I quattro cristalli degli elementi di bella85 (/viewuser.php?uid=63546)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il viaggio ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2- Il Burbero Originale ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3.La realtà non è sempre come si pensa ***
Capitolo 4: *** La casa del Burbero Originale ***
Capitolo 5: *** cap 5.Al di là dell' arco ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6.I quattro Dormienti delle Tenebre ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7-Nyenyador Regina delle Stelle ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8-La Città di Stelle ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9.La partenza del gruppo ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10-Asdriman la Malasorte ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11-Mentre gli alberi allungano i rami ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12-Fuga alla Montagna delle Rocce Blu ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13-Lo specchio della bellezza ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14-Di nuovo in viaggio ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 -In trappola! ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16-Il Picchio Infuocato ***
Capitolo 17: *** Capitolo17-La magia delle Anguane ***
Capitolo 18: *** Capitolo 18- L'attacco delle tenebre ***
Capitolo 19: *** Capitolo 19-La valle della solitudine di Aranyk ***
Capitolo 20: *** Capitolo20-Le Lacrime d' Argento ***
Capitolo 21: *** Capitolo 21-Il Villaggio degli Gnomi ***
Capitolo 22: *** Capitolo 22- Marina esige delle risposte ***
Capitolo 23: *** Capitolo 23-La salvezza dell' unicorno ***
Capitolo 24: *** Capitolo 24- La prova ***
Capitolo 25: *** Capitolo25- Dreven ***
Capitolo 26: *** Capitolo 26- Fuga nella notte ***
Capitolo 27: *** Capitolo 27- Colei che ritorna ***
Capitolo 28: *** Capitolo 28- Il Cristallo oscurato ***
Capitolo 29: *** Capitolo 29-La sposa ***
Capitolo 1 *** Il viaggio ***
I quattro cristalli degli elementi
Capitolo 1 Il viaggio
La dama camminava silenziosamente nel bosco . I pallidi raggi della luna calante si riflettevano debolmente sui suoi capelli dorati. Il suo viso , serio e immobile come tutto ciò che la circondava , era bellissimo, ma segnato da una preoccupazione profonda che nemmeno i suoi occhi riuscivano a celare . Il segreto che nascondeva nel suo cuore da oramai troppo tempo turbava il suo sonno .Un ombra che solo lei poteva percepire: la convinzione che il male si sarebbe nuovamente destato . L' ora che aspettava da secoli finalmente sarebbe giunta portando cosi la salvezza o la rovina del mondo .Suo figlio Eralyon, l' unico erede del trono delle Stelle d' Argento , oramai era pronto per la missione a cui la profezia di Melthe l' aveva destinato. Presto,molto presto le quattro custodi sarebbero finalmente arrivate ed avrebbero preso possesso dei Cristalli ai quali erano destinate. In quella fredda notte d’inverno, mentre tutto il mondo che la circondava avvizziva e si addormentava,era giunta finalmente l’ora di vedere il volto di coloro che avrebbero formato il Prisma degli Elementi. Lentamente la dama elfica si avvicinò ad una fontana elaboratamente scolpita in cristallo di rocca dalla quale sgorgava l’acqua dell' arcobaleno, il vero tesoro del suo popolo .Dalle sue labbra uscirono lentamente,quasi in un sussurro trasportato dalla brezza notturna, le sacre parole che componevano la profezia, parole che aveva,fino a quel momento,suggellato nel suo cuore
Quattro cristalli
quattro ragazze.
Quattro cristalli
quattro elementi.
Fuoco Aria Acqua Terra.
Fiamma Ariel Marina Ortensia.
Insieme intraprenderanno il viaggio,insieme la ricerca.
Saranno però destinate a separarsi.
Da sole troveranno il cristallo,
Da sole supereranno la prova più grande.
Insieme all' erede e alla magica spada sconfiggeranno il male,sconfiggeranno l' Unico.
Quattro cristalli
Quattro ragazze loro custodi.
Quattro cristalli e il Prisma degli Elementi.
Improvvisamente la sua pallida mano affusolata si avvicinò ad una ciotola di quarzo rosa a forma di loto ,prese una manciata di petali di fiori e la gettò nella fontana: subito l' acqua prese a vorticare e, prima più sfocata,poi sempre più nitida e precisa, apparve un immagine:era una ragazza intenta al ricamo. La sua agile mano,candida come la neve,creava dei motivi fantastici raffiguranti fiori meravigliosi che solo lei poteva così veramente amare mentre gli ultimi raggi del sole estivo illuminavano i suoi lunghi capelli dorati .Nyenyador percepì la sua calma,il suo amore per la natura che la circondava e per il ricamo insegnatole dalla sua adorata nonna. Poi l 'immagine sempre più lentamente, sfumò. Allora la mano della regina degli elfi ,avvicinatosi ad una torcia retta da un piedistallo d' oro , prese delicatamente in mano una fiammella viva. La guardò un attimo danzare nel palmo della mano prima di appoggiarla sulla superficie dell' acqua . Questa si sciolse illuminando di bagliori focosi la superficie increspata lasciando poi posto all' immagine di una ragazza decisamente bella che osservava compiaciuta il riflesso che lo specchio le rimandava, prendeva un po’ di rossetto e se lo passava insistentemente sulle labbra prima di aprirle in un smagliante sorriso. Tutto il suo essere emanava un sentimento di orgoglio e vanità. Poi anche quell' immagine svanì lasciando tracce di fulgidi bagliori. Allora la sua mano si diresse verso una boccetta apparentemente vuota e decorata con fili d’argento , la immerse nell' acqua e l' aprì. Delle piccole bolle d' aria scoppiettarono in superficie lasciando posto al volto raggiante e felice di una ragazza che giocava a calcio con gli amici.: la corsa e il venticello leggero che le sfiorava i capelli corvini raccolti in una lunga coda erano per lei la gioia più grande…si sentiva leggera, libera .Presto l' immagine sfocò, si tramutò in bolle e svanì. La mano della dama s' immerse allora nell' acqua per quella che sapeva essere l' ultima volta e ne fuoriuscì con l’incavo della mano piena . La regina di Stelle d' Argento guardò per un attimo i raggi lunari che ne illuminavano la superficie prima di riversarla dentro. Dalle increspature prese forma un' ultima immagine: una ragazza intenta alla lettura. Sedeva assorta con una mano tra i capelli e leggendo, sognava .L' elfa sentì il suo amore per i libri, per la folle speranza che l’irreale potesse divenire possibile. L' immagine svanì. La signora degli elfi rivolse il suo pallido viso alla luce argentea della luna, sorrise con speranza e sussurrò."Ecco le prescelte: terra fuoco,aria e acqua. Ortensia Fiamma Ariel e Marina ".
Nell' auto il calore era oramai insopportabile .Marina aveva abbassato tutti i finestrini ma ciò non riusciva a soddisfare per nulla Fiamma che continuava a lamentarsi a gran voce mentre sventolava con gran foga un giornale arrotolato , imitata dalla zia Fiorenza che continuava a sorridere indulgente mentre il caldo torrido dell' abitacolo faceva sudare copiosamente anche lei."Fa troppo caldo in quest’auto voglio scendere ! E poi c' e' Mattia che continua a sgranocchiare caramelle, mi fa venire il voltastomaco!" la povera zia oramai non sapeva più cosa fare per rinfrescare l' auto e gli animi, entrambi eccessivamente surriscaldati .La parola fu presa dal vecchio zio Tobia,che, come al solito ,riuscì a sdrammatizzare "Beh se hai così caldo perchè lamentarsi? Stiamo andando in montagna proprio per questo!". La battuta dello zio,ancora più insopportabile di Mattia,che con le mani appiccicose si stava pulendo sul suo fazzoletto di seta, non fece ridere nemmeno un po' Fiamma che borbottò un "Magnifico veramente meraviglioso" a denti stretti. La verità e la fonte del suo cattivo umore erano proprio quelle tre settimane che era costretta a trascorrere con le cugine Marina e Ariel , il cuginetto Mattia e gli zii .I suoi genitori erano stati felicissimi di affidarla ai parenti e l' avevano rassicurata sul fatto che si sarebbe divertita un mondo. Di divertimento però la ragazza non ne vedeva nemmeno l 'ombra: Innanzi tutto odiava la montagna : la trovava solitaria e noiosa .Poi c' erano gli zii ,con le loro premure e il loro atteggiamento tutto dolce come se lei avesse ancora cinque anni e poi i cugini: il piccolo Mattia,di sei anni,era una vera peste insopportabile e le altre due cugine,sue coetanee, erano così diverse da lei che non poteva nemmeno immaginare l' 'idea di dover trascorrere tutto quel tempo con ragazze così : non solo non parlavano di ragazzi, ma nemmeno si truccavano e non adoravano le discoteche e il mare come lei. Ariel era un vero maschiaccio: sempre intenta a fare qualche sport pericoloso e a ruzzolarsi con gli altri ragazzi del quartiere nel loro gioco preferito: il calcio. Fiamma rabbrividiva con disgusto di fronte ai capelli spettinati e agli abiti infangati fino al midollo della cugina .Marina invece era l' esatto contrario, ma non per questo migliore : aveva sempre la testa fra le nuvole come se vedesse o sognasse cose che gli altri non potevano vedere e passava ore ed ore a leggere qualsiasi libro le capitasse sotto tiro .Per forza era la prima della classe! Fiamma,oltre ad avere sempre odiato studiare e ad aver sempre disprezzato le persone che dedicavano la loro vita allo studio ,trovava la lettura supplementare un passatempo monotono ed insulso .Troppo presa da questi pensieri che la facevano quasi urlare d’insoddisfazione, Fiamma decise di dedicarsi a qualunque cosa non la facesse pensare alle due strambe cugine .Fu così che passò il resto del viaggio ad osservare sempre più annoiata il cambiamento del paesaggio . Mano a mano che si avvicinavano al paesino di Santa Chiara, si faceva sempre più montano:era tutto un susseguirsi di boschi e, sempre più vicine , incombevano le montagne. Fiamma senti Marina vicino a lei tirare un sospiro di pura meraviglia .Fiamma ,osservando la sua aria sognante avrebbe voluto vomitare. Ma, purtroppo per lei , non era ancora finita : la voce cristallina ed eccitata di Ariel la fece arrabbiare ancora di più "Chissà quanti sentieri percorreremo tutti assieme! Che bello, non vedo l’ora di scendere !Al campeggio camminavo per ore di fila ! Ho visto posti cosi meravigliosi !". Rabbiosa e imbronciata Fiamma pensò che anche lei voleva scendere, ma per prendere il primo autobus di ritorno e filarsene dritta a casa o ancora meglio a Rimini dagli amici." Fiamma che sentiero vuoi fare per primo? Quello che porta alle cascate o quello alla capanna del boscaiolo?" le chiese Ariel riportandola bruscamente alla realtà, proprio mentre si immaginava nel bel mezzo di un gruppetto di bei ragazzi ,al mare, intenta a civettare ."Boh scegli tu, per me e' indifferente" rispose irritata e brusca. Ariel comunque parve entusiasta della risposta e la lasciò in pace per tutto il resto del viaggio .Verso mezzogiorno mentre tutti in auto erano più stanchi ed accaldati che mai, lo zio tirò una brusca frenata vicino ad un albergo montano piuttosto malandato ed esclamò felice "Eccoci arrivati a destinazione !" la famiglia aprì le porte dell' autovettura con un sospiro di sollievo e liberazione e si disperdette all’esterno della fumante e calorifera Fiat .Mattia ,senza voltarsi indietro e senza preoccupazione di perdersi, si mise subito a rincorrere delle farfalle mentre Marina ferma nel bel mezzo di un prato in fiore si guardava intorno con aria sognante tenendo come al suo solito un libro sottobraccio. Fiamma avvicinandosi notò che si trattava di Harry Potter un libro che ,più di tutti gli altri, lei detestava . Ariel invece, dopo quattro salti per sgranchirsi le gambe indolenzite, si guardò intorno con aria soddisfatta infine rivolgendosi alla cugina che se ne sedeva in disparte con il cellulare già a portata di mano, esclamò "Bene Fiamma vedrai che sballo! L' anno scorso papà ha prenotato in un hotel diverso, ma comunque i sentieri li conosco tutti! " Fiamma per tutta risposta alzò appena la testa e brontolò "Questa catapecchia la chiami hotel ? Che coraggio!"e se ne andò stizzita tenendo il broncio alla ricerca di un luogo dove potesse essere lasciata in pace . Fortunatamente per Ariel , che era rimasta un po' male di fronte all’atteggiamento della cugina, la madre richiamò tutti all' ordine . Fiamma,sempre più infastidita ed esasperata, mandò un messaggio lamentoso alla sua amica del cuore Raffaella che di sicuro in quel momento si stava divertendo con i più bei ragazzi della spiaggia ,e seguì la famiglia all' interno della baita .La sala comune era una stanzetta intima ed accogliente ,con mobili e soffici poltrone in legno e stoffa a motivi floreali ,che entusiasmò tutta la famiglia tranne Fiamma che ,dopo un' occhiata disgustata al mobilio montano, concentrò la sua attenzione verso una donna bassa e grassottella che si avvicinava con foga e che ,appena arrivata sotto il mento dello zio, lo bombardò di domande " Dovete essere la famiglia Rusconi ! Benvenuti !Allora il pranzo sarà pronto fra mezz' oretta. Intanto Adele e Ortensia vi potranno aiutare con i bagagli ! Le vostre stanze sono di sopra" disse tutto questo senza nemmeno prender fiato e gettando sorrisi ai suoi interlocutori . Poi accennando con lo sguardo al giardino, chiamò con quanto fiato aveva in gola "Ortensia ! Adele! Venite subito qui care !C' e' bisogno del vostro aiuto!"ed ecco comparire neanche due secondi dopo due ragazze , una alta ,dai lunghi capelli rossi come Fiamma ed un altra minuta,dai ricci capelli biondi .Entrambe indossavano un tipico vestito montano . Senza tanti complimenti le due sorelle presero le valigie e ,con un sorriso affabile, condussero la comitiva lungo una scalinata di legno ed attraverso parecchi corridoi. Dopo quella che a Fiamma parve un eternità, arrivarono davanti a due porte dove il numero, inciso a viva forza sul legno, era quasi illeggibile. Una delle due ragazze si piazzò davanti alla porta dalla scritta scrostata e proclamò con l' aria di una che deve mostrare il suo più gran tesoro "Ecco qua le vostre stanze ! Le ragazze e il bambino dormono assieme. I genitori nella stanzetta di fianco a questa come stabilito .A proposito io sono Adele e ho ventitre anni . E questa e' mia sorella Ortensia ! Penso che abbiate più o meno sedici anni come lei . Se volete potete visitare parecchi posti belli in sua compagnia e' una vera cerbiatta di montagna! E se vi va potreste perfino imparare a ricamare."Ortensia sorrise incoraggiante . Marina e Ariel erano eccitatissime e lo davano a vedere : Ariel non vedeva l 'ora di esplorare bei posti in compagnia di una persona che ne apprezzasse come lei la bellezza naturalistica e Marina ,che non era molto brava nel ricamo, voleva migliorare e fare amicizia con la dolce ragazzina .Fiamma invece era profondamente disgustata : non solo odiava la fatica fisica e il cucito che considerava cose da nonnette, ma non avrebbe mai stretto amicizia mai e poi mai con una ragazza che si vestiva ancora come Heidi. Le due ragazze le salutarono affabilmente e scesero velocemente le scale mentre Ariel,ancora eccitata cercava d' infilare la chiave nella toppa .Quando la porta si aprì , entrarono nella cameretta :era molto piccola con quattro letti così vicini che nemmeno si poteva immaginare come potessero starci .Ariel attraversò con passo baldanzoso la stanza e spalancò subito la piccola finestrella respirando a pieni polmoni l 'aria montana "Ah finalmente pura aria di montagna" una voce irosa però la fece trasalire "Chiudi immediatamente quella finestra!"sbottò Fiamma buttando il cellulare sul primo letto libero che le capitò a tiro . Ariel si girò di scatto sbalordita e confusa "Perche dovrei chiuderla?" Fiamma fece una smorfia buffa tra l' ironico e l 'iroso "Perche troppa aria fa entrare un sacco di umidità e domani non voglio alzarmi con il torcicollo grazie"rispose con stizza . Marina che fino a quel momento aveva badato ai fatti suoi ,si intromise nella discussione "Dai non essere ridicola ,c'e' ancora il sole ! Se la tieni aperta anche di notte il torcicollo lo puoi prendere ,ma cosi no!Ariel ha ragione un po' di aria fresca fa bene. Mattia no!"Marina si precipitò sul fratellino mentre saliva sul letto con le scarpe da ginnastica infangate. Fiamma lasciò cadere la discussione con aria vendicativa e si diede da fare per disfare le valige imitata dalle altre. Notò con disappunto che Marina aveva portato con sè un mucchio di libri di tutti i generi. Avvicinandosi ne prese uno dalla pila"Come sopravvivere in montagna" Ma come fai a leggere certe schifezze? E' quasi peggio del tuo Harry Potter!” Marina le strappò il libro dalle mani. Pareva furibonda mentre i suoi occhi fulminavano la cugina, tuttavia rispose freddamente"I tuoi abiti da mare sono schifezze, non i miei libri!Per la cronaca, un libro di sopravvivenza è sempre utile se si viaggia in luoghi sperduti invece,come nel tuo caso, le minigonne, i top e tutto il resto potevano restarsene a casa ! Non sono abiti adatti alla montagna!"e se ne andò sbattendo la porta . Ariel si girò , poi con aria preoccupata si rivolse a Fiamma ancora rossa per l 'indignazione"Oh adesso si che l' hai fatta arrabbiare ! Non ti parlerà più per una settimana, credo" "Sai quanto mene importa!" sbottò Fiamma e uscì più irritata che mai . Mattia divertito dall’ insolito trambusto, cominciò a cantilenare"Oh che sballo ! Cominciate a litigare!”.la sorella lo guardò apprensiva e rispose “Temo proprio di si!”.Si riscosse e propose al fratellino una partita di calcio .
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Capitolo 2 *** Capitolo 2- Il Burbero Originale ***
Marina ignorò altezzosamente Fiamma per tutta la settimana seguente. Nessuno in famiglia, tranne i ragazzi, si erano accorti del litigio . Del resto Marina ,dopo le brevi scampagnate nei boschi, si rifugiava in un angolino del giardino dell’ albergo a leggere mentre Fiamma si nascondeva sdegnata in camera da dove non voleva assolutamente uscire e dove passava il tempo a sfogliare riviste su cantanti pop o a mandare messaggini disperati a tutte le sue amiche o amici che fossero disposti ad ascoltare le sue lamentele. Dopo un altra insopportabile giornata di musi lunghi un chilometro ,Ariel decise con l’aiuto di Ortensia di risolvere questa situazione costringendo le due litiganti a passare una giornata alle cascatelle. Ortensia,che conosceva benissimo quel luogo ,aveva convinto Ariel a portarci la sorella e la cugina. Marina si fece convincere facilmente dato che amava i luoghi suggestivi che la facevano sognare ad occhi aperti, ma Fiamma si dimostrò testarda, scontrosa ed irremovibile più del solito: le ragazze dovettero infine costringerla con la forza ad unirsi alla scampagnata: infatti dopo un interminabile bussare alla porta, implorare e pregare seguito dalle urla e dalle offese della cocciuta e maleducata cugina , Ariel e Marina persero definitivamente le staffe, entrarono a viva forza nella stanzetta , strapparono letteralmente l' apatica cugina dal suo rifugio e la strascinarono ignorando i suoi strilli e le sue proteste .Dopo un quarto d 'ora di strilli e imprecazioni tuttavia Fiamma decise di seguire le altre tenendosi però a debita distanza da Marina e rifiutandosi di parlare mentre le altre chiacchieravano allegramente. Dopo aver passato vari campi e sentieri montani le quattro fanciulle si addentrarono nel paesino composto da un gruppo di casette decorate in legno, una chiesetta e alcuni negozi "E' delizioso !Vorrei vivere per sempre qui!"esclamò eccitata Marina .Ortensia sorrise compiaciuta : erano rari i visitatori che desideravano fermarsi per sempre anzi , per quanto ricordava Ortensia , Marina era l' unica persona che avesse mai pronunciato quella frase .Fiamma disgustata , non fece commenti . Ariel, più avanti rispetto alle altre ed ansiosa di proseguire , le incitò "Dai forza , voglio arrivare alle cascatelle! Questo sentiero non l' ho mai fatto! Voglio vedere se ce ne sono altri e dove portano!" " Ce ne sono ancora !" esclamò felice Ortensia e con una corsetta le fu vicina "Dobbiamo passare davanti alla casa del Burbero Originale però ! E' un uomo cosi scorbutico ! Non viene quasi mai in paese, non parla con nessuno e non va neppure a messa!"sussurrò intimorita "Il Burbero Originale? Che strano nomignolo ! Ma perchè non esce mai?" domandò incuriosita Marina la cui storia l’affascinava oltremodo."E' fatto cosi ! Girano certe storie su di lui in paese !Mia nonna mi ha raccontato certe cose da far accapponare la pelle !" "E che cosa ti ha raccontato di così terribile?"domandò stupita Ariel che non vedeva perché un uomo così solitario dovesse suscitare tante chiacchiere e turbamenti."Beh lui esce di notte "a quel punto Fiamma sbottò "Anch' io esco di notte ! E non vedo perchè se una persona e' tanto intelligente da farlo deve essere preso per un terrorista da quattro bigotti come voi!" Ortensia non capì affatto l' offesa di Fiamma e continuò imperterrita a parlare con i suoi grandi occhioni verdi sgranati e luccicanti "Ma lui va nel bosco e si dice che parli con gli gnomi e balli alla luce lunare con gli elfi! Non e' una cosa normale ! Tutti in paese abbiamo paura degli spiriti guardiani del bosco ! Si sussurra che sia uno stregone o un folletto…". Fiamma a quel punto si fermò allibita dal fatto preoccupante che nel 2008 certe persone credessero ancora agli elfi. " Ma quante stupidaggini! Queste cose non esistono, sono veramente assurde! E tu che ne parli come se fossero vere! Ma fammi il piacere!".Ortensia ,punta sul vivo, si ritrasse ancor più in sè e sussurrò"Invece esistono, lo sanno tutti!E lui e' un mago o comunque uno di loro venuto qui per spiarci ed impedirci di varcare il suo confine ".Fiamma e Ariel non l 'udirono ma Marina si e sempre più incuriosita domandò "Di che confine stai parlando?" "Quello del regno delle fate e degli elfi da dove proviene ovviamente!Esistono antiche leggende che narrano di un mondo governato dagli elfi e popolato dalle più strane creature mai esistite: draghi,gnomi,orchi,orsi e alberi parlanti…nessuno però c' e' mai stato. Nessuno, tranne lui ovviamente "e si fermò indicando una curiosa casetta che si trovava dopo una salita. Era costruita su due piani ed intagliata e dipinta con le figure più bizzarre .La foresta, i cui rami più vicini sembravano volerla inghiottire nel più profondo del bosco, si estendeva selvaggia e misteriosa."Di là non si può andare, lui non vuole. Bisogna percorrere la viuzza a sinistra, poi si scende per un sentiero e si raggiungono le cascatelle." Marina interruppe però il discorso puramente paesaggistico di Ortensia per tornare sul punto che le premeva più discutere. "Voglio vederla più da vicino" gli occhioni già grandi di Ortensia si spalancarono a dismisura dal panico. "Cosa? La foresta? Ma e' proibito ! Lui non lascia che nessuno …" "Non la foresta , la casa!Si potrà vederla dall' esterno, no?"chiese avida Marina "Beh si ma…" Ariel che aveva finalmente riafferrato le fila del discorso, annuì entusiasta "Certo e' una splendida idea! Non l 'ho mai vista questa casa, nè ho mai saputo tutte queste storie! Ci credi Marina ? Cinque anni che veniamo a passare le vacanze su questi monti e non ci siamo mai accorte di questa straordinaria fonte di avventura ! Andiamo allora !"le incitò e si mise a correre verso l'originale casetta. Le quattro ragazze risalirono la via e si fermarono a contemplare l' oggetto di tante storie assurde ognuna pervasa da sentimenti diversi e contrastanti tra loro :Ortensia con aria intimorita, Fiamma disgustata e Marina e Ariel emozionata."Non l 'ho mai vista così da vicino fa ancora più paura!" asserì con un filo di voce Ortensia che tremava da capo a piedi forse pervasa dal terrore che qualche spiritello vendicativo l' afferrare per i suoi boccoli d 'oro e la strascinasse al cospetto del Burbero Originale ."Ma che paura! E' semplicemente un orrenda casa pacchiana! Ma dimmi te se una persona sana di mente si mette a scolpire gnomi sulle finestre e sulle porta di casa! E guardate c' e' anche una scritta! Questo e' proprio fulminato!"esclamò Fiamma indicando la parte superiore della porta. Li infatti scolpita in legno, c'era una frase misteriosa che Marina avvicinatosi timorosa ed eccitata per leggere sussurrò a fiordi labbra"Sognare per credere .Credere per sognare .La realtà e' sogno .Il sogno e' realtà. Ci vuole coraggio e volontà per spezzare le magiche barriere .Il mondo e' tutt' altro"”Ariel guardo la sorella come in attesa di una risposta rivelatrice,vedendo però che questa non arrivava, esclamò stupita e curiosa"Chissà cosa vuol dire!" "Semplicemente che questo tipo e' pazzo da legare ! E dovrebbe già essere nell' unico luogo adatto per lui : il manicomio !Altro che elfi e fate!" interloquì Fiamma. Una vocina alle sue spalle la fece trasalire irritata"No , io ve l’ ho detto cosa vuol dire!" esclamò Ortensia. Fiamma scosse con rabbia la testa continuando a fissarla come si fissa un bambino particolarmente stupido o un matto . Le altre due la guardarono ognuna rifugiata nei suoi più intimi pensieri. Nessuna di loro, nemmeno Marina che l’aveva ascoltata attentamente,credeva alle sue parole."Vorrei poterci credere ma e' cosi assurdo! Però come sarebbe bello se fosse vero!" pensò tra sé e sé mentre un brivido di eccitazione la pervadeva .E se fosse vero? Oh se fosse vero...Fiamma batté il tacco delle scarpe sul selciato con irritazione richiamando cosi l' attenzione delle altre."Andiamocene prima che esca ! Voglio tornare a casa e non sentire più tutte queste stupidaggini!" affermò risoluta. Purtroppo per lei non era ancora finita. Ariel infatti aveva già notato dell' altro ."Aspettate ci sono delle sculture là!"esclamò la ragazza avviandosi di corsa verso il retro della casa "Ariel aspetta e se ci vede?!"urlò Ortensia inseguendo l’amica mentre la sua gonna con volant ondeggiava nel vento come i suoi capelli d' oro. Marina, dopo un cenno a Fiamma , si avviò con curiosità nel retro della casa . Alla ragazza testarda non restò altro che seguirle , spostando a calci i sassi dal sentiero in preda alla stizza e sbuffando dalla rabbia. Appena arrivata osservò con sufficienza le sculture in legno che avevano catturato l' attenzione delle altre lasciandole a bocca aperta per la meraviglia. "Che cosa dovrebbero rappresentare questi obbrobri?"esclamò disgustata mentre le sue labbra assumevano una piega dura e cinica. Marina si prese la briga di risponderle con aria spazientita e seccata da tanta mancanza d' immaginazione"Ma non lo vedi da te?Sono gnomi, un albero con gli occhi, un vecchio con il bastone, un orso e una dama!" Fiamma punta sul vivo, sentendosi trattata come una stupida, inveì "Grazie dell’ informazione secchiona, lo vedevo da me ! Ma perché uno dovrebbe perdere tempo a rappresentare tali schifezze assurde?!" "Perche gli va no? Non sono tutti come te al mondo , c'e' gente un po' originale in giro per fortuna!” rispose Ariel"Suonata vuoi dire"rimbeccò Fiamma"No. Gente che ha il potere di vedere cose che gli altri non vedono"sussurrò Ortensia con le mani giunte, il viso pallido e lo sguardo assente. In quella posa ricordava ancora di più una creatura dei boschi,o una suonata ."Beh ora andiamo in questo benedetto ruscello o no? Son stufa di guardare questi pessimi esempi di arte moderna !" sbottò Fiamma e si allontanò risoluta senza guardarsi indietro sicurissima che le altre ,stavolta almeno, l’ avrebbero seguita. Cosi infatti fu . Dopo un ultima occhiata titubante a tanta creatività insolita, ad una ad una le ragazze si avviarono lungo il sentiero. L' ultima fu Ortensia,che lanciò un occhiata alle sculture intimorita che queste potessero prender vita da un momento all’ altro . Infine dopo un ultimo sguardo terrorizzato, si allontanò a passettini veloci e nervosi, con il cuore che le batteva ancora all' impazzata, quasi da farle male .Non si accorse che qualcuno, all' interno della casa, le osservava allontanarsi lungo la via. |
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Capitolo 3 *** Capitolo 3.La realtà non è sempre come si pensa ***
Da quando aveva visto la casa del Burbero Originale ed aveva ascoltato tutte le leggende che si raccontavano sul suo conto , Marina non riusciva più a pensare ad altro. Nemmeno i suoi libri le importavano più . Tutto questo non passò inosservato ed allarmò tutta la famiglia Rusconi . I genitori cominciarono a lanciarle di tanto in tanto occhiate preoccupate e cercavano sempre , tra un discorso e l'altro , di informarsi sulla sua salute o le chiedevano sempre con più insistenza se avesse qualche preoccupazione . La ragazza,spesso scocciata da tante insistenze , taceva mettendo su il broncio o si limitava a rispondere un "Non ho niente"stizzito . Alla fine la zia Fiorenza non ne poté più e una sera quando Marina era uscita in giardino a fantasticare come al solito , prese da parte le altre tre ragazze e le condusse in un intimo salottino. Dopo aver chiuso delicatamente la porta e aver dato una rapida occhiata in giro per rassicurarsi che nessuno stesse origliando, le fece accomodare, incrociò le mani con fare imbarazzato e disse " Ragazze..beh avrete notato che Marina e' un po’ strana e volevo chiedervi se...beh le e' successo qualcosa che l' ha turbata ? Ha litigato con qualcuna di voi per caso ? Non l' ho mai vista cosi ! Non legge nulla,non parla e così..assente !" Fiamma represse una risatina di scherno "Come se non lo fosse mai stata prima d' ora!" sussurrò un po’ troppo forte . Ariel le diede un calcio e le lanciò un occhiataccia. Entrambi i gesti per fortuna sfuggirono alla zia troppo presa a torcersi le mani e guardare per terra con aria aflitta. Dopo un paio di minuti di silenzio imbarazzante , la zia ricominciò "Non sapete proprio niente allora ? Vi va di parlarle ? Magari vi ascolta ! Magari e' un periodo di crisi , oh non so più cosa fare!"Ortensia notando tanto dolore e preoccupazione ,disse con dolcezza e decisione"Non si preoccupi signora parleremo noi con Marina!" la zia le sorrise grata poi riprendendosi disse"Beh grazie ragazze ! Tornate pure fuori a divertirvi!" una dopo l' altra si alzarono e uscirono. Appena furono fuori dalla portata di orecchie della zia Fiamma sbottò"Ma e' ridicolo ! Preoccuparsi e fare tutte queste sciocche tragedie solo perche quella secchiona di Marina non legge più i suoi stupidi libri ! Ma dico siamo scemi ?! E dovremo pure chiederle cos' ha ! Secondo me si sta svegliando fuori e si sta accorgendo che la vita lontana dai volumi polverosi è centomila volte più interessante ! " Ariel si girò di scatto " Si vede che non conosci abbastanza Marina ! Lei non smetterebbe mai di leggere ! E' la sua passione, la sua vita ! Mi chiedo cosa abbia per la testa..." "Beh non facciamo altro che andare fuori a chiederglielo ! " propose entusiasta Ortensia che voleva adempiere all’ incarico che si era presa. "E va bene andiamo a sentire cos' ha quella matta!" sospirò Fiamma e si avviarono verso il giardino . Marina era tranquillamente seduta sull’ erba a fissare intensamente le montagne , maestose ed irraggiungibili accese da un tramonto infuocato che dava loro pennellate di calde sfumature dorate."Allora grande pensatrice che diavolo hai ?! "sbottò Fiamma. Marina sussultò e si girò di scatto verso le altre. Non le aveva sentite arrivare. Dopo qualche occhiata vacua , sorrise e cominciò a parlare concitata "Ah vi aspettavo sapete ? Ci ho pensato tanto a lungo e sono decisa ad andarci e voi mi accompagnerete altrimenti ci andrò da sola!". Fiamma sbatté le palpebre più volte con aria allibita "Andare dove scusa ? All’ inferno?" Marina fece un gesto esasperato con la mano e sbuffò lanciando un occhiataccia alla cugina "No! A casa del Burbero Originale !Voglio conoscerlo! Voglio capire da dove e perchè nascono tante leggende sul suo conto! Le leggende hanno sempre un fondo di verità : l’ ho letto in un libro e voglio vedere qual è il fondo della faccenda! " Fiamma fissò i suoi occhi castani in quelli azzurri e limpidi della cugina e disse con aria di superiorità "Ma cosa vuoi scoprire! Il fondo che tu tanto disperatamente cerchi e' che quello, come te, ha il cervello fuso da mille sciocchezze! Per quello tutti lo credono ,e a ragione, un pazzo furioso! " Ariel intervenì a favore della sorella"Marina ha ragione Fiamma! Anch' io voglio conoscerlo! Deve essere interessante entrare in quella casa e scoprire quante cose strane possiede ! Io adoro i tipi originali!" "C' era da aspettarselo! Chi era quella pazza che l' anno scorso se ne andava in giro con gli infradito con i fiori?" borbottò Fiamma sprezzante"A me piacevano ! E poi i fiori sono belli!"si difese Ariel . Marina mise però fine alla discussione" Non stavamo parlando dei tuoi infradito! Stavamo decidendo chi mi accompagna! A quanto pare miss- so- tutto- io -in- fatto- di -moda si rifiuta .Ariel tu sei con me?" "Ma certo sorella! Voglio vedere anche il resto della casa!E poi questa non e' altro che una nuova fantastica avventura dove ci vuole coraggio! Perche sprecarla?" "Coraggio! Per entrare nella casa di un pazzo svitato! Sempre che non vi butti fuori come spero!"rincarò Fiamma .Marina la ignorò e si rivolse ad Ortensia che si era fatta piccola piccola per la paura e la guardava con occhi imploranti più grandi del solito "Allora ti va di venire? Tu puoi negoziare per me se vuoi" "Cos' e' un accordo tra stati ? Ma quanto sei ridicola Marina! Hai il cervello in pappa dopo tutti quei dieci in storia? " la punzecchiò Fiamma,sprezzante "Beh pittosto di essere ignoranti come te e prendere sempre quattro!"ribattè Marina con astio poi si rivolse di nuovo ad Ortensia che non riusciva a proferir parola "Allora vieni? " Ortensia cominciò a tremare poi, con gli occhi spalancati dalla paura e il volto pallido, strillò istericamente"No !!! Lui e' uno stregone! Non vuole parlare con noi! Ho paura! Marina ti prego non andarci!! " la ragazza la guardò con dolcezza e le pose una mano sulla spalla per rassicurarla "Ortensia questa e' superstizione! Leggenda! La verità e' un altra ne sono sicura! E domani la scopriremo insieme va bene?"ad Ortensia, sopraffatta dall’emozione non rimase altra scelta che annuire impercettibilmente . Marina capì e si alzò "Bene domani sarà una giornata importante! Bisogna dormire! Ah Fiamma visto che tu non vieni spero che riuscirai comunque a renderti utile qui!" Fiamma a quella frase perse completamente le staffe "Tu non mi dai nessun ordine secchiona faccio- tutto- io -che -cosi- va- bene- altrimenti -no! Hai capito? Vi accompagno in quella casa ! Tanto per vedere che bella figuraccia farai!" e fumante di collera, si avviò a grandi passi verso l' albergo "E' un caso irrecuperabile!"sospirò Ariel scuotendo la testa "Beh almeno viene!" disse come magra consolazione Marina .Poi ,assieme ad Ortensia che sene stava zitta zitta raccolta nei suoi pensieri, si avviarono . |
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Capitolo 4 *** La casa del Burbero Originale ***
Scusate il ritardo, ma ho avuto mille cose da fare!!!!!Prometto che
aggiornerò con più frequenza.Grazie per le recensioni!!!!!Ah, ho scritto anche
un altra storia,La lacrima di unicorno e stupidamente l' ho messa per errore
sotto il rosso.Beh ora ho corretto l' errore.Non c'è nulla di sessuale o troppo
violento perciò se volete leggerla potete pure farlo.Mi scuso per la mia
stupidità.
La mattina dopo le quattro ragazze si svegliarono presto . Marina,
eccitatissima , fu la prima ad alzarsie si premurò di svegliare le compagne .
Ariel,appena sveglia, balzò giù dal letto e si mise a far ginnastica contando i
movimenti ritmici a gran voce. Questo chiasso e la voce insistente di Marina che
cercava di svegliarla , strapparono Fiamma da un dolcissimo sogno dove lei e
Paolo si stavano baciando in una bellissima spiaggia tropicale mentre i raggi di
un sole al tramonto illuminava l'atmosfera .Si alzò di scatto più imbestialita
che mai "Dovevi svegliarmi proprio adesso?!" sbottò. Marina guardò negli occhi
la cugina , poi il suo sguardo cadde sui suoi lunghi capelli rossi aggrovigliati
come un paiaio "Certo! Dobbiamo andare! Ma se ci ripensi puoi sempre essere
utile qui se ti decidi a far qualcosa! Se vieni cerca di districare quel paiaio
che ti ritrovi al posto dei capelli! ". Fiamma ribattè scocciata "Ti ho già
avvertita genio! Non dirmi cosa devo o non devo fare! Portami uno specchio!
Possibile che in questa catapecchia non ce ne sia neppure uno? " "Non fai altro
che alzarti ed andare in bagno! La c'e' un bel specchio tutto per te! "ribattè
Marina ."Se ti riferisci a quel fondo di bottiglia di là stai sicura che io
piuttosto di usarlo..." "Te ne vai in giro cosi? Vanitosa come sei non penso
proprio!" rise la ragazza divertita .Fiamma alla fine decise di alzarsi e di
arrangiarsi con lo specchio vecchio e scheggiato che offriva l' albergo, mentre
il suo orgoglio ferito richiedeva vendetta. Dopo un quarto d' ora (il tempo che
Fiamma usò per districarsi i capelli aggrovigliati) le ragazze raggiunsero
Ortensia nell' 'ingresso. La ragazza le aspettava con la faccia di uno che va
incontro ad una battaglia dove non sa se ritornerà mai vivo."Che cos' e' quella
faccia lunga?! Su Ortensia ! Si va incontro all' avventura! " la incitò Ariel
"Dai non fare tutto questo chiasso! Sveglierai tutti!" la rimproverò Marina "Hai
lasciato almeno un biglietto per informare i tuoi della tua stupida idea?"
chiese caustica Fiamma "Certo e se tu ci ripensassi non mi dispiacerebbe
affatto!" "Dai basta litigare ,muoviamoci, magari ci invita a colazione!"disse
Ariel con eccitazione"Io l' ho già fatta! Non voglio mangiare linfa e radici!"
precisò ansiosa Ortensia . Fiamma la guardò con commiserazione. Dopo di che si
avviarono silenziosamente e , molto più velocemente di quanto la povera Ortensia
in cuor suo sperava, arrivarono a destinazione .Marina, saliti i primi gradini
cercò un campanello , ma con sua grande costernazione non lo trovò."Come faccio
a suonare se non c'e' un campanello? Provo a bussare?" "Questo e' un problema
tuo, genio! " rispose Fiamma con un alzata di spalle "Sei tu quella che voleva
venire qui ad incontrare il vecchio pazzo! " Marina la fulminò con lo sguardo
poi bussò tre volte. Attese per un po'... .niente. "Forse bisogna fare qualche
verso strano come il verso del cuculo "ipotizzò Ariel "Il verso del cuculo,
questa poi! " borbottò Fiamma . Nessuno si prese la briga di risponderle. Ariel
si rivolse ad Ortensia che se ne stava il più lontano possibile dalla casa come
se dovesse esplodere da un momento all' altro ." Tu ne sai qualcosa Ortensia? "
la ragazza scosse il capo tenendo lo sguardo fisso alla porta della casa come se
dovesse uscirne chissà quale orrore."Non so niente ! Di solito e' lui che va a
trovare loro.." "Loro chi? Vedi che questo pazzo ha dei contatti con qualcuno,
non e' poi cosi suonato allora!" interloquì Fiamma .Ortensia la squadrò con
rimprovero"Loro sono gli spiriti dei boschi ! Nessuna persona normale conversa e
canta con loro! " "Che ridicolaggini ! Si vede che vivi ancora all' età delle
streghe ! Come accidenti si chiamava?! Ah si il medioevo!" "La volete piantare
si o no?! " sbottò Marina rivolgendosi ancora verso la porta e battendo quattro
colpi decisi . Dopo pochi istanti la porta finalmente si aprì . Sulla soglia
della casa apparve un uomo alto e robusto dall' aria burbera ed arcigna. Una
folta barba bianca gli ricopriva quasi totalmente la faccia.Indossava un paio di
calzoni marroni di pelle , una camicia a fiori bianca e blu , un giacchino di
pelle di pecora , degli stivali neri con fibbia e ,per finire , un ridicolo
cappello a punta verde con una piuma rossa e gialla . Questo strano
abbigliamento bastò per far scoppiare Fiamma in una risatina di scherno . L'
uomo la fissò intensamente con un espressione severa poi rivolgendosi a Marina
domandò"Che cosa vuoi?" Marina , vedendo quell' omone imponente dall' aria
seccata non sapeva più cosa dire. Si mosse nervosamente , poi, ispirando , disse
tutto ad un fiato " Mi scusi del disturbo signore v..volevamo vedere la sua casa
. E' cosi bella! So che sembra stupido ed alquanto maleducato ma ...possiamo
entrare?" lo strano personaggio la scrutò con i suoi penetranti occhi grigi,
profondi ed antichi."Vedere la mia casa?! Nessuno ha mai osato chiedermi una
cosa del genere! Perche dovrei far visitare la mia casa a quattro ragazze
estranee?" "Infatti noi non vogliamo! Non ci teniamo per nulla di vedere questa
ridicola casa! Ma il genio so- tutto qui presente oramai ci faceva diventare
scemi quanto lei ed allora abbiamo dovuto accontentarla altrimenti non ci
lasciava più stare! " intervenì Fiamma . L'uomo la guardò per qualche istante
poi, quasi tra sè e sè disse "Cambierai Fiamma ,non ti immagini nemmeno
quanto..." "Scusi cosa ha detto ? Allora ce la fa vedere questa casa si o no?
Almeno prima la vediamo prima quella smette di rompere!" "Ma la pianti di essere
cosi maleducata?! " la aggredì Marina voltandosi di scatto poi, rivolgendosi di
nuovo al Burbero Originale disse alquanto dispiaciuta "La scusi signore e'
sempre cosi scorbutica ! Come un vecchio nano ! Non si offenda, la prego" Fiamma
stava per ribattere aspramente , ma il Burbero Originale glielo impedì "Non
importa .Bene se volete venire dentro seguitemi!" e dopo aver fatto un cenno con
la tozza mano le invitò ad entrare. Marina,con un tuffo al cuore, varcò la
soglia della casa con timore quasi reverenziale, sentendosi come una piccola
intrusa in procinto di entrare di nascosto in un castello fatato. Ariel la seguì
con l' audacia e la curiosità di chi vive sempre all' insegna dell' avventura,
Fiamma lanciò un occhiata di disgusto alla casa ed alle altre poi, con stizza e
profonda irritazione, si decise ad entrare .Ortensia era rimasta fuori . La
paura e la superstizione la bloccavano impedendole di compiere qualsiasi
movimento . Cercò di controllare il battito impazzito del proprio cuore e i
tremiti che le pervadevano il corpo . Dopo un profondo sospiro e ripensando alle
parole che Marina le aveva detto la sera precedente si avvicinò, tremante, all'
uscio e, quasi coraggiosamente, lo varcò .Si ritrovò quasi addosso ad Ariel che
osservava ogni dettaglio dell'arredamento con stupore."Chissà cosa direbbe mia
nonna se sapesse dove sono in questo momento"pensò Ortensia .Poi, cercando di
non pensarci, dedicò la sua attenzione ad un orologio a cucù che aveva fatto
assumere a Fiamma un espressione più disgustata del solito."Che pacchianeria!"la
sentì borbottare .La voce tonante del Burbero solitario la fece quasi trasalire
"Ora se volete venire in cucina vi offrirò volentieri una tazza di the" "Certo
grazie signore!"ringraziò Marina grata. Il suo stomaco infatti cominciava già a
sentire i morsi della fame."Chissà cosa prepara quello al posto del the"borbottò
di malumore Fiamma, ma lo segui ugualmente. Ariel era già sparita. Ortensia
seguì il gruppo pregando disperatamente la Madonnina affinchè la bevanda che
avrebbe dovuto bere non fosse linfa come dicevano le dicerie di paese. La cucina
era una stanza rivestita in legno, dall' aspetto molto caldo ed accogliente.
Tutti gli utensili e il mobilio però portavano inciso uno gnomo od avevano la
sua forma."Questo e' il massimo della pacchianata che io abbia mai visto!"esalò
Fiamma alquanto sconvolta"Ma neanche una briciola di buon gusto! Ti credo che la
gente dice che e' matto!" "La vuoi piantare si o no? Ci stai facendo fare una
pessima figura!" la sgridò Marina e dopo averle affibbiato una bella gomitata
andò a sedersi seguita dal le altre. Fiamma borbottò qualcosa come "Questa me la
paghi secchiona!" mentre si sedeva cercando d' ignorare tutto il cattivo gusto
ostentato con profonda normalità che la circondava . Il Burbero Originale appese
un pentolino al gancio del caminetto ,ci mise dell' acqua , attizzò il fuoco e
ci buttò dentro delle grosse foglie marroni con strani riflessi ocra."Ma come
diavolo lo prepara il te?! Non ha nemmeno il fuoco elettrico?!"sbottò Fiamma .
L' omone la squadrò con meraviglia poi assunse un cipiglio severo"E tu come lo
prepari il the Fiamma? Comunque in qualunque modo tu lo faccia non sarà mai
buono quanto il mio! E vedrai che avrò ragione" poi , rivolgendosi alle altre
disse" Avete visto la mia casa ma non penso che siate venute qui solo per quello
vero Marina?" "Beh si...ma scusi lei come fa a sapere i nostri nomi ? Non ci
siamo neppure presentate!". L'omone sorrise misterioso "Io so molte cose su di
voi cose che verranno a tempo debito svelate . Alcune di queste stanotte . Altre
non toccherà a me dirle. Sappiate solo che siete qui e siete state attirate in
questo posto non solo per la curiosità che la mia strana casa può avere
provocato in voi o per la voglia di capire perche la gente mi considera un po'
matto o solamente per provare a se stesse di poter sconfiggere la paura ,ma
perche voi avete una missione da portare a termine. Una missione pericolosissima
ed irta di pericoli ,ma voi ce la potete fare. Voi siete le quattro prescelte .
La luce che sconfiggerà definitivamente le tenebre e libererà il mondo dal
male...oh il the sta bollendo! " alzatosi di scatto il Burbero andò a prendere
il bollitore e quattro tazze e vi versò il the. Questo aveva uno strano colore
marroncino dorato. Marina fu la prima a riprendersi dal discorso"Scusi potremo
avere dei biscotti? " chiese con un filo di voce .Le sembrò una domanda stupida
da fare. Stupida dopo tutto quello che aveva detto l' uomo . Non poteva
crederci"Sto sognando"si ripetè più volte nella mente .Le ragazze finirono
silenziosamente il proprio the immerse ognuna nei propri pensieri. Notarono
appena che il the era dolcissimo ed aveva un sapore meraviglioso, il più buono
che avessero mai sentito in vita loro .Il burbero non parlò più fino a che le
tazze non furono tutte e quattro svuotate " Bene. Penso che potremo incontrarci
nuovamente stanotte. Oramai e' giunta l 'ora : dovrete affrontare il vostro
destino. Badate bene: potete scegliere se ascoltarmi o no .Ma se lo fate dovrete
farlo tutte e quattro . La missione trionferà solo se voi sarete unite . Penso
che per mezzanotte vada bene . Quando verrete vi dirò il resto della storia
e..giusto!Marina devo darti una cosa" l 'omaccione si alzò e si avvicinò ad uno
scaffale polveroso .Ne tirò giù un volume molto vecchio e lo posò sul tavolo.
Marina rimase incantata dalla copertina : ricami d 'oro e d 'argento si
incrociavano tra loro , pietre e pagliuzze preziose ne tempestavano la
superficie e al centro era rappresentato un unicorno d 'argento intento ad
immergere il suo corno di cristallo dorato nelle limpide acque di una
sorgente."Ma e' bellissimo!" Marina afferrò con mani tremanti il volume e lo
aprì aspettandosi di trovarci scritta chissà quale storia favolosa . Ma con suo
grande disappunto notò che tutte le pagine erano bianche."Ma..qui non c' e'
scritto assolutamente niente! " il Burbero la guardò sorridendo in modo ancora
più misterioso "Capirai a tempo debito" Marina sbatté più volte gli occhi .Ma
non c' era nulla da capire! L' uomo le stava dando un libro bellissimo ma con le
pagine completamente bianche! Che volesse prenderla in giro? No, ascoltando nel
più profondo del suo cuore, capi che le parole di quell' uomo,benché
assurde,erano veritiere .Lei ci sarebbe andata .Sarebbe andata incontro al suo
destino .Non le importava se le altre non l' avessero seguita. La voce del
Burbero la distolse dai suoi pensieri " Bene ora tornate pure a casa! Ci vedremo
stanotte quando l' ora sarà propizia! " mentre le accompagnava alla porta
Marina, che reggeva il librone tra le braccia, si domandò una cosa bizzarra ma
che l' incuriosiva tantissimo.Si rivolse al Burbero Originale "Scusi
signore..lei come si chiama?" l' uomo sorrise e rispose"Il mio nome e' Breahld
che significa la conoscenza e' di chi ha il coraggio di accettare " .Una dopo l'
altra le ragazze lo salutarono più o meno cordialmente poi, quando si avviarono
verso la via del ritorno Breahld le salutò ancora una volta agitando all' aria
la sua grande mano e poi,con un ultimo sorriso rientrò in casa. |
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