Complicated

di my shining world 7
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo.Cambiamenti. ***
Capitolo 2: *** 1.Rain inside. ***



Capitolo 1
*** Prologo.Cambiamenti. ***


Si svegliò di pessimo umore,  in quel giorno sarebbe cominciato il suo settimo anno ad Hogwarts e la cosa lo deprimeva da morire.
Si alzò stropicciandosi gli occhi e scrollando la testa come un cane, scese dal letto ed andò a farsi una doccia freda. Uscì dal bagno e si avvicinò all’armadio per prendere la divisa da Serpeverde ed inciampò nel letto cadendo come un idiota, si rialzò sistemandosi i capelli, prese la divisa e la indossò.
Uscì dalla sua camera dirigendosi al piano di sotto a fare colazione, cercò la sorella ma, come al solito non era in casa, così si affrettò a finire la colazione ed uscì di casa con il borsone contenente quel poco di roba che di solito si portava, salì sulla scopa e si diresse alla stazione dove salì sull’espresso cercando uno scomparto vuoto e si sedé.
Preso dalla noia estrasse dalla tasca un foglietto: una stupida classifica sulle ragazze Serpeverde più belle secondo il giudizio dei suoi stupidi amici e sbuffò non trovando il nome che sperava, un nome tanto agognato negli ultimi quattro anni, un nome che ogni volta gli provocava brividi, un nome ed un volto che non avrebbe mai dimenticato. Si chiese come mai quel nome non fosse venerato a dovere... ma in fondo cosa ci poteva fare se gli altri erano delle nullità senza cervello?
Sbuffò sempre più annoiato così prese il suo mp3 (un aggeggio babbano) e si mise ad ascoltare un po’ di musica guardando il panorama dal finestrino.
Stare soli è la tipica caratterista dei componenti della famiglia Malfoy, nonostante ciò, lui si annoiava in quella solitudine, si distingueva dal resto della mia famiglia, perché lui era Scorpius Hyperion Malfoy, sfortunatamente figlio di Draco Lucius Malfoy.
Fino a quell’anno aveva vissuto degli anni orrendi: temuto, evitato ed odiato da tutti. Tranne che da Albus Potter. Sì esatto, Potter era il suo migliore amico, apparteneva alla famiglia arcinemica della sua, ma questo a loro non importava, perchè Albus sapeva che Scorpius era diverso dal padre e non si soffermava sui pregiudizi o sul sangue. Ma anche se non si soffermava sui quelle cose, proprio non riusciva a sopportare James, il fratello di Albus, perché riteneva che si desse tante, troppe arie e che fosse solo un pallone gonfiato. Beh c'era da dire che l'odio di James verso chiunque della casata Malfoy fosse immenso. E l'odio per Scorpius era il più intenso, specialmente perchè vevano qualcosa in comune, amavano il Quidditch, ed erano quindi grandi avversari e, anche se non voleva ammetterlo, Scorpius riteneva che James fosse un bravissimo giocatore ed un ottimo capitano. Quell'anno però Scorpius aveva deciso di ritirarsi dalla squadra, ed il posto di capitano sarebbe stato assegnato alla sorella minore di Al e James, ma pazienza non gli interessava molto. O quasi.
 -Quella ragazza un giorno mi farà esaurire... è acida, insopportabile, si comporta da bambina piccola e si diverte a fare scherzi del cavolo con suo fratello James- pensò scocciato e si ricordò che Al gli aveva spiegato che avevano formato un gruppo e gli appartenenti venivano chiamati “malandrini” in onore del gruppo di tipi, formato dal loro nonno e i suoi amici, che si erano divertiti a combinarne di tutti i colori.
Gli scherzi per Scorpius erano cose futili e senza senso a cui non riusciva a trovare un motivo per cui ridere, ma a quanto pareva a loro piaceva fare cazzate, e soprattutto andare nell’ufficio della preside, data la moltitudine di volte con cui lo frequentavano.
–Chissà dov’è Joy...- si chiese. Quella pazzoide di sua sorella era una tipa piuttosto strana e chiusa, ma che, quando legava con una persona, diventava molto esuberante e rimaneva sua amica per sempre anche se veniva sputtanata o cose del genere.
Fermatosi il treno, scese e si mise a cercare la sorella, che trovò in compagnia di una ragazza dai lunghi capelli rosso ketchup, non molto alta, magra e con gli occhi color miele “Ma guarda un po’ chi si vede, Potter!!” disse guardandola altezzosamente, lei sbuffò e lo guardò schifata “Malfoy” lui ridacchiò e la scrutò dall'alto verso il basso “certo che nana eri e nana sei rimasta ... non sei cresciuta neanche di mezzo centimetro” lei lo guardò rabbiosa replicando “ma stai zitto tu che assomigli ad un orripilante lampione babbano” lui sorrise non facendo caso alle sue parole “Mantieni freddi i tuoi bollenti spiriti e ascolta l'informazione che ho da riferirti” disse con tono pacato, lei continuò a guardarlo rabbiosa “da te non voglio sapere proprio un cazzo” rimase leggermente allibito da quella risposta ma continuò a parlare non curante dell’espressione di disprezzo che troneggiava sul viso della ragazza “Ah bhè meglio così, tanto il ruolo di Capitano della squadra di Quidditch a te non interessa...” lei lo guardò perplessa “Mi stai prendendo per culo??” disse inarcando il sopracciglio non abbandonando certo il suo linguaggio molto delicato, ma lui rispose mantenendo un’espressione calma e altezzosa “Mi piacerebbe tanto, ma no, non ti sto prendendo in giro, quel ruolo quest’anno... é...tuo” disse con fatica. Lei spalancò gli occhi quasi incredula “E come mai quest’anno l’hanno assegnato a me?? Cioè oltre il fatto che sono bravissima” balbettò fingendosi altezzosa per mascherare la curiosità e l’incredulità “Mi sono ritirato” disse lui sospirando “Beh ciao befana”. Stava per andarsene quando la sorella gli afferrò l’orecchio e gli impose di chiedere scusa alla rossa “no neanche morto” disse irritato vedendo il sorriso compiaciuto della Rossa “Scorpius!! Chiedile scusa o sai cosa ti succede!!” gli sussurrò minacciosa all’orecchio “Ok, ok ...scusami Potter” disse infine lui con tono di resa e la Rossa in risposta gli fece la linguaccia, compiaciuta nel vederlo arrendersi a qualcuno. Era sul punto di dirgliene quattro, ma la sorella lo tirò via salutando la Rossa e strattonandolo per metà tragitto, ma quando incontrarono Albus, le disse che poi si sarebbero visti a scuola, lei annuì e scomparve nella folla di maghi.
Vide sulle labbra di Al spuntare un sorrisino beffardo “Perché sorridi??” chiese Scorpius perplesso “Niente, penso al fatto che ti fai sottomettere da tua sorella” disse mettendosi a ridere e guadagnandosi un’occhiataccia “Io non mi faccio sottomettere proprio da nessuno! Se non voglio fare una cosa non la faccio” disse altezzoso, Albus rise “Si, si, certo. Dai andiamo, che sono stanco morto” disse stropicciandosi gli occhi, Scorp annuì e si diressero verso il castello.
Sorrise nel vedere quelli del primo anno radunati da Hagrid, erano tutti impauriti da quel povero uomo che non era come appariva, aveva un cuore d’oro direttamente proporzionale alla sua grande stazza, adorava Hagrid e tra una lezione e l’altra gli faceva sempre visita.
Entrò con Albus nel castello dirigendosi in camera, ma prima di entrare si fermò pensieroso –cavolo... Joy quest’anno avrà una compagna di stanza... chissà con chi capiterà...- fissava il vuoto intento a pensare, quando Albus lo distrasse dai suoi pensieri “A che pensi??” chiese inarcando il sopracciglio “Niente, niente... mi chiedo semplicemente chi sarà la compagna di stanza di Joy...” “ah capisco. Vabeh ora riposati che stasera c’è il cenone di benvenuto” disse entrando in bagno, a lavarsi le mani “Ok” rispose entrando in camera, aspettando che Al uscisse dal bagno.
Buttò il borsone sul letto e cercò degli asciugamani, appena Al uscì si fiondò in bagno e si andò a fare una doccia assopendosi di nuovo tra suoi pensieri.
L’acqua calda massaggiava la sua pelle-sempre-fredda aiutandolo a rilassarsi, finita quella stupenda doccia, che aveva disteso ogni suo nervo, si mise un pantalone da tuta e la sua adorata Felpa Grigia, si buttò sul letto e, ancora  assorto nei suoi pensieri, si assopì in un sonno profondo che lo avrebbe aiutato a trovare il buon umore.
Quando si svegliò stropicciandosi gli occhi notò con sua sorpresa che Albus non era in stanza, così si alzò dal letto con grande sforzo, guardò l’orario e andò nel bagno per darsi una sistemata e farsi un’altra doccia. Uscì dalla doccia, si avvolse un asciugamano in vita, si guardò allo specchio e spalancò la bocca appena vide che orrore erano diventati i suoi bellissimi capelli biondi. Ora erano... fucsia?!
Respirò profondamente ed andò a controllare lo shampoo che, come aveva immaginato, era stato mischiato ad una tinta  -Potter- pensò subito, solo loro facevano quelle cazzate.
Risciacquò i capelli ma il colore rimaneva, per tre quarti d’ora a cercò di togliere quell’obbrobrio dai suoi capelli, ma, purtroppo, il colore resisteva all’acqua e a qualsiasi tipo di shampoo. Arrendendosi, appiattì un ciuffetto ribelle che si era arricciato e andò a sedersi sul letto a meditare.
Decise che avrebbe vendicato i suoi capelli e che gliel’avrebbe fatta pagare cara a quella piccola bastarda, ritornò in bagno e si asciugò i capelli rendendo ancora più liscio quel ciuffetto ribelle che amava tanto arricciare, si cambiò pantaloni indossando un jeans scuro e si preparò psicologicamente a mantenere la calma per tutta la sera ed uscì dalla stanza.
Si diresse verso la sala Grande dove si sarebbe tenuto il cenone di benvenuto per l’inizio del nuovo anno e per accogliere i novellini appena smistati, sorrise orgoglioso di se stesso sapendo chi avrebbe trovato lì.



Angolino d’autrice: SAAAALVE Meraviglie!
Oggi ho finalmente deciso di pubblicare questa ff. E’ un anno e qualcosa che ci stavo riflettendo. Eh tesorine, non sono brava con le ff, perché devo rispettare vari limiti, cosa che non devo fare nelle originali. Quindi please recensite e fatemi sapere se vi piace o no.
Bacioni dalla vostra Jade

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Capitolo 2
*** 1.Rain inside. ***


Percorsi tre corridoi, sorpassai la sala comune, salii le scale e arrivai davanti alla sala Grande. Sorrisi beffardo ed entrai.
Mi diressi al tavolo dei serpeverde e cercai con lo sguardo Albus che, come mi aspettavo, stava parlando con la Nana Rossa. Mi avvicinai e mi accorse della presenza di mia sorella –strano...-pensai, mi schiarii la voce e quando gli interessati si voltarono verso di me, sul loro viso spuntarono dei sorrisini beffardi e canzonatori “Buonasera” dissi cercando di non apparire scocciato  “c-ciao” balbettò Albus distogliendo lo sguardo dai miei capelli per evitare di ridere, Joy mi guardò con una mezza indifferenza come se, sapesse già che sarei arrivato con quella schifezza di capelli.
Guardai la Nana Rossa e mi avvicinai a lei con indifferenza “il fucsia mi dona davvero Molto” dissi sorridente calcando sull’ultima parola, lei mi scrutò e sorrise “il fucsia fa cacare” disse con tono da saputella “Oh giusto, buon motivo per mettere questo colore nello shampoo di una persona da te tanto adorata” dissi continuando a sorridere “e chi ti dice che sia stata io??” chiese beffarda “non me lo dice nessuno...” dissi scrollando le spalle “e allora che vuoi da me?? Non hai mica le prove” disse altezzosa cominciando a farmi snervare “Ma per favore è ridicolo! E’ palese che sei stata tu! Nessuno sano di mente avrebbe fatto una cosa del genere, sapendo le conseguenze...” “Malfoy lasciami in pace non sono stata io punto e basta... non è che ogni volta che vieni smerdato devi dare la colpa a me” “Smerdato? Ma cosa stai dicendo?” “Fai sempre brutte figure” disse ridacchiando come a ricordare qualcosa di divertente. Sbuffai “Stai sicura che ti farò confessare piccola impertinente” dissi seccato e mi voltai  a parlare con Joy e Albus, riuscendo però a vederla con la coda dell’occhio che mi faceva la linguaccia.
“Oddioooo LIIIIILSSSS SEI UNA BOMBAAA” urlò una voce alle mie spalle “Hahahahah ODDIO METTERE DEL FUCSIA NELLO SCAMPO DI QUEL TROLL RIMBECILLITO, ooooh sei FAN-TAS-TI-CA!” saltellò James abbracciando la Rossa fino a sollevarla e farla volteggiare, lei lo guardò malissimo, poi si voltò a vedere se io avessi assistito ed ascoltato e, vedendomi fissarla quasi incredulo e soddisfatto, arrossì “MA SEI COGLIONE??” urlò acida al fratello “Che ti prende Lils?? Ti ho elogiata...” “POTEVI FARLO IN UN ALTRO MOMENTO, SEI SOLO UN CRETINO” “ma che ho fa...” s’interruppe quando la Rossa mi indicò col dito, spalancando la bocca e passandosi una mano sulla faccia.
“Cara Luna... hai un fratello davvero stupido” dissi  ghignando “Lasciami in pace Malfoy!!!”.
Lei si sedette abbassando la testa “Luna sei patetica... era ovvio che eri stata tu l’avevo, anche cap...” lei alzò la testa e mi guardò rabbiosa, i suoi grandi occhi miele erano ormai totalmente lucidi per le lacrime che cercava di ricacciare invano “Stronzo, Cruciati!”sibilò con amarezza poi si alzò e corse via.
Né Albus, né mia sorella (che stranamente era impegnata a parlare con quell’idiota del Potter maggiore, quindi neanche quel babbeo), nessuno in quella sala, nessuno tranne me, in quel fottuto istante, pareva essersi accorto che la Rossa era corsa via. Rimasi sorpreso e rimasi fermo per un po’ a guardare la porta da cui se n’era andata.
D’un tratto mi apparve in mente l’immagine nitida di lei che affogava in lacrime per la vergogna.
Sentii l’adrenalina scorrere nelle vene e una strana sensazione di disagio(?) ed un impulso, una strana voglia di andare a cercarla, si fecero largo tra i miei pensieri. Le mie gambe si mossero da sole.
Mi ritrovai a correre per le scale, per i corridoi, salendo tutti i piani del castello.
Arrivai ad una rampa di scale che portava alla torre di astronomia.
Salii un gradino per volta con estrema lentezza, sentendo il cuore che accelerava i battiti in modo oppressivo, quasi volesse esplodere, poggiai piano la mano sulla maniglia della porta e l’abbassai con delicatezza.
Aprii sempre con più lentezza la porta ed uscii fuori a passi leggeri.
C’era molta umidità ed ebbi la sensazione di sentire freddo ma, non appena vidi dei capelli rossi ondeggiare col vento, un’ improvvisa ondata di calore avvolse in un tepore e stordimento degno di uno schiantesimo. Sospirai rapito mentre una folata di vento portò al mio naso un odore magnificamente buono e paradisiaco.
Quell’ odore mi travolse fino a confondermi ed offuscarmi il cervello. Rimasi lì, fermo, senza muovere un muscolo ad osservare quei meravigliosi capelli rossi.
Non sapevo cosa fare.
Avanzai cauto di un passo e sentii il mio cuore ricominciare a battere forte. Deglutii faticosamente per cercare di liberarmi di un nodo in gola.
“L-Luna” bisbigliai molto fievolmente, lei si voltò di scatto e mi fissò con occhi spalancati e una luce di rabbia che ardeva in questi. M’impietrii alla vista di quella rabbia così celata ma allo stesso tempo così percepibile. Non sapeva cosa fare, non sapevo cosa dirle, ero arrivato lì, senza avere la minima idea su quel che stavo facendo, senza sapere quali erano le mie intenzioni e le possibili reazioni(violente) della piccola Potter “Che vuoi?” chiese freddamente “io... io... non lo so” balbettai “Tu non lo sai?!” ripeté irata avanzando verso di me, ma non si mossi di un millimetro “TU, ammasso di muco nasale di Troll. Vieni qui a disturbarmi non sapendo neanche che cosa vuoi? Ma che hai al posto del cervello? Una pluffa?” disse avvicinandosi sempre più minacciosa “ti ho vista correr via e ...ti...” “mi hai seguita con l’intenzione di peggiorare del tutto il mio umore!” “No” ribattei “Non era una domanda Malfoy”sibilò quella, la guardai perplesso cominciando ad arretrare lentamente mentre lei estraeva la bacchetta “Ora sei nei guai, nulla potrà salvarti Malfoy” disse con un ghigno, arretrai ancora di qualche passo ma lei, fulminea, mi raggiunse e...
Avevo trattenuto il respiro.
Nell’avvicinarsi a me era inciampata e caduta in avanti.
Ed era finita dritta fra le mie braccia.
Il mio cuore pareva essersi fermato.
Avevo Lily Luna Potter tra le braccia, quanti pettegolezzi ci sarebbero potuti essere?
Allibito e immerso nei miei pensieri non mi ero accorsi che lei era ancora fra le miei braccia, poggiata al mio petto con le mani che stringevano la mia felpa. Quando me ne accorsi temetti che potesse sentire i miei pensieri attraverso il mio battito così mi schiarii la voce, ma pareva che lei non volesse allentare la presa delle sue pallide e delicate mani sulla mia felpa “Potter...puoi anche lasciarmi eh” la Rossa si staccò lentamente raccogliendo la bacchetta, che le era scivolata dalla mano durante la caduta e, a testa bassa, se ne andò senza fiatare ed io rimasi solo sulla torre di astronomia.
Sorrisi spontaneamente al pensiero di Luna tra le mie braccia, ma scacciai subito il pensiero, non poteva permettermi di sorridere per la Potter. Non volevo.
Rimasi lì per circa mezz’ora, poi mi diressi verso la sala grande ma, prima di arrivarci, incontrai Albus “Scorp!!” “Hei” esclamai flebilmente “Mia sorella è ancora in sala grande?” chiesi poi, Albus annuì e se ne andò.
Raggiunta la sala andai a sedermi vicino a mia sorella “Hyperion! Dove sei stato?” chiese con noncuranza “Ho fatto un giretto. Beh come sono le serpi novelline quest’anno?” chiesi osservando le facce nuove “Nulla di che” rispose lei, ma prima che replicassi, continuò “Però sono grandi fan della Potter a quanto pare” disse Joy sorridente. Curioso, scrutai meglio la folla di novellini e notai in mezzo a quelli, dei capelli color ketchup. Gli angoli delle labbra si incurvarono lievemente in un impercettibile sorriso e dovetti distogliere subito lo sguardo prima che qualcuno potesse notarmi.
“Ohperlabarbadimerlino, capelli ossigenati” non feci in tempo a voltarmi per vedere chi avesse esclamato quella frase che mi ritrovai addosso una schiera di piccoli esserini euforici “i miei capelli non sono ossigenati” sibilai scandendo bene le parole “Ma lei ha detto che sono ossigenati” “si lei ha detto così” strillarono all’unisono e io sospirai rassegnato “Ok, ok, però non osate toccarli!” dissi poi con un mezzo sorriso “Sì signor serpeverde” esclamarono i piccoli, sorridenti e soddisfatti, andando a sedersi vicino alla Potter.
Nel frattempo passarono di fianco al tavolo un gruppetto di pettegole “Sai che la Furia Rossa si sta frequentando con uno non male?” “Davvero?E chi?” “Non so, sto indagando, ma mi pare che sia un corvonero” “Sicuramente ne approfitterà per farsi aiutare con la scuola” ridacchiarono come oche “Starnazzate da qualche altra parte” disse Joyley pacatamente rivolgendo però loro uno sguardo terrificante che le fece dileguare in un attimo.
Finimmo la cena e tornarono tutti nella propria camera. Tutti tranne me, che mi diresse verso il campo da quidditch, dove avrei potuto sfogare tutti i pensieri.
Appellai la mia scopa e mi librai fulmineo in aria, cominciando a fare le sue solite acrobazie.
Era buio ma, essendo abituato all’oscurità, non aveva alcuna preoccupazione.
Volare velocissimo contro vento era a dir poco meraviglioso. Mi liberava da tutti i pensieri.
Sfrecciavo da una parte all’altra sferzando l’aria e facendo varie acrobazie.
D’un tratto, dopo aver rallentato, percepii che non ero da solo. Annusai l’aria. Un odore familiare, un odore buono e intenso. Poteva essere solo una persona.
Il cielo cominciò a tuonare ed un lampo di luce illuminò la figura che se ne stava sospesa in aria a poca distanza da me, mi volgeva le spalle, ma i suoi capelli erano inconfondibili, mi immobilizzai e rimasi lì a scrutarla.
Altri tuoni e altri lampi.
Cominciò a piovere, e il suo buon odore cominciava a scomparire, confondendosi con quello di terra bagnata, mi avvicinai un po’ ma l’odore continuava a scomparire così mi avvicinai ancora e ancora fino a ritrovarmi a pochi centimetri da lei. Non so come, ma non si accorse di me.
Mi posizionai davanti a lei osservandola nell’oscurità e una forte tentazione cominciò a farsi spazio nella mia mente. Un gesto avventato, ma tanto agognato. Solo a pensarci mi sentivo in paradiso. Non so perché ma l’impulsività vinse sulla ragione.
Mi avvicinai il più possibile mordendomi il labbro nel scrutarla in quel buio, che in quel momento pareva opprimermi. Non sapevo cosa stesse pensando e non ero neanche del tutto certo che non si fosse accorta di me, mi costrinsi a non pensarci.
Fu improvviso. E troppo breve. La baciai tormentato da mille pensieri. Il calore, la morbidezza e il dolcissimo e frizzante sapore delle sue labbra mi mandarono in estasi. Fu una sensazione indescrivibile. Troppo bella. In quel momento mi sentii davvero felice. In quel momento sentivo il mio cuore fluttuare.
Ma subito dopo fui preso dal panico, mi sollevai al di sopra di lei con la scopa e fuggii via giusto in tempo prima che il lampo di luce avesse potuto mostrarmi a lei.
Già, ero fuggito da vero codardo. La pioggia aveva inzuppato del tutto i miei vestiti, scesi dalla scopa e corsi dritto in camera mia e chiusa la porta alle mie spalle, scivolai fino a terra appoggiandomi di schiena e chiusi gli occhi. –ho...baciato...la...Potter...Di che mi preoccupo? Mi sono vendicato no?!-  “Ma chi voglio prendere in giro? A me piace la Potter e non posso farci niente” sospirai esausto.


Ed ecco il secondo capitolo di questa ff sulla new generation. Allora c'è da dire che il testo mi sembra troppo ricco di azioni e che quindi mi sembra una lista della spesa. Ma, tralasciando questo bastardo dettaglio, come vi sembra? A essere sincera a me non piace proprio anche se l'idea che ho in testa è davvero carina, ma non riesco a scriverla decentemente, quindi per adesso accontentatevi di questo. vedrò di migliorare. spero comunque che non vi faccia schifo del tutto. Per favore recensite.
Bacioni dalla sempre vostra Jade <3

 

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