1. Mai

Sirius Black è un Grifondoro.

Sfacciato, fiero, sfrontato.

E la paura non l’avrebbe mai piegato.

Portato dai Dissennatori verso la propria opprimente prigione, Sirius Black procedeva sicuro e spavaldo, lungi dall'essere rassegnato, sentendosi superiore alla feccia rinchiusa dentro Azkaban.

Lui non sarebbe stato mai come i Serpeverde che avevano seguito Voldemort per paura.

Lui non sarebbe stato mai come coloro che adesso  lo rinnegavano, per paura.

Lui non sarebbe stato mai, pensò rabbioso, come Peter Minus.

Rimasto solo col proprio coraggio, Sirius Black sfidò con un sorriso sprezzante il Dissennatore.

Non avrebbe mai avuto paura, lì dentro. Non si sarebbe mai piegato.

E, giurò, sarebbe evaso.

Angolo dell'autrice

Ciao a tutti!!!

Ammetto che sono un po' emozionata perché ritorno a pubblicare qualcosa dopo quasi sei anni di assenza.
Ammetto anche di essere un po' arrugginita. Che dire? Questa è una raccolta senza pretese, un esperimento, il cui unico filo conduttore è la paura provata dai personaggi in momenti specifici della saga e il loro modo di affrontarla. Il loro coraggio o la loro codardia, a seconda dei casi. Spero di non andare mai OOC.

Ho iniziato da Sirius Black, scegliendo il momento in cui viene rinchiuso ad Azkaban. Ho scelto lui perché trovo davvero che abbia un gran coraggio e ho scelto quel momento perché il suo essere Grifondoro è l'unica cosa che gli resta. Chiuso in prigione, condannato per crimini che non ha commesso e macchiato dall'onta del tradimento. Il suo migliore amico morto, un altro amico che ha tradito la sua fiducia. Se quello non è stato un momentaccio per lui, non so quale altro potrebbe esserlo stato.

Sarò onesta, non so ogni quanto aggiornerò e da quanti capitoli sarà composta la storia.

Spero che vi possa piacere.

Un saluto a tutti!!

Giulia

L'angolo dell'autrice

Ciao a tutti!! :))

Allora, spinta da mancanza di voglia di aprire i libri un'inspiegabile ispirazione ecco che ho già sfornato la seconda fic. Questa volta il protagonista è Draco Malfoy che, poveraccio, secondo me è stato davvero spezzato al sesto anno a Hogwarts.

E' proprio durante l'anno che si svolge la narrazione, quando Draco sa che dovrà uccidere Silente.

Ecco, io credo che quell'anno abbia sofferto molto per i motivi che ho più o meno cercato di esaurire nel testo. Che poi, diciamocelo: aveva sedici anni. Mentre scrivevo è stato un particolare che mi ha colpita molto, un particolare su cui non mi ero soffermata mentre leggevo il libro: il padre (che rispettava tanto ma che alla fine è il responsabile di tutti i casini) in prigione, l'omicidio da portare a termine, le responsabilità, l'essere costretto a diventare Mangiamorte a sedici anni. Sedici! Non dovrebbero essere gli sweet sixteen?

Solo due note alla lettura: le parti in corsivo sono i pensieri diretti di Draco; non vi aspettate speranza o desiderio di rivincita o forza come in quella su Sirius, qui tristezza a palate. Spero di essere rimasta IC.

Ringrazio tantissimo HP_dream e NonTiScordarDiMe4 per le recensioni! :)

Buona lettura e, se avete voglia/tempo/sbatti recensite ^.^

Un abbraccio!!

Giulia

2. Mangiamorte.

Draco Malfoy era un fallito, perché non era capace di portare a termine la missione.

"Non merito di essere un Malfoy".

Draco Malfoy era un debole, schiacciato dal peso delle responsabilità verso la sua famiglia.

"Non merito l'affetto di mia madre".

Draco Malfoy era un vigliacco, perché non aveva nemmeno il coraggio di uccidersi.

"Non merito il rispetto di mio padre".

E ogni giorno la paura cresceva, lo rodeva all’interno, lo sfiniva.
Sempre più forte, sempre più dolorosa.

Gli riempiva la testa, gli attanagliava lo stomaco.
Lo soffocava alla gola, gli opprimeva il petto.
Sempre di più, sempre più forte, sempre più dolorosa.

Draco Malfoy non aveva speranza.

Non aveva scampo.

Non aveva punti di riferimento. In fondo era colpa di suo padre se ora era ridotto così.

Così, solo con le sue paure, accasciato in un bagno.

A sedici anni Draco Malfoy vomitava il suo terrore.

A sedici anni Draco Malfoy disprezzava se stesso.

A sedici anni Draco Malfoy chiudeva gli occhi pregando di non riaprirli più.

Era un Mangiamorte, ma voleva che fosse la morte a mangiare lui.