pensavo di averti dimenticato

di Missy_sharp
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo ***
Capitolo 2: *** Non pensavo di rivederti ***
Capitolo 3: *** Il mio odio per lui non diventerà mai amore ***
Capitolo 4: *** blu come la notte ***



Capitolo 1
*** prologo ***


                             PROLOGO
 
sto andando alla mia prima e ultima festa del liceo, in questo momento sono con la mia migliore amica Taylor e il mio migliore amico Marco insieme al suo ragazzo Michelangelo. Io sono Emily e ho 18 anni sono all'ultimo anno del liceo scientifico o meglio dire ero all'ultimo anno di liceo scientifico ho fatto l'esame un po' di tempo  fa ed è andato bene per fortuna. sto accompagnando la mia migliore amica Taylor che mi ha supplicato di accompagnarla a questa stupida festa, non so perché ci teneva tanto ad andare ma ho una vaga idea sul perché. "Taylor per caso c'è Hunter a questa festa?" Domando in tono arrabbiato perché so già la risposta "si"  risponde con un suono quasi impercettibile credo perché ha paura della reazione che potrei avere. Hunter se pure bello e affascinante con uno sguardo magnetico, che fa crollare tutte le ragazze ai suoi piedi, è una delle persone che odio di più sulla faccia della terra. Un tempo eravamo amici,migliori amici,  però lui un giorno ha deciso di iniziare a evitarmi e così non ci siamo più sentiti. Lo stesso anno ho incontrato Marco e lui ha preso il posto di Hunter. "Sei arrabbiata con me?" Mi chiede vedendo che non rispondevo " si. Ma per questa volta te la faccio passare liscia visto che tra un paio di giorni partirò per l'università"  e si oramai la scuola era finita e iniziavano le vacanze io pedo ho intenzione di passarli nella città dove si trova la mia università. Io e Marco avremo frequentato la stessa univarsità a Londra solo che lui aveva deciso di fare giurisprudenza io ho deciso invade di laurearmi di Letteratura inglese. Taylor ha deciso di intraprendere un' altra stada rispetto alla nostra , andrà a milano per entrare nel campo della moda. É sempre stato il suo sogno diventare una persona importante in quell'ambito. "Terra chiama Emily" urla Taylor " eri nel mondo dei sogni? Siamo arrivati" mi ero immersa nei miei pensieri, non ho neanche fatto caso a dove ci trovavamo. Ha casa di Hunter. Non vedevo l'ora che la vesta finisse prima ancora di entrare in quella casa che per di più era vicina alla mia, non capivo perché eravamo venuti con la macchina Quando poi mi ricorda che prima di arrivate qua eravamo a casa di Taylor. Non vedevo l'ora che finisse così avrei finalmente detto addio alla mia vecchia vita e ad Hunter. Lui non lo  volevo sentire più nominare. Una nuova strada  si stava aprendo davanti a me ed io ho intenzione di seguirla. 

Angolino Autrice
salve a tutti sono Missy questa è la mia prima fanfiction non sono ancora molto esperta quindi non aspettatevi troppo. Spero che il prologo vi piaccia e che continuerete a seguire questa storia insieme a me. Se vi è piaciuta e/o avete dei suggerimenti da fare recensite 
Un bacio Missy     

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Capitolo 2
*** Non pensavo di rivederti ***


Capitolo 2
Non pensavo di rivederti
Primo giorno di università, cazzo sono in ritardo, quello stupido di Marco non mi ha svegliato, si io e Marco abbiamo deciso di dividere una casa che abbiamo trovato non lontano dal campus. È carina, non tanto grande, ma abbastanza da farci entrare una festa di 50 persone. Come prima lezione ho letteratura e dicono che il professore sia una serpe, mi devo muovere se non voglio farmi odiare dal primo giorno di scuola. Mi lavo, mi vesto, infilo i libri nella borsa e senza neanche fare colazione inizio a correre.
Sono le 8:20, spero che il professore non sia ancora in classe, arrivo davanti Alla classe e apro la porta come una furia, per mia sfortuna il professore già sta in classe. “lei è?”  “sono la signorina Sharp” dico io a voce bassa “ signorina Sharp le sembra l’ora di arrivare?” esclama il professore infuriato, mi limito a dire uno ” scusi per il ritardo” quasi sussurrato  “forza vada a sedersi e non perdiamo altro tempo” mi siedo nell’ unico banco libero che trovo, uno in penultima fila vicino alla finestra. Neanche vedo chi sono i miei compagni di banco, mi accascio sulla sedia e inizio a guardare il cielo. Sento una voce che mi chiama, ma non è quella del professore “signorina” lo dice in tono ironico e riconoscerei quella voce tra mille, è proprio la sua, quella di Hunter, non mi sarei mai aspettato né che si iscrivesse né che l’avrebbero preso in questa università e soprattutto non mi aspettavo che si iscrivesse a questo indirizzo, non mi giro, faccio finta di non averlo visto ma credo si capisca quanto io sia tesa in questa momento. Mi richiama, stavolta per nome “Emily?” mi sembra che sia più una domanda che un’affermazione, quindi io mi giro e con fare menefreghista rispondo “ si sono io, non ti aspettavi di vedermi qui? Bhe lo stesso vale per me”.
Non avevo voglia di stare avanti quello sbruffone, la prossima lezione avrei cambiato posto “ non cambierete più posto fino alla fine dell’anno” questo è il professore, questo ai chiama karma e sfiga, sono davvero una ragazza sfigata, già vedo Hunter che se la ride sotto i baffi ma cosa ride mi chiedo io. Dopo che i 40 minuti, che a me sono sembrati un’intera vita, passano Hunter mi guarda e mi saluta come se tra noi fosse tutto apposto, come se lui per tutto il liceo non mi avesse evitata. Non capivo come faceva in così poco tempo ad avere già un sacco di oche attorno. Le altre ore passano in frette e finalmente e ora di pranzo durante l’ ora di scrittura inglese, con una prof divertentissima, ho incontrato la mia prima amica, Renè, per certi versi mi ricorda proprio Taylor, per altri Marco, è una Taylrco ahahah okay, non è normale che io rido da sola. Ho scoperto che abbiamo molte cose in comune ad esempio che ci piace la stessa musica, e non è facile trovare gente che ascolta le mie stesse canzoni. Comunque pure il pranzo passa abbastanza in fretta e sono contenta. Ancora un paio d’ore e si va a casa, non vedo l’ora, sono distrutta.
angolo autrice Ho deciso di allungare un po’ il capitolo e di aggiungere un nuovo personaggio spero che così vi piaccia di più un bacio Missy_sharp

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Capitolo 3
*** Il mio odio per lui non diventerà mai amore ***


Capitolo 3
Il mio odio per lui non diventerà mai amore
Sto tornando a casa dalla giornata più lunga e stancante di tutta la mia vita. La prima ora non passava più, Hunter mi chiamava cercando di attirare la mia attenzione, anche se io lo evitavo palesemente. Non capisco cosa voleva da me, c’erano tante ochette che gli giravano a torno e lui doveva stuzzicare proprio me? Oddio mi sta salendo il nazismo. Senza neanche accorgermene ho superato casa mia. Mentre sto tornando indietro incontro chi se non lui? Hunter. “ Ciao Em” era da un sacco di tempo che non mi chiamava così , più o meno da quando non siamo più amici. Mi ha sempre chiamato così perché quando eravamo piccoli non riusciva a pronunciare Emily, era troppo difficile. “ Hunter mi puoi spiegare perché adesso per te esisto se fino all’ultimo anno di liceo per te non esistevo?” ero arrabbiatissima con lui ma cercavo di nascondere la mia rabbia “ voglio solo stuzzicarti un po’ poi riprenderò a far finta che tu non esista ,  non ti illudere per me non sarai mai nessuno Em.” Quella risposta mi aveva ferita nel profondo, quindi per lui io non sarei stata mai nessuno e tutti quegli anni che abbiamo passato assieme, per lui non contano niente, non gli sono mai importati quegli anni e non gli sono mai importata io. Senza neanche accorgermene inizio a piangere ma non posso, devo essere forte soprattutto difronte a lui, non posso dargliela vinta così facilmente, però una lacrima sfugge al mio controllo e lui la vede cambia espressione, al posto di avere quella che non dovrebbe fregarsene sembra dispiaciuto, come se non voleva dare veramente quella risposta ma non sapeva cos’altro dire. Sta venendo verso di me, per vedere se sto bene credo, ma prima che lui si avvicini di più scappo e corro dentro casa mia. Appena arrivo vedo che Marco non sta a casa, mi accascio sulla porta e inizio a piangere, non pensavo che mi sarei dispiaciuta tanto sentendo quelle parole, sapevo che era così ma quando sono uscite dalla sua bocca hanno avuto un impatto completamente diverso da quello che pensavo, quando ho sentito quelle parole avevo capito che non era solo una mia supposizione ma una vera e propria realtà. Con la poca forza che mi resta mi stendo sul divano e cerco di dormire.
 
Siamo io e lui su una spiaggia, già l’ho vista ma in quel momento non riesco a ricordare e sinceramente non sono molto interessata a capire dove sono, sono molto più impegnata a sentire la sua voce   “ti amo” due semplici parole che sento pronunciare da lui, non ci potevo credere io lo odiavo e lui mi amava, cercavo di non sorridere a sentire quelle due parole ma la mia felicità era immensa e quando ci stiamo per baciare sento una voce che mi chiama
 
 
“Emy” “Emy” “EMY SVEGLIATII” mi sveglio di botto e vedo che fuori è buio. Quanto tempo devo aver dormito? Non lo so e sinceramente questa è l’ultima cosa a cui vorrei pensare ora.  Appena inizio a ragionare mi ricordo di aver sognato che Hunter diceva di amarmi e che ci stavamo per baciare… aspetta un attimo io e Hunter ci stavamo per baciare? Cazzo non posso aver sognato proprio questo io Hunter lo odio, non lo amo, LO ODIOO. “piccola ti vedo pensierosa cosa c’è che non va?” con Marco posso essere sincera non gli ho mai mentito e non inizierò oggi. Gli racconto tutto quello che è successo oggi e del sogno che ho fatto. “piccola la linea tra l’amore e l’odio è piccolissima grazie ad un semplice gesto o ad una parola tu puoi odiare o amare una persona” dice con fare serio “ lo so, lo so anche se io non ci credo, queste cose succedono sono nei film. E comunque Il mio odio per lui non diventerà mai amore. Non dopo quello che mi ha detto oggi” dico io arrabbiata, neanche con Marco posso parlare più, crede sempre di sapere tutto quando in realtà è pure più piccolo di me. Alla fine mi chiudo in camera mia senza neanche cenare. Erano le 8 e non credo di voler uscire da questa stanza ma non credo neanche che mi addormenterò presto, contando che già ho fatto delle ore di sonno. Come mi sbagliavo contrariamente alla mia ipotesi alle 9:30 già stavo nel meglio del sonno. Sta volta non avrei sognato Hunter me lo sarei impedito.
Angolo autrice Salve a tutti per farmi perdonare ho deciso di pubblicare pure il terzo capitolo ci stavo lavorando a un po’ insieme all’ secondo e visto che non ho pubblicato da un po’ ho deciso di aggiustarlo e di pubblicare il terzo pure oggi spero che vi piaccia. Questo è pure un po’ più lungo dell’altro. Un bacione Missy_sharp *-*

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Capitolo 4
*** blu come la notte ***


Capitolo 4
Blu come la notte
Era passata una settimana da quando io e Hunter ci eravamo visti e io ero corsa piangendo, da allora non mi ha più rivolto la parola e ha fatto bene se no avrei iniziato a fare la pazza. Ora mi sto per vedere con René, abbiamo deciso di andare a fare shopping perché lei mi obbliga ad andare alla prima festa che c’è nel campus e ha detto testuali parole “ ci devi venire per forza, anche se ti devo portare di peso e stai in pigiama io ti porto” quindi non credo che io abbia  molta scelta. Sono le 4:30… merda sono in ritardo il nostro appuntamento era alle 4:15. Se non l’aveste ancora capito sono una ritardataria cronica, sono una volta nella mia vita sono stata puntuale, quando siamo andati alla festa a casa di Hunter. Per oggi devo smettere di pensare a quel nome, basta lui è uscito dalla mia vita. Faccio una corsa e in poco tempo mi ritrovo davanti a star bucks. René mi vede e tutta arrabbiata mi viene incontro “ti sto aspettando da un quarto d’ora signorina. Cosa hai da dire a tua discolpa!?” non era la prima ne sicuro l’ultima volta che vedo René arrabbiata è molto suscettibile.  “non ho visto l’ora scusami” dico io con la faccia a cucciolo “ per questa volta ti perdono ma la prossima volta non la passerai liscia” dice ridendo.ci incamminiamo per le vie di Londra ed entriamo in vari negozi, nessuno a qualcosa che mi piaccia particolarmente quindi per ora non ho neanche una busta in mano al contrario di René che ne ha già cinque.  Entriamo in un altro dei tanti negozi e un abito ha attirato la mia attenzione, è di un blu elettrico, il mio colore preferito, non è né troppo lungo né troppo corto, mi dovrebbe arrivare un po’ prima del ginocchio, in vita ha una cintura di pelle nera molto bella, e per finire ci sono abbinate un paio di decolté normali neri. Ho deciso di provarmelo, entro nei camerini, mi tolgo i vestiti e mi metto il vestito con la cintura e le scarpe appena esco René esclama un “WOW” ed io sono già tutta rossa per l’imbarazzo “  Em quel vestito di sta d’incanto, devi prenderlo e poi  così potrai far ingelosire un po’ Hunter” e si gli lei sapeva tutto di Hunter gli avevo raccontato tutto la prima volta che lo abbiamo visto insieme e lei ha detto “ che figo quello non credi?” e io ho detto solo “ è la persona che odio di più al mondo “ e cosi René ha voluto sapere tutta la nostra storia perché  l’odiassi e perché non eravamo più amici e quindi gli ho raccontato tutto. Nonostante gli ho detto che lo odio lei dice che staremo benissimo insieme e che lui è follemente innamorato di me. Tutte sciocchezze, non ci crederei nemmeno se lui me lo dicesse figuriamoci se me lo dice lei. Alla fine prendo il vestito, la cintura e le scarpe e usciamo dal negozio, per oggi ho fatto abbastanza shopping. Ne ho abbastanza, saluto René e decido di incamminarmi verso casa. Mentre mi avvio vedo un parco e decido di fermarmi un po’ su una panchina, non pensavo ci fosse un parco vicino casa, non l’avevo mai notato, fatto sta che mi addormento su una panchina. Sento una voce chiamarmi e appena mi sveglio vedo il suo faccino con un sorriso stampato sulla faccia , quello di Hunter, “che ci fai qui? E poi perché mi stai parlando?” dico con voce nervosa, ogni volta che vedo quel suo faccino divento nervosa. “ 1 il parco è di tutti e non solo tuo e 2 ti ho solo svegliato, non credo che volevi dormire nel parco” dice ridendo sotto i baffi. “ oddio mi sono addormentata nel parco” dico con fare preoccupato” eh si. Finalmente te ne sei accorta.” “ che ora è?” chiedo preoccupata, fai che non sia tardi sennò Marco mi ammazza “ le 8:30” dice lui.  Dovevo accorgermene che era tardi, non c’è neanche più il giallo del sole, che è stato rimpiazzato dal colore blu della notte.
 Merda Marco mi ammazza, ora che ho iniziato a ragionare ho capito che è tardissimo cazzo. “perché ti sei addormentata nel parco?” chiede lui tranquillo, come fa a non essere agitato ? “non ho dormito molto in questi giorni, sai lo studio mi tiene sempre sveglia” mento spudoratamente, in realtà pensavo alle parole che mi ha detto “ ah capisco, in realtà ti volevo chiedere scusa per l’altra volta, non volevo ferirti.” Dice lui, sembra veramente dispiaciuto ma io non gli credo “ se come no” rispondo io, sono irritata odio quando la gente mi prende in giro  “ vabbè io sto a posto con la mia coscienza ci si vede in giro Em” dice. Menefreghista era e menefreghista rimane “ ciao e grazie per avermi svegliato” dico, ma lo dico in un sussurro non credo che mi abbia sentito. Adesso è ora di tornare a casa, mi aspetta una bella caziata da parte di Marco.
Angolo Autrice salve a tutti, come ho già detto mi è venuta l’ispirazione e da ieri sera non smetto più di scrivere, ho deciso di pubblicare più capitoli possibili perché poi mi dovrò assentare per un po’ spero che questo capitolo vi piaccia un bacio Missy_sharp

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