Tutti insieme appassionatamente

di Mansy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ospiti indesiderati ***
Capitolo 2: *** nutellata ***
Capitolo 3: *** Sonniferi e risse ***
Capitolo 4: *** Genitori e ragni: che il terrore abbia inizio! ***
Capitolo 5: *** Insetti giganti e gatti obesi ***
Capitolo 6: *** Non abbiamo idee e non sappiamo che mettere come titolo... '-.- ***
Capitolo 7: *** Cattivi sfigati e bambini assatanati (Fico, fa rima! :3) ***
Capitolo 8: *** Un nuovo amore <3 (Sè, tanto si sapeva che sarebbero finiti insieme) ***
Capitolo 9: *** Una piacevole sorpresa ***
Capitolo 10: *** Capitolo speciale- Fiabe che non dovrebbero esistere ***
Capitolo 11: *** In prigione! ^0^ ***
Capitolo 12: *** Fuga in grande stile B) ***
Capitolo 13: *** Fatina in bottiglia! ^0^ ***
Capitolo 14: *** Banzai!! ^0^ ***
Capitolo 15: *** Casa dolce casa! ***
Capitolo 16: *** Amnesia ***
Capitolo 17: *** Il fagotto impaurito ***
Capitolo 18: *** Libri, libri everywhere *^* ***
Capitolo 19: *** Sacrificio ***
Capitolo 20: *** Sennar passione: parrucchiera! ***



Capitolo 1
*** Ospiti indesiderati ***


Salve a tutti! Prima di lasciarvi alla vostra demenziale lettura (perché sarà decisamente demenziale) vorremmo dirvi alcune cosette riguardo al nostro stile di scrittura. Io sono Mikhael98, ma tutti mi chiamano Miky o semplicemente Mikhael. Tutto ciò che è scritto da me o detto da me sarà color viola (che è il mio colore preferito). Invece, tutto quello in blu è scritto da me, Mansy, Mans per gli amici. In arancione sono invece gli elementi che comprendono entrambe. Ogni personaggio avrà un proprio colore. Bene, speriamo di essere state chiare. Altrimenti vi arrangiate! Mans! Non essere così scontrosa! Vabbè, lasciamo stare. Buona lettura!
ATTENZIONE: Le autrici non si ritengono responsabili di eventuali problemi psichici o fisici causati dalla storia.
 
 
Quanto è comodo il divano di Mansy! Perfetto per giocare al mio videogioco preferito: The Legend of Zelda Ocarina of Time3D. Quel maledetto mostro del Santuario delle Ombre che suona quel suo maledettissimo tamburo mi rompe! Tre volte che vado lì, e tre volte che mi fa fuori! Mi arrendo e me la spasso. Suono il Bolero del Fuoco e in un attimo eccomi sul Monte Morte pronta a combinare qualcosa di sadico.
Intanto io leggo il secondo libro delle Cronache del Mondo Emerso: la missione di Sennar. Finchè non arrivo ad un punto che non mi sarei mai aspettata di trovare…
-Che porco!!!!!

-Cos’è successo?
-Sennar stava per farsi Ondine!!!
-E com’è fatta lei? E’ bella?
-Ha i capelli castani e gli occhi verdi.
Rido di gusto, mentre Mans mi guarda con aria interrogativa.
-E’ uguale a te!
Dico tra una risata e l’altra.
-Eeeeeeeeeeeeeeeh Mans, se Sennar fosse qui… io vi lascio soli!

La incenerisco con lo sguardo.
-Non è vero!! Non ci somigliamo!! Solo perché abbiamo dei caratteri simili!

-Mans, guardati meglio allo specchio!
-Bè, tu sei bionda, come Zelda!
-Sì, ma loro due non si fanno. Inoltre, il mio biondo è diverso, per non parlare del colore degli occhi.
-Miky, se sei bionda sei bionda. E secondo me si capisce che prima o poi Zelda convocherà Link direttamente nella sua stanza, e stavolta non per una missione!
-Sei orribile.
-Lo so.
Dico soddisfatta. Ci mettiamo a ridere. Finchè non sentiamo una voce.

-Ohi ohi ohi…
-Hai sentito anche tu, vero?
-Sì, ma credo sia stato il mio videogioco. Link è appena caduto dal Monte Morte.
-… L’hai fatto apposta, vero?
Sorrido sadicamente.
-Sì…
Torniamo a ridere da brave sadiche che siamo, ma quella voce dolorante ci interrompe.
-Mansy… sta volta non è stato il videogioco…
Ci guardiamo impaurite, adesso non ridiamo più. Qualcuno là fuori, sul balcone, emette gemiti di dolore.

-Andiamo a vedere!
Insicure, andiamo verso il balcone. Apro la porta, ma ci blocchiamo subito. Disteso a terra, vicino ad una gabbia rovesciata e con una sfilza di canarini addosso, c’è un ragazzo (e neanche male…) vestito interamente di verde, con un cappellino abbinato. Noi rimaniamo pietrificate.

-Oh diamine, ma tu sei Link!!!!
-Sì, sono io. E voi due dolci donzelle chi siete? E dove mi trovo?
-Io sono Mikhael, lei è Mansy, e ci troviamo nella casa della mia amica, precisamente sul suo balcone. Ma la vero domanda è: come sei arrivato qui?
Lui stava per risponderci, quando mi sentii gettare a terra da qualcosa. O meglio, da qualcuno.
-Ma che cos…
Alzai lo sguardo su colui che mi stava su di me, e non ebbi più parole.
-S-s-s-SENNAR?!?!?!?!
Lui posa lo sguardo su di me, e con voce suadente mi dice:

-Ma… oh, Ondine, sei tu… cosa ci fai qui?
-Eh?! Io NON SONO ONDINE!!!!!!!!!
Fa finta di niente e mi guarda preoccupato.
-Ondine, ma sei incinta? Non vorrei aver ucciso il nostro bam…
A quel punto non ci vedo più, e gli tiro una sberla liberandomi dal suo peso.
Certo che la mia amica è proprio infuriata, ma in fondo, sono felice. Ancora una volta ho ragione io, però, ho un dubbio.
-Scusa Sennar, so che non ti sei accorto di me perché eri occupato a corteggiare Mans, ma, tu e Ondine non vi eravate fermati in tempo?

Il suo sorriso perverso mi abbatte e la risposta ancora di più.
-Questo è quello che ha scritto Licia. Noi mentre c’eravamo ci siamo divertiti un po’…
Rido fortissimo, ma qualche altro gemito mi ferma. Mansy sta per uccidere Sennar, ma ciò che mi preoccupa sono le urla assassine provenienti dal cortile.
-Boia! Cos’altro deve succedere??!!
Esclamo. Mi sporgo dal balcone e un scena pressoché comica mi investe.
Nihal impugna la spada e cerca di infilzare Zelda che a sua volta controbatte con la magia. Sto in silenzio a guardarle, alla fine però scoppio a ridere di nuovo.
Link si catapulta in mezzo alla rissa per dividerle, peccato che ne viene coinvolto.
Allora rido ancora più forte, ho le lacrime agli occhi. Sì, sono proprio sadica.

-Ma cosa succede?
Mi volto verso il punto che sta guardando la mia amica, e scoppio a ridere anch’io. Ad un certo punto, Nihal si ferma e, guardando Link, replica:
-Ehi, ma tu sei meglio di Sennar!!
-Ehi, guarda che ti ho sentita!!!!!
Zelda, allora, in preda all’ira ricomincia ad attaccare l’altra.
-Stai scherzando?! Sennar è un bonazzo!!!!
-No, Link è molto meglio!!
Cominciano a lottare ancora più forte, e stavolta Link non si immischia.
Io invece, cerco di convincere Sennar sulla mia vera identità.
-Vuoi capire che io non sono la tua Ondine?!

-Ah, certo.
Si volta verso Miky e le dice:
-Ha battuto la testa, poverina.
Quasi soffoco per le risate. Così, Nihal e Zelda si scannano, Sennar e Mansy pure, Link sta per terra svenuto, ed io mi ritrovo in mezzo al caos, con le braccia conserte attendendo che qualcuno si accorga di me. Nessuno mi considera, troppo occupati nei loro litigi.
Allora mi giro da un’altra parte e non li guardo. Rimango impalata. No, non è possibile. Non può essere! Ti prego, fa che non ce l’abbia con me!
Navi, luccica, in mano tiene una frusta. Ha un’aria aggressiva e sadica. Pronta a torturare chiunque le capiti. Per fortuna non se la prende con me. Avanza con quel suo azzurro pallore, le due alette che vien voglia di prendere a morsi. Navi, sei il mio mito! Spero solo non voglia frustare nessuno! Ma lei si limita a gridare con un vocione gutturale e decisamente molto poco da fatina:

-PRETENDO ORDINE!
 
 
TO BE CONTINUED (Perché lo diciamo in inglese? Noi siamo italiane!) (Sì, ma l’inglese è più fico ;) )

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Capitolo 2
*** nutellata ***


Uehi! Finalmente abbiamo deciso di aggiornare!!!!!!!!! Certo che qualche recensione non ci disgusterebbe affatto… Neanche una critica…Recensite please!
Vabbè, vi auguriamo una buona lettura!
Se riuscirete a sopravvivere…Mans, perché mai non dovrebbero sopravvivere? Non lo so, ma l’idea era divertente… Che brava sadica che sei, proprio come me! Buona lettura ragazzi! (Non spaventatevi, siamo fatte così!)
 
 
Per fortuna Navi è riuscita a rimettere ordine senza frustarci… adesso ci sono Nihal e Zelda che litigano nel mio salotto, mentre io e gli altri siamo in cucina; Sennar mi sta svuotando il frigo e Link è seduto al tavolo con noi tenendosi del ghiaccio sulla fronte.
Il mio sguardo passa freneticamente da Link a Sennar, poi si sofferma su quel figo di Link, poi va su Mansy, infine guardo per terra atterrita. Com’è possibile che i personaggi di un libro e un videogioco siano in casa della mia amica?!  Nessuno ci ha ancora dato una spiegazione, sono tutti troppo impegnati a litigare, mangiare, soffrire per colpa di due donne con problemi di autocontrollo, o, nel caso della “splendida” Navi, a impugnare una frusta.
Decido finalmente di rompere il ghiaccio.
-Sentite, ma… come avete fatto ad arrivare qui?!
Mi rispondono contemporaneamente, ma con due toni diversi: Sennar (per lo più con la bocca piena) ostina un tono sensuale, Link invece cordiale.

-Ganondorf ci ha scagliato una maledizione perché volevamo imprigionarlo.
-Quel maledetto Tiranno mi ha fatto finire qui proprio quando ero sul più bello…
-Non avrei mai pensato di dover usare questa frase con una persona che non sia Miky: sei orribile…
Lui mi sorride nel suo solito modo.

-Dovresti essere delusa anche tu, Ondine.
Mi si accende una lampadina.
-Mans! Ma tu non eri proprio arrivata a leggere il pezzo in cui Sennar stava per… hai capito cosa, Ondine?

Mi fermo in tempo dal saltare addosso a Sennar, ma non per intenzioni da lui desiderate.
-Hai ragione! E tu in che punto eri arrivata nel videogioco?

-Link era caduto giù dal Monte Morte…
Il mio sorriso sadico non si notò più di tanto, per fortuna.

-Io ricordo che stavo cadendo, ma alla fine mi sono schiantato qui!
La mia teoria è giusta (come sempre d’altronde) (non vantarti troppo, Miky!)
Sto quasi per intervenire, quando il rosso apre la credenza e tira fuori un barattolo.
-E… questa cos’è?!
Io e Miky guardiamo l’oggetto con occhi sognanti.
Eccola lì, circondata da un’aura celeste, il sole la illumina come se fosse l’unico oggetto esistente sulla terra. Brilla, è bellissima, sento il suo gusto, mi lecco le labbra.
-È  la Nutella!!
Lui la guarda insicuro.
-Non ha un aspetto allettante…
-Portala qui!!!!!
Salto su.

-Il mio tesssssssorrrrrro!!!!!!!!
Con uno sguardo sadico e assassino allontano tutti tranne Mansy. Ci ritroviamo faccia a faccia.
-Mans…
Bisbiglio.
-Potremmo prenderla e fuggire, gli altri ci stanno guardando famelici. Ce la svigniamo?

Annuisco.
-Al mio tre, nello sgabuzzino. Uno, due, tre!!!!!
Velocemente andiamo sotto al tavolo, riemergiamo dall’altra parte, corriamo verso lo stanzino e ci chiudiamo dentro.

-Ce l’abbiamo fatta! Alla faccia vostra!!!!!
Urlo da dentro mentre Sennar minaccia di stuprarci insieme alla Nutella, che secondo lui è una bella donna.

-Sì, ma… Miky…
-Sì?
-Non abbiamo acceso la luce!!!!!!!!!!!!!
-Ma a noi non serve vedere, dobbiamo solo gustare!
-Ma non trovo più la chiave!!!
-Boia!!!!! Potevi dirmelo prima!!!!! Adesso come facciamo ad uscire???!!! Senti, pensiamoci dopo, mangiamoci la Nutella e poi ci preoccupiamo di come uscire. Tanto se usciamo adesso Sennar ci stupra, non che la cosa debba essere spiacevole, ma non ho voglia di perdere la verginità adesso.
-Hai ragione. (come sempre!!!!) (Non ti credere, avrò la mia vendetta!!!)
Apriamo il barattolo e iniziamo a ingozzarci.
-Ma non è che poi stiamo male?
Nel silenzio riusciamo a capirci.

-Nah!
In dieci minuti della Nutella rimane solo il contenitore un po’ mordicchiato, e le nostre pance iniziano a dolerci.
-Diamine, sto male… Devo vomitare! Mans, dobbiamo uscire di qui!
Ci buttiamo a terra e cerchiamo la chiave. Del sacro oggetto che ci permetterà di uscire e andare a liberare i nostri bisogni interiori non c’è traccia.

-Miky, credo che… dovremmo chiedere aiuto…
Dico mortificata.

-Sì, sono orgogliosa, tengo alla mia verginità, ma al diavolo Sennar e la sua fame di cibo e non dico cos’altro!!!!! Chiediamo aiuto a Link!!!!
Iniziamo a battere i pugni contro la porta e gridare aiuto allo spadaccino.
-Ehi, biondo, credo vogliano te.
-Guarda che ci sento!
-Bada almeno di lasciarmene una. Preferirei la mora.
-Razza di deficiente, noi non vogliamo farcelo!!!!!!!!!
-Penso proprio che vogliano essere liberate.
Strano. Giurerei di aver sentito una leggera nota di malinconia nella sua voce…
Faccio finta di niente e continuo a implorare di aprire la porta.

-Bene, state indietro.
-Una parola!! Qui stare indietro o davanti non fa differenza!
-Insomma, cercate di allontanarvi un po’ dalla porta se non volete essere colpite!!!
Ci spostiamo e gli lasciamo fare il suo lavoro. Con un colpo secco la porta viene sfasciata e noi siamo finalmente libere di correre al bagno. Mi ci fiondo e chiudo a chiave per paura che Sennar possa entrare. Alla fine mi libero e lascio il posto a Mans.
In piedi nel corridoio, preoccupato, c’è Link. Gli vado incontro e lo abbraccio.
-Grazie per averci liberate!!!!
Quando provo a lasciare la stretta lui però mi tiene ancora.

-Non ce di che, dopotutto è il mio lavoro salvare la gente!
Mi fa l’occhiolino scherzando ed io divento paonazza.
-Andateci piano voi due!!!! Mi sento in astinenza, se voi lo fate davanti a me impazzisco e potrei anche intromettermi!!!! Dove cavolo è la mia moretta?????!!!!!
Lo fulmino con lo sguardo e mi dirigo in cucina con l’intenzione di bere un bicchiere d’acqua, ma a sbarrarmi la strada trovo Navi.
-Ehi tu!
Mi blocco davanti alla potente fatina armata di flagello.
-Stai lontana da Link, lo stai distraendo!
Sgrano gli occhi e la sorpasso ignorandola. Stupida fatina, se prima eri il mio idolo adesso voglio pestarti!!!! Niente mi fermerà!!!!!
Finalmente esco dal bagno e raggiungo la mia amica in cucina, dove riusciamo a bere e iniziamo a chiacchierare tra di noi.
-Senti, Navi…
Sono un po’ titubante dal rivolgerle la parola, ma poi finalmente trovo il coraggio di parlarle.
-Perché giri sempre intorno alla testa di Link quando vi spostate?

-Per prendere le misur… e dove altro dovrei stare?!
-Scusa scusa, solo per chiedere…
Poco dopo, arrivano anche quelle due svitate di Nihal e Zelda.

-Per l’ultima volta: non azzardarti a dire qualcos’altro su Sennar!!!!
-Sei tu quella che deve stare zitta. Se fai ancora qualche commento su Link, non rivedrai più neanche lui!!!!
Fantastico. Si stava così bene…
Non so dove riesco a trovare la forza, ma decido di provare a dire qualcosa.
-Sentite… non credete sia il caso di smetterla?
Loro mi guardano allibite.
-Voglio dire… una preferisce Sennar, l’altra Link… mettetevi d’accordo e piantatela.
Silenzio. Penso di essere riuscita stranamente a convincerle, ma non ho neanche il tempo di finire il pensiero che Zelda mi salta addosso.

-Non intrometterti!!!!!! Link è MIO, anche se il rosso è molto meglio!!!
-Taci!!!!!!!! Solo io posso chiamarlo così!!!!!!! E poi è Link il migliore, hai capito stupida?!
-Come mi hai chiamata?!?!
Io riesco a scostarmi nell’attimo di distrazione. Niente da fare, sono come due bambine. Ricominciano a menarsi.
-Uff, niente da fare… Sennar, tu puoi fare qualcosa? Che so, addormentarle?

-Certamente, ma tutto ha un prezzo…
Mi risponde con quel suo solito sorriso sensuale e perverso. Mi trattengo dal tirargli un’altra sberla.
-Finiscila e sbrigati!!!!
Deluso, recita una litania e le addormenta, poi borbotta qualcosa.

-Peccato, di questo passo non scoprirai mai le mie doti nascoste…
Questa volta non resisto e gli metto le mani al collo, ma per fortuna Mikhael mi tira via prima che possa fargli male sul serio.
Ne esco fuori con una battuta “alla Sennar”.
-Per queste cose c’è la stanza di là!
Esclamo scherzosa, ma l’occhiataccia omicida che mi rivolge Mansy mi zittisce. Non riesce però a zittire il rosso che non si fa spaventare neanche da quell’espressione sadica che dipinge il volto della mia amica.

-Giusto, dov’è ‘sto posto? Ondine, potremmo andare lì!
Dice rivolgendosi a Mans, la quale si limita ad ignorarlo, se ne va e mi lascia sola nella cucina insieme al mago e allo spadaccino. Per un attimo ho la tentazione di prendere a calci i corpi delle due pazze, ma sono troppo buona. (Ceeeeeerto, come no…) (Ok, non l’ho fatto solo per non far brutta figura davanti a Link, ma dentro ho un animo buono!).
Inizio a non sopportare più quel bonazzo di Sennar, ogni cosa che diciamo o facciamo la collega a… qualcosa di perverso. Vado sul balcone per controllare che non arrivi nessuno, non si sa mai… Mi affaccio per qualche secondo alla ringhiera, ma non vedendo nessuno, decido di tornare dentro. Proprio mentre mi volto, però, noto qualcosa che svolta nella via. Rapidamente, mi riaffaccio, e rimango paralizzata.
La macchina dei miei genitori.

 
 
 
Ok, siamo mezze sadiche e mezze pervertite, ma è tutto normale (speriamo). Adesso vi lasceremo con il fiato sospeso per un bel po’… muaaaaaah!!!!!! Scherziamo, aggiorneremo il prima possibile! Ciaùùùùùùùùùùùùùù!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! 
 

À POURSUIVRE... (Adesso pure in francese! Che ti costa scriverlo in italiano??!!) (Eh, faccio il liceo linguistico, devo farmi vedere!! ;) ) (Ma se l'hai cercato su Google Traduttore... O.o ) ('-.-)

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Capitolo 3
*** Sonniferi e risse ***


  

Ueeeeeeiiiii!!!!!!! Ci abbiamo messo un po’ ad aggiornare, ma per farci perdonare sarà un capitolo bello lungo… e MOLTO demenziale!!! ;)

Vorremmo inoltre ringraziare tutti quelli che ci hanno recensito! Non sapete quanto ci avete reso felici!! =..D
 
 

Mansy arriva di corsa con il colorito pallido e un’espressione che non mi piace per niente.

-Cos’è successo?
Le chiedo terrorizzata al pensiero di ciò che mi possa rispondere.
-D-dobbiamo fare in fretta!! Stanno arrivando i miei!!!!!
-Ok, manteniamo la calma…
Ci guardiamo negli occhi.
-Panicoooooooooo!!!!!!!!!
Respiriamo per riprendere fiato.
-I tuoi non devono sapere che in casa tua ospitiamo due donne che si scannano, un mago pervertito, uno spadaccino molto figo e una fatina con una frusta!!!!! Magari…
Non riesco a trattenere uno sguardo compiaciuto.
-Potremmo farli addormentare da Sennar! (Che genia che sono!) (Sì sì, ma intanto la prima ad aver ideato questa cosa sono stata io per quelle due pazze!)
-Sì, ma… lì per le scale?
Ci scambiamo un’altra occhiata.
-Ma sì!!!
Poi però mi viene un dubbio.
-E… se quando si svegliano c’è ancora un casino? Non credo che Sennar possa continuare ad addormentarli finchè non risolviamo la faccenda…
-Li chiudiamo da qualche parte! Poi gli diamo un bel sonnifero, tutta roba naturale… ih ih ih, che bello drogare la gente!
Sono spudoratamente sadica.
-Sarebbe una buona idea… ma dove troviamo il sonnifero?!
Miky non fa in tempo a rispondermi che sentiamo la porta del garage che si chiude.
-Diamine…
Mi volto verso il mago.
-Iniziamo ad addormentarli con la magia. O almeno, tu. Ma non aspettarti ricompense di quel genere!!!
Lo avverto.
Nel vedere l’espressione delusa del rosso mi sbellico dalle risate (muaaaaaaaaaah!!!!!). Piccino, non avrà mai ciò che vuole!
Aspettiamo che i due varchino la soglia e Sennar li addormenta all’entrata senza che se ne accorgano. Sarà un pervertito, ma con la magia ci sa davvero fare! Link si occupa di trascinare i corpi nella camera da letto matrimoniale, chiudiamo la finestra e la porta a chiave. Ecco fatto, li abbiamo sistemati.
-Ragazzi, adesso però dobbiamo andare a comprare il sonnifero… e non credo ce lo vendano così… allora, una di noi deve accompagnare Sennar a rubare il farmaco, l’altra starà qui con Link, nel caso quelle due befane si sveglino.
Vedo la mia amica con gli occhi persi in fantasticherie: scommetto che le piacerebbe stare sola con il mago, il problema è che lui potrebbe… insomma, potrebbe farle certe cose… Ci tengo alla mia amica!
-Vado io con Sennar.
Annuncio, anche se avrei preferito godermela con Link…
-Biondo, non toccarmela, la mora è mia. Tu, bionda, non farmi impazzire.
-Oh, Sennar, ti torturerò, e poi…
Non vado avanti altrimenti spavento tutti.
-Ok… starò io qui a “badare” a tutti…
Mi volto verso Miky.
-Ma riportalo intero!
Sussurro ridacchiando. Conoscendola, sarebbe anche capace di ritornare sola…
-Vedi che sarò io quello che non dovrà farla a pezzi.
Gli mollo un ceffone.
-Brutto mago del cavolo, vai va’!
Lo sculaccio, ma lui fraintende.
-Sì, brava, sono un bimbo cattivo, picchiami!
Divento rossa di rabbia.
-Che vai a pensare?!
Sta volta a ridere è Mans, stranamente il rosso mi difende, anche se nel suo solito modo.
-Tu stai zitta, moretta, prima o poi ti piglio!
Io e Mansy gli tiriamo due sberle.
-Pervertito!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
-Ahia, ho capito, la smetto!
Ci guardiamo soddisfatte, poi io e il mago usciamo.
-Speriamo che ce la facciano…
Mi giro verso lo spadaccino. Si vede che è dispiaciuto, scommetto che vorrebbe essere al posto di Sennar.
-Che ne dici di chiudere anche quelle lì da qualche parte? Non mi va di tenerle a bada.
Le trasciniamo fino in salotto e le chiudiamo dentro.
-E Navi…?
Lui mi guarda con aria interrogativa.
-Navi? Perché? Che problema c’è?
Lentamente sposto lo sguardo sulla fatina che mi fissa minacciosa, armata di frustino.
-Niente niente, lasciamola lì.
Andiamo in cucina.
-Uffa, che facciamo ora?
Rimango a fissare il vuoto annoiata, poi mi viene un’illuminazione.
-Aspetta, ho un’idea! Vieni!
Dico con un sorriso pazzo.

-Che vuoi fare?
 
***
 
Camminiamo fino alla farmacia, lui parla e parla e parla e parla e parla e parla e parla e parla e parla e parla e parla e parla e parla e parla e parla e parla e parla e parla e parla e parla e parla e parla e parla e parla(Scommetto che non li avete letti tutti!)… che rottura di kokiri!!!! Non fa altro che dire Mans di qua, Mans di là, e quanto è bella, e quanto è intelligente, e quanto è simpatica… A un certo punto mi stufo e gli urlo contro.
-Lo so che è una ragazza fantastica!!!!! Cacchio, la conosco da otto anni e tu da un giorno!!!!!!!
Fa il muso. Diamine, con quegli occhi da cucciolo non resisto.
-Mi dispiace, lo so che sei innamorato di lei (il mio solito intelletto!!!! Sono un genio!!!!), il fatto è che se dopo un’ora buona di camminata con te mi parli di lei tutto il tempo io non resisto.
Io che mi scuso con Sennar: chi l’avrebbe mai detto?
Lui mi sorride, compiaciuto, poi sta zitto. Per tutto il tragitto non parliamo, ci fermiamo solo quando la farmacia è davanti a noi.
-Entriamo, senti, prima però ti dico il piano. Tu devi fingere di essere mio padre.
Mi guarda con aria interrogativa.
-Sei alto due metri, lo convincerai! Allora, dicevo: fingendo di essere mio padre ti avvicini, gli chiedi dove tiene i sonniferi, dici che io soffro d’insonnia, e poi se non te lo da lo addormenti, allora li prendiamo e torniamo a casa. Chiaro?
Con la bocca spalancata annuisce.
-Astuta la biondina…
Sorrido soddisfatta, entriamo.
 
***
 
Trascino Link nella mia stanza e chiudo la porta a chiave.
-Accomodati lì.
Indico il letto. Lui mi guarda preoccupato.
-Rilassati!
Mi tolgo la felpa e rimango in maniche corte.
Link impallidisce.
-C-c-c-cosa…
Vado a sedermi alla scrivania e accendo il computer, poi mi connetto a Internet e vado su Youtube. Inizio a ridere pensando a ciò che voglio fare.
-S-s-stai bene?!
-Certo…
Continuo a ridere, e intanto scrivo sulla barra di ricerca quello che cerco. Mi volto verso di lui con un’espressione divertita.
-Aspetta un attimo… ecco, ascolta!
Faccio partire la canzone che ho cercato: la Gangnam Style. Il ragazzo sospira di sollievo.
-Ah, vuoi solo farmi ascoltare della musica…
-Oh, ma noi non ci limiteremo ad ascoltare…
Mi alzo in piedi. Lui ricomincia a tremare e si stringe.
-Ti insegno a ballarla!!!!
Esclamo allegra. Allarga le braccia sollevato.
-Ah, ok, meno male…
-Ma che pensavi?
-Oh, ehm… niente, niente!
Lascio perdere e incrocio le braccia in avanti stringendo i pugni, mimando il balletto.
-Per te dovrebbe essere facile, devi imitare una cavalcata.
Sinceramente non sono molto brava a ballare questo tormentone, ma diciamo che me la cavo; Link, invece, sembra molto portato per questa danza… chi l’avrebbe mai detto!! Continuiamo a ballare divertiti, senza renderci conto del tempo che passa.
 
***
 
-Buongiorno.
Saluto il farmacista, il quale risponde rivolgendomi un sorriso. E’ un uomo sulla quarantina, crede subito alla storiella del padre e la figlia, Sennar ha proprio un’aria da adulto. Va tutto secondo i piani (mamma, sono un fottutissimo genio!!!!), peccato che ci voglia una schifosa ricetta. Allora il bel mago lo addormenta.
-Benissimo, come al solito ho avuto un’ottima idea. Prendiamo ‘sto sonnifero, dovrebbe essere in quella vetrinetta, così ha detto il tizio al banco.
-Non scaldarti troppo, bionda, o ti scaldo io.
Non ci vedo più dalla furia. Prendo un farmaco e glielo lancio addosso.
-Brutto pervertito!!!!!!!
Lo vedo afferrare una scatoletta di aspirine.
-Vuoi guerra? E che guerra sia!
Me le lancia.
-Non credere di battermi così facilmente!!!!
Gli scaravento addosso una crema idratante, poi lui uno shampoo contro la pediculosi, e poi tachipirine, supposte, sciroppi, polverine, spray… Nella farmacia regna il caos. Per terra si mischiano liquidi, polveri, e le pastiglie effervescenti sfrigolano nelle pozzanghere di farmaci. Io e lui ansimiamo. Ma ha un’altra arma… la vedo… impugna un botticino. Non riesco a leggere l’etichetta, vedo solo qualcosa di scuro attraverso il vetro. Lo infila in una scatoletta, con il libretto delle avvertenze.
-Assaggia questo, bionda.
-Sono pronta, rosso.
I miei occhi si riducono a due fessure, stringo i pugni. E vedo la scatoletta volare, e compiere il suo arco nell’aria, verso di me. E’ questione di un attimo: noto la scritta “sonnifero”, un “nooooooooooooooooooo!!!!!!” a rallentatore esce dalla mia bocca mentre vedo la sostanza stupefacente cadere su di me. Non so come, ma riesco a prenderla al volo.
-Razza di deficiente, mi hai lanciato addosso il sonnifero!!!!!!!! Ma sei uno stupi…
Non finisco la frase che sta volta il botticino che mi scaglia, non provvisto di scatola, mi crolla in testa andando in frantumi. Il dolce sciroppo cola sulla mia faccia, e mio malgrado lo ingoio.
 
***
 
Passano mezz’ora, un’ora, un’ora e mezza, ma noi continuiamo a ballare, ogni volta che finisce la canzone io la faccio ricominciare. Senza rendercene conto iniziamo anche a cantarla a squarciagola, tanto da farci sentire anche nelle altre stanze.
-Eeeeeeeeeeeeeeeeeeeeehi, sexy lady!!!!!!!!!!
-… Oppa Gangnam style!!
Ci scateniamo così tanto che non notiamo la fatina sulla soglia della porta.
-Cosa state facendo?!
Ci blocchiamo immediatamente.
-Ehm, noi… ci stavamo solamente diver…
-Taci!!!!
Si volta verso lo spadaccino.
-Link… sai benissimo che non devi distrarti dalla tua missione…
-M-m-ma io…
-Sarò costretta a punirvi.
Corro in difesa del biondo.
-Non è stata colpa sua! Sono stata io a trascinarlo qui!
Navi si blocca.
-…Allora sei solamente tu quella che deve essere punita…
Avanza minacciosamente verso di me. Io indietreggio, fino a trovarmi con le spalle al muro. La fatina stringe ancor più il suo frustino.
-Lasciala stare! Non voleva fare niente di male!!
La creatura azzurrina sta per rispondere, quando veniamo bloccati da un urlo. Un urlo di battaglia. Sentiamo il rumore di vetri che si infrangono, dopodiché vediamo la porta della mia camera attraversata da una lama. Anche questa viene distrutta.
Zelda e la mezzelfo irrompono nella stanza e voltano di scatto la testa verso di me.
-Tu!!!!
-…Io?!
-Sì, tu!!!!!!!! Sei stata tu a rinchiuderci di là, maledetta!!!
-La pagherai!!!
Le fa eco la principessa.
L’una brandendo la spada, l’altra con le mani che brillano, vengono dirette verso di me.
Navi si para davanti a me.
-Nooo!!! Devo punirla io!!! Solo io!!!
Strilla isterica.
-Scansati, pallina luminosa!!!
-Coooooooosa?!?!?!
Ribolle di rabbia.
-VI FRUSTERÒ TUTTI!!!!!! TUTTI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
 
***
 
Sennar mi carica a sacco di patate, io sto dando i numeri. A un certo punto infilo le mani fra i suoi capelli.
-Sennar!!!!!!
-Che c’è??!!
-Sulla testa ti cresce erba rossa!!!!!!!
-Che… ? Certo che il sonnifero fa effetto in fretta!!! Ed è potente, potrei…
Gli mollo un pugno sulla schiena.
-Sono mezza rincretinita, ma questo non vuol dire che non capisca le tue intenzioni!!!! Se mi stupri ti strappo questi bellissimi filini d’erba rossa!!!!! Oh, guarda, una nuvola!!!!!!!!
Mi guarda stupefatto.
-E se lo dessi alla mora…
-Non diciamo cacchiate, le more non mangiano!!!!!! Sono dei frutti, quindi… strisciano!!!!!! Vedi, mantengo sempre il mio intelletto, sì, lo tengo al calduccio, nel letto!!!!!!
-Bene bene bene, a quanto pare ci stiamo intontendo…
-Ma che dic…
E mi addormento.
-Ih ih ih…
Sorride con il suo modo da pervertito, ma io gli mollo un calcio.
-Sono un genio anche mentre dormo!!!!! Unicorni!!!!!!!!!!!!!
-Tu che sogni unicorni?????!!!!!! Questo sì che sembra strano!!!!!
-… Unicorni con le fruste…
Preciso io. Sospira. Intanto ballonzolo di qua e di là tra le sue braccia. Mi tira ben su posando le mani dove non deve.
-Giuro che mando gli unicorni a frustarti se lo fai di nuovo.
Dico tranquillamente, ormai sono bella che andata.
All’improvviso delle urla mi svegliano.
-Brutti bagarospi, voglio dormireeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
-Siamo arrivati. Oh no… si sono svegliate…
Con tanta finezza, arriva in casa e mi butta a terra.
Apro gli occhi e vedo un pomodoro con la tunica.
-Sennar… sei ingrassato… Oh, un pomodoro gigante ti ha divorato!!!!!!
Batto le manine.
-Viva meeeeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Gattono fino nella stanza piena di dolci, nella quale un sedano e una carota giganti si picchiano assieme a una melanzana con la voce di Mansy, un chicco d’uva che impugna una frusta e un fagiolino.
-Rissa rissa rissa!!!!!
Urlo euforica.
-Vai Mans, sono con te!!!!! Viva le melanzaneeeeee!!!!!!! E i fagioliniiiiiii!!!!!!!!!
Faccio il tifo per le verdure che mi guardano (anche se non hanno gli occhi) spaesate.
In mezzo a tutto questo trambusto, riesco a vedere Miky accasciata a terra che incita me e Link.
-Mikhael?!?! Sennar?!
Appena il mago mi vede gli si illumina lo sguardo.
-Mans!!! Che succede?!
-Secondo t…
Non riesco a finire la frase che mi arriva un colpo in testa.
-L’ho colpita!! Finalmente!!!
-No!!! Dovevo farlo prima io!!!
-Nooooooo!!!!!!!!!!! La devo frustare io!!!!!!!!
Il colpo è stato davvero forte. Mi sento intontita, vedo l’azzurro dei capelli di Nihal, la chioma bionda di Zelda, la luce azzurrina di Navi e il verde degli abiti di Link che si susseguono.
-Argh… bast… no…
Cado all’indietro e sento la parete che mi blocca.
-Melnzana a terra! Melanzana a terra!!! Mayday! Mayday! Fagiolino, corri a slvarla!!
Due paia di mani e una lucetta cercano di raggiungermi, ma non ci riescono grazie al corpo di Link che mi protegge.
-Basta!!! Calmatevi!!!
Grida, ma invano. Tento di riprendermi, ma non appena mi raddrizzo lo spadaccino, allo stremo, cede e mi sento afferrare. Dopodichè, il caos più totale, le voci urlanti della mia amica e del mago mi arrivano lontane.
Non ci capisco più niente, vedo solo il mondo che continua a sballottare e sento colpi che mi arrivano addosso, finchè due braccia non mi afferrano e mi trascinano via.
-Vai pomodoro, vai!!! Salva la melanzanaaaaaa!!!!!!!!!!
-Mansy!! Ehi, Mansy!!!
Cerco di aprire bene gli occhi. Sono a terra, tra le braccia di Sennar.
-Sennar…
-Sì, Mans?
-Tu…
Si avvicina.
-Sì???
-T-t-t-tu…
-Cosa, Mans??
Mi solleva la testa, avvicinandola al suo volto, e mi sposta una ciocca di capelli dal viso.
-Dimmi…
Mi guarda intensamente negli occhi.
-… Tu… SEI UN BONAZZO DELLA MALORA!!!!
Si tira indietro deluso.
-Ci mancava solamente un’altra rimbambita.
-Questa è bella, i pomodori non sono boni, sono dei mammiferi!!!!!!!
Sposto lo sguardo verso il trambusto e vedo Link a terra.
-Miky?! Oh, cavoli!!!!
 
Alzati, diamine!! Oh, che mal di testa… ho ricevuto così tanti colpi da quelle due… sono peggio dei lottatori di boxe… sì, quelli che colpiscono con i pugni i sacchi… ahahahah… i sacchi sono appesi al soffitto… scemi, guardate queste e menatevi tra di voi!!!
Cerco di tirarmi su, devo aiutare Link, che deve aiutare Miky… sì, Miky…
Oddio, Miky è per terra!!! L’hanno coinvolta?!?!
-Link!!! Mikhael è per terra!!! Per terra!!!
-Lo so!!!!
-La devi salvare!!! Adesso vengo e ti aiuto.
Con una spinta mi metto a sedere, e con un’altra ancora sono in piedi, barcollante. Mi avvicino piano, e vedo Sennar che cerca di dare una mano allo spadaccino a tenere a bada le tre.
-Mans, che diavolo fai!!! Stai indietro!!!!
Dice, tenendo a distanza Nihal. Che tenero. Ma io devo aiutarli, così, poi Link aiuta Miky, che è per terra.
-Ehi, tu!!!!
Grido al fagiolino, il quale si gira preoccupato.
-Perché non chiudi quell’odiosa uvetta in un barattolo????!!!!
-Di che uvetta… ?
Nel frattempo con la spada e lo scudo blocca il sedano e la carota isterici… che fagiolino sexy…
-L’uvetta con la frusta!!!! Chiudila in un barattolo!!!! (il mio genio c’è anche quando impazzisco!) Lui pare capire, lo vedo correre nella cucina piena di zebre. Ne esce con un barattolo nel quale imprigiona l’uvetta. Il chicco sbatte contro il vetro, da colpi secchi e minaccia tutti di frustarci. Che uva odiosa.
Finalmente mi sento un po’ più lucida, e vedo Link che chiude Navi in un barattolo. Bella mossa… Però Sennar è ancora alle prese con Nihal e Zelda. Faccio un passo avanti.
-Guarda, è lì!!!!! Dobbiamo prenderla!!                                                                                      Mi sento decisa, gliela farò pagare. Cerco qualcosa per difendermi  e mi avvicino. No, non la passeranno liscia. Continuo a camminare, finchè non vedo Miky passarmi velocemente davanti gattonando. Non riesco a fermarmi in tempo e mi inciampo.
-Ehi, melanzana, attenta a dove cammini!!
Mi dice, e si addormenta. Rimango a fissarla perplessa, ma vengo scossa da un urlo. L’ultima cosa che vedo è la mezzelfo, che è riuscita a liberarsi dalla stretta di Sennar, con un pugno sollevato su di me, seguito da un grido di quest’ultimo.
-MAAAAANSYYYYYYY!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
 
Non sapete che sollievo scoprire che il sexy-fagiolino era Link. Navi batte contro il vetro del barattolo, strilla e un suono gutturale percuote il contenitore. Quelle deficienti di Nihal e Zelda dormono tranquille sotto l’effetto del sonnifero. Io ne avevo preso poco, ma l’effetto è stato POTENTE. Ho ringraziato Sennar per avermi portata in braccio fino a qui, poi mi sono occupata del mio adorato fagiolino.
Link mi si avvicina, prima gli ho dato un po’ di ghiaccio, adesso sono sul divano, coricata, con una borsa d’acqua calda sulla fronte.
 -Miky!
Adesso che sono lucida posso vedere quanto è figo, lascio che mi si butti addosso abbracciandomi.
-Link!!! Ti sono grata per avermi aiutata!
Sorridiamo, lui si accorge di essere su di me e si sposta imbarazzato.
-S-s-s-scusa…
-Tranquillo. Sai, è la seconda volta che mi salvi! Non so cosa fare per ringraziarti…
“Ma quanto mi piacerebbe strapazzarti di baci come premio!!!!!”, non lo dico.
-Ma no, non ce n’è bisogno!
“Strapazzami di baci!!!!!!!!!!”.
-Che peccat… volevo dire, grazie!!
Ridiamo, ma nella camera di Mans sentiamo piangere… Sennar che frigna? Questo è peggio di me che vedo verdure al posto delle persone!
Andiamo dal mago e lo vediamo sulla mia amica, disperato.
-Mans, non abbandonarmi, Mans!!!!!!!!
-Ciccio calmati. È solo svenuta!
Il sorriso a trentasei denti che illumina il suo viso riesce persino a svegliare la mia amica.
-Mans, sei sveglia!!!!
Detto questo la abbraccia.
 
 
Ciau a tuuuuutti!!!!! Se siete riusciti leggere tutto senza spararvi, siete dei miti. Oppure molto masochisti. Ora non vi resta che recensire!!! Altrimenti vi mandiamo Navi! Oppure ci penso io… ih ih ih!Ehi, non dimenticarti di me!!! Giusto, ci divertiremo un po’!!!Vi aspettiamo ragazzi!!
 
 
 
Για να συνεχιστει… (Cosa accidenti hai scritto?!) (Bè, siccome tu scrivi sempre in lingua straniera, ho deciso che d’ora in poi “CONTINUA” lo scrivo in Greco. Per vostra informazione si legge “Ghia na siunechistei”) (Come sarebbe a dire d’ora in poi?! Guarda che non ho mica finito le lingue!) (Giusto… ma perché sprecarsi scrivendo in Inglese e Francese quando l’italiano è una bellissima lingua?) (Ma Miky, noi dobbiamo essere varie! ;D) (Mans… noi siamo già abbastanza pazze di nostro, se ci mettiamo anche a parlare in lingue strane combiniamo un casino…)
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Ueeeeeeiiiii!!!!!!! Ci abbiamo messo un po’ ad aggiornare, ma per farci perdonare sarà un capitolo bello lungo… e MOLTO demenziale!!! ;)
Vorremmo inoltre ringraziare tutti quelli che ci hanno recensito! Non sapete quanto ci avete reso felici!! =..D
 

Mansy arriva di corsa con il colorito pallido e un’espressione che non mi piace per niente.
-Cos’è successo?
Le chiedo terrorizzata al pensiero di ciò che mi possa rispondere.

-D-dobbiamo fare in fretta!! Stanno arrivando i miei!!!!!
-Ok, manteniamo la calma…
Ci guardiamo negli occhi.

-Panicoooooooooo!!!!!!!!!
Respiriamo per riprendere fiato.
-I tuoi non devono sapere che in casa tua ospitiamo due donne che si scannano, un mago pervertito, uno spadaccino molto figo e una fatina con una frusta!!!!! Magari…
Non riesco a trattenere uno sguardo compiaciuto.
-Potremmo farli addormentare da Sennar! (Che genia che sono!)
(Sì sì, ma intanto la prima ad aver ideato questa cosa sono stata io per quelle due pazze!)
-Sì, ma… lì per le scale?
Ci scambiamo un’altra occhiata.

-Ma sì!!!
Poi però mi viene un dubbio.
-E… se quando si svegliano c’è ancora un casino? Non credo che Sennar possa continuare ad addormentarli finchè non risolviamo la faccenda…

-Li chiudiamo da qualche parte! Poi gli diamo un bel sonnifero, tutta roba naturale… ih ih ih, che bello drogare la gente!
Sono spudoratamente sadica.

-Sarebbe una buona idea… ma dove troviamo il sonnifero?!
Miky non fa in tempo a rispondermi che sentiamo la porta del garage che si chiude.
-Diamine…
Mi volto verso il mago.
-Iniziamo ad addormentarli con la magia. O almeno, tu. Ma non aspettarti ricompense di quel genere!!!
Lo avverto.

Nel vedere l’espressione delusa del rosso mi sbellico dalle risate (muaaaaaaaaaah!!!!!). Piccino, non avrà mai ciò che vuole!
Aspettiamo che i due varchino la soglia e Sennar li addormenta all’entrata senza che se ne accorgano. Sarà un pervertito, ma con la magia ci sa davvero fare! Link si occupa di trascinare i corpi nella camera da letto matrimoniale, chiudiamo la finestra e la porta a chiave. Ecco fatto, li abbiamo sistemati.
-Ragazzi, adesso però dobbiamo andare a comprare il sonnifero… e non credo ce lo vendano così… allora, una di noi deve accompagnare Sennar a rubare il farmaco, l’altra starà qui con Link, nel caso quelle due befane si sveglino.
Vedo la mia amica con gli occhi persi in fantasticherie: scommetto che le piacerebbe stare sola con il mago, il problema è che lui potrebbe… insomma, potrebbe farle certe cose… Ci tengo alla mia amica!
-Vado io con Sennar.
Annuncio, anche se avrei preferito godermela con Link…

-Biondo, non toccarmela, la mora è mia. Tu, bionda, non farmi impazzire.
-Oh, Sennar, ti torturerò, e poi…
Non vado avanti altrimenti spavento tutti.
-Ok… starò io qui a “badare” a tutti…
Mi volto verso Miky.
-Ma riportalo intero!
Sussurro ridacchiando. Conoscendola, sarebbe anche capace di ritornare sola…

-Vedi che sarò io quello che non dovrà farla a pezzi.
Gli mollo un ceffone.
-Brutto mago del cavolo, vai va’!
Lo sculaccio, ma lui fraintende.

-Sì, brava, sono un bimbo cattivo, picchiami!
Divento rossa di rabbia.
-Che vai a pensare?!
Sta volta a ridere è Mans, stranamente il rosso mi difende, anche se nel suo solito modo.

-Tu stai zitta, moretta, prima o poi ti piglio!
Io e Mansy gli tiriamo due sberle.
-Pervertito!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
-Ahia, ho capito, la smetto!
Ci guardiamo soddisfatte, poi io e il mago usciamo.
-Speriamo che ce la facciano…
Mi giro verso lo spadaccino. Si vede che è dispiaciuto, scommetto che vorrebbe essere al posto di Sennar.
-Che ne dici di chiudere anche quelle lì da qualche parte? Non mi va di tenerle a bada.
Le trasciniamo fino in salotto e le chiudiamo dentro.
-E Navi…?
Lui mi guarda con aria interrogativa.

-Navi? Perché? Che problema c’è?
Lentamente sposto lo sguardo sulla fatina che mi fissa minacciosa, armata di frustino.
-Niente niente, lasciamola lì.
Andiamo in cucina.
-Uffa, che facciamo ora?
Rimango a fissare il vuoto annoiata, poi mi viene un’illuminazione.
-Aspetta, ho un’idea! Vieni!
Dico con un sorriso pazzo.

-Che vuoi fare?
 
***

 
Camminiamo fino alla farmacia, lui parla e parla e parla e parla e parla e parla e parla e parla e parla e parla e parla e parla e parla e parla e parla e parla e parla e parla e parla e parla e parla e parla e parla e parla(Scommetto che non li avete letti tutti!)… che rottura di kokiri!!!! Non fa altro che dire Mans di qua, Mans di là, e quanto è bella, e quanto è intelligente, e quanto è simpatica… A un certo punto mi stufo e gli urlo contro.
-Lo so che è una ragazza fantastica!!!!! Cacchio, la conosco da otto anni e tu da un giorno!!!!!!!
Fa il muso. Diamine, con quegli occhi da cucciolo non resisto.
-Mi dispiace, lo so che sei innamorato di lei (il mio solito intelletto!!!! Sono un genio!!!!), il fatto è che se dopo un’ora buona di camminata con te mi parli di lei tutto il tempo io non resisto.
Io che mi scuso con Sennar: chi l’avrebbe mai detto?
Lui mi sorride, compiaciuto, poi sta zitto. Per tutto il tragitto non parliamo, ci fermiamo solo quando la farmacia è davanti a noi.
-Entriamo, senti, prima però ti dico il piano. Tu devi fingere di essere mio padre.
Mi guarda con aria interrogativa.
-Sei alto due metri, lo convincerai! Allora, dicevo: fingendo di essere mio padre ti avvicini, gli chiedi dove tiene i sonniferi, dici che io soffro d’insonnia, e poi se non te lo da lo addormenti, allora li prendiamo e torniamo a casa. Chiaro?
Con la bocca spalancata annuisce.

-Astuta la biondina…
Sorrido soddisfatta, entriamo.
 

*** 
Trascino Link nella mia stanza e chiudo la porta a chiave.
-Accomodati lì.
Indico il letto. Lui mi guarda preoccupato.
-Rilassati!
Mi tolgo la felpa e rimango in maniche corte.
Link impallidisce.

-C-c-c-cosa…?
Vado a sedermi alla scrivania e accendo il computer, poi mi connetto a Internet e vado su Youtube. Inizio a ridere pensando a ciò che voglio fare.
-S-s-stai bene?!
-Certo…
Continuo a ridere, e intanto scrivo sulla barra di ricerca quello che cerco. Mi volto verso di lui con un’espressione divertita.
-Aspetta un attimo… ecco, ascolta!
Faccio partire la canzone che ho cercato: la Gangnam Style. Il ragazzo sospira di sollievo.

-Ah, vuoi solo farmi ascoltare della musica…
-Oh, ma noi non ci limiteremo ad ascoltare…
Mi alzo in piedi. Lui ricomincia a tremare e si stringe.
-Ti insegno a ballarla!!!!
Esclamo allegra. Allarga le braccia sollevato.

-Ah, ok, meno male…
-Ma che pensavi?
-Oh, ehm… niente, niente!
Lascio perdere e incrocio le braccia in avanti stringendo i pugni, mimando il balletto.
-Per te dovrebbe essere facile, devi imitare una cavalcata.
Sinceramente non sono molto brava a ballare questo tormentone, ma diciamo che me la cavo; Link, invece, sembra molto portato per questa danza… chi l’avrebbe mai detto!! Continuiamo a ballare divertiti, senza renderci conto del tempo che passa.
 

***
 
-Buongiorno.
Saluto il farmacista, il quale risponde rivolgendomi un sorriso. E’ un uomo sulla quarantina, crede subito alla storiella del padre e la figlia, Sennar ha proprio un’aria da adulto. Va tutto secondo i piani (mamma, sono un fottutissimo genio!!!!), peccato che ci voglia una schifosa ricetta. Allora il bel mago lo addormenta.
-Benissimo, come al solito ho avuto un’ottima idea. Prendiamo ‘sto sonnifero, dovrebbe essere in quella vetrinetta, così ha detto il tizio al banco.

-Non scaldarti troppo, bionda, o ti scaldo io.
Non ci vedo più dalla furia. Prendo un farmaco e glielo lancio addosso.
-Brutto pervertito!!!!!!!
Lo vedo afferrare una scatoletta di aspirine.

-Vuoi guerra? E che guerra sia!
Me le lancia.
-Non credere di battermi così facilmente!!!!
Gli scaravento addosso una crema idratante, poi lui uno shampoo contro la pediculosi, e poi tachipirine, supposte, sciroppi, polverine, spray… Nella farmacia regna il caos. Per terra si mischiano liquidi, polveri, e le pastiglie effervescenti sfrigolano nelle pozzanghere di farmaci. Io e lui ansimiamo. Ma ha un’altra arma… la vedo… impugna un botticino. Non riesco a leggere l’etichetta, vedo solo qualcosa di scuro attraverso il vetro. Lo infila in una scatoletta, con il libretto delle avvertenze.

-Assaggia questo, bionda.
-Sono pronta, rosso.
I miei occhi si riducono a due fessure, stringo i pugni. E vedo la scatoletta volare, e compiere il suo arco nell’aria, verso di me. E’ questione di un attimo: noto la scritta “sonnifero”, un “nooooooooooooooooooo!!!!!!” a rallentatore esce dalla mia bocca mentre vedo la sostanza stupefacente cadere su di me. Non so come, ma riesco a prenderla al volo.
-Razza di deficiente, mi hai lanciato addosso il sonnifero!!!!!!!! Ma sei uno stupi…
Non finisco la frase che sta volta il botticino che mi scaglia, non provvisto di scatola, mi crolla in testa andando in frantumi. Il dolce sciroppo cola sulla mia faccia, e mio malgrado lo ingoio.

 
***

 
Passano mezz’ora, un’ora, un’ora e mezza, ma noi continuiamo a ballare, ogni volta che finisce la canzone io la faccio ricominciare. Senza rendercene conto iniziamo anche a cantarla a squarciagola, tanto da farci sentire anche nelle altre stanze.
-Eeeeeeeeeeeeeeeeeeeeehi, sexy lady!!!!!!!!!!
-… Oppa Gangnam style!!
Ci scateniamo così tanto che non notiamo la fatina sulla soglia della porta.

-Cosa state facendo?!
Ci blocchiamo immediatamente.
-Ehm, noi… ci stavamo solamente diver…

-Taci!!!!
Si volta verso lo spadaccino.
-Link… sai benissimo che non devi distrarti dalla tua missione…
-M-m-ma io…
-Sarò costretta a punirvi.
Corro in difesa del biondo.
-Non è stata colpa sua! Sono stata io a trascinarlo qui!
Navi si blocca.

-…Allora sei solamente tu quella che deve essere punita…
Avanza minacciosamente verso di me. Io indietreggio, fino a trovarmi con le spalle al muro. La fatina stringe ancor più il suo frustino.
-Lasciala stare! Non voleva fare niente di male!!
La creatura azzurrina sta per rispondere, quando veniamo bloccati da un urlo. Un urlo di battaglia. Sentiamo il rumore di vetri che si infrangono, dopodiché vediamo la porta della mia camera attraversata da una lama. Anche questa viene distrutta.
Zelda e la mezzelfo irrompono nella stanza e voltano di scatto la testa verso di me.

-Tu!!!!
-…Io?!
-Sì, tu!!!!!!!! Sei stata tu a rinchiuderci di là, maledetta!!!
-La pagherai!!!
Le fa eco la principessa.
L’una brandendo la spada, l’altra con le mani che brillano, vengono dirette verso di me.
Navi si para davanti a me.

-Nooo!!! Devo punirla io!!! Solo io!!!
Strilla isterica.
-Scansati, pallina luminosa!!!
-Coooooooosa?!?!?!
Ribolle di rabbia.
-VI FRUSTERÒ TUTTI!!!!!! TUTTI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
 
***
 
Sennar mi carica a sacco di patate, io sto dando i numeri. A un certo punto infilo le mani fra i suoi capelli.
-Sennar!!!!!!

-Che c’è??!!
-Sulla testa ti cresce erba rossa!!!!!!!
-Che… ? Certo che il sonnifero fa effetto in fretta!!! Ed è potente, potrei…
Gli mollo un pugno sulla schiena.
-Sono mezza rincretinita, ma questo non vuol dire che non capisca le tue intenzioni!!!! Se mi stupri ti strappo questi bellissimi filini d’erba rossa!!!!! Oh, guarda, una nuvola!!!!!!!!
Mi guarda stupefatto.

-E se lo dessi alla mora…
-Non diciamo cacchiate, le more non mangiano!!!!!! Sono dei frutti, quindi… strisciano!!!!!! Vedi, mantengo sempre il mio intelletto, sì, lo tengo al calduccio, nel letto!!!!!!
-Bene bene bene, a quanto pare ci stiamo intontendo…
-Ma che dic…
E mi addormento.

-Ih ih ih…
Sorride con il suo modo da pervertito, ma io gli mollo un calcio.
-Sono un genio anche mentre dormo!!!!! Unicorni!!!!!!!!!!!!!

-Tu che sogni unicorni?????!!!!!! Questo sì che sembra strano!!!!!
-… Unicorni con le fruste…
Preciso io. Sospira. Intanto ballonzolo di qua e di là tra le sue braccia. Mi tira ben su posando le mani dove non deve.
-Giuro che mando gli unicorni a frustarti se lo fai di nuovo.
Dico tranquillamente, ormai sono bella che andata.
All’improvviso delle urla mi svegliano.
-Brutti bagarospi, voglio dormireeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

-Siamo arrivati. Oh no… si sono svegliate…
Con tanta finezza, arriva in casa e mi butta a terra.
Apro gli occhi e vedo un pomodoro con la tunica.
-Sennar… sei ingrassato… Oh, un pomodoro gigante ti ha divorato!!!!!!
Batto le manine.
-Viva meeeeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Gattono fino nella stanza piena di dolci, nella quale un sedano e una carota giganti si picchiano assieme a una melanzana con la voce di Mansy, un chicco d’uva che impugna una frusta e un fagiolino.
-Rissa rissa rissa!!!!!
Urlo euforica.
-Vai Mans, sono con te!!!!! Viva le melanzaneeeeee!!!!!!! E i fagioliniiiiiii!!!!!!!!!
Faccio il tifo per le verdure che mi guardano (anche se non hanno gli occhi) spaesate.

In mezzo a tutto questo trambusto, riesco a vedere Miky accasciata a terra che incita me e Link.
-Mikhael?!?! Sennar?!
Appena il mago mi vede gli si illumina lo sguardo.

-Mans!!! Che succede?!
-Secondo t…
Non riesco a finire la frase che mi arriva un colpo in testa.

-L’ho colpita!! Finalmente!!!
-No!!! Dovevo farlo prima io!!!
-Nooooooo!!!!!!!!!!! La devo frustare io!!!!!!!!
Il colpo è stato davvero forte. Mi sento intontita, vedo l’azzurro dei capelli di Nihal, la chioma bionda di Zelda, la luce azzurrina di Navi e il verde degli abiti di Link che si susseguono.
-Argh… bast… no…
Cado all’indietro e sento la parete che mi blocca.

-Melnzana a terra! Melanzana a terra!!! Mayday! Mayday! Fagiolino, corri a slvarla!!
Due paia di mani e una lucetta cercano di raggiungermi, ma non ci riescono grazie al corpo di Link che mi protegge.
-Basta!!! Calmatevi!!!
Grida, ma invano. Tento di riprendermi, ma non appena mi raddrizzo lo spadaccino, allo stremo, cede e mi sento afferrare. Dopodichè, il caos più totale, le voci urlanti della mia amica e del mago mi arrivano lontane.
Non ci capisco più niente, vedo solo il mondo che continua a sballottare e sento colpi che mi arrivano addosso, finchè due braccia non mi afferrano e mi trascinano via.

-Vai pomodoro, vai!!! Salva la melanzanaaaaaa!!!!!!!!!!
-Mansy!! Ehi, Mansy!!!
Cerco di aprire bene gli occhi. Sono a terra, tra le braccia di Sennar.
-Sennar…

-Sì, Mans?
-Tu…
Si avvicina.

-Sì???
-T-t-t-tu…
-Cosa, Mans??
Mi solleva la testa, avvicinandola al suo volto, e mi sposta una ciocca di capelli dal viso.
-Dimmi…
Mi guarda intensamente negli occhi.
-… Tu… SEI UN BONAZZO DELLA MALORA!!!!
Si tira indietro deluso.

-Ci mancava solamente un’altra rimbambita.
-Questa è bella, i pomodori non sono boni, sono dei mammiferi!!!!!!!
Sposto lo sguardo verso il trambusto e vedo Link a terra.
-Miky?! Oh, cavoli!!!!
Alzati, diamine!! Oh, che mal di testa… ho ricevuto così tanti colpi da quelle due… sono peggio dei lottatori di boxe… sì, quelli che colpiscono con i pugni i sacchi… ahahahah… i sacchi sono appesi al soffitto… scemi, guardate queste e menatevi tra di voi!!!
Cerco di tirarmi su, devo aiutare Link, che deve aiutare Miky… sì, Miky…
Oddio, Miky è per terra!!! L’hanno coinvolta?!?!
-Link!!! Mikhael è per terra!!! Per terra!!!

-Lo so!!!!
-La devi salvare!!! Adesso vengo e ti aiuto.
Con una spinta mi metto a sedere, e con un’altra ancora sono in piedi, barcollante. Mi avvicino piano, e vedo Sennar che cerca di dare una mano allo spadaccino a tenere a bada le tre.

-Mans, che diavolo fai!!! Stai indietro!!!!
Dice, tenendo a distanza Nihal. Che tenero. Ma io devo aiutarli, così, poi Link aiuta Miky, che è per terra.
-Ehi, tu!!!!
Grido al fagiolino, il quale si gira preoccupato.
-Perché non chiudi quell’odiosa uvetta in un barattolo????!!!!

-Di che uvetta… ?
Nel frattempo con la spada e lo scudo blocca il sedano e la carota isterici… che fagiolino sexy…
-L’uvetta con la frusta!!!! Chiudila in un barattolo!!!! (il mio genio c’è anche quando impazzisco!)
Lui pare capire, lo vedo correre nella cucina piena di zebre. Ne esce con un barattolo nel quale imprigiona l’uvetta. Il chicco sbatte contro il vetro, da colpi secchi e minaccia tutti di frustarci. Che uva odiosa.

Finalmente mi sento un po’ più lucida, e vedo Link che chiude Navi in un barattolo. Bella mossa… Però Sennar è ancora alle prese con Nihal e Zelda. Faccio un passo avanti.
-Guarda, è lì!!!!! Dobbiamo prenderla!!                                                                                     
Mi sento decisa, gliela farò pagare. Cerco qualcosa per difendermi  e mi avvicino. No, non la passeranno liscia. Continuo a camminare, finchè non vedo Miky passarmi velocemente davanti gattonando. Non riesco a fermarmi in tempo e mi inciampo.
-Ehi, melanzana, attenta a dove cammini!!
Mi dice, e si addormenta. Rimango a fissarla perplessa, ma vengo scossa da un urlo. L’ultima cosa che vedo è la mezzelfo, che è riuscita a liberarsi dalla stretta di Sennar, con un pugno sollevato su di me, seguito da un grido di quest’ultimo.
-MAAAAANSYYYYYYY!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
 
Non sapete che sollievo scoprire che il sexy-fagiolino era Link. Navi batte contro il vetro del barattolo, strilla e un suono gutturale percuote il contenitore. Quelle deficienti di Nihal e Zelda dormono tranquille sotto l’effetto del sonnifero. Io ne avevo preso poco, ma l’effetto è stato POTENTE. Ho ringraziato Sennar per avermi portata in braccio fino a qui, poi mi sono occupata del mio adorato fagiolino.
Link mi si avvicina, prima gli ho dato un po’ di ghiaccio, adesso sono sul divano, coricata, con una borsa d’acqua calda sulla fronte.

 -Miky!
Adesso che sono lucida posso vedere quanto è figo, lascio che mi si butti addosso abbracciandomi.
-Link!!! Ti sono grata per avermi aiutata!
Sorridiamo, lui si accorge di essere su di me e si sposta imbarazzato.

-S-s-s-scusa…
-Tranquillo. Sai, è la seconda volta che mi salvi! Non so cosa fare per ringraziarti…
“Ma quanto mi piacerebbe strapazzarti di baci come premio!!!!!”, non lo dico.

-Ma no, non ce n’è bisogno!
“Strapazzami di baci!!!!!!!!!!”.

-Che peccat… volevo dire, grazie!!
Ridiamo, ma nella camera di Mans sentiamo piangere… Sennar che frigna? Questo è peggio di me che vedo verdure al posto delle persone!
Andiamo dal mago e lo vediamo sulla mia amica, disperato.

-Mans, non abbandonarmi, Mans!!!!!!!!
-Ciccio calmati. È solo svenuta!
Il sorriso a trentasei denti che illumina il suo viso riesce persino a svegliare la mia amica.

-Mans, sei sveglia!!!!
Detto questo la abbraccia.
 
 
Ciau a tuuuuutti!!!!! Se siete riusciti leggere tutto senza spararvi, siete dei miti. Oppure molto masochisti. Ora non vi resta che recensire!!! Altrimenti vi mandiamo Navi! Oppure ci penso io… ih ih ih! Ehi, non dimenticarti di me!!! Giusto, ci divertiremo un po’!!! Vi aspettiamo ragazzi!!
 
 
Για να συνεχιστει… (Cosa accidenti hai scritto?!) (Bè, siccome tu scrivi sempre in lingua straniera, ho deciso che d’ora in poi “CONTINUA” lo scrivo in Greco. Per vostra informazione si legge “Ghia na siunechistei”) (Come sarebbe a dire d’ora in poi?! Guarda che non ho mica finito le lingue!) (Giusto… ma perché sprecarsi scrivendo in Inglese e Francese quando l’italiano è una bellissima lingua?) (Ma Miky, noi dobbiamo essere varie! ;D) (Mans… noi siamo già abbastanza pazze di nostro, se ci mettiamo anche a parlare in lingue strane combiniamo un casino…)
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 4
*** Genitori e ragni: che il terrore abbia inizio! ***


Saaaaaaaaaaaalveeeeeeeeeee!!!!! Questo capitolo l’abbiamo scritto prima, ma voi sfigati lo leggerete dopo… Scherziamo!!!! Non siete sfigati!!! SIETE TUTTI BELLISSIMI! (Ma il più bello è Link… <3) (Ok, qui non dico niente perché trovo sia Link che Sennar MOLTO belli.) (Anch’io li trovo entrambi belli, ma Sennar è un PERVERTITO, mentre invece Link è dolce! <3) (Ma anche Sennar a volte è dolce! Anche se… non sempre… comunque lo ADOROOOOO!!!!! =D) (Sì, con te è dolce! Io e lui siamo come cane e gatto, ma che ci puoi fare, tanto MORIREMO TUTTI! ;) )
 

È tutto nero. Tutto ciò che vedo è nero. Un nero pulsante e doloroso. Mi fa male ovunque, soprattutto alla testa. Cosa sta succedendo? Provo ad alzare le palpebre, ma non ci riesco, sono pesanti. Credo di essere svenuta, l’ultima cosa che ricordo è quella scema di Nihal che stava per darmi un pugno. Ma certo, è stata lei! Non appena potrò gliela farò vedere io. Continuo a rimuginare in quell’oscurità tetra, poi vedo una luce bianca, abbagliante e… allegra. Sì allegra…
Oddio, adesso sono morta?! E no, questo è troppo, se scopro di essere morta, sì che gliela farò vedere, oh, sì, le darò una lezione che non dimenticherà per il resto della sua vita. Quella luce mi attira, è così… così… gioviale… continuo a guardarla, abbagliata, e questa brilla, sempre di più, continua ad aumentare la luminosità, così tanto che…
Finalmente apro gli occhi. La prima cosa che vedo è Sennar, sorridente, chino su di me. Ma che diamin…

-Mansy, sei sveglia!!!
Cerco di aprire bocca per fare domande, quando il mago mi si butta addosso.
“O cavoli! Adesso mi…”. Ho l’impulso di mettermi a gridare aiuto, ma la sua stretta potente me lo impedisce. Provo a divincolarmi. Lui mi rimane attaccato, è inutile.
Cado in preda al terrore solamente pensando a ciò che può farmi. Rimango immobile, preparandomi al peggio, ma stranamente non mi fa niente, anzi, continua solamente a stringermi sempre più. Troppo.
-Sennar… mi fai male…
Provo a dire. Sembra non sentirmi, è troppo impegnato ad abbracciarmi.
-Senn… Sennar…
Il mio tono si affievolisce. Mi manca il respiro. Accidenti, è davvero forte.
-S-s-s-sennar… Sennar mi stai facendo male…
Ormai la mia voce è ridotta ad un filo. Intanto lui continua a tenermi appiccicata a sé, così tanto che la mia faccia è incollata alla sua spalla.
-Pfff… Sennar… non… non respiro… non resp… mmmmmmh, mmmh!!!
Mi sento soffocare. Inizio a preoccuparmi seriamente.
-Mmmmmh!!! Mmmmh!!
Finalmente riesco a riscuoterlo.

-Mansy!! Cosa succede?
-Pfff… Mmmm, mmmmh!!! Mmmmmh!
-Eh? Come? Non capisco…
-Mmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmh!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Con la forza della disperazione, riesco ad allontanarlo un po’, quel che basta per permettermi di parlare.
-HO DETTO CHE MI STAI SOFFOCANDO, IDIOTA!!!!!!!!!!
Il mago si stacca subito da me. Inizio a prendere boccate d’aria.
Quando mi sento meglio, mi volto verso Sennar con uno sguardo infuocato.
-Sei impazzito?! Mi ero appena ripresa, ti pare?! Vuoi farmi fuori veramente?!?!?!
Solo dopo mi accorgo di essermi lasciata scappare un po’ troppo. Certe volte posso essere davvero acida per colpa del mio carattere irascibile. (Sisì, è solo colpa del mio carattere!)
Alla mia sinistra noto Mikhael e Link in piedi con gli occhi fissi su di noi. Che figura…
Torno a guardare il mago. Ha un’espressione molto dispiaciuta.

-S-scusami… è che… i-i-i-io…
Sono stupefatta. Non avrei mai giurato di vederlo… imbarazzato. Io non sono da meno. Abbasso lo sguardo.
-Scusa te… non volevo essere così… scontrosa.
Volgo nuovamente lo sguardo su di lui.
-Però… anche tu… non credo che sia il caso di stritolarmi… soprattutto dopo che sono stata menata da quelle due stupide…
Il rosso non sembra risollevarsi, anzi. Rimango zitta, forse è meglio.

-Hai ragione. Ho esagerato.
Sgrano gli occhi. Io ho ragione? (Ah, Miky! Te l’avevo detto che avrei avuto la mia vendetta!!) (Guarda che prima che io impazzissi ha ammesso che sono astuta!).
Non sono abituata ad aver ragione… ci dev’essere sicuramente qualcosa che non quadra.
-No, scusa tu.

-No, scusa tu.
-No no no, sei tu quello che mi deve scusare…
-Invece sono io ad avere torto.
-Ti ho detto che ho sbagliato io!!!!
-No, io!!!
-No, io!!
-Io!!!!
-Io!!!!!!!!!
-Avete rotto!!!!!! Dovete scusarvi? Bene. Risparmiate le faccine dispiaciute per i miei genitori.
Li guardo sgranare gli occhi compiaciuta. Ho fatto centro!

-Giusto, i tuoi!! Per che ora devono arrivare?
-Fra dieci minuti, ma non preoccuparti, ho già un piano.
Sorrido, sono sempre più compiaciuta di me stessa. Ih ih ih!!!!!!!!

Sospiro.
-Scommetto che li vuoi addormentare e chiuderli in una stanza…

-In cantina, per esattezza, poi ho un piano diverso, sarà più divertente!
-Va bene, basta che facciamo in tempo per la cena.
-Sarò rapida e chiara. Sennar e Nihal faranno finta di essere dei tuoi zii, Link e Zelda idem, prenderemo tutti insieme un bel caffè, e nei loro metteremo il sonnifero. Che te ne pare?
Cerco di non dilungarmi troppo per evitare che si vanti come al solito.
-Sisì, inizio a prendere la caffettiera…

Il mago mi si avvicina, ha ripreso il suo sorrisetto, mi dice a bassa voce:
-Un po’ di sonnifero alla mia moretta?
Lo fulmino con uno sguardo.
-Senti un po’, pomodoro, con te faccio la conserva se non la smetti.
Sembra eccitato all’idea.

-Mi strizzi per bene?
Fa l’occhiolino.
-No, mi faccio imprestare la frusta da Navi.

-Ah, sei una tipa cattivella tu, vero?
Sghignazza, non resisto, gli mollo un ceffone.
-Razza di deficiente!!!!! Io ti ammazzo!!!!! Anzi, prima ti torturo!!!!!!
Ho un’espressione sadica in volto, lo spavento, così lui va in cucina ed io rimango sola in camera di Mans con Link. Spero che il rosso non voglia violentare la mia povera amica.
-Andiamo di là?
Chiedo allo spadaccino.

-Sì.
Sembra dispiaciuto.
Ci guardiamo negli occhi, nonostante avessimo intenzione di andare di là non ci siamo mossi di un millimetro. Poi, un grido. Sento Mansy urlare per il terrore.
-Mans!!!!!!
Oddio, lo sapevo che sarebbe successo, quel pervertito di Sennar!!!!!
Io e Link corriamo a soccorrerla.
E’ una scena agghiacciante: il mago è su Mans, ma il bello è che lei improvvisamente ride. Strano, lo conservo io il sonnifero, come può avergliene somministrato?
-Lasciala stare bastardo!!!!!!!!!

-No, non è come pens…
Con una rapidità sconvolgente ho preso la padella e gliel’ho tirata addosso.
-Nooooooo!!!!!! Che stai facendo!!!!!!
Me lo levo di dosso e cerco di soccorrerlo. È svenuto.

-Ti ho salvata da uno stupratore professionista.
-Miky si è preoccupata per te, ha solo provato a salvarti.
-È lui che stava cercando di salvare me!... voglio dire…
Non mi lascia finire.

-Da cosa? La verginità?!?!?!
-No! Dal ra…
Con orrore mi accorgo che la causa del mio spavento è ancora viva: il gigantesco ragno che mi ha sorpresa prima sta zampettando diretto verso di me.
-RAAAAGNOOOO!!!!!! AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARGH!!!!!!!!!!!!!!
Mi nascondo dietro di loro.
-L-l-l-lui!!! È lui che mi ha spaventata!! Sennar stava cercando di schiacciarlo, ma senza farlo apposta si è inciampato nel tappeto e mi è caduto addosso!!

Con la coda dell’occhio la guardo di storto.
-Potevi gridare “ragno” prima, no? Così sapevo che ti spaventava!!!! Adesso, vai di là, io mi occupo di questa povera bestiola.

Io sento il suono della sua voce, ma non ne comprendo il significato. Rimango a fissare l’enorme aracnide, sono paralizzata dalla paura. Maledetta fobia… Senza rendermene conto sto stritolando il braccio del povero Link.
-Mans… mi fai male… Miky, lascia stare, mi occupo io dell’orrida bestia, tu rassicura la tua amica.
-No, lascia che sia io a liberare il temibile ragno.
-E se fosse pericoloso?
-Rischierò, tu non preoccuparti. E poi…
Mi volto a guardarlo.
-… E poi è solo uno stupidissimo ragnetto!
All’improvviso Mans riprende ad urlare.
-Porca miseria, ‘sta zitta!!!!!!

-Oddio, si sta avvicinando!!!!!!!!!
Comincio ad indietreggiare trascinando il biondo.

Il braccio di Link è teso verso di me, io provo a prendergli la mano, ma la mia amica è rapida.
-Mikhaeeeeeeeeeeeel!!!!!!!!!
-Liiiiiiiiiiiiiink!!!!!
Sbattono contro il frigo, Mansy cade, mollando la sua presa mortale. Lo spadaccino corre e viene verso di me, mi stringe finalmente la mano.

-Lo affronteremo insieme.
Ci fissiamo negli occhi.
-Sì, ma… Link… è solo un ragno, un fottutissimo ragno!
Arrossisce, gli sorrido. Ci avviciniamo, sempre di più, sempre di più, di più, di più…

-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAARGH!!!!!!!!!!!!! No, via!!! Vatteneeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!
La bestiaccia è salita sul mio piede. Terrorizzata scatto in piedi e inizio a correre per tutta la casa come una folle. (Come se non lo fossi già…)
-Vattene!!! Vattene!!! Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah!!!!!!!!!!!!!!! Aiuto! Aiutatemiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!

Guardo la scena scocciata.
-Cacchio Mans, tempismo perfetto!!!!! Stavo per bac… Voglio dire, arrivo!!!!!
Corro dietro a lei, che però non si ferma, a sua volta Link corre dietro a noi due, ci inseguiamo, facciamo il giro di casa, cortile, garage, ma quando si stancherà di correre quella desgenà?!
Stiamo girando attorno al divano quando la porta si apre.
Ci blocchiamo di colpo, come dei cartoni animati. Gambe all’aria, espressioni da corridore, un ragno.
-Mercoledì.
Impreco. Sull’uscio, con aria impressionata, ci sono i miei genitori.

No. I genitori di Mikhael. Me n’ero completamente dimenticata, presa com’ero dal ra…
Abbasso lo sguardo. Con orrore noto che è già sulla mia caviglia.
-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Riprendo a correre.

La lasciamo perdere, ci avviciniamo ai miei carisssssssssssimi genitori.
-Mamma… papà… che bella sorpresa… che ci fate di bello da queste parti?

-Siamo venuti a prenderti, non ricordi?
-Giusto… Volete del caffè?
Mi guardano incuriositi, più che altro fissano Link.

-E questo giovanotto?
-Lui è Lin… Lino, si chiama Lino, saluta Lino!
-Buongiorno.
Bacia persino la mano a mia mamma.
-Sì, Lino, lo sappiamo che sei un gentiluomo. Vedete che tenero? Lui è il nuovo vicino, è venuto solo oggi.
Parlo amabilmente mentre per la casa c’è Mansy che corre come una sclerata urlando e imprecando con parole che non credevo conoscesse. Wow, è piuttosto agitata…
Noto che i miei stanno seguendo con lo sguardo la mia amica sclerata. Mi piazzo davanti.
-Allora, lo prendiamo questo caffettino?
Annuiscono, e andiamo in cucina.

-Ma cos’ha Mansy?
-Niente, sta facendo le prove per una recita. Lino, accomodati accanto ai miei genitori.
Peccato che per terra, ancora steso con un bel bernoccolo in testa ci sia Sennar.
-Ripensandoci, è molto più comodo il divano in salotto!
Li faccio uscire e andare in salotto.
-Mans, trovati un’altra stanza dove fare le prove!
Le urlo voltandomi poi con un sorriso a trentasei denti verso i miei genitori.
-Arrivo fra un attimo.
Mi congedo lasciandoli soli con Lino… cioè, Link.

Niente. L’animale non si vuole staccare da me. È quasi arrivato al mio ginocchio. Continuo a correre e mi ritrovo in cucina. Inciampo senza rendermene conto nel tappeto e mi ritrovo addosso a Sennar, il quale si risveglia.
-Ma cos…
Alza lo sguardo su di me. Intanto, in faccia ho ancora un’espressione spaventatissima. Mi sento il ragno zampettare sul polpaccio, e ancor più terrorizzata stringo il tessuto della tunica del mago senza farlo apposta.
-Wow, che bel risveglio… sono in paradiso!
Il ragno continua a camminare.
-Sennar!!!!!!!!!!!
Appoggio la testa sul suo petto.
-Aiuto!!!! Ti prego, aiutami!!!!
Lo spavento mi da’ alla testa, non so più quello che faccio.

-Fantastico! Senza l’aiuto del sonnifero… ih ih ih…
Mi avvicino furtivamente con la padella, sta volta ho paura la stupri sul serio, anche perché la sta stringendo forte, peccato che anche lei lo stringa. Diamine, è DAVVERO TERRORIZZATA.
-Ragazzi, niente cose strane che di là ci sono i miei!
Do un padellata al braccio di Sennar.
-Occupati del ragno così posso fare ‘sto maledetto caffè!

-Ne darai una tazzina anche a Mans?
-No, ma a te sì, con il cianuro!
Gli do un calcio.

-Ho capito ho capito!
Li lascio stare e verso il caffè in due tazzine, poi ci aggiungo il sonnifero (ih ih ih, chi non ha mai sognato di drogare i propri genitori?)
-Mamma!!!!! Papà!!!!!!!!! Arrivooooooo!!!!!!!!!!!!!
Vado in salotto e poso il vassoio con gli stupefacenti sul tavolino.
-Eccomi.
Mio padre guarda Link con sospetto.

-Allora Lino, quanti anni hai?
-Sedici, signore.
-E dimmi… di cosa ti occupi?
-Ehm… di salvare il mooooo…
-Lui salva i motociclisti!
-Davvero? Cioè? Spiegati meglio.
-Io combatto contro i mostr…
-I mastodontici tir che vogliono investire i motociclisti, sai, è pieno di serial killer così.
-Capito… E quella spada?
-Ehm… è… è… mi serve…
-E’ un costume che incute paura ai tir.
-Ai tir?
-Sì, a loro, spaventoso, vero?
-Realistico… E dimmi, Lino, che rapporto hai con mia figlia?!
-I-i-i-io la conosco da solo un giorno, ma sono follemente in…
Sgrano gli occhi arrossendo visibilmente.
-Indaffarato, lui è indaffarato perché negli ultimi tempi i tir sono aumentati.

-Capisco… sa, ci beviamo ‘sto caffè?
I due bevono avidamente e cascano nel sonno. Sospiriamo di sollievo.
-Batti cinque!
Link si copre la faccia con il braccio. Rimango con la mano a mezz’aria.

-Non picchiarmi!
Lo fisso perplessa.
-Non voglio picchiarti! Devi battere il tuo palmo contro il mio!
Alza lo sguardo e fa come ho detto.
-Questo è battere il cinque.

-Foooooooorteeeeee!!
-Ragazzi?
Ci giriamo scocciati verso Sennar.
-Sentite, mi sono occupato del ragno, ma lei continua a rimanermi attaccata… potreste togliermela? Così riesco a svestir… voglio dire, a respirare.
-Brutto porco, ti aiuto io!
Prendo il vassoio e lo colpisco in testa atterrandolo. Mi batto le mani.
-Bene, sogni d’oro. Mans? Mans, che fai?!
Si è buttata a terra e lo stringe ancora.
-Ma che ti sei convertita al sennaresimo?!

Non capisco ciò che mi dice Miky. L’immagine del ragno spiaccicato che ho in testa mi paralizza.
-È-è-è-è p-p-per terra sp-sp-spiaccica… mor… SCHIFO!!!!!!!!!

-Porco boia! Da vivo ti spaventa e da morto pure!!!!!!
Non resisto, do una vassoiata anche a lei, che così giace svenuta assieme al suo amato.
-Sogni d’oro piccioncini.          
                                                                                                                     
 
 
Rieccoci qui!!! =D A parte che non ce ne siamo mai andate… Già… però eravamo occupate a vedercela con quel p***a di Sennar e quel figo di Link… Volevamo avvertirvi che a volte potremmo sbagliare a mettere i colori, perché sul documento ci sono, ma una volta copiati sull’editor diventano neri… quindi poi ci tocca rimetterli, immaginatevi che rottura… Però noi vogliamo pubblicare le nostre belle storie demenziali. 
Speriamo vi piacciano! (3                                                                                     

 
CONTINUAT... (Et voilà! Si va con il latino! :3) (Sì! Mi piace latino! Però se continuiamo così faremo una gran confusione?) (Naaaaaah!)
 

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Capitolo 5
*** Insetti giganti e gatti obesi ***


-Buongioooooooornooooooo piccioncini!
Li guardo: il rosso è stravaccato sotto la mia amica, rannicchiata teneramente fra le sue braccia, in posizione fetale. Troppo teneri! Mi dispiace svegliarli, ma sono arrivate le pizze che abbiamo ordinato.
Link è accanto a me, tiene la sua mano sulla mia spalla, ed io mi sforzo di non saltargli addosso e riempirlo di bacini. Il mago si stropiccia gli occhi, poi li apre.

-Bionda, sei stata tu?
Guardo da un’altra parte fischiettando, peccato che io non sappia fischiare.
-Non so di cosa tu stia parlando…

-Sai benissimo, invece, di cosa sto parlando. Guardami.
Mi volto e lo fisso negli occhi.
-Sei stata tu a colpirci in testa con un vassoio?
Annuisco. “Oddio, questo mi stupra… Oddio, non dovevo provocarlo…”
Ho paura, ma so che tanto lui è immobilizzato dal corpo di Mans… Mans!!! “E se stupra Mans?! Oddio, devo fermarlo!”. Sono sulla difensiva, ma a quel punto lui sorride, si alza magicamente levandosi di dosso la mia amica-sacco di patate, e mi abbraccia.

-Grazieeeeeee!!!!!
Lo guardo perplessa, sono rigida, poi però lo abbraccio anch’io.
-Di…  averti tirato un vassoio in testa?!

-Tolto quello, mi hai fatto dormire con la mia morettaaaaa!!!! Lei, che mi abbracciava!!!!! Grazie Miky, mi hai fatto passare una notte incredibile…
-Un’ora incredibile, vorresti dire… ma fa niente! Continua…
-Sì! Quello! Comunque sia, lei mi stringeva forte!!!! Sìììììììììììììììì!!!!!!!
Da dietro le larghe spalle del mago riesco a scorgere Mansy, si è svegliata, ci guarda tristemente, amareggiata.
Ecco, un altro risveglio poco piacevole. Il MIO Sennar che abbraccia Mikhael?! Forse è rimasto deluso dall’ultima volta che ha provato ad abbracciare me, quindi… quindi… quindi cosa? Rimango a guardare la scena, non mi vengono parole da dire. Forse sto esagerando… senza che lo voglia, sento il mio volto contrarsi in un’espressione dispiaciuta.
-Ehi, mago, lasciala andare, finiamola con le smancerie!
Si mette tra me e il rosso, allora mi dirigo dalla mia amica.
-Wei Mans! Ben tornata dal mondo dei sogni!

La guardo. Non so cosa rispondere, poi mi ricordo di una cosa.
-A parte che… sei stata tu a mandarmici!!

-Sì…
Sposto lo sguardo a sinistra, e noto il vassoio con cui mi ha colpita.
-E con un vassoio!!! Ma una camomilla non  era nei tuoi programmi?!

Sorrido.
-Naaaaaah! Il vassoio è rapido e indolo… no, indolore no, ma rapido sì!
Affermo annuendo convinta con una faccia da scema.

La guardo di storto, poi mi accorgo del profumo di pizza che aleggia nell’aria.
-Mmmmmh… vabbè, andiamo a mangiare.
Mi alzo e mi dirigo in cucina ignorando tutti.

Mi rivolgo ai due bei fighi:
-Ha le paturnie, speriamo le passino con una bella pizza, e un bicchierino, anzi, bicchierone, di Coca-Cola.
Mi squadrano, poi lo spadaccino mi si avvicina sorridendomi.

-Le passerà.
-Sì, spero.
Mi prende la mano e andiamo insieme in cucina, lasciando solo Sennar. Poverino.

-Ragazzi? Miky? Mansy, mia adorata moretta? Ci sono anch’io!!
E corre da noi.
Finalmente li vedo arrivare, e il mago si siede vicino a me, sorridendomi. Gli rivolgo uno sguardo non altrettanto amichevole, mi verso un bicchiere di Coca-Cola e inizio a mangiare. Vedo il rosso guardare la sua pizza perplesso.
-Devi tagliarla.
Mi guarda di nuovo, ma stavolta con un’espressione interrogativa. Allora sbuffo e gliela taglio io.
-Ok, fatto. Forza, mangia.
Addento la mia fetta, e di sottecchi guardo davanti a me. Neanche Link sembra molto sicuro davanti al suo piatto.

-… Ah, la devo tagliare!
Detto questo estrae la spada dal fodero.
-Hai capito! Ma… Link, che fai?!
Sono accanto a lui, e rimango stupita quando con qualche colpo squarcia la pizza con la spada, poi prende un tovagliolino e pulisce la lama, la rimette a posto.

-Fatto!
Mi rivolge un sorriso a trentasei denti. Ok, è troppo tenero anche quando taglia a pezzi una pizza con la spada! Continuo a mangiare, ma vedo che Mansy ha un’aria alquanto incacchiata. Ma che ha?! Boh, dopo le parlo, adesso però ho fame.
La mia amica quasi si ubriaca. Beve e beve e beve e beve e beve… Credo che la Coca-Cola le sia andata al cervello, perché a un certo punto, si alza in piedi sulla sedia, e si mette a ballare e cantare la Gangnam Style.
-Questo succede quando bevi troppo… Aspetta un momento…
Mi guardo intorno furtivamente, poi metto una mano in tasca… Oh, no… Il sonnifero… Ma come cacchi… L’abbraccio! Ma certo! Sennar mi ha abbracciata e ha rubato il sonnifero! Diamine che tipo in gamba, ma io sono più intelligente, gliela farò pagare. Prima però mi occupo della mia povera amica drogata.

-Eeeeeeeeeeeehi, sexy Sennar!!!!!!!!!!
Mi metto una mano in faccia. Non è possibile.
-Sennaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaar!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Lui mi guarda, credo abbia capito che io ho capito.
-TU!!!!!!!! BRUTTO PERVERTITO E DEFICIENTE E STUPIDO E PERVERTITO!!!!!!!!!!!!!!

-Ehm, pervertito l’hai detto due volte…
Mi corregge. Mi porto le mani ai capelli.
-LO SOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Brutto bagarospo hai drogato Mansy!!!!!!!!
Al che la mia amica si gira, e capisce tutto.

-Cosa?! Mi hai messo il sonnifero nella pizza?
Non proprio tutto…
Prendo una fetta e gliela tiro in faccia.
-Sei un demente!!!!!! Però sei un demente bono!!!!!!

Mi copro gli occhi.
-Ci risiamo…

Continuo a lanciargli fette di pizza, poi guardo il piatto vuoto.
-Cretino, mi hai fatto sprecare la pizza!!!!!

-Però sono bono…
Risponde, e cerca di schivare il bicchiere, ma non il contenuto, che gli si rovescia addosso.
-Ti ho beccato!!

-Cos… NOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!! L’ho bevuto!!
-E allora? La Coca-Cola è buona!! Oppa Gangnam Style!!!!
Trascino la mano per tutta la faccia.
-Il sonnifero era nella Coca-Cola…
Poi sorrido sadicamente.
-Ahahahaha!!!!! Sfigatooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Link ci guarda perplesso, poi estrae la spada. Sennar si dirige verso di me con fare molto aggressivo.

-Ti proteggo io Miky!!!
-No!!!! Non ti preoccupare! Occupati di Mans, me la vedo io con ‘sto deficiente!
Lo scanso, e sono a quattr’occhi con il mago.
-A noi, rosso.

-Bionda, ti…
E casca giù, addormentato.
-Ok, adesso ti aiuto Liiiiiiink!!!

-Ha, che sfigato!!!
Inizio a mangiare le pizze degli altri.

Mansy sembra una belva feroce. Si scaraventa sulle pizze e le divora in meno di un secondo.
-Link!!!! Fermala!!!!
Ma non ce n’è bisogno, perché alla fine crolla proprio sulla mia pizza, addormentata, con la faccia spalmata per bene sul condimento.
-Boia.
Impauriti, io e il bel spadaccino ci avviciniamo al corpo inerte della mia amica.
-Dorme?

-Credo di sì.
Ci guardiamo e sorridiamo.
-E’ finita, ce l’abbiamo fatta, siamo salvi.
Si avvicina, sempre di più, sempre di più, e sento il suo respiro, ed è vicinissimo, siamo lì lì e…

-Yaaaaaaaaaaaah!!!!!!!!!!!
Mi rialzo e salto addosso al grillo e alla falena giganti.

-MAAAAAAAAAAAAAAAAAAANS!!!!!!!!!!! GIURO CHE TI AMMAZZO!!!!!!!!!!!!!
Ma la sua espressione è molto più minacciosa della mia. Diamine, è FOLLE. Si avvicina, oh mamma, ringhia come un cane.

Stupidi insetti, devono sempre venire in casa mia!!! Con lo sguardo cerco qualcosa con cui schiacciarli, poi mi viene un’idea.
-Tea!!!!!! Tea, vieni qui, guarda cosa c’è!!!!! TEEEEEEEEEEAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!

-Perché diamine chiami il gatto?!
-Quale temibile bestia è questa Tea?
-E’ un fottutissimo gatto obeso.
Stupido animale, non c’è mai quando serve. Corro a prenderla, come al solito sta dormendo in camera mia. È acciambellata sul mio letto, in mezzo ai cespi di insalata che lo ricoprono.
-Vieni, cretina, vieni a vedere cosa c’è di là.
La prendo in braccio e lei strilla.
-Stai zitta, scema!!!
Torno in cucina e la lancio sul tavolo.

-Ma è orribile!
-Lo so, è tutto lardo e niente cervello.
-Che facciamo? Fuggiamo?
-Non ce n’è bisogno, ecco, guardala.
Il gatto schifoso si acciambella in un cartoccio della pizza e si addormenta.
-Visto? L’unico pericolo che puoi correre è… Mans!!!!!
Vedo la mia amica saltare addosso a Link.

-Aaaaaaaaaaaaaaah!!!!!!!!
-Liiiiink!!!! Ti salvo io!!!!!
Corro dal mio amato, ma qualcosa mi blocca. A terra, Sennar stringe la mia caviglia.

-Dove vai, biondina?
Cavolo, è forte.
-Mollami rosso, devo salvare il mio biondo!
Tento di liberarmi, ma è inutile.

-Guarda tu se devo fare io il lavoro dei gatti. Tea! Tea! L’ho preso, vieni! Attacca!
Mi giro, e vedo la falena accanto a Sennar.
-Tu!!!!!!!!!!!!!
Mollo il grillo e salto addosso all’altro insetto.
-Via da Sennar!!! Vattene!!!

-Ma è lui che non mi lascia andare!!! Mans, aiutami!
-Mans? C’è un altro insetto?! Tea, cercalo!! Tea, porca miseria, alzatiiiiiii!!!!!!
Niente, lei continua a ronfare beatamente nella stampante di carta.
Con una mano la afferro e lei ricomincia a gridare.

Quella gatta di mercoledì continua a miagolare e soffiare, ed io vorrei mollarle una padellata colossale.
-Link?! Stai bene?!
Vedo il mio spadaccino alzarsi da terra. Tende una mano verso di me.

-Mikhael… ti… salvo… io…
Mormora, poi però la gatta decide di accoccolarsi proprio su di lui.
-Brutta bagarospa, lui è MIOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!
Urlo, con una violenza inaudita mollo un cazzotto al mago liberandomi, corro dal mio biondo.
-Link, stai bene?
Mi sorride. Mamma quanto è figo.

-Sì, sto bene… e questa bestiola sta dormendo, adesso però occupiamoci di Sennar e Mansy.
Posa delicatamente il micio, a cui riservo un’occhiata di odio puro.
-Bestiaccia, ti fai trattare così da un insetto?! Non appena ti prendo ti metto a dieta!
Provo ad andare verso gli insetti, ma Sennar mi blocca.

-Mora, moretta, non avere fretta!
Lo guardo.
-Vieni dal tuo Sennarino, voglio darti un bacino!
-Un bacino?! Tu vuoi stuprarla!!
Prendo una padella.
-Ma non te lo lascerò fare. Mans avrà anche tentato di ucciderci, ma noi le vogliamo bene, e la salveremo! E poi, cos’è ‘sta storia che parli in rima?!

-Biondina cara, credi sul serio che potrai mettermi in una bara?
-No, rosso, credo che ti torturerò, e poi…
Mansy mi ruba la padella e lo colpisce.

-Sarai anche bono, ma devo mandare via gli insetti.
Inizio a brandire la racchetta da tennis verso di loro.
-Bestie schifose, andatevene!!
Corro ad aprire la finestra, poi cerco di colpire il grillo, ma lui schiva il colpo.

Quel gran figo estrae spada e scudo, mentre io mi accontento di una bottiglia vuota di Coca-Cola.
-Miky, ti proteggerò, fosse l’ultima cosa che faccio nella mia vi…
Mansy lo colpisce.
-NOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!
Mi accascio a terra, voglio soccorrerlo.
-Link, Link! Non abbandonarmi Link!!!
Guardo terrorizzata e piuttosto incacchiata Mansy.
-TU!!!!!!
Ma lei è più forte, si avvicina minacciosamente con la sua bella padella.

-Fuori uno.
Vado verso di lei.
-Ora tocca a te, falen…

Si addormenta. E rimango sola in cucina, in piedi, in mezzo ai corpi inerti dei miei amici. Mi avvicino a Sennar e lo tasto alla ricerca del sonnifero (Meno male che dorme altrimenti ne avrebbe sparata una delle sue). Una volta trovato lo metto in un posto dove nessuno potrà trovarlo, o meglio, se qualcuno tocca ‘sto posto gli taglio le mani.
Tea gironzola tranquilla in mezzo agli svenuti. La prendo in braccio, e lei stranamente fa le fusa.
-Andiamo Tea, lasciamoli dormire.
E ce ne andiamo in salotto a guardare la TV.

 
 
Ueiiii!!!!!!!!! Se volete denunciarmi alla protezione animali non vi do torto!! XD E se volete chiudermi in manicomio per eccesso d’ira… beh… non so se riuscirete a sopravvivere per vedermi con una camicia di forza addosso… ih ih ih… Vi diciamo subito che chiamare un esorcista è inutile. Muahahahah!!! Persino il diavolo ha paura di noi!!! Ok, pensiamo vi siate già spaventati abbastanza… Ma questo non vi impedisce di recensire!!!!! ;)
 
CONTINUA…
(Voi asini non lo sapete, ma è scritto in spagnolo) (Certo, ma ti ricordo che neanche tu lo sapevi finchè non abbiamo guardato sul vocabolario…) (Bé, almeno sono stata in grado di coniugarlo alla terza persona!) (Sai che roba, voglio vederti tradurre dall’italiano al Greco e viceversa!!) (Vorrei ricordarti che quella che va al Classico sei tu. Prova un po’ a tradurmi la parola “salida”!) (Alura, lasciami pensare… salita lo escludo perché è troppo scontato…) (Facciamo così: ce lo diranno i nostri recensori!! Muahahahahahah, sono proprio sadica) (Certo certo, tremano tutti dalla paura davanti a una parola spagnola… Senti un po’, e se non recensisce nessuno?) (Prima cosa: con questo non volevo spaventare nessuno; seconda cosa: ai nostri carissssssssssssssssssssimi lettori CONVIENE recensire, perché io so che tra voi c’è qualcuno che fa il furbo e legge senza recensire…) (Sapientona mia, il Linguistico lo fai tu, e poi credo che a nessuno interessi cosa significa “salida”, e se proprio interessa… bè, guarderanno sul vocabolario. Quanto a voi furbacchioni, sappiate che vi scoverò, e poi, vi torturerò, e poi…) (Ok, fermati sennò occupi troppo spazio. E poi non credere che lascerò a te tutto il divertimento) (Ok… comunque sia, guardatevi alle spalle… ih ih ih!!!!) (Ma date sempre uno sguardo al computer ;D)
 

 
 
 
 

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Capitolo 6
*** Non abbiamo idee e non sappiamo che mettere come titolo... '-.- ***


Apro gli occhi. Un’altra volta. È la terza volta che perdo i sensi, e spero sia l’ultima. Per fortuna anche il mago dorme, almeno non rischio di venire soffocata, né di assistere ad altre smancerie. Mi
guardo attorno. Oltre che Sennar, steso a terra c’è anche Link. Poverino, viene sempre coinvolto… aspetta un attimo, sono stata io a stenderlo!! Lo stesso vale per il rosso... giusto, è stato lui a
drogarmi! Direi che la padellata se l’è proprio meritata. Vado in salotto trascinando Link, e trovo Miky stravaccata sul divano con Tea in braccio che mangia patatine, offrendone anche al gatto.

-Ah, salve.
-Diamine, ma è scema?! Cacchio, le dicono di non aprire la porta e lei che fa? La apre! Rincretinita! Ma che il mostro se la sbrani pure!
Esclamo con la bocca piena mentre guardo un bel film horror. Poi mi accorgo che sulla soglia c’è Mans con il corpo di Link, che mi saluta tutta imbronciata.
-Salve simpaticona, passate le paturnie?
Lascio andare Link.
-A quanto pare no.
-Per lo meno non vedi più insetti giganti, e non hai intenzioni omicide verso me e Lin… Link!
Corro dal mio spadaccino e gli sollevo la testa abbracciandolo.
-Link?
Cerco di svegliarlo mentre Mansy ha un’aria annoiata.
-No, verso di te no.
Dico, guardando verso la cucina. Vado a sedermi sul divano lasciandola con il biondo.
-Ehi, stupido gatto, te la stai godendo, a quanto vedo.
Tea mi guarda con aria ebete. La prendo in braccio e inizio a strapazzarla.
-Almeno sei utile come anti-stress.
-Link, oh Link, svegliati.
Lo scuoto, alla fine lui apre gli occhi. Sorride, è così figooooooo!!!!
-Ciao Miky. Stai bene?
Mi butto su di lui stringendolo forte.
-Certo!
Non sono mica io quella a cui hanno tirato una padellata in testa! Piuttosto: come stai tu?

Ridiamo, ma a interromperci ecco quel desgenà di Sennar.
-Biondi, finitela, mi fate venire una voglia… Posso unirmi anch’io?
Ci alziamo guardandolo di storto. Link tira fuori la spada.
-Stacci lontano pervertito!
-Ok ok, ma dov’è la mia moretta?
Con l’indice indico Mans seduta sul sofà che stritola la gatta.-Mans, non ammazzarla! Hai visite!
Lei con un’occhiata di fuoco quasi incenerisce il mago, poi guarda me con meno intensità, ma MOLTO incavolata. Che diamine ha?!
"Ah, adesso vuole me?" penso. Forse sto DAVVERO esagerando. A quanto pare la mia indifferenza non gli piace. Meglio così, almeno mi vendico un po’. Continuo a tormentare il gatto, poi
l’ora: sono le nove. Accidenti, certo che il tempo vol…

-Ehi, moretta!!
Sento il mago che si butta sul divano, accanto a me.
-Tu non hai sonno?
Mi fa l’occhiolino.
-No, non ne ho.
-Hai ragione, abbiamo già dormito oggi. Che ne dici, allora, di divertirci un po’?
Mi volto di scatto verso di lui.
-Brutto pervertito!!!!!!!
Gli lancio addosso la gatta, la quale emette un miagolio infastidito.
-Guarda che non mi accontento mica di un gatto!
-Basta con ‘ste battute sconce! Io sto morendo di sonno, ho dovuto tenervi a bada tutto il giorno, tra te che vuoi ammazzarci- dico a Mans- te che vuoi stuprarci- continuo rivolgendomi a Sennar- e
quelle due befane, per non parlare dell’uvetta con la frusta!

Sbadiglio.
-Quindi lasciateci finire di vedere il film, che mi sono persa la parte dove la squartano. Così appena finisce vado a dormire. Anzi, prima dobbiamo aprire il divano letto, facciamo in fretta!
-Ma che bello! Dormiamo tutti assieme? Potremmo fare una cosa a quattro…
Lo guardiamo nuovamente di storto.
-Ok, ok, mi accontento di una cosa a due.
Ribatte, guardando me.
-Te lo sogni.
-Oh, ma da solo non c’è divertimento!
Sbuffa.
-Sennar, lasciaci in pace. Ti chiuderemo nello sgabuzzino, vado a prenderti un sacco a pelo, anche se vorrei chiuderti in un sacco della pattumiera e buttarti in discarica, e poi nell’inceneritore, e
poi…

Mi fermo perché mi stanno guardando tutti scioccati.
-Ti sei dimenticata del trita-rifiuti…
Ridiamo sadicamente e poi io vado in camera di Mans a prendere il sacco a pelo.
-Link dove dorme? Io dove dormo?
Sogno ad occhi aperti di dormire nel divano letto con il mio adorato biondino.
Però nel frattempo ho buttato il rosso nello sgabuzzino e l’ho chiuso dentro con il sacco a pelo.
Capisco subito a cosa sta pensando la mia amica.
-Io dormirei nel mio letto. In quello del divano c’è spazio per due, potreste condividervelo.
Io e Link ci guardiamo sorridenti, siamo rossi.
-Buonanotte Mans!
-Uffa, perché loro due possono divertirsi e io no! Mans, vuoi venire a farmi compagnia tu?
Sbuffo. Allora mi dirigo verso lo stanzino, e lo apro. Lui sorride, è felicissimo. Prima che possa farsi strane idee, prendo Tea e la lancio dentro, poi richiudo la porta. Lo sento piagnucolare da
dentro lo sgabuzzino.

-Io e Tea dovevamo finire di guardare il film… ma credo si divertirà di più là dentro!
Faccio l’occhiolino, e vedo la mia amica barcollare in camera sua.
-Ok, occupiamoci di ‘sto letto!
Vado ad aprirlo, lo stendo e poi distendo anche il materasso.
-Link, potresti prendere due cuscini?
Lui ubbidisce, va e torna con due cuscini belli grandi. Non ho idea di dove li abbia presi siccome non sa neanche dove sono. Mettiamo le lenzuola, e ci stravacchiamo stanchi sul nostro letto.
Io osservo la TV, quando il bel film horror finisce, mi corico accanto al biondino.
-Che stanchezza, è stata la più bella, anche se stancante, giornata della mia vita.
Sorridiamo.
-Già, anch’io sono stato benissimo. Non riesco a pensare di aver vissuto così tanto senza di te…
Divento rossa come un peperone.
-Ooooooh, sei così tenero!
-E tu sei così bella…
-Non diciamo cagate, Zelda è più figa.
-No, lei è pomposa, troppo elegante e poi si caccia sempre nei guai e a salvarla sono sempre io, e mai nessuna ricompensa! Lei mi abbandona sempre…
-Piccino.
Lo abbraccio, poi ci guardiamo. Siamo MOOOOOOOOLTO vicini. Le nostre labbra si sfiorano quasi…
-Aaaaaaaaah, povero me! Mi hanno abbandonato con un bidè! Aaaaaaaah, povero me! Questo gatto non mi lascia stè! Aaaaaaah, voglio la mia moretta! Così mi fa una carezza! Aaaaaah! Povero…
-STAI ZITTO!!!!!
-Aaaaaah, povero me, la biondina mi vuole uccidere!
-NO! IO TI TORTURO!!!!!!!
-Miky, calma, dov’eravamo rimasti?
Mi chiede quasi malizioso.
-Tu devi bac… voglio dire…
-Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah!!!! Povero meeeeeeeeeee!!!!!!!!!!! Ho voglia della mia morèèèèèèèèèèè!!!!!!
Tento di ignorarlo.
-Mikhael, io ti…
-Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah!!!!! Povero meeeeeeeeeeeeee!!!!!!! Voglio tante coccoleeeeeeeeeeeeeee!!!!
-Basta!!!! Tra un po’ vengo a farti le coccole con la carta-vetro!!!!!!!
Ignoro anche quest’ultima, anche se condivido appieno le intenzioni.
-Sì, Link?
-Io ti a…
-Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah!!! Povero meeeeeeee!!!! Questa gatta mi vuole stuprèèèèèèèèè!!!!!!!!!
-E fa bene!!!
-Miky, io ti…
In mezzo a tutto ‘sto trambusto non riesco a sentirlo.
-Cosa? Scusa Link, ma non sento!
Mi tocca gridare.
-Mikhael io ti am…
-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!!! POVERO MEEEEEEEEEEE!!!!! IL MIO TALENTO SPRECATO ORA ÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈ!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
-SENNAR STAI ZITTO ALTRIMENTI TI SPRECO IO!!!!!!!!
Urlo incavolata nera, poi mi rivolgo allo spadaccino con un sorriso.
-Prego, dimmi.
-Ok, Mikhael, io sono innamorato di t…
-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!!!! POVERO MEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!! VOLEVO SOLO TEEEEEEEEEEEE!!!!!!!
Non ce la faccio più.
-Scusami un attimo.
Mi congedo dal mio amato. Vado in cucina e prendo una padella.
-Sennar! Vuoi un po’ di coccole?
Gli dico con un tono molto convincente.
-Sìììììììììì!!!!
Urla eccitato. Apro la porta, lo vedo con la bava alla bocca.
-Eccoti le coccole!
Una padellata e finalmente sta zitto. Tea miagola e si struscia contro le mie gambe.
-Neanche tu lo sopportavi, neeeeeeeeh? Accidenti, poverina, ma chi ti ha chiuso con quel desgenà?
Miagola in direzione della camera della mia amica.
-Wow, non so se odi di più te o lui.
La accarezzo e torno nel salotto.
-Allora, stavi dicendo?
Domando. Link è sdraiato, la spada posata a terra con lo scudo, il cappellino gli è caduto, le scarpe sparpagliate. E il mio spadaccino dorme profondamente.
-Mercoledì, io ti ammazzerò, Sennar.
Finalmente quel cretino se ne sta zitto. Ora posso dormire in pace… provo a chiudere gli occhi, ma non mi sento del tutto sicura. Allora vado in cucina e prendo una padella. Perfetto. Me la metto
vicino e provo a dormire, ma mi sento qualcosa cadere sui piedi. Velocemente, afferro la padella e mi metto a sedere. Guardo cosa mi ha colpita. È solo quello stupido felino.

-Porca miseria, mi hai fatto prendere un colpo!!!
Per tutta risposta, lei miagola e viene a sfrusciarsi contro le mie braccia.
-Vabbé, puoi stare qui…
Finalmente mi distendo e mi addormento.

Mmmmmmmmh… sento un profumino… che diamine, meno male che hanno cucinato qualcosa, ero di cattivo umore per colpa di quel p***a di Sennar… Oh mamma, e se a cucinare è Mansy?! Boia, non
oso immaginare… Mi alzo di scatto, e con un cespuglio in testa, i vestiti stropicciati e mezzi tolti, corro in cucina.

-Mansy fermati!!!!!
Grido alzando le braccia. No, non è possibile.
-Buongiorno mia donzella, vorrebbe farmi il piacere di accomodarsi?
Link, il mio bellissimo Link, è in piedi, con un grembiulino, sta cuocendo delle frittelle, sul tavolo ce ne sono altre servite su un piatto da portata. C’è anche la Nutella, dei succhi, spremute, tè,
caffè, latte, marmellate… Ogni ben di Dio. In più ha anche messo piattini, tovaglioli, posate e bicchieri.

-Oh, scusami, credevo fossi Mans…
Dico mettendo la mano dietro la nuca.
-Rilassati, so che è stata una nottata estenuante, quindi tu siediti e goditi la colazione.
-Oh mamma, sei…
-Cosa?
Si volta incuriosito.
-Diamine, sei un uomo con i fiocchi! Ti sposerei!
-Perché non lo fai allor… voglio dire: mangia pure quanto vuoi!
-Grazie! Sei fantastico!
Mi siedo e mangio a più non posso. Sto masticando quando arriva la mia amica. La saluto con la bocca piena di frittelle e Nutella, e il suo sguardo incavolato si illumina alla vista del cibo.
-… Wow…
Mi scosto i capelli dalla faccia. Sto sognando? Guardo Miky, poi il mio sguardo va su Link, che indossa un grembiule. Cerco di trattenere un sorriso.
-Buon… buongiorno…
-Buongiorno, accomodati pure.
Vado a sedermi accanto a Miky.
-Salve Mansy cara. Quel muso lungo stona con tutte queste prelibatezze. Adesso mi devi spiegare perché sei così incacchiata.
Ecco, sapevo che prima o poi mi avrebbe fatto questa domanda. E adesso cosa le rispondo? Che mi da fastidio il fatto che Sennar l’abbia abbracciata?
-Ehm… ecco… è che… ieri…
Credo di aver capito, ma voglio lo stesso che me lo dica lei. Annuisco facendole cenno di continuare.
-Io… ho aperto gli occhi e… sì.
Annuisco a mia volta.
-Eh no Mans, voglio sentirtelo dire, poi allora ti spiegherò.
Cerco di farmi forza. Guardo da un’altra parte e le dico ciò che mi turba. Mikhael ride, e torno a guardarla di storto.
-Ma Mansy! Hai frainteso tutto!
Continuo a ridere, intanto Link spadella nuove frittelle.
-Sennar mi ha abbracciata perché io, tirandovi una vassoiata in testa, vi ho fatti dormire insieme, dovevi vederti, eri accoccolata a lui come un koala! E poi… boh, mentre c’era mi ha rubato anche il
sonnifero.

Sgrano gli occhi. E così… l’ha fatto solo per ringraziarla? Non riesco a trattenermi e sorrido.
-Oh… l’ha fatto… per ringraziarti… ecco… io… sì, lo so, ho esagerato, è che…
E adesso? Non so che dire.
-È che niente.
Riprendo a mangiare, poi mi accorgo di una cosa.
-Ma… è ancora chiuso nello sgabuzzino?
-Sì.
Estraggo una chiave, quella maledettissima chiave che quando serviva a noi due per uscire non c’era, e gliela do.
-Tieni, liberalo tu, credo che gli manchi, dato che ha cantato come una cornacchia tutto il tempo imprecando te.
Prendo la chiave, e non riesco a trattenere una battuta sadica.
-Sempre che non sia morto…
Ridiamo. Bene, è tornato tutto a posto.
Mi alzo e vado a liberarlo.
Infilo la chiave e giro.
"Spero solo non abbia intenzioni sconce…" Apro la porta titubante.
-Mansy, oh cielo, ho le allucinazioni forse? Oh, sei reale?
Sorrido.
-Sono reale.
Cavolo, da quando so essere dolce?!
-Mans! Mia adorata! Sei reale! Sei accanto a me! Mia meravigliosa Mans, mi sei mancata infinitamente!
Mi viene incontro e mi abbraccia. Questa volta lo stringo anch’io, e non per il terrore. In fondo, anch’io sono felice di rivederlo.
-Mansy, mi sei mancata così tanto… Io… io… io ti… Mans, io ti am…
-È solo una notte che non vi vedete, finitela! Sto facendo colazione, vomito con tutte ‘ste smancerie!
Urlo con la bocca piena. Link fischietta (Grande! Io non sono capace… ) girando una frittella nella padella, la fa saltare con un colpo da maestro. Quanto è sexy quando cucina… Chissà cosa voleva
dirmi ieri sera… Diamine, devo chiederglielo! Ma adesso voglio gustarmi la mia colazione.

-Mmmmh, delizioso! Link, sei un asso in cucina! Sai, prima temevo fosse Mans quella in cucina, poi quando ti ho visto, ah, non sai che sollievo!
Sospiro, poi riprendo a mangiare.
-Ha ha ha, divertente. Ti sei presa un colpo, vero?
Ridacchiamo.
-E perché mai la mia moretta non dovrebbe cucinare?
Anche lo spadaccino si volta verso di noi.
-Già, perché?
Io e Miky ci guardiamo.
-Bè… diciamo che non sono proprio portata per cucinare…
-Puoi dirlo forte.
Continuiamo a sghignazzare. "Sì sì, ridete pure, ma prima o poi tornerò ai fornelli!".
-Mansy, so a cosa stai pensando, e non te lo permetterò mai. Ricordi cos’è successo l’ultima volta?
-Oh, certo!
Tiro su una manica del pigiama, mostrando una scottatura.
-Ecco, questo me lo sono procurato semplicemente sfornando una teglia.
Un "ooooooooooh" si solleva dai due fighi, che osservano come fosse un reperto la ferita. Rido.
-Vedete: stare lontana dalla cucina fa bene sia a lei che a noi…
Riprendiamo a mangiare, poi mi viene in mente una cosa.
-Dovremmo trovare un modo per… farvi tornare…
Gli altri mi guardano. Non sembrano molto entusiasti.
-O almeno, per rimandare indietro quelle tre dementi.
-Aspettate, voglio vedere una cosa.
Vado in salotto con gli sguardi tutti su di me, poi torno con la mia console. La accendo, vado sull’icona del gioco di Zelda, e noto con piacere che la mia tesi è vera. Nel gioco, Link non c’è.
-È sparito, perché adesso tu sei qui.
Mi fissano perplessi, poi apro il libro della mia amica.
-Le parti in cui c’è Sennar sono state cancellate.
Confermo.
-Dei personaggi scomparsi non c’è più traccia…Continuo a scorrere con la mia lettura, dove noto la mancanza di Nihal, e…
-Oh no…
-Cosa succede, Miky?
Lei mi guarda, sembra alquanto spaventata.
-È sparito anche il Tiranno.

Ok, probabilmente vorrete ucciderci per il ritardo, e non vi biasimiamo, ma per favore, limitaevi a lanciarci pomodori, ok? n.n

FORTSETZUNG FOLGT (Vai con il tedesco, yuppi yhay!!) (Ho l'impressione che prma o poi impazziremo...) (Cosa dici Miky, lo siamo già...) (Sì, lo siamo già, ma di questo passo non sapremo più in che lingua parliamo!) (Que estais diciendo?) ('-.-)

 

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Capitolo 7
*** Cattivi sfigati e bambini assatanati (Fico, fa rima! :3) ***


 Mi guardano tutti preoccupati, ed io assaporo questa atmosfera. La serenità degli altri dipende da me.
-Un momento, fatemi guardare nel videogioco.
Il problema è che non essendoci il personaggio da comandare non posso arrivare, e poi non sono ancora arrivata dove c’è Ganondorf. Porco boia, devo saperne di più!
Tengo tutti con il fiato sospeso.
-Ragazzi, non riesco a capire se Ganondorf c’è o no, comunque sia, non credo possano essere andati molto lontano. Facciamo un giro di perlustrazione per il paese.
Dichiaro come una vera leader. Sono rimasti tutti a bocca aperta, con la forchetta a metà strada, espressioni ebeti.
-Bene bene bene, ci divideremo a coppie. Io sto con…

-Lascia che sia io ad accompagnarti, mia dolce donzella.
Gli sorrido. “Sé, come se io fossi dolce…”, in quel momento mi viene in mente una cosa da non trascurare.
-Mans, tu devi stare con…

-MEEEEEEEEE!!!!!!!!!!! Ci divertiremo un mondo…
Sorride nel suo modo perverso e sensuale.
-Guarda che se inizi a fare queste battute ti lascio da solo.
-Ma quando lo capirete che da soli non c’è nessun divertimento?!
Mi volto verso Miky con un sorriso esasperato.
-Non preoccuparti, vai tu con Link, io sopravviverò…

-Oh, ma io credo che se ti daremo un’altra dose di sonnifero sarà lui a doversi preoccupare, vero pomodoro? Spera di non diventare un insetto gigante…
-Lo sono già… io sono un farfallone!
Mi avvicino e gli mollo un cazzotto.
-Io sono una falena, quindi stammi alla larga, e poi sappi che prima o poi ti cattureranno. Anzi, arriverà Mansy ad ammazzarti con la sua gatta obesa.

-Potrei sempre portarmi dietro una padella… o meglio, una racchetta da tennis!
Guardo la mia amica.
-Mans, lo sai vero che non c’è nessuna fottutissima racchetta?

-Sto scherzando… e poi chi ti dice che non ci siano racchette da tennis? Ne ho una di là nell’armadio.
Mi giro verso il mago.
-Perciò vedi di stare a posto, potrei anche decidere di portare entrambe le cose…
Non riesco a trattenere un sorriso sadico.

-Beh, sappi che il maghetto ha le sue doti nascoste…
-Oh, sì, e non sai quante… se per una volta mi lasciaste divertire un po’, magari ve le mostrerei.
Gli pesto un piede.
-Intendevo la tua forza e i tuoi riflessi pronti, ma tu pensi solo a ‘ste cose. Sei un brutto deficiente con grossi problemi di astinenza.

-Ooooooooh, ma sai che potrei far divertire anche te, sei sempre così di malumore!
Divento rossa e quasi fumo. Mi scaglio su di lui.
-PERVERTITOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!! TI AMMAZZO!!!!!!!!!!!!! E TI TORTUROOOOOO!!!! E TI FRUSTOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!! E POI…

-Ragazzi, basta, di questo passo non ci muoveremo più.
-Disse quella in pigiama.
-Giuuuuuuuuuuuusssssstoooooo, vado a cambiarmi e partiamo.
-Posso venire anch’io? Però dovremmo posticipare un po’ la partenza…
Gli mollo un ceffone.
-Brutto pervertito, finiscila o ti richiudiamo nello sgabuzzino con Tea finchè non torniamo!! E stavolta ci aggiungo pure i canarini!!!!

-I canarini? Almeno loro sanno divertirsi?
Lo faccio quasi bruciare talmente lo guardo male.
-Certo, loro ti mangeranno pezzettino per pezzettino… Sì, sanno proprio divertirsi!

Mi avvicino alla mia amica.
-Potresti tenerlo a bada? Io intanto vado.
Le sussurro.

-Sì, ma non aspettarti di ritrovarlo integro.
Prendo per i polsi il mago.
-Stai buono.

-Bricconcella, ti vuoi divertire senza la tua amica?
Sto per ribattere, quando una botta fa accasciare svenuto Sennar.
-Finalmente, come si permette di dirti certe cose così… poco pure?
Guardo Link con occhi sognanti.
-Link… ma tu sei… fantastico! Diamine, ti bacerei!
Lo abbraccio forte.
-Ah! Senti…

-Sì?
-Cosa volevi dirmi ieri sera?
-Io… volevo dirti che ti am…
-Eccomi, finalmente possiamo partire.
Mi blocco non appena li vedo abbracciati.
-Oh… ho interrotto qualcosa? Se volete possiamo aspettare…

Fisso Mans con occhi furenti.
-A dire la verità sss… no, andiamo pure!

-Non è giusto, perché loro possono divertirsi e noi no?
-Link, stendilo, per piacere.
-No, lascia stare, è meglio andare.
-Grazie moretta mia, ti ricompenserò…
Ha di nuovo il suo solito sorriso.
-No. Non mi serve nessuna ricompensa. Mi basta che tu stia zitto.
Finalmente partiamo. Alla fine della via ci dividiamo.
-Ok, andiamo da quella parte. Occhi aperti.
Camminiamo per un po’, poi inizia a parlare.

-Che bello, finalmente soli… anche se avrei preferito rimanere solo con te in un altro posto…
-Non ho preso la padella, ma questo non vuol dire che tu sia al sicuro.
-Ah, vedo che anche tu sei una tipa cattivella…
-Io preferisco definirmi sadica. Finora di torture ne ho solo inventate, ma questo non vuol dire che non sia capace di applicarle. Ora, per favore, stai zitto e continua a camminare, prima li troviamo e meglio è, così possiamo rispedire ognuno a casa sua.
Mi blocco subito. “Non proprio tutti tutti…”.
Lui sospira.

-Già… a casa. Ma io a casa ci voglio tornare?
Sorrido e mi volto verso di lui.
-Boh. Se la finisci di fare battutacce potresti anche rimanere.
Ridacchio.

-Certamente, smetterei anche di parlare per poter stare con…
Lo guardo.
-Cosa?
Nonostante il mio sorriso, non sembra molto convinto di voler continuare.

-Niente, niente.
-No no no, adesso me lo dici.
-Ho detto niente.
Inizio a fare capricci come una bambina.
-Eddai, dimmelo!
Cerco di fare gli occhi da cucciolo.

-Ho detto di NO.
-Ormai hai iniziato la frase, finiscila.
-Ok, ma io voglio essere ricompensato.
Ritrova il suo sorriso perverso.
-No, cavoli, pensavo avesse finito di fare il pervertito…
Borbotto.

-Come hai detto?
-No, niente!!!
-Adesso voglio saperlo!!!

Io e Link percorriamo le strade a braccetto, a dire la verità non ci avevo pensato, ma a quanto pare la spada e lo scudo, per non parlare della sua divisa, incutono davvero paura. La gente ci gira alla larga, ed io ringhio a quelli che si avvicinano. Poi appoggio la testa alla sua spalla. Sembriamo una coppietta.
-Link?
Inizio, lui mi guarda.

-Sì?
Deglutisco.
-Tu… ecco… tu vuoi tornare nel videogioco?

-No. Ma è mio dovere riportare indietro Zelda e Ganondorf, e anche Nihal e il Tiranno… per non parlare di Sennar… Quel tipo ti fa delle battute che proprio non mi garbano.
-Già, ma credo rimarrà.
Dico dispiaciuta.

-Perché?
-Beh, lui e Mansy sono innamorati. Mi sembra ovvio!
-Giustooooo…
È visibilmente imbarazzato.
-Che c’è? La volevi tu?

-No! Io voglio t… niente.
Faccio finta di niente. Ormai ho capito, ma voglio che sia lui a dirmelo.
-Senti, perché ti sto simpatica? Insomma, sono aggressiva, sadica, impulsiva, leggermente vanitosa…
Siamo fermi uno davanti all’altro, lui mi tiene entrambe le mani.

-Tutti quelli che tu vedi come difetti non fanno altro che farmi innamorare sempre di più di te.
Oddio, l’ha detto. Oh mio Dio, oh mio Dio!!!!!! Boia, che faccio?
-Ti amo anch’io!
Esclamo saltandogli al collo. Fantastico: una tizia sadica e pazza e un tipo armato proveniente da un videogioco che si conoscono da appena due giorni che si abbracciano dichiarandosi. Direi che siamo una coppia perfetta! E poi, diamine, lui bacia benissimo!!!!

-Eeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeehiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Visto? Sono sempre gli altri a divertirsi!!!!
Sennar piagnucola come un poppante, e Mans lo segue piuttosto scocciata.
-Lascia stare gli altri e finisci la frase che mi stavi dicendo!!!!!
Non bado ai biondi che ci guardano alquanto incacchiati.

-Già, finisci la frase brutto bagarospo!
Urlo, poi mi volto con aria interrogativa verso Mansy.
-Aspetta, quale frase?

-Ecco, prima lui…
-Bè, anche tu mi devi dire qualcosa…
-Sì, ma hai iniziato tu. Dicevi qualcosa a proposito di smetterla di parlare per…?
-Ecco, ehm…
Arrossisce leggermente.
-Forza, non ti faccio niente.
“Ecco, adesso fa una battuta delle sue…” penso, ma si limita a tirar fuori altre giustificazioni.

-Voglio prima sentire cos’hai detto tu.
-Senti ciccio, sei stato tu il primo a parlare, quindi…
-Ciccini belli, è un piacere stare qui a sentirvi litigare come due bimbi di due anni, e so che siete follemente innamorati, ma se non vi dispiace sarebbe meglio concentrarci sulla capoccia blu e riccia che ho scorto in mezzo ai bambini nel campetto, che probabilmente sono più maturi di voi!
Io e Sennar continuiamo a discutere, poi ci fermiamo.
-Eh?!

Sbuffo.
-C’è un tiranno che scorrazza per il campetto delle elementari.

Mi giro verso il prato, e mi metto a ridere.
-Certo che nella realtà ha ancor più una faccia da cu…

-Ganondorf!
-Sì, anche lui un po’ ce l’ha la faccia da cu…
-No! Voglio dire che c’è anche Ganondorf!
Guardo la mia amica e il mago.
-Adesso, concentriamoci sui due tipi con la faccia da c**o.
Ci mettiamo giù, accovacciati, e osserviamo attentamente la scena.

-Perché hai i capelli blu?
-Perché indossi una gonna?
-Che strano grembiulino…
-Perché hai le orecchie a punta?
-Sei un elfo di Babbo Natale?
-Perché hai una faccia da c**o?
-COSA?! Io non ho una faccia da cu… Lasciamo stare. E poi, io indosso una tunica da mago! I miei capelli sono blu perché… ma che domande sono?! Insomma, è come se ti chiedessi perché hai i capelli castani! Inoltre, chi è questo Babbo Natale?!
Un’orda di bambini accerchia il povero Aster. Ma Ganondorf non se la cava meglio.
-Lei è il nuovo supplente?
-No.
-Perfetto, è assunto!
-Ma…
-Inizia da adesso, io devo andare.
Estrae la sua spadona.
-Eh no, sarò costretta a sequestrargliela!
-Uffi!!!! Mi vendicherò!!!! Vi schiavizzerò tutti!!!
L’insegnate, una donnetta paffuta, se ne va dondolando come una pallina di lardo portandosi appresso la spada gigante. Un gruppo di bambini salta addosso al re del male.
-Ciiiiiiiiiiiiiiiiiiibooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
-Brutti mostriciattoli!!!! Un esercito di kokiri!!!!!
-Vedo che sei nella mia stessa situazione.
Il Tiranno gli si avvicina. Io continuo a trattenermi dallo scoppiare a ridere. Intanto gli scolaretti hanno la bava alla bocca, stanno affogando Ganondorf.
-Vogliamo ciboooooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
-Bè, io voglio conquistare il mondo per poi distruggerlo, non si può avere tutto dalla vita. Dicevo, devo trovare un modo per andarmene da questo posto maledetto, penso sia lo stesso per te.
-Questo luogo è orribile, ma cos’è, una prigione per kokiri?
-Cosa sono i kokiri?
-Una rottura. Ma adesso cerchiamo un modo per svignarcela.
Nel frattempo un bambino si è appeso al suo grosso naso ad aquilino, mordendolo.
-Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!
-Cibo cibo cibo ciboooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!
Strilla con gli occhi da pazzo.
-Mans, questi sono peggio di noi. Comincio a capire perché siamo diventate così…

-Stai scherzando? Loro non mi hanno vista quando facevo io la prima elementare… Vabbè, a parte il fatto che non saltavo addosso agli insegnanti reclamando cibo, ero TERRIBILE.
-Io ero un angioletto…
Sennar sgrana gli occhi. Gli ringhio contro.
-Ma adesso sono cambiata.

-L’abbiamo notato.
Sghignazzo sadicamente.
-Comuuuuuuuuuuuuuuunqueeeeeeee, dobbiamo salvare ‘sti desgenà, saranno dei cattivi, ma non si meritano questo.

Non ce la faccio più a trattenermi… scoppio a ridere come una folle. Ecco uno dei miei peggiori difetti: ci vuole un niente per farmi ridere.
-Porco di un boia Mans…
Sospiro. Eccola, ma diamine, perché devo essere così divertente?! Aster ci fissa.
-Raga, ci hanno visti.

Guardo il mezzelfo che ci fissa, e mi blocco. Poi faccio ricadere lo sguardo sul bambino appeso al naso di Ganondorf, e riprendo a ridere. È più forte di me.
-Mmmmh, non è poi così brutto il Tiranno…
Mi guardano spaventati, soprattutto il rosso, mentre Link pare invidioso.
Rimedio subito.
-Ma il mio spadaccino è MOLTO meglio!
Il mio tesoro sorride, ma Mansy è ancora lì a ridere.
-Cacchio Mans, finiscila! Qualcuno può farla stare zitta?
Sennar va da lei e le tappa la bocca con la mano, ma non funziona.
-Diamine, ci stanno guardando tutti!
Avviso il mago, Link prova a coprirci con lo scudo, ma non capisce che così attira di più l’attenzione.
-Link, tesoro, leva ‘sto scudo del cavolo!
Si sposta, ci infiliamo dietro a un cespuglio.

-Oddio, non ce la faccio più…
Respiro cercando di smetterla.

-Ganondorf, laggiù, ho visto qualcosa… Sennar, e poi una ragazza mora e una bionda, e qualcosa di verde che si muoveva dietro a uno scudo.
-Quella cosa… Ahi!
Un altro bambino si è appeso prendendolo per i capelli, ora i due scolari dondolano attaccati ciascuno a naso e capelli.
-Quella cosa verde è Link!
Ora i due signori del male ci fissano intensamente.
-Mannaggia a te e le tue risate!

-Scusami… sai come sono… quando inizio a ridere…
Mi giro verso Aster.
-Certo che però… ha proprio una faccia da c**o!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Riprendo a ridere involontariamente.

-Ma la mora è pazza… non so per quale motivo ma sta ridendo… e la bionda sembra arrabbiata, tra l’altro continua a guardarmi… che io non abbia fatto colpo?!
-Ma ti pare il caso di pensare a bionde che non esistono?! Piuttosto pensiamo al mio biondo.
-No grazie, sono etero.
-Intendo dire che dobbiamo acciuffarlo e ucciderlo!
-E se ammazzassimo la mora? Non la finisce più di ridermi in faccia, voglio dire, un po’ di rispetto!
-Non m’importa un fico secco delle tue ragazze immaginarie! Voglio Liiiiiiiiiiiink!!!!!!
Dopo questa affermazione non resisto. Marcio diretta dai due, i bambini mi temono, si scansano lasciandomi la strada libera.
-LINK È MIO!!!!!!!!!!!! SOLO MIOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!
Gli salto addosso.

-Visto che esiste veramente la bionda?
Dice compiaciuto il Tiranno mentre io spacco la faccia a Ganondorf, e il mio spadaccino viene a soccorrermi… no, aspetta, io me la sto cavando benissimo! Boia, vuole soccorrere ‘sto re del male sfigato. Aster è infuriato, si dirige con aria minacciosa dalla mia amica.
-Finiscila di ridere ragazzina!
-Disse il bambino.
Mi ignora, oddio, questo è pericoloso!

-Finirai presto di ridere…
Accidenti, ora che è arrabbiato sembra ancora più scemo… rido ancora, e ancora, e ancora…
-Mans, basta, questo ti ammazza!
Mi appoggio al mago.
-Scusami… è… è più forte di me… io… io… non riesco a smettere… non ce la faccio…
Ho le lacrime agli occhi dalle risate.

-Ora vedrai!!!!!!!
Quando noto che il mezzelfo è a pochi metri da noi, finalmente la smetto. O cavoli, adesso che vedo meglio la sua espressione, fa davvero paura.
-Ragazzina insolente, rimpiangerai di avermi preso in giro!!
-Prova a torcere un capello alla mia moretta e ti assicuro che tu non te ne ritroverai più su quella tua testa da bambino!!
Sennar si alza e gli va incontro a sua volta.
-Stalle lontano, hai capito?!
-La tua mora aveva solo da non sbeffeggiarmi!!!
Il Tiranno è a pochi metri da me. Mi alzo in piedi a mia volta.
-Che fai, ti metti contro quelli che ti superano di due anni?!
Quanto ci godo a prenderlo in giro…

-Come osi?!
-No, tu come osi?!
Ci avviciniamo pericolosamente.
-Vuoi prendertele?!
Lo provoco.

-Non appena avrò finito striscera…
Da dietro, il rosso lo solleva di peso.
-Lasciami, lasciamiiiiii!!!!!!!!!!!!! Quando mi libererò vi sottometterete tutti al grande Ti…
-Taci, poppante!!
Prendo un ramo e gli do un potente colpo in testa.
-Finalmente.
Il mio amato mago butta a terra il corpo di Aster, senza sensi.

-Brava la mia moretta.
Sorridiamo.
-Te l’avevo detto che sono sadica.
Gli vado incontro.
-Adesso me lo dici il resto della frase?

-Oh, Mans, tutto ciò che volevo dirti è che… io…
È come se ci fossimo solo noi due, quasi non sento le grida assassine di Mikhael e quelle assatanate dei bambini. Cerco di non badare al corpo inerte di Aster a pochi centimetri dai nostri piedi, e mi concentro su Sennar. Siamo vicini, MOLTO vicini, i suoi occhi azzurri puntati nei miei verdi, i nostri visi quasi si sfiorano. Wow, quant’è bono quando non fa il pervertito…
-Volevo dirti che io smetterei anche di parlare, pur di resta…
-BRUTTO BAGAROSPOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!! GIURO CHE TI STACCO QUEL RIDICOLO NASO AD AQUILINOOOOOO!!!!!!!!!!!! IO TI AMMAZZOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!
-Ma che cavolo, non si può parlare così!!!!!!
Mi giro incacchiata verso Mikhael.

Prendo a pugni il brutto nasone di Ganondorf, mentre Link cerca di staccarmi. Intanto i bambini mi incitano, ma io non li considero: il mio obiettivo è farla pagare al brutto cesso ambulante che vuole il MIO Link.
-Mans, sono occupata adesso! Non vedi?! Le dichiarazioni ve le fate a casa!

Noi dobbiamo aspettare, però guai se interrompi lei e Link! (Certo certo, intanto voi lo fate SEMPRE).
-Dovremmo dare una mano, no?
Chiedo al mago.

-Ok, andiamo.
Ci dirigiamo verso la rissa. La mia amica è assatanata quasi quanto i bambini.
-Ooooooooooooooooooooooook, mi sa che con la forza non facciamo niente…

-VISTO?! IO NON HO BISOGNO DI PADELLE E RACCHETTE DA TENNIS!!!!! AAAAAAAAAAAAAH!!!!!!! TI AMMAZZO!!!!!!!
Con un pugno mette al tappeto Ganondorf, ma continua a menarlo.
-Porca miseria, la vuoi finire? L’hai già messo KO!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Per tutta risposta, lei mi ringhia contro come un cane.
-Potremmo…
Mi volto verso Sennar con un sorriso sadico.
-Ehi, Sennar…
Cerco di non farmi sentire.
-Potresti addormentarla! (Ih ih ih, vendettaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!!)
(Sì sì, ricorda che volevi addormentare Ganondorf, te l’ho detto io di addormentare me!)
Lui si avvicina e procede. Finalmente crolla a terra anche lei.
-Perfetto, non ci rimane che trascinare i tre corpi fino a casa.
Sennar si carica il Tiranno a sacco di patate, poi ci dirigiamo verso gli altri due corpi. I bambini hanno ancora sguardi minacciosi, ma non ci bado più di tanto.

-Porto io Mikhael.
Detto questo lo spadaccino la prende premurosamente in braccio.
-Sarà un po’ complicato trascinare questo…
Dico indicando Ganondorf.

-Ragazzi…
Guardo verso Link, ma la mia attenzione viene catturata dai bambini, che si avvicinano sempre più.
-Cibo… cibo… vogliamo cibo…
-Oddio questi sono posseduti!!
Ci fanno arretrare fino a farci trovare tutti e tre schiena contro schiena.
Provo a guardarmi attorno in cerca di una via di fuga, ma siamo circondati.
-Dobbiamo andarcene, questi sono capaci di sbranarci. Al mio tre, corriamo.
Al mio segnale afferro velocemente Ganondorf per un piede e correndo ci apriamo un varco tra la folla dei bimbi assatanati, che si mettono a rincorrerci. Quando finalmente riusciamo a distanziarci da loro svolto in un vicolo.
-Da questa parte!!!!
Loro mi seguono, e quando pensiamo di essere al sicuro ci lasciamo cadere ansimanti a terra, appoggiati ad un muro.

-Ma qui siete tutti così?!
-No no, i sani di mente ci sono.
Il mago si affaccia da dietro al muro per controllare che non arrivino i bambini. Sempre che siano bambini…
-Forse li abbiamo seminati…
Non facciamo in tempo a tirare sospiri di sollievo che uno di quelli cade addosso al rosso.

-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
-Ciiiiiiiiiiiiiiiiiibooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
-Stanno scavalcando il muro!!!
Scaravento il mostriciattolo via da Sennar e riprendiamo a fuggire, ma sono rallentata dal corpo di Ganondorf che mi trascino dietro.
-Aspetta, ci penso io, tu prendi questo!
In fretta e furia il rosso si carica a sacco di patate il re del male, passandomi il Tiranno.
-Forza, siamo quasi arrivati!!
Ecco, vedo casa mia, qualche passo e la raggiungeremo! Arriviamo dall’inferiata che ci separa dal cortile e la scavalchiamo, per poi fiondarci attraverso la porta delle scale. Getto a terra Aster e chiudo la porta appena in tempo dall’attacco di un bambino, che si scaraventa contro il vetro. Gli altri lo raggiungono e cominciano a tirare pugni contro la vetrata gridando.
-Ce… ce l’abbiamo fatta?
Ci guardiamo.
-… Ragazzi, datemi il cinque, ce lo meritiamo.
Le nostre mani battono sonoramente l’una contro l’altra. Saliamo le scale ed entriamo in casa.
-Bene, ora sistemiamo questi due dementi.
Dopo aver messo Miky sul divano, chiudiamo gli altri due nello sgabuzzino.
-Chissà perché anche loro sono venuti nel nostro mondo…

-Magari volevano conquistarlo…
-Glielo domanderemo quando si sveglieranno, ma adesso abbiamo un altro problema. Venite a vedere.
Ci affacciamo alla porta che dà sul balcone, e inorriditi osserviamo gli scolaretti assatanati che si accalcano cercando di scavalcare la ringhiera.
-Fantastico… e adesso?
Intanto i bambini ringhiano e continuano a reclamare cibo.
-… Aspettate, ho un’idea!!!
Corro nel salotto a prendere un pacco di biscotti, poi torno in cucina. Faccio per uscire sul balcone, poi mi blocco.
-Ok, potrei anche non tornare. Ma non fa niente, tentar non… bè, in questo caso potrebbe nuocere… cercherò di fare in fretta.
Non aspetto che ribattano ed esco fuori. I mostriciattoli cominciano a gridare ancora più forte.

-Ciiiiiiiiiboooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Ciiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiboooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Uno di loro sta già per mettere un piede sul pavimento, allora io avanzo e lancio il pacco alla cieca. L’oggetto vola verso la casa accanto, inseguito dalla folla di bambini, che sfondano la rete del cortile e si avventano sul cibo. Torno in casa.
-Bene, un problema è stato risolto…

-Non proprio… bisogna occuparsi anche di quelli nel cortile sul retro.
Sbuffo.
-Ma quanti accidenti sono?!

Sento discutere Mans, e poi la voce melodiosa di Link… Il MIO Link! Piano piano apro gli occhi, mi stiracchio sbadigliando sonoramente.
-Uaaaaaaaaaaaaah-aaaaaaaaaaaaaaaaaah!
Si voltano tutti verso di me, Link mi viene incontro a braccia aperte.

-Mikhaeeeeeeeeeeel!!!!
Rimango paralizzata e attendo il tonfo del suo corpo sul mio.
-Miky! Stai bene? Mi dispiace, abbiamo dovuto addormentarti! Ma stai bene? Dimmi che stai bene! Mikhael, tutto bene? Perché se tu non stai bene io…
-Sta bene! Adesso dovremmo occuparci dei piccoli mostriciattoli che circondano la casa!
-Grazie Sennar, e comunque nel caso a qualcuno di voi interessasse, sto bene. Link, grazie per esserti preoccupato.
-E come potrei non farlo? Sei la mia fidanzata!
Mansy e il rosso scuotono la testa.
-Potreste, per favore, rimandare le smancerie? Come ha detto Sennar, ci sono dei bambini indemoniati che circondano la casa, poi dovremmo occuparci del Tiranno e quell’altro sfigato chiusi nello sgabuzzino.
-Sì, però quando un tiranno e un re del male scorrazzano per le elementari voi due potete fare i bimbi piccoli che litigano solo perché non hanno sentito le dichiarazioni! Vabbè, sono brava, fatemi vedere ‘sti piccoli bagarospi!
-Sono nel cortile sul retro, mi sono già occupata io di quelli davanti. (Che brava, neh?)
-Ok, vado a parlarci.
Mi guardano tutti impressionati.

-Auguri allora… hai intenzione di minacciarli?
Sfodero uno sguardo sadico.
-Ih ih ih… ma certo… Farò un discorso con i fiocchi!
Mi dirigo verso il balcone dietro, e ci vado. Subito la folla di mostri si accalca e cerca di salire, in mano stringo un pacco di biscotti che mi ha dato Mans.
-ASCOLTATEMI BENE!
Niente, non mi ascoltano, con la bava alla bocca e a quattro zampe cercano di raggiungermi, uno quasi mi addenta la gamba.
-EHI!
Continuo, ma non mi sentono. Sono occupati a sbavare.
-EHIIIIIIII!!!!!!
Quei brutti bagarospi non mi considerano, invece saltano come delfini schifosi per prendere al volo i biscotti che impugno.
-MI ASCOLTATE???!!!
Urlo, ma questi proprio non sentono. Al che mi stufo, tiro su le maniche della maglia, schiarisco la gola.
-BRUTTI BAGAROSPI SCHIFOSI STATE ZITTIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Silenzio, si fermano, persino la bava smette di sgocciolare e rimane ferma a mezz’aria.
-Oh, finalmente! Sentitemi bene. Voi volete cibo, giusto?
Con delle voci gutturali e un ululato mi rispondono.

-Sìììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììì!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
-Noi abbiamo del cibo, e tanto, lo volete?
-Sììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììì!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Sembrano degli ibridi schifosi.
-Bene, se lo volete dovrete lasciarci in pace!

-Va bene!
-Inoltre… sarete al nostro servizio. Chiaro?
-Sììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììì!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
-Bene, godetevi il vostro pasto.
Detto questo gli lancio i biscotti, e loro ci si avventano sopra ululando di gioia.

-Ciiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiibooooooooooooooooooo!!!!!
Soddisfatta strofino le mani.
-Sistemato.
Tutti mi fissano stupiti.
-Che c’è? Dubitavate della mia bravura?

-E perché dubitano sempre tutti della mia?!
-Brutto pervertito, lo sappiamo che sei “bravo”, solo che nonci va di sperimentarlo, chiaro?
-Siete sicuri? Potrei sorprendervi…
Mans gli molla un calcio al ginocchio facendolo cadere.
-Sorpreso adesso? Pure Mansy ti ha menato!

-Bene, ora, se non dovete dire nient’altro (tranne Sennar, lui non deve e basta), dovremmo occuparci dei dementi chiusi nello sgabuzzino che si lamentano da un bel po’.
Miky mi guarda.

-Mans, se ridi di nuovo ti rimando nel mondo dei sogni… a mani nude…
-Tranquilla, cercherò di trattenermi.
-Sarà meglio per te e per noi… Ora muoviamoci, ma non sono certa che sia una buona idea liberare quei due…
-Potremmo legarli.
-Sì, ma… insomma, il Tiranno è un mago, potrebbe liberarsi con un incantesimo!
Tiro fuori lo scotch da un cassetto della scrivania nella stanza.
-Gli tapperemo quella boccuccia da bimbo.
Sorrido sadicamente.

Per completare questa malefica scena, rido anch’io sadicamente.
-Imprigionare la gente… che figata!!
Andiamo verso lo stanzino.

-Bene, chi apre la porta?
Ci guardiamo.
-Link, hai preso la corda?

-Sì.
-Sennar, potresti creare una qualche barriera per far sì che Mans sia al sicuro?
-Questo e altro per la mia moret… voglio dire, sì!
-Bene, allora procediamo con l’operazione Libera Sfigati. Mansy, apri, io entro.
Lo spadaccino mi si mette davanti.

-Lascia che ti protegga.
Annuisco.
-Ma certo, però cerca di stare tranquillo, sono molto più forte di loro!
Faccio l’occhiolino, gli altri due ruotano gli occhi.
-Che c’è?! Sono riuscita a tenere a bada i mostriciattoli, non vi basta come prova schiacciante della mia forza?

-No, ti crediamo, la questione è che…
-Sei… modestissima, per farla breve.
-Vabbè, lasciamo perdere e procediamo.
Aspettiamo che Sennar alzi la barriera e apro la porta. I due cadono rovinosamente a terra.

-Razza di incivili, dove ci avete rinchiusi?!
-Brutti kokiri troppo cresciuti, liberateci!
Link ha già finito di legarli, ora non resta che mettere lo scotch… ih ih ih!
-Come ti permetti, bionda?!
Sospiro.
-Ehi poppante, la bionda si chiama Mikhael, e poi, io mi permetto di fare quello che voglio!
Detto questo gli metto lo scotch sulla bocca. Mentre lui mugugna ci sediamo tranquilli nel salotto.

-Allora, diteci, perché siete venuti qui?!
-Beh, la verità è che non volevamo venire… È venuta la stessa idea a entrambi contemporaneamente, così abbiamo aperto un varco che spedisse nel vostro lurido mondo gli eroi che ci stavano per ammazzare, peccato che troppa potenza ha sovraccaricato i portali che così hanno inghiottito anche noi…
Dopo vari tentativi di parlare, Aster annuisce concordando.
-Come diamine avete fatto a conquistare i mondi in cui vivevate?! Siete due idioti!!
-Due idioti molto potenti. Ma tanto che importanza ha? Rimarremo qui per sempre!
E si mette a frignare come un neonato, invece il Tiranno lo guarda sprezzante.
-E perché?!
-Non sappiamo come tornare!!!!!!
Esclama fra un singhiozzo e l’altro.
-Di forza ne avrete tanta, ma a quanto pare di cervello ben poco.
Mi porto una mano alla fronte.
-Non è possibile…
Lascio che il palmo scivoli sulla mia faccia, poi li guardo fulminandoli con lo sguardo.
-Siete due incapaci! Sfigati e incapaci!

-Non dimenticarti che sono anche dei dementi.
-Oh, ma non appena ci libereremo ve la faremo pagare, eccome se ve la faremo pagar…
-Sìsì, continua a blaterare, ma scommetto che non hai la più pallida idea di come fare a liberarti.
Il re del male mi guarda, poi ricomincia a piangere. Davvero, se è riuscito a conquistare Hyrule, sono davvero dei disperati…

-Ah, tutti tremano davanti a Ganondorf il supplente e Aster l’elfo di Babbo Natale…
Sono seria, li squadro quasi con disprezzo.
-Voi… per colpa vostra ci dovremo tenere le due befane! Razza di incompetenti! Adesso datevi una svegliata e ricostruite quel maledettissimo varco!!!!
Urlo esasperata, loro continuano a fissarmi perplessi.
-Ignoranti… Lo sapete che è un ordine, vero?

-Ah sì? E perché mai dovremmo ubbidire?
Io e Mans ci guardiamo.
-Beh, non vi conviene sapere cosa vi succederà in caso di disubbidienza…
I nostri sorrisetti bastano a spaventarli.
-Potremmo anche farci dare una mano da Navi…
Sposto lo sguardo sulla mensola dove c’è il barattolo che contiene Navi.
Ma quello che cerco non è dove dovrebbe essere.




계속될(Porco boia Mans! Pure con il coreano ti ci sei messa!) (Sì, non è fico?) (Oooooook, ma di questo passo non ci capiremo più niente… Oppa Gangnam Style! Visto?! Sto impazzendo!!) (Ma noi abbiamo mai capito veramente qualcosa?)  
  

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Capitolo 8
*** Un nuovo amore <3 (Sè, tanto si sapeva che sarebbero finiti insieme) ***


Macciauuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu!!!!!!!!!!!!!!!!!! Stavolta siamo decisamente in tempo, non vi abbiamo fatti aspettare. Mi raccomando, cercate di non suicidarvi (Anche perché non ce ne prendiamo le responsabilità) (E abbiamo bisogno di recensioni).
Non ci resta che augurarvi buona lettura!

 

 

 

-N-n-n-n… N-n-na…
Ho il fiatone. Gli altri mi guardano perplessi, compresi i due "cattivi". Cerco di riprendere fiato.
-DOVE DIAMINE È FINITA NAVI?!?!?!?!?!?! Sclero.
Mi volto, e allora la vedo. È dietro di me e impugna la frusta con un ghigno soddisfatto.
-Oh boia.
-Vi frusterò tutti!
Ride maleficamente, e ci prende il panico. Io rotolo lontana dalla fatina e mi nascondo dietro a Link.
-Ti proteggo io Miky!
Al che esco dal mio nascondiglio.
-No, me la vedrò io con lei.
-LINK! TU DEVI OCCUPARTI DELLA MISSIONE!!
-Ma Navi, io…
-TI PUNIRÒ! VI PUNIRÒ TUTTI!!!!!!!
Non chiedetemi da dove, ma tiro fuori una padella. Mi piazzo tra il mio amato e la fatina.
-Uvetta schifosa tu…
Non finisco la frase che il tiranno, si è appena liberato, esclama:
-Schifosa? Ma è adorabile!
Alle spalle prende Navi e la stringe come fosse un pupazzo.
-COSA FAI RAZZA DI POPPANTE?!?!?!?!?! MOLLAMI!!!!!!!!!!!
La fatina si libera, dopodiché è il caos.
Aster corre dietro all’uvetta imprecando, facendole persino i complimenti, ma lei a sua volta corre dietro a noi con in mano la frusta. Mi paro davanti a lei.
-Hai finito di giocare, pallina luminosa.
-COME MI HAI CHIAMATA?!
Ghigno, poi evidenzio bene la parola:
-Pallina luminosa.
Va su tutte le furie.
-STUPIDA RAGAZZINA! SONO GIORNI CHE IMPEDISCI A LINK DI COMPIERE LA SUA MISSIONE!
-Stupida pallina luminosa, sono giorni che impedisci a Link di dichiararsi, insieme a quel deficiente di Sennar e la mia amica Mansy. Ora assaggerai la mia padella! Perché Link è mio, solo mio!!!!!!!!!!!!!
Mi avvento sulla fatina, ma il Tiranno si mette in mezzo.
-Noooooooooo!!!!!!!! La mia fata personale!!!!!! È un anti-stress perfetto!!
-Giustamente ogni kokiro deve averne una.
Anche nelle situazioni critiche non riesco a trattenermi.
La fulmino con lo sguardo. Possibile che anche in questi momenti debba fare la comica?!
-Aster, mollala!
Ci contendiamo la fatina.
Ganondorf si avvicina pericolosamente a Link.
-Che il Tiranno si prenda un peluche, io voglio Link.
Come un radar, capto subito le parole e le intenzioni del re del male. Mi fiondo sull’uomo.
-NOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!! È MIOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!! Possibile che vogliate tutti il mio adorato Link? Nessuno desidera un mago?
Indico Sennar.
-Io che c’entro?! Appartengo già alla mia morett… Non sono di nessuno!
Mans sorride sotto i baffi, ha capito cosa voleva dire il rosso.
-Insomma, renditi utile!
Grido al mago.
-Potrei aiutare a prolificare… così saremmo di più!
Gli tiro un calcio.
-Oppure potresti semplicemente creare una barriera, idiota!
Lui si mette finalmente all’opera.
-Uffa, volete sempre tutto gratis!
-Preferisci essere ricompensato con altri calci o Tea?
Una parete azzurrina ci avvolge.
-Ben fatto!
Sorrido.
-Un buon lavoro necessita una buona ricompens…
-Finiscila, PERVERTITO!!!!!!
Gli tiro una sberla. Miky gli lancia una scarpa.
-Poi me la restituisci, brutto pervertito!!!!
Intanto Navi, Ganondorf e Aster ringhiano dall’altra parte della barriera.
-SIETE DEGLI SFIGATI!!!!!!!
Grido.
-La barriera non terrà molto a lungo…
-La bionda ha ragione…
Li guardo soddisfatta.
-Come sempre, d’altronde.
Trattengo uno sbuffo.
-Sisì, lo sappiamo tutti che sei brava, perciò preoccupiamoci di quella… crepa.
Il Tiranno colpisce ripetutamente il muro magico con altri incantesimi, adesso la barriera sembra fragile.
-Diamine!
Altri due colpi, e viene ridotta in frantumi.
-Perfetto.
Uso la padella a mo’ di scudo.
-State lontani! O vi spadello tutti!
Urlo minacciosa. Faccio indietreggiare i cattivi.
-Bravi, ecco, così, ma come diavolo avete fatto a liberarvi?
Domando mentre loro si allontanano con le mani in alto, a un certo punto mi accorgo di una certa mancanza…
-Navi dov…
Sento Mans urlare, chiedendo aiuto. Mi volto e vedo la fatina che sta prendendo per le orecchie la mia amica.
-Mans!
Corro a prenderla, ma Ganondorf mi blocca.
-Sei una biondina piuttosto snervante! Ed io che pensavo non esistessi!
-Mollami! Schifoso! Devo aiutarla!
Mi dimeno, ma non mi lascia. Intanto Sennar ha perso i sensi, penso che si sia sforzato troppo con la barriera, che sfaticato… Link è stato colpito da Aster, ed ora giace a terra venuto. Il Tiranno intanto si avvicina a Mansy.
-Vedremo se avrai ancora il coraggio di ridere di me.
-Non illuderti poppante, ce l’avrò sempre.
Sibilo.
-Aster?! Cosa ce ne facciamo di questa?!
Mi scuote in aria come fossi un oggetto.
-Mollami!
-Mmmmmmmmh… potremmo tenerla come… non lo so, sarebbe comoda, ma ha un caratterino… mi dispiace biondina, ti dovremo lasciare qui, ma prima o poi ti prenderemo!
Fa l’occhiolino, poi si gira e lega Mans.
Cerco di dimenarmi.
-Non toccarmi!! Sta’ certo che mi libererò, e allora rimpiangerai di non essere rimasto alla tua Rocca!
Rido sotto i baffi mentre cerco di liberarmi dalla salda presa di Ganondorf, peccato che non ci riesca. Vedo la mia amica andarsene con Aster, che si smaterializza assieme a lei con Navi, il re del male li raggiunge all’ultimo secondo, ed io non posso inseguirli. Rimango di nuovo in piedi tra una distesa di corpi dormienti.

Si svegliano coricati uno di fianco all’altro, sul divano letto, con addosso pochi abiti siccome li ho medicati.
Sennar vede i capelli biondi di Link, che dorme a pancia in giù, voltato dall’altra parte. I suoi capelli sono biondi e lunghi, più o meno come i miei. È a petto nudo (Mamma che figo!!!!), con solo i pantaloni. Il mago si guarda e nota di essere nelle sue stesse condizioni. Sorride maliziosamente e mette la sua mano sulla schiena nuda di lui, lo accarezza massaggiandolo.
-Mikhael… alla fine non mi resisti, vero? Sapevo che prima o poi avreste scoperto le mie doti… certo credevo di sfoggiarle con la mia moretta, ma a quanto pare ci siamo ritrovati a divertirci io e te… Sei proprio una birbona…
-Ma che… ?
Link si volta, e entrambi fanno un salto di due metri.
-LINK?!
Lo spadaccino si massaggia la testa dolorante. Lo guarda di storto.
-Sì, chi pensavi che fossi? Guarda che ti ho sentito!
Gli dice infuriato.
-I-i-i-io… insomma… t-t-t-tu? Sinceramente credevo tu fossi…
-Lo so chi credevi che fossi! Stai lontano dalla mia ragazza, chiaro?!
-Tranquillo, tanto io amo la mia moretta.
-Però non mi parevi dispiaciuto a ritrovarti nudo con Miky!
-E’ pur sempre una femmina!
-COOOOOSAAA?! IO TI…
-Eh-ehm…
Tossicchio attirando la loro attenzione. Sono appoggiata allo stipite della porta e indosso un grembiulino.
-Tu guarda, hanno rapito Mansy e tu pensi ancora a sc***re.
Sgrana gli occhi.
-Cosa?! La mia moretta?!
Si alza di scatto, ma un dolore alla gamba lo fa ricadere sul letto.
-Vi siete presi delle forti storte, non siete in grado di muovervi.
Ammiro i due bellaccioni a petto nudo, diamine, è un’immagine paradisiaca.
-Quindi dovrete riposare per un po’.
Sospiro.
-Ma Mansy?!
-Ci penserò io.
-Ma Miky! È pericoloso!
-Lo so… ma è la mia migliore amica… devo salvarla! E poi…
Sorrido maleficamente.
-… ho un asso nella manica.
Mi guardano perplessi.
-Nel frattempo mangiate colazione, e indossate qualcosa, io vi ho tolto le maglie solo per medicarvi meglio. (E per vedervi meglio… ih ih ih!)
Cambio discorso, lancio due camicie e torno in cucina, dove ad attendere i due fighi c’è una colazione con i fiocchi. Entrano annusando.
-Che profumino!
Sennar intanto ha un’aria depressa.
-Mi manca Mans…
Poi si volta.
-E poi… come diavolo ho fatto a confondere Link con te! Insomma, mi sarei ricordato se ci fossimo divertiti.
-Sennar, ti lancio le frittelle in faccia se non la smetti, e sono bollenti.
-Come me…
-SENNAR!
-Ok ok, tanto è difficile fare battute in una situazione del genere.
-Eppure ci riesci meravigliosamente, non fraintendere, fanno schifo.
Link mi chiede abbandonando l’argomento imbarazzante che lo vede al femminile.
-Allora, qual è il tuo asso nella manica?
Sorrido sadicamente.

Vengo svegliata dalle voci di quei dementi. La testa mi fa male, sono stata colpita da uno di quei due perché mi dimenavo troppo. Mi guardo attorno. Siamo di nuovo nelle elementari, più precisamente nei bagni. Sono chiusa in una delle toilette, legata come un salame.
-Però, potevate trovare posto migliore… oh, ho capito, vi sentivate più a vostro agio tra i vostri simili…
Sghignazzo. No, niente mi impedirà mai di fare battute.
-Ehi, la mora si è svegliata…
-Sì, per tua sfortuna.
-Non possiamo farla tacere di nuovo?!
-No, altrimenti ti ritroverai il cesso in testa. Tanto nessuno noterà il cambiamento…Continuo a ridere.
Sì, sono proprio due sfigati.

-Smettila!!!!
-Adesso la faccio smettere io!!
Lo sento camminare, ma per fortuna, in qualche modo riesco a chiudermi dentro.
-Ehi, ma cosa…
Cerca di aprire la porta, ma non ci riesce.
-Si chiude dall’interno, imbecilli.
-Ehi, a quanto pare anche la mora è astuta…
-No, non sono io ad essere furba, siete voi ad essere due rincretiniti.
-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARGH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Non potevamo rapire qualcun altro?!
-Non so quanto vi sarebbe convenuto… Miky sarebbe stata ancor più insopportabile, Sennar avrebbe fatto battute sconce, e Link avrebbe buttato giù la porta con la spada.
Poi sento una voce che mi fa rabbrividire.
-Di chiunque si tratti, c’è sempre un modo per farlo tacere…
Sto zitta. Lei sì che mi terrorizza. Accidenti, due signori del male battuti da una piccola fatina azzurra.
-Oh, fatina mia!!!! Ti adoro sempre di più, lo sai?
-Aster, lascia perdere, non potrà mai funzionare tra voi due: sarebbe pedofilia.
-BAAAAAAAAAAAAAAAASTAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Il poppante si scaraventa contro la porta e inizia a riempirla di pugni, minacciandomi.
-Stupida ragazzina, io ti farò stare zitta una volta per tutte!!!! Anzi, no, prima ti farò rimpiangere di essere nata!!!!!!!!!!!!!!
-Senti, mago, lascia perdere, troviamo un modo per tornarcene a casa e poi ci occuperemo di lei una volta per tutte.
Il mezzelfo ansima, è infuriato, poi cede.
-D’accordo, ma troviamo un modo per farla stare zitta almeno temporaneamente.
Silenzio. Ad un certo punto, uno dei neuroni di Ganondorf sembra attivarsi.
-Imbavagliamola.
-Ottima idea. Solo una cosa: come farete a raggiungermi?!
-Semplice: scavalco. Forza, gigante, sollevami.
Vedo la testa del Tiranno spuntare al di sopra della porta e buttarsi dalla mia parte. In mano ha quello che sembra uno straccio.
-‘Sta ferma, piccola insolente.
Provo a voltarmi da un’altra parte, ma lui è svelto e mi afferra il viso. Io gli mordo la mano.
-AAAAAAAAAHIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Prova a scuoterla, ma io non la mollo.
-Questa è cannibale!
-Sbrigati Riccioli blu, che ci vuole a imbavagliare una ragazzina?!
Con uno strattone si libera e mi imbavaglia. Gli lancio uno sguardo inceneritore.
-Ecco fatto. Adesso…
Indugia un po’.
-Adesso come faccio a tornare dall’altra parte?!
Giro gli occhi all’insù. Non è possibile.
-Aspetta, vengo a prenderti.
Ci raggiunge anche il nasone.
-Bravo furbo, e adesso?!
Li guardo divertita. Per fortuna non posso parlare.
-Razza di idioti, ci penso io.
Arriva la fatina, che apre la porta.
-Bene. Adesso procediamo. Troviamo un modo per tornare nel nostro mondo, e alla svelta.
Li minaccia brandendo la sua frusta.
-Sì, mia fatina! Oh, vedrai, vedrai quanto ti piacerà la mia Rocca, e tutte le sue sale delle torture, e il mio trono, e…
-Stai zitto.
-D’accordo, fatina mia.
Cominciano ad armeggiare con vari oggetti, Aster fa incantesimi. Io mi annoio. Cerco di trovare un modo per infastidirli, poi mi viene un’illuminazione. Comincio a canticchiare, prima piano, poi sempre più forte.
-Ma cosa…
Si voltano verso di me.
-Ancora?!
Inizio ad ondeggiare la testa a ritmo. Qualunque cosa per farli impazzire.
-Lasciate fare a me.
La pallina azzurra avanza verso di me. Smetto all’istante. Lei solleva la sua frusta.
Sgrano gli occhi e ammutolisco. "Oh, no!!! No!!!!". Ormai è vicinissima. "E così sarò io a finire frustata. È il colmo". Mi stringo e chiudo gli occhi, attendendo il colpo. Ma l’unica cosa che sento è… un terremoto?!
-Nooooooooo!!!!!!!!!!!!! Ce l’aveva quasi fatta!!
-Cosa diavolo deve succedere ora?!
Cerco di affacciarmi dalla porta. Il terreno trema sempre più, sempre più… ad un certo punto, sulla soglia della porta che dà sul corridoio appare una figura.
-Mmmmmmmmmmmh!!!!!!!!!!!! Mmmmmmmmmmmmmmmh!!!!!!!!!!!!!
Esulto. Mikhael! Sapevo che prima o poi sarebbe venuta a salvarmi!
I due "cattivi" sghignazzano.
-Ah, sei solo tu…
Sorrido, adoro spaventarli con la mia espressione sadica!
-Beh, non sono da sola…
Ecco che un’orda di bambini assatanati riempie il bagno.
-NOOOOOOOOO! ANCORA LORO!!!!!!
-CIBOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!
-Navi! Ti proteggo io!
-Mollami, idiota, me la cavo perfettamente!
Faccio l’occhiolino ai due cattivi che se la vedono male, poi vado a liberare Mansy. Le levo lo straccio e slego i nodi delle corde.
-Salve Mans!
La abbraccio.
-Miky! Sapevo saresti arrivata! Appena in tempo…
Sorrido, sta volta rassicurante.
-Ma certo, verrò sempre a salvarti! Poi ti racconto che ha fatto Sennar!
La guardo in modo strano.
-Non sono sicura di volerlo sapere… Ma comunque…
Faccio spallucce.
-Dovremmo esserci… "abituate"?
Ridiamo.
-Io invece ti devo raccontare quello che ho combinato io…
-Immagino, credo che in questo lasso di tempo sia stata tu a farli soffrire…
Sorrido sadicamente.
-Ora è meglio andare.
Scappiamo in mezzo ai bambini.
-Legateli!
Ordino all’esercito.
-Che te ne pare?
Domando compiaciuta alla mia amica mentre ammiriamo lo spettacolo dei bambini che legano i cattivi.
-Brava, brava.
Le faccio l’occhiolino.
-Li ho addestrati bene, neh?
Navi svolazza minacciosa nella nostra direzione. Prontamente tiro fuori un barattolo.
-A noi, pallina luminosa.
Appena si avvicina colgo l’attimo e la imprigiono nel contenitore.
-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!!!!!!!!!!!!! LIBERATEMI SUBITO!!!! SUBITOO!!!!!
-NAAAAAAAAAAVIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!! NOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!
-E ora?
Domando. Intanto i bambini si passano di mano in mano, tenendoli sollevati come si fa con i cantanti, i due malvagi.
-Un ottimo lavoro!
Faccio soddisfatta, poi aggiungo sottovoce:
-Devo poi dargli il cibo però, altrimenti non mi ubbidiscono più.
-No, altrimenti mangiano te.
Ridacchiamo.
-Naaaaaaaaaaah, non ci riuscirebbero mai.
Faccio la mia espressione malefica.
Sto per ribattere, quando sentiamo dei lamenti. Ci voltiamo. I bambini vogliono mangiare i due cattivi.
-No! Quello non è cibo buono! Poi vi do i biscotti!
-BISCOOOOOOTTIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ululano con la bava. Dovreste vederci: due ragazze che corrono per le strade seguite da un’orda di bambini bavosi e aggressivi che trasportano un tizio alto due metri con un naso più grosso del normale e un bambino di cento e passa anni. Nascosta nel barattolo una fatina che impugna una frusta minacciandoci con parole molto poco adatte a una fata.
-Taci pallina luminosa!
-COOOOOOOOOOOOOOOOSAAAAAAAAAAAAAAAAA?!?! QUANDO ESCO VI FRUSTO TUTTIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
-Fatina mia!!!! Ti salverò!!!!!
-Stai zitto poppante!!!!!
Aster fa gli occhi da cucciolo bastonato.
Arriviamo davanti a casa mia, dove vedo il mago affacciato al balcone. Non appena mi avvista, inizia a sbracciarsi.
-Maaaaaaaansyyyyyyyyyyy!!!!!!!!!!!!!!
Sorrido e agito la mano.
-Ehilà Sennar!
Si sporge sempre più dalla ringhiera.
-Mansy! Non vedevo l’ora di rivederti! Mi sei mancata così tan…
Alla fine si protende così tanto che perde l’equilibrio e cade.
-Sennar!
Corro da lui.
-Idiota, ti pare?!
Ci guardiamo.
-Oh, Mansy, mi sei mancata così tanto…
-Ma… non sono stata via neanche un gior…
-Razza di deficiente! Ti avevo detto di stare a riposo perché non ti reggi bene sulle gambe!
Mi giro verso il mago.
-Davvero? Cosa…
-Miky! Stai bene?! E quelli?! Oh, no! Ti stanno inseguendo?! Ti salvo io!
Ed ecco che un altro pi**a cade dal balcone, senza offesa, io lo amo, però a volte è esagerato! Si forma una catasta di corpi che si dimenano. Sennar al fondo,
Mansy in mezzo, e Link in alto, anche se per poco siccome mi catapulto da lui, che mi prende di peso sdraiandomi su in cima.

-Ecco, adesso sei al sicuro!
Sono a pancia in giù su di lui.
-Ehm… Link, è una posizione un po’ "sennarosa"…
-Ah! Allora la volete fare ‘sta cosa a quattro?
-Stai zitto o la prossima volta sarai tu a sparire. E non per poco.
-Ah, vuoi giocare a nascondino? Conosco un posto…
-TI HO DETTO DI FINIRLA!!! Solo perché sono intrappolata tra voi non vuol dire che non abbia la forza di tirarti una sberla.
Sono a gambe a penzoloni, seduta sull’addome di Link.
-Sennar! Guarda che scendo e mi diverto io sadicamente!
-Fate una bella cosa: scendete e basta, che mi state facendo male.
-Ehi! Vedo casa mia da quassù! Ok ok, scendo!
Con un balzo atterro davanti ai miei amici ancora impilati.
-Anche tu, biondo, levati dalla mia moretta.
Lo guardo di storto.
-Guarda che Link a differenza tua non ha strane intenzioni, povero caro, hai cercato di stuprarlo!
-Cosa?! Sennar che stupra Link? Ma non eri etero?
-Mi vengono in mente storie Yaoi… ma Link è MIO!
Sennar sbianca.
Io rido.
-Ah, dato che non te la dava nessuno hai deciso di provare con altri?
Ora diventa rosso peperone, diavolo, l’ho messo proprio nei pasticci!
-I-i-i-i-io…
-Mi ha scambiato per una femmina!
Esclama il mio spadaccino, nel frattempo Mans è ancora sul mago, e lo guarda preoccupata.
-Ho scambiato il biondo per la bionda… Che ci posso fare?! Da dietro sono uguali! Mica capisco se… insomma, hanno l’uno o l’altra!
-Fai schifo.
-Concordo.
-Inoltre, dovresti stuprare Mansy, è lei che ti piace!
Diventa dello stesso colore dei suoi capelli, compresa Mans.
-Mi piace? Scherzi?! Io sono innamorato!
Sgrana gli occhi.
-Oh no, l’ho detto?
-Sì, caro, l’hai detto.
Sorrido divertita, faccio cenno a Link di sgombrare per lasciarli soli.
Ha detto… ha detto che…
Adesso sì che sono senza parole.
-Inn… innamorato di… me?
Che domanda. Ma ci voleva.
-Sì, di te.
Ci fissiamo negli occhi. "Forza, rispondi!" Mi dico. "E cosa dico?!" Mi rispondo mentalmente. "Qualcosa! Piace anche a te, no?!" "S-sì…" "Allora avanti!" "Aspetta… sto parlando da sola?" "Sì, lo stai facendo." "Oh diamine…" "Sì, esatto, diamine, ma sbrigati e dì che piace pure a te e bla bla bla…" "Sì, ma come?!" "Così: anche-io. Facile, no?" "Se ti sembra facile perché non lo fai tu?" "Perché io sono te!" "Ah, giusto.".
Faccio un respiro profondo. Forza, che ci vuole?
-Anche tu…
Lui mi guarda perplesso.
-Cioè, ti amo anch’io!
Ho le lacrime agli occhi, mi stringo al mio ragazzo.
-Oooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooh, che tenerrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrriiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Esclamo con una dolcezza inaudita (Bleaaaaaaah!), allora Link mi volta, e tenendomi delicatamente il viso mi bacia (E bacia sempre meglio). Poi veniamo interrotti da Mans.
-Veramente adesso toccherebbe a noi baciarci, che storia è?!
Sennar la ribalta, ora è lei sotto di lui.
-NON STUPRARLA!
-E’ la mia fidanzata! Ci faccio quello che voglio!
-Col cavolo, inizia con il baciarmi.
Se lo avvicina, e lui finalmente la bacia. Allora anche io e Link ci baciamo, poi ci stacchiamo esausti, e li guardiamo. Sono ancora lì.
-Ehm, ragazzi?
Non mi considerano, continuano imperterriti a sbaciucchiarsi.
-Eh-ehm!
Niente. Quasi rotolano sull’erba.
-Insomma! Finitela di fare i salami che rotolano! E staccatevi! Insomma! Ci sono dei bambini!
"Bambini" è per dire… Stanno sbavando, allora lancio loro i biscotti, che piovono su tutti.
-Sìììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììì!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Aprono le loro sudice bocche e li ingoiano.
Torno a rivolgermi a Link.
-Mi sa che sarà Mans a stuprare Sennar.
Lui ride.
-Tu non mi stupri?
-No, aspetto che lo faccia tu!
Ridacchiamo, è divertente imitare il rosso.
-Andiamo va’, altrimenti gli altri ci credono!
Mano nella mano entriamo in casa, lasciando Mansy e Sennar a rotolare e baciarsi sul prato.

 

করা অব্যাহত (Oh mio Dio! Ma che boia di lingua è?!) (E' bengalese, me l'ha consigliato Silvery Lugia, quindi, prendetevela ringraziate lei per l'idea geniale) (Ah.... bbbbbbeeeeeeneeeeee, ora che sappiamo in quale fantastica lingua è scritto il "to be continued", dimmi qual è l'idea di cui mi parlavi l'altra volta, credo vogliano saperlo i lettori, veeeeroooo???????? *sguardo malefico*) (Esattamente *risata malvagia*. La mia idea era quella di lasciar decidere ai nostri lettori in quale lingua scrivere il "to be continued") (Okay, facciamo così: insomma, siccome saranno in molti a recensire, veeeeerooo????? *occhiataccia*, non potremo soddisfare tutti, quindi, soddisferemo prima chi ha messo più recensioni *risata malefica*, che ne pensi?)(Ooooooookaaaaaayyyyyy.) (Bene, speriamo vi sia piaciuto il capitolo e che una buona percentuale di voi sia ancora viva, vi aspettiamo alla prossima con un nuovo e pazzo personaggio che speriamo vi piacerà. Ciaùùùùùùùùùùùùùùùù!!!! :D )

 

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Capitolo 9
*** Una piacevole sorpresa ***


 

 Dopo un'ora di sbaciucchiamenti e rotolamenti vado fuori e piglio di peso Mansy che si dimena.
-Ora basta! Io e Link ci siamo stufati di sbaciucchiarci mentre vi aspettiamo!
Prendo per le orecchie la mia amica mentre Sennar ci guarda da per terra, deluso.

-Io e la mia moretta eravamo solo all'inizio!
Lo guardo di storto.
-Tanto ti conviene aspettare un bel po' prima che...
-Ma non dovrai attendere per una bella frustata.
-Sei proprio una tipa da sadomaso.
-E tu un tipo da pigliare a calci quando serve.
Li guardo, poi smielatamente (Bleah!) esclamo:
-Ooooooooooooooooooh! Ma che teneri! Appena fidanzati e già litigate!
-Già, veeeero?
-Che teneri... dov'è il mio Link?!
Urlo, ma da dietro ecco che sento cingermi il busto.
-Eccomi qui, Miky cara.
-Wow, tu sì che sei mieloso... Ma ti adoro!
Mi volto e gli stampo un bacio sotto gli occhi della neo-coppia.
-Andiamo dentro, dobbiamo cercare di capire come far tornare indietro quelle due sottospecie di cattivi... Mi occuperò personalmente dell'interrogatorio... Ih ih ih...
Sorrido sadicamente.
-Non vorrai mica prenderti tutto tu il lavoro!
Ribatto.
-No, ho solo paura che ti assalgano... Insomma, non ti sopportano!
-Non che tu sia un angioletto per loro...
-Se tieni in conto che li ho fatti legare da un gruppetto di bambini assatanati... però ho anche fatto un complimento al Tiranno!
-Non credo basti a "placarli"... a proposito, dove gli hai buttati?
-Sta volta li ho chiusi in camera tua, sai, tanto tu eri occupata a sbaciucchiarti con il mago pervertito!
-Ahahahah, vabbe’ andiamo.
Saliamo le scale, poi mi blocco.
-Aspetta, li hai chiusi in camera mia?!
-Sì, qualche problema? Aspetta, non mi rispondere, tanto se hai problemi rimarranno lì lo stesso perché non ci sono altre stanze in cui chiuderli.
Ci fermiamo davanti alla porta. Mans mi guarda in cagnesco.
-Che c’è?! È vero!
-Quelli mi distruggono qualcosa!
-Mans, li ho legati.
-Sì, ma l’ultima volta si sono liberati!! Giuro che se mi rompono qualcosa io rompo loro!
Detto questo corro in casa.
La seguo ed entriamo in casa. Appena metto piede nel corridoio sento delle urla.
-TU! NON OSARE!
-IO DICO QUELLO CHE MI PARE! E MI FACCIO CHI MI PARE!
-SE È COSÌ ALLORA IO INFILZO CHI MI PARE!
-Ma che boia sta succedend…
-FINITELA! E TU, FINISCILA FARE BATTUTE SCONCE!
-SOPRATTUTTO SE RIGUARDANO MIKY!
Vado in salotto e ritrovo Link con la spada in mano, Sennar con le mani che brillano e la povera Mansy in mezzo che cerca di dividerli, ma nel frattempo molla un calcio al mago.
-Insomma, cos’è tutto ‘sto bordello?!
-Bordello?! Dove?!
La mia amica lo picchia. Lo spadaccino ne approfitta per attaccarlo.
-NON TI SOPPORTO PIÙ!!!!
-STATE ZITTI TUTTI E DUE!!
Alzo le braccia e incito il mio spadaccino.
-VAI LINK! PICCHIALO PICCHIALO PICCHIALO!
-Ma che fai?! Dammi una mano a separarli!
Mi da una mano, poi sentiamo una voce familiare…
-Ehilà!
Io e Miky ci guardiamo.
-Helen?!
-Ciaaaaaaaaaaaaao! Vi ho fatto una bella sorpresa eh? Passavo di qui (non chiedetemi come) e ho pensato: "Perché non fare un salto da Mans e Miky?", e non avendo ricevuto risposta, ho deciso di venire. Non siete contente?
-Ehm… sì, lo siamo, ma non venire!
-Boia, momento azzeccatissimo Helen! Non venire assolutamente qui! Capito?! NON-VE-NI-RE!
Oggi Mikhael e Mansy sembrano perfino più pazze del solito. Perché accidenti non dovrei venire?! Avanzo fino al salotto poi guardo dentro e… OH BOIA! Oh boia oh boia oh boia oh boia oh boia!!!!!
Rimango ferma, immobile, statica, pietrificata, di sale, paralizzata. Davanti a me non vedo subito Mans e Miky, ma due uomini (?) che si stanno picchiando… E SONO SENNAR E LINK!
Ma loro sono immaginar…
-Ehm… ciao Helen!
-Devo addormentare anche questa?
-A… addormentare?
Gli pianto un calcio negli stinchi.
-Razza di cretino lei è Helen, non azzardarti a farle qualcosa!
-Sì, ma vabbe’, non lo sapeva…
-Un’altra che vuole divertirsi? Più si è, meglio è!
Gli tiro un calcio a mia volta.
Link guarda perplesso la nostra amica. Poi ricomincia a menare il mago. Alla fine li separiamo, mentre Helen osserva la scena allibita. I due ansimano, poi rivolgono la loro attenzione alla ragazza appena entrata.
-Lei chi è?
-È Helen!
Sembra molto impaurita, ha gli occhi color nocciola sgranati, ma che più aperti non si può, sul serio, se li apre un po’ di più le cascano i bulbi oculari.
-Ma chi è Helen?
-La nostra amica, è venuta a farci visita, una bella sorpresa… La conosciamo da tanto tempo, e da tanto tempo non l’abbiamo mai vista con una faccia del genere…
Lei è immobile, impassibile.
-Hel, tutto bene? Come puoi vedere siamo in una situazione problematica.
-Fin troppo problematica…
La prendiamo da parte. Intanto lei continua a fissarci allibita.
-Ok, lo so che ci sono Sennar e Link che si menano in salotto, ma è tutto sotto controllo, davvero.
Mentre termino la frase le grida di battaglia dei due ricominciano, ma faccio finta di niente.
Guardo Miky, poi guardo nuovamente Helen.
-Allora, ricominciamo: sono arrivati loro.
Faccio una pausa per pensare a cosa dire.
-Noi non abbiamo fatto niente!
Sorrido come una deficiente.
Le spieghiamo per sommi capi cosa sia successo, intanto perde man mano l’aria allibita, fino ad assumere un’espressione quasi normale. Incrocia le braccia.
-Bah. Per me non cambia niente, sono sempre stata quella che deve badare a voi matte… e non fa poi così tanta differenza se i matti si sono improvvisamente moltiplicati.
-Già, peccato che gli altri due matti abbiano una spada e delle doti magiche…
Sospiro.
-Bé, ho visto di peggio…
Sorrido con aria folle.
-Mi avessi vista quando prendevo a botte Ganondorf… E vedessi l’esercito di bimbi-demoniaci nel cortile, e poi, ci sono Nihal e Zelda che sono due isteriche, mentre Navi ha una frusta, e quei due rincretiniti di Aster e Ganondorf…
Riprendo fiato, diamine, l’elenco è lungo.
-… Ah…
Helen è sempre così: a meno che non si tratti di persone al di fuori del nostro "gruppetto", niente di strano può sorprenderla(a parte che Mansy cominci a mettersi rossetti e diventi femminile e che Mikhael smetta di ideare torture e… ah sì, a parte nel caso avessi un’apparizione divina).
-Adesso dovremmo calmare quei due prima che si uccidano a vicenda e poi distruggano la casa. No aspetta, il contrario.
Guardo la mia amica. Sono anni che la conosciamo, all’inizio non andavamo molto d’accordo (due caratteracci come i nostri sono difficili da conciliare), ma alla fine siamo diventate inseparabili, insomma, che vita è senza Helen? E poi, chissà dove saremmo io e Mans a quest’ora se lei non ci tenesse a bada (Probabilmente in manicomio)!
Vado in salotto.
-Ragazzi, basta, dobbiamo tortura… voglio dire, dobbiamo costrin… convincere quei dementi legati nella mia stanza a costruire un portale.
Mansy cerca di farli smettere, ma loro non la considerano minimamente. Sono lì: Link che scaglia colpi uno dietro l’altro senza smettere e Sennar che si protegge dalla lama della spada con il suo scudo magico, che però al colpo successivo si frantuma.
-Oh boia… Questo ci rimane secco… Link! Aspetta! Prima di ucciderlo io devo torturarlo!!!!!
-Prima di morire devo… Mans… Io… non posso…
La mia amica lo guarda sognante, si aspetta una frase tenera e dolce, io mi aspetto solo una porcata.
-Cosa Sennar? Cosa?
-Io devo… Mansy, moretta mia, non posso morire senza…
-Senza?
Guardo bieca il mago, ma Mans lo guarda con occhi lucidi, cacchio quanto è innamorata, sa essere romantica e dolce!
-Mans… io… io… IO NON POSSO MORIRE SENZA ESSERMI PRIMA DIVERTITO CON TE!!!
Ed ecco la porcata che mi aspettavo. "Non è possibile…".
-SENNAAAAAAAAAAR!!!!!!!!!!!!!!!!!! NON FARTI AMMAZZARE CHE DEVO AMMAZZARTI IO!!!!!!!
-Oh, ma insomma! Devo sempre mettere tutto a posto io!
Mi dirigo in cucina. Attaccata al muro c’è una padella che ha l’aria di averne viste già tante… Ma come mi vengono in mente certe cose? Come mi viene in mente tutto il resto, d’altro canto!
(Eeeeeh Helen! Anche tu sei matta come noi! Non ti credere, siamo tutti sulla stessa barca!)
Prendo la padella, vado in salotto e con due colpi ben assestati metto al tappeto sia il biondo che il rosso. Il biondo ha un assortimento di fatine che gli ruotano attorno al capo, il rosso invece… è meglio che non lo dica.
-Vedo che anche tu hai sperimentato l’utilità della padella nello sbarazzarsi delle persone.
-Wow, certo che ci sai fare: noi con un colpo così li avremmo stesi… hai talento nell’uso delle padelle!
Sorrido sadicamente.
-Adesso occupiamoci dei due "cattivi".
-Dobbiamo "persuaderli" ad aprire un nuovo portale…
Le guardo negli occhi.
-Con "persuadere" si intende "torturare", vero?
Io e Miky ci guardiamo, dopodichè annuiamo con espressione malefica.
Sospiro.
-Va bene, basta che svolgiate il tutto senza spargimenti di sangue. Come faceva l’inquisizione…
-Ma… l’inquisizione torturava…
-Sì, ma li mandava al rogo, lì di sangue effettivamente non ce n’era…
-E tu come lo sai…?
Faccio un gesto con la mano come a dire "ne riparliamo".
-Oooooook, allora niente torture…
Dico delusa.
-Ci limiteremo a minacce, del tipo Mans che canta, oppure li obblighiamo a mangiare qualcosa che Mans cucina, oppure li sottoponiamo alle battutacce di Sennar… No, aspetta, prima dobbiamo torturare Sennar…
-No, io devo torturare Sennar…
-Mettiti in fila.
-Io ho la precedenza, sono la sua fidanzata!
Scuoto il capo e roteo gli occhi. Dopotutto le conosco da quando ho smesso di sporcare i pannolini.
-Solo voi potete fare cose del genere…
-Che c’è?
-Insomma. Dai, conosci quel detto che dice: se trovi un figo a cui piaci mettitici insieme, dai, lo conoscono tutti!
-Sì Mikhael, lo conoscono tutti, tutti gli omini che vivono nella tua testa… tu hai omini nella tua testa, vero? Non sarò solo io ad avercene!
Piagnucolo.
-Sì Mans, tutti hanno una sfilza di omini nella propria testa… Oh boia, ma che diamine stiamo dicendo! Helen, aiutaci tu!
-Ti sbagli: io nella testa ne ho solo uno di omino!
-Mansy, carissima Mansy, un attimo fa hai affermato di avere più di un omino nella testa…
-Ah, davvero? Scusami, è che quello che ho mi fa impazzire…
-Oh, andiamo a tor… interrogare questi qui e finiamola!
Ci dirigiamo verso la camera di Mans, e apre la porta. Diamine, ero pronta a tutto, tranne che a questi due legati e imbavagliati!
-Salve ragazzi, come vi butta?
Li prendo in giro.
-Taci mora, ricordati che abbiamo ancora tempo per vendicarci…
-Sì sì, aspetta e spera…
-Ricordatevi che fuori, come bestie, c’è un esercito di bimbi-demoniaci pronti ad ubbidire ad ogni mio ordine in cambio di stupidissimi biscotti.
-Andateci piano.
-Oh, che vuoi che sia cantare una canzone, eh? Ih ih ih…
-Aspetta, bisogna prima fare le domande. Prima si fanno le domande, e poi si tortura…
-Uffi, ma chi ha messo queste maledette re-gole?!
-Non sono regole, ma un metodo sensato per farsi dire le cose.
-Vabbe’, cominciamo.
Sospiro.
Cammino in cerchio attorno ai due legati come salami, le mani dietro la schiena.
-Bene bene bene… Aprirete il portale?
-Non ce l’abbiamo neanche il portale!
-E non lo apriremo mai per voi.
Avvicino il mio volto a quello di Aster.
-Costruirete un portale?
-MAI!
Mi giro a guardare Mansy con uno sguardo colmo di sottintesi. Annuisco, allora lei inizia.
-Tra rose e fior, vedo arrivar, Aster e Ganondorf che si vanno a sposar! Partono in due arrivano in tr…
-BASTA BASTA!
Sorrido con un’espressione molto poco rassicurante.
-Allora, costruirete un portale?
-Sì!
-Ma cosa stai dicendo! Dobbiamo resistere!
-Scusa, ma allora noi come facciamo a tornare?!
-Troveremo un modo, ma adesso dobbiamo sopravvivere a questo.
-Continuo allora?
Mi rivolgo alla mia amica, che annuisce di nuovo.
-Aster e Ganondorf si trovan sotto un pino, si guardano negli occhi e scambiano un bacin…
-BAAAAAAAAAAAAAASTAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!
Ridacchio.
-Finiscila, dobbiamo resistere ho detto!
-Ma che accidenti me ne frega! Io gli apro il portale, tutto quello che vogliono!
-Ecco qualcuno di saggio.
-Già… Aster, impara a crescere, come il naso di Ganondorf!
Ridiamo.
-Come ti permetti! Io ho cento e passa anni!
-Sì, e tutti questi anni ti hanno fatto rincretinire.
Mi avvicino e gli pizzico le guance.
-Però hai mantenuto il tuo bel visino!
Faccio ridacchiando.
-Aaaaaaaaaah! La bionda mi molesta! Non è giusto! Sono io il maschio!
-Già, un maschio piccolino, a parte che neanche quel gigante di Sennar ci riesce a stuprarmi…. Avete lo stesso quoziente intellettivo… No, aspetta… Tu sei più intelligente!
-Per una volta sono d’accordo… E sono d’accordo anche sul fatto che abbia un bel faccino… Se fossi un bel ventenne sarei addirittura sexy.
Lo guardo diffidente.
-Ok, ma è più figo Link.
-Sa, vi decidete a fare ‘sto portale?!
-Ok… forza, avete sentito?!
-Cosa? Riaprite il portale…?
Ecco, ti pareva che dovevano arrivare delle scocciature!
-Sì, siamo riuscite a convincere ‘sti due dementi a collaborare… ma… stai bene?
-Non sembri molto allegro…
A dirla tutte non lo siamo neanche noi, penso al fatto di dover lasciare il mio Link… Improvvisamente ci rabbuiamo.
-Dobbiamo rimandarvi nei vostri mondi… non possiamo tenervi qui…
Quando alzo lo sguardo noto Link, è entrato anche lui.
-Ma… Io credevo che avreste fatto un’eccezione per me e Sennar! Speravo non per Sennar, ma per me sì!
-Ehi! Senza di me si estinguerebbero tutti!
-Questa battuta avresti anche potuto risparmiartela… insomma, credo che sia un momento abbastanza triste, no? Comunque avremmo fatto un’eccezione anche per te, non è vero?
Rivolgo uno sguardo inquisitorio ai miei amici.
-Sssssssssssssssssssssssììììììììììììììììììì. (?)
Annuisco poco convinta.
-Bravi bravi.
Sorrido soddisfatta. Insomma, sarà anche un pervertito, ma è il MIO Sennar!
-Ooooooooooooooook, adesso che abbiamo avuto questo momento di tristezza e drammaticità epica, possiamo continuare il nostro interrogatorio?
-Aspettate, ma volete che noi costruiamo il portale?!
-Ma che geni! Li torturiamo da un’ora e non hanno ancora capito nemmeno cosa vogliamo!
-Ma noi non ce lo ricordiamo…
Rimango assolutamente immobile ed esterrefatta. Per un po’ non riesco a dire nulla. Poi…
-IO VI SCUOIOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! COME SAREBBE A DIRE CHE NON VE LO RICORDATE?!?!?!?!?!?!
-M-m-ma…
-Non è possibile…
Lascio sbollire la rabbia come se fossi una pentola a pressione. Sospiro.
-Dovrebbero inventare un portale per il tempo… ci servirebbe proprio un inquisitore qui…
-Allora, facciamo mente locale: vi abbiamo torturati per un’ora, voi non ne ricordate il motivo, né tantomeno la formula per riaprire il portale. Di conseguenza dovremmo tenerci quelle sclerate di Nihal e Zelda, una fatina con una frusta, e la popolazione mondiale aumenterà finchè sulla Terra non ci sarà più spazio per colpa di un mago pervertito e ciò causerà l’esplosione del pianeta. Ragioniamo.
Riprendo fiato pensando.
-Questo vuol dire che… oddio, finirà il mondo!
Urlo spaventata.
-VOI!!!!! AVETE CAUSATO UN’APOCALISSE!!!! RAZZA DI…
-Calma, calma, calma. Un modo per risolvere questo pasticcio ci sarà. Senza scomodare nessuno dei quattro cavalieri dell’apocalisse.
-Ma… ma… non capite?! Nessuno sa come aprire questo maledetto portale!
-Ehm…
Il mago ci interrompe. Ci voltiamo lentamente verso di lui. Giuro che se deve fare un’altra delle sue battute, farò sì che non ci sia nessun sovrappopolamento o come si dice.
-Veramente, fino a poco tempo fa io lo sapevo…
-COOOOOOOOOOOSAAAAAAAAAAA?!?!?!?!?!?!?!
Ci prepariamo per saltargli addosso.
-Tu… Morirai, anzi, ti torturerò, userò ogni mezzo possibile, razza di… razza di… OOOOOOOOOOOOH!!!!!!!!!! Non so più come chiamarti!
-Fermatevi un secondo!
Mi metto in mezzo e mi volto nel modo più tranquillo possibile verso il rosso.
-Di grazia, Sennar, potresti spiegarci perché non ce l’hai detto prima?
-Bah, tanto ti torturerò comunque.
Bofonchio.
-Ecco… Io… I-i-io… Non volevo tornare a casa… Mi sono innamorato, non voglio andarmene…
-Ahahah. Ahahahahah… AHAHAHAHAHAHAH!!!!!!
Inizio a ridere come un’isterica senza motivo.

-Mans… Che diamine ti prende? Si è appena dichiarato (di nuovo) e tu gli ridi in faccia?
Mi asciugo le lacrime.
-N-no… è che… che…
Li guardo. Accidenti, io e le parole non andiamo d’accordo.
-Sai, due si fanno una testa così per risolvere una cosa che avrebbero potuto fare senza problemi molto prima, e lo vengono a scoprire quando ci si aspetta il peggio, e l’altro si giustifica con una rivelazione (per la seconda volta), e… insomma, non so come reagire, se arrabbiarmi o essere intenerita, capite? Eh?
-Sssssssì. Ma, ora, come sarebbe a dire che lo sapevi "fino a poco tempo fa"?
Dico rivolgendomi al mago, lo fulmino con lo sguardo.
-Il fatto è… il fatto è che… che… Me ne sono dimenticato!
Se n’è dimenticato… Questo vuol dire che allora non lo sa… Ma prima lo sapeva… Si è scordato come costruire il portale… Aspetta un attimo… SE N’È DIMENTICATO?!
-COME SAREBBE A DIRE CHE TE NE SEI DIMENTICATO?!?! MA SEI UN DEFICIENTE O COSA?!?!?!?!
-Io… penso che andrò a bere qualcosa. Un estathé, sì, un estathé, ne ho bisogno.
Senza dire altro mi dileguo e barcollo in cucina.
Resto per un po’ immobile. Penso che la percentuale di cretini nel mondo si sia alzata di qualche grado.
-Grrrrrrrrrrrr…
Comincio a immaginare due o tre torture che potrei usare molto volentieri.
Sospiro. Io devo badare a loro comunque. Le vado a prendere e dico:
-Sentite, per quanto lui possa essere scemo, magari qualche piccolo dettaglio se lo ricorda… o glielo faremo ricordare noi.
-IO A QUELLO LÀ FACCIO DIMENTICARE ANCHE IL SUO NOME!!!!! A SUON DI BOTTE!!!!!
Mansy aspira rumorosamente dalla cannuccia, si sente il rumore rimbombare nella stanza, dopo quello delle mie urla.
-Mans, quella è come una droga per te, vero?
Smette di bere, si allontana dalla cannuccia, alza lo sguardo, poi ricomincia ad aspirare.
-Ok, e una è andata.
-Ahem.
Si girano tutti verso di me, compresi Sennar e i due prigionieri.
-Qualche rimasuglio di ricordo ci sarà, e Aster ha il potere di leggere nella mente, no? Lui potrebbe leggere quei ricordi.
Sbuffo.
-Sì, cosa vuoi che trovi in quella testa vuota?
-Abbastanza per aprire il portale.
-Sono contenta di questo tuo ottimismo, speriamo in bene.
-Stai tranquilla, qualcosa dovrà pur ricordarlo, non è possibile cancellare dalla mente un ricordo.
Guarda severamente il rosso.
-Sì… Adesso, Aster, potresti, gentilmente, guardare cosa c’è in quella zucca vuota?
Mansy continua a sorseggiare il suo estathé con lo sguardo perso nel vuoto.
-Possibilmente in fretta, Mans sta impazzendo…
Il bambino si avvicina al mago.
-No! Aspetta!
Lo prende per la testa, si avvicina, e vediamo i suoi occhi illuminarsi. Sta cinque secondi e poi si stacca, e con fare disgustato volge la testa dall’altra parte.
-Mi fai schifo.
-Hai trovato qualcosa?
-Già, qualche portale oltre a donne nude?
Scuote la testa.
-Sì, ma… è stato orribile.
-Immaginavo… Beh, dicci cos’hai trovato.
-Da dove comincio?
-Dicci cosa hai trovato RIGUARDO AL PORTALE.
-Ah, giusto, sì. C’è una formula magica.
-Basta dire la formula magica e il portale compare?
-Beh, diciamo di sì, ma va detta nel giusto modo.
-Ok, spara.
-Dammi una pistola.
Mi porto una mano alla fronte.
-Non in quel senso, cretino, dimmi qual è la formula.
-Sì, basta dire "Dià Yrànos kài kòras"!
In quel momento un grosso buco nero compare nella stanza di Mans, squarciando l’immagine pacifica e "normale" di prima. La preziosa bevanda della mia amica viene risucchiata, lasciando dietro sé una cannuccia masticata e un po’ di the.
-Ed ecco che l’estathé se ne va a farsi fottere.
-Ah, benissimo. Ecco uno che il Greco lo pronuncia bene. Ora è il momento degli addii.
Improvvisamente Mans pare svegliarsi dal suo coma post-cavolata.
-Ma che…
Sbatto le palpebre un paio di volte, e lentamente protendo il mio indice verso il buco nero che è apparso improvvisamente nella mia stanza.
-Il… portale?
-No guarda, è una caccola gigante! Certo che è il portale!
-Bene, il portale verso il mondo dello spadaccino può essere aperto solo nel Mondo Emerso, quindi adesso andiamo insieme, poi una volta aperto il secondo portale, ognuno potrà starsene a casa propria. Inoltre, può essere aperto una sola volta, sbrighiamoci prima che si chiuda.
-Come sarebbe a dire, può essere aperto una sola volta?
Il mio sguardo cade subito sul rosso, poi scorre su Miky e Link.
-Questo vuol dire che…
Sento le lacrime pizzicarmi gli occhi, ma non posso piangere, devo dare il buon esemp…
Mans scoppia a piangere. Ecco, neanche il tempo di finire un pensiero.
-Mansy, stai tranquilla.
-C-come faccio a stare tranquilla?! Non capisci? Non li rivedremo mai più! Sennar, il tuo Link, dovranno andarsene!
La mia caratteristica di saper star calma anche in situazioni come queste mi aiuta, non amo mostrare agli altri la mia preoccupazione, perciò mi limito a dire:
-Non possiamo farci niente, è per il loro bene.
Abbasso lo sguardo, poi sento Sennar frignare.
-MAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAANSYYYYYYYYYYYYYYYY!!!!! TI AMERÒ SEMPREEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!
Si abbracciano piangendo, io vado da Link, anche lui si limita a guardarmi tristemente.
-Il mio dovere è salvare il mondo, per questo devo abbandonarti, Mikhael.
-Lo so, ma giuro che se non salvi Hyrule ti spenno.
Ride.
-Stai tranquilla, mia amata, salverò anche altri mondi se servirà a compiacerti.
-Bravo, mi raccomando, occupati di quella sclerata di Zelda.
-Lo farò.
Sorridiamo tristemente, poi mi volto per non vederlo più, potrei scoppiare a piangere come quei due smielati di Mans e Sennar(certo, come se voi due non lo foste).
Trattengo una lacrimuccia. Odio gli addii.
-Su, dai, andate, sennò il portale si chiuderà.
Ganondorf e Aster si mettono a spalla Nihal e Zelda addormentate e le gettano nel portale, poi con moooooooooooooolta cautela prendono il vasetto di Navi, la quale giura che frusterà tutti uno per uno, ed entrano nel portale. Dopodiché c’è un gran parapiglia di baci, abbracci e dichiarazioni.
Sennar e Link entrano nel portale, Mansy e Miky si catapultano tra le mie braccia, e il secondo diluvio universale inizia a colare dai loro occhi.
-Link… se n’è andato… Non lo rivedrò mai più…
Io continuo a singhiozzare senza dire niente, cerco di rassegnarmi, anche se è difficile.
Helen tira fuori una frase del cavolo che non ci rallegra per niente.
-Bene, ragazze, è arrivato il momento di tornare alla vita di tutti i giorni.
-E come?! Dopo aver passato due giorni a dir poco fantastici e pieni di emozioni che MAI, e dico MAI troveremo nella vita normale!
Pronuncio le ultime parole gridando.
Proprio allora vedo delle ombre comparire nel portale. Immediatamente, Link e Sennar ne fuoriescono e prima che possa dire "bah" afferrano Mansy e Mikhael, urlanti, e le trascinano nel portale. Non riesco a fare nulla se non vedere esterrefatta il varco che sta cominciando a ridursi un po’ ai bordi. Che devo fare? Entro? Esco? Sono indecisa. Alla fine do un grido che potrebbe far crollare le pareti.
-OOOOOOOOH!!!!!!!!! MA È POSSIBILE CHE TUTTE LE VOLTE CHE LORO COMBINANO QUALCOSA IO CI DEVO ANDARE DI MEZZO?!?!?!
E mi getto nel portale.
 

Rieccociiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! :3 Ok, forse questo è il ritardo peggiore che abbiamo mai fatto… (Non forse, lo è!) Beeeeeeene, detto questo, non abbiamo più altro da dire… anzi, sì! Prima di tutto dobbiamo scusarci, ma la nostra nuova autrice è difficile da rintracciare, quindi ci abbiamo impiegato un po’ un mucchio di tempo per poter andare avanti. La seconda è che nel prossimo capitolo la storia andrà un po’ fuori tema… anzi, diciamo pure che sarà un episodio inedito per festeggiare il decimo capitolo di questa caz**ta ff. Che ne pensate di me? Ho superato la prova del pazzometro? Ok, ora vi lasciamo con il TO BE CONTINUED di   Michiyo Ichikawa  ! Per ora le richieste sono bloccate perché prima dobbiamo accontentare tutte quelle già proposte, quindi ripartiranno tra… cinque (?) capitoli! (Vabbe’, tanto vi avvertiremo ;D) Ciauuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu =)

продолжение следует 

  

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Capitolo 10
*** Capitolo speciale- Fiabe che non dovrebbero esistere ***


Episodio speciale - Fiabe che non dovrebbero esistere
 
 

Salve bella gente! Siccome stiamo andando alla grande (?), abbiamo deciso di regalarvi un episodio speciale (e anche per farvi stare più in ansia nell'attesa del prossimo capitolo... ih ih ih!).
Abbiamo voluto regalarvi una fiaba, tutta per voi, ovviamente, vista a "modo nostro"... Prima di iniziare a narrare le avventure di una ragazzina dal cappuccio rosso, una principessa che si addormenta per colpa di una strega invidiosa, una fata madrina che deve tenere a bada tutti, un principe che non si accontenta di un bacio, un cacciatore troppo buono (e troppo figo) e una principessa che ha problemi di perdita di scarpe, vorremmo avvertirvi che potreste suicidarvi, e che ci sarà un narratore esterno a raccontare questa sottospecie di ibrido tra Cappuccetto Rosso, Biancaneve e Cenerentola, speriamo vi piaccia e che una volta finito tutto siate ancora tutti vivi
(ih ih ih...).
Buona lettura!

 
C'era una volta... E non avrebbe mai dovuto esserci... Una bambina che passeggiava in un bosco; con sè portava un cestino pieno di nutella e indossava la sua "amata" mantellina rossa.
-Odio il rosso. Non si abbina con i miei capelli blu!
Esclamò in uno dei suoi discorsi tra sè e sè (la poverina aveva disturbi mentali e parlava spesso da sola).
-Inoltre, sono un maschio!
Dimenticavo, la bambina aveva problemi d'intetità. Dicevamo, la ragazzina si stava recando dalla sua "amata" nonna, peccato che non si ricordasse minimamente la strada.
-Non la sopporto mia nonna, è tutta rugosa e mezza cieca, mi scambia sempre per una femmina!
Come potete vedere, questa bambina aveva seri problemi mentali, per questo quando vide un grosso lupo famelico e pericoloso lo scambiò per una gatta obesa e affamata di nutella.
-Oh, ma che bel micio!
Il lupo rispose miagolando.
-Meow (dove stai andando bella bambina)?
Cappuccetto Rosso, che era una gattomane, rispose alla bestia miagolando.
-Meow (dalla mia odiosa nonna).
-Meow (e dimmi, cosa porti in quel cestino)?
-Meow (i cavoli tuoi no, eh)?!
Ma la belva non volle demordere, perciò insistette.
-Meow (suvvia, non essere timida, dimmi cosa custodisci in quel bel cestinetto)!
-Meow (se te lo dico la smetti di rompere)?
Rispose con la sua voce delicata.
-Meow (ma certo).
Disse il lupo incrociando gli artigli senza farsi vedere.
-Meow (è solo Nutella).
La belva feroce sorrise sotto i baffi.
-Meow (davvero? Dev'essere un carico molto pesante, lascia che ti aiuti, cara bambina).
-Meow (ecco, renditi utile).
Detto questo porse il cestino al lupo, ma quest'ultimo, una volta ottenuto l'oggetto, corse via lasciando la povera bambina dispiaciuta e rattristata.
-STUPIDO GATTO, RIDAMMELO!
Sfortunatamente la poveretta era in preda ad una delle sue crisi isteriche, così iniziò ad inseguire il ladro.
Corsero per il bosco, attraversarono radure e prati, a un certo punto il lupo si addentrò in un giardino, dove una dolce principessa stava prendendo acqua da un pozzo. Quando vide l'animale lo accolse a braccia aperte.
-STUPIDO GATTO!! DOVE STAI ANDANDO?!?!
Chiese cordialmente, ma la bestia la ignorò continuando la sua corsa.
-Maledetto felino, prima o poi lo faccio al forno.
Evidentemente Cappuccetto Rosso non era l'unica ad avere problemi mentali, ma tralasciando questo, l'adorabile donzella iniziò a cantare una melodia melodiosa (sappiamo che non si dice così, è per questo che l'abbiamo scritto. LIKE A BOSS) che attirava gli animali.
-La la la la la lala la al a lalal alalalal alalalal llalalalala alallalalal!!!! Stupide bestie dove state scappando?!?!
La principessa dal nobile cuore iniziò a pulire con l'acqua presa dal pozzo, poichè la regina cattiva la costringeva a pulire il castello.
-Devo farmi un c**o della malora per colpa di quella s****za!
La ragazza esprimeva il suo affetto con parole dolci.
-Prima o poi la ammazzo... ih ih ih...
Ovviamente, non aveva cattive intenzioni (nooooooooooooooooooooo).  Prese il secchio e si avvicinò a un gruppetto di uccellini.
-Bene, sapete cosa fare, e conoscete anche le conseguenze in caso di rifiuto. Al lavoro!
Posò delicatamente il secchio davanti alle bestiole, che felici come delle pasque iniziarono a pulire.
-Cip (quella lì è malvagia, altrochè la strega cattiva)!
-Pio (ci ha bagnati tutti schizzando con l'acqua)!
-Sbrigatevi! Ci sono altre dieci stanze da pulire!
Nel frattempo, l'altrettanto adorabile fanciulla, nonchè sorella della bellissima Biancaneve, uscì dal castello salutando la sorella in modo affettuoso.
-Ciao befana, che fai?
-Dimmi dove stai andando tu piuttosto, strega.
Rispose gentilmente la ragazza dai capelli scuri.
-Esco senza permesso, niente di che, vado a un ballo organizzato dal re.
-Un ballo? Non sapevo ci fosse un ballo!
-Non lo sapevo neanch'io, però il postino ha portato l'invito e l'ha dato a me, e ha detto che dovevo darlo alle nostre sorellastre... Ih ih ih...
-Brava, sai come inizieranno a sclerare non appena lo scopriranno?! Comunque voglio venire anch'io.
Replicò quest'ultima, alzandosi.
-Ok, tanto io a loro non l'ho dato l'invito, quando si accorgeranno della beffa... Ahahahahah!!! Che sfigate! Forza, andiamo.
Detto questo, si diressero, ovviamente senza infrangere alcuna regola, verso il castello. Proprio allora, però, le loro due orribili sorellastre.
-Voi miserabili formiche, dove state andando?!
Chiese Genastasia, estraendo un fiore.
-Ehi, metti giù quella spada! Dove ce ne andiamo sono cavoli nostri!
Rispose Cenerentola, evidentemente in preda ad una delle sue illusioni ottiche.
-Adesso chiamo la mamma!
Le minacciò Anasveffa.
-MAAAAAAAAAAAMMAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!! BIANCANEVE E CENERENTOLA STANNO SCAPPANDOOOOOOOOOO!!!!!!!
Detto questo un allarme accompagnato da luci rosse e lampeggianti riecheggiò nel castello. A quel punto apparve una donna alta, dai capelli rossicci ed un naso molto sproporzionato.
-COSA STATE FACENDO, PICCOLE DISGRAZIATE CHE NON SIETE ALTRO!
Gridò.
-Tu taci, uomo vestito da femmina!
-COME OSI, RAGAZZA VESTITA DA MASCHIO?!
La sgridò la matrigna. A quanto pare erano in molti ad avere problemi di allucinazioni.
A quel punto, le due povere fanciulle, innocenti e indifese, tirarono fuori ciascuna una scarpa e un secchio.
-Beccatevi questo, guasta feste!
Lanciarono amabilmente gli oggetti, quindi la matrigna e le sorellastre fuggirono a gambe levate.
-Batti cinque befana!
Le due fanciulle batterono il cinque soddisfatte, e si avviarono verso il castello.
-Aspetta un attimo, ma ti sei vista?
Domandò Cenerentola. Biancaneve si guardò.
-Cosa c'è?!
-No, ma dico, vuoi andare ad un ballo conciata così?
-Bé, non che tu sia in condizioni migliori.
-Lo so, dobbiamo fare qualcosa. Insomma, dicono che il principe sia un gran pezzo di ragazzo!
-Giusto, ma cosa? Di sicuro non possiamo tornare a casa.
La fanciulla bionda non fece in tempo a rispondere, che d'un tratto videro apparire un bagliore azzurro seguito dall'apparizione di una fata con due ali da angioletto. Essa le guardò, e disse dolcemente:
-Non è possibile, vi siete di nuovo cacciate nei guai?!
Le donzelle sorrisero innocenti.
-Quanto tempo, Fata Madrina!
La salutò Biancaneve.
-Certo, tre ore dall'ultima vostra cavolata. Non potete andare al ballo conciate così.
Detto questo, la fata mostrò loro due vestiti, uno viola, uno blu, due armature, una spada, una frusta e due cappellini. Le ragazze la guardarono sbigottite.
-E' solo per far figura, dato che è un ballo in maschera...
Spiegò.
-Ma... veramente era un ballo e basta.
Rispose Cenerentola, allora la fata allargò le braccia circoscrivendo dei cerchi nell'aria.
-Ah... Allora tenevi solo i vestiti, il resto lo tengo io.
-Aspetta!
Le due principesse tesero le mani fermandola mentre stava riponendo spade, fruste e altra roba.
-Che c'è?
Domandò la fata scocciata.
-Potresti lasciarci... le fruste?
Lei sospirò e si battè la fronte con una mano.
-Va bene... Però vi terrò d'occhio, verrò al ballo con voi.
-Beh, allora vestiti bene anche tu!
La rimbeccò la bionda. La madrina alata si limitò a lanciarle uno sguardo dolce.
-Non guardarci di storto così!
-Come vuoi che vi guardi?
-Non lo so... Affettuosamente?
-Sà, andiamo.
Con uno schiocco di dita le due si ritrovarono con addosso i vestiti.
-Bene, principe, stiamo arrivando!
-Già, purtroppo...
Aggiunse sottovoce la fata.
Si avviarono verso il castello del principe, che era una meravigliose costruzione in pietra adornate da statue scolpite dai più abili scultori del regno raffiguranti bellissime donne con abiti sontuosi.
-Questa reggia è peggio di un porno!
Esclamò scandalizzata Biancaneve.
-Queste statue di donne in abiti succinti... Ma che tipo di persona è il principe?!
Fece scandalizzata la fata.
-Un pervertito, ecco com'è!
Urlò Cenerentola, così forte che gli invitati la guardarono di storto.
-Entriamo.
Disse la loro dolce e amabile madrina.
Le tre fecero la loro entrata nella sala da ballo, e tutti rimasero sbigottiti da tanta bellezza.
-Ma... quelle due hanno delle fruste legate in vita?
-Quella tipa ha due ali?
-Chi diavolo sono?
Il principe, ragazzo di aspetto molto piacevole, si diresse ad accoglierle, siccome erano le fanciulle più splendenti (letteralmente) di tutti gli invitati. Teneva i capelli lunghi e rossi legati in un codino, gli occhi azzurri esaminavano le tre, soffermandosi su quella vestita di blu.
-Bene bene bene... Ma che splendore!
I suoi occhi brillarono, tese in aria il calice di vino, e con una voce suadente elogiò la fanciulla.
-Voi siete la dama più bella di tutte! Ah, i vostri capelli! Così morbidi e scuri, come la notte!
-Non toccarmi i capelli.
-Ah! I vostri occhi verdi! Come i prati della mia reggia!
-Guai se mi metti le dita negli occhi.
-Aaaaaaah! Il vostro corpo sinuoso, come quello delle statue del mio castello!
-Non sono come quelle pu... Cioè, non toccarmi!
-Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah! La vostra voceeeeeeeeeee!!!
-Già, e tu parli come un ritardato.
-Aaaaaaaaaaaaaaah! Come siete perfetta!!!!
-E come sei imbecille...
Il principe esplose con un urlo di gioia, facendo cadere il vino dal calice.
-WAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!!!!!!!!!!!!!! SIETE MAGNIFICHEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Con un salto quasi toccò il soffitto, mentre Biancaneve lo guardava a metà tra il divertito e il disgustato. Atterrò davanti a lei e si inchinò baciandole la mano.
-Vi prego, vi scongiuro, datemi il piacere di potervi ritrovare nella mia stanza! Accoglietemi tra le vostre braccia!
-Tra le “braccia”… al massimo tra le gam…
-Sei disgustoso, mollami la mano!
-Ma vi prego, mia dolce moretta, mi lasci godere delle vostr…
Prima che il bellissimo principe potesse finire la frase, il suono di un sonoro schiaffo riecheggiò nella sala.
-Razza di pervertito!!!!
Cenerentola si avvicinò al corpo inerte del rosso.
-Lo so, è disgustoso, ma potremmo approfittare di questa situazione.
La fata e Biancaneve la guardarono con aria interrogativa. Naturalmente, la fanciulla aveva buone intenzioni.
-Siccome lui vuole… vabbe’, abbiamo capito cosa, perché non approfittarne? Cioè, ovviamente nessuno obbligherà Biancaneve a “divertire” il principe, ma possiamo fargli credere che lo farà a patto di ospitarci nel castello. Così nessuno dovrà tornare da quell’uomo vestito da donna!
La fata sospirò un’altra volta.
-Va bene.
Disse. La bionda si voltò verso la mora in attesa di una risposta.
-Ma… io… insomma, diciamo che non sono molto entusiasta del fatto di farmi ospitare da questo pervertito, ma non ho neanche voglia di tornare da quelle tre sclerate…
-Bene, ma tanto, diciamocelo, mica è brutto.
La mora ghignò.
-No, non lo è affatto… ma non ho intenzione di farmi trascinare nelle sue regali stanze. Insomma, so che “divertirmi” con lui non è nel piano, ma non mi sentirei sicura qui! Non mi sembra un tipo affidabile, ecco.
-No, tranquilla, e poi…
Sorrise.
-Abbiamo le fruste…
Biancaneve si illuminò.
-Giusto! Potrei tenermene una vicina la notte, per proteggermi da un possibile “attacco” da parte del pervertito.
-Già, e chiuditi a chiave.
Consigliò la Fata Madrina.
-Bene, ora, tira fuori tutto il sex-appeal e convincilo ad ospitarci… ecco, sposatelo! Così ci assicureremo di poter stare in questo hotel a cinque stelle!
-Cosa?! Io parlare in quel modo? Sai bene che io non ho un minimo di quella roba che hai detto! E poi non ho affatto intenzione di sposarmi con quel tipo!
-Calme,calme.
Disse la Fata Madrina.
-Insomma, è un matrimonio, niente di così strano!
Biancaneve incrociò le braccia.
-Certo, tu passeresti la vita con un tipo del genere?!
-No, ma voglio dire: mica devi starci tutto il tempo insieme!
A quel punto la ragazza cedette.
-D’accordo, ci proverò…
-Brava, anche perché sennò ci toccherebbe fare le barbone, e comunque ti avrei obbligata.
Disse Cenerentola, incrociando anch’essa le braccia.
In quel momento arrivò il principe piroettando come una trottola, tenendo ancora in mano il calice, ormai vuoto per tutte le peripezie compiute. Le fanciulle, ammaliate da tanta grazia arrossirono.
-Mio Dio, si può essere più cretini di così?
Sussurrò ormai sedotta la fata.
-Ma… Era svenuto…
-Direi che si è ripreso in fretta, quindi, ora vai e convincilo ad ospitarci.
-Ma… Ma…
Non finì di protestare che, con pacata gentilezza, la sorella la spintonò verso il rosso.
-Oooooooooooooooh! Che gli dei mi fulminino!
-Davvero…
Commentò a bassa voce la mora.
-Voi siete la dolce pulzella di poco faaaaaaaaaaaaa!!!
Esclamò facendo giravolte sempre più ampie mentre la lunga chioma color cremisi volteggiava nell’aria come il resto del corpo.
-Sì… E voi siete lo stesso defice… lo stesso affascinante principe di prima.
Lo elogiò a sua volta Biancaneve.
A quel punto il principe avvampò, lanciando in aria il calice e gettandosi a terra, prostrandosi ai piedi della ragazza.
-Sposatemiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!
Le domandò con aria maestosa il reale.
-Ok, ma staccati dalle mie gambe.
-Sììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììì      ììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììì∞!!!!!
-Hai finito?
-Sìììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììì…
Cenerentola gli tappò la bocca con una scarpa.
-Abbiamo capito. Quindi ci ospiterai?
-Ma certo! Farò preparare due stanze per voi!
Assicurò il principe.
-D… due…? Ma ci vedi? Siamo in tre!
-Lo so, ma tu dormirai con me… Che poi dormire si fa per dire.
Allora, la dolce donzella, estasiata, andò verso il principe.
-TU PREPARERAI TRE STANZE.
-Befana, se lo pigli per i capelli col cavolo che ci ospita.
Le mormorò all’orecchio la sorella.
-Biancaneve, ascolta, per favore, sforzati, cioè, sai difenderti, se ti metterà le mani addosso tu stordiscilo.
La tranquillizzò la Fata Madrina.
-D’accordo… sarò lieta di “farle compagnia” nella vostra stanza.
La ragazza terminò la frase riferendosi al principe, il quale ricominciò ad esultare.
-Ed è fatta. Bene, allora io mi ritirerò nella stanza che mi avete adibito!
La bionda pronunciò le ultime parole ad alta voce, poi se ne andò compiaciuta, rivolgendo un ultimo sguardo all’amatissima sorella, la quale con le labbra le mimò anch’essa affetto.
-Ti odio…
-Ok, mi ritiro anch’io. Buona notte!
Un servo le guidò alle loro stanze, così i due amanti rimasero soli.
-Bene, volete seguirmi, mia dolce donzella?
La invitò il principe.
-… Con… molto… piacere…
Detto questo, lo seguì fino alla camera, dove un enorme letto a baldacchino avrebbe dovuto essere stato la dimora del loro amore.
-Ehm… Buona notte.
Cercò di congedarsi la fanciulla intimidita.
-Oh, spero che ti godrai la nottata.
Biancaneve perse il suo colorito pallido, divenne rossa, quindi si scagliò tra le braccia del principe.
-MALEDETTO PERVERTITO, IO TI…
Lui la accolse e caddero sul materasso, giacendo innamorati.
-TI ODIO!  MOLLAMI!
-Ti amo anch’io!
-IO TI UCCIDO BIANCANEVE!!!!!!!!!!! MALEDETTA MOCCIOSA!!!!!!!
Una donna alta due metri aveva spaccato i vetri della finestra, e si dirigeva con aria mal intenzionata verso i due.
-Lo sapevo, avrei dovuto farti fuori subito. Invece no, sono stata buona, ti ho cresciuta, e come ripaghi? Rubandomi il ragazzo!
La matrigna si scagliò contro la povera e indifesa ragazza, che si scostò, così che la gigantesca donna schiacciò il principe.
-Ehi, volevo la moretta su di me, non un uomo vestito da donna!
-Taci, sei mio! Ora devo solo più ammazzare Biancaneve! E poi sbarazzarmi di Cenerentola! Quella ritardata che perde le scarpe!
-Lo vedremo, uomo vestito da donna!
Dopodiché, la ragazza impugnò la frusta che portava legata ai fianchi. Ovviamente senza alcuna intenzione di fare del male, tentò di colpirla con l’oggetto, ma la donna la bloccò, tirandola a mo’ di fune, fino a quando la fanciulla non fu tra le sue braccia che la stringevano forte.
-Ti ho presa!
La matrigna estrasse un’ampolla da una tasca e la stappò.
-Bevi, mocciosa insolente.
-No! Mollami!
Con la forza le fece ingoiare il liquido.
-Oh, principe, sei una coccinella!
Le ultime parole prima di cascare in un sonno profondo, causato dalla boccetta di sonnifero.
-NOOOOOOOOOOOOOOOOOO! MORETTA MIAAAAAAAAAAAA!!!! DOVEVAMO SCO…
-Taci, presto sarai mio. A presto principe!
Disse la matrigna saltando giù dalla finestra, non prima di avergli spedito un bacio.
 
Cenerentola era sulla terrazza a osservare le stelle, appoggiata alla ringhiera, con lo sguardo perso nel cielo, dove un UFO si aggirava allegro, come una farfalla tra i fiori.
Sospirò, malinconica, poiché ancora non era riuscita a trovare il suo amore, come la sorella.
-Fiu, meno male che non sono al posto della befana, altrimenti… Brrrrr…
A interrompere le sue riflessioni fu un rumore, qualcosa che si infrangeva. Si voltò di scatto, e allora vide la porta in frantumi, a pestarli era la sua matrigna, che si portava dietro le sorellastre, di cui scorgeva la chioma bionda e quella blu, le quali tenevano una per i piedi e l’altra per le braccia Biancaneve.
-Ora tocca a te, mocciosa 2.
La fanciulla sbuffò.
-Ok, aspetta solo un attimo.
Si tolse le scarpette, piccole, così tanto piccole che nessun’altro era in grado di indossarle a parte lei. La fanciulla le lanciò rispettivamente una addosso a Anasveffa e  una a Genestasia.
-Sistemate.
-PICCOLA INSOLENTE, VIENI QUI CHE TI STENDO IO!
-Ma se non sai manco stendere dei panni…
Le dolce ragazza andò a soccorrere la sorella svenuta, trascinandosela via, mentre con la frusta teneva lontana la matrigna.
Arrivò fino alla ringhiera, poi la donna la disarmò.
-Sei fregata, Cenerentola. Ora verrai con me e non uscirai mai più di casa.
Ormai alle strette, la fanciulla guardò giù dalla terrazza, quindi sorrise. Con le ultime forze che aveva lanciò il corpo inerte della sorella addormentata, poi si buttò anche lei.
A prenderle in volo ecco la loro Fata Madrina, che con delle ali angeliche si reggeva su.
-Squagliamocela!
Urlò la bionda alla bruna fata.
-NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO! VI TROVERÒ E VI UCCIDERÒ!!!!! TANTO BIANCANEVE NON POTRÀ PIÙ SVEGLIARSI!!!! MUAHAHAHAHAH!!!!!!!!
Le grida della donna malvagia le raggiunsero, e a quel punto caddero, poiché la povera fata era esausta per il troppo peso.    
Si ritrovarono in un bosco incantato, distese a terra, con un lupo sulla pancia di Biancaneve.
-Che ci fa un gatto obeso armato di cesta sulla befana?
Domandò ancora a terra Cenerentola.
-Meow (sto scappando da un bambino con i capelli blu e le orecchie a punta vestito da femmina).
-Ah, anche tu problemi con maschi vestiti da donna?
-Meow (sì)…
-Capisco, però scendi dalla mia sorellina befana.
-Dove siamo?
Domandò la fata stiracchiandosi le ali piumate, appena rinvenuta.
-In un bosco.
Rispose la fanciulla.
-Ma dai, non l’avrei mai detto.
-Senti, non so che posto sia, ci sono alberi quindi è un bosco, tutto ciò che so è questo.
La bruna incrociò le braccia.
-Mi va bene.
Poi si guardò attorno, allora chiese:
-Che facciamo?
-Bah, in primis ci troviamo un rifugio; dopo ci occuperemo di mia sorella.
Iniziarono ad aggirarsi per il folto del bosco, fino a quando non si ritrovarono in una radura, dove trovarono una piccola casetta.
-Entriamo?
-Sì, bussi tu?
Domandò con fare innocente la fata. La ragazza si voltò a guardarla.
-Hai paura?
-No, però la casa è proprio a misura tua, sai?
Disse battendole una mano sulla spalla.
-Ah ah ah, spiritosa. Va bene, vado io.
Cenerentola si diresse verso la porta, quindi bussò con la sua piccola mano. Passarono pochi minuti a quando le aprì un bambino con la bava alla bocca.
-Ciiiiiiiiboooo…
-Salve, potreste ospitarci?
-Avete ciiiibooooo?
La donzella si voltò verso la fata a la sorella, poi vide il lupo con il cestino.
-Sì.
-Ci darete il ciiiiiboooo?
-Ooooook…
-Allora potete entrare.
La bionda fece cenno di seguirla, allora la Fata Madrina la seguì trascinandosi Biancaneve con il lupo. Di scatto Cenerentola prese il cestino alla belva feroce.
-Eccovi il vostro cibo.
-Ciiiiiiiibooooo!
Un esercito di non sette, non cento, non mille, non un miliardo, ma un’infinità di bambini si avventò sul cibo.
-Ok, ci sono posti migliori, ma sempre meglio che casa nostra.
-Bene, sistemiamoci.
Salirono le piccole scale, la bruna dovette accovacciarsi mentre si portava dietro la mora.
-Sì, è proprio fatta su misura per te.
Affermò rivolgendosi alla bassa ragazza che le stava davanti.
-Questo è un vantaggio nell’avere una bassa statura.
Si ritrovarono in una stanza enorme, gigantesca, di cui non si vedeva neanche la fine, dove tantissimi letti a castello riempivano i pochi spazi vuoti.
-Bene, abbiamo l’imbarazzo della scelta.
-Ehm… Io sui letti di questi tipi che sbavano non ci dormirei.
-Hai ragione… Sai che ti dico? Dormiamo in giardino.
-Speriamo che non piova…
-Naaaaaaaah!
Scesero le scale, superarono i bambini assatanati e si distesero sul prato della radura, ad ammirare le stelle, usando Biancaneve come cuscino e il lupo come coperta.
-Buona notte Fata Madrina.
-Buona notte Cenerentola.
 
-Voglio il suo cuore, chiaro?!
La matrigna urlò sputacchiando al cacciatore.
-E i suoi capelli.
-I suoi capelli?
-Sì, i capelli, così mi faccio una parrucca bionda.
-Come desidera…
Disse inginocchiandosi il cacciatore.
-E poi… Voglio te.
-Eh?!
-Voglio che tu diventi il mio fedele servitore.
-Ma io lo sono già.
-Non fa niente, ti voglio più fedele.
-Come desidera, mia signora.
-Ora va’. Compi il tuo dovere! Uccidi Cenerentola!
-Ai suoi ordini.
 
-Meow (ho fame).
-Mh?
-Meow (ho fame).
-Mmmmmmmmmmh…
-Meow (ho fame).
-Lasciami dormire…
-Meow (ma ho fame)!
La dolce fanciulla zittì con grazia il lupo.
-Stai zitta gatta obesa, adesso raccolgo qualche mirtillo.
-Mmmmmmmh…
-Tu dormi, Fata Madrina, me ne occupo io.
-Gnam gnaaaaaaam… Ok…
Cenerentola si alzò, ma si bloccò interdetta, allibita di fronte a ciò che le si prostrava davanti.
Una sorta di bara, tutta costruita con barattoli vuoti di Nutella, contenente sua sorella.
-Oh… L’hanno presa per morta… Vabbè, me occupo dopo.
Detto questo si diresse verso un sentiero che si addentrava nel bosco, alla ricerca di qualche frutto prelibato. Saltellava canticchiando.
-Oppa gangnam style! Op, op op op! Oppa gangnam style!
Intanto gli animali si erano messi accanto a lei. Cerbiatti, conigli, uccellini, marmotte, talpe e altri ancora ballavano con lei la Gangnam Style, percorreva così il sentiero.
Nel frattempo, nascosto tra i cespugli, a guardarla meravigliato, v’era il bellissimo cacciatore, che a malincuore sapeva di dover ucciderla.
La seguì, fino a quando non arrivò in un prato dove c’erano cespugli di rovi di mirtillo, a quel punto vide una bambina dal cappuccio rosso.
-Ehi, sei tu il bambino vestito da femmina da cui scappava il gatto obeso?
-Sì.
-Anche tu a raccogliere mirtilli?
-Già, quella bestia obesa mi ha rubato la nutella.
-Ah, ti farà piacere sapere che della tua nutella non è rimasto altro che una bara.
-Una bara? Vabbe’, lasciamo stare.
In quell’istante entrambi misero le mani sullo stesso succoso mirtillo.
-Ehi, questo non è un film romantico, perciò molla il mirtillo, è mio.
-No, è mio!
Ribatté Cappuccetto Rosso.
-No no, l’ho preso prima io!
-Ma che dici?! L’ho preso prima io!
-No, ti stai sbagliando, l’ho preso io.
-Sei tu che stai sbagliando! È mio!
A interrompere la discussione fu l’attraente cacciatore, il quale prese il mirtillo e come se niente fosse se lo mangiò.
-Tra i due litiganti il terzo gode.
Disse sorridendo.
-Ti faccio godere io! Ti picchio! Quel mirtillo era mio!
Urlò infuriata Cenerentola togliendosi le scarpe pronta a scagliargliele addosso.
-Ferma un attimo, guarda.
E tirò fuori un altro mirtillo, maturo e succoso.
-Per te.
-Non è avvelenato, vero?
-No, tranquilla.
-Mi hanno sempre detto di non accettare caramelle da uno sconosciuto.
-Ma non sono caramelle…
-Non cambia niente. Mi mangio un mirtillo del cespuglio.
-Va beeene, non sai cosa ti perdi però.
-Ok, dammi ‘sto mirtillo.
Prese con grazia il frutto e lo mise in bocca masticandolo lentamente; alla fine lo ingoiò.
-Sono ancora viva. Adesso dimmi chi sei.
Nel frattempo Cappuccetto Rosso approfittava della distrazione di Cenerentola per prendere tutti i mirtilli del cespuglio.
-Io sono un cacciatore mandato qui per ucciderti.
La ragazza era pronta per colpirlo con le scarpe, ma lui la bloccò.
-Poi però, vedendoti mi sono innamorato.
-E credi di fregarmi così? FATA MADRINAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!
-Che…?
Allora in cielo apparve una donna alata, i cui capelli castani ondeggiavano al vento.
-COSA VUOIIIIIIIIIIIII????????????????????
-C’È UN MANIACO CHE VUOLE AMMAZZARMI!!!
-MA RIESCI A STARE CINQUE MINUTI A STARE SENZA QUALCUNO CHE TI VOGLIA AMMAZZARE?!?!?!?!?!?!?!
-NON È COLPA MIA SE SONO TANTO DESIDERATA!!!!
La Fata Madrina sospirò.
-Va bene, arrivo.
Intanto il cacciatore osservava perplesso la scena.
-Ora ti meno.
Gli disse gentilmente la Fata Madrina.
-Aspettate un secondo, io non avevo intenzione di farle del male…
-Sé, e io me la bevo… chi sei tu per dirmi improvvisamente che Cenerentola non si è messa nei guai?
-Piccolo maniaco, sul serio non volevi farmi del male?
-Diciamo che tanto piccolo non lo sono…
-Ok, comunque non volevi farm del male?
-La tua matrigna mi ha ordinato di ucciderti, ma io non voglio.
-Ooooooooooooh, che teeeeeeneroooooooo!!!
-Proprio…
Commentò la fata.
-Senti, dato che sei così tenero, mi aiuteresti a svegliare mia sorella?
-Tutto per una simile dolce donzella…
-Bene, allora che facciamo?
-Ci vuole il bacio del vero amore.
-Bah, che roba sdolcinata…
Disse la bruna.
-Ok, ma chi la bacerà?
In quel momento tra gli alberi si sentì un vocio, e allora videro un uomo dai capelli rossi piroettare come una ballerina, con in mano un calice contenente succo di mirtillo.
-BACIO DEL VERO AMOOOOREEEEE???? SE VOLETE POSSO APPROFONDIRLO!!!
-Se vuoi ammazzare qualcuno, perché non lui?
Fece allegramente la fanciulla al biondo cacciatore.
-Non possiamo, lui deve svegliare tua sorella.
-Ottimo, andiamo. Fata Madrina, tieni d’occhio il rosso.
-Certo.
E tutti insieme appassionatamente (ahahah) si diressero verso la bara di “cristallo” mentre si abbuffavano di mirtilli.
Il principe si sporse sulla bella fanciulla addormentata.
-Moretta mia, ti sveglierò!
Detto questo la baciò, e con grande delusione vide che bastò per svegliarla.
-Ma che…
Furono le prime parole di Biancaneve.
-Uff, speravo di dover fare un po’ di più…
Cenerentola si buttò, assieme alla Fata Madrina, sulla sorella e ci fu un abbraccio collettivo.
-BEFAAAAAANAAAAAAAA SEI SAAAAAAAAALVAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
La bruna le stampò un bacio sulla guancia.
-TI SEI SVEGLIAAAAATAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!
-Ok ok basta adesso!
Le fermò cordialmente la mora.
-Ti sei ripresa giusto in tempo per il nostro matrimonio!
Intervenne il principe, e Biancaneve gli rivolse uno sguardo dolce.
-Stai zitto, rosso.
-Ehi befana, abbiamo già il vestito.
-COSA?!
-Hai sentito bene, perciò ora infilati l’abito e corri all’altare.
-Ma… ma…
-Si occuperà di tutto la nostra Fata Madrina.
-Mi occupo sempre io di tutto…
-Iniziamo con i preparativi!
-Cosa? Ma io non vo…
-Senti, se è riuscito a svegliarti vuol dire che è il tuo vero amore, ma neanche nel profondo senti di poterlo amare?
-Uhm… bé… forse…
-MORETTA MIAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Il principe non le lasciò finire la frase, e la prese in braccio.
-Ma… ehi!!!
-Bene, iniziamo.
Disse la madrina. Andò dentro la casa e ne uscì con un barattolo di Nutella in mano, che posò a terra.
-L’ultimo rimasto.
Si strappò una piuma e iniziò a volteggiare canticchiando una formula.
-Taratatira, tarati tara, trataritarateeeeeeeeee! Titatitati tatatitù! Titirititiritù. Puh!
-Che schifo…
All’improvviso il barattolo venne avvolto da un nube
-Spero non sia saliva evaporata…
Quando la nube si dissolse era apparsa un’enorme carrozza, trainata da dei bambini assatanati e una fatina azzurrina come cocchiere, armata di frusta, che augurò a tutti eterna felicità.
-Vi frusterò tutti…
-Ora occupiamoci del vestito!
-Spero tu non voglia sputarmi addosso…
-No! Mi limiterò a soffiarti sopra!
E così con un soffio apparve un meraviglioso abito bianco.
-E con questo peserò almeno cinque chili in più.
-Su, vai a sposarti!
La incalzò la sorella.
Salirono tutti sulla carrozza, compresi Cappuccetto Rosso e il Lupo.
Il matrimonio fu bellissimo.
-Vuoi, tu, Biancaneve, prendere come tuo fedele sposo il principe?
-No.
-Vi dichiaro marito e moglie!
Furono lanciati riso, petali e mirtilli.
-Deficienti, mi sporcate il vestito!
Cenerentola fece da testimone assieme alla Fata Madrina.
-Come sono teneri!
Esclamò quest’ultima.
-Già… Aspetta un attimo… Ma il cibo nel mio piatto è sparito! Stupida gatta obesa!
Purtroppo le allucinazioni non erano svanite.
La matrigna non venne invitata, e neanche Genastasia e Anasveffa, qualcuno dice che divennero delle venditrici di Folletto, altri ancora che i loro fantasmi infestano ancora il regno, altri che il principe si veda di nascosto con la donna, e chi dice che Cenerentola e Biancaneve le abbiano tor… risparmiato la vita.
Comunque sia, vissero tutti felici e dementi.
 
-Che è quello?
Chiese Cenerentola al cacciatore, se ne stavano sul prato ad osservare romanticamente il cielo.
-Non lo so… Sembra un disco grigio… Non ci ho fatto caso, stavo guardando te.
-Teneroooooo, ma dai un’occhiata a quello! Ci siamo baciati abbastanza, ora osserviamo le stelle sul serio.
-Bene, mi sembra… Un UFO?
-Wow, dici che ci cattureranno?
-No, non credo, sembrano abbastanza occupati a trascinarsi dietro quello striscione con scritto “THE END”.
 
 
Hola a tuuuuuuuuuuuuttiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!! Come vedete siamo tornate! In ritardo, ma siamo tornate. Speriamo vi sia piaciuto quest’ennesimo sclero, sapete, è un capitolo speciale, cioè, al di fuori della storia, anche se supponiamo che li avrete riconosciuti i personaggi! Tipo il principe… quello era facile.
Bene, ora vi chiediamo, per curiosità, un’ultima cosuccia: avete mai letto/visto il manga/anime di Kuroshitsuji? Se no, Navi vi consiglia caldamente di farlo!
Ok, ora vi lasciamo, speriamo siate tutti ancora vivi e/o interi (oggi siamo in vena di slash / ).
Sciauuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu!!!!!!!

 
הסוף (Sìììììììììììììììì! Ebraicoooooo! La Fata Madrina approva. u.u)
-Per vostra informazione, c’è scritto “fine”. Ciau ciau!-

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Capitolo 11
*** In prigione! ^0^ ***


Hoooooooooooola!!!!!!!!!!!!!! Rieccoci finalmente con la continuazione della storia!

Siete pronti per un viaggio che vi farà dimenticare tutto ciò che sapete??? No, sul serio, lo shock che potreste prendere potrebbe essere fatale… Ih ih ih…

Dicevamo… niente, leggete e rileggiamoci alla fine del capitolo.

Dimenticavo! Non ripetete a casa le azioni compiute nel capitolo precedente (il 9).

The Little Ball Kiiiiiiiiiing!

The Little Ball Kiiiiiiiiiiiiiing!

Sei una pallinaaaaa, da teeeenniiiis!

Ma non lo sai… di essere un kiiiiing!

Perché sei meglio… meglio di un kiiiiiiing!!

Cit. Mikhael98 (canzone inventata da noi, LIKE A BOSS)

 

Riapro gli occhi a fatica. Ho la percezione di sedere su qualcosa di non esattamente morbido; la prima cosa che vedo svegliandomi è un soffitto.

Un soffitto? Perché un soffitto?

Noto che sul soffitto c’è una sorta di luce palpitante e… quello è il portale!

Mi ricordo in un attimo tutto quello che è successo prima. Faccio per alzarmi, quando vedo una sorta di enorme palla pelosa rotolare giù dal portale e schiantarsi sulla mia pancia.

-Ahi!

-Meow!

Solo allora mi guardo intorno e scopro di essere finita in una cella. Il soffitto, però, è molto più vicino a me di quanto dovrebbe essere… e mi accorgo del perché quando guardo in basso. Sotto di me c’è una vera e propria montagna di gente svenuta. Quello più in basso è Ganondorf, sovrastato da altri corpi che non riesco a riconoscere, a parte Mansy e Mikhael, che sono esatamente sotto di me.

-Ma che ca…?!

-Ahi! Chi mi sta schiacciando?!?!

-No, chi sta schiacciando me?!

-Oh, scusa Mans, sono io! Adesso mi lev…

Non termino la frase, perché con un movimento brusco faccio crollare Helen, che mi stava schiacciando, ecco chi era… Comunque, Hel cade su Mans, che però dopo cade su di me, poi è la volta della nostra amica a schiacciarci con il suo dolce peso. Rimango spiaccicata a terra, come una sottiletta (puah, odio le sottilette).

-Ahiiiiiii!!!!!!!!!!

-Ma col cavolo ahi! Sono io quella che è schiacciata da tutte!

-Ma insomma,

 

che sta succedendo?!

-Ci hanno rinchiuse in una prigione, ed io sono spiaccicata a terra come una schifosissima sottiletta! Capisci?! SOTTILETTA!!!!!!!!

-RINCHIUSE?!?!?!?! RAZZA DI DEMENTI!

-Devono aver scoperto i nostri problemi mentali… Dobbiamo scappare!!! Siamo in un manicomioooooo!!!!!!!

-Meow.

-T… Tea?!?!?!?! Anche tu?!?!?!

-Non ci hanno rinchiuse qui per i nostri problemi mentali… ma non capite?

-Aspè… Link mi ha afferrata e mi ha trascinata qui… è più logico credere di essere impazzite ed aver immaginato tutto, ma se non è così, come dici tu… OH BOIA!!! SIAMO SERIAMENTE FOTTUTE!!!!

-Spiegatemiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!

Intervengo scuotendo le braccia. In qualche modo.

-AAAAAALT! Ma non capite??? Non vi ricordate in che punto è stato interrotto?

-Io ho capito…

-Aaaaaah, adesso anch’io. Siamo nel Mondo Emerso, nella cella di Sennar, e…

- Mio dio, meno male che siamo arrivate dopo, sennò chissà a cosa assistevamo…

Rabbrividisco.

-Già… aspettate un attimo… dove sono tutti?

-Ahi… Sto morendo…

Lentamente ci voltiamo verso la voce dolorante.

-Aster?!

-Veramente ti ucciderà Nihal…

-Eh?!

-Nnnnnnieeeeenteeeee! Comunque, non ti vedo!

-Sono qua sotto…

-Dove?

 

 

-Sotto qualcosa di enorme con un grosso naso impiantato sulla mia schiena…

-Ah! Sei sotto Ganondorf! Ecco perché non ti si vede!

-Insomma, liberatemi!

-Dovremmo occuparci anche del resto della montagna umana…

Faccio scorrere lo sguardo sulle persone una sopra l’altra.

-Meow.

-Stupido felino, taci.

-Volete aiutarmi o no?!

-Ok, ma ti ricordo che noi non siamo messe tanto meglio. Hel, scendi.

-Ok!

Pian pianino le mie amiche sgombrano ed io posso finalmente rialzarmi. Mi stiracchio e sgranchisco le ossa, che sento scricchiolare.

-Muovetevi! Non riesco a respirare!

-Bene, iniziamo dal primo in cima.

Mi dirigo verso la montagna, poi afferro la gatta obesa.

-Renditi utile.

La tengo come fosse una palla da baseball.

-Vai!

La scaglio contro Link, il quale cade dalla pila provocando un tonfo sordo.

-Touch down! (?)

Tea prova a scappare, ma io la prendo, quindi la porgo a Mansy.

-Bene, tocca a te, mi raccomando, fai punto!

-Ci proverò…

Prendo l’animale e lo lancio sul prossimo, provocando la sua caduta.

-Yeeeeeeeee!!!!!!!!!!

Quando finiamo di abbattere la montagna vivente proviamo a svegliarli, a partire da Link.

-Me ne occupo io.

Mi avvicino allo spadaccino e mi chino su di lui.

-Link, svegliati.

Ma non si sveglia.

-Link?

Niente da fare.

-Link??

Mi rimbocco le maniche e inizio a scuoterlo.

-Liiiiiiiiiiiink!!!!

Ma qualcosa sta in mezzo a noi due.

-Ma che…?

Mi accorgo che qualcuno ha lanciato qualcosa di peloso sul mio Link, e il colpo lo sveglia.

-Ecco fatto.

-M… Miky…?

-Link, finalmente! Ci è voluta una gatta obesa per svegliarti!

Lo prendo per le spalle e lo aiuto a sollevarsi da terra, lui nel frattempo osserva il luogo dove ci troviamo.

-Dove siamo?

-Nel Mondo Sommerso… In prigione…

Improvvisamente i suoi occhi si illuminano, mi abbraccia.

-Sei qui! Sei con noi! Ci sono anche Mansy e Helen! Che bello! Tutti insieme!!

Gli sorrido.

-Già, tutti insieme appassionatamente…

 

(Ok, forse dovremmo smetterla con questi interventi)

-Ma… Sennar dov’è?

-Lì… Mans?

Vedo la mia amica seduta sul pavimento, sta cercando di svegliarlo, allora ci viene spontaneo, andiamo tutti da lei, persino il Tiranno.

-Fermati!

-Perché?

-Ehm… Si sta bene così…

Li guardo perplessa per un istante, poi sospiro.

-Ok, ho capito, ce ne occupiamo più tardi.

-Ehi! Guardate qui!

Mentre gli altri sono occupati con Sennar io sono andata vicino alla porta della cella.

-Non vi sembra strano che non ci sia nessuno a controllare?

-Mmmmmmh… Forse… Non potrebbe essere solo fortuna?

-Mmmmmh… Aspettate!

Sento qualcuno dal corridoio parlare sotto voce.

-C’è qualcuno? Sennar? Sei tornato?!

Qualcosa sembra essersi risvegliato in Mans, che come un segugio alza la testa e fiuta l’aria.

-Mans?

Scruto nell’oscurità per vedere da chi proviene la voce.

-Che bello, Sennar!

Dopo quest’ultimo intervento mi alzo automaticamente e mi avvicino anch’io alla porta della cella.

-Chi…?

Provo a sussurrare.

-C’è qualcuno… Sembra una voce femminile…

Pare che sia più spaventata lei che noi, mi fa quasi pena.

-Da ciò che dice sembra naturale che sia una femmina.

Le do una gomitata amichevolmente.

-Gelosa?

Le faccio l’occhiolino ridacchiando.

Lancio un’occhiataccia alla mia amica.

-Possiamo vedere di chi si tratta?

Cerco di chiudere l’argomento.

Allora una ad una ci sporgiamo, con le nostre testoline in bella vista.

Nel corridoio c’è una sorta di Mansy in versione sedicenne con delle ciocche di capelli bianchi.

-Eh eh eh… Guarda chi c’è, la tua sosia Mans!

-NON. È. VERO.

Pian piano sento l’ostilità crescere dentro di me.

Incrocio le braccia.

-In effetti un po’ vi somigliate…

Con aria altezzosa mi volto verso la mora.

-Visto?

-NON È VERO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

-Ssssssssssssssssssshhhhh!!!

La zittisco, ma è troppo tardi. Ondine ci vede e pianta un urlo di paura.

-CHE HAI DA GRIDARE?! RAZZA DI…

Non credevo che Mans conoscesse certi termini…

-Mans, zitta! Così la spaventi ancora di più!

-VORRÀ DIRE CHE LA FAREMO STARE ZI…

Helen le tappa la bocca.

-Finalmente.

La ragazza, impaurita, si avvicina alle sbarre della cella, mentre Hel e Link tengono a bada Mansy.

-Ma… voi non siete Sennar…

-Che genia.

La mia amica si dimena ancora di più.

-Chi… Chi siete?

-Diciamo che siamo sue amiche…

-E quel bambino?

Aster sbotta:

-Inchinati al grande Tiran…

Lo zittisco subito, dicendogli a bassa voce:

-Sei scemo? Vuoi che gli abitanti sappiano che il terribile Tiranno sia un mocciosetto?

Riesco a farlo stare buono (e pensare che questo è il compito di Helen). Nel frattempo Ondine ha scorto il corpo inerte di Sennar.

-Lo avete ucciso!

-No… Purtroppo no…

In quel momento quel pervertito si sveglia, notando la confusione.

-Sennar è mio!!!

-Wow, donne che litigano per me… Il paradiso è questo?

-STAI ZITTO!

Mi posiziono davanti a Ondine per impedirle la visuale del rosso, il MIO rosso.

-Tu non lo tocchi. Chiaro?!

-E questa…?

-Calmi, calmi, calmi. Si dà il caso che questa sia Mansy, la nuova fidanzata di Sennar.

-F… fidanzata…?

-Sì,fidanzata.

Come lo dico, Ondine scoppia a piangere e non riesco più a fermarla.

-Sennar… io ti ho amato ma tu sei fuggito… e sei ritornato con un’altra! E io che ho fatto di tutto per far sì che le guardie non si accorgessero della tua assenza!

-"Fuggito"… diciamo che è stato trascinato in un altro mond…

Le tappo la bocca di nuovo.

-Ahem, volevamo dire che… Sennar è… ecco…

Nel mio cervello c’è un omino che sta rivoltando tutti i miei ricordi in cerca di una spiegazione plausibile.

-Ecco, Sennar stava scappando e… ehm… noi siamo precipitate qui durante un naufragio e Sennar ci voleva aiutare a scappare e… e ci hanno rinchiuse qui.

-Ma io dovrei saperlo…

Sfodero tutto il mio talento da bugiarda.

-È perché ci hanno appena catturati, sai, ci vuole tempo perché tutti lo sappiano, e…

Mi fermo. Lei non se la beve.

-No, io non ci credo.

Finalmente riesco a liberarmi dalla stretta di Hel, e a quel punto non resisto.

-Insomma, il tuo caro maghetto è stato risucchiato da un portale, è finito su un altro mondo dove ha incontrato noi che abbiamo aperto un altro portale e siamo finite qui. Contenta?

Lei ci guarda allibita, sembra disorientata.

-Potete ripetere…? Sono rimasta a "insomma"…

-RAZZA DI RITARDATAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!

Helen mi tappa per l’ennesima volta la bocca.

Mi staglio davanti alle mie amiche, coprendole, con un ultimo tentativo di risolvere tutto.

-Senti… So che sembra strano, ma…

Ricomincio a spiegarle la storia, lentamente, in modo che capisca, siccome Mans gliel’aveva urlata.

-Capito?

Domando infine; lei annuisce, poi tira su con il naso.

-Sniff sniff… Sennar, il mio amato Sennar…

-IL MIO SENNAAAAAAAAAAAAAAR!!!!!!!!!!!!!!!!

A questo punto le tappo un’altra volta la bocca, ma lei si dimena troppo.

-BASTA TAPPARMI LA BOCCA!!!! PIUTTOSTO MI FACCIO ADDORMENTARE DA SEN…

Non riesce a finire la frase che la vediamo crollare tra le mie braccia.

-Detto fatto.

Lo fissiamo allibite.

-Sarà pure la mia moretta, ma stava esagerando.

Ondine scoppia a piangere un’altra volta, sempre più forte.

-La tua moretta?!?! Waaaaaaaaaaaaaah!!! Mi hai sostituita!!!!

-Ma piantatela!

-Povera ragazza…

Lei lo vede attorniato da un’aura celeste.

-E lui? Lui chi è?

Nello sguardo di Ondine leggo quello che c’era nel mio la prima volta che l’avevo visto, intervengo interpondendomi fra i ragazzi.

-Lui è Link…

Il biondino capisce dove voglio arrivare.

-Sono il suo ragazzo.

Puntualizza, cingendomi il busto da dietro. Lei si arrende, la vedo con le spalle messe giù, ormai è proprio triste.

-Ma vedrai che troverai il ragazzo giusto per te.

Provo a sollevarle il morale, il fatto che abbia rinunciato al mio Link perché è fidanzato con me me la fa stare simpatica.

-E… quelli lì?

Chiede indicando gli altri corpi.

-Oh, beh, lui è Aster, lui Ganondorf, loro Nihal e Zelda e…

Sgraniamo gli occhi.

-Navi… è sparita!

La tensione di tutti è palpabile.

-Meow.

-TEEEEEEEAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!

-E lei è Tea.

-Allora, ci aiuterai a evadere?

Lei guarda il suo Sennar, poi fa scorrere lo sguardo sul biondo e vediamo il suo sguardo illuminarsi un’altra volta.

-Sì, vi aiuterò.

-Bene, inizia con l’aprire la porta.

La ragazza traffica un po’ con la serratura, poi siamo liberi.

-Ehm… Come facciamo con quelli che dormono ancora?

-Mi sa che ci tocca svegliarli…

Ci diamo da fare per svegliarli, fortunatamente sono abbastanza intontiti da non iniziare a litigare come dei cretini (quali sono). Sennar si carica in spalle Mansy, che dorme ancora e non strilla più come un’aquila.

Seguiamo Ondine per i cunicoli del carcere, riuscendo ad eludere le guardie, fino a quando non ci troviamo fuori.

L’aria fresca inonda i miei polmoni, faccio una giravolta saltellando e allargando le braccia.

-Sììììì!! Liberiiiii!!!

Zalenia è davvero un posto carino, mi piace, sono davvero felice di essere uscita dalla cella.

-Sìììììììììììììì!!! LIBERI LIBERI LIBERIIIIIIIIII!!!!

Esclamo euforica, ma tutti mi guardano di storto.

-Che c’è?

Vi ho mai detto che sono leggermente claustrofobica? No? Beh, ora ve lo dico: sono leggermente claustrofobica, perciò stare dentro quello spazio stretto per me è stato orribile, di conseguenza sono molto felice di esserne uscita. Il problema è che ora Helen sta additando qualcosa dietro di me.

-Mikhael…

-Sì? Che c’è?

La mia amica indica insistentemente qualcosa alle mie spalle.

-Mi spieghi cosa c’è?

- Mikahel, voltati.

-Uffi, ma che…?

Nel bel mezzo di una piroetta, che sto facendo nell’intento di girarmi, mi blocco alla vista dell’intero popolo di Zalenia che ci sta fissando.

-Oh…

Weeeeeeeeeeeeeeeiiiii!!!!!!!! Rieccoci con il tanto atteso nuovo capitolo! (L’avevamo già detto prima, ma vabbe’). Speriamo che vi sia piaciuto, e ci dispiace di avervi fatto attendere così tanto, chiediamo umilmente perdono *si chinano togliendosi i cappelli che non hanno*. Beh, è corto, ma speriamo che ve gusti lo stesso. Fateci sapere! Speriamo di poter pubblicare un nuovo capitolo

 

con più battute pervertite del mio maghetto al più presto, adesso vi lasciamo con il TO BE CONTINUED in polacco di Lupotta. Ciauuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu ^0^

 

CIĄG DALSZY (Ma che carino il polacco, mi piace la musicalità del suono, anche se non sembra) (Trovo che sia una bellissima lingua non è vero quello che si dice, che le lingue slave siano aspre e dure) (Ok, l’avete capito, siamo acculturate XD )

 

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Capitolo 12
*** Fuga in grande stile B) ***


Gli abitanti di Zalenia... Ecco, lo sapevo che in qualche modo mi sarei cacciata nei guai, quando mai non lo faccio?! Ok, forse di solito è Mans quella brava in queste cose... Ma stavolta c'era Helen! Quando c'è lei a tenerci d'occhio dovremmo riuscire a salvarci, invece...

Ok, ve lo dico? No. Sì. No. Sì. Va bene, altrimenti cosa diamine scriviamo in questa storia?! Beh, diciamo che... per colpa mia... sì, per colpa mia... esatto, avete letto bene, per colpa mia... Siamo di nuovo in prigione!

Ma non è colpa mia! Ehm, nella riga sopra ho scritto che è colpa mia... Però non lo è! Non lo sapevo che ci sarebbe stata una folla dietro di me, insomma, farsi i cavoli loro no, eh? 'Sti zaleniesi (?) che origliano le discussioni altrui.

Comunque, adesso siamo rinchiusi, non so quanto potremo durare ancora se si risvegliano tutti... Persino Ondine è intrappolata, poverina, solo per colpa nostra è diventata una fuori legge. Sta piangendo, ammetto che è una lagna, ma mi fa pena, soprattutto perché Mans è come un segugio addestrato apposta per sbranarla. Sul serio, nel sonno fiuta l'aria... e ringhia! Era meno spaventosa sotto l'effetto del sonnifero.

-Calma. Calma, Mikhael.

Dico alla mia amica che sta sbraitando sull'orlo delle lacrime.

-Alla fine tutto andrà per il meglio.

Lei continua a piangere come se nulla fosse.

-Ma non capisci?! Non m'importa se usciremo di qui o no! Mi importa che ho perso la stima altrui!

Mi porto una mano alla fronte. Miky in questi momenti sa essere davvero insopportabile.

-Su, su, vedrai, a tutto c'è un rimedio. Vedrai che adesso spiegheremo in modo molto educato perché ci troviamo qui e non ci succederà nulla.

-Spiegheremo a chi?

-A quelli che ci hanno rinchiuso qui molto poco educatamente.

-NON MI IMPORTA!!!!!

Mi porto un'altra volta una mano sulla faccia e vado d Sennar e Ondine.

Anche lei è in lacrime, Sennar invece non sembra molto colpito (forse perché è già stato catturato).

-Com'è andata?

-Male, come vuoi che sia andata con Miky?

Li vedo ricominciare a litigare come poco prima.

-Oooh, Sennar, tu mi hai tradita! Io credevo nel tuo amore! E invece...

Ricomincia a piangere più forte di prima. Possibile che qui non ogni due minuti debba scoppiare un piagnisteo se non per una cosa per un'altra?! Sospiro. Magari potrei svegliare Mans, forse lei ha qualcosa da dire.

-C'è un modo per svegliare Mansy?

Chiedo al mago.

-Oh, sì sì, certo, basta fare...

Inizia a farmi teoria di un incantesimo, poi lo fermo.

-Svegliala e basta.

Si dirige dalla mia amica e con due arole magiche la sveglia.

Lei si svegli immediatamente, e mi guarda.

-Helen!

Poi si gira verso il mago.

-Sennar!

E lo abbraccia. "Ti pareva..." penso.

-Sennar, ho avuto paura di non rivederti più!

Lo stringo forte, poi lo sguardo mi cade su Ondine.

-TU!!!!

Automaticamente mi sciolgo dall'abbraccio e le salto addosso con fare aggressivo.

-AAAAAAAAAAAAH!!!!!!!

Vedo Mans che si avventa su di lei, poi ricominciano a menarsi.

-E ti pareva.

Mi affaccio alla porta di questa gabbia di matti-cella appena in tempo per vedere delle guardie venire verso di noi.

-Possiamo aiutarvi?

"Che accidenti volete da noi?!". Mi risponde un tipo smilzo con i capelli bianchi, come tutti in questo dannato paese.

-Siete stati condannati a morte.

Rimango ferma immobile e vedo tutta la mia vita passarmi dacvanti. Non pensavo che me ne sarei andata così presto... e non con questi scemi!

"Calma, Helen, magari riusciamo ancora a fare qualcosa" mi dico. Mi rivolgo alla folla che si picchia e che discute.

-EHIIIIII!!!!!!!!!! AVREMMO UN PROBLEMINO QUIIII!!!!!

Nessuno mi ascolta. Alla fine decido di urlare più forte.

-QUESTI TIPI CI HANNO CONDANNATI A MORTEEEEE!!!! INTERESSA A QUALCUNO LA COSA?????

Mi volto. A dire la verità avevo sentito qualcosa, mentre piangevo lì vicino. Però... Credevo di aver sentito male!

Mi asciugo le lacrime (sì, ho pianto, che imbarazzo!), quindi cerco di tornare com'ero prima, e cioè la tipa tosta che sa sempre come fare.

-Ok, sono andata in panico, ma non reagirò come una matta anche dopo questo!

Così, mentre ognuno reagisce in modo diverso, io sto in piedi a pensare. Non moriremo, insomma, con tutto quello che abbiamo combinato fino ad ora saremmo già morte! Anche stavolta ci salveremo, ne sono certa, abbiamo la classica fortuna da matte (esiste?).

Mans è immobile, Hel anche, Sennar continua a disperarsi perché la sua moretta non gliel'ha ancora data, Ondine perché non è riuscita a riprendersi il mago e il biondo è occupato, Link sguaina la spada, Ganondorf piagnucola come un poppante, Aster fa un facepalm alla vista del malvagio piagnone, e Zelda e Nihal si incolpano a vicenda.

-Come sarebbe a dire che ci hanno condannati a morte?!?!

Guardo Hel come se lei potesse darmi una risposta plausibile.

-Quei... quei... come...

-Meow?

Mi lascio scivolare a terra.

-Non può essere... non è possibile! Hel???

-Non ne ho idea!

Mi risponde. Inizio a pensare. Abbiamo tenuto a bada un mago pervertito, abbiamo tenuto a bada anche un gruppo di bambini assatanati, abbiamo intrappolato due Signori del male da quattro soldi e aperto portali, non possiamo sicuramente morire in questo schifo di posto!

-No.

Incrocio le braccia.

-Non lo possiamo permettere. Dobbiamo...

Non finisco la frase che vediamo delle guardie avvicinarsi alla nostra cella.

-Siamo venuti a portarvi all'esecuzione.

Ci siamo, sono venuti. Prima di uscire dalla cella mi dirigo da Aster, lui sembra abbastanza sano di mente.

-Ehi, sai mica quanto ci impiega il portale a chiudersi?

Lui pare pensarci un po', si tiene il mento, poi mi risponde

-Qualche ora, perché?

Sorrido.

-Hai per caso del... cibo?

Siamo nella piazza grande o come accidenti si chiama di Zalenia, davanti a noi hanno appena allestito il patibolo; ci sono una serie di cappi, tra cui uno piccolo (ma robusto) per Tea, uno di dimensioni spropositate per Sennar, e uno sotto cui hanno messo un seggiolone per Aster, il quale era troppo piccolo.

Continuano a spingerci in avanti, mentre Mikhael in lontananza continua a farmi strani segni, ma io non capisco cosa voglia. Ci portano sopra a una pedana e a quel punto riesco a starle vicino.

-Che c'è?

-Ho un piano, di a tutti di urlare al mio tre "abbiamo cibo", passa parola.

-Che?!

Dico, ma la separano subito da me per spingerla avanti. Però faccio come ha detto, nonostante gli altri abbiano la mia stessa reazione. Ci spingono ancora avanti, ma riesco a sentire distintamente Mikhael che conta.

-UNO, DUE... TRE!

-ABBIAMO CIBOOOOOOO!!!!!

Silenzio. Non capisco dove voglia arrivare Miky con quell'ordine, perché dopo un po' l'intero popolo di Zalenia scoppia a ridere. Mi volto verso gli altri con aria interrogativa, finché non sentiamo un terremoto.

-Ma che...?!

-Guardate!

Un grido si solleva dalla folla. Tutti gli sguardi cadono su di esso, per poi seguire il suo dito che indica l'orizzonte, dove si intravede una macchia nera avanzare velocemente verso di noi.

-CIIIIIIBOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!

Da ogni dove irrompono nella piazza bambini assatanati con la bava alla bocca. Le guardie, terrorizzate, ci lasciano andare e fuggono.

Sciolgo il nodo del cappio, quindi mi allontano per aiutare anche gli altri. Sì, ce l'ho fatta, sono riuscita a rimediare al mio errore. All'inizio hanno riso, però si sono ricreduti tutti alla vista dei bimbi demoniaci.

Sorrido soddisfatta e compiaciuta.

-Allora, andiamo?

-Andiamo dove?

-Beh, nel Mondo Emerso, vorrai mica rimanere qui?

-No che non voglio rimanere qui, ci sarebbe solo un piccolissimo problema...

-Ossia?

-Come ci arriviamo nel Mondo Emerso?

-Ih ih ih...

Mi lascio scappare un ghigno sadico al pensiero di ciò che faremo. Helen non si mette una mano sulla fronte, è abituata al mio sadismo.

-Bene, allora convinciamo qualche simpatico signore di Zalenia a darci una barca.

Con le mani mi cingo i fianchi, comincio a camminare in direzione di una casa un po' più grande e decisamente sontuosa rispetto alle altre. I bambini buttano giù l'alto cancello che poco prima aveva isolato un lussureggiante giardino dal resto della città; ci facciamo strada in mezzo alle fronde degli alberi e tra i fiori, demoliamo anche la porta e ci ritroviamo in un elegante ingresso. Un cenno e i bambini ci portano un uomo pingue che veste abiti riccamente decorati di tessuti costosi, mentre lo trattengono tenendolo per le braccia, vado nelle cucine a prendere del cibo.

-Ecco, ve lo do appena finiamo.

Dico appena tornata con alimenti di ogni genere.

-Bene, chi parla con questo tipo qui?

Spintonano avanti Helen.

-Gentile signore- comincio guardando negli occhi il nobile terrorizzato- io e i miei compagni qua siamo appena scampati dal patibolo, quindi è evidente che abbiamo una certa fretta. Saremmo molto felici- accenno all'altra folla di bambini assatanati dietro di me- se lei potesse fornirci una nave o indicarci una strada, se esiste, che ci conduca al Mondo Emerso.

Sorrido, per persuadere qualcuno bisogna sempre sorridere.

L'uomo sorride a sua volta in modo ebete, gli tremano le gambe. Ci indica la strada per il molo.

-L-laggiù troverete una mia nave...

-Grazie mille, signore. Speriamo di non averle creato troppo disturbo. Buona giornata!

Detto questo, ci dirigiamo verso il molo.

-Wow, non ho mai visto un molo... subacqueo!

-Infatti è una piattaforma che sale in superficie con le navi...

-Come lo sai? La Troisi non ha scritto come fanno delle navi a emergere da sott'acqua...

Mi volto verso la mia amica sorridendo.

-Intuizione...?

Arrivati là troviamo subito la nave del nobile.

-Eccola!

-Aspettate!

Ci voltiamo verso la ragazza.

-Cosa?!

-Io... non posso salire in superficie...

-Allora, tanti saluti, ciao ciao!

La blocco rivolgendole un palmo della mano.

-Aspetta.

Vado vicino alla ragazza, e la saluto decentemente.

-Ti ringrazio a nome di tutti per averci aiutati, mi dispiace per la tua storia d'amore andata male, ma vedrai che diventerai una contessa e te la godrai alla grande.

-Eh?!

-Lascia stare. Ti auguro felicità e...

-Ondine!

Sennar la abbraccia. Incredibile, durante tutto il tempo non l'ha cagata di striscio e adesso che devo parlare io mi interrompe!

-Mi dispiace di averti tradita, lo so, sono stato uno sciocco, ma sono bello e devo godermela!

Mans ribolle di rabbia, è rossa come i capelli del suo fidanzato.

-Oh, Senn...

-Ma ormai io amo solo la mia moretta! E anche se ci tengo a te come amica voglio stare con lei per sempre!

Non è possibile...

-Oooooooook...

Trascino Sennar per le orecchie e Hel si occupa di Mans, mentre a riva c'è il clone della mia amica che piange. Arriviamo a bordo e molliamo i due, mentre Nihal e Zelda si menano, beh, almeno non rompono le scatole a noi.

-All'arrembaggio ciurma!

-Sì Miky, all'arrembaggio.

-Tieni in alto la mano, segui il tuo capitano, muovi a tempo il bacino sono capitan Uncino!

-Non è possibile...

-Seguite la stella Polare! Anche se è giorno...

-Oooook...

Lascio un attimo la mia amica a sclerare da sola e mi avvicino al bordo della nave, osservando la città sommersa invasa dai marmocchi bavosi. Tanto so che prima o poi ci raggiungeranno...

"Sfigati!" ridacchio tra me e me. Dopodiché alzo lo sguardo verso l'orizzonte, dove noto un puntino nero avvicinarsi... sembra anche che stia gridando qualcosa... aspettate, un puntino che grida?! Mi protendo verso l'esterno cercando di ascoltare meglio, ma non appena riesco a sentire bene quello strano squttìo impallidisco.

-Vi fruste tuuuuuttiiiiiii!!!!!


Ma hola! Rieccoci! Speriamo di essere arrivate abbastanza in tempo, altrimenti... arrangiatevi. Bene, e con queto vi lasciamo con il TO BE CONTINUED in armeno di Silvery-chan! ^_^

Շարունակելի (Beeeello...) (Che carinoooo!!! KAWAIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!! <3) (Non si capisce un accidenti... massì, se fossi armena lo capirei...)

 

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Capitolo 13
*** Fatina in bottiglia! ^0^ ***


Buonsalve! Vi siamo mancate? Vi convienePerdonateci per l'ennesimo mega ritardo, ma nel mese di maggio abbiamo avuto una miriade di cose da fare, tra comunioni, fiere del libro, recuperare materie, inventare torture, ecc ecc...
Bene, finalmente aggiorniamo, muahahahah!!! Preparatevi al peggio! Potrete poi consolarvi a fine capitolo con una sorpresina (speriamo vi piaccia, intanto non andate a sbirciare!).

 
-Vi fr
usterò tuuuuuttiiiiiii!!!!!
No. Non può essere, non DEVE essere reale! Da dove arriva?! Indietreggio lentamente, per poi voltarmi e iniziare a correre ad avvertire gli altri.
-MIKHAEEEEEEEEEEEEEEEELLLLL!!!!!!!!!!!!!!
Mi sbraccio in direzione della mia amica.

-CHE C'E'?!?!?!?!
-NAAAAAVIIIIIII!!!!! E' TORNATAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!! AAAAAAH!!!!!
Inciampo e atterro davanti a lei.
-Sta arrivando! E' laggiù!
Le ripeto indicando dietro di me.

Metto una mano davanti agli occhi e osservo la lucina azzurra avvicinarsi.
-Oh boia.
Sono le uniche parole che riesco a pronunciare.

-Che facciamo adesso?!
Sentiamo un rumore di passi avvicinarsi.

Le mie amiche sembrano decisamente spaventate.
-Beh? Che c'è?

Io e Mans indichiamo con le mani tremanti la fatina che man mano si avvicina.
-N-n-na-na... NAAAAAAAAVIIIIIIII!!!!!
Esclamato questo, inizia a correre come una sclerata per tutta la nave, spaventando tutti, forse più della stessa Navi.
Trascino la mano sulla faccia.
Helen la acchiappa come fosse un accalappia cani e Mans un randagio.

-Spiegami.
-Semplice: è tornata Navi, vedi?
Le indico il punto in cui si vede la pallina luminosa.

-... E vuole frustarci, vero?
-Eeeeeeeeeeeeeeeeeh.... Sì!
-Che facciamo?! Siamo su una nave, non potremo nasconderci a lungo o trovare subito qualcosa per tenerla lontana!
Mansy è agitata, ma quando mai non lo è?
Helen nel frattempo pensa, si tiene il mento con la mano. Intanto arriva Link, sembra incuriosito.

-Ehi, che succede?
Vedo Hel fissarlo in un modo strano, mi spavento. Ma che... ?
-Ho un'idea...
 
-Ma... Siete sicure che... ?
-Assolutamente sicure!
Helen lo dice con tono allegro, come se questo piano non potesse mettere a repentaglio la salute di Link.
-Sì, tranquillo Link, andrà tutto bene!
Gli stampo un bacino sulla guancia.
-In caso contrario ti aiuterò io!
Gli sorrido rassicurante, sembra calmarlo.

-Chi si occuperà di chiuderla nella bottiglia?
Intervengo.

Mi volto verso gli altri.
-Adesso ci vuole solo qualcuno per mettere in atto il piano...
Fisso Mikhael e Mansy molto intensamente e mi soffermo molto su Miky.

-Ho capito, lo faccio io.
Scrollo le spalle.
-Almeno sono motivata!

Ci disponiamo ognuno secondo il proprio compito. Il piano è: Link, essendo il """""protetto""""" di Navi, farà da esca, e la neo-scelta, Mikhael, da dietro (siamo sul ponte) con una bottiglia intrappolerà la sadica fatina.
Noialtri non compresi nel piano andiamo a nasconderci, attendendo l'arrivo della fatina, nelle cabine della nave. Link è in piedi davanti all'albero maestro che guarda verso l'orizzonte. Man mano che le grida infuriate di Navi si avvicinano, noi siamo sempre più spaventati...
-Meow!
-Taci stupido felino!
Sospiro, afferro il gatto obeso e, aperta la porta che dà nella stiva, ce la butto dentro.
Faccio segno di consenso a Hel, lei e gli altri sono nascosti nelle cabine, io sono in un angolo, accovacciata dietro a un barile, pronta ad intrappolare la fatina odiosa.
-Uhuh...
Mi volto verso il mago. In mano ha un cannocchiale che deve aver trovato nella cabina del capitano (la mia cabina).
-Questo coso è lungo più o meno quanto il mio...
-Stai zitto pervertito!
Data la situazione, mi limito ad intimargli di tacere per non attirare troppo l'attenzione.

-Ma...
-Zitto.
Alzo gli occhi al cielo.
-Ma che ho fatto di male per meritarmi tutto questo?!

Sento del brusio provenire dal nascondiglio dei miei amici.
-Shhhhhh!
Metto l'indice sulle labbra e loro si zittiscono, anche perché lo sguardo intimidatorio di Mans ha abbastanza spaventato Sennar. Rivolgo di nuovo la mia attenzione su Navi, la quale si sta avvicinando al coraggioso Link. Tiro su il pollice per incoraggiarlo, lui sorride, poi, con uno sguardo fiero, guarda la fata sadica.

-Navi, ho deciso di tornare a svolgere la mia missione!
Sentenzia con voce stentorea, lei sembra illuminarsi (come se non lo fosse già abbastanza).
-Davvero???
Domanda incredula.
-Sì.
Per un attimo ci credo anch'io, ma so che fa tutto parte del piano; con passi felpati mi avvicino lentamente all'uvetta odiosa, sono dietro di lei.
-Davvero???? Allora facciamo i preparativi! Partiamo! Apriremo il portale, entreremo, torneremo a Hyrule, e ti sposerai con Zelda...
No. Non posso permetterlo. Quell'ultima affermazione mi fa andare in bestia. Link continua a gesticolare tentando di fermarmi, ma io non posso.
Mi avvento su Navi con la bottiglia, una roba di vetro che probabilmente conteneva qualche super alcolico che avrà fatto ubriacare qualche pirata.
-LUI NON SPOSERA' NESSUNO A PARTE ME!!!!!
Sgrano gli occhi, perché la fatina si è scansata, ed ora è pronta a tirarmi una frustata. Ma a proteggermi c'è Link che, veloce come la luce, si è messo davanti a me e ha parato il colpo con lo scudo.
-Link!
Esclamo meravigliata, lui mi sorride. Ci fissiamo negli occhi intensamente. Più lo guardo più sento di amarlo, è davvero il principe dei miei sogni, sembra fatto apposta per me...

-Non permetterò mai che qualcuno ti faccia del mal...
-MIIIIIKYYYYY!!!!!
Mi volto scocciata a guardare la mia amica.
-Che cavolo c'è?!?!?!

-Insomma! Una fatina vuole frustarci e voi...
Mi fermo, adesso Navi sta guardando noi.
-Oh.

Sorrido in modo scemo, come per poter giustificare la mia presenza. La fata sta nuovamente fissando me.
-Oh-oh...
E' l'ultima cosa che dico, dopodichè me la do a gambe. Dietro di me c'è Navi ad inseguirmi, agitando la sua frusta bella, mentre gli altri le corrono dietro con l'intento di catturarla. C'è chi impugna barattoli, chi bottiglie, Sennar ha un bicchiere mezzo pieno, Helen un'intera botte, mi chiedo come faranno mai a imprigionarla!
Intanto la fatina è sempre a due centimetri dal frustarmi. Link la sta inseguendo, ma non può fare molto, non ha nulla con cui rinchiuderla.
A un certo punto Navi si volta, accorgendosi dell'orda di persone che la rincorre. A quel punto inizia un inseguimento all'ultima frustata, e allora sono gli altri a fuggire, mentre io tento di acciuffarla.

-Vai Navi vai!!!
Aster, seduto su una botte al lato della nave, fa il tifo per la fatina mentre noi corriamo a perdifiato.
-Stai zitto nanetto!!!

-Maledetti! Non riuscirete mai ad imprigionarmi!
-Tu non riuscirai mai a frustarci! Stupida pustola isterica!!
-Taci scema, c'è già abbastanza caos senza che tu ci aggiunga la tua stridula voce!
-Non osare parlarmi in quel modo, stupida!
-Io ti parlo come mi pare!
-STATE ZITTI TUTTI QUANTI!!!!
-Stai zitta tu!!
-E che caz... Finitela!
Navi si volta e mi guarda, quindi inizia ad inseguirmi nuovamente.
-Eccola, adesso ci ruba anche la scena!!
-E ti lamenti di questo?!
-Naaaavi! Naaaavi!
Mi blocco all'improvviso, tenendomi la testa dalle tempie.
-Non è... possibile.
Sentenzio, mentre la fatina si schianta contro la mia schiena stramazzando a terra.

-Waaaaaaaaah!!!!
Nihal e Zelda si avventano addosso alla fata, ognuna da un lato di essa, con entrambi i loro barattoli, che insieme si completano formando un contenitore che intrappola la creaturina isterica.
-L'ho presa!!
-No, l'ho presa io!!
-No, io!!!
-Sennar.
-Yes, my moretta. *
-E tu come diamine conosci Kuroshitsuji?!
-Eh?
-Lascia stare, sarai sempre il solito depravato.
-Eh?
-Fammi indovinare: non sai cosa voglia dire "depravato".
-...
-E' un modo intellettuale per darti del pervertito.
-Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah!
-Scusate se interrompo i vostri discorsi intellettuali(?), ma qui ci sono due sclerate che stanno per scannarsi.
Sospiro per la centomilionesima volta.
-Sennar, ti dispiacerebbe...

-Fare cosa?
Domanda maliziosamente.
-... Addormentarle.

-Oh, solo quello...
E finalmente le addormenta.
-Ih ih ih...
-Che succede?
Chiedo rivolta alla mia amica.

-Adesso... Potremmo...
-Niente torture.
Sorrido sadicamente.
-No, pensavo di... Chiuderla in una bottiglia e... Farle fare un giretto in mare...
-Perché non interroghiamo Navi su come abbia fatto ad arrivare fin qui?
-... Interrogare...?
-Niente torture.
-Come sei noiosa... Ma almeno le faremo fare un tuffetto?
Sul mio volto nasce un sorriso da psicopatica.

La guardo sgranando gli occhi.
-Che si intende per... "un tuffetto"?

Attorciglio le dita.
-Sai... Come con i messaggi... La chiudiamo in una bottiglia e la gettiamo in mare.

-No! Non vi lascio fare una cos
a così!
-Perché?!
-Perché è disumano! La povera piccola Navi! Buttata in mare! E... Oh cacchio, non ho i fazzoletti!
-Ma è una fatina! E poi... Cosa diamine c'entrano i fazzoletti?!
-Fazzoletti? Di che fazzoletti stai parlando?
-I tuoi fottutissimi fazzoletti, di cui parlavi prima... Ma vabbè, non è che mi importi molto.
Torno a guardare la fatina con sguardo malefico.
-Spicciamoci, che voglio liberarmene, e credo valga anche per voi.

-Io no!
Lo ignoriamo, quando mai non lo facciamo? Quindi Mansy va dall'uvetta schifosa e inizia ad interrogarla.
-Allora, dicci, come sei arrivata fin qui?
Lei mi rivolge uno sguardo truce.

-Dopo aver attraversato il portale...
Sbadigliando vado ad appoggiarmi al lato della nave, mattendo il barattolo sul bordo.
-Fa' un po' d'attenzione, idiota!
-Oh, sì, altrimenti?
-Te ne farò pentire...
Inclino il contenitore verso il mare aperto.
-Certo, certo.

-Che cosa stai facendo, squilibrata?! Ti farò subire atroci soff...
Lascio andare il barattolo, il quale cade in acqua provocando un sonoro "pluf".
-Perché l'hai fatto?!
Mi volto verso i miei amici con aria innocente.
-Cosa ce ne fregava di come fosse arrivata qui?

-Appunto!
Dico scrollando le spalle, per poi tornare a fare i cavoli miei.

-Eh?
 
* Cit. Sebastian Michaelis (scusate, sappiamo che per questo meriteremmo una critica, ma non siamo riuscite a trattenerci!)
 
-Bene bene bene, finalmente nessuno a rompere, sono libero!!!!!
-Ma... Che posto è questo?
-Penso che siano le Note dell'Autore, ma quelle tre hanno messo noi per pigrizia.
-Io credo che abbiano lasciato la porta aperta e tu ne abbia approfittato, ho ragione?
-Come sei noioso! Adesso che siamo qui occupiamocene noi, no?
-Ssssssssì, va bene!
-*schiarendosi la voce e impugnando un microfono preso da chissà dove* INIZIAMO CON I RINGRAZIAMENTI!
-*facepalm* Sì, Sennar, i ringraziamenti.
-E chi dovreste ringraziare?! Sono io che ti ho cresciuto, Link! Ricordatelo! Mi devi eterna devozione!
-Navi... Cosa ci fai qui?
-Io...
-INIZIAMO CON IL RINGRAZIARE LA GRAZIOSISSIMA MIKHAIAH  AIZAWA! CHE HA MESSO LA NOSTRA STORIA TRA LE RICORDATE! GRAZIE MIKHAIAH, GRAZIE! *manda bacini*
-Non riesco mai a spiegare il modo in cui sono arrivata!
-Per favore Navi, stai calma. *voltandosi verso il "pubblico"* Grazie Mikhaiah, mi piacciono molto le tue recensioni, non vedo l'ora di risentirti! *sorride arrossendo*
-PASSIAMO ALLE NOSTRE ALTRE ADORATE LETTRICI, COLORO CHE HANNO MESSO LA NOSTRA STORIA TRA LE SEGUITE! *inizia a volteggiare*
-Sennar... Prima cosa: non è la nostra storia, ma di Mansy, Mikhael e Helen; seconda cosa: finiscila di atteggiarti da pagliaccio, ringrazia decentemente; terza cosa... *gli prende il microfono* questo lo tengo io.
-*ignorandolo* Ringraziamo:  Bgirlblody4ever, la quale ci ha pure lasciato qualche recensione; Cristina Cuman; danonleggere, anche lei ci ha lasciato delle recensioni; Lallyary_Jackson, e ci ha lasciato pure delle recensioni; QueenWithNoCrown, la quale ci ha lasciato una recensione; Silvery Lugia, che ci lascia delle recensioni davvero belle  e Zelda_Love. Siete tutte fantastiche! Adoriamo le recensioni che alcune di voi ci lasciano! Vi adoro ragazze! *manda bacini con sguardo ammiccante*
-Sennar... Le recensioni le mandano a Mansy, Mikhael e Helen, non a noi. Comunque sia, anch'io vi ringrazio, e scusatelo, sta dando di matto.
-Infine... Le mie adorate! Anche se lo siete tutte! *fa l'occhiolino* Le ragazze che hanno messo questa fan fiction tra le preferite! Vi adoro: Lallyary_Jackson, la quale ha messo la ff anche tra le seguite (awwwwwwwwwww!); Loony Moony; Miha99, che ci ha pure recensiti, grazzzieeee; niny95; Sarah_h, che contribuisce anche lei con le sue recensioni; scrudbich26, che ci ha lasciato delle recensioni, e vale55, anche lei ci ha lasciato una recensione!
-Meow (vorrei inoltre ringraziare lupotta, la quale ci rallegra con le sue recensioni pur non avendo messo la storia tra le seguite, ma mettendo quella svitata della mia padroncina tra gli autori preferiti!)
-Bene, non dimentichiamoci di Ines11 e Yoake, che hanno pur sempre recensito alla storia di Mansy, Mikahel e Helen. Inoltre,  scrudbich26 ha anche messo Mansy tra gli autori preferiti, anche Mikhael l'ha messa tra gli autori preferiti! Aspettate. *strabuzza gli occhi* Mikahel?
-Sì, è pur sempre una cosa distaccata da Mansy, no?
-Sì! Giusto! Per una volta hai ragione! *annuisce*. Allora... scrudbich26 ha messo anche Mikhael98 tra gli autori preferiti!
-E ora...
-Avete finito.
-NO!
-Sì, abbiamo finito! Speriamo di non aver dimenticato nessuno, in tal caso... Scusateci! *fa un lieve inchino*
-Uff, ci avevo preso gusto...
-Bene, adesso vi lasciamo con il TO BE CONTINUED in indiano di Sarah_h!
 
को जारी रखा जाएगा (Bello l'indiano, me gusta!)
 
P.S. Per chi si fosse interrogato su cosa c'entrassero i fazzoletti: io in questo periodo dell'anno soffro di allergia, per cui mi porto sempre dei fazzoletti, e, mentre dettavo, mi sono resa conto di non averceli... e Miky ha riportato la frase  così com'era mentre dettavo.

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Capitolo 14
*** Banzai!! ^0^ ***


Mimimimi! ^0^
Vabbé, per ora non abbiamo niente da dirvi… buona lettura!
 
 
Dolce brezza marina, il sole che accarezza la pelle, la melodia delle onde del mare, il cielo terso sopra di noi, il cullare della nave, le urla di Sennar…
Aspetta un attimo. Le urla di Sennar?!
-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
-Ma che cazz… ? SENNAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAR!!!!!!!
-AIUTOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!
Corre nella mia direzione, per poi andare a nascondersi dietro la mia schiena.
-Nascondimi, ti prego!
-Manco morta!
Lo spintono in avanti con uno scappellotto, facendolo atterrare a pancia in giù con il sedere in aria.
-SEEEEEEEEEEEENNAAAAAAAAAAAAR?
-Ti prego, ti supplico, nascondimi!
-Tsè, perché?
-Per favore, Sennar! 
Continuo a sentire Mansy chiamarlo, ma non capisco per quale motivo si voglia nascondere da lei. Alla fine compio un atto di carità: lo prendo per un braccio e lo metto dietro di me, trascinandolo senza badare troppo alla delicatezza. 
-Stattene lì, io vedo cosa fare.
-Grazie, davvero, ti devo la vi…
-Zitto, che arriva.
Mi volto verso la mia amica con nonchalance, fingendo che sia tutto a posto.
-Dov’è Sennar?
-Non lo so, più lontano è, meglio è.
Dico, mentendo spudoratamente.
-Perché?
Mi lascio ricadere le braccia lungo i fianchi.
-E che cavolo! Volevo fargli assaggiare una cosa che ho appena cucinato!
Il mio viso si rabbuia.
-Tu… Hai… T-t-tu hai… 
Sospiro.
-TU HAI CUCINATO?! MA SEI MATTA?!
Le urlo in faccia, scandalizzata.
La guardo negli occhi.
-Sì.
-Beh, allora fai bene a farlo assaggiare a lui, almeno se muore ce lo leviamo dalle scatole.
-Ehi!
Spiaccico il mio palmo sulla faccia, trascinandolo fino al mento, con un sonoro “sciaf!”.
-Sennar, sei un idiota.
-Eccoti!
Lo prendo per un braccio e inizio a trascinarlo.
-Dai vieni!
-NOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!! AIUTATEMIIIIIII!!!!!!!
Lo fisso strabuzzando gli occhi.
-Ti sei scavato la fossa.
-NO PER FAVORE NOOOOOOOOO!!!!!!!!
-Forza che si raffredda!
Continuo a trascinarlo finché non raggiungiamo Helen, intenta a scribacchiare qualcosa.
Oh boia. Quello che vedo non promette nulla di buono. Mansy sta trascinando via Sennar, e lui tenta disperatamente di fuggire. Mentre mi passano accanto, il rosso abbraccia le mie ginocchia.
-AIUTAMIIIIIII!!!!!!!!!!!!!
Lo guardo dall’alto del testo che sto scrivendo.
-Fammi indovinare: Mansy e Mikhael vogliono testare su di te il loro nuovo ritrovato in materia di torture.
-NOOOOOO, PEGGIOOOOOOOO!!!!!!! AAAAAAAAAAAAAH!!!!!!
Ricomincia a trascinarlo.
-Peggio?! Di peggio c’è solo… c’è solo… non lo so! Oh, sì, so cosa c’è di peggio! È il Tiranno che vuole provare su di te le sue nuove torture!
-NOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!
-Ah no? Vabbé, tanto alla fine ti torturerà lo steeeeeeeeeee…
-Eh?
Me ne sto lì a guardarlo mentre Mans lo porta via.
Seguo la mia amica, la quale si porta appresso il mago come fosse un sacco di patate. Riesco a raggiungerla una volta dentro la cabina, nella quale aleggia uno strano odore, e su un tavolo giace la “pietanza” preparata dalla fidanzata del poveretto.
-Mans, per quale motivo hai messo piede in cucina?
-Perché non sapevo cosa fare… poi ho trovato del cibo e…
Indico il piatto.
-Ecco!
-Ma che diamine hai cucinato?!
-… Non so bene…
-Suma a post… Senti, liberati di quella accozzaglia di ingredienti prima che muoia qualcuno.
-No! Prima voglio sapere che gusto abbia!
La guardo scocciata.
-No, è meglio di no. Sul serio, non vorrai mica avvelenare il tuo fidanzatino?
Dico con tono irrisorio.
-Come puoi conoscerne gli effetti?!
Mi avvicino alla poltiglia maleodorante che Mans vorrebbe far assaggiare a Sennar, il quale, intanto, si è rannicchiato in un angolo, tutto tremante, come un cagnolino bagnato (mi ricorda un pincher).
-Dammelo.
-No!
La mia amica prova ad afferrarlo, ma io riesco a prenderlo in tempo e corro sul ponte.
-DAMMI QUEL PIATTO!!!!!
-NOOOO!!!!!!!
Cerco di allontanarmi, ma lei riesce a raggiungermi e ci contendiamo il piatto.
-BAAAAAAAAAAAAASTAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!
Esasperata, prendo il piatto e lo getto in mare. Pian piano, vedo dei pesci venire a galla morti.
Allibita, faccio scorrere lo sguardo sulla superficie dell’acqua, disseminata da cadaveri di pesci.
-… Oh.
Guardo spavalda Mansy.
-Te l’avevo detto!
-Ma magari sulle persone aveva un effetto diverso!
-Ne dubito.
-Mphf.
Mi volto da un’altra parte facendo finta di nulla, ma sono costretta a rigirarmi subito imbarazzata. Devo avere un’espressione davvero sconcertata, perché viene notata quasi subito dalle mie amiche.
-Che hai? 
Domando a una Mansy sconvolta.
-Non. Giratevi.
Faccio spallucce e mi volto. Cosa ci sarà da non poter veder…
-SENNAR!!!!!!! CHE CACCHIO STAI FACENDO?!?!?!?!
Urlo imbestialita, diventando rossa.
Copro i miei occhi con una mano e quelli di Miky con l’altra. Sennar è in piedi davanti a noi e si sta apprestando a fare il bagno. 
Nudo.
-PORCO BOIA, VESTITI, CRETINO!!!! TI SI VEDE TUTTO!!!!
-Finalmente potete ammirare il mio corpo ed il mio…
-SENNAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAR!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! VESTITIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Sento l’esclamazione di panico del mio Link.
-VESTITI!!!!!!!!
-Come siete noiosi, mai visto un uomo nudo?
-NO.
Cavolo, non mi era mai capitata una cosa del genere. Ma non è possibile che una persona abbia così poco pudore…
Mi faccio scorrere una mano su tutta la faccia.
-Ora, Sennar, di grazia, spiegaci perché sei nudo.
-Bé, vedendo il piatto farsi un tuffetto, mi sono detto: perché non farmene uno anch’io?
Non è possibile.
-Mettiti almeno uno straccio addosso, razza di demente!
Aspetta un attimo… dov’è Helen?!
Sento un rumore di passi pesanti avvicinarsi. Alzo lo sguardo e vedo la mia amica dirigersi pericolosamente verso il mago con il remo di una scialuppa in mano.
-Ma cos…?
Senza dire niente, Hel inizia a corrergli dietro brandendo la sua arma e gridando.
-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARGH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!*
-B-b-bruna?!?! Che stai facendo?!
A quel punto non c’è più nessuna mano a coprirmi, quindi tengo lo sguardo sul viso terrorizzato del rosso, evitando di guardare certi punti, ehm… “intimi”.
-Hel, che cavolo fai? Non vorrai mica menarlo? Ricordati che mi sono prenotata prima io!
-Non me ne frega!!! Io lo sapevo che prima o poi avrebbe fatto una cosa del genere!!! Lo sapevo!!!
Vediamo Sennar mentre fugge disperatamente dalla nostra amica, fino a quando non si butta in mare, e Hel rimane soddisfatta.
-Beh… Alla fine si è fatto il tuffetto che voleva.
-Moretta mia! Vieni qui con me!
-Prima pensa a metterti qualcosa addosso, razza di pervertito!!!!
Sbraito esasperata.
-SEI UN FOTTUTISSIMO DEFICIENTE!
Gli grido da sopra.
-MA TENERTI LE MUTANDE TI COSTAVA COSÌ TANTO?!
-Sarò pur libero di levarmi i vestiti!
-NO!
-Come siete noiose…
-Sennar, non è un bel vedere.
-Sei solo invidioso.
-No, non ho motivi per esserlo, sei gracilino e non aggiungo altro.
-Ha parlato quello muscoloso! Guarda che io posseggo dimensioni esorbitanti…
-GIURO CHE TI TAPPO LA BOCCA CON UN PESCE MORTO! FINISCILA!
Prendo il primo indumento che mi capita a tiro e glielo lancio.
-Copriti!!!!!
-Uffi! Non posso mai divertirmi in nessun modo!!!!
Ad un certo punto vedo Miky che si sta levando la maglietta.
-Miky, cosa stai facendo?!
-Io voglio farmi il bagno… con un’acqua del genere, vorrai mica che mi perda tutto questo?
Quando la mia amica rimane in mutande e canottiera, prende la rincorsa e si tuffa in acqua, facendo esultare il mago.
-BANZAIII!!!
Esclamo buttandomi in acqua, per poi emergere e guardare la mia amica da sotto.
-Su Mans, l’acqua è calda e si sta da dio… diamine, cosa mi ha toccato il piede?!
-Oook…
Mi metto anch’io in indumenti intimi e faccio per saltare in acqua, ma poi noto che Helen sta ancora scrivendo.
-Helen, che fai?
-Uh? Ah… sto scrivendo tutto quello che è successo finora… un po’ quello che mi avete raccontato e un po’ quello che ho visto… sai, magari un giorno qualcuno lo leggerà…
La guardo per un po’, poi scoppio a ridere.
-Ma va’, chi leggerà mai tutto ciò?
Faccio spallucce, ma poi mi tuffo assieme a lei.
Ci raggiunge anche Link, poi vedo qualcosa di piccolo e bluastro che si getta dietro di lui… Aster…?! Intanto Ganondorf, ancora sulla nave, frigna perché non sa nuotare.
A quel punto iniziamo a divertirci, nuotiamo, ci schizziamo l’acqua, Mansy cerca di fuggire dal mago che la insegue a nuoto… insomma, ce la spassiamo. Finché non mi fermo di colpo e, rivolta alle mie amiche, chiedo:
-E adesso come ci torniamo sulla nave?
 

*SPAAAARTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Ok, basta.
 
Buonsalveeeeeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Speriamo che il capitolo non vi abbia scandalizzatE troppo, abbiamo anche dovuto censurarlo un po’.
Scusate per il capitolo corto, abbiamo cercato di pubblicarlo il prima possibile perché dobbiamo darvi una brutta notizia… per tutto il mese di luglio non potremmo aggiornare per via delle vacanze e i debiti… fottuta scuola!! è.é
Speriamo che almeno a voi sia andata bene! ^_^
Adesso vi lasciamo con i TO BE CONTINUED in giapponese di danonleggere, Yoake e Martina Cannalire!
 
続く (Tsuzuku) (Eh eh eh... A quanto pare erano in tante a volerlo in giapponese!)





 
 
BUONE
VACANZE!!
(Hallelujah! Finalmente qualcosa in italiano!)

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Capitolo 15
*** Casa dolce casa! ***


-Ahi... Così mi fai male...
-Oh, scusami. Se mi metto così va meglio?
-Sì, ah... Bene.
-Scusa Link, posso mettermi così? O ti fa male?
-No no, sto benissimo, spostati solo un po' più a destra... Ecco, così, perfetto.
-Helen, mi stai schiacciando... Cavolo, l'ho detto che avrei dovuto stare io sopra!
-Scusa, aspetta un attimo, che tra te e Link non so più come mettermi.
-Ahia! Così mi schiacci!      
-E come vuoi che mi metta?
-Che ne so! Basta che non mi faccia male! Che cavolo, non spingere così! Mi stai sopra!
-Scusa, dove caspita vuoi che mi metta?!
-Scusatemi, ma quanto ci impiegate a issare sulla nave Aster?!
-Se si muovesse, invece di pestarmi le spalle continuamente!
E' da più di mezza giornata che stiamo cercando di risalire sulla nave, e abbiamo formato una scala umana aggrappandoci alle corde dell'imbarcazione.(Pensavate ad altro, neh?)
-Sbrigati, poppante!
-Ecco, finiscila di mettermi i piedi in faccia!
-Insomma! Mi state facendo male!
-Non lamentatevi! Intanto sono io quello che deve sorreggervi tutti!
-Ma piantala, sei solo uno scansafatiche!
Continuiamo così per un'altra buona mezz'ora prima che il Tiranno riesca finalmente a saltare a bordo. Intanto la sera è calata da un pezzo.
-Oooh issa!
Dico mentre trascino su Mans, che a sua volta mi aiuta a tirare anche Link, che a sua volta ci aiuta a tirare su Helen, che a sua volta ci aiuta a issare Sennar, che avremmo potuto anche lasciare in mare. Mi ci avvicino e gli mollo una sberla.

-Ahi! Perché l'hai fatto?
-Questo è per esserti spogliato COMPLETAMENTE.
Dico, per poi tirargliene un'altra.

-Ahi! Smettila!
-E questo è per aver avuto la bella idea di fare il bagno prima di me!
Termino, per poi allontanarmi da un mago perplesso.

-Miky, aspetta!
Mi volto verso Link, il quale mi sta venendo incontro con dei vestiti in mano. Allora mi ricordo di essere ancora in intimo, scommetto che Sennar sta sbavando nel vedere Mans con solo mutande e reggiseno! Povero sfigato.
-Ah, grazie!
Rispondo al mio spadaccino, per poi schioccargli un bacio sulla guancia.
-Sarà meglio che ti rivesta anche tu! L'ultima volta che sei stato mezzo nudo Sennar ha provato a stuprarti!

Mi copro gli occhi con una mano.
-Non è vero!
-Ahem... Mi hai scambiato per Mikhael... Sei disgustoso.
-Ehi! Moretta mia, proteggimi tu!
-Non posso dire niente, non ho assistito alla scena. (Anche se sarebbe stato divertente...)
Mi giustifico, raccogliendo i miei vestiti.
-Io direi di andare a dormire! Sono stravolta!

-A chi lo dici, ho un sonno... Però prima cambiamoci, siamo bagnate fradice!
-Aspettate, mi è venuta in mente una cosa che non avevo considerato.
-Ossia?
-Per non ripetere l'esperienza del Mondo Sommerso, dovremmo travestirci da abitanti di questo mondo... il che significa che non possiamo tenere i nostri vestiti, ma forse ne troveremo alcuni nelle cabine.
-Giusto! Dovremo anche cambiarci l'intimo...
Vediamo gli occhi di Sennar illuminarsi.
Sfodero la mia faccia da pitbull.
-Non ci provare.

Mi volto e gli sorrido.
-Tu provaci, e ti pentirai di essere nato, rosso.

Lasciamo il mago e gli altri sul ponte e andiamo a raccattare vestiti nella stiva. Ci ritroviamo davanti ad un armadio.
-Bene, vediamo un po’ cosa c’è qua dentro…
Miky si fionda ad aprirlo.

-Diamo un po’ un’occhiata qui!
Esclamo eccitata spalancando le due grandi ante. Davanti a noi si parano una varietà infinita di vestiti, sia da donna che da uomo, molti anche di stoffe pregiate. Io e Mans assumiamo delle espressioni perplesse.

-Ah, certo, è una nave privata, è ovvio che ci siano anche vestiti per donne e ragazzi, magari con quelli da donna saremmo meno appariscenti.
Io e Miky ci guardiamo negli occhi. Prendiamo tutti i vestiti da donna e li gettiamo via.
Sospiro.
-Va beh, tanto saremmo state riconoscibili comunque. Qui vicino ci sono delle cabine, andiamo a cambiarci lì.

Ci dirigiamo dentro una delle stanze e ci chiudiamo dentro per evitare qualche irruzione indesiderata.
-Bah, che cosa indosso? Dovrò mettere un vestito da bambino!
-Se ti vanno larghi arrotola le maniche!
-Ma i pantaloni?
-Prova ad arrotolare pure quelli. Oppure cerca una cintura.
-Il problema è… Anche la cintura è troppo grande.
Tiro fuori una striscia di cuoio lunga almeno due metri.
-Vedi?

-Ma cosa sono ‘sti zaleniesi?!
-Mansy, rivedi il tuo lessico, ne avresti bisogno.
-Mah…
-Va beh, ho capito, mi arrangerò con una corda.
Butto a terra la cintura, ma il tonfo che sentiamo non sembra essere causato dalla caduta dell’oggetto, bensì da qualcosa di più lontano e pesante.

-SEEEEEEEEEEEEEENNAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAR!!!!!!!!!!!!!!!
Sentiamo le urla incavolate di Link, poi degli insulti di cui non credevo fosse a conoscenza.
-Cosa cazz… ?!

Ci voltiamo verso il rumore, e vediamo una piccola finestra che prima non avevamo notato, dietro la quale Link sta trascinando via Sennar.
-Ma che…?
Lo spadaccino alza involontariamente lo sguardo, diventando rosso come un peperone vedendoci nude. Arrossiamo imbarazzate a nostra volta.

Risfodero la mia faccia da pitbull.
-Questa me la pagherai, in maniera lenta e DOLOROSA.

Mi vesto alla velocità della luce ed esco di corsa, catapultandomi dai due fighi.
-TU!!!!!! SPORCO PERVERTITO DEPRAVATO CON LA FACCIA DA IDIOTA QUALE SEI REALMENTE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Mi scaglio sul mago, pronta a picchiarlo, gli tiro i capelli.
-TI STRAPPERÒ QUESTI RIDICOLI FILI D’ERBA ROSSA UNO AD UNO!!!!!!!!!!

-No no no!
Afferro la mia amica con le mani e la trattengo.
-No Mikhael, no. Non picchiarlo, trattieniti, su calma…

Finalmente riesco a calmarla e la lascio andare, e lei resta ferma, più tranquilla.
Ansimo un po’, poi indico Sennar con l’indice tremolante.
-Tu… Sappi che però non è ancora finita, io mi vendicherò, ti torturerò e…
Casco a terra esausta e Link viene a soccorrermi. Cavoli, non credevo fosse così faticoso prendere a botte qualcuno. Guardo lo spadaccino negli occhi.
-Link… grazie…
Lui mi sorride.

-Figurat…
-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!!!
L’urlo di Mans squarcia la calma che si era creata, la vediamo buttarsi addosso al mago, iniziando a prenderlo schiaffi, tenendolo per il bavero.
-RAZZA DI DEFICIENTE!!!! IO TI…
La piglio per il coletto e la tiro via sospirando.
Mi avvicino alla mia amica mora.
-Mans, non menare le persone che ho preso di mira. Sennar devo torturarlo io, tu fai la sua brava fidanzatina.
Sibilo al suo orecchio, poi mi allontano e torno dal mio spadaccino.

-Piantatela…
Cala il silenzio.
-È tardi. Ora andiamo a dormire… bambini.

-Bambini?!
-Bambino lo vai a dire ad Aster.
Con uno strattone mi libero dalla presa della mia amica e mi allontano dal gruppo.

-Bene, raduniamo tutti.
Salgo sulla poppa, mi metto in piedi davanti al timone, prendo fiato, poi grido:
-RAGAAAAAAAAAAZZIIIIIII!!!!! È L’ORA DELLA NANNAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!

Guardo tutti radunarsi attorno alle mie amiche, poi prendo in braccio Tea e le raggiungo nuovamente.
-Beh, e adesso?
Chiedo svogliatamente cercando di trattenere la gatta grassa, che si dimena piantandomi le unghie nelle spalle. Nihal e Zelda litigano, Aster borbotta e Ganondorf frigna, come al solito.

-Dunque, andiamo a dare un’occhiata al posticino in cui dormiremo!
Mi dirigo verso la stiva, e man mano esploriamo le cabine. La prima in cui ci ritroviamo è una stanza con un letto matrimoniale e una culla.
-Bene, qui dormono Aster e Ganondorf.
Dico sogghignando.

-Cosa?! Ma io non voglio condividere il letto con lui!
Esclama il Tiranno.
-Oh, ma tu non dormirai nel letto… Tu starai nella culla!
Gli rispondo, sorridendo sadicamente. Prima che possa ribattere ancora chiudo la porta. A chiave.
Rimaniamo fuori a sghignazzare, e ci dirigiamo verso la prossima cabina. Ormai sembrano tutti aver paura. Nella seconda stanzetta troviamo un letto a castello.
-Qui ci stanno Link e Sennar!
Loro entrano, e noi ci richiudiamo la porta alle spalle.
-Bene, e altri due sono sistemati, ora…

-Io sto sopra!
-Non ci penso proprio, non mi va di stare sotto! Sto io sopra!
-No, io sto sopra!
Io e le mie amiche ci guardiamo scioccate.
-Non riesco a capire se… Stiano discutendo per i letti o… Oh mio dio, cosa sta succedendo là dentro?!
Irrompiamo nella cabina e li troviamo a litigare.

-Sto io nel letto di sopra, tu mi schiacceresti sfondando il letto!
-Ma fammi il piacere, sei tu che con tutta quella roba di ferro fai peso!
-Idiota, per andare a dormire me la tolgo!
-Dormi nudo?
-No!
-Beh, io sì, girati!
-COSA?! NON PUOI DORMIRE NUDO CON ME SOPRA!
-DI COSA DIAMINE STATE PARLANDO?!?!?!?!?!?! NON STATE PER FARVI, VERO?!?!
I due si voltano a guardarci ed esclamano in coro un “NO!” sconvolto.

-Grazie al cielo, non mi andava di dover dormire con dei tappi per le orecchie.
Scoppio a ridere davanti alle loro espressioni scioccate e l’occhiataccia di Helen.

Indico il letto di sopra.
-Nihal.
Indico quello di sotto.
-Zelda.

-Cosa?!
-Perché devo stare io sotto?!
-E BASTA CON QUESTI DOPPI SENSI!!!!
Esclamo incavolata.
-Voi due dormite qui perché altrimenti quei due si scannano per decidere chi dorme dove, chiaro?
Detto questo le buttiamo dentro e chiudiamo la porta a chiave, per poi guardare di storto Sennar e Link.

-Beh, è stato più facile del previsto sistemare quelle due.
Commento, con Tea ormai sulle mie spalle che cerca in tutti i modi di scendere dalle mie braccia.

Arriviamo alla penultima camera, che, con nostra sorpresa contiene un letto matrimoniale. Sgraniamo tutti gli occhi, poi però noi tre ci riprendiamo.
-Questa è la vostra destinazione, cari.
Ci guardano a loro volta allibiti.

-Vuoi dire che dovremmo dormire insieme?!
-Sì.
Concludo io, spingendoli nella stanza e chiudendo la porta.

-Non azzardarti a toglierti quella tunica.
Mi volto verso le mie amiche.
-Tanto non credo che cambieranno sponda in una notte.

Scuoto il capo.
Ce ne andiamo, ma, prima di seguirle, busso alla porta della cabina e dico divertita, sogghignando:
-Divertitevi, piccioncini.
Sento solo le loro urla di disapprovazione, poi raggiungo le mie amiche.
Anche noi dormiamo in un letto matrimoniale, abbiamo deciso che al centro sto io, perché sono la più minuta. L’ultima volta Helen ha dormito senza cuscino, quindi l’abbiamo fatta stare a destra, Mans invece dorme a sinistra.
Ci sdraiamo.
-Beh, buona notte ragazze!

 
Mi rigiro e rigiro nel letto, ma proprio non riesco ad addormentarmi.
Miky ed Helen dormono profondamente, quindi non posso chiacchierare con nessuna delle due. Alla fine, prendo in braccio Tea, che intanto è raggomitolata ai piedi del letto, e mi dirigo fuori.
Passo davanti alle altre cabine. Link e Sennar dormono, le due pazzoidi continuano a litigare, e Ganondorf russa alla grande. Sorrido sadicamente al pensiero di Aster che cerca di addormentarsi con tutto quel rumore.
Raggiungo il ponte e metto la gatta a terra, poi sposto lo sguardo sul cielo.
È ricoperto di nuvoloni, ma la luna piena riesce comunque ad illuminare tutto attraverso la coltre bluastra. Speravo di poter vedere le stelle, ma purtroppo gli unici tralci di cielo che si riescono a vedere sono sgombri.
Nonostante tutto, lo spettacolo sopra di me è fantastico: le nubi sembrano accalcarsi su di loro, come delle onde nel mare in burrasca.
-Adoro le stelle.
Dico, sedendomi a terra.
-Chissà se qui nel Mondo Emerso sono diverse dalle nostre…
Tea mi guarda, smettendo di leccarsi il pelo.
-E tu come ti trovi, stupido felino? Che ne pensi di questa situazione? I personaggi di un libro e un videogioco qui con noi… bah. Che stranezze, eh?
I raggi della luna riflettono i suoi occhi, simili a biglie verdi, e le sue pupille si sono dilatate quasi completamente per potersi abituare alla notte.
-Ah, tutto a noi deve succedere. Ma pensa se non fosse accaduto nulla di tutto ciò. Niente personaggi atterrati sul balcone da un altro mondo, niente sclerate, niente cattivi incompetenti, niente Sennar, niente bambini assatanati… che probabilmente staranno distruggendo Zalenia.
Termino l’ultima frase sorridendo divertita. Sbadiglio.
-Non ti manca casa, Tea?
Per tutta risposta si siede accanto a me dedicando la sua completa attenzione alla sua zampa, che probabilmente necessita di immediata pulizia. O almeno, secondo lei.
-A me un po’ sì, ma non troppo. Anzi, direi che stare qui non mi dispiace gran ché. Quello di cui ho veramente nostalgia sono il mio letto e una doccia decente. E i miei vestiti. Questi sono scomodi!
L’altra sbatte le palpebre e torna a guardarmi.
-Ad ogni modo…
Le punto un dito contro.
-… Tu sei…
La afferro mentre si strofina contro la mia mano, e me l’avvicino affondando il viso nella sua pelliccia.
-… Il mio gatto obeso.
Stranamente non tenta di ribellarsi, anzi, inizia a fare le fusa.
-Sai, bestiaccia? Sono contenta che sia venuta pure tu.
La sollevo davanti a me sorridendo.
-Un giorno domineremo il mondo, vero collega?

-No.
Una voce alle mie spalle mi fa sobbalzare.
-Mikhael?

Mi siedo accanto a lei, con le ginocchia al petto.
-Sì, in carne ed ossa. Volevi mica passare la notte a confidarti con la gatta anziché con me!

Mi volto nuovamente verso Tea.
-Beh, stavate dormendo, non ho voluto svegliarvi.

-Cosa state confabulando voi due?
Mi avvicino alle mie due amiche, sedendomi accanto a Miky.

-Lei stava pianificando di conquistare il mondo con Tea.
-Da quanto tempo stavi ascoltando?
-Mmmh… Più o meno da quando ti sei alzata!
Dico con fare innocente.

-Fammi capire… tu mi hai seguita senza dire niente. E hai ascoltato tutto.
-Yes!
Mi copro il volto con la mano.
-Mikhael…

Mi volto a guardare Helen.
-Che c’è di male, Hel? D’altro canto, anche tu hai seguito me, o sbaglio?

-Sì, è vero, perché io sono quella che deve farvi da angelo custode per evitare che finiate nei casini.
Rido.
-Comunque sia, avete entrambe seguito me.

Rido anch’io, appoggiando un braccio sulle sue spalle.
-Beh, non si sa mai che tu ti metta a cucinare di nuovo!

-O ti venga la strana idea di farti un tuffetto…
Dico seria.

Mi porto una mano al mento con fare pensieroso.
-Mi avete dato una bella idea, sapete?
Rido ancora di più davanti alle loro espressioni contrariate.
-Va beh, non penso di potermi fare un bagno con quest’acqua gelida.

-Veramente di sera l’acqua è più cal…
Le metto una mano sulla bocca, zittendola.
-Già, non ti converrebbe fare il bagno!
Rispondo sorridendo.

Mi libero dalla presa, poi fisso il mare e sospiro.
-E comunque, stavo scherzando.
Torno a guardare il cielo.
-Forse.
Aggiungo sottovoce.

Mi volto a guardarla.
-Guarda che ti ho sentita.

-Anch’io.
-Già, sai che Hel ha un udito finissimo!
-Abbastanza per sentire le vostre cavolate.
Sbuffo.
-Peccato, vorrà dire che dovrò tenermi i miei piani tutti per me.

-Non ti preoccupare, li scopriremo lo stesso!
Riprendo a ridere, tengo le mie braccia sulle loro spalle.
-Sapete, ragazze, sono felice di vivere questa avventura con voi.
Dico sommessa, osservando le onde che increspano la superficie del mare.

La stringo con il mio braccio.
-Anch’io.
Rispondo sorridendo.

Le abbraccio a mia volta.
-E anch’io!

Ci ritroviamo in un abbraccio collettivo, dove Tea quasi soffoca.
-Dove le trovo altre due sclerate come voi?
Dico con affetto, stringendole forte, quasi stritolandole. Stanno per rispondere, quando sentiamo un forte tuono rimbombare nel cielo. Un attimo dopo siamo già bagnate fradice e la pioggia cade copiosa inzuppando tutto. Rientriamo di fretta, a malincuore, poiché adoriamo stare sotto la pioggia, ma nella stiva, appoggiato al muro, ci troviamo Sennar.

-A quanto pare… Vi dovrete cambiare di nuovo.
Lo dice fissandoci, con un ghigno stampato in faccia.
-E tu dovrai subire altre menate.

Ignoro i loro discorsi.
-Come hai fatto ad uscire dalla cabina?

-Qualcuno di biondo ha dimenticato di chiuderci a chiave…
Risponde pavoneggiandosi.
-E tu sei talmente idiota che te ne sei accorto solo adesso.

-Beh… a quanto pare vi ho salvate tutt’e due!
Commento sorridente portandomi le mani ai fianchi.

Io e Helen ci voltiamo a guardarla di storto.
-No.

Ribatto solo, poi prendo Sennar per il colletto, lo porto fino alla sua cabina, e ce lo lancio dentro, per poi richiudere la porta, stavolta a chiave.
-Risolta la questione. Ora dormi, rosso.
Non sto ad ascoltare la sua risposta e torno dalle mie amiche con un sorrisone in volto.
-Ora cambiamoci in santa pace!

-Comunque, se non fossi uscita dalla cabina a quest’ora…
-Abbiamo capito, Mans, abbiamo capito. Adesso però credo sia opportuno andare a dare un’occhiata a cosa combinano gli altri.
La interrompo, quindi ci dirigiamo verso la cabina di Ganondorf e Aster. Quando apriamo la porta ritroviamo Ganondorf sul letto e il Tiranno per terra.

-Ma tu guarda, il marmocchio non ha voluto dormire con l’altro gigante…
Dico, facendo scorrere lo sguardo da Aster a Ganondorf, poi guardo la culla. Sorrido in modo poco rassicurante.
-Avrei un’idea…
Mi dirigo verso il corpo addormentato del Tiranno.
-Datemi una mano!

-Cosa vuoi fare?
-Voglio metterlo nella culla.
Rispondo con un ghigno.

Mi porto una mano alla fronte, però poi vado ad aiutarla. Io e Miky le diamo una mano a mettere Aster nella culla, poi usciamo, con le mie amiche che sorridono soddisfatte.
Stiamo per tornare alla nostra cabina quando ci accorgiamo di una cosa.
-Ragazze, vi siete accorte che…

-… Nihal e Zelda hanno smesso di litigare!
Termina la frase Mansy, ci guardiamo tutte allarmate, poi, silenziosamente, apriamo la porta della loro stanza. Le troviamo nel letto di sotto, tutte e due addormentate, abbracciate.
Sbatto le palpebre un paio di volte.
-Ah, bene.
Sono le uniche parole che riesco a pronunciare.

-Cosa dovrebbe significare tutto questo? Hanno fatto pace? Stanno insieme?
-Magari… stavano litigando e… si sono addormentate?
-Fammi il piacere, due persone che litigano non si addormentano abbracciate l’una all’altra!
Esclamo, poi Helen tappa le bocche a tutte e due.

-Sh, così le svegliate.
Dico, per poi trascinarle fuori e richiudere la porta.
-Adesso andiamo a dormire anche noi.

-Già, sto crollando dal sonno!
 
-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Ci svegliamo simultaneamente tutte e tre di soprassalto. Un grido, quello di Link.
-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!
Seguito poi da quello di Sennar.
-Cosa diamine…?!
Ci fiondiamo a controllare cosa sta succedendo, Miky prende la chiave della loro cabina in fretta e furia e apre la porta.
Li troviamo l’uno appiattito al muro opposto all’altro, che si guardano con terrore.

-COSA DIAMINE È SUCCESSO QUA DENTRO?!?!?!?!
Link alza l’indice, tremante, puntandolo su Sennar.

-Lui… Mi stava… Abbracciando…
Ci voltiamo tutte sconvolte in direzione del mago, leggendo la paura nei suoi occhi.
-Io… Stavo dormendo… Non volevo!
Si giustifica gesticolando con le mani, poi torniamo a guardare Link.
-Spiegaci meglio, Link.
Gli dico, avvicinandomi.

-Ecco… Io… Mi sono svegliato, e ho ritrovato Sennar che mi stringeva mormorando “moretta mia, vieni dal tuo Sennaruccio”… E allora ho urlato!
Questa volta sono io a portarmi una mano alla fronte.
Sembra sull’orlo di una crisi, allora vado ad abbracciarlo.
-Sh, va tutto bene, è tutto finito…
Dopodiché mi volto verso il rosso, e la mia espressione cambia radicalmente.
-TU! SMETTILA DI SCAMBIARE IL MIO LINK PER UNA RAGAZZA!
Sto per saltargli addosso, ma Helen mi ferma.

-Ora basta, state tutti calmi, non c’è bisogno di fare tutto ‘sto baccan…
-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
-Devono essersi accorte di aver dormito abbracciate…
-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
-Molto probabile.
Scoppiamo a ridere, solo Link e Sennar rimangono paralizzati, ancora scandalizzati.
-Chissà invece come se la cavano Ganondorf e Aster…
Ci dirigiamo incuriosite verso la loro stanza, e quando apriamo vediamo solo Ganondorf tenere una gamba del Tiranno, cercando di tirarlo fuori dalla culla. Appena ci vede inizia a bestemmiarci contro, ma noi ridiamo, e avremmo riso tutto il tempo se non fosse stato per uno schianto che ci getta tutti a terra.

-E direi che con questo il buon risveglio è completo.
Corriamo tutti sul ponte a vedere cosa sia successo, e con nostra grande sorpresa vediamo che abbiamo raggiunto la terra.

-Wooooow!
Esclamo meravigliata nel vedere con i miei occhi lo stesso paesaggio che ospita le avventure di uno dei libri che più amo.

Rimango in silenzio ad ammirare il Mondo Emerso, il luogo che abbiamo cercato da tempo.
-WAAAAAAAAAAAAAAH!!!! CASA DOLCE CASAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!
L’atmosfera che si era creata viene spezzata bruscamente da quell’idiota di Sennar che corre come un rincretinito (quale è) verso la punta della nave.
-Ragazze… Sennar non si ferma. Forse dovremmo dirgli di fermarsi prima che cada…
-Nah, lascialo fare!
Dico allegramente incrociando le braccia, è davvero piacevole vederlo poi buttarsi giù dalla nave, e poi sentire un sonoro tonfo.

-Ehm… non so voi, ma io vado a controllare che sia tutto intero.
Vado a sporgermi dall’imbarcazione, e lo vedo disteso sulla spiaggia a pancia in giù, come una stella marina.

-Magari con una bella botta in testa diventa una persona normale.
Dico raggiungendo la mia amica. Adoro vedere Sennar con la faccia nella sabbia.

-Sennar…?
Non mi risponde.

-Dovremmo soccorrerlo…
Scendiamo giù dalla nave, seguite da Link e gli altri, ed arriviamo vicino al ragazzo senza sensi.
-Idiota, svegliati.
Gli dico scrollandolo, a quel punto lui alza la testa, poi si mette seduto massaggiandosi la nuca. Dopodiché mi guarda, e un sorriso smagliante si forma sul suo volto.

-Mamma!
 
 
 
 
Buonsalve gente! Perdonate il ritardo madornale ma, come potete vedere, questo capitolo è bello lungo, quindi ci meritiamo anche un po’ di belle recensioni, no? Scusateci ancora per il ritardo, ma abbiamo dovuto trovare dei giorni in cui ci fossimo tutte e tre!
Vorremmo informarvi inoltre che abbiamo creato una pagina su facebook chiamata “Tutti Insieme Appassionatamente EFP”, dove potrete trovare tante curiosità, gli aggiornamenti e qualche immagine carina!
Bene, ora vi lasciamo con un TO BE CONTINUED in ungherese, scelto dalla nostra amica Helen, e vi ricordiamo che da questo capitolo si riparte con le proposte per il TO BE CONTINUED!
 
FOLYTATNI KELL…
 
Nel caso vi interessasse, eccovi il link della pagina!
(Link! <3 )
https://www.facebook.com/pages/Tutti-Insieme-Appassionatamente-EFP/542481769133824

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Capitolo 16
*** Amnesia ***


-I… DIOTAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Osservo a metà tra il perplesso e il preoccupato la mia amica che prende per il bavero Sennar, il quale ha un’espressione interrogativa sul volto.
-Ok…

La afferro per le spalle e la tiro indietro.
-Calma, calma, calma.

-Cosa c’è che non va, mamma?
Mi volto a guardarlo con sguardo truce.
-Razza di rincitrullito che non sei altro, non sono tua madre!

A quel punto il mago si volta verso Link.
-Papino, di cosa sta parlando la mamma?
Spostiamo tutti lo sguardo sullo spadaccino, che sbianca sgranando gli occhi.
-Mph, per lo meno tuo padre è Link… Aspetta un attimo… Idiota! Non siamo i tuoi genitori! Che cavolo, dovrei ricordarmi di aver concepito un figlio!
Esclamo infuriata, sto per saltargli di nuovo addosso, ma Helen mi ferma.

-Calmiamoci tutti.
Mi metto davanti a Sennar e indico me stessa.
-Chi sono io?
Il mago apre un po’ la bocca e mi guarda con due enormi occhi sbarrati da bambino.

-Zia Hell!
Chiudo leggermente gli occhi e lo guardo come se fosse un elefante sul punto di sedersi sopra di me.
-Con quante elle?
Sennar alza la mano allegramente tenendo tre dita alzate.

-Due!
Un lamentoso suono gutturale è l’unica cosa che mi esce dalla gola.
Mi copro il volto con una mano, scuotendo la testa.
-Capite perché non può essere mio figlio?

-A parte il fatto che abbia i capelli rossi e più anni di te…
-Questo è scontato.
Rispondo alzando la testa e incrociando le braccia.

Scuoto il capo a mia volta e mi giro verso Sennar.
-Io… chi sono?

-Sorellona Mans!
Mi porto una mano alla fronte.
Poi i suoi occhi si illuminano e indica Ganondorf.
-Nonno Ganny!
Esclama contento come una Pasqua.
-Qualcuno lo fermi…

-Oooooh… Zia Zelda e zia Nihal!
Batte le mani tutto felice. Poi, fa una cosa che non mi aspettavo: si alza e prende in braccio Aster, ridendo, facendolo volteggiare in aria.
-Fratellinooooooooooooooo!!!
-Ma secondo voi…
Comincio, rivolta alle mie amiche.
-… Che diamine sta succedendo?!

Scrollo le spalle.
-Boh.

Faccio loro segno di venire con me in disparte.
-Che c’è?
-Amnesia da trauma cranico.
-Wow.
-Ovvero, ha perso la memoria.
-Ah, bene. È recuperabile?
-Speriamo di no.
La guardo di storto.
-Beh, poteva morire… Però di solito se non ci sono danni permanenti, e sembra non ce ne siano, le amnesie si risolvono di solito da sole, dopo qualche giorno. Ora la priorità è trovare un posto dove andare nel Mondo Emerso.
Annuisco.
-Già, d’altronde, si sta bene così. Niente più battutine perverse, niente più tentati stupri… L’unica pecca… è essere sua madre.
Termino sbuffando.

-Mi chiamo “inferno”…
Dico trasognata.

Mi volto verso Mansy.
-Tra l’altro, siete una coppia incestuosa voi due!

Faccio spallucce.
-E io sono tua figlia.
Sposto lo sguardo su Sennar che fa girare Aster e corre per la spiaggia, il tutto è accompagnato dalle imprecazioni di quest’ultimo e Ganondorf che corre dietro ai due tentando di recuperarlo.
-Tra l’altro…
Inizio rivolgendomi nuovamente alle mie amiche.
-Non ci avete mai pensato? Aster è un mezzo mezzelfo!

Mi metto le mani tra i capelli.
-Ed è mio figlio!

-E Hel è tua sorella!
-Spero solo che Ganondorf non sia mio padre…
Mi metto una mano sulla fronte.
-Allora, Allegra Famigliola!

Mi volto a guardarla di storto, poi, vado da Sennar.
-Tu! Metti giù tuo fratello! Così gli accartocci le budella!
Gli urlo contro, lui, inaspettatamente, molla il Tiranno, facendolo cadere a terra, per poi corrermi incontro. Ho solo il tempo di vederlo arrivare, che mi ritrovo a terra, con lui sopra che mi abbraccia.

-Mamma!
-Figlio, se non vuoi rimanere orfano, alzati!
Sennar si alza, preoccupatissimo, con i lacrimoni agli occhi.

-Oh… Io… Mi dispiace!
Inizia a piangere, affondando la testa nella mia pancia. Rimango paralizzata, con gli occhi sgranati, poi, titubante, appoggio la mano sulla sua testa, come per rassicurarlo.
-Ehm… Su, non piangere…
Dico imbarazzata, poi lancio un’occhiata di fuoco a Mansy che sta sghignazzando, facendola smettere.

-Mikhael, come madre, sei pessima.
Mi dirigo verso il “piccolo”, che piange disperato, e lo abbraccio, stringendolo forte.
-Su su, qui c’è la tua zietta Hel(l)… Va tutto bene!
Inizio a dondolarlo da una parte e dall’altra e intanto gli canto una ninna nanna, nel frattempo, Link estrae l’ocarina, che non aveva mai tirato fuori prima d’ora, e mi accompagna suonandola.

-Scusate se vi disturbo, ma… Se lo fate addormentare come lo rimettiamo a letto?
Non le rispondo. Sennar-piccino non si è addormentato ma si è decisamente calmato.
-Bravo, così, non essere più triste, ora vai da mamma!

La guardo con uno sguardo omicida, poi rivolgo un sorriso al mio pseudo-figlio.
-Ehm.. Scusa per averti fatto preoccupare…
Gli dico guardando a terra, arrossendo. Poi lo prendo e lo abbraccio.

-Fa niente, mammina!
Sento delle braccia cingerci, e vedo Link che ci abbraccia, sorridendo.
-Non era così che me la immaginavo la nostra famiglia, ma…  È bella lo stesso!
Mi dice sottovoce, allora rido, e così facendo scoppiamo tutti in una risata allegra.
-Sentite, piccioncini, ora troviamo un modo per proseguire.
Lo guardo, poi lo prendo per un polso e lo trascino nell’abbraccio.
-Su, non fare storie, figliolo!
Gli dico con tono irrisorio, poi chiamo anche Mansy.

-Arrivo, mamma!
Così ci abbracciamo tutti, come una vera famiglia. Certo, saremmo una famiglia bella che sciroccata.
-Ha ragione Aster, dobbiamo muoverci.
Ci voltiamo tutti a guardarla, poi, dopo sguardi d’intesa, coinvolgiamo anche lei nel’abbraccio.

-Zietta Hell!
Sospiro, e li abbraccio anch’io.
Una volta sciolti dall’abbraccio, ci guardiamo attorno.
-Adesso… vediamo di scoprire dove ci troviamo…
In lontananza riesco a scorgere delle case.
-Andiamo a chiederlo a qualcuno laggiù… tanto il libro dice che qui nella Terra del Mare sono ospitali, no?

 
-Ci scusi signore, siamo appena naufragati qui vicino, potrebbe ospitar…
Non ho nemmeno terminato la frase che la porta sbatte a due centimetri dal mio naso.

-Uhm, dovremmo raccontare due cosette alla Troisi.
-Ospitali, eh? Ceeeerto, quanto un kiwi mestruato!
-Mikhael… i kiwi non hanno le mestruazioni.
Mi volto verso la casa.
-Semmai sono ospitali quanto una murena.

-Mestruata.
Aggiungo.

-Va bene… proviamo con quella casa.
Sospiro, e passo all’abitazione successiva, dove si ripete tutto da capo. E così come altre due o tre locande.
-Mammina, ho sonno…
Dice Sennar stropicciandosi gli occhi, se n’è stato tutto il tempo dietro di me, tenendosi alla mia maglia, nascosto.
-Su, tranquillo, vedrai che troveremo un posto dove dormire.
Lo tranquillizzo.

-Mi hai abbracciata tu!
-No, mi hai abbracciata tu!
Iniziano a volare insulti, tanto che mi tocca tappare le orecchie a Sennar.
-Smettetela! Non vedete che spaventate il bambino?!
Esclama Link arrabbiato, a quel punto, le due si fermano, voltandosi verso il mago, che scoppia a piangere, così ci tocca farlo smettere. Io e lo spadaccino lo culliamo, e alla fine riusciamo a calmarlo.
Ci ritroviamo davanti all’ennesima casa, mandiamo avanti Helen per chiedere ospitalità.
-Mi scusi gentil…
Ci ritroviamo un’altra volta a fissare la porta chiusa.
D’un tratto, però, vediamo Nihal estrarre la spada e farsi avanti.

-E che ca…!
Io e Link chiudiamo prontamente occhi e orecchie a Sennar, mentre la guerriera scaglia la spada sulla porta. L’arma si conficca nel legno e i cardini cedono, facendo cadere la porta all’indietro. Il legno si schianta sul pavimento della casa e la spada rimane lì, dritta verso il soffitto.
Da dentro ci guardano allibiti con gli occhi spalancati, senza dire una parola, poi si guardano negli occhi e sfoderano un largo sorriso affettato.
-Prego prego, entrate pure... Siamo lietiiiiiiissimi di accogliervi!
-Mai stati tanto lieti!
Aggiunge il marito.
-Spero non facciate colazione troppo presto, io amo svegliarmi tardi.
Dico sogghignando alla coppia mentre entriamo. Loro intanto ostentano una falsa gentilezza, anche se Helen tenta di mostrarsi ugualmente cortese con loro. Sennar invece sta impaurito dietro di me, come sempre.

Link si avvicina a Nihal.
-Niente parolacce.
Dice, facendola arrossire.
-S-s-sì, Link...
Risponde lei, imbarazzata.
Intanto, i due coniugi spostano lo sguardo perplesso su Sennar, che si nasconde dietro Mikhael.

-Mammina, papino, dormiamo qui?
Chiede ai due biondi, aumentando la loro stupore.
-Quello è... vostro figlio?
Mansy e Mikhael si guardano negli occhi preoccupate, poi, Miky dice:
-Eh... Sì, sa, volevamo avere dei figli da giovani...
Sfodera un sorriso ebete, Mans sgrana gli occhi e alza l'indice come se avesse avuto una grande idea ed esclama:
-Reincarnazione!
A quel punto piombo da dietro di loro e tappo entrambe le loro bocche con le mani. Poi mi faccio strada con la testa tra i loro capelli.
-Hanno adottato.

Io e Miky ci limitiamo ad annuire, poi, senza troppe cerimonie, ci dirigiamo in camera da letto.
-Adesso dovremo di nuovo suddividere i letti.
Dico incrociando le braccia.
-Dunque, ci sono tre stanze. In una stanza ci sono tre letti, nelle altre letti matrimoniali... Dunque, io direi: mettiamo Nihal, Zelda e Ganondorf nella stanza con i tre letti- i tre tirano dei sospiri di sollievo- Mansy, Helen, Aster e Sennar tutti nella stanza accanto a quella di me e Link, quella con il letto matrimoniale.
Mans guarda di storto Aster, che ricambia con uno sguardo altrettanto "amichevole".

Sospiro, poi dico:
-Io russo e scalcio nel sonno. Se è un problema, è un problema vostro.

-Ottimo, allora, sogni d'oro a tutti!
Prima che possa allontanarmi Sennar mi viene incontro, fermandomi., tirandomi la maglia per attirare la mi attenzione.

-Mammina, ma io devo dormire lontano da voi?
Chiede con due occhioni da cucciolo. Gli accarezzo la testa con fare materno.
-Sì, ma stai tranquillo, ci saranno la zia Hel(l) e la tua sorellina Mans a farti compagnia.
Lo rassicuro.

-Ma zia Hell ha detto che russa e scalcia!
Fulmino Helen con lo sguardo.
-Ma nooooooo, io scherzavoooo! Era per fare un dispetto alla sorellina Mans e il fratellino Aster!
Il mago sospira di sollievo, poi se ne va contento con loro. Noi entriamo in stanza, Link si butta sul letto sdraiandosi.
-Waaaah, sono stranamente stanco!
Dice sbadigliando.
-A chi lo dici, è difficile accudire un figlio, soprattutto se ti supera in statura!
 Ora riposiamoci, domani sarà una luuuuuunga giornata!
Annuisce, ci andiamo a cambiare poi ci addormentiamo.
 
Dopo un po', la porta si apre, lasciando entrare uno spiraglio di luce. Ci ritroviamo Sennar sull'uscio, a stropicciarsi gli occhi proprio come un bambino.
-Ho fatto un incubo...
Ci dice insonnolito. Io e Link ci scambiamo un'occhiata, poi guardiamo nostro "figlio", tiriamo su le coperte invitandolo ad avvicinarsi.
-Vieni qui, vedrai che non farai più brutti sogni.
Lui si posiziona in mezzo a noi, mettendo la sua testa sul mio petto. In altre circostanze l'avrei cacciato via insultandolo, ma stavolta so che non è in lui, quindi lo lascio fare, abbracciandolo. Anche il mio spadaccino ci cinge con le d
 
Sento dei movimenti nei pressi del mio petto, capisco che Sennar ha alzato la testa e deve essersi allontanato. Apro gli occhi dopo aver sbattuto un paio di volte le palpebre.

-Wow.
Li spalanco definitivamente, ritrovandomi davanti il volto di Sennar con un'espressione compiaciuta.
-Credevo già fosse difficile farmi Mikhael, ma Mikhael e Link insieme...
Dopo questa sua affermazione io e Link scattiamo in piedi, allontanandoci da lui, io gli tiro una cuscinata urlando incavolata:
-STUPIDO PERVERTITO!!!!!!!!!!!
Ma a quanto pare non siamo gli unici ad aver avuto un risveglio traumatico, perché subito dopo sentiamo un urlo di Mansy, che fa voltare anche il rosso in direzione del suono.

Helen cade a terra per lo spavento, mentre io rotolo a mia volta fuori dal letto per andare ad appiattirmi contro il muro, ancora sconvolta. A quel punto entrano Mikhael e Link seguiti dal mago, discutendo.
-L'abbiamo fatto?
-No! Non è successo nulla!
-Dite la verità, l'abbiamo fatto.
-No, Sennar, non l’abbiamo fatto.
-Ma non ha senso, eravamo tutti nello stesso letto!
Mi metto una mano sulla fronte.
-Idiota, ti sei accorto che eravamo vestiti?

-Oh, ma non è una scusa questa, sai che avremmo potuto fare tant…
-Ora basta, occupiamoci di Mans, sembra al quanto sconvolta.
-Già.
Ci fermiamo a guardarla, tranne Sennar, lui va direttamente da lei.
-Buongiorno moretta mia!
Sposto lentamente lo sguardo sul mago, che si stiracchia.
-Ti è… tornata… la memoria…?

-Non lo so, ma sono stato coinvolto in un threesome!
Annuisco tornando a fissare il vuoto.
Mi paro davanti a lui e indico me stessa.
-Come mi chiamo?

-Hel!
-Con quante elle?
Lui alza la mano tenendo due dita in alto.
-Una!
-Ok, è tornato quasi alla normalità.
-Idiota come sempre.
Commento.

-Ehi!
Spintono indietro il mago, mettendomi davanti a Mansy.
-Ehi, Mans, hai una brutta cera. Cos’è successo?
Le chiedo divertita.

-Ahem.
Tutti si voltano verso di me.
-Ecco, Mans è abituata, a casa sua, ad abbracciare il cuscino… e dato che Aster è delle esatte misure del cuscino e inoltre è molto morbido…

-Morbido…
-… ha abbracciato il cuscino.
Tutti si voltano verso Mans.

-Cuscino…
Tutti si voltano verso Aster.
Il Tiranno è seduto a gambe incrociate sul letto, lo sguardo perso nel vuoto, sconvolto.
-Cuscino… Braccia… Morbido… Puf.
Dice solo, traumatizzato. Nel frattempo, Link da una mano a Helen, la quale era caduta a terra a causa dello spavento, ad alzarsi.
-Beh, sempre meglio che avere a che fare con un pervertito che crede di essere stato coinvolto in un threesome!
Cerco di rassicurare la mia amica.

-Non lo credo, è successo!
Scuoto la testa.
-Sé, nei tuoi sogni…

-Noooo, nei miei sogni non mi limito a cosa a tre…
-STAI ZITTO!
-Sei disgustoso.
-E tu invidioso.
-Ma che dici?! Non ho motivi per invidiare un rimbambito come te!
-Ok ok, calmiamoci, forse Mans sta per dire qualcosa.
Ci avviciniamo tutti alla mia amica, accerchiandola, in attesa di una frase di senso compiuto. Ma l’unica cosa che riesce a dire è:

-… Cuscino!


 
Buonsalve! Finalmente siamo riuscite ad aggiornare! ^0^
Ok, volevamo aggiornare prima, ma il computer ci ha fatto il brutto scherzo di cancellarci il finale, che abbiamo dovuto riscrivere… Speriamo vi sia piaciuto, ora, si ritorna con la proposta lingue! Per adesso vi lasciamo con il “to be continued” di Hermione_Jean_Granger.
 
POKRAČOVÁNÍ

 

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Capitolo 17
*** Il fagotto impaurito ***


Beh, in effetti la gente della Terra del Mare è veramente ospitale. Certo, dopo che Nihal gli ha sfondato la porta con la spada e dopo che noi li abbiamo costretti ad ospitarci con la forza nel loro ostello, si sono dimostrati gentili. Ah, e ho saputo che questo è veramente un ostello, ma non ci avevano voluti perché… ammettiamolo, non siamo proprio una compagnia raccomandabile. E non abbiamo un soldo. Dopo la turbolenta mattinata, ho parlato un po’ con i proprietari di questo ostello e hanno detto che non sono troppo offesi. Perciò ci hanno anche offerto la colazione. A patto che ci leviamo da qui due minuti dopo averla finita, ovviamente.
-Hai una brutta cera, cara, sicura di aver riposato bene?
Chiede la proprietaria, riempiendo di cibo il piatto vuoto di Mans, la quale non risponde, continuando a fissare il vuoto e a borbottare una volta ogni tanto “cuscino”.
-Dovrei essere io quello stanco visto che abbiamo fatto una cosa a tre stanotte!
A Link va di traverso il latte, mentre io mollo un calcio a Sennar da sotto il tavolo e la signora ci guarda scandalizzata.
-Ti ho già detto che non è successo niente ieri sera.
Ribatto a denti stretti, diventando paonazza.

-Ma… Non è vostro figlio?
Chiede imbarazzata, deglutendo rumorosamente, e vedo Link che non sa più da che parte girarsi.
-Che orgia incestuosa!
Commenta il mago, io gli mollo un calcio più forte, facendolo sobbalzare.
-Sei proprio da sadomaso, eh?
Vedo solo la povera proprietaria impallidire e poi svenire, crollando a terra per lo shock, poi mi alzo e salto addosso a Sennar, prendendolo per il bavero e iniziando a dargliene di santa ragione. Nel frattempo il locandiere tenta di rianimare la moglie, Link mi da una mano a conciare per le feste il mago e, tra una scazzottata e l’altra una pagnotta finisce in faccia al Tiranno, che la raccoglie e la rilancia addosso al primo che gli capita il quale, guarda a caso, è Ganondorf.
Inizia così una battaglia di cibo all’ultimo sangue, alla quale si uniscono Nihal, Zelda e tutti gli altri ospiti della locanda.
Gente che si lancia cibo, rissa tra genitori e figlio, un marito che cerca di risvegliare la moglie sotto shock, e una Mansy immobile, seduta rigida come un blocco di ghiaccio sulla sedia, con lo sguardo vacuo e magicamente intatta dal cibo e dalle botte che volano.

-Ahem.
Poi, un borbottio di Helen.
Tutto si ferma.

Mi ritrovo con le facce spiritate di tutti fisse su di me. Mi metto una mano al petto con molto pathos, e dico:
-Certi libri non si dovrebbero leggere ai bambini, e soprattutto non a mezzanotte…

-Che libro…?
Do’ una gomitata a Miky nelle costole, lei mi guarda costernata e io le rivolgo uno sguardo significativo.
-Ah, giusto, quello che abbiamo letto a Sennar prima di andare a dormire!
Cerco di rimediare.

-Ma io non sono un bambino, e non avete nessun libr…
Link gli tappa la bocca in tempo, poi ce la svignamo nel trambusto generale, fermandoci però davanti all’ostello.
-E Mansy?
Ci fa notare Link, e allora ci accorgiamo dell’assenza della nostra amica. Quindi ci rifondiamo dentro, prendiamo Mansy, e corriamo di nuovo fuori.
-Grazie per l’ospitalità!
Ha solo tempo di esclamare Helen ai due proprietari dell’ostello, prima che una padella la manchi per un soffio (Ma sempre le padelle ovunque?!) (Eh, Helen, questa è la dura legge della padella.).
Afferriamo Mans per un braccio e Link prende Tea, poi iniziamo a correre per tutto il villaggio, mentre l’intero ostello ci insegue.
Evidentemente, noi non possiamo fare cinque passi nel Mondo Emerso senza avere una folla inferocita alle calcagna.

-E ADESSO DOVE CASPITA ANDIAMO?!
-NON LO SO!!!
Io di ginnastica ho il sei tirato, e la milza ogni due secondi minaccia di uscire fuori a farsi un giretto. Mi guardo intorno freneticamente; ad un certo punto mi accorgo che siamo quasi usciti dal villaggio, e vedo una serie di carri, forse una carovana di mercanti che sta passando per una strada. Questa sì che è fortuna!
-RAGAZZI, TUTTI SU QUEI CARRI!!
Fermiamo i cavalli per il morso, e, prima che il conducente  abbia il tempo di chiederci qualcosa, saltiamo sul carro, ingombro di casse di ogni genere, e che per fortuna è abbastanza grande, e gridiamo:

-VAI, VAI, VAI!!
Il conducente per poco non sviene e sprona con forza i cavalli. Quelli partono e sorpassano il resto della carovana, che è costretta ad accelerare il passo.
Ci guardiamo indietro e vediamo che siamo riusciti a mettere distanza tra noi e la folla, allora sospiro di sollievo e mi lascio cadere a terra, sdraiandomi e occupando la maggior parte dello spazio nel carro.
-Che mattinata movimentata.

-Mai quanto la notte.
Non avendo io più forze, ci pensa Link a menarlo da parte mia.
-Qualcuno di voi sa per caso dove ci porterà questo carro?
Chiedo con le mani sotto la nuca,  fissando il soffitto.

-No, ma è sempre meglio della folla inferocita.
Sento rispondere da Helen, quando il mio piede va a toccare qualcosa che non pare essere una cassa. Scatto seduta.
-Cosa diavolo era?!
Esclamo, sentendo qualcun altro sobbalzare nei paraggi dei miei piedi. Intanto Link e Nihal hanno sfoderato la spada, Sennar e Zelda si sono armati di magia, Helen si avvicina e Mansy rimane immobile, come sempre.

-Fermi!
Mi avvicino. Mikhael ha urtato una sorta di involto di tessuti. È solo una impressione, o sta tremando impaurito?

-Quel coso è… Vivo?
Mi chiedo facendo un passo avanti, e avvicinando il volto all’involucro di tessuti tremante per vederlo meglio. Da quello vedo sbucare due occhioni grigi, che come mi vedono si spalancano ancora di più. Entrambi balziamo all’indietro.
-E’ vivo!

-E’ vivo? Chi?
Indico l’involto, ma intanto gli occhi sono spariti sotto la coltre di tessuto.
-Ehi, tu, non farmi fare la figura della matta! Cioè, sono matta, ma non ho le allucinazioni!
Dico indignata al fagotto, che prende a tremare ancora di più. Poi mi avvicino di nuovo e, con un rapido gesto, levo i tessuti che, a quanto pare, stavano a coprire una testa. Mi ritrovo davanti un ragazzo dai riccioli biondi e l’aria decisamente impaurita.
-Porco Sennar, ma tu sei Laio!
Esclamo sorpresa.

-Ehi!
A quelle parole, Nihal si catapulta nel punto in cui mi trovo io, e va ad abbracciare il ragazzino biondo. Tutti si avvicinano curiosi a vederlo, tranne Mansy, ovviamente.
-Laio?! Ma allora sei… !
Mi blocco e rimango impietrita come Mansy. Un momento. Un momento. Laio dovrebbe essere morto, ma… in questo punto della storia era ancora vivo! Giusto! Faceva il vagabondo per il Mondo Emerso.

Osservo Nihal incuriosita, e divertita nel vederla in quell’attimo di dolcezza, poi finalmente lo molla, ed io mi ci paro davanti, poggiando le mani sulle sue spalle.
-Ora tu vieni con noi. E non muori.
Ordino. Lui mi guarda spalancando i due grandi occhioni, Nihal va in tilt, Sennar si limita ad un:

-… Eh?
Ed Helen mi prende per un braccio tirandomi da parte.
-Nessuno di loro sa che finale abbia la storia. E… E’ probabile che noi l’abbiamo già cambiata e…
Le prendo il viso con le mani e la guardo dritta negli occhi.
-Possiamo salvarlo!
Dico con un tono da fanatica.

Poso le mie mani sulle sue con un sorrisone.
-Appunto, è quello che sto facendo!
Rispondo, liberandomi poi dalla presa e tornando dal ricciolo ancora sconvolto, gli porgo una mano sorridendo.
-Allora, verrai con noi?
Lui guarda Nihal come per chiedere conferma e lei gli annuisce, allora Laio prende la mia mano e lo aiuto ad alzarsi.
-Benvenuto nella combriccola!
Esclamo allargando le braccia, mostrandogli appunto la combriccola: un bambino con smanie di potere, un uomo dal naso spropositato, un mago pervertito, uno spadaccino figo, due sclerate, una tipa immobile, una gatta obesa e Helen.
-Beh, sì, ecco… Una combriccola di matti.
Lui sorride timidamente.

-Meglio che starsene soli…
-Dunque tu hai vagato per il Mondo Emerso per tutto questo tempo…
-Sì…
-Perciò dove stai andando adesso?
-A Makrat.
-Beh, possiamo andarci anche noi, no? Tanto il portale è alla Rocca del Tiranno.
Dico voltandomi verso gli altri. In quel momento Mansy pare riprendersi; si gira e si guarda attorno, per poi posare lo sguardo su di noi.

-C’è del cibo?
 
 
Angolo della demenza (come se non ce ne fosse già abbastanza)
Appare SENNAR selvatico!
SENNAR selvatico usa ATTRAZIONE!
MANSY usa PROTEZIONE! MANSY si protegge!
MIKHAEL usa DOPPIASBERLA! È superefficace!
HELEN usa FACEPALM! Ma non ha effetto!
SENNAR selvatico usa SWISH!
MANSY è paralizzata! Non può agire!
MIKHAEL usa CALCINVOLO! È superefficace!
HELEN usa METTERE FINE A QUESTA CAVOLATA!
SENNAR selvatico fugge.
 
Hola belli! Finalmente siamo riuscite ad aggiornare! ^0^
Ci scusiamo per l’ennesimo ritardo madornale, inoltre non possiamo mettere il TO BE CONTINUED in nessuna delle lingue da voi proposte perché abbiamo perso la lista delle lingue T_T (e inoltre non abbiamo trovato il pakistano, proposto da chiara_centini)
Per ora lo mettiamo in bulgaro (idea di Helen), riapriamo le proposte per il TO BE CONTINUED!

 
да продължи (Ah, è in cirillico!) (Sì.)

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Capitolo 18
*** Libri, libri everywhere *^* ***


Stoffe. Stoffe e vestiti ovunque. Continuo a spostare lo sguardo su ogni dove.
-Non c’è nulla da mangiare qui?
Chiedo rivolta ai miei amici.

-Ah, ben tornata nel mondo dei vivi!
Poco a poco mi rendo conto del cambiamento dell’ambiente. Sbatto un paio di volte le palpebre.
-Dove siamo? Dove sono le camere? Cos’è successo?

Rido.
-Spariti da un bel po’. Siamo scappati e saliti in fretta e furia su questo carro.
Rispondo poi.

-Ah.
Torno a guardarmi attorno. Dal telone che ricopre il carro filtrano i raggi del sole.
-Perché?
Tutti si voltano verso Sennar.

Incrocio le braccia guardando il mago con aspettativa.
-Su, diglielo.
Lui fa spallucce e si volta verso Mansy.

-Un’orgia incestuosa.
Spiega con fare cospiratorio, al che gli tiro un colpo sul braccio.
-Ahia!
-Non quello, idiota, ciò che è successo veramente!
Helen si fa spazio tra noi.

Do un’occhiataccia a Sennar accennando a Laio, poi mi rivolgo a Mans.
-Sennar, beh… Si è messo a fare quel che gli riesce meglio.- 
Lo vedo alzare un dito e aprire la bocca come se volesse dire qualcosa.
–No! NON QUELLO, PERVERTITO! Farci rincorrere da una folla inferocita tutte le sante volte!
Sennar ha ancora in aria il dito, che lascia progressivamente ricadere prima di puntarlo su Mikhael.

-L’altra volta è stata lei!
Lo guardo male, come sempre.
-Mphf, solo perché nessuno mi ha avvertita che c’era una folla dietro di me.
Mi giustifico altezzosa.

-Tutte scuse!
I due iniziano a litigare, così io mi volto verso Hel per ulteriori informazioni, quando intravedo un ragazzo ricciolino seduto in disparte.
-Ma tu…
Strabuzzo gli occhi, intanto l’altro si stringe ancor più nelle braccia.
-LAIO?!
Lui annuisce intimorito e si rannicchia.

Mi avvicino e, piano piano, lo abbraccio e me lo porto al petto come se fossi sua madre. Ricevo un sorriso e un verso simile a delle fusa. Gli accarezzo la fronte e guardando male Mansy le dico:
-Non spaventarlo!

-Ma io…
-Sembrano un gatto e il suo padroncino.
Commento, emergendo dalla discussione con l’idiota.

-E’… Innocuo, diverso dagli altri.
Osserva Link, per poi guardarsi attorno. Effettivamente ha ragione, in questo carro Laio dovrebbe sentirsi leggermente in pericolo vista la gentaglia che lo circonda.
-Beh, non è poi così normale però…
Dico, guardandolo mentre lui fa le fusa e si struscia, proprio come un gatto.

-Hai ragione.
-Come sempre.
Hel ci guarda e sillaba con le labbra, per fare in modo che Laio non la senta:

-Beh? Ha avuto… Ha, un’infanzia travagliata.
Poi lo accarezzo di nuovo, e lui mi abbraccia come fossi sua madre.

Faccio spallucce, assecondandola.
-Sà, io ho fame!
Sentenzio stiracchiandomi.

-Anch’io!
Il cocchiere si volta verso di noi.

-Fra poco ci fermiamo… e voi scendete.
Annuncia.
-Oh, no…
Lo guardo in faccia mentre si demoralizza, e in un momento il mio volto diventa quello di un lupo mannaro. Il conduttore mi vede e strabuzza gli occhi, invece io sorrido e dico:
-Nihal, per favore, ti dispiacerebbe… ?
Lui la vede sguainare la sua spada di cristallo nero e balbetta:

-N-n-no… S-s-s-se v-v-v-volete… V-vi portiamo f-fino al p-prossimo villaggio.
Sorrido e Laio tira un sospiro di sollievo.
-Stiamo andando avanti a minacce.
Commento con un sorrisetto, appoggiandomi con la schiena ad una delle casse.

-Ah, ma appena saremo a Hyrule, vedrete che accoglienza.
Ci rassicura il mio Link, sorridendo.
-Sempre se riuscirete ad aprire il portale…
Sbuffa Aster, seduto su una cassa a gambe a penzoloni. Ci voltiamo tutti a guardarlo.
-Cosa?!
Pigola Zelda.
Volto lentamente il capo e, altrettanto lentamente, poso gli occhi sul Tiranno.
-Aster… Cosa intendi dire?
Domando in un vano tentativo di tenere i nervi saldi.

-Mi pare ovvio ciò che ho detto: il portale non c’è ed io non so come riaprirlo.
Risponde lui con noncuranza, guardandosi i piedi. Mi ci avvicino e lo prendo per il bavero.
-Tu, brutto nanerottolo con smanie di potere, avvertirci prima?!
Lui si lascia scuotere, impassibile.

-Ma, ma, ma… Ma tu avevi detto che era aperto!
Esclamo, stringendo Laio per poi lasciarlo andare subito prima di stritolarlo.

-Certo. Poi si è richiuso.
Pronuncia le parole con la calma più assoluta.
-Ma… non si può aprire in qualche altro posto?
-No.
La sua tranquillità mi istiga solo a scuoterlo più forte.
-Dovevi dircelo prima, razza di idiota!
Esclamo infuriata.

-Eh, che paaaa…
-Niente parolacce.
La ammonisce Link indicando Laio.
-Che barba ‘sta magia!
Impreca Nihal alzando le braccia.
-Ma… perché dovreste andare alla Rocca? Là c’è il Tiranno.
Ci guardiamo.
-Ditemi che non è vero.
-Non credevo che il genere umano potesse cadere così in basso.
-Ma lei non è umana!
Dico con nonchalance.

-Già, ma lui sì.
Indico Sennar, intento ad osservare un moscerino, seguendone la traiettoria con il naso.

-Lui è un caso disperato.
Dice Link fissandolo disgustato. Intanto Nihal ci guarda perplessa e Aster inizia a presentarsi con naturalezza, come se la vedesse per la prima volta.
-Io sono il Tiran…
Io e Mansy gli tappiamo prontamente la bocca.
-Cretino, vuoi farti uccidere?
Bisbiglio, per poi sorridere alla mezzelfo.
-Lui è un piccolo bambino innocente, con una grande capacità, ha aperto per sbaglio un portale.
Mento.

-Ma ci vogliono ampie conoscenze di magia nera per fare una cosa simile…
-Ma tu non eri scema?! Cioè, voglio dire, ovvio che no, esistono anche altri modi per aprire portali, vero?
Dico rivolgendomi poi ad Aster, il quale annuisce convinto.

-Ha… I capelli blu! Me n’ero accorta prima, ma…
Esclama sgranando gli occhi.
-Ma ha gli occhi verdi, è un mezzo mezzelfo.
Intervengo.

-Ma in tutto questo tempo cosa cappero hai fatto oltre a sfondare porte e litigare con Zelda?!
Dico sballottando Laio da una parte all’altra per poi interrompermi subito.

-Più in basso di così non si può cadere.
Commento, per poi far cadere nuovamente il mio sguardo su Sennar, il quale trovo intento a cercare di leccarsi il naso.
-Ok, mi sbagliavo, si può.
Termino, tornando poi a guardare Nihal, che pare piuttosto irritata.

-Tranquilla, Nihal, va tutto bene.
La tranquillizza Laio, vedendola così, godendosi le coccole di Helen. Funziona, quella scema si calma in un attimo, sciogliendosi nel vedere il suo amico. Devo dire che Laio è proprio tenero per essere biondo, è un’altra eccezione oltre a Link.
 
 
Salto giù dal carro e inizio a sgranchirmi. Finalmente nella capitale della Terra del Sole! Dopo un altro paio di minacce siamo riusciti a farci portare fino a Makrat, così eccoci qui, un po’ esauriti per aver passato una giornata e mezza in uno spazio chiuso e con gente che litiga per ogni minima cosa, ma ce l’abbiamo fatta.
Mentre aspetto che gli altri si trascinino giù dal carro alzo lo sguardo. Il cielo si è tinto di arancione, e negli edifici di Makrat si stanno accendendo le luci.

Mi avvicino a Mans e inizio a guardare la città. È bellissima, e ha uno strano fascino. È come ho sempre immaginato che fossero le città dell’antichità: tutte palazzi, torri, pinnacoli e, in basso, case anonime e spoglie. 
-È come te la immaginavi?

-Abbastanza…
Laio viene avanti e si mette anche lui ad osservare la città.

-Tu ci sei già stato, eh?
-Sì…
Ho come una folgorazione.
-Conosci qualche posto dove possiamo fermarci?
Lui si mette a riflettere massaggiandosi il mento, nel mentre Sennar salta su e dice:

-Potremmo andare in un bel bordel…
Stavolta gli do’ uno schiaffo in pieno viso, e gli altri mi guardano allibiti. Tutti meno Mikhael, intenta ad osservarsi attorno.
-Sentite, sono stanca, e quando sono stanca sono anche nervosa. E quando sono nervosa Sennar è l’ultima persona che mi stia a genio. Quindi troviamo in fretta un posto dove dormire e fine della storia.

Laio annuisce perplesso, e noialtri ci zittiamo.
-Potremmo chiedere ospitalità all’Accademia!
Propone.
Annuiamo tutti.
 
 
Siamo davanti agli imponenti cancelli dell’Accademia.
Peccato non ci sia nessuno, e immagino che qui non abbiano il citofono.

-Scavalchiamo?
-Così a occhio sono dieci metri di sbarre di metallo verticali, con delle punte che sembrano di lancia al culmine. Buona fortuna.
Faccio spallucce.
-Io mi faccio un giro.
Sentenzio, incamminandomi con Link al seguito.

Durante il percorso di andata abbiamo visto numerose botteghe aperte, nonostante l’ora sia tarda. Io vorrei solo trovare la cavolo di entrata da dove passare senza essere impalati e mettermi a dormire, ma sembra che gli altri non siano d’accordo. Mi preoccupo anche: se non fosse stato per Laio, non avrei mai trovato quest’edificio, e penso che mi sarei persa. Le case sono tutte uguali.
Cammino all’indietro, stavolta niente folle alle mie spalle pronte e metterci in gatta buia, e osservo la città, meravigliata. Amo visitare questi posti di sera, è mille volte più divertente, anche se Helen mi pare un po’ stanca.
-Voglio prendere un souvenir!
Esclamo.

-Evviiiva… qualche veleno mortale, qualche pugnale magico, l’ultimo grido nel Mondo Emerso degli strumenti di tortura…
-Esatto!
-Una frusta magari!
Aggiungo raggiungendola saltellando spensierata, mentre la gente per la strada ci fissa.
Sì, c’è gente anche se è notte.

Io tengo un occhio chiuso e l’altro quasi.
-Non penso che qui abbiano lo stesso concetto che abbiamo noi di souvenir.

-Meglio!
Esclamo, prendendo a braccetto Mans e saltellandoci assieme, per poi prendere anche Helen, la quale si unisce controvoglia.

-Che bello! Posso unirmi anch’io??
Chiede Sennar con occhi brillanti.
-Se ha intenzioni caste sì.
Lui si rabbuia.

-Questa è discriminazione.
-Sì… Sì..
Gli rispondo seccata.

-No, Sennar, questa è giustizia.
-Esatto.
Commenta Link prendendomi a braccetto dal braccio libero, intanto Laio è avvinghiato al braccio di Hel.
-Ora ci manca solo qualche canzoncina stupida.
Le altre persone ci guardano alquanto infastidite.

-Dici? Secondo me non ci serve.
Dico dando un’occhiata alla simpatica gente di Makrat. (Ironia manzoniana… Che acculturate che siamo.)

-Peccato, questi babbani hanno bisogno di assistere a qualcosa di nuovo.
Faccio un gesto di noncuranza con la mano.
-Non meritano.

Io sospiro. Ho sonno…
Cingo le spalle ad Helen con un braccio.

-Suuu Hel! Goditi la serata!
-Difficile godersi una serata senza un letto e qualche bella donna…
Ribatte Sennar.
-Nessuno ti ha interpellato, stupido pervertito. E poi… Come sarebbe a dire “qualche”?! Una non ti basta?!

-Io sono insaziabile…
Risponde con un sorrisetto.
-No, tu sei un cretino.
Puntualizzo stringendo il braccio di Link e guardando avanti, snobbandolo.
Facciamo una breve passeggiata per la città, rubiamo compriamo addirittura un souvenir (Una bella padella, sapete, per le evenienze.), poi il sonno si fa pesante come Tea e decidiamo di tornare all’Accademia. Stavolta troviamo qualcuno pronto ad aprirci, riconoscendo Laio e Nihal.

Una volta dentro mandano me, Mans ed Hel più le due cretine nella stanzetta in cui avevano fatto dormire Nihal nel periodo in cui ancora stava lì, ma lei, siccome ormai si rende utile almeno in queste occasioni, ha sfoderato nuovamente la spada e ci hanno permesso di stare nel dormitorio.
-Tranquillo, siamo più uomini che ragazze.
Dico al ragazzo minacciato, dandogli una pacca, che dovrebbe essere confortante, sulla spalla.

Apro un occhio. Guardo quella sorta di soldatino di stagno e borbotto:
-Evolvetevi, prego.

-Maschilisti.
Aggiungo sottovoce.
E così ce ne andiamo a dormire tutti insieme appassionatamente
(Appassionatamente…) (Sennar, muori.).
 
-Sarà, secondo me ci siamo alzati troppo presto.
Farfuglio con gli occhi chiusi cercando di camminare appoggiata ad Helen, che ha un’espressione sofferente in volto.

-No, erano solo le sei di mattina!
Fa Aster allegro, continuando a saltellare.
-Ti denuncerò.
Come al solito il cielo è azzurro, il sole splende troppo, Mikhael barcolla accanto a noi con le braccia incrociate e gli altri camminano “normalmente”. Tranne il Tiranno, che procede a balzi da quando siamo partiti.
-QUANTO MANCA?!
Sbotto, non potendone più di camminare.

-Mans, siamo appena partiti…
Roteo gli occhi.
-Ehi, moccioso, come mai così felice?
Chiedo scocciata al Tiranno, avvicinandomici. Lui si volta a guardarmi con due occhioni brillanti.

-Stiamo andando alla più grande biblioteca del Mondo Emerso, ci sono tantissimi libri!
Esclama allargando le braccia e facendo una piroetta, così che il suo mantello nero svolazzi. Tutti si voltano a guardarlo, ed io lo blocco con poca finezza.
-Senti, se non vuoi dare nell’occhio sta’ un po’ fermo.

-Come posso stare fermo? STIAMO ANDANDO ALLA BIBLIOTECA DI MAKRAAAAAAT!!!
E riprende a fare salti più alti e correre, piroettando di tanto in tanto.
-Speravo veramente fosse un po’ più sano degli altri.
Sospiro scocciata.

-Cosa ci vuoi fare…
Dopo una decina di minuti ci ritroviamo davanti all’edificio, ed il sorriso ebete del (mezzo) mezzelfo si allarga ancora di più. Entriamo e ci ritroviamo circondati da un’infinità di libri.
-Wow, sono più di quanto immaginassi…
Dico sgranando gli occhi.

Punto lo sguardo in aria, sono incapace di dire qualsiasi cosa. Comincio a fare giravolte e ad accarezzare i libri, unendomi ad Aster.
Continuo a guardarmi attorno, sembra che i miei occhi non possano abbracciare abbastanza stretti tutti i libri che mi circondano.
-Wow.
Riesco solo a dire meravigliata
.
-Incredibile… Non ho mai visto tanti libri in un solo posto.
Mormora Link, altrettanto stupito e meravigliato. Ci stringiamo le mani, ed io lo trascino da uno scaffale.
-Diamo un’occhiata!
Esclamo allegra, dirigendomi verso la zona adocchiata. Incrocio il Tiranno e gli scompiglio i capelli
-Datti da fare testa-blu, trova il libro che cerchiamo e ti do un libro di questi.

-Sì!
Risponde esultando, con l’innocenza di un vero bambino, per poi saltellare verso un altro reparto.
Lo osservo mentre lui va dritto a una sezione che pare normale. Strano, mi aspettavo servisse un libro di magia proibita in qualche posto vietato al pubblico… Scrollo le spalle e continuo la mia esplorazione con Link. Devo ammettere che vedere anche Sennar interessato a libri che non siano riviste pornografiche mi ha stupito, sebbene sapessi che era un intellettuale, nonché mago più esperto per la sua età. Forse non è così stupido come sembra… Invece Ganondorf lo è. Tiene un libro tra indice e pollice come fosse qualcosa di disgustoso e lo esamina sospettoso.

Mi rigiro estasiata, accarezzo i libri, li annuso (Questo lo fanno solo i bibliofili), poi a un tratto decido di aprirne uno, quello che vedo mi lascia sconcertata, anche se, in verità, era la cosa più ovvia che potesse capitarmi. Afferro il libro (Con delicatezza, ovvio) e lo porto alle mie amiche, spalancato.
-Ehi, guardate guardate guardate!

-Cosa??
Io e Miky leggiamo qualche riga del libro che ha in mano Hel. Sembra un trattato di zoologia. Ci guarda con occhi spiritati.
-E allora…? Non c’è nulla di strano! Sta parlando solo di scoiattoli...
Inclino il capo da un lato, senza smettere di guardarla.
-In che lingua è... ?

-Italiano…?
-Italiano!
-Appunto! Ma non vi sembra incredibile? L’italiano è una lingua che discende dal latino, del ceppo italico delle lingue indoeuropee, molto influenzata dal greco antico e da altre lingue neolatine…
La guardiamo leggermente confuse.
-Ok, anche quella sana è andata.

La prendo per le spalle e inizio a scuoterla furiosamente.  
-QUI NON C’È MAI STATA NÉ L’ITALIA NÉ LA GRECIA NÉ NIENTEEE! Sì, lo so, me ne sono accorta solo adesso, ma… QUI C’È SEMPRE SOLO STATO UN UNICO CENTIMETRO DI TERRA DAI NOMI PITTORESCHI!!! È una scoperta questa, significa che…

Helen va a vedere tutti gli altri libri, intenta a sclerare.
-Senti… Ma Hel lo sa che questo posto in teoria è frutto della folle mente di Licia e quindi è normale che parlino italiano?
Bisbiglio a Mans.

Faccio spallucce e prendo il libro di zoologia che Helen ha lasciato su un tavolo.
Ad un tratto vediamo il marmocchio dai capelli blu correrci in contro.

-L’ho trovato!
Esclama, sventolando un tomo più grande di lui.
Viene subito da me in attesa della sua ricompensa. Prendo un libro su incantesimi che ritenevo potesse piacergli e glielo porgo.
-To’, ora dammi quel tomo e vediamo di aprire quel portale.
Sentenzio soddisfatta, prendendo il librone e dandogli quello più piccolo.
Lui osserva il suo regalo con i soliti occhioni sognanti che riserva ai libri e lo apre iniziando subito a leggerlo. Sospiro, e  ci incamminiamo verso l’uscita.
-Per una volta sembra vada tutto a posto.
Commento diffidente.

-Non parlare troppo prest…
Non riesco a finire la frase che un uomo arriva di corsa, mi spinge da una parte e mette un libro dalla copertina in pelle nera tra le mani di Mikhael per poi scappare via. Subito dopo delle guardie giungono armate e ci additano.

-Eccoli, laggiù!
-Sono loro! Hanno rubato il libro!
Rimaniamo completamente immobili a fissarli come dei pesci rossi.
-Che m**da.
 
 
 
ANGOLO AUTRICI
Hola gente! Finalmente siamo riuscite a terminare questo capitolo, l’avevamo iniziato da un po’, ma è stato pressoché impossibile continuarlo! :O
Ora… vi lasciamo con il TO BE CONTINUED in vietnamita proposto da ines11!
 
 
 
Để được tiếp tục
(Ok, questa roba è strana.) (No, è carino :3 (?) ) (Sì, carino, ma strano.) (Io vorrei sapere come accidenti si pronuncia.) (A questo ci ha pensato il simpatico tipo di Google Traduttore. =) )




 

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Capitolo 19
*** Sacrificio ***


Devo aver fatto qualcosa di molto, molto grave nella mia vita precedente.
Ora siamo da un po’ in… no, non ve lo dico. Se avete letto i romanzi della Troisi, ve lo potete immaginare da soli dove siamo.

-Certo che è estremamente facile finire in prigione qui.
Ecce veritas.
-Oh, beh, vedi, dipende. C’è gente che ha un talento naturale per il mettersi nei guai.
… E se avete letto questa storia, indovinerete che Mikhael gli ha dato un ceffone.
-Tutti hanno dei talenti, anche se la maggior parte di quelli migliori non li mostrano…
Dico distrattamente, continuando a sbirciare il libro che sta leggendo il Tiranno.

Sbuffo.
-Io quel brutto bagarospo del piffero che mi ha rifilato uno stramaledettissimo libro proibito lo scuoio vivo. Anzi, prima gli strappo i bulbi oculari, poi gli taglio la lingua…
Mi fermo, Laio mi sta guardando tutto tremante.

Io la fulmino con lo sguardo.
Sa, ora vi dico come stanno le cose. Siamo stipati tutti e dieci in una cella di cinque metri quadrati, Aster sta leggendo il libro che gli ho dato, Mans lo sta stressando perché legge troppo lentamente e lei vuole andare avanti, Nihal e Zelda litigano come sempre, Ganondorf frigna, Sennar fa strane fantasticherie sulla sua fidanzata, Link lo guarda male, Helen cammina avanti e indietro (Nello spazietto di un metro libero) ed io faccio finta di dormire.
-Ehi, questo è il MIO spazio di cella!
-Ma cosa stai dicendo?! Non vedi che hai oltrepassato la linea?!
-Morirò qui… Sniff sniff… Sono troppo giovane… Ho pauraaa! Waaaah!
-*censurato*
-SENNAR!
Batto un piede a terra.
-E piantatela, cavolo! Ora dobbiamo riflettere con calma sulla nostra situazione.
E fu l’apocalisse.

-È stata tutta colpa sua!
-Io?!?! Ma se non ho fatto niente!
-È stata colpa della bionda, è tutta colpa sua!
-Stupido depravato! Cosa vai a dire?!
-Infatti, tu non ne sai niente!
-Insomma, lasciami finire di leggere!
-Sei troppo lento! Voglio arrivare almeno fino a metà prima che vengano a prenderci!
-State calmi… Per favore…
-MORIREMO TUTTI!!!
Ganondorf grida come un ossesso strappandosi i capelli, disperato.
Tonf tonf.
Mi fermo nel mezzo di un gesto e mi volto alla porta. Gli altri fanno come me. Non vola una mosca. Finché non interviene Aster.
-Sì?
Mi volto lentamente verso di lui con sguardo assassino, ma non ho tempo di minacciarlo che sentiamo la porta aprirsi e sbattere contro al muro.
O meglio, contro qualcuno. Sennar lancia un grido non esattamente virile.

-Ahi.
Commenta lo spadaccino.
Davanti a noi ci sono due guardie. Niente di più normale in una prigione, ma c’è qualcosa che non mi convince. Hanno uno sguardo strano; evitano i nostri; e uno dei due ha una catena con due cerchi di ferro. Uno dei due indica Mikhael.
-Eri tu quella che aveva il libro proibito?
Mikhael sta per rispondere, ma io sono più rapida.
-Ero io.
Quello mi fa segno con la mano di venire avanti.

-No!
Mi volto, do un’occhiata a Link e faccio l’occhiolino a Laio.
Link mi prende e mi volta da un lato, tappandomi la bocca, mentre io mi dimeno.
Passo in rassegna gli occhi di tutti e nessuno si muove più. Poi mi rivolgo alla guardia e gli tendo i polsi.
Mi alzo in piedi sconvolta.
-Hel!
Ma quelli l’hanno già portata via e serrato la porta.

Quando riesco a liberarmi e voltarmi, Helen non c’è più.
 
La prima guardia tiene il capo di una catena connessa alle manette e io la seguo senza fare resistenza. È la prima volta che mi trovo incatenata, può sembrare ovvio ma non lo è.
Attraversiamo buona parte delle prigioni, ma non vedo nessun detenuto perché le porte sono tutte chiuse e ci sono pochissime aperture. Da quanta strada facciamo, sembra che ci sia più gente nelle segrete che in tutta Makrat. Scendiamo di livello sempre più, arriviamo alla fine a una porta di legno. La seconda guardia la apre.
Mi colpisce una freccia di ghiaccio.  Oh no, oh no, no… Per qualche motivo mi viene in mente un quadro di San Lorenzo che c’è in una chiesa che conosco. Non voglio finire così, oh no. Non riesco a distinguere forme esatte, ma vedo lame e oggetti di ferro di forme che non ho mai visto luccicare alla luce di una lampada e di un braciere tra le cui fiamme sono immerse tre aste di ferro. Dietro, nelle ombre, macchine enormi e più strane di intravedono a malapena.
C’è un uomo davanti a me. Anche lui mi fa cenno di avvicinarmi, senza parlare. Vengo avanti, la guardia gli consegna le catene e lui me le toglie. Avrei preferito tenermele.
Percepisco un altro brivido quando sento la porta chiudersi. L’uomo mi sorride; ma io vedo più che altro un ringhio. Mi sforzo di sollevare le labbra, ma non riesco a piegare le dita dal tremore.

-Bene, io ti farò qualche domanda. Hai intenzione di parlare?
In quel momento piego la testa da un lato e un vero sorriso mi illumina la faccia.
-Oh, sì! Mi ci vorrà un po’ però!

 
 
Sono seduta con lo sguardo perso nel vuoto a tormentarmi i piedi.
Hanno preso Helen. L’hanno portata via.
Inizio a tremare, poi mi alzo in piedi e vado dalla porta di metallo. Mi volto verso il nano dai ciuffi blu.
-Aster!
Lo chiamo con un tono che oscilla tra l’arrabbiato e il disperato.
-C’è qualcosa di utile in quel libro? Qualcosa in grado di… distruggere?!
Torno a guardare la porta, picchiettandola nervosamente. Lui alza distrattamente lo sguardo.

-Questo è un libro di esperimenti.
Faccio un verso esasperato.
-Dovevo regalarti un libro più utile.
Grugnisco, standomene accanto alla porta alla continua ricerca di un modo per uscire.

-Non conosci nemmeno qualcosa tu? Nessuno sa niente?
Sbuffo.
-Sennar, fa’ qualcosa.

-Non eri tu quella dalle brillanti idee?
Dice sarcastico, ma si vede che è abbattuto quanto noi.
-Che ne so. Tira fuori qualche magia.

-Me l’hanno tolta…
Sospiro.
-Ho già detto che troverò quel bastardo e lo torturerò? Beh, lo ripeto. Lo troverò, e lo torturerò.
Ma mentre dico questo sento una morsa al petto al pensiero di Helen. Link pare accorgersene, perché fa per venire ad abbracciarmi, ma io lo respingo. Allora lui se ne torna dov’era prima, desolato.

-Problemi con la ragazza, eh?
Link si limita ad annuire.
Continuo a picchiettare la porta.

Metto a soqquadro la testa, cercando disperatamente un modo per uscire da questa situazione, ma non trovo niente. Sennar ed Aster non hanno più magia, Ganondorf è un essere inutile, Link, io e Mansy non possiamo far nulla, Nihal continua a litigare con Zelda che non fa altro che lamentarsi… Ma certo. Zelda!
Mi volto di scatto in direzione delle due cretine.
-Zelda!
Esclamo, chiamandola.

-Cosa c’è?!
Risponde scocciata, bloccandosi nel bel mezzo dell’ennesimo litigio con la mezzelfo.
-Tu sai usare un minimo la magia, no?

-Anch’io! 
La zittiamo con noncuranza.
-Sì, e quindi?
La guardo.
-E quindi potresti liberarci!

-Ehi, anch’io!
Zelda si mette a ribattere, e nasce un nuovo litigio sul chi ci salverà.
Scuoto il capo. Non posso credere che ci salveranno queste due cretine. Poi, le zittisco.
-Poche ciance, più fatti. Volete vedere chi ci salverà? Allora mettetevi al lavoro.
Sentenzio. Al che, la guerriera e la principessa si mettono all’opera. Nessuno si aspettava che quelle due potessero utilizzare la magia, per cui, nessuno si era preso la briga di togliergliela.
E poi, quella di Zelda non funziona esattamente come quella presente nel Mondo Emerso, e tra l’altro non serve a nulla: puoi evocare un esercito di morti con uno schiocco di dita e non riesci a curare una schiena rotta
(una spina dorsale fratturata, bitte)?!
Le osservo a braccia incrociate, accanto al Tiranno che continua a leggere tranquillo. Ogni tanto gli lancio qualche occhiata non molto amichevole, quasi infastidita dalla sua tranquillità.
Laio ha un’aria persa, i suoi occhi sono puntati sulla porta, ma probabilmente ha la testa altrove. Sennar e Link, invece, ripercorrono con lo sguardo le mura della cella.
Finalmente Zelda e Nihal (o forse solo Zelda o solo Nihal) riescono ad aprire la porta.
Due forze magiche unite per far saltare una serratura.

La porta si apre davanti a noi con un cigolio, come ad invitarci a uscire. E noi non ce lo facciamo ripetere due volte.
Mi incammino con il mio solito passo svelto, seguita da Link e Sennar, mentre Mans trascina Aster tirandolo per un braccio. Nihal e Zelda ci seguono litigando sul chi è riuscita veramente a salvarci, ma noi le ignoriamo bellamente. Eroine o no, rimangono sempre delle cretine.

Ci avviamo per i corridoi della prigione alla ricerca di… qualcosa che possa condurci da Helen. Ci avviciniamo alla prima guardia che troviamo, lo assaltiamo a mo’ di bambini assatanati e Link gli ruba la spada, per poi puntargli la lama alla gola.
Miky gli si avvicina.

-Dov’è Helen?
Gli chiede con fare minaccioso, e lui risponde con uno sguardo perplesso.
-La ladra di libri che hanno portato all’interrogatorio?
Trasaliamo. Link lascia andare malamente l’uomo e ci dirigiamo in fretta nei sotterranei, mettendo KO le guardie che ci intralciano. Arrivati nella parte più profonda della prigione, ci dividiamo alla ricerca della sala dell’interrogatorio.
Vago a lungo prima di ritrovarmi davanti a una porta di legno rinforzata col ferro. Ha un’aria diversa dalle altre e, a giudicare dall’aura che emana, è quella che cerco.
Senza troppi indugi, mi precipito ad aprirla. Non importa cosa potrei trovarmi davanti, sono pronta a tutto. Nella mia mente ho già un piano: prenderò il primo strumento di tortura che mi capiterà a tiro e colpirò il boia in testa, poi, libererò Helen.
Quando apro la porta, la scena che mi si appresta davanti è leggermente diversa da ciò che mi aspettavo.
Il boia sta in piedi, ridendo. E qui, nulla di strano, se si tratta di una persona estremamente sadica (Come noi.). Helen, invece, è seduta su una sedia di ferro con delle cinghie sui braccioli. Ma non è legata. Se ne sta tranquillamente stravaccata sopra, con una gamba accavallata; gesticola e parla.

-… E quando si è girata…
Faccio un gesto come ad abracciare un grande spazio.
-… C’era TUTTA Zalenia che la guardava!

Rimango immobile, sull’uscio. Non so dirvi con esattezza quale possa essere la mia attuale espressione, ma dubito sia amichevole.
Mi giro. Il mio volto è prima ridente, poi perplesso, poi confuso, poi sbigottito. È Mikhael. Perché ha quello sguardo?
-Tu… ? Che cosa… ?

Deglutisco, e tiro fuori un sorriso estremamente forzato e falso.
-Noi… Ti abbiamo cercata ovunque, preoccupati, convinti che ti stessero sottoponendo ad ogni genere di tormenti… E tu, sei qui, tranquilla, a spettegolare col boia.
Termino secca.

Il boia la guarda perplesso. Nel mentre sento un rumore di piedi in corsa e in men che non si dica il resto dell’allegra combriccola è arrivato davanti alla porta. Tutti hanno la stessa espressione di Mikhael, solo un po’ meno ostile.
-Bene, questo è Greg.
Dico, e lui fa un breve inchino davanti agli altri, lusingato.
-E, Greg, questi sono…
Ed inizio a elencare tutti i miei compagni.

-Helen. Io ti torturo.
Asserisco sorridendo.

La guardo perplessa.
-Be’? Che ho fatto?

Assumo una finta aria pensierosa.
-Mmmh… Non so… Forse… Ti sei messa a spettegolare con il boia?!

-Ma è un interrogatorio, cos’altro volevi che facessi?! Questo- e indico Greg- mi ha chiesto di spiegare tutte le circostanze del nostro arresto e di come tu fossi venuta in possesso del libro. E gli stavo appunto raccontando tutto.
-Ah, spero non anche del threesome incestuoso.
Prendo un coltello da un tavolo lì a fianco e lo minaccio, lui si defila ed io poso di nuovo il coltello fra gli altri strumenti. Greg è contrariato, perché in teoria i prigionieri non potrebbero toccare quella roba, ma non dice nulla. Intanto, Mikhael e Link vanno a picchiare Sennar.
Laio mi si precipita tra le braccia; io lo prendo, lo faccio girare e lo copro di baci.

Resto a fissare il tutto senza dir nulla, finché Hel non si accorge della mia espressione indecifrabile.
-Mans, che c’è?
Faccio per ribattere, ma una voce proveniente dal corridoio mi precede.
-Lasciate andare i prigionieri, abbiamo trovato il vero colpevole.
Ci voltiamo, finalmente possiamo essere sollevati.
Greg mi porge una mano.
-Arrivederci!
Mi dice con un sorriso. Gli porgo la mano a mia volta.
-Arrivederci!

-Ma anche no…
Evito nuovamente di proferir parola e ci incamminiamo verso l’uscita, guidati dall’uomo che era venuto a comunicarci dell’arresto del colpevole. Durante il percorso passiamo accanto alle guardie che trasportano il ladro, e Miky ne approfitta per dargli un cazzotto in testa. Helen la trascina via, e finalmente usciamo sotto il sole di Makrat.
-Cavolo, ci sono quaranta gradi!!
 
 


 
E dopo mesi e mesi, siamo riuscite ad aggiornare, acclamateci!
Come avrete notato, questo è il capitolo meno demenziale di tutti…  dal prossimo vedremo di recuperare, per ora vi lasciamo con il TO BE CONTINUED in tedesco (deciso da Helen)
(Ja!)
 

ES GEHT WEITER

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Capitolo 20
*** Sennar passione: parrucchiera! ***


Fu in una normalissima giornata di maggio, un normale, nuvoloso pomeriggio di fine primavera che due ragazze, dopo aver finito le loro attività da asociali, si dissero:
-Ehi, perché non terminare il capitolo 20 di TIA?
E fu così che, quel giorno, nel regno di EFP, più precisamente in un fandom nascosto nei meandri della sezione Libri, la demenzialità tornò a dilagare.
Ebbene sì, gente, il nuovo capitolo di Tutti Insieme Appassionatamente è proprio qui.
Sotto i vostri occhi.

 
 
 
Helen saltella in giro, piroettando, con un sorriso ebete, esclamando:
-E’ tutto così bello e luminoso!
Francamente, non credevo che l’avrei mai vista in questo stato, sembra quasi sia sotto l’effetto del sonnifero. E invece è solo su di giri perché siamo liberi, si è persino dimenticata del caldo.
Mans invece è stordita in modo leggermente diverso: cammina guardandosi attorno con occhi vacui, la testa altrove, quasi fosse uno zombie. Sembrano tutti instupiditi; Aster non so come faccia a camminare leggendo il libro che gli ho regalato (Alla fine abbiamo rubato veramente un libro… Ops.), le due sceme stanno ancora litigando sul chi ci abbia salvati, Sennar bada a Laio (Chi l’avrebbe mai detto?), Link è depresso, non gli ho più parlato… Infine, Ganondorf non fa niente… Ma proprio niente.

A un certo punto, Hel arriva davanti a me con gli occhi spiritati, posando pesantemente le mani sulle mie spalle e rivolgendomi un sorriso a trentadue denti terribilmente inquietante. Poi, la testa le crolla in avanti e si addormenta, iniziando da subito a russare sonoramente.
-E-ehi! Qualcuno mi aiuta?!
Borbotto cercando di sorreggerla. Link fa per avvicinarsi, ma Ganondorf lo precede, riscuotendosi dal suo intontimento, pigliandola in braccio senza proferir parola. Lo guardo mugugnando un “grazie”, poi guardo il cielo. È bello essere liberi, a scorrazzare per la città dopo l’ennesimo rischio di finire al patibolo.
-Penso non sia riuscita a reggere a tutte queste emozioni così intense.

Dico divertita. Laio guarda Helen leggermente perplesso.
Sposto lo sguardo su ciò che sta accadendo a pochi passi da me. Faccio per dire qualcosa, ma realizzando che l’imprevisto è stato risolto -se così si può dire- torno a guardare davanti a me.
Come andava dicendo Helen fino a poco fa, tutto nella città è luminoso. Le case, le strade, i tetti delle case, le persone, sembrano le cose stesse ad emanare luce più che a essere illuminate.
Faccio scorrere lo sguardo, cercando di rassegnarmi all’idea di altre ore di sole senza riparo, quando lo vedo. Oltre il limitare della città, dove finiscono i sentieri di terra battuta, un bosco si espande fin oltre i miei limiti visivi (che in questo momento sono molto ridotti, ma dettagli). Gli alberi, troppo fitti per permettere ai raggi del sole di raggiungere il terreno, creano un’ombra che in quell’istante mi pare più luminosa di qualsiasi centimetro quadrato a cui siamo esposti.
Resto immobile ad esaminare il tutto una seconda volta per assicurarmi che non sia un miraggio, poi alzo il braccio puntando l’indice in direzione della vegetazione
.
-Mh?
La guardo perplessa. Lei mugugna qualcosa di incomprensibile abbassando il braccio, poi inizia a correre (o meglio, incespicare) verso la foresta.
-Mans!
La seguo camminando velocemente.
-Razza di melanzana, che fai?!
Pare che la visione della foresta le abbia dato alla testa (Ho fatto rima! Ok, la smetto), non mi sente neanche mentre si avvia.
-Ohi, aspetta!

Non appena raggiungo i primi metri di ombra mi lascio cadere a terra in avanti, con una guancia appiccicata al fogliame caduto e le braccia aperte. Le mie labbra si increspano in un sorriso per il sollievo.
-Freeescooo…
Mi fermo a guardarla, con le mani abbandonate lungo i fianchi, e sospiro. Intanto arrivano anche gli altri.
-Ah, che bel posticino per accamparci.
Esclama sdraiandosi accanto a Mansy, con le mani sotto la nuca.
-Voi fatevi un giro, io e la mia moretta ce la spassiamo qui.
Sentenzia malizioso.
Socchiudo un occhio, guardandolo.
-Io avrei intenzione di restarmene qui immobile per un po’.

-Ah, non c’è problema, faccio tutto io.
Risponde lui con nonchalance.
Apro anche l’altro occhio.
-Ho capito, cambio di programma.
Ribatto, mettendomi seduta. Mi rivolgo alla mia amica.
-Miky, ricordi le lezioni sulla preistoria delle elementari?

La osservo, pensierosa.
-Ssssì?

-Ebbene, ricorderai anche come si accendeva un fuoco!
-Ceeeerto.
Voglio capire dove voglia arrivare.

Batto le mani una volta.
-Facciamo colazione.

Mi si illuminano gli occhi.
-Ottima idea! Sto morendo di fame!

-Ma non abbiamo cibo…
Replica piano Laio con la sua vocina.
-Ci vuole un po’ di carne!
Esclamo sognante, con la mente ormai persa nel cibo.

-Qualsiasi cosa ci voglia ci serve legna per accendere il fuoco.
Concludo alzandomi in piedi.

-E carne!
-Sì, sì. Forza, in marcia.
Mi volto verso Link e Sennar.
-Voi potreste cercare qualcosa da mangiare!
In quel momento ci raggiunge Ganondorf, con Helen ancora in spalla, e la mette a terra.
Non ha ancora smesso di russare, ma intanto ha un’espressione beata in volto.

Guardo la nostra amica addormentata. Sembra quasi inoffensiva a vederla in quello stato.
-Ora la situazione degenererà senza Hel a badarci…
Commento tra il divertito e il preoccupato.

Vado ad appoggiarla contro ad un albero.
-Già.
Ci scambiamo un’occhiata d’intesa
.
Faccio un sorrisetto, poi ci incamminiamo.
La luce che filtra dal fogliame è delicata rispetto a quella che ci colpiva in città, e una debole brezza ci rinfresca. Devo dire che ci voleva proprio una bella passeggiata in un’ombreggiata foresta, senza pericolo che qualcuno ci metta in prigione.

Allargo le braccia e inspiro.
-Aaah, se restavo ancora un po’ al sole evaporavo!

Mi stiracchio.
-A chi lo dici!

Abbasso lo sguardo in cerca di legna.
-Dici che quegli altri due potrebbero combinare casini?

-… Nah!
Raccolgo qualche ramo.
-Spero trovino qualcosa…

 
Cammino con il mago alla ricerca di qualche animale da cacciare. Lui continua a blaterare cose a cui non do nemmeno retta, impegnandomi nella ricerca. Noto uno scoiattolo ed estraggo l’arco, ma il rosso mi interrompe.
-Sssh. Fermo.
Sfoggia un sorrisetto malizioso. Rispondo con uno sguardo seccato.
-Che cosa…?
Lui indica qualcosa oltre i cespugli.

-Momento tra ragazze…! Potrebbero stare per scambiarsi segreti… intimi.
Evidenzia l’ultima parola accentuando il suo sorriso. Lo scosto di lato senza troppa gentilezza.
-Lasciamole sole allor…

-Beh, Miky, non sapevo che ti piacessero i biondi!
Mi blocco.
-Infatti non mi piacciono.
Mi volto lentamente verso le due, attonito. Sento Sennar che mi dà una pacca sulla spalla.
-Ma… Link è biondo…!
-Lo so.
Le guardo, sgranando gli occhi più per il tono usato da Miky che la frase. Sennar cerca di protendersi il più possibile attraverso il fogliame, e io gli metto una mano sulla spalla per fermarlo in modo che non rischi di fare rumore.
-Sono la peggior specie di ragazzi.
Quando finisce la frase riprende a camminare, seguita da Mansy, e senza riuscire a reagire resto a guardarle allontanarsi.
-Che delusione…
Sento il mago allontanarsi dal cespuglio, i cui rami, a loro volta, tornano alla loro posizione iniziale dondolando. Continuo a restare fermo, mentre nella mia mente le parole di Miky diventano sempre più dolorose.
-Che discorsi banali, non me lo sarei aspettato da delle ragazze fantasiose come loro. Ma hai visto che espressione ha fatto la moretta alla fine? Mi piacerebbe rivederla quando…
Abbasso lo sguardo, cercando di riflettere. Se a Mikhael non piacciono i biondi, questo vuol dire che…
-Ehi, biondo, c’è qualche problema?
Sento la sua mano sulla mia spalla, e mi volto.
-Sembri turbato, le parole della bionda ti hanno forse sconvolto?
-Non sono affari che ti riguardano.
Mi giro nuovamente dall’altra parte, per riprendere a camminare.

-Non devi badare alle parole delle donne!
Ricomincia a parlare, sebbene io stia continuando ad ignorarlo.
-La maggior parte delle cose che dicono non lo pensano veramente, tranne quando si tratta di cose che davvero credono.
Inarco un sopracciglio all’ultima sua affermazione.
-Quindi non darci troppo peso. L’unica cosa che puoi fare è rifletterci su e cercare un modo di accontentarla!
Finisce di parlare dandosi un tono solenne. Resto in silenzio, continuando a camminare lentamente e lasciandolo alle sue improbabili lezioni di vita, quando un’idea mi balena in testa, come un raggio di luce attraverso le crepe di un alto muro. Mi rivolgo subito a lui, prima che cambi idea, interrompendolo mentre elenca altri metodi per risolvere questioni di coppia.
-Mago, devi cambiare il colore dei miei capelli.

 
Raggiungo la mia amica aumentando il passo, stando attenta a non pestare insetti e bestioline varie che brulicano nel terreno.
-Aspetta, ma questo vuol dire che Link non… ti piace?

Raccolgo un rametto da terra, rigirandolo tra le dita per poi metterlo fra gli altri.
-Certo che no, Link è un’eccezione. D’altronde, l’amore non si comanda.
Rispondo tranquilla.

Piego leggermente la testa da un lato.
-Capisco…

Sorrido.
-E poi, non ha per niente il carattere da biondo. O almeno, non con me.

Saltello tra le radici di un albero e vado a raccogliere altri rami.
-Si vede che la biondaggine non dà alla testa a tutti!

Ridacchio.
-Già, prendi Sennar, è rosso ma è un idiota lo stesso!

 
-Ah, sei fortunato ad avere me ad aiutarti, biondo. Non potevi finire in mani migliori!
Afferma il mago, facendomi sedere su un masso davanti a lui e appoggiando il mio cappello su un’altra pietra lì accanto.
-Allora, come li vuoi? Rossi, come i miei?
Percepisco il movimento circolare che fa con la testa, passandosi la mano tra i capelli con fare teatrale.
-No. Fammeli neri.

-Come siamo cupi, spadaccino… beh, in fondo non è un’idea strampalata. Alle donzelle piacciono gli uomini misteriosi!
Detto questo solleva le mani sopra la mia testa, e dopo pochi secondi inizia a pronunciare parole in una lingua a me sconosciuta. Sollevando appena lo sguardo riesco a scorgere una fievole luce e qualche ciocca dei miei capelli che si agita al vento. Torno a guardare davanti a me, sperando che lui sia veramente un grande mago come le altre affermano.
Passa all’incirca un minuto prima che lui termini il tutto, e quando si allontana da me gli sento battere un paio di volte le mani.

-Fantastico! È meglio di quanto mi aspettassi, un vero capolavoro! Aspetta solo che la bionda ti veda!
Esclama entusiasta, mentre io cerco di sbirciare qualcuno dei miei ciuffi.
-Aspetta, vieni.
Il rosso mi appoggia le mani sulle spalle e mi accompagna ad un piccolo specchio d’acqua seminascosto dalla vegetazione –non so come e quando l’abbia trovato-, in modo che io possa vedere la mia immagine. I miei occhi strabuzzano di fronte alla vista dei miei capelli che, da biondi e lucenti, sono diventati neri come la pece, senza lasciare una minima traccia del colore precedente. Di fianco a me vedo anche il sorriso a dir poco euforico di Sennar, e mi chiedo come possa un uomo assumere un’espressione tanto idiota.
Sfioro appena una ciocca di quelli che stento a credere siano i miei capelli, quasi temendo che l’incantesimo possa svanire con il mio tocco.

-Sei stupito, non è vero? Dimmi, sono o non sono un uomo pieno di talenti?
Volta la testa da un lato con fare altezzoso, e io gli rivolgo uno sguardo seccato.
-Riconosco la tua bravura e ti ringrazio, mago, ma smettila di pavoneggiarti.
Lui mi risponde con un sorriso carico di spavalderia.

-Orsù, non c’è bisogno di fare l’invidioso, questa è solo una delle mie tante capacità. La mia vera predisposizione è un’altra, ma non sei tu la persona che avrà l’onore di assisterne!
Sospiro esasperato e vado a recuperare il mio cappello, passandogli una mano sopra per ripulirlo.
-Pensi che Mikhael e Mansy siano già tornate?

-Beh, se quello che vuoi trovare è ciò che ti suscita bene, allora quello che devi seguire è il tuo…
-Non ricominciare con le tue rime, razza di depravato!
Lo zittisco disgustato, incamminandomi e sperando di ritrovare gli altri al più presto, ormai esasperato dalla compagnia di quell’idiota.

-Oh, insomma, biondo-non-più-biondo, potresti anche smettere di essere così noioso ogni tanto…
-Non sono io ad essere noioso, sei tu ad essere incapace di essere serio.
Concludo seccamente, mentre lui mi segue borbottando scocciato.
Ah, non vedo l’ora di liberarmi di quell’uomo una volta per tutte.

 
Posiamo i rami raccolti a terra, raggruppandoli in una catasta. Sfrego le mani per liberarmi della polvere.
-Ah, bene, ora non ci resta che aspettare gli altri due con la carne fresca, così il mago accende il fuoco.
Mi sorge un sorrisetto sulle labbra al pensiero della succulenta carne di cacciagione, la mia preferita.

Mi guardo attorno.
-Cosa potrebbero aver mai trovato qui? Scoiattoli?

-Poverini…
Commenta Laio, che se ne sta appoggiato ad un albero con la testa di Helen adagiata sulle gambe. Cammino attorno ai rami, passando davanti al Tiranno che legge, usando Ganondorf come scranno.
-Wah, anche la carne di cervo è buona…
Mormoro con occhi sognanti.

-Ci saranno cervi qui?
-Nutriti di me, mia dolce moretta!
Sento cantilenare la voce di Sennar.
Alzo lo sguardo verso di lui.
-Attento a quello che dici, Sennar, potremmo cucinarti sul ser…
Mi blocco non appena intravedo la figura di Link sbucare fuori dal fogliame. Senza volerlo lo squadro dalla testa ai piedi –più che altro, la testa.
È un po’ diverso da come lo ricordavo.

Sorrido divertita, ma il sorriso svanisce quando vedo Link, sostituito da un’espressione di confusione e sconvolgimento. I suoi capelli… Quella morbida matassa dorata ora è… nera?
-Link! Ma cosa… Che hai fatto?!
Lui mi guarda. Anche il suo sguardo sembrava più scuro del solito, ma quando lo incrocia col mio i suoi occhi brillano e mi fa un sorriso.

-Ti piacciono?
Domanda. Scorgo un che di speranzoso nel suo tono di voce. Io lo fisso, ancora attonita.
-Io… Ehm…

-Sono stato bravo, eh?
Ammicca il mago. Lo guardo malissimo.
-Che cosa gli hai fatto?! Brutto cretino!
Nel giro di un secondo gli sono saltata addosso e lo sto scrollando come un panno, insultandolo in tutti i modi possibili.

Mi avvicino in modo cauto ai tre, quasi senza far rumore.
-Ehm… ragazzi…?
Li guardo, ma loro non sembrano notarmi. Faccio spallucce e mi allontano.

-Miky, lascialo…
Tengo il rosso per il bavero, cominciando a picchiarlo e percuoterlo.
-Non ti posso lasciare solo con il mio fidanzato che ne combini una delle tue!

-E-ehi, calma… !
Mi inginocchio ai bordi della catasta, prendendo due rametti. Li osservo, poi ne appoggio uno a terra e inizio a strofinarci l’altro sopra.
-Che cosa stai facendo?
-Accendo il fuoco.
Rispondo alla vocetta del Tiranno, senza voltarmi.

-Calma?! Ma l’hai visto?!
Ribatto infuriata.

-E non è bellissimo?
Resto per un attimo a scrutarlo, con la testa penzolante da un lato, quasi a voler decifrare le sue parole. Poi mi accanisco su di lui ancora di più.
-Stai lontano dal mio ragazzo! Maniaco!

-Guarda che non si fa così.
Vedo con la coda dell’occhio il ragazzino, che si mette di fianco a me.
-In questo modo non riuscirai nemmeno a fare una scintilla.
-Nanetto, se non mi dai tempo è normale che non succeda nulla…
-Basta guardare il modo in cui stai usando quei rami per dirlo. Faccio io.
Gli lancio un’occhiataccia.
-Piccola bestiaccia diffidente, ho iniziato io, torna a leggere!
Lui non mi ascolta e mi strappa i rametti dalle mani.

-Ma cosa vai a pensare?! Intendevo che è il mio capolavoro da parrucchiere!
-NON MI INTERESSA! DEVI MORIRE!
-Ragazzi, ora basta…
Link tenta di dividerci, invano, perché è assai difficile bloccarci, vista la foga con cui lo meno e la disperazione che ci mette lui nel difendersi.
-Ehi…!
Aster scruta i due pezzi di legno con aria critica, per poi buttarseli alle spalle. Sento Ganondorf gemere di dolore.
-Come vorresti accendere il fuoco, con l’aria?!

-In un certo senso.
Detto questo, solleva le mani sopra al resto dei rami.
Batto i pugni e lo prendo a calci, ormai più che certa che abbia fatto il lavaggio del cervello al mio amore.
-Mikhael…
-Perché non ascolti il tuo ragazzo, bionda?!
Esclama esasperato il mago. Mi volto verso Link, tenendo ancora per il bavero l’altro. Lui mi guarda, quasi afflitto.
-No!
Intuisco che ha intenzione di usare un incantesimo, e appena inizia a pronunciare la formula gli salto addosso gettandolo a terra, per impedirgli di terminarla. Nell’azione, la sua voce si incrina per la sorpresa.

-Io…
Lo invito a procedere, disperata quanto il mago.
-Ho chiesto io a lui di…
Ma, nel momento in cui sta per dare un senso alla frase, un’enorme fiammata si eleva dalla catasta alle nostre spalle, scaldandoci le schiene. Sentiamo le urla provenire da dietro di noi, sovrastate da quella più acuta di Laio.
-Ma che cos…
Mi volto, scocciata, trovandomi davanti Mansy e Aster con i volti neri dalla fuliggine, neri come i capelli di Link.

-STUPIDO MOCCIOSO!
Sbraito, brandendo un ramo che si è miracolosamente salvato dalla vampata.

-Che intenzioni hai, mora…?!
Fa lui, ancora a terra, scostandosi appena prima che cali il bastone su di lui con forza.
-Ehi! Cos’è questa discriminazione verso i maghi?!
Gli caccio uno scappellotto in testa, mettendolo finalmente a tacere. Non mi stupisce più di tanto quello che hanno combinato quei due, sono ancora scandalizzata per lo strano comportamento di Link. Resto immobile a guardare Mans inseguire il Tiranno che scappa, in piedi con Sennar a terra tramortito.
-CI FACCIO UNO SPIEDINO CON TE, PIGMEO!
Io e Link stiamo a guardarli, con un Laio sconvolto e un Ganondorf attonito di sfondo, mentre le due sceme litigano come se non si fossero rese conto di nulla, anche mentre Aster sfreccia in mezzo a loro per sfuggire alle botte della mia amica.
Sospiro, voltandomi verso quello che non riconosco quasi più come il mio ragazzo.
-Link… Vuoi spiegarmi cos’è successo?
Domando, stanca. Lui mi guarda con aria arresa.

-Ho chiesto al mago di cambiare il colore dei miei capelli…
Risponde, vagando a terra con lo sguardo.
-Perché?!
Chiedo, sconvolta.

-Perché… Non mi hai più parlato, eri arrabbiata con me… E… poi… Mentre camminavamo in cerca di prede io e Sennar vi abbiamo sentite parlare…
Mi irrigidisco, cominciando a comprendere.
-E… Tu dicevi che non ti piacevano i biondi… Così… Ho pensato che cambiando colore ai capelli avrei potuto piacerti…
Torna a guardarmi, con gli occhi di un cucciolo sperduto, davanti ai quali mi sciolgo.
-Link… Non avrei mai pensato di dirlo a te, ma… SEI UN IDIOTA!
Lo piglio e lo stritolo.
-Idiota, non dovevi, mi piaci così come sei!
Lo sgrido, abbracciandolo. Lui si affloscia tra le mie braccia.

-Davvero… ?
-Ma certo, biondo!
Gli scompiglio i capelli. A quel punto allora Link mi sorride, sollevato. Cavolo, ha un sorriso così bello…
-Vedi di tornare come prima, chiaro?
Lo minaccio. Lui annuisce, mezzo intontito.
-Bene.

-Gente, la colazione è pronta.
Resto in piedi in mezzo alla radura, con un incontrollato sorriso soddisfatto a trentasei denti, tenendo trionfante il ramo mentre il Tiranno, legato come un salame ad esso, protesta e si dimena.

Ci voltiamo a guardare la nostra amica dal sorriso psicopatico in volto.
-Con che cosa l’hai legato… ?

-E ti preoccupi di questo?!
Assottiglio lo sguardo, spostandolo verso Miky.
-Con la cintura.
Sollevo un angolo della bocca ghignando.

-… Però, bel lavoro.
-Volete finirla e liberarmi?!
Link lo guarda con pena negli occhi.
-Taci, mezzo mezzelfo. Ora vedrai da vicino come si accende un fuoco.
Storco il naso.
-Ma è un ossicino, c’è poca carne da mettere sotto i denti…
Laio sta cominciando a tremare, guardandoci terrorizzato.

Mi porto una mano libera su un fianco, piegando leggermente la testa da un lato.
-Sarà come mangiare una costina.
Detto ciò, lancio un’ultima occhiata di traverso al volto preoccupato del Tiranno e inizio a trascinarlo verso la catasta.

-E Ganondorf? Lui è più massiccio, cuciniamo anche lui!
A quel punto l’omaccione pare svegliarsi.

-C-cosa?!
Laio ha definitivamente nascosto la testa su Helen.
-Ehm…
Link rimane interdetto, non sapendo cosa dire o fare, mentre Mans mette tranquilla Aster a cuocere.
-Fate qualcosa!
-Su su, stai tranquillo, non abbiamo neanche ancora acceso il fuoco.
Dico sorridendo.

Finisco di issare il ramo sugli altri due posizionati verticalmente, poi mi chino a prendere, un’altra volta, due rametti più piccoli. Alzo lo sguardo.
-Resta fermo, e ti lascerò qualche minuto di vita in più. Intesi?
Tratto, allegra. Lui mi guarda per qualche secondo, per poi iniziare a fare l’opposto di ciò che gli ho proposto.
-Come non detto…
E inizio a strofinare i legnetti.

-Tu sei pazza!
-Perché, tu no?
A questo quesito il Tiranno non osa rispondere, dimenandosi come un disperato di fronte ai nostri sguardi: quello folle e assassino di Mans, il mio calmo, quello in pena di Link e quello in panico di Ganondorf, preoccupato di fare la sua stessa fine.
-Non preoccuparti, se vuoi ti mettiamo a cuocere accanto a lui.
Lo rassicuro. Lui sgrana gli occhi, scoppiando a piangere.
Dopo un po’ il mio sguardo cade su Helen, che noto starsi svegliando. La vedo cominciare a guardare ciò che le sta attorno: dapprima Ganondorf piangente, poi Sennar tramortito a terra, infine Laio, abbracciandolo e coccolandolo. La sento mormorargli dolcemente di stare tranquillo, che va tutto bene. Ridacchio. Questo lo dice lei. Dopodiché, passa a guardare Mans e il Tiranno, l’una intenta a cercare di accendere un fuoco e l’altro a dimenarsi chiedendo aiuto. Sposta ancora gli occhi su Link, in piedi accanto a me, i cui capelli sono dello stesso colore delle facce degli altri due. Il suo sguardo oscilla tra lui e questi ultimi, ripetutamente, fino a che non cade su di me. Le rivolgo un sorriso.

-Ma… I roghi delle streghe non erano finiti nel ‘700?
Mi domanda con calma, prima che io possa dire qualsiasi cosa.
-Sì.
Confermo tranquilla. Lei annuisce.

-… Ah. E… Solo per sapere, ma… PERCHÉ CAVOLO LINK È MORO?!  
 
 
 
 
Lo sappiamo di essere in mega ritardo, lo sappiamo… Gomenne (trad: perdonateci)! La scuola ci ha tenute in ostaggio! (come sempre, d’altronde, e sappiamo che lo sta facendo anche con voi.)
Ma siamo tornate, con una chicca (?). Speriamo che il capitolo vi sia piaciuto, sappiate che anche Helen non sa ancora cosa abbiamo combinato, lo leggerà con voi, le abbiamo solo detto cosa si è ritrovata davanti e lei ci ha detto le sue reazioni! Perciò, ciao zia Hel!
Riguardo al nuovo POV, vi è piaciuto? È stato divertente scrivere sotto il punto di vista del povero Link!
Detto questo, vi salutiamo, con la speranza di aggiornare prima, e vi lasciamo con il nuovo To be Continued, stavolta in svedese, di graacedd!

 
 

 

FORTSÄTTNING FÖLJER (… è bellissimo.)

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