frammenti di vita

di mewsana
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Addio... ***
Capitolo 2: *** Ferite profonde ***
Capitolo 3: *** normalità ***
Capitolo 4: *** Odio represso ***
Capitolo 5: *** Guerra sia... ***
Capitolo 6: *** Colore infinito. ***



Capitolo 1
*** Addio... ***


A Milli, la mia gattina che nn c’è più…x tutto quello che abbiamo passato insieme e altro… nn dimenticarmi, perché io non dime

 

 

A Milli, la mia gattina che nn c’è più…x tutto quello che abbiamo passato insieme e altro… nn dimenticarmi, perché io non dimenticherò mai te.

Bacioni!

Mewsana

 

Sto morendo… sto morendo… sto morendo perché l’acqua mi entra nei polmoni, mi soffoca, mi impedisce di respirare…

Ma la verità è che io sono già morta… sono morta da tempo… sono morta da quando ti ho conosciuto, da quando ho cominciato ad amarti…

Amarti silenziosamente, amarti disperatamente… con la morte nel cuore, con la consapevolezza che avevo fallito in partenza, la consapevolezza che non mi avresti mai amato, mai guardato…

Ho sopportato… ho sopportato questo peso per due anni, ma ora basta…

Un peso che mi trascinava verso il fondo, inesorabilmente, lentamente, sempre con la stessa forza e tenacia… e io che piano piano mi spegnevo, mi abbandonavo sempre più spesso a delle sciocche fantasie su noi due… per cercare di tenermi a galla, per non permetterti di abbandonarmi…

Ricordo la prima volta che ti ho visto… stavo parlando con takao, e tu sei venuto vicino a noi, la tua solita aria di superiorità… quella che ti concede un fascino irresistibile, ma anche misterioso… due anni… due anni… ho vissuto due anni nella speranza che tu ti avvicinassi come la prima volta, sperando che mi parlassi, mi sorridessi…

E invece no… nn è mai successo… tu hai continuato a essere un miraggio… un miraggio affascinante, ma un miraggio…

E io mi sono logorata dall’interno… nn ero più Hilary… ero solo un involucro… dentro di me c’era il vuoto… il vuoto della paura…

Cosa diranno di me? Una delle tante ragazzine che si suicida x la droga, o per i problemi familiari… e non sapranno mai la verità… la trascinerò con me verso il fondo, verso la morte… verso le tenebre, verso l’oblio…

Perché io mi sono gettata per te… per non essere più costretta a fingere di essere felice… perché nn lo sono… da tempo non so il significato della parola felicità…

I miei amici… quasi mi dispiace lasciarli… Max, Rei, Takao… perdonatemi… la vostra amicizia x  me nn mi è bastata… sono un’egoista…

Piangerete per me? Verrete al mio funerale? Vi ricorderete di una sciocca ragazzina che si è buttata in un lago per uno sciocco motivo? Vi ricorderete del mio sorriso, di quello che abbiamo passato insieme? Vi prego, non dimenticatevi di me… siete stati i miei migliori amici, e se c’è una vita al di là, vi prometto che mi ricorderò di voi…

E tu? Tu piangerai per me? O sarai solo leggermente dispiaciuto? E ti ricorderai di me? O sarò solo un leggero ricordo, labile come come una linea di matita?

Io nn ho paura della morte… questo no.

Ma ho paura di non rivederti, e questo quello che mi fa stare male…

Nn potrò mai più rivedere i tuoi rari sorrisi, i tuoi occhi, così freddi ma anche così comprensivi… ma io non sono pentita di quello che ho appena fatto… no.

Voglio solo riposare, essere avvolta dall’oblio… una parte di me ti vuole dimenticare… ma una parte di me mi urla disperatamente di nuotare, di tornare a galla…

Le lacrime mi scendono calde dagli occhi… che assurdità… acqua nell’acqua… nessuno se ne accorgerà mai… nessuno si accorgerà mai del fatto che ho pianto…

Come nessuno si accorgerà mai del dolore che portavo dentro…

Forse Takao, solo lui lo capirà… gli ho lasciato una lettera per spiegargli quello che provavo, e xkè ho fatto questo…

Me ne sto andando Kei… non ti rivedrò mai più…

E così non soffrirò più…

Si Kei, perché anch’io soffro, piango, sono felice, triste…

Muoio…

 

Muoio…

 

Muoio…

 

Addio…

 

 

Commentate… per me è molto importante!!!! Anche commenti negativi, va bene tutto…

 

 

 

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Capitolo 2
*** Ferite profonde ***


Bene

Bene!!! Davvero, nn mi aspettavo di continuare questa storia, ma siete stati così insistenti che… bhe, si, mi sono sentita decisamente in colpa, e ho deciso che dovevo assolutamente scrivere almeno un altro capitolo…

Ma, ora che ci penso, potrei attaccarci una storia che ho pensato da un bel po’ di tempo, e così magari potrei fare una super mega ultra fic lunghissima…. Si!!! ^^ mi piace da morire questa idea!!!!!!!!!!!!

Nn riesco davvero credere di stare scrivendo il seguito della fic: nn riesco mai a finirne una in modo drammatico… anche fratello e sorella doveva fermarsi al capitolo 11, ma nn me la sono sentita di lasciarvi così in sospeso… ne approfitto x ringraziare bea-chan per aver scritto il sequel di amicizia!!!! Grazie!!!

Ora vi lascio al proseguimento della storia^^

Bacioni mewsana.

 

2 capitolo

 

Muoio…

Addio…

 

Kei correva come un pazzo lungo la via della casa di takao… l’aveva appena lasciata, dopo che il suo amico aveva trovato per caso, prima del tempo, la lettera disperata della ragazza, apprendendo così il motivo della sua decisione.

Ma nn l’aveva comunicata a Kei; quello era un privilegio che spettava a Hilary, e solo a lei.

In ogni caso il russo era il più veloce, il più forte, il più saldo di mente, il più lucido… se c’era qualcuno che poteva arrivare in tempo, quel qualcuno era Kei.

Takao non sapeva se il suo amico provava dei sentimenti profondi per la ragazza, ma sapeva che la considerava come amica… le voleva davvero bene…

Ma forse quel suo modo di comportarsi così brusco e schietto era stato frainteso, e le conseguenze erano state devastanti.

La ragazza aveva gettato la prima pietra nel lago, restava solo da capire come si sarebbero comportate le onde scatenate da quel gesto così puro, e così disperato…

Il russo dagli occhi di ghiaccio ansimava pesantemente, ma non aveva alcuna intenzione di fermarsi, né di rallentare l’andatura.

Destra sinistra, ancora destra… perché gli riusciva così difficile ricordarsi la strada per il parco? Perché?

-Hilary… cazzo HILARY!!!- si ritrovò a urlare. L’immagine del volto della ragazza continuava a sovrapporsi a quella della strada.

-Stupida ragazzina… ma perché ti sei buttata? Perché nn mi hai detto niente? Forse avrei potuto consolarti, consigliarti…? Ti credevo mia amica, e invece tu hai lasciato una lettera a Takao… a Takao e nn a me!!!-

Sentì una grande rabbia pervaderlo dentro: gli si contorcevano le budella… un grande fuoco gli bruciava dentro, consumandolo, e rendendolo ancora più rabbioso…

Un fuoco… un fuoco che gli scorreva nelle vene, al pari del sangue… che lo rendeva lucido, e sempre più veloce, più determinato… lui doveva salvarla!!! Nn aveva scelta!!!

Quella ragazzina era qualcosa di speciale per lui: sebbene nn ci avesse mai parlato molto, sentiva che rappresentava qualcosa di importante…

Le rare volte che lei gli rivolgeva un saluto, o un sorriso, lui si sentiva felice, come poche volte gli era capitato…

Che provasse dei sentimenti per lei? No, non era possibile… ne era più che sicuro.

 

*Perché Kei…. Perché continui a mentire a te stesso? Sai bene che nn ha senso…

Hai forse paura? E di che cosa? Di diventare più debole, più vulnerabile?

L’amore… che blocca la mente, indebolisce lo spirito… Ma quanta forza dietro a tanta debolezza… e questo kei, questo tu nn lo sai…*

 

Eccolo il laghetto: e lei è lì… sta cadendo… un secondo, forse anche meno, ed è già sparita negli abissi.

-Hilary!!!! Resisti!!!!-

La sua voce nn riusciva a superare l’acqua… e allora si tuffò… la ragazza aveva già perso conoscenza, e continuava a sprofondare…

Con un impeto di forza Kei la afferrò per il busto, riportandola verso la riva, verso la superficie, verso la luce…

Si trascinò tremante fuori dal laghetto, trascinando con sé il corpo immobile.

La pelle di Hilary era diafana, in contrasto con i suoi capelli castani, resi ancora più scuro dall’acqua.

-Mi senti??? Rispondi!!!-

Un fremito scosse le palpebre della ragazza, che lentamente si sollevarono, rivelando i soliti fantastici occhi color della cioccolata.

-Kei… sei davvero tu? O sono già morta?-

Al ragazzo sfuggì un risolino divertito; -No… sei viva per miracolo… ti ho tirato fuori io dal laghetto… ma sei diventata pazza?- all’improvviso il suo tono si fece più brusco, e serio.

La moretta spalancò gli occhi, abbassando lo sguardo… -scusa…-

-E che cosa? Per il semplice fatto che volevi ucciderti? Sei un’incosciente!!! Solo questo!!!-

Una grande tristezza pervase la ragazza… di nuovo quella sensazione…

Il russo si alzò, lasciandola da sola… la brunetta si raggomitolò su se stessa, consapevole del fatto che la sua parte negativa stava per avere il sopravvento.

I suoi occhi si fecero scuri, neri… -Ti odio Kei Hiwatary… IO TI ODIO-

 

Nn ve lo aspettavate eh? Effettivamente… sono un genio!!! Commenti!!

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Capitolo 3
*** normalità ***


Molto bene, ora comincio a scrivere

Molto bene, ora comincio a scrivere!!!

Bacioni dalla vostra Mewsana

 

3 capitolo

 

Hilary era cambiata.

Nn era più la stessa.

Forse nn lo era mai stata.

Ma si può continuare a nascondere la verità agli altri per così tanto tempo?

E soprattutto, si possono nascondere i propri pensieri a se stessi?

No, nn si può.

Ma Kei l’aveva delusa, delusa profondamente, nella parti più nascoste della sua anima, forse nascoste anche alla stessa ragazza; lei, che per un breve ma allo stesso tempo interminabile momento si era forse illusa di significare qualcosa per il russo, non era stata risparmiata dalla vita, né dal del destino che crudele e perseverante la perseguitava.

Era passato quasi un mese da quando la ragazza aveva cercato di affogare nel laghetto al parco, e sembrava che le cose stessero lentamente migliorando nella mente della moretta.

Sembrava.

La mattinata trascorreva come al solito tranquilla, tra gli estenuanti allenamenti a cui i blader si sottoponevano, e la scuola.

Hilary si mostrava come al solito felice e spensierata, con il sorriso sulle labbra e gli occhi cioccolata sempre ridenti e brillanti, in cui scorrevano lampi di malizia e complicità.

Parlava tranquillamente con Kei, come se nulla fosse veramente successo quella mattina di un mese prima, e dal canto suo il ragazzo aveva completamente dimenticato le sue parole, pensando forse erroneamente che la moretta le avesse assorbite come una sorta di ferma preoccupazione per lei.

Però quelle emozioni che provava quando stava di fianco a lei… quelle non erano minimamente cambiate… la stessa gola secca, gli stessi battiti del cuore che il ragazzo cercava inutilmente di reprimere…

Nonostante questo il russo continuava a negare con forza la realtà, respingendo quello che il suo cuore gli diceva… commettendo forse lo sbaglio più grande in tutta la sua vita…

E pensare che sarebbero bastate poche parole a far tornare Hilary la stessa: ti amo.

E invece no, il suo muro d’orgoglio, quello che aveva costruito per difendersi dagli “attacchi emotivi” continuava a respingere e a rifiutare l’idea che il ragazzo si fosse innamorato.

Ma con il passare del tempo Kei cominciava a convincersi che la moretta aveva qualcosa che nn andava… più che altro i suoi erano banali sospetti, ma un giorno si convinse che la ragazza andava aiutata: quando le regalarono il suo primo beyblade.

Fu proprio Kei a consegnare il pacchetto avvolto in una carta natalizia alla moretta, che entusiasta cominciò a scartarlo, stringendo poi deliziata un bey nero con sfumature rosse, che somigliavano molto a delle lingue di fuoco.

-Bhe Hilary, credo proprio che dovresti dargli un nome!- fece Takao con il sorriso sulle labbra.

-Si, hai ragione… vediamo… ti chiamerò… Dark fire!-

Il nome che la ragazza aveva scelto fece rabbrividire in silenzio il russo, che però continuò impassibile a osservare la scena.

-Molto bene!! A questo punto ti sfido!!!- fece il cinese alla moretta, che sogghignando scosse la testa; -Scusa Rei, ma vorrei combattere contro Kei!- fece indicando il russo.

Poco dopo erano disposti al centro dell’arena.

-Nn ti illudere Hilary, non ti risparmierò anche se nn hai mai lanciato un bey!-

-E’ quello che spero Kei!!- replicò baldanzosa e sicura di sé la ragazza.

Pronti… lancio!!!

I due bey schizzarono velocemente nell’arena: Dranzer passò immediatamente all’attacco, colpendo più volte Dark fire, che tuttavia nn veniva smosso di un centimetro.

-Ma cosa? Che diavolo succede?- alzò gli occhi verso la ragazza, che aveva gli occhi fissi sulla sua trottola… Kei nn lo sapeva, ma stava concentrando la sua rabbia al centro del bit.

-Dark fire!! Contrattacca!!!!- mille bagliori si raccolsero al centro del bit, dal quale uscì una volpe rosso fuoco con otto code, alle estremità delle quali ardeva una fiamma color pece.

Il russo sbalordito fissò la ragazza: i suoi occhi brillavano per la gioia, ma quanta rabbia si nascondeva celata dietro quegli attacchi così potenti.

Dopo uno scontro violento i due ricorsero ai loro attacchi.

-Dranzer!!! Ali di fuoco!!-

-Dark fire!!! Fiamme dell’inferno!!!-

I due bey schizzarono contemporaneamente fuori dallo stadio, sancendo  la parità dell’incontro.

 

Hilary stava fissando il suo bey, seduta comodamente sul suo letto: i suoi dolci occhi cioccolata erano di un inusuale colore nero.

-Insieme a te Dark fire… lo annienteremo… annienteremo tutti…-

 

 

Well… commentate!!

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Capitolo 4
*** Odio represso ***


Ueeeeeeeeeeeeelaaaaaaaaaa

Ueeeeeeeeeeeeelaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!

Ringrazio tantissimo tutti quelli che hanno commentato la mia storia, e già che ci siete leggete anche l'altra!!

Un sacco di gente mi ha scritto dicendo che nn aveva capito la frase conclusiva, ma vedrete che ben presto si spiegherà tutto.

Il prox cap vedrà un totale ribaltamento della storia, ma nn scandalizzatevi, ok?

Bacioni e alla proxima!

Mewsana

 

4 capitolo

 

Era la sera che l'animo oscuro di Hilary si manifestava liberamente, esprimendo tutto il rancore che provava verso il ragazzo che tempo prima aveva amato...

Forse continuava a farlo... si sa... il confine tra amore e odio è sottile, a volte troppo perché resti inviolato...

I suoi occhi si scurivano, diventando poco più che graffi tra le iridi scure, dando un'aria cinica e terribile alla ragazza, che suscitava davvero una certa soggezione...

Quasi come lo sguardo di Kei, i suoi occhi lasciavano trasparire una sorta di espressione malvagia, ma allo stesso tempo indecifrabile...

E poi quel bey... era diventato il suo compagno inseparabile: Dark fire, il fuoco delle tenebre... un fuoco che risplendeva malvagio ogni volta che la ragazza lo impugnava, un fuoco che si impossessava di lei e che la bruciava dall'interno, portandola a sferrare attacchi violenti e precisi, quasi micidiali.

 

Ma lo strano comportamento della ragazza nn era la sola complicazione che preoccupava i bladebreakers: sempre più velocemente si stava diffondendo una banda di bladers malvagi  che attacca senza motivo e in modo violento chiunque si ponesse sulla sua strada, distruggendo i bey e provocando seri danni alle costruzioni cittadine, che se pur robuste crollavano sotto la forza dei violenti attacchi.

Kei era l'addetto al controllo: di comune accordo con i suoi compagni di squadra si infiltrava la notte nei locali cosiddetti "Dark" per cercare di carpire più segreti possibile riguardo alle bande di bladers, e delle loro strategie.

Era un lavoro rischioso, e tutti, prima fra loro Hilary, ne erano veramente consapevoli...

Anche la ragazza a volte si preoccupava, ma solo in rari momenti di lucidità, che col passare del tempo si facevano sempre più rari, e brevi.

 

-Kei... pensi di uscire anche questa sera per andare in giro?- fece Takao con aria seria, che poco gli si addiceva.

-Si- si limitò a dire il russo, scuotendo lievemente la testa in senso di affermazione.

-Perdonami Kei... ma è rischioso, e la situazione sta velocemente degenerando...- disse intromettendosi nella conversazione il cinese, che si limitò a squadrare il gruppo con i suoi seri occhi ametista, che incerti vagavano posandosi ora su una figura, ora sull'altra, cercando un minimo di assenso.

Il russo si limitò a guardarlo con la solita impressione di sufficienza, quasi a voler rispondere silenziosamente alla domanda con una risposta evidentemente scontata, e che già molte volte era rimasta incompleta.

-Scusami se insisto... ma ho paura che presto si sfocerà in una guerra senza esclusione di colpi, e ormai quello che fai potrebbe essere tremendamente rischioso...- continuò per il cinese l'americano, assumendo un'espressione rabbuiata.

-Lo so, ma se voglio trovare informazioni devo rischiare, e voi mi conoscete bene... piuttosto, volevo parlarvi un po' di Hilary... mi preoccupa.

Ogni volta che la vedo impugnare il suo beyblade mi fa quasi paura... è così cinica... e poi ha uno sguardo che raggela il sangue...-

-Si... quello che mi fa paura è la forza con cui sferra i suoi attacchi... sembra quasi che si nutra di un odio represso... il problema è che nn ci parla...- continuò il giapponese, aggiustandosi il cappello da baseball.

Purtroppo l'arrivo della ragazza li costrinse a tacere silenziosamente, per evitare di insospettirla.

 

Kei entrò nel locale immergendosi nell'oscurità e nell'odore di fumo che intenso occupava tutta l'aria, portando il naso e la bocca dietro la sciarpa, per cercare di coprirsi.

-Ehi Kei!! Come ti va? Stasera c'è una tipa nuova... dovresti vederla... provaci prima tu, ti lascio l'onore...- disse un tipo battendo la sua mano sulla spalla del russo.

Questo gli lanciò un'occhiata eloquente, muovendosi verso il gruppo che si era formato contro al muro del locale; Poteva vedere solo le gambe della ragazza, che era bloccata da un tipo molto più alto di lui, che le aveva messo le braccia di lato alla testa.

Stivaletti in pelle fino al polpaccio, con un leggero tacco... una vera mini rossa a vita esageratamente bassa, bloccata in vita da un cinturone composto da tante fasce di pelle, una felpa bianca molto scollata, che scendendo da una spalla lasciava vedere una spallina del reggiseno. Catene di ogni tipo le scendevano dai polsi.

Finalmente il ragazzo si scostò per baciarla meglio, e Kei rimase senza fiato.

"Hilary? Cosa diavolo ci fa qui? Ma... e poi perché si sta facendo il tipo? E quei vestiti? E il trucco così pesante?-

Avanzò a passo rapido verso la ragazza, prendendola per un polso, e tirandola a se.

-TU!! Lasciala in pace, subito!! Ragazzi, prendo la camera di sopra!- disse avviandosi al piano superiore trascinandosi dietro la ragazza urlante, mentre gli altri ridevano di gusto, immaginando chissà quali cose.

Chiuse violentemente la porta e lasciò andare la ragazza.

-Vuoi dirmi che cosa ti è preso? Che stavi facendo cn quel tipo? E che cosa fai qui?- disse urlando.

Ma la ragazza nn lo stava minimamente ascoltando: si limitava a fissarlo con degli occhi scuri, che il russo nn aveva mai visto. Prese a camminare lentamente, giungendogli dinanzi.

Lo afferrò per la sciarpa, sbattendolo con forza contro il muro; Kei era completamente spiazzato... quasi nn riusciva a respirare x la violenza del colpo.

-Punto primo: io faccio quello che mi pare e mi piace. Punto secondo: il tipo mi stava facendo divertire. Punto terzo: mi hai già rovinato la vita abbastanza, quindi nn intrometterti, chiaro?-

I suoi occhi bruciavano di odio, quell'odio che per troppo tempo aveva represso...

E ora stava venendo a galla.

Si ricompose, e uscì dalla porta sbattendo violentemente la porta, lasciando Kei di stucco.

Si,

Hilary era cambiata.

E niente sarebbe stato come prima.

Mai più.

 

 

Bhe... bacioni da Mewsana!!

 

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Capitolo 5
*** Guerra sia... ***


Ciaaaaaaaaaaaaaaaaaaauzzzzzzzzzzzz

Ciaaaaaaaaaaaaaaaaaaauzzzzzzzzzzzz!!!

Sono di nuovo qui x tormentarvi cn un nuovo capitoletto della storia.

Come al solito ringrazio tutti coloro che hanno commentato, giuro che la prox volta me li segno e poi vi scrivo nell’intro.

(Tesoro… è oggi che stravolgi la storia completamente? Ndkei)(Shiiii!!! Da oggi nn ci capirete più niente, quindi nn linciatemi x favore!!^_^ nda)(Ah… ma io sono il protagonista, vero? Ndkei)(Ma certo che si kei-chan!! Nda)(Grazie!! Quindi x favore commentate la storia di questa disperata, che così nn la devo riportare a forza in psico-analisi… ndkei)(Kei!! Come osi? Nn ti permettere mai più!! Nda *imbracciando il bazooka di Yury*)(Ops!! Un ciao a tutte le mie ammiratrici!! Ndkei)(che tra un po’ piangeranno su una tomba se nn la smetti, chiaro? Nda).

Bhe… un megabbraccione a tutti

Mewsana

 

5 capitolo

 

Osservava la città distrutta dall’alto della costruzione che ormai era diventata la loro base operativa. Il sole splendeva gioioso illuminando le rovine dei palazzi, come se volesse fare di ironia in un momento che al ragazzo sembrava terribilmente sbagliato…

Ma d’altronde c’era qualcosa di giusto in quel mondo?

No.

Era tutto sbagliato, tremendamente sbagliato.

La parte nord della città di Tokyo era completamente distrutta, senza acqua e cibo, e corrente elettrica… era ormai impossibile viverci, e infatti nessuno osava avventurarsi nella zona “buia”; troppe storie, troppe leggende erano cresciute intorno a quel posto, contribuendo a dargli un aria terribilmente macabra…

E invece era solo un cumulo di macerie che stavano come a voler dimostrare l’impeto della guerra in cui erano coinvolti…

Si, la guerra.

Quella che da 4 anni stava dilaniando il mondo, ma soprattutto il Giappone, patria del beyblade…

Perché era solo il beyblade la causa di quel sanguinoso conflitto… la situazione delle bande dark era costantemente peggiorata… nuovi elementi si aggiungevano a quelli già presenti, e in poco tempo coloro che avevano iniziato quella scaramuccia tra bande l’avevano portata a diventare un vero proprio conflitto a sangue.

Dove si muore,

e si perde.

Tutti coloro che nn sapevano usare un bey erano stati uccisi o allontanati, e ormai il novanta x cento della popolazione della città era costituita da ragazzi sui 17, come lui.

Soffermò lo sguardo sul beyblade stadio, ormai in rovina.

Si ritrovò a pensare a tutte quelle sfide che aveva sostenuto in quel posto: i combattimenti con Takao, le sconfitte, ma anche le vittorie…

E ora vederlo in quello stato lo faceva stare veramente male… dopotutto quelle trottole erano state la sua vita per molto tempo, soppiantando il bisogno di amore, che nn aveva mai provato, né ricevuto…

O forse si?

L’immagine di una timida e scherzosa ragazzina gli passò davanti agli occhi, facendolo sorridere e rabbrividire allo stesso tempo…

Possibile che avesse sbagliato con lei? Che fosse stato troppo razionale, e che avesse impedito ai suoi sentimenti di esprimersi liberamente?

Nn lo sapeva…

Ma ultimamente nn era più sicuro di nulla… nemmeno di quello che faceva… era giusto combattere così, mettendo in palio delle vite umane? No.

Ma lui nn aveva il potere di opporsi a quello che era successo.

Un rumore di passi lo risvegliò dai suoi pensieri, silenziosi ma terribilmente tormentati.

-Kei… scusami… il fronte sud sta avendo dei seri problemi… che cosa dobbiamo fare?- Takao era apparso da una ripida scaletta, il volto preoccupato.

-Digli di resistere ancora due secondi, ora scendo.- rispose tranquillamente il russo.

-Kei… tu credi che avremmo potuto evitarlo? Voglio dire… fare qualcosa?-

-Nn lo so Takao… davvero nn lo so…-

Il giapponese si limitò ad annuire per poi scomparire nella scaletta.

-Dranzer!!-

L’enorme aquila rossa si manifestò di fianco a Kei, appoggiandosi sul bordo del muro, e guardando il ragazzo con dolcezza e comprensione.

Ritornò a fissare il paesaggio, e la colonna di fumo che di ergeva dal quartiere sud… tra il fumo gli parve di scorgere il serpente di Ivan.

L’immagine della moretta fu rimpiazzata da una ragazza cn gli occhi scuri e il sorriso raggelante… al suo fianco stava una volpe rosso fuoco, le otto code alle cui sommità brillavano delle fiammelle nere.

Kei rabbrividì, scuotendo gli occhi; doveva dimenticarsi la dolce Hilary di quattro anni fa… ora era lei la loro nemica…

Dopo anni a combattere dalla stessa parte, si osservavano da due fronti opposti.

 

 

Nn ci avete capito nulla? Nn vi preoccupate!!!

Kisses

 

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Capitolo 6
*** Colore infinito. ***


Bacionissimi

 

 

6 capitolo

 

Bianco… era tutto quello che vedeva, o forse quello che voleva vedere.

Voleva perdersi in quel colore infinito, dimenticando quello che era stato… il giorno in cui tutto era cominciato, il giorno in cui aveva capito di aver sbagliato tutto, il giorno che aveva segnato l’inizio della fine per tutti.

Rosso… il colore che nn voleva vedere, ma che inevitabilmente lo perseguitava ogni giorno durante le sanguinose battaglie a cui assisteva… il colore che Hilary sembrava amare tanto.

Alla fine si decise a scendere, per cercare di portare aiuto ai suoi impauriti compagni, che necessitavano di aiuto… un aiuto che Kei non gli avrebbe negato… loro erano i suoi amici da sempre, e lui nn poteva abbandonarli…

Ma nn poteva…

O nn doveva?

Desiderava davvero quello che stava facendo? Era quello che lui aveva sempre sognato? E Hilary… Hilary era quello che lui desiderava veramente…

Scese le scale frettolosamente, una mano sul dispositivo di lancio di Dranzer, mentre la sua aquila era appoggiata sulla sua spalla, fiera e orgogliosa come sempre.

Ma mentre i suoi occhi guardavano lo svolgersi della battaglia, la sua mente vagava incerta sui ricordi di 4 anni fa, più precisamente sul giorno maledetto che aveva sconvolto per sempre tutte le sue certezze.

 

FLASHBACK

I 4 bladebreakers si stavano allenando, come sempre concentrati sul moto delle loro trottole…

Tutti tranne uno, che ancora ripensando all’incontro della sera prima nn riusciva a capacitarsi di quello che  aveva visto, e sentito.

Hilary, la dolce ragazzina che era sempre gentile cn lui, anche quando nn se lo meritava, lo aveva prima sbattuto contro il muro con una forza inaspettata, e poi gli aveva sibilato contro tutto quell’odio che in un mese aveva accumulato senza via di alcuno sfogo.

Takao osservava silenzioso il compagno, richiamando poi la sua trottola.

-Insomma Kei!! Si può sapere che cosa ti prende? Nn è da te essere così distratto e deconcentrato!!- fece sbottando il capitano.

Il russo si limitò a lanciargli uno sguardo indifferente, per poi richiamare a sua volta Dranzer.

-Kei!! Ti ho fatto una domanda ed esigo una risposta!!-

-Nn sono affari tuoi… ma se proprio vuoi saperlo, ieri ho visto Hilary nel locale dark… e nn era un infiltrato… si stava proprio divertendo… e nn riesco a capirlo…-

-Che cosa?- fece incredulo il biondino americano.

-Già…- fece laconico il russo, lanciando un’occhiata di perplessità rivolta ai suoi compagni.

-Basta!! Ritorniamo ad allenarci!!!- fece convinto il moretto.

Di nuovo i 4 bey furono lanciati nel beyblade-stadium, ma questa volta nn erano da soli.

Un altro bey atterrò al centro del campo, scagliando i loro fuori dallo stadio, lasciando i ragazzi increduli.

Ma Kei lo aveva riconosciuto subito: Dark fire… il bey d Hilary…

E lei? Lei dov’era? Nn riusciva a vederla, quando la sua voce risuonò forte per il cortile di casa Kinomiya.

Era seduta sul bordo del muretto che recintava il parco, le pupille poco più che graffi nelle iridi scure… e poi… quel sorrisino sulle labbra… agghiacciante.

-Hilary? Ma che cosa?- disse incredulo Takao, gli occhi spalancati. Nemmeno lui, nonostante ne avesse la prova davanti ai suoi occhi, riusciva a credere fino in fondo a ciò che vedeva.

-Diciamo solo che da questo momento noi ci osserveremo da fronti opposti…- disse.

Poi spostò lo sguardo sul russo; -Addio- disse rimarcando la parola e scomparendo nel nulla.

Tutto quello che credevi fosse certo, viene spazzato via da poco più che un attimo.

FINE FLASHBACK

 

-Hilary… dove sei?- disse mentre qualcosa di simile a una lacrima gli scorreva sulla guancia.

 

 

Bien…

Come al solito commentate numerosi

Mewsana (e ovviamente Giova-chan)(Che nn è molto d’aiuto… nda -__-)(Se….. lasciatele le sue convinzioni;nn date giudizi troppo positivi se no inizia a darsi arie da grande autrice ! ndgiova)(Ehi!! >//< nego tutto!! Colpa ne ho se lui nn è capace di scrivere una frase!!! Baci baci nda)

 

 

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