Chibi World di kamy (/viewuser.php?uid=60751)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cap.1 Nel mondo dei chibi ***
Capitolo 2: *** Cap.2 I Chibi abitanti ***
Capitolo 3: *** Cap.3 Due Chibi Tony ***
Capitolo 4: *** Cap.4 Ritorno a casa ***
Capitolo 1 *** Cap.1 Nel mondo dei chibi ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.1
Nel mondo dei chibi
"Lo sapevo che esisteva una dimensione di testoline!" gridò
Peter. Strinse i pugni e saltellò sul posto, fece una serie
di capriole in aria e si mise a dimenare braccia e fianchi.
"Perfetto Stark. La prima missione con il nuovo membro e siamo finiti
in una dimensione alternativa!" si lamentò Steve. Strinse
con forza lo scudo. I suoi occhi azzurri gli prendevano metà
del viso brillarono di riflessi bluastri e verde acqua, le ciglia gli
si erano allungate e le ali disegnate sul suo elmo erano diventate vere
e di gommapiuma.
"Rilassati vecchietto. Quella laggiù sembra la versione
giocattolo della mia Tower. Mi basterà armeggiare con i
giocattoli del me di questa dimensione" spiegò Stark,
volandogli intorno.
"Cosa ti fa credere che collaborerà?" domandò
Steve. Le labbra rosee gli sporgevano leggermente in fuori e gli
stivali gli erano diventati più larghi di una misura
rispetto ai piedi. Inciampò, cadde in avanti,
rotolò e finì seduto a gambe aperte con lo scudo
stretto contro. Il chibi Peter saltò, lanciò una
ragnatela e si appese ad essa a testa in giù fissando
Capitan America con gli occhi bianchi della maschera quattro volte
più grandi del normale.
Tony sogghignò, volò in tondo osservandosi i
piedi dell'armatura e socchiuse gli occhi castano scuro.
“Non c'è bisogno che collabori. Posso farlo da
solo” annunciò.
Osservò Peter appeso a testa in giù, si
allontanò fino ad atterrare accanto al Capitano.
“E comunque, alla prima missione con me hanno attaccato i
Chitauri. Il ragazzino almeno finisce in dimensioni da
ragazzino”. Lo difese.
Steve sbuffò rumorosamente e si alzò in piedi.
"Dammi un passaggio" ordinò. Arrossì vedendo che
il sedere dell'armatura si era gonfiato a palloncino. "Io trovo
meraviglioso tutto questo! Perché, insomma, sono in missione
con voi due!". Esultò Peter.
Tony afferrò il Capitano per le ali della mascherina, lo
sollevò e sogghignò.
“Voli come un angioletto”. Lo derise.
Steve si dimenò e gli occhi gli si riempirono di lacrime.
"Stark!" lo rimproverò.
Tony sogghignò, roteò gli occhi e lo strinse.
“Forza, andiamo alla Tower delle Barbie”.
"Sì!" esultò Peter.
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Capitolo 2 *** Cap.2 I Chibi abitanti ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.2
I Chibi abitanti
ChibiThor incrociò le
braccia al petto e si avvicinò alla
finestra, guardando all’esterno. I suoi lunghi capelli biondi
lisci gli
ondeggiavano lungo le spalle.
“Non è mia
intenzione giungere alla vostra festa
Midgardiani. Il mio umore non è adatto a
ciò” disse. ChibiClint gli si avvicinò
e gli offrì un biscotto al cioccolato.
“Dai, Hulk si
mangerà tutto il frigorifero se non vieni
anche tu” ribatté. ChibiThor sospirò e
prese uno dei biscotti, se lo portò alla
bocca e lo addentò.
“Anche Uomo di Metallo non
si unirà alla festa” ribatté.
ChibiClint gli passò un braccio intorno alle spalle, mentre
le briciole finiva
sul pavimento della ChibiStark-Tower.
“Tu sei sia la reginetta
del ballo che il campione di
football in una sola persona” disse ChibiClint. ChibiThor
arrossì e gli
sorrise.
ChibiOcchi-di-falco sgranò
gli occhi.
“Tony è ancora
nel laboratorio! Cosa ci fa là fuori con
Peter e Steve?” domandò. ChibiThor mise una mano
sul manico del mio martello.
“Strani accadimenti
necessitano della nostra attenzione.
Controllerò nel laboratorio, tu vai incontro a
quell’Uomo di Metallo”. Propose.
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Capitolo 3 *** Cap.3 Due Chibi Tony ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.3 Due Chibi Tony
ChibiThor
entrò nel laboratorio e si fece largo tra una serie di
invenzioni, Ferro-Vecchio si muoveva in modo meccanico e aveva i punti
di congiunzione rotondeggianti. Tutti gli angoli nella stanza erano
smussati e bombati.
"Uomo
di Metallo?" domandò.
ChibiTony
sollevò la mascherina da saldatore, voltò il capo
sporgendo le labbra e fece cenno con la piccola mano sventolandola
sopra di sé.
ChibiThor
si strinse il piccolo martello al petto e lo raggiunse.
"Su,
con solerzia, seguimi" disse. Le sue iridi azzurre brillarono.
"Avanza
un altro te" spiegò.
ChibiTony
aggrottò la fronte, raggiunse l'armatura di Iron Man e prese
l'enorme casco, lo infilò e l'armatura miniaturizzata gli
aderì addosso.
"Non
c'è nessuno come me, tranne me!" decretò.
ChibiThor
corse fuori dal laboratorio, raggiunse una finestra e la
aprì. Fece roteare il martello e spiccò il volo,
passando davanti a una serie di nuvole dalla forma di gattini. Si
allontanò dalla torre, mentre ChiTony volava alle sue spalle.
Atterrò
dietro Chibi-Clint, trovandosi davanti i tre visitatori.
"Hanno
il loro Thor" disse Peter, allegro.
Tony
si sporse, indicò l'armatura dell'altro e ChibiTony
sollevò il casco.
"La
mia è migliore!" esclamarono in coro.
ChibiClint
abbassò il mini arco e sporse le labbra.
"Non
sembrano nemici travestiti neanche da vicino".
"Veniamo
da una dimensione alternativa e vogliamo solo tornare a casa"
spiegò Steve. Le alucce del suo cappuccio si arricciavano ai
lati del suo capo e il vento gli faceva sollevare il ciuffo biondo
verso l'alto.
ChibiTony
si indicò e sogghignò.
"Vi
farò tornare a casa in un secondo".
Tony
ricambiò il sogghigno e spiccò il volo.
"Solo
se non lo faccio prima io!".
ChibiTony
abbassò l'elmo dell'armatura e i due presero a volare
superandosi a vicenda. ChibiClint sospirò, raggiunse i due
visitatori rimasti e sorrise.
"Scusate
ChibiStark. Non sa stare fermo".
Peter
scoppiò a ridere, rimbalzò e lanciò
una ragnatela, si aggrappò a un palazzo e si diresse verso
la torre, seguendo i due Tony.
"Però
il nostro Thor è meno capellone swish!" gridò.
Steve si massaggiò le tempie.
"Tranquillo,
anche il mio Stark è così" disse a ChibiClint.
ChibiClint
sorrise, fece cenno al capitano di seguirlo e prese a dirigersi verso
la torre giocattolo.
"Se
non ci sbrighiamo, ripartiranno senza di te" disse.
Steve
scoppiò a ridere e si mise a correre verso la torre,
annuendo.
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Capitolo 4 *** Cap.4 Ritorno a casa ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.4 Ritorno a casa
"Certo,
che qui è tutto adorabile. Questo universo è
ancora meglio di quanto sperassi" disse Peter. Osservò i
resti di biscotti sul piccolo divano morbido. Si girò e
osservò un macchinario accendersi al centro della stanza.
"Ho
intravisto ChibiHulk è anche lui era dolcioso. E credo sia
best con ChibiThor". Aggiunse.
Steve
si deterse le labbra con la lingua e guardò Tony e ChibiTony
lavorare al macchinario.
"Pety,
un ChibiHulk è troppo piccolo per essere adorabile. Grande
è meglio" disse Tony.
ChibiTony
gli passò una chiave inglese, si chinò mettendosi
ad armeggiare con dei fili.
"Lui
e ChibiThor sono enormi per questo mondo" lo corresse.
Steve
si massaggiò il collo e sospirò,
ticchettò la punta degli stivaletti rossi e questi fecero
dei ticchettii musicali.
"Thor
non è così enorme da noi" ribatté.
ChibiTony
fece spuntare il testone da sotto il macchinario.
"ChibiCap
è più sveglio di te".
Tony
andò al computer digitando velocemente.
"Tutti
sono più svegli di Cap".
Steve
incrociò le braccia al petto e si voltò di
scatto, espirando rumorosamente.
"Stark"
brontolò. Peter rotolò sul pavimento e
saltellò.
"La
vostra gravità è diversa, scommetto che le leggi
della fisica qui sono tutte diverse".
ChibiStark
annuì, sorrise dolcemente guardando il ragazzino. Tony gli
tirò addosso uno straccio, aggrottò la fronte e
grugnì.
"Quello
è il mio. Guarda orgogliosamente il tuo Peter".
ChibiClint
si accomodò sul divano e accese i videogame, ridacchiando.
"Il
nostro è mille volte più iperattivo del vostro".
Tony
roteò gli occhi, storse il labbro e indicò Steve.
"Colpa
sua che lo fa andare a letto alle otto di sera come i preti".
Peter
scoppiò a ridere, gli occhioni bianchi della maschera ancora
più grandi di prima.
"E'
stato un piacere incontrarvi" disse. Guardò lo schermo del
televisore di Clint.
"Qui
avete un ambiente davvero pacifico che dobbiamo ricreare a casa".
Tony
sospirò, fece cenno ai due di avvicinarsi alla macchina.
"Vedremo
di dare alle nuvole la forma di gattini".
ChibiTony
ghignò, si allontanò dalla macchina raggiungendo
il divano.
"Abbiamo
le nostre giornate".
Steve
raggiunse il macchinario, Peter gli si affiancò mettendosi
tra lui e Tony.
Tony
guardò verso Steve, fece l'occhiloino e sorrise.
"Portiamo
nostro figlio a casa?".
"Idiota!"
si lamentò Steve e scomparvero tutti quanti. Riapparvero
nella vera Tower.
"Siamo
a casa" festeggiò Peter.
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