Timelines

di Sakura Hikari
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Unconditionally ***
Capitolo 2: *** Interruzione ***



Capitolo 1
*** Unconditionally ***


Unconditionally
 

Prompt di Alexiel: Madoka/Homura, una vita intera di seconde possibilità.

Parole: 488
 

Homura ne aveva avute parecchie, di seconde possibilità, così tante che aveva perso il conto di quante volte era tornata indietro nel tempo nel tentativo di cambiare il destino di Madoka. Ma pe quante alterazioni avesse compiuto, ogni volta Madoka periva al termine della battaglia contro Walpurgis, come se il Fato o Dio avesse deciso così. Tutto questo aveva poca importanza, ormai, dal momento che stava per morire: tra pochi istanti Homura Akemi avrebbe cessato di esistere e al suo posto sarebbe nata una strega. Non aveva neanche la forza sufficiente per rammaricarsi del fatto che la stessa sorte toccasse anche a Madoka: le loro mani, così vicine da potersi toccare, stringevano le loro Soul Gem, traboccanti di oscurità. Homura si disse che, se non altro, insieme erano riuscite in quell'impresa, contro ogni previsione, e soprattutto erano lì insieme in quel momento, alla fine di ogni cosa, il che non faceva poi tanto schifo. Se solo avesse avuto con sé un Grief Seed per Madoka... 

In quel momento percepì un calore invaderle il petto e, voltandosi, vide che effettivamente un Grief Seed c'era - e Madoka lo stava usando per purificare la sua Gem
"Ho mentito, prima.", disse, con un sorriso di scuse. "Me ne era rimasto un poco."
Homura tentò debolmente di allontanare la propria mano; non era giusto, se solo una di loro due poteva salvarsi, quella doveva essere Madoka. Perché sceglieva sempre di sacrificare sé stessa per il bene degli altri? Perché non poteva essere egoista, per una volta?
Ma la ragazza tenne fermamente la mano di Homura tra le proprie. "Homura, ho bisogno che tu faccia qualcosa per me."
"Qualsiasi cosa."
"Tu puoi viaggiare nel tempo... potresti... fare in modo che non ceda mai agli inganni di Kyubey?", domandò infine, un barlume di speranza negli occhi castani. Homura percepì un vuoto allo stomaco non appena comprese cosa intendesse dire: tenere lontana Madoka da Kyubey voleva dire impedire che lei esaudisse il suo desiderio - impedire che diventasse una Puella Magica. L'idea di dover tornare indietro e affrontare nuovamente tutto quanto senza Madoka - il suo supporto, la compagna che amava teneramente- le diede le vertigini. Una parte di lei si ribellò a questa domanda, ma un'altra -quella che ormai una vita fa aveva giurato che avrebbe protetto Madoka, costi quel che costi - le diceva di accedere: Madoka meritava di meglio di questa vita, una vita senza le streghe, senza le Soul Gem, senza Kyubey - anche se voleva dire senza Homura. 
Non aveva importanza, si disse. Avrebbe vegliato su di lei da lontano, avrebbe fatto di tutto affinché fosse felice con la sua vita. Dopotutto, non avevano forse detto che colui che ama di più è quello che allontana i dispiaceri dalla persona amata?
Con un groppo in gola, Homura annuì, le prime lacrime scesero a rigarle le guance e si mischiarono con la pioggia che continuava a cadere leggera su di loro.





 

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Capitolo 2
*** Interruzione ***


Interruzione



Prompt di Ornella: Homura/Madoka: "Senza tempo"
Parole: 289



Avrebbe voluto che quel momento fosse durato per sempre. La sensazione delle dita di Madoka che scorrevano delicatamente tra i suoi capelli, intrecciandoli, era paradisiaca, rilassante, capace di far fuggire qualunque pensiero negativo dalla mente di Homura. Le due ragazze stavano sedute sull’erba vicino al fiume, la luce del sole pomeridiano che le riscaldava dall’alto; i rumori della città arrivavano lontani, attutiti, e se si concentrava, Homura riusciva ad eliminarli completamente, lasciando solo la voce dolce e pacata di Madoka, che la cullava come una ninna-nanna.
Quella bolla perfetta di pace e tranquillità era riservata solo per lei e Madoka. Non c’erano streghe da combattere, civili da salvare, Grief Seed da recuperare e Soul Gem da purificare: erano solo loro due, due semplici quattordicenni come tante, due amiche unite da un legame più profondo. Insieme. Sospese in un periodo di tempo infinito. Senza tempo, fuori dal tempo.
Madoka stava parlando: le consigliava di non abbattersi, di non arrendersi, di mostrarsi sempre forte e dare il meglio di sé stessa. Homura si inebriava delle sue parole. Come sempre, si stupì della facilità e della precisione con cui l’amica era stata in grado di leggerle dentro, anche se non era a conoscenza dell’intera faccenda. Anche se non sapeva di tutti i pensieri che si agitavano nella sua mente, anche se non sapeva dei suoi disperati tentativi di salvarla ad un destino crudele.
Comunque andasse, Madoka era sempre accanto a lei, e sapeva sempre qual era la cosa giusta da dire, le sue parole una guida per i momenti più bui. Homura questo l’aveva capito già da tempo: senza Madoka, senza la sua presenza, lei non ce l’avrebbe fatta.
Ma ancora per un po’, voleva restare così, senza lotte.
Solo loro due.






 

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