I quattro cristalli degli elementi

di bella85
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il viaggio ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2- Il Burbero Originale ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3.La realtà non è sempre come si pensa ***
Capitolo 4: *** La casa del Burbero Originale ***
Capitolo 5: *** cap 5.Al di là dell' arco ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6.I quattro Dormienti delle Tenebre ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7-Nyenyador Regina delle Stelle ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8-La Città di Stelle ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9.La partenza del gruppo ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10-Asdriman la Malasorte ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11-Mentre gli alberi allungano i rami ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12-Fuga alla Montagna delle Rocce Blu ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13-Lo specchio della bellezza ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14-Di nuovo in viaggio ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 -In trappola! ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16-Il Picchio Infuocato ***
Capitolo 17: *** Capitolo17-La magia delle Anguane ***
Capitolo 18: *** Capitolo 18- L'attacco delle tenebre ***
Capitolo 19: *** Capitolo 19-La valle della solitudine di Aranyk ***
Capitolo 20: *** Capitolo20-Le Lacrime d' Argento ***
Capitolo 21: *** Capitolo 21-Il Villaggio degli Gnomi ***
Capitolo 22: *** Capitolo 22- Marina esige delle risposte ***
Capitolo 23: *** Capitolo 23-La salvezza dell' unicorno ***
Capitolo 24: *** Capitolo 24- La prova ***
Capitolo 25: *** Capitolo25- Dreven ***
Capitolo 26: *** Capitolo 26- Fuga nella notte ***
Capitolo 27: *** Capitolo 27- Colei che ritorna ***
Capitolo 28: *** Capitolo 28- Il Cristallo oscurato ***
Capitolo 29: *** Capitolo 29-La sposa ***



Capitolo 1
*** Il viaggio ***


I quattro cristalli degli elementi Capitolo 1 Il viaggio La dama camminava silenziosamente nel bosco . I pallidi raggi della luna calante si riflettevano debolmente sui suoi capelli dorati. Il suo viso , serio e immobile come tutto ciò che la circondava , era bellissimo, ma segnato da una preoccupazione profonda che nemmeno i suoi occhi riuscivano a celare . Il segreto che nascondeva nel suo cuore da oramai troppo tempo turbava il suo sonno .Un ombra che solo lei poteva percepire: la convinzione che il male si sarebbe nuovamente destato . L' ora che aspettava da secoli finalmente sarebbe giunta portando cosi la salvezza o la rovina del mondo .Suo figlio Eralyon, l' unico erede del trono delle Stelle d' Argento , oramai era pronto per la missione a cui la profezia di Melthe l' aveva destinato. Presto,molto presto le quattro custodi sarebbero finalmente arrivate ed avrebbero preso possesso dei Cristalli ai quali erano destinate. In quella fredda notte d’inverno, mentre tutto il mondo che la circondava avvizziva e si addormentava,era giunta finalmente l’ora di vedere il volto di coloro che avrebbero formato il Prisma degli Elementi. Lentamente la dama elfica si avvicinò ad una fontana elaboratamente scolpita in cristallo di rocca dalla quale sgorgava l’acqua dell' arcobaleno, il vero tesoro del suo popolo .Dalle sue labbra uscirono lentamente,quasi in un sussurro trasportato dalla brezza notturna, le sacre parole che componevano la profezia, parole che aveva,fino a quel momento,suggellato nel suo cuore Quattro cristalli quattro ragazze. Quattro cristalli quattro elementi. Fuoco Aria Acqua Terra. Fiamma Ariel Marina Ortensia. Insieme intraprenderanno il viaggio,insieme la ricerca. Saranno però destinate a separarsi. Da sole troveranno il cristallo, Da sole supereranno la prova più grande. Insieme all' erede e alla magica spada sconfiggeranno il male,sconfiggeranno l' Unico. Quattro cristalli Quattro ragazze loro custodi. Quattro cristalli e il Prisma degli Elementi. Improvvisamente la sua pallida mano affusolata si avvicinò ad una ciotola di quarzo rosa a forma di loto ,prese una manciata di petali di fiori e la gettò nella fontana: subito l' acqua prese a vorticare e, prima più sfocata,poi sempre più nitida e precisa, apparve un immagine:era una ragazza intenta al ricamo. La sua agile mano,candida come la neve,creava dei motivi fantastici raffiguranti fiori meravigliosi che solo lei poteva così veramente amare mentre gli ultimi raggi del sole estivo illuminavano i suoi lunghi capelli dorati .Nyenyador percepì la sua calma,il suo amore per la natura che la circondava e per il ricamo insegnatole dalla sua adorata nonna. Poi l 'immagine sempre più lentamente, sfumò. Allora la mano della regina degli elfi ,avvicinatosi ad una torcia retta da un piedistallo d' oro , prese delicatamente in mano una fiammella viva. La guardò un attimo danzare nel palmo della mano prima di appoggiarla sulla superficie dell' acqua . Questa si sciolse illuminando di bagliori focosi la superficie increspata lasciando poi posto all' immagine di una ragazza decisamente bella che osservava compiaciuta il riflesso che lo specchio le rimandava, prendeva un po’ di rossetto e se lo passava insistentemente sulle labbra prima di aprirle in un smagliante sorriso. Tutto il suo essere emanava un sentimento di orgoglio e vanità. Poi anche quell' immagine svanì lasciando tracce di fulgidi bagliori. Allora la sua mano si diresse verso una boccetta apparentemente vuota e decorata con fili d’argento , la immerse nell' acqua e l' aprì. Delle piccole bolle d' aria scoppiettarono in superficie lasciando posto al volto raggiante e felice di una ragazza che giocava a calcio con gli amici.: la corsa e il venticello leggero che le sfiorava i capelli corvini raccolti in una lunga coda erano per lei la gioia più grande…si sentiva leggera, libera .Presto l' immagine sfocò, si tramutò in bolle e svanì. La mano della dama s' immerse allora nell' acqua per quella che sapeva essere l' ultima volta e ne fuoriuscì con l’incavo della mano piena . La regina di Stelle d' Argento guardò per un attimo i raggi lunari che ne illuminavano la superficie prima di riversarla dentro. Dalle increspature prese forma un' ultima immagine: una ragazza intenta alla lettura. Sedeva assorta con una mano tra i capelli e leggendo, sognava .L' elfa sentì il suo amore per i libri, per la folle speranza che l’irreale potesse divenire possibile. L' immagine svanì. La signora degli elfi rivolse il suo pallido viso alla luce argentea della luna, sorrise con speranza e sussurrò."Ecco le prescelte: terra fuoco,aria e acqua. Ortensia Fiamma Ariel e Marina ". Nell' auto il calore era oramai insopportabile .Marina aveva abbassato tutti i finestrini ma ciò non riusciva a soddisfare per nulla Fiamma che continuava a lamentarsi a gran voce mentre sventolava con gran foga un giornale arrotolato , imitata dalla zia Fiorenza che continuava a sorridere indulgente mentre il caldo torrido dell' abitacolo faceva sudare copiosamente anche lei."Fa troppo caldo in quest’auto voglio scendere ! E poi c' e' Mattia che continua a sgranocchiare caramelle, mi fa venire il voltastomaco!" la povera zia oramai non sapeva più cosa fare per rinfrescare l' auto e gli animi, entrambi eccessivamente surriscaldati .La parola fu presa dal vecchio zio Tobia,che, come al solito ,riuscì a sdrammatizzare "Beh se hai così caldo perchè lamentarsi? Stiamo andando in montagna proprio per questo!". La battuta dello zio,ancora più insopportabile di Mattia,che con le mani appiccicose si stava pulendo sul suo fazzoletto di seta, non fece ridere nemmeno un po' Fiamma che borbottò un "Magnifico veramente meraviglioso" a denti stretti. La verità e la fonte del suo cattivo umore erano proprio quelle tre settimane che era costretta a trascorrere con le cugine Marina e Ariel , il cuginetto Mattia e gli zii .I suoi genitori erano stati felicissimi di affidarla ai parenti e l' avevano rassicurata sul fatto che si sarebbe divertita un mondo. Di divertimento però la ragazza non ne vedeva nemmeno l 'ombra: Innanzi tutto odiava la montagna : la trovava solitaria e noiosa .Poi c' erano gli zii ,con le loro premure e il loro atteggiamento tutto dolce come se lei avesse ancora cinque anni e poi i cugini: il piccolo Mattia,di sei anni,era una vera peste insopportabile e le altre due cugine,sue coetanee, erano così diverse da lei che non poteva nemmeno immaginare l' 'idea di dover trascorrere tutto quel tempo con ragazze così : non solo non parlavano di ragazzi, ma nemmeno si truccavano e non adoravano le discoteche e il mare come lei. Ariel era un vero maschiaccio: sempre intenta a fare qualche sport pericoloso e a ruzzolarsi con gli altri ragazzi del quartiere nel loro gioco preferito: il calcio. Fiamma rabbrividiva con disgusto di fronte ai capelli spettinati e agli abiti infangati fino al midollo della cugina .Marina invece era l' esatto contrario, ma non per questo migliore : aveva sempre la testa fra le nuvole come se vedesse o sognasse cose che gli altri non potevano vedere e passava ore ed ore a leggere qualsiasi libro le capitasse sotto tiro .Per forza era la prima della classe! Fiamma,oltre ad avere sempre odiato studiare e ad aver sempre disprezzato le persone che dedicavano la loro vita allo studio ,trovava la lettura supplementare un passatempo monotono ed insulso .Troppo presa da questi pensieri che la facevano quasi urlare d’insoddisfazione, Fiamma decise di dedicarsi a qualunque cosa non la facesse pensare alle due strambe cugine .Fu così che passò il resto del viaggio ad osservare sempre più annoiata il cambiamento del paesaggio . Mano a mano che si avvicinavano al paesino di Santa Chiara, si faceva sempre più montano:era tutto un susseguirsi di boschi e, sempre più vicine , incombevano le montagne. Fiamma senti Marina vicino a lei tirare un sospiro di pura meraviglia .Fiamma ,osservando la sua aria sognante avrebbe voluto vomitare. Ma, purtroppo per lei , non era ancora finita : la voce cristallina ed eccitata di Ariel la fece arrabbiare ancora di più "Chissà quanti sentieri percorreremo tutti assieme! Che bello, non vedo l’ora di scendere !Al campeggio camminavo per ore di fila ! Ho visto posti cosi meravigliosi !". Rabbiosa e imbronciata Fiamma pensò che anche lei voleva scendere, ma per prendere il primo autobus di ritorno e filarsene dritta a casa o ancora meglio a Rimini dagli amici." Fiamma che sentiero vuoi fare per primo? Quello che porta alle cascate o quello alla capanna del boscaiolo?" le chiese Ariel riportandola bruscamente alla realtà, proprio mentre si immaginava nel bel mezzo di un gruppetto di bei ragazzi ,al mare, intenta a civettare ."Boh scegli tu, per me e' indifferente" rispose irritata e brusca. Ariel comunque parve entusiasta della risposta e la lasciò in pace per tutto il resto del viaggio .Verso mezzogiorno mentre tutti in auto erano più stanchi ed accaldati che mai, lo zio tirò una brusca frenata vicino ad un albergo montano piuttosto malandato ed esclamò felice "Eccoci arrivati a destinazione !" la famiglia aprì le porte dell' autovettura con un sospiro di sollievo e liberazione e si disperdette all’esterno della fumante e calorifera Fiat .Mattia ,senza voltarsi indietro e senza preoccupazione di perdersi, si mise subito a rincorrere delle farfalle mentre Marina ferma nel bel mezzo di un prato in fiore si guardava intorno con aria sognante tenendo come al suo solito un libro sottobraccio. Fiamma avvicinandosi notò che si trattava di Harry Potter un libro che ,più di tutti gli altri, lei detestava . Ariel invece, dopo quattro salti per sgranchirsi le gambe indolenzite, si guardò intorno con aria soddisfatta infine rivolgendosi alla cugina che se ne sedeva in disparte con il cellulare già a portata di mano, esclamò "Bene Fiamma vedrai che sballo! L' anno scorso papà ha prenotato in un hotel diverso, ma comunque i sentieri li conosco tutti! " Fiamma per tutta risposta alzò appena la testa e brontolò "Questa catapecchia la chiami hotel ? Che coraggio!"e se ne andò stizzita tenendo il broncio alla ricerca di un luogo dove potesse essere lasciata in pace . Fortunatamente per Ariel , che era rimasta un po' male di fronte all’atteggiamento della cugina, la madre richiamò tutti all' ordine . Fiamma,sempre più infastidita ed esasperata, mandò un messaggio lamentoso alla sua amica del cuore Raffaella che di sicuro in quel momento si stava divertendo con i più bei ragazzi della spiaggia ,e seguì la famiglia all' interno della baita .La sala comune era una stanzetta intima ed accogliente ,con mobili e soffici poltrone in legno e stoffa a motivi floreali ,che entusiasmò tutta la famiglia tranne Fiamma che ,dopo un' occhiata disgustata al mobilio montano, concentrò la sua attenzione verso una donna bassa e grassottella che si avvicinava con foga e che ,appena arrivata sotto il mento dello zio, lo bombardò di domande " Dovete essere la famiglia Rusconi ! Benvenuti !Allora il pranzo sarà pronto fra mezz' oretta. Intanto Adele e Ortensia vi potranno aiutare con i bagagli ! Le vostre stanze sono di sopra" disse tutto questo senza nemmeno prender fiato e gettando sorrisi ai suoi interlocutori . Poi accennando con lo sguardo al giardino, chiamò con quanto fiato aveva in gola "Ortensia ! Adele! Venite subito qui care !C' e' bisogno del vostro aiuto!"ed ecco comparire neanche due secondi dopo due ragazze , una alta ,dai lunghi capelli rossi come Fiamma ed un altra minuta,dai ricci capelli biondi .Entrambe indossavano un tipico vestito montano . Senza tanti complimenti le due sorelle presero le valigie e ,con un sorriso affabile, condussero la comitiva lungo una scalinata di legno ed attraverso parecchi corridoi. Dopo quella che a Fiamma parve un eternità, arrivarono davanti a due porte dove il numero, inciso a viva forza sul legno, era quasi illeggibile. Una delle due ragazze si piazzò davanti alla porta dalla scritta scrostata e proclamò con l' aria di una che deve mostrare il suo più gran tesoro "Ecco qua le vostre stanze ! Le ragazze e il bambino dormono assieme. I genitori nella stanzetta di fianco a questa come stabilito .A proposito io sono Adele e ho ventitre anni . E questa e' mia sorella Ortensia ! Penso che abbiate più o meno sedici anni come lei . Se volete potete visitare parecchi posti belli in sua compagnia e' una vera cerbiatta di montagna! E se vi va potreste perfino imparare a ricamare."Ortensia sorrise incoraggiante . Marina e Ariel erano eccitatissime e lo davano a vedere : Ariel non vedeva l 'ora di esplorare bei posti in compagnia di una persona che ne apprezzasse come lei la bellezza naturalistica e Marina ,che non era molto brava nel ricamo, voleva migliorare e fare amicizia con la dolce ragazzina .Fiamma invece era profondamente disgustata : non solo odiava la fatica fisica e il cucito che considerava cose da nonnette, ma non avrebbe mai stretto amicizia mai e poi mai con una ragazza che si vestiva ancora come Heidi. Le due ragazze le salutarono affabilmente e scesero velocemente le scale mentre Ariel,ancora eccitata cercava d' infilare la chiave nella toppa .Quando la porta si aprì , entrarono nella cameretta :era molto piccola con quattro letti così vicini che nemmeno si poteva immaginare come potessero starci .Ariel attraversò con passo baldanzoso la stanza e spalancò subito la piccola finestrella respirando a pieni polmoni l 'aria montana "Ah finalmente pura aria di montagna" una voce irosa però la fece trasalire "Chiudi immediatamente quella finestra!"sbottò Fiamma buttando il cellulare sul primo letto libero che le capitò a tiro . Ariel si girò di scatto sbalordita e confusa "Perche dovrei chiuderla?" Fiamma fece una smorfia buffa tra l' ironico e l 'iroso "Perche troppa aria fa entrare un sacco di umidità e domani non voglio alzarmi con il torcicollo grazie"rispose con stizza . Marina che fino a quel momento aveva badato ai fatti suoi ,si intromise nella discussione "Dai non essere ridicola ,c'e' ancora il sole ! Se la tieni aperta anche di notte il torcicollo lo puoi prendere ,ma cosi no!Ariel ha ragione un po' di aria fresca fa bene. Mattia no!"Marina si precipitò sul fratellino mentre saliva sul letto con le scarpe da ginnastica infangate. Fiamma lasciò cadere la discussione con aria vendicativa e si diede da fare per disfare le valige imitata dalle altre. Notò con disappunto che Marina aveva portato con sè un mucchio di libri di tutti i generi. Avvicinandosi ne prese uno dalla pila"Come sopravvivere in montagna" Ma come fai a leggere certe schifezze? E' quasi peggio del tuo Harry Potter!” Marina le strappò il libro dalle mani. Pareva furibonda mentre i suoi occhi fulminavano la cugina, tuttavia rispose freddamente"I tuoi abiti da mare sono schifezze, non i miei libri!Per la cronaca, un libro di sopravvivenza è sempre utile se si viaggia in luoghi sperduti invece,come nel tuo caso, le minigonne, i top e tutto il resto potevano restarsene a casa ! Non sono abiti adatti alla montagna!"e se ne andò sbattendo la porta . Ariel si girò , poi con aria preoccupata si rivolse a Fiamma ancora rossa per l 'indignazione"Oh adesso si che l' hai fatta arrabbiare ! Non ti parlerà più per una settimana, credo" "Sai quanto mene importa!" sbottò Fiamma e uscì più irritata che mai . Mattia divertito dall’ insolito trambusto, cominciò a cantilenare"Oh che sballo ! Cominciate a litigare!”.la sorella lo guardò apprensiva e rispose “Temo proprio di si!”.Si riscosse e propose al fratellino una partita di calcio .

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Capitolo 2
*** Capitolo 2- Il Burbero Originale ***


Marina ignorò altezzosamente Fiamma per tutta la settimana seguente. Nessuno in famiglia, tranne i ragazzi, si erano accorti del litigio . Del resto Marina ,dopo le brevi scampagnate nei boschi, si rifugiava in un angolino del giardino dell’ albergo a leggere mentre Fiamma si nascondeva sdegnata in camera da dove non voleva assolutamente uscire e dove passava il tempo a sfogliare riviste su cantanti pop o a mandare messaggini disperati a tutte le sue amiche o amici che fossero disposti ad ascoltare le sue lamentele. Dopo un altra insopportabile giornata di musi lunghi un chilometro ,Ariel decise con l’aiuto di Ortensia di risolvere questa situazione costringendo le due litiganti a passare una giornata alle cascatelle. Ortensia,che conosceva benissimo quel luogo ,aveva convinto Ariel a portarci la sorella e la cugina. Marina si fece convincere facilmente dato che amava i luoghi suggestivi che la facevano sognare ad occhi aperti, ma Fiamma si dimostrò testarda, scontrosa ed irremovibile più del solito: le ragazze dovettero infine costringerla con la forza ad unirsi alla scampagnata: infatti dopo un interminabile bussare alla porta, implorare e pregare seguito dalle urla e dalle offese della cocciuta e maleducata cugina , Ariel e Marina persero definitivamente le staffe, entrarono a viva forza nella stanzetta , strapparono letteralmente l' apatica cugina dal suo rifugio e la strascinarono ignorando i suoi strilli e le sue proteste .Dopo un quarto d 'ora di strilli e imprecazioni tuttavia Fiamma decise di seguire le altre tenendosi però a debita distanza da Marina e rifiutandosi di parlare mentre le altre chiacchieravano allegramente. Dopo aver passato vari campi e sentieri montani le quattro fanciulle si addentrarono nel paesino composto da un gruppo di casette decorate in legno, una chiesetta e alcuni negozi "E' delizioso !Vorrei vivere per sempre qui!"esclamò eccitata Marina .Ortensia sorrise compiaciuta : erano rari i visitatori che desideravano fermarsi per sempre anzi , per quanto ricordava Ortensia , Marina era l' unica persona che avesse mai pronunciato quella frase .Fiamma disgustata , non fece commenti . Ariel, più avanti rispetto alle altre ed ansiosa di proseguire , le incitò "Dai forza , voglio arrivare alle cascatelle! Questo sentiero non l' ho mai fatto! Voglio vedere se ce ne sono altri e dove portano!" " Ce ne sono ancora !" esclamò felice Ortensia e con una corsetta le fu vicina "Dobbiamo passare davanti alla casa del Burbero Originale però ! E' un uomo cosi scorbutico ! Non viene quasi mai in paese, non parla con nessuno e non va neppure a messa!"sussurrò intimorita "Il Burbero Originale? Che strano nomignolo ! Ma perchè non esce mai?" domandò incuriosita Marina la cui storia l’affascinava oltremodo."E' fatto cosi ! Girano certe storie su di lui in paese !Mia nonna mi ha raccontato certe cose da far accapponare la pelle !" "E che cosa ti ha raccontato di così terribile?"domandò stupita Ariel che non vedeva perché un uomo così solitario dovesse suscitare tante chiacchiere e turbamenti."Beh lui esce di notte "a quel punto Fiamma sbottò "Anch' io esco di notte ! E non vedo perchè se una persona e' tanto intelligente da farlo deve essere preso per un terrorista da quattro bigotti come voi!" Ortensia non capì affatto l' offesa di Fiamma e continuò imperterrita a parlare con i suoi grandi occhioni verdi sgranati e luccicanti "Ma lui va nel bosco e si dice che parli con gli gnomi e balli alla luce lunare con gli elfi! Non e' una cosa normale ! Tutti in paese abbiamo paura degli spiriti guardiani del bosco ! Si sussurra che sia uno stregone o un folletto…". Fiamma a quel punto si fermò allibita dal fatto preoccupante che nel 2008 certe persone credessero ancora agli elfi. " Ma quante stupidaggini! Queste cose non esistono, sono veramente assurde! E tu che ne parli come se fossero vere! Ma fammi il piacere!".Ortensia ,punta sul vivo, si ritrasse ancor più in sè e sussurrò"Invece esistono, lo sanno tutti!E lui e' un mago o comunque uno di loro venuto qui per spiarci ed impedirci di varcare il suo confine ".Fiamma e Ariel non l 'udirono ma Marina si e sempre più incuriosita domandò "Di che confine stai parlando?" "Quello del regno delle fate e degli elfi da dove proviene ovviamente!Esistono antiche leggende che narrano di un mondo governato dagli elfi e popolato dalle più strane creature mai esistite: draghi,gnomi,orchi,orsi e alberi parlanti…nessuno però c' e' mai stato. Nessuno, tranne lui ovviamente "e si fermò indicando una curiosa casetta che si trovava dopo una salita. Era costruita su due piani ed intagliata e dipinta con le figure più bizzarre .La foresta, i cui rami più vicini sembravano volerla inghiottire nel più profondo del bosco, si estendeva selvaggia e misteriosa."Di là non si può andare, lui non vuole. Bisogna percorrere la viuzza a sinistra, poi si scende per un sentiero e si raggiungono le cascatelle." Marina interruppe però il discorso puramente paesaggistico di Ortensia per tornare sul punto che le premeva più discutere. "Voglio vederla più da vicino" gli occhioni già grandi di Ortensia si spalancarono a dismisura dal panico. "Cosa? La foresta? Ma e' proibito ! Lui non lascia che nessuno …" "Non la foresta , la casa!Si potrà vederla dall' esterno, no?"chiese avida Marina "Beh si ma…" Ariel che aveva finalmente riafferrato le fila del discorso, annuì entusiasta "Certo e' una splendida idea! Non l 'ho mai vista questa casa, nè ho mai saputo tutte queste storie! Ci credi Marina ? Cinque anni che veniamo a passare le vacanze su questi monti e non ci siamo mai accorte di questa straordinaria fonte di avventura ! Andiamo allora !"le incitò e si mise a correre verso l'originale casetta. Le quattro ragazze risalirono la via e si fermarono a contemplare l' oggetto di tante storie assurde ognuna pervasa da sentimenti diversi e contrastanti tra loro :Ortensia con aria intimorita, Fiamma disgustata e Marina e Ariel emozionata."Non l 'ho mai vista così da vicino fa ancora più paura!" asserì con un filo di voce Ortensia che tremava da capo a piedi forse pervasa dal terrore che qualche spiritello vendicativo l' afferrare per i suoi boccoli d 'oro e la strascinasse al cospetto del Burbero Originale ."Ma che paura! E' semplicemente un orrenda casa pacchiana! Ma dimmi te se una persona sana di mente si mette a scolpire gnomi sulle finestre e sulle porta di casa! E guardate c' e' anche una scritta! Questo e' proprio fulminato!"esclamò Fiamma indicando la parte superiore della porta. Li infatti scolpita in legno, c'era una frase misteriosa che Marina avvicinatosi timorosa ed eccitata per leggere sussurrò a fiordi labbra"Sognare per credere .Credere per sognare .La realtà e' sogno .Il sogno e' realtà. Ci vuole coraggio e volontà per spezzare le magiche barriere .Il mondo e' tutt' altro"”Ariel guardo la sorella come in attesa di una risposta rivelatrice,vedendo però che questa non arrivava, esclamò stupita e curiosa"Chissà cosa vuol dire!" "Semplicemente che questo tipo e' pazzo da legare ! E dovrebbe già essere nell' unico luogo adatto per lui : il manicomio !Altro che elfi e fate!" interloquì Fiamma. Una vocina alle sue spalle la fece trasalire irritata"No , io ve l’ ho detto cosa vuol dire!" esclamò Ortensia. Fiamma scosse con rabbia la testa continuando a fissarla come si fissa un bambino particolarmente stupido o un matto . Le altre due la guardarono ognuna rifugiata nei suoi più intimi pensieri. Nessuna di loro, nemmeno Marina che l’aveva ascoltata attentamente,credeva alle sue parole."Vorrei poterci credere ma e' cosi assurdo! Però come sarebbe bello se fosse vero!" pensò tra sé e sé mentre un brivido di eccitazione la pervadeva .E se fosse vero? Oh se fosse vero...Fiamma batté il tacco delle scarpe sul selciato con irritazione richiamando cosi l' attenzione delle altre."Andiamocene prima che esca ! Voglio tornare a casa e non sentire più tutte queste stupidaggini!" affermò risoluta. Purtroppo per lei non era ancora finita. Ariel infatti aveva già notato dell' altro ."Aspettate ci sono delle sculture là!"esclamò la ragazza avviandosi di corsa verso il retro della casa "Ariel aspetta e se ci vede?!"urlò Ortensia inseguendo l’amica mentre la sua gonna con volant ondeggiava nel vento come i suoi capelli d' oro. Marina, dopo un cenno a Fiamma , si avviò con curiosità nel retro della casa . Alla ragazza testarda non restò altro che seguirle , spostando a calci i sassi dal sentiero in preda alla stizza e sbuffando dalla rabbia. Appena arrivata osservò con sufficienza le sculture in legno che avevano catturato l' attenzione delle altre lasciandole a bocca aperta per la meraviglia. "Che cosa dovrebbero rappresentare questi obbrobri?"esclamò disgustata mentre le sue labbra assumevano una piega dura e cinica. Marina si prese la briga di risponderle con aria spazientita e seccata da tanta mancanza d' immaginazione"Ma non lo vedi da te?Sono gnomi, un albero con gli occhi, un vecchio con il bastone, un orso e una dama!" Fiamma punta sul vivo, sentendosi trattata come una stupida, inveì "Grazie dell’ informazione secchiona, lo vedevo da me ! Ma perché uno dovrebbe perdere tempo a rappresentare tali schifezze assurde?!" "Perche gli va no? Non sono tutti come te al mondo , c'e' gente un po' originale in giro per fortuna!” rispose Ariel"Suonata vuoi dire"rimbeccò Fiamma"No. Gente che ha il potere di vedere cose che gli altri non vedono"sussurrò Ortensia con le mani giunte, il viso pallido e lo sguardo assente. In quella posa ricordava ancora di più una creatura dei boschi,o una suonata ."Beh ora andiamo in questo benedetto ruscello o no? Son stufa di guardare questi pessimi esempi di arte moderna !" sbottò Fiamma e si allontanò risoluta senza guardarsi indietro sicurissima che le altre ,stavolta almeno, l’ avrebbero seguita. Cosi infatti fu . Dopo un ultima occhiata titubante a tanta creatività insolita, ad una ad una le ragazze si avviarono lungo il sentiero. L' ultima fu Ortensia,che lanciò un occhiata alle sculture intimorita che queste potessero prender vita da un momento all’ altro . Infine dopo un ultimo sguardo terrorizzato, si allontanò a passettini veloci e nervosi, con il cuore che le batteva ancora all' impazzata, quasi da farle male .Non si accorse che qualcuno, all' interno della casa, le osservava allontanarsi lungo la via.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3.La realtà non è sempre come si pensa ***


Da quando aveva visto la casa del Burbero Originale ed aveva ascoltato tutte le leggende che si raccontavano sul suo conto , Marina non riusciva più a pensare ad altro. Nemmeno i suoi libri le importavano più . Tutto questo non passò inosservato ed allarmò tutta la famiglia Rusconi . I genitori cominciarono a lanciarle di tanto in tanto occhiate preoccupate e cercavano sempre , tra un discorso e l'altro , di informarsi sulla sua salute o le chiedevano sempre con più insistenza se avesse qualche preoccupazione . La ragazza,spesso scocciata da tante insistenze , taceva mettendo su il broncio o si limitava a rispondere un "Non ho niente"stizzito . Alla fine la zia Fiorenza non ne poté più e una sera quando Marina era uscita in giardino a fantasticare come al solito , prese da parte le altre tre ragazze e le condusse in un intimo salottino. Dopo aver chiuso delicatamente la porta e aver dato una rapida occhiata in giro per rassicurarsi che nessuno stesse origliando, le fece accomodare, incrociò le mani con fare imbarazzato e disse " Ragazze..beh avrete notato che Marina e' un po’ strana e volevo chiedervi se...beh le e' successo qualcosa che l' ha turbata ? Ha litigato con qualcuna di voi per caso ? Non l' ho mai vista cosi ! Non legge nulla,non parla e così..assente !" Fiamma represse una risatina di scherno "Come se non lo fosse mai stata prima d' ora!" sussurrò un po’ troppo forte . Ariel le diede un calcio e le lanciò un occhiataccia. Entrambi i gesti per fortuna sfuggirono alla zia troppo presa a torcersi le mani e guardare per terra con aria aflitta. Dopo un paio di minuti di silenzio imbarazzante , la zia ricominciò "Non sapete proprio niente allora ? Vi va di parlarle ? Magari vi ascolta ! Magari e' un periodo di crisi , oh non so più cosa fare!"Ortensia notando tanto dolore e preoccupazione ,disse con dolcezza e decisione"Non si preoccupi signora parleremo noi con Marina!" la zia le sorrise grata poi riprendendosi disse"Beh grazie ragazze ! Tornate pure fuori a divertirvi!" una dopo l' altra si alzarono e uscirono. Appena furono fuori dalla portata di orecchie della zia Fiamma sbottò"Ma e' ridicolo ! Preoccuparsi e fare tutte queste sciocche tragedie solo perche quella secchiona di Marina non legge più i suoi stupidi libri ! Ma dico siamo scemi ?! E dovremo pure chiederle cos' ha ! Secondo me si sta svegliando fuori e si sta accorgendo che la vita lontana dai volumi polverosi è centomila volte più interessante ! " Ariel si girò di scatto " Si vede che non conosci abbastanza Marina ! Lei non smetterebbe mai di leggere ! E' la sua passione, la sua vita ! Mi chiedo cosa abbia per la testa..." "Beh non facciamo altro che andare fuori a chiederglielo ! " propose entusiasta Ortensia che voleva adempiere all’ incarico che si era presa. "E va bene andiamo a sentire cos' ha quella matta!" sospirò Fiamma e si avviarono verso il giardino . Marina era tranquillamente seduta sull’ erba a fissare intensamente le montagne , maestose ed irraggiungibili accese da un tramonto infuocato che dava loro pennellate di calde sfumature dorate."Allora grande pensatrice che diavolo hai ?! "sbottò Fiamma. Marina sussultò e si girò di scatto verso le altre. Non le aveva sentite arrivare. Dopo qualche occhiata vacua , sorrise e cominciò a parlare concitata "Ah vi aspettavo sapete ? Ci ho pensato tanto a lungo e sono decisa ad andarci e voi mi accompagnerete altrimenti ci andrò da sola!". Fiamma sbatté le palpebre più volte con aria allibita "Andare dove scusa ? All’ inferno?" Marina fece un gesto esasperato con la mano e sbuffò lanciando un occhiataccia alla cugina "No! A casa del Burbero Originale !Voglio conoscerlo! Voglio capire da dove e perchè nascono tante leggende sul suo conto! Le leggende hanno sempre un fondo di verità : l’ ho letto in un libro e voglio vedere qual è il fondo della faccenda! " Fiamma fissò i suoi occhi castani in quelli azzurri e limpidi della cugina e disse con aria di superiorità "Ma cosa vuoi scoprire! Il fondo che tu tanto disperatamente cerchi e' che quello, come te, ha il cervello fuso da mille sciocchezze! Per quello tutti lo credono ,e a ragione, un pazzo furioso! " Ariel intervenì a favore della sorella"Marina ha ragione Fiamma! Anch' io voglio conoscerlo! Deve essere interessante entrare in quella casa e scoprire quante cose strane possiede ! Io adoro i tipi originali!" "C' era da aspettarselo! Chi era quella pazza che l' anno scorso se ne andava in giro con gli infradito con i fiori?" borbottò Fiamma sprezzante"A me piacevano ! E poi i fiori sono belli!"si difese Ariel . Marina mise però fine alla discussione" Non stavamo parlando dei tuoi infradito! Stavamo decidendo chi mi accompagna! A quanto pare miss- so- tutto- io -in- fatto- di -moda si rifiuta .Ariel tu sei con me?" "Ma certo sorella! Voglio vedere anche il resto della casa!E poi questa non e' altro che una nuova fantastica avventura dove ci vuole coraggio! Perche sprecarla?" "Coraggio! Per entrare nella casa di un pazzo svitato! Sempre che non vi butti fuori come spero!"rincarò Fiamma .Marina la ignorò e si rivolse ad Ortensia che si era fatta piccola piccola per la paura e la guardava con occhi imploranti più grandi del solito "Allora ti va di venire? Tu puoi negoziare per me se vuoi" "Cos' e' un accordo tra stati ? Ma quanto sei ridicola Marina! Hai il cervello in pappa dopo tutti quei dieci in storia? " la punzecchiò Fiamma,sprezzante "Beh pittosto di essere ignoranti come te e prendere sempre quattro!"ribattè Marina con astio poi si rivolse di nuovo ad Ortensia che non riusciva a proferir parola "Allora vieni? " Ortensia cominciò a tremare poi, con gli occhi spalancati dalla paura e il volto pallido, strillò istericamente"No !!! Lui e' uno stregone! Non vuole parlare con noi! Ho paura! Marina ti prego non andarci!! " la ragazza la guardò con dolcezza e le pose una mano sulla spalla per rassicurarla "Ortensia questa e' superstizione! Leggenda! La verità e' un altra ne sono sicura! E domani la scopriremo insieme va bene?"ad Ortensia, sopraffatta dall’emozione non rimase altra scelta che annuire impercettibilmente . Marina capì e si alzò "Bene domani sarà una giornata importante! Bisogna dormire! Ah Fiamma visto che tu non vieni spero che riuscirai comunque a renderti utile qui!" Fiamma a quella frase perse completamente le staffe "Tu non mi dai nessun ordine secchiona faccio- tutto- io -che -cosi- va- bene- altrimenti -no! Hai capito? Vi accompagno in quella casa ! Tanto per vedere che bella figuraccia farai!" e fumante di collera, si avviò a grandi passi verso l' albergo "E' un caso irrecuperabile!"sospirò Ariel scuotendo la testa "Beh almeno viene!" disse come magra consolazione Marina .Poi ,assieme ad Ortensia che sene stava zitta zitta raccolta nei suoi pensieri, si avviarono .

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Capitolo 4
*** La casa del Burbero Originale ***


Scusate il ritardo, ma ho avuto mille cose da fare!!!!!Prometto che aggiornerò con più frequenza.Grazie per le recensioni!!!!!Ah, ho scritto anche un altra storia,La lacrima di unicorno e stupidamente l' ho messa per errore sotto il rosso.Beh ora ho corretto l' errore.Non c'è nulla di sessuale o troppo violento perciò se volete leggerla potete pure farlo.Mi scuso per la mia stupidità. La mattina dopo le quattro ragazze si svegliarono presto . Marina, eccitatissima , fu la prima ad alzarsie si premurò di svegliare le compagne . Ariel,appena sveglia, balzò giù dal letto e si mise a far ginnastica contando i movimenti ritmici a gran voce. Questo chiasso e la voce insistente di Marina che cercava di svegliarla , strapparono Fiamma da un dolcissimo sogno dove lei e Paolo si stavano baciando in una bellissima spiaggia tropicale mentre i raggi di un sole al tramonto illuminava l'atmosfera .Si alzò di scatto più imbestialita che mai "Dovevi svegliarmi proprio adesso?!" sbottò. Marina guardò negli occhi la cugina , poi il suo sguardo cadde sui suoi lunghi capelli rossi aggrovigliati come un paiaio "Certo! Dobbiamo andare! Ma se ci ripensi puoi sempre essere utile qui se ti decidi a far qualcosa! Se vieni cerca di districare quel paiaio che ti ritrovi al posto dei capelli! ". Fiamma ribattè scocciata "Ti ho già avvertita genio! Non dirmi cosa devo o non devo fare! Portami uno specchio! Possibile che in questa catapecchia non ce ne sia neppure uno? " "Non fai altro che alzarti ed andare in bagno! La c'e' un bel specchio tutto per te! "ribattè Marina ."Se ti riferisci a quel fondo di bottiglia di là stai sicura che io piuttosto di usarlo..." "Te ne vai in giro cosi? Vanitosa come sei non penso proprio!" rise la ragazza divertita .Fiamma alla fine decise di alzarsi e di arrangiarsi con lo specchio vecchio e scheggiato che offriva l' albergo, mentre il suo orgoglio ferito richiedeva vendetta. Dopo un quarto d' ora (il tempo che Fiamma usò per districarsi i capelli aggrovigliati) le ragazze raggiunsero Ortensia nell' 'ingresso. La ragazza le aspettava con la faccia di uno che va incontro ad una battaglia dove non sa se ritornerà mai vivo."Che cos' e' quella faccia lunga?! Su Ortensia ! Si va incontro all' avventura! " la incitò Ariel "Dai non fare tutto questo chiasso! Sveglierai tutti!" la rimproverò Marina "Hai lasciato almeno un biglietto per informare i tuoi della tua stupida idea?" chiese caustica Fiamma "Certo e se tu ci ripensassi non mi dispiacerebbe affatto!" "Dai basta litigare ,muoviamoci, magari ci invita a colazione!"disse Ariel con eccitazione"Io l' ho già fatta! Non voglio mangiare linfa e radici!" precisò ansiosa Ortensia . Fiamma la guardò con commiserazione. Dopo di che si avviarono silenziosamente e , molto più velocemente di quanto la povera Ortensia in cuor suo sperava, arrivarono a destinazione .Marina, saliti i primi gradini cercò un campanello , ma con sua grande costernazione non lo trovò."Come faccio a suonare se non c'e' un campanello? Provo a bussare?" "Questo e' un problema tuo, genio! " rispose Fiamma con un alzata di spalle "Sei tu quella che voleva venire qui ad incontrare il vecchio pazzo! " Marina la fulminò con lo sguardo poi bussò tre volte. Attese per un po'... .niente. "Forse bisogna fare qualche verso strano come il verso del cuculo "ipotizzò Ariel "Il verso del cuculo, questa poi! " borbottò Fiamma . Nessuno si prese la briga di risponderle. Ariel si rivolse ad Ortensia che se ne stava il più lontano possibile dalla casa come se dovesse esplodere da un momento all' altro ." Tu ne sai qualcosa Ortensia? " la ragazza scosse il capo tenendo lo sguardo fisso alla porta della casa come se dovesse uscirne chissà quale orrore."Non so niente ! Di solito e' lui che va a trovare loro.." "Loro chi? Vedi che questo pazzo ha dei contatti con qualcuno, non e' poi cosi suonato allora!" interloquì Fiamma .Ortensia la squadrò con rimprovero"Loro sono gli spiriti dei boschi ! Nessuna persona normale conversa e canta con loro! " "Che ridicolaggini ! Si vede che vivi ancora all' età delle streghe ! Come accidenti si chiamava?! Ah si il medioevo!" "La volete piantare si o no?! " sbottò Marina rivolgendosi ancora verso la porta e battendo quattro colpi decisi . Dopo pochi istanti la porta finalmente si aprì . Sulla soglia della casa apparve un uomo alto e robusto dall' aria burbera ed arcigna. Una folta barba bianca gli ricopriva quasi totalmente la faccia.Indossava un paio di calzoni marroni di pelle , una camicia a fiori bianca e blu , un giacchino di pelle di pecora , degli stivali neri con fibbia e ,per finire , un ridicolo cappello a punta verde con una piuma rossa e gialla . Questo strano abbigliamento bastò per far scoppiare Fiamma in una risatina di scherno . L' uomo la fissò intensamente con un espressione severa poi rivolgendosi a Marina domandò"Che cosa vuoi?" Marina , vedendo quell' omone imponente dall' aria seccata non sapeva più cosa dire. Si mosse nervosamente , poi, ispirando , disse tutto ad un fiato " Mi scusi del disturbo signore v..volevamo vedere la sua casa . E' cosi bella! So che sembra stupido ed alquanto maleducato ma ...possiamo entrare?" lo strano personaggio la scrutò con i suoi penetranti occhi grigi, profondi ed antichi."Vedere la mia casa?! Nessuno ha mai osato chiedermi una cosa del genere! Perche dovrei far visitare la mia casa a quattro ragazze estranee?" "Infatti noi non vogliamo! Non ci teniamo per nulla di vedere questa ridicola casa! Ma il genio so- tutto qui presente oramai ci faceva diventare scemi quanto lei ed allora abbiamo dovuto accontentarla altrimenti non ci lasciava più stare! " intervenì Fiamma . L'uomo la guardò per qualche istante poi, quasi tra sè e sè disse "Cambierai Fiamma ,non ti immagini nemmeno quanto..." "Scusi cosa ha detto ? Allora ce la fa vedere questa casa si o no? Almeno prima la vediamo prima quella smette di rompere!" "Ma la pianti di essere cosi maleducata?! " la aggredì Marina voltandosi di scatto poi, rivolgendosi di nuovo al Burbero Originale disse alquanto dispiaciuta "La scusi signore e' sempre cosi scorbutica ! Come un vecchio nano ! Non si offenda, la prego" Fiamma stava per ribattere aspramente , ma il Burbero Originale glielo impedì "Non importa .Bene se volete venire dentro seguitemi!" e dopo aver fatto un cenno con la tozza mano le invitò ad entrare. Marina,con un tuffo al cuore, varcò la soglia della casa con timore quasi reverenziale, sentendosi come una piccola intrusa in procinto di entrare di nascosto in un castello fatato. Ariel la seguì con l' audacia e la curiosità di chi vive sempre all' insegna dell' avventura, Fiamma lanciò un occhiata di disgusto alla casa ed alle altre poi, con stizza e profonda irritazione, si decise ad entrare .Ortensia era rimasta fuori . La paura e la superstizione la bloccavano impedendole di compiere qualsiasi movimento . Cercò di controllare il battito impazzito del proprio cuore e i tremiti che le pervadevano il corpo . Dopo un profondo sospiro e ripensando alle parole che Marina le aveva detto la sera precedente si avvicinò, tremante, all' uscio e, quasi coraggiosamente, lo varcò .Si ritrovò quasi addosso ad Ariel che osservava ogni dettaglio dell'arredamento con stupore."Chissà cosa direbbe mia nonna se sapesse dove sono in questo momento"pensò Ortensia .Poi, cercando di non pensarci, dedicò la sua attenzione ad un orologio a cucù che aveva fatto assumere a Fiamma un espressione più disgustata del solito."Che pacchianeria!"la sentì borbottare .La voce tonante del Burbero solitario la fece quasi trasalire "Ora se volete venire in cucina vi offrirò volentieri una tazza di the" "Certo grazie signore!"ringraziò Marina grata. Il suo stomaco infatti cominciava già a sentire i morsi della fame."Chissà cosa prepara quello al posto del the"borbottò di malumore Fiamma, ma lo segui ugualmente. Ariel era già sparita. Ortensia seguì il gruppo pregando disperatamente la Madonnina affinchè la bevanda che avrebbe dovuto bere non fosse linfa come dicevano le dicerie di paese. La cucina era una stanza rivestita in legno, dall' aspetto molto caldo ed accogliente. Tutti gli utensili e il mobilio però portavano inciso uno gnomo od avevano la sua forma."Questo e' il massimo della pacchianata che io abbia mai visto!"esalò Fiamma alquanto sconvolta"Ma neanche una briciola di buon gusto! Ti credo che la gente dice che e' matto!" "La vuoi piantare si o no? Ci stai facendo fare una pessima figura!" la sgridò Marina e dopo averle affibbiato una bella gomitata andò a sedersi seguita dal le altre. Fiamma borbottò qualcosa come "Questa me la paghi secchiona!" mentre si sedeva cercando d' ignorare tutto il cattivo gusto ostentato con profonda normalità che la circondava . Il Burbero Originale appese un pentolino al gancio del caminetto ,ci mise dell' acqua , attizzò il fuoco e ci buttò dentro delle grosse foglie marroni con strani riflessi ocra."Ma come diavolo lo prepara il te?! Non ha nemmeno il fuoco elettrico?!"sbottò Fiamma . L' omone la squadrò con meraviglia poi assunse un cipiglio severo"E tu come lo prepari il the Fiamma? Comunque in qualunque modo tu lo faccia non sarà mai buono quanto il mio! E vedrai che avrò ragione" poi , rivolgendosi alle altre disse" Avete visto la mia casa ma non penso che siate venute qui solo per quello vero Marina?" "Beh si...ma scusi lei come fa a sapere i nostri nomi ? Non ci siamo neppure presentate!". L'omone sorrise misterioso "Io so molte cose su di voi cose che verranno a tempo debito svelate . Alcune di queste stanotte . Altre non toccherà a me dirle. Sappiate solo che siete qui e siete state attirate in questo posto non solo per la curiosità che la mia strana casa può avere provocato in voi o per la voglia di capire perche la gente mi considera un po' matto o solamente per provare a se stesse di poter sconfiggere la paura ,ma perche voi avete una missione da portare a termine. Una missione pericolosissima ed irta di pericoli ,ma voi ce la potete fare. Voi siete le quattro prescelte . La luce che sconfiggerà definitivamente le tenebre e libererà il mondo dal male...oh il the sta bollendo! " alzatosi di scatto il Burbero andò a prendere il bollitore e quattro tazze e vi versò il the. Questo aveva uno strano colore marroncino dorato. Marina fu la prima a riprendersi dal discorso"Scusi potremo avere dei biscotti? " chiese con un filo di voce .Le sembrò una domanda stupida da fare. Stupida dopo tutto quello che aveva detto l' uomo . Non poteva crederci"Sto sognando"si ripetè più volte nella mente .Le ragazze finirono silenziosamente il proprio the immerse ognuna nei propri pensieri. Notarono appena che il the era dolcissimo ed aveva un sapore meraviglioso, il più buono che avessero mai sentito in vita loro .Il burbero non parlò più fino a che le tazze non furono tutte e quattro svuotate " Bene. Penso che potremo incontrarci nuovamente stanotte. Oramai e' giunta l 'ora : dovrete affrontare il vostro destino. Badate bene: potete scegliere se ascoltarmi o no .Ma se lo fate dovrete farlo tutte e quattro . La missione trionferà solo se voi sarete unite . Penso che per mezzanotte vada bene . Quando verrete vi dirò il resto della storia e..giusto!Marina devo darti una cosa" l 'omaccione si alzò e si avvicinò ad uno scaffale polveroso .Ne tirò giù un volume molto vecchio e lo posò sul tavolo. Marina rimase incantata dalla copertina : ricami d 'oro e d 'argento si incrociavano tra loro , pietre e pagliuzze preziose ne tempestavano la superficie e al centro era rappresentato un unicorno d 'argento intento ad immergere il suo corno di cristallo dorato nelle limpide acque di una sorgente."Ma e' bellissimo!" Marina afferrò con mani tremanti il volume e lo aprì aspettandosi di trovarci scritta chissà quale storia favolosa . Ma con suo grande disappunto notò che tutte le pagine erano bianche."Ma..qui non c' e' scritto assolutamente niente! " il Burbero la guardò sorridendo in modo ancora più misterioso "Capirai a tempo debito" Marina sbatté più volte gli occhi .Ma non c' era nulla da capire! L' uomo le stava dando un libro bellissimo ma con le pagine completamente bianche! Che volesse prenderla in giro? No, ascoltando nel più profondo del suo cuore, capi che le parole di quell' uomo,benché assurde,erano veritiere .Lei ci sarebbe andata .Sarebbe andata incontro al suo destino .Non le importava se le altre non l' avessero seguita. La voce del Burbero la distolse dai suoi pensieri " Bene ora tornate pure a casa! Ci vedremo stanotte quando l' ora sarà propizia! " mentre le accompagnava alla porta Marina, che reggeva il librone tra le braccia, si domandò una cosa bizzarra ma che l' incuriosiva tantissimo.Si rivolse al Burbero Originale "Scusi signore..lei come si chiama?" l' uomo sorrise e rispose"Il mio nome e' Breahld che significa la conoscenza e' di chi ha il coraggio di accettare " .Una dopo l' altra le ragazze lo salutarono più o meno cordialmente poi, quando si avviarono verso la via del ritorno Breahld le salutò ancora una volta agitando all' aria la sua grande mano e poi,con un ultimo sorriso rientrò in casa.

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Capitolo 5
*** cap 5.Al di là dell' arco ***


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Mentre tornavano verso l' albergo  si accese una profonda discussione tra Marina e Fiamma. Infatti dopo un iniziale silenzio dove ognuna delle ragazze aveva riflettuto sulle parole che il Burbero Originale aveva detto loro , Marina annunciò alle compagne che lei sarebbe andata all’ appuntamento notturno "Ma e' ridicolo! Personalmente non credo ad una sola parola che quel vecchio pazzo ci ha detto! Chissà mai cosa gli frulla per la testa! Le prescelte!"disse Fiamma con scherno"Anch’ io non ci credo eppure...non so, sento che dovremo andarci! Almeno per capire di più! Sono certa che non ci ha mentito per quanto assurda può essere tutta questa storia!"si difese Marina "Capire cosa scusa? Quello e' un vecchio pazzo con delle idee pazze? Io non andrò da nessuna parte contro la mia volontà! Hai capito miss so tutto? Non provare ancora a fare delle scelte che includano anche me! Se vuoi andare stanotte vai, ma sta pur certa che io non ti seguirò!" "Beh stai pure a casa a me non importa!" ribattè scocciata Marina. Inaspettatamente Ortensia s intromise nella lite"Ma avete sentito cos’ ha detto il Burbero?! Se decidiamo di andare  dobbiamo andare tutte insieme! Altrimenti il nostro grande  destino non si compierà e sarà tutto inutile! " "  Vuoi andare nel bosco proibito miss paurosa? Non eri tu quella che tremava e dava di matto solo a guardare la porta di quella pacchianata che quel pazzo ha il coraggio di chiamare casa? " Ortensia chinò il capo in preda all’ indecisione "Infatti io non voglio andarci! Ho paura degli spiriti dei boschi e delle creature magiche ! Ho molta più paura di quella che tu mi attribuisci!” improvvisamente alzò lo sguardo: i suoi occhi ardevano di una luce strana"Ma ci andrò se questo e' il mio destino! " concluse con un tono deciso che non le apparteneva. Marina la guardò meravigliata .Era Ortensia quella che aveva appena parlato? La fragile e paurosa Ortensia che viveva radicata in superstizioni popolari? "Io voglio andarci solo per sapere  il resto della storia! Del resto non credo agli elfi  nè agli gnomi ma tutto ciò mi entusiasma ugualmente!"s’ intromise Ariel."Come sempre siamo tre contro una. Se sei cosi paurosa da non voler venire.."incominciò Marina ma non poté finire la frase"Io non sono paurosa! Solamente sono più sana di voi e non credo a certe sciocchezze! " poi, con uno scatto di rabbia ,  si separò dal gruppo  raggiungendo  la porta d' entrata dell’ albergo e sbattendola con forza "Stavolta mi sa che non la convinciamo"costatò Ariel "Sai quanto me ne importa!"sbuffò Marina. Ortensia si limitò a scuotere il capo con aria abbattuta e sconsolata. Il pomeriggio trascorse tenendo le ragazze occupate in diverse mansioni che le tenne divise per il resto della giornata: Ortensia era   stata invitata  a finire un ricamo per il salone principale a cui lei e sua nonna Agata stavano lavorando oramai da mesi, Ariel decise , pur di allontanarsi  da Fiamma e dal suo malumore contagioso, di giocare a calcio con il piccolo Mattia mentre Fiamma, rifugiata in camera , messaggiava con le amiche tentando di dimenticare tutta quell’ assurda storia e di tenersi legata alla realtà nonché alla salute mentale. A Marina invece non rimase altro che  osservare il librone appena donatale ed a riflettere sulle parole del vecchio. Più ci pensava più le sembrava  che la decisione di andare nel bosco  era la più saggia .Anche Ortensia ed Ariel erano con lei seppure per ragioni diverse .Ma come convincere Fiamma? Scacciò quel pensiero con rabbia . E chi se ne importava di  cosa decideva quella smorfiosetta? Ma le parole del Burbero continuavano, sebbene contro la sua volontà, ad invaderle la mente come un ronzio fastidioso "Dovete essere unite altrimenti la missione fallirà."Con uno scatto nervoso chiuse il  librone su cui faceva passare distrattamene la mano  e aprì un libro a caso .Si accorse subito  che al tocco la sensazione  era diversa .Questo libro aveva le pagine ruvide  invece quel librone...sembrava quasi di toccare l’ acqua ! Ma ciò era impossibile..o forse no? Si prese la testa fra le mani quasi con disperazione: per tutta la vita aveva sognato di vivere una delle mirabolanti avventure vissute dai   personaggi  dei  suoi  libri  , ed ora che finalmente questo suo sogno stava forse diventando realtà  cominciava ad avere timore. Ma era tutto cosi irrazionale! Eppure...pensarci non serviva a niente..l’ unica cosa da fare era andare nel bosco e scoprire la verità. Avrebbe trascinato Fiamma se ciò era necessario .Con questa decisione poté immergersi, più sicura e decisa, nella lettura. Dopo una normalissima e noiosissima cena le quattro ragazze si ritrovarono in giardino .Tutte durante la giornata avevano pensato a cosa avrebbero fatto quella notte .Sarebbero andate nel bosco? Sarebbero rimaste nel loro letto come se niente fosse ignorando le parole del Burbero? Queste due alternative aleggiavano intorno al loro silenzio in maniera pressante . La prima a prendere la parola fu Ariel che con fare deciso disse"Io stasera vado nel bosco. Anche se non credo ad una parola del vecchio voglio venire . E' più sempre qualcosa d’ insolito no?"Ortensia ,dopo un attimo  d'esitazione rispose con voce incerta "Beh lo sapete come la penso io. Verrò "Marina guardò la sorella e l’ amica raggiante poi concluse"E’ ovvio che io venga .Ora ci rimane da sapere cosa ha deciso la signorina Fiamma"Quest' ultima la fulminò con lo sguardo , poi ,con aria arrogante rispose"Verrò, ma solo per farvi vedere che  sono tutte sciocchezze!" Marina prese il suo consenso ed ignorò il resto delle parole sferzanti ."Bene allora  ci troveremo qui a mezzanotte. Andremo a letto come se niente fosse poi usciremo di soppiatto senza far rumore ed andremo dal burbero .D accordo?"Le altre annuirono .Verso mezzanotte l' albergo era immerso nella calma placida della notte .Nulla si muoveva tranne quattro figurine che agilmente aprirono la porta d’ ingresso e si  inoltrarono nel buio della notte .Il paese e la natura circostante avevano un aspetto diverso , quasi misterioso. Sembrava che tutto fosse in attesa."In attesa di cosa accidenti? Mi sto per caso rincitrullendo? "pensò con fastidio  Fiamma."Non credo ad una parola di questa ridicola storia eppure invece di starmene a dormire , sono qui fuori a notte fonda con queste tre pazze! Ma che diavolo mi prende? Chi me lo ha fatto fare?" ma , quasi contro voglia continuava a seguire con passo spedito le compagne che  quasi correvano pur di arrivare il prima possibile. Appena girarono l' angolo  videro apparire la stramba casetta immersa nelle tenebre: sembrava ancora di più uscita da una fiaba . Marina corse alla porta e bussò quattro volte. Attesero tutte con il fiato sospeso .Dopo pochi minuti sentirono rimbombare nell’ ingresso i pesanti passi dei stivali del Burbero. Una chiave girò con uno scatto metallico nella toppa seguito dall’apparizione del viso sorridente dell’ uomo "Siete venute  .  Venite pure dentro, devo darvi delle cose prima che iniziate il vostro viaggio. Marina hai portato con te il libro che ti ho donato vero?” la ragazza annui. Inspiegabilmente ,  poco prima di uscire di soppiatto dalla cameretta , le era venuta una strana sensazione ,come se avesse dimenticato qualcosa .Allora si era messa a frugare fino a che non aveva trovato il libro ed,ancora più inspiegabilmente, quella strana sensazione era svanita e la ragazza aveva preso il volume  ignorando le proteste di Fiamma. Ad un cenno del Burbero le ragazze entrarono silenziosamente in casa."Se venite in salotto vi darò delle cose della massima importanza" Anche il salotto, come il resto della casa, era arredato stranamente. Al posto degli gnomi qui pero erano raffigurati gli elfi. Fiamma trattenne per un pelo un esclamazione orripilata.Breahld si avvicinò ad un tavolo d ‘ebano a forma di dama dei boschi con le chiome mosse dal vento  e prese una serie di abiti. “Ecco questi sono per voi .Sono abiti adatti per passare inosservate dove andrete."Fiamma listudiò . Erano in pelle, ognuno composto da pantaloni aderenti ,casacca e cintura."E noi dovremo metterci addosso quella robaccia?! Per andare dove poi? Mai e poi mai!" Il Burbero sorrise tra sè ,cosa che irritò maggiormente Fiamma,e  rivolgendosi a Marina disse"Cambiatevi ! Ho anche degli stivali e delle mantelline . Sapete là e' inverno" Marina afferrò gli abiti e li passò alle altre .Non appena il Burbero fu uscito Ariel esclamò"Ogni abito porta un cartellino con il nostro nome! Il mio allora e' quello grigio!"e avvicinandosi  all’ abito che Ortensia cercava d’ infilarsi, lo prese"tieni Ortensia il tuo e' quello verde""Allora anche noi dovremo scambiarci i vestiti"costatò Marina e ,avvicinatosi a Fiamma cercò di prenderle l’abito azzurro che la ragazza stava spiegazzando .Questa glielo gettò quasi praticamente in faccia "Tanto azzurro o rosso io quella schifezza non la metto" Marina assunse un aria esasperata e disse "Ma possibile che tu faccia sempre tutte queste storie?! Non puoi metterlo e basta?! Cosa ti costa? Nessuno dei tuoi preziosissimi amici ti vedrà cosi conciata e nessuno andrà in giro a raccontarlo, stanne pur sicura!" "Certo !E chi mai crederebbe che io sia cosi stupida da essere uscita nel cuore della notte per venire nella casa di un vecchio pazzo invece che in una normalissima discoteca?! I miei amici morirebbero dalle risate!" ed afferrato l’ abito decise seppur di malagrazia d’ indossarlo. Quando tutte e quattro furono pronte, il Burbero entrò reggendo  delle piccole spade "Queste vi serviranno per difendervi. Prendetene una a testa. Non si sa mai nel regno di Cryynd cosa ci sia dietro l’ angolo di questi tempi!"Le ragazze docilmente presero le piccole spade e ,maldestramente,se le infilarono alla cintura. Fiamma dovette ammettere con se stessa che avere una spada al fianco le dava tuttavia una certa grazia."Bene ed ora Ortensia che ne dici di tenere tu la mappa?Sai leggerla vero?" Ortensia fissò con sguardo intenso ed interessato la vecchia pergamena ingiallita dal tempo che l’ uomo le porgeva. Ogni luogo era disegnato e scritto con lettere d’ oro e d’ argento .Tutti tranne uno ,che era rappresentato con  i colori rosso e nero."Perchè questa zona e 'diversa dalle altre? "chiese  Marina che stava  esaminando la mappa da sopra la spalla di Ortensia "Krisdrack ...sarà una città di milanisti incalliti!" buttò lì Ariel "Non scherzare!" la voce del Burbero si era fatta tonante,severa "Questo e' un luogo oscuro! La sede del male, un luogo che  racchiude tutti gli orrori  che una mente diabolica come quella di Morween può progettare" "E chi sarebbe questo Morween?"domando Fiamma  seccata "Basta cosi! Non posso dirvi altro ,  non e' compito mio! Adesso indossate i mantelli  e seguitemi!"Fiamma gli lanciò un occhiata furibonda, Marina accigliata . Ariel era invece profondamente delusa .Il volto di Ortensia era pallido per il terrore .Qualunque cosa  fosse Morween dal tono del Burbero la ragazza aveva capito che doveva trattarsi di un nemico ,un nemico molto potente .Le ragazze uscirono dalla casa e seguirono il ripido sentiero che portava al bosco .Il Burbero non rivolse loro più nemmeno  una parola. Tutto era immerso in una profonda pace .La notte era calma e tiepida .Le ragazze erano accaldate per la lunga e dura salita. I mantelli di lana pesante  non facilitavano certo i movimenti. Ad un tratto entrarono nel bosco.  Incespicando  tra le erbacce ed i rovi si trovarono in una radura nel cui centro si trovava un arco in legno scolpito con maestria."L' hai scolpito tu quell.."fece per chiedere Ariel ma il Burbero con un occhiata raggelante la zittì "Ascoltatemi bene ragazze .Avete una missione pericolosissima da compiere forse sarete anche stanche che io continui a ripeterlo .Quando avrete passato quest’ arco vi troverete  dall’altra parte .Capiteranno cose terribili e pericoli insidiosi vi attendono, ma dovrete restare unite finchè...beh questo ve lo dirà lei..Non ho altro da dirvi allora .Spero tanto che la vostra missione trionfi. Nei momenti di difficoltà e sconforto ricordatevi di chiudere gli occhi, anche solo per un istante, e di ascoltare il vostro cuore .Lui saprà consolarvi .Lui saprà sempre darvi tutte le risposte che cercherete. Adesso e' giunto il momento di oltrepassare  l arco."Marina , con passo deciso  si avvicinò all’architettura e, chiudendo gli occhi , l’ attraversò .Ortensia,stringendo forte il ciondolo portafortuna a forma di fiore che la nonna le aveva regalato ,segui l’ amica .Fu poi il turno di Ariel che con un sospiro si avvicinò  all’ arco e ,voltatosi chiese al Burbero"L' hai fatto tu allora?" "No, sono stati gli elfi per ..per agevolare la vostra venuta"Ariel sbarrò gli occhi per lo stupore poi pensando che tutto era  troppo assurdo per essere vero, seguì le compagne e sparì "Tocca a te Fiamma"la incitò Breahld vedendo che la ragazza esitava. La testa rosso fuoco della ragazza si girò di scatto"Dimmi solo chi e questa lei che dovrebbe darci  tutte le risposte che tu non ci vuoi dare!" Il Burbero non rispose e con la mano le fece cenno di sbrigarsi. La fanciulla più imbestialita che mai si avvicinò all’ arco e lo oltrepassò con uno scatto . Si ritrovò accanto alle altre sempre nella radura .Sempre vicino ad un arco identico a quello che avevano appena oltrepassato .Solamente che il Burbero non  c 'era più.

 

 

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Capitolo 6
*** Capitolo 6.I quattro Dormienti delle Tenebre ***


Nell' esatto istante in cui le quattro Prescelte avevano messo piede su Cryynd , lui era stato percorso da un brivido ed una luce aveva offuscato per alcuni minuti la sua vista. In quel lasco di tempo aveva potuto vedere il volto delle quattro ragazze che minacciavano cosi seriamente i suoi piani .I quattro Cristalli che avrebbero potuto sconfiggere il suo regno di tenebre ."Devono essere annientate! E' giunta l’ ora di risvegliare il male assoluto". Con un sorriso malevolo, si alzò di scatto dal suo trono di spine d’acciaio facendo sfrusciare la sua veste nera come la morte e, oltrepassati molti saloni enormi e tetri dove solo l’ oscurità risiedeva, si avvicinò ad una porta di ferro dall’ aspetto antico . Questa si aprì cigolando al suono della sua aspra voce che pronunciava arcane e malefiche parole come se fosse restia a rivelare il male che essa conteneva da immemorabili ere. Morween, il Signore della Morte Eterna, entrò dopo millenni nella segreta che custodiva i quattro elementi del male .I soli che potevano fermare la minaccia rappresentata da quelle quattro fanciulle. Arrivato al centro della buia segreta levò le mani al cielo e con voce tonante ordinò."Risvegliatevi dal sonno eterno miei diletti! E' giunta per voi l' ora di sconfiggere definitivamente l ‘odiata luce! Destati dal tuo riposo , Dreven freddezza glaciale! Esci dalla tua oscura tana di odio e vendetta , Gruten cuore arido! Solca di nuovo i cieli portando con te disperazione e lamento, Krisch soffio della morte! Elevati dal tuo oscuro abisso di fiamme , Hurg dannazione eterna! ". A quel richiamo quattro figure avvolte dalle tenebre si levarono e si presentarono al suo cospetto . Avevano forma di lupo, di demone ,di corvo e di umano. Tutte portavano l’ odio e la repulsione per ogni forma di bene .Erano state create da lui, mediante i quattro elementi più potenti del male che risiedevano nel più profondo di quell’ oscuro abisso che egli aveva al posto del cuore ."Le quattro prescelte di luce hanno varcato la soglia che le ha separate per tanto tempo dal nostro mondo. Fino ad ora non ho potuto liberarmi di loro ma adesso...scovatele ed annientatele! Non devono arrivare da Nyenyador!" Kirsch con un rapido battito d’ ali si avvicinò al suo signore e, dopo aver accennato ad un inchino, chiese"Quale dei quattro elementi devo annullare mio signore?" " La detentrice dell’aria"rispose l ‘oscuro .Zoppicando e avvolgendo l’ oscurità con il suo fuoco demoniaco , Hurg chiese con voce maligna "Ed io sire oscuro?" "Tu sei nato per far avvampare d’ odio il cuore orgoglioso della detentrice del fuoco " gli occhi del demone a queste parole avvamparono di una luce crudele. Gruten con gli occhi che fiammeggiavano di cattiveria , chiese con voce aspra , sprezzante "Io distruggerò la più dolce e sensibile delle quattro vero?" L’ Oscuro assentì poi, rivolgendosi all’ umano che era rimasto in disparte disse" Tu invece mio fedele e glaciale Dreven annullerai la giocosità e la vita della detentrice dell’acqua ghiacciandone la speranza!". Il volto dell’ uomo rimase una maschera impenetrabile .Solo i suoi occhi brillavano di una luce malvagia .Morween continuò"Risveglierete ogni sorta di creature! Non dobbiamo permettere che la Profezia si compia! Catturatele vive e conducetele qui! Voglio finirle personalmente e vederle svuotate di ogni speranza! " detto questo uscì dalla segreta mentre gli occhi dei suoi quattro seguaci brillavano di una gioia perversa. "Vedete era tutta una burla! Ed adesso quel vecchiaccio ci ha piantate in asso nel bel mezzo di un bosco e se ne è tornato a casa!" sbottò Fiamma .Era veramente di pessimo umore: non solo aveva quasi creduto alla storia del Burbero ma le altre non facevano altro che stare lì impalate invece di lamentarsi come lei .Ortensia prese timidamente la parola"Ma..Fiamma...noi non possiamo tornare a casa...abbiamo oltrepassato l’ arco ricordi?" "Certo che ricordo testa scema! Ero qui con te! Solamente che quel accidenti di un arco non è altro che un semplice pezzo di legno buono per il caminetto! Non e' per nulla magico! Ed io me ne torno subito a casa!" detto questo fece per voltarsi ma ad un tratto la voce squillante di Ariel la bloccò "Oh guardate! La mappa che il Burbero ha dato ad Ortensia si sta illuminando! Sta tracciando un sentiero! Che forza!" "Che accidentaccio.." "Io penso che dovremo seguirla"comandò Marina con tono deciso .La luce che le animava gli occhi cristallini non ammetteva repliche."Oh ci mancava anche questa! Sarà sicuramente un altro di quegli stupidi scherzi escogitati da quel vecchio pazzo e strampalato!"sospirò esasperata Fiamma. Ma le altre ragazze con Ortensia in testa che reggeva la mappa, stavano già seguendo l’ indicazione magica "Oh al diavolo! In fondo non mi ascoltate mai perciò e' affar vostro se ci perdiamo!"sbottò Fiamma accalorandosi .Il gruppo procedette compatto attraverso il groviglio di vegetali ed arbusti che componeva il bosco . L’ oscurità tutt’ intorno era totale, rotta solamente da quel piccolo filo dorato che risplendeva sulla mappa tracciando il cammino che le fanciulle dovevano seguire .Camminarono per quelle che parvero ore avvolte nel più perfetto silenzio .Ad un tratto Ortensia eruppe in un esclamazione di sorpresa facendo trasalire le altre tre"Guardate!Stiamo uscendo dal bosco! Ci stiamo avvicinando al paesello di Freaquk.!" "Era ora! Non ne potevo più di quel groviglio infernale ! Voglio subito un letto ed una cena come si deve!"sbottò Fiamma .Le quattro fanciulle di comune accordo , accelerarono il passo e ben presto riuscirono a scorgere i tetti , avvolti ancora dalle tenebre, di quello che sembrava un semplicissimo villaggio montano .La luna, dorata e piena, rischiarava appena l' atmosfera con i suoi candidi raggi .Le strade del paesino erano deserte."Che mortorio! Non e' certo una grande città ! E poi guarda che casupole malandate! Di male in peggio!"costatò Fiamma con immenso disgusto. E non si poteva darle tutti i torti. Il paesino era davvero misero: era costituito da non più di una quarantina di case tutte in legno , logorate dal tempo ed abbattute dalle intemperie."La mappa illumina insistentemente una di queste case! A quanto pare e' una locanda! Il suo nome e' La locanda della luna storta .Che nome buffo!" le informò Marina "Beh se servono pizza e coca cola son ben accetti! Non ci vedo più dalla fame! E poi ho freddo! Sembra quasi inverno!"si lamentò per l’ ennesima volta Fiamma. Infatti ,malgrado fosse estate, un venticello gelido continuava ad insinuarsi tra gli abiti delle ragazze facendole rabbrividire nonostante il mantello di lana .In un battibaleno arrivarono alla porta della locanda. Era perfino più decrepita delle altre costruzioni. Un cartello in legno scrostato che ricordò a Fiamma il numero sulla porta della loro stanza nell’ albergo,informava la gentile clientela che erano arrivati alla locanda della luna storta e che lì avrebbero trovato calore, del buon cibo ed un ottima compagnia."Entriamo, sto morendo di freddo!"sbottò Fiamma e, superata Ortensia spinse la porta sgangherata e entro' seguita dalle altre. Un denso fumo e chiacchiere assordanti avvolsero quasi violentemente le quattro fanciulle che scrutarono attentamente la stanzetta. Tutti gli avventori occupavano dei tavoli ed erano occupati a bere a fumare o a litigare."Che postaccio! Non mi stupisco che il vecchio venga qui!"disse Fiamma"Se la mappa ha voluto che venissimo qui un motivo ci sarà!"la rimbeccò saccente Marina. Ortensia corse verso l’ unico tavolo rimasto libero nell’ angolo più nascosto della stanzetta fumosa .Ariel, spostando rumorosamente la sedia e quasi stravaccandosi , tirò un sospiro di sollievo"Ah finalmente ! Non ne potevo più ! Ho i piedi in fiamme!" "Cerca di comportarti come una persona civile e non come un animale!"la rimbrottò Fiamma .Ariel la ignoro altamente e chiamò a gran voce l' ostessa, una donna bassa ed enormemente grassa che si aggirava quasi con difficoltà tra gli avventori .La donna si avvicinò sudaticcia ed ansimante" Cosa volete care? " chiese gentilmente .Vestita con una tenuta da contadina ,con i capelli unticci fermati con uno chignon spettinato esprimeva simpatia legata però ad un profondo senso di trascuratezza ."Panini, pizza e coca cola per tutte! A voi va bene vero?"chiese Ariel dopo aver ordinato. La donna però invece di scrivere se ne stava lì con la matita a mezz’ aria guardando le fanciulle con aria attonita "Cosa avete detto ,care?" "Che vogliamo una pizza e una coca cola!O e ' forse chiedere troppo?!" sbottò Fiamma che cominciava ad innervosirsi .Un barlume di comprensione passò negli occhi di Marina che, presa Fiamma per una manica , disse concitatamente"Non c' e ' l ha la pizza! Lascia fare a me! " Fiamma si sottrasse con uno scatto nervoso alla stretta della cugina chiedendo sgarbatamente "E perché non dovrebbe avere una semplice pizza?! Questo posto e' per caso così decadente che non sono neppure in grado di averne una?!" "No zuccona !E ' perche siamo dall’ altra parte! In un mondo magico! Non vedi che la gente non si cura del nostro aspetto e pure dovrebbe, no?" Fiamma strinse le labbra in una smorfia sgradevole "Sciocchezze! Io voglio una pizza, hai capito testa di rapa?!" ordinò rivolgendosi all’ ostessa sempre più confusa .La situazione sarebbe certamente degenerata se non si fossero avvicinate funtivamente due figure incappucciate .Senza che fossero viste avevano osservato attentamente le ragazze da quando avevano messo piede nel locale e le avevano riconosciute."Calma Maribella! Posso spiegarti la situazione!"disse la figura più alta e ,prendendo per un braccio la grassa ostessa la portò in un angolo fuori portata di orecchi."E voi due chi diavolo sareste?!” chiese aggressivamente Fiamma. Prima che l’ individuo potesse rispondere , l ‘ alta figura si era riavvicinata al tavolo assieme all’ ostessa un po' scossa i cui occhi marroni brillavano di stupore e comprensione .L’ alta figura si era tolta il mantello rivelando un giovane in tenuta da cavaliere. Non poteva avere più di vent’ anni . I suoi capelli, castani, erano legati con una coda .Gli occhi, di un verde brillante ,risplendevano di orgoglio e fierezza "Io sono Freadrick e sono un apprendista cavaliere. Questo e' mio fratello Learl ed e' un apprendista mago"anche il fratello si tolse il mantello rivelando un abito blu da mago ricamato con fili d’ argento . I suoi occhi erano dolci e cristallini . I bagliori del focolare facevano risaltare i suoi capelli biondo-rossi .Le quattro ragazze guardarono stupite i due giovani .Nessuna osava fiatare .Fiamma però si riprese in fretta e sbottò" E con ciò? A noi cosa può importare?! Non vi conosciamo ! Perciò alzate i tacchi e tornatevene da dove siete venuti!". Il giovane cavaliere sorrise sarcastico "Mi avevano detto che avevi un carattere focoso, ma non pesavo così spudorato! Comunque io e mio fratello siamo stati inviati dalla Signora delle Stelle per trovarvi e condurvi da lei. Perciò siamo degli amici" sottolineò bene le ultime parole .Fiamma comunque non parve soddisfatta" E chi sarebbe questa Signora delle Stelle?".Questa volta prese la parola Learl "Lo scoprirete se ci seguirete. Per stanotte dormiremo qui, lontano da occhi indiscreti .So che vi stanno già dando la caccia." "E chi ci starebbe dando la caccia?"domandò stupita Marina"Non qui! Tutto sarà svelato a tempo debito! Ora seguiteci!"comandò con tono rude Freadrick. Poi rivolgendosi all’ ostessa chiese gentilmente" Puoi condurci alle nostre stanze Maribella?" la donna assenti con il capo e si fiondò su per una ripida scaletta in legno particolarmente traballante .Ortensia stava per seguire docilmente il gruppo quando qualcuno la trattenne per il mantello "Scusi signorina, vuole comprare la mia pentola magica? Contiene dell’ 'oro sa? " . A parlare era stato quello che sembrava un bambino di sei anni circa. Ma non era per nulla un bambino:con le orecchie a punta, capelli rossicci scompigliati più che mai e occhi verde oro sembrava in tutto e per tutto un folletto. Ortensia sbarrò gli occhi per l' incredulità e non riuscì a rispondere .La creatura parve indispettirsi "Allora signorina! Non la vuole nemmeno degnare di un occhiata? Ma perchè nessuno vuole comprare la mia pentola magica?! " "No, mi interessa fammela vedere.." riuscì a balbettare la ragazza."Allora Ortensia ti muovi o no prima che il cavaliere modi gentili venga a prenderti per i capelli?! " la chiamò Fiamma notando che l’ amica si era bloccata .Anche il resto del gruppo fece altrettanto "Oh no ancora quel folletto.."bofonchiò Freadrick contrariato poi scendendo le scale con agilità si piantò di fronte alla creaturina che lo salutò con gioia"Ehilà Freadrick da quanto tempo che non ci si vede! Vuoi dare anche tu un occhiata alla mia pentola?" il ragazzo assunse un aria severa "No di certo Kreath ! Cos'e' questa tua nuova trovata comunque?" .Prima che il folletto potesse rispondere , lo bloccò "Senti Kreath di qualsiasi cosa si tratti non mi interessa " "Ma avevi detto circa un minuto fa.." " Abbiamo da fare, dobbiamo aiutare queste quattro ragazze ad arrivare dalla Signora delle Stelle perciò trova qualcun altro da infastidire!" Kreath però invece di offendersi o di mettere il broncio , si illuminò "Fantastico! Vengo anch’ io posso vero? Magari la Signora compra la mia pentola!" il cavaliere sospirò "Certo che no! Ha altro per la testa! Comunque se non hai altro di meglio da fare puoi venire con noi" "Evviva!" gioì la creaturina e si mise a fare salti per la gioia battendo le manine "Basta che te ne stai buono e zitto eh?" gli raccomandò il cavaliere. Kreath cercò allora di assumere quella che con molta fantasia poteva vagamente assomigliare ad un espressione seria .Poi, non riuscendo a trattenersi , il suo volto s i'illuminò in un grande sorriso e, trascinando rumorosamente il pentolone su per le scale , seguì il gruppo verso quella che per lui si preannunciava una nuova e splendida avventura.

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Capitolo 7
*** Capitolo 7-Nyenyador Regina delle Stelle ***


Ariel , appena furono arrivate nell’ augusta cameretta, si buttò sul letto esausta" Mamma mia che serata! Oramai dovrebbe essere quasi l’ alba e non ho ancora chiuso occhio! " Marina,occupata a consultare la strana mappa ,assunse un aria accigliata"Ma non ha senso!" sbottò ad un tratto . Le altre alzarono la testa , sorprese "Che cos e' che non avrebbe senso genio? " la scherni Fiamma .La ragazza continuò imperturbabile "L’ orario! Siamo partite a mezzanotte giusto? Perciò dovrebbe davvero essere quasi l’alba come sostiene giustamente Ariel! Invece guardate quell' orologio! Segna le undici di sera!" " Sarà indietro " sostenne Ortensia "No! Secondo voi la gente cena alle tre del mattino? ". Le altre si zittirono "Quando siamo passate dall’ altra parte,cioè in questo mondo, abbiamo cambiato fuso orario oltre che stagione" "Stagione?" domandò allibita Ariel" Marina si accalorò "Si! Vi ricordate che avevamo caldo avvolte in questi indumenti prima di attraversare l’ arco? Ed ora invece fa un freddo quasi siberiano!" "Ma non esagerare! Secondo me tutto questo non e' altro che uno scherzo! Sappiate che non ho mai creduto ad una sola parola di quel vecchio fuori di testa e non credo neppure a quei due svitati che pretendono di portarci chissà dove!" "Ma non l’ hai ancora capito Fiamma?! Non e' uno scherzo! Noi, per quanto assurdo possa sembrare ,abbiamo veramente cambiato dimensione. E se siamo qui e' per una ragione ben precisa!" "Solamente che nessuno si degna di spiegarcela! Quand e' che qualcuno si degnerà di darci delle risposte?! " l’ interruppe improvvisamente la timida Ortensia. Le altre si voltarono,sorprese .La fanciulla continuò decisa , per nulla intimorita "Perchè siamo qui? E perchè proprio noi e non altre quattro ragazze? In fondo cosa ci lega? Cosa lega me a voi? Non sono neppure vostra parente..e cosa dovremo fare qui? E poi tutti questi misteri, queste allusioni…Nessuno che ci dice le cose come stanno! Abbiamo dei nemici, ma finora non e' mai capitato nulla!" "E per fortuna! " rincarò Ariel. "E' tutto molto strano in effetti. Ma vedrai Ortensia che le risposte, se ci sono, ci verranno date. In fondo non siamo qui per caso no? L’ ha detto anche il Burbero .Dobbiamo adempiere ad una missione e dobbiamo farlo insieme .Finchè saremo unite nulla ci potrà mai fare del male vedrai!"la consolò Marina"Eppure io ho tanta paura! Cosa penseranno i nostri genitori quando non ci vedranno?"domandò Ortensia mettendosi quasi a piangere"E se poi non tornassimo più? "riprese tra i singhiozzi" E perchè non dovremo tornare scusa? " la aggredì Fiamma .Ortensia però tacque ostinatamente e si tenne i suoi cupi pensieri per sè. Il silenzio si fece grave e nessuna disse più niente .All’ improvviso qualcuno apri la porta con vigore .Era l’ ostessa "Ecco qui una bella cenetta anche se in ritardo! I vostri compagni di viaggio hanno già mangiato e stanno dormendo credo . Quando avete finito suonate il campanello e verrò a portar via .A proposito"disse il donnone arrossendo vistosamente "Quando tornerete dall’ altra parte salutatemi Breahld e ditegli che mi manca moltissimo! " poi, dopo aver posato due zuppiere fumanti, corse verso la porta, la varcò e se la chiuse rumorosamente alle spalle"Guardate un po’! Quel vecchio strampalato ha pure delle spasimanti! "costatò Fiamma " E veramente non sono affari tuoi! Perciò mangia e sta zitta!"la rimbrottò Marina .Fiamma si avvicinò alla zuppiera, l’ annusò disgustata e disse "E io dovrei mangiare questa brodaglia arancione?" "Beh non c' e' nulla di male in una sana zuppa di ..carote?" disse Ariel versandosene un po’ sul piatto."Uh..non pare che sia di carote..comunque e' buona lo stesso" Ortensia si alzò di scatto dal letto dove era stata rannicchiata fino a quel momento e tolse dalle mani la zuppa all’ amica"Ma che ti prende?!"chiese non troppo gentilmente Ariel sorpresa e contrariata ad un tempo .Ortensia, senza rispondere assaggiò la zuppa poi rispose"Come immaginavo! E' una zuppa di schiddisch!" "E che diavolo sarebbe?"chiese Fiamma "E' una radice particolare che cresce solo in questa..zona .ha proprietà magiche molto elevate..infatti si dice che abbia il potere di dare coraggio e vista a chi la mangi" "Vista?” chiese Marina perplessa"Si..insomma ..la capacità di vedere lontano! Al di la delle apparenze!" "E tu come le sai tutte queste cose?"chiese Ariel mentre , ripresasi la zuppa,la trangugiava tutt' ad un fiato per vederne gli effetti "Me l ha detto la nonna. Lei se ne intende parecchio di questo mondo..per quale ragione non lo so. Non me l’ ha mai voluto dire". In silenzio anche Marina e Fiamma decisero di mangiare .Poi,quando ebbero finito e Maribella venne a sparecchiare più rossa e timida che mai, decisero di coricarsi .Le lenzuola erano morbide e fresche al tatto."Però si sta benone in questi letti!"costatò Ariel"Beh goditelo finchè puoi..mi sa che non ne vedremo altri così.."sussurrò Marina . "Perchè no?" chiese stupita la ragazza puntellandosi sui gomiti per vedere in faccia la sorella .La sua espressione era grave, pensierosa"Si vede che non leggi! Perchè..in fondo se ci aspetta una missione, una missione come quella descritta sui libri , chissà quanti posti strani vedremo..""E con questo? Perchè non dovremo dormire in un comodo letto?!"domandò esasperata Fiamma" Perche..non puoi pretendere che ce ne sia sempre uno pronto ad accoglierti!"rispose Marina altrettanto esasperata .Ariel decise di non pensarci. A volte non riusciva proprio a capire sua sorella: era come se vedesse e capisse cose che lei, nella sua baldanza e voglia di godere di ogni istante, non cogliesse."Cose eterne ma arcane"si trovò a bisbigliare tra sè. Poi si addormentò seguita dalle altre. L’ultima cosa che Marina sentì prima di cadere in un sonno ristoratore fu la voce di Fiamma che bisbigliava imbronciata "Comunque quella brodaglia non fa nessun miracoloso effetto! Mi sa che Ortensia si e' inventata tutto! Lei e il Burbero potrebbero essere parenti! Sempre che non si riferisse a quel tuo stupido farneticare sui letti! " Marina ,già sonnecchiante,non si prese la briga di risponderle. Il sole splendeva oramai alto nel cielo,di un azzurro limpidissimo,quando Freadrick,in modo assai poco cortese ,spalancò la porta della camera ed esclamò con voce tonante "In piedi dormiglione! Dobbiamo partire! ". Le quattro ragazze,ancora assonnate, si alzarono e si prepararono per la colazione .Una volta giunte nella sala comune trovarono Learl, Freadrick e Kreath già a tavola ,impegnati a rimpizzarsi più che mai .Il folletto aveva ancora appresso quel suo strano pentolone."Oh eccovi arrivate finalmente! Sedete sedete! C' e 'ancora qualcosina per voi!"le invitò il folletto con aria contenta .Le quattro ragazze si sedettero e cominciarono a mangiare .Con grande scorno di Ariel e immenso sollievo delle altre tre quella mattina non c' era' zuppa di schiddisch, ma semplice pane e formaggio. Quando la colazione fu finita Freadrick annunciò'"Avete preparato tutto? Viaggeremo leggeri .Una di voi ha una mappa non e' vero?" "Si c' e' l ho io"annui esitante Ortensia .Freadrick le prese gentilmente la mappa dalle mani e la ragazza arrossì vistosamente. Il giovane cavaliere però non se ne accorse."Bene la dimora di Nyenyador e' a una giornata di viaggio da qui""Nyenyador? "domandò Marina, perplessa .Learl prese la parola sorridente"E' questo il nome della Signora delle Stelle " il fratello riprese "Ci sbrigheremo prima se partiremo a cavallo . Maribella ce ne ha già procurati assieme ad un paniere con delle provviste. Voi cosa avete? " le quattro ragazze si scambiarono uno sguardo cupo .Marina finalmente prese la parola"I nostri indumenti, delle spade assai pesanti e per il momento inutili, una mappa e un libro su cui non c' e' scritto assolutamente niente" Freadrick non si scompose più di tanto "Beh e' già abbastanza .Comunque non disprezzare l’ acciaio anche se pesante. Nei momenti di grave pericolo può rivelarsi un ottimo compagno! " il giovane mago represse un sorrisino."Prima di partire volete dare un occhio veloce tutte alla mia pentola? E'magica sapete? Dai guardatela! " le persuase il folletto vedendo che nessuno parlava più . Le ragazze accettarono un po’ per curiosità un po’ per farlo tacere."E' solo una vecchia ferraglia arrugginita te la puoi tenere!"rispose Fiamma dopo aver degnato di un occhiata sfuggevole la pentola."Potrebbe interessare mia nonna!Oh...mi e' sembrato..no niente.."bisbigliò Ortensia perplessa. Kreath la guardò attentamente"Cos' hai visto ? Dai dillo!" "Oh e' talmente assurdo…mi e' sembrato di vedere un luccichio dorato! Proprio sul fondo! Ma poi e' scomparso.."il folletto però sorrise misteriosamente" Prova a guardarla fra un po’ di tempo! Sei la prima che ha visto un po’ dell’ oro segreto! La prima ragazza intendo! Anche i due giovanotti qui dicono di aver visto qualcosa" e, maliziosamente, fece l’ occhiolino .Ortensia assunse un colorito rosso acceso e se ne andò profondamente impacciata. Ariel scrutò nel fondo con attenzione nella speranza di cogliere un riflesso dorato .Dopo una profonda ma infruttuosa esplorazione , scosse la testa perplessa"Non ho visto un accidente! E' tutto ruvido e metallico .D’ oro neanche l’ ombra!"Marina si avvicinò alla pentola e scrutandola vide qualcosa vorticare sul fondo sembrava acqua..ma i suoi riflessi erano azzurro e oro..poi la sostanza si dissolse lasciando posto ad un volto .Era una ragazzina .Il suo colorito era bianco come la porcellana più preziosa .Gli occhi grandi e azzurri tempestati di pagliuzze argentati erano pieni di malinconia .I capelli, biondissimi come l’ oro ,volteggiavano lugubremente al vento."C 'e' una ragazza!” riuscì finalmente a dire "Cosa?" domandò il resto del gruppo,sorpreso .Nemmeno Kreath aveva mai sentito di gente che scrutando la sua pentola avesse visto un volto."Una ragazza dentro alla pentola! Ho visto apparire il volto di una ragazza! "continuò Marina in tono quasi isterico."Quante stupidaggini"costatò Fiamma contrariata "No! Sei riuscita a vedere lontano! Hai usato la vista!"asserì il mago compiaciuto e attonito ad un tempo"Cosa? La zuppa di schiddisch ha fatto effetto? E perchè noi no allora?"domandò stupita Ariel " Perchè Marina e' dotata già di suo .E' in grado,anche senza zuppa , di vedere al di là delle apparenze e di sognare ."rispose Learl .Ariel cominciava suo malgrado a capire. Era quasi ovvio che Marina,la più fantasiosa delle tre ,riuscisse a scorgere qualcosa."Ed Ortensia allora?"domandò Fiamma "Ortensia dimostra un cuore grande ed un infinita tenerezza impacciata però dalla paura di sbagliare"rispose il giovane stregone. A queste parole la ragazza arrossì guardando Freadrick .Quest’ ultimo prese la parola"Basta sciocchezze mettiamoci in viaggio! Learl hai già pagato il conto? " il giovane annui e la brigata usci dalla locanda. Un sentiero serpeggiava tra campi e boschi. Saliti a cavallo il gruppo si avviò. Il sole, benché splendente , non riusciva però a scaldare l’ aria.” Il male e' già all’ opera .Questo sole..era da mesi che non si vedeva..penso che sia tornato perche voi siete arrivate"costatò Learl sovrappensiero .Fiamma sbotto "Che razza di sciocchezze vai dicendo? " il giovane però non le rispose e si volse verso il fratello"Stai osservando la mappa vero Freadrick? Sai non ho per nulla voglia di perdermi anche questa volta. Non mi va di tornare da Asdriman la Malasorte o peggio ancora" " Non preoccuparti! Con questa mappa non mi perdo neanche se voglio! " rispose allegramente il giovane"Asdriman la Malasorte? E chi sarebbe?"chiese incuriosita Marina che malgrado tutto non riusciva a togliersi dalla mente il volto della fanciulla."Meglio non conoscerla" borbottò il mago e non volle più dire una parola in proposito. Ariel ruppe il silenzio con una domanda"Comunque voi chi siete? E come fate a conoscere questa Nyenyador?”Freadrick rise "Giusto! Questo possiamo certamente dirvelo! Vedete Nyenyador e' nostra zia! Nostra madre ,Lilithol,e'un elfa proprio come lei! Per questo noi sappiamo molte cose anche su di voi!" "Ma noi non siamo elfi! O forse si?"domandò confusa Ortensia .Freadrick si limitò a sorridere evasivo" Tutto a tempo debito "rispose .Il viaggio durò ancora alcune ore. Verso mezzogiorno si fermarono all’ ombra di una grossa quercia e consumarono i panini al formaggio e marmellata che Maribella aveva preparato per loro"Per fortuna non c'e' ancora quell’ orribile zuppa!"disse Fiamma con un sospiro di sollievo"Freadrick s accigliò "Non si può trasportare la zuppa di schiddisch! Andrebbe sprecata! Comunque ora sai che e' magica ed ha raffinato i sensi di Marina!" "Un altra cosa! Come mai tutti sanno i nostri nomi? "si accigliò a sua volta la fanciulla. Le altre guardarono prima il giovane poi l’amica in attesa di una risposta"Perche e' scritto .Ed ora non ti dirò di più! " Fiamma mise il broncio e si rifiuto di parlare per il resto della giornata. Verso sera, mentre percorrevano il sentiero, intravidero alle loro spalle una tozza sagoma che li seguiva ed un rumore di pesanti stivali chiodati."Fermate i cavalli! Lo prenderemo alla sprovvista!"avvisò Freadrick fermando la compagnia"Che bello una rissa!"esclamò felice Kreath "Oh no! Già nemici? "si preoccupò' invece Ortensia .Fiamma fece per sguainare la spada prima che Freadrick la fermasse"Vado io! Tu resta qui!"la fanciulla mugugnò contrariata .Il giovane balzò a terra e,con passo lesto, balzò addosso all’ inseguitore. Questo,evidentemente ignaro,lanciò un urlo nella notte."Ah sono aggredito! Sono aggredito! Di questi tempi non si può neanche più andare da Nyenyador! " il giovane ,riconoscendo la voce, si scansò sorpreso"Ehi Deathol, che ci fai qui?"la tozza figura si rimise in piedi con un pesante rumore di ferraglia. Era un nano rivestito con un armatura luccicante .Al fianco pendeva un ascia."Freadrick brutto mascalzone che non sei altro!Volevi farmi prendere un colpo?"agilmente anche Kreath scese dal pony e corse ad abbracciare il nano"Oh Deathol amico mio!"il nano vedendo il folletto esclamò con voce burbera"Ancora tu! Non mi libererò mai di te allora!"poi con un sorriso abbracciò l’ amico. Nel frattempo anche Learl e le quattro ragazze si erano avvicinati .Il nano, vedendole strabuzzò gli occhi"Non una parola! E' troppo presto! " lo avvertì Learl .Il tono era secco, deciso. Il nano tacque e scese un silenzio imbarazzato .Marina cominciava a sentirsi contrariata .Era stanca di misteri, voleva delle risposte e subito! Nella sacca il librone che il Burbero le aveva regalato fremette, ma fu solo per un istante.Freadrick ruppe il silenzio che gravava sul gruppo e con tono disinvolto domandò "Qual buon vento ti porta da Nyenyador? " il nano sospirò sconsolato"Si tratta di mia sorella Hikley.Tra sei giorni e' il suo centonovesimo compleanno! E si sente brutta! Allora mi sono rivolto alla Signora delle Stelle e lei ha costruito uno specchio magico appositamente per lei. Uno specchio che mostra come si e' dentro non so se mi spiego.”La voce del nano si abbassò di colpo e, avvicinatosi all’ orecchio del giovane sussurrò "E purtroppo ci sono anche altre cose .Eventi nefasti. Egli e' tornato .Ha rapito alcuni di noi e li ha portati nelle sue oscure miniere .Ci ha mandato un ultimatum o ci alleiamo a lui,o moriremo!" gli occhi di Freadrick si accesero di una luce aggressiva,collerica"Vedrai che tutto andrà bene! Abbiamo le ragazze! E la Profezia si adempierà!"il nano,dando al giovane una pacca affettuosa sulla spalla , aggiunse "Beh non e' che posso unirmi a voi? La strada e' ancora lunga e con i miei reumatismi non mi va di farmela tutta a piedi ! Dopotutto ho già duecentotrent’ anni!" "Bene vecchio amico mio cavalca con me allora!"si propose Freadrick ed il nano montò, dopo parecchi sforzi, sulla cavalcatura, . Dopo di che ripresero la marcia mentre la Dimora di Stelle,e le agognate risposte,si facevano sempre più vicine.

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Capitolo 8
*** Capitolo 8-La Città di Stelle ***


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Oramai era quasi notte fonda . Il cielo , nerissimo ,era punteggiato da migliaia di stelle. Ortensia alzò gli occhi al cielo trasognata"Che bel cielo! Non ne ho mai visto uno cosi !"Fiamma, che era rimasta zitta tutto il giorno mentre la rabbia la rodeva ,sbottò all’ indirizzo di Freadrick "Quanto ci manca ancora per giungere da questa signora ?Io sono stufa !Sempre " e qui i suoi occhi si illuminarono di una luce cattiva "Che non sia tutta una bugia per consegnarci al nemico ! " lo sguardo di Freadrick  assunse  un espressione furente  , tuttavia le parole che rivolse alla fanciulla furono fredde "Io non sono un servitore dell’ Oscuro, Fiamma . Se lo fossi ti avrei già potuto uccidere !Avrei già ucciso tutte voi senza esitare. Che bel bottino per un nemico , le quattro fanciulle della Profezia !Una fortuna davvero inaspettata !" il giovane, sfoderando la spada , l’ alzò al cielo poi la puntò contro Fiamma . La lama brillava nell’oscurità di  luce fredda , spietata  . Freadrick l’ osservò con espressione severa . Nulla turbava  la quiete della notte. La ragazza ,per nulla intimorita ,  assunse un aria combattiva mentre  i suoi occhi brillavano con espressione di sfida .Ortensia, spaventata trattenne il respiro . Ariel guardò incuriosita il giovane cavaliere non capendo bene perchè avesse sfoderato l’ arma all’ indirizzo di Fiamma ,Marina si premette le mani sulla bocca e fissò la scena con occhi sgranati. Freadrick noncurante riprese a parlare, fissando Fiamma con occhi fieri "Ma non lo sono . Ho dato la mia fedeltà a Nyenyador la Regina delle Stelle e a suo figlio , il mio principe Eralyon. Cosi facendo l’ ho giurata anche a voi, i Quattro Cristalli della Profezia! " . Le fanciulle rimasero silenziose . Fiamma fissò con intensità il giovane , mentre i suoi fieri occhi brillavano  ancora  di sfida "Almeno ci e'  stato detto qualcosa infine! ". Il silenzio calò  ancora più  bruscamente avvolgendo la compagnia come l’ oscurità circostante. I cavalli percorrevano il sentiero  a spron battuto . Solo il rumore causato dai  loro zoccoli contro il selciato  rompevano lievemente   l’intensità del silenzio . Marina , dopo  essere stata assalita dalla paura di essere stata  manipolata e tradita , si era  abbandonata  a un piacevole dormiveglia che le permetteva finalmente di non pensare più a nulla . All’ improvviso  i suoi occhi socchiusi furono accecati da una luce splendente, quasi dolorosa."Ecco Keathyon la Città delle Stelle" annunciò Learl.Marina,alzò debolmente la testa dolorante e , ancora assonnata , ammirò meravigliata lo  splendido palazzo fatto in oro e argento che incombeva su di loro  .Ogni singola parte di esso era tempestata di minuscoli brillanti che riflettevano la tenue luce argentea della luna "Che meraviglia! "esclamò eccitata Ariel "Presto avrai tutte le risposte che vorrai Fiamma ! "annuncio felice la vocetta di Kreath .La ragazza, rapita suo malgrado dallo splendore del palazzo , non rispose. Arrivarono ben presto appresso  ad  una scalinata d’ argento con i corrimani dorati scolpiti a forma di minuscole foglie d’ edera . Proprio  sua sommità c'era ad attenderli una dama. Ortensia non seppe attribuirli un età .Non era nè giovane nè vecchia . Il suo aspetto era quello di una donna nel fiore degli anni , ma i suoi occhi blu e argento, tradivano il passaggio e la sofferenza di molte ere . I suoi capelli ,argentei, erano sciolti e la brezza della sera giocava con essi  facendo volteggiare ogni singola ciocca. Solo un semplice diadema di perle le cingeva la bianca fronte . Il suo abito lungo ed affusolato,  aveva il colore pallido e cristallino della luna."Benvenute  Cristalli della Profezia!"salutò .Le quattro ragazze guardarono la dama poi con fare impacciato s’ inchinarono .  Marina ,la più intraprendente, prese  la parola"Salute  Dama delle Stelle! Siamo molto stanche e veniamo da molto lontano , ma  attendiamo con   fretta delle risposte essenziali  : chi siamo? Perchè ci troviamo qui?E.." ma la fanciulla si fermò ad un cenno della bianca signora"Non tormentare il tuo cuore con le domande Marina .Presto tutto sarà svelato .Voi siete i Quattro Cristalli della Profezia , le uniche in grado di formare il Prisma degli Elementi e sconfiggere l’ Oscuro che si e' nuovamente risvegliato.  Solo voi e mio figlio Eralyon ,colui che e' stato designato per trovare ed impugnare Alyosh la Sacra Spada di Cristallo , avete il potere di annientarlo . La vostra  missione sarà unirvi a lui  e trovare i vostri Cristalli , i quali    rappresentano  l' essenza  di ognuna di voi , che sono stati creati e nascosti dai druidi più potenti dell’ Epoca del Drago e con i quali millenni fa i loro creatori hanno fatto cadere nel sonno e nell’ oblio Morwenn  perdendo in questo modo   i loro poteri per sempre. I  Quattro Cristalli sono  ora divisi e nascosti in  luoghi segreti. Quindi voi sarete prima o poi costrette a separarvi e poi a ritrovarvi  nuovamente  per unire ciò che non e' mai stato unito: il Prisma degli Elementi. Con Quest’ arma sconfiggerete l’ Unico e più grande male e ridarete la vita  a questa terra ed a mia figlia Jadore , la Luce Eterna che sta morendo."Fiamma non riuscì a trattenersi"E perchè proprio noi?! Non potevamo restarcene semplicemente in montagna ad annoiarci a morte  e poi tornarcene a casa come tutti i turisti normali? Perchè ci è capitata questa missione tra capo e collo? Perchè dobbiamo andarcene in giro per questo strambo mondo a trovare quattro pietruzze da mercato e formare chissà quale arma micidiale?"  nonostante la ragazza stesse urlando , la dama  rimase imperturbabile. Il suo volto era freddo ed inaccessibile come l’eternità "Perchè siete nate a questo scopo  .Il motivo per cui  i poteri dei quattro elementi si sono riversati in voi non lo so. Sta a voi scoprirlo e scoprire il vostro elemento ed ora e' meglio che andiate a dormire .Domani dovrete partire assieme a Eralyon.   Lo specchio per tua sorella"e qui il suo volto si addolcì incontrando lo guardo ansioso di Deathol"e' quasi pronto. Manca solo la luce lunare .Te lo consegnerà mia figlia domani " Learl si mosse inaspettatamente "Mia signora ! C' e' qualche speranza per Jadore ? ". La dama assunse un aria cupa. Il suo viso esprimeva un infinita  tristezza " La sua luce si affievolisce come si affievolisce quella di questo mondo.  Come sai lei e' l’ incarnazione della luce. Se  il nemico trionferà  e' destinata a spegnersi inesorabilmente se invece la missione  trionferà vivrà in eterno ". Un silenzio grave cadde  nuovamente sul gruppo esausto .La dama rivolse loro  un sorriso incoraggiante "Sarete stanchi! Venite  e dimenticate il vostro dolore e le vostre preoccupazioni" detto questo  invitò il gruppo a salire e li condusse attraverso un lungo corridoio mentre le luci delle stelle  sbiadivano mano a mano che le tenebre dell’ est avanzavano.

 

 

La tenue luce di un freddo sole invernale entrava debolmente attraverso la finestra di cristallo. Ortensia, ancora assonnata, si rigirò di malavoglia  nel letto  aggrappandosi  al cuscino di piume come se fosse un appiglio che potesse tenerla ancora legata al sonno. Poi, sentendosi suo malgrado sveglia ,  si mise a sedere. Le altre dormivano ancora. Silenziosamente scese dal letto ed infilò ai piedi delle calde pantofole decorate con perline raffiguranti fiori. Osservandole , Ortensia sorrise di nostalgia. Fiori. Quanto volte lei e sua nonna Agata avevano passato giornate intere a ricamarne! Quante volte lei e sua sorella Adele, in primavera ,si erano intrecciate fra i capelli coroncine di margherite e fiordaliso!  Come avevano reagito alla sua scomparsa? Pensò  al viso di sua madre rigato di lacrime , alle sue urla disperate, pensò al volto  triste e grave di suo padre, alle domande  di sua sorella , al dolore che avrebbe provocato a sua nonna "Basta!Non devo pensarci! Tanto non serve a niente.."pensò   la fanciulla .Si incamminò verso la porta ,  l’ aprì dolcemente ed uscì. Si ritrovò in un lungo corridoio decorato sempre a fantasia floreale . Tutti i fiori e le foglie  erano scolpite in argento o in cristallo. Ortensia cercò d’ ignorare ogni singolo bocciolo .Tutt’ intorno a lei  non c' era altro che silenzio. Frusciando , la veste  lo rompeva appena. Dopo aver gironzolato senza meta per un po', la ragazza scorse un uscita. Era la scalinata dove la sera prima dama Nyenyador le aveva accolte spiegando  loro ciò che le attendeva."Separarmi dalle altre...trovare un Cristallo degli Elementi..no ! Non sono abbastanza forte per questo! Ho sempre avuto paura di questo mondo ed ora mi si viene a dire che devo percorrerlo da sola! " . Cercò disperatamente di scacciare questo pensiero, ma senza successo. Automaticamente prese a scendere la scalinata e attraversò  il giardino .Era cosi preoccupata che non ne assaporò neanche l’ indicibile bellezza. Si ritrovò ben presto vicino ad una fontana che zampillava acqua. Ma era davvero acqua? I colori erano quelli  dell’arcobaleno ,  dal turchese più brillante all’ arancione più vivido. Estasiata mise le mani a coppa e si avvicinò per dissetarsi "Ferma! " la reguardì una voce e una mano la bloccò .Ortensia si girò di  scatto contrariata e spaventata ad un tempo. Un rossore le pervase le guance appena vide chi l’ aveva fermata. Era Freadrick."Sakra ,  l’ Acqua Arcobaleno va bevuta solo quando una persona e' in  punto di morte. Chi e'  vivo e l' accosta alle labbra viene tramutato in una statua di cristallo per la sua  insolenza" "O mancanza di conoscenza " riuscì a balbettare la fanciulla a mo' di difesa "Anche . Ma ora sei  stata avvisata .Cosa ci fai già in piedi comunque? E’ appena l’ alba! E le altre? " Ortensia rispose "Non riuscivo a dormire. Le altre a quanto pare non hanno  questi problemi !" . Il giovane la guardò interessato "Neanch’ io riesco a dormire .Learl e'andato a trovare la principessa Jadore mentre Deathol e Kreath dormono ancora della grossa e non si sveglieranno se non prima di   mezzogiorno" lo sguardo di Freadrick passò alla sottile camicetta da notte che la ragazza indossava "Ma non senti freddo?! Si gela! Tieni prendi "e , sfilatosi velocemente il mantello lo avvolse sulle   spalle di Ortensia. La ragazza arrossì ancora di più  al tocco del giovane. Riuscì comunque a mormorare un grazie e si strinse il mantello  attorno al corpo "Vieni facciamo colazione ! "propose dopo alcune ore  l’ aspirante cavaliere "Sai non mi stupirebbe affatto se il tuo elemento alla fine di tutto questo si rivelasse il vento" la ragazza non rispose  poi ,alzando gli occhi verso quelli del ragazzo, disse tutt' ad un fiato "Dovrò proprio essere sola? Ho paura ! Non sono avventuriera come Ariel , saggia come Marina o combattiva come Fiamma! Sono soltanto una sciocca ragazzina paurosa! Non penso di farcela! “e  abbassò lo sguardo ,  piena di sfiducia in se stessa. Freadrick le prese dolcemente il viso fra le mani e glielo risollevo"Sei tanto dolce. E' questo e' un  dono al pari degli altri tre .Vedrai che ce la farai ,e poi non sarai sola ! Ci saranno gli altri Tre Cristalli, Learl  , Deathol  , Kreath ,  il principe Eralyon e  poi ci sono io .E  chi lo sa cosa troverai nella tua strada. Tanti nemici , ma anche  amici. E tu hai  la forza per riconoscerli".La fanciulla gli sorrise grata mentre lacrime di gioia le imperlavano le pallide guance "E' meglio rientrare adesso. Forse le altre dormiglione sono già in piedi! Verso  sera dobbiamo rimetterci in marcia!"Ortensia ,a quelle parole avrebbe voluto esclamare "Cosi presto?! " ma non se la sentì di infrangere la speranza che Freadrick riponeva in lei solo per i suoi capricci , perciò stette zitta e lo seguì in silenzio.

 

 

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Capitolo 9
*** Capitolo 9.La partenza del gruppo ***


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Appena varcarono la soglia della saletta, trovarono il resto della compagnia già a tavola intento a fare colazione .Ortensia e Freadrick  si accomodarono nelle uniche sedie rimaste libere ed iniziarono a mangiare : era una colazione molto sostanziosa. C' erano cibi  che la ragazza conosceva, come pane burro e marmellata, ma c ‘ erano anche dei frutti strani e dai colori cangianti che però si dimostrarono buonissimi malgrado il loro strano aspetto . Il tutto era  accompagnato dallo strano thè che il Burbero Originale aveva loro offerto la prima volta che lo avevano conosciuto . Sembrava secoli fa. Marina nel frattempo chiedeva vivacemente l’ itinerario del loro viaggio ad un bel ragazzo che le sedeva a fianco. Ortensia lo guardo stupita : era così presa dai suoi pensieri da non averlo nemmeno visto? Eppure si faceva notare. Dall’ aspetto era indubbiamente un elfo : i capelli color dell’ oro, raccolti in una coda, le orecchie leggermente a punta e la carnagione di porcellana, erano tratti già caratteristici di per sè senza contare l’ abito argenteo ricamato con fili d’ oro che rappresentavano foglie d’ edera e la coroncina che gli cingeva delicatamente la fronte uguale a quella della regina Nyenyador."Tu sei il principe  Eralyon!" esclamò  senza riuscire   a trattenersi. Il giovane elfo la guardo stupito . Marina le lanciò un occhiata sbigottita . Fiamma, scuotendo con aria di superiorità la sua focosa capigliatura, le disse sprezzante"Ben tornata nel mondo dei furbi! " Ortensia  a quelle aspre parole ,  arrossì fino alla radice dei capelli .Il principe elfico però, dopo un attimo di perplessità , le chiese  gentilmente"E tu dovresti essere  Ortensia giusto? E’ vero  che Breahld ti ha consegnato una mappa? Posso vederla per favore? Così potremmo  già discutere l’ itinerario del viaggio " la ragazza perplessa stava per dire che l’ aveva dimenticata in camera quando, miracolosamente, se la ritrovò in mano . Learl ,accortosi del turbamento di Ortensia ,  si affrettò a spiegarle con semplicità  "Deve aver udito il tuo richiamo. Ecco perche e' venuta da sola" Fiamma posando energicamente la tazza sul tavolo, sbottò "Ma questo e' assurdo ! Le mappe non compaiono dal nulla solo perchè a uno gli servono!"Eralyon sorrise con ironia"Quante cose assurde hai visto fino ad adesso Fiamma? Molte penso, visto che il mondo dal quale provieni e' diversissimo dal nostro" . La ragazza  stava per replicare quando la porta si aprì dolcemente lasciando entrare un esile fanciulla . Il suo abito, bianco ed argento, frusciava leggermente ad ogni passo . I capelli dorati dai riflessi argentati  erano sciolti sulle spalle .Solo un  diadema le incorniciava la fronte pallida . I suoi occhi erano grandi e azzurri ed esprimevano un infinita tristezza .Marina  a quell’ apparizione  si lasciò sfuggire la tazza di thè che teneva in mano. La porcellana finemente cesellata si ruppe fragorosamente sul pavimento di cristallo spandendo il suo contenuto . La fanciulla elfica  però non se ne curò e continuò ad avanzare lentamente verso il tavolo. Avvicinatosi a Deathol gli porse un oggetto finemente decorato. Era uno specchio "Ecco qui il regalo per la tua sorellina " mormorò la giovane elfa in un sussurro delicato."Sembra la luce in procinto di spegnersi per sempre" si ritrovò a pensare Ariel sconcertata distogliendo l’ attenzione dal pane che stava divorando. Deathol intanto aveva avvolto il dono in un panno ruvido e l’ aveva riposto delicatamente nella borsa."Grazie Jadore mia principessa. Che la Luce Eterna risplendi con te" la principessa sorrise debolmente, un sorriso che non si estese agli occhi, colmi di dolore."Io..io ti ho già visto..!" riuscì finalmente a dire Marina .Tutti i presenti si voltarono a guardarla stupiti. La ragazza insistette con foga , scocciata che tutti la guardassero come se fosse ammattita " Nel fondo della pentola di Kreath.Vi ricordate che ho detto di aver visto un volto? Bene . Era il suo" riuscì a dire reprimendo un brivido. Per quanto tempo quel volto colmo di tristezza e di cupa rassegnazione l’aveva tormentata anche se aveva cercato di pensare ad  altro! "Marina tu hai il dono!"esclamò concitato Learl " O e' opera del schiddisch che Maribella aveva preparato? " . Una voce cristallina e pura, eppur severa , rispose al posto della ragazza."Di entrambi, mago .Come avrai ben capito le quattro ragazze hanno enormi  poteri  .Un dono di Marina, sviluppato dalla zuppa , ha accentuato il dono della preveggenza ". Marina ribattè sconcertata "Ma io non ho il dono della preveggenza !". La  regina Nyenyador la guardò con dolcezza intuendone i pensieri "Nel tuo mondo no. E' sostituito dalla capacità di capire la gente . L’ empatia. Qui invece, grazie al schiddisch ,  puoi vedere la gente amica che capiterà nella  tua strada" la ragazza annuì ancora confusa"Questo vuol dire che può farlo ancora giusto?E può anche vedere ciò  che ci accadrà? " intervenì Ariel curiosa "Potrebbe e non potrebbe . Dipende se deve superare un ardua prova oppure no . In quanto a vedere ciò che vi attende..non penso .Magari qualche elemento insignificante, ma non di più"rispose la regina, ma prima che potesse continuare Ariel rispose eccitata" Ma certo! I letti!" "Che diavolo c' entrano i letti testa di rapa?!"sbottò Fiamma.   Il discorso stava diventando  sempre più assurdo  . Ariel la guardò come se fosse un po’ tardona "Ma non ti ricordi?! Alla locanda , prima di coricarci  , Marina ha detto che non era scontato il fatto   che avremmo dormito ancora in comodi letti! "Fiamma sbuffò guardandola con  commiserazione "Se dobbiamo prestar orecchio a tutte le assurdità che il genio dice siamo a posto! Comunque per quel che  mi riguarda finora, a meno che non  mi sbagli di grosso , ho sempre dormito in un letto!" "Non sottovalutare il potere del schiddisch e le capacità di Marina  , Fiamma! Non devi disprezzare un dono solo perche tu non lo possiedi!" la sgridò la regina . Il suo sguardo era duro , severo. Fiamma le lanciò un occhiata di fuoco, ma stette zitta .Il silenzio cadde sui presenti interrotto solo dal cinguettio degli uccelli fuori nel parco."Stasera dovrete partire .La vostra meta sarà Nydrald la Città delle Ombre . Non dovete farvi scoprire dal nemico . Le sue spie sono già sulle vostre tracce .Sai qual e' il tuo destino, figlio. Trova la Spada e raduna l’ esercito . Ragazze voi sapete già cosa fare". Fiamma a quelle parole perse definitivamente la pazienza. Il senso di pace che l’ aveva suo malgrado calmata era scomparso . Si sentì rimontare dalla rabbia "No che non lo sappiamo! Tutto questo e' assurdo! Siamo in un altro mondo, circondate da creature inesistenti e già questo ,oltre al fatto che non sono al mare con i miei amici, farebbe impazzire chiunque dotato di un po’ di cervello. Inoltre ci viene detto che dobbiamo separarci e cercare chissà dove delle assurde pietruzze che secondo questa regina da strapazzo possono formare chissà quale arma micidiale. Infine come se tutto non fosse già troppo ,  c'e' chissà quale pericolo guidato da un tizio pressoché  inesistente ,visto che finora non ci e' capitato niente , che vuole farci la pelle  perchè non ha altro di meglio da fare ! Io mi rifiuto! "Freadrick ,preso dalla collera ,  stava per schiaffeggiarla quando la  voce di Jadore lo fermò" So che sei spaventata Fiamma . Non capisci e tutto ciò ti spaventa .Sei sempre vissuta in un mondo  pieno di certezze ,   al centro dell’ attenzione , dove nulla minava la tua serenità .Ma ora non puoi tornare indietro. Devi andare avanti."Fiamma guardò il pallido volto della sua interlocutrice "Facile, per una che sta per morire!!". Qualcuno le diede uno schiaffo che la fece traballare . Con la guancia in fiamme e gli occhi lucidi ,  Fiamma si voltò verso chi aveva osato tanto .Con suo sommo stupore non era stato Freadrick, ma Marina .La cugina la guardava con  sguardo severo."Basta Marina fermati! Non dovete lasciare che la rabbia vi divida .Fiamma cerca di controllare la paura , non lasciare che essa ti domini!"la voce di Jadore e la mano che porse a Fiamma per rialzarsi  lasciarono  Marina a bocca aperta : non solo non si era arrabbiata o non aveva pianto ,  ma le porgeva addirittura la mano ! Anche Fiamma , suo malgrado , sembrava  stupita da tanta gentilezza. Tuttavia si rialzò da sola lanciando occhiate di sfida ai presenti "Madre lasciami andare con loro! Lo vedi anche tu che la contaminazione dell’ Oscuro e' forte! Sa che sono ancora deboli! Io posso aiutarle anche se il mio potere va diminuendo!" implorò la ragazza elfo  guardando la regina  . Il volto di quest’ ultima era una maschera di dolore" E sia .Se questo e' il tuo destino ,  vai ". Jadore sorrise grata,  poi abbracciò la madre con tenerezza"Vedrai che la luce trionferà!" Nyenyador ,il volto pallido come quello della figlia, non proferì parola."Bene al crepuscolo partiamo è meglio prepararci!"la voce di Freadrick reale e rude ,   riportò alla realtà la compagnia facendo ritornare  anche le paure e le angosce segrete di ognuno. In silenzio il gruppetto uscì lasciando Nyenyador sola con il suo dolore.

 

 

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Capitolo 10
*** Capitolo 10-Asdriman la Malasorte ***


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La compagnia che si avviò appena calato il crepuscolo non era dell’ umore migliore .Non ci furono saluti trionfali o strappalacrime  mentre uscivano da Keathylyon . Solamente un cupo silenzio già avvolto dalle tenebre ,  malgrado un debole sole cercasse di lottare per resistere , accompagnò la partenza del gruppetto . Perfino  la regina Nyenyador si era assentata e non era venuta a vedere la partenza dei suoi figli . Era stato deciso che  il gruppo avrebbe viaggiato a piedi accompagnato da un unico cavallo Jask, che avrebbe portato le provviste ed avrebbe consentito alla principessa Jadore  di cavalcarlo quando sarebbe stata troppo stanca per camminare . La principessa tuttavia , camminava già da un ora  senza mostrare segni di fatica . Solo il suo viso serio dimostrava in realtà quanto la luce , e la vita , la stavano lentamente ma inesorabilmente  abbandonando . Freadrick camminava in testa  con suo fratello intento a consigliarlo   nella lettura della mappa retta da Ortensia . Kreath camminava a testa china di fianco a Deathol senza profferir parola . Le altre tre fanciulle , accompagnate dalla principessa e dal principe degli elfi ,  chiudevano la fila . L’ oscurità era già del tutto calata quando Freadrick richiese una pausa . Il gruppetto si fermò sfinito ai piedi di una grande quercia . La notte era ancora più tetra e nessuna stella brillava in cielo."Faremo una pausa di un ora, non di più  , poi nuovamente in marcia. C'e' un ostacolo da aggirare ed e' meglio farlo subito" annunciò il giovane guerriero "Che ostacolo?" chiese Marina interessata mentre, senza pensarci , accarezzava le pagine eternamente bianche del librone di Breahld. Il  ragazzo però non rispose e tirò fuori dalla bisaccia del pane e del formaggio e li distribuì al gruppo. Fiamma , prendendo il pane che Freadrick le offriva ,  gli lanciò un occhiata di astio e si girò sdegnosamente per mangiare  in disparte . Ariel scosse il capo ed alzò le mani al cielo . Jadore invece si avvicinò premurosamente a Fiamma  che  la scacciò   in malo modo .La ragazza silenziosamente tornò a sedersi con gli altri . Il suo sguardo era imperscrutabile." Peccato che dobbiamo rimetterci  in marcia cosi presto! "si lamentò Ortensia" E' così bello stare seduti avvolti dalla natura e dalla notte! " Eralyon udì  queste parole ed avvicinatosi le rispose "Si e' proprio bello quando e' un oscurità che porta ristoro. Ma se e' l’ oscurità del nemico non può esserci che morte e disperazione" Ortensia lo guardò attentamente con gli occhi sgranati poi ,facendosi coraggio ,  gli chiese "E' vero che  i suoi  servitori ci stanno già seguendo ? Che..che genere di creature sono? Mia nonna quando ero piccola mi  spaventava parlandomi di orchi " il giovane elfo annui con aria tetra"Si ,e non solo. Anche le arpie sono al suo servizio ed ogni genere di creatura ripugnante che ha la morte nel cuore . Non credo   abbia risvegliato ancora  la sua arma più potente." "Che genere di arma? " il ragazzo però  la guardo con sguardo ammonitore "Meglio non parlare di certe cose nel cuore della notte ! Non sarebbe  prudente parlarne nemmeno  alla luce del sole, ma se ciò che temo dovesse accadere...beh sarete informate" Ortensia lo guardò ,delusa e rasserenata ad un tempo. Una parte di lei voleva sapere a cosa il giovane amico si riferiva, l’ altra però temeva che se lo avesse saputo avrebbe perso anche quel po’ di coraggio che era riuscita ad racimolare .Già il pensiero di dover imbattersi negli orchi la atterriva oltremodo...un fracasso  di flauto e tamburello ruppe improvvisamente il silenzio . I due giovani si voltarono di scatto . Deathol e Kreath , nel tentativo di alleggerire l’ atmosfera lugubre,si erano messi in testa di far musica . Il suono insistente che Deathol cercava di far uscire dal flauto  sbuffando a più non posso però faceva stridere le orecchie di chiunque  anche a dieci leghe di distanza , per non parlare poi dei colpi assordanti che il folletto assestava al suo tamburino " Volete smetterla o no con questo baccano?! Non mi pare proprio il caso di far capire a lui che siamo partiti! O volete che ci butti addosso una valanga  di orchi ritrovandoci  prigionieri prima che sia passato un secondo?!" la voce e lo sguardo di Freadrick fecero smettere in un istante quel pessimo concertino . Il nano abbassò  flauto e sguardo corrucciato , mentre la vocetta del folletto disse addolorata " Uffa non ti va mai bene niente! E noi che volevamo mettere su un po’ di allegria ! Avete dei musi lunghi! " il giovane suo malgrado sorrise " Lo so. Ma il nemico e' già sulle nostre tracce, e' meglio essere prudenti ed ora in marcia! Learl dové quella mappa? Sai di cosa dobbiamo discutere!" il mago si alzò reggendosi al suo bastone che illuminava la sera con i suoi riflessi azzurrini "Si lo so fratello .Cerchiamo di non perderci " Freadrick fece per protestare quando Jadore gli andò incontro."Deathol ti porge le sue più umili scuse per il fracasso causato poco fa .Gli ho appena parlato. E' pronto a rimettersi in marcia con  te come suo  vecchio e fedele amico" "Grazie Jadore . Porgigli i miei ringraziamenti e le mie scuse per il tono burbero che ho usato". La principessa sorrise e si  avvicinò al nano per riferirgli il messaggio . Era infatti consuetudine dei nani , quando litigavano e volevano scusarsi, riferirlo sempre ad una terza persona che facesse da intermediario e sistemasse la faccenda tra i due litiganti così che nessuno dei due dovesse umiliarsi per primo. Ortensia si avvicinò e porse la mappa a Learl poi si avvicinò a Fiamma"Dai vieni bisogna partire" la ragazza , ancora seduta , si alzò senza degnarla di un occhiata  e si mise in cammino ben distanziata dagli altri . La compagnia procedette abbastanza spedita guidata da Learl e Freadrick  .Giunti però ad un bivio si fermarono di botto. La voce scocciata del guerriero  fece sobbalzare le cinque ragazze che stavano parlottando tra loro " Qui la mappa ha deciso di scioperare! La linea dorata non va nè  a destra nè a sinistra! Cosa facciamo ? " chiese rivolgendosi al fratello . Il giovane mago osservò le due vie . La prima  si perdeva all’ interno di un boschetto dall’ aspetto alquanto selvaggio. L’ altra  , più curata ,sembrava portare ad un villaggio " Io direi che e' meglio seguire la seconda. Almeno avremo la possibilità di fermarci ad una locanda .Se poi  c'e' qualche messaggero del nemico basterà tenere gli occhi aperti ". Stava già per guidare la compagnia  verso la via lastricata quando suo fratello lo fermò " No Learl aspetta! La mappa ha ripreso a funzionare!  E ci consiglia di andare  a sinistra ! " il mago guardò il fratello con fare sospettoso " Segna almeno dove siamo diretti o le parole spariscono come prima ? " Freadrick si fermò "Le parole effettivamente non sono tornate ,  ma se la mappa segna di andare a sinistra vuol dire che dobbiamo andare a sinistra ! Per dinci  l’ ha consegnata Breahld alle ragazze, perciò possiamo fidarci no?” il mago, ancora scettico, decise comunque di seguire il fratello all’ interno del boschetto . Ariel borbottò sconsolata " Speravo almeno di poter mangiare qualcosa di caldo e di dormire in un letto! Alla fine avevi proprio ragione Marina! Non ci saranno certo letti là dentro!" Fiamma borbottò qualcosa  che  le altre non riuscirono a capire bene, ma che suonava molto simile a "Quante stupidaggini". Il boschetto era tetro e buio . L’ atmosfera era soffocante. Inciampando e borbottando contro i rovi e le erbacce che ostruivano il passaggio, la compagnia procedette  molto lentamente . Jask dava segni di irrequietezza. Il sentiero quasi invisibile che Freadrick cercava di seguire sembrava non dover finire mai. Camminarono così per ore districandosi dai rovi e inciampando sulle erbacce. Improvvisamente la voce scocciata di Ariel  ruppe la soffocante atmosfera "Quest’ albero  mi ha fatto inciampare! " Fiamma,che si stava rassettando furiosa i vestiti ,fronteggiò la cugina "Questa poi e' bella! Passi che questo groviglio di rovi  ci  faccia passare le pene dell’ inferno, ma che  un albero ti faccia inciampare e a dir poco ridicolo!” Ortensia , poco più in là , si stava succhiando una mano ferita quando  con occhi sbarrati si mise a guardare  Fiamma "E tu cos’ hai da guardarmi in quel modo?! " sbottò la ragazza infastidita "Ehm Fiamma…ti sei accorta di cosa ti sta succedendo?" borbottò Ariel incredula ed impaurita"E che diavolo dovrebbe succedermi ? Siete patetiche !"e fece per girarsi ma non ci riuscì . Dei rami di rovi erano strisciati sulla sua figura stringendola in una morsa ferrea . Fiamma era atterrita"Cos è questa roba?!" riuscì ad urlare schifata e cercò di liberarsi .Ma più si divincolava, più i rovi la stringevano  facendole penetrare le spine nella carne . L’ urlo sconvolto di Deathol  fece sobbalzare gli altri membri della compagnia "State vicini!Cerchiamo di tornare indietro!"urlò Freadrick menando gran fendenti con la sua spada  agli arbusti che cercavano invano di afferrarlo .Ogni ramo reciso lasciava colare una linfa giallognola."Non toccate la linfa! E' mortale!" Kreath ,che in tutto quel trambusto si era solo divertito,  si allontanò orripilato dalla sostanza appiccicosa in cui aveva  già completamente immerso le mani."E adesso?" domandò smarrito il folletto mentre una radice spinosa lo avvolgeva nella sua stretta mortale senza che lui sene rendesse conto . Ma nessuno gli diede ascolto .Gli alberi di rovi ,imbestialiti  dall’attacco del guerriero ,   avevano afferrato ed intrappolato  anche Eralyon , Learl e Ariel che cercavano di dimenarsi  inutilmente "Scappate voi tre! Verso l’ uscita del bosco!" l’ urlo di Freadrick riscosse Marina che, atterrita ,  afferrò con una mano Jadore e con l’ altra  Ortensia  e le guidò attraverso la boscaglia mentre quest’ ultima  gridava e si divincolava" No! Non vi lasceremo qui!" Marina si  fermò bruscamente e fissò il suo sguardo su l’ amica " Ortensia bisogna far presto! Non c’è più niente che possiamo fare per loro". Non aveva nemmeno finito la frase che un  ramo  si avvolse intorno alla caviglia della ragazza e ,con una facilità spaventosa ,  la sollevò da terra e cominciò a farla roteare per aria . L’ urlo terrorizzato di Marina echeggiò per tutto il bosco . Ortensia ,cercando contemporaneamente di aiutare l’ amica e di salvare se stessa e Jadore , rovinò su quest’ ultima gettandola a terra nel tentativo di liberarsi di un ramo che cercava di afferrarla. Prima che ciò potesse accadere riuscì ad rialzarsi ed a far rialzare la ragazza elfica .  Assieme si diressero verso  un cespuglio e lì si nascosero "E' un spettacolo orribile" riuscì a mormorare  Ortensia abbattuta osservando l’ enorme albero, il cui tronco aveva l’ aspetto del  volto di un uomo molto anziano , far vorticare Marina  che da lontano appariva un puntino urlante."Speriamo che la smetta non ce la faccio più a sopportarlo!” singhiozzò Jadore stringendo i pugni mentre delle lacrime le solcavano il viso. Rimasero cosi ,strette  l’una all’ altra nascoste in quel cespuglio che ogni tanto fremeva e si restringeva , facendole tremare di terrore finchè una voce aspra e rasposa  si rivolse all’ albero "Brullit mio caro tesoro!Con che cosa stai giocando ? Suvvia mettilo giù !". L’ albero , di malavoglia ,scaraventò al suolo Marina che ruzzolò ai piedi della padrona dell’ albero .  Era una vecchia megera ,con una pelle marrone quanto la corteccia  dell’ albero stesso e dei capelli grigi crespi . Indossava  degli abiti neri di cattiva fattura."Quale malasorte ti ha portata nel mio regno ragazza?" chiese la vecchia a Marina che , tremante ,cercò di rimettersi in piedi "Me lo chiedo anch’ io! Ma che razza di cosa e' quello?"disse adocchiando l’ albero  che  l’ aveva fatta roteare per aria fino a qualche  minuto fa."Oh lui e' il mio Brullit .Il mio compagno di malasorte. Sai ,almeno a lui piace giocare!". Marina ora del tutto stabile , rispose un po’ stizzita"Giocare?! Quello per poco non mi ammazzava! Non ho mai visto un albero che strapazzi le persone come se fossero bambole!". La signora però non se ne ebbe a male ,  anzi prese per mano Marina e le disse con enfasi "Lui sceglie solo le persone toccate dalla Malasorte!" la ragazza spalancò gli occhi e fece per replicare. Poi cambiò idea e disse alla vecchietta"In quel bosco ci sono i miei amici  , i tuoi alberi li hanno imprigionati tra le loro spine .Oramai non ho dubbi che quel bosco sia tuo" "Si e' proprio mio cara .Ed anche lui, come il mio Brullit, sceglie ed afferra le persone toccate dalla malasorte come i cespugli qui attorno." disse indicandone un paio. Poi ,con aria stupita proclamò con enfasi mentre i suoi occhioni grigi si dilatavano a dismisura "Ah vedo che abbiamo qualcun altro che non e' molto fortunato!" disse scorgendo Jadore e Ortensia intrappolate nel cespuglio . Jadore tratteneva fiato e lacrime  , Ortensia sperava solamente che la vecchia le liberasse presto. Oramai si sentiva soffocare."Su Dinny fai il bravo ,  liberale!"ordinò la signora. Il cespuglio  riluttante ed imbronciato  si scostò lentamente"Su fai presto!" lo incitò la vecchia spazientita .Il cespuglio si  tolse tutt’ ad un colpo lasciando le due ragazze libere così di respirare"Oh guarda un po’! Un’ altra ragazza ed una giovane elfa! Chissà chi troveremo nel bosco!" e , senza più degnare di un occhiata le ragazze ansimanti, sparì nel groviglio vegetale  dove riemerse una mezz’ oretta dopo accompagnata dal resto della compagnia tutta logora e dolorante e da Jask imbizzarrito che  non riusciva più a calmarsi nonostante tutti gli sforzi di Eralyon "Che folla! Siete proprio  destinati a fallire in tutto ,voi! Altrimenti  niente vi avrebbe  condotto qui da me!" cinguettò felice la vecchietta  avvicinatosi alle tre ragazze . Freadrick,  lanciava occhiate di fuoco alla sua salvatrice "Niente , se non i tuoi incantesimi perdi strada!" sbottò senza riuscire a trattenersi . La vecchietta lo fissò stupita"Oh funzionano ancora?! Che gioia! Comunque voi non siete molto fortunati lo stesso ! Venite,  berremo del the e vi curerò le ferite" il mago appoggiandosi al bastone sbuffò" Non pensavo che sarei di nuovo capitato nelle grinfie di Asdriman la Malasorte!" e si avviò  dietro alla vecchia  che parve non averlo nemmeno udito "Su seguitemi! Oh devo  dare la caccia al Serpentello Arcobaleno! Spero che sia disposto a darmi una mano a curare le vostre contusioni! E' un tale pelandrone!" "E' solo  un essere sensato che e' costretto a vivere con quella vecchia svitata ,  ecco cos’è!”  bofonchiò Deathol mentre porgeva la mano alla principessa Jadore per aiutarla a salire i gradini dell’ enorme catapecchia che si stagliava tetra e lugubre davanti a loro. Ma non tutti nella compagnia, entrando in casa ,erano di umore più rilassato : il piccolo Kreath si osservava sempre più preoccupato le manine che stavano diventando di un pericoloso color marrone verde e che gli bruciavano sempre più.

 

 

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Capitolo 11
*** Capitolo 11-Mentre gli alberi allungano i rami ***


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La compagnia varcò la soglia della casa di Asdriman la Malasorte . L’ atrio era poco illuminato e pieno di mobili ed oggetti rotti pieni di polvere e ragnatele . Nessuno puliva più la casa da anni ,  tanto che pareva  fosse disabitata da secoli . Dall’ atrio si diramavano in altezza e larghezza diversi corridoi che conducevano presumibilmente in altrettante stanze , tutte polverose e in lento sfacelo . Fu lungo uno di questi corridoi  debolmente illuminati che Asdriman li condusse. Le pareti , nere come la notte , erano tappezzate di sontuosi quadri rappresentanti personaggi dall’ aria snob e severa  che facevano a pugni con le tendine rosse che la vecchia aveva posto per nascondere eventuali tarli."Chi sono queste persone?" chiese Marina interessata . La paura e la nausea  erano  spariti, non ne rimaneva che un brutto ricordo."Bah non saprei. Per quel che mi riguarda sono sempre stati lì. Forse sono persone  che in vita furono  sfortunate !  Forse  quando sono morte il loro quadro e ' comparso su questa parete" disse Asdriman con noncuranza continuando a scortarli lungo un polveroso corridoio."Bah quante stupidaggini!"ribatté Fiamma  con un sussurro che però ruppe il silenzio come se la fanciulla avesse urlato a squarciagola . Asdriman si fermò di botto facendo inciampare Learl , e si girò di scatto . I suoi occhi brillavano di una luce misteriosa , drammatica nella potenza dello sguardo. "Stupidaggini?! No Fiamma non e' una stupidaggine essere toccati dalla sfortuna più nera! E te ne renderai conto molto presto!" detto questo  si rigirò e ricominciò a guidare la compagnia ignorando i borbottii esasperati della ragazza .Svoltarono parecchi corridoi e salirono molte scale traballanti, molte delle quali erano sprovviste di corrimano o a cui mancavano certi gradini  . Infine la vecchia li fece entrare in  una stanzetta ancora più buia delle  precedenti.  Il caos regnava padrone e sovrano indiscusso . Libri ed altre accozzaglie magiche erano sparse sulla grande tavola di mogano, sul pavimento polveroso , su vari cuscini bruciacchiati  e  sull’unica sedia sgangherata . Nell’ angolo più buio si trovava un caminetto pieno di cenere e braci spente da tempo immemorabile."Sedetevi dove volete!  Gradite una tazza di the vero? Magari con dei biscotti!" Learl fece una strana smorfia , tra lo schifato e il spaventato ,  ma la vecchia non lo notò e, stranamente allegra , cominciò a preparare la merenda. Ortensia dopo essersi guardata ansiosamente intorno , chiese  con voce esitante "Ehm scusa ma dove ci sediamo? Qui c' e' solo una sedia!" "E l’ ha occupata la più chic della compagnia!" interloquì Fiamma scocciata. Ariel a quelle parole ,saltò subito in piedi come se avesse appena ricevuto una scarica elettrica "Oh scusate!" borbottò a mo' di scusa .Ma Asdriman  parve non averle udite e canticchiava tra sè senza degnare le ragazze di un occhiata . Il the che stava mescolando sul calderone mandava strane bolle e lampi verdi .Più che una semplice bevanda sembrava che  la vecchia stesse preparando una pozione " Ma tu sei una strega?! " chiese stupita Marina osservando Asdriman con occhi diversi. Ma la vecchia non pareva udirla .Marina si concentrò sulle parole che mormorava

"Serpentello della salute vieni fuori ho bisogno di te! So che aiutare lenire e curare e' un gran peso  e dormire vorresti ,ma orsù ho bisogno di te! Non farti pregare e implorate ! Vieni subito qui da me!"

All’ improvviso ,al suono di quella richiesta insistente, da un buco nella parete  strisciò fuori lentamente e controvoglia un serpentello . Marina udì Ortensia trattenere il fiato chiaramente terrorizzata. Ariel invece si avvicinò curiosa. Il serpente era di piccole dimensioni e la sua pelle splendeva di tutti i colori dell’ arcobaleno . I suoi occhi vivaci ,uno rosso rubino e l’ altro blu zaffiro, si puntarono sulla vecchia  con muta rassegnazione."Ah eccoti finalmente poltrone! Qui abbiamo degli amici con delle contusioni da curare! Ma prima devono bere la mia pozione!" Ortensia spostò lo sguardo spaventato dal presunto the  che ora emetteva un strano miasma viola-verdastro, al serpentello che strisciava pigramente avanti ed indietro lasciando una scia brillante che scompariva dopo un po’. Learl si  fece ancora più pallido e  sembrava in preda alla nausea .Fiamma e Frederick sbuffarono all’ unisono."La provo io!"si offrì una voce limpida. Marina si girò di scatto e sbarrò gli occhi . Jadore ,che fino a quel momento si era accoccolata tra i cuscini scuciti e bruciacchiati , si alzò con grazia e marciò in direzione della vecchia . Il suo volto pallido era animato da un espressione decisa."Va bene cara! Magari quando capiranno che non voglio avvelenarli magari anche i tuoi amici si  offriranno alle mie cure"Marina arrossì violentemente. Perchè era stata cosi stupida? Durante le interrogazioni in classe era sempre lei la prima ad offrirsi volontaria . Ma qui era diverso . Qui c’ é in ballo la magia!E anche se Asdriman  era fondamentalmente buona  , non si poteva mai sapere ...assai pericoloso scherzare con la magia ,e' come scherzare con il fuoco se non peggio. Asdriman versò la pozione su una tazza e Jadore , decisa ,se la portò alle labbra. Non trasalì nemmeno al sapore disgustoso. Convinti dal suo esempio e dal suo coraggio ,  ad uno ad uno anche il resto della compagnia prese la pozione . Questa aveva un sapore sgradevole diverso per ciascuno di loro, ma per tutti   bruciò come fuoco liquido."Bene ed adesso tocca a te serpentello! Non abbiate paura non e' velenoso!" il serpentello si avvicinò ad Ortensia ,che trattenne il fiato , e strisciò  lungo graffi e spine cancellandone  ogni singola traccia lasciando al suo posto una sostanza brillante che poi svanì . Anche la stanchezza abbandonò le sue membra rinvigorendola. Lo stesso accadde per gli altri. Giunto a Kreath però il serpentello  sibilo rumorosamente ,come a fischiare un avvertimento. Asdriman si avvicinò al folletto, visibilmente preoccupata."Oh qui bisogna curarti in modo diverso prima che sia troppo tardi ! Hai toccato il Sangue Sacro vero? Non dovevi!" Freadrick raggiunse il folletto e gli aprì bruscamente le mani. Kreath  si dimenò e cominciò a piangere e lamentarsi. Il cavaliere lanciò un occhiata penetrante al palmo  del folletto che era diventato di uno strano colore marrone  e lo rimbrottò "Che cosa ti avevo detto?! Di non toccare la linfa di quegli alberi infernali! Adesso morirai se la strega non ti salva!" Kreath si mise a piangere più rumorosamente di prima ,  ma Asdriman lo interruppe "No non morirà.Ma risorgerà a nuova vita" "Che cosa significa? " chiese Ariel non capendoci più niente. Marina si mosse nervosamente poi , mordendosi il labbro , cominciò la lanciare occhiate apprensive alle manine del folletto, poi balbettò "Non..non diventerà un albero giusto?" Asdriman parve sorpresa"Oh si cara! Ma come l’ hai indovinato?" "Beh ho letto molti libri e ..ho sviluppato un intuito notevole!" "Ottimo davvero ottimo!Penso che con un po’ di studio potresti diventare una strega in gamba!E certamente non ti rovinerai  come me "finì con un filo di voce . Poi si riscosse prendendo una manciata di polvere brillante e delle bende . Kreath fece per ritrarsi  alla vista dei medicamenti ,  ma le sue membra intorpidite glielo impedirono .La strega non vi badò e cominciò a spargere la polvere brillante recitando una strana litania. Lentamente , con il cambiamento graduale del colore dei granelli , anche le mani del folletto tornarono del colore naturale. Kreath le guardò con meraviglia poi tirò  un urlo di gioia e si mise a ballare per la stanza"Oh che bello sono vivo ,  sono vivo!!!" Freadrick lo apostrofò aspramente "E che ti serva da lezione zuccone ! E adesso smettila di fare tanto chiasso!" ma le sue labbra s’ incresparono in un sorriso. Asdriman, riponendo le pozioni dentro una credenza , domandò con noncuranza al gruppo "E dove volete recarvi  di preciso? Non va bene vagabondare così! Sono tempi molto bui!" prima che qualcuno potesse rispondere ,  la strega s’ immobilizzò con l’ unguento sanatorio a mezz’aria , strabuzzò' gli occhi e proclamò con voce profonda "Vedo. ..vedo una nube nera. Si sta allargando sempre più! La luce , la luce che brilla in voi si spegnerà ! Morirete tutti ! La vostra missione e' destinata alla rovina! ” e dopo un brivido che mandò la bottiglietta in mille pezzi ,Asdriman si accasciò a terra priva di sensi .Marina le fu subito a fianco seguita a ruota da Ortensia "Svelta Ariel prendi dell’ acqua muoviti!"le ordinò la sorella mentre reggeva la testa dell’ anziana sapiente. La ragazza però rimase impacciata , incerta sul da farsi "Ehm Marina e dove la vado a prendere l’ acqua? " Marina la guardò scocciata  e fece per alzarsi ,  ma Asdriman si mosse ed aprì gli occhi "Oh come ho fatto a finire per terra? Sono proprio sbadata!" Marina cercò di spiegare "Sei diventata tutta rigida e ..e hai cominciato a dire cose strane " Asdriman strizzo 'gli occhi come se non l’ avesse vista bene "Strane cose hai detto cara?..Vedo…  vedo….un uomo . Che ti guarda .Ha gli occhi  profondi e freddi come il ghiaccio di un lago d’ inverno  e i capelli neri come  l’ebano . Tieniti lontana da lui. Le sue intenzioni non sono buone . E' un tuo nemico mortale!"sebbene il tono fosse uno dei più funesti a Marina sfuggì un sorrisetto di compassione. Pensò che la vecchia strega, a furia di stare da sola in una vecchia casa  dimenticata con la sola compagnia di un pigro serpentello arcobaleno ,avesse perso un po’ la testa. Anche Fiamma sembrava pensarla così infatti , avvicinatosi, aiutò Marina ad alzare la vecchia."Dai portiamola a letto, sono stufa di tutte queste sciocchezze! E non pensare che lo faccia per solidarietà, genio!" Marina ignorò il tono astioso e provocatorio della cugina  e domandò  a Learl "Sai per caso dove si trova la camera da letto? " ma prima che il giovane mago potesse rispondere alla sua domanda ,una voce  proveniente dal basso lo precedette "Oh lei dorme qui!" abbassando lo sguardo Marina notò il serpentello.Era diventato tutto nero e i suoi occhi risplendevano come due ambre infuocate. Ortensia trattenne il respiro dalla paura ."Oh non sono diventato malvagio non temere piccola Rosa!" "Ortensia.." riuscì a ribadire la fanciulla con un filo di voce. Il serpente  però non le badò "Il mio manto cambia sempre quando Asdriman e' colpita dalle sue crisi nere. Ovviamente non c ‘entrano niente con lui...noi non stiamo da nessuna parte perchè entrambi abbiamo deciso di vivere lontano dalla realtà che ci circonda . Io per  pigrizia ,Asdriman per delusione .Non penso che l’ Oscuro provi interesse per noi. Ne penso che ne troverà mai .In fondo non siamo che due reietti che hanno deciso di vivere in un mondo a parte cullandosi in false speranze."C’era una nota amara, quasi di rimpianto nella sua voce. Tuttavia  ben presto cambiò tono e  ordinò alle due ragazze di adagiare  l’anziana maga su  dei cuscini e di coprirla  con un piumone oramai lacero "Se volete andare ,come mi suggeriscono gli occhi di questo valente cavaliere ,vi consiglio di farlo subito. Baderò io a lei. Uscite dalla casa ,  fate  tre giravolte dicendo"arbor dormitor"e vedrete  che si aprirà un sentiero sgombro di alberi" Marina fece una smorfia al ricordo di ciò che l’ albero  della strega le aveva fatto passare . Freadrick annui " Ha ragione meglio sgomberare prima che si sveglino." Jadore si rivolse al serpentello" E per ringrazianti delle cure e dell’ ospitalità ti regaliamo Jask il mio cavallo. Ti prego abbine cura. Io posso procedere a piedi". Mentre si preparavano ad uscire Ortensia si fermò vicino al serpentello"Tieni dalle ad Asdriman quando si sveglia. Dille che sono caramelle . E ringraziala da parte mia" il serpentello sorrise "Sai, dovrai affrontare ancora molte prove ,Cristallo dell’ elemento, ma non tutto sarà nero come ha previsto Asdriman . In te c’e’ la speranza" Ortensia sorrise ,un po’ impacciata "Tieni queste sono Lacrime d’ argento, ti serviranno nel momento di maggior bisogno .Quando le tenebre più nere ti avvolgeranno e la disperazione accecherà i tuoi occhi " la fanciulla represse un brivido e si chinò a prendere le lacrime. Erano tiepide al tatto."Grazie,grazie mille!" e si affrettò a raggiungere gli altri.

 

 

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Capitolo 12
*** Capitolo 12-Fuga alla Montagna delle Rocce Blu ***


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Dopo aver recitato la formula magica ed aver fatto le giravolte, la compagnia si ritrovò davanti ad un sentiero sgombro da qualsiasi forma di vita vegetale .Freadrick,dopo aver sospirato di sollievo a quella vista fantastica , riprese il comando del gruppo affiancato come sempre dal fratello."Bene Learl, se seguiamo questa strada per circa un ora ci ritroveremo ai confini della terra della maga ed entreremo nella Foresta delle Ombre . Poi procedendo verso est potremmo accamparci vicino alla Grande Quercia" "O passare la notte a casa mia! Non ti ricordi  che il mio regno dista pochi chilometri dal Sacro Albero?" interloquì Deathol avvicinandosi ai capigruppo"Ma non e' troppo pericoloso per loro?" chiese Freadrick lanciando un occhiata alle quattro ragazze. La loro reazione fu immediata:gli occhi di Marina espressero disappunto, Fiamma  lo fulminò colma d’ ira  ,Ortensia era visibilmente spaventata, mentre Ariel assunse la sua solita espressione stupita. Deathol divaricò le tozze gambe e  si mise le mani sui fianchi con cipiglio severo "La terra dei  nani non e' ancora stata conquistata da Colui che e' grande nell’ ombra ! Il sangue del mio popolo e' forte!" Freadrick fu colpito dalle dure parole dell’ amico e per una volta rinunciò al suo orgoglio "Ti chiedo scusa Deathol! Non volevo offenderti! Accetterò con piacere la tua ospitalità .Non temo  un pericolo    dal tuo popolo perchè il tradimento e la menzogna non risiedono tra la tua gente, ma temo ciò che si può nascondere nella Foresta delle Ombre" Learl prese il fratello per un braccio " Non sento alcun male nell’ aria se c’è pericolo, e' ancora lontano" Freadrick osservò il mago decisamente sollevato"Mi fido dei tuoi poteri fratello! Ed ora in marcia!" il gruppetto si mosse velocemente . Marina udì Fiamma fare parecchie allusioni poco lusinghiere all’ indirizzo del giovane cavaliere tuttavia nessun altro le badò, fatto questo che irritò ulteriormente la focosa  ragazza. Dopo un ora di viaggio entrarono nella Foresta delle Ombre .Il luogo non era dei più rassicuranti : nemmeno i raggi lunari riuscivano a penetrare fra il groviglio boscoso e Marina penso 'che nemmeno un cocente sole estivo ci sarebbe riuscito .Delle immagini  dolorose legate alla sua famiglia lontana cominciarono  a turbinarle nella mente ,  ma la fanciulla le scacciò risoluta. Non era quello il momento di pensare a casa. Freadrick si  addentrò nel folto della foresta  con aria spavalda subito seguito da Learl. Marina, sospirando, li segui. "Al diavolo queste erbacce! Ma possibile che tu, con i tuoi poteri, non riesca nemmeno a far un po’ di più di luce?!" sbottò Fiamma all’ indirizzo del mago .Per una volta Marina le diede  ragione : anche se la sfera incastonata nel bastone  del mago stava splendendo, la luce che  diffondeva non riusciva nemmeno ad illuminare i componenti del gruppo .Il giovane si volse verso la ragazza " Non si  può fare più luce . Se la foresta si chiama Foresta delle Ombre un motivo ci sarà!" la ragazza  scosse con furia i capelli rossi  e fece per ribattere ,  ma Kreath la interruppe con voce stridula"Qualcosa si e' mosso tra quegli alberi! " Freadrick lo  fece tacere "Zitto! Non bisogna  temere  gli alberi ,  ma gli uomini ombra!" Ortensia fece un balzo dalla paura e , avvicinatosi a Freadrick  , si strinse a lui. Il ragazzo la guardò sorpreso mentre Fiamma sghignazzava con malizia. Marina le affibbiò una gomitata nelle costole meritandosi così un occhiataccia dalla cugina." Si dilettano solamente a spaventare la gente.  Ignorateli ". Ma farlo risultò molto difficile. Gli uomini ombra sembravano  stringersi sempre di più attorno al gruppo muovendosi tra gli alberi in modo sinistro e producendo  rumori agghiaccianti .Ortensia tremava da capo a  piedi .Anche Ariel ,di solito  cosi indifferente  al pericolo, si mise a  gridare "Basta andate via! Non vi abbiamo fatto niente ,  lasciateci in pace!" per tutta risposta gli esseri li circondarono ancora di più. Marina , per combattere il malessere che l’ attanagliava, si avvicinò a Jadore" Che cosa sono esattamente gli uomini ombra?"  chiese gentilmente. La ragazza elfo sembrava  ancora più pallida e malaticcia del solito, ma arrancava senza timore assieme  al fratello "Sono le anime di coloro che  non hanno realizzato niente in vita : ladri ,infelici , pigri..ma non sono realmente malvagi .Di solito si stancano dopo un po’ di tormentare i viandanti sempre che.."ma le parole della ragazza furono interrotte da un sibilare di frecce"Ci attaccano ,  pronti a combattere!" la voce di Freadrick sovrastò l’ urlo disperato  di Ortensia. Ben presto dalla fitta boscaglia uscirono le creature più ripugnanti che le ragazze avessero mai visto : provvisti di pelle coriacea ,artigli e denti aguzzi , rivestiti per intero da  armature nere ,quei mostri erano davvero orribili . Si gettarono nella mischia attaccando  chiunque fosse in grado di combattere . Ma il vero obbiettivo  erano le ragazze. Il loro padrone sarebbe stato felice quando avrebbe avuto tra le sue grinfie quelle quattro mocciose! Freadrick , impegnato a duellare con due  delle creature più grosse , ordinò a Kreath di portarle in salvo . Un lampo di luce azzurrina scatuì dalle mani del mago e  fulminò un paio di quelle creature . Ma  erano in troppe . In mezzo a quel pandemonio le  ragazze si erano rifugiate  tra dei rami "Non mi piace star qui a guardare come una fifona , andrò  a combattere!" insisteva Fiamma furente . L' idea che quelle creature la stessero cercando e  che lei ,invece di affrontarle,  si stesse nascondendo come una codarda  le era inaccettabile."Smettila di dimenarti !Oh ecco  Kreath!" Marina si alzò leggermente in piedi  e raggiunse il folletto che trafelato disse "Muovetevi dobbiamo  raggiungere l’ ingresso dei regno dei nani!" Ortensia si alzò tremante"E gli altri?" il folletto scosse la testa perplesso"Non  lo so" la ragazza si mise a piangere terrorizzata .Marina e Jadore la presero per un braccio e l’ aiutarono ad alzarsi "Adesso si forte! Dobbiamo andare!" la ragazza annui tremando .Ariel fece cenno a Fiamma di muoversi. Cercarono di fuggire tra il groviglio più silenziosamente possibile, ma ben presto attirarono l’ attenzione di alcuni dei mostri più vicini "Presto corriamo!"urlò Marina . Fu una corsa disperata .Le creature, sebbene tozze e pesanti, erano più agili di loro"Oh siamo perdute , siamo perdute!"urlò  Ariel scoraggiata . Fiamma improvvisamente si fermò "Non mi  avrete mai viva!"cosi dicendo sfoderò la sua spada  sotto lo sguardo attonito dei mostri e si gettò nella mischia "Sciocca!"urlò Marina ,  ma Jadore la trascinò via  prima che potesse  intervenire "Non puoi fare niente per lei ,corri!" la incitò la ragazza,Marina si mise a correre  mentre lacrime di rabbia le annebbiavano la vista. Perché si era gettata così  tra i mostri? Era un imprudente! Nient’ altro che una stupida scapestrata senza cervello! Ad un tratto si fermarono. Kreath si guardava  in giro  con aria smarrita "Non mi ricordo dov è! " Ariel gli  fu accanto in un baleno"Cosa  non  ricordi? " gli occhi della creatura erano spalancati ed attoniti "La pietra blu! Da li parte  una salita che porta  verso la montagna! "Jadore ebbe un sussulto"Abbiamo sbagliato strada ! La pietra è la!" la principessa indicò una pietra  lontana. "No e'un trucco degli uomini ombra!" esclamò ad un tratto Marina. Tutte si voltarono a guardarla stupite"E tu come lo sai?" le chiese Ariel sorpresa. Ma la ragazza non seppe cosa rispondere”Lo sento !" Jadore la guardò con curiosità "Allora la vecchia Asdriman aveva ragione :” hai il dono !"Marina la guardò confusa  e ,come in trance, guidò il gruppo verso un sentiero appena accennato tra il fogliame. Un urlo di rabbia  riecheggiò nella notte. Gli uomini ombra erano stati sconfitti."Forza correte ora saranno furiosi!"esclamò Marina .Percorsero    una ripida salita e infine arrivarono  di fronte  a  una fenditura azzurrina che si apriva tra le rocce "Dentro!" urlò Marina e si lasciò cadere nel vuoto seguita dalle altre.

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Capitolo 13
*** Capitolo 13-Lo specchio della bellezza ***


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Marina si sentì cadere nel vuoto .Un angolo della sua mente si chiese pigramente quando avrebbe toccato il fondo . Ad un tratto colpi' qualcosa di duro, ma con una leggerezza anormale , quasi senza accorgersene .Faticosamente si alzo' in piedi e si guardò attorno .Era buio completo .Un’ imprecazione poco gentile al suo fianco l' avvisò che anche sua sorella   era atterrata."Ragazze! Dove siete!" Ortensia, in preda all' ansia , afferrò con forza il braccio di Marina facendola quasi gridare."Ahi Ortensia! Sono qui! Ci sono tutti?" . Anche se non poteva vederla bene , Marina si accorse che l' amica tremava"Tutti no. Solo noi ragazze e Kreath.Gli altri non so" tiro' rumorosamente su con il naso. Jadore, scossa quasi quanto la ragazza , l' abbraccio'  facendole forza." Ora dove andiamo?"chiese Kreath con voce incerta.Qualcuno  rispose  dall' oscurita"Al cospetto del re dei nani , stranieri!" dall 'antro piu' buio emerse un nano rivestito da una pesante armatura .Assomigliava  terribilmente a  Deathol se non fosse stato per l' aria  severa .Marina cercò di spiegare "Siamo qui per conto di Deathol! Siamo stati attaccati e il nostro gruppo è stato diviso! Siamo tre dei Cristalli degli Elementi e lei e' la Principessa degli Elfi!". Il nano rise ,sprezzante" Perchè dovrei credervi ? Siete solamente delle intruse che inventano un sacco di fandonie!  Ora  dal re Roccia Dura! Saprà lui come giudicarvi!"altri nani emersero dalle tenebre ed afferrarono malamente le ragazze ed il folletto trascinandoli attraverso mille gallerie.Marina udì appena la voce  leggermente ferita del folletto che le diceva "Potevi anche presentarmi sai? " prima che il panico puro l 'attanagliasse : e se Deathol si fosse sbagliato? Se i nani fossero effettivamente passati dal lato oscuro? Le gallerie procedevano all infinito.Ortensia si mise a piagnucolare .Ariel come sempre svampita al massimo ,  cercava di coinvolgere il suo carceriere in una discussione qualunque , ovviamente senza risultato. Marina sospiro' in preda allo sconforto. All 'improvviso si fermarono davanti ad un portone d’oro massiccio decorato con figure in bassorilievo che rappresentavano le gesta eroiche dei nani. Le ragazzze seppur spaventate , non poterono fare a meno di  sospirare dall' ammirazione .L' artigianato nanesco , così diverso dal fragile e delicato elaborato elfico , esprimeva forza e onnipotenza."Volevate rubarlo non e' vero piccole ladruncole ? " sbotto'  all improvviso il generale  che le aveva arrestate. Marina sbotto' in preda all' indignazione " Certo che no! Vi ho  gia detto che.."ma non pote' finire : il grosso nano le rise  in faccia .  Ariel se ne uscì con una delle sue ,peggiorando ulteriormente la situazione " Beh magari  qualche pensierino ora lo facciamo, giusto sorella? " Marina avrebbe voluto strozzarla . Sconfortata pensò a come avrebbe reagito la focosa Fiamma in quella situazione e cadde ulteriormente nello sconforto : che ne era stato della ragazza ? Se fosse stata rapita o peggio uccisa ?   Si scontravano assai spesso , ma in fondo Marina si stupì di volerle bene . Il nano cominciò  a bussare su certe determinate figure  interrompendo i pensieri della ragazza " Inutile che guardiate tanto ve ne dimenticherete subito! "sbotto' il nano con stizza.Marina avrebbe voluto dargli un ceffone.Ad un tratto  l’ immenso portone dorato si aprì  e i nani le trascinarono dentro ad un immensa sala di roccia decorata con pietre preziose di tutti i tipi .Su un alto scranno dorato sedeva un nano decisamente vecchio e tarchiato , la cui barba bianca giungeva fino alle ginocchia .Era sontuosamente vestito ed indossava anche una corona . In mano reggeva  uno scettro .Ortesia aprì la bocca  per lo stupore prima di essere gettata  rudemente a terra."Maesta' abbiamo scovato queste intruse vicino al passaggio segreto: volevano rubarci il portone! " Marina a quelle parole ribatte' furiosamente "Non volevamo rubare un bel niente! Noi.." ma il nano  la interruppe " Non e' vero sire ! Questa e' una menzogna bella e buona!” Marina  oramai si sentiva esplodere dalla rabbia e cominciò  a ribattere a raffica prima che un altra voce, piu irosa della sua , interrompesse quel parapiglia.

 

"La volete smettere con queste sciocchezze si o no?! Mi vergogno di essere un nano !".Sulla soglia della porta si stagliava una tozza figura nanesca.Era Deathol. Dietro di lui comparvero Freadrick e suo fratello Learl , leggermente malconci. Dietro  di loro arrivò  il principe Eralyon impegnato a sostenere   Fiamma dall' aria  leggermente corrucciata.Marina sentì il cuore scoppiarle in petto dalla gioia.Erano salvi ! Deathol avanzo' a passo sicuro fino al trono"Queste ragazze sono qui perchè  le ho invitate sire! Sono i Quattro Cristalli degli Elementi accompagnate dal Principe e dalla Principessa degli Elfi , dal mago Learl ,dal cavaliere Freadrick ,dal folletto Kreath e dal sottoscritto!". Il volto del vecchio nano, fino ad allora leggermente annoiato , assunse un espressione d' immensa gioia"Allora bisogna festeggiare! Finalmente la nostra terra ha di nuovo  una speranza! Scusate , scusate care fanciulle! Servi imbandite la tavola! E voi Capitano cercate di svegliarvi un po' fuori intesi ? L’ ultima  volta avete arrestato  una mosca! Pensavo che il limite l' aveste superato da un bel pezzo!". Il nano sene ando' via leggermente imbarazzato. Le ragazze si alzarono in piedi e si riunirono al gruppo.Ortensia , in preda alla gioia, abbraccio' Freadrick .Learl affianco' subito Jadore. Kreath era  euforico "Oh Deathol almeno tu ti sei ricordato che esisto!" il nano lo guardò come se fosse ammattito , Marina arrossendo,  si affretto' a spiegare l' errore al nano e a scusarsi con il folletto .Ariel si rivolse a Fiamma"Come te la sei cavata?". La ragazza furibonda  evito' di risponderle con aria sdegnosa .Stava per essere uccisa se il principe elfico non fosse venuto a salvarla .Fortunatamente Eralyon tenne la bocca chiusa  , anzi l 'accompagnò verso  una sorgente per detergerle le ferite . Freadrick e Learl fecero altrettanto"Quest' acqua e' miracolosa, cura ogni genere di ferita"assenti' Learl. Deathol nel frattempo si era rivolto al sovrano"Dove posso trovare mia sorella Hikhay? “. Il vecchio nano assunse un espressione di  orrore "Non lei per carità ! Ha deciso di nascondersi per l' ennesima volta .Oramai non la sopportiamo piu' con questa storia della bruttezza" . Ad un tratto un masso si mosse facendo sobbalzare Ortensia . Piano piano la roccia  assunse le fattezze di una giovane nana tutt' altro che brutta , se non fosse stato per l' espressione di atroce dolore e stizza che portava dipinte in faccia."Ah e così non mi sopportate piu' eh? Avevo deciso di tramutarmi in sasso per non sentirvi dire che sono vecchia , ma purtroppo mi tormentare anche da roccia!” e si mise a frignare .  La compagnia guardò stupita la giovane nana che si puliva il naso sul grembiuole del suo abito "E’ disgustosa ! " sbotto' Fiamma .Per sua sfortuna la nana la sentì "Ah e così oltre che brutta sarei anche disgustosa ! Ma non vi siete mai chiesti che cosa voglia dire questo per me?” Marina cerco' di consolarla ,  ma la  nana la evito' furente . Il re  cominciò  a scuotere la testa con aria infelice .Deathol risoluto   marcio' dritto verso la sorella "Hikhay piantala con questa storia ! Ho un regalo  che ti dimostrerà che ti stai sbagliando ! " la nana prese l 'involucro che il fratello le tendeva,  chiedendo in malo modo "E questo che cosa  sarebbe? " lo scarto' con aria melodrammatica ,  ma appena vide lo specchio finemente lavorato restò senza fiato , ma non fu nulla in confronto a come reagì quando vide il suo riflesso.Un viso decisamente bello anche se dai lineamenti forti e determinati  comparve sulla  liscia superficie del vetro . La nana  si ammirò stupita  i profondi occhi verdi e le codine castane ."Ma sono bellissima! " esclamo' esterefatta .Jadore sorrise compiaciuta. Il suo dono aveva funzionato . Marina le si avvicinò  felice" Vedi l' ho detto io.! ". Il volto della nana fu sostituito dal volto della ragazza...finche' la superficie dello specchio cominciò a vorticare  febbrilmente . Le due donne osservarono  la superficie sbalordite finche' un immagine si formò …era una ragazza . Indossava un delicato abito di seta bianca dai riflessi azzurrini , i suoi capelli crespi erano  liberi sulle spalle e leggermente mossi dal vento . Con passione si stringeva ad un uomo dai capelli corvini rivestito da un armatura nera come la notte . Le loro labbra si baciavano con ardore . La ragazza assaporava  con gioia infinita il bacio di lui  e sentiva di amarlo sopra ad ogni altra cosa a discapito di quello che avrebbero pensato gli altri . Quella ragazza era Marina. La nana ,in preda all’ orrore, si allontano' dalla ragazza urlando " Che tu sia maledetta! ". Lo specchio cadde a terra frantumandosi in mille pezzi. Jadore sobbalzo' come se fosse stata trafitta da una scarica elettrica e  svenne tra le braccia di Learl .Gli occhi di tutti erano puntati su Marina   in lacrime "Marina che cosa  e' successo? " le chiese Freadrick , ma la ragazza non riusci a rispondere . Non capiva : chi era quell’ uomo che stava baciando con tale ardore? Non l’aveva mai visto prima ...e perchè la giovane nana era rimasta cosi sconvolta? " Vi dirò io che cosa ho visto : quella ragazza e' ...quella creatura e' la nostra rovina! " Fiamma sbuffo' sonoramente "Si questo si sa già ! Marina che diavolo hai visto in quello specchio? ". La ragazza finalmente riuscì a rispondere " Stavo baciando un uomo" Fiamma si mise a ridere "Un uomo? Tu?! Ma se non sai nulla di ragazzi? Se non hai mai trovato nessuno che ti fila! " Marina aggrotto' la fronte corrucciata " Beh, grazie di avermelo ricordato! Quello specchio dice  solo delle sciocchezze! Fiamma ha ragione : non trovero' mai nessuno che trovi attraente un insulsa secchiona, quindi non temete! La nana si preoccupa per niente!” e voltandosi  si allontanò dal gruppo. In cuor suo però non si sentiva così tanto sicura.

 

 

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Capitolo 14
*** Capitolo 14-Di nuovo in viaggio ***


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Marina rifiutò  di unirsi ai festeggiamenti nonostante l’ insistenza delle altre  ed andò a coricarsi presto. La sua mente era in  sobbuglio: chi era quell’ uomo? Lo specchio diceva menzogne? Era  possibile che qualcuno s' innamorasse di lei? In tutti quegli anni le ragazze piu schiccose della scuola l' avevano tormentata  dicendole che era bruttissima e che mai nessuno sano di mente si sarebbe messo insieme a lei. Marina aveva finito per credere a quelle voci e si era rassegnata a leggere l' amore sui libri non trovandolo nella vita reale. Ora invece ...possibile? Beh pensandoci bene era finita in un mondo dove esisteva la magia e dove lei era una specie di strega. Era probabile  che s’ innamorasse , oramai ne aveva viste di tutti i colori. Ma perche' questo avrebbe dovuto terrorizzare la nana? Piano piano  s’addormentò…e sognò ancora quel volto...Si trovava sulla cima di una  torre . Un cielo infuocato    incombeva su di lei .Una mano le si poso' delicatamente sulla spalla "Devi fare una scelta amore mio.O io o loro" la ragazza si voltò verso  di lui e si strinse al  suo corpo .Assaporò la freddezza della sua armatura,  freddezza che il suo cuore non aveva. Alzando il capo incontrò i suoi occhi  splendidi e profondi come il mare. I suoi capelli neri erano cinti da un diadema  d’ acciaio .Nel suo cuore sapeva di amarlo, bramava di baciare ancora le sue labbra , di poter vivere per sempre al suo fianco. Si svegliò urlando. Ariel le fu subito accanto "Che cosa succede? " ma Marina non sapeva che dire  .Non ricordava  minimanente il sogno nè il nome dell’ uomo che l’ avrebbe portata  a compiere delle scelte dolorose."Un incubo..non ricordo  bene..è già finita la festa? " Ariel la guardò  preuccupata"Si per fortuna ! Quella nana ti odiava a morte sai?  Non ci ha voluto dire nulla  sull' uomo che diventerà il tuo fidanzato".Dal suo sguardo , anche  Ariel  sembrava giudicare l’ intera storia  poco più di un assurda barzelletta .Marina colse l’ironia  nel tono  usato da sua  sorella, ma  invece di arrabbiarsi, ne fu lusingata. “E' vero,questa storia  non è altro che una colossale sciocchezza” si disse . Rassicurata  s 'addormentò   e non pensò  più a quel volto fino alla mattina dopo.

 

L' alba fece lentamente capolino svegliando i menbri della compagnia. Dopo pochi preparativi e una frugale colazione  taciturna,  s 'accomiatarono dal Re dei Nani e risalirono in superficie. Nel tragitto  Marina noto' Hikhay che spaventata , si diede alla fuga dopo averle rivolto un gestaccio scaramantico. La ragazza scosse la testa disgustata . Ben presto  furono tutti di nuovo all’ aria aperta. Fiamma sospirò  di sollievo. 

“Finalmente! Non ne potevo più di rimanere sottoterra assieme a quei pazzi! " Deathol l’ inceneri' con lo sguardo,  ma la ragazza, troppo occupata a ravvivarsi i capelli ,non vi fece caso." Ora da che parte andiamo?"chiese Freadrick al fratello che sosteneva  Jadore. La ragazza elfo era pallida e smunta .A Marina balzo' il cuore in  petto per i sensi di colpa. Il mago tirò  fuori la famosa cartina  e cominciò a studiarla."Beh direi di avviarci  verso nord . Verso sera dovremmo arrivare a casa di Kreath ". Il folletto assunse un aria a dir poco terrorizzata .Ortensia si chino' verso di lui " Che c'e' piccolino?" L 'esserino la guardo' in preda allo sconforto  più cupo " La saggia sara' arrabbiatissima! Nessuno ha comprato  la mia pentola magica e nessuno ha visto l' oro! " Ortensia assunse un espressione sbalordita" Ma io  l 'ho visto!" "E io ho visto il volto di Jadore!" esclamo' Marina .Tutti si girarono a guardarla memori della sera prima. La ragazza avrebbe voluto sprofondare. Sul volto di alcuni dei compagni si leggeva una leggera preuccupazione che irritò la ragazza .La maggior parte di loro  pero'  era scettica. Fiamma decise di intervenire "Basta con queste sciocchezze da visinaria, genio! Non sei Alice Cullen! Capisco quella stupida pentola  , ma la storia dello specchio è  ridicola e lo sai anche tu! " Marina , per sfogare la rabbia e la paura , inveì contro la cugina "E perché,  sentiamo? Perche' non posso avere un ragazzo?” Fiamma scosse i capelli color del fuoco con aria di superiorità '"Semplice perche' tu sei brutta". Quelle parole colpirono Marina  come una freccia avvelenata."Ah e' cosi?! Ma non ti sei mai vista allo specchio brutta.." "Brutta cosa? Dai continua! " ma Freadrick si mise in mezzo"Smettetela voi due! Quello che  Marina ha visto  nella pentola o nello specchio non ha alcuna importanza adesso ! Si va al nord! Hai capito bene Kreath percio' smettila di piagnucolare! ".  Il folletto tirò su con il naso e lo guardò corrucciato "Non è per quello!    Fiamma ha detto  che la mia pentola è stupida!" Fiamma inveì contro il folletto " Beh non pretenderai che sia intelligente! Sei pazzo come quella nana !". E se ne andò verso est. Deathol abbraccio' Kreath lanciando  sguardi   di puro disgusto all 'indirizzo di Fiamma . Ariel richiamò la cugina “ Fiamma dove stai andando? ". La ragazza si girò stizzita "Verso nord ! " e  si girò per proseguire. La voce di Ariel la richiamò un altra volta irritando ulteriomente la ragazza"Ehm Fiamma quello è l' est! Come orientamento sei zero, parola mia ! " Fiamma si girò furibonda e cambiò bruscamente direzione . Passando vicino ad Ariel , le pestò  il piede ."Ahi! Ma che ti prende scusa?!” Fiamma non si girò nemmeno .Ortensia scosse la testa "Lasciala perdere è solo invidiosa .Marina ignorala anche tu ! Parla come una vecchia zitella con il mal di denti ! Inoltre

penso che si sbagli anche Hikhay : è impossibile che il tuo ragazzo  rappresenti per noi un pericolo” Marina sorrise  all 'amica  e seguì Freadrick che si era avviato al nord.

 

Il viaggio fu lungo e faticoso. Il freddo che aveva accompagnato le ragazze nella loro prima parte del viaggio  fu sostituito  da un sole cocente che faceva sudare tutta la compagnia. "E qualcuno ha la faccia tosta di dire che in questo mondo non c’ è più la luce!" sbuffò Fiamma di cattivo umore. Jadore la fulminò con lo sguardo, ma non se la sentì di ribattere .Verso mezzogiorno la compagnia si fermò  sotto un grande  salice   per fare il punto della situazione. "Allora manca ancora un ora di viaggio dopodiche' entreremo ufficialmente nel regno dei folletti" Kreath sospirò depresso . Gli altri si limitarono ad annuire. Il  regno dei folletti era situato accanto ad un fiume chiamato Fiume Arcobaleno. Arrivarvi era abbastanza facile : i folletti erano un popolo burlone e pacifico che non temeva nessun genere di guai . Il gruppo arrivò alle rive del fiume verso sera inoltrata.Gia' s’ intravedevano le allegre casette colorate realizzate in legno e vetro soffiato illuminate dalla luce della luna .Ad accogliere la compagnia sulla via principale del villaggio c’ era una piccola figurina avvolta in mille scialli dai colori sgargianti . Ai polsi e ai lobi delle orecchie a punta  portava dei grandi cerchi d 'oro e d 'argento."Benvenuti nel Paese dei Folletti! Che cosa desiderate,  stranieri ? ". La voce della Saggia dei Folletti era profonda e calma ,tutto  l’opposto del continuo ciarlare cristallino del piccolo Kreath."Siamo qui per trovare ristoro, Saggia.E per trovare la calma prima di dirigerci verso il Picchio Infuocato" rispose Freadrick facendosi avanti. Fiamma lo guardo' malamente "Picchio Infuocato? Che storia e' questa? " Marina le fece cenno di tacere. La Saggia assunse un espressione turbata."Venite . Qui troverete riposo e cibo prima del balzo nelle tenebre di fuoco .Ma non ne parliamo! Il mio popolo teme ciò che si annida nelle profondita' delle montagne!" "Temete i nani?" chiese meravigliata Ariel. La creatura la guardò con aria di rimprovero "Non sappiamo il nome dell' Antico Terrore che dimora nelle viscere della terra!  Un antica leggenda ci ha rivelato  che un giorno quelle creature si desteranno e  riemergeranno dall' inferno dove sono rinchiuse. Speriamo che quel giorno non debba mai arrivare!" Kreath si mosse a disagio facendo tintinnare la pentola . La vecchia lo notò all' istante e assunse di colpo  un colorito color peperone.  "Piccolo mascalzone! Dove ti eri ficcato? Come hai osato rubare la mia Pentola dei Desideri?!". Tutto il gruppo si volto' verso Kreath meravigliato . Il folletto si fece piccolo piccolo."Io...io..volevo solo essere ricco! Famoso! Importante!" la Saggia lo sguardò con aria di profondo rimprovero."Ah è così! Allora tu,  solo per essere più  importante di me senza fare fatica , hai deciso di rubare la mia pentola! O era solamente per venire meno ai tuoi doveri? Per diventare  il futuro Sapiente del villaggio senza addestramento?” Kreath si mise a piagnucolare spostando  il peso del suo corpicino da un piede  all’altro."Non volevo io.." Freadrick  prese la parola accigliato "Sapiente? Kreath che storia è questa? Non ci hai mai detto nulla! Allora è per questo che non volevi tornare al villaggio! Sei stato scelto come futuro Sapiente e volevi svignartela! ". Il tono del guerriero era tra il furente e lo sbalordito .  Gli  occhi della Saggia  sfavillavano come carboni ardenti "Kreath questa proprio non me l 'aspettavo! Ho sempre saputo che eri sciatto , pigro e burlone, ma non un traditore !" Ortensia intervenne  nella discussione "Secondo me sta esagerando! Kreath ci è stato di grande aiuto  durante il viaggio " lanciò un occhiata ammonitrice  all’indirizzo di Freadrick perchè non raccontasse all' anziana creatura che il piccolo folletto fuggitivo non aveva fatto altro che stressare tutti con la storia della pentola , perdere la strada, arrabbiarsi per la minima sciocchezza  ed   essere ridotto quasi  in vegetale per l' eternità .La vecchia comunque non la bevve " Molto carino da parte tua ragazza , ma Kreath deve essere punito! Tu ,corri ad indossare la tua veste e recati alla mia capanna! Escogiteremo  il  modo più adatto per farti pentire di ogni singolo  minuto passato con questo gruppetto invece che a studiare come avresti dovuto! Che ci fai ancora l’?! Vai!!" Kreath sobbalzò come se fosse stato punto da una spina infuocata , mollò la pentola con un gran botto e corse difilato verso il villaggio . La vecchia saggia assunse un espressione serena come se niente fosse successo . Marina cercò d intervenire "Non sarà troppo dura con lui vero?". La folletta fece cenno al  gruppo di seguirla "Avra' esattamente quello che si merita!  Tu non sei assolutamente nessuno  per impicciarti del destino del futuro Sapiente!  Parola mia ,se fossi una  mia allieva,  saresti già in punizione per la tua lingua lunga ,ovviamente assieme alla tua amica bionda." Ortensia sussulto' spaventata,  mentre Marina s' acciglio': non era nessuno? Ma se era uno dei Cristalli degli Elementi!  Era  fondamentale per la salvezza di quel regno! Una vocina nanesca decisamente crudele rimbombo' nella sua testa ricordandole che era  anche la rovina…ma la ragazza decise coraggiosamente d' ignorarla come decise d’ ignorare il ricordo di quelle morbide labbra al contatto con le sue. Presto giunsero alla piazza principale dove si stava tenendo un banchetto."Bene cari ospiti! Servitevi pure! Io ho da fare..Comunque onde  evitare che ci siano  malintesi Kreath assumera' il  suo ruolo volente o nolente percio' credo proprio che non ripartira' con voi."Marina s’ arrabbiò "Ma lui non vuole! Non può decidere così della sua vita! Non e' giusto!" . La sapiente  la guardo' accigliata "Zitta!  Posso  benissimo fare ciò che voglio! Sono sua nonna!" .  Marina la guardò sbalordita, ma   non si perdette d' animo "Non  importa! Nemmeno se si tratta di  una tradizione ! Kreath e' una persona e deve essere lasciato libero di compiere le sue scelte!". La Saggia si acciglio'  e il suo tono si fece  duro "Se parli ancora di cose che non conosci, ragazza testarda, saro' costretta a punirti! Ti  unirai a quel scalpetrato di mio nipote e  .." ad un tratto si fermo'  come paralizzata . Il suo volto esprimeva  terrore puro  . Marina la guardo' sorpresa e , anche se fino a poco prima era  disposta a prendere a schiaffi   quell’arrogante vecchietta , provo' una dolorosa  apprensione  . "Farei attenzione alle mie di scelte in futuro se fossi in te , invece di andare ad impicciarmi dei fatti  altrui ! Ed ora lasciatemi sola!". La Sapiente raccolse le sue ampie vesti e con passo deciso   si diresse verso una capanna dove Kreath, vestito con  una ridicola veste bianca decorata di verde, l’aspettava a testa china . Appena la nonna gli fece cenno d’ entrare, il folletto lanciò uno sguardo di cupa disperazione all' indirizzo di Marina . Ma la ragazza era  pietrificata : che cosa stava accadendo? Che cosa aveva visto la Sapiente? Ortensia le passo' un braccio intorno alle spalle "Non ci pensare Marina" anche sua sorella e sua cugina si erano avvicinate " Tieni mangia questo fungo e' squisito!" disse Ariel porgendole un fungo viola dall’ aspetto sospetto. “Anche quella vecchia  è completamente rimbambita! Perfetto, siamo fuggiti da un covo di pazzi per  finire in un altro!"esclamò disgustata Fiamma, poi riprese "Comunque genio, la prossima volta terrei a freno la lingua sai ? Forse nel gruppo non ci sei solo tu , nel caso te ne fossi dimenticata ,e non mi piacerebbe passare una notte a pelar patate e a lavar pentole  per colpa tua e della tua linguaccia biforcuta! " Marina  a quelle parole la  schiaffeggiò. La cugina mettendosi una mano sulla guancia fu troppo stupita per parlare. "Marina ma cosa.." cerco' di chiedere Ariel, ma la sorella    si  giro' di scatto ed urlò "Lasciatemi in pace!" prima di correre via."Credo che stia impazzendo anche lei !"mormorò Ariel dispiaciuta "Bene allora avrete due matte di cui preuccuparvi invece di  una! Che secchiona prepotente! Hai sentito , mostro d’ intelligenza? Non penso che il tuo ragazzo sarà  contento  se gli farai  questo! E poi non credo proprio  che lo troverai con quei denti da castoro che ti ritrovi ! " urlò Fiamma  all’indirizzo degli alberi dove la cugina era appena sparita "Fiamma  stai esagerando! Mi hai disgustata!" le urlò contro Ortensia prima di  andarsene."Beh ha ragione sai? Stavolta sei stata più disgustosa e perfida del solito" rimbeccò Ariel  seguendo Ortensia. Fiamma puntò  i piedi a terra dalla rabbia "Ah e' così? Beh allora andatevene e che   il Signore della Notte di questo ridicolo mondo vi prenda!".  Sconvolta si sedette sull’ unico tronco  abbattuto rimasto libero mentre un brivido di terrore alla consapevolezza del significato delle sue parole  la faceva rabbrividire . Nel cielo  le stelle  furono oscurate da un velo .

 

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Capitolo 15
*** Capitolo 15 -In trappola! ***


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Ortensia  si svegliò all’ alba di malavoglia  e con  l’ umore a terra : che cosa stava succedendo a tutte quante? Perchè Marina era così irascibile ultimamente? E come se non bastasse  il povero Kreath rischiava  di non poter più viaggiare con loro! Le dispiaceva così tanto! Decise che avrebbe parlato con l’ anziana Sapiente, anche se temeva che la  vecchietta l’ avrebbe mandata  a scavare fosse con i denti prima di lasciarla andare via con il nipote . Stava gironzolando con aria abbattuta quando fu raggiunta  da Deathol .Il nano era a dir poco disperato"Oh e' tutta colpa mia! Se avessimo preso un altra strada invece di  recarci a casa mia, ora Kreath non sarebbe nei guai!". Ortensia cercò di calmare il nano  che si era accasciato al suolo senza  saper bene cosa fare . Per fortuna in suo soccorso arrivo' Freadrick. Vedendolo il  cuore si mise a battere piu forte. Il guerriero lanciò un occhiata sorpresa al  nano"E dai Deathol! Kreath verrà con noi in ogni caso!" Ortensia  ribattè sorpresa "Ma..se lo portiamo con noi alla chetichella...la vecchia nonna sarà ancora più arrabbiata  e architetterà una punizione ancora più terribile!". Con suo stupore il guerriero si mise a ridere "Penso che non ci sia nulla di peggiore per  quel piccolo furfante che lavare milioni di piatti!" Ortensia lo guardò senza capire mentre Deathol singhiozzava ."L’ ho visto poco fa .E' pieno di sapone e grasso fino ai capelli. Non aveva l 'aria troppo contenta!" spiego'  Freadrick ancora scosso dalle risate. La guardò attentamente "Comunque nemmeno tu stai bene! Cos' e' successo?" Ortensia sospiro' "Si tratta delle ragazze! Hanno di nuovo litigato! Marina e' sparita ,Ariel e' andata a dormire  chissà dove e Fiamma e' ancora là che impreca contro tutti e tutto" Freadrick assunse un aria disgustata : era palese che Fiamma non gli stava simpatica."Quella ragazza è patetica ! Beh  fra un po' si parte! E’ meglio che vada a scovare quel pazzo di mio fratello! Deathol? Hai per caso visto  Eralyon e Jadore?" il nano borbottò poco convinto "Si li ho visti da queste parti mezz’ ora fa circa.." Freadrick gli lanciò uno sguardo sbalordito "Ma e' mai possibile che siate tutti così  fuori di testa?!" e sparì fra gli alberi borbottandò . Deathol si tirò su a sedere e fissò Ortensia "Secondo me l’ unico matto qui dentro e' lui! E’ convinto di poter tenere unita  questa compagnia alla faccia di Colui che e' Grande Nell' Ombra. Quando non siamo nemmeno capaci di badare a noi stessi.".  Il vecchio nano rabbrividì e si alzò " Vado a recuperare Kreath e a dirgli di indossare abiti decenti al posto di quella ridicola tunica da Apprendista! Per la barba di mia madre ,  mi sembra  lo straccio che Learl insiste nel chiamare tunica da mago!". All’ improvviso un movimento fece  trasalire il nano "Che cosa stavi dicendo approposito del mio abito, Deathol?! Non e'carino! Comunque non ti preuccupare , sei perdonato!" Learl comparve dietro al nano reggendo il bastone  e un grosso libro . Da una tasca della criticata tunica sbucava  l’ inseparabile mappa. Ortensia scoppiò a ridere "Hai visto quel gran casinista di mio fratello per caso? E’ mezz' ora che lo cerco! " domandò il mago rivolto alla ragazza."E’ andato da quella parte a cercarti !" Learl raccolse l’ arnamentario e si diresse sospirando  verso il  punto indicatoli da Ortensia." Vado a radunare le ragazze, sempre se  riesco a trovarle!" mormorò  la ragazza  e sparì tra gli alberi lasciando Deathol solo a fumare la pipa.

 

Dopo   due ore di ritardo passata a  recuperare i vari membri  della compagnia , il gruppo si ritrovò finalmente riunito sulle sponde del Fiume Arcobaleno. La  vecchia Saggia  reggeva fra le sue mani un Bastone del Buon Augurio .  Al suo fianco  il piccolo Kreath,  vestito ancora con la tunica da Apprendista, la testa china e gli occhi gonfi."Bene cari amici!Vi auguro di arrivare  al Picchio Infuocato! Kreath! Saluta!". Il folletto fece un gesto disperato. La vecchia parve  soddisfatta e proseguì "Bene per condurvi  alla fine del  fiume  ho deciso di affidarvi al nostro mezzo di trasporto ,  i Draghi d’Acqua.".  La compagnia si girò stupefatta verso il fiume dove  alcune barchette di vetro soffiato  galleggiavano pigramente ."I Draghi d’ Acqua   spingeranno  le vostre imbarcazioni , ed ora buon viaggio! ". Ortensia intervenì "Aspetti!  Kreath deve venire con noi!  Ho scrutato di nascosto  nella pentola e ho visto...ho visto che avrà  una parte molto importante in questa storia! " . Appena le uscì dalle labbra , la fanciulla si rese conto che quella era la balzana più ridicola  del mondo. Infatti la vecchia si mise a ridere di gusto"Ah non me la dai a bere Fanciulla di Cristallo! Comunque secondo la tradizione l 'Apprendista per diventare Compagno  ed infine Sapiente  deve affrontare una prova ardua e dimostrarsene  degno! Quale prova può essere più ardua di questa missione? Kreath! Segui la compagnia e non prenderla come una passeggiata! Dovrai andare a Nydrald . Spero  tu  sappia cosa ti aspetta ". Il folletto si girò verso la nonna e  rispose con un filo di voce "Si saggia". Il suo viso , di solito allegro ed insolente ,  era teso e preuccupato. L' anziana non lo degnò   di una seconda occhiata."Bene.Così è deciso  ". Detto questo s’allontanò .La compagnia si avvicinò alle barche . Freadrick salì subito dietro a Learl seguito da  Jadore  più pallida del solito  e da suo fratello roso dalla preoccupazione . Sull’ altra barca  presero posto   Kreath, stranamente taciturno , Deathol ancora impegnato a fumare,  Ariel ,Fiamma e Ortensia. Marina arrivò trafelata . Notando l’ assenza di spazio , disse stizzita" Salirò da sola !" e senza voltarsi indietro prese spazio  nella barchetta per i bagagli  scura in volto. Dalla superficie dell’ acqua sbucarono dei draghetti colorati che si portarono ai fianchi dell’  imbarcazione cominciando   a spingere  cantando allegramente.  "Sono un maschio e una femmina . Non si lasciano mai per tutta la vita" spiegò Kreath come se stesse recitando una lezione , anche se nessuno gli aveva chiesto niente . Deathol gli affibbiò una violenta pacca sulla schiena che voleva essere amichevole "E dai Kreath amico mio! Ti sei liberato  di quella vecchia pazza di tua nonna! ". Il folletto lo fulminò con lo sguardo e disse in tono imbronciato "Sono Apprendista!  Devo diventare  Compagno! Dovrei già esserlo da almeno quattro anni e invece…" Si chiuse in un silenzio ostinato. Ariel cercò di risolevargli il morale "Che differenza c' è  un tra  un’Apprendista e un  Compagno ?" il  folletto la guardò  cupo "L’ Apprendista deve far tutto  quello che gli dice la Sapiente , mentre il Compagno più discuterne!  Può dire la sua , cosa  che io fino ad adesso non  ho mai potuto fare!" tirò sul col naso. Ariel aveva già pronta un altra domanda prima che Ortesia le sussurrasse  di lasciar perdere . La ragazza si mise a fissare l 'acqua con aria imbronciata. Non era  l’unica di cattivo umore : anche Fiamma  si era messa a fissare ostinatamente il paesaggio pur di non parlare con nessuno . Quanto avrebbe desiderato trovarsi al mare in quel momento! In un mondo normale, con gente normale! Non catapultata in un altra dimensione per essere costretta a diventare  un’eroina delle fiabe .Non era proprio il suo ruolo penso' scrutando l’ acqua prima che si scatenasse l’inferno.

 

Sulla sommità di  una rupe nascosta era  appollaiato Krisch . I suoi  perfidi occhietti avevano localizzato  i Quattro Cristalli .Si era soffermato con odio ad osservare la Detentrice dell’ Aria .Dovevano essere eliminate. Con voce roca si rivolse alle arpie  appollaiate  accanto a lui. Erano state create nell’ Epoca Buia assemblando grifoni e streghe . Erano creature feroci , malvage , avide..ma  irrimediabilmente stupide."Al mio segnale  attaccate la compagnia! Prendete le ragazze ed uccidete  gli altri! Avete capito? Le ragazze devono restare  vive.". Le nauseanti creature  ghignazzarono allegramente al pensiero della carne e del sangue fresco che tra breve avrebbero gustato . Non avevano  capito che le ragazze dovessero essere risparmiate.

 

 Grandi mostri alati    planarono verso la compagnia . Learl si alzò in piedi cercando di mantenere l’equilibrio "Le arpie!" gridò   brandendo  il suo bastone e cominciando  a lanciare incantesimi .Gli uccelli colpiti strillavano  di dolore e rabbia. Freadrick , Eralyon e Deathol brandirono le loro armi mentre le fanciulle e  Kreath cercavano di nascondersi."Bell’ Apprendista sono! " bonfonchiò il folletto mentre Ortensia lo tirava giù terrorizzata "Non pensarci adesso ti prego! ". Ariel abbracciò  forte l' amica mentre Fiamma , mugugnando , si strinse alle altre "Che diavolo vogliono questi  uccellacci da noi si può sapere?!  C'e' solo questo nano da strapazzo a difenderci! Proprio non  lo sopporto io.." "Marina! Marina è sola! "esclamò   Ortensia alzandosi  quel tanto che bastava per vedere l' imbarcazione dell’amica   sfrecciare verso il precipizio di una cascata."Ma che diavolo fa!!!"urlò terrorizzata .  Abbracciate guardorono impotenti  la barca  mentre veniva inghiottita dalle acque cristalline.

 

 Cominciato l' attacco ,  Marina aveva rovistato fra le provviste alla ricerca di un oggetto da brandire come arma  , prima che un arpia le si avvicinasse cercando  di  ghermirla con i suoi artigli accuminati. "Non la ragazza ,  sciocca creatura !" urlo' una voce gracchiante all’ indirizzo dell’ uccello  che  emise una serie di suoni gutturali di disapprovazione allontanandosi . I Draghi d' Acqua cominciarono  a spingere l’ imbarcazione ad una velocità spaventosa. Marina perse l' equilibrio e si ritrovò  a terra .Si rialzò   quel tanto che le bastava per vedere  davanti a sè  . Atterrita, cominciò  a strillare "Fermatevi ! Che cosa fate?!! Tornate indietro!!". Ma le creature non parvero sentirla ."Fidati Cristallo ,tu ce la puoi fare!" le sussurrò  una voce  all’ interno della sua testa,  prima che tutto diventasse  buio ed ogni suono fosse inghiottito dal fragore della cascata.

 

 

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Capitolo 16
*** Capitolo 16-Il Picchio Infuocato ***


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Ortensia si alzò in piedi urlando appena vide l' imbarcazione di Marina  inghiottita  dall’acqua."Marina!!!" singhiozzò  accasciandosi  sul fondo della barca . Ariel, con gli occhi colmi di lacrime  , l’ abbracciò . Kreath fissava il baratro con aria vacua incapace di proferir parola . Fiamma strinse forte i pugni e si morse le labbra nel tentativo di trattenere le lacrime che  le scendevano copiosamente sul viso . Quando l’ ultimo mostro fu ucciso e gli altri si diedero alla fuga, l’ imbarcazione di Freadrick s avvicinò bruscamente a quella delle ragazze. "State tutte bene?" domandò  il guerriero sapendo  che purtroppo non era così . Ortensia lo abbracciò forte in preda alla disperazione "Marina..Marina e' morta!!!" il guerriero strinse a se' la fanciulla cercando  inutilmente di consolarla. Learl  ed Eralyon reggevano entrambi Jadore , scossa dai singhiozzi. "Dobbiamo proseguire . Non possiamo fare più niente per lei!".  La voce di Learl  fu come un fulmine  a ciel sereno . Fiamma si girò di scatto . Nessuno l' aveva mai vista così furibonda "Eh no che non ce ne andiamo , mago da strapazzo! Mia cugina e'  stata inghiottita da una cascata e tu vorresti abbandonarla ?! Andiamo a salvarla!!” il mago la guardò con aria triste "Non si puo fare più nulla per lei .Conosci qualcuno che sopravvive ad una caduta come quella?!" Fiamma lo fulminò  " Allora perchè lo ha fatto?!"  Il mago sospirò : quello che stava per dire non sarebbe piaciuto a nessuno , tantomeno a Fiamma "Perchè questo e' il suo destino”. La ragazza  fece per colpirlo ,  ma  Ariel la fermò  . Fiamma  spinse  la cugina da una parte ed andò a sedersi in un angolo gridando "Lasciatemi in pace!" ma Freadrick, scostando  dolcemente  Ortensia da sè,  ribattè "Non possiamo lasciarti in pace Fiamma. Non prima della fine . Questo vale  per tutte voi . Ora avviciniamoci alla riva . E' meglio  mettersi in marcia ". La ragazza lo guardò con odio, ma tutti s’ affrettarono ad ubbidire . Dopo meno di un ora il gruppetto stava attraversando un bosco arido  . Gli animi  erano cupi . Nessuno aveva voglia d’ infrangere  il silenzio . Verso mezzogiorno Freadrick fece cenno agli altri di fermarsi all’ ombra di uno spuntone di roccia."Riposeremo qui. Poi cominceremo l’ ascesa al Picco. E lo attraverseremo. Una volta usciti attraverseremo la Terra delle Anguane  e  se tutto va per il verso giusto arriveremo...alla nostra meta.." lanciò un occhiata a Eryalyon che sospirò sconfortato . Fiamma intervenì "E tutto  questo per una semplice spada? " Freadrick la guardò con occhi duri nonostante sapesse quanto la ragazza stesse soffrendo "E per i vostri Cristalli! Adesso basta Fiamma! Non credere di essere l’ unica a soffrire per la perdita di Marina!". Il gruppo sobbalzò : tutti stavano  fingendo che non fosse accaduto nulla . Anche se non era così e lo sapevano fin troppo bene. Un silenzio gravoso scese sulla compagnia "Ed ora in marcia" annunciò  Freadrick duro . Tutti raccolsero le loro  cose sconsolati. Iniziarono l’ ascesa della montagna  ostacolata dai massi e dai rovi che  ostruivano il sentiero . Nessuno  ebbe tuttavia  il cuore di lamentarsi.  Seguivano Freadrick  a capo chino , avvolti nei loro pensieri . Ad un cenno del guerriero la compagnia  lo seguì all’interno di un antro buio . Tutto era silenzio . Un caldo intollerabile li avvolgeva  facendoli quasi soffocare."Da dove arriva tutto questo calore? " domandò Ariel detergendosi il viso.Tutti si girarono a guardarla . Era stata la prima ad interrompere il silenzio. La voce della ragazza proseguì    decisa  “Insomma! Ho fatto solo una domanda!"Freadrick   si decise a spiegare seppur riluttante "Secondo la leggenda  il calore  e' dovuto all’ Orrore nascosto negli abissi . Ed ora in marcia! Voglio attraversare queste montagne il prima possibile! Dobbiamo   cercare di non farci notare : questa  terra è già in mano alle forze del nemico." Fiamma puntò i piedi , ritrovando  il suo antico caratteraccio "Cosa?!  Rischiamo di farci uccidere come Marina?! Non se ne parla proprio! Che razza di creature si nascondono nell’ ombra? Non sara' per caso  quell’ Antico Orrore di cui parlava la vecchia scema al villaggio spero!” Kreath la fissò urtato. Freadrick stava perdendo la pazienza "Questa e' la terra dei Bruinidi! Non sono pericolosi , ma  sono pur sempre schiavi del nemico!" Fiamma lo guardò irata"Si certo come no! Come nella Terra dei Folletti giusto?! Non doveva esserci nessun pericolo vero? Ed invece siamo incappati nelle grinfie di quegli uccellacci urlanti ! Per non parlare della Montagna Blu o  della proprieta' di quella strega pazza " Freadrick fece per risponderle a tono , ma inaspettatamente fu fermato da Learl  "Fiamma ora basta!  So che e' difficile,   però devi andare avanti. Non puoi rimanere qui! Se ti trovano, i Bruinidi ti tramuteranno in una di loro con  un semplice tocco! Devi proseguire per la tua strada. Marina..Marina se la caverà ". Fiamma aprì la bocca  per poi richiuderla con rabbia un attimo dopo : come si  permetteva  quel mago taciturno a sgridarla in quel modo? Come osava sostenere che sarebbero tutte morte?  Per dei ridicoli pezzi di vetro poi! Ariel si avvicinò alla cugina "Marina e' viva. Lo sento." Fiamma la spinse di lato e proseguì ignorandola .Freadrick sospirò sconfortato   e fece cenno al gruppo di seguirlo . Jadore s' affiancò ad Ariel seguita da Ortensia "Sono sicura che si riprenderà vedrai" disse la ragazza elfo con aria fiduciosa . Ortensia borbottò infelice "Se solo la smettesse di rendere tutto cosi' difficile!   Marina non e' morta dunque?" chiese speranzosa . Ariel sospirò " Ho fiducia in questo mondo Ortensia . Non puo' finire tutto cosi' , no? E poi la Profezia    diceva che saremmo state divise ." Ortensia rabbrividì : allora doveva accadere di nuovo! Sarebbe rimasta sola! Coraggiosamente decise di non pensarci .Tanto non sarebbe cambiato nulla.

 

Nascosto nell' ombra ,con  gli ererciti degli orchi e dei Bruinidi al suo seguito, aspettava  Hurg il Demone di  Fuoco. Presto ,molto presto, sarebbe riuscito a catturare una di quelle dannate ragazze e a consegnarle al suo Sommo Signore. Non si sarebbe fatto sconfiggere come quel volatile senza cervello ! Aveva  degli alleati seri  al suo servizio, non una banda di vecchie megere urlanti! Questa volta  non avrebbe fallito...con una Detentrice morta e   un l’altra nelle loro mani   la vittoria sarebbe stata assicurata...

 

La compagnia procedette nelle tenebre per cinque giorni. Gli animi erano tristi e i nervi all' erta . Era tutto   fin troppo calmo. Fiamma seguiva il gruppo con aria corrucciata : i suoi commenti aspri erano del tutto assenti . In fondo era colpa sua se Marina era morta! Era stata lei ad offenderla ,a farla arrabbiare! Se per una volta fosse stata zitta , tutto questo non sarebbe successo! Marina sarebbe stata  ancora lì   con una spiegazione  o una critica saccente  , con quella sua aria saputa seppur dolce , con gli occhi azzurri sempre attenti e i capelli castani  mal pettinati. Invece era morta! Ed era solo colpa sua!!!  Freadrick fece cenno al gruppo di fermarsi. Il suo sguardo era indecifrabile . "Ci stanno seguendo...tenete le armi in pugno e restate uniti , ragazze  mettetevi nel  mezzo e non intervenite per nessuna ragione, sono stato chiaro? ". Il tono del guerriero era duro come i suoi occhi . Tutti ubbidirono all’ istante . I minuti passavano lentamente senza  che un solo rumore giungesse alle  loro orecchie. Deathol strinse forte la sua ascia . Kreath  estrasse una strana polvere da una tasca della veste da Apprendista "Questa farà qualcosa  spero .Voglio rendermi utile, non posso permettere che.." "Zitto ! " lo ammonì Freadrick . Il folletto si zittì all’ istante .Ortensia s’ accorse  che nel suo  viso non si leggeva  la solita stizza infantile , ma un aria decisa e determinata  a combattere . Chiudendo gli occhi la ragazza ricercò  dentro di sé un ricordo  in grado  di darle quella forza… e  un viso sorridente comparve  nella sua mente . Marina non era morta inutilmente! Lei avrebbe combattuto!  Anche le altre sembravano aver avuto il suo stesso pensiero : gli occhi di Fiamma ardevano di uno odio represso troppo a lungo. Ariel era stranamente concentrata . Dalle tenebre emersero delle creature tozze e scure  . Erano le stesse che  avevano attaccato la compagnia in passato ...ma gli altri...gli altri sembravano piccoli gnomi bitorzoluti scolpiti da uno scultore impazzito . Sarebbero state buffe , se non fosse stato per i loro denti acuminati. “I Bruinidi , attenti non  fatevi toccare da loro! Colpiteli in bocca,è l’ uinico modo per ucciderli ! “li avvertì Freadrick  . La bataglia ebbe inizio ma nonostante le magie di Learl , i colpi di spada di Freadrick e di Eralyon , la polvere scoppiettante di Kreath e l’ ascia di Deathol , le creature si stavano avvicinando alle ragazze." In ritirata!  Verso quella galleria presto! " urlò  il guerriero  decapitando un orco che lo voleva sorprendere alle spalle .Kreath, con foga continuava a lanciare la sua polvere magica . Il braccio di Learl lo ghermì " Lascia stare amico! Hai dimostrato il tuo valore!". Il folletto si fece trascinar via senza tante storie . Corsero a perdifiato nell’ oscurità . Ad un tratto  Ortensia inciampò  e Freadrick accorse in suo aiuto . La ragazza , con le lacrime agli occhi , si strinse al guerriero. I nemici li stavano inseguendo  bramosi . Gli orchi avrebbero avuto nuova carne da mangiare, i bruinidi nuovi schiavi...non sapevano di essere stati ingannati entrambi . Hurg   brandì la sua spada infuocata ed inseguì il gruppo ben deciso ad catturare tutti i Cristalli rimanenti . Freadrick ,vedendo che le forze nemiche gli inseguivano , incitò  il gruppo a proseguire verso l’ uscita , la cui luce pallida dava  loro una flebile speranza di salvezza. Ma ad un tratto Fiamma resa furiosa dalla fuga si girò di scatto, afferrò  la spada di Freadrick spingendolo di lato e  si lanciò verso Hurg che la aspettava con uno strano bagliore negli occhi  demoniaci . Il guerriero cercò di afferrare la ragazza impazzita,  ma Learl lo fermò "Lascia stare fratello!  Ha scelto il suo destino!". Il giovane lo guardò irato ed impotente . Ariel si mise a strillare e solo Jadore e Eralyon riuscirono ad impedirle di lanciarsi verso il nemico nel tentativo di salvare Fiamma."Andate avanti!" li incitò Freadrick con rabbia e Learl  raggiunse il gruppo spronandoli alla fuga . Ortensia invece di seguire gli altri , si mise a correre  verso l’ amica. I suoi pensieri turbinavano confusamente. "Fiamma arrivo! " urlò la ragazza  , ma Freadrick riuscì a ghermirla  per la vita . Ortensia  si mise a scalciare e a gridare "Lasciami  salvare Fiamma! Non voglio perdere un’ altra amica!!". Freadrick aumentò la stretta  nel tentativo di trascinarla in salvo , ma la ragazza  continuava a divincolarsi  “ Calmati oramai non  puoi piu fare niente per lei ! " Ortensia si mise ad urlare “Lasciami andare ,  almeno morirò con lei! ". Freadrick , al suono di quelle parole , le diede uno schiaffo che  sorprese  Ortensia . Poi  premette con foga le sue labbra su quelle di lei . Ortensia spalancò gli occhi sorpresa  . Il guerriero le sussurrò "Non voglio perderti "  lanciò un occhiata alle spalle della ragazza e trasalì : gli orchi    li avevano raggiunti .  Il loro capo era  impegnato a duellare con Fiamma. Freadrick sollevò tra le braccia la ragazza disperata e seguì il resto del gruppo verso l’ uscita . Ortensia abbracciata a Freadrick ,  vide il volto di Fiamma deformato dall’ odio e gemette con lei ad ogni colpo infertole dal nemico .     Vide Hurg disarmarla ed afferrarla  bruscamente per le spalle mentre una luce abbagliante l accecò ed il grido di dolore di Fiamma  la fece  piangere ancora più forte  . Poi le forze l’abbandonarono e tutto si fece buio.  

 

 

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Capitolo 17
*** Capitolo17-La magia delle Anguane ***


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Il silenzio era assoluto , il buio  impenetrabile.Ortensia  si sentiva come se fosse sospesa nel nulla . All’improvviso una luce  sembrò farsi strada fra le tenebre ed una voce di donna  parve  esortarla a risalire dall' abisso di tenebre e disperazione nel quale era sprofondata.La ragazza s' accorse   di camminare a tentoni su una bianca strada di sassi,  che risaltava netta  nell 'oscurita' circostante grazie al suo bagliore. Ma non si scorgeva la meta.  Solo la voce della donna la induceva a proseguire, solo quel flebile suono le impediva di abbandonarsi  al suo dolore". Perche' soffro?"si ritrovò  a domandarsi stupita e non seppe trovare una risposta."Perche' tutto e' dolore!"  le rispose una voce diversa ,una fredda voce di un uomo."Stai lottando per una causa persa.Abbandonati qui, ora.Vedrai che tutte le tue pene ,tutti i tuoi dolori, saranno leviati .Liberati di chi ti vuole solamente usare!". Ortensia si fermò, pronta ad obbedire .In fondo perche' no? Abbandonarsi al nulla sembrava così allettante...la strada di sassi parve vacillare e sbiadire " No! Là fuori ci sono persone che vivono attendendo il tuo ritorno!Vuoi  dar loro questo dolore?". Ortensia  fu colpita come  da uno schiaffo: la voce femminile aveva ragione...Marina,Ariel anche la stessa Fiamma lottavano perche lo faceva anche lei, non mollavano perche lei, la più timida ed infantile del gruppo  trovava  dentro di sè la forza per combattere . Anche  Freadrick,indomito e coraggioso guerriero ,aveva trovato in lei qualcosa di così prezioso che lo aveva indotto a sceglierla fra tutte le altre.. anche la nonna aveva fiducia in lei! Le voleva bene e non l 'avrebbe voluta perdere!No!Doveva uscire,doveva  seguire la voce femminile! Non si doveva lasciare distrarre da un maleficio! La strada sotto ai suoi piedi tornò a farsi  concreta e la fanciulla ,decisa, corse a perdifiato ignorando  l' urlo  di rabbia dell' uomo  sconfitto ed il vento che le graffiava la pelle nel tentativo di interrompere la  sua corsa verso la salvezza...

I suoni esplosero improvvisamente tutt' intorno a lei  mentre la luce  che filtrava  tra le fronde dei rami  le colpì delicatamente  gli occhi.Ortensia si ritrovoò distesa in una radura mentre una donna dall' aspetto strano le detergeva il viso con un panno. La sua carnagione era olivrastra, i capelli ,neri come la notte, le ricadevano spettinati  lungo la vita.L' abito che indossava sembrava una strana tunica  nera strappata in più punti e decorata con fiori,frutta e foglie .In testa portava una corona di foglie di quercia mentre la fronte e  i polsi erano decorati con una strana tintura violetta."Finalmente ti sei ripresa Cristallo.Lo sapevo che non era tutto perduto.". La donna aveva una voce melodiosa. Era la voce che l' aveva guidata! Ortensia si puntellò sui gomiti  ed una fitta di dolore la fece sussultare: il suo corpo era pieno di tagli."Il vento!Allora e' stato tutto reale!Ma non era un sogno?"domando' stupita .La donna la guardò  misteriosa  con i suoi grandi occhi dorati."Non e' stato un sogno Ortensia .Tu hai visitato la Valle della Disperazione.La voce di Lui ti ha condotto lì. E tu gli sei sfuggita!"Ortensia guardò la donna senza capire"Lui chi?".Poi comprese ed impallidì.La donna assentì con aria  orgogliosa"Tu l’ hai gia' sconfitto una volta!Il suo destino presto arriverà!Nessun  Cristallo ora e' nelle sue mani!".Ortensia ribattè  con  aria triste."Ti sbagli.Fiamma e'stata catturata purtroppo.Ora e' nelle mani del Nemico e chissà che cosa le faranno!".La donna avvicinò il suo viso.La sua espressione era misteriosa."E cosa te lo fa pensare?Il Picchio  Infuocato è anche la dimora di qualcosa di più terribile e nobile dei vili Bruinidi e di una manciata di orchi!".Ortensia la guardò senza capire."E questo cosa dovrebbe   centrare con Fiamma?". La donna rise e la guardò con occhi scintillanti"Non c' e' ancora risposta Ortensia!Eppure c' e' sempre stata!".Ortensia la guardò confusa.Poi trovò la forza di fare la domanda che più le premeva"Ma tu..chi  sei?".la donna rise di gusto, poi le rispose"Silvata ,la Capo Anguane".Ortensia aprì la bocca per la sorpresa: la nonna le aveva raccontato un sacco di storie su strane donne,metà umane, metà spirito,che decidevano di consacrare la loro vita ai boschi ed alla natura...non streghe,nemmeno sacerdotesse..più che altro una via  di mezzo...le Incarnazioni della Foresta..."Allora non siete solo leggenda!Esistete veramente!".Silvata tornò a far risuonare la sua risata cristallina. "Certo che siamo reali ! E non preuccuparti per i tuoi amici!Sono al sicuro!".Ortensia aprì la bocca stupita, poi ricordò: le Anguane,vivendo allo stretto contatto con la natura,finivano per farne parte e,come la natura,riuscivano a cogliere le senzazioni di tutte le creature."Fantastico!Mi piacerebbe riuscirci anch' io!".Silvata la guardò con un espressione strana,che traspariva dal baluginio degli occhi dorati.Ma fu solo un attimo."Dai vieni dai tuoi amici.Ti stanno aspettando!".Ortensia,magicamente guarita  dal tocco  di Silvata, s 'avviò attraverso l’ intrico di foglie verso la dimora delle Anguane.

 

Lo spettacolo che si presentò davanti agli occhi della fanciulla  le spezzò il fiato dalla meraviglia: le Anguane erano riuscite  a modellare la terra perchè le accogliesse ,senza però intaccare il suo spirito: vivevano all’ interno degli alberi perchè essi lo volevano, potevano cogliere le bacche perchè i cespugli lo desideravano.Tutto era parte di tutto.Ortensia sentì un fremito  inspiegabile,quasi nostalgico,ma fu solo per un attimo.Silvata la condusse all' interno di una grande quercia dove il gruppo la stava aspettando. Appena la vide arrivare ,Freadrick si alzò in piedi e l' abbracciò. Ortensia s' abbandono'  all’abbraccio per nulla imbarazzata ."Temevo..temevo di perderti!"riuscì a dire il giovane. La ragazza lo guardò sorridendo" Ce l' ho fatta!Mi sono salvata.Ed ora sono pronta a continuare."Freadrick,ad un cenno dell' Anguana,lasciò cadere il discorso.La donna si erse in tutta la sua statura.Il volto  rimase calmo ed impassibile."Non parliamo di ciò che può ottenebrare i nostri cuori!Siamo felici!Respiriamo la brezza della sera e lasciamo volare i nostri spiriti!".Ad un suo cenno,  diverse Anguane  distribuirono  al gruppo cibo e bevande.Ortensia notò che non vi era carne.Un Anguana rispose alla sua domanda inespressa"Non non ci cibiamo dei nostri fratelli!E' una colpa gravissima!"e sene ando' ,eterea come era arrivata.La cena fu frugale, ma non per questo meno gustosa del banchetto regale  servito loro nella Montagna Azzurra.Ortensia,guardando i volti sereni dei suoi compagni, seppe  che anche loro provavano quel che lei stava provando:il dolore c’ era sempre,non dimenticato,ma nemmeno in grado di  prendere il soppravvento.Era malinconicamente lenito...come se una leggera felicità triste avesse preso possesso nei loro cuori.Ad un tratto Silvata le si avvicinò"Questo e' quello che proviamo sempre.Gioia per tutto ciò che è bello ,e terribile malinconia perché sappiamo che tutto ciò che amiamo ci sarà un giorno tolto."Ortensia la guardò stupita"Ma come voi ..non siete immortali? Proprio per questo vostro legame?E poi perchè temete di perdere tutto?Noi siamo qui per sconfiggere l' Oscuro Signore e lo faremo!Non permetteremo che distrugga tutto quanto, potete star tranquille!". L' Anguana la guardò con grandi occhi tristi"Anche se voi piccoli  Cristalli riuscirete ad eliminare  l' Oscuro Signore ed il suo folle sogno di conquista, non potete far nulla contro il tempo, perche' anche voi  siete in suo potere.Essendo mortali vi attende la morte  mentre noi...siamo condannate per l' eternità a vedere ogni cosa cambiare sotto i nostri occhi..Ogni cosa amata sparire per sempre.E' questo il male che ci portiamo dentro: il passare delle epoche.Tutto cambia,tutto  a poco a poco svanisce, tranne  la natura ed il nostro compito.Quello rimane sempre.A volte desidererei essere mortale e potermi legare ad un epoca soltanto.Amare tutto consumando i miei sentimenti in una fiammata che poi s' estingue..Invece di essere eterna e soffrire e gioire  per sempre.Le Anguane non provano  mai la gioia allo stato puro.A loro non e' concessa perche' sanno  che tutto cambia. Il passato e' cio' che le tormenta più di tutto.Anche tu conoscerai questi sentimenti un giorno.Molte Anguane l' hanno accettato,molte sono impazzite.Come Asdriman che  si e' consumata nel suo  amore."Ortensia spalanco' gli occhi stupita"Asdriman..era una di voi?!".Silvata la guardo' con intensita"Si era una di noi.E non ha superato la prova del tempo.Il suo cuore e' stato troppo debole per accettarlo.Si e' consumata nel suo amore ed e'  impazzita.E' fuggita ed ora qui e'nominata come Quella Che Si e' Smarrita.Ed e'diventata la Malasorte.Forse non ha fatto altro che peggiorare il suo dolore.Ricorda Ortensia, nessun potere deve essere preso alla leggera e quello che permette di  sentire la natura e' il  piu grande e terribile di tutti."Detto questo s' alzò e ,silenziosa come era arrivata ,s' allontanò lasciando la ragazza confusa.Arrivata al centro della sala si rivolse al gruppo"Venite  ,andiamo a rendere omaggio alla luna".E,con un sorriso misterioso,li precedette  fuori nella notte stellata.

 

 

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Capitolo 18
*** Capitolo 18- L'attacco delle tenebre ***


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Ortensia seguì le Anguane con il resto del gruppo.Quando Freadrick le fu vicino, le prese la mano."Che cosa sta per accadere?"gli chiese la fanciulla interessata.I suoi occhi risplendevanodi gioia,curiosità ed amore.Il giovane guerriero rispose"Non so.Ma penso sia qualcosa di speciale ..staremo a vedere.." "Sicuramente sara' uno dei loro rituali.Penso una danza"la voce di Learl li fece sussultare entrambi. Freadrick gli mollò un pugno scherzozo  sul braccio"Guastafeste!Tu e la tua sapienza!Ci hai rovinato la sorpresalo sai?!".Il giovane mago si schermì"Non penso proprio!Da quel che ho letto e' un esperienza unica al mondo..tranne forse vedere  Deathol  cantare sotto la doccia!Quella e' atroce '".Il nano,che li aveva raggiunti ,assunse un aria offesa ma poi scoppiò in una fragorosa risata seguito a ruota dagli altri.Ad un cenno delle Anguane si disposero in un semi circolo sedendosi  su dei tronchi abbattuti dal vento o  sul suolo.Ortensia si sentiva stranamente  felice,pervasa dalla magica atmosfera del momento.Poi,quando le Anguane cominciarono a danzare a a cantare,il suo cuore cominciò a battere più forte.In quel canto c' era tutta la vita della natura:tutta la  sua storia,i suoi cicli,i suoi cambiamenti ,ma anche la sua eternita'.Era una musica gioiosa,solenne,triste,disperata.Tutto  e niente.Proprio come la natura stessa. Poteva essere frivola e solenne,dolce come il miele ed aspra come il cedro.Ortensia aveva le lacrime agli occhi mentre  il suo cuore gioiva e piangeva al tempo stesso.Poi ad un tratto tutto questo si fermo'.Inaspettatamente,come se una nota stonata fosse comparsa in una canzone eterna, la foresta ammutolì ed il bagliore della luna piena fu oscurato da delle nubi temporalesche.Le fronde degli alberi sopra di loro cominciarono ad agitarsi ,scosse da un vento innaturale.Ortensia si strinse a Freadrick che aveva sfoderato la spada.Ariel era balzata in piedi"Che cosa succede?"chiese con aria smarrita, ma nessuno seppe risponderle.Le Anguane si erano fermate,i sensi all’ erta.Un istante prima sembravano entità benigne e misteriose, ora avevano un aspetto minaccioso ed ostile"Qualcuno sta violando la nostra foresta!"urlo' una di queste.Ad un tratto scoppio' un pandemonio.Dagli alberi  tutt' intorno balzarono fuori ogni sorta di ripugnante  creatura:troll dalla pelle corilacea  armati di clava,orchi sghignazzanti ed infine gli Uomini Ombra."Oh no!Ancora loro!"gemette Ariel accasciandosi al suolo dalla paura.Freadrick afferrò Ortensia  per le spalle mentre le creature si facevano avanti minacciose"Nasconditi tra quei cespugli con Jadore e Ariel". Le tre ragazze ubbidirono senza discutere mentre Freadrick ,Eralyon  e Deathol già armati cominciarono a duellare con i mostri che balzavano su di loro cercando di raggiungere le ragazze.Learl e Kreath , dimenticati come al solito in mezzo alla mischia,decisero di andare a dare man forte alle Anguane che,con l' aiuto della natura loro amica, eliminavano con facilita' le creature ostili .Ma queste,vedendo  le streghe della natura utilizzare dei poteri molto superiori alle loro rozze spade, decisero di  evitarne il contatto.Solo pochi scelti si abbattevano su di loro e sui guerrieri  per distrarli dalla loro vera preda.Infatti nessuno si accorse che un manipolo di orchi  scrutava la zona alla ricerca delle tre fuggiasche.La voce del capo orchi fu soffocata dalle grida di morte e rabbia che si levava dal campo"Trovate le due ragazze!L' elfo non ci interessa!Uccidetela pure così stasera balleremo intorno alla sua testa!".A quell' incitamento molte delle creature cominciarono  a  urlare di gioia"Si, carne di elfo per cena!". Le  loro grida  erano ormai insopportabili."Silenzio sciagurati!Trovate le ragazze, ho detto!"urlo' ancora  il capo orco mentre lo scoppio di un incantesimo soffocava le sue parole.Le creature si misero a cercare  ed infine le localizzarono. Le tre amiche non si accorsero di loro finchè  gli orchi le furono addosso.Con una mossa brusca il più vicino afferro' Ortensia che cominciò  a divincolarsi ed a urlare.Jadore ,appena vide l 'amica in difficolta,lanciò un debole incantesimo  che però sbagliò bersaglio. L' orco più vicino  la colpì violentemente sulla testa.La ragazza elfo cadde riversa al suolo e non si mosse piu'.A quella vista sia Ortensia  che Ariel reagirono:la prima cercò  di prendere a calci il suo assalitore che  la tramortì con facilità e,lanciatola come uno straccio ad un altro compagnio urlò “Legale le mani  e vai dal capo!Digli che Frest ha fatto un buon lavoro e vuole la sua ricompensa!". L' orco legò le mani ad Ortensia con una liana robusta, poi se la caricò sulle spalle ed si avviò a passo di corsa.Ariel ,con le lacrime agli occhi,afferrò la spada che  la creatura aveva lasciato cadere nell' euforia del momento"Non mi avrete mai, mostri!"urlò con quanto fiato aveva in gola:ora era davvero da sola:Fiamma era prigioniera ,Marina era morta e Ortensia era appena stata rapita dagli orchi.E lei  non aveva scampo.Avrebbe presto fatto la stessa fine.Gli altri non si erano accorti di  nulla,troppo lontani per aiutarle.Jadore era ferita,forse morta.Era sola.Disperatamente sola.Per la prima volta nella sua vita ebbe paura.Ma trovò in se un coraggio che non conosceva.Le creature la guardavano con aria di scherno facendosi sempre più vicine.Ariel alzò la spada pronta alla sua prima battaglia.Ma ad un tratto qualcosa  le artigliò la schiena facendola urlare di dolore.I mostri  che stavano per raggiungerla  si scansarono nella fretta di fuggire.La ragazza si sentì sollevare per aria mentre il suo sangue gocciolava dalle ferite e la vista le si annebbiava."Sono prigioniera di un arpia."pensò prima di perdere completamente i sensi.

 

 

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Capitolo 19
*** Capitolo 19-La valle della solitudine di Aranyk ***


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Ortensia si svegliò con un tremendo dolore alla testa.Appena aprì gli occhi ricordò tutto ed un terrore cieco l 'attanagliò allo stomaco:era prigioniera degli orchi! In  mano del nemico!Gli orchi intorno a lei correvano a perdifiato e la fanciulla,legata tra due bestioni , si trovava a ballonzolare  in maniera atroce.Le caviglie e i polsi erano saldamente legati e cominciavano a farle male.Inoltre le creature emanavano un puzzo terribile tale da farle rivoltare lo stomaco"Pensa ad altro.Qualcuno ti verrà a salvare. Freadrick.O magari una delle altre".Ma anche lei sapeva che non c’ era speranza.Marina era morta,Fiamma prigioniera se non peggio,ed Ariel?Ortensia cerco' di girarsi per vedere se avevano catturato pure lei, ma l 'orco più vicino le diede uno schiaffo  in pieno volto"Non girarti prigioniera!"urlò.Ortensia si mise a piangere silenziosamente con la disperazione nel cuore.Le ore trascorsero lentissime.La ragazza non osava  muoversi,per paura di altre sofferenze,non osava guardare il paesaggio  perchè il solo ballonzolare  la faceva sentir male.Era ad un passo dall' incoscienza quando gli orchi si fermarono e la buttarono a terra  con violenza.La fanciulla gemette quando una pietra affilata le ferì un braccio .Una figura grassoccia ed orribile si avvicinò scansando a suon di pugni e pestoni gli altri orchi."Allora vediamo questa prigioniera!Tutto qui? Avevamo paura di una ragazza così?!"L' orco più grosso l' afferro' per i capelli e la costrinse ad alzarsi"Guardate ragazzi!E questa sarebbe una minaccia per il Nemico?Questa bambinetta in lacrime rischia di annientare il regno del Nostro Oscuro Signore? Bah"e le diede uno schiaffo da capogiro.Ortensia colta di sorpresa si lasciò sfuggire un gemito.L' orco continuò'"Avete preso solo questa?  Che spreco!Beh meglio di niente!Almeno Gruten domani sara' soddisfatto spero.Non voglio piu' ricevere una frustata come quella!"con stupore e orrore di Ortensia ,un lampo di terrore  passò negli occhi animaleschi della creatura.Ma fu solo un attimo.L’essere,forse spinto  dalla rabbia  per essersi mostrato debole ,la riafferrò per i capelli"Allora  mocciosa dimmi..dov e' il Cristallo?"Ortensia lo guardò con puro terrore"Io..io non c'e' l’ ho!Non l’ ho ancora trovato!". L 'orco rise e  le diede uno scrollone che le fece battere i denti "Ah non l ‘hai ancora trovato eh..e dove si trova? Su dimmelo! E prometto che ti farò molto meno male di quanto ne faccia di solito ai miei prigionieri!".Ortensia oramai tremava da capo a piedi.Con il viso   inondato di lacrime  singhiozzò'"Non lo so..lui verrà da me..al momento giusto!Non so altro, lo giuro" . L' orco per tutta risposta le diede un altro schiaffo.Ortensia cadde  in ginicchio e,con gli occhi colmi di rabbia disse" E' inutile che mi maltrattiate, vi ho detto che non lo so!Ma presto i miei amici verranno a liberarmi me lo sento!E voi  farete tutti la fine che vi meritate ,viscide creature malvagie, voi.."ma non pote' dire altro perchè,ad un ordine del capo orco,uno straccio le fu messo intorno alla bocca,impedendole così di continuare le sue minacce."Ed ora in marcia lumaconi che non siete altro!Porteremo la prigiera da Gruten entro  la notte di domani!" urlo' il capo orco in preda all’ ira ed al terrore. Così Ortensia  fu sollevata da terra senza tanti complimenti ed  il terribile viaggio continuò.

 

Le ore passarono ancora più dolorosamente.La ragazza aveva oramai  le  caviglie e i polsi sanguinanti la dove le corde  sfregavano nel continuo  ballonzolare.Le ossa le facevano male,lo straccio  che le tappava la bocca aveva un sapore   disgustosamente acre e il suo cuore era oramai senza speranza.Chiunque fosse questo Gruten  di sicuro avrebbe preteso delle risposte che lei non avrebbe saputo dargli  e la sua rappresaglia sarebbe stata di sicuro peggiore degli schiaffi del capo  orco.Nel suo  intimo la ragazza tremò e sperò quasi che tutto finisse in quel momento.Tutto fuorchè  la tortura e la morte.Con gli occhi annebbiati dalle lacrime e il cuore in tumulto, fu rigettata improvvisamente al suolo in modo rude . Il suo grido  di dolore e sorpresa fu soffocato dal bavaglio . Gli orchi additantola grottescamente risero sprezzanti del suo dolore  poi,ad un cenno del capo orco,tutti fecero   silenzio.Il cielo era avvolto  dall’oscurità della notte.La radura dove si erano fermati era silenziosa fino all’ inverosimile .Ad un tratto dalle tenebre emerse un grande lupo nero.Nonostante il terrore  che l' attanagliava,Ortensia non pote' fare a meno  di rimanere affascinata dall' incedere maestoso della creatura.Mentre il lupo si dirigeva verso il gruppo di orchi,un altra figura  emerse dalle tenebre.Era un uomo.Gli orchi accanto alla ragazza presero a tremare ancora di più.Il lupo ad un tratto si fermò  e si girò  lentamente verso lo sconosciuto"Che cosa ti porta qui Dreven?Il Cristallo catturato appartiene a me!Io sono la sua Nemesi!O magari vieni qui perche hai perso il tuo?".La smorfia del lupo,che doveva essere un sorriso,faceva strasparire solamente odio allo stato puro.L'umano non sorrise.Solo gli occhi,freddi come il ghiaccio,fecero trasparire tutto il suo odio e rancore"No di certo, caro Gruten.Voglio solo interrogare questo Cristallo.Solamente perchè penso che tu non sappia farlo con dovizia.E non credo di bagliarmi.Poi ho altro di meglio da fare al posto di assicurarmi che tu la porta alla Rocca Nera per il vero interrogatorio.O devo forse temere che non fai più il tuo dovere ?Non la lascerai finire in una pentola degli orchi spero!Cerca di prendere la strada della Solitudine  razza di codardo che non sei altro!Si hai capito bene ,la strada della Solitudine se questo ti richiama qualcosa alla mente, anche se in proposito nutro seri dubbi!Così almeno non ci metterai trent’ anni ad arrivare ,come al tuo solito!E pensare che sei un lupo!".Gruten fulminò lo straniero, ma rimase in silenzio.Ad Ortensia non ci volle molto per capire chi era il più potente.Ed il più pericoloso.Dreven si avvicinò  ad Ortensia facendo ondeggiare il suo  mantello nero.Si chino' verso di lei e l afferro' per il mento.I suoi occhi erano dei ghiacciai eterni"Penso che se vogliamo che tu dica qualcosa dovremo toglierti questo straccio"con un gesto fulmineo il bavaglio le fu tolto dalla bocca.Ortensia,suo malgrado,tiro' un sospiro di sollievo."Bene.Dov' e' custodito il tuo Cristallo?"Ortensia scosse il capo affranta e terrorizzata"Non lo so"ebbe il coraggio di dire. Dreven  le poso' delicatamente un dito sulla pallida fronte e tutt' ad un tratto fu come se il suo corpo fosse trafitto da mille lame di ghiaccio.Ortensia urlo' con quanto fiato aveva in gola.Come era comparso ,il dolore svanì,lasciandola pallida ed piangente.L' uomo riprese, per nulla turbato"Forse dovremo riprovare, che ne dici?Allora dov e' custodito il Cristallo?"Ortensia  nego' di saperlo per la seconda volta e per la seconda volta  il dolore torno' a tormentarla più forte di prima.La ragazza si accasciò a terra e in preda alla disperazione raccontò all' uomo tutto ciò che sapeva della Profezia."Allora dici il vero!Beh sappi che tu lo troverai per noi!E che per noi lo utilizzerai!Inoltre presto acciuffero' anche la tua amica Marina e per lei sara' la fine".Ortensia ebbe la forza di replicare"Marina e'morta tu  non puoi farle niente..".L’ uomo rise  ,una risata glaciale"Oh e' morta quanto te!Povera illusa!Davvero credi a tutto cio' che vedi?Come sei ingenua bambina!".Poi si rivolse agli orchi e a Gruten rimasti in disparte a guardare"Rimettetele il bavaglio e procedete il viaggio..poi, arrivati alla strada della Solitudine le libererete la bocca.Solo allora capito?Sono sicuro che il Cristallo si trova la'..e non fare inutili deviazioni Gruten e fai in modo che il Cristallo non cada accidentalmente nelle mani degli orchi o come dire tra le tue zampe..deve arrivare alla Rocca con la ragazza hai capito?Bene.Hai qualche domanda da farmi?".Gruten fece per trattenersi, ma un dubbio lo lacerava"E se incontriamo la Solitudine?"ringhio'.Dreven scoppio' in  una risata priva d' allegria"Non succedera'!Porta quel nome per un motivo, giusto Gruten?O non sai nemmeno analizzare le parole?".Il  lupo ringhiò di rabbia  e si rivolse agli orchi in preda al terrore."Avete sentito gli ordini mamalucchi!In marcia!".Dreven sorrise sprezzante"Penso che forse riuscirai finalmente a fare un lavoro come si deve!"e ridendo con scherno sparì avvolto dalle tenebre.Alla scomparsa del rivale Gruten riprese in mano la situazione."Allora siete ancora fermi li  impalati?Al lavoro ho detto!"gli orchi parvero risvegliarsi da un lungo sonno.Uno di essi  afferrò lo straccio abbandonato per terra e cercò di tappare la bocca ad Ortensia che  cercò di ribellarsi.Un altro orco corse in aiuto del primo e le bloccò la testa in modo che il compagno potesse assicurarle lo straccio."Tanto fra un po te lo togliamo mocciosa!Intanto sta zitta!".Fu sollevata in malo modo e  la folle corsa riprese.

 

 

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Capitolo 20
*** Capitolo20-Le Lacrime d' Argento ***


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Ortensia  continuò il folle viaggio verso la Rocca del  nemico in un terribile dormiveglia. Nulla più sembrava toccarla..i pensieri si annidavano dentro di lei con incredibile lentezza.  Marina era viva!Ma presto  il malefico Dreven l 'avrebbe catturata e costretta,come lei ,ad utilizzare il suo Cristallo per il nemico.E se non l 'avesse trovato? La stavano conducendo in un luogo di cui perfino gli orchi avevano il terrore..quale luogo poteva essere così spaventoso?E chi era la Solitudine?Doveva trattarsi di una creatura orribile,o di uno spirito,o di una strega nera solitaria come Asdriman ma realmente malvagia.E nessuno sarebbe venuto a salvarla…chi avrebbe potuto?Nessuno sapeva dov 'era e,anche se non avesse avuto uno straccio che le tappava la bocca, dubitava che una presenza amica sarebbe accorsa ai suoi richiami"Gli orchi hanno veramente paura di me e del mio potere!Per questo mi tengono  legata e zitta. Ma come possono avere paura?Guarda solo come mi hanno ridotta!".  I boschi furono sostituiti dagli arbusti e ben presto una tetra desolazione prese  il sopravvento. Nulla cresceva in quella tetra terra. Anche la luce  faceva fatica ad illuminare  il paesaggio squallido.L' orco che la trasportava iniziò a tremare:che fossero arrivati alla Rocca di  Krisdrack??Quale paesaggio poteva essere così desolante se non era opera del nemico? Gruten non aveva dunque ubbidito a Dreven?Una voce la riscosse da queste sue riflessioni "Liberate la prigioniera!Vediamo se ha da dirci qualcosa!"l’ orco più vicino strappò con rabbia le funi e lo straccio che la  immobilizzavano.Ortensia gemette dal dolore.Le ferite erano proprio ridotte male.L'orco la sostenne con fermezza."Per non farmi fuggire"realizzò la ragazza disperata."Bene mocciosa dov ' e' il cristallo?"domando' Gruten aspro.Ortensia decise di fingere,almeno così avrebbe preso tempo."Io ..sto cercando di percepirlo.."gli orchi cominciarono a muoversi irrequeti.Gruten sbuffo"Smettetela branco di  smidollati!Presto avremo il Cristallo se questa mocciosa si sbriga!".L' aria si fece improvvisamente immobile.L' orco che immobilizzava Ortensia fece pressione sulla sua spalla"Andiamo via..prima che arrivi.."lo sentì bonfonchiare .Oramai anche Gruten era  teso allo spasimo"Allora  mocciosa?!L’ hai trovato?!O dovremo abbandonarti alla sua tana?"gli orchi si mossero eccitati  ritrovando ad un tratto tutto il loro coraggio. Gruten fisso' Ortensia,poi una collina poco lontano"Però, questa e' un idea!Andrai nella sua tana! Quale posto meglio di quello? Sono sicuro che loro l’ hanno nascosto lì!".  Ordinò all' orco di lasciarla andare."Procederemo fino all’ interno dell’ antro della Solitudine. Più in là…ci andrà lei!". L' orco spinse rudemente Ortensia facendola quasi cadere.Il gruppo riprese la marcia ma stavolta  era Ortensia a guidare. In preda al terrore strinse a se' il ciondolo che le aveva regalato la nonna.Poi la mano corse in una tasca del vestito dove erano custodite le  Lacrime d’ Argento,dono di un serpentello oramai molto lontano."E pensare che avevo paura di lui.!Invece chissà che cosa dovrò affrontare adesso!".Arrivarono ben presto all’ ingresso della montagna. L' interno era buio pesto e l’ atmosfera che emanava era  spaventosa.Ortensia respirò profondamente prima di entrare nella caverna.

 

Solo il silenzio e la più completa oscurità la circondavano.Perfino gli orchi  dietro di lei non avevano il coraggio di fare il solito chiasso.La fanciulla  avanzava con lentezza ed intanto ragionava. Il suo Cristallo era veramente custodito all interno di quella grotta?Ma perche' non riusciva a percepirlo?E di quale Cristallo si trattava?E se avesse dovuto superare una prova per averlo?Nulla sembrava poter essere peggiore di cio' che aveva sopportato fino a quel momento durante la sua prigionia.Nulla, se non la prospettiva diessere portata alla Rocca di Krisdrack per divenire una schiava dell’ Oscuro Signore.Oramai era giunta alla decima svolta  della galleria ed il buio si faceva sempre più pesto.Ad un tratto Ortensia si fermo'.Gruten  dietro di lei ringhiò'"Perchè ti sei fermata mocciosa?Hai sentito qualcosa?"Ortensia lo fulmino' con lo sguardo:era stanca di essere prigioniera!Stanca di essere maltrattata,legata e trattata come uno straccio da quegli esseri orribili!Se solo qualcuno avesse potuto liberarla!."Non lo so se continui a ringhiarmi sul collo!"ebbe il coraggio di rispondere.Gruten fece per colpirla, ma poi cambio idea.Con un sorriso sardonico le disse"Le redini della missione a te o  Cristallo!"Ortensia  lo guardò con estremo disgusto. Poi s' immobilizzò.Aveva realmente sentito qualcosa.Un rumore flebile che poteva  essere scambiato quasi per la brezza del vento.Ma che  non era vento,di questo Ortensia ne era sicurissima.E non era nemmeno il suo Cristallo.Era più che altro una sensazione.Di rabbia.E di forza.Ortensia si voltò indecisa verso Gruten .Ma il lupo aveva già rizzato le orecchie "Andiamocene da qui!"urlò rivolto ai suoi orchi  e fece per afferrare  Ortensia, ma troppo tardi.Dalle tenebre della galleria era emerso un essere mostruoso:Ortensia trattenne il fiato e si accasciò tremante contro il muro:era un ragno gigante.La creatura  non diede tempo agli intrusi di attaccarla.Balzò  contro il nemico riducendolo,ad un solo tocco del suo pungiglione ,in polvere.Ortensia, a quello spettacolo,si sentì rivoltare lo stomaco e cercò di accasciarsi ancora di più contro il muro affinche la creatura  non la notasse.Nel giro di pochi secondi nella caverna  rimaneva solamente Gruten impegnato a ringhiare verso la creatura che si avvicinava minacciosa. Ortensia scoppiò a piangere disperata:non le dispiaceva  se Gruten veniva ucciso, ma dopo di lui sarebbe toccato certamente a lei"Oh vi prego aiutatemi!"urlò la ragazza alle tenebre che la circondavano . Ad un tratto le Lacrime  d’Argento uscirono dalla sua tasca .La ragazza fece per prenderle, ma erano così bollenti che  solo sfiorandole si sentì la pelle in fiamme."Oh non abbandonatemi!"urlò disperata alla vista delle Lacrime che si scioglievano in una pioggerellina d’ argento. Il grande ragno si girò all’ improvviso richiamato dallo strano fenomeno.Ortensia si  ritrasse ancora di più nell ombra  e si accasciò a terra,tremante.L' ultima cosa che sentì prima di svenire fu l’ ululato di dolore di Gruten ed le zampe del ragno ghemirla in un abbraccio mortale.

 

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Capitolo 21
*** Capitolo 21-Il Villaggio degli Gnomi ***


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Marina si svegliò improvvisamente.Tutt' intorno a lei cinguettavano gli uccelli ed il rombo della cascata lontana creava uno strano contrasto sonoro.La ragazza si  mise a sedere sulla piccola barca e guardò pigramente i raggi del sole illuminare  la superficie cristallina."Ma come sono finita quaggiù?"si chiese all' improvviso.Poi  ricordò:le arpie,la fuga verso la cascata ...ed il grande balzo."Ma dovrei essere morta!Non e' possibile che sia sopravvissuta a quel salto!"pensò la ragazza e si rizzò in piedi.Ad un tratto la superficie dell' acqua s 'increspò e comparvero le teste colorate dei draghi d' acqua"Oh non preuccuparti Marina!Sei viva!Ma non puoi più tornare dagli altri!Devi proseguire per la tua strada adesso!"la avvisarono telepaticamente le due creature.Marina si mise a sedere accigliata"Certo che non voglio tornare!Dopo quello che mi ha detto Fiamma..."poi guardò le due creature terrorizzata,mentre il vero significato delle loro parole entrava in lei"Cosa?!Ma io non so nulla di questa terra!Non so dove andare,a chi chiedere aiuto!E poi ci sono quei mostri ,le arpie!E questo libro non mi vuole dire niente!".La ragazza prese il volume che il Burbero Originale le aveva regalato all' inizio della loro avventura.I due draghi acquatici sorrisero misteriosamente"Non e' quel libro che ti aiutera ragazza.La conoscenza e' dentro di te.La vera sapienza non si trova nei volumi .In quanto alle arpie se ne sono andate tutte.Tu e i tui amici siete entrambi salvi anche se loro ti credono morta.". La ragazza li guardò innorridita"Morta?!Ma così non mi potranno aiutare!E come faccio adesso?" "Non hai bisogno del loro aiuto Marina.Devi andare per la tua strada.Devi trovare il tuo Cristallo.Non e' lontano e ti sta aspettando.E' la tua essenza". La ragazza li guardò speranzosa"E voi verrete con me vero?"con grande orrore della giovane,le creature scossero la testa"No Marina devi andare avanti da sola.Trovare il Cristallo e' una  tua prova anche se la prova più ardua la dovrai ancora affrontare..".Gli occhi delle creature si fecero molto tristi.Marina strinse forte i pugni mentre una rabbia cieca la pervardeva"Ditemi di più!".I draghetti assunsero un espressione estremanente dispiaciuta"Non possiamo Marina.Ma possiamo dirti questo:non affronterai solo l' inganno e la menzogna , ma troverai anche creature amiche.Ora  scendi dalla barca,ed avviati verso il Villaggio degli Gnomi ,lì troverai rifugio.Loro ti diranno ciò che vuoi sapere ..anche se non tutto."Marina li guardò  stupita"Ma dove si trova?Che strada devo seguire?" "Sempre dritto.Non puoi perderti!Quando vedrai un fungo viola ogni tanto vuol dire che  sei sulla strada giusta.Impossibile smarrirsi!".Marina arrischiò altre domande,in parte perchè voleva conoscere la risposta,in parte perchè voleva ritardare  la partenza"Ma le altre?Anche loro sono già state divise?".Le creature  rimasero in silenzio per lungo tempo,poi decisero di rispondere"No.Ma presto verrà anche la loro ora.Fiamma affronterà il Picchio Infuocato,Ortensia cadrà in mano del nemico ed Ariel..beh anche il suo  destino si compierà immagino".Marina li guardò in preda all’orrore"Ortensia?!Prigioniera?Ma e' così debole!Non resisterà un solo giorno in mano a quelle creature !".I draghi la guardarono ancora,stavolta con aria di rimprovero"Pensi di essere più forte  solo perchè sei la più saggia? Stai commettendo un errore!Ortensia non e' debole !Sarà proprio quella prigionia a risvegliare la sua forza!E'  una prova che deve affrontare!E non e' nemmeno lontanamente terribile come la tua!Ma abbiamo detto troppo.."Marina ,offesa e ferita dal tono duro  dei suoi amici,decise di cambiare argomento"Ma voi che farete adesso?" "Ci riuniremo assieme agli altri  e torneremo al villaggio.Ci stanno aspettando  ed e' ora che anche tu vada per la tua strada.C 'e' poco tempo oramai".La ragazza  salutò le  creature che tornarono sott' acqua  iniziando il loro viaggio di ritorno.Con un sospiro ed un ultima occhiata   Marina decise di iniziare il suo percorso.

 

La ragazza abbandonò la barca nel fiume e ,dopo un ultimo sguardo di rimpianto,s' incammino' nella foresta. Era avvolta da una calma assoluta.Come le avevano assicurato i Draghetti d 'Acqua  non fu difficile trovare i funghetti viola e seguire così la via che l' avrebbe condotta nel Villaggio degli Gnomi.Marina non vedeva l' ora di raggiungerlo,conoscere quelle buffe creature di cui aveva letto tanto  e trovare il suo Cristallo.Dopo molto vagare il giorno lasciò  posto alla sera e Marina non era  ancora arriata al villaggio"Ma uffa!Quanto e' lontano?!Che abbia sbagliato strada?E se mi sono persa?!".Ad un tratto notò accanto a lei un fungo viola molto più grande dei precedenti.La ragazza s 'inginocchiò per studiarlo più da vicino."Ma guarda un pò che roba!"sussurrò tra sè sorpresa.Ad un tratto da dietro il fungo sbucò fuori una tozza figurina.Era una gnoma.Portava un vestitino alla contadinella marrone  e i capelli d' argento erano intrecciati con radici di margherita."Salve ragazza!Ti stavamo aspettando!Io sono Mammola  la Capo Gnomi.Mio marito Abete ci attende al villaggio!".Marina guardò stupita la sua interlocutrice  sorpresa  da tanta irruenza."Chi vi ha detto che sarei venuta da voi?!I Draghetti  d'Acqua?". La tozza figurina scoppiò in una sonora risata cristallina"Oh non i tuoi amici!Ma una persona che dovrai conoscere!" "Chi?"chiese la ragazza avida di saperne di più.Ma Mammola si limitò a ridere ed a fare cenno alla ragazza di seguirla.Marina,dopo un ultima occhiata  dubbiosa, decise di seguire la sua nuova guida.Arrivarono ben presto al villaggio grazie alla marcia veloce di Mammolla ed alle sue scorciatoie"Da qui in poi non abbiamo più piantato funghetti guida!E' uno di noi che deve condurre gli ospiti al villaggio!Sai temiamo visitatori sgraditi".Non nemici.Tutto  nella creaturina faceva presuppore una vita lontana dal male,dedita all’ allegria ed alle piccole gioie famigliari.Come i folletti, solo che  anche i capi erano protetti  dalla dura realtà,almeno così  supponeva Marina. Il villaggio era interamente costruito in legno e le decorazioni ricordavano molto quelle del Burbero Originale anche se erano molto meno vistose."Breahd e' stato qui?" Mammola s' animo  tutta dalla gioia"Oh lo conosci anche tu?Oh si e' stato qui, e' un vero artista!Peccato che si e' moderato!Vorrei tanto poter vedere la sua casa al' di la dell' arco magico!Fin ora l 'ho vista solo da lontano!".Marina si fermò di botto mentre il gran vociare degli gnomi accoglieva il loro arrivo"Tu sei stata nel mio mondo?"Mammola sorrise ancora"Si.Ma solo una volta.In una notte di luna piena"e non aggiunse altro anche perche' era sopraggiunta un altra tozza figurina,stavolta uno gnomo.Mammola li si gettò letteralmente tra le braccia"Oh Abete caro!Ho trovato Marina, e' una ragazza cosi deliziosa! Marina questo e' mio marito Abete il Capo del Villaggio!".Abete sorrise cordiale alla ragazza.Nei  suoi profondi occhi castani si scorgeva gioia, ma anche sapienza."Lui sa che cosa capita al di fuori del suo villaggio.Sa dell’ Oscuro Signore, ma preferisce non ricordarlo."si trovo a pensare Marina.Gli gnomi la invitarono a festeggiare il suo arrivo al villaggio e la ragazza si ritrovò a danzare e cantare fino all' alba quando,oramai stremata ed insonnita,fu accompagnata da Mammola nella sua camera.Qui la ragazza si coricò immediatamente tra le fresce lenzuola di lino che odoravano di pino e castano e,per una notte,il suo sonno non fu turbato da incubi.

 

 

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Capitolo 22
*** Capitolo 22- Marina esige delle risposte ***


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Un sole allegro entrava insolente tra le tende di margherita e colpì  gli occhi di Marina ancora addormentata .La ragazza si rigirò di malavoglia nel letto ancora prigioniera dei rimasugli di un sogno.Non era stato un sogno gradevole. Il pensiero la fece accigliare  perchè da molte notti i suoi sogni erano stati popolati da bellissimi  voti a scuola ed altre ricorrenze felici. Invece stanotte aveva sognato un  uomo. Rabbrividendo la ragazza cercò rifugio fra il calore delle coperte.Presto Mammola le avrebbe portato la colazione a base di cereali e miele, poi avrebbe giocato con i bambini del villaggio,sarebbe andata un pò in giro nel bosco e poi avrebbe festeggiato con gli altri gnomi la bellezza della vita. Nulla  la doveva turbare..la sua vita era semplice e perfetta..perchè allora quell' uomo era penetrato nei suoi sogni incutendole terrore?E  poi chi era? L' aveva già sognato altre volte?Con la certezza che si stesse dimenticando qualcosa d’ importante , Marina decise di alzarsi e lasciò che la leggera veste di lino le ricadesse addosso alla perfezione. Poi indossò una gonna verde  e si legò i lunghi capelli con un nastro. La sua camera aveva un aspetto ordinario.Possedeva solo il letto,la specchiera,e l' armadio eppure era linda e pulita. La sua camera...ma non era la sua camera! Era una stanza che occupava momentaneamente fino a che non fosse stata  pronta..a cosa?"Ma che cosa mi sta succedendo?E' come se qualcosa premesse per venire a galla, ed io  non riesco a ricordarmelo!"con il viso accigliato decise di andare  alla ricerca di Mammola.Voleva parlargli di ciò che  le stava accadendo: perchè era così spaventata e  confusa?Con delicatezza chiuse la porta della sua stanza e si diresse a passi veloci verso  la stanza che Abete e  Mammola usavano  per tenervi  le carte e i libri. Al suo  passaggio molti bambini gnomo la invitarono a giocare, ma lei per la prima volta  rispose con un diniego del capo"Dopo bambini, devo parlare con Mammola.No Fragola, ho detto dopo.Oh Ciliegio non fare quella faccia, torno subito!"alla fine riuscì a scrollarseli di dosso  e a farli sorridere con la promessa che sarebbe tornata presto.Arrivata alla porta dell' ufficio entrò e  trovo Abete e  Mammola che discutevano animatamente. Questo fatto la colpì perchè di solito gli gnomi non litigavano mai fra di loro.Poi ,cogliendo le frasi che i due gnomi furibondi si scambiavano,capì che stavano parlando di lei.Mammola era quella che urlava più forte"Ti ho detto di no!Ho visto nel suo futuro ti ho detto!". Il marito però era testardo quanto la moglie"Ma non e'giusto quello che le stai facendo!Nè per lei nè per noi!Deve andare per la sua strada ed affrontare il suo destino!" "No se il suo destino e' finire tra le braccia di ..di ..di lui!" "Ma questa e' una prova che deve affrontare!Lo so  che e' orribile, ma è gia' scritto!Non e' con una magia che le impedirai di ..diventare sua!"il volto di Mammola fu pervaso da un espressione di gloria"Ah ma anche tu hai a cuore il destino di quella povera ragazza!Neanche tu vuoi che condivida dolcezze con..beh hai capito con chi!A me non va!E se questo deve compromettere la sua missione e la ricerca del suo Cristallo non m’ inporta!Non la vedrò accanto a chi non voglio!"Marina sussultò'"Il Cristallo!Ecco perchè sono qui!”. La voce di Abete si fece più acuta"Beh Marina non e' tua figlia!" "Beh e' come se lo fosse!Non voglio che succeda come .." "Stai zitta vecchia ciabatta che non sei altro!!""urlo' Abete in preda all' ira ed al terrore.Marina ,furibonda ,decise di entrare. Spalancò la porta con violenza ed urlò"Esigo delle spiegazioni!!". Se non fosse stata così furibonda per essere stata ingannata, avrebbe riso della comicità della scena. Abete e Mammola,che si tiravano reciprocamente barba e capelli e sene dicevano di tutti i colori,al solo vederla rimasero impietriti e  si separarono all' istante.Mammola fu la prima a parlare"Oh Marina cara!Ti sei già svegliata?Stavamo discutendo di.." "Di me"la  precedette Marina con gli occhi fiammeggianti.Mammola  la guardò mortificata."Oh Marina mi dispiace!Ma sai non volevo che..beh...lasciarti andare incontro al tuo destino !"Marina chiese con voce glaciale"Ditemi chi e' questo lui. Perchè e' gia entrato nei miei sogni   molte volte, l' ultima delle quali stanotte"Mammola ed Abete iniziarono  a tremare."Non possiamo dirtelo.."mormorò Abete.Marina s' infuriò"Ah non potete dirmelo e' così?!Nessuno puo' ,vero?Nessuno si degna di  dirmi che cosa farò di così mostruoso  con   quest’uomo!Gli darò un bacio?Sarò sua?Che cosa c' e' di male nell’ essere una donna come le altre?!Siete tutti fissati!E  per paura di chissà che cosa volete impedirmi di continuare la mia missione!Volete che abbandoni le mie amiche al fallimento ed all' ira dell’ Oscuro Signore!". A quel nome, i due vecchietti tremarono ancora più violentemente." Marina , noi abbiamo sbagliato"mormorò dispiaciuta Mammola"Tu.."sussurrò contrariato Abete. La moglie lo degnò di un occhiataccia tale da incenerire l' intero bosco."Ed ora vogliamo rimediare .Ti farò dono di un medaglione.Ti proteggerà dal male..a cui andrai incontro. Ti doniamo la benedizione e l 'amore del nostro popolo.Quando chiuderai gli occhi,sentirai la pace di questo posto e saprai qual e' la scelta giusta da fare."e lo porse alla fanciulla che lo guardò diffidente.Mammola s' apprestò a tranquilizzarla"Oh non e' un incantesimo!So che ho sbagliato"Abete sospirò soddisfatto e ricevette un altra occhiataccia dalla moglie."Si.però mi avete resa felice.Tanto.Ma da quanto tempo sono qui?!"Mammola arrossì di vergogna e Abete sbuffò contrariato"Da tre settimane"sussurrò quest' ultima. Marina si sentì avvampare"Tre settimane?!Così tanto?!E le altre avranno già concluso la loro missione!!"Mammola s 'affrettò a tranquilizzarla"Oh no!Nessuna di loro." "Come fate a saperlo?Ditemi come stanno?"anche stavolta  questa sua domanda fu  preceduta da un lungo silenzio"Ti basti sapere che Fiamma  e' imbestialita, ma sana,Ortensia e' quasi libera dalla prigionia degli orchi ed Ariel  e' al sicuro"Marina li guardo'  relativamente tranquilizzata e si sedette in preda all' ansia"Ed io devo ancora partire!Che cosa devo fare?Dove devo andare?"Mammola le rispose"Verso la Sorgente di Vita Eterna.Lì troverai una persona che sapra' aiutarti."Gli occhi della gnoma erano colmi di infinita tristezza.Le porse una mappa e le disse"Ti prego Marina ricorda questa terra..per il nostro bene..e per il tuo..non posso dirti altro purtroppo anche se lo farei, oh se lo farei!"Marina afferro' la mappa,una sacca dove Abete aveva messo delle provviste ed il suo libro completamente bianco e si mise al collo il medaglione.Con piacere notò che la mente  era finalmente lucida."Sono pronta ad andare”.Disse decisa.Poi si rivolse alla coppia di gnomi ed inaspettatamente lì abbraccio"Grazie di tutto!Tornerò a trovarvi!"poi uscì dalla stanza e s' incammino verso la sua nuova meta,senza guardarsi indietro nel timore di rimpiangere questo suo gesto.

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Capitolo 23
*** Capitolo 23-La salvezza dell' unicorno ***


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Era oramai da metà giornata che Marina camminava.Quasi rimpianse di essersene andata così di fretta e di aver abbandonato al villaggio i comodi abiti maschili che il Burbero Originale le aveva regalato."Andrebbero molto meglio di questa lunga gonna !"si trovò a pensare contrariata per  l’ennesima volta .Ad un tratto si sedette sfinita su un masso e lanciò  un occhiata esasperata alla mappa"Oh no, manca ancora un miglio!Beh mi riposero' un pò!Non cela faccio davvero più!". La ragazza tirò fuori una mela rossa e cominciò  a mangiarla.Con sua  sorpresa ricordò di non aver toccato niente quella mattina. Prese anche una pesca. Improvvisamente i canti degli uccelli  s’ interruppero lasciandola in un silenzio di morte.La ragazza si alzò in piedi ,terrorizzata."Che succede?!"mormorò .Un fruscio sospetto la fece girare di colpo. E vide un cavallo nero con un uomo ammantato   correre   all’impazzata verso di lei. Marina realizzò subito che si trattava di un nemico. Afferrò la borsa,se la gettò in spalla e cominciò a correre a perdifiato mentre la paura le mozzava il respiro .Il cavaliere misterioso però era molto più veloce di lei e si faceva strada con più facilità nel sottobosco spinoso a suon di spada, inoltre la gonna della ragazza  s’ impigliava  fra gli arbusti in continuazione. Ad un tratto Marina cadde e la gonna si strappò."Sei mia ragazzina!"urlò l' uomo a cavallo poco lontano da lei .Ma la ragazza riuscì ad alzarsi prima che l' uomo la ghermisse  per la vita e la catturasse. Con le lacrime agli occhi ed il cuore in tumulto  riprese la sua folle corsa .Ma sapeva di non farcela,l’ uomo le era oramai accanto.Sentì il cuore scoppiarle in petto mentre il suo braccio le ghermiva la vita e la  stringeva a sè."Non ho nemmeno la forza di gridare.."pensò esausta ."Adesso anch' io ho imprigionato uno dei Cristalli come quello sciocco di Gruten!Ed e' stato  facile, non trovi?!"le sussurrò l'  uomo all’ orecchio con scherno.Marina non ebbe nemmeno la forza di replicare.Ma la sua festa non durò a lungo: inaspettatamente il suo cavallo s' imbizzarrì  ed entrambi furono disarcionati a terra violentemente.Una luce radiosa avvolse il luogo con fulgore. Marina riuscì a liberarsi della stretta dell 'uomo svenuto e a strisciare verso la fonte luminosa intenzionata a scoprirne la fonte .Con sua somma sorpresa  si trovò davanti ad un unicorno .Il suo manto era candido come la neve  e il suo corno era tempestato da mille pietre preziose."Forza Marina salimi in groppa prima che Dreven si svegli!"la ragazza,oramai esausta obbedì. E l’ unicorno partì a tutta velocità. Dreven ,appena si accorse che la fanciulla era fuggita,  risalì in groppa al cavallo e riprese   l’inseguimento con rabbia . Nonostante l 'unicorno fosse veloce e nessun arbusto s impigliasse fra le sue zampe  ,Dreven era quasi  riuscito a  raggiungerle"Oh ti prego vai più veloce!"urlò la ragazza disperata e strinse  il medaglione che Mammola le aveva regalato.Improvvisamente dai cespugli dietro di lei emersersero numerosi gnomi muniti di randelli e fionde che si lanciarono  addosso al cavaliere malvagio. Marina si girò di scatto"Oh no, i miei amici!Fermati non ce la faranno mai!"ma l 'unicorno continuò la sua folle corsa mentre Dreven lottava contro gli gnomi che l' ostacolavano ." Gli gnomi sanno quello che fanno!Dreven avrà del filo da torcere  finalmente!L' importante è che noi riusciamo a fuggire!"le rispose l 'unicorno con voce rassicurante.Marina s 'abbandonò alla folle corsa troppo esausta per ribattere.  L’unicorno rallentò fino a fermarsi"Ora puoi scendere". Marina si guardò intorno. Erano all' interno  di una grotta scintillante di diamanti. Poco lontano splendeva  un lago sotterraneo."Ma come siamo arrivate qui? Prima era tutto bosco ed ora..". L' unicorno  fu avvolto da una pioggerellina di pagliuzze brillanti e cambiò aspetto. Al suo posto comparve una donna. Nel portamento sembrava una regina, impressione dettata anche dal suo ricco abito bianco.I capelli e gli occhi erano  uguali a quelli di Marina.Un diadema d 'argento e cristallo le cingeva la fronte."Io sono Alyse, la Dama del Lago..e tu sei Marina giusto?Sapevo che saresti arrivata!". Marina indietreggiò costernata"Ma tu..tu sei uguale a me!Sei solo più grande..". La Dama scoppiò in una sonora risata ."Oh non preuccuparti per questo!. Siamo sosie. Mi hai chiesto  perchè non ti sei accorta di arrivare qui!Perchè ,cara Marina,questo e' uno dei Quattro luoghi celati alle forze del male tramite una barriera magica.Si Marina, qui si trova uno dei Quattro Cristalli degli Elementi,  sei finalmente arrivata!Ed io sono la sua Creatrice e Custode".Marina  s’alzò in piedi."Allora dimmi dov e', dammelo!Sono pronta!". Ma Alyse la guardò con serietà scuotendo i suoi lunghi capelli castani in un modo che ricordò alla ragazza Fiamma, facendola infuriare ancora di più.'"Oh non sei ancora pronta bambina!Ti dirò io quando lo sarai..e non guardarmi così!Non voglio proteggerti dal tuo destino come Mammola.Voglio solamente metterti alla prova!".Marina la guardò corrucciata. Poi un altro pensiero la distrasse"Hai detto che l' hai creato tu?Il Cristallo voglio dire. Anche questo posto allora?". La Dama la guardò con estrema serietà"Si, io sono una delle Streghe e dei Maghi più potenti dell' Epoca del Drago.Vuoi sapere chi sono gli altri custodi giusto?Questo non ti riguarda e non c'e' motivo perche io te lo dica. Lo saprai comunque.Vuoi sapere se ho creato io questo luogo?Si e' la mia essenza ...per proteggere il Cristallo fino alla tua venuta."Marina  si alzò in piedi"Ma perche' proprio io?".Alyse scosse il capo"Nemmeno io so.Lo ha previsto Melthe""E chi e' Melthe?" Marina voleva sapere tutto,e subito.Se non poteva avere il suo Cristallo almeno voleva avere delle risposte! Alise sorrise"Oh la conosci!Anche se non bene come una delle tue amiche!"Marina la guardò senza capire. "Ma perchè i Cristalli sono stati creati?". L' espressione di Alyse si fece ad un tratto dolorosa.Poi la guardò seriamente"Devi sapere che molti anni fa un mago di grande talento si era perdutamente innamorato di una giovane fanciulla.Il mago,il cui  nome era Morween, era un giovane  bellissimo  e la giovane Alyse sua compagna di studi, cedette presto  al suo fascino misterioso  e ricambiò il sentimento del giovane. La ragazza decise fin troppo presto di abbandonare tutto e di seguirlo nel suo castello.Era folle d' amore.Nulla era più importante del suo uomo .  Una notte finalmente s’amarono  dopo tanto tempo  passato nel dubbio.Purtroppo però la fanciulla,mentre il giovane era addormentato,scoprì  che i suoi timori erano fondati: infatti lui stava preparando degli incantesimi per conquistare con la magia nera tutto il mondo esistente e divenirne sovrano.Con la morte nel cuore Alyse lo abbandonò  la notte stessa e creò  i Cristalli  aiutata dagli altri maghi da lei stessa convocati. Con un ardua battaglia e l 'inganno riuscirono ad inprigionarlo, ma persero tutti i loro poteri… era il prezzo da pagare e loro lo sapevano .Alyse perse anche il suo amore ed il suo cuore fu straziato. Alla fine di tutto i Custodi decisero di nascondere i Cristalli in quattro luoghi segreti ed irraggiungibili  nel caso lui si fosse risvegliato,come aveva previsto Melthe.E cio e' accaduto purtroppo". Marina si era allontanata dalla donna inorridita"Vorresti dirmi che tu sei stata l' amante..dell' Oscuro Signore?!".Alyse  la guardò con espressione triste"Non giudicarmi Marina .A tutti capita di fare degli errori.Come vedi io non sono la sua Regina .La mia anima e' salva anche se il mio cuore ha sofferto moltissimo."Marina si  riavvicinò sentendosi una sciocca"Scusami..Tu mi hai salvata da Dreven  ed io...mi dispiace..che cosa posso fare?".Alyse la guardò sorridendo tristemente"Tenere a mente questa storia e..farti guarire da me.Quella folle corsa ti ha procurato proprio dei brutti lividi".Marina si lasciò curare dalla donna  con gratitudine mentre leggeva con tristezza il dolore celato in fondo ai suoi occhi.

 

 

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Capitolo 24
*** Capitolo 24- La prova ***


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Marina stava curando delle erbe quando Alyse si fece avanti. La ragazza la guardò serena e felice.Oramai erano  già sei giorni che aveva trovato rifugio  nella grotta e Alyse si era dimostrata un amica socievole ed interessante.Sapeva cosi tante cose! Le aveva insegnato a distinguere le erbe curative ed i loro effetti,e anche  a trovare  le pietre preziose utili per la guarigione.Ora le stava insegnando alcuni incantesimi e,con somma gioia della Dama,Marina sapeva padroneggiarli tutti. La ragazza le raccontò ciò che le aveva detto Asdriman la Malasorte durante il loro incontro e Alyse notò che seppure  fosse mezza matta,Asdriman possedeva ancora l 'intuito della sua gente.Marina ovviamente volle saperne di piu' e Alyse le raccontò la triste storia dell Anguana che aveva rinnegato se stessa.Marina  era rimasta molto addolorata da quella storia.Ci pensava spesso durante le lunghe occupazioni silenziose."Vedo che lavori con dovizia e sei lieta d 'apprendere Marina!" disse Alyse rompendo il silenzio calato tra di loro. La ragazza le rivolse un sorriso raggiante.L' espressione di Alyse si fece  ad un tratto seria"Sei pronta ad affrontare la prova per ottenere il Cristallo?Sei pronta a vedere se sei la Prescelta degna del suo potere?"per la sorpresa Marina lasciò cadere le erbe che stava intrecciando e la guardò costernata."Cosa?!Oh si!". Il cuore le scoppiava dalla gioia ."Bene allora seguimi"disse Alyse seriamente e si voltò .Marina balzò in piedi, si riassettò la veste e  s 'apprestò a seguirla.Arrivarono fino alle rive del laghetto sotterraneo. La Dama del Lago si voltò verso di lei e la guardò con fermezza"Dovrai attraversare il lago e salire i gradini del piccolo templio che custodisce il Cristallo.Non farti distrarre da niente o sarai perduta.Ora togliti le vesti"Marina arrossì furiosamente ma s' apprestò ad ubbidire .Alyse fece  comparire  dal nulla una semplice veste bianca e gliela fece indossare.Marina s' accorse che le andava alla perfezione. "Sciogliti i capelli"la ragazza ubbidì scuotendoli energicamente  .Alyse la guardò con serietà e le indicò il lago. "Ora vai Prescelta"Marina s 'avviò titubante . Appena mise il piede scalzo all’ interno dell' acqua rabbrividì:era gelata. All' improvviso le acque si divisero formando una strada  nel mezzo"E' fin troppo facile!"si ritrovò a pensare  e s' incamminò decisa.Vedeva il tempietto bianco e le scale  che doveva salire. La ragazza strinse i pugni decisa"Tutto pur di avere il Cristallo!In fondo sono venuta qui per questo!"decise di non voltarsi indietro e di puntare dritto verso il suo obiettivo.Ad un  tratto però la sua attenzione fu richiamata da uno scintillio alla sua destra.E notò l’ inverosimile. Nel fondale erano custoditi dei libri!Ma come era possibile?!La ragazza fu presa da una smania terribile quanto improvvisa.Non voleva far altro che fermarsi,afferare uno di quei volumi  e leggere,poter conoscere tutto senza aver più dubbi.Si ricordò di tutte quelle volte che non le erano state fornite le risposte che pretendeva.  Ed ora le avrebbe avute tutte!Appena si fermò a rimirare il volume più vicino , l’acqua  le arrivò alle caviglie. La ragazza sussultò sia per l 'acqua gelata,sia per un improvviso pensiero:non doveva fermarsi!Se avesse anche solamente toccato uno di quei volumi sarebbe morta annegata.Era questa la prova!Erano lì per distrarla!Il suo obiettivo era il Cristallo!E per raggiungerlo poteva contare solamente sulla sua forza di volonta'.Nonostante le costasse uno sforzo terribile,la ragazza procedette.Da allora ogni passo fu come una tortura.Ogni passo era un libro non letto,una cosa non scoperta,non imparata.

“Ogni passo mi porta piu vicina al Cristallo,alla mia meta"pensò Marina facendosi forza.Ben presto giunse alla gradinata e la risalì  velocemente nonostante la fatica e la paura  .Entrò nel templietto dove le colonne mandavano bagliori cristallini.Troppo decisa  ad ottenere il suo Cristallo non le degnò  più di tanto.Il templietto,sebbene piccolo,era immerso in un atmosfera  arcana,misteriosa.Marina si fece più vicina. Al centro vi era un libro che reggeva un Cristallo grosso come il suo pugno.Alla prima occhiata poteva essere giudicato un acquamarina ma poi,osservandolo meglio,i suoi bagliori azzurrini richiamavano alla mente il colori del mare,del fiume e del lago.Una scritta comparve davanti agli occhi della fanciulla. Erano parole d 'argento vergate a mezz 'aria"Prendi il Cristallo, ma non aprire il libro. Esso reca  scritto il tuo futuro e ciò che ti preme di più  sapere. Conoscere il futuro e' proibito."Marina strinse i denti dalla rabbia:eccola l' ultima prova,la più difficile!"Non devo prendere il libro ma il Cristallo!"ma nonostante tutto le premeva aprire il volume e sapere.Oh si, finalmente sapere chi era  l’uomo che tormentava i suoi sogni e se  era destinata a divenire per causa sua una minaccia."Dai sciocca!Hai visto che somiglia a Dreven anche se Alyse non vuole dirti nulla da quando le hai raccontato i tuoi sogni!Si e'Dreven e tu lo convertirai al bene!In fondo e'facile.." si disse , ma il dubbio le rodeva oramai l' animo:e se non fosse Dreven?E se questa fosse solo una scusa inventata da lei stessa per non sapere la verita'?Ma la verita'  era finalmente lì.!.Doveva solamente allungare la mano per afferrarla,prendere il libro al posto del Cristallo. E chi sene importava in fondo del Cristallo?Era per altri,non per lei..lei voleva solamente conoscere l' identita di quell’ uomo. Marina allungò una mano,avida e disperata sfiorò i freddi bordi del libro sentendo che la risposta finalmente era a portata di mano dopo aver tanto sofferto e la richiuse di scatto sul Cristallo.   Il suo spirito fu in  comunione con  il ruscello più selvaggio,il mare più infinito ed il lago più calmo. Lei era l' acqua.Sollievo e distruzione.Forza ed  eterna calma. Voltatosi di scatto e tenendo stretto al petto il Cristallo scese a precipizio le scale senza voltarsi indietro.. nella sua corsa disperata non degnò neppure i libri  di un occhiata anche se quelli le sussurravano disperati di essere lì,  aperti solo per lei,di voler essere letti..erano pronti a darle tutto il loro sapere se solo si fosse fermata un momento, ma lei non gli ascoltò. Arrivò a riva distrutta  e cadde  in singhiozzi disperati ai piedi di Alyse"Sei una ragazza forte.Hai scelto il Cristallo al posto della sapienza assoluta.Salute a te Cristallo dell' Acqua". Detto questo  Alyse   l’aiutò ad alzarsi e l’ abbracciò '"Benvenuta sorella!" le sussurrò piano.

 

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Capitolo 25
*** Capitolo25- Dreven ***


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Dopo aver ottenuto il suo Cristallo , Marina fu condotta da Alyse nella sua stanza.Appena furono entrate, la Dama si rivolse alla ragazza"Sei stata molto saggia durante la prova.Ed anche molto forte.Tuttavia devi ancora conoscere molte cose prima di..proseguire."la ragazza,ancora con gli occhi arrossati dal pianto,la guardò senza capire. Alyse continuò "Ora hai trovato il tuo elemento ,ma non sai ancora come usarlo.Devi sapere che il Cristallo non ti permette solamente di usare il potere   dell’acqua,ma anche di vedere dove si trovano le altre tre Prescelte in questo momento.Inoltre la magia del Cristallo risponderà solo a te e a nessun altro. Nessuno,all' infuori di te può toccarlo senza il tuo permesso. Ah e un altra cosa! Prendi un attimo il libro che ti ha regalato Breahd se  non ti dispiace". Marina sussultò sorpresa e rovistò nella sacca appoggiata sul  letto.Con mani tremanti  ne tirò fuori il grosso volume. Era caldo al tatto e l 'unicorno brillava in tutta la sua forza.Marina azzardò una domanda"L' unicorno..ha per caso a che fare con te?"Alyse rise di gusto"Ma che ragazza acuta!Certamente.Quella sono io. Avendo io stessa creato il Cristallo d' Acqua, sono il  simbolo del tuo libro.Infatti esso aspettava a te sin dall’ inizio.Perchè credi che  Breahd l' abbia dato proprio a te?"Marina la guardò,finalmente soddisfatta:infatti si era chiesta tante volte perchè il Burbero Originale  le avesse consegnato quel libro tutto bianco!La ragazza  guardò negli occhi Alyse."Breadh mi ha detto che un giorno avrei capito a cosa serviva questo libro.."la Dama sorrise incoraggiante"Ed ora e' giunto quel momento. Forza aprilo!". Appena la fanciulla aprì il tomo ,notò con stupore che  erano comparse dal nulla delle parole.Leggendole Marina rimase senza fiato."Il libro narra la nostra storia!". Sfogliò freneticamente  le pagine ,ma quelle finali erano tutte bianche.Alyse sorrise misteriosa"Il libro ora segue il tempo.Alla fine di questa avventura sarà completamente scritto.Così potrai ricordarti di noi e della tua avventura anche quando sarai tornata a casa"la ragazza la guardò  mentre un altra domanda le frullava in testa"Ma perche' proprio adesso?In fondo sono qui da un bel pò.Ed e' sempre rimasto bianco fino ad questo momento!".Alyse le rispose pazientemente"Semplicemente perche' ora sei magica a tutti gli effetti,mentre prima  avevi solo delle potenzialità non sfruttate.Semplicemente perchè hai finalmente trovato la tua vera essenza" "Il Cristallo"sussurro' Marina fissando la grossa pietra azzurrina che teneva in mano.Questa sfavillava di luce propria.Marina guardò la sua maestra"Hai detto che il Cristallo puo' dirmi dove sono le altre. Posso provare?"Alyse scoppiò a ridere"Marina ora il Cristallo e' tuo!Non devi più chiedermi il permesso di niente!Non sono più la tua insegnante!Il Cristallo può farti vedere dove sono le tue amiche..basta che tu pensa intensamente a loro.Marina annuì decisa e strinse forte il Cristallo al petto.Chiudendo gli occhi pensò intensamente."Fiamma". Appena aprì gli occhi  quasi fece  cadere il Cristallo dalla sorpresa: a mezz' aria era apparso un alone trasparente simile ad uno specchio ed un immagine stava lentamente prendendo forma .Sua cugina Fiamma arrancava con  fatica  in quello che pareva un profondo cubicolo sotterraneo. Il suo volto e d i suoi capelli,di cui andava tanto fiera,erano sporchi di terra.Marina vide la cugina passarsi  con rabbia  la mano sugli occhi gonfi di pianto  e la sentì borbottare  con rabbia.Poi l' immagine svanì .Marina  si rivolse ad Alyse"Ma e' terribile!". La Dama la incitò a continuare. Marina seppur controvoglia,invocò un altra visione .Il globo a forma di specchio ricomparve e l' immagine di Ortensia sostituì  Fiamma. La ragazza stava animatamente chiaccherando con qualcuno  di cui Marina però non riusciva a vedere la presenza .Nonostante  la ragazza fosse immersa in una penombra ed i suoi abiti fossero sporchi e laceri almeno Marina notò con gioia che non era ferita  e  che sembrava felice."Oh almeno lei! Per fortuna e' riuscita a fuggire dagli orchi!Chissa' quanto ha sofferto poveretta!"Alyse s 'intromise nei suoi pensieri" Nemmeno riusciresti ad immaginare quanto!Ora vai avanti"Marina ubbidì.Presto l' immagine di Ortensia fu sostituita da quella di Ariel.La ragazza stava osservando  con  curiosita' uno strano marchingegno metallico a forma di sfera e fece per toccarlo prima che una voce burbera le dicesse"Non toccare niente ragazza!Pulisci!"Ariel sbuffo' sconfortata e riprese in mano uno strofinaccio."Ma dove e' capitata mia sorella?!Di solito non pulisce nemmeno la sua collezione di calciatori..". L' immagine tremò  e svanì .Marina fissò Alyse pretendendo una risposta che  però non venne.Dopo  qualche istante di silenzio Marina decise di porre la domanda che le  stava più a cuore "Ma adesso che ho ottenuto il mio Cristallo..come farò a sapere quand e' il momento di riunirmi alle altre per sconfiggere l' Oscuro Signore?"Alyse la guardò con una strana espressione"Te lo comunichera' lui stesso.Eraylyon deve entrare nella Citta' delle Ombre  per impossessarsi della sua Spada. Solo allora,quando il ragazzo elfo avra impugnato Alyosh ,tutti i Cristalli entreranno in legame e si chiameranno l' un l' altro.Ovviamente tutte sarete già entrate in possesso del vostro potere". Marina la guardò stupita"Cioe' vuol dire..che finche' non arrivera' quel momento ,posso fare ciò che voglio?". La Dama acconsentì con il capo.Marina sorrise entusiasta"Oh che bello!Questo vuol dire che posso attendere la chiamata  nel Villaggio degli Gnomi! Mammola ed Abete saranno felicissimi di rivedermi!".Marina notò l 'espressione triste che avevano assunto gli occhi cristallini di Alyse. Si senti mortificata"  Non volevo dire che qui mi son trovata male ,anzi!Sei stata una brava insegnante ed un ottima amica!"Alyse sorrise tristemente"Non preuccuparti Marina..non ero triste per le tue parole.So che il tuo cuore e' sincero e puoi raggiungere gli gnomi anche in questo  preciso istante se lo desideri..e' solo..non ti dispiacerebbe lasciar perdere  e  rimanere qui finchè il Cristallo ti chiama?". Negli occhi della donna si scorgeva ansia,dolore e invidia?Marina rimase sbalordita.Alyse  lo notò e  si riscosse con rabbia"Sono una stupida scusami!Tu devi seguire la tua strada come io ho deciso la mia tanto tempo fa.Perdona le mie parole.Puoi andare da Mammola ed Abete".Marina la guardò  stupita poi l' abbracciò"Hai fatto tanto per me !Non ti dimenticherò mai!"Alyse la abbracciò commossa."Ora vai"le disse e la ragazza,raccolte le sue poche cose,se ne andò.

 

Arrivò al Villaggio degli Gnomi in metà giornata e con estrema facilita'.Gongolando felicemente   la ragazza entrò nel villaggio entro sera .La prima persona che  incontrò fu Mammola che spazzava con rabbia il cortile borbottando irata .Marina le corse incontro ed  ,abbracciandola, la alzò da terra"Ciao  Mammola sono tornata!"urlò la ragazza contenta.La gnoma  lasciò cadere  la scopa spaventata poi appena  la vide la abbracciò a sua volta"Oh bambina mia sei tornata!Hai trovato il Cristallo!Sappiamo quello che e' successo  nella foresta!Quel  vile mascalzone!".Marina rilasciò la gnoma che  la guardò contrariata"E quel sciocco di mio marito ha deciso  che deve essere tenuto bene! A  pane  ed acqua lo terrei se fosse per me.."Marina sussultò "Dreven..e' qui?!Siete riusciti a catturarlo?!"Mammola la guidò verso la sua stanza  aggiornandola sugli ultimi particolari."Quando  ci hai chiamato con il talismano,  abbiamo capito che eri nei guai e siamo corsi ad aiutarti.I nostri giovanotti sono riusciti a catturare quel salame oscuro come si cattura un cinghiale particolarmente forte e particolarmente stupido.Ora lo teniamo rinchiuso in una stanza poco lontano  dalla tua. Abete,quel sciocco,pretende che venga trattato bene..che rabbia!"Marina fermò  ad un tratto la vecchia amica"Voglio andare a trovarlo!"decise di punto in bianco.Mammola inciampò sulla gonna e si fermò di botto"Andare..a trovarlo?!Marina ma sei impazzita?Quell' uomo voleva rapirti!". Marina frugò nella sua veste bianca  finche' non trovò il suo Cristallo. Mammola sussultò quando Marina glielo mise sotto il naso"Ora ho il Cristallo!Sono piu' potente di lui!"Mammola  inaspettatamente le fece una riverenza"Come desiderate Signora.Dreven e' stato legato e ,grazie ad una pozione, non puo' utilizzare il suo potere di ghiaccio.Deve prenderla ogni cinque ore."Marina fece  rialzare l'  amica"Non pretendo di essere riverita come una regina Mammola!Sono sempre io!". La gnoma la guardò con espressione stralunata"Ma prima eri solo una bambina curiosa ed intelligente,ma senza alcun potere,ora sei un iniziata alla magia dotata  di uno dei quattro Cristalli  degli   Elementi!La veste bianca  parla chiaro!"Marina si guardò il vestito   ,poi tornò a rivolgere i suoi occhi alla gnoma senza capire"La mia veste?"Mammola assentì con il capo"Si e' la veste di chi ha superato una grande prova"Marina senza volerlo rabbrividì pensando a quanto aveva sofferto  per ottenere il Cristallo.Poi,visto che Mammola la guardava con un espressione deferente e commossa  si affrettò ad aggiungere"Ma io voglio essere trattata come prima! Nulla e'cambiato in me!Ed ora andiamo da questo Dreven  che voglio fare quattro chiacchere".Mammola assentì e la condusse in una piccola stanzetta.In un angolo ,su una sedia,era seduto Dreven saldamente legato e,noto' con stupore Marina,ferito. In piedi con un libro in mano stava Abete.Mammola entrò come una furia e tolse il libro dalle mani del marito"Che cosa stai facendo sciocco che non sei altro?!"Abete la guardò altrettanto furibondo"Leggo!Non pretenderai che mi annoi tenendo d 'occhio un prigioniero assolutamente innocuo!"Mammola urlò con quanto fiato aveva in gola"Innocuo hai detto cervello di pigna che non sei altro?!Il tuo prigioniero innocuo non e' altro che uno dei Quattro Dormienti delle Tenebre!!"la gnoma pareva su punto di scoppiare .Dreven guardava divertito da uno gnomo all' altro mentre i suoi occhi brillavano di scherno.Marina decise d intervenire"Basta bisticciare voi due!Ora,se non vi dispiace,vorrei parlare con il prigioniero,da sola". A Mammola caddero le braccia dallo sconforto.Abete aprì la bocca dalla sorpresa"Marina tu qui?Sei già tornata?!Hai gia' ottenuto il Cristallo?". Mammola gli affibbiò una gomitata ed un calcio.Abete sobbalzò e fece  per tirarle le trecce.Marina li guardò con uno sguardo carico di  disapprovazione"Si  l 'ho ottenuto.E non ho paura di mostrarlo a lui!Ed ora se non vi dispiace..."Abete s' apprestò ad ubbidire strascinandosi dietro  la moglie recalcitante.La ragazza la sentì sbuffare e rimbrottare contro il marito per tutto il corridoio.Scuotendo  il capo, la fanciulla si voltò verso il prigioniero. Dreven rideva  "Cos' hai da ridere?!"gli chiese Marina con uno sguardo carico di disprezzo .Il prigioniero chiuse la bocca senza però smettere di sorridere"Ah e così sei diventata potente Piccolo Cristallo.Peccato però che per le altre non sia così!A quanto ne so una e' prigioniera nel Picchio Infuocato,un altra e' in balia degli orchi che la stanno trasportando   nella Rocca   del mio padrone, mentre l' ultima non siamo riusciti a catturarla  ma e'solo questione di tempo temo.."Marina per la rabbia strinse i pugni"Dici il falso!Io le ho viste!E stanno bene!".  Stanno tutte bene tranne Fiamma.Lei e' ancora prigioniera purtroppo.Ma non  voleva dare soddisfazione al nemico mostrandosi debole.Dreven parlò ancora con  voce carica di disprezzo"E così stai imparando ad usare il tuo piccolo Cristallo dolce Marina?Ma non hai nessuna possibilita' contro il potere del mio Signore!Non sei altro che un granello di sabbia contro una possente montagna!". L' uomo sussulto' per via delle ferite e Marina,nonostante il disprezzo che nutriva per lui,gli fu subito accanto."Sei ferito"costatò la ragazza.L' uomo la guardò con odio"Beh e a te questo non deve importare.."Marina lo guardò  testarda"Si che m' importa.Sei un mio nemico ed un mio prigioniero, ma non voglio che tu soffra!". Il giovane uomo la guardò con scherno"Il tuo prigioniero eh?Ed il popolo dei gnomi e' il tuo popolo forse? Ma che dolce e misericordiosa reginetta!"Marina non lo badò e ,tirando fuori il Cristallo,immaginoòche un flusso d 'acqua guarisse le ferite dell' uomo.Questi,appena l' incantesimo cominciò ad operare in lui,sussultò sorpreso ed inorridito."E'davvero potente.."costatò .Marina si sedette  e lo guardò negli occhi"Siamo due facce della stessa medaglia.Chi sono  i  Dormienti delle Tenebre?So che siete legati a noi in qualche modo, ma non ho ancora capito quale!"Dreven le rise in faccia poi però s 'accinse a raccontare"Sei una fanciulla intelligente! Noi siamo stati creati dall' Oscuro Signore proprio  per contrastare il vostro potere e proteggerlo. Io sono il ghiaccio,la parte negativa dell' acqua,Gruten e' l aridita',la negativita' della terra, Hurg e'  la collera,la parte negativa del fuoco, mentre Kisch e' il vento che reca con se' la morte ,la parte negativa dell' aria.".Marina mormorò "Ma il ghiaccio non e' del tutto malvagio..non come gli altri   in cui non c' e' nulla di buono.". Dreven la guardò inorridito."Non puoi pensare questo mocciosa!Hai capito?!Io sono il più forte  dei Dormienti!Io ,hai capito?!". La ragazza lo guardò con espressione strana ed alzatosi , si allontanò.Prima di chiudere la porta sentì  la voce irata di Dreven che  gli urlava contro"Non riuscirai mai nel tuo progetto ,Cristallo!Mai, hai capito?!".Marina s' allontanò  decisa ad non udire altro.

 

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Capitolo 26
*** Capitolo 26- Fuga nella notte ***


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Marina andò  ogni giorno nella stanza di Dreven e lo costrinse a parlare con lei. Il Dormiente delle Tenebre all' inizio fu molto aspro ed intrattabile, via via che    i giorni passavano però , Marina notò che malgrado tutto cominciava a presentarsi sotto una luce diversa . Innanzitutto la ascoltava interessato e  non denigrava più gli gnomi  che entravano nella sua stanza per costringerlo a bere la sua disgustosa pozione per annullare i suoi poteri. La ragazza trovò il coraggio di ordinare a  Abete di slegargli le mani e di  permettergli  di passeggiare ,almeno un oretta al giorno, per le vie del villaggio. Abete  ne fu terrorizzato.A Mammola questa nuova storia non andò giù per niente. Il fatto che l' uomo fosse molto più gentile con lei e non tentasse di sfiorare Marina nemmeno con un dito ,non sembravano tranquillizzarla minimanente.Marina a volte rideva, a volte sbuffava come una bambina capricciosa,a volte s' infuriava. Niente. Almeno Abete ,anche se tremava ancora molto ogni volta che vedeva il Dormiente e  quando veniva l' ora della passeggiata ,spariva misteriosamente, prendeva la storia con molta piu filosofia della moglie.  Almeno,pensò Marina,non osserva Dreven come se fosse una bomba pronta ad esplodere.Quella mattina Marina stava   aiutando le altre donne del villaggio a stendere il bucato. Per fortuna, dopo le prime liti con Mammola ,gli gnomi erano tornati a considerarla una di loro e non una specie di divinita' intoccabile e sacra. Mentre era impegnata a  stendere un lenzuolo particolarmente  pesante, Mammola piombò nel cortile con aria cupa."Ragazza ti devo parlare"Marina la guardò stupita ,ma decise di seguire la gnoma senza discutere. Questa,notando gli sguardi curiosi delle altre donne,  si girò di scatto ed urlò "Non e' con voi che devo parlare, razza di curiosone!!"Marina si girò di scatto e fissò l' amica preuccupata"Mammola stai calma!Va tutto bene!". La gnoma la guardò furente"No che non va tutto bene!Va tutto a rotoli!"Marina la fissò stupita, ma decise di seguirla senza obbiettare. Appena giunsero  nell' ufficio di  Mammola ,la gnoma fece cenno a Marina d 'entrare"Entra ragazza!". A quelle parole la fanculla arrossì di rabbia e di vergogna.Cosa aveva mai fatto per meritarsi un simile trattamento?!Non era  una bambina disubbidiente!.Appena Mammola si fu richiusa la porta alle spalle,  puntò gli occhi penetranti su Marina ,poi,notando un movimento poco lontano e localizzando il marito, urlò "Eh tu!Fuorii!!Vai da..da il prigioniero!"Marina sbuffo:quand e' che la gnoma avrebbe imparato a chiamarlo con il  suo vero nome?"E tu non sbuffare!"disse rivolta a Marina.Poi tornò a parlare con il marito che si stava fiondando verso  la porta,ostacolato però da tutti i libroni che reggeva tra le braccia."Che robaccia e' questa si può sapere?!"chiese Mammola contrariata  aprendo il libro  intitolato "Fiori di magia"Abete  si fermò di botto ed arrossì"Volevo..volevo insegnare a Dreven il giardinaggio.Oramai  io sono vecchio e sono pieno di reumatismi..Tu non mi vuoi mai aiutare ed  il giovanotto s 'annoia e ho pensato.."l' urlo di Mammola destò mezzo paese"Fuori!!!Disgraziato!!Insegnare ad un criminale delle tenebre il giardinaggio!"e ,lanciando i volumi addosso al povero marito che se la svignava alla meno peggio ,la gnoma si sbatte' la porta alle spalle ed asserì con aria cupa"Sono stanca di questa storia!""Tu!"disse indicando Marina che si era messa  un po' più dritta senza volerlo"Devo parlarti.Ovviamente non sei molto più savia del mio povero marito rimbambito se credi che quello che stai facendo portera' da qualche parte" Marina,rossa in volto, la fissò senza comprendere"D..Dreven.."annunciò Mammola con aria cupa.Marina la prevenne esasperata impedendole di parlare"Oh ancora questa storia Mammola!Dreven sta diventando buono!Gli ho fatto capire molte cose  che non sapeva!Puoi fidarti di lui !Non e' più così malvagio,ora!"Mammola  sbuffò sonoramente"Oh si sta diventando buono!Ma non capisci che questo e' un male?!" Marina la guardò accigliata"Perche' dovrebbe essere un male scusa?!Sta passando dalla nostra parte e'..e' un alleato in piu'! E sono sicura che e'sincero!Me l' ha detto il mio Cristallo nel caso non ti fidassi di lui o della mia opinione!". La gnoma rise cupamente"Oh mi fido del tuo Cristallo Marina!E vedo che quell' uomo e' cambiato totalmente in pochissimo tempo .Anche troppo per i miei  gusti..Non mi piace il modo in cui passeggiate in giardino" la fanciulla scoppio' a ridere"Oh Mammola!Ma deve pur prendere  un po' d' aria poveretto!Sempre chiuso in quella stanza !"ma s' interruppe vedendo l' espressione della gnoma"Oh non e'quello il problema.E' il modo in cui ti guarda.Si sta innamorando di te Marina!" . La ragazza la guardò stralunata  poi scoppiò a ridere. Ma la sua risata appariva un pò insicura"Innamorando?!Ma dai Mammola  non esagerare!"ma la gnoma aveva alzato la voce"Ma possibile che tu non ti accorga di nulla?!Tu gli stai sempre attaccata, lui  si fida ciecamente di te,gli brillano gli occhi quando ti vede!So riconoscere un uomo innamorato ragazza e lui lo e'!E presto decidera'che e' venuto il momento di dichiararti i suoi sentimenti! Tu cosa farai allora Marina?"la ragazza cercò di sdrammatizzare"Non succedera'..e se dovesse accadere lo interromperò .Ma dai Mammola!Non s' innamorera' di me!" . Ma la voce della gnoma si fece ancora più alta"E perchè no?!Tu gli hai dato qualcosa che nessuno si era mai  azzardato a pronunciare in sua presenza.Amore .Lo so che non gliel' hai donato in quel senso, ma lui,che  non ha mai conosciuto quel sentimento ,ora lo vive interamente.E pretenderà il tuo amore in cambio.E se tu non lo vorrai?Chissa', potrebbe anche rapirti e costringerti a sposarlo.In fondo lui e' una creatura del male.."Marina la guardò seriamente"Dreven..e' l' uomo del sogno?"domando' a bruciapelo.La voce di Mammola  si fece ancora più alta"Non parliamo dell'  uomo del sogno adesso!"Marina si riscaldò'"E quando allora?Quando Dreven mi avrà rapita ?!Ma che sciocchezze Mammola! Sto solo cercando  di vedere se riesco a combattere il male con il bene!E sono sicura che Dreven non s' innamorerà di  me!".  La sua voce s 'addolcì notando che la gnoma era quasi scoppiata in lacrime"Dai Mammola non ti preuccupare .Ti stai solamente sbagliando.Andrà tutto bene.."Mammola tirò rumorosamente su con il naso . Marina l' abbracciò con fare rassicurante poi se ne andò.

 

Era appena calata la sera quando  Marina decise di accompagnare Dreven nella sua passeggiata notturna. Appena l 'uomo  la salutò calorosamente la ragazza ripensò alle parole di Mammola.E se fosse vero? E se si stesse realmente innamorando di me?"Non m’ importa gli esponerò il mio progetto comunque" pensò decisa . Erano giorni infatti che ripensava ad una strana idea che le era venuta in mente ,proprio grazie ai progressi ottenuti con Dreven.  Forse,dopotutto,avrebbe anche potuto funzionare..i due si fermarono ben presto in un ponticello  a rimirare la luna che si rifletteva dolcemente nell' acqua cristallina e silenziosa. "E' così bello qui!Non pensavo che esistesse qualcosa per cui valesse la pena di vivere..questo prima di conoscerti.."sussurrò Dreven. Marina si voltò stupita verso di lui. Poi  prendendo il coraggio a due mani,  decise di parlare "Dreven...tu mi hai parlato della Rocca di Krisdrack e dei suoi passaggi segreti...mi hai detto tutto?"l' uomo la guardò stupito mentre un ombra di dolore gli oscurava il volto"Si ti ho raccontato tutto quello che so , ma perche vuoi parlarmi ancora  di quel luogo orribile? Li non ho conosciuto altro che odio e disperazione"la ragazza lo guardò con gli occhi che brillavano"Ho un progetto  che mi tormenta da quando tu sei cambiato grazie al mio aiuto..voglio recarmi alla Rocca.Voglio parlare con il tuo padrone . Forse posso farlo ragionare..forse non e' necessario combattere.."Dreven la guardò come se fosse impazzita e l 'afferrò per le spalle con delicatezza, ma fermamente"Sei impazzita?!Lui non cambiera' come ho fatto io..ti fara' imprigionare..od uccidere..ed il Cristallo d' Acqua non ti sarà di nessun aiuto contro i suoi poteri! Cadrà nelle sue mani dopo la tua morte..o tu glielo darai affinchè la smetta di farti soffrire!"Marina lo guardò contrariata"Ma si può sempre tentare!Sono sicura che ci riuscirò! Ho fiducia nelle mie capacità.E so di potercela fare!"Dreven la strinse con più fermezza"Io non voglio perderti Marina!Te lo impedirò con tutte le  mie forze!Tu sei stata l' unica  persona che mi ha dato tanto! Ed e' riuscita a farmi conoscere  l'amore!"sollevandole delicatamente il viso verso il suo fece per sfiorarle le labbra con un bacio, ma la fanciulla spostò il suo viso, ad un tratto terrorizzata."Perchè non vuoi baciarmi Marina?Io ti amo!Volevo dirtelo da molto tempo!Ti suplico, resta con me!Non commettere questa follia.Potremo essere  felici insieme. E se poi lo desidererai potresti anche sposarmi.Potremo vivere tranquillamente qui ed Abete potrebbe giocare con i nostri bambini mentre Mammola farà loro da nonna!" sussurrò Dreven con ardore, gli occhi che brillavano .Marina spalancò gli occhi azzurri  esterefatta."Ma io vengo da un altro mondo!Non posso sposarti  nemmeno se lo volessi!"Dreven la guardò addolorato e non rispose per molto tempo.Poi si decise  a parlare.E lo fece con voce roca"Va bene.Capisco.Ma ti prego ,se non vuoi ricambiare il mio amore, almeno ascoltami e non fare sciocchezze!"Marina  si girò verso di lui.Non le  piaceva illuderlo, ma non le andava di vederlo soffrire per causa sua. Del resto aveva cercato solo di fargli del bene! Non voleva  farlo star male!Ma  il fatto che lui si potesse innamorare di lei non l' aveva neppure sfiorata.."Va bene non farò niente .Quanto al tuo amore...Ci penserò su te  lo prometto."' L’uomo le sorrise,un sorriso dolcissimo .Poi la baciò delicatamente sulla fronte scostandole i riccioli castani..Marina,dopo averlo accarezzato  a sua volta  sul viso, s 'allontanò   tristemente, ma ben decisa ad andare a fondo con il suo piano a discapito di quanto aveva promesso.

 

 

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Capitolo 27
*** Capitolo 27- Colei che ritorna ***


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La notte  era già calata del tutto nel Villaggio degli Gnomi e la luna era  nascosta dalle nuvole quando Marina,avvolta in un mantello e con una sacca in spalla ,s' allontanò furtivamente nella notte .Riuscì a fuggire dal villaggio  con estrema facilità dato che gli abitanti  erano tutti profondamente addormentati.La ragazza raggiunse ben presto  il folto del bosco e,aprendo la sacca, estrasse  il suo Cristallo. Il silenzio l 'avvolgeva inpenetrabile e l' unica luce  che rischiarava la densa oscurità era quella della pietra."Dammi una visione della strada da percorrere e preservami dal male che trovero sul mio cammino!" sussurrò la fanciulla con un pizzico  di ansia nella voce.Dalla punta del Cristallo partì  un raggio azzurrino  che si fermò poco lontano da lei."Tu sei la mia guida.Bene andiamo allora!"e,rimessasi il sacco in spalla e  il Cristallo in tasca procedette  il suo viaggio nella notte. A quanto le aveva detto Dreven nei loro colloqui , la Rocca del  nemico non era molto lontana  dal luogo dove Alyse si era nascosta proteggendo se stessa ed il Cristallo d 'Acqua. Distava appena tre giorni se si procedeva di buona lena come lei intendeva fare.Del resto metà strada la conosceva anche se l aveva fatta scappando da Dreven  aggrappata ad un unicorno bianco..passando per i territori della Dama del Lago la ragazza sperò ardentemente che  la sua maestra non percepisse la grande scioccezza che stava compiendo e che soprattutto non tentasse di fermarla. Da una parte Marina sapeva di aver deluso tutti fuggendo così alla chetichella e se ne sentiva amaramente in colpa : erano stati così buoni con lei!Soprattutto il povero Dreven al quale aveva giurato di lasciar perdere il suo progetto. D 'altra parte però voleva tentare."Accidenti se sono riuscita a cambiare Dreven perchè non posso  cercare di parlare con   l’Oscuro Signore?!Lo so che nei miei libri non trovi mai un compromesso, ma del resto nessuno  ci ha mai tentato!Magari non e'cattivo come sembra!"ripetendosi nella mente  questa frase mille volte al giorno la ragazza  trovava la forza di andare avanti nella sua scelta . E dopo tre giorni giunse nella terra del nemico.

 

Morween era seduto pigramente nel suo trono d 'acciaio. Era molto contrariato con i suoi servi. Le notizie che gli erano giunte non gli piacevano neanche un pò .Tutti i Cristalli gli erano scivolati dalle mani come acqua ed inoltre una delle ragazze era  già entrata in possesso del   suo Cristallo!Infine,come se  tutto cio non bastasse,  il più potente dei suoi servi si era fatto catturare come uno stupido  da un branco di gnomi armati di soli randelli!!Dannazione, era circondato da perfetti incapaci!Improvvisamente una scarica di energia pura lo fece rabbrividire..aveva già sentito quella particolare energia in passato  e la detestava...perchè lo faceva soffrire.Perche quell' energia pura era  collegata al ricordo degli occhi di lei che,dura e spietata seppur persa nel suo amore, lo aveva tradito ed intrappolato..lei..quante volte, dopo quell unica notte d 'amore trascorsa l' una tra le braccia dell' altro l 'aveva pensata,quante volte poi era uscito  nella notte nel tentativo di trovare il suo nascondiglio celato chissà dove da una magia arcana  con l' intenzione di parlarle,di rapirla se non lo avesse voluto ascoltare,e di condurla nella Rocca dove avrebbero potuto essere felici!"Invece no..lei ha scelto una causa più pura!Cosa c' era di più puro e meraviglioso del nostro amore?"pensò con rabbia..ed ora quella forza si stava avvicinando lentamente ma inesorabilmente verso la sua dimora .Morwwen  rise"Piccola stupida!Credi forse di porter sconfiggere il Principe delle Tenebre da sola?!Ti credi potente ora che hai trovato il tuo Cristallo?"..Avrebbe fatto vedere a quel Cristallo cosa voleva dire cercare di sfidare il Sommo Signore del Male.L' avrebbe distrutta  dopo mille atroci sofferenze così si sarebbe vendicato del male che Alyse gli aveva fatto"Cosi lei piangerà per la sua discepola come io ho pianto per la fine del nostro amore". Lentamente la porta si aprì ed entrò un orco distogliendolo  dai suoi pensieri. La creatura tremava visibilmete ."Signore.Uno dei Cristalli e' qui!La catturiamo?"Morween sorrise con malvagità "No.Lasciala venire  con calma..Voglio divertirmi un po' con lei prima di ucciderla con le mie stesse mani!"L' orco si richiuse la porta  alle spalle con un lieve inchino e un sospiro di terrore e l 'Oscuro Signore attese l' arrivo del piccolo Cristallo assaporando  la dolcezza della vendetta.

 

Marina si stupì della desolazione affascinante di quella terra . Non era orribile o ripugnante come se l era immaginata .Tutto ciò che la circondava trasmetteva nel  suo animo  un senso di decadenza e dolore;.dai rami scossi malinconicamente dal vento,all’ erba che cresceva pallida . Il suo sguardo spaziò sulla Rocca di Krisdrack . Nei suoi incubi era stata certamente  più terrificante. Era  si un castello inespugnabile certo,ma tutto l 'insieme  dava un senso di malinconia ,non il terrore puro che Marina si era immaginata di provare.Eppure tutti ne parlavano con un tale orrore..."C' e' qualcosa di sbagliato!Lo sento ma non riesco a capire cos' e'!" . Riscuotendosi da questo nero presagio, la ragazza procedette  la strada a fatica mentre le nubi,perennamente presenti,s' addensavano all' orizzonte.Giungere all' interno della Rocca fu fin troppo facile.  Il fatto che qualcosa non andasse si fece sentire ancora con più forza..in giro non c 'era nessuna creatura agghiacciante pronta a balzarle addosso"E' molto strano"pensò la fanciulla  mentre il vento la faceva rabbrividire ."Sembra più una dimora abbandonata che un regno del male"pensò sbalordita.

 

 

I suoi passi risuonavano silenziosi su pavimento di pietra. La luce guida giunse,dopo molte svolte  che sfinirono le gambe della povera ragazza ,di fronte una porta nera battuta  in ferro . Li si spense. Con  il cuore in gola  decise di entrare"Forza Marina non puoi mollare tutto adesso!"disse a se stessa nel tentativo di farsi coraggio. Appena entrò nella stanza  buia  desolata ,dapprima non vide altro che oscurità poi  notò un giovane  seminascosto nell' ombra seduto su un trono decorato con spine d’acciaio. Aveva più o meno vent 'anni  ."Dov e' il Signore delle Tenebre?"chiese in tono di sfida estraendo il suo Cristallo e facendolo brillare di tutto il suo potere. Il giovane scese dal trono con fare indifferente .Il suo sguardo era cupo ed ostile."Sono io.E tu sei uno dei Quattro Cristalli degli Elementi?Una delle piccole ragazze venute  a minacciare il mio regno? Mi fai pena! Non puoi fare nulla contro  il mio potere piccola sciocca! Adesso le tue sofferenze e la  tua morte saranno un esempio per tutti coloro che tenteranno di minacciare ancora il mio regno!"Morween s 'avvicinò e la fanciulla nonostante la paura che l' aghiacciava, notando i suoi occhi azzurro verdi ed  i suoi capelli neri, tremo d' emozione"Com e' affascinante.."si ritrovò a pensare scioccamente .Poi si riscosse:era il nemico! E voleva farle patire chissà quali atroci sofferenze !Stava forse impazzendo?!L' Oscuro Signore creò  una sfera d' energia  viola   e  gliela scagliò contro. Marina,balzando di lato, riuscì ad evitarla per un pelo cadendo a terra.Morween rise sprezzante mentre la ragazza si rialzava dolorante.Poi,quando Marina  scostò con rabbia il capelli castani dal viso, la guardò con più  attenzione e trattenne bruscamente il  fiato."Colei che ritorna.."mormorò  appena. Marina si scostò bruscamente da lui pronta a difendersi da un  suo nuovo  incantesimo che però non venne .Al contrario lui  si  limitò  ,a guardarla  intensamente negli occhi.E Marina  a quel contatto  visivo sentì il suo cuore tremare ancora di più."Sono stata una stupida a venire qui!Devo fuggire!" penso' "Non mi resta altro che la fuga!Oh ho portato il Cristallo al Nemico!Ed ora rischio di farmi pure uccidere!" .  Giratosi di scatto verso la porta ,cercò di andarsene stringendo a sè il Cristallo con fare protettivo, ma il giovane capì le sue intenzioni,la raggiunse  , la trattenne con fermezza per un polso e la trasse a se"Non fuggire  di nuovo da me Alyse.." le sussurrò con dolcezza e  la baciò con passione sulle labbra .Marina a quel bacio  spalancò gli occhi inorridita ma poi ,lasciando cadere il suo Cristallo sul pavimento producendo un suono cupo, s' aggrappò all’  uomo che la stava baciando come se lui fosse la sua unica ancora di salvezza...appena il giovane  staccò le sue labbra da quelle di lei Marina sospirò.Morween  l' accarezzò  con dolcezza  sul volto e le mormorò"Ho atteso per così tanto tempo.."Marina si sentiva sempre più debole  e fu costretta ad appoggiarsi a lui per non cadere.. vide le immagini sfocarsi sempre più lentamente   e svenne tra le braccia dell' Oscuro Signore e lui,sollevandola dolcemente,la condusse  via.

 

Guardando la  ragazza addormentata che aveva deposto nel letto che era stato di Alyse ,Morween si sentì  confuso.Sapeva perfettamente che quella donna non era la sua Alyse ma Marina,una delle ragazze prescelte per annientarlo,ma del resto la sua somiglianza con  la Dama del Lago era allucinate.Appena  l’aveva vista   si era sentito prendere da una smania d' amore che non  l' assaliva più da tempo.Sapeva che non era Alyse, ma le aveva lanciato lo stesso un incantesimo affinche lei  s ' innamorasse perdutamente  di lui.Del resto era stato così semplice!La ragazza era potente , ma non aveva usato la sua forza!Era spaventata e si sentiva molto sciocca per essere venuta a sfidarlo prima del tempo stabilito rischiando inoltre di perdere il Cristallo e di far fallire la missione..aveva capito che il suo piano,qualunque esso fosse,era molto stupido e destinato al fallimento.  Inoltre era rimasta affascinata da lui..Era stato così semplice"Così ora potrò essere felice al tuo fianco piccola Marina. Tu mi darai quello che Alyse mi ha tolto!Ed io ti amerò ancora di più di quanto abbia mai amato lei!"poi,silenziosamente,abbandonò la stanza.Percorse con calma i lunghi corridoi che portavano alla sala del trono.Tutto intorno a lui era silenzio.Appena ebbe  varcato la soglia della stanza ,notòsul pavimento il Cristallo  d 'Acqua che illuminava  debolmente la stanza cercando di lottare inutilmente  contro le tenebre che  vi regnavano.Morwen si avvicinò ma non lo toccò.Sapeva infatti che non avrebbe potuto farlo senza  il permesso della sua padrona.Una rabbia cieca lo invase:possibile che lui avesse perso tutto per quattro pietre che  avevano  si e no la grandezza del pugno di Marina?!Possibile che quelle pietruzze fossero così potenti da distruggere la magia delle tenebre?Sempre fissando il Cristallo, l' Oscuro Signore sorrise con gioia"Ora però   sono in possesso di uno di questi  gingilli ed avrò il cuore di una delle sue Custodi.Non e' piu come  la prima volta. Avete capito?!"urlò alle tenebre ben conscio però che i Quattro Maghi dell 'Epoca del Drago non potevano ascoltarlo.Sempre sorridendo l' Oscuro Signore s' allontanò  lasciando il Cristallo a terra come una vecchia cosa dimenticata.

 

 

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Capitolo 28
*** Capitolo 28- Il Cristallo oscurato ***


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Marina aprì lentamente gli occhi mentre i contorni della stanza in cui si trovava si facevano sempre più  nitidi.Alzatosi lentamente  a sedere la fanciulla si prese la testa tra le mani:"Oh che dolore atroce!"pensò. Poi si guardò intorno e ,dal spavento sobbalzò:quella non era la sua camera!Quella stanza era di una bellezza e di una ricchezza straordinarie: i mobili erano in cristallo nero ed erano decorati con svolazzi  d'argento,così anche il letto a baldacchino in cui era adagiata. Le soffici lenzuola di seta  frusciarono attorno al suo corpo quando si mosse."Ma dove sono  capitata?Come ho fatto a finire in questo posto?!"Lentamente si alzò in piedi e con sollievo s 'accorse che tutto era più stabile. La leggera  veste bianca che Alyse le aveva donato  risplendeva  illuminata dai bagliori della luna argentea che entrava  attraverso l' ampia finestra. Marina  corse a guardare fuori e per poco non svenne:la sua vista spaziò  su una valle brulla  e desolata popolata da orchi in assetto da battaglia, troll in catene e uomini ombra e,notò la ragazza aguzzando la vista,creature che sembravano strani nanetti di pietra. Alte strida risuonarono nel cielo e la fanciulla alzando lo sguardo vide delle orrende arpie volare in cerchio.Richiuse la tenda di scatto e si sedette sul pavimento in preda alla disperazione"Sono prigioniera del  nemico!"ad un tratto la memoria le tornò e con  essa anche  il ricordo di tutto ciò che aveva fatto"Sono più stupida di Fiamma!Mi ero convinta  di poter cambiare i sentimenti dell' Oscuro Signore e di convertirlo al bene come ho fatto con Dreven, invece ora sono sua prigioniera.E là fuori ci sono eserciti di ripugnanti creature pronte a farmi a pezzi se solo tentassi la fuga!Sono una stupida!". Si mise una mano in tasca e frugò alla ricerca del Cristallo ma dovette trattenere bruscamente il fiato per non urlare: il Cristallo non c' era più!Si ricordava di avere minacciato l' Oscuro Signore tenendolo in pugno, poi  ricordava di essere caduta cercando di schivare un suo incantesimo mortale e poi.."Non riesco a ricordarmi!Accidenti!Sono una sciocca, ho fatto fallire la missione!!"e scoppiò in lacrime. Ad un tratto la porta della sua stanza  s’aprì dolcemente  ed entrò l' Oscuro Signore in persona. Marina cominciò a piangere ancora più forte. Morween la guardò sorpreso"Pensavo stessi ancora dormendo!Perchè stai piangendo Marina?". Il tono della  sua voce era dolce ma Marina,quando lui fece per toccarla,si ritrasse."H..hai preso il mio Cristallo vero?Sono  una sciocca!"Morwen capì che la fanciulla aveva paura di lui. Nonostante le resistenze della ragazza  , l' aiutò ad alzarzi."Devo farti vedere una cosa che  ti farà piacere"le disse, ma Marina si divincolò selvaggiamente e  si mise ad urlare"No!Lasciami, non voglio!"Morween la strinse con dolcezza  e Marina smise improvisamente di percuotergli il petto.Arrossì ,rendendosi conto che tra le sue braccia stava bene, che si sentiva al sicuro.Il cuore prese a batterle all’ impazzata.Il giovane le sussurrò all orecchio"E' tutto a posto Marina .Non ti voglio fare del male.Adesso mi seguirai con calma perchè ti voglio far vedere una cosa e poi parleremo. Hai tante cose da chiedermi vero?Ed io ne ho tante da chiedere a te!Vedi ,se avessi  voluto farti mia prigioniera  ti avrei rinchiuso  nelle  segrete della fortezza incatenandoti,non ti avrei dato questa bella camera!"Marina si scostò da lui imbarazzata ed intimorita. Poi,titubante si avvicinò alla finestra e aprì la tenda"Ma prima non c' erano tutti  quei mostri!"disse indicando la finestra.Morwen scoppiò in un allegra risata"Vuoi  dire i miei servitori!Oh no!Gli ho fatti nascondere ed ho fatto un piccolo incantesimo al castello per renderlo meno minaccioso.Per farti venire da me.Ed ora che sei qui voglio capire molte cose.Ma non voglio farti del male.Con la violenza non si ottiene nulla ,ti pare?"e le sorrise.La ragazza sorrise imbarazzata:il  suo  piano stava fuozionando!Ma perche allora il suo cuore continuava a batterle così forte?"Ah si.Se vuoi, quando torni nella tua stanza ,ci sono nuove vesti per te"Marina lo ringraziò sentendosi una sciocca e lo seguì.Morwen la portò nella sala del trono e le indicò la pietra"Quello è il tuo Cristallo "Marina  corse a perdifiato  e lo afferrò tenendolo stretto.Poi guardò il giovane"Ma potevi prenderlo!Perchè non l 'hai fatto?!"poi ricordò le parole di Alyse ed si portò una mano alla bocca. L' Oscuro Signore le fu accanto"Io non posso toccarlo senza il tuo permesso.Eppure anche se avessi potuto non  l 'avrei mai preso senza il tuo consenso"la ragazza s' alzò dubbiosa e seguì Morwen che fece apparire dal nulla una comoda sedia e la invitò ad accomodarsi mentre lui prendeva posto sul suo trono.La ragazza ubbidì sempre tenendo stretto il suo Cristallo che mandava bagliori azzurrini. "Bene Marina da dove cominciamo?Ah sì,  raccontami un po'   come sei venuta a conoscenza dei Cristalli degli Elementi"Marina arrossì e si precipitò a raccontare ogni cosa .Mentre raccontava all' Oscuro Signore la sua vita al di la dell’ arco,le sue vacanze animate dalla leggenda del Burbero Originale,il  suo interessamento che l’ aveva spinta a trascinarsi dietro le altre tre  per vedere la sua casa, come aveva capito ed accettatodi far parte di una Profezia , la ragazza  si  sentì non come una prigioniera interrogata dal suo carceriere,e nemmeno come un eroina giunta a confrontarsi con la sua nemesi ,ma semplicemente come una ragazza che si stava confidando ad un amico.Così raccontò a Morwenn  dell’arco,di come Fiamma fosse sempre stata sgradevole con lei,delle sue ansie quando Nyenyador  aveva spiegato loro tutto,della rabbia che aveva provato   quando  la sorella di Deathl l 'aveva offesa. Finì per raccontargli perfino della terribile prova a cui era stata sottoposta per entrare in possesso del suo Cristallo.Gli parlò di tutto,tranne che del sogno ricorrente.Pensandoci arrossì.E se fosse lui l' uomo dei miei sogni?Pensò con una sorta di brivido ed eccitazione. Morween le si fece più vicino."Ora tocca a me raccontarti  perchè un giovane  voleva  conquistare tutta questa terra e perchè quattro maghi gliel abbiano  impedito"e così Marina venne a sapere che  Morween era  cresciuto  nella casa di uno dei quattro maghi, il Mago del Vento, il quale l' aveva sempre maltrattato ed accusato di non essere un mago  brillante."E così ,appena cresciuto, mi son messo a studiare sodo e sono giunto al progetto di  unificare sotto il mio regno tutti questi staterelli ignari delle tradizioni altrui.I popoli non si conoscono Marina!Ognuno vive nel suo piccolo mondo legato a tradizioni oramai obsolete.Non conoscono la magia ne il sapere!Se conoscono qualcosa e' solo relativo al loro villaggio.Così ho esposto il mio  piano alle creature della notte ed  le ho fatte divenire mie servitrici . E poi nel mio intimo volevo mostrare a quel vecchio  che io amo il potere e so gestirlo.Voglio fargli provare cosa vuol dire non essere liberi, ma soggetti al potere altrui.."lo sguardo di Morween si fece molto triste"Ma e' terribile!Non e' giusto!"riuscì a sussurrare Marina.Il progetto di Morween era sbagliato ma anche  ciO che avevano fatto a lui i quattro maghi .Per un attimo Marina  non seppe più quale parte era nel torto,da quale parte fosse giusto stare. Poi tornò a rivolgere i suoi  occhi  al volto del giovane…era così vicino..ad un tratto Morween s 'alzò. "Beh penso di averti detto tutto"Marina si alzò a sua volta e,afferrandolo per una manica della veste, gli disse"Voglio.rimanere qui.Per imparare.E per capire"poi ,quasi senza rendersene conto ,le sue labbra si posarono delicatamente su quelle del giovane. Lui la strinse a sè  e si  baciarono con passione.A Marina girava la testa"Che cosa sto facendo?!Sto baciando l' Oscuro Signore!Il nemico !Sto tradendo tutti coloro che credono in me!E non mene importa..voglio solo stare con lui.."appena le sue labbra si staccarano dalle sue ,Marina si strinse all' Oscuro Signore..all' uomo che aveva capito d' amare.."Io..non so più quello che faccio.."sussurro'.Morween le passo' delicatamente una mano fra i capelli."Ti amo Marina. Sto bene con te.Sei l’ unica che mi abbia mai ascoltato veramente da tanto tempo"la giovane si strinse a lui"Anch' io ti amo!"gli disse stupendosi   delle sue parole. Il Cristallo d 'Acqua,abbandonato sulla poltrona,s' oscurò e si spense.

  

 

Era già da  parecchie settimane che Marina si era stabilita alla Rocca di Krisdnack .La fanciulla aveva ben presto cambiato la bianca veste  donatale durante la prova  da Alyse con un abito leggero di seta .Gli abiti che  Morween le aveva regalato erano meravigliosi .Erano tutti della più fine seta,preziosamente decorati. Marina,sebbene non fosse mai stata vanitosa ed avesse sempre preferito i libri  agli abiti, aveva finito per provarli tutti.Solo un abito,il più bello di tutti in seta nera decorato con dei decori d’ argento era rimasto in fondo  all 'armadio.Marina non se la sentiva di indossarlo"E' troppo bello.Troppo importante "quando pensava a queste parole,non  riusciva a spiegarsele.Sapeva solo che non era ancora giunto il momento di portarlo.Morween gli insegnò molti incantesimi durante le loro lunghe ore trascorse assieme  e le aveva spiegato molte cose.La ragazza infine aveva capito da che parte stare.Anche se a volte  veniva presa da un dubbio atroce .Era giusto stare dalla parte di Morween?Ma subito scacciava quel pensiero  molesto  e si rispondeva che con lui stava bene e non voleva abbandonarlo per nulla al mondo.Da quel bacio il loro amore era continuato,c' erano stati altri baci ,altre  carezze,ma nulla di più.Anche quella sera ,prima di accompagnarla nella sua stanza, Morween l 'aveva guardata intensamente.Marina ,mentre s' infilava la camicia da notte osservò il suo Cristallo abbandonato in una sedia.Da quando era giunta alla Rocca non sfavillava più come prima sebbene le permettesse di continuare a sfruttare appieno i suoi poteri.Con gli insegnamenti di Morween era notevolmente migliorata.Del resto  lui era un mago potente. E lei lo amava..Con stizza e sorpresa  pensò chei suoi baci e le sue carezze non le bastavano più.... voleva diventare sua..Come guidata da un altra entità  la ragazza si tolse la camicia da notte e si diresse verso l' armadio.Sapeva che cosa stava cercando.Appena le sue mani toccarono la liscia seta dell' abito nero rabbrividì di gioia.Era giunto il momento di indossarlo!Appena la liscia veste  le aderì al corpo Marina si diresse verso  lo specchio.Aveva l' aspetto di una regina"La sua regina"si ritrovò a pensare.Poi,uscì dalla stanza ignorando il suo Cristallo che aveva cominciato a mandare tenui bagliori d’ avvertimento. Appena fu di fronte alla sua porta entròsenza alcun timore .Morween indossava una veste da camera nera e ,appena la vide,la guardò sorpreso.La ragazza si sfilò la veste nera  e rimase nuda davanti ai suoi occhi."Voglio  essere la tua regina stanotte" sussurrò dolcemente.Il giovane  le si avvicinò e baciandola,la condusse verso il letto.

 

 

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Capitolo 29
*** Capitolo 29-La sposa ***


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Fiamma  si risvegliò  alla luce di molte torce che le ferivano gli occhi socchiusi . Delle voci urlanti   le trapanavano la testa dolorosamente. La ragazza ,ancora debole,cercò di muoversi e  per poco non urlò dal dolore. La testa le scoppiava e il suo corpo era pieno di lividi e ferite. Aprendo lentamente  gli occhi vide con rabbia i Bruinidi  e gli orchi che  urlavano a gran voce litigando furiosamente tra loro..un orco  urlando rabbiosamente fece per colpire un Bruinide, particolarmente grosso e brutto. Il mostriciattolo reggeva una catena d 'oro  e la  indicava con rabbia al mostro che lo guardava furente"E' la sposa!Per Gran Capo Bruinide!"Fiamma notò con rabbia e disappunto  la catena diramarsi fino  a lei per poi risalire sul suo collo dove era posto un collare d' oro  tempestato di pietre preziose. La rabbia  la fece scoppiare: non solo l' avevano fatta prigioniera ma la trattavano pure come un cane alla catena!Alzatosi in piedi notò che  le sue mani erano libere da qualsiasi legaccio."Strano, per essere una prigioniera tanto pericolosa,non si degnano nemmeno di legarmi come si deve!"pensò con disprezzo . Poi notò i suoi vestiti ed arrossì oltraggiata.Quegli esseri repellenti avevano osato spogliarla!Per metterle adosso quell’..quell’ indecenza!Aveva disprezzato subito gli abiti che le  aveva  regalato il Burbero Originale ma questo era davvero troppo!Il corpetto che le avevano messo era fin troppo scollato ed aderente fino a somigliare ad un reggiseno,la gonna era lunga ma consisteva in un velo rosso trasparente!I piedi erano scalzi ma alle caviglie le avevano messo due cavigliere d' oro  tempestate  di rubini così come ai polsi.Fiamma si toccò la testa e sussultò inorridita quando capì che le avevano fatto una treccia.Una treccia!!!Come ad una bambina di cinque anni!!Era davvero troppo!La rabbia che l' aveva assalita le diede al forza di balzare in piedi incurante delle ferite e dei lividi. L' orco ed i Bruinide si stavano ancora scannando tra  di loro, incitati dalle loro fazioni e non si accorsero che si era svegliata ."Questo e' troppo!"urlò Fiamma con quanto fiato aveva in gola.Le  due creature si voltarono a guardarla  come se a parlare fosse stato il muro."Che c' e' prigioniera?Perche' ti scaldi tanto?"le domandò sprezzante  l’orco. Fiamma puntò un dito minaccioso contro di lui"Perche' tu lurido essere hai ..hai osato vestirmi così?!Come ti sei permesso brutto.."ma l' orco la fermò "Non sono stato io mocciosa infernale!E' stato questo sciocco amasso di pietre! Per fosse  me saresti  legata e il capo ti avrebbe già portato alla Rocca! Ma questo qui insiste che sei carina e che devi divenire la sposa del Capo Bruinide!"il Brunide che fronteggiava l' orco assentì con  il capo e dette un altro strattone alla catena"Proprio così per ciò se tu ed i tuoi orchi sloggiate alle vostre dimore dove dovreste essere da almeno mezz' ora,  potremo dare inizio alla cerimonia.Sara' ancora piu graziosa quando il capo le darà il primo bacio ."L' orco urlò sovrastando la voce di Fiamma che aveva preso a offendere entrambi"Peccato che questa mocciosa, ammasso di pietre  che non sei altro,e'  una dei Quattro Cristalli degli Elementi!E' una strega malvagia e pericolosa che minaccia seriamente il trono del nostro Sommo Signore!!!!"Fiamma oramai non ne poteva più "Volete starmi a sentire mostri odiosi?!Di queste nozze ridicole non se ne parla  proprio avete capito?!Io  sono carina ed e' questo il punto: non voglio tramutarmi in un mostro come voi e sposare un ridicolo pezzo di sasso ,e' inconcepibile !!". Il Bruinide si girò verso  Fiamma  facendo scattare  i dentini affilati in modo minaccioso"Non parlare così del Capo, sposa!Non sei ancora la moglie del capo! E non puoi darci ordini!"Fiamma,per nulla intimorita,tornò a rivolgersi  all' orco, più furiosa che mai"E non ci tengo nemmeno a finire in  un umida cella puzzolente solo perche un mago da strapazzo teme che io sia una bomba pronta ad  esplodere!Per quel che m importa può pure  prendersi tutto il regno!Io voglio solo tornarmene  in un mondo normale  con gente normale!Non qui dove  ne capitano di tutti i  colori! Adesso mi libererete,e  mi porterete dal resto del gruppo e subito!  Sono stata chiara?!"nessuno ascoltò le urla furiose di Fiamma  mentre il Bruinide   attaccava la catena ad un anello sul muro e tornava a rivolgersi all' orco  con fare minaccioso."Ci sono stati promessi molti schiavi .Ed abbiamo catturato solo questa  umana! Gli altri sono fuggiti tutti!"l’ orco gli rise in faccia"Ah li riprenderemo! Appena il capo Hurg  avra' portato questa strega dal padrone!Io ed il mio drappello  di orchi abbiamo ricevuto l 'ordine di  inseguire il resto del gruppo e di catturare anche le altre due mocciose. Percio' vediamo di sbrigarci.Se dobbiamo  fare cadere qualche testa litigando ,ammasso di sassi ,facciamolo subito.Non voglio vedermela con le Streghe dei Boschi!Altrimenti  aspetteremo il grande capo Hurg". Il Bruinide tornò a ridergli in faccia sprezzante"Io e gli altri non andremo da nessuna parte se prima  il matrimonio non viene celebrato!Chiedi aiuto a tuoi tonti troll per rapire le altre due umane!Il Grande Capo e' impaziente di sposare la donna dai capelli color del fuoco!"l' orco si fece minacciosamente piu' vicino"Il Capo eh?E dove sarebbe questo ammasso di pietre, prepotente ?L' unico capo degno di nota in questo buco d' inferno  e' Hurg!". Il Bruinide si eresse  in tutta la sua statura e ,sebbene basso, incuteva comunque un  certo terrore"Io sono il Grande Capo dei Bruinidi sciocco orco di palude strisciante!Io sono colui che sposera' la bella!"Fiamma  dette uno strattone alla catena ed agitò i pugni minacciosa"Tu non mi sposerai mai brutto  mostriciattolo!Piuttosto  sposo quel rincretinito di Learl  !Sei ancora più brutto del mago!Io voglio un  uomo bello ,ricco ed affascinante, non un ammasso di sassi stupido e maleducato!Hai capito?!"ma come al solito  le due creature la ignorarono ."Dov' e' il tuo prezioso Hurg, orco?Voglio trattare con lui il matrimonio della mia sposa.Se per lui e'cosi importante  la pietruzza colorata,  lei la trovera' per lui .E poi mi sposera' rispettando cosi  i patti!" . L' orco lo guardò con odio e non seppe cosa rispondere. Alla fine disse  a denti stretti "Non so dov 'e' il capo Hurg.Arrivera' presto  e quando entrera' da quella porta non vorrei essere in te!". Una voce dall' oscurita' fece trasalire tutti i presenti"Oh ma io sono gia qui!E sistemero quest' incresciosa faccenda! Non temete!"con uno scintillio malvagio negli occhi, il demone  Hurg emerse dalle tenebre e s' avvicinò facendo tremare  i presenti.

 

 

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