UN AMORE LONDINESE

di Giulls
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** PARTENZE E ARRIVI ***
Capitolo 2: *** IMPREVISTI E ALLEGRE SCOPERTE ***
Capitolo 3: *** A SPASSO PER LONDRA ***
Capitolo 4: *** PER FORTUNA C'ERI TU... ***
Capitolo 5: *** PRE CONCERTO ***
Capitolo 6: *** ULTIME PRESENTAZIONI E UN CONCERTO SPACCATIMPANI ***
Capitolo 7: *** MATTINATA CON JARED E INVITI INASPETTATI ***
Capitolo 8: *** UN BRUSCO RISVEGLIO ***
Capitolo 9: *** SHOPPING CON DUE PAZZE SCATENATE ***
Capitolo 10: *** NUOVO LOOK ***
Capitolo 11: *** LA FESTA ***
Capitolo 12: *** IL BACIO DI MEZZANOTTE ***
Capitolo 13: *** L'APPUNTAMENTO ***
Capitolo 14: *** LA PREMIERE ***
Capitolo 15: *** PRANZO DALLA COGNATA? ***
Capitolo 16: *** LA PRIMA SETTIMANA INSIEME ***
Capitolo 17: *** UNA PIACEVOLE SORPRESA ***
Capitolo 18: *** IL TANTO ATTESO SABATO ***
Capitolo 19: *** GLI ULTIMI GIORNI CON MARTINA ***
Capitolo 20: *** EROE PER UN GIORNO ***
Capitolo 21: *** LE SORPRESE NON SEMPRE RIESCONO PIENAMENTE ***
Capitolo 22: *** L'INCIDENTE ***
Capitolo 23: *** IL PRIMO MESIVERSARIO ASSIEME ***
Capitolo 24: *** RI-RIABILITAZIONI, SORPRESE e CASUALI INCONTRI ***
Capitolo 25: *** TI VOGLIO BENE, LO SAI…MA LEI PROPRIO NON L’APPROVO! ***
Capitolo 26: *** RIUNIONI DI FAMIGLIE ***
Capitolo 27: *** TRADIMENTO ***
Capitolo 28: *** VERITÀ ***
Capitolo 29: *** PERDONAMI ***
Capitolo 30: *** AMELIA, CREDO CHE LEI MI DEBBA UNA SPIEGAZIONE ***
Capitolo 31: *** GITA IN BARCA ***
Capitolo 32: *** BACI, COCCOLE E CAREZZE SONO MEGLIO DI MEDICINE E DOTTORI… ***
Capitolo 33: *** ALESSIA ***
Capitolo 34: *** TI PIACE LA MIA AMICA PER CASO? ***
Capitolo 35: *** NUOVA CASA ***
Capitolo 36: *** LA LITE, LA CENA, GLI AMICI, NOI ***
Capitolo 37: *** MI STAI CHIEDENDO DI SPOSARTI PER CASO? ***
Capitolo 38: *** I'LL BE YOU LOVER TOO ***
Capitolo 39: *** GITA TRA FRATELLI ***
Capitolo 40: *** CASINI POST-SBORNIA ***
Capitolo 41: *** LA VENDETTA È UN PIATTO CHE VA SERVITO FREDDO E CON CONTORNO DI IMPREVISTI ***
Capitolo 42: *** BALLO IN MASCHERA ***
Capitolo 43: *** QUASI PARTENZA ***
Capitolo 44: *** ADDIO LONDRA ***
Capitolo 45: *** MY HAPPY ENDING ***
Capitolo 46: *** EPILOGO - 10 ANNI DOPO ***
Capitolo 47: *** SORPRESA PER TUTTI I LETTORI :) ***



Capitolo 1
*** PARTENZE E ARRIVI ***


Salve ragazze! Eccomi ritornata con una nuova storia, che io  personalmente amo e la considero un po’ come la mia “bambina”, perché è da agosto che ci stavo pensando ed è da tre mesi che la sto scrivendo; sto dando anima e corpo per questa storia (infatti il mio rendimento scolastico ne ha risentito parecchio…)
Ah, volevo dire un’altra cosa: ogni riferimento a cose e persone è puramente casuale e bla bla bla…insomma, avete capito no? xD
Ah sì…ultimissima cosa, lo giuro…lasciate perdere il titolo…non è un granché ma la storia è nata con quel titolo e quindi non me la sono sentita di cambiarlo.
Detto questo…buona lettura e spero che questa storia vi piaccia!
Un abbraccio Giulls

UN AMORE LONDINESE

PROLOGO

< Giulia, Robert, Robert, Giulia >
< Ciao! > mi disse lui con il suo inglese perfetto, come lui.
< Ciao… > risposi io timidamente.
Oh mio Dio! Ho Robert Pattinson davanti a me! QUEL Robert Pattinson! L’Edward Cullen di Twilight! Sto sognando, non è possibile! Non posso credere che Teo, mio fratello Teo, sia suo amico…eppure me l’ha appena presentato…aspetta…mi stanno guardando stranamente…
< Come? >
< Ho detto che non ci speravo più a conoscerti…Teo ha sempre parlato di te, solo che né io né gli altri abbiamo mai visto una tua foto…credevamo fossi frutto della sua immaginazione > mi disse sfoderando il sorriso più bello che avessi mai visto in tutta la mia vita.
< Ehm…invece eccomi qui! > risposi imbarazzatissima come non mai.

1. PARTENZE E ARRIVI

< Giulia avanti muoviti! Siamo in ritardo e dobbiamo arrivare all’aeroporto di Forlì per le nove! > disse Teo tirandomi via le coperte di dosso.
< Teo ti prego! Voglio dormire ancora un pochino! Non ritarderò! Mi vestirò in un lampo, promesso! > risposi insonnolita recuperando le coperte e rannicchiandomici maggiormente.
< Forza, muoviti! La mia patria ci aspetta! > mi disse con un sorriso smagliante e iniziò ad aprire tutte le finestre facendo entrare tanta luce da accecarmi.
Guardai molto male mio fratello, o meglio il mio fratellastro. Mia mamma e il suo compagno Mirco avevano deciso di adottarlo quando lui aveva quasi 17 anni. La madre di Matteo era di origini italiane mentre il padre era inglese; infatti  nacque a Londra il 30 Gennaio. Purtroppo, all’età di tre anni fu affidato ad un orfanotrofio dopo la morte dei suoi genitori a causa di un incidente stradale e, prima che lo adottassimo, era stato in molte famiglie. Così facendo crebbe con un atteggiamento menefreghista verso tutti. Dopo averlo adottato venne a vivere da noi in Italia ed era terribilmente freddo con tutti noi, specialmente con me e sia mia madre che Mirco, dopo vari tentativi, avevano rinunciato ad avere un rapporto con lui. Oltretutto si era messo a frequentare una compagnia con una brutta fama: tutti stupidi teppisti piromani.
Una sera infatti, prima di uscire, mamma e Mirco ricevettero una chiamata dalla polizia, che li avvisava che Matteo si trovava alla centrale perché era stato sorpreso rubare in un negozio; erano entrambi furiosi con lui, tanto da non rivolgergli la parola per giorni interi. Il 30 luglio, il compleanno di Teo, mamma e Mirco uscirono per andare a trovare una loro vecchia amica e restarono fuori anche per cena. Quella sera cucinai un piatto veloce per me e Teo. Finito di mangiare andò a rintanarsi in camera, come al solito e, sinceramente, era quello che speravo perché avevo deciso di fargli una sorpresa per il suo compleanno. Sistemai velocemente gli addobbi che avevo comprato poche ore prima e tirai fuori la torta dal freezer. Con una scusa lo chiamai di sotto e spensi la luce della cucina. Entrò sbuffando e, quando vide la sorpresa che gli avevo fatto, rimase piacevolmente colpito, anche se non lo diede a dimostrare. Gli feci spegnere le candeline e, dopo aver aspettato trenta minuti buoni perché la torta si scongelasse, la mangiammo e poi ci sedemmo in sala a vedere un film su Sky. Parlammo tutta la sera e poi ci addormentammo e da quel giorno diventammo inseparabili. Inoltre cambiò notevolmente il suo modo di fare: divenne più gentile e simpatico; abbandonò quella vecchia compagnia e si fece nuovi amici: tutti bravi ragazzi.
Ora Teo ha 19 anni, mentre io ne ho quasi 17. Quest’anno, dato che non era possibile per mia madre e Mirco trascorrere un’intera estate a Londra, dal momento che era nata da qualche mese Emma, mia sorella, Teo mi propose, ovviamente dopo aver chiesto il loro consenso e quello di mio padre, di andare a trascorrere l’estate a Londra con lui. Accettai al volo l’offerta.
< Che pizza che sei! Ecco, mi sono alzata…contento? > risposi aprendo le braccia con un gesto teatrale e lui si avviò alla porta.
< Non vedi che sorriso smagliante che faccio? > gli lanciai una seconda occhiataccia e guardai l’ora nella mia radiosveglia. Erano quasi le sette e mezza di mattina del 15 maggio. La mia scuola, a causa di un terremoto, era stata praticamente distrutta e, non avendo né abbastanza succursali, né abbastanza soldi da spendere subito per riparare i danni, il dirigente scolastico fu costretto a chiudere la scuola un mese prima della solita chiusura.
Dopo essermi preparata ed aver salutato mia madre, Mirco, Emma e mio padre che era venuto ad augurarmi buon viaggio, mi diressi verso la macchina di Teo e ci avviamo verso l’aeroporto, arrivando a Londra alle dieci e mezza. La casa di Teo, dove lui viveva con i suoi genitori e che gli lasciarono dopo la loro morte, non era molto distante dall’aeroporto: giusto quarantacinque minuti; infatti alle undici e venti eravamo già davanti a casa. Era ancora più bella di come la ricordassi: era enorme, a due piani con un lungo porticato in legno chiaro e sorretto da colonne con un dondolo e l’esterno tinto di bianco. All’interno c’era la hall e, a destra, una sala enorme con un pianoforte bianco, una TV al plasma, un divano a tre posti in pelle nero, una libreria e un camino. A fianco alla libreria c’era una porta finestra che conduceva al giardino dietro casa, che era molto grande, dove si potevano fare diverse grigliate ed organizzare feste. Poco distante dalla hall c’era il bagno: era più piccolo rispetto a quello situato al piano di sopra. A sinistra c’era una cucina  che faceva anche da sala da pranzo.
Al piano di sopra, invece, c’erano tre camere da letto, due bagni e uno studio. C’era un bagno con la vasca idromassaggio ed uno con una doccia enorme. La mia camera era la più grande rispetto alle altre: aveva un letto matrimoniale enorme, con una vista favolosa del giardino sul retro e delle case vicine ed era vicino al bagno con la vasca idromassaggio. Il mio armadio era enorme, poiché era formato da una cabina armadio e uno scomparto dove poter tenere tranquillamente tutti i vestiti. Davanti al letto c’era un mobile con la TV e vicino allo specchio, tra la porta e l’armadio, uno stereo.
< Vedo che hai già trovato la tua stanza! >
< Oh sì! E pensa che anche se non fosse stata mia l’avrei presa lo stesso! Cavolo, l’adoro! È ancora più bella di come la ricordavo…ci credi? Passare quattro, dico…quattro mesi qui! Mi sembra un sogno! Teo grazie per avermi invitata! Oddio ti adoro tantissimo! Sei il miglior fratello del mondo! > e gli saltai addosso abbracciandolo.
< Ok, mi stai uccidendo piccola! Che ne dici di scendere e di chiamare casa dicendo che stai bene? >
< Buona idea…tu chiami e io mi faccio un bel bagno con l’idromassaggio! > esclamai.

L’idea di ficcarmi in quell’enorme vasca mi allettava parecchio.
< No signorina non hai capito niente…tu chiami casa mentre mio vado a fare la spesa…il frigo è vuoto >
Uffa…addio bollicine e acqua calda…dovrò aspettare. In effetti però cosa avrei fatto da sola a casa?” pensai.
<  Vengo con te… > proposi.
< No, stai a casa…poi prometto di portarti in giro…adesso sistemati…lì c’è il computer con msn…tesoro fai come se fossi a casa tua, lo sai…l’unica cosa è: non rompere niente…ricorda: occhio per occhio, dente per dente! >
< Ma non era chi rompe paga? > domandai divertita.
< Sì, ma mi piace di più l’altra espressione > rispose facendo una smorfia.
Lo adoravo da morire quando faceva così.
< Ehm…ok…hai bisogno della lista della spesa? >
< No, adesso prendo qualcosa di veloce giusto per pranzare…poi più tardi andiamo guardiamo cosa manca e torniamo a fare la spesa. Adesso riposati. A dopo >
Rimasta sola in casa, chiamai prima mia madre e poi mio padre per dire loro del viaggio. Tornai in sala e, anziché accendere il pc per chattare su msn, mi sedetti davanti al pianoforte. Accertatami che fosse funzionante mi sedetti sullo sgabello e iniziai a suonare prima Claire de Lune di Debussi e poi River Flows In You di Yiruma. River Flows in You è sempre stata la mia composizione preferita. Imparai a suonarla nel giro di qualche mese dopo aver cominciato le lezioni di piano. Oltre a quella e a Claire de Lune imparai a suonare la base di Twilight di Vanessa Cartlon e la base di Only Hope di Mandy Moore.
Quando Teo tornò a casa mi sentì suonare River Flows In You. Mi ha sempre presa in giro perché avevo sempre sostenuto che fosse perfetta come Bella’s lullaby in Twilight, ma no…il migliore amico di mio fratello doveva comporre un’altra melodia…ci rimasi male quando lo scoprii…adoro Robert Pattinson e su questo non ci piove, ma non poteva restare zitto e lasciare che gli altri decidessero la ninnananna?
< Hey Twilighteriana! È inutile, tanto Rob l’ha già composta l’altra melodia… >
Ecco, come al solito mi prende in giro!“ mi voltai verso di lui e gli feci una boccaccia.
< Vieni ad apparecchiare per favore? Metto a bagno l’insalata e poi si mangia… >
< Cosa hai comprato? >
< Pollo…è ok? >
< Sì, benissimo! > mentii.
In realtà odiavo il pollo.

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Capitolo 2
*** IMPREVISTI E ALLEGRE SCOPERTE ***


Ciao a tutte! Come state? Sapete, avevo intenzione di postare sabato, ma alla fine non ho resistito…anche perché sabato sono a cercare il regalo perfetto per mia madre! Eheheh.
Beh, per cominciare voglio ringraziare chi ha deciso di soffermarsi a leggere la mia storia…non ci sono parole per descrivere la mia felicità…a parte dirvi un grazie sincero!
Poi voglio ringraziare:

1 - ale90 [Contatta]
2 - AlessandraMalfoy [Contatta]
3 - birri [Contatta]
4 - Dea1907 [Contatta]
5 - debblovers [Contatta]
6 - DolcePotter [Contatta]
7 - Ginnylove [Contatta]
8 - LaPiccolaPrincess [Contatta]
9 - masychan [Contatta]
10 - memi16 [Contatta]
11 - milly92 [Contatta]
12 - oOokikkaoOo [Contatta]
13 - Rosalie_Hale_Cullen [Contatta]
14 - Sea89 [Contatta]
15 - simlyme [Contatta]

per aver messo la storia nei preferiti…cavolo, vi rendete conto di quante siete?? Grazie 1000!!!!
E per ultimo, ma non meno importante, chi ha sprecato due minuti per commentare il primo capitolo:

simlyme: hey tesoro, hai visto che alla fine ce l’ho fatta? Beh…credo di doverti ringraziare per avermi convinta a postare la storia ora, anziché attendere…e poi fidati non sei stata per niente scocciante! Tu credi che invidino il mio personaggio? :P eheheh…sai, anche io adoro Teo! Un bacio mia cara CSTU! Ti voglio bene J
Rosalie_Hale_Cullen: cognatina mia grazie mille! Sono davvero contenta che il primo capitolo ti sia piaciuto e spero che ti possa piacere anche più avanti, specialmente quando…eheheh…ti amo cognatina!
oOokikkaoOo: credo che dire KIKKA TI ADORO è dir poco…so bene che questa storia non ti piace…o meglio…Robert non ti piace…ma nonostante tutto mi hai commentato il primo capitolo!! Paperino ti ha addolcita? Eheheh non vedo l’ora neanche io di arrivare a quel capitolo! :D Ti adoro tantissimo anche io! Un bacione e…a domani! xD
memi16: mia gollum tarantolata ciaooo!! Grazie per sostenermi sempre! Ti voglio un mondo di bene! J
LaPiccolaPrincess: ciao Princess! Aaaaa che bella questa recensione!! XD vediamo…beh…ma tu adori di più Teo o Giulia?…ehm…hai ragione, mi ero completamente dimenticata di modificarlo…scusa! Ma…come da quando suono il piano? Da quando ho iniziato la storia, no? xD Sai, il problema è che non ho niente contro il pollo…è che mia mamma lo comprava sempre per pranzo ed ora ho la nausea solo a sentire l’odore del pollo! Hey, poi dimmi cosa nei pensi dei libri! A proposito…come è andato il tema? Un bacione!
ale90: piccola, lo sai che tu sei al primo posto e la storia al secondo! Ti voglio un mondo di bene, quindi smettila di fare la finta offesa! xD Senti, ma…sei innamorata di Teo per caso? Beh, sono davvero contenta che questo capitolo ti sia piaciuto…è importante per me la tua opinione, sappilo…ti voglio un mondo di bene! J bene, io direi che dalla camera mia è tutto…il collegamento ora va all’ufficio di papi! Un bacio piccola! P.S. sono morta dal ridere quando ho letto il ROBERT E' BELLISSSSIMMMO! Eheheh
milly92: toh, ma guarda un po’ chi si vede! Davvero ti è piaciuto il primo capitolo? sono davvero contenta, grazie! *-* è stato un buon rientro a scuola il tuo? Il mio….eheheh…stressante! Ah, comunque sì, la Giulia della storia sarei io…l’unico problema è che la storia non si basa su una storia vera…ma vabbé xD Un bacio

Buona lettura! Spero vi piaccia anche il secondo capitolo! Un bacio
Giulls
P.S. Allora…eheheh…come dire…questo capitolo è un po’ cortino…ma tranquille, se vi piacciono i capitoli lunghi aspettate più avanti…sapete, mi sono fatta prendere la mano in alcuni capitoli e sono venuti VERAMENTE lunghi! xD

2. IMPREVISTI E ALLEGRE SCOPERTE

Eravamo in cucina seduti a tavola intenti a mangiare il pollo con le verdure del pranzo e, dopo aver ingoiato il quarto boccone, chiesi:
< Teo stasera dove mi porti? >
< Da nessuna parte piccola…stasera resti a casa >
< Cosa? NO! Perché? > domandai dispiaciuta mentre stavo inforchettando un altro boccone.
< Beh ecco…ero intenzionato a portarti in giro per Londra sta sera, ma dobbiamo rimandare perché ho appena saputo che un mio amico è finito in ospedale e voglio andare a vedere come sta… >
Ecco perché aveva uno sguardo strano prima…” pensai guardandolo.
< E non posso venire con te? > ipotizzai.
< Non stasera piccola. Scusa >
< Ok d’accordo… >
Mi rassegnai a non insistere, sapendo che probabilmente, se l’avessi fatto, avrei peggiorato le cose.
Finito di mangiare Teo uscì di corsa, io sistemai la cucina e una volta finito andai in sala a vedere un po’ di TV, dopo ovviamente aver chiamato mia mamma.
< Ciao mamma! >
< Tesoro ciao! Come stai? Come è Londra? >
< Beh…oggi non ho fatto molto…al pomeriggio abbiamo sistemato un po’ di bagagli, abbiamo fatto la spesa, poi abbiamo cenato e alla fine Teo è andato in ospedale a trovare un amico che è stato ricoverato >
< Oh poverino! E come sta? >
< Non ne ho la più pallida idea, dal momento che neanche Teo aveva capito bene. Ora ti lascio, non voglio farti spendere troppi soldi. Ciao mamma! Buonanotte >
< Ciao Giuly, fai la brava mi raccomando! Ci sentiamo domani… >
Dopo aver telefonato anche a mio padre accesi la televisione e notai che era appena cominciato I Passi Dell’Amore, il mio film preferito e una volta che terminò, dopo aver pianto come al solito, mi diressi in camera a finire di svuotare le valigie e successivamente andai fuori in veranda. Mi sedetti sul dondolo respirando l’aria londinese. Nel giro di qualche minuto mi appisolai e venni svegliata dopo una mezz’oretta da Teo.
< Hey ma che fai? > mi chiese con un filo di sorriso sulle labbra.
< Uh? Mi ero appisolata. Come sta il tuo amico? >
Si scurì in volto.
< Non troppo bene. Ti va un gelato? Conosco un posto non molto distante da qui dove lo fanno veramente buono…è la gelateria migliore di Londra >
Non me lo feci ripetere due volte e scattai immediatamente in piedi.
< Ok, prendo la borsa, mi vesto e arrivo >
< Intanto prendo la moto >
< Non andiamo a piedi? > domandai dirigendomi verso la mia stanza.
< No, non mi va di camminare >
< Arrivo subito >
In cinque minuti arrivammo a destinazione. Dopo aver preso il mio gelato allo yogurt e al cocco, ci sedemmo su una panchina. Teo non parlava, ma era sconvolto…evidentemente l’amico era più grave di quanto credessi.
 Sapevo che voleva confidarsi e raccontarmi tutto, lo sentivo…ma non sapeva come aprirsi; rimasi zitta e aspettai che iniziasse a parlare.
< Corey, il mio amico, è in gravi condizioni, non so se ce la farà… > iniziò con un filo di voce con gli occhi assorti in un punto davanti a sé.
Non rispondevo…volevo che finisse di parlare.
< Una macchina, mentre Corey stava attraversando la strada sulle strisce pedonali per tornare a casa, non l’aveva visto e lo ha preso in pieno. Adesso è in coma, ma non lo so…ho un brutto presentimento…oggi l’ho visto in faccia…sembrava ridotto male…il dottore oltretutto ha detto che le sue condizioni sono precarie… > mi disse sconsolato, lo guardai meglio, notai che aveva le lacrime agli occhi ed ebbi un tuffo al cuore < ho paura Giu…paura che muoia…lui è l’ultima persona al mondo che dovrebbe morire…è sempre gentile, disponibile con tutti, simpatico…è un grande amico… > aggiunse guardandomi e implorando con lo sguardo che facessi qualcosa, mentre i suoi occhi celesti erano ancora coperti da un velo di lacrime.
Mi sentii uno schifo perché non sapevo cosa dire o fare…non volevo dirgli: vedrai, andrà tutto bene! Perché a volte non è mai vero…l’ultima volta che mi è stato detto questo per consolarmi, la mia amica è morta…era stata investita da un camion che non le aveva dato la precedenza mentre era in scooter. Il ricordo per un secondo mi fermò il respiro, ma poi tornai in me, decisa che in quel momento l’unica cosa che dovevo e che volevo a tutti i costi fare era consolare Teo, o per lo meno fargli sentire che c’ero. Lo abbracciai, lui affondò la testa nei miei capelli ricci e iniziò a piangere. Restammo immobili per diversi minuti.
Infine, versata anche l’ultima lacrima della giornata, ritornammo a casa. M’impuntai per guidare verso casa, visto che avevo il patentino per guidare il motore ed accettò senza discutere. Durante il tragitto sentii i suoi singhiozzi e si strinse sempre di più a me. Mi si spezzava il cuore vederlo in questo stato.
Tornati a casa andammo entrambi a dormire, ma io non riuscivo ad addormentarmi: pensavo sempre a quanto mi facesse male vedere Teo in quello stato. Lo sentivo piangere nella sua stanza e questo non giovava affatto. Alla fine, stanca di non poter far niente, uscii dalla mia stanza ed entrai nella sua, mi stesi vicino a lui abbracciandolo e nel giro di pochi minuti ci addormentammo.
La mattina dopo, verso le otto e mezza, Teo mi portò la colazione a letto con un sorriso smagliante sul volto.
< Buongiorno piccola! Ho portato la colazione! >
< Vuoi che mangi tutta quella roba? > chiesi sconcertata.
< Ma certo che no! Qui c’è anche la mia! Dobbiamo festeggiare. Corey, il mio amico, si è svegliato poche ore fa dal coma! Nessuno sa come, dal momento che sembrava non dovesse farcela… > disse con il suo solito tono vivace e ricco di gioia, un tono che io adoravo tantissimo.
< Oddio Teo è meraviglioso! > dissi saltandogli addosso.
Finimmo la colazione e Teo si catapultò in ospedale ed io ne approfittai per dedicarmi alle faccende di casa, ossia: mettere tutta la roba della colazione in lavastoviglie, azionarla ed oziare liberamente in sala. Queste erano le mie faccende preferite. Quando uscii fuori casa per prendere la posta vidi un Teo sorridente come non mai tornare. Parcheggiò la moto, prese la macchina e la parcheggiò davanti al vialetto di casa e mi sorrise.

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È un po’ triste, lo so…ma quel giorno quando l’ho scritto non ero particolarmente felice…ma hey, niente musi lunghi! Corey sta bene, no? ;D

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Capitolo 3
*** A SPASSO PER LONDRA ***


Salve ragazze! Allora, ho un paio di annunci da fare:
1) visto che in tante me lo chiedono, ora rispondo: Robert arriverà a breve, tranquille! ^^ anzi, se ci tenete saperlo lo troverete dal 5° capitolo in avanti…riuscite a resistere per un altro capitolo?? xD
2) so che il capitolo precedente era triste e fidatevi, non è stata una passeggiata scriverlo…è solo che con quel capitolo volevo dimostrare maggiormente il rapporto che hanno Giulia e Teo
3) questo capitolo è molto più allegro rispetto al secondo, tranquille (xD) ed è anche un capitolo transitorio…ma vabbè, ora passiamo ad altro…
GRAZIE A:

1 - ale90 [Contatta]
2 - AlessandraMalfoy [Contatta]
3 - alice brendon cullen [Contatta]
4 - birri [Contatta]
5 - Dea1907 [Contatta]
6 - debblovers [Contatta]
7 - DolcePotter [Contatta]
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14 - oOokikkaoOo [Contatta]
15 - Rosalie_Hale_Cullen [Contatta]
16 - sbadata93 [Contatta]
17 - Sea89 [Contatta]
18 - simlyme [Contatta]
19 - violae [Contatta]

per aver messo la storia nei preferiti, chi ha solo letto e chi ha anche commentato!
dormigliona: che ti sei sbagliata e mi hai commentato il primo capitolo xD! Ale tesoro ma grazie!!! ^-^ *me commossa* che sei flippata già lo sapevo, ma ti voglio bene lo stesso, anche se a volte ti mollerei dei ceffoni! :D
simlyme: ma va là! Al massimo Robert s’innamora di Teo! xD non ti ho rovinato il finale, vero? ghghgh no tranquilla, sto scherzando…forse…hey, contenta che ho postato? Ti ho fatta attendere troppo? Spero proprio di no…anche perché se aggiorno più di due volte a settimana poi mi ritrovo a dover pubblicare capitoli che ancora non ho finito di scrivere…anche se purtroppo mi manca da scrivere gli ultimi capitoli e non ho la più pallida idea di come farli!! Eheheh bacioni my dear!
Ginnylove: hey ciao! Spero di non averti fatto attendere molto…no, ma tranquilla al 5° capitolo, come ho detto prima, ti troverai il bellissimo Rob! ;) Un bacio
Rosalie_Hale_Cullen: cognatina miaaaaaaaaa!! Non ti ho fatto attendere molto, vero?? ti amooo! Uff con la scuola non riusciamo più a sentirci :’( mi manchi tanto!!!!! Un bacione
milly92: O.O il tuo prof ha interrogato già dal primo giorno? O mamma mia…eheheh anche io sono curiosa di vedere la sua reazione…e la vostra quando…eheheh lo leggerai…ma poi…chi non ama quel film? Io e te siamo fatte con lo stampino; abbiamo trovato due film che ci piacciono…eheheh un bacione carissimaa!!
memi16: mi hai recensito perché ti stavo rompendo troppo le balle eh? Di la verità xD no dai teso sto scherzando!! Beh, se lo dici tu che Londra è bellissima (e ribadisco che non ci sei mai stata) allora mi fido xD no guarda, lei non lo incontrerà mai e quindi per disperazione si metterà con Gaspard Ulliel…hey, ci sta! Quasi quasi modifico la storia…eheheh scherzo, tranquilla! (già m’immagino te che prendi un coltello da cucina e corri da me per uccidermi…help! O.O) Tesoro un bezito anche per teee!! Ti voglio bene!!
LaPiccolaPrincess: ma tesoro…preferisci che ti chiami ROSPO? xD ecco rospettino mio mettiti in coda che prima ci sono IO ad adorare Teo…per ora de Il Diario Del Vampiro ho letto solo il primo libro, ma non mi è piaciuto molto…anche se i due fratelli…cavolo, sono da sbavo à *ççççççççç* dai, non ti piacel’altro libro? È un po’ così, lo so…ma dai è una letterina che si fa velocemente… :D eheheheh ma io piango per tutti i film tristi, non lo sapevi?? ma…come puoi volere Teo tutto per te? Lo sai che c’è un sacco di gente in coda prima di te? Sì, io sono la prima U.U, quindi Teo non puoi né prendertelo, né salirci in moto…CHIARO? =D Spero ti piaccia anche questo capitolo! Ciao tesoro mio bello! Ti voglio un mondo di bene!
oOokikkaoOo: -.- lo so che è triste, ma ho le mie ragioni! Poi leggi su xD visto che piange il povero Teo? :’( guarda che secondo me è stato Paperino ad addolcirti, lo dico e lo confermo…ihihihih sono contenta che tu sia felice ed io lo sono per teee!! A domani tesoro! Ti voglio un mondo di bene

Buona lettura a tutti! Un bacione Giulls

3. A SPASSO PER LONDRA

< Sei pronta? > domandò Teo correndomi incontro.
< Per cosa? >
< Per lo shopping ovvio! Oggi sono felice, quindi porto la mia sorellina adorata a fare spese… >
< Mmm…paghi tu? >
< Mi sembra ovvio! Forza, vai a vestirti che intanto vado a fare benzina… >
Non me lo feci ripetere due volte e mi catapultai in camera. La giornata era calda e soleggiata, esattamente come il giorno prima, così optai per un paio di shorts bianchi, una canotta rossa e le converse rosse.
Quando salii in macchina ci dirigemmo verso il centro di Londra, dove entrambi ci sbizzarrimmo: presi quattro paia di shorts, due canotte, tre maglie a mezza manica, un vestito, un paio di sandali, un cerchietto e, per la mia gioia, quattro paia di converse: il negozio che le vendeva aveva abbassato notevolmente i prezzi perché stava per chiudere, quindi ne approfittai senza ritegno; ovviamente feci pagare a Teo solo le converse; il resto lo pagai io, o meglio mamma e papà pagarono.
Terminato lo shopping portammo tutte le sportine in macchina ed andammo a mangiare, dovendo scegliere tra o un ristorantino vicino al Tamigi, oppure il McDonald’s: scegliemmo all’unanimità il McDonald’s. Dopo essermi mangiata il Big Mac, le patatine medie e l’immancabile McFlurry agli Smarties, obbligai Teo a portarmi sul London Eye, ossia la ruota panoramica di Londra.
C’era pochissima gente a fare la fila e quindi finimmo da soli in una cabina, dove scattammo un sacco di foto buffe insieme.
Successivamente, dal momento che non era molto distante, prendemmo l’autobus 21 e in poco tempo ci dirigemmo verso il London Dungeon, a Tooley Street.
< Il London Dungeon è un’attrazione turistica, una specie di Luna Park, costruita nel 1976 dove al suo interno sono stati ricreati alcuni eventi della storia di Londra, in particolare gli eventi horror. Lo sapevi? >
< No! Che eventi vengono narrati? > chiesi mentre facevamo la fila.
< Eh no piccola, non voglio dirtelo! Deve essere una sorpresa! > mi disse furbamente.
< Mmm…non te lo ricordi vero? > domandai inarcando un sopracciglio divertita.
< Esattamente! > rispose sorridendomi.
Sorrisi. Pagammo il biglietto ed entrammo.
Restammo lì dentro per non so quanto tempo: era semplicemente favoloso ed io ne ero letteralmente innamorata: le attrazioni, oltre ad essere praticamente realistiche, erano veramente belle: c’erano tantissimi modelli di torture, poi il Labirinto dei Perduti, un labirinto di specchi semplicemente enorme, la ricostruzione della grande pestilenza del 1665, la storia di Sweeney Todd e di Jack lo Squartatore, il viaggio sulle barche dei condannati verso la torre di Londra, il grande fuoco di Londra del 1666 e, per ultimo, la Cavalcata verso la dannazione, ovvero una simulazione del trasporto dei criminali alla prigione di Newgate.
Finito il giro mi voltai implorante verso Teo.
< Posso venire a vivere qui per questi mesi? Ti prego!! I miei non lo scopriranno mai, sarà il nostro piccolo segreto! >
< Spiacente piccola, ma se i mostri si svegliassero nel cuore della notte e ti violentassero non me lo perdonerei mai… >
< Pensa positivo…saresti uno zio giovane >
< E cognato di un serial killer? No grazie! > rispose lui ridendo e io lo seguii a ruota.
< Ora? Che si fa? >
< Beh…dal momento che sono quasi le cinque direi di andare a casa, di rilassarci, di mangiare presto e poi di andare al cinema. Ti va come idea? >
< Non mi porti a vedere qualche altro posto? > domandai mettendo un finto broncio.

L’idea di andare a casa proprio non mi piaceva, perché volevo vedere tutto di quella stupenda città.
< Tesoro, abbiamo un’estate intera per girare monumenti e negozi… >
< Ok…stasera che andiamo a vedere? >
< Non lo so…ti andrebbe di andare all’anteprima di Sex and the city? >
< Mmm…premetto di non aver mai visto il telefilm, ma ok…pizza stasera? >
< Certo, quello che vuoi! > disse dandomi un bacio sulla guancia.
Tornammo alla macchina e, durante il tragitto restammo in silenzio, fino a quando…
< Lo sai che avevo una cotta per te anni fa? > dissi sorridendogli.

Ormai potevo anche dirglielo, ne erano passati di anni…
< Cosa? > domandò stupito.
< Eddai non dirmi che non lo sapevi! > esclamai e aggiunsi < era così evidente poi! Tutti i miei amici se ne erano accorti e avrei potuto giurare che anche mamma e Mirco un po’ lo sospettassero… >
< Sinceramente no…sai che anche io l’avevo per te? >
< Cosa? Ma se mi trattavi malissimo! > risposi spalancando gli occhi.
< Appunto per quello sorellina… >
< Oddio! Non posso crederci! >
< Beh…eri tu quella che girava con pantaloncini striminziti…che colpa ne avevo io! Sono io il poveretto qui, non tu… >
< Ti piacerebbe… > gli feci la linguaccia.
< Ma…ora non hai più una cotta per me vero? >
< MA SEI MATTO??? Ovvio che non provo più niente per te! > risposi tirandogli una pacca amichevole sul braccio.
< Menomale… > disse ridendo.
Uff! Mi prende in giro anche quando sono seria! Non è giusto!
Finsi di essere imbronciata, ma scoppiammo tutti e due a ridere come pazzi.
< Eccoci a casa piccola! Forza, andiamo ad ordinare sta pizza! >

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
P.S. se andrete a Londra e non l’avete ancora fatto, andate a visitare il London Dungeon…ne vale veramente la pena!
P.P.S. scusate per la brevità del capitolo…ma tranquille, vi assicuro che i prossimi capitoli saranno più lunghi!! xD

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Capitolo 4
*** PER FORTUNA C'ERI TU... ***


Salve ragazze!! E come ogni sabato puntualmente posto, anche se in leggero ritardo…ma sapete, oggi ho fatto tutto il giorno da baby-sitter ad una piccola peste di undici mesi…hey, per caso qualcuno vuole una bambina di undici mesi? Prometto di non chiedere soldi in cambio…e, oltre alla bambina, avrete la mia gratitudine a vita! :D
Eheheh dopo questo piccolo espluà (o come si scrive xD) ringrazio:

1 - ale90 [Contatta]
2 - AlessandraMalfoy [Contatta]
3 - alice brendon cullen [Contatta]
4 - birri [Contatta]
5 - Dea1907 [Contatta]
6 - debblovers [Contatta]
7 - DolcePotter [Contatta]
8 - Ginnylove [Contatta]
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11 - LaPiccolaPrincess [Contatta]
12 - Marty314 [Contatta]
13 - masychan [Contatta]
14 - memi16 [Contatta]
15 - miky 483 [Contatta]
16 - milly92 [Contatta]
17 - oOokikkaoOo [Contatta]
18 - pirilla88 [Contatta]
19 - privi93 [Contatta]
20 - Rosalie_Hale_Cullen [Contatta]
21 - sbadata93 [Contatta]
22 - Sea89 [Contatta]
23 - simlyme [Contatta]
24 - violae [Contatta]

poi chi ha solo letto e chi ha commentato:
dormigliona: cioè…stai dando la colpa a me perché ti sei flippata? Bene, allora non ti farò leggere il continuo…muhahahahaha! No dai sto scherzando! Ti voglio bene anche io e grazie! =)
Rosalie_Hale_Cullen: cognatina grazie *-* sono commossa! E sono davvero contenta che ti piaccia! Un bacione ti amo anche io!!
simlyme: oddio tesoro!! Come stai? Mi manca parlare con te…ma soprattutto mi dispiace tantissimo per il tuo ginocchio…cavolo ti faccio un mega in bocca al lupo e spero di risentirti presto…grazie di tutto e sono contenta che anche col male tu ti sia riletto il capitolo con gusto! Spero che il prossimo tu lo legga senza il male però! xD un bacio ti voglio bene
Ginnylove: oddio vai a Londra?? Poi mi farai un resoconto mi raccomando! ;) cavolo, quella città è meravigliosa! xD eheheh vai a vederlo mi raccomando! E fai anche tante foto ^^ spero ti piaccia anche il nuovo capitolo e tranquilla, nel prossimo capitolo arriverà Rob, promesso! xD
LaPiccolaPrincess: tesoro mio bello…anzi…rospetto mio bello…ne abbiamo già parlato, Teo è MIO, non tuo…e poi ti ripeto che non ci sono legami di sangue, visto che è il FRATELLASTRO e non il FRATELLO…quindi non rompere u.u XD le tue amiche hanno ragione!! Ti DEVONO trovare un ragazzo, così Teo lo lasci a me u.u che dici, mi sono fatta perdonare? xD dai che scherzo! Ti voglio bene!!!
milly92: carissima! Allora se vuoi per Londra io parto con te! Facciamo le valigie e ci troviamo in aeroporto…anche se non siamo proprio vicine di casa…ma vabbè, troveremo un aeroporto comodo per entrambe xD ci stai? Hey, inizia ad esultare…nel prossimo capitolo compare Robert! =D spero che anche questo capitolo sia spensierato…forse un po’ smielato, non so xD un bacio e complimenti per la tua storia!!
memi16: carissima, ti ripeto quello che ho già detto alla princess: TEO è solo ed esclusivamente MIO…senti, ma…mi spieghi il fatto che m’insegui con la zucchina? xD un bacio…p.s. Teo non è tuo…è MIO!!
oOokikkaoOo: se tu domani mattina o stasera non mi mandi il messaggio dove mi racconti DETTAGLIATAMENTE la tua serata io vengo da te e ti spezzo i ditini, chiaro? Beh…è ovvio che tu ti sia spanciata dalle risate…c’è, non so se lo sai ma stai parlando della MIA storia…eheheh dai lo sai che scherzo! E comunque non è vero che i miei personaggi sono simili alla tua storia uffa! >.< Ti adoro anche io…e vedi di chiamarmi, chiaro? Altrimenti lunedì non ti passo a prendere, così ti lascio a casa u.u

Ragazze, buona lettura! Un bacio Giulls
P.S. Ragazze, vi rendete conto che dopo questo capitolo entrerà in scena Robert? Eheheh poi voglio sapere i vostri commenti quando leggerete il capitolo 5, chiaro? =)

4. PER FORTUNA C’ERI TU…

Era passata una settimana dal mio arrivo a Londra e il tempo non era stato dei migliori; una mattina però mi svegliai con un sole che spaccava le pietre ed era molto caldo, così ne approfittai per andare al mare ma mentre ero intenta a leggere per l’ennesima volta Twilight iniziò un temporale pazzesco, ed io essendo venuta in autobus e non avendo portato un ombrello con me mi rivestii il più velocemente possibile e corsi a cercare un bar dove potermi rintanare e chiamare Teo. Sfortunatamente non potevo tornare alla fermata dell’autobus perché il prossimo bus sarebbe passato dopo trequarti d’ora e perché non sapevo come ripararmi dalla pioggia non essendoci tettoie; oltretutto la metro era troppo distante da dove ero io.
Perfetto! Proprio oggi che ero al mare doveva piovere! Che scatole…“ brontolai.
Iniziai a correre in cerca di un bar quando una macchina mi si affiancò: all’inizio ero terrorizzata perché non era la macchina di Teo.
Oddio, ma chi è questo?“ continuavo a pensare ma quando il tipo all’interno dell’auto abbassò il finestrino rimasi senza parole.
No, non ci credo! È Jared Leto quello macchina!“ pensai sbigottita.
Vidi che prima guardava una foto e che poi guardava me.
< Sei Giulia, la sorella di Teo? > domandò.
< Sì > risposi automaticamente.
< Tuo fratello ha la macchina dal meccanico e mi ha chiesto di venirti a prendere dal momento che ero allo studio di registrazione qui vicino. Dai sali ti porto a casa! > mi disse sorridendo.
Non riuscivo a muovermi da quanto tutto mi sembrasse surreale: cavolo, avevo Jared Leto davanti a me che mi offriva un passaggio a casa!
< Tranquilla Giulia, non mordo! > disse ridendo.
< Non c’è problema, tanto non sono commestibile… > dissi entrando in macchina e sorridendogli < grazie, non so fino a quanto avrei resistito sotto la pioggia senza…etciù! >
< Raffreddarti? Beh credo che sia tardi ormai! >
< Già…comunque piacere sono Giulia > gli offrii la mano.
< Ciao io sono Jared > disse stringendomela.
< Sì, so chi sei… > risposi sorridendo timidamente.
Rimanemmo in silenzio per qualche minuto, mentre stavamo percorrendo le strade di Londra poi, per un incidente dovemmo fermarci.
< Favoloso, rimarremo bloccati per ore! >
< Jared se devi tornare a lavorare ho notato che abbiamo appena passato una stazione di Taxi…posso fare una corsa e prenderne uno… > risposi sorridendogli: era già stato fin troppo carino a darmi un passaggio, ora potevo benissimo cavarmela anche da sola.
< Non essere sciocca! Primo: ho promesso al tuo fratellino di riportarti a casa sana e salva…e già potrei pensare al fatto che voglia uccidermi per il tuo raffreddore e secondo: resteresti bloccata per ore in macchina con uno sconosciuto e ti farebbe pagare un sacco di soldi… >
< Ma anche tu sei uno sconosciuto…o meglio…uno sconosciuto famoso… >
< Sì, ma io non mi faccio pagare >
< Oh, questa sì che è la chiave di tutto! > dissi ridendo.
Parlammo del più e del meno mentre eravamo bloccati nel traffico e scoprii che era veramente simpatico, che era davvero un tipo affabile e che non se la tirava per niente.
Mi piaceva chiacchierare con lui perché potevo aprirmi liberamente e questo mi era capitato poche volte nella vita e sembrava che anche a lui non dispiacesse parlare con me. Teo intanto aveva telefonato non so quante volte, tanto che ormai gli rispondevo anche scocciata: va bene che era preoccupato però così era veramente insopportabile!
Dopo due ore e mezza il traffico si mosse e Jared mi riaccompagnò a casa.
< Beh, eccomi arrivata. Grazie Jared! Per fortuna c’eri tu a salvarmi dal temporale > gli dissi sorridendo.
< Figurati bimba! È stato un piacere! Mi piace parlare con te! >
< Beh grazie! Per me è la stessa cosa…sai, non mi è facile parlare liberamente con chi non conosco per bene >
< Sarai stata colpita dal mio fascino da bad boy >
< Sì come no…o magari dal tuo egocentrismo! >
Per tutta risposta mi fece la linguaccia e subito dopo iniziammo a ridere con due bambini.
< Jared, ti va di entrare un attimo? >
< No, grazie bimba. Ora sarà meglio che torni a lavorare, altrimenti chi li sente gli altri! Però facciamo così: mi lasci il tuo numero che ti chiamo? È stato davvero bello parlare con te perché mi guardi come una persona normale prima di tutto, non come una celebrità. Grazie di cuore > mi disse e si sporse per darmi un bacio sulla guancia.

< Beh…grazie a te! Ti va di andare a prendere un gelato la prossima volta? > proposi senza imbarazzo.
< Non potrei mai dire di no ad un gelato! >
< Hey, solitamente si è soliti dire: non potrei mai dire di no ad una bella ragazza!? > gli dissi mentre prendevo il suo cellulare per scrivere il mio numero.
< Sì, ma tu ha sedici anni, io molti di più…se ti dicessi così sembrerebbe che ci stia provando con te >
< Ma guarda che i complimenti sono sempre ben accetti! Ora vado, ti lascio tornare al lavoro! Ciao Jared, grazie per tutto… > mi avvicinai per baciarlo sulla guancia come lui aveva fatto poco prima.
< Ciao bimba! E saluta Teo da parte mia! Digli che poi lo chiamo >
< Ok…e Jared? Un’altra cosa…non chiamarmi bimba… >
< Non posso, fino a prova contraria lo sei…potresti essere mia figlia lo sai? >
Gli feci per l’ennesima volta la linguaccia e scesi dalla macchina mentre lo sentivo ridere. Ma come diamine fa Teo a conoscere tutta quella gente famosa? Jared, Robert e chi altri?!?!?!” pensai “e bravo il mio fratellone…” aggiunsi sorridendo.
Entrai in casa e corsi in camera a prendere vestiti asciutti, poi mi infilai in bagno dove mi feci un bagno caldo azionando anche l’idromassaggio e dopo venti minuti buoni mi asciugai, mi vestii e tornai di sotto; Teo non era ancora arrivato, così ne approfittai per chattare su msn con le mie amiche, che mi mancavano da morire e, dopo aver parlato con loro per un’oretta, mio fratello mi chiamò per chiedermi se potevo aiutarlo con la spesa, così chiusi msn e lo aspettai fuori, notando con gioia che finalmente aveva smesso di piovere.
Quando Teo arrivò portammo in casa le buste, poi mi si avvicinò e mi chiese, preoccupato, come stessi e lo convinsi a fatica che stavo bene e gli raccontai della mia conversazione con Jared.
< Jared è un gran bravo ragazzo, nonostante quello che si legga sulle riviste di pettegolezzi…un po’ come Rob…lui è veramente gentile, alla mano…ogni tanto capita a tutti di ubriacarsi, e quando lo fa lui è uno scandalo…però quando non fa niente non viene elogiato. È questo che odio di più… >
< A proposito…per ora ho conosciuto solo Jared…quand’è che mi presenti gli altri? >
< Quando ne avrò l’occasione piccola…tranquilla, prima di andare via li avrai conosciuti tutti… >
< Basta non fare la barba… > ironizzai < senti, io avrei fame…che mangiamo? > proposi.
< Mmm…ti va bene una caprese? >
< Sì, benissimo! Vai a cambiarti i vestiti che sei fradicio! Penso io a preparare da mangiare… >
< Sì signora! >
< Scemo… > risi.
Mentre stavo preparando da mangiare squillò il telefono e risposi dopo il quarto squillo.
< Pronto? >
< Hey bimba sono Jared! Tutto ok? >
< Sì papi, tutto ok! > risposi tranquillamente.
< Papi? >
< Sì caro! Finché mi chiamerai bimba io ti chiamerò papi! >
< Non mi piace papi…mi fa sembrare vecchio… >
< Bimba mi fa sembrare una bambina… >
< Ma tu sei una bambina… >
< E tu sei vecchio allora! >
< No! >
< Jared piantala…tanto è inutile…non cambierò soprannome finché tu non smetterai di chiamarmi bimba! >
< Uff che palle! Senti tuo fratello è in casa? >
< È sotto la doccia…che devo dirgli? >
< Chiedergli se venerdì prossimo volete venire al mio concerto al Barfly, al 49
ChalkFarm Road alle undici e mezza. Ci saranno Rob, Kris, Dan, Emma, Rup, Tom, Orlando, Johnny, Max e Sam. Prenoto i pass anche per voi, non potete mancare! >
< Beh…io non ho la minima idea di chi siano, ma ti assicuro che non mancheremo! >
< Ok perfetto! Allora prenoto due pass anche per voi…comunque Max e Sam non li conosci…sono vecchi amici di tuo fratello e di Robert Pattinson, poi ci sono Kristen Stewart, Daniel Radcliffe, Emma Watson, Rupert Grint, Tom Felton Orlando Bloom e Johnny Deep… >
< Papi da quando te la fai con i piccoli? > dissi ridendo.
< Bimba scema! > rispose unendosi alla mia risata.
< Hey, è arrivato Teo, te lo passo? >
< No, vado di fretta…digli solo che lo aspetto e guai a lui se ci date buca! Ciao bimba, buona serata! >
< Ciao papi anche a te! > dissi e poi buttai giù il telefono.
< Chi era? >
< Jared. Ci ha invitati al suo concerto al Barfly alle undici e mezza e ha detto che ci saranno Max, Sam, Robert, Kristen, Orlando, Johnny, Emma, Rupert, Daniel e Tom. Ha detto che avrebbe prenotato i pass anche per noi, quindi non potevamo mancare… >
< E immagino tu abbia detto di sì senza chiedermi niente ovviamente >
< Mi sembra ovvio! Tu avresti fatto un sacco di storie e…e ora perché sbuffi? > domandai alzando gli occhi al cielo.
< Perché non mi va che tu prenda queste decisioni senza interpellarmi >
< Perché? Perché sostieni che sia una bambina e che quindi non posso stare sveglia fino a quell’ora? Cazzo Teo voglio solo andare a sentire il concerto di un amico. Non tirare in ballo il fatto che sono piccola…alla mia età se non ricordo male giravi con dei teppisti…io non faccio niente di male…voglio solo vedere il suo concerto! Mi conosci: non mi drogo, non fumo, non bevo…oppure cos’è ti vergogni di farti vedere dai tuoi amici con me? Non è un problema, pago il biglietto a prezzo pieno, mi vedo il concerto da sola e farò finta di non conoscerti > risposi stizzita: non sopportavo che mi dicesse di no perché secondo lui ero troppo piccola…cavolo era mio fratello, non mio padre!
< Hai idea delle cazzate che hai appena detto? Se le cose non le sai, anziché sparare cavolate perché non chiedi prima? È così difficile per te? >
Sentii il bip del forno a microonde: il pane che avevo messo a scongelare era pronto.
< È pronto da mangiare… > dissi e lui mi superò senza guardarmi.
Mangiammo in silenzio e poi si chiuse in camera: se c’era una cosa che odiavo di più al mondo era litigare con lui, perché ogni volta che litigavamo stavo malissimo.
Finii di sparecchiare, poi mi diressi in sala a suonare il piano visto che era l’unica cosa in grado di rilassarmi quando ero giù di morale; così iniziai a suonare guidata dalle note di Claire de Lune ma, verso la fine, sbagliai una nota.
< Strano non sbagli mai questo passaggio >
< C’è sempre una prima volta a tutto, non credi? >
< Già… > disse avvicinandosi a me, mentre io ero intenta ad eseguire di nuovo il pezzo che avevo sbagliato poco prima.
Gli feci spazio e lui si sedette vicino a me e poi mi baciò i capelli. Restammo in silenzio per qualche minuto e, quando terminai di suonare mi disse:
< Potresti fare concorrenza a Robert col piano lo sai? Migliori ogni volta che ti sento… >
Lo interruppi.
< Teo scusami per prima, non volevo risponderti così… >
< Tranquilla piccola, non ce l’ho con te. Non devi scusarti >
< Invece sì che devo! Mi sento terribilmente in colpa! Ho tirato fuori il tuo passato e non centrava niente, poi ho deciso per te…è che mi faceva piacere conoscere i tuoi amici…parli sempre bene di loro ed io ero curiosa di vedere com’erano…trattarli come fai tu: non come celebrità, ma come persone normalissime… >
< Lo so piccola, non preoccuparti davvero…è solo che avrei preferito che prima ne avessi parlato con me per il semplice motivo che questo periodo è strano per me e Rup, perché non facciamo altro che litigare. Tutto qui…ma chissà, forse al concerto ci riappacificheremo e torneremo amici come un tempo… >
< Beh, lo spero per te… >
Mi prese per mano e mi portò sul divano, poi accese la televisione per vedere un film ma dopo neanche i primi venti minuti mi addormentai appoggiata alla spalla di mio fratello.
< Teo, che locale è il Barfly? > chiesi poco prima di addormentarmi.
< È un pub molto frequentato dove ogni sera ci sono delle band che fanno delle serate sperando di emergere. Sai, lì hanno esordito band come i Blur, gli Oasis e i Muse e la cosa bella è che molte volte artisti emergenti si uniscono a musicisti professionisti e suonano insieme >
< Ma Jared e gli altri sono già conosciuti… >
< Il proprietario è un amico in comune che ho con Jared e ha chiesto a Jared di suonare nel club per l’anniversario di apertura del pub… >
Sorrisi.
< Ma quante persone conosci? >
< Sono un VIP anche io… > disse ridendo.
< Sì, il vip dei miei stivali… > risi come lui.
L’ultima cosa che riuscii a sentire prima di addormentarmi fu “Ti voglio bene Giu“ e che mi diede un leggero bacio sulla fronte. Era quello il bello di me e Teo: anche se litigavamo non riuscivamo mai a restare arrabbiati per molto.

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Capitolo 5
*** PRE CONCERTO ***


Ben ritrovate ragazze! Avete passato un buon fine settimana? Eheheh io sono di ritorno da una gita e sono stanca morta, quindi per la vostra gioia oggi non mi dilungherò in discorsi inutili! Voglio solo ricordarvi che questo capitolo è speciale perché…finalmente arriva Robert!!!!!! Eheheh!
Allora, prima di tutto ringrazio:

1 - ale90 [Contatta]
2 - AlessandraMalfoy [Contatta]
3 - alice brendon cullen [Contatta]
4 - birri [Contatta]
5 - Dea1907 [Contatta]
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7 - DolcePotter [Contatta]
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24 - sbadata93 [Contatta]
25 - Sea89 [Contatta]
26 - simlyme [Contatta]
27 - violae [Contatta]

per aver messo la storia nei preferiti, chi ha solo letto e chi ha anche recensito!
debblovers: hey ciao! Sono contenta che anche se non avevi mai recensito comunque avevi sempre letto la storia, grazie! Sono davvero contenta che ti piaccia e grazie anche per i bei complimenti, sono commossa! Eheheh anche a te piace Jared Leto per caso? xD Spero ti piaccia anche il capitolo 5 ;) un bacio
memi16(x2): due recensioni? xD beh, grazie! Addirittura il FACCI SOGNARE? Wow, sono veramente onorata! Così mi fai arrossire!!! Eheheh senti mi sono stufata! Ce lo giochiamo a testa o croce Teo? Anzi, sai che ti dico? Litigatelo con le altre Teo, così io mi tengo Robert! U.U ehm…c’hai creduto veramente? TEO IS MINE! Ciao mia VIP preferita! Ti voglio bene! :)
Rosalie_Hale_Cullen: :( la mia cognatina ammalata! Tesoro grazie 1000 per i complimenti, veramente! Sei sempre tanto carina :D ti amo e lo sai! Un bacione e vedi di guarire presto, chiaro?? ;)
kiarab: eheheh addirittura un genio? Wow era da tanto che non me lo sentivo dire, sono commossa e onorata! E grazie 1000 anche per i complimenti, sono contenta che ti piaccia la storia :D ah, comunque ora è un po’ presto per sapere le reazioni delle amiche ma tranquilla, arriveranno :D Hey, eccoti Roooobert xD spero ti piaccia il primo approccio…devo dire che quando hai scritto il NON DELUDERMI mi sono paralizzata dal terrore…eheheheh speriamo bene! Un bacio terrorizzato xD
LaPiccolaPrincess: eheheh ormai quando vedo una recensione lunga mi viene spontaneo dire È LA RECENSIONE DEL MIO TESORO, ANZI…DEL MIO ROSPETTO TESOROSO PRINCESSOSO (eheheh visto che nome? xD) guarda che per me i genitori non direbbero niente, perché non c’è niente di incestuoso! E poi Teo non è veramente loro figlio, quindi, come dico sempre, non ci sono legami di sangue! È inutile ho il coltello dalla parte del manico ed ho ragione io :D mi dispiace deluderti! Allora, voglio chiederti una cosa: visto che non posso usare che palle e che scatole, me lo lasci usare almeno poffarbaccolino? xD NOOO! Non ci posso credere che tu abbia starnutito veramente! Ahahahah grande xD …e poi comunque io non sono commestibile, uffi! >.< eheheheh ciao tesoro! Spero ti piaccia questo nuovo capitolo! Un bacione ti voglio bene =D
milly92: mo ciaooooooo!!! Guarda per il concerto ormai è tardi, ma se vuoi andiamo da Jared che farà un concerto solo per noi due! Ci stai? Sai, penso anche io che Giulia sia strafortunata, ma sai…non sempre la fortuna è per sempre…che vuol dire? Boh, sinceramente è la prima frase che mi è venuta in mente, non farci troppo caso…è la stanchezza post gita…sai com’è, questa mattina dovevo essere a scuola per le 6.45…quindi immagina a che ora mi sia svegliata io…che sonnooooooooooooooooooo! Eccoti l’attesissimo capitolo 5! Un bacione my dear!
dormigliona: eheheh vedi che alla fine serve rompere le balle? xD sono orgogliosa di me stessa, finalmente! No scherzo! Sono contenta che tu abbia commentato *-* Beh, se non finisco i capitoli cosa mi fai? xD un bacio mia cara!!!

Buona lettura a todos!
Un bacione e a sabato Giulls

5. PRE CONCERTO

Il tanto e atteso venerdì arrivò molto velocemente ed io ero emozionantissima perché oltre a sentire suonare i 30STM avrei finalmente avuto l’occasione di conoscere gli amici di Teo, specialmente Robert.
Quella stessa mattina Teo era andato da Jared a prendere i nostri pass ed io ne avevo  approfittato per pulire un po’ casa, visto che in quei giorni eravamo usciti molto spesso e per forza di cose avevamo trascurato un po’ le pulizie: ad esempio lunedì verso le undici di mattina eravamo andati a St James Park per fare un picnic e c’eravamo rimasti più o meno fino al tramonto; martedì, mercoledì e giovedì visto che era bel tempo andammo al mare e Teo si era addirittura scottato, visto che non si era messo nemmeno una volta la crema solare, al contrario di me che avevo preso un bel colore e ciò era veramente strano visto che era solo maggio e giovedì, infine, Teo mi accompagnò in un negozietto non molto distante da casa dove avevano di tutto a i prezzi più che abbordabili.
Mio fratello si provò un sacco di vestiti e ne comprò altrettanti: si prese tre camicie: una bianca, una nera e una hawaiana rossa e bianca, che non era un granché ma addosso a lui stava da dio e quattro paia di jeans: due bianchi, uno blu scuro e uno blu chiaro.
Io invece optai per due paia di jeans a vita bassa: i primi erano a righe azzurro chiaro e scuro a pinocchietto, mentre i secondi erano bianchi con delle piccole righe blu scuro, lunghi e stretti; sinceramente io non li avrei mai presi visto che la vita era troppo bassa, ma Teo mi aveva convinto dicendomi che sarebbe stata una pazzia non prenderli, poiché, come diceva lui: “mi stavano una favola addosso“ ed effettivamente non aveva torto, perché mi slanciavano ancora di più le mie gambe magre e mi appiattivano maggiormente la pancia. Presi anche una camicetta nera molto semplice a maniche corte e due cinture: una marrone e una nera.
Per il concerto decisi di mettere la camicia nera con i jeans bianchi, la cintura nera che serviva per evitare che scendessero troppo i pantaloni, ai piedi un paio di sandali neri; inoltre quella sera mi piastrai i capelli.
Prima di scendere di sotto, Teo mi disse uscendo dal bagno:
< Piccola tu così stasera non esci! Accidenti sei uno schianto! >
< Grazie Teo! > risposi sorridendogli.
In quel momento suonò il campanello.
< Sono le pizze. Vai tu per favore? >
< Ok! >
Corsi di sotto e aprii la porta. Pagai venti sterline per tre pizze, due bottiglie di birra e una lattina di coca cola.
< Teo, perché hai ordinato tre pizze? > gli urlai dal piano di sotto.
< Abbiamo un ospite stasera…hey Giu ti sta squillando il cellulare! > rispose urlando.
< Adesso salgo >
Corsi in camera mia e risposi al telefono: era mio padre. Parlammo del più e del meno per una ventina di minuti, poi dovemmo andare entrambi dal momento che lui doveva uscire mentre io dovevo mangiare.
Prima di scendere di sotto m’infilai i sandali e guardai fuori dalla finestra, notando che l’ospite misterioso di Teo era arrivato.
Wow! Chissà chi è ad avere una BMW…“ pensai guardando la macchina parcheggiata davanti a casa nostra.
Scesi di sotto per presentarmi ma rimasi senza fiato non appena vidi l’ospite di mio fratello: Robert Pattinson.
Entrai in cucina titubante e cercando con tutta me stessa di non mettermi ad urlare e di non saltargli addosso.
< Oh piccola eccoti finalmente! > mi disse in italiano, per poi proseguire in inglese:
< Giulia, Robert, Robert, Giulia >
< Ciao! > mi disse lui con il suo inglese perfetto, come lui.
< Ciao… > risposi io timidamente.
Oh mio Dio! Ho Robert Pattinson davanti a me! QUEL Robert Pattinson! L’Edward Cullen di Twilight! Sto sognando, non è possibile! Non posso credere che Teo, mio fratello Teo, sia suo amico…eppure me l’ha appena presentato…aspetta…mi stanno guardando strano…
< Come? >
< Ho detto che non ci speravo più a conoscerti…Teo ha sempre parlato di te, solo che né io né gli altri abbiamo mai visto una tua foto…credevamo fossi frutto della sua immaginazione > mi disse sfoderando il sorriso più bello che avessi mai visto in tutta la mia vita.
< Ehm…invece eccomi qui! > risposi imbarazzatissima come non mai.
Represso il mio istinto di saltargli addosso, ci sedemmo subito a tavola e iniziammo a cenare: scoprii che Robert era veramente simpatico e senza fatica riuscii ad avere una conversazione senza essere né troppo timida né troppo sfacciata, trascorrendo un piacevole pre concerto in compagnia di Teo e del suo migliore amico.
Per l’ennesima volta Teo mi raccontò di quando conobbe Robert la prima volta: andavano entrambi al liceo e Robert era il nuovo arrivato, così Teo si offrì di aiutarlo ad ambientarsi, dal momento che era molto popolare scuola. Fu così che nel giro di poco tempo divennero migliori amici; ma quando Teo venne a Ravenna dovettero separarsi, anche se rimasero comunque in contatto; per questo mia madre e Mirco fecero mettere una seconda linea che potesse usare Teo e che ovviamente ogni volta pagava di tasca sua.
Quella volta lì però, mentre riascoltavo per l’ennesima volta il racconto di Teo, capii perché all’inizio mio fratello detestava me e gli altri: aveva lasciato i suoi amici e un posto che amava per andare a vivere con degli sconosciuti.
< Ragazzi…sono solo le nove e venti e il concertò inizierà alla undici e mezza…che ne dite, vi va un gelato? > propose Robert dopo aver finito la pizza.
< Sì, perché no? > risposi sorridendo, evitando deliberatamente di aggiungere che con lui sarei perfino andata all’inferno.
Anche Teo annuì e dopo aver sparecchiato uscimmo di casa e raggiungemmo la gelateria a piedi, anche se ogni due metri venivamo fermati dalle fan di Robert che gli si avvicinavano per chiedere autografi e fare foto; infatti quando arrivammo alla gelateria una nuova cerchia di ragazze aveva fatto fermare Robert per l’ennesima volta, per questo lui chiese a me e a mio fratello di andare avanti e di prendere il gelato anche per lui.
Una volta entrati dentro la gelateria, Teo si voltò verso di me.
< Hai fatto colpo lo sai? > disse squadrandomi.
< Cosa? > domandai stranita.
< Hai fatto colpo. Rob non ha fatto altro che guardarti per tutto il tragitto…e mentre stava firmando gli autografi… >
< Ma smettila! Te lo sarai sognato… >

Ma mi sta prendendo in giro per caso? Robert Pattinson che guarda ME? Sì, come no…” pensai poco convinta.
Si voltò indietro per vedere in che condizioni era il suo migliore amico.
< Oh no…Giu è stata una brutta idea lasciarlo là da solo. Vado a ripescarlo. Prendi il gelato anche per me? >
Annuì e mi girai verso il bancone, trovandomi davanti ad un bel ragazzo pronto a servirmi: era alto, aveva capelli corti e castani, come gli occhi ed era magro, ma allo stesso tempo muscoloso.
< Ciao vorrei tre coni da quattro sterline. Uno me lo fai bacio e nocciola, l’altro amarena e yogurt ai frutti di bosco e l’ultimo me lo fai cioccolato bianco e cocco per favore? >
< Certo arrivano subito >
Il ragazzo di prima mi fece i coni ad una velocità stratosferica e me li consegnò e, appena tirai fuori i soldi per pagare, mi sorrise e mi disse:
< Lascia stare, offre la casa. Non posso far pagare un gelato ad una ragazza così carina come te… >
< Ehm…beh grazie ma non è necessario… > replicai imbarazzata, ma anche lusingata.
< Insisto invece…io sono Philip, ma puoi chiamarmi Phil >
< Piacere, io sono Giulia. Ora scusami ma devo proprio andare…ci vediamo Phil! E grazie ancora! >
Uscii dalla gelateria e trovai Teo e Robert senza ammiratrici.
< Hai firmato tutto? > domandai sorridendogli.
< Sì…ma non erano intenzionate ad andarsene…ci credi che ho fatto quattro foto e firmato otto autografi ad una stessa ragazza? >
< Wow! Abbiamo fatto colpo qui! > esclamai per sdrammatizzare e vidi Teo con la coda dell’occhio inarcare un sopracciglio.
< Ragazzi, il gelato ve lo offro io…quanto ti devo? > disse Robert guardandomi e sorridendomi.
< Assolutamente niente > risposi sorridendo e dandogli il suo gelato.
< Dai, voglio offrirvelo io il gelato… >
< No, seriamente…Phil, il ragazzo che mi ha servito, ha detto che offriva la casa, visto che non poteva “far pagare ad una ragazza così carina come me…“ > dissi citando le sue parole.
< Wow Giulia! Prima il ragazzo che consegna la pizza, poi il barista ed infine il gelataio! Guarda che non puoi rimorchiare tutti facendo gli occhietti dolci! > esclamò Teo ridendo.
< Io non ho fatto gli occhi dolci a nessuno! > risposi imbarazzatissima.
< Beh, potremmo andare a mangiare ad un ristorante di lusso e vedere se ci fanno uno sconto… > disse di getto Robert ed io lo fulminai immediatamente con lo sguardo.
Quando Teo vide l’orario, propose di tornare a casa per avviarci verso casa per prendere la macchina di Robert e dirigerci verso il concerto. Entrambi annuimmo e ripartimmo e, dopo cinque minuti, eravamo avanti casa. Teo entrò di corsa per cercare i pass che aveva dimenticato da qualche parte e così Robert ed io rimanemmo fuori ad aspettarlo.
< Spero di non averti offeso con la battuta di prima…stavo scherzando… > disse guardandomi e mi sembrava davvero dispiaciuto.
< Ma no figurati! È solo che mi imbarazza un po’ tutto questo, perché non sono molto abituata… >
< Timida? >
< Un po’ > dissi ridendo.
Calò un silenzio imbarazzante tra noi due e così, per alleggerire la situazione, iniziai a parlare della macchina.
< Cavolo, la tua auto è bellissima! > esclamai, riuscendo a trattenere un “e tu ancora di più!
< Ti piace? > sembrava sollevato di aver trovato un argomento di cui parlare.
< Da morire! Che modello di BMW è? >
< Una m6 >
< Adoro le cabrio! >
< Davvero? Che coincidenza…anche io… >
In quel momento arrivò Teo tutto di corsa dicendoci che aveva lasciato i pass sopra il suo comodino.
Entrammo in macchina e mi sedetti nel sedile posteriore, mentre Teo in quello anteriore con Robert ed arrivammo a destinazione in venti minuti. Facemmo vedere un pass ad una guardia che ci indicò dove andare a parcheggiare indisturbati e, una volta arrivati al parcheggio, ci dirigemmo all’interno del locale.

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Capitolo 6
*** ULTIME PRESENTAZIONI E UN CONCERTO SPACCATIMPANI ***


Ciao a tutte! E come sempre eccomi qui a postare!
Grazie 1000 a:

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30 - violae [Contatta]

per aver messo la storia nei preferiti, un grazie speciale per chi ha commentato e solo anche per chi ha letto, ma che comunque apprezza la storia…siete uniche ragazze!
kiarab: nooo!!! Ti giuro sono sollevata!! Ero preoccupata, ma sono contenta che ti piaccia il capitolo! *-* spero che ti piaccia anche questo…devo preoccuparmi ancora??? Eheheh un bacione p.s. ti capisco per il STO URLANDO COME UNA SCEMA…tutte le volte lo faccio anche io! :D
Rosalie_Hale_Cullen: O.O mi uccidi???? H-E-L-P sono spaventata! Non puoi uccidermi, altrimenti se lo fai io non potrò più postare…eheheheh fregata! xD grazie cognatì ti amooo
oOokikkaoOo: spero che le ragazze NON abbiano letto la tua recensione, altrimenti dobbiamo cercarti delle bodyguards…so che ODI Robert profondamente ed io, nonostante lo ADORI, leggendo per la 90° volta la tua recensione sono scoppiata a ridere…vedi di scriverne altre così, chiaro? :D la adoro, mi fa morire!! Kikka divertiti con Matt stasera e vedete di fare i bravi!!! Un bacione ti adoro tantissimoo! =D
simlyme: tesoro! Dovrò farti una statua come ringraziamento!! Sei sempre a leggere i capitoli per vedere se vanno bene o no…grazie 1000 *-* eheheh ora però la tua scorta personale l’hai trovata, no? xD un bacione tesoro e grazieee!!!
debblovers: *-* grazie tesoroo!!!! Eheheh contenta ora che è arrivato il “nostro” amore? =) e pensa che lo troverai praticamente sempre d’ora in poi, specialmente più avanti! Eheheh ora basta, troppi spoiler! :D un bacioneee
memi16: VI…tesooo!!! Eheheh grazie 1000!!! *-* ma…come a scuola??? Eheheh brava complimenti! Invece che stare attenta stai su efp a postare la mia storia…BRAVISSIMA, CONTINUA COSÌ! AL ROGO LA SCUOLA! :D ti voglio bene un bacioneee
LaPiccolaPrincess: rospetto ti arrendi di già? :’( eheheheheheh che dire della tua recensione? Grazie 1000 amo le recensioni così! *-* baci rospetto ci sentiamo sul forum e su msn!!! Un bacioneee ti voglio un mondo di benee!!! =)
milly92: O.O QUATTRO DEL MATTINO??? Ma sono matti i prof per caso??? e quella volta dove sei andata? *-* che carina che seiii!!!! Eheheh sono contenta che ti sia piaciuto il cap e spero che ti piaccia anche questo! Un bacioneeee

Ragazze, buona lettura! Bacioni Giulls

P.S. Vi linko il video di The Kill acustica. Ascoltatela perché è veramente meravigliosa!
http://it.youtube.com/watch?v=hlgzFH-MJsQ

6. ULTIME PRESENTAZIONI E UN CONCERTO SPACCATIMPANI

< Oh, eccoli i soliti ritardatari! Mi aspettavo che arrivaste anche voi alle dieci e mezza come tutti gli altri e non che ci degnaste della vostra presenza solamente alle undici! Abbiamo già preso tutti l’aperitivo… > ci rimproverò Jared non appena ci vide entrare.
< E noi il gelato se è per questo… > rispose Robert con non chalance.
< Ah sì? Complimenti! E chi sarebbe l’intelligentone che ha proposto il gelato? >
< Ce l’hai davanti… > continuò Robert con lo stesso tono divertito di prima.
< E pensa che non l’abbiamo nemmeno pagato perché la cara Giulia ha ammaliato il gelataio… > disse Teo ridendo e ammiccando nella mia direzione.
< Teo tappati quella boccaccia! > risposi imbarazzata mentre sia mio fratello che Robert iniziarono a ridere.
< Beh, ci credo! Scusa il termina ma…cazzo bimba sei uno schianto stasera! >
< Ehm…grazie papi! > gli sorrisi mentre mi si avvicinò per abbracciarmi e baciarmi su una guancia.
< Allora, avanti con le presentazioni! > esclamò Jared prendendomi per mano e trascinandomi verso il resto del gruppo.
O mio dio! Sono davanti a Orlando Bloom e Johnny Deep! Questo è un sogno…per favore non svegliatemi! Devo dire che dal vivo sono molto più sexy che dalla TV…ok Giulia, contegno! Non puoi saltare addosso loro davanti a tutti…forse in privato sì, ma in pubblico no…“ pensai mentre stringevo la mano ai due ragazzi nominati.
Arrivò anche il turno di presentarsi a Max e Sam e sentii esclamare da quest’ultimo:
< Finalmente ti conosciamo Giulia! Seriamente, pensavamo fossi solo frutto dell’immaginazione di Teo dal momento che parlava sempre di te ma non ti avevamo mai vista, nemmeno in foto… >
< Beh, non so se questo sia un bene o un male… > dissi mentre mi voltavo verso Teo fingendomi offesa.
< Un bene piccola, fidati…ti stavo proteggendo da questo branco di pervertiti…ragazzi ha solo sedici anni! > rispose mettendomi un braccio intorno alle spalle con fare protettivo.
< Sedici? Oddio sembri più grande! > esclamò Shannon, il fratello di Jared.
< Già…me lo dicono tutti infatti! > risposi sorridendo.
< Ok, adesso che abbiamo finito i convenevoli avrei bisogno di parlare con la mia bimba in privato! Se volete scusarci… > disse Jared prendendomi per mano e mi trascinandomi via dal resto del gruppo senza che nessuno di noi potesse obiettare qualcosa.
Entrammo nel camerino dei 30STM.
< Hey bimba ho notato che nel giro di cinque minuti hai già fatto colpo! Dan e Tom ti hanno guardato in un modo… >
< In che modo scusa? > domandai alzando un sopracciglio.
< Beh…come se ti volessero saltare addosso! >
< O mio dio! > risposi spalancando gli occhi e diventando rossa come un peperone.
< E non è tutto! Se c’è qualcuno che non ti ha tolto gli occhi di dosso per un minuto, che è rimasto shockato quando ti ho abbracciata e baciata e che mi ha gettato un’occhiata di fuoco quando ti ho portato qui è stato Robert! >
< R…Robert? No, non è possibile! Anche Teo prima mi aveva detto che mi fissava quando siamo usciti a prenderci il gelato… > risposi colpita da quelle parole.
Che abbiano entrambi ragione?” pensai immediatamente, ma poi scrollai la testa, convinta che non fosse vero quello che lui e Teo sostenevano.
< Lo vedi? E poi, come dargli torto bimba! Stasera sei supersexy! Aspetta, fammi vedere un po’… > disse e mi fece fare una giravolta.
< Ok papi abbiamo finito? >
< Un’ultima cosa: domani mattina ho la mattinata libera e dovrei andare a prendere un regalo per una ragazzina che ha quasi la tua età…è mia cugina…solo che non so cosa prenderle…non è che verresti a vedere qualcosa con me? > mi chiese implorante.
< E me lo chiedi? Ma certo! >
< Grazie bimba! >
< Non sono una bimba! >
< Ed io non sono il tuo papi! > mi disse facendomi la linguaccia.
Scoppiammo a ridere e tornammo dagli altri.
< Oh! Eccoli gli altri due! Temevamo che vi foste persi! Dai su! È tardi dobbiamo andare a suonare! > esclamò Shannon e io mi avvicinai a mio fratello dopo aver fatto a tutti un in bocca al lupo.
Poco prima che venissero aperte le porte per il concerto ci mettemmo seduti in un’area riservata vicina al palco ed io mi sedetti tra Kristen ed Emma, con le quali mi scatenai per tutta la serata: il concerto fu semplicemente favoloso e loro suonarono meravigliosamente. La loro prima canzone fu From Yesterday, poi seguirono con The Fantasy, A Modern Myth, Was It A Dream?, Buddha For Mary, Fallen, Battle Of One, Attack, Hunter, Welcome To The Universe, A Beautiful Lie e, a richiesta del pubblico insistente, The Kill in versione acustica.
< Ed ora come nostra ultima canzone e a grande richiesta vi canteremo The Kill in versione acustica. È diversa dall’originale perché è più romantica; ma non spaventatevi è sempre una bella canzone e la vorrei dedicare alla mia bellissima bimba visto che le piace tanto. Questa è per te Giulia! > disse sorridendo e iniziò a cantare.

What if I wanted to break
Laugh it all off in your face
What would you do?
What if I fell to the floor
Couldn't take all this anymore
What would you do?

Come break me down
Bury me, bury me
I am finished without you

What if I wanted to fight
Beg for the rest of my life
What would you do?
You say you wanted more
What are you waiting for?
I'm not running from you

Come break me down
Bury me, bury me
I am finished with you
Look in my eyes
You're killing me, killing me
I am finished without you

I tried to be someone else
But nothing seemed to change
I know now, this is who I really am inside
Finally found myself
Fighting for a chance.
I know now, this is who I really am.

Come break me down
Bury me, bury me
I am finished without you

Look in my eyes
You're killing me, killing me
All I wanted was you

Dire che ero imbarazzatissima era dir poco: ero rossa come un peperone, ma allo stesso tempo gli ero grata per avermi dedicato quella canzone. Da quando trovai il video su You Tube me ne innamorai perdutamente, tanto che diventò la mia canzone preferita tra tutte quelle che avevano fatto.
Ero letteralmente rapita dal modo in cui suonavano la chitarra e da come Jared cantava, ogni tanto guardandomi e sorridendomi. Notai che tutti gli altri ragazzi mi guardavano straniti, della serie: “C’è sotto qualcosa tra loro due?“.
Finita la canzone i 30STM lasciarono il palco e noi aspettammo che arrivasse la bodyguard di Shannon per portarci nel loro camerino; una volta entrati saltai addosso a Jared esclamando:
< O mio dio Jared sei un tesoro! Amo quella canzone in versione acustica! Ma come sapevi che mi piaceva? >
< Beh bimba, devi sapere che io ho le mie fonti… > disse in direzione di Teo e facendogli l’occhiolino.
< Beh, grazie ancora! Sei stato un tesoro! > e lo baciai sulla guancia per poi abbracciarlo forte.
< Forza voi sue smettetela di amoreggiare e lasciamo che le nostre star si cambino, così poi possiamo andare a bere tutti insieme… > disse Orlando ridendo ed io mi avvicinai a lui come un fulmine e gli pestai il piede.
< Ahia! Il mio piede da star! >
< Chi è che stava amoreggiando? > chiesi inarcando un sopracciglio e fingendomi minacciosa.
< Amoreggiando? Io non ho mai detto nulla di simile… >
< Sì come no… > risposi e gli feci una linguaccia.
< Ragazzi io andrei a casa…è un po’ tardi e domani mattina avrei un’intervista per Seventeen… > disse Emma.
< Già andrei anche io…sono abbastanza stanca… > rispose Kristen.
< Sì, andiamo anche noi…ragazze prendiamo la limo di Jared? > s’aggiunse Teo.
< Certo! > risposero in coro Emma e Kristen.
< E a me non chiedete niente? > obiettò Jared.
< Direi di no… > disse Kristen abbracciandolo.
< Teo vai a bere qualcosa con gli altri, io torno a casa con le ragazze… > gli dissi guardandolo.
< Ma… >
< Ma smettila, avanti! Non sono una bambina! Andrò a casa e mi chiuderò dentro. Contento? Su vai a divertirti… >
< Sicura? >
< Più che sicura! >
< Ok, grazie piccola > esclamò sorridendomi.
< E di che? > domandai sorridendo a mia volta.
< Ehm ragazzi? Vi ricordo che noi non conosciamo l’italiano, quindi ci sentiamo esclusi a non sentire i vostri pettegolezzi… > ci disse Johnny.
< Beh Johnny il bello è quello! > ribatté Teo.
< Forza vai con gli altri! Ci vediamo a casa > dissi baciandolo sulla guancia.
Salutai anche tutti gli altri e, quando arrivai a Jared, gli dissi sottovoce:
< Se vai a bere qualcosa fuori ce la farai a passare a prendermi domani mattina? >
< Sì bimba tranquilla… >
< Ok, notte papi. Chiamami quando ti svegli che ci sistemiamo per l’orario >
< Non ce n’è bisogno…alle nove sarò da te >
< Sicuro? >
< Più che sicuro! Poi dovremo anche fare un bel discorsetto… >
< Devo preoccuparmi? >
< Non direi. Ciao bimba > disse facendomi l’occhiolino.
< Ciao > risposi e mi diressi verso la limo di Jared con Emma e Kristen.
Entrammo dentro la limo e immediatamente ci stendemmo sui divanetti e iniziammo a parlare.
< Cavolo che serata fantastica! Non mi sono mai divertita così tanto! > disse Emma.
< Non dirlo a me! Ho urlato talmente tanto che ora non ho più la voce e domani sono alla radio per un’intervista con Robert per pubblicizzare Twilight! > rispose Kristen sbuffando.
< E ti lamenti anche? Pubblicizzerai Twilight con una sorta di Dio greco e sbuffi pure? Ma lascia perdere la voce! > esclamai in italiano.
< Cosa Giulia? > domandò Kristen guardandomi.
< Ho detto che potresti provare a bere uno o due bicchieri di latte bollente con sciolto dentro un po’ di miele. Con me funziona sempre > dissi furbamente
< Speriamo! > rispose Kristen poco convinta.
< Ok ragazze io sono arrivata, buonanotte! > dissi e dopo averle salutate entrai in casa e mi chiusi a chiave, come avevo promesso a Teo.
Andai in cucina a prendere un bicchiere d’acqua e poi mi catapultai di sopra per mettermi il pigiama ma, non riuscendo a dormire, andai in sala in cerca di qualcosa da vedere in TV e dopo un minuto di zapping lasciai su un canale a cui non badavo nemmeno poiché pensavo incessantemente alla serata appena trascorsa, o meglio a quanto fosse sexy Robert con quella camicia bianca lasciata un po’ aperta in modo che si  intravedesse un po’ del suo petto e con le maniche arrotolate, con i suoi jeans azzurro e con i capelli a spazzola: dannatamente sexy.
Ero talmente assorta nei miei pensieri che non mi accorsi neanche che si erano fatte le tre del mattino e che Teo era appena tornato a casa: me ne accorsi solo quando mi mise una mano sulla spalla, facendomi urlare come una pazza.
< Oddio Teo ma sei matto? Volevi farmi venire un infarto? >
< Scusami piccola non volevo…in difesa però posso dirti che ti ho chiamata un sacco di volte però…a che stavi pensando? >
< A nessuno > risposi rossa in viso.
< Mmm…perché non ti credo? Dai ti prego dimmi a chi stavi pensando! >
< Stavo pensando a Ilaria > dissi senza pensarci, pensando che bevesse la scusa del “mi manca la mia migliore amica”, ma purtroppo non ci cascò.
< E perché sei arrossita prima? Dai dimmi la verità che tanto non ti credo! > mi sorrise in modo beffardo.
< Non posso nasconderti niente vero? >
< Assolutamente no…allora? Chi è? >
< Sì certo perché secondo te io vengo anche a dirtelo? > domandai ironica facendogli la linguaccia.
< Brutta… > disse e cominciò a rincorrermi per farmi il solletico.
< Teo, Teo, TEO PIANTALA! Piuttosto raccontami del dopo concerto! Che avete fatto? > chiesi curiosa.
< Beh siamo andati in due o tre pub a bere, i ragazzi hanno firmato qualche autografo, abbiamo fatto due chiacchiere e poi siamo tornati a casa. A proposito ti salutano tutti… >
< Grazie >
< …e Rob mi ha detto di dirti che ti manda un bacio > aggiunse tranquillo.
< DAVVERO? > chiesi diventando un peperone.
< Ahah! Lo sapevo che stavi pensando a lui! Beh veramente questo me lo sono inventato per vedere se ci cascavi…e sei caduta nella mia trappola con tanto di scarpe! >
< Sei uno stronzo Teo! > esclamai tirandogli un leggero pugno sulla spalla.
< Sese come vuoi…comunque, tornando seri, ho notato che hai fatto colpo stasera! Dan e Tom ti fissavano sempre durante il concerto, Rob non ti ha tolto gli occhi di dosso da quando è venuto a mangiare qui e Max non faceva altro che chiedere di te…Giu ma cosa mi combini? >
< Orlando e Johnny invece? > chiesi innocentemente.
< NON PENSARCI NEMMENO! SONO TROPPO VECCHI PER TE! >
< Beh, forse Johnny sì…ma Orlando ragazzi… >
< GIULIA!! > esclamò mio fratello iniziando a preoccuparsi.
< Tranquillo Teo sto scherzando… >
< Sarà meglio…non ho voglia di diventare super protettivo… >
< Tanto lo sei già! Ora vado a nanna…ci vediamo domani mattina. Notte fratellone ti voglio bene! >
< Notte piccola! > mi disse baciandomi sulla guancia.
Mi precipitai a letto e puntai la sveglia alle otto, in modo da essere pronta per le nove, poi andai a lavarmi i denti e infine entrai nel letto.
Ero ancora in dormiveglia quando sentii il mio cellulare suonare. Era Kristen:

Ho preso il tuo numero da Teo, spero non ti dispiaccia…cavolo Giu grazie ti adoro! Mi sai salvato la vita! Il rimedio che mi hai dato ha funzionato, mi è tornata un po’ la voce! Adesso lo rifaccio prima di andare alla radio. Grazie ancora sei stata un angelo! Baci e buonanotte…a proposito! Domani sera vieni con me ed Emma a mangiare giapponese al Satsuma? Si trova nel quartiere di Soho, 56 Wardour Street. Teo sa bene dov’è. Andiamo in là per le sette e venti, perché già dalle otto inizia ad esserci il pienone. Prenotiamo anche per te? Baci Kris.

Dopo aver risposto a Kristen che sarei andata con loro mi preparai ad addormentarmi per la mattina seguente.

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Capitolo 7
*** MATTINATA CON JARED E INVITI INASPETTATI ***


Bonjour ladies!
Allora visto che l’altro giorno ho fatto un gran casino, ora lo ripeto: mi ero dimenticata di likarvi il video di The Kill in versione acustica, quindi per chi non l’avesse visto ed è curioso…beh, enjoy! :D
http://it.youtube.com/watch?v=hlgzFH-MJsQ
Allora, mi dispiace farlo, ma prima di postare devo farvi un’altra pappardella…che poi sarà corta, tranquille!
Oggi voglio dedicare questo capitolo alla mia piccola Alessia, perché è il suo compleanno! Auguri piccola ti voglio tanto bene! *-*
Grazie a:

ale90, AlessandraMalfoy, alice brendon cullen, BellaCullen88, birri, Dea1907, debblovers, DolcePotter, dormigliona, fedev82, Gingerly, Ginnylove, grilla, kiarab, killerpilze, kucchi, LaPiccolaPrincess, Marty314, masychan, memi16, miky 483, milly92, Oasis, oOokikkaoOo, pirilla88, privi93, Rosalie_Hale_Cullen, sbadata93, Sea89, selina89, simlyme e violae per aver messo la storia tra i preferiti e che, con le recensioni, mi dicono sempre che la storia piace…e ogni volta mi fanno felicissima e ringrazio anche chi legge solamente!
debblovers: cavolo, quanti complimenti…grazie! ^^ spero ti piaccia anche questo capitolo, qui Robert è più presente rispetto al capitolo scorso! ;) per quanto riguarda Giulia invece non mi sono basata su un’attrice, ma su di me…modificando qualche cosa però ^^
LaPiccolaPrincess: con questa recensione non ho più il coraggio di chiamarti rospetto…cioè…è bellissima!! Mi sono piegata in due dal ridere nel leggerla…davvero tanti tanti complimenti! Eheheheheh! Per risponderti: la storia delle tagliatella/pantera mi piace! :D …sì, mi sono beccata pure la canzone…la mia preferita oltretutto! (ho rimesso il link nel capitolo vecchio…contenta? Sono ancora una sfaticata? xD) … tagliatella's pervert style on: sì, vabbè…ma resterà sempre su ON, mai su OFF! xD …beh, se tu avessi la possibilità di farti Orlando o Johnny la sprecheresti?? xD baci tesoroooooooooo!!! ^^
simlyme: basta gemellina, non c’è che dire: io ti ADORO!! Beh, pensa che quando la tua scorta finirà, ho altri 4 capitoli da mandarti…solo che devo ancora scriverli…eheheh baciiiiiiii!!!
alice brendon cullen: teshoo!!! Tranquilla, è stato un piacere! ^^ anzi, grazie a te per le foto! scusa se ieri mi sono disconnessa, ma ti giuro che non riuscivo a tenere gli occhi aperti…eheheheh! Prepariamoci ad attuare il nostro piano diabolico ok? =)
ale90: BUON COMPLEANNOOOO!! Eheheheh hai fatto male a non leggere i capitoli, perché li ho modificati un pochino…certo, non di molto, ma alcune battute le ho tolte, altre ne ho modificate e altre ancora le ho aggiunte! ^^ Spero che ti piacciano anche così modificati! P.S….missione compiuta! Non preoccuparti davvero, non ce l’ho con te! :D ti voglio tanto bene :)
milly92: eheheh sabato mi sono spataccata a parlare con te su msn! =) l’uscita a 4 ci sta, dobbiamo solo programmarla! Che ne dici di portarli a mangiare messicano? =D era bello poi il teatro in inglese? Wow, addirittura uno dei tuoi preferiti il capitolo? Posso chiederti come mai? :D eheheheh la battuta con frase che poi Giulia traduce in inglese battuta l’avevo aggiunta all’ultimo minuto e l’adoro pure io! Eccoti l’aggiornamento, spero di non averti fatto attendere molto! ^^ bacii
Rosalie_Hale_Cullen: cognatina, grazie come sempre!!!!!!! Sono felice che la storia continui a piacerti! Ti amooo
memi16: se mi ami tu però ti amo anche io! U.U *-* grazie teso!! Sono felice che ti piaccia la storia :D
kiarab: eh vabbè! Robert quella sera era impegnato a sbavare dietro Giulia ^^ guarda, prometto di farmi perdonare dicendoti che Robert in questo capitolo sarà un po’ più presente…ma fidati, col tempo diventerà talmente presente che finirai per non sopportare più né lui, né questa storia, né me! xD spero che il capitolo ti piaccia, un bacio!!
Oasis: una nuova fan…Ieeeeeeeeeee!!! Eheheheheh sto scherzando ^^ sono contenta che ti piaccia, grazie! =) Comunque tranquilla, ogni lunedì e sabato troverai l’aggiornamento ^^ Un bacio

Buona lettura! Un bacio Giulls

P.S. un’ultima cosa…ho una domanda da fare e vorrei che mi rispondiate il più sinceramente possibile: questi capitoli sono troppo lunghi? Perché vi spiego mi sono fatta prendere dalla Meyer-mania, ovvero scrivere storie con i capitoli i più lunghi possibili…ed ora su word con questa scrittura mi limitavo alle 6-7 pagine compresi i ringraziamenti e tutto…solo che più avanti alcuni capitoli saranno VERAMENTE lunghi…tipo 11 pagine word esclusi i ringraziamenti…se mi dite che vanno bene così non modifico niente, altrimenti modificherò perché non voglio che questa lettura diventi noiosa. Aspetto risposte! Kiss!

7. MATTINATA CON JARED ED INVITI INASPETTATI

Andai a letto più o meno alle tre e quaranta e mi sarei dovuta svegliare all’incirca dopo quattro ore, ma alla fine mi svegliai alle otto e trequarti perché quando la sveglia suonò in orario, io la spensi ancora assonnata.
Perfetto! Ora non riuscirò neanche a fare colazione. Che bell’inizio di giornata…“ pensai sarcasticamente mentre mi alzavo di corsa dal letto: la giornata stava iniziando bene.
Prima di aprire la finestra tirai fuori una mini in jeans, una canotta rosa e un paio di sandali rosa e senza tacco come la maglia. Mi preparai ad aprire la finestra, pronta a farmi baciare dai raggi del sole e…
< NON È POSSIBILE! > esclamai.
< Cosa piccola? > mi chiese Teo svegliatosi pure lui in quel momento.
< Sta…sta piovendo! > dissi sconsolata < perfetto! Ora ci manca solamente che Jared mi dia buca ed eravamo a posto > aggiunsi mettendo il broncio.
In fretta e furia indossai i jeans a pinocchietto che avevo comprato con Teo, una canotta bianca, le All Star bianche e presi una maglia bianca a manica lunga come felpa. Mi feci una coda di cavallo alta e corsi in bagno per truccarmi: matita nera, mascara e un po’ di ombretto. Dopo di che stavo iniziando a lavarmi i denti quando Teo entrò in bagno per mettere da lavare delle maglie.
< Non si usa più bussare o aspettare che chi è in bagno finisca? > domandai con ancora lo spazzolino in bocca.
< Ma se ci metti sempre degli anni in bagno! >
< Non è vero! >
< Sì invece! E poi avevo sentito che ti stavi lavando i denti >
< Sì certo… > risposi sputando l dentifricio < a proposito hai chiarito con Rupert? > chiesi cambiando discorso.
< Non mi ha rivolto la parola per tutta la sera ieri >
< Mi dispiace, vedrai che si risolverà tutto! >
< Lo spero… >
< Dai Teo! Per una volta sii positivo! > gli dissi schioccandogli un bacio sulla guancia.
Suonarono alla porta.
< Jared? > domandò lui.
< Boh! Penso di sì… > risposi facendo le spallucce.
< Per che ora torni? >
< Non lo so poi ti chiamo >
< Ok ciao piccola! Saluta Jared >
< Senz’altro grazie! Buona mattina! A proposito stasera vado al Satsuma con Emma e Kris è un problema? >
< Certo che no! Ti porto io là >
< Grazie! Ciao! > urlai scendendo dalle scale.
Aprii la porta e mi trovai Rupert davanti.
< Oh ciao Rupert! > dissi sorpresa di vederlo.
Forse è venuto per fare pace con Teo! Oddio lo spero tanto!” pensai facendolo accomodare in casa.
< Ciao Giulia…c’è Teo per caso? >
< Sì certo è di sopra…ma accomodati, tra poco dovrebbe scendere. Anzi aspetta che te lo chiamo… > gli dissi e salii nuovamente di sopra.
< Teo c’è Rupert di sotto e vuole parlare con te > lo avvisai.
< Eh? Ok arrivo… > rispose sorpreso.
Scesi di nuovo e in quel momento vidi che era arrivato Jared.
< Ciao bimba! Come sei carina oggi! > mi salutò facendomi l’occhiolino.
< Ah, non schianto come ieri sera? >
< No mi dispiace…oggi sei solo carina, niente schianto >
Gli diedi uno scappellotto in testa mentre Rupert rideva e tentava di difendermi.
< Jared non puoi dire queste cose a delle ragazze! Sei un’insensibile lo sai? >
< Grazie Rup! Almeno c’è qualcuno che mi difende… > gli dissi baciandolo sulla guancia.
Jared ed io partimmo quando Teo scese di sotto in sala.
Stavo pensando a Teo e a Rupert quando Jared mi chiese qualcosa.
< Come? > domandai concentrandomi su di lui.
< Ho chiesto se hai fatto colazione… >
< No…tu? >
< No. Ci fermiamo a mangiare qualcosa? >
< Sì, ci sto! Sto morendo di fame! >
Sorrise.
< Vieni bimba di porto in un posto dove si mangia davvero bene >
Mi portò in un barettino vicino al centro di Londra, molto carino: casual ma allo stesso tempo raffinato. I muri erano bianchi e molto luminosi, come le sedie e i tavoli, mentre il bancone era un verde acqua tendente al legno. Davvero molto bello.
Presi un cappuccino e un muffin appena sfornato: era semplicemente delizioso; mentre Jared prese solo un caffè.
< Oddio Jared devi assolutamente prenderti un muffin! È squisito! >
< Mmm…no bimba meglio di no perché… > non gli feci terminare la frase perché gli infilai in bocca un pezzo di muffin.
< Come non detto… > rispose e si alzò di corsa, per poi vederlo tornare con un muffin.
Scoppiai a ridere.
< Che vuoi che ti dica! È troppo buono! > mi disse a bocca piena.
< Jared sei disgustoso! Mastica a bocca chiusa! > esclamai con le lacrime agli occhi.
Pagammo e poi ci dirigemmo verso il centro di Londra in cerca di un regalo per sua cugina.
< Allora Jared che gusti ha tua cugina e come si chiama? > domandai prendendo informazioni e sentendomi un po’ come Sherlock Holmes.
< Sarah e…beh…sinceramente non ne ho la minima idea. Non me ne intendo molto di teenager… > rispose imbarazzato.
< Jared ma è tua cugina! >
< Lo so, ma ci vediamo pochissime volte…lei abita a San Francisco…ci vediamo giusto ogni tanto…ma per il suo compleanno ha invitato me, mio fratello e gli altri parenti là da loro… >
< Ok ok va bene…proviamo a pensare…deve fare sedici anni giusto? >
< Esatto… >
Iniziai a pensare alle varie possibilità.
< Mmm…e se le comprassi una trousse? >
< Non le piace truccarsi…la vedo sempre acqua e sapone… >
< L’ultima volta che l’hai vista? >
< L’anno scorso… >
< Le ragazze cambiano gusti lo sai? Comunque se non sei convinto possiamo andare a vedere un profumo… >
< Sì! Lei li usa i profumi! > esclamò interrompendomi.
< Perfetto! Su entriamo! > gli dissi mentre lo trascinavo dentro una profumeria.
Su mio consiglio le comprammo il profumo Alien di Thierry Mugler e, oltre al profumo, aggiungemmo una linea di creme per il viso e una borsa nera a pois bianchi.

Mentre stavamo tornando indietro mi fermai davanti ad un negozio d’abbigliamento rapita da una visione per me più che celestiale: Robert Pattinson che stava ridendo mentre si stava provando una camicia azzurra, come quella che ha nella foto con tutti i Cullen per sponsorizzare Twilight. Accanto a lui c’era Kristen che stava ridendo come lui e una commessa intenta a sbavare guardandolo, un po’ come stavo facendo io, e a fargli gli occhi dolci.
< Giu allora? Che vuoi fare? Sbavare ancora per molto, andare a mangiare qualcosa oppure entrare e salutarli? > chiese Jared divertito mentre mi ridestava da quella visione.
< Ehm…andiamo a mangiare… > risposi rossa in volto mentre stavo scappando via dalla vetrina del negozio.
Sentii Jared ridere e seguirmi; lo presi a braccetto ed andammo a mangiare in un ristorante vicino a dove avevamo parcheggiato.
Dopo aver guardato attentamente il menù, ovvero: Jared guardava il menù, o almeno sembrava farlo, mentre io con gli occhi fissi sul menù ripensavo sempre alla scena di prima e a quanto avessi voluto essere al posto di Kristen e a quanto avrei voluto strangolare quella commessa, decidemmo di mangiare dal buffet che avrebbero servito tra una decina di minuti.
Per fortuna Jared quella mattina si era travestito per bene, quindi riuscimmo a parlare tranquillamente, senza essere né spiati, né fotografati, né interrotti da qualcuno.
< Posso farti una domanda? > mi chiese mentre stava addentando un pezzo di pane in attesa del buffet.
< Spara! > risposi preparandomi al peggio.
< Sei interessata a Robert per caso? >
Ecco, lo sapevo…” pensai sbuffando.
< È un gran bel ragazzo ed è molto simpatico, tutto qui… > risposi meccanicamente, nonostante non fossi tanto sicura della mia risposta.
< E allora perché quella nota d’insicurezza che ho sentito nella tua voce? > domandò guardandomi seriamente.
< Non lo so, è…è tutto strano…ieri sera quando mi guardava sentivo le farfalle nello stomaco e per un momento mi sono sentita come se ci fossimo stati solo noi due al concerto… > risposi sbuffando e accasciandomi sulla sedia dopo un minuto di silenzio.
< Sei cotta di lui eh? > disse sogghignando.
< Forse, non lo so. Forse è un po’ presto per dirlo, visto che l’ho conosciuto realmente solo ieri sera. E poi, anche se fosse, per lui sarei solo la sorella sedicenne del suo migliore amico…anzi, sai che ti dico? Meglio che lui non sappia niente, perché ho paura di risultare solamente al suo essere famoso…non so se mi spiego… >
< Bimba ascoltami chiaramente: tu non sei una di quelle persone. Lo sai tu, lo so io e lo sa anche Robert, per questo gli piaci… >
< Gli piaccio? > risposi stupita.
Jared rise.
< Non dirmi che non te n’eri mai accorta? Andiamo bimba! Al concerto non ti ha tolto gli occhi di dosso neanche un momento, quando ti ho portato nel camerino mi ha guardato malissimo, tanto che temevo volesse uccidermi…e poi, quando siamo andati a bere qualcosa tutti insieme, Robert non ha fatto altro che parlare di te assieme a Daniel e Tom, che a quanto pare non sei indifferente neanche a loro… >
< Non mi conosce nemmeno? Come faccio a piacergli? > domandai sentendomi una bambina di cinque anni.
< Mamma oh che scatole che fai! Allora diciamo che è interessato a te… > rispose Jared roteando gli occhi.

Ero letteralmente shockata.
Davvero interesso a Robert Pattinson? Sto forse sognando o sono finita in una sorta di mondo parallelo dove i sogni si avverano magicamente?” pensai con gli occhi sgranati.

< Hey ciao ragazzi! > sentii dire da una voce femminile: mi ridestai dal mio pensiero, mi voltai e vidi Kristen e Robert venirci incontro.
Kristen era tutta sorridente e sembrava felice di vederci, mentre Robert sorrideva, ma aveva uno sguardo strano…sembrava infastidito e per un attimo mi tornò in mente quello che aveva detto Jared poco prima, sul fatto che io gli interessassi; ma abbandonai ancora quasi subito quell’idea.
< Rob, Kris ciao! > disse Jared tutto sorridente, ignorando lo sguardo assassino di Robert.
< Ciao > risposi imbarazzata: non avevo il coraggio di guardare Robert.
< Possiamo unirci a voi? O disturbiamo? > chiese Robert calcando sull’ultima parola.
< Ma che disturbare! Forza avanti sedetevi! Adesso chiamiamo il cameriere e ci facciamo portare due coperti in più! > esclamò Jared sorridendo.
Una volta seduti i loro coperti non tardarono molto ad arrivare; così come una cameriera che, avendo riconosciuto Robert, faceva la svenevole con lui, infastidendomi e non poco, poiché sembrava che anche Robert contraccambiasse quelle attenzioni.
< Giu senti dobbiamo rimandare la nostra uscita perché Emma dopo l’intervista è andata a mangiare un boccone fuori ed è stata male… > mi disse Kristen.
< Oh, ok non c’è problema > risposi fingendomi dispiaciuta.
Vedere quella cameriera provarci con Robert mi aveva fatto passare la voglia di uscire e divertirmi ma in compenso mi aveva fatto tornare la voglia di diventare una pazza omicida.
< Come è andata la vostra intervista? > domandò Jared notando che c’era qualcosa che non andava in me e lo ringraziai mentalmente, anche se ero sicurissima che una volta soli avrei dovuto raccontargli tutto.
I visi di Robert e Kristen s’illuminarono.
< Meravigliosamente! Ci siamo divertiti tantissimo! John, il deejay, è stato troppo simpatico! Poi una volta finito siamo andati a fare un po’ di shopping… > rispose Kristen tutta contenta.
< Ah sì? Anche voi a fare shopping? Che coincidenza! E che avete preso? > domandai facendo la finta tonta.
Jared mi regalò un’occhiataccia e stava per aprire bocca quando io gli diedi un calcio da sotto il tavolo per evitare che parlasse e facendolo gemere dal dolore.
< Una camicia e un paio di pantaloni, mentre Kris ha comprato un ennesimo vestito > disse Robert sorridendomi e io ricambiai anche io, sentendomi comunque una completa idiota.
< Hey domani sera verrà il mio fidanzato qui a Londra e voglio essere perfetta per lui! > rispose Kris tentando di giustificarsi.
< E com’è questo vestito? > chiesi curiosa.
< Beh è nero lungo fino alle ginocchia con lo scollo a V ornato di paillettes. Un amore! >
< Kris c’è il buffet. Mi accompagni a prendere un po’ di verdura? > disse d’un tratto Jared.
< Sì certo arrivo! Voi che prendete? > disse Kristen sorridendo a Jared.
No, quello sguardo complice non mi convince…che staranno tramando quei due?” pensai guardandoli senza un accenno di sorriso.
< Kris lascia stare! Vengo con voi a scegliere qualcosa… > risposi.
< No stai buona lì! Prendiamo un po’ di roba mista ok? Torniamo tra poco… > risposero in coro e s’allontanarono lasciando soli me e Robert.

Come sempre ero imbarazzata da morire, anche se felice di stare da sola con lui.
< Giulia? >
< Sì? > risposi pensando ancora a quei due che ci avevano lasciati soli di proposito.
< Ho chiesto
come mai oggi eri qui con Jared… >
Mannaggia a me!! Perché tutte le volte devo fare delle figuracce?” pensai con sconforto.
< Perché tra pochi giorni partirà per San Francisco per andare a trovare con Shannon sua cugina Sarah che deve compiere sedici anni e non sapendo cosa prenderle mi ha chiesto se oggi potevo accompagnarlo a comprarle qualcosa. È per chiedermi questo che Jared ieri mi ha portato nel suo camerino… > risposi dettagliatamente, anche se non erano affari suoi: volevo solo essere onesta.
< Quindi non state insieme… > sussurrò ma capii perfettamente quello che disse e sbiancai.

< O MIO DIO ASSOLUTAMENTE NO!!!! Ma sei matto? Io ho solo sedici anni! Lui è troppo vecchio per me! Siamo solo amici! > gli dissi imbarazzata e allo stesso tempo irritata e poi aggiunsi sospettosa < perché questa domanda? >
< No così… > rispose e cominciò a ridere < scusa, non volevo metterti in imbarazzo… >
Sospirai: evidentemente la mia faccia doveva essere diventata un pomodoro.
Mannaggia a me di nuovo! È mai possibile che debba sempre arrossire? Sono una prima donna, ecco cosa sono!” pensai rassegnata.
< Comunque…tu ti sei comprata qualcosa? >
< No oggi no! Oggi le ricerche erano solo per Sarah >

< Capisco… > cadde un altro silenzio imbarazzante tra di noi.
Mentre stavo pensando a qualcosa a dire, il mio telefono iniziò a squillare.
< Scusami, ci metto solo un secondo > dissi a Robert rispondendo alla chiamata.
Era Teo: gli dissi dell’uscita annullata con le ragazze; così mi propose di andare con lui in ospedale a trovare Corey che ci teneva tanto a conoscermi e risposi che non c’erano problemi, dopo di che riattaccai.
< Hey Giulia martedì sera volete venire tu e Teo per un festino a casa mia? Kris ed io vogliamo festeggiare l’uscita di Twilight, anche se uscirà quest’inverno…ci sarà tutto il cast, Catherine, la regista, Stephenie, e poi come sempre Sam, Max, Tom, Emma, Dan, Rup, Jared e probabilmente anche Corey >
< Beh, adesso non so dirtelo con esattezza, ma penso che non ci siano problemi! Grazie per l’invito… > risposi grata e gli sorrisi, non avendo ancora realizzato che a breve avrei passato una serata con lui e con gli altri membri del cast, ma specialmente con lui.
In quel preciso momento tornarono Jared e Kris con il mangiare e sorridenti più che mai.
< Eccoci con le cibarie ragazzi! Allora abbiamo preso insalata, dei piatti misti con dei crostini, un po’ di affettati, piadine… >
< Ehm…scusate ma quanta roba avete preso? Ci mancano giusto i dolci… >
< Quelli li andiamo a prendere tra poco. Sai, non erano ancora pronti > c’informò Jared.
< A proposito Rob! La cameriera ha detto di darti questo… > disse Kristen e porse al diretto interessato fogliettino: non fu difficile immaginare cosa ci fosse scritto.
< Ehm…ok, grazie… > rispose Robert prendendo il foglietto e infilandoselo in tasca.
Mangiammo tutti tranquillamente e per la prima volta notai che Robert mi fissava sempre ed ogni tanto mi sorrideva. Ero lusingata di ciò e imbarazzatissima allo stesso tempo, ma comunque non lo davo a vedere.
Finito di mangiare uscimmo dal ristorante ringraziammo Robert per averci voluto offrire il pranzo e io e Jared tornammo a casa.
< Che diavolo vi è saltato in mente di fare? Perché ci avete lasciato da soli? > gli domandai seccata una volta saliti in macchina.
< Beh bimba volevamo vedere se scoccava la scintilla tra voi due… >
< Jared ti prego piantala! Non potrà mai scattare la scintilla per diversi motivi: primo: è un attore famoso, il che implica girare per il mondo ed essere adorato da migliaia di ragazze; secondo: è Inglese, io Italiana: non credo nelle relazioni a distanza; terzo: sono qui sono in vacanza, non mi trasferisco. Ora capisci perché non voglio restare sola con lui? Perché non appoggio quello che tu e Kristen avete fatto? Lui mi piace e me  ne sono resa conto quando ci avete lasciato da soli, ma non voglio stare male e rovinarmi la vacanza. Quindi sei pregato di non farlo più… > gli dissi tutto d’un fiato e con voce tremante.
< Mi…mi dispiace bimba, non volevo farti stare male. Credevo di fare una buona cosa. Perdonami… > rispose realmente dispiaciuto.
Annuii e lui ripartì e, una volta arrivati a casa, Jared mi diede un bacio sulla guancia e mi appoggiò sulle gambe un pacchetto dorato.
< È una sciocchezza. Ma ho notato che ti piaceva e ho voluto prendertelo… >
Scartai il regalo e vidi che mi aveva preso il profumo Alien, come a Sarah.
< Grazie Jared, non dovevi… > gli dissi grata: era stato carinissimo, aveva avuto davvero un bel pensiero.
< Ma volevo. Ciao bimba! Buona serata. Saluta tuo fratello! >
< Non mancherò. Grazie ancora papi! > risposi sorridendogli e scesi dalla macchina più serena di prima.
Il resto della giornata passò molto velocemente: alla sera, finito di cenare, andammo a trovare Corey ed io finalmente feci la sua conoscenza. Era un ragazzo basso ma muscoloso, castano-biondo e dagli occhi azzurri, molto simpatico ed anche carino.
< Corey! Amico come stai? > disse Teo abbracciandolo.
< Come se avessi una gamba pesante… > rispose Corey scherzando sul suo gesso nella gamba sinistra.
< Spiritoso…allora Corey, Giulia, Giulia, Corey >
< Ciao > dissi allungando la mano.
< Ciao! Finalmente ci conosciamo! > mi rispose lui stringendomela.
Restammo in ospedale fino alle dieci e un quarto poi, entrambi esausti, tornammo a casa.
< Martedì hai intenzione di andare alla festa di Rob? > mi chiese Teo una volta entrati in sala.
< Beh non lo so…io pensavo di sì…tu che fai? Vieni? >
< No piccola. Esco con una ragazza quella sera… >
< Tu cosa? Avanti raccontami tutto! Come si chiama? Dove l’hai conosciuta? Quanti anni ha? Dove andrete a mangiare? È simpatica? >
< Hey calma Holmes! Allora si chiama Jessica, l’ho conosciuta ieri in palestra, ha diciassette anni, è molto simpatica e domani la chiamo per decidere dove mangiare. Finito con le domande? > rispose Teo in tono scherzoso.
< Per il momento…lo sai che prima di uscire con lei devi presentarmela? >
< Ah sì? Non sapevo che oltre che a fare da sorella tu facessi anche da mamma… >
< Che vuoi che ti dica…fortuna che le cose s’imparano! Aspetta un momento…hai detto che l’hai conosciuta ieri? E perché non mi hai detto niente? Sei cattivo! > dissi fingendomi dispiaciuta e mettendogli il muso.
< Per il semplice motivo che abbiamo deciso di uscire solo oggi…comunque cambiando discorso…facciamo che ti accompagno io alla festa e poi ti vengo a prendere… >
< Ma va là, Teo non preoccuparti…prendo un taxi o chiedo a Jared di portarmi. Lascia stare davvero… >
< Piccola piantala! Ti porto io, anche se un po’ prima dell’inizio della festa, così ho la scusa per vedere Rob perché gli devo portare un libro >
< Ok d’accordo. Grazie Teo… >
< No problema piccola! >
< Senti una cosa…mi racconti di Rup? >
< Beh, quando è arrivato siamo usciti e abbiamo preso un caffè…ci siamo scusati entrambi e alla fine ci siamo messi a parlare tranquillamente…ed ora amici come prima! >
< Wow…certo che più sintetico di te non c’è nessuno! Sono contenta che vi siate chiariti. Notte Teo ci vediamo domani mattina > gli dissi baciandolo sulla guancia.
Andai a dormire con il sorriso sulle labbra, contenta per l’uscita con Jared e per l’invito inaspettato di Robert.

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Capitolo 8
*** UN BRUSCO RISVEGLIO ***


Buon sabato ragazzole! Tutto ok? Io sono appena uscita dall’influenza…eheheh! Almeno ho avuto il via libera per sistemare questo capitolo, solo che mi sono annoiata in casa…ma vabbè! xD
Allur, prima di cominciare grazie a:

1 - ale90
2 - AlessandraMalfoy
3 - alice brendon cullen
4 - BellaCullen88
5 - birri
6 - Dea1907
7 - debblovers
8 - DolcePotter
9 - dormigliona
10 - fedev82
11 - Gingerly
12 - Ginnylove

13 - giugiu182
14 - grilla
15 - kiarab
16 - kikidabologna
17 - killerpilze
18 - kucchi
19 -
LaPiccolaPrincess
20 -
Marty314
21 -
masychan
22 -
memi16
23 -
miky 483
24 -
milly92
25 - nerry
26 - Oasis
27 - oOokikkaoOo
28 - pirilla88
29 - privi93
30 - Rosalie_Hale_Cullen
31 - sbadata93
32 - Sea89
33 - selina89
34 - Shiren
35 - simlyme
36 - violae

per aver messo la storia nei preferiti, chi ha solo letto e chi ha recensito!
masychan: *-* uuu grazie che carinaa! *me arrossisce* baciiiiiii
debblovers: che ne dici, fondiamo il club WE LOVE JARED? =) eheheh grazie 1000 tesoro! Baci
Rosalie_Hale_Cullen: cognatina, grazieeee!! Spero ti piaccia questo capitolo! eheheh ho modificato un po’ un pezzo, poi dimmi cosa ne pensi, ok? Baci ti amoooo
simlyme: tesorooooo!!! Ho aggiornato, contenta?? :D spero ti piaccia questo capitolo…e anche gli altri! Che ne dici, promossa la sfiga di Giulia? xD
LaPiccolaPrincess: sai una cosa? Hai ragione, non posso non chiamarti più rospetto! Sarebbe come dire…Linus senza la sua coperta e questo NON VA BENE! Eheheh non ci voleva la febbre ora vero? xD e vabbè, si sopporta! Grazie per questa recensione, l’adoro! Mi fai sempre morire dal ridere! *-* bella THE KILL acustica vero? *-* vero che nessuno si fa gli affaracci suoi? Eheheheh povera Giulia! :( e non hai ancora visto niente! Jared sarà sempre in mezzo, ma lo adoro troppo quel papi!!! Chi non lo vorrebbe??? Quindi ora devo dedurre che al posto di I LOVE YOU TEO! c’è I LOVE YOU JARED! Giusto? XD e poi hai ragione, Robert è proprio geloso…ma è troppo tenero! Mmm…tu dici? E io che credevo che Teo fosse creduto da tutti! Povero cucciolooo!! xD ma…a te non piace fare la detective? =) eheheh spero ti piaccia anche questo capitolo! Baci dalla tua tagliatella micio miao
alice brendon cullen: teshoooooooooooooooooooooooooooooo!! Ti dico una cosa, ma non so se dovrei dirtela, perché non vorrei fare spoiler…che poi pensandoci bene non c’è problema, perché tanto nessuno legge i commenti per gli altri, quindi alla fine spoilerizzo solo a te! xD il momento tenero tra Giulia e Robert sta arrivando, fidati! Manca veramente poco…anzi! Se leggi tra le righe inizia già da ora ad esserci una specie di piccolo momento tenero! :) baci teshooo! E tu aspetto per attuare il nostro pianoooooo
Oasis: e tra due giorni posto il seguito! xD tranquilla, il momento tenero tra i due è MOOOLTO vicino! Anzi, se leggi tra le righe, scopri una specie di piccolo momento tenero! =D baciii
kiarab: mi dispiace deluderti, ma quella sera non ci sarà il buttafuori…ed ora, come pensi di fare? E poi, a dir la verità, l’unico modo per imbucarsi è convincere la sottoscritta…come pensi di convincermi cara? xD ma sai, il meyer-stile l’ho inventato l’altro giorno perché non sapevo come chiamarlo e cercavo un nome originale! Bello neh? XD ti prego, non parlarmi di gente che sbatte contro il vetro…parli con la sfortunata per eccellenza! xD e poi fidati, le figuracce di Giulia per buona parte le ho fatte veramente! =D bene, sono contenta che di Robert non ti stancherai mai, ma…della mia storia invece? :S skerzoooo! Baciiiiiiii
milly92: TU SEI ANDATA A VEDERE AMLETO IN INGLESE? Ma perché porco castoro la mia scuola non fa queste cose??? Oltretutto sono ad un liceo linguistico! Che palle uffi!!!! :( vabbè, dopo questo sfogo ti dico: tesoro, grazieeee!! Che carina che seiii! =) guarda, Robert è un gelosone assurdo, specialmente con Jared! Ma è pucciosissimo per questo! Beh, bene o male sai già cosa accadrà al festino…una certa persona ti ha spoilerato! Eheheh xD
memi16: teso, tranquilla non preoccuparti!! Anzi, mi dispiace a me per essere stata inutile quella sera! Divertita in giro ieri? =) ripeto: vanno bene lo stesso i peperoni al posto dei pomodori? *-* plizzzzzzzzz! Eheheh teso spero ti piaccia anche questo capitolo! ho modificato una scena…poi mi dirai cosa ne pensi, ok? Baci ti voglio troppo beneeeee p.s. poi mi ridici come fai a mettere i cuori che mi dimentico sempre??? xD

Grazie 1000 a tutte voi!

Un bacio Giulls
P.S.  Molte di voi hanno scritto che i capitoli più lunghi sono, meglio è…bene ragazze, vi prendo in parola! Poi non dite che non vi avevo avvisate! Preparatevi che prima o poi arriverannooooo!! Muhahahaha! ;) a lunedìì!

P.P.S. Per farvi vedere che Giulia in realtà è una ragazza che prende molto sul serio la scuola (detto in senso ironico xD) ho messo una piccola parte di una versione in latino…vi prego, SALTATELA! Eheheheh no vabbè…vi dico solo che io faccio schifo in latino, quindi non scandalizzatevi se troverete degli errori… =D

8. UN BRUSCO RISVEGLIO

Stavo sognando di essere su un’isola deserta con Veronica, la mia migliore amica assieme ad Ilaria e stavamo ridendo e scherzando tranquillamente quando ci si avvicinarono due ragazzi semplicemente da urlo.
Trascorremmo tutta la giornata con loro a ridere, scherzare e a fare bagni in quell’acqua limpida e calda, dove si poteva vedere benissimo il fondo pulito.
D’un tratto mi sentii chiamare, così mi voltai verso Veronica che mi disse:
< Giu guarda! Sta per piovere… >
Alzai lo sguardo per vedere com’era il cielo, ma vidi solamente un sole accecante: il tempo era favoloso, non prometteva pioggia.
Le chiesi spiegazioni, ma lei si limitò a guardarmi e a dirmi sorridendo:
< Era meglio prendere un ombrello… >
Continuavo a non capire, ero confusa; ma poco dopo capii tutto…

…una secchiata d’acqua gelida mi fece alzare dal letto urlando.
< Finalmente ci siamo svegliate principessa! Cavolo, temevo che fossi morta… >
< MATTEO! MA CHE DIAVOLO TI è SALTATO IN MENTE? > urlai verso mio fratello.
< Senti non darmi colpe! È da quaranta minuti buoni che ti chiamo, ma tu niente! Così ho pensato di svegliarti per bene… >
< E non c’era un altro modo? Non lo so, urlarmi nelle orecchie o tirarmi qualche schiaffetto? >
< Beh…in questo modo ero sicuro che ti saresti svegliata…concordi con me? >
< Sei un’idiota! Mi prenderò un raffreddore! >
< Oh, non farla lunga! Ti comprerò una scatola di fazzoletti…c’è Emma di sotto che voleva parlare con te…te la mando su? >
< Sì, certo…etchiù! >
< Salute! > disse il mio adorato fratellone prendendomi in giro.
< Ma vai un po’ a… > non potei finire la frase perché Teo era sceso di sotto e nel giro di pochi minuti Emma entrò in camera mia, mentre io mi stavo infilando una tuta asciutta e cambiavo le lenzuola.
< Ciao Giulia! >
< Buongiorno lady Emma! Qual buon vento vi porta in questa umile dimora? > chiesi scherzando e scoppiai a ridere: la secchiata d’acqua gelida doveva avermi rincretinita.
< Oh mio prode messere ero semplicemente venuta a chiederle di venire con me e Kristen a fare shopping oggi pomeriggio…le va come idea? > mi rispose stando al gioco.
< Dire di no allo shopping? Ma neanche tra un milione di anni! A che ora ci vediamo? >
< Mmm…allora Kris mi passa a prendere alle tre e mezza, poi veniamo qui nei dintorni perché dobbiamo passare a prendere un mio vestito dalla sarta e poi passiamo a prenderti! Facciamo che alle quattro ti trovi fuori casa ok? >
< Sì, perfetto! Hey come è andata l’intervista di ieri? Kristen mi ha detto che ti sei sentita male…ora come stai? > chiesi preoccupata.
< Sto benone! Ieri ho bevuto del latte scaduto che mi ha dato fastidio, ma fortunatamente sono stata male solo dopo l’intervista…oddio dovevi vedere come erano carini tutti! Mi hanno trattata benissimo! È stata un’esperienza davvero piacevole! > rispose Emma con entusiasmo.
< Wow! È da provare allora! > esclamai ridendo < che cosa ti hanno chiesto? >
< Beh…abbiamo parlato del nuovo film di Harry Potter e di come il personaggio di Hermione sia cresciuto nel corso di tutti questi anni; poi abbiamo parlato del suo momento tenero con Ron e della sua amicizia con Harry e infine mi hanno chiesto se ho intenzione di continuare a girare gli ultimi episodi del film oppure no… >
< E? > la incitai.
< E…niente ho detto che ero ancora indecisa se accettare o meno…non fraintendermi…io amo quel personaggio, solo che non voglio essere etichettata a vita come HERMIONE GRANGER DI HARRY POTTER… >
< Ho capito… >
< Però come ho detto ho ancora tempo per pensarci…tu invece? Che hai fatto ieri mattina? > mi chiese innocentemente.
< Io? Sono stata in giro con Jared la mattina, poi a pranzo abbiamo incontrato Kris e Rob e abbiamo pranzato con loro. Robert mi ha invitata al festino di martedì…ci vai anche tu vero? >
< Sì, ma…come ti ha invitata? Cioè ha invitato solo te o anche Teo? > domandò con occhi sgranati.
< Ovviamente anche Teo! Solo che lui esce con una ragazza quella sera, quindi vado solo io… > le spiegai.
< Capisco…e sai già cosa mettere? >
< Emma…guarda che oggi è domenica e la festa è martedì…ho tutto il tempo per pensarci non credi? >
< Mmm…direi che così non ci siamo…perfetto! Oggi pomeriggio sceglieremo per te un vestito per la festa! >
< Emma no, non ce n’è bisogno… >
< Non essere ridicola! Siamo a fare shopping…già che ci siamo cerchiamo qualcosa per quella sera per te! >
< Vediamo ok? > dissi rassegnandomi.
< Sì perfetto! >
Restammo a chiacchierare per altri 10 minuti, poi Emma tornò a casa perché doveva prepararsi per dopo.
Appena se ne fu andata sistemai un po’ casa e una volta che Teo uscì per riportare a casa Corey dall’ospedale feci un po’ di latino, la materia che più odiavo al mondo.
< Allora vediamo...Scipio Africanus Iovis esse putabatur…come cavolo si traduce? Scipione l’Africano è ritenuto essere figlio di Giove? Oddio…tradotta letteralmente fa schifo…e così? Si riteneva che Scipione l’Africano fosse figlio di Giove…mmm…sì va già meglio…e questa frase è fatta…perfetto! Esercizio finito! Ed ora passiamo alla versione…Erant in quidam civitate rex et regina. Hi tres filias conspicuas habebant, set maiores natu, quamvis gratissima specie essent, tamen laudibus humanis celebrari poterant, at vero puellae iunioris tam precipua tam preclara pulchritudo nec exprimi ac ne sufficienter quidam laudari humano sermone poterat. Ok, cominciamo…C’erano una volta un una città un re e una regina. Questi avevano tre figlie dall’aspetto gradevole…no, suona male…favoloso? Ecco, va già meglio anche se non centra niente…dall’aspetto favoloso, ma le più grandi, sebbene fossero di aspetto assai grazioso, tuttavia potevano essere celebrate dalle lodi umane…ma che cavolo centra?? Uffa sto strippando! Non ce la posso fare adesso a fare una versione di latino…ok mi sono stufata! Adesso smetto e mi faccio una doccia… > dissi mentre chiusi il libro di latino scaraventando il quaderno dall’altra parte del tavolo.
Guardai l’orologio. Erano quasi le tre.
< QUASI LE TRE? Oh mio dio è tardissimo! > esclamai urlando mentre correvo verso la doccia.
Aprii l’acqua e m’infilai dentro e dieci minuti dopo uscii dalla doccia, mi fiondai in camera e, mentre mi stavo vestendo, suonò il telefono; così, controvoglia e mezza nuda, andai a rispondere:
< Pronto? >
< Piccola! Ho provato a chiamarti un sacco di volte al cellulare! Dove sei? >
< Beh veramente ero sotto la doccia…tu? >
< Sotto casa, ho dimenticato le chiavi. Mi vieni ad aprire? >
< Arrivo… >
M’infilai velocemente una maglia a maniche corte, un paio di jeans lunghi e le mie All Star nere e scesi per aprire la porta a Teo.
< Hey piccola! Grazie! > disse baciandomi la guancia.
< Di niente > risposi sorridendo < e ora, se non ti dispiace, andrei di sopra ad asciugarmi i capelli…se arrivano Emma e Kristen falle entrare e avvisami che scendo subito >
< Ok >
Tornai di sopra ad asciugarmi i capelli e, alle tre e mezza precise, fui pronta per uscire.
Mi diressi verso il bagno un’ultima volta per controllare di essere a posto, quando vidi che la luce del bagno era accesa e sentivo l’acqua del rubinetto scorrere.
Sicuramente ci sarà Teo in bagno, non c’è bisogno che aspetti e poi è tardi…” pensai mentre giravo la maniglia del bagno e aprivo la porta.
< ODDIO SCUSA! > urlai rossa come un peperone mentre richiudevo velocemente la porta del bagno.
La mia deduzione era esatta: chi era in bagno si stava solamente lavando le mani; solo che chi era in bagno non era Teo, ma bensì Robert.
Mi sarei sotterrata più che volentieri in quel momento.
< Giulia, che è successo? > domandò Teo salendo di sopra preoccupato per avermi  sentito urlare.
< C’è che ho appena fatto una figuraccia incancellabile! Credevo…credevo fossi tu in bagno…qu…quindi so…sono entrata senza problemi e… > risposi balbettando e arrossendo sempre di più.
Sentii la porta del bagno aprirsi ed io schizzai via immediatamente senza farmi vedere da Robert che stava uscendo.
Entrai in camera mia e mi guardai in quello specchio, decidendo che d’ora in avanti mi sarei guardata solamente lì per evitare altre eventuali brutte figure. Dopo essermi guardata per cinque minuti scoppiai a ridere in una risata nervosa per alleggerire la situazione e, quando finalmente mi decisi ad uscire dalla camera per scendere di sotto, aprii la porta e mi trovai davanti Robert.
< Oh…ciao > lo salutai sussurrando e arrossendo ancora per quello che era successo poco prima.
< Ehm…ciao > rispose lui divertito.
< Senti Robert, mi…mi dispiace per prima…credevo ci fosse Teo in bagno e… > gli dissi guardandomi le scarpe.
< Tranquilla non è niente…ero venuto a vedere se stavi bene e a dirti di non preoccuparti perché non è successo niente…ok? >
< Sì, certo > risposi questa volta guardandolo negli occhi e sorridendogli < beh, scusa ancora >
Stava per parlare, ma venne interrotto da Teo.
< Giulia ci sono Kristen ed Emma… >
< Vengo subito > risposi continuando a guardare Robert, esattamente come lui stava facendo con me e, dopo aver accennato un sorriso, mi chiusi la porta della mia camera alle spalle e scesi di sotto dalle ragazze.
< Giulia scusati tanto, ma fuori c’è un traffico pazzesco! >
< Nessun problema ragazze! > risposi pensando ancora a quegl’occhi magnetici di poco prima.
NO, BASTA! Non posso andare avanti pensando unicamente a quanto sia bello e dolce, non è per niente salutate! Ho deciso, non penserò più a lui per l’intero pomeriggio, anche a costo di prendermi a pugni in testa per dimenticare!” pensai decisa scuotendo la testa.
< Ma…Giulia stai bene? > domandò Kristen guardandomi.
< Sì certo! > risposi sorridendole forzatamente.
Sia lei che Emma mi guardarono poco convinte, ma poi il loro sguardo si rivolse verso un’altra persona che stava scendendo le scale.
< Rob! > dissero in coro.
< Hey, salve ragazze! Cosa fate qui? > domandò non appena le vide e sorrise.
< Siamo passate a prendere Giulia per portarla a fare un po’ di sano shopping… > rispose Kristen sorridendo verso di me.
< Sano shopping con
te Kris?
> domandò lui inarcando un sopracciglio prendendola in giro < Giulia, fidati ti faranno spendere un sacco di soldi. Kristen specialmente… > aggiunse rivolto a me e sorridendomi.
< Per me non ci sono problemi, tanto è Teo che paga! > risposi ammiccando verso mio fratello e tirando fuori il suo portafoglio dalla mia borsa.
< Io faccio cosa? Piccola ladruncola, non pensarci nemmeno! I tuoi genitori ti hanno dato un sacco di soldi, no? Ecco, fai la brava bimba e usa quelli! > esclamò Teo strappandomi dalle mani il portafoglio.
< Per l’appunto che devo tornare a casa con ancora i loro soldi se voglio fare la brava bimba! > risposi sorridendo dolcemente a Teo.
< Come hai fatto a prendere il portafoglio? > mi chiese guardandomi sospettoso.
< L’avevi lasciato sul letto di camera mia…chi lo trova se lo tiene, no? >
< No stellina! > rispose lui e io gli feci la linguaccia.
< Forza Giulia, abbiamo un vestito che ci aspetta! > esclamò Emma intromettendosi tra me e mio fratello.
< Un altro vestito Giulia? > disse Teo guardandomi accigliato.
< Ovvio Teo! Dobbiamo cercare un vestito supersexy che Giulia possa indossare per la festa di martedì! > esclamò Kristen questa volta ed io mi voltai immediatamente verso di lei, sgranando gli occhi, spalancando la bocca e diventando per l’ennesima volta rossa come un peperone.
< O mamma mia! Che cavolo ho fatto di male per meritarmi tutto quest’imbarazzo? > esclamai in italiano esasperata.
< Sei stata punita per aver tentato di spendere soldi col mio portafoglio… > rispose Teo sempre in italiano.
< Taci tu! > esclamai indicando mio fratello e con la coda dell’occhio vidi Emma, Kristen e Robert sbellicarsi dalle risate.
Li fulminai con lo sguardo, poi presi una felpa dall’attaccapanni che poi infilai nella borsa e l’ombrello, dopo di che salutai con la mano Teo e quel dio del suo migliore amico e, dopo essermi appuntata mentalmente di uccidere Kristen per la figuraccia che mi aveva fatto fare, uscii con quelle due pazze per un pomeriggio piovoso all’insegna dello shopping.

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Capitolo 9
*** SHOPPING CON DUE PAZZE SCATENATE ***


Buon lunedì! Spero che questa settimana per voi non sia pesante come la mia… :S
Scusate se non mi dilungo (per vostra gioia) ma seriamente sono incasinatissima con lo studio, però ci tenevo a postare! :)
Allora, intanto do il benvenuto a chi ha scoperto adesso la storia e a chi l’ha messa nei preferiti:0Crystal0, ale90, AlessandraMalfoy, alice brendon cullen, BellaCullen88, birri, Dea1907, debblovers, DolcePotter, dormigliona, fedev82, Gingerly, Ginnylove, giugiu182, grilla, kiarab, kikidabologna, killerpilze, kucchi, LaPiccolaPrincess, Marty314, masychan, memi16, miky 483, milly92 nerry, Oasis, oOokikkaoOo, pirilla88, privi93, Rosalie_Hale_Cullen, sbadata93, Sea89, selina89, Shiren, simlyme e violae.
Grazie inoltre a chi ha recensito anche questo capitolo, mi rendete sempre tanto felice! *-*

kiarab: mo ciao tesoro! Ma…come “povero rob ma capitano tutte a lui”! è Giulia che è sfigata al massimo, altro che Rob! E per fortuna che si stava solo lavando le mani! xD allora, per tua gioia il capitolo del festino è l’11 (che poi continua anche nel 12…) e facendo due calcoli lo dovrei postare il 9 di febbraio…esauriente la risposta? =) grazie ancora tesoro! Baci
debblovers: sai che c’avevo veramente pensato al fatto della doccia? Solo che poi come si spiegava che Robert stesse facendo la doccia a casa di un altro? Tranquilla, le figuracce non sono finite! Ne arriveranno presto delle altre! Però dai, è l’inizio…poi la smetterà Giulia di fare figuracce…o almeno spero! xD *ççççççççç* ß penso anche io a Robert che sta sotto la doccia… xD grazie tesoro, un bacio!
LaPiccolaPrincess: rospetto, shut up! Linus senza la sua coperta esiste! U.U comunque, ora rispondo per bene alla tua recensione: 1) è un sogno, anche se sono su un’isola deserta posso comunque sognare che arrivino due ragazzi! xD 2) Teo è un grande? Adori la secchiata d’acqua come risveglio? E certo, tanto mica l’hai presa tu, no? Povera Giulia, altroché! …poi…eheheh sei sicura che Giulia in realtà non sia un uomo? xD …scommetto che Ema Watson sarà ricordata così a vita xD …ma lo so anch’io il COSA CE NE FREGA DEL LATINO!, ma volevo far vedere come Giulia fosse devota allo studio! xD bella la scena del libro scaraventato vero? xD io lo faccio sempre quando latino non mi viene U.U …ma…quanto ci metti tu a fare la doccia scusa? Cavolo, non potevi darmela prima l’idea di Robert che vede Giulia mezza nuda? xD eheheh spero che con questo capitolo possa rimediare! xD …io adoro la tua canzoncina! xD …ah, comunque sì da piccola sono caduta dal seggiolone! …sì, hai già detto che adori Teo -.- …ma quand’è che inizi ad adorare Giulia, eh? xD Allora per farti contenta i prossimi capitoli saranno tutti: LUI SALTA ADDOSSO A LEI e…CAVOLO, CREDEVO CHE TEO SI FOSSE INVENTATO TUTTO! xD baci rospetto, ti voglio tanto bene!!! =D
Oasis: eheheh già m’immagino Giulia che torna a casa con 380 valigie x via dello shopping fatto a Londra! Spero che il vestito che sceglierà ti piaccia! Un bacio cara!
alice brendon cullen: teshooooooooo!! *me salta di gioia quando vede la tua recensione* *-* che carinaa!! Addirittura CAPOLAVORO?! Davvero? *-* come sono contenta!! =D a questo punto pretendo che tu sia la prima visto che attendi con impazienza! xD scherzooo! Come ti sembra la parte finale di questo capitolo invece? xD sai che mi è successa veramente una cosa simile? Solo che…come dire…io avevo una sorta di camicia da notte con gli orsetti…non immagini che imbarazzo! xD un bacio tesoro, ti voglio bene! =)
masychan: grazie 1000 cara! Tranquilla, i capitoli più lunghi arriveranno a breve. Un bacio!
milly92: tesoro!! Eheheh mi stavo preoccupando perché non avevo ancora visto la tua recensione! xD siiiii!!! Vengo anche io, posso? Dai faccio la brava! Sarò buona buona!!! *-* anzi, se accetti ti porto tutta la mia storia, così la leggi! xD eheheheh ti ho convinta?? =) naaa! Fidati il vestito sarà normale…cioè…non tanto corto…o almeno quello che si compra…muhahahahaha! Sai che io invece non vedo l’ora di postarlo il capitolo 11 e 12? Ma chissà perché…eheheheh tesoro un bacioooo!! :*

Grazie ancora, a sabato! (se sopravvivo …sigh)

Bacioni Giulls ^^
P.S. capitolo corto questo, sorry! ^^ Rimedierò con l’11 e con quelli che verranno dopo, promesso! :D

9. SHOPPING CON DUE PAZZE SCATENATE

< O mio dio…Giu guarda che amore questo vestito! Ti starebbe da favola addosso! > esclamò Kristen lanciandomi un vestito corto nero, decisamente troppo corto.
< Ehm Kris? È un festino, non un ritrovo sull’Adriatica… >
< Cosa? >
< Lascia stare…comunque non va bene. È troppo corto e troppo costoso… >
< Ok…vediamo questo… > disse  dandomi un vestito verde acqua molto carino, lungo fino a poco prima delle ginocchia, senza spalline e con l’elastico fatto con fronzoli: un amore < questo te lo provi senza fare storie ok? > aggiunse.
< Ok capo! > esclamai ridendo mentre mi avviavo verso il camerino di fianco a quello di Emma.
Indossato il vestito uscii nell’esatto momento in cui uscii Emma: lei indossava un vestito di seta corto a maniche lunghe, grigio e con la schiena scoperta.
< Emma sei uno schianto! > le dissi incantata da come stava bene con quel vestito e da come lo indossava con naturalezza, a differenza mia che sembravo una papera.
< Anche tu Giu! Cavolo sei divina vestita così! Non puoi non comprarlo! > disse Emma.
< Concordo pienamente con quello che ha detto Emma! > esclamò Kristen.
< Beh…effettivamente è veramente bello…solo che non lo so…non indosso molti vestiti e poi non so quanto costi… >
< Beh per il “non indosso molto i vestiti“ si può sempre cambiare…e poi non preoccuparti per il costo! Viene quaranta sterline, fidati che è un affare! >
< Ragazze non lo so… >
< Eddai Giulia! Stai troppo bene! Sul serio non stiamo scherzando! >
Mi guardai allo specchio: era divino questo vestito, mi piaceva da matti.
< Oh andiamo! Lo prendo! >
< Sì! Bravissima! E ora passiamo alle scarpe! Cosa puoi metterti con un vestito così? >
< Mmm…trovato! > esclamò Kristen scappando e tornando pochi minuti dopo con un paio di sandali aperti e con poco tacco dello stesso colore del vestito.
< Provateli! > mi ordinarono.
Li provai: erano bellissimi, comodissimi e s’intonavano alla perfezione con il vestito.
< Wow sono favolosi! Quanto costano? >
< Centoventicinque sterline… >
< Perfetto cerchiamo qualcos’altro! > esclamai mentre li toglievo e li rimettevo nella scatola.
< Cosa? No Giulia non puoi! > mi dissero in coro.
< Oh sì che posso! Non ho intenzione di spendere centoventicinque sterline per un paio di sandali da mettere solo con questo vestito! Ma siamo matti? Nono, cerchiamo qualcos’altro che possa stare bene con questo vestito, che possa portare con tutto e che costi poco… > risposi in modo risoluto.
In quel negozio non trovammo niente così, dopo aver pagato il vestito e i loro acquisti, uscimmo in cerca di altri negozi.
Girammo non so quanti negozi di scarpe. Emma e Kristen in ogni negozio in cui entrammo comprarono qualcosa. Era divertente andare in giro con loro, perché provavano di tutto, anche le cose più strane giusto per farsi quattro risate. Io, invece, mi limitai a comprare solo quello che mi serviva, ossia un paio di scarpe.
Dopo aver girato minimo cinque negozi di scarpe, finalmente trovai le scarpe tanto desiderate: erano un paio di ballerine col tacco del colore simile al vestito, ma che comunque stava bene con tanti altri colori. Ero stata fortunata, perché c’era rimasto solo un paio, oltretutto del mio numero, ed erano in saldo: da cinquanta a venticinque sterline. Non ci pensai due volte e andai alla cassa a pagarle. Uscii con le mie scarpe, seguita a ruota da Kristen e Emma e anche lì, come negli altri negozi, comprarono un ennesimo paio di scarpe.
Mentre stavamo camminando mi fermai davanti al negozio Scout.
< Oddio non posso crederci, c’è anche qui! Ragazze vi prego entriamo! > esclamai tutta contenta e mi catapultai dentro il negozio.
Lo girai in lungo e in largo e alla fine comprai una maglietta a mezze maniche bianca con l’immagine di Ciottolina per Veronica, visto che la cercava ma non l’ha mai trovata, poi comprai per me una felpa, una borsa della Converse e per Ilaria una maglia a manica lunga, sempre della Converse.
Uscimmo da lì ed entrammo in un negozio di intimi non molto distante, visto che Kristen aveva bisogno di un intimo nuovo da indossare per l’incontro con il suo ragazzo, l’attore Michael Angarano.
Io comprai un pigiamone invernale blu scuro molto morbido, Kristen un intimo di Victoria’s Secret nero con il pizzo e un babydoll coordinato, mentre Emma prese una vestaglia in seta e un completo intimo color rosso.
< Allora Kris a che ora arriva Michael? > domandai una volta fuori dal negozio.
< All’incirca alle sei e mezza. Vado a prenderlo all’aeroporto. A proposito che ore sono? >
< Le cinque e tre quarti >
< Ok…che dite di andare a casa? Così mi faccio una doccia in fretta e furia e poi vado a prenderlo… >
< Sì certo! Ma se vuoi andare io ed Emma prendiamo un taxi…giusto Emma? >
< Sì giustissimo! Forza Kris vai a casa! Ci vediamo domani! >
< Grazie ragazze…mi avete fatto in enorme favore! > ci disse Kristen abbracciandoci.
Appena se ne fu andata Emma ed io ci fermammo a prendere un gelato, poi chiamammo il taxi che arrivò pochi minuti dopo e, dopo aver fatto a metà con la spesa del taxi, entrai in casa, tutta felice perché per un intero pomeriggio non avevo pensato neanche una volta a Robert.
Appena entrata in casa, portai le mie sportine di sopra, mi svestii e mi diressi nuovamente sotto la doccia. Nonostante l’avessi fatta la mattina stessa, ci misi venti minuti per sbrogliare i miei capelli ricci. Uscita dalla doccia, mi vestii mettendomi un pigiama composto da un pantaloncino corto e una canotta azzurrina e iniziai a preparare la cena.
Teo tornò a casa alle sette e mezza.
< Ciao piccola! >
< Ciao Teo! >
< Wow che profumino! Cosa stai preparando? >
< Scaloppine al limone con i peperoni e i pomodori al forno >
< Cavolo tu mi vizi! >
Sorrisi.
< Teo mentre finisco qui metti a tavola? >
< Sì piccola certo! Senti stasera viene qui Robert… >
< Ah…ok d’accordo… >
< Sì beh vedi ha detto che aveva bisogno di parlarmi e l’ho invitato a cena. È un problema? >
< No, tranquillo! Vado a preparare altre scaloppine allora! Per che ora arriva? >
Non feci in tempo a finire la frase che suonano alla porta. Teo andò ad aprire e lo sentii salutare Robert.
Mi guardai e solo in quel momento ricordai di essere in pigiama, che oltretutto era leggermente provocante.
Ti prego, fai che Teo lo porti in sala e non in cucina, così ho il tempo per salire e cambiarmi…ti prego ti prego ti prego!
< Eccoci qui! > disse Teo entrando in cucina.
Ecco lo sapevo! Ma perché devo sempre fare delle figuracce del piffero quando c’è lui? Chi ho ucciso nella mia vita passata?“ pensai convincendomi ad iniziare seriamente a cercare una pala da usare per scavare una buca e seppellirmici per evitare di fare ulteriori figuracce.
< Ciao Giulia > mi salutò educatamente, soffermandosi un po’ troppo a guardare il pigiama ed io istintivamente, oltre ad arrossire, tentai di coprirmi senza darlo troppo a vedere.
Quando però fui io a soffermarmi su di lui, mi morsi il labbro inferiore: indossava una maglietta a mezza manica nera che lasciava intravedere i suoi muscoli, un paio di jeans bianchi, delle infradito nere e i soliti capelli a spazzola. Una visione celestiale.
< Ciao Robert. Scusa per l’accoglienza in pigiama, ma non sapevo che ci fossi anche tu stasera… >
< Oh…non volevo disturbare, scusami… > rispose sorridendomi.
< Ma quale disturbo! Stavo solo cercando di dire che è imbarazzante farmi vedere in pigiama, specialmente con questo…ma forse è meglio che taccia perché non sto facendo una buona figura… > risposi imbarazzata.
Robert rise.
< Tranquilla, non preoccuparti sei uno schianto anche così >
< Grazie > risposi arrossendo, mentre l’unica parola che il mio cervello riusciva ad elaborare era: “Oddio!
< Che cos’è questo buon odore? >
< Sto cucinando delle scaloppine al limone con peperoni e pomodori al forno. Può andare bene? > risposi quando il mio cervello cominciò a collaborare di nuovo.
< Benissimo! >
Suonò il timer.
< Forza ragazzi! Tutti a tavola che è pronto da mangiare! >
Ci sedemmo a mangiare e ricevetti un sacco di complimenti sulla mia cucina, specialmente da Robert che mi chiese di insegnargli a cucinare un piatto tipico italiano. Finito di cenare li spedii in sala per farli parlare tranquillamente e, dopo aver infilato i piatti nella lavastoviglie e pulito la cucina, andai a salutarli e poi mi fiondai nella mia stanza a dormire, addormentandomi subito in un sonno senza sogni.

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PICCOLO SONDAGGIO: che dite, sto facendo fare troppe figuracce a Giulia? xD

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Capitolo 10
*** NUOVO LOOK ***


Ciao a tutte ragazze!
Ed eccomi come un orologio svizzero a postare! xD
Grazie a

0Crystal0, ale90, AlessandraMalfoy, alice brendon cullen, BellaCullen88, birri, cla61, CriPattinson, Dea1907, debblovers, dormigliona, fedev82, Gingerly, Ginnylove, giugiu182, grilla, kiarab, kikidabologna, killerpilze, kucchi, LaPiccolaPrincess, Lion E Lamb, Marty314, masychan, memi16, miky 483, milly92, Naoko, nerry, Oasis, oOokikkaoOo, pirilla88, privi93, Rosalie_Hale_Cullen, sbadata93, Sea89, selina89, Shiren, simlyme, violae
per aver messo la storia nei preferiti, chi ha solo letto e chi commenta sempre!

kikidabologna: *Se nel film Robert sembrava un maniaco, qui sembra un vero e proprio pervertito!!* se tu eri piegata in due in quella scena, ho ero piegata in due nel leggere questa frase! xD Grazie 1000 tesoro per tutti i complimenti e tranquilla, le dico di prendere la borsa delle Converse anche per noi due ok? :D bacioni carissima!
masychan: davvero ti piacciono le figuracce di Giulia? Oh, bene bene sono contenta! Guarda, prometto (o almeno spero di saper fare xD) di mettere la foto del vestito, contenta? :) spero di non averti fatto attendere molto, un bacio
kiarab: *per quanto riguarda le figuraccie secondo me non storpiano rob le potrebbe scambiare per tenerezza* tu dici? Uuu che carino allora! Sì, ma Robert lo vogliamo tutte, non solo tu! xD stai facendo il conto alla rovescia per il nove febbraio? Quanto manca ancora? xD un bacio caraaa!
alice brendon cullen: teshooooooooooo!! *-* mi hanno preso in giro per una settimana per quella figuraccia, lo sai? Eheheh, fortuna che però ero io la prima a ridere, altrimenti…ma ora passiamo alla storia…tu faresti fare più figuracce a Giulia? Cosa le faresti fare? *me è tutta ad orecchie* muhahaha! Come è andata la verifica di diritto? Grazie 1000 per i complimenti, un bacio!
fedev82: ciao! Oddio sono diventata bordeaux, grazie 1000 per i complimenti? Davvero ti piace così tanto la storia? Sono contentissima!! *-* comunque tranquilla, nel capitolo del festino Ashley e Jackson appariranno e appariranno anche in seguito! Bacioni e complimenti anche per le tue storie! :D
LaPiccolaPrincess: :D ß questa è la mia faccia tutte le volte che vedo la tua recensione xD ehm…il leone che salta addosso al pozzo? Assomiglia a te per caso? xD Ma poi Giulia alla fine non le ha prese quelle scarpe xD tu li avresti spesi? Ehm…insegnare a Robert a cucinare le tagliatelle? Non è male come idea! xD …ti lamenti per la figuraccia della macchina? La mia migliore amica è entrata nella macchina di uno che aspettava la figlia e questo era in macchina…hai un po’ tu i conti xD un bacio rospetto ti voglio bene!
debblovers: ma io ti adoroooooo!! Lo sai vero? Bene, se prima non lo sapevi, ora lo sai!! :D sai che pensandoci bene anche io le scarpe le avrei prese? xD no, non ci credo che l’hai riletta dall’inizio! xD ora ho postato, contenta cara? Un baciooo!
Oasis: muhahahaha! cattiva anche tu con Giulia, eh? Ma sì, io in primis adoro quelle figuracce! Un bacio cara, grazie!!!
milly92: ciao tesoro! Certo che ti perdono, tranquilla! Come potrei non farlo? *-* come è andata l’interrogazione di geografia? Carino il tuo prof ad avvisare all’ultimo momento, mamma mia! Tu ci credi se ti dico che io ho fatto una figuraccia del genere? L’unica differenza è stata che il mio pigiama era con gli orsetti, o qualcosa del genere…mi sarei sotterrata…grazie mille per i complimenti, un bacio a lunedì! :D
simlyme: tesorooooooooooooooo!!! Mavvà, tra le due quella che rompe di + le balle sono io xD non far fare troppe figuracce a Giulia? Beh scusa, meglio in pigiama che nuda, no? xD grazie tesoro, sono contenta che questa storia continui ancora a piacerti!! E poi sei troppo buona! Mi correggi sempre!! *-* ti adorooo!! Un bacio a lunedì! :)
KikiCullen: ok, ora mi gongolo ancora un pochino per quello che hai scritto xD davvero Giulia ti sta simpaticissima? Ah che bello, sono molto contenta!! :D guarda, non sei l’unica ad odiare il latino, fidati…ma tranquilla niente versione di greco, anche perché non lo faccio! xD sai, le scarpe le avrei prese io…quasi quasi ci faccio un pensierino e la faccio tornare indietro nel tempo e gliele faccio prendere! xD Starò pur torturando Gilia, ma fidati alla fine si becca Robert! Meglio torturarla che vederla morta! xD un bacio e grazie 1000! Spero di non averti fatto attendere troppo! =D

A lunedì! Baci Giulls
P.S, ragazze, vi rendete conto che finalmente lunedì arriva il capitolo della festa?
P.P.S. questo è un capitolo transitorio e, mi dispiace dirlo, ma qui non compare Robert…mi perdonerete? :D

°°°Sondaggio del giorno: visto che in molte mi dicono “DEV’ESSERE PROPRIO BELLO IL VESTITO”, se trovo la foto la metto nel capitolo, così poi mi dite cosa ne pensate?°°°

10. NUOVO LOOK

Quella mattina mi svegliai alle undici passate, riposata come non mai.
Guardai fuori dalla finestra e, notando che il tempo sembrava promettere bel tempo, nonostante fosse nuvoloso, m’infilai una tuta, scesi a bere un caffè e, dopo essermi infilata l’iPod  nelle orecchie, uscii per fare jogging. Percorsi più o meno sei chilometri poi, sfinita e affamata, tornai a casa.
Una volta rientrata provai a chiamare Teo, ma senza risultato; così andai in cucina per mangiare una banana, quando sentii squillare il mio cellulare.
Guadai il display e vidi che era Teo.
< Ciao Teo! > risposi sorridendo.
< Buongiorno piccola, come va? >
< Tutto bene. Sono appena tornata a casa >
< Dove sei stata? > chiese curioso.
< A fare jogging! Ho corso per sei chilometri questa volta, è un nuovo record! > esclamai entusiasta.
< Bravissima piccola! Senti, per caso in sala c’è una sportina con dentro una scatola di cioccolatini? >
< Vedo a vedere… > risposi e mi diressi in sala < sì, c’è. Hey, posso mangiarne uno? >
< No Teo non sono miei, sono di Robert. Li ha dimenticati ieri sera. Ora sono da Corey, ma dovrei tornare per le sette e mezza, poi passo da casa a prendere i cioccolatini, li porto a Robert e poi mi fermo a prendere due pizze ok? >
< Ma Teo scusa vado io a portarglieli anziché far fare a te duecentocinquanta viaggi >
< No piccola, tranquilla lo faccio io… > rispose con una voce strana.
< Che c’è hai paura che mi possa fare qualcosa? > lo schernii.
< Veramente è di te che non mi fido, non di lui… > rispose ridendo.
Mi finsi offesa e poi scoppiai a ridere con lui. dopo qualche minuto terminammo la chiamata e decisi di pranzare mettendo a scaldare nel microonde gli avanzi della cena.
Mi misi a tavola e accesi la televisione, ma notai che non prendevano i canali e così, per non mangiare in silenzio, presi il piatto e andai a sedermi sul divano in cucina, dopodiché accesi la televisione e finii di pranzare, stando attenta a non sporcare il divano; miracolosamente riuscii nel mio intento.
Subito dopo mi diressi a lavare i piatti per poi tornare sul divano a guardare la televisione, addormentandomi poco dopo.
Alle quattro meno venti mi svegliai, mi vestii, presi il motore e mi diressi verso una parrucchiera vicino a casa. Avevo sentito molto parlare di lei: era stata per qualche anno la parrucchiera di Natalie Portman e di Kristen Dunst, finché non decise di trasferirsi a Londra e di aprire un negozio tutto suo.
Molte persone andavano da lei, perché era sempre molto solare e, nonostante i suoi precedenti, non era molto cara.
Una volta entrata nel negozio di Melanie, la parrucchiera, mi sedetti ad aspettare e dopo mezz’ora l’assistente di Melanie mi disse di accomodarmi, scusandosi per avermi fatto aspettare.
Mi lavarono la testa, litigando anche loro con i miei capelli, poi una volta sbrogliati tutti i nodi Carlotta, l’assistente di Melanie, mi disse di accomodarmi nelle poltrone e infine cedette il posto a Melanie, che mi chiese cosa avessi intenzione di fare.
< Allora io vorrei tagliare i capelli corti, pensavo di farli tagliare fin sopra le spalle…però vorrei un taglio che non stia male con i capelli ricci e che stiano voluminosi e soprattutto che sia giovanile… >
< Ok d’accordo! Vediamo un po’… > disse iniziando a squadrarmi < perfetto ci sono! > esclamò poco dopo e iniziò a tagliare i capelli.
Ogni tanto m’informava su cosa stesse facendo ed io l’assecondavo sempre annuendo, ripetendole ogni volta che mi affidavo a lei.
Dopo un’ora e mezzo Melanie terminò il suo lavoro. Mi fece girare la sedia e mi diede uno specchietto con cui guardarmi i capelli.
< Oh mio dio sono favolosi! Li adoro! > esclamai entusiasta: dietro me li aveva tagliati di molto e davanti aveva lasciato delle ciocche lunghe.
Sia Melanie che Carlotta mi fecero un sacco di complimenti, dicendo che stavo benissimo perché mi donava luminosità al viso e mi addolciva molto. Pagai trentasei sterline e poi mi diressi a mangiare un gelato nella gelateria dove mi ero fermata con Robert e Teo. Entrai e Philip mi riconobbe subito, tanto da correre per servirmi lui stesso.
< Giulia ciao! Come stai? > mi disse con un sorriso a trentadue denti.
< Ciao Phil! Io sto bene e tu? >
< Tutto bene grazie…cavolo, stai benissimo con questo nuovo look! Sei una favola! Ma quando l’hai fatto? >
< Neanche due ore fa! Sei il primo a vedermi così… > risposi sorridendogli.
< Wow mi sento onorato! Che cosa ti servo? >
< Mmm…un cono piccolo con Yogurt e meringa >
< Perfetto! Arriva subito! > esclamò e con una velocità stratosferica mi preparò il cono. Pagai e mi diressi a mangiare fuori seduta su una panchina, ma venni raggiunta poco dopo da Phil.
< Ti spiace se mi siedo? >
< No, fai pure…ma non devi lavorare? >
< Mi sono preso una pausa… >
Iniziammo a parlare del più e del meno. Scoprii che aveva quasi ventun’anni e che stava studiando all’università per diventare medico e che per pagarsi la retta d’estate faceva ogni tipo di lavoro. Infatti quell’anno, oltre a fare il gelataio, lavorava per tre pomeriggi a settimana, il martedì, il giovedì e il venerdì, in un’officina nella periferia di Londra e, il sabato e la domenica ogni tanto, lavorava come cameriere in un ristorante.
< Cavolo…ti ammiro lo sai? Io non ce la farei mai a fare tutti questi lavori… >
< Beh che vuoi che ti dica…l’università di medicina costa molto e i miei genitori non hanno molti soldi, quindi non posso chiedere loro di pensare anche alla mia retta scolastica… >
< Capisco…beh, come ho detto prima ti ammiro per questo…si è fatto tardi, ora devo proprio andare. Ciao Phil grazie della chiacchierata! > dissi e iniziai ad avviarmi verso casa, ma lui mi fece fermare prendendomi la mano.
< Aspetta…senti ti va di uscire martedì sera? Quella sera siamo chiusi… >
< Ehm…guarda ti ringrazio ma io quella sera sono ad una festa… >
< Oh ok…un’altra sera? >
Oddio…e mo che gli dico? Scusa, ma non mi interessi o ci esco e vedo come va? No, non posso e non voglio uscire con lui, quindi…forza e coraggio…“ pensai.
< Beh ecco…guarda Phil mi sembri un bravo ragazzo ma non mi interessi…o meglio non voglio storie adesso… >
“Una mezza verità, perfetto!
< Oh…va bene d’accordo…ci vediamo allora…ciao… >
< Ciao… > mi dispiaceva avergli risposto così, ma non potevo fare finta di niente.
Salii subito sulla moto di Teo e tornai a casa.
Erano le quattro passate, ma quando tornai a casa la trovai ancora vuota.
Immagino che Teo sia ancora fuori…“ pensai, ma quando arrivai in cucina trovai delle sporte della spesa e in sala vidi che la sportina di Robert era sparita.
Mi avvicinai al frigorifero e lessi un messaggio che Teo mi aveva lasciato.

Sono passato un attimo che avevo fatto la spesa e ora torno da Corey. Ho preso su la sportina per Robert. La sistemi tu sa spesa per favore? Ma dove eri finita? Un bacio piccola, a dopo

Sistemai la spesa e poi mi sedetti davanti al computer ed aprii msn, felicissima di poter parlare con le mie amiche, che mi mancavano tantissimo, perché purtroppo in quei giorni non mi ero connessa pochissimo. Restai a parlare con loro fino alle sei e tre quarti poi, affamata, ordinai una pizza gigante che avrei diviso con Teo; prima però mandai un messaggio a Kristen.

Ciao! È arrivato il fidanzatino a Londra? Divertiti stasera e fai la brava! Domani me lo presenterai alla festa vero? Ovviamente dovrai anche raccontarmi tutto. Baci

Poco dopo ricevetti un suo messaggio di risposta.

Ciao bella! È tutto ok, stiamo aspettando che arrivino i suoi badagli. Sai che si trasferirà nel mio albergo? Domani te lo presento più che volentieri contaci! Un bacio

Alle sette e venti arrivò la pizza intercettata da mio fratello.
< Piccola sono tornato! Ho preso io la pizza gigante, ho appena incontrato il fattorino fuori…avevo proprio voglia di… > disse ma non finii la frase quando mi vide col mio nuovo taglio.
< Teo, ti prego dimmi che mi guardi così perché sto bene! >
< Ma…ma…Giu, ma quando ti sei tagliata i capelli? >
< Beh…oggi pomeriggio dopo aver litigato per l’ennesima volta con il pettine… mi ero stancata di tutti quei nodi, così sono uscita e mi sono andata a tagliare i capelli… >
< Wow…dovrò farci l’abitudine…ma stai molto bene…mi piace il tuo nuovo look! > esclamò avvicinandosi per vedermi meglio.
< Teo…ti va di fissarmi mentre mangiamo? Sto morendo di fame… >
< Mi hai letto nel pensiero piccola! > disse e ci sedemmo per la cena.
< Come sta Corey? > domandai mentre stavamo mangiando un trancio di pizza gigante.
< Migliora ogni giorno di più! Oggi sono stato un po’ con lui per seguirlo dopo il suo ritorno a casa visto che i suoi genitori sono dovuti partire l’altro giorno…mi dispiace di averti lasciato da sola…tu che hai fatto? >
< Mah niente…le solite cose…mi sono svegliata, sono andata a fare jogging, ho pranzato, dormito, fatto la doccia, sono uscita a tagliare i capelli e poi a prendere un gelato e poi sono tornata a casa…a proposito…sai che Phil, il gelataio mi ha chiesto di uscire? >
< Wow! E tu che gli hai detto? >
< Gli ho detto di no. È simpatico, ma non m’interesserebbe come fidanzato… >
< Beh ma un’uscita non è come fidanzato… >
< Lo so benissimo, ma non avevo voglia di uscire con lui… >
< Speri sempre che sia Robert a chiederti di uscire, eh? > chiese ghignando.
< Perché no, non sarebbe male! risposi ridendo < ieri sera di cosa avete parlato tu e Robert? > domandai innocentemente poco dopo.
< Un po’ di tutto… >
< Più nello specifico? > domandai curiosa.
< Mi ha raccontato della ragazza che gli ha lasciato il numero, la cameriera del ristorante dove vi siete fermati a mangiare assieme a Jared e Kristen… >
< Ah sì, mi ricordo di lei. E…? > dissi incitandolo a continuare.
< E niente, era indeciso se chiamarla o meno, tanto per uscire con qualcuno >
Sentii il mondo crollarmi addosso.
< Ah…e che ha deciso? > chiesi fingendo che la cosa non m’importasse niente.
< Di non chiamarla >
< Ah > risposi sollevata, reprimendo la voglia di alzarmi e di fare un balletto per tutta casa.
< Perché sei sollevata? > mi disse con uno sguardo indagatore.
Oh no…lo sguardo indagatore no…adesso sono sicura che mi farà sputare il rospo…
< No niente, ero solo curiosa > risposi il più naturale possibile.
< Non ti credo >
< Invece devi >
< Non sei brava a mentire… >
< Invece sì! Con mamma mento tutti i giorni! >
< Allora riformulo la frase: non sei brava a mentire con me >
< E chi ti dice che io stia mentendo? > domandai sogghignando.
< È facile: basta guardarti >
< Guardarmi? >
< Sì! Quando menti con me non mi guardi mai in faccia e da lì capisco quando sei sincera o meno… >
Mannaggia a me per la centesima volta!
Lo guardai con aria di sfida.
< Quindi secondo te sto mentendo… >
< Non è secondo me…ne sono sicuro… >
< Ti sbagli di grosso >
< Io non credo proprio… >
< Io dico di sì… >
< No >
< Sì >
< No >
< Sì >
< No >
< Sì >
< Dobbiamo continuare ancora per molto? >
< Fino a quando non mi dirai la verità piccola > rispose con tono da sbruffone.
< … >
< Quindi? >
< … >
Teo continuava a guardarmi con la sua aria da sbruffone, sapendo che tra poco avrei ceduto; infatti non tardai molto a sbottonarmi.
< Oh basta! Ok lo ammetto sono contenta che lui abbia deciso di non chiamarla! Contento adesso? >
< Sì piccola! Contentissimo! >
< Bene… > dissi sparecchiando la tavola < stasera che si fa? > aggiunsi.
< Mmm…non lo so piccola…non mi va molto di uscire perché sono abbastanza stanco. Restiamo a casa ti va? >
< Certo! > dissi e poi mi venne in mente un’idea < seguimi! > esclamai poco dopo e lo presi per mano conducendolo in sala.
Lo feci sedere sul divano e poi scappai di sopra a prendere la macchina fotografica.
Dopo esserci fatti un sacco di foto infilai un cd nello stereo e feci partire la prima traccia, poi misi la macchina fotografica in modalità video, l’appoggiai su un mobile e mi ci sistemai davanti. Teo capì quello che volevo fare e mi si affiancò. Il cd intanto era partito con la seconda traccia: Hakuna Matata. Ci divertimmo per tutta la serata a fare parodie, tutte improvvisate sul momento, di canzoni di gruppi e di cartoni animati.
Mi divertii tantissimo quella sera a fare la scema con mio fratello e a mezzanotte e mezza andammo a letto, solo che io non riuscivo a dormire, tant’era l’emozione per la festa; infatti riuscii ad addormentarmi solo alle due del mattino.

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Capitolo 11
*** LA FESTA ***


Ciao a tutte!
Bene ragazze, oggi è un giorno speciale per la nostra Giulia…in questo capitolo andrà finalmente al festino! E poi…è lungo! Contente? xD
Bene, grazie a:
1 - 0Crystal0
2 - ale90
3 - AlessandraMalfoy
4 - alice brendon cullen
5 - BellaCullen88
6 - birri
7 - cla61
8 - CriPattinson
9 - Dea1907
10 - debblovers
11 - dormigliona
12 - fedev82
13 - Gingerly
14 - Ginnylove
15 - giugiu182
16 - grilla
17 -grunKlee
18 - Ithil
19 - kiarab
20 - kikidabologna
21 - killerpilze
22 - kucchi
23 - LaPiccolaPrincess
24 - Lion E Lamb
25 - Marty314
26 - masychan
27 - memi16
28 - miky 483
29 - milly92
30 - Naoko
31 - nerry
32 - Oasis
33 - oOokikkaoOo
34 - pirilla88
35 - privi93
36 - Rosalie_Hale_Cullen
37 - sbadata93
38 - Sea89
39 - selina89
40 - shadowmoon
41 - Shiren
42 - simlyme
43 - Twilighter001
44 - violae
per aver messo la storia tra i preferiti, che aumentano sempre di più rendendo me sempre più felice, chi legge solo e chi commenta! :D

Ithil: Bea, tesorooooooo!! Oddio sono così contenta che tu stia iniziando a leggere anche questa storia, grazie!! Eheheh mi mancavano le tue recensioni *-* sei troppo carina, sono contenta che ti piaccia la storia e grazie dei complimenti! Eheheh sono arrossita! *-* tranquilla, te lo farò piacere Robert! Certo, non come con orlando Bloom e Jared Leto (tra i due io preferisco Jared invece…eheheh tu prendi Orlando e io Jared, ok? xD) Non ti prometto niente, però se vuoi posso chiedere se Teo può presentarti Orlando e poi vediamo se nascerà un amore… :D chissà, magari presto ti vedrò su efp con la storia UN AMORE BLOOMENIANO xD …Bea concordo con te…andiamo in Inghilterra? xD grazie 1000 ancora per i complimenti, sei stata gentilissima! Un baciooo ^^
alice brendon cullen: mon amourrrrrrrrrrrr!!! Scusa per sabato sera, ma mi si era surriscaldata la chiavetta e quindi non riuscivo più ad utilizzare internet :( comunque…come è andata la partita? Hai fatto i cori?? :) devi raccontarmi tutto, ricordati! :D allora…l’unico spoiler che ti dico è che ci sarà la festa e che…dai, pazienta a leggere e scoprirai tutto!!! xD un bacio teshoooooo
Oasis: eheheheh carini vero? :D grazie 1000 un bacio!
debblovers: tesorooo! Io ti adoro, posso? :D eheheh dai aspetta fino a lunedì poi leggerai il capitolo…e guarda per questa settimana ci sarà una sorpresa (precisamente mercoledì)ai, pazienta a leggere teso e scoprirai tutto!!! .a e quindi non riuscivo più ad utilizzare internet :(…quindi tieniti pronta ok? Tranquilla ti farò vedere la maglia che ho usato per prendere spunto per il vestito (che poi basta solo allungare un po’ la maglia ed ecco il vestito xD) bacio ti voglio bene caraaaa!
fedev82: U.U fortuna che ti sei corretta subito! Eheheh scherzo! Grazie 1000, veramente :D beh, mi dispiace ma non posso ancora fare spoiler su Ashley e Jackson…mi perdoni lo stesso? xD grazie ancora baciooo
kiarab: Prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr! Eheheh ci stava xD tesoro…è arrivato il capitolo del festino!! Contenta? xD finalmente!! Eheheh spero però che non mi odierai per come lo faccio finire…muhaha! Baciiii
KikiCullen: sono teneri Giulia e Teo, vero? Eheheh mi dispiace per tuo fratello…ma hey, se sei la sorella maggiore hai il pieno diritto di rendergli la vita miserabile, mentre se sei quella minore…a maggior ragione hai il diritto di rendergli la vita miserabile! xD * Giulia si mi è proprio simpatica* *-* come sono contenta di questo!! * Che carino il taglio di capelli! Eh si i capelli " ingrifati" sono una maledizione* eheheh visto per cosa serviva il taglio? xD no vabbè, io quando li ho tagliati ero andata su di giri…e infatti in questo capitolo si vede (anche se si vede peggio in un’altra mia storia…ma vabbè xD) spero che la tua curiosità non ti lasci delusa! Un baciooo
milly92: una sola parola…GEOGRAFIA! *me bastarda, lo so* xD certo che anche te hai avuto sfiga, eh? Povera my dear…ma è stato grazie a quell’episodio che poi vi siete messi insieme? Grazie 1000 per i complimenti…Teo è un po’ stronzo, vero? Dispiace anche a me x Phil, ma come dici tu era meglio così…e poi se esce con Phil, dopo come la mette con Rob? xD spero ti piaccia il capitolo! Un bacioo!

Buona lettura, a mercoledì (in via del tutto eccezionale)! Ed ora vi lascio al fantomatico capitolo della festa :D

Baci Giulls

11. LA FESTA

Martedì mattina volò velocemente, così come il pomeriggio. Alle cinque poi mi feci una doccia e iniziai a prepararmi per la festa.
Rientrai in camera mia e tirai fuori il vestito e le scarpe dalle sportine; indossai tutto e infine mi guardai allo specchio, ma il risultato non fu soddisfacente: c’era qualcosa che non andava.
Adoravo quel vestito e quelle scarpe, solo che mi sembravano esagerate per un semplice festino, così mi cambiai nuovamente scegliendo d’indossare una mini in jeans con effetto sfilacciato, una canotta bianca con dei brillantini e le All Star bianche alte.
Mi guardai di nuovo allo specchio, questa volta entusiasta del look. Non eccedetti nemmeno con il trucco: giusto un po’ di matita, l’eyeliner con i brillantini, il mascara e un lucidalabbra. Mi misi anche il profumo che mi aveva regalato Jared, presi la borsa della Converse che avevo comprato il giorno prima, dove infilai il cellulare, le chiavi di casa, il portafoglio, un astuccio con dentro i miei trucchi e la macchina fotografica, che quella sera non poteva mancare, e scesi in sala ad aspettare Teo, che mi raggiunse poco dopo.
Lo squadrai allibita. Quella sera era a dir poco stupendo.
< Wow Teo sei supersexy! Non è che te la vuoi portare a letto questa ragazza stasera? >
< Giu piantala! E se anche fosse? Non sono affari tuoi! >
< Cavolo, sei stupendo! Se solo non fossi mio fratello… > gli dissi prendendolo in giro.
< Giulia piantala! > mi rispose Teo imbarazzato.
< No non ci credo! Per la prima volta dopo tre anni sono riuscita a mettere in imbarazzo mio fratello? Sento il coro dell’alleluia! >
< Ok d’accordo come non detto! Fila in macchina su! >
< Signor sì capitano! Ogni suo desiderio è un ordine! > risposi facendogli l’occhiolino e sorridendogli sensualmente.
Avevo scoperto che era divertente mettere in imbarazzo mio fratello; ma per tutta risposta ricevetti un pizzicotto sul braccio.
< Ahia! >
< Così impari stupida! >
Gli feci la lingua e, continuando a ridere e scherzare, entrammo in macchina.
Alle sei e tre quarti arrivammo davanti a casa di Robert, o meglio a quella specie di attico.
< Teo, ma la casa di Robert è enorme! > esclamai spalancando gli occhi.
< Carina, vero? >
< Carina? È favolosa! > esclamai.
La sua casa era una specie di villa a due piani e, a vedere da fuori, era molto ampia: aveva il porticato simile a quello di Teo, solo che le colonne bianche del porticato di Robert erano avvolte da piante rampicanti e aveva un dondolo bianco con dei cuscini colorati appoggiati sopra che davano un effetto casual.
Ritornai indietro in macchina per cercare un la custodia dei miei occhiali da sole, mentre Teo si era avviato verso la casa del suo amico. Suonò alla porta e Robert andò ad aprirlo poco dopo.
< Hey Teo, che eleganza! >
< Ciao Rob! Ti do il libro e poi scappo perché sono in ritardo per l’appuntamento con Jessica >
< Oh d’accordo. Sei sicuro di non voler entrare? >
< Sì ti ringrazio ma è veramente tardi… >
< Ma se non sono neanche le sette! >
< Sì ma ho bisogno di fare qualche giro prima dell’appuntamento… >
< Ok…ma dov’è Giulia? > domandò notando finalmente la mia assenza.
< Qui! Scusatemi ma stavo cercando una cosa nella macchina. Ciao Teo allora ci vediamo dopo! > gli dissi baciandolo sulla guancia.
< Sì ciao piccola! >
< Buona serata > disse Robert.
< Anche a voi! Salutatemi tutti! >
< Senz’altro >
< Ciao Teo! Fai il bravo! >
< Anche tu piccola! Rob mi raccomando è sotto la tua protezione! >
< Tranquillo amico nessuno si avvicinerà a lei senza il mio consenso, è sotto la mia protezione! > esclamò sorridendogli e cingendomi il collo con il braccio.
E che cavolo, vuoi proprio vedermi morire stasera eh?” pensai rivolta a Robert mentre salutavo Teo con la mano, il quale notando la mia espressione scoppiò a ridere.
< Ciao piccioncini fate i bravi! > esclamò Teo in italiano, ma finsi di non sentirlo ed entrai in casa con Robert.
< Cavolo Giulia, sei uno schianto! Stai benissimo con i capelli così! > mi disse Robert iniziando a girarmi intorno per guardarmi meglio.
< Ehm…grazie > risposi sorridendogli e mi sentii morire quando lui fece lo stesso.
Quella sera era visione paradisiaca: indossava una camicia azzurra con dei pantaloni neri e con i capelli a spazzola come sempre.
Il forno a microonde in quel momento iniziò a suonare.
< Cosa hai cucinato? >
< Beh veramente ho messo a scaldare una salsa che ho comprato tempo fa…solo l’avevo congelata e pochi minuti fa l’ho fatta scongelare e quindi non so come sia venuta… >
< La sento io per te se ti fidi del mio giudizio > ipotizzai sorridendogli.
< Ma certo! Prego di qua > rispose ricambiando al mio sorriso.
Arrivati in cucina tirò fuori la salsa dal microonde e me la fece assaggiare intingendola in un nachos.
< Robert? > lo chiamai.
< Sì? >
< Posso farti una domanda? >
< Ma certo… >
< A che ora arrivano gli ospiti? >
< Alle nove perché? >
< Perfetto! Abbiamo tempo per andare a fare la spesa! Scusa ma questa salsa è disgustosa! > dissi ridendo.
Mi guardò dispiaciuto e poi l’assaggiò pure lui, rischiando di farmi morire dal ridere nel vedere la sua faccia disgustata.
Robert si camuffò come meglio poté ed andammo a fare la spesa in un market vicino a casa sua. Prendemmo tre tipi di salse, altre buste di nachos, popcorn, patatine e birra.
< Scusa Rob, ma non avevi comprato le altre cose prima? >
< Sì ma oggi non sapendo cosa fare mi sono mangiato un pacchetto di nachos e poi è venuta mia madre a trovarmi con i miei nipoti…e si sono mangiati un sacco di roba… >
< Hai dei nipoti? >
< Sì, sono i figli di mia sorella Lizzy. Il più grande, Brian, ha cinque anni e mezzo mentre la più piccola, Samantha, ne ha quattro… >
< Che carini! Io adoro i bambini! >
< Oltre a Teo hai qualche sorella o fratello? >
< Sì, ho una sorella. Si chiama Emma. È la figlia di mia mamma e del suo attuale compagno >
< Quanto ha? >
< Quasi tre mesi >
< È piccola! Le sei affezionata? >
< Moltissimo > risposi sinceramente.
Una volta tornati a casa di Robert, mi accompagnò in cucina, dove preparammo le scodelle con le patatine, le salse e tutto il resto.
Portammo un minifrigorifero in cucina dal garage e poi mettemmo dentro le birre.
< Certo che hai fatto una grande scorta di birra… >
< Beh…sì, sai com’è saremo in tanti a bere… >
< Prevedo un’ubriacatura stasera? > domandai divertita, sperando però che mi dicesse di no.
Robert sorrise.
< No, non penso proprio… >
Test superato!” pensai felicissima.
< Senti mi fai fare un giro della casa? > domandai cambiando discorso.
< Ma certo! Prego mi segua miss… >
Scoppiai a ridere.
< Miss? Sei un maggiordomo per caso? >
< Sì miss, sono il maggiordomo di casa Pattinson >
< Mamma mia che maggiordomo figo! > esclamai in italiano.
< Cosa? > domandò divertito.
< No niente, tranquillo > risposi sorridendogli innocentemente.
< Certo che non è giusto! Tu potresti dirmi di tutto che io non capisco… >
< Eh beh, mi dispiace! Tu impara l’italiano che poi capisci i miei discorsi >
<  Perché no, potrei sorprenderti… > disse sorridendo maliziosamente.
Oddio! Che cosa vuole intendere con quello che ha appena detto?” pensai ignorando che mi stesse dicendo altro.
< Cosa? >
< Ho chiesto se sei pronta a cominciare il tour della casa… >
< Certamente Ambrogio! >
< Ambrogio? > domandò confuso.
< Sì, Ambrogio il maggiordomo di casa Pattinson > risposi ridendo.
< Ahahah spiritosa Giulia > disse dandomi un buffetto sul naso.
< Potrei ucciderti per questo, lo sai? > domandai fingendomi minacciosa.
< Sì certo, non aspetto altro! Forza seguimi > disse allontanandosi dalla cucina < allora, cominciamo! Questa è la sala… >
< È  enorme! > esclamai sgranando gli occhi.
< Beh… > disse mettendosi una mano tra i capelli < prima qui c’erano sia la sala da pranzo che la sala; poi ho fatto abbattere i muri della sala da pranzo per ampliare la sala e ho spostato il tavolo per il pranzo in cucina… >
< Comodo! >
< Molto! Poi vieni…beh questo è il bagno > mi disse mostrandomi un bagno che era quattro volte il mio: i servizi igienici erano appesi al muro, sopra il lavandino c’era uno specchio e quasi al centro del bagno c’era una vasca idromassaggio.
< Wow…il tuo bagno è a dir poco enorme! > esclamai sempre più sorpresa: mi resi conto che al signorino piaceva fare le cose in grande.
< E non hai ancora visto niente! > mi disse.
Andammo al piano di sopra. Mi mostrò le tre camere da letto: una sua, una per gli ospiti e una per i suoi nipoti quando vanno a dormire da lui. Appeso nel muro della stanza dei bambini c’era una fotografia di grande dimensioni con lui e i bambini.
< Sei molto affezionato a loro vero? > domandai mentre mi avvicinavo alla fotografia.
< Sì, tantissimo >
< Sì vede… > dissi voltandomi e sorridendogli e lui contraccambiò subito.
< Vieni, voglio mostrarti un ultimo posto… >  disse prendendomi per mano ed ebbi un fremito.
Mi portò nella biblioteca e da lì accedemmo al balcone.
< Oh mio dio è stupendo… > sussurrai: il balcone dava la vista al suo giardino sul retro, mostrando la piscina e un po’ di giardino che aveva e, dietro il recinto della casa, si estendeva un prato fiorito con un sacco di ciliegi.
< Sai, questo è il mio posto preferito. Tutte le volte che sono triste vengo qui… >
< Davvero? > domandai appoggiandomi con le braccia alla ringhiera e voltandomi verso di lui.
< Sì e sei la prima a cui lo confido. Neanche Teo e gli altri sanno che questo è il mio posto preferito… > confessò.
< Davvero? > domandai sconcertata.
< Sì, davvero > rispose mettendosi davanti a me.
< Beh tranquillo, di me puoi fidarti. Non lo dirò ad anima viva… >
< Sì, lo so > rispose sorridendomi.
In quel preciso istante, non so come, i nostri visi si avvicinarono sempre di più, fino a che non sentii il suo respiro sul mio viso. Da vicino era ancora più bello: i suoi bellissimi occhi verdi brillavano come non mai e potei scommettere che le mie guance erano diventate bordeaux perché lo vidi sorridere. No, precisiamo…fece quel sorriso, il suo famosissimo e bellissimo sorriso sghembo.
No, tutto ma non il sorriso sghembo!“ pensai “Ora o mi viene un infarto a vedere il suo sorriso sghembo così da vicino o gli salto addosso…non ci sono altre vie di mezzo“ Avvicinò la sua mano alla mia guancia e l’accarezzò dolcemente, mentre quel tocco sembrava portarmi in paradiso.
Chiusi gli occhi sospirando e aspettando che le nostre labbra s’incontrassero e si sarebbero incontrate se in quel momento il telefono non fosse squillato riportandoci alla realtà.
< Dovrei andare a rispondere… >
< Sì, dovresti… > riuscii solamente a dire con gli occhi ancora chiusi: la sua mano mi stava ancora accarezzando la guancia.
Al quinto squillo Robert scese velocemente le scale per rispondere ed io feci lo stesso. Uscii dalla porta sul retro della cucina e andai nel suo giardino: era bello come vederlo da sopra.
Robert mi raggiunse poco dopo.
< Era Kristen, arriverà tra poco con Michael >
< Fantastico, così finalmente lo conoscerò! >
Evitai di stargli vicina finché non arrivarono Kristen e Michael.
< Oh mio dio Giu! Che cavolo hai fatto ai capelli? > esclamò Kristen, che quella sera era semplicemente stupenda: indossava il vestito marrone, con lo scollo a V, a maniche corte e corto che si era comprata domenica con me ed Emma e ai piedi portava un paio di normalissime decolté che la facevano ancora più alta.
< Beh mi ero stancata così ieri sono andata a tagliarli. Sto male? >
< Male? Ma sei scema? Sei una bomba! >
< Grazie Kris! >
< E di che? Di aver detto la verità? A proposito! Giulia, Michael, Michael, Giulia > disse presentandomi il suo ragazzo, che aveva un’aria molto simpatica: era molto alto, muscoloso e magro, aveva i capelli corti e castani, come gli occhi.
< Ciao Michael, molto piacere! Finalmente ci conosciamo! > lo salutai allungando la mano.
< Piacere mio! Sono contento di conoscerti, Kris mi ha parlato tanto di te! > rispose sorridendo stringendo la mano.
< Spero in bene! > dissi ridendo.
< No, in realtà mi diceva di quanto tu sia acida e antipatica! >
< Michael! > risposte Kristen tirandogli uno scappellotto in testa, per poi voltarsi verso di me e aggiungere < Giu ti prego non credergli! È solo uno stupido! >
< Ok vedrò di perdonarti! > risposi trattenendo a stento le risate.
< Grazie…hey voi due uomini! Intanto che voi andate ad addobbare fuori in giardino io e Giulia chiacchieriamo un attimo ok? >
< Sì certo! > dissero in coro.
Prima che si allontanassero però Robert mi lanciò un’occhiata dispiaciuta.
< Allora? > domandò una volta rimaste sole.
< Allora cosa? > domandai sgranando gli occhi, temendo che avesse capito qualcosa dallo sguardo che Robert mi aveva appena lanciato.
< Che ne pensi di Michael? >
< Oh beh, per quel poco che c’ho parlato sembra simpatico… > risposi sollevata.
< Sì! È un amore! >
< Ma tu sei di parte Kris! Non posso ascoltare quello che dici tu! >
< Beh forse è vero…senti una cosa! Perché non ti sei messa il vestito? > mi chiese dispiaciuta.
< Perché non mi sentivo a mio agio con quello stasera… >
< Come mai? >
< Non lo so…mi sono guardata e non mi sono sembrata io; per questo ho deciso di mettere qualcos’altro. Sono accettabile comunque? >
< Ma sì tesoro! Sei bellissima in ogni caso tranquilla! Ma lo metterai il vestito vero? >
< Assolutamente! Solo non stasera… >
In quel momento entrarono i ragazzi a chiederci aiuto per appendere le ultime decorazioni e fui eternamente grata a loro, perché non sapevo se sarei riuscita a non dire niente a Kristen riguardo al mio quasi bacio con Robert.
Uscimmo fuori e finimmo di appendere le decorazioni in pochi minuti e poi passammo al momento preferito da tutti, ossia: scattare foto in attesa dell’arrivo degli invitati.
Facemmo un sacco di foto, specialmente io e Kristen. Feci inoltre un po’ di foto con Robert, per la precisione quattro: dalle più stupide a quelle più dolci.
L’ultima mia e sua che Kristen ci scattò l’avevamo fatta a bordo piscina e, mentre eravamo in posa, lo sentii circondarmi la vita con un braccio; in quel preciso istante mi sentii le farfalle nello stomaco, ma se non lo diedi a vedere e ricambiai la stretta con entrambe le braccia.
Mi fece uno strano effetto stare vicino a lui, specialmente dopo quello che stavamo per fare prima e, nonostante cercassi di nasconderlo a me stessa, non servii a nulla: Robert mi piaceva, e anche molto.
Poco dopo arrivarono Stephenie Meyer e Catherine Hardwicke e fui molto emozionata
quando mi trovai davanti a loro, specialmente davanti a Stephenie, che stimavo molto per il suo modo di scrivere.
< Tu devi essere la sorella di Matteo… > disse Stephenie sorridendomi.
< Esatto…piacere sono Giulia > le risposi offrendole la mano.
< Finalmente ci conosciamo! Ho sentito parlare tantissimo di te, sia da Kris che da Rob! > disse stringendomi la mano.
< Spero che le abbiano detto cose positive e, in caso contrario, quello che hanno detto non è assolutamente vero! > esclamai ridendo < sono veramente onorata di conoscerla Mrs. Meyer… > aggiunsi immediatamente.
< Tesoro chiamami Stephenie e dammi pure del tu… >
< Ok, grazie Stephenie > dissi sorridendole.
< Wow come siete carine insieme! Bando alle ciance…ciao Giulia io sono Catherine >
< Ciao Catherine, tanto piacere! > risposi ridendo.
< Ragazze…voi tre siete troppo carine insieme…posso farvi una foto? > ci chiese Kristen.

< Beh… > dissi guardando Stephenie e Catherine < per me non ci sono problemi…per voi? >
< Direi di no! >
< Assolutamente no! >
< Bene! In posa ragazze! > disse Kristen scattandoci la foto < ok, fatto! >
Un paio di minuti dopo arrivarono gli altri membri del cast:
Elizabeth Reaser, Peter Facinelli, Ashley Greene, Jackson Rathbone, Nikki Reed, Kellan Lutz, Cam Gigandet, Rachelle Lefèvre, Taylor Lautner e Edi Gathegi.
O mio dio! Ho il cast di Twilight davanti ai miei occhi! Io mio fratello me lo sposo lo giuro! Non mi interessa se lo sposassi solo per convenienza. Lo faccio lo stesso!“ pensai contentissima ed emozionantissima allo stesso tempo.

Infine, alle nove e tre quarti, Max, Sam, Jared, Tom, Rupert, Daniel ed Emma si degnarono di presentarsi alla festa: corey non era potuto venire quella sera perché non stava molto bene.
Suonarono ed io, essendo vicina alla porta, andai a fare gli onori di casa, sperando che Robert non ne avesse male.
< Oh mio dio bimba! Ma cos’è questo nuovo look? Sei da urlo! > esclamò Jared per poi entrare in casa ed abbracciarmi.
< Grazie papi! >
Gli altri erano imbambolati, specialmente Daniel e Tom.
< Beh? Entrate o no? > chiesi prendendoli in giro.
Appena entrati salutai tutti e ricevetti gli ultimi complimenti per il nuovo look.
Ora che c’erano tutti, la festa poteva iniziare. Quella sera ballai con tutti e feci amicizia con in fretta; trascorsi molto tempo a chiacchierare con Kellan e Cam, scoprendo che erano dei veri e propri miti: mi divertivo tantissimo a chiacchierare con loro e oltretutto erano molto carini.
Feci anche tantissime foto da mostrare agli amici una volta tornata a casa.
Mentre stavo bevendo un’aranciata in cucina, trovata per miracolo dentro il frigorifero,
Taylor Lautner mi si avvicinò.
< Scusa, ce n’è anche per me? > mi chiese gentilmente.

E ora? Che gli rispondo? No guarda non divido con te la MIA aranciata perché odio il personaggio che interpreti…suonerei meschina…anche se avrei una voglia matta di dirgli di no…magari potrei berla tutta e dirgli: spiacente, è finita…“ pensai perfidamente, per poi rispondere a malincuore:
< Sì certo, ecco… >
< Grazie, mi hai salvato! Odio la birra, ma non avevo voglia di morire disidratato… > disse sorridendomi.
< Una nuova morte! Non è male… > dissi in italiano.
< Come scusa? > mi chiese.
< Eh? Ah! No niente tranquillo! > gli dissi facendo la finta tonta.
Restammo a parlare in cucina per una decina di minuti, mentre tutti gli altri erano in giardino a ballare. Nonostante odiassi il suo personaggio, dovetti ammettere che lui era veramente simpatico. Quando gli dissi che eravamo nati lo stesso giorno scoppiò a ridere.
< No, non ci credo! >
< Beh perché no? >
< Perché non hai la faccia da una che compie gli anni l’11 Febbraio! >
< Ah sì? E quando dovrei compierli secondo te? >
< Mmm…il 24 Luglio? >
< No mio caro ti sbagli di grosso! > dissi andando a prendere la mia carta d’identità dentro il portafoglio.
< Ok, ti credo… > disse ridendo dopo che gliela porsi.
< E fai bene! >
< Bella foto! >
< Grazie > dissi sorridendogli.
< Posso farti una domanda? >
< Spara!
>
< Edward Cullen o Jacob Black?
>
< E me lo chiedi? Edward ovviamente! Io odio Jacob… >
< Davvero? > mi chiese con un’espressione divertita.
< Sì! Si è messo in mezzo tra Bella ed Edward, anche se ha aiutato Bella ad uscire dalla depressione…però, nonostante ciò, si credeva chissà chi! Ad esempio in New Moon a San Valentino: lui le regala una scatola di cioccolatini e se la prende perché lei non gli ha fatto niente…ma scusa, fino a prova contraria solo gli innamorati si fanno i regali… >
< Effettivamente… >
< E poi un’altra cosa scusa…sempre in New Moon quando va al cinema con Bella e Mike, fa lo spaccone con Bella deridendo senza ritegno il povero Mike…e quando Edward torna lui cosa fa? Ha avuto il coraggio di andare da Charlie a spifferare tutto sulle moto? Si presenta a scuola da Bella facendo soffrire Edward visto che pensava a come stava Bella quando lui l’ha lasciata? Bacia Bella con l’inganno? No, fidati io lo detesto Jacob… > gli dissi risoluta.
< Wow…fortuna che è solo finzione… > disse fingendo di non essere preoccupato.
< Ti dirò…fino a ieri detestavo anche te solo per il ruolo di Jake…o meglio…non è che ti detestassi…è solo che… >
< …mi detestavi! >
< No! Semplicemente non mi andavi a genio… >
< E stasera è cambiato qualcosa? >
< È ancora un po’ presto per dirlo… > dissi facendogli l’occhiolino.
< Forse cambierai idea su Jacob in Breaking Dawn… >
< Non credo proprio…sai che ho inventato una fanfiction su di lui? In ogni capitolo lo uccido in un modo diverso ed originale. Prendo spunto dalla mia povera mente malata, da quello che le ragazze che seguono la storia mi suggeriscono e da vari film…mi diverto tantissimo a scriverle! > dissi sghignazzando.
< Beh ci credo! Povero ragazzo…non è che me le faresti leggere queste storie? Sono veramente curioso… >
< Ma certo! Facciamo che le stampo e appena ci vediamo te le traduco ok? >
< Sì certo! > disse tirando fuori il cellulare < facciamo che ti chiamo in questi giorni ok? Mi lasci il tuo numero? >
< Certo! > risposi e glielo dettai.
Tornammo subito dagli altri e li vidi tutti ballare, fatta eccezione per Kellan che stava seduto in disparte vicino al bordo piscina tutto solo. Mi avvicinai a lui.
< Hey Kellan! Perché non balli? >
< Per il semplice motivo che non mi piace ballare… >
Sbiancai.
< No, non ci posso credere! Ma come no? >
< Beh…non è che io sia un così bravo ballerino… >
< Quindi non balli con gli altri? >
< No… >
< E con me ci balleresti? > chiesi facendogli uno sguardo dolce.
< Beh…con quello sguardo lì non posso dirti di no! > disse alzandosi.
< Forza in pista! > urlai trascinandolo dagli altri.
Ballammo quattro canzoni poi, con i piedi che chiedevano pietà per i pestoni subiti, mi allontanai dalla zona ballo per prendere il cellulare e chiamare Kellan con me.
< Kellan scusa…mi faresti un favore? >
< Certo, tutto quello che vuoi! > disse sorridendomi con quegl’occhioni azzurro cielo.
< C’è una mia amica che stravede per te…non è che se la chiamassi tu le faresti un saluto? > chiesi implorante.
< Ma certo! >
< Grazie! Sei un angelo! >
< Per così poco? Tranquilla! Come si chiama la tua amica? >
< Veronica >
< Perfetto! >
Provai a chiamarla sul cellulare e a casa: a casa mi rispose Giacomo, suo fratello, che mi disse che era uscita con Alice e che aveva dimenticato il cellulare a casa.
È sempre la solita…quando ho bisogno di lei, lascia sempre il telefono dall’altra parte del mondo…“ pensai sorridendo.
< Niente, non mi risponde…non è che potrei provare con un’altra mia amica? >
< Sicuro! Come si chiama questa? >
< Martina > risposi.
Provai a chiamarla e mi rispose al quarto squillo.
< Pronto? >
< Marti! Ciao sono tua adorata cognatina! >
< Cognatì ciao! Come stai? Com’è Londra? >
< Semplicemente favolosa…oltretutto mi sto divertendo tantissimo, solo che mi manca non parlare con te come un tempo…è che mi connetto pochissimo su msn in questo periodo >
< Già lo vedo…però dai non preoccuparti, ci rifaremo quando torni! >
< Sì, esatto! A proposito cognatì! C’è una persona che vorrebbe parlare con te. Posso passartela? >
< Sì certo! Chi è? >
< Aspetta… > le dissi e passai il cellulare a Kellan.
< Ciao Martina, sono Kellan Lutz! > disse Kellan nel miglior Italiano possibile.
< O mio dio…ehm…hi Kellan! > sentii rispondere Martina.
Poi la loro conversazione proseguì in Inglese. Non so cosa si fossero detti, ma quando Kellan mi ripassò il cellulare sorridendo, Martina era felicissima.
< Giu mamma mia è il regalo più bello che potessi farmi! Grazie ti adoro tantissimo! Ora scusa ma devo scappare… >
Risi.
< Certo cognatì non preoccuparti! Quando ci vediamo su msn mi racconti tutto però vero? Nei minimi dettagli prego! >
< Senz’altro! Grazie ancora, veramente! Un bacio! >
< Ciao tesoro! Buona serata! > le dissi.
Mi voltai verso Kellan.
< Grazie mille! Sei stato un angelo, veramente! > esclamai mettendomi in punta di piedi e baciandogli una guancia.
In quel momento Jared ci scattò una foto con la mia macchina fotografica.
< Bimba non provarci con Kellan mi raccomando! > esclamò e poi aggiunse guardando la foto < hey siete teneri! >
< Papi smettila di fare il cretino! > esclamai ridendo.
< Ma guarda che io ho fatto solo una constatazione… >
< Sì, come no… >
< Kellan non è che faresti una foto a me e alla mia bimba? >
< Sicuro! >
Jared gli lanciò la macchina fotografica.
< Jared ma sei matto!? Se fosse caduta sarei andata nei guai! Non è mia… >
< Pensa positivo: non è successo niente no? Avanti bimba! vieni a fare la foto! >
Mi avvicinai a Jared e Kellan ci scattò un paio di foto insieme.
Una volta tornata dagli altri, fui richiesta da Taylor, Cam e Jackson per ballare e accettai immediatamente. Mi fecero ballare al centro, circondata da loro e Peter poco dopo si unì a loro, mentre Ashley e Nikki si fecero spazio per venire a ballare con me.
Ci scatenammo a ritmo di una musica rock e gli altri ci osservavano divertiti, fatta eccezione per Kristen e Michael che erano spariti da un paio di minuti; ma non mi era difficile pensare dove fossero e cosa stessero facendo: dopotutto era da quasi un mese che non si vedevano.
Finita la musica ballai il ballo seguente solo con Cam e poi quello dopo con Jared.
Solo dopo dieci minuti riuscii a smettere di ballare e ad avvicinarmi al gruppetto delle ragazze e restai a chiacchierare con loro per una mezz’oretta: raccontai quanti anni avevo, cosa studiavo e cosa mi piaceva fare e loro fecero lo stesso con me.
Ogni tanto c’era Catherine che se ne usciva con una battuta ed io sistematicamente scoppiavo a ridere: adoravo quella donna, era uno troppo simpatica.
Con la scusa del bagno, mi allontanai dalla festa. Presi la macchina fotografica e mi diressi verso la terrazza dove ero stata qualche ora prima con Robert; scattai qualche foto ai ragazzi senza farmi vedere e poi sentii una voce dietro di me.
< Cosa ci fai qui tutta sola? >
Sobbalzai e mi voltai immediatamente.

FINE PRIMA PARTE

°°°Sondaggio del giorno: di chi sarà la voce? Aspetto molte risposte!°°°

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Capitolo 12
*** IL BACIO DI MEZZANOTTE ***


Ciao a tutte! Buon metà settimana! Eheheh! xD
Allora…prima di lasciarvi al capitolo ci tenevo a dirvi alcune cose:
1) questo capitolo sarà breve perché sarebbe il continuo del capitolo precedente che ho voluto spezzare perché era troppo lungo (e perché volevo lasciarvi un po’ sulle spine xD)
2) come ho detto nel capitolo scorso, oggi posto in via del tutto eccezionale, ma posterò anche sabato, tranquille! Oggi posto semplicemente perché…beh, è il
mio compleanno e ci tenevo a fare un regalo a tutte voi…dopo che il mio prof di storia/filosofia ha fatto il regalo a me non venendo a scuola (e di conseguenza non interrogandomi) per andare a donare il sangue… *-* grazie prof, sono senza parole! Eheheh in compenso però oggi mi tocca la verifica di tedesco -.- e vabbè, non poteva andarmi tutto liscio! xD
OGGI VOGLIO DEDICARE IL CAPITOLO A TUTTE VOI, PERCHÉ OGNI VOLTA SCOPRO CHE QUESTA STORIA È SEMPRE PIÙ SEGUITA: AUMENTANO LE VISITE, IN QUANTE LA METTONO TRA I PREFERITI (ragazze, siete in 50! Sono troppo contenta!) E LE RECENSIONI CHE MI LASCIATE MI RIEMPIONO IL CUORE! GRAZIE, VERAMENTE…VI ADORO TUTTE! *-*
RECENSIONE CAPITOLO 10
LaPiccolaPrincess
: sorpresa? Beh, visto che non mi avevi commentato l’altra volta, ma ora l’hai fatto, io ti rispondo! :D contenta? *Ci mancherebbe XD Ti sei svegliata a mezzogiorno* eheheheh tu dici fosse per quello? xD *tu a fare jogging?XD Ma vaaa!* mi sento offesa: non credi che io faccia jogging? Bene, perché non lo credo neanche io xD … comunque, se non è Phil a fare il gelato, sarà qualcun altro xD *Naturalmente i fatti tuoi nada de nada XD* tutti si fanno gli affaracci di tutti lì, che problema c’è? xD *Non voglio essere sputata da teo XD* qui sono scoppiata letteralmente a ridere…ma tecnicamente è Giulia che sputerebbe il rospo, non Teo xD *Voglio quel video XDXDXD* muhahahahahaha! Non lo avrai MAI! xD  *scusa se non ho commentato in tempo* mavvà, tranquilla! Ci rivediamo nell’altra recensione! xD
RECENSIONE CAPITOLO 11
fedev82
: A-R-R-O-S-S-I-S-C-O! Anche io sono ripetitiva, ma è lo stesso! xD grazie cara! Eheheh per la voce…vedrai tra poco ;) comunque x Ash e Jack vedrò di accontentarti! xD
Ithil: finalmente siamo riuscite a parlarci, eh? ;) Perfetto, allora oggi mi lasci festeggiare il compleanno e partiamo domani, ok? Ti aspetto all’aeroporto di Bologna! Così tu vai alla disperata ricerca di Orly, mentre io cerco Robert (*çççççç*) Come ti ho già detto lunedì, il fatto dell’aranciata mi è venuto in mente pensando a Jacob! xD…visto che bei pensieri mi fa fare? A sabato cara! Baciiii
kiarab: no, ti prego non ti sparare!!! Ho postato, sei contenta?? Ho dovuto farlo, DOVEVO lasciarvi sulle spine! xD mi perdoni? *-* eheheheheh chissà…ora scoprirai chi ha chiamato Giulia…cavolo, l’idea di scuotere l’aranciata era geniale! xD posso fregartela per il futuro? Baci cara, grazieee
Lion E Lamb: hey ciao! *-* oddio sono contenta che ti piaccia questa storia! Mi fai felice!! :D comunque ora vedrai chi è lo “scocciatore” xD un bacio, grazie!! ^^
CriPattinson: *-* grazie 1000!! Eheheh lo scoprirai tra poco ^^
alice brendon cullen: evvaiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!! Lo sapevo che avreste vinto, grandissimi! Oddio, addirittura MERAVIGLIOSI capitoli? Così tesho mi fai diventare rossa! *-* eh vabbè, il telefono ha…come dire…rallentato un po’ le cose xD tesoro bacionissimi ti voglio tanto tanto tanto bene!! :)
LaPiccolaPrincess: rospetto, da quantooooo! Eheheheh xD Allora…prima di tutto io sono incasinata dura e Giulia mi rispecchia molto, quindi…sì, aveva ancora la roba nelle sportine xD … sai, anche io vorrei avere quell’armadio…lo svaligiamo? Ci stai? xD … ho corretto gli errori xD … *Tagliatella pervertita XD Ma tu sola con robertuzzo non puoi stare* rospetto…mettiamo in chiaro le cose: se tu avessi Robert Pattinson davanti a te fidati che ti comporteresti così, quindi è inutile che dici tanto di me! xD … no, era disgustosa e basta U.U :P … guarda che divento gelosa! Preferisci Emma a me? :’( … credevo mi commentassi quando Giulia è all’inizio con Teo xD ero curiosa di sapere la tua reazione! xD grazie piccola, ti lovvoooooooooooooooooooooo baciiiiiiiiii
KikiCullen: *Giulietta sempre simpatica, credo di aver capito che sia una tua specie di alter ego, quindi mi sarai simpatica anche tu???* e qui mi sono completamente sciolta e avevo gli occhi a forma di cuoricino!! Grazie, davvero!! *-* andiamo da Robert a chiedere se ci fa da Ambrogio? xD Allora ti rispondo alle curiosità: 1) i nipoti li ho inventati, ma chissà! Magari esistono davvero xD 2) ho fatto un casino con i mesi della sorella di Giulia: ha 3 mesi :D *Il bello di essere all' estero è di poter parlare quanto vuoi , di che vuoi, tanto chi ti capisce? ne so qualcosa* eheheh racconta la tua esperienza!!! xD Pazzerella Kristen? No, pazza totale la ragazza! xD Sìììììììììììì!!! TEAM EDWARD a vita! Altro che povero Taylor! xD Ok, tra te e Giulia mi dispiace dirlo ma è più fortunata Giulia (xD scherzoooo xD) *-* oddio l’hai messa tra i preferiti? Grazieee!! (anche Giulia ti ringrazia xD) un bacioooooooooo
debblovers: tesorooo!!! Che bello quando vedo che mi recensisciiii *-* pretendi la foto??? Ok, solo perché l’hai detto tu allora la metterò :D contenta? *sono sicura al 10000% che sia rob... non deludermi per favore* no, non puoi dirmi questo!! Se per caso non è lui ti deludo? :’( *ti voglio un mondo di bene tesoro!!!* tesoro, ti voglio un mondo di bene anche iooooooooo!!! *-*
EmilyAtwood: sei arrivata giusto in tempo, ho postato oggi! xD grazie 1000, sono contenta che ti piaccia la storia! Un bacio!!
Oasis: mah, chi può dirlo? xD lo scoprirai solamente leggendo! xD
milly92: tesoro! Ma và, tranquilla! Che problema c’è se non recensisci il giorno stesso? Nessuno, tranquilla! Di certo io non mi faccio paranoie…e poi neanche io sono puntuale come un orologio svizzero per la tua storia, quindi a maggior ragione non c’è problema! :) Wooooooooooow! Le feste sono magiche! xD *Me ne sono LiEVEMENTE resa cono leggedo questo attesissimo cap (come se non lo sapessi... xD)!* Prrrrrrr! Colpa tua che mi hai convinta a spoilerare xD *Giuro che ammazzo Kristen* NOO! Povera! Tesoro fidati, più avanti adorerai Kristen per un aiuto che darà a Giulia ^^ *Nemmeno io vado pazza x Jacob* ti adoro sempre più, lo sai? *-* *prometto che sarò puntuale* tranquilla! :D  *Anche perchè devo aggiornare anch'io!* evvivaaaaaaaaa! ^^ baci tesoroooooooo!

A sabato! Un bacio Giulls

12. IL BACIO DI MEZZANOTTE

SECONDA PARTE

< Cosa ci fai qui tutta sola? >
Sobbalzai e mi voltai immediatamente.
< Hey, ciao! > dissi sorridendo non appena vidi Robert.
< Scusami, non volevo spaventarti > rispose sorridendo ancora appoggiato al muro.
< No, non mi hai spaventato, tranquillo. Ero venuta a fare una telefonata… >
< Qui fuori? La musica si sente lo stesso… > disse divertito e iniziando ad avvicinandosi.
Mamma mia ma quanto è bello!” pensai mentre lo vedevo farsi sempre più vicino.
< Sì, ma è l’unico posto dove prenda il mio telefono… > risposi sostenendo il suo sguardo.
< Problemi di ricezione? >
< Già… >
In quel momento sentimmo dei gemiti provenire da una camera. Scoppiai a ridere e iniziai a ridere ancora di più quando vidi la faccia schifata di Robert.
< Io disinfetterei il letto prima di andare a dormire… > dissi prendendolo in giro.
< Ma veramente… non potevano aspettare di tornare in albergo? >
< Evidentemente no > risposi asciugandomi una lacrima che era scesa dal troppo ridere.
< Ti stai divertendo? > chiese preoccupato poco dopo.
< Da morire! È una festa fantastica e la compagnia poi uno spasso! Grazie per avermi invitata, veramente >
< Figurati, è stato un vero piacere! Ho anche visto che hai fatto amicizia in fretta… >
< Oddio, sì! E sinceramente non so neanche come abbia fatto… >
< Perché? >
< Beh perché io sono la timidezza fatta a persona! Chiedilo a Teo se non mi credi… > esclamai sorridendogli.
< Forse avevi bisogno di questa vacanza per diventare meno timida… > ipotizzò.
< Sì forse… >
< Sono simpatici vero? >
< Tantissimo! Ho perfino fatto amicizia con Taylor…ancora non ci credo… >
< Ti piace? >
< Beh, veramente detestando il suo personaggio nemmeno lui mi andava a genio. Sai, prima mi aveva chiesto prima di condividere con lui l’aranciata che avevo trovato in frigorifero ed ero veramente tentata di dirgli di no. A proposito: sai che nei festini non bisogna avere soltanto birra? >
< Ma guarda che la coca e le altre bibite sono in garage e Peter ed io le abbiamo portate in giardino poco fa > disse sorridendo divertito e poi aggiunse < povero Taylor! Quindi non ti va a genio eh? >
< Il suo personaggio no, lui…beh, è ancora un po’ presto per dirlo… >
< Ma alla fine hai diviso con lui l’aranciata? >
< Alla fine sì… >
< Brava ragazza! Poi di che avete parlato? > mi chiese innocentemente.
< Abbiamo avuto una discussione su chi preferissi tra Edward o Jacob dando anche un valido motivo  e poi gli ho raccontato della storia che sto scrivendo… >
< Quale storia? > domandò interessato.
< Una sciocchezza. È una storia dove in ogni capitolo faccio uccidere Jacob Black e poi pubblico ogni capitolo su un sito dove un sacco di ragazze mi recensiscono > gli spiegai.
< Wow sembra interessante…ma queste morti sono comiche? >
< Sì assolutamente! >
< Bello! Me le farai leggere? > domandò speranzoso.
< Sai leggere l’Italiano? > domandai in risposta divertita.
< Beh…no, ma tu potresti tradurmele… > ipotizzò.
< Ok si può fare! >
< Grazie miss > disse sorridendomi e poi, d’un tratto, si fece serio < Giu vedi ecco…c’è una cosa che volevo chiederti da un po’… > aggiunse guardandomi negli occhi.
< Certo dimmi pure > risposi mentre il mio cervello piano piano andava in tilt.
< Beh ecco… > disse imbarazzato passandosi la mano sinistra trai capelli, un gesto che adoravo da morire < è una cosa a cui penso da un po’, solo che non ho mai avuto modo di chiedertelo. Vorrei che tu mi rispondessi sinceramente e, qualunque sia la risposta, sapere che l’amicizia che si sta instaurando tra di noi non cambierà. Promettimelo ti prego > mi pregò.

< Te lo prometto > risposi rassicurante, anche se un po’ terrorizzata dalla richiesta che stava di lì a poco mi avrebbe fatto.
< Beh…
vuoi uscire con me? > domandò in un sussurro.
< Cosa? >
< Vuoiuscireconme? > disse stavolta troppo velocemente mentre si guardava i piedi.
< Robert! > lo fermai < per favore, parla a voce alta ma senza mangiarti le parole. Scusa ma non ho capito niente… >
Sospirò rumorosamente.
< Giulia vuoi uscire con me domani sera? > chiese rosso dalla vergogna, guardandomi in faccia questa volta e incatenando i suoi occhi ai miei.
Ero allibita: mi sentivo le farfalle nello stomaco e non riuscivo a parlare.
< Oh… >
Interpretò male il mio “Oh…“.
< Giu guarda scusa mi dispiace tantissimo…è solo che mi piaci e volevo uscire con te. Ma a quanto pare per te non è lo stesso. Scusa, fai finta che non abbia detto niente… > disse e si girò per tornare di sotto, ma gli afferrai il braccio prima che potesse andarsene.
< Ti piaccio? >
< Sì >
< Wow…davvero? > chiesi sorridendo come un’ebete.
< Sì… > disse contraccambiando il mio sorriso, anche se lui sorrise in un modo dannatamente sexy < quindi? > chiese impaziente.
< Quindi cosa? > domandai scendendo dalle nuvole: il suo sorriso mi aveva fatto dimenticare tutto, il mio nome incluso.
< Vuoi uscire con me? >
< Ma sei serio? >
< Sì >
< Vuoi veramente uscire con me? >
< Sì >
< No intendo…uscire uscire… >
< Sì e sì >
< Per un appuntamento? >
< Sì >
< Sì! > esclamai.
< Sì? > chiese prendendomi in giro.
< Sì! > risposi facendogli la linguaccia.
Mi sorrise e poi successe in un attimo: con tre passi colmò la distanza tra di noi, mi prese il viso tra le mani e posò delicatamente le sue labbra sulle mie, baciandomi dolcemente.
Mi sembrava di volare, ero troppo felice.
Ricambiai immediatamente il bacio e portai le mie mani dietro il suo collo, per poi accarezzargli i capelli. Stavamo per approfondire il bacio quando sentii la mia gamba vibrare. Maledissi mentalmente chi mi stava chiamando e, controvoglia, mi staccai da quelle invitanti labbra.
< Scusa, il telefono… >
< Ah, ecco cosa sentivo vibrare… > sussurrò ridendo nel mio orecchio sinistro.
Risposi.
< Pronto? >
< Ciao Giu >
< Oi ciao Teo! Come è andato l’appuntamento? >
< Non un granché…senti sono stanco morto. Tra cinque minuti passo a prenderti che poi torniamo a casa… >
< Sì, non preoccuparti…il tempo di salutare tutti e vengo fuori >
< No tranquilla entro un attimo anche io così saluto tutti… >
< Ok >
Chiusi la telefonata e  dissi a Robert che dovevo scendere per salutare gli altri. Prima di rientrare mi prese per mano e mi diede un bacio a fior di labbra.
< Cenerentola questo è il bacio della mezzanotte… >
< Ed ora Cenerentola tornerà ad essere la solita sguattera… >
< Ho i miei dubbi…non potresti esserlo neanche se lo volessi. Domani sera ti passo a prendere alle sette… >
< Dove mi porti? >
< è una sorpresa >
< Ok… > risposi sorridendogli e poi tornammo dagli altri invitati e Catherine, appena ci vide, ci venne incontro.
< Hey voi due, dove eravate finiti? >
< A fare quattro chiacchiere… > rispose Robert facendo facendomi l’occhiolino senza farsi vedere da Catherine.
In quel momento Teo suonò al campanello, così Robert andò ad aprire ed io ne approfittai per salutare tutti gli invitati. Arrivata a salutare Jared, lui mi guardò con uno sguardo complice.
Oddio, avrà capito qualcosa?” pensai mentre lo baciavo sulle guance.
< Bimba io e te dobbiamo fare un bel discorsetto… > mi disse Jared.
< Ehm…ok. Notte >
< Notte bimba. E tranquilla nessuno vi ha visto…a parte me… > mi disse sorridendo. Contraccambiai.
Una volta in macchina chiesi a Teo della serata.
< è stato un disastro totale! Jessica non ha fatto altro che parlare di sé, di quello che le piace fare, delle sue amiche che la invidiano…già dopo venti minuti avevo capito che era un’ochetta senza cervello e non vedevo l’ora che la serata finisse. Ti assicuro che non uscirò mai più con lei. Oltretutto non ha mangiato praticamente niente perché “in quel ristorante facevano piatti a base di carboidrati” > disse imitando la sua voce.
< Mi dispiace per la tua serata… >
< Anche a me…tu invece? Divertita? >
< Sì tantissimo! Abbiamo fatto un sacco di foto e sono stati tutti gentili con me! Pensa che ho addirittura fatto amicizia con Taylor! >
< Accipicchia, che conquista! E ora? Hai cambiato idea anche su Jacob? >
< Non essere ridicolo! Comunque…Teo, dovrei dirti una cosa… >
< Spara! > disse mentre eravamo arrivati davanti alla porta di casa.
< Rob mi ha chiesto di uscire… > dissi in un sussurro.
< E tu che gli hai detto? Hai accettato? >
< Sì…mi piace davvero tanto…stasera l’ho capito più che mai… > risposi diventando rossa.
< Ti ha baciata? >
< Sì…>
< … >
< Teo che ne pensi? >
< Che devo venti sterline a Jared… > disse sorridendo.
< Tu cosa? > domandai confusa aggrottando le sopracciglia.
< Beh, avevo scommesso venti sterline con Jared che questa sera lui si sarebbe fatto avanti. Io sostenevo di no, ma ho perso… >
< Hai scommesso su di me? > domandai accigliata.
< Sì ma non solo io! Anche Jared l’ha fatto… >
< E che centra scusa? Tu sei mio fratello! >
< Scusa… > disse fingendosi dispiaciuto.
< Non credere che quel finto sguardo dispiaciuto funzioni, perché con me non attacca e lo sai benissimo. Piuttosto parlando seriamente…cosa ne pensi? Ti da fastidio che esca con lui? > domandai temendo una sua risposta affermativa.
< No piccola tranquilla! Mi fa piacere che tu esca con lui! > esclamò sorridendomi.
< Davvero? >
< Sì >
< Grazie Teo sei il migliore! > esclamai schioccandogli un sonoro bacio sulla guancia; poi lo salutai e mi preparai per andare a dormire.
Prima di addormentarmi, però, mandai un messaggio a Jared.

Con le venti sterline della scommessa quando torni dall’America pretendo un’uscita al cinema chiaro?

Non tardai molto a leggere la sua risposta.

Mi sembra il minimo. Notte bimba. Sei magica lo sai? Rob è raggiante adesso…

Sorrisi e mi rannicchiai sotto le coperte.

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Capitolo 13
*** L'APPUNTAMENTO ***


Buon sabato ragazze!
Beh, che dire se non grazie di cuore e che vi adoro da morire? Tanto per cominciare voglio ringraziarvi per gli auguri! Siete state gentilissime *-*
Poi ringrazio le 52 ragazze che hanno messo la storia tra i preferiti, chi ha solo letto e chi ha commento ^^ (oggi avevo tempo per commentare per bene =D)

kiarab: wow la prima veramente! =D *sei troppo brava* tu non puoi dire questo il giorno del mio compleanno! xD sto andando avanti a “chettenera!” (letteralmente. Oggi sembro matta xD) *scusa ma sembro una scema!!* Naaa! Figurati, oggi io sono messa così =D *ti erigo un tempio!! di che colore lo vuoi???* O.O me lo faresti veramente?? Miticoooooo!! Lo voglio tutto colorato!! *-* guarda che però poi lo devi fare veramente! xD *peccato che non ti posso tirare le orecchie!!ahahaha brava brava!! ci terrei tanto...ihihih ..Me lo dai il tuo contatto di msn??* hai intenzione di tirarmele via msn? xD *cavolo robert timidone!! troppo bello!!* sìsìsìsìsì concordo e aggiungo “troppo puccioso!” xD un bacio tesoro e grazie 1000 per i complimenti! Sono arrossita =)
Twilighter001: spero di non averti fatto aspettare molto, ma sai com’è non posso postare subito, altrimenti poi rimango senza capitoli xD grazie 1000, sei stata gentilissima! Un bacio
Ithil: tesorooooo!! Mo grazieee *-* visto che mi faccio vecchia pure io? xD ormai ti raggiungo U.U *in questo capitolo ci sono tutti gli ingredienti per rendere felice un'inguaribile romantica come me!!!* perfetto, allora spero che non ti dispiacciano i capitoli ancora più smielati =D grazie ancora! baciiiiiiiiiii
alice brendon cullen: *me si scioglie leggendo la tua recensione* ^^ *la dikiarazione di robby è stata troppo tenera imbarazzatto è il massimo* sai, mi è piaciuto tanto scriverla! :D *xò voglio vedere ke combineranno durante l'appuntamento* curiosonaaa! xD *nn è ke succederà quello ke abbiamo parlato su MSN veroooooooo* nono tesoro, tranquilla quello succederà mooooooooolto più avanti! Grazie 1000 bacioni ti voglio tanto bene teshoooo
Lion E Lamb: ciaooo! Grazie 1000 per i complimenti, spero ti piaccia anche questo capitolo. Un bacio ^^
Oasis: e non hai ancora visto niente! xD spero ti piaccia il nuovo capitolo. Un bacio
milly92: ciao bella!! *il regalo lo hai fatto tu a noi con questo magico cap* O.O magico? Addirittura? Ma così mi fai sciogliere!! *-* *Però che scemi Teo e Jared, scommettere su loro due… Per questo gli sta bene a Teo che la serata non è andata bene, muahahahah! Sono perfida, lo so! xD* eheheh un pochino sì, lo sei…ma ti voglio bene lo stesso! ^_^ *l’ho letto sognando ad occhi aperti!* sul serio? Oddio sono troppo contenta! Mi fai felicissima così! *-* *Ma... Ora cosa succederà all’appuntamento?* ok, ti faccio uno spoiler: succederà che Robert e Giulia vedranno un bellissimo Bianconiglio con gli occhiali, un gilet e un orologio enorme in oro correre ed urlare che è tardi e che, se non si sbriga, la regina di cuori gli taglierà la testa. Dopodiché decideranno di seguirlo e arriveranno nel paese delle meraviglie (dove prendono il the delle cinque con il cappellaio matto che canta: “Uuuuuuuuuuuuuun Buon-non-compleanno a te, a me!”), dove faranno amicizia con lo Stregatto e con due personaggi troppo mitici (per il nome) Pincopanco e Pancopinco e…ohoh…scusa, ho confuso la mia storia con un’altra storia xD bene, allora ti dico solo una cosa…NIENTE SPOILER! xD bacioni tesoroooooooooo ^^
CriPattinson: ciao cara! *nn ci speravo più in un bacio* ma nooo xD perché? Spero di non averti fatto attendere troppo! =D un bacio
LaPiccolaPrincess: ciao rospetto!!!! *grazie per avermi risposto alla recensione che avevo mancato* mavvà, figurati! È stato un piacere e soprattutto è stato divertente :D *A comunque intendi quando dici a Teo ti devi portare a letto qualche ragazza?XD Mi sono astenuta...tipo alla NO COMMENT* che cattiva U.U speravo proprio di leggere una tua recensione lì xD (tra parentesi: rospetto, sto scherzando xD) *Poi la cosa che mi piace troppo è che sono diventata un'ossessione per te e scrivi i capitoli con la mia voce in testa* ossessione…non esageriamo xD eheheh ora mi si scioglie il rospetto xD *Se mi ritrovassi di fronte robertino non farei assolutamente niente....Perchè non mi piace* NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO! Non lo sapevo! Davvero? xD woow quante cose s’imparano oggi giorno…altro che scuola! xD *Non consigliare alle persone di chiederlo a teo...Perchè?Come perchè? "Credevo fossi tutta frutto dell'immaginazione di teo" Ricordi?XD Non gli crederebbero mai XD* credo sia scontato dire che mentre leggevo qui sono scoppiata a ridere come una cretina e non mi fermavo più xD *avresti dovuto vantarti del fatto ke sei nata più ore prima di lui XD* porca miseria! Sai che mi è venuto in mente dopo? Beh, potrò sempre metterlo più avanti xD muhahahaha *Siete unici XD non c'è mai una telecamera quando ne hai bisogno XD* prrrrrrrrrrrrrrrrrrrr! Ben ti sta U.U *frase che si può franitendere alla grandeee* sapevo che l’avresti detto! O.O prevedo il futuro! *certo parlavate del tempo e che forse domani pioverà XD Ma pleaaseeee XD* certo, del tempo e anche di quanto fosse rospo il mio bellissimissimo rospetto ^^ *Giulia sei consapevole che tutte le fan del pattinson ti ammazzeranno?XD* O.O mi proteggerai, vero? *-* *Così impari a non uscire con me teo* muhahahahahaha! Ti sta bene :P *Muaaaaahhahaha cioè uno si pensa...oddio si starà incacchiando...invece no...pensa alle sue venti sterline XD ma cosa più importante avevano scommesso su di te* colpo di scena, eh? xD un bacio tesoro, grazie 1000!!!!! Ti lovvo tanto tanto!
KikiCullen: ciao tesoroo! *Eri tu che dovevi avere il regalo, invece lo hai fatto tu!* bene, ora me lo manderai xD cosa mi regali? ^^ no scherzo! Il regalo me lo fate voi con le vostre recensioni (ahahahaha che lecchina che sono xD no dai scherzo!! L’ho postato apposta il giorno del mio compleanno xD le recensioni sono state il vostro regalo! ^^) *che Giulia fosse più fortunella di me non c'era dubbio: Non mi pare di aver ricevuto una richiesta di appuntamento da Robert Pattinson* sei sicura di non averlo ricevuto? Io controllerei i messaggi…o magari sull’agenda…forse ti sei dimenticata xD *Rob imbarazzato è carinissimo!* cavolo, ma è piaciuto a tutti Robert in versione imbarazzata! ^^ *Hai davvero scritto una ficcy sui modi di uccidere Jake?* sìsì davvero! È una cavolata, ma mi diverto a scriverla…anche se è da un po’ che non aggiorno (causa: mancanza di idee) *Non me ne ero accorta! Corro a leggerla!XD* poi mi dirai cosa ne pensi ^^ *lei li chiamava pure , io mi vergognavo!* la tua amica è un geniaccio! Io invece, nel fare quel giochetto, lì ho fatto una figuraccia del bip: ero a Parigi con la mia migliore amica e i nostri genitori. Un giorno io e lei andiamo in un negozio/tabaccheria per prendere delle cartoline e dei francobolli e vedo davanti a me un tipo da *çççç* e inizio a dire alla mia amica “madò Ila guarda questo! Mamma che figo!” e sono andata avanti così finché non è toccato a noi. Dopodiché questo bellissimo ragazzo si gira, mi guarda, e mi fa “ciao, grazie mille! Piacere sono Massimo” …la mia migliore amica è scoppiata a ridere, io sarei sprofondata più che volentieri invece xD mamma che imbarazzo!! xD *Il giorno di San valentino! Che bello! ( per me no, uff)* sono messa come te! xD *Skusa la recesione lunga* mavvà, tranquilla! Come ho già detto mi piacciono le recensioni lunghe! ^^ (e come puoi ben vedere oggi avevo tempo di rispondere a tutte per bene xD)
debblovers: tesoro, grazie!! *-* eheheheh mercoledì ho compiuto la bellezza di 22 anni…no, non è vero bugia! xD ne ho compiuti 17 ^^ (ora sono curiosa, tu quanti anni hai? =D) *se non fosse stato rob mi aresti delusa un pochetto.. giusto un pò... XD ma visto che è lui!!!!* cercherò di non deluderti mai allora! =D *vorrei tanto essere al suo posto... coem tutte credo* anche io!!! :D *jared è un miticone!!!* infatti! Per quello facciamo parte del club JARED WE LOVE YOUUUUUUU! Xd baci tesoro, spero ti piaccia il capitolo dell’uscita (e che non ti deluda ^^) ti voglio beneee
fedev82: *scusa se non ho recensito prima ma sono a casa con la febbre a 38.5 quindi non sono molto lucida* mavvà tesoro non preoccuparti! Anzi, so bene come ci si sente! :( come stai ora? *la storia diventa sempre più bella* mi commuovo cosììì *-* un bacio cara :) e vedi di guarire! ^^
olghisch: *che bellaaaaa..... è fantastica, davvero!!! è così tenera, dolce, stupenda!!!* ok, sono ufficialmente arrossita *-* grazie, che carinaaa :D ah, comunque io aggiorno ogni sabato e lunedì! :D spero ti piaccia anche questo capitolo e grazie ancora! Un bacio

Grazie a tutte ancora! Buon fine settimana e buona lettura! (vi accontento anche questa volta! Sarà un capitolo moooolto lungo questo! xD ma mi raccomando, se diventano troppo lunghi e pesanti ditemelo che li spezzo! :D)

Un bacio la vostra Giulls
P.S. Non ricordo bene chi me l’avesse chiesto precedentemente (forse kiarab), ma volevo dirvi che in questo capitolo ci saranno le reazioni delle migliori amiche di Giulia. Solo una cosa: reprimete l’impulso di uccidere Veronica! :P

13. L’APPUNTAMENTO

Erano le quattro del mattino quando finalmente riuscii ad addormentarmi dopo essermi girata a lungo nel letto, essendo troppo emozionata all’idea di uscire a cena con Robert Pattinson.
Quando mi svegliai diverse ore dopo mi alzai a sedere sul letto e quasi non cacciai un urlo nel trovare davanti a me Kristen, Emma, Nikki ed Ashley.
< Siamo così brutte? > chiese Ashley ridendo.
< No sciocca > risposi facendole la linguaccia < è che non vi aspettavo e mi avete spaventata. Ma da quanto siete qui? > domandai sbadigliando.
< Dalle dieci e tre quarti > rispose Nikki.
< Wow chissà che spettacolo vedermi dormire… >
Le quattro ragazze sorrisero.
< Toglietemi una curiosità…perché siete qui? >
< Perché siamo delle ficcanaso assurde! > esclamò Emma, per poi continuare < e dal momento che Robert non vuole dirci niente siamo venute da te. Cosa vi siete detti ieri sera quando siete spariti? >
< Non sono affari vostri… > risposi fingendomi seria.
< Tanto lo sappiamo che muori dalla voglia di dircelo…allora, ci dici che vi siete detti? > domandò Kristen.
< Kris, tu pensa a tenere a bada gli ormoni! > esclamai sperando di spostare la conversazione su lei e Michael.
< Oh, non essere ridicola! E poi le ragazze lo sanno di me e Michael > rispose facendomi a sua volta la linguaccia.
< Allora? > domandarono in coro.
< … >
< Giu avanti! Dì qualcosa! >
< … >
< Ti conviene sai? >
< … >
< Ok adesso basta. L’hai voluto tu. Ragazze, sapete cosa fare… > disse Ashley.
Preoccupata sgranai gli occhi e quando vidi quelle quattro pazze piombarmi addosso e iniziare farmi il solletico tentai di scappare via, ma senza risultato.
< Va bene va bene va bene! Avete vinto, vi dirò tutto! Ma ora per favore smettetela! > esclamai ridendo.
< Visto? Che vi avevo detto io? Sapevo che avrebbe funzionato! > esclamò tutta contenta Ashley e la fulminai con lo sguardo.
Si sedettero tutte sul mio letto, pronte ad ascoltare la mia storia.
< Ecco…ieri sera mi ero allontanata per cercare di fare una telefonata e mi sono diretta sulla terrazza. Poco dopo Robert mi ha raggiunta e abbiamo parlato del più e del meno, comunque riguardo alla festa…poi d’un tratto si è fatto serio e mi ha chiesto di uscire. Gli ho detto di sì, mi si è avvicinato e mi ha baciata… > dissi con occhi sognanti
< Wow…è così romantico! > dissero in coro sospirando.
< Giu sei fortunata lo sai? Hai idea di quante ragazze ucciderebbero per poter stare con lui? > domandò Emma.
< Ehm…veramente no… >
< Fidati, ce ne sono tantissime…io inizierei a girare con lo spray al peperoncino… > intervenne Ashley.
< Addirittura…mamma mia Ash quanto sei melodrammatica! > le dissi prendendola in giro.
< Quindi stasera dove andate? > chiese Nikki.
< Non ne ho la minima idea; mi ha solo detto di vestirmi in modo elegante… >
Tutte si scambiarono delle occhiate con tanto di ghigno.
< Mmm…sai cosa vuol dire questo? > chiese Emma.
< No… > risposi preoccupata.
< Shopping in cerca del vestito! > urlarono tutte in coro.
< Assolutamente no! Ragazze so già cosa mettere… >
< Cosa? > domandarono curiose.
< Il vestito che mi sono comprata e che dovevo mettere per la festa >
< Ah quello? È un amore! Sì, aggiudicato! >
< Che vestito è? > chiesero Nikki ed Ashley.
< Questo guardate… > dissi loro mentre lo tiravo fuori dall’armadio, assieme alle scarpe.
< Oddio è meraviglioso! Mi piace da matti! > esclamò Nikki.
< Davvero? >
< Sì! >
< Farai un figurone stasera con questo vestito! Scommetto che ti salterà addosso… > aggiunse Emma.
< Emma! > urlammo io, Kristen, Nikki ed Ashley.
< Beh cosa? > chiese con non chalance.
< Sei sempre la solita > esclamò Kristen ridendo.
< Uffa…comunque…lasciamo da sola la nostra bella addormentata…ciao tesoro! >
< Ma come! Ve ne andate di già? > domandai dispiaciuta.
< Sì…Kris ha fretta d’incontrare il suo Michael, mentre io devo prendere il treno per tornare a casa dalla mia famiglia…passo tutto il resto della settimana là >
< E voi ragazze? > chiesi rivolgendo uno sguardo a Ashley e Nikki.
< Beh io ho la bambina da accudire, mentre Ashley…tu che devi fare? >
< Io? Assolutamente niente! Mi sa che andrò un po’ al mare… >
< Vuoi restare a pranzo? > le chiesi.
< Grazie, ma facciamo un’altra volta. Ho una voglia matta di prendere un po’ di sole… >
< Oppure di rimorchiare il bagnino? > ironizzò Nikki.
< Entrambe le cose! > rispose Ashley ridendo.
Dopo averle salutate mi diressi a fare una doccia fredda e scesi in cerca di mio fratello, ovviamente senza trovarlo in casa ; ma in compenso trovai un biglietto appeso sul frigorifero.

Sono uscito per delle commissioni, non torno a pranzo ma sulle cinque. Voglio vederti prima che tu esca. Ti voglio bene. Teo

Guardai l’orologio, scoprendo che tra una chiacchierata e l’altra e la doccia si erano fatte quasi le due. Non avevo molta fame, così pranzai con una banana e, dopo pranzo, iniziai a pensare che dopo poche ore sarei uscita con Robert; mi prese immediatamente il panico e provai di tutto per calmarmi: feci una passeggiata, un’altra doccia fredda, guardai la televisione, addirittura suonai il piano ma niente, ero terrorizzata lo stesso.
Così decisi di fare un ultimo tentativo.
< Pronto? > rispose una voce.
< Ila? Ciao sono io… >
< Amore ciao! Come stai? Com’è Londra? Ti stai divertendo? >
< Oh…sì Londra è veramente bella…io sto bene dai…tu? >
< Sto benone! Qui a Ravenna non è successo niente di che, non ti stai perdendo molto >
< Bene, sono contenta > risposi accennando un sorriso.
< Ma tu non stai bene, si sente benissimo… > disse immediatamente.
Sorrisi. Ilaria, la mia migliore amica, mi conosceva davvero per bene. La conobbi quando andavo alla materna e da lì diventammo inseparabili. Lei c’era sempre stata per me ed io per lei. Ero sicura che mi avrebbe calmata.
< Senti Ila c’è una cosa che ti devo dire… >
< Dimmi pure tesoro! >
< Ecco vedi…sono nel panico perché questa sera ho un appuntamento… >
< Osto! Facciamo conquiste anche a Londra? E chi è il fortunato? Fammi indovinare: un barista? >
< No >
< Un giocatore di calcio? >
< No >
< Uno studente? >
< No Ila… >
< E che è, un vampiro? > ironizzò prendendomi in giro.
< Più o meno… >
< Che vuol dire “più o meno”? > mi chiese curiosa.
< Prometti di non urlare? >
< Sì, te lo prometto! >
< Beh…stasera ho un appuntamento con… >
< Con? > m’incitò.
Sospirai.
< Robert Pattinson… >
< COSA? O MIO DIO NON CI POSSO CREDERE! > urlò.
Allontanai immediatamente il telefono dall’orecchio.
< Ila, cosa mi avevi promesso poco fa? >
< Oh, giusto scusa. È solo che…wow! Uscirai con Robert Pattinson stasera! Hai idea di quante vorrebbero essere al tuo posto? >
< Beh… >
< Ma come l’hai conosciuto? > chiese lei interrompendomi.
< È il migliore amico di mio fratello… >
< Amo Teo! Senti, ma…quando ti ha chiesto di uscire? >
< Ieri sera. Sai, ero andata a casa sua ad un festino che aveva organizzato per l’uscita di Twilight…sai che ho conosciuto gli altri attori? Poi ti manderò tutte le foto… >
< Ci conto! Ma ora parlami di Robert… >
Le spiegai tutta la faccenda senza tralasciare un minimo particolare. Lei mi ascoltò interessata, facendo domande e anche battutine e tentò di calmarmi, riuscendo quasi del tutto nel suo intento.
Parlammo al telefono per due ore e mezza, poi chiudemmo la conversazione, ma prima le promisi che l’avrei chiamata il giorno dopo per raccontarle tutto e mi feci promettere che non avrebbe raccontato a nessuno di me e Robert.
Dopo aver terminato di parlare con Ilaria, composi il numero di Veronica e la chiamai.

< Pronto? > rispose Veronica tutta pimpante.
< Nica! > esclamai contenta di sentirla.
< Giu!! Come stai? Com’è Londra? Uffa, mi manchi da morire! Non è lo stesso qui senza di te! >
< Vero, mi manchi anche tu! > risposi sorridendo.
< Senti, ma…come mai questa improvvisa chiamata? Novità? >
< Beh, sì…avevo intenzione di dirti una cosa, ma pensandoci su mi sa che non ti dico più niente perché ho paura della tua reazione… >
< Che reazione potrei avere? > domandò e aggiunse immediatamente < sei incinta? >
< Oddio, no! Ma che cavolo vai a pensare! Non lo so, del tipo disconoscermi come amica… > risposi sedendomi sul letto.
< Scema, lo sai che non potrei mai farlo! >
< Davvero? >
< Ma certo! Giulia, aspetta un attimo…MAMMA LA FINISCI DI ASCOLTARE LE MIE CONVERSAZIONI?!?!?!?! > esclamò Veronica e scoppiai a ridere.
< Tua madre non cambierà mai! > le dissi continuando a ridere.
< Già, ma lasciamo stare. Dicevo? Ah sì! Non potrei mai disconoscerti da amica, a meno che tu non mi dia un buon motivo per farlo… >
< Ovvero? > domandai divertita.
< Beh…ad esempio cascare in un barile di fango, anche se in quel caso ti disconoscerei solo momentaneamente, aver combinato un qualcosa di grave che possa farmi prendere quella decisione, tipo aver messo il mio numero di telefono in un bagno pubblico, oppure uscire con Robert Pattinson… >
< Ehm…Vero? >
< Cosa? >
< L’hai detto… >
< Sei caduta nel fango? >
< No…l’ultima > risposi preparandomi alla sua reazione.
< No, guarda che io ho detto uscire con…o mio dio…O MIO DIO GIULIA STAI SCHERZANDO VERO? > urlò anche lei e allontanai il telefono dall’orecchio come avevo fatto poco prima con Ilaria.
< No, non sto scherzando… >
< Guarda che ti disconosco veramente d’amica! Non puoi uscire con quel brutto rospo rimbambito! >
< Veronica, sei cattiva! >
< Cattiva? Ma sei tu che stai male! Ok, ora vengo a prenderti e ti porto in un manicomio! E prega che non mi trovi davanti quello lì, altrimenti lo uccido! >
< Vero, per una volta in vita tua ce la fai ad essere seria? > domandai tentando di non ridere.
< Giulia ma stai ridendo pure tu! >
< Perché mi fai ridere te! Sono stata al telefono con Ilaria e lei mi ha detto che tante avrebbero fatto di tutto per essere al mio posto, poi parlo con te e tu mi dici che non ci devo uscire? >
< Amore mio hai chiamato la persona sbagliata! Lo sai che io non lo posso vedere! >
< Sì, lo so. Ma sei comunque la mia migliore amica, quindi ora fingi che lui ti piaccia e tenti di calmarmi, ok? > le dissi con un accento di disperazione.
< Devo proprio? >
< Veronica! > esclamai.
< Ok ok va bene! Che cosa posso dire visto che è vietato dire uccidilo? Mmm…tagliagli i capelli? > domandò ridendo.
< Vero, ti prego… > dissi questa volta quasi disperata.
Sbuffò.
< Ti piace veramente? > mi chiese dopo qualche minuto di silenzio.
< Sì… > risposi sospirando.
< Ok…non approvo, ma tanto quella che deve uscirci sei tu! Beh…l’unica cosa che posso dirti è che devi stare tranquilla e che la vostra uscita andrà benissimo! È fortunato ad uscire con te, sei una persona fantastica! Sei talmente fantastica che forse forse non ti merita nemmeno… >
< Forse? >
< Hai ragione! Togli il forse! >
< Scema! Dai, ti prego sono terrorizzata! >
< Vedrai che andrà bene. È normale che tu ti senta così, ti è già capitato prima. Fai un respiro profondo e cerca di rilassarti. Sarò lì con te mentalmente >
< Davvero? > chiesi quasi commossa.
< Sì, davvero >
< Grazie Vero! Ti voglio bene! >
< Ruffiana! > esclamò ridendo < ti senti un po’ meglio? > aggiunse immediatamente.
< Sì, grazie… >
< Figurati, lo sai che le vere Linde si sostengono sempre nel momento del bisogno! > esclamò e sorrisi.
< Giusto! Grazie mia Linda, ora vado a prepararmi per uscire… >
< Mi chiami domani per dirmi come è andata? >
< Davvero lo vuoi sapere? > domandai meravigliata.
< Non mi sembra vero dirlo, ma sì, lo voglio sapere davvero…però quando lo nominerai dovrai chiamarlo rospo, ok? > disse ridendo.
< No, non è ok ma ti racconterò tutto lo stesso. Grazie Nica, ti voglio bene! >
< Anche io tesoro. Divertiti questa sera! Un bacio e una botta in testa a lui! >
< Vero! > esclamai.
< Scusami, è che è più forte di me… >
< Come non detto…ciao! > la salutai e poi terminammo la chiamata.
Alle cinque arrivò Teo. Passammo un’ora a chiacchierare sul divano, poi alle sei lo pregai di venire a vedere il mio vestito. Andai in bagno a cambiarmi e poi lo raggiunsi.
< Caspita…sembri una principessa… >
< Davvero? Non è troppo esagerato? >
< No…sei perfetta… >
< Grazie…oddio sono agitatissima! Teo e se staserà sarà un disastro? Se IO sarò un disastro? Uscirà di nuovo con me? >
Mi mollò un ceffone amichevole.
< Ma sei scemo? >
< Scusa, ma stavi avendo un attacco d’asma… >
< Ma io non sono asmatica… >
< Vabbè dai hai capito quello che intendevo. Allora, prima di tutto smetti di fasciarti la testa prima di averla rotta. Questa serata sarà perfetta, andrà benissimo…sono stato chiaro? >
< Sì…ma non mi fido molto… >
< Piccola vieni qui… > disse aprendo le braccia invitandomi ad andare ad abbracciarlo. Rimanemmo abbracciati per qualche minuto, poi lui guardò la sveglia.
< Mancano quindici minuti alle sette…forse è meglio che tu finisca di prepararti… >
< Sì! Grazie Teo… > dissi baciandolo sulla guancia.
< Di niente piccola…vado di sotto ad aspettare Rob >
< Ok! Un’altra cosa…niente terzo grado d’accordo? >
< Stai scherzando? Quando mi ricapita un’occasione simile? È ovvio che lo farò! > mi disse sorridendo.
Scese di sotto ed io andai in bagno per finire di truccarmi e, nel preciso istante in cui terminai, Robert suonò alla porta di casa.
< Ciao Rob! Entra! > sentii dire da Teo.
< Grazie > lo sentii dire.
< Giulia è arrivato Rob! > urlò Teo.
< Scendo subito! > urlai di rimando mentre tentavo di mettere gli orecchini.
Non appena fui pronta mi diressi verso le scale, ma poi mi fermai e, sedendo sulla soglia di esse, rimasi ad ascoltare la conversazione dei ragazzi.
< Rob ti giuro! È stato l’appuntamento più brutto di tutta la mia vita! > disse Teo.
< Ma dai, pensa positivo! Poteva andarti peggio…non credi?v  >
< Sì questo è vero…comunque è assicurato che io non uscirò più con lei! > esclamò e poi aggiunge facendosi improvvisamente serio < dove la porti stasera? E andate dopo? A che ora la riporti a casa? >
< Pensavo di portarla a mangiare in un’osteria e poi alle scommesse di polli… > rispose il mio cavaliere.
Sghignazzai divertita.
< Robert… > sentii Teo chiamarlo.
< Ah sì! Alla fine volevo portarla a Golden Hill > aggiunse Robert ridendo.
< Non sei divertente >
< Io invece mi diverto! >
< Eccomi! > dissi decidendomi a scendere.
< Ciao… > mi disse Robert sorridendo e porgendomi uno stupendo mazzo di rose rosse.
< Sono bellissime! Grazie non dovevi! > risposi e mi avvicinai per baciargli la guancia, reprimendo l’impulso di baciarlo su quelle morbide ed invitanti labbra davanti a mio fratello.
< Hey voi due! Poche smancerie e uscite che farete tardi su! Buona serata > mi disse Teo abbracciandomi.
< Ciao papà! > gli dissi prendendolo in giro.
< Uffa volevo fare la parte del padre geloso della figlia che fa il terzo grado al ragazzo che la porta a cena fuori…ma non sono molto bravo… >
< No, è che lo conosci…ciao! >
< Ciao! > ci salutò entrambi.
< Ciao Teo > rispose Robert.
< Ah, Rob! Fai il bravo mi raccomando! > urlò Teo e Robert scoppiò a ridere.
< Sei bellissima… > mi disse mentre eravamo per strada.
< Grazie! Anche tu lo sei… > risposi sorridendogli: quella sera indossava un paio di jeans scuri, una camicia di lino bianca e una giacca in tinta con i pantaloni; sembrava un fotomodello.
< Grazie >
< Figurati > risposi e aggiunsi subito cambiando argomento < allora? Dove mi porti? >
< Pensavo di portarti ad un ristorante giapponese. Ti piace il giapponese? >
< Sì! A Ravenna ogni tanto andavo a mangiarlo… >
< Bene! >
< Rob? >
< Sì? >
< Posso farti una domanda? >
< Certo! Dimmi tutto! >
< Che cos’è Golden Hill? >
< Hai ascoltato la conversazione mia e di Teo vero? >
< Beh sì…allora? >
< È una collina dove vanno sempre le coppie… >
< Ah… > risposi imbarazzata.
< Tranquilla, non ho intenzione di portarti lì! >
< Bene… > sorrisi, per poi aggiungere < anche le scommesse dei polli erano una balla? >
< Sì >
< Uffa…prima illudi e poi deludi… > dissi fingendomi dispiaciuta.
Robert scoppiò a ridere.
< Sarà per un’altra volta! Te lo prometto! >
< Guarda che ci conto! >
< Hai la mia parola >
< Ok! > concordammo stringendoci la mano.
In quel momento arrivammo a destinazione: il ristorante Satsuma.
< Dunque è questo il ristorante Satsuma? > domandai vedendo l’insegna del ristorante in oro.
< Lo conosci? > chiese sorpreso e deluso.
< Kristen ed Emma volevano portarmi a mangiare qui, ma poi era saltato tutto. Posso dire che lo conosco solo per sentito dire… >
< Perfetto, sono contento! Allora miss? È pronta? > chiese scendendo dalla macchina, per poi venire al lato del passeggero, aprirmi lo sportello e offrirmi il braccio.
< Wow come siamo galanti stasera! >
< E non è ancora niente… >
< Che vuoi dire? >
< Niente, tranquilla… > rispose facendomi l’occhiolino.
Entrammo nel ristorante e un cameriere ci accolse calorosamente e ci portò al nostro tavolo. L’interno del locale era molto elegante e i colori predominanti erano il rosso-bordeaux, il bianco e l’oro.
Il tavolo era in un posto appartato e, non appena ci sedemmo, il cameriere ci portò i menù e si presentò.
< Buonasera! Io sono Xjin e per staserà sarò il vostro cameriere. Per qualunque cosa chiamatemi. Posso già ordinare da bere? >
< Per me una birra giapponese >
< E per me una coca piccola e una bottiglia d’acqua naturale per favore > risposi.
< Sì certo! Arrivo subito! > disse andandosene.
< Wow questo posto è magnifico! >
< Sì è vero! Vengo spesso qui con i miei nipoti, adorano questo posto >
< E il cameriere è sempre lo stesso? >
< No, non l’ho mai visto qui. Credo sia nuovo… >
In quel momento arrivò una donna sulla quarantina che si avvicinò al nostro tavolo.
< Robert! Che bello rivederti! Come stai? >
< Molto bene Asako, grazie! E tu? >
< Molto bene, grazie caro. I bambini? >
< Tutto bene anche loro, anche se ogni volta che li vedo diventano sempre più pestiferi. A proposito, mi hanno detto di salutarti >
< Che tesori! Ma chi è questa graziosissima fanciulla? >
< Salve sono Giulia > dissi stringendole la mano e sorridendole.
< Salve cara io sono Asako, la proprietaria del ristorante. Vi lascio mangiare, ma mi raccomando per qualunque cosa non esitate a chiamarmi, sono a vostra disposizione! >
< Grazie Asako! >
< La ringrazio >
< E…Robert, mi raccomando fai il bravo! > gli disse ridendo e allontanandosi dal nostro tavolo.
< Ma sei pericoloso? È la seconda persona a dirti di fare il bravo stasera… >
< Fidati, sei al sicuro con me! >
< Non se faccio bene, ma mi fido… >
< Oh grazie… > disse porgendomi un menù.
< Figurati! Senti sei tu l’esperto di questo posto…cosa fanno di buono qui? >
< Tutto direi, anche se io ti consiglierei il misto sushi e sashimi perché è buonissimo >
< Mmm…ok, vada per quello! Io ho sempre mangiato quello a Ravenna! >
< È migliore questo… >
< E tu come lo sai? >
< Perché lo dico io mi sembra ovvio! > disse sorridendo innocentemente.
< Mamma mia come siamo modesti! >
< Vero? Forse anche troppo… > disse ridendo e mi unii alla sua risata.
In quel momento arrivò Xjin a chiedere le nostre ordinazioni e portandoci anche da bere.
< Vorremmo due Misti del Satsuma e anche una porzione di Onigiri, grazie >
< Certamente, arrivo subito! > ci disse Xjin sorridendo.
< Cosa sono gli Onigiri? > chiesi una volta rimasti soli.
< Sono delle palle di riso condito in diverse maniere >

< Ah…e sono buone? >
< Buonissime! Ne ho preso uno in due è ok? >
< Sì, certo > dissi sorridendogli.
Restammo in silenzio per un paio di minuti, non sapendo cosa dire. Bevvi la mia coca cola e, una volta appoggiato il bicchiere sul tavolo, lui mi prese la mano. In un primo momento fui tentata di toglierla, imbarazzata dal fatto che tutti gli occhi erano puntati su noi due, ma poi lasciai perdere.
< Allora? Ti piace Londra? >
< Da morire! Questa è la terza volta che vengo qui. Ci sono stata una volta a diec’anni, una a quattordici e poi adesso >
< Gli altri anni per quanto ci sei stata? >
< A diec’anni per cinque giorni e a quattordici per dieci giorni >
< Ed ora un’estate intera? >
< Sì! Finalmente potrò vedere quello che non sono riuscita a vedere prima! L’ultima volta che sono venuta qui non sono potuta uscire molto per vedere la città, perché eravamo spesso all’orfanotrofio per le pratiche per adottare Teo e quel poco che ho visto me lo sono già dimenticata… >
< Vorrà dire che ti porterò in giro per Londra domani! >
< Ah sì? E dove andiamo? >
< Mmm…innanzitutto ti porto a vedere il cambio della guardia, poi il British Museum e se non facciamo troppo tardi anche il Buckingham Palace. Se però usciamo dal British Museum troppo tardi ti ci porto un altro giorno al Buckingham Palace, perché voglio portarti al cinema alla sera >
< A vedere cosa? >
< Ehm…non lo so decidiamo poi ok? >
< Ok…quindi domani passerò tutta la giornata con te? >
< Ti dispiace? >
< Non direi >
< Bene, perché saresti venuta comunque! >
< Ah…wow, che scelta che avevo! >
< Spiritosa! >
In quel momento arrivarono tutti i nostri piatti e Robert allontanò la sua mano dalla mia, con mio disappunto, quando Xjin ci servì le nostre pietanze. Lo ringraziammo e lui si allontanò.
Assaggiai l’Onigiri e me ne innamorai perdutamente: era buonissimo, così come il misto sushi e sashimi.
Asako si avvicinò al nostro tavolo pochi minuti dopo con uno sguardo un po’ mortificato.
< Ragazzi, scusatemi ma preferirei spostarvi in una saletta privata in modo che possiate stare più tranquilli…è un problema? >
< Ma non deve disturbarsi… > cercai di dire.
< Nessun disturbo cara! Prego se volete seguirmi… > disse sorridendo e ci fece strada verso una saletta ornata con tende bordeaux e piccoli ricami d’oro, con dei paesaggi giapponesi dipinti sul muro.
Xjin e altri camerieri arrivarono poco dopo e ci sistemarono i piatti in un piccolo tavolino. Una volta seduti notai che Robert mi guardava incessantemente.
< Che c’è? >
< Sembri sollevata…eri un po’ in soggezione prima vero? >
< Mi imbarazza avere tanti occhi puntati su di me…anche se erano più che altro puntati su di te…diciamo che guardavano te con sguardo adorante e me… >
< …come se volessero ucciderti? > domandò terminando la frase per me.
< Esatto! >
< Ma smettila! Semmai il contrario! >
< E perché? > domandai scettica.
< Perché guardati! Sei favolosa! Sono io ad essere invidiato, fidati… >
< Sì come no…infatti scommetto che sarebbero venuti a chiedere a me l’autografo e a fare le foto invece che a te… >
< Beh…ora non esageriamo…ma secondo me non sarebbe venuto nessuno… >
< Ah no? Non hai sentito quella ragazza bionda dire “Oddio c’è Robert Pattinson! Che faccio? Vado a chiedergli un autografo? Ma sì vado! Passami la macchina fotografica! Come mi stanno i capelli?“ per poi guardarmi con odio quando ci siamo allontanati… >
< Veramente no…ho imparato ad ignorare i commenti su di me da parte di quelli che mi stanno attorno >
< Capito…beh mi sembra normale… > dissi prendendo tra le bacchette il sushi con il salmone e mangiandone un pezzo.
< Allora? Tra questo e quello di Ravenna quale vince? >
< Questo! È troppo buono! >
< Asako ne sarà felice! > disse e poi improvvisamente scoppiò a ridere.
< Che c’è? > domandai.
< Hai un po’ di salsa di soia sul mento >
Feci per pulirmi, ma lui mi bloccò la mano per poi avvicinarsi e baciarmi il mento e salire con estrema lentezza fino alle mie labbra. Sentirlo così vicino mi fece venire le farfalle nello stomaco e arrossii e, quando dischiuse le labbra per poi toccare la mia lingua con la sua, mi sentii morire. Ci baciammo a lungo, poi si staccò dalle mie labbra e mi sorrise.
< Scusa, ma il mio stomaco brontola… >
Scoppiai a ridere.
< Tranquillo, non preoccuparti >
Ci misi un po’ più tempo del previsto a mangiare perché ero abbastanza impedita a mangiare con le bacchette, visto che era da molto che non le utilizzavo.
Terminato di mangiare restammo a chiacchierare, mentre Xjin venne a ripulire il tavolo e Asako ci raggiunse poco dopo portandoci due gelati fritti.
< Ragazzi offre la casa >
< Asako grazie! Ma non dovevi disturbarti così tanto! > disse Robert.
< Ma che disturbo! È stato un piacere! >
< Beh grazie veramente è stata troppo gentile > le dissi.
< Grazie cara > mi rispose sorridendomi.
< Asako vuoi unirti a noi per fare due chiacchiere? Dai riposati un minuto… > le disse Robert.
< No ragazzi, non voglio disturbare il vostro appuntamento… >
< Ma che disturbare! Forza si accomodi! >
Robert si alzò, prese una sedia da un tavolo vicino e fece accomodare Asako.
Oh mio dio! È troppo dolce questo ragazzo!” pensai rapita da quel gesto.
< Grazie Rob, sei veramente dolce > disse per poi rivolgersi a me < ti sei trovata un gentiluomo lo sai? >
< L’ho notato! > risposi sorridendole.
< Vi è piaciuta la cena? >
< Sì tantissimo! Giulia ha detto che il vostro misto sushi e sashimi è molto più buono di quello che mangia in Italia… >
< Mi fa piacere! Quindi non sei di qui? >
< No, in realtà abito a Ravenna in verità. Sono qui in vacanza >
< E fino a resti qui a Londra? >
< Fino agli inizi di settembre. Poi ho la scuola che ricomincia… >
< Quanti anni hai tesoro? >
< Sedici >
< Sedici? Sembri più grande lo sai? >
< Me lo dicono in molti infatti > risposi sorridendole.
Ricambiò e poi tirò fuori il suo cercapersone che stava suonando.
< Ragazzi scusatemi tanto ma ho un incontro con dei ragazzi dell’amministrazione. È stato un piacere rivederti Robert ed è stato un vero piacere conoscerti Giulia. Spero di rivedervi presto > ci disse baciandoci sulle guance.
< Ciao Asako grazie di tutto! >
< La ringrazio alla prossima! >
< Ciao ragazzi! >
Rimasti soli ordinammo un caffè e poi ci alzammo per pagare il conto e quando uscimmo dal ristorante mi prese per mano e facemmo una passeggiata, fermandoci pochi metri dopo in un parco illuminato. Si sedette su una panchina e mi fece sedere sulle sue gambe, dopodiché iniziò a baciarmi il collo, per poi salire e baciarmi le guance, la fronte, gli occhi, il naso ed infine le labbra.
Mentre ci stavamo baciando notò un mio brivido dovuto dal freddo e immediatamente si sfilò la sua giacca per farmela indossare. Restammo  lì seduti per diverso tempo, poi mi fece alzare, mi prese per mano e c’incamminammo verso la macchina.
< Sei sicuro di non volermi portare alle scommesse dei polli? >
< Ancora con queste scommesse? >
< Uffa! > dissi fingendomi offesa.
Lui per tutta risposta sorrise stringendomi la mano e baciandomi i capelli. Una volta in macchina gli restituì il giaccone, ma lui mi bloccò.
< No ferma tienila tu. Me la ridarai domani >
< Perché? >
< Perché non voglio che tu prenda freddo >
< Ma tanto stiamo tornando a casa! Poi scendo dalla macchina ed entro direttamente in casa… >
< Non ho mai detto che saremmo tornati a casa! >
< E dove mi porti? >
< Sorpresa… >
Mi bendò gli occhi ed accese il motore.
< C’era bisogno di bendarmi? >
< Sì! Ora zitta >
< Ok… >
Feci come mi aveva detto, ma dopo quaranta minuti non eravamo ancora arrivati a destinazione.
< Perché non posso parlare? >
< Perché non mi ricordo la strada… > mi disse imbarazzato.
< Puoi almeno accendere la radio? >
< Ma certo piccola! Quello che vuoi… >
Accese la radio e, sulle le note di Crazy For This Girl, che cantai assieme alla radio, ci dirigemmo a destinazione.
< Sei brava a cantare! Hai mai preso lezioni o è tutto merito tuo? >
< Ho preso lezioni lo stesso anno in cui prendevo lezioni per imparare a suonare il pianoforte… >
< Suoni il pianoforte? > domandò sorpreso.
< Sì, ma suono giusto qualcosina… >
< E cosa? >
< Claire De Lune, River Flows In You, Only Hope e Twilight Per ora sono solo quelle… >
< È  già tanto non credi? >
< Sì…magari potresti insegnarmi a suonare qualcosa tu… >
< Tipo? >
< Non lo so…quello che vuoi… >
< Ok ci sto! Eccoci, siamo arrivati >
< Posso togliermi la benda? >
< No, non ancora…aspetta… >
Lo sentii scendere dalla macchina, per poi venire ad aprirmi la portiera. Mi aiutò ad uscire e poi, dopo essersi messo dietro di me, mi tolse la benda.
Mi trovavo su una collina con la città di Londra ai piedi e, vedere tutte quelle luci dall’alto era fenomenale; uno scenario a dir poco stupendo.
< Oddio…è meraviglioso…Rob ma dove siamo? >
< A Golden Hill… > disse poi aggiunse notando la mia faccia terrorizzata < stai tranquilla sto scherzando! >
Tirai un sospiro di sollievo. Lo sentii ridere ed abbracciarmi. Ci sedemmo sul cofano della macchina intenti ad ammirare il paesaggio.
< Rob? >
< Sì? >
< Hai freddo? >
< No… >
< Ma sei gelido… >
< Tranquilla sto bene >
< Ripeto: sei gelido. Hai una coperta o un altro giaccone in macchina? >
< No >
Mi tolsi la sua giacca e gliela porsi.
< Forza mettitela >
< Non la voglio, tienila tu >
< Rob avanti non fare il bambino! >
< Ma voglio fare il galante! >
< E infatti sei riuscito nel tuo intento! È solo che non voglio che tu ti ammali. Io sto bene tranquillo! Sono stata al caldo fino adesso…quindi smettila di guardarmi poco convinto e indossala! > gli dissi risoluta e stranamente mi diede retta.
< Contenta? >
< Sì molto! >
Mi accovacciai su di lui e mi strinse cercando di tenermi al caldo.
< Quando hai freddo me lo dici che andiamo ok? >
< Certo > girai il mio viso verso il suo per poi sorridergli.
Lui sorrise e poi si avvicinò nuovamente per baciarmi, regalandomi un altro bacio mozzafiato. Quando ci staccammo tornammo ad abbracciarci e poi, poco dopo, mi alzai, ma lui mi prese una mano fermandomi.
< Dove vai? >
< Torno subito… >
Entrai in macchina in cerca della borsa e, una volta trovato l’iPod, tornai tra le braccia del mio cavaliere.
< Ti va di sentire un po’ di musica? >
< Ma certo! Passa una cuffia piccola! >
Ascoltammo dal mio iPod un po’ di tutto per circa quaranta minuti mentre parlavamo tranquillamente, poi mi si voltò verso di me.
< Giulia? > mi chiamò.
< Sì? >
< Sono le undici e mezza. È meglio tornare a casa, altrimenti Teo mi fucila >
Risi.
< Ok > risposi alzandomi ed offrendogli la mano per scendere.
L’accettò ridendo e una volta sceso mi avvicinò per baciarmi ancora, ma mi scostai ridendo.
< Ancora mi baci? Ma non sei stanco? >
< No, sei troppo bella per non essere baciata… >
< Speri di riuscire a convincermi a baciarti dicendomi tante cose carine? >
< Sì…funziona? >
< Sì…continua… >
< Allora… > disse mentre mi si avvicinava ancora di più < questa sera non sei solo bella, sei favolosa >
< Continua… > dissi maliziosamente incitandolo a continuare mentre mi si era avvicinato colmando la distanza tra noi due.
< Beh che dire…sarei solo ripetitivo…sei sexy, come lo eri alla festa e come lo eri tutte le volte che ti ho vista. Mi piace la tua sicurezza, il fatto che tu riesca a portare tranquillamente tutto quello che indossi, pigiama in primis >
Arrossii di botto.
< Il pigiama? >
< Sì! Eri stupenda quella sera… >
< Stupenda, addirittura… > dissi roteando gli occhi per evitare di fargli notare che ero imbarazzatissima.
< Uffa sto cercando di farti dei complimenti! Posso finire? >
Risi.
< Certo finisci… > dissi mettendogli le mani intorno al collo ed accarezzandogli i capelli.
< Beh…bla bla bla bla bla…argomenti esaurienti? >
< Oh sì! Più che esaurienti… > gli dissi ridendo per poi avvicinarmi alla sua bocca e baciarlo.
Una volta staccati ci dirigemmo verso casa e arrivammo più o meno a mezzanotte e dieci, trovando le luci ancora accese.
Oh, Teo è ancora sveglio! Bene bene bene non vedo l’ora di raccontargli della serata!” pensai sorridendo.
Scendemmo dalla macchina e Robert mi accompagnò sotto la soglia di casa. Poco prima di entrare prese il mio volto tra le sue mani e vi posò delicatamente le sue labbra.
< Domani mattina passo a prenderti alle nove ok? Mi raccomando non fare colazione >
< Ok. Notte Rob…grazie per la splendida serata… >
< Grazie a te > disse facendomi l’occhiolino < a domani >
Quando entrai in casa non feci in tempo a chiudere la porta che Teo m’assalì obbligandomi a raccontargli tutto.
< È stata una serata favolosa e Golden Hill poi era bellissima! >
< COSA? >
< Scherzo, tranquillo… >
< Meglio…stavo già progettando di ucciderlo >
< Non osare! > esclamai fingendomi minacciosa.
< Allora? La serata? >
Gli raccontai tutto dettagliatamente e lui mi guardava con una faccia sbigottita.
< Cavolo! Ma sei sicura di star parlando dello stesso Rob? Io intendo il mio amico Rob… >
< Sì Teo! È lo stesso che intendi tu! Il tuo amico Robert Thomas Pattinson… >
< Conosci anche il suo secondo nome? > domandò facendo una faccia maliziosa.
< Ma la smetti di prendermi in giro? Comunque sì, conosco anche il suo secondo nome. Ed ora se vuoi scusarmi vado a letto perché domani mattina Robert ed io usciamo… >
< Dove andate? >
< In giro per Londra, poi alla sera al cinema >
< Divertitevi allora! Notte piccola! > disse baciandomi la guancia.
< Notte Teo! E grazie… >
< Di cosa? >
< Di avermelo presentato ovviamente! Ti adoro lo sai? >
< Sei una ruffiana lo sai? >
< La tua preferita? >
< Ovviamente! >
< E allora è ok! Notte! > gli dissi ridendo.
Una volta tirato fuori il cellulare dalla borsa, lessi un messaggio che mi era arrivato.

Giulia ti prego scusami tanto…mia sorella Lizzy e suo marito mi hanno appena chiamato dicendomi che stanno male e allora mi hanno chiesto se posso passare a prendere i loro figli ora per evitare che si ammalino pure loro. I miei genitori non ci sono e quindi non saprebbero a chi lasciarli. Mi dispiace davvero darti buca. Possiamo rimandare ad un’altra sera? Rob

Risposi velocemente.

Hey ciao! Non preoccuparti, la famiglia viene prima di tutto…usciremo quando tua sorella e suo marito staranno meglio e i bambini saranno tornati a casa. Non preoccuparti. Sogni d’oro

Poco dopo ricevetti un ultimo messaggio.

Grazie, sei un angelo…sogni d’oro anche a te

Spensi il telefono, mi misi in pigiama e, una volta stesa nel letto, mi addormentai subito.

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questa è la canotta che ho utilizzato per creare il vestito di Giulia. Vi piace?

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Capitolo 14
*** LA PREMIERE ***


Hola a todos! Vi sono mancata vero? xD Avete passato un buon fine settimana?
Bene bene, come al solito voglio ringraziare le 57 ragazze che hanno messo la storia nei preferiti, chi ha letto e chi ha commentato! :D

Oasis: ciao cara! Grazie 1000 ^^ eheheheh tranquilla, ce ne saranno tante altre di uscite per Giulia e Robert! :D spero ti piaccia il capitolo. Un bacio
CriPattinson: mo ciao!! Oddio stupenda? *-* così arrossisco! :D grazie 1000, che carina!! *peccato x la seconda uscita rimandata, ma non importa, si rifaranno...* esattamente! Usciranno “presto” di nuovo…un bacio ^^
Lion E Lamb: *Ciao tesoro!!!ma io ti adoro!!!è stato un cap bellissimo e lunghissimo!!!me felice* me troppo felice di leggere questo!! Grazie, sono commossa! ^^ un bacio tesorooo spero ti piaccia anche questo nuovo capitolo :)
milly92: *per un certo verso vorrei ammazzarti… Insomma, è S. Valentino, io sono single e tu pubblichi questo capitolo dolcissimo?! Mi sento davvero depressa…* cosa credi, guarda che ero nella tua stessa situazione anche io xD *questo capitolo ovviamente è nella classifica dei miei preferiti!* davvero?? *-* dopo quello che è successo oggi, non puoi farmi che felice dicendomi questo! *-* grazie tesorooo!! Comunque per Veronica…beh, diciamo che c’è più Robert per noi! xD * te lo meriti Teo, eh si, così impari a scommettere, muahahah! (per la cronaca non ho ancora dimenticato U_U)* muhahahahahahaha povero Teo xD cosa può dare per farsi perdonare da te? *P.S. I capitoli li PRETENDO così lunghi, intesi? xD* sì capo, ho inteso! =D
kiarab: ciao tesoroo! Beh, se Robert fosse nutella, ci sarei sempre attaccata xD *va bèèè ma cavolo sono tutti fissati con 'sto cinese!!! che noia!! a me non piace* guarda che è giapponese, non cinese U.U xD *perchè non in uno italiano???* tranquilla, ci finiranno in un ristorante italiano :) *ma veramente ci vanno le coppiette in quel posto a Golden Hill??* sai, veramente me lo sono inventata il posto…mi ero documentata per vedere di trovare qualcosa, solo che non ho trovato niente e quindi mi sono inventata tutto di sana pianta! :D *ma secondo me l' uscita non è del tutto annullata... ho un mezzo sospetto...* eheheheh vedremo! =D *magari te ne parlo su msn!!* guarda che ci conto! Sono curiosa di sapere a cosa stavi pensando :D ciao tesoroooo kisssssss P.S hai altre domande? Mi diverto troppo a rispondere! =D
fedev82: tesoroo! Oh, bene bene bene sono contenta che tu stia bene! :) ci sono passata con la febbre a 38.5 e so bene che non è una passeggiata xD *F-A-N-T-A-S-T-I-C-A!! M-E-R-A-V-I-G-L-I-O-S-A!!* così mi sciolgo *-* grazie, sei troppo carinaaa :D *Ash+bagnino=cosa orrenda Ash+Jack=Stupendi come la fanfic.....* allora, prima di tutto: *-* (per il STUPENDI COME LA FIC), poi: Ash+bagnino=non accadrà assolutamente niente, tranquilla ^^ Ash+Jack=accadrà qualcosa, stai ancora tranquilla ^^ un bacio e spero che tu stia urlando di gioia con sta recensione ^^
alice brendon cullen: teshooo! Che carina, grazie!! ^^ eheheheh la scenata di Teo l’adoro! E per Veronica…beh, alla fine però appoggia Giulia, no? Eh, lo so che lui è un dannato strafigo, ma lei ha il prosciutto negli occhi U.U xD spero ti piaccia anche questo capitolo un bacioooooooooo
KikiCullen: ciao tesoro!! *Oddio questo chappy è il mio preferito, assieme a quello del bacio!* davvero? Li adoro anche io! L’11, il 12 e il 13 sono i miei preferiti =D *La scena della giacca mi ha ricordato quella di Twilight e quindi mi piace da morire!* O.O qual è la scena in Twilight? Me ne ero scordata…io i ero basata su un telefilm per quella scena xD com’è indiano? Non ci sono mai stata a mangiare…merita? Il messicano è buono, a me piace molto! *Per la tua figuraccia a Parigi mi dispiace, ma poi almeno il numero di telefono o cose del genere te le ha date?* no, alla fine no perché lui era dall’altra parte dell’Italia :( anche se io l’avrei preso volentieri il suo numero xD *Solo che la fotina della canotta questo pc di niente( non è mio) non me la fa vedere* O.O come no? Strano, da me si vede…uff…ok, facciamo che te la mando quando ci becchiamo su msn, ok? *Suoni il pianoforte anche tu?* purtroppo no, ma mi piacerebbe molto perché adoro il pianoforte…dovrei iniziare il prossimo anno le lezioni :D Spero ti piaccia il capitolo e grazie 1000! un bacioooooooooo
debblovers: tesoroo!! Mo ciaoooo *scusami se ieri sera non ho letto il capitolo* mavvà, tranquilla! Organizzi le feste, woow! Quanti anni ha fatto tua sorella? *ma però mi vuoi male.. non ti rendi conto di ciò che fai al povero cuoricino di quelle ragazze che come me sono da sole durante questa orrenda festa???* sono da sola anche io, cosa credi? xD ma poi nooo! Io non ti voglio male, ti voglio tanto bene!! *-* *ma mia hai delusa parecchio.. dov'è andata a finire la rissa dei polli??* stavo per mettermi a piangere quando ho letto che ti avevo delusa…ma se ti può consolare ti dico che anche io volevo la rissa xD *non riesco a vedere la foto della maglia... uff non è giusto* Nooooooooo!! :’( me triste… *posta presto perchè questa storia mi piace ogni giorno di più* *-* chettenera la ragazza! Grazie tesoro, un bacio ti voglio beneee! P.S. mi manderesti una mail con il tuo indirizzo di msn? (così poi ti mando anche la foto della maglia xD due piccioni con una fava =D)
Alice102: hey, ciao! *quello che mi ha regalato questa fanfiction ovvero emozioni e risate* oddio, davvero ti ha regalato emozioni e risate questa storia? *continua che ora che sono finiti i capitoli mi sento già male..* noo! Non sentirti male xD guarda, posto ogni lunedì e ogni sabato, quindi stai tranquilla! =D grazie 1000 per i complimenti, veramente…un bacioooooo
LaPiccolaPrincess: rospetto!! Mo ciaoooooooooo uff, scusami sono in debito di 2 giorni di chiacchiera con te su msn :( perdonamiiiiiii (e devo ancora leggere quello che hai scritto sul forum…rimedierò, te lo prometto!) *Giullsina che vuoi intendere di quanto sia rospo?XD Mica che sono brutta?* ecco, lo sapevo che avresti frainteso xD comunque no, non volevo dire che tu fossi brutta, assolutamente :D *Certo...Che ci guadagno???? Se ci guadagno la metà dei soldi del pattinson ok* ahahahah, come sei materiale xD …mi addormento sul piatto? Mavalà! Tu non sai che orari facevo questa estate, ci sono abituata ad addormentarmi a quell’ora xD *Naa io credo che prima la spoglierà con gli occhi...poi con la bocca(non chiedere XD) e poi passerà ai fatti XDXDXD E poi dirà: Carino il vestito...quando ormai dopo averti vista così....Il vestito ha fatto 'na brutta fine XD* rospetto, ma cosa vai a dire?? xD *miii e quanti soldi ti sei giocata??* ora si spiega il perché sono sempre senza soldi xD *Una ragazza non schiava di robert pattinson XD La adoroooo XD* ahahahaha, sei l’unica, lo sai? xD *No non è scemo si fa così in quei casi XD* e certo, tu lo difendi sempre Teo :( *tagliatella-pantera mode:On!!!!!* non era TAGLIATELLA PERVERT STYLE ON? xD Xjin è un nome giapponese, mi sono documentata U.U *questa è istigazione alla violenza nei confronti di robert XD* nei confronti di Robert? Da parte di Robert vorrai dire!! xD *Già non si vede un tubo della canotta* :( vedrò di rimediare…però avrò bisogno del tuo aiuto!! :) un bacio rospetto, ti voglio beneee

Buona lettura! Baci la vostra Giulls
P.S. allora, già in diverse mi avete detto che non si vede la foto…ora tenterò di rimediare, ma intanto per chiunque fosse interessato, la metto su un sito e vi passo il link! Ditemi poi che ne pensate :D
http://it.netlog.com/XxX_Giulls_XxX/photo/photoid=64873426&surr=0#photos

14. LA PREMIERE

Passarono tre giorni dall’uscita con Robert, giorni nei quali lui sparì dalla circolazione senza dire niente. Nessuno, nemmeno i suoi amici, erano più usciti con lui ed io ero tristissima di ciò, perché avevo capito che la causa di tutto questo ero esclusivamente io, specialmente perché non rispondeva né agli squilli che gli facevo e né ai messaggi che gli mandavo. Per quei giorni evitai anche io di uscire. Teo tentava inutilmente di tirarmi su di morale, così come facevano Kristen, Nikki ed Ashley e, nonostante non riuscissero a cambiare il mio stato d’animo, fui grata a loro per quello che stavano facendo.
Sabato mattina, però, arrivò la svolta: quando mi svegliai alla mattina trovai su una sedia in camera mia Jared.
< Jared ma cosa ci fai qui? Non dovresti essere in America? >
< No, sono tornato ieri sera…poi Teo mi ha chiamato dicendomi quello che ti era successo e sono venuto immediatamente qui non appena mi sono svegliato. Giulia ma perché ti sei ridotta così? >
< Non lo so… > risposi con le lacrime agli occhi, lacrime che non tardarono tanto a scendere e a rigarmi il viso.
Jared venne immediatamente ad abbracciarmi.
< Su bimba, non fare così! Rilassati… > disse accarezzandomi dolcemente la schiena.
< Ero convinta si fosse divertito con me mercoledì sera…io…io perlomeno mi ero divertita. È stato dolcissimo, un vero angelo…dovevamo uscire giovedì lo sai? Aveva detto che mi avrebbe portato in giro per Londra…poi mi ha dato buca perché sua sorella stava male e aveva bisogno che lui le tenesse i bambini e da lì non si è più fatto vivo…perché? È solo questo che mi chiedo…se non voleva più uscire con me bastava che me lo dicesse tranquillamente…non ne avrei fatto una tragedia… > risposi singhiozzando.
Restò ad abbracciarmi per diversi minuti, poi bussarono alla porta e Jared, vedendo che restavo zitta, disse al visitatore di entrare. Strabuzzai gli occhi quando trovai sulla soglia della mia camera Robert che mi guardava silenziosamente.
Ricambiavo il suo sguardo con uno sguardo misto d’odio e tristezza, con gli occhi arrossati, gonfi e pieni di lacrime.
< Jared puoi lasciarci soli per favore? > chiese Robert senza distogliere lo sguardo da me.
Jared mi guardò e, quando gli feci di sì con la testa, mi baciò la fronte, mi sussurrò che sarebbe restato di sotto con Teo e che se avessi avuto bisogno avrei dovuto chiamarlo e ci lasciò soli.
< Ciao… >
Non risposi; mi limitai semplicemente ad osservarlo con lo stesso sguardo di prima.
< Giulia io… >
Lo interruppi.
< Perché? Perché diavolo non ti sei fatto vivo in questi giorni? Non hai risposto né ad un messaggio, né ad una chiamata…a niente…sono rimasta per tre giorni a deprimermi come una cretina perché tu eri sparito…non volevi più vedermi? Beh, bastava semplicemente dirmelo in faccia, non sparire in quel modo come hai fatto, non credi? Quindi? Sei venuto a dirmi che è meglio non vederci più? Tranquillo ti risparmio la fatica di dirlo perché non ho intenzione di uscire ancora con te… > dissi cercando di non piangere ulteriormente e stranamente ci riuscii.
< Mi dispiace… >
< Ti dispiace? Per cosa? Per esserti comportato da stronzo oppure per essere uscito con me? > lo interruppi ancora.
< Mi lasci finire di parlare per favore? > domandò arrabbiato.
< Ma certo scusami…continua pure > risposi sarcastica.
< Mi dispiace per essere sparito così. Non ho scusanti per quello che ho fatto; so benissimo di essere stato un cretino, è solo che ero spaventato. L’altra sera sono stato davvero bene con te, come non mi era mai capitato…ed ho avuto paura. Paura di potermi affezionare troppo a te. Per questo ho deciso di non farmi sentire in questi giorni, per il semplice motivo che già un’ora dopo la fine del nostro appuntamento avevo voglia di stare con te. Giovedì mattina, quando sono uscito a fare colazione con i miei nipoti, avevo una voglia matta di venire qui per vederti. Stavo rimpiangendo di aver annullato la nostra uscita. Allora mi sono preoccupato ed ho deciso di evitarti, dal momento che nessun’altra mi ha mai fatto sentire come hai fatto tu. È stata dura, ma ce la stavo facendo. Poi ieri sera girando su You Tube ho visto un video che hai fatto con delle tue amiche. Ti stavi divertendo un mondo ed eri bellissima mentre facevi le tue facce buffe. Ho capito solo in quel momento che stavo facendo una cazzata colossale. Mi dispiace te lo posso giurare. Puoi perdonarmi? Ti prego… > mi disse con uno sguardo addolorato.
Ero senza parole, non sapevo cosa rispondere.
< Io non lo so… > gli dissi incapace di guardarlo.
Chinai la testa in modo che lui non potesse vedere le mie lacrime. La cosa fu inutile, perché capì immediatamente tutto. E infatti mi si sedette accanto, mise le mani sotto il mio mento e lo tirò su in modo che potessimo guardarci in faccia: mi mancava, mi mancava da matti.
Le lacrime non volevano smettere di scendere ed io iniziai a singhiozzare ancora una volta. Mi abbracciò e mi fece poggiare la testa nel suo petto. Iniziò a cullarmi e rimanemmo abbracciati per mezz’ora. Alla fine fui io a staccarmi. Lo guardai negli occhi, gli accarezzai il volto e feci un respiro profondo.
< Voglio darti una seconda occasione, perché mi sei mancato. Ma hai perso la mia fiducia e ti dovrai impegnare moltissimo per riconquistarla. Se davvero ci tieni a me sono certa che ce la farai. Ma per ora dovrai lavorare parecchio. Te la senti veramente? >
< Sì >
< Lo sai che se solo provi a sparire un’altra volta senza dire niente io ti uccido vero? >
< Sarebbe il minimo… >
< Ok… >
< Grazie >
< Di niente… >
Avvicinò la sua bocca alla mia e mi baciò dolcemente.
< Scusami…davvero… >
< Ti perdono… >
< Riconquisterò la tua fiducia, anche se ci volessero secoli. Te lo giuro >
< Me lo auguro >
< Esci con me stasera? >
< Per andare dove? >
< Ad una premiere >
< Una premiere? >
< Sì…dai ti prego… >
< Ma di che film scusa? >
< Il Cavaliere Oscuro >
< Ah…il nuovo film di Batman? >
< Esatto…ti va di venirci con me? >
< Ehm…sì certo! Non sono mai stata ad una premiere, quindi premetto di non sapere cosa poter indossare o come poter comportarmi… >
< Non preoccuparti, cela farai! Devi solo camminare a fianco a me per una passerella, poi arrivare alla sala, sederti e goderti il film >
< Ok, sembra facile. Ci saranno paparazzi immagino… >
< Sì… >
< Posso mettermi un sacco nero in testa? >
< Direi di no! Non si può nascondere questo dolce faccino… > disse pizzicandomi una guancia.
< Ah…vabbè io c’ho provato…scatteranno delle foto anche a me? >
< Direi di sì >
< Ah…un sacco colorato da mettere in testa invece? > domandai sperando in una risposta affermativa, ma lui la ignorò completamente.
< Passo a prenderti alle sette allora? >
< Va bene. Mangiamo fuori o mangio a casa? >
< Ah guarda dopo ci sarà una festa in onore del film e ci saranno degli stuzzichini. Sapendo già che cenerò con quella roba là non mangio. Poi tu fai come vuoi >
< Perfetto, cenerò anche io con gli stuzzichini! >
< Ora ho una sorpresa per te >
< Che tipo di sorpresa? >
< Un abito che mi mandano Kristen, Nikki ed Ashley. Credo sia per stasera… >
< Eh? >
< Beh ieri sera poco prima di andare a letto mi sono trovato davanti la porta di casa tre ragazze infuriate e pronte a farmi un occhio nero. Alla fine ho spiegato loro tutta la situazione, aggiungendo che volevo portarti alla premiere e questa mattina poco prima di uscire mi sono trovato davanti alla porta di casa quel pacchetto… > mi disse indicando una scatola bianca e sottile con un fiocco color oro che prima non avevo notato. Me lo allungò e, prima di aprirlo, lessi il biglietto.

È uno stupido, ma ci tiene tanto a te. Perdonalo. Ci sentiamo dopo baci Ash Kris e Nikki

Sorrisi e passai il biglietto anche a lui, che lesse subito e scoppiò a ridere e, mentre stavo aprendo il regalo, mi baciò dolcemente una tempia, ridendo ancora per il biglietto.
Dentro la scatola trovai un abito color rosso amaranto, tutto tagli e ricci, stile spiegazzato, scollato e senza spalline, con la chiusura a cerniera nel lato destro. Una fascia nera stretta in vita era abbinata al sottogonna nero e, sotto il vestito, trovai una borsetta nera con delle scritte argentate e un paio di sandali neri con un fiocco a lato anch’esso nero con il tacco di otto centimetri.
< Devo davvero mettermi quelle scarpe? Ma stiamo scherzando? Cascherò per terra davanti a tutti! Non sono abituata a portarle! >
< Vorrà dire che dovrai fare pratica oggi pomeriggio…oppure più semplicemente cambi scarpe… >
< Ma mi piacciono > piagnucolai.
< Beh allora l’unica credo sia imparare a camminare su quei trampoli non credi? >
< Sì…certo che il vestito è veramente bello…e pure la borsa…non dovevano disturbarsi così tanto…sono state troppo gentili… >
>< Stasera farai un figurone… >
< L’importante è che la faccia tu bella figura con i paparazzi…io conto poco… >
< Ma smettila! Non è assolutamente vero! >
Gli sorrisi e lui mi baciò la guancia. Pochi minuti dopo Teo bussò alla porta, temendo che avessi ucciso Robert e invece quando aprì mi vide stretta al suo petto a ridere e scherzare.
< Scusate, non volevo interrompere… >
< No tranquillo, stavo giusto per andarmene… >
< Non ti fermi a pranzo? È praticamente mezzogiorno e mezza… >
< No grazie. I miei genitori tra poco arrivano in aeroporto e vado a prenderli >
< Ah ok… > dissi dispiaciuta.
Mi accarezzò una guancia e poi mi baciò.
< Tranquilla piccola poi torno… >
Piccola? Mi ha chiamato piccola? Ora Teo lo ammazza, solo lui mi chiama così! Certo però che piccola esce meglio dalla bocca di Robert che da quella di mio fratello” pensai divertita.
< Ci vediamo stasera > gli dissi sorridendo.
< Certo! >
Dopo aver salutato anche Teo, Robert se ne andò.
Una volta rimasti soli io e mio fratello ci guardammo per diversi minuti. Era dispiaciuto per come stessi, si vedeva benissimo.
< Hey la smetti di fare quella faccia da cane bastonato? Ci siamo chiariti, l’ho perdonato e stasera esco di nuovo con lui. Sono felice, davvero >
< Sono contento > disse sorridendo < mi si è spezzato il cuore a vederti così in questi giorni…piccola sei sicura di stare bene? > aggiunse preoccupato.
< Sì, sto benissimo > sorrisi e lui sembrò convincersi, perché si rilassò, poi venne ad abbracciarmi.
In quel momento Jared entrò nella stanza.
< Hey bimba è tutto ok? >
< Sì Jared grazie…adesso sto bene > dissi sorridendogli.
< Menomale…stavo pensando se uccidere Robert o meno… >
Risi.
< Jared ti fermi a pranzo da noi? > chiese Teo.
< Beh…se non disturbo accetterei… >
< Ma quale disturbo! Forza adesso mi alzo dal letto, mi do una sistemata e poi scendo a cucinare! >
< Ma il frigo è praticamente vuoto… >
< Vorrà dire che tu e Jared andrete a fare la spesa… >
< Ok…cosa prendiamo? >
< Quello che volete…anzi…prendete delle crocchette di pollo e ai funghi per Jared? E le patate…cucino crocchette con le patate fritte e con i peperoni. Può andare? >
< Sì benissimo! > mi risposero.
< Perfetto! A dopo allora! >
Appena furono usciti uscii dal letto, indossai una canotta a righe colorate e un paio di jeans a pinocchietto, sistemai il vestito e le scarpe e chiamai le mie tre benefattrici per ringraziarle e loro mi dissero che sarebbero venute anche loro alla premiere e che ci saremmo incontrate tutte là.
Fatto ciò scesi in cucina e iniziai a tagliare i peperoni. Mentre stavo apparecchiando il campanello di casa suonò; andai ad aprire e davanti mi trovai Robert.
< Ciao > gli dissi sorpresa.
< Ciao…è ancora valido l’invito per pranzo? >
< Certamente! Ma non dovevi andare a prendere i tuoi genitori? >
< Stavo andando a prenderli quando ho ricevuto il loro messaggio che diceva di non andare in aeroporto perché erano arrivati questa notte alle tre a Londra perché avevano trovato un volo libero e sono tornati a casa in taxi. Solo che il messaggio me l’hanno mandato questa mattina alle otto, ed io l’ho ricevuto solo ora… >
< Beh ti è andata bene a riceverlo! Forza accomodati! >
< Grazie >
Ci dirigemmo verso la cucina e chiamai Jared, dal momento che Teo aveva lasciato il cellulare a casa, per chiedergli se prendeva un’altra confezione di crocchette di pollo anche per Robert.
< Rob arrivo subito. Intanto mi giri i peperoni? >
< Certo! Aggiungo anche dell’acqua? >
< Sì magari! Grazie! >
Tornai poco dopo e ripresi il comando dei fornelli.
< Io che devo fare? >
< Assolutamente niente! Sei l’ospite >
< Ma voglio aiutare >
< Beh se proprio vuoi dare una mano, puoi aiutarmi ad apparecchiare… >
< Certo miss! >
Una volta finito mi si avvicinò e mi baciò con passione e, quando ci staccammo, iniziò a baciarmi il collo provocandomi brividi di piacere. Lui se ne accorse perché lo sentii sorridere e baciarmi il collo più intensamente. Era una tortura paradisiaca per me. Mi tenevo aggrappata al suo collo e le mie mani gli accarezzavano i capelli, intimandolo a non fermarsi.
Con mio disappunto si staccò da me dopo qualche minuto.
< Fidati è meglio così…non so se mi sarei potuto fermare dopo… > disse a fior di labbra dopo aver notato il mio sguardo contrariato.
Capendo a cosa alludeva, arrossii e lui, vedendomi imbarazzata, mi sorrids e si allontanò per andare a girare nuovamente i peperoni.
< C’è anche Jared a pranzo? >
< Sì >
< Ah… >
< Perché “ah…“? > domandai divertita voltandomi verso di lui.
< Nono niente… > rispose senza guardarmi.
< Sei geloso di Jared per caso? >
< No… >
< No? > risi.
< … >
Restai a guardarlo alzando un sopracciglio divertita.
< Forse un pochino… >
Continuavo a fissarlo divertita.
< Oh va bene lo ammetto sono geloso! Contenta adesso? >
< E perché saresti geloso? Te l’ho già detto, io e Jared siamo solo amici. Oltretutto abbiamo praticamente vent’anni di differenza: potrebbe essere mio padre. E poi… >
< Poi? > domandò intimandomi a continuare.
< E poi io voglio te, non lui > gli dissi rossa in viso e poi continuai < quindi non hai motivo di essere geloso. Chiaro? >
< Cristallino! > disse avvicinandosi a me e baciandomi ancora, ma ad un certo punto si bloccò < piccola? > mi chiamò.
< Sì? >
< Davvero è me che vuoi? > domandò innocentemente.
Lo fulminai con lo sguardo, perché sapevo che mi stava prendendo in giro, ma poi scoppiai a ridere.
< Secondo te genio? Non è con te che esco stasera e che sto abbracciando in questo momento? >
< Beh sì… >
< Allora la risposta già la sapevi… >
In quel momento Teo e Jared tornano a casa e noi due ci staccammo. Io tornai a mescolare i peperoni mentre Robert si sedette a tavola.
< Ciao! >
< Ciao ragazzi! >
< Ciao Rob, ciao Giu! > ci dissero in coro Teo e Jared.
< Mi passate le crocchette che le cucino? >
< Eccole bimba! >
< Grazie papi! >
< Non chiamarmi…vabbè anche se te lo dicessi non cambierebbe niente… >
< Miracolo! Finalmente l’hai capito! > esclamai ridendo.
Pochi minuti dopo ci sedemmo per mangiare: mi sedetti tra Robert e Teo, mentre Jared si sedette di fronte a me. Parlammo tranquillamente finché non squillò il mio cellulare: era mia madre che mi rimproverò per non essermi fatta viva in quei giorni. Discutemmo per dieci minuti, poi chiamai mio babbo, sempre scusandomi di non essermi fatta viva e raccontando una balla ed infine tornai a sedere.
< Hey bimba è tutto ok? Si sentivano le tue urla… > chiese Jared preoccupato.
< Sì è tutto ok…era solo mia mamma che si è arrabbiata perché non mi sono fatta viva in questi giorni… > risposi sbuffando.
Guardai Robert e notai un velo di tristezza nei suoi occhi e mi sentii tremendamente in colpa per quello che avevo appena detto, così mi sporsi e lo baciai dolcemente. Sembrò gradire la cosa, perché stava per approfondire il bacio quando lo precedetti allontanandomi da lui.
< Teo se fossi in te rinchiuderei Giulia in camera perché mi sa che tra poco gli ormoni scoppiano… > disse Jared ridendo.
Teo sbiancò, io quasi mi soffocai con la crocchetta che stavo masticando e Robert sputò l’acqua che stava bevendo facendo la doccia a Jared, il quale se prima stava ridendo, adesso era leggermente disgustato.
< La giustizia divina… > mi limitai a dire ancora tossendo.
< Ragazzi…dolce? > propose Teo una volta ripresosi.
< Cosa avete preso? >
< Beh…veramente speravo di uscire a prendere un gelato… >
< Io ci sto! >
< Sì anche io >
< Mi associo! >
Sparecchiammo la tavola, mi lavai i denti e poi uscimmo a piedi per prendere il gelato, anche se ogni venti metri Robert e Jared venivano fermati da fan urlanti che chiedevano autografi, facevano foto e li baciavano sulle guance. Ero infastidita e neanche poco, ma riuscii a mascherare bene il tutto perché non se ne accorse nessuno, fatta eccezione per Teo.
< Se resterai con Rob dovrai abituartici. Queste cose sono all’ordine del giorno per lui… >
< Sì, lo so! Devo solo farci l’abitudine > risposi voltandomi verso mio fratello e accennando un sorriso.
Dopo aver accontentato tutte le fan finalmente riuscimmo a camminare tranquillamente verso la gelateria. Ero un po’ preoccupata di vedere Phil ma, per mia fortuna, ci servì un’altra commessa che faceva gli occhi dolci a Robert, anche se lui non se la filava nemmeno. Ci sedemmo a mangiare il nostro gelato in una zona appartata, lontana da occhi indiscreti e lì potemmo parlare tranquillamente, fino a quando non sentii il mio cellulare squillare ancora. Risposi e scoprii con gioia che era Ilaria ad avermi chiamato. Le raccontai di quello che era successo dopo averla aggiornata sul mio appuntamento con Robert e, nonostante avesse una voglia matta di ucciderlo, riuscii a calmarla, anche se mi disse che momentaneamente le stava antipatico per quello che mi aveva fatto. Risi divertita e ci salutammo con la promessa che ci saremmo sentite anche il giorno dopo. Dopo aver riagganciato mandai un messaggio a Veronica, dicendole che ben presto avrebbe avuto un’alleata e aggiungendo che il giorno dopo l’avrei chiamata per spiegarle meglio. Tornai dai miei tre ragazzi e mi sedetti sulle gambe di Robert, che intanto dopo aver finito il suo gelato, stava fumando. Lo guardai contrariata ed inarcai le sopracciglia.
< Cosa c’è? > mi chiese.
< Fumi? > domandai nonostante sapessi già la risposta.
< Sì >
< Mmm… >
< Perché “mmm…“? >
< No niente… >
< Qualcosa mi dice che Giulia non è così felice di vederti fumare… > ipotizzò Jared.
< Indovinato papi… >
< Ah…quindi dovrei smettere di fumare? > domandò dispiaciuto.
< Beh…magari possiamo fare che quando sei con me non fumi, così tu non smetti di fumare e sei contento, ed io non sento l’odore delle sigarette e sono contenta. Ci stai? >
< Andata! > mi disse stringendomi la mano.
Finì la sigaretta, ci alzammo tutti in piedi e ritornammo indietro.
Jared e Teo parlavano tranquillamente tra di loro, mentre io e Robert restavamo distanti da loro, mano nella mano. Quando tornammo a casa erano quasi le cinque. Salutai Jared e rimasi fuori per salutare Robert, mentre Teo rientrò in casa.
< Ci vediamo tra poco allora! >
< Certamente, ciao piccola > disse mentre si stava avvicinando per baciarmi.
Mi scostai e lui mi guardò senza capire.
< Piuttosto lecco un posacenere! > esclamai ridendo, ma lui mi guardò con un’espressione da cane bastonato, così non me la sentii di negargli un mio bacio.
< Grazie > sussurrò sorridendomi.
< Sparisci! > esclamai scherzando e anche lui scoppiò a ridere.
Una volta entrata in casa, m’infilai sotto la doccia e uscii dopo dieci minuti uscii, dopodiché mi diressi in camera mia con il phon in mano e la piastra: avevo intenzione di lisciare i capelli quella sera; ma mi ci volle un’ora per piastrare i capelli, anche se alla fine il risultato tu eccellente. Mi vestii frettolosamente, feci il french alle mani in pochi minuti e poi, una volta aspettato che si asciugasse tutto, mi truccai molto velocemente e scesi di sotto da Teo.
< Piccola sei una visione! Stai benissimo con i capelli così piastrati! >
< Grazie! Spero solo che durino per qualche ora… >
< Beh tra poco vedrai! Sei agitata? >
< Un po’ >
< Hai detto ai tuoi di te e Rob? >
< No… >
< E se lo scoprissero? >
< E come? Loro non guardano queste cose…e comunque se dovesse diventare una cosa seria glielo dirò… >
< Ok >
< Tu comunque mi starai accanto vero? >
< Sempre piccola! Stai tranquilla… >
< Grazie…ti voglio bene Teo! > dissi abbracciandolo.
In quel momento Robert suonò alla porta e, non appena lo vidi, rimasi a bocca aperta, ipnotizzata da cotanta bellezza: come la sera dell’appuntamento, indossava un paio di pantaloni neri e una giacca nera ma, al posto della camicia, indossava una maglia bianca di cotone.
< Ciao Teo…caspita Giu sei una stupenda… >
< Grazie, anche tu sei bellissimo! >
Si avvicinò e mi baciò a fior di labbra.
< Mmm…il tuo lucidalabbra sa di ciliegia… >
Risi.
< Ti piace? >
< Molto! >
< Perfetto, allora so che lucidalabbra usare d’ora in poi! Vogliamo andare? >
< Certo >
Salutammo Teo e ci dirigemmo verso la macchina.
< Giu…voglio essere onesto con te… >
< Dimmi >
< La premiere inizia alle nove, non alle otto e mezza…sono venuto a prenderti prima perché volevo presentarti una persona prima >
< Oh…ok certo! >
Guidò fino al 123 Iver Street, poi parcheggiammo davanti una classica e bianca casa londinese, con il tetto nero e a due piani. Robert suonò al citofono di questa casa misteriosa e pochi minuti dopo due bambini corsero contro Robert.
< Zio Rob! > urlarono in coro e gli saltarono al collo.
Zio? O mio dio mi ha portato a casa di sua sorella?” pensai spaventata.
< Piccoli miei! Ma come siete belli questa sera! Siete elegantissimi! >
< Beh, oggi è il compleanno di Walter e stasera mamma ci porta al suo compleanno! > esclamò una bambina dai lunghi capelli biondi raccolti in due trecce e dagli occhi color oceano: doveva essere Samantha.
< Zio Rob chi è questa signora? > domandò Brian, un bambino alto dai capelli ricci neri e dagli occhi marroni.
Sbiancai quando sentii chiamarmi signora.
< Lei è Giulia. Sam, Brian come si dice? >
< Molto piacere Giulia! > mi dissero in coro.
Sorrisi.
< Piacere di conoscervi bambini! Ho sentito molto parlare di voi… >
< Dallo zio Rob? > mi chiese Samantha.
< Sì proprio da lui! > risposi sorridendo dolcemente ad entrambi.
< Vuoi conoscere la nostra mamma? > mi chiese Brian.
< Beh… > dissi guardando Robert.
< Sì Brian, siamo venuti qui per questo…è in casa vero? >
< Sì! vi sta aspettando! Vi portiamo da lei! > disse Samantha correndo in casa.
Robert stava per avvicinarsi a me e prendermi la mano, quando Brian lo cacciò via prendendo la mia mano e conducendomi verso casa. Guardai il povero Robert ridendo, mentre lui aveva strabuzzato gli occhi. Una volta entrati in casa i due bambini ci portarono in salotto. Era molto elegante e colorato: c’erano molti quadri e il divano era arancione. Seduta sul divano c’era una bellissima donna bionda dai capelli liscissimi legati con un’alta coda di cavallo.
< Mamma c’è lo zio Rob! > rispose Samantha sedendosi pesantemente sul divano.
La sorella di Robert alzò lo sguardo e, vedendo il fratello, corse ad abbracciarlo.
< Ciao Rob! >
< Ciao Lizzy come stai? >
< Tutto bene e te? >
< Tutto bene grazie! Lizzy volevo presentarti una persona… > e detto ciò mi prese per mano e aggiunse < Lizzy lei è Giulia, la ragazza di cui ti avevo parlato >
Ragazza di cui ti avevo parlato? Aveva già parlato di me?” pensai ancora più sconvolta.
Mi sorrise.
< Ciao tanto piacere! Io sono Elizabeth, ma chiamami pure Lizzy >
< Piacere Lizzy sono Giulia > risposi sorridendole e stringendole la mano, fingendomi la calma fatta a persona, anche se ero spaventata a morte, perché era la prima volta che conoscevo un familiare di un ragazzo che stavo frequentando, visto che i ragazzi che avevo avuto prima non ci avevano minimamente pensato a presentarmi alla famiglia, e quindi non sapevo bene come comportarmi.
< Rob mi ha detto che sei Italiana… >
< Sì di Ravenna >
< E dove è di preciso? >
< Beh è nel Nord Italia, in Emilia Romagna >
< Ah sì ho capito! È vicino a Bologna esatto? >
< Precisamente! > risposi sorridendole.
< L’Italia è un paese favoloso! Ci sono stata qualche anno fa in tournee e sono stata anche a Bologna… >
< E ti è piaciuta? > le domandai.
< Sì moltissimo! Poi sono stata a fare shopping in un outlet in un paesino vicino a Bologna… >
< Ah sì! Castel Guelfo! >
< Esatto! Mamma mia ho speso un sacco di soldi lì dentro! >
< Anche io tutte le volte che ci entro! > risposi ridendo e lei si unì alla mia risata.
< Ragazze, mi dispiace interrompervi, ma io e Giulia dovremmo andare ad una premiere >
< Oh sì certo ragazzi scusatemi! È stato un vero piacere conoscerti Giulia! > disse stringendomi ancora la mano.
< Anche per me Lizzy! >
< Ciao Giulia! > mi disse Samantha salutandomi con la mano.
< Ciao bellissima! > risposi.
< Giulia posso accompagnarti alla macchina? > mi chiese timidamente Brian.
Sorrisi.
< Ma certo piccolo! Ne sarei onorata > risposi prendendolo per mano.
Prima di uscire Lizzy ci propose di pranzare da lei il giorno dopo ed accettammo più che volentieri.
Una volta arrivati alla macchina baciai sulla guancia Brian, il quale mi regalò un sorriso dolcissimo.
Prima di partire Robert mi chiese.
< Mi tradisci con mio nipote? >
< Oh sì! È troppo dolce! E poi sai che gli uomini più giovani delle donne sono molto più attraenti! > gli dissi prendendolo in giro.
Mi fece la linguaccia e, ridendo entrambi, partimmo verso il cinema Empire, in Leicester Square.

Parcheggiammo la macchina in un garage sotterraneo, dove incontrai Kristen, Michael, Nikki ed Ashley. Kristen indossava un lungo fino alle ginocchia nero a mezza manica con lo scollo tondo e a merletti, come le maniche; Ashley un vestito bianco di seta lungo fino alle caviglie e stretto, mentre Nikki indossava un abito beige corto anch’esso fino alle ginocchia.
< Ragazze! > esclamai mentre correvo ad abbracciarle, inspiegabilmente senza cadere.
< O mio dio Giu! Sei una favola! >disse Kristen abbracciandomi energicamente e lo stesso fecero Nikki e Ashley.
< Anche voi siete bellissime! Grazie di cuore, veramente… >
< Per te questo ed altro piccolina! > mi disse Ashley a nome di tutte.
Sorrisi grata.
< Ciao Michael! > salutai il ragazzo di Kristen baciandolo sulla guancia.
< Ciao Giulia! Caspita sei bellissima! >
< Anche tu, sei elegantissimo! > esclamai: indossava un paio di jeans scuri con una camicia bianca, giacca e cravatta.
Ma mai quanto il mio accompagnatore stasera” pensai divertita.

< Hey Nikki dove hai lasciato il tuo dolce maritino? >
< A casa con l’influenza > rispose tristemente Nikki.
< Povero! E io che speravo di conoscerlo questa sera! > gli risposi.
< Anche lui non vede l’ora di conoscerti! Gli ho parlato tantissimo di te! >
< Ah sì? >
< Sì! >
In quell’esatto momento una bodyguard palestrata venne verso di noi e ci disse di seguirlo. Lo seguii senza fare storie, così come tutti gli altri.
< Certo che è meglio non fare arrabbiare uno così… > sussurrai all’orecchio di Robert e lui scoppiò a ridere.
Ci ritrovammo in un ingresso che conduceva all’ingresso del cinema.
< Qui è dove si posizioneranno i fotografi mentre noi cammineremo in quel tappeto… > m’informò Robert.
< Oddio non mi sembra vero… >
< Agitata? >
< Da morire! >
Robert rise e mi baciò tentando di farmi rilassare, riuscendo pienamente nel suo intento.
< Scusa Rob ma dobbiamo rapire la tua bella accompagnatrice… > disse Kristen. Mentalmente la maledissi per aver interrotto il nostro bacio.
< NO! Perché? > chiesi terrorizzata: l’agitazione era tornata a farsi sentire.
< Perché dobbiamo darci una rinfrescata per le foto… >
< Ah…ok… > le risposi.
Mi prese per mano ed io, Kristen, Ashley e Nikki ci dirigemmo verso il bagno.
Tornammo indietro pochi minuti dopo e venimmo scortate in una piccola saletta. Appena Robert mi vide scoppiò a ridere.
< Che c’è? >
< Dovresti vedere la tua faccia terrorizzata! Sei spassosissima! >
Gli misi il muso e finsi di offendermi. Mi prese il volto e mi baciò ridendo.
< Scusami piccola non volevo offenderti… >
< Sì certo, dicono tutti così… > risposi facendogli la linguaccia.
Una voce ci disse di avviarci verso i cartelloni perché tra un minuto saremmo dovuti uscire dalla stanza.
Il cuore mi batteva all’impazzata, non riuscivo a concentrarmi su niente. Sentivo solo un brusio attorno a me ed avevo la nausea.
Robert notò il mio disagio.
< Piccola stai bene? >
< Sì, sono solo terrorizzata… > risposi deglutendo e lui mi prese la mano e me la strinse forte.
Mancavano 10 secondi alla nostra entrata.
Guardai Kristen e le altre ragazze sorridermi per rassicurarmi, ma purtroppo l’agitazione era troppa.
9 secondi…
Mi voltai verso Robert. Si vedeva che anche lui era un po’ emozionato.
8 secondi…
Guardai i bodyguards iniziare ad aprire le varie ante e mi si mozzò il respiro.
7 secondi…
Iniziai a pensare di scappare e di correre verso casa. Forse durante l’uscita mi sarei potuta allontanare da Robert e sgattaiolare verso casa.
6 secondi…
Mi diedi della cretina solo per aver pensato di abbandonarlo.
5 secondi…
Mi voltai di lato e vidi le ragazze avvicinarsi. Mi abbracciarono dicendomi che avremmo fatto qualche foto insieme. Annuii.
4 secondi…
Guardai nuovamente Robert preoccupata e lui mi baciò dolcemente la tempia, dicendomi che tutto sarebbe andato bene.
3 secondi…
Respirai rumorosamente.
2 secondi…
Strinsi la mano del mio cavaliere, quasi stritolandogliela.
1 secondo…
Mi maledissi mentalmente per tutte le paranoie che mi stavo facendo.
Ora X…
Lentamente c’incamminammo verso il tappeto rosso. Il cuore mi batteva a mille. Arrivata a destinazione, venni accecata dai flash dei paparazzi e per poco non divenni sorda a causa delle grida delle fan.
Scoppiai a ridere.
< Cosa c’è adesso? >
< E pensare che fino a pochi giorni fa io avrei fatto la stessa identica cosa! >
< Ossia? >
< Urlare sperando di essere notata dal mio attore preferito, ricevere un suo autografo e fare una foto con lui… >
< Come si cambia eh? Piccola di qua > disse e, sempre tenendomi per mano, mi portò verso una giornalista molto alta, magra come uno stecchino, dai capelli rossi, molto probabilmente tinti e dagli occhi color ghiaccio che si sbracciava chiamando Robert.
< Ciao Robert! Che eleganza! Sei uno schianto! >
< Grazie mille Grace >
< Ma figurati! Sei curioso di vedere questo film? >
< Moltissimo! Io ho adorato i precedenti film di Batman e non vedo l’ora di vedere anche questo! > rispose guardando la telecamera e sorridendo; ora più che mai mi sentivo fuori posto.
< E siamo curiosi anche noi! Ma chi è questa graziosa ragazza accanto a te? >
< Lei è Giulia > disse Robert stringendomi maggiormente la mano.
< È la prima volta che partecipi a questi eventi? > mi chiese gentilmente.
< Sì >
< Sei emozionata vero? >
< Oh sì, da morire! >
< Tranquilla è l’agitazione del primo momento! Poi tutto passa! >
< Lo spero! >
< Ragazzi possiamo scattarvi qualche foto assieme? >
< Certo! > rispose Robert avvicinandosi maggiormente a me.
E certo, a me non chiedi se mi va bene!” pensai lanciandogli uno sguardo finto arrabbiato che né Grace, né il cameraman notarono, ma Robert sì e mi fece l’occhiolino sorridendomi.
Mi affiancai a lui e sorridemmo.
Robert rilasciò altre quattro interviste. L’ultima fu molto lunga. Per ogni intervistatore, che mi notassero o no, Robert mi presentava sempre e ci facevamo scattare delle foto. Finite le interviste Robert ed io stavamo per entrare dentro la sala, quando dei paparazzi ci fermarono per chiederci di essere fotografati e mi fecero alcune domande. Cercai di rispondere senza lasciare troppi dettagli. Quando poi mi veniva chiesto “Che rapporto c’è tra te e Robert?“ lui s’intrometteva ed esordiva sempre con un “Beh si è fatto tardi, grazie a tutti!
Poi avvenne il momento dedicato ai fan. Mentre Robert era intento a fare autografi e foto con i fan, io venni rapita da Kristen, Ashley e Nikki e ci facemmo fotografare insieme, tutte abbracciate.
L’agitazione di prima venne sostituita dal divertimento puro del momento. Scattammo tantissime foto insieme e poi Robert venne a recuperarmi e ci facemmo fotografare insieme nuovamente.
Infine, terminata la sessione fotografica, entrammo tutti nella sala in attesa dell’inizio del film.
< Piccola allora? Come è andata? >
< Oddio è stato fantastico! Veramente, l’agitazione era sparita tutta! E poi tu sei stato troppo dolce, grazie… > dissi accarezzandogli una guancia.
Mi baciò il palmo della mano.
< Sei stata spettacolare >
< Grazie…ma anche tu non sei stato da meno! Ma immagino tu ci sia abituato a queste cose… >
< Beh effettivamente… >
Risi.
< Quattro ragazze mentre stavo firmando gli autografi hanno urlato “Oddio! Quello è Edward Cullen!“ > mi disse con una smorfia dopo un minuto.
< Credo che adesso verrai nominato come il tuo personaggio… >
< Già > sbuffò.
< Rob è normale…ma è solo per il momento…vedrai che tra poco la smetteranno… >
< Sì, e mi denomineranno come “L’attore che ha fatto Edward Cullen“… >
< Certo che non ti va mai bene niente! > gli dissi ridendo.
In quel momento iniziò il film, un film che durò troppo tempo. Una volta usciti dalla sala ci dirigemmo tutti al rinfresco. Robert ed io restammo a festeggiare per circa tre quarti d’ora, dove facemmo un sacco di foto ed io incontrai un sacco di attori famosi.
Poi Robert mi chiese se era un problema andarcene, perché voleva restare solo con me e accettai con piacere. Salutammo Kristen, Ashley, Nikki e Michael e ce ne andammo.
< Ti è piaciuto il film? > gli chiesi una volta in macchina.
< Beh…sì, non è stato male. A te? >
< No > risposi in modo secco < no perché alcune scene, specialmente quelle di lotta, erano troppo veloci, da far venire il mal di testa, non si capisce cosa facciano a Joker alla fine ed altre scene erano veramente troppo lente. Non mi è piaciuto…ma il personaggio che ho adorato è stato senza dubbio Joker…Heath Ledger è stato fantastico… >
< Già >
< Hai fame? > mi chiese dopo qualche minuto.
< Un po’. Non ho mangiato molti stuzzichini al rinfresco
>
< Dove ti va di mangiare? >
< Beh…io avrei una voglia matta di McDonald’s… >
< E McDonald’s sia! > rispose fermandosi davanti al McDrive < mangiamo in macchina ti va? >
< Perfetto! > risposi.
Ordinammo da mangiare, poi dirigemmo verso la collina dell’altra volta e, una volta arrivati, ci sedemmo sul cofano della macchina a mangiare.
< Ho portato due giacche questa volta… >
< Fantastico! >
Mangiammo tranquillamente poi, in silenzio, mi si avvicinò e mi baciò dolcemente, approfondendo sempre di più il bacio. Rimanemmo abbracciati per tutta la sera, raccontandoci le cavolate che avevamo fatto da piccoli e tante altre cose per conoscerci meglio.
< Sei stato espulso da scuola? >
< Beh sì! Ero un ragazzo tremendo io… >
< Sì ma…espellere? Cos’hai fatto? L’hai bruciata per caso? Hai tagliato i capelli al preside? >
< No macché! A parte che il mio preside era pelato, comunque bastava non studiare, comportarsi da strafottente in classe ed eccoti servito >
< Ma vantiamocene anche… > dissi notando la sua faccia compiaciuta.
< No ma…vabbè lasciamo stare…tu invece? Come ti comporti a scuola? >
< Tralasciando il fatto che non ascolto mai e non vengo mai beccata? Beh me la cavo! Sono uscita con la media del sette quest’anno…che qui credo sia una B se non sbaglio >
< Ah capisco… >
Chiacchierammo tranquillamente fino alle undici e mezza, poi mi riportò a casa.
< Buonanotte Giu, mi sono davvero divertito questa sera. Passo a prenderti alle undici domani ok? Andiamo a prendere un dolce in pasticceria e poi andiamo da mia sorella… >
< Assolutamente! A domani >
< Notte principessina… > disse accarezzandomi una guancia.
Si allontanò verso la macchina.
< Il bacio della buonanotte non me lo dai questa sera? > domandai divertita.
< Credevo ti fossi stancata di tutti quei baci… >
< Si vede che non mi conosci ancora bene… >
Si avvicinò per baciarmi, poi si allontanò ridendo. Entrata in casa vidi Teo dormire sul divano con la TV accesa. Spensi la televisione, lo coprii con una coperta, lo baciai sulla fronte e poi me ne andai a letto.

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Capitolo 15
*** PRANZO DALLA COGNATA? ***


Salve salvino! (oggi non sto bene xD)
Tutto bene? ^^
Allur, prima di tutto ci tenevo a dire che sono veramente contenta che questa storia piaccia e che continuiate ancora a seguirla con la stessa passione (o almeno questo è quello che sono riuscita a captare io =D) e quindi volevo ringraziarvi di cuore! Mi state facendo felicissima!
Per la vostra gioia ragazze in questo capitolo il nostro Robert si farà più audace con Giulia…eheheh capirete perché solo leggendo, ma non spaventatevi xD
E infine, like always voglio ringraziare le 58 ragazze che hanno messo la storia tra i preferiti, chi ha solo letto e chi ha commentato.

Twilighter001: oddio che gentile!! *-* davvero sempre più brava? *-* allora quando arriverò più avanti diventerò più brava della Rowling o della Meyer (eheheh, le mie manie di grandezza xD) sto scherzandooo grazie ancora, un bacio!
kiarab: carissima! *mi scuso per le troppe domande* NOOOOOOOOOOOO non provare a scusarti! Io adoro quando mi si fanno le domande, perché mi fa capire che la storia piace veramente, quindi…continua a fare domande! =D *io direi che tutto quello che esce della bocca è meglio SEMPRE!!!* è un po’ ambigua sta frase xD … -.- non provare a fregarti Robert U.U è già impegnato! ^^ e poi…beh, ci sarei io subito dopo xD *ultima impressione... Rob non ha presentato giulia come la sua fidanzata e mi chiederei un po il perchèèè... ciaooo!!* vedi tesoro, la risposta è semplice: non ho fatto presentare Giulia come fidanzata per il semplice motivo che era ancora un po’ troppo presto…cioè, fino a prova contraria loro due sono usciti solo una volta, quindi non ci avevo pensato a far presentare Giulia come fidanzata…ma non temere, arriverà anche il momento del “mamma, papà…lei è la mia fidanzata” xD (piccolo spoiler xD) …ehm…mi sono persa…cos’è che potresti insegnare a Robert? Un baciooooooooooooo
Oasis: è mitico il nipotino, vero? ^^ grazie 1000 cara, un bacio
debblovers: mon amour!!!! One moment! Quando li fai tu precisamente gli anni? Come è andata la festa di tua sorella? Ah, se vuoi comunque c’è da organizzare la festa di mia sorella, che compie un anno xD grazie 1000 per i complimenti, davvero! E per la cronaca: anche io vorrei avere un ragazzo con un carattere così xD dici che li troviamo al supermercato? xD un bacio amourrrrrrr
milly92: ciaooooo! Sono imperdonabile tesoro, perdonamiii!! Ora corro a commentare la tua storia!!! Comunque…*giuro che ormai invidio Giulia al 10000%* ormai? Io la invidio e basta xD *è bellissimo il rapporto che si sta creando tra Giulia e Rob* e non hai ancora visto niente! xD anzi…ora inizierai ad adorare di più questo rapporto ^^ *anche se ammetto che a inizio cap lo avrei voluto ammazzare per quello che stava facendo passare a Giulia* muhahahaha! sinceramente era quello che speravo xD grazie 1000 tesoro, un bacioooo
Ithil: mavvà tesoro, non preoccuparti! ^^ O.O come è andato l’esame di latino? *prima di tutto le telefonate alle amiche sono spassosissime soprattutto quella di Veronica* ahahaha xD sono contenta che ti sia piaciuta la telefonata di quella bruttina (se Veronica mi legge veramente questo mi uccide xD) *guarda quasi quasi mi stai facendo piacere Rob* bene! Prima o poi riuscirò a convertirti xD muhahahaha! *non è che Rob potrebbe presentarmi un certo ragazzone che si chiama Kellan...oppure Jackson* solo per fare due chiacchiere, eh? xD devo crederti? Comunque, dimmi tu quale preferisci che io chiedo! xD magari Giulia riuscirà a convincerlo, chi lo sa…xD grazie 1000 tesoro, un bacioooooo
CriPattinson: hola chica! Passata la voglia di uccidere Rob ora? Eheheh spero ti passi del tutto con questo capitolo! ;) un bacioo
Lion E Lamb: *-* sei la prima a chiamarmi gioia! *me commossa* :D *ora ke ci penso...cosa succederà quando giulia dovrà tornare a casa???*  beh…diciamo che succederà una sorta di “casino”…ma questo è l’unico spoiler che posso farti, scusa! :D un bacio e spero ti piaccia anche questo capitolo ^^
KikiCullen: genietto?? Bene, ora mia cara Kiki preparati che vengo a sposarti, ok? (al rogo Jake xD) *Allora che questa ficcy mi piace ogni capitolo di più già lo sapevi , ma forse non ti dispiace sentirtelo dire di nuovo...* hai indovinato xD *mica lo avevo capito che postavi anche oggi* non lo sapevi davvero? xD comunque tesoro io posto ogni lunedì e sabato (sono date da segnare sul calendario queste ;P) …proverò anche io l’indiano, sono curiosa! Ma non prenderò mai un fresh mango…ma che tipo di gelato era? xD sisi, per me comunque il Mc Donald’s è il migliore xD *Ma il cinema a Leicest square non era l'odeon?* O.O appena posso vedrò! Mi è venuto il dubbio ora xD *Sei un genio pure perchè riesci a rendere bello Michael Angarano...cioè se uno non ha visto le foto si pensa che è un figo…* sì, qui mi faccio i complimenti da sola pure io xD…mai stata a Ravenna? Bene, quando (e se) ci verrai fammi un fischio ok? :) *ora la rompipalle ti lascia* ma nuuuu! Non sei rompipalle *ma mi chiedevo come finirà quando Giulia torneràa casa?* beh, come ho già detto prima: scusa, qui non posso fare spoiler xD tu cosa pensi che possa succedere? =D un bacio carissimaaaaaaaaaa
LaPiccolaPrincess: rospetto! Come non reggi i ritmi? xD posto 2 volte a settimana xD ah, comunque sì, sei opportunista, perché anche se non ti piace Rob, tu chiedi soldi, quando potresti chiedere tranquillamente che lui sia dolce con Giulia o qualcos’altro xD ma ti voglio bene lo stesso, tranquilla! :D *Chico ma sei un grande...Ti spiegherò un concetto nuovo. Sei innamorato!!!!!!!!! Il concetto si chiama amore!!!!!!* dici che prima o poi lui arriverà a capirlo? xD *Euh!!!Complimenti!!!Che perspicacia!!!Ti candido al premio nobel!!!hai vinto un rotolo di cartigienica usato* woooooooow che bel premio xD xD xD dai, forse forse ci arriva a capirlo xD *La sfiga vuole che quel giorno i tuoi comprino un giornale* tié! Non portare sfiga rospetto xD *La prima cotta del bimboooo *_* Che cosa teneraaaa!* io lo adoro quel bimbo =D *Direi!!!vorrei vedere che faccia farebbero le persone vedendo un attore e una ragazza entrare vestiti da gran galà in un mc donald XD* muhahaha! Sarei curiosa di vedere una scena così! xD amore, grazieeee un bacio
fedev82: *mi farai morire un giorno di questi lo sai????* O.O addirittura avrei questo onore? xD poi m’insegnerai a fare i salti mortali xD grazie x i complimenti, sei carinissima *-* un baciooo
alice brendon cullen: O.O tentato il suicidio?? Nooooooooooooooo xD io adoro il nipotino di Robert, ti giuro! *la premier è stata spettacolare lui tutto sicuro di se e lei ke tra un po' se la faceva sotto dalla paura* bene bene bene, sono riuscita nel mio intento =D un bacio tesho ti voglio tanto beneee
Alice102: ciao carissima! *vorrei che non finisse mai questa fanfiction è troppo bella!!* *-* anzi… ç__ç mi fai commuovere!!! Grazie, sei dolcissimaaa! Spero ti piaccia anche il nuovo capitolo =D un bacioo
debblovers: ok, la mia reazione quando ho visto la recensione è stata: “ma non mi aveva già recensito?” xD mavvà siocca, non rompiii! Ora vado immediatamente a leggere la fic…e ti aggiungo su msn… un bacioooooooo

Buona lettura! Un bacio Giulls

15. PRANZO DALLA “COGNATA”?

Mi alzai presto quella mattina e, notando il tempo che non prometteva nulla di buono, indossai i jeans bianchi che avevo messo per il concerto di Jared, una maglietta a mezza manica azzurra e le Tiger nere e azzurre e alle undici precise Robert venne a prendermi.
< Giorno! > esclamai sorridendogli.
< Buongiorno a te! Pronta ad andare? >
< Certamente! Ciao Teo! >
< Ciao ragazzi! > disse schioccandomi un sonoro bacio sulla guancia.
Usciti da casa non vidi la sua BMW.
< Dov’è la tua bellissima BMW? > domandai dispiaciuta.
< L’ho lasciata a casa a riposare…oggi si va in moto! > disse indicandomi una moto nera.
< Wow è stupenda! Ma che marca è? >
< È una Kawasaki Ninja 250R >
< Ah…è da molto che ce l’hai? >
< Da un anno >
< Caspita…su dai che stiamo aspettando? Andiamo! > esclamai entusiasta di salire sulla moto.
< Prego madame… > disse aiutandomi a salire e porgendomi un casco e, una volta partiti, mi aggrappai a lui.
< Rob? > lo chiamai quando ci fermammo ad un semaforo.
< Dimmi >
< Non è che potresti andare un po’ più piano? Ho un po’ di paura andare veloce in moto > ammisi imbarazzata.
< Certo non preoccuparti! >
Arrivammo in pasticceria alle undici e mezza. Lo aspettai sulla moto e lo vidi tornare qualche minuto dopo con una torta gelato e un vassoio di pasticcini; prima di partire, però, corse di nuovo dentro la pasticceria perché aveva dimenticato gli occhiali da sole e, una volta tornato indietro, notai che aveva un bigliettino in mano.
< Cos’è? > domandai curiosa.
< Il numero della tipa della pasticceria presumo… > mi disse alzando le spalle e infatti, quando aprì il biglietto piegato in due, trovammo il numero di Mara e questo m’infastidii un
po’, ma mi rasserenai quando Robert si avvicinò al cestino e buttò via il biglietto per poi tornare indietro e sorridermi.
Partimmo di nuovo e, poco dopo, arrivammo a destinazione.
Una volta scesi dalla moto, lessi un messaggio di Kristen.

Hey ciao! Ieri sera non sono riuscita a dirtelo, ma Robert mi ha detto del pranzo…divertiti a casa della tua futura cognata!

Quasi mi venne un infarto a leggere “COGNATA“, così le risposi immediatamente.

Ma che stai dicendo? Cognata? Perché mai? Vado solo a pranzo, tutto qui…

Il suo nuovo messaggio di risposta non si fece attendere molto.

Beh forse perché sei la prima ragazza con cui esce che fa conoscere ad un membro della sua famiglia, oltretutto da neanche una settimana che frequenta? Secondo me è innamorato…goditi il pranzo, poi devi farmi sapere tutto! Baci

 Ero ancora un po’ stordita dal messaggio quando Robert mi fece tornare alla realtà e mi condusse sulla soglia di casa di Lizzy.
< Zio Rob! > esclamarono Samantha e Brian.
< Ciao piccole pesti! > esclamò prendendoli contemporaneamente in braccio ed abbracciandoli facendo loro il solletico ed io sorrisi nel vedere quella scena, perché erano troppo teneri.
< Ciao Giulia > disse Brian abbracciandomi.
< Hey ciao piccolo! Come stai? > dissi prendendolo in braccio.
< Bene… > rispose stringendomi il collo.
Salutai anche Samantha, che si limitò solo a salutarmi con la manina.
< Hey Brian ti stacchi da Giulia così possiamo entrare in casa? >
< Uffa…va bene! > rispose scendendo.
Risi.
I due bambini corsero in casa ad avvisare la madre del nostro arrivo.
< Certo che tu mi fai una faccia offesa quando io ricevo i numeri di telefono di alcune ragazze, mentre non posso dire niente quando Brian ti fa gli occhi dolci? >
< Rob ma è un bambino di cinque anni! >
< E allora? Intanto l’hai già conquistato… >
< Sì…Samantha invece non è molto convinta… >
< Ha preso dal padre, è molto timida con chi non conosce… >
< Immagino che Brian abbia preso da Lizzy invece… >
< Esattamente! Forza entriamo! > disse prendendomi per mano.
Salutammo Lizzy e le consegnammo i pasticcini, ci sedemmo a tavola e che si scusò per l’assenza di suo marito George, che era dovuto partire per la Scozia per un’importante affare.
Le portate furono buonissime: mangiammo come prima portata una zuppa di verdure, come seconda portata un arrosto con patate e spinaci e, per i bambini, un filetto di merluzzo e patatine fritte e come dolce la torta gelato e i pasticcini.
Dopo pranzo ci sedemmo sul divano a chiacchierare ma, mentre stavo parlando con Lizzy, sentii Samantha e Brian parlare.
< Chiediglielo tu dai! > esclamò Samantha.
< No, tu! >
< No, tu! >
< Uffa, va bene! > sentii dire da Brian, che si avvicinò a me poco dopo < Samantha vuole sapere se vuoi venire a giocare con noi in giardino… >
< Certamente piccolo, con vero piacere! > esclamai sorridendo a Brian < mi scusate, vero? > domandai rivolta a Robert e Lizzy.
< Certo > risposero in coro i due fratelli.
Uscii in giardino per giocare con i due bambini ma, mentre ero impegnata con loro, riuscii comunque a sentire il discorso di Robert e Lizzy.
< È molto simpatica Giulia… > disse Lizzy.
< Sì molto… >
< Ma quanti anni ha? Diciotto? >
< No… >
< Diciannove? >
< Di meno… >
< Rob…quanti anni ha? > sentii domandare Lizzy con un accenno di preoccupazione.
< Sedici… > rispose sospirando.
< S…sedici? Wow…beh…è…giovane… >
< Lizzy ti prego… >
< Cosa? >
< Non ho bisogno della paternale…so benissimo che abbiamo sei anni di differenza, ma lei mi piace, e molto anche, e per me conta solo questo… >
< Accipicchia che dichiarazione…gliel’hai detto questo? >
< No. Non ho avuto modo perché dopo il nostro appuntamento di mercoledì ho fatto una cazzata colossale… >
< Ovvero? > sentii domandare Lizzy.
< Beh, subito dopo il nostro appuntamento ho avuto la brillante idea di sparire per qualche giorno perché ero terrorizzato da quello che provavo per lei; poi ieri mattina sono andato da lei a scusarmi ed ora siamo di nuovo qui… >
< Capisco…cavolo ti piace proprio! Non è da te fare queste cose… >
< Che intendi scusa? >
< Beh…tenti di farti perdonare, ci esci da poco e già ti fai fotografare, riprendere e cammini mano nella mano con lei…sì, vi ho visto alla premiere…la presenti ai tuoi familiari, cosa che non hai mai fatto per nessuna…ho notato che da quando l’hai conosciuta sui giornali non ci sono più scandali riguardanti le tue notti brave da ubriaco e hai ridotto il numero delle sigarette, perché si sente… >
< Già… >
< Io credo che tu sia innamorato di lei… >
< Lo credo anche io…ed è per questo che ho paura… > rispose sospirando rumorosamente.
Non potevo credere a quello che avevo sentito: ero troppo felice di quella dichiarazione estortagli dalla sorella.
Continuai a giocare con i bambini finché alle quattro Robert non venne da me a chiedermi se ero pronta per andare. Gli sorrisi e salutai quelle due piccole pesti: Brian mi abbracciò e anche Samantha fece lo stesso. Salutai anche Lizzy e ce ne andammo.
Prima di partire gli chiesi ingenuamente di cosa avevano parlato lui e sua sorella, ma mi rispose dicendomi imbarazzato “Del più e del meno…“, per poi cambiare discorso.
Mi riaccompagnò a casa e poi ripartì.
Suonai il campanello per farmi aprire da Teo, poiché non avevo voglia di cercare le chiavi dentro la borsa, ma lui non venne ad aprire. Tirai fuori il cellulare per fargli uno squillo quando vidi un suo messaggio.

Sono fuori fino a stasera. Baci piccola ti voglio bene

Svogliatamente aprii la borsa per cercare le chiavi di casa, ma senza risultato e, solo dopo qualche minuto, ricordai con orrore di aver lasciate in camera mia.

Favoloso! E ora che faccio?“ pensai.

Presi il cellulare e provai a chiamare Robert diverse volte, ma non mi rispose. “Probabilmente sarà ancora in moto e non sentirà il telefono” pensai sbuffando.
Non sapendo cosa fare mi sedetti sul dondolo e istintivamente guardai verso il cielo, constatando che il tempo stava peggiorando: tirava un gran vento e nuvoloni neri minacciavano di far cadere la pioggia e, come se non bastasse, ero talmente fortunata da non aver né un ombrello, né una maglia a manica lunga o una coperta.
Dieci minuti dopo sentii un rombo di una moto e intravidi Robert dalla fine della strada.
< Ma cosa ci fai fuori casa scusa? Non hai visto che nuvoloni? > mi chiese una volta sceso dalla moto.
< Cosa ci fai qui? >
< Beh quando sono arrivato a casa ho visto le tue chiamate e mi sono preoccupato… >
< Ah…giusto le mie chiamate… > sospirai e aggiunsi imbarazzata < beh ecco…ho dimenticato le chiavi di casa in camera mia, Teo è fuori e di conseguenza sono rimasta chiusa fuori anche io. Mi dispiace averti chiamato, ma era l’unica cosa che mi era venuta in mente di fare…mi dispiace che tu abbia fatto un giro a vuoto… >
Si mise a ridere.
< Forza mia bella smemorella, ti porto a casa mia >
< Grazie… >
Salimmo in moto e dopo dieci minuti di viaggio, di cui otto minuti sotto la pioggia, arrivammo a casa di Robert. Una volta entrati mi disse di seguirlo e mi portò in camera sua, dove mi diede dei vestiti asciutti e mi disse di cambiarmi perché ero fradicia e, visto che faceva abbastanza freddo, mi diede una felpa e un paio di pantaloni della tuta pesanti.
< Mettiti comoda e vai pure di sotto, io faccio una doccia e arrivo… >
Feci come lui mi aveva detto, ridendo del fatto che sia i pantaloni che la felpa mi stavano grandi.
Dopo essermi cambiata scesi di sotto in cucina e misi sui fornelli un bollitore d’acqua, poi frugai tra i suoi sportelli per cercare due tazze e due bustine di the.
Robert scese di sotto dieci minuti dopo.
< Beh, nonostante ti stiano grandi, devo dire che vestita così sei bellissima… >
< Oltretutto sto al caldo! Senti ho preparato un po’ di the, va bene? >
< Sì perfetto! Mancano ancora dieci minuti alle cinque, però va bene! >
Lo guardai male, per poi scoppiare a ridere.
Una volta preso il bollitore, aggiunsi mezzo limone e tre cucchiai di zucchero, versai il the nelle tazze ed aspettammo che si raffreddasse, o meglio io aspettai. Robert, nonostante l’avessi avvertito che era bollente, bevve il the scottandosi la lingua.
Scoppiai a ridere come una matta, tanto da avere i lacrimoni.
Il furbone tirò fuori un pacco di biscotti con gocce di cioccolato da inzuppare con il the.
< Meglio le gocciole… >
< Le cosa? > mi chiese.
< Le gocciole…sono dei biscotti con scaglie di cioccolato… >
< E che differenza c’è tra questi e le gocciole? >
< La quantità di burro! Queste cosa sono dietetiche? > gli dissi prendendolo in giro.
< Spiritosa…lo sai che io col lavoro che faccio devo tenermi in forma? >
< E allora il panino, le crocchette, le patatine grandi e il gelato che ti sei mangiato ieri sera? >
< Beh…dovevo festeggiare con te ieri sera… >
< Sì certo… > dissi sorridendo.
Una volta terminato di bere il nostro the sparecchiammo e ci dirigemmo in sala e Robert si sedette sul divano immaginando che io lo seguissi, mentre invece mi diressi al pianoforte.
< Suoni qualcosa? >
< Cosa? >
< Quello che vuoi… >
< Ma non sono molto brava… >
< Io scommetto il contrario… >
< Mi vergogno… >
< Dai ti prego!! > disse avvicinandosi a me e sedendosi sullo sgabello.
< Uffa ok… >
< Anzi…suoni e canti qualcosa? Per me? > mi chiese facendo gli occhi da cucciolo.
< Gli occhi da cucciolo non ti riescono tanto bene, devi fare pratica…comunque ok mi hai convinta… >

Così, con Robert accanto a me, iniziai a suonare Only Hope, sperando che intuisse almeno un po’ quello che provavo per lui.

There's a song that's inside of my soul
It's the one that I've tried to write over and over again
I'm awake in the infinite cold
But you sing to me over and over and over again

So I lay my head back down
And I lift my hands
and pray to be only yours
I pray to be only yours
I know now you're my only hope

Sing to me the song of the stars
Of your galaxy dancing and laughing
and laughing again
When it feels like my dreams are so far
Sing to me of the plans that you have for me over again

So I lay my head back down
And I lift my hands and pray
To be only yours
I pray to be only yours
I know now you're my only hope

I give you my destiny
I'm giving you all of me
I want your symphony
Singing in all that I am
At the top of my lungs I'm giving it back

So I lay my head back down
And I lift my hands and pray
To be only yours
I pray to be only yours
I pray to be only yours
I know now you're my only hope

 

Smisi di suonare e poi lo guardai.
< Sei bravissima piccola… >
< Davvero? >
< Sì > disse per poi avvicinarsi maggiormente a me e baciarmi: immediatamente le mie mani abbandonarono i tasti del piano per avvinghiarmi al suo collo e, come sempre, ai suoi capelli.
Forse aveva davvero intuito qualcosa con la canzone, perché mi baciò con maggiore enfasi e improvvisamente mi prese in braccio e mi portò sul divano. Mi sedetti a cavalcioni sopra di lui, sempre continuando a baciarci. Le mie mani gli accarezzavano il volto, i capelli, per poi scendere sui suoi addominali scolpiti. Lui, da parte sua, mi accarezzò le guance, il collo e la schiena, senza mai spingersi oltre e gli fui veramente grata di ciò, anche se non mi aspettavo che si comportasse così da gentiluomo.

Ma…per caso sa che sono ancora vergine? Oppure ci tiene veramente a me come aveva detto a sua sorella e non vuole portarmi subito a letto?” continuavo a pensare mentre mi stringevo maggiormente a lui, approfondendo sempre di più il bacio, finché non venimmo interrotti dalla chiamata di mio fratello.

< Pronto? >
< Ciao Giu dove sei? >
< Sono a casa di Robert… >
< Ah… >
< No perché avevo lasciato le chiavi in camera mia e allora quando sono tornata mi sono trovata senza chiavi e tu non c’eri…quindi ho chiamato Robert che è tornato indietro e poi mentre eravamo in moto ci siamo inzuppati perché ha iniziato a diluviare… > gli spiegai.
< Ok d’accordo…fino a che ora pensi di rimanere da lui? >
< Non ne ho la minima idea… > dissi tentando di divincolarmi da Robert che, divertito, mi baciava il collo, mettendomi in difficoltà nel parlare.
Gli tirai una sberla sul petto, ma lui non sembrava curarsene. Subito dopo mi strappò il telefono dalle mani e parlò con Teo, restituendomelo pochi minuti dopo.
< Ok fatto! >
< Fatto cosa? > domandai scettica.
< Mi sono messo d’accordo con Teo. Passerai la serata qui e poi ti riporto a casa verso mezzanotte>
< Ah…ok, d’accordo! >
< Quindi io stavo pensando di prendere due pizze ed un film …può andare come idea? >
< Perfetto! >
< Che film prendo? >
< Quello che vuoi…basta non sia Batman o robe simili e che non sia un film con Brad Pitt. Anzi, a pensarci l’unico film che puoi prendere con Brad Pitt è Troy. Oppure puoi prendere una commedia o un film demenziale…decidi tu… >
< Ok, andrò a vedere e deciderò poi…ora però c’è una cosa che mi preme fare… >
< Cosa? > domandai.
Con il suo sorriso da furbetto mi prese di nuovo tra le sue braccia e cominciò a baciarmi e ad accarezzarmi, esattamente come prima. Fummo nuovamente interrotti dieci minuti dopo; ma questa volta dal suo stomaco brontolante.
Scoppiammo a ridere, poi Robert si vestì ed uscì con la macchina a prendere le pizze sotto la pioggia.
Rimasta da sola decisi di chiamare Ilaria e Veronica per aggiornarle sulla mia vacanza e, soprattutto, su me e Robert. Restai al telefono per quaranta minuti buoni, poi preparai la tavola, anche se ci misi almeno dieci minuti per trovare posate, bicchieri e tovaglia. Cercai inoltre i piatti per le pizze ma, non trovando niente, spazientita smisi di cercare e decisi che quella sera avremmo mangiato nei cartoni. Inoltre feci la brava e scesi nello scantinato a prendere una bottiglia di birra per Robert e, già che c’ero, anche una bottiglia di coca.
Tornata di sopra mi diressi in sala ed accesi la televisione e quando sentii le chiavi nella toppa di casa, spensi la televisione e mi precipitai alla porta d’ingresso per aiutarlo con le pizze.
< Hey hai messo a tavola! >
< Sì…solo che non ho trovato i piatti per le pizze… >
< Fa niente! Io mangio sempre sul cartone… >
< Anche io! >
< Ma la birra da dove l’hai presa? >
< Sono andata giusto per te a prenderla nello scantinato…poi già che c’ero ho preso la coca… >
< Ma grazie! Che carina che sei stata! >
< Sì certo…basta che tu non mi diventi un alcolizzato…da quando ti conosco ti ho visto bere solo della birra… >
< Davvero? >
< Sì…che film hai preso? > domandai cambiando discorso.
< The Ring 2 >
< Un horror eh? Cosa speri che io mi prenda paura cosicché tu possa abbracciarmi? >
< L’idea era quella…l’hai mai visto il film? >
< No, ho visto solo il primo. Tu? >
< Fino a metà…ti piacciono gli horror? >
< Da matti! Solo che ho paura a vederli… >
Scoppiò in una fragorosa risata, tanto da soffocarsi con un pezzo di pizza.
< Sei strana, lo sai? >
< Me lo dicono in tanti sì…ma fa parte del mio fascino >
< Quello è vero… > rispose e ci sorridemmo all’unisono.
Durante la cena Robert non toccò la birra e una volta finita la pizza sparecchiammo, preparammo una scodella di popcorn e poi ci sedemmo sul divano abbracciati a vedere il film.
Come sospettavo sin dall’inizio, mi presi degli accidenti a vedere quel film, esattamente come quando vidi il primo; oltretutto Robert mi aiutava a spaventarmi, perché ogni tanto mi prendeva per i fianchi, specialmente nelle scene più terrorizzanti. Lo massacrai di botte, ma tutte le volte finiva con bloccarmi le mani e baciandomi.
Quando il film finì era praticamente mezzanotte e dieci ed entrambi eravamo stanchi morti. Telefonai a Teo dicendogli che mi sarei fermata a dormire da Robert e, anche se non era molto entusiasta, mi disse che non cerano problemi.
Salimmo al piano di sopra e Robert mi offrì uno spazzolino nuovo appena comprato che aveva preso per sé e, nonostante cercassi d’impuntarmi a farlo usare a lui, alla fine cedetti. Indossai una sua maglia a manica corta e un paio di calzoncini come pigiama e m’infilai con lui sotto le coperte.
< Rob? > lo chiamai con la voce impastata dal sonno.
< Sì piccola? >
< Grazie… >
< Per cosa? >
< Per tutto…ma specialmente per non aver bevuto la birra questa sera…e anche per non aver fumato tutt’oggi… >
< Per te questo e altro amore… > mi disse stringendomi a sé.
< Amore? Mi piace… > risposi sorridendo e accarezzandogli la guancia con un occhio chiuso ed uno aperto.
Ci baciammo teneramente e poi cademmo entrambi tra le braccia di Morfeo.

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Capitolo 16
*** LA PRIMA SETTIMANA INSIEME ***


Salve a tutte! Sono tornata con la Meyer-mania (vi spiego: questo capitolo su word, con la scrittura Arial a 12 e senza introduzione era di 22 pagine)xD
Bene, dopo aver sbraitato contro il pc perché mi aveva cancellato tutto il capitolo, ora l’ho modificato per la seconda volta ed ora sono pronta a postare! :D
Come sempre ringrazio le 60 ragazze che hanno messo la storia nei preferiti, chi ha solo letto e chi ha commentato!

debblovers: tesorooooooo! Ma lo sai che la mia migliore amica, nonché Veronica nella storia, compie gli anni il tuo stesso giorno? Wooow, che coincidenza!! :) *sono giovani, hanno gli ormoni a mille, come puoi permettre che dormano insieme?!? XD troppa fiducia...* no amore, sei tu che sei troppo maliziosa xD un bacio tesoroooooooo (poi sabato ti farò gli auguri…ora no perché porta sfortuna xD) P.S. STUPENDA la tua storia! Ma anche triste…ieri sera ho pianto xD
kiarab: prima di tutto volevo chiederti scusa per sabato…non so che intenzione ti abbia dato, solo che non ero molto presente perché mia sorella aveva la febbre a 39 ed ero preoccupata per lei, visto che ero sola in casa con lei…mi perdoni? Cmq…ma canzone che intendi tu è quella che canta il coccodrillo? Io l’adoro xD Robert geloso è stupendo, vero? Specialmente se è geloso del nipotino xD *Per quanto riguarda la nottata... mhhhh casti casti!! uffiii!! qualche kissolotto!!* maliziosa xD fidati, ce ne saranno di baci…e che baci xD un baciooo (ahahaha xD)
Alice102: *Ahhhh non ho parole per descrivere questa tale opera. E semplicemente fantastica e più và avanti e più mi piace..grazie per aver il dono di saper scrivere cosi bene..* oddio!!! Sono commossa! Davvero pensi questo?? *-* grazieeeee che gentile! Sono contenta che ti piaccia ç_ç me piange di gioia. Un bacio e grazie 1000 ^^
Ithil: ciao Bea!! Allur, prima di tutto: in bocca al lupo x l’esameee!! Sono sicura che andrà benissimoo! ^^ *oddio la mia mente malata avrebbe voluto che accadesse qualcosa in più tra i due piccioncini,ma è stato meglio così...* ahahahaha maliziosa xD *vuol dire che la ama sul serio! 10 punti per il ragazzo!!* sta iniziando a piacerti, eh? xD *io avrei appoggiato volentieri anche troy, naturalmente non per Brad...* so di non averlo spiegato, ma…perché secondo te Giulia ha dato il via libera a Robert per Troy? Ma per Orly ovviamente!! ^^ un bacio caraaaaaa
KikiCullen: mo ciaoooooo! *Genietto!(posso chiamarti così? o preferisci biscottina?tanto dobbiamo sposarci!XD)* la data l’hai già scelta? xD comunque puoi chiamarmi come vuoi, fatta eccezione per TOPOLINA e TROTTOLINA AMOROSA xD *Segnerò sul calendario i giorni con una scritta a caratteri cubitali!Magari metto pure la nota sul cell!ok?* guarda che poi se non lo fai veramente ci rimango male xD …ok, mai mangiare il fresh mango, grazie per l’info xD io a Venezia vado il 5 maggio con la scuola…tu quando? *E visto che siamo in tempo di oscar, te ne accaparri uno nella categoria miglio fic su rapporti tra celebrità e comuni mortali.Contenta?* contenta? Contentissima! Che carina che sei!!!! *-* è così bella questa storia? *E ora ti tocca il discorso di ringraziamento* ok, a tuo rischio e pericolo: EHM…beh…che dire…grazie a tutti per questo Oscar, è veramente stupendo. Sinceramente non mi sembra vero di aver vinto, ma sono contenta, perché per questa storia ho dato anima e corpo. Prima di salutare tutti e di augurarvi un buon proseguimento, ci terrei a ringraziare un po’ di persone: allora, prima di tutto voglio ringraziare Claire (dal cognome sconosciuto) Pattinson per aver messo al mondo un figlio così bello, così simile a un dio greco, così figo che anche il sole impallidisce davanti a lui, così…ehm…sto divagando xD dicevo: voglio ringraziarla perché è grazie a lei Robert è quello che è e la mia storia è potuta nascere; poi voglio ringraziare il mio pc (sempre pieno di virus) perché ogni volta sopporta quando modifico i capitoli, poi voglio ringraziare la mia povera mente per aver fatto uscire questa storia e infine, ma non per importanza, voglio ringraziare i miei fans (viva la modestia xD), che ogni lunedì e sabato mi regalano un sorriso con le loro recensioni! Grazie, veramente…ed ora buona serata! E mi raccomando: W LE GOCCIOLEEEEEE! xD contenta del discorso? Sei soddisfatta? xD *mi pare ci sia pure Rob alla notte degli oscar quindi perchè non ci vai?* stai scherzando? C’è anche lui???? O.O oddioo! Volo!!! … che hai combinato col cuginetto? Comunque sì, ho fatto da babysitter a mia sorella che aveva la febbre :( poveraaa! Un baciooooo
Oasis: mo ciaoooo! Grazie 1000 ^^ eheheh Brian se vuoi te lo cedo xD un baciooo
CriPattinson: ciao bella! *Non ho parole...un capitolo fantastico!!!!* *-* graziee! Che carinaa ^^ sono contenta che questa ff ti piaccia sempre di più, davvero! Mi rendi felicee! Un bacioooo
LaPiccolaPrincess: amoreeeee! Mi manchi anche tuuuuuu ç_ç come stai ora???? … ma…stai a pensare alla dieta di fronte a pasticcini e torte gelato tu? xD **Svogliatamente aprii la borsa per cercare le chiavi di casa, ma senza risultato e, solo dopo qualche minuto, ricordai con orrore di aver lasciate in camera mia.* Pensala così,potrebbe andare molto peggio XD *Non sapendo cosa fare mi sedetti sul dondolo e istintivamente guardai verso il cielo, constatando che il tempo stava peggiorando: tirava un gran vento e nuvoloni neri minacciavano di far cadere la pioggia e, come se non bastasse, ero talmente fortunata da non aver né un ombrello, né una maglia a manica lunga o una coperta.*Come non detto non parlo più XD* ehm…hai parlato rospetto? xD *Attenta che qualcuno potrebbe fraintendere il tuo abbigliamento e non so se mi spiego XD* ahahahahahahaha! No, non ti spieghi…racconta xD … bella la song, vero? comunque…ti giuro, mi piacciono gli horror ma me la faccio addosso (metaforicamente) nel vederli xD un mega kiss! Ti voglio beneeee
Twilighter001: ciao tesoro! Grazie 1000 per i complimenti! ^^ comunque…uno come Rob per me puoi vedere se lo trovi al supermercato…sempre che magari non l’abbiano finito…fammi sapere poi xD un bacioooooo
Ilarylove Sol: hey, benvenuta! :D *seguo la tua fic da molto tempo. Volevo solo dirti che sei bravissima!* che carina, grazie ^^ spero ti piaccia questo nuovo (e luuuuuuuuuungo capitolo) un bacio!
fedev82: *BELLA-STUPENDA-MERAVIGLIOSA-FANTASTICA-STRAMITICA!!!!!!!!!!!!!* addirittura???? *me arrossisce* bella la moto, vero? spero ti piaccia anche questo cap! un baciooo
Lion E Lamb: ciao tesoro!!! *sei bravissima come al solito e poi adoro il fatto ke i cap siano lunghi* questo allora sarà il tuo capitolo preferito ^^ *x quanto riguarda la partenza di giulia...meglio nn pensarci adesso ke già mi viene da piangere!!!* no, tesoro non piangere!!! Dai, fai conto che con la storia per ora sono solo al 3 giugno, mancano ancora 2 mesi prima che Giulia parta! =) un bacioooooo!
memi16: amore mio, sei tornataa!! Sono contenta!!! Sì, tranquilla mi ricordo che non avevi il pc! xD è una figata davvero? *-* *continua cosi che ci faranno un film* dai, sarebbe figo!! La parte di Giulia però la faccio io xD e quella di Robert…beh, Robert ovviamente! xD scena di sesso INCLUSA U.U un bacio teso, sono contenta che tu sia tornata!! :)

Ragazze, una cosa prima: volevo spiegare il perché di questo capitolo lunghissimo…beh, praticamente qui viene raccontata tutta la prima settimana che Rob e Giulia hanno trascorso insieme prima che Robert partisse per la Comic Con a San Diego e ho preferito fare un capitolo unico anziché dividere perché per me aveva più senso così! Un bacio Giulls
P.S. non odiatemi, ma ho messo un po’ di storia in mezzo xD dai che non fa male studiarla xD
P.P.S. potere a Wikipedia xD

16. LA PRIMA SETTIMANA INSIEME

Quando mi risvegliai, diverse ore dopo, notai con grande piacere di essere ancora tra le braccia di Robert: il mio viso era stretto al suo petto, mentre il suo era a contatto con i miei capelli spettinati.
Ma allora non mi sono sognata tutto! Sono veramente abbracciata a Robert!” pensai con un sorriso a trentadue denti.
Voltai lentamente la testa di lato per non svegliarlo e vidi dalla sua radiosveglia grigia che erano le nove e quarantatre; nonostante in quel momento l’unica cosa che volevo fosse restare abbracciata a lui, visto che si stava al caldo e mi sentivo in paradiso tra le sue braccia, svogliatamente e lentamente mi alzai dal letto cercando di non svegliarlo, riuscendoci miracolosamente, e, per fare in modo che lui non si accorgesse della mia fuga, spostai il cuscino sul quale avevo dormito tra le sue braccia e lui lo strinse a sé e portò anche una gamba sopra di esso, abbracciandolo.
Evitai di scoppiare a ridere e, prima di dirigermi in bagno, presi la macchina fotografica appoggiata sulla scrivania e scattai una foto, pregando che non ci fosse il flash, poiché la scena che stavo vedendo era dolcissima e allo stesso tempo troppo buffa. Purtroppo le mie preghiere furono vane perché un bagliore accecante illuminò la stanza; ma nonostante ciò, il signorino non solo continuò a dormire indisturbato, ma mise addirittura la testa sotto il suo cuscino.
Indisturbata scattai ancora un’altra foto, poi appoggiai la macchina fotografica per andare in bagno per lavarmi la faccia e darmi una sistemata; indietreggiando, però, non notai di avere la porta subito dietro e così, non appena mi voltai, diedi una craniata contro di essa e sbattei inoltre il mignolo del piede nello stipite della porta. Imprecai in silenzio e mi voltai per controllare Robert che, nonostante avessi fatto un gran baccano, continuò a dormire pacificamente.
Dolorante e zoppicante mi diressi in bagno e quando uscii andai in cucina per preparare la colazione: non sapendo cosa Robert volesse mangiare, decisi di preparargli una tipica colazione italiana: latte, caffè, cereali e biscotti. Misi sui fornelli il caffè e il latte, tirai fuori da uno sportello i cereali e i suoi biscotti sgaffi e, come se si fossero dati appuntamento, una volta che il caffè e il latte furono pronti, Robert scese in cucina.
< Buongiorno bell’addormentato! > esclamai tutta pimpante.
< ‘Giorno… > rispose sbadigliando.
< Non sapendo cosa volessi mangiare ho deciso di preparare io la colazione: latte, cereali e caffè. Può andare bene? >
< Perfetto! > disse sbadigliando nuovamente.
Scoppiai a ridere, perché solo in quel momento, guardandolo bene, mi accorsi che aveva tutti i capelli spettinati: sembrava un bambino di cinque anni da quanto era dolce.
< Cosa c’è? > domandò confuso e ancora addormentato.
< Ma ti sei visto allo specchio? Oddio i tuoi capelli… > risposi incapace di continuare la frase a causa del troppo ridere e lui, preoccupato, corse in bagno  e quando ritornò in cucina mi guardò con uno sguardo da finto offeso.
< A tutti capita di avere i capelli spettinati la mattina! >
< Sì, non lo metto in dubbio! Ma tu fai morire dal ridere… > risposi sogghignando.
Robert continuava a fare l’offeso e così, zoppicando ancora, mi avvicinai a lui per sistemargli i capelli.
< Che hai fatto? > domandò indicando il piede.
< Ah, niente tranquillo…solo un brutto incidente mentre stavo uscendo dalla tua camera: ho sbattuto contro lo stipite della porta… >
< Ehm…fammi guardare… > rispose tentando di non ridere < ti fa male? >
< Solo quando cammino >
< Oh povera piccola…allora è meglio non far appoggiare il piedino a terra… > disse sorridendomi come solo lui sapeva fare.
Mi prese in braccio e mi mise a sedere sul tavolo della cucina ed io, sapendo cosa avesse intenzione, di fare lo precedetti avvicinandomi alle sua labbra e baciandolo: nonostante fosse stupito del fatto che io avessi fatto la prima mossa, dischiuse le labbra e le nostre lingue s’incontrarono e quando ci staccammo mi fece scendere dal tavolo e mi appoggiò sulla sedia affianco alla sua, iniziando poi a fare colazione.
Quando finimmo di mangiare ci vestimmo e Robert mi riaccompagnò a casa; trascorsi il resto della giornata studiando latino, matematica e spagnolo e la sera la passai chattando su msn con le mie amiche che mi diedero una bella strigliata perché non mi facevo mai sentire e andai a letto alle cinque di mattina, dopo aver fatto l’alba con Teresa.
Martedì mattina mi svegliai poco prima di mezzogiorno e mezza; scesi in cucina indossando ancora il pigiama e, non avendo molta fame, pranzai mangiando un panino al prosciutto e formaggio.
< Buongiorno > disse una voce per nulla simile a quella di mio fratello.
Mi voltai.
< Robert? Ma cosa ci fai qui? >
< Beh sono venuto a prenderti…dai forza vatti a vestire che è tardi! >
< Ma per andare dove? >
< Al British Museum ovviamente! Avevo promesso che ti ci avrei portato, e così farò > mi disse tutto contento.
Sorrisi, misi il piatto vuoto dentro la lavastoviglie, lo baciai velocemente e mi diressi di sopra per vestirmi: presi dall’armadio un paio di shorts marroni, una canotta bianca con sopra dei disegni di farfalle colorate e un paio di sandali bassi, mi pettinai i capelli mettendo due forcine ai lati, mi lavai i denti e scesi di sotto.
< Pronta? > domandò porgendomi il braccio.
< Certo mia guida personale! > risposi.
< Prima il maggiordomo, ora la guida…la prossima volta come mi chiamerai? > chiese divertito.
< Ah, non lo so! Dipende dalla situazione > risposi facendogli la lingua.
Salutammo Teo ed uscimmo di casa.
< Nuova macchina? > domandai notando una Range Rover nera davanti al vialetto di casa.
< No, non è mia. Ho portato questa mattina la BMW a fare il collaudo e la concessionaria mi ha dato questa come sostituzione >
< E ti ha dato una Range Rover? Notevole… >
< Già! > rispose soddisfatto. < ti piace? > aggiunse.
< A dir la verità non tanto…non sono mai stata molto attratta dalle macchine troppo grandi… > ammisi.
< La Range Rover per me è stato il mio primo amore invece > rispose sorridendo.
Arrivammo dopo una mezz’ora al British Museum e facemmo una fila di circa un quarto d’ora.
< Dobbiamo ringraziare il cappellino da baseball e gli occhiali da sole… >
< Perché? >
< Beh perché nessuno ti ha riconosciuto… >
< Ah giusto! >
Mettemmo tre pound a testa come offerta libera e poi iniziammo il nostro giro.
< Sapevi che c’è la mostra di Michelangelo? > chiesi prendendo un opuscolo e la mappa del museo.
< Sì…prima di passare a prenderti ho telefonato per prenotare due biglietti, ma era tutto esaurito…prometto che ti porterò! >
< Tranquillo! Possiamo andarci anche la settimana prossima, non è un problema… >
< Ehm…c’è un piccolo problema…la settimana prossima parto per l’America con tutto il cast per pubblicizzare alla Comic Con di San Diego Twilight… >
< Ah… >
< Sto via solo una settimana, poi torno… >
< Sì certo tranquillo! > risposi guardandolo e sorridendogli < avanti prof! Raccontami un po’ del museo… > esclamai prendendolo il giro.
< Beh…il museo è stato fondato nel 1753 da sir Hans Sloane, un medico e scienziato, ed è stata aperta per la prima volta al pubblico il 15 Gennaio del 1759. Hey piccola di qua… > disse prendendomi per mano e conducendomi nella Sala Egiziana.
< O mio dio la Stele di Rosetta! L’ho studiata l’anno scorso in Storia dell’Arte! > esclamai.
< Cosa ti ricordi? >
< Che è di granito scuro e che riporta un’iscrizione con tre differenti grafie: geroglifico, demotico e greco, precisamente dall’alto in basso. La differenza tra il geroglifico e il demotico sta essenzialmente in dove venivano usate le scritture: il geroglifico nei testi sacri o in documenti importanti, mentre il
demotico era usato per documenti d’importanza minore ed era usato da gente meno istruita. Poi ovviamente il Greco servì nel 1822 a Jean-François Champollion per far comprendere cosa c’era scritto nelle scritture sopra… >
< Bravissima complimenti! >
< Beh, me lo ricordo solo perché adoro l’arte Egiziana… >
< Davvero? >
< Sì! Da piccola sarei voluta diventare un’archeologa…oltre ad attrice, cantante, ballerina, veterinaria, medico, scrittrice e cameriera… >
< Però! Vedo che ti piace variare! > disse ridendo.
< Beh, sì! > ammisi.
< E di questi lavori qui adesso ce n’è uno che ti piacerebbe fare? >
< Beh…cantante no perché mi vergogno a cantare in pubblico e perché non ho una così gran bella voce, anche se me la cavo; attrice no perché sono troppo timida; ballerina no perché non ho mai preso lezioni; veterinaria no perché non sopporterei di sopprimere qualche animale e non sopporto la vista del sangue, per cui escluderei anche il medico, e cameriera…beh non lo so…non ho molta pazienza… >
< Per quanto riguarda la scrittrice invece? >
< Adoro scrivere, solo che non saprei su cosa cimentarmi… >
< Non credi di essere un po’ troppo autocritica? >
< Forse. Ma comunque ho ancora un po’ di tempo per pensarci… > risposi alzando le spalle.
< Giusto > concordò stringendomi maggiormente a sé < sai altro sulla Stele? >
< Veramente è tutto ciò che ricordo… >
< Beh, è comunque tanto! >
< Sì, e se si pensa che in un anno non ho mai ascoltato la mia prof di arte poi è una conquista! >
Proseguimmo il nostro giro e quando vidi le mummie pregai Robert di farmi una foto.
Vidi molte altre opere del museo: ad esempio i manufatti del sepolcro di Sutton Hoo, il Bracciale in oro dal tesoro di Oxus, le impronte del Buddha, i fregi del Partenone e il cilindro di Ciro.
Passammo talmente tanto tempo a vedere ogni singola opera che alla fine dovemmo uscire perché il museo stava per chiudere; fortunatamente ci saremmo tornati il prima possibile per vedere la mostra di Michelangelo e per finire il giro del museo.

< Piccola sono solo le sei…che facciamo? > domandò Robert guardando l’orologio.
< Boh decidi tu…per me è uguale… >
< Eh no tesoro! Ho sempre deciso io…adesso è il tuo turno… >
< Beh ecco se devi essere sincera…è stato bellissima la visita al museo, solo che mi ha stancata tantissimo…se passassimo una seratina in casa? Oppure se volevi uscire magari Kell e gli altri vogliono andare da qualche parte … >
Mi sorrise.
< No piccola, voglio stare con te il più possibile prima di partire. Restare a casa è ok, non ci sono problemi… >
< Non sembri molto convinto…senti, chiama Kell, Jared e gli altri ed esci con loro…io e te ci vediamo domani… >
< No, smettila! Ho detto che voglio stare con te il più possibile finché non parto e così sarà. Mangiamo qualcosa da me? O preferisci stare da te? >
< No, da te va benissimo. Solo una cosa: potremmo passare prima da me? Così avviso Teo e prendo le mie cose… >
< Per cosa? >
< Beh ovviamente mi fermo a dormire da te! > esclamai quasi scandalizzata perché non aveva capito subito.
< Mi sembra giusto! > mi disse ridendo < andiamo su forza! >
Passai da casa a prendere il mio pigiama ed avvisai Teo che mi sarei fermato a dormire da Robert e, poco prima di arrivare a casa sua, passammo a prendere la sua mitica BMW.
Quella sera cenammo con una frittata con le patate cucinata da lui.
< Wow non sapevo che tu sapessi cucinare… > dissi mangiando una forchettata di frittata.
< Ti piace? >
< È ottima! >
< Grazie, sono contento che ti piaccia >
Non appena finii la mia ultima forchettata di frittata il mio piatto sparì e mi ritrovai abbracciata al mio cuoco personale.
< Sei bellissima… >
< Grazie > risposi arrossendo.
Mi prese in braccio ed io automaticamente avvinghiai le mie gambe alla sua vita e mi portò sul divano continuando imperterrito a baciarmi e poi, non appena si staccò dalle mie labbra, iniziò a farmi il solletico ed io, come riflesso incondizionato, iniziai a dimenarmi come se fossi matta, tentando di allontanarlo da me. Quando finsi di essermi fatta male si allontanò preoccupato ed io corsi lontana dal divano ridendo; lui m’inseguì per tutta casa, piano di sopra incluso e, appena entrai nella stanza degli ospiti, mi fermai per riprendere fiato e lui mi abbracciò da dietro, mi fece volteggiare e poi mi buttò sul letto, per poi continuare con la tortura di prima.
Mi disse che dovevo pagare per avergli fatto prendere un accidente. Cercai nuovamente di fregarlo, ma non mi credette. Quell’orribile tortura continuò per altri cinque minuti, poi stanco si stese accanto a me.
Solo in quel momento notai una chitarra vicino alla finestra.
< Mi suoni qualcosa? >
< Cosa vuoi che ti suoni? >
< Quello che vuoi…basta che oltre a suonare tu canti… >
< Devo anche cantare? > domandò sbuffando e tentando di non ridere.
< Per me? > domandai facendogli uno sguardo da cerbiatta.
< Ok…poi m’insegnerai a fare uno sguardo così? > chiese divertito.
< Solo se ora canti per me!
>
< Andata! > esclamò stringendomi la mano. 

When the night falls down
I wait for you
And you come around
And the worlds alive
With the sound of kids
On the street outside

When you walk into the room
You pull me close and we start to move
And were spinning with the stars above
And you lift me up in a wave of love...

Ooh, baby, do you know what that’s worth?
Ooh heaven is a place on earth
They say in heaven love comes first
Well make heaven a place on earth
Ooh heaven is a place on earth

When I feel alone
I reach for you
And you bring me home
When I’m lost at sea
I hear your voice
And it carries me

In this world were just beginning
To understand the miracle of living
Baby I was afraid before
But I’m not afraid anymore

Ooh, baby, do you know what that’s worth?
Ooh heaven is a place on earth
They say in heaven love comes first
Well make heaven a place on earth
Ooh heaven is a place on earth

Heaven is a place on earth
Ooh heaven is a place on earth
Ooh, baby, do you know what that’s worth?
Ooh heaven is a place on earth

Ooh, baby, do you know what that’s worth?
Ooh heaven is a place on earth
They say in heaven love comes first
Well make heaven a place on earth
Ooh heaven is a place on earth

 

< Oddio…non potevi scegliere canzone migliore lo sai? > gli dissi.
< Ti piace? >
< Da matti…e poi tu sei bravissimo > risposi prendendogli dalle mani la chitarra e appoggiandola lontano da lui e accoccolandomi sul suo petto.
Dopo pochi minuti mi addormentai tra le sue braccia, svegliandomi dopo qualche ora sempre tra le braccia di Robert, ma sul divano.
< Rob… >
Sentendosi chiamare spense subito la televisione ed iniziò ad accarezzarmi i capelli.
< Piccola finalmente ti sei svegliata >
< Ma quanto ho dormito? >
< Un paio d’ore… >
< E perché non mi hai svegliato? >
< Perché eri così tenera… >
< Sì ma…siamo venuti per stare un po’ insieme, non perché tu potessi vedere me dormire…non ti pare? >
< Che lagna che sei! Si da il caso che mi piaccia vederti dormire, quindi non vedo dove sia il problema… >
< Che ore sono? >
< Quasi mezzanotte… >
< Sono stanchissima… > risposi sbuffando.
< La camminata al museo ti ha proprio stancata eh? >
< Sì >
< Perché non vai a letto? >
< Perché voglio stare con te… >
< Anche se dormi? >
< Sì >
< Sei testarda… >
< Perché tu no? > domandai sarcastica e sorridemmo entrambi.
< Piccola? >
< Mmm? >
< Ti da fastidio se tengo la TV accesa? >
< Assolutamente no… >
< Grazie > sussurrò in un orecchio.
Mi sussurrò qualcos’altro, ma ero troppo stanca per concentrarmi su quello che stava dicendo e infatti mi riaddormentai poco dopo.
Mi svegliai qualche ora dopo tutta indolenzita perché avevamo dormito entrambi sul divano e, quando mi mossi, anche lui si svegliò.
< Ben svegliata >
< Grazie, anche tu… >
< Che ore sono? > mi domandò.
< Le sette e mezza >
< Mmm…non voglio alzarmi… >
< A chi lo dici…ma a che ora ti sei addormentato? >
< Alle quattro… >
< Come le quattro? E fino a quell’ora cosa fai visto? >
< Uno special sui Simpson e Intervista Col Vampiro… >
< No! Dovevi svegliarmi! Io amo i Simpson e adoro quel film… >
< Mi spiace piccola, la prossima volta ti sveglierò! >
< Ecco, bravo! > gli diedi un bacio a fior di labbra e poi mi alzai dal divano.
Mi prese per mano e si alzò pure lui e, mentre stavamo per dirigerci in cucina, qualcuno bussò alla porta.
< Aspettavi visite? > domandai sbadigliando.
< No… > rispose mentre apriva la porta e davanti a noi ci trovammo Jared con una borsa da piscina.
< Ciao papi…ma che ci fai qui? >
< Beh…io e Rob dovevamo andare in piscina oggi… >
< Oh…oddio me ne ero completamente dimenticato! Jared scusami mi dispiace tanto! >
< Lo vedo che te ne sei dimenticato…ma non sapevo fossi in dolce compagnia > rispose Jared ammiccando nella mia direzione.
< Beh… > disse Robert imbarazzato passandosi una mano tra i capelli.
< Comunque è lo stesso, non preoccuparti…vado da solo, andremo un’altra volta insieme. Non volevo disturbarvi… > disse sorridendo.
< No aspetta! > esclamai < Rob preparati e vai con Jared…io mi faccio una doccia e poi mi faccio venire a prendere da Teo… >
< Sei sicura? >
< Più che sicura! Forza vatti a vestire, io intanto intrattengo Jared >
< Ok > mi disse baciandomi e correndo di sopra a cambiarsi.
< Jared prego entra… >
< Grazie bimba! > disse seguendomi in cucina.
Mi sedetti a tavola e notai che mi stava fissando incessantemente.
< Cosa c’è? > domandai.
< Cosa ci fai in casa di Robert? > mi chiese con fare sospettoso e allo stesso tempo malizioso.
< Non è quello che pensi! > esclamai arrossendo di botto.
Iniziò a ridere.
< E cosa dovrei pensare allora? >
< Che mi sono semplicemente fermata a dormire da lui. Jared, sono ancora vergine… > dissi sussurrando l’ultima parte.
< Me lo diresti in caso contrario vero? >
< Assolutamente > risposi guardandolo negli occhi mentre stavo addentando una ciambella e Robert ci raggiunse poco dopo.
< Eccomi Jay sono pronto! > esclamò.
< Perfetto, allora possiamo andare! Ciao bimba! > disse avvicinandosi a me e dandomi un sonoro bacio sulla guancia.
< Ciao papi > risposi abbracciandolo.
Poi venne il turno di Robert, che mi abbracciò stretta e mi baciò teneramente.
< Ti chiamo dopo ok? >
< Certo! Buona nuotata! > sussurrai abbracciandolo di nuovo.
< Ti lascio le mie chiavi di scorta. Quando vai via chiudi ok? >
< Assolutamente! > risposi.
Non appena se ne furono andati, finii di fare colazione, poi mi feci una doccia e, notando che la maglietta che mi ero presa come cambio era sporca, fregai una maglia dal cassetto di Robert; infine chiamai Teo, che mi venne a prendere dopo dieci minuti.
< Hey guarda cosa ho trovato? > disse una volta in macchina dandomi un malloppo di riviste.
< Hai trovato delle riviste di pettegolezzi? Wow impressionante… > risposi sarcastica.
< No furbona, sfogliale! >
Feci come mi aveva detto e iniziai a sfogliare la prima rivista, finché non arrivai a pagina diciotto: c’era raffigurata una foto mia e di Robert al tappeto rosso e, sotto di essa, c’era una nota.

Impeccabile quella sera era anche Robert Pattinson (22 anni, attore) che sfoggiava pantaloni e giacca nera ed una maglia bianca di cotone. Accanto a lui, la sua accompagnatrice Giulia faceva la sua bella figura con il suo vestito. Ma tutte noi ci chiediamo: chi è questa Giulia? Una nuova fiamma oppure solo un’amica?

Anche la seconda rivista, come la prima, riportava un resoconto della premiere.

Se vi ha sconvolto precedentemente la notizia del matrimonio tra Brad e Angelina, ora le giovani fan dovranno strapparsi i capelli, perché il nuovo idolo delle teenager Robert Pattinson alla premiere era in compagnia di una giovane ragazza. Sembra anche che non sia la prima volta che i due ragazzi escono insieme: sono stati visti qualche giorno prima nei pressi del ristorante giapponese Satsuma a Soho. Dobbiamo rassegnarci al fatto che uno degli scapoli più ambiti del momento sia impegnato oppure possiamo ancora sperare?

Gli altri giornali non erano molto diversi.
< Questi giornali sono tutti uguali e…O MIO DIO! >  esclamai guardando scandalizzata un giornale.
< Cosa? >
< Mi hanno dato della sciacquetta! >
< Non è possibile… >
< Tu dici? La premiere si è rivelata piena di sorprese. Ma la sorpresa maggiore è stata vedere Robert Pattinson in dolce compagnia. Ma lei chi è? Una futura ragazza fissa o semplicemente una ragazza da una botta e via? > lessi indignata.
< Che giornale è? > mi chiese.
< Fragola Nera > risposi stizzita.
< Ah…ecco perché… >
< Perché cosa? >
< Perché ti hanno definito così: quel giornale ha avuto diversi problemi con Robert qualche anno fa. Non chiedermi perché, non ne ho la minima idea; ma ce l’hanno a morte con lui. Mi dispiace però che se la siano presi con te… >
< Anche a me, comunque non parliamone più … >
< Sicura? Niente causa legale? >
< Sicura >
< Ok…piccola senti andiamo a fare la spesa? Il frigo è praticamente vuoto… >
< Certo, andiamo! > risposi fingendo di essere entusiasta: quell’articolo mi aveva rovinato la giornata.
Alle quattro del pomeriggio suonarono alla porta e quando andai ad aprire mi trovai Robert davanti con un mazzo di fiori.
< E questi? > domandai prendendo il mazzo e sorridendo.
< Sono una richiesta di perdono per questa mattina: mi dispiace averti mandato via… >
< Beh, semmai il contrario! Sono io che ti ho sbattuto fuori casa tua… > dissi ridendo.
< Ma sì, tanto hai capito! Senti, ti va un gelato? >
< Certo > risposi sorridendogli.
Misi i fiori dentro un vaso e invitammo Teo ad unirsi a noi, solo che ma rifiutò. Presi la mia borsa della Converse, infilando dentro il portafoglio, le chiavi di casa, il cellulare e anche la Fragola Nera.
Uscimmo di casa e ci dirigemmo a piedi verso la gelateria; quella volta mi servii Phil, imbarazzato nel vedermi con un altro ragazzo; dopo essere usciti dalla gelateria, c’incamminammo verso un parco, dove ci sedemmo su una panchina nascosta.
Lì mi feci coraggio e chiesi del suo conflitto con la rivista.
< Rob? >
< Sì piccola? >
< Posso farti una domanda? > domandai titubante.
< Certo > rispose sorridendo.
< Beh ecco…cos’è successo tra te e la Fragola Nera? >
S’incupì.
< Perché lo vuoi sapere? > domandò quasi adirato.
< Io…scusa, non sono affari miei… > risposi imbarazzata.
< No scusa tu…è che non mi piace molto parlare del mio rapporto con quella rivista… > restammo in silenzio per diversi minuti, poi aggiunse < due anni fa conobbi una ragazza argentina, Carmela. In breve tempo divenne la mia migliore amica. Le raccontai un segreto che ora non sto a raccontarti. Per farla breve il giorno dopo averglielo raccontato, lo trovai spiattellato nella prima pagina della Fragola Nera. Subito dopo scoprii che Carmela mi aveva incastrato: aveva finto di essere mia amica per poter scoprire questo fantomatico segreto e scrivere un articolo per entrare a far parte di quella rivista. Ovviamente la prima cosa che feci fu fare causa a lei e alla rivista; il direttore della Fragola Nera cercò di comprare il mio silenzio, ma questo mi fece imbestialire ancora di più. Vinsi la causa e la rivista dovette darmi tanti di quei soldi che si ritrovò sull’orlo del lastrico. Stavano rischiando il fallimento per colpa mia, perché io fui il primo a ribellarmi a “quell’innocente scherzo“ come lo chiamavano loro. Inoltre pagarono una multa salata. Questo è il motivo per il quale la rivista mi odia. Ma dimmi…perché lo volevi sapere? >
< Beh ecco… > iniziai a dire sempre più titubante.
< Fammi indovinare…hanno scritto qualche cattiveria su di me alla premiere…>
< Non proprio su di te… > risposi tirando fuori dalla borsa il giornale < vai a pagina cinquantasette > aggiunsi.
Prese velocemente il giornale e cercò la pagina e, quando la trovò, fissò l’articolo per qualche minuto, poi si alzò in piedi e prese il giornale scaraventandolo arrabbiato nel cestino. Sobbalzai spaventata.
< Oddio Giulia scusami, non volevo spaventarti… > disse dispiaciuto sedendosi nuovamente accanto a me e prendendomi le mani.
< Non preoccuparti… > risposi sorridendo.
< No invece: primo perché ho avuto una reazione troppo brusca e secondo, che è più importante, per ripicca nei miei confronti ti hanno messo in mezzo. Ma te lo prometto, non la passeranno liscia… >
< No >
< No? > mi chiese ironico.
< No…voglio sorvolare su questo. Voglio essere sincera, ci sono rimasta molto male per quello che ho letto perché mi hanno insultata. Ma io non sono una che cerca vendetta per ogni cosa e non voglio diventarlo ora. Ci tenevo solo a sapere perché mi avevano attaccata così ed ora che lo so sono a posto. Non m’importa niente di quello che possono pensare gli altri, m’importa solo di stare con te… >
< Sì, ma non mi piace che tu venga offesa… >
< Ti ringrazio, ma io sono a posto così. Non ho intenzione d’intentare alcuna denuncia… >
< Sicura? >
< Sì… >
< Ti ammiro lo sai? Io al tuo posto gliel’avrei fatta pagare… >
< Non mi piace essere vendicativa… >
< Ma sei davvero sicura? >
< Sì > dissi sorridendogli.
< Ok… > mi disse alzandosi ancora dalla panchina per poi avvicinarsi al mio viso e baciandomi dolcemente.
Automaticamente scattai in piedi e lo abbracciai senza staccare le mie labbra da lui.
< Tesoro mi dispiace davvero averti messa in mezzo… >
< Non fa niente, non è colpa tua…torniamo a casa? >
< Sì… >
C’incamminammo verso casa lentamente e silenziosamente per tutto il tragitto, mano nella mano. Una volta arrivati mi baciò dolcemente e poi se ne andò.
< Ah Giulia? >
< Sì? > domandai voltandomi.
< L’hai presa tu la mia maglia grigia a maniche lunghe dall’armadio? >
Mi misi a ridere.
< Sì. Questa mattina mentre stavo per infilarmi la mia maglia ho notato che era macchiata. La lavo e poi te la restituisco… >
< No tranquilla. Tienila pure > disse facendomi l’occhiolino e poi se ne andò.
La sera la passai con Teo a mangiare pizza e a guardare la saga di Scary Movie e andammo a dormire alle undici e tre quarti.
La mattina seguente appena accesi il cellulare lessi il messaggio di Robert. 

Buongiorno principessa. Questo pomeriggio volevo portarti in giro, solo che Kris, Emma e le altre hanno intenzione di rapirti per portarti in una beauty farm. Questa sera non potremo vederci perché sono ad una cena fuori. Ti chiamo dopo, un bacio

se non sono affari 

< Cos’è questa storia della beauty farm? > domandai a Kristen non appena la chiamai.
< E tu come lo sai? >
< Me l’ha detto Robert >
< Ah, che guastafeste. Comunque dai, ci divertiremo! Ci faremo coccolare per tutto il pomeriggio! Non puoi darci buca perché abbiamo già prenotato per te e quindi c’è anche la tua quota. Sono centoventitre sterline a testa >
< Centoventitre sterline? > domandai sorpresa.
< Sì… >
< Kris ma è troppo! >
< Sì, ma è pacchetto completo! C’è la sauna, il massaggio, la pulizia del viso e il bagno nei fanghi… >
< Tutto questo a centoventitre sterline? >
< Sì! Dai, è abbordabile come prezzo no? >
< Beh sì infatti…ma io sono minorenne, non so se me la facciano fare la sauna… >
< Ah…cavolo è vero, non lo fanno… >
< Beh vedrò di farmelo sostituire con qualcos’altro! >
< Ok…senti l’appuntamento là è per le tre >
< Perfetto! Come si chiama il posto? >
< Red Moon >
< Perfetto! Ci vediamo là alle tre allora! >
< Facciamo le tre meno dieci… >
< Perfetto! Ciao Kris, grazie per l’invito! >
< Figurati! Ciao! >
Mio fratello ed io pranzammo velocemente e poi si offrì di accompagnarmi alla beauty farm, facendomi risparmiare i soldi del taxi almeno per l’andata. Alle tre meno dieci ero arrivata a destinazione: con Teo alla guida, che fosse tardi o no, si arrivava sempre in orario. Addirittura arrivai per prima: le altre infatti mi raggiunsero dopo qualche minuto.
Passai un pomeriggio favoloso, all’insegna delle coccole e, al posto della sauna, feci manicure e pedicure, esattamente come Emma.
< Giu? > mi chiamò mentre eravamo sedute.
< Dimmi >
< Mi dispiace per quello che la Fragola Nera ha scritto su di te… >
< Ah…hai letto? > risposi.
< Beh…sì >
< Scommetto che l’hanno letto anche Kris, Nikki ed Ashley… >
< È stata Nikki a passarci l’articolo >
< Ok… >
< Hai intenzione di fare causa? >
< No, so che sarebbe più sensato denunciare questa cosa, ma non voglio >
< Perché? >
< Perché primo non voglio avere soldi da loro, semmai vincessi la causa, poi perché ho imparato col tempo a farmi scivolare gl’insulti addosso. Loro non mi conoscono, non sanno niente di me. Mi hanno insultata solo per vendere qualche giornaletto in più e se questo li fa contenti ben venga >
< Beh potresti fare come ha fatto Rob… >
< Cioè? >
< Fare causa e donare tutti i loro soldi in beneficenza… >
< Ha fatto davvero questo? >
< Sì… >
< Ah, ma dai… > dissi per poi aggiungere < comunque…non voglio fare niente, sono a posto così. Solo una cosa: che fine ha fatto Carmela? >
< È tornata in Argentina qualche anno fa a seguito di un suo scandalo… >
< Ah… >
< Signorina l’ammiro lo sa? Io al suo posto avrei fatto i salti mortali pur d’intentare una causa legale contro quei disgraziati… > disse la mia estetista guardandomi, per poi aggiungere immediatamente imbarazzata < anche se non sono affari miei. Mi scusi… >
< No tranquilla non c’è problema. Grazie > risposi sorridendole.
Emma trattenne a stento una risata e, una volta uscite dalla sala, ci dirigemmo verso l’ingresso per pagare e una volta uscite dalla beauty farm Emma ed io ci guardammo e poi scoppiammo a ridere.
< Cosa avete voi due? > domandò Stephenie.
< Ehm…mentre stavamo facendo la manicure stavamo parlando di quello che la Fragola Nera aveva scritto su di me e poi d’un tratto si è intromessa l’estetista dicendomi la sua. E allora c’è venuta la ridarella. Mi dispiace però, perché è stata dolcissima… > risposi.
< Ah giusto…mi dispiace, abbiamo letto l’articolo anche Catherine, Elizabeth, Rachelle ed io…stai bene? >
< Sì, grazie. Quando l’ho letto, all’inizio ci sono rimasta male, ma poi ho sorvolato…non ho intenzione di fare causa e nient’altro… >
< Sicura? > chiese Stephenie.
< Più che sicura! >
Ma che c’hanno tutti la mania di fare causa?” pensai divertita.
< Ok…ragazze scusate ma si è fatto tardi…dovrei tornare in albergo… >
< Sì certo, anche noi dobbiamo andare…ciao a tutte! >
Ci salutammo abbracciandoci e poi arrivai fino a piedi alla metro più vicina e, quando arrivai alla fermata della metro, mi trovai davanti Taylor Lautner.
< Ciao > lo salutai educatamente.
< Ciao Giulia! Come stai? > esclamò sorridendo e abbracciandomi.
< Bene grazie! Tu? >
< Tutto bene! Ti ho vista con Rob alla premiere di Batman. Eri divina con quel vestito lo sai? >
< Grazie… > sorrisi imbarazzata < ero agitatissima quella sera, ma alla fine mi sono divertita moltissimo > aggiunsi ridendo.
< Immagino! Io adoro andare alle premiere… >
< Sì, ma per te credo sia normale farti fotografare ed intervistare! Per me era una cosa totalmente nuova…anche se devo dire che sono stati tutti degli angeli con me… >
< A parte la Fragola Nera >
< Hai letto anche tu l’articolo? >
< Me l’ha detto Kellan che gliel’ha detto Robert > mi rispose mentre stavamo entrando nella metro che era appena arrivata.
< Dovrò ricordarmi di uccidere Robert… > dissi ridendo.
< Ah, per così poco? > domandò ridendo anche lui e lo fulminai con lo sguardo.
< C’è qualcuno che non sa cosa la rivista ha scritto su di me? >
< Stando ai miei calcoli direi di no… >
Lo fulminai nuovamente con lo sguardo.
< Immagino tu sia elettrizzato di andare a San Diego per pubblicizzare Twilight… >
< Non sto più nella pelle! >
< Partite domenica vero? >
< No, sabato. Abbiamo anticipato di un giorno la partenza… >
< Oh…come mai? >
< Non lo so, devi chiedere a Steph e a Cath >
< E poi cosa farai? Tornerai a Londra o resterai negli States? >
< Per un po’ starò a casa, ma poi penso di tornare nuovamente qui per farmi una vacanza. Adoro Londra…e poi, come posso non tornare più? Se non sbaglio devi leggermi le morti di Jacob Black no? >
< Ti ricordi ancora? > chiesi stupita e allo stesso tempo divertita.
< Sì! Sono troppo curioso! Me le leggerai quando torno vero? >
< Lo prometto > risposi sorridendo e poi aggiunsi < bene, questa è la mia fermata. Ciao Taylor! >
< Ciao Giu! > disse sporgendosi per baciarmi la guancia.
Uscii velocemente dalla metro, poi presi l’autobus e, dopo dieci minuti, mi ritrovai davanti alla porta di casa.
Entrai in casa e dopo aver salutato Teo feci una doccia per togliere tutto l’olio ma, quando uscii dal bagno, trovai Teo terrorizzato.
< Teo che hai? >
< C’è Jessica… >
< Cosa? >
< C’è Jessica fuori dalla porta! >
< Non credevo che sapesse dove abiti… >
< Non lo credevo nemmeno io! Cosa faccio? Non voglio vederla… >
< Teo non fare il bambino di cinque anni! Ne hai diciannove! Prenditi le tue responsabilità e dille che non vuoi più vederla… >
< … >
< Teo avanti vai! >
< … >
Intanto il campanello continuava a suonare con insistenza.
< Teo? >
< Ti prego… >
< O mio dio sei impossibile! Ti salvo solo questa volta, poi dalla prossima ti arrangi. Sono stata chiara? >
< Cristallino! Grazie! > disse baciandomi la guancia.
Scesi velocemente le scale e poi aprii la porta.
< Ciao, serve qualcosa? > domandai cordiale.
< A dir la verità cercavo Teo… > rispose Jessica guardandomi con aria superiore.
In quel momento le avrei sbattuto volentieri la porta in faccia, ma mi finsi ancora più cordiale.
< Mi dispiace, è uscito da qualche minuto per andare in palestra… >
< Oh…ma tu sei la sua ragazza? > mi chiese dispiaciuta.
< Diciamo che esco con lui di tanto in tanto…comunque cosa devo dirgli? >
< Solo che Jessica ha detto che è un essere schifoso e che non vuole più vederlo >
< Sarà fatto. Grazie e buona giornata > risposi chiudendole la porta in faccia.
< Piccola ti adoro! > mi disse Teo prendendomi in braccio.
< Sì, come ti pare…ma ora lasciami! >
< Scusa… >
< Devo dire però che mi sono divertita…a proposito, Jessica ha detto che sei un essere schifoso e che non vuole più vederti… >
< Sì, ho sentito grazie > mi disse ridendo.
Verso sera Teo ed io uscimmo con Sam e Max e mi divertii tantissimo ad uscire con quei tre psicopatici, perché facevamo gli scemi e scattammo anche un sacco di foto insieme. Alle dieci e mezza mentre io ero ancora in giro con i ragazzi Robert mi chiamò al cellulare.
< Pronto? >
< Ciao piccola! >
< Hey ciao! Come sta andando la cena? >
< Abbastanza bene. Sono fuori dal ristorante con mio padre, George e mio nonno per la pausa sigaretta >
Venimmo interrotti dalle prese in giro di mio fratello, Max e Sam.
< Rob scusa un attimo > gli dissi allontanandomi dai ragazzi.
< Dove sei? >
< Fuori con Teo, Max e Sam che si sta
nno divertendo a fare i cretini… >nno divertendo a fare i cretini… >
< Io tra poco ho finito, anche perché i bambini sono esausti. Magari quando abbiamo finito se siete ancora in giro vengo a fare un salto… >
< Certo sicuro! Ci vediamo dopo allora! >
< Ok. Ti chiamo quando sto per arrivare. A proposito, ti salutano tutti >
< Oh grazie ricambia. A dopo > dissi chiudendo la conversazione.
< Che dice il fidanzatino? > chiese Sam non appena tornai da loro.
< Che appena ha finito la cena viene a fare un salto qua >
< Evvai! > esclamò Max ridendo.
< Max è partito vero? > sussurrai a Teo piano.
< È brillo… >
Dopo dieci minuti Robert mi telefonò di nuovo e ci raggiunse poco dopo.
< Ciao ragazzi! > disse mentre lo vidi raggiungere Teo, Max e Sam.
< Ciao Rob! > li sentii rispondere imitando la mia voce.
< Molto divertente ragazzi. Dov’è Giulia? > domandò notando la mia assenza.
< Al telefono, laggiù > rispose Teo indicandomi.
Terminai la conversazione con mia madre dopo cinque minuti.
< Ben arrivato > gli dissi sedendomi sulle sue gambe.
< Ciao piccola, grazie > rispose baciandomi sulle labbra.
< Ma prendetevi una camera in un albergo… > esclamò Sam.
< Ma anche no! > intervenne Teo.
Scoppiammo a ridere.
< Ragazzi vado a prendere da bere. Voi volete qualcosa? >
< Birra! > risposero in coro Teo, Max e Sam.
< Per te piccola? > mi chiese carezzandomi i capelli.
< Una coca piccola con limone e ghiaccio >
< Torno subito > ci disse: il suo subito fu dopo dieci minuti.
< Alla buon’ora! Temevamo fossi fuggito con le nostre birre > esclamò Max quando Robert tornò.
< Scusate, c’era una fila pazzesca > disse mentre ci porgeva le nostre bevande.
< Grazie > ringraziai quando mi porse la coca.
< Prego > rispose facendomi alzare per poi sedermi sulle sue gambe.
Chiacchierammo fino all’una, poi tornammo a casa.
< Ti fermi a dormire da me? > mi chiese poco prima di separarci.
< Questa sera no… >
< Perché? > mi chiese dispiaciuto.
< Perché ti sto abituando troppo bene signorino e poi perché domani resto a casa a studiare un po’… >
< Venerdì mattina andiamo a vedere la mostra? >
< Sì certo! >
< Quale mostra? > s’intromise Teo.
< Quella di Michelangelo al British Museum. Vuoi venire anche tu Teo? >
< Beh se non disturbo accetterei l’invito… >
< Nessun disturbo tranquillo! Ci vediamo venerdì alle dieci ok? Ci troviamo lì o vi passo a prendere io? >
< No, ci vediamo lì… >
< Perfetto! Ciao ragazzi! >
< Ciao! > risposero Teo, Max e Sam.
< Ciao piccola > disse baciandomi dolcemente.
< Ciao, buonanotte > risposi carezzandogli la guancia.
Tornai a casa e m’infilai subito sotto le coperte.
Venerdì mi svegliai alle otto, pensando tristemente che il giorno dopo Robert sarebbe partito con gli altri per una settimana per San Diego.
Mi preparai indossando un vestito bianco con una giacca in jeans sempre bianca e misi un paio di ciabatte bianche.
< Sei un gelataio? > mi chiese Teo appena mi vide.
< Sì! Come sto? >
< Molto bene! La colazione è già pronta >
< Oh grazie ma non ho molta fame… > risposi.
< Devi mangiare qualcosa però… >
< Beh dai mangerò qualcosa dopo… >
Non ribatté, probabilmente perché sapeva che sarebbe stato inutile.
Arrivammo alle dieci precise e, non appena incontrammo Robert, guardai mio fratello con odio.
< Buongiorno bellezza! Ti ho portato la colazione! >
< Oh ma che gentile! E per caso centra col fatto che non abbia voluto mangiare niente questa mattina? > risposi guardando male Teo.
< Scusa piccola, ma devi pur mangiare… > rispose Teo con un sorriso.
Presi il muffin al cioccolato che mi stava porgendo Robert e lo mangiai.
< Contenti? >
< Sì, siamo le persone più felici del mondo…giusto Rob? >
< Giustissimo! > rispose sorridendo.
Guardai malissimo entrambi, ma poi li presi a braccetto a ci dirigemmo verso l’entrata. La mostra, che durò un paio d’ore, fu spettacolare: vidi un sacco di opere di Michelangelo, opere che vedere in foto non rispecchiavano per niente la bellezza originaria.
Finita la mostra Robert e Teo mi fecero vedere le opere del museo che l’altra volta non ero riuscita a vedere.
Tra un’opera e l’altra, si fece l’una e quaranta.
< Ragazzi ho fame…andiamo a mangiare? > propose Teo.
< Sì ok…pranziamo qui nel ristorantino? > chiesi.
< Sì! > disse Teo.
< Perfetto! Forza andiamo! > aggiunse Robert.
Raggiungemmo la zona ristoro ma, notando che c’era un sacco di fila, decidemmo all’unanimità di pranzare prendendo un panino.
< Ora che si fa? > chiesi.
< Io ho un colloquio di lavoro > rispose Teo.
< Tu hai un cosa? > domandai con gli occhi sbarrati.
< Un colloquio di lavoro > mi disse come se fosse la cosa più naturale del mondo poi notando la mia faccia triste aggiunse < no piccola tranquilla è solo per la stagione estiva, poi torno a Ravenna con te >
< Ah ok…credevo volessi fermarti qui… >
< No. Amo Londra, ma non mi sognerei mai di lasciarti da sola… >
Sorrisi.
< Che colloquio è? > domandò Robert.
< Barista in un bar vicino a casa >
< Quello col karaoke? > chiesi.
< Esatto, proprio quello >
< Ah, che bello! Dai allora, vai a fare bella figura! Ci vediamo stasera! Ciao! >
< Mi vuoi mandare via per caso? >
< No, amo quel posto e quindi voglio che tu abbia il lavoro, così posso venire a cantare liberamente >
< Non ti credo…comunque ora vado. Ciao ragazzi! >
Dopo che Teo se ne fu andato,  mi voltai verso Robert.
< Cosa facciamo? >
< Passiamo da te e poi prendi la roba per restare a dormire da me >
< Perché? >
< Come perché? Domani parto e quindi vorrei stare con te, mi sembra logico… >
< Ok va bene…e dopo aver preso la roba che si fa? >
< Decideremo poi…ora forza andiamo! > mi disse accompagnandomi alla macchina.
Arrivata a casa, presi uno zaino con dentro il cambio, scrissi un biglietto a Teo che attaccai al frigorifero con la calamita e poi uscimmo di casa.
< A proposito, mi stavo dimenticando! Dovrei andare in un negozio a cambiare una camicia…ti scoccia andare? >
< Mi stai chiedendo se mi scoccia andare a fare shopping con te? >
< Esatto… >
< Tu sei matto! Andiamo! > esclamai ridendo.
Parcheggiammo non molto lontani dal centro di Londra, aspettai che Robert si camuffasse per bene indossando una felpa bianca, un cappellino bianco e un paio di occhiali da sole neri e poi ci dirigemmo verso i negozi.
Per prima cosa andammo a cambiare la camicia e, appena entrammo nel negozio, tutte le commesse fecero a gara per servirlo: tra tutte, ci servì una ragazza castana con i capelli mossi, con gli occhi azzurro intenso, alta e con il fisico da fotomodella che,nonostante vedesse che era con me, fece in tutti i modi la svenevole con lui.
Quando poi Robert uscì dal camerino provandosi una camicia e un paio di pantaloni e mi chiese come stesse, Tiffany, la commessa, che non era stata interpellata, rispose per me.
< Oh, se mi posso permettere, sei un figo da paura vestito così! > cinguettò e la incenerii con lo sguardo.
< Non lo so, non mi convince molto questa camicia… > rispose Rob, poi mi chiese < Giu che ne pensi? >
< Non mi piace… >
< Perfetto grazie > mi disse sorridendomi e facendomi l’occhiolino.
Muhahaha ben ti sta!” pensai mentre guardavo l’espressione sbigottita di Tiffany nel vedere che l’occhiolino di Robert era rivolto a me e non a lei.
< Rob? > lo chiamai.
< Sì? > disse dentro il camerino mentre si stava togliendo la camicia.
< Provati questa > dissi mentre gli porgevo una camicia nera di lino.
< Questa sì che mi piace! > esclamò.
< Oh sì, con questa camicia stai decisamente meglio > rispose Tiffany fissandolo intensamente quando uscì dal camerino, nonostante fosse seccata perché non era stata lei a dargli la camicia.
Restò ad adularlo per altri cinque minuti, poi alla fine andammo a pagare e, poco prima di uscire dal negozio, Tiffany ci chiamò.
< Robert aspetta! Hai dimenticato gli occhiali da sole… >
Robert tornò indietro verso la cassa e li riprese.
< Grazie >
< Figurati…un’altra cosa…ti dispiacerebbe farmi un autografo? > gli chiese lanciandogli uno sguardo da gatta morta.
< Certo > rispose sorridendole e le firmò un pezzo di carta.
Vuoi giocare Tiffany? Bene, eccoti accontentata…” pensai guardandola con un ghigno.
Quando Robert mi si riavvicinò nuovamente gli fregai gli occhiali da sole e li indossai.
< Prima o poi li perderai quegli occhiali lo sai? >
< Spero di no, li adoro! > mi disse ridendo.
Mi alzai in punta di piedi per baciarlo e prima di uscire mi voltai verso Tiffany, che mi guardava con aria sempre più sbigottita.
< Grazie mille, sei stata molto gentile ad aiutarci! > esclamai e abbracciai Robert.
Una volta fuori dal negozio mollai la presa.
< Mi piace vederti gelosa lo sai? > mi disse sfilandomi dagli occhi i suoi occhiali da sole e rimettendoseli.
< Scusa, ma Tiffany stava facendo troppo la svenevole… >

< Sì forse…hey vieni > dissi prendendolo per mano e conducendolo davanti alla vetrina di un negozio.
< Guarda! > esclamai.
< Cosa? >
< Quei calzini! Oddio sono un amore! Devo assolutamente prenderli per mia sorella! > esclamai ed entrammo nel negozio.
< Salve, posso esservi utile? > domandò una commessa sui vent’anni avvicinandosi a noi, per poi rimanere sbigottita riconoscendo Robert.
< Sì, vorrei quei calzini da bimba con Winnie the Pooh… > risposi sperando che non iniziasse anche lei a rompere le scatole.
< Quelli con anche le farfalle con i brillantini? >
< Sì esatto! >
< Te le prendo subito > disse andando verso il magazzino e tornò pochi minuti dopo con due scatole < li abbiamo rosa e bianchi. Quali preferisci? > aggiunse.
< Quelli bianchi >
< Perfetto! Siete a posto così? >
< Se non è un problema daremo un’occhiata in giro > rispose Robert sorridendole.
< Certo, non ci sono problemi, se avete bisogno chiamatemi > rispose sorridendoci.
< Questa commessa mi piace, almeno non sta flirtando spudoratamente con te… > sussurrai e Robert rise.
Ci separammo e lui andò nel reparto maschile, mentre io quello femminile e dopo dieci minuti Robert, non vedendomi, venne a cercarmi.
< Tesoro ti sei persa? >
< Sono nel camerino! Mi sto provando dei costumi… >
< Posso vedere? >
< Certo! >
Aprii la tenda ed uscii con un costume a due pezzi color grigio/verde acqua con la scritta in gotico Rock‘n’roll. La parte sopra era a triangolo, mentre i lati delle mutande erano disegnati con tanti fili.
< Ti sta benissimo questo costume! > esclamò Robert.
< Come te lo vedi addosso? > domandò gentilmente la commessa avvicinandosi.
< Mi piace… > risposi.
< Sì, ti sta molto bene…vuoi provare anche l’altro? > mi chiese.
< Mmm…sì grazie >
La commessa mi passò il secondo costume ed io richiusi il camerino e uscii di nuovo dopo cinque minuti.
< Sei bellissima, ma preferisco l’altro > mi disse Robert.
< Sì, concordo con lui > disse la commessa.
< Voi dite? >
Il secondo costume era color verde acqua, con il reggiseno sempre a triangolo, solo che questo era tenuto da una specie di cordoncino con perline che prendevano il colore del costume; le mutande, invece, si allacciavano sul fianco sinistro.
< Beh, però c’è da ammettere che sta veramente bene con entrambi… >
< Piccola…uno te lo prendo io e uno te lo paghi tu ok? >
< Assolutamente no! Tu non mi devi comprare niente! > risposi.
< Voglio farti un regalo… >
< Rob no… >
< Se vuoi te li compro io! Sei da urlo! > esclamò un ragazzo guardandomi maliziosamente.
< Hey, non fai nient’altro da fare che guardare la mia ragazza? > rispose Robert visibilmente irritato e sussultai quando mi sentii nominare come sua ragazza.
< Evidentemente no… >
< Rob, calmati… > gli dissi notando che si stava scaldando.
< Chiudiamo la tenda aspetta… > disse la commessa.
Mi cambiai velocemente, preoccupata per quello che Robert avrebbe potuto fare. Presi i due costumi e li rimisi dentro le scatole. Quando uscii dalla cabina notai che il ragazzo di prima se n’era andato.
< Tutto ok? > gli chiesi avvicinandomi.
< Sì…la commessa l’ha mandato via…piccola allora cosa fai con i costumi? >
< Beh…dopo aver notato che il primo viene ottanta sterline, mentre il secondo settanta, ho deciso di non prendere nessuno dei due…costano un po’ troppo… >
< Posso regalarti il primo che hai provato? >
< Perché? >
< Perché ti stava troppo bene e sarebbe un vero peccato lasciarlo qui… >
< Non demorderai facilmente vero? >
< Esatto… >
< Ve bene, ci rinuncio…se me lo vuoi regalare fallo pure…grazie > dissi sorridendogli.
< È un piacere… > prese il costume e poi si diresse verso la cassa.
Pagò ed infine uscimmo ed io, poco convinta, tornai dentro il negozio e uscì pochi minuti dopo con una nuova sportina, contenente il secondo costume.
Robert scoppiò a ridere.
< Vedo che alla fine hai ceduto… >
< Sì…tanto i costumi li metto, quindi… >
< Beh, hai fatto bene. Ti stavano veramente bene entrambi > disse sorridendo.
Restammo in giro fino alle cinque e mezza del pomeriggio: Robert comprò anche dei giochi per i suoi nipoti, un costume a pantalone per lui, un dopobarba su mio consiglio e due paia di scarpe da ginnastica.
Io presi oltre ai costumi e i calzini per mia sorella, una maschera per il viso, tre cerchietti, un pigiama estivo e due paia di scarpe: un paio di sandali bianchi e un paio di ciabatte da mare.
Arrivammo a casa di Robert e scaricammo tutte le buste in casa.
< Piccola faccio una scappata da mia sorella che porto i giochi ai bambini e poi torno. Mi aspetti qui? >
< Ok certo >
< Benissimo, torno tra una ventina di minuti >
< A dopo > risposi.
Quando rimasi sola, mi misi subito in costume e feci un tuffo in piscina e quando Robert tornò a casa non lo sentii; capii che era arrivato solo quando, dopo che era entrato in piscina, mi sentii prendere per i fianchi.
< Hey… >
< Hey… >
< Costume nuovo? >
< Anche tu se non vedo male >
Sorridemmo entrambi, poi mi avvicinai a lui e ci baciammo. Ci staccammo solo quando spinsi la sua testa dentro l’acqua ridendo e lui, per farmela pagare, mi prese in braccio e uscimmo dall’acqua. Una volta risaliti in superficie, sempre tenendomi in braccio, si tuffò insieme a me. Restammo a giocare per qualche ora e quando si fece buio tornammo dentro casa.
< Ti va di mangiare degli spiedini di pesce? Mi sono fermato a prenderli mentre stavo tornando a casa… >
< Più che volentieri! > risposi.
< Ok dai allora vai a farti una doccia e poi quando torni ci diamo il cambio >
< Signorsì capitano! > esclamai prendendolo in giro.
Tornai in cucina dopo venti minuti e gli diedi il cambio.
< Eccomi > disse abbracciandomi da dietro una volta sceso.
< Hey > risposi appoggiandomi al suo petto e chiudendo gli occhi.
< Che buon profumo… >
< Parli di me o degli spiedini? >
< Degli spiedini, è ovvio! Ho una fame… > rispose ridendo.
< Metti a tavola tu mentre io finisco di preparare i pomodori? >
< Certo! >
Dopo cena sparecchiammo, poi Robert mi prese per mano e mi portò in piscina.
< Rob, non ho intenzione di fare un altro bagno… >
< Infatti non devi farlo. Aspetta qui > mi disse per poi scappare in sala.
Tornò dopo un minuto con lo stereo. Lo accese e mise su una stazione radio.
< Mi concede questo ballo? > domandò porgendomi la mano.
< Con molto piacere mio cavaliere! > risposi ridendo.
Ballammo un lento sulle le note di Far Away dei Nickelback.

This time, This place
Misused, Mistakes
Too long, Too late
Who was I to make you wait
Just one chance
Just one breath
Just in case there's just one left
'Cause you know,
you know, you know

That I love you
I have loved you all along
And I miss you
Been far away for far too long
I keep dreaming you'll be with me
and you'll never go
Stop breathing if
I don't see you anymore

On my knees, I'll ask
Last chance for one last dance
'Cause with you, I'd withstand
All of hell to hold your hand
I'd give it all
I'd give for us
Give anything but I won't give up
'Cause you know,
you know, you know

That I love you
I have loved you all along
And I miss you
Been far away for far too long
I keep dreaming you'll be with me
and you'll never go
Stop breathing if
I don't see you anymore
 
So far away
Been far away for far too long
So far away
Been far away for far too long
But you know, you know, you know

I wanted
I wanted you to stay
'Cause I needed
I need to hear you say
That I love you
I have loved you all along
And I forgive you
For being away for far too long
So keep breathing
'Cause I'm not leaving you anymore
Believe it
Hold on to me and, never let me go
Keep breathing
'Cause I'm not leaving you anymore
Believe it
Hold on to me and, never let me go
Keep breathing
Hold on to me and, never let me go
Keep breathing
Hold on to me and, never let me go

Non appena la canzone terminò, smettemmo di ballare anche noi.
< Beh, quando hai detto “mi concedi questo ballo?“, intendevi veramente un ballo solo >
< Piccola, sono un uomo di parola io, non lo sapevi? >
< L’ho notato… > risposi e iniziai a rabbrividire.
< Hai freddo? > mi chiese preoccupato.
< Un po’…sai, stare solo con un vestitino leggero non è che sia così tanto caldo… >
< Hai ragione…dai su torniamo in casa > disse prendendo lo stereo e rientrando.
Ci sedemmo sul divano e guardammo la televisione per circa quaranta minuti poi, alle undici e mezza, proposi di andare a dormire, dovendoci svegliare molto presto la mattina seguente. Indossai il mio pigiama e, quando entrai nel letto, mi accoccolai tra le sue braccia; lui si addormentò subito, mentre io l’osservai dormire per un’oretta e poi, esausta, mi addormentai.
Sabato mattina ci svegliammo prima del previsto, all’incirca verso le sei.
< Hey… >
< Buongiorno >
< Facciamo colazione? >
< Non ho fame…mi si è chiuso lo stomaco… > risposi triste.
< Eddai, sto via solo una settimana, non per sempre… >
< Sarà peggio quando tornerò io in Italia… > dissi in Italiano, in modo che non capisse.
< Cosa? > domandò curioso.
< No, niente… > risposi scuotendo la testa.
Dal momento che Robert aveva preparato in fretta e furia la valigia, mi chiese di aiutarlo a sistemarla, visto che eravamo entrambi svegli ed era presto. Finimmo dopo un’ora e poi scendemmo per bere solo un caffè. Ci vestimmo molto lentamente ed io prendevo in giro perché Robert voleva infilarsi le mie maglie.
< Senti, solo perché Lizzy da piccolo ti vestiva da donna, questo non vuol dire che devi rovinarmi i vestiti in memoria dei vecchi tempi… >
Non mi ascoltò minimamente.
< Come mi sta questa maglia? > mi chiese dopo essersi infilato un mio golfino.
< Stretta direi… > risposi ridendo e, dopo aver preso la macchina fotografica, gli feci qualche foto con il mio golfino.
< Ed io ora che me ne faccio di un golfino tutto allargato? >
< Beh, tutte le volte che lo guardi puoi pensare a me… >
< Quello l’avrei fatto anche senza golfino… >
< È più romantico col golfino… > disse ridendo < Vieni qui piccola… > aggiunse aprendo le braccia.
Mi catapultai addosso a lui e restammo abbracciati per diverso tempo; dopodiché a malincuore, ci staccammo e, una volta arrivato il taxi che avevamo chiamato dieci minuti prima, ci dirigemmo verso l’aeroporto.
Quando arrivammo notai che erano già arrivati tutti, Teo compreso: fu tristissimo per me salutare i ragazzi, perché non sapevo se li avrei rivisti ancora, perché sarebbero ritornati tutti dalle loro famiglie e così, col magone, abbracciai tutti energicamente.
< Questo non va bene! La mia compagna di ballo non deve essere triste capito? >
< Kell come farò senza di te? Con chi andrò a ballare? >
< Chi ti pesterà i piedi più che altro… > rispose lui ridendo.
< Ecco, bravo! Hai rovinato l’atmosfera! > gli feci la linguaccia.
< Ragazze mi mancherete un casino! > dissi abbracciando Kristen, Nikki ed Ashley.
< Anche tu! Ma non credere di liberarti di noi chiaro? Una volta finita la settimana torneremo a Londra! >
< Davvero? >
< Ma certo! Non possiamo lasciarti in mano a quel maniaco per tutta l’estate, anche se Emma ti controllerà ovviamente… >
< Hey, guarda che ti sento Kris! > rispose Robert e scoppiammo tutti a ridere.
Arrivò anche il turno di salutare Peter,
Elizabeth, Jackson, Cam, Rachelle, Taylor e Edi.
< Ciao Cam! > dissi abbracciandolo forte.
< Ciao pulce! Ci vediamo quando torno ok? >
< Torni? > domandai felice.
< Ma certo! > rispose scompigliandomi i capelli.
< Ciao! Ricorda che devi leggermi le storie quando torno! > disse Taylor abbracciandomi energicamente.
< Certo Taylor, tranquillo! > risposi abbracciandolo.
< Quali storie? Perché scrivi? > chiese Stephenie.
< Beh…sto scrivendo una parodia di Twilight… >
< Una parodia di Twilight? >
< Non è proprio una parodia su tutto il libro…è una storia composta da venti capitoli nei quali ogni volta faccio morire Jacob Black… >
< Oddio davvero? Voglio leggerli anche io! >
< Allora sarete costretti a tornare tutti a Londra, così potrò leggerveli… >
< Mi sembra giusto…finito a San Diego ci mettiamo tutti d’accordo e torniamo a Londra solo per sentire le tue storie! >
< Guardate che ci conto! >
< Sì, tranquilla! Io tornerò di sicuro, anche perché ho promesso ai miei figli che li avrei portati… >
< Grande Steph! > dissi abbracciandola.
< E chi non torna a Londra paga penitenza! > esclamò Teo.
< Io appoggio Teo! > rispose Robert.
Facemmo tante altre foto, poi Robert mi prese per mano e mi condusse lontano dagli altri per stare con me qualche minuto prima di fare il check-in.
< Sbadatella cerca di non ammalarti ok? >
< Perché dovrei ammalarmi? > domandai.
< Non sei tu quella che si è dimenticata la settimana scorsa le chiavi di casa in camera e che si stava per prendere un bel raffreddore solo pochi giorni dopo il suo arrivo qui a Londra? > chiese divertito.
< Sì ma…vabbè, prometto di non ammalarmi…contento? >
< Sì > disse avvicinandosi per baciarmi.
< Mi mancherai… >
< Anche tu amore… >
No, mi rifiuto di piangere adesso! Avanti Giu, starà via solo una settimana! Se piango ora che sta via solo per sette giorni, figuriamoci quando tornerò a Ravenna!” pensavo continuamente mentre gli sorridevo e mascheravo il mio cattivo umore.
Dopo esserci baciati nuovamente, mi prese il polso e mi allacciò un braccialetto.
< E questo? > domandai.
< L’ho comprato giovedì sera in una bancarella mentre mi stavo dirigendo con i miei familiari al ristorante. Ti piace? >
< È bellissimo > esclamai abbracciandolo per poi tornare a fissare il braccialetto: era di cuoio con un tante di perline colorate e attaccate come se fossero pendenti.
< Sai, Samantha mi ha aiutato a sceglierlo… >
< Appena la vedrò la ringrazierò! > esclamai e sorridemmo entrambi.
Quando tornammo dagli altri li salutai abbracciandoli di nuovo, poi andarono a fare tutti il check-in e restammo solo Teo, Emma, Rupert, Daniel, Tom, Jared ed io.
< Ragazzi…vi va di fare colazione? > propose d’un tratto Tom.
< Sì…questa mattina né io né Robert abbiamo mangiato… >
< Io nemmeno… > aggiunse Emma.
< Mi sa che qui non ha mangiato nessuno… > disse Teo.
< Andiamo al bar dell’aeroporto o in un altro bar? > domandò Daniel.
< Ce ne sarebbe uno qui nei dintorni dove fanno un cappuccino veramente buono e le paste sono ottime… > disse Jared.
< Il White Coffe? > domandò Emma.
< Sì > disse Jared.
< Andiamo lì? > chiesi.
< Sì! Ci troviamo al White Coffe tra venti minuti, ok? > disse Daniel.
< Sì! > risposero in coro.
Arrivammo dopo venti minuti al bar e mentre stavamo facendo colazione vidi un aereo alzarsi in volo. Era l’aereo di Robert. Sorrisi e mentalmente gli augurai buon viaggio.

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Capitolo 17
*** UNA PIACEVOLE SORPRESA ***


Ciao ragazze! ^^ buon sabato!
Allora, prima di tutto voglio dirvi una cosa: non abbiatemene male, ma in questo capitolo non ci sarà Robert…cioè, non direttamente…ma tornerà presto, tranquille! ;)
Come sempre voglio ringraziare chi ha messo la storia tra i preferiti, chi ha letto e chi ha commentato! =D

fedev82: ciao fede! :D grazie x i complimenti, sei sempre carinissima ^^ sai, ho messo Far Away nel capitolo perché l’adoro troppo =) spero ti piaccia il nuovo capitolo, un bacio!
CriPattinson: certo che puoi aggiungermi sul netlog! ^^ comunque…dai, non piangere!! Tanto Rob torna ;) un baciooo
KikiCullen:ciao fragolina (ti piace come soprannome? xD) la data la devo scegliere io? Bene, il 28 di maggio io e te ci sposiamo ^^ dove? (questa volta lo scegli tu il posto xD) ahahahaha! Poveraaaa xD mia sorella con gli omogeneizzati mi fa morire xD quand’era più piccola poi  faceva sempre le pernacchie (gliele avevo insegnate io…guadagnandomi l’odio di mia mamma xD) Auguri al cuginettooooo!! Mia sorella invece compie gli anni il 31 marzo :) *Beh si ieri Rob era alla notte degli Academy, hai visto le fotine?* sììììììì!! Ma…tu eventualmente le avresti da mandarmele? xD *ma noi c'eravamo!( a proposito bel discorso!XD) Tu hai anche vinto! Ti sei divertita? cosa indossavi? io invece ho fatto quella che ha detto: and the oscar goes to...Giulls!* allora, il vestito (hai ragione a non  averlo visto bene, la luce era troppo forte xD) te lo manderò su msn…comunque sì, mi sono divertita tantissimo e mi sono anche emozionata…ah, quindi eri tu quella che mi ha consegnato l’oscar??? Mo tesorooooooooooo :* grazieeeeeee :) lo sai che poi dietro alle quinte Robert mi ha fatto i complimenti per la storia? xD *A volte può succedere che le fic sulle celebrità che si innamorano di una fan diventano patetiche...non è il caso di quest'amore londinese!* ora piangoooooooo!!! Sono commossaaaaaa … Giuliert mi piace…hai qualche altra combinazione sempre tra i due? :) *ma come fa Giulia a non saltare addosso a Rob?* beh tesoro, la risposta è semplicissima: anche se non lo da a vedere, visto che ormai conosce “bene” Robert, lei è molto timida, quindi fa fatica a prendere posizioni e a “saltargli addosso” come dici tu; lo farebbe solo se necessario (come ad esempio nel caso di Tiffany) *Ops..ho scritto un papiello...eh chappy lungo...la kiki parla molto* allora d’ora in poi scriverò capitoli lunghi, così mi recensirai molto xD adoro le recensioni lunghe =D *su facebook metto situazione sentimentale sposata, sempre meglio di single ,no?* io invece lo metto sul Netlog! ^^ *Beh in questo chappy i miei eroi( eh si lo sono proprio XD) si sono divisi:(* no dai non fare cosììììì!!! Poi Rob ritornaa!! :D (che risposta lunga che ti ho fatto xD spero tu non ti sia annoiata xD) un bacio fragolinaaaaaaaaaaa
debblovers: mon amour quasi concittadinaaa!! =) comunque la prima volta che io vengo a Ferrara (o tu a Ravenna) ci vediamo, ok? ^^ *che tristezza rob che parte...uff...* dai amò che poi torna, tranquilla!!! :D *amore ho notato che dai poco spazio a jared negli ultimi capitoli* allora, prima di tutto: grazie per l’amore *-* (xD) e poi…lo so, mi vergogno di me stessa…ma poi tornerà, tranquilla! Mi manca Jared…xD me l’hai fatto mancare tu xD a proposito: BUON COMPLEANNOOOO!!! (anche se è stato mercoledì) :D un bacio tesoro, ti voglio bene!!!
milly92: ciao tesoro!! *Mi dispace essermi persa lo scorso cap* non scusarti, ti perdono! Anche perché sono io quella che se ne è persa tanti della tua storia…mi perdoni?? :( *l'ultimo cap era davvero... Meyeroso* vedi? Lo dicevo io xD *Ci sono rimasta male per l'articolo di Fragola Nera , ma dico io, ma resta il fatto che Giulia si è comportata da gran signora!* davvero lo pensi? Bene, sono riuscita nel mio intento!! ^^ *e continuo a dire che se potessi farei scambio di personalità con Giulia!* tesoro, siamo in due!! ^^ un bacio, ti voglio beneee!!
privi93: hey ciao! ^^ *bhe se fino ad ora,mi sono limitata a leggere...arrivata al 16esimo capitolo ti devo davvero scrivere quello che penso... Questa fan fiction mi sta prendendo davvero tanto,tu scrivi in modo stupendo...come se lo schermo dicesse "leggimi..leggimi"...E poi devo dire che hai molta fantasia e in questa fan fiction c'è racchiuso tutto quello che ogni fan di Robert vorrebbe che accadesse,per questo secondo me piace molto...* beh…che dire se non grazie? Anche se grazie mi sembra troppo poco…sono commossa, veramente…sei stata troppo gentile e mi fa piacere che la storia ti piaccia :) addirittura il “leggimi leggimi”? Così sono onorata, altroché! Spero non deluderti nei prossimi capitoli, fammi sapere cosa ne pensi! ^^ un bacio e grazie ancora
Lion E Lamb: tesorooooooooo!!! Mo ciaoooooooooo ^^ *povera giu...se già le viene da piangere adesso...figuriamoci dopo!!!x fortuna manca ancora taaaaaaaaaaaanto tempo* hai ragione, e poi tranquilla, se è triste ora non lo sarà più quando Robert tornerà, anzi… xD *come ti dico sempre scrivi benissimooooooo!!!* come sempre ti dico: grazieeeeeeeeeeeeeeeeee!! Un baciooooooooo
Ilarylove Sol: ciao carissima! ^^ *non sei bravissima, sei molto più di bravissima!* ok, sono diventata un peperone ^^ *1. è lunghissimo, e io amo i capitoli lunghi* amante dei cap lunghi anche te, eh? xD *2. mostra un rob, a mio parere, ancora più dolce delle altre volte* e ti piace questo Rob così dolce? :) bene, lo vedrai molto spesso! *hai fatto bene a mettere delle informazioni sul british museum, così ora posso riciclarle per dire a tutti di esserci stata (che non è vero!!!)* ahahahahahaha! Grazie, sei un geniaccio xD fallo, hai tutta la mia benedizione xD un bacioooooo
Alice102: mo salveeee ^^ *questo è il capitolo più lungo e bellissimo che abbia mai letto..* *-* troppo teneraaaa *ma quanto mi stupisco ogni volta che leggo questa fanfiction????* perché, quando ti stupisci? xD spero ti piaccia il nuovo cap, un bacioooooo
LaPiccolaPrincess: ammmmmmmmmmmmmmmmmmore!!! :D *Miracolosamente sono riuscita a finire di leggere il capitolo* stai insinuando che sia troppo lungo per caso? xD e certo, Robert che abbraccia il cuscino è magnifico…Giulia che si fa male è catastrofico, altro che! xD povera ragazza U.U *Vorrei tanto voler passare anche io del tempo così con te* *-* amore ti voglio tanto beneee!!! *Poi ti voglio a tradurre 20 modi per uccidere Jacob Black in inglese* è la seconda volta che me lo dici…che c’è, credi che non sia capace? xD un bacio rospetto, ti voglio bene!! ^^
Ithil: ciao cara! È vero, su msn non ci becchiamo mai :( *mi piacciono molto i dialoghi, ti giuro, sembra quasi di sentirli parlare!* =D bene bene bene questo mi piace! ^^ graziee! *Londra aspettami, arrivo!)* beaaa! Posso venire con te??? *-* plizzzzz! *davvero ti sarebbe piaciuto fare l'archeologa??? anche a me! soprattutto nel periodo che trasmettevano relic hunter,* O.O adoravo quel telefilm!!!! Speravo sempre che Sidney (si chiamava così lei? xD) e il ragazzo si mettessero assieme xD *Rob cuoco, deve essere uno spettacolo, te lo immagini mentre armeggia sui fornelli???* sìììììì! E con uno straccio sulla spalla e la divisa bianca degli chef??? *çççççççç* *per la storia del giornale, povera Giulia... purtroppo è il prezzo per stare con un attore.. tanto a lei cosa importa, ha come ragazzo l'attore dei suoi sogni, giusto??* esatto cara, giustissimo!! ^^ è tutta invidia quella della Fragola Nera U.U *ci sarà il lieto fine?? ti pregooo dimmelo...* mi dispiace tesoro, ma se te lo dicessi poi dovrei ucciderti…no, scherzo! Ma se te lo dicessi poi ti racconterei il finale :( *perchè se lei torna a casa e lui rimane li... bbeh mi metto a piangere e mi avrai sulla coscienza, neanche le morti di jake mi tireranno su il morale... oddio, no forse mi tirerebbero su il morale... scherzo ovviamente! XD (non sulle morti di jacob, anche stephenie secondo me si morirebbe dalle risate!!)* è un modo per dire che vuoi le morti di Jake? xD un bacio tesoroooooooo!!
ilachan89yamapi: ciao!! ^^ sono davvero contenta che ti sia piaciuta la storia fin’ora! ^^ *robert è cosi...*çççççç** eheheheh lo so benissimo xD spero ti piacciano anche i prossimi capitoli, un bacio! ^^
Julianne: ciao! ^^ * Che simpatica la tua fic,davvero* :D grazieee! Che carina!!! :) *Vedo che scrivi capitoli lunghi, beh io li amo, più lunghi sono meglio è* guarda che ti prendo in parola! Poi scriverò capitoli lunghissimi! xD un bacio e grazie 1000 ^^

Buona lettura, a lunedì! Un bacio e un abbraccio Giulls

17. UNA PIACEVOLE SORPRESA

Erano trascorsi tre giorni dalla partenza di Robert e, nonostante ci sentissimo più di due volte nell’arco della giornata, la sua mancanza si faceva sentire terribilmente: mi mancavano le sue labbra, i suoi baci, le sue braccia e i suoi abbracci. Insomma, mi mancava tutto di lui. Durante la sua assenza però mi concentrai moltissimo sui compiti, in modo da poter passare tutto il tempo possibile con lui e da non dover arrancare alla fine delle vacanze come ero solita fare.
Lunedì sera, a mezzanotte, mi sedetti davanti al divano con Teo per vedere in diretta Robert e tutti gli altri ragazzi del cast al meeting a San Diego, visto che c’erano anche le telecamere londinesi a filmare l’evento.
Fu un’esperienza bellissima, specialmente perché ci fu moltissima complicità tra i ragazzi e i fan: infatti questi fecero un sacco di domande, come ad esempio quale fosse stata la scena che si erano divertiti di più a girare, la battuta che preferivano, chiesero informazioni sulla ninnananna, anche se la risposta che ricevettero fu “è una sorpresa, non possiamo dire niente” e tutti furono molto disponibili nelle risposte; inoltre mostrarono la scena finale di Twilight e tutte le fan si misero ad urlare quando videro entrare in scena Edward per combattere contro James.
L’intervista durò per due ore, poi scattò la sessione autografi e foto e quando tutto terminò, a Londra erano le due del mattino, così Teo ed io spegnemmo la televisione, ma non essendo per niente stanchi, iniziammo a giocare a carte.
< Avanti, butta giu un otto… > sussurrai in modo che Teo non sentisse, ma per mia sfortuna buttò giu un quattro ed io rilanciai con un tre e lui con un asso: sul tavolo c’erano due assi, un quattro e un tre.
Guardai la carta che avevo in mano: era un nove di denara.
< Scopa! > urlai prendendo le carte.
< Ancora? Non ci posso credere! Ne hai fatte tre! Oltretutto una col re bello, il sette bello e il tre di denara! Ma non ti vergogni? > domandò Teo sgranando gli occhi.
< Vergognarmi? Ma se in tutte le altre partite hai vinto tu! Almeno fammene vincere una volta, no? > domandai.
< Sì, ma…uffa! > rispose mettendo il broncio e scoppiammo subito a ridere come bambini.
In quel momento il mio cellulare squillò.
< Pronto? >
< Ed io che credevo che dormissi… >
< Hey tesoro, ciao! Come va? Com’è San Diego? >
< È bellissima…stiamo andando tutti insieme a bere un aperitivo. Scusa se mi sono fatto vivo solo ora, ma siamo stati tutti impegnati fino adesso >
< No, tranquillo! Salutami tutti! >
< Sì, certo, grazie mille >
< Grazie. A proposito! Vi ho appena visto in TV…siete stati tutti fantastici >
< Grazie piccola…mi manchi, lo sai? >
Sorrisi.
< Mi manchi anche tu Robert. Però mi consola sapere che tra poco tornerai a casa… >
< Esattamente, tra novantasei ore potrò finalmente riabbracciarti… >
< Stai addirittura contando le ore? Ti manco così tanto? > domandai ridendo.
< Sì piccola, da morire! >
< Beh, come ho già detto mi sei mancato anche tu…ma per fortuna ci sono stati Jeremy, Paul e Ryan a tenermi compagnia > risposi prendendolo in giro.
< Ah sì? E sei uscita con loro tutte le sere insieme? > domandò stando allo scherzo.
< No, per chi mi hai preso? Uscivo una sera con uno e una sera con l’altro… > dissi trattenendo una risata.
< Wow! E ti sei divertita? >
< Oh sì, moltissimo! >
< Mi fa piacere…che stai facendo piccola? >
< Ho appena stracciato Teo a carte, dopo che lui mi ha battuta settecento volte… >
< Ma lo sa Teo che le donne bisogna sempre farle vincere? >
< Ah, non credo che qualcuno gliel’abbia mai detto… > dissi guardando mio fratello e facendogli la lingua e poi aggiunsi < hey, sai che ho rinnovato anche l’altro costume? >
< E quando? >
< Ieri quando sono andata al mare con Emma. Questa volta, almeno, non ha piovuto. Sai, inoltre mi sono portata avanti con i compiti, così quando torni non ho l’urgenza di farli; anche perché li ho praticamente finiti tutti >
< Bravissima amore, complimenti! Ma sai, in ogni caso non te li avrei lasciati fare… ripeto, mi manchi troppo… >
< Anche tu… >
< Piccola, scusa devo lasciarti adesso. Mi chiami domani mattina quando ti svegli? >
< Ma tu starai dormendo… >
< È lo stesso, ti prego chiamami… >
< Va bene, lo farò…a domani Rob. Salutami tutti e ti mando un bacio >
< Sogni d’oro principessa, un bacio. Saluta Teo e tutti gli altri quando li vedi… >
< Sarà fatto! Notte Rob… > dissi, ma senza sentire risposta < Rob? Ma che hai buttato giù? > domandai poco dopo.
< Ciao! > mi disse una voce dopo qualche secondo di silenzio.
< Ehm…ciao > salutai titubante, non avendo riconosciuto Kristen.
< Allora, come va senza il tuo fidanzatino? Ti stai disintossicando da lui? >
< No per niente…infatti ogni giorno piango davanti a un barattolo da te chili di gelato alla vaniglia invocando il suo nome… > risposi ridendo.
< Oh no, povera piccola…senti, ma non è troppo tardi per te? Non dovresti andare a dormire? >
< Per chi mi hai preso per una bambina? >
< No, assolutamente… > disse con tono divertito.
< Ecco, sarà meglio! E detto questo ora vado a letto perché sono stanca morta…ciao Kris! Buona serata! Un bacio >
< Ciao Giu! Notte! > mi disse ridendo.
Riattaccai il telefono e dopo aver dato la buonanotte al mio adorato fratellino mi misi il pigiama e mi addormentai, sognando di trovarmi tra le braccia del mio Robert.
La mattina seguente mi svegliai a mezzogiorno e venti e, nonostante avessi promesso a Robert di chiamato non appena mi fossi svegliata, decisi di mandargli solo un messaggio, visto che a San Diego erano le quattro e venti di mattina e lui stava sicuramente dormendo.

Ciao tesoro. Avrei dovuto chiamarti, lo so, ma non volevo svegliarti. Quando ti svegli tu chiamami, ok? Un bacio

Dopo neanche tre minuti sentii il mio telefonino squillare.

< Pronto? > risposi senza guardare chi mi stesse chiamando.
< Ben svegliata principessa > mi disse Robert con voce assonnata.
< Ma…Rob! Perché non stai dormendo? >
< Perché ti conosco e sapevo che non mi avresti chiamato ma mi avresti mandato un messaggio per non svegliarmi, quindi ho messo la suoneria al massimo in modo che mi svegliassi non appena mi fosse arrivato qualcosa… >
< Ma…sono le quattro! Che problema c’era se ci fossimo sentiti più tardi? >
< Volevo essere la prima voce che sentivi…sono riuscito nel mio intento? >
< Sì, ma te sei pazzo… >
< È vero, sono pazzo di te… >
Oddio! È troppo tenero questo ragazzo! Come si fa a non adorarlo?” pensai sorridendo e pensando a qualcosa di carino da rispondergli.
< Accipicchia che dichiarazione… >
Giulia, ma sei cretina o cosa? Lui dice che è pazzo di te e tu l’unica cosa che dici per rispondere è accipicchia che dichiarazione?” pensai tentando di non dare testate contro il muro.
< Mi manchi > mi disse in risposta ridacchiando.
Vedi di dire alla svelta qualcosa d’intelligente!” m’ammonii mentalmente.
< Anche tu Robert, da matti…ma sono contenta di sapere che tra poco tornerai >
< Sì, e non vedo l’ora! Oggi che prevede la tua giornata? >
< Studio, studio e poi studio ancora…bello vero? E la tua? >
< Un’intervista con Kris e Steph per Twilight >
< Beh divertitevi! E fai il bravo soprattutto! >
< Certo capo! >
< Rob? >
< Sì piccola? >
< Torna a dormire…è tardi > dissi sentendo che era stanco.
< Sì, forse è meglio…non riesco a fare discorsi tanto legati >
< Buon fine riposo tesoro >
< Buona giornata piccola. Ti chiamo dopo >
Terminata la conversazione, poi mi vestii e scesi per preparare il pranzo per me e Teo, che era uscito e sarebbe rientrato tardi. Mentre stavo mettendo su l’acqua e tagliando i pomodorini per il sugo, suonarono alla porta. Mi lavai le mani ed andai ad aprire e, davanti a me, trovai una ragazza alta poco più di me, con gli occhi color nocciola e i capelli lunghi e neri, con qualche riflesso rosso.
< Marti! > urlai abbracciando la mia amica.
< Ciao cognatina! > rispose abbracciandomi con lo stesso entusiasmo.
< Ma…ma che cavolo ci fai qui? > domandai sbigottita.
< Beh…sono venuta a farti una sorpresa…SORPRESA! >
< Ah, che bello vederti! Mi sei mancata da morire! Ma come facevi a sapere dove abitavo? E quando sei arrivata? >
< Una domanda per volta! Allora: beh ovviamente ho saputo l’indirizzo quando mi è arrivata la tua lettera con le foto della festa e sono arrivata un’ora e mezzo fa più o meno, poi ho preso un taxi e sono arrivata qui… >
< Ma potevi chiamarmi scusa! >
< Ma io volevo farti una sorpresa… >
< Ah…giusto…senti hai fame? > domandai ricordandomi del pranzo che stavo cucinando.
< Beh sì, non ho pranzato… >
< Ok, allora entra! Stavo giusto cucinando… > dissi facendola entrare in casa.
Intanto che l’acqua stava bollendo e i pomodorini si stavano cucinando le feci fare il giro della casa e la feci sistemare nella camera degli ospiti, accanto alla mia stanza.
< Ti vanno bene gli spaghetti col sugo di pomodorini? C’è un po’ d’aglio, ma poco…lo sai che mi piace molto… >
< Oh sì, tranquilla! Vanno benissimo! >
< Come è andato il viaggio? > le domandai mentre stavamo scendendo le scale, dopo aver sistemato le sue valigie sul letto.
< Beh, sinceramente speravo in meglio…c’è stata un sacco di turbolenza e poi ero seduta vicino a un tipo che volava per la prima volta, quindi ogni tre secondi si voltava verso di me e mi guardava con una fascia angosciata…per non parlare di quando c’è stata la turbolenza…si stava praticamente mettendo a piangere…e allora io, da brava ragazza, gli ho offerto la mia mano per farlo calmare e me l’ha stritolata! > rispose guardandosi la mano dolorante.
< Oh povera piccina > dissi guardando la mano che a me sembrava sanissima < Vuoi un po’ di ghiaccio? >
< La finisci di prendermi in giro? > disse facendomi la linguaccia e scoppiai a ridere. Buttammo nella pentola gli spaghetti poi, una volta cotti, mettemmo da parte la razione per Teo ed iniziammo a mangiare.
< Marti… > la chiamai mentre stava addentando gli spaghetti.
< Sì? > rispose con la bocca piena.
< Senti…premetto che sono felicissima che tu sia qui, non metterlo in dubbio…è solo che mi chiedevo…perché sei qui? >
< Te l’ho detto! Sono voluta a venire a farti una sorpresa! Mi mancava non parlare con te >
Inarcai un sopracciglio, non troppo convinta che fosse solo per quello.
< … >
< Giu è vero! > rispose lei.
< … >
< Sono venuta anche per imparare meglio l’inglese… >
< … > continuai a guardarla poco convinta.
< Ok, lo ammetto! Sono venuta qui per Kellan! > rispose lei alzando gli occhi al cielo.
< E ci voleva così tanto a dirlo? > domandai scoppiando a ridere.
< Comunque sono qui anche per te! >
< Lo so cognatì, grazie > risposi sorridendole.
< Prego! >
< Ah, comunque ho una brutta notizia… >
< Quale? > chiese portandosi alla bocca degli spaghetti.
< Beh, Kellan e gli altri sono a San Diego per un meeting di Twilight, non a Londra… >
La forchetta le cadde dalle mani.
< Cosa? > esclamò disperata.
< Beh sì. Torneranno sabato sera a Londra…o meglio: Rob torna a Londra. Kellan non lo so… >
< No, non puoi dirmi questo! > rispose dispiaciuta.
< Mi dispiace tesoro. Ma magari quando sento Rob mi faccio passare Kellan e gli chiedo di tornare >
< Oh, sì magari! Mi faresti la ragazza più felice del mondo! >
< Beh, per te questo ed altro! Devi solo promettermi una cosa… >
< Cosa? >
< Non violentarmelo ti prego… >
< Ah no, questo non posso promettertelo mi dispiace…non sarò responsabile delle mie azioni quando lo incontrerò! >
< Marti! Ti proibisco di violentarmi Kellan! >
< Mica è il tuo ragazzo! E poi Tu sei già impegnata scusa! È un paese libero questo… >
< Marti! > esclamai scoppiando a ridere.
< Ok va bene! Prometto di non violentarlo davanti a tutti, ma in privato sì! Contenta? >
< Beh…è già qualcosa…ma tanto è inutile insistere, so che tanto non demorderesti. Sei cocciuta come me… >
< L’hai capito finalmente! > rispose sorridendo trionfante.
< Fino a quando rimani? >
< Fino a mercoledì prossimo…non disturbo vero? >
< La mia cognatina che disturba? Ma siamo matte? Vai tranquilla! >
< Grazie! > disse abbracciandomi.
Sparecchiammo la tavola ed apparecchiammo solo per Teo, poi ci dirigemmo di sopra nella sua stanza, dove l’aiutai a sistemare i vestiti nell’armadio. Passammo almeno un’ora e mezzo a sistemare, perché si era portate dietro due valige e uno zaino.
< Ma hai le valigie come Mary Poppins? >
< Perché? >
< Perché hai messo un sacco di roba lì dentro! >
< Eh beh…devo essere pronta per ogni occasione… >
< Tutto questo per fare una bella impressione su Kellan? >
< Sì! >
< Sei pazza… >
< Oh, senti chi parla! A proposito, tu devi ancora raccontarmi TUTTO su te e Robert… > disse prendendomi un braccio e facendomi sedere sul letto.
Le raccontai dell’appuntamento, di quando era sparito per diversi giorni lasciandomi nello sconforto più totale e di quando era tornato a scusarci, della premiere, del pranzo con la sorella, di quando mi sono fermata a dormire da lui e dello shopping, senza tralasciare niente.
< Io lo uccido quello stronzo! >
< Marti! >
< Ma “Marti!” cosa? Ti ha fatto stare male per giorni interi! Merita come minimo un occhio nero! >
Risi. Adoravo quando si preoccupava per me.
< Tesoro sto bene adesso, veramente…tranquilla, abbiamo già chiarito. E se dovesse ripetere una cosa del genere… >
< …prima lo castro e poi lo uccido! > esclamò interrompendomi.
< Ok, andata! > risposi ridendo.
In quel momento tornò a casa Teo.
< Piccola dove sei? > chiese chiamandomi.
< Siamo di sopra! > risposi urlando.
< Siamo? Ma chi c’è? > domandò mentre saliva le scale.
< Sorpresa! > urlò Marti quando Teo entrò nella camera.
< Marti! Oddio ciao! Che bello vederti qui! > esclamò sorpreso e abbracciandola.
< Anche io sono felice di vederti Teo! > rispose ricambiando l’abbraccio.
< Ma cosa ci fai qui? >
< Sono venuta per rompervi le scatole e per vedere Kellan… >
< Lo sai che è in America? >
< Sì, lo so > disse sbuffando.
< Però sabato torna…tu fin quanto resti? > chiese Teo.
< Fino a mercoledì prossimo >
< Beh, avrai tutto il tempo di conoscerlo! Sempre che torni a Londra… >
< Oh sì, lo farà…dopo lo chiamo e lo avviso > risposi.
< Hai il suo numero di cellulare? > mi chiese Martina con gli occhi che le brillavano.
< No, ma chiamo Robert e me lo faccio passare > risposi.
< Ah… > mi disse dispiaciuta.
< Volevi fregarmi il suo numero per caso? >
< Beh sì…vabbè, male che vada lo chiedo direttamente a lui quando lo vedo >
< O mio Dio…la mia cognatina me lo rovina quel povero ragazzo… > dissi facendo una finta faccia disperata.
< Oh sì, io sono un serio pericolo pubblico! > rispose lei vantandosi.
Scendemmo nuovamente di sotto per far compagnia a Teo mentre pranzava, nonostante fosse pomeriggio inoltrato.
Alle cinque Robert mi mandò un messaggio:

Ciao piccolina, sono appena sceso a fare colazione. Il cibo è ottimo, ma mi manca terribilmente la tua colazione…e ovviamente i miei biscotti dietetici. Non è lo stesso senza di te…beh, perdona la mia appiccigaccine…tutto questo è per dirti che mi manchi da morire, che ti penso sempre e che non possiamo sentirci fino a questa sera perché sono a fare un’altra intervista. Ciao amore mio buona giornata!

Quasi mi sciolsi nel leggere il messaggio e, con gli occhi che brillavano, risposi brevemente.

Hey straniero! Io invece colazione l’ho fatta diverse ore fa…no, non è vero mi sono svegliata tardi e quindi ho preparato direttamente il pranzo…devo dire che era molto buono però! Specialmente perché era cucinato da me! Buona intervista, ci sentiamo questa sera. Una cosa…Kellan torna a Londra sabato o rimane in America?

Non lo so, credo torni…te lo so confermare meglio dopo però…ma perché questa domanda?

Geloso?

Ma chi? Io? Affatto…

Non ti credo…comunque, quella domanda perché è arrivata una mia amica dall’Italia per farmi una sorpresa e per vedere Kellan…specialmente per Kellan…quindi volevo sapere se tornava perché ci teneva a conoscerlo…è la mia amica che ho chiamato quando hai fatto il festino. Credo si ricordi di chi sto parlando: digli che si chiama Martina. Fammi sapere più tardi. Buona intervista mio prode attore!

Terminato lo scambio di sms andai a vestirmi e Teo portò me e Martina in giro per Londra. Andammo verso il centro, dove prendemmo un gelato e facemmo shopping. Martina si prese un vestito nero e corto fino alle ginocchia, un paio di stivali, un portafoto, una borsa nera molto elegante e una maglia a manica corta bianca con disegnate sopra delle ciliegie; mio fratello invece si prese un paio di jeans, una felpa grigia, simile ad una che gli avevo fregato, un paio di scarpe per fare jogging, visto che le altre che aveva erano distrutte, un paio di calzoncini e una maglia a maniche corte nera per il suo nuovo lavoro: era stato assunto al bar.
Quel giorno mi sentivo poco in vena di fare shopping, così non comprai niente.
Tornammo a casa alle sette e mezza, ci preparammo e poi uscimmo di nuovo per andare in una pizzeria, gestita da Italiani, dove facevano la pizza più buona di Londra: LA PIZZA DA ZIO GEGÈ.
Teo si prese una pizza con i funghi misti, Martina una margherita con patate fritte, mentre io presi una capricciosa e da bere una caraffa di coca, dell’acqua naturale e una birra per Teo.
< Ragazze sorridete! > esclamò Teo tirando fuori dalla mia borsa la macchina fotografica. Mi avvicinai a Martina e, con i nostri spicchi di pizza in primo piano, la presi a braccetto e sorridemmo.
< Ora ne faccio una a voi due! > disse Martina, per poi aggiungere < Giu, tieni lo spicchio di pizza vicino a te >
Ubbidii, ignorando che lei e il mio adorato fratellino si erano messi d’accordo: infatti nel momento del flash Teo si avvicinò ed addentò il mio spicchio di pizza.
< Hey! > esclamai.
Teo e Martina iniziarono a ridere.
< Però Teo! Sei davvero figo in sta foto! > esclamò Martina porgendoci la macchina fotografica.
Aveva ragione: Teo aveva lo sguardo sexy mentre addentava la mia povera pizza.
< Concordo con lei > risposi e Teo ci guardò e ci ringraziò tutto orgoglioso.
In quel momento si avvicinò a noi una ragazzina di circa undic’anni che.
< Tu sei la ragazza che ha accompagnato Robert Pattinson alla premiere di Batman? >
< Ehm…no, credo che tu ti stia sbagliando… > risposi imbarazzata.
< No invece, so che sei tu! > rispose lei sorridendomi.
< Hai ragione piccola, è lei > disse Martina sorridendole.
Mi voltai verso la mia amica e inarcai le sopracciglia e lei rispose roteando gli occhi.
< Ciao, sono Cecilia e…wow, eri bellissima con quel vestito! Mi sei piaciuta tanto! > mi disse sorridendo.
< Grazie >
< Posso chiederti una cosa? > aggiunse titubante.
< Certo… > le risposi poco convinta.
< Non è che potresti chiedere un autografo a Robert per me? Alla premiere purtroppo non sono potuta andare con la mia migliore amica perché avevo la varicella…solo che lei non mi ha portato un suo autografo. Ma ho visto tutto in TV. Sai, ho registrato tutta la premiere e poi ti ho vista insieme a lui…me lo puoi fare questo favore? >
< Certo piccola, volentieri…mi scrivi l’indirizzo? > le dissi dandole un foglio di carta ed una penna.
Gli occhi le si illuminarono.
< Oh grazie, sei gentilissima! > disse abbracciandomi e dopo avermi lasciato i suoi dati s’allontanò tornando nel tavolo con la sua famiglia.
Presi il foglio, lo piegai e lo misi dentro la borsa.
< Che carina che sei stata cognatì! > disse Martina.
< Oh sì, concordo! > aggiunse Teo.
< Grazie ragazzi… >
Pagammo il conto, o meglio Teo pagò per noi, poi tornammo a casa e Martina ed io restammo sveglie a parlare fino alle due del mattino.
< Cognatì? >
< Sì? >
< È bello rivederti, mi ha fatto veramente piacere venire qui…e poi mi mancavano le nostre chiacchierate stupide! > rispose ridendo.
< Sì, anche a me! Ma tua mamma cosa ha detto quando le hai detto di voler venire qui? >
< Ah, all’inizio sia lei che papà erano contrari, ma alla fine, non so neanche come, li ho convinti >
< Bravissima, sono fiera di te! > dissi abbracciandola.
< A chi lo dici! > disse sbadigliando e, dopo tanti altri discorsi, ci salutammo per andare a dormire.

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importante!!! Sondaggio del giorno (oggi vi faccio lavorare): avete presente i nomi che si creano quando si mettono insieme dei vip (tipo BENNIFER o BRANGELINA)? Bene, me ne servirebbe uno anche per Robert e Giulia…mi dareste una mano per favore? E soprattutto: potrebbe piacervi come idea?? Per favore, rispondete :D

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Capitolo 18
*** IL TANTO ATTESO SABATO ***


Buon lunedì; passato un buon fine settimana mie adorate? ^^
Allora, oggi vi faccio fare un altro sondaggio
mooooooolto importante (che poi è il continuo di quello di sabato: leggendo le vostre recensioni e da quello che mi hanno suggerito su msn, ho trovato diversi nomi…a proposito, grazie 1000 per avermi dato una mano, veramente *-* *me commossa*!! Comunque…ora quello che dovrete fare è votare il nome =D mi raccomando, solo una votazione ^^ (poi farò una statua in vostro onore!!)
1) Giubert
2) Robelia
3) Giulbert
4) Giuliert
5) Rolia
6) Pattlia
7) Giulert
Come sempre, grazie a chi ha messo la storia tra i preferiti (65…me troppo happy ^^), chi ha letto e chi ha commentato:

kikidabologna: ciao carissimaaaaa! Grazie 1000 per i nomi! ^^ e mi raccomando, vota! :D
debblovers: :’( tu non hai partecipato al sondaggio della volta scorsa U.U xD dai tesoro scherzo! ^^ come è andato il compleanno? Hai festeggiato? *rob mi manca troppo nella storia!! ti prego fallo tornare prestissimo altrimenti inizio a sclerare* muhahahaha quasi quasi non lo faccio tornare più xD…paura, eh? =) skerzooooooooooooooo *ti prego falla mettere insieme a kellan perchè x me stanno stra bene insieme* ehm…ehm…shhhhhhhh! Non svelare niente!! xD diciamo che non è proprio così, ma ci sei vicina ;D bacioni tesoro, ti voglio benee! ^^ P.S. tu quando posti la tua storia?
Rosalie_Hale_Cullen: cognatinaaaaaaaaaaaaaaaa *-* ma che bellooo visto che alla fine sei arrivata??? xD *e qui suggerirei di andare a leggere il matrimonio della mia migliore amica scritto sempre dalla nostra carissima Giulia* ahahaha brava la mia cognatina che mi fa pubblicità xD continua così, bravissimaa!! =D *diciamo che è proprio da me spuntare così all'improvviso facendo la vaga per poi essere sgamata* ahahaha cognatina io e te siamo uguali xD grazie ancora cognatìììì! Un bacio ti amooo
privi93: ciao carissima! ^^ *i complimenti ke ti ho fatto non sono troppo grandi,ma sono proporzionati a quanto mi piace la tua fan fiction* me si scioglie *-* grazieeeeee :D *questo capitolo è trp carino perkè robert e giulia sono troppo pucci-pucci...* non sono un po’ troppo teneri? *E Marti sembra la tipa troppo pazza(in senso buono)e secondo me con la parlantina che ha riuscirà a zittire anche Kellan* eheheheh chi lo sa…potrebbe anche zittirsi davanti a Kellan ;) un bacione, grazieeee
KikiCullen: e il 28 maggio sia! *Ma davvero ti piacciono le recensioni a "sprololoquio" come le mie?* sìììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììì! Può bastare come risposta? xD *Vedo che ti è piaciuta la mia ideuzza del fondere i nomi!* sì tesoro, da moriree!! Grazie grazie grazie ^^ ahahaha sai che all’inizio avevo pensato anche io a Rulia? xD però non mi piaceva molto xD *Eh si c'ero pure io a darti l'Oscar , ma sul palco c'era pure Rob XP Ah voglio vedere il tuo vestito!!!Poi ti farò vedere il mio...era tanta la luce e quindi ...Rob ti ha fatto i complimenti??Anche io ero emozionata e davvero hai fatto un bel discorso... ci siamo fatte pure le fotine con Rob ... * ahahahahahaha! Fotine e non solo! Sai, tra me e Rob è scappato anche un bacio…^^ *Lo sai che secondo me Teo è proprio carino e pure sexy???* lo sai che è così pure per me? xD *Io mi riduco sempre due giorni prima e poi inizia il tour de force* ahahahahaha! Perché, tu credi veramente che io durante l’estate studi? xD *Lo sai che al famoso esamino di english dove per inciso sono andata male, ho dovuto parlare di cosa avrei fatto se avessi incontrato Edward Cullen o Robert Pattinson?* ma ti hanno proprio chiesto così? “Cosa faresti se incontrassi Edward Cullen o Robert Pattinson?” O.O *Beh l'esaminatrice era una ragazza di venti anni o simile , mi sa ke era pure lei fan di Rob!* deve essere per forza andato bene allora! xD ma…tu cos’hai risposto? *davvero metti sposata?* già messo tesoro xD *comunque voglio Rob nel prossimo Chappy!* e va bene, lo avrai…ma io penso che si possa capire già dal titolo che Rob torna ;D *genietto (malefico???)* sììììì! Mi hanno soprannominato così xD un bacio fragolinaaaaaaaaa! ^^
fedev82: ciao carissimaaaaaa! :) grazie 1000 per i complimenti! ^^ non odiarmi, ma non posso fare spoiler su Ash e Jack…avanti, pazienta ancora un pochino, poi avrai tutte le tue risposte ^^
Ithil: ciao tesoro! ^^ *Ma certo che puoi venire cn me a Londra! mica posso andarci da sola!! ti immagini che coppia? tu in cerca di Rob e io di Orly, poverini si dovranno nascondere!!* ahahaha! Dai, ti prego questa estate partiamooooooo!! Sarebbe troppo bello xD *CERTO che vorrei altre morti... spero che te ne vengano in mente altre molto presto!!* ahahaha lo spero anche io xD un bacio tesoro, grazieeeeeeeee :D
milly92: menaaaaaaaaaaaaaaaa *me corre e salta in braccio a mena abbracciandola forte*  *Ke dolce ke è Rob,avercelo un ragazzo che ti kiama alle quattro del mattino...* vero? è quello che penso anche io… *Ma quando ritorna Rob "fisicamente"?* eheheheh leggi il titolo…per me da lì lo capisci xD *Per quanto dovremmo sopportare la sua presenza solo spirituale?* xD addirittura? xD grazie tesoro, spero che il capitolo ti piaccia! xD ti voglio bene (io di più di te U.U) un bacioooooo
kiarab: tesoroooo!! Come stai? *-* la febbre? *io credo ke siano gelosi anke i suoi biscotti dietetici* ahahaha! Ora parte un’azione legale contro Robert perché ha tradito i biscotti xD *Lui è pazzo di lei!!ahahahah minzega io quando l' ho letto mi sono sciolta!! Ero così rossa che sembravo un peperone!!!* *-* davvero?? Oh, che belloooooooooo *-* *Martina è un caso di fan psicopatica???* no, Martina è psicopatica e basta…per quello l’adoro troppo xD un bacio tesoro, grazieeeeeeee e vedi di rimetterti in forze! ^^
Ilarylove Sol: ciao carissima! *Grazie per la benedizione, ne approfitterò per passare per quella che viaggia tanto e per pavoneggiarmi... Già che ci sei puoi mettere nella tua fic (e descrivere!!!) qualche altro museo o monumento?????* ahahahaha! Tranquilla, più avanti li metterò! Intanto hai il British Museum e il London Dungeon xD grazie 1000 per i complimenti, sei sempre gentile ^^ un bacioooooooo
ilachan89yamapi: ciao carissima! ^^ grazie 1000 per i complimenti e tranquilla, dai tempo al tempo ^^ un bacioooooooo
Lion E Lamb: mo ciaooooooooo!!! Qui la cosa non va bene, ci vuole un soprannome anche per te…cosa mi consigli??? Visto che io sono gioia… ^^ *manca anche a me rob* don’tworry, arriverà a breve ^^ grazie 1000! Un baciooooooooooooo
Twilighter001:mo ciaoooooooooo! ^^ *mi piace l'idea che hai avuto dei nomi...* grazie, ma a dir la verità l’idea è venuta in mente ad una mia amica ^^ Giubert mi piace xD un bacio, grazie come sempre per i complimentiiii! ^^
Julianne: mo ciaooooo! ^^ *Lo sai che questa storiella è stupenda?* uuuuuuu me commossa!! Grazieee *Rob nel prossimo cap c'è?* sìsì, c’è…ma ti basta vedere dal titolo per capire xD *rob è dolcissimo! é pazzo di lei* esatto, mentre Giulia è solo pazza xD no dai scherzo!! =D anche lei è pazza di lui ^^ *Per Marti credo che ha davvero ragione Kellan è ..... sto bagnando la tastiera!! Spero che riuscirà a conquistarlo!* ahahahaha! No dai salva la tastiera xD che c’ho pensato io a bagnare la mia xD un bacio, grazie 1000 :D
Nells: ciao! ^^ benvenuta! :D *ho scoperto questa fanfiction e me ne sono innamorata!!* oddio, grazieee *-* che carinaaa ^^ *prima di tutto perchè scrivi veramente bene* aaa, graziee!! Se solo la mia prof d’italiano la pensasse come te… xD *questa coppia rob-giuls mi piace troppissimissimo!che carini che sono* *me si gongola* grazie, veramenteee *-* spero ti piaccia il prossimo capitolo! un baciooooooooo

Buona lettura, a sabatoooo!
Kisses Giulls

18. IL TANTO ATTESO SABATO

Mercoledì sera Teo cominciò a lavorare come barista al  Blue River e ogni sera Martina, Sam, Max ed io ci davamo appuntamento al bar, specialmente per usare il karaoke e, alla chiusura alle due del mattino, Martina ed io tornavamo a casa con Teo.
Avevo legato molto con Sam e Max, perché erano simpaticissimi e sempre solari: mi facevano sempre ridere, anche quando ero un po’ triste perché sentivo la mancanza di Robert.
Durante le esibizioni era solito far girare un barattolino per le mance e, specialmente nelle esibizioni mie e di Martina, il barattolino delle mance si riempiva moltissimo, per la gioia di Harry, il proprietario.
Dopo ogni nostra esibizione infatti Harry per ringraziarci o ci offriva da bere, oppure ci dava un po’ di quello che aveva racimolato dal barattolino.
Fu così che il venerdì sera arrivò velocemente: quella sera praticamente non chiusi occhio, tant’era l’agitazione e la felicità di rivedere Robert, che mi era mancato terribilmente perché durante gli ultimi quattro giorni di lontananza ci sentimmo pochissimo perché lui non aveva più un minuto libero tra interviste e servizi fotografici.
Anche Martina aspettava impazientemente sabato, solo che lei era impaziente di incontrare Kellan.
Sabato mattina venimmo svegliate alle nove e mezza da Teo.
< Buongiorno ragazze! Forza, in piedi! Sono le nove e mezza e alle undici e trequarti Robert e Kellan atterreranno >
Martina ed io nonostante fossimo stanche morte scattammo in piedi, scendemmo a fare colazione, ci facemmo una doccia, ci vestimmo ed infine uscimmo di casa alle dieci e mezza. Martina indossava una minigonna rosa pallido con una canotta bianca e un paio di stivaletti fino alle caviglie con il tacco di cinque centimetri, sempre rosa pallido; io invece indossavo un paio di jeans chiari a sigaretta, una maglietta a mezza manica verde che s’intonava perfettamente ai miei occhi e un paio di sandali con pochissimo tacco, anch’essi in tinta con la maglia.
Arrivammo all’aeroporto per le undici e venti, ma aspettammo nella sala-arrivi per un’ora circa, perché l’aereo di Robert non era ancora arrivato a causa di un ritardo.
Non appena aprirono le porte per far uscire la gente iniziai a guardare da tutte le parti per cercare Robert e, non appena lo vidi, corsi a perdifiato fino a raggiungerlo.
< Rob! > esclamai buttandogli le braccia attorno al collo e stringendolo forte.
< Piccola mia, mi sei mancata da morire. È così bello poterti riabbracciare… > rispose affondando la testa nei miei capelli e prendendomi in braccio.
< Anche tu! > dissi baciandogli una guancia e poi scesi per salutare Kellan.
< Kellan! > esclamai abbracciandolo.
< Giu, mia piccola ballerina, mi sei mancata! > rispose ricambiando l’abbraccio.
< Mi sei mancato anche tu! Non era lo stesso ballare senza di te… >
< Perché scusa con chi hai ballato? > s’intromise Robert.
< Beh, con Jeremy, Paul e Ryan… > risposi come se fosse la cosa più naturale del mondo.
Il mio ragazzo mi fulminò con lo sguardo, poi iniziò a ridere e mi prese nuovamente in braccio baciandomi dapprima dolcemente, poi approfondendo sempre di più, incuranti del fatto che ci fossero delle persone a guardarci: per me l’unica cosa che veramente importava in quel momento era poterlo abbracciare e baciare ancora; tutto il resto era come se non esistesse.
Quando smettemmo di baciarci, sempre tenendomi in braccio, tutti e tre ci riunimmo a Martina e Teo.
< Kellan, questa è Martina, la mia amica con cui hai parlato la sera della festa di Robert > dissi a Kellan una volta scesa dalle braccia di Robert, con suo disappunto.
< Ciao Martina > le disse Kellan salutandola e facendole un sorriso che la fece sciogliere.
Con mio stupore Martina rimase imbambolata senza spiaccicare parola.
< Cognatì? > la chiamai in italiano e lei si ridestò subito.
< Oh scusa! Ciao Kellan, tanto piacere! > rispose ricambiando la stretta di mano e arrossendo leggermente quando Kellan le si avvicinò e la baciò sulle guance.
< Kris e le altre? > domandò Teo.
< Sono rimaste in America. Tornano a Londra tra due settimane > rispose Kellan.
< Come mai l’aereo ha tardato? > domandai.
< Perché c’erano stati dei problemi al motore: si accendeva e si spegneva poco dopo… > mi rispose Robert.
Rabbrividii: non volevo pensare a cosa sarebbe successo se i motori dell’aereo si fossero spenti durante il volo.
Robert notò il mio brivido e mi si avvicinò ulteriormente.
< Tranquilla piccola, è andato tutto bene. Non è successo niente… >
Gli sorrisi e mi strinsi maggiormente a lui, affondando il mio volto sul suo collo e il suo profumo m’impregnò le narici.
< Che buono questo profumo > gli sussurrai.
Sorrise.
< Grazie, me l’ha consigliato Cam…l’aveva detto infatti che sicuramente ti sarebbe piaciuto >
< E bravo Cam! > risposi ridendo per poi voltarmi verso di lui e baciarlo ancora.
< Ma fanno sempre così? > domandò Martina leggermente disgustata.
< Oh, questo non è niente…fidati > rispose Teo.
< No! Voglio i particolari! > esclamò Kellan prendendoci in giro.
< Avete finito voi tre? > domandò Robert fingendosi irritato.
< È da una settimana che non lo vedo, posso permettermi di farlo > aggiunsi stringendolo.
Martina però era in disaccordo con me e così mi allontanò da Robert con uno strattone, per la gioia di Kellan e Teo.
Lasciammo immediatamente l’aereo, caricammo le valigie nella macchina e, una volta saliti tutti, partimmo verso casa.
< Allora cognatì? Contenta di averlo conosciuto? > le domandai tranquillamente in italiano, in modo che né Robert né Kellan potessero capire.
< Oh sì! Grazie mille, ti adoro! E poi lui è veramente sexy, guardalo! Altro che il tuo ragazzo > rispose prendendomi in giro.
< Hey! Non t’azzardare mai più a dire una cosa del genere! Altrimenti rispedisco il tuo caro tesoro in America… >
< No! > urlò Martina terrorizzata.
Scoppiai a ridere, contenta anche del fatto che nessuno dei due interessati avesse capito il nostro discorso. Teo intanto se la rideva sotto i baffi, specialmente perché Robert faceva il finto offeso perché Martina ed io parlavamo in italiano; ovviamente gli bastarono i miei baci per farlo tornare sorridente come prima.
< Hey Kellan, ha fatto il bravo Robert? > gli domandai.
< No, ha flirtato con almeno venti ragazze diverse in una sera… > rispose Kellan ridendo.
< Kellan non dire cavolate che poi la signorina qui ci crede! Semmai l’opposto… > disse Robert.
< Hai flirtato con almeno venti ragazzi? > chiese Martina.
Scoppiammo a ridere tutti quanti.
< Ah ah ah…molto spiritosa Martina > disse Robert facendole la linguaccia < veramente sono loro che tentavano di rimorchiare me… > aggiunse pavoneggiandosi.
< Ma? > lo incitai a continuare.
< Ma a tutte rispondevo che ero già impegnato con una bellissima ragazza che si diverte a prendermi in giro… > rispose Robert strusciando la punta del suo naso contro la mia mandibola.
< Wow…voglio conoscerla questa santa ragazza… > risposi ridendo.
< Oh sì, andreste molto d’accordo secondo me… >  sussurrò continuando ad accarezzarmi il volto col suo naso.
< Lo sai che non mi sono ammalata? > domandai vantandomi come una bambina di cinque anni.
< Bravissima, sono orgoglioso di te… >
< Grazie > dissi mentre mi avvicinavo nuovamente alle sue labbra per baciarlo.
< Oh basta voi due! Avete stressato a fare i piccioncini! > esclamò Martina slacciandosi e slacciandomi la cintura per poi fare cambio posto con me.
 < Marti! Sei cattiva! > esclamai mettendo il broncio.
< Oh sì, sono una persona orribile! Un giorno mi ringrazierai… >
< Io ti ringrazio già d’adesso e ti dico che ti sarò per sempre riconoscente… > aggiunse Kellan.
< Visto Giu? Mi è riconoscente. Potrei violentarlo tranquillamente e lui non direbbe niente. E sai perché? Perché ovviamente mi è riconoscente per averti allontanata da Robert > mi fece notare Martina in italiano.
< Martina! Ti proibisco di violentare il mio ballerino! > le urlai.
< Neanche in privato? >
< Assolutamente no! > risposi.
< Ma…avevi detto di sì! > ribatté Martina.
< Io non ho mai detto sì… >
< Oh, sì invece! >
< Beh…mi rimangio la mia promessa allora! > risposi facendole la lingua.
< Sei disonesta lo sai? >
< E tu una gran ruffiana allora! >
Intanto c’erano Robert e Kellan che nonostante non capissero niente di quello che stavamo dicendo si divertivano troppo a vederci battibeccare.
< Eccoci arrivati! > esclamò Teo diversi minuti dopo. Eravamo davanti all’hotel dove alloggiava Kellan, l’Hilton.
< Grazie mille per il passaggio Teo! Ciao a tutti! > ci salutò Kellan uscendo dalla macchina.
< Ciao Kellan, ci vediamo stasera! > lo salutai dal finestrino.
< Sicuro, alle nove al Blue River! > rispose lui.
Dopo aver accompagnato Kellan in albergo fu il turno di accompagnare a casa anche Robert ed io, nonostante Robert avesse preferito che restassi con lui, tornai a casa con Martina e Teo.
Per cena ordinammo cibo cinese: Teo ed io prendemmo il riso al curry, mentre Martina il pollo alle mandorle e, per le otto e trequarti, arrivammo al Blue River, attendendo l’arrivo di Robert e Kellan per le nove.
Alle nove, non appena Martina vide arrivare Kellan con una camicia nera e i jeans bianchi iniziò a sbavare ed io la presi in giro perché era vestita come lui: lei indossava una camicetta nera a mezza manica e un paio di shorts bianchi.
< Ciao Giu! > disse Kellan abbracciandomi calorosamente.
< Ciao Kell! Che eleganza, complimenti! > risposi ricambiando l’abbraccio.
< Grazie. Ciao Marti! Accipicchia, sei bellissima! Hai scelto proprio bene > le disse sorridendo e indicandole i suoi stessi vestiti.
< Ciao Kellan! Beh grazie, ma anche tu sei bellissimo! Magari anche Giulia e Robert si sono vestiti allo stesso modo… > rispose ridendo e indicando il vestito arancione che mi ero messa quella sera.
< O mio dio, no! > risposi terrorizzata mentre stavamo prendendo la bere: immaginai il mio ragazzo con un vestito arancione e per poco non mi affogai con la mia stessa coca.
Sia Martina che Kellan scoppiarono a ridere non appena mi ripresi e raccontai loro della mia triste visione.
Alle nove e mezza Martina ed io iniziammo il nostro show, nonostante Robert non fosse ancora arrivato.

I come home
In the morning light
My mother says
When you gonna live
Your life right
Oh mother dear
We're not
The fortunate ones
And girls
They wanna have fun
Oh girls
Just wanna have fun

The phone rings
In the middle of the night
My father yells
What you gonna do
With your life
Oh, daddy dear you know
You're still number one
But girls
They wanna have fun
Oh girls just wanna have

That's all they really want
Some fun
When the working day is done
Girls
They wanna have fun
Oh girls
Just wanna have fun

Some boys
Take a beautiful girl
And hide her away
From the rest of the world
I want to be the one
To walk in the sun
Oh girls they wanna have fun
Oh girls just wanna have

That's all they really want
Some fun
When the working day is done
Girls
They want to have fun
Oh girls
Just want to have fun
They wanna have fun
They wanna have fun

Durante la nostra esibizione ci scatenammo come matte e ci divertimmo tantissimo e, verso la fine della canzone guardai verso il bancone, notando con gioia che finalmente il signorino si era degnato di raggiungerci e che mi stava osservando ridendo con Teo. Risi e gli feci la linguaccia.
Non appena la canzone terminò, ringraziammo i nostri spettatori e tornammo a sederci, o meglio Martina tornò a sedersi nel nostro tavolo, io mi catapultai tra le braccia di Robert.
< Finalmente! Ma dove sei stato? Temevo volessi darmi buca… >
< Tesoro scusa, ma sono venuti a trovarmi i miei genitori con mia sorella e i bambini e si sono fermati per cena…non potevo cacciarli via >
< Capito…beh, in questo caso ti perdono > gli risposi sorridendo.
< Grazie, ma comunque ora sono qui >
< Lo vedo! E per fortuna non indossi nessun vestito arancione >
< Non indossi nessun vestito arancione? Che cosa intendi? > mi chiese confuso passandosi una mano tra i capelli.
< Lascia stare, è una storia lunga > dissi ridendo e alzandomi in punta di piedi per baciarlo, ma fummo interrotti pochi minuti dopo da Kellan e Martina.
< Ok, la prossima volta che vi bacerete, ci offrirete da bere > disse Martina.
Robert si mise a ridere, mentre io sbuffai.
< Giulia, Martina, io vi amo! > esclamò Harry venendoci incontro e abbracciandoci.
< Cosa abbiamo fatto? > chiese Martina.
< Avete guadagnato duecento sterline. Ma vi rendete conto? Duecento sterline per una sola esibizione! È un record! >
< Duecento? Stai scherzando? > domandai shockata.
< No, sono serio! Ovviamente, non appena chiudiamo, vi darò la vostra parte… >
< Ma dai, non ce n’è bisogno! > esclamammo io e Martina all’unisono.
< No ragazze, so che lo fate per divertirvi, ma è un mio piccolo ringraziamento…con quello che vi lascio andate a fare shopping! >
< Ma… >
< Niente ma, smettetela! Ed ora godetevi la serata! Ciao! >
< Ciao Harry! > urlammo in coro.
< Piccola, sei stata formidabile prima… > mi disse Robert avvicinandosi al mio orecchio.
< Ti sono piaciuta veramente? > domandai sorridendogli.
< Tantissimo! E pensa che ho addirittura messo cinquanta sterline nel barattolo… >
< Tu cosa? Ma sei matto? Perché l’hai fatto? >
< Beh, sei stata favolosa ed io ho voluto lasciare un regalino come gli altri… >
< Cinquanta sterline ti sembrano un regalino? Tu sei matto… >
< Che scatole che sei! > disse abbracciandomi e baciandomi una tempia.
< Beh…grazie allora… >
< Prego > rispose facendomi l’occhiolino.
Tornammo a sederci e a gustarci le altre esibizioni e, dopo un’ora e mezza trascorsa senza aver dato un bacio al mio ragazzo, mi diressi verso il balcone, mi feci servire da Teo una coca e una birra e le portai al tavolo, servii la coca a Martina e la birra a Kellan e mi sedetti sulle gambe di Robert baciandolo appassionatamente, che ricambiò con lo stesso trasporto.
< Hey voi due! La volete finire di baciarvi? > ci chiese Kellan dopo vari minuti e ci staccammo svogliatamente.
< Contenti? > domandai.
< Sì, contentissimi! Forza cognatì, ci aspetta un’altra canzone! > mi disse Martina prendendomi per un braccio.
< Un’altra? >
< Sì cara, forza! >
Salimmo nuovamente sul palco e, tra gli applausi e i fischi, iniziammo a cantare Walking on sunshine e, ad esibizione terminata, tornammo a sederci.
< Bravissime ragazze! Siete a dir poco fenomenali! > esclamò Kellan sorridendoci.
< Grazie! > urlammo in coro io e Martina.
< Oh sì, concordo con Kellan! Avete entrambe una voce formidabile! > aggiunse Robert.
< Grazie amore > rispose Martina imitando la mia voce.
Le tirai un pugno sul braccio e lei iniziò a ridere.
< Non sei divertente > le dissi.
< Invece sì! Non vedi che anche Robert ride? >
Mi voltai verso il mio ragazzo e lo fulminai con lo sguardo e in quel momento i nostri discorsi vennero interrotti da Harry che salì sul palco.
< Buonasera a tutti, un attimo di attenzione prego. Ci tenevo a ringraziare tutti, perché con i soldi ottenuti in questa settimana con esibizioni e mance, siamo arrivati a quota duemila sterline e, finalmente, potremmo restaurare la stanza sopra al bar per fare cerimonie, feste e anche una sala rinfresco! >
Partì immediatamente un applauso e una ola per Harry e, dopo il suo l’annuncio, la serata continuò tranquillamente.
Verso l’una e mezza anche Kellan e Robert salirono sul palco, dedicando la canzone a Martina e a me.
Alle due, quando Teo smontò, uscimmo tutti dal bar. Mio fratello accompagnò Kellan in albergo, mentre Robert riportò a casa me e Martina.
Appena arrivati davanti casa, non appena Martina fu uscita dalla macchina, Robert si sporse verso di me.
< Piccola, dormi da me questa notte… >
< E come faccio con Martina scusa? >
< Per favore, per una sera non succede niente! Ti prego, mi sei mancata troppo > rispose guardandomi negli occhi e facendo uno sguardo da cane bastonato.
Come si fa a dirgli di no quando ti senti dire queste cose?” mi chiesi guardandolo.
< Ti sei esercitato sull’espressione da cane bastonato? > domandai ridendo.
< Sì! Funziona? >
< Rob, avanti dai c’è Martina…non credo sia il caso… > dissi fingendo che non mi avesse già convinta.
< Ti prego… >
< Aspetta… > risposi sospirando.
Scesi dalla macchina sogghignando, raggiunsi Martina e le dissi della richiesta di Robert e, esattamente come sospettavo, mi rispose di andare da lui. Le diedi le chiavi, avvisai Teo e tornai di nuovo in macchina.
< Allora? > mi chiese impaziente.
< Hai vinto, stasera dormo da te… > gli risposi e lui mi baciò sorridendo.
Partimmo subito e dopo dieci minuti arrivammo a casa sua.
Non appena scendemmo dalla macchina notai un tizio dall’altra parte della strada con una macchina fotografica tra le mani intento a guardarci e fotografarci.
< Ehm…Rob? > lo chiamai.
< Dimmi piccola > mi disse sorridendo.
< Credo ci sia un fotografo nascosto dietro l’albero dall’altra parte della strada… > risposi indicando l’albero.
Robert sbuffò, ma si voltò verso il paparazzo salutandolo e, prendendomi per mano, mi condusse dentro casa.
Una volta dentro si girò verso di me e iniziò a baciarmi il collo, mentre io lottavo contro me stessa per non essere troppo impulsiva. Stette a baciarmi il collo per diversi minuti, mentre io mi limitavo ad accarezzargli i capelli e la schiena, poi mi prese in braccio e mi portò al piano di sopra.
Arrivati in camera mi adagiò sul letto, si posizionò sopra di me e mi baciò nuovamente. Avevo le farfalle nello stomaco ed ero agitata e, come riflesso incondizionato, rispondevo ai suoi baci e lo accarezzavo. Quando, però, Robert tentò di abbassarmi la cerniera del mio vestito, tornai lucida.
< Rob? >
< Mmm? > mugugnò continuando a baciarmi sensualmente il collo.
< Ecco…vedi…io… > risposi bloccandomi.
Preoccupato si scostò da me.
< Piccola, qualcosa non va? >
< Beh…veramente io… > risposi imbarazzata ed incapace di guardarlo.
< Oh…ok, ho capito. Scusa amore, mi dispiace tantissimo. Non volevo forzarti a farlo con me stasera… >
< No, non è questo…è che è ancora troppo presto… > risposi imbarazzata, ma lui sorrise.
< Tesoro, calmati… > sussurrò dolcemente prima di allontanarsi e, dopo avermi porto una maglia a mezza manica e un paio di calzoncini, aggiunse < forza, cambiati e andiamo a dormire… >
Ubbidii e poi andai in bagno a lavarmi i denti e, non appena tornai in camera e m’infilai sotto le coperte, Robert mi abbracciò a sé.
< Rob mi dispiace… >
< Non devi assolutamente dispiacerti piccola, chiaro? Arriverà anche per te il tuo momento con la persona giusta… > mi disse sorridendomi e baciandomi i capelli.
< Ed io voglio che quella persona sia tu, solo che ancora è troppo presto, tutto qui > tentai di spiegargli.
< Davvero vorresti che io fossi il primo? > domandò guardandomi dolcemente.
< Sì… > risposi onestamente, mentre le mie guance si stavano colorando di rosso.
< Beh, questo mi fa felice e spero di poterti accontentare non appena lo vorrai > disse sorridendomi.
Restammo abbracciati a coccolarci per diversi minuti e poi, alle tre e mezza, ci addormentammo.

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Capitolo 19
*** GLI ULTIMI GIORNI CON MARTINA ***


Ciao di nuovo a tutte! ^^ Rieccomi a postare come fossi un orologio svizzero :D
Passata una buona settimana? La mia è stata un inferno -.-“ ma vabbè, ora ci sono solo per voi! ^^
Come sempre ringrazio chi ha messo la storia tra i preferiti, chi ha solo letto e chi ha commentato! Ah, volevo anche ringraziare CriPattinson e Ilarylove Sol per avermi aggiunta tra gli autori preferiti ^^

BellaCullen88: ciao!! ^^ grazie 1000, troppo gentile! *io gli sarei già saltata addosso non sarei riuscita a rifiutarlo!!!* eheheheh ma tu aspetta! È solo l’inizio, poi vedrai…muhahahaha! *risata malefica* xD un bacioooo
fedev82: ciao carissima! *MERAVIGLIOSA-FANTASTICA-SPLENDIDA-BELLISSIMA!!!!!* altri aggettivi ne hai? :D no dai Alice sei sempre carinissima! ^^ *Tranquilla non ti odio basta che tu mi dica ce ci saranno ancora* non credo che tu possa odiarmi ancora dopo gli spoiler xD un bacio carissima, grazie per il voto! ^^
ilachan89yamapi: ciao carissima! ^^ *martina che si è imbambolata davanti a kellan??!!* è sconvolgente, vero? xD *che dolci robert e giuliaaaa mi sono sciolta sono troppo carinii!!!* è vero, lo dico anche io sono troppo carini! ^^ un bacio e grazieee
Twilighter001: mo ciaoooooooooooo!! :D *Mamma mia ma da dove ti vengono queste ideee?!?!?!?!?!?!?!?!?!??!?!?!* beh, la risposta è semplice: mai stare troppo sotto il sole, ti rovina -.- (io ci sto sempre troppo xD) *Meno male che ci sei tu!* ç_ç dai che poi mi commuovoooo!! ^^ grazie carissima, un bacioooooooooooooooooooooooo
Lion E Lamb: ciao stella! (in assenza di soprannomi ora ti affibbio questo, ti piace? ^^) *finalmente è tornato robbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb* ehm…spero che tu ora non mi odierai per come faccio finire il capitolo xD un bacio e grazie per il voto ^^
alice brendon cullen: teshoooooo!! Mavvà, figurati!! Come posso essere arrabbiata con te? ^^ *robby è stato dolcissimo xò anke lei poteva lasciarsi un po' andare, ti trovi un bonazzo del genere cm fidanzato e nn ne aprofitti è da pazzi* ahahahahaha! Tesoro, dai tempo al tempo…^^ un bacio e spero ti piaccia anche il nuovo capitolo! ti voglio beneeeeeeeeeeee =D
Ilarylove Sol: ciao bella! ^^ *Ammiro la forza di volontà di Giulia (resistere a Rob è mooooolto duro...) e credo che sia una ragazza con la testa sulle spalle.* ahahahaha ti adoro! In molte hanno detto che Giulia è stata pazza xD ma per fortuna ci sei tu!! =D *Per ora mi accontento delle descrizioni dei monumenti... ma ne voglio di piùùùùù!!!!!* ok, vedrò di accontentarti al più presto! ^^ un baciooooooooooo
CriPattinson: ciao Criiiiiiiiii!!! :D *che bello accendere il pc e vedere che avevi aggiornato!!* che bello leggere queste cosee! Mi commuovooooooo ç_ç spero ti piaccia anche il prossimo cap, un baciooooooo
kiarab: mo ciao tesoroooooo! ^^ *comunqueeee giuliaaaaa 6 una tonta!!! come si fa a rifiutare quel pezzo di bono??* ma nuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu ç_______________ç me piangeeee! Povera Giulia!! Non deve mica fare la facile lei xD *io in ogni frase dove c' è rob ci metto sempre o stupro o violento o sesso o **** perché, secondo te io no? xD sono anche io una PAS, cosa credi? xD O.O lo stupro di Kellan????? Ahahahaha sei più PAS di me xD un bacio tesorooooo
privi93: ciao a te tesoro! ^^ *Giu e Rob sono semplicemente perfetti* sìsì, lo penso anche io! :) *Rob è stato troppo tesoro nell'ultimo pezzo con Giu...però quando avverrà vogliamo tt i dettagli...(pensieri impuri--->Rob)* ahahahahaha! Fidati tesoro, li avrai! =D spero ti piaccia il prossimo cap! un baciooooooo
Nells: mo ciaoooooooo! ^^ *anche questo capitolo non mi ha deluso!* come sono contenta di sentirtelo dire!! *-* *come si fa a non votare per questa magnifica coppia??* la mandiamo in nomination come miglior coppia del 2008 agli oscar, ok? =) *è una tra le migliori fanfiction che abbia letto!e sono sincera!* really????????? Ieeeeeeeeeee *me salta di gioia* graziegraziegraziegrazieeee! Sei troppo gentile!! Grazie per il voto! ^^ baciiiiiiiiiiiiiiiiiii
milly92: amoreeeeeeeeee!!! :) *Ed è inutile ke fai, io ti vogl più bene e te ne voglio ancora di più dopo questo magnifico cap ^_^! *sì, ma io te ne voglio di più perché già te ne volevo quando leggevo la tua storia, quindi vinco io U.U xD *Giuro che è il mio preferito insieme a quello dell'appuntamento! E' fantastico, davvero, l'ho letto con il sorriso sulle labbra!* wow, ti è piaciuto così tanto? :D sono troppo contenta!! ^^ *ammetto che avrei voluto tirare un pugno sia a lei che a Kella quando facevano gli smorfiosi per i baci di Rob e Giulia (lasciateli in pace, non si vedono da una settimana U_U pensate a combinare qualcosa tra voi, invece xD).* ahahahaha! Bene, eccoti accontentata! ^^ *P.S. Poi come è andata la questione del lavoro di grafica su Rob? Le foto che ti ho consigliato andavano bene?* non mi hanno più fatto sapere niente, sai? un bacio tesoro, ti voglio beneeeee (io di più) ^^
LaPiccolaPrincess: rospettoooooo! *-* mavvà, figuratii! Capita a tutti di essere incasinati ed io ne sono la prova vivente! ^^ quindi ti perdono e anzi, ti chiedo scusa perché ti rompo sempre…è che adoro le tue recensioni! ^^ *< Buongiorno ragazze! Forza, in piedi! Sono le nove e mezza e alle undici e trequarti Robert e Kellan atterreranno >* Modo efficace e funzionale per svegliare gente!* molto efficiente! xD *< Giu, mia piccola ballerina, mi sei mancata! >* Ormai questa cosa rimarrà nella storia XD* perché? *< Kellan non dire cavolate che poi la signorina qui ci crede! Semmai l’opposto… > disse Robert. < Hai flirtato con almeno venti ragazzi? > chiese Martina. Scoppiammo a ridere tutti quanti.* Nono questa è bellissimaaaaaaaaaaaaaaaaa XDXDXDXD* sapevo che l’avresti commentataa!! Ahahahahahahaha! xD *< Lo sai che non mi sono ammalata? > domandai vantandomi come una bambina di cinque anni* La tua età celebrale tesoro* mi rifiuto di risponderti U.U tesoro!!! Un bacio e grazie x il commentooo! ^^
KikiCullen: fragolinaaaaaaaa! Divertiti a Veneziaaaaa!! ^^ *sono gelosa!( sia di lui che di te, non ci dobbiamo sposare? XD) io ero impegnata con Chace ( Pure con gli altri due)* beh, anche io sono gelosa allora! U.U valà amò ti è andata di c**o all’esame! ^^ poi mi dirai il responso, ok? *Brava Giulia con la testa sulle spalle! Cha autocontrollo! Sembra Edward!* ahahahahahaha mi hai scoperta! In realtà Giulia è un vampiro, anzi! È EDWARD CULLEN! 6 scioccata, è? xD grazie 1000 tesoro, a prestooooooo! Baciiiiiiiiiiiiiiiii
Rosalie_Hale_Cullen: cognatinaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!! *mia dolce pazza se mi vieni a trovare a roma una sera assolutamente bisognerà fare una cosa simile visto che io amo cantare peccato che sarà impossibile avere Kellan e Robert con noi* guarda, io non so cantare, ma lo farò solamente perché mi hai chiamata dolce pazza xD che dici, possiamo andare a rapirli e portarli con noi, no? xD okokok, non piangere! Ti do il permesso di stuprare Kellan, ma in cambio devi farmi da guida quando verrò a Roma U.U cognatì mi manchi anche tuuuu! Ti amoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo
memi16: tu signorina vedi di smetterla di dire: teo di qua, teo di là, teo di sopra, teo di sotto e vedi di agire prima che sia veramente troppo tardi, sono stata chiara? U.U avete ancora diversi mesi, non buttare tutto all’aria, altrimenti…ti disconosco da amica U.U Prrrrrrrrrr! Pensa a quello che ti ho detto! ;D un bacio, ti voglio beneeeeeeee
Julianne: ciao carissima! ^^ ahahaha visto Martina cosa combina? =D *Beh ma come fa Giulia a resistere a Rob?* è la forza di volontà xD un bacio e grazie 1000! ^^
Fairwriter: mo ciao omonima! xD *Mi piace come scrivi, perchè hai uno stile molto scorrevole che ti invoglia a leggere ancora, e ancora, e ancora* grazieee! Che carina, sono commossa! ^^ grazie 1000 per il voto e spero che ti piaccia anche il nuovo capitolo. un bacioooooo! :D
oOokikkaoOo: Nicaaaaaaaaaaaaa!!!! Mi mancavano le tue recensioni!! =D *tu che canti????* certo, io canto…e poi vado anche a fare bunjee-jumping e vado a scalare l’Everest xD *ma come puoi illudermi e disilludermi!!!* hai sbagliato il proverbio xD è: prima illudermi e poi deludermi xD *Io pensavo k l'aereo fosse precipitato! Uff... no aspetta xò... sarebbe morto anche kell così... mmmmmm... tutti i passeggeri dell'aereo si sono salvati apparte robert! ecco così mi piace!!!* ok, allora cambierò la storia solo per te…seeeeeeeeeeeeeeee ci credi anche? xD *sai xk è leggermente diabetico ci manca la frase " attaccatu" "notu"* O.O MAI! PIUTTOSTO LA MORTEEE xD ti chiamerò, tranquilla! xD un bacio, e ricorda: perché si dice PIOVERE A CATINELLE? xD ti adoroooooo

Grazie ancora a tutti e grazie a chi ha votato al sondaggio! A lunedì!
Baci Giulls

19. GLI ULTIMI GIORNI CON MARTINA

Domenica ci svegliammo verso le due e mezza e restammo per un’oretta buona nel letto in dormiveglia, scambiandoci baci e coccole di tanto in tanto; alle tre e mezza però decidemmo di alzarci letto per andare in cucina a mettere qualcosa sotto i denti. L’unico problema era che Robert, essendo stato via una settimana, per forza di cose aveva il frigorifero praticamente vuoto.
Intanto che Robert si stava facendo una doccia, mi vestii velocemente e uscii per andare a comprare qualcosa al supermercato vicino a casa sua, tornando indietro dopo una mezz’oretta.
< Eccomi! > esclamai aprendo la porta di casa.
< Hey! > mi disse lui prendendo le buste della spesa.
< Scusa, c’era una fila pazzesca alle casse… >
< No tranquilla…ma perché non mi hai aspettato? Potevamo andare a fare la spesa insieme… >
< Perché volevo che tu ti facessi tranquillamente una doccia… >
< Grazie Giu, che pensiero carino > rispose sorridendomi e baciandomi una guancia.
Preparai velocemente dei panini alla marmellata da mangiare, li misi su un vassoio che poi portammo in sala e mangiammo sul divano mentre stavamo guardando la televisione. Finito di mangiare Robert poi mi riaccompagnò a casa.
< Rob? > lo chiamai.
< Sì? > rispose mentre picchiettava con le dita sul finestrino.
< Ti va di andare a mangiare al Satsuma con Kellan e Martina? >
Sorrise.
< Sì piccola, mi va eccome >
Sorrisi anche io e abbassai il finestrino, sporgendo di lato la testa.
< Mmm… > mugugnai sorridendo.
< Piccola, che fai? > domandò divertito.
< Adoro quando il vento mi scompiglia i capelli > risposi rientrando con la testa e chiudendo il finestrino.
Appoggiai la testa sulla spalla di Robert e rimasi in quella posizione finché non parcheggiò davanti a casa, dopodiché avvisai Martina dell’uscita, la quale iniziò a saltellare contenta per tutta la casa, mi feci una doccia e, alle sette e mezza, Robert e Kellan vennero a prenderci; arrivammo dopo venti minuti al ristorante e, quella volta, venimmo accolti da un altro cameriere: Tyung.
Quella sera ci divertimmo tantissimo, o almeno fin quando Martina, che non aveva mai mangiato giapponese, non stette male non appena assaggiò il pesce crudo.
< Ragazzi scusatemi, vado un attimo in bagno… > disse Martina allontanandosi dal tavolo.
< Ok! > urlammo in coro.
Chiacchierammo per altri dieci minuti, poi Kellan notò che Martina non era ancora tornata.
< Ma Martina è ancora in bagno? > domandò.
< Sì. Vado a recuperarla, torno subito > risposi allontanandomi dai due ragazzi.
Mi precipitai in bagno e la chiamai, ma non sentii nessun cenno di risposta, se non qualcuno che stava vomitando.
< Marti, sei tu? > chiesi avvicinandomi alla porta da dove provenivano gli sforzi.
< Sì…Giu mi ha dato fastidio il pesce…era la prima volta che lo mangiavo… > e di nuovo la sentii sforzarsi.
Presi diversi fogli di carta, li bagnai con l’acqua ed aiutai Martina a pulirsi, per poi prenderne altri e tamponarle la fronte.
< Va un po’ meglio? > le domandai dolcemente dopo qualche minuto.
< No, affatto… > mi disse guardandomi con gli occhi gonfi e rossi.
< Vuoi qualcosa? >
< Del tipo? >
< Non lo so, quello che vuoi… >
< Vorrei un po’ d’acqua…ho una gran sete… >
< Ma non so quanto ti convenga bere in questo momento Marti… >
< Ti prego > disse guardandomi con aria supplichevole.
< Torno subito… > risposi sospirando.
Mi precipitai al tavolo a prendere il bicchiere con l’acqua per Martina.
< Beh ma che fine avete fatto? > domandò Robert appena mi vide tornare.
< Martina sta male, le ha dato fastidio il pesce… >
< Oh, povera… > disse Robert.
< Già… >
< Senti Giu io ho già mangiato, tu non hai finito. Dammi il bicchiere, vado io da Martina… >
< Kell davvero faccio io, tu non preoccuparti… > risposi immediatamente, immaginando che Martina non sarebbe stata contenta di farsi vedere in quello stato da Kellan.
< No, lascia vado io. Mi passi il bicchiere? > mi chiese ignorando i miei tentativi di non mandarlo da lei, così alla fine mi convinsi e gli porsi il bicchiere.
Kellan si precipitò in bagno ed io mi sedetti al suo posto vicino a Robert; poggiai la testa sulla sua spalla destra e chiusi gli occhi.
< Amore prendi… > mi disse Robert porgendomi un pezzo di sushi.
Lo guardai con la coda dell’occhio e feci come mi aveva detto, restando a farmi coccolare da lui per diversi minuti mentre continuava a farmi mangiare prendendo il cibo con le bacchette.
Dopo quaranta minuti Martina e Kellan tornarono indietro.
< Cognatì, come stai? > le chiesi preoccupata.
< Adesso sto bene. Ho smesso da mezz’ora di vomitare, poi sono rimasta lì per tutto questo tempo per riprendermi del tutto… >
< Ma adesso è tutto ok? >
< Sì, tranquilla! > rispose lei sorridendo, ma io non ero molto convinta.
< Ragazzi, ho chiamato un taxi. Sta venendo a prendere me e Martina e la porto a mangiare una pizza >
< La pizza? Ma sei sicuro che Martina possa mangiarla dopo essere stata così? > domandò Robert alzando un sopracciglio.
< Certo che posso! Si vede che non mi conosci bene! > esclamò Martina ridendo.
< Cognatì ci vediamo dopo a casa? > le domandai.
< Sì, certo! Ci vediamo dopo >
Li salutammo nuovamente e poi uscirono dal ristorante, mentre Robert ed io finimmo di mangiare con calma e, dopo aver salutato Asako, uscimmo per una passeggiata.
< Piccola che hai? Mi sembri tra le nuvole… > mi chiese Robert abbastanza seccato: era molto probabile che mi stesse chiamando da diversi minuti.
< Cosa? >
< Ecco, appunto…perché sei così distante stasera? >
< No, scusa tesoro…è che sono preoccupata per Martina… >
< Preoccupata per Martina? Perché? Non aveva detto di star bene? > domandò un po’ più apprensivo e abbracciandomi.
< Sì, ma…non lo so, non mi ha convinto molto… > dissi alzando le spalle.
< Perché? >
< Non so perché, è una sensazione a pelle… > risposi stringendomi a lui.
< Vuoi provare a telefonarle per vedere come sta? >
< Se non ti scoccia… > gli dissi guardandolo.
< No, tranquilla >
Tirai fuori dalla borsa il cellulare e chiamai Martina e, dopo essermi accertata che stesse bene e dopo essermi beccata un’infamata da parte sua perché ero preoccupata per lei e non mi stavo godendo la serata con il mio ragazzo, terminai la conversazione.
< A posto adesso? >
< Sì, scusami. Non dev’essere molto piacevole passare una serata con una persona che è distante > gli dissi.
< Amore mio, ma non preoccuparti…è normale che tu possa preoccuparti per una tua amica. Anzi, mi dispiace per non averlo intuito… >
< Eh no caro mio! Questa non te la perdono! > gli dissi ridendo.
< Oh…ti prego, perdonami! > mi implorò.
< Assolutamente no! >
Robert rise.
< Sai che tra tredici giorni Kris, Nikki ed Ash torneranno a Londra? > disse guardandomi.
< Davvero? Oddio con vedo l’ora! Mi mancano tantissimo! >
< Già…peccato che tu non le possa vedere il giorno stesso quando tornano… > mi disse facendo un sorrisetto furbo.
< Perché no? >
< Perché per quel giorno ti rapisco, visto che festeggiamo un mese assieme… > disse prendendomi per mano continuando a camminare.
Mi bloccai di colpo.
< Cosa? >
< Tra tredici giorni facciamo un mese io e te… >
< Oh…oh…ma…da quanto conti i giorni? >
< Dal nostro primo appuntamento >
< Ma poi fino a sabato non c’eravamo più sentiti… > constatai.
< Sì, questo lo so; ma sai, ci ho riflettuto molto e ho deciso di contare dalla sera dell’appuntamento… >
< Quindi fammi capire bene: io e te stiamo insieme dal 30 di maggio? >
< Esatto! Ho deciso anche per te, spero non ci siano problemi… >
< Problemi? Ma sei matto? Assolutamente no, mi va benissimo! > risposi sorridendogli e baciandolo dolcemente.
< Bene, sono contento! >
< Quindi il trenta di giugno io e te faremo un mese insieme… >
< Esatto… >
< E dove andremo? >
< Mmm…boh! Ma abbiamo ancora tempo per deciderlo … >
< Cena e cinema? > proposi.
< Cena e cinema? Non è un po’ scontato? >
< Hai qualcos’altro da proporre geniaccio? > domandai ridendo.
< Ok, come non detto! Andata per la cena e il cinema! > rispose abbracciandomi.
Passeggiammo per altri venti minuti, poi tornammo alla macchina.
< Eccoci a casa > mi disse non appena arrivammo davanti a casa di Teo.
< Sì, lo vedo…hey, Martina non è ancora arrivata… > dissi notando che tutte le luci erano spente.
< Teo è ancora al lavoro, vero? > mi chiese Robert.
< Sì… >
< Ok, rimango qui con te finché non arriva qualcuno >
< Ma no Rob, non ce n’è bisogno…e poi tu sei stanco morto…vai a casa >
< No, tranquilla. Forza, vai ad aprire casa che io intanto parcheggio nel vialetto >
Entrammo in casa dopo due minuti, poi andammo in camera mia e ci stendemmo sul letto e, nonostante il nostro intento fosse quello di rilassarci un attimo, ci addormentammo immediatamente. Mi svegliai non appena sentii la porta aprirsi. Guardai la radiosveglia vedendo che erano le due e venti e, tentando di non svegliare Robert, scesi di sotto per vedere chi fosse arrivato.
< Hey, come mai c’è la macchina di Robert? > mi chiese Teo non appena mi vide.
< Sta dormendo. Quando siamo arrivati non abbiamo trovato nessuno in casa, quindi ci siamo stesi a letto e ci siamo addormentati. Martina è ancora fuori? > domandai sbadigliando.
< Sai che non ne ho la minima idea? >
Salimmo di sopra nella camera di Martina e la vedemmo dormire beatamente nel letto.
< Matteo vado a dormire, sono stanchissima… >
< Sì, anche io vado adesso…notte piccola, a domani >
< Sogni d’oro fratellone > risposi tornando in camera.
M’infilai nuovamente sotto le coperte e m’avvicinai a Robert, che si svegliò non subito. Mi guardò con un occhio chiuso ed uno aperto ma, quando gli sorrisi, anche lui fece lo stesso.
< Amore che ore sono? >
< Quasi le tre >
< Sei stata sveglia fino a quest’ora? >
< No, mi sono svegliata perché era arrivato Teo >
< Martina? >
< È in camera a dormire >
< Dormiamo anche noi adesso? > domandò sbadigliando.
< Ma certo! > risposi sogghignando: quella conversazione a botta e risposta mi ricordava tantissimo la canzone di Jovanotti.
Mi prese tra le sue braccia, mi baciò i capelli ed io mi accoccolai meglio al suo petto, dopo di che ci addormentammo entrambi.
Il giorno seguente mi svegliai alle dieci e quaranta, ma non trovai accanto a me Robert, ma bensì un mazzo con una dozzina di rose rosse e, al centro del mazzo, c’era un biglietto bianco.

Buongiorno bellissima! Scusa, ma il lavoro chiama. Sono ad un’intervista per Seventeen e dopo sono a pranzo dai miei, mentre il pomeriggio e la sera sono con Brian e Samantha. Ti chiamo più tardi. Passa una buona giornata

Appena entrai in cucina, trovai Martina a fare colazione.
< Anche tu sveglia da poco? > le chiesi scherzosamente.
< Sì… > rispose sbadigliando e passandomi una tazza per il latte.
< Grazie >
< Prego cognatì… >
< Come è andata ieri sera? >
< Bene! La pizza era molto buona; certo, non come quella in Italia, però era buona…poi Kellan ed io siamo rimasti a chiacchierare fino all’una. Mi sono divertita tantissimo! > rispose sorridendomi.
< Mi fa piacere! Kellan è veramente simpatico e divertente… >
< Sì, è vero! >
< Senti cognatì ti va ti va di andare a fare shopping? Oggi ci sono i negozi aperti tutto il giorno… >
< Ma certo! Forza andiamo a vestirci! > rispose Martina mettendo nella lavastoviglie le tazze e correndo di sopra in camera.
Salii di sopra in camera e mi vestii. Guardai fuori dalla finestra e, notando che era nuvoloso, optai per un paio di jeans, una canotta azzurro chiaro da indossare sotto una maglia di cotone scollata e le All Star bianche.
Prima di uscire scrissi un biglietto a Teo e corremmo verso la fermata dell’autobus, rischiando per giunta di perderlo. Arrivammo in centro in venti minuti e il primo negozio dove Martina mi trascinò fu un negozio di biancheria intima.
< Cosa dovrei farci con quella? > domandai guardando una camicia da notte in seta bordeaux molto corta con lo spacco e con il pizzo nero.
< La provi, la prendi e poi la indossi quando dormi con Robert…vedremo se non ti salterà addosso! >
< Marti, ma sei matta per caso? Io non la prendo… > risposi appoggiando la camicia da notte in una cesta e dirigendomi verso un bancone dove c’era un manichino con un completo intimo veramente carino: era composto da reggiseno e culottes neri con il pizzo rosa chiaro.
Mi feci dare la mia taglia e me lo provai: addosso era veramente carino e fortunatamente non era molto costoso. Oltre a quel completo comprai anche un completo intimo giallo con il pizzo azzurro.
Martina, invece, comprò una camicia da notte simile a quella che voleva che prendessi, un completo nero con dei ricami in oro, uno rosa acceso, quasi fucsia tutto rigato ed una canotta coordinata all’ultimo completo.
< Oh no! > esclamò Martina cinque minuti dopo essere uscite dal negozio.
< Che c’è cognatì? > domandai guardandola.
< Mi manca una cosa! > disse guardando dentro le sportine.
< Sei sicura? >
< Sì. Cognatì aspetta cinque minuti, torno subito > disse correndo verso il negozio ed io, nell’attesa, andai a sedermi davanti ad un bar lì vicino e mi presi da bere.
< Eccomi! Scusa, ma non si trovava più il pacchetto… > disse non appena mi raggiunse.
< No, tranquilla…e adesso? L’hai trovato? >
< Sì! Ho trovato tutto! >
< Vuoi fermarti a bere qualcosa? > domandai facendole segno di sedersi.
< No, sei matta? Abbiamo ancora tanti negozi da girare! > esclamò prendendomi per un braccia.
< Ok, arrivo! > dissi ridendo < senti, ti va di entrare un attimo in quel negozio? > chiesi indicandole un negozio d’abbigliamento per neonati.
< Ehm ok, ma…cognatì che ti servono i vestiti da neonati? >
< Sono per mia sorella tontolona! >
< Ah! Ok, entriamo! >
Una volta dentro ci venne incontro una ragazza molto giovane, di circa vent’anni, che mi mostrò tantissime magliettine. Aiutata da Martina, presi per mia sorella una maglietta a manica lunga in cotone bianca con sopra raffigurati diversi orsetti.
Restammo in giro per un’altra ora, dove sia io che Martina comprammo il mondo e, sulle sei e mezza, dopo aver perso due volte l’autobus, finalmente tornammo a casa.
Quella sera Teo non doveva lavorare e così ci propose di andare al cinema a vedere Wanted.
Dopo aver visto il film uscimmo a prendere un gelato in una gelateria affianco al cinema e, una volta dentro, intravidi dall’altra parte della strada Cecilia.
In quel momento mi ricordai della promessa fattale, così chiamai Robert.
< Pronto? > mi rispose una voce da bambino.
< Ehm…Brian? >
< Sì? Chi sei tu? >
< Sono Giulia! Lo zio è lì con te? >
< Giuliaaaaa! Ciao! Come stai? > domandò tutto contento.
< Sto benissimo piccolo e te? Come sta Samantha? >
< Stiamo bene tutti e due, grazie …vuoi lo zio Rob? >
< Sì, magari… >
< Aspetta che te lo chiamo! > disse e lo sentì urlare il nome di Robert.
< Pronto? >
< Salve straniero! >
< Ciao piccola! Come è andata oggi? Cosa hai fatto di bello? >
< Sono andata a fare shopping con Martina, poi al cinema con Teo e Martina ed infine a prendere un gelato. Senti tesoro, vorrei chiederti un favore… >
< Spara! > disse e gli raccontai di Cecilia, della promessa che le avevo fatto e del mio piano alternativo: ossia che Robert si presentasse a casa sua di persona per farle un autografo.
< Mmm…va bene, lo farò…ma io che ci guadagno? > domandò ridendo.
< Beh…faresti felice una bambina ed io ti sarò per sempre riconoscente… >
< Riconoscente? >
< Oh sì…e farò tutto quello che vuoi… > gli dissi maliziosamente.
< Non tentarmi… > rispose maliziosamente.
< Quindi? >
< Sì, tranquilla lo farò! Ma mi devi una notte di coccole! >
< Una cosa? >
< Niente sesso, solo pure coccole…ci stai? >
< Ok, andata! > risposi sorridendo.
< Piccola ora ti lascio perché i bambini reclamano la mia presenza. Ci vediamo domani. A proposito, dal momento che mercoledì sera Martina tornerà in Italia, Kellan ed io volevamo portarvi a ballare. Può andar bene? > domandò.
< Aspetta che chiedo > risposi e feci la domanda a Martina, la quale iniziò a saltellare felicissima.
< Sì tesoro, verremo! > esclamai ridendo.
< Perfetto! Sogni d’oro e saluta tutti! >
< Anche tu, mi raccomando! > risposi e riattaccai.
Dopo il gelato tornammo a casa. Il mio unico desiderio in quel momento era di buttarmi sul letto e dormire, ma Martina mi trascinò immediatamente nella sua stanza e cominciò a guardare cosa poter mettere per la discoteca. Mi disse di consigliarla, ma mi addormentai dopo pochi minuti sul suo letto.
Martedì mi svegliai sulle nove, sempre nel letto di Martina e vidi che lei stava dormendo di fianco a me.
< ‘Giorno > le dissi notando che era si stava svegliando.
< Che ore sono? > rispose sbadigliando.
< Le nove… >
< Uff che palle! > esclamò sbuffando.
< Cosa? >
< Questa è la mia ultima sera qui, ti rendi conto? Mi stavo divertendo troppo… >
< A chi lo dici…mi ha fatto un piacere enorme averti qui…non puoi restare? >
< Lo vorrei tanto, ma purtroppo non posso. Già c’ho messo secoli a convincere i miei a mandarmi a Londra per una settimana, figuriamoci a prolungare! Oltretutto tra tre giorni partiamo per la Croazia. Non posso proprio rimanere, purtroppo… > disse sconsolata e l’abbracciai forte.
< Vabbè dai, ci rifaremo quando torno! Verrò a trovarti prima di iniziare la scuola, te lo prometto! >
< Sarà meglio! Anche perché dovrai raccontarmi TUTTO quello che farai! >
< Assolutamente > risposi sorridendole.
< Benissimo! Ed ora mi aiuti a scegliere cosa indossare, dal momento che ieri sera non mi hai degnato di uno sguardo, chiaro? >
< E la colazione? > domandai.
< Salta tesoro mio! Così impari! >
< Ma… >
< Niente “ma”! Ti sta bene! E ora forza su dammi una mano! > disse trascinandomi davanti all’armadio e tirando fuori un’infinità di gonne, pantaloni e abiti.
Dopo due interminabili ore Martina optò per un vestito marrone lungo fino alle ginocchia e con lo spacco, con uno scollo a V con il pizzo e con le bretelle con la stessa trama del pizzo; gli abbinò poi un paio di sandali marroni col tacco.
Non appena Martina si convinse del vestito, mi obbligò ad aiutarla a scegliere la pettinatura e che trucchi poter usare con quel tipo di abito, quindi trascorremmo un’altra ora a scegliere tutte le acconciature possibili, anche se alla fine optò per piastrare semplicemente i capelli.
< Ragazze, è pronto! > urlò Teo a mezzogiorno e mezza.
< Arriviamo! > urlai in rimando.
Dopo pranzo Martina s’impossessò della doccia mentre io, non sapendo cosa fare, iniziai a vedere che cosa indossare per la sera: dopo qualche minuto d’indecisione, tirai fuori una gonna marrone con la fascia elasticizzata. Aveva tre volani col taglio arrotondato rifiniti da bordi in pizzo e, nei volani laterali, erano presenti delle borchiette color oro.
Come maglia scelsi una canotta bianca di seta con lo scollo a V, anch’essa rifinita di pizzi bianchi e aggiunsi anche un paio di sandali col tacco di cinque centimetri.
Dopo aver scelto cosa indossare mi feci una doccia rilassante ed uscii dal bagno, poi mi asciugai i capelli con molta cura, facendoli di un riccio ben definito. Per fare ciò mi feci aiutare da Martina, così come per il trucco: mi mise una matita per gli occhi nera, due ombretti marroni che d’intonavano con la gonna, per fare un effetto chiaro-scuro ed infine una leggera passata di eye-liner.
Dopo aver passato l’intero pomeriggio a prepararci, per cena cucinammo delle piadine e subito dopo Teo se andò a lavorare, mentre io e Martina aspettammo le undici e mezza per andare in discoteca.
Al fatidico orario, Robert e Kellan suonarono alla porta: Robert indossava una maglia a mezza manica nera che gli faceva risaltare i muscoli e un paio di pantaloni bianchi che gli mettevano in evidenza il suo bellissimo fondoschiena.
Anche Kellan era molto elegante: indossava una camicia bianca in lino che, come a Robert la sua maglia, metteva in risalto i muscoli, e un paio di jeans scuri.
< Ragazze siete favolose! > esclamò Kellan abbracciandoci.
< Grazie, ma anche tu non scherzi! Caspita sei da urlo! > esclamai e Martina fu d’accordo con me.
< Grazie, ma sapete com’è…fighi si nasce! > rispose pavoneggiandosi un po’.
< Beh grazie mille eh! > disse Robert mettendo il muso.
Mi avvicinai a lui ridendo e prendendolo per mano lo portai davanti alla macchina.
< Amore mio sei stupendo questa sera lo sai? > gli dissi baciandogli dolcemente il collo.
< Lo dici solo per quello che ho detto… > rispose ancora offeso, anche se sospettavo che la sua fosse solo scena.
< No invece, lo penso proprio. Cavolo, questa sera guai ad allontanarmi da te… >
< Ah…tu dovresti stare attenta? Ed io che dovrei dire scusa? Sei una visione… >
< Grazie > dissi continuando a baciargli il collo.
< Per te questo ed altro… >
< Mi piace proprio come ti sei vestito questa sera…la maglia mette in risalto i tuoi pettorali, mentre i pantaloni il tuo bellissimo fondoschiena… > gli sussurrai sensualmente in un orecchio mentre feci percorrere il mio indice sul suo petto.
< Avete finito voi due? > ci chiese Martina non appena ci raggiunsero.
< Sì… > risposi allontanandomi da Robert e ridendo della sua espressione: evidentemente non doveva essere scontento della mia presa di posizione.
< Dove andiamo a ballare? > domandò Martina una volta in macchina.
< Avevamo pensato di andare all’Herbal >
< La discoteca dove vanno sempre i principi Harry e William? > domandò Martina entusiasta.
< E tu come lo sai? > le chiesi.
< Beh, sono informata! E poi i pettegolezzi sui principi si sentono molto…ma quello poi è il posto più in voga del momento e solo determinate persone possono entrare… >
< Wow, una discoteca per fighetti. Martina sei perfetta per andare lì allora! > esclamai prendendola in giro e lei mi rispose facendomi la linguaccia.
Nel giro di quaranta minuti arrivammo a destinazione e non facemmo neanche la fila: infatti non appena i bodyguards riconobbero Robert e Kellan ci scortarono dentro, respingendo le fan urlanti che tentavano di toccarli.
L’interno del Herbal era strutturato in tre piani: al piano terra c’era il bar, al secondo c’era la discoteca e al terzo piano c’erano diverse stanze dove potersi appartare. In quella struttura era vietato l’accesso dei fotografi e, per andare al terzo piano, dovevi esibire un pass che ti davano non appena richiedevi una stanza; infatti la filosofia dell’Herbal era: quello che si fa all’Herbal, resterà per sempre tra le mura dell’Herbal.
Una volta entrati Robert e Kellan si diressero verso il bar per bere qualcosa mentre Martina ed io ci catapultammo verso la sala discoteca.
< Forza Giu, muoviti! > esclamò Martina non appena sentimmo che il DJ aveva messo in console No Stress e mi trascinò al centro della pista a ballare con lei.

I don’t wanna work today
Maybe I just wanna stay
Just take it easy cause there’s no stress.
I know it’s not an awful crime,
Something special in my mind,
Nothing’s gonna cause me distress.
I text my baby on her phone,
Try to get her sexy body on
That’s the way I wanna spend my day.
Got to find an alibi
Cause I don’t wanna waste my time
I don’t wanna feel distress.

It’s not that I’m lazy
I think I’m just crazy
It’s not that I’m lazy
I think I’m just crazy
It’s not that I’m lazy
Think I’m just crazy
It’s not that I’m lazy
I’m just crazy

No stress

I think I’m just crazy
No need to fight against the feelings
Because the life is not depressing
No need to fight against the feelings
Because the life is not depressing

No stress

Oohoo

I don’t wanna work today
I don’t wanna work today
I don’t wanna work today
Maybe I just wanna stay
Just take it easy cause there is no stress.
I know it’s not an awful crime
Something special in my mind
Nothing’s gonna cause me distress.
I text my baby on her phone
Try to get her Sexy body home
That’s the way I wanna spend my day
Got to find an alibi
Cause I don’t wanna waste my time
I don’t wanna feel distress.

It’s not that I’m lazy
I think I’m just crazy
It’s not that I’m lazy
I think I’m just crazy
It’s not that I’m lazy
Think I’m just crazy
It’s not that I’m lazy
I’m just crazy

No stress
I think I’m just crazy
Not depressing

No need to fight against the feelings
Because the life is not depressing
No need to fight against the feelings
Because the life is not depressing

I don’t wanna work today
Oohoo
I don’t wanna work today
No stress
I don’t wanna work today
Oohoo
I don’t wanna work today

Durante la canzone ci scatenammo tantissimo, tant’è vero che nel giro di poco ci circondammo di diversi ragazzi, benché non li degnassimo si uno sguardo: eravamo al centro della pista unicamente per divertirci per conto nostro.
Al termine della canzone raggiungemmo Robert e Kellan, che erano arrivati da poco.
< Ragazze…wow, sono senza parole… > ci disse Kellan.
Sorridemmo entrambe. Immediatamente Robert mi si avvicinò.
< Adesso tu vieni a ballare con me… > sussurrò in un orecchio prendendomi per mano e trascinandomi in pista.
Robert ed io ballammo diverse canzoni, nelle quali mi strusciai parecchie volte addosso a lui. Dopo la quarta canzone di fila, Kellan e Martina ci raggiunsero e ballai un paio di canzoni anche con Kellan, così come Robert con Martina.
Dopo le due canzoni ballate con Kellan presi per mano Robert e tornammo a sederci al nostro tavolo. Non appena ci sedemmo il DJ mise su Lady Marmalade e, quando mi voltai verso la pista da ballo, notai Martina e Kellan ballare.
< Amore? >
< Mmm? > mugugnò Robert mentre mi baciava la guancia, il mento e il collo.
< Rob, dai su! Staccati dal mio collo e guarda Martina e Kellan! > gli dissi prendendogli il volto e indirizzandolo verso i nostri amici.
< Ma è un balletto porno il loro? > domandò Robert ridendo.
< Robert! > lo rimproverai divertita.
< Amore, ma guarda come si strusciano addosso! >
< Beh, effettivamente non hai tutti i torti a chiamarlo balletto porno… > risposi sghignazzando.
Ero ancora intenta a guardarli ballare quando Robert prese la macchina fotografica dalla mia borsa ed iniziò a fare un servizio fotografico ai due ballerini, per poi commentare con me le foto.
< Urca piccola! Hai notato dove Kellan tiene le sue manine? > chiese passandomi la macchina fotografica: guardando attentamente notai che le mani di Kellan erano posizionate in modo da poter toccare sia i fianchi che il sedere di Martina.
< No, non ci credo! Beh…sembra che a Martina però non dispiaccia molto… > risposi notando il sorriso della mia amica dipinto sul suo volto.
< Hai capito Martina… >
< Però c’è da dire in sua difesa che è imbarazzata, anche se sta sorridendo… > dissi tentando di difenderla.
< È colpa delle manacce di Kellan…dopo lo sgridiamo! >
< Certamente! Comunque lo sai che dovresti stare solo zitto tu? Predichi bene e razzoli male… > gli dissi ridendo.
< Perché? > domandò continuando a scattare le foto a Martina e Kellan.
< Perché, se non ricordo male, anche le tue mani vagavano sul mio fondoschiena >
< Cosa? > mi chiese ridendo.
< Non fare il finto tonto, hai capito benissimo… >
< Però, se non ricordo male, non mi sembrava che fossi contraria a ciò… >
Arrossii di botto e Robert notando la mia espressione iniziò a farmi diverse foto. Dopo tre canzoni ci riunimmo tutti attorno al tavolo.
< Vi siete divertiti? > domandò Robert maliziosamente ed io gli lanciai immediatamente una gomitata nello stomaco.
< Sì! Kellan è veramente un gran ballerino… > rispose Martina ridendo.
< Sì, abbiamo notato! > continuò Robert mostrando a lei e a Kellan la famosa foto e, non appena Martina la vide, arrossì violentemente, mentre Kellan scoppiò a ridere.
< Mi sa che ci siamo lasciati trasportare un po’ troppo dalla musica, eh Marti? > domandò ridendo.
< L’importante è essersi divertiti! > rispose sorridendo.
< Esatto cognatì! Concordo con te! > risposi dandole il cinque.
< Vado a prendere da bere, visto che sono venuti ad aprire il bar qui di sopra…torno subito > disse Marina alzandosi.
< Ok! > esclamammo io, Robert e Kellan in coro.
Restammo a chiacchierare tranquillamente poi, notando che Martina non era ancora arrivata, alzai la testa e la vidi parlare con un ragazzo che ci stava sfacciatamente provando con lei, ma Martina sembrava voler scappare via. Quando feci vedere la scena ai ragazzi, Kellan si alzò.
< Ragazzi, scusatemi un attimo > disse e si diresse verso Martina.
< Cosa ha intenzione di fare? > domandai a Robert.
< Non ne ho la minima idea… >
Cercai di seguire il discorso tramite il labiale ma non riuscii a capire niente, così mi limitai ad osservarli: non appena Kellan si avvicinò a loro due, mise il suo braccio sulla spalla di Martina e le baciò la guancia e Martina, lo abbracciò stringendosi maggiormente a lui. Mentre stavano tornando al tavolo, Kellan si girò verso il tipo e questo impallidì.
< Kellan sei il mio salvatore! > esclamò Martina abbracciandolo una volta seduti.
< Dovere Marti! E poi non potevo non salvarti, stavi lanciando dappertutto segnali d’aiuto… >
< Ti sarò debitrice a vita…vi giuro ragazzi era una piattola pazzesca! > disse sbuffando.
< Ragazze, io e il mio simpatico amico andiamo a prendere da bere di sotto… > disse Robert dopo qualche minuto di chiacchiera.
< Sì, andiamo! Voi riuscirete a non cacciarvi nei guai per qualche minuto? > aggiunse Kellan.
< Perché dovete andare a bere di sotto? Qui non va bene? > domandò Martina.
< Di sotto vendono i super alcolici…qui di sopra no… > risposi lanciando uno sguardo serio a Robert che, notando il mio sguardo, mi si avvicinò e mi portò in disparte.
< Piccola che hai? > domandò dolcemente accarezzandomi la guancia.
< Superalcolici? > domandai scettica.
< Ma sì, solo un bicchiere… >
< Rob… > dissi tentando di motivargli la mia reazione.
< Oh Giu, ma che palle! Che sei mia madre?
Sono grande e vaccinato e se voglio bere un superalcolico lo faccio… > rispose adirato.
Io ero allibita, perché non mi aveva mai risposto così ed io c’ero rimasta veramente male; così successe tutto in un attimo: gli mollai un sonoro schiaffo e gli dissi di andare a quel paese e mi allontanai velocemente da lui e mi diressi verso il tavolo per prendere la mia borsa, con le lacrime che ormai avevano iniziato a scendere.
< Marti ci vediamo a casa… >
< Giu che hai? >
< Niente, chiamo un taxi… > risposi correndo fuori dalla sala, ma Martina m’inseguì e, dopo avermi afferrata per un braccio, mi costrinse a dirle tutto.
< Non lo so, probabilmente la mia reazione è stata troppo brusca…è solo che…lui non si è mai comportato così. Mi ha detto “Oh Giu ma che palle! Che sei mia madre?
Sono grande e vaccinato e se voglio bere un superalcolico lo faccio“. Ripeto: non l’ha mai fatto ed io ci sono rimasta male. Tutto quello che volevo era semplicemente spiegargli il perché della mia reazione: Matteo l’anno scorso con la scusa del bere un solo bicchierino di superalcolico, è arrivato a molti di più e ha rischiato di entrare in coma etilico. Per questo sono contraria ai superalcolici > risposi singhiozzando.
< Giu… > mi disse abbracciandomi.
In quel momento il taxi che avevo chiamato arrivò, così salutai la mia amica e andai dritta a casa. Una volta entrata dentro, indossai il pigiama e, ancora arrabbiata, mi diressi a suonare il piano sperando che quello riuscisse a calmarmi, ma tutto fu invano; così come quando mi feci una camomilla.
Mentre stavo sorseggiando la camomilla, suonarono alla porta e, convinta che fosse Martina, andai ad aprire, trovandomi invece Robert davanti alla porta.
< Ciao >
< Ciao… > risposi fredda ma stupita di trovarlo lì.
< Senti Giu, io… >
< Perché hai un occhio nero? > domandai notando una chiazza nera sul suo occhio.
< È stata Martina > mi disse e io scoppiai a ridere.
< Vieni scemo che ti metto un po’ di ghiaccio sull’occhio… > risposi facendolo entrare e dirigendomi in cucina.
Quando gli misi il ghiaccio sull’occhio nero gemette dal dolore.
< Sei peggio di una bambina > dissi sghignazzando.
< Non è vero! > rispose lui incrociando le braccia.
< Perché ti ha picchiato? > domandai.
< Perché mi sono comportato male con te facendoti scappare in lacrime e per averle detto che non erano affari suoi quando mi aveva chiesto cosa fosse successo… >
< Ma sei matto? Non devi mai rispondere così a Martina… >
< L’ho imparato! > rispose facendomi vedere l’occhio.
< Vieni in sala dai… > gli dissi alzandomi dalla sedia e incamminandomi.
Prima di varcare la soglia della cucina sentii una presa sul mio braccio. Mi voltai per guardare Robert.
< Sono uno stronzo. Cerco di renderti felice, ma alla fine combino sempre e solo casini. Mi dispiace, non sapevo di Teo: è il mio migliore amico, ma non mi ha mai raccontato di quello… >
< Lo so, è stato lui a dirmi che non voleva che nessuno lo sapesse >
< Mi dispiace, davvero… >
< Ti credo… >
< Mi perdoni? >
< Sì >
< Mi consideri uno stronzo? >
< Un po’… >
< Quando Martina mi ha detto di Teo sono corso subito da te…te lo giuro, non ho bevuto niente. Solo che ho fatto tardi per via del traffico e perché, come sempre, non riuscivo a liberarmi delle ragazzine che mi avevano circondato >
< Non è un problema se sei arrivato in ritardo, ma grazie per non aver bevuto >
Appoggiò sul divano il ghiaccio e prendendo il mio volto tra le mani mi baciò con passione.
Restammo sul divano a parlare per diversi minuti, poi entrambi ci addormentammo.
Mi svegliai verso a mezzogiorno e dieci e sentii la porta aprirsi. Mi alzai lentamente e mi trovai davanti Martina.
< Buongiorno! > esclamò tutta sorridente.
< Hey dove sei stata? > le domandai.
< In giro tutta la notte con Kellan… >
< Tu cosa? > domandai per poi guardare verso la sala controllando di non aver svegliato Robert.
< Chi c’è? > mi chiese.
< Rob >
< Rob? >
< Sì…ieri sera è venuto a scusarsi e poi ci siamo addormentati sul divano. Ma piuttosto…raccontami di Kellan >
< Sì, vieni > rispose trascinandomi nella sua stanza.
< Quindi? > le chiesi mentre stavamo ripiegando i panni da mettere nella valigia.
< Quindi, dopo che tu sei scappata via e Robert pure, Kellan, vedendo quando ci fossi rimasta male per quello che Rob ti aveva fatto, mi ha portato a mangiare un bombolone in una pasticceria che lavora di notte e poi… >
< Poi? > la incitai a continuare.
< Poi mi sono sporcata le labbra con la crema… >
< La solita sbrodolona… > dissi prendendola in giro.
< E Kellan mi ha baciata > rispose tutto d’un fiato.
Mi cadde sul piede la sua scarpa che stavo tenendo in mano.
< Ahia, cazzo! Cioè…come ti ha baciata? >
< Sì > rispose con occhi ancora sognanti.
< Ma tu e lui ora… >
< No, non stiamo insieme…è stato giusto un bacio… >
< Peccato, stareste bene insieme… >
< Peccato, io ci starei anche insieme! Ma è troppo lontano: sta in America e gira il mondo, mentre io no. Sarebbe impensabile una cosa del genere… >
< Eh eh eh >
< Sì, ma…con te e Robert è diverso… >
< Diverso? >
< Sì… >
< Perché dici questo? >
< Perché…oddio, non so come spiegartelo…perché tu e Robert vi siete trovati e vi amate da morire… >
< Non sei la prima a dirmelo… >
< Beh è vero! >
< Grazie > risposi abbracciandola < comunque il discorso è un altro…voglio i particolari, e li voglio ora! > esclamai facendo ridere Martina.
< Beh, che dire: mi ha visto con la crema sulle labbra, poi si è avvicinato, mi ha guardata negli occhi, con quei suoi meravigliosi occhi azzurri, mi ha preso il volto tra le mani e mi ha baciata… >
< Oh mio dio! > esultai.
< Sì! È stato meraviglioso! E poi bacia divinamente… > mi disse maliziosa.
< Ok Marti, non voglio sapere nient’altro! >
< Solo che ero talmente sorpresa che ho fatto cascare il bombolone… >
< Ripeto, sei la solita! > esclamai ridendo.
< Però è stato un bene, perché mi ha dato il suo…e poi mi ha baciata ancora… >
< Ma…perché sei tornata a casa solo a quest’ora? >
< Perché siamo stati in quella pasticceria fino a tardi e poi mi ha portata a vedere l’alba sulla terrazza del suo hotel >
< Wow, che cosa romantica! > esclamai.
< Sì, molto! Cognatì, senti…con le valigie ho fatto, sono a posto. Ti scoccia se dormo un paio d’ore? In aeroporto verrà Kellan stasera e non mi va di sembrare uno zombie… >
< Certo tesoro, allora ti lascio! >
< Grazie, di tutto > rispose abbracciandomi stretta e, non appena si stese sul letto e toccò il cuscino, si addormentò e io uscii dalla stanza cercando di non fare rumore.
Mi diressi in cucina per preparare il caffè e sentii due braccia forti abbracciarmi da dietro.
< Buongiorno amore > mi disse e immediatamente mi voltai guardandolo in faccia.
< Buongiorno anche a te… >
< Hai dormito bene? >
< Diciamo di sì… >
< Diciamo? >
< Beh…con te si dorme sempre bene, solo che ho un po’ di male al collo… >
< Ed io ho il braccio intorpidito >
< Collo batte braccio >
< E da quando? >
< Da sempre! >
< Non è vero! >
< Sì invece! > risposi baciandolo dolcemente.
< Grazie amore, ma tanto non attacca con me… >
< Uffa! Senti, lo vuoi il caffè? >
< Certo! >
< Ma…dov’è Teo? > domandai mentre versavo il caffè nelle tazze.
< È uscito questa mattina presto per fare delle commissioni… >
< Ah, ok… >
< Giu senti posso parlarti un attimo? > mi chiese facendosi serio.
< Certo, dimmi pure >
< Vedi, ecco…non so come dirtelo… >
< Hai scoperto che la tua fidanzata, nonché ex-moglie di E.T. è incinta e tu devi fare i tuoi doveri di padre? > domandai sdrammatizzando.
< Ma riesci ad essere seria un momento tu? > mi disse alzando gli occhi.
< No, tu? >
< Io sì! >
< Sì, certo…allora, che dovevi dirmi? >
< Ricordi il film che stavo girando prima dell’estate?
>
< Twilight? >
< No, How to be >
< Sì, o meglio sì, conosco il titolo… >
< Beh…Simon, il mio manager, mi ha chiamato dicendo che diverse scene erano venute male e che quindi mi aspettano domani mattina a Glasgow… >
< E quando ti ha chiamato scusa? >
< Cinque minuti fa… >
< Oh…ok… >
< E resterei fino a martedì…poi mercoledì mattina ho l’aereo per Londra. Le opzioni sono due: o mi fai passare una settimana d’inferno senza di te, oppure vieni a Glasgow con me… >
< Venire a Glasgow con te? Stai scherzando? >
< No… >
< Rob, io non lo so… >
< Ti prego! Sarebbe solo per una settimana…partiamo questa sera e poi torniamo mercoledì…ti prego… >
< Rob, non credo sia una buona idea… >
< Perché? >
< Perché non me la sento…cioè non mi va di lasciare solo Teo per una settimana…e poi saresti tutto il tempo sul set…non avresti molto tempo per badare me…mi dispiace >
< No hai ragione…vorrà dire che ci rifaremo per il nostro mesiversario >
< Esatto! >
< Mi dispiace però che tu non venga… >
< Sì, anche a me…quindi è stasera che parti? >
< Sì… >
< Uffa >
< Ma poi ritorno… >
< Sarà meglio per te! > dissi fingendomi minacciosa.
< Aspetterai fino a mercoledì? >
< Ma certo! Perché non dovrei? >
< Non so, chiedo… > rispose ridendo.
< Scemo, è ovvio che ti aspetterò! > dissi avvinghiandomi al suo collo e baciandolo.
Mi prese in braccio e mi portò sul divano, stendendosi sopra di me. Mentre mi baciava, mi accarezzava sensualmente il mio fianco sinistro, facendomi rabbrividire.
< Piccola, ma hai freddo? Sei tutta un brivido > disse ridendo e baciandomi il collo.
< No furbone, è colpa tua…sei tu che mi fai sentire così… >
< Così come scusa? > rispose staccandosi a malapena dal mio collo.
< Felice >
< Anche tu mi fai sentire così, lo sai? > disse facendosi serio e guardandomi negli occhi. Subito dopo tornò Teo a casa.
< Ciao ragazzi! >
< Ciao fratellone! Dove sei stato? > domandai scrollandomi Robert da dosso.
< Avevo delle commissioni da fare… >
< Che tipo di commissioni? >
< Per il lavoro…come è andata ieri sera? >
< Relativamente bene, litigata a parte… >
< Perché litigata? >
< Te lo spiegherò poi, con calma… >
< Ok…Martina? >
< Dorme… >
< Voi pranzate? >
< No… > risposi.
< Io sì! Cosa si mangia? >
< Pollo…va bene? >
< Benissimo! >
Quando si misero a tavola io mi allontanai a fare una doccia.
< Giulia, dove vai? > mi chiese Robert prima di pranzare, mentre Teo era in bagno.
< A fare una doccia >
< Davvero non mangi? >
< No, non ho fame…ho solo bisogno di farmi una doccia >
< Vuoi che venga con te? > domandò maliziosamente.
< Tu pensa a mangiare e non rompere! > risposi ridendo.
Martina si svegliò alle sei, giusto in tempo per farsi una doccia veloce, vestirsi e caricare le
valigie in macchina. Salutò Teo, che quella sera non sarebbe venuto con noi perché doveva lavorare e, alle sette e dieci, raggiungemmo l’aeroporto.
< Marti… > la chiamai con voce triste.
< Su cognatì, smettila! Non voglio vederti frignare! Ci rivedremo a settembre, prima che inizi la scuola! > disse anche lei con occhi lucidi.
< Sì lo so, ma mi ero abituata ad averti attorno > risposi ridendo e lei rise con me, poi ci abbracciammo.
Robert ed io la lasciammo gli ultimi minuti da sola con Kellan e quando tornarono da loro fu il momento di salutarsi definitivamente.
< Ciao Giu, grazie di tutto! È stata una settimana fantastica >
< A chi lo dici! Grazie anche a te di cuore…mandami un messaggio quando atterri ok? >
< Sarà fatto! Ciao > disse abbracciando me, Robert e poi Kellan.
< Ciao cognatì ti amo! > mi urlò prima di voltare l’angolo verso la sala d’imbarco.
< Cognatì ti amo anche io! > le urlai di riposta e poi ci sorridemmo.
< Ok, forse è meglio che io mi diriga verso il mio imbarco: l’aereo parte alle nove e quaranta > ci disse Robert guardando il suo biglietto.
< Ok amico, andiamo in là. Viene anche Simon o è già a Glasgow? >
< No, dovrebbe essere davanti all’imbarco che mi sta aspettando > rispose Robert e, non appena vide il mio sguardo triste, mi si avvicinò.
< Mi mancherai… > gli dissi alzandomi in punta di piedi e poggiando la mia fronte sulla sua.
< Su dai, non fare così! Una settimana passerà in fretta. Approfittane per studiare un pochino, perché non ho la minima intenzione di lasciarti studiare quando torno. Sarai tutta per me >
< Ok, ci sto! > risposi ridendo.
C’incamminammo verso il gate undici, dove c’era l’imbarco per Glasgow. Davanti a questo vidi un uomo sui trentacinque anni fare un cenno a Robert e venirci incontro. Quando si avvicinò notai che era molto alto, all’incirca un metro e novanta, magro ma muscoloso, biondo e con gli occhi verdi e con un accenno di barba. Indossava una maglia a mezza manica dei White Stripes e un paio di jeans scuri.
< Ciao Simon > salutò Robert.
< Ciao Rob. Allora? Pronto per partire? >
< Beh, veramente ne farei volentieri a meno, solo che non credo di aver scelta… > rispose serio e scocciato.
< Mi dispiace, ma sarà solo per una settimana. Poi tornerai felice e spensierato nella tua uggiosa Londra >
< Ma la smetti di prendere in giro questa città? >
< Mi manca la California >
< Hey, chi ti ha obbligato a trasferirti qui? >
< Ehm…tu, quando hai deciso di non vivere più negli States… >
< Beh, è stata la scelta migliore che potessi fare… >
< Perché? >
< Perché se non fossi più tornato a Londra sarei stato lontano dai miei vecchi amici, dalla mia famiglia e, cosa più importante, non avrei mai conosciuto questo piccolo terremoto: Simon, lei è Giulia >
< La famosa Giulia? > domandò meravigliato.
< Famosa? > domandai di rimando.
< Sì, famosa. Il nostro caro Rob non ha fatto altro che parlarmi di te tutto il tempo ed ero impaziente di conoscerti. Certo che la sua descrizione non rispecchia per niente la tua bellezza… >
< Beh, grazie > risposi imbarazzata.
< Rob, fa attenzione che Simon potrebbe provarci con Giulia > disse Kellan scoppiando a ridere, seguito a ruota da Simon e me, mentre Robert finse di essersi offeso e mi cinse in un abbraccio stretto.
< Spiacente, lei è mia >
< Che sono un oggetto? >
< No amore mio, tranquilla… > disse avvicinandosi alle mie labbra e baciandomi appassionatamente, ma venimmo interrotti pochi minuti dopo da Simon.
< Ragazzi scusate l’interruzione, ma sarebbe ora di andare… >
< Sì, certo… > disse Robert staccandosi da me.
< Rob voglio confessarti una cosa prima che tu parta…senti, io ti… >
Avanti diglielo: Rob, io ti amo. Non è una cosa difficile…” pensai poco dopo essermi bloccata.
< Sì? > disse incitandomi a continuare.
< No niente, non è importante. Divertiti a Glasgow e fai il bravo. Ci vediamo mercoledì >
< Certo piccola. Mi mancherai…e fai la brava pure tu chiaro? >
< Assolutamente. Ciao Simon, è stato un piacere > gli dissi offrendogli ancora la mano che strinse subito.
< Anche per me e spero di rivederti presto. Ciao Kellan >
< Ciao Simon, ci vediamo quanto tornerete! >
< Certamente! >
Robert ed io ci baciammo un ultima volta e poi lui e Simon si diressero verso la sala imbarco.
< Rob, ti amo > sussurrai e, nonostante volessi evitare di piangere, lacrime silenziose scesero dalle mie guance; Kellan però sentì e mi abbracciò tentando di consolarmi.
< Su piccolina, non piangere… > disse accarezzandomi i capelli.
< Kell, scusa…non so nemmeno perché sto piangendo…starà via solo una settimana e poi tornerà…se piango adesso figuriamoci quando tornerò in Italia allora! Sarò disperata tanto da strapparmi i capelli… > risposi singhiozzando e Kellan mi baciò una guancia ridendo.
< Scusa se rido, ma l’immagine di te che ti strappi i capelli è troppo divertente… >
< Scemo > gli dissi sorridendogli.
Mi abbracciò in modo fraterno e poi chiamammo un taxi, che prima accompagnò me a casa, poi Kellan in albergo.
Alle dieci e mezza entrai in casa e, per niente stanca, mi diressi verso la cucina. Dopo aver constatato di aver tutti gli ingredienti necessari per preparare i biscotti con le scaglie di cioccolato, ne preparai una teglia per mio fratello. Li sistemai dentro un contenitore per biscotti dopo circa un’ora e ci affiancai un pezzo di carta.

Dire che sono una sorella pessima è dire poco. Dovevo venire a Londra per stare con te, invece ti ho bidonato per uscire con Kristen e le altre e Robert…mi dispiace. Prometto che dedicherò molto più tempo a te, a noi…ti voglio bene e lo sai. Sei mio fratello e anche il mio migliore amico e mi dispiace di non essere stata presente. Ti voglio un mondo di bene

Finito di scrivere andai nella mia stanza per mettermi il pigiama, poi andai a lavarmi i denti, controllai il cellulare vedendo che sia Martina che Robert mi avevano mandato un messaggio dicendo che erano arrivati e, una volta a letto, scivolai nel sonno.

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Ragazze, non mi odiate per aver fatto partire Rob ancora una volta, vero? È che…lui è un attore, di partenze gliene capitano praticamente tutti i giorni, quindi…ma vedrete che accadrà qualcosa di inaspettato al più presto, ve lo prometto! :D
Ah, prima di lasciarvi voglio dirvi che il nome che ha vinto il mio sondaggio è stato: GIUBERT! Grazie per aver votato! ^^

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Capitolo 20
*** EROE PER UN GIORNO ***


Sigh…è di nuovo lunedì…sigh sigh inizia una nuova settimana :( ma quando arrivano le vacanze estive?? Voglio il mare, voglio il sole e, soprattutto, non voglio vedere i miei prof rompiballe per 3 mesi!!!!! Chiedo troppo?
Ok, scusatemi per questa sclerata, ma non ce la faccio più :(
Mo ciao ragazzeeeeeeeee! Come state voi invece?
Ahahahahahahahahaha! Vedo che molte di voi hanno dovuto reprimere l’impulso di uccidere Robert…eheheheh si è comportato un po’ da stronzo, eh? xD ma…hey, che volete farci? Gli uomini sono tutti così! xD
Bene, come sempre voglio ringraziare chi ha messo la storia nei preferiti (70 *-*), chi ha solo letto e chi ha commentato ^^

CriPattinson: ciao Criiiiiiii! ^^ grazie 1000, sei sempre gentile! :D *Mamma che nervoso quando lui le ha detto "Oh Giu, ma che palle!Che sei mia madre?..." mi era venuta voglia di prenderlo a sberle..meno male che ci ha pensato Giu...* io direi di fare un monumento a Giulia, che ne dici? xD *hai detto che succederà qualcosa di inaspettato?!?!?!?* qualcosa??? Ahahahahaha! Ne accadranno delle belle, fidati xD *non vedo l'ora di leggerlo questo qualcosa!!!* bene, allora tieniti sempre pronta xD un bacio tesoro, grazieee
kikidabologna: mo ciao bellissimaaaaaaa! *mi piace la coppia Martina-Kellan, marti mi rispecchia* ecco perché ti adoro allora! ^^ *evvai!! ha vinto quello che avevo proposto io* eheheh bravissimaa!! :) un bacio tesoro e grazieee :)
fedev82: gemellina io ti adoroooooo!!!! E hai preso veramente il vocabolario??? ç__ç me commossa!!! Questa recensione è semplicemente FANTAVOLANTE!! ^^ *però povero rob... gli hai fatto un occhio nero!!* nu, gli sta bene…così impara a fare lo stronzo U.U *la prossima volta ci vengo anch'io con te a londra!!!* sììììì! To voglio con me gemellinaa! *immagina tu e rob, io e il io lui, martia e kellan, ash e jack su un terrazzone a guardare il tramonto e ascambiarci baci sotto le stelle...* sìììì!!!! Sarebbe stupendo! =D specialmente il “tu e rob” xD *scusa è un pò lunghina!!* mavvà, figuratii! Io adoro le recensioni lunghee! Un bacio gemellinaaaaa! Ti voglio bene!!! ^^
Twilighter001: ciao carissima!!!! ç__ç oddio ma io piango!! Davvero hai provato tutte quelle emozioni? Ma in che scene hai pianto? E dove hai riso? *Sei Sempre più bravaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!* grazieee! Spero ti piaccia anche questo capitolo! Un baciooo
EmilyAtwood: ciao carissima! ^^ *speriamo che Rob torni da Glasgow senza brutte sorprese* mmm…chi lo sa? xD magari potrebbe arrivare a Londra trovando delle brutte sorprese *me perfida* *uffi voglio sapere come andrà a finire! Lei tornerà in Italia? Lui continuerà a fare l'attore? Si lasceranno, resteranno isnieme si sposeranno?* beh…con esattezza non posso rivelare niente (anche perché devo ancora decidere come farlo finire), ma…ti dirò, a me piacciono molto i lieto fine, quindi…chi lo sa xD grazie 1000, un bacio! ^^
Ilarylove Sol: mo ciaoooo!! Ma tranquilla, anche se non hai recensito subito, dov’è il problema? ^^ *Kellan meraviglioso, Martina pure, Robert... mica tanto simpatico!* ahahaha! Ti giuro che sono scoppiata a ridere quando ho letto di Rob xD *Comunque io non ti odio se fai partire Rob, sennò che gusto ci sarebbe??? La storia sarebbe noiosa senza colpi di scena...* *-* ma io ti adoro! ^^ *e poi Giu ha bisogno di studiare un po'!!!* ahahahahaha! Finalmente qualcuno che la pensa come me xD un bacio carissima e grazie!! ^^
milly92: tesorooooooooooooo! *Mi disp ke hai avuto una settimana d'inferno, ora tokkerà a me averne una molto pesante!* :’( queste scuole del cavolo, uffa! :( *Davvero potrei odiarti per aver fatto partire di nuovo Rob, ma ti perdono solo xkè questo capitolo è stato bellissimo come gli altri!* ho il tuo perdono, ieeeeeeeeeee! *me salta di gioia sul letto* *Stavo x aggregarmi a Martina nel dare il pugno a Rob x la risposta ke ha dato a Giulia, sai! Non si risponde così ad una ragazza!* ahahahahahahahahaha! E perché ti sei fermata? xD *E la scena finale è stata molto commuovente, mi è scesa una lacrimuccia* il mio tesorooooo! Noooo, non piangere!! *Quando si diranno il fatidico ti amo?* mmm…ok, avevo intenzione di dirti: “mai, anche perché Giulia poi si metterà con Taylor”, ma ti dico la verità: “Mai, anche perché Giulia presto lascerà Robert per mettersi con Teo…” xD ups! Spoiler xD *E mi disp ke nn ti hanno fatto sapere + niente riguardo il lavoro di grafica...* tesoro, ho visto ieri il lavoro che hanno fatto!! È STUPENDO! Dovrò fartelo vedere appena posso!! Mamma miaaaa *-* un bacio tesoro, ti voglio beneeeeeeeeee!
Rosalie_Hale_Cullen: cognatina ti prego, torna a Londra che mi manquiiiii! :( *quel cazzotto gli ci voleva proprio e nella realtà lo avrei fatto sicuramente* ahahahahaha cognatina ti adoro troppo!! xD *ti faccio i miei complimenti sei riuscita a capire perfettamente come sono caratterialmente e sei riuscita a riportarlo in modo eccellente nella storia* beh, mi sembra ovvio! Non potevo storpiare una persona così splendida come te!! *amo la coppia Martina/Kellan sisi moltissimo* prrrrr ma tu sei di parte xD non vedo l’ora di sentirti cognatì! Ti amo troppo!! Il tuo cognatina ti saluta e tu salutami il mio cognatinooo! Ti amooooooooooooooo
kiarab: tesoro! ^^ *mi offro io!!! per la doccia!! daiiiii!! su Robert laviamo i capelli* ahahaha sì certo, i capelli…xD *il mesiversario cancellatooo noooooo* perché il mesiversario cancellato? *ma povera giulia non è riuscita a confessarsi con il suo caro amato Rob, io comunque credo che ci sarà un altra occasione...* ovvio che sì! ^^ un bacio tesoro, graziee!
Ithil: carissima! ^^ *mi dispiace di non aver potuto lasciare un commento sul capitolo precedente... in pratica mentre leggevo tu hai aggiornato!!* ahahahahahahahahaha! xD *Che fortuna che ha Martinaaa!!!* sìsì è vero, ma per me è ancora più fortunata Giulia xD *Povera Giulia Rob non la doveva trattare in quel modo...è sempre così dolce è normale che ad una risposta del genere ci sia rimasta male!! e vogliamo parlare dell'occhio nero?? mi sono mssa a ridere come una scema davanti al pc quando ho letto che era stata Martina!! certo che è fortunato Rob una sberla e un pugno in una sola serata!!* ahahaha! Dici che sono stata troppo buona con lui? xD *solo che almeno il ti amo Giulia glielo poteva dire!!! ci tieni sulle spine...e questo mi piace* piace anche a me xD *un'ultima cosa (un pò stupida!), leggendo i cap della tua storia mi viene sempre una gran fame, descrivi così bene il cibo e le ricette che potresti pubblicare anche un libro di ricette!* non è male cm idea xD beh, ma le descrizioni sono davvero belle? A me non piace come descrivo le cose, non so fare per me!! grazie 1000 tesoro, un bacioooooo!!
KikiCullen: Fragolinaaaaaaaaaaaa!!! Nuuuuuuuuuu non essere tristeee!!! Dai che appena ti becco su msn ti faccio ridere!! (per ora ti mando tanti bacini!!^^) e poi tu che rompi??? Ma quando maii!! Avevo intenzione di non postare finché tu non avessi letto il capitolo, quindi pensa a quanto mi faccia piacere leggere le tue recensioni! ^^ Per quanto riguarda la sosia di Kris…beh, se fosse stata realmente Kristen, io le avrei tirato un manone in faccia, così impara a baciare ROBERT!! U.U lui è mio xD poi un’altra cosa…il fatto che Rob e company dovevano venire a Volterra è una balla: a breve (19 aprile) ci sarà un sit in a Volterra per i fan di Twilight per convincere la produzione a girare a Volterra, ma loro non ci saranno…purtroppo…comunqueeee…figa la scena della tua amica che canta!! xD il capitolo faceva a caso tuo! xD *mi hai fatto venir fame con la tua storia, come sempre...* ahahahahaha ma questa storia fa venire fame a tutti? xD sei già la seconda che me lo dice xD *Ti adorooo! Posso dirtelo?* sìììììììììììììììììììììììììììììì! ^-^ ma ti adoro anche io fragolina!! *Beh ma quando gli dirà che lo ama?* mmm…presto, tranquilla! ^^ *Che cosa è la cosa inaspettata?* a fine capitolo lo scoprirai! ^^ un bacio dalla tua Biiiiiii! ^^

Lion E Lamb: mo ciao stella!!! ^^ *non ti nascondo ke mi è preso un colpo quando hanno litigato* eh beh tesoro, il detto dice: l’amore non è bello se non è litigarello…e che litigate si faranno! xD *e soprattutto già di nuovo ke parte...miiiiiii un'altra settimana sarà un inferno!!!povera giù* dai dai ci sarà una bella sorpresa! ^^ *però il "ti amo"ci stava proprio qnd erano all'aeroporto..ke peccato!!ti perdono sol perchè sono sicura ke riuscirai a sosprendermi* spero di non deluderti allora! ^^ ciao stella un bacioooooo

Purtroppo in questo capitolo non apparirà Robert…ma vi rifarete mooooolto presto!
A presto! Un bacio Giulls

20. EROE PER UN GIORNO

Venerdì mattina mi svegliai alle sette e mezza e, non riuscendo più a riaddormentarmi, decisi di andare a svegliare Teo, nonostante fosse arrivato a casa tardi la mattina.
< Buongiorno! > lo salutai entrando nella sua camera e buttandomi sul suo letto.
< Ma che ore sono? > mi chiese sbadigliando.
< Le sette e trentacinque >
< Di mattina o sera? >
< Di mattina, che domande! >
< Ma…ho dormito pochissimo! >
< Quanto? >
< Quasi cinque ore… >
< E allora di che ti lamenti? Forza polentone alzati che andiamo in giro! >
< E dove dovremmo andare? > mi chiese inarcando un sopracciglio e sbadigliando.
< Al mare, mi sembra ovvio! >
< Ma non è tempo da mare… > disse grattandosi la testa.
< Vabbè, tira un po’ di vento e non potrai fare il bagno, ma è comunque caldo ed io ho bisogno di abbronzarmi un pochino e tu pure! >
< Uffa che solfa che sei! Vabbè dai andiamo…mi preparo intanto che tu prepari la colazione ok? > disse alzandosi da letto.
I miei occhi s’illuminarono.
< Oh Teo grazie! Sei il miglior fratello del mondo! > urlai abbracciandolo.
< Sì, certo…come mai questo entusiasmo? >
< Perché ho voglia di fare qualcosa con te… > gli risposi guardandolo teneramente e ripensando al biglietto che gli avevo lasciato due sere prima.
< Giu, lo sai che non devi farti perdonare niente; non ce l’ho con te, assolutamente. Anzi, sono felice che tu ti diverta a Londra… >
< Grazie Teo, ma non cambierò idea! > dissi abbracciandolo.
< Ok, basta discutere perché sei più testarda di un mulo…avanti, vai a preparare la colazione che ho fame! > disse e scoppiammo a ridere.
Tornai in camera mia per indossare il costume, poi indossai un vestito beige e mi misi un cappellino bianco in testa, preparai la borsa da mare e scesi di sotto per preparare la colazione. Raggiungemmo la fermata degli autobus e dopo venti minuti di autobus arrivammo a destinazione.
Appena arrivati ci stendemmo sulla sabbia, ci spalmammo la crema e poi prendemmo il sole per qualche ora, nonostante tirasse un po’ di vento. Poco dopo il tempo cambiò: nuvoloni carichi di pioggia si stavano stanziando sopra di noi, stava iniziando a fare freddo e il mare era più mosso che mai.
Erano solamente le undici e il nostro autobus sarebbe arrivato alla fermata vicino alla spiaggia alle undici e tre quarti, così ci riparammo sotto un bar sulla palizzata.
< Certo che hai scelto proprio un bel giorno per decidere di andare al mare eh testona? > mi disse Teo prendendomi in giro.
< Ma che spiritoso che sei… > risposi bevendo una tazza di the caldo.
< Entriamo dentro il bar? >
< No, voglio restare qui fuori sotto il portico > risposi guardando una bambina dai lunghi capelli rossi e lisci, che indossava un paio di pantaloncini azzurri e una maglia a mezza manica grigia con la faccia di Topolino correre verso la palla che stava rotolando.
< Ok… > disse mio fratello sbuffando.
< Perché sbuffi? >
< Così, tanto per… >
< Wow, che bel divertimento… > dissi ridendo.
< Ti diverti così tanto a prendermi in giro? >
< Sì, tantissimo! >
< Wow, come sei simpatica pure tu… >
< Fa parte del mio fascino > dissi continuando a guardare quella bambina che si stava avvicinando sempre di più alla fine della palizzata.
Guardai di nuovo Teo ma, quando sentii un urlo sordo, mi voltai verso la palizzata, ma non vidi più quella bambina.
Sgranai gli occhi.
< Giulia, che cos’hai? > domandò Teo guardandomi.
< La bambina che stava inseguendo la palla non c’è più! > dissi spaventata.
< Giu calmati, sarà tornata indietro… >
< No, l’avrei vista…sarebbe passata qui davanti… >
< Giulia tranquilla, non è successo niente > disse Teo prendendomi la mano e tentando di rilassarmi.
Il suo intento fallì miseramente ed io mi alzai immediatamente dalla sedia per correre verso la fine della palizzata, dove si trovava poco prima la bambina.
< Giu, ma che fai sei matta? Torna immediatamente indietro > urlò mio fratello quando mi sporsi per vedere di sotto.
< Teo…c’è il pallone della bambina in acqua > gli dissi incurante delle gocce di pioggia che stavano scendendo.
< Giulia avanti torna indietro con me > mi disse abbracciandomi sempre da dietro e tentando di trascinarmi verso il bar.
Quando sentii una madre chiamare spaventata la figlia Denise, mi agitai ulteriormente e Teo, non avendomi mai visto così, mi guardò spaventato a sua volta. Successe tutto in un attimo: Teo si tolse la maglia, le scarpe e i calzini e si tuffò in acqua. Non ebbi neanche i riflessi per fermarlo, così iniziai a correre a perdifiato fino alla spiaggia e la madre della ragazza mi seguì, come se avesse capito tutto, nonostante avessi parlato in Italiano con mio fratello.
Non appena arrivammo in spiaggia la madre della bambina iniziò a urlare il nome della bambina e così fummo circondati da un sacco di gente. Erano passati cinque minuti e mio fratello e Denise non erano ancora tornati. Il vento si stava facendo sempre più forte e innalzava onde gigantesche, aiutato ovviamente dalla pioggia.
La madre di Denise, Miriam, era spaventata ed io così cercai in tutti i modi di consolarla, nascondendo a mia volta la paura: ero terrorizzata, temevo che potesse succedere qualcosa a Teo e con quei tremendi pensieri le lacrime iniziarono ad uscire prepotentemente dai miei occhi, mischiandosi con le gocce di pioggia.
Fortunatamente tutto finì per il meglio quando scorsi mio fratello con in braccio la bambina uscire dall’acqua.
Grazie al cielo aveva smesso di piovere, così il bagnino poté fare immediatamente la respirazione bocca a bocca alla bambina e questa, una volta salva, venne trasportata in ospedale.
Non appena Teo mi si avvicinò gli buttai le braccia al collo.
< Oddio Teo…ho avuto paura di perderti > dissi singhiozzando.
< Su piccola calmati, è tutto ok. Sto bene, non mi è successo niente. È tutto ok, sono qui…shhh, non piangere > rispose prendendomi in braccio e baciandomi i capelli.
Venimmo immediatamente interrotti dall’improvviso arrivo di giornalisti e reporter che fecero un sacco di domande e foto a Teo.
Teo si liberò di loro solo un’ora dopo; poco prima di andarcene, però, un giornalista di mi si avvicinò.
< Salve, sono Brian Collins >
< Salve… >
< Sei la ragazza che ha partecipato alla premiere di Batman con Robert Pattinson vero? Giulia giusto? >
< Sì, esatto… > risposi senza pensare alle conseguenze.
< Ma cosa ci fai qui con quel ragazzo? Robert lo sa? Lui non è a Glasgow in questo momento? > domandò maliziosamente.
< Non credo siano affari tuoi > risposi seccata, poi aggiunsi < per quale rivista lavori? >
< Fragola Nera >
< C’è qualche problema? > s’intromise Teo avvicinandosi una volta libero dagli altri giornalisti.
< Robert lo sa che lei frequenta Giulia? >
< Fragola Nera? > domandò Teo rivolto a me.
< Sì > risposi scocciata e asciugandomi una lacrima che vagava ancora da prima.
< Non ci posso credere…vieni Giu andiamocene > sbottò prendendomi per mano e avvicinandoci verso la nostra fermata.
Sentimmo il paparazzo borbottare e scattarci varie foto.
< Teo…domani saremo sulla Fragola Nera > dissi una volta in autobus poggiando le testa sul suo petto e chiudendo gli occhi.
< Perfetto, ci mancava anche questo… > rispose sarcastico e abbracciandomi.
Già due ore dopo il fatto, la notizia del salvataggio di Denise da parte di Teo fu su tutti i telegiornali, con tutti i relativi servizi.
< Teo? > lo chiamai mentre stavamo finendo di cenare.
< Sì? >
< Lavori stasera? >
< Sì… >
< Ah, ok… >
< Perché? >
< No niente…pensavo che magari avremmo potuto guardarci un film >
< Oh, mi spiace piccola. Vuoi che dica a Harry che non vado? >
< Assolutamente no, faremo domani sera > gli dissi sorridendogli.
< Ehm…sì certo… >
< Perché sei così titubante? >
< No niente… > rispose facendo l’indifferente.
< Teo avanti raccontami tutto! >
< No Giu non è niente, tranquilla… > disse sorridendo < mamma mia come è tardi! Scappo piccola a dopo! > aggiunse poco dopo.
< Sì, certo…hey Teo! > lo chiamai poco prima che uscisse < oggi non ho ancora avuto modo di dirtelo. Grazie per questa mattina, grazie per aver cercato di calmarmi e per aver salvato quella bambina, nonostante fosse pericoloso. Sei il mio eroe >
< Sì, ma sarò eroe solo per un giorno > mi disse baciandomi la guancia.
< No, non per me. Lo sei sempre stato e sempre lo sarai. Ti voglio bene >
< Anche io piccola >
< E ora togliti dalle scatole! > esclamai e Matteo uscì di casa ridendo.
Sparecchiai la tavola, mi lavai i denti, tornai di sotto ad accendere il computer e mi connessi su msn, felice di poter parlare con le mie amiche, che mi chiesero di Teo: ero sorpresa perché nel giro di mezza giornata la notizia era arrivata addirittura in Italia. Nessuno dei miei amici, a parte Ilaria, Veronica e Martina sapeva di me e Robert, quindi fu molto più facile per me parlare con loro. Non mi andava troppe persone sapessero della mia relazione con Robert, ma non era assolutamente perché mi vergognassi di dirlo in giro: semplicemente non volevo che i miei genitori lo sapessero perché temevo che sarebbero venuti a prendermi con tanto di fucile e non volevo neanche che si spargesse la voce a Ravenna perché avrei saputo come comportarmi.
Spensi il computer verso le due e poi presi un libro dallo scaffale della sala e iniziai a leggere.
< Ciao piccola! Come mai sveglia a quest’ora? > mi chiese Teo non appena mi vide.
< Ciao! Sono rimasta a chattare fino a poco fa e non ho sonno. Come è andata al lavoro? Hai lavorato molto? >
< Sorprendentemente no, infatti Harry mi ha fatto smontare all’una e mezza oggi… >
< È vero che sei tornato a casa prima! Non me ne ero mica accorta che fossero solo le due! > esclamai.
< Già…senti Giu, ho una sorpresa per te… >
< Che sorpresa? >
< Chiudi gli occhi > ubbidii alla sua richiesta ed immediatamente aggiunse < ed ora aprili >
Quando lo feci mi trovai davanti agli occhi due biglietti per Glasgow.
< Teo…ma…che significa? >
< Come, non sai leggere? Significa che tra qualche ora io e te partiremo per Glasgow. Sai, ho sempre desiderato visitarla e tu così avrai l’occasione di vedere Robert. Due piccioni con una fava! >
< Ma…come? >
< Beh, con i soldi che avevo già e con la paga di Harry sono riuscito a pagare tutto. Ci facciamo il fine settimana là e domenica sera saremo di nuovo a Londra. Che dici? >
< Dico che ti adoro perché sei un angelo e che sei un cretino perché hai speso soldi per me >
< Ma sei contenta almeno? >
< E me lo chiedi anche? Ma è ovvio! > dissi saltandogli al collo.
< Perfetto, allora vatti a vestire pesantemente perché là in questi giorni fa freddo >
< Ma…la valigia? >
< L’ho già fatta io… >
< Anche per me? > domandai sbigottita.
< Sì! Ne ho approfittato quando sei andata a fare colazione fuori con Emma l’altro giorno >
< Sei un mito Teo! > urlai per poi andare a vestirmi.
Dopo esserci preparati andammo in aeroporto e attendemmo l’imbarco del nostro volo.

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Bene ragazze la risposta è sì, dovrete preoccuparvi di Brian Collins xD no, scherzo…l’unica cosa che farà (esattamente come l’altro paparazzo di qualche capitolo fa) è…beh, lo scoprirete sabato con il nuovo capitolo! ^^
P.S. Visto che carino che è stato Teo? ^^ Bene, era questa la sorpresa inaspettata!! ^^

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Capitolo 21
*** LE SORPRESE NON SEMPRE RIESCONO PIENAMENTE ***


Salve ragazze!! Tranquille, vi rubo giusto un paio di minuti con l'introduzione, anche perché il mio adorato cugino sta venendo a prendermi ed io non mi sono ancora preparata. Ringrazio quindi chi ha solo letto, chi ha messo la storia tra i preferiti e chi ha recensito.
A lunedì!
Un bacio e scusatemi ancora
Giulls

21. LE SORPRESE NON SEMPRE RIESCONO PIENAMENTE

Teo ed io atterrammo alle sette e venti di mattina quando atterrammo all’aeroporto di Glasgow, vicino al Lago di Loch Ness: era una mattina soleggiata ma fredda ed io per coprirmi bene, dal momento che non mi ero portata dietro dal'Italia un giubotto, per stare al caldo indossavo una canotta, una maglia a manica lunga bianca e sopra una maglietta a mezza manica rossa e infine un maglione di lana pesante nero come giacca. Indossavo un paio di pantaloni chiari e le All Star grigie.
< Ma…Teo, non ci sono delle guardie della sicurezza sul set? Come faccio a fargli la sorpresa? > chiesi una volta saliti sul taxi diretto sul set di How To Be.
< Tu non preoccuparti piccola! Mi sono già messo d’accordo con Simon: ti aspetterà vicino l’entrata del set con i pass e poi ti accompagnerà nella roulotte di Robert. Vedrai, riuscirai a fargli la tua sorpresa! >
< Ok, perfetto! Ma…perché hai parlato al singolare? >
< Perché voglio fare un giro per Glasgow…
>
< Ah…beh ok, vengo con te!
Possiamo benissimo andare da Robert questa sera > gli dissi sorridendo.
< No piccola! Tu vai dal tuo ragazzo, io vado a farmi un giro… >
< Ma… >
< Uffa! Ma lo vuoi capire o no che non ti voglio tra i piedi? > domandò ridendo ed io gli feci la linguaccia.
Pochi minuti dopo arrivammo a destinazione e trovammo Simon davanti alle transenne ad aspettarci.
< Simon! > esclamai mentre scendevo dal taxi e lo abbracciavo: lo avevo incontrato solo una volta, ma in quella settimana avevamo chiacchierato moltissimo al telefono, specialmente quando Robert era costretto a terminare la conversazione con me perché doveva girare e così Simon, visto che non aveva niente da fare, prendeva il posto di Robert, raccontandomi anche le figuracce che tutti facevano.
< Giulietta, sei bellissima! > rispose ricambiando l'abbraccio.
< No, ti prego non chiamarmi Giulietta! > esclamai mettendomi a ridere < e comunque…come fai a dire che sono bellissima? Sono infagottata dalla testa ai piedi! > aggiunsi indicandomi.
< Stai zitta, sei un fagottino molto carino! >
< Sì certo, come no > risposi dandogli una leggera sberla sulla sua spalla sinistra.
< Ciao Teo! >
< Ciao Simon! Tutto ok? >
< Sì certo, escludendo che siamo tutti stanchi morti, moriamo dal freddo e Robert, per colpa tua, ha la testa tra le nuvole e sembra un disperato > disse indicandomi.
< Per colpa mia? >
< Sì carina, per colpa tua, perché gli manchi da morire; solo che è troppo testardo per capire che meno deprime, prima s’impegna sul set, prima finisce di girare e prima torna da te… >
< Povero piccolo > dissi arricciando il labbro inferiore.
< Ok ragazzi, io ora vi abbandono. Tanto Giulia non sta aspettando altro che liberarsi di me… > disse prendendomi per i fianchi.
< Teo! > esclamai guardandolo scandalizzata, ma lui si mise a ridere e mi baciò la tempia e dopo aver salutato me e Simon partì per il centro di Glasgow.
< Giulia, con questo puoi muoverti liberamente per il set senza che nessuno ti possa rompere le scatole > disse dandomi in mano un pass.
< Grazie Simon! > risposi sorridendogli e infilando il pass nella tasca dei pantaloni.
Continuammo a camminare finché non arrivammo alla roulotte di Robert, che stava vicina alla sala mensa.
< Eccoci arrivati, fai come se fossi a casa tua. Robert dovrebbe tornare per mezzogiorno per poi andare a pranzo >
< Ok, grazie Simon sei il migliore! > esclamai baciandogli la guancia ed entrando dentro la roulotte che era veramente grande all'interno, nonostante all'esterno sembrasse una roulotte minuscola: c’era a lato un letto ad una piazza e mezzo e un divanetto, un bagno e addirittura la zona da cucina.
Una volta rimasta sola guardai l'orologio della radiosveglia, constatando che erano solo le otto e tre quarti. Lentamente mi tolsi il maglione e la maglietta a mezza manica, rimanendo solo con quella a manica lunga, visto che lì dentro era molto caldo a causa di una stufetta.
Mi sedetti a gambe incrociate sul letto, tirai fuori dal borsone la rivista Fragola Nera che Teo aveva comprato poco prima di partire, perché era troppo curioso di sapere cosa avessero scritto su me e lui e iniziai a sfogliarla svogliatamente.
A pagina trentotto trovai un articolo di tre pagine su Robert che mi lasciò inizialmente interdetta: il titolo dell'articolo era "Il rovescio della medaglia: da traditore a tradito?" e subito sotto c'erano varie foto con tanto di nota sotto. Sotto la prima foto, che ritraeva Robert con una ragazza, c'era scritto: "In passato è stato lui a tradire la sua ex ragazza con Katie Leung. Riceverà lui ora la fregatura?", accanto a quella c'era una freccia che indicava due collage di foto: nel primo collage c'era una foto una mia e di Robert alla premiere de Il Cavaliere Oscuro, una mentre passeggiavamo tranquilli in un parco, una mentre stavamo mangiando da McDonald's e l'ultima foto risaliva a quando mi ero fermata a dormire a casa sua dopo essere andata al Blue Moon con lui, Martina e Kellan, nel secondo collage, invece, c'erano varie foto mie e di Teo: una mentre eravamo a prendere un gelato, a fare shopping, al ristorante e l'ultima era di quando lui aveva salvato Denise ed io gli ero saltata in braccio. Sotto al secondo collage c'era una nota in grassetto che chiedeva chi fosse Teo e, come sempre, c'erano frasi poco carine sul mio conto.
< Meglio ridere che piangere > dissi mentre giravo pagina per vedere quale altra cavolata avessero scritto < no, non l'hanno fatto! Io li ammazzo quei bastardi! > urlai prendendo la rivista, strappando varie pagine e gettandola per terra: nell'ultima pagina, oltre ai soliti commenti per niente gentili rivolti a me, c'erano vari commenti rivolti a Teo.
Ancora arrabbiata presi il telecomando e accesi la televisione per distrarmi un attimo, ma mi addormentai poco dopo e svegliandomi più o meno verso mezzogiorno e mezza.
Nell'esatto momento in cui aprii gli occhi mi trovai davanti il mio angelo che mi stava sorridendo dolcemente.
< Amore mio, ben svegliata… > disse Robert strofinando la punta del suo naso sulle mie guance e sul mio naso.
< No…ti prego, dimmi che sto sognando e che tu non sei qui… >
< Sono contento anche io di vederti… > rispose alzando un sopracciglio e facendosi immediatamente serio.
< No…ti prego, dimmi che non mi sono addormentata come una cretina e ho rovinato la sorpresa… >
< Se vuoi torno fuori e rifacciamo tutto… > rispose tornando a sorridermi.
< Rob…uffa! Volevo farti una sorpresa e invece mi sono addormentata… > dissi imbronciata e mettendomi a sedere sul letto.
< E invece la sorpresa me l’hai fatta, fidati… >
< Sì, ma…volevo vedere la tua espressione nel vedermi… >
< Oh…guarda, ho fatto così > mi disse imitando la faccia che aveva fatto ed io scoppiai a ridere.
< È così bello averti qui, mi sei mancata tanto > disse abbracciandomi stretto.
< Mi sei mancato anche tu Rob, non immagini quanto > sussurrai al suo orecchio mentre mi accoccolavo meglio tra le sue braccia.
Restammo in quella posizione finché i nostri stomaci non iniziarono a brontolare all’unisono.
< Hai fame? > chiesi divertita.
< Ah, senti chi parla > rispose baciandomi la punta del naso.
< Beh…io un po’ di fame ce l’avrei… > ammisi imbarazzata.
< Aspetta qui, torno subito > disse scendendo dal letto e uscendo dalla roulotte.
Tornò dopo dieci minuti con un vassoio con due piatti di minestra, carne e verdura e due bottigliette d’acqua.
< Scusa se ci ho messo tanto, ma i ragazzi mi stavano facendo il terzo grado. Credo che tu sia costretta a conoscerli prima di andartene. A proposito, fin quanto resti? >
< Ho l’aereo domani sera alle nove >
< Bene, allora domani non resto sul set e sto con te >
< Ma sei matto? No, non puoi farlo! >
< Perché? >
< Perché è il tuo lavoro e se domani non lavori poi dovrai rimanere qui ancora… >
< Ma no amore, che hai capito? Domani nessuno lavora perché è il compleanno del figlio del regista e allora abbiamo la giornata libera perché lui torna a casa >
< Davvero? Beh, ho beccato il giorno giusto allora! >
< Decisamente! E comunque, se anche non fossi venuta tu sarei venuto io >
< Davvero? >
< Naturalmente >
Sorrisi grata.
< Uffa però, ci tenevo a farti una sorpresa per bene! A proposito, hai saputo del salvataggio di Teo? >
< Sì, l’ho letto sul giornale stamattina e ho anche visto l’articolo della rivista > mi disse dopo aver finito anche lui la minestra.
< Ah, giusto…dov’è la rivista? >
< L’ho gettata nel bidone, tanto l’avevi già strappata per bene! > mi disse ridendo.
< Rob, evita di fare battutine perché sono già abbastanza incazzata. Questa volta hanno esagerato… >
< Ti sei arrabbiata perché hanno scritto queste stupidaggini e non hai battuto ciglio quando ti hanno dato della sciacquetta? > domandò meravigliato.
< È diverso… > risposi addentando un pezzo di pane.
< In che senso scusa? >
< Beh, tanto per cominciare hanno scritto cavolate e hanno offeso non solo me, ma anche mio fratello…ok, avranno fatto sottintendere che sono una poco di buono, ma non mi va che prendano di mira anche mio fratello. Lui non ha fatto niente. Possono dirmene di tutti i colori, ma quando toccano mio fratello divento una belva… >
< Vedi cosa si prova quando dicono cose cattive sulla persona che si ama? >
< Il direttore è un grandissimo stronzo… > ribattei ignorando il segnale.
< Teo cosa dice? >
< Che sono solo invidiosi perché vorrebbero essere al suo e al tuo posto >
< Non si è offeso? >
< No, per niente… >
< Vi siete trovati voi due > disse sorridendo.
< Già…mio fratello è unico >
< E anche tu lo sei piccola. Senti, questa sera avevo in programma di uscire con gli altri per andare in un pub vicino al lago…venite anche tu e Teo? >
< Sì, assolutamente! >
< Perfetto! Ma…dov’è ora? > domandò notando la sua assenza solo in quel momento.
< In giro per Glasgow… >
< Finalmente ce l’ha fatta a visitare la città! Era da quando aveva undic’anni che sognava di andarci…
>
< È vero, finalmente il grande sogno si avvera! Ah Rob, a proposito: Teo ed io ci siamo auto-invitati qui, solo che non sappiamo dove alloggiare. Non è che tu o Simon avete i nominativi di qualche albergo per… > dissi ma venni bloccata da Robert che mi mise un dito sulle labbra.
< Non essere ridicola Giu! Tu dormirai nel letto con me, mentre Teo lì nel divano >
< Non voglio creare disturbi >
< Mettiamo in chiaro le cose: tu non potresti mai disturbare, hai capito? >
< Sì, grazie > dissi accarezzandogli una guancia e lui baciò il palmo della mia mano, poi mi prese in braccio e mi portò sul letto, lasciando raffreddare il resto del pranzo.
< Niente solletico… > lo intimai.
< No, tranquilla…niente solletico… > disse maliziosamente.
< Pattinson, che hai intenzione di fare? > domandai divertita.
< Beh…in questi giorni mi sei mancata da morire ed io avrei ancora il mio buono… >
< Buono? Di quale buono stai parlando? > chiesi facendo la finta tonta.
< Mmm…non ti ricordi? >
< No…
>
< Beh, questo è un vero peccato perché si dia il caso che ce l’abbia proprio qui… > disse tirando fuori dalla tasca dei pantaloni il famoso buono.
< Ah, quel buono! Mmm…oggi mi sento magnanima…sarà perché è da un po’ che non stiamo insieme…e se ti concedessi le coccole senza farti utilizzare il buono? Cosa ne pensi? >
< Penso che sarebbe una cosa favolosa amore > rispose mentre mi baciava il collo.
Dopo neanche due minuti venimmo interrotti da qualcuno che stava bussando alla roulotte di Robert, ma nessuno dei due lo badò. Speravamo che si decidesse andare via,  ma questo non accennava a smettere e così Robert a malavoglia si allontanò dal letto per andare ad aprire.
< Ciao > sentii dire da una voce femminile.
< Oh, ciao Mindy. È tutto ok? >
< Sì, certo. È solo che non ti ho visto a pranzo e mi chiedevo come mai non fossi venuto >
< Ah…beh ecco… >
< Non mi fai entrare? > la sentii domandare sensualmente, quasi volesse portarselo a letto.
È mai possibile che ovunque lui vada trovi sempre qualcuna che ci provi con lui?” pensai mentre mi mettevo a sedere sul letto.
< Guarda, non penso sia una buona idea >
< Dai, facciamo solo due chiacchiere…sai, in tutti questi mesi l’unico con cui non ho avuto un gran dialogo sei stato tu e la cosa mi è dispiaciuta…a te no? >
< Senti Mindy… >
< Dimmi Rob >
Quella ragazza stava iniziando a darmi seriamente sui nervi e così presa da un attacco di gelosia mi alzai dal letto, mi scompigliai i capelli e mi diressi da Robert.
< Hey amore buongiorno > dissi fingendo di sbadigliare.
< Ben svegliata > rispose stando al gioco e poi aggiunse rivolto a Mindy < Mindy, lei è Giulia, la mia ragazza >
< Oh…ciao Giulia > disse Mindy allungando la mano cortesemente mentre  mi lanciava un’occhiata di fuoco.
< Ciao Mindy, piacere > risposi stringendole la mano e sorridendole divertita.
< Vabbè, non sapevo fossi in compagnia…allora ti lascio. Ciao Giulia, piacere di averti conosciuta >
< Altrettanto, ciao! >
< Ciao Mindy… > disse Robert chiudendo la porta.
< Mi hai tradito con Mindy? > domandai a bruciapelo.
< Cosa? Ma di che cavolo stai parlando? >
< No, era solo una domanda. Cioè…è veramente una bella ragazza: alta, carnagione olivastra, magra, castana con occhi scuri… > dissi prendendolo in giro.
< Senti, ma vuoi provarci tu con lei?
>
< No, assolutamente! Stavo solo scherzando. Tu però gli interessi, e anche molto…è mai possibile che dovunque tu vada qualcuna tenta sempre di rimorchiarti? >
< Sei gelosa? >
< Tantissimo > risposi mettendogli le braccia intorno al collo.
< Ma lo sai che voglio solo te? > domandò poggiando le mani sui miei fianchi.
< Ma la carne è debole… > risposi spavalda mentre mi avvicinavo sempre di più a lui.
< Amore mio, ripeto: tu sei l’unica che voglio e lo sarai sempre… > disse baciandomi teneramente il collo.
< Rob… >
< Mmm? > mugugnò continuando baciarmi mentre mi prendeva in braccio e mi riportava sul letto.
< Sei sleale >
< Perché? >
< Perché sai bene che non posso resisterti quando fai così…
>
< Non puoi dirmi queste cose, perché così mi inciti a continuare > rispose adagiandomi sul letto e cominciando a baciarmi l’orecchio. Restammo a coccolarci per un altro paio di minuti, poi venimmo nuovamente interrotti da Simon che stava bussando alla porta.
< Scusate il disturbo ragazzi, ma Oliver vuole provare la scena ancora una volta, quindi Robert è richiesta la tua presenza >
< Vieni con me > disse Robert voltandosi a guardarmi.
< Posso? >
< No, non puoi…devi >
< Ok > risposi prendendo una giacca di Robert e indossandola.
Teo ci raggiunse verso le sei, giusto in tempo per vedere l’ultima mezz’ora di riprese della giornata.
< Ciao > sussurrò Teo baciandomi una guancia e sedendosi accanto a me.
< Ciao, come è andato il giro per Glasgow? > sussurrai di rimando e prendendolo a braccetto.
< Benissimo, Glasgow è una città meravigliosa… >
< Sei stato al lago? >
< Sì e ho visto anche Nessie. Mi ha detto di salutarti e ha chiesto se puoi sostituirla domani perché deve andare ad una convention…
>
< Ah ah ah molto spiritoso > dissi facendogli la linguaccia.
< E a te invece come è andata oggi? Sei riuscita a fare la sorpresa a Rob? >
< In parte…mi sono addormentata dentro la sua roulotte e quando mi sono svegliata lui era accanto a me… >
< No, non ci credo…Giu sei un disastro! > disse e corse fuori ridendo come un matto.
Lo seguii.
< Hai finito di prendermi in giro? > gli domandai diversi minuti dopo.
< Sì, scusa > rispose asciugandosi una lacrima e aggiunse < poi come è andata? >
< Relativamente bene. Ho fatto conoscenza con il cast e mi sono trovata una nuova nemica… >
< Nemica? >
< Sì Mindy, la make-up artist…non ha fatto altro che lanciarmi occhiatacce…per fortuna che gli sguardi non uccidono > risposi ridacchiando.
Restammo a chiacchierare per altri cinque minuti e poi tornammo dentro.
< Teo! > urlò Robert correndo verso di noi e abbracciando mio fratello.
< Hey amico! Ti trovo in ottima forma > disse Teo rispondendo al suo abbraccio.
< Allora? Ti è piaciuta Glasgow?
>
< Da morire! È una città meravigliosa. E a te? Piaciuta la sorpresa? >
< Beh, avrei preferito una tavoletta di cioccolato, ma mi accontento! > rispose ridendo.
< Robert! > esclamai tirandogli una sberla sul braccio.
< Sto scherzando credulona! > disse scompigliandomi i capelli < la miglior sorpresa che mi potessero fare > aggiunse abbracciandomi e gli baciai una guancia.
< Hey ragazzi stasera siete dei nostri vero? > domandò Richard, l’addetto alle luci.
< Sì, assolutamente! Mangiamo fuori giusto? > domandò Robert di rimando.
< Sì, ci vediamo tra un’ora qui davanti, poi prendiamo il pulmino e andiamo al ristorante Nessie. Abbiamo prenotato per le otto >
< Oh…allora facciamo che noi tre veniamo là direttamente alle otto, così riusciamo a farci tranquillamente una doccia >
< Ok, benissimo. Ciao ragazzi! > salutò Richard allontanandosi.
Appena rientrammo nella roulotte feci per prima la doccia.
< Non ho niente da mettere > sbuffai guardando gli abiti sparsi nel letto che Teo aveva messo dentro il borsone.
< Amore, ma come non hai niente da mettere? > rispose Robert abbracciandomi da dietro.
< Dov’è Teo? >
< Sta facendo la doccia. Posso esserti utile io? >
< Sai se per caso ha preso su il mio maglioncino rosso? >
< No >
< Allora direi di no, ma grazie lo stesso amore > risposi schioccandogli un bacio sulla guancia.
< Ehm…questo maglioncino? > domandò tirando fuori il maglioncino da sotto il borsone.
< Oddio! Sei un angelo grazie! > esclamai voltandomi e baciandolo sulle labbra e, solo solo in quel momento, notai che era a petto nudo.
Mi morsi il labbro inferiore nel vedere così tanta bellezza.
< Che hai? >
< No, niente. Sei bellissimo lo sai? > gli dissi imbarazzata.
< Tu di più… > rispose e non mi diede in tempo di replicare perché si avventò sulle mie labbra baciandomi appassionatamente.
Con le farfalle allo stomaco gli cinsi il collo e strinsi le mie gambe sulla sua vita, visto che mi divertivo a salirgli in braccio.
< Avete finito voi due? Certo che siete proprio monotoni…Giu, per favore staccati da Robert > disse Teo a braccia conserte e, a malavoglia, io feci quello che aveva detto, mentre Robert iniziò a ridere e poi si diresse a fare la doccia.
Passai a Teo le scarpe e poi indossai il maglioncino rosso, un paio di jeans bianchi e ai piedi un paio di scarpe col tacco di vernice bianca. Alle sette e trequarti, infine, uscimmo dalla roulotte e dopo aver chiamato il taxi ci dirigemmo verso il luogo dell’appuntamento.
Il ristorante Nessie era molto luminoso e grande e quando entrammo venimmo accompagnati nella saletta privata dove c’erano tutti gli altri ragazzi del cast. Mi sedetti tra Robert e Teo e trascorsi tutta la serata chiacchierando con loro e con i ragazzi accanto a loro; non trascorsi nemmeno un minuto con le ragazze, a parte quando le salutai, perché sembrava che tutte si fossero coalizzate contro di me e a favore di Mindy.
Dopo il ristorante ci dirigemmo in un pub non molto distante dal ristorante per bere qualcosa e, non appena Robert si sedette sulla sedia, mi obbligò a sedermi sulle sue ginocchia.
< Amore, lo sai che hai un succhiotto dietro la spalla? > domandò con un sussurro.
< È colpa tua >
< Sì, dopo vedo di fartene uno sulla scapola o sul collo >
< Non ti azzardare, hai capito? > risposi ridendo.
Tra una chiacchiera e l’altra, una sigaretta e l’altra, in cui si aggregarono agli altri anche Teo e Robert, e una bevuta e l’altra, tornammo tutti indietro che era quasi mezzanotte M'infilai il mio pigiama invernale e non appena toccai il letto m’addormentai, svegliandomi però quando sentii le braccia di Robert stringermi.
< Hey >
< Hey >
< Ho un sonno tremendo…
>
< Ci credo, ieri notte non hai dormito > rispose baciandomi una tempia e poi aggiunse < sei morbida lo sai? >
< È merito del pigiama >
< Quello è vero! >
< Dormiamo? >
< Sì amore. Buonanotte > disse ridendo.
< 'Notte > sussurrai in risposta e, dopo avermi stretta maggiormente a sé, ci addormentammo.
Domenica mattina mi svegliai verso le nove e constatai di essere sola nel letto dopo aver allungato una mano nel lato dove aveva dormito Robert, che trovai vuoto.
< Rob? > lo chiamai varie volte senza però ottenere mai risposta.
Tentai di svegliare anche Teo, ma non trovai nemmeno lui nel suo divano-letto, così mi vestii in fretta e mi diressi verso la mensa per fare colazione nella speranza di trovarli lì. Però, poco prima di entrare nella sala mensa, sentii due braccia forti cingermi la vita e prendermi in braccio e mi ritrovai a fare una giravolta.
< Buongiorno amore > esclamò Robert dopo avermi rimesso a terra.
< Buongiorno anche a te! Ma dove eravate finiti te e Teo? >
< Io ero uscito a parlare con Simon, mentre di Teo non so niente…
>
< Ecco perché provavo a chiamare ma nessuno rispondeva >
< Scusami… > alitò sulle mie labbra.
< Ti perdono > risposi avvicinando maggiormente il mio volto al suo.
Dopo esserci baciati a lungo, Robert mi prese per mano e andammo a fare colazione, dopodiché tornammo nella roulotte e lì lessi un messaggio che Teo aveva lasciato scritto.

Sto facendo gli ultimi giri per Glasgow. Ci vediamo a pranzo. Baci Teo

< Vorresti dire che ti ho tutta per me adesso? > domandò Robert avvicinandosi e abbracciandomi da dietro.
< Direi di sì. Uffa non ho neanche la scusa di sfruttarti per riempire la valigia > risposi ridendo.
< Oh poverina, come mi dispiace… >
< Non sei un grande attore > dissi ridendo.
< Ah grazie, che bel complimento che mi hai fatto! > rispose iniziando a farmi il solletico.
< No, ti prego piantala! >
< No, così impari >
< No, ti supplico Rob smettila! > urlai ridendo come una matta.
< Non la smetterò finché non mi chiederai scusa >
< Scusa! Mi dispiace per quello che ho detto. Sei un attore favoloso, il migliore! >
< Meglio di Orlando Bloom? > domandò smettendo di farmi il solletico.
< Beh, non esageriamo adesso >
< Ma brutta… > disse e ricominciò la tortura di prima.
< No Rob, ti prego piantala! > urlai e andai avanti a ripeterlo per non so quanto tempo, ma venni salvata dal suo cellulare che stava squillando.
< Pronto?...Oh ciao mamma!…Sì, qui è tutto ok, Glasgow è veramente bella, anche se sono uscito solo ieri sera, perché gli altri giorni ho lavorato inesorabilmente e alla sera ero stanco morto…No, ho l’aereo martedì sera…no, per mercoledì ho già un altro impegno, ma se potete rimandare di un giorno mi fareste un grandissimo favore…Ok, sì certo perfetto allora! Ciao mamma, saluta papà e tutti gli altri!…Anche io. Ciao! > disse mentre era al telefono.
< Che dice tua madre? > domandai.
< Mi ha chiesto se mercoledì potevo andare da lei per festeggiare il compleanno di Sam >
< È mercoledì? >
< No, veramente sarebbe domani >
< Oh, domani mattina vado a comprarle un regalo allora >
< Ma va là, non serve… >
< Come non serve? Sei matto? Dai, non dire cavolate! > dissi lanciandogli un cuscino.
Passai le due ore successive seduta sul letto, abbracciata al mio ragazzo, a guardare la TV, finché Teo non mi chiamò dicendomi che il volo era stato anticipato alle sei e mezza e non più alle nove, perché non avevano venduto abbastanza biglietti per la partenza delle nove.
< Quindi abbiamo poche ore per stare insieme…che facciamo? > domandai.
< Io una mezza idea ce l’avrei…
>
< Ovvero? >
Robert sogghignò e mi si avvicinò con lentezza mentre mi guardava intensamente negli occhi. Eravamo a pochi centimetri di distanza ed automaticamente avvicinai le mie labbra alle sue, aspettando che anche lui si facesse avanti, ma così non accadde: infatti prese il telecomando e spense la TV.
< Forza piccola vestiti che ti porto a fare un giro per Glasgow! > disse sorridendo divertito.
Preparai il mio borsone e quello di Teo, poi li caricammo nella macchina a disposizione del cast, salutai tutti, Mindy compresa, e partì per il centro di Glasgow.
Trascorremmo quasi tutto il pomeriggio a fare shopping e poi alle quattro e mezza, dopo aver rintracciato Teo, andammo in aeroporto per l'imbarco.
< Amore ci vediamo tra due giorni >
< Non ci vediamo mercoledì? >
< No, martedì sera dormi da me > disse baciandomi la tempia.
< Ok, va bene. Ciao, buon fine domenica e buon fine riprese >
< Buon viaggio e chiamami quando arrivi per favore >
< Sarà fatto > risposi sorridendogli e, dopo esserci baciati ancora, Teo ed io ci dirigemmo verso la nostra sala imbarco.

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Capitolo 22
*** L'INCIDENTE ***


Salve a tutte ragazze! ^^ Bene, ora che ho tempo inizio a stressarvi come al solito! ^^ Ok, prima di cominciare voglio scusarmi per la brevità del capitolo…mi rifarò con il prossimo, promesso! ^^
Beh, sinceramente mi viene da ridere ripensando a questo capitolo, e sapete il perché? Per il semplice fatto che io ho scritto il capitolo dell’incidente e puf! Qualche mese dopo ho fatto veramente un incidente in moto. Poi (apparirà nei capitoli più avanti) ho scritto che Giulia un giorno si era presa la febbre stando fuori sotto la pioggia e…puf! Un giorno che ero fuori e ha iniziato a diluviare mi sono bagnata come un pulcino e mi sono ammalata. Non mi stupirei se tra qualche capitolo vi dicessi che mi sono veramente messa con Robert Pattinson…e di scoprire di avere un fratello da adottare e che sarà come Teo xD
Bene, detto ciò ringrazio chi ha messo la storia tra i preferiti, chi ha letto e chi ha commentato! ^^

Ithil: ciao Bea!! ^^ *che bello questa volta sono la prima a lasciare un commento!* che bello, questa volta sei la prima a cui rispondo! ^^ *ti giuro che non vedevo l'ora che aggiornassi...* *-* davvero?? *me arrossisce* *Giulia che si addormenta prima di fare la sorpresa sembra da lei…* ahahahahaha! Vedo che ormai hai imparato  a conoscerla bene xD *e cosa vogliamo dire di quella lì... come si chiama... Mindy, ma si può sapere cosa vuole??* portarsi a letto quel bellissimo ragazzo U.U ma tanto non ce l’ha fatta! Muhahaha!! *Giulia è un genio, far finta di essersi appena svegliata, lasciando intuire all'intrusa molto più di quanto ci sia stato! (ma questi due piccioncini mi faranno morire, ma quando è che si decidono!! beh io comunque sono paziente e aspetto! ^__-)* concordo, lei è veramente un genio xD ah, comunque…beh, per la seconda parte dovrai aspettare ancora un bel po’, mi dispiace xD …. Tesoro, ma Orlando è Orlando! Orly è *çççççççççç* anche troppo xD (mamma mia quanto ho sbavato in Pirati dei Carabi 3 quando lui è sulla spiaggia con il nuovo comandante inglese e con Davy Jones [mi sembra fossero loro] e per incontrarsi con Jack, Elizabeth e Barbossa…Orlando a braccia incrociate e in quella posizione…mamma mia *ççç* e poi quanto ho odiato Keira quando l’ha baciato! E quanto è bella la scena quando lui le bacia la gamba? Io al cinema ero così: O_O) xD ok, perdona questo mio monologo su Mr Bloom *ma senti, manca molto alla fine??* all’incirca dovrebbero mancare 23 capitoli…oddio, detto così sembra che manchi pochissimo!!! E devo ancora scrivere gli ultimi 5! O_O spero ti piaccia questo capitolo, un bacio e grazie! ^^
Fairwriter: ciao! ^^ *Sto capitolo era davvero il massimo, complimenti!* grazie, gentilissima! ^^ spero che anche il prossimo sia il massimo! ^^ un bacioooooooo
milly92: ciao Mena! :D *mi credi se mi aspettavo delle cattiverie peggiori dal giornalista di Fragola Nera?* sei contenta o delusa del fatto che non sia stato poi così cattivo? Che alla fine cattivo è stato…cosa ti aspettavi che facesse? *mi sono fatta due risate quando ho letto quelle cretinate che hanno scritto* pensa che io mi sono fatta due risate nello scriverle xD *Che ne dici se creiamo dei cartelli speciali con la scritta "Non disturbare" in tutte le lingue e glieli spediamo?* bella la tua idea! Che poi è migliore della mia: io pensavo a tirare due manoni in faccia a chiunque li disturbasse xD *non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo!* eccoti servita tesoro! ^^ spero di piaccia il capitolo però! Un bacio ti voglio bene!! P.S. inviterai Giulia e Rob al battesimo del baby-Niko, vero? :D
Ilarylove Sol: ciao bella! *Non ti scusare, non hai nulla di cui farti perdonare! Capita a tutti di avere poco tempo!* diciamo che ho rimediato questa volta? xD *Comunque, se anche fosse, ti saresti fatta perdonare: il cappy è favoloso!!!* mi hai preceduta! xD *E sappi che ODIO la Fragola Nera!!!* muhahahaha! Bene, perché la odio anche io U.U un bacio e grazieee! Spero ti piaccia anche il nuovo capitolo!
CriPattinson: Cri, divertiti in Sardegnaaaaaaaaaaaaa!!! E mandami una cartolina!! ^^ anzi, poi su msn mi racconterai tutto! *Troppo bello leggere che Giulia si è addormentata prima di fare la sorpresa a Rob!* ahahaha diciamo pure che Giulia è una povera sfigata (in senso buono però! ^^) *E ora questa Mindy...non rompe le scatole vero?!?!?* no, tranquilla! E poi come hai detto tu ci penserebbe Giulia a farla sparire…l’ha pur fatto anche con Tiffany, no? xD *Cmq spero che la fic continui ancora x un bel pò perchè mi piace un casino e poi perchè mi ci sono affezionata!!!:-)* *-* che carinaaa! ^^ comunque tranquilla, mancano ancora 23 capitoli prima che finisca la storia! ^^ un bacio e grazie!!! ^^
Nells: mo ciao carissima!! ^^ *ciaooooooooooo!capitolo bello come sempre!!brava!continua così...questa ff mi piace un sacco!!!! non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo!! baciii!* oddio, grazie mille!! Sono commossa! ^^ un bacio e spero ti piaccia anche il prossimo capitolo!
doddola93: aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa mo ciaoooooooooo!!! Da quanto non ci si vede!!! (perdona la mia idiozia, ma oggi va così xD) * Wow,che questa storia è davvero...wow.
Era da secoli che volevo leggerla, ma causa scuola and co non ci sono mai riuscita. E oggi, invece, me la sono letta tutta d'un fiato.* *-* davvero ti piace? Come sono contenta!! ^^ seriamente, sinceramente speravo che prima  poi tu la leggessi (ebbene sì, io sono ancora innamorata della tua storia “il frutto del peccato”…ma perché l’hai cancellata? ç__ç), solo che un po’ mi vergognavo a mandarti una mail rompendoti per dirti se ti andava se potevi leggerla…bene, fortuna che ora l’hai letta! ^^ *Ho riso come una matta, giuro, e mi sono emozionata. Giulia mi piace come personaggio e Rob, insomma, è Rob, parliamoci chiaro* in che scene ti sei emozionata? *-* *Quindi, aspetto un veloce aggiornamento, che qui c'è una donnina (anzi, da quello che ho visto un bel pò di donnine) che attendono ansiose.* hey, alla fine hai atteso mezza giornata, no? ^^ comunque io posto ogni lunedì e sabato, quindi…spero sapere se cosa ne penserai dei miei futuri capitoli! ^^ un bacio e grazie mille! :)

KikiCullen: fragolìììììììììììììììì!!! Ma quando tu sei antipatica, eh? Tu non lo sei MAI, claro? :) *Giulia le sorprese non le sa fare poverina* povera piccola! Ma tanto Robert era felice di vederla, no? :D *La fragola nera non ha dato molti problemi...* sei la seconda che me lo dice…cosa ti aspettavi che avesse fatto? *ma MINDY??? Mi sta antipatica! uffa! Mica combinerà guai?* no, tranquilla…ha fatto solo una comparsa…non sarà lei a dare problemi a Giulia e a Robert… *un pokino lo so che sono insopportabile* ripeto: nu, maiiiiiiii!!! *Rob vuole competere??(per la serie vuoi la guerra? e guerra sia!)* ahahahahaha! Mi piace come l’hai visto tu xD *Rob è bravissimo come attore , lo sappiamo e lo sa benissimo pure Giulia, quindi non si deve preoccupare* esattamente fragolì! :) *amo pure sta storiella…mi ci sono affezionata!* me felicissimissimissimissima!! *-* un bacio fragolì, ti voglio beneeeeeeeeeeeeeee

Bene ragazze, das ist Alles (= questo è tutto. Scusate…ieri ho passato tutto il giorno a studiare tedesco e non ne potevo più xD)
A sabato! XOXO Gossip Girl Giulls (scena cretina, lo so…ma ripeto OGGI NON CI STO CON LA TESTA xD…perdonate la mia pazzia? xD)

22. L’INCIDENTE

< Pronto? > disse Teo rispondendo al telefono.
< Teo? >
< Hey Giulia, ma dove sei finita? È da almeno venti minuti che provo a chiamarti ma avevi il telefonino staccato… >
< Sì, scusa… >
< No, tranquilla. Ma dove sei? A che ora torni a casa? Senti ho comprato delle pizze surgelate da fare, vanno bene? >
< Teo, aspetta… >
< Dimmi >
< Devo parlarti >
< Ok, ti ascolto >
< Ma prima devi promettermi che non ti arrabbierai con me per quello che sto per dirti >
< Giulia, dove sei? > domandò incominciando ad agitarsi.
< Teo, stai calmo… >
< Giulia, dimmi IMMEDIATAMENTE dove sei! > rispose con un tono arrabbiato e preoccupato allo stesso tempo.
< Sono in ospedale > risposi sospirando.
L’ultima cosa che sentii fu Teo che disse “Arrivo immediatamente“ prima che chiudesse il telefono.
Chiusi lo sportellino del telefono e aspettai che arrivasse.
< O mio dio piccola, che ti è successo? > domandò notando il mio piede sinistro con la fasciatura non appena entrò nella stanza dove ero stata portata.
< Stavo tornando a casa in moto, quando un cretino mi ha tagliato la strada facendomi cadere e il motore mi è finito sul piede sinistro > risposi brevemente.
< È rotto? >
< No, il dottore ha detto che è solo slogato >
< Grazie al cielo. Piccola quando mi hai detto di essere in ospedale mi sono preso un accidente. Temevo ti fosse successo chissà che, anche se un piede slogato non è comunque una cosa da sottovalutare. Cos’hanno detto i medici? >
< Che sono stata fortunata perché il piede è solo slogato e non rotto, mi hanno fatto delle lastre e hanno constatato che andava tutto bene  che devo tenere il piede a riposo per una decina di giorni >
< Ok, altro? >
< Il motore è graffiato… > risposi tristemente: mi sentivo terribilmente in colpa per averglielo rovinato, anche se indirettamente.
< Non preoccuparti, non me ne frega niente del motore. Lo porto a verniciare ed è a posto, non è quello l’importante. A me importa di te. Sei sicura di stare bene? > domandò premuroso e accarezzandomi una guancia.
< Sì, sto bene. Mi sono solo presa una grande paura… >
< Anche io quando ho ricevuto la tua telefonata. I tuoi genitori mi avranno preso per uno sciagurato… >
< Veramente non lo sanno… >
< Non li hai avvisati? > domandò con un tono di rimprovero e strabuzzando gli occhi.
< No, perché temo che possano farmi tornare in Italia ed io non voglio… >
< Giu, non puoi non dire niente loro! Adesso li chiamiamo e raccontiamo loro tutto… >
< Ma… >
< Niente ma, sono i tuoi genitori e devono sapere cosa è successo > disse in un tono che non ammetteva repliche.
< Ok… > risposi sbuffando.
Non appena raccontai a mia madre quello che mi era successo il suo impulso fu quello di farmi tornare immediatamente a Ravenna, ma fortunatamente sia io che Teo riuscimmo a farla ragionare a non farmi partire. In ogni caso le promisi che nel caso in cui il piede si fosse aggravato sarei ritornata a casa.
Alle quattro venne nella mia stanza un dottore per parlarmi dell’esito delle analisi.
< Bene signorina, ho notato che le analisi sono molto buone, quindi direi di metterle solamente il tutore, che dovrà tenere per una decina di giorni e, quando tornerà, le faremo le ultime analisi >
< Certamente, grazie dottore > dissi sorridendogli.
< Ah, un’altra cosa: le prescrivo degli antidolorifici e delle vitamine. Mi raccomando, non ne abusi >
< Tranquillo dottore, sarò bravissima! > risposi facendo il segno del giuramento degli scout.
< Molto bene, allora ci rivedremo tra dieci giorni > disse ridendo e andandosene.
o, poi aspettai che tornò con le stampelle che avevamo noleggiato andosene.Teo mi prese in braccio e mi fece accomodare in sala s’aspetto, poi aspettai che tornasse con le stampelle che avevamo noleggiato e con le medicine che mi erano state prescritte e poi, a fatica, uscimmo dall’ospedale ed andammo in macchina. Prima di giungere a casa, però, Teo ed io ci fermammo da un fotografo per prendere una cornice che avevo ordinato per il regalo di Robert: per il nostro primo mese gli avevo preso una cornice, dentro alla quale avevo intenzione di mettere la foto che Kristen ci aveva scattato a bordo piscina il giorno del festino, e una giacca in pelle nera.
Quando arrivammo davanti a casa trovammo Emma ad attenderci con un’enorme teglia in mano.
< Ciao Emma! > esclamai quando scesi dalla macchina e mi avvicinai piano a lei, tentando di non inciampare a causa delle stampelle.
< Ciao Giu! Cavolo Teo mi ha detto dell’incidente. Come stai? > domandò preoccupata e abbracciandomi forte.
< Sto abbastanza bene, anche se sono ancora un po’ spaventata. Ora devo portare il tutore per una decina di giorni e poi inizierò a fare un po’ di riabilitazione >
< Cavolo, mi dispiace tantissimo! L’importante è che tu stia bene. Ah, a proposito questa è per te > disse indicandomi l’enorme teglia di biscotti.
< Emma, sei unica! Ma non ce n’era bisogno. Chissà quanto avrai faticato… >
< L’ho fatto più che volentieri, tranquilla! > disse sorridendomi < ciao Teo! > aggiunse quando mio fratello ci raggiunse.
< Ciao Emma! > rispose Teo abbracciandola e prendendo i biscotti.
Entrammo in casa ed Emma mi aiutò ad andare in bagno per farmi una doccia, dopodiché la mandai via perché doveva prepararsi per un appuntamento con Ryan, un amico del suo migliore amico.
Dopo venti minuti uscii dalla doccia, mi coprii con un asciugamano e poi Teo entrò per portarmi in camera a vestirmi.
< Sei sicura di farcela? > domandò premurosamente mio fratello dopo avermi appoggiato sul letto.
< Speri che ti dica di no così puoi osservarmi mentre mi cambio? > domandai prendendolo in giro.
< Certo che sei proprio stupida! > rispose dandomi un buffetto in testa.
< Provaci un’altra volta e ti uccido, chiaro? > dissi minacciosa.
< Sì, certo…sto tremando dalla paura. Allora? >
< Tranquillo ce la faccio. Ti chiamo quando ho fatto così mi aiuti a scendere di sotto, ok? >
< E certo, io ora scendo per poi risalire? Dai, mi volto > disse voltandosi in modo che non potesse vedermi mentre mi cambiavo.
Mi misi velocemente un reggiseno e un paio di mutande e poi scoppiai a ridere.
< Mi sembri un bambino dell’asilo in punizione. Dai scemo, voltati! Tanto mi hai già vista in biancheria > dissi e lui fece come gli avevo detto.
< Piccola, ma che cavolo hai sul fianco? > domandò sgranando gli occhi.
< Ehm…è un piccolo livido… > risposi guardando dove stava guardando Teo.
< Piccolo? Sembra una voragine! Vuoi un po’ di ghiaccio da metterci sopra? >
< Me l’avevano già dato in ospedale il ghiaccio… >
< Ok, allora ti porto un po’ di crema. Vado a vedere cosa abbiamo > disse uscendo dalla mia camera e tornando pochi minuti dopo.
< Non spingere, mi raccomando >
< Mi conosci, lo sai che non potrei mai farti del male… > rispose iniziando a spalmare la crema.
< Ahia! > esclamai quando per sbaglio spinse sul livido.
< Scusa! > rispose ridendo.
Dopo che mi ebbe messo la crema mi passò un paio di pantaloncini e una canotta per vestirmi e poi mi aiutò a scendere di sotto.
< Teo? > lo chiamai quando arrivammo in cucina.
< Dimmi >
< Pizza surgelata? > domandai guardandolo con occhi da cucciolo.
< Tutto quello che vuoi piccola > rispose baciandomi la fronte e poi si avvicinò al forno e lo accese, mentre io tirai fuori dal freezer le pizze e iniziai ad apparecchiare la tavola.
Dopo cena preparai i popcorn e poi andammo in sala a vedere la finale di American Idol.
< Teo sono cotta, vado a dormire > gli dissi non appena il programma terminò.
< Certo piccola. Vuoi una mano per salire? > domandò alzandosi.
< No, tranquillo. Voglio arrangiarmi io. Notte >
< Buonanotte piccola e mi raccomando chiamami se hai bisogno >
< Assolutamente! Tiro fuori la mia campanella? > domandai ridendo.
< Basta chiamarmi, tanto abbiamo le camere vicine > rispose scompigliandomi i capelli, un gesto che odiavo da morire ma che permettevo solo a Teo di fare senza problemi.
Raggiunsi le scale, iniziai a salirle piano piano e, non appena arrivai indenne in camera mia, mi misi sotto le coperte, scrissi un messaggio di buonanotte a Robert e poi scivolai in un sonno senza sogni, aspettando con impazienza il ritorno di Robert a Londra.
Martedì mattina mi svegliai sentendo un forte odore di caffè e infatti, quando aprii gli occhi, trovai Teo con in mano il vassoio per la colazione.
< Ben svegliata piccola! Hai dormito bene? > domandò sedendosi sul letto assieme a me.
< Sì, molto! A cosa devo la colazione a letto? > chiesi sorridendo e prendendo il croissant.
< Al fatto che questa notte mi hai lasciato dormire in santa pace > rispose ridendo.
< Ah, grazie! > esclamai dandogli una pacca sulla spalla.
< Sto scherzando piccola! Ti ho portato la colazione a letto perché mi andava di farlo >
< Sono fortunata ad avere un fratello come te > dissi guardandolo con adorazione.
< Sì, lo sei! > rispose ridendo.
< Ecco come rovinare un momento d’affetto tra fratelli! > dissi ridendo a mia volta.
Dopo colazione tirai fuori i tanto odiati libri delle vacanze e studiai per qualche ora, poi al pomeriggio aiutai Teo a sistemare un po’ casa e, alle otto e mezza arrivai in aeroporto per attendere l’arrivo di Robert e, nonostante l’aereo atterrasse alle otto e tre quarti, lui e Simon ci raggiunsero solamente alle nove e mezza.
Non appena lo scorsi da lontano iniziai a sbracciarmi.
< Amore! > urlò il mio ragazzo correndomi incontro e prendendomi in braccio, stando attento a non prendere contro la gamba col tutore.
< Rob, ciao! > dissi abbracciandolo forte e affondando la testa nell’incavo del suo collo.
< Come stai? Come va il piede? >
< Mi fa un po’ male, ma a parte quello sto bene > risposi sorridendogli.
< Mi è quasi venuto un infarto quando me l’hai detto… > disse poggiando la sua fronte alla mia.
< Sì, l’avevo capito dalla tua voce. Ma come mai avete tardato così tanto ad arrivare? > domandai scendendo da lui.
< Perché delle ragazze mi avevano accerchiato per fare foto e autografi >
< Ah, ecco perché la nostra star di Hollywood non si degnava di raggiungerci! E le hai accontentate tutte? > domandò Teo salutando il suo migliore amico con un abbraccio.
< Sì, anche se alcune di loro erano accontentabili > rispose Robert iniziando a ridere, seguito a ruota da Simon.
< Perché ridete? > domandai inarcando un sopracciglio.
< Perché una ragazza ha voluto fare con me cinque foto e le cancellava ogni volta che non veniva bene, mentre un’altra ha preteso otto autografi >
< E questo dovrebbe fare ridere? > domandai divertita.
< Se tu avessi visto la scena ti saresti messa a ridere > rispose Robert facendomi la linguaccia.
< Che bambino che sei Rob! > esclamo Simon e poi mi abbracciò < ciao Giulia, come stai? >
< Ciao Simon! Sto bene, anche se il piede ogni tanto mi fa male > risposi sorridendogli e ricambiando l’abbraccio.
< Ragazzi mi dispiacere interrompere questa rimpatriata, ma il parchimetro mi scade tra due minuti e se mi fanno la multa sono fregato… > s’intromise Teo.
< Oh sì certo, hai ragione. Andate avanti voi tre, così tu intanto Teo porti qui la macchina e io poi io vi raggiungo >
< No, non se ne parla neanche! Io resto con te, non mi va che tu stia qui da sola. Non mi piacciono molto gli aeroporti, specialmente per le ragazze > disse Robert in un tono che non ammetteva repliche.
< Concordo con te Rob. Dammi la tua valigia che intanto la porto in macchina > disse Teo prendendo la sua valigia.
Fui contenta di rimanere sola con Robert, l’unica cosa che mi scocciava era di camminare lenta come una lumaca perché non ero ancora pratica ad usare le stampelle.
< Mamma mia ormai anche le tartarughe ci stanno superando > lo sentii sussurrare piano.
< Senti, se non ti va bene andare così piano perché non raggiungi gli altri anziché stare a lamentarti? > sbottai adirata.
< Piccola che ti prende? > domandò interdetto.
< Che prende a me? Sei tu quello che si lamenta perché stiamo andando piano! So benissimo di essere lenta come una lumaca, ma non sono pratica delle stampelle, quindi o ti adegui ad andare piano nella speranza che io impari ad andare più spedita oppure raggiungi gli altri e aspettate che arrivi. Non ho problemi, per me è indifferente > risposi fredda.
< Scusa > disse dispiaciuto prendendomi il braccio per farmi voltare verso di lui.
Sospirai rumorosamente chiudendo gli occhi.
< No, scusa tu…è che sono stanca morta e ho un gran male al piede… >
< Dai vieni, ti porto in braccio > disse senza lasciarmi il tempo per obiettare.
Tenni stretta le stampelle, mentre circondavo il suo collo con le mie braccia e avvicinavo il mio viso al suo collo.
< Mi piace l’odore del tuo dopobarba >
< Grazie > rispose sorridendo.
Quando arrivammo fuori Teo non era ancora arrivato e così Robert si fermò ad aspettarlo.
In quel momento alzai lo sguardo e vidi un paparazzo che ci stava fotografando, così alzai il cappuccio della mia felpa e mugugnai contrariata.
< Che hai piccola? > domandò Robert sussurrando.
< Paparazzi. Che palle > risposi mettendo il broncio.
< Fragola Nera? > chiese seccato.
< Ah, non lo so > risposi non accennando ad alzare lo sguardo.
< Dov’è? > domandò.
< Laggiù > risposi alzando lievemente lo sguardo e indicando dove fosse posizionato il paparazzo.
Robert scoppiò a ridere.
< Che cos’hai da ridere? > domandai guardandolo male.
< Proprio non ti piace finire sui giornali, eh? >
< No > risposi con lo stesso tono imbronciato di prima.
< E se ti dicessi che non è un paparazzo della Fragola Nera cambierebbe qualcosa? >
< Se ci tenessi a finire sui giornali di gossip ti avrei già sfruttato, non credi? > domandai nascondendomi ancora di più.
< L’avevo detto io che sei troppo intelligente per me! > rispose baciandomi sul cappuccio.
< A chi l’avresti detto scusa? > domandai divertita.
< A Cam e a Kellan qualche settimana fa >
< E cosa ti hanno risposto? >
< Che ho ragione a dire che sei più intelligente di me e che anche tu prima te ne renderai conto e, quando accadrà, tu mi lascerai e loro due avranno il via libera per chiederti di sposarli > rispose ridendo.
< Che scemi che sono! > dissi ridendo con lui < e poi comunque lo so già di essere più intelligente di te! > risposi guardandolo con finta superiorità.
Per tutta risposta Robert rise e mi diede un morso sulla spalla.
< Prova a dire un’altra cosa del genere e ti mordo ancora, chiaro? >
< Cristallino! > risposi baciandolo < Rob? > lo chiamai dopo essermi nascosta ancora, visto che il fotografo non la smetteva di scattare foto.
< Dimmi piccola >
< Mi fai scendere? >
< Non ci penso nemmeno >
< Perché? > domandai curiosa.
< Perché sei stanca e perché ho voglia di tenerti qui vicino a me >
< Guarda che sono pesante >  dissi tentando di convincerlo a farmi scendere.
< Non m’importa e comunque non è vero > rispose stringendomi maggiormente a lui.
< Ma come fai? > domandai esasperata poco dopo.
< Come faccio a fare cosa? > chiese senza capire.
< A rimanere impassibile quando c’è quel rompiballe a scattare le foto! > risposi seccata.
< È l’abitudine amore >
< Uffa… >
< Domani mattina troveremo un sacco di foto di questa sera su Just Jared >
Alzai immediatamente la testa e lo guardai meravigliata.
< È di Just Jared? >
< Conosci il sito? >
< Sì! > esclamai sorridendo.
< Oh bene, quindi ora ti farai fotografare? >
< No > risposi nascondendomi nuovamente nel suo petto.
< Piccola, mi fai morire quando fai così! > disse divertito.
< Cattivo > dissi stringendomi maggiormente a lui.
Finalmente Teo arrivò e Robert mi fece sedere sul sedile posteriore e lui si sedette accanto a me, mentre Simon si sedette davanti con Teo. Non appena entrai in macchina Teo mi obbligò a mangiare un panino al prosciutto e mi fece prendere sia l’antidolorifico che le vitamine, poi Robert mi prese tra le sue braccia e, dopo aver poggiato la testa sul suo petto, mi addormentai.
Mi svegliai diverse ore dopo nel mio letto.
< Rob? > lo chiamai con la voce impastata dal sonno, ma non ricevetti nessuna risposta.
In compenso, però trovai un biglietto sull’altro cuscino.

Dovevi dormire da me, lo so, solo che ho preferito che tu per questa notte restassi a casa perché lì hai tutte le medicine che ti servono. Chiamami quando ti svegli, ok? Un bacio

Rob

 
Sorrisi e mi rigirai dall’altra parte del letto, addormentandomi immediatamente con ancora il biglietto tra le mani.

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Ragazzuole…sapete cosa succederà nel capitolo di sabato? No? Bene, allora vi farò un piccolo spoiler: la coppia Giubert festeggerà il primo mese insieme! ^^ Ma…secondo voi cosa succederà? Qualcosa di bello o di brutto? Una bella notizia oppure un imprevisto che farà saltare il loro appuntamento? Un bacio e rispondete in tante! ^^

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Capitolo 23
*** IL PRIMO MESIVERSARIO ASSIEME ***


Ciao a tutte! Come state? ^^ Io sono felicissima, perché finalmente è sabato! xD Eheheheh oggi ho tempo per rispondere a tutte xD
Prima di ringraziarvi volevo dire che dedico questo capitolo a mio cugino Marco, che si è laureato ieri con 110 e lode!
Grazie alle 76 ragazze che hanno messo la storia tra i preferiti, chi ha solo letto e chi ha commentato! ^^

EmilyAtwood: ciao carissima! ^^ *uffa sono sempre più invidiosa di Giulia!* se ti fa star meglio, la invidio anche io xD *Speriamo che il 1 mese si divertano...ma qui c'è puzza di imprevisti e malelingue...* muhahahaha! Chi lo sa? xD potrebbe anche non succedere niente xD un bacio e grazie!
ilachan89yamapi: ciao ila! ^^ *pensa un pò dopo aver scritto il cap hai ftt l'incidente 0__0 oddio!! ma magari si avverasse la parte di rob eheheh!* magari capitasse veramente, eh? xD *secondo me nel prox cap quello del primo mese insieme, magari inizialmente ci sarà qualche imprevisto ma poi riusciranno a passare una tranquilla serata!* mah, chissà! xD un bacio e grazie 1000! :)
Twilighter001: ciao tesoro!!! *Che bello che bello che bello!!!!!!!!Non vedo l'ora di vedere il prossimo capitolo mi piace tanto la tua storiaaaa!!!!!!!!Bravissimaaaaaa!!!!!!!!!!Posta presto ti pregooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!NOn mi far aspettare più di 2 massimo tre giorni.......ok?!?!?!La prendo come una promessa.....* scusami, ma il lunedì e il sabato sono gli unici giorni in cui posso postare…mi perdoni? :( un bacio e grazieeee!
kiarab: chiaraaaaaaaaaaaa!! ^^ *deve succedere qualcosa di bello.. se non succede..mhh cosa ti faccio.. mhhh ti scanno!!! Ecco!! Ti scanno!! Quindi stai attenta..* O.O ho paura… *comunque dopo ci presenti Teo se alla fine scopri di averlo come fratello.. ok??* no, Teo è solo mio U.U *Pas al 100% mi metto a pensare al dopobarba di Rob quando ce l' ho così vicino?? NOOOO!! ma ke dopobarba... io me lo stupro direttamente sul check in* ahahahahaha! Ma tu sei una PAS al 120%, altroché xD! E comunque tranquilla, è solo il primo momento…più avanti Giulia diventerà moooolto più PAS xD un bacioooooooooooo
KikiCullen: fragolì mia dolce fragolì! *-* *Ti voglio beeene, eh oggi sono in cerca d'affetto!* amore miooooooooo!!! Me viene da te e ti abbraccia! ^^ *se ti trovi un fratello come Teo lo voglio conoscere!* ma che discorsi fai??? Mi tradisci, eh? Lo sapevo che mi tradivi! :’( *nel prossimo cap succederà qualcosa di brutto, me lo sento* eheheheh, chi lo sa? xD *io da egocentrica quale sono, una volta ci vorrei finire, chissàà!* ahahahaha! Ripeto: io in sogno ci sono finita xD *Amo teo! Scommettiamo che my brother si sarebbe preoccupato del motore?xD* *me casca dalla sedia* ahahahaha! Povera la mia Fragolìììììììì! *Ma Marti non torna più? Mi era simpatica!* non momentaneamente… *Scusa il papiro,* smettila di scusartiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!! :P un bacio fragplì, ti voglio beneeeeeeeeee!!
Ilarylove Sol: ciao carissima!! *Mi dispiace tanto per Giu, non volevo che si facesse male... vabbè, avrà più tempo per studiare!!! ;-) Io sono un po' fissata con la scuola!* ahahahahahaha! Eccoti accontentata! ^^ *Sei cattivaaaa a lasciare le tue lettrici sulle spine... cosa succederà per il "mesario" di Giu e Rob... Non dormirò stanotte!!!* addirittura non dormirai? Beh, se mi dici così è ovvio che poi continuerò a farlo :P scherzo…spero ti piaccia il capitolo, un bacioooooooo!
Lion E Lamb: mo ciao stella! *spero ke nn succeda nulla di brutto ti prego sn debole di cuore nn mi fare prendere un colpo!!!* no dai non mi morireeeee!!! Spero ti piaccia il capitolo, un bacioooo
doddola93: ciao Doddie! ^^ *Rompermi? Tu? Ma scherziamo? Dopo tutto il supporto e le recensioni che mi hai lasciato? Non ti puoi nemmeno rendere conto di quanto ti devo, davvero. E ora arriva questa storia, così bella, freca.* *-* sono commossa!! *Mi emoziona ogni parola e infatti non vedo l'ora di leggere il prossimo chappy* che tu ci creda o no, sono contenta di sentirti dire questo! ^^ grazie, veramente!! *-* tesoro spero di non averti fatto attendere troppo! ^^ un bacioooooooooo!! P.S. Sìììììììììììììììììììììììììììììì!!!! *quest'estate, forse, lo riprenderò e lo correggerò per poi postarlo, contenta?* il sì di prima credo che dica tutto…sono troppo contenta!! Era stupenda quella storia!! *-* *Perciò, forse, la ritroverai ^.^* togli il forse!!! =D
milly92: ciao Menaaaaaaa!! *E poi, certo che Rob e Giulia saranno invitati al battesimo della figlia di Niko, ci scherzi? Anzi, faranno da madrina e padrino!* guarda che ci conto! Se poi non succede così ci rimarrò molto male U.U *Comunque, povera Giulia, appena ho letto il titolo del cap mi è veuto quasi uninfarto!* povera me più che altro xD skerzooo! ^^ come sta ora tua madre? *Guarirà senza problemi, no? Oppure questo intralcerà in qualche modo il loro appuntamento?* beh…il tutore intralcerà per il fatto che anziché uscire staranno a casa e…per varie posizioni che non ho menzionato nella storia (COMPITO PER MENA: vediamo se capisci dove xD) *Kristen mi manca molto! Quando comparirà di nuovo? SI sente la sua mancanza!* tranquilla, manca poco…moooolto poco! ^^ un bacio tesoro, ti voglio bene!
privi93: ciao carissima! ^^ *ho letto solo adesso gli ultimi 3 capitolii,perkè internet era staccato* eheheheh figurati, vai tranquilla! So bene come ci si sente! *povera giulia..s'è fatta male,anzi gli è andata bene solo il piede....E adesso sto morendo di sapere come continuaaaaa* ho aggiornato, contenta? :) un bacio e graziee!
Sognatrice85: Margheeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!! Mo ciaooooooo!! *volevo farti i complimenti per la tua fan fiction, è a dir poco strepitosa, sei bravissima, me la sono letta tutta d'un fiato. E' coinvolgente, emozionante, trascinante...non ho più aggettivi...posso solo aggiungere: continua, continua e continua...* *-* grazie!! Sei gentilissima!! Ma è da poco che sei segnata qui si Efp? Ora dovrai postare anche la tua stupendiosissima storia, chiaro?? ^^ un bacio e grazie!! :D

Bene ragazze, non mi resta che dire una cosa: mi prendete troppo sul serio xD tranquille, niente imprevisti negativi, solo…una grande sorpresa.

A lunedì! Un bacio Giulls

23. IL PRIMO MESIVERSARIO ASSIEME

Sabato 30 giugno mi svegliai per le nove e un quarto e non appena scesi le scale incrociai Teo che stava andando via.
< Dove vai? > domandai sbadigliando.
< A fare la spesa. Riesci a resistere per un’oretta senza di me? >
< Non lo so, tenterò > risposi facendogli la linguaccia.
Dopo venti minuti suonarono alla porta e, sempre a fatica, andai ad aprire; davanti a me trovai una ragazza con un gigantesco mazzo di fiori: c’erano delle rose rosa, rosse e bianche e anche un paio di orchidee.
Non appena la fiorista si accorse che ero con le stampelle, mi aiutò a portare quella meravigliosa composizione dentro casa e a metterli dentro un vaso e, non appena se ne fu andata, estrassi il biglietto che era attaccato al nastro.

Spero che questi fiori siano di tuo gradimento. Non vedo l’ora di restare un po’ da solo con te stasera. Buon primo mesiversario, il primo di una lunga serie, almeno spero. A stasera amore mio.

Con amore

Rob

Sorrisi dolcemente non appena finii di leggere il biglietto e non appena accesi il cellulare iniziai a comporre il suo numero per chiamarlo, ma lui mi precedette.
< Pronto? >
< Auguri piccola! > mi disse tutto allegro.
< Hey ciao! Auguri anche a te! E grazie mille per i fiori. Sono bellissimi, ma non dovevi disturbarti… >
< Ma volevo. Sono contento che ti piacciano, anche se non sono paragonabili alla tua bellezza… >
< Grazie > risposi arrossendo.
Possibile che debba arrossire anche quando sono al telefono?” domandai esasperata.
< Sei arrossita, vero? > domandò Robert divertito.
< Sì > risposi onestamente e Robert scoppiò in una fragorosa risata.
< Stasera passo a prenderti alle sei e mezza, ok? > domandò cambiando argomento.
< Assolutamente! Qual è il programma? >
< Beh, inizialmente avevo pensato di andare in un ristorante ma, con la gamba messa così non mi va di farti uscire e camminare; perciò resteremo da me…e ritieniti fortunata, perché mi vedrai cucinare solo ed esclusivamente per te >
< Che onore, non vedo l’ora! Ma non è meglio se mi faccio portare da Teo a casa tua? Non voglio farti fare dei viaggi inutili… >
< No, non stiamo a far disturbare tuo fratello. Passo io perché così vado a portare il regalo a Samantha, visto che non l’ho ancora vista e il compleanno è stato due giorni fa… >
< Oh, cavolo il regalo per Samantha! Me ne ero completamente dimenticata! > esclamai sgranando gli occhi e pensando velocemente a cosa le avrei potuto prendere.
< Tranquilla amore, le ho preso un regalo conteggiando anche te se ti va di farlo assieme… >
< E me lo chiedi? Mi hai salvata! Poi dimmi quanto ti devo ok? >
< No, lascia stare, pago tutto io >
< Ma che sei matto? Non ci pensare nemmeno! >
< Ma… >
< No, stai zitto! > risposi con voce risoluta.
< Ne parliamo dopo, ok? > propose.
< Sì, ci sto >
< A più tardi piccola. Buona giornata >
< Anche a te. Ciao Rob e grazie ancora dei fiori > dissi prima di riattaccare.
Misi la roba che avevo usato per la colazione nella lavastoviglie e poi iniziai a fare un po’ di latino, finché Teo non tornò a casa. Gli diedi una mano a cucinare e, dopo pranzo, ci sedemmo sul divano e guardammo un po’ di televisione, finché io alle cinque non salii a fare una doccia e a preparare il borsone per fermarmi a dormire da Robert: vi infilai dentro dei vestiti puliti, il pigiama invernale, visto che in quei giorni il freddo si stava facendo sentire, e i regali per Robert.
Una volta preparato tutto aprii l’armadio, chiusi gli occhi e tirai fuori il primo vestito che trovai, rimanendo entusiasta di quello che venne fuori: era un vestito rosso lungo fino a metà coscia a maniche corte e con lo scollo tondo, ornato da fronzoli e da tre bottoni al centro, subito sotto lo scollo. Abbinai al vestito un cerchietto rosso e, nel piede senza tutore, un sandalo rosso e con poco tacco.
Dopo essermi vestita mi asciugai i capelli facendo un effetto spettinato e infine mi truccai leggermente.
< Wow…Giu, sei favolosa > disse Teo non appena mi vide scendere le scale, anche se in maniera poco aggraziata.
< Grazie Teo. Sono promossa quindi? > domandai sorridendogli.
< Sì, a pieni voti! > rispose abbracciandomi dolcemente e andammo a sederci sul divano, aspettando che arrivasse Robert a prendermi.
Alle sei e mezza suonarono il campanello.
< Deve essere il tuo cavaliere. Vado ad aprirgli > disse Teo alzandosi dal divano e incamminandosi verso la porta d’ingresso.
< Hey amico! > sentii dire da Teo,
< Ciao Teo > sentii rispondere Robert.
Mi alzai dal divano e li raggiunsi.
< Ciao > salutai Robert sorridendogli.
< Wow…Giulia, sei veramente splendida, complimenti > disse avvicinandosi a me e baciandomi la guancia.
< Grazie, ma anche tu lo sei… > risposi guardandolo.
< Vogliamo andare milady? > domandò prendendo il mio borsone.
< Certo! Ciao Teo > salutai mio fratello e lo abbracciai.
< Ciao piccola, divertiti. Mi chiami prima di andare a dormire? >
< Sì, te lo prometto. Buon lavoro >
< Grazie. Rob, ti affido la vita di mia sorella, abbi cura di lei… > disse teatralmente.
< Sì Matteo, tranquillo sarà fatto > rispose il mio ragazzo, sempre teatralmente.
Li guardai entrambi scioccata.
< Ok, va bene… > dissi uscendo di casa e sentendo i due amici ridere.
< Aspetta! > esclamò Robert precedendomi ed aprendomi la portiera.
< Grazie > dissi sorridendogli.
< Prego > rispose facendomi l’occhiolino e chiudendo la portiera.
Entrò anche lui in macchina e poi partimmo, ma prima mi voltai verso Teo e abbassai il finestrino.
< Niente raccomandazioni stasera? > chiesi divertita.
< Ho già avvisato Robert che se prova solamente a pensare di toglierti quel vestito glielo taglio > rispose Teo sorridendo ed io scoppiai a ridere, mentre Robert gli fece la linguaccia divertito.
< Cos’hai comprato a Samantha? > domandai dopo essere partiti.
< Un vestito color lilla con un copri spalle coordinato >
Arrivammo pochi minuti dopo a casa di Lizzy, che rimase sbigottita non appena mi vide con il tutore.
< Giulia, tesoro che ti è successo? >
< Un piccolo incidente in moto, non preoccuparti… > risposi il più brevemente possibile.
< Un cretino le ha tagliato la strada e lei è caduta. Il piede è solo slogato, ma deve tenere il tutore per una decina di giorni, poi inizierà un po’ di riabilitazione > s’intromise Robert.
Entrammo in casa e finalmente conobbi George: era un uomo molto alto e veramente bello, aveva i capelli marroni, gli occhi verdi ed era muscoloso. Restammo a chiacchierare tutti insieme per una mezz’oretta, intanto che Samantha si stava provando il vestito che le avevamo regalato. Per tutto il tempo in cui restammo da Lizzy, Brian sedette sempre vicino a me sul divano e mi faceva un sacco di domande riguardo la gamba, anche le più strane, ed io mi divertivo tantissimo a rispondere e, già che c’ero, me lo coccolavo per bene.
Non appena lasciammo la casa di sua sorella ed andammo nella sua, Robert mi fece sedere sul divano in sala.
< Qui c’è il telecomando. Fai come se fossi a casa tua, ti chiamo non appena è pronto >
< Non vuoi una mano? > domandai tentando di alzarmi.
< No, resta lì > rispose bloccandomi.
< Rob, tranquillo riesco a camminare > dissi sorridendogli.
< Ma cosa m’interessa niente del tutore! Voglio semplicemente farti una sorpresa > rispose sorridendo e baciandomi sulle labbra.
< Bene, allora…buon divertimento! > esclamai ridendo ed accesi la TV.
< Ok piccola, è tutto pronto > disse Robert venendo in sala un’ora dopo e offrendomi la mano, che accettai immediatamente.
Mi tenne per mano e mi accompagnò in cucina, mentre io camminavo aiutandomi con una sola stampella e non appena vidi che capolavoro che aveva fatto sgranai gli occhi e mi portai una mano davanti alla bocca: le luci della stanza erano spente e tutto era illuminato da almeno un centinaio di candele e dalle luci soffuse e, sia sulla tavola che sul pavimento, c’erano tantissimi petali di rose rosse, rosa e bianche, con le pietanze già in tavola.
< Oddio Rob, è tutto meraviglioso… > sussurrai appoggiandomi al suo petto.
< Sono contento che ti piaccia > rispose abbracciandomi da dietro e baciandomi il collo.
Mi aiutò a farmi sedere e poi iniziammo a mangiare: quella sera aveva cucinato della carne con le patate, i peperoni e per mia gioia le pannocchie; come dolce invece servì una torta con le fragole e la panna.
< Robert sei un cuoco fantastico, devi assolutamente insegnarmi a cucinare così! > esclamai mentre mi gustavo le patate.
< Ehm…certo, con piacere > rispose esitante.
< Come mai questa nota d’incertezza? > domandai sospettosa.
< No, niente > rispose sorridendomi.
< Dimmi la verità, ti sei fatto cucinare le cose, vero? > chiesi ridendo.
< Ma smettila! >rispose ridendo a sua volta e dandomi un buffetto sul naso.
Durante la cena mi teneva la mano, giochicchiando con le dita e baciandomela di tanto in tanto, per poi risalire e lasciare dolci bacetti fino al mio gomito e non appena finimmo di mangiare mi prese in braccio e ci spostammo di sopra, dove restammo a coccolarci per gran parte della serata.
< Rob? > lo chiamai ridendo.
< Dimmi > rispose guardandomi e sorridendomi innocentemente, mentre con una mano giocava con il lembo del mio vestito.
< Io non sottovaluterei il discorsetto di Teo >
< Ma amore, io non sto facendo assolutamente niente! > rispose guardandomi con un sorrisetto.< Dovrei crederti? > domandai continuando a ridere.
< Certo che dovresti! > esclamò ridendo anche lui.
Pochi minuti dopo mi propose di accendere lo stereo, dal quale partirono diverse canzoni.
< Amo da morire questa canzone > dissi con occhi sognanti quando partono le prime note di Like Lovers Do.
< Io invece amo te > mi sussurrò dolcemente in un orecchio.
Sgranai gli occhi e mi tirai su di scatto e se non fosse stato per lui che prontamente si fece indietro, avrei sbattuto la mia testa con la sua.
< Tu…tu cosa? > domandai ancora stranita.
< Ti amo >
< Mi stai prendendo in giro? >
< No. Ti amo, te lo giuro. Lo so che magari è un po’ presto sentirselo dire, ma è quello che provo veramente, quello che provo da diverso tempo ormai > disse guardandomi seriamente.
Oddio…l’ha detto, ha detto che mi ama! Avanti Giulia lo ami anche tu, quindi diglielo! Ti amo anche io Robert!” continuavo a pensare incessantemente.
< … > provai a parlare ma avevo la gola talmente secca e da non riuscire ad emettere alcun suono e così mi continuavo a guardarlo con occhi sgranati.
< Oh, beh…Giulia, io…spero di non averti messo in crisi. Non voglio che tu me lo ripeta, voglio solo che tu sappia ciò che provo >  disse sorridendomi dolcemente e baciandomi la fronte.
Parla! Parla! Parla parla parla parla parla parla parla parla parla parla parla! Giulia, porca miseria, diglielo!” pensavo guardandolo con lo stesso sguardo prima.
Robert si allontanò di poco da me e, sempre sorridendomi dolcemente, fece per alzarsi.
< Aspetta > dissi bloccandolo per una mano < ti amo anche io > aggiunsi con voce tremante.
< Giulia, non voglio che tu lo dica solo perché te l’ho detto io > rispose guardandomi senza sorridere.
Lentamente mi misi a cavalcioni su di lui e lo guardai intensamente negli occhi.
< Ti amo > dissi senza un filo d’indecisione nella voce e accarezzandogli una guancia.
Robert sorrise, si avvicinò ulteriormente alle mie labbra e lo baciai con un’intensità e una passione che non sapevo neanche di avere.
< Dovrei dirti ti amo più spesso, non ti ho mai vista così… > disse tra un bacio e l’altro sorridendo.
Gli sorrisi stringendomi di più a lui e ci stendemmo nuovamente sul letto. La mia mano sinistra vagava tra i suoi capelli e il suo viso, mentre quella destra era salda sul colletto della sua camicia; Robert invece aveva la mano destra salda sul mio fianco, mentre quella sinistra mi accarezzava dolcemente la gamba.
Quel momento di pure coccole fu il momento più perfetto che avessi mai potuto vivere e il tutto era reso ancora più fantastico dal fatto che fossi tra le sua braccia.
< Hey piccola, avrei un regalo da darti… > disse diverso tempo dopo mentre mi baciava il collo.
< Un regalo, per me? Ed io che credevo che i fiori fossero sufficienti >
< Non essere sciocca, i fiori erano solo un anticipo > disse sorridendo e si allontanò per avvicinarsi al suo armadio, da dove estrasse un peluche a forma di orso con un cuore grande al centro con scritto I love you e, attaccato al fianco di questo, c’era un sacchetto con dei cioccolatini dentro.
< I cioccolatini! > esclamai tutta contente tirandone fuori uno e mangiandolo, per poi ripetere la stessa operazione per Robert.
< Ti consiglierei di guardare sulla schiena del peluche… > disse sorridendo.
Feci come mi aveva detto e dentro l’interno del peluche trovai un braccialetto in acciaio con varie perline di colore verde.
< Rob, sono senza parole…è bellissimo, grazie > dissi baciandolo dolcemente.
< Beh, teoricamente il braccialetto è un regalo a parte > rispose allontanandosi da me e allacciandomi quella meraviglia.
< E cioè? > domandai curiosa.
< È un pensierino che ti ho portato da Glasgow… >
< E tu questo lo chiami pensierino? > domandai indicando il braccialetto divertita.
< Sì amore, è così. E poi non potevo non prendertelo… >
< Perché no? >
< Perché mette in risalto i tuoi occhi… > rispose guardandomi e alzandomi il mento in modo che potessi guardarlo anche io e come sempre rimasi incantata da quello sguardo profondo.
< Grazie, è meraviglioso > gli dissi sorridendogli.
< E ora arriva anche la seconda parte del regalo > disse per poi porgermi una scatolina lunga di velluto blu.
Curiosa tolsi il nastro e aprii la scatolina, trovandovi dentro una collana con su scritto in corsivo il mio nome in oro bianco e con diversi brillantini incastonati.
< Tu sei scemo > sussurrai non appena vidi quella collana.
< Ma almeno ti piace? >
< È meravigliosa… >
< Posso? > chiese indicando la collana.
Annuii e me la legò al collo.
< Oh, mi è andata bene! > disse ridendo.
< Perché > domandai curiosa.
< Perché ti sta benissimo >
Mi alzai dal letto e, recuperate le stampelle, andai a vedermi nello specchio del bagno.
< Certo che ora arrivo io con il mio regalo a fare una figuraccia… > dissi non appena tornai in camera.
< Perché scusa? >
< Perché tu mi hai preso tutte queste cose, mentre io… >
< Non m’importa niente dei regali, perché il regalo più bello che tu potessi farmi è stato dire che mi ami >
Sospirai e gli diedi per prima la cornice.
< Questa ce l’ha scattata Kristen la sera del festino, ricordi? > domandai quando finì di scartare il pacchetto con la cornice.
< Certamente, come potrei dimenticarmene? Ho stressato Kristen non so quanto per avere quella foto e quando mi ha detto che l’unica ad averla eri tu l’ho pregata in arabo perché la prendesse per me > rispose sorridendo.
< Ecco perché ogni volta mi chiedeva la nostra foto > dissi ridacchiando.
< Kris è veramente una buon’amica > disse guardando ancora la foto < grazie amore, è bellissima > aggiunse poco dopo sorridendomi.
< Non essere troppo contento, ora arriva anche il secondo regalo >
< C’è anche un secondo regalo? >
< Ovvio! > risposi dandogli la scatola con la giacca in pelle.
< Amore grazie, è bellissima! > esclamò contento.
< Sono contenta che ti piaccia > risposi sorridendogli.
< Sai che volevo comprarne una? >
< Certo che lo so! >
< E come? > domandò girandosi verso di me.
< Ho frugato nel tuo armadio e ho visto che non ne avevi, poi Jared mi ha detto che era da un po’ che dicevi di volerla comprare, solo che non ne trovavi mai una che ti piacesse… >
< Ho fatto bene a non comprarla allora! Grazie piccola > disse avvicinandosi a me e baciandomi la guancia.
< Avanti, provatela > gli ordinai.
< Ai suoi ordini signorina > rispose infilandosela.
< Ti sta divinamente amò! > esclamai in italiano.
< Cosa? > domandò senza capire.
< Eh no, così non va bene! Qui ci vogliono lezioni di italiano! Dicevo che ti sta benissimo la giacca >
< Ah, grazie…e me le darai tu le lezioni di Italiano? > domandò guardandomi maliziosamente.
< Sì, lezioni private > risposi ricambiando il suo sguardo malizioso.
< Bene, ma guarda che dovrai farlo sul serio! > disse togliendosi la giacca e aprendo l’armadio < ah piccola, senti mi sono dimenticato di un altro regalo >
< Un altro? > domandai sgranando gli occhi.
< È da parte di Martina. Mi ha dato il pacchetto poco prima di  partire per l’Italia e mi ha detto di dartelo non appena avessimo fatto un mese assieme > rispose tirando fuori il pacchetto dall’armadio e allungandomelo.
< Oddio! > esclamai quando aprii il pacchetto.
< E questa? > domandò Robert divertito.
< Io l’ammazzo… >
< Amore dai, provatela >
< Ma sei pazzo? Io quella non la metterò mai e poi mai! > dissi indicando la camicia da notte che avevo visto tempo prima con Martina e che voleva che prendessi a tutti i costi.
< Ma… >
< No, niente “ma…“ > risposi risoluta, rimettendo la camicia da notte dentro la scatola.
< Amore, me la provo io… >
Mi voltai verso Robert e sgranai gli occhi scioccata.
< Tesoro mio caro, luce della mia vita…Lizzy vestendoti da bambina ti ha segnato però eh? >
< Sciocca, sto scherzando! > esclamò iniziando a ridere.
< Non hai intenzione di indossarla veramente? >
< Ovviamente no! >
< Oh…ok, allora sono più tranquilla! > risposi tirando un sospiro si sollievo.
< Sei una credulona lo sai? >
< Sì, lo so benissimo! >
< Per questo ti amo… >
< Ti amo anche io… > gli dissi baciandogli la guancia.
In quel momento notai un biglietto per terra e quando lo aprii vidi che la calligrafia del biglietto era di Martina.

Non odiarmi, ma tanto sapevi che volente o nolente l’avresti avuta. Fanne buon uso, mi raccomando! Salutami Robert e Kellan.

Ti amo cognatì!

Un bacio Marti

P.S. Appena vedi Kellan gli daresti il mio numero? Grazie!

< Ti saluta Martina > dissi indicando il foglietto ancora sorridendo.
< Grazie. Andiamo a vedere un po’ di TV? > domandò sorridendomi.
< Sì, ok > risposi prendendo le stampelle, ma Robert mi prese in braccio e mi portò di sotto facendomi sedere sul divano, poi preparò i popcorn, venne a sedersi e, dopo avermi abbracciata, iniziammo a guardare la TV, anche se era più il tempo che passavamo a fare zapping che quello a vedere i programmi che trasmettevano.
< Non vedo l’ora di togliere questo tutore > dissi dopo venti minuti di zapping in TV.
< Immagino che non sia facile tutto questo… >
< No, per niente. Mi sarebbe piaciuto andare da qualche parte con te stasera e non restare chiusi in casa, anche se è stata comunque una serata fantastica. E poi mi sento in colpa perché avevi prenotato un ristorante e hai dovuto disdire > risposi sbuffando.
Tentai di dire altro, ma mi zittì con un bacio.
< Mi dispiace signorina, ma questa sera è severamente vietato lamentarsi. Se lo farà un’altra volta sarò costretto a punirla… >
< Odio questo tutore e odio l’idea di dover stare immobile per dieci giorni > dissi guardandolo con aria di sfida.
Robert sorrise divertito e, dopo avermi fatta stendere dolcemente sotto di lui, iniziò a farmi il solletico, stando ovviamente attento a non farmi muovere la gamba ingessata.
< Ed ora amore che hai da dire? > domandò poco dopo.
< Che ti odio da morire > risposi facendogli la lingua.
La mia ultima affermazione sembrò divertirlo, perché iniziò a ridere e poi si avvicinò al mio orecchio.
< E allora perché il tuo cuore batte all’impazzata ogni volta che ti sfioro? > domandò poggiando una mano sul mio cuore.
< Cuore traditore > borbottai facendolo sorridere.
< Ti va di suonare un po’ il piano? > mi chiese mentre mi baciava il lobo dell’orecchio.
< M’insegni tu qualcosa? >
< Se vuoi >
< Sì, voglio > risposi e, dopo essermi rimessa in piedi, saltellai su un piede solo fino al divano.
< Cosa ti piacerebbe che ti insegnassi? > domandò una volta seduti.
< Decidi tu >
< Ok > rispose e dopo aver chiuso gli occhi, fece scivolare le sue dita sui tasti del pianoforte.
< Kiss The Rain di Yiruma?
Gran bella scelta… > dissi poggiando il mio mento sulla sua spalla e osservando le sue dita vagare sui tasti bianchi.
Terminò tutta la composizione e poi mi fece provare.
< No Giu è si bemolle, non si normale > mi corresse Robert.
< Così? > domandai ripetendo il pezzo.
< Esatto… > disse baciandomi la tempia, poi aggiunse < lo sai che sei davvero sexy quando suoni il piano? >
< Uomini… > dissi rotando gli occhi e quel gesto lo fece ridere di gusto.
Mi fece continuare a suonare finché non imparai correttamente a suonare l’inizio ma, non appena vide che si erano fatte le tre e mezza, mi disse di smettere, ma rifiutai.
< Piccola non sei stanca? >
< Un po’, ma non voglio andare a dormire… > ammisi continuando a suonare.
< Perché non vuoi? > domandò prendendomi le mani.
< Non te lo dico >
< Perché no? >
< Perché mi prenderesti in giro >
< Non lo farò, te lo prometto > disse alzandomi il mento con le sue dita.
< Io…ho paura che tutto questo sia un sogno e ho paura di svegliarmi domani e scoprire che avevo immaginato tutto…ho paura di svegliarmi e di trovarmi sola nel mio letto a Ravenna, mentre tu sei felicemente fidanzato con un’altra ragazza, che dici di amarla e che la baci… >
< Questo non accadrà mai > rispose accarezzandomi una guancia.
< Beh, io ho paura lo stesso > dissi sbuffando e lui sorrise.
< Hai idea di quanto tu sia importante per me? Riesci a renderti conto di quanto ti amo? > domandò prendendomi il volto tra le mani.
< Non vale usare le frasi di Twilight per consolarmi… > dissi inarcando le sopracciglia.
< Tecnicamente la frase è di Eclipse >
< Hai capito cosa intendo… >
< E se invece ti dicessi che sei tu l’unica che io voglio perché mi fai provare emozioni che nessuna mi ha mai fatto provare nonostante stiamo insieme solo da un mese? >
< Nessuna? > domandai sbigottita.
< No, nessuna. Sei l’unica a darmi la forza per affrontare la giornata, l’unica che mi faccia stare bene e che riesca a sopportare anche quando sono triste. Sei ciò che ho di più bello in questo momento; sei il mio presente più bello e spero che tu sia anche il mio futuro, perché seriamente non riesco ad immaginarmi senza di te. Ti amo… >
< Wow… > risposi non sapendo cosa dire.
< Questa non l’ho presa da Twilight… > puntualizzò ridendo.
< L’hai presa da Harry ti presento Sally? > domandai ridacchiando.
< No sciocchina, questa l’ho presa da qui > disse prendendomi la mano e poggiandola sul suo cuore.
Mi avvicinai a lui.
< Ti amo Robert > gli dissi tra un bacio e l’altro.
< Io di più >
< Oh, non cominciare a sparare cavolate! > esclamai lanciandogli un cuscino in faccia e scoppiando a ridere.
< Perché cavolate? >
< Perché ti amo di più io… >
< Ma io l’ho te l’ho rivelato prima di te… > rispose facendomi la linguaccia.
< Non è vero. Ricordi quando sei partito per Glasgow? >
< Sì >
< Ricordi che io ti avevo detto che volevo dirti una cosa, ma poi avevo risposto che… >
< Non era niente di importante… > concluse la frase per me.
< Esatto. Quando ti sei allontanato sono scoppiata a piangere dicendo che ti amavo. Se non mi credi chiedilo a Kellan, che poverino le provava tutte per consolarmi… >
< Mi dispiace che tu ti sia messa a piangere > disse dispiaciuto.
< Non importa. Ora sei qui, siamo qui, e… > tentai di dire, ma non finii la frase perché iniziai a sbadigliare.
< Amore andiamo a letto > disse ridendo.
< Ok >
< Vedo che ti sei lasciata convincere facilmente! > esclamò e gli lanciai un’occhiata di fuoco, spezzata da un ennesimo sbadiglio.
< Ok, come non detto…andiamo a letto > dissi alzandomi e cercando le stampelle.
< Le abbiamo lasciate di sopra >
< Ah, ok… > risposi dispiaciuta.
< Ti porto in braccio, avanti > disse allargando le braccia.
< Ok > dissi senza entusiasmo.
< Ti fa così schifo che ti prenda in braccio? > domandò ridendo.
< Volevo camminare, perché tra te e Teo non so chi mi vizi di più > risposi facendogli la linguaccia.
Quando arrivammo in camera sua Robert andò in bagno ed io, dopo aver preso gli antidolorifici, aprii il suo cassetto dell’armadio ed estrassi una maglietta a mezza manica e un paio di boxer che avrei utilizzato come pigiama.
< Non hai un pigiama tuo? > domandò Robert non appena mi vide.
< Sì, ma mi sono portata dietro quello invernale ed ho troppo caldo per metterlo. Non ti dispiace vero? > domandai con occhi da cerbiatta.
< No, assolutamente! > rispose ridendo e sedendosi sul letto.
< Grazie! Ehm…senti Rob…non offenderti per quello che sto per dirti, ma…hai mai pensato di fare la ceretta sul petto? > domandai sorridendogli quando notai che era a petto nudo ed indossava solo un paio di boxer grigi.
< Che c’è che non va in me? > domandò guardandosi.
< No amore, sei bellissimo così come sei. È solo che…magari se ti facessi la ceretta… > dissi continuando a fargli lo stesso sguardo lo prima.
Robert mi guardò un attimo e poi scoppiò a ridere divertito, mentre io continuavo a non capire cosa avesse da ridere. Si mise sotto le coperte, facendomi segno di raggiungerlo ed io, prima di accontentarlo, accesi lo stereo e misi Like Lovers Do.
< Ti piace proprio eh? > disse abbracciandomi a sé.
< È la nostra canzone, come potrebbe non piacermi? >
< La nostra canzone? >
< Beh sì…mi hai detto “Ti amo“ con questa canzone >
< Ah… > disse lui.
< C’è…c’è qualcosa che non va? > domandai guardandolo.
< Assolutamente no piccola. È tutto ok > rispose sorridendomi.
< Non ti piace la canzone? > domandai di nuovo.
< No tranquilla, mi piace. Qualunque canzone tu scelga per me va bene >
< No, non si fa così: non è che può andare bene solo a me, la nostra canzone deve andare bene ad entrambi… >
Robert rise nuovamente e mi diede un buffetto sul naso.
< Like Lovers Do…mi piace > disse sorridendomi dolcemente e sorrisi anche io.
Mi fece accoccolare tra le sue braccia e caddi tra le braccia di Morfeo pochi minuti dopo.

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Capitolo 24
*** RI-RIABILITAZIONI, SORPRESE e CASUALI INCONTRI ***


Salve a tutte! Scusate se posto così in ritardo, ma sono appena tornata a casa.
Ah, una cosa: ieri ho passato tutto il giorno a studiare storia perché il prof doveva interrogarmi (cosa che poi non ha fatto) e quindi l’interrogazione è slittata a mercoledì. So che non ve ne frega niente, ma comunque ci tenevo a dirvi che se l’interrogazione di storia sarà positiva vi troverete con un bel nuovo capitoletto mercoledì! :D
Come sempre, grazie 1000 a chi ha letto, chi ha messo la storia tra i preferiti e chi ha commentato.

Twilighter001: tesoro, scusami ma ieri ho passato tutto il giorno a studiare storia e quindi non avevo visto la recensione…ma tu non puoi ricattarmi, altrimenti ci sto male! *ti prego almeno domani che è domenica posta perchè smetto di recensire se non lo faiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!* :( no, seriamente…il problema è che ho bisogno di postare il lunedì e il sabato perché non ho ancora finito di scrivere tutta la storia e quindi se posto più di due volte a settimana mi ritrovo alla fine a postare una volta ogni tanto perché non riesco a trovare il tempo per completare i capitoli. Mi perdoni??? :’( grazie 1000 per i complimenti, un bacio e spero di leggere la tua recensione!! ^^
Rosalie_Hale_Cullen: cognatìììììì! Comodo il pavimento, vero? un po’ freddo forse…ma tanto a noi che differenza fa, giusto? ;) hai avuto un’idea fantastica per farmi il regalo, grazie!! :) un bacio, ti amo e salutami il mio cognatinooooooooooooooo
Sognatrice85: ciao Marghe! *Ho le lacrime agli occhi...un mesiversario così me lo sogno da una vita, poi con Rob...eh...sei strepitosa, mi piace sempre di più questa storia* *-* oddio, davvero ti ho fatto emozionare? Sono contentissima! Cioè, intendo che questa storia ti piaccia talmente tanto da farti emozionare, e non che tu ti sia messa a piangere xD *non so se pubblicherò la mia storia...ne sto leggendo un paio e non c'è paragone con la mia...* -.- devo venire a darti un pugno in testa per caso? Come non c’è paragone con la tua???? È stupenda la tua, l’adoro tantissimo!!! un bacio carissima e grazie!! :) e vedi di postare la tua storia qui, perché non riesco ad entrare sul forum a causa della scuola…anzi, non è che magari potresti mandarmela o c’è un altro forum dove l’avevi già scritta (mi sembra di aver letto così) così la leggo? :D
EmilyAtwood: ciao carissima! ^^ *Non è successo niente di male, spero solo che veramente lei non si svegli e fosse tutto un sogno* tranquilla, non è un sogno! Eh sì, ho fatto un po’ la stronza e vi ho messo la pulce nell’orecchio, spero che tu mi possa perdonare! xD *spero che non finirà mai questa fic è troppo intrigante e coinvolgente!* oooooooooooooh grazie, sono commossa!! *-* *Continua presto con tante sorprese* oh, sì tranquilla le sorprese non mancheranno! ^^ un baciooo
Nells: mo salveeeeeeeeeeeeee! ^^ *sono carinissimi!!piccola giulia...^^ però è ancora più coccolata di prima!* eh, visto che fortuna che ha la ragazza? :) non so tu, ma io la invidio! xD *e poi il modo in cui si sono dichiarati mi è piaciuto tantissimo!!* sai, ha emozionato anche me scrivere quel pezzo!! *bravaaaa!!è una favola!* grazieeeeeeee!!! Sei gentilissima!! ^^ un bacio caraaa!!
kiarab: carissima… *alloraaaa oggi giudizio cattivo... ahahah scherzo!! (tua faccia così O.o)* MA VUOI FARMI PRENDERE UN INFARTO PER CASO???? CATTIVAAAAAAAAAA! U.U *ho notato alcune lezioncine private d' italiano misterioseeeee ehhhhhhhhhh *me alza la mano* mi offro volontaria per questa causa d' interesse mondiale!!* mi dispiace, ma solo Giulia può farle…tu sei Giulia per caso? xD *comunque per provare la camicia da notte sexy di martina mi offro io se vuole rob!!!* beh, vedi quello che ho scritto prima xD *attendo la "nuova" giulia versione pas!!* beh, in questo capitolo Giulia inizia a diventare un po’ pas, è col tempo che peggiorerà xD *scusa sono sotto l' effetto del tè alla pesca!!* ok, d’ora in poi ti obbligherò a berlo prima di recensire il mio nuovo capitolo xD un bacio tesoro e grazie!! :D
KikiCullen: fragolina dolce cuoreeeee!!! *Allur, ieri ti ho detto che se mettevi la song di kelly Clarkson nella fic ti facevo la statua, ma dato ke il capitolo di oggi è strepitoso( entra nella top ten dei miei preferiti), la statua te la faccio lo stesso! Ma nn so come si fa! Si può comprare?* usa il das! xD woow, davvero ti è piaciuto così tanto??? Bene, sono contentissimissimissima! :) *Poi tu mi farai ingrassare tipo animale, perkè ogni volta che leggo un tuo cap mi viene fame!* ahahahahaha! Hai scoperto il mio intento xD *come dolce invece servì una torta con le fragole e la panna* Fragole? qui mi sento chiamata in causa!* sentiti onorata xD *Ti immagini se Giulia al ti amo rispondeva grazie? tipo in un telefilm....* sai che ci avevo pensato a farle rispondere così? xD ma poi sembrava troppo O.C. *ogni canzone ke metti nella fic, ha a che fare cn la mia giornata, ci credi che stamattina sn andata in profumeria dp school e c'era like lovers do???* dai, spero di prenderci anche con la prossima!!!! :D un bacio fragolììììììì ti voglio beneeeeeeee
fedev82: gemellinaaaaaaa!!!! Mo ciaoo rieccotiii!! Mi sei mancata!!! *-* *non so se d più tu o la tua storia....ma credo che la risposta sia ovvia....tu mi sei mancata di più!!!* eheheheh, temevo dicessi LA STORIA xD *fra qualche capitolo c'è la parte bella bella vero????* ehm…qualche? xD un bacio gemellino, ti voglio beneee
CriPattinson: ciao Cri!!! A parte il viaggio in nave, come è stata la Sardegna?? :) *finalmente si sono detti "Ti amo" credevo fosse una mission impossible!!!qunado ho visto che lei non gli ho rispondeva ho detto ora gli dice grazie come ha fatto Ryan in O.C.!!!* sai che inzialmente ci avevo pensato a farglielo dire? xD poi però ho cambiato idea…e credo sia stato meglio così, no? :D un bacio e grazieee! Poi mi racconterai tutto! ^^
milly92: ciao tesoro mio!!! *Mmm, chissà perchè quando ho letto il cap mi è sembrato di vivere un deja vu, quasi come se l'avessi già letto precedentemente... xD Ma ovviamente è solo un'impressione, eh, è ke la storia mi è entrata così nel cuore che spesso prevedo cosa succederà nel prossimo cap...xD* ecco, qui ci sta bene un bel prrrrrr! xD comunque quando vuoi io ti sfrutto per i capitoli! :D *Rob fuggirà con me senza dire nulla a Giulia, che poi lo rintraccerà e lo ammzzerà, lasciandomi vedova, xkè nel frattempo ci eravamo già sposati... E poi Giulia si consolerà con Daniele...* se proprio deve succedere, Giulia la facciamo mettere con Andrea, altroché Daniele U.U *il fatto della ceretta mi ha fatto morire dalle risate!* divertente la scena, vero? xD spero ti piaccia il nuovo cap, un bacio ti voglio beneee
Ilarylove Sol: ciao carissima!! ^^ *Questo cappy è fantastico (sai che novità!!!^^)* tranquilla, mi piace sentirmelo dire! :D *E grande Marty: Giu si deve "svegliare", e quella camicia da notte la può aiutare! No, scherzo, è perfetta così!!!* ahahahaha tranquilla tesoro, effettivamente Giulia si sveglierà xD grazie ancora, un bacioooo
Meme90: *è la prima volta che recensisco perchè ho finito di leggere la tua storia solo oggi...e sono senza parole!!! E' fenomenale!!!* hey, benvenuta in questa storia allora! ^^ grazie 1000, sei gentilissima!! *avere finito di leggere 23 capitoli in soli 2 giorni* O.O 23 CAPITOLI IN 2 GIORNI?????? MA COME HAI FATTO??? *NE VOGLIO ANCORA!!! ora vado in crisi di astinenza!!* nooooo!!! Posto, contenta? :D *Rob è stra-stra-stra-dolcissimo anche se di stupidate ne ha fatte un bel pò, soprattutto sparire per 3 giorni, ma ROBERT PATTINSON non si puo non perdonare!! Fossi scema!!!* eheheheh, vedo che la pensiamo nello stesso modo ^^ *Quanto vorrei essere Giulia, è la ragazza di ROb e conosce non solo tutto il cast di twilight, ma anche jared (e non è poco!!), Daniel, Emma, Rupert... ORLANDO BLOOM e JHONNY DEPP!!!!* fortunata, eh? Io vorrei Jared oltre a Rob xD *Lo so che la mia recensione è chilometrica, ma spero non ti spiaccia se ti dico altre due cosette, poi giuro che mi sto zitta* nonononononononononononononono, così non ci siamo! Tu DEVI scrivere tutto quello che pensi, io AMO le recensioni chilometriche!! :D quindi scrivi pure quanto ti pare, io non mi annoio a leggere! E poi + lunghe sono le recensioni, + io sono contenta! ^^ *innanzittutto la canzone Like lovers do è bellissima, ogni volta che la sento mi metto a cantare da sola, è stata una bellissima scelta* io ho amato quella canzone sin dalla prima volta che l’ho ascoltata ^^ *Poi i figli di Lizzy sono fenomenale e dolcissimi li stritolerei =)* :) io adoro Brian, è troppo dolce!!! *-* *Mi piace molto anche la scelta di Giulia che preferisce aspettare perchè non si senta ancora pronta per fare l'amore con Rob, ma nonostante tutto voglia che lui sia il primo ( chi non lo vorrebbe XD)* =D concordo pienamente con quello che hai detto!!!! *E lui è stra innamorato di lei e rispetta le sue scelte ( che dolciii!!!)* sarebbe da sposare, vero? ^^ *Insomma ora la smetto perchè altrimenti mi ammazzi vista la recensione chilometrica* nuuuuuuu!! Mi piacciono le recensioni lungheeeeee!!! :D a proposito, spero non ti dispiacciano le risposte chilometriche, ma la tua era una bella recensione e volevo risponderti per bene ^^ *però volevo farti ancora una volta i miei complimenti e dirti che sei bravissima e che la tua storia è fantastica, spero che continuerai a scriverla ancora per molto!!* *-* ora mi commuovo!!! Grazieee!! Ah, tranquilla mancano ancora più di 20 capitoli al termine della storia! *io adoro le gocciole... so che non c'entra nulla, ma le stra-adoro!!! XD* tranquilla, siamo in 2! xD un bacio e grazie 1000, davvero!!! :)
doddola93: ciao Dod!!!!!!!! *Ma tu sei eccezionale! Cioè, io ogni volta che leggo son lì, senza parole, senza la minima forza di dir qualcosa di coerente* *-* aaaaaaa come sono contenta di sentirtelo direte!!! *_* *Solo...sei bravissima, e non mi devi ringraziare, perchè è vero!* :’) me commossissimissimaa!!! *Per questa volta ti salvi perchè sono di fretta, ma ti riempirò la pagina di efp a suon di recensioni/poemi XD Così scrivo tutte le sensazioni che ogni singola parola mi ha regalato (povera te!)* sììììììììììììì!!! Non vedo l’ora!! Un bacio tesoro, grazie 1000!!!!!
Ithil: ciao Bea!!! *mi è piaciuto da morire questo capitolo, guarda oggi avevo una giornataccia, ma sei riuscita a farmi ridere, thanks!* really??? Oh, bene bene bene sono contenta!!! :) *un mesiversario che Giulia non dimenticherà!* lo penso anche io!! E il secondo non sarà da meno!! :D *che bello finalmente si sono dettiche si amano!!! che meraviglia, e soprattutto che ridere i pensieri di Giulia che non risciva a pronunciare quelle due fatidiche parole... eheheh, ma ce l'ha fatta!! evviva!!* eheheheh, tutto bene ciò che finisce bene!! :D *piccolo fashback: la frase di Teo "Ho già avvisato Robert che se prova solamente a pensare di toglierti quel vestito glielo taglio" mi ha fatto piegare in due dal ridere!! il fratellino sa come fare raccomandazioni al povero Rob!!* ecco perché io adoro Teo!!!! *-* xD *La ceretta!? povero Rob, ma Giulia ha ragione...* beh, come darle torto?? A me personalmente non piacciono gli uomini con i peli nel petto (anche se per Rob si fa un’eccezione xD) a te? *però sarebbe stato più divertente poter vedere la sua espressione ogni volta che Giulia ha certe uscite... come la sa la dice sta ragazza!!* grazie per l’info, la prossima volta vedrò di ampliare tutto per bene!!! :) *mi dispiace di non aver lasciato un commento nel capitolo precedente, ma durante la settimana non riesco a leggere con calma, come vorrei* tranquilla tesoro, non ci sono problemi! ^^ spero ti piaccia il nuovo capitolo, un baciooooo!! :)

Un bacio, a mercoledì (spero) la vostra Giulls

24. RI-RIABILITAZIONI, SORPRESE e CASUALI INCONTRI

I restanti giorni in cui dovetti tenere il tutore ed usare le stampelle furono veramente noiosi, sebbene fossero passati velocemente, perché uscii poche volte a causa del mio equilibrio precario con le stampelle e perché Robert in quel periodo era pieno di impegni di lavoro, interviste, incontri familiari e rimpatriate con vecchi amici che erano venuti a trovarlo; così per non sfociare nella noia più totale approfittai di quelle giornate per portarmi avanti con i compiti.
Venerdì mattina, il giorno in cui avrei iniziato la riabilitazione, sia Teo che Robert vennero con me in ospedale. Alla fine mi ero convinta che l’incidente non fosse stato così negativo, perché mi aveva regalato la serata più magica che avessi mai potuto desiderare e perché mi feci coccolare ancora di più da mio fratello e il mio ragazzo, i miei due uomini preferiti. Infatti si davano il cambio per non lasciarmi mai da sola, perché sostenevano che mi sarebbe servito il loro aiuto in un modo o nell’altro.
< Buongiorno Giulia, come va col piede? > domandò il dottor Thomson dopo aver guardato la mia cartella clinica: era un ragazzo veramente affascinante e giovane, di circa venticinque anni, alto, muscoloso, biondo e con gli occhi color nocciola e vispi.
< Molto bene, grazie > risposi sorridendo educatamente.
< Ti fa ancora male? >
< No, è da quattro o cinque giorni che non sento più male. Ho anche smesso di prendere le medicine, visto che avevo finito la scatola e non mi sembrava molto logico comprarne un’altra solo per due pastiglie… >
< Bene, sono molto contento di questo. Ora se vuoi seguirmi ti faccio le ultime analisi >
< Certo dottore > risposi prendendo le stampelle e seguendolo.
Mi fece fare diversi controlli e dopo un’ora e mezza potei tornare nella sala aspetto, dove attesi gli esiti degli esami con Robert e Teo.
< Sono felice di informarti che è tutto a posto, il piede sembra messo bene > affermò il dottore quando ci raggiunse.
< Grazie al cielo > sospirò piano Robert baciandomi i capelli.
< Ora vorrei che mi seguissi per iniziare la riabilitazione >
< Sì, certo > risposi alzandomi in piedi e prendendo le stampelle, ma presi contro una di esse e se non fosse stato per mio fratello che mi afferrò al volo sarei caduta per terra.
< Giulia, tutto bene? > domandò gentilmente il medico trattenendo a stento una risata.
< Sì > risposi rossa in viso e, dopo aver salutato Teo che stava andando via per assistere alla prima lezioni di un corso da bagnino al quale aveva deciso di partecipare, mi avviai con il dottore in una stanza per fare la riabilitazione, seguita a ruota da Robert che continuava a sogghignare divertito.
< Ok, aspetta qui mentre la mia collega arriva > disse il medico sorridendomi e facendomi l’occhiolino.
Lo ringraziai educatamente, nonostante fossi leggermente interdetta da quel gesto, mentre Robert gli lanciò un’occhiata omicida talmente intensa che il dottor Thomson sbiancò e schizzò via fuori dalla stanza.
< Bamboccio > disse Robert non appena fummo soli.
< Robert! > esclamai.
< Che c’è? Sa benissimo che stai con me perché è da quando siamo qui che non faccio altro che starti appiccicato e baciarti e questo quando ti accompagna qui ti sorride e ti fa l’occhiolino della serie “ora ci provo con te“? > rispose scocciato facendomi ridere.
< Hey gelosone, non è possibile che tutte le volte tu debba fare scenate di gelosia… > gli sussurrai in un orecchio ridendo.
< Senti chi parla. Ma il problema amore mio è che ti amo troppo… > rispose carezzandomi la guancia.
< Sì, dicono tutti così… >
< Dicono chi? > domandò Robert dandomi un leggero pizzicotto.
In quel momento entrò nella stanza un’infermiera sulla trentina, bassa, con gli occhi grigio-blu e i capelli corti e neri.
< Molto piacere, sono Margot, la collega del dottor Thomson > ci disse stringendoci la mano e salutandoci cordialmente, poi aggiunse < bene Giulia, vogliamo cominciare? Allora, adesso devi avvicinarti a quelle sbarre in ferro, poi toglierò il tutore e tu con estrema lentezza devi appoggiare il piede e camminare. Ce la fai? >
< Sì, certo > affermai.
Mi avvicinai alle sbarre e dopo che Margot mi tolse il tutore tentai di camminare aggrappandomi alle sbarre. Era strano tornare a camminare anche con il piede slogato, perché me lo sentivo pesante e come se fosse informicolito.
< Brava Giulia, continua così stai andando molto bene > disse Margot sorridendomi.
< Come sta andando qui? > domandò il dottor Thomson entrando nella stanza.
< Molto bene, Giulia è bravissima > rispose Margot senza degnarlo di uno sguardo.
< Non ne avevo dubbi > rispose allegramente.
< Ehm dottore, prima è passato di qui il capo perché la stava cercando > disse Margot facendoci segno con gli occhi di spalleggiarla.
< Davvero? > domandò Thomson entusiasta < bene, allora vado da lui. Buona giornata Giulia > aggiunse sorridendomi e andandosene.
< Anche a lei dottore > risposi sorridendo.
< Scusate ragazzi > disse Margot avvicinandosi verso la porta < è un cretino! > aggiunse non appena la chiuse.
< Visto piccola che non sono l’unico a pensarlo? > domandò Robert ridendo.
< Solo perché è il nipote del capo crede di essere il migliore >
La riabilitazione durò per un’altra ora, poi  tornai a casa di Robert senza il tutore.
< Finalmente! > esclamai una volta entrata in casa.
< Finalmente a casa dopo una mattinata pesante in ospedale o finalmente addio tutore? > domandò Robert baciandomi il collo.
< Finalmente addio tutore! Ti giuro con quel coso stavo sudando da morire! > risposi ridendo.
< Pronta per un po’ di ri-riabilitazione? >
< Di che? >
< Ri-riabilitazione. Voglio che tu torni a camminare senza stampelle il più in fretta possibile, quindi oltre a fare riabilitazione in ospedale, la farai anche con me… >
< Ma in ospedale hanno tutte le attrezzature…qui invece… > iniziai a parlare preoccupata.
< Amore ti starò sempre accanto, non ti accadrà niente. Ti fidi di me? >
< Sì > risposi senza pensarci su due volte.
Alla mia affermazione sorrise.
< Visto? Ce l’ho fatta a riconquistare la tua fiducia… > disse avvicinandosi a me e prendendomi per i fianchi.
< Ma io infatti non l’ho mai messo in dubbio…ti amo > risposi mettendogli le braccia intorno al collo.
< Anche io Giulia > sussurrò a un centimetro dalle mie labbra e baciandomi dapprima dolcemente, poi approfondendo sempre di più; dopodiché mi prese in braccio e mi portò in sala, dove accese lo stereo e mi chiese di ballare, sostenendo che quella fosse la migliore ri-riabilitazione.
Accettai sorridendo e iniziammo a ballare molto lentamente per non sforzare troppo il piede. Restammo a ballare per quasi un’ora e mezza, poi dopo pranzo mi riaccompagnò a casa perché doveva prepararsi per andare dai suoi genitori per festeggiare il compleanno di Samantha.
< Amore, sei sicura di non voler venire anche tu? I bambini sarebbero contenti… > domandò parcheggiando la macchina davanti al vialetto di casa di Teo.
< Lo so, ma… >
< Ti mette in soggezione conoscere tutta la mia famiglia, vero? > disse finendo la frase per me.
< Un po’ > risposi guardandolo con aria di scuse e lui alzò gli occhi al cielo divertito.
< Non preoccuparti, tanto prima o poi te li farò conoscere, che ti piaccia o no > disse sogghignando e baciandomi la guancia.
Lo salutai ed entrai in casa, poi mi sedetti in cucina e aprii il quaderno ed il libro di matematica, ma immediatamente constatai che per me  la matematica era come l’Arabo.
In quel momento però suonarono alla porta, così mi allontanai dai compiti ed andai ad aprire, trovandomi davanti Jared con in mano un mazzo di fiori a dir poco gigantesco.
< Jared! > esclamai saltandogli in braccio.
< Bimba ciao! Come stai? Come va il piede? > chiese premurosamente.
< Sto bene e il piede pure. E tu invece? >
< Sto benone, sono stato fino adesso a scrivere canzoni con gli altri ragazzi e sono stanco morto… >
< Nuovo CD in arrivo? >
< Precisamente >
< E come mai lo registrate a Londra? > domandai curiosa e facendomi da parte per farlo entrare in casa.
< Perché questa estate vogliamo passarla a Londra, quindi siamo nella succursale della nostra casa discografica > rispose entrando in casa
< Wow, neanche in vacanza vi riposate! > esclamai chiudendo la porta e accompagnandolo in cucina.
< Mai bimba! a proposito, questi sono per te > disse consegnandomi i fiori.
< Oddio Jared sono favolosi, grazie! > risposi guardandoli: era una composizione fantastica, c’erano rose, girasoli, tulipani e anche delle margherite.
< Sono felice che ti piacciano > rispose sedendosi sulla mia sedia e guardando il mio libro di matematica < che cos’è? > aggiunse.
< Matematica > risposi sbuffando.

< Bella la matematica! Era l’unica materia che adoravo quando andavo a scuola > rispose sorridendo.

< Io la odio, sono negata > dissi mettendomi a sedere.

< Cosa stai facendo di matematica? >

< Le equazioni >
< E non le sai fare? > domandò sgranando gli occhi.
< No > risposi sbuffando ancora.
< Bene, allora prendi il quaderno e ascoltami che te le spiego io >
< Davvero faresti questo? > domandai sgranando gli occhi.
< Certamente! Come potrei lasciare la mia bimba in difficoltà? > rispose sorridendomi.
< Jared, io ti amo! > esclamai abbracciandolo.
< Credevo che tu amassi Robert > disse ridendo.
< Tu sei il mio amore proibito > risposi ridendo con lui.
Con estrema lentezza mi si avvicinò al volto e mi accarezzò lentamente una guancia.
< Mi dispiace, sei troppo piccola per me > disse scoppiando a ridere ed io risposi facendogli la linguaccia.
Trascorremmo tre successive tre ore sul libro di matematica, ma alla fine riuscì a farmi capire le equazioni ed io ero entusiasta di ciò.
< Bimba adesso devo proprio scappare, ma ci vediamo domani e ti aiuto a finirla tutta. Ci stai? > domandò guardando l’orologio.
< Assolutamente! Ciao papi, buona serata e grazie ancora per i fiori! > dissi baciandogli la guancia.
< È stato un piacere bimba. Buona serata anche a te > rispose sorridendo mentre si avviava verso la porta.
Alle nove Teo si degnò di tornare a casa.
< Hey fratello, ma quanto è durato il corso? > domandai quando entrò in casa.
< Scusa piccola, è che dopo il corso mi sono fermato a casa di Corey per chiacchierare un po’. Non ti ho lasciato a casa da sola troppo, vero? >
< No, solo per un’oretta e mezzo. C’era Jared prima >
< Oh, ok. Come stai? > domandò premuroso come sempre.
< Bene, molto bene. Corey invece? >
< Sta alla grande! Mi ha rintontito tutto il pomeriggio parlandomi della ragazza con cui sta uscendo in questo periodo. Sai chi è? >
< No, chi? > domandai curiosa.
< Jessica >
< Quella Jessica? > domandai meravigliata.
< In carne e ossa! >
< Oddio, ancora non ci credo. E vi siete visti voi due? >
< Sì, ci siamo incrociati. Ma è stata molto carina, pensa che mi ha addirittura salutato con un sorriso! Deve essere presa da Corey >
< Bene, sono contenta per lei…e specialmente per te, così almeno non ti stresserà più > esclamai ridendo.
< A chi lo dici, sono contento pure io! Ah, senti piccola c’è Robert che mi ha chiamato prima chiedendo se domani ti fermi a dormire da lui perché ha bisogno di chiederti un parere >
< E perché ha chiamato te e non me? > domandai inarcando un sopracciglio.
< Perché mi ha detto che ha provato a chiamarti un sacco di volte, ma il tuo telefono era irraggiungibile… >
< Oh, ok va bene, grazie > risposi sorridendogli.
Trascorremmo la serata a guardare in TV Grease e dopo esserci mangiati una ciotola di popcorn andammo a dormire.
La mattina dopo venni svegliata dall’arrivo del professore più bello che potesse esistere sulla faccia della terra, alias Jared.
< Buongiorno splendore! > esclamò entrando in camera mia.
< Mmm…ma chi ti ha fatto entrare? > domandai con un occhi aperto e uno chiuso.
< Teo > rispose sorridendomi < forza, esci dal letto! > esclamò tirando giù le coperte.
Ancora addormentata feci come mi aveva detto e, dopo essermi infilata una tuta, scesi di sotto.
< Pronta per fare matematica? > domandò già seduto a tavola.
< Sono pronta a mettere via il libro fino alla fine dell’estate più che altro! > risposi ridendo.
Mi rispiegò brevemente la teoria e poi mi lasciò fare tutto da sola e alle due e mezza terminai l’ultimo esercizio del mio libro di matematica.
< Oddio papi, sei il mio eroe! Ho finito matematica e siamo solo a luglio! Non ci credo, sono troppo contenta! Mi manca giusto inglese e qualche cosa di spagnolo e poi ho finito tutto! > esclamai scattando in piedi e incominciando a saltellare su una gamba sola, mentre Jared mi guardava come se fossi una pazza sclerotica.
< Bimba, ma stai bene? >
< Sì, sono solo felicissima > risposi sorridendo.
< Sei…sei sicura? Vuoi che chiami qualcuno? > domandò prendendomi in giro.
< Tipo? > domandai in risposta, non capendo che mi stava prendendo in giro.
< Se vuoi conosco il nome di un ottimo manicomio >
< No, grazie > risposi facendogli la linguaccia.
Non appena Jared se ne andò andai in bagno a fare una doccia, indossai un paio di shorts neri, una maglietta bianca a manica lunga e le All Star bianche e attesi fino alle sette e mezza, orario in cui Robert venne a prendermi.
< Ciao > esclamai quando scesi le scale.
< Ciao amore! > disse baciandomi la guancia, poi aggiunse < pronta a partire? >
< Sì, certo! Ciao Teo > dissi avvicinandomi a mio fratello e abbracciandolo.
< Ciao piccola, buona serata >
< Anche a te > rispose baciandomi una guancia < ciao Rob, a dopo > aggiunse.
< A dopo? Perché a dopo? > domandai sospettosa.
< A dopo? Mi sono sbagliato, volevo dire a domani. Sai, domani mattina andremo in palestra… >
Lo guardai alzando le sopracciglia ma finsi di essermi convinta e ovviamente, non appena arrivai in macchina, tentai di interrogare anche Robert.
< Lo so che mi state nascondendo qualcosa… > dissi guardandolo sospettosa.
< Piccola, tu hai i tuoi segreti? > mi chiese guardandomi quando ci fermammo ad un semaforo.
< Sì >
< Ecco e così anche io e Matteo, quindi non insistere… > rispose mentre si passava una mano tra i capelli.
Misi il broncio e per tutto il resto del viaggio rimasi a guardare fuori dal finestrino la pioggia che stava scendendo. Quando parcheggiammo davanti a casa sua non gli avevo ancora rivolto la parola e lui, per farmi parlare, si sporse verso di me e cominciò a baciarmi l’orecchio.
< Piccola, sei arrabbiata? > domandò vedendomi ancora col muso, ma finsi di fare l’indifferente e non gli risposi, tentando di non reagire neanche quando scese per baciarmi il collo < sei bellissima… > aggiunse mentre mi baciava la guancia e mi accarezzava una gamba e anche lì non reagii, anche se feci veramente una gran fatica ad ignorarlo < uffa amore, non mi piace quando mi tieni il muso. E dai, ti prego…ti amo… > sussurrò guardandomi negli occhi, ma neanche in quel caso risposi.
Stanco della mia finta indifferenza si allontanò da me e aprì la portiera per uscire dalla macchina, ma lo fermai afferrandolo per un braccio.
< Sono un’attrice migliore di te > gli dissi ridendo.
< Che cosa intendi scusa? > domandò confuso.
< Che ho finto tutto il tempo di essere arrabbiata con te e fidati, non hai la minima idea di quanto autocontrollo mi ci sia voluto per non saltarti addosso quando mi stavi accarezzando la gamba > risposi attirandolo verso di me.
< Oh, quando facevo questo dici? > domandò sorridendo con il suo bellissimo sorriso sghembo mentre mi baciava il collo e mi accarezzava la gamba.
< Sì, proprio quello… > risposi con la pelle d’oca, cosa che a Robert non sfuggì e iniziò a ridere.
< Piccola, ma ti faccio davvero quest’effetto? >
< Sì > risposi sospirando a causa del suo tocco.
Mi baciò dolcemente una guancia e poi si allontanò da me per scendere dalla macchina, ma lo bloccai e feci una cosa che sorprese sia me che lui: mi sporsi in avanti facendolo appoggiare sul suo sedile e mi misi a cavalcioni sopra di lui, iniziando a baciargli sensualmente il collo. Non appena tornai lucida però il mio primo impulso fu quello di allontanarmi da lui immediatamente; l’unica cosa che però mi convinse a non allontanarmi fu che mi piaceva vedere Robert così sorpreso e per questo continuai a baciargli il collo intanto che gli accarezzavo i capelli, mentre le sue mani erano salde sui miei fianchi che accarezzava di tanto in tanto.
< Ehm piccola, che ne diresti di andare in casa? > domandò Robert con voce roca poco dopo.
< No, perché? > domandai tra un bacio sul collo e l’altro.
< Perché non vorrei che la tua prima volta fosse in una macchina e fidati, se non ti fermi adesso lo sarà… > rispose sospirando.
Feci come mi aveva detto e mi fermai, ma invece che allontanarmi lo abbracciai e appoggiai la testa sulla sua spalla.
< Così va meglio? > chiesi dopo diversi minuti.
< Sì > rispose dandomi una serie di bacetti sul collo.
< Niente succhiotto > gli ordinai.
< Niente succhiotto, tranquilla amore >
< Ti amo >
< Anche io… > rispose stringendomi maggiormente a sé.
< Entriamo in casa? > domandai dopo dieci minuti.
< No dai, aspettiamo che finisca di piovere >
< Veramente ha già smesso di piovere da cinque minuti… >
< Ah sì? Oh, allora entriamo! > rispose scendendo dalla macchina, sempre con me in braccio.
Mi mise a sedere sul cofano mentre tirava fuori le stampelle e il borsone con il mio cambio dalla macchina.
Non appena entrammo in casa sentii due mani prendermi per i fianchi e farmi fare una giravolta. Urlai a Robert di lasciarmi andare, ma quando vidi che lui era fermo sulla soglia della porta mentre stavo ancora girando iniziai a preoccuparmi e non appena ritornai con i piedi per terra mi voltai per vedere chi fosse stato a farmi girare.
< Kellan! > urlai saltandogli al collo.
< Hey bellezza! Come stai? > rispose lui sorridendomi.
< Benone! Ma…ero convinta che fossi in America con… >
< Noialtri? > domandò Cam arrivando nell’ingresso.
< Oddio Cam ciao! > esclamai saltellando su una sola gamba verso di lui.
< Ciao pulce, come va il piede? > domandò preoccupato.
< Sto benone, veramente. Il dolore mi è completamente passato ed ora ho anche iniziato la riabilitazione, quindi tra pochi giorni dovrei tornare a camminare tranquillamente > dissi abbracciandolo.
Dopo essermi riappropriata delle stampelle venni scortata in sala, dove ritrovai tutti: Kristen con Michael, Ashley, Nikki, Elizabeth, Stephenie, Taylor, Jackson e ovviamente Peter.
< Ragazzi oddio, che bello vedervi! > esclamai correndo, per quanto mi fosse possibile con le stampelle, ad abbracciare tutti.
< Giulia, tesoro, anche con le stampelle sei sempre bellissima > disse Elizabeth abbracciandomi.
< Grazie Elizabeth > risposi ricambiando l’abbraccio.
< Certo che non possiamo lasciarti sola neanche un minuto che fai incidenti a destra e manca…Giu, così non si fa! > esclamò Nikki facendoci ridere.
< Avete ragione sono imperdonabile > risposi fingendomi dispiaciuta.
< Tra quanto smetterai di usare le stampelle? > domandò Ashley sedendosi sul divano tra Kellan e Jackson e quest’ultimo le mise un braccio dietro le spalle.
< Tra un paio di giorni… > risposi confusa ed Ashley, notando il mio sguardo, mi fece un gesto che significava che ne avremmo parlato dopo, ma non lo badai e, dopo aver detto un “scusatemi”, strappai Ashley dalle braccia di Jackson e la trascinai con me in cucina.
< Allora? > domandai sorridendole.
< Cosa vuoi sapere? > domandò imbarazzata ma sempre sorridendomi dolcemente.
< Stai con Jackson? > domandai porgendole un sacchetto di patatine che avevo trovato frugando nella dispensa di Robert.
< Beh…non è che stiamo insieme al momento. Usciamo e basta… > rispose mentre sgranocchiava una patatina.
< E da quanto uscite e basta? > domandai immediatamente.
< Da pochi giorni dopo il nostro arrivo a San Diego… > rispose con lo sguardo sognante.
< Ti piace molto, vero? > le domandai dolcemente.
< Da morire. Sai, prima lo consideravo solo un amico ma ora…non lo so, potrebbe anche essere quello giusto… > rispose sorridendo ed io involontariamente arrossii, pensando che quello che lei aveva appena detto di Jackson io lo pensavo di Robert < perché sei arrossita? > domandò divertita.
< Perché quello che hai detto tu su Jackson, ovvero che forse potrebbe essere quello giusto per te…beh…sì insomma, anche io lo penso di Robert > risposi onestamente e arrossendo ancora di più.
< Sono felice che Robert ti abbia conosciuta. È più solare da quando sta con te > mi disse toccandomi una mano.
< Grazie Ash, davvero…e spero che la tua storia con Jackson diventi seria >
< Lo spero anche io… >
< Hey, eccovi! Vi stavamo dando per disperse! > esclamò Jackson entrando in cucina.
Gli occhi di Ashley si illuminarono non appena lo videro ed io mi allontanai subito dalla cucina per lasciarli da soli.
< Vieni piccola > disse Robert aprendo le braccia quando ritornai in sala e non me lo feci ripetere due volte.
Mi stavo avvicinando a lui quando però Cam mi bloccò per un polso.
< Mi dispiace Rob, ma la pulce ora resta qui tra Kellan e me > disse facendomi sedere sul divano accanto a loro.
< Antipatici! Trovatevi una ragazza anziché rompere le scatole alla mia! > esclamò Robert imbronciato.
Scoppiammo tutti a ridere.
< Che succede? > domandò Ashley tornando in sala con Jackson mano nella mano.
< Non molto, a parte il fatto che lo scimmione e lo psicopatico hanno deciso di rompere le scatole a Giulia > rispose Robert indicando prima Kellan e poi Cam.
< Ragazzi, vergognatevi! Lasciate in pace quella povera ragazza! > disse Ashley divertita.
< Ma no Ash, io mi diverto a stare accanto a loro! > risposi prendendoli sottobraccio.
< Traditrice… > disse Robert facendomi la linguaccia ed io  per farmi perdonare gli mandai un bacio.
< Ehm ragazzi, mi dispiace interrompere questa rimpatriata ma avrei un favore da chiedere a Giulia… > disse Taylor dopo qualche minuto di chiacchiera.
< Certo Taylor, spara! >
< Beh, ecco…non è che avresti le tue storie da leggere adesso? >
< Oh, mi dispiace ma non le ho dietro… >
< Invece sì che le ha! > esclamò Teo quando entrò in sala.
< Teo? Non dovresti essere a lavorare? > domandai sorpresa.
< No piccola, stasera ho preso una serata di ferie per venire qui. Piaciuta la sorpresa? >
< Da morire! Ma…che discorso è “invece sì che le ha!“? >
< Ho stampato i tuoi capitoli delle morti di Jake, quindi se ti va di leggerli… >
< Oddio sì, ti prego! > esclamò Nikki.
< Ma non lo so ragazzi… >
< Dai Giu per favore! > dissero tutti in coro.
< Ok, va bene… > risposi iniziai a leggere tutti i capitoli che avevo scritto sulle morti di Jacob Black.
Quando terminai di leggere i miei quindici capitoli tutti mi fecero un sacco di complimenti su come fosse divertente la storia e Stephenie mi aveva addirittura chiesto se potevo tradurle i capitoli e farglieli avere.
Alle due e venti del mattino tutti se ne andarono e rimanemmo solo Robert ed io.
< Amore, certo che hai veramente una gran fantasia… > mi disse mentre stavamo finendo di pulire.
< Ti piace la storia? >
< Moltissimo, sei veramente brava >
< Grazie > gli dissi sorridendogli.
< E per cosa? Il merito è tutto tuo! > esclamò abbracciandomi, poi mi disse < domani mattina sono in palestra con Teo e gli altri, ricordi? >
< Vorresti dire questa mattina… > lo corressi scherzando dopo aver guardato l’orologio.
< Sì, hai ragione. Tu però dirmi tranquillamente e quando torno pranziamo assieme >
< Certo > risposi sorridendogli.
Dopo aver ripulito il soggiorno andammo di sopra in camera sua e dopo essermi infilata una sua maglia a mezza manica come pigiama andai sotto alle coperte e mi accoccolai nel suo petto.
< Ti amo > disse dopo avermi stretta tra le sue braccia.
< Ti amo anche io > risposi tra un bacio e l’altro e dopo diversi minuti ci addormentammo.
Il mattino seguente mi svegliai a causa di un raggio di sole che filtrava dalla finestra e che mi era arrivato proprio negli occhi. Mugugnai voltandomi dall’altra parte tentando di riprendere sonno, ma ciò purtroppo non accadde e così decisi di alzarmi dal letto e di andare di sotto.
Mentre stavo scendendo le scale però sentii un rumore provenire dalla cucina e dopo quello assoluto silenzio. Ero preoccupata, perché sapevo benissimo che Robert era ancora in palestra e che non sarebbe tornato prima di mezzogiorno e mezza. Nell’ingresso cercai una mazza da baseball o un qualcosa con cui colpire chiunque fosse in cucina, ma sfortunatamente non trovai niente.
Bene Giulia, ora l’unica cosa da fare è farsi coraggio e arrivare il prima possibile a prendere una padella o un matterello per colpire l’intruso pensai mentre mi dirigevo silenziosamente in cucina; ma nell’esatto momento in cui stavo mettendo piede in cucina, mi trovai faccia a faccia con una donna che non avevo mai visto prima d’ora ed entrambe urlammo spaventate.
< Ehm…salve…lei chi è scusi? > domandai quando ci calmammo.
< Io sono Claire, la mamma di Robert. Tu devi essere Giulia > rispose sorridendomi imbarazzata.
Sgranai gli occhi.
< Oh…signora Pattinson, salve > esclamai dandole la mano e quando mi accorsi di indossare solo la maglia a mezza manica di suo figlio, imbarazzata le dissi di scusarmi, schizzai di sopra e andai a cambiarmi.
< Mi dispiace averti spaventata prima > mi disse quando tornai di sotto.
< No, si figuri > risposi un po’ imbarazzata.
< Ok, ricominciamo: ciao Giulia sono Claire > disse porgendomi la sua mano.
< Salve, è un vero piacere conoscerla > le risposi sorridendole e stringendole la mano.
< Sono venuta a portare quel contenitore a Rob, perché lui come sempre si dimentica il mondo in giro > disse alzando gli occhi al cielo.
< L’avevo notato sa? > risposi divertita.
< Giulia, ma tu e Robert da quanto state insieme? > mi chiese guardandomi seriamente.
Oh cavolo“ pensai “ed ora? Non inizierà a farmi il terzo grado vero?
< Abbiamo fatto un mese da poco >
< Oh, che bello! Sei Italiana non è vero? > domandò più rilassata.
< Sì, sono di Ravenna > risposi stupita da quel cambio d’umore.
< E come ti trovi a Londra? >
< Molto bene, è una città fantastica >
< Quanti anni hai? >
< Sedici > risposi sussurrando.
< Oh…beh, sei giovane > mi disse colpita, poi tra noi due calò un silenzio imbarazzante finché non cambiò discorso < sai, è un peccato che tu non sia venuta con Robert per il compleanno di Sam…ai bambini avrebbe fatto piacere vederti >
< Già, anche a me avrebbe fatto piacere venire, solo che era una cena di famiglia ed io non volevo disturbare… > ammisi imbarazzata.
< Oh, ma no tesoro! Ci avrebbe fatto piacere averti con noi, veramente. Anzi, sono anche contenta di averti conosciuto così, altrimenti non so quando Robert ti avrebbe presentata! Sai, non ha mai portato da noi una sua fidanzata, né da sua sorella. Lizzy ha detto che eri speciale e inizio anche io a crederlo > mi disse sorridendomi.
< Oh, g…grazie signora Pattinson > dissi rossa in viso.
< No tesoro, così non ci siamo. Chiamami Claire, signora Pattinson mi fa sentire vecchia. E dammi del tu >
< D’accorso Claire, grazie > risposi ridendo.
Restammo a chiacchierare tranquillamente per una ventina di minuti e poi Robert tornò a casa.
< Mamma, non starai mica facendo l’interrogatorio alla mia ragazza, vero? > domandò non appena ci vide in cucina.
< Buongiorno anche a te tesoro mio! > rispose sua madre sorridendogli e baciandolo sulla guancia.
< Hai ragione, ciao mamma > disse guardandomi e alzando gli occhi al cielo facendomi ridere.
< Mmm…sì, ciao…comunque l’interrogatorio serio gliel’ho già fatto prima, ora stavamo parlando della sua sorellina >
< Oddio piccola, mi dispiace! Però vedo che ne sei uscita indenne, no? > mi chiese Robert guardandomi.
< Vedi qualche graffio? >
< No e questo è un bene, altrimenti Teo mi avrebbe ucciso… > rispose ridendo.
< No, mio fratello avrebbe assolto due killer per ucciderti. Fidati, il gioco sporco non l’avrebbe fatto > dissi facendogli l’occhiolino.
< Ma tu sei la sorella di Matteo? > domandò meravigliata sua madre.
< Sì, esatto >
< E come sta? È da tantissimo che non lo vedo più! Robert da quando è andato a vivere per conto suo non ha portato più i suoi amici da me. L’unica che ha portato ancora è stata Katie… > disse innocentemente, ma quel nome detto involontariamente mi fece rabbuiare, anche se non lo diedi a vedere; il mio cambio d’umore però non passò inosservato a Robert, che mi si avvicinò, mi baciò sulla guancia e mi prese una mano.
< Ehm…mamma, non voglio cacciarti via, ma… >
< Mi cacci via lo stesso > rispose lei.
< No, dobbiamo prepararci perché dobbiamo uscire… > mentì guardandomi preoccupato.
< Ok, tanto adesso stavo per andarmene. Ciao Giulia, è stato un vero piacere conoscerti > mi disse abbracciandomi.
< Anche per me Claire > risposi ricambiando l’abbraccio ancora imbarazzata un po’ imbarazzata.
< Ciao tesoro > disse rivolta a Robert baciandogli una guancia.
< Ciao mamma >
< Hey Rob, ce la porti a casa domenica per il compleanno di tua nonna? > domandò Claire mentre sulla soglia della porta.
< Certo! Ciao mamma >
< Ciao ragazzi! >
< Piccola, scusami tantissimo. Mia mamma quando inizia a parlare dice molte volte cose a sproposito… > disse Robert prendendomi il volto fra le mani non appena sua mamma se ne fu andata.
< E per cosa dovresti scusarti? > chiesi sorridendogli ingenuamente.
< Per quello che ha detto di Katie > rispose guardandomi serio.
Bingo!” pensai sorridendo amaramente.
< No, non è un problema > mentii.
< Amore, non sono cieco: l’espressione sul tuo viso era cambiata notevolmente quando mia mamma l’ha nominata >
< Ah…no vabbè, non è quello… > dissi sorridendogli, ma lui non si convinse e dopo avermi presa in braccio mi portò sul divano e mi fece sedere sulle sue ginocchia.
< Non mi convinci >
< Forse sono troppo gelosa… >
< No amore, ci compensiamo a vicenda. Tranquilla > mi disse sorridendo ed io scoppiai a ridere.
< È che… >
< Che? > domandò incitandomi a continuare.
< Posso farti una domanda? > chiesi chiudendo gli occhi e sospirando rumorosamente.
< Certo >
< È vero che hai tradito la tua ex ragazza con Katie? >
< Sì, è vero > rispose dopo un minuto di silenzio.
< Oh, ok… >
< È per questo che ti sei rabbuiata prima? >
< Sì. Sono una cretina vero? >
< Giu… > disse sospirando, poi aggiunse < è vero, lo so di aver sbagliato con la mia ex ragazza. Ma Katie ora non significa più niente per me, è solo una buona amica. E poi non ti farei mai una cosa del genere. Ti amo troppo per pensare farti del male. Certo, ogni tanto litighiamo, come fanno tutti del resto, ma preferirei una notte al Polo Nord nudo anziché tradirti… >
< Ok, mi sto facendo troppe paranoie >
< No, è normale. Anzi, è strano che tu non te ne sia fatta con Kris… > mi disse ridendo.
< No amore, all’inizio me le ero fatte anche con lei, ma poi quando ho visto che Kris non aveva occhi che per Michael mi sono convinta del contrario >
< Ti amo, sei l’unica e lo sarai sempre >
< Ti amo anche io…secondo te ho fatto una buona impressione a tua madre? >
< Sì, l’hai conquistata… >
< Bene, ora ci manca solo da conquistare papi e i nonni… > dissi ridendo.
< Papi e il nonno li hai già conquistati quando ci hanno visti alla premiere >
< Sul serio? >
< Sì amore >
< Rimane tua nonna quindi? >
< Sì, esatto >
< Ce la farà la nostra eroina a conquistare il cuore della nonna? > domandai prendendolo in giro.
< Sì, decisamente >
< E se non ce la facessi? >
< È impossibile >
< Perché? >
< Perché lei è un osso duro, ma ha sempre appoggiato le mie scelte e la mia scelta sei tu, quindi vedrai che ti adorerà >
< Lo spero…oddio, domenica conoscerò il resto della tua famiglia! > esclamai quando mi resi seriamente conto del pranzo.
< Non preoccuparti! E poi mancano ancora due giorni… >
< No, è domani… > lo corressi.
< Domani? >
< Già, domani… > risposi ancora terrorizzata.
< Ok piccola, vedi di farti pochi problemi. Pensala come una cena di lavoro formale, ma tu hai già avuto il lavoro… >
< Non mi aiuta > dissi inarcando un sopracciglio.
< Pensa che poi sarò nella tua stessa situazione quando conoscerò i tuoi genitori… >
< Continua… > risposi sorridendo malignamente.
< Amore, sei una strega… > esclamò scoppiando a ridere.
< Sì, bravo. Ridi adesso che poi ti verrà da piangere… >
< Sei perfida, un mostro! >
< Preferivo strega, è più bello di mostro… >
< No sei un mostro, il mio mostro >
< Il tuo mostro? >
< Sì, solo mio >
< Oh, ok… > risposi avvicinando le mie labbra alle sue, ma ad un centimetro dalle sue labbra mi allontanai immediatamente e mi alzai da lui.
< Mostro > sussurrò piano.
< Guarda che ti ho sentito! > esclamai facendogli la linguaccia.
< Giulia, dove sono le tue stampelle? >
< Di sopra > risposi raccontandogli del rumore che avevo sentito poco dopo il mio risveglio e della figuraccia che avevo fatto con sua madre.
< Vieni piccola andiamo a mangiare > mi disse mentre stava per prendermi in braccio.
< No, aspetta > dissi scostandomi < Rob? > lo chiamai poco dopo.
< Cosa? >
< Ri-riabilitazione mentre andiamo in cucina? > domandai guardandolo e lui sorrise.
< Aggrappati a me > rispose circondandomi con un braccio e avviandoci verso la cucina.
< Bene signor Pattinson, visto che ha sempre cucinato per me oggi cucinerò io per lei. Cosa vuole mangiare? > domandai sorridente.
< Mmm…un po’ di pasta andrebbe bene, ma non so se alla mia ragazza potrebbe andare. Lei cosa ne pensa? >
< Io penso che un po’ di pasta con il tonno sarebbe il massimo… >
< E il massimo sia! > esclamò abbracciandomi e baciandomi il lobo dell’orecchio.
Mi aiutò ad apparecchiare e poi ci sedemmo per pranzare.
< Mmm…altro che io! Tu amore mio sei una cuoca favolosa > disse mentre divorava il piatto di pasta che gli avevo messo davanti agli occhi.
< Beh sì, non per vantarmi ma devo dire che sono veramente brava… > risposi sorridendo trionfante.
< Bisogna che tu m’insegna a preparare un cibo italiano… >
< La pizza? >
< Spiacente, ma quella la so fare già. E se mi insegnassi qualcosa di tipico della tua regione? >
< I cappelletti? >
< Perché no? Ora però, visto che abbiamo entrambi finito di mangiare c’è una cosa che voglio fare… >
< Cosa? >
< Insegnarti il resto di Kiss The Rain > disse e i miei occhi s’illuminarono.
Mi esercitai con quella canzone per un paio d’ore e poi mi riaccompagnò a casa.
< Dov’è Teo? > domandò non vedendo la sua macchina parcheggiata davanti al vialetto.
< Al corso di salvataggio… >
< E quando torna? >
< Quando poi finisce di lavorare stasera al bar. Harry aveva bisogno di lui prima e quindi stasera è andato ad aiutarlo… >
< Vuoi che resti io con te? >
< Ma tu sei via con i tuoi amici… >
< Beh, dico loro che non vado >
< Non essere ridicolo, tu devi andare. Non ti vedono da un sacco di tempo… >
< E tu? >
< Verrà Jared stasera. Ci mangiamo una pizza e ci vediamo un film… >
< Sicura che non vuoi che resti? >
< Più che sicura, tranquillo… >
< Ok, allora vado a prepararmi. Ciao amore, buona serata e salutami Jared >
< Certamente, ciao Rob > lo salutai baciandogli la guancia.
< Ciao Giulia > rispose lui baciandomi sulle labbra.
Mi ordinai una pizza e mi misi davanti alla TV e alle dieci e mezza mi arrivò un messaggio. 

Hey bugiarda! Ho accanto a me Jared che mi dice di salutarti…mi spieghi perché mi hai mentito?

Perché sapevo che se ti avessi detto la verità tu non saresti uscito con i tuoi amici che non vedi da quando andavi al liceo e saresti rimasto con me…

Sì, infatti…

No, questo non va bene! Non voglio che tu debba rinunciare ai tuoi amici per me!

Non ricevetti più nessuna risposta e così mi convinsi di averlo convinto. Alle undici e cinque però suonarono alla porta e quando andai ad aprire trovai Robert.
< Cosa diavolo ci fai qui? > domandai sorpresa.
< Sono venuto da te visto che eri da sola… >
< Perché non sei rimasto con i tuoi amici? >
< Perché non hanno fatto altro che trattarmi da star e non più da amici. Mentre eravamo in un pub, lo stesso in cui ho incontrato Jared, appena hanno visto i fotografi si sono appostati come avvoltoi affamati e mi hanno sfruttato per finire sul giornale, poi come se non bastasse hanno iniziato a fare commenti poco carini su di te ed io, dopo aver rovesciato ad uno di loro un secchio di acqua gelida e ghiaccio che trovato sotto il bancone del bar, gli ho detto che se solo osava nominarti di nuovo gli avrei spaccato il setto nasale. Infine me ne sono andato e sono venuto da te >
< Brutta serata quindi… >
< Non immagini quanto… >
< Vieni qui > gli dissi facendolo entrare in casa e abbracciandolo.
Dopo qualche minuto ci staccammo, chiusi la porta a chiave e andammo di sopra a dormire.
< Sogni d’oro piccola > disse baciandomi la fronte.
< Lo saranno solo se sognerò te > risposi sbadigliando.

< Lo stesso vale per me. Notte > mi disse baciandomi la tempia e dopo avermi stretta ancora di più a sé ci addormentammo entrambi.

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Capitolo 25
*** TI VOGLIO BENE, LO SAI…MA LEI PROPRIO NON L’APPROVO! ***


HO PRESTO 7!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Non so quanto ve ne possa fregare, ma comunque ve lo dico lo stesso xD Sono veramente contenta di ciò! *-*
Eheheheheh, sapete questo è uno dei miei capitoli preferiti, perché sono morta dal ridere mentre lo scrivevo…sono un po’ stronza però xD capirete poi il perché!
Vabbè, ora è meglio che scappi a studiare, quindi non mi dilungherò xD
Come sempre ringrazio chi ha messo la storia tra i preferiti, chi ha letto e chi ha commentato! (
NON SONO RIUSCITA A RISPONDERE A TUTTE lE RECENSIONI DELLO SCORSO CAPITOLO, SORRY! xD PER SABATO LE AVRETE! :D)
EmilyAtwood: ciao carissima! Grazie 1000, sei sempre gentilissima! :) *al solo pensare di dormire con Rob mi viene la pelle d'oca(dormire? Io non resisterei un secondo a controllare la mia libido!Ma ho 20 anni quindi andrebbe anche bene...)* hey, non fregare Robert a Giulia :P *la nostra piccola Giulia riuscirà a mantenere stretto il suo amato Rob?* mah, chi lo sa xD un bacio, ciaooooo
Sognatrice85: ciao Marghe! *Mi sono letteralmente mangiata questo capitolo!!!Perfetto, anzi perfettissimo...Giulls sei grande!!!* grazieeeeeeeeeeeeeeeeee!!! *-* *aspetto il prossimo capitolo e spero sia mercoledì* contenta??? :D un baciooooooooooooooooo
fedev82: hola gemellì!!! *io ti faccio una statua alta 3.000.000 metri!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!io ti adoro!!!!!!!!!!non vedo l'ora di vedere il seguito!!!!!!!* qualcosa mi dice che ti è piaciuto vedere Ash e Jack, vero? xD *appena ho letto che jack metteva un braccio intorno alle spalle di ash ho iniziato ha fare i salti mortali per la stanza dalla gioia!!!! credo di aver svegliato i miei e i miei vicini!!!!!* speriamo che ora non ci odino xD *ma non ci posso fare niente tu mi fai questo effetto!!!!!!!!!!!!!!!!!* io o Ash e Jack? xD un bacio, ti voglio beneeeee!!!
ilachan89yamapi: ciao carissima!! :) *Che cattivi gli ex amici di robert* già, fortuna che Rob ha altri amici che sono di gran lunga meglio di loro…*quando succederà la prima volta di giulia* beh…è un po’ in là xD è nel capitolo 36 =D un bacio e grazie 1000!!
privi93: ciaooooooooooo!!! ^^ *Jared anche troppo carino c'è lo vedo "insegnate privato"* lo vorrei io un’insegnante come lui, altroché! *gli unici complimenti vanno a te ke hai creato tutto questo* *-* grazie 1000, sei gentilissima! ^^ *mi è venuta troppa curiosità per la storia delle morti di jacob,corro subito a leggerla,cosìmi faccio 4 risate visto ke non lo sopporto come personaggio* evvai, un’altra anti-jake xD poi dimmi cosa ne pensi xD un baciooooooooooo
cold ice: ciao!! *questa ff è stupenda!!!* grazie!!! :) *povero robert sicuramente quelli non lo meritano come amico!* no, infatti! Fortunatamente lui ha amici di gran lunga migliori! Un bacio e spero ti piaccia il nuovo capitolo! ^^
KikiCullen: fragolì ce l’abbiamo fattaaaaaaaaaaaaa!!! Un bell’EVVIVA A NOI!!! :D *equazioni? la mia prof a suo tempo disse: prendete le x e mettetele da un lato, il resto dall'altro e poi cambiate i segni....capito???* ahahahahaha! La tua prof è una sborona xD *non te la prendere ma io a volte vedo bene insieme pure kris e Rob, per la logica se non può stare con me ( nel tuo caso Giulia) o rimane single o sta con Kris* prrrrrrr! Robert è mio U.U *Ma davvero la mamma di Rob si chiama claire?* sisi, davvero! E pensa che ho anche la sua foto xD *e stava con katie e ha tradito cn lei la sua ragazza??* ehm…no, quello l’ho inventato…ma se scopro che è vero il mio lavoro sarà fare la maga!! xD *Finalmente giulia ha letto le morti di jacob, perchè sono miticheee! aggiorna pure quelle quando puoi* purtroppo non ho ispirazione :( ho aggiornato, contenta??? Un bacio ti voglio beneeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!
kiarab: ciao bella!! *ma cavolo questi due dormono sempreeeeee!!* ovvio che dormono alla sera, cosa dovrebbero fare altrimenti? (pas radar attivato xD) un bacioooooooooooooooooooooo
milly92: mon amour!!!!!!!! *Bellissimo chappy, mi è piaciuta moltissimo la scena in cui sono "ricomparsi" tutti, si sentiva proprio la loro mancanza!* a me mancava Kellan!!! :D *Sono morta dalle risate quando Giulia credeva che ci fosse un ladro in casa e invece era la madre di Rob! Ammetto che, visto che aveva indosso solo la maglia di Rob, io al suo posto avrei preferito che fosse il ladro* meglio il ladro di gran lunga, sìsì! Ma…se il ladro fosse stata la mamma? :S *Complimentissimi, ormai non mi stupisco più della tua bravura!* *-* grazie tesorooooooo!!! Un bacio ti voglio benee
CriPattinson: ciao bella!!! *Magari avessi un prof di matematica come Jared, seguirei le lezioni una buona volta!!! Invece mi ritrovo uno k ha sbalzi d'umore incredibili...passa dall'allegria all'isteria in un quarto d'ora!!!* ma…parli del tuo prof o della mia? xD no perché sono uguali…sono fratelli per caso? xD *Ash e jack insieme, li vedo benissimo.Cmq a me Rob e Giulia piacciono sempre di più* teneri come coppie, vero? :D *domani due verifiche e un int!!* oi tesoro come è andata???? Un bacioooooooo ^^

Bene ragazze, ora vi auguro una buona lettura. A sabato!! Baci Giulls

25. TI VOGLIO BENE, LO SAI…MA LEI PROPRIO NON L’APPROVO!

La mattina seguente mi svegliai con l’agitazione alle stelle per il pranzo con la famiglia di Robert e nonostante lui mi avesse ripetuto tantissime volte di stare tranquilla perché mi avevano già presa in simpatia, continuavo ad avere paura perché temevo che chi tra di loro non mi aveva ancora conosciuta potesse pensare che ero interessata a lui solo per la fama e i suoi soldi.
< Hey, bell’addormentata sei ancora tra di noi? > chiese Robert toccandomi il braccio.
< Cosa? > domandai ridestandomi dai miei pensiero.
< Hey, buongiorno! È da dieci minuti che ti chiamo >
< Oh, scusa amore…stavo pensando al pranzo di oggi… >
< Hai ancora paura? >
< Sì, non immagini quanto… >
< Forza piccola, guardami > disse prendendomi per le braccia e portandomi a sedere sul letto < te lo ripeto: a mia mamma e a mia sorella piaci, mio padre e mio nonno quando ci hanno visti alla premiere, mi hanno lasciato un messaggio in segreteria dicendomi che non dovevo lasciarti scappare perché sembravi una bellissima persona a prima vista e i miei nipoti stravedono per te >
< E tua nonna? Se non sbaglio è lei l’osso duro di famiglia > dissi incrociando le braccia.
< Beh, quello è vero >
< Ecco, vedi? E se non dovessi piacerle? > domandai sbuffando.
< Beh, sono problemi suoi. È a me che devi piacere, non a lei…e a me piaci tanto > rispose sorridendo e baciandomi una guancia.
< Credo che l’unica cosa da fare ora sia cercare di farsi poche paranoie > dissi allontanandomi dal letto.
< Bravissima, così ti voglio! > esclamò sorridendomi.
< Grazie. Ora devo solo scegliere cosa indossare > dissi guardandolo pensierosa.
< A quello c’ho già pensato io… > rispose alzandosi dal letto e aprendo l’armadio.
< Ovvero? > domandai inarcando un sopracciglio e lui senza dire niente mi passò una sportina con dentro dei vestiti < e questi? > domandai guardandolo.
< Diciamo un piccolo regalo > rispose sorridendomi.
< O mio dio, sono fantastici! Ma…quando li hai presi? > domandai tirando fuori dalla sportina una camicia a righe sottili in azzurro chiaro e in bianco e un paio di jeans chiari.
< Li ho comprati ieri mattina mentre tornavo a casa dalla palestra. Sono passato davanti ad un negozio e li ho visti in vetrina. Davvero ti piacciono? >
< E me lo chiedi anche? Sono meravigliosi, ma non dovevi spendere soldi per me > dissi baciandolo sulle labbra come ringraziamento.
< Mi fa piacere che ti piacciano… > rispose tra un bacio e l’altro.
< Moltissimo! >
< Forza, ora valli a provare >
< Agli ordini! > dissi dirigendomi verso il bagno e ritornando in camera pochi minuti dopo.
< Stai benissimo! > esclamò Robert non appena mi vide.
< Grazie > risposi sorridendo < mi dai cinque minuti? Poi se vuoi sono pronta per andare via > aggiunsi guardando l’orologio e constatando che era abbastanza tardi.
< Anche dieci minuti se vuoi! > disse facendomi l’occhiolino.
Tornai in bagno e mi lavai i denti, dopodiché mi truccai leggermente, mi pettinai e infine uscii dal bagno.
< Ok, sono pronta >
< Bene. Vogliamo andare? > domandò offrendomi il braccio.
< Certamente, solo una cosa: non è che possiamo fermarci a prendere un mazzo di fiori per tua nonna e una piantina per tua mamma? > domandai guardandolo.
< Tutto quello che vuoi piccola > rispose sorridendomi.
Passammo a casa sua e anche lui si preparò e poi ci dirigemmo dal fioraio vicino a casa dei suoi genitori, dove Robert mi consigliò un mazzo di tulipani per sua Amelia e un bonsai per Claire.
A mezzogiorno e mezza preciso arrivammo davanti a casa Pattinson: era una villetta bianca a due piani, ma a differenza di quelle che vi erano attorno era molto più piccola. Accanto alla casa vi era un garage e un giardinetto con al centro la griglia per il barbecue.
Arrivati davanti alla porta feci un profondo respiro, cercai la mano di Robert trovandola senza fatica e dopo che Robert mi diede un leggero bacio sulla tempia suonò alla porta.
< Zio Rob! > urlarono in coro Samantha e Brian quando aprirono la porta.
< Ciao piccole pesti! Accipicchia Sam, sembri una vera principessa oggi > disse Robert scompigliando i capelli di sua nipote.
< No zio Rob! Ora ho tutti i capelli messi male! > rispose Samantha sbuffando.
< Sam, vieni qui che te li sistemo io… > dissi sorridendo alla bambina, la quale mi regalò un sorriso a trentadue denti.
< Grazie Giulia! > esclamò abbracciandomi e baciandomi sulla guancia non appena finii.
< Di niente tesoro. E tu ometto non mi baci? > domandai rivolta a Brian, che non se lo fece ripetere due volte e mi si attaccò al collo.
< Ehm…Brian che ne dici, ti stacchi dal suo collo? > chiese Robert dopo cinque minuti.
< Lo zio Rob è geloso… > mi disse Brian in un orecchio.
< Sì, è geloso perché sa che sei mille volte più bello di lui > risposi accarezzandogli una guancia e con la coda dell’occhio guardai verso Robert, che sgranò gli occhi ed io divertita gli feci la linguaccia.
< Sono davvero più bello di lui? > domandò Brian felicissimo.
< Sì piccolo, sei bellissimo >
< Talmente bello che mi sposerai quando sarò cresciuto? >
< Assolutamente > risposi sorridendogli.
< Evvai! > urlò correndo in casa con Samantha.
< C’è qualcosa che dovrei sapere amore? > domandò Robert guardandomi con uno sguardo accigliato poco prima che entrassimo in casa.
< Mmm…no, direi proprio di no > risposi sorridendogli con uno sguardo da cerbiatta e lui iniziò a ridere divertito, esattamente come speravo.
Intrecciò le mani con le mie e mi avvicinò a sé baciandomi inizialmente dolcemente e poi approfondendo sempre di più.
< Buongiorno ragazzi > esclamò una voce che mi fece sobbalzare.
< Ciao Lizzy > disse Robert sorridendole e comportandosi come se non fosse successo niente, a differenza mia che la salutai imbarazzatissima.
< Tesoro, come stai? Il piede? > domandò guardandomi apprensivamente.
< Sto bene, grazie Lizzy. Ho smesso di usare le stampelle e piano piano sto ricominciando a camminare senza avere più male >
< Oh che bello, mi fa molto piacere >
< Grazie…e grazie anche per i fiori e per il bigliettino. Siete stati troppo gentili >
< È stato un piacere cara. Ma non state lì fuori, entrate! La nonna è un po’ suscettibile perché ha fame > ci disse facendoci passare.
< Robert! > esclamò un signore sui settant’anni non appena entrammo.
< Ciao nonno! > rispose Robert abbracciandolo e poi aggiunse < nonno lei è Giulia, la mia ragazza. Piccola, lui è mio nonno Alfred >
< Buongiorno signore > dissi sorridendogli e allungando la mano.
< Ciao cara, è un vero piacere conoscerti > rispose stringendomi la mano e sorridendo a sua volta.
< Il piacere è tutto mio > risposi un po’ imbarazzata.
< Ciao ragazzi > disse Claire venendo anche lei nell’ingresso.
< Ciao mamma! >
< Ciao Claire >
< Tutto bene? > ci chiese.
< Sì, certo! > rispose Robert per entrambi.
No, per niente” pensai terrorizzata, ma alla fine mi ritrovai ad annuire.
< Claire, questa è per te > dissi dandole il bonsai.
< Oh, grazie tesoro non dovevi! > rispose sorridendomi e baciandomi sulle guance.
< Eccoli finalmente! > esclamò venendoci incontro un uomo sui quarant’anni: era molto alto, aveva gli stessi occhi di Robert e il suo stesso sorriso ed era biondo.
< Buongiorno papà! > disse Robert abbracciando anche suo padre.
< E chi sarebbe questa splendida ragazza? > domandò il padre di Robert guardandomi.
< Piacere di conoscerla signor Pattinson, sono Giulia >
< Ciao Giulia, il piacere è tutto mio. Caspita, dal vivo sei più bella che dalla TV > disse facendomi arrossire e prendendo la mia mano per fare il baciamano.
< Richard tesoro, non provarci con la ragazza di tuo figlio! > lo intimò Claire.
< Ma sì, tanto scommetto che alla nostra amica qui non dispiacerebbe! > esclamò facendomi l’occhiolino e facendo ridere tutti.
< Sarebbe un onore per me > risposi sorridendogli.
< Tesoro, come ti avrà già detto mia moglie, chiamami pure Richard e dammi del tu. So di essere vecchio, ma mi piace sentirmi giovane >
< Lo farò! > risposi ridendo.
< Robert! > esclamò una ragazza scendendo di corsa le scale e saltandogli in braccio non appena scese: era molto alta e magra, aveva gli occhi verdi ed era bionda con i capelli a caschetto e la frangia.
< Vic, mi sei mancata un casino! Com’è la Francia? > domandò Robert guardandola e sorridendo apertamente.
< È meravigliosa! E poi nella scuola dove lavoro mi trovo benissimo > rispose sorridendogli.
< Sono davvero contento! > rispose abbracciandola di nuovo.
< Tu devi essere Giulia, vero? > domandò la ragazza voltandosi verso di me.
< Sì, sono io > risposi sorridendole.
< Io sono Victoria, la più sexy tra tutti i Pattinson > rispose sorridendomi e allungando la mano.
< Tanto piacere > risposi sorridendole e ricambiando la stretta.
< Finalmente ti conosco! Sei diventata una leggenda per me e mia sorella! >
< Davvero? > domandai sorridendole.
< Certamente! Sei la prima ragazza che Robert presenta alla famiglia. L’hai proprio stregato, eh? >
Sorrisi imbarazzata.
< Ehm…papà, dov’è la nonna? > chiese Robert cambiando discorso.
< Al telefono con sua sorella > rispose lui alzando gli occhi al cielo.
Robert scoppiò a ridere e mi disse che quando sua nonna Amelia e sua sorella erano al telefono, erano capaci di restare al telefono a parlare anche per ore.
< Direi di andare nella sala da pranzo intanto che aspettiamo la nonna. Vieni Giulia, ci sono degli antipasti > mi dissero Lizzy e Victoria prendendomi a braccetto.
< Ah piccola, mia nonna è esattamente come i miei genitori: non le piace essere chiamata con signora perché la fa sentire vecchia. Chiamala pure Amelia > disse Robert quando arrivammo in sala.
< Davvero? >
< Sì tesoro, Rob ha ragione > confermarono Lizzy e Richard.
< Ok, grazie mille a tutti > risposi grata.
< Nonna! > esclamò Robert quando Amelia entrò: era una donna bassa e poco più giovane di Alfred, aveva gli occhi azzurri e i capelli biondi, con qualche striatura bianca.
< Robert, angelo mio, come stai? > domandò tutta sorridente.
< Sto benissimo nonna, tu? Accidenti ad ogni compleanno ti fai sempre più bella > rispose lui dandole un sonoro bacio sulla guancia e involontariamente sorrisi intenerita da quella scena.
< Ma smettila, sono esattamente come la settimana scorsa! > obiettò lei ridendo.
< Nonna vorrei presentarti Giulia, la mia ragazza… > disse Robert prendendomi per mano e avvicinandomi a lui.
< Salve Amelia, è un vero piacere conoscerla. Buon compleanno e questi sono per lei > le dissi sorridendole educatamente e porgendole il mazzo di fiori.
< Oh, grazie Gaia… > disse senza neanche guardarmi.
< Veramente è Giulia > la corressi educatamente.
< Oh, sì certo…comunque grazie, ma io sono allergica ai tulipani… > disse lei.
Sgranai gli occhi e guardai Robert.
< Ma nonna, i tulipani sono sempre stati i tuoi fiori preferiti… > obiettò Robert.
< No tesoro, sono le ortensie. Sono allergica ai tulipani e poi non mi piacciono neanche più di tanto > rispose guardando schifata i fiori e facendomi sentire in un imbarazzo totale.
< Amelia > ma mi corressi quando mi lanciò un’occhiata di ghiaccio < cioè…signora, mi dispiace tanto, non volevo portarle fiori a cui era allergica >
< Mmm…no, tranquilla. Allora vogliamo mangiare? > domandò senza degnarmi di uno sguardo.
Presi posto di fianco a Robert e Brian, mentre Amelia era accanto a Brian e ad Alfred.
< Allora Giulia, da dove hai detto che vieni? > domandò Amelia rivolgendomi la parola dopo dieci minuti.
< Dall’Italia > risposi educatamente.
< Quindi sei solo di passaggio qui > rispose guardandomi sottecchi.
< Sì, sono in vacanza ma resterò a Londra fino ai primi di settembre >
< E dopo cosa pensi di fare con mio nipote? > domandò guardandomi come prima.
< Mamma, ti prego piantala > disse Claire guardando Amelia.
< Che c’è? Sono solo preoccupata per mio nipote > rispose come se fosse la cosa più naturale di questo mondo.
< Piccola, non badarla. Non so perché faccia così… > mi sussurrò Robert quando l’attenzione venne spostata verso Samantha e Brian.
Annuii poco convinta.
In quel momento il telefono squillò e Samantha andò a rispondere: era una chiamata per Amelia, che tornò nella sala da pranzo dopo cinque minuti tutta pimpante.
< Oh, Katie è stata veramente carina! Mi ha chiamato per farmi gli auguri! > esclamò Amelia non appena si risedette a tavola < l’ho invitata a prendere una fetta di torta, ma non poteva venire, aveva un impegno alla radio. Che cara ragazza. Tu Giulia hai mai conosciuto Katie Leung? > domandò guardandomi.
< No signora > risposi sorridendole forzatamente.
< Oh, che peccato! Sai, è davvero una gran bella persona, sia fisicamente che caratterialmente…una cara ragazza > disse lei sorridendomi.
< Nonna, ti prego > disse Robert guardandola severamente, ma lei ignorò il suo sguardo.
< Sai che sono grandi amici lei e Robert? >
< Sì signora, lo so > continuai a rispondere educatamente, nonostante fossi leggermente infastidita.
< Hey nonna, perché non prendi ancora un po’ di pasta? > domandò Victoria tentando di cambiare discorso, ma Amelia non ascoltò neanche lei.
< E poi lei è così bella: ha uno sguardo così innocente e quegl’occhi dolci…sembra una bambolina >
< Nonna, ti dispiacerebbe non monopolizzare la conversazione su Katie? > domandò Robert irritato.
Sulla tavola cadde un silenzio pesante.
< Senti Giulia, quanti anni hai? > mi chiese Amelia.
< Sedici > risposi con un sussurro.
< Sedici? Ma sei ancora una bambina! > esclamò lei.
< Non mi reputo tale. Ho solo sedic’anni, lo ammetto, ma sono in grado di fare le mie scelte e di accettarne le conseguenze > dissi stizzita.
< Quindi sai già cosa vuoi nella vita? >
< In parte… > risposi guardando Robert e sorridendogli e lui fece lo stesso con me. Guardai Amelia con la coda dell’occhio e mi sembrò che stesse roteando i suoi.
< Sai già cosa farai quando finirai gli studi? >
< Veramente no >
< Oh, bisogna imparare a decidersi in fretta nella vita. Per esempio, Katie a dodic’anni sapeva già che sarebbe diventata un’attrice… >
< Un applauso per Katie > risposi sarcastica in italiano.
< Come prego? > domandò Amelia guardandomi.
< Dicevo che è bello avere già in testa le idee chiare > risposi mentendo.
< E tu perché non le hai? > domandò guardandomi.
< Per il semplice fatto che ho ancora qualche anno di liceo linguistico da frequentare e quindi posso ancora permettermi di non decidere già il mio futuro > obiettai un po’ alterata, ma sempre educatamente.
< E finito il liceo vorresti frequentare un’università? >
< Sì >
< Dove? >
< Questo non lo so >
< Sai che Katie avrebbe voluto frequentare Oxford se non fosse diventata attrice? >
< Bene > risposi educatamente ma con una vena di sarcasmo mentre giocavo con le mie patate.
< Oh Robert, a proposito di Katie, ho trovato in un vecchio album le vostre foto di quando siamo andati tutti insieme in vacanza in Irlanda. Voglio fare tre copie di quella dove voi due siete abbracciati al mare con dietro il tramonto: una per te, una per lei e una che io possa appendere in casa. Lei è venuta veramente bene in quella foto, è ancora più bella del normale e siete bellissimi abbracciati così…una coppia perfetta >
< Nonna adesso smettila chiaro? > urlò Robert sbattendo le mani sul tavolo e facendo sobbalzare tutti, me compresa.
< Zio Rob… > sussurrò Samantha spaventata e sgranando gli occhi.
< Piccola, andiamocene > mi disse dopo essersi alzato in piedi e avermi preso per mano.
Riuscii solo a sussurrare un “arrivederci”, dopo di che venni trascinata in macchina da Robert. Mi aprì la portiera per farmi accomodare,poi entrò anche lui e infine partì con una sgommata.
< Giulia sono mortificato, non hai idea di quanto io mi senta in colpa in questo momento. Non pensavo che mia nonna si comportasse così, non l’aveva mai fatto… > disse dopo qualche minuto di silenzio mentre mi accarezzava una guancia.
< Non sentirti così, tu non hai fatto niente > risposi rivolta al finestrino.
In quel momento i genitori di Robert lo chiamarono al telefono e, se all’inizio l’avevano chiamato solo per parlare, finirono col litigare: Robert disse che c’era rimasto male per quello che Amelia mi aveva detto, non se lo aspettava. Lui era andato da loro perché voleva presentarmi e come risultato sua nonna non aveva fatto altro che paragonarmi a Katie, giudicandomi senza neanche conoscermi: era stato il pranzo più imbarazzante della sua vita. I suoi genitori tentarono di calmarlo, ma questo lo fece imbestialire ancora di più.
Oltretutto eravamo bloccati nel traffico a causa di un incidente e la casa di Teo era a pochissimi metri da noi.
Chiusi gli occhi e appoggiai la testa sul finestrino tentando di ignorare le urla di Robert che era ancora al telefono, ma quando mi stancai scesi dalla macchina e corsi fino a casa, chiudendomi a chiave.
Robert mi corse dietro immediatamente, ma fui più veloce di lui e riuscii ad evitare che mi raggiungesse. Nel correre però sforzai il piede e questo cominciò a fare male, così una volta entrata in casa zoppicai fino al bagno, presi un antidolorifico che mi aveva prescritto il medico, ignorai Robert che chiedeva di aprirgli la porta e tutte le sue chiamate, mi stesi sul letto e mi addormentai immediatamente.
Trascorsi tutto il pomeriggio a dormire e mi svegliai alle otto e mezza. Mi cambiai velocemente, misi da lavare l’ultimo pigiama accorgendomi che ne ero rimasta senza, mi vestii e decisi di uscire fuori per mangiare un gelato. Camminai fino alla solita gelateria, contenta del fatto che il piede non mi facesse più male e che Teo anche quella sera fosse andato a lavorare prima. In gelateria mi servii Phil, che salutai educatamente ma senza troppo entusiasmo.
Nell’esatto momento in cui mi sedetti su una sedia per mangiare la mia cena, guardando lo specchio che avevo davanti a me, notai un uomo sulla quarantina che mi guardava sorridendo, soffermandosi sulla scollatura della mia maglia. Quel gesto mi spaventò un pochino e così decisi di rimanere dentro la gelateria finché quel tipo non se ne fosse andato. Dopo che lui se ne andò aspettai una decina di minuti e poi uscii anche io, pronta per tornare a casa.
La strada che stavo percorrendo a piedi quella sera era praticamente al buio perché si erano fulminati diversi lampioni e, come se non bastasse, mentre stavo camminando sul marciapiede sentii dei passi dietro di me. Inizialmente non ci feci molto caso, ma quando voltai lo sguardo verso una vetrina alla mia sinistra, riconobbi il tipo che mi guardava nella scollatura della gelateria.
Finsi di fare l’indifferente ma velocizzai un po’ il passo. Il piede stava incominciando a farmi male di nuovo, ma ero troppo terrorizzata per rallentare. La cosa però non sembrò migliorare la situazione, perché sentii anche i suoi passi velocizzarsi. Terrorizzata velocizzai sempre di più i passi, nella speranza di poter arrivare a casa il prima possibile, di chiudermi dentro e di dimenticare il viso per niente rassicurante di quell’uomo, finché non iniziai a correre. Quando sentii una mano prendermi un braccio urlai un “no!” disperato come riflesso incondizionato mentre mi giravo verso lo sconosciuto e quando scoprii con gioia che era Robert i miei occhi si riempirono di lacrime ed iniziai a piangere con tanto di singhiozzo. Mi lanciai contro il suo corpo, abbracciandolo stretta e affondando la testa sul suo petto, non accennando minimamente a fermarmi.
Robert, che non sapeva cosa fare, mi prese in braccio e mi portò in casa e, non appena fui tra le sue braccia, alzai lo sguardo per vedere se quell’uomo mi stava seguendo ancora: vidi che si era fermato e che mi stava guardando intanto che indietreggiava.
Entrammo dentro casa e Robert chiuse a chiave la porta dopo che lo pregai di farlo, mi portò di sopra, mi adagiò sul mio letto, mentre io mi rannicchiavo su me stessa, continuando a piangere e a singhiozzare, cercò un pigiama, ma, a fatica e ancora singhiozzante, gli dissi che avevo messo tutto da lavare e non avevo niente per dormire; così lui mi tolse dapprima le scarpe, poi tutti gli indumenti, lasciandomi solo in reggiseno e culottes.
< Giulia, che cos’hai? Ti prego, parlami > disse implorante mentre mi copriva con il lenzuolo, ma non riuscivo a rispondere e così, rassegnato, mi diede un bacio sulla fronte e fece per andarsene.
Lo afferrai per la manica.
< N…no, r…resta, ti…ti prego > dissi con un sussurro mentre non accennavo a smettere di singhiozzare e piangere.
Robert senza farselo dire due volte si stese sopra il lenzuolo e mi abbracciò.
< Piccola, calmati. Va tutto bene… > ripeteva sempre mentre mi accarezzava la schiena.
Non gli credevo, ma comunque avevo bisogno di averlo vicino a me e così mi avvicinai maggiormente a lui, gli afferrai i colletti della camicia e addormentandomi dopo moltissimi minuti passati a piangere e ad abbracciarlo.

Mi risvegliai che erano le tre del mattino a causa di un incubo che non riuscivo ricordare, ma che comunque mi lasciò interdetta, mi diressi verso l’armadio per cercare qualcosa che potesse coprirmi per andare di sotto e, dopo essermi infilata una tuta, scesi di sotto, trovando Robert davanti alla TV.
< Ciao > sussurrai piano mentre mi avvicinavo.
< Amore, è tutto ok? > chiese lui voltandosi verso di me e guardandomi preoccupato. Annuii piano, senza un accenno di sorriso.
< Posso? > domandai indicando il divano.
< Naturalmente > rispose sorridendomi e allargando le braccia per farmi stendere su di lui.
< Perché non sei rimasto di sopra? >
< Beh, per due motivi: il primo perché volevo rispettare la tua privacy. Cioè…se fossi rimasto con te e tu ti fossi svegliata constatando di essere solo in biancheria…non lo so, magari ti saresti sentita in imbarazzo >
< E il secondo motivo? >
< Eri troppo sexy e non sapevo per quanto sarei rimasto lucido > sussurrò al mio orecchio facendomi arrossire.
Restammo in silenzio per parecchio tempo ed io pensavo ancora alle parole di Amelia.
< Robert, io…credo che tua nonna abbia ragione… > sussurrai dopo un lungo respiro.
< Riguardo a cosa? > mi chiese preoccupato.
< Riguardo a noi. Cioè…cosa accadrà quando tornerò in Italia? Non ci siamo mai soffermati a parlare su questo… >
< Credi davvero che non ci abbia mai pensato? >
< Non voglio che questa sia solo una storiella estiva > ammisi col magone.
< Nemmeno io >
< È solo che… >
< Che? > domandò incitandomi a continuare.
< Forse tua nonna ha ragione, staresti meglio con Katie >
< Perché dici questo? > chiese facendomi alzare il mento per guardarmi negli occhi.
< Perché lei è bella, famosa, la tua famiglia l’adora, andate in vacanza insieme e abita qui a Londra. E poi è vero, siete bellissimi in foto. Una coppia perfetta > dissi sussurrando le ultime parole.
< Stai dicendo questo solo perché hai paura >
< No, sto dicendo questo perché è vero. Oltretutto lei è più grande di me, ha quasi la tua età, mentre io? Sono solo una ragazzina di sedic’anni > risposi seria mentre mi asciugavo una lacrima.
< Giulia, ascoltami bene. Ti amo e voglio stare con te, voglio te. Non Katie, non una qualsiasi ragazza di Londra, te. E smettila di dire queste cose. È la paura a dettarti questo; tu non sei così e so che non lo pensi davvero. Non è da te fare paragoni con altre ragazze e ascoltare le cattiverie che vengono dette… >
< Ho paura di perderti… > dissi onestamente.
< E non mi perderai. Ti amo e sei l’unica a essere sentire così felice >
< Ti amo > sussurrai al suo orecchio.
< Anche io Giulia…è tutto a posto adesso? >
< Sì > risposi sorridendogli.
< Mi dici perché prima hai urlato spaventata? > domandò mentre mi accarezzava una guancia.
Feci un respiro profondo e gli raccontai dell’uomo che mi stava seguendo dopo essere uscita dalla gelateria.
Al mio racconto sgranò gli occhi.
< Che hai? >
< E se non fossi stato nei paraggi in quel momento? > domandò preoccupato.
< Non lo so, ma non voglio pensarci. Ti prego fa’ qualcosa che mi possa distrarre… > dissi con ancora un po’ di magone e lui non se lo fece ripetere due volte.
Prese il mio volto tra le mani e iniziò a darmi una serie di bacetti, fino a scendere sul mio collo e risalire catturando la mia bocca con un bacio passionale. Infine prese la coperta che era di fianco a noi, me l’adagiò su e mi abbracciò, dopodiché mi addormentai.

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Capitolo 26
*** RIUNIONI DI FAMIGLIE ***


Scusate il ritardo, ma oggi non sono stata a casa praticamente per niente! Inoltre sono stanchissima, quindi oggi non riesco né a fare un’introduzione lunga, né a rispondere alle vostre recensioni. Quindi vi ringrazio dandovi un bacio enorme e dedicandovi il capitolo! Grazie inoltre a chi ha letto e chi ha messo la storia tra i preferiti!

A lunedì! Un bacio Giulls
P.S. ho messo i ringraziamenti nel capitolo precedente! ^^

26. RIUNIONE DI FAMIGLIE

Passarono quattro giorni dal pranzo con la famiglia di Robert e né lui né io parlammo più di quello che era successo. Mercoledì sera trascorsi la serata a casa sua, fermandomi anche a dormire e giovedì mattina mi svegliai sul suo letto da sola, trovando però una rosa rossa sul suo cuscino e un biglietto.

Sono uscito a fare un po’ di jogging dopo che i ragazzi sono venuti a rapirmi, ma spero di tornare prima ancora che tu possa svegliarti. Ti amo

Ancora assonnata sorrisi nel leggere il biglietto. Sentirsi dire di essere amata alle sette e venti della mattina era un bel modo per iniziare la giornata. Scesi le scale per dirigermi in cucina a fare colazione e, nell’esatto momento in cui mi sedetti per mangiare, suonarono alla porta.
Con tutti i momenti che c’erano proprio quando mi sono seduta per fare colazione vengono a suonare?” pensai alzandomi svogliatamente dalla sedia e andando ad aprire, trovandomi davanti alla porta i genitori di Robert.
< Oh, buongiorno > li salutai sorridendo.
< Ciao tesoro, disturbiamo? > domandò dolcemente Claire.
< No, assolutamente! Robert è a fare jogging e io mi sono appena alzata. Prego entrate > dissi facendomi da parte.
< Grazie cara > rispose Richard entrando in casa.
Ritornammo in cucina e dopo aver preparato e offerto un caffè, chiesi il motivo della loro visita
< Oh, beh ecco… > disse Claire.
< Mamma, papà che fate qui? > domandò Robert entrando in cucina.
< Ciao tesoro, volevamo chiedervi una cosa…ci sentiamo terribilmente in colpa per quello che mia madre ha detto e per farci perdonare vorremmo portarvi fuori a cena… > continuò Claire sorridendoci.
< Non dovete farvi perdonare di niente > intervenni.
< Sì invece. Mia madre ti ha offeso senza che tu lo meritassi e noi all’inizio non le abbiamo detto niente > risposero dispiaciuti.
< Ma davvero, non c’è bisogno che vi facciate perdonare, non ce l’ho assolutamente con voi >
< Ma vogliamo. Stasera, otto e venti a Chinatown? > propose Richard.
< Certo, ci saremo. Ok piccola? > domandò Robert guardandomi.
< Certamente. Grazie >
< Di niente tesoro. Ovviamente sarete nostri ospiti >
< Mamma… > disse Robert.
< Smettila di lamentarti! Ora noi andiamo. Ciao ragazzi >
< A stasera! > esclamai salutandoli e Robert li accompagnò alla porta, mentre io ripulivo il tavolo.
< Vedi amore, te l’avevo detto io che li avevi conquistati loro due… > mi disse non appena ritornò in cucina e lo guardai malissimo.
< A che ora sei andato via questa mattina? >
< Più o meno sulle sette. Non ti ho svegliata vero? >
< No, mi sono svegliata venti minuti dopo > risposi.
< Oh, buongiorno allora! > disse avvicinandosi, prendendomi il volto tra le mani e iniziando a baciarmi.
< Buongiorno anche a te > risposi tra un bacio e l’altro appoggiando le mani sui suoi fianchi.
< Scusatemi, fate finta che non ci sia! Ho dimenticato le chiavi della macchina > esclamò Richard quando tornò in cucina.
M’irrigidii e feci per staccarmi, ma Robert me lo impedii e ciò face ridere Richard.
< Cretino! > esclamai tirandogli una pacca sulla spalla quando fummo nuovamente soli.
< Perché? > domandò innocentemente.
< Come perché? Ho appena fatto una figuraccia pazzesca con tuo padre! >
< Ma amore, che palle che sei! Ascolta era solo un bacio, mica stavamo facendo chissà che! > rispose lui sorridendomi.
< Sì, ma… >
< Niente “ma…“, ho ragione io! >
< Sì, certo… > risposi alzando gli occhi al cielo.
Prima che potesse controbattere Robert venne chiamato al cellulare e così ne approfittai per sgattaiolare in camera, infilarmi il costume e uscire in giardino a prendere un po’ di sole, vista la giornata calda e soleggiata.
Mi stavo tranquillamente godendo il sole stesa a bordo piscina, quando quel cretino del mio ragazzo si buttò in acqua facendo il tuffo a bomba e bagnandomi tutta.
< Ops! Scusa amore, non ti avevo vista… > disse lui con un ghigno.
< Brutto…ora ne pagherai le conseguenze! > esclamai tuffandomi in acqua, mentre Robert fingeva di essere terrorizzato.
Mi aggrappai a lui e lo baciai appassionatamente, dopo di che lo spinsi alla sprovvista sott’acqua ridendo come una matta.
< Sei sleale > disse tossendo.
< E perché mai? >
< Perché io ti stavo dimostrando quanto ti amassi e tu mi fai bere? >
< Se cerchi di farmi venire i sensi di colpa puoi stare tranquillo che non ce la farai mai >
< Guarda che sono serio. Mi hai profondamente deluso col tuo scherzo, non è stato per niente carino… > disse senza sorridere ed io alzai un sopracciglio, ma sembrava talmente serio che iniziai a sentirmi un po’ in colpa, nonostante io stessi solo scherzando.
Non appena vide la mia faccia Robert scoppiò in una fragorosa risata, dicendomi che stava solo scherzando. Restammo in acqua a giocare per tutta la mattina, poi per pranzo mi riportò a casa.
< Rimani qui? > domandai voltandomi verso di lui davanti alla porta di casa.
< Non lo so, rimango? > chiese lui facendomi appoggiare completamente alla porta e baciandomi il mento, per poi scendere fino al collo.
< Secondo me sarebbe meglio se tu restassi a pranzo. Sai, sarebbe un vero peccato perdersi le delizie che cucinerò oggi… > risposi sorridendo e rabbrividendo ogni volta che le sue labbra toccavano il mio collo.
< Sei adorabile quando rabbrividisci così >
< Adorabile? > domandai con una smorfia di disappunto.
< Non ti piace il termine? >
 < No, da piccola tutti mi dicevano sempre che ero adorabile… >
< E non sei contenta di ricordare la tua infanzia? >
< Non è questo il punto… >
< Ok… > disse sospirando e aggiunse guardandomi negli occhi < sexy ti piace di più? >
< Sì > risposi sorridendogli innocentemente e facendolo ridere.
Restammo a baciarci per non so quanto tempo, poi venimmo interrotti quando venne aperta la porta.
< Ciao Teo! > esclamai guardando Robert.
< Veramente Teo è di sopra che si sta facendo una doccia… > rispose in italiano una voce femminile.
Sgranai gli occhi e mi voltai spaventata verso la porta.
Cazzo!” pensai ancora con gli occhi sgranati.
< Ciao mamma. Ma che ci fai qui? > domandai con lo sguardo impietrito.
< Beh, visto che né io né tuo padre abbiamo più ricevuto tue notizie, siamo venuti a accertarci che fossi ancora viva… > rispose mia madre guardandomi accigliata.
< Beh come vedi sto benone! Sono felice di vederti > dissi sorridendole e abbracciandola.
< Anche io bambina mia > rispose abbracciandomi stretta < hey, ma quello non è il ragazzo che fa il vampiro in Twilight? > domandò indicando Robert.
< Sì mamma, per l’appunto…vorrei presentarti Robert, il mio ragazzo…Rob, lei è mia madre Patrizia > dissi facendo le presentazioni.
< Ragazzo? > domandò mia mamma sgranando gli occhi.
< Sì mamma > risposi rossa in viso.
< Da quanto state insieme? >
< Da un mese >
< E quando pensavi di dirmelo? > domandò guardando prima me e poi lui.
< Beh, era mia intenzione dirtelo, solo non sapevo quando… > risposi passandomi una mano tra i capelli e Robert sorrise nel vedere il mio gesto.
< Ehm…ciao Robert tanto piacere > disse mia madre dandogli la mano.
< Salve signora, il piacere è tutto mio >
< Chiamami pure Patrizia >
< D’accordo, grazie > rispose Robert sorridendole.
< Ok Giulia, di là c’è tuo padre…lo avvisi tu? > domandò ammiccando verso Robert.
< Certo, due minuti > dissi sospirando.
Mia madre annuì e chiuse la porta lasciandoci soli.
< È simpatica tua madre > mi disse ridendo.
 < Rob scusami tanto, non sapevo che i miei genitori fossero a Londra… > dissi dispiaciuta.
< Perché? Dov’è il problema? Tu hai conosciuto i miei genitori ed io ora conoscerò i tuoi. Siamo pari >
< Davvero non ti scoccia? >
< No. Anzi, mi fa piacere conoscerli >
< Ti amo da morire lo sai? >
< Sì, credo che tu me l’abbia già detto > rispose baciandomi dolcemente.
Quando entrammo in casa ci dirigemmo verso la sala e accanto alla finestra trovai mio padre intento a mandare un messaggio.
< Papà! > urlai allontanandomi da Robert e saltandogli addosso.
< Hey amore! Come stai? > domandò prendendomi in braccio e baciandomi una guancia.
< Benissimo! >
< Si vede, sei raggiante >
< Grazie! E devo tutto questo a questa meravigliosa città, a i miei amici e a Robert… >
< Chi è Robert? >
< Il mio ragazzo… > gli dissi indicando Robert, che era vicino alla porta della sala.
< IL TUO COSA? > domandò mio padre sconvolto.
< Ehm…papà, lascia che ti spieghi… >
< Nostra figlia si è fidanzata e non c’ha avvisato. Hai visto che carina? > domandò sarcasticamente mia madre poggiando una mano sulla spalla di Robert.
< Grazie mamma! > risposi acida < comunque papà, Robert ed io stiamo insieme da un mese > aggiunsi guardandolo e tentando di scrutare una sua qualsiasi emozione.
< Un mese? > continuò mio padre sempre più sconvolto.
< Papà, respira ti prego >
< Ok, sto respirando… > disse lui, poi continuò < perché non ce l’hai detto? >
< Perché non ne ho mai avuta l’occasione >
< Invece di occasioni ne hai avute tante… >
< Ok, non vi ho detto niente perché avevo paura della vostra reazione quando avreste scoperto che è più grande di me > risposi guardando entrambi i miei genitori e dopo essermi riavvicinata a Robert che, non capendo niente di italiano, si limitava a fissarci.
< Quanti anni ha? >
< Ventidue >
< Stai scherzando, vero? > intervenne mia madre.
< No >
< Giulia avete sei anni di differenza… >
< Perché mamma, tu e Mirco quanti anni avete di differenza? > domandai in risposta guardandola e alzando un sopracciglio.
< Non è questo il punto… > rispose lei.
< No mamma è la stessa identica cosa. L’unica differenza è che sono ancora minorenne >
< E non ti sembra una grande differenza questa? >
< No, perché lo amo e sono felice con lui >
< Lo ami…è una cotta la tua… >
< Una cotta dici? Mamma ti rendi conto dell’enorme cazzata che hai appena sparato? Tu non sei me, non puoi sapere quello che provo quando sto vicino a lui, quando lui mi bacia e mi trovo tra le sue braccia. Lo amo mamma, lo amo da morire. Non è una semplice cotta, è amore questo… > risposi alterata e avvicinandomi sempre di più a Robert.
< Sai Papi(*), credo che nostra figlia abbia fatto la sua scelta. E questo ragazzo m’ispira molta fiducia, mi piace > intervenne mio padre dopo due minuti di silenzio guardando me e mia madre.
< Grazie papà! > esclamai correndo ad abbracciarlo.
< Tesoro, lo sai però che se prova a farti stare male io gli taglio le dita e lo uccido vero? >
< Papà, tranquillo. Prima di te c’è una fila chilometrica a volerlo uccidere se solo prova a farmi stare male > risposi ridendo.
< Quindi direi che abbiamo un nuovo ragazzo in famiglia > disse mia madre guardandomi.
< Esattamente >
< Uno di quei ragazzi che si portano alle cene di famiglia >
< Sì >
< E che verranno tempestati di domande e da eventuali minacce dal nonno Giuseppe? >
< Precisamente > risposi ridendo all’idea di mio nonno che faceva il terzo grado a Robert, esattamente come aveva fatto con il ragazzo di mia cugina.
< Ok, allora benvenuto in famiglia Robert > disse mia madre.
< Oh, grazie mille Patrizia > rispose in Italiano facendo ridere tutti.
< No amore, scusaci. È che sei buffo quando parli in italiano > dissi rivolta a Robert mentre mi avvicinavo per baciargli una guancia, dopo che aveva messo il suo solito finto muso lungo non capendo il perché della nostra risata.
< Hey piccola invitiamo anche i tuoi alla cena di stasera? > domandò guardandomi.
A quella richiesta mi si illuminarono gli occhi.
< Sì, magari! > esclamai < hey mamma, papà, volete venire stasera a cena con me, Robert e i suoi genitori? Andiamo a mangiare cinese per le otto > domandai guardandoli speranzosa.
< Certo, perché no? > rispose mio padre.
< Robert ti fermi a pranzo da noi? > domandò mia madre sorridendogli.
< Ehm…no signora, preferisco lasciarvi da soli visto che è da un po’ che non vi vedete > rispose educatamente.
< Sei sicuro Robert? Guarda che ci fa piacere averti a pranzo >
< Grazie Patrizia, ma ora è meglio che vada. A stasera, è stato un piacere conoscervi > disse porgendo la mano ad entrambi i miei genitori per salutarli.
< Ti accompagno alla porta > dissi sorridendogli e intrecciando le nostre mani.
< Grazie piccola > rispose Robert sorridendomi.
Arrivati alla porta uscimmo entrambi e dopo averla chiusa lo guardai sorridendo.
< Che c’è? > domandò sorridendo anche lui.
< Tu non hai idea di quanto io ti ami >
< Non più di quanto ti ami io >
Sorrisi maggiormente e lo abbracciai, restando in quella posizione per vari minuti e dandogli di tanto in tanto dei piccoli baci sul collo e lui faceva lo stesso con me.
< Tua mamma ci sta osservando dalla finestra > disse dopo qualche minuto scoppiando a ridere.
< Potremmo rendere la scena più piccante, solo che poi ci ucciderebbe… > risposi guardandolo negli occhi e unendomi alla sua risata.
< Non mi tentare… > disse guardandomi maliziosamente.
< Tu scherza, tanto quella che poi verrà tampinata di domande su noi due sono io. Già m’immagino mio padre che mi chiederà se sono ancora vergine o meno… > dissi affondando la testa sul suo petto per nascondermi.
< Mmm…quasi quasi mi fermo a pranzo, non voglio perdermi la scena! >
< Sei uno stronzo! > esclamai dandogli una pacca sul petto e ridendo.
< Piccola, è meglio se torni in casa adesso. Oltre a tua madre si è aggiunto tuo padre a fissarci… >
< O mamma mia…ok, ciao amore > dissi baciandolo dolcemente.
< Ciao piccola, a stasera. Avviso io i miei >
< Benissimo > dissi sorridendogli
< Rimani a dormire da me dopo? >
< Con i miei genitori qui? Stai scherzando, vero? >
< Uffa… > rispose roteando gli occhi e cominciando ad avviarsi verso la macchina.
< Smettila di lamentarti! > urlai ridendo e poi rientrai in casa, trovandomi faccia a faccia con Teo.
< Ciao piccola >
< Ti odio! Potevi dirmi che i miei genitori venivano a Londra > sussurrai in modo che non potessero sentire i diretti interessati.
< Guarda che me li sono trovati questa mattina davanti alla porta di casa. A proposito, devi essermi riconoscente perché ho detto loro che eri a dormire da Emma e non da Robert >
< Grazie fratellone >
< Mi odi ancora? > domandò lui sorridendo.
< No > risposi abbracciandolo e baciandogli una guancia.
< Ragazzi è pronto il pranzo > ci disse mia madre.
< Arriviamo > rispondemmo in coro.
Fu bellissimo poter stare di nuovo con i miei genitori perché mi erano mancati tanto, ma allo stesso tempo fu il pranzo più imbarazzante di tutta la mia vita, perché erano sempre dietro a fare domande su me e Robert e ovviamente mio padre mi chiese schiettamente se fossi ancora vergine o meno. All’inizio ero tentata a dire di no, giusto per vedere quale sarebbe stata la loro reazione, ma poi cambiai idea non appena vidi lo sguardo omicida che aveva mio padre negli occhi.
Dopo pranzo mia madre salì in camera mia.
< Giuly, posso parlarti un attimo? >
< Certamente! > risposi facendole segno di sedersi sul letto.
< Volevo parlarti della tua storia con Robert > disse guardandomi seriamente.
< Mamma, io… > tentai di parlarne, ma lei mi bloccò.
< Non è troppo grande per te? >
< Ma ha solo ventidue anni! Non è troppo grande! > risposi sgranando gli occhi.
< Avete esigenze diverse > disse guardandomi.
< Come fai a dirlo? >
< Perché un ventiduenne per di più famoso ha esigenze diverse rispetto ad una diciassettenne… >
< Mamma basta, smettila. Non puoi permetterti di dirmi questo. Sono innamorata di Robert e sto bene con lui. Non mi va che tu mi dica questo, perché mi fai star male. Sei mia madre e vorrei che tu mi appoggiassi, non che tu mi dica di lasciarlo… >
< Non sto dicendo che tu lo debba lasciare, dico solo di stare attenta >
< Lo sono sempre, mi conosci >
< È degli altri che non mi fido >
< Dovresti fidarti di lui, è davvero una bellissima persona > dissi sorridendo e arrossendo.
< Sei proprio partita, eh? > domandò ridendo.
< Sì > risposi passandomi una mano tra i capelli.
Oddio, mi ha passato questo gesto?” pensai divertita.
< Perché ridi? > chiese curiosa mia madre.
< No, niente…è solo che il gesto di passarmi la mano tra i capelli è un gesto che anche Robert fa e che a quanto pare mi ha passato > risposi sorridendole.
< A papà sembra che piaccia Robert >
< Sì e sono felice di questo > dissi tutta contenta < e a te? Piace? >
< Beh, sai non lo conosco bene, ma a prima vista mi sembra un ragazzo educato >
< Lo è >
< E sembra che ci tenga molto a te >
< Togli il sembra. Sai, domenica scorsa sono stata a mangiare a casa dei genitori di Robert per festeggiare il compleanno di sua nonna. Sono stata trattata benissimo da tutti, fatta eccezione per l’appunto da sua nonna che non ha fatto altro che paragonarmi ad un’altra ragazza e a trattarmi con disprezzo. E sai cosa ha fatto Robert? Mi ha difesa per tutto il tempo e poi a metà pranzo mi ha preso per mano e mi ha detto di andarcene perché era stufo di quello che sua nonna stava dicendo su di me >
< Davvero? > domandò mamma sgranando gli occhi.
< Sì, davvero > risposi sorridendo.
< Allora è da tenere stretto! > esclamò scoppiando a ridere.
Restammo a parlare ancora qualche minuto e poi tornammo di sotto insieme a Teo e a mio padre e chiacchierammo tutti insieme per tutto il pomeriggio, poi alle sei andai a farmi una doccia e quando tornai in camera scelsi di indossare un paio di jeans chiari aderenti, un paio di sandali neri e una maglia a manica lunga a righe nera a bianca, con lo scollo a V ricoperto da paillettes e da un fiocco al centro.
Mia madre, mio padre ed io chiamammo un taxi e alle otto precise giungemmo a destinazione: era un edificio molto grande e ai lati della porta c’erano due statue rosse raffiguranti dei draghi col muso spalancato intenti a sparare fuoco. C’erano moltissime finestre che lasciavano intravedere l’interno del locale: era molto elegante e ai muri vi erano tonalità chiare come il bianco, il color crema e il rosa pallido e s’intravedevano dei separé tra i tavoli che creavano un’atmosfera molto romantica.
< Buonasera > esclamò Robert non appena ci raggiunse.
< Ciao amore > risposi baciandogli una guancia < i tuoi genitori? >
< Stanno arrivando, sono bloccati nel traffico… >
< Sì, è vero c’è un sacco di traffico stasera… > disse mia madre mentre salutava Robert.
< Hey ragazzi, scusateci per il ritardo! > esclamarono Richard e Claire quando arrivarono.
< Non fa niente. Mamma, papà, voglio presentarvi i genitori di Giulia, Patrizia e Fabrizio >
< Salve, io sono Claire, mentre lui è mio marito Richard. Siamo molto felici di conoscervi, avete una figlia splendida > disse Claire presentandosi.
< Salve, è un vero piacere conoscervi > rispose mio padre usando il suo inglese come meglio poteva.
< Il piacere è tutto nostro. Prego, se volete seguirmi andiamo a mangiare > disse Richard rivolgendosi a tutti noi.
< Ho detto a mia madre di non menzionare al fatto che tu ogni tanto dormi da me… > mi sussurrò Robert in un orecchio prima di entrare.
< Grazie, sei un angelo >
< Prego amore > ripose baciandomi una guancia e prendendomi per mano.
< Sei bellissimo stasera > gli dissi mentre eravamo ancora in disparte: indossava un paio di jeans neri e una maglia a manica lunghe sempre nera.
< Grazie, anche tu lo sei…anche se ti preferisco quando indossi la gonna > sussurrò al mio orecchio facendomi avvampare.
La nostra saletta era vicina ad una sorta di giardino zen che era molto verde e aveva diverse panchine.
Mia madre ed io ordinammo due risi alla cantonese, mentre Robert il pollo fritto, Richard e Claire il maiale in agrodolce e mio padre gli spaghetti ai frutti di mare.
< Patrizia, fino a quanto restate a Londra? > domandò Claire dopo un’ora e mezzo di allegre chiacchiere.
< Partiamo entrambi domani pomeriggio: io ho l’altra bimba che ha bisogno di me che è rimasta col papà, mentre Fabri ha la sua compagna che torna domani sera da una vacanza > rispose mia madre.
< Oh, che peccato! Volevo proporvi un’altra cena, ma se dovete partire domani sera… >
< Rimanderemo a quando verrete in Italia! > esclamò mio padre sorridendo.
Era davvero bello vedere quella scena, perché sembrava una grande riunione di famiglia: i miei genitori andavano molto d’accordo con i genitori di Robert e questo mi rendeva davvero felice, perché io adoravo i genitori di Robert perché erano delle persone solari e sempre gentili, con me specialmente, tanto che mi sentivo parte integrante della famiglia.
Restammo a chiacchierare fino alle dieci, dopo di che ci avviammo a piedi verso una gelateria non molto distante da Chinatown e dopo aver preso il gelato ci sedemmo su delle panchine per mangiarlo in santa pace, anche se io ovviamente mi sedetti sulle ginocchia di Robert.
Mentre stavamo parlando tranquillamente all’improvviso sentii una voce, diversa da quella di Robert, vicino al mio orecchio fare “Bu!“.
Urlai spaventata, ma quando mi voltai e vidi Jared ridere come un pazzo gli saltai addosso abbracciandolo forte.
< Jared! >
< Hey bimba! Sei uno schianto stasera! >
< Grazie, anche tu! Ciao Shannon > dissi salutando il fratello.
< Ciao Giulia > rispose lui sorridendomi e dandomi il pugno.
< Papi, voglio presentarti due persone: questi sono i miei genitori, mia madre Patrizia e mio padre Fabrizio >
< Salve > disse Jared porgendo loro la mano.
< Salve > risposero i miei genitori.
< Ma tu sei Jared Leto? > aggiunse mia madre.
< Sì signora, esatto >
< Mamma tu sai chi è lui? > domandai sgranando gli occhi.
< Sì, hai il suo poster in camera sua > rispose lei come se fosse la cosa più naturale possibile e facendomi diventare paonazza, cosa che fece morire dal ridere tutti.
< Bimba che poster hai in camera? > domandò Jared facendomi arrossire ancora di più e tentai di nascondere il viso accoccolandomi verso Robert, che continuava a ridere a crepapelle.
< Un poster dove sei ripreso a mezzo busto. Hai una camicia azzurro in jeans con le maniche arrotolate, con allacciati sono i primi bottoni a partire dal basso e infatti sotto si vede una maglia con un azzurro più scuro tendente al grigio e come disegno c’è un’aquila e altro che non sono riuscita a decifrare… > rispose mia madre tranquillamente.
< Grazie mamma > dissi acida.
< Oh, che avrò mai detto > obiettò alzando gli occhi al cielo.
Jared e Shannon restarono a chiacchierare per pochi minuti e poi se ne andarono perché erano arrivate le ragazze che stavano aspettando. Noialtri, invece, restammo lì fino alle undici, poi tornammo davanti al ristorante e dopo aver salutato Claire e Richard Robert ci riaccompagnò a casa.
< Ciao Robert, grazie mille per la serata > disse mia madre sorridendogli.
< È stato un piacere > rispose lui sorridendole.
< Robert grazie di tutto > aggiunse mio padre offrendogli la mano, che il mio ragazzo strinse ringraziandolo e sorridendogli.
< Giuly vieni dentro? > domandò mia madre.
< Sì, due minuti > risposi.
< Devo dire però che sono un po’ geloso…hai il poster in camera di Jared e non il mio? > domandò Robert quando fummo soli.
< Amore, non è colpa mia se non trovo dei tuoi poster nei giornali! E poi che me ne faccio di un poster se posso averti tutto per me? > dissi mettendogli le mani intorno al collo.
< Sì, ma… >
< Tu hai dei miei poster in camera tua? >
< No… >
< Ecco, allora siamo pari > risposi scoppiando a ridere e lui si unì alla mia risata.
< Mi sono divertita tantissimo questa sera >
< Anche io…i tuoi genitori sono troppo forti >
< Sì, è vero > confermai avvicinandomi sempre di più alle sue labbra.
< Ti amo >
< Io di più > risposi tra un bacio e l’altro.
< Non è possibile >
< Sì invece >
< Ciao ragazzi! > esclamò Teo.
< Hey Teo! >
< Fratellone, che ci fai qui? Non dovresti essere a lavorare? >
< No, serata tranquilla questa. Harry mi ha rimandato a casa prima >
< Bene! > esclamai abbracciandolo.
< Rob, vieni dentro? > domandò Teo rivolto al suo migliore amico.
< Sì, certo! È da un po’ che non ci facciamo delle chiacchiere io e te… >
< Quindi stasera mi bidonate? > domandai fingendomi offesa.
< Piccola se vuoi puoi restare con noi mentre giochiamo all’X-Box… >
< O mamma mia! A diciannove e a ventidue anni ancora pensano a giocare con l’X-Box! Non ci posso credere > esclamai roteando gli occhi.
Entrammo in casa e dopo che i miei genitori andarono a dormire io mi infilai un paio di calzoncini della tuta e una canotta come pigiama e mi diressi di sotto per vedere i miei due uomini giocare.
< Che gioco fate? > domandai.
< Lotta, non vedi? > rispose Teo impegnato a guardare lo schermo.
< Wow amore, come sei sexy! > disse Robert  e Teo approfittando della sua distrazione uccise il suo personaggio.
< Sono il campione! >
< Hey, non vale! >
< Così impari a mangiarti con gli occhi mia sorella! > rispose Teo facendogli la linguaccia.
< Robert, posso provare a battere mio fratello? > domandai guardando entrambi.
< Sono imbattibile piccola >
< Vedremo… > risposi ghignando.
Mi sedetti tra Teo e Robert, con quest’ultimo che mi circondò le spalle con il suo braccio, e iniziai la sfida contro Teo e dopo cinque minuti lo sconfissi.
< Ma…come hai fatto? > chiese Robert stupito.
< Semplice, basta premere questo pulsante > risposi come se fosse la cosa più naturale.
< Ah ah ah, molto spiritosa > disse Robert guardandomi con uno sguardo accigliato.
< Voglio la rivincita > disse facendo ripartire il gioco e lo sconfissi nuovamente.
< Teo, posso provare? > domandò Robert.
< È tutto tuo > rispose Teo avvilito.
Mi ci vollero tre minuti per sconfiggere il mio ragazzo, ma alla fine battei anche lui. Ero contentissima, perché era la prima volta che usavo la X-Box e avevo battuto entrambi.
< Non ci credo…hai barato! > esclamò Teo.
< Sei geloso, sei geloso, sei geloso! > lo canzonai.
< Ok ragazzi sono quasi le tre. Io vado a dormire perché sono stanco morto. Ciao a domani e non fate niente che io non farei! > esclamò Teo.
< Il tuo “non fate niente che io non farei“ è inteso come niente scommesse di polli, niente Golden Hill, niente fughe a Las Vegas con matrimonio o niente sesso? >
< Niente di tutto ciò > rispose baciandomi la fronte.
< Ok, promesso! Notte Teo >
< Ciao ragazzi >
< Bene è veramente tardi e sarebbe meglio se tornassi a casa anche io… > disse Robert una volta rimasti soli.
< Ma… >
< Ma? > m’incitò.
< Resta qui… > lo implorai.
< Ci sono i tuoi >
< È lo stesso >
< Perché vuoi che resti? >
< Ti basta sapere perché ti amo? >
< No >
< Perché mia madre sta dormendo nel mio letto, mentre mio padre nella stanza degli ospiti ed io non voglio dormire con mia madre, quindi rimane solo il divano. Ma se dormo qui mi sento sola, e poi è freddo… > risposi guardandolo implorante.
< Ok, ma ad una condizione >
< Quale? >
< Domani mattina alle nove vieni a fare jogging con me >
< Ci sto! > esclamai.
M’intrufolai nella mia camera per prendere una coperta, poi tornai di sotto e dopo aver tolto i cuscini dal divano e appoggiati sul pianoforte ci sistemammo al meglio.
< Notte amore >

< Notte Rob > sussurrai e dopo averlo baciato a fior di labbra mi accoccolai meglio tra le sue braccia e ci addormentammo.

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Capitolo 27
*** TRADIMENTO ***


Holaaaaaaaaaaa! ^^
So cosa vi stare chiedendo “Ma oggi è ancora domenica! Perché Giulia posta?” Beh, la risposta è semplice: non so se ieri vi siate accorti che…ehm…ho postato alle undici di sera invece che al pomeriggio, quindi per farmi perdonare oggi posto prima…anche perché domani non so se riuscirò ad accendere il pc…
Come sempre ringrazio chi ha solo letto, chi ha messo la storia tra i preferiti e chi ha commentato =D

fedev82: la mia gemellina sempre impazienteeeeeee! Ash e Jack sono partiti per una crociera e non torneranno per i prossimi sei mesi, contenta? xD *sono scoppiata dalle risate quando giulia ha scopertoche i suoi erano a londra!!!* eheheh, pensa a Giulia invece! xD povera ragazza c’è rimasta male inizialmente xD *la nonnina stronzina dov'è finita? che mi sa che è il personaggio più simpatico della storia!!! no dai scherzo!!!* ru scherzi, ma la nonna è una sborona xD *Mi raccomando posta presto gemellina mia preferita!!!!* tanto sono l’unica xD un bacio ti voglio tanto tanto tanto beneeeeeeeeee! ^^
Sognatrice85: Margheeeeeeeeeeeeeee *-* *c'è stato un punto in cuiavrei strozzato la mamma di Giulia...ma si è fatta perdonare!!!* scommetto che il punto è quando si è messa a parlare con Giulia xD *Queste riuonioni di famiglia mi piacciono eheheh soprattutto perchè c'è Rob* piacciono anche a me xD *altro capitolo stupendo Giulls, non c'è niente da aggiungere* grazie tesoroooooooo!! Spero ti piaccia il capitolo! Un bacioooo
daydre4mer: mo ciao cara!! ^^ *sarei sprofondata quando patrizia ha detto del poster di jared!* povera Giulia, è lei quella che dovrebbe sprofondare! xD *avv dimenticato di scrivere che la nonna mi ha prorpio fatta imbestialire* che ne dici, fondiamo il club “quelle che vorrebbero tirare una pentolata in testa a nonna Amelia?” xD spero ti piaccia il nuovo capitolo, un baciooo ^^
Meme90: ciao carissima!!! *la parte migliore a mio avviso è stata (oltre il pessimo italiano di Rob XD ) quando Giulia incontro Jared e sua madre gli dice del poster.* ahahahah ho capito che la scena del poster di Jared rientrerà nella top 10  delle scene xD a che posto la mettiamo però? =D *e poi la mamma è stata davvero mooolto precisa, qualcosa mi dice che quel poster l'ha guardato molte molte volte,* e come si può non guardarlo? Lui è semplicemente bellissimo *-* *Ovviamente spero che i genitori di giulia non si arrabbino a vederli dormire insieme, anche se ad essere sincera i miei avrebbero prima ammazzato lui e poi mi avrebbero rinchiusa in una di quelle torri secolari del tipo principessa rapita da un drago e finita segregata in una torre* ma noooooo!! Povera ragazza xD *Ora ti lascio visto che la recensione è chilometrica, ma in parte è colpa tua che mi hai dato via libera dicendomi che ti piacciono* me ne assumo la completa responsabilità! E infatti ho adorato questa recensione! ^^ *inizio a temere la fine dell'estate, chissà cosa accadrà a Giulia e Rob...mah, staremo a vedere!!* esatto! Solo il tempo ci dirà quello che accadrà! xD un bacio Meme e grazie per i complimenti! Sei carinissima ^^
CriPattinson: hola Criiiiiii! ^^ *un altro pezzo bello è stato quando Giulia ha incontrato Jared e sua madre gli ha detto del poster che lei ha in camera descrivendoglielo nei minimi particolari* anche a te? A piaciuta a tutti quella scena, sono contenta xD *Chissà cosa diranno i genitori di Giulia se li vedono dormire assieme..mah..speriamo k non si arrabbino, i miei mi avrebbero messa in collegio...* i miei invece lo avrebbero ucciso xD un bacio carissima e grazie!! :D
ilachan89yamapi: mo ciaoooo! ^^ *la madre di giulia che parla del poster di jared!!* ^^ piaciuta anche a te, eh? Grazie 1000 spero ti piaccia il nuovo capitolo un bacioooooooo
lilly95lilly: ciao Lilly! ^^ *I genitori di Giulia *O* Hanno accettato Rob... che fortuna che ha avuto!* fortunata, vero? Non so te, ma io la invidio U.U xD sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto, un bacioooooo ^^
KikiCullen: fragolììììììììì! *ma davvero giulia non ha neanche un poster di Rob??* non so da te, ma a Ravenna questa estate non c’erano ancora i giornalini con i poster di Rob… *Hai ragione la scena del ti amo e grazie come risposta era Ryan in OC, chissà perchè ero convinta fosse gilmore girls* lì la scena mi sa che c’era Dean che aveva detto a Rory che l’amava e lei non ha risposto, non mi ricordo bene xD *Mia madre ed io ordinammo due risi alla cantonese, mentre Robert il pollo fritto, Richard e Claire il maiale in agrodolce e mio padre gli spaghetti ai frutti di mare* scommetto che ti è venuta fame xD *La nonna di Rob ha preso la tangenziale per cretinopoli??? Si è tolta di torno??? Meno male mi stava troppo antipatica!* ahahahahaha cretinopoli xD mi piace xD xD ah, comunque Giulia ha SEMPRE ragione U.U un bacio fragolììììììì! Ti voglio beneeeee
milly92: mo salve Mena!! ^^ *Meno male ke hai aggiornato mi stavo preoccupando* ups, pardon xD ora ho anche postato in anticipo, contenta? xD *ci sn rimasta qnd sn arrivati i genitori di Giulia, ma è stato bello il fatto ke le famiglie si sono trovate bene e si stanno simpatici!* eheheh sono dei personaggi loro xD tranquilla, grazie x aver recensito ^^ non importa quanto sia lunga ^^ un bacio ti voglio beneeeeeee

Buona lettura a tutti! Un bacio la vostra Giulls
P.S. dedico questo capitolo a Marghe per avermi aiutata con l’inizio, perché senza il suo aiuto si sarebbe stata la reazione dei genitori…grazie tesorooooo!

27. TRADIMENTO

La mattina seguente mi svegliai a causa di Robert che mi mordeva l’orecchio e rideva.
< Che cavolo stai facendo? > domandai coprendomi la faccia con una mano.
< Io? Assolutamente niente > sussurrò in un orecchio mentre mi accarezzava un fianco.
< Perché non dormi? > chiesi tentando di ignorare le farfalle che volteggiavano tranquillamente nel mio stomaco.
< Perché non riesco a dormire e mi stavo annoiando… >
< E quindi hai pensato bene di rompermi le scatole? > domandai stropicciandomi gli occhi.
< Esattamente > rispose sorridendomi.
< Che pensiero carino che hai avuto! > dissi sarcastica.
< Sì, ma credo che tu ti riaddormenterai ora >
< Lo credo anche io > dissi sorridendogli.
Robert rise divertito e mi passò un braccio intorno alla testa per farmi appoggiare alla sua spalla ed io, per avvicinarmi ulteriormente, intrecciai la mia gamba alla sua e poggiai la mano sul suo petto.
< Amore, io non riesco più a dormire. Ti dispiace se resto un po’ qui a coccolarti? > domandò sorridendomi.
< Adoro farmi coccolare > risposi sorridendo anche io e avvicinandomi al suo viso per baciarlo, poi ritornai all’altezza spalla, chiusi gli occhi e mi riaddormentai, cullata dal respiro di Robert e dalla sua mano che mi accarezzava teneramente la gamba intrecciata alla sua; ma entrambi ci svegliammo di soprassalto quando sentimmo una voce urlare.
< SVEGLIA PIGRONI! >
Immediatamente aprii gli occhi e vidi mio padre che ci stava guardando dormire.
< Ma cosa…? > domandò Robert con un occhio aperto ed uno chiuso e non appena si accorse di avere ancora la sua mano sulla mia coscia e che mio padre stava guardando proprio lì con tanto di occhi sgranati, imbarazzato la ritrasse subito.
< Ehm…ciao papà! Tutto ok? > domandai imbarazzata tentando di alleggerire la situazione, ma mi sentivo come un ladro che viene beccato a rubare in flagrante.
< Oh sì, certo! Vedere la propria figlia dormire sul divano con il proprio ragazzo è proprio un bel modo per iniziare la giornata! Ma almeno mi consola vedere che non ci sono preservativi per terra > disse in inglese in modo che anche Robert potesse capire.
< Oh mamma mia! > esclamai diventando rossa come un peperone mentre nel viso di Robert si disegnò il suo solito e bellissimo sorriso sghembo ed iniziò a ridere.
Ancora rossa in viso mi alzai dal divano e mi diressi in cucina per far colazione, seguita a ruota da mio padre e da Robert, che ancora stava ridendo.
< Piantala di prendermi in giro o ti mollo un pugno sui denti > lo minacciai una volta rimasti soli.
< Siamo suscettibili, eh? > domandò ridendo.
< Sono imbarazzatissima più che altro > risposi addentando una fetta di pane col burro e  la marmellata.
< Sai che sei bellissima quando sei imbarazzata? > disse avvicinandosi a me e giocando con i miei capelli.
Sorrisi e mi avvicinai per baciarlo, ma venimmo nuovamente interrotti.
< Buongiorno piccioncini! Avete dormito bene sul divano? > domandò mia madre entrando in cucina e nuovamente divenni rossa.
< Devo mettere un campanello come le mucche ai miei genitori, altroché! > esclamai esasperata e anche in quella occasione Robert rise divertito.
< Tranquilla, tra un paio di giorni ce ne andremo > disse mia madre mentre preparava il caffè.
< Vuoi dire che restate ancora? > domandai sorridendo apertamente.
< Esattamente >
< Sì! > esclamai contenta e andando ad abbracciarla.
Dopo aver fatto colazione Robert tornò a casa e ritornò per pranzo con i suoi genitori, poi alla sera andammo tutti insieme al Blue River e anche lì mi divertii tantissimo, specialmente perché era troppo divertente vedere mia madre e Claire cantare insieme.
L’ultimo giorno che trascorsero a Londra, invece, andammo tutti a fare giro per i parchi della città e quando arrivò il giorno della loro partenza, fu davvero triste salutarli perché mi ero abituata ad averli accanto a me e sapevo che mi sarebbero mancati da morire, visto che avrei rivisti solo a Settembre.
Il martedì seguente mi svegliai verso le otto a causa della sveglia di Teo che iniziò a suonare prepotentemente. Misi la testa sotto il cuscino tentando di riaddormentarmi ma il mio piano fallì miseramente, così scesi in cucina per preparare la colazione per me e mio fratello prima che andasse in palestra.
< ‘Giorno! > esclamai sorridendo quando entrò in cucina con il suo borsone.
< Hey, ma che ci fai in piedi a quest’ora? > domandò venendo a darmi un bacio sulla guancia.
< Mi sono svegliata e non sono più riuscita ad addormentarmi…latte, caffè e cereali? > domandai porgendogli una tazza di latte caldo.
< Perfetto! Grazie piccola e scusami per averti svegliata… >
< Tranquillo, non c’è problema! >
< Stasera esci con Robert? > domandò mentre stava finendo di bere il latte.
< Non credo, non ci siamo sentiti. Perché? >
< Questa sera ho la serata libera. Possiamo andare al cinema se non devi uscire con lui >
< Sì, ci sto! >
< Perfetto. Ora scappo perché sono in ritardo. Ciao piccola! > salutò Teo prendendo il borsone e baciandomi una guancia.
< Ciao Teo, buona sudata! >
< Grazie sorellina! >
Finii di pulire la cucina e poi andai a fare il letto sia in camera mia che in quella di Teo, dopo di che feci la lavatrice, stesi i panni del lavaggio precedente, passai per terra con l’aspirapolvere e con lo straccio e alle nove e mezza terminai tutte le pulizie di casa. Mentre stavo per andare a fare una doccia sentii il mio telefono squillare.
< Pronto? >
< Ciao bimba! Stavi dormendo? > domandò Jared tutto contento.
< Ciao papi! No tranquillo stavo pulendo casa. A cosa devo questa piacevole telefonata? >
< Ho una domanda da farti… >
< Spara! >
< Vorresti diventare la mia eroina? >
< Guarda che non sono sniffabile… > dissi ridendo.
< Ma no scema, cosa hai capito?! Devo andare a incidere le nuove canzoni, ti va di venire? >
< Certo! > esclamai entusiasta.
< Perfetto, tra quaranta minuti sono da te >
< Benissimo, ciao papi! >
Mi feci un doccia in fretta e furia, mi asciugai i capelli, indossai una maglia a mezza manica rosa, un paio di shorts bianchi, le All Star bianche e uscii di casa per aspettare Jared, che arrivò puntuale come un orologio svizzero.
< Ciao papi! > dissi quando entrai in macchina.
< Ciao splendore > rispose baciandomi una guancia.
< Pronto per incidere? >
< Sì, anche se non ne ho molta voglia… >
< Come mai? >
< Sono stanchissimo > disse stropicciandosi gli occhi.
< Hai fatto le ore piccole? >
< Ho dormito solo un paio d’ore… >
< Ma…Jared! > esclamai ridendo.
< Beh sai, ero con Becky e allora… > disse riferendosi alla ragazza con cui si era visto sera che lo avevo incontrato in gelateria assieme a Shannon.
< Ok, non voglio sapere niente! > dissi tappandomi le orecchie e scoppiando a ridere.
< Come mai non sei con Robert questa mattina? >
< Mi ha detto che doveva incontrarsi con un suo vecchio amico > dissi sbuffando.
< Ah… > disse e iniziò a ridere.
< Perché ridi? > domandai inarcando un sopracciglio.
< Perché mi è venuto in mente quando mi dicevi che non volevi metterti con Robert ed ora guardati! Non riesci a stargli lontano >
< Eh papi, l’amore… > dissi sospirando e scoppiammo a ridere entrambi.
< Ti scoccia se accendo la radio? > domandai.
< No, fai pure > rispose sorridendo.
Feci il giro di varie stazioni finché non ascoltai una canzone che potesse andarmi bene.
I’ll spread my wings and I’ll learn how to fly I’ll do what it takes till I touch the sky and I’ll make a wish, take a change, make a change and break away out of the darkness and into the sun but I won’t forget all the ones that I love I’ll take a risk, take a change, make a change and break away…
< Adoro Kelly Clarkson > esclamai sorridendo.
< Quali sono le tue canzoni preferite tra quelle che ha fatto? >
< Tutte, adoro tutte le sue canzoni > risposi estasiata dalla canzone.
Nell’esatto momento in cui terminò la canzone ci trovammo davanti allo studio di registrazione.
< Eccoci arrivati bimba! >
< Wow, non sono mai stata in una sala registrazioni, sono così emozionata! >
< Allora vieni che ti faccio strada > disse Jared sorridendomi e offrendomi il braccio.
Entrammo dentro l’edificio e arrivammo davanti ad una porta bianca con una targhetta con scritto “Studio di Registrazione Bianco”. L’interno della stanza era pieno di vari dischi, poster, foto e addirittura autografi. Davanti a noi c’era una piccola saletta con il muro grigio, per quello denominata “Studio di Registrazione Grigio”. In quella sala il cantante incideva le canzoni, mentre in quella bianca c’era la console dove veniva incisa la voce e delle poltroncine.
< Ciao Jared, meglio tardi che mai! > esclamò un ragazzo sui trentanove anni, alto e ben piazzato, ma con un sorriso che metteva subito allegria, era castano e aveva gli occhi marroni.
< Oh andiamo, sono in perfetto orario! > sbuffò Jared.
< Sì, certo Jared…tu sei sempre in orario > disse il ragazzo e poi mi sorrise e si presentò < Ciao sono Matt, il direttore della registrazione. Tu devi essere Giulia >
< Precisamente > dissi sorridendogli e stringendogli la mano.
< Fratello, la puntualità non è mai stata un tuo forte eh? > domandò Shannon entrando.
< Hey Shan, te la tappi quella boccaccia? > domandò sarcasticamente Jared in risposta.
< Mio fratello oggi è un po’ suscettibile… > sussurrò Shannon guardandomi e sorridendomi.
< Sì, l’avevo notato! > risposi contraccambiando il suo sorriso.
Salutai anche il resto della band, mi sedetti su una poltroncina e ascoltai Jared incidere le prime canzoni del suo nuovo CD: era davvero un professionista, quasi tutte le canzoni che doveva incidere quel giorno le aveva fatte perfette ed erano stupende.
< Perfetto Jared, bravissimo. Dieci minuti di pausa > disse Matt quando Jared terminò d’incidere l’ultima canzone.
< Come è venuta? > domandò Jared quando uscì dallo stanzino.
< Senti tu stesso > ribatté Matt.
< Mi sembra buona… > giudicò Jared.
< Buona? Papi è perfetta! > esclamai.
< Grazie bimba > disse sorridendomi e venendo a sedersi accanto a me.
< Ed ora? >
< Ora vanno a turno tutti gli altri e incidono. Adesso dovrebbe andare Shannon, giusto? > domandò guardando Matt.
< Esatto > confermò il ragazzo sorridendo.
Dopo i dieci minuti di pausa fu Shannon ad entrare e poi fecero la stessa cosa anche gli altri ragazza ed anche loro, esattamente come Jared, furono fenomenali, non vennero interrotti neanche una volta.
< Ma come fate? > domandai a Jared.
< Come facciamo cosa? >
< A incidere senza fare errori…cioè, siete fenomenali! >
< Beh bimba, è tutta questione di allenamento. Tu non hai idea dei casini che combinavamo le prime volte: facevamo sempre un sacco di errori, poi col passare del tempo siamo migliorati… >
< Beh…wow > dissi facendolo ridere.
< Hey ragazzi, come è andata? > domandò Shannon avvicinandosi a Jared e me.
< Giulia dice wow! > esclamò Jared scoppiando a ridere e gli diedi un pugno sulla spalla.
< Ti è piaciuto davvero Giu? > chiese Shannon.
< Sei stato favoloso, davvero > risposi sorridendo.
< Hey Giulia, tu canti? > mi chiese Matt.
< Sotto la doccia sì! > risposi guardandolo.
< Hai mai preso lezioni? >
< Ho iniziato l’anno scorso… >
< Ah sì? Avanti, canta qualcosa > disse Matt.
< Scherzi? >
< Io non scherzo mai. Avanti! > m’incitò sorridendo.
Mi feci desiderare per un altro paio di minuti, poi alla fine cedetti e intonai il ritornello di Break away.
< Ehm…Jared, che ne dici le facciamo incidere qualcosa? >
< Ma sei matto?! > esclamai sgranando gli occhi.
< No. Mi piace il tuo timbro >
< Assolutamente no! > esclamai nuovamente.
< Ma non dico una canzone da scalare le classifiche. Intendo una canzone che tu possa tenere e portare a casa, così tanto per… >
< Oh…beh, perché no? > domandai sorridendo.
< Dai bimba, bravissima! >
< Cosa posso cantare? >
< Quello che vuoi > rispose Matt sorridendomi.
< Avete la base di Like Lovers Do? > domandai sorridendo.
< No, ma la scarico e tra due minuti possiamo iniziare > disse Matt.
< Ti piace proprio quella canzone eh? > mi chiese Jared sorridendomi maliziosamente.
Lo ignorai deliberatamente ed entrai nella sala registrazione, poi feci un respiro profondo e iniziai a cantare. Venni interrotta diverse volte, ma alla fine il risultato fu eccellente.
< Quante copie ti faccio? > mi chiese Matt.
< Due. Ti scoccia? >
< No, assolutamente! > rispose sorridendomi.
< Grazie Matt! > esclamai.
< Una versione in più come regalo per il fidanzatino? > domandò Jared facendo gli occhi dolci.
< Jared la finisci? > esclamai fulminandolo con lo sguardo.
< No bimba, mi diverto troppo! > rispose sorridendomi e baciandomi una guancia.
Restai con loro a chiacchierare per una ventina di minuti, poi presi l’autobus per tornare a casa non volendo far scomodare Jared ulteriormente. All’ultimo momento, però, cambiai destinazione e invece che arrivare a casa, scesi davanti alla fermata del centro di Londra e feci un giro per i negozi.
Mi fermai a mangiare un panino in un bar e poi continuai il mio giro. Mi fermai davanti ad un negozio d’antiquariato e incuriosita vi entrai, visto era la prima volta che vi mettevo piede, nonostante avessi sempre desiderato farlo. Vidi un sacco di oggetti veramente belli, anche se alcuni erano veramente strani. Trovai un sacco di lampade, lampadari, scrittoi, antichi mobili bar, armadi, poltrone, quadri e tante altre cose.
Quando uscii mi diressi verso un negozio d’abbigliamento, dove comprai un sacco di canotte, maglie a manica corta e gonne, visto che c’era un’offerta speciale e sia le canotte che le maglie venivano tre sterline, mentre le gonne ne venivano cinque.
Un altro negozio che visitai fu S-N-S, ovvero Summer Never Stops, un negozio che vendeva abiti estivi in qualunque periodo dell’anno. Comprai un abito lungo fino a metà cosce di lino bianco e con due spalline sottili.
Uscii anche da lì e girai altri negozi, finché i miei occhi non si posarono su una vetrina di una gioielleria dove vidi un bellissimo anello con un solitario al centro e con tre pietre in ciascun lato del solitario. Era l’anello più bello che avessi mai visto, talmente bello che non mi stupii di vedere che costava tremila sterline.
Mi allontanai dalla vetrina e girai un altro paio di negozi senza però comprare niente.
Quando guardai l’orologio notai che erano quasi le due, così decisi di tornare indietro visto che avrei avuto l’autobus alle due e venti.
Ripercorsi le stesse strade di prima fermandomi ancora una volta a vedere quell’anello e poi ripartii, finché non vidi casualmente Robert seduto ai tavolini dello stesso bar dove avevo pranzato e, non appena vidi chi fosse il suo amico, mi si gelò il sangue nelle vene: era Katie Leung.
Restai ferma a fissarli nascosta non so per quanto tempo, ma sicuramente quel tanto che bastava per aver perso l’autobus. Li vidi ridere e scherzare come due ragazzini e notando quanto fosse realmente bella Katie m’intristii ancora di più: era vero che Robert aveva detto più volte di voler solo me, ma comunque era normale e lecito essere gelosa di lei: era bella, famosa, conosceva Robert meglio di chiunque altro e ci era addirittura finita a letto.
Non riuscendo a far altro li spiavo con occhi sgranati, mentre la gente mi passava accanto, arrivando ogni tanto a urtarmi. C’ero rimasta molto male nel vederli insieme, ma non perché si stesse incontrando proprio con Katie, ma perché non me l’aveva detto. Ero convinta che lui potesse dirmi tutto senza problemi, invece mi sbagliavo. Certo, sarei stata un po’ gelosa, ma era comunque una sua amica e non avevo la minima intenzione di proibirgli di vederla, visto che lui era grande e vaccinato e poteva frequentare tranquillamente i suoi amici e non gli avrei nemmeno tenuto il muso.
Dopo qualche minuto decisi di allontanarmi perché era giusto che Robert potesse restare con Katie tranquillamente, così feci per andarmene. Quando però mi voltai un ultima volta verso loro due sentii il mondo crollarmi addosso: si stavano baciando. Li fissai impietrita e con le lacrime agli occhi e scappai via verso casa.
Improvvisamente sentii Robert urlare il mio nome, ma non mi fermai. Continuavo a correre senza mai voltarmi indietro, veloce come non lo ero mai stata.
Presi il primo taxi disponibile e mi feci portare a casa, dove Robert mi raggiunse poco dopo.
< Giulia > mi chiamò prendendomi per un braccio.
< Non toccarmi! > urlai strattonando il braccio lontano da lui.
< Aspetta, lascia che ti spieghi >
< No, non devi spiegarmi niente. Sei solo un gran bastardo! > urlai con le lacrime che continuavano a scendere dai miei occhi e aggiunsi < perché l’hai fatto eh? Mi avevi promesso che non mi avresti fatto soffrire, invece non hai resistito…mi fai schifo, mi hai usata solo per il tuo divertimento illudendomi con le tue parole. Hai ragione, sei un grande attore tu… >
< No, non è come credi >
< Mi prendi per cretina per caso? Robert vi ho visto baciarvi… >
< No, era lei che ha baciato me… >
< Inventa una scusa migliore, questa è patetica… >
< Ma è la verità, ti prego credimi. Giulia, io ti… >
< No, non ti credo > lo interruppi < Robert, ti odio. La sai una cosa? Se tu dopo il nostro primo appuntamento non ti fossi fatto più vivo sarebbe stato meglio, almeno avresti evitato di farmi vivere in questa menzogna totale… >
< Giulia ti prego, ascoltami >
< No, non voglio più ascoltarti, voglio che tu sparisca dalla mia vita, voglio che tu te ne vada immediatamente > dissi tra i singhiozzi togliendomi sia la collana che il braccialetto e lanciandoglieli addosso < prova ad avvicinarti di nuovo a me e chiamo la polizia > dissi guardandolo minacciosamente ed entrando in casa sbattendogli la porta in faccia.

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Nota della scrittrice (che in questo momento MOLTO probabilmente si starà prendendo un sacco di accidenti che le lettrici le staranno mandando xD)

Volevo chiarire una cosa: non odiatemi per questo capitolo, ma non potevo non metterlo, altrimenti la storia sarebbe stata troppo piatta…gli alti e bassi nella vita esistono, quindi è giusto che esistano anche in questa storia! ^^Purtroppo non potrò aggiornare prima di sabato perché sono incasinatissima questa settimana, quindi mi toccherà farvi aspettare!

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Capitolo 28
*** VERITÀ ***


¡Hola mi cariños! ¿Como estáis? (scusate, oggi mi sento molto spagnola xD)
Ciao tesori! Come state?
Cioè…io sono sconvolta…apro per rispondere alle recensioni e ne vedo 21?? O_O ma che bello!!! :D
Mo grazie, sono felicissima!! Eheheh, abbiamo superato il record xD
Bene, sono le 6.30 e mi trovo a postare perché oggi pomeriggio non credo di essere a casa…e certamente non voglio ripetere l’episodio della settimana scorsa, quindi…eccovi il nuovo capitolo!!! ^^
Speriamo bene, oggi ho la verifica di recupero di poesia in inglese (per rimediare al 5…non sono brava nelle poesie io), chimica che interroga e la verifica di latino…valà, no comment…io odio il latino e il latino odia me…ma vabbè! xD
Prima di cominciare voglio ringraziare le 88 ragazze che hanno messo la storia tra i preferiti, chi ha solo letto e chi mi ha recensita! ^^

fedev82: gemellìì!! Ma come “come ho potuto”?? Non è colpa mia se Robert si è comportato così da stronzo U.U il gruppo “Ammazziamo Robert!” lo crei su Facebook? xD Grazie 1000 per i complimenti, sei sempre troppo gentile! ^^ un bacio ti voglio tanto tanto tanto bene!! ^^
EmilyAtwood: ciao carissima! ^^ wow, sei la prima a credere nell’innocenza di Rob, lo sai? =D la scena di Giulia con suo padre l’adoro, e anche io al tuo posto mi sarei sotterrata xD Giulia è un po’ più brava di noi xD spero ti piaccia il nuovo capitolo, un bacio! ^^
fede_sganch: ciao Fede! ^^ Oleeeeeeee! Sei la prima che mi “appoggia” per quello che è successo! E comunque hai ragione anche tu…Rob sarà bello quanto vuoi, ma il suo passato non lo abbandona mai…o forse l’ha fatto? xD (ti lascio con questo dilemma esistenziale) un bacio e grazie 1000 ^^
cloddy_94: ciao Cloddy! ^^ mi dispiace, ma alla fine ti ho fatto aspettare fino a sabato :( mi perdoni??? *-* però tranquilla, dopodomani posto ancora!! ^^ spero che il capitolo ti piaccia, un bacio! ^^
Sognatrice85: Margheeeeeee!!!! Che bello, adoro leggere le tue recensioni!! *-* *Allora dovrei strozzarti per questo capitolo e per le lacrime che ho versato...* nooooooo!!! Marghe, non mi piangere, altrimenti poi mi sento in colpa!!! Eheheheh mi dispiace averti dedicato il capitolo del tradimento…ma vedi il bicchiere mezzo pieno: ti ho dedicato un capitolo! xD *-* cioè…ti rendi conto di tutti i complimenti che mi hai fatto??? Guarda che io non me li merito, davvero…come posso fare per farmi perdonare completamente e non un pochino? Ti prego, dimmelooooo!! Spero ti piaccia il nuovo capitolo! Un bacio e grazie, sei sempre un angelo con me!! ^^
narcissa82: mo ciao sorellona!!!!!!!!!!!!!!! Che brava che sei a credere in Robert! Spero che il nuovo capitolo si soddisfi in quanto al “sapere cosa passa nella mente di Giulia e Robert!” ^^ grazie 1000 per i complimenti, sei davvero gentilissima! Tu adori come caratterizzo Jared? Bene, io adoro Jared e basta xD spero davvero che ti piaccia il nuovo capitolo!! Un bacio sorellona!! ^^
ilachan89yamapi: ciao Ila!! ^^ oddio…io non ti posso dir niente, lo leggerai tu stessa! ^^ comunque per il fatto della polizia…beh, Giulia era sconvolta esattamente come te e anche ferita…come darle torto? Spero ti piaccia il capitolo, un bacio! ^^
Lion E Lamb: ciao stella! Tranquilla anche se non hai recensito gli altri capitoli, davvero! ^^ l’importante è che ti siano piaciuti! :D spero ti piaccia il nuovo capitolo, un bacio e grazie 1000 ^^
CriPattinson: ciao Criiiiii!!! *-* davvero ti è piaciuto il capitolo?? Ma graziee!! *-* me commossa…sei un’indovina! Secondo te cosa accadrà nel prossimo capitolo? (rispondi senza leggere il capitolo xD) O_O oddio, ma davvero hai pianto?? Mi sento in colpa!!! Spero ti piaccia il nuovo capitolo…e che tu non abbia bisogno di fazzoletti xD un bacio e grazie 1000 ^^
Twilighter001: ma allora non mi hai abbandonata?!?!?!?!?! *-* me contenta!!! Ma nooo, non mi odiare!!! ç_ç come posso farmi perdonare?? E poi scusa, ma il proverbio non dice “L’amore non è bello se non è litigarello?” quindi…questo colpo di scena (per quanto sia doloroso) ci stava U.U spero ti piaccia il nuovo capitolo!! Un bacioooooooooo ^^ e poi scusa ancora…tu mi dici “spero che manchi ancora tanto alla fine…” ma se tu mi minacci per farmi postare velocemente è ovvio che poi la storia finirà subito…non sei molto coerente! :P
Ilarylove Sol: ciao bella! ^^ tranquilla se non hai recensito il capitolo, l’importante è che ti sia piaciuto! ^^ grazie per avermi dato ragione per quanto riguarda la lite ^^ almeno tu una delle poche xD spero ti piaccia il nuovo capitolo, un bacio!!
ladyCullen1991: mo ciao! ^^ scusa se non ho postato prima ma è stata colpa della scuola :( spero ti piaccia il nuovo capitolo, e grazie 1000 per il bel complimento! ^^ un bacio
lilly95lilly: hola Lilly! ^^ oddio mi ami???? *-* che bello!!!!! :D ora che mi ami però mi dovrai sposare U.U xD scusa, oggi sono “leggermente” impazzita xD Visto che casino che “Rob” ha “combinato”? (perché metto tutto tra virgolette??? Eheheh, lo scoprirai leggendo questo capitolo!) spero che ti piaccia, un bacio e grazie 1000! ^^
Kumiko_Chan_: mo ciao!!! O_O caspita, complimenti per averla letta in quattro giorni! O_O o mamma mia! Anche tu vuoi iscriverti nel club “Ammazziamo Robert!”? xD no, aspetta…addirittura col forcone??? xD a mo di rivolta contadina stile 1700??? Bellooooo! Voglio partecipare anche ioooo! xD *-* oddio, ma sei troppo gentile!! Grazie 1000 per i bellissimi complimenti, sono arrossita!!! Ora vedo di risolvere il tuo dubbio amletico xD: beh, la risposta te la sei già data da sola! Il padre fa un po’ più fatica della madre, ma anche lui lo parla abbastanza correttamente ^^ pensa che all’inizio volevo fare che nessuno dei due era capace di spiaccicare parola, ma poi se avesse dovuto tradurre Giulia sarebbe stato un po’ un casino, specialmente quando suo padre sgama Rob e Giulia a dormire e quando sua madre racconta a Jared del poster xD spero ti piaccia anche il nuovo capitolo, grazie ancora e un bacio! ^^
milly92: oleeeeeee! Una terza iscritta al gruppo “Ammazziamo Robert!” xD *Cioè, ho capito che ti ha baciato lei, ma, cavolo, ti vuoi staccare o resti come un ebete ad assecondarla?* ahahaha stavo cascando dalla sedia xD gli uomini sono tutti uguali, non c’è niente da fare… -.- sono poche le volte che ragionano col cervello, perché loro ragionano sempre col… (eheheh, completa tu la frase xD) ma non piangere però!! Confidi nella mia bontà? Devo ricordarti che su msn il mio nick è: GIULLS IL GENIETTO MALEFICO? xD chissà se sarò buona o no…xD lo scopriremo nella prossima puntata! xD spero che il prossimo ti piaccia, sia per la forma che per il contenuto xD un bacio, ti voglio bene Mena! ^^
daydre4mer: ciao Stefy! ^^ mmm…iscrivo anche te nel gruppo “Ammazziamo Robert!”? xD beh, sai…le scuse di Robert non so se siano proprio delle scuse…chi lo sa…direi che puoi scoprirlo solo leggendo questo capitolo xD sono contenta che sia la storia che questo capitolo ti piacciano e spero che la cosa possa continuare in seguito! ^^ un bacio e buona lettura! ^^
KikiCullen: fragolìììììì!! Come è andata l’interrogazione di greco??? Ahahahahahaha Stronzert, mi piace!!!! Sì, le parolacce sono ammesse xD Odi Katie per quello che ha fatto? Bene, preparati ad odiarla ancora di più in questo capitolo! Bene, vuoi che iscriva anche te nel gruppo “Ammazziamo Robert!”? xD Non mi odi?? *-* bene, allora il matrimonio è assicurato!! =D come potevo non mettere Kelly Clarkson? Molte delle sue canzoni sono le mie colonne sonore!! *-* io l’adoro! E non vedo l’ora di inserire “My life would suck without you!” :D Sììììììììììì!!! Ora sarò la tua personal shopper! *-* che bello!!! Davvero ti piace come si veste Giulia? Bene, perché molte cose sono veramente mie xD grazie 1000 per i complimenti, sei sempre gentilissima! ^^ un bacio, ti voglio tanto tanto tanto bene!!! ^^
marty sweet princess: ciao Marty! Eheheh mi dispiace averti fatta aspettare! Spero che almeno ne sia valsa la pena xD O_O le tue sono versioni di latino o greco? In bocca al lupo, spero che la tua settimana sia andata bene! ^^ un bacio e buona lettura
LondonCalling: ciao Silvia! Piacere mio, io sono Giulia ^^ *Pensa, la tua fan fiction mi è piaciuta tanto, che questo weekend son rimasta fino alle due a leggere. Poi ho stampato gli ultimi tre capitoli per leggerli a scuola, non resistevo.* ma io ti adoro!!! Cioè ti è piaciuta talmente tanto da fare ciò??? Oddio, che bello!!!!!!!!! *-* *Ti giuro che quando ho letto che c'era lei con lui al bar ho quasi ringhiato* cavolo, avrei voluto vederti! xD la odi proprio Katie, eh? xD e pensa quanto la odierai qui! xD spero ti piaccia il nuovo capitolo. Grazie 1000 e spero di leggere cosa ne pensi di questo capitolo! ^^ un bacioooooo
Ithil: hola Bea!!! ^^ eheheh, qualcosa mi dice che qui odierai Katie ancora di più xD spero ti piaccia il nuovo capitolo però! Un bacio e grazie 1000! ^^
doddola93: ciao Dod!! Guarda, anche io ho dei problemi con internet, quindi sei più che scusata! ^^ anche tu odi Katie, eh? xD pensa a quanto la odierai in questo capitolo allora xD O_O oddio, ti ho fatta piangere??? Mi dispiace!!! :( mi sento un po’ in colpa…no, un po’ tanto in colpa…mi perdoni??? Tranquilla, non sei cretina perché anche io piango spesso…spero ti piaccia il nuovo capitolo! ^^ grazie 1000, davvero. Un bacio enorme ^^

Ragazze, mi sento in colpa per avervi fatto piangere…come posso farmi perdonare?
Ed ora mi rimane da dire…cosa succederà in questo nuovo capitolo? Ma soprattutto…chi andrà a trovare Giulia? Buona lettura, a lunedì! ^^
Un bacio la vostra fedele Giulls
P.S. In questo capitolo (per vostra gioia) Giulia tirerà fuori le cosiddette palline e dirà al suo visitatore cosa veramente pensa di lui…una standing ovation per Giulia! xD

28. VERITà

Entrai dentro casa sbattendo la porta, lanciai le sporte con i miei acquisti per terra e corsi di sopra in camera mia, presi la valigia e vi buttai tutta la mia roba alla rinfusa.
< Giulia, che cavolo stai facendo? > domandò Teo sbigottito quando entrò in camera mia.
< Non vedi? Me ne sto andando. Me ne vado, voglio tornare a casa, non voglio più restare qui > risposi continuando a singhiozzare.
< Piccola, cos'è successo? > chiese preoccupato.
< Non voglio parlarne, voglio solo fare la valigia e tornare in Italia. Voglio dimenticare questa vacanza, voglio dimenticare tutto >
< Giulia no, aspetta > disse prendendomi per i polsi.
< Teo, LASCIAMI! > urlai singhiozzando.
< No, raccontami cosa è successo >
< No >
< Giulia avanti, cos’è successo? Ti prego, dimmelo > disse implorante.
< Voglio andarmene perché non posso restare qui e non voglio >
< Perché? >
< Perché voi uomini siete tutti stronzi, fate quello che vi pare e piace e non ve ne importa niente delle conseguenze e della gente che fate soffrire, ecco perché! > risposi quasi urlando.
< Cos'è successo? >
< Ero a fare un giro per il centro di Londra, quando ho visto Robert e Katie Leung seduti in un bar e poi baciarsi… > risposi con una punta di odio.
< Non è possibile > disse Teo.
< Lo difendi anche? > domandai guardandolo con disgusto.
< Giulia ti ama troppo, non ti farebbe mai una cosa del genere >
< Invece l’ha fatto. Oh, eccome se l’ha fatto… > sussurrai accasciandomi a terra piangendo.
< Giu… > disse Teo abbracciandomi e cullandomi.
< Io…io lo amo, p…pe…perché mi ha fatto una cosa del genere? > domandai singhiozzando.
< C’è una spiegazione… >
< E quale? >
< Questo non lo so. Ma ti ripeto che lui non potrebbe mai farti una cosa del genere… >
< Matteo, ti prego non biasimarlo > sussurrai abbracciandolo e continuando a piangere.
< Vuoi davvero tornare a casa? > mi chiese diverso tempo dopo mentre mi accarezzava la schiena per tentare di consolarmi.
< No > risposi dal suo petto.
< Posso fare qualcosa per farti stare meglio? >
< No >
< Vuoi una camomilla? >
< No. Voglio solo dimenticare Robert, non voglio cadere nuovamente in depressione a causa sua… > risposi dopo che mi fui calmata < però ora vorrei restare da sola… >
< Non so se sia il caso… > replicò guardandomi preoccupato.
< Tranquillo, non sono così disperata da suicidarmi >
< Ok… > mi disse anche se non del tutto convinto.
Mi aiutò ad alzarmi e mi diede un leggero bacio sulla fronte, dopodiché uscì dalla camera.
Spero che questa possa distrarmi…” pensai mentre accendevo la radiolina, ma la mia speranza fu vana.
Cause every time we touch I get this feeling and every time we kiss I swear I can fly can't you feel my heart beat fast I want this to last need you by my side cause every time we touch I feel this static and every time we kiss I reach for the sky can't you hear my heart beat so I can't let you go want you in my life
Cambiai immediatamente stazione, sperando di trovare una canzone che non mi facesse pensare né a Robert né al mio momentaneo stato d’animo, ma anche li sbagliai alla grande.
That I love you I have loved you all along and I miss you been far away for far too long I keep dreaming you'll be with me and you'll never go stop breathing if I don't see you anymore

Involontariamente tornai a pensare alla serata passata a casa sua a ballare quella canzone e bordo piscina e ancora una volta i miei occhi si riempirono di lacrime, così cambiai nuovamente stazione per evitare di piangere ancora.
I can't unlove you, can't do that, no matter how I try I'll never turn my back on someone who loved me too. I can do most anything I have to
Ecco, ci mancava solo anche questa canzone. La prossima quale sarà?” domandai sarcasticamente e non tardai molto a scoprirlo.
You can tell me that there’s nobody else (but I feel it), you can tell me that you are at home by yourself (but I see it), you can look into my eyes everyday not you are but I know I know your love is just a lie
E anche l’ultima stazione che cambiai mise una canzone poco adatta al mio umore.
I’m here without you baby but you are still low my lonely mind I think about you baby and I dream about you all the time I’m here without you baby but you’re still with me in my dreams and tonight is only you and me
Presi la radiolina e senza pensare la lanciai sul muro con una tale densità da farla rompere in tanti pezzi.
< Mi viene da ridere. Com’è possibile che tutte le stazioni radio si siano coalizzate contro di me? > mi chiesi guardando apatica i resti della radiolina.
Presi l’iPod dalla mia borsa e indossai le cuffie mettendo in riproduzione casuale, sicura al 100% che l’iPod non mi avrebbe mai tradita, specialmente perché su quattrocento canzoni, trecentottantanove erano canzoni allegre.
Che ne sarà di noi? Che ne sarà di quel che ieri eri tu? Forse sarà che poi perdendoci ci ritroviamo ci ritroviamo oh
< Eh certo, mi sembra giusto! Perché ascoltare una canzone allegra quando posso continuare a deprimermi? > domandai sarcastica spegnendo l’iPod e trattenendomi dal lanciare contro il muro anche quello.
Mi appoggiai alla finestra e guardai fuori.
< Giulia, hai visite > disse Teo entrando in camera mia.
< Chi è? > chiesi quando lo guardai ancora con gli occhi rossi e gonfi e stupendomi di trovare accanto a lui Katie Leung < vattene immediatamente > le dissi freddamente.
< No, Giulia ascoltami: sono stata io a baciare Robert, non il contrario > rispose entrando in camera mia e chiudendo la porta alle spalle.
< Quale concetto di “vattene immediatamente” non capisci? > domandai sarcastica.
< Voglio spiegarti come stanno le cose >
< E pensi che io ti creda? >
< Vuoi lasciarmi parlare? > domandò arrabbiata.
< Ti baci col mio ragazzo e pretendi anche che io ascolti e che non ti sbatti fuori casa a calci in culo? Complimenti Katie, tu sì che sei perspicace > dissi prendendola in giro.
< Non è come credi tu e se mi lasci parlare posso spiegarti tutto >
< Prego > dissi facendole il gesto di proseguire.
< Robert ed io eravamo seduti al bar a parlare e… >
< E cosa? >
< Mi sono avvicinata a lui e l’ho baciato non appena ho visto che ci stavi guardando > ammise guardando il pavimento.
< Tu hai fatto cosa? > domandai quasi urlando e sgranando gli occhi.
< Hai capito benissimo… > rispose alzando lo sguardo.
< Beh, tu hai preso l’iniziativa, ma mi sembrava che a Robert la cosa non dispiacesse >
< Ti sbagli. Non appena mi sono avvicinata e l’ho baciato, lui si è spostato > disse guardandomi tristemente.
< Perché l’hai baciato? > domandai in un sussurro.
< Vuoi la verità? >
< No, voglio che tu mi racconti la prima balla che ti passa in mente. Ma che razza di domande fai? > chiesi arrabbiata.
< Lui non ha fatto altro che parlare di te per tutto il tempo. Sembrava si fosse completamente dimenticato del fatto che io ero ancora innamorata di lui e che soffrivo nel sentir dire quanto lui fosse innamorato di te. Volevo fargli capire una volta per tutte che non l’avevo mai dimenticato, che non avevo mai dimenticato quello che c’era stato tra noi due… >
< Intendi quando te lo sei portata a letto nonostante lui stesse con un’altra? > domandai inarcando le sopracciglia.
< No, intendo quando lui mi aveva chiesto di iniziare a frequentarci dopo essersi lasciato con la sua ragazza >
< Lui ti ha chiesto questo? > domandai col magone.
< Sì e se non fossi arrivata tu a quest’ora lui ed io staremmo insieme > rispose con una punta di disprezzo < così, quando ti ho riconosciuta tra la folla mi sono avvicinata a lui e l’ho baciato… >
< Hai fatto tutto questo per farmi ingelosire? Wow, che onore >
< No, l’ho fatto perché speravo che con quel bacio Robert potesse capire quanto tu fossi sbagliata e quanto io fossi giusta per lui… >
< E perché io sarei sbagliata per lui? >
< Perché tu non fai parte di questo mondo. Mi dispiace dirtelo, ma star sotto i riflettori per una sera e finire in qualche giornaletto di tanto in tanto non vuol dire insediarsi nel mondo della notorietà >
< Anche se a te non deve interessare, voglio precisare una cosa: non m’interessa minimamente far parte di questo mondo. Io sto con Robert perché lo amo e perché lui mi fa stare bene, non per finire in televisione o in un qualche giornale >
< Sai perché Robert si è accorto che ci hai visti? > domandò sorridendo amaramente.
< No >
< Perché quando si è staccato da me io involontariamente ho guardato nella tua direzione e lui ha seguito il mio sguardo… >
< Non sei stata molto furba…se tu non avessi guardato nella mia direzione, molto probabilmente lui non si sarebbe accorto di me >
< Già, forse…probabilmente però, invece che dirmi di non avvicinarmi più a lui, mi avrebbe dato uno schiaffo… > disse guardando fuori dalla finestra.
< Katie, tutto quello che mi hai appena detto non mi aiuta. Perché sei qui? >
< Per dirti di perdonare Robert perché lui non ha fatto niente. È dura per me dirti questo, ma non posso sopportare che lui soffra >
< E perché dovrei fidarmi di te? Chi mi dice che tu e Rob non vi siate messi d'accordo per divertirvi ancora un altro po’ alle mie spalle? > domandai guardandola.
< Perché non sei stupida e lo sai anche tu che Robert non ti avrebbe mai fatto una cosa del genere >
< Katie, posso essere onesta e dirti una cosa? > domandai interrompendo il silenzio che si era creato.
< Certamente > rispose guardandomi.
< La nonna di Robert, quando lui mi ha portato a casa dei genitori per presentarmi, non ha fatto altro che dirmi quanto tu fossi bella, brava, simpatica, gentile, intelligente, educata e posata. Ma la realtà è un’altra. La sua famiglia, Amelia in primis, ti vede come la ragazza perfetta che non farebbe mai un passo falso, ma in realtà loro non sanno che sei solo una gran troia >
< Non mi merito questo > disse con le lacrime agli occhi.
< Sì invece. Ci sei finita a letto quando lui stava con un’altra e l’hai baciato quando lui stava con me. Come definiresti una persona così? >
< Mi dispiace > rispose con voce tremante.
< Non me ne faccio niente delle tue scuse. Ormai il danno è fatto >
< Cosa vuoi dire? Non tornerai più con Robert? > domandò sgranando gli occhi.
< Non lo so > risposi guardando altrove e stringendomi le spalle.
< Non vorrei dirtelo, ma forse dovesti andare da lui… >
< Senza offesa, ma non voglio nessun consiglio da te. Hai detto tutto quello che dovevi dirmi? >
< Sì > rispose guardandomi tristemente.
< Ok, quella è la porta. Vattene > dissi guardandola con odio e Katie se ne andò, lasciandomi di nuovo sola.
Restai in camera mia fino alle sette, dopodiché scesi di sotto per cenare con Teo e gli raccontai tutto quello che mi aveva detto Katie, poi ci spostammo in sala per guardare un po’ di TV, ma avevo la testa altrove: pensavo continuamente a Robert e quanto mi mancasse. Avevo una voglia matta di andare a casa sua, di chiedergli scusa e di pregarlo di perdonarmi, ma una voce dentro di me mi diceva che se fossi andata a casa sua, lui mi avrebbe risposto che non mi avrebbe perdonato per come l’avevo trattato.
Dentro la testa già m’immaginavo la scena: io che andavo da lui per dirgli che mi dispiaceva e lui che rispondeva che non voleva più avere niente a che fare con me, che avevo perso l’occasione e che avrebbe trovato subito un’altra con cui stare.
Con quei pensieri iniziai a tremare violentemente e presto mi ritrovai a piangere e singhiozzare.
< Giulia, che ti prende? > domandò Teo correndo ad abbracciarmi preoccupato.
< T…Teo…e se R…Rob n…non vol…non voless…non volesse perdonarmi per…per…per come l’ho tr…trattato? > domandai singhiozzando come una matta affondando la testa sul suo petto in cerca di protezione e conforto.
Teo immediatamente mi prese in braccio e mi portò in camera mia. Mi spogliò, mi fece indossare il pigiama e poi si stese sul letto con me. Quella notte mio fratello restò a dormire con me, facendomi sfogare e consolandomi.

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Capitolo 29
*** PERDONAMI ***


Buonasera a tutti! Scusate il ritardo, ma oggi ho fatto molta fatica con questo capitolo…neanche oggi voglio dilungarmi, perché sono stanchissima (domani mattina alle 6.50 devo essere a scuola per andare in gita) e il mio umore non è dei migliori…
Prima di iniziare a farvi leggere però vorrei scrivere un breve pensiero su tutti coloro che hanno perso la propria casa o la propria famiglia durante il terremoto: sinceramente oltre a dire che mi dispiace non saprei cos’altro dire e mi sento una grande ipocrita per questo, perché mi vien da pensare a quello che ho io e a quello che molti ora non hanno più. Oltretutto sono preoccupata per le mie amicizie a distanza…state tutte bene, vero? Lo spero proprio e spero che stiano bene anche i vostri cari.
Questo piccolo capitolo voglio dedicarlo a tutti coloro che hanno perso qualcosa o qualcuno durante il terremoto.
So che non è molto, ma mi sentivo di farlo.
Scusate se vi ho prolungato, spero di non avermi annoiato, ma era una cosa che mi sentivo di fare.
E scusatemi ancora se oggi non risponderò alle vostre meravigliose recensioni, ma mi sembra giusto così. Perdonatemi, nel prossimo capitolo troverete come sempre i ringraziamenti.
Grazie a chi ha messo la storia tra i preferiti, chi ha solo letto e a Twilighter001
, Sognatrice85, Lion E Lamb, LondonCalling, kiarab, Rosalie_Hale_Cullen, marty sweet princess, doddola93, EmilyAtwood, daydre4mer, Ithil, Miley90, lilly95lilly, CriPattinson, fede_sganch, Ilarylove Sol, KikiCullen, fedev82, Kumiko_Chan_, milly92, privi93, ilachan89yamapi, Ili_sere_nere per avermi recensita, regalandomi un sacco di sorrisi e pure risate…e scusatemi se vi ho fatto piangere ancora! xD

A sabato! Un bacio la vostra Giulls
P.S. un ringraziamento speciale per Ali e Danny, che mi hanno aiutato tantissimo con l’inizio del capitolo. Grazie ragazzi!!!!!!!!!!! Vi devo un favorone enorme! ^^

29. PERDONAMI

La mattina seguente Teo mi svegliò sulle dieci.
< Hey piccola, sveglia. Ci sono Nikki, Ashley e Kristen >
Lentamente aprii gli occhi e guardai le ragazze fingendomi allegra, sicura che fossero venute a trovarmi per chiedermi della rottura tra me e Robert.
< Ciao!> esclamò Ashley sorridendomi dolcemente < abbiamo portato la colazione! > aggiunse mostrandomi un sacchetto del bar vicino a casa.
< Oh, grazie! Ma come mai siete qui? > domandai fingendomi sorridente e sperando di non scoppiare a piangere da un momento all’altro.
< Volevamo chiederti una cosa > rispose Kristen sedendosi sul letto.
< Ovvero? > domandai preparandomi al peggio.
< Tu sai perché Robert ha annullato tutti i servizi fotografici e le interviste? >
< Robert ha fatto veramente questo? > domandai sgranando gli occhi.
< Sì. Non…non lo sapevi? > chiese Nikki aggrottando le sopracciglia.
< Voi non lo sapete, vero? > domandai con il magone.
< Giulia, cos’è successo? > chiese Kristen squadrandomi.
< Robert ed io non stiamo più insieme… > risposi abbassando la testa e asciugando una lacrima che mi stava solcando il viso.
< CHE COSA? > domandarono urlando le ragazze in coro.
< Avete capito benissimo > risposi guardandole.
< Ma…cosa…quando…perché? > domandò Nikki sconvolta.
Sospirai e a fatica raccontai loro per filo e per segno tutto quello che era successo io giorno prima.
< IO QUELLA TROIA L’AMMAZZO! > urlò infuriata Nikki scattando in piedi.
< Nik, ti seguo a ruota > rispose Kristen tirando fuori il cellulare un gigantesco mazzo di chiavi.
< Kris, ma quelle sono le tue chiavi di casa in America…che hai intenzione di fare? > chiese Ashley.
< Prima di tutto voglio rigarle la macchina, poi prendo le chiavi e gliele ficco in gola! > rispose arrabbiata.
< Ragazze, per favore non fate niente di avventato > continuò Ashley tentando di calmarle, mentre io non facevo altro che guardarle con la bocca spalancata.
< Calmarti? Ash, hai visto la stronzetta che cosa ha fatto? Se non si fosse messa in mezzo, tutto questo casino non sarebbe successo > rispose Kristen alzando la voce.
< Kristen ha ragione. Non possiamo fargliela passare liscia così… >
< Ragazze, spero che voi stiate scherzando. Non vi permetterò di fare una cosa del genere! > esclamò Ashley interrompendo Kristen.
< Ma, Ash… > dissero in coro.
< No, Ashley ha ragione. Cosa servirebbe poi? Ormai il danno l’ha fatto. È tutto inutile > sussurrai interrompendole.
Ashley si voltò verso di me e corse ad abbracciarmi, mentre io scoppiai a piangere nuovamente.
< Su…avanti Giulia, non fare così…calmati > sussurrò Ashley accarezzandomi dolcemente la schiena, mentre io non facevo altro che singhiozzare.
Kristen e Nikki ci raggiunsero immediatamente e mi abbracciarono anche loro.
Dopo pochi minuti il cellulare di Kristen squillò.
< Pronto?...Oh, ciao…no, sono da…ehm…sono…sono da Giulia…sì, certo…sì, arrivo subito…d’accordo, ciao… > disse Kristen terminando la conversazione.
< Rob? > domandai guardandola.
< Sì > rispose dopo un momento di esitazione < mi ha chiesto di andare da lui… >
< Vai > dissi asciugandomi una lacrima.
< Sicura? > domandò accarezzandomi il braccio.
< Sì >
< Nikki, puoi andare anche tu con Kris? Vorrei restare a parlare un po’ con Giulia > disse Ashley guardando prima Nikki e poi Kristen.
< Sì, certo… > rispose sorridendole e poi sia lei che Kristen mi si avvicinarono di nuovo e mi abbracciarono.
< Ti chiamiamo dopo > disse Kristen baciandomi la fronte.
< Ok. Ciao ragazze > risposi sorridendo.
< Ciao… > disse Nikki schioccandomi un dolce bacio sulla guancia.
< Giulia, avanti non fare così. Calmati > disse dolcemente Ashley una volta rimaste sole passandomi un fazzoletto.
< Sono una gran rompiscatole, lo so. Scusa Ash, immagino che per te non sia divertente restare qui con me > risposi soffiandomi il naso.
< Non dire sciocchezze! Sei mia amica e ti voglio bene. E poi posso capire quello che stai provando >
< Cosa? Perché? > domandai guardandola e la vidi sorridere.
< Devi sapere che fino alla settima scorsa Jackson ed io avevamo stabilito di essere una coppia aperta > rispose Ashley sorridendomi ed accarezzandomi una guancia < qualche giorno fa per caso passando davanti ad un’edicola, ho visto su un giornale una foto di Jackson che passeggiava abbracciato ad un’altra ragazza… > aggiunse guardando fuori dalla finestra e stringendosi le spalle.
< No… > risposi sgranando gli occhi.
< Sai, nonostante quello che avevamo accordato, io mi sentivo tradita…immediatamente gli ho mandato un messaggio dicendosi di non farsi più vedere… >
< E poi che è successo? > domandai guardandola.
< Lui è venuto in albergo da me per parlarmi, ma io non volevo ascoltarlo. Alla fine però mi sono convinta a farlo e lui mi ha spiegato che la misteriosa ragazza era in realtà sua sorella… >
< Oddio, mi era venuto un infarto! Non potevo credere che Jackson avesse potuto farti una cosa del genere… >
< Io penso la stessa cosa di Rob >
< Robert però non stava baciando sua sorella… >
< Non hai capito quello che intendevo > disse sorridendomi < dovresti andare da Robert e chiarirti, non pensare che lui possa non volerti più vedere… >
< E…e se non fosse così? > domandai con voce tremante.
< Sarebbe solo uno stupido a non voler più una ragazza come te > rispose alzandomi il mento < e poi se lo facesse, anche se ne dubito fortemente, vorrebbe dire che non ti merita davvero >
Arricciai il labbro e poco dopo scoppiai a ridere.
< Tu non hai idea di quanto io ti voglia bene > le dissi abbracciandola.
< Te ne voglio tanto anche io… > rispose ricambiando l’abbraccio, ma ci staccammo quando le squillò il telefono < pronto? Oh, ciao Jack…sono da Giulia. No, ora… >
< Vai da lui > dissi interrompendola.
< Sicura? > domandò allontanando il telefono.
< Più che sicura. Ora sto un po’ meglio. Grazie e salutami Jackson > risposi sorridendole.
< Jack? Sì, sto arrivando. D’accordo, a dopo…un bacio > disse Ashley terminando la chiamata < grazie… > aggiunse guardandomi e sorridendomi.
< Quando vuoi > le risposi abbracciandola.
Non appena rimasi sola mi ristesi sul letto, pensando quanto mi mancasse Robert e alla mia paura che Robert non mi perdonasse più e fu proprio quella stupida paura, in aggiunta al mio orgoglio, che m’impedii di andare da Robert per scusarmi.
Sia Teo che tutti gli altri tentarono in tutti i modi possibili di convincermi ad andare da lui, ma nessuno riusciva a farmi cambiare idea.
In quei giorni fu Robert a sparire dalla circolazione: non rispondeva alle chiamate, non usciva di casa e non riceveva neanche chi andasse a trovarlo.
Il martedì dopo più o meno verso le cinque del pomeriggio Kristen venne a trovarmi.
< Ciao > disse entrando in camera mia e sedendosi sul letto.
< Ciao Kris > risposi riemergendo dal libro di storia.
< Come stai? >
< Perché, non si vede? > domandai sarcasticamente.
< Fidati, lui sta peggio >
< Come lo sai? >
< Sono appena stata da lui… >
< Ah… > dissi.
< Mi c’è voluto non so quanto per farmi aprire. Giulia, ti prego va da lui. È in uno stato pietoso, gli manchi da morire… >
< E se non volesse più stare con me? Metti caso che io vada a scusarmi e lui mi dica che accetta le mie scuse ma che non vuole più vedermi? >
< Questo non potrebbe mai accadere >
< Perché? Come fate ad esserne tutti così sicuri? > domandai esasperata.
< Ma allora sei tarda! È da giorni che non faccio altro che ripetertelo, che tutti noi non facciamo altro che ripetertelo: lui non potrà mai dirti di non volerti più, perché ti ama da morire. Tu non hai idea di quanto fosse devastato quando sono andata da lui. Non l’ho mai visto così >
< Kris, senti… >
< No, non voglio sapere niente. Io ti ho detto le cose come stanno, ma se tu vuoi fare la stupida e non andare da lui sono problemi tuoi. Soffrirai come sta soffrendo lui, ma prima o poi ne uscirete. Giu io ti voglio bene, ma stai facendo un errore madornale e spero che tu possa capirlo il prima possibile. Io ora sono stufa. È la tua vita, puoi fare le scelte che vuoi, io non voglio più sapere niente > disse Kristen uscendo dalla mia camera.
< Kris aspetta! > esclamai e quando si voltò aggiunsi < mi daresti un passaggio da Robert? >
< Muoviti! > esclamò sorridendo.
M’infilai velocemente le scarpe e uscii chiudendo casa, raggiungemmo casa di Robert nel giro di dieci minuti e quando uscii dalla macchina Kristen, per essere sicura che non cambiassi idea, ripartì lasciandomi sola. Stetti davanti a casa sua per qualche minuto senza suonare, tentando di scorgere qualche movimento dall’interno, ma tutto fu invano. Così presi coraggio e suonai il campanello: ero pronta ad affrontare le conseguenze; se Robert non mi avesse voluta più me ne sarei fatta una ragione.
< Ragazzi basta, non ho voglia di parlare. Andatevene! > urlò Robert senza aprire la porta.
< Robert, sono Giulia. Ti prego aprimi > dissi implorante passandomi una mano tra i capelli.
Sentii la serratura scattare immediatamente e la porta aprirsi, trovandomi davanti agli occhi un Robert devastato, esattamente come aveva detto Kristen: aveva il viso smunto, gli occhi segnati da delle occhiaie, non si era fatto la barba da qualche giorno, i vestiti puzzavano di alcool e fumo e aveva uno sguardo spento, che non trasmetteva allegria come le altre volte. Per me però era sempre bellissimo.
< Posso entrare? > domandai indicando l’interno di casa sua.
< Certo > rispose con un sussurro facendosi da parte.
Entrai dentro notando che il disordine lì dentro dominava e quando mi voltai per guardarlo, vedendo il suo volto, sentii le lacrime nascere dagli occhi.
< Robert mi dispiace, perdonami… >
< Perdonarti per cosa? > domandò confuso.
< Katie è venuta da me e mi ha raccontato la verità. Mi ha detto che è stata lei a baciarti e che tu ti sei scansato subito. Mi dispiace di aver dubitato di te… > risposi piangendo.
< Giulia… > disse sospirando.
< No, lasciami finire ti prego. Mi dispiace per non essermi fatta viva questa settimana e per essere stata una vigliacca, ma temevo che anche se mi fossi scusata tu non mi avresti mai perdonata… >
< Perché pensi questo? >
< Perché ti ho detto cose non vere, cose che non pensavo… >
< A cosa ti riferisci di preciso? > domandò appoggiandosi alla parete.
< A quando ho detto che era meglio se dopo il nostro appuntamento non ti fossi più fatto vivo >
< Ah, già. Sai, quella è stata la cosa che mi ha ferito di più… > rispose sorridendo amaramente.
< Ti prego, puoi perdonarmi? > domandai implorante e singhiozzando, ma non ricevetti nessuna risposta, si limitava a guardarmi.
Dopo due minuti di silenzio indietreggiai e feci per andarmene, ma Robert mi bloccò per un braccio.
< Sai, dopo questa lite finalmente ho capito quanto tu sia importante mia vita. La tua domanda è stupida: non potrei mai non perdonarti, perché ti amo troppo. Giulia, sei la cosa più meravigliosa che mi sia capitata nella vita e non riuscirei ma a immaginarmi senza di te > disse regalandomi il suo bellissimo sorriso sghembo mentre si avvicinava a me ulteriormente e mi baciò con passione.
Risposi al bacio con la stessa intensità, dopodiché mi prese in braccio e mi strinse maggiormente a sé. Le mie mani erano sui suoi capelli e le mie gambe salde sui suoi fianchi, mentre le sue mani mi tenevano strette a sé. Gli presi una mano e la intrecciai con la mia e continuando imperterriti a baciarci mi portò verso il piano superiore.
< Guarda che non riesci a portarmi di sopra senza guardare > dissi ridendo tra un bacio e l’altro.
< Donna di poca fede… > rispose sorridendomi.
Una volta arrivati in camera sua, arrivati inspiegabilmente senza cadere, Robert si tolse le scarpe sfilandosele dal tallone, mi adagiò sul letto ed io feci lo stesso con le mie, mentre si stava posizionando sopra di me. Gli circondai il collo con le braccia spingendolo maggiormente verso di me, mordendogli il labbro inferiore e facendolo ridere e mentre abbandonò le mie labbra per baciarmi il collo iniziò a sbottonarmi la camicia.
< Sei bellissima… > disse osservandomi e sorridendomi con uno sguardo estasiato.
Imbarazzata lo attirai di nuovo verso di me perché non mi guardasse, finché non mi decisi a togliergli la maglia, rimanendo estasiata ancora una volta davanti al suo fisico e notando che si era fatto la ceretta sul petto.
< Hai fatto la ceretta? > domandai passando una mano sul suo petto
< Sì >
< E perché? >
< Beh, per quello che mi avevi detto… >
< L’hai fatto per me? > domandai dolcemente tirandomi su a sedere.
< Sì > rispose baciandomi la punta del naso e facendomi sorridere.
< Ti amo >
< Anche io amore > rispose prendendomi il viso tra le mani.
Lo guardai e gli sorrisi felice. Sapevo quello che sarebbe successo dopo ma non m’importava. Ero pronta, amavo Robert e volevo dimostrarglielo in tutti i modi possibili. Oltretutto ero sicura che non mi avrebbe fatto male. Avevo paura, quello era certo, ma lo amavo e quella era l’unica cosa importante.
Quando però iniziò a slacciarmi i jeans sentii il mal di pancia, che avevo anche prima ma al quale comunque non avevo dato molto peso perché credevo fosse solo agitazione, aumentare, mi sorse un atroce dubbio, così lo spinsi lontano da me e corsi in bagno. Tornai in camera qualche minuto dopo con una faccia a dir poco mortificata.
< Amore, scusami ma… >
< Non sei pronta… > disse lui tentando di sorridermi.
< No, non è per quello. Anzi, ti assicuro che lo sono > dissi sorridendogli e lui ricambiò < è che…mi è appena arrivato il ciclo…mi dispiace… > aggiunsi sedendomi sul letto mortificata.
 < Amore non è assolutamente colpa tua, abbiamo solo beccato il giorno sbagliato > rispose sorridendomi ed accarezzandomi una guancia.
Gli accarezzai la guancia anche io, notando che i suoi occhi erano ancora accesi di desiderio e quando glielo feci notare mi rispose che non dovevo preoccuparmi perché non era niente.
< Ti amo > gli dissi.
< Ti amo anche io amore mio > rispose baciandomi la tempia e sorridendomi.
Restai da lui per tutta la sera e mi fermai anche a dormire, ma prima ci guardammo un paio di film, mangiammo una pizza e sistemammo casa.

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Capitolo 30
*** AMELIA, CREDO CHE LEI MI DEBBA UNA SPIEGAZIONE ***


Ciaoooooooooooo!!! Come state?? Io sto morendo di caldo!!! Qua è so hot! Si sente nell’aria che la primavera è finalmente arrivata (ultime parole famose, da domani ci sarà  neve e grandine xD)
Bene, allora prima di tutto voglio fare gli auguri a Bea, che ogni anno diventa sempre più vecchia xD auguroni tesoro! ^^
Come sempre grazia a chi ha messo la storia tra i preferiti, chi ha solo letto e chi ha commentato.

KikyCullen: cognatììììììììì!!! *-* grazieeee!! Sei sempre gentilissima *-* ti amo tanto tanto e vedi di aggiornare presto la tua, chiaro??? Un bacione ti amooooooooo
Miley90: *bellissimo capitolooo.... mi sono scese le lacrime appena l'ho letto.. non riuscivo più a vedere nulla... giu i giuro ke hai veramente dato il meglio di te... nessuno può separare Giulia e Robert, si amano troppo... e ora scusatemi ma vado adasciugarmi le lacrime ( di gioia ovviamente perchè finalmente hanno chiarito)... non vedo l'ora di leggere il prossimo e aspetto con ansia sabato... un bacio... * stellina, ma così fai piangere meeee!! Che dolce che seiiii!!! Grazieeeee un bacione ti voglio benee!!!!
milly92: Menaaaaaaaaaaaa ^^ xD spiacente, ma ti hanno battuta sul momento…ma comunque sei tra le prime 3 ^^ grazie 1000 per tutto, davvero! Sei sempre gentilissima :) ti voglio benissimissimo!
fedev82: gemellina, fratelloneeeeeee!!! Vi piacerà la sorpresa del capitolo? Danny, scusa se ti avevo detto che li avrei messi nel cap si sabato prossimo, ma volevo farvi una sopresa! Buon viaggio di ritornoooo! E date un bacio a Marley e al micino (pardon, non mi ricordo il nome) da parte miaaaaa!
Ili_sere_nere: mio ciaoo! ^^ addirittura mi ami? Mi dispiace averti fatta piangere, anche se di felicità…O.O ma sei dell’abruzzo??? Di dove?? Ma…stai bene, vero??? un bacione
lilly95lilly: ciao Lilly!!! Oddio, hai ragione!! Certo che accetto! Solo che il 28 maggio sono occupata per un altro mio matrimonio…xD rimandiamo all’estate? xD non è possibile, ho fatto piangere anche te??? Uffa, mi sento in colpa! >.<
EmilyAtwood: ciao carissima!! ^^ come stai oggi??? E i tuoi amici stanno bene??? Tranquilla per la recensione, ti capisco benissimo :) un bacione
ilachan89yamapi: ciao Ilaaaaaaaa!! ^^ grazie!! Eheheh, il ciclo invece ci stava, altrimenti mi sarei rovinata il “finale” spero ti piaccia il capitolo, un baciooooooo ^^
cloddy_94: ciao Cloddy!!! :) *me lo sentivo che le sarebbe venuto il ciclo...* O.O sei una sensitiva??? Senti, mi dici se i numeri del lotto sono quelli vincenti? xD *Già la settimana scorsa è stato un inferno...non solo x la tua fanfic ke imperterrita non saliva tra i miei preferiti...(mi stavo crogiolando nel mio dolore)...* no dai, non dire così che poi mi sento in colpaaaaaaaaa! :’( O.O ma fai greco??? Oddio, condoglianze…è orrendo!! Io non l’ho mai fatto, ma ogni tanto sento una mia amica studiarlo…brrrrrrrrrr mi vengono i brividi a pensarci xD spero ti piaccia il capitolo, un bacioooooooo
LondonCalling: ciao carissimaaaaaa! ^^ no, ti prego non mi morire!!! Non ti vorrei sulla coscienza, mi sentirei troppo in colpa! U.U grazie 1000, davvero!! Un bacioneeeee
kiarab: chiaraaaaa!! Io sono un genietto malefico, non un geniaccio xD cosa succederà nel capitolo? Giulia sarà un po’ + PAS…contenta? xD un bacioneeeeeeeee
doddola93: tesorooooooooooooooooooo!!! *Io mi stavo già preparando psicologicamente a questo fatto e invece... T.T* eheheheh non correre troppo, arriverà il momento ^^ un bacione e spero ti piaccia il capitolo! ^^
CriPattinson: ciao Criiiiiiiii!! ^^ O.O mi avresti ucciso Rob???? E dopo chi prendo io per continuare un amore londinese, Jared Leto??? Ehm…Cri, carissima…ti va di ammazzare Rob? xD skerzooooo! Sciagura quello che ho detto xD spero ti piaccia il prossimo cap, un bacioneeee ^^
fede_sganch: carissimaaaaaaa!! Ma come fanno a farlo nel prossimo se Giulia ha ancora il ciclo?? xD tranquilla, arriverà il momento…spero ti piaccia il prossimo capitolo!! Un bacioneeeeee
Twilighter001: mo ciaooooooooooooooooooo!! ^^ eheheh l’avevo capito che la parolaccia non fosse per me xD ma tesoro, tranquilla…dai tempo al tempo…arriverà anche per loro il fatidico momento :) spero ti piaccia il capitolo, un baciooooooo ^^
Lion E Lamb: ciao stellaaaaa!!! Eh beh, almeno si sono riappacificati!! ^^ un bacio e grazieeeeee
Ilarylove Sol: mo ciaooooooooo!!! ^^ mavvà, tranquilla!!! :) grazie 1000 per quello che hai scritto, sei stata dolcissima! Era una cosa che volevo fare, a mio parere sarebbe stato da ipocriti non dire niente. Grazie per aver apprezzato ^^ spero ti piaccia il nuovo cap!!! un bacioneeeeee ^^
KikiCullen: fragolìììììììììì!! Quando sarai la prima ti farò un monumento xD ahahahaha, scherzo xD il gruppo anti Katie non esiste ancora, ma se vuoi lo fondiamo xD ma mi lusinghi se mi dici che hanno fatto bene a chiamarmi genietto malefico xD grazie per la recensione *-* è bellissima come sempre!!! *Devo dire però che non mi ispira per niente la mise di Rob abrutito senza Giulia, come si era combinato??? tu che dici personal shopper???* io la penso come te…in quel momento ero troppo presa a consolare Giulia per badare Rob…grave errore, senza di me lui non si sa vestire…xD un bacio ti voglio beneeeeeeeeeeeeeeee!!!!
Sognatrice85: Margheeeeeeee!!! Prima di tutto mangia la pizza anche per meeeeeee!! *-* uff…riuscirò a non farti piangere??? Mi dispiace, mi sento in colpaaa!!! *E guarda approvo anche il fatto che sia venuto il ciclo a Giu* IO TI ADORO!!!!!!!!! Sei l’unica ad aver detto una cosa del genere!! E l’unica ad aver capito perché le ho fatto far venire il ciclo…grazie!!! :) buona uscita, mangia ank x me!!! ^^ un bacioneeee
daydre4mer: ciao Stef!!!! Eh beh, la vendetta per Katie l’avrai…anche perché Katie tornerà a fare un po’ la stronzetta…ma non ti dico altro xD un bacioneeeeeeeeeeeeee e graziee ^^
privi93: mo ciaoooooooo!!! *-* Giu e Rob sono la tua coppia preferita?? *-* eheheh il momento non tarderà, tranquilla!! ^^ grazie 1000, un bacioneeee ^^
_martinella95_: ciao Marti!! =D no, davvero hai fatto lo stesso incidente di Giulia pure te??? Cacchio, che sfiga!! Se ti può consolare però siamo in 2 ^^ solo che mi spiace che tu abbia avuto 3 fratture…O.O oddio, non commenti mai??? Questo mi onora!!! Grazieeeee *-* guarda, tranquilla io adoro le recensioni lunghe!! :D quindi scrivi quanto vuoi, non ci sono problemi xD spero ti piaccia anche il prossimo capitolo!! ^^ un bacione! Ah, comunque le morti di jacob black ci sono veramente ^^ sulla sezione twilight cerca 20 MODI PER UCCIDERE JACOB BLACK  e le troverai ^^
Ithil: tanti auguri Beaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!! ^^ guarda, io spero che gliela facciano fare la ceretta xD ma tranquilla, arriverà il momento ank x loro ^^ un bacione e buona serataaaaa!!

Ragazze, mettete via i fazzoletti! In questo capitolo non serviranno, tranquille!! Spero di non farvi piangere più, mi sento in colpa!!! Buona lettura e buona Pasqua, a lunedì!
Un bacione Giulls

30. AMELIA, CREDO CHE LEI MI DEBBA UNA SPIEGAZIONE

Il risveglio fu uno dei più belli di tutta la mia vita, perché svegliarsi con un sorriso stampato sulla faccia e con accanto la persona che si ama più di qualunque altra cosa al mondo era il massimo. Ancora intontita iniziai a stiracchiarmi, ma nell’allungare le braccia colpii Robert, che aprì gli occhi immediatamente.
< Ahia… > piagnucolò massaggiandosi la fronte.
< Oh insomma, ti ho a malapena sfiorato! Non fare il bambino > risposi roteando gli occhi.
< Mmm…certo…buongiorno anche a te amore > disse baciandomi una tempia.
< Ciao > risposi sorridendogli e avvicinandomi in cerca delle sue labbra che tanto amavo baciare e che in quella settimana mia erano mancate terribilmente.
< Vuoi la colazione? > domandò tra un bacio e l’altro.
< Sì, ma andiamo a farla fuori… > risposi allontanandomi leggermente da lui.
< Fuori? >
< Sì e questa volta sarai mio ospite! >
< Ma… >
< Robert, da quando ci conosciamo non ti ho mai pagato qualcosa. Oggi voglio offrirti la colazione. Posso? > domandai guardandolo seriamente.
< Se è questo che vuoi… >
< Sì, è questo. Ed ora andiamo a prepararci! > esclamai mettendomi a sedere e iniziando a guardarmi attorni < ehm…Rob, dove sono i miei vestiti? >
< Nella cesta dei panni da lavare > rispose Robert mettendosi a sedere accanto a me.
< Eh? > domandai stupita.
< Non dare la colpa a me, li hai messi tu da lavare ieri sera… >
< Ed ora che cosa mi posso mettere? >
< Nel cassetto laggiù c’è una tua gonna e una tua canotta che avevi lasciato tempo fa… >
< Ok, grazie > dissi alzandomi dal letto, ma Robert mi bloccò per un polso e mi strattonò sul letto nuovamente.
< Che cosa vuoi fare? > domandai guardandolo inarcando un sopracciglio.
< Questo… > rispose facendomi morire con il suo sorriso sghembo e avvicinandosi sempre di più alle mie labbra ed io, intuendo la sua mossa, m’avvinghiai a lui e lo feci stendere sopra di me.
< È così bello riaverti qui; mi sei mancata tantissimo in questi giorni. Mi è mancato guardarti, abbracciarti, baciarti… >
< Anche a me è mancato tutto questo > dissi accarezzandogli la guancia con il dorso della mano < ora però sei qui con me ed io non ho più intenzione di lasciarti signorino, sono stata chiara? > domandai sorridendo, ma in realtà pensavo ogni singola parola detta.
< Cristallino! Ora manca solo da accordarsi su una cosa… >
< Cosa? > domandai curiosa.
< Beh…tra sei giorni festeggeremo i due mesi, solo che c’è stata questa interruzione di una settimana. Come facciamo? Ricominciamo da capo o festeggiamo i due mesi? >
< Festeggiamo i due mesi, mi sembra ovvio! Te l’ho detto, non ti libererai così facilmente di me… >
< Ok > rispose divertito.
Ci alzammo entrambi dal letto, ci vestimmo e poi uscimmo a fare colazione nello stesso bar dove andai tempo addietro con Jared.
< Che cosa prendi? > domandò Robert dolcemente.
< Muffin > risposi senza pensarci troppo guardando estasiata il bancone con i muffin, gesto che fece ridere Robert.
< Due muffin al cioccolato per favore > disse rivolto al barista.
< Eccoli! > esclamò il barista porgendoceli < altro? > aggiunse sorridendo.
< Sì, due cappuccini > disse Robert guardandomi ed io annuii.
Ci sedemmo in un tavolino nella zona più deserta del locale.
< Oddio…amo questo muffin! > esclamai.
< Sei mai venuta a mangiare qui? >
< Sì, una volta con Jared… >
< Quando? >
< Quella volta che ci siamo incontrati per pranzo e mi hai invitato al festino >
< Sì, mi ricordo! > disse sorridendomi.
< Rob… > lo chiamai poco dopo.
< Dimmi >
< Ci dividiamo un muffin in due? > domandai implorante.
< Tutto quello che vuoi piccola… > rispose sorridendomi e allontanandosi dal tavolo, tornando poco dopo con un muffin già diviso a metà.
< Grazie > dissi con uno sguardo colmo d’amore.
< Gli occhi dolci sono per me o per il muffin? >
< Per il muffin, mi sembra ovvio! >
< Grazie mille, eh! > rispose sarcastico.
< Smettila di lamentarti, per te c’è questo > sussurrai e mi sporsi baciandolo sulle labbra.
< Meglio questo che gli occhi dolci > disse sorridendo.
Uscimmo dal bar e ci facemmo un giro per il centro di Londra e mentre stavamo passeggiando, involontariamente ci fermammo davanti alla gioielleria dove avevo visto l’anello di cui mi ero innamorata e lo osservai ancora una volta rapita.
< Piccola, che hai visto? > chiese avvicinandosi e circondandomi le spalle con le sue braccia.
< Ehm…no, niente. Stavo guardando quell’orologio… > dissi mentendo, non volendo immaginare a cosa avrebbe potuto pensare se gli avessi fatto vedere dell’anello.
< Ma è da uomo… > rispose lui.
< Beh, non posso guardarlo lo stesso? >
< Sì, certo… > rispose poco convinto < hey, guarda com’è carino quell’anello! > aggiunse indicando il mio anello.
< Ehm…beh…s…sì, è carino…ma non è niente di speciale > mentii pensando a come poter allontanarci da quella gioielleria.
Fortunatamente Robert decise di aver visto abbastanza, così mi prese per mano e continuammo a passeggiare mano nella mano fermandoci a guardare altre vetrine, senza però comprare niente.
< Robert devo dirti una cosa… > lo chiamai dopo diverso tempo.
< Spara! >
< Io vorrei andare da tua nonna oggi pomeriggio… > dissi facendomi seria e guardandolo.
< Ti accompagno > rispose col mio stesso sguardo.
< No, preferirei andarci da sola perché voglio poter parlare liberamente con lei. Te l’ho solo detto perché volevo sapere l’indirizzo di casa… >
< Piccola, ascoltami…ti accompagno io là e mentre tu parli con mia nonna io resto con mio nonno, così nessuno dei due vi disturberà… >
< Ok, grazie > dissi stringendomi a lui.
< Grazie a te… > sussurrò al mio orecchio.
< Voglio solo capire perché non le piaccio, tutto qui > dissi più a me stessa che a lui.
< Spero tu possa trovare una risposta. In ogni caso se dovessi aver bisogno di me non esitare a chiamarmi >
< Ma certo > risposi sorridendogli.
Ritornammo verso la macchina e poi andammo a casa mia, mi cambiai, pranzammo assieme a Teo e restammo con lui finché non si fecero le quattro e quaranta; dopodiché salutammo mio fratello e ci dirigemmo verso casa dei nonni di Robert.
< Vado nel retro a vedere se c’è mio nonno in garage o preferisci che aspetti ancora un po’ qui con te? >
< Vai da tuo nonno, io preferisco suonare e parlare con tua nonna. Sai come si dice, no? Via il dente, via il dolore > risposi iniziando a grattarmi con forza una mano.
< Cosa sta facendo? > domandò Robert prendendomi la mano ormai rossa.
< Credo sia un tic nervoso > risposi stringendomi le spalle.
Robert mi prese il volto tra le mani e mi sorrise.
< Piccola stai tranquilla, andrà tutto bene. E in ogni caso sappi che sarò lì non appena avrai bisogno. Ti amo >
< Anche io > risposi sorridendogli più rilassata e non appena sparì sul retro suonai il campanello e Amelia venne ad aprirmi pochi minuti dopo.
< Salve signora > dissi educatamente e iniziando a pentirmi di essere andata da lei.
< Che cosa ci fai tu qui? > domandò curiosa e allo stesso tempo sospettosa.
< Sono venuta qui per parlarle, perché credo che lei mi debba una spiegazione >
< Mio nipote? >
< È sul retro con suo marito >
< Va bene, entra > rispose facendomi entrare.
L’ingresso che conduceva alle altre stanze era pieno di foto di tutta la sua famiglia e c’era pure la famosa foto di Robert e Katie abbracciati. Sorrisi amaramente nel vedere quella foto, ma finsi finta di niente e Amelia mi fece accomodare in cucina.
< Vuoi una tazza di the? > domandò.
< Sì, volentieri. La ringrazio > risposi sorridendole.
< Avanti, cosa vuoi sapere? > chiese infastidita.
< Vorrei sapere perché ha questo atteggiamento poco gentile nei miei confronti. Io non le ho fatto niente di male, non mi sembra di meritarmi questo > dissi d’un fiato.
< Sono molto gelosa di mio nipote >
< Signora, mi dispiace ma non le credo: se fosse gelosa con me allora dovrebbe esserlo con tutte. Invece da quello che ho potuto notare, per esempio non ha problemi ad essere gentile con Katie Leung. Mi sbaglio? >
< Lui e Katie sono soltanto amici > rispose Amelia sempre col suo solito tono freddo.
< Katie è innamorata di Robert… >
< Sì, lo so benissimo… >
< Però se Robert dovesse mettersi con Katie, lei sarebbe contenta, giusto? >
< Esatto >
< Perché? > domandai quasi esasperata.
< Perché tu non sei di Londra, perché abiti in Italia. Le relazioni a distanza non funzionano mai, sono solo delle gran cavolate. Quando tornerai in Italia inevitabilmente vi lascerete e questo lo sapete bene entrambi, anche se nessuno di voi due vuole ammetterlo e quando accadrà lui ne soffrirà enormemente, perché ti ama e si vede benissimo. Tutte le volte che lo guardavo, anche prima che ti conoscessi, potevo vedere nei suoi occhi una luce che non gli avevo mai visto prima… > rispose guardandomi.
< Quando lei mi guarda, che cosa vede? > domandai a bruciapelo.
< Che cosa intendi? >
< Che cosa le dice il mio sguardo riguardo Robert? > chiesi guardandola intensamente.
< Non lo so, anche perché dal momento che non mi vai molto a genio non mi verrebbero in mente cose belle. Tu cosa provi per mio nipote? >
< Io lo amo. Lo amo da morire. Ogni minuto che passiamo insieme per me è come se non avesse mai termine. La mia non è una voglia del momento e non m’importa assolutamente del fatto che sia famoso e che abbia un sacco di soldi. Anzi, a volte il suo essere famosi è sconveniente per via dei paparazzi e dei fan che ci fermano ogni due minuti per la strada per chiedergli autografi e fare foto > risposi sorridendo e poi aggiunsi dopo una breve pausa < lo amerei anche se fosse un ragazzo qualunque e senza una valanga di soldi, perché è una persona splendida ed è questa l’unica cosa importante. So bene, come ha detto lei, di avere solo sedic’anni e magari di non essere ancora grande abbastanza, ma le assicuro che non sono una bambina. Posso considerarmi una persona matura, perché mi sono trovata in situazioni più grandi di me quando ero piccola e sono dovuta crescere in fretta >
< Sì, si vede che sei una persona matura…non è da tutti ad affrontare i propri problemi faccia a faccia… > rispose Amelia sorridendomi.
< Io…vorrei veramente andare d’accordo con lei signora, perché Robert l’adora. Ogni volta che mi parlava di lei la descriveva come una persona splendida, una nonna fantastica e una grande amica… >
< Robert pensa davvero questo di me? > domandò curiosa e commossa.
< Sì > risposi onestamente.
< Perché tu e Robert non vi siete sentiti per una settimana intera? > domandò cambiando argomento.
< Come lo sa? >
< Me l’ha detto mia figlia >
< Ah… >
< E mi ha detto inoltre che non aveva mai visto Robert così devastato… >
Sospirai rumorosamente.
< Ero…ero uscita per fare un giro, quando ho visto Robert e Katie parlare in un bar e successivamente baciarsi. C’ero rimasta veramente male e quando mi disse che era stata Katie a baciarlo non gli credetti, così ci lasciammo. Poche ore dopo venne a trovarmi Katie a confermarmi quello che mi aveva detto Robert poco prima… > risposi evitando di aggiungere che la ragazza che in realtà adora non era altro che una poco di buono.
< Perché hai aspettato così tanto per tornare da lui? >
< Perché ero terrorizzata dall’idea che Robert non volesse più vedermi dopo le cattiverie che gli avevo detto >
< Ha sofferto molto in quella settimana lo sai? >
< Signora, con tutto il rispetto ma lei non può sapere con precisione come stavamo né io, né Robert. Di Robert poteva solo sapere che non rispondeva più al telefono e non faceva entrare gente in casa, mentre di me non poteva sapere niente. Non poteva sapere quanto stessi male, quanto soffrissi all’idea di andare da lui e magari sentirmi dire che accettava le mie scuse ma che comunque voleva lasciarmi… > risposi con gli occhi lucidi.
< Tu non sei una cercatrice di doti… > constatò Amelia guardandomi negli occhi.
< I soldi non m’interessano minimamente > risposi sostenendo il suo sguardo.
< Ok, credo di doverti delle scuse… >
< Davvero? > domandai meravigliata.
< Sì. Mi dispiace per averti trattata male il giorno del mio compleanno e per averti accusata di essere una cacciatrice di doti >
< Questo quando l’ha detto? >
< Dopo che tu e Robert ve ne eravate andati >
< Ah… > risposi trattenendo un sorriso.
< Non posso assicurartelo, ma prometto che farò di tutto perché tu possa piacermi perché l’unica cosa che voglio è la felicità di Robert e se sei tu colei che può renderlo felice, devo imparare ad accettarti > disse guardandomi sorridendo e facendo un gesto che mi stupii moltissimo: s’avvicinò e mi abbracciò ed io, meravigliata e commossa, ricambiai.
< La ringrazio signora >
< Chiamami Amelia >
< D’accordo, grazie Amelia. Grazie per tutto e spero di poterle piacere un giorno > dissi sorridendo.
< Sì cara, lo spero anche io! > esclamò ridendo.
In quel momento entrarono in casa Robert e Alfred.
< Buonasera signore! > esclamai porgendo la mano ad Alfred.
< Ciao tesoro, che piacere averti qui! > rispose Alfred stringendomi la mano e baciandomi le guance.
< Ciao nonna > disse Robert andando ad abbracciare Amelia.
< Ciao angelo mio > rispose Amelia sorridendo al ragazzo e prendendogli il viso tra le mani.
< È…è tutto a posto? > domandò Robert alternando lo sguardo tra me e Amelia.
< Diciamo che per ora abbiamo sotterrato l’ascia di guerra > rispose Amelia guardandomi ed io annuii sorridendo.
Li salutammo nuovamente e poi ce ne andammo.
< Piccola, allora? > domandò Robert una volta fuori casa afferrandomi per un braccio.
< In poche parole? Mi ha chiesto scusa per ciò che aveva detto e fatto, mi ha detto di chiamarla Amelia e mi ha addirittura abbracciata > risposi sorridendo.
< Oddio, è fantastico! > esclamò prendendomi in braccio e iniziando a girare intorno.
< Rob, mettimi giù, i tuoi nonni ci stanno guardando! > esclamai imbarazzata, ma sempre ridendo.
< Bene, così nonna potrà capire quanto io ti ami > rispose facendomi scendere e baciandomi appassionatamente e immediatamente ricambiai con la stessa passione.
< Ma andate in un albergo! > esclamò un bambino dall’altra parte della strada.
Imbarazzatissima mi staccai da lui e schizzai verso la macchina e non appena Robert vi entrò e mise in moto ci allontanammo da Stampford Street.
< Ti amo > disse d’un tratto.
< Ti amo > risposi poggiando la testa sulla sua spalla e chiudendo gli occhi.
< Stai comoda? >
< Comodissima > risposi sorridendo.
< Ti va una pizza? > propose passando davanti ad una pizzeria.
< Sì. Poi andiamo al Blue River? > domandai.
< Sì, perché no? Andiamo a cantare un pochino! >
< Sì! > esclamai alzando le braccia.
Ci fermammo a prendere le pizze, andammo a casa mia, cenammo e infine mi cambiai, decidendo di indossare una minigonna bianca con le pieghe lunga più o meno fino a metà coscia, una canotta a righe sottili bianche e marroni con un fiocchetto davanti e il pizzo sia sullo scollo che infondo, sopra un copri spalle nero e infine un paio di sandali neri col tacco.
< Sei bellissima amore > disse quando lo raggiunsi.
< Grazie > risposi sorridendo.
Intrecciò la sua mano con la mia e dopo essere usciti di casa ci avviammo verso il Blue River.
Una volta dentro notai che quella sera il bar era pieno di gente e che Teo era in difficoltà a servire tutti.
< Ma…Harry dov’è? > domandò Robert mentre eravamo in fila.
< Non lo so… > risposi guardandomi attorno < Rob, aspettami qui, torno subito > aggiunsi dopo cinque minuti.
< Dove vai? >
< Ad aiutare mio fratello > risposi avvicinandomi verso il bancone e preparandomi a scavalcarlo.
< Che cavolo ci fai qui? > domandò Teo non appena mi vide.
< Rilassati fratellone, sono venuta a darti una mano…ma prima preparo le bibite per me e Rob! > risposi iniziando a versare la birra nel bicchiere.
< Se pazienti un attimo e mi aiuti te lo preparo io. O forse tua madre non la pazienza non te l’ha fatta? > domandò.
< Secondo te? > domandai divertita in risposta mentre preparavo per me un sex on the beach.
< Che cavolo ti stai preparando?
>
< Un sex on the beach > risposi
< Tu quello non te lo bevi! > esclamò risoluto.
< Perché? >
< Perché sei minorenne… >
< Ma non è la prima volta che lo bevo e lo sai bene >
< Non m’interessa, sei qui in vacanza sotto la mia responsabilità. Quando sei a Ravenna puoi bere quello che ti pare, ma qui per favore no… > disse guardandomi seriamente.
< Ok > risposi sospirando.
< Grazie piccola > disse sorridendomi.
< Prego… > dissi scocciata.
< Hey, io è da almeno venti minuti che aspetto! Avevo chiesto un sex on the beach e una birra media e ancora non mi è stato servito niente! > esclamò una ragazza seccata.
Guardai il mio sex in the beach e la birra per Robert.
< Ecco, tieniti questi > risposi dandogli quello che desiderava, prendendo i soldi e mettendoli dentro la cassa.
< Grazie Giu! > disse Teo abbracciandomi.
< Figurati > risposi sorridendo e facendo cenno a Robert di andare a cercare un tavolo.
Rimasi ad aiutare Teo per altri venti minuti e non appena la folla si smaltì preparai la birra per Robert e una coca-cola con limone e ghiaccio per me.
< Forza, vai e divertiti! > esclamò mio fratello.
< Grazie. Aspetta… > dissi tirando fuori i soldi per pagare le bevande.
< Ferma, offre la casa >
< Sicuro? > domandai guardandolo.
< Più che sicuro! Ora vai piccola >
< Grazie! > esclamai baciandogli una guancia, prendendo da bere e tornando da Robert.
< Ciao! > esclamai dandogli la birra e sedendomi accanto a lui.
< Ciao piccola, grazie > rispose alzando il bicchiere.
< Aspetta! Voglio fare un brindisi > dissi prima che iniziasse a bere.
< Per cosa? > domandò curioso.
< Per noi due, perché nonostante tutti i problemi passati e tutti quelli che ci hanno messo i bastoni tra le ruote noi siamo ancora qui, insieme. E non permetterò a nessuno di dividerci, dovessi addirittura arrivare a sterminare l’intera popolazione umana > dissi ridendo.
< Bene, perché  non voglio fare a meno di te > rispose accarezzandomi il volto.
Voltai lo sguardo alla mia sinistra e poi mi rivoltai verso Robert ridacchiando.
< Ho già trovato la prima vittima >
< Chi? > domandò guardandosi attorno.
< Quella rossa laggiù > risposi indicando una ragazza dai capelli lunghi e rossi che mi stava lanciando sguardi carichi d’odio.
< Mi fa paura… > disse guardandola e facendomi ridere.
< Fifone >
< Guarda che sono preoccupato per te… >
< So badare a me stessa > dissi a pochi millimetri dalle sue labbra e alzandomi dalla sedia.
< Dove vai? >
< A cantare una canzone… > risposi facendogli l’occhiolino.
Presi in mano il microfono, mi feci preparare la base musicale e iniziai a cantare.
< Questa sera mi sento molto grintosa, perciò Kelly Clarkson sarà la mia colonna sonora. Ora voglio dedicare questa canzone ad una persona molto speciale per me… > dissi sorridendo al pubblico e guardando con la coda dell’occhio Robert che sorrideva < questa è per te Harry! > esclamai ridendo dell’espressione sbigottita e allo stesso tempo indignata di Robert. Lo guardai e gli feci la linguaccia.

You’re going crazy
Running on empty
You can’t make up your mind
You tried to hide it
But you had to say it
Restless all this time

So completely drained from everything that’s in your life
It’s so wrong but you had to scream every thought you keep inside

One minute you laugh
The next minute you’re slowly sinking into something black
I get the feeling that lately nothing ever really lasts
I keep trying to get up but I keep falling back
And you love, and you hate, and you wait
Cause one minute goes fast

You just can’t escape it
You’re losing patience
You wonder what went wrong
Everything changes
Happy then jaded
Always a different song

Playing in you’re head just when you think you’ve got it down
Out of nowhere you realize it’s different music playing now

One minute you laugh
The next minute you’re slowly sinking into something black
I get the feeling that lately nothing ever really lasts
I keep trying to get up but I keep falling back
And you love, and you hate, and you wait
Cause one minute goes fast
One minute goes fast
One minute goes fast

One minute you laugh
The next minute you’re slowly sinking into something black
I get the feeling that lately nothing ever really lasts
I keep trying to get up but I keep falling back
And you love, and you hate, and you wait
Cause one minute goes fast
One minute goes fast
One minute goes fast

Non appena terminai l’esibizione partì uno scroscio d’applausi, con tanto di fischi d’approvazione.
< Grazie a tutti ragazzi! > esclamai inchinandomi e tornando a sedere tutta sorridente.
< Certo, avrei preferito che tu l’avessi dedicata a me quella canzone, ma mi accontento della linguaccia che mi hai fatto > disse Robert non appena tornai a sedere.
< Scemo… > risposi avvicinandomi a lui e baciandolo.
< Grazie Giulia per aver movimentato maggiormente questa serata e per avermi dedicato la canzone! Spero che il tuo bel ragazzo non me ne voglia male > esclamò Harry dopo essere salito sul palco e a quell’affermazione tutti iniziarono a ridere, mentre Robert guardava Harry con un finto sguardo omicida < ragazzi, siete meravigliosi! Solo con questa esibizione abbiamo guadagnato ottantanove sterline! > aggiunse facendo partire un ennesimo applauso.
< Tu streghi tutti… > sussurrò Robert avvicinandosi al mio orecchio.
< Sì, certo…quanto hai messo questa volta? > domandai guardandolo.
< Niente, te lo giuro >
< Niente? Devo crederti? >
< Certo che devi! Questa volta è tutta farina del loro sacco… > rispose sorridendomi.
< Wow! >  esclamai entusiasta.
< Qui dobbiamo festeggiare… > disse Robert alzandosi e tornando due minuti dopo con due bicchieri di coca.
Restammo lì fino alle dieci, poi Robert mi propose di andare a fare una passeggiata, così salutai mio fratello ed Harry e ce ne andammo.
< Rob? È tutto ok? > domandai dopo qualche minuto di silenzio.
< Sì piccola, perché? > rispose intrecciando la sua mano con la mia.
< Sei silenzioso… >
< Pensavo… > rispose lui criptico.
< A cosa di preciso? > chiesi curiosa.
< A cosa poter fare lunedì 30 > rispose tranquillamente.
< Niente, mi basta stare con te > dissi sorridendogli.
< Perfetto, quindi sono sicuro che tu non mi darai una mano > mormorò scocciato.
< Sei un bambino > risposi sorridendo e stringendomi maggiormente a lui.
< Non è vero > rispose mettendo il broncio, gesto che mi fece ridere ancora di più.
< Salve ragazzi! > esclamò una voce dietro di noi e non appena mi voltai riconobbi Ashley e Jackson.
< Ciao! > esclamai allontanandomi da Robert e andando ad abbracciarli.
< Accipicchia Giulia, come sei bella questa sera! > disse Ashley sorridendomi.
< Anche io lo sono? > domandò Robert abbracciando la sua amica.
< Lascialo stare Ash, stasera si sta divertendo a fare il bambinone > le dissi ridendo.
< Stavate andando a casa? > ci chiese Jackson.
< Veramente sì… > rispose Robert.
< Oh, quindi non avrete voglia di venire a fare un giro in spiaggia con noi? > domandò Ashley dispiaciuta.
< Certo! > esclamai voltandomi verso Robert.
< Il tempo di passare da casa per prendere a questo piccolo terremoto una felpa. Ci vediamo al solito posto Jack? >
< Certo Rob! Ci vediamo tra una mezz’oretta allora > rispose Jackson sorridendo.
< Ciao! > ci salutammo e poi Robert mi portò a casa per prendere una felpa, raggiungendo i ragazzi in orario.
< Dove siamo? > domandai guardando la spiaggia recintata dove ci eravamo fermati.
< In una spiaggia privata. È di un mio amico > rispose Jackson prendendo per mano Ashley e facendoci segno di seguirli.
Arrivammo sul bagnasciuga ed io mi misi su uno sdraio accanto ad Ashley.
< Ragazze, noi andiamo da quei ragazzi che stanno facendo un falò qui nei dintorni per vedere se ci danno qualcosa da bere. Voi volete qualcosa? >
< Una birra > rispose Ashley.
< Tu Giulia? > domandò Jackson guardandomi.
< Io niente, sono a posto così >
< Guarda che non hanno solo birra > disse Robert.
< Immagino, ma non voglio niente lo stesso > risposi sorridendogli.
< Ok, allora torniamo tra poco. Ciao > dissero i due ragazzi allontanandosi.
< Ash? > la chiamai non appena i ragazzi furono abbastanza lontani per sentire i nostri discorsi.
< Dimmi > rispose sorridendomi.
< Posso farti una domanda? > domandai guardandola.
< Vuoi sapere se ora Jackson ed io stiamo insieme? >
< Oddio! Leggi nella mente! >  domandai sgranando gli occhi ed Ashley scoppiò a ridere.
< No tesoro, è che lo sospettavo >
< Sono così prevedibile? >
< Ogni tanto…ma ti adoro per questo > rispose sorridendomi dolcemente.
< E…hai voglia di raccontarmi? > chiesi mentre fissavo il cielo.
< Beh…dopo il mio fraintendimento è venuto da me e mi ha chiesto di fare coppia fissa >
< E tu hai accettato subito o l’hai fatto aspettare un pochino prima? >
< Ovviamente non ho risposto subito! > esclamò guardandomi.
< Avrai aspettato due ore > dissi prendendola in giro.
< No, una > rispose ridendo < e tu con Rob? Come vanno le cose adesso? >
< Va tutto bene. Sai, oggi sono andata da Amelia per parlarle e finalmente abbiamo sotterrato l’ascia di guerra >
< Sono davvero felice di ciò > disse prendendomi una mano e stringendola delicatamente.
< Anche io… >
< Però? > domandò guardandomi.
< Non posso nasconderti niente, eh? > chiesi sorridendo < ho paura che Katie possa architettare qualcosa di nuovo per metterci i bastoni tra le ruote. Non lo so, è come una sensazione. Quando è venuta a parlare con me avevo l’impressione che nonostante quello che mi avesse detto lei avrebbe continuato a provarle tutte per riconquistare Rob > risposi stringendomi nella felpa.
< Non è che lo stai dicendo solo perché hai paura che possa accadere qualcosa di brutto tra voi due? >
< Non lo so, forse… > dissi mentre fissavo le onde del mare infrangersi sugli scogli < non lo so Ash, ho paura del futuro, specialmente perché tra poco più di un mese dovrò tornare in Italia. Non so cosa aspettarmi >
< Tesoro, perché devi pensare al futuro ora? È il presente che deve essere vissuto. Non pensare a cosa potrà accadere fra un mese, pensa a cosa sta accadendo adesso. Sei spaventata e anche Robert lo è. Lo sai che sei l’unica persona a cui Robert si sia legato così? Neanche con Lucy era così preso >
< Quanti mesi è stato assieme a Lucy? >
< Tre credo, perché? >
< No, così… > risposi guardandomi le mani.
< Stanno arrivando, ma prima voglio darti un consiglio. Parlagli e digli come ti senti, non tenerti tutto dentro. Lui è felice quando lo rendi partecipe di ciò che pensi. Sei un po’ la sua Bella Swan > disse ridendo.
Non ebbi tempo di ribattere perché Robert e Jackson vennero a sedersi accanto a noi.
< Eccoci qui > disse Jackson sedendosi accanto ad Ashley e mettendole un braccio intorno al collo.
< Ciao! > rispose baciandolo dolcemente sulle labbra < Jack, ho voglia di camminare un po’. Andiamo a fare un giro sugli scogli? >
< Certo! Ragazzi, venite con noi? > domandò Jackson alzandosi in piedi mentre passava la bottiglia di birra ad Ashley.
< Ehm…veramente volevo stare sola un attimo con te > rispose Ashley guardandolo maliziosamente.
< Oh…ok ragazzi, ci vediamo dopo >
Mentre Jackson ed Ashley s’allontanavano da me e Rob, lei si voltò e approfittando del momento di distrazione di Robert mi fece “parlagli” con le labbra.
< Mi fai un posticino? > domandò Robert ancora in piedi.
< Certo > risposi sorridendo < allora? vi hanno dato le bevande senza problemi? >
< Sì, sono stati tutti gentili > rispose sedendosi accanto a me e iniziando a giocare con una ciocca dei miei capelli.
< Rob? > lo chiamai poco dopo, decidendomi a parlargli.
< Dimmi > rispose sorridendo.
< Io ho paura >
< Di cosa? > domandò confuso.
< Che…che Katie possa fare qualcosa più avanti per farci lasciare >
< Sei paranoica. Ormai Katie Leung è un capitolo concluso >
< Le donne quando vogliono qualcosa diventano delle belve >
< Io non me ne preoccuperei, anche perché di lei non me ne importa più niente, con me ha chiuso definitivamente > disse guardandomi dolcemente e stringendomi a sé < e tu? >
< Io cosa? >
< Hai detto che le donne quando vogliono qualcosa diventano delle belve. Tu cosa vuoi? >
< Te al mio fianco >
< E così sarà > rispose stringendomi maggiormente a sé e baciandomi con foga.
In pochi secondi mi ritrovai sotto di lui, con le mie mani che gli circondavano il collo e le sue che mi accarezzavano dolcemente le gambe.
Restammo a baciarci per diverso tempo e se non fossimo stati interrotti da Jackson e Ashley sicuramente avremmo continuato.
< Hey voi due! Avete finito di pomiciare sul lettino? > domandò Jackson ridendo.
< E voi di farlo dietro gli scogli? > domandai in risposta facendo diventare rossa Ashley.
< Tecnicamente eravamo sulla casetta dei bagnini poco dopo gli scogli… >
< Jackson! > esclamò Ashley dandogli uno schiaffo sul braccio.
< Certo che siete poco furbi! Avevate a disposizione una spiaggia privata! Potevate far mandare via noi, no? > domandai alzandomi dallo sdraio e rimettendomi le scarpe.
< Andate già via? > chiesero Ashley e Jackson dispiaciuti.
< Sì, ormai è l’una e Giulia è cotta > rispose Robert prendendomi la mano.
< Ma io non… > tentai di dire, ma non appena capii che Robert voleva che stessero un po’ soli e soprattutto indisturbati stetti al suo gioco < sì, sono abbastanza stanca. Buonanotte ragazzi > dissi salutandoli.
< Sogni d’oro Giulia > disse Ashley abbracciandomi e la stessa cosa fece Jackson.
Robert mi riprese per mano e ci allontanammo dalla spiaggia.
< Dormi da me questa notte? > domandò mentre stavamo tornando in macchina.
< No, questa notte ti farò sentire la mia mancanza… > risposi ridendo.
< Strega… >
< Strega? > domandai alzando un sopracciglio.
< Hai ragione…mostro > rispose sorridendomi e aprendomi la portiera della macchina.
M’accompagnò a casa e poi parcheggiò la macchina davanti al vialetto.
< Vieni un po’ dentro? > chiesi.
< No, stasera ti saluto qui > rispose guardandomi dolcemente.
Contrariata da quella risposta mi sporsi e mi misi nuovamente a cavalcioni su di lui, sperando di fargli cambiare idea. Stavo per avvicinarmi per baciargli le labbra quando mi afferrò per i fianchi stringendomi verso di sé facendo aderire perfettamente i nostri corpi e iniziò a baciarmi il collo nella maniera più dolce, sensuale ed eccitante possibile.
< Rob? > lo chiamai.
< Sì piccola? È tutto ok? > domandò tra un bacio e l’altro facendo l’innocente.
< No, non è tutto ok…mi stai facendo impazzire… > risposi sinceramente.
< Ecco piccola, ora potrai capire le pene che mi hai fatto l’altra volta > disse ridendo.
< Sei ingiusto >
< Perché? > domandò infilando una mano sotto la mia maglietta e accarezzandomi i fianchi e la schiena.
< Perché mi stai facendo morire… >
< Per così poco? > chiese sorridendo.
< Sciocco… > risposi poggiando la mia fronte sulla sua guancia e chiudendo gli occhi.
< Ti voglio > mi sussurrò in un orecchio e baciandomelo.
< Anche io > risposi allontanandomi di poco da lui e guardandolo negli occhi.
< Solo che questi non sono i giorni adatti… >
< No, purtroppo no… > risposi mentre disegnavo dei cerchi con il mio dito sul suo petto.
< Se non fosse il tuo periodo del mese… >
< Non ti manderei a casa per nulla al mondo > lo interruppi completando la frase per lui.
< Non me ne sarei neanche andato… > rispose maliziosamente.
In quell’esatto momento maledissi il giorno in cui mi arrivò per la prima volta il ciclo e dopo vari baci e coccole scesi dalla macchina ed entrai in casa, poi mi misi in pigiama, mi lavai i denti e andai dritta a dormire.

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Capitolo 31
*** GITA IN BARCA ***


Ragazzeeeeeeeeee! Buona Pasquetta xD
Divertite ieri?? So che non ve ne può fregare niente, ma io ho mangiato tantissimo xD ed era tutto buonooooooooo xD mamma mia…uova? Ne avete mangiate molte?? Io mi sono divertita ad aprire quelle di mia sorella per i regali…xD tanto lei è ancora piccola, quindi non può apprezzare i giochino xD
Bene, godiamoci questi ultimi giorni di vacanza (almeno per me…mercoledì sotto tortura…uffa…) grazie 1000 chi ha messo la storia tra i preferiti, chi ha solo letto e chi ha commentato.
Scusate, ma ultimamente sono rare le volte che ringrazio tutte…la scusa di oggi? Mia sorella con la febbre da badare…Alice102, EmilyAtwood, Ilarylove Sol, Miley90, fedev82, KikiCullen, Lion E Lamb, Ili_sere_nere, Sognatrice85, LondonCalling, KikyCullen, lilly95lilly, ilachan89yamapi, fede_sganch, milly92 e Ithil grazie per aver recensito e per avermi regalato un ennesimo sorriso! Vi adoro tutte!
A sabato! Un bacione Giulls
P.S. ragazze, conoscerò veramente Robert e lui s’innamorerà di me xD! Ed ora vi spiego il perché: sabato ho postato il capitolo dove Giulia era al karaoke, no? E dove ero io sabato sera???? A CANTARE AL KARAOKE!!!! xD v’inviterò al nostro matrimonio xD Ok, basta cretinate…buona letturaaaaaaaaaaaa ^^

31. GITA IN BARCA

Il lunedì successivo mi svegliai stanca, ma la stanchezza venne sostituita dall’eccitazione non appena realizzai di trascorrere tutta la giornata con Robert.
Ero ancora intenta a stiracchiarmi nel letto con gli occhi ancora chiusi e a fare piccole smorfie quando, voltandomi di lato, sentii un respiro che ormai conoscevo molto bene a pochi centimetri dalla mia faccia ed immediatamente e ancora con gli occhi chiusi cominciai a tastare la faccia di Robert.
< Che fai? > chiese divertito.
< Mi sto accertando che il respiro sia il tuo e non quello di un cane > risposi sorridendo e aprendo gli occhi.
< Bau > disse ridendo.
< Che scemo che sei Robert! > esclamai ridendo e lanciandogli il cuscino addosso.
< Buongiorno splendore > mi disse prendendomi tra le sue braccia e dandomi una serie di bacetti sulla guancia.
< Ciao > gli sussurrai un po’ imbarazzata in un orecchio < oggi niente fiori? > domandai notando che non aveva portato niente con sé.
< No, oggi no. Mi dispiace >
< Va beh, vedrò se ho voglia di perdonarti… > risposi alzandomi dal letto e andando ad accendere il cellulare, il quale neanche dopo un minuto iniziò a squillare.
< Pronto? >
< Sei una grandissima stronza lo sai? >
< Oddio che ho fatto? > domandai con voce preoccupata.
< Come cosa hai fatto? Sono una delle tue migliori amiche e non ti fai mai viva? >
< Hai ragione Vero, scusa > risposi fingendomi dispiaciuta.
< Sì, certo…tanto non ti perdono! >
< No, dai cosa posso fare per farmi perdonare? > domandai.
< Lascia quel troglodita di Robert > rispose seria.
< Vuoi morire? > dissi meccanicamente e minacciosamente.
< Oh, che paura che mi fai! Allora? >
< Veronica, tesoro, mia fedele compagna amica di banco…ma ti ha dato di volta il cervello? Oppure cos’è andato in vacanza e non è più tornato? > domandai ironicamente, nonostante sapessi che già che la seconda risposta era quella corretta.
< Tesoro, luce della mia vita, per me il cervello che se n’è andato è il tuo perché ti sei messa con quello! Il mio invece è al suo posto e penso solo ad Mattia! >
< E Kellan scusa? > domandai con un sorrisetto.
< Ehm…ma io amo solo Mattia, c’è solo lui nel mio cuore > rispose velocemente.
< È lì vero? >
< Sì >
< Ahahah! >
< Ok, se n’è andato > mi disse poco dopo.
< Se ti porto Kellan mi perdoni? > domandai.
< E se lasci Robert… >
< Veronica! > esclamai.
< Uffa…va beh, mi va bene anche solo Kellan > disse e poi aggiunse < ma…tanto è inutile che tu mi voglia presentare altri ragazzi, perché io amo solo Mattia >
< È tornato? >
< Sì…uffa > disse e scoppiai a ridere.
< Ahahah! Niente Kellan per te! > la canzonai.
< Me lo presenterai sabato… >
< Sabato? > domandai sgranando gli occhi e guardando Robert.
< Sì, sabato. Sai, ieri io e Mattia abbiamo fatto un anno… >
< È vero, auguri! > esclamai interrompendola.
< Giu, ti odio… > disse e come sempre scoppiai a ridere: sapevo bene che odiava quando le facevo gli auguri per lei e Mattia e per questo mi divertivo troppo a prenderla in giro.
< Grazie Vero! Dicevi? >
< Che Matt ha preso due biglietti per Londra come regalo per il nostro primo anno insieme… >
< E tua madre ti lascia? >
< Sì >
< Tua madre Alessandra? >
< Sì >
< Stiamo parlando della stessa Alessandra? >
< Giu che palle! Sì, mia mamma visto che si fida ciecamente di Matt ha accettato di lasciarmi venire a Londra! > esclamò seccata.
< Oh, ok…e quando ripartite? >
< Arriviamo a Londra sabato pomeriggio e ripartiamo domenica sera… >
< Ma state pochissimo! > dissi triste.
< Dai Giu ci vediamo sabato sera! >
< Solo sabato sera? >
< Sì perché siamo con un gruppo turistico e ci lasciano libero solo il sabato sera, visto che sabato pomeriggio siamo in giro per vedere i monumenti e continuiamo anche domenica mattina, poi il pomeriggio dobbiamo fare le valigie e andiamo in aeroporto perché abbiamo l’aereo alle sette >
< Allora sabato sera non mi scappi! > esclamai sorridendo.
< Sicuro! Vieni con Kellan e andiamo a bere tutti insieme qualcosa… >
< E il mio moroso dove lo metti? >
< Quello non lo voglio, altrimenti lo uccido! >
< Veronica… >
< Oh, ma che…ok, fai venire anche lui. Ora scappo perché sto spendendo tutti i soldi… >
< Oh, povera piccola…ciao Vero, grazie per la telefonata. Saluta Matt! >
< Ok, grazie ciao! >
< Certo che sei veramente gentile eh? > le dissi ironicamente.
< Uffa…salutami Robert! Meglio? > mi chiese.
< Molto meglio, grazie. Ciao Vero! > dissi chiudendo la chiamata.
< Amore è tutto ok? > domandò Robert avvicinandosi.
< Sì, certo > risposi sorridendogli.
< Lo sai che sei sexy quando parli in italiano? > disse prendendomi le braccia e mettendosele dietro al collo.
< Rob? > lo chiamai guardandolo negli occhi.
< Sì piccola? >
< Ricordi di quando ti parlavo di Veronica? >
< La tua amica che non mi sopporta? > domandò ridendo.
< Sì… >
< Era lei al telefono? >
< Sì… >
< Ti ha detto per caso di lasciarmi? >
< Come lo sai? > domandai strabuzzando gli occhi.
< Avevi fatto una faccia scandalizzata prima e ho tirato ad indovinare… > rispose ridendo.
< Ah, ok…no senti…mi ha chiamato per dirmi che sabato verrà con il suo ragazzo a Londra e mi ha chiesto se sabato sera vogliamo uscire con loro… > dissi guardandolo con una espressione da cane bastonato.
< Certo piccola, va benissimo! >
< Davvero? > domandai sorridendo.
< Sì, mi fa piacere conoscere i tuoi amici, anche se quella che stai per presentarmi non mi può vedere… >
< Ti amo… > dissi guardandolo dolcemente.
< Anche io piccola…e ora forza, vestiti che andiamo! >
< Dove? >
< Sorpresa… >
< Mi dici almeno cosa indossare? > domandai inarcando un sopracciglio.
< Mmm…il costume, poi quello che vuoi > rispose sorridendomi.
< Ok… > dissi allungandomi a prendere il costume con la scritta ROCK’N’ROLL e il vestito in lino bianco e poi andai in bagno a prepararmi: mi truccai leggermente e cercai in tutti i cassetti il mio cerchietto bianco, trovandolo poco dopo dietro il mobile del lavandino.
< Giulia sei, bellissima… > disse sorridendomi non appena tornai in camera.
< Non lo so, non mi convince… > risposi onestamente guardandomi allo specchio.
< Perché no? >
< Perché io voglio essere al meglio per te… > risposi arrossendo.
Robert sorrise e mi abbracciò da dietro appoggiando il suo mento sulla mia spalla.
< Sei una meraviglia… > mi sussurrò mentre guardava il nostro riflesso nello specchio.
Sorrisi anche io e dopo che mi prese per mano scendemmo di sotto in sala, salutammo Teo e poi ci dirigemmo verso la macchina.
Non appena mi fece accomodare in macchina si voltò verso di me.
< Me lo faresti un favore? >
< Certo > risposi sorridendogli.
< La indosseresti? > chiese mostrandomi una benda.
< Devo proprio? >
< Beh… >
< Ok… > risposi accontentandolo < non provare a violentarmi > lo intimai.
< Sai leggere nella mente per caso? > domandò sorridendo.
< No, ti conosco… > risposi divertita < in ogni caso, se dovesse fermarci la polizia dirò che mi hai rapita >
< Non provarci nemmeno, altrimenti poi me la pagherai >
< Oh, che paura che mi fai… > dissi ridendo.
Il viaggio durò all’incirca un’ora e quando arrivammo mi aiutò a scendere dalla macchina prendendomi per mano.
< Siamo al mare > dissi non appena sentii il rumore delle onde.
< La tua non è una domanda >
< No, infatti. Ed ora me la togli la benda? >
< Altri cinque minuti. Tranquilla, ti tengo io > rispose facendo passare un braccio attorno alla mia vita e non appena ci fermammo mi tolse la benda e mi trovai di fronte ad una barca.
< E questa? >
< È la barca di Lizzy e George. Ogni tanto fanno assieme ai bambini delle gite in mare >
< È bellissima > dissi ammirandola: era più piccola rispetto a quelle che vedevo sempre nei film, però era abbastanza lunga; era bianca con due righe parallele rosse e aveva la vela dello stesso colore.
< Vieni piccola, di qua > disse prendendomi per mano e aiutandomi a salire.
Non appena vi salimmo sopra, Robert me la fece visitare tutta. Dopo aver visto l’esterno mi portò dentro a visitare la stiva, la quale era molto grande, a differenza di come poteva apparire fuori. Vi era uno matrimoniale e uno a castello, un tavolino dove poter magiare, un fornello da viaggio e un paio di mini frigo e freezer.
< Adoro tua sorella. Questa barca è bellissima! Ma quando l’ha presa? >
< Qualche anno fa, non ricordo con precisione > rispose infilandosi le mani nelle tasche.
< La sai guidare? >
< Ho preso qualche lezione da George la settimana scorsa >
< Davvero? >
< Sì, altrimenti col cavolo che saremmo potuti andare a fare la nostra gita… >
< Hai preso delle lezione per me? > domandai sbigottita.
< Sì amore >
< Mi vizi troppo >
< Mi piace viziarti > rispose sorridendomi e baciandomi una tempia.
< Forza, andiamo a fare un giro! > esclamai.
< È la prima volta che sali su una barca vero? > domandò ridendo.
< Sì >
< Ok, infila questo e andiamo > disse porgendomi un giubbotto di salvataggio bianco.
Lo indossai e poi ci dirigemmo di sopra, dove Robert prese il posto di comando, mentre io mi sedetti vicina a lui.
< Ci mancano i cappellini coordinati con il giubbotto > dissi non poco dopo essere partiti.
< Sono nella stiva, se vuoi valli a prendere >
< Stai scherzando? Ci sono veramente > domandai scattando in piedi.
< No piccola, ci sono veramente > rispose ridendo.
< Volo! > esclamai precipitandomi a prendere i cappellini e poi tornai porgendogliene uno.
< Bisognerebbe fare causa ai tuoi genitori. Privarti a tutto questo… > disse Robert ridendo e indicando la barca.
< Ah beh, sai com’è…noi non siamo milionari > risposi sorridendogli.
< Sono frecciatine nei miei confronti per caso? >
< Assolutamente no! > esclamai sorridendogli.
Tornai di sotto a prendere un telo e mi tolsi il vestito rimanendo in costume, poi mi spalmai la crema e finalmente mi decisi a tornare di sopra per prendere un po’ di sole.
< Giulia vuoi provare a guidare? > domandò dopo mezz’ora di viaggio.
Non me lo feci ripetere due volte e scattai in piedi posizionandomi accanto a lui.
< Oddio, è divertentissimo! > esclamai poco dopo.
< Piccola, sei brava > disse dandomi un bacio sul collo.
< Sì, sono bravissima lo so! > dissi vantandomi.
< O mamma mia… > rispose roteando gli occhi.
< Rob…per il primo mese hai cosparso la cucina di petali di rose, per il secondo mese mi hai portato in barca…la prossima volta dirai di avermi comprato un’isola? > domandai dopo qualche minuto dopo avergli lasciato nuovamente il comando della barca.
< Oppure potrei dare il tuo nome a una stella…ma l’idea dell’isola non è male > rispose ridendo.
< Ma smettila! > esclamai alzandomi per tirargli un leggero pugno sul braccio.
< T’invidio, lo sai? > mi disse poco dopo essermi ristesa per abbronzarmi.
< Perché? > domandai curiosa.
< Non sai cosa darei per potermi abbronzare anche solo un po’… >
< Fallo > dissi alzando le spalle.
< Edward Cullen deve essere pallido… > rispose accennando un sorriso sarcastico.
< E allora? Fregatene. Esistono i trucchi e le make-up artists. Vedrai che riusciranno a farti tornare pallido. E poi anche se stai solo un giorno sotto la luce del sole non succede niente! Non diventerai mica abbronzato immediatamente, no? > dissi tentando di convincerlo.
< Beh… >
< Rob, è solo un ruolo di un film. Non me ne intendo molto, lo so, ma…fai quello che ti senti di fare, solo…non farti troppi problemi >
< Credo che tu abbia ragione > disse sorridendomi.
< Avanti, cosa aspetti allora? Butta l’ancora e vieni a prendere un po’ di sole qui accanto a me! > esclamai facendogli un po’ di posto sul telo.
< Dammi cinque minuti > rispose Robert fermando la nave con l’ancora e scendendo di sotto.
< Bentornato! > esclamai quando si stese accanto a me.
< Grazie > rispose sorridendomi.
Mi voltai di lato reggendomi con un braccio, mentre con l’altro gli accarezzavo il viso fino a scendere fino al petto.
< Rob, lo sai che se ti metti la crema solare potresti evitare di scottarti? >
< Sì, ma sono molto pigro e mi scoccia mettermela… >
< Stai cercando di dirmi che vuoi che te la spalmi io? > domandai mettendomi a sedere.
< Se ti va… > rispose sorridendomi maliziosamente.
< In cambio voglio i tuoi occhiali per oggi >
< Perché? >
< Perché mi piacciono da morire, ecco perché! > risposi dandogli la mano.
< Ok piccola, andata > rispose stringendola.
< Bene! > esclamai sorridendo.
Presi la crema e iniziai a spalmargliela lentamente, fermandomi ogni tanto per stendermi sopra di lui e baciarlo.
< Mi fai impazzire, sappilo > mi disse tra un bacio e l’altro mentre mi stringeva sempre di più a sé.
< Pure tu Rob, pure tu… > risposi con voce tremante, mentre il mio corpo era tutta una scarica di brividi.
Gli presi una mano e me la portai dietro la schiena all’altezza dei lacci del costume, ma come sempre il telefono rovinò il nostro magico momento.
< Non rispondere > mi pregò Robert tenendomi per i fianchi.
< È mia madre e sa che oggi io e te festeggiamo i due mesi. Se non rispondo prenderà il primo aereo per Londra e ci ucciderà > risposi allontanandomi a malavoglia da lui e prendendo il telefono < pronto? >
< Ciao Giuly, come stai? > domandò mia madre allegramente.
< Ciao mamma! Sto molto bene grazie, e te? >
< Sto bene, ma Emma è un po’ raffreddata. Che cosa stavi facendo? Ti ho disturbato? >
Veramente sì, stavo per fare l’amore con il mio moroso, ma la tua tempestività ci ha interrotti…” pensai.
< No, tranquilla. Sto prendendo un po’ di sole > mentii.
< Tu che prendi il sole? Mamma mia, domani nevicherà! > esclamò mia madre ridendo.
< Molto spiritosa mamma! > risposi acida.
< Lo sai che stiamo partendo per la Sicilia? >
< Stiamo? > domandai confusa.
< Sì, Mirco, Emma ed io >
< Davvero? Che bello!! Divertitevi anche per me! > esclamai sorridendo.
< Sì, anche se avrei preferito che ci fossi anche tu con noi… >
< Eh, lo so…dai, il prossimo anno sarò dei vostri, promesso! > risposi mentre guardavo Robert scendere nella stiva.
< Come sta Robert? > domandò premurosa.
< Sta bene, grazie mamma > risposi sorridendole < mi ha detto di salutarti >
< Oh grazie, ricambia > rispose allegra e mi tenne occupata al telefono per diversi minuti raccontandomi un sacco di cavolate per non farmi stare sola con Robert.
< Ehm…mamma, Robert mi ha chiamato per pranzare. Ci sentiamo dopo, ok? Ciao, ti voglio bene! > esclamai buttando giù il telefono prima ancora che potesse rispondere.
Mi rivestii e scesi di sotto da Robert.
< Che stai facendo? > domandai guadandolo.
< Sto scaldando il pranzo > rispose sorridendomi.
< Perché scaldando e non preparando? >
< Perché…beh…l’ha preparato mia madre… > ammise imbarazzato passandosi una mano nei capelli.
< Esattamente come ha preparato la torta con le fragole e la panna? > domandai divertita.
< Come lo sai? > chiese sgranando gli occhi.
< Beh, ho le mie fonti… > risposi sogghignando.
< E…da quanto lo sai? >
< L’ho sempre saputo > risposi iniziando ad apparecchiare.
< Perché non mi hai detto niente? >
< Ero curiosa di sapere se avresti avuto il coraggio di dirmelo tu > risposi alzando le spalle < ah, comunque è stata Nikki a dirmelo >
< Devi ricordarmi di ucciderla >
< No, non lo farò! > esclamai ridendo e portando ormai il cibo pronto a tavola.
Oddio benediciamo Claire! È buonissima questa pasta! Sì, Robert ha fatto veramente bene a far cucinare sua madre. Mi dispiace per questo sfruttamento, ma cavolo…” pensai gustandomi il pranzo.
< Allora? >
< Santifichiamo quella donna! > esclamai facendolo ridere.
Quando finimmo di pranzare Robert mi prese per mano e ritornammo fuori, avvicinandoci al timone e continuando a navigare ancora un po’.
Diverse ore dopo Robert fermò di nuovo la barca, scese di sotto prendendo una sportina e mi si avvicinò.
< Il regalo lo vuoi adesso o dopo? > domandò sedendosi per terra.
< Ma dai, non ce n’era bisogno… > dissi sorridendomi accanto a lui.
< Sì, certo…intanto anche tu me l’hai fatto se non sbaglio > rispose indicando la sportina che avevo accanto.
<
Touche! > esclamai ridendo.
< Prendi piccola > disse porgendomi un pacchetto ed io feci lo stesso.
< Apri prima il mio > gli dissi sorridendogli e lui lo fece, trovandovi un CD e un braccialetto di cuoio intrecciato.
< Che CD è? > domandò curioso.
< È un CD con inciso sopra Like Lovers Do cantata da me >
< Stai scherzando? >
< No > risposi sorridendogli.
< Oddio, non vedo l’ora di sentirlo! Forza, ora apri il mio regalo e poi andiamo a sentire il tuo CD > esclamò.
Scartai il mio regalo trovando Breaking Dawn in inglese.
< Ma esce il due agosto… > dissi guardando incessantemente la copertina.
< Mi sono fatto preparare una copia in anteprima >
< Vuoi dire che ho l’anteprima mondiale? > domandai sgranando gli occhi e guardandolo.
< Esattamente >
< O mio dio! Mi sento importante! > esclamai gongolandomi e scoppiammo nuovamente a ridere.
< Aprilo > mi disse non appena tornò serio.
Feci come mi aveva detto e nella prima pagina vi trovai una sua dedica.

Ed eccoci qui di nuovo insieme a festeggiare i nostri due mesi. Sinceramente dopo il casino che era successo a causa di Katie, non pensavo che tutto sarebbe tornato come prima, anche se lo speravo a morire. Fortunatamente hai deciso di riprendere indietro questo povero ragazzo innamorato. Grazie. Ti amo e anche se lo sai bene,  non mi stancherò mai di dirtelo. Buon secondo mesiversario.

Tuo Rob

< Grazie Rob > dissi guardandolo e sorridendogli dolcemente.
< Prego, ma guarda che non è ancora finito. Se fossi in te andrei avanti… >
Voltai un altro paio di pagine del libro e trovai scritto il testo di una canzone.
< No piccola, aspetta > disse facendomi chiudere il libro < voglio solo dirti una cosa prima: spero che nel testo non ci siano errori. Sai, ho chiesto a Teo una canzone romantica italiana. Lui me ne ha fatte sentire tre o quattro, portandomi il testo tradotto ed io ho scelto questa, perché ti rispecchia e rispecchia quello che io provo per te > aggiunse indicando il libro.
Sorrisi e riaprii il libro, leggendo il testo e iniziando a sorridere già dal primo verso.

A te che sei l’unica al mondo
L’unica ragione per arrivare fino in fondo
Ad ogni mio respiro
Quando ti guardo
Dopo un giorno pieno di parole
Senza che tu mi dica niente
Tutto si fa chiaro
A te che mi hai trovato
All’ angolo coi pugni chiusi
Con le mie spalle contro il muro
Pronto a difendermi
Con gli occhi bassi
Stavo in fila
Con i disillusi
Tu mi hai raccolto come un gatto
E mi hai portato con te
A te io canto una canzone
Perché non ho altro
Niente di meglio da offrirti
Di tutto quello che ho
Prendi il mio tempo
E la magia
Che con un solo salto
Ci fa volare dentro all’aria
Come bollicine
A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei giorni miei
A te che sei il mio grande amore
Ed il mio amore grande
A te che hai preso la mia vita
E ne hai fatto molto di più
A te che hai dato senso al tempo
Senza misurarlo
A te che sei il mio amore grande
Ed il mio grande amore
A te che io
Ti ho visto piangere nella mia mano
Fragile che potevo ucciderti
Stringendoti un po’
E poi ti ho visto
Con la forza di un aeroplano
Prendere in mano la tua vita
E trascinarla in salvo
A te che mi hai insegnato i sogni
E l’arte dell’avventura
A te che credi nel coraggio
E anche nella paura
A te che sei la miglior cosa
Che mi sia successa
A te che cambi tutti i giorni
E resti sempre la stessa
A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei sogni miei
A te che sei
Essenzialmente sei
Sostanza dei sogni miei
Sostanza dei giorni miei
A te che non ti piaci mai
E sei una meraviglia
Le forze della natura si concentrano in te
Che sei una roccia sei una pianta sei un uragano
Sei l’orizzonte che mi accoglie quando mi allontano
A te che sei l’unica amica
Che io posso avere
L’unico amore che vorrei
Se io non ti avessi con me
A te che hai reso la mia vita bella da morire

Che riesci a render la fatica un' immenso piacere,
A te che sei il mio grande amore ed il mio amore grande,
A te che hai preso la mia vita e ne hai fatto molto di più,
A te che hai dato senso al tempo senza misurarlo,
A te che sei il mio amore grande ed il mio grande amore,
A te che sei, semplicemente sei, sostanza dei giorni miei, sostanza dei sogni miei…
E a te che sei, semplicemente sei, compagna dei giorni miei...sostanza dei sogni…


< Grazie > dissi dopo aver letto tutta la canzone ed essermi commossa di nuovo.
< Spero che quelle siano lacrime di gioia… > disse asciugandomi col suo dito una lacrima.
< Sì…non è possibile che io sia diventata così prima donna! > esclamai scoppiando a ridere.
< È vero, piangi spesso… >
< Scusa… >
< Non scusarti, mi fa piacere se poi posso aiutarti a farti stare meglio > rispose sorridendomi dolcemente.
< Entriamo dentro? > domandai poco dopo.
< Sì, andiamo a sentire il CD > rispose sorridendomi e prendendomi per mano.
< Rob? > lo chiamai bloccandolo.
< Sì? >
< Ti amo > dissi sorridendogli.
< Ti amo anche io > rispose avvicinandosi a me e baciandomi dolcemente.
< Grazie per il regalo, è il regalo più bello che abbia mai ricevuto >
< Sono contento che ti piaccia il libro >
< Io non stavo parlando del libro. Certo, anche il libro ha contribuito, però mi riferivo principalmente alla dedica >
< Sono felice che ti sia piaciuta > rispose sorridendo.
Entrammo nella stiva e mi sedetti sul letto, mentre Robert metteva il CD nello stereo e si stendeva accanto a me.
< Comoda? > mi chiese dopo che mi ero accoccolata accanto a lui.
< Sì, comodissima! > risposi sorridendogli.
Restammo in silenzio per tutta la durata della canzone.
< Amore, sei stata bravissima. I miei complimenti > disse baciandomi una spalla.
< Grazie Rob… > risposi voltando la testa e guardandolo.
Gli sorrisi e lo baciai. Successivamente mi  voltai del tutto, trovandomi di fronte a lui. Gli presi il colletto della camicia e lo avvicinai maggiormente a me, lambendo con passione quelle labbra che tanto amavo. Lo attirai a me con una forza tale da farlo stendere sopra di me anche se lui collaborò parecchio e poi iniziai a sbottonargli la camicia.
Lo volevo, volevo che lui facesse l’amore con me. Avevamo provato già varie volte, ma eravamo sempre stati interrotti. Ora basta, era il momento giusto.
< Giulia… > mi chiamò.
< Mmm? > chiesi mentre gli stavo baciando il collo e stavo finendo di sbottonargli la camicia.
< Fermati piccola… > disse con voce roca prendendomi per i polsi.
Lo guardai strabuzzando gli occhi.
< Perché? C’è qualcosa che non va? > domandai triste.
D’altronde, perché non mi vuole? L’ha detto anche lui di voler fare l’amore con me e anche prima mi aveva pregato di non rispondere a mia madre. Che si sia pentito di volerlo fare con me?” pensai spaventata.
< No piccola, è tutto ok > rispose accarezzandomi una guancia.
< Ma allora cosa…? >
< Sai, prima mentre eri al telefono con tua madre ci ho riflettuto un po’ e ho deciso che non voglio che la tua prima volta sia durante una ricorrenza speciale. Voglio che la tua prima volta sia in un giorno normalissimo, che poi noi possiamo rendere speciale. Riesci a capire? >
< Sì > risposi sorridendogli, anche se avevo lo sguardo triste.
< Piccola, non fare così. Non sai quanto ti desideri e fidati, è più difficile per me che per te, ma voglio rispettare questo mio ideale > disse guardandomi e baciandomi la punta del naso.
< Ok… > risposi sorridendogli di rimando, anche se poco convinta.
< Vieni dai allontaniamoci dal letto prima che cambi idea. Che ore sono? >
< Le sette e mezza. Cavolo, il tempo è volato oggi > risposi guardando l’orologio.
Robert sorrise.
< Hai mai visto il tramonto su una barca? >
< No, mai > risposi sorridendo.
< Bene, allora seguimi > disse prendendomi per mano e portandomi fuori.
La scena che avevo davanti era a dir poco fantastica: il Sole sembrava toccare il mare ed era di colore arancione e rosso, mentre il cielo era tinto di rosso con striature rosa. Mi voltai a guardare Robert, che era illuminato dai raggi del Sole e che gli dava una sorta di colore rosso.
< È tutto bellissimo > dissi estasiata.
< E ti manca la parte migliore… > disse lui sorridendo poco dopo.
< Cioè? > domandai curiosa.
< Guarda alla tua destra… > mi voltai e trovai accanto alla barca quattro delfini.
< Non ci credo, è uno scherzo… >
< No amore mio, è tutto vero > rispose abbracciandomi.
< Possiamo restare qui per sempre? >
< Mi dispiace, ma non è possibile: primo perché a mia sorella serve la barca domani e secondo perché sta per arrivare un acquazzone, quindi è meglio sbrigarsi e ripartire > rispose guardando il cielo e lo imitai.
Indossammo velocemente i nostri giubbotti di salvataggio e ripartimmo verso la terraferma.
Arrivammo nel porto giusto in tempo perché iniziasse a piovere.
Stavamo correndo verso la macchina, ma io non volevo che quella giornata terminasse, così mi bloccai.
< Giulia, ma che cavolo fai? Avanti muoviti, sta diluviando! >
< Oh, un po’ d’acqua non ha mai ucciso nessuno! > esclamai allargando le braccia e alzando la testa verso il cielo, permettendo che le gocce di pioggia mi bagnassero il viso.
< Ti prenderai un raffreddore. Ti prego, torniamo in macchina, sei fradicia… >
< Rob… >
< Sì, lo so che la pioggia ti piace, ma per favore…stai seriamente rischiando… > continuò con voce preoccupata.
Lo guardai e mi decisi a tornare alla macchina solo quando constatai che lui era bagnato fradicio come un pulcino.
< Scusa, sei fradicio per colpa mia… > dissi dispiaciuta quando entrammo in macchina.
< Tranquilla, non preoccuparti per me…tu stai bene? >
< Sì, mai stata meglio > risposi sorridendogli.
< Tu sei pazza… > disse guardandomi ancora gocciolante.
< Ogni tanto è un bene essere impulsivi > risposi sostenendo il suo sguardo.
Accese il riscaldamento e mi porse una coperta, poi accendemmo la radio, appoggiai la testa sul vetro e mi addormentai.
< Giulia siamo arrivati > disse Robert svegliandomi diverso tempo dopo.
< Siamo da me o da te? > domandai sbadigliando.
< Da te >
< Uffa… > risposi sbuffando.
< Amore, sei fradicia. Da me non ti porto, perché non saprei cosa farti indossare > disse guardandomi con disapprovazione.
< Mi stai guardando male perché sono stata sotto la pioggia? >
< Sì > rispose.
< Robert, non mi pento di quello che ho fatto… > dissi sporgendomi a baciargli una guancia < a domani Rob, grazie di tutto >
< Ciao piccola, buona serata > rispose sorridendomi ma ancora notevolmente arrabbiato.
Scesi dalla macchina, corsi velocemente verso la porta di casa ed entrai e non appena fui dentro sentii il rombo della macchina di Robert.
Mi spogliai gettando le cose nel cesto dei panni e m’infilai sotto la doccia aprendo l’acqua gelida.
Quando uscii mi asciugai i capelli e corsi in camera in cerca di un paio di pantaloni della tuta pesanti, ma non trovando niente andai a cercarne un paio in camera di mio fratello, poi ritornai in camera mia e indossai una maglia a manica lunga e una felpa.
Non appena fui pronta scesi di sotto per preparare la cena, ma iniziai a starnutire poco dopo.
Ok, meglio non dire a Robert che mi sono presa il raffreddore” pensai ridacchiando.
Misi a cuocere la carne per me e mio fratello, anche se l’unica cosa che volevo era andare a letto a causa del gran mal di testa che avevo.
< Ciao piccola! > esclamò Teo entrando in casa.
< Ciao Teo! > risposi dalla cucina.
< Come è andata la gita in barca? >
< È stata bellissima, specialmente il regalo. Grazie… > dissi voltandomi verso di lui e sorridendogli.
< Ma di che piccola, io non ho fatto niente > rispose sorridendomi di rimando.
< Come niente? Lo hai aiutato a scegliere la canzone! >
< No, veramente io gli ho dato dei testi di canzoni sia originali che tradotti, lui ha scelto tutto il resto. Ma…piccola, stai bene? Hai una faccia stravolta… >
< Sì, sto bene. È solo che ho un gran freddo e un gran mal di testa > risposi.
< Freddo? Ma se ci sono venti gradi qui in casa! Sei sicura di stare bene? > domandò avvicinandosi a me poggiando le sue labbra sulla mia fronte per sentirmi la temperatura.
< Sì…etciù > risposi starnutendo.
< Sì? Piccola sei bollente! Forza, corri a letto che adesso ti porto il termometro… >
< Ma… >
< Fila in camera! > esclamò.
Mi trascinai in camera e mi rannicchiai sotto le coperte.
< Teo… >
< Zitta e provati la febbre… > mi disse dolcemente.
Aspettò accanto a me l’esito del termometro e poi mi guardò strabuzzando gli occhi < ma, ma…hai 39.3! >
< Ah sì? >
< Ma cos’è successo? > domandò accarezzandomi la testa.
< Beh, ecco…veramente mi sono fermata di mia spontanea volontà sotto la pioggia per bagnarmi un po’… >
< Scherzi?!?! >
< No… >
< Giulia, ti stai rincretinendo ogni giorno che passa! >
< Ah, grazie! > risposi sarcastica.
< Figurati. Ora vado a finire di preparare, ti porto la cena qui di sopra e poi prendi una tachipirina >
< Ok… > risposi guardando Teo e sorridendogli.
Teo mi lasciò sola per andare a finire di cucinare per poi darmi la medicina, ma alla fine la tachipirina non la presi perché mi addormentai.

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Capitolo 32
*** BACI, COCCOLE E CAREZZE SONO MEGLIO DI MEDICINE E DOTTORI… ***


E come sempre mi ritrovo a modificare la presentazione xD
Ragazze, ho una scusa enorme da fare…anzi, 2…
1) Marghe, scusami se ti sto sfruttando per postare! xD Ragazze, senza la sua bontà oggi non vi ritroverete col nuovo capitolo da leggere.
2) È molto probabile che io lunedì non posti perché mi sono ammalata di nuovo e sto malissimo.
Ora vi lascio alla lettura e vi ringrazio chi ha messo la storia tra i preferiti, chi l’ha messa tra le storie seguite (qualcuno mi può spiegare l’utilità di questa cosa?? :S), chi ha solo letto e chi ha commentato.
Al più presto possibile. Un bacione Giulls
P.S. All’inizio avevo scritto un papiro, ma poi (dovuto anche dalla malattia) ho capito che a molte di voi giustamente potrebbe non fregare niente, quindi sarò breve e diretta: pregherei che chi mi ha plagiato l’inizio della storia per la sua mi contatti urgentemente:
non voglio infamarti, ma credo che tu mi debba delle scuse.

32. BACI, COCCOLE E CAREZZE SONO MEGLIO DI MEDICINE E DOTTORI…

La mattina seguente mi svegliai con un mal di testa assurdo, peggiore di quello della sera precedente.
Cercai a tastoni di accendere la luce della lampada  sul comodino ma, non appena l’accesi istintivamente chiusi gli occhi e la spensi, poiché mi dava un gran fastidio.
< Giu, come stai? > domandò Teo affacciandosi alla posta della mia stanza.
< Eh, insomma. Ieri mi sono dimenticata di prendere la tachipirina ed ora mi sento peggio di ieri sera… > risposi rannicchiandomi nel letto.
< Ti sei addormentata e non ho voluto svegliarti, anche perché ho visto che le avevamo finite. Ho chiesto a Robert se poteva passare lui a comprarle… >
< Gli hai detto che mi sono ammalata? > domandai guardandolo male.
< Sì. Ci siamo sentiti ieri sera perché mi ha detto che aveva provato a chiamarti ma avevi il cellulare spento… >
< Cavolo…e lui che ha detto? >
< È scoppiato a ridere… > rispose sorridendomi.
In quell’esatto momento sentimmo il campanello suonare e così Teo andò ad aprire, trovandomi pochi secondi dopo Robert in camera mia
< Ciao… >
< Cosa ti avevo detto io ieri? > domandò guardandomi severamente.
< Robert, ti prego non farmi la paternale. Non sto bene per niente e l’ultima cosa di cui ho bisogno sei tu che mi rimproveri… > sussurrai piano, ma lui mi capii benissimo perché fece una smorfia.
< Hai provato la febbre questa mattina? > domandò avvicinandosi e sedendosi accanto a me.
< No > risposi scuotendo la testa.
Prima di porgermi il termometro mi si avvicinò e toccò con le labbra la mia fronte.
< Sei bollente… > disse mentre mi accarezzava una guancia.
< Sto morendo di freddo > risposi rannicchiandomi sempre di più.
Dopo avermi messo una coperta, Robert mi porse il termometro e misurai nuovamente la temperatura, constatando di avere 39 spaccati.
< Giulia, dobbiamo chiamare un dottore… >
< No, niente dottori. Mi serve solo una tachipirina e un po’ di riposo e vedrai che starò meglio in un batter d’occhio…ti prego… > risposi guardandolo supplichevole.
< Giulia… >
< Robert, no. Proviamo a fare così e se non mi cala domani chiamiamo il dottore… >
< Se entro le quattro di oggi pomeriggio la febbre non cala o chiamiamo il dottore o ti porto in ospedale… > rispose guardandomi serio.
< Ok… > risposi poco entusiasta.
Feci colazione con un cornetto e poi presi la tachipirina.
< Hai bisogno di andare in bagno? > domandò vedendomi alzare dal letto.
< Sì, ma faccio da sola. Rob, ho solo la febbre non è che non riesca a muovermi > risposi ridendo e dirigendomi verso il bagno e quando tornai in camera lo trovai steso sul letto.
< Che ci fai lì? > domandai.
< Non si vede? Oggi resto qui con te > rispose allargando le braccia.
< Guarda che ti ammalerai anche tu >
< No, non lo farò >
< Anche io dicevo così e guardami > dissi sarcasticamente.
< Lo so ma fidati, io non mi ammalo mai… >
< Cosa sei uno di quelli che prova di tutto per ammalarsi ma che non ci riesce mai? >
< Esattamente! > esclamò sorridendo < avanti, cosa aspetti? > domandò.
Tentai di controbattere, ma alla fine mi lasciai convincere e tornai a letto e le sue calde braccia mi avvolsero.
< Fino a quanto resti? > chiesi appoggiando la testa sul suo petto.
< Tutto il giorno >
< Non hai un’intervista con Kristen? >
< No, con te messa così non ho intenzione di andare… >
< Robert sei un angelo, ma non devi farlo…tanto c’è Teo… > risposi sorridendogli.
< Ed è qui che ti sbagli piccola! Gli ho dato la giornata libera, così oggi mi occuperò io di te… >
< Quindi oggi mi fai tu da fratellone? > domandai divertita.
< No, da fratellone no >
< Perché no? >
< Perché altrimenti non potrei fare questo… > rispose avvicinando la sua bocca alla mia e baciandomi appassionatamente.
< Mmm…no, non farmi da fratellone > dissi tra un bacio e l’altro.
Restammo tutta la mattina a letto a ridere e coccolarci, finché non mi addormentai ad un certo punto.
< Giulia, mangi qualcosa? > chiese Robert svegliandomi.
< Non ho fame… > risposi lamentandomi.
< Oh suvvia, non fare la bambina! Cosa ti preparo? >
< Non lo so, fai tu… > risposi infilando la testa sotto il cuscino.
< Ok, torno in un attimo > rispose sorridendo.
Restai a letto per altri cinque minuti e poi mi alzai, presi una coperta e scesi di sotto verso la sala e mi stesi sul divano.
< Cosa stai facendo? > domandò Robert non appena mi vide.
< Beh, ero stanca di stare a letto e quindi…etciù! > risposi starnutendo.
< Salute! > esclamò ridendo.
Lo guardai malissimo, ma non appena vidi che mi aveva preparato della minestra in brodo gli sorrisi apertamente.
< Buon appetito > disse sorridendo e sedendosi sul divano accanto a me.
< Grazie >
< Com’è la minestra? > chiese carezzandomi i capelli.
< È buonissima, peccato però che ci sia un po’ troppo olio… > risposi sorridendogli.
< Come troppo olio? > domandò fregandomi il cucchiaio e assaggiandola < scusa, deve essermi scappato un po’ più olio del necessario. Aspetta, vado a prendere un altro piatto > disse alzandosi.
< Ma sei impazzito? Va là, ma per favore! È una minestra ed è buonissima, non farti queste paranoie! > esclamai bloccandolo per un braccio < e poi… > aggiunsi un po’ più imbarazzata.
< Poi? > domandò incitandomi a continuare.
< Non voglio che tu te ne vada, ti voglio qui vicino a me. Ho bisogno di te… > risposi rossa in viso mentre lo guardavo negli occhi.
< Non me ne vado, tranquilla > disse sedendosi nuovamente accanto a me.
< Grazie > risposi sorridendogli.
Finii di pranzare e Robert mi fece appoggiare la testa sul suo petto, dopodiché accendemmo la televisione e iniziammo a guardare un film.
< Com’è Ravenna? > domandò Robert improvvisamente.
< Oh, beh…è una città non troppo grande, ma comunque molto ricca. Ci sono tantissimi monumenti e il centro è pieno di negozi… > risposi brevemente.
< Immagino che tu sia sempre lì allora… > disse sorridendo.
< Generalmente il sabato pomeriggio, perché gli altri giorni sono impegnata con la scuola… >
< E la sera cosa si fa? >
< Il sabato sera intendi? >
< No, il venerdì… >
< C’è più movimento il sabato sera perché sabato mattina c’è scuola per tutti… >
< Davvero? > domandò meravigliato.
< Sì… >
< Oddio, che tortura! > esclamò ridendo.
< Già… > risposi sbuffando.
< E cosa si fa generalmente il sabato sera? >
< Si va al cinema, a ballare oppure si sta semplicemente fuori con gli amici, come credo si faccia da tutte le parti! > dissi sorridendo.
< Ah… >
< Perché tutte queste domande? > domandai curiosa.
< Non posso sapere cosa fa la mia ragazza per divertirsi? >
< Oh beh, quello sì! Comunque io vado principalmente a giocare a bowling con Teo e i suoi amici… >
< Sei brava? >
< No, sono una schiappa… > risposi mettendo il muso e facendolo ridere.
< Ti servono ripetizioni per caso? > domandò maliziosamente.
< No grazie > risposi prendendolo in giro.
Tornammo a seguire il film, anche se la mia mente era rivolta altrove. Pensavo continuamente che se non avessi avuto la febbre probabilmente Robert ed io avremmo fatto l’amore. Quel pensiero però mi fece arrossire violentemente e Robert se ne accorse.
< Piccola è tutto ok? >
< Sì, certo… > risposi sempre rossa.
< A che stai pensando? > domandò accarezzandomi una guancia.
< Devo dirtelo veramente? >
< Se vuoi sì… >
< Beh…ecco…stavo pensando che…se non avessi avuto la febbre magari io e te… > non terminai la frase ma lui la intese benissimo.
< Certo che sei fissata! > esclamò ridendo.
< Ah, e tu no? > domandai prendendolo in giro.
< Sì, ma almeno io mi so contenere… >
< Cosa pretendi? Io sono un’adolescente con gli ormoni in subbuglio… > risposi sorridendogli.
Mi baciò una tempia e poi tornammo a guardare la TV.
< Cambiamo film? > chiese dopo un paio di minuti.
< Sì > risposi < Rob, lascia qui! > aggiunsi poco dopo.
< Perché? >
< Ah, Raoul Bova… > sospirai guardando lo schermo.
< Ma è vecchio per te! >
< E allora? Non dirmi che sei geloso… > dissi prendendolo in giro.
< Chi, io? No… >
< Guarda che è sposato…purtroppo… > dissi sussurrando piano l’ultima parola.
< Cosa? >
< Niente > risposi guardandolo innocentemente.
Finimmo di guardare il film e poi Robert mi passò il termometro e mi misurai nuovamente la temperatura, constatando che la febbre era scesa a 38.3.
< Sta scendendo la febbre! > esclamò sorridendo mentre guardava il termometro.
< Visto? E tu che volevi chiamare il dottore… > dissi fingendo di guardarlo male.
< Hai ragione, mea culpa > sussurrò al mio orecchio abbracciandomi.
< Sai anche il latino? > domandai prendendolo in giro.
< È l’unica cosa che so… > rispose vantandosi.
< Oltre alle lezioni di Italiano vuoi anche quelle di latino? >
< No, mi bastano quelle di Italiano che ancora mi devi dare > rispose facendomi appoggiare la testa sul suo petto mentre giocava con i miei capelli.
< Appena starò meglio te lo insegnerò. Lo so che te lo prometto sempre e poi non mantengo mai la promessa, ma fidati, lo farò! > esclamai determinata.
< Non c’è fretta piccola, davvero > disse baciandomi la guancia.
Restammo sul divano per qualche altra ora e poi ci ordinammo delle pizze per cena e non appena finimmo di mangiare Robert mi fece misurare ancora una volta la temperatura prima di farmi prendere la tachipirina, notando con gioia che era scesa a 38.
< Visto Rob? > dissi mostrando il termometro.
< Sì, sono contento! > rispose sorridendomi.
< Anche io… >
Mi prese in braccio e mi portò in camera, facendomi stendere sul letto e baciandomi dolcemente una guancia.
< Rob? > lo chiamai poco prima di addormentarmi.
< Sì piccola? > domandò dolcemente.
< Baci, coccole e carezze sono meglio di qualunque medicina e di qualunque dottore > dissi sorridendogli.
< È vero amore. Ora dormi che sei stanchissima. Sogni d’oro, ti amo…oggi non te l’avevo ancora detto… >
< È vero > confermai sorridendo e lasciandomi cullare dal suo respiro finché non caddi tra le braccia di Morfeo.

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Capitolo 33
*** ALESSIA ***


Sono imperdonabile, lo so…mi faccio schifo da sola -.-
Sono guarita da mercoledì, ma a causa della scuola non sono riuscita a postare, quindi posto oggi…ma…sorpresa delle sorprese! Domani non riuscirò a postare!
Fortuna che questa settimana terminerà presto, io non ne posso già più :(
Finiti questi giorni però tornerò a postare come sempre!! ^^
Ora mi sto cimentando nella Divina Commedia (verifica domani =( -.-), ma mi prendo due secondi di pausa per postare e ringraziarvi!
Grazie alle 101 persone che hanno messo la storia tra i preferiti e alle 13 per aver messo la storia tra le storie seguite (ancora mi chiedo l’utilità di questa cosa xD), chi ha solo letto e ovviamente chi spreca 2 secondi per recensire…sabato vi risponderò come sempre, lo prometto! :)
Buona lettura! Spero che vi piaccia il capitolo
Un bacione la vostra Giulls ^^

33. ALESSIA

Il giorno seguente ancora mi svegliai con 37.7 e due giorno dopo ero guarita del tutto.
In quei giorni Robert mi stette sempre accanto rinunciando ai vari impegni che aveva preso nonostante io non fossi d’accordo, in quanto non volevo che tutte quelle rinunce lo portassero a ricevere cattivi commenti da parte della stampa.
Venerdì mattina venne a prendermi presto per fare un giro nel centro di Londra come avevamo accordato, ma io come sempre mi svegliai all’ultimo minuto e dopo aver indossato frettolosamente un paio di jeans a sigaretta chiari, una maglietta a mezza manica bianca e le All Star bianche scesi di corsa le scale e lo raggiunsi di sotto.
< Giulia ci sei o dobbiamo aspettare ancora per molto? > domandò Robert appoggiato alla ringhiera della scala.
< Oh, ma che palle che sei! > risposi ridendo mentre gli saltavo in braccio e lo baciavo dolcemente.
< Pronta miss? >
< Prontissima >
< Bene > disse uscendo di casa con ancora me in braccio.
Scesi da lui ridendo e chiudendo casa, dopodiché entrammo in macchina e andammo a fare colazione nel bar dove facevano i muffin che tanto amavo.
< Facciamo come al solito? > domandò mentre eravamo al bancone.
< Sì > risposi sorridendogli < tre muffin per favore…e uno lo può dividere in due per favore? > chiesi al
Ci sedemmo per fare colazione e poi c’incamminammo a piedi fino a raggiungere i negozi.
< Ti scoccia entrare qui dentro un attimo? Mi si è rotto l’iPod e volevo prenderne uno nuovo… > domandò indicandomi un negozio della Apple.
< Assolutamente no, entriamo >
Guardammo moltissimi modelli e infine Robert comprò un iPod da sedici giga nero.
< Ehm…entriamo anche qui? > domandò indicando un altro negozio di elettronica.
< Cosa devi comprare qui? > domandai curiosa.
< Un telecomando universale… >
< Ancora? Ne hai comprato un altro la settimana scorsa! > esclamai sgranando gli occhi.
< Beh…diciamo che accidentalmente l’ho lanciato per terra credendo fosse la sveglia e l’ho rotto… >
< Accidentalmente, eh? > dissi sarcastica < va bene, entriamo! Io devo comprare delle nuove cuffie per l’iPod > aggiunsi innocentemente.
< Di nuovo? Non ne avevi comprato un paio due settimane fa? > domandò ridendo.
< Lo sai benissimo che io ne distruggo un paio come schiocco le dita! > risposi sbuffando.
Entrammo velocemente nel secondo negozio e comprammo quello che ci serviva, ma non appena uscimmo venimmo circondate da un sacco di ragazzine urlanti che reclamavano l’attenzione di Robert.
< Vado a sedermi in quella panchina… > gli dissi facendomi largo tra la folla e Robert mi raggiunse dopo qualche minuto.
< Scusa… > disse guardandomi con occhi da cucciolo.

< Non scusarti, tu non hai fatto niente > risposi guardandolo.
< E perché hai questo sguardo arrabbiato? > domandò sedendosi accanto a me.
< Perché nell’uscire una ragazza mi ha pestato i piedi e un’altra mi ha distrutto la spalla >
< E? >
< E cosa? > domandai.
< Ti conosco, so che c’è dell’altro… >
Sospirai rumorosamente.
< Mi scoccia che ogni volta mi chiedano se sono tua sorella o la tua fidanzata > risposi poggiando la testa sulla sua spalla e chiudendo gli occhi.
< E tu che rispondi? > domandò curioso.
< Dipende…quando sono ispirata rispondo che sono la fata turchina > dissi accennando un sorriso.
Robert scoppiò a ridere.
< Forza continuiamo il nostro giro > disse alzandosi dalla panchina e offrendomi la mano.

< Ok > risposi sorridendo e tentando di fregargli gli occhiali, ma senza risultato.
< Piccola ladruncola > disse divertito baciandomi la guancia < ehm…Giulia? > mi chiamò poco dopo.
< Dimmi >
< Se ti porto in un negozio di intimo ti scandalizzi? > domandò guardandomi e sorridendo.
< Per me o per te? >
< Per te >
< Perché vuoi portarmi in un negozio di intimo? > chiesi guardandolo.
< Beh, un nuovo intimo serve sempre, specialmente per voi donne… > rispose passandosi una mano tra i capelli.
< Stai insinuando che la mia biancheria sia orribile per caso? > chiesi fingendomi scandalizzata.
< No sciocca! Voglio farti un regalo e pensavo che un intimo potesse andar bene…>
< Non ti credo, ma…andiamo! >
< Ed io che credevo che non ti piacesse ricevere regali da me… >
< Io non ho mai detto questo! Ho semplicemente detto che non devi spendere soldi per me, non che non mi piaccia ricevere regali da te > risposi facendogli la linguaccia.
Camminammo per qualche metro e poi Robert si fermò davanti a Tezenis.
< Tezenis? > domandai guardandolo.
< Zitta ed entra! > rispose facendomi entrare con la forza.
Una volta dentro iniziammo a guardare insieme vari completi intimi.
< Cosa cerchi di preciso? > mi chiese Robert.
< Un qualcosa di semplice e a tinta unita > risposi continuando a guardare i vari completi che mi aveva mostrato la commessa.
< Quello è carino > disse Robert indicando un completo color panna.
< Ti piace davvero? > chiesi guardandolo.
< Sì, ma anche quello rosso è bello. Cioè, per me quei colori ti starebbero bene > rispose sorridendo.
< Che budget hai? >
< Nessun budget, compra quello che ti pare >
< Ok, grazie Rob e…oh mio dio, è carinissimo questo! > esclamai.
< Quale? >
< Questo qui verde > risposi indicandogli il completo.
< Signorina, se vuole ho anche questo modello che è molto carino, anche se non è a tinta unita > disse la commessa mostrandomi un completo bianco con il pizzo rosso come le bretelle e delle ciliegie disegnate.
< È bellissimo! > esclamai sorridendo.
< Bene, oltre al completo panna, rosso e verde prendiamo anche questo qui > disse Robert sorridendo alla commessa.
< Ma certo > rispose lei sorridendoci < volete altro o siete a posto così? > ci chiese.
< Siamo a posto, grazie > rispose Robert tirando fuori il portafogli dalla tasca posteriore dei pantaloni.
< Rob, sei matto? Sono quattro completi, spenderai tantissimo! >
< Zitta e lasciami pagare > rispose Robert facendomi l’occhiolino.
< Grazie mille e arrivederci! > ci salutò la commessa.
< Arrivederci > rispondemmo Robert ed io e uscimmo dal negozio.
< Ecco  a te > disse Robert porgendomi la sportina.
< Pazzo > risposi guardandolo e baciandogli la guancia < grazie > aggiunsi sorridendo.
< È stato un piacere > rispose prendendomi per mano.
< Adoro il completo con le ciliegie… > mi confessò pochi minuti dopo.
< Davvero? >
< Sì >
< E come mai? >
< Mi ricorda te… >
< Perché sono una ciliegia? > domandai divertita.
< No sciocca! Perché…non saprei come spiegartelo… >
< È una trama che solitamente hanno i bambini? > domandai sparando la prima cosa che mi passava per la mente.
< Sì, pressappoco… >
< Quindi secondo te sarei una bambina? > domandai con un mezzo sorriso.
< Beh…non è che sia una bambina, ma per quanto riguarda l’età tra noi due…forse sì… >
< E credi che una bambina possa fare questo? > domandai bloccandomi di colpo per far sì che si voltasse e lo baciai appassionatamente, fregandomene di essere in una delle vie più frequentate della città e che molta gente ci stesse guardando e forse anche fotografando: ogni singola cosa quando stavo con Robert perdeva importanza per me.
< Ritiro quello che ho detto > sussurrò tra le mie labbra e ridendo rincominciammo a camminare < hey, entriamo qui dentro… > disse indicandomi un Disney Store.
< Non sei un po’ cresciuto per comprarti dei giocattoli? > domandai prendendolo in giro.
< Ahahah molto spiritosa! La figlia di un amico dopodomani compie nove anni e lui mi ha chiesto di passare a mangiare una fetta di torta, quindi devo comprare un regalo per la bambina >
< Come si chiama? >
< Gabriella. Vieni con me? > domandò guardandomi supplichevole.
< Volentieri >
Entrammo nel negozio con l’intento di cercare il regalo per Gabriella, ma era più il tempo che passavamo a fare i cretini e a spintonarci che quello per cercare il regalo e infatti Robert con la sua ultima spinta mi fece andare addosso ad una ragazzina che cadde per terra.
< Oddio! Scusami, mi dispiace da morire! Ti sei fatta male? > domandai preoccupata avvicinandomi e offrendole una mano per alzarsi: era una ragazza non alta all’incirca un metro e sessantatre, con i capelli lunghi color mogano e aveva gli occhi marrone scuro; mi ricordava tantissimo una persona, ma non riuscivo a ricordare chi fosse in quel momento.
Robert le raccolse il suo cestino con i giochi e glielo porse imbarazzato.
< Scusami, è stata colpa mia > disse Robert sorridendole mentre si toglieva gli occhiali da sole.
Lei dapprima ci guardò stralunata sgranò gli occhi.
< Oh mio dio… > sussurrò mettendosi una mano davanti alla bocca.
Robert credendo che quell’esclamazione fosse rivolta a lui, esattamente come lo credevo anche io, si mise davanti a me per farle un autografo, ma la ragazza lo scansò e mi abbracciò forte.
< Ehm… > dissi guardando Robert preoccupata.
La ragazza si staccò da me e mi guardò accigliata.
< Ma certo, prima mi butti per terra e poi quando ti abbraccio non mi ricambi neanche? Brava mamy, complimenti! > disse lei guardandomi seria e tirandomi un pugno leggero sul braccio.
Non appena mi sentii chiamare “mamy” e sentii per bene la sua voce sgranai gli occhi.
< Alessia? >
< Oh, finalmente l’hai capito! > esclamò ridendo.
< Oddio piccola! > urlai abbracciandola forte.
Alessia era una ragazza che avevo conosciuto l’estate prima su un sito di scrittura: lei era di Padova e quindi parlavamo sempre tramite msn oppure ci telefonavamo. Era più piccola di me di un anno e mi chiamava “mamy”, mentre io la chiamavo “piccola”.
< Ma…cosa ci fai qui? > domandai meravigliata staccandomi da lei.
< Sono venuta a prendere un regalo per i figli della famiglia dove sto… > rispose sorridendomi.
< No, intendo qui a Londra… >
< Sono venuta a fare una vacanza studio… >
< E sei ospitata da una famiglia? >
< Esattamente >
< Ma…da quanto sei qui? > domandai sempre più stralunata.
< Da lunedì e riparto per Padova l’ultima settimana di agosto. Tu invece che ci fai qui? >
< Beh io sono qui dall’inizio dell’estate… >
< Sì, questo lo so. Intendo cosa fai qui in questo negozio di giocattoli >
< Sono venuta per prendere un regalo per la figlia dell’amico del mio moroso > dissi indicando Robert, che era ancora accanto a noi ma che non capiva niente di quello che stavamo dicendo.
< Stai scherzando? Tu stai con Robert Pattinson? > urlò sbarrando nuovamente gli occhi.
< Shhh! >
< Ops, scusa…stai veramente con Robert? Oddio, non ci credo! Ma come l’hai conosciuto? > domandò a bassa voce guardandolo con occhi sgranati.
< È il migliore amico di mio fratello >
< Oh…wow…ehm…ciao Robert, sono Alessia > disse sorridendogli imbarazzata.
< Ciao Alessia, piacere > rispose lui sorridendole ed io scoppiai a ridere.
< Perché ridi? > chiese Alessia.
< Perché sei rossa come un peperone > dissi prendendola in giro < ti va di pranzare con noi? > le chiesi.
< Beh…sì, perché no? Mi farebbe molto piacere. Ma non vi disturbo? >
< No, tranquilla! > risposi sorridendole < giusto Rob? >
< Come? >
< Ti dispiace se Alessia ci raggiunge per pranzo? >
< Assolutamente no, vieni tranquilla Alessia >
< Oh beh, grazie. Allora adesso torno a casa, mi cambio e poi ci vediamo al… >
< Four Seasons, un ristorante vicino al Tamigi. Ci troviamo a mezzogiorno e mezza ok? >
< Benissimo! Ciao mamy, a dopo! > disse baciandomi una guancia < a dopo Robert, è stato un piacere > disse porgendo la mano al mio ragazzo.
< Il piacere è stato mio, a dopo >
Non appena rimanemmo soli mi voltai per guardarlo.
< Sono una rompiballe, lo so >
< Perché? >
< Dovevamo pranzare insieme, ma alla fine ho chiesto ad Alessia di aggregarsi a noi >
< Sono contento invece >
< Sul serio? >
< Sì. E poi con Martina mi sono trovato bene, magari accadrà la stessa cosa con lei >
< Grazie > dissi in Italiano.
< È? >
< Ti ho appena ringraziato in italiano >
< Oh, beh…figurati >
< Si dice: prego >
< Praigo >
< Mmm…quasi! > risposi scoppiando a ridere.
< Ho sbagliato? >
< Sì, ma non preoccuparti: stasera t’insegnerò L’ABC dell’italiano >
< Promesso? >
< Promesso! > risposi dandogli il mignolo.
Robert ed io continuammo il nostro giro in cerca del regalo per Gabriella e alla fine le comprammo il karaoke di High School Musical.
Una volta fuori dal Disney Store tornammo in dietro per andare a prepararci per il pranzo, ma una volta in macchina il telefono di Robert squillò.
< Amore scusami tanto ma oggi devo darti buca per il pranzo… > disse dispiaciuto dopo aver terminato la chiamata.
< È tutto ok? >
< Rupert si è lasciato con Beatrice e Tom mi ha appena chiesto di andare con gli altri da lui >
< Oddio come si è lasciato con Beatrice? > domandai meravigliata: Rupert e Beatrice stavano insieme da un mese e sembravano innamorati pazzi l’uno dell’altra.
< L’ha lasciato lei…davvero non ti scoccia se non vengo con te e la tua amica a pranzo? >
< Non è un problema, davvero. Vai da Rupert e cerca di tirargli su il morale >
< Grazie piccola, sei un angelo > disse baciandomi la guancia.
A mezzogiorno e mezza Robert mi accompagnò davanti al ristorante e poi andò a casa di Rupert.
Entrai dentro il ristorante e mi sedetti per aspettare Alessia, che arrivò dieci minuti dopo.
< Mamy, scusami ma c’era un traffico pazzesco, l’autobus aveva fatto tardi e per di più ho dovuto litigare con la famiglia che mi ospitava… >
< Non preoccuparti piccola, ora siediti e raccontami tutto > risposi sorridendole.
< Ops! Giusto > rispose ridendo e sedendosi.
Iniziò a parlare, ma poi si bloccò non appena il cameriere venne a prendere le nostre ordinazioni: io ordinai un piatto di spiedini misti mentre Alessia prese un risotto ai frutti di mare.
< Non ti trovi bene con la famiglia dove stai adesso quindi? >
< No, per niente! Sai, prima dovevo andare in un’altra famiglia, ma poi questi non hanno più potuto ospitarmi perché hanno avuto un lutto in famiglia e l’unica famiglia disponibile, se volevo ancora fare questo viaggio d’istruzione, erano gli Smith… > rispose sospirando.
< Ma perché ti trovi male con loro? >
< Perché mi criticano per ogni minima cosa! Mi criticano per come mi vesto e per come mi comporto. Ogni singolo giorno la signora Smith mi dice che se continuo a vestirmi così tutti mi scambieranno per una poco di buono > disse indicando come era vestita: indossava un paio di pinocchietto bianchi e attillati e una canotta azzurra con un piccolo scollo a V < per non parlare dei figli poi! Sono due: Jacopo, il maggiore, ha la mia età ma è come se avesse cinque anni, mentre l’altro, Mike, ne ha nove ma con un cervello di quattro anni >
< E non puoi cambiare? >
< No. Come ti ho detto prima non ci sono più famiglie disponibili >
< Ah, giusto… >
< E poi non sai la parte migliore! Quando esco se alle sette di sera non sono a casa mi spediscono a letto senza cena. E poi dopo cena devo stare con loro… > rispose sbuffando rumorosamente < credevo che questa potesse essere la vacanza estiva più bella, dal momento che per la prima volta i miei genitori avevano accettato di farmi fare una vacanza studio, ma fin’ora si è rivelata un inferno totale >
< Dai, vedrai che troverai una soluzione… >
< E come? >
< Questo non lo so, ma prometto che ti darò una mano. Oggi pomeriggio che programmi hai? >
< Sono al college per un corso pomeridiano e domani mattina pure. Magari ci vediamo domani pomeriggio >
< Sì, certo! > risposi sorridendole.
< Hey, come mai non è venuto Robert? > domandò improvvisamente.
< È andato a consolare un amico… >
< Delusione d’amore? >
< Già > risposi < perché ridi? > domandai guardandola.
< Scusa mamy ma stavo pensando a quando ci siamo incontrate prima: lui si era avvicinato credendo che avessi sgranato gli occhi per lui, invece era per te. Hai visto la faccia che ha fatto? >
< Sì, ho visto > risposi unendomi alla sua risata.
< Spero di non avergli fatto scendere la sua autostima sotto le scarpe! > esclamò.
< Figurati, ci vuole ben altro per quello… > risposi sorridendo.
Ridemmo per altri cinque minuti, poi mi chiese di raccontarle meglio di me e Robert e così le raccontai la nostra storia per filo e per segno: Era davvero interessata e quando le dissi che avevo addirittura fatto amicizia con Taylor Lautner iniziò a ridere.
< Prima o poi finirai per adorare Jacob Black, ci scommetto! >
< Prima dovrà nevicare all’inferno! > risposi facendole la linguaccia e poi continuai a raccontarle di me e Robert.
< Wow…è tutto così romantico > disse Alessia con occhi sognanti.
< Sì, ma non è stato tutto rose e fiori… >
< Già, ma come vedi il vostro amore è sopravvissuto > obiettò sorridendomi.
Restammo a chiacchierare fino alle due e mezza e poi Alessia scappò per andare a lezione, così chiamai Robert e lo aspettai davanti al ristorante.
< Vieni un po’ da me? > domandò non appena salii in macchina.
< Volentieri > risposi sorridendo.
< Ok, grazie >
< Come sta Rupert? >
< Male… > rispose Robert dispiaciuto ed io senza più parlare poggiai la testa sulla sua spalla.
Arrivammo a casa sua in breve tempo e non appena Robert parcheggiò la macchina e vi scendemmo per entrare in casa, un ragazzo sulla trentina ci si avvicinò con un taccuino in mano.
< Robert! >
< Sì? > domandò lui voltandosi verso lo sconosciuto.
< Sono quasi quaranta minuti che aspetto, credevo ti fossi dimenticato veramente di me! > esclamò il ragazzo ridendo.
< Beh… >
< Sono Roger Brown, il giornalista di Vanity Fair. Avevamo un appuntamento qualche giorno fa, ma poi abbiamo posticipato ad oggi >
< O mio dio, scusa me ne ero completamente dimenticato! Ma certo, entra… > disse Robert mortificato facendo entrare il giornalista in casa.
< Grazie > rispose sorridendo < tu sei chi credo che tu sia? > domandò il giornalista rivolto a me.
< Ehm… > dissi guardando Robert preoccupata.
< Sì, è la mia ragazza > rispose Robert prendendomi per mano.
< Molto piacere signorina > disse il giornalista sorridendomi calorosamente e stringendomi la mano.
< Mi chiami Giulia > risposi sorridendogli.
< Assisti anche tu all’intervista? >
< No, non voglio disturbare >
< Guarda che non ci sono problemi, davvero > rispose il giornalista sorridendomi.
< Grazie, ma… >
< Prometto di non farti domande e di non farne a Robert sulla vostra relazione > disse interrompendomi.
< Ok, grazie > risposi sorridendo.
Entrammo tutti in casa e andammo a sederci in sala: Robert e Roger si sedettero su due poltrone, mentre io mi sedetti sul divanetto accanto e l’intervista cominciò.
< Come ti ha cambiato il fatto di essere passato da normale teenager a vero rubacuori? > domandò Roger pronto a scrivere ogni sua risposta.
< Mmm…spero che la cosa non mi abbia cambiato affatto. Io mi sento lo stesso di prima. Ma immagino che questa cosa dovrebbero dirla i miei amici. Comunque, io non mi sento per nulla diverso > rispose Robert alzando le spalle.

< Ok, questo è bello. E come fai a mantenerti una persona semplice e concreta nonostante il tuo successo? >
< Immagino che il motivo sia che sono un tipo davvero ipercritico. Voglio dire…sono uno che ha molte ambizioni e questa è una cosa che non avevo realizzato quando ero più giovane, ma adesso sì. Perciò ogni cosa che mi succede non è mai paragonabile alla mia ambizione e questo mi tiene coi piedi per terra >

< I tuoi genitori come lo vedono questo tuo essere famoso? >
< Non è cambiato niente tra di noi, anche perché ho imparato molto da Lizzy. Pensa che mia mamma continua a dirmi che sono un’idiota! > esclamò Robert ridendo a sia Roger che io lo seguimmo a ruota.

< Quindi presumo che non ti interessi essere il nuovo “ragazzo copertina”… > aggiunse Roger.
< No, non m’importa. Il mio personaggio è così buono che merita di essere ammirato. Dal momento in cui ho firmato il contratto sapevo in cosa mi stavo cacciando. Edward è un vampiro, non è un supereroe come Superman. È un vampiro innamorato che vorrebbe essere normale… >
< A proposito di Edward Cullen…c'è qualcosa in Twilight che ti ricorda la tua vita reale e i tempi della scuola superiore per il modo in cui questi due ragazzi sono attratti l'uno dall'altra e per l'energia del loro rapporto? >
< Sì, anche se io ero molto sfortunato con le ragazze. Quelle che mi piacevano mi odiavano e quelle a cui piacevo non erano il mio tipo… > rispose Robert ridendo.
< Credi che l'amore possa essere ossessivo? >
< Sì, ma solo da un punto di vista femminile. Non credo che gli uomini siano così. E comunque non sono molti gli uomini che hanno letto la saga di Stephenie Meyer >
< Hai ragione, volevo appunto chiedertelo: credi che questa storia sia stata create apposta per le ragazze? >
< Sì, è strano e divertente. Dopo aver letto i libri continuavo a chiedermi perché le donne si comportino a questo modo, soprattutto le più giovani. Diventano pazze quando si tratta di ragazzi. A me piacciono le donne normali che non fanno finta di essere qualcosa che non sono >
< Io a che categoria appartengo? > domandai interrompendo l’intervista.
< Tu? Beh…tu sei possessiva al massimo! > rispose ridendo.
Sgranai gli occhi e presi il cuscino che avevo accanto lanciandoglielo e lo colpii in pieno viso.
< Credo che tu debba stare attendo a quello che dici > disse Roger sghignazzando.
< Sì, lo credo anche io > rispose Robert prendendo il cuscino e rilanciandomelo.
< Ok, riprendiamo. Credi di avere qualcosa in comune con Edward? >
< Sinceramente non molto, ma se ci penso…ecco…sì, credo di essere riflessivo come lui e di considerare importante la sfera sentimentale. Se m’innamoro lo faccio con tutto me stesso, le mezze misure non mi piacciono e soprattutto non cerco di fingere. Anche Edward è così > rispose Robert e istintivamente mi venne da sorridere, commossa da quelle parole appena dette.
< Qual è il tuo peggior difetto? >
< Dico la prima cosa che mi capita in mente per nervosismo. Durante le interviste me la faccio letteralmente sotto. Non voglio che ci siano silenzi, perché inizierei a piangere… > ammise Robert passandosi una mano tra i capelli e facendo sghignazzare Roger.
< Sei un tipo mondano? >
< No, assolutamente! Mi piace starmene a casa a guardare la televisione e a mangiare schifezze. Ultimamente però vado spesso in un bar dove lavora il mio migliore amico e mi capita di cantare al karaoke, anche se preferisco sentire lei cantare > rispose indicandomi.
< Sei brava a cantare? > chiese Roger guardandomi.
< Me la cavo > risposi sorridendo.
< Non crederle, ha una voce fantastica >
< Certo che ce l’hai in pugno eh? È proprio cotto > disse Roger ridendo < è vero che tieni un diario? >
< Ho scritto un diario dai quindici ai venti anni. Era una specie di rifugio, un angolo tutto mio in cui annotavo quello che provavo e ciò che vivevo a quell’età >
< L’ultima cosa importante che hai scritto? >
< Nel diario? >
< No, in generale >
< La lista della spesa? > disse Robert ridendo < no, scherzo. È stata una dedica per una persona >
< Per “persona” intendi… >
< Finirà sul giornale questa confessione? > chiese Robert.
< No >
< Sì, era per Giulia > rispose Robert guardandomi e Roger fece lo stesso.
< Le hai mai scritto una lettera d’amore? >
< Beh…lettera lettera no, però ogni tanto le lascio dei bigliettini e la dedica che le ho fatto era per i nostri due mesi… > disse Robert con naturalezza.
< Non sembri un ragazzo che festeggia i vari mesiversari… >
< Prima di conoscere lei infatti non lo ero! > rispose ridendo.
< Ti ha obbligato a festeggiarli? >
< No, assolutamente >
< Tornando all’intervista e al tuo ruolo in Twilight…hai fatto un provino per avere la parte di Edward? >
< Non saprei…cioè avevo visto il film Into The Wild e avevo visto Kristen e questa è stata la cosa principale per me. Non pensavo che avrei avuto davvero la parte, non ne avevo proprio idea. Da un lato pensavo che fosse stato stupido anche solo andare al provino. Ma non so, mi piaceva il modo in cui avevano organizzato l'audizione: a casa della regista e con l’attrice presente. Sapevo che Kristen era brava, perciò ho fatto il provino e mi è piaciuta com’è andata la cosa. Mi ha fatto cambiare idea su tutta la faccenda >
< Perciò sostanzialmente è stata Kristen Stewart la ragione principale per cui hai voluto farlo? > domandò un po’ confuso.
< Sì, direi di sì. Ripensandoci bene, solo ora mi rendo conto di essere entrato nella stanza di Catherine senza sapere cosa fare. Penso che avessi semplicemente intenzione di andare lì e mettermi in posa. Il fatto è che la cosa più importante che avevo in testa riguardo al personaggio era il modo in cui appariva: era come se il copione dicesse “È bellissimo, è bellissimo”. Perciò ho pensato di andare lì dentro e cercare di sembrare più carino che potevo. Questa era la mia unica idea quando sono entrato per fare il provino, ma poi ho cambiato idea riguardo a tutta la faccenda >
< È una brava baciatrice Kristen? > domandò Roger sorridendo.
< Mmm… > disse Robert mentre guardava fisso un punto del muro e io intanto morivo per l’attesa < sì > rispose Robert ridendo.
< Tra Giulia e Kristen chi bacia meglio? >
< No, questa risposta non voglio saperla! > esclamai scattando in piedi.
< Dove vai? > domandò Robert.
< In cucina > risposi allontanandomi il più velocemente possibile.
Una volta arrivata lì mangiai una banana e poi preparai un caffè da portare a Robert e a Roger.
< Ragazzi, vi ho preparato un caffè > dissi tornando in sala cinque minuti dopo.
< Grazie, sei veramente gentile! > esclamò Roger sorridendomi.
< Non c’è di che > risposi porgendo le tazzine ai due ragazzi.
< Bene ragazzi, io vi saluto e vi ringrazio per avermi dedicato un po’ di tempo. Robert, è stato un piacere > disse Roger porgendo a Robert la mano.
< È stato un piacere anche per me > rispose Robert sorridendo.
< Giulia, è stato un vero piacere conoscere anche te. Grazie mille per il caffè. Sai, al contrario di quello che dice Fragola Nera tu sei molto gentile e si vede che sei una ragazza con la testa apposto > disse Roger.
< Grazie > risposi sorridendo calorosamente.
Lo accompagnammo alla porta e poi ce la chiudemmo alle spalle.
< È stato bello assistere, grazie >
< Figurati piccola > rispose sorridendomi e prendendomi per i passanti dei jeans facendomi avvicinare a lui.
< Che fai? >
< Voglio solo provare una cosa > rispose ad un centimetro dalle mie labbra e baciandomi dapprima dolcemente, poi approfondendo sempre di più < avevo ragione… >
< Per cosa? > domandai confusa.
< Baci meglio tu > rispose sorridendo.
Gli sorrisi apertamente e gli saltai in braccio, dopodiché Robert mi portò in sala dove mi fece stendere sul divano e si mise sopra di me continuando a baciarmi con lo stesso trasporto di prima.

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Capitolo 34
*** TI PIACE LA MIA AMICA PER CASO? ***


Sono uno scandalo. I know, I’m sorry…questo però è un periodaccio per me a causa della scuola e di tante altre cose che non sto a raccontarvi perché so che non vi interessano. Sono scandalosa anche per l’annuncio che sto per farvi: fino alla fine della scuola (ventinove giorni [escluse le domeniche e varie feste]) potrò aggiornare solo il sabato perché sono piena di verifiche e interrogazioni…che palle…ma vabbè, diversamente non si può fare, quindi vedrò di ringraziarvi velocemente e di lasciarvi alla lettura! Come sempre grazie a chi ha messo la storia tra i preferiti, chi l’ha messa tra le fanfic seguite, chi ha solo letto e chi ha commentato.
Sognatrice85: Marghem tesoro…cosa posso dirti se non che ti adoro? In ogni caso sarebbe troppo poco…e non sto parlando della stupenda recensione che mi hai lasciato, ma del fatto che mi sei sempre vicina in una maniera assurda e mi ascolti sempre…ti adoro, te l’ho già detto??? E poi sei sempre così gentile con me…basta, credo di stressarti troppo ora xD (per giunta stasera non stai neanche bene…povero il mio tesoro!!) spero tu ti possa riprendere presto e grazie ancora per la recensione (tra parentesi [xD] il praigo lo devo a te, sei tu che l’hai deciso xD un bacione ti voglio tanto tanto bene! =D
daydre4mer: mo ciao tesoro!!! :) ti adoro, lo sai?? cioè ti rendi conto della recensione che mi hai lasciato?? Mi fa morire dal ridere, è stupenda!! :D spero ti possa piacere anche questo nuovo capitolo ^^ un bacioneeeee
Ili_sere_nere: *-* tesoro, grazieee!!!! :D mi fai felicissima!! Che carina!! Oddio, addirittura in crisi di astinenza? O_O sono sconvolta…spero di non averti fatto aspettare molto ora! :) grazie 1000, sei carinissima ^^ un bacioneeeeeeeee
Ithil: muhahahahaha! Bea, in realtà sto prolungando il fatidico momento solo per far penare te xD no tesoro, scherzo e lo sai ;) O_O pure tu in crisi di astinenza? Ma sono così brava? xD ci facciamo regalare un completo da Rob? xD ci stai?? Grazie 1000 tesoro ^^ ah, il compito credo sia andato benissimo ^_^ grazieeeeeee
Sabry87: grazie 1000, spero ti piaccia anche il prossimo! ^^
Twilighter001: mon amourrrrrrrrrr!!! *_* non ti ho fatto aspettare molto, vero? :P
lilly95lilly: ieeeeeeeeee!!! La mia futura moglie mi perdona!!! xD ehm…se metti indietro l’orologio ho postato sabato xD scusa…spero ti piaccia anche questo capitolo ^^ un bacioooooooooooooo
LondonCalling: tesoro!!! *Allora, se non vuoi morire loro devono fare quel che devono fare u_ù* ahahah! Più mi minacci più io ritardo!! :P *non sapevo che rob avesse scritto un diario* ahahah beh, ora lo sai xD tranquilla se andavi di fretta, non è assolutamente un problema…anzi, grazie x aver recensito lo stesso! :) un bacione grandee!! ^^
Ilarylove Sol: mo ciaoooooo!! Allora, prima di tutto ti ringrazio per il fatto dell’altezza :D vedrò di cambiare il pezzo non appena avrò un po’ di tempo! :) *Unica cosa che non è "perfetta* cioè…il resto del cap è veramente perfetto?? O_O o mamma mia!! *_* grazie 1000, davvero!! Un bacione
KikyCullen: merçi cognatìììììììì :) ti amo anche iooo
lazzari: hey ciao Lorena! ^^ grazie 1000, sei gentilissima *_* poi mi commuovo veramente!! ;D un bacione e spero ti piaccia anche il nuovo capitolo! :)
doddola93: tu dipendente dalla mia storia??? E io che dovrei dire della tua???? U.U grazie Dod, davvero!! Ti adoro sei gentilissima!! Spero di sentirti presto anche io, mi manca parlare con te!! *_* un bacione tesoro, ti voglio tanto bene!! E spero ti piaccia anche questo capitolo!! *_*
KikiCullen: fragolììì!! Ma come puoi pensare che io non ti voglia più sposare solo per il fatto che hai recensito tardi??? Il 28 maggio ci sarà il nostro matrimonio a Londra, FISSO! =D come hai fatto ad accecarti tesoro??? :( *Allora tu proprio scrivere un brutto capitolo non ci riesci!* ahahahahahaha! Oddio, grazie tesoro! Mi onora sentirti dire questo! :) O_O certo che il greco ti sta facendo male, lo sai? xD la verifica credo sia andata benissimissimo!! ^^ grazie 1000 tesoro, davvero!! Un bacione ti voglio bene anche ioooooooooo *_*
milly92: oilà vacanziera! (sono in ritardo con la tua storia, perdonami!!) facciamo una statua a Roger? xD hey, come è andata la gita allora? divertita? :) poi mi dovrai raccontare tutto…e mi manderai le foto! =D spero ti piaccia anche questo capitolo!! un bacioneeeeeeee ti voglio tanto tanto tanto bene! :)

Come sempre: buona lettura! Un bacione e a sabato
La vostra problematica Giulls ^^

34. TI PIACE LA MIA AMICA PER CASO?

La sera stessa Teo venne a prendermi subito dopo aver finito il suo turno al Blue River e il mattino seguente mi svegliai verso le sei di mattina, feci velocemente una doccia e senza svegliare Teo scesi di sotto, attaccai un biglietto dove avevo scritto che ero da Robert, presi il motore e andai a casa del mio ragazzo per fargli una sorpresa.
Aprii la porta con il mazzo di chiavi che mi aveva lasciato due settimane prima, mi diressi in cucina e misi a preparare le frittelle e il caffè e quando tutto fu pronto sistemai la cucina e portai a Robert la colazione a letto.
< Buongiorno > sussurrai sedendomi accanto a lui e accarezzandogli il braccio.
< Hey, buongiorno > rispose guardandomi con un occhio aperto e uno chiuso.
< Ti ho portato la colazione >
< Muffin? > domandò sorridendo.
< No, ho preparato le frittelle e il caffè. Solo che è la prima volta che le faccio, quindi non so come siano venute… >
< Bene, fai tu da cavia allora > rispose ridendo.
< No caro, la colazione è tutta tua >
< Tu hai già mangiato? >
< No, perché? > chiesi curiosa.
< Fai colazione con me? > domandò tirandosi su a sedere e lasciando intravedere completamente il suo petto.
< Volentieri > risposi sorridendogli dolcemente mentre appoggiavo il vassoio al centro del letto.
< Ehm…potresti voltarti mentre mi vesto? > chiese Robert.
< Sei completamente nudo? > domandai ridendo imbarazzata.
< Già… >
< Credi che io voglia sapere il perché? > domandai mentre mi voltavo.
< Non pensare male! Ieri sera mi sono fatto una doccia e una volta uscito mi sono buttato a letto e mi sono addormentato subito, tutto qui >
< Quindi non è che se aprissi l’armadio troverei una biondina nuda? >
< Scema > rispose Robert ridendo e abbracciandomi da dietro.
< Avanti, mangiamo che si raffredda tutto > dissi mettendomi a sedere sul letto e Robert si sedette accanto a me, addentando subito una frittella.
< Complimenti, sono venute buone > disse baciandomi una guancia.
< Grazie > risposi sorridendo < come sta Rup? >
< Non troppo bene. Ieri sera quando sei andata via tu sono andato a casa sua e sono rimasto da lui fino alle due e mezza. Si vede che ci sta male >
< Spero che si riprenda presto, non può reagire come… >
< Come abbiamo fatto noi quando ci siamo lasciati? > domandò terminando la frase per me.
< Sì, pressappoco volevo intendere quello > sussurrai guardando fuori dalla finestra .
Robert mi fece voltare il volto verso di lui e lo prese tra le mani, baciandomi dapprima dolcemente, poi approfondendo sempre di più. Ci staccammo solo per far sì che io potessi mettermi davanti a lui e tornò a baciarmi con foga, facendosi varco con la lingua tra le mie labbra e non trovandovi alcuna resistenza, mentre i battiti del mio cuore e il mio respiro acceleravano sempre di più.
< Robert, sei sveglio? > sentimmo Claire urlare.
< Stavi aspettando tua madre? > domandai ancora col fiatone mentre saltavo giù dal letto e mi guardavo allo specchio cercando di darmi una sistemata.
< No. Devo assolutamente toglierle le mie chiavi di casa > disse scocciato < sì, siamo di sopra! > le urlò e la sentimmo salire le scale.
< Oh, ciao Giulia. Non sapevo tu fossi qui > disse Claire guardandomi e sorridendomi.
< È venuta a farmi una sorpresa > rispose Robert.
< Oh, che cosa carina! > esclamò Claire entusiasta < hai preparato la colazione? >
< Esattamente >
< Che cosa? >
< Le frittelle > risposi indicando il vassoio ormai vuoto.
< Mamma, come mai sei qui? > domandò Robert ancora visibilmente irritato.
< Mi detesti così tanto da non essere contento nemmeno quando vengo a farti una sorpresa? > domandò fingendosi offesa e facendomi l’occhiolino senza farsi vedere dal figlio.
< È così che ti rivolgi a tua madre? > chiesi fingendomi scandalizzata.
< È una coalizione contro di me questa? > domandò sbigottito.
< Sì! Giusto Giulia? >
< Giustissimo! > esclamai dando il cinque a Claire e Robert in risposta ci lanciò i cuscini che aveva sul letto.
< Scusate ragazzi ora me ne vado, non volevo disturbarvi. Robert, di sotto ti ho messo i pantaloni e la maglia riparati >
< Grazie mamma > rispose sorridendole.
< Buona giornata > disse Claire mentre s’accingeva a scendere le scale.
< Aspetta, ti accompagniamo > risposi scendendo le scale con lei.
Dopo averla accompagnata alla porta e salutata, me ne tornai di sopra a prendere il vassoio della colazione e lo portai giù in cucina.
< Robert, a pranzo vado a mangiare fuori con Alessia e Teo. Ti aggreghi a noi? >
< Certo, grazie dell’invito > disse sorridendomi e baciandomi con lo stesso trasporto di prima < questa mattina sei estremamente sexy, lo sai? > aggiunse poco dopo.
< Ah sì? E come mai? > risposi divertita mentre le sue mani s’insediavano sotto la mia maglietta.
< Non lo so, ma sei irresistibile…una vera tentazione > disse scendendo per baciarmi il collo.
< Ma sono vestita normalmente… > risposi indicandomi.
< È la tua maglia che mi tenta… >
< La mia maglia? >
< Sì, per la sua scritta “just get what you want” e allora mi sto convincendo a fare quello che voglio… > mi sussurrò in un orecchio < però… > aggiunse allontanandosi con una smorfia.
< Però? >
< Tra cinque minuti viene qui Taylor e quindi non posso lasciarmi trasportare troppo… >
< Che cosa viene a fare Taylor? > domandai curiosa.
< Mi ha chiesto se posso aiutarlo a fare un provino per un film >
< Che film? >
< Ah, non ne ho la minima idea… > rispose alzando le spalle.
< Bravo il mio Rob che aiuta gli amici! > esclamai sorridendogli.
< Sai, mi sono stupito quando ha chiesto il mio aiuto >
< E perché? >
< Beh, perché non sono poi così bravo a dare consigli e anche perché non mi ritengo un attore così esperto… > rispose passandosi una mano tra i capelli imbarazzato.
< Come non sei esperto? Sei uno degli attori più richiesti al momento! > esclamai dopo essermi ripresa da quel gesto, per lui così naturale ma per me così maledettamente sensuale.
< Si ok, ma prima di Twilight non è che venissi calcolato molto… > rispose lui.
< E allora? Prima era prima, adesso è adesso. È adesso che tu sei richiesto, quindi io direi che visto che hai fatto molti provini, stai girando diversi film e stai anche facendo teatro tu possa ritenerti ben informato. Non credi? >
< Grazie mia piccola sostenitrice > disse abbracciandomi e baciandomi una guancia.
< Di niente > risposi stringendomi a lui.
Non appena Taylor suonò il campanello Robert ed io ci staccammo, ma lui mi prese per mano e andammo ad aprire.
< Ciao Taylor > lo salutammo entrambi.
< Oh Giulia, non sapevo che ci fossi anche tu! > esclamò abbracciandomi calorosamente.
< Sono sempre in mezzo alle scatole, ormai dovresti saperlo… > risposi ridendo.
< Ne dubito fortemente, tu non romperesti mai nessuno… > disse sorridendo.
< Grazie > risposi arrossendo.
< Hey Taylor, guarda che ci sono anche io! > esclamò Robert sarcastico.
< Ciao Rob, scusami > rispose sorridendogli, mentre io tentavo di non scoppiare a ridere in faccia a Robert.
< Hey Taylor non stare sulla porta, entra dentro > dissi facendo gli onori di casa al posto di Robert.
< Grazie Giu > rispose Taylor entrando e non appena raggiungemmo la sala gli chiedemmo di parlarci del suo film < beh, in breve si tratta di un horror dove Jeremy, il protagonista, decide di andare a trascorrere le vacanze di primavera con quattro suoi amici in Florida. Affittano una casa per una decina di giorni e il giorno stesso fanno amicizia con quattro ragazze, che poi invitano da loro per passare la serata insieme e mentre il protagonista e una delle quattro ragazze sono a letto insieme un amico di Jeremy muore e da lì iniziano una serie di inspiegabili omicidi, che però sembrano essere suicidi. Alla fine si scopre che le artefici sono le ragazze, che in realtà erano delle loro vecchie compagne di liceo che volevano vendicarsi di quello che questi ragazzi avevano fatto passare a una loro ex amica… >
< Bravo Taylor e se io avessi voluto andare a vedere il film? Ora mi hai rovinato il finale > dissi sarcastica e Taylor mi lanciò un cuscino del divano incominciando a ridere.
< Per quale personaggio di presenti? > domandò Robert prendendo in mano il copione.
< Jeremy >
< Ok e che scena vuoi portare al provino? >
< Io direi la scena dove viene rinvenuto il primo cadavere >
< Bene. Piccola fai tu da cadavere? > chiese Robert rivolgendosi a me.
< Ah, ok… > risposi poco convinta.
Mi stesi sul divano inscenando la morte di Kyle, che doveva essersi sparato alla testa e iniziammo tutti a recitare, ripetendo la scena almeno una ventina di volte, anche se per me era sempre perfetta. Taylor era veramente bravo, ma ogni volta sia lui che Robert trovavano dei piccoli difetti.
< Ragazzi mi spiegate come fate? > domandai quando finimmo.
< Come facciamo a fare cosa? > chiese Taylor divertito.
< La scena già dalla prima volta mi sembrava buona, ma avete trovato sempre minimi particolari che non andassero bene… >
< Beh, ci vuole molta pratica… > rispose Taylor sorridendomi.
In quel momento squillò il mio telefono e risposi allegra vedendo che era Veronica che mi stava chiamando.
< Vero! > esclamai in italiano < cosa?...oh, come mai?…no, tranquilla…smettila, non è colpa tua…certo…certo, tranquilla. Saluta Matt e divertitevi. Ci rivediamo a settembre. Sì, d’accordo…ciao… >
Presi il telefono gettandolo sul divanetto e mi sedetti immediatamente passandomi una mano tra i capelli.
< Piccola è tutto ok? > domandò Robert.
< Sì > risposi facendo una smorfia.
< Taylor, ti dispiace lasciarci soli per un minuto? > chiese Robert rivolto al nostro amico
< Certo > rispose Taylor, ma prima di andarsene mi lanciò un’occhiata preoccupato.
< Hey, che c’è? > chiese Robert avvicinandosi e prendendomi il volto tra le mani.
< Non è niente >
< Avanti, dimmelo >
< No >
< Perché no? >
< Perché è una stupidaggine e penserai che io sia solo una bambina >
< Lo sai che non potrò mai pensare una cosa del genere > rispose baciandomi lievemente sulle labbra < allora? Me lo dici che cos’hai? >
< Veronica mi ha appena telefonato dicendomi che lei e Mattia non verranno più a Londra perché il loro volo è stato cancellato e allora andranno a Parigi. Tutto qui… > risposi sospirando.
< Perché dovrei pensare che tu sia una bambina? >
< Perché la mia reazione è stupida >
< Ti mancano i tuoi amici, è normale > rispose accarezzandomi una guancia.
< La rivedrò non appena tornerò a Ravenna. Ora va’ da Taylor e continuate a provare > risposi fingendomi allegra.
< Non fingere con me > disse guardandomi serio.
< D’accordo. Ora va’ > risposi baciandogli una guancia.
Robert mi prese per mano e richiamò Taylor. Provarono la scena un altro paio di volte tanto per essere sicuri e poi Taylor se ne andò.
< Ciao Taylor e in bocca al lupo per il provino > dissi sorridendogli e abbracciandolo.
< Crepi il lupo Giu. Grazie mille > rispose abbracciandomi calorosamente e baciandomi sulla guancia.
< Credo proprio che Taylor si sia preso una cotta per te > disse Robert quando rientrammo in casa.
< Dici questo solo perché è stato cortese con me? Amore mio sei fissato, lo sai? >
< No piccola, si nota… >
< Mah, secondo me ti sbagli. E comunque anche se fosse non m’interessa > dissi alzando le spalle.
< Sei la Bella della realtà… > disse lui ridendo.
< Bella della realtà un corno! Se Taylor prova a fare quello che ha fatto Jacob gli stacco la testa! > esclamai facendo ridere ancora di più Robert.
< Vado a farmi una doccia, torno tra poco. Tu fai come se fossi a casa tua > disse baciandomi la fronte, raggiungendomi dopo una ventina di minuti < eccomi, ci sono! > esclamò.
< Perfetto, andiamo! > risposi sorridendogli.
< Sto bene vestito così? > domandò indicandosi i jeans scuri, la camicia blu e il giubbotto di pelle, ma non appena notò il mio sguardo scoppiò a ridere < beh che c’è, tu puoi chiedermelo ma io non posso chiederlo a te? > domandò facendomi la linguaccia.
< Ahahah, molto spiritoso! > esclamai facendogli una pernacchia.
< Dobbiamo passare a prendere Teo? > chiese Robert.
< Sì, mi ha appena detto che è fuori casa che ci aspetta… >
< Perfetto > rispose mentre chiudeva casa.
< Ah, Rob? > lo chiamai.
< Sì? >
< Sei bellissimo vestito così > dissi guardandolo e sorridendogli.
Robert in quel momento si voltò verso di me e mi sorrise.
< Grazie amore mio > rispose accarezzandomi una guancia e facendomi l’occhiolino.
Entrammo in macchina e in breve tempo arrivammo a casa mia e di Teo.
< Ciao ragazzi! > esclamò Teo entrando in macchina.
< Ciao Teo > lo salutammo in coro.
< Dove si va a mangiare? > domandò mio fratello.
< Non lo so…piccola? > disse Robert rivoltò a me.
< Dobbiamo andare al Victor’s > risposi leggendo il nome del ristorante dal messaggio che Alessia mi aveva appena mandato.
Arrivammo al ristorante con qualche minuto di ritardo e non appena raggiungemmo il nostro tavolo vedemmo che Alessia era già arrivata.
< Ciao piccola, scusa il ritardo > dissi  correndo verso di lei e abbracciandola.
< Tranquilla mamy > rispose ricambiando l’abbraccio.
< Caspita, sei favolosa! > esclamai guardandola: indossava una minigonna nera, una canotta color crema e un paio di sandali neri con poco tacco.
< Dici? Non sono troppo scandalosa? > rispose lei sarcasticamente.
< Hai trovato da dire ancora con gli Smith? >
< Sì, ma non parliamone… >
< Ok… >
< Ciao Robert > disse Alessia sorridendogli non appena lui e Teo si avvicinarono.
< Ciao Alessia come va? >
< Tutto bene, grazie > rispose lei sorridendogli più rilassata.
< Hey Ale questo è mio fratello Matteo > dissi indicando Teo < Teo, lei è Alessia, la mia famosa piccola > aggiunsi rivolta a mio fratello.
< Molto piacere Matteo > disse Alessia dandogli la mano.
< Il piacere è mio Alessia e…chiamami pure Teo > rispose stringendole la mano e sorridendole e la vidi arrossire.
Immediatamente prendemmo posto a tavola e per tutta la durata del pranzo notai che ogni volta che Teo e Alessia si guardavano lei arrossiva violentemente, ma all’inizio non vi feci molto caso.
< Mmm amo queste patatine! Io ne sono drogata, se potessi le mangerei sempre! > esclamò Alessia dopo che il cameriere le portò il suo piatto di patatine fritte.
< Piccola, saresti la ragazza ideale per mio fratello! Anche lui se potesse vivrebbe solo di patatine > dissi innocentemente per prendere in giro mio fratello e solo allora mi accorsi che c’era qualcosa che non quadrava, specialmente Alessia arrossì nuovamente e a Teo andò di traverso l’acqua.
Robert ed io ci guardammo e lui mi fece l’occhiolino, facendomi intendere che anche lui aveva notato qualcosa di strano.
Aspettai impazientemente la pausa sigaretta di Teo e Robert per poter parlare da sola con Alessia e circa una decina di minuti dopo ne ebbi l’occasione.
< Piccola? > la chiamai.
< Dimmi… > rispose sospirando.
< Senti, ma… > dissi senza però riuscire a finire di parlare, perché il suo cellulare squillò e quando terminò la chiamata Robert e Teo erano ritornati a tavola.
Mangiammo anche il dolce e poi andammo a pagare, accompagnammo Alessia alla fermata dell’autobus e quando lei se ne andò mi voltai verso Teo.
< Teo? >
< Dimmi piccola >
< Ti piace la mia amica per caso? > domandai schietta.
< Ehm…b…beh…v…vedi…ecco… > rispose balbettando.
< Teo la risposta è molto semplice: o è sì o è no… >
< Sì, mi piace… > rispose sospirando.
< Davvero? Che bello! > esclamai entusiasta.
< Hey piccola non farti prendere troppo dall’entusiasmo! > rispose lui guardandomi.
< Perché no? >
< Perché primo non so cosa lei pensi di me… >
< Gli piaci > risposi immediatamente.
< E come lo sai? > domandò inarcando un sopracciglio.
< Ogni singola volta che l’hai guardata lei è arrossita, un po’ come facevo io con Robert > risposi indicando il mio ragazzo, che non capendo niente di quello che stavamo dicendo si limitava a guardarci.
< Davvero lo pensi? > domandò Teo con gli occhi lucidi.
< Sì e potrei anche scommetterlo… > risposi sogghignando.
< Ahahah, molto spiritosa! > esclamò facendomi la linguaccia.
< No Teo, seriamente…gli interessi >
< E se le chiedessi di uscire? >
< Quando? >
< Questa sera >
< Stasera? >
< Sì… >
< Oh…beh…certo, che aspetti? >
< No, voi venite con noi. Facciamo un’uscita a quattro >
< Sei serio? >
< No. Ti prego Giu > disse guardandomi con occhi imploranti.
< Rob… >
< Sì? >
< Ti scoccia fare un’uscita a quattro questa sera? >
< Certo che no! Dove si va? >
< Al minigolf > rispose Teo sorridendo.
< Perfetto! > esclamò Robert.
< Grazie Rob >
< Prego > rispose Robert in un perfetto italiano.
< A proposito, come stanno andando le lezioni di italiano? > chiese Teo una volta saliti in macchina.
< Molto bene, Giulia è una grande insegnante > rispose Robert facendomi l’occhiolino.
< Immagino… > rispose Teo maliziosamente.
< Piantatela! > esclamai rossa in viso e sia Teo che Robert scoppiarono a ridere.
< No, seriamente…Giulia è brava, ha un sacco di pazienza… >
< Sì, lo so. Dopo che avevamo fatto amicizia quando sono arrivato in Italia, lei mi ha aiutato tantissimo con l’italiano > disse Teo sporgendosi dal sedile posteriore e baciandomi la guancia.
< È stato un piacere > risposi sorridendo.
< A che livello sei ora Rob? >
< Al livello elementare? > domandò Robert ridendo rivolto a me ed io annuii divertita.
< A quando le prossime lezioni? > chiese Teo curioso.
< Non lo so > risposi alzando le spalle.
Robert ci portò a casa e una volta entrata chiamai Alessia per proporle l’uscita al minigolf e dopo una lite con la signora Smith, Alessia mi richiamò dicendomi che poteva uscire, così alle sei e mezza andai a prenderla alla fermata dell’autobus in centro, aspettando che alle sette e mezza Robert e Teo venissero a prenderci.
Iniziammo a camminare e casualmente capitammo davanti alla gioielleria con l’anello che tanto amavo in esposizione.
< Piccola vieni, voglio farti vedere una cosa… >
< Cosa dovrei vedere? > domandò curiosa mentre guardava la vetrina.
< Quello… > risposi indicandole l’anello.
< Wow, è bellissimo! >
< Già…peccato per il prezzo >
< Robert cosa dice? > domandò tirandomi una gomitata.
< Robert non lo sa… >
< Perché no? >
< Perché non so cosa potrebbe pensare se gli dicessi “hey tesoro hai visto che bell’anello quello?” >
< Guarda che non c’è niente di male! Gli faresti vedere solo un anello… >
< Potrebbe pensare che voglia che lui mi chieda di sposarlo! No, non gli dirò mai e poi mai dell’anello > risposi allontanandomi dalla vetrina della gioielleria.
Alle sette e mezza c’incontrammo con Teo e Robert, mangiammo un trancio di pizza e poi andammo a giocare.
< Ragazzi, voglio proporvi una cosa: che ne dite di dividerci in squadre? La squadra perdente dovrà un doppio caffè al caramello da Sturbucks alla squadra vincente > proposi innocentemente.
< Mi piace come idea! > rispose Robert prendendomi per un fianco < Teo, ti offendi se faccio squadra con tua sorella? >
< No, se per Alessia non è un problema fare squadra con me… >
< N…no, tranquillo > rispose Alessia sorridendogli impacciata.
< Bene, iniziamo! > esclamai dando a tutti una mazza.
< Che vinca la squadra migliore > rispose Alessia sorridendomi.
< Tranquilla Alessia, vinceremo noi > disse Teo sorridendo.
< Comportati bene > sussurrai a Teo indicando Alessia.
< Tranquilla, mi conosci. Dici che è contenta di stare in squadra con me? >
< Per me sì. In bocca al lupo > dissi baciandogli una guancia.
Iniziammo a giocare e alle undici terminammo la partita e la squadra vincente fu quella di Teo e Alessia.
< Caspita piccola, non credevo fossi così brava! > esclamai abbracciandola.
< Non lo credevo nemmeno io > rispose ridendo.
< Bene Giulia, noi due abbiamo una scommessa da pagare >
< Lo so tesoro > risposi sorridendo a Robert < ma prima ho bisogno di andare in bagno. Ale, vieni con me? >
< Certo mamy > rispose sorridendomi.
< Avanti, che devi chiedermi? > domandai rivolta a lei e incrociando le braccia non appena entrammo in bagno.
< Beh…mamy, io… >
< State facendo la fila per il bagno? > domandò una ragazza dietro di noi.
< No > risposi lasciandola passare.
< Grazie > disse sorridendomi e poi si rivolse alla sua amica < o mio dio, ci credi? Siamo nello stesso minigolf dove sta Robert Pattinson! >
< Già, mi sembra un sogno… > rispose l’amica.
< Dicevi? > domandai ignorando il discorso delle due ragazze.
< Ti scoccia se tu e Rob ci date i soldi e Teo ed io andiamo da Sturbucks da soli? > chiese Alessia gesticolando con le mani.
< E me lo chiedi anche? Piccola vai, è un ordine! > esclamai ridendo.
< Grazie. Tanto l’avevo capito il tuo piano diabolico… >
< E ti è dispiaciuto? >
< Non proprio > rispose sorridendomi.
< Bene, ora andiamo. Non vorrei che qualcuna mi rapisse il fidanzato > dissi ridendo.
Ritornammo dai ragazzi e Robert ed io ci facemmo portare da Teo a casa, demmo a lui e ad Alessia i soldi per il caffè ed entrammo in casa.
< Se si metteranno insieme diventerai avrai un futuro come cupido > disse Robert poggiando la giacca sull’appendiabiti.
< Se si metteranno insieme il prossimo passo sarà diventare una wedding planner! > esclamai ridendo.
< E che matrimonio organizzeresti? >
< Boh, l’importante è organizzare… > risposi alzando le spalle.
< Potresti cominciare col nostro > mi sussurrò in un orecchio nella maniera più dolce e sensuale possibile.
< È? > domandai sbiancando e il mio cuore iniziò ad accelerare e Robert vedendo la mia espressione scoppiò a ridere.
< Piccola, stavo scherzando… >
< Mi sposeresti davvero? > domandai ancora sconvolta.
< Beh…no, perché primo se ti sposassi adesso i tuoi genitori non approverebbero e secondo siamo troppo giovani per sposarci… > rispose guardandomi.
< E quando diventerò maggiorenne? >
< Sono troppo giovane, non ho intenzione di sposarmi a ventiquattro anni >
< Ah, ok… > dissi fingendomi triste.
< Giulia stai scherzando, vero? Non pensi veramente di sposarti? > domandò con un attacco di panico.
< N…no… > risposi fingendo lo stesso tono triste di prima.
< Giulia… > disse lui prendendomi una mano e invitandomi a sedere sul divano.
Lo guardai e scoppiai a ridere.
< E l’oscar per la migliore interpretazione è mio! > esclamai divertita.
< Ma brutta… > disse Robert prendendomi per i fianchi e facendomi sedere sopra di lui.
< No ti prego, niente solletico! > esclamai iniziando a ridere.
< Oh, sì che te lo faccio il solletico! Mi hai fatto prendere un accidente > rispose facendomi stendere sul divano e mettendosi sopra di me per bloccarmi.
< Robert, ti prego…smettila! > esclamai mentre tentavo di liberarmi.
< Mai > rispose ridendo.
< Ah, aiuto! > urlai continuando a ridere con le lacrime.
< Che sta succedendo qui? > domandò Teo entrando in sala.
< Teo, salvami! > esclamai tossendo.
< Come sei entrato? > chiese Robert mettendosi a sedere lontano da me.
< Avevate lasciato la porta aperta. Sapete, si sentono le urla di Giulia da fuori e mi sono preoccupato >
< Scusa Teo, è colpa sua che mi stava facendo il solletico > risposi alzandomi in piedi.
< Te la prendi con i più piccoli Rob? > domandò Teo divertito.
< Mi ha fatto prendere un accidente, le sta solo bene > rispose fingendosi offeso.
< Che hai combinato piccola? > chiese mio fratello curioso.
< Niente, è una storia lunga > risposi lanciando un’occhiataccia a Robert, che intanto si stava avvicinando a me.
< Sogni d’oro amore mio > disse Robert divertito mentre mi baciava dolcemente.
< Buonanotte > risposi e mi avviai in macchina con Teo.
< Allora Teo? Come è andata > domandai voltandomi verso di lui.
< Bene… > rispose vago.
< Bene e poi? >
< E poi niente… >
< Senti Teo o me lo racconti tu o lo farà Alessia… >
< Abbiamo parlato a lungo e poi abbiamo deciso di andare a fare colazione domani mattina solo noi due e quando l’ho accompagnata davanti a casa si è avvicinata e mi ha dato un bacio a fior di labbra > rispose sorridendo.
< Teo, sono felice per te…Alessia è unica e stareste veramente bene insieme… > dissi poggiando una mano sua.
< Grazie, ma adesso è ancora tutta da vedere > rispose parcheggiando la macchina.
Entrammo in casa e ci demmo la buonanotte, dopodiché andammo entrambi a dormire, ma subito dopo essermi infilata sotto le coperte, sentii qualcuno bussare sul vetro della mia finestra.
< Robert? Che cavolo ci fai qui? > chiesi mentre aprivo la finestra.
< Volevo proporti una cosa… >
< Ovvero? >
< Vestiti e usciamo >
< Mi stai prendendo in giro? >
< No. Non hai mai fatto una fuga di notte? >
< Ehm…no? > domandai inarcando un sopracciglio.
< Bene, c’è sempre una prima volta. Vestiti, ti aspetto fuori > disse baciandomi una tempia e uscendo dalla finestra.
Rimasi interdetta per qualche minuto, ma dopo essermi ripresa indossai una tuta e uscii dalla finestra.
< Buttati, ti prendo io >
< Devo fidarmi? > domandai ridendo.
< Se vuoi… > rispose divertito pure lui.
Feci come mi aveva detto e in mezzo secondo mi ritrovai tra le braccia di Robert.
< Salve di nuovo > dissi ridendo.
< Vieni > disse prendendomi per mano e aprendomi lo sportello della macchina.
< Dove andiamo? > chiesi non appena partimmo.
< È una sorpresa… > rispose vago.
< A casa tua? >
< No >
< Alla collina? >
< No >
< Al Blue River? >
< Smettila, tanto non indovinerai mai. Non ci sei mai stata > rispose Robert zittendomi.
< Ma… >
< Zitta o ti metto una benda > disse interrompendomi.
< Ok, starò zitta > risposi sbuffando.
< Grazie amore >
< Figurati > dissi sarcastica.
In quel momento sentii il mio cellulare vibrare e non appena lessi il messaggio scoppiai a ridere.

La prossima volta che farai una fuga di notte con Robert vedete di parlare piano! Mi avete svegliato…

< Chi è? >
< Teo >
< L’abbiamo svegliato, vero? >
< Sì. Mi ha scritto che la prossima volta dobbiamo parlare piano, perché prima l’abbiamo svegliato > dissi continuando a ridere e Robert mi seguì a ruota.
Guidò per una decina di minuti, fino a costeggiare il Tamigi.
< Questa è la zona di Barnes > disse notando il mio sguardo interdetto.
< Ah sì? > domandai fingendomi interessata e Robert scoppiò a ridere.
< La vedi quella villetta? > domandò indicandomi una piccola casa con un giardino enorme e con tanti alberi.
< Sì >
< Da piccolo quella era casa mia >
< Davvero? > domandai curiosa voltandomi verso di lui.
< Sì, davvero > rispose divertito.
< Ora è disabitata? >
< No, non credo…ma io volevo farti vedere un’altra cosa… > disse continuando a guidare fino a Lonsdale Road e parcheggiammo sul ciglio della strada tra dei cespugli.
< Perché ci siamo fermati qui? >
< Fai troppe domande per i miei gusti > disse ridendo.
< Scusa, d’ora in poi non ne farò più >
< Devo crederti? > chiese divertito.
< No, non devi! > risposi ridendo.
Mi aprì la portiera e mi fece scendere, poi mi prese per mano e attraversammo la strada, fino ad arrivare davanti ad un enorme edificio tra il rosa pallido e il beige.
< Wow > dissi non sapendo cosa dire.
< Bello, eh? >
< Beh, per quel poco che sto vedendo sì… >
< Bene, ora vediamo il resto > rispose tirando fuori un mazzo di chiavi e aprendo il cancello.
< Rob, che sta succedendo? >
< Tranquilla, non ho rubato niente, le ho solo chieste in prestito >
< A chi? >
< Al bidello? >
< È una scuola questa? >
< Sì > rispose guardandomi e sorridendomi < è la Harrodian Private School > disse indicando la targhetta in oro.
< Ah, wow. Quanto mi piacciono le scuole > dissi sarcasticamente oltrepassando il cancello.
< Davvero non ci arrivi? >
< Dovrei? > domandai voltandomi verso di lui e inarcando le sopracciglia.
< Robert, che piacere rivederti! Ne è passato di tempo! > esclamò un uomo sulla settantina avvicinandosi a noi.
< Spencer! Sei sempre in ottima forma! > disse Robert avvicinandosi a quell’uomo e abbracciandolo.
< Tu diventi sempre più bello invece. Mannaggia a te che non ti fai mai vivo, mi tocca guardarti in televisione! > disse fingendo di rimproverarlo < e questa deliziosa signorina? >
Deliziosa? Ha intenzione di mangiarmi?” pensai stupidamente mentre mi presentavo.
< Salve, sono Giulia >
< Molto piacere Giulia, io sono Spencer, il bidello dell’Harrodian School > rispose stringendomi la mano.
< Quando venivo qui Spencer mi copriva per ogni cosa che combinavo. È come un secondo padre per me > disse Robert prendendomi per mano e in quel momento capii tutto.
< Tu venivi a scuola qui? > domandai sgranando gli occhi e spalancando la bocca.
< Hey, finalmente ci sei arrivata! Sì, questa è la scuola che ho iniziato a frequentare a dodici anni >
< La scuola mista? >
< Esatto >
< Bene Robert, ora ti lascio finire il giro. Come mi hai chiesto ti ho preparato l’aula, ma potete starci massimo fino alle cinque, poi ho bisogno di pulire >
< Tranquillo Spencer, resteremo massimo un paio d’ore. Grazie >
< È sempre un piacere > rispose Spencer sorridendo < Giulia, è stato un onore conoscerti. Sei molto più bella dal vivo che in televisione o nei giornali > aggiunse rivolto a me e stringendomi nuovamente la mano.
< Grazie, arrivederci > risposi sorridendo.
< Ok, ti faccio fare un giro veloce > disse prendendomi per mano.
< Robert? > chiamò nuovamente Spencer.
< Sì? >
< Niente tuffi in piscina >
< C’è una piscina? > domandai sbigottita.
< Sì ed è all’aperto >
< No, forse non hai capito: c’è una piscina nella tua scuola? >
< Sì > rispose divertito.
< Perché la tua vecchia scuola ha un giardino enorme e verde, una piscina all’aperto e un campo da rugby, mentre nella mia scuola c’è un misero cortile interno ricoperto di ghiaia dove parcheggiano i prof e le macchinette per le merende? > domandai sarcastica.
< Mmm…meglio che non risponda > rispose ridendo e mi fece fare un giro veloce esterno.
< A Ravenna non ci torno più > dissi mentre ammiravo la scuola.
< E come fai con la scuola? >
< Vengo qui, che domande > risposi mentre mi guardavo in giro.
< E i tuoi amici? > chiese ridendo.
< Qui me ne farò di altri > risposi.
< Che ragazza poco materiale che sei! > esclamò divertito.
< Perché mi hai portato qui? > domandai mentre mi mostrava vedere l’interno della scuola.
< Voglio renderti partecipe del mio passato. E poi… >
< Poi? >
< Qui c’è un’aula d’italiano >
< Davvero? >
< Sì >
< E perché non l’hai studiato da piccolo? >
< Perché non credevo che potesse servirmi > ammise passandosi una mano tra i capelli.
< Hai fatto molto male > risposi salendo sul palcoscenico e iniziando a guardarmi attorno.
< Hai mai recitato quassù? >
< Sì, un paio di volte > rispose sedendosi su una sedia in prima fila.
< Che fai lì? >
< Aspetto una tua esibizione > rispose mettendosi comodo.
< Bene, aspetta e spera > risposi scendendo dal palco.
< Andiamo a studiare italiano? >
< Andiamo, ma non pensare di addolcirmi solo per avermi portato qui > risposi in italiano.
< Non ho capito niente, ma non credo sia una cosa buona > disse ridendo.
< Boh, chi lo sa > risposi facendogli l’occhiolino.
Mi prese nuovamente per mano e mi portò nell’aula d’italiano.
< Bene professoressa, sono pronto > disse Robert mettendosi a sedere in un banco.
< Che ne dici di iniziare con quello che hai già imparato? Prova a presentarti >
< Ok…mi…mi chiamo Robert Pattinson, ho ventidue anni, abito a Londra e sono un attore… > disse in italiano guardandomi sorridendo < come sono andato? >
< Ti sei esercitato? > chiesi sorridendo.
< Sì >
< Complimenti, sei andato molto bene > risposi mentre prendevo da sotto la cattedra un libro di grammatica italiana < bene, facciamo un ripasso delle parti del giorno? >
< Le scrivo alla lavagna? > domandò Robert ridendo.
< Perché no? È un’idea > risposi passandogli il gesso.
Mentre continuavo a guardare il libro Robert scrisse correttamente le parti del giorno, i giorni e i mesi.
< Fatto > disse reclamando la mia attenzione.
< Notevole, davvero…immagino che non debba chiederti di scrivermi i pronomi personali, vero? >
< Che ne dici di passare ad una cosa nuova? > propose indicando il libro.
< Del tipo? >
< L’ora? >
< Ok > risposi sorridendo e dopo aver preso possesso della lavagna gli spiegai l’orario.
< Certo che voi Italiani siete complicati… > disse Robert passandosi una mano tra i capelli e scoppiai a ridere.
< E voi Inglesi no? > chiesi prendendolo in giro.
< No >
< Bugiardo > dissi e Robert mi fece per l’ennesima volta la linguaccia.
Subito dopo l’orario gli insegnai i numeri cardinali e ordinali fino a cento e varie parti del discorso.
< Ho finito anche questo. Ora credo sia meglio andare, Spencer dovrà pulire l’aula >
< Dammi cinque minuti per controllare il tuo lavoro > risposi sorridendo < sei un bravo alunno. Mi sorprende che tu non abbia voglia di studiare >
< Magari mi piace studiarlo perché ho una brava insegnante… > rispose prendendomi in braccio e facendomi sedere sulla cattedra.
< Sì, forse > dissi ridendo mentre gli mettevo le braccia intorno al collo.
< Me lo sono meritato il premio allora? > chiese ad un centimetro dal mio volto.
< Assolutamente sì > risposi avvicinandolo a me e baciandolo.
< Ragazzi scusatemi, ma ora dovrei pulire > disse Spencer ridendo mentre entrava in aula.
< Scusa Spencer, ora ce ne andiamo > rispose Robert.
< Siete sicuri di aver studiato? >
< Che c’è non ti fidi? >
< Di te no. Immagino che tu abbia convinto Giulia con qualche parolina dolce a non farti studiare… >
< Sbagliato. Guarda > disse Robert mostrandogli i fogli con ciò che gli avevo insegnato quella notte.
< Complimenti Robert, sono sbalordito > disse prendendolo in giro.
< Ma la finite di prendermi tutti in giro?! > esclamò Robert lamentandosi e sia Spencer che io scoppiammo a ridere.
< Forza piagnone, andiamo. Spencer grazie mille > dissi sorridendogli.
< Figurati Giulia, è stato un piacere > disse sorridendo e dandomi la mano < Robert Pattinson, spero di rivederti presto, specialmente di giorno >
< Certamente Spencer, grazie. Ti devo un favore >
< Lascia stare > rispose Spencer sorridendo.
Spencer ci accompagnò all’uscita e dopo aver riattraversato la strada rientrammo in macchina.
< Rob, grazie >
< Per cosa? >
< Per avermi mostrato la tua scuola, per avermi reso partecipe del tuo passato >
< È stato un piacere. E poi voglio che tu sappia tutto di me, passato compreso >
< Ok, grazie > risposi sorridendo mentre appoggiavo la testa sul finestrino e chiudevo gli occhi.
< Giulia? >
< Mmm? > domandai stanca.
< Ti riporto a casa o vieni da me? >
< È più vicina casa tua o mia? >
< La tua >
< Bene, portami lì > risposi assonnata e mi addormentai poco dopo, risvegliandomi quando Robert spense il motore della macchina.
< Credo che tuo fratello questa volta mi ucciderà >
< Sono problemi tuoi > risposi ridendo.
< Ah, grazie > disse aprendomi la portiera e prendendomi in braccio.
< Che fai? >
< Ti porto a letto >
< Sono pesante >
< Smettila, non è vero > disse stringendomi al suo petto < le chiavi di casa? >
< Sono dentro casa >
< Come? >
< Mi avevi detto di muovermi e così me le sono dimenticate dentro…ma c’è una chiave di riserva sotto il vaso >
Robert mi fece scendere e andò a prendere la chiave, dopodiché aprì casa e mi riprese in braccio portandomi in camera mia silenziosamente.
< Sogni d’oro amore mio e grazie per questa lezione notturna > sussurrò baciandomi la fronte.
< Resti qui con me? Ti prego… > sussurrai trattenendolo per la maglia.
< Vado a chiudere la porta a chiave e poi torno > rispose accarezzandomi una mano e lo sentii ritornare in camera mia dopo pochi minuti < sogni d’oro > disse prendendomi fra le sue braccia.
< Sogni d’oro Rob > risposi accovacciandomi ancora di più verso di lui e addormentandomi esausta.

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Capitolo 35
*** NUOVA CASA ***


Buon pomeriggio ragazze…scusatemi, ma oggi non sono in vena né di ringraziarvi uno ad uno, né di dilungarmi troppo. Però voglio ringraziarvi per una cosa: le vostre recensioni di mi hanno fatto ridere…oggi vi devo molto, questo capitolo è dedicato a tutte voi e ad una persona che purtroppo ora non è più tra noi.

Al prossimo aggiornamento. Un bacio Giulls

 
Abbiamo aspettato che tu

risbucassi da dietro un angolo,
ma ciò non è accaduto.
Non volevo crederci, ma oggi è vero più che mai.
Non ci sono parole, non era ancora il tuo momento.
Adios Quinquela

 
35. NUOVA CASA

Trascorse una settimana dal mio incontro con Alessia e da dopo l’uscita al minigolf lei e mio fratello iniziarono a frequentarsi: Teo andava a prenderla alla mattina alla fermata dell’autobus per portarla alle lezioni e andava prenderla una volta finito, riportandola sempre alla fermata dell’autobus; oltretutto Teo aveva smesso di lavorare al Blue River perché gli era scaduto il contratto e aveva deciso di non rinnovarlo più.
Ero felice della loro relazione, perché finalmente vedevo mio fratello felice e con gli occhi che gli brillavano, cosa che non succedeva da tempo.
Quello che mi dispiaceva però era che la loro fosse una relazione segreta, perché i signori Smith erano contrari al fatto che Alessia frequentasse un ragazzo sotto il suo tetto.
Venerdì sera Alessia ed io uscimmo rispettivamente con i nostri ragazzi, anche se noi raccontammo agli Smith che saremmo uscite solo noi due, per andare a vedere un film al cinema e dopo esserci date la buonanotte Teo mi riaccompagnò a casa, accompagnò Robert e infine riportò a casa Alessia. Dopo essere arrivata a casa mi addormentai immediatamente, ma mi svegliai sabato mattina a causa del mio cellulare che iniziò a squillare.
< Pronto? > risposi assonnata senza guardare chi fosse.
< Giu… > disse Alessia.
< Hey piccola ciao! > esclamai tirandomi su a sedere contenta di sentirla, subito la sentii singhiozzare < Ale, che cos’è successo? > domandai preoccupata.
< Giulia, i…io n…non ce la faccio p..più con gli Smith! > esclamò tra i singhiozzi.
< Piccola ma cos’è successo? >
< Hanno scoperto che io sto con Teo e mi hanno proibito di vederlo… > sussurrò < e di vedere te > aggiunse singhiozzando ancora.
< Quando te l’hanno detto? > chiesi sconvolta.
< Ieri sera, dopo che mi hanno vista baciarmi con Teo in macchina >
< Ok piccola, adesso calmati. Troveremo una soluzione… >
< E quale? > chiese sarcastica.
< Non lo so, ma un modo lo troveremo…non ti lascio sola. Ora…calmati e fai dei respiri profondi… > dissi più a me stessa che a lei.
< Mamy ora devo andare…ciao… > mi disse triste.
< Ciao piccola… > risposi col suo stesso tono.
Terminata la conversazione mi vestii velocemente e scesi di sotto, trovando in cucina mio fratello e il mio ragazzo.
< Buongiorno! > esclamò Robert sorridendomi.
< Buongiorno > risposi frettolosamente e poi mi voltai verso Teo e gli diedi un pugno sul braccio < sei un cretino! > esclamai.
< Cosa ho combinato? > domandò sorpreso.
< Gli Smith vi hanno beccato in macchina e le hanno proibito di uscire nuovamente con noi >
< Ma non sono stato io ad aver fatto la prima mossa ieri sera… >
< Non m’interessa! Potevi benissimo evitare di parcheggiare davanti a casa loro! >
< Ehm…ragazzi, che cos’è successo? > domandò Robert intromettendosi.
< Gli Smith hanno proibito ad Alessia di uscire ancora con noi perché hanno scoperto la sua relazione con Teo > risposi mentre mi grattavo il naso.
< Ah…ed ora? >
< Non lo so > rispondemmo all’unisono Teo ed io.
< Beh…potreste andare a parlare con gli Smith… > suggerì Robert.
Rimasi imbambolata a fissare il tavolo e poco dopo un sorriso si dipinse sulle mie labbra.
< Ma certo! E se noi la facessimo trasferire qui? >
< Come scusa? >
< Lei si trova male con gli Smith, no? E loro si trovano male con lei…potremmo proporre di farla trasferire da noi > dissi guardando speranzosa Teo.
< Non è così semplice… >
< Sì invece! Loro vanno nell’agenzia e dicono che non possono più tenerla e poi subentriamo noi >
< Quando vai dagli Smith? > domandò dopo una breve pausa.
< Ora >
< Vengo con te… > rispose alzandosi dalla sedia.
< No >
< Perché no? > domandò scettico.
< Perché è a causa della vostra relazione che vietano ad Alessia di uscire ancora con noi, quindi se ci vedessero insieme non so cosa potrebbero pensare… >
< Posso almeno accompagnarti? >
< Preferirei di no, perché ti conosco e so che in un modo o nell’altro entreresti in casa… >
< Ti accompagna Robert? > domandò indicandolo.
< Rob mi daresti un passaggio dagli Smith? >
< Certo piccola. Dove abitano? >
< 134 Lonsdale Road > rispose Teo e immediatamente guardai Robert sorridendo e lui fece lo stesso con me < perché quegli sguardi? >
< Perché quella è la via della vostra vecchia scuola >
< Ah giusto, è vero… > rispose Teo sorridendo.
Dopo essere corsa di sopra a prendere il cellulare uscii di casa e Robert guidò fino a casa Smith.
Suonai al campanello e dopo qualche secondo venne ad aprirmi il figlio maggiore.
< Buongiorno, cosa posso fare per te? > domandò tentando di sorridere sensualmente.
< Vorrei vedere tua madre > risposi.
< E tu saresti? >
< Un’amica di Alessia… >
< Oh, ok…vieni dentro > rispose facendomi passare.
< Grazie > dissi entrando e mi feci accompagnare in cucina.
< Vado a chiamarla, torno tra > disse allontanandosi.
< Ok, grazie mille > risposi sorridendogli.
< Ha detto che scenderà tra un paio di minuti > disse rientrando in cucina < a proposito, io sono Jacopo >
< Piacere, sono Giulia > risposi stringendogli la mano che mi stava offrendo.
< Wow, Giulia è un gran bel nome…ma…io ti ho già vista da qualche parte… >
< In giro per Londra? >
< Mmm…non credo… > rispose squadrandomi < aspetta! Tu eri andata alla premiere del film di Batman con Robert Pattinson! > esclamò sgranando gli occhi.
< Già > risposi pregando che sua madre arrivasse presto.
< Oh, beh…e com’è uscire con una celebrità? >
< Jacopo c’è la tua ragazza al telefono! > esclamò un bambino riccioluto entrando in cucina con il telefono < e tu chi sei? > chiese guardandomi.
< Sei l’amica di Alessia, giusto? > domandò una donna sulla soglia della cucina.
< Sì signora >
< Bene. Ragazzi, uscite dalla cucina >
< È stato un piacere Giulia > disse Jacopo salutandomi subito dopo aver terminato la conversazione, mentre Mike mi fece un cenno con la testa.
< Cosa posso fare per te? > domandò la signora Smith sedendosi a tavola.
< Beh…signora Smith, io volevo sapere perché… >
< Perché ho proibito ad Alessia di frequentarti ancora? >
< Perché se frequenta te, di conseguenza frequenta anche quel ragazzo e le regole in questa casa sono ben precise: niente appuntamenti fino a diciassette anni > rispose velocemente la signora Smith < sei venuta qui solo per sapere questo? >
< Non solo…volevo proporle una cosa… >
< Cosa? > domandò curiosa.
< Alessia mi ha detto che avete dei problemi con lei, è giusto? >
< Sì esatto >
< Ecco, per questo vorrei proporle di farla trasferire da me. Io e mio fratello ce ne assumiamo la completa disponibilità >
< Assolutamente no, l’agenzia l’ha affidata a noi > rispose.
< Lo so, ma signora…se lei e suo marito andate all’agenzia dicendo che non potete più tenere Alessia, poi subentreremo io e mio fratello… >
< Beh…effettivamente noi saremmo dovuti partire per una vacanza, ma poi abbiamo annullato tutto all’ultimo minuto… > rispose pensierosa.
< Signora, le lascio il mio numero e appena vede suo marito ne parla con lui e poi mi direte la vostra decisione, ok? >
< Certo >
< La ringrazio. Arrivederci > dissi sorridendole e uscii di casa, trovando Robert appoggiato alla macchina con le braccia conserte ad aspettarmi.
< Allora? > chiese impaziente.
< La signora era interessata alla faccenda…ora bisogna sentire il marito. Hanno detto che mi avrebbero dato conferma al più presto… > risposi sorridendogli.
< Bene, sono contento! > esclamò abbracciandomi.
Telefonai a Teo e gli raccontai tutto e a giudicare dal suo tono di voce doveva essere entusiasta.
< Bene…ora che si fa? > chiesi guardandolo mentre terminavo la conversazione.
< Ti porto a pranzo fuori >
< Davvero? > domandai contenta.
< Sì! > rispose baciandomi una guancia.
Ci fermammo per pranzo in un posto molto carino vicino a St. James’ Park
, dove mangiammo un panino veloce e poi andammo a sederci sull’erba vicino ad un piccolo laghetto.
< Ti dispiace se fumo? > domandò Robert guardandomi.
< No, vai tranquillo… > risposi continuando a guardare il laghetto.
Robert aprì il pacchetto nuovo di sigarette e poi se ne portò una alla bocca.
< Vuoi un tiro? > chiese cortesemente.
< Ma sei scemo? > domandai ridendo e tirandogli una pacca sulla spalla facendolo ridere.
< Volevo solo essere cortese, scusami… >
Non gli risposi e mi stesi sull’erba appoggiando la testa sulle sue gambe.
< Ti do fastidio? >
< No, tranquilla > rispose sorridendomi e continuando a fumare.
In quel momento vidi passare accanto a noi tre ragazze che guardavano un giornale che teneva la ragazza in mezzo e lanciavano dei piccoli urli di gioia. Focalizzai meglio lo sguardo sulla rivista e vidi che si trattava del nuovo numero di Vanity Fair e che Robert era in copertina.
< Rob, hanno pubblicato la rivista che ti ha fatto Roger Brown >
< Davvero? > domandò spegnendo la sigaretta.
< Guarda il giornale di quelle ragazze, sei in copertina… > risposi indicandole < dov’è l’edicola più vicina? > chiesi mentre mi alzavo in piedi.
< Sempre dritto > disse indicandomi la strada opposta a quella che avevamo percorso inizialmente.
< Ok, vado a comprare il giornale e torno > risposi prendendo la borsa e allontanandomi da lui.
Spero di ritrovarlo ancora tutto intero al mio ritorno” pensai ridacchiando.
Arrivai in cinque minuti in edicola, presi il giornale e poi ritornai da Robert, constatando che era ancora tutto d’un pezzo.
< Eccoti > disse mentre mi ristendevo sull’erba con la testa sulle sue gambe.
< Lo sai che sei venuto bene in copertina? La foto è addirittura meglio dell’originale > dissi prendendolo in giro.
< Ma sentila! > esclamò dandomi un buffetto sul naso e scoppiando a ridere nel vedere la mia faccia contrariata.
Presi la rivista e inizia a sfogliarla finché non trovai l’intervista fatta da Roger Brown.

A tu per tu con Robert Pattinson, il nuovo idolo delle teenagers che interpreta il tenebroso vampiro Edward Cullen nella saga della scrittrice Stephenie Meyer.

VF: Come ti ha cambiato il fatto di essere passato da normale teenager a vero rubacuori?
R: Mmm…spero che la cosa non mi abbia cambiato affatto. Io mi sento lo stesso di prima. Ma immagino che questa cosa dovrebbero dirla i miei amici. Comunque, io non mi sento per nulla diverso.
VF: Ok, questo è bello. E come fai a mantenerti una persona semplice e concreta nonostante il tuo successo?
R: Immagino che il motivo sia che sono un tipo davvero ipercritico. Voglio dire…sono uno che ha molte ambizioni e questa è una cosa che non avevo realizzato quando ero più giovane, ma adesso sì. Perciò ogni cosa che mi succede non è mai paragonabile alla mia ambizione e questo mi tiene coi piedi per terra.
VF: I tuoi genitori come lo vedono questo tuo essere famoso?

R: Non è cambiato niente tra di noi, anche perché ho imparato molto da Lizzy. Pensa che mia mamma continua a dirmi che sono un’idiota! (ride)
VF: Quindi presumo che non ti interessi essere il nuovo “ragazzo copertina”…
R: No, non m’importa. Il mio personaggio è così buono che merita di essere ammirato. Dal momento in cui ho firmato il contratto sapevo in cosa mi stavo cacciando. Edward è un vampiro, non è un supereroe come Superman. È un vampiro innamorato che vorrebbe essere normale…
VF: A proposito di Edward Cullen…c'è qualcosa in Twilight che ti ricorda la tua vita reale e i tempi della scuola superiore per il modo in cui questi due ragazzi sono attratti l'uno dall'altra e per l'energia del loro rapporto?
R: Sì, anche se io ero molto sfortunato con le ragazze. Quelle che mi piacevano mi odiavano e quelle a cui piacevo non erano il mio tipo… (ride)
VF: Credi che l'amore possa essere ossessivo?
R: Sì, ma solo da un punto di vista femminile. Non credo che gli uomini siano così. E comunque non sono molti gli uomini che hanno letto la saga di Stephenie Meyer.
VF: Hai ragione, volevo appunto chiedertelo: credi che questa storia sia stata create apposta per le ragazze?
R: Sì, è strano e divertente. Dopo aver letto i libri continuavo a chiedermi perché le donne si comportino a questo modo, soprattutto le più giovani. Diventano pazze quando si tratta di ragazzi. A me piacciono le donne normali che non fanno finta di essere qualcosa che non sono.

VF: Credi di avere qualcosa in comune con Edward?
R: Sinceramente non molto, ma se ci penso…ecco…sì, credo di essere riflessivo come lui e di considerare importante la sfera sentimentale. Se m’innamoro lo faccio con tutto me stesso, le mezze misure non mi piacciono e soprattutto non cerco di fingere. Anche Edward è così.
VF: Qual è il tuo peggior difetto?
R: Dico la prima cosa che mi capita in mente per nervosismo. Durante le interviste me la faccio letteralmente sotto. Non voglio che ci siano silenzi, perché inizierei a piangere…

VF: Sei un tipo mondano?
R: No, assolutamente! Mi piace starmene a casa a guardare la televisione e a mangiare schifezze. Ultimamente però vado spesso in un bar dove lavora il mio migliore amico e mi capita di cantare al karaoke.
VF: è vero che tieni un diario?
R: Ho scritto un diario dai quindici ai venti anni. Era una specie di rifugio, un angolo tutto mio in cui annotavo quello che provavo e ciò che vivevo a quell’età.
VF: L’ultima cosa importante che hai scritto?
R: Nel diario?
VF: No, in generale.
R: La lista della spesa? (ride) No, scherzo. È stata una dedica per una persona.
VF: Tornando al tuo ruolo in Twilight…hai fatto un provino per avere la parte di Edward?
R: Non saprei…cioè avevo visto il film Into The Wild e avevo visto Kristen e questa è stata la cosa principale per me. Non pensavo che avrei avuto davvero la parte, non ne avevo proprio idea. Da un lato pensavo che fosse stato stupido anche solo andare al provino. Ma non so, mi piaceva il modo in cui avevano organizzato l'audizione: a casa della regista e con l’attrice presente. Sapevo che Kristen era brava, perciò ho fatto il provino e mi è piaciuta com’è andata la cosa. Mi ha fatto cambiare idea su tutta la faccenda.
VF: Perciò sostanzialmente è stata Kristen Stewart la ragione principale per cui hai voluto farlo?

R: Sì, direi di sì. Ripensandoci bene, solo ora mi rendo conto di essere entrato nella stanza di Catherine senza sapere cosa fare. Penso che avessi semplicemente intenzione di andare lì e mettermi in posa. Il fatto è che la cosa più importante che avevo in testa riguardo al personaggio era il modo in cui appariva: era come se il copione dicesse “È bellissimo, è bellissimo”. Perciò ho pensato di andare lì dentro e cercare di sembrare più carino che potevo. Questa era la mia unica idea quando sono entrato per fare il provino, ma poi ho cambiato idea riguardo a tutta la faccenda.
VF: Ultima domanda: è una brava baciatrice Kristen?
R: Mmm… sì (ride)

 
Roger Brown  [VF]

< Hey, è stato di parola! > esclamai passando la rivista a Robert.
< È vero… > rispose sorridendo e guardando il giornale al mio posto.
< Scusa, ma lo stavo guardando io! > dissi tentando di riprendere il giornale.
< Fai la brava, su! > rispose allontanando la rivista < oh mio dio… > aggiunse poco dopo.
< Che c’è? > domandai tirandomi su a sedere e guardandolo preoccupata.
< Stavo guardando la rubrica “Tra una chiacchiera e l’altra: le rivelazioni dei giornalisti” e c’è un commento di Roger… >
< Un commento negativo su di te? > domandai confusa.
< No, un commento positivo su di te… >
< Un cosa? > domandai sgranando gli occhi.
< Sì, senti: “
Durante la mia intervista con Robert Pattinson ho avuto modo di conoscere la sua famosa e segreta ragazza e…cavolo, non credo che al mondo esistano ragazze carine e dolci come lei. Non capisco perché una nota rivista come Fragola Nera debba sputare veleno e cose fasulle su una ragazza come le. È come la ragazza della porta accanto…” >
< No, non l’ha scritto veramente! > esclamai arrossendo.
< Credici, invece l’ha fatto > rispose Robert chiudendo la rivista.
< Ehm…sei Robert Pattinson? > domandò una bambina avvicinandosi timidamente a noi.
< Sì > rispose Robert sorridendole.
< Faresti una foto con me e mia sorella? > chiese mostrando due occhi da cucciolo.
< Certamente > rispose sempre sorridendo.
< Grazie, arrivo subito! > esclamò correndo a chiamare sua sorella e le due ragazze arrivarono poco dopo.
Come c’era da aspettarsi la sorella della bambina era una sventola alta e con un fisico da modella, aveva con gli occhi verdi, era bionda e i suoi capelli le ricadevano con grandi boccoli fino alle spalle.
< Scusa, ci scatteresti la foto? > chiese la sottospecie di modella porgendomi la macchina fotografica.
< Certo > risposi e mi trattenei dallo strangolarla quando mise le sue braccia intorno al collo di Robert per la foto e quando gli diede un bacio sulla guancia come ringraziamento.
Non appena le due sorelle si allontanarono Robert si voltò verso di me e vedendo il mio sguardo scoppiò a ridere.
< La mia piccola gelosona… > disse sospirando e abbracciandomi.
Evitai di rispondergli e mi alzai in punta di piedi per baciarlo con foga mentre lo afferravo per il colletto della maglia e lui rispose con la mia stessa passione, ma venimmo interrotti dallo squillo del mio telefono.
< Pronto? > risposi.
< Giulia, sono la signora Smith > rispose la voce dall’altra parte del telefono.
< Oh, salve signora > dissi guardando Robert che in quel momento si staccò definitivamente da me.
< Ho parlato con mio marito e anche lui è interessato alla tua proposta. Lunedì mattina andremo a parlare con l’agenzia e se siete liberi potreste venire anche tu e tuo fratello per fare subito lo scambio >
< Assolutamente signora, grazie mille! > esclamai sorridendo e terminammo la chiamata.
< Allora? > domandò Robert curioso.
< Hanno accettato! > urlai di gioia e Robert mi prese in braccio facendomi fare una giravolta.
< Lo sapevo che si sarebbe risolto tutto per il meglio > rispose baciandomi la fronte.
< Ora dobbiamo solo avvisare Teo e lunedì andremo all’agenzia > dissi sciogliendo l’abbraccio.
Telefonai immediatamente a mio fratello e gli raccontai tutto.
< Andiamo a festeggiare… > disse prendendomi per mano.
< Dove? > domandai curiosa.
< Sorpresa… > rispose facendomi l’occhiolino.
Salimmo in macchina e dopo una sosta in un supermarket andammo verso la solita collina.
< Prendi > disse porgendomi una lattina di coca-cola.
< Facciamo le cose in grande, eh? > domandai prendendolo in giro.
< Zitta > rispose facendomi la linguaccia.
Restammo là per quasi tutto il pomeriggio e verso le sette di sera Robert mi riaccompagnò a casa.
< Buona serata >
< Anche a te e divertiti con i tuoi amici > risposi dandogli un veloce bacio sulle labbra e poi uscii dalla macchina, ma mi voltai e bussai sul finestrino < Rob? >
< Sì? > chiese sorridendo.
< Niente sbronze > dissi appoggiandomi alla macchina.
< Certo mamma > rispose scherzando e ripartì non appena mi allontanai.
Lunedì mattina mi svegliai verso le sei e trequarti e non riuscendo più a riaddormentarmi decisi di scendere in cucina per preparare la colazione sia per me che per Teo.
Aprii l’armadio e indossai una canotta arancione senza spalline, una gonna bianca e un paio di sandali bianchi e scesi di sotto, scoprendo che Teo era già in piedi.
< Hey, che ci fai in piedi a quest’ora? > chiesi baciandolo sulla guancia.
< Mi sono svegliato e non sono riuscito più a riaddormentarmi. Tu? >
< La stessa cosa > risposi sedendomi a tavola < hai già fatto colazione? >
< Sì. Vuoi che ti prepari qualcosa? >
< No tranquillo, mi arrangio io. Tu va’ a vestirti: alle nove dobbiamo incontrarci con gli Smith >
< Va bene, grazie piccola > rispose sorridendo e con gli occhi che gli brillavano.
< Ti piace proprio la mia amica, eh? > chiesi sorridendogli.
< Perché? >
< Ti brillano gli occhi > risposi alzando una spalla e sorridendogli.
< Alessia è…è fantastica…in certi aspetti ti assomiglia >
< Ecco perché stai con lei! > esclamai fingendo un’illuminazione < stai con lei perché non puoi stare con me perché sto col tuo migliore amico > aggiunsi sentendomi fiera di me stessa.
< ti hanno mai insegnato a contare fino a dieci prima di parlare? > domandò Teo e entrambi scoppiammo a ridere.
< Forza, vai a prepararti > dissi alzandomi dalla tavola e prendendo un pacco di biscotti.
< Ti metto su un po’ di latte? >
< No, solo questi vanno benissimo > risposi sorridendo.
< Non mangiarli tutti >
< Lo sai che non lo farei mai >
< Smettila di dire cavolate >
< Questa mattina non ho molta fame > mentii.
< Sì, certo… > rispose avvicinandosi a me e baciandomi sulla fronte.
Presi dal frigorifero una bottiglia di succo d’arancia e lo versai dentro al bicchiere, poi tornai a sedere e continuai a mangiare, finendo tutto il pacco di biscotti.
< Sei pronto Teo? > chiesi guardando l’orologio.
< No. Vieni un attimo di sopra? > chiese Teo da camera sua.
Buttai via la confezione di biscotti, mi lavai le mani e poi salii in camera di mio fratello, trovandolo a torso nudo mentre cercava una maglia.
< Hey, da quando sei diventato così muscoloso? > chiesi sedendomi sul suo letto.
< Da quando ho iniziato ad andare in palestra alla mattina > rispose prendendo due camicie dall’armadio < quale delle due? > domandò indicandole.
< Con quei pantaloni? Nessuna delle due > risposi osservandolo.
< Perché no? >
< Perché ci stanno male > risposi avvicinandomi al suo armadio < ecco, prendi questa > dissi dandogli una maglia a mezze maniche nera.
< Grazie >
< Di niente > risposi sorridendogli < vuoi fare bella figura con la tipa dell’agenzia? >
< Sì, così magari acconsentirà più volentieri allo scambio > rispose ridendo.
< Sciocco > dissi ridendo < vado a lavarmi i denti e poi ci sono >
< Ok, ti aspetto di sotto >
Mi chiusi in bagno per lavarmi i denti e per truccarmi e poi raggiunsi Teo di sotto; partimmo immediatamente e alle nove precise arrivammo davanti all’agenzia per i viaggi d’istruzione, davanti alla quale ci stavano aspettando gli Smith.
< Buongiorno > li salutai educatamente.
< Buongiorno > rispose la signora Smith.
< Salve > disse Teo sorridendo alla coppia.
< Salve. Vogliamo entrare? > domandò sbrigativo il signor Smith.
< Certo > risposi aprendo la porta per farli passare < cafone > sussurrai piano in italiano.
< Shh > disse Teo facendomi l’occhiolino.
< Che vuoi che importi? Tanto non capiscono niente di italiano! > esclamai entrando dentro l’agenzia.
< Oh, salve signori Smith > disse una ragazza seduta su una scrivania.
< Salve Sabrina > rispose la signora Smith < vorremmo parlarle di Alessia… >
< Ditemi pure > disse Sabrina sorridendo.
< Noi non possiamo più tenerla… > s’intromise il signor Smith.
< Oh, c’è qualche problema? >
< Beh ad essere sinceri sì, perché non abbiamo un buon rapporto e lei non si trova bene con noi… >
< Ma vedete signori non ci sono più famiglie disponibili… > rispose Sabrina dispiaciuta.
< E qui subentreremo noi > disse Teo.
< Ovvero? > domandò Sabrina interessata.
< Mia sorella ed io abbiamo parlato con i signori Smith e vorremmo che Alessia venisse a vivere con noi due > rispose Teo indicando prima lui e poi me.
< È una vostra parente? >
< No, è una mia amica > risposi.
< Voi siete segnati come famiglia ospitante? >
< Veramente no > disse Teo.
< Allora non credo che sia possibile. Solo chi è segnato a questa associazione può ospitare gli studenti… >
< E se ci iscrivessimo ora? Poi Alessia potrebbe venire a vivere con noi? > chiese Teo.
< Sì, certamente > rispose Amanda.
Senza aspettare troppo Teo s’iscrisse e dopo che ebbe firmato varie scartoffie Sabrina ci disse che Alessia poteva venire tranquillamente a stare da noi. La ringraziammo e tutti e quattro uscimmo dall’agenzia.
< Grazie signori Smith > dissi sorridendo.
< No, grazie a voi. Spero che ora Alessia possa trovarsi meglio > rispose la signora Smith.
< Possiamo venire da voi per prendere la sua valigia? > chiesi.
< Certo, vi facciamo strada >
Salimmo in macchina e li seguimmo fino a casa loro, poi preparai tutte le cose di Alessia controllando varie volte che non dimenticassi niente e infine Teo ed io tornammo a casa.
< Chiami Robert e andate a prendere Alessia io vado a fare un po’ di spesa? > domandò Teo mentre mi aiutava a poggiare la valigia sul letto sul letto degli ospiti.
< Lo chiamo subito > risposi andando a prendere il cellulare < ok, mi ha detto che tra dieci minuti è qui. Vado ad aspettarlo fuori >
< Ci vediamo dopo > disse Teo baciandomi una guancia.
Presi una giacca e uscii di casa sedendomi sul dondolo in veranda.
< Hey bella, vuoi un passaggio? > urlò Robert dall’interno della sua macchina.
< Spiacente, sto aspettando che il mio ragazzo venga a prendermi. È un attore famoso, lo sai? Si chiama Orlando Bloom! > risposi prendendolo in giro.
< Te lo faccio vedere io Orlando Bloom! > esclamò aprendo la portiera dalla parte del passeggero.
Ancora ridendo mi alzai dalla mia postazione e mi avvicinai alla sua macchina.
< Cos’hai tu da offrirmi che Orlando Bloom non può offrire? >
< Mmm…un pacchetto di marshmallow e tutto il mio amore >
< Mi avevi già comprato con i marshmallow > dissi ridendo.
< Da quando in qua sei diventata così mangiona? > domandò dopo avermi dato un veloce bacio sulle labbra.
< Boh! Forse sarò incinta > risposi sfilandogli gli occhiali da sole e indossandoli.
< E come avresti fatto? > chiese curioso.
< Te l’ho pur detto che sono fidanzata con Orlando Bloom >
< Senti, la smetti? > domandò dandomi un pizzicotto sul braccio.
< Che c’è, sei geloso? > chiesi prendendolo in giro.
< Sì e pure tanto >
< Benvenuto nel club > risposi poggiando la testa sulla sua spalla.
< Non ti fa male il collo a stare così? > chiese mentre mi accarezzava una mano dopo esserci fermati ad un semaforo.
< No > risposi tranquillamente e mi allontanai non appena scattò il verde.
Guidammo per altri quindici minuti e poi ci fermammo davanti al college dove Alessia frequentava le lezioni. Scesi dalla macchina mentre Robert vi rimase dentro e attesi l’uscita di Alessia.
< Piccola! > urlai agitando le braccia in modo che mi vedesse.
< Mamy! Oddio, ma che ci fai qui? > domandò correndo ad abbracciarmi.
< Sono venuta a farti una sorpresa >
< Ed è veramente una bellissima sorpresa! Ma ora è meglio che vada. Sai, gli Smith… > disse tristemente.
< Non preoccuparti per loro, abbiamo chiarito tutto. Ora vieni a casa con me e Rob per pranzare e perché c’è mio fratello che muore dalla voglia di vederti > risposi sorridendole e i suoi occhi s’illuminarono.
Entrammo in macchina e dopo che anche Robert e Alessia si salutarono partimmo.
Una volta arrivate a casa gliela mostrai e come ultima stanza le feci vedere la camera degli ospiti.
< Mamy questa casa è favolosa! > esclamò entrando nella stanza < sai che ne ho una identica? > chiese indicando la valigia.
< Beh, veramente è tua… >
< Cosa? > domandò sgranando gli occhi.
< Ho parlato con gli Smith e questa mattina siamo andati all’agenzia per i viaggi d’istruzione per farti cambiare casa ed ora…beh, benvenuta nella tua nuova casa! > esclamai.
< Mamy, io ti adoro! > esclamò Alessia con gli occhi lucidi e abbracciandomi forte.
Scendemmo di sotto ed entrammo in cucina dove Robert e Teo avevano attaccato uno striscione che avevo preparato il giorno prima dove c’era scritto “BENVENUTA ALESSIA”. Non appena Alessia vide mio fratello gli saltò addosso e Teo dopo averla stretta a sé la baciò appassionatamente.
< Li lasciamo soli? > sussurrò Robert al mio orecchio.
< Sì, vieni > dissi prendendolo per mano e andando in sala < grazie > dissi voltandomi verso di lui.
< Per cosa? >
< Per avermi accompagnato dappertutto in questi ultimi giorni >
< È stato un piacere > rispose Robert avvicinandosi a me e baciandomi il collo.
< Ahia! Mi pungi con la barba! > esclamai ridendo e allontanandomi.
< Hey ragazzi venite di là? > chiese Alessia entrando in sala.
< Certo, arriviamo subito > risposi sorridendole e prendendo per mano Robert.
Tornammo tutti in cucina, preparammo insieme il pranzo e poi iniziammo a mangiare ridendo e scherzando.

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Capitolo 36
*** LA LITE, LA CENA, GLI AMICI, NOI ***


Voglio essere onesta…fino a ieri dicevo di aspettare fino a sabato per postare, ma poi mi sono detta “E che cavolo, posto il giorno del mio compleanno e non al compleanno di Mr Pattinson? Ma siamo matti??”, quindi…eccovi il nuovo capitolo!!! eheheh, questo è il mio regalo per Robert…che dire, glielo dedico il capitolo? xD


E CHE CAPITOLO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Eheheh, chissà se qualcuno ha capito il perché della mia esclamazione…xD
Bene, ed ora…mo ciao ragazzuole!!!!! Sapete che io vi adoro sempre di più??? Mi avete fatto sorridere tantissimo con le vostre recensioni…grazie per essermi vicino ^^
Ora sto molto meglio =)
Grazie a chi ha solo letto, a chi ha messo la storia tra i preferiti (108…GRAZIE!!!!) e tra le fanfic seguite (14 gracias!) e chi ha recensito.

Ili_sere_nere: Giulia è un mito, vero? Eheheh, modestamente…xD scherzo!! Grazie 1000, spero ti piaccia questo capitolo! :)
privi93: grazie tesoro! ç_ç ahahah anche tu sei una pro Orlando? xD diciamo che lasciamo a Giulia Robert e io e te andiamo da Orlando, ci stai? xD
Sabry87: grazie 1000 ^^ spero ti piaccia anche questo capitolo.
Sognatrice85: Marghe, tesoro mio!! Ti dovranno fare santa un giorno, lo sai? Sei sempre dolcissima con me, sono davvero contenta di averti conosciuta! *-* ora sto un po’ meglio…certo, sono sempre triste, però sto reagendo :) grazie per essermi sempre vicina, ti voglio un mondo di bene!!!!!
Ilarylove Sol: oh tesoro!!! Scusa se non mi sono fatta sentire, ma ho letto le recensioni solo ieri! Comunque sabato scorso ero triste perché sono stata al funerale del padre di un mio amico…ora sto reagendo un po’ però suo padre mi manca…io non c’ho mai parlato molto, ci saremo scambiati solo poche battute ogni tanto, ma comunque era una persona bellissima, sempre con il sorriso sulle labbra…ed è triste sapere che ora non sarà più qui, specialmente perché non era ancora la sua ora perché era giovane. Ti ringrazio perché ti sei preoccupata per me, sei stata davvero gentile…comunque, passando al capitolo…davvero ti piacciono le battute su Orlando? Bene, sono contenta! Specie perché piacciono anche a me xD spero che ti piaccia questo capitolo!! Un bacione
LondonCalling: hi my dear! Dove sei stata di bello? Ti sei divertita? Tranquilla non preoccuparti! =D ma come vedevi bene Teo single?!?!?! Povero piccolo, doveva pur trovarsi anche lui una ragazza, no? xD
fedev82: ciao ragazzi!! Basta, se mi chiedete un’altra volta di Ashley e Jackson o solo di uno di loro due giuro che li tolgo dalla storia! Muhahahahahahahaha, me TANTO perfida ^_^ grazie mille, sono contenta che mi siate vicini :) grazie davvero…
Twilighter001: ciaooooooooooooooo!! Grazie, ma prima o poi dovrà finire…ma appena finirà ne ho un’altra “pronta”…la sto progettando, ma è sempre legata a questa storia! ^^ spero ti piaccia anche questo capitolo!! ^^ un bacioneee
doddola93: sìììììììììììììì!!! Huswife mi piace!! :D grazie 1000 Dod, ti adoro ogni volta di più! *-* grazie per i complimenti e perché mi sei vicina :) spero di risentirti presto, mi manca parlare con te…e mi manca anche la tua storia…scusa, ma in questo periodo, con tutto quello che è successo, avevo perso la voglia di leggere…ma mi sto rimettendo in pari!! :) ti voglio bene tesoro, tanto tanto ^^ spero ti piaccia questo capitolo. Un bacio enorme!!
lilly95lilly: la mia futura sposa!!! :) smettila di pensare male, Alessia e Teo faranno i bravi bambini!! Eheheh…xD spero ti piaccia anche questo capitolo!! Un bacioneeeeee ^^
Ithil: la mia Orlandiana preferita!! xD ti prego, non sbavare sulla tastiera, altrimenti si rompe xD sai quante ne ho cambiato io per colpa di Rob? Ahahah xD spero ti piaccia il capitolo e ti ringrazio per essermi vicina ^^ un bacio enorme Bea!!! ^^
milly92: tesoro!!! Ciao! Grazie 1000, mi fa piacere sapere che posso contare su di te! *-* ti voglio benissimissimo! =) Alessia e Giulia? Alessia e Teo? G di Giulia e Robert che mi dici?? OPS! Forse ti ho detto troppo xD un bacioneeee
KikiCullen: fragolìììì!!! Grazie, davvero!! *-* non vedo l’ora di beccarti su msn allora xD il nostro matrimonio è sempre più vicino!!! :D ci sposeremo in un parco allora, contenta? E ci porterà le fedi uno scoiattolo!!! Io quando ci sono andata da piccola mi divertivo a dargli da mangiare…xD fragolì spero ti piaccia anche questo capitolo e ti ringrazio ancora…sono contenta che tu mi sia vicina…ti voglio tanto tanto bene!! :)
daydre4mer: tesoro, grazie 1000! Davvero :) spero ti piaccia questo nuovo capitolo! ^^
ilachan89yamapi: grazie 1000, spero il capitolo ti piaccia!! =)
EmilyAtwood: hey! :) ahahah hai chiamato il momento clou? Eccolo xD ehm…io non ho detto niente xD grazie mille per tutto, spero ti piaccia il nuovo capitolo ^^ un bacione
lazzari: ciao Lorena!! =D grazie 1000, sei carinissimissima! *-* grazie 1000 per i complimenti, mi fai arrossire!!!! :D un bacioneeee

Buona lettura a tutte! Un bacione, a sabato!
La vostra Giulls

36. LA LITE, GLI AMICI, LA CENA, NOI

Trascorsero tre giorni da quando Alessia venne a vivere con me e Teo e tutte le volte che non era a scuola Teo ed io la portavamo in giro per Londra e spesso alla sera uscivamo insieme a Kristen e a tutti gli altri.
Giovedì mattina mi svegliai presto e dopo essermi vestita silenziosamente uscii di casa e trovai Robert pronto ad aspettarmi con caffè e ciambelle in mano.
< Buongiorno > dissi baciandolo sulle labbra.
< Buongiorno. Bella felpa > disse prendendomi in giro.
< Grazie, l’ho fregata a mio fratello > risposi entrando in macchina.
< Lo so, gliel’ho regalata io > disse dopo essere entrato in macchina
< Davvero? > chiesi voltandomi verso di lui.
< Sì. Puoi tenere tu questi durante il viaggio? > chiese indicando i caffè e la confezione di ciambelle.
< Certamente >
< Grazie >
< Caffè al caramello? >
< Sì >
< Evviva! > esclamai ridendo < non hai freddo? > domandai notando che stava indossando solo una maglia a manica lunga.
< Non tanto e poi ho dietro il giubbotto > rispose indicando il sedile posteriore < sei riuscita a fare una fuga silenziosa questa volta? > chiese sogghignando.
< Sì, ma comunque ho scritto a Teo dove stavamo andando… > risposi facendo le spallucce.
Non appena arrivammo a destinazione scendemmo dalla macchina e ci sedemmo sul cofano coprendoci con una coperta che Robert aveva portato. Nonostante ci fosse un po’ di nebbia si vedeva benissimo la città e dopo aver fatto colazione e scherzato come sempre il mio sguardo, che era rivolto verso quella magnifica città, s’incupì.
< Robert… > lo chiamai seria continuando a guardare la città.
< Dimmi piccola > rispose accarezzandomi una guancia.
< Tra diciannove giorni tornerò a casa > dissi sospirando e dicendogli i giorni precisi mi si strinse il cuore, perché pensare che fosse solo agosto e che mancavano ancora diverse settimane a settembre era un conto, ma pensare che mancavano solamente diciannove giorni era un altro paio di maniche, perché ti portava più vicina alla realtà.
< Sì, lo so… > rispose allontanando la mano dalla mia guancia.
< Che cosa facciamo? >
< Che cosa intendi? > domandò sospettoso.
< Ci lasceremo o continueremo a stare insieme? >
< Tu cosa vorresti? >
Sospirai nuovamente.
< Io ti amo da morire, ma non credo nelle relazioni a distanza…e poi tu… > dissi bloccandomi immediatamente e pentendomi delle ultime parole dette.
< Io cosa? Credi che solo perché sono un attore non possa essere fedele? Credi che tra i due io sia il primo a cedere? > domandò arrabbiato.
< Robert, non è questo quello che intendevo… >
< Ah no? Strano, perché a me sembrava che tu intendessi proprio questo… > rispose arrabbiato < sinceramente Giulia…non dirmi che non hai pensato al fatto che forse sarei io il primo a cedere tra noi due se decidessimo di avere una relazione a distanza… > aggiunse e nemmeno in quell’occasione risposi, perché quel pensiero mi era veramente balenato in mente < caspita, quanta fiducia che riponi in me. Grazie tante! > esclamò sarcastico.
Mi allontanai immediatamente da lui e tornai in macchina e anche lui fece la stessa cosa. Ripartimmo immediatamente e per tutto il viaggio di ritorno non ci rivolgemmo la parola e quando ci trovammo davanti a casa di Teo uscii dalla macchina senza salutarlo e corsi in casa sbattendo la porta.
< Giulia che succede? > domandò Alessia non appena vide la mia faccia, ma la ignorai e corsi in camera mia, anche se lei mi seguì e continuò a chiedermi cosa fosse successo, ma non le rispondevo mai.
Non appena entrai in camera m’infilai una tuta e dopo aver preso l’iPod uscii dalla finestra per non incrociare né lei né Teo e andai a fare jogging sperando di calmarmi. Corsi come non avevo mai fatto e tornai a casa dopo due ore e mezza, stanchissima e ancora arrabbiata.
Rientrai in casa dalla porta contenta di non trovare nessuno, mi feci una doccia e andai in camera a stendermi e addormentandomi poco dopo, ma Alessia venne a svegliarmi verso mezzogiorno e mezza.
< Mamy > mi chiamò e mi voltai verso di lei.
< Ciao piccola > risposi sorridendo forzatamente.
< Teo mi ha raccontato cosa è successo tra te e Robert… > disse sedendosi sul letto accanto a me.
< E lui come l’ha saputo? >
< Gliel’ha detto Robert. Quando gli ho raccontato quello che avevi fatto è andato da lui a farsi spiegare la faccenda… >
< Ah già, dimenticavo: loro sono grandi amici > risposi con una smorfia.
< Sei una cretina lo sai? >
< Prego? > domandai inarcando un sopracciglio.
< Perché ogni tanto non conti fino a dieci prima di parlare? >
< Non credo nelle relazioni a distanza. Se ci pensi è stata plausibile la mia domanda e se tu fossi nei miei panni anche a te verrebbe da pensarlo… >
< Guarda che io ci sono già nei tuoi panni. Credi che non lo sappia per caso? Ti ricordo che sto con tuo fratello…e quando tu ti allontanerai dal tuo ragazzo io farò la stessa cosa col mio > rispose con le lacrime agli occhi.
< Ho paura che Robert possa tradirmi… > ammisi.
< E secondo te lui non potrebbe avere la tua stessa paura? >
< Sì, credo di sì… >
< Ecco, lo vedi allora? E poi mamy potreste provare a continuare e se vedete che non funziona vi lasciate… >
< La fai facile tu… >
< No, la faccio realista. Pensaci, ti prego. Non rovinare una relazione per una stupida lite dettata dalla paura >
< Credo che tu abbia ragione… > dissi sorridendole.
< Credi? >
< Ok, hai ragione… > risposi sospirando e scoppiando a ridere.
< Chiama Robert > disse dandomi il cellulare e composi immediatamente il suo numero, ma Robert non mi rispose.
< È ancora arrabbiato… > risposi tristemente.
< E molto anche > disse Teo sul ciglio della porta della mia stanza.
< Da quanto sei lì? >
< Da un paio di minuti. L’hai fatta grossa questa volta… >
< Addirittura? > domandai inarcando un sopracciglio.
< Sì e sei nel torto più totale. Lui è da quando vi siete messi insieme che pensa a quando te ne andrai, ma comunque non ha mai detto niente perché voleva vivere un bel momento accanto a te e sapere che non ti fidi di lui gli ha spezzato il cuore, dal momento che lui si fida ciecamente di te >
< Come io non mi fido di lui? >
< Lo hai accusato di potersi fare una scappatella! A casa mia questo si chiama non avere fiducia nel proprio partner… >
< Non intendevo quello… > tentai di giustificarmi.
< Giulia per favore, non dire cazzate. Lo sai benissimo che intendevi quello. Mi dispiace non appoggiarti. Lo sai che io ti sostengo sempre, ma non questa volta: sei in completo torto > rispose serio.
< E cosa dovrei fare allora? > domandai alzando le braccia.
< Non lo so, ma vedi di chiarirti con lui il più presto possibile > rispose andandosene dalla mia camera.
Corsi velocemente verso il motore e partii verso la casa di Robert.
< Rob? Rob, ti prego aprimi! > esclamai bussando ripetutamente alla sua porta, ma non ricevetti nessuna risposta, così restai lì un’altra decina di minuti e poi me ne tornai a casa sconsolata.
< Hey… > disse Alessia non appena mi vide.
< Allora? > chiese Teo.
< Il tuo grande amico non vuole rispondermi. Non so più cosa fare > risposi arrabbiata salendo le scale e mi chiusi in camera buttandomi sul letto sbuffando.
Aspettai una mezz’ora e poi provai a chiamare Robert al cellulare, solo che ogni volta rifiutava la chiamata.
< Giulia? > domandò Alessia entrando in camera mia.
< Che c’è? >
< Teo ed io andiamo a prendere un gelato. Ti va di venire con noi? > domandò gentilmente.
< Non molta, scusa…ci vediamo più tardi > risposi senza guardarla e aspettai che lei e Teo se ne andassero e poi scesi di sotto per suonare un po’ il piano.
Mi sedetti e lasciai che le mie dita andassero da sole e mi ritrovai a suonare senza alcun errore River Flows In You; subito dopo quella iniziai a suonare il ritornello di Twilight.
I will never see the sky the same way and I will learn to say good-bye to yesterday and I will never cease to fly if held down and I will always reach too high cause I've seen, cause I've seen, twilight…
< Mamy… > disse Alessia entrando in sala.
< Ciao piccola > risposi smettendo di suonare e voltandomi per guardarla.
< Teo ed io ti abbiamo comprato questo vestito. Fatti una doccia e vestiti che usciamo. Non voglio vederti così…sei meno lagna quando piangi, lo sai? >
< Non voglio uscire > risposi guardando fuori dalla finestra.
< Non ho chiesto se vuoi uscire. Mi sono stufata di vederti così. Hai un’ora di tempo per prepararti > disse appoggiando una scatola bianca sul divano e uscendo dalla sala.
Mi misi a sedere sul divano e guardai il vestito che mi avevano comprato: era marrone e lucido, lungo fin sotto alle ginocchia, con lo scollo a U e con un fiocco beige attorno alla vita.
Mi feci una doccia e mi vestii, lasciando asciugare i miei i capelli ricci al vento, abbinai al vestito con paio di decolté marroni e mi truccai leggermente.
< Wow Giulia, sei stupenda > esclamò Alessia vedendomi scendere le scale.
< Grazie piccola. Allora, dove si va? > domandai sorridendole.
< Beh, c’è stato un cambio di programma… >
< E cioè? > domandai, ma lei non mi rispose e la scena che ne seguì velocemente: Teo mi bendo gli occhi e lui e Alessia mi fecero sedere su una sedia che avevano portato dalla cucina, poi mi legarono e visto che continuavo a dire a Teo di lasciarmi mi misero un paio di calzini in bocca e usarono dello scotch per fermarlo.
< Tranquilla, i calzini sono puliti. Ora noi usciamo…vedi di comportarti bene! > esclamò Teo.
< Ciao mamy > disse Alessia ridendo e baciandomi una guancia.
Oddio, non lo stanno facendo veramente…non l’hanno fatto veramente! io li ammazzo! Ed ora che cavolo farò qui?” pensai tentando di liberarmi, ma fallii nel mio intento.
< Oddio Giulia, che diavolo ti è successo? > domandò Robert spaventato dopo venti minuti di completo silenzio.
Lo sentii correre verso di me e mi liberò velocemente.
< Cosa ci fai qui? > domandai mentre mi toccavo i polsi.
< Teo mi aveva chiesto di venire qui perché voleva parlarmi e mi aveva detto che tu e Alessia eravate da Kristen…appena sono arrivato ho trovato la porta socchiusa e mi sono preoccupato perché ho creduto ci fosse un ladro e poi ti ho trovata legata… >
< Ah… > risposi abbassando lo sguardo.
< Stai bene piccola? > domandò premuroso e alzandomi il mento con le dita.
< Mi fanno male i polsi…credo che abbiano stretto troppo per impedire che io scappassi > risposi indicando i polsi rossi.
< Perché l’hanno fatto? >
< Secondo te? Volevano che noi due ci riappacificassimo… >
< Ah, giusto… > rispose allontanandosi da me ma lo bloccai per un polso.
< Robert scusa, mi dispiace >
< Non sono più arrabbiato >
< No, non dire questo! Lascia che per una volta mi spieghi per bene, te lo meriti! > esclamai seria.
< Ok, vai avanti… >
< Non so se tu mi creda o no ma io mi fido di te, anche se non te l’ho dimostrato. Rob…tu sei stato il primo a cui abbia detto ti amo e mi fido ciecamente di te, questo voglio metterlo in chiaro…è solo che… >
< Che? > domandò incitandomi a continuare.
< Ho una paura folle di perderti…ho paura che tu possa innamorarti di un’altra mentre partecipi ad una serata mondana…ho paura di prendere un giornale e di trovare una tua foto con sotto scritto “Robert Pattinson è innamorato”…ho paura che tu ti possa stancare di stare con una che è lontana da te…non so se mi spiego… >
< Sì, perfettamente. Però…non credi che queste tue paure le possa provare anche io? >
< Sì, però… > risposi col magone.
< Hey su, non fare così…non sono più arrabbiato. Oggi pomeriggio sono andato da Lizzy e lei ha provato a farmi vedere tutto sotto il tuo punto di vista… >
< No, ti prego smettila. Non puoi farlo…non puoi farmela passare sempre liscia…reagisci! Dammi della stronza, della cretina, dammi uno schiaffo e dimmi che ti faccio schifo, ma ti prego, non… > dissi come un fiume in piena, ma non terminai la frase perché Robert mi interruppe posando le sue labbra sulle mie per impedirmi di parlare.
< Non sono arrabbiato e non ho intenzione né di insultarti né di prenderti a schiaffi. Ti amo piccola > rispose sorridendomi e accarezzandomi la guancia.
< Ti amo e mi dispiace tanto >
< Grazie per esserti scusata… > disse sorridendo.
< È stato un piacere > risposi sorridendogli.
< Che cos’è questo profumo? > domandò mentre annusava l’aria.
< Credo che i ragazzi ci abbiano preparato la cena… >
< Bene, andiamo a vedere cos’hanno preparato quei pazzi > disse prendendomi per mano e lentamente ci avviamo verso la cucina, trovando la tavola apparecchiata e con un biglietto al centro.

Le liti sono sempre esistite e sempre esisteranno. Non fossilizzatevi su una cavolata! Abbiamo cucinato tutto il pomeriggio, quindi vedete di fare pace e godetevi la cena. Vi vogliamo bene.

Teo, Ale, Nikki, Ash,
Kris, Emma, Kell,
Cam e Jared (gli ultimi due hanno preparato la tavola perché non sanno cucinare)

 < I nostri amici sono unici > disse Robert scoppiando a ridere.
< I nostri amici sono dei completi pazzi > risposi unendomi alla sua risata mentre appoggiavo il biglietto sulla mensola vicino ai fornelli.
< Sai, ancora non ti ho detto quanto tu sia meravigliosa con questo vestito… > sussurrò baciandomi una guancia.
< Grazie > risposi sorridendo < anche tu stai molto bene > aggiunsi guardandolo.
< Sono vestito come tutti i giorni… >
< E io invece sono vestita così per colpa di Alessia e Teo… > obiettai schioccandogli un bacio sulla guancia.
Ci sedemmo a tavola e iniziammo a mangiare quello che i nostri amici avevano cucinato: come primo avevano preparato il riso ai funghi, di secondo invece delle crocchette di pollo con le patate al forno e come dolce una torta allo yogurt.
< Mamma mia che mangiata > disse Robert finendo il suo pezzo di torta.
< Già… spero di piacerti lo stesso anche con dieci chili in più, perché con tutto quello che ho mangiato questa sera li avrò presi di sicuro… > risposi scoppiando a ridere.
< Cosa credi? Guarda che lo stesso vale anche per me! > esclamò unendosi alla mia risata.
< Mi dai una mano a lavare i piatti? Così bruciamo calorie… > proposi ridendo.
< Certo > rispose alzandosi da tavola e iniziammo a lavare i piatti mettendo nei contenitori il cibo rimasto e ponendoli in frigorifero.
Non appena sistemammo tutti i piatti Robert mi fece girare in modo che potessi guardarlo in faccia e iniziò darmi una serie di baci partendo dalla guancia fino ad arrivare al collo.
< Credo che questo appartenga a te… > disse tirando fuori dalla tasca del suo giubbotto la collana che mi aveva regalato per il nostro primo mese.
< La mia collana! >
< L’avevi lasciata due sere fa a casa mia… >
< Ecco perché non la trovavo più > risposi ridendo portando le mani sui suoi capelli.
< Stai diventando un po’ troppo svampita, lo sai? > domandò prendendomi in giro.
Prese una mia mano dai suoi capelli e la intrecciò con la sua, mentre l’altra sua mano era appoggiata sul mio fianco e lo accarezzava piano piano.
Feci un profondo respiro e poi portai le nostre mani intrecciate sul mio cuore.
< Visto come batte? Ed è esclusivamente a causa tua… > dissi ansante.
< Mi piace sapere che sono io a farti provare queste sensazioni > disse tra un bacio e l’altro salendo con le labbra fino a raggiungere le mie < è…eccitante > aggiunse sorridendo.
Spostò la mano che prima era sul mio fianco sulla gamba e cominciò ad accarezzarla dolcemente, mentre continuavamo a baciarci imperterriti e non appena la sua mano lasciò la mia per spostarsi sul mio seno accarezzandolo da sopra il vestito gemetti dal piacere.
Con una leggera pressione di petto lo feci allontanare da me e lo presi per mano portandolo di sopra, senza che nessuno dei due dicesse una parola e lasciando parlare solamente i nostri sguardi che trasmettevano le stesse emozioni: gioia, desiderio e amore. Entrambi eravamo sicuri che finalmente, dopo varie interruzioni, quella sera sarei diventata sarei diventata una donna per merito suo.
Raggiungemmo la camera mia e Robert si avventò sulle mie labbra spingendomi sempre più indietro finché non mi stesi sul letto e lo feci stendere sopra di me. Tornò a baciarmi il collo ed io con mani tremanti gli sbottonavo la camicia, lamentandomi mentalmente del fatto che per quella sera poteva benissimo indossare una maglia a mezza manica. Dopo avergliela tolta Robert mi fece inarcare la schiena per aprirmi la cerniera del vestito e me lo sfilò centrando la scrivania.
< Hai messo il completo che mi piace… > disse sorridendo e toccando col dito il bordo del pizzo del reggiseno.
< È il mio preferito… > risposi con voce rotta dall’emozione.
< Ah sì? Che coincidenza > sussurrò ridendo e baciandomi l’incavo del collo e non appena mise le mani dietro la schiena la inarcai per facilitarlo a sfilarmi il reggiseno < wow > si lasciò sfuggire guardandomi, mentre io voltai lo sguardo imbarazzata.
Robert sorrise e mi fece voltare la testa affinché potessi guardarlo, dopodiché prese il mio seno sinistro nella la sua mano e lentamente cominciò a baciare ogni centimetro di pelle liberata dal vestito, mentre io mi sentivo andare a fuoco sempre di più: ogni istante che passava era carico di una sensazione per me nuova e indescrivibile.
Lasciò con disappunto il mio seno e risalì fino a raggiungere nuovamente le mie labbra, baciandomi con tutta la dolcezza possibile.
< Non mi sembra ancora vero che stia accadendo tutto questo > sussurrò al mio orecchio.
< Rob… > lo chiamai.
< Sì piccola? > rispose scendendo a baciarmi il collo.
< Ti amo > dissi tra i sospiri.
< Anche io > rispose iniziando a baciarmi il petto e quando arrivò in prossimità delle mutande si fermò a guardarmi.
< Cosa…? > tentai di domandare temendo che si fosse improvvisamente pentito e che si volesse fermare.
< Tranquilla, è tutto ok…stavo solo ammirando la tua bellezza > disse salendo per baciarmi la fronte e poi scese nuovamente.
Lentamente mi sfilò le mutande e un altro “wow” gli uscì dalle labbra.
< Robert… > lo chiamai nuovamente, ma questa volta non ricevetti alcuna risposta.
Robert scese a baciarmi la caviglia e salì fino all’interno coscia, mentre con la mano mi accarezzava il suo esterno.
Dopo qualche interminabile minuto risalì e mi baciò appassionatamente intrecciando una sua mano con la mia, mentre con l’altra entrò dentro di me muovendosi con fare esperto ed io, estasiata dal suo tocco, mi contorcevo sotto di lui gemendo ininterrottamente, schiava delle sue dita e quando venni mi baciò la fronte sudata.
< Sei stupenda… > sussurrò.
< Vorrei poter dire lo stesso di te > risposi ancora ansante facendogli notare che era ancora praticamente vestito fatta eccezione per la camicia.
< Possiamo sempre rimediare… > disse maliziosamente.
Invertimmo le posizioni trovandomi a cavalcioni su di lui e anche io, come aveva fatto lui prima, partendo dal collo scesi a baciargli il petto e con estrema lentezza e con le mani sempre tremanti gli tolsi la cintura e gli sbottonai i pantaloni; una volta toltiglieli feci lo stesso con i suoi boxer, rimanendo estasiata davanti a tutta la sua bellezza.
< Che hai? > domandò con voce rotta vedendomi paralizzata mentre mi accarezzava una guancia.
< Sei stupendo… > risposi sorridendogli.
Fece anche lui lo stesso e mi baciò appassionatamente, mentre mi faceva stendere sotto di lui.
< Giulia, sei davvero sicura? > domandò guardandomi serio e aspettando un qualunque accenno di assenso per continuare.
< Più che sicura > risposi sorridendogli, ma quando entrò dentro di me corrugai la fronte a causa del dolore e una lacrima silenziosa uscì dai miei occhi, lacrima che Robert notò immediatamente e fece per uscire da me < no. È normale che faccia male, è la prima volta…non fermarti, ti supplico… > sussurrai.
Ascoltò la mia preghiera e si abbassò a baciarmi la guancia fermando il movimento silenzioso della lacrima e poi ricominciò a muoversi aumentando sempre di più le spinte e in breve il dolore venne sostituito dal piacere e giungemmo all’apice del piacere insieme.
Stremato si appoggiò a me e lo abbracciai mentre gli baciavo la spalla.
A malincuore Robert uscì da me e mi si stese affianco, baciandomi la fronte e facendomi accoccolare tra le sue braccia.
< Ti amo > sussurrò al mio orecchio.
< Ti amo anche io. Grazie… > risposi guardandolo dolcemente e accarezzandogli la guancia.
< Per cosa? >
< Per avermi fatto passare la serata più magica di tutta la mia vita > risposi sorridendo e stringendomi maggiormente tra le sue braccia, appoggiando la testa sul suo petto.
Robert coprì entrambi col lenzuolo e dopo pochi minuti mi addormentai felice, consapevole del fatto che finalmente ero diventata una donna grazie al mio amato Robert.

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MOMENTO SERIETÀ…
Mamma mia, ancora non ci credo…finalmente siamo arrivati a questa grande svolta…oddio, mi sono emozionata tantissimo nel rileggerla…spero davvero che vi sia piaciuto questo capitolo…è stato uno dei più difficili da scrivere, specialmente per quanto riguarda la scena di sesso tra Robert e Giulia…spero di non aver esagerato, perché la mia idea era quella di descriverla, ma senza risultare volgare. Se avessi scritto una cosa tipo “Robert ed io salimmo le scale e lentamente mi fece stendere sul mio letto, dopodiché ci spogliammo lentamente e finalmente facemmo l’amore…  forse avrei deluso voi, non lo so…ma principalmente avrei deluso me stessa…io non rimpiango niente di quello che ho scritto, perché sento che è giusto che sia così e spero che voi condividiate questo mio pensiero…vorrei sapere cosa ne pensate e vorrei che foste sincere. Scusate se rompo, ma questo dubbio mi sta attanagliando xD

Ah, a proposito!!!!
Per chi non vedesse la foto: http://it.tinypic.com/r/2i09jwj/5

 questo è il vestito che Teo e Alessia comprano a Giulia ^^

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Capitolo 37
*** MI STAI CHIEDENDO DI SPOSARTI PER CASO? ***


Hola my dears!
Credo che a fine storia farò un monumento ad ognuna di voi…siete FANTASTICHE! Avete idea di quanti complimenti mi avete fatto??? *-* questa è la mia espressione, se potessi vi inviterei tutte a cena…ma forse forse è più efficace un abbraccio, anche se virtuale…
Come sempre grazie a chi ha letto, messo la storia tra i preferiti e le seguite e chi ha commentato!
Scusate se non vi ringrazio una ad una, solo che oggi non ne ho la forza, perdonatemi!!

P.S. X CHI NON L’AVESSE SAPUTO…HO POSTATO UN CAPITOLO MERCOLEDÌ

A sabato! Un bacione la vostra Giulls

37. MI STAI CHIEDENDO DI SPOSARTI PER CASO?

La mattina seguente mi svegliai ancora tra le braccia di Robert mentre lui mi guardava dormire.
< Buongiorno > disse sorridente.
< ‘Giorno…ma che ore sono? > domandai sbadigliando.
< Sono le dieci e venti. Hai dormito bene? >
< Divinamente. Ho fatto anche un bellissimo sogno > risposi strusciando la mia gamba contro la sua.
< Cosa hai sognato? > domandò spostandomi una ciocca di capelli dal viso.
< Te >
< E cosa facevo nel sogno? >
< Dicevi che ero la donna della tua vita… >
< E infatti lo sei > rispose sorridendomi.
< Sì, ma nel sogno avevamo entrambi più di venti anni e tu mi chiedevi di sposarti… >
< E tu hai accettato? > domandò con un sorriso e prendendomi il volto fra le mani.
< Non lo so perché mi hanno interrotta tipo una ventina di volte prima che ti rispondessi e poi mi sono svegliata… > risposi ridendo e si unì alla mia risata.
< Chi è il cattivone che  ti ha interrotto? > chiese prendendomi in giro.
< Beh…la mia ex prof di latino che mi chiedeva di coniugarle il congiuntivo di tutti i tempi verbali in latino, mia mamma che ogni cinque minuti mi chiedeva se volevo il the e poi il Bianconiglio di Alice nel paese delle meraviglie… > risposi un po’ confusa e lui scoppiò a ridere.
< Ma che razza di sogni fai? > chiese con le lacrime agli occhi.
< Ah, non lo so…ma ormai sei fregato e mi devi accettare così come sono > risposi facendogli la lingua.
< Andiamo a fare colazione? > domandò sorridendomi e cambiando discorso.
< Mmm…prima veramente vorrei farmi una doccia… > risposi alzandomi sui gomiti e arrivando in prossimità delle sue labbra.
< Serve una mano? > domandò maliziosamente.
< Direi di no, ma grazie lo stesso > risposi facendogli l’occhiolino e alzandomi, ma lui mi bloccò per un polso e mi fece stendere sul letto posizionandosi sopra di me.
< Sei troppo sexy, mi rifiuto di farti uscire. Anzi, mi rifiuto di dividerti con il mondo. Da oggi sarai mia prigioniera… > rispose guardandomi sorridente e accarezzandomi un fianco.
< Mmm…chissà perché la cosa mi piace… > risposi spavalda mentre gli circondavo il collo con le braccia e lui scese a baciarmi le labbra, ma lo squillo del suo cellulare ci fece allontanare e dopo che m’infilai la sua camicia uscii per andare a fare la doccia.
< Divertita ieri? > domandò una voce dietro di me e non appena mi voltai vidi che era Alessia.
< Sì, molto. E voi? > chiesi sorridendo.
< Sì. Siamo andati a mangiare fuori, abbiamo visto un film al cinema, mangiato un gelato e fatto una passeggiata e poi siamo tornati a casa… >
< E quando siete tornati a casa… > tentai di dire imbarazzata.
< Tu e Robert stavate dormendo. Tranquilla, non abbiamo sentito niente > rispose ridacchiando < fatti una doccia, manda a casa il tuo ragazzo e raccontami tutto! > esclamò.
< Ok piccola! > risposi sorridendole mentre le baciavo una guancia.
Non appena se ne fu andata feci per entrare in bagno, ma qualcuno afferrò il mio braccio e mi fece voltare.
< Non voglio fare la parte del fratello iperprotettivo, ma voglio solo sapere una cosa…siete stati attenti? >
< S…sì > risposi confusa dal suo gesto.
< Ok > disse sorridendo < è…è andato tutto bene? > aggiunse titubante.
< Sì, è stato…non ci sono parole per descriverlo, sono al settimo cielo >
< Si vede, sei raggiante…bellissima… >
< Grazie > risposi commossa.
< Ti voglio bene sorellina > disse abbracciandomi.
< Anche io Teo > risposi abbracciandolo a mia volta.
< Ora ti lascio fare la doccia, ci vediamo tra poco > sussurrò al mio orecchio sciogliendo l’abbraccio e poi mi baciò sulla fronte.
Entrai in bagno e uscii dalla doccia dopo venti minuti, mi avvolsi in un accappatoio, mi asciugai velocemente i capelli e poi tornai in camera, scoprendo che Robert si era riaddormentato, così mi vestii in fretta e il più silenziosamente possibile e dopo avergli dato un leggero bacio sulla fronte e avergli sussurrato “ti amo” all’orecchio proposi ad Alessia di uscire per andare a fare un giro, cosicché potessi raccontarle tutto.
Ci fermammo a fare colazione in un bar vicino casa e poi continuammo il nostro giro; solamente che passando davanti ad un edicola Alessia vi si fermò e comprò un giornale, dopodiché mi prese per mano e andammo a sederci su una panchina.
< Perché hai speso tutti quei soldi per un solo giornale? >
< Perché ho trovato una foto di Robert in copertina >
< E quindi? > domandai alzando un sopracciglio mentre lei era intenta a sfogliare velocemente le pagine per cercare l’intervista su Robert.
< Oddio mamy ,leggi qui! > esclamò ignorando la mia domanda e passandomi la rivista facendomi segno di leggere dalla seconda colonna.

PM: “Allora Robert, possiamo passare ad un altro argomento?”
R: “Dipende dall’argomento…” (ride)
PM: “Volevamo sapere se frequenti ancora la ragazza che ti ha accompagnato alla premiere…”
R: “Mi dispiace, ma non ho intenzione di rispondere. Sono molto geloso della mia vita privata”
PM: “È una domanda che molte ragazze si fanno e che hanno domandato di farti. Per favore…”
R: “Sì, ci stiamo ancora frequentando” (risposta dopo un momento di esitazione n.d.PM.)
PM: “Ne sei innamorato?”
R: “Credo di aver detto anche troppo della mia vita privata, non credi?”

Subito dopo le domande sulla sua vita privata terminarono e gli venne chiesto altro; noi due restammo sedute sulla panchina per una ventina di minuti e poi tornammo a casa, ma mentre stavamo camminando Robert e Teo ci si affiancarono con la macchina.
< Buongiorno ragazze > ci salutarono.
< Buongiorno a voi > rispondemmo sorridendo.
< Volete un passaggio? > domandò Teo.
< Sì! > esclamò Alessia sorridendo al suo ragazzo.
< Io veramente preferirei camminare…si sta troppo bene fuori > risposi declinando l’invito.
< Ok…Teo prendi tu possesso della macchina? > domandò Robert verso il suo migliore amico.
< Certo, a dopo > rispose Teo facendomi l’occhiolino e dopo che Alessia prese il posto del passeggero e Teo quello del guidatore ci salutarono e partirono.
< Ti dispiace se ti faccio compagnia? >
< No, per niente > risposi sorridendo e intrecciando le nostre mani camminammo fino a casa.
< Ho letto l’articolo di People Magazine > gli dissi dopo qualche minuto di silenzio.
< Ah sì? Che ne pensi? >
< Che sei corruttibile facilmente…secondo me ancora un’altra domanda e ti saresti sbottonato completamente > risposi ridendo.
< Ah, grazie tesoro > esclamò tirandomi una leggera pacca sul braccio.
< Come sei manesco > dissi facendogli la linguaccia.
< Ormai sei fregata e sei costretta ad accettarmi così come sono > rispose facendo la linguaccia < arriviamo a casa e poi andiamo a pranzo fuori, ti va? >
< Sì, certo! >
Arrivammo a casa e salii in camera per cambiarmi velocemente e dopo aver salutato mio fratello e la mia amica ce ne andammo.
< Dove andiamo a mangiare? > domandai guardandolo.
< Hanno aperto un ristorante qui nei dintorni e pensavo di andare a provarlo. Ti va? >
< Va benissimo >
< Dovrebbe piacerti, è un ristorante italiano… >
< Ma come? Amore, ma…io sono Italiana e tu mi porti a mangiare italiano in un paese straniero? >
< Beh, che c’è di male? >
< Ma non sarà mai uguale! > risposi ridendo.
< Lo proviamo e se non ci piace non torniamo più, ok? >
< Ok > risposi con una finta smorfia e Robert roteò gli occhi.
< Ah, comunque questo posto è gestito interamente da italiani e quindi la roba sarà per forza buona! >
< Mah, sarà… >
< Sei odiosa quando ti comporti così > disse dandomi un leggero pizzicotto sul braccio e continuammo a battibeccarci finché non arrivavo davanti al ristorante SOLE&LUNA.
Da fuori il ristorante sembrava essere accogliente e molto casual, vi erano moltissimi tavoli sotto la veranda e anche moltissime finestre.
< Da fuori non sembra male > sussurrai scendendo dalla macchina.
< Già, è molto carino > rispose Robert mentre chiudeva la macchina < ora vedremo l’interno >
< Rullo di tamburi… > dissi ridendo mentre Robert apriva la porta del ristorante e mi lasciava passare.
L’interno del ristorante non si smentiva per niente: era casual e aveva quel non so che di atmosfera famigliare.
< Salve e benvenuti al SOLE&LUNA > disse una cameriera venendoci incontro con un sorriso a trentadue denti.
< Salve, siamo in due > rispose Robert togliendosi gli occhiali da sole.
< Certo, seguitemi > disse prendendo due menù dal bancone e allontanandosi < questo tavolo può andar bene? È il più nascosto che abbiamo > aggiunse sorridendoci.
< Va benissimo, grazie mille > rispose Robert accennando un sorriso.
< Certo che questa cameriera non mi sembrava italiana > dissi non appena fummo soli per prenderlo in giro.
< Che rompiscatole che sei! >
< Grazie! > dissi sorridendo trionfante.
< Guardiamo cosa mangiare che è meglio… > propose Robert aprendo il menù < oh… > aggiunse sgranando gli occhi.
< Qual è il problema? > domandai aprendo a mia volta il menù < no, non ci credo! Un menù in italiano!!! > esclamai sorridendo apertamente.
< Non urlare! > mi ammonì Robert.
< Scusa… > risposi guardandomi attorno e sperando che nessuno si fosse accorto di niente < cosa prendi? >
< Ah, se sapessi cosa c’è scritto te lo direi anche > disse Robert ridendo.
< E le lezioni di italiano scusa? > domandai guardandolo.
< Non abbiamo mai parlato dei cibi… >
< Ah, davvero? >
< Già…hai la memoria a breve termine? > domandò Robert prendendomi in giro.
< Ahahah che battutona… > risposi facendogli la linguaccia.
< Ehm…m’ispira la grigliaita mista. Che cos’è? >
< La cosa? > domandai scoppiando a ridere.
< Dai, smettila di prendermi in giro… > rispose mettendo il broncio.
< Ok, scusami…comunque è un misto di carne alla griglia >
< Ti va bene quella? >
< Sì, va benissimo. Vado un attimo in bagno, torno subito… > dissi alzandomi dalla sedia.
< E se dovesse arrivare la cameriera? > domandò preoccupato.
< Indicale quello che vogliamo mangiare > risposi prendendolo in giro mentre mi avvicinavo per baciargli una guancia.
Dopo pochi minuti ritornai indietro, ma poco prima di sedermi al tavolo sentii Robert parlare al telefono, così mi fermai e origliai la conversazione.
< No, non gliel’ho ancora dato, lo farò dopo pranzo…ma dai? Grazie Jared…no, ok continuiamo dopo…ok, grazie mille Jared…lo farò. Ciao >
< Hey, era Jared? > domandai sedendomi e lui non appena mi vide sbiancò.
< Sì…hai sentito qualcosa di quello che ho detto? >
< Certo che se lo dici così è ovvio che ora m’insospettisco. Cos’è che mi devi dare? >
< Te lo darò dopo pranzo, niente anteprime >
< Ti odio > dissi guardandolo.
< Io ti amo > rispose sorridendomi < qui ci sono i crostini come antipasto? >
< Direi di sì… >
< Li prendiamo? >
< Solo se mi dici cosa mi stai nascondendo > risposi incrociando le braccia al petto e appoggiandomi al tavolo.
< Bene, allora stai zitta > disse facendomi la linguaccia.
< Siete pronti per ordinare? > domandò gentilmente un cameriere avvicinandosi a noi.
Bene amore, ora veditela te” pensai malignamente.
< Ehm… > disse guardandomi e vedendo che non aprivo bocca ma ridevo mi lanciò uno sguardo carico d’odio < vorremmo un… > disse bloccandosi.
< Un piatto di crostini misti come antipasto e una grigliata mista di carne per due…oh, anche due porzioni di verdure alla griglia per favore > m’intromisi aiutando il mio ragazzo.
< Italiana? > domandò il cameriere guardandomi e rivolgendosi in italiano.
< Esattamente >
< Bene, allora dirò allo chef di dare il meglio di sé! Fidati, sarà come non aver mai lasciato l’Italia > disse facendomi l’occhiolino.
< Guarda che ci conto! > risposi sorridendo.
< Fidati. Da bere cosa vi porto? > chiese tornando a parlare in inglese.
< Una birra media e una bottiglia d’acqua naturale > disse per poi guardarmi e aspettare un mio accenno di consenso.
< Perfetto, arrivo tra poco > disse il cameriere sorridendoci e allontanandosi.
< Cosa vi siete detti? >
< Mi dispiace, ma è un segreto…se tu avessi preso lezioni si italiano all’Harrodian ora lo sapresti… > risposi malignamente.
< Perché sei così cattiva con me oggi? > domandò seccato.
< Scusami, io…stavo solo scherzando… > risposi sentendomi in colpa.
< Come ti pare…vado in bagno > disse alzandosi dalla sedia e lo seguii con lo sguardo mentre si allontanava.
< Sei una cretina Giulia… > sussurrai passandomi una mano tra i capelli.
< Ecco qui da bere > disse il cameriere.
< Grazie > risposi con un sorriso forzato.
< Vi porto anche un po’ di pane? >
< Sì, grazie >
Aspettai un altro paio di minuti e poi Robert tornò a sedersi.
< Vuoi un po’ d’acqua? > domandò aprendo la bottiglia.
< No > risposi mentre stavo mandando un messaggio.
< Giulia? > mi chiamò Robert.
< Mmm? > risposi alzando la testa e guardandolo e in quel momento mi sputò un po’ d’acqua che aveva in bocca < ma sei scemo? > domandai e lui scoppiò a ridere.
< Così impari ad essere perfida con me > rispose facendomi la linguaccia.
< Quindi non sei arrabbiato? >
< No, tranquilla. Ti stavo solo prendendo in giro…certo che tu sei una credulona assurda >
< Oppure tu sei un bravo attore >
< Diciamo tutti e due, ok? > domandò dandomi la mano.
< Andata > risposi ridendo e Robert mi si avvicinò sorridendo e mi baciò dolcemente.
< Ragazzi scusate, ma sono pronti i crostini > disse il cameriere servendo l’antipasto.
< Buon appetito > disse Robert facendomi l’occhiolino.
< Grazie, anche a te > risposi addentando un crostino ai funghi.
< Certo che sono veramente buoni… >
< Già > concordai.
Finimmo di mangiare i crostini e dopo venti minuti il cameriere ci portò la carne.
< È stato tutto di vostro gradimento? > domandò il cameriere quando venne a ritirare i piatti.
< Sì, molto > rispose Robert.
< Devo ammetterlo mi sono sentita come se fossi stata veramente in un ristorante in Italia… > risposi in italiano.
< Lo chef ne sarà entusiasta! > esclamò il cameriere mettendosi a ridere < posso portarvi qualcos’altro? >
< Lo vuoi un dolce? > domandai rivolta a Robert.
< Sì > rispose facendomi l’occhiolino < cosa ci consigli? > chiese al cameriere.
< Beh…noi abbiamo una panna cotta che è molto buona, la crema catalana, del gelato artigianale, il millefoglie… >
< Io prendo un millefoglie > esclamai.
< Io una crema catalana > disse Robert.
< Ok, crema catalana e millefoglie…arrivano subito > disse il cameriere sorridendoci e tornando poco dopo con i nostri dolci e con un cucchiaio e una forchetta in più in modo che potessimo mangiare entrambi tutti e due i dolci.
< Oh, che gentile! > esclamai.
Dopo il dolce Robert prese anche un caffè, poi ci alzammo per pagare e infine uscimmo dal ristorante.
< Ti porto a casa o vieni da me? > domandò Robert aprendomi lo sportello della macchina.
< Secondo te? > domandai maliziosamente.
< Benissimo > rispose prima di chiudere lo sportello del passeggero ed entrare in macchina, arrivando a casa sua nel giro di venti minuti e quando vi entrammo mi fece appoggiare con le spalle alla porta e mi baciò.
Gli circondai il collo con le braccia e iniziammo a indietreggiare sempre di più, fino a cadere sul divano e entrambi scoppiammo a ridere e incominciammo a fare la lotta con i cuscini come due bambini di otto anni; la lotta si concluse dopo dieci minuti ed io ne uscii sconfitta: infatti Robert mi aveva fregato il cuscino e mi stava colpendo sia col mio che col suo.
< Robert…ahia…sei ingiusto! > esclamai ridendo.
< No Giulia sei tu che sei una pappamolle! > disse prendendomi in giro.
< Io sarei una cosa? > domandai fingendomi offesa.
< Una pappamolle…vuoi lo spelling? > rispose sbeffeggiandomi.
< Ma brutto… > dissi cominciando a picchiarlo e lui rispose facendomi il solletico.
Recuperai il cuscino e tornammo a fare la lotta finché non li rompemmo entrambi, riempiendo il divano e riempiendoci di piume.
< E ora? I cuscini li ripaghi tu? > domandò ridendo.
< Sì, certo…manda la fattura a casa! > risposi prendendolo in giro e lui ricominciò a farmi il solletico, ma questa volta riuscii a bloccarlo prendendogli le braccia.
< Tanto non ce la farai a battermi > disse mentre tentava di liberarsi, ma non appena spostai il ginocchio e presi contro la sua gamba sbattei contro un qualcosa di duro che stava dentro la tasca dei suoi pantaloni.
< Cosa c’hai lì? > domandai indicando la sua tasca.
< Niente > rispose tentando di alzarsi in piedi.
< Eh no caro mio, ora mi fai vedere! > esclamai lottando contro di lui per prendere quello che aveva in tasca e alla fine riuscii nel mio intento, tirando fuori dalla sua tasca una scatolina in velluto nero.
Robert tentò di strapparmela dalle mani, ma io indietreggiai e mi sedetti sul bracciolo del divano e non appena l’aprii mi di mozzò il respiro, perché dentro la scatolina trovai l’anello che avevo visto nella vetrina della gioielleria e di cui mi ero perdutamente innamorata.
< Amore, respira… >
< E…e questo? > domandai sgranando gli occhi e continuando a guardare l’anello.
< Beh…è un regalo… >
< Ma…Robert ma sei pazzo? Hai idea di quanto costi? >
< Tremila sterline > rispose lui come se fosse la cosa più naturale possibile.
< E ti pare poco? >
< Ma a te piaceva… >
< E tu come lo sai? > domandai guardandolo.
< Me l’ha detto Alessia… >
< Alessia? > domandai inarcando un sopracciglio.
< Sì, ma non avercela con lei: le avevo chiesto un consiglio e lei mi aveva risposto che c’era un anello di cui tu ti eri innamorata, ma non volevi dirmi niente per paura che pensassi chissà che… >
< E anche perché non volevo spendessi tremila sterline per me… >
< Giulia, ascoltami bene: mi piace farti regali e non ho problemi a spendere soldi per te, specialmente perché non mi chiedi mai niente… >
< E quindi perché non ti chiedo mai niente mi hai comprato un anello? > domandai ancora meravigliata.
< No. L’anello l’ho comprato come una pseudo-promessa >
< Una cosa? > domandai guardandolo e sgranando di nuovo gli occhi.
< Una pseudo-promessa >
< Mi stai chiedendo di sposarti per caso? >
< No, ma ti amo e non voglio perderti per nessuna ragione al mondo. Non m’interessa quante ore e quanti chilometri ci separino. Non m’importa se io sono un attore che gira il mondo e tu una studentessa di Ravenna > disse prendendomi le mani < Giulia, rinuncerei a tutto e a tutti pur di stare con te. Ti amo e…seriamente, non sopporterei di saperti a Ravenna tra le braccia di un altro. Io…io impazzirei >
< Rob… > lo chiamai.
< No, lasciami finire. Ti amo e con questo anello voglio proporti una cosa: è una promessa più che altro. Vorrei che mi promettessi che anche con la lontananza io e te staremo insieme…o almeno provarci. Non voglio rinunciare facilmente a te >
< Rob…io…non so cosa dire… >
< Beh…potresti dire che neanche tu vuoi lasciarmi e che indosserai l’anello… > ironizzò.
< Giusto per copiare i film eh? > domandai ridendo e con gli occhi lucidi.
< Esatto… > rispose sorridendomi e accarezzandomi una guancia < sei bollente e hai le guance rosse >
< Lo so > risposi ridendo < beh…io…è ovvio che ti amo e non voglio lasciarti e…cavolo, non riesco a parlare… > dissi con voce tremante.
< Solo dire sì o no ce la fai? >
< Non lo so, però ci posso provare… >
< Hai intenzione di provare a fare una relazione a distanza? >
< Sì > risposi guardandolo negli occhi e incatenando il suo sguardo al mio mi mise l’anello al dito.
< Ti sta d’incanto >
< Grazie > sussurrai guardandolo.
< Grazie a te amore… > disse prendendomi il polso e baciandomelo mentre mi guardava dolcemente.
Sempre più emozionata mi avvicinai a lui e lo baciai dolcemente sulle labbra. Mi prese per i fianchi e mi fece stendere sopra di lui, ma non appena tentò di farmi stendere sotto di lui cascammo per terra, scoppiando a ridere nuovamente.
< Io e te non ce la possiamo fare oggi a stare seri vero? > domandò porgendomi una mano ad alzarmi.
< No…che ore sono? > domandai.
< Quasi le otto… >
< Pizza? >
< Ok! Chiami tu la pizzeria d’asporto mentre io mi faccio una doccia? >
< Serve una mano? > domandai sfacciatamente.
Robert rise.
< Volentieri >
< Robert! > esclamai.
< Che vuoi, io non ti so dire di no… >
< Ah sì? Beh, in questo caso…mi fai guidare la tua BMW? >
< No amore > rispose baciandomi sulle labbra prima di salire le scale.
< Rob, aspetta! > esclamai dalla sala.
< Sì? >
< Che pizza vuoi? >
< Con la salsiccia > rispose prima di chiudere la porta del bagno.
Chiamai la pizzeria d’asporto più vicina a casa di Robert e ordinai le pizze e non appena finì di farsi la doccia venne ad aiutarmi ad apparecchiare. Aspettammo quaranta minuti e il fattorino venne ad aprire.
< Vado io > mi offrii.
< No, vado io… > rispose lui.
< Perché? >
< Così evito che paghi tu > rispose facendomi la linguaccia.
< Hai appena speso tremila sterline per un anello, come minimo io posso spenderne venti per due pizze, no? >
< No amore > rispose sorridendomi e andando ad aprire.
Scossi la testa ridendo e mi sedetti a tavola.
< Vuoi una mano? > domandai quando lo vidi entrare in sala.
< No, grazie > rispose appoggiando la mia pizza davanti < buon appetito >
< Altrettanto amore > risposi sorridendo.
Finito di mangiare sparecchiammo e poi ci spostammo in sala e ci guardammo un paio di film, dopodiché andammo a dormire.
< Vuoi qualcosa di mio per dormire? > domandò mentre entravamo in camera.
< Beh direi di sì dal momento che i miei pigiami li abbiamo messi da lavare >
< Sei sprecata con i pigiami… >
< Perché? >
< No, così… > rispose sogghignando mentre mi porgeva una sua maglietta a mezza manica.
< Avanti dai, dimmelo > dissi sedendomi sul letto.
< No, non insistere > rispose prendendomi tra le sue braccia e facendomi stendere accanto a lui.
< Tanto io so cosa intendevi… >
< Allora dimmelo > m’incitò.
< No > risposi ridendo.
< Per me ti stai inventando tutto >
< No invece >
< Sì invece… >
< Sei un bambino >
< Anche tu… >
< Non è vero, tra i due l’adulta sono io > risposi sorridendo trionfante.
< Certo, hai ragione tu… >
< Ovvio! > esclamai ridendo < notte >
< Notte amore > rispose baciandomi la tempia.
Mi strinsi maggiormente a lui e prima di addormentarmi guardai l’anello ancora commossa.

***************************************
ok, spero si veda…questo è il famoso anello…spero vi piaccia!! ^^

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Capitolo 38
*** I'LL BE YOU LOVER TOO ***


Oleeeeeeeeee, buon sabato/domenica notte xD sto aggiornando tardissimo, lo so…I’m sorry :(
Sono appena tornata dal cinema e sono stata a vedere UNA NOTTE AL MUSEO 2…raga, è stupendo!!! Mi sono fatta tante di quelle risate!!! xDDDDD
Se siete curiose andatelo a vedere, per me merita molto!! :)
Non mi dilungherò troppo anche perché sto dormendo in piedi, quindi per questa volta i ringraziamenti saranno molto fast…
Thank’s a lot to:
- chi ha messo la storia tra i preferiti
- chi ha messo la storia tra le fanfic seguite
- chi ha solo letto
- chi ha commentato (ragazze, sto comprando davvero il das per farvi i monumenti!!)
- chi mi ha messo tra gli autori preferiti

*-* buona lettura!!! Un bacione a sabato!
La vostra Giulls

38. I’LL BE YOUR LOVER TOO

< Amore avanti, è ora di svegliarsi… > sentii dirmi in un orecchio da Robert, ma non lo considerai e infilai la testa sotto il cuscino tentando di riaddormentarmi.
< Forza, sorridi al giorno! > esclamò una seconda voce e non appena ritirai fuori la testa alzai lo sguardo a malavoglia che riconobbi Jared.
< Papi cosa ci fai qui? > domandai sbadigliando.
< Ero venuto a riportare un film al signorino e quando mi ha detto che stavi ancora dormendo ho pensato di venire svegliarti… > rispose sorridendomi.
< Quindi è te che devo odiare… > domandai stropicciandomi gli occhi.
< Ma tesoro caro sono quasi le due! Era ora che tu ti svegliassi >
< Mi state prendendo in giro per caso?> domandai scattando a sedere.
< No… >
< Perché non mi hai svegliata? > chiesi rivolta a Robert.
< Dormivi così bene… > rispose tentando di giustificarsi.
< Ma… > tentai di controbattere.
< Hai fame? > domandò Robert interrompendomi.
< Sì… >
< Ok, allora vestiti che di sotto è tutto pronto… > rispose baciandomi la fronte.
< Papi mangi con noi? >
< Ehm…bimba io ho già mangiato…e anche Robert… >
< Ah… > dissi prima di sbadigliare nuovamente.
< Ragazzi torno subito > ci disse Robert uscendo.
< Ok > risposi sorridendo e non appena Robert se ne fu andato Jared chiuse la porta della camera e si voltò verso di me.
< Io e te dobbiamo fare un bel discorsetto e questa volta non mi scappi! >
< Certo… >
< Mi concedi un paio d’ore domani? >
< Andiamo a fare colazione? > domandai sorridendo.
< Certo bimba, quello che vuoi. Ora è meglio che vada. Ciao bimba > rispose baciandomi una guancia.
< Ciao papi! > esclamai e non appena fui nuovamente sola mi alzai dal letto e mi tolsi la maglia rimanendo in biancheria, poi iniziai a frugare nell’armadio di Robert in cerca dei miei vestiti, ma riuscii a trovare solamente i pantaloni.
E che cavolo, la maglia dov’è finita?” pensavo mentre continuavo a frugare nell’armadio ed ero talmente intenta a cercare la maglia che non sentii nemmeno Robert entrare in camera; mi accorsi della sua presenza solo quando mi afferrò i fianchi e mi prese in braccio.
< Robert lasciami! > esclamai.
< Agli ordini > rispose e mi lanciò sul letto.
< Che bruto che sei… > dissi ridendo.
< Mmm… > mugugnò baciandomi sensualmente il collo e come sempre mi vennero le farfalle allo stomaco.
Improvvisamente però si bloccò e si staccò da me mettendosi in piedi.
< Perché ti sei bloccato? > domandai dispiaciuta.
< Perché devi mangiare >
< Non ho fame >
< Da uno a dieci sai quanto m’importa che tu non abbia fame? Forza, vieni di sotto >
< Ci vengo senza maglietta? > domandai indicandomi.
< Beh che problema c’è? Tanto ci sono solo io in casa e comunque ti ho già vista nuda, quindi non mi scandalizzo se ti vedo girare per casa in reggiseno… > rispose guardandomi maliziosamente.
< Uomini… > dissi alzando gli occhi al cielo e Robert scoppiò a ridere offendimi la mano per alzarmi e mi aiutò a cercare la maglia.
< Ti va bene questa? > chiese porgendomi una maglia a mezze maniche rossa e nera di Emily the Strange.
< Certo, va benissimo! Grazie amore! > risposi sorridendo e non appena la indossai scendemmo in cucina, dove presi il piatto che Robert mi aveva preparato e lo misi a scaldare al microonde.
< A che pensi? > domandò notando il mio sguardo vuoto mentre stavo mangiando.
< Vorrei proporre a Teo di mostrarmi qualche altro posto di Londra… > risposi addentando una fetta di pane.
< Vuoi che lo faccia io? >
< Senza offesa, ma preferirei che mi accompagnasse lui perché è da tanto che non facciamo qualcosa insieme… > risposi versandomi da bere.

< Ok > disse prendendo un bicchiere dalla credenza e versandosi l’acqua < vorrà dire che io rapirò i miei nipotini… > disse poco prima di portarsi il bicchiere alla bocca.
< Rapirai? > domandai divertita alzando un sopracciglio.
< Sì! Li rapirò e li porterò al Luna Park… >
< No, anche io! >
< Vuoi veramente andare al Luna Park? > domandò stranito.
< Sì! > esclamai.
< E vorresti anche lo zucchero filato? > continuò prendendomi in giro.
< E le caramelle… > risposi facendo uno sguardo da bambino.
< Vieni piccola che te le do io le caramelle adesso… > rispose allargando le braccia.
< Sì, certo…non verrei neanche sotto tortura! > esclamai ridendo e scappando dalla cucina.
Immediatamente sentii i suoi passi dietro di me e corremmo per tutta la casa, finché non arrivammo in camera dei suoi nipoti, dove lui mi prese in braccio e mi fece stendere sul letto di Brian, che aveva una coperta con delle macchinine rosse, e si stese sopra di me tornando a baciarmi il collo.
< Robert cosa diavolo stai facendo? > domandai quando iniziò a sbottonarmi i pantaloni.
< Mmm…amore ti voglio… > rispose scendendo a baciarmi fin dove lo scollo della mia maglia glielo permetteva.
< E proprio sul letto di Brian mi vuoi? > domandai inarcando un sopracciglio.
< Preferisci il letto di Samantha? Per me è indifferente… > disse in risposta ridendo.
< Preferirei non in camera dei tuoi nipoti… > risposi cercando di allontanarmi da lui.
< Ah no? Perché? > domandò con un ghigno bloccandomi i polsi.
< Amore sei un pervertito! > esclamai ridendo.
< Eh no, se mi chiami amore col cavolo che mi fermo… > sussurrò intrecciando una mano con la mia.
Ci togliemmo entrambi le scarpe e lo afferrai per la per stringermi di più a lui e non mi accorsi di avere il telecomando sotto al gomito finché non spinsi un pulsante e accesi la televisione con l’audio al massimo.
< Oddio! > esclamai spaventata e scoppiando a ridere poco dopo.
< Cosa? >
< Sono stata io col gomito ad accendere la televisione >
< Mi hai fatto prendere un accidente… >
< Perché, secondo te io non mi sono spaventata? > domandai spegnendo la televisione e subito Robert mi strappò il telecomando di mano buttandolo sul letto di Samantha e tornò a baciarmi, ma poco dopo ci iniziò a squillare il mio telefono.
< Ecco, ci mancava il rompipalle di turno…ma che cos’hanno tutti il sesso-radar attivo per caso? > domandò Robert scocciato.
< Pronto? > chiesi ignorando il monologo di Robert.
< Giulia… >
< Kristen ti adoro! Mi hai appena salvata da Robert! > esclamai ridendo e Robert mi fece la linguaccia.
< Sì, immagino che tortura sia stata per te…senti questa sera ci troviamo tutte da Ashley per guardare un film e ci fermiamo a dormire nella sua suite. Guai a te se manchi! >
< Ma… >
< Niente “ma”! Lascia il tuo ragazzo a sbollire i bollenti spiriti da solo, vai a casa e preparati, fai preparare anche Alessia e raggiungeteci per le otto. Noi siamo già da lei. Ah, sappi che se non vieni tu di tua spontanea volontà, veniamo a prenderti noi! > disse e buttò giù il telefono.
< Che cosa aveva di urgente da dirti Kristen per interromperci? > domandò mentre si passava una mano tra i capelli.
< Ha detto che stasera ci sarà un pigiama-party da Ash… >
< E ci andrai? >
< Se non vado di mia spontanea volontà mi verranno a prendere loro… > risposi imitando la voce di Kristen < mi accompagni a casa? >
< E se ora restassi da me? Poi passiamo a prendere Alessia e per le otto siamo da Ashley… >
< Ma, amore…volevo farmi una doccia prima…ho bisogno di rilassarmi… > dissi giocando con una ciocca dei miei capelli.
< E che problema c’è? Ti preparo l’acqua della vasca e la fai qui…e potrei anche lavarti la schiena… > ipotizzò guardandomi maliziosamente.
< Mmm…proposta allettante, ne terrò presente per la prossima volta. Scusa, ma il rito della doccia per rilassarmi per me è sacro e so che se restassi qui e tu mi lavassi la schiena non riuscirei a…ehm…rilassarmi, quindi sono costretta a declinare la tua offerta per questa volta… > risposi spavalda sottolineando le ultime parole e baciandolo velocemente.
< Va bene amore, ti porto a casa >
Corsi in bagno per lavarmi i denti e poi Robert mi riaccompagnò a casa.
< Grazie del passaggio > dissi sporgendomi per baciargli una guancia.
< Figurati e divertiti questa sera. Salutami le altre > rispose sorridendo e feci un cenno con la testa prima di chiudere lo sportello della sua macchina.
Rientrai in casa e presi un asciugamano pulito dalla mia camera e mi diressi in bagno per fare una doccia, continuando a pensare incessantemente alla proposta di Robert e immagini poco caste mi si materializzarono nella mente: le sue mani che vagavano sulla mia schiena, sul mio corpo, sul…
< Dove stai andando? > domandò Teo guardandomi con occhi sbarrati.
< A farmi una doccia > risposi dopo essermi ripresa dal mio sogno ad occhi aperti.
< E…cosa ci fai già a casa? > continuò con lo stesso sguardo di prima.
<
Avevo bisogno di farmi una doccia e poi devo prendere il cambio e il pigiama perché questa sera Ashley, Kristen e Nikki hanno invitato me e Alessia ad un pigiama party nella suite di Ashley…e poi va bene che passo molto tempo con Robert, ma mica mi sono trasferita a casa sua! >
< Ah… >
< Sembri infastidito dal fatto che sia tornata a casa… >
< No, assolutamente > rispose sorridendomi.
< Hey, dov’è Alessia? > domandai notando che non si era ancora precipitata da me per sapere cosa fosse successo tra me e Robert.
< Ehm… > disse passandosi una mano tra i capelli che ultimamente gli erano ricresciuti e quel gesto mi ricordò moltissimo Robert < è sotto la doccia… >
< Ah, capito > dissi e dopo che notai il suo abbigliamento, che consisteva in un misero asciugamano legato alla vita, lo guardai supplicante < Teo, ti prego prima che vada tu a fare la doccia posso farmela io? Ho bisogno di rilassarmi un attimo e non ho voglia di farmi un bagno perché vorrei fare il più in fretta possibile… >
< Ehm…beh, ecco…veramente…io e lei...e noi...la doccia...insieme...e quindi... > disse un po’ imbarazzato.
< Teo…non ho capito niente… >

Sospirò rumorosamente.
< Sto andando ora a fare la doccia >
< Ma scusa non hai detto che… > dissi e improvvisamente mi bloccai < oh…oh…oh > aggiunsi sgranando gli occhi.
< Hai intenzione di ripetere ancora una volta “oh”? > mi chiese ridendo dopo essersi ripreso dall’imbarazzo.
< Ma…fai sesso con la mia piccola! > esclamai guardandolo.
< E tu fai sesso con il mio migliore amico… > rispose sostenendo lo sguardo.
< È…strano > dissi dopo qualche secondo di silenzio.
< Cos’è strano? > domandò guardandomi senza capire.
< Sapere che hai una ragazza e una vita sessuale… > risposi appoggiandomi al muro.
< Sei gelosa? > domandò sogghignando.
< Un po’… > risposi con un mezzo sorriso < ma sono contenta che tu sia felice, che Alessia ti faccia felice… > aggiunsi onestamente.
< Grazie piccola, sono contento di sapere che tu mi appoggi… >
< L’ho sempre fatto fratellone > risposi abbracciandolo < ti voglio bene > aggiunsi baciandogli la guancia.
< Anche io piccola > rispose stringendomi maggiormente tra le sue braccia < ed ora dopo questo tenero confronto mi lasceresti entrare in bagno? > domandò ridendo.
< Sì, certo. Non vorrei mai che Alessia se la prenda con me per averti trattenuto…ah, dille che dobbiamo essere da Ashley per le otto questa sera >
< Ok. Ciao piccola…e grazie >
< Divertiti! > esclamai allontanandomi e scoppiando a ridere.
Tornai in camera mia per prendere l’iPod e le casse e poi andai nel bagno al piano di sotto e, sia per non sentire i giochi di mio fratello e della mia amica, sia per lasciare loro un po’ d’intimità, accesi la musica e m’infilai nella vasca, riemergendovi alle sette.
Mi avvolsi nell’accappatoio e uscii dal bagno dirigendomi in camera e incrociando Alessia sulle scale.
< Ciao piccola > dissi sorridendole.
< Ciao mamy! > rispose e quando posò gli occhi sulla mia mano sorrise raggiante < hey, vedo che alla fine Robert te l’ha preso l’anello! >
< Già…grazie >
< Io non ho fatto niente, ho solamente detto a Rob che a te piaceva un anello, tutto qui >
< Hey amichette volete prepararvi? Se continuate a ciarlare sull’anello non ce la farete mai ad essere pronte per le otto! > esclamò Teo interrompendoci.
< Sei geloso perché io ho un anello e tu no > risposi facendogli la linguaccia.
< Hai ragione, sono geloso perché in realtà sono innamorato pazzo di Rob > disse scompigliandomi i capelli.
< Hey! > esclamammo in coro Alessia ed io.
< Avanti, andate a prepararvi > disse Teo roteando gli occhi e sparendo in camera sua.
< A dopo > disse Alessia ridendo e baciandomi una guancia.
< A dopo piccola > risposi chiudendomi in camera mia e ci ritrovammo tutti e tre di sotto alle sette e quaranta, arrivando puntuali all’hotel dove alloggiava Ashley.
< Hey mamy vai su intanto che saluto Teo? > domandò Alessia voltandosi verso di me.
< Ok, ma vi ricordo che siete in un luogo pubblico > risposi aprendo lo sportello della macchina < ciao fratellone > dissi sporgendomi verso mio fratello e baciandogli una guancia.
< Ciao piccola, divertiti questa sera >
< Ok > risposi sorridendogli < e tu non tardare > aggiunsi rivolta ad Alessia prima di scendere dalla macchina e di chiudere lo sportello.
< Buona sera signorina > disse il portiere aprendomi la porta.
< Buonasera, grazie mille > risposi sorridendogli e entrando dentro l’hotel.
< Buonasera e benvenuta all’hotel Plaza. In cosa posso esserle utile? > domandò gentilmente il receptionist sorridendomi.
< Salve, dovrei andare nella stanza di Ashley Greene > risposi sorridendo.
< Le dispiace se faccio un controllo? Sa com’è… >
< Assolutamente no > risposi sorridendo < le dica che sono Giulia >
< Certamente, grazie > disse prendendo in mano il telefono < signorina Greene? Salve e mi scusi se la disturbo, ma c’è una ragazza che chiede di lei, dice di chiamarsi Giulia…oh, ok certamente…sì, certo. La ringrazio > disse terminando la chiamata < la stanza è la numero 209. C’è un’altra ragazza con lei, vero? >
< Sì, sta arrivando. Beh, grazie mille e buona serata > dissi allontanandomi.
< Anche a lei > rispose il receptionist.
Presi l’ascensore e arrivai fino al terzo piano, dopodiché cercai la stanza di Ashley e non appena la trovai bussai alla porta.
< Ciao Giu! > esclamò Nikki abbracciandomi.
< Ciao! > risposi ricambiando l’abbraccio.
< Ciao Giu…Alessia? > domando Ashley correndo ad abbracciarmi.
< È di sotto a sbaciucchiarsi con mio fratello > risposi ridendo.
< Eh no, questo non va bene! Dopo deve pagare penitenza > intervenne Kristen.
Appoggiai la mia borsa su un letto e poi andai ad abbracciare Kristen e Alessia ci raggiunse dopo cinque minuti.
< Ciao ragazze > salutò Alessia sorridendo.
< Ciao fidanzatina! > disse Ashley ridendo e Alessia rispose facendole la linguaccia.
< Forza, scegli un letto e appoggia la tua roba > aggiunse Nikki.
< Grazie dell’invito > rispose Alessia sorridendo timidamente.
< E di che tesoro! Ormai fai parte del gruppo! >
< Finalmente non sarò io la più piccola! > esclamai ridendo, seguita a ruota dalle altre e Alessia finse di offendersi e mi lanciò un cuscino addosso, dando inizio alla classica battaglia coi cuscini, dove ad uscirne vincitori fummo Kristen ed io.
< Evvai Kris siamo le migliori! > esclamai tirandole il cinque.
< Siamo imbattibili! > aggiunse Kristen ridendo.
< Ragazze vantatevi poco > ci rimbeccò Ashley.
< Hai visto Giu? Sono tutte gelose… > sussurrò Kristen.
Continuammo a battibeccarci fino a che non arrivarono le pizze.
< Ragazze, finito qui facciamo il nostro solito rito, ok? > propose Ashley mangiando uno spicchio di pizza margherita.
< Ovvero? > domandai.
< Accendiamo il computer e ci vediamo qualche video divertente su You Tube… > rispose Nikki al posto di Ashley < Ash, Kris ed io lo facciamo sempre… > aggiunse sorridendo.
< Forte! > esclamò Alessia addentando uno spicchio di margherita e wurstel.
Finimmo di mangiare, pulimmo la tavola e poi vi appoggiammo i computer portatili di Ashley e Kristen.
< Oddio Kris! Hai la nostra foto come sfondo! > esclamai indicando la foto che Kristen, Ashley ed io ci eravamo fatte scattare alla premiere sul suo desktop.
< Sì! L’adoro! > rispose sorridendo.
Guardammo tantissimi video, specialmente i video-parodie, e morimmo tutte dalle risate, poi accidentalmente incappammo in un video dove Robert cantava le sue canzoni.
< E questo? > domandai sorridendo.
< Non sapevi che Robert ha una band? > domandò Alessia scandalizzata.
< Ohoh, ora scopriremo che Alessia ne sa più di Giulia su Robert… > ipotizzò Nikki ridendo.
< Ovvio che so della band, ma non sapevo che su You Tube circolassero le sue canzoni > risposi facendo la linguaccia a Nikki.
Finimmo di guardare il video e guardammo anche gli altri, poi aprii la mia pagina di posta e mandai una mail a Robert.

Guarda cosa ho trovato su You Tube? Mi devi qualche spiegazione?!?Sto scherzando amore. Sono molto belli, complimenti! Non sapevo sapessi cantare così bene xD
Un bacio, a domani. Ti amo

Allegai i link e poi inviai la mail.
< Oh, com’è tenera la nostra Giulia! > esclamò Alessia prendendomi in giro.
< Ale, la finisci? > domandai tirandole un cuscino e la battaglia ricominciò e come prima Kristen ed io ne vincemmo.
< Ok ragazze vi va un film? > domandò Ashley.
< Che film? > chiedemmo Alessia, Nikki, Kristen ed io in coro.
< Boh, vediamo cosa danno in TV…Giulia, mi dai una mano con i popcorn? >
< Certo Ash! > risposi alzandomi dal divano e andando con lei nella zona cucina.
< Fate anche quelli dolci? > domandò Nikki.
< Sì Nik! > rispose Ashley.
< Cavolo, la tua suite è favolosa…ha la cucina, il salotto, il bagno e la camera da letto! > esclamai guardando la sua cucina.
< Grazie tesoro > disse Ashley sorridendomi.
< Ash? > la chiamai poco dopo mentre tiravo fuori da una piccola credenza quattro bustine di popcorn.
< Dimmi >
< Posso farti una domanda? >
< Certo >
< Perché nelle nostre ultime uscite Emma non è più venuta con noi? > domandai guardandola e notai il suo viso rabbuiarsi.
< Vedi…devi sapere che Emma ha tentato di portarsi a letto Michael >
< COS’HA TENTATO DI FARE EMMA? > urlai sgranando gli occhi.
< Abbassa la voce! > mi rimproverò < comunque no, è tutto vero… >
< E quando è successo? >
< Agli inizi del mese… >
< Perché non mi avete detto niente? >
< Perché Kristen non voleva che lo si sapesse in giro. Solo Nikki ed io lo sappiamo…ed ora anche tu…ma tu prego, non dirle che lo sai… >
< Certo…cavolo… > dissi incredula.
< Già. Kristen ci è rimasta veramente male… >
< Posso immaginarlo… > sussurrai < non mi sarei mai aspettata una cosa del genere da Emma > ammisi mentre continuavo a guardare i popcorn girare dentro il forno a microonde.
< Già, ma…non parliamone più > disse Ashley aprendo il forno e mettendo i popcorn dentro una bacinella.
Non appena finimmo con i popcorn Ashley fece per andare dalle altre, ma io la bloccai per un polso.
< Ashley, che cosa mi nascondi? > chiesi guardandola attentamente.
< Niente > rispose sorridendomi.
< Sai. in questi mesi ho imparato a conoscerti. Mi dispiace, ma non ti credo >
< Non offenderti, ma non ho molta voglia di parlarne >
< Certo, tranquilla. Solo…sappi che se hai bisogno di parlare io ci sono > le dissi sorridendole.
< Grazie Giulia > rispose baciandomi la guancia e poi ritornammo in sala.
< Finalmente! Temevamo che foste scappate con i popcorn… >
< È colpa mia, non sono capace a fare i popcorn dolci > risposi mentendo.
< Vergognati! > esclamò Kristen fingendosi scandalizzata e le lanciai un’occhiataccia, ma come sempre scoppiammo a ridere.
< Shh! Ragazze silenzio, sta iniziando il film > ci rimproverò Nikki.
< Che film è? > domandai sedendomi per terra accanto a Kristen.
< Casablanca > rispose Alessia.
Il film terminò all’una del mattino e dopo aver messo via andammo tutte a dormire, ma alle tre mi svegliai perché sentii il mio cellulare squillare dalla cucina, così mi alzai dal letto molto lentamente per non svegliare le mie amiche e ancora insonnolita raggiunsi la cucina.

Se ti piacciono così tanto quelle canzoni domani le canterò per te…sogni d’oro piccola e spero che tu abbia passato una bella serata

Sorrisi nel leggere il messaggio e dopo che spensi il telefono decisi di tornare a dormire, ma poco prima di varcare la soglia della camera sentii qualcuno piangere in balcone e riconobbi essere Ashley; così senza perdere un attimo m’infilai una giacca e uscii in balcone.
< Ashley, che cos’hai? > chiesi preoccupata.
< Oh, Giulia sei tu > rispose asciugandosi una lacrima < non è niente, sto bene >
< No Ash, tu non stai bene. Ti prego, dimmi cosa hai fatto > dissi implorante.
< Non hai freddo a stare qui fuori? > domandò indicando i miei calzoncini.
< Un po’ ma non è questo l’importante. Che cos’hai? >
< Ho un ritardo di una settimana > ammise singhiozzando.
< Intendi per caso dire che… >
< Forse sono incinta > rispose respirando rumorosamente e scoppiando di nuovo a piangere e subito mi avvicinai a lei e l’abbracciai forte.
< Hai fatto il test? >
< No, non ho la forza di uscire e andare a prenderlo…ho paura che ci siano fotografi >
< E se tu chiamassi un fattorino dell’albergo che te l’andasse a prendere? > ipotizzai.
< No > rispose con voce rotta da un singhiozzo.
< Kristen e Nikki che cosa ti hanno detto? >
< Non lo sanno > rispose continuando a piangere.
< Dov’è la farmacia più vicina? >
< Lì, è quella notturna > rispose indicandomi una farmacia dall’altra parte della strada.
Presi per mano Ashley e la portai dentro la camera.
< Dove vai con i jeans di Kristen? > chiese mentre me li infilavo.
< Vado a comprarti un test di gravidanza >
< Sei matta? >
< No. Vado e torno > risposi prendendo il portafoglio e le chiavi della camera.
< Giulia? > mi chiamò Ashley < grazie, sei una vera amica >
< Non ringraziarmi, tu pensa a stare calma > dissi sorridendole.
Scesi di corsa le scale e nel giro di cinque minuti ritornai in camera di Ashley con il test di gravidanza.
< Non ne ho il coraggio > ammise Ashley mentre fissava il test.
< Posso immaginarlo, ma devi farlo. Vai in bagno >
< Resti fuori dalla porta? Ti prego >
< Certo > risposi sorridendole.
Attesi dietro la porta del bagno per cinque minuti, poi Ashley mi chiese di entrare.
< Allora? > domandai impaziente mentre chiudevo la porta.
< Sono incinta > rispose guardandomi con le lacrime agli occhi.
< Vieni qui > dissi chinandomi per abbracciarla.
< Come…come lo dico a Jackson? Qualche settimana fa ne avevamo parlato e mi aveva detto che per lui era presto avere dei bambini. Come cavolo faccio ora? > domandò piangendo disperata.
< Ashley, tesoro calmati…vedrai che tutto si sistemerà… >
< No invece…mi lascerà >
< Andiamo, lo sai benissimo che non lo farà > risposi accarezzandole i capelli.
< Ho paura a dirglielo… >
< Se vuoi posso fare una piccola indagine per te > dissi per tranquillizzarla.
< Ovvero? >
< Boh non lo so…posso fargli delle domande riguardanti i bambini >
< Lo faresti davvero? > domandò con gli occhi lucidi.
< Se può  farti stare meglio sì > risposi sistemandole una ciocca dietro all’orecchio.
< Sei un angelo > disse Ashley commossa.
< Che ne dici di asciugare queste lacrime e di andare a dormire ora? >
< Sì, ci sto > rispose Ashley ridendo e dopo essermi rimessa i pantaloni del pigiama tornammo a dormire; risvegliandomi poche ore dopo per andare a fare colazione con Jared.
< Ciao papi! > esclamai entrando nella sua macchina e baciandolo sulla guancia.
< Ciao bimba! Divertita ieri? > domandò sorridendomi.
< Sì, da morire! >
< Hai fame? >
< Sì, molto! >
< Bene, anche io. Ti va di cambiare bar? >
< Certo, vai dove preferisci >
< C’è un bar sul molo che mi hanno detto che fa delle torte buonissime. Andiamo lì? >
< Sì, va benissimo > risposi sorridendogli.
Arrivammo al molo ed nel bar che avevano consigliato a Jared: era uno di quei classici bar in stile marines, dove sulle pareti azzurre erano appesi dei salvagente e le finestre erano enormi oblò.
< Wow, che bello questo posto! > esclamai.
< Cosa prendi bimba? > domandò porgendomi un menu.
< Mmm…direi un cappuccino e una fette di torta alla mele. Tu? >
< Caffè e torta ai frutti di bosco. Che dici di dividerle le torte? > domandò e annuì sorridendo.
Ci facemmo servire a tavola e cominciammo a mangiare.
< Sono veramente buone! > esclamai assaggiando entrambe le torte.
< Mmm…la mia non è che mi piaccia molto…non è che faresti a cambio? > domandò Jared sporgendosi per prendere il mio piatto.
< Hey Leto non provarci nemmeno, chiaro? > dissi fingendomi minacciosa, ma poi vedendo la sua finta faccia da cane bastonato mi convinsi a fare a cambio.
< Bell’anello… > disse poco dopo.
Abbassai lo sguardo e lo ringraziai.
< Avanti Jared, cosa volevi dirmi? > domandai sospirando.
< Veramente speravo che me ne volessi parlare tu… > rispose guardandomi negli occhi.
Respirai rumorosamente e gli raccontai della notte che avevo trascorso con Robert e della lite che avevamo fatto poche ore prima.
Restammo a chiacchierare per molto e poi mi accompagnò a casa.
< Ciao Teo! > dissi andando in cucina.
< Ciao piccola! > rispose sorridendomi e baciandomi una guancia < vuoi un po’? > domandò porgendomi il suo croissant.
< No grazie >
< Come è andata con Jared? > domandò con la bocca piena.
< Teo che schifo! > esclamai ridendo < è andata bene, molto bene. Abbiamo fatto una bella chiacchierata… >
Mi sorrise e mi baciò la guancia.
< Sai a che ora torna Alessia? >
< Non ne ho la minima idea, mi dispiace >
< Tranquilla non preoccuparti… > disse sorridendo nuovamente < hey, a proposito: grazie per aver messo la musica ieri… > aggiunse sorridendo e scoppiai a ridere.
< Di niente fratellone > risposi scompigliandogli i capelli < Teo… > lo chiamai poco dopo.
< Dimmi >
< Ti va domani di andare a fare un giro? Mi porti a vedere qualche altro posto a Londra…solo io e te…sai, è da tanto che non facciamo qualcosa da soli e…mi manca tutto ciò > ammisi abbassando lo sguardo.
< Ci sto > rispose immediatamente.
< Davvero? > domandai tornando a fissarlo.
< Sì, davvero. Anche a me è mancato e mi sei mancata tu specialmente… > rispose e lo abbracciai forte.
< Ti voglio bene >
< Anche io piccola…questa sera sei a dormire da Robert? >
< Non lo so. Forse…perché? >
< Perché domani mattina io accompagno Alessia a scuola e se restassi lì potrei venire a prenderti e poi andiamo a farci un giro… >
< Sì, magari! > esclamai entusiasta.
< Ok! Senti, mi accompagneresti a prendere un giornale in edicola? >
< Certamente > risposi sorridendogli.
Lasciammo un messaggio ad Alessia nel caso tornasse a casa prima di noi, poi Teo andò a prepararsi e infine passeggiammo fino all’edicola, dove mio fratello si comprò un giornale di moto e macchine e tornammo a casa nell’esatto momento in cui tornò Alessia.
< Ciao piccola! > la salutai correndole incontro.
< Ciao mamy! > rispose baciandomi una guancia.
< Ciao amore > disse Teo baciandola dolcemente sulle labbra.
< Ciao a te, amore > rispose lei sorridendogli.
< Mi sei mancata questa notte, lo sai? > disse Teo abbracciandola.
< Ok ragazzi, per favore smettetela! Avete la casa a vostra disposizione per tutto il pomeriggio, quindi per favore dateci un taglio! >
< Oh mamy, non dirmi che ti scandalizzi… > mi stuzzicò Alessia.
Entrai in casa alzando gli occhi al cielo e Teo e Alessia mi seguirono ridendo.
Mi offrii di cucinare il pranzo e preparai gli spaghetti al tonno e pomodoro.
< Mmm piccola che profumino… > disse Teo entrando in cucina.
< Sto facendo gli spaghetti al tonno e pomodoro. Vanno bene? >
< Benissimo, solo che mi mancano i tuoi peperoni… > disse abbracciandomi da dietro.
< Te li preparerò al più presto, promesso >
< Grazie piccola, sei la migliore > rispose baciandomi la spalla.
< Hey ragazzi, che combinate? > domandò Alessia tutta sorridente entrando in cucina.
< Mi sto spupazzando un po’ mia sorella, amore > rispose Teo sorridendo.
Improvvisamente suonarono alla porta e Alessia andò ad aprire.
< Hey ciao Robert! > le sentii dire.
< Ciao Ale! Disturbo? >
< No, assolutamente! Vieni, sono tutti in cucina… >
< Ciao! > disse Robert entrando in cucina.
< Ciao Robert! > lo salutammo in coro io e Teo.
< Che fate? > ci chiese sedendosi su uno sgabello vicino a me baciandomi la punta del naso.
< Cucino mentre mi faccio spupazzare da mio fratello > risposi sorridendogli.
< Comodo? >
< Molto! > risposi ridendo.
< Hey Robert, a me il bacino non lo dai? > domandò Teo fingendosi offeso.
Robert scoppiò a ridere e poi si alzò dallo sgabello, si avvicinò a Teo e baciò anche lui sulla punta del naso. Mi scrollai da mio fratello e guardai entrambi scandalizzata, seguita a ruota da Alessia.
< Perché ci guardate così? > domandò Robert trattenendo a stento le risate.
< Perché voi due non siete normali, ecco perché! > rispose Alessia al posto mio.
Apparecchiammo anche per Robert, perché tanto sapevo che era arrivato a quell’ora solo per scroccare il pranzo e misi a cuocere altri spaghetti e otto minuti dopo eravamo tutti a mangiare. Dopo pranzo e dopo aver ricevuto i miei soliti complimenti per la cucina mi preparai, salutai Teo e Alessia e andai a casa di Robert.
Entrammo in casa e Robert ascoltò un messaggio lasciatogli sulla sua segreteria telefonica.
Hey Rob sono Vic! Domani sarò a Londra e verrò con te, Lizzy, mamma e papà a pranzo. Mi sono già messa d’accordo con Lizzy e non vogliamo dire niente a mamma e papà perché vogliamo fare loro una sorpresa…non è che verresti a prendermi all’aeroporto? Dovrei atterrare per le undici e mezza. Ciao fratellino e mi raccomando dai un bacio a Giulia!
< Ah ecco mi sembrava strano che non scroccasse un passaggio da me… > disse Robert roteando gli occhi.
< Robert, è tua sorella! Dovresti essere contento di vederla! > esclamai mentre mi avvicinavo a lui.
< E infatti lo sono piccola! > rispose sorridendomi.
< Solo che ti scoccia andare a prenderla… >
< No, ormai sono abituato…abbiamo sempre fatto così…sai, lei odia andare in macchina con Lizzy perché dice che va troppo lenta… >
< Un’altra che ama la velocità, eh? > domandai divertita.
< Esatto…sei dei nostri domani vero? > domandò lui guardandomi.
< Spiacente, ma domani sono con Teo in giro per Londra… >
< Ah, già il vostro famoso giro > disse.
< Geloso? > lo stuzzicai.
< No, dovrei? > rispose ghignando e scoppiammo a ridere < ed ora? Cosa facciamo? >
< Beh…se non ricordo male tu mi hai promesso una canzone… >
< Di già? >
< Cosa proponi altrimenti? > domandai in risposta.
< Beh, io un’idea ce l’avrei… > rispose sogghignando e prendendomi in braccio, per poi portarmi in sala e farmi stendere sul divano.
Iniziò a baciarmi il lobo dell’orecchio e io lentamente gli sbottonai la camicia e dopo che gliela tolsi la lanciai per terra, dove finì immediatamente la mia.
Subito dopo prese a baciarmi il collo e iniziò a scendere sul mio petto con le labbra, soffermandosi sui miei seni e slacciandomi il reggiseno, ma il suono del campanello lo obbligò a fermarsi.
< Ma chi diavolo è? > domandò Robert scocciato mentre si infilava nuovamente la camicia e andando ad aprire.
< Ragazzi, che cavolo ci fate qui? > sentii domandare da Robert e quando mi sporsi senza farmi vedere vidi che erano Cam, Kellan, Jackson e Taylor; così riallacciai il reggiseno, recuperai la camicetta e dopo averla allacciata andai a salutarli.
< Ciao Rob! Abbiamo deciso di auto-invitarci a casa tua per usufruire della tua piscina > disse Cam sorridendo.
< Ciao ragazzi > li salutai sorridendo.
< Ops! Qua mi sa che abbiamo interrotto i due piccioncini > disse Kellan ridendo e indicando la mia camicetta allacciata male.
< Sì, infatti > rispose Robert guardandoli male e mentre li faceva entrare.
< Tranquilli ragazzi, siete i benvenuti > dissi sorridendo e abbracciando tutti.
< Ciao pulce! > esclamò Cam abbracciandomi e sollevandomi da terra.
< Ancora con questa storia della pulce, Cam? > domandai ridendo.
< Sempre mia cara! > rispose e roteai gli occhi ridendo.
< Beh ragazzi, sapete dov’è la piscina > disse Robert sconsolato e Kellan, Cam, Taylor e Jackson vi corsero immediatamente.
< Io ora andrei a cercare un costume di sopra… > dissi rivolta a Robert.
< Nel cassetto dove ci sono tutte le tue cose piccola > rispose sorridendomi.
< Grazie… > sussurrai sporgendomi verso di lui e baciandolo dolcemente, ma non appena sentii un rumore alle spalle di Robert aprii gli occhi e vidi che Kellan e gli altri si stavano avvicinando e che mi stavano facendo segno di stare zitta; così feci come mi era stato chiesto e presero Robert di sorpresa, portandolo fuori e sentii che lo buttarono in acqua.
Risi e andai di sopra a cambiarmi.
< Io quelli li ammazzo! > esclamò Robert entrando in camera fradicio.
Scoppiai a ridere e mi appoggiai al muro iniziando anche a piangere.
< Robert mi aiuti ad allacciare il costume? > domandai ridendo ancora.
< Certo…traditrice > rispose calcando l’ultima parola.
< Hey, non è colpa mia! Loro hanno chiesto di distrarti ed io ho continuato a baciarti! Avresti preferito che mi fossi staccata per caso? > domandai conoscendo già la risposta.
< Touche > disse ridendo.
< Dai forza, cambiati che poi scendiamo dagli altri > dissi prendendo due asciugamani e sedendomi sul letto.
< Rimani qui mentre mi cambio? > domandò sorpreso.
< Non dirmi che ti vergogni di me! > esclamai con un ghigno.
< No, semplicemente non mi sarei mai aspettato una cosa del genere da te… > rispose prendendomi in giro.
Aspettai che si cambiasse e poi raggiungemmo gli altri ed io, povera ragazza, venni presa di mira da tutti, che iniziarono a farmi il solletico. Chiamai varie volte Robert pregandolo di aiutarmi ma niente, lui rimase sempre sul bordo piscina a ridere divertito; ma alla fine venni salvata da Taylor.
< Taylor sei il mio eroe! > esclamai schioccandogli un sonoro bacio sulla guancia.
< Per così poco? > domandò lui sorridendomi.
Mi voltai verso Robert e lo vidi ancora seduto sul bordo della piscina ed era quasi asciutto.
< Tu cosa fai il figo e non vieni in acqua? > domandai nuotando verso di lui.
< Mmm…ma mi sto prendendo il sole amore… > rispose sorridendomi.
Sorrisi anche io e poi appoggiai le braccia sulle sue gambe e tentai di alzarmi un po’ per baciarlo e lui, che aveva intuito la mia mossa, mi prese per le braccia e con tutta la forza che aveva mi alzò e poggiò le sue labbra sulle mie, baciandoci sotto i fischi e gli applausi di tutti e quando mi staccai si tuffò anche lui e tornammo a dagli altri.
Alle sette e mezza rientrammo in casa perché aveva cominciato a piovere e Robert invitò i ragazzi a restare a cena.
< Ragazzi, che ne dite di andare a fare la spesa? Fate in fretta e vi cucino qualcosa > proposi quando li raggiunsi dopo aver fatto la doccia e indossato un paio di pantaloni della tuta di Robert e una mia maglia a manica lunga.
< Wow Giulia come sei sexy! Per fortuna che Robert non può leggere nella mente, altrimenti mi ucciderebbe per i pensieri poco casti che mi sto facendo in questo momento… > disse Cam ridendo e venendo ad abbracciarmi.
< Cam…se vuoi morire avanti, fatti sotto > esclamò Robert fingendosi minaccioso.
< Smettetela di fare i bambini > li rimproverai divertita.
< Gli altri vanno a fare la spesa e io e te rimaniamo a casa a preparare il resto… > disse Robert affiancandosi a me.
< Sì, come no! Perché secondo voi ci crediamo che se rimanete a casa preparate la cena! Dai ragazzi ceniamo e poi andiamo via, così siete liberi di fare i vostri giochetti erotici > disse Kellan prendendo Robert per un braccio.
< Kellan! > urlai diventando rossa e tutti scoppiarono a ridere.
< Voi andare, io resto con Giulia > propose Jackson e senza lasciare il tempo a Robert di controbattere uscirono tutti per fare la spesa.
< Cosa dobbiamo preparare? > domandò Jackson dirigendosi in cucina.
< Non lo so…qualche idea? >
< Spinaci! > esclamò lui sorridendomi.
< E spinaci siano! > risposi sorridendo.
< Come è andata da Ashley? Prima ho provato a chiamarla, ma non mi ha risposto… > disse Jackson spezzando il silenzio che si era creato.
< È andata bene, mi sono divertita molto > risposi sorridendo.
< Posso chiederti una cosa? > domandò mentre apriva la confezione surgelata di spinaci.
< Sì >
< Ashley ti ha detto qualcosa? Perché mi sembra un po’ strana in questo periodo…si arrabbia facilmente con me e spesso è persa nel suo mondo… >
< No, non è niente di che…mi ha confidato che una sua vecchia amica è rimasta incinta e il suo ragazzo l’ha lasciata…e lei l’ha preso a cuore questo fatto, perché era molto legata a lei > dissi inventandomi tutto sul momento.
< Oh, come mi dispiace…certo che se fosse Ashley al suo posto col cavolo che io farei una cosa del genere! Anzi, le starei ancora più vicino… >
< Credevo tu non volessi dei bambini… > dissi sorpresa.
< E tu come lo sai? > domandò sospettoso.
Oh no, ed ora che cosa m’invento?” pensai terrorizzata.
< Me…me l’ha detto Ashley ieri mente stavamo parlando della sua amica >
< Ah…comunque…beh ecco io…non è che non voglia dei bambini…cioè, non li vorrei ora perché credo di essere un po’ troppo giovane, ma se Ashley per caso rimanesse incinta di certo non le direi di abortire…mi prenderei cura di entrambi. La amo troppo per dirle di fare una scelleratezza del genere e soprattutto non potrei mai dirle di uccidere una cosa nostra… > rispose con lo sguardo fisso nel vuoto e lo vidi sorridere.
< Magari se vai da lei potresti salutarmela? >
< Certamente > rispose guardandomi.
< Hey ragazzi siamo tornati! > esclamò Taylor entrando in cucina.
< Hey ciao! > risposi salutandoli.
< Dov’è la mia ragazza? > domandò Robert entrando in cucina e avvicinandosi a me abbracciandomi e facendomi alzare da terra.
< Ma che fai? > domandai ridendo.
< Niente, avevo solo voglia di vederti > mi sussurrò in un orecchio.
< Abbiamo preso delle bistecche, vanno bene? > domandò Cam tirando fuori dalla sportina delle vaschette con dentro la carne.
< Certo! Apparecchiate mentre io cucino la carne e taglio il pane? >
< Ma c’è la partita di baseball… > si lamentarono Kellan e Cam.
< Tranquilla Giulia, ti aiuto io > si offrì Taylor.
< Lascia stare Taylor, vai a vedere la partita. Resto io con Giulia > disse Robert prendendomi per i fianchi.
< Oh, va bene… > rispose Taylor accennando un sorriso.
< Sei talmente geloso che non sopporti che io stia con lui? > domandai stuzzicandolo.
< Veramente no, perché è un mio amico e perché mi fido di te…e poi volevo veramente stare un po’ con te, anche se per pochi minuti… > rispose mentre mi baciava una spalla.
< Sei strano questa sera… > dissi allontanandomi da lui e guardandolo.
< Davvero? >
< Sì. È tutto ok? >
< Diciamo di sì… >
< Perché diciamo? > domandai < Robert mi stai spaventando. Che cos’hai? >
< Sei incinta? > domandò a bruciapelo.
< Cosa? > domandai sgranando gli occhi.
< Ieri sera George era di turno come servizio civile nella farmacia vicino all’hotel dove sta Ashley e mi ha detto di averti visto entrare preoccupata e di comprare un test di gravidanza… >
< NO! > urlai sgranando gli occhi < il test non era per me > aggiunsi abbassando la voce.
< E per chi? >
< Io…Rob scusami, ma non posso dirti niente… > dissi mortificata.
< Perché no? >
< Perché l’ho promesso… >
< Davvero non è tuo? >
< Sì, davvero. Te lo giuro Rob non sono incinta…e poi mi pare che avessimo usato un preservativo, no? >
< Lo so, però…quando George me l’ha detto mi sono spaventato a morte >
< Diventare padre a ventidue anni…bello > dissi prendendolo in giro.
< Non sei affatto spiritosa > rispose facendomi la linguaccia.
In quel momento tolsi la carne dai fornelli e dicemmo ai ragazzi di raggiungerci nella sala da pranzo.
Subito dopo aver cenato i ragazzi mantennero la parola e alle otto e mezza precise se ne andarono dopo avermi aiutata a pulire i piatti.
< Siamo rimasti soli finalmente > dissi sospirando.
< Mi sembri sollevata… > rispose ridendo.
< Un po’…li adoro, su questo non ci piove, è solo che…vanno presi singolarmente ecco! Tutti insieme sono tremendi, Kellan e Cam specialmente > dissi ridendo.
< Vieni piccola… > disse prendendomi per mano e portandomi in sala.
Mi fece sedere sul divano dicendo di non muovermi e tornò poco dopo con la chitarra.
< La chitarra! > esclamai con un sorriso a trentadue denti < cosa mi canti? > domandai.
< Beh…sembrerà banale, ma tra tutti i link delle mie canzoni che mi hai mandato ho scelto questa… > rispose sorridendomi mentre dalla chitarra iniziarono a partire le prime note della sua canzone.

I'll be your man
I'll understand
And do my best
To take good care of you
Yes I will

You'll be my queen
I'll be your king
And I'll be your lover too
Yes I will

Derry down green
Color of my dream
A dream that's daily coming true
I'll tell you
When day is through
I will come to you
And tell you of your many charms
And you'll look at me
With eyes that see
And melt into each other's arms

And so I come to be the one
Who's always standing next to you

Reach out for me
So I can be the one
Who's always reaching out for you
Yes I will, yes I will

You'll be my queen
I'll be your king
And I'll be your lover too

Non appena finii iniziai ad applaudire.
< Wow, non…non so cosa dire, non ci sono parole. Sei…sei stato bravissimo > dissi guardandolo commossa.
< Grazie piccola > rispose sorridendomi e alzandosi dalla poltrona per raggiungermi.
Mi appoggiai allo schienale e lui si sporse per baciarmi.
< Non hai idea di quanto tu sia sexy con i miei pantaloni… > sussurrò mentre mi accarezzava una gamba.
Con tutta la lucidità possibile lo feci allontanare da me.
< Rob è meglio andare a dormire, sono stanchissima >
< Oh, ok… > rispose Robert fingendosi tranquillo, ma si vedeva benissimo che c’era rimasto male.
Corsi di sopra e cercai tra i cassetti la camicia da notte che mi aveva regalato Martina e non appena la trovai scappai in bagno a cambiarmi, sentendo poco dopo Robert salire in camera.
< Ma quanto ci metti in bagno? > domandò Robert dopo cinque minuti.
< Tu non preoccuparti! Due secondi e arrivo > risposi guardandomi allo specchio e sorrisi entusiasta dell’effetto ottenuto: la camicia da notte mi slanciava più del normale e mi valorizzava nei punti giusti.
Marti, ti devo un favore enorme…” pensai sorridendo.
Mi feci coraggio ed uscii dal bagno.
< Oh finalmente, quasi non ci speravo più di… > disse e vedendomi sgranò gli occhi e spalancò la bocca.
< Beh? Sto così male? > domandai maliziosamente toccando la gonna della camicia.
< Male? Non essere ridicola, sei stupenda… > rispose osservandomi con lo stesso sguardo di prima.
Camminai fino al letto continuando a guardarlo negli occhi, poi vi salii a gattoni e quando mi avvicinai a lui lo baciai con tutta la dolcezza possibile.
Rispose immediatamente al bacio e mi strinse a sé.
< Sai, mi piace veramente tanto la canzone che mi hai cantato > gli dissi tra un bacio e l’altro.
< Davvero? > domandò sorridendo mentre mi accarezzava una gamba.
< Sì, specialmente la strofa che fa:
you'll be my queen, I'll be your king and I'll be your lover too > risposi mentre gli sbottonavo la camicia.
Quella sera fui sua per la seconda volta e come per la prima mi sentii felice e completa come non mai.

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Capitolo 39
*** GITA TRA FRATELLI ***


What time is it? Summer time, it’s our vacation!
What time is it? Party time, that’s right say it loud!
What time is it? Time about us, anticipation.
What time is it? Summer time…
SCHOOL’S OUT, scream and shout!

Eheheh perdonatemi per questo sfogo, ma per noi romagnoli (e penso anche per molti di voi) la scuola è UFFICIALMENTE FINITA!
Chiedo umilmente perdono per non essermi fatta viva questa settimana, ma ho avuto problemi @ school e internettuaologi (U.U) … ora però sono qui, no? =)
Come sempre voglio ringraziare chi mi ha messa tra gli autori preferiti, chi ha messo la storia tra le più seguite e tra i preferiti e chi ha recensito:
Twilighter001; KikyCullen; daydre4mer; Ili_sere_nere; kiarab; fedev82; Ilarylove Sol; Sabry87; milly92; ilachan89yamapi; LondonCalling; Ithil; Sognatrice85; KikiCullen.

Perdonatemi se non vi ringrazio, solo che…ehm…sono appena tornata dalla gavettonata a scuola e sono FRADICIA! Ma mi sono divertita tanto tanto xD e sono tanto tanto tanto bagnata…ma vabbè, ve l’ho già detto xD
Al prossimo sabato (sigh, da lunedì inizio a lavorare…) un bacione Giulls

39. GITA TRA FRATELLI

La sveglia del mio cellulare suonò alle sette e trequarti di mattina e a malavoglia aprii gli occhi per cercare il mio telefono e spegnerla. Tentai di alzarmi ma due mani, le sue mani, mi afferrarono per i fianchi.
< Dove vai? > domandò con voce insonnolita, con gli occhi ancora chiusi e la testa sul cuscino.
< Alle otto e mezza viene Teo a prendermi e vorrei fare una doccia prima di andare… >
< Vuoi la colazione? > domandò sbadigliando.
< No tranquillo, tu pensa a dormire…è ancora presto > risposi avvicinandomi a lui e baciandolo sulla guancia.
Mi alzai dal letto e m’incamminai lentamente verso la doccia sentendomi addosso il suo sguardo e sorrisi.
Dopo aver fatto la doccia indossai un paio di shorts marroni e una maglia a mezza manica bianca, poi mandai un messaggio ad Ilaria per farle gli auguri per il suo compleanno e infine scesi di sotto, trovando Robert con indosso solo un paio di boxer in cucina e la colazione pronta.
< Caffè? > domando sorridendomi quando entrai in cucina.
< Mmm…sì, grazie > risposi sedendomi a tavola.
< Ecco prendi > disse porgendomi il caffè e sedendosi di fronte a me e sorrisi come ringraziamento < spero ti vadano bene le uova >
< Beh…non è la tipica colazione italiana, ma non mi lamento > risposi ridendo.
Non appena finimmo di fare colazione corsi in bagno a lavarmi i denti e sentii Teo bussare alla porta.
< Ciao! > salutò mio fratello.
< Ciao Teo! Caffè? >
< Volentieri, grazie amico. Quell’invasata di mia sorella dov’è? > lo sentii domandare.
< Chiamami un’altra volta invasata e poi vedi quello che ti faccio! > esclamai entrando in cucina e non appena entrai vidi Robert ancora in boxer arrossii, reazione che a mio fratello non sfuggì.
< Beh credi che non sappia di te e Robert? Tu non mi racconti niente, ma ti ricordo che stai col mio migliore amico… > disse Teo guardandomi con un sorrisetto.
< Cosa? > esclamai rossa in volto.
< Eddai Giu! Mi confido, ma non scendo nei particolari > rispose Robert sorridendomi e avvicinandosi a me e baciandomi una guancia.
< Fidati piccola è più difficile per me che per te… > disse Teo addentando una ciambella.
< Certo…Teo sei pronto? > domandai cambiando discorso.
< Sì, andiamo > rispose ridendo e salutando Robert.
< Ciao Giulia, a dopo > disse Robert facendomi l’occhiolino.
< Ciao > risposi sospirando e uscendo dalla porta.
< Pronta piccola? > domandò mio fratello aprendomi lo sportello della macchina.
< Sì! > risposi riprendendomi dall’imbarazzo.
< Allora…oggi direi niente storia, ma solo svago totale. Che ne dici? >
< Dico che ti adoro! > risposi abbracciandolo mentre eravamo fermi ad un incrocio.
< Ok…allora, come prima tappa abbiamo il museo di Sherlock Holmes, poi il Madame Tussauds e infine Harrods… >
< Davvero? > domandai commossa.
< Sì piccola! > rispose sorridendomi.
< Ma…c’impiegheremmo tutta la giornata…come fai con Alessia? >
< Le ho chiesto se per oggi poteva prendere la metro per tornare a casa. Oggi la giornata è dedicata esclusivamente a te >
Sorrisi e lo baciai su una guancia, dopo di che poggiai la testa sulla sua spalla e Teo guidò fino a
Baker Street.
< Teo ti supplico facciamoci una foto con lui! > esclamai indicando un Bobby.
Senza dare a Teo il tempo di rispondere diedi la macchina fotografica a una signora in fila con suo figlio e scattammo una foto e poi attendemmo il nostro turno per entrare.
La casa era una ricostruzione precisa di una casa vittoriana di fine ‘800 ed era a tre piani: al piano terra c’era il salotto, al primo la camera di Holmes e lo studio e al secondo la camera di Watson, quella della signora Hudson, la proprietaria della pensione e il bagno, che aveva lo sciacquone in ceramica e la catenella d’ottone.
< Holmes era un uomo che sapeva trattarsi bene! > esclamai in italiano ridendo e Teo mi diede una gomitata per farmi stare zitta.
Entrammo nello studio e Teo sogghignò prendendomi in giro.
< Hey Giu hai notato? >
< Cosa? >
< Ci sono tantissimi oggetti, ma almeno è ordinato…a differenza della tua camera >
Lo guardai malissimo e gli diedi un pizzicotto sul braccio e continuammo così per tutto il tour.
Uscimmo verso le dieci e mezza e ci dirigemmo a Marybone Road, dove si trovava la nostra seconda tappa: il Madame Tussauds.
Vi entrammo dentro dopo un’ora di fila e con la macchina fotografica sempre in mano girovagammo per il museo fino alle tre e mezza. La prima stanza che visitammo fu Blush, che rappresentava un party hollywoodiano con statue di star come Brad Pitt, Angelina Jolie, Tom Cruise e, per mia gioia, Orlando Bloom in smoking. La sala successiva fu Big Brother, ma non amando molto nemmeno il programma italiano, mi soffermai lì per pochi minuti; poi fu il turno della sala
Premiere Night, dedicata al cinema e alla televisione e successivamente della sala Sport Zone, con star come Michael Schumacher e David Beckham; la Culture Zone, una sala dove si trovavano artisti e scienziati di fama mondiale come Einstein, William Shakespeare, Oscar Wilde, Charles Dickens e Van Gogh; la sala World Leaders, con i capi Stato dei maggiori Paesi e con i dittatori più famosi della storia e infine la Music Zone, con tutti i grandi della musica.
Una volta usciti dal museo prima di raggiungere la nostra ultima tappa, Harrods, ci fermammo in un chiosco a mangiare un hot dog.
Stavamo parlando tranquillamente delle foto che avevamo fatto prima quando il telefono di mio fratello squillò.
< Pronto? Oh, ciao amore…no, sono uscito ora dal Madame Tussauds e ho mangiato un boccone…sì, stiamo andando da Harrods…cosa? Davvero? No, tranquilla non ci sono problemi…sì, ok…quando ti passo a prendere? Va bene, ci vediamo dopo…ciao amore…ti amo anche io >
< Che succede? > domandai quando terminò la chiamata.
< No, niente. Era Alessia e mi ha chiesto se possiamo passare a prenderla quando abbiamo  finito il giro perché oggi c’è lo sciopero della metro… >
< Dov’è? > domandai curiosa.
< Nella biblioteca nei pressi di Trafalgar Square per una ricerca >
< Perché non le chiediamo di unirsi a noi? > domandai sorridendogli.
< Mmm…preferirei di no > disse < te l’ho detto, oggi la giornata è solo per noi, niente fidanzati > aggiunse notando il mio sguardo stupito.
Gli sorrisi grata ed ero veramente felice, perché mio fratello mi mancava terribilmente e quell’uscita era sicuramente un modo per riavvicinarci.
Arrivati ad Harrods ci dedicammo allo shopping sfrenato, comprando un sacco di souvenir per amici e da portare a casa.
< Facciamo un salto nella sezione elettronica? >
< Certo! > risposi prendendolo a braccetto e sorridendogli; ma il mio fu un grande sbaglio, perché trascorremmo una mezz’ora buona a cercare un nuovo videogioco per la sua amata X-Box.
< Teo stai scherzando? Cavolo hai quasi venti anni e ancora giochi con l’X-Box?! Certo che… > dissi senza terminare la frase perché mi squillò il telefono < pronto? > domandai senza guardare il display.
< Ciao amore come va? > disse Robert salutandomi.
< Hey straniero! Qui è tutto ok, mi sto divertendo da matti! Te? >
< Normale, grazie…sono stato a pranzo dai miei che ti salutano…pure mia nonna! > esclamò ridendo.
< Beh, grazie…salutami tutti! >
< Lo farò. Senti c’è Teo lì accanto a te? >
< Certo, te lo passo…ciao Rob > dissi salutandolo e diedi il cellulare a mio fratello.
< Hey amico! Senti, ho trovato i giochi per…esatto…sì, ci sono entrambi…esatto…quale compro tra i due?…Mmm…dici? >
< State decidendo che gioco comprare? > domandai sgranando gli occhi, ma Teo mi fece cenno di stare zitta e continuò la telefonata.
< Va bene ok prendo il primo, il secondo lo prendiamo più avanti…ovvio, domani sera sbologniamo le nostre ragazze e ci troviamo per giocare da me…certamente Rob, come sempre…ehm senti amico è meglio che ora ci salutiamo perché credo che mia sorella stia per strozzarmi. Certo te la porto dopo a casa…ciao Rob! > disse terminando la conversazione < ti saluta >
< Grazie > risposi riprendendomi il telefono.
Teo si prese il suo fantomatico gioco per l’X-Box, pagò e continuammo il nostro giro, salendo sulle scale mobili almeno una ventina di volte, ridendo e scherzando come non facevamo da tempo e facendoci compatire persino dai bambini di cinque anni.
Verso le sei e mezza uscimmo da Harrods con almeno cinque sportine a testa e andammo a prendere Alessia dalla biblioteca, poi ci dirigemmo a casa di Robert, ordinammo una pizza e ci fermammo a chiacchierare lì fino a mezzanotte.
< Hey ragazzi direi che si è fatta l’ora di andare… > disse Teo indicando Alessia che si era addormentata sul divano.
< Vuoi una mano per portarla in macchina? > domandò Robert.
< No ce la faccio, grazie > disse e aggiunse rivolto a me < piccola resti a dormire qui? >
< Beh… >
< Sì, resta > rispose Robert per me abbracciandomi da dietro e poggiando il suo mento sulla mia spalla.
< Ok, allora ci vediamo domani…notte piccola > disse Teo strappandomi dalle braccia del mio ragazzo, abbracciandomi e baciandomi sulla fronte.
< Notte Teo e grazie > risposi sorridendogli.
< Grazie a te > disse facendomi l’occhiolino e prendendo in braccio Alessia.
Lo accompagnai fino alla macchina e aprii lo sportello del passeggero per aiutarlo, poi mi diede un ennesimo bacio sulla guancia e infine partì.
< Bene bene bene…siamo rimasti solo tu ed io… > mi sussurrò Robert in un orecchio.
< Sì…tu, io e quel paparazzo laggiù… > risposi sorridendo e appoggiandomi a lui.
< Che dici, lo invitiamo per un caffè? > domandò ridendo.
< Non ti facevo così buono… > risposi sbadigliando.
< Mi sa che il caffè qui ci vuole per te… >
< No, ci vuole un bel letto morbido > ribattei.
Immediatamente mi prese in braccio come se fossi un sacco di patate e mi portò dentro casa nonostante i miei continui urli per intimarlo a farmi scendere. Arrivammo in camera sua e mi poggiò sul letto delicatamente.
< Ho messo da lavare il tuo pigiama…scegli un qualcosa di mio per questa notte, ok? >
< Certo >
Mi sorrise e scappò in bagno ed io frugai tra i suoi cassetti in cerca di un qualcosa che potesse farmi da pigiama, optando alla fine per una maglietta a mezza manica e un paio di boxer.
< Hey, stai benissimo con quei boxer! > esclamò entrando in camera.
< Grazie > sorrisi.
< Anche se… >
< Anche se? > domandai incitandolo a continuare.
< Ti preferisco nuda tra le mie braccia > disse baciandomi il collo.
< Ecco, lo sapevo…sei un malato del sesso, lo sai? > domandai prendendo in giro.
< Non è assolutamente vero! > ribatte mettendo il broncio.
< Sì invece > risposi ridendo.
Mi diede una spinta per farmi spostare dal suo lato del letto e non appena mi misi sotto le coperte insieme a lui mi prese fra le sue braccia.
< Giulia? > mi chiamò poco prima di addormentarci entrambi.
< Mmm? > mugugnai stanca.
< Ne parlavo giusto oggi a pranzo con la mia famiglia…tu credi nei miracoli? > domandò, ma non gli risposi perché finsi di essermi già addormentata.
Lo sentii sorridere e appoggiò la sua testa alla mia.
< Sì…tu sei il mio miracolo… > risposi, certa che si fosse addormentato
Immediatamente mi strinse maggiormente a sé e da lì capii che non stava dormendo.

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Capitolo 40
*** CASINI POST-SBORNIA ***


Hola my ladies! Tutto bene? Allora??? Come si sta in vacanza?? Io vi dirò…mi hanno lasciato a casa all’ultimo minuto dal lavoro (grrrr) ma in compenso ne ho trovato un altro! =) anche se a dir la verità farò uno stage…ma almeno faccio esperienza xD
Visto che non vi voglio annoiare con le mie vicende quotidiane, voglio ringraziare come sempre:
-
chi ha solo letto
-
chi ma messo la storia tra i preferiti e nelle storie seguite
-
chi ha recensito
Sognatrice85: mo ecco la mia lavoratrice/studentessa preferita!!!! Ci sarà un capitolo in cui non ti farò piangere??? Mi sento in colpa…però sono contenta che ogni volta mi riempi di complimenti, mi rendi felicissima! E arrossisco tutte le volte! xD grazie tesoro, davvero!!!! Ti voglio benissimissimo! Ah, quando vuoi scriviamo i continui delle storie xD
daydre4mer: ciao Stef!!!! Ma davvero ti sono mancata?? *-* ma + io o la storia? xD scherzoooo sei sempre gentile e pure tu come la tua socia mi fate arrossireeee *-* grazie tante!! Senti, se ti lascio il mio contatti di msn mi aggiungeresti?? Era da un po’ che volevo chiedertelo…crakky11@hotmail.it ^^
Twilighter001: vale vale oleeeeee vale vale oleeee xD come stai carissima??? ho fatto piangere pure te??? Cavolo, non so se esserne onorata o dispiaciuta…mi dispiace farvi piangere :( però grazie perché sei sempre gentile…e l’altra volta mi sono divertita a parlare con te su msn xD ma non puoi minacciarmi più, claro??? U.U un bacione mia cara!! ^^
Ili_sere_nere: hola carissimaa!! Divertita al mare??? Io per i gavettoni il mio telefono l’ho nascosto dentro a 2 borse…xD e si è salvato infatti =P progetti x l’estate??? =) un bacioneeee
Sabry87: grazie mille sabry, sei gentilissima!! ^^ un bacione
doddola93: è mai possibile che io ogni volta scorra le recensioni per vederne una tua??? È diventato importantissima per me la tua opinione!! La mia huswife!!! *-* ti è piaciuta davvero la frase finale?? *-* *-* *-* grazie tesoroooooooooo spero tanto che ti piaccia anche il nuovo capitolo!!! un bacione ti voglio tanto tanto bene!!!
EmilyAtwood: ahahah ormai fragola nera è vecchia storia…o forse no…eheheh un pensierino quasi quasi ora me lo faccio…*sguardo seguito da risata diabolica* muhahahahaha xD grazie 1000, sei gentilissima come sempre! ^^ un bacioneee
LondonCalling: mo ciao carissimaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!  *Certo che mi sembra tanto mio fratello che ha 17 anni e ancora gioca con la ps XDDD* uomini…sono TUTTI uguali -.- ecco perché noi donne siamo superiori U.U come è andata la fine della scuola?? E gli esami?? Devi ancora farli, vero? Ma sono quelli di maturità?? Valà finché non hai finito gli esami ti proibisco di leggere la mia storia!!! Non puoi andare male!!!! un bacione tesoro!! ^^
lazzari: ciao Lorena!!! *Robert è l'uomo dei sogni, gli ha lavato anche il pigiama...ahahah...è proprio da sposare!!!!* è vero, è molto dolce…ma magari è stata la madre a lavare il pigiama di giulia, chi lo sa! xD sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo, sei gentilissima!! ^^ e spero ti piaccia anche questo =D un bacione!!
Ilarylove Sol: ti fai solo 3 gg di scuola perché gli altri gg è chiusa e ti lamenti anche??? xD finalmente anche tu sei in vacanzaaaaaa!! Allora??? come è andato l’ultimo gg di scuola?? Divertita? :) grazie tante, sei gentilissima!!! Sono davvero contenta che ti piaccia la storia, è diventata una parte di me!!! *-* un bacionee
valentina_black_cullen: ciao vale! Tanto piacere e benvenuta su efp!! ^^ *la tua storia è bellissima..anzi no molto di più..* oddio grazie, sei gentilissima!!! Ma così arrossisco subito!!! =) spero ti piacciano anche questi nuovi (e purtroppo ultimi) capitoli…un bacione!
ale90: piccola sono indecisa, non so cosa fare…mi vanto o no??? Certo, se mi vantassi potrei passare per quella rompipalle che se la tira, ma se non lo faccio…beh, sono una Mari, è nel mio gene farlo, quindi…muhaha muhahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahaha…no dai, povera piccola!!! Ecco, così siamo apposto xD *Mamy, non dovevi farmi questo... a parte che devo ancora vedere se la registrazione confermala tua ragione, ma comunque non te la devi prendere con me se il palinsesto di MTV era sbagliato, che colpa ne ho io??? (la scommessa l'ho proposta io, quindi di che mi lamento? se sono un asino lo devo solo a me stessa).* eheheh vedo che ci siamo risposte da sole xD bentornata piccola!!!! *-* *La conoscerò mai questa Cognatì?? Se sei in ascolto Cognatì batti un colpo (solita cosa stupida degna della mia intelligenza), io voglio conoscerti, ma la mia mamy non vuole, ci vuole tutte per sè, senza nessuno in mezzo,, che mleducata-egoista e pure violenta, mi minaccia sempre, dice che mi picchia...* ma non è assolutamente vero!!!!!!! io voglio presentarvi, sono stata io a proporlo! Poi va bene che non ne abbiamo + parlato e che è stata martina a riproporlo, ma sono stata io la prima a dire che volevo farvi conoscere!!! *me piange e scappa via*……………………………………………eccomi, ora mi sono calmata e sono tornata! Quando metti internet a casa??? E come è andata la fine della scuola?? Cioè…ti hanno già mostrato i risultati??? Oddio, ho scritto un poema xD eheheh…buona lettura xD un bacione piccola ti voglio benissimissimissimissimo!
angiiie: mo ciao vacanziera!!!! ^^ passato bene l’ultimo giorno di scuola?? Avete fatto i gavettoni?? =D comunque volevo ringraziarti tanto tanto per quello che mi hai scritto nella recensione…sei stata carinissima *-* e tranquilla che non sei stupida!! :) *Rob amante del sesso è supermegaultra favoloso..come lo è sempre del resto* ahahah io e te sono sicura che andremo molto d’accordo! ;) un bacione e grazie tante ancora!! ^^
Dark Angel 1935: ciao jenny, tanto piacere! ^^ *MA MI SONO FATTA CORAGGIO SOLO ORA PER RECENSIRE* perché il coraggio?? Beh sono contenta che ti sia venuto allora, grazie tante…sono contenta che ti piaccia questa storia…come ho già detto per me è tutto, quindi è bello sapere che riesco a trasmettere le emozioni giuste =) spero che il nuovo capitolo non ti deluda!! =D un bacione
lilly95lilly: mo ciao tesoro!!!! esami alle porte???? Oddio… O_O ma vai tranquilla, non stare a scusarti!!! Anzi, li hai già cominciati??? Tienimi aggiornata mi raccomando!!! Andiamo insieme al madame tussauds?? Magari troviamo una statua di rob e possiamo fregarla…o possiamo rapire rob e basta…xD muhahaha!!! In bocca al lupo x gli esami!! Un bacione enorme!!
Ithil: beaaaaaaaaaaa!!! Fermati, lascia la statua di orlando nel museo!!!! Ragiona…perché prendere una bistecca quando puoi prendere un filetto? (o forse è il contrario…non mi ricordo xD) comunque tutto questo per dirti: RAPISCI IL VERO ORLANDO, NON LA STATUA!!!! xD diabolica al massimo!!! Ahahahah xD buona lettura!!! ^^

(oggi mi sento molto colorata xD)

Eccovi la “prima parte”…un bacioneeee
La vostra Giulls
P.S. pochi giorni fa ho messo su facebook…ma io e la tecnologia siamo ai poli opposti del monto…c’è qualche anima pia che m’insegna ad utilizzarlo??? Anche perché se vi interessa vorrei creare un gruppo su facebook che riguardi questa storia…ma ripeto “sono una frana…” un aiutino? Grazieeeeeeeeeee

40. CASINI POST-SBORNIA

Mercoledì mattina mi svegliai con i raggi del sole che mi arrivavano negli occhi e la cosa non la gradii affatto, perché la testa mi girava e sembrava che volesse scoppiare da un momento all’altro.
Mi coprii interamente con il lenzuolo e poco dopo sentii la porta della mia camera aprirsi.
< Giulia sei sveglia? > domandò Teo.
Riemersi da sotto le coperte.
< Teo ti prego, non urlare > dissi massaggiandomi che tempie.
< Piccola guarda che sto sussurrando… >
< Ah… >
< Come stai? > chiese poggiando una salvietta imbevuta d’acqua sulla mia testa.
< Male…sento la testa pesante >
< È normale piccola… >
< Ma che è successo? > domandai tirandomi su a sedere.
< Non ricordi niente? > domandò sedendosi accanto a me sul letto.
< Zero totale… >
< Ti sei ubriacata con il rum… >
< Io ho fatto cosa con che cosa? > domandai spalancando gli occhi.
< Ti sei ubriacata con il rum. Te lo ripeto un’altra volta? > chiese sarcastico.
< No…ma…come, perché, quando? > domandai sconvolta.
< Guarda, non so cosa fosse passato in quel momento nel tuo cervello, ma sta di fatto che ti sei ubriacata. Ieri sera Ale, io e te siamo andati in un disco-pub. Abbiamo bevuto un pochino, fatto due chiacchiere e poi Ale ed io siamo andati a ballare… >
< E quando siete tornati io ero ubriaca? > lo interruppi.
< Lasciami finire > mi rimproverò.
< Scusa… >
< Niente. Dicevo: mentre stavamo ballando Ale si è sentita male, così l’ho portata fuori a prendere una boccata d’aria… >
< E… > tentai di interromperlo nuovamente.
< Sì, quando siamo tornati eri già ubriaca. Eri in un tavolo con Robert e con altri due ragazzi che non avevo mai visto prima. Stavate giocando a tappo… >
< Tappo? >
< Sì e ogni volta che sbagliavate, da quello che ho capito dai tuoi discorsi strampalati, per penitenza dovevate bere un bicchierino di rum… >
< Ah… > dissi < cos’è successo quando mi hai vista così? >
< Ti ho presa in braccio e ti ho portato in macchina. Ma c’era Robert che me lo impediva perché tu gli urlavi di aiutarti >
< Oh… > dissi questa volta ridendo < e come hai fatto? >
< Gli ho mollato un pugno sul naso… >
< TU HAI FATTO COSA? > urlai pentendomene subito, perché la testa mi fece ancora più male.
< Non gli ho fatto niente, tranquilla. E poi sono arrabbiato con te >
< Mi dispiace Teo, so che non avrei dovuto bere…non so perché ieri sera l’ho fatto >
< No, non intendo quello. Una volta in macchina hai vomitato e mi hai rovinato il tappetino del sedile posteriore… >
Scoppiai a ridere.
< Ti prego Teo, scusami >
< Le tue scuse non mi daranno un tappetino nuovo… > rispose fingendosi offeso e poi aggiunse sorridendomi < hai fame? >
< Un po’… >
< Vieni di sotto o ti porto la roba qui di sopra? >
< No, vengo giù. Dammi giusto il tempo di farmi una doccia >
< Ok piccola, a tra poco > disse baciandomi una tempia.
Uscii dal letto e andai in bagno, poi aprii l’acqua calda e entrai nella doccia, uscendovi dopo una ventina di minuti tutta rilassata e senza puzzare di alcool.
< Buongiorno mamy! > esclamò Alessia quando mi vide entrare in cucina.
< Mmm…piccola ti prego non urlare > risposi massaggiandomi le tempie.
< Ops, scusa >
< Niente…’giorno piccola >
< Come stai? > domandò mentre mi porgeva una tazza di latte fumante.
< Mi fa un gran male la testa, ma per il resto sto abbastanza bene… > risposi sorridendo a Teo che si era seduto accanto a me.
< E Robert? L’hai sentito? > domandò mentre porgeva una tazza di latte anche a Teo.
< No, non ancora… > risposi ignorando Teo mentre grugniva qualcosa.
< Povero! Ieri si è beccato un bel pugno sul naso… > disse Alessia ridendo.
< E lui non ha reagito? > domandai sbigottita.
< No >
< Ah, il mio uomo… > dissi divertita.
< Il tuo uomo è meglio che non si faccia più vedere per un po’ > sbottò Teo alzandosi da tavola e lo sentii aprire la porta di casa.
Mi allontanai dal tavolo e lo rincorsi.
< Teo ma che hai? > domandai non appena lo raggiunsi.
< Sono furibondo con il tuo ragazzo, ecco cos’ho! > rispose voltandosi a guardarmi.
< Solamente per quello che ha fatto? > domandai inarcando un sopracciglio.
< Non è da prendere così alla leggera… >
< E infatti non lo sto prendendo alla leggera. Ha sbagliato, lo so benissimo. Ma anche io non sono stata uno stinco di santo: potevo benissimo dire di no e non so perché ma non l’ho fatto. Non è solo colpa sua ma anche mia e quindi non prendertela solo con lui… > dissi tentando di farlo ragionare.
< Non posso non farlo, non doveva farti bere > rispose risoluto.
<  Ma… >
< Ma niente, è stato un’irresponsabile! >
< Teo avanti! >
< No, Teo ha ragione > sentii dire da una voce dietro di me e quando mi voltai vidi Robert.
< Ma…tu come…? > tentai di domandare.
< Traduttore simultaneo > rispose indicando Alessia accanto a lui.
< Ah… >
< Rob, non è giornata oggi… > s’intromise Teo.
< Teo, hai ragione scusami. Ho sbagliato e mi sono approfittato di lei. Non dovevo farlo, specialmente perché è ancora minorenne. Scusa… >
< La fai facile tu… > rispose mio fratello con una smorfia.
< Teo, ti prego… > dissi prendendogli una mano e guardandolo.
< Scusatemi > rispose togliendo bruscamente la sua mano dalla mia e rientrando in casa.
Tentai di seguirlo, ma Alessia mi bloccò dicendomi che forse era meglio se fosse andata
< No, fermati > disse Alessia < è meglio che vada io >
< Non credo sai? > risposi inarcando il sopracciglio.
< Mamy, davvero… >
< Sono sua sorella > dissi con una punta di gelosia.
< E io la sua ragazza! > controbatté seccata incrociando le braccia < mamy, avanti… >
< Ok, d’accordo > risposi sospirando e rimasi sola con Robert.
< Facciamo una passeggiata? > domandò e annuii senza entusiasmo.
< Ricordi che cos’è successo ieri sera? > gli domandai mentre eravamo vicini alla solita gelateria.
< Beh, sì… >
< E? > dissi incitandolo a continuare.
< Quando ieri sera ti ho vista al tavolo ti ho proposto di venire a giocare con me e due miei ex compagni di scuola Mark e Tony, escludendo deliberatamente che chi perdeva doveva bersi un bicchierino di rum e quando tu hai perso, Mark, Tony ed io abbiamo insistito affinché tu bevessi, anche se tu giustamente all’inizio avevi detto di no… >
< E come mi sono convinta? > domandai interrompendolo.
< Beh credo che tu ti sia convinta quando ho iniziato a dirti che eri una palla perché non ti lasciavi mai andare e… >
< Me la sono presa > dissi interrompendolo nuovamente.
< Esatto…mi dispiace… >
< … > non riuscivo a rispondere, l’unica cosa che volevo fare in quel momento era prenderlo a cazzotti.
< Amore, ti prego dimmi qualcosa… > disse prendendomi una mano.
< Non chiamarmi amore > risposi togliendo bruscamente la mano dalla sua ed allontanandomi.
< Aspetta! > urlò correndomi dietro e abbracciandomi da dietro.
< No, lasciami > dissi dimenandomi per liberarmi.
< Mi dispiace piccola… >
< Non m’interessa, non ti perdono. Lasciami >
< Dai… > disse iniziando a farmi il solletico.
< No, Robert lasciami…no…no…no! Robert, sei uno stronzo, lasciami! > urlai mentre ridevo.
Dopo qualche minuto finalmente mi diede retta e mi voltai per guardarlo.
< Mi perdoni? > domandò con i suoi occhi da cucciolo e sorridendomi come solo lui sapeva fare.
< No > risposi distogliendo gli occhi dai suoi ipnotici e incrociando le braccia al petto.
< Uffa…sei insopportabile quando sei arrabbiata… >
< Ma dai? > domandai sarcasticamente.
< Però mi ami ancora? > domandò prendendomi una ciocca di capelli e giocandoci.
< Quello sempre > risposi mordendomi il labbro inferiore mentre guardavo incessantemente le sue labbra.
Robert sorrise e mi circondò la vita con il suo braccio destro e mi avvicinò a se baciandomi appassionatamente.
< Posso farmi perdonare in qualche modo? >
< Mmm…vedremo… > risposi sorridendogli.
< Torniamo a casa? Vorrei chiarire con Teo… > disse sciogliendo l’abbraccio e posando un braccio sulle mie spalle.
< Certamente >
Come si fa a non amare e a non perdonare un ragazzo così?” pensai mentre mi stringevo a lui.
Tornati a casa lo feci accomodare e mentre mio fratello e il mio ragazzo si stavano chiarendo Alessia ed io andammo a vedere un po’ di TV in sala.
< Mamy questa sera che ne dici di andare a mangiare una pizza con gli altri? > propose mentre stavamo facendo zapping.
< Perché no? > risposi sorridendole < e magari possiamo anche andare a giocare a bowling > proposi.
< Premetto di non saper giocare, ma mi piace come idea! Avvisi tu gli altri? >
< Certamente! > risposi prendendo fuori il telefono e chiamando Jared, Kristen e tutti gli altri e tutti furono entusiasti della proposta.
Pochi minuti dopo Alessia ed io andammo alla ricerca di Robert e Teo nella speranza che non si fossero uccisi. Entrammo nella camera di mio fratello e li vedemmo giocare con l’X-Box.
< Bambini, ecco quello che siete! > esclamai incrociando le braccia al petto.
< Amore mi fai provare? > domandò Alessia sedendosi accanto a Teo.
< Ale! > esclamai sbalordita.
Non ebbe tempo di rispondere che suonarono il campanello e scesi di sotto per andare ad aprire.
< Sì? Cosa posso fare per lei? > domandai rivolta ad un ragazzo di circa trenta anni alto e muscoloso, con i capelli lunghi fino alle spalle e gli occhi marrone scuro, quasi neri.
< Sei Giulia, la fidanzata di Robert Pattinson? > chiese lo sconosciuto.
< Chi lo vuole sapere? > domandai inarcando un sopracciglio e spaventata allo stesso tempo.
< Rispondi solo sì o no per favore. Non ho tutto il giorno… > rispose il ragazzo seccato.
Ora giuro che gli spiaccico la testa…” pensai indispettita.
< E perché dovrei risponderti? Chi diavolo sei? > domandai irritata.
< Certo che se le parli così è ovvio che non ti risponderà mai! Cerca di essere un po’ più delicato amico! > esclamò Kellan dietro di lui.
< Hey… > lo salutai sempre più confusa.
< Giulia abbiamo bisogno del tuo aiuto, per favore… > rispose Kellan baciandomi una guancia < seguici… > aggiunse.
Obbedii e mi chiusi la porta alle spalle e una volta fuori l’uomo misterioso mi indicò un furgone.
< Potresti venire lì dentro con noi? > domandò gentilmente.
Guardai meglio il furgone e quando vidi chi c’era affianco sorrisi.
< Fatemi strada > risposi sogghignando.

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Capitolo 41
*** LA VENDETTA È UN PIATTO CHE VA SERVITO FREDDO E CON CONTORNO DI IMPREVISTI ***


Mo ciaooooooooooooo!!!!
Ragazze, oggi sono felicissima perché questa mattina ho scoperto di non avere il debito in matematica! Certo, gli altri voti non saranno stupendi, ma almeno non ho il patema di studiare matematica per dare l’esame ad agosto per essere ammessa alla 4°.
Sono talmente felice che questa settimana posto un giorno prima…avevo intenzione di postare giovedì perché venerdì e sabato sono a Lugano per il matrimonio di mia zia e non volevo essere così maligna e aspettare fino a domenica per farvi leggere il continuo.
Bene, finalmente potrete scoprire chi era il tipo vicino al furgone e poi tornerà un personaggio molto apprezzato…sapreste indovinare così al primo colpo? =)
Bando alle ciance (lo so che avete fretta di leggere il capitolo xD)
Un mega grazie a
0Crystal0, 0kikka0, abcdes, Ale 93, ale90, AlessandraMalfoy, alice brendon cullen, Alice102, alicecullen90, angiiie, B r o K e n, bella95, BellaCullen88, bellemorte86, bibosky, birri, Carty_Sbaut, chanel princess, ciccimuamua, cla61, cloddy_94, cold ice, CriPattinson, dahlia3vFA, Dark Angel 1935, daydre4mer, Dea1907, debblovers, Debby_DG, dormigliona, EmilyAtwood, erini83, Ethis, fede72, federob, fedev82, fede_sganch, ffdipendente, fiorella91, flavia93, FlyGirl 92, Gingerly, Ginnylove, giuggiolina43, giugiu182, giuly_chan95, grilla, grunKlee, hitomi, ilachan89yamapi, Ilarylove Sol, Ili_sere_nere, Ithil, Julianne, kiarab, KikiCullen, KikyCullen, killerpilze, kkiikkaa, kucchi, LaPiccolaPrincess, lazzari, leidia, lely94, lilly95lilly, Lion E Lamb, Little Nanny, LondonCalling, marty sweet princess, Marty314, masychan, Meme90, memi16, meryj, miky 483, Miley90, milly92, mylifeabeautifullie, Myrhiam, nady_cullen, narcissa82, Nells, Nena_Nena, nerry, Noemi91, Oasis, oOokikkaoOo, Piccola Ketty, pirilla88, polpettina90, privi93, Raffuz, Remember, Reneesme, Rosalie_Hale_Cullen, Sabry87, sackiko_chan, samuel87, sandycullen, sara88, scimmietta95, Sea89, selina89, shadowmoon, Shiren, simlyme, skater4ever, Sognatrice85, superstar199434, svaila, SweetCherry, terry 90, , Tokiotwilighters, Truelove, Twilighter001, Twilighter94, vincy93hp, violae, Xx_scritrice88_xX, x___Cullen, _Aislinn_, _martinella95_, _PrInCeSs MaRtY_, _screps_, _VampirE_CulleN_ per aver messo la storia tra i preferiti; a alice brendon cullen, angiiie, ariel_511, Barbara767, bellemorte86, biviana, Chelsea88, erini83, ForgottenSnow, Ginnylove, kikidabologna, KikyCullen, LiTtLe GiRl, MANDiNA, memole_88, miky 483, Nena_Nena, Piccola Ketty, sabry85, selina89, Sognatrice85, svaila, SweetCherry, Twilighter001, valentina_black_cullen, _Laura_ per aver messo la storia tra le storie seguite; inoltre CassandraLeben, CriPattinson, dormigliona, eonys, erini83, Ilarylove Sol, Ithil, KikiCullen, KikyCullen, lady house, LaPiccolaPrincess, masychan, memi16, Miley90, Milka, Myrhiam, oOokikkaoOo, Piccola Ketty,, Rowen_Cullen, simlyme, svaila, Twilighter001, valemyni, valentina_black_cullen, VioletShinku per avermi messo tra gli autori preferiti e chi mi ha recensito…grazieeeeee!!!
Ili_sere_nere: guarda io ieri martedì sono andata al mare in bici con i miei amici…e mi sono bruciataaaaa xD grazie 1000 e buona lettura! ^^
fedev82: holaaaaaa! Todos bien? Ti sei fatto perdonare?? >.< *-* siete carinissimi ragazzi, grazie tante!!!! Comunque…credo sia quello, sì xD buona lettura ^^
Sognatrice85: tesoro spero di non farti venire un infarto con questo capitolo!!!!! Chi credi che ci sia accanto al furgone??? Dai dimmi poi cosa ne pensi! Ti voglio bene tesoro e grazie per tutto!!!!
privi93: ciao tesoro!!!! Ti ho lasciato troppo sulle spine?? No vero? dai, posto anche prima!!! =) grazie 1000 e spero che ti piaccia il capitolo ^^
kiarab: basta, ci rinuncio…lo ammetto: GIULIA NON SARA’ MAI PAS QUANTO TE E NEMMENO IO…contenta??? Ahahah ma che festino?? xD e dai volevo tenerlo tutto per me…uffa…la prossima volta inviterò anche te, ok?? Ahahah room raiders non c’entra…mi disp xD ma l’altro sì però xD tesoro buona letturaaa xD un bacioneeee
angiiie: io ti farò un monumento xD sei stata carinissima l’altra sera, grazie!!! *-* visto che alla fine ti ho fatto aspettare di meno? Sei contenta?? =) buona lettura per il prossimo =D un bacione
LondonCalling: ahahah anche io credevo fossi + grande xD come sono andati fin’ora?? Hai già iniziato vero?? oi in bocca al lupo x lo spettacolo e x gli orali!!! Dai che andrai alla grande!! lo spettacolo di cosa però?? Un bacioneee
Ithil: tesoro!!!! Tu vai a prendere orly e io rob ok??????????? xD *risata diabolica* xD sono contenta che il cap ti sia piaciuto anche se era corto corto e spero ti piaccia anche questo!!! Un bacione bea! :)
KikiCullen: io AMO la tua pazziaaaaaa!!! Non dimenticarlo MAI!!!! :) mi fai sempre ridere, ti adoro fragolìì!!! Cmq tranquilla anche se non leggi tutto subito, ti capisco benissimo!!! :) spero ti piaccia questo capitolo e…grazieeeeeeeeee! (x il tuo benvenuta su facebook ^^)
EmilyAtwood: ora tutti i tuoi dubbi saranno svelati…spero non rimarrai delusa xD grazie 1000 cara un bacione!
lilly95lilly: siiiiiiiiii!!!! Ci weddingheremo xD in bocca al lupo x gli esami tesoro!! un bacione!!!
daydre4mer: tesoro!!!!! La tecnologia mi sta battendo!!! :’( ma io in ogni caso la sconfiggerò, dovessero volerci decenni! U.U  ma tecnicamente qll di kell nn è un mini rapimento xD buona letturaaa!!! ^^
ale90: il mio piccolo giullare!!!! xD ciao tesorooooooooo un saluto a te e alla tua mente xD martina mi ha sgridato perchè non vi presento…MA QUANDO TI CONNETTI TU???? >.< cosa dovevi finire con teo che avevi lasciato in sospeso??? Guarda che sono gelosa U.U xD tesoro qnd ti connetti???? Un bacione ti voglio tanto tanto bene!!!
ilachan89yamapi: ecco il tuo aggiornamento prima! ^^ are you happy?? =D
Ilarylove Sol: 3-4…cambia qlcs?? xD e poi dai l’ultimo gg nn si fa nada de nada! :) spero ti piaccia il cap un bacioooooooo
Miley90: mo salve carissima!!! :) posto prima, contenta??? Un bacione tvttttttb
Twilighter001: e certo! Se non lo facessi nessuno seguirebbe +…invece tengo la suspance viva xD ho aggiornato prima però, contenta??? :) dai buona lettura tesoro!! =)
milly92: sono una stronza…non ho abbandonato la tua storia, piano piano la sto recuperando!!! È che nn sn mai a casa ultimamente, scusa… :( mi perdoni???? Mmm…Katie??? Chi lo sa xD buona letturaaaaaaaaaaaa ti voglio bene tesoro!
doddola93: TESORO NIENTE DEBITOOOOOOOOOOOOOOO!!!! Sono felicissimissima! *-* visto che ho aggiornato prima??? sei contenta??? Io sì xD spero che la tua curiosità ora si plachi xD un bacione ti voglio tanto bene!!! <3

BUONA LETTURA! A sabato prossimo! Un bacione Giulls

41. LA VENDETTA È  UN PIATTO CHE VA SERVITO FREDDO E CON CONTORNO DI IMPREVISTI

< Finalmente sei tornata, credevo che ti avessero rapita! > esclamò Robert quando ritornai in camera di Teo.
< Beh sì, mi aveva chiamato la vicina…Ale, puoi venire di sotto con me? >
< Certo mamy! > rispose Alessia alzandosi da terra.
Prima di scendere di sotto guardai Teo e lui mi lanciò un'occhiata annuendo e poi Alessia ed io ce ne andammo a cucinare il pranzo: io preparai le tagliatelle al ragù fatte in casa, mentre Alessia preparò una torta alle mele.
< Ragazzi, è pronto! > urlai chiamando Robert e Teo verso l'una e trequarti.
< Arriviamo subito! > urlò Teo di rimando mentre io preparavo i piatti e dicevo ad Alessia di sedersi.
< No, non ci credo! Hai fatto la pasta fatta in casa? > domandò Teo guardando il piatto con occhi sgranati.
< Sì, oggi ero ispirata > risposi prendendo la coca dal frigorifero e mettendomi a sedere.
< Mamy è squisito! Ragazzi ci vuole un brindisi! > esclamò Alessia riempiendo a tutti il bicchiere il con la coca.
< Un brindisi alla nostra adorata cuoca provetta! > disse Robert alzando per primo il bicchiere.
< Cin cin! > esclamò Teo.
< Grazie ragazzi > dissi sorridendo.
< Mamy non provare a commuoverti! > m'intimò Alessia scoppiando a ridere e sia Teo che Robert la seguirono a ruota, mentre io feci un finto broncio.
Le tagliatelle piacquero talmente tanto che tutti le presero un più di una volta e dopo pranzo Alessia accese il forno per far cuocere la torta da mangiare più tardi e ci spostammo tutti in sala.
< Ehm…ragazzi? > ci chiamò Teo dopo un'ora di chiacchiere.
< Sì? > rispondemmo in coro.
< Non sentite anche voi odore di bruciato? >
All’inizio né Alessia né io realizzammo cosa stesse accadendo, ma poi all’unisono ci guardammo con gli occhi sbarrati.
< La torta! > urlò Alessia correndo in cucina e la seguii a ruota.
Alessia spense il forno e tirò fuori la torta, ma ormai era completamente bruciata.
< Dai non te la prendere. Poteva capitare a chiunque > dissi per sdrammatizzare.
< Uffa, mi ero impegnata per farla > rispose lei tristemente e poi iniziò a ridere < certo che sono proprio furba! Non mi era mai capitata una cosa del genere >
< Tranquilla piccola capita anche ai migliori > risposi prendendo quel che restava della torta e buttandola nel bidone.
< Gelato? > propose Robert entrando in cucina con Teo.
< Sì! Dopo il mio fallimento con la torta un bel gelato ci sta > rispose Alessia prendendo sottobraccio Teo.
< Ok andiamo > dissi sorridendo e prendendo la mia borsa, ma nell’esatto momento in cui chiudemmo la porta di casa il telefono squillò.
< Giu lascialo squillare > disse Teo iniziando ad avviarsi con Alessia.
< Sarà sicuramente mamma e se non rispondo è la buona volta che viene a prendermi e mi riporta a casa tirandomi per le orecchie visto che non mi faccio mai sentire. Voi andate avanti, io vi raggiungo immediatamente > risposi rientrando in casa.
< Resto con te > disse Robert entrando dentro con me.
< Grazie amore! > urlai dalla sala < pronto? > domandai alzando la cornetta.
< Ciao Giuly! > disse mia mamma salutandomi.
< Ciao mamma! Come stai? >
< Io sto bene, stiamo tutti bene…tu tesoro? >
< Sto benone! > risposi sorridendo < stavo uscendo con Robert, Teo e Alessia per andare a prendere un gelato >
< Appena tornate a casa tirerò le orecchie ad entrambi! Non vi fate mai vivi e io mi preoccupo >
< Hai ragione mamma, scusa…prometto che ci faremo vivi più spesso >
< Non chiedo altro…Robert come sta? >
< Sta bene anche lui, grazie. È qui accanto a me e mi sta dicendo di salutarti >
Restammo a chiacchierare per altri cinque minuti poi ci salutammo e in fretta e furia chiusi la porta di casa e corsi con Robert verso la gelateria.
< Finalmente siete arrivati! > esclamò Alessia non appena ci avvicinammo al tavolo dove lei e Teo erano seduti.
< Colpa mia > risposi sedendomi su una panca vicino a lei.
< Il solito? > chiese  Robert guardandomi.
< Mmm…no, oggi voglio cambiare. Vengo dentro con te > risposi alzandomi e afferrando sorridente la mano che mi stava porgendo.
Entrammo dentro la gelateria e quasi mi scoppiarono le orecchie quando sentii un gruppetto di ragazze urlare non appena videro Robert entrare.
< Oh, favoloso! > dissi sbuffando in italiano e mi voltai verso Robert, che fu costretto a lasciarmi la mano non appena venne accerchiato dalle ragazze; sfortunatamente però le nostre mani intrecciate non sfuggirono ad una ragazza bionda che mi guardò con uno sguardo omicida.
< Senti mocciosa, non rompere le scatole! O la pianti di guardarmi così o ti mollo un calcio nel culo! > sbottai in italiano guardando la biondina, la quale mi guardò sbigottita e irritata allo stesso momento e con il suo stesso sguardo irritato mi avvicinai al bancone tirandole una spallata.
Ordinai un gelato alla crema e meringa, pagai sia il mio gelato che quello che si sarebbe preso Robert e uscii fuori lasciando il mio ragazzo a firmare autografi e a fare foto.
< Dov'è Robert? > chiese Teo quando mi sedetti sulla panchina.
< Dentro a firmare autografi > risposi brevemente e nessuno dei due mi fece più domande.
< Grazie per avermi aspettata! > esclamò Robert sarcastico non appena ci raggiunse.
< Oh beh, scusami se non avevo voglia di fare il palo mentre tu firmavi tutti gli autografi > risposi acida.
< Vieni con me > disse Robert prendendomi per mano.
< No > risposi togliendo bruscamente la mano.
< Non accetto un no come risposta > disse afferrandomi bruscamente facendomi cadere il gelato per portatmii in un luogo più appartato.
< Il gelato! > sbuffai.
< Te lo ricompro > rispose mentre mi trascinava via.
Durante il tragitto mi ritrovai davanti la biondina di prima guardarmi nuovamente torva, ma non la degnai di uno sguardo.
< Che vuoi? > domandai non appena si fu fermato.
< Perché sei così acida da quando siamo entrati in gelateria? >
< Secondo te? > domandai incrociando le braccia al petto.
< Non lo so, prima ero accerchiato da delle ragazzine e poi…ti prego, spiegami… > disse implorante.
< Ti sei risposto da solo > risposi fredda < no, va beh…è che… > aggiunsi poco dopo interrompendomi.
< Sei gelosa? > domandò.
< Sì > risposi voltando lo sguardo dall’altra parte.
< Giulia… > disse sospirando.
< No, Giulia un cavolo! > esclamai interrompendolo < Robert…lo so che sei un attore e che molte…anzi, milioni di ragazze sbavano per te, ma per una volta non potresti dire “mi dispiace ragazze, ma ora sono con la mia ragazza e vorrei stare con lei”? È così difficile dirlo? >
< Giulia > disse afferrandomi per le braccia < lo so che non è semplice per te, ma neanche per me se è per questo! Credi che mi faccia piacere girare per strada e sentirmi dire “Edward, mordimi!”, oppure “Robert ti amo!”, oppure ancora “Robert ho venti anni, sposami!”? Giro per strada tutto camuffato e mi riconoscono sempre, giro con di notte e trovo sempre qualcuno pronto a fermarmi. Non è facile per me, ma ormai la mia vita è questa. Credi che mi diverta a fermarmi ogni dieci passi? >
< Visto che ti lamenti tanto, hai mai provato a dire di non seccarti? > domandai guardandolo.
< Beh…veramente no >
< Come mai non sono sorpresa? > chiesi sarcasticamente.
< Hai ragione piccola, scusami. La prossima volta lo farò, te lo prometto. Però…non tenermi il muso, ti prego… > disse prendendomi il viso tra le mani.
< Per farmi togliere il broncio puoi fare solo una cosa… >
< E cioè? > domandò sorridendo.
< Baciami >
< Con immenso piacere > rispose sorridendomi e baciandomi con dolcezza e passione mentre io gli mettevo le braccia al collo.
< Vedo che vi siete riappacificati! > esclamò Alessia correndo verso di noi.
< Sì > risposi guardando Robert.
< Pronti per tornare a casa? > domandò Teo.
< Certo > rispose Robert prendendomi per mano.
Ridendo lasciai la sua mano e presi a braccetto Alessia e iniziammo a camminare verso casa, con Robert e Teo che chiacchieravano dietro di noi.
< Per me no… > sussurrò Robert.
< No, per me sì… >
< Cosa ragazzi? > domandai voltandomi verso di loro e camminando all’indietro.
< Niente, è un discorso mio e di Teo > rispose Robert sorridendo complice al suo migliore amico.
< Ok è inutile insistere > dissi fingendomi convinta.
< Brava Giulia! > esclamò Teo ridendo < comunque…per me è Giulia… > disse poco dopo a Robert.
< E che cavolo ora parlate! > esclamai fermandomi e voltandomi.
< No non te lo dico, altrimenti mi uccidi! > esclamò Teo.
< Ti faccio così paura? > domandai divertita.
< Quando vuoi sai essere perfida >
< Lo so! > esclamai vantandomi < allora? > domandai inarcando un sopracciglio.
< Stavamo notando chi sculettava di più tra te e Alessia > ammise Robert.
< Ragazzi, vergognatevi! > esclamò Alessia rossa in viso.
< E tu non dici niente? > chiesero rivolti a me.
< Siete patetici, non ho niente da dire > risposi guardandoli torva e Teo mi si avvicinò ridendo e mi abbracciò.
< Scusami sorellina, ma sai…siamo uomini… >
< Siete dai maiali, altroché uomini! > esclamai facendogli la linguaccia e continuammo a battibeccharci finché non rientrammo in casa.
< Passo a prendevi alle sette, ok? > chiese Robert prima di andarsene.
< Ehm…certo Rob! > risposi guardando mio fratello e aspettando un accenno, poi mi avvicinai a lui e lo baciai.
< A dopo Rob! > esclamò Alessia avvicinandosi e baciandolo sulle guance.
< Ciao Ale > rispose Robert sorridendole < ciao Teo! >
< A dopo amico > disse mio fratello sorridendogli.
Corsi in camera mia per preparare i vestiti per l’uscita e dopo aver fatto una doccia veloce decisi di indossare un paio di leggins neri, una maglia a manica corta blu molto lunga e un paio di ballerine in tinta con la maglia. Inoltre abbinai al tutto una cintura nera.
< Pronta a giocare a bowling? > domandò Alessia non appena mi vide davanti all’ingresso.
< Certamente! E tu piccola? > domandai sorridendole.
< Sì! >
< Caspita, siete uno splendore questa sera! > esclamò Teo raggiungendoci.
< Grazie! > rispondemmo Alessia ed io in coro prendendoci a braccetto e alle sette spaccate Robert suonò il campanello, entrammo in macchina e ci avviammo verso la pizzeria “HEALTHY PIZZA”.
Non appena scendemmo Ashley, Jackson e Nikki ci vennero incontro.
< Hey ragazzi! > esclamarono le due ragazze abbracciandoci.
< Ash, Nikki! Come state? > domandai abbracciando calorosamente entrambe, ma soffermandomi su Ashley.
< Stiamo entrambi bene, anche se questo è il periodo delle frequenti nausee > rispose Ashley sorridendo e accarezzandosi il ventre.
< Ciao futuro papà! > esclamò Alessia saltando in braccio a Jackson.
< Ciao Ale! Tutto bene? > domandò Jackson sorridendole.
< Sì! Questa sera mi sento carica! > rispose Alessia sorridente.
< È inutile, tanto questa sera a bowling perderete voi ragazze! > esclamò Kellan avvicinandosi a noi.
< Non credo proprio > risposi guardandolo con tono di sfida.
< Scusa Giubert, ma il tuo adorato fratellino mi ha detto che sei una schiappa al bowling >
< La vuoi smettere di chiamarmi Giubert? >
< Perché Cam può chiamarti pulce, Jared bimba e io non posso chiamarti Giubert? > chiese mettendo un finto broncio.
< Robert ti prego, digli qualcosa! > esclamai disperata rivolta al mio ragazzo.
< È inutile ribellarsi, chiama anche me così… > rispose Robert sospirando.
< Ragazzi, Kristen e Michael sono già dentro al ristorante. Entriamo anche noi? > domandò Nikki.
< Sì > risposi avvicinandomi a lei e prendendola a braccetto.
< O MIO DIOOOOOOOOOOO!!!! >
Istintivamente Nikki ed io ci voltammo e vedemmo cinque tredicenni correre verso Kellan, Robert, Jackson e Ashley.
< Non di nuovo… > sussurrai lamentandomi.
< Giulia > mi chiamò Alessia.
< Sono calma… > risposi guardando infastidita il gruppetto di ragazze urlare.
< Vedila positivamente: stasera saranno talmente rintontiti che voi ragazze avrete la vittoria in tasca! > ironizzò Teo.
< Giulia svieni > disse Nikki improvvisamente.
< Come? >
< Fai come ti ho detto! > rispose e finsi di svenire.
< Oddio Giulia! Qualcuno ci aiuti! > urlarono Nikki, Alessia e Teo e Robert, Ashley, Jackson e Kellan si voltarono verso di noi.
< GIULIA! > urlò Robert spaventato facendosi largo tra le ragazze e correndo verso di me, esattamente come fecero tutti gli altri, mentre il gruppetto scappò via.
< Tranquilli, sta bene. È stato solo un diversivo per salvarvi da loro… > disse Alessia.
< Piccola stai bene? > domandò Robert inginocchiandosi accanto a me preoccupato.
< Sì, sto bene…davvero > risposi sorridendogli mentre afferravo la mano che mi aveva teso per rialzarmi.
< Stupida, mi hai fatto prendere un accidente! > esclamò Ashley avvicinandosi a me e abbracciandomi forte.
< Scusa Ash, ma era l’unico modo per salvarvi > risposi abbracciandola.
< Giubert, sei una grande attrice! > esclamò Kellan prendendomi in braccio.
< Kellan smettila di chiamarmi Giubert o io… >
< O tu? >
< Beh, ancora non so che soprannome potrò darti, ma te lo darò e sarà perfido > risposi con non chalance.
< Bene Giubert, sono curioso di sapere che soprannome t’inventerai… > disse ghignando mentre mi faceva scendere.
< Vogliamo entrare? > domandò Teo aprendo la porta del ristorante.
< Certo! > esclamarono tutti.
Fui una delle ultime ad entrare e non appena tentai di farlo Robert mi prese per un braccio bloccandomi.
< Puoi restare un attimo qui fuori mentre fumo? >
< Certo > risposi < Ale arriviamo subito > aggiunsi rivolta alla mia amica.
< Avviso gli altri > rispose sorridendo e ci lasciò soli.
< Hey, perché sei nervoso? > domandai avvicinandomi a lui mentre tentava di accendersi una sigaretta.
< Ho temuto veramente ti fosse successo qualcosa di brutto… >
< Scusami, è che… >
< Sì, lo so: è stato un diversivo per salvarci da quelle ragazzine. Ma per favore non fare più una cosa del genere > disse guardandomi senza sorridere.
< Ma certo Rob > risposi mentre gli accarezzavo una guancia < scusa… >
< Tranquilla > disse dopo aver aspirato ancora una volta.
< Entriamo? > domandai dopo che ebbe finito di fumare mentre aprivo la porta della pizzeria, ma lui mi bloccò ancora una volta e mi trascinò verso di sé abbracciandomi e respirando l’odore dei miei capelli, restando in quella posizione per diversi minuti senza parlare.
< Certo che senza tacchi sei veramente bassa… > sussurrò al mio orecchio sghignazzando.
< No Robert, sei tu che sei troppo alto > risposi stringendomi a lui.
< E tu troppo bassa! > disse ridendo.
< Smettila! > esclamai allontanandomi da lui e mettendo il broncio.
< Amo le ragazze basse… > disse prendendomi per mano e baciandomi la mandibola.
Robert mi aprii la porta e finalmente raggiungemmo gli altri.
< Ciao Kris! > esclamai andando ad abbracciare la mia amica.
< Ciao Giulia, le ragazze mi hanno raccontato della tua performance! > esclamò ricambiando l’abbraccio.
< E sei stata anche credibile! Degna di un’attrice coi fiocchi! > disse Michael sorridendomi e abbracciandomi.
< Grazie > risposi sorridendo e prendendo posto tra Ashley e Robert.
< Buonasera ragazzi e benvenuti da Healthy Pizza! > disse una cameriera porgendoci i menu < non appena siete pronti chiamatemi > aggiunse sorridendoci.
< Grazie > rispondemmo in coro.
< Ragazzi, cosa prendete? > domandai.
< Io credo che prenderò una pizza con le verdure > rispose Ashley guardando il menu.
< Io una con le patatine fritte! > esclamò Kellan.
< Io mi associo a te amico! > aggiunse Robert.
< Idem! > esclamò Teo.
< Tu mamy? > domandò Alessia.
< Mmm… > dissi guardando il menu < quasi quasi prendo una capricciosa >
< Non è male come idea! Pensavo di prendere una margherita con i peperoni, ma la tua idea mi piace… >
< E se io prendessi la capricciosa e tu la margherita con i peperoni e poi ce la dividessimo? > proposi.
< Ci sto! > rispose sorridendo.
Aspettammo un altro paio di minuti e poi iniziammo ad ordinare le pizze, che arrivarono poco tempo dopo.
< Amore posso fregarti una patatina? > domandai guardando Robert.
< Anche due > rispose sorridendomi < posso fregarti uno spicchio di capricciosa? >
< Sì! > risposi porgendogli lo spicchio di pizza più grande.
< Giubert, sorridete! > esclamò Kellan facendoci una foto.
< Kellan, smettila con quel soprannome! > esclamai mentre partiva il flash.
< Ma no! Stai zitta, altrimenti vieni male nelle foto > rispose scattandocene un’altra.
< Uh! Anch’io, anch’io! > esclamò Ashley posizionandosi accanto a me.
< Dai ragazze raggruppatevi tutte insieme che vi faccio una foto > disse Kellan avvicinandosi.
< Un bel sorriso! > esclamò Nikki.
< Ora voi ragazzi > dissi facendomi dare la macchina fotografica da Kellan.
< Grazie Giubert >
< Prego culo grosso >
In quel momento tutti smisero di parlare e mi guardarono con occhi sgranati.
< Come mi hai chiamato? > domandò Kellan.
< Oh, hai capito benissimo! Mi chiami Giubert? Bene, d’ora in poi io ti chiamerò culo grosso… > risposi sorridendogli.
< Brava Giulia, così si fa! > esclamò Nikki ridendo.
< Io non ho il culo grosso! > obiettò Kellan.
< Da uno a dieci sai quanto me ne frega? > domandai ridendo < pensa che bello: tu andrai alle premiere e mi troverai sempre lì ad urlare “ciao culo grosso!” > aggiunsi ghignando.
< Ma…oh, va bene! Ti chiamerò Giulia! > disse sbuffando.
< Grazie Kellan! > risposi sorridendogli innocentemente < e ora vai a fare la foto! >
Continuammo a fare foto tra di noi, poi pagammo e uscimmo dalla pizzeria, trovandoci pochi minuti dopo davanti alla sala bowling. Quella sera però iposti per le auto lì davanti erano tutti occupati e così Robert andò a parcheggiare in un parcheggio a pagamento.
< Rob, non devi pagare? il parchimetroo? > domandai mentre si stava allontanando.
< No piccola, oggi è gratuito > rispose indicandomi il cartello.
< Forza ragazzi gli sono già tutti dentro! > esclamò Alessia correndo verso l’entrata.
< È un piccolo terremoto la mia ragazza… > rispose Teo alzando gli occhi al cielo.
< Rincorrila! > dissi indicando la mia amica.
< Credo che a tuo fratello abbia dato di volta il cervello… > disse Robert ridendo una volta rimasti soli.
< È l’amore Rob a renderlo così > risposi guardandolo < forza, entriamo > aggiunsi prendendolo per mano e allungando il passo.
Entrammo dentro la sala bowling, prendemmo le scarpe e poi raggiungemmo gli altri in pista.
< Bene ragazzi ora dividiamoci e…che vinca la squadra migliore! > esclamò Jackson prendendo la palla.
< Cercheremo di non stracciarvi troppo > rispose Kristen sorridendo.
< Ma sentila! Forza Jack falle vedere di cosa sei capace! > esclamò Kellan.
Jackson tirò e fece strike al primo colpo.
< Sì! Grande amico! > esclamò Michael scattando in piedi.
< Che pallone gonfiato… > disse Kristen roteando gli occhi < forza Giu tocca a te! > aggiunse indicando il mio nome al tabellone.
< Ok > sussurrai piano avvicinandomi e prendendo la palla.
< Oh, Giulia? Ti ricordo che devi centrare i birilli, non mandarla nelle corsie laterali! > disse Teo malignamente, ma non lo degnai di uno sguardo e lanciai la palla dentro la pista facendo strike.
< Sì! > esultarono le ragazze.
Guardai mio fratello mandandogli un bacio e sorridendo.
< Ora arriva il maestro! > esclamò Kellan alzandosi dalla sua sedia < uno strike non fa di te una campionessa piccola Giu. Ora guarda quanti strike farò di fila… > aggiunse a due centimetri dal mio viso guardandomi con tono di sfida.
< Sto aspettando campione > risposi con lo stesso tono.
Andai a sedermi con le ragazze e aspettai il meraviglioso tiro di Kellan, che alla fine si rivelò un tiro pessimo, in quanto fece cadere la palla in una delle due corsie laterali.
< Ma no! > esclamò Robert portandosi una mano davanti alla bocca.
< Kellan io sto ancora aspettando! > dissi prendendolo in giro.
Kellan mi guardò male e tirò ancora una seconda volta, facendo cadere tre birilli laterali.
< Dai amico pazienza. Farai meglio al prossimo tiro > lo incoraggiarono i ragazzi, mentre Alessia si preparava a prendere la palla ed io non facevo altro che prenderlo in giro.
Tirò e la prima volta fece cadere un solo birillo, mentre al secondo lancio li fece cadere quasi tutti.
< Bravissima piccola! > esclamai abbracciandola non appena si risedette accanto a me.
< Grazie mamy > rispose sorridendo.
< Forza amore ora tocca a te! > disse Kristen rivolta a Michael.
< Sì, lo vedo. Dammi un bacio portafortuna > rispose Michael avvicinandosi a Kristen e baciandola dolcemente e dopo il bacio Michael si avvicinò per lanciare la palla e fece strike.
< Grazie Kris! > esclamò Jackson alzando i pollici.
< E io che speravo di avergli iniettato un po’ di sfortuna > sbuffò Kristen.
< Oh tesoro non preoccuparti! Ora tirerà la campionessa! > rispose Nikki alzandosi dalla sedia < ragazzi, guardate e imparate…specialmente tu Kellan! > aggiunse guardandolo e sorridendo.
< Pensa a tirare mia dolce consorte > rispose Kellan guardandola < tanto sappiamo tutti che non ne farai cadere uno! >
Nikki gli fece la linguaccia e si posizionò per lanciare, ma improvvisamente Kellan si alzò dalla sua postazione e le si avvicinò per farle il solletico facendola sbagliare e la palla cadde nella corsia laterale.
< Bastardo! > esclamò Nikki tirandogli uno scappellotto in testa mentre Kellan tornava dai ragazzi ridendo.
< Te l'avevo detto Nik! > rispose Kellan ridendo.
< Siete sleali! > esclamai guardandoli e Nikki tirò ancora, facendo cadere i birilli centrali.
< Ora tocca a me > disse Robert alzandosi e dando un cinque a Kellan.
< Giulia vai davanti a lui e alzati la maglia per farlo sbagliare! > esclamò Nikki.
< Nikki! > esclamai guardandola scandalizzata.
< Spiacente Nikki, Giulia è troppo pudica per farlo… > rispose ridendo e lanciando la palla facendo strike.
< Bravo amico! > esclamarono i ragazzi in coro.
< Come scusa? > domandai guardandolo mentre Kristen si alzava dalla sua postazione per tirare.
< E se anche tu ne avessi il coraggio…beh, non te lo lascerei fare… > sussurrò Robert al mio orecchio < sono troppo geloso… >  aggiunse accarezzandomi una guancia e scendendo fino alla scollatura, mentre il mio respiro si stava facendo sempre più irregolare e arrossivo sempre di più.
< Vi ricordo che siete in un luogo pubblico! > esclamò Kristen tornando a sedere.
< Ehm…come…come è andata Kris? > domandai cambiando argomento.
< Non tanto bene, non ne ho tirato giù nessuno… > rispose imbronciata.
< Tranquilla dai, farai meglio al prossimo lancio > disse Robert dandole il pugno.
< Grazie Rob > rispose sorridendo e battendo il pugno.
< Forza Teo! > esclamarono Jackson e Michael.
Teo lanciò e in due tiri riuscì a buttare giù tutti i birilli.
< Bravo! > esclamai sorridendo.
< Grazie piccola! > rispose facendomi l’occhiolino < in bocca al lupo Ash! > aggiunse guardandola.
< Grazie Teo > rispose sorridendo < ragazze, ora vediamo di alzare un po’ il nostro punteggio… > aggiunse rivolta a noi e facendoci l’occhiolino.
< Vuoi un bacio portafortuna? > domandò Jackson avvicinandosi a lei.
< No grazie ho già qualcos’altro a portarmi fortuna… > rispose sorridendo mentre si accarezzava il ventre.
Si voltò verso le corsie, lanciò la palla e fece strike al primo colpo.
Immediatamente ricominciò il secondo giro e così anche il terzo, finché dopo aver tirato non mi allontanai con Alessia per prendere qualcosa da bere e non appena tornai notai una ragazza sopra le ginocchia di Kellan ridere e scherzare con tutti gli altri.
< Mamy ma chi è quella? > domandò Alessia guardandola.
< Ehm…io non… > tentai di rispondere continuando a guardare quella ragazza voltata di spalle ridere con Robert.
Più la guardavo più mi ricordava qualcuno, solamente che non potendola vedere di faccia non riuscivo a capire chi potesse essere.
Robert guardò nella mia direzione e mi sorrise indicandomi e facendo voltare la ragazza, la quale mi sorrise calorosamente.
< Martina! > esclamai correndo verso di lei e abbracciandola forte.
< Cognatì! Come stai? > domandò Martina ricambiando l’abbraccio.
< Oddio, sono così felice di vederti! Ma…cosa ci fai qui? > domandai guardandola senza smettere di sorridere.
< Oh beh, ho rotto talmente tanto le scatole ai miei genitori che si sono convinti a farmi tornare a Londra fino a fine agosto > rispose sorridendo.
< Sono felicissima!! E dove starai a dormire? >
< Da voi. Teo mi ha detto che posso stare nella camera degli ospiti >
< Tu lo sapevi? > domandai rivolta a mio fratello.
< Martina voleva farti una sorpresa… > rispose innocentemente mio fratello.
< Anche voi altri lo sapevate? > domandai guardando tutti.
< No, è stata una sorpresa > rispose Robert.
< Martina finalmente ti conosco! > esclamò Alessia avvicinandosi e porgendole la mano.
< Ciao Alessia, tanto piacere > rispose Martina sorridendole < spero non sia un problema per te dormire nella camera del tuo ragazzo >
< Macché, scherzi? Anzi, ora ho una scusa in più per farlo! > rispose sorridendo.
< Bene, allora mi sento meno in colpa > rispose Martina ridendo < cognatì! > aggiunse guardandomi e buttandomi le braccia al collo.
< Grazie per la camicia da notte cognatì, si è rivelato un regalo molto utile > le sussurrai in un orecchio.
< Non avevo dubbi! > rispose ridendo.
Pochi minuti dopo riprendemmo a giocare e la partita si svolse con la vittoria dei ragazzi, seppur per pochi punti.
Verso mezzanotte e mezza terminammo di giocare e dopo varie chiacchiere uscimmo dalla sala bowling.
< Bene ragazzi, noi ora andiamo… > disse Kristen voltandosi verso di noi < ciao Martina, è stato un piacere conoscerti finalmente! >
< Il piacere è stato il mio > rispose Martina stringendole la mano, esattamente come fece con Ashley e Nikki.
Salutai anche io le ragazze e feci la stessa cosa anche con Kellan, Jackson e Michael.
< Posso portarmi via Martina? > domandò Kellan ridendo.
< Certo che puoi! > esclamò Martina ridendo e avvicinandosi a lui.
< No che non puoi! > risposi bloccando Martina per un polso.
< Ma cosa credi piccola Giu, non voglio fare niente! Voglio solo parlare un po’ con lei, tutto qui… >
< Allora domani mattina la passi a prendere presto e la porti a fare colazione, così potete parlare >
< Ma… >
< Niente “ma” Kellan! >
< Uffa, sei peggio di una suocera > sussurrarono Martina e Kellan all’unisono.
< Vi ho sentiti! > esclamai facendo loro la linguaccia.
< Tu però puoi dormire a casa del tuo ragazzo, eh cognatì? >
< Certo, io posso > risposi ridendo.
< Passo a prenderti domani mattina Marti, ok? >
< Certo. Notte Kell > rispose Martina baciandogli la guancia.
< Notte > rispose sorridendole < notte anche a te suocera! > esclamò ridendo.
< Sogni d’oro Kellan > risposi ridendo.
Una volta che Martina, Alessia, Teo, Robert ed io restammo soli tornammo verso la macchina di Robert. Quando però arrivammo al parcheggio vedemmo un poliziotto fare una multa a Robert e metterla sotto il tergicristallo della macchina.
< Hey, aspetti! > urlò Robert correndo verso il poliziotto e noi lo seguimmo a ruota.
< È sua la macchina? > domandò il poliziotto guardando Robert.
< Sì. Perché mi ha fatto la multa? >
< Vede per caso un biglietto del parchimetro sul cruscotto? > chiese seccato il poliziotto.
< No… >
< Perfetto, il perché lo sa già > disse il poliziotto allontanandosi.
< No, aspetti! Il cartello dice che il parcheggio è gratuito il mercoledì >
< Spiacente giovanotto, è cambiato il giorno: da ieri è stato deciso che il giorno gratuito sarà il lunedì >
< Sì, ma sul cartello non c’è scritto del cambio… > intervenni in favore di Robert.
< Perché qui non l’hanno ancora messo evidentemente…ma la legge è già entrata in vigore e quindi la multa sono costretto a farla > disse il poliziotto guardando Robert.
< E io non la pagherò! > esclamò Robert.
< Vorrà dire che gliene arriveranno due a casa > disse il poliziotto sogghignando.
< Non pagherò nemmeno la seconda se è per questo. Non è giusto > rispose Robert.
< Rob non essere ridicolo. Avanti, pagala > dissi toccandogli il braccio.
< No Giulia è questione di principio > rispose Robert allontanandosi bruscamente da me.
< Hey Mark! > esclamò un poliziotto con un pastore tedesco a seguito.
< Ciao Brian > rispose il poliziotto della multa.
< Che succede qui? > domandò Brian.
< Questo ragazzo non vuole pagare la multa per non aver pagato il parchimetro >
< Gliene manderemo due a casa allora >
< Già detto, ma non vuole pagare nemmeno la seconda > rispose Mark.
< Oh beh, allora… > disse Brian sarcastico < hey Scott, perché sei così irrequieto? > domandò rivolgendosi al cane che stava tirando verso il bagagliaio di Robert con grande insistenza.
< Giovanotto, può aprire il suo bagagliaio per favore? > domandò Mark sospettoso.
< Ok… > rispose Robert confuso.
< Ma che sta succedendo? > domandai avvicinandomi a Teo.
< Non lo so… > rispose lui lasciando la mano di Alessia e appoggiando entrambe le sue mani sulle mie spalle.
Robert aprì il bagagliaio e sgranò gli occhi.
< Vi giurò che quella non è mia! > esclamò.
< Ah davvero? E di chi dovrebbe essere altrimenti? > domandò Mark < signor Pattinson ha il diritto di rimanere in silenzio. Tutto quello che dirà potrà essere usato contro di lei in tribunale. Ha diritto ad un avvocato, ma se non può permetterselo gliene sarà assegnato uno d’ufficio…anche se immagino che lei non abbia problemi >
< Che diavolo sta succedendo? > domandai sentendo le lacrime pungermi gli occhi.
< Il bagagliaio di questa macchina è piena di droga >
< COSA?!?! > urlammo all’unisono Alessia ed io, mentre Martina e Teo fissavano la scena impotenti.
< Chiamate un taxi, sequestreremo questa macchina >
< No! > esclamai allontanandomi da Teo e correndo verso Robert < Rob, ti prego dimmi che non è tua la droga… > dissi piangendo.
< Non è mia, te lo giuro >
< Signorina si allontani immediatamente o sarò costretto ad arrestare pure lei… > disse il poliziotto di nome Brian afferrandomi, mentre Mark metteva le manette a Robert.
< No io non lo lascio, è innocente! > esclamai dimenandomi dalla presa del poliziotto.
< Giulia non fare la bambina, vieni qui immediatamente! > esclamò Teo, ma visto che non accennavo ad allontanarmi mio fratello venne a prendermi con la forza.
< Teo… > disse Robert guardando il suo amico.
< Stacci alla larga Robert, specialmente sta lontano da lei! > esclamò Teo furioso.
< Non posso credere che tu non gli creda! Teo, è il tuo migliore amico! > esclamai furibonda.
< Andiamocene > disse Teo ignorandomi e prendendomi per il polso.
< No >
< MUOVITI HO DETTO! > urlò.
< Cognatì, avanti! > esclamò Martina venendomi incontro.
< No, fermi! > esclamò Brian < chi ci dice che tutti voi non siate suoi complici? Venite in centrale con noi > aggiunse.
Mark prese Robert per il colletto e lo sbatté in macchina, mentre Brian ci condusse alla sua e in breve tempo raggiungemmo la stazione di polizia, dove venimmo interrogati per un’ora buona.
< Voglio vedere Robert > dissi a Martina.
< Non credo sia il caso… >
< No, ti prego…ho bisogno di vederlo > sussurrai < voglio sapere come sta, voglio stargli accanto… >
< D’accordo vai, ti copro io… >
< Grazie > dissi sorridendo grata e mi allontanai immediatamente con la scusa di andare in bagno.
Girai vari corridoi e finalmente arrivai alle celle.
< Giulia… > mi sentii nominare e immediatamente mi voltai, trovando la cella di Robert.
< Rob > dissi scoppiando il lacrime e avvicinandomi a lui.
< Giulia, ti prego credimi >
< Ti credo >
< Non è mia la droga, te lo giuro… >
< Lo so Rob, ti credo > risposi tirando su col naso e accarezzandogli una guancia < vedrai che tutto si sistemerà, tranquillo… >
< Giulia, ho paura > ammise con le lacrime agli occhi e mi si strinse il cuore nel vederlo così.
< Rob… > sussurrai prendendogli una mano e stringendola alla mia.
< Non piangere piccola > rispose sorridendomi tentando di tranquillizzarmi.
< Perdonami… >
< Per cosa? > domandò dolcemente, ma venimmo interrotti da un gran trambusto < ma che cavolo sta succedendo? > domandò e in un batter d’occhio ricevette la sua risposta: tre cameraman corsero verso la sua cella, seguiti a ruota da Matteo, Alessia, Martina, i due poliziotti e Ashton Kutcher.
Mi allontanai mortificata, mentre Robert sgranava gli occhi e si portava una mano davanti alla bocca.
< Sorpresa! > esclamò Ashton ridendo.
< Ma che cavolo…? >
< Sei su Punk’d! > esclamò Alessia ridendo.
< No! > esclamò Robert e immediatamente voltò il suo sguardo verso di me.
< Scusa > mimai con le labbra sorridendo mentre mi asciugavo la lacrima.
< Ashton, meglio che tu non mi faccia uscire, altrimenti ti ammazzo! > esclamò Robert.
< Bene amico, non è un problema perché tanto sei già qui in carcere > rispose Ashton ridendo < ti sei preso una bella paura, eh? >
< Da matti, ma come avete fatto? >
< Oh, è stato semplice! > esclamò Kellan raggiungendoci < a pranzo ho parlato con Giulia e lei ha raccontato tutto a Teo e Alessia, poi ti abbiamo preso le chiavi della macchina e ti abbiamo messo dentro il bagagliaio tre chili di gesso tritato… >
< Kellan? > domandò Robert sgranando gli occhi.
< Hey amico! > rispose Kellan ridendo.
< Ma il cane… >
< Dentro i sacchetti di gesso c’erano tantissimi biscotti per cane… >
< Ah, questo spiega tutto >
< Bene Robert, immagino tu sappia cosa fare… > disse Ashton ghignando.
< Hey gente, sono Robert Pattinson e sono stato fregato da quello stronzo laggiù! > esclamò Robert indicando Ashton e un cameraman lo inquadrò mentre salutava ridendo.
< Ok, ora possiamo tirarlo fuori di lì > disse Ashton < chi ha la chiave della cella? >
< Dovrebbe averla Glenn > rispose uno dei cameraman.
< No, io non ce l’ho! > esclamò Glenn.
< Come non ce l’hai? E ora come lo tiriamo fuori? > domandò Ashton sgranando gli occhi.

< Hey ragazzi non è divertente…fatemi uscire > disse Robert.
< Sì, certo…cavolo, questo non è mai successo…Robert tranquillo, torniamo subito > disse Ashton.
< Dove andate? >
< A cercare la chiave della cella >
< Veniamo tutti a darti una mano > disse Teo.
< Ok, grazie >
In quel momento Martina mi si avvicinò e posò sul palmo della mia mano una chiave.
< Cercherò di tenerli lontani il più possibile > sussurrò chiudendomi il palmo e facendomi l’occhiolino.
< Grazie Marti > risposi complice.
In breve tutti si allontanarono, mentre io rimasi in disparte a guardare Robert.
< Devo ammetterlo, sarebbe stato divertente vederti in divisa da galeotto > dissi per spezzare la tensione.
< Tu perché non sei a cercare la chiave? > chiese Robert guardandomi intensamente.
< Non ne ho bisogno… > risposi aprendo il palmo della mano e facendogli vedere la chiave.
< Ma come…? >
< Martina > risposi sorridendo.
< Ora capisco… > sussurrò sorridendo < mi fai uscire? >
< Non lo so > risposi fingendo di fare la giuliva.
< Dai, non è divertente >
< Sei arrabbiato con me? > domandai seria.
< No >
< Davvero? >
< Sì, davvero… > rispose sorridendomi < sei una grande attrice, lo sai? >
< Grazie > risposi arrossendo < però stavo veramente male nel vederti così…prima ero intenzionata a far finire lo scherzo, ma Ashton e Martina mi hanno convinta del contrario >
< Martina da quanto lo sa? >
< Da quando siamo saliti sulla volante di Brian > risposi mentre mi avvicinavo alla cella e aprivo la porta con la chiave.
< Libertà! > esclamò Robert ridendo < ma che cavolo stai facendo? > domandò non appena gli misi una mano sul petto e lo feci indietreggiare, entrando nella cella con lui.
< Volevo condividere l’esperienza della cella con te > risposi ridendo.
< Pazza… >
< Sorridi, presto finirai in TV > dissi prendendolo in giro.
< Spiritosa… > rispose Robert con una smorfia.
< Wow… > dissi dopo un minuto.
< Che c’è? > domandò.
< La cella ti da un so che di sexy… > risposi mentre lo guardavo intensamente.
< Ah, davvero? >
< Sì >
< Grazie > disse ridendo.
< Prego > risposi mentre mi avvicinavo a lui e piano piano lo spingevo verso il lettino della cella.
< Che hai intenzione di fare? > domandò sorpreso.
< Zitto… > risposi facendolo sedere e sedendomi a cavalcioni sopra di lui.
< Giulia… > sussurrò il mio nome con voce roca.
< Shh… > risposi baciandolo.
< Non…non tentarmi > disse tra un bacio e l’altro.
< Non lo sto facendo > sussurrai ridendo.
< Bugiarda > rispose stringendomi per i fianchi.
Lentamente gli tirai fuori la maglia dai pantaloni e gli slacciai la cintura.
< Ma guarda questa…hey piccola pas, dacci un taglio! > esclamò Teo e immediatamente mi staccai da Robert.
< Oh, ehm…ciao Teo…avete…ehm…avete trovato la chiave? > domandai allontanandomi da Robert, mentre lui si stava riallacciando la cintura.
< No, ma tanto hai trovato tu un modo per farlo uscire, vero? > rispose mio fratello prendendomi in giro < anzi, per farli uscire… >
< Oh, già… > sussurrai imbarazzata.
< Hey ragazzi, ora proveremo a forzare la… > disse Ashton avvicinandosi e appena vide che ero in cella con Robert scoppiò a ridere < bene, credo non ci sia bisogno di forzare la porta della cella! >
< Scusa cognatì, li ho tenuti lontani il più tempo possibile > disse Martina abbracciandomi non appena uscii dalla cella.
< Non è questo il punto > disse Teo < non appena ho visto che Giulia non era con noi per cercare la chiave e che non tu volevi che tornassimo subito indietro ho tirato le somme…e infatti non mi sono sbagliato > aggiunse sogghignando.
< Ma…cosa significa “pas”? > domandò Robert intromettendosi.
< Pervertita allo sbaraglio > risposi imbarazzata e Robert scoppiò a ridere.
< Bene ragazzi, io direi che li abbiamo tenuti qui già abbastanza > disse Ashton < Giulia grazie mille, sei stata grande! > esclamò abbracciandomi.
< Grazie > risposi sorridendo.
< Robert mi dispiace per questo scherzo > aggiunse Ashton rivolto al mio fidanzato.
< Tranquillo amico, non ci sono problemi > rispose Robert stringendogli la mano.
< Hey, mi raccomando domenica sera guardate Punk’d! >
< Assolutamente > rispose Alessia.
Martina tirò fuori la macchina fotografica e scattammo una foto, poi salutammo i cameramen, Ashton, Mark e Brian e poi ce ne tornammo in macchina.
< Piccola questa sera fai la brava e vieni a dormire a casa > disse Teo.
< Spiacente Teo, stasera Giulia resta con me… > rispose Robert mentre metteva in moto l'automobile.
< Già Teo, Robert ha ragione… >
< Brava cognatì, così si fa! E io vado da Kellan! > esclamò Martina.
< No! > esclamammo in coro Robert, Teo, Alessia ed io.
< Uffa… > sbuffò Martina.
< Tanto tra poche ore lo rivedrai, no? > domandai.
< Sì, quello è vero… >
< Cognatì, non ti starai mica innamorando? > domandai prendendola in giro.
< Non voglio nemmeno risponderti! > esclamò voltando la testa per guardare fuori dal finestrino, mentre io mi voltai verso Alessia e all’unisono annuimmo con la testa.
Accompagnammo a casa i ragazzi e poi Robert mi portò a casa sua.
< Casa dolce casa > disse aprendo la porta di casa.
< Che giornata, eh? > domandai sarcastica mentre appoggiavo la giacca sull’appendiabiti.
< Già > rispose togliendo la sua giacca e imitando il mio gesto < però devo ammetterlo, alla fine è stato divertente >
< Sì, essere arrestati è il massimo > dissi sarcastica.
< No, io stavo parlando di un’altra cosa… > disse malizioso.
< Che ore sono? > domandai cambiando argomento.
< Quasi le tre >
< Sembra passato meno tempo… > sussurrai.
< Giulia vado in bagno, ci vediamo di sopra >
< Ok > risposi avvicinandomi a lui e baciandolo sulle labbra.
< Grazie > sussurrò.
< Prego > risposi sorridendo.
Salii le scale e arrivai in camera sua, poi presi una coperta dal suo cassetto e andai nella sua biblioteca per poi uscire sul balcone. Quella mattina volevo vedere l’alba a tutti i costi, così scavalcai la ringhiera del balcone e mi sedetti sul tetto.
< Giulia, dove sei? > sentii domandare da Robert.
< Sul tetto! > urlai in risposta e immediatamente lo sentii correre verso il balcone.
< Mi spieghi che cavolo fai lì, ma sei impazzita per caso? > domandò furibondo.
< Hey, rilassati! >
< Potresti cadere… >
< Andiamo Rob! Prima dici che non mi lascio mai andare e appena lo faccio ti lamenti? Avanti, fai qualcosa di stupido! Vieni qui a sederti con me… > dissi tentando di convincerlo.
< Oh, al diavolo! > esclamò scavalcando il balcone.
< Stai attento… > sussurrai mentre si sedeva.
< Non posso credere di averlo fatto… >
< Non l’avevi mai fatto? > domandai porgendogli metà della coperta per farlo coprire.
< No. Tu? >
< Nemmeno, ma ho sempre desiderato farlo… > risposi appoggiando la testa sulla sua spalla.
< Perché siamo qui? > domandò curioso.
< Voglio vedere l’alba > risposi sbadigliando.
< Guarda che l’alba la si può vedere anche sul balcone >
< Fingerò di non aver sentito > risposi ridendo.
< Perché non vediamo un altro giorno l’alba? Sei stanca morta… > sussurrò abbracciandomi.
< Lo so, però voglio vederla oggi… >
< Sei una zuccona > rispose baciandomi la guancia < facciamo così: riposati un po’ e appena inizierà a sorgere l’alba ti sveglierò >
< Davvero? >
< Davvero… > rispose accarezzandomi i capelli.
< Grazie… > dissi appoggiandomi a lui e chiudendo gli occhi.
< Amore, svegliati… > sussurrò Robert mentre mi accarezzava dolcemente la schiena.
< Quanto ho dormito? > domandai sbadigliando.
< Un paio d’ore > rispose sorridendo < hai dormito bene? > chiese premuroso.
< Sì > risposi sorridendo e baciandogli la guancia < tu che cosa hai fatto per tutto questo tempo? > domandai curiosa.

< Ho pensato… > rispose vago e decisi di non intromettermi.
< Rob? > lo chiamai mentre stavamo guardando l’alba nascere.
< Dimmi > rispose guardandomi.
< L’hai mai fatto sul tetto? > domandai guardandolo maliziosamente.
< Tuo fratello ha ragione, sei una piccola pas > rispose ridendo < però… > aggiunse poco dopo.
< Però? > domandai curiosa.
< Non sarebbe un brutto posto, anche se è pericoloso. Ma possiamo sempre trasferirci sul balcone se proprio vuoi farlo all’aperto > rispose maliziosamente.
< Mi dispiace amore, o il tetto o niente > dissi ridendo.
Rise anche lui con me e dopo avermi abbracciata continuammo a guardare il sole sorgere.

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piccola nota: visto che siete in tante a chiedermelo, se volete vi lascio il mio contatto.
facebook: Giulia Mari
msn: crakky11@hotmail.it

Vi pregherei però di dirmi chi siete quando mi aggiungete, sia su msn che facebook e di dirmi anche i vostri nomi su efp altrimenti non accetto

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Capitolo 42
*** BALLO IN MASCHERA ***


Buon sabato a tutte!
Grazie al cielo è sabato aggiungo! È possibile che io abbia iniziato a lavorare lunedì come tirocinante nell’ufficio di mia madre e già non ne possa più?!?! È che mi scoccia svegliarmi tutte le mattine alle 7.30…però come lavoro mi piace, a parte rispondere al telefono e fare telefonate (questo perché io sono molto timida). Pensate che giovedì mi chiama un mio amico in ufficio solo per sentirmi rispondere al telefono…quanto l’ho odiato in quel momento -.-

Comunque, ora vorrei parlarvi seriamente…spero tanto che questo capitolo vi piaccia. È il mio preferito e ho fatto il possibile per renderlo perfetto e sono molto soddisfatta! (Ringrazio tanto Dod e Marghe per avermi dato l’approvazione e Martina per avermi creato i vestiti, le acconciature, le scarpe e i gioielli)
Poi ringrazio tanto chi ha letto, chi ha messo la storia tra i preferiti e le seguite e chi ha commentato…scusatemi se non vi ringrazio una per una, ma tra qualche ora verranno delle mie amiche e ho la camera ancora sottosopra :P
Ah, comunque volevo scusarmi per avervi fatto prendere un accidente per l’arresto di Robert! xD consolatevi con questo capitolo molto calmo xD

A sabato! Un bacione Giulls

42. BALLO IN MASCHERA

E volerai…ogni istante in ogni favola e poi lentamente mi chiamerai tu distante senza voce urlerai…ogni istante…ogni istante…

< Pronto? > domandai assonnata mentre rispondevo al telefono.
< Oh finalmente! È tutta la mattina che ti cerco! Perché non rispondi ai miei messaggi? > urlò Kristen dall’altro capo del telefono.
< Kris che vuoi? > domandai borbottando.
< Come che voglio? Ma…ma stavi dormendo? >
< Sì! > esclamai passandomi una mano sugli occhi.
< Ma è mezzogiorno e mezza! >
< Sono andata a dormire alle sei e mezza… >
< Perché? > domandò calmandosi.
< Sono rimasta sveglia per vedere l’alba… >
< Oh, capisco…comunque non è una buona scusa! Dobbiamo andare a fare shopping per cercare il vestito per questa sera, non puoi pensare a dormire! >
< Un vestito per questa sera? Perché? > domandai tirandomi a sedere sul letto.
< Come perché? Non dirmi che non sai niente! > esclamò scandalizzata.
< Perché in questo momento ho paura a dirti di no? >
< Sei da Robert? >
< Sì, ma… >
< Passamelo immediatamente > disse Kristen interrompendomi.
< No, sta dormendo > risposi voltandomi per guardarlo.
< Non m’interessa, sveglialo e passamelo! >
< Ok, un attimo… > risposi appoggiando il telefono sul comodino < Rob…Rob? Svegliati… > sussurrai all’orecchio del mio ragazzo.
< Mmm…altri cinque minuti mamma… > rispose Robert infilando la testa sotto il cuscino.
< Spiacente, non sono tua madre…e oltretutto c’è Kristen al telefono che vuole parlare con te e credo sia arrabbiata… > dissi porgendogli il telefono.
< Che palle… > sussurrò Robert prendendo il telefono < che vuoi Kristen, stavo dormendo! > esclamò Robert infastidito e mi venne da sorridere pensando che anche io avevo avuto quella stessa reazione < cosa? Oh no…me ne ero completamente dimenticato!…no che non sa niente! Ma credevo che voi gliel’aveste già detto…ma cosa potevo saperne io?…ok…ok…ok Kristen calmati! Ora glielo dico…sì, le dico anche quello…boh, io andrò con gli altri ragazzi a vedere cosa indossare…sì, va bene…ok…ciao Kris > disse Robert terminando la chiamata.
< Hey, che succede? > domandai prendendo il telefono e rimettendolo sul comodino.
< Kristen verrà a prenderti con Alessia, Martina, Ashley e Nikki tra mezz’ora > rispose Robert.
< Cosa? Perché? > domandai sconvolta < mi sarebbe piaciuto farmi una doccia almeno! > esclamai scendendo dal letto.
< Allora vai a farla > rispose Robert scrollando le spalle.
Corsi immediatamente sotto la doccia e dopo dieci minuti tornai in camera.
< Allora? Vuoi raccontarmi cosa sta succedendo? > domandai mentre cercavo della biancheria pulita.
< Guarda nel terzo cassetto > disse Robert ancora seduto nel letto < mi sono dimenticato di dirti che questa sera ci sarà un ballo in maschera all’hotel Hilton alle nove di sera… >
< L’hotel dove alloggia Kellan? > domandai mentre m’infilavo una gonna in jeans.
< Esatto… >
< Oh, wow… >
< Sì, sarà un ballo di beneficenza e… >
< Aspetta un momento! > esclamai < l’hotel Hilton? > domandai sgranando gli occhi.
< Sì… >
< E ci sarà anche Paris Hilton? > chiesi pronunciando con disprezzo quel nome.
< Boh, credo di sì… >
< Favoloso! > esclamai sarcastica mentre mi allacciavo un paio di saldali.
< Che c’è, sei gelosa? >
< Ehm fammi pensare…sì, visto che Paris Hilton stravede per te e vuole conquistarti! >
< Credevo che quella fase ormai l’avessimo superata…lo sai che io ho occhi solamente per te, le altre non m’interessano… >
< Infatti è di lei che non mi fido…è una persona subdola, disposta a fare qualunque cosa pur di ottenere ciò che vuole… >
< Tu la conosci? > domandò mentre mi passava una mia canotta dal cassetto.
< No >
< E allora come fai a dire che è così? >
< È una donna >
< E anche bella per giunta! > esclamò ridendo, ma in cambio gli diedi un pugno sul braccio e lo guardai malissimo < e dai, stavo scherzando… >
< Oh, grazie al cielo sei vestita. Forza, muoviti che è tardi! > esclamò Kristen entrando in camera di Robert < ciao Rob >
< Ciao Kris > rispose Robert sorridendole.
< Come hai fatto ad entrare? > domandai stranita.
< Beh, dal momento che tiene una copia delle chiavi di casa sotto il vaso accanto alla porta non è stato poi così difficile… > rispose Kristen < bene Rob, oggi Giulia resta tutto il pomeriggio con noi. Ci vediamo direttamente stasera all’hotel Hilton >
< Va bene > rispose Robert.
< Ma io veramente… > tentai di dire, ma l’occhiataccia di Kristen mi fece zittire < ciao Rob > dissi afflitta baciandolo.
< A stasera amore mio > rispose facendomi l’occhiolino < ciao Kris, salutami le altre >
< Certo, ciao! > esclamò facendogli l’occhiolino.
Kristen ed io scendemmo velocemente le scale, ma poco prima di uscire dalla porta Robert ci bloccò.
< Ragazze, aspettate! >
< Sì? > domandammo all’unisono Kristen ed io.
< Ecco, prendi questa e compra il vestito che più ti piace… > disse Robert porgendomi la sua carta di credito.
< No, non preoccuparti >
< E come pensi di fare? >
< Mi sono portata dei soldi dietro > risposi tranquillamente.
< Prendila > insistette Robert.
< No, non la voglio > risposi impuntandomi.
< Ok…Kris, la prendi tu? > domandò Robert verso la nostra amica.
< Ma certo! > rispose lei sorridendo < a stasera! > esclamò portandomi via.
< Buongiorno ragazze > dissi non appena entrai in macchina.
< Ben svegliata mamy! > esclamò Alessia.
< Grazie piccola > risposi baciandole una guancia, gesto che feci anche con le altre ragazze.
< Allora? Dopo essere tornata a casa tu e Robert vi siete divertiti? > domandò maliziosamente Nikki.
< Non abbiamo fatto niente di che > risposi guardandole < ci siamo seduti sul tetto e abbiamo guardato il sole sorgere >
< Dobbiamo crederti? > domandò Martina dando il cinque a Nikki.
< Sì cognatì, dovete > risposi facendole la linguaccia < a proposito, la tua colazione con Kellan? > domandai cambiando argomento.
< È andata bene, solamente che Kristen ci ha interrotti… > disse Martina lanciando un’occhiataccia alla diretta interessata.
< Oh avanti, vi rivedrete stasera! > esclamò Kristen.
< Ma…voi quando siete venute a conoscenza di questo ballo? > domandai a Martina e Alessia.
< Ieri notte dopo essere tornate a casa > risposero all’unisono.
< Oh, ok… >
< Quali sono i programmi di oggi? > domandò Ashley.
< Alle tre abbiamo appuntamento da Madame Fran per cercare i vestiti per la festa, poi andiamo a cercare le scarpe e infine andiamo dal parrucchiere >
< Abbiamo appuntamento alle tre? E perché mi avete tirato giù a quest’ora? > domandai sgranando gli occhi.
< Perché primo non puoi stare sempre appiccicata al tuo ragazzo e secondo perché vogliamo fare anche un po’ di shopping… > rispose Kristen.
< Sai cognatì, da oggi iniziano i saldi nei negozi H&M… > aggiunse Martina ridendo, poiché sapeva bene che H&M era il mio punto debole.
< Perfetto, andiamo da H&M! > esclamai.
Kristen parcheggiò l’auto poco prima di entrare nel centro di Londra e raggiungemmo a piedi il mio negozio d’abbigliamenti preferito.
< Questo è un sogno… > sussurrai prendendo a braccetto Martina e Alessia.
< Vedo che ti piace questo negozio! > esclamò Alessia ridendo.
< Oh sì, da morire…ma vi rendete conto? Ci sono quattro piani! E a Ravenna non c’è nemmeno…ogni volta mi tocca andare da mia zia a Milano per comprare qualcosa > dissi affrettando il passo per entrare e una volta dentro andammo al secondo piano, dove c’erano accessori di ogni tipo.
< Io voglio questi orecchini! > esclamò Alessia.
< Io voglio l’intero negozio! > esclamai ridendo.
< Hey hai la carta di credito di Rob, puoi fare quello che ti pare > disse Kristen.
< Non me lo ricordare… > dissi con una smorfia.
< Perché non vuoi che Rob spenda soldi per te? >
< Perché mi sembra di approfittarne > risposi onestamente.
< Oh, andiamo Giu! Sei una ragazza dolcissima e sappiamo tutti che tu non saresti mai capace di fare una cosa del genere! > esclamò Ashley intromettendosi discorso mio e di Kristen.
< Grazie ragazze… > risposi grata < ma c’è dell’altro… >
< Ovvero? > domandarono curiose.
< Se non mi do una regolata sono anche in grado di prosciugargli tutto il credito > ammisi e tutte scoppiarono a ridere.
< Hey, vi piace questo cerchietto? > domandò Martina.
< Sì! > esclamai < lo voglio anche io! >
< Guarda, c’è di tantissimi colori > rispose Martina prendendomi a braccetto.
Restammo per un’altra decina di minuti nel reparto accessori e poi ci trasferimmo nel reparto donna casual e anche lì comprammo tutte tantissime cose.
< Ragazze sono quali le tre…andiamo? >
< Dobbiamo proprio? > domandai.
< Sì. Dai ci torneremo presto, promesso! > esclamò Alessia abbracciandomi.
< Ok… > risposi sorridendo.
Tornammo in macchina di Kristen e appoggiammo tutte le nostre sportine nel bagagliaio, poi ripartimmo e raggiungemmo Madame Fran.
< Buon pomeriggio signorine, posso esservi utile? > domandò una commessa sorridendoci non appena entrammo nel negozio.
< Sì, salve. Abbiamo appuntamento per le tre. Il nome è Stewart >
< Oh, sì certo signorina Stewart > disse la commessa sorridendo < seguitemi, prego. Volete dare un’occhiata voi e poi mi chiamate o vi mostro qualcosa io? >
< No, preferiremmo che ci mostri qualcosa lei > rispose Kristen < per voi è ok ragazze? > domandò guardandoci.
< Certo! > rispondemmo all’unisono.
< Perfetto. Andrete stasera anche voi al ballo in maschera, vero? > chiese la commessa.
< Sì, esatto >
< E avete già un’idea di cosa indossare? >
< Non ne abbiamo la minima idea, ma tutte avevamo pensato a un qualcosa di elegante >
< Sì, con delle maschere come quelle che si vedevano alla festa in maschera in Gossip Girl > aggiunse Martina.
< Ho capito > rispose la commessa sorridendo < quindi le maschere che cercate voi sono simili a quelle di Gossip Girl… >
< O ancora meglio! > esclamai guardando tutte < e se usassimo le maschere del carnevale di Venezia? >
< Idea geniale Giu! > esclamò Alessia.
< Benissimo, ora vi mostro tutte le maschere del carnevale veneziano che abbiamo > disse la commessa sorridendoci < ah, a proposito…volete quelle che si legano con un cordone o quelle che si tengono in mano? >
< Se è possibile le vorremmo che si leghino >
< Molto bene, ne abbiamo tantissime! > rispose sorridendoci < ecco, ora vi mostro queste che a mio parere sono le più belle che abbiamo > aggiunse mostrandoci sei maschere: la prima maschera che ci mostrò fu una maschera blu con dei ricami color oro e con un fiore in stoffa attaccato al lato destro, la seconda era una maschera color oro ricamata con pietre nere e con varie perline e piume sul lato destro, la terza maschera era in oro con vari ricami in rilievo dello stesso colore la quarta era una maschera tutta in oro con dei fiori in oro e con due foglie verdi sempre sul lato destro e la quinta maschera era bianca con vari ricami in verde; mentre la sesta maschera era bordeaux con piccoli ricami rossi, come contorno occhi c’erano dei brillantini e sul lato destro c’era un fiore, sempre bordeaux, con accanto penne nere e bordeaux.
< O mio dio…è favolosa… > sussurrai prendendo l’ultima maschera che la commessa ci aveva mostrato.
< A me piace quella blu invece > disse Kristen.
< A me questa > rispose Alessia prendendo in mano la seconda maschera.
< Quella bianca e verde è favolosa! > esclamò Martina.
< Perfetto, allora io prendo questa… > disse Ashley sorridendo apertamente mentre prendeva in mano la quarta maschera.
< E io quest’ultima > rispose Nikki.
< Wow, complimenti ragazze! Siete le prime a non litigare per delle maschere > disse la commessa ridendo < ok, della maschera rossa e verde ho subito due vestiti pronti molto simili…volete vederli? >
< Assolutamente, grazie > risposi prendendo Martina per mano.
< Perfetto, arrivo subito. Se volete intanto potete dare un’occhiata in giro > disse la commessa sorridendo a tutte.
< Ragazze vado a vedere un vestito che avevo adocchiato prima > disse Kristen.
< Ok Kris ti aspettiamo > risposi.
< Eccomi > disse la commessa raggiungendoci < questo è il suo vestito. Credo che la taglia sia quella giusta, ma in caso contrario me lo dica > aggiunse porgendomi un vestito all’interno di una sacca porta abiti grigia con scritto Madame Fran in oro < se vuole c’è un camerino lì > disse indicandomi il camerino.
< Grazie > risposi sorridendo.
< E qui c’è il suo > disse dando il vestito a Martina < la stessa cosa che ho detto alla sua amica vale anche per lei > aggiunse sorridendo.
< Grazie > rispose Martina e insieme raggiungemmo i camerini.
< Caspita, questo camerino è due volte la mia camera! > esclamai.
< Buona prova cognatì! > esclamò dal suo camerino.
< Grazie, anche a te! > urlai in risposta.
Appoggiai tutto su un appendiabiti, poi tolsi impaziente la sacca porta abiti da sopra il mio vestito e lo indossai, entusiasta del fatto che la taglia fosse quella giusta. Il vestito era di raso color bordeaux e lungo fino ai piedi, con lo spacco lungo fino al polpaccio e un piccolo strascico e con una leggera scollatura a V. Mi voltai per vedere il retro del vestito e vidi che mi lasciava la schiena totalmente scoperta e il tutto era sorretto da due spalline sottili sempre in raso.
< Cognatì ci sei? > domandò Martina.
< Sì > risposi uscendo dal camerino < caspita Marti, sei favolosa! > esclamai guardandola: la commessa aveva ragione a dire che i nostri vestiti si somigliavano, solamente che il vestito di Martina era verde, il suo strascico era molto più lungo del mio e si tirava su grazie ad un anello che andava infilato al dito e anche lei aveva la schiena totalmente scoperta, solo che il suo vestito era senza spalline e si allacciava da dietro.
< Grazie, ma anche tu sei bellissima > disse guardandomi.
< Come vanno i vestiti? > domandò la commessa raggiungendoci < wow, siete bellissime > aggiunse sorridendo.
< Grazie >
< Mamma mia, siete fighissime! > esclamò Nikki guardandoci.
< Concordo > risposero Kristen, Alessia ed Ashley all’unisono.
< Io direi che questi vestiti li prendiamo, eh cognatì? > domandò Martina mentre faceva una giravolta.
< Ma…sono costosissimi… > obiettai.
< Smettila di stressare! > esclamò Kristen dal suo camerino < Robert ti ha dato la sua carta di credito e Kellan ha fatto la stessa cosa con Martina, quindi siete entrambe apposto >
< Ad Alessia invece ci penso io > rispose Ashley dal suo camerino.
< Grazie Ash! > urlò Alessia.
< Di niente tesoro! > rispose < ed ora sono pronta ad uscire! > aggiunse Ashley uscendo dal suo camerino: indossava un vestito in oro lungo fino alle ginocchia davanti e fino alle caviglie dietro che le lasciava la schiena scoperta, le spalline sottili e si incrociavano dietro la schiena e aveva una fascia di raso sempre in oro leggermente spiegazzata sotto il seno.
< Ash sei divina! > esclamai quando uscì dal camerino.
< Grazie Giu, ma anche tu non scherzi! Questa sera ci divertiremo un mondo > disse sorridendo.
< Lo spero >
< Hey ragazze io sono pronta > disse Alessia uscendo dal camerino e la stessa cosa fece Nikki: Alessia indossava un vestito nero di raso lungo fino alle caviglie con una scollatura profonda e con le bretelle larghe e aveva dei guanti neri lunghi fin sotto al gomito; Nikki invece stava indossando un vestito lungo color oro con lo spacco che partiva da metà coscia e si estendeva fino alle caviglie, aveva la schiena scoperta e il vestito si allacciava da dietro il collo e anche lei aveva uno scollo a V.
< Wow… > riuscii a dire.
< Siamo bellissime, vero? > domandò Nikki ridendo e prendendo sotto braccio Alessia.
< Sì, ma mai quanto noi tre > rispose Martina prendendo a braccetto me e Ashley e facendo loro la linguaccia.
< Kris stiamo aspettando tutte te! > esclamò Ashley.
< Sì, ci sono! > rispose uscendo dal suo camerino: il suo abito era a tubino color blu oltremare con uno scollo a U sorretto da sottili bretelle e aveva uno scialle in raso blu ornato da paillettes.
< Cavolo, è bellissimo anche il tuo… > sussurrai guardandola.
< Grazie > rispose sorridendo < bene, credo che questi siano i vestiti che compreremo >
< Non è meglio prenderli a noleggio? > domandai.
< No, Robert mi ha mandato un messaggio e mi ha espressamente chiesto di fartelo comprare in vestito e non di prenderlo a noleggio… > rispose Kristen.
< Perché? >
< Non lo so il perché, ma so che farò così > disse impuntandosi.
< Ok, tanto è inutile insistere > risposi sbuffando.
Tornammo tutte nei rispettivi camerini e ci cambiammo.
< Allora vanno tutti bene questi vestiti? > domandò gentilmente la commessa.
< Sì > rispose Kristen.
< Volete vedere altro o siete a posto così? >
< No, siamo a posto > rispose Ashley.
Ci mettemmo tutte in fila e pagammo i nostri vestiti.
< Diciassette mila sterline per un vestito e una maschera?! Ma siamo matti?! > domandai disperata non appena uscimmo dal negozio.
< E pensa che ti mancano ancora le scarpe! > ironizzò Nikki.
< Smettila di lamentarti > aggiunse Kristen < andiamo a cercare le scarpe da Sasha’s, ok? >
< Sì! > rispondemmo in coro.
In quel momento mi vivrò la gamba e velocemente estrassi il cellulare dalla borsa e lessi il messaggio. 

Spero tu non mi abbia prosciugato il conto in banca! Tranquilla amore, sto scherzando. Compra tutto ciò che ti serve senza farti problemi, chiaro? Se hai bisogno di scarpe e di qualche collana sai con cosa comprarle…stasera voglio che tu sia meravigliosa, anche se lo sei sempre. Ti amo

< Oh, che dolce! > esclamai.
< Chi? > domandò Alessia avvicinandosi a me.
< Rob…leggi cosa mi ha scritto > risposi passandole il telefono.
< Ragazze abbiamo il via libera per far spendere a Giulia un sacco di soldi! > esclamò Alessia.
< Evvai! > urlarono le ragazze in coro.
Camminammo per altri cinque minuti e poi giungemmo a destinazione.
< Wow, non credo di aver mai visto un negozio di scarpe così grande… > sussurrai spalancando la bocca.
< Beh, cosa credevi? Ti ricordo che sei a Londra > rispose Nikki < pronte ragazze? >
< Certo! > rispose Kristen a nome di tutte.
Lentamente camminammo verso la porta girevole del negozio e immediatamente ci avvicinammo verso il reparto con tutte le scarpe eleganti.
< Hey Giù, queste scarpe s’intonano al tuo vestito > disse Kristen porgendomi un paio di sandali gioiello color bordeaux e con il tacco di quindici centimetri.
< Sono stupende! Solo che sono altissime…e se cadessi? >
< Che problema c’è? Ci sarebbe Robert a sorreggerti > rispose Alessia dandomi una gomitata < mamy ti piacciono? > domandò indicando un paio di decolté nere in vernice che aveva ai piedi.
< Sono molto carine! > risposi sorridendo.
< Le mie? > domandò Kristen indicando un paio di decolté blu.
< Hey, sembri più alta! > esclamammo Alessia ed io in coro prendendola in giro.
< Ahahah spiritose ragazze! > rispose facendoci la linguaccia < e comunque anche voi siete messe esattamente come me, quindi vedete di rompere poco le scatole! > aggiunse incrociando le braccia al petto.
< Mamma mia Kris quanto sei permalosa! > esclamò Nikki baciandole una guancia.
< Belle scarpe! > esclamò Alessia indicando i sandali gioiello in oro con un tacco vertiginoso.
< Grazie > rispose Nikki.
< Nikki ti copio le scarpe > disse Martina ridendo indicando le sue scarpe.
< Tranquilla e poi il colore è diverso > rispose Nikki sorridendole.
< E tu Ash? Che hai trovato? > domandò Kristen.
< Beh, non lo so…sapete, con il fatto del bambino…ho paura che se indossassi delle scarpe troppo alte potrei cadere… >
< Ti piacciono queste? Non sono tanto alte e si abbinano perfettamente con il tuo vestito > dissi mostrandole un paio di sandali in oro con un piccolo tacco.
< Mi piacciono! Grazie Giu! > esclamò baciandomi una guancia.
< Ora quello che manca sono gli accessori… > disse Kristen dopo che uscimmo da Sasha’s.
< Io mi chiamo fuori. Non voglio indossare gioielli questa sera e quindi voi andate, io vi aspetto in quel bar lì > dissi indicando un bar proprio accanto ad una gioielleria.
< Ti faccio compagnia Giu! > esclamò Nikki < nemmeno io ho voglia di mettermi gioielli questa sera >
< Va bene allora ci vediamo lì quando avremo finito > disse Kristen allontanandosi con Marina, Alessia ed Ashley.
< Vuoi qualcosa da bere? > domandò Nikki quando ci sedemmo mentre chiamava il cameriere.
< Un succo alla pesca, grazie > risposi sorridendole.
< Ok…due succhi alla pesca per favore > disse rivolta al cameriere.
< Certo, arrivano subito > rispose questo sorridendoci.
< Avanti Nikki, sono cinque minuti che mi fissi senza interruzione…che cosa c’è? > domandai guardandola.
< Vorrei renderti irriconoscibile questa sera > ammise guardandomi con una sorta di ghigno.
< E come vorresti fare? > domandai.
< Beh, vediamo…intanto l’anello lo devi togliere… >
< No, mi rifiuto… >
< Avanti dai è solo per questa sera! > esclamò.
< Va bene, ok…e poi? >
< Voglio farti un neo con la matita > aggiunse ridendo.
< Perché vuoi rendermi irriconoscibile agli occhi di Rob? >
< Perché sarebbe divertente > rispose mentre sorseggiava il succo.
< Tanto lo sai benissimo che sarebbe impossibile… >
< Lo so, lui è in grado di riconoscerti anche tra tuoi cento cloni…ma che ti costa provare? >
< Ok, ci sto > risposi < stasera voglio essere perfetta come non mai > aggiunsi mentre guardavo il mio bicchiere.
< Perché? >
< Perché ci sarà Paris Hilton >
< è per quello che ha detto in un'intervista su Rob, vero? >
< Esattamente
… > risposi accasciandomi sulla sedia.
< Lo sai che Rob ha occhi solo per te? >
< Sì, lo so…è solo che sono gelosa lo stesso…non è facile stare con una celebrità… >
< Lo so… > rispose rabbuiandosi.
< Hai…hai più avuto notizie di Ben? > domandai riferendomi a Ben Barnes.
< No, è da più di un mese che non lo sento… >
< Mi…mi dispiace tanto Nik… > sussurrai prendendole la mano e stringendola forte.
< Già, anche a me…ma sai che ho scoperto perché la sera della premier del film di Batman non era venuto? >
< Davvero? Perché? >
< Era impegnato a spassarsela con una svedese che interpreterà la migliore amica di sua sorella nel suo prossimo film >
< Che bastardo > risposi schifata.
< Credo che stasera ci sia al ballo… >
< Allora questa sera dovrai essere bellissima anche tu, così lui si accorgerà di quanto è stato stupido a scaricarti così! > esclamai sorridendole.
< Grazie Giu > rispose Nikki sorridendomi.
< Non ringraziarmi, lo faccio con piacere. E poi…io aiuto te e tu aiuti me > dissi facendole l'occhiolino.
< Hai ragione > rispose ridendo.
< Eccoci! > esclamò Martina prendendo una sedia e sedendosi accanto a me.
< Cosa avete comprato? > domandò Nikki tutta sorridente.
< Io mi sono presa questa > rispose Martina aprendo una scatola con dentro una collana verde in swarovski.
< Wow, è stupenda! > esclamai tirandola fuori < e…lunga > aggiunsi.
< è stupenda! > disse soddisfatta.
< E voi che avete preso? > domandai alle altre.
< Io una collana con delle piccole perle > disse Alessia finendo di bere il mio succo alla pesca.
< Fai con comodo piccola! > esclamai sarcastica.
< Scusa mamy ma stavo morendo di sete > rispose giustificandosi.
< Io invece questo girocollo in oro > intervenne Ashley mostrandoci la sua collana.
< Io una stupenda collana con brillanti blu > disse Kristen sorridendo.
< Questa sera vorrò vedervele addosso ragazze! > esclamai.
< Per i capelli cosa facciamo? Parrucchiere o facciamo noi? > chiese Nikki guardando l’orologio < sono già le cinque… >
< Mmm…che ne dite se andassimo a casa mia per farci una doccia e poi ci preparassimo lì? Ci conciamo noi… > proposi.
< Sì, mi piace la proposta! > disse Kristen.
< Va bene, andiamo > disse Ashley alzandosi dalla sedia.
Nikki ed io pagammo i nostri succhi e poi andammo tutte a casa per prepararci.
< Ragazze abbiamo a disposizione una doccia e una vasca…chi va per primo? >
< Io a fare il bagno! > esclamò Martina.
< Mi raccomando cognatì, non metterci delle ore! > esclamai mentre lei stava correndo verso la sua stanza per prendere un asciugamano.
< Ovvio cognatì! > rispose lei.
< Se per voi non è un problema io andrei a fare la doccia…tanto mi ci vuole poco tempo > disse Nikki.
< Tranquilla Nik > rispondemmo in coro Alessia ed io.
Alessia andò a prendere la sua piastra e poi raggiunse me, Ashley e Kristen in camera mia, dove sia Martina che Nikki ci raggiunsero dopo venti minuti.
< Ora vado io a fare la doccia > dissi prendendo un asciugamano pulito.
< Ehm…Giu, avresti della biancheria pulita da prestarci? Sai, siamo venute qui ma non abbiamo pensato a passare a prenderla da casa… > disse Kristen a nome di tutte.
< Ma certo ragazze! È l'ultimo cassetto della cassettiera > risposi indicando la cassettiera e poi sparii in bagno, ricomparendo dopo un quarto d'ora.
Mi avvicinai anche io alla cassettiera e vi tirai fuori un completo bordeaux.
< Bello cognatì, solo che il tuo vestito ti lascia la schiena scoperta…non è meglio mettere un reggiseno con la fascia trasparente o stare addirittura senza reggiseno? > domandò Martina ancora avvolta dall'asciugamano mentre stava per mettere a scaldare la piastra.
< Esatto, così Robert sarà contento! > esclamò Nikki guadagnandosi un'occhiataccia dalla sottoscritta.
< Lasciando perdere il commento inappropriato di Nikki…guarda che Martina ha ragione > intervenne Alessia.
< Dite? > domandai mentre guardavo il reggiseno.
< Sì > risposero in coro le ragazze.
< Ok, proverò a stare senza… > dissi poco convinta.
< Chi viene per prima a farsi i capelli? > domandò Martina.
< Io! > rispose Nikki mettendosi a sedere su una sedia che avevo portato su prima.
< Come vuoi che ti faccia? >
< Mmm…guarda, basta che tu mi metta un po' di schiuma e che me li asciughi velocemente… > rispose Nikki.
< Bastava semplicemente dire "mossa, grazie" > disse Martina ridendo.
< Ah, ok…mossa, grazie! > esclamò Nikki prendendola in giro.
< Vado a farmi la doccia > disse Kristen.
< Eccomi! > esclamò Alessia.
< Bene, allora io ora vado a fare il bagno > disse Ashley.
< Ok ragazze > risposi sorridendo < piccola se vuoi ti faccio i capelli… > proposi ad Alessia.
< Sì! > esclamò sedendosi sulla seconda sedia.
< Come li vuoi? > le chiesi gentilmente.
< Io ce la vedrei bene con i boccoli e con un chignon > disse Martina.
< Mi piace la tua idea di Marti! > esclamò Martina sorridendo.
< Va bene, allora metto a scaldare l'arriccia capelli… > dissi sorridendo.
< Non è che qualcuno ha bisogno di farsi la ceretta? > domandò Nikki.
< Alessia ed io siamo a posto, ce la siamo fatte ieri pomeriggio > risposi.
< Io invece due giorni fa > disse Martina.
< Allora siamo a posto, anche perché Kristen, Ashley ed io ce la siamo fatta fare dall'estetista da poco > rispose Nikki.
Impiegai quaranta minuti per fare i boccoli ad Alessia, ma alla fine il risultato fu eccellente.
< Mamy sono stupendi! Grazie! > esclamò Alessia baciandomi la guancia.
< Figurati piccola > risposi sorridendole.
< Ale ti faccio le unghie? > domandò Nikki.
< Certo! > rispose lei.
< Cognatì mi fai tu i capelli? > domandai rivolta a Martina.
< Certamente! Tu poi fai i miei? >
< Ok…piastra questa sera, vero? >
< Indovinato! Tu? >
< Riccia > risposi.
< E riccia sia! > esclamò Martina prendendo una crema per i capelli ricci < questa crema me la sono fatta dare dal mio parrucchiere, lascia i capelli morbidissimi > disse sorridendo.
< Perfetto > risposi.
Non appena Martina finì di asciugarmi i capelli Ashley e Kristen ci raggiunsero.
< Ragazze se volete appena ho finito con Martina faccio una delle due > proposi.
< Tranquilla, io farò Kristen e lei farà me…giusto Kris? >
< Sì! Comincio io. Come vuoi che ti faccia? >
< Mmm, non lo so…ragazze, un consiglio? >
< Piastra! > rispondemmo tutte all'unisono.
< Benissimo, tanto mi ci vuole poco per farla…anche tu Kris la vuoi? > domandò Ashley.
< Sì, ma tanto poi mi faccio una coda > rispose lei.
Non appena finimmo di sistemarci i capelli passammo al trucco e infine ci vestimmo.
< Hey cognatì, provati questa > dissi passandole una molletta con un'orchidea verde.
< È stupenda! Ma quando l'hai presa? > domandò Martina.
< L'anno scorso in un negozio a Ravenna > risposi facendo le spallucce.
< Vanno bene i capelli così? > domandò Alessia mostrandoci lo chignon che si era fatta.
< Sei stupenda piccola > risposi sorridendole.
< Anche tu > disse abbracciandomi < hey, sei senza reggiseno! > esclamò ridendo.
< Già! Sono promossa? > domandai facendo una giravolta.
< A pieni voti! > esclamò Kristen.
< Darai del filo da torcere a Paris Hilton! > esclamò Nikki abbracciandomi.
< Che centra la Hilton? > domandò Ashley mentre si aggiustava il lucidalabbra.
< È una storia lunga… > risposi sorridendo a Nikki.
< Di chi è il telefono che sta squillando? > domandò Martina.
< Oh, è Teo! > esclamò Alessia allontanandosi dalla mia camera.
< Come lo sa? > domandò Kristen curiosa.
< Teo ha la suoneria personalizzata… > risposi alzando gli occhi al cielo.
< Oh, come è tenera! > esclamò Ashley sorridendo.
< Avete finito di prendermi in giro? > domandò Alessia rientrando in camera.
< Hai già fatto? > domandai sbigottita.
< Vuole parlare con te > rispose passandomi il telefono.
< Ok… > dissi prendendo il suo cellulare < hey fratellone! > esclamai.
< Ciao piccola…tu rispondere al telefono mai, eh? >
< L’ho lasciato dentro la borsa in sala. Che devi dirmi? >
< Puoi controllare se in camera mia ho lasciato la mia maschera? >
< Certo… > risposi allontanandomi dalle ragazze.
< Dove vai? > domandò Nikki.
< Vado a vedere se Teo ha lasciato la sua maschera in camera… > risposi dirigendomi verso la camera di mio fratello < ok, sono sola…che cosa devi dirmi? > domandai chiudendomi la porta alle spalle.
< Ho bisogno che tu mi faccia un favore… >
< Dimmi tutto >
< Sotto i miei calzini nel cassetto ci sono tre pacchettini di Tiffany… >
< Tre pacchetti di Tiffany? Sto invidiando Alessia, lo sai? Tu non mi hai mai fatto dei regali così… > dissi fingendomi offesa.
< Scema…allora, li hai trovati? >
< Sì! > risposi tirandoli fuori e mettendoli sul letto.
< Bene. Certo, avrei preferito consegnarli di persona, ma come c’era da aspettarsi me li sono dimenticati… >
< Vuoi che li dia io ad Alessia? > domandai.
< Sì grazie, però aspetta…mi dici i colori dei nastri? >
< Due sono blu e uno è rosso >
< Ok…quello rosso dallo ad Ale, quelli blu sono i tuoi >
< Cosa? > domandai sgranando gli occhi.
< Beh, sì…come ho già detto avrei preferito darveli di persona, ma visto che li ho dimenticati a casa dovrete fare da sole…però vorrei che li indossaste questa sera… >
< Teo sei stato un angelo, ma non dovevi disturbarti! > esclamai iniziando ad aprire il pacchetto blu più piccolo.
< No piccola fermati! Butta giù il telefono, porta il regalo ad Alessia e poi apriteli insieme…ti prego >
< Ok fratellone, allora ci vediamo dopo. Grazie… > dissi commossa.
< È stato un piacere. Appena li ho visti mi sei venuta subito tu in mente. Non potevo non comprarteli > rispose terminando la chiamata.
Ancora sorridente presi i regali e corsi da Alessia.
< Ehm…Ale? > la chiamai entrando in camera.
< Finalmente sei tornata mamy! > esclamò Alessia venendomi incontro < che cos'hai in mano? >
< Un regalo per noi da parte di Teo…questo è per te > dissi dandole il regalo con il nastro rosso.
Alessia l'aprì immediatamente e non appena vide cosa c'era dentro sgranò gli occhi e spalancò le bocca.
< Oddio, è stupendo! > esclamò tirando fuori un braccialetto con le perle e con tre cuori in oro appesi, di cui uno aveva un brillantino verde in alto a lato.
< Hai capito mio fratello… > sussurrai ammirando il braccialetto < vuoi una mano? > domandai.
< No tranquilla, grazie lo stesso. Ora apri i tuoi! > esclamò Alessia.
Feci come mi aveva detto e per primo aprii il pacchetto più piccolo, trovandovi dentro un ciondolo in swarovski attaccato ad una collanina d'argento.
< Cavolo! è…è meraviglioso! > esclamò Nikki prendendo la collana tra le mani < Teo è un amore! > aggiunse sorridendo < vuoi una mano? > domandò.
< Sì, grazie > risposi sorridendo mentre mi voltavo.
< Ok, fatto. Ora apri l'altro > disse Nikki.
Velocemente aprii anche il secondo pacchetto, trovandovi dentro un bracciale ad onde con al centro dei brillantini.
< Wow… > sussurrai mentre me lo infilavo.
< Bellissimo > constatarono le ragazze.
< Perché a te due pacchetti e ad Alessia uno solo? > domandò Nikki ridendo.
< Perché vuole più bene a me che a lei > risposi facendo la linguaccia ad Alessia.
< Hey! > esclamò fingendosi offesa e scoppiammo tutte a ridere.
< Ragazze tra pochi minuti verrà la limousine. Scendiamo di sotto? > domandò Kristen guardando l'orario nella mia sveglia.
< Sì, devo solo sistemare una cosa a Giulia… > disse Nikki prendendo una matita e facendomi sedere sulla sedia < ecco fatto! > esclamò poco dopo.
< Bello il neo! > esclamò Ashley.
< Davvero vi piace? > domandai guardandomi allo specchio.
< Sì, moltissimo! > risposero in coro.
< Ok, la limousine è qui davanti. Prendiamo le maschere e andiamo > disse Kristen dopo aver guardato fuori dalla finestra.
< Mamma mia che emozione! Non sono mai stata dentro una limo! > esclamò Alessia prendendomi a braccetto.
< Nemmeno io > rispose Martina.
< Mi associo >
< E quando sei venuta alla premiere? > domandò Nikki.
< Era venuto a prendermi Robert con la sua macchina > risposi.
< Ah… >
Infilai il cellulare e le chiavi di casa dentro una pochette in tinta con l'abito e poi ci dirigemmo verso la limousine bianca davanti al viale di casa.
< Buonasera signorine sono Cody, il vostro autista >
< Buonasera > rispondemmo in coro Alessia, Nikki ed io.
< Prego, accomodatevi e per qualunque cosa chiamatemi > disse aprendoci lo sportello.
< Grazie > disse Martina.
< Wow, è stupenda! > esclamai: gli interni erano beige e sul lato destro vi era un mobile con una televisione mentre su quello sinistro un divano a penisola in pelle, sempre beige.
< Possiamo portarcela in Italia? > domandò Alessia buttandosi a sedere sul divano.
< Certo, poi la tengo io! > esclamai ridendo.
< No, io! > rispose Alessia.
< Tra le due litiganti la terza gode… > disse Martina.
< Sapete, fino a qualche anno fa si litigava per gli uomini… > disse Nikki ridendo.
< I tempi cambiano Nik! > esclamò Alessia ridendo.
Ci sedemmo tutte sul divano e Cody ci chiuse la porta.
< Lo champagne non lo possiamo aprire, vero? > domandò Kristen.
< Perché no? > chiese Nikki.
< Forse perché ci sono tre minorenni? > disse Kristen indicando Alessia, Martina e me.
< Beh, io direi che per un brindisi non ci siano problemi… > obiettai.
< Tu sta’ lontana dagli alcolici! > esclamò Alessia ridendo.
< Ahahah molto spiritosa piccola > risposi facendole la linguaccia.
< Dai, Giulia ha ragione…un bicchiere per fare un brindisi è d'obbligo > intervenne Martina.
< Ok > rispose Kristen tirando fuori da sotto il mobile sei bicchieri e dal minifrigo una bottiglia di champagne.
< Un brindisi a noi ragazze! > esclamò Ashley alzando per prima il bicchiere.
< Che questa serata possa essere indimenticabile per ognuna di noi > aggiunse Martina alzando il bicchiere per seconda.
< E che noi possiamo restare amiche nonostante la lontananza… > dissi sorridendo.
< Cin cin! > esclamarono Alessia, Nikki e Kristen.
Bevemmo un bicchiere e mezzo e poi continuammo a chiacchierare finché non giungemmo davanti all'hotel Hilton, al 225 di Edgware Road.
< Ragazze prendete le maschere > sussurrai sorridendo.
< Eccoci a destinazione signorine e buona serata > ci disse Cody aprendoci lo sportello.
< Grazie mille > rispondemmo Alessia, Kristen ed io.
< Buona serata anche a lei > disse Ashley sorridendo a Cody.
< Ash smettila di rimorchiare e muoviti! > esclamò Martina ridendo e a due a due entrammo dentro l'hotel Hilton.
< O mamma > disse Alessia spalancando la bocca: la hall dell'hotel era enorme e tutta illuminata e nella stanza sulla destra della reception c'era un cartello con scritto "RISERVATO".
< Buonasera signorine > disse il receptionist sorridendo.
< Buonasera > rispose Nikki.
< Siete qui per la festa, vero? >
< Esatto >
< Posso vedere i vostri inviti? >
< Giulia li ho messi dentro la tua borsa > disse Kristen.
< Ecco > risposi porgendo gli inviti al receptionist.
< Benissimo, grazie mille. Divertitevi e per qualunque cosa chiamatemi > disse sorridendoci.
< Grazie > rispondemmo e ci incamminammo tutte insieme dentro la sala, dopo che Norman il portiere ci aprì la porta.
< Cavolo, questa è quattro volte la hall! > esclamò Martina.
< Chissà se i ragazzi sono già qui… > dissi guardandomi in giro.
< Non ancora, Michael mi ha mandato un messaggio dicendo che erano in ritardo… > rispose Kristen.
< Volete lasciare a me i vostri cellulari? > domandai aprendo la pochette.
< Ma poi cosa fai giri tutta la sera con quella addosso? > chiese Martina.
< Beh… >
< Aspetta… > disse Nikki prendendomi la borsa e uscendo dalla sala, rientrando pochi minuti dopo < ho lasciato la borsa al receptionist e mi ha detto che la metterà personalmente nel guardaroba. Però dobbiamo tener da conto questo biglietto > rispose passandomi un bigliettino con su scritto un numero.
< Lascia, lo tengo io… > disse Alessia infilandosi il biglietto dentro il reggiseno.
< Speriamo solo che Teo non ti sfili il reggiseno! > esclamò Martina ridendo.
< O che Kellan ti sfili il tuo… > rispose Alessia a tono.
< Scusate ragazze, posso rubarvi la vostra amica per questo ballo? > domandò Tom Welling prendendo la mano di Martina e facendo il baciamano.
< Assolutamente > rispose Martina sorridendo e non appena si voltò verso di me le feci l'occhiolino.
< Che ne dite, posso invitare a ballare Zac Efron? > chiese Alessia notandolo dall'altra parte della sala.
< Mah, se proprio vuoi… >
< Ok, ci vediamo tra poco! > esclamò allontanandosi.
< Lasciamole godere questi attimi di libertà, tanto sappiamo che quando arriverà Teo gli starà appiccicata per tutto il tempo… > dissi ridendo.
< Perché, tu non farai lo stesso con Robert? > domandò Kristen tirandomi una gomitata amichevole.
< No, finché Rob non la riconoscerà lei non potrà avvicinarsi a lui > rispose Nikki sorridendo.
< Ha ragione > dissi roteando gli occhi < però possiamo ballare con gli altri, vero? >
< Dobbiamo > rispose Nikki.
< Ragazze come si dice "ti va di ballare?" in francese? > domandai ad un certo punto sgranando gli occhi.
< Perché? > domandò Kristen curiosa.
< Perché a questa festa c'è… >
< Nikki! > esclamò una voce interrompendomi e quando vidi di chi fosse sbiancai.
< Gaspard! > rispose Nikki sorridendo e baciando la guancia di Gaspard Ulliel non appena ci si avvicinò < come stai? > domandò continuando a parlare in inglese.
< Sto benissimo! Sono appena tornato dalla Germania per il mio nuovo film > rispose sorridendole.
< Dalla Germania? > domandò Nikki curiosa.
< Sì, abbiamo girato un paio di scene lì, ma come sempre sarà un film francese > rispose Gaspard ridendo.
< Piacere di conoscerti Gaspard, sono Kristen > disse Kristen avvicinandosi a lui e offrendogli la mano.
< Il piacere è tutto mio Kristen, Nikki mi ha parlato tantissimo di te > rispose Gaspard sorridendole < e questa incantevole ragazza chi è? > aggiunse guardandomi e sorridendomi.
< Lei è la mia amica Giulia > rispose Nikki presentandomi.
<
Est un vrai plaisir de faire votre connaissance mademoiselle Giulia > * disse Gaspard prendendo la mia mano e facendo il baciamano.
"Se questo è un sogno non svegliatemi…" pensai mentre sorridevo come un ebete.
< Elle ne parle pas français > **
rispose Nikki ridendo.
< Oh, ma è un vero peccato > disse Gaspard dispiaciuto < meglio se parli in inglese allora > proseguì sorridendomi.
< Sì, credo proprio di sì > risposi sorridendo.
< Oh, noto con piacere che sai parlare allora > disse sorridendo < posso avere l'onore di questo ballo? >
< Con molto piacere > risposi incamminandomi con lui verso la pista e poco prima di iniziare a ballare guardai Kristen e Nikki sorridermi e alzarmi i pollici.
< Giulia…immagino tu sia la famosa fidanzata di Robert Pattinson > disse Gaspard mentre poco dopo aver iniziato a ballare.
< Sì, esatto > risposi appoggiando la mano sulla sua spalla.
< E come mai non è con te questa sera? >
< Era in macchina con i ragazzi, mentre io ero con le ragazze >
< Oh, capisco… > disse sorridendo < tu però non sei Inglese… > proseguì.
< No, sono Italiana > risposi mentre mi faceva fare una giravolta.
< Oh sì, sono stato una volta in vacanza in Italia…è molto bella >
< Dipende dai posti > risposi facendo un mezzo sorriso.
< E tu? Sei mai stata in Francia? >
< Sì, quando avevo tredici anni. Sono stata a Parigi con la mia migliore amica e le nostre famiglie >
< Davvero? E come ti è sembrata? > domandò facendo il suo famosissimo e incantevole sorriso sghembo.
< È una città magnifica. Certo, come cibo non c'è niente migliore dell'Italia, ma riguardo ai monumenti e ad altri luoghi…è incantevole > risposi ridendo.
< Mmm…io non sottovaluterei la cucina francese invece > rispose con lo stesso sorriso di prima.
< Infatti non lo faccio, ma continuo a dire che quella italiana è migliore > ribattei sorridendo e lui si mise a ridere.
< Credo sia meglio che tu torni dalle tua amiche, non stanno facendo altro che fissarti e cercarti con gli occhi… > disse Gaspard ridendo dopo quattro canzoni.
< Già. Beh…
merci beaucoup Gaspard > dissi accennando un inchino.
< De rien, ça a été un réel plaisir à danser avec vous. J'espère que la danse-moi un autre côté
> *** rispose baciandomi nuovamente la mano.
< Cosa? > domandai aggrottando le sopracciglia.

< Ti ho chiesto se mi concederai un altro ballo dopo > disse sorridendo.
< Con molto piacere.
Au revoir > ****
<
Au revoir Giulia >
Velocemente tornai dalle ragazze e non appena mi sedetti accanto a loro iniziarono ad applaudire e a ridere.
< Hai rimorchiato Gaspard Ulliel, ma ti rendi conto? > domandò Martina dandomi una gomitata.
< E tu Tom Welling > risposi sorridendole.
< Lo so! > esclamò ridendo.
< Piccola come è andata il tuo ballo con Zac? >
< Abbastanza bene, purtroppo dopo lui è andato da Vanessa > rispose Alessia sbuffando.
< Mi dispiace piccola >
< Non è niente. A proposito…dove sono i ragazzi? Non sono ancora arrivati? > chiese Alessia.
< Parli del diavolo… > sussurrò Martina.
Immediatamente ci voltammo tutte verso la porta e vedemmo i ragazzi entrare: Kellan indossava uno smoking nero e una maschera color argento che gli copriva una metà volto e arrivava fin sotto il naso; Robert invece indossava un vestito come quello del Fantasma Dell'Opera e la sua maschera era sempre argento, solo che gli copriva il volto interamente e gli arrivava fin sotto il naso, ma era riconoscibile per i suoi capelli; Teo indossava uno smoking e la sua maschera era simile a quella di Milord in Sailor Moon e la stessa cosa era per Jared, solo che la sua maschera era nera; mentre Taylor, Jackson e Michael indossavano uno smoking e una maschera nera.
< Teo! > esclamò Alessia correndo dal suo ragazzo.
< No, ferma! > la bloccammo tutte.
< Perché? >
< Prima dobbiamo mandare via Giulia… > rispose Kristen.
< Bisogna trovarle qualcuno con cui farla ballare… > intervenne Nikki.
< Ryan Philippe? L'ho intravisto prima mentre ballavo con Gaspard… > ipotizzai.
< È troppo vecchio! > rispose Kristen.
< Johnathan Rhys Meyers? > chiese Martina < è lì ed è da almeno cinque minuti che ci sta fissando >
< Anche lui è troppo vecchio… > continuò Kristen.
< Ma a me piace! > esclamai.
< Corbin Bleau? > domandò Alessia ridendo.
< No! > rispondemmo Kristen, Martina ed io all'unisono.
< Penn Badgley? > chiese Ashley.
< Chi? > domandai.
< Dan di Gossip Girl… >
< In Italia non è ancora uscito, non l'ho mai visto… > risposi.
< Io sì, mi sono guardata tutte le puntate in inglese > disse Martina < è quel ragazzo laggiù > rispose indicandomi un ragazzo alto e con i capelli neri.
< Ho trovato il mio ballerino! > esclamai allontanandomi dalle ragazze e avvicinandomi verso di lui < ciao > dissi quando gli fui praticamente accanto.
< Ciao. Sono Penn > rispose educatamente offrendomi la mano.
< Piacere, sono Giulia > risposi stringendogliela < senti, ti va… >
< Hey amore! > esclamò una ragazza bionda baciandolo sulla guancia < ciao > disse guardandomi.
< Ciao > risposi sorridendole < ma…tu non sei la ragazza che ha impersonato Bridget Vreeland in Quattro amiche e un paio di jeans? > chiesi curiosa.
< Beh, generalmente tutti mi fanno il paragone con Serena Van Der Woodsen di Gossip Girl, comunque sì. Piacere sono Blake > disse sorridendo offrendomi la mano e la strinsi anche a lei.
< Ciao, io sono Giulia. Mi dispiace ma io non ho mai visto Gossip Girl perché in Italia non l'hanno ancora trasmesso > dissi giustificandomi.
< Sei Italiana? > chiese Penn stupito.
< Esatto > risposi sorridendo < ehm…Blake, avrei un favore da chiederti: ti dispiace se ti rubo il ragazzo per un ballo? È che è appena arrivato il mio e io e le mie amiche non vogliamo che mi riconosca subito >
< Sicuro, chi è il tuo ragazzo? > domandò Blake curiosa.
< Ehm…Robert Pattinson >
< Tu sei la ragazza che Robert ha portato alla premiere, quella che Fragola Nera… >
< Ha tartassato di insulti? Esatto, sono proprio io > risposi sorridendo.
< Mi dispiace per quella storia… >
< Non ci do molto peso, comunque grazie >
< Ok, diamo inizio alle danze. Ci vediamo tra poco amore > disse Penn baciando Blake.
< Divertitevi > rispose lei sorridendoci.
Ballai con Penn un paio di canzoni e poi lo ringraziai, ringraziai Blake e andai a cercare le mie amiche. Mentre stavo camminando però mi scontrai con una ragazza.
< Oddio scusa, mi dispiace tan…oh Emma, ciao > dissi sorpresa di vederla.
< Giulia, come stai? > domandò sorpresa quanto me.
< Bene, tu? >
< Bene. Ma che ci fai qui? >
< Sono venuta qui con Robert e gli altri >
< Ah, giusto…beh scusa, ma ora devo proprio andare > disse frettolosamente senza salutare.
Continuai il mio giro e vidi tantissime celebrità: George Clooney, Brad Pitt e Angelina Jolie, Orlando Bloom e Johnny Deep che andai a salutare ma che inizialmente non mi riconobbero, Zac Efron e Vanessa Hudgens, Ashley Tisdale e tante altre.
< Giulia! > esclamò una voce facendomi voltare.
< Rupert! > dissi abbracciandolo < come stai? >
< Sto bene grazie. Tu? >
< Sto bene. Credevo fossi ancora impegnato con le riprese di Harry Potter. Daniel e Tom? >
< Hanno avuto un'intossicazione alimentare e purtroppo non sono venuti. Mi hanno detto di salutarti in caso ti avessi vista >
< Grazie. Ma tu con chi sei venuto? > domandai poco prima che mi trascinasse a ballare.
< Con Emma e Katie… >
< Katie?
Katie Leung intendi? > domandai sgranando gli occhi.
< Sì >
< Oh, fantastico > risposi roteando gli occhi.
< Perché? >
< Tu non sai cos'è successo un mese fa, vero? >
< No… >
< Katie ha baciato Robert >
< Cosa? > domandò sconvolto.
< Già… >
< Non…non lo sapevo… >
< Siamo stati per una settimana senza vederci, poi alla fine abbiamo chiarito >
< Sono contento > rispose sorridendomi < che dici, secondo te riuscirò a ballare con Ashley Tisdale? > domandò cambiando argomento.
< Perché no? Potresti provare a chiederglielo… >
< Beh, sta ballando con il tuo ragazzo…perché non dovrebbe ballare con me? > chiese fingendo di pavoneggiarsi.
< Cosa? > domandai guardando nella direzione che Rupert mi aveva indicato.
< Hey avanti, non essere gelosa… >
< La fai facile tu… >
< Beh, meglio che gli stia attaccato Ashley Tisdale che Paris Hilton, no? > domandò ridendo.
< Sì, quello è vero… > risposi con un mezzo sorriso.
< Però credo che quello che avete fatto ad Emma sia sbagliato > mi disse dopo qualche minuto.
< Hey io non voglio centrare in questa storia, anche perché l'ho scoperto da poco… > dissi mettendo le cose in chiaro < comunque Emma si è comportata male… >
< Lo so, però… >
< No Rup, basta. Se vuoi parlare di Emma fallo con Kristen perché la questione è unicamente la loro > dissi con fermezza.
< Ok… > rispose sorridendo < bene, ora puoi iniziare a preoccuparti >
< Perché? > domandai senza capire.
< Ashley Tisdale ha lasciato il posto a Paris Hilton >
< Cosa?!? > domandai voltandomi verso Robert e vidi Paris fare la svenevole con lui e mettergli le braccia intorno al collo < se prova ad avvicinarsi anche di un solo millimetro la uccido… > dissi minacciosa continuando a guardarli.
< Aventi Giulia, calmati > rispose Rupert ridendo.
Finimmo di ballare la canzone e poi tornai dalle ragazze.
< Sapevate che qui alla festa ci sono Katie Leung e Emma? >
< Sì, le abbiamo viste prima > rispose Kristen infastidita.
< Dov'è Martina? > domandai notando la sua assenza.
< Sta ballando con Kellan >
< E Alessia con Teo > disse Nikki.
< Ashley? >
< È in bagno >
< Ragazze vado a cercare Michael > disse Kristen alzandosi dal divanetto.
< Hey Nikki sei riuscita a rimorchiare qualcuno?
>
<
Sì, Johnathan Rhys Meyers >
< Wow!
> esclamai.
< Abbiamo ballato fino a poco fa e mi ha pregato di concedergli un altro ballo prima di andare via >
< Sono contenta per te >
< Anche io > rispose sorridendomi < sai, prima ho visto Ben ballare con Katie Leung >
< Davvero? >
< Sì, ma quando l'ho visto non mi ha fatto né caldo né freddo > rispose entusiasta.
< È magnifico! > esclamai abbracciandola.
< Hey ragazze > disse Ashley avvicinandosi a noi.
< Hey! Credevo ti fossi trattenuta con Jackson… > dissi facendole spazio tra me e Nikki.
< È fuori a fare una telefonata > rispose sedendosi.
< Ciao ragazze… > disse una ragazza avvicinandosi a noi alta e magra togliendosi la maschera: aveva la carnagione olivastra e gli occhi marroni, era castana e i capelli le ricadevano mossi sulle spalle.
< Lucy, ciao… > disse Ashley sorridendole un po’ imbarazzata e dall’espressione di Nikki capii che quella ragazza era la famosa ex ragazza di Robert.
< Ciao Ashley, ciao Nikki. Come state? >
< Tutto bene, tu? >
< Sto bene anche io, grazie > rispose sorridendo < ciao, sono Lucy > disse rivolta a me e tendendomi la mano.
< Piacere, sono Giulia > risposi sorridendole educatamente.
< Lei è… > disse Nikki ma le tirai una ginocchiata per impedirle di parlare.
< È una mia vecchia amica > disse Ashley intervenendo.
< Avete visto Robert per caso? > domandò guardandosi attorno mentre io sgranavo gli occhi, gesto che Nikki colse immediatamente.
< Veramente no, è da un po' che non lo vediamo > intervenne Ashley.
< Oh, ok…beh vado a cercarlo, devo parlargli. Ciao ragazze, è stato un piacere Giulia > disse andandosene.
< Paris Hilton, Ashley Tisdale, Lucy…ora ci manca solo Katie Leung e siamo al completo > sbuffai gelosa.
< Oh, lei è già andata da lui > disse Nikki.
< Nikki! > la rimproverò Ashley.
< Salve ragazze > disse Jared sedendosi accanto a noi.
< Papi! > esclamai.
< Bimba sei uno splendore > disse prendendomi la mano < mi concedi un ballo? >
< Anche due > risposi sorridendo < ragazze ci vediamo tra poco > dissi allontanandomi con Jared.
< Devi imparare ad essere meno gelosa > disse mentre appoggiava una mano sul mio fianco.
< Come…? >
< È da un bel po' che ti osservo sai? E anche Robert fa lo stesso… > rispose sussurrandomi in un orecchio.
< È con Lucy ora? >
< Sì, stanno ballando > rispose guardando verso il mio ragazzo < ma Robert è troppo impegnato a guardare in qua per ascoltare quello che Lucy le sta dicendo > aggiunse ridendo.
< Perché non viene qui allora? > domandai sbuffando.
< Ti fa così schifo ballare con me? > chiese ridendo.
< Cretino! > esclamai tirandogli una pacca sulla spalla.
< Sto scherzando > rispose baciandomi una guancia < poco prima di entrare lui e Kellan hanno fatto una scommessa >
< Ovvero? >
< Kellan ha scommesso cinquanta sterline con Robert che non riuscirà a non avvicinarsi a te per tutta la serata… >
< Quindi non posso stare con lui questa sera? > domandai con una smorfia.
< Non ho detto questo: ho semplicemente detto che Robert non potrà avvicinarsi per primo a te >
< Allora portami da lui > lo pregai.
< Spiacente, ma solo Kellan può farlo > disse ridendo.
< Uffa… >
< Avanti bimba sei con il tuo papi! Vedi di divertirti! > esclamò sorridendo.
< Sai una cosa? Hai ragione…e poi…come posso essere triste se ho ballato con Gaspard Ulliel? >
< Tu cosa? Hai capito Giulia… > disse ridendo.
< Sì e mi ha anche chiesto un secondo ballo… > risposi pavoneggiandomi e poi scoppiai a ridere.
< Smettila di pavoneggiarti > mi rimproverò Jared ridendo.
< Ok, sei tu il papi! >
< Scambio di coppia? > domandò una voce dietro di me e quando voltai riconobbi Teo e Alessia.
< Certo. Vieni Ale > rispose Jared sorridendo alla mia amica.
< Sorellina sei bellissima…se solo non fossi mia sorella… > disse Teo ridendo.
< Smettila di prendermi in giro > risposi ridendo.
< Ti piacciono i miei regali? >
< Sono meravigliosi, ma non dovevi spendere così tanti soldi per me… >
< Hai trovato lo scontrino? > domandò sgranando gli occhi.
< No, ma posso immaginare che non siano stati dei regali economici…e poi erano di Tiffany… >
< L'importante è che ti piacciano… >
< Sì, da morire > risposi avvicinandomi a lui e baciandogli una guancia.
< Alessia mi ha raccontato del tuo momento di gloria con Gaspard Ulliel >
< Sì! > esclamai sorridendo < mamma mia, ero convinta di svenire… > aggiunsi con occhi sognanti.
< Il prossimo anno andremo in vacanza a Parigi, ti va? >
< Così lascio Robert e mi metto con Gaspard? Non male come idea… > dissi ridendo.
< Ci crederò quando lo vedrò > rispose unendosi alla mia risata < Robert è tutta la sera che ti fissa… >
< Sì, Jared me l'ha detto. Purtroppo però non può avvicinarsi a me a causa della sua stupida scommessa… >
< Beh, sono passate due ore da quando siamo arrivati…io dire che la scommessa la sta vincendo alla grande >
< Non mi aiuta questo. Voi state ballando con le vostre ragazze ed io non posso ballare con il mio… > risposi sbuffando.
< Dai, pensa a Gaspard Ulliel che si sta avvicinando a noi > sussurrò in un mio orecchio prima di indicare Gaspard.
< Ciao Giulia >
< Ciao > risposi sorridendo.
< Posso strapparti dalle braccia del tuo cavaliere e ballare un'altra volta con te? > domandò sorridendo.
< Certo che puoi > rispose Teo facendomi avvicinare a lui < io vado da Alessia > proseguì in italiano.
< Ciao Teo > dissi sorridendo prima di avvicinarmi a Gaspard.
< Ho un messaggio da parte del tuo Robert > mi sussurrò in un orecchio.
< Davvero? > domandai sorridendo.
< Sì, davvero. Mi ha detto di dirti che vorrebbe essere lui al posto di tutti quelli che hanno ballato con te e che lo faranno e che sei una visione… >
< È uno stupido. Se solo non avesse fatto quella scommessa… >
< Sì, me l'ha raccontato! > esclamò ridendo < facciamo così: ora ti porto da Kellan e facciamo uno scambio di coppia e poi tu ti farai portare da Robert >
< Ti conosco da poche ore e già ti adoro! Se con Robert non dovesse funzionare sappi che ti chiamerò > dissi ridendo.
< Benissimo, aspetterò con impazienza la tua telefonata > rispose stando al gioco e poi mi accompagnò fino a Kellan < hey Kellan la mia amica vuole ballare con te… > disse Gaspard rivolgendosi a Kellan.
< Spiacente, ma sto ballando con questa graziosa fanciulla… > rispose Kellan stringendo a sé Martina.
< Hey cognatì ti va di ballare con Gaspard? > domandai guardando la mia amica.
< Sì! > esclamò staccandosi bruscamente da Kellan e finendo tra le braccia di Gaspard < a dopo Kellan! > esclamò allontanandosi con il mio ex ballerino.
< Siamo ad un ballo e tu che sei il mio ballerino personale non vuoi ballare con me? Mi ferisci Kell… > dissi avvicinandomi a lui.
< Scusami piccola Giu… > rispose mettendomi una mano dietro la schiena.
< Preferisco piccola Giu a Giubert > dissi ridendo.
< Hai già ballato con Robert? >
< Purtroppo no perché Rob non vuole perdere quella tua stupida scommessa >
< O forse perché è interessato a ballare con altre ragazze? > domandò ridendo.
< Può darsi > risposi voltando lo sguardo.
< Hey è tutto ok? >
< Sì, è solo che non sono abituata a queste feste e a vedere che tutte ronzano attorno al mio ragazzo, ex fidanzate incluse, mi rende gelosa >
< Ex ragazze? >
< Lucy… >
< Lucy è qui? > chiese Kellan sbigottito.
< Già >
< Oh, non lo sapevo…ora però è impegnato a ballare con Scarlett Johansson >
< Lei è qui? > domandai sgranando gli occhi.
< Sì >
< Oddio, devo conoscerla! Mi piace tantissimo come attrice! > esclamai sorridendo.
< Va bene basta, mi hai convinto…ti porterò da Rob, contenta? >
< Grazie Kell > risposi grata.
< Figurati…ma davvero ti piace Scarlett? >
< Mah, un po'… > risposi ridendo.
< Hai capito la bugiarda… >
< In amore e in guerra tutto è lecito… > dissi facendogli la linguaccia.
Kellan mi portò dall'altra parte della sala e ci avvicinammo a Robert.
< Hey amico posso rubarti la tua dolce dama e cederti la mia? > domandò Kellan sorridendo a Scarlett.
< Sì, certamente > rispose Robert sorridendo apertamente nella mia direzione < Scarlett spero proprio di poter ballare di nuovo con te > aggiunse rivolto a Scarlett mentre le faceva il baciamano.
< Lo spero anche io Robert > disse Scarlett sorridendo a Robert < è tutto tuo > aggiunse rivolta a me facendomi l'occhiolino e poi si allontanò con Kellan.
< Dio quanto sei sexy questa sera… > disse Robert stringendomi a sé.
< È opera delle ragazze… > risposi sorridendo.
< Solo che… >
< Che? > domandai mentre mi stava facendo fare una giravolta.
< Il neo non ti si addice > rispose sorridendo mentre premeva sul labbro col dito per togliermi il neo.
< Nikki… > dissi ridendo < ma davvero non ti piace? Tutti mi hanno detto che era bello… >
< A me personalmente non piace >
< Perché? >
< Perché sei già perfetta così > rispose accarezzandomi il volto.
< Grazie per il vestito…e la maschera…e le scarpe… >
< Di niente tesoro > disse sorridendo < hai deciso di rompere con me per questa sera? > chiese sorridendo.
< Cosa? > domandai spaventata.
< Non indossi l’anello… >
< È sempre per colpa di Nikki…voleva che questa sera fossi irriconoscibile… >
< Dille che ha fatto un ottimo lavoro > disse sorridendo.
< Ok. Mi spieghi solo una cosa? >
< Certo >
< Perché hai voluto che lo comprassi e non che lo prendessi a noleggio? >
< Prometti di non prendermi in giro? >
< Lo prometto >
< Perché voglio alcune cose tue per quando tornerai a Ravenna… > rispose guardandomi serio e mi vennero le lacrime agli occhi.
< Rob… > sussurrai stringendomi a lui < vorrei poter restare così per sempre… > aggiunsi mentre mi asciugavo una lacrima.
< Questa sera è vietato piangere, hai capito? > domandò sorridendomi mentre mi accarezzava una guancia.
< Capito > risposi sorridendo e tornando a ballare < ho conosciuto Lucy… > dissi poco dopo.
< Sì, l'ho vista poco fa >
< Di che avete parlato? >
< Sinceramente non loso, ero troppo impegnato a guardare te mentre ballavi con Jared > rispose mentre mi faceva fare una giravolta.
< Non ti credo… >
< È la verità invece! Lei mi parlava ed io ogni tanto annuivo. Sai che ho… >
< Ballato con la Hilton e con Ashley Tisdale? Sì, ti ho visto > risposi interrompendolo.
< Veramente io volevo dirti che ho parlato con Katie… >
< Ah…sì, Nikki me l'ha detto… > risposi serrando la mascella.
< Mi ha detto che si sente in colpa per come si è comportata e voleva che tu sapessi che ci ha pensato su e che ha deciso di non provare più a conquistarmi >
< Bene, mi piace questa cosa > risposi mettendogli le braccia intorno al collo.
< Sì, anche a me >
< Ah, per la cronaca mi sono trovata l'amante > dissi ridendo mentre il deejay stava mettendo su in console Nobody Wants To Be Lonely.
< Ah sì? E chi sarebbe? > domandò divertito.
< Gaspard Ulliel. Teo mi ha promesso di andare a Parigi il prossimo anno e quindi appena sarò là mi incontrerò con lui >
< Va bene, tanto anche io ho una schiera di ammiratrici, quindi posso trovarmi un'amante senza problemi > disse facendomi la linguaccia.
< Basta che non sia Paris Hilton… >
< Va bene, andata > rispose ridendo e poi scese a baciarmi la spalla < lo sai che ci sono tre ragazze che ti stanno guardando con uno sguardo assassino? >
< Uh, chi? > domandai ridendo.
< Paris Hilton, Ashley Tisdale e Lucy >
< Ma Ashley è fidanzata… > obiettai ridendo.
< Bene ragazzi è quasi mezzanotte e come per ogni festa parte la fascia con le vostre richieste: la prima richiesta è dedicata a Giulia e la canzone è Like Lovers Do > disse il deejay interrompendo il discorso che stavo avendo con Robert.
< La nostra canzone > sussurrai guardando Robert.
< Sorpresa… > rispose Robert stringendomi a sé.
< Ti amo > sussurrai avvicinando le mie labbra alle sue.
< Anche io > rispose baciandomi con passione nell'esatto momento in cui partiva la seconda strofa della canzone.
< La seconda richiesta invece è Just Dance della bellissima Lady Gaga > intervenne il deejay non appena Like Lovers Do finì.
< Una fonte attendibile mi ha detto che per questa sera per noi della festa le camere dell'albergo sono gratuite… > sussurrò il mio bellissimo cavaliere al mio orecchio.
< Robert Thomas Pattinson, che cos'hai in mente? > domandai fingendomi scandalizzata.
< Voglio continuare il discorso che abbiamo avuto ieri sera in cella… > rispose mentre mi accarezzava sensualmente un fianco.
< Continuare il discorso, eh? > domandai prendendolo in giro.
< Beh, che c'è di male? > domandò con non chalance.
< Assolutamente niente, possiamo andare…solo una cosa…chi sarebbe la tua fonte attendibile? >
< La nipote del proprietario della catena degli alberghi >
< Bastava rispondere: Paris Hilton >
< È più divertente come l'ho detto io… > rispose ridendo.
< Sì, certo…dammi due minuti, vado a riprendere la mia borsa >
< Vengo con te > rispose prendendomi per mano e insieme andammo a cercare Alessia.
< Hey piccola mi daresti il biglietto del guardaroba? Devo prendere la borsa…però lascio lì tutte le vostre cose… >
< Certo mamy > rispose Alessia sogghignando mentre mi lasciava il biglietto < ci vediamo domani allora >
< Certo, salutami tutti > dissi sorridendole e baciandole la guancia < ciao Teo > aggiunsi rivolta a mio fratello.
< Ciao piccola > rispose Teo sorridendo.
Immediatamente Robert mi prese per mano e dopo che anche lui ebbe salutato Teo e Alessia uscimmo dalla festa e ci avvicinammo verso la reception.
< Aspetta mamy! > esclamò Alessia.
< Dimmi >
< Aspetto che tu prenda le tue cose e poi mi riprendo il biglietto, così evito di farti tornare alla festa e di farvi attendere troppo >
< Grazie Ale > rispose Robert facendole l'occhiolino < salve > aggiunse prendendomi il biglietto dalle mani e porgendolo al receptionist.
< Buonasera > rispose questo sorridendoci e leggendo il numero del biglietto < benissimo, arrivo subito > aggiunse allontanandosi e ricomparendo pochi secondi dopo.
< Posso chiederle un favore? Non è che potrebbe rimettere questi via? > chiesi indicando i cellulari delle ragazze.
< Non c'è problema > rispose.
< Bene, io ora torno di là. Buona serata > disse Alessia sorridendoci.
< Ciao Ale >
risposi sorridendo.
< Andate via o volete una camera? > domandò il receptionist.
< Vorremmo una camera se è possibile > rispose Robert sorridendo.
< Certo, non ci sono problemi > disse il receptionist prendendo una chiave dal quadro < ecco a voi, buona serata >
< Anche a lei > risposi allontanandomi con Robert e non appena entrammo nell'ascensore lui mi fece appoggiare con le spalle al vetro e iniziò a baciarmi il collo.
< Sei una tentazione… > mi sussurrò mentre mi sfilava la maschera.
< Lo prendo come un complimento > risposi ridacchiando.
In breve tempo arrivammo alla stanza 1065 e non appena vi entrammo Robert mi prese in braccio e allacciai le gambe alla sua vita.
Con una lentezza esorbitante mi portò sul letto e mi fece sedere sopra di lui iniziando a togliermi il vestito.
< Sei senza reggiseno > disse sorridendo senza staccarmi gli occhi di dosso.
< Già…è un problema? > domandai facendogli due occhi da cerbiatta.
< No, dovrebbe? > domandò in risposta sorridendo mentre gli sfilavo la giacca dello smoking e la camicia < è vero quello che mi ha detto Teo? > chiese dopo avermi fatto stendere sotto di lui mentre mi mordeva leggermente il collo.
< Riguardo a cosa? > domandai accarezzandogli i capelli.
< Al fatto di farti il piercing all'ombellico… > rispose scendendo a mordermi in prossimità dell'ombellico.
< Ah, quello… > risposi ridendo < smettila, mi fai il solletico > dissi tirandomi su a sedere.
< Non fartelo > disse guardandomi negli occhi.
< Perché no? >
< Perché sei più bella così >
< E se io decidessi di farlo lo stesso? > domandai con aria di sfida appoggiando le mani sui suoi fianchi.
< Nessuno te lo vieta, però per me saresti sprecata… >
< Davvero? >
< Sì >
< Ok, hai vinto…ma in ogni caso non l'avrei fatto…sono una fifona nata e ho paura che mi faccia troppo male > dissi ridendo mentre gli sbottonavo i pantaloni
In breve ci spogliammo completamente e facemmo l'amore.
< Vado a fare un bagno > dissi mentre m'infilavo la sua camicia e mi allontanavo dal letto.
< Ok > rispose lui accendendosi una sigaretta.
Entrai dentro il bagno e aprii l'acqua della vasca mettendo il bagnoschiuma, poi aspettai che la vasca si riempisse e m'immersi dentro chiudendo gli occhi.
< Bella addormentata sei sveglia? > domandò Robert sedendosi sul bordo della vasca.
< Hey > risposi sorridendo < che cosa fai qui? >
< È vietato che io stia qui con te? > domandò sorridendo.
< No, anzi… > risposi sorridendo mentre mi tiravo su a sedere < è ancora valida l'offerta dell'altro giorno? > chiesi guardandolo maliziosamente.
< Assolutamente sì > rispose Robert sorridendo mentre prendeva il bagnoschiuma e incominciò a lavarmi la schiena.
< Certo che… >
< Che? > domandò incitandomi a continuare.
< Sarebbe più comodo se tu entrassi dentro la vasca per lavarmi la schiena, non credi? >
< Stavo giusto pensando la stessa cosa > rispose sfilandosi per la seconda volta i boxer ed entrando dentro la vasca con me.
I suoi buoni propositi di lavarmi la schiena finirono non appena mi girai per guardarlo negli occhi e baciarlo. Robert mi strinse a sé e facemmo l'amore per la seconda volta.

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Vi linko le canzoni presenti nella storia (vi consiglio di ascoltarle ^^)
http://www.youtube.com/watch?v=5GpUtAeiKgw questa è la suoneria di Giulia del cellulare. La canzone si intitola OGNI ISTANTE ed è una delle mie canzoni preferite.
http://www.youtube.com/watch?v=hLthETv3GS4 LE DONNE LO SANNO…e non credo ci sia bisogno di dire altro ^^
http://www.youtube.com/watch?v=tr44tdNfz8w questa è la canzone che Giulia canta con Teo al karaoke. Si intitola MARGOT e assieme ad OGNI ISTANTE è una delle canzoni che preferisco dei Melody Fall
http://www.youtube.com/watch?v=4F5Ax8BD_5M NOBODY WANTS TO BE LONELY
http://www.youtube.com/watch?v=b3VS04y9Nzk la famosissima LIKE LOVERS DO ^^
http://www.youtube.com/watch?v=M65zI9LH-as JUST DANCE…per fare un piacere alla mia carissima amica Sara xD

Questa invece è la traduzione dal francese:
* è un vero piacere fare la tua conoscenza signorina Giulia
** lei non parla francese
*** di niente, è stato un vero piacere ballare con te. spero mi concederai un altro ballo più tardi

**** arrivederci

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Capitolo 43
*** QUASI PARTENZA ***


Hola!!!!
Come state? Passata una bella settimana? La mia è stata un'inferno…oltretutto mercoledì (non si sa il perché) è saltata la rete per connettersi a internet in ufficio e le ragazze con cui divido l'ufficio erano impanicate (specie la ragazza che mi segue xD)

Ed eccoci al quartultimo capitolo (in totale sono 46)…devo dirvi la verità: non sono entusiasta per niente di questo capitolo. Non perché non mi piaccia l'idea di come l'ho strutturato, ma secondo me è scritto da cani…spero possiate perdonarmi e qualunque critica è ben accetta! E continuando a parlare del capitolo…beh, da qui in poi (ovvero questo e il prossimo capitolo) è attiva la modalità "depressione per Giulia"…dai, ci voleva! Povera dovrà lasciare Rob e tutti gli amici!!

Come sempre ringrazio chi ha messo la storia tra i preferiti e le seguite, chi ha letto e chi mi ha messo tra gli autori preferiti *-*

 

Sognatrice85: credo che non smetterò mai di ringraziarti, è questo il punto xD *-* grazie Marghe, sei troppo dolce!! Non vedo l'ora di fare una bella chiacchierata con te! :) ti voglio bene tesoro ^^

iIli_sere_nere: ciao carissima!! Sono veramente contenta che ti sia piaciuto l'altro capitolo! *-* era il mio preferito! *-* spero ti piaccia anche questo ^^ un bacione

EmilyAtwood: *-* ti è piaciuto davvero?? Ma come sono contenta!! *-* tranquilla, questa storia non potrei mai abbandonarla, ma purtroppo tra 4 capitoli finirà :( e io sto scrivendo l'ultimo capitolo :'( spero ti piaccia il capitolo, un bacio ^^

debblovers: deb! *-* mo ciaoooooo mi sto leggendo il tuo aggiornamento...non avevo visto che avevi postato 2 capitoli!! Sciaguraaa *giulls va a frustarsi* T.T ahahah GasGas fa venire anche a te un infartino, eh? Lui è così *ççççç* un bacione tesoro ti voglio bene!!

daydre4mer: la mia musicomane preferita!! ^^ belle le canzoni che ti ho passato, eh? Anche quelle che mi hai dato tu mi piacciono!! :) oddio cosa avresti fatto al ballo?? O_O guarda che non puoi stuprare Robert Pattinson! è una mia prerogativa U.U spero ti piaccia il nuovo e umile capitolo...un bacione ti adoroooo P.S. BUON COMPLEANNOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!! :D

Miley90: tesoro!!!! tu hai PARECCHIE cose da raccontarmi, quindi appena ti becco su msn non mi scappi, chiaro????? comunque anche questo capitolo per me è il mio preferito *-* spero ti piaccia il nuovo però! un bacione ti voglio bene!!

Sabry87: grazie mille!! Spero tanto che ti piaccia anche il prossimo! *-* un bacione

lilly95lilly: ciao tesoro!! Eheheh io veramente di Gossip Girl ho visto solo la prima serie (forse neanche tutta xD sto aspettando che mi diano i DVD con la 1 e la 2 stagione xD) il ballo in maschera è il mio capitolo preferito xD sono contenta che ti sia piaciuto *-* un bacioneeeeee

SweetCherry: hey!! *-* oddio che tenera! Grazie, sei carinissima *giulls arrossisce* sono davvero contenta che questa storia ti piaccia, significa tanto per me! ^^ spero ti piaccia anche questo capitolo! Un bacione

Twilighter001: ciao tesoro!! come è andata al mare?? divertita? sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto...e spero sia così anche per il prossimo! *-* un bacioneee

Noemi91: hey ciao!! Eheheh credo che io e te andremo molto d'accordo! :) per i vestiti la penso esattamente come te...pensa che io inizio a rompere anche per una maglietta a mezza manica semplicissima che costa 20 euro xD però dai per quel capitolo ho voluto strafare xD ho esagerato? =) dai davvero kellan è l'amore della tua esistenza?!?!? meglio non dirlo a martina allora :P comunque kellan piace tanto anche a me...certo, non come rob, ma sono praticamente a parimerito xD per quanto riguarda Gossip Girl...devo ammetterlo...non ne avevo idea, anche perché non l'ho seguito molto...solo a metà della prima serie perché poi su Italia1 lo davano troppo tardi...mi perdonerai? :) un bacione P.S. Gaspard... *ççççççççççççççç* mi unisco a te per sbavare se vuoi!! xD

doddola93: :'( non rispondi ai mess...possibile che tu sia sempre senza soldi??? Come è andato il compleanno? E la comunione? Tesoro se nella prossima recensione mi dici che sei senza soldi...te la faccio veramente la ricarica U.U ti voglio bene tesoro :)

Zio_Legend: O_O in due pomeriggi? Ma sei matto? Oddio sono onoratissima, ma...cavolo, ti farei una statua solo per questo! :) grazie, sono contenta che la storia ti piaccia...e ci vuole un monumento anche per la tua amica xD da dopo twilight ti sei interessato alle storie d'amore?? Cavolo, saresti da sposare! :) dico d'avvero ^^ sono contenta che ti stia simpatica Giulia :) è vero, è un po' impulsiva...però dai un po' di impulsività ci sta :P *per tutto il resto - c'è mastercard- (no scherzo XD) la ff mi piace un sacco!* qui sono scoppiata ufficialmente a ridere ;) e tranquillo per il tuo poema, adoro le recensioni lunghe ^^ spero ti piaccia il nuovo capitolo, anche se qui giulia sarà un po' rompiballe..xD ciaoooooo

KikyCullen: cognatìììììììììììììììììì O_O questa è stata la mia faccia nel vedere la tua recensione...non hai la febbre, vero??? Ahahah dai scherzo :P ti ho mai ringraziato per i vestiti e tutto il resto??? Beh, lo faccio ancora *-* mi hai salvato il capitolo, lo sai?? e tranquilla, verrò prima o poi a Roma ^^ ti amoooooooooooo

milly92: tesoro!!! Grazie 1000 *-* sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo!! *-* spero ti piaccia anche il nuovo! un bacioneeee

 

Buona lettura, a sabato!!! Un bacione Giulls

P.S. STEF TESORO AUGURONIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII

43.QUASI PARTENZA

< Perché proprio oggi dobbiamo preparare la valigia? > domandò Martina entrando in cucina.
< Perché partiamo tra due giorni e visto che domani sicuramente staremo con i ragazzi tutto il tempo non avremo modo di farla > rispose Alessia mentre mangiava un’ennesima cucchiaiata di cereali.
< Dobbiamo proprio partire? > chiese Martina sedendosi a tavola e addentando una ciambella.
< Vorrei non doverlo fare > risposi apatica.
< Mamy > sussurrò Alessia prendendomi per mano < fammi un favore… >
< Quale? >
< Non rovinarti questi ultimi giorni >
< Non posso prometterti niente, ma ci proverò > risposi abbozzando un sorriso.
< Brava >
Dopo aver finito di fare colazione il cellulare di Martina iniziò a squillare e lei si allontanò per rispondere.
< Per me è Kellan > disse Alessia ridendo.
< Lo credo anche io > risposi unendomi alla sua risata e dopo venti minuti ricevemmo la conferma da Martina.
< Ragazze corro a iniziare a preparare la valigia e poi esco con Kellan >
< Va bene > rispondemmo in coro Alessia ed io.
In breve tutte e tre andammo nelle nostre rispettive stanze e anche Teo andò a preparare la sua valigia.
Entrai in camera mia e tirai fuori da sotto il letto la mia valigia azzurra, sentendo dentro di me una fitta al cuore. Stavo per andarmene, stavo per lasciarmi alle spalle la casa che mi aveva ospitato per quasi quattro mesi, una città che avevo sempre adorato, i miei nuovi amici e lui…Robert, la persona che amavo di più al mondo.
Chiusi gli occhi tentando di ricacciare dentro le lacrime che minacciavano di uscire e dopo averli riaperti mi diressi verso l’armadio e lo aprii, iniziando a sistemare dentro la valigia le varie canotte e magliette.
< Credo che ti ci voglia anche questa… > disse Teo entrando in camera mia con una valigia nera.
< Perché? >
< Beh, hai già riempito la valigia e ti manca metà armadio, scarpe escluse… > rispose mio fratello ridendo.
< Che bella valigia > dissi avvicinandomi e guardandola.
< Era di mia madre, l’ho trovata poco fa in garage. Non è mai stata usata >
< Davvero vuoi che la prenda io? > domandai sgranando gli occhi.
< Sì > rispose Teo avvicinandosi a me e abbracciandomi < come ti senti? > domandò stringendomi maggiormente.
< Sto da schifo e non voglio nemmeno immaginare come starò domani > risposi sciogliendo l’abbraccio.
< Piccola, senti… >
< Non ora, ti prego >
< Ok > rispose Teo sospirando e uscendo dalla mia camera < dovessi aver bisogno c’è un’altra valigia che puoi usare assieme a me >
< Sempre di tua madre? >
< No, di mio padre > rispose sorridendomi e chiudendo la porta.
Riempii per bene la prima valigia, utilizzai la seconda valigia per completare l’opera e infine infilai le scarpe dentro due borsoni.
< Cognatì esco con Kellan > disse Martina entrando in camera.
< Divertiti e salutami Kell >
< Senz’altro > rispose sorridendomi.
Lasciai fuori giusto pochi vestiti per la sera, per il giorno seguente e per la partenza e poi presi una scatola bianca dove v'infilai il vestito che avevo indossato alla festa in maschera, la maschera, la pochette e le scarpe da consegnare a Robert come mi aveva chiesto lui. All’inizio ero intenzionata a lasciargli anche il vestito che avevo indossato alla premiere, ma poi mi convinsi a tenerlo con me.
Dopo aver finito le valigie mi avvicinai alla camera di Alessia e Teo per chiedere alla mia amica se voleva uscire con me per mangiare un gelato, ma la scena che vidi mi paralizzò: la porta della camera di Alessia e Teo era socchiusa e lei era seduta sul letto con Teo e stava piangendo.
< Non ce la faccio…come…come posso? > domandò Alessia singhiozzando.
< Siamo tutti nella stessa situazione…io e te, Giulia e Robert…vorrei non dovermi separare da te, lo sai benissimo… >
< Vieni a vivere a Padova > disse Alessia guardandolo negli occhi.
< Come? >
< Vuoi fare medicina, no? Perfetto, a Padova c’è un’università di medicina che è spettacolare, è una delle migliori d’Italia…ti prego… >
< Ale… > disse Teo prendendole le mani < io ti amo e questo lo sai bene, però…non me la sento di lasciare Giulia in questo momento… >
< Lo so che Giulia sarà devastata dopo la partenza, ma ti prego…non lasciarmi sola… >
< Amore mio, cerca di capirmi… > rispose Teo col magone e poco dopo vidi una lacrima solcare il suo viso angelico.
Mi portai una mano davanti alla bocca e straziata da quella scena uscii il più velocemente possibile da casa. Improvvisamente tutto iniziava a starmi stretto, come se i miei vestiti iniziassero a volermi soffocare. Correvo e piangevo senza sosta e senza una meta precisa.
Pochi metri dopo mi fermai in un parco vicino a casa e mi sedetti su una panchina, con il cuore che batteva all’impazzata e con un male atroce alla milza.
< Perché piangi? > domandò una bambina sui cinque anni sedendosi accanto a me.
< Piango perché sono molto triste, perché a causa mia mio fratello non è felice > risposi passandomi una mano tra i capelli.
< E non puoi farlo felice? > domandò la bambina curiosa.
< Non è semplice >
< Quando la mia amica è triste per causa mia io le regalo sempre delle caramelle e poi facciamo pace > disse la bambina guardandosi le scarpe mentre muoveva i piedi.
< Magari fosse così semplice > dissi ridendo divertita < come ti chiami? >
< Francesca, ma chiamami Frankie >
< E funziona tutte le volte? > domandai sorridendole.
< Sì. Le caramelle sono magiche > rispose guardandomi a sua volta e sorridendomi.
< Frankie andiamo, non dare fastidio alla signorina! > esclamò una signora sui trentacinque anni mentre chiamava la bambina.
< Vai a comprare le caramelle. Ciao > rispose Frankie correndo verso la donna.
< Non credo che delle caramelle possano bastare… > sussurrai mentre mi asciugavo una lacrima < ciao Frankie… >
Restai su quella panchina per non so quanto tempo e le lacrime non la smettevano di scendere dai miei occhi. Soffrivo per la scena che avevo visto, perché l’ultima cosa che volevo che accadesse era far soffrire mio fratello. Lui era tutto per me, era una di quelle persone che non doveva soffrire e invece stava soffrendo per causa mia, perché se io non fossi stata sua sorella lui avrebbe deciso di seguire Alessia.
Non sapevo cosa fare, ero confusa: una parte di me voleva che Teo mi lasciasse e che lasciasse Ravenna per seguire Alessia, ma l’altra parte di me, quella più egoista, non voleva perché non volevo perdere sia lui che il mio ragazzo in un colpo solo.
Poco dopo il tempo cambiò e iniziò a tirare il vento e divenne più freddo. Svogliatamente mi alzai dalla panchina e decisi di tornare a casa. Fatti pochi metri però scorsi in lontananza Robert che stava camminando dalla parte opposta a dove stavo andando io e così per non farmi vedere feci dietrofront e camminai il più velocemente possibile, finché non finii davanti ad una rosticceria e da lì chiamai un taxi per ritornare a casa.
< Mamy è tutto il giorno che ti cerco! > esclamò Alessia venendomi incontro non appena rientrai in casa.
< Ho lasciato il cellulare in camera. Che c’è? >
< Preparati, perché alle sette abbiamo appuntamento con Rob e gli altri per mangiare una pizza e poi andiamo al cinema >
< Veramente non sto molto bene, quindi passo… > mentii salendo le scale.
< Che cos’hai? > domandò preoccupata.
Sensi di colpa…” pensai mentre mi voltavo per guardarla.
< Un gran mal di testa e anche male allo stomaco. Devo aver preso freddo. Ma voi andate lo stesso e salutatemi tutti > mentii sorridendole.
< Mamy, sei sicura? Guarda che possiamo rimandare… >
< No, voglio che andate. Non voglio che vi roviniate la sera a causa mia. Sono solo stanca, davvero…vedrai che un po’ di sonno aggiusterà tutto >
< Sei sicura? > s’intromise Teo uscendo dalla sua camera.
< Sicurissima > risposi guardandolo e sorridendogli.
< Ma… >
< Se dovessi star male prometto di chiamarvi >
< Va bene…avvisa Rob e digli che non ci sei… > disse Teo.
< Ok > risposi entrando in camera mia.
Presi il cellulare e iniziai a comporre il messaggio per Robert.

Questa sera non sarò dei vostri alla cena perché oggi pomeriggio sono uscita a fare una passeggiata e ho preso freddo. Non preoccuparti, sto bene…sono solo stanca. Tu vai e divertiti. Ti amo

Non feci in tempo a posare il telefono sul comodino che già stava squillando. Vidi che era Robert a chiamarmi e inizialmente non seppi se rispondere o ignorare la chiamata.
< Pronto? > domandai sospirando.
< Amore ma che cosa ti è successo? > chiese Robert preoccupato.
< Sono uscita per fare una passeggiata, ma poi si è alzato il vento e ho preso un po’ di freddo. Ma non è niente di preoccupante, davvero. Ora me ne vado un po’ a letto e per domani starò alla grande >
< Ok, allora non vado alla cena e vengo a farti compagnia >
< No, voglio dormire e non so quanto potrò essere di compagnia… >
< Vorrà dire che resterò ad osservarti mentre dormi. Mi piace farlo >
< Robert no, vai alla cena > risposi freddamente.
< Non voglio che tu stia sola >
< Se sto male prometto di chiamare te oppure Teo… >
< Sì, ma… >
< Robert non sono una bambina! > esclamai arrabbiata < sono in grado di stare in casa da sola per una sera intera e non mi succederà niente. Non ho bisogno della balia tutto il giorno… >
< Va bene, fai come ti pare. Ciao > rispose Robert prima di terminare la chiamata.
< Scusa… > sussurrai rincominciando a piangere.
Alessia e Teo vennero a salutarmi ma finsi di dormire e così potei nascondere loro le mie lacrime. Non appena fui sicura di essere sola in casa scesi in cucina e mi ordinai una pizza margherita facendomela consegnare a casa.
Cenai in silenzio e la mia mente continuava a pensare alla scena alla quale avevo assistito poche ore prima.
Pensavo incessantemente che la mia parte egoista non poteva prevalere e volevo pensare a una soluzione fattibile, ma ogni secondo pensavo che non ero pronta a lasciare mio fratello. Non sapevo cosa fare e non volevo confidarmi perché ero sicura che nessuno sarebbe stato in grado di capirmi. Improvvisamente mentre finivo la pizza mi resi conto che dipendevo da mio fratello e questo mi fece stare male ancora di più.
Verso le undici sentii il mio cellulare squillare. 

Come stai?

Era un messaggio di Robert.

Sto meglio, ma purtroppo non riesco ad addormentarmi. Come sta andando la cena?

Bene, a parte il fatto che sono tutte coppiette…

E Nikki?” scrissi velocemente.

Si è portata dietro Johnathan Rhys Meyers

Mi dispiace…

Anche a me

Scusami per come mi sono comportata oggi. È stata una reazione da bambina. Ti amo, lo sai?

Lo so, ma per farti perdonare domani andiamo alla collina per il pranzo

Andata. Cucino io” scrissi sorridendo.

Spensi il telefono e andai a dormire puntando la sveglia alle sette per il giorno seguente e quando mi svegliai corsi in cucina e dopo aver fatto colazione e preparato la colazione per mio fratello e Alessia scrissi un messaggio a mia madre dicendole di seguire le istruzioni che le avrei scritto nella e-mail alla lettera perché era una cosa importante e poi iniziai a cucinare per il mio pranzo con Robert: preparai l’insalata di riso e come dolce una macedonia di frutta. Finito di cucinare misi tutto in frigorifero e poi andai nel bagno vicino alla sala per farmi un bel bagno rilassante.
Uscii dalla vasca dopo quaranta minuti e andai in camera a vestirmi, indossando il completo che piaceva tanto a Robert e sopra una gonna color verde militare e sopra una canotta nera con lo scollo a V e con un fiore disegnato con le perline sempre nere sul fianco sinistro.
< Sorellina, posso? > domandò Teo bussando alla porta della mia camera.
< Entra > risposi mentre mi infilavo i sandali.
< Come stai? > domandò premuroso.
< Sto bene, mi ha fatto bene dormire > risposi sorridendo.
< Senti, ma per caso… > disse ma lo squillo del mio cellulare lo interruppe.
< Questo è Rob, ora devo scappare. Ci vediamo più tardi > risposi avvicinandomi a lui e baciandogli la guancia.
Corsi in cucina e presi il pranzo dal frigorifero e lo misi tutto dentro la borsa termica, con gli accessori per il pranzo inclusi.
Uscii di casa e corsi verso la macchina di Robert.
< Ciao > mi salutò Robert quando chiusi lo sportello.
< Ciao > risposi avvicinandomi a lui e baciandolo sulle labbra.
< Beh non sei così pallida come diceva Teo. Forse il riposo ti ha fatto veramente bene > disse prendendomi il mento con la sua mano destra e scrutandomi attentamente.
< Sì, forse… >
< Sì. Pronta ad andare? >
< Certamente > risposi appoggiando la borsa termica nella pedana del passeggero.
Robert partì velocemente e dopo quaranta minuti giungemmo a destinazione, ma durante il tragitto nessuno dei due parlò. Appena scendemmo dalla macchina Robert sistemò due teli per terra e poi mi fece cenno di sedermi accanto a lui.
Presi in mano la borsa termica e feci come mi aveva chiesto, fermandomi a guardare il paesaggio.
< Mi mancherà questo posto… > sussurrai senza togliere lo sguardo all’orizzonte.
< E tu mancherai a lui > rispose Robert.
< E a te? > domandai guardandolo.
< Non immagini quanto > rispose avvicinandosi velocemente a me e abbracciandomi.
< Vorrei non partire > ammisi.
< Lo stesso vale per me…ma non voglio pensarci oggi. È l’ultimo momento in cui posso stare solo con te perché domani parti e questa sera siamo fuori con tutti, quindi ora dobbiamo essere felici…chiaro? >
< Sì, cristallino > risposi sorridendogli < Rob…ti va di mangiare? >
< Il cibo non è avvelenato, vero? > domandò ridendo.
< La tua porzione sì > risposi facendogli la linguaccia e tirando fuori dalla borsa termica l’insalata di riso.
< Grazie > disse quando gli porsi il piatto.
< Figurati > risposi sorridendo.
Robert aspettò che finissi di sistemare tutto e poi iniziammo a mangiare.
< Mmm…è squisita! > esclamò assaggiandola.
< Grazie > dissi in italiano.
< Prego > rispose nella mia stessa lingua.
Subito dopo aver finito l'insalata di riso passammo al dolce e una volta finito di mangiare anche quello lo presi per mano e lo trascinai con me sul cofano della macchina.
< Rob? > lo chiamai.
< C’è qualcosa che rimpiangi di non aver fatto in questi mesi? > domandò.
< No, assolutamente niente > risposi appoggiando la testa sulla sua spalla < Rob? > richiamai poco dopo.
< Sì? >
< Mi sento un verme… >
< Perché dici questo? > domandò mentre mi accarezzava la schiena.
< Perché Teo e Alessia non potranno stare insieme a causa mia, perché Teo non vuole lasciarmi sola… >
< Non è colpa tua >
< Sì invece… >
< Per quello ieri stavi così male? >
< Sì…il fatto di aver preso freddo era una balla >
< Mi dispiace che tu stia così > sussurrò portandomi una ciocca di capelli dietro l’orecchio destro < ma non è colpa tua, non hai motivo di stare così >
< Grazie > risposi sorridendogli e guardandolo negli occhi.
Immediatamente avvicinai le mie labbra alle sue e lo baciai dapprima con dolcezza, poi sempre con maggiore passione e disperazione e Robert rispose immediatamente al mio bacio. Lentamente scendemmo dalla macchina e senza smettere di baciarci ci stendemmo sopra i teli e incominciammo a spogliarci.
Mentre mi sussurrava dolci parole nell’orecchio mi prese per i fianchi e entrò dentro di me e venimmo insieme.
Una volta terminata la magia Robert fece per allontanarsi da me, ma lo bloccai per un polso.
< Non allontanarti > lo implorai.
< Tranquilla, non me ne vado da nessuna parte…ma non posso neanche spiaccicarti > rispose Robert sorridendo mentre si stendeva al mio fianco e mi prendeva tra le sue braccia.
< Mi piacerebbe fermare un po’ il tempo e stare ore abbracciati così…oggi ti amo davvero, sei il mio primo pensiero e ti amo lo giuro, se sei insicuro…ti amo lo stesso davvero, poi ti sbilanci e dici per sempre lo spero… > canticchiai in italiano mentre passavo l’indice sul suo petto.
< Cosa? > domandò e gli tradussi cosa avevo appena detto.
< Che frase profonda >
< È di Laura Bono > risposi sorridendo.
< Chi? >
< Laura Bono… >
< Mai sentita >
< E tu saresti quello che conosce ogni tipo di cantante, anche straniero? > domandai prendendolo in giro.
Robert sorrise e mi strinse maggiormente a sé.
< Hey, hai sonno? > domandò vedendomi sbadigliare.
< No, sono solo rilassata > risposi appoggiando la testa all’altezza del suo cuore e cullata da quel suono e dal suo respiro mi addormentai, svegliandomi di soprassalto quando delle gocce di pioggia iniziarono a cadere violentemente su Robert e me.
< Avanti, sbrighiamoci > disse Robert rivestendosi in fretta < perché non ti stai vestendo? > domandò guardandomi.
< Forse perché i miei vestiti sono ricoperti di fango? > risposi indicando i miei indumenti in mezzo ad una pozza di fango.
< Mannaggia…aspetta, mettiti questa > disse Robert porgendomi una maglietta a mezza manica < è tutto ciò che ho. I tuoi vestiti mettiamoli nel bagagliaio.
< Ok > risposi raccogliendo i vestiti il più velocemente possibile e poggiandoli dove Robert mi aveva detto.
Entrammo in macchina e nel giro di quaranta minuti tornammo a casa.
< Ti dirò, anche così sporca hai il tuo fascino > disse Robert ridendo mentre mi prendeva per mano e correvamo sotto il portico di casa.
< Certo, sono sexy con i capelli sporchi… > risposi roteando gli occhi < non vedo l’ora di darmi una lavata > aggiunsi mentre aprivo la porta di casa.
< A proposito, buon mesiversario > disse Robert fermandomi e baciandomi la fronte.
< Anche a te > risposi sorridendo.
Ci chiudemmo la porta alle spalle e poi salimmo le scale per andare a fare una doccia.
< Oh eccovi finalmente! > esclamò Martina facendoci voltare e la vedemmo in soggiorno con tutto il gruppo < stavamo aspettando solo voi. Forza, preparatevi perché dobbiamo andare >
< Ok, giusto il tempo di fare la doccia > risposi prendendo per mano Robert e rincominciando a salire le scale.
< Teo nascondi i preservativi altrimenti questa sera non si esce! > esclamò Kellan ridendo.
Immediatamente mi voltai.
< Guarda che se volessimo non basterebbe la mancanza di preservativi per fermarci > risposi guardandolo con aria di sfida e in quel momento vidi Teo, Taylor e Jared sbiancare e Kristen sputare l’acqua per terra ridendo.
< Brava, così si parla! > esclamò Alessia alzando i pollici.
Robert ed io ridemmo e infine ci dirigemmo in bagno.
< Davvero non basterebbe la mancanza di preservativi per fermarti? No perché io li ho veramente finiti, ma se vuoi… > disse Robert chiudendosi la porta del bagno alle spalle.
< Non prendermi troppo sul serio… > risposi ridendo e aprendo il getto della doccia < vai prima tu o io? >
< E se andassimo insieme? > ipotizzò Robert guardandomi maliziosamente.
< Poi mi violenti sotto la doccia >
< Non lo farò, te lo prometto > rispose facendo il segno dello scout.
< Ok > risposi  sorridendo mentre mi toglievo la sua maglia e la gettavo nel cesto della biancheria sporca < ma tu hai un cambio per dopo? >
< No, ma mi farò prestare qualcosa da Teo > rispose Robert spogliandosi < che c’è? > domandò beccandomi mentre lo stavo fissando.
< Niente > risposi distogliendo lo sguardo dal suo corpo.
< Avanti dimmelo >
< No >
< Dai dimmelo > disse appoggiando le mani alla parete e bloccandomi tra le sue braccia.
< Sei sexy > dissi guardandolo negli occhi.
E i miei pensieri momentaneamente non sono molto casti…” pensai senza distogliere lo sguardo dai suoi occhi.
< Ti desidero anche io in questo momento… > rispose accarezzandomi una guancia < e stai sicura che se non avessimo fretta… > aggiunse avvicinandosi a me per baciarmi.
< Hey questo non aiuta > risposi liberandomi dalla mia prigione e dirigendomi dentro la doccia e Robert mi seguì ridacchiando.
< Cercavo proprio te > disse Robert guardando mio fratello dopo essere uscito dal bagno con indosso un asciugamano allacciato alla vita.
< Vuoi qualcosa da mettere vero? >
< Esatto amico > rispose Robert entrando in camera di Teo senza che quest'ultimo gli avesse dato il permesso.
< Oh bene, fai come se fossi a casa tua! > esclamò Teo ridendo.
Sorrisi nel vedere la scena e poi entrai anche io in camera mia. Mi avvicinai all’armadio e vi tirai fuori gli abiti che avevo lasciato fuori dalla valigia, ovvero un paio di jeans neri, una canotta bianca e un gilet nero, il tutto coordinato con un paio di sandali bianchi.
< Ciao splendore > disse Robert entrando in camera mia.
< Hey > lo salutai mentre mi allacciavo il nodo della canotta.
< Dove credi di andare con quella canotta? È trasparente… >
< Sopra ci va il gilet > risposi indicando l'indumento sopra il letto.
< Oh, ok…Teo mi ha chiesto se posso prendere la macchina fotografica >
< È dentro la valigia, nella tasca davanti > risposi mentre m’infilavo il gilet.
< Ok, ti aspetto di sotto > disse uscendo dalla stanza.
Mi truccai velocemente, presi la borsa e infine raggiunsi gli altri.
< Possiamo andare > dissi raggiungendoli.
< Caspita come sei sexy questa sera! > esclamò Cam abbracciandomi < oh avanti Rob non ingelosirti! > aggiunse guardando Robert e scoppiando a ridere.
< Ehm…dove si va a mangiare? > domandò Taylor per cambiare argomento.
< Chinatown. Abbiamo prenotato per le sette e mezza >
< Sarebbe anche ora di muoversi visto che sono le sette e venti > disse Nikki guardando l’orologio appeso in sala.
Teo fece salire nella sua macchina Alessia, Kellan, Martina e Nikki, mentre Robert ed io facemmo salire Taylor, Cam e Jared; gli altri invece arrivarono a Chinatown con un furgoncino che avevano noleggiato da qualche giorno.
< Hey Rob la partenza per Vancouver a che ora è fissata? > domandò Taylor sporgendosi in avanti.
< Tra due giorni alle nove > rispose Robert con gli occhi fissi sulla strada.
< Vancouver? > domandai guardando sia Robert che Taylor.
< Sì, dobbiamo iniziare le riprese di New Moon > rispose Taylor.
< E partite dopodomani? >
< Sì >
< Perché non me l'hai detto? > chiesi voltandomi verso Robert.
< Perché in questi ultimi giorni preoccuparmi del mio lavoro era in fondo alla lista delle cose da fare > rispose senza distogliere gli occhi dalla strada.
Voltai la testa per guardare fuori dal finestrino e lasciai che una lacrima mi rigasse la guancia. Non volevo partire. Non volevo andarmene. Nonostante sapessi che Robert sarebbe partito il giorno dopo la mia partenza per girare New Moon non volevo allontanarmi da Londra perché sapevo che prima o poi sarebbe ritornato a casa.
< Siamo arrivati > sussurrò Jared indicando la zona di Chinatown e Robert parcheggiò vicino ad una gelateria.
< La strada è chiusa e dobbiamo farcela a piedi fino al ristorante > ci spiegò Robert mentre chiudeva la macchina.
< Gli altri? > domandò Cam.
< Stanno arrivando, hanno detto di aspettarli > risposi leggendo un messaggio di Martina.
< Ok > disse Robert appoggiandosi sul cofano della macchina e accendendosi una sigaretta.
< Ne hai una? > domandarono Cam e Jared.
< Certo > rispose il mio ragazzo porgendo loro un un pacchetto di sigarette.
Aspettai che Robert si rimettesse appoggiato alla macchina e poi mi appoggiai al suo petto.
< Guarda che se vuoi ti faccio un po' di posto > disse Cam.
< No, voglio stare così >
< Ti impuzzolentirai tutta di fumo > disse Robert aspirando dalla sigaretta e baciandomi la fronte.
< Non m'importa. Ti do fastidio? >
< No >
< Allora per me va bene stare così > risposi sorridendo.
< Eccoci! > esclamò Alessia raggiungendoci.
< Ciao piccola > risposi baciandole la guancia.
< Gli altri? > chiese Taylor.
< Sono bloccati nel traffico. Arriveranno a minuti > ci spiegò Alessia.
Attendemmo che tutto il gruppo si riunisse e poi entrammo tutti insieme nel ristorante prestabilito. Ognuno si prese una cosa diversa e alla fine ci dividemmo tutte le porzioni in modo che tutti potessimo assaggiare tutto.
Dopocena ci spostammo in un drive-in non molto distante dal ristorante.
< Fico, non sono mai stata in un drive-in > sussurrai.
< C'è sempre una prima volta piccola > rispose Robert mentre mi prendeva una mano.
< Io direi di andare dentro il furgone e di lasciare i piccioncini soli in macchina > propose Jared e lo guardai grata.
< Oh no… > sussurrò Robert.
< Cosa?
>
< Il film…è Harry Potter e il calice di fuoco >
< Wow ti vedrai sul grande schermo! > esclamai ridendo ma Robert non parve essere della mia stessa opinione.
Mi prese per mano e mi fece spostare sul sedile posteriore dove poi mi abbracciò.
< Questa è stata una delle scene peggiori… > disse Robert mentre veniva trasmessa la scena della seconda sfida, ovvero quella del salvataggio dal fondo di un lago di coloro che stava più a cuore ai partecipanti al torneo Tre Maghi.
< Perché? > domandai divertita.
< Perché non è semplice muoversi in una vasca di tre metri per tre metri fingendo di essere in un lago! > rispose ridendo.
< Giusta osservazione > dissi sghignazzando < tra quanto ci rivedremo? > domandai seria.
< Ti giuro che appena mi libero dalle riprese di New Moon verrò a trovarti >
< Lo so > risposi voltandomi per guardarlo in faccia e accarezzandogli una guancia.
< Però per qualunque problema voglio che tu mi chiami… >
< E poi cosa vorresti fare? >
< Correre immediatamente da te >
< Non puoi lasciare il tuo lavoro a metà >
< Sai quanto me ne frega…potrei anche lasciare tutto per te >
< Non farlo > dissi risoluta < potresti pentirtene >
< Perché dovrei? >
< Perché se per caso noi non dovessimo più… > dissi ma Robert mi tappò la bocca.
< Non dirlo >
< Devo invece, perché la vita è imprevedibile. Se noi un giorno non dovessimo più stare insieme la tua carriera sarebbe rovinata >
< Fanculo alla carriera, io voglio solo te >
< Rob… > dissi poco prima di scoppiare in lacrime < non voglio lasciarti… >
< Shh…su amore non piangere >
< Non ci riesco, non ce la faccio…non posso pensare che tra dodici ore partirò per l’Italia e che tutto questo resterà solo un ricordo… >
< Posso fare qualcosa per farti stare meglio? >
< Puoi mettere indietro l’orologio? >
< No, ma se vuoi posso dare fuoco alla tua scuola, così potrai stare ancora qui >
Scoppiai a ridere divertita.
< Sarebbe un’idea meravigliosa! > esclamai grata che mi avesse fatto ridere e la seconda scena dove Robert fece una smorfia di disgusto fu quando Cedric venne ucciso da Voldemort < certo che Edward Cullen e Cedric Diggory sono identici…un momento, ora ho capito! > esclamai preparandomi a sparare una grossa cavolata < in realtà non c'erano in scena Cedric e Voldemort, ma Carlisle e Cedric…e Carlisle dopo aver ucciso Cedric con quell'incantesimo è corso verso di lui prima che facesse completamente effetto e l'ha morso, così Cedric si è trasformato in Edward Cullen… >
< Ma sentila! > esclamò Robert avvicinando la testa al mio collo e mordendomi.
< Edward, anzi…Cedward Pattinson che cavolo stai facendo? > domandai ridendo.
< Ma la vuoi piantare o no? Sei una grandissima rompiscatole, lo sai? > disse stringendo l'abbraccio < sai quanto sarebbe bello avere una di quelle bacchette magiche? Giusto per pietrificarti un po' per farti stare zitta… >
< Cedward Pattinson va' a dipingere un quadro che è meglio! > esclamai in risposta a quella battuta infelice.
< Tu non sei una mia fan, vero? > domandò ridendo.
< Ma che centra?! Sono ruoli noti ormai. Anche un bambino di cinque anni lo saprebbe… >
< Quindi vuol dire che se venissi in camera tua non troverei dei miei poster sulle pareti della tua camera? >
< No, e per due motivi semplici: il primo è che fino a maggio non c'erano tuoi poster sui giornali, ma ora presumo che ci siano, mentre il secondo motivo è che sono troppo pigra per appendere poster… >
< Quello di Jared però ce l'hai… > obiettò.
<
È vero, ma è ormai un anno che ce l'ho appeso > ribattei schioccandogli un sonoro bacio sulla guancia e tornando a vedere le ultime scene del film e quando questo alle undici finì, tutti insieme decidemmo di andare a bere qualcosa al Blue River.
< Buonasera ragazzi! > esclamò Harry venendoci incontro.
< Ciao Harry > dissi avvicinandomi a lui e abbracciandolo.
< Ciao splendore. Martina! Che bello rivederti! >
< Ciao Harry > rispose Martina avvicinandosi a lui e abbracciandolo.
< Ci delizierete con qualche canzone questa sera? > chiese il proprietario mentre ci faceva sedere tutti in un tavolo appartato.
< Non lo so…cognatì? > domandò Martina guardandomi.
< Qualcosa d’italiano? >
< Perfetto…ho la canzone giusta! > esclamò Martina.
< Ovvero? >
< Le donne lo sanno >
< Quella di Ligabue? > domandò Alessia con gli occhi che le si erano illuminati.
< Sì…perché non canti con noi? Così facciamo le Italianine > disse Martina ridendo.
< Ci sto! Mamy mi vuoi? >
< No > risposi facendole la linguaccia < avanti dai! > esclamai prendendola per mano e tutte e tre corremmo verso il palco iniziando a cantare e non appena finimmo tutti dentro la sala iniziarono ad applaudirci.
< Un applauso per queste tre fantastiche fanciulle! > esclamò Harry salendo sul palco.
Ringraziammo tutte e poi tornammo a sederci al nostro tavolo.
< Caspita Ale non sapevo che anche tu avessi una così bella voce > disse Kellan sorridendo ad Alessia.
< Grazie, ma diciamo che me la cavo > rispose lei sorridendo e sedendosi sulle gambe di Teo.
< Avanti chi è il prossimo ad andare a cantare? > chiese Kristen.
< Perché non vai tu Rob? > domandò Jared.
< Potresti fare un duetto con Kellan… > dissi ridendo.
< Ahahah no, grazie > rispose Robert.
< Stai insinuando che non ho una bella voce per caso? > domandò Kellan fingendosi offeso.
< Non potrei mai dire una cosa del genere amico >
< Ossessionata dal myspace vivi le tue notti postando e-mail, ascolti i Blink e i Simple Plan per questo ti sei la mia Margot… > canticchiò Teo mentre beveva la sua birra.
< Non tentarmi > dissi guardandolo intensamente.
< Perché no? > domandò guardandomi con il mio stesso modo.
< Non hanno la base >
< Invece sì sorellina perché la base è nel CD che ho fatto a Harry il mese scorso >
< Non l’hai fatto… >
< Oh sì invece…allora? vieni a cantare con me o vado da solo? > domandò Teo alzandosi dalla sedia e facendo alzare Alessia e mi tese l mano.
< Non posso dire di no a questa canzone… > risposi afferrando la sua mano e avvicinandomi con lui al palco.
< Questa canzone è una delle mie preferite e di mia sorella perché il ritmo è fantastico. Spero vi possa piacere anche se è in Italiano! > esclamò Teo rivolto al pubblico e fece partire immediatamente la base.

La mia Margot (Margot sei unica per me)
Tu piena di difetti
Non riuscirei a viver senza te (troppo difficile per me)
La mia Margot (Margot sei unica per me)
Col ciuffo sopra gli occhi
Impazzirei a viver senza te (troppo difficile per me)

Vivi di rock, pop punk old school
Passi la tua vista ascoltando l’iPod
Resti incollata ad MTV (ti voglio così)
Margot sei una sick girl
Ossessionata dal myspace
Vivi le tue notti postando e-mail
Ascolti i Blink e i Simple Plan
Per questo tu sei…

La mia Margot (Margot sei unica per me)
Tu piena di difetti
Non riuscirei a viver senza te (troppo difficile per me)
La mia Margot (Margot sei unica per me)
Col ciuffo sopra gli occhi
Impazzirei a viver senza te (troppo difficile per me)
Troppo difficile per me 

Io so che mi conquisterai
Con quel tuo stile un po’ glamour che hai
Ti adoro già e tu lo sai
Margot sei una sick girl
Sarò il tuo specchio se lo vuoi
Adoro il tuo trucco e come lo dai
E quante foto ti farei
Per questo tu sei…

La mia Margot (Margot sei unica per me)
Tu piena di difetti
Non riuscirei a viver senza te (troppo difficile per me)
La mia Margot (Margot sei unica per me)
Col ciuffo sopra gli occhi
Impazzirei a viver senza te (troppo difficile per me)
Troppo difficile per me

Terminammo di cantare, poi Teo mi prese per mano ed entrambi ringraziammo prima di tornare a sederci.
< Cavolo non mi sono mai divertita così tanto in un’esibizione! > esclamai tornando a sedere.
< Nemmeno io piccola > rispose Teo tornando a sorseggiare la sua birra < hey, come mai ne manca la metà? > domandò guardando il boccale.
< Colpa mia > disse Alessia alzando la mano e Teo le sussurrò qualcosa nell’orecchio.
Restammo al Blue River fino alla chiusura e poi uscimmo tutti ritrovandoci davanti alle macchine.
< Verremo domani mattina all’aeroporto> disse Kristen abbracciandomi.
< Certo > risposi stringendola.
< Ciao > mi salutarono Ashley e Nikki.
< Ciao ragazze a domani > risposi abbracciando anche loro e la stessa cosa feci con i ragazzi.
< Alle undici, vero? > chiese Kellan mentre era mano nella mano con Martina.
< Sì > confermammo Alessia ed io guardandoci complici.
< Sogni d’oro Kell > disse Martina baciandolo sulla guancia.
< Sogni d’oro Marti > rispose Kellan mentre le baciava la fronte.
Mi voltai e vidi Alessia abbracciare Teo e affondare la testa nel suo petto, mentre lui la stringeva a sé e le diceva di calmarsi.
Robert mi si avvicinò e fece per parlarmi.
< Se non vuoi che scoppi a piangere qui davanti a tutti non dire niente > sussurrai continuando a guardare mio fratello e la mia amica e poi mi avvicinai a Jared < papi > esclamai buttandogli le braccia intorno al collo.
< Bimba smettila di tenere quel muso lungo e vai a farti una bella dormita! Ci vediamo domani. Ti porterò i muffin per colazione >
< Grazie > risposi ridendo < sogni d’oro. Ti voglio bene, lo sai? >
< Anche io te ne voglio bimba > rispose Jared baciandomi la fronte.
Piano piano se ne andarono via tutti e rimanemmo nel parcheggio solo Robert, Teo, Alessia, Martina ed io.
< Ti fermi a dormire da noi Rob? > domandò Teo.
< Se non è un problema porterei Giulia da me >
< Ok > risposi abbracciando mio fratello e le mie amiche e salendo in macchina con Robert.
< Non è un problema vero? Preferivi andare a dormire a casa? > chiese Robert mettendo in moto.
< No, assolutamente > risposi sorridendo < cavolo! > esclamai.
< Cosa? > chiese Robert preoccupato.
< Non ho salutato i tuoi genitori, le tue sorelle, i tuoi nonni! Oddio che maleducata… >
< Tranquilla amore verranno domani mattina in aeroporto >
< Oh, davvero? > domandai rilassata e Robert annuì con la testa.
< Eccoci… > sussurrò Robert parcheggiando nel vialetto davanti a casa sua.
< Già > risposi sospirando mentre scendevo dalla macchina.
< Giulia puoi venire un attimo un sala con me? > chiese Robert mentre apriva la porta.
< Certo > risposi seguendolo.
< Ecco, vedi…questa sciocchezza l’ho comprata per te > disse porgendomi un pacco lungo ma sottile incartato con della carta da regalo bianca rigata e con un nastro verde < per il pacchetto mi ha aiutato Alessia > aggiunse imbarazzato.
< Ti spiace se mi siedo sul divano prima di aprirlo? > domandai tenendo gli occhi fissi sul pacco regalo.
< Certo che no > rispose poggiando una mano sulla mia schiena e spingendomi delicatamente sul divano.
< Non c’è dentro un completo da infermiera sexy, vero? > domandai preoccupata dalla sua espressione strana.
< Quello te lo regalo per il compleanno > rispose Robert con una risata cristallina.
Tirai un sospiro e iniziai a scartare il regalo e dopo aver tolto il pacchetto mi trovai in mano una scatola con scritto in grande al centro Acer.
< Oddio… > sussurrai.
< Non picchiarmi, è per una giusta causa >
< Io ho già un computer portatile >
< Sì, ma ti lamenti sempre che è scassato duro…e poi…aprilo > m’intimò Robert.
Aprii anche la scatola e dentro vi trovai un computer portatile bianco.
< Tu sei matto… > sussurrai con un sorriso che partiva da un orecchio e che arrivava all’altro.
< Aprilo all’interno… > mi suggerì Robert sedendosi accanto a me e quando feci come mi aveva detto vidi che il computer era dotato di webcam < così possiamo vederci anche se non siamo vicini >
< Ma…? >
< L’ho comprato su e-Bay qualche settimana fa. Mi sono accertato che provenisse da un negozio italiano, così non ci sarebbero stati problemi nell’installazione dei programmi, e…a proposito! > esclamò allontanandosi da me e ritornando pochi secondi dopo con due CD in mano < questo è quello per installare Microsoft Word, mentre questo qui > disse porgendomi il secondo CD < è il tuo antivirus >
< Sei un amore, grazie! > esclamai appoggiando il computer sul tavolino e saltandogli al collo.
< E non è tutto… > disse sciogliendo l’abbraccio sorridendomi apertamente.
< C’è dell’altro? >
< Sì. Mi sono fatto installare da Teo msn, così potremmo sentirti anche lì >
< Grazie > sussurrai commossa.
< Si è fatto tardi e domani mattina dobbiamo svegliarci presto… > disse Robert guardando l’orologio e un’ombra mi passò davanti.
Decisi che non volevo che quella notte finisse così, volevo sentirmi ancora completa, volevo essere felice, volevo fare l’amore con Robert, il mio Robert.
Presi il computer e lo sistemai delicatamente nella scatola che poi appoggiai sul pianoforte e la stessa cosa feci con i CD, poi mi avvicinai verso Robert e lo guardai intensamente negli occhi.
< Robert? > lo chiamai stringendomi a lui.
< Sì? > rispose deglutendo rumorosamente.
< Voglio fare l'amore con te... > dissi incominciando a sbottonargli la camicia.
< Di nuovo? > domandò con un mezzo sorriso.
< Ti prego > sussurrai sentendo che le lacrime stavano per uscirmi dagli occhi.
< Non farlo >
< Cosa? >
< Piangere >
< Non ci riesco > sussurrai stringendomi al suo petto e lui mi cullò per diverso tempo, mentre sentivo il suo cuore battere forte come il mio.
< Va un po’ meglio? > domandò dopo un po’.
< No > sussurrai con il broncio.
< Lo sai che sei più bella quando sorridi? > domandò Robert facendomi il suo sorriso sghembo e tutti i miei tentativi di rimanere seria sfumarono e sorrisi anche io con lui.
Poi Robert si avvicinò alle mie labbra e mi baciò dolcemente e quel bacio mi ricordò tantissimo il nostro primo bacio, ma in breve la dolcezza venne sostituita dalla passione. Portai le mani sui suoi capelli e lo attirai verso di me e non appena mi si stese sopra incatenai le mie gambe alla sua vita.
< Guarda che non scappo > sussurrò al mio orecchio ridendo quando aumentai la morsa.
< Non si sa mai > risposi ridacchiando mentre gli toglievo la camicia.
Lo liberai dalla presa per far sì che potesse togliermi i miei vestiti e io feci la stessa cosa con i suoi vestiti restanti.
< Sappi che non rimpiango niente: non una lite, non una battuta…niente. Ogni piccola cosa mi ha insegnato ad apprezzarti interamente > sussurrò Robert prima di entrare dentro di me.
< La penso esattamente come te > risposi strizzando gli occhi quando Robert fece la prima spinta, ma poi iniziai a gemere piano e a chiamarlo < Robert… > strozzai un gemito quando venni mentre lui mi baciava il collo e poco dopo venne anche lui.
< Andiamo, ti porto a letto > disse prendendomi in braccio e portandomi in camera sua.
Ci stendemmo sul letto e gli feci appoggiare la testa sul mio petto e quando lui si addormentò restai ad osservarlo per buona parte della notte mentre cercavo di memorizzare ogni singolo dettaglio di lui nella mia mente, cosa che alla fine riuscii a fare scattando una foto con la sua macchina fotografica.
< Certo che la macchina non potrà mai immortalare il tuo respiro che mi tiene caldo il petto > sussurrai sorridendo mentre gli accarezzavo la guancia e finalmente alle cinque riuscii a prendere sonno.

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Capitolo 44
*** ADDIO LONDRA ***


Eccoci al terzultimo capitolo...ogni settimana ci avviciniamo alla fine...CHE TRISTEZZA!! :'(
Questo è un'altro capitolo triste...Giulia parte...ma ci saranno moltissime sorprese, statene certi!
Prima di passare ai ringraziamenti vorrei dirvi una cosa: mi dispiace avervi fatto piangere, ma questo mi lusinga molto...quello che volevo fare io era mostrarvi quanto Giulia fosse triste, farvi arrivare al cuore il dolore che stava provando...e dalle vostre recensioni mi sembra di aver capito di esserci riuscita...grazie, siete i migliori!! *-*
Ringrazio tantissimo chi ha solo letto, i nuovi che l'hanno messa tra le storie seguite e le preferite e chi ha commentato :)

SweetCherry: ciao bella! Sono contenta che questo capitolo ti sia piaciuto, davvero *-* e grazie per i complimenti, sei carinissima *-* mi raccomando, prendi fazzoletti resistenti xD un bacione
Zio_Legend: hey!! Mi dispiace che questo capitolo ti abbia messo tristezza...spero che questo nuovo non la raddoppi! Beh su questo hai ragione però...sarebbe stato strano se magari Giulia saltellasse allegra di qua e di là invece che disperarsi xD seriamente, spero ti piaccia questo nuovo capitolo :)
Sognatrice85: *-* grazie Marghe, sei carinissima...concordo pienamente con te per quello che hai detto...ma hey, sai come finirà la storia, quindi non piangere :) ti voglio bene tesoro
Sabry87: mi dispiace aver fatto piangere pure te xD ma sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto, grazie di cuore :)
valentina_black_cullen: *non so come fai,ma riesci ad arrivare al cuore delle persone con le tue parole* *-* davvero pensi questo??? Oddio, grazie tante!! Sono contenta che il mio lavoro venga apprezzato *-* sono senza parole, davvero...spero che anche questo capitolo ti piaccia :) un bacione
Ili_sere_nere: ciao bella!! Ho fatto piangere pure te?!?!?!? Dispiace tanto anche a me che questa storia stia per finire, fidati...però ogni cosa ha un inizio e una fine...spero solo che la fine sia degna di essere letta ^^ un bacione tesoro e grazie
angiiie: Angie, tesoro...grazie *-* sei stata carinissima, ancora non credo di meritarmeli tutti questi complimenti *-* e mi scuso per averti fatta piangere xD come possiamo fare per non farti sentire la mancanza di Giulia? :) un bacione
daydre4mer: vecchietta!!!!!!!!!!!!!! xD oddio...cos'è che farai?? :S ma io non ero soddisfatta del capitolo stilisticamente parlando...per quanto riguarda il contenuto sono contenta :) e sono tanto contenta che ti sia piaciuto il capitolo...spero che il nuovo sia bello uguale!! :) un bacione tesoro, ti voglio bene :)
EmilyAtwood: ciao carissima! (o per meglio dire "giudice letterario") :) sto scherzando...se ti ho fatta piangere mi scuso xD ti ringrazio per essere stata onesta e dirmi cosa ne pensavi del capitolo e spero che il nuovo sia migliore :) sono curiosa di sapere una cosa però: perché la scena del parco era esagerata secondo te? A me personalmente piace molto...cioè è tenera con la bambina...e sono anche curiosa di sapere come avresti approfondito la scena di Rob e Giulia davanti al Blue... :) un bacione
Ashley Snape: ciao!! Certamente, prendilo pure :) *-* grazie mille per i complimenti, sei stata carinissima!! Spero ti piaccia anche questo capitolo!! Un bacione
ilachan89yamapi: è vero, purtroppo ormai siamo al termine...mi dispiace tantissimo, lo sai? :( spero ti piaccia il nuovo capitolo ^^
Miley90: cavolo, stavi per piangere...ma non l'hai fatto...dovrò impegnarmi di più xD scherzo tesoro..grazie per i complimenti, davvero...ti voglio bene :)
KikyCullen: cognatììììììììì ueeeeeeeeeee non voglio che finisca la mia storia!!! :'( che tristezza... *O* davvero pensi a tutto quello che hai detto?? Oddio, graziee!! *-* sei carinissima...sono commossa...ti amo cognatìììììì
Twilighter001: ciao tesoro!!! Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto, davvero...fidati, dispiace anche a me che Giulia se ne vada... :( un bacionee
lazzari: ciao Lorena!!! Giulia se potesse starebbe con Rob, fidati...il problema sono i genitori di lei xD sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto, davvero :) un bacione
ale90: la mia Margoooooot..col ciuffo sopra gli occhi...impazzirei a viver senza te...troppo difficile per meeeeee (L) quanto amo i Melody Fall..e sono contenta di averti contagiato con loro! *O* ahahah perché ti sei sentita una cacca per la scena con Teo? Era più che lecita la tua domanda :) :'( io insopportabile con Michelle?? Ma che cattivaaaaaa :P *Cmq quella delle caramelle di Franky l'ho trovata una scena dolcissima, non è che per caso fai le prove per M... ??* per cosa???? buona lettura per questo capitolo (molto speciale spero xD) ti voglio bene (e più io U.U)
lilly95lilly: già, dispiace tanto anche a me...purtroppo :( spero ti piaccia il nuovo capitolo!! Un bacione :)
NekoRed: no, non piangere anche te!! :) ho già sulla coscienza troppe persone xD sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo, grazie mille!! :) e spero che ti piaccia il nuovo :)
milly92: tesoro!! :) nemmeno io voglio che finisca!!! :'( come possiamo fare? Vuoi un lieto fine eh? Chissà, magari sarai accontentata :) *O* grazie tesoro ti voglio bene! :)

A PRESTO!! Un bacione la vostra Giulls che ora scappa al mare! :D
P.S. Come potevo non metterlo? Questo capitolo è dedicato ad ALESSIA, perché senza di lei molte cose non ci sarebbero state e non so che robaccia avrei scritto...grazie piccola, ti sarò debitrice a vita :)

44. ADDIO LONDRA

< È ora di alzarsi > sussurrò Robert al mio orecchio.
< Di già? > domandai aprendo gli occhi e sorridendo quando vidi il suo volto a pochi centimetri dal mio.
< Sì. È tardi e devi tornare a casa per prendere la valigia e andare all'aeroporto > rispose sospirando.
Il sorriso si tramutò in broncio quando sentii quelle parole. Respirai rumorosamente mentre voltavo la testa di lato ricacciando dentro le lacrime che stavano lottando per uscire, ma rivoltai la testa nella sua direzione e lo baciai avidamente.
< L’unica cosa che mi viene da pensare è che tutto fa schifo > dissi appoggiando la fronte alla sua e poi mi alzai dal letto bruscamente.
< Sì, adoro anche i tuoi cambiamenti d’umore improvvisi! > esclamò Robert ridacchiando e in quel momento suonò il campanello < vai a farti una doccia, io vado a vedere chi è >
< Ok > risposi dirigendomi verso il bagno e uscii dalla doccia dopo dieci minuti.
Tornai in camera, indossai le poche cose che avevo lasciato da Robert e poi scesi di sotto, trovandomi davanti la famiglia Pattinson al completo.
< Che cosa ci fate qui? Credevo veniste in aeroporto… > dissi stranita.
< L'idea era quella, ma siamo venuti per farti una sorpresa > rispose Richard avvicinandosi a me e abbracciandomi.
< E sono contentissima di ciò! Grazie mille > risposi ricambiando l'abbraccio.
< Poi torni vero? > domandò Samantha senza lasciare la mano di Lizzy mentre mi guardava con un po' di broncio.
< Verrò a trovarvi il prima possibile > risposi inginocchiandomi per guardarla negli occhi e sorridendole.
< Promesso? > domandò titubante.
< Promesso > risposi a voce tremante mentre allargavo le braccia e Samantha corse per abbracciarmi.
< Lasciala, voglio abbracciarla anche io! > esclamò Brian allontanando Samantha con un leggero spintone e fiondandosi tra le mie braccia < possiamo venire a trovarti anche noi? >
< Ma certo tesoro, se mamma vuole farsi un viaggetto potrete venire tutte le volte che vi pare > risposi stringendolo a me.
< Amore lasciaci salutare Giulia > disse Amelia afferrando il braccio di Brian.
< No! > esclamò il bambino stringendosi ancora di più a me.
< Andiamo piccolo, poi prometto di tornare ad abbracciarti > gli sussurrai in un orecchio e lo convinsi
Non appena si allontanò da me mi rialzai in piedi e Victoria corse ad abbracciarmi.
< Giulia è stato un vero piacere conoscerti e spero di rivederti al più presto >
< Lo stesso vale per me Vic > risposi stringendo l'abbraccio e Lizzy si unì a noi in lacrime < Lizzy ti prego non piangere, altrimenti lo farò anche io! > esclamai facendo ridere tutti.
Subito dopo fu il turno di abbracciare Alfred, Richard e Claire.
< Tesoro ti abbiamo portato delle cose da mangiare durante il volo > disse Claire asciugandosi una lacrima e porgendomi un sacchetto in carta con dentro tre panini ricoperti da un foglio di alluminio < li ho preparati questa mattina. Sono con il pomodoro e la mozzarella, con l'insalata, il prosciutto e il pomodoro e l'ultimo con la cotoletta. Spero che ti piacciano > aggiunse sorridendomi e improvvisamente mi ritrovai a piangere.
< Scusate > dissi asciugando le lacrime col palmo delle mani mentre accennavo un sorriso < vanno benissimo, grazie. Claire sei stata dolcissima > aggiunsi abbracciandola ancora.
Infine fu il turno di abbracciare George e Amelia.
< Mi dispiace tanto per le cose che ti ho detto, mi c'è voluto veramente tanto per capire che ragazza d'oro fossi in realtà. Ora sono seria più che mai e mi piacerebbe rivederti al più presto…tornerai a trovarci? > domandò Amelia sorridendomi e senza aspettare una risposta mi abbracciò con fare materno.
< Con immenso piacere… > risposi commossa e quando mi staccai dal suo abbraccio sorrisi a Brian e corse di nuovo ad abbracciarmi.
Lo presi in braccio e lo strinsi a me.
< Giulia, è…è ora di andare… > disse Robert cercandomi con lo sguardo e senza guardarlo in faccia diedi un bacio sulla guancia a Brian e lo feci scendere.
Samantha tornò ad abbracciarmi.
< Ti voglio bene > sussurrò piangendo.
< Anche io tesoro > risposi col groppo in gola.
Volevo evitare di piangere ulteriormente perché avevo paura di risultare una bambinetta davanti a loro, ma non appena la feci scendere e incrociai lo sguardo di Robert scoppiai in lacrime. Robert prontamente fece uno scatto in avanti e mi abbracciò stringendomi i fianchi, così io mi strinsi maggiormente a lui appoggiando la nell'incavo del suo collo e cingendogli il collo con le mie braccia tremanti.
< Shh…amore mio calmati…sono qui… > mi sussurrò Robert all'orecchio mentre mi accarezzava la schiena.
< È meglio andare… > sentii dire da Richard ma non risposi, in quel momento la mia unica paura era separarmi dalle braccia del mio Robert.
Non appena mi calmai mi allontanai da lui e mi baciò teneramente, quasi avesse paura di farmi male. Quando però lo cercai con lo sguardo si voltò dall'altra parte.
Gli accarezzai una guancia e sentii il palmo della mia mano bagnarsi e quando Robert sospirando riaprì gli occhi vidi che erano rossi, gonfi e pieni di lacrime.
< Credo sia la prima volta che ti vedo piangere… > dissi per sdrammatizzare.
< Volevo essere forte per te… > rispose afferrandomi il polso e baciandomi il palmo della mano.
< Voglio che tu sia te stesso…se hai bisogno di piangere, fallo >
< Lo so… >
< Andiamo? > domandai allontanandomi da lui e prendendo il computer da sopra il pianoforte.
< Sì > rispose sospirando.
Raggiungemmo lentamente la macchina e poi Robert sfrecciò verso casa di Teo a tutta velocità, senza rispettare semafori e cartelli di stop.
< Amore io vorrei ancora vivere… > dissi quando arrivammo davanti a casa di mio fratello.
< Sì, scusa… > rispose lui appoggiandosi allo schienale e chiudendo gli occhi.
Scesi silenziosamente dalla macchina e corsi in camera a prendere le miei valigie e il pacco per Robert.
< Vuoi una mano? Ho già messo via le altre valigie in macchina, e…perché sei seduta sul letto? > domandò Teo entrando in camera mia.
< Mi mancherà questo posto… > sussurrai alzandomi dal letto e afferrando il pacco e una mia valigia < andiamo > aggiunsi allontanandomi da quella che per quattro mesi era stata la mia camera e sorridendo al pensiero di ciò che avevo intagliato nell'anta destra dell'armadio all'interno con il coltellino svizzero di Teo.

"Più di 500 notti già mi sono innamorata,
di una bocca appena aperta e di un respiro senza fiato.
Se potesse questo buio cancellare l'universo,
forse ti potrei guardare e non sentirmi così persa…
ma tu dormi ancora un po', non svegliarti ancora no…
ho paura di sfiorarti e rovinare tutto.
Ma tu dormi ancora un po',
ancora non so guardarti ancora anch'io nel modo giusto…
"

Nell’anta sinistra, invece, avevo scritto una frase per mio fratello.

"Teo sei il migliore fratello che una ragazza possa desiderare.
Grazie per questa vacanza, grazie di tutto. Ti voglio un mondo di bene"

Scesi di corsa le scale e dopo aver sorriso a Martina e Alessia tornai in macchina da Robert, misi la mia valigia e il pacco per Robert nel baule che lasciai aperto per gli altri e poi mi sedetti accanto al mio ragazzo.
< Gli altri? >
< Stanno arrivando > risposi mentre afferravo la mano di Robert < ti ho messo nel bagagliaio il vestito della festa in maschera >
< Grazie > disse abbozzando un sorriso.
Teo, Alessia e Martina entrarono in macchina e dopo aver salutato Robert nessuno parlò per tutta la durata del viaggio. Quasi un'ora dopo arrivammo davanti all'aeroporto e lì incontrammo tutti i ragazzi: tutto il cast di Twilight, Michael, Max, Sam, Corey, Jared, Daniel, Tom, Rupert e addirittura Emma.
Robert fece scendere davanti all’ingresso Alessia, Teo e Martina mentre io restai con lui. Andò a parcheggiare, mi aiutò a trasportare una valigia e poi ci recammo dai nostri amici.
< Aspetta > lo bloccai poco prima di entrare.
< Sì? > domandò aspirando l’ultima boccata di sigaretta.
Restai lì ferma a guardarlo per cercare di memorizzare ogni suo centimetro del volto e poi mi avvicinai per abbracciarlo. Rispose immediatamente al mio abbraccio e avvicinò il volto ai capelli annusandomeli.
Dopo alcuni secondi che mi parvero interminabili ci staccammo, Robert mi prese per mano e entrammo nel terminal.
< Ragazzi! > esclamai andando a abbracciare Cam, Kellan e Taylor.
< Giulia ci mancherai un casino! > esclamò Taylor alzandomi da terra mentre mi stava abbracciando.
< Pure voi, pure voi > risposi stringendomi a lui e poi saltai al collo di Jackson e Peter.
< Fai la brava, mi raccomando > sussurrò Peter al mio orecchio.
< Senz'altro e salutami tua moglie > risposi sorridendo < ciao Jack… >
< Ciao tesoro, fai buon viaggio > disse Jackson e sorrisi quando mi sentii chiamare "tesoro", nomignolo che non mi aveva mai affibbiato.
Salutai anche Michael, Max, Sam e Corey, poi mi dedicai a Jared.
< Papi… > sussurrai saltandogli in braccio.
< Mi mancherai bimba, sappilo. Sei una ragazza fantastica e una grande amica. Sono stato felice di conoscerti > disse con voce tremante < i ragazzi mi hanno detto di salutarti e sono dispiaciuti di non essere qui… >
< Dì loro che non è un problema > risposi sorridendo < certo che potreste venire a fare un concerto a Ravenna… > aggiunsi con non chalance.
< Appena verremo in Italia ti telefonerò, te lo prometto >
< Grazie > risposi baciandogli la guancia.
< Questo è per te > disse porgendomi un muffin.
< Non ho molta fame, mi si è chiuso lo stomaco…ma facciamo così: ce lo dividiamo? >
< Ma certo > rispose Jared dividendo il muffin al cioccolato in due e porgendomi la parte più grande.
Dopo il muffin mi avvicinai a Daniel e gli altri ragazzi del cast di Harry Potter.
< Ragazzi è stato bellissimo conoscervi, dico davvero > dissi abbracciando Daniel per primo.
< Anche per noi Giulia. Speriamo di rivederti presto > disse Tom strappandomi dalle braccia di Daniel e abbracciandomi.
< Lo spero tanto anche io > risposi staccandomi da Tom ridendo e abbracciando Rupert < ciao Rup >
< Ciao bellissima, fai buon viaggio >
< Grazie > dissi sorridendo e infine fu il turno di Emma < Emma io non so cosa dirti se non grazie per essere stata sempre gentile con me e che mi dispiace di questo nostro allontanamento… >
< Anche a me Giulia. Ti auguro tutta la felicità del mondo e scusami per come mi sono comportata al ballo… >
< Non hai niente di cui perdonarti…o almeno con me! > esclamai per sdrammatizzare e ci mettemmo a ridere, dopodiché ci abbracciammo e poi ritornai accanto a Robert.
< Ho un'altro regalo per te… > sussurrò Robert infilando la mano dentro la tasca destra.
< Ancora? > domandai guardandolo accigliata.
< Non ho speso più di dieci sterline per questo! > esclamò tirando fuori dalla tasca un mazzo di chiavi e porgendomele < sono le chiavi di casa di Londra e di Los Angeles, così potrai raggiungermi d'ovunque io sia e entrare senza problemi in casa >
< Grazie > sussurrai abbracciandolo.
< Giulia! > esclamò Ashley reclamando la mia attenzione e lei, Nikki e Kristen si avvicinarono come fulmini a me.
< Abbiamo un regalo da parte di tutti noi, ma devi prometterci di aprirlo una volta in aereo…  > disse Kristen porgendomi un scatola bianca con un fiocco color oro.
< Ve lo prometto, grazie a tutti > risposi prendendo il pacco.
< Siamo in ritardo? > domandò una voce dietro di noi e quando mi voltai vidi Catherine e Stephenie.
< Stephenie! > esclamai lasciando il pacco a Robert e abbracciandola < ciao Catherine > dissi abbracciando anche lei.
< Ciao bellissima, credevamo di non riuscire a salutarti. Sai, siamo arrivate questa notte alle quattro… >
< Solo per me? > domandai commossa.
< Certamente > rispose Catherine.
< Siete due angeli! > esclamai abbracciandole < ragazze, queste sono le mie amiche Martina e Alessia > dissi presentandole ed entrambe erano molto emozionate di conoscere Stephenie e Catherine.
< Forza, dobbiamo andare a fare il check-in > disse Teo guardando l'orologio e tutti insieme ci dirigemmo verso l’entrata per fare i check-in.
< Tra mezz'ora imbarcheremo i passeggeri del volo H-831 diretti all'aeroporto di Fiumicino. I passeggeri del volo H-831 possono iniziare a dirigersi verso il gate 9 > disse una voce femminile all'altoparlante.
< Il mio… > sussurrò Martina.
< Vieni con me > disse Kellan prendendole la mano e trascinandola lontano da noi.
< Cinque euro che la bacia > sussurrai ad Alessia.
< Non lo farà…ci sono i paparazzi e sicuramente non vorrò creare casini a Martina > disse Alessia, ma non appena ci voltammo per guardarli li vedemmo baciarsi.
< Sì! > esclamai iniziando a saltellare.
< Mamy ti odio > sbuffò Alessia facendomi la linguaccia e dandomi i miei più che meritati cinque euro.
< Lo sappiamo entrambe che non è vero > risposi abbracciandola.
Martina e Kellan ritornarono da noi dopo venti minuti e dopo che ebbe riabbracciato tutti, Martina si mosse verso di me.
< Cognatina grazie per la splendida vacanza che mi fai fatto passare…se non fosse stato per te… > disse bloccandosi mentre sorrideva < non mi sarei mai innamorata… > aggiunse sussurrandomi tutto in un orecchio e poi mi abbracciò.
< Ti voglio bene > dissi stringendola a me.
< Anche io cognatì > rispose ricambiando la stretta.
< Il volo H-831 diretto a Fiumicino è pronto per l'imbarco > ripeté la voce all'altoparlante.
< Ok, ora devo andare. Ciao > ci salutò Martina sorridendo e poi si voltò ancora verso Kellan per baciarlo sulle labbra < a presto >
< Verrò appena posso, te lo prometto > rispose Kellan baciandole la fronte.
Martina si allontanò verso il gate 9 e cinque minuti dopo venne chiamato il nostro volo.
< Ci siamo > sussurrai guardando tutti < se ho passato l'estate più bella è merito vostro. Non potrò mai ringraziarvi abbastanza. Vi voglio bene > dissi sorridendo con le lacrime agli occhi.
< Abbi cura di te > disse Cam abbracciandomi.
< Anche tu! Ma non credere che non ci vedremo più! > esclamai ridendo.
< Lo so pulce, tranquilla >
Salutai con un abbraccio veloce ma intenso tutti e poi mi avvicinai a Robert.
< Che ne dici di dare a Fragola Nera una copertina succulenta? >
< Che? > domandai senza capire ma poi Robert infilò le dita nei due passanti davanti dei miei jeans e mi avvicinò a lui baciandomi appassionatamente e come aveva detto i giornalisti che erano presenti in aeroporto iniziarono a scattarci tantissime foto.
< Stai attenta > sussurrò tra le mie labbra mentre mi accarezzava una guancia.
< Pure tu e in bocca al lupo per l'inizio delle riprese e…non far diventare matto il regista > risposi facendogli la linguaccia.
Presi la mia borsa e il pacco che mi avevano regalato tutti i miei amici, mi avvicinai a Teo e Alessia e insieme c'imbarcammo per arrivare all'aeroporto di Forlì.
Salimmo sull'aereo e mi sedetti accanto al finestrino, con Teo accanto a me e Alessia a sua volta accanto a lui e quando mi voltai verso l'oblò vidi Robert davanti alla vetrata dell'aeroporto con la mano sinistra appoggiata al vetro, mentre quella destra era impegnata ad asciugare una lacrima che era scappata dai suoi bellissimi occhi azzurro oceano.
Gli sorrisi e gli mandai un bacio, sperando che potesse vedermi e quando vidi in lontananza i suoi lati della bocca distendersi mi sentii felice.
Pochi istanti dopo l'aereo iniziò a decollare e in breve vidi l'aeroporto di Londra farsi sempre più piccolo fino a sparire.
< Il regalo non lo apri? > chiesero Teo e Alessia indicandomi il pacco sulle ginocchia.
< Oh sì, me ne ero dimenticata > risposi riprendendomi dai miei pensieri e lentamente scartai il regalo, trovando dentro la scatola bianca un album fotografico abbastanza grande e beige, con un fiocco marrone a sinistra ricoperto da disegni floreali beige scuro, foglie contornate di bianco e piccole farfalle marroni.
Accanto c'era un diario scolastico a scacchi bianchi e neri, con in basso c'era una ragazza in canotta a scacchi bianca e nera, con le mutande a quadrati nere e fucsia e i calzini alti fino al ginocchio a righe nere e grigie. La ragazza del disegno aveva inoltre i capelli neri e lunghi, un po' spettinati sul capo e stava ascoltando l'mp3 e il filo delle cuffie le arrivava alle orecchie formando il disegno di un cuore sopra la sua spalla e all'interno c'era la scritta "RED". Accanto alla testa della ragazza c'era l'adesivo rosa di una stella in rilievo e nell'angolo sopra a sinistra c'erano quattro adesivi in rilievo che raffiguravano delle caramelle. Nel resto del diario c'erano tre scritte: la prima era rosa e posizionata in alto al centro e diceva "
She rocks. You not." e poco sotto c'era una faccina che sorrideva, la seconda era poco sotto "Ahahah ha ragione!", mentre la terza era in maiuscolo "NIKKI!".
< Che carino! > esclamò Alessia e quando lo aprii vidi che molte pagine erano occupate da varie foto e dai loro pensieri.
Poco dopo fu il turno dell'album fotografico e quando lo aprii scoppiai in lacrime: le prime pagine erano piene di frasi dei miei amici.
Al centro trovai la scritta di Robert.

"Perché solo con te il mio cuore ha preso a battere come non mai. Ti amo"
< Sono senza parole… > sussurrai asciugandomi una lacrima e Teo mi abbracciò.
Mi feci coccolare da mio fratello ancora per qualche minuto, poi tornai a leggere le altre scritte: ce n'erano di tutti i tipi e alcune erano veramente divertenti, come quella di Cam e Kellan.
Mi soffermai su una scritta in alto a destra e riconobbi la calligrafia di Teo.
"
Perché hai una Margot dentro di te e non hai mai paura a mostrarla…ti voglio bene anche io piccola, sei la migliore sorella che un fratello possa desiderare…anche se ogni tanto sei una grandissima rompiscatole!"
< L'ho copiata un po' dall'armadio… > mi sussurrò Teo in un orecchio.
< Lo vedo > risposi ridendo < grazie > aggiunsi voltandomi per guardarlo.
< Di niente sorellina > disse facendomi l'occhiolino.
La nuova frase che notai fu quella di Alessia.
"
Cara Giulia, o meglio cara mamy, è strano pensare che nemmeno un anno fa non ci conoscevamo. Siamo diventate amiche tramite msn e per un po' conoscevamo solo le nostre voci. Ma ora la città amata da entrambe, ovvero Londra, ci ha unito e siamo passate dall'essere semplici amiche a parenti (visto che sto con Teo). Sono le solite frasi fatte, ma è proprio vero che chi trova un amico trova un tesoro e io ne ho trovato uno immenso. Sei e rimarrai sempre la mia dolce e violenta mamy, anche se sono più piccola di te solo di undici mesi e sedici giorni! Baci la tua piccola"
Sorrisi commossa e mi sporsi verso la mia amica.
< Sei dolcissima! Ti voglio un mondo di bene > sussurrai abbracciandola.
< Anche io mamy > rispose Alessia baciandomi una guancia < ma sarei ancora più felice se evitassi di spiaccicare il mio ragazzo! > aggiunse ridendo.
Risi anche io e finsi di guardarla male, ma lei mi regalò un sorriso contagioso e l'ultima frase che lessi prima di passare a scrutare per bene le foto fu quella di Martina.
"
Alla mia cognatina stilosa-pazza-pucciosa, che mi ha aiutato finalmente a farmi provare la gioia dell'amore, che mi ha fatto vivere una vacanza speciale con tutti i ragazzi e che mi ha (finalmente) presentato il suo grande amore Robert Pattinson, ormai eternamente suo…
P.S. Cognatì, che credevi? Lo sapevo che la tua camicia da notte si sarebbe rivelata un regalo utile!
"
Lessi le restanti dediche e poi mi dedicai alle foto, rimanendo paralizzata quando vidi la foto del mio primo bacio con Robert con sotto una dedica di Jared "
Tu non puoi lasciare me e Kellan con una macchina fotografica in mano…".
< Giu devi allacciarti la cintura di sicurezza > disse Teo indicandomi il segnale e feci come mi aveva chiesto.
Atterrando delicatamente all'aeroporto di Forlì all'una in punto e ci dirigemmo verso il ritiro bagagli. Quando scorsi mia madre e mio padre all'uscita corsi ad abbracciarli.
< Mamma, papà! > esclamai.
< Ciao tesoro come stai? > domandò mio padre sorridendomi.
< Sono triste, ma fisicamente sto bene > risposi guardando l'anello che Robert mi aveva regalato < mamma, è tutto pronto? > domandai voltandomi verso la diretta interessata.
< Sì > rispose lei porgendomi una busta bianca < ciao Teo > disse alzando lo sguardo.
< Ciao > rispose Teo abbracciandola < lei è la mia ragazza Alessia… >
< Piacere Alessia, sono il padre di Giulia > disse mio padre offrendole la mano.
< Piacere > rispose la mia amica sorridendo e offrendo la mano anche a mia madre.
< Finalmente ti conosco! Giulia non ha fatto altro che parlarmi di te > disse mia madre.
< Ah sì? > chiese Alessia guardandomi e annuii con la testa.
< È in partenza il volo SR-500 diretto a Padova. I passeggeri sono pregati di recarsi a fare il check-in > annunciò l'altoparlante.
< È ora di tornare a casa… > sussurrò Alessia guardando Teo con le lacrime agli occhi.
< Ti accompagno. Giulia vieni con noi? > chiese Teo guardandomi.
< Sì, un secondo > risposi voltandomi verso mia madre e lei annuì.
< Vi spiace se ci fermiamo in edicola? Così prendo un giornale da leggere mentre sono in aereo > disse Alessia.
< Tranquilla > rispondemmo Teo ed io e ci dirigemmo verso l'edicola.
< Uh che bello, questa vende anche i giornali stranieri e…oh mio dio! > esclamò Alessia prendendo in mano People Magazine.
< Che c'è? > domandai curiosa.
< Tu e Robert in copertina… > rispose Alessia passandomi il giornale: sull'angolo in basso a destra c'era una foto mia e di Robert mentre eravamo all'ombra di una palma sulla spiaggia privata dell'amico di Jackson; Robert era appoggiato con i gomiti sul telo ed io ero a cavalcioni sopra di lui con i suoi occhiali addosso e avevo appoggiato la mia mano sul suo petto per farlo stendere completamente con l'intendo di stendermi su di lui e baciarlo e sotto la foto c'era scritto "
Le cinquanta coppie più hot dell'estate".
< Cavolo, questa non ci voleva… > sussurrò Teo.
< Certo che nessuno sa cosa sia la privacy > risposi stizzita prendendo tutte le riviste di People Magazine e portandole al bancone dell'edicola per pagarle.
< Le vuoi comprare tutte? > domandò esterrefatto l'edicolante.
< Sì > risposi prendendo fuori cinquanta euro e porgendoglieli < si tenga il resto > aggiunsi prendendo le riviste e uscendo dall'edicola.
Mi avvicinai ad un bidone e per ogni rivista strappavo la copertina e dove c'era la foto mia e di Robert e gettandole via.
< Aspetta! > esclamò Alessia prendendomi una rivista < posso tenerla per leggerla durante il viaggio? >
< Certo > risposi continuando a fare il lavoro di prima.
< Wow, tu e Robert siete al primo posto! > esclamò Teo prendendo il giornale dalle mani di Alessia.
< Hey! > rispose la mia amica fingendosi offesa.
< Ah, davvero? > chiesi stupita.
< Già…e comunque hanno ragione! Cioè cavolo…sei Italiana e minorenne, vai in Inghilterra con tuo fratello che è amico d'infanzia di Robert, lo scapolo d'oro del momento e conquisti il suo cuore in un battito di ciglia…siete voi due senza subbio la coppia più hot dell'estate… > disse Alessia soddisfatta di ciò che aveva detto.
< Ma che centra? Loro mica lo sanno… > obiettai.
< E va beh…ma vi siete mai visti? Siete voi e basta! > esclamò Alessia e Teo ed io ci guardammo e annuimmo divertiti.
Riprendemmo a camminare e raggiungemmo il gate 4, poi ci sistemammo accanto ad Alessia mentre faceva la fila per passare sotto i metal detector.
< Fai buon viaggio > disse Teo prendendola per i fianchi e abbracciandola.
< Ti amo > sussurrò Alessia piangendo.
< Anche io amore… > rispose Teo asciugandole una lacrima e sorridendole.
< Ciao mamy > disse voltandosi verso di me e abbracciandomi.
< Ciao piccola > risposi piangendo < mandami un messaggio quando atterri, ok? >
< Certo. Ti voglio bene e grazie…davvero >
< Non ringraziarmi > risposi sistemandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Alessia passò sotto i metal-detector e quando sparì dalla nostra vista abbracciai Teo.
< Giulia, le valigie… > disse mia madre.
< Perché le valigie? Dove parti? > domandò Teo con gli occhi lucidi e con la voce tremante.
< Io da nessuna parte, tu vai a Padova con Alessia… > risposi passando una mano tra i suoi capelli e sorridendogli.
< Cosa? > domandò sgranando gli occhi.
< Hai capito benissimo… > risposi mordendomi il labbro.
< E tu? >
< Resterò a Ravenna >
< Non voglio lasciarti sola… >
< E io non voglio che tu rinunci al tuo futuro per me. Ti rendi conto del regalo che mi hai fatto? Mi hai permesso di conoscere un attore che stimavo molto e alla fine mi sono innamorata di lui, mi hai fatto conoscere la tua città natale e mi sei sempre stato accanto in ogni momento. Credo sia arrivato il momento di sdebitarmi, non credi? > dissi tirando su col naso < qui dentro c'è il tuo biglietto aereo per Padova e le ultime pratiche per la tua iscrizione all'università di medicina > aggiunsi indicando la busta bianca che tenevo in mano < e queste sono le chiavi dell'appartamento che ti ho affittato. Purtroppo sono riuscita a pagarti solo un mese… > dissi tirando fuori dalla tasca dei pantaloni un paio di chiavi.
< Come hai fatto? > domandò Teo sempre più stupito.
< Veramente hanno fatto tutto mamma, papà e Mirco dopo che ho chiamato mamma qualche giorno fa. Le ho detto di usare i miei soldi e lei ti ha comprato tutto >
< Ma non ci sono soldi nel tuo salvadanaio > disse Teo sconcertato.
< Non in quello che conosci tu! > esclamai ridendo.
< E per la scuola? >
< Mamma ha mandato la tua pagella di quinta e il direttore della scuola era talmente impressionato dalla tua media e dal tuo risultato all'esame di maturità che ci ha faxato i moduli per l'iscrizione e ha detto di volerti conoscere ad ogni costo… >
< Io non so cosa dire >
< Non devi dire niente, devi solo prendere questa busta, le chiavi, le valigie e partire. Ti spedirò il resto dei tuoi vestiti appena ti sarai sistemato >
< Grazie! > esclamò Teo abbracciandomi forte e quando ci staccammo notammo che entrambi eravamo sul punto di piangere.
< Ti voglio bene > sussurrai prendendogli la testa tra le mani e baciandolo sulla fronte.
< Anche io piccola >
< Promettimi una cosa… >
< Tutto quello che vuoi > rispose prendendomi le mani.
< Non sparire e non dimenticarmi. Avrò sempre bisogno di te >
< Non potrei mai farlo, lo sai bene >
< Ultima chiamata per i passeggeri del voto SR-500 diretto a Padova > annunciò nuovamente l'altoparlante.
< Vai… > sussurrai allontanandomi da lui e sorridendogli.
< Ciao piccola > disse prendendo i bagagli < Patrizia, Fabrizio…grazie… >
< Ciao Teo! > esclamò mia mamma avvicinandosi a lui piangendo < fatti sentire, ti prego >
< Lo farò > rispose sorridendo e anche mio padre si avvicinò per abbracciarlo, dopodiché Teo passò sotto il metal-detector e sparì verso l'aereo.
Non appena fui sicura che non potesse vedermi scoppiai in lacrime e entrambi i miei genitori mi abbracciarono.
< Mi mancherà da morire, ma sono felice per lui. Non avrei mai potuto perdonarmelo se si fosse rovinato la vita per me >
< Andiamo a casa? > chiese mia madre accarezzandomi una guancia.
< Sì > risposi prendendo il mio bagaglio e dirigendomi verso l'uscita, felice di aver aiutato mio fratello.
< Non immagini quanto siano impazienti di vederti tutti! > esclamò mia madre quando entrammo in macchina.
< Già, anche io sono impaziente di rivederli… > mentii sorridendo.
< Specialmente ai nonni sei mancata > intervenne mio padre.
< Sì, anche loro mi sono mancati tanto. Come stanno? > domandai sinceramente.
< Stanno bene >
< Magari oggi pomeriggio vado a trovarli… > ipotizzai appoggiandomi allo schienale della macchina e accendendo il cellulare, trovando un messaggio da parte di Robert e due sue chiamate.
Con un sorriso che partiva da un orecchio e arrivava all'altro composi il suo numero con l'addebito e lo chiamai.
< Amore sei una piccola stronzetta lo sai? > disse Robert dopo aver risposto al terzo squillo.
< Si, lo so…ma potrei sapere il perché? > chiesi sghignazzando < se ti riferisci all'addebito è anche colpa tua, mi hai abituata troppo bene questa estate > risposi senza lasciargli il tempo di parlare.
Restammo in silenzio per una ventina di secondi.
< Vengo lì > disse spezzando il silenzio.
< Ma che dici Rob?! > esclamai smettendo di respirare.
< Non ci riesco. Mi manchi, non ce la faccio senza di te > rispose e dalla voce capii che stava piangendo.
< No Rob, ti prego resta lì…appena puoi mi raggiungerai, ma ora devi concentrarti sul tuo lavoro > sussurrai mentre mi portavo una mano davanti agli occhi e li strizzavo per non piangere < io intanto mi consolerò con Gaspard > aggiunsi per spezzare la tensione.
< E io con chi mi consolo se ti ho promesso di stare lontano da Paris Hilton? >
< Beh, se vuoi c'è sempre Tiffany…te la ricordi? Così magari ti fa qualche sconto…sai, avevo visto una camicetta… > risposi accennando un sorriso.
< Ah giusto, Tiffany…perché no, potrebbe essere una buona idea > rispose ridacchiando, mentre io tirai su col naso < magari potremmo vederci per Halloween. Ho saputo che Kristen, Catherine ed io dovremo venire a Roma per l'anteprima di Twilight… >
< Sì, sarebbe magnifico > risposi passandomi una mano tra i capelli e appoggiandomi ancora di più allo schienale del sedile guardando verso i sedili anteriori e vidi che entrambi i miei genitori mi stavano ascoltando.
< I tuoi genitori ti stanno ascoltando, vero? > domandò dopo un minuto di silenzio.
< Sì >
< Vuoi che ci sentiamo più tardi? >
< No… >
< Continuerai a parlare a monosillabi? >
< Forse > risposi ridendo e restammo ancora in silenzio per un altro paio di minuti < sai che People Magazine ci ha definito la coppia più hot dell'estate? >
< Sì, ho visto il giornale in edicola. Certo che dovevano mettere proprio quella foto? >
< Ho pensato la tua stessa identica cosa > risposi mordendomi il labbro inferiore.
< I tuoi l'hanno vista? >
< Ma sei matto?!? A quest'ora mi avrebbero rinchiusa in un convento > dissi più speditamente sperando che i miei genitori non capissero.
< Hai comprato la rivista? >
< Veramente tutte quelle dell'aeroporto ho comprato, poi le ho buttate via. A parte una rivista che ho lasciato ad Alessia… >
< Teo? >
< È partito con lei… >
< Stai bene? >
< No, ma non potevo permettere che si separasse dalla sua ragazza… >
< E noi? >
< Convinci mia madre a farmi venire a vivere con te… >
< Non finché sarai ancora minorenne! > esclamò mia madre voltandosi verso di me.
< La privacy è un optional? > chiesi in italiano allontanando il telefono.
< Siamo in una macchina, i tuoi discorsi si sentono… > rispose mia madre con non chalance.
< Ficcanaso > sussurrai e poi tornai a parlare con Robert < mia madre dice che finché non avrò compiuto i diciotto anni dovrò restare a vivere con lei… >
< Bene, appena compierai i diciotto verrai a vivere da me… >
< Non prima di aver finito la scuola signorina! > esclamò nuovamente mia madre.
< Mamma, la finisci? Ora riesci anche ad ascoltare ciò che dice Robert? > domandai stizzita < dovremo aspettare che mi diplomi… > aggiunsi rivolta al mio ragazzo.
< Non so mica se avrò tutta questa voglia di aspettarti > rispose ridendo.
< Ah, grazie tante! > esclamai scandalizzata < ora vado, stai spendendo troppi soldi >
< Giulia…come devo dirtelo? Lo sai che non ho problemi a spendere soldi per te, ti amo e se questo è l'unico modo per sentirti…beh, ne approfitterò il più possibile >
< Lo so amore, è solo che…se sento ancora la tua voce so che non resisterei e correrei da te… >
< La proposta è allettante, ma non puoi attraversare la Manica a nuoto… >
< Sì che posso, perché in realtà io sono l'affascinante Carlisle Cullen > dissi scoppiando a ridere.
< Ma vai a cagare, non ho fatto solo Edward Cullen in vita mia >
< Lo so, ma Cedric è morto e…dovrei diventare un pittore gay e parlarti in spagnolo?
No hay problema, puedo hablar también en español, pero no tengo que hacerme un pintór homosexual… >
< Va bene va bene hai vinto! Parla inglese, per favore… >
< Ok > risposi ridacchiando < sono arrivata a casa… > aggiunsi sospirando.
< Va bene, ti chiamo questa sera >
< Ma… >
< Niente "ma", si fa come dico io. Ti amo piccola >
< Aspetta! > esclamai sperando che fosse ancora in linea.
< Sì? >
< Io ti amo di più > dissi ridendo.
< Non ho intenzione di stare qui a discuterne con te. Il tuo amore paragonato al mio è come un alberello paragonato ad un foresta… >
< La vuoi smettere di leggere il copione di New Moon? > domandai tirando fuori la valigia dal bagagliaio.
< Ma amore mio…mi sto esercitando. Devo essere pronto per domani > rispose Robert con voce lagnosa.
< Hai avuto mesi per esercitarti > ribattei.
< Ero troppo impegnato a conquistarti… >
< Con un piatto di peperoni mi avresti conquistata subito… >
< Eh certo, ora me lo dici? Ok amore, a stasera… >
< Ciao Rob, ti… >
< Più io! > esclamò ridendo interrompendomi e terminando la chiamata.
"Mi ha buttato giù il telefono in faccia?!?!" pensai facendo un mezzo sorriso e dopo aver ripreso la valigia in mano salutai mio padre e mi avviai verso casa e una volta entratavi dentro venni assalita dal mio cane che mi fece una gran festa. Misi la valigia accanto alla scala presi il mio iPod dalla valigia, misi il guinzaglio al cane e lo portai a fare una passeggiata.
Camminammo verso un parco per i cani e lì la liberai per farla correre.
< Finalmente sei tornata! > esclamò una voce dietro di me e quando mi voltai vidi che era Ilaria.
< Ila! > esclamai alzandomi dalla panchina e quando lei entrò dentro il parco le saltai addosso < mi sei mancata un casino! >
< Anche tu tesoro >
< Ma che ci fai qui? >
< Sono venuta a trovare i miei zii…allora, come stai? > domandò sedendosi accanto a me e immediatamente Kelly, il mio cane, venne a reclamare le coccole da entrambe.
< Beh…fisicamente bene, ma moralmente… >
< Stai da schifo > disse completando la frase per me.
< Già…mi manca Rob > sussurrai accasciandomi sulla panchina.
< Ti va di raccontarmi un po' della tua vacanza? >
< Certo > risposi sorridendo < oh Ila devi assolutamente andare a Londra, è una città meravigliosa! Ci sono tanti di quei posti da vedere e tante di quelle cose da fare! È stato uno spasso! > esclamai sorridendo al pensiero di ciò che avevo passato in quei mesi < e poi ho conosciuto delle persone veramente splendide e ho vinto diverse mie paure… >
< Ah sì? >
< Sono riuscita a cantare in pubblico… >
< No, fantastico! > esclamò Ilaria prendendomi le mani < e…con Robert? >
< Tu non immagini quanto sia dolce…sai che mi ha regalato un computer con la webcam e ha messo su msn solo per me? >
< Che carino! > disse sorridendo < e questo anello? > domandò prendendomi la mano e portandosela davanti agli occhi.
< Me l'ha regalato il giorno dopo aver fatto l'amore… > ammisi imbarazzata.
< Farete una relazione a distanza quindi? > chiese portandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
< Sì. Io non me la sono sentita di lasciarlo…e poi abbiamo deciso di provare, ma se non dovesse funzionare sappiamo entrambi cosa fare >
< Vi lascerete… >
< Io pensavo a una fuga a Las Vegas e a un matrimonio segreto, ma forse la tua idea è quella più ovvia! > esclamai ridendo per spezzare la tensione.
< Dovrai farmi vedere le foto che hai fatto >
< Kristen e tutti gli altri mi hanno regalato un album fotografico con dentro tutte le foto che abbiamo scattato e mi hanno anche regalato un diario scolastico veramente carino e con dentro qualche foto e i loro pensieri… >
< E lo userai per andare a scuola? >
< Sono stata per quattro mesi su varie copertine di vari giornali, credo che ormai tutto il mondo sappia che esco con Robert, anche se non sanno nient'altro di me… >
< Sei diventata una VIP > disse ridendo.
< Meno mi riconoscono, meglio è! > esclamai unendomi alla sua risata < sai che la rivista People ha definito me e Rob la coppia più hot dell'estate? >
< Ah sì? Wow! Hai capito Giulia… >
< Sì, ma fanno messo delle foto che… > dissi imbarazzata.
< Tipo questa? > domandò mostrandomi la copertina della rivisita.
< Ma come…? >
< Questa mattina sono passata davanti all'edicola in Piazza Del Popolo e ho buttato un occhio nella sezione dei giornali stranieri e ho comprato il giornale >
< Oddio, spero che nessun altro l'abbia vista… >
< Ti fa così schifo la notorietà? >
< Sono stata dall'altra parte dell'obiettivo e non è semplice. Specie quando… >
< Te ne dicono di tutti i colori? >
< Esatto. La notorietà non m'interessa, l'unica cosa che voglio è Robert… >
< Mi piacerebbe conoscerlo > disse sorridendo.
< Come attore che ti piace? >
< No, come fidanzato della mia migliore amica > rispose prendendomi una mano e stringendola forte.
< Ho assistito ad una sua intervista, lo sai? > dissi guardandola.
< Ah sì? Per quale rivista? >
< Vanity Fair. Credo di avere ancora l'articolo > risposi ridendo < Ila scusa, sto monopolizzando la conversazione su di lui > aggiunsi dispiaciuta.
< Tranquilla! Almeno troviamo un argomento differente alle Converse! >
< È vero > dissi ridendo.
< È tardi, ora devo andare. Ci vediamo questa sera? > domandò alzandosi dalla panchina.
< Pizza e film? > proposi.
< Da te? Così mi fai vedere anche le foto >
< Benissimo! E porta anche la roba per fermarti a dormire! > le dissi mentre usciva dal parchetto.
< Va bene a più tardi. Ciao amore! >
< Ciao! > risposi e dopo altri dieci minuti misi il guinzaglio a Kelly e ritornammo a casa.
< Mamma questa sera Ilaria viene qui e poi si ferma a dormire. È un problema? >
< Certo che no. Porti la valigia di sopra? è un po' in mezzo qui… > disse indicando la valigia.
< Sì, certo così la svuoto > risposi prendendo il manico in mano e iniziando a fare le tre rampe di scale < Mirco e Emma? >
< Emma è a scuola e Mirco è a Bologna, torna questa sera > rispose mia madre.
< Ok > dissi continuando a salire le scale e quando arrivai davanti alla porta della mia camera l'aprii e mi fiondai sul letto < il mio letto! Quanto mi è mancato! > esclamai e quando mi tirai su a sedere vidi un pacchetto e una busta bianca sopra il televisore.
Lentamente mi alzai dal letto e presi in mano entrambi gli oggetti e quando vidi che la grafia della busta era la grafia di Robert mi mancò il respiro. Per prima cosa aprii il pacchetto, trovandovi dentro i suoi famosi occhiali da sole e un piccolo bigliettino.

"Così almeno smetterai di fregarmeli! Sono i miei originali, trattali con cura. Ti amo
P.S. Leggi la lettera
"

Emozionata aprii la lettera stando attenta a non rompere la busta e poi mi sedetti sul letto iniziando a leggere.

"Non so nemmeno come iniziare…di solito le lettere si aprono con cara, ma tu per me sei più che cara, sei più che amore, sei più che tutto. Non mi sarei mai immaginato seduto sul letto con te al mio fianco che dormi dopo aver fatto l'amore dopo il ballo, ma soprattutto non mi sarei mai immaginato di scrivere una lettera d'amore per una ragazza. Ma poi sei arrivata tu e sai quante cose sono cambiate d'allora? Tu hai portato alla luce un Robert che non credevo esistesse. Con te ho scoperto cosa vuol dire amare una persona con tutto se stesso.
Stare con te è la cosa più bella del mondo e fare l'amore con te è semplicemente magnifico, perché ogni volta è come se diventassimo un'anima e un corpo solo. Ci fondiamo insieme e ci amiamo sempre di più.
Non so nemmeno io perché ti scrivo una lettera invece di svegliarti e dirti a voce tutto ciò che sento. Forse è perché è così bello vedere la tua espressione mentre dormi…
Ho tanta paura amore mio. Ho paura di perderti per sempre, di non poterti più amare come ora, ho paura di quello che accadrà. Fra due giorni partirai e mi lascerai solo…ti giuro che vorrei tanto mollare tutto e seguirti…anche in capo al mondo, non m'interessa dove…basta che ci sia tu accanto a me. Ma so benissimo che tu mi diresti di non farlo, perché se noi dovessimo lasciarci avrei buttato all'aria la mia carriera e per quanto sia doloroso ammetterlo, credo che tu abbia ragione. Il mio cuore però si spezza al solo pensiero di non poterti più stringere, di non poter sentire le tue morbide labbra sulle mie, di non poter più abbracciare il tuo corpo sotto le lenzuola e tenerti stretta a me per tutta la notte.
Ho passato i mesi più belli della mia vita insieme a te e voglio passarne altri, secoli se potessi, ad amarti. Sei la cosa più bella che mi sia mai capitata, la cosa più preziosa, sei la stella che illumina il mio cuore e questa stella non dovrà spegnersi mai e poi mai.
E se ti stai chiedendo come ho fatto ad avere il tuo indirizzo…beh, la risposta è semplice: Teo. Ho chiesto a Teo l'indirizzo di casa tua. L'avrei chiesto ad Ale (poiché si è rivelata mia complice più di una volta) ma so che voi siete molto amiche e temevo (più che altro ero sicuro) che si sarebbe lasciata scappare qualcosa.
Ti ho spedito la lettera e il pacchetto a casa tua e Teo ha detto a tua madre di fartela leggere solo quando saresti stata a casa. Inizialmente volevo parlare io con tua madre, ma sai bene che il mio italiano non è perfetto e temevo di dire qualcosa di sbagliato.
Vuoi che sia sincero però? Non voglio che tu parta, ma visto che stai leggendo la lettera sarai già arrivata a casa e ti sarai già allontanata da me.
Sapere che stai per partire mi fa stare male e sento già la tua mancanza, anche se in questo momento sei sdraiata vicino a me…ma che ci posso fare? Ti amo così tanto che…potrei esplodere. Un uomo può esplodere per amore? Si può morire per amore, perché non esplodere?
E ti ho mai detto che adoro vederti dormire? E che amo i tuoi capelli? Tu dici che odi i ricci, ma per me sono stupendi…e non ti guardo con occhi da innamorato, ma con occhi da critico. Non so perché li amo, ma è così, così come amo te e tutto di te.
Sei perfetta (e già m'immagino la tua faccia di disgusto nel leggere questo termine) e non finirò mai di stupirmi ogni volta che ti guardo. Possibile che mi sia capitata una fortuna così immensa?
Ti giuro che appena ho un secondo libero volo da te e ti rapisco, letteralmente.
Amore mio, non voglio copiare frasi da film o da libri, ma prendo in prestito delle parole perché esprimono perfettamente ciò che voglio dire: con questa lettera ti lascio il mio cuore e presto verrò a riprenderlo.

Ti amo

                                 Robert"

< Ti amo Rob > con le lacrime agli occhi e quando mi stesi sul letto per rileggere la lettera mi addormentai, risvegliandomi qualche ora dopo per svuotare la valigia, chiamare Teo e Alessia e aspettare l'arrivo di Ilaria.

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Ciò che scrive Giulia sull'anta riferito a Robert è il testo di una canzone di Daniele Silvestri "Occhi da orientale"...andate a cercarla, è veramente bella! =D

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Capitolo 45
*** MY HAPPY ENDING ***


Hola a todos! Sono tornata con un altro aggiornamento…il penultimo purtroppo *Giulls si deprime*
Voi come state? Tutto bene? Non so voi, ma io sto morendo di caldo xD Qua da me ci saranno come minimo 30 gradi…una cosa pazzesca O_O
So che non ve ne fregherà niente, ma sono felice perché ieri ho ricevuto la mia prima busta paga per il mese di Giugno! Sono felicissima e i soldi sono finiti immediatamente nella mia cassa per Londra *O*
Ora direi che ho finito di rintronarvi con i miei affari, quindi come sempre ringrazio le 137 persone che hanno messo la storia tra i preferiti, le 39 che l'hanno messa tra le storie seguite, chi ha solo letto, le 27 persone che mi hanno messo tra gli autori preferiti e chi ha recensito.
Sognatrice85: Marghe, tesoro mio *O* so bene cosa si prova con gli addii…non piacciono nemmeno a me :( sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo e spero che anche questo non sia da meno! Ti voglio benissimissimo :)
debblovers: no tesoro!! *Giulls va da Debb e la prende a schiaffi per farla riprendere* riprenditiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii sì, ma non puoi dare la colpa a me se non posti! :P antipatica xD scherzo tesoro! Ti voglio bene e grazie mille :)
lilly95lilly: grazie mille, sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo!! Un bacione :)
Twilighter001: hey bella! Ma non ti vedo più su msn… :( ahahah ti ho fatta piangere davvero? Mi dispiace tesoro xD spero ti piaccia il capitolo, un bacioneeeee
daydre4mer: *O* grazie Stef, sei carinissima! *-* nemmeno io voglio che questa storia finisca :( ti voglio bene tesoro!!!!
angiiie: cuginetta!!!! Ancora grazie!! *_* mi dispiace tanto averti fatta piangere, chiedo perdono xD sono contenta che il loro addio ti sia piaciuto e anche tutto il resto! Grazie tesoro *_*
piaciuque: ciao! Mi dispiace averti fatto piangere, ma sono onorata di essere stata l'unica xD spero ti piaccia il capitolo, un bacione!
Sabry87: mi dispiace averti fatto piangere! Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto! Un bacione e grazie mille
lazzari: tesoro sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo! La lettera era molto importante per me, sono contenta che sia piaciuta!! :) un bacione!!!!
milly92:ciao bellissima! In questo capitolo e l'altro succederà che Giulia prenderà un aereo assieme ad altri ragazzi, poi questo precipiterà e finiranno tutti su un'isola deserta...mi sa molto da LOST xD scherzoooooooooo sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo *_* ti voglio bene tesoro!!
CriPattinson: ciao Cri!!! Mi dispiace averti fatta piangere xD dispiace tanto anche a me che la storia finisca...uffa...però è stata una bellissima esperienza :) *_* un bacione e grazie tante!!
KikyCullen: cognatììììììììììììììììììììì che tristezza, eh? :( però prima o poi sarebbe dovuta finire xD sono contenta che tu abbia conosciuto Alessia...ora la smetterete di rompere xD scherzo...grazie mille x tutto!! Ti amooooooooooo
Ithil: Bea!! Ho fatto piangere anche te? Scusaaaaaaaaaaa!!! Grazie mille :) Giulia e Rob staranno insieme? Chi lo sa... *fischietta innocentemente* verrai a farmi riscrivere il finale? Ahahah ok, ti aspetto! XD un bacione tesoro e grazie mille :) P.S. Come sono andati gli esami? E non preoccuparti se non hai commentato quelli precedenti :)
valentina_black_cullen: grazie mille e spero ti piaccia anche il nuovo capitolo!! :) un bacione
ale90: vero che la lettera è stupenda? Non so come mi siano uscite quelle parole così meravigliose...*_*..... -.- va bene, la smetto...senza di te il capitolo sarebbe stato orrendo, ti rendi conto?? Grazie tante, dico davvero...come farei senza di te?? La nostra piccola sta per finire...che tristezza...ma poi ci dedicheremo interamente alla nostra storia...e non voglio sentire scuse, chiaro???? xD è stupenda questa recensione, così seria... xD e sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto, ma il 40% del merito è tuo :) ti voglio benissimissimissimo (più io, è inutile!!!! :D)
memi16: nooooooooooooooooooooo!!! Miracolooooooooooo xD mo ciao teso!!! Ti sono piaciuti i capitoli?? Grazie per i complimenti, sei carinissima *_* ti voglio benee!!!! <3 <3 <3
Miley90: grazie tesoro!! Mi spiace averti fatto piangere xD dispiace anche a me perché la storia sta finendo :( ti voglio bene! :)

A sabato prossimo con l'ultimo capitolo (sigh...)
Un bacione Giulls
P.S. Grazie tantissimo a Irene per avermi fatto la copertina della storia (potete trovarla al primo capitolo) TI VOGLIO BENE TESORO!!! :)
P.P.S. Finalmente è stato creato xD e lo devo tutto alla mia cuginetta Angie! Comunque, ora vi spiego: quella santa ragazza che creato un gruppo su facebook sulla mia storia. Questo è il link http://www.facebook.com/group.php?gid=112329465162 spero che vogliate iscrivervi!!

45. MY HAPPY ENDING

< Vero scusa! > esclamai raggiungendo la piazzola dove ci aspettavamo ogni mattina per andare insieme a scuola in bicicletta.
< Finalmente sei arrivata > disse Veronica rimontando sulla bicicletta < Giu respira, non è poi così tardi > aggiunse sorridendo.
< Certo, tralasciando il fatto che tra cinque minuti inizieranno le lezioni e noi abbiamo la verifica di spagnolo alla prima ora… >
< E dov'è il problema? Entriamo un'ora dopo! > esclamò Veronica ridendo e le lanciai un'occhiataccia < sei insopportabile di prima mattina >
< Sono stanca. Ho dormito tre ore e mezza > risposi rincominciando a pedalare.
< Tre ore e mezza? Ma sei matta? >
< Ho trascorso tutta la notte a parlare con Teo in webcam >
< Come sta? >
< Sta bene. Sai che ha preso il massimo all'esame di anatomia? >
< Che bravo! E sta ancora con… >
< Alessia? Sì > risposi sorridendo < sono contenta che tra di loro funzioni, però mi manca non averlo in casa… > ammisi sospirando.
< E con l'altro come va? > domandò e dal suo verso di disgusto capii che stava alludendo a Robert.
< Sono quattro giorni che non lo sento. Mi manca da matti > risposi tristemente.
< State ancora insieme? Ma cosa aspetti a piantarlo? > chiese divertita.
Frenai con una sgommata e quasi mi venne addosso.
< Veronica e che cavolo, basta ora! > esclamai furibonda < sei la mia migliore amica, non puoi comportarti così! Io ho sempre rispettato le tue scelte perché m'interessava unicamente la tua felicità e sono sempre stata zitta quando t'incontravi con dei cretini. Ma ora sono stufa, non ti permetto di dirmi queste cose perché ci soffro. Sono innamorata di lui, lo vuoi capire o no? Non ti sto chiedendo di fartelo diventare simpatico e che diventiate amici, ma come minimo ti chiedo e pretendo che tu lo rispetti, come io ho sempre rispettato i tuoi ragazzi > aggiunsi ripartendo in bicicletta e percorrendo in cinque minuti tutta la Via Romea e Via Di Roma, poi legammo le biciclette e corremmo verso la classe di spagnolo senza spiaccicare parola.
<
Buenos días, llegais tarde a la clase > cantilenò la prof di spagnolo quando entrammo in classe.
< Scusi prof > risposi mettendomi a sedere sul primo posto libero e incominciando a fare la verifica, che riconsegnai dopo quaranta minuti.

< Hai già finito? > domandò la prof sorridendo.
< Sì. Posso uscire? >
< Certo, ci vediamo domani mattina > rispose e dopo aver preso la mia roba uscii dalla classe e mi diressi verso le macchinette per fare colazione.
Mi presi un cappuccino e un pacchetto di biscotti e mi sedetti sulla cattedra vicino alle macchinette quando vidi due ragazze con un giornale in mano avvicinarsi al distributore dell'acqua.
< Hey Cla la sai l'ultima? > domandò la ragazza mora alla bionda mentre continuava a leggere la rivista.
< No, quale? > rispose la ragazza interpellata.
< Pare che la ragazza di Robert Pattinson sia Italiana… > disse la prima ragazza e in quel momento mi andò di traverso un biscotto.
"
Oh cavolo…" pensai facendomi sempre più piccola.
< Per me sono tutte cavolate e si sono lasciati > rispose la ragazza bionda con aria di superiorità mentre si portava una ciocca di capelli dietro l’orecchio e mi voltai per guardarla indispettita < scusa, ma non hai visto che viene fotografato sempre solo? Anche alla premiere di Twilight a Roma era solo. Se Robert avesse ancora la ragazza lei sarebbe andata con lui, no? >

< Sì, in effetti non hai tutti i torti… > obiettò la prima ragazza e in quel momento avrei tanto avuto voglia di urlare che se non fosse stato per la verifica di latino sarei andata alla premiere con Robert, Kristen e Catherine; ma in compenso Robert venne a trovarmi un paio di giorni prima di andare a Roma e ogni momento che passavamo soli era perfetto per recuperare il tempo perduto.
< Però devo ammettere che la invidio…se potessi anche io gli darei una bella… >
< Hey signorine tornatevene in classe! > esclamò una professoressa uscendo dall'aula accanto alle macchinette.
< Ma… >
< Niente "
ma"! > rispose la professoressa avvicinandosi minacciosamente a loro e queste filarono via a gambe levate < e tu signorina cosa pensi di fare? > domandò rivolgendosi a me.
< Colazione > risposi finendo di bere il cappuccino.
< Perché non sei in classe? >
< Perché stiamo facendo una verifica e siccome io sono stata la prima a finire la prof mi ha dato il permesso di uscire e di andare a fare colazione alle macchinette >
< Stai disturbando la lezione >
< Tecnicamente erano quelle due ragazze a parlare, io non ho aperto bocca…mi limitavo ad ascoltarle > risposi facendo le spallucce.
In quel momento suonò la campanella che segnava la fine della prima ora e una bidella venne a reclamare la professoressa perché il preside voleva parlare con lei.
Presi la mia tracolla, buttai via il bicchiere del cappuccino e il pacchetto dei biscotti e feci per andarmene verso la mia classe, quando qualcuno mi bloccò per il braccio facendomi voltare.
< Hey, grazie… > disse un ragazzo molto alto e bello, dai capelli castano scuro e gli occhi verdi sorridendomi.
< Per cosa? > domandai confusa.
< Per avere intrattenuto la prof di matematica, così domani sarà costretta a farmi altre domande e io potrò studiare un po' di più >
< Oh figurati, è stato un piacere > risposi voltandomi completamente verso di lui.
< Io sono Alberto > disse offrendomi la mano.
< Piacere, sono Giulia > risposi stringendogliela.
< Di che anno sei? >
< Sono al terzo >
< Oh, sembri più… >
< Grande? > domandai interrompendolo divertita.
< Già… >
< È una pecca che devo portarmi sempre dietro > risposi sorridendo < ora è meglio che vada. In bocca al lupo per domani >
< Crepi > rispose e dopo esserci sorrisi di nuovo mi allontanai e mi diressi verso la mia classe per assistere alla lezione di arte.
Come sempre l
a prof entrò in classe con dieci minuti di ritardo e dopo aver compilato il registro iniziò a spiegare l'arte romana, mentre io sfogliavo il diario scolastico che Robert e gli altri mi avevano regalato e che avevo custodito gelosamente per tutti quei mesi.
Stavo ammirando una foto mia, di Martina e di Alessia in stile Charlie's Angels che avevamo scattato prima di partire quando vidi che Veronica mi aveva mandato un bigliettino.

"Odio quando litighiamo! Hai ragione, non dovevo dirti quelle cose…mi dispiace se ti ho ferita, non era mia intenzione…"

"Lo so" scrissi velocemente sul biglietto come risposta e glielo passai.

"Mi perdoni?" scrisse.

"Ma certo" risposi e quando si voltò verso di me le sorrisi.

"Oggi pranziamo assieme, ti va? Poi torniamo qui a scuola"

"Perfetto"

Tornai a prestare attenzione al mio diario facendo una smorfia: quel pomeriggio la mia classe ed io saremmo dovute restare a scuola per vederci un film per recuperare dei moduli scolastici, dal momento che non potevamo recuperarli con le gite di più giorni perché erano state abolite dopo l'occupazione di ottobre, durata una settimana.
Il resto della giornata passò molto lentamente e quando finalmente fu l'una e venti noi studenti potemmo uscire da quella polverosa scuola.
< Volete aggregarvi a noi per mangiare? > domandò Marta seguita da Giulia, Eleonora, Alice, Thomas e Valentina.
<
Va bene, dove si va? >
< Andiamo da Spuntino. Ho voglia di un panino con la cotoletta > rispose Giulia sorridendo.

< Amore! > esclamò Ilaria correndomi incontro e abbracciandomi.
< Ila! > esclamai stringendola.
< Come stai? Come è andata la verifica di spagnolo? >
< Bene, era molto facile > risposi sorridendo < senti, vado con le altre a mangiare qualcosa da Spuntino perché poi dobbiamo tornare a scuola per vedere il famoso film per il recupero moduli. Vuoi aggregarti a noi? > domandai speranzosa che mi dicesse sì.
< Scusa, ma devo scappare che c'è Chiara da sola > rispose alludendo a sua sorella minore.
< Oh, ok…ci sentiamo più tardi? >
< Certo, ma comunque ora vi accompagno > rispose sorridendo mentre mi prendeva a braccetto.
Riprendemmo a camminare e quando ci avvicinammo
al parcheggio dei motorini Giulia e Alice si fermarono di colpo e io finii addosso ad Alice.
< Hey! > esclamai contrariata.
< Secondo voi c'è una rissa? > domandò Giulia sorridendo mentre guardavamo tutte il punto dove era riunito i trequarti della popolazione femminile della mia scuola.
< Boh! > rispose Veronica e tutte noi ci avvicinammo curiose, finché Alice e Giulia non si fermarono di colpo.

< Ma quello non è il figo di Twilight? > chiese Alice sgranando gli occhi.
< Cosa? > domandai sconvolta prima di allungare il collo per scorgere qualche movimento all'interno del cerchio di ragazze e dopo qualche secondo scorsi il viso di Robert sorrideva imbarazzato mentre si guardava intorno e quando i nostri sguardi s'incrociarono lo vidi sorridere apertamente, mentre il mio cuore incominciò a battere furioso.
< Ma che cavolo ci fa lui qui? > domando Valentina.
< Giu… > sussurrò Ilaria sorridendo apertamente mentre mi stringeva il braccio e dopo uno spintone proveniente da dietro di noi ci avvicinammo ancora di più a Robert.
< Dopo vi faccio tutti gli autografi che volete, ma ora potete lasciare un attimo libero il passaggio? > gli sentii domandare e quando le ragazze fecero ciò che lui aveva chiesto lo vidi aprire le braccia come se stesse invitando qualcuno a corrergli incontro.
< Oh mio dio… > sussurrò Ilaria portandosi una mano davanti alla bocca, mentre io lo guardavo paralizzata e con gli occhi fuori dalle orbita.
< Ma che sta facendo? > domandò Eleonora sconvolta.
< Perché sta guardando verso di noi? > chiese Alice sistemandosi i capelli dietro le orecchie per poi tornare a guardare Robert e sorridergli.
< Scema perché sei ancora qui? > chiese Veronica dandomi una pacca sulla spalla per ridestarmi e appena mi ripresi mi voltai verso di lei < tranquilla, dirò alla prof che avevi una visita dal dentista. Ora però toglimelo da davanti agli occhi! > aggiunse sorridendomi.
< Grazie, ti adoro > sussurrai commossa abbracciandola e quando mi rivoltai verso Robert lo vidi nella stessa posizione di prima.
< Quindi? > urlò perché lo sentissi e immediatamente mi allontanai dalle mie compagne di classe e da Ilaria e corsi verso di lui, buttandogli le braccia al collo non appena gli fui abbastanza vicina.
Entrambi stringemmo la presa e quando sciogliemmo l'abbraccio Robert si avventò sulle mie labbra, coinvolgendomi in un bacio dolce e
passionale.
Intanto le ragazze attorno a noi si erano allontanate ancora di più, ma continuavano a fissarci sbigottiti.
< Credo che ora lo sappiano tutti che sei la mia ragazza… > sussurrò Robert ad un centimetro dalle mie labbra.
< Ho appena deciso che non m'importa se lo sanno o meno. Ora sei qui, il mio sogno si è realizzato. Sono felice > risposi prima di baciarlo di nuovo.
< Vedo che hai i miei occhiali…sono contento che ti piacciano > sussurrò al mio orecchio e quando si allontanò da me mi prese la tracolla e mi fece cenno di seguirlo dentro il taxi.
< Aspetta, prima un autografo! > esclamò una ragazza della classe accanto alla mia e Robert mi guardò non sapendo cosa fare.
< Spiacente, ma se la mia prof d’italiano mi becca qui sono fregata, quindi noi due dobbiamo andarcene… > risposi prendendo per mano Robert e camminando speditamente verso il taxi e prima di aprire la portiera vidi Alberto guardarci sbigottito.
< Grazie > sussurrò quando chiuse lo sportello del taxi.
< Figurati > risposi sorridendo < e ora? > chiesi ma Robert non mi rispose e si limitò a passare un biglietto all'autista, il quale si voltò verso di lui e gli sorrise < Rob? > lo chiamai.
< Shh… > rispose scendendo a baciarmi il collo < a proposito ti ho mandato un messaggio. Perché non guardi mai il telefono? > mi rimproverò sorridendo mentre mi dava un buffetto sul naso.
< L'ultima volta mi hai rimproverata dicendomi che dovevo stare attenta a scuola e ora che lo faccio mi rimproveri perché non guardo il telefono? > chiesi sarcastica < che cosa mi avevi scritto? > aggiunsi prendendo il cellulare e iniziando a leggere il messaggio, ma Robert me lo sfilò di mano.
< Scusa per non essermi fatto sentire in questi giorni, ma avevo un sacco di interviste e di servizi fotografici da fare. Ora però voglio farmi perdonare. Che tutti i tuoi desideri possano realizzarsi amore mio… > recitò mentre sfiorava col suo naso il mio collo.

< Da quanto hai progettato di venire qui? >
< Da una settimana >
< E per quanto resti? >
< Parto venerdì sera >
< Resti così poco? > domandai contrariata.
< Purtroppo sì, ma poi dovrò tornare per girare le scene di New Moon. Ho uno scoop: le girerò a Montepulciano dal 20 al 30 maggio. Verrai, vero? >
< E saltarmi le ultime settimane di scuola? Mamma mi ucciderebbe >
< Però potresti venire per un fine settimana. Parti sabato dopo scuola e torni domenica sera >
< Certo, potrei provare a convincerla… >
< Ok, ora ti porto da lei così glielo chiedi. Meglio che si prepari psicologicamente… >
< Non credo sia una buona idea > obiettai.
< Perché no? > domandò giocando con i miei capelli.
< Perché lei in questo momento crede che io sia a scuola e se mi vedesse con te… >
< Ok, ho capito > rispose sorridendo.
< Ma stiamo andando a casa mia? > domandai guardandomi attorno.
< No > rispose Robert coprendomi gli occhi con la mano.
< Che cosa stai facendo? > piagnucolai.
< Evito di rovinarti la sorpresa > rispose baciandomi una guancia < preferisci la mano o la benda? >
< La mano! > risposi senza esitazione e Robert si mise a ridere < certo che la faccia delle tue amiche era proprio buffa… >
< Tu dici? > domandai con un sorriso.
< Sì >
< Quella bionda si stava sistemando i capelli per te > risposi ridacchiando.
< C’era una ragazza molto carina…era abbastanza alta, magra con i capelli castano chiaro e l’apparecchio…non è che me la presenteresti? > domandò ridendo e con uno scatto tolsi la sua mano da davanti ai miei occhi e lo guardai.
< Stai alla larga da lei >
< Perché? È un’assassina? >
< È la mia migliore amica >
< Veronica? > domandò riponendo le mani sui miei occhi.
< No, Ilaria… >
< Ah, la famosa Ilaria…eccoci arrivati > mi sussurrò nell'orecchio dopo pochi minuti < tieni gli occhi chiusi mentre pago il tassista > mi disse.
< Ok > risposi accasciandomi al sedile.
< Buona giornata signorina > disse il tassista.
< Grazie, anche lei > risposi ancora con gli occhi chiusi e mi feci aiutare da Robert per scendere dalla macchina.
< Ci siamo quasi > disse Robert ricoprendomi gli occhi con la sia mano.
< Puoi anche togliere la mano…non li aprirò >
< Scusa ma non mi fido > rispose Robert ridacchiando e mi baciò velocemente la clavicola.
Sentii la mano di Robert allontanarsi dai miei occhi e poco dopo un cancello aprirsi.
< Rob? > lo chiamai.
< Il tempo di entrare e chiudere il cancello e potrai aprire gli occhi > rispose Robert tornando al mio fianco coprendomi gli occhi e sorreggendomi mentre camminavamo < ecco, ora puoi aprirli > aggiunse dopo aver chiuso il cancello.
Feci come mi aveva detto e vi trovai davanti ad una casa circondata da un sacco di alberi e con un giardino immenso. Camminai di qualche passo e scorsi un molo accanto alla casa.
< Oh mio dio > sussurrai < è…è la casa che si vede dal ponte della statale, quella con… >
< Il lago > disse Robert completando la frase per me.
< Ma che ci facciamo qui? >
< L'ho comprata >
< Tu cosa? > domandai sbigottita.
< Beh che c'è? George Clooney può comprarsi una casa in Italia sul lago di Como e io no? A me è andata meglio, perché ho la mia ragazza vicino, un lago privato e Mirabilandia a pochi passi >
< Tu non sei mai stato a Mirabilandia > obiettai.
< C'è sempre una prima volta amore mio > rispose avvicinandosi a me e cingendomi i fianchi.
< Non posso credere che tu abbia comprato questa casa > ammisi.
< Perché? >
< L'ho amata dalla prima volta che l'ho vista >
< Davvero? >
< Sì. Tu pensa che all'inizio volevo farmi amici gli ex proprietari per usufruire del lago > dissi ridendo.
< Che approfittatrice… >
< Purtroppo però non li ho mai visti >
< Il proprietario è tuo amico ora > disse Robert ridendo.
< Tu non sei mio amico > risposi afferrandolo per il colletto della maglia.
< Hai ragione, non lo sono. Gli amici non possono fare questo > sussurrò baciandomi appassionatamente.
< Ti va un giro sul lago? > proposi.
< Certo > rispose prendendomi per mano e conducendomi verso una piccola barca < fa attenzione > sussurrò facendomi entrare per prima.
< Anche tu se è per questo > risposi ridendo quando scivolò sopra la barca < amore, è tutto ok? > domandai.
< Sì tranquilla > rispose Robert passandosi una mano tra i capelli < pronta a navigare? >
< Certo capitano > risposi sorridendo e Robert incominciò a remare e piano piano arrivammo al centro del lago.
< Hai idea in che casino ti sei cacciata? > domandò Robert poco dopo.
< Perché? > domandai senza capire < hai intenzione di annegarmi? >

< Sì, e poi ti deruberò >
< Mi dispiace, ma dentro ho solo cinque euro per il pranzo. Avanti, sii serio >
< Ora tutti sanno che stai con me… >
< Perché, prima non si sapeva? > domandai ridendo.
< Beh per me non è un problema che si sappia. Almeno la smetteranno di inventarsi delle fidanzate per me >
< Grazie al cielo! > esclamai ridendo < no, davvero. Non m'importa che lo sappiano o meno. Ho capito che non mi deve interessare ciò che potrebbe pensare di me la gente. L'ho capito un po' troppo tardi però > ribattei ridendo.
< Meglio tardi che mai > rispose Robert sorridendo < che stai facendo? > domandò quando mi alzai in piedi.
< Mi sgranchisco un po' >
< Guarda che cadi > obiettò.
< Me la stai tirando? >
< No, è un dato di fatto. Ti conosco > rispose guardandomi e gli feci la linguaccia e poi per vendetta incominciai a far oscillare la barca < Giu guarda che cadiamo >
< No invece >
< Sì invece >
< No >
< Sì >
< No >
< Sì >
< Smettila, non cadremo! >
< Invece sì! > rispose Robert.
Presi un po' d'acqua con le mani e gliela schizzai nei vestiti e in faccia.
< Ma guarda questa… > disse Robert alzandosi dalla sua postazione e buttandosi addosso a me.
< No, Rob cadiamo…no…no…no…no, Rob! > esclamai ridendo prima di finire entrambi in acqua < stupido! > dissi una volta riemersa in superficie.
< Visto? Te l'avevo detto > rispose Robert con non calanche < hai freddo? > domandò vedendomi rabbrividire.
< Un po'. Non è tempo da bagno questo > risposi battendo i denti < e poi l'acqua è gelida > piagnucolai.
< Vediamo cosa posso fare… > disse Robert avvicinandosi a me e appoggiando le sue labbra sulle mie < vediamo se ti riscaldo > sussurrò fra le mie labbra prima di baciarmi appassionatamente.
Mi aggrappai con una mano alla barca e allacciai le gambe alla sua vita continuando a baciarlo.
< Rob > sussultai per il freddo poco dopo.
< Certo piccola, torniamo su > rispose risalendo sulla barca e aiutandomi a fare lo stesso, raggiungendo la riva pochi minuti dopo < entriamo in casa a cercare una coperta > aggiunse attraccando la barca al molo.
< Ok > risposi rabbrividendo.
Robert mi prese in braccio, raccolse la mia tracolla e mi portò dentro casa.
Una volta dentro mi fece sedere sul divano e mi porse una coperta.

< Ecco, prendi questa >
< Grazie, ma non ce n’era bisogno… > risposi sorridendo.
< L'acqua era gelida, non voglio che tu ti ammali > rispose sedendosi accanto a me e divisi la coperta con lui.
< E se ci facessimo una doccia? > domandai maliziosamente mentre mi stringevo a lui.
< Tentatrice… > rispose Robert baciandomi la tempia e poi mi misi a cavalcioni su di lui.
< Ti andrebbe di conoscere i miei amici? > domandai coprendo meglio entrambi e baciandogli il collo.
< Mi piacerebbe > rispose Robert prendendomi per i fianchi < solo una domanda: chi era la ragazza che hai baciato prima di correre da me? >
< Era Veronica. Sai, mi ha coperto per la fuga… >
< Davvero? > domandò sbigottito.
< Già >
< E io che credevo mi odiasse… > disse Robert ridendo.
< Lo so, ma dopo la chiacchierata che ci siamo fatte questa mattina credo che abbia deciso di… >
< Accettarmi? > chiese interrompendomi.
< Tollerarti credo sia il termine più giusto. Questa mattina aveva fatto una battuta poco carina e mi sono arrabbiata. Credo abbia capito che a te tengo veramente… > risposi sorridendo.
< Meglio tardi che mai > sussurrò portando le mani sotto la mia maglia e pochi istanti dopo colmai la nostra distanza e lo baciai.
< E ora? > domandai mentre riprendevo fiato.
< Ti va un tour della casa? >
< Fammi strada > risposi sorridendo mentre mi alzavo dal divano.
Robert mi prese per mano e mi portò in cucina, in bagno, in sala e infine mi portò in una stanza piena di strumenti musicali.
< Questa è la mia stanza della musica > mi spiegò < ho sempre desiderato averne una… >
< Perché qui e non a Londra? > domandai avvicinandomi ad una batteria appoggiata vicino alla parete.
< Perché in ogni casa mi piace avere una stanza particolare dove andare volentieri… >
< Potevi prendere una stanza e riempirla di mie foto > ribattei.
< Perché avere tue foto se posso averti in carne ed ossa? >
< Ho caldo > dissi ad un certo punto.
< Vai a farti una doccia >
< Tu non hai caldo? >
< No >
< Scommetto cinquanta euro che non hai il coraggio di correre e buttarti nel lago > dissi ridacchiando.
< Non scommettere contro di me >
< Non dirmi che hai paura di tuffarti perché l'acqua è troppo fredda > lo schernii sorridendo.
< Smettila >
< Fifone > risposi incrociando le braccia.
< È una richiesta stupida la tua e poi sei tu quella che ha caldo, non io! >
< Coniglio >
< Ti diverti così tanto ad insultarmi? >
< Vigliacco > sussurrai a pochi centimetri dal suo viso.
< Va bene, l'hai voluto tu… > disse prendendomi in braccio come fossi un sacco di patate e corse fuori casa.
< Mettimi giù! > urlai < non intendevo questo! >
< Spiacente, ma ora dovrai pagare >
< No! > esclamai tappandomi il naso quando Robert si lanciò dal molo.
Riemersi dall'acqua tossendo e risalii immediatamente in superficie, con Robert che rideva come un matto.
< I miei cinquanta euro prego > disse porgendomi la mano.
< Dopo > ribattei acida mentre starnutivo.
< Salute > sussurrò passandomi accanto mentre correva in casa e quando vi entrai anche io mi porse un telo.
< Grazie > risposi sorridendo.
Ci dirigemmo entrambi in cucina e mi presi da bere.
< Ho della Coca-Cola se vuoi > disse mentre si tirava fuori una birra dal frigorifero.
< Meglio di no, ho deciso di ridurne il consumo > risposi versando dell'acqua in un bicchiere.
< Ah e come mai? >
< Non ricordi cosa successe al mio compleanno? >
< No… >
< Mi sono fatta fuori quasi tre bottiglie di Coca per colpa tua >
< Ah già, è vero… > rispose ridacchiando e spinta da un moto di caldo mi tolsi il telo da dosso < sei così sexy quando sei bagnata >
< Certo che per te due mesi senza fare sesso sono deleteri > dissi ridendo < davvero sono sexy? > domandai maliziosamente avvicinandomi.
< Mmm…fammi pensare…sì, sul serio > sussurrò sistemandomi una ciocca di capelli dietro le orecchie.
I nostri visi erano a pochi centimetri di distanza. Robert mi guardò le labbra per un secondo, poi si inumidì le sue con la lingua e infine mi baciò con foga. Ricambiai il bacio entusiasta e presi da quell'impeto di passione finimmo entrambi sul pavimento, con me a cavalcioni su di lui.
Con una mano gli accarezzai i capelli, mentre l'altra la infilai sotto la sua maglietta a mezza manica nera.
< Posso? > domandai afferrando la maglietta per i lembi.
< Fai pure > rispose sorridendo ma quando gliela tolsi e lui si stese sul pavimento gemette per il freddo.
< Femminuccia > sghignazzai.
< Facciamo a cambio, ti va? >
< No, grazie > risposi baciandogli il collo < mmm…senti, toglimi una curiosità… >
< Perché ho come l'impressione che stai per sparare una delle tue cavolate? > domandò interrompendomi.
< Shh, zitto > risposi posandogli un dito sulle labbra < hai messo su tutti questi muscoli come Taylor perché hai paura che ti molli per lui oppure perché ti piace tenerti in forma? >
< Perché ultimamente fai sempre dei paragoni con Taylor? > domandò sbuffando.
< Perché mi diverto a farti arrabbiare > ammisi ridendo.
< Stupida… > sussurrò unendosi alla mia risata.
< Comunque così… > dissi mentre gli accarezzavo con il dito il torace < mi piace da matti… >
< Più di Taylor? > domandò prendendomi in giro.
< Preferisco i ragazzi più grandi a quelli piccoli >
< Ma tu e Taylor siete coetanei. Siete nati lo stesso giorno > obiettò e mi irrigidii.
< Taylor è più piccolo di me di nove ore, sia ben chiaro > dissi bloccandogli i polsi e guardandolo con un finto sguardo minaccioso.
< E se fosse il contrario? Se io fossi un tuo coetaneo e Taylor avesse la mia età? >
< Imparerei il francese e ci proverei con Gaspard > dissi scoppiando a ridere.
< Anche Gaspard ora? > domandò alzando gli occhi al cielo.
< Sì! > esclamai < tu però rimani il mio preferito > aggiunsi ridendo.
< Grazie > disse scuotendo la testa sorridendo < alzati > aggiunse tirandosi su con i gomiti.
< Perché? > domandai ancora a cavalcioni su di lui.
< Vediamo se lo capisci… > rispose sfilandomi la maglia e facendomi stendere sotto di lui, trovandomi a contatto con il pavimento.
< Cavolo! > esclamai < è gelido! >
< E anche scomodo > obiettò Robert tirandosi su in piedi < vieni >
< Dove? > domandai alzandomi da terra.
< Ti mostro le camere > rispose maliziosamente.
< La tua? > chiesi circondandogli il collo e saltandogli in braccio allacciando le gambe alle vita.
< Quella che preferisci… > sussurrò appoggiando la fronte alla mia.
< Ti ho mai detto che sei sexy con un po' di barba? > domandai ad un certo punto.
< No, mai > rispose mentre saliva le scale con me in braccio.
< Sei sexy >
< Grazie > rispose con il suo sorriso sghembo < dovrei starti lontano più spesso, mi piace vederti così >
< Io invece mi odio > risposi ridendo.
In quel momento entrammo in camera e finché non raggiungemmo il letto nessuno dei due parlò più.
Scesi da lui e mi avvicinai lentamente al letto e non appena mi voltai lo trovai accanto a me, come se avesse usato la super velocità.
< Ti amo > sussurrò mentre mi accarezzava i fianchi.
< Ti voglio > risposi afferrandolo per i passanti dei suoi jeans.
< Ah, non mi ami? >
< No > risposi ridendo prima di alzarmi in punta di piedi e baciarlo.
Robert si sedette sul letto invitandomi ancora una volta a sedere su di lui. Feci come mi aveva chiesto e ci togliemmo tutti i vestiti e finalmente dopo due mesi Robert ed io facemmo nuovamente l'amore.
Subito dopo Robert si addormentò appoggiato al mio petto. Aspettai una ventina di minuti e poi uscii dal letto, mi vestii e scesi le scale andando a recuperare la mia maglia e infine mi diressi in cucina.
Presi carta e penna, accesi il mio iPod e iniziai a scrivere il ritornello della prima canzone che era partita con la riproduzione casuale.

"Because we belong together now, yeah
forever united here somehow, yeah
you got a piece of me
and honestly
my life would suck without you


È la prima canzone che ho ascoltato appena ho acceso il mio iPod. Scusa se non ti ho svegliato, ma eri così dolce mentre dormivi! Sono tornata a casa a studiare…sai, potrai anche essere il ragazzo perfetto agli occhi di mia madre, ma se oggi non studio a causa tua e domani m'interrogo e vado male…beh, preparati ad essere ucciso!
Ci vediamo per cena, ok? Passo a prendere qualcosa da mangiare e poi vengo da te. Prendo anche un film a noleggio. Hai qualche preferenza? Ti va bene il cibo messicano? Per qualunque cosa chiamami.

P.S. Ha chiamato Teo mentre noi due eravamo occupati e ha lasciato un messaggio in segreteria dicendo che lui e Alessia arriveranno domani per le tre del pomeriggio. Grazie…ti amo
"

Terminato di scrivere attaccai il biglietto sul frigorifero e poi scappai a casa a studiare.
Alle cinque e mezza Robert mi mandò un messaggio.

"Avrei preferito trovarti accanto a me, ma non hai tutti i torti. Il messicano va più che bene, ma vai a prenderlo tu? In moto? Stai attenta, mi raccomando. Grazie per la canzone, è bellissima. Adoro Kelly Clarkson, lo sapevi? A dopo piccola, buono studio. P.S. Quando arrivi ricordami di darti la copia delle chiavi di casa…hai le chiavi di Londra e di Los Angeles…non puoi non avere quelle di Ravenna!"

Sorrisi nel leggere ciò che aveva scritto e quando finii di studiare mi feci una doccia, salutai mia mamma e Emma e arrivai fino a Porto Fuori per prendere da mangiare al ristorante messicano, poi presi a noleggio un DVD e infine raggiunsi la casa di Robert.
< Ben arrivata > disse Robert venendo ad aprire il cancello.
< Grazie > risposi dopo essere scesa dalla moto e baciandolo.
Entrammo in casa, preparammo la tavola e incominciammo a mangiare e a guardare il film, finché alle undici e mezza non mi preparai per tornare a casa.
< Sei sicura di non voler fermarti a dormire qui? >
< Spiacente, ma mamma me l'ha proibito. Ha detto che ci siamo divertiti troppo questa estate… >
< Cosa le hai raccontato? > domandò imbarazzato.
< Io niente, ma le è bastato guardarmi per capire tutto. Ha detto che mi conosce più di quanto io credi > dissi e Robert rise.
< Fammi sapere quando arrivi e stai attenta >
< Sì papà > risposi prendendolo in giro.
< Sono serio >
< Rob > dissi sospirando mentre mi sfilavo il casco < la distanza tra casa tua e la mia è di duecento metri e oltretutto non ci sono curve. Cosa vuoi che mi succeda? >
< Va bene, come non detto. Sogni d'oro >
< Passo domani dopo scuola > dissi sorridendo e allontanandomi malvolentieri da quella casa per tornare alla mia.
Quando entrai notai che Mirco non era ancora tornato da Roma e che mia madre stava dormendo davanti alla TV, così le diedi un bacio sulla fronte e poi mi diressi di sopra per andare a dormire.

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Capitolo 46
*** EPILOGO - 10 ANNI DOPO ***


46. EPILOGO - 10 ANNI DOPO

< È ora di svegliarsi… > sussurrò una voce calda al mio orecchio.
< Mmm…no, dai… > mugugnai ancora con gli occhi chiusi mentre infilavo la testa sotto il cuscino.
< Avanti, non fare la bambina > continuò la voce ridacchiando.
< Ti prego, sono stanca morta! > risposi da sotto il cuscino.
< Amore mio sono quasi le dieci. E poi voglio farti i miei personali auguri di compleanno >
< Che palle Mike! > esclamai alzandomi di scatto e trovando il suo viso a pochi centimetri dal mio, ma quando lo vidi con in mano un mazzo di rose rosse mi brillarono gli occhi < le rose sono per me? >
< Certamente. Buon compleanno tesoro. Come ci si sente ad essere invecchiata di un anno? > domandò porgendomi il mazzo di rose e lo baciai sulla guancia come ringraziamento.
< Come se ne avessi venticinque! > esclamai ridendo < grazie, ma non dovevi disturbarti > dissi sorridendo mentre prendevo in mano le rose.
< Non dovevo? Ma come posso presentarmi davanti al tuo cospetto il giorno del tuo compleanno a mani vuote? > chiese sorridendomi dolcemente e portandomi una ciocca di capelli arruffati dietro l'orecchio.
< Scemo > dissi ridendo.
< Oh, vedo che la mia bella mogliettina si è svegliata > disse Robert entrando in camera con la colazione a letto < c'è voluto molto per svegliarla? > domandò rivolto a Mike.
< Un po', ma alla fine si è svegliata. Peccato, ero pronto a tirarle una secchiata d'acqua > sbuffò Mike indicando un secchio con dentro dell'acqua.
< Non avresti osato… >
< Oh, sì che l'avrei fatto. Mi conosci troppo bene Giu… > ridacchiò Mike.
Mike ed io c'eravamo conosciuti al primo anno di College ad Oxford e sin da subito avevamo legato molto. Seguivamo moltissimi corsi insieme e ben presto divenne il mio migliore amico. All'inizio Robert era geloso di questa nostra grande amicizia, ma col tempo apprese che l'ultima persona di cui doveva preoccuparsi era proprio Mike, perché a lui non interessavano minimamente le donne.
< Buongiorno > disse Robert avvicinandosi a me e baciandomi.
< 'Giorno > risposi sorridendo < mi hai portato la colazione a letto! >
< Certamente > disse posandomi il vassoio sulle ginocchia.
< Va bene piccioncini, se mi volete sono di sotto a guardare la televisione >
< Perché non la vai a vedere a casa tua? > domandai ridendo.
< Perché io non ho la TV satellitare > rispose con non calanche.
< Ciao Mike! > esclamai ridendo prima di rivolgere completamente l'attenzione al mio bellissimo marito.
< Che c'è? > domandò sorridendo mentre mi sistemava un altro ciuffo dietro le orecchie.
< È mai possibile che dopo tutti questi anni ogni volta che ti guardo mi vengono le farfalle allo stomaco? > domandai poggiando la fronte alla sua.
< Non credere di essere l'unica… > sussurrò prendendomi il viso tra le mani e avvicinandosi per sfiorarmi le labbra < è mai possibile che dopo dieci anni io ti trovi ancora attraente come quando ne avevi sedici? > domandò ridendo.
< Beh lo spero per te visto che mi hai sposata! > esclamai unendomi alla sua risata e prendendogli entrambe le mani.
< Non hai fame? > chiese quando spostai il vassoio.
< No > risposi mettendomi a cavalcioni su di lui < se ti faccio male dimmelo >
< Guarda che ho trentadue anni, non ottanta! > ribadì dandomi un leggero pizzicotto < sono ancora in grado di prenderti in braccio >
< È lo stesso, sei comunque più vecchio di me…e c'è una bella differenza da ventidue a trentadue anni >
< Come da sedici a ventisei > ribatté baciandomi il collo mentre mi cingeva i fianchi con le braccia.
< Auguri! > esclamò una voce di bambina facendoci staccare e facendoci voltare verso di lei < buon compleanno mamma > disse correndo nel letto mio e di Robert.
< Grazie tesoro > risposi stringendola a me e baciandole la guancia.
< Vieni da papà principessa… > disse Robert prendendo la bambina tra le sue braccia: Michelle, ovvero nostra figlia, aveva quattro anni ed era nata il 19 giugno del 2014; aveva i capelli castani e tendenti al riccio, gli occhi azzurri e vispi e un po' di lentiggini sulle guance e sul naso.
< No aspetta, voglio andare ad abbracciare ancora mamma > disse liberandosi dalla sua presa e avvicinandosi a me e ancora una volta mi trovai a stringerla tra le braccia e a sorriderle dolcemente.
Il concepimento di Michelle fu involontario, ma non appena scoprii di essere incinta decisi di non abortire e quella si rivelò essere stata la scelta migliore che avessi mai fatto.
< Basta signorina, ora torni da papà! > esclamò Robert strappandomi Michelle dalle braccia e cominciando a farle il solletico.
< No! Mamma aiuto! > urlò mia figlia iniziando a dimenarsi e a ridere.
"Povera Michelle…è proprio uguale a me…" pensai ridacchiando.
< A cosa pensi? > mi chiese Robert con ancora Michelle tra le braccia.

< Io? Ehm…niente, non penso a niente. Mi ero solo incantata > mentii sorridendo.
< Incantata, certo… > rispose Robert lasciando la bambina e avventandosi su di me per farmi il solletico.
< No! > esclamai incominciando a ridere come una matta mentre mi dimenavo sotto di lui e in quel momento Michelle scappò via dalla camera < dove sta andando? > domandai bloccando Robert per i polsi.
< Ora vedrai > rispose col suo sorriso sghembo per poi baciarmi la guancia, poi si alzò a sedere e mi invitò a fare lo stesso.
< Questo è per te mamma e l'ho impacchettato io! > esclamò Michelle consegnandomi un pacchetto tutta orgogliosa.
< Grazie amore > risposi sorridendo e prendendo tra le mani il pacchetto, mentre Robert la prese tra le braccia.
Curiosa aprii il pacchetto e dentro vi trovai una cornice con una nostra foto di Natale.
< La cornice l'ho fatta io! Le conchiglie sono quelle che ho raccolto al mare con la nonna Patrizia… > rispose sorridendo < papà mi ha aiutato ad incollarle…ma poco poco però! > aggiunse facendomi il segno con le dita.
< È bellissimo > dissi sorridendo.
< C'è anche dell'altro… > sussurrò Robert.
< Sì! Mamma guarda questo disegno! > esclamò passandomi un foglio di carta < ho disegnato te, papà e me nella nostra casa sul lago > disse indicandoci uno ad uno < ti piace? >
< Moltissimo, ti ringrazio tanto > le dissi portandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
< Toc toc > disse Mike entrando nella stanza.
< Cosa ci fai ancora qui? > domandai sorridendogli.
< Beh, tecnicamente volevo portare Michelle al parco… >
< Ma fa freddo, non so se… > dissi, ma le urla di Michelle mi zittirono.
< Sì!!!! Posso mamma, ti prego! > disse congiungendo le mani.
< Ok > risposi sospirando < la vesti tu? > domandai rivolta a Robert.
< Certo > rispose sorridendo < vieni con papà > aggiunse prendendo in braccio la bambina.
< Voglio fare l'aeroplano! > esclamò Michelle ridendo.
< Ok signorina, allora preparati. Pronti e…via! > esclamò Robert correndo fuori dalla stanza con Michelle che lanciava urletti ridendo.
< Allora prof, come va? > domandò Mike sedendosi sul letto.
< La smetti di chiamarmi prof? > chiesi infastidita.
< Perché? Guarda che lo sei > ribadii sorridendomi da strafottente.
< Lo so benissimo, ma sai bene che odio quando mi chiami così...sappiamo entrambi che non basta un nomignolo per far intendere che sono più intelligente di te! > esclamai ridendo.
< Ma sentila! > disse Mike prendendo un cuscino e lanciandomelo.
Dopo l'università avevo fatto domanda per insegnare all'Harrodian, la scuola che aveva frequentato Robert, e, grazie al mio risultato all'esame per la laurea e la specializzazione, la preside dell'Harrodian mi volle a tutti i costi come insegnante di madrelingua italiana.
< Mike? >
< Sì? >
< Avanti, ti conosco…che devi chiedermi? >
< Posso…ehm… > disse bloccandosi < no, non è niente… >
< Avanti, dimmelo! > lo incitai sorridendo.
< Tranquilla, non è niente…lascia stare > rispose alzandosi in piedi.
< Ma... >
< Sono pronta! > esclamò Michelle entrando in camera e interrompendoci.
< Perfetto piccola, andiamo? > domandò Mike prendendola sulle spalle < te la riporto per pranzo >
< A mezzogiorno, perché siamo a mangiare dai miei genitori > disse Robert entrando in camera.
< Certamente Rob. Saluta mamma e papà tesoro >
< Ciao mamma, ciao papà! > ci salutò Michelle con la mano.
< Ciao principessa > disse Robert.
< Ciao amore, non fare arrabbiare Mike > risposi avviciandomi a lei e schioccandole un bacio sulla guancia.
< Tranquilla mamma, sarò buonissimissima > disse Michelle prima di andarsene con Mike.
Rimasi sul ciglio della porta della camera a guardarli scendere.
< Buongiorno amore > sussurrò Robert abbracciandomi da dietro.
< Buongiorno > risposi appoggiandomi a lui voltando la testa di lato e respirando il suo profumo.
< Hai dormito bene? >
< Sì, anche se avrei preferito vedere il tuo viso al mio risveglio e non quello di Mike, ma non mi lamento > risposi sorridendo.
< Mi dispiace amore mio, ma se mi segui mi farò perdonare > sussurrò prendendomi per mano e portandomi a sedere sul letto.
Mi fece chiudere gli occhi e quando li aprii mi trovai due biglietti aerei tra le mani.
< Abano Terme?!? Stai scherzando? > domandai fissando i biglietti.
< Sorpresa… > sussurrò sorridendo < immagina che bello…il prossimo fine settimana andremo alle terme, solo tu ed io… >
< E Michelle? >
< Starà con tuo fratello e Alessia. Gliel'ho già chiesto e si sono dimostrati più che felici di farci questo piccolo favore… >
< Hai pensato a tutto, eh? > domandai avvicinandomi a lui e appoggiando la fronte alla sua < ma…aspetta un momento… > aggiunsi allontanandomi da lui di pochi centimetri.
< Cosa c'è? >
< Come farai col tuo nuovo film? Già hai dovuto prendere questo fine settimana come permesso… >
< Non preoccuparti amore > rispose Robert prendendomi per i fianchi < ho parlato con Catherine e lei era più che contenta di concedermi questi due fine settimana… >
< Certo che sei avvantaggiato a lavorare ancora con Catherine Hardwicke > dissi ridacchiando.
< Già, specie perché ti adora… > rispose baciandomi il collo.
Con facilità mi prese in braccio e mi strinse a sé.
< Fai colazione con me? > domandai tenendolo per i lembi della sua maglietta.
< Certamente > rispose sorridendo e baciandomi la punta del naso < non ti ho ancora tirato le orecchie… > mi disse poco dopo.
< Sono troppo vecchia per queste cose > risposi ridendo.
< Sei vecchia quando solo ti fa comodo? >
< Esatto > risposi circondandogli il collo con le braccia e scendendo dalle sue braccia < ti amo Rob > sussurrai poco dopo.
< Ti amo anche io > rispose dandomi una serie di piccoli baci sulla guancia e in breve i nostri bacetti divennero sempre più passionali, finché Robert non mi tolse i pantaloni del pigiama.
In quel preciso momento però il suo cellulare squillò.
< Il mondo ha il sesso-radar attivo… > sbuffai.
< Probabile > rispose Robert prendendo il suo cellulare dal comodino < pronto? Oh, ciao Teo… >

Teo?” pensai sgranando gli occhi.
< Grazie fratello, eh?!? Prima o poi mi vendicherò! > urlai in modo che mi sentisse.
< Sì, esatto…e se non ci avessi disturbato…sì, lascia stare. Che cosa volevi dirmi?…Oh, davvero? Perfetto, è fantastico! Sì, va benissimo e…oh, ok. Meglio non dirlo a Giulia allora, altrimenti non ti lascerà libero… > disse Robert ridacchiando.
< Eh no tesoro! Ora il sesso-radar lo attivo io! Mi hai interrotto con Robert? Bene, ora non ti lascerò scappare da Alessia! > esclamai strappando di mano il telefono a Robert e parlando con mio fratello.
< Tanti auguri piccola > disse Teo ridendo.
< Grazie fratellone > risposi sorridendo.
< Anche Alessia ti fa gli auguri…e ora scusaci, ma i piccoli stanno dormendo e quindi noi ne approfitteremo per… >
< Tecnicamente voi avete disturbato noi, quindi non credere di passarla liscia… > dissi ridendo.
< Ciao piccola > rispose Teo prima di terminare la chiamata.
< Ciao > sussurrai chiudendo il telefono < che vi siete detti tu e Teo? > domandai curiosa.
< Cose tra uomini… >
< Giochi per l'X-Box? >
< Esatto > rispose Robert sorridendo.
< Uomini… > sospirai prima di tornare tra le sue braccia.
< Allora…dove eravamo rimasti? > domandò Robert mentre mi accarezzava la gamba.
< Cosa fate? > domandò Michelle sul ciglio della porta.
< Oh mio dio! > esclamai coprendomi le gambe con la coperta < tesoro, che cosa fai qui? Sei già stata al parco? > domandai notando che non erano nemmeno trascorsi dieci minuti da quando lei e Mike se n'erano andati.
< Ho dimenticato Susy > disse prendendo la bambola che Kellan le aveva regalato l'estate scorsa da sopra il comodino di Robert.
< Ahia…ehm…Michelle vieni, lasciamo che papà dia il suo regalo alla mamma > disse Mike dopo essere entrato in camera per recuperare la bambina.
< E quelli? > chiese indicando i biglietti delle terme.
< Beh, questo è un regalo speciale… >
< Lo voglio vedere! > esclamò Michelle iniziando a saltellare.
< Michelle è meglio di no > rispose Mike ridacchiando.
< Ma uffa, io voglio vederlo! Papà ha visto i miei, non è giusto > sbuffò mettendo su un adorabile broncio.
Ancora ridendo Mike la prese un braccio e le diede un leggero bacio sul naso.
< Dai andiamo al parco a giocare e se tutto va bene il regalo lo vedrai tra nove mesi > disse il mio migliore amico rivolgendomi un sorrisino malizioso.
Robert scoppiò a ridere, mentre io tirai il cuscino verso la porta per tentare di beccare Mike, ma non ci riuscii perché lui la stava chiudendo in quell'esatto momento.
< Perché potrò vedere il regalo di papà tra nove mesi? > sentii domandare da Michelle e sorrisi teneramente.
< Come abbiamo fatto a fare una bambina così bella e dolce? > domandai rivolta a Robert, che mi sorrise maliziosamente e mi si avvicinò per baciarmi il collo.
< Se hai un po' di tempo libero ti mostro subito come si fa > rispose infilando le mani sotto la mia maglia e baciandomi appassionatamente.
Cinque minuti dopo però lo squillo del telefono ci interruppe nuovamente.
< È il mio o il tuo? > domandai sbuffando.
< È il tuo amore > rispose Robert dandomi un casto bacio sulle labbra.
< Odio tutti questi sesso-radar attivi! > esclamai mentre prendevo il mio telefonino < pronto? > domandai in inglese senza pensare.
< È? Parla in italiano perché non capisco niente > disse una voce che avrei riconosciuto tra mille.
< Nonna! > esclamai abbracciando il cuscino e sorridendo apertamente < come stai? E il nonno? >
< Stiamo bene. Il nonno è al bar, come sempre. Buon compleanno >
< Grazie. Mi manchi nonna > sussurrai accennando un sorriso.
< Anche tu. L'ultima volta che ci siamo viste è stato per Natale. Non è ora che torni? Ho voglia di rivedere la mia bisnipote! >
< E tua nipote no? >
< Ti ho sopportata per diciotto anni, non puoi essere sempre al centro dell'attenzione! > esclamò ridendo.
Restammo a chiacchierare per non so quanti altri minuti, poi la salutai con un groppo in gola.
< Anche se ho capito poco di quello che vi siete dette...è bello vedere questo tuo legame con tua nonna. Mi ricorda tanto quello che ho io con la mia > disse Robert sorridendo e prendendomi il viso tra le mani.
< È la mia seconda mamma, lo sai. Da piccola ero sempre a casa sua > risposi ridendo < è per colpa sua se sono viziata > aggiunsi divertita.
< Qualcun altro ci interromperà secondo te? > chiese prendendo il mio cellulare e appoggiandolo sul comodino.
< Mamma, papà vi sono mancata? > domandò Michelle entrando in camera nostra.
< Direi proprio di sì... > dissi ridacchiando.
< Principessa! > esclamò Robert prendendola sulle ginocchia < ti sei divertita al parco? >
< Sì, tanto! > rispose lei abbracciando Robert < però mi siete mancati…hai dato il regalo a mamma? > domandò innocentemente e in quel momento sbiancai.
< Amore dobbiamo andare dai nonni. Andiamo a prepararci? > chiesi prendendola in braccio.
< No, voglio papà! > rispose gettandosi verso Robert.
< Michelle, avanti. Dopo la mamma è gelosa… > disse Robert baciando una guancia della bambina.
< Va bene, ma vieni anche tu con noi >
< Certamente >
< Voglio mettere il vestito con i fiori > disse Michelle correndo verso la sua camera.
< Amore è troppo freddo per quello >
< Ma, mamma… >
< Non insistere > risposi risoluta.
< Fai sempre come ti dice la mamma, altrimenti poi se si arrabbia sono guai… > intervenne Mike ridendo mentre entrava in camera di Michelle < ciao festeggiata, ci vediamo >
< Ciao Mike > risposi sorridendo e dopo che il mio migliore amico ebbe salutato anche Michelle e Robert, mio marito ed io vestimmo la bambina, ci vestimmo a nostra volta e poi andammo verso la casa dei miei suoceri.
< Tanti auguri! > esclamò Claire aprendo la porta e abbracciandomi < avanti dai entrate, altrimenti vi bagnerete tutti > aggiunse facendoci entrare.
< Ciao nonna! > esclamò Michelle saltando in braccio a Claire.
< Ciao stellina > rispose abbracciando mia figlia < ciao Robert >
< Ciao mamma > disse Robert baciandole la guancia.
< Ecco la mia nipotina preferita! > esclamò Lizzy correndo verso di noi.
< Zia Liz! > esclamò Michelle saltandole al collo.
Salutai anche Lizzy e così anche tutto il resto della famiglia.
< Hey ometto! > dissi abbracciando Brian.
< La pianti di chiamarmi ometto zietta? > rispose Brian con tono di sfida ricambiando l'abbraccio.
< Solo se tu la smetti di chiamarmi zietta… >

< Ok, andata > accordò stringendomi la mano < lei è la mia ragazza Frankie… >
< Piacere di conoscerti Frankie > dissi stringendole la mano.
< Buongiorno signora, tanto piacere > rispose timidamente.
< Dammi pure del tu tesoro > dissi sorridendo.
< Va bene, grazie >
< Mamy… > disse Michelle reclamando la mia attenzione e capii che voleva venire in braccio, così l'accontentai e ci sedemmo tutti sul divano.
< Uffa, non è giusto… > sbuffò Samantha raggiungendoci in sala.
< Che è successo? > domandai curiosa.
< Ho litigato con la mia migliore amica… >
< Qualcosa di grave? > domandò Robert avvicinandosi a sua nipote.
< No, è per una sciocchezza. Ma odio quando sta male per colpa mia… >
< Sai cosa facevo io quando ero piccola? > intervenne Frankie < quando la mia migliore amica si arrabbiava con me le compravo delle caramelle alla liquirizia perché credevo che fossero magiche > aggiunse ridacchiando.
In quel momento come un flash mi tornò in mente quando avevo passato l'estate a Londra con Teo per la prima volta, precisamente il giorno prima di ripartire per l'Italia. Mi tornarono alla mente le immagini di una bambina di quasi cinque anni che mi parlava di caramelle magiche.
< Caramelle hai detto? > domandai.
< Sì. Perché? >
< No, così… > risposi sorridendo.
< È pronto a tavola > disse Amelia entrando in salotto e ci spostammo per andare a mangiare.
In quel momento però suonarono alla porta.
< Giulia, tesoro, ti dispiace andare a vedere chi è? > domandò Claire.
< Assolutamente no > risposi facendo scendere Michelle e tornando indietro verso la porta e quando la aprii e mi trovai davanti i miei genitori urlai di gioia.
< Mamma! > urlò Michelle spaventata dalle mie urla, ma non appena vide che stavo abbracciando i miei genitori sorrise < nonno! > esclamò correndo ad abbracciare mio padre e fece lo stesso anche con mia madre.
< Che cosa ci fate qui? > domandai con gli occhi lucidi.
< Siamo il tuo regalo di compleanno… > rispose mio padre.
< È il regalo più bello che mi abbiano mai fatto > risposi abbracciandoli ancora una volta.
< Restate a mangiare qui? > domandò Michelle parlando italiano correttamente: da quando aveva compiuto tre anni Robert ed io c'eravamo impegnati a insegnarle anche l'italiano.
< Sì piccola, ci vuoi? > domandò mio padre sorridendole.
< Sì! > esclamò abbracciandolo ancora.
Ci dirigemmo verso gli altri e durante il pranzo scoprii che i miei genitori erano il regalo da parte di tutti i parenti di Robert e dopo ci spostammo nuovamente in salotto.
< Allora tesoro come va il lavoro? > domandò mia madre mentre beveva il caffè.
< Bene, insegnare mi piace tanto > risposi sorridendo < e poi ho un buon rapporto con tutti i miei alunni >
< Il prossimo anno sarò un tuo alunno > disse Brian d'un tratto.
< Davvero? Benissimo, ti farò sgobbare il doppio rispetto agli altri > risposi ridacchiando.
< Ma…zio! > si lamentò Brian guardando supplichevole Robert.
< Spiacente, ma non è salutare mettersi contro la propria moglie, specialmente il giorno del suo compleanno > rispose Robert e tutti scoppiarono a ridere.
< A proposito mamma…lo sai che sei veramente antipatica? Perché non mi hai portato mia sorella? > domandai dopo che Robert mi ebbe messo il braccio attorno alle spalle.
< Lascia stare…si è ammalata ieri a fare a palle di neve con una sua amica ed è rimasta a casa con Mirco >
< No, non ci credo! > esclamai scoppiando a ridere.
Restammo a chiacchierare fino alle sette, salutai i miei genitori con la promessa di vederci per pranzo il giorno seguente e infine Michelle, Robert ed io tornammo a casa.
< Un letto! > esclamai buttandomi sul letto che dividevo con Robert da quando avevo cominciato l'università.
< Scusa Giulia ma non puoi dormire. Questa sera siamo a mangiare fuori… >
< Ma non ho fame… > ribattei.
< Ti prego…vedrai che poi ti verrà… > sussurrò accarezzandomi una guancia.
< Ok > risposi sorridendo e avvicinandomi per baciarlo sulle labbra.
< Vado a lavare Michelle e poi la vesto. Fatti un bagno caldo > disse prima di sparire dalla nostra stanza.
Sorrisi felice nel sapere che Robert aveva imparato la lezione e ci teneva ad avere un buon rapporto con Michelle: dopo che avevo partorito Robert dovette partire per girare un film in Francia e per me fu veramente difficile occuparmi della bambina da sola. Quando poi tornò le cose non migliorarono perché era sempre distante e non aveva mai tempo da dedicarci; quando poi aveva qualche minuto libero lo utilizzava per riposarsi o per uscire a bere con gli amici. Quella situazione per me era devastante, tant'è che pensai di lasciarlo e di tornare a Ravenna dai miei genitori, che certamente mi avrebbero aiutato con la bambina oppure di chiedere aiuto a Teo e Alessia. Quando però gliene parlai la paura di perderci fu talmente tanta che cambiò radicalmente e incominciò a trascorrere molto più tempo con noi.
Andai a farmi quel bagno caldo che Robert mi aveva suggerito e quando uscii dalla vasca tornai in camera, trovando il mio bellissimo marito a petto nudo mentre sceglieva che camicia indossare.
< A me piace tanto quella nera lucida > dissi ridestandolo dai suoi pensieri.
< Va bene, aggiudicata > rispose sorridendo.
< Michelle? >
< Sta guardando i cartoni animati >
< Vuoi dire che siamo soli? > domandai mentre sceglievo la biancheria pulita e la indossavo.
< Mmm…sì, per altri venti minuti sì >
< Poi finiscono i cartoni? >
< Esatto > rispose avvicinandosi a me e baciandomi la spalla prima di dirigersi verso il cassettone dove teneva le cinture.
< È stato bello vedere i miei genitori. Mi sono mancati tanto > dissi mentre prendevo fuori dalla mia parte di armadio un paio di jeans.
< Sono contento che la sorpresa ti sia piaciuta >
< Mamma, posso mangiare un panino? > domandò Michelle dalla sala.
< Amore tra poco andiamo a mangiare, porta pazienza > risposi di rimando.
Presi fuori dall'armadio una maglietta di cotone a collo alto e sopra m'infilai una giacchettina di lana.
< Non mi piaci > disse Robert squadrandomi.
< Che c'è che non va? > chiesi mentre mi guardavo allo specchio.
< Mi sembri una vecchia > rispose guardandomi < tieni, mettiti questa > aggiunse porgendomi una maglia bianca di lana a collo alto.
< Ok capo, grazie > risposi ridendo mentre me la infilavo, aspettai che anche Robert fosse pronto e scendemmo insieme di sotto in sala, trovando Michelle che si guadava davanti allo specchio.
< Torno subito > disse Robert andando in cucina.
< Ok >
< Mamma… > mi chiamò Michelle sbuffando.
< Che c'è amore? > domandai dolcemente.
< Quando se ne vanno queste? A scuola i miei compagni mi prendono in giro, mi dicono che ho la faccia sempre sporca > disse puntando l'indice sullo zigomo destro indicando le lentiggini.
< Amore, ma non si può > risposi ridendo.
< E poi perché dovresti toglierle? Sono bellissime. Sono ciò che adoro di più della mamma > intervenne Robert prendendo in braccio nostra figlia e avvicinandosi a me per baciarmi sullo zigomo.
< Sei andato a fumare, eh? >
< Smettila lagna, ora ne fumo pochissime > rispose facendomi la linguaccia mentre mi aiutava ad indossare il cappotto, poi corremmo verso la macchina cercando di non farci bagnare troppo dalla pioggia e partimmo per andare a mangiare.
< Prima di andare al ristorante però dobbiamo passare al Blue River perché Harry vuole farti gli auguri di persona >
< Ok > risposi continuando a guardare la pioggia battere sul vetro.
< Hey, è tutto ok? > domandò Robert prendendomi una mano tra la sua.
< Certo > risposi sorridendo < perché non dovrebbe essere così? >
< Perché sei silenziosa e quando volti la testa di lato c'è sempre qualcosa che non va. L'ultima volta che l'hai fatto volevi lasciarmi… >
< Te lo ricordi ancora? > domandai rivolta a lui mentre Michelle era intenta a cantare le canzoni della radio.
< Ho rischiato di perderti, di perdervi…non sono cose che si dimenticano facilmente >
< Però la lezione l'hai imparata > risposi ridacchiando.
< È vero > disse continuando a stringere la mia mano < allora me lo dici che cosa hai fatto? >
< Non ho fatto niente, davvero. Sono felice > risposi guardandolo e sorridendogli dolcemente.
< Va bene, ti crederò > rispose contraccambiando il mio sorriso.
Arrivammo in breve al Blue River e quando scendemmo dalla macchina vidi che era tutto buio.
< Ma sei sicuro che ci sia Harry? È tutto buio… > contestai.
< Sì, fidati > rispose Robert prendendo per mano Michelle.
Silenziosamente entrammo dentro il locale, ma di Harry non c'era nemmeno l'ombra.
< Rob? Ma Harry non c'è… > dissi attendendo una risposta < Rob?…Rob?…Rob? > lo chiamai spaventata.
< Giulia? Sei tu? > domandò una voce.
< Taylor? Che cosa ci fai tu qui? > chiesi sbigottita.
< Mah, veramente… > disse, ma improvvisamente le luci della sala si accesero.
< SORPRESA!!!! > urlarono in coro Robert e i miei amici.
< Auguri! > esclamò Nikki correndo ad abbracciare sia me che Taylor.
< Grazie > rispondemmo in coro.
< Bimba ti fai sempre più grande > disse Jared abbracciandomi.
< Anche tu papi >
< No, io mi faccio sempre più vecchio. È diverso > ribatté ridendo.
< Vecchio? Scherzi? Hai idea di quanto tu sia sexy? Se non avessi una figlia e non fossi sposata ti sarei già caduta ai piedi! > esclamai ridendo.
Piano piano arrivò anche il turno di abbracciare Harry, Cam e sua moglie Dominique e la loro figlia di nove anni Everleigh Ray, Elizabeth e il suo fidanzato Patrick, Nikki e Justin, la sua nuova fiamma, un ragazzo che aveva conosciuto ad una festa, Kristen e Michael, Peter e sua moglie Jennie con le loro figlie Luca Bella di ventuno anni, Lola Ray di sedici anni e Fiona Eve di dodici anni, Ashley, Jackson e la loro figlia Nicole, Kellan e Martina, che dopo vari tira e molla si erano rimessi insieme e Alessia e Teo con loro bambini: James di cinque anni, Isabella e George, due gemelli di quasi due anni e Jocelyn di sei mesi.
< Oh sì, giusto Taylor…auguri anche a te > disse Kellan scoppiando a ridere.
< Molto spiritosi ragazzi > rispose Taylor fingendosi offeso.
< Uhm, a proposito…dov'è Helena? > domandai notando la sua assenza.
< È in Francia per una sfilata > rispose Taylor tristemente.
< Zio Taylor… > disse Michelle avvicinandosi a lui e prendendogli la camicia.
< Ciao Michelle! > esclamò Taylor prendendola in braccio.
< Io sono contenta che la tua Helena non sia venuta… > disse con un ampio sorriso.
< Michelle! > la rimproverai.
< Perché dici questo? > domandò Taylor curioso.
< Perché così puoi essere solo il mio principe > rispose innocentemente mia figlia.
< Ma tesoro io sarò sempre il tuo principe > disse Taylor baciandole una guancia < vieni, andiamo a ballare > aggiunse portandosela al centro della sala che per quell'occasione era stata addobbata come una pista da ballo.
< Nostra figlia si è innamorata del tuo ex filarino… > sussurrò Robert porgendomi un bicchiere di birra.
< Non è il mio ex filarino > risposi guardandolo negli occhi.
< Ah no? Allora perché quando ci eravamo lasciati lui era venuto a chiederti se volevi uscire con lui? > chiese sbeffeggiandomi.
< Me l'aveva chiesto per tirarmi su di morale… > risposi sorseggiando la birra.
< E ti aveva anche baciata… >
< Sei sempre a rivangare nel passato, eh? > chiesi prendendolo in giro.
< Hey, lasciami divertire ogni tanto… > rispose sorridendo.
< Buonasera a tutti > salutò Mike entrando nella sala.
< Mike! > esclamai porgendo il bicchiere a Robert e avventandomi sul mio migliore amico.
< Giulia sei bellissima > sussurrò baciandomi una guancia < vorrei…ehm…vorrei presentarti una persona…lui è Aaron… > disse indicandomi un ragazzo accanto a lui: era molto alto, con i capelli neri e lunghi fino alle spalle e gli occhi azzurri.
< È un vero piacere conoscerti Aaron > dissi sorridendo mentre gli stingevo la mano.
< Anche per me. Mike mi ha parlato molto di te >
< Mi piacerebbe poter dire la stessa cosa… > risposi guardando male il mio migliore amico.
< Beh dai alla fine ci ha presentati > disse Aaron ridacchiando.
< Già > risposi sorridendo < vieni Aaron, ti presento i miei amici > aggiunsi prendendolo a braccetto e portandolo per primo da Robert < lui è mio marito Robert >
< È un vero piacere conoscerti. Mia sorella è una tua grandissima fan > disse Aaron porgendogli la mano.
< È un piacere anche per me > rispose Robert sorridendo e ricambiando la stretta e dopo di lui gli presentai anche tutti gli altri ragazzi.
< Scusate se v'interrompo, ma…Giulia c'è una telefonata per te > disse Alessia avvicinandosi a me, Mike, Aaron e Robert porgendomi il telefono.
< Chi è? > domandai curiosa.
< Mio padre > rispose sorridendo.
< Roberto! > esclamai.
< Ciao stella! Ti rubo giusto un minuto. Tanti auguri >
< Ma dai, non ci sono problemi! Grazie mille. Come stai? >
< Come i vecchi! > rispose ridendo.
< Vecchi? E tu da quando sei vecchio? > domandai ridendo < a proposito, quando vieni a trovarci? I tuoi nipoti muoiono dalla voglia di vederti e lo stesso vale per me e tua figlia >
< Appena mi calmo al lavoro verrò a trovarvi, promesso >
< Perfetto. Oh, a proposito…grazie per il regalo > dissi alludendo alla penna che mi aveva regalato.
< È una sciocchezza, ma sono contento che ti piaccia. Ci sentiamo presto, ok? >
< Assolutamente. Ciao Roberto! > dissi terminando la conversazione e cercando Alessia per restituirle il cellulare < hey, eccoti! > esclamai una volta entrata in bagno.
< Sto cambiando George e poi devo cambiare Isabella. Mi daresti una mano? > domandò guardandomi.
< Certo > risposi sorridendole e avvicinandomi a mia nipote < va bene piccola, ora vedi di collaborare con zia Giulia… > sussurrai facendola stendere sul fasciatoio e svestendola < oh mio dio! > esclamai quando tolsi il pannolino a Isabella e mi tappai il naso da quanto puzzava < non sono più tanto abituata con i bambini e i loro pannolini > dissi ridendo.
< Fino a qualche anno fa avresti detto che non eri abituata nemmeno a tenere in braccio un bambino… > disse Alessia ridendo.
< Già… > risposi e come un flash mi tornò in mente quando rivelai a Robert del mio stato interessante.
"Avanti…non ti mangerà mica!" pensavo mentre mi guardavo allo specchio del bagno "oh mio dio, sono incinta…"
Sospirai chiudendo gli occhi e quando li riaprii mi guardai intensamente allo specchio.
In quel momento squillò il telefono e sobbalzai per lo spavento.
< Pronto? > domandai incerta dopo aver corso fino all'ingresso.
< Gliel'hai già detto? > domandò Alessia.
< Non è ancora arrivato a casa, ma non ce la faccio…ho paura della sua reazione, tanta paura…in questo momento nessuno dei due desiderava un figlio… > dissi mentre mi avviavo verso la sala e mi sedevo sul divano.
< Guarda che non è una brutta cosa diventare genitore… >
< Lo so, ma tu non capisci…Robert lavora tantissimo e io sono impegnata con la scuola. Non voglio rinunciare alla mia carriera… >
< Nessuno ti ha detto di farlo > obiettò.
< E se io nascondessi tutto a Robert? >
< Non vorrai mica abortire, vero? > domandò Alessia preoccupata.
< No, abortire no…però pensavo a mentirgli dicendogli che sono semplicemente ingrassata e quando avrò il bambino… >
< Darlo in adozione? >
< No, dirgli che l'avevamo avuto con i punti del supermercato… >
< Mamy, sii seria > mi rimproverò Alessia.
< Ci provo, ma non ci riesco… > borbottai accasciandomi sul divano.
< Parlagli, non fare la bambina >
< Va bene. Ti chiamo dopo, ok? >
< Certamente mamy. Ciao >
< Non mi fai gli auguri? > domandai con voce acuta.
< Non ne avrai bisogno, fidati. Ti voglio bene > rispose terminando la chiamata.
"Non ne avrò bisogno…la fai facile tu" pensai borbottando.
< Ciao! > sentii esclamare da Robert e pochi secondi dopo la porta di casa chiudersi.
< Ciao > risposi sorridendogli quando si diresse in sala.
< Come stai? > domandò baciandomi la fronte.
< Bene >
< Nessun altro svenimento dovuto dallo stress? > chiese premuroso.
"Stress, certo…"
< No, niente > risposi sorridendo.
< Mi fa piacere. Sei molto stanca? > domandò sedendosi sul bracciolo del divano e facendomi appoggiare la testa sulle sue gambe.
< No, non direi…perché? > chiesi curiosa.
< Ho voglia di stare un po' con te… > sussurrò maliziosamente prima di scendere a baciarmi le labbra.
Inizialmente m'irrigidii, ma poi risposi al bacio. Qualche secondo dopo però il telefono squillò.
< Che palle…non muoverti > sussurrò Robert sorridendo e andando a rispondere < Sturridge! > esclamò sorridendo prima di dirigersi verso la cucina.
"Tom Sturridge sei il mio idolo" pensai sorridendo prima di respirare rumorosamente e portarmi le mani nei capelli
< Ora o mai più… > sussurrai mentre mi alzavo dal divano e seguivo Robert in cucina < scusa, sono venuta a prendere da bere >
< Figurati > rispose Robert addentando un pezzo di pane.
< Come sta Tom? > domandai dandogli le spalle.
< Sta bene. Mi ha detto di salutarti… >
< Grazie… > risposi mordendomi il labbro.
< Dobbiamo parlare > dicemmo all'unisono e entrambi ridemmo.
< Prima tu > dissi voltandomi per guardarlo negli occhi.
< No, vai tu > rispose appoggiandosi al frigorifero.
Entrambi eravamo tesi e quella preoccupazione era molto palpabile.
< Mi ami? > domandai con gli occhi lucidi, senza sapere ancora come dirglielo.
< Ma che domande sono? > domandò Robert accigliato < senti, se è per quello stupido gossip su di me e Camilla… >
< No, non centra > dissi interrompendolo mentre mi portavo il bicchiere alla bocca e lo guardavo negli occhi con uno sguardo interrogativo.
< Certo che ti amo > disse sorridendomi rassicurante.
< E continuerai a farlo? >
< Sempre > rispose muovendosi lentamente verso di me.
< Anche se dovessi diventare grassa come una balena e isterica? >

< Che vuoi dire? > chiese aggrottando le sopracciglia mentre mi prendeva le mani.
< Rob… > sussurrai il suo nome e feci un respiro profondo < sono incinta… >
< Come? > domandò irrigidendosi e lasciandomi le mani.
< Aspetto un bambino…m…mio e tuo > balbettai.
In quel momento vidi gli occhi di Robert farsi vitrei.
< Cazzo > sussurrò e mi morsi il labbro < è anche per quello che l'altro giorno sei svenuta? >

< È per quello > risposi giochicchiando con le dita.
< Sei sicura? >

< Alessia mi ha fatto fare due test di gravidanza e in ospedale ne ho avuto la conferma > dissi passandomi le mani tra i capelli.
< Perché non me l'hai detto subito? > domandò serio.
< Non ne avevo il coraggio… > sibilai voltando lo sguardo dall'altra parte.
Ero pronta a qualunque reazione negativa di Robert, ma quando mi toccò il ventre rimasi spiazzata, specie perché quando incontrai i suoi occhi lo vidi sorridere.
< Aspetti un figlio, eh? > domandò con l'emozione che trapelava dalla voce.
< Già > risposi abbozzando un sorriso.
< Cosa hai intenzione di fare? > domandò abbassando lo sguardo e guardando la sua mano ancora appoggiata sul ventre.
< Non voglio abortire, ma ho paura… >
< Avevi pensato ad abortire? > chiese serrando la mascella.
< Inizialmente sì… > ammisi chiudendo gli occhi.
< Ma…come? Cioè, io credevo che… >
< Le opzioni sono due > dissi interrompendolo < o si è rotto il preservativo, oppure…ricordi quella sera in cui eravamo ubriachi e…? >
< Certamente > rispose sorridendo maliziosamente.
< Ecco, il dottore dice che sono incinta di due settimane, quindi tra le due opzioni la più probabile credo sia la seconda… >
< Chi lo sa oltre ad Ale? >
< Nessun altro >
< Nemmeno Teo? >
< No. Le ho fatto giurare di non dire niente >
< Capisco… > disse annuendo < sono felice > aggiunse guardandomi e sorridendo.
< Davvero? >
< Sì. Ho tanta paura però > ammise.
< Se può consolarti quella ce l'ho anche io > risposi ridendo.
< Ora c'è solo una cosa da fare… > sussurrò allontanandosi di poco da me e prendendomi le mani.
< Cosa? > domandai curiosa.
Robert si allontanò di qualche altro centimetro e poi s'inginocchiò.
< Giulia vuoi sposarmi? > chiese e il mio viso s'incupì < beh, sinceramente speravo in una reazione diversa… > disse rialzandosi.
< Vuoi sposarmi solo perché sono incinta? > domandai ferita.
< Ovviamente no. Voglio sposarti perché ti amo, e poi… > disse scomparendo dalla cucina e rientrandovi pochi secondi dopo < io l'anello l'ho comprato due mesi fa > aggiunse mostrandomi la data sullo scontrino e stando ben attento a non farmi vedere il prezzo < è solo che non ho mai avuto il coraggio di farti la proposta… > ammise passandosi una mano tra i capelli.
< Oh… > risposi mordendomi un labbro.
< Certo, il tuo “oh” non è criptico per niente! > disse sorridendo.
< Che? > chiesi guardandolo negli occhi e mi sorrise inginocchiandosi nuovamente.
< Vuoi sposarmi? > domandò con occhi lucidi mentre apriva una scatolina in velluto blu e quando l'aprii trovai dentro un anello in oro bianco con tanti diamanti e al centro uno smeraldo color verde acqua.
< Hai idea del guaio in cui ti stai cacciando? >
< Sono sei anni che sto con te e ancora non sono scappato via… >
< Ancora mi chiedo come mai tu non l'abbia mai fatto > dissi ridendo.
< Per il semplice motivo che ti amo >
< Ti amo anche io > sussurrai sorridendo.
< Quindi mi sposerai? >
< Sì > risposi con voce tremante e immediatamente Robert m'infilò l'anello nell'anulare sinistro, poi si rialzò in piedi e mi baciò.

< Hey, mi stai ascoltando? > domandò Alessia ridestandomi dai miei pensieri.
< Come? > domandai guardandola.
< Ti ho chiesto se hai bisogno con Isabella… > disse indicando la propria figlia.
< Ah…no, ho fatto > risposi chiudendo il body e rimettendole i pantaloni.
< Signorine qui abbiamo una bella bambina che è in disperata ricerca della madre > disse Teo entrando nel bagno con Michelle in braccio.
< Amore vieni > dissi prendendo in braccio mia figlia.
< Mamma vieni ad aprire gli altri regali? >
< Certo, andiamo > risposi uscendo dal bagno e avvicinandomi verso il bancone con tutti i miei regali.
< Avanti Taylor mettiti vicino a Giulia che ci sono regali anche per te! > esclamò Kristen prendendo la macchina fotografica.
Taylor mi si avvicinò e dopo che ci facemmo fotografare da Kristen aprimmo i regali.
< Hey facciamo a cambio? > domandò Taylor indicando la borsa che mi avevano regalato Kellan e Martina e offrendomi un dopobarba.
< Io non uso il dopobarba… >
< Puoi regalarlo a Robert…e dai a me la borsa, così la posso regalare a Helena… >
< Spiacente, ma la borsa mi piace > risposi facendogli la linguaccia.
< Ora è il momento della torta! > esclamò Ashley prendendoci per mano e portandoci verso un tavolo poco distante da dove si trovavano i regali.
La torta era molto grande e c'era scritto "Buon compleanno Giulia e Taylor" in rosa e in blu a seconda dei nomi. Una parte della torta era ricoperta da ventisei candele rosa, l'altra metà da ventisei candele azzurre.
< Esprimi un desiderio… > sussurrai a Taylor mentre lo prendevo a braccetto e pochi secondi dopo spegnemmo le candele all'unisono.

< Bravi! > esclamarono i nostri amici applaudendo e in quel momento le luci si spensero.
< Ma che succede? > domandai stringendomi a Taylor.
< Non lo so… > rispose e improvvisamente le luci si riaccesero < Helena! > esclamò Taylor allontanandosi da me e correndo verso la sua ragazza.
< Scusa, c'è stato un casino in aeroporto > rispose Helena circondandolo con le braccia e baciandolo appassionatamente.
< Hey vi ricordo che ci sono dei bambini! > esclamò Kellan mettendosi a ridere, ma nessuno dei due lo ascoltò.
< Visto quanto sono teneri? > domandai avvicinandomi a Robert.
< Vero… > rispose baciandomi una guancia < vieni, ho una cosa da farti vedere > disse prendendomi delicatamente un braccio e portandomi in bagno.
< Ehm…Robert? > lo chiamai preoccupata.
< Zitta > rispose ridacchiando e porgendomi una telecamera < questa è per te >
Curiosa come non mai mi sedetti sul bancone dove c'era il fasciatoio e premetti sul tasto play.
< Amore buon compleanno! > esclamò Ilaria dopo che partì la registrazione < ventisei anni, cavolo! Non ti senti vecchia? Vorrei essere lì con te, lo sai vero? Ma purtroppo proprio domani ho l'esame di specializzazione di medicina e quindi non sono potuta venire…ma Robert mi ha detto che la prossima settimana verrete in Italia alle terme…un saluto qui è d'obbligo! Ti voglio tanto bene amore e mi manchi tantissimo. Mi mancano le nostre uscite e le nostre chiacchierate, ma specialmente mi mancano moltissimo anche Robert e la mia bellissima figlioccia. Vediamoci presto, ok? Ti voglio un mondo di bene e tanti auguri ancora > disse sorridendomi e accennai un sorriso commossa < ora lascio il posto a Veronica > aggiunse prima di abbandonare la sedia dove era seduta e cederla a Veronica.
< Linda! Mi manchi tanto. Qui è monotono senza di te. Certo, il lavoro mi tiene impegnata, ma vorrei godere della tua compagnia come facevo un tempo…e ho una gran voglia di rivedere Michelle e…oh, al diavolo! Mi manca addirittura Robert, ti rendi conto? > domandò sconvolta e scoppiai a ridere < quindi vedi di farti vedere presto perché sono in carenza delle nostre uscite. Ti voglio bene! >
Dopo il monologo di Veronica il nastro s'interruppe.
< Quando l'hai ricevuto? > domandai con gli occhi lucidi.
< Questa mattina. Ti piace? > domandò togliendomi di mano la telecamera e abbracciandomi.
< Sì, da matti > risposi affondando la testa sul suo petto e stringendomi a lui.
< Magari possiamo prolungare di qualche giorno la nostra vacanza e così puoi andare a salutare le tue amiche… >
< E Michelle? > domandai alzando la testa e Robert mi baciò la punta del naso.
< Non credo che le dispiacerà restare un po' di più con gli zii > rispose sorridendomi e dopo avermi preso per mano tornammo dagli altri in sala.
< Mamma… > mi chiamò Michelle avvicinandosi a me e prendendomi per una gamba.

< Dimmi amore > risposi sorridendole e mi abbassai per arrivare alla sua altezza.
< Zia Ale mi ha detto di chiederti una cosa… > disse appoggiando le mani sulle mie ginocchia e in quel momento anche Robert si abbassò per sentire il nostro discorso < allora…zia Ale ha chiesto quando farete venire la cicogna per portarmi un fratellino > disse guardandomi con i suoi occhi azzurri e io spalancai i miei sconvolta.
< Amore perché non vai a dire alla zia che è meglio che pensi alla sua di cicogna? > dissi sorridendole e lanciando uno sguardo di fuoco ad Alessia.
< Ok! > rispose facendo le spallucce e saltellando verso sua zia.
< Certo che pensandoci… > disse Robert alzandosi e mi prese la mano invitandomi a fare lo stesso.
< Cosa? >
< Non sarebbe male avere un bambino…un maschietto magari…sono circondato da donne! > esclamò prendendomi per i fianchi.
< Ma certo, così quella che poi dovrà stare a casa da lavoro per altri sei mesi in maternità sono io, vero? > risposi guardandolo accigliata.
< Non ti piacerebbe avere un altro bambino? >
< Non è questo il punto! Già è difficile badare un bambino, figuriamoci due >
< Alessia e Teo ne hanno quattro… > obiettò < e poi sai che non mi comporterò come ho fatto in passato. Ti starò sempre accanto, te lo prometto… > sussurrò avvicinando il suo viso al mio.
Mi morsi il labbro e lo guardai senza parlare per un paio di minuti, poi sorrisi.
< Certo, rimanere nuovamente incinta non è nei miei piani, ma se ovviamente dovesse succedere… > dissi guardandolo maliziosamente mentre mi avvicinavo alle sue labbra < non potrei mai abortire o darlo in adozione… >
< Domani sera? Serata da ubriachi? > domandò sfiorandomi le labbra.
< Oppure ad Abano Terme la prossima settimana > risposi cingendogli il collo con le braccia.
< Possiamo interrompere i piccioncini? > domandò Emma avvicinandosi a noi.
< Tesoro! > esclamai allontanandomi da Robert e abbracciandola < come stai? Jay? >
< Stiamo entrambi bene, grazie > rispose sorridendo.
< Ma non eravate a Chicago? >
< Sì, ma io sono tornata per il tuo compleanno. Lui purtroppo non è potuto venire, ma mi ha detto di salutarti. Tanti auguri tesoro >
< Grazie! > esclamai abbracciandola ancora < Dan e gli altri? >
< Credo che stiano parcheggiando > rispose dandomi un pacchetto regalo < è una sciocchezza da parte mia e dei ragazzi. Spero ti possa piacere >
< Grazie, ma non dovevate > risposi scartando il regalo e dentro vi trovai due pattini per pattinare sul ghiaccio < oh mio dio, scherzi?!?!? >
< Sorpresa! >
< Vi adoro ragazzi! > esclamai saltandole al collo e quando vidi Daniel, Rupert e Tom entrare feci la stessa cosa con loro.
< Qualcosa mi dice che alla ragazza il regalo è piaciuto > disse Tom ridendo mentre mi abbracciava.
< Da morire! Come sapevate che adoro pattinare sul ghiaccio? > domandai ridendo.
< Mmm…fammi pensare…forse perché ogni volta ci rompi le scatole chiedendoci di andare a pattinare? > chiese Daniel ridendo.
< Tom! > esclamò Alessia saltando addosso al suo migliore amico: Alessia e Tom avevano legato moltissimo dal mio matrimonio con Robert e ciò fece ingelosire Teo in una maniera assurda, specie perché quando loro due s'incontravano però restavano ore a parlarsi e lei gli confidava cose che non confidava nemmeno a Teo; quando però nacque James, Teo riuscì finalmente a capire che Alessia non aveva occhi che per lui.
< Attenta amore, non vorrei che la sballottassi troppo… > disse Teo rivolto a sua moglie.
In quel momento li guardammo senza capire, ma in breve mi portai la mano alla bocca.
< No, non ditemi che… >
< Sì mamy, abbiamo un importante annuncio da fare... > disse Alessia avvicinandosi a Teo e prendendolo per mano < sono incinta! > esclamò toccandosi il ventre.
Immediatamente partirono scrosci di applausi e urla e Teo si abbassò per stamparle un bacio sulle labbra.
< Diventerò ancora zia! > esclamai correndo dai due sposini e saltando al collo di mio fratello < posso saltare addosso anche a te? > domandai guardando mia cognata.
< Con moderazione, non come hai fatto con Teo > rispose ridendo < ti ricordo che c'è tua nipote qui > aggiunse accarezzandosi il ventre.
< Ma per sapere il sesso del bambino devi essere almeno incinta di tre mesi e… > dissi bloccandomi di colpo < certo che voi due non perdete tempo, eh? Jocelyn ha solo sei mesi… > aggiunsi guardando Teo.
< Il nostro amore è immenso > rispose Teo facendo le spallucce.
< Il vostro amore potrà anche essere immenso, ma fatevi una bella doccia fredda e bloccate i bollenti spiriti amico, non potete mettere su una squadra di calcio! > esclamò Robert sorridendo dopo essersi avvicinato a noi.
< Congratulazioni ragazzi, sono felicissimo per voi. Ale, hai venticinque anni e hai quattro figli più una da attendere…perdona la domanda, ma quando avrai cinquanta anni quanti figli saranno? Non è che vuoi superare mamma Molly? > domandò Rupert ridendo e tutti scoppiarono a ridere, avendo capito l'allusione a Harry Potter.
< Non ti preoccupare Ronron, mamma Molly non la supera nessuno > rispose Alessia per le rime < anche se... > disse voltandosi verso Teo < se continuiamo così effettivamente mi sa che la supereremo di molto >
< Hey Mitchie chiedi a mamma e papà di fare anche a te una sorellina! > esclamò Kellan ridendo mentre guardava Michelle che giocava con gli altri bambini.
< Io preferirei un maschietto a dir la verità > rispose Robert abbracciandomi, ma prontamente mi scansai e riuscii a rubare Alessia dalla presa dei nostri amici e a portarla lontana.
< Avresti potuto dirmelo > dissi mentre mi versavo da bere.
< Volevo aspettare che ci foste tutti per dirvelo >
< Lo so, ma oltre ad essere tua cognata sono anche tua amica. Non avresti dovuto nascondermelo. E poi io sono scema solo per non aver sospettato niente > dissi ridendo < avete già deciso il nome? >
< Ginevra > rispose Alessia sorridendo.

< Come la mamma di Teo > dissi sorridendo dolcemente mentre le accarezzavo il ventre.
< Esatto. Teo si è quasi commosso quando gli ho proposto il nome > rispose intenerita dal ricordo.
Mi piegai con le ginocchia e arrivai all'altezza della pancia.
< Hey Gin non vedo l'ora di vederti > sussurrai sorridendo.
Pochi istanti dopo Martina venne a reclamarci per fare una foto di gruppo.
Harry appoggiò la macchina fotografica su un mobile della sala e tutti insieme ci stringemmo per stare nell'obiettivo. Io mi posizionai al centro, con Robert alla mia destra che mi stringeva a sé, mentre in prima fila avevo Michelle e tutti gli altri bambini; Mike e Aaron erano dietro di me e alla mia sinistra avevo Teo.
< Rob? > lo chiamai mentre Harry finiva di sistemare tutto.
< Dimmi amore >
< Se sarà un maschio mi piacerebbe chiamarlo Thomas >
< Credevo non volessi bambini >
< Ho detto che non erano nei miei piani, non che non li volessi > risposi sorridendogli innocentemente.
< Thomas...mi piace. Ma centra qualcosa il fatto che sia il mio secondo nome? > chiese sussurrandomi in un orecchio e in quel momento partì un flash improvviso.
< Scusate ragazzi, accidentalmente mi è partito lo scatto... > ci disse Harry ridacchiando.
< Guarda che non sei il centro dell'universo > ribattei guardando mio marito < il nome Thomas mi è sempre piaciuto >
< E perché non me l'hai mai detto... >
< Perché Michelle è una femmina e poi non ne abbiamo più parlato >
< Ma se fosse un'altra femmina? > domandò stringendomi maggiormente a sé.
< Fidati, sarà un maschio > sussurrai pochi istanti prima che il flash illuminò la stanza e ci immortalò tutti uniti.



Ed eccoci all'ultimo capitolo di questa storia…mi si spezza il cuore, ve lo giuro…per me è orrendo sapere che questo è l'ultimo capitolo che posterò di questa storia…è addirittura triste per me cliccare sulla casella “completa”, vi rendete conto? Mi mancherà non aggiornare più il sabato, sìsì…ovviamente però quando tornerò dalla vacanza in Sicilia scriverò una risposta ai commenti (se ovviamente me li lascerete xD)
Allora, che dire se non grazie per ogni singolo commento che mi avete lasciato dal primo capitolo all'ultimo? Mi avete regalato una gioia immensa, ho riso (certe volte talmente tanto da farmi uscire le lacrime), ho pianto con voi e ho imparato molto…VI DEVO TUTTO RAGAZZI! <3
Bene, non pensate che vi libererete tanto facilmente di me! Sto scrivendo una storia a quattro mani, quindi sentirete parlare ancora di Giulls la pazza xD
Allora, parlando di cose serie…avrei una domanda da fare e vorrei che mi rispondeste tutti…qual'è stato il vostro capitolo preferito? E se volete potete spiegarmi il perché? Ci terrei tanto a saperlo ^^
Ora prima di ringraziarvi uno ad uno avrei dei ringraziamenti un po' speciali da fare. In primis voglio ringraziare Alessia, la mia piccola per avermi approvato subito questa storia e spronato a postarla anche se non l'avevo ancora finita (al limite l'avrei postata la prossima settimana per la prima volta xD), per avermi aiutato in tantissimi capitoli e per tantissime altre cose, Martina, la mia cognatina che mi ha aiutato svariate volte e che mi ha sempre consigliato, Marghe, che mi ha sopportato ogni sacrosanto venerdì sera e ha avuto la pazienza di leggere i capitoli in anteprima e mi diceva sempre “Giu, è stupendo”, ma io non le credevo mai (xD) e infine Eleonora, che le è toccato leggere il capitolo in anteprima e la sua risposta è stata “questo capitolo è degno della fine” *O*.
Ora invece ringrazio 0Crystal0, 0kikka0, abcdes, Ale 93, ale90, AlessandraMalfoy, alice brendon cullen, Alice102, alicecullen90, Amo90, angiiie, Ashley Snape, B r o K e n, bella95, BellaCullen88, bellemorte86, bibosky, birri, Carty_Sbaut, chanel princess, ciccimuamua, cla61, cloddy_94, clodiina85, cold ice, CriPattinson, dahlia3vFA, Dark Angel 1935, daydre4mer, Dea1907, debblovers, Debby_DG, dormigliona, EmilyAtwood, erini83, Ethis, fede72, federob, fedev82, fede_sganch, ffdipendente, fiorella91, flavia93, Gingerly, Ginnylove, giuggiolina43, giugiu182, giulietta_cullen, giuly_chan95, grilla, grunKlee, hitomi, ilachan89yamapi, Ilarylove Sol, Ili_sere_nere, Ithil, Julianne, kiarab, KikiCullen, KikyCullen, killerpilze, kkiikkaa, kucchi, LaPiccolaPrincess, lazzari, leidia, lely94, lilly95lilly, Lion E Lamb, Little Nanny, LondonCalling, marty sweet princess, Marty314, masychan, meli_black, Meme90, memi16, meryj, micino, miky 483, Miley90, milly92, Miss Simy Pattinson, mv3028, mylifeabeautifullie, Myrhiam, nady_cullen, narcissa82, NekoRed, Nells, Nena_Nena, nerry, nightmare123, Noemi91, Oasis, oOokikkaoOo, piaciuque, Piccola Ketty, pirilla88, polpettina90, privi93, Raffuz, Remember, Reneesme, Rosalie_Hale_Cullen, Sabry87, sackiko_chan, samuel87, sandycullen, sara88, scimmietta95, Sea89, selina89, shadowmoon, Shiren, simlyme, skater4ever, Sognatrice85, superstar199434, svaila, SweetCherry, terry 90, Tokiotwilighters, Truelove, Twilighter001, Twilighter94, usagi89, valeriuccia, violae, Xx_scritrice88_xX, x___Cullen, Zio_Legend, _Aislinn_, _martinella95_, _PrInCeSs MaRtY_, _screps_ e _VampirE_CulleN_ per aver messo la storia tra i preferiti, alice brendon cullen, angiiie, ariel_511, Barbara767, bellemorte86, biviana, Chelsea88, eagle93, erini83, erymoon21, ForgottenSnow, Ginnylove, kikidabologna, KikyCullen, LiTtLe GiRl, MANDiNA, Mary___02, memole_88, meryj, Miki_888, miky 483, Miss Simy Pattinson, mv3028, naley22, Nena_Nena, nightmare123, Piccola Ketty, Railen, sabry85, selina89, Sognatrice85, svaila, SweetCherry, the strange, Twilighter001, valentina_black_cullen, velia1, Zio_Legend e _Laura_ per averla messa tra le storie seguite, AlessandraMalfoy, CassandraLeben, CriPattinson, dormigliona, eonys, erini83, Ilarylove Sol, Ithil, KikiCullen, KikyCullen, lady house, LaPiccolaPrincess, masychan, memi16, meryj, Miley90, Milka, mv3028, Myrhiam, oOokikkaoOo, Piccola Ketty, Rowen_Cullen, simlyme, svaila, Twilighter001, valemyni, valentina_black_cullen e VioletShinku per avermi messo tra gli autori preferiti, chi ha solo letto e chi ha commentato
Sognatrice85: oddio, è finita un'era...che tristezza xD che dire se non grazie per tutte le volte che mi hai sopportata?? Sono veramente contenta che il capitolo ti sia piaciuto e spero che ti possa piacere anche questo. Prego con tutto il cuore che sia così <3 ti voglio bene tesoro e grazie davvero per tutti i meravigliosi commenti che mi lasci sempre...non credo di meritare così tanto! :D
EmilyAtwood: tesoro! :D Postare prima di pranzo? Solo per te ho preparato (tecnicamente lo sto facendo ancora xD) tutto venerdì sera e posto alla mattina prima di andare a Mirabilandia :) hey divertiti a Barcellona anche per me! E grazie di cuore per tutto, dico davvero *_*
Miley90: eh tesoro non so che dire, davvero *_* ti adoro credo sia troppo poco xD ti piacerà anche questo capitolo? Va bene, domanda cretina perché tu l'hai letto in anteprima xD è andato tutto bene ieri sera? Poi dovrai raccontarmi tutto eh! :) ti voglio be ne tesoro, ma tanto tanto
lazzari: ciao Lorena! ^^ Sai, inizialmente avevo pensato di fare una storia nella storia...cioè, tipo che il vero Robert Pattinson leggesse questa storia e cercasse la vera Giulia...ma poi pensandoci bene ho deciso che era meglio finirla così. Temevo che potesse diventare pesante o noiosa...e la stessa cosa vale per creare un continuo classico di questa storia. Ma poi mi piace pensare che piace perché è così semplice. Ma poi chi lo sa, magari potrei inventare una one-shot che continui questa storia dopo aver scritto quella con la mia amica :) grazie mille per tutto, veramente ^^ sei sempre carinissima. Un bacione enorme :)
Twilighter001: ciao tesoro!!! Grazie, sei sempre carinissima! *_* sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto, così come la storia *_* e spero proprio che questo capitolo sia stato degno di un capitolo conclusivo :)
KikyCullen: cognatì siamo giunte alla fine! :'( che tristezza...sai che la penso come te? Giulia e Robert dovrebbero stare davvero insieme...quasi quasi vado da lui e glielo dico ù_ù xD grazie di tutto, davvero! Non hai idea di quanto ti ami <3 un bacione cognatììì
daydre4mer: Steeeeeeeeeee! Ora piango...è finitaaaaaaaa :'( ti ho già chiesto se su facebook mi hai aggiunto come amicizia? XD se non l'hai fatto....grrr sono botte xD no dai, scherzo :D se non l'hai fatto, fallo :D ti voglio benissimissimo tesoro <3 P.S. Se la prossima settimana vai a farti un viaggetto in provincia di Agrigento dimmelo che ci incontriamo xD
debblovers: tesoro mio questo era l'epilogo...non hai idea di come mi dispiaccia che sia finito tutto...mi rifarò con la tua storia xD ti adoro tantissimo, sei sempre stata un amore con me! *_* ti voglio tanto bene, ma tanto tanto *_*
angiiie: amore mio come stai????? La febbre? Hey sai che ho una bella notizia?? Mia mamma ha detto di sì per vederci! Quindi quando vai al mare avvisami, chiaro? :D e ora? Anche in questo capitolo c'è troppa normalità? XD io amo quella canzone, anzi amo Kelly Clarkson in generale *_* bisogna scrivere molto sul nostro gruppo xD ti voglio bene cugiocia (e il merito per il gruppo non è solo mio...se non fosse stato per te non l'avrei mai creato, quindi grazie *_*)
ilachan89yamapi: davvero hai letto le mie altre storie? E ti sono piaciute? *_* Spero di sì, anche se erano scritte veramente male...presto mi metterò d'impegno e le modificherò, perché sono veramente scritte con i piedi ù_ù spero ti sia piaciuto il capitolo e grazie per ogni recensione *_* un bacione! :)
Zio_Legend: ciao Ste! (posso chiamarti così?) :) allora, per prima cosa...grazieeeee! Dispiace anche a me che questa storia finisca xD e non preoccuparti di non aver commentato lo scorso capitolo, non ci sono problemi! :D ...ma se non commenti questo...grrrrrrr >.< sono botte xD no dai scherzo ovviamente xD Sono veramente curiosa di leggere le tue storie, ti prometto che appena finisco Breaking Dawn (l'avevo interrotto per via della scuola e poi l'ho ripreso in mano l'altro giorno xD) mi fiondo a leggerle! :) grazie ancora per tutto e spero che mi seguirai anche nella prossima storia! ^^
fedev82: hola vacanzieri! Tutto bene? :) siete stati gentilissimi, dico davvero...non mi merito tutti i complimenti xD spero che vi sia piaciuto il capitolo e grazie mille per tutte le idee che mi avete dato...un bacione :)
Sabry87: hey ciao! Sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo e spero tanto che ti sia piaciuto anche questo nuovo...non sai come mi dispiaccia che questa storia sia finita, ma spero che mi seguirai anche nella nuova! :) un bacione
doddola93: ecco che arrivo a recensire una delle persone che adoro di più...c'è ti rendi conto??? Ti conosco da qualche mese, non ci siamo mai viste e ti voglio un bene dell'anima...sei tu Dod, anzi...Hus...ti fai voler bene così, con uno schiocco di dita *_* sono un geniaccio? Detto da te è un'onore...però sono arrabbiata con te...c'è, tu posti storie STUPENDERRIME e non mi mandi nemmeno un messaggio dicendo “ciao hus, ho scritto una storia stupenderrima, valla a leggere”...ma guarda questa è_é dovrai farti perdonare signorina xD che ne pensi di questo nuovo capitolo? È all'altezza degli altri? È all'altezza della fine? E il tuo lavoro come va? La rappresentazione teatrale? Sei riuscita a dormire? Non vedo l'ora di beccarti su msn per parlare con te...oh e se non ti becco al più presto...ti chiamo, che ti piaccia o no! ù_ù ho voglia di romperti un po' le balle hus...un bacione gigante, ti adoro tantissimo <3 <3
memi16: c'è...ovvio che i miei capitoli siano fiqui, sono miei...MIEI, hai capito??? xD Teo e bla bla bla bla bla bla...PARLAGLI SCEMA, DIGLI QUELLO CHE PROVI! Lo fai tu o mi intrometto io e lo faccio io per te ù_ù e lo sai che ne sono capace ù_ù ti voglio bene e grazie mille per tutto! *_*
CriPattinson: Criiiiiiiii! Come stai stellina? *_* ahahah andiamo a Londra insieme? XD sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo, dico davvero! *_* spero che quest'ultimo ti sia piaciuto uguale xD un bacione e grazie per tutto! *_*
Luxi: hey, ciao!!! :) davvero la seguivi sul Passion? Sono contenta che ti sia piaciuta *_* e spero che questo capitolo non sia stato da meno! Grazie mille per tutti i complimenti sulla storia, sono contenta :) e tranquilla se non hai commentato prima, non c'è problema xD un bacione Lu ^^
Ithil: ciao Bea!!!!!!!!! Hey buona vacanza per quando vai a Cattolica! :) Allora, la casa esiste sul serio...ti giuro che la prima volta che l'ho vista ero a bocca aperta...avrei sempre voluto fare una foto, ma potrei farla solo sulla statale e ho un po' di paura sinceramente xD magari proverò a vedere con Google Earth...poi ti manderò la foto xD dopo 46 capitoli ti ho portato dalla parte di Rob??? MITICOOOOOOOOOOOOO! XD il capitolo era come t'immaginavi? :) tesoro un bacione e grazie di tutto *_*


Ragazzi come sempre grazie di cuore...vi adoro tutti, nessuno escluso...vi mando un abbraccio virtuale e se passate a Ravenna fatemi un fischio che vi offro una pizza xD ve lo siete meritati, siete così buoni con me!
Al prossimo aggiornamento con i ringraziamenti (ok, ormai abbiamo capito che posto ringraziamenti su ringraziamenti per non chiudere per sempre questa storia xD)
Comunque tornerò a scrivere di nuovo, spero che mi seguirete ancora!
E chi lo sa, magari riuscirò a scrivere gli ultimi tre capitoli di “20 modi per uccidere Jacob Black” xD
Un bacio stratosferico
La vostra Giulls
P.S. Non abbandonate il gruppo su Facebook! Appena posso riposterò la storia e poi le varie foto...una sarà di sicuro la foto di Michelle! :)

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Capitolo 47
*** SORPRESA PER TUTTI I LETTORI :) ***


Buonasera a tutti, sono tornata...no, non con un altro capitolo o con un continuo, ma con un piccolo regalo per voi... :)
Sul gruppo di FB ho messo delle immagini che riguardano alcune cose della storia, e visto che ci sono dei ragazzi che non hanno FB...beh, voglio dare anche a loro la possibilità di vedere le foto xD


http://it.tinypic.com/view.php?pic=zvu9vp&s=3 questa è la copertina che la mitica Irene gentilmente ha creato per questa storia :)


http://moryhp88.files.wordpress.com/2008/02/bmw-m6.jpg l'auto di Robert


http://www.dmvtestbike.com/images/Kawasaki_Ninja_250R_2008_st3pz.jpg la moto di Robert


http://it.tinypic.com/view.php?pic=2ivz7fm&s=3 limousine all'esterno


http://it.tinypic.com/view.php?pic=eiwjky&s=3 limousine all'interno


http://it.tinypic.com/view.php?pic=2natrbp&s=3 Michelle


http://www.verni.it/servizi-fotografici-fotografo-venezia-treviso-padova-foto-verona-vicenza/wp-content/uploads/2008/11/maschera-veneziana-21.jpg maschera di Giulia


http://www.marega.it/img/maschere.jpg maschera di Ashley


http://it.tinypic.com/view.php?pic=14nvv5&s=3 maschera di Kristen


http://www.bullmanu.com/immaginiblog/maschera3.jpg maschera di Alessia


http://img2.timeinc.net/people/i/2008/quiz/gossip_girl/gossip_girl03a.jpg maschera di Robert e di Nikki


http://img2.timeinc.net/people/i/2008/quiz/gossip_girl/gossip_girl03q.jpg maschera di Kellan


http://it.tinypic.com/view.php?pic=288fuo&s=3 vestito del primo appuntamento


http://www.chinadaily.com.cn/showbiz/images/attachement/jpg/site1/20080908/00123fc5bdb70a2f3a0416.jpg vestito della premier (a mio parere, da ignorare colei che lo indossa xD)


http://it.tinypic.com/view.php?pic=30c82ab&s=3 vestito capitolo 36 (LA LITE, GLI AMICI, LA CENA, NOI)


http://img2.timeinc.net/people/i/2008/stylewatch/gallery/beach_patrol/080804/vanessa_hudgens300.jpg costume Rock'n'Roll (a mio parere fare la stessa cosa come per la Hilton xD)


http://www.verycool.it/wp-content/uploads/2008/06/rihanna-in-style-2.jpg secondo costume che Giulia prende con Robert


http://it.tinypic.com/view.php?pic=334jlhc&s=3 bracciale che Robert regala a Giulia per il loro primo mese


http://it.tinypic.com/view.php?pic=121cy10&s=3 anello della “pseudo promessa”


http://it.tinypic.com/view.php?pic=v4rotu&s=3 braccialetto Alessia (capitolo 42 BALLO IN MASCHERA)


http://it.tinypic.com/view.php?pic=2h2hzea&s=3 braccialetto Giulia (capitolo 42 BALLO IN MASCHERA)


http://it.tinypic.com/view.php?pic=2hn4cn7&s=3 Collana Giulia (capitolo 42 BALLO IN MASCHERA)


http://www.gioielloro.it/update14/images/articoli/Anello_in_oro_con_smeraldo_e_diamanti_Linea_Oro69238.jpg anello di fidanzamento


http://www.migliorscelta.it/img/fck/Image/ARTICOLI6/acer-aspire-5920g-1g.jpg computer portatile che Robert regala a Giulia


http://it.tinypic.com/view.php?pic=jsegr5&s=3 album fotografico che regalano a Giulia


http://img183.imageshack.us/i/immag001er1.jpg/ diario scolastico che regalano a Giulia (da fare i complimenti al GENIO che l'ha creato di mano sua)



E dopo aver messo le immagini più importanti, ora linko le canzoni :)


http://www.youtube.com/watch?v=rhN7SG-H-3k RIVER FLOWS IN YOU
http://www.youtube.com/watch?v=hlgzFH-MJsQ
THE KILL (ACUSTICA)
http://www.youtube.com/watch?v=0ofeDruIwTM
ONLY HOPE
http://www.youtube.com/watch?v=0zvDmLnBgTs
HEAVEN IS A PLACE ON EARTH
http://www.youtube.com/watch?v=otbL8blg1vk
FAR AWAY
http://www.youtube.com/watch?v=OTtelwOgscM&feature=fvw
GIRLS JUST WANNA HAVE FUN
http://www.youtube.com/watch?v=bVRnMrl2oj8
NO STRESS
http://www.youtube.com/watch?v=hq8tzfCxShM
LIKE LOVERS DO
http://www.youtube.com/watch?v=8j9hj-_GtrI
BREAKAWAY
http://www.youtube.com/watch?v=wwgP2Ju_YKs
ONE MINUTE
http://www.youtube.com/watch?v=zbM72JEqfJ8
A TE
http://www.youtube.com/watch?v=BsEeV5rb-2I
TWILIGHT
http://www.youtube.com/watch?v=9AAKCZiIoB4
I'LL BE YOUR LOVER TOO
http://www.youtube.com/watch?v=5GpUtAeiKgw
OGNI ISTANTE
http://www.youtube.com/watch?v=DDuLPHsIuTg
OGGI TI AMO
http://www.youtube.com/watch?v=tr44tdNfz8w
MARGOT
http://www.youtube.com/watch?v=Gqw2TGAJP5E
OCCHI DA ORIENTALE
http://www.youtube.com/watch?v=F3jVRqQIHHE&feature=related
MY LIFE WOULD SUCK WITHOUT YOU


Ok ragazzi, siamo giunti veramente al termine...ringrazio tutti tantissimo per aver seguito questa storia, per avermi fatto ridere con le vostre recensioni e anche commuovere, per avermi fatto anche critiche costruttive che mi sono servite molto...non avete idea di quanto io vi debba, lo dico davvero.
Volevo fare un'ultima recensione personalizzata, ma oggi non è stata una giornata particolarmente bella per me, ma ci tenevo a postare queste immagini :)
In ogni caso voglio ringraziare Miley90, Sognatrice85, Twilighter001, Luxi, EmilyAtwood, Ithil, angiiie, CriPattinson, Sabry87, lazzari, doddola93, la mia mitica Hus, Kumiko_Chan, ilachan89yamapi, lilly95lilly, milly92, debblovers, piaciuque e la doppia recensione di ale90, la piccola migliore che si possa desiderare| :) grazie infinite per le recensioni, mi ha fatto piacere leggerle :)


Questi sono i veri saluti (che tristezza..)
Vi adoro, uno per uno
Un bacio Giulls


P.S. Ho postato una nuova storia...se v'interessa, l'ho postata tra gli attori e s'intitola ARE YOU GONNA BE MY GIRL?
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=390892&i=1
qui c'è il link, se vi interessa ^^

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