Graffydeo il mio gatto che si smarrì

di giuliagenco
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Tornerà ***
Capitolo 3: *** Le ricerche si fermano ***
Capitolo 4: *** Senza di te ***
Capitolo 5: *** hai visto questo gatto? ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


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    Graffydeo

 
Graffydeo è il mio gatto arancione, è molto affettuoso e ha un segno particolarissimo che scoprirete leggendo.
Lui è figlio della mia gatta Air, una Snowshoe nata davanti il portone della mia casa, l’ho adottata e adesso ha due anni,  Air non è la sola ad essere femmina, ne ho altre due , Tea  ed Edory, che quest’ ultima è figlia di Air, è una Snowshoe molto più simile al siamese, mentre l’altro maschio è un bellissimo gattino nero Maury, figlio di Tea, è affettuosissimo e giocherellone, ma cosa è successo con Graffy, è stata una brutta esperienza, e come capita a moltissimi amici umani che posseggono il proprio gatto, si rischia di perderlo…
 
Era il 19 febbraio 2015, quando ero seduta tranquilla sul divano del salone, mia madre mi chiamò da fuori e mi fece subito uscire a vedere cosa stava facendo Graffydeo.
Era dentro la macchina di mia madre, seduto tranquillo dietro, aspettando di uscire, ma non avevo mai portato uno dei miei gatti a uscire, se non dal veterinario, si con Graffy quando era più piccolo lo portavo in giro al guinzaglio,  e lui camminava tranquillo, ma smisi quando cresse perché si stressata troppo, calcolando queste due uscite, Graffy non prese più la macchina, e quindi lo presi e lo portai fuori in veranda.
Lo volevo dentro casa quel giorno.  perché lui voleva stare con me, ma mia madre non ha voluto, e lo misi nella cuccia rossa di pelo, con Maury, Edory ed Air, Tea non c’era, era in giro…
Dopo dieci minuti pieni, andai a controllarli, ed erano tutti e quattro che dormivano tranquilli, rientrai dentro casa e mi misi a navigare su internet.
Neanche cinque minuti di tempo che arrivò una persona, una persona che ha portato la legna per noi, scaricò in veranda con mio padre, tutto questo in meno di un quarto d’ora, ebbene se ne andò con il furgone dopo, tranquilla uscii fuori per controllare tutto, se i miei bambini si fossero spaventati, se Graffy fosse andato via da li per l’estraneo… Tutto questo in un quarto d’ora, erano le 16:10 di pomeriggio…
Non trovai a Graffy, lo chiamai per un ventiminuti ma non venne, così come tante volte ho pensato che sarebbe tornato subito, perché era venuto quell’estraneo di cui aveva paura.
Uscii di casa, andai in città e verso la sera ritornai, mi precipitai subito in veranda, dove c’erano : Air, Tea, Maury ed Edory.
Graffy non venne.
Andai per la strada a cercarlo gridando, e chiamai quasi un’ora senza interruzzioni dalla veranda, si erano fatte le dieci di sera, non avrei potuto chiamarlo più per i vicini che dormivano, senza contare la fortissima pioggia e il vento che c’era.
Illusa e disperata andai nella mia stanza, scrissi su Facebook che il mio bambino mancava da ore, i miei amici mi tranquillizzavano scrivendo che sarebbe tornato, che è andato a cercarsi la futura moglie ecc…
Insomma, tutto ciò che funzionò perché aveva da poco che mancava.
        Fine del riassunto, in questa storia, sarò io dal mio punto di vista a raccontare, vivrete le mie emozioni e spero entrerete dentro alla storia, da farne parte, se vi chiedete se Graffy è ritornato, beh non è tornato, ma l’ho trovato! Spero vi piaccia, è una storia vera, una storia come tante altre, ma ve la racconto così potete imparare a non arrendersi mai, buona lettura :)  
 
Qui c’è la mia pagina che spiega tutto sui miei bambini, potete vedere loro :) se vi va dateci un’occhiata : https://www.facebook.com/Gattimoltospeciali?ref=hl
 
 
 

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Capitolo 2
*** Tornerà ***


Capitolo 1 : Tornerà

 

Mi svegliai, mi svegliai tanto per dire, non sono riuscita a dormire sta notte…

Graffy, ti ho sognato, so che è banale disperarsi per neanche un giorno dalla tua assenza, ma qualcosa mi dice che non ti rivedrò presto…

Mi alzo dal mio letto e corro fuori in veranda, non ti vedo, non ti sento, semplicemente non ci sei.

Entro dentro casa  a lavarmi i denti ancor prima di fare colazione, mi vesto e corro di nuovo fuori, Maury mi sta dietro, mi miagola e si butta a terra, Edory mi fissa dalla sua cuccia e io che chiamo a Graffy sono disperata.

Viene Tea correndomi incontro come un cane, mi salta addosso e mi miagola, lei è più che una gatta affettuosa, lei è empatica e non sto scherzando…

L’accarezzo e mi sento un dolore dentro lo stomaco, un dolore muto, sordo, privo di ogni fisicità, un dolore dall’anima, un vuoto dentro me…

Do i croccantini a tutti e tre, e me ne vado nella strada a cercarlo, disperata chiamo e richiamo, viene Air dopo un po’ e la porto nella veranda a mangiare, mentre ritorno nella strada, viene Spunka, Walter e Molly ( Gatti del quartiere che mi conoscono) gli do i croccantini anche a loro, mi sento a disagio malissimo, ho paura che non tornerà più…

Arriva mia madre con la macchina, e mi ferma per la strada…

‘’ Giulia, non è venuto, non voglio sapere più nulla, si arrangia, quando torna torna, sa quando vuole tornare’’

‘’ Che dici?! Che cavolo stai dicendo!? Graffy sarebbe tornato subito se fosse stato nei paraggi!!’’ Risposi alzando il tono, con voce tremante quasi piangendo.

‘’ Tornerà’’ Mi rispose andando a casa.

Rimasi sulla strada a fissare l’asfalto, gli occhi mi si riempivano di lacrime, e il clima era nuvoloso, niente sole, niente caldo, solo freddo che ti perquoteva dentro…

‘’Lui è il mio bambino! Solo Dio sa quanto lo voglio bene, e quanto lui ne vuole a me! Lui non è un gatto classico che fa fusa e se ne va, lui è speciale, lui ha un legame con me, io lo so, non posso permettere di perderlo, già ho perso il mio primo gatto con la stessa storia che se ne andava di casa, io ho bisogno di lui, non voglio ricordarlo! Voglio averlo affianco con me come ogni giorno che mi sta vicino, e mi posa la sua zampa sul mio fianco dormendo’’ Pensai con rabbia e frustrazione, Graffy aveva 9 mesi, abbiamo vissuto poco insieme, ma il legame che ci lega è nato subito, e non capita sempre, è una cosa che senti dentro, un’emozione, pensate di perdere vostro figlio umano, cosa fareste se non esiste polizia che aiuta la ricerca? Uscirete pazzi, ed è quello che mi è capitato, restando forte ho lottato…

 

Vedo mia madre a piedi venirmi in contro per la strada, chissà se è tornato…

‘’ Giulia cerchiamo un po’, non prenderti dispiacere, tornerà, è andato a cercare la femmina e ti verrà all’ora di pranzo.’’

‘’ Non lo so, hai chiesto alla vicina? A tutti?’’

‘’ Gli chiederò dopo mangiato, non allarmiamoci’’ Mi rispose.

Come potevo dargli torto? Infondo non ha neanche un giorno che manca, perciò preoccuparsi tanto non serve, Maury mancò un intero giorno, e aveva cinque mesi! Tornerà Graffy mio, l’importante è che mi sente sempre da non smarrirsi…

 

‘’ Graffy!!! Graffydeooo!!!’’

Urlavo nei dintorni, mia madre parlava al telefono con mia sorella, del fatto di Graffy.

La ricerca di quel 20 febbraio finì per la pioggia e forte vento.

Rientrammo in casa ed io ero disperata, ormai il cielo era grigio scuro e la pioggia fortissima…

‘’ Se credi che mi arrenda sei fuori di testa’’ Dissi a mia madre che mi diceva sempre le stesse cose, che sarebbe tornato, inutile cercarlo ecc…

‘’Oggi andiamo a fare i volantini e li appendiamo ok?’’ Proposi a mia madre.

‘’ Sei pazza, io non faccio nulla più, cerca di fare qualcosa, levati dalle scatole tu e tutti questi gatti che hai!’’

Mi arrabbiai tantissimo, la rabbia la calmò la disperazione che mi fece piangere, e non me ne vergognai! Potevo essere ovunque, io avrei pianto ugualmente perché è una cosa seria, io amo tutti i miei gatti, ma ripeto che con Graffy c’è un legame, quasi quanto Tigrotto, il mio primo gatto…

‘’ Giulia non serve piangere, più tardi chiedo e cerchiamo ok?’’

‘’ Giura’’

‘’ Giuro’’ 

Feci giurare a mia madre, perché tutto ciò che lei diceva, non manteneva mai, o quasi.

Arrivò il pomeriggio, verso le 13:44 uscimmo di casa io e mi madre, per cercare a Graffydeo.

Uscimmo con la macchina a fare un giro nel quartiere, perché pioveva fortemente.

Nulla…

Ritornammo in casa ed io rimasi in veranda con gli altri bambini gatti, sperando che tornava Graffy…

 

Vedere quel cestino rosso con Maury ed Edory affiancati, mi faceva tristezza, loro dormivano sempre con Graffy, erano inseparabili, chissà dov’era adesso, sotto la pioggia, da solo, al riparo, per strada, ferito, in casa di qualcuno, o peggio morto…

Queste domande con questi dubbi alimentarono la mia disperazione, perché, perché mi mancava tantissimo. Anche se è da poco, ma a quest’ora lui sarebbe con me nel mio letto a dormirmi affianco facendo quel suo verso di rana, si il suo segno particolare, lui non fa fusa, lui fa un verso di una rana, ed è per questo che è anche speciale…

 

Stessi su Facebook, e poi alle 15:00 mi presi un caffè, e andai in camera mia ad allenarmi un po’ sul disegno.

‘’ Che brutta giornata! In tutti i sensi! Non posso andare a cercarlo, ne a chiedere! - Disperata 

Ciò che scrissi su Facebook, ricevette risposte positive, ovvero : Non smetterlo di cercare, i gatti difficilmente si perdono ecc…

 

Passarono le ore, e arrivò la sera, la pioggia non si era fermata! Quasi da farmelo apposta…

‘’ Mamma, se domani torna, me lo porti nel letto svegliandomi?’’

‘’ Certo’’

Finì di cenare e andai a dormire, mi avrebbe aspettata una notte di insonnia, e sperando che domani la mia sveglia fosse lui…

  Dentro me, il vuoto, non avevo speranza, perché mi preoccupavo così tanto per un solo giorno? Sentivo che non l’avrei più rivisto…

___________________________________

Buon pomeriggio a te che leggi, come vi sembra il primo capitolo? 

Vorrei precisare che non sono molto brava a scrivere e che con i verbi sono una dilettante ^_^ però spero di cavarmela, questo è quanto accaduto quel 20 febbraio, spero di aver raccontato benino le emozioni, sta voi giudicare, che dire, fatemi sapere :) 

 

qua c’è il video di Graffydeo mio che fa il ranocchio :

 

 

Non fraintendete, io amo tutti i miei gatti! Una volta per Tea che era scomparsa sei ore mi sono fatta una profonda ferita alla mano, perchè ero scivolata sulle pietre per correre da lei, perché avevo sentito urlare gatti e credevo fosse lei…

Adesso Graffy è con me al mio fianco nella mia camera, sta dormendo e sono le 13:30.

Tranquilli che gli altri sono in veranda e poi entreranno a turno anche loro ^_^ 

 

 

video : https://www.youtube.com/watch?v=rt7XTgzXW2Q

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Capitolo 3
*** Le ricerche si fermano ***


Capitolo due : Le ricerche si fermano

 

 

Un’altra mattina, un’altra mattina da inaugurare per un giorno nuovo, Senza lui…

 

Scusate se cambio caratteri scrittura ma c’è ne tantissimi e sbaglio sempre! Spero non sia per voi un problema.

 

 

Mi alzo annoiata il Sabato seguente, dal mio letto, HO DORMITO, HO SOGNATO E HO SPERATO.

Evidentemente se mi sono svegliata senza sveglia, Graffy non è tornato.

Non voglio alzarmi, mi sento male, la testa mi scoppia, perché devo alzarmi! Non vedo il motivo!

‘’ Per andarlo a cercare, solo tu puoi cercarlo veramente’’ Mi disse la coscienza, mi feci forza, andai a cercarlo ancora, questa volta determinata, senza dispiacere, senza piangere e senza tristezza, percorsi la strada con la pioggia che cadeva su di me.

 

‘’Sto camminando lungo la strada, sto andando nella salita del ponte dove passa il treno, forse è salito da li, forse oggi lo troverò!’’ Scrissi un post sul mio profilo Facebook.

 Camminai chiamando e chiamando, smisi dopo mezzo’ora perché il clima me lo impedì, odiavo quel forte vento! L’ho odiato talmente tanto da innervosirmi.

‘’ Graffy!!!’’

‘’ Graffydeooo!!!’’ 

Urlai di dolore, come avrei potuto perderlo!? 

‘’Lui! Lui! Quello che ha portato da noi la legna! è stato lui a farlo scappare!  Forse è salito sul suo furgone e sarà sceso lontano da qui!! Oppure L’ha investito e non ha detto nulla’’

Tornai in casa, mi tolsi il giubbotto bagnato e lo appesi, mi seddi sul divano rosso del salone, aspettando mia madre che telefonasse a quel maledetto umano che ha portato brutti avvenimenti.

Finalmente tornò mia madre dopo ore.

 

‘’ Mamma!’’ Aprii il portone di casa che neanche era uscita dall’auto.

 

‘’ Che c’è’’ disse annoiata. 

‘’ Devi telefonare a quello della legna, forse è salito sopra il furgone e se ne è andato!’’

 

‘’ Un’attimo’’ Rispose scendendo dalla macchina e posò la spesa sul tavolo.

Telefonò subito a quel signore.

 

‘’ Pronto, mi scusi si ricorda di me, la signora della Napola che ha portato la legna? Di mio marito?’’

 

‘’ Si signora’’

‘’ Siccome da quando è venuto lei, il mio gatto è sparito, mi chiedo se lei lo ha visto, è arancione con bianco e ha un collare blu, forse le è salito sul furgone e lei non se ne è accorto’’

 

‘’ Si signora, io ho visto dei gatti a casa sua, ma arancione no, non è salito nessuno qua’’

‘’ Ne è sicuro?’’

‘’ Si signora’’

‘’ Ok grazie’’ 

‘’ Arrivederci’’

‘’ Allora?’’ Chiesi preoccupata.

‘’ Niente non ha visto nulla’’

Mi arrabbiai e me ne andai nella mia camera dove passai tutta la giornata li dentro, a disperare, avevo mal di testa, nausea e dolore alle ossa, ma sopratutto dolere al cuore…

Uscii per la cena, dopo cenato lo richiamai invano…

 

‘’ Tea, hai visto a Graffy, mamma?’’

Chiesi alla mia gatta tigrata.

‘’ Maoo’’ Rispose aprendo bocca e guardandomi dal basso.

 Io capisco i miei gatti, io gli parlo e discuto con loro, non sono giocattoli peluche, loro sono esseri viventi, semplicemente ti capiscono meglio di certi umani…

 

Mi siedo per terra e Tea mi salta di sorpa, fa fusa e poi si arrampica sulla mia schiena, mi morde la testa e annusa i miei capelli, mi metto a ridere drasticamente, mi fa solletico con le grosse unghie che appoggia al mio capo, e mi distendo per terra dove lei si stacca.

Mi passò il dolore alla testa, Tea mi guarisce davvero ogni volta che sto male, per un momento non ho pensato i miei problemi e Graffy…

‘’ Grazie Tea mia’’ Risposi alzandomi e a prendere i croccantini, lei mi segue con tutti gli altri, e tutti e quattro mangiarono lo spuntino.

 Delusa entro dentro casa e vado  a letto, sto con l’iphone a chattare su Facebook e cercando cosa fare quando si smarrisce il proprio gatto.

Mi addormento malinconica e verso le quattro del mattino mi alzo per vedere se Graffy è in veranda, niente…

Ritorno nel mio letto e delle lacrime caddero sul mio freddo volto, ‘’ Perché te ne sei andato anche tu, grosso mio <3 ‘’

___________________________________

 

Salve a tutti, i capitoli sono brevi lo so, ma la storia non è lunghissima perciò in 10 capitoli o meno finirà, detto ciò spero vi piaccia, e ripeto che non so raccontare e scrivere bene, è la prima volta, buona giornata.

 

14:37 9 MAGGIO 2015 - Graffy dorme ancora al mio fianco con il mac che ho sulle gambe mentre sto scrivendo_-

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 4
*** Senza di te ***


Capitolo tre : Senza di te

 

Ebbene un’altro giorno è passato, mi chiedo ancora quanti ne debbano passare, per riaverti, se tornerai…

Mi sto alzando, vedo male, non per la miopia, ma perché ho dormito male, ho fatto tanti alza e dormi, dal letto…

Ma il clima è brutto, non smette di piovere! Non posso uscire a cercarti Graffy…

Apro la porta di casa e subito un’uragano entrò dentro, chiusi la porta, il vento che c’era era impossibile!  

Tre giorni! Tre giorni di mal tempo…

Perché magari non c’era il sole?!  Così avrei potuto cercarti…

 

‘’Mamma, hai chiesto alla vicina se ha visto Graffy?’’ Domandai arrivata in cucina.

‘’ No, se lo avrebbe visto me lo avrebbe detto’’

‘’ Ma che ne sa se è il mio gatto! Chiediglielo’’

Protestai.

‘’ Perché non gli è lo chiedi tu!’’ Mi rispose.

Me ne andai nella veranda di corsa.

 

Non gli è lo avrei chiesto mai ,primo perché abbiamo litigato con le mani anni fa, secondo perché se ne avrei parlato avrei pianto e non avrei potuto finire il discorso.

Ma se mia madre non gli è lo avrebbe chiesto io ci avrei provato, anzi lo avrei fatto sicuramente.

Uscii mia madre di casa quando il vento si calmo un po, erano circa le 14:20, chiese alla vicina e la vicina rispose che se lo avrebbe visto, ci avrebbe chiamati.

‘’ Mamma oggi facciamo i volantini! Non mi interessa di te, o li faccio o non tornerà più Graffy!!’’ 

‘’ Arrangiati, io non vado da nessuna parte per me puoi stare li’’ Mi rispose urtata, secondo lei Graffy tornava.

 

Di pomeriggio uscii di casa e andai un po’ in giro per eliminare quel fisso pensiero di dolore.

Verso la sera, Mandai a mia sorella il messaggio di fare volantini di Graffy, lei me lo fece insieme ad un’altro del cucciolo di bull terrier Saturno che dovevo vendere ma me li ha dati sei giorni dopo perché aveva la stampante senza colori.

 

Andai a chiamarlo, venne di nuovo Tea sotto la pioggia, e mi faceva le fusa.

 

Sono qui, sotto la pioggia gelida, di sera, che cade piano piano su di me e i miei gatti, sono fuori dalla veranda, per un ampio spazio per chiamarlo, sono sotto le stelle, siamo sotto le stelle.

Il vento soffia e soffia, è insopportabile! 

E chissà perché penso sempre a te…

Traditrici i ricordi di quando sei nato e i più belli momenti vissuti insieme, si fecero posto nella mia mente, scattando in due lacrime che caddero di taglio velocissime senza neanche chiudere gli occhi…

Sorrisi, sorrisi nella più pura felicità ricordandoti, e poi il dolore fece spazio ad altri dolori.

La pioggia aumentò e i gatti se ne entrarono in veranda, tranne Tea che mi stava ai piedi con gli occhi che chiudeva e apriva ogni secondo per la pioggia che gli cadeva addosso.

Mi asciugai le lacrime e accarezzai a Tea, entrai anch’io e Tea mi seguì sino alla porta di casa del retro, dove entrai e andai a letto…

Sognai Graffydeo, sognai che lo abbracciavo, sognai che giocavamo assieme, ma la cosa più brutta era che sognavo, e non era realtà.

 

 

L’indomani telefonò l’altra mia sorella che ha anche lei cinque gatti ( adesso sei) e parlò con mia madre, che la sua gattina Mia è sparita e non viene da un giorno.

Mia è la figlia di Tea, della stessa cucciolata che è nato il mio Maury, praticamente sorella gemella, è nera ma è più corta, mia sorella l’ha adottata, ma non perché l’ha voluta, lei ha scelto lei, ma non sono qui per raccontarvi la loro storia…

 

‘’ Giulia, anche Mia è sparita da ieri’’

‘’ Come!? L’ha cercata?’’

‘’ La cerca, ma è tempo dei gatti che se ne vanno?’’

‘’ No, Mia tornerà sono sicura al cento percento!’’

‘’ Boh’’

‘’Sono sicura, Mia torna, lo vedo, lo sento, invece Graffy no…’’ Pensai.

‘’E se Graffy ha sentito Mia incalore?  Ed è andato a cercarla? Perché il giorno prima che Graffy sparisse, annusava dentro casa per terra con insistenza, e li era passata mia sorella, forse Mia si era strusciata tra le sue gambe e Graffy ha odorato.’’ Dissi quasi certa che avrebbe fatto così.

‘’ E che va fino a Buseto?’’

Buseto molto lontano da dove abito io, forse più di 13 chilometri, ma i gatti sono capaci di navigare al lungo…

 

Passò un’altro giorno, sempre che pioveva.

Non smisi di chiamarlo.

 L’indomani il 23 febbraio, aggiornavo i post di Facebook.

Disperata…

 

Passarono altri sei giorni, ormai le speranze erano poche, e pensare che ancora ci speravo…

Era l’ora di cena, c’era mio nipote Davide a cena da noi, mangiammo insieme e lui raccontò che anche mia era sparita.

Mia madre è andata prendere uìi volantini che ha fatto mia sorella e quando tornò neanche vidi il volantino, sapevo che avrei pianto…

 

La mattina seguente, mia madre fece 5 fotocopie del volantino di Graffy e le appese nel paese, dal macellaio, al Bar e alla palestra di mia sorella, un’altro lo misimo dal veterinario e un’altro ancora dietro la macchina…

 

‘’ Andiamo a cercarlo!? Finalmente fa bel tempo!’’

Chiesi a mia madre.

‘’ Andiamo’’

Andai nella mia camera e presi la sua foto, una foto stupenda di lui, chiunque avrebbe notato che fosse un gatto curato fin troppo bene, del resto come gli altri miei.

 

Uscimmo per la strada e andammo a cercarlo, chiesimo alla signora che mi ha regalato  a Tea…

‘’ Salve’’ Dissi alla signora che mi regalò  Tea mia.

‘’ Buon giorno’’ Ci salutò.

‘’ Aspetti signora, le devo chiedere una cosa, ha visto un gatto arancione? L’ho abbiamo smarrito’’ Gli disse mia madre.

‘’ E’ questo qui’’ Gli mostrai la foto.

Le sperazne si accesero…

‘’ No, ma è il vostro gatto vero? Lo vedevo ogni giorno che girava da qui, ma ha da parecchi giorni che non lo vedo più’’

 

‘’ Infatti da quando è venuto un signore a portare la legna il gatto scappò via’’

‘’ Mi dispiace, si vede che è un bel gattone, troppo bello, secondo me se lo sono rubati’’

‘’ Può essere’’ Rispose mia madre.

‘’ Se lo dovessi vedere vi chiamo’’

‘’ Grazie arrivederci’’

Mi ero messa di nuovo a piangere, e dicendo al vento che non sarebbe più tornato.

‘’ L’ho perso, l’ho perso, non tornerà più, è inutile…’’

‘’ Tigrotto è mancato un mese’’ Mi rispose mia madre mentre camminava.

‘’ Tigrotto era più grande e mancava sempre, e poi non è più venuto!’’

Risposi con un’altro più grande dolore.

‘’ I gatti fanno così, è la loro vita, non puoi comandarli, ha deciso di andarsene’’

‘’ No, Graffy mi voleva troppo bene! Non mi avrebbe mai lasciata, io lo so! E i gatti se ne vanno a cercare i pericoli, ti avevo detto di sterilizzarlo!’’ Risposi triste.

‘’ Lascialo tranquillo quel gatto, che vuoi così fanno tutti, tornerà’’

‘’ Appena torna lo faccio sterilizzare per il suo bene!’’

‘’ E ci vai con tua sorella, io non vado a fargli fare queste torture!’’ Mi rispose ignorantemente.

‘’ Torture? E’ per il loro bene! Non capisci, sterilizzare il proprio gatto significa volergli bene!’’

 

Non mi rispose più, e finalmente arrivammo nel paese del centro, tra qui c’era la strada principale, tantissime case, dove chimismo una per una.

 

‘’ Signora ha visto questo gatto arancione? Ha un collarino blu, si è smarrito da otto giorni’’ Questa frase ripetemmo ad ogni casa, e la risposta sempre uguale : N0…

Alcuni mi hanno risposto che me lo hanno rubato perché troppo bello, ma sapevo benissimo che Graffy non si sarebbe fatto prendere da estranei! Perfino da mia madre ogni tanto scappa…

Mia madre mi ha detto che forse avrebbe trovato un’altra ragazza che l’ha adottato e lui era con lei.

Non ci avrei mai creduto, Graffy mio?? Graffy mio non avrebbe mai amato un’altro amico umano! Ma anche se fosse stato così, non gli avrebbe mai dato tutto l’affetto che mi ha dato a me, e che continua a darmi.

 

‘’ Tornerà, stai tranquilla non abbiamo fatto tutto il possibile, più di questo non possiamo fare’’ Aveva ragione mia madre, più di questo non avremmo potuto fare, insieme, ma da sola? Da sola avrei potuto fare di più!

I seguenti giorni andammo tra le campagne di Mokarta, dove c’erano tantissimi gatti.

Chiesimo a tantissima gente, tra cui un signore mi fece prendere un’ansia enorme! 

: ‘’ Si, ha da un paio di giorni che da qui passa un gatto arancione e bianco, va da qui fino a quella casa rossa’’

‘’ Davvero!?’’ Risposi con entusiasmo, ringraziammo a quel signore e subito ci precipitammo in quella casa rossa, abitata.

Sarebbe stato davvero lui? Io lo volevo con tutta me stessa, il mio desiderio era quello.

___________________________________________________________________________

 

Eccomi qui con questo altro capitolo corto, mi emoziono ancora a scrivere questi ricordi brutti, ma d’altronde mi fanno sorridere, perché so come è finita.

Sono le 14:05 e Graffy è di nuovo con me nel letto, oggi 10 maggio, ha un mese che l’ho ritrovato, è passato un mese, un mese di pura serenità e dentro mi sento quel vuoto colmato, e se a volte piango, piango di felicità perché penso a quanto sono stata fortunata ad averlo ritrovato, e quanto ne sono di più ad averlo adesso accanto <3 .

 

Solo che nell’anima, nella mia anima, c’è ancora quell’angelo del mio amore, Tigrotto <3 , se dovessi ritrovarlo, non scherzo, andrei all’ospedale per infarto di felicità, forse è poco, ma già scrivendo questa frase mi sento malissimo, quanto mi manca…

  Un giorno lo incontrerò, forse quando morirò, forse quando la vita lo deciderà, forse io già l’ho con me, reincarnato in Tea, ma i forse non danno sicurezza, e questo è quello che ci aspetta…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 5
*** hai visto questo gatto? ***


Capitolo 4 : Hai visto questo gatto? 

 

‘’ Graffyyyyyy’’ Chiamai urlando per il territorio, girandomi dappertutto.

Apparve dalla finestra una ragazza, noi ci bussammo al citofano per chiedere se ebbe visto un gatto arancione.

‘’ Scusi se la disturbo, abbiamo smarrito il nostro gatto arancione, ed un signore ci ha detto che da pochi giorni vede passarne uno arancione da casa sua a qua, lei ne ha visto per caso uno?’’

Le chiese mia madre dal citofano.

‘’No signora non ho visto nessun gatto, io ne ho tre miei, se vuole la faccio entrare se è qui non lo so’’

‘’ Magari diamo un’occhiata’’ Rispose mia madre.

Avevo il cuore che batteva irregolarmente, non avevo nessun dubbio, era lui, si credevo fosse lui, il mio bambino…

La ragazza uscì dalla porta e ci fece entrare nel suo enorme giardino, io chiamai tantissime volte, senza risposta, non c’era nessun gatto…

Ce ne andammo via, ancora più su con la macchina, al ritorno della strada ripassammo ancora nella casa rossa, e viddi la signora della casa ( La madre della ragazza) che mi fece urgentemente un segno di andarci, forse c’era!!  

Scesi di fretta dall’auto e mi precipitai nella casa.

‘’ Vieni vieni, c’è un gatto arancione! Presto che sta andando via’’

Mi disse la signora che mi aprì il cancello.

‘’ Ha un collare blu?’’ Chiesi entrando velocemente e seguita da mia madre.

‘’ Non so ’’

Seguimmo la signora lungo il giardino.

‘’ Ecco è quello li’’ Disse indicando.

‘’ Non vedo nessuno!’’ Risposi quasi piangendo.

‘’ La in mezzo all’erba’’ Mi rispose.

‘’ Non vediamo nessuno’’ Rispose mia madre.

La signora mi spostò le spalle e mi fece avere una visone perfetta dove fosse il gatto.

Un colpo all’anima mi venne, quando lo vidi, che non era lui…

‘’ No, non è lui, grazie’’ Risposi malinconica ed in fretta, mettermi a piangere come una bambina davanti ad una sconosciuta era l’ultima cosa che volevo in quel momento.

‘’ Graffy??’’ Chiamò mia madre, ma il gatto ci fissava stupito, era il gemello di Graffy, bianco e arancione, occhi verdi ed era nascosto tra l’erba.

‘’ Sicuro che non è lui?’’ Mi domandò la signora.

‘’ Conosco il mio gatto, non è lui’’ Dissi salendo la salita, per andarmene.

‘’ Giulia manca da otto giorni, non sai se è cambiato, diventato aggressivo, sicuro che non è lui?’’

‘’ Mamma secondo te, io non lo riconosco?! Questo gatto ha una macchia sul muso, Graffy non ne ha!’’ 

‘’ Sicuro? Può essere sporco’’

Scesi la discesa e chiamai Graffydeo, mi avvicinai e il gatto scappò via.

‘’ Questo gatto ha da giorni che viene qua, mi dispiace’’

Mia madre gli spiegò cosa era successo, del fatto che Graffy si smarrì, io ero ormai fuori la casa della signora, con la foto del mio bambino in mano. mentre una lacrima mi cadde diretta…

Ce ne andammo via, delusi.

 

‘’ Sicuro che non era lui?’’ Mi chiese mia madre guidando l’auto.

‘’ Basta, non capisci l’italiano?’’ Chiesi nervosa.

‘’ Siccome è spuntato dal nulla li, ed è vicino casa nostra, può essere lui, a me è sembrato lui, io l’avrei preso’’

‘’ Non era lui, ne sono sicura al cento percento!’’

‘’ E come te ne sei accorta? Subito hai detto che non era lui, neanche lo hai guardato’’ Mi chiese mia madre insicura.

‘’ Non lo so, mi viene qualcosa quando lo vedo’’

‘’ Lo senti dentro come un figlio, ho capito’’

Smossi la testa in segno positivo, e mi misi a piangere in silenzio, il mio pianto non era un pianto uditivo, era un pianto muto, preferivo il dolore fisico forte, che quel dolore all’anima…

Lui era il mio bambino peloso! Perché se né andato!?

 

Cercammo un’altra oretta in giro, sia con macchina sia a piedi, e questo per almeno dieci giorni consecutivi, la mattina il mio primo pensiero era alzarmi per andarlo a cercare, ormai, avevo perso le speranze, in parte.

 

Passarono una ventina di giorni il tempo ci permetteva ormai da tanto di cercarlo, ma mia madre non voleva più , quindi mi alzavo e andavo con i miei piedi a tentare di scovarlo, richiedevo anche alle stesse persone che non gli importava tanto, se a chiederlo ero da sola, da sola ai loro occhi, io avevo sempre Graffy al mio fianco, un po’ più su del fianco, precisamente alla sinistra, si nel cuore.

‘’ Ma perché, perché la vita è così dura, sa benissimo che io sono forte, ma non mi interessa nulla di me, io penso a Graffy, se è da solo, se sta bene o male, cosa gli sta capitando, se è vivo!’’

Pensai tra me e me.

Il mio gatto è buono, non sa difendersi, non ha mai alzato una zampa verso altri gatti che lo volevano mordere, neanche per gioco, si faceva intimorire da sua madre Air neanche osava avvicinarsi…

 

Arrivò il giorno dopo e mia sorella Silvana ( Che ha sei gatti) mi aiutò a cercarlo un poco.

‘’ Silvana chiediamo a questo vicino? Chiedigli tu però perché a me non mi capisce’’

‘’ Andiamo’’

Io sempre con la fotografia in mano, seguii mia sorella.

‘’ Teaaa! Che ci fai li?’’

‘’ Non è Tea’’ Rispose mia sorella.

Un gatto grigio che era a casa del vicino che mangiava i croccantini degli altri gatti 0.0, era Tea! 

Non mi ascoltò la mia gatta e io proseguii dritto, Tea subito appena mi vidde andar via, finì di mangiare e mi seguì, io l’accarezzai e andai dov’era prima lei.

 

Mia sorella bussa alla porta del vicino, che ha anche lui gatti.

Affacciò la figlia dalla finestra.

‘’ Si?’’

‘’ Salve, abbiamo smarrito questo gatto, l’ha visto in giro?’’

Domandò mia sorella con la foto in mano.

La ragazza fissò attentamente la foto, e poi rispose.

‘’ Si, quattro giorni fa lo abbiamo chiuso dentro al garage, non ce ne siamo accorti’’

‘’ Quattro giorni fa?!’’ Alzai il tono io.

 Graffy mancava più di venti giorni, com’era possibile che quattro giorni fa lo avevano chiuso? Graffy sa la strada, sarebbe tornato! 

 

Ce ne andammo più avanti, nella strada principale dall’altro lato, dove c’è una chiesa…

Percorrevo quella strada, ero piena di speranza, la sua mancanza mi feriva dentro, avevo impresso nella mente, i suoi occhi verdi, il suo sguardo che mi fissava, e io fissavo lui, e così ogni volta che ci fissavamo, lui sentiva tutto l’amore che provo per lui, e subito mi saltava in braccio, e faceva la rana, il suo verso di rana, dopo avermi sbattuto il suo muso sulla mia faccia poi si buttava affianco a me e mi guardava addormentandosi profondamente con la sua zampa sul mio fianco in caso mi alzassi e mi allontanassi da lui, quanto affetto, quanta gioia che mi dava…  Adesso solo tristezza, lui non c’è, ed io sto male…

 

‘’ Non mi convincono questi, forse lo hanno ucciso inconsapevolmente, e non lo dicono’’

Disse mia sorella.

‘’ Perché non lo dicono, perché non si fanno avanti!’’ Risposi infuriata.

‘’ Forse lo tengono dentro casa per farlo accoppiare con la loro gatta’’ 

‘’ Ci vado a casa e gli faccio vedere io!’’ Risposi ancora più infuriata.

‘’ Lascia stare, se lo hanno loro lo usciranno, tu vacci con la mamma a vedere’’

 

Così, chiesimo ad un signore, senza esito positivo ovviamente, ritornammo a casa, e mia sorella se ne andò a casa sua, ed io rimasi li, con la foto in mano di Graffy, gli occhi mi si riempirono di lacrime, lacrime di puro dolore…

Andai a chiamarlo per ore, ma nulla, dov’era finito il mio gatto?! Dov’era!? Lo hanno ucciso? 

 

Arrivò la sera, e spensi la luce della mia camera, rimanendo quasi al buio fissando il vuoto, c’era il tramonto, la mia ora preferita, era a quell’ora che mi riunivo con Tigrotto a giocare e fare le passeggiate, il mio primo gatto…

Finì il tramonto, ed era buio fitto, mi arrabbiai, sentii dentro me una forza superiore esplodere, rimasi seduta tranquilla sul letto, finché lo sentii, sentii Graffy! Lo sentii miagolare, uscii fuori come una pazza, corsi nel vento sulla strada, a chiamarlo, c’era il gelo fuori, ma non mi fece nulla, dentro me avevo il fuoco ardente.

Ero disposta a tutto per riaverlo, a tutto.

Lo ricercai, nulla… Non c’era, avevo avuto un’altra illusione uditiva, lo sentii lontano lontano ed era in pericolo…

Andai a dormire poche ore dopo, non avevo più alcuna speranza, ormai ero sicura che non lo avrei più rivisto, l’ho perso, ci siamo persi…

 

L’indomani, telefonò una signora.

‘’ Signora, l’ha trovato il gatto?’’

‘’ No’’

‘’ Venga subito che qui c’entra uno!’’

Corsimo lontano, con l’auto, verso a fine del paese e scesimo dove c’erano tante case, la signora stessa che gli avevamo dato il  numero di telefono in caso lo avrebbe visto, ci fece vedere nel suo giardino.

Videmo un’altro gatto, tutto arancione, non era lui…

Un’altra profonda delusione presi, c’è ne andammo di nuovo.

La stessa sera, ci chiamò un’altro signore, ci andammo di corsa e non era neanche Graffy….

 

Passò un mese, un mese senza lui…

Ormai Graffy usciva con noi da tantissimo, nel volantino dietro appeso nella macchina di mia madre…

Eravamo in città appena scesi quando ci chiamò un’altra signora che affermò che il gatto che era da lei, era Graffy.

Inutile descrivere la mia fiducia che poco dopo si presentò invana, non era lui…

 

 

 

 

 

 

 

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