e cercare di trovare i fortini degli altri senza farvi vedere. Naturalmente potete usare qualsiasi incantesimo per camuffarvi o proteggere il vostro forrtino tuttavia non potete nasconderlo con l’ausilio della bacchetta. Dovrete vederevela da soli per ogni cosa, dal cibo all’acqua per lavarvi e per bere. Dal cstello potrete portare solamente uno zaino da 10 litri e mettervi ciò che volete, ma una volta dentro non potete uscire. Il primo giorno vi arriverà una cassetta circa all’ora di pranzo e il cibo che ci sarà dentro dovrà bastarvi per tutti e tre i giorni. Dovrete presentarvi la mattina di venerdì per dare inizio alla prova, dovrete indossare le tute che troverete ai piedi del vostro letto. La seconda fase della prova sarà specificata al termine della prima.  Spero di essere stato abbastanza breve.
I miei ossequi
Albus Percival Wulfric Brian Silente
 
Quando Mark terminò di leggere avevano entrambi una faccia sconvolta.
- Nella Foresta Proebita?! – urlarono
- Ma, non eè posssibile! La foresta è PROEBITA a tutti gli sudenti!
- Nel, lui è il preside, può fare quello che vuole!
- lo so. Non penso che ci farà ammazzare quindi tanto vale provarci.
- da domani fino a venerdì ci troveremo qui alla stessa ora per allenarci. Va bene?- chiese lui. La ragazza tirò fuori il galeone e facendo finta di giocarci lesse l’ora  e il giorno del prossimo incontro dell’ES
-  Giovedì posso solo fino alle 17.30
- per quell’ora avremo finito.
- ora devo andare. Ci vediamo domani per organizzarci. – la ragazza si avviò lungo il corridoio pensierosa. Mentre camminava assorta nei suoi pensieri qualcuno la tirò dentro uno sgabuzzino.


NOTE:
So perfettamente di essere in ritardo cronico ma non ho avuto ne il tempo ne la fantasia di scrivere e il "blocco dello scrittore" è più vivo che mai. spero vi piaccia. Gaia_MissMalfoy

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Capitolo 10
*** A Good Scout ***


La ragazza si sentì tirare dentro uno sgabuzzino e volle urlare ma una mano le tappò la bocca. Lei non si allarmò rimase calma, infondo non le aveva nemmeno bloccato le braccia. Non vedeva niente ma percepiva il corpo di qualcuno  che la tratteneva, gli sferrò una gomitata nel fianco e quello che si rivelò essere un lui la lasciò. La ragazza tirò fuori la bacchetta e guarddò il suo rapitore con un lumos.
- oddio, oddio scusami Will! – disse la ragazza  preoccupata inginocchiandosi accanto al ragazzo
- hai un destro potente Nel! Potresti ammazzarci un ippogrifo!
- oddio mi dispiace scusami scusami scusami! – si stava quasi per mettere a piangere.
- non preoccuparti Nel, lo hai fatto per autodifesa, stai tranquilla.
- io no-non vo-volevo farti ma-male. Scu-scusami- dice singhiozzando lievemente
- dai, vieni qui.- il ragazzo la abbracciò, sentì che profumava di fragola. Gli piaceva tantissimo. La calmò e poi continuò a parlare
- sono venuto qui perché volevo chiederti di uscire lunedì prossimo… vorresti?
- si.
- ti  aspetto alle 17.30 davanti al  portone di ingresso- detto questo uscì. Hermione  uscì dallo sgabuzzino e si mise a correre per raggiungere la biblioteca. Sarebbe stata una serata di ricerche.
 
Il giorno dopo La ragazza si presentò agli allenamenti con Mark con due rotoli di pergamena con appunti sulla sopravvivenza, un libro dui nodi e altri libri sulla sopravvivenza in generale.
- ho potato qualche appunto- disse sfinita per il peso
- ho notato. Di cosa si tratta?
- sono principalmente libri sulla sopravvivenza e qualche appunto sui nodi.
- va bene,sbrighiamoci a guardarli allora.
- se ci va bene avremo a disposizione dei pali, dei cordini e un telone
- e come facciamo a metterli insieme per fare un rifugio?
- prima di venire a Hogwarts frequentavo un gruppo di Scout e ci hanno inseegnato qualche nodo. Per i pali c’è una legatura che si chiama treppiede, mi sono allenata per riuscire a farla e ora che ho imparato te la posso insegnare.
- va bene. Ma se non ci danno queste cose come facciamo?
- ho pensato che potremmo servirci dei rami caduti e dei rametti. I cordini  li porto io insieme a un coltellino perché ci sono indispensabili.
Ho un idea, come sai nella foresta proebita c’è  moltissime sporgenze come radici, tronchi caduti e massi. La mia idea è che potremmo appoggiare a queste sporgenze e incastrare nel terreno. Anche solo per dormire. Per il resto potremmo sfruttare una serie di legature quadrate, facendo una specie di edificio senza pareti e il tetto con il telone. Se uno non vi basta potremmo duplicarlo con la maledizione Gemino.
-  molto bene, allora fammi  vedere questi nodi.
- iniziamo con la legatura quadrata – la ragazza tirò fuori un cordino lungo ed alcuni bastoni – fai una croce con entrambi i rami e un nodo parlato vicino all’incrocio su quello orizzontale…
- un nodo che?
- un nodo Parlato. Te lo faccio vedere, eccolo. – disse la ragazza mostrando orgogliosa il nodo appena fatto – prova tu adesso – disse.
Mark armeggiò un po’ con il cordino ma poi riuscì a fare il nodo correttamente. La ragazza gli mostrò il resto della legatura. Quando ebbero finito iniziarono ad allenarsi per costruire il rifugio. La stanza delle necessità aveva appena cambiato la sua forma: erano circondati da alberi, protuberanze, felci e cespugli. Accanto a loro erano apparsi dei rami e dei cordini,; la ragazza iniziò subito a mostrare a Mark come aveva pensato di fare il rifugio.
- In alternativa potremmo arrangiarci su un albero. Ci mettiamo a dormire su un albero ciascuno e abbiamo meno probabilità di essere trovati. Ma a questo pensiamo dopo… ora ti mostro cosa ho pensato per nascondere il rifugio.- la ragazza presedelle sterpaglie e delle foglie da terra e le mise sopra il tetto del rifugio. Continuò così finchè lo ricoprì tutto e sembrò quasi che non ci fosse per niente.  Tutta contenta la ragazza decise che avrebbero messo qualcosa per capire dove erano i rifugi, un fiore colorato e appariscente che avrebbero messo di sopra il tetto.
- per l’albero ho pensato…
-Nel, va bene così.  Sei stata bravissima.
- domani dobbiamo decidere cosa fare una volta laggiù. A te sta bene se ci alleniamo anche con i nodi e le legature?
- certo. Ma ora vai, si vede che sei stanca e che non hai dormito molto. – gli disse lui comprensivo con un tono dolciastro. Si salutarono ed Hermione si incamminò nel corridoio. Questa volta sarebbe stata preparata se qualcuno la avesse tirata in uno sgabuzziono.
 

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Capitolo 11
*** San Giovanna D'Arco ***


Era quasi arrivato il giorno della gara ed Hermione si sarebbee dovuta vedere con Mark per ripassare le ultime cose. Stava camminando in corridoio, guardava i quadri assorta, cogliendo la bellezza nascosta di ogniuno. Era quasi arrivata alla stanza delle Necessità ma dato che era in anticipo di qualche minuto si soffermò a guardare un quadro di San Giovanna D’Arco. Tutti gli studenti pensavano che fosse una babbana ma in realtà era una strega abbastanza brava con i poteri, smistata a Grifondoro, andava alla scuola di Hogwarts subito dopo aver chiuso con Beatubaton. Dopo poco che la fissava il quadro parlò:
- Cosa hai da guardare ragazzina? Lo sai che non si fissa la gente?
- mi scusi, stavo riflettendo sulla sua storia, la trovo molto affascinante anche se non molti la conoscono.
- così mi lusinghi- disse Giovanna mettendosi una mano sul petto – come ti chiami?
- Hermione Granger ma per la gara sono Penelope Light
- allora sei tu la famosa studentessa  Hermione Granger. Corvonero immagino
- in realtà sono Grifondoro.
- ho un consiglio per te, cara grifondoro, stanno arrivando tempi duri e presto dovrai capire da che parte stare. Non devi avere paura di quello che stai facendo ne devi dubitare di te. Devi avere il  coraggio di affrontare le tue scelte senza esitare. Le tue scelte fanno ciò che sei, non devi avere paura.
- grazie per il consiglio, ora devo andare. È stato un piacere conoscerla.
- dammi del tu, per favore.
-ciao Giovanna.-
 
Se ne stava seduto sul letto. Ripensava a quello che era successo nello sgabuzzino. Era buffo. Lui si era fatto male ed  aveva  dovuto consolare lei. Tutto a un tratto aveva iniziato ad avere una preferenza per le fragole. Gli impegni della suadra di inquisizione lo stavano uccidendo, doveva assolutamente cogliere sul fatto Potter e i suoi Amichetti. Per la gara non era preoccupato, avrebbero trovato rifugio sugli alberi.  Tutto sarebbe andato nel verso giusto.

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Capitolo 12
*** To love is to destroy ***


Era stesa sul letto di casa sua,a Londra ed era ancora vestita con la divisa della scuola, si alzò e uscì fuori. Era tutto buio e una figura incappucciata stava venendo verso di lei, cercò la bacchetta ovunque ma non la trovava. Nel frattempo la figura si stava avvicinando ed Hermione  si girò per fuggire ma era circondata da centinaia di queste figure che si stavano stringendo in un cerchio sempre più piccolo. Hermione notò che accanto a lei c’era un animale simile a  un cane ma nero, sembrava un lupo.  si rannicchiò per terra mentre le figure incappucciate lanciavano maledizioni su di lei e sul povero animale che le stava accanto e che stava guaiendo. Era un suono impossibile da stare a sentire senza fare nulla, era a metà fra un grido di dolore e una richiesta di aiuto impossibile da ricevere, il grido di un anima perduta fra le tenebre. La ragazza aspettò la fine che non arrivò, appena aprì gli oggi notò un'altra figura incappucciata ma, al contrario delle altre, questa era vestita di bianco, un bianco accecante che risplendeva nel buio. La figura stava scacciando tutte le altre;  un lampo verde esplose dalla bacchetta di uno di quegli esseri neri e la stava per raggiungere. Chiuse gli occhi e ebbe appena in tempo per vedere il lupo saltare e essere preso in pieno dalla maledizione senza perdono al posto suo, cadendo ai suoi piedi mentre l’angelo trafiggeva l’uccisore con una spada. Si buttò in ginocchio sul corpo del lupo cercando un barlume di  luce nei suoi occhi spenti, era davvero un bell’animale. Si girò di poco vedendo l’ angelo che le veniva incontro, sul pavimento vicino ai suoi piedi notò una semplice scritta “Amare è Distruggere”.  Non ne capiva il significato, si alzò e iniziò a camminare verso l’angelo, era vicinissimo, ma ancora non riusciva a vedere il suo viso. Amare è distruggere. Amare è distruggere. Ma cosa significava?
 
Stava per arrivare il momento. Fra circa mezz’ora si sarebbe ritrovata nella foresta proebita a cercare dei fortini. La tensione si sentiva nell’aria come un percorso a ostacoli fatto di corde tese. Si infilò la sua divisa e il suo viso si trasfigurò da solo. Si diresse verso la porta del dormitorio con il suo zainetto da 10 litri. Dentro aveva messo il coltellino, cordini a volontà, un telone e un libro sulla sopravvivenza. Non pesava molto. La ragazza arrivò nel punto di ritrovo, per la gara bisognava indossare il braccialetto con il boccino e aggiungerci il ciondolo di un ascia. Vide Mark e lo raggiunse, stava ancora pensando a quella frase nel suo sogno ma malgrado i suoi sforzi non riusciva a coglierne il significato. Dopo essersi salutati in modo molto allegro andarono a vedere i materiali a loro disposizione. Avevano dei pali, cordini, un telone, due coperte e un cestino con del cibo per squadra. Hermione prese le cose destinate alla squadra e le mise in un angolo con l’aiuto di Mark per poi correre  a cercare Ginny e Will. Trovò la ragazza che sbraitava ordini a will, imponendogli di muoversi e aiutarla a portare il materiale. Lei e Will si salutarono un po’ imbarazzati e si scambiarono qualche occhiata fugace mentre discutevano di allearsi. Decisero di mettere i loro rifugi vicini e aiutarsi durante il turno notturno, Hermione propose di usare l’incanto di duplicazione per avere più teloni, così in modo da ripararsi meglio. Ogniuno avrebbe usato il proprio telone e avrebberi fatto i rifugi come meglio credevano. Optarono per usare i rifugi a terra e di mettersi in una parte più rialzata della foresta, di camuffare il tutto e di fare il fuoco sempre lontano dai rifugi in modo da non essere trovati per colpa del fumo o delle tracce. Al fischio iniziarono a correre per la foresta trasportando il materiale  con l’aiuto della magia ; la foresta proebita aveva un colore verde smeraldo che dava serenità. Trovarono un posto molto difficile da vedere per accamparsi, salirono una specie di scalino di un metro dove c’era una chiazza senza cespugli di spine, tante felci e qualche albero caduto da usare come sporgenza per i fortini. Iniziarono a costruire il posto dove avrebbero vissuto per altre tre giorni e scelsero il posto dove fare il fuoco, una volta messi dei fiori appariscenti e aver camuffato tutto Hermione disse con enfasi: - bene, e adesso… SCATENIAMO L’INFERNO!


scusate ma per tre settimane non ci sarò. appena posso posterò il capitolo nuovo. Gaia_MissMalfoy

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Capitolo 13
*** the trees are my friends ***


premetto che in questo capitolo ci sarà una scena un po' "spinta". dato l'avvertimento vi lascio alla lettura



POV HERMIONE
 
Neanche lo avessi detto, notai due ombre in lontananza
- Ragazzi, dentro i fortini!- dico a tutti mentre trascino Ginny, o meglio Emery, dentro quello che sarà la nostra casa per altri tre giorni mentre i ragazzi entrano nel loro senza dire nulla. Non ho pensato che se qualcuno camminasse sui rifugi questi potrebbero non reggere.per fortuna, il posto che abbiamo trovato è rialzato e difficile da raggiungere ma per sicurezza sarebbe meglio mettere un incantesimo sui fortini.  Scavo nella mente per trovare qualche incantesimo ma non me ne viene in mente uno. Sento delle voci avvicinarsi e finalmente trovo l’incanto giusto. Dopo essermi disillusa esco fuori. Punto la mia bacchetta in direzione del fortino dei maschi e dico
- renforzo maxima*- muovendo il braccio verso destra fino al fortino di me e Ginny. Dato che sono ancora disillusa cerco di capire chi si sta avvicinando. La ragazza a dei lunghi capelli biondo oro, gli occhi verdi con ciglia lunghissime e un neo molto piccolo sulla mascela destra mentre il ragazzo ha occhi e capelli neri.
- John! Muoviti a trovare un buon posto dove accamparci, ho sonno e ho fame!- stava dicendo la ragazza che mi sembra molto viziata. Il ragazzo, John, alza gli occhi al cielo e risponde un po’ scocciato
- Sarah, dovresti andartene a quel bellissimo posto chiamato Fanculo!
Ho visto la grotta prima e mi hai detto di no, poi ti ho indicato la radura e c’erano le formiche, ti ho detto che ci saremmo accampati su un albero e tu mi hai detto che non volevi spezzarti le unghie mentre salivi. Sai cosa, cercalo tu un buon posto!- sono molto più vicini di prima e decido di seguirli ma, dato che non voglio andare da sola, aspetto che si siano allontanati abbastanza per poi andare da Mark e Will. – uno di voi che venga con me, per favore, le spiegazioni dopo- dico sbrigativa, will si alza subito e mi segue fuori. – desilludo- dico con  la bacchetta puntata sul suo petto. Lo conduco attraverso la foresta cercando di vedere dove sono John e Sarah. Quando li vedo faccio segno a Will di non parlare a voce alta. – questi due sono spuntati dal nulla, ho pensato di seguirli così magari vediamo dove si accampano. Si chiamano John e Sarah.- gli spiego velocemente. Con la bacchetta creo una scia di fiori bianchi e azzurri per ritrovare la strada. Mi accorgo che lui si sta schioccando le nocche una per una ma faccio finta di non sapere che in alcune persone è segno di nervosismo.
 
POV DRACO
Nervosetti eh?
Si sono nervoso va bene?!
E sentiamo, per quale motivo?
Sei angosciante.
Ricordati che io e te siamo la stessa persona
Perché devo avere una coscienza così noiosa e antipatica?!
è inutile che te la rifai con me. sappiamo benissimo entrambi che è per la sua vicinanza che sei nervoso.
Odio quando hai ragione ma è vero. Quando lei è entrata nel nostro rifugio ho perso un battito. Mi chiedo dove ho trovato l’agilità di saltare su per primo dato che in questo periodo non sono molto agile.
Sta facendo buio molto velocemente e ogni tanto si sente la voce di Sarah. Sto cercando di capire cosa dice perché Nel non ha ancora proferito parola. Ma credo che non lo ha ancora fatto solo perché ci sentirebbero. Dopo circa tre ore di cammino il ragazzo si ferma e indicando  un grande albero cavo all’interno si rivoge a Sarah in modo sprezzante – se ti va bene ok, altrimenti puoi anche sloggiare.
-  scusami, John, se ti mando all’esasperazione. Possamo accamparci qui. Una volta messo un incantesimo di estensione irriconoscibile sarà molto più grande all’interno- dice Sarah con un espressione triste e muove la baccchetta in direzione dell’albero. Il volto del ragazzo si addolcisce e sorridendo dice alla ragazza di non preoccuparsi. Lei per tutta risposta si avvicina al ragazzo e lo bacia con una foga spaventosa. Lui non sembra sorpreso e inizia ad accarezzarle la schiena andando sempre più in basso per poi introdurre una mano nei pantaloni e nelle mutande di lei e infilando un dito e facendolo uscire, prima piano e poi sempre più veloce, nell’amica al piano di sotto della ragazza. Sarah inizia a respirare affannosamente e ad ansimare con un espressione di goduria mentre lui continua la dolce tortura e la trascina dentro l’albero. Dopo  poco iniziano a volare vestiti, si sentono gemiti e delle parole come “sii!” “ Cosiiì!” “ Più a fondo!” “Ahh!” “rifallo ti prego!”. Prima piano e pochi, poi sempre più frequenti. Merlino solo sa quanto vorrei farlo anche io con Nel e sentirla fremere sotto il mio tocco! A proposito di Nel, la prendo per un braccio e la porto via appena sento Sarah che mugola. Il basilisco deve essere entrato nella camera dei segreti…
Nel ha una faccia leggermente schifata ma poco dopo torna in se.
- Spero solo che lancino un Muffilato – esordisce poi facendomi scoppiare a ridere.
Dopo poco torniamo seri e lei dice che dovremmo mandare un patronus ai ragazzi per non farli preoccupare, chissà se anche loro se la stanno spassando come Sarah e John. Sono d’accordo con lei e voglio vedere il suo patronus ma lei stronca le mie speranze dicendo:
- Forse non dovresti vedere il mio patronus, potresti scoprire chi sono.
Chiudo gli  occhi e lei dice con chiarezza “expecto patronum”. Non riesco a trattenermi e sbircio, sembra una mmrmotta ma non ne sono sicuro. Proseguiamo lungo il sentiero con i fiori prima di sentire un rumore sinistro. Lei si guarda intorno in cerca della fonte e sguaina la bacchetta leggermente preoccupata. Io ho un po’ di paura ma lei non sembra averne, si vede che è una grifondoro. Vedo qualcosa muoversi nell’ombra e il suono di un ramo spezzato ci giunge alle orecchie forte e chiaro. La scena è molto inquiietante perché gli alberi sono enormi, tutti uguali e l’aria sembra dipinta di un blu petrolio che contrasta molto con il nero dei tronchi altissimi.  Di inprovviso un altro ramo di spezza vicino a noi e Nel mi prende la mano stringendola forte. Io sorrido debolmente e noto un altro albero cavo vicino a noi quindi con Nel mi avvio al suo interno che è abbastanza grande per tutti e due. Dovremmo lanciare un incantesimo per ingrandirlo. Lei inizia a pronunciare incantesimi sull’apertura in una cantilena infinita.
- repello nemico, protego maxima, fianto duri, salvio hexia, repello nemico… - dopo un poco una patina che somiglia a una pellicola trasparente ma più spessa ricopre l’apertura del tronco. La cantilena finisce con un muffilato. Nel ingrandisce l’interno dell’albero ma rimaniamo a guardare fuori. Non ha ancora lasciato la mia mano.

NOTE:
si non è un miraggio, ho messo il nuovo capitolo. potete pure iniziare a tirare i pomodori ma aparte questo vorrei chiedervi di recensire (che novità) per sarere cosa ne pensate della scena un po' spinta che ho inserito nel capitolo. non ne ho mai scritta una e per questo volevo sapere il vostro parere. ci veddiamo nel prossimo capitolo!
Gaia_MissMalfoy

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Capitolo 14
*** the fire flares up ***


POV DRACO
 
Sono ore che siamo chiusi dentro questo stramaledetto (o benedetto?) albero e ci siamo arrangiati come meglio potevamo. Penelope ha fatto apparire alcune coperte e ha acceso un  fuoco al centro preciso della “stanza”, se così possiamo chiamarla, più grande. Questo albero si sviluppa in due stanze: quella più piccola è circolare e abbastanza grande da non far prendere fuoco a tutto mentre quella più piccola potrebbe contenere al massimo un letto a una piazza. Dato che avevamo previsto che saremmo rimasti chiusi qui per un po’ ci siamo attrezzati per la notte sistemando delle coperte per terra nella stanza più grande e qualcuna anche in quella più piccola insieme a una scorta di legnetti per il fuoco. Penelope è rannicchiata dal lato opposto del mio, come se volesse starmi lontana, con i lunghi capelli biondi e arruffati messi da un lato. Si stringe nella coperta rabbrividendo dal freddo e io la guardo incantato, i suoi occhi verdi stanno scrutando un punto invisibile nella corteccia mentre le mani intirizzite stringono il copertone per cercare di riscaldarsi. Dopo un po’ mi alzo e mi tolgo la coperta di dosso sistemandogliela addosso.
- ma… - comincia lei ma la zittisco mettendole un dito sulle labbra.
Torno nel mio angolino e mi appoggio al duro tronco.
- Grazie – dice con voce esile. Rimaniamo per circa quaranta minuti senza dire nulla, poi lei si alza improvvisamente e si siede vicino al fuoco estraendo la bacchetta, le guardo incuriosito, inizia a sussurrare delle cose che non capisco e descrive degli archi e delle spirali con la bacchetta. Il fuoco prende vita. Quella che sembra una volpe di fuoco inizia a rincorrere una lepre, anch’essa di fuoco, per tutto il perimetro dell’albero. Poi spariscono e Nel si alza di nuovo in piedi muovendo la bacchetta come se stesse disegnando e una scia infuocata dipinta di diversi colori crea quello che stava disegnando: un bambino scende verso terra come una piuma per poi alzarsi e correre verso di me, io sto per prenderlo al volo, quando lui si ferma di botto e, con un movimento fluido della mano, fa crescere un fiore dalla corolla rossa al centro del palmo. Soffia sulla mano e una scia di fiori identici al primo si produce dal suo soffio; quando i fiori finiscono il bambino cade a terra e dove si poggia la sua mano una foglia di fuoco si solleva, un cagnolino dolcissimo inizia a leccare il bimbo e poi corre verso di me saltandomi addosso. Non mi brucio, la sensazione è come quella del tocco di una mano, e lui inizia a leccarmi tutto content; poi il bambino decide che deve farmi il solletico. Io sto ridendo all’impazzata e mi trascino da Penelope, inizio a farle il solletico alle gambe e lei cade per terra, proprio sopra di me. Facciamo la lotta metre il cane e il bambino si rincorrono a vicenda e una terza bambina, uscita dalla stanza piccola, ci salta addosso ridendo. Quando meno me lo aspetto me li trovo tutti e quattro addosso, il cane che mi lecca la faccia mentre gli altri tre mi fanno il solletico. E ridiamo, ridiamo per ore e ci facciamo il solletico  mentre le risate allegre dei bambini e l’abbaiare contento del cane riempiono la stanza.
 
POV HERMIONE
 Stiamo ridendo da ore e nemmeno ci accorgiamo che le tre figure di fuoco sono svanite tramutandosi in una specie di spirale di luce che ci avvolge, mentre ancora risuona l’abbaiare del cane e le risate dei due bambini. Io mi alzo in piedi per scappare da Will, che mi sta facendo il solletico, ma inciampo e cado sopra di lui. Ci guardiamo a lungo negli occhi fino a quando il mio  cuore perde almeno sei battiti.
Il motivo?
Mi sta baciando.

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Capitolo 15
*** insectator sopitus ***


P.O.V Hermione
Mi sono appena svegliata, è tutto buio e mi sembra di trovarmi nella mia stanza nel dormitorio. “allora è stato solo un sogno”, non può essere stato un sogno, era troppo… reale. Mi allungo per cercare l’interruttore della lampada alla mia destra ma trovo solo una parete dura e ruvida, devo essermi coricata per sbaglio nel letto di Ginny quindi mi giro verso sinistra e al posto della lampada trovo il vuoto. Sono nel panico. A forza di spingermi verso sinistra riesco a cadere e la prima cosa che sento è del terriccio, tasto meglio provo ad alzarmi ma inciampo e finisco quasi addosso a un corpo. Da questo si alza un mugugno sommesso: - mmh… Nel… ma che fai?- cerco la bacchetta nella tasca della divisa e dopo averla trovata ne accendo la punta, vedo un ciuffo di capelli nocciola e un corpo rannicchiato sotto una coperta. Allora non è stato un sogno! Dato che non mi ricordo come siamo finiti addormentati mi spremo le meningi. Come fai a non ricordartelo?? Ehm… chi sei? Che domande!! Sono te stessa! Cosa vuol dire che sei me stessa?! Menomale che sei la strega più brillante della tua età! Sono la tua coscienza, idiota! Ah… non ero a conoscenza delle tue capacità di linguaggio… Ma ora sì. Arriva al punto, cosa vuoi? Il punto non è cosa voglio io ma cosa vuoi tu, cara la mia streghetta. Io voglio ricordarmi di ieri sera… sei qui per aiutarmi a ricordare!! Eccola! La strega che conosco! Sì, sono qui per questo. Devi sapere una cosa prima però: io non sono qui solo adesso, io ci sono sempre e con il tempo imparerai anche a convocarmi. Se ci riuscirai darai una prova effettiva delle tue doti. Comunque… lasciando stare questo discorso che faremo poi, ecco a te i ricordi.

Flashback (con la conscenza partecipe)

Allora ragazza mia, questo è un flashback un po’ particolare: sarò io a raccontarti cosa è successo per filo e per segno, puoi farmi domande ma non essere insistente perché potrei dimenticarmi cosa sto facendo e farti a tua volta dimenticare il ricordo che ti sto dando. Ok, ma ora perfavore racconta… Sempre dritta al punto… Dunque, ieri sera tu sei inciampata addosso a Will dopo tutti quei giochi di luce e vi siete baciati. Appena vi siete staccati, e ti assicuro che è stato dopo mooolto tempo, hai sentito un rumore strano. Che tipo di rumore strano? Colpi, come pugni tirati sulle pareti dell’albero e, naturalmente, tu ti sei spaventata. Will aveva un evidente voglia di baciarti e ha provato a rifarlo, ti ricordo anche che tu eri ancora sdraiata sopra di lui, ma gli hai poggiato un dito sulle labbra. Lui si è insospettito e come se foste telepatici vi siete voltati entrambi e nello stesso momento verso l’entrata che avevi sigillato. E lo avete visto. Mi ricordo benissimo che stavi pensando che era spaventoso quando tutto è diventato improvvisamente freddo e hai sentito la gioia del momento appena passato svanire lentamente, molto lentamente. Avevi così paura che hai iniziato a tremare non accorgendoti che anche will stava tremando e d’istinto hai chiesto in un bisbiglio cos’era. Cos’era? Davvero non lo ricordi? Meglio per te… comunque ora te lo descrivo. Era una figura incappucciata, nera, non gli si vedeva neanche il volto… Un dissennatore?? Aspetta, ora ci arrivo! No, non era un dissennatore. Ma tu lo avevi già visto molte volte, solo che non capivi dove. E sono certa che lo aveva visto anche lui, dai suoi occhi si vedeva la paura che aveva dentro, lo stava rodendo ma cercava di farsi forza per non spaventarti. Ma nemmeno lui sapeva cosa era. Poi lo hai capito, o meglio, l’ho capito. Era una delle figure incappucciate dei tuoi sogni, per questo ti spaventavano tanto. Ora lo ricordi? Cavoli se lo ricordo adesso! Dopo questo non è successo molto altro, semplicemente vi siete baciati di nuovo per almeno un miliardo di voltee per la paura vi siete avvinghiati l’uno all’altra e siete rimasti così fino a quando quel coso non se ne è andato. Con la differenza che tu ti sei addormentata sul suo petto mentre eravate ancora abbracciati. Menomale che io sto sempre sveglia e mi ricordo anche delle cose che tu hai visuto da addormentata. Ossia? Ossia che lui ti ha ceduto il giaciglio più morbido e, dato che ti voleva stare vicino si è sdraiato accanto a te dopo averti dato un bacio casto. Perché io queste cose non le ricordo? Perché nel sonno, menomale che io sto sempre sveglia, un incantesimo particolare che agisce solo mentre si dorme, l’ insectator sopitus che è una variazione dell’oblivion, ha raggiunto la tua mente credo per sbaglio. Insectator sopitus… letteralmente “il persecutore addormentato”. Lo ha lanciato Will? No, ne sono assolutamente sicura. e… quali sono i suoi effetti precisamente? Viene usato soprattutto per cancellare i ricordi più recenti, li puoi perfino selezionare se sei abbastanza pratico. Perché soprattutto? Ha altri effetti? Purtroppo sì… quali? serve anche… a... cancellare i sogni.

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