The rebellion of death

di ayumi17
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Minho ***
Capitolo 2: *** Il risveglio di Minho ***



Capitolo 1
*** Minho ***


Quella mattina Choi Minho si svegliò con un brutto presentimento.


Sbuffando si alzò dal letto (come sempre non aveva dormito ma appariva perfetto) e si avviò verso il bagno.

Il suo presentimento cresceva sempre più,come la paura di aver fatto qualcosa di sbagliato. Ripassò in mente gli ultimi avvenimenti...beh qualche informazione...

 

no,NOOOOO!!!

 

Non aveva scoperto proprio nulla!

 

Non aveva scoperto nulla di interessante!

 

Cazzo...cos'era allora che lo tormentava?

 

Paura di venir scoperto?

Beh... Se lo avessero scoperto sarebbe stata la sua seconda fine e questa era l'unica cosa che non si augurava! Ma era comunque sicuro che non si trattasse di quello. Era qualcosa di importante!

COSA????
 

Senza pensarci andò dritto contro l'armadio.

Mancava solo quello...porca miseria faceva male penetrare in un armadio!

 

Alla fine (cavolo ce ne aveva messo di tempo visto che continuava a ondeggiare come un drogato) raggiunse il bagno.

 

La prima cosa che fece fu quella di guardarsi allo specchio.

 

Da 2 anni lo controllava regolarmente. A vederlo sembrava un normalissimo specchio,ma Minho sapeva che il segno che da tanto tempo aspettava si sarebbe fatto riconoscere attraverso quell'aggeggio che ai suoi tempi non esisteva.
 

Si lavò i denti,mise tutto bello in ordine ma anche oggi niente di insolito.

 

Ma insomma cosa si aspettava?

 

 

Che un piccolo presentimento potesse essere il segno?

 

Minho stava già per tornare in camera sua quando un viso apparve nello specchio.

La faccia di un ragazzo coi capelli nerissimi e occhi di un azzurro intenso venne davvero riflessa per alcuni secondi,ma Minho pensò di esserselo immaginato. Quel viso...così familiare ed estraneo! Era troppo per lui.

Gli portava alla mente tanti ricordi. Ricordi di una vita.

 

Il pensiero però che si fece spazio davanti agli altri fu quello di aver avuto ragione fin dall'inizio.

Infatti non poté pensare di essersi immaginato anche la frase che in nero apparve subito dopo. Indicava un luogo.

 

Non poteva crederci!
 

Insomma aveva dovuto aspettare così tanto! Finalmente avrebbe potuto sapere tutto. Il giorno era finalmente arrivato! La sua profezia si era avverata.

Ma perché aveva paura?

 

Non era quello che aspettava?

 

Solo ora si rendeva conto di non sapere se veramente voleva la verità. Quel sogno lo faceva ancora dubitare.

Però non aveva altre informazioni e sicuramente non avrebbe voluto cercare per tutta la vita le risposte alle sue domande.

 

Si schiaffeggiò le guance che assunsero un po' di colore. Allungò la mano che passò attraverso lo specchio. Doveva farsi coraggio. Aveva paura,ma non avrebbe dovuto.
 

Secondo me i fantasmi non dovrebbero aver paura della morte.



























*angolo per presentarmi*

Ciao a tutti...Ok è un po' banale come inizio, ma mi sembra che cominciare così sia la cosa migliore.

Questa è la mia prima ff e spero davvero che vi piaccia.

Ora sono solo all'introduzione, ma vi prometto che mi impegnerò!

Volevo anche dirvi che amo gli SHINee (come avrete sicuramente capito!) come amo le loro canzoni.
Una mia passione è il canto e cantare le canzoni degli SHINee lo rende ancora più bello.

La vostra canzone preferita? Le cose che amate più di loro?
Mi piacerebbe tanto saperlo. Non è fantastico parlarne?

Ah poi scrivetemi assolutamente cosa vi piace, cosa no...insomma cosa ne pensate.
Spero di poter parlare con voi!

A presto :) 

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Capitolo 2
*** Il risveglio di Minho ***


Ciao a tutti ;)

Eccomi con il vero inizio della storia!

Se avete letto l'introduzione sapete più o meno come scrivo, ma la vera storia che già da un po' avevo in mente comincia da qui.

Ah volevo ringraziare tutte le persone che pubblicano le loro ff.

SIETE TUTTE BRAVISSIME!!!!! *O*

All'inizio mi ero iscritta su questo sito perchè amo leggere. Non pensavo ancora allo scrivere.

Dopo aver letto le vostre ff però non ho potuto far altro che innamorarmi anche io dello scrivere. Vi ringrazio davvero tanto per tutto e spero che vi piaccia quello che ho scritto :)

 

BUONA LETTURA!

 

 

 

 

 

 

 

Due anni prima,quando scoprì di essere un fantasma, Choi Minho rischiò di prendersi un infarto.

 

Il modo infatti in cui lo scoprì non fu dei migliori.
 

"Minho svegliati"

 

Uno si aspetterebbe la solita voce angelica ma vi assicuro che questa era decisamente grottesca e poco gentile.

 

Insomma con questa voce Minho venne svegliato. Prima di tutto aprì gli occhi con fatica. Non sapeva esattamente cosa gli facesse male,ma si sentiva dolori dappertutto...

 

Si guardò intorno...un vicolo?
 

Certo non era proprio il posto migliore dove trovarsi tutto ammaccato e congelato.

 

Almeno però di una cosa era sicuro, il suo nome era Minho.

Provó a ricordare altro di se...niente.

VUOTO!

Decise allora di controllare cosa aveva addosso. Una maglietta (direi quasi uno straccio) e un paio di jeans logori.
Un'altra cosa che proprio non aiutava era che non sapeva dove si trovasse...si era perso ed era svenuto? Beh possibile.

 

Ma quella voce?

 

Cercò di alzarsi,ma le sue ossa non lo permisero.

Come aveva fatto a ridursi così?

 

Solo allora vide le figure che già da un po' lo stavano spiando.

Si guardò intorno...beh erano in tanti!

In effetti lo avevano circondato!

 

Questo pensiero lo rimise in moto. Cercó con piú forza di alzarsi, ma anche questa volta crolló.

Si maledí con rabbia, mentre tastava la gamba indolenzita.

 

Non ricordava chi fosse, ma era sicuro che non fare niente e farsi picchiare dagli altri non fosse nella sua personalità.
 

Infatti era sicuro che quella gente non fosse lì a spiarlo solo per caso...

Allungò il collo per sbirciare la bella compagnia che ancora esitava a farsi vedere.
 

Finalmente capendo di essere stati scoperti i ragazzi sbucarono da tutti i vicoli e da dietro i bidoni.

Si raggrupparono tutti di fronte a Minho, e uno tra loro si fece largo tra i compagni.
 

Il povero ragazzo sdraiato a terra e ancora mezzo rimbambito, non poté fare altro che fissare quel bellissimo ragazzo,probabilmente il capo del gruppo.

 

I suoi capelli bianchi brillavano alla luce della luna.

Che ragazzo perfetto col fisico da paura!

Insomma il ragazzo che Minho si sarebbe portato volentieri a letto.

 

Ma perché pensava a questo?

 

Quella meraviglia dopo averlo fissato un po' si rivolse agli altri e disse

 

"Non mi sembra di aver ordinato un pivello per cena!"

 

Poi aggiunse, arrabbiato perché nessuno aveva riso alla sua battuta

 

"Che ci fa questo stronzetto qua?"

 

Guardò con rabbia i suoi compagni,molti dei quali avevano abbassato lo sguardo.

 

Alcuni più grandi invece cominciarono a fissare Minho con curiosità. Quest'ultimo non mostrò paura nel ricambiare molti di questi.

Vedeva che alcuni avevano sicuramente alzato un po' il gomito quella sera. Vedeva le faccie da ebeti ma anche il modo in cui non riuscivano a stare in piedi.

Peggio di lui!!

 

Il capo però non sembrava per niente ubriaco e questo non era un bene.

Anzi sembrava proprio incazzato dopo aver visto che nessuno rispondeva o rideva della sua battuta!

 

Alla fine si rivolse a Minho

 

"Allora stronzo ti trovi qui per caso..." Nel dirlo alzò le sopracciglia con fare interrogativo "...oppure sei qua per attaccar briga?"

 

Mentre lo disse scoprì i denti bianchissimi in un sorriso di scherno.

 

"Beh fammici pensare...."

 

Si grattò il mento mentre fingeva di pensare.

 

"Magari..."

 

Venne però interrotto da una stridula voce ridacchiante proveniente da dietro.

 

"Speriaamo che siaa la seconda. Me va propo de fa a botte!"

 

Terminó la frase ridendo come un cretino.

 

Sia Minho che il il capo girarono contemporaneamente la testa verso il punto da dove proveniva la voce.

Il ragazzetto rosso e mingerlino che si era decisamente imbevuto nell'alcol continuò a ridere.

Anche dopo che il ragazzo accanto gli molló una sonora gomitata in pancia non poté che ridacchiare sommessamente. Il ragazzo accanto, vedendo lo sguardo che il capo rivolse al suo amico, provvedé a scusarsi anche da parte sua:

 

"Dai Jong lo conosci Jim...lascialo stare!"

 

Ecco due nomi da aggiungere alla lista delle persone da evitare di riincontrare.

 

"Lasciar stare cosa? Che io gli dia un bel pugno? Certo che mi leggi nel pensiero!”

 

rispose Jonghyun.

 

Si girò borbottando un "cretini" e si rivolse di nuovo a Minho.

Jim però non riuscì a trattenersi e sempre ridacchiando disse:

 

"Non te devi arrabbià, posso fare a botte anche co te!"

 

Jjong si impietrí per qualche secondo.

 

Subito dopo però diventò rosso peperone e sbottó:

 

"A botte con me? A BOTTE CON ME??? Ma te la do io una bella botta!"

 

Come un fulmine balzò sul rosso e poco dopo Jim si ritrovò con un occhio nero.

Gli altri del gruppo intanto erano indaffarati a tenere Jonghyun fermo.

 

Da arrabbiato però non veniva offuscata la sua bellezza.

Anzi era ancora più bello!

 

Comunque in tutto questo casino Minho trovò il modo di alzarsi e lentamente allontanarsi dalla folla di ragazzi.

Con un sospiro girò l'angolo per un vicolo da cui non lo avrebbero più trovato.

Si fermò dietro l'angolo... Cazzo due passi e giá era sfinito?

Che schifo di reputazione si sarebbe guadagnato di fronte a quei ragazzi?

Doveva ammettere che quel Jonghyun lo aveva affascinato.

Un bel ragazzo non c'era che dire... Decise che avrebbe pensato dopo a lui.

Era il momento di svignarsela.

Girò un'altro angolo con una lentezza tremenda...come poteva essere ridotto così?

 

Non fece neanche in tempo a fermarsi per la fatica, che qualcuno gli si paró davanti.

 

Definirlo qualcuno ora é brutto e non calza molto per Jjong.

 

"Eccoti! Certo che sei cretino a scappare così! Non ti é bastato interromperci prima con la tua comparsa?"

 

"Oh scusi signore se vi ho DISTURBATO. Non hai proprio niente di meglio da fare che picchiare la gente?"

 

Questa era la prima cosa che diceva contro Jong. Infatti:

 

"Ah allora la lingua ce l'hai! Comunque per risponderti...si non ho niente di meglio da fare!"

 

Dicendo questo diede un bel pugno a quel ragazzo ormai inginocchiato a terra.

Non riusciva a tollerarlo. Di solito però lui non era così!

Però guardandolo gli sembrava di averlo già conosciuto e questo non gli piaceva.

 

"Jjong che fai?"

 

La voce di una ragazza lo interruppe

 

"Di solito non sei così! Perché picchiare un ragazzo così bello. Guarda che occhi scuri e capelli da sogno! "

 

Minho cercó nella sua mente. Aspettate cosa?? Occhi scuri?

Non ricordava un suo aspetto con gli occhi scuri!

Un'immagine gli apparve in mente.

Un ragazzo coi capelli scuri e occhi chiari gli sorrise. Quel ragazzo lo conosceva.

Chi era?

I suoi pensieri però vennero interrotti.

 

"Cosa ti succede?"

 

La ragazza si rivose ancora a Jonghyun.

 

Jjong se lo chiese per qualche secondo ma riguardando la faccia di quel Minho una rabbia gli crebbe dentro.

 

Senza pensarci balzò su Minho buttandolo vicino al muro. Ormai era tardi per parlare.

Partirono calci e pugni senza sosta.

Gli altri ragazzi del gruppo cercarono di fermare il biondo, ma per paura di venir picchiati anche loro, abbandonarono presto l'obbiettivo e si allontanarono.

 

Ormai i ragazzi si stavano per picchiare contro il muro.

Il pugno di Minho lisció la faccia di Jonghyun e Jonghyun per rispondere ne tiró uno indirizzato a Minho.

Anche questo pugno lisció il bersaglio, affondando nel muro.

 

Letteralmente AFFONDANDO!

 

Minho vedendo ciò fece una faccia più che allibita fermando il prossimo pugno a metà strada.

Il biondo però sembrò non accorgersene e spinse Minho contro il muro.

 

Ora era il turno di Jjong di fare la faccia stupefatta.

 

Si allontanò dal ragazzo improvvisamente.

 

" Aspetta...quel ragazzo come me..." pensò. “Impossibile...anche quel ragazzo...”

 


Tornando a Minho, sicuramente capirete che gli ci vollero delle ore per capacitarsi di quello che aveva fatto.

Ma per tutti quegli anni non scordó mai le frasi che gli disse quel bellissimo ragazzo prima di scappare.
 

" Aspetterai un po' prima di capire tutto. Cerca di vivere una vita normale fino al momento dove capirai davvero perché sei qui. Il tuo riflesso ti parlerà, e quel giorno ci rincontreremo!"

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