Nessuno può decidere per noi di A_Marauder (/viewuser.php?uid=539477)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Che dire? ***
Capitolo 2: *** Sensazione di casa ***
Capitolo 3: *** Abbracci amari ***
Capitolo 4: *** Inviti scomodi ***
Capitolo 5: *** Ogni giorno della mia vita ***
Capitolo 6: *** Angelo custode ***
Capitolo 7: *** Piacevoli incontri ***
Capitolo 8: *** La Prima Prova ***
Capitolo 9: *** Scoperte e proposte inaspettate ***
Capitolo 10: *** Prove generali ***
Capitolo 11: *** Agitazioni motivate ***
Capitolo 12: *** Il Ballo del Ceppo ***
Capitolo 13: *** Un Natale di dolci regali ***
Capitolo 14: *** Varie ripetizioni ***
Capitolo 15: *** Ricerca d'incontri ***
Capitolo 16: *** Decisioni veritiere ***
Capitolo 1 *** Che dire? ***
Rose
Il treno parte, ormai questo quinto anno inizia. L'estate è passata troppo in fretta.
“È strano; ma non ho voglia di tornare a scuola...” dico per rompere il silenzio imbarazzante che si sta creando nello scomparto mentre la mia migliore amica guarda fuori dal finestrino. Si volta verso di me e sgrana i suoi occhioni color smeraldo: “Rosaline Weasley! Da lei non mi sarei mai aspettata un comportamento del genere!” esclama lei facendo il verso alla McGranit.
Sophie Craford: viso roseo, corporatura normale, capelli marroni e lisci perennemente in ordine, e forse gli occhi più particolari di tutta Hogwarts. Verdi come le foglie degli alberi in primavera e quando ride o è felice si riempiono di un luccichio che ricorda quello della rugiada sull'erba del mattino.
Gli unici sguardi che battono il suo sono: beh, ovviamente il mio e quello dell'unico ragazzo che ha catturato la mia attenzione in questi cinque anni con cui sarei disposta ad uscire: Scorpius Malfoy.
Se dicessi questo nome in casa mia verrei sbranata viva perché i nostri genitori (non che i nostri nonni) si odiano; motivo per cui l'unica a sapere di questo “amore proibito” è Sophie.
Non ho avuto nemmeno il coraggio di dirlo alle mie cugine... comunque ora come ora non ce ne sarebbe nemmeno bisogno visto che non ci siamo mai parlati.
Scorpius
Per colpa della prediche di mia madre sono salito sul treno all'ultimo momento e ora non riuscirò a trovare uno scomparto libero. Ma, quello è Albus Potter; un Grifondoro?
“Anche tu in ricerca di uno scomparto, eh?” è l'unico ragazzo con cui ho scambiato qualche parola che non è in Serpeverde; ma solo perché Lumacorno me lo ha consigliato come tutor e io l'ho assecondato.
“Ah, ciao; non ti avevo sentito arrivare. Comunque no, sto cercando le mie compagne di viaggio. Se vuoi puoi unirti a noi.”
Gentile come al solito; e se davvero posso trovare uno scomparto con tanta facilità sarebbe da imbecilli rifiutare.
Annuisco e lui mi fa' strada. Arriviamo più o meno verso la fine del vagone quando mi viene in mente che non so' con chi viaggerò; lo chiamo devo assolutamente sapere con chi starò.
“Eh, Potter?” “Si?” “Scusa, ma con chi viaggeremo?” “Con Sophie e Rose; a te va bene, no?” “La Craford e la Weasley? Nessun problema.”
Sono stato un idiota. Sono le sue migliori amiche avrei dovuto pensarci prima (molti dicono che con la Craford ci sia qualcosa di più malgrado io non li abbia mai visti insieme...). Comunque oggi deve essere il mio giorno fortunato.
Ho trovato uno scomparto in meno di due minuti e per di più viaggerò con la ragazza più bella di tutta Hogwarts: Rose Weasley.
Anche se tra le nostre famiglie c'è dell'odio io non posso fare a meno di pensare a lei: al suo viso candido, alle sue labbra sottili, al modo regale con cui le cadono i capelli castani-rossi sulle spalle, alle sue lentiggini a malapena visibili, all'impossibilità di questo amore.
Una creatura così perfetta come lei (Grifondoro per di più!) non potrebbe mai innamorarsi di me; di un Serpeverde.
E poi anche se ciò accadesse mio nonno e mio padre mi ucciderebbero per due motivi: è una Weasley ed è una mezzo-sangue.
Sin dalla prima volta che l'ho vista sul binario prima che cominciasse la scuola al primo anno; mio padre mi disse che in ogni caso non avrei mai dovuto aver a che fare con lei (stava per arrabbiarsi anche per il fatto che Potter fosse il mio tutor). Mentre rifletto un rumore mi porta di nuovo nel mondo reale il suono di una delle porte scorrevoli degli scomparti che si apre. “Eccoci!” dice Albus mentre entra. “Perché usi il plurale?” chiede la Craford “Tu e chi scusa?” domanda Rose.
Tutti e tre si girano proprio mentre entro e cala un silenzio che mi mette in grande imbarazzo.
Rose
Io e Sophie stiamo tranquillamente parlando della sua carica di prefetto (solo perché frequenta una materia in più rispetto a me), quando entra Albus e dice “Eccoci”.
La perspicacia e la velocità di parlare di Sophie è sorprendente tanto che Al ha fatto appena in tempo a finire la frase che lei gli aveva già chiesto “Perché usi il plurale?” aggrottando le sopracciglia come quando è perplessa.
Effettivamente mi accorgo che ha usato un plurale e gli domando chi è insieme a lui; quando entra Scorpius.
Sono più che convinta che appena l'ho visto le mie guance siano diventate più rosse dei capelli di mio padre (il che è tutto dire!); incrocio il suo sguardo per mezzo secondo per poi girarmi verso Sophie che aveva un sorrisetto malefico in faccia che le viene sempre quando le viene in mente una qualche battuta maligna da fare ai Serpeverde (cerca sempre di evitare di colpire anche Scorpius). Credo che stia iniziando a diventare quasi come i miei cugini...
La vedo guardare velocemente Scorpius e giusto un attimo dopo mi guarda con quello sguardo che mi fa quasi paura.
“Allora?” mi chiede come se fosse scontato quello a cui si riferisce “Allora cosa?” chiedo io a mia volta tentando di capire a cosa si riferisca.
“Beh, nemmeno cinque minuti fa' mi stavi raccontando quanto fosse carino quel Julian...”
Ok, ora sono ancora più confusa di prima. Chi accidenti è Julian?!
“Cosa?! Ti piace uno e non lo dici nemmeno al tuo migliore amico; nonché cugino?!”
“Al, ma cosa stai dicendo?” gli chiedo “Niente ma! Vedo benissimo che non stai mentendo!” dice facendo l'arrabbiato anche se sta solo scherzando.
Comunque ha ragione io non so mentire al contrario di tutti i miei cugini, maschi e femmine, sembra una cosa così normale per loro... e anche Sophie non è da meno.
In ogni caso continuo a non capire di cosa stiano parlando...
“Accidenti, Al! È già tardi dobbiamo andare subito al vagone dei prof per decidere i turni delle ronde!” Grida Sophie come se niente fosse.
Ma, se loro due escono per andare dai prof, vuol dire che resterò da sola con Scorpius?!
“Per Morgana! Me ne ero totalmente dimenticato!” esclama Al.
No, dai sono i miei migliori amici non possono lasciarmi qui così...
E stanno uscendo; ma dai non con Scorpius cioè non è mica Jamie...
Sophie, no, resta... no ormai è andata. Stasera mi sente.
Ma ora ho un problema più importante; che faccio?? Cosa dico a Scorpius?
A quel Malfoy così bello, a quel Serpeverde che mi ha rubato il cuore al primo sguardo, allo Scorpion che amo cosa davo dire?
Scorpius
Entro e cala un silenzio molto imbarazzante.
Albus mi incoraggia a sedermi e il mio sguardo incrocia, anche se per un secondo, quello della mia Rose.
L'unica che mi ha saputo stregare senza magie o amorensia ma solo grazie al suo sorriso.
Lei si gira quasi di scatto... forse disgustata...
In quel momento ho sentito le guance scaldarsi e arrossisco; un secondo dopo il mio cuore è stato come gettato a terra e calpestato.
E in quel momento in cui ho messo piede nel vagone si è trasformata in tristezza quella forte e vera che ti fa venire voglia di lanciarti dalla torre di astronomia, per poi resuscitare per rifarlo un'infinità di volte...
Il silenzio viene fortunatamente rotto dalla Craford con una semplice domanda sicuramente rivolta alla sua migliore amica “Allora?” lei sembra non capire ma non ascolto cosa dice (involontariamente ovvio!) perché sono troppo preso a guardarla di profilo per confermare l'ipotesi che mi ero fatto. Che lei sarà sempre bella anche se la vedessi con la peggiore delle visuali e lei fosse in condizioni pessime, sarebbe comunque la più bella di tutta Hogwarts... Ok, Scorpius, tu la ami, ma ora torna sulla terra!!
La Craford parla di nuovo “Beh, nemmeno cinque minuti fa' mi stavi raccontando di quanto fosse carino quel Julian...”
Era meglio se rimanevo tra i miei pensieri...
“Cosa?! Ti piace uno e non lo dici nemmeno al tuo migliore amico; nonché cugino?!
La tristezza mi fa' scomporre definitivamente; visto che prima cercavo di nasconderlo, invano...
Ma questi discorsi non potevano farli nella loro sala comune?!!
Però non è colpa loro... non sanno che ho una cotta per la loro migliore amica...
Inizio a guardare Rose confuso, insomma, molti ragazzi hanno provato a strapparle un appuntamento senza successo. Pensare che molti di loro sono ritenuti dalle mie compagne di Casa “degni di amorensia” e se lo dicono delle Serpeverde su dei ragazzi di altre Case vuol dire che sono niente male...
Vedo quella che credevo la mia Rose, ma forse ora sarà fidanzata con quel Julian, quindi presumo sia sua...
Il mio povero cuore è messo peggio di prima perché è stato pugnalato e poi nuovamente calpestato...
Insomma vedo le labbra di rose muoversi come a dire qualcosa poi Albus ribatte.
Non capisco nulla di quello che dicono perché la mia mente è concentrata sul capire cosa abbia sbagliato per non essere al posto di Julian...
Forse nulla, almeno, non volontariamente ma non riesco proprio a capire cosa abbia di diverso da me questo qua.
Forse lui è “coraggioso e puro di cuore” al contraio di me.
Sento la voce della Craford quasi preoccupata e riesco a capire poche parole, solo “prof” e “ronde”, visto che sono impegnato a invidiare Julian (e forse a odiarlo un po'... ma non troppo, solo quello che basta).
Aspetta. Per la barba di Merlino!
Mi sono appena ricordato che la Craford e Potter sono prefetti e si che lui me lo aveva anche detto.
Ed è scontato che il ruolo femminile sarebbe stato ricoperto da Rose o dalla Craford visto che le loro pagelle sono un'unica lista continua di “E”... Ma da quanto si possa capire dalla spilla sulla tonica della migliore amica del mio sogno irraggiungibile è stata scelta lei (magari perché frequenta un corso in più rispetto a Rose).
Quindi probabilmente staranno andando al vagone dei professori per decidere gli orari delle ronde.
Allora questo vuol dire che resterò solo con Rose. Resterò solo con Rose?!
Ma a loro come è venuto in mente di farmi un colpo così basso... beh, non, in realtà è colpa mia perché ho accettato l'invito di Potter senza pensare alle conseguenza; ma comunque io no posso rimanere solo con Rose... Cosa le direi? Mai in cinque anni ho trovato il coraggio di parlarle...
E come potrei farlo ora? Ora che lei è fidanzata, innamorata di uno sicuramente migliore di me?
Cosa dovrei dirle? Come farei a sopportare quello sguardo, di quell'azzurro così delicato da far invidia al cielo primaverile attraversato da un fulmine d'odio e ribrezzo verso di me.
Come farò a resistere a quello sguardo così bello che mi farà altrettanto male; ma poi cosa dovrei dirle? Che mi dispiace di essere come sono; che l'amo? Non diciamoci idiozie...
Però devo riuscire a sfruttare quest'occasione per provare ad avvicinarla a me cosicché io possa avere in futuro qualche chance con lei ma come fare, come comportarsi, che dire?
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Capitolo 2 *** Sensazione di casa ***
Rose
Ok, calma e sangue freddo. Si tratta solo di fare un'oretta di viaggio insieme; l'ho fatto molta volte con Jamie, Fred anche con Ted; non c'è nulla di male è la stessa cosa...
Però devo ascoltare Sophie, ovvero devo essere sincera almeno con me stessa; quindi non sarà la stessa cosa che con Hugo...
Ma gli devo parlare e gli devo dire che non ho idea di chi sia Julian e che era tutto un'assurda invenzione di Sophie...
“Tu hai idea di chi sia Julian?”
Ma perché ho detto una cosa così stupida? Perché; perché, perché?!
Cioè a lui cosa gliene dovrebbe importare di questo Julian (ma Sophie come fa a pensarle idee così idiote?)?
Insomma non è certo innamorato follemente di me... Sono una Grifondoro (forse una so-tutto-io), una Weasley con gli occhi azzurri e i capelli rossicci, la figlia di una nata-babbana!! Per Morgana; siamo realisti! Lui non potrebbe mai innamorarsi di me!
Scorpius
Devo dirle una cosa che le faccia capire che non sono così ripugnante come potrei sembrare...
“Tu hai idea di chi sia Julian?”
Ha parlato con me? La mia Rose, la ragazza più bella di tutta Hogwarts, non ha idea di chi sia questo tipo?
Ora se mi buttassi dalla Torre di Astronomia, potrei volare lontano anche senza Firebolt...
Mi sento così felice...
Torna sulla Terra e ragiona, se lei non ha idea di chi sia Julian vuol dire che non è fidanzata?
Oppure lo fa solo per prendermi in giro? Devo chiederle se è seria o scherza... ma devo farlo senza sembrare un cafone...
Mi giro verso di lei e la guardo. Anche lei mi guarda; e il suo sguardo è dolce, non è arrabbiata, gentile di un azzurro stupendo...
Un sorriso involontario scompone quella odiosa regola dei puro-sangue che nessuno deve mai sapere quello che provi...
Se è un sogno; spero di dormire in eterno...
“Davvero non sai chi sia?” Questo è tutto ciò che le riesco a chiederle; e anche se non ho potuto vedere i miei occhi sono convinto che fossero molto speranzosi.
Lei scuote il capo, ha un viso ridente che la rende ancora più bella: “Se lo è inventato Sophie: io non l'ho mai sentito prima d'oggi”.
Rose, mi dispiace solo non poterti ringraziare come si deve per aver detto questa frase; mi hai riportato “in vita” e mi hai reso l'uomo più felice del mondo.
Rose
Dovrei essere un elfo domestico così potrei picchiarmi con una lampada anche davanti a lui. Lo sto guardando. Vorrei capire la sua reazione; anche se probabilmente non gli importa...
Si volta anche lui. I suoi magnifici occhi grigi guardano i miei.
Tra noi sta calando il silenzio. Ma è un tipo particolare; mi sembra di sentire tutte le emozioni che non ho avuto il coraggio di esprimere . E sono felice. Perché lui sorride e sembra farlo per le cose che non gli ho detto e che il silenzio gli sta rivelando.
Mi risponde con un'altra domanda “Davvero non sai chi sia?”
Annuisco e mi viene da ridere; perché sono felice, nei suoi occhi vedo un barlume di speranza, vuol dire che gli importa. “Se lo è inventato Sophie: io non l'ho mai sentito prima d'oggi”.
Sorride in modo dolce e forse grato: ed è ancora più bello del solito.
Il nonno mi ha spiegato che di solito i maghi che si definiscono puro-sangue (la storia della “purezza” è un'enorme idiozia!) non dovrebbero mai lasciare capire agli altri che provano e stupidaggini varie.
Ma che vadano tutti al diavolo! Loro e le loro teorie sul sangue e le loro regole delle emozioni!
Scorpius lo vorrei sempre così; e vederlo anche triste o arrabbiato; sapere ciò che prova.
Sarebbe bello essere, per lui, qualcuno con cui scherzare; ma anche una spalla su cui piangere.
Non dico che io debba diventare la sua ragazza; così su due piedi, desidero solo diventare sua amica.
Sarebbe favoloso poter parlare apertamente con lui: ridere, scherzare, uscire, studiare...
Rose! Come diavolo fai a pensare allo studio in un momento così!! Per Morgana non puoi pensarci in ogni momento!!
Al massimo potresti pensare a studiare la sua personalità... “Sarebbe bello sapere più spesso qual'è il tuo umore; poi quando sorridi sei anche più carino...”
Rose Weasley! Il tuo cervello deve sapere quello che stai per dire come nel caso tu dica cose compromettenti; tipo ora!
Oddio ho le guance in fiamme... Ora che penserà di me?
Avrà capito che l'amo da quattro anni a questa parte? Oh per la barba di Merlino...
“A te lo potrei anche far capire, Rose Weasley, perché sei buona e dolce. E poi è meraviglioso stare con te. Comunque tu sei bellissima quando ridi...”
Per. Morgana. Scorpius, quello Scorpius per cui il mio amore non potrebbe essere distrutto da un filtro di amorensia mi ha appena detto che sono buona e dolce; e bellissima...
E che è meraviglioso stare con me...
potrebbe crollarmi il mondo addosso e non lo sentirei. Ma il mondo, in questo momento, siamo io e Scorpius...
Nessun altro...
Scorpius
Tra noi c'è silenzio. A me, solitamente non piace; ma ora c'è un'atmosfera calma in cui sembra che il tempo si stia fermando per far si che io possa guardarla sorridere per l'eternità che con lei passerebbe in un momento...
Potrei perdermi nella bellezza dei suoi occhi azzurri, nella delicatezza del suo sorriso e nella delicatezza del suo sorriso e nella dolcezza del suo volto da mezzosangue.
Mio padre è un idiota a disprezzare persone come la mia Rose...
Cioè: se essere mezzosangue vuol dire essere intelligenti come lei; cosa c'è di male?
Il mio sorriso sta diventando smisurato: ormai “la regola della maschera” è chiusa a chiave nel dimenticatoio.
La mia stupenda Rose mi parla “Sarebbe bello sapere più spesso qual'è il tuo umore; poi quando sorridi sei anche più carino...”
Il mio cuore sta per uscirmi dal petto. Sono sicuro che mai potrò essere più felice di adesso.
Ho la certezza che quest'anno si preavvisa lungo; molto più del solito se dovrò stare lontano da lei dopo questo viaggio...
Che hai Rose? Sembri incerta di quello che hai appena detto? La guance ti sono diventate più rosse di prima (difficile; ma non impossibile a quanto pare...).
Sai anche io sono incerto... Non riesco proprio a capire se ti piaccio o meno.
Magari la risposta è positiva (Merlino fa che sia così!) ma non posso certo compromettermi facendo mosse azzardate! Però devo farle capire che anche io la trovo carina (Scorpius, non devi dire bugie!)...
“A telo potrei anche far capire, Rose Weasley, perché sei buona e dolce. E poi è meraviglioso stare con te. Comunque anche tu sei bellissima quando ridi...”
Scorpius, dovevi fare qualcosa di non-compromettente e non una quasi dichiarazione d'amore! Anche se ora sembra così felice...
Hey! Terra chiama Scorpius! Ripeto terra chiama Scorpius, Scorpius Malfoy!!
Per Morgana ricordati chi sei! Hai anche solo una vaga idea di cosa potrebbe accadere se si venisse a sapere in giro che hai detto una cosa così?!
“Ah...” Perché tutto deve essere così complicato?
Rose
Ero ancora nel mio mondo di amore e pace quando lo sento sospirare.
“Tutto ok?” “Eh? Ah, si tutto ok..” sembra che davanti al suo volto si sia steso come un velo di preoccupazione...
“Se vuoi...” non faccio in tempo a finire la frase che uno scossone ci fa finire l'uno abbracciato all'altro.
Non che sia un problema; solo che vorrei capire cos'è stato... Mi sembra un po' presto per essere arrivati... E poi il treno non è fermo...
Ehm, Rose, magari sei troppo impegnata nel tuo nuovo lavoro di investigatrice; ma che ne dici di impegnare anche solo un secondo per capire in che posizione siete...
Oh, miseriaccia... Dire che siamo abbracciati è un eufemismo...
Le mie braccia sono intorno al mio collo, lo sto stringendo con forza visto che ho avuto un po' di paura... Sento la sua spalla sotto la mia mano...
Mi sembra di avere un tamburo in petto: anche se non capisco se è perché siamo così o per lo spavento...
Scorpius
“Tutto ok?” La risposta al mio sospiro.
Wow, le importa davvero... “Eh? Ah si tutto ok...” In realtà no; però...
Rose, finché saremo ad Hogwarts non ci potrà mai essere un noi; ma solo un Malfoy e una Weasley.
Non dico che le cose successe fin ora siano sbagliate (anzi; sono le migliori dopo averti conosciuto); ma dovremo restare divisi almeno fino alla fine dei M.A.G.O. …
La cosa migliore sarebbe custodire queste parole, queste emozioni con gelosia in uno scrigno di cui solo noi abbiamo la chiave...
“Se vuoi..” Cosa, Rose? Se voglio cosa?
Si è bloccata a metà frase per lo scossone che c'è stato...
Mi chiedo cosa l'abbia provocato visto che dal finestrino non vedo la stazione di Hogsmade...
Scorpius, anziché guardare fuori; guada dentro il vagone...
A Rose dev'essere venuto un colpo visto che è sobbalzata in avanti mettendomi le braccia intorno al collo... Sento le sue meni sulle mie spalle; che mi abbracciano...
Anche io la ricambio e le cingo la vita... Mi sembra così fragile...
Non capisco più nulla di quello che succede: la felicità che provo è così grande che supera ogni cosa e il mio cervello è impegnato a cercare di capire se sto sognando o meno... Credo che questa sia la realtà; perché sto provando emozioni che non sapevo nemmeno esistessero... In questo momento mi sembra di essere finalmente a casa...
Rose
Le mie braccia sono intorno al suo collo e le sue sono attorno alla mia vita.
C'è un'armonia particolare tra noi come se entrambi volessimo congelarci in questo momento con queste emozioni...
Tra le sue braccia sento delle sensazioni simili a quelle che provo quando sto con la mia famiglia... Abbracciata a lui mi sembra di essere finalmente a casa...
Rose, magari se finisci la frase, gli fai capire cosa stavi per dire.
“... tutto può rimanere tra noi. Così non dovremo preoccuparci degli altri...”
Ci stacchiamo piano, con calma, pur senza spezzare questa sensazione “di casa”.
Lo guardo con dolcezza; il suo sguardo è grato, come se mi ringraziasse, mi risponde.
“Sapevo che avresti trovato una soluzione intelligente; ma è davvero questo ciò che vuoi?”
La voce è un po' dubbiosa come se non fosse certo di ciò che ho appena detto. Ma è comprensibile non lo sono neanche io...
“Per ora si; anche se non so' quanto ancora potrò resistere lontano da te...”
Mi osserva; è felice per quello che è successo, ma anche triste e io non mi sorprendo più per le idiozie che dico.
La sua mano mi mette dietro l'orecchio una ciocca di capelli e mi accarezza la guancia.
Gli prendo la mano e intreccio le mie dita con le sue.
Il treno fischia. Siamo arrivati ad Hogsmade.
Sento tutti i ragazzi sgomitare e schiamazzare per scendere. Io e Scorpius rimaniamo così per qualche minuto aspettando che la maggior parte degli alunni sia fuori dal treno su qualche carrozza (o sulle barche).
Ci alziamo in piedi contemporaneamente e ci salutiamo con un altro abbraccio. Più naturale e convinto.
Usciamo dallo scomparto, nuovamente mano nella mano; una volta nel corridoio ci lasciamo con malinconia per poi uscire dalle porte opposte del vagone.
Vedo la carrozza su cui mi aspettano Sophie, Al, Lily, Hugo, Jamie e Dominique. Agito il braccio per far loro segno di aspettarmi. Faccio una corsetta per raggiungerli e Lils mi aiuta a salire.
“Perché ci hai messo tanto?” chiede quel impiccione di mio fratello.
“Ma sono affari tuoi?” rispondo un po' acida “Comunque dovevo salutare un amico...” aggiungo ripristinando il solito tono di voce.
“Ah, Sophie; stasera facciamo i conti.” L'ultima frase che dico prima di sedermi e cercare con lo sguardo una carrozza con dei verde-argento, quindi con il mio Scorpius.
È con i suoi amici. Ammicco un sorriso e poi guardo la mia migliore amica che è davanti a me. Ha quel sorrisetto maligno, esattamente uguale a quello che usa per compiacersi con Fred di uno scherzo ben riuscito.
E, senza volerlo, mi ritrovo a pensare al mio abbraccio con Scorpius e a quella dolce sensazione di casa che sento ancora sulla pelle...
Scorpius
La voce di Rose spezza il dolce silenzio che si stava creando “... tutto può rimanere tra noi. Così non dovremo preoccuparci degli altri...”
Ci allontaniamo lentamente continuando a sentire il calore del nostro abbraccio.
Il mio sguardo incrocia il suo; le sono grato.
Io non le avrei mai chiesto di far rimanere tutto tra noi perché avrei avuto paura di ferirla in qualche modo...
“Sapevo che avresti trovato una soluzione intelligente; ma è davvero questo ciò che vuoi?” Spero mi risponda di no; dicendomi che vorrebbe potermi abbracciare liberamente.
Ormai è definitivo: odio le stupide regole dei puro-sangue e quelle della mia casa...
“Per ora si; anche se non so' per quanto potrò resistere lontano da te...”
Rose, o sai usare la legimenzia, o stavamo pensando la stessa cosa...
Dovrò ricordarmi di ringraziare Potter e Craford; infondo è anche merito loro se oggi è diventato il giorno più felice della mia vita...
La mia mano le mette dietro l'orecchio una ciocca di capelli, poi le accarezzo la guancia.
Lei prende la sua e intreccia le sue dita con le mie.
Il treno si ferma e fischia. Siamo arrivato a Hogsmade.
Nel nostro vagone il tempo si è fermato; noi restiamo immobili per un po'.
Contemporaneamente ci alziamo in piedi e ci abbracciamo esattamente come due amici di vecchia data: in un modo così naturale e convinto che lascia un po' spiazzato.
Quando sono scesi più o meno tutti dal vagone usciamo anche noi dal nostro scomparto mano nella mano. Poi ci lasciamo malinconicamente per prendere una carrozza e arrivare a Hogwarts.
Vedo Rose con la coda dell'occhio che sale con i suoi cugini.
Ah; quanto vorrei essere lì con loro... Invece mi tocca rimettermi la maschera e rispettare quelle odiose regole sulla purezza di sangue e bla bla bla...
“Dove sei stato per tutto il viaggio? Ti abbiamo cercato ovunque...” mi chiede Alan.
“Avevo bisogno di stare un po' da solo per riflettere su alcune cose...” rispondo con il solito tono neutro.
Sentivo i miei compagni parlare; ma non ascoltavo, ripensavo alla dolce emozione che ho provato prima con Rose.
Una sensazione di casa che non avevo mai provato; ma che è ancora con me...
Scorpius e a quella dolce sensazione di casa che sento ancora sulla pelle...
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Capitolo 3 *** Abbracci amari ***
Rose
Al
contrario di come vorrei questa mattina, come tutte le altre, mi
sveglio con il dannato trillo della sveglia che mi ha regalato mamma
e che devo usare per forza altrimenti si offende. E quindi ogni
giorno la prima cosa che sento è quel maledetto
“driin” e non
qualcuno che mi dice dolcemente “Buongiorno”. Me lo
immagino
anche quel qualcuno. È lo stesso ragazzo che sogno ogni
notte:
capelli biondi platino, occhi grigi caldi, corpo ben scolpito come
quello delle statue greche. E forse vi sembrerà incredibile
ma
ricordo pure il nome! Scorpius Hyperion Malfoy: che novità;
eh?
Guardo
l'arnese che avrebbe dovuto essere un regalo: segna le 7:25. Mi alzo
di malavoglia, mi infilo la divisa, metto i libri in borsa e faccio
per uscire. Prima di chiudere la porta mi giro di nuovo e guardo la
mia stanza: Sophie non c'è.
Non
mi ha né svegliato né aspettato per andare a far
colazione come gli
altri anni. È strano non ha mai fatto così,
tranne quando
litigavamo; ma in genere dopo poco facevamo pace.
Vorrei
tanto sapere perché fa così. Sono la sua migliore
amica,
miseriaccia! Voglio solo aiutarla! Un po' spazientita vado verso la
Sala Grande dove il professor Paciock sta distribuendo gli orari
della settimana.
“Buongiorno
Rose” mi saluta porgendomi il foglio “Buongiorno
Professore” dico io prendendolo e sedendomi davanti a Al e
accanto a Lils.
Mentre
mi verso un bicchiere di succo di zucca saluto i miei cugini e Al mi
chiede “Che te ne pare degli orari di oggi?”
“Aspetta un
attimo” gli rispondo posando il bicchiere.
Oggi
avremo: Cura delle creature magiche con i Corvonero; due ore di
Incantesimi con i Tassorosso (povera me!) e Pozioni con i Serpeverde.
Poi
abbiamo la pausa pranzo e Difesa contro le arti oscure con i Corvi
Trasfigurazione con i Tassi (di nuovo!) e poi fortunatamente un ora
buca.
“Beh;
a parte la tre ore che mi toccherà passare sotto
strettissima
osservazione, non è male.”
“Rommer?” chiede Al “Ma dai è
così dolce!” dice Lily.
“Lils;
Hugo e Jamie ti stanno contagiando troppo. Tu non devi rispondere per
gli altri. Chiaro?! E comunque è troppo
appiccicoso!” aggiungo io
un po' indignata.
“Presumo
sia lui il problema.” continua Al rispondendosi da solo il
quesito
che aveva posto a me. “Chi è che è il
problema?” chiede James
mentre si avvicina al tavolo mano nella mano con Dominique.
“Devo
spaccare la faccia a qualcuno?” domanda Hugo.
“Dice
che Kevin è il problema!” dice Lils a Domi
“Come Kevin?! Ma se
ieri è stato così gentile a invitarti a
Hogsmade!” “Si,
appunto! È quello che ho detto anche io!”
è ufficiale: le abbiamo
perse. “Veramente, Lily, non lo hai detto.”
aggiunge Al
tranquillamente.
“Zitto,
voglio ascoltare la conversazione sul nuovo ragazzo di Rose!”
Fantastico!
Ora ci si mette anche James! “Fidanzato?! Ok, ora vado a
rompergli
il naso.” dice mio fratello alzandosi.
“No,
no, no signorino tu ti siedi- dico io mettendogli la mano sulla
spalla per spingerlo sulla panca- e non rompi niente a nessuno per
due semplici motivi. Uno è il primo giorno di scuola e tu
non
inizierai a farci togliere punti da subito; intesi? Due: non ho un
ragazzo a cui tu NON- dico con particolare enfasi- dovresti rompere
il naso.” “Hai ragione Rose. Io non dovrei fare
nulla dovrebbe
pensarci papà!” “Hugo!”
Questo
è proprio il modo perfetto per iniziare una giornata! Tutti
si fanno
spudoratamente gli affari miei e la mia migliore amica è
arrabbiata
con me! Urrà! Sono già stanca e non sono nemmeno
le 7:40 di
mattina... Meno male ho un'ora buca prima di cena; altrimenti mi
addormenterei sul banco!
“Tralasciando
tutti i vostri stupidi pettegolezzi; avete visto Sophie per caso?
Stamattina non era in camera e non è ancora arrivata; sono
un po'
preoccupata...”
So
che forse dovrei stare tranquilla, però non mi sembra
normale...
Mi
giro verso la porta sperando di vederla, invece c'è qualcuno
di più
importante. Scorpius. Ha i capelli un po' spettinati e un'aria
assonnata. Improvvisamente si gira verso di me e sembra svegliarsi di
colpo e in modo molto discreto mi regala un mezzo sorriso che mi
scalda il cuore. Gli rispondo mentre sento le guance colorirsi;
subito dopo torno a guardare la porta.
Finalmente
arriva Sophie! Si avvicina verso il nostro tavolo e sembra abbastanza
alterata.
“Buongiorno!”
le dico io allegra e lei mi risponde con un molto loquace
“Mh.”
Io
spero seriamente che questo cattivo umore sia solo una fase
passeggera, altrimenti ci sarà da diventare pazze. Gli altri
stanno
facendo apprezzamenti silenziosi sul suo caratterino (con questa
parola noi intendiamo un pregio, ma con Sophie vuol dire ben altro),
Al con uno sguardo paziente fa loro segno di smetterla, lo ascoltano
anche se prima di finirla Jamie alza gli occhi al cielo.
Sophie
ignara di tutto, ha la testa china sul porridge. Mi dispiace che lei
non sappia che Al la salva dai commenti crudeli degli altri miei
cugini; e non è nemmeno la prima volta che lo fa. Ma io ho
promesso
di rimanere zitta senza dire nulla e lo farò.
“Ragazzi
sarà meglio cominciare ad andare!” esclama Lils.
Usciamo tutti
insieme dalla Sala Grande e ci salutiamo all'ingresso. Io, Sophie e
Al ci addentriamo nel parco per andare al padiglione dove avremo
lezione.
L'aria
è un po' pungente ma siamo scaldati dal tepore dei raggi del
sole.
Camminiamo in silenzio fino a destinazione dove sia il prof che i
Corvi stanno aspettando noi e altri ritardatari dell'ultimo minuto.
Alle
otto precise comincia la lezione che passa molto in fretta, anche
perché non ascolto nulla. Sono troppo impegnata a pensare
come
affrontare psicologicamente e materialmente Trasfigurazione con i
Tassorosso, ovvero con Kevin.
Come
diavolo faccio a sopportarlo mentre mi fissa come una trota lessa?!
Come se sono addirittura due ore?! Due!! Io spero che ruzzoli per le
scale e finisca in infermeria fino... boh, fino a giugno dovrebbe
bastare.
“Dai
Bella
Addormentata! Muoviti o facciamo tardi!” mi chiama Al
battendomi
una mano sulla spalla e andando con Sophie. Io ci metto un po' a
risvegliarmi dal mio trans e quando lo faccio loro sono già
200
metri avanti e mi tocca fare una corsa, per i miei standard molto
lunga, per raggiungerli.
Arrivo
con il fiatone e Sophie mi chiede, con tono un po' strafottente
“Piaciuta la lezione?” io rispondo con una risposta
molto
esauriente “Ehm...” non ho nemmeno idea di cosa
hanno spiegato,
seriamente.
“Dai
Rose non importa, puoi sempre studiare da sola l'argomento di oggi e
casomai tu non capissi, cosa impossibile ma vabbè, puoi
sempre
chiedere aiuto a zio Charlie!” risponde Al comprensivo come
al
solito, è per questo che è il mio cugino
preferito.
Gli
sorrido e lui mi chiede “Pensavi a Kevin?”
“Beh, in un certo
senso...”
Non
posso certo dirgli che stavo pensando a come non uscire con lui per
passare il tempo a pensare ad un Serpeverde che oltretutto fa di
cognome Malfoy.
“Sophie,
ma Rommer è davvero così noioso e
appiccicoso?” domanda Al,
stavolta rivolto verso la nostra amica.
“Appiccicoso:
si, tanto. L'anno scorso era perennemente tra i piedi. Noioso: pure.
Non fa mai qualcosa per uscire dalla routine.”
Dicendoci
tutte queste cose abbiamo “riempito” il viaggio dal
cortile al
quarto piano dove abbiamo trasfigurazione.
Quando
entriamo mancano pochi minuti all'inizio della lezione e qualcosa
come tutti i Tassorosso. Li aspettiamo per un po' e poi il prof
comincia a spiegare; dopo circa mezz'ora i nostri compagni ci degnano
di raggiungerci.
Io
quest'estate, fortunatamente, sono riuscita a stipulare un patto con
Al: se durante una lezione con i giallo-nero Sophie non si siede
accanto a me deve venire lui.
E,
essendo il cugino migliore del mondo, si è messo vicino a
me. Il
banco è nella metà della classe più
vicina alla cattedra, a
sinistra mentre Kevin è infondo a destra.
Con
mia grande fortuna le due ore passano in fretta senza che ci
parliamo. Alla fine della lezione il prof ci dice “Ok
ragazzi,
potete andare” tutti facciamo per alzarci e Kevin prova a
venire
verso di me, andando contro la calca.
Il
nostro insegnante ci blocca con un segno della mano continuando il
discorso “Ma i Tassorosso dovranno aspettare un po'
perché
dobbiamo fare un discorsetto.”
Noi
Grifoni usciamo senza fiatare e andiamo verso i sotterranei
perché
abbiamo Pozioni con i Serpeverde.
Stamattina
non vedevo l'ora ma adesso ho un vuoto allo stomaco. Sta venendo meno
il mio coraggio, quello per cui dovrei contraddistinguermi.
Beh,
infondo non è nulla di che: devo solo dirgli che io non
voglio
uscire con Kevin ma sono costretta altrimenti le mie cugine mi
uccidono. È una cosa semplice, lui capirà. Giusto?
Scorpius
Mi
sono appena svegliato di soprassalto, tutto sudato, ho avuto un
incubo orribile.
Kevin
e Rose che si baciavano. Quello sgorbio di Rommer e la mia Rose. Che
limonavano, e erano anche presi bene. Cielo che orrore, sono molto
sconvolto.
“Scorpius,
se ti muovi, riusciamo ad andare a fare colazione.” mi chiama
Alan.
Mentre
ci vestiamo e prepariamo le nostre cose prova a chiedermi
perché mi
sono svegliato così di colpo, se ho avuto incubi o cose
così. Io
mento spudoratamente. Non posso certo dirgli che amo una Grifondoro,
che il suo cognome è Weasley, che suo padre è un
nemico del mio e
che l'incubo più brutto che possa avere è vederla
con Kevin. Beh,
in realtà con tutti i ragazzi ma non è questo il
punto.
Gli
racconto che ho sognato che ero finito ad Azkaban per un crimine che
non ricordo. E lui mi crede. Mi tranquillizza dicendomi che anche lui
al mio posto si sarebbe svegliato come me.
Parliamo
del più e del meno mentre andiamo in Sala Grande. Varcando
la soglia
vedo Rose che fissa l'ingresso, e me di conseguenza. Sono mezzo
addormentato, quindi ci metto un po' a capire che è lei che
mi
fissa. Realizzata la cosa le faccio un mezzo sorriso (fosse per me
correrei a baciarla, ma non voglio rendere il mio amore una cosa di
dominio pubblico); arrossisce leggermente.
Come
potrei fare a non amarla? È così indifesa,
così bella: come un
fiore in una mattina d'inverno. E io la voglio solo prendere per
portarla in un posto più caldo dove potremo stare insieme.
Con
malavoglia distolgo lo sguardo da quella visione celestiale e mi
avvio verso il mio tavolo.
Non
faccio in tempo a sedermi che Nancy mi ha già detto
“Buongiorno
Scorpius! Dormito bene?” ho voglia di pietrificarla e farla
tornare
normale... anzi no; di lasciarla così per sempre. Sta
diventando
insopportabile, ficcanaso a appiccicosa. Le rispondo con un
“No.”
secco. Lei mette le mani sul tavolo e diventa molto preoccupata. Le
lancio un'occhiataccia che la fa ricomporre anche se rimane a
fissarmi in attesa di spiegazioni.
Liza
con l'indifferenza più totale si versa un bicchiere di succo
di
zucca chiedendo “Qualcosa non va?” poi mi guarda
negli occhi. Le
importa ma non mi asfissia. Dovrebbe fare così anche Nancy;
capito
rompina?!
“Ho
solo fatto un brutto sogno. Nulla di grave.” Bene,
così dicendo le
sistemo entrambe. Liza abbozza un sorriso amichevole per poi tornare
a occuparsi della fetta di dolce che ha nel piatto.
Invece
Nancy, mettendosi una mano sul cuore, tira un sospiro di sollievo e
poi torna a fissarmi dicendomi “E cosa hai sognato di
preciso?”
le lancio un'occhiataccia che la zittisce, faccio per parlare ma
fortunatamente Alan è più veloce di me
“Nancy ma che diavolo te
ne importa?!” menomale glielo ha detto lui altrimenti io
sarei
stato più brusco e molto meno cortese.
Si
inizia a creare un silenzio un po' pesante che però viene
rotto da
Alan che chiede “Nancy hai l'orario di oggi per
caso?” “Si,
perché?” risponde lei con una voce leggermente
malinconica.
“Ti
dispiacerebbe dirci cosa abbiamo e con chi?” “No,
affatto. Un
secondo che lo cerco.” continua Nancy iniziando a cercare
nella sua
borsa. Poco dopo fa spuntare fuori un foglio e lo porge ad Alan che
lo prende ringraziando. Visto che siamo seduti vicini lo mette un po'
anche dal mio lato così da farmi vedere.
Un'ora
di Erbologia con i Tassorosso (iniziamo bene!) due ore di
Trasfigurazione con i Corvonero, Pozioni con i Grifondoro (va molto
meglio, ora), pranzo, Cura delle Creature Magiche di nuovo con i
Tassi (è una persecuzione!), Incantesimi con i Corvi e
Divinazione:
cioè un'ora buca sia per me che per Rose. Spero di riuscirle
a
parlare... Se poi ci riesco anche a Pozioni non è che mi
dispiaccia;
anzi!
Ero
immerso nei miei pensieri fino a quando la voce di Liza non mi
riporta alla realtà “Sapete che se non ci muoviamo
rischiamo di
fare tardi tutti e quattro?” detto ciò si alza e
esce dalla Sala,
mi guardo un po' intorno: effettivamente qui non c'è quasi
nessuno
sono tutti andati a lezione. Raccolgo la mia borsa finendo il succo
di zucca e facendo segno con la mano a Nancy e Alan di venire.
Camminiamo
zitti e svelti verso la serra e entriamo appena in tempo.
La
lezione passa in fretta e la passo ascoltando il prof, più o
meno.
Ok, forse il meno è una parte più considerevole
del più, ma sono
solo dettagli!
Ho
passato la lezione lanciando sguardi assassini a Kevin, però
ho
anche capito l'argomento che è stato spiegato.
Finita
la prima ora rientriamo nel castello velocemente, mentre i Tassi se
la prendono con molta calma, parlando un po' di tutto durante il
tragitto.
A
Trasfigurazione sono totalmente con la testa tra le nuvole, provo a
stare attento ma davvero non ci riesco.
Dopo
un po' lascio perdere e faccio vagare la mente su ciò che
potrà
accadere da qui a breve.
Sto
per avere la lezione con lei, avrò la possibilità
di guardarla e
forse anche di parlarle!
“Scorpius,
vuoi smettere di fissare la lavagna per venire a pozioni o vuoi
essere portato in infermeria?” “No, Alan. Sto
magnificamente. Ora
muoviamoci o faremo tardi.”
Rose
vedi in che condizioni mi riduci? Spero proprio che tu abbia una
buona spiegazione per quell'uscita a Hogsmade, altrimenti io potrei
non rispondere più delle mie azioni e quello che potrebbe
capitare a
Rommer...
Alan,
Nancy ed io restiamo in silenzio fino a quando non arriviamo davanti
alla porta dell'aula di Pozioni, che però è
chiusa. Ovvero siamo in
ritardo. Guardo Nancy che mi dice “Io non busso!”
mi giro verso
Alan che aggiunge “Nemmeno io!”
Alzo
gli occhi al cielo e batto le nocche contro la porta per tre volte.
Dopo
un attimo di silenzio sentiamo la voce pacata del professor Lumacorno
dire “Avanti”. Spingo la pesante asse di noce (che
impedisce ai
primini entrare) e non appena facciamo capolino nell'aula sono tutti
a fissarci.
“Ah,
ragazzi miei vi stavamo giusto aspettando...” Lumacorno
inizia a
far vagare lo sguardo in cerca di un posto dove farci sedere.
Io
invece resto a fissare Rose che ricambia sorridendo, sembra brillare
di luce propria...
“Dunque;
il signor Hopper e la signorina Gilbert possono sedersi
qui...”
continua il prof indicando una coppia di banchi infondo all'aula e
svegliandomi dal mio trans.
Sia
Nancy che Alan vanno ai loro posti mentre io resto in piedi come un
imbecille guardando Lumacorno aspettando un posto dove sedermi.
“Scorpius
tu ti potresti mettere...” cerca con lo sguardo una sedia
vuota su
cui potermi collocare; poi sembra colto quasi da un'illuminazione.
Rose
“...Qui
vicino a Rose!” poggia la mano sul banco accanto al mio
(vuoto
mentre sono sconvolta e agitata. Stava per iniziare la lezione e
ancora lui non c'era e cominciavo a agitarmi. Avevo bisogno di
parlargli e di chiarire subito. “Scorpius dove diavolo
sei?!”
Proprio
in quel momento qualcuno ha bussato alla porta e hanno fatto capolino
Alan, Nancy e il ragazzo che mi fa dannare da quando l'ho visto. Gli
ho sorriso apertamente mentre mi guardava ma ora cosa gli dico, per
Merlino?!
Abbasso
lo sguardo sul calderone ancora vuoto mentre sento le guance andarmi
a fuoco. Scorpius con un po' di insicurezza si siede accanto a me; i
nostri sguardi si incrociano per un secondo e poi torniamo a guardare
in basso, entrambi visibilmente arrossiti.
“Bene;
ora che ci siamo tutti- continua Lumacorno- possiamo cominciare la
lezione. Oggi prepareremo la Pozione Balbettante; con un'aggiunta
sperimentale!” tutti lo guardiamo molto confusi mentre lui ci
guarda eccitato; come un bambino che scarta i regali la mattina di
Natale.
“Lavorerete
in coppie!” un forte brusio si sente nell'aula mentre io e
Scorpius
restiamo in silenzio, imbarazzati.
Il
prof blocca il chiacchierio con un gesto della mano “Le
coppie non
le sceglierete voi- tutti restiamo delusi- perché starete
con il
vostro o vostra compagna di banco.”
Il
mio cuore perde un battito.
“Le
istruzioni sono a pagina 16. Buon lavoro” Tutti cominciano a
dividersi i compiti mentre io e il mio compagno stiamo ancora aprendo
il libro. Lui rompe il silenzio dicendo “Ehm, io vado... a
prendere
gli ingredienti...” e indicando l'armadio con le scorte si
alza.
Ok,
ho meno di due minuti per organizzare un discorso sensato per
spiegargli come stanno le cose. Ehm, potrei partire dal fatto che
Kevin... No, meglio di no... Beh, che le miei cugine... Ah,
perché
sono una peggio dell'altra?! E perché lui sta già
tornando?!
Miseriaccia!
Rose,
tranquilla l'unica cosa che devi fare è cominciare a parlare
il
resto verrà da sé... “Ti devo
parlare.” Mh, buono come inizio
se non lo avesse detto anche lui contemporaneamente. “Prima
tu.”
Merlino, perché diciamo le cose cono tutta questa sincronia?!
Siamo
entrambi rossi come pomodori e mentre lui si siede io faccio segno
di “Si” con la testa che gli fa capire che
inizierò io.
Faccio
per aprire la bocca quando lui mi dice “Però
mentre lavoriamo. Se
prendo T sono morto!” “Beh, tranquillo non sei
l'unico!” Visto
Rose? Non era così difficile!
“Scorpius,
sai bene che le voci corrono in fretta- lui mentre parlo mi passa un
qualche ingrediente da tagliare e mescola qualche intruglio- quindi
tu sai già chi mi ha invitato a Hogsmade?”
“Si, Rommer” sembra
quasi che lo abbia sibilato il suo nome e sono certa che nei suoi
occhi c'è una scintilla di odio.
Stiamo
tutti e due lavorando mentre chiacchieriamo; un po' come tutti, come
se fossimo due ragazzi qualunque. “Già. E beh, non
è che io sia
esattamente al settimo cielo. Lo sono più Lily e Dominique.
Infatti
sono state loro ad accettare la proposta. Loro. Non io.”
Mi
sembra di essermi liberata di un peso. Ora posso dedicarmi seriamente
alla pozione; prima facevo da spalla, ora tocca a lui mentre parla.
“Beh
anche io- continua Scorpius- volevo parlarti di questa cosa. Ieri
sera ci ho riflettuto ed ero arrivato alla conclusione che poi tu mi
hai detto essere vera.”
Mi
schizzano gli occhi fuori dalle orbite e sono sconvolta. Circe, come ha
fatto?! “Come ci sei arrivato?!” “Non
è esattamente una
novità il fatto che ti vogliano trovare un ragazzo... E poi
tu non
avresti potuto accettare! Non dopo quello che è successo
ieri...”
Mi
guarda e gli sorrido. “Ora che abbiamo chiarito tutto quanto
possiamo finalmente dedicarci a questa Pozione Balbettante!”
Ride
a sua volta e più che una Serpe ricorda un angelo.
Il
resto della lezione lo passiamo scherzando amichevolmente e parlando
del più e del meno. A mio parere l'ora passa troppo in
fretta e la
nostra pozione sembra essere venuta abbastanza bene. Sull'etichetta
scriviamo i nostri nomi uno accanto all'altro: suonano molto bene.
La
consegniamo s Lumacorno e poi torniamo al nostro banco a preparare le
borse. Prima di separarci definitivamente mi dice “Beh, ciao
piccola obbligata!”
Sorrido,
se fosse stato qualcun altro a chiamarmi così gli avrei
spaccato la
faccia; però... detto da lui con questo tono mi piace.
Potrei anche
abituarmici!
“Ciao
ciao biondo malefico!” Si gira verso di me e ride salutandomi
con
la mano e io ricambio. Poi torno da Al e Sophie per andare a pranzo
con loro.
Scorpius
Sono
appoggiato allo stipite della porta e sto aspettando Alan e Nancy
ormai da dieci minuti. Quando il mio stomaco inizia a fare rumori
poco consueti si decidono a consegnare quella maledetta pozione (che
sembra venuta molto peggio rispetto a quella mia e di Rose) e poi mi
raggiungono e andiamo velocemente in Sala Grande.
Liza
era già seduta e aveva quasi finito di mangiare e appena ci
vede
inizia a ridere. Alan la guarda male e lei prova a darsi un contegno.
“Cosa diavolo hanno fatto quei due?” Io mi infilo
in bocca un
pezzetto di pane, non mi ero nemmeno accorto che parlava con me.
“Scorpius? Ti vuoi degnare di darmi una risposta?”
Finisco
di masticare il mio boccone e le faccio segno di aspettare.
Guardo
verso i miei amici che sono seduti davanti a noi e scoppio subito a
ridere e Liza mi viene dietro. Nancy sull'orlo dell'esasperazione
chiede “Cosa c'è di così
divertente?!” “Guardatevi!”
risponde la sua migliore amica. Intanto io non smetto di ridere.
Hanno un aspetto che dire ridicolo è poco.
Entrambi
hanno i capelli completamente spettinati, le cravatte allentate e i
primi bottoni delle camicie sbottonati. Sembra che anziché
preparare
una Pozione Balbettante abbiano fatto altro.
Liza
tira fuori uno specchietto dalla borsa e lo da a Nancy mentre io
prendo un po' di arrosto, fregandomene altamente della reazione
spropositata della sua amica.
Si
rimettono a posto mentre io mangio e guardo dall'altra parte della
Sala una ragazza che ride buttando la testa all'indietro mentre
scherza con i suoi cugini. Ero convinto che fosse impossibile vederla
più bella di come non è tutti i giorni. In
realtà mi sbagliavo.
Alan
mi chiama per dirmi che ora dobbiamo andare. Ingurgito in fretta e
furia il resto del cibo che avevo nel piatto e poi ci avviamo verso
il padiglione dove abbiamo Cura delle Creature Magiche. Con i
Tassorosso. Yeaa.
Arriviamo
con pochissimo anticipo e mentre camminiamo per poterci sedere sul
muretto dove ci mettiamo di solito (perché Nancy e Alan si
sono
fissati) e passiamo accanto a un gruppetto di Tassi tra cui
c'è
anche il nostro “caro” Kevin che mentre gli passo
vicino mi tira
una spallata io mi fermo e lo squadro da testa a piedi scuoto la
testa e seguo i miei compagni. La lezione passa in fretta e mentre ci
muoviamo per andare a Incantesimi il mio “amico”
Rommer mi si
piazza davanti e mi dice “Ho saputo che sei stato con Rose.
Stalle
lontano! Capito?! Lei è mia!” Detto ciò
prende e se ne va. Io
resto lì e scoppio a ridere dopo poco. Se pensa di farmi
paura così
è solo un illuso. Finita la scenata di gelosia (inutile
perché lei
ama me!) facciamo una corsa perché rischiamo di arrivare in
ritardo.
Fortunatamente anche l'ultima ora passa velocemente e appena fuori
dall'aula io, Alan e Nancy iniziamo a parlare.
“Ragazzi
vuoi ora cosa fate?” domanda Nancy “Io devo andare
con Amy a fare
una passeggiata !” io e Nancy solleviamo un coro di
“Ohhh!” e
lui chiede “E tu; unica ragazza del gruppetto?”
“Sarò
impegnata a farmi manicure e pedicure con Laura.”
Entrambi
si girano verso di me con uno sguardo interrogativo. “Eh, io
credo
che andrò in biblioteca. Devo finire i compiti per
l'estate.”
Detto
ciò scendiamo fino alla sala comune dove ci separiamo: Nancy
sparisce in camera sua, Alan si fa una doccia mentre io prendo un po'
di pergamene e dei barattoli d'inchiostro e mi avvio verso la
biblioteca.
Trovo
un tavolo vuoto più o meno a metà stanza, mi
siedo e inizio a
scrivere con lena per almeno un paio d'ore finché non sento
il
rumore di un pesante libro sbattuto sul tavolo.
Alle
mie spalle c'è una libreria. Il rumore veniva da
lì dietro.
Raccolgo le mie cose e le butto in borsa. Faccio per girare l'angolo
quando una cascata di capelli castani mi passa davanti dicendo
“Togliti di mezzo!”
Con
lentezza guardo verso l'altro tavolo, poco distante da dove sono io
ora. E la vedo. Con la testa china e le mani appoggiate sul tavolo.
Alza lo sguardo e mi vede, mentre una lacrima le scende sul viso.
La
raggiungo; getto a terra la borsa, vicino alla sua, mi metto davanti
a lei le asciugo il viso e l'abbraccio. Non posso fare di
più.
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Capitolo 4 *** Inviti scomodi ***
Rose
Dopo un breve viaggio in carrozza arriviamo a scuola e io e i miei cugini, insieme a Sophie, andiamo in Sala Grande per prendere posto nella tavola di Grifondoro.
Una buona mezz'ora la passiamo a salutare i nostri compagni:di casa e non.
Poi ci sediamo tutti perché comincia lo smistamento.
Lils, Domi, Sophie e io siamo sedute con le spalle rivolte verso il muro (così posso vedere il tavolo dei Serpeverde) mentre i ragazzi sono davanti a noi.
Il professor Lumacorno chiama circa una quarantina di ragazzi poi la McGranit comincia il suo discorso; lo stesso ogni anno...
“Finalmente ha finito!” sbotta James prima di tuffarsi sul piatto di cibo che ha davanti.
“Potreste ingozzarvi senza sembrare maiali?!” chiede un po' esasperata Lils, riferendosi a Hugo e Jamie.
Ogni anno è la stessa storia:si ingozzano come se fosse l'unico pasto che ricevono. Si guardano e alzano le spalle ricominciando ad abbuffarsi.
Il mio sguardo va sempre verso il tavolo dei verde-argento dalla parte opposta della sala nella speranza di incrociare lo sguardo di Scorpius.
Stavo cominciando a perdere la speranza quando poco prima del dolce riusciamo a guardarci negli occhi per pochi attimi o pochi minuti; non lo saprei dire, sembra che il tempo si sia fermato.
“Rose, Kevin continua a fissarti.” mi dice Domi. “È proprio cotto!” aggiunge Lils.
Kevin Rommer; ha la mia età e è di Tassorosso e mi viene dietro più o meno dall'anno scorso.
C'è solo un problema: non mi piace minimamente. A parte Scorpius nessuno ad Hogwarts mi è mai piaciuto; paragono tutti i ragazzi a lui e nessuno lo batte. Nemmeno Kevin.
Stiamo per alzarci per andare in sala comune quando la McGranit ci dice di aspettare.
“Ragazzi quest'anno Hogwarts è stata scelta per ospitare il torneo Tre Maghi; per tanto siete pregati di condividere pacificamente la scuola con i nostri ospiti. Le signorine di Beauxbatons.” e accenna con la mano il portone che si spalanca per far entrare più o meno una ventina di ragazze bionde e magre. Sono della stessa scuola dove ha studiato zia Fleur e sono delle Veela come lei. Infatti tutti i ragazzi hanno cominciato a sbavare. Scorpius no. Sicuramente non disapprova ma per lo meno non è conciato come James e Hugo che hanno la bocca spalancata. La loro preside è un gigante, e con le sue alunne si avvicina al tavolo dei prof e lei strige la mano alla McGranit e si vanno a sedere su una panca alla loro sinistra.
“E ora gli studenti di Dumstrong” esclama la nostra preside guardando nuovamente la porta d'ingresso. Ora stanno entrando poco più di una dozzina di ragazzi. Tutti muscoli e niente cervello. Ma sicuramente non un brutto spettacolo.
Molte adolescenti sono in un mezzo delirio. Se potessero farebbero gridolini acutissimi.
Il loro preside saluta McGranit che fa loro segno di sedersi aduna panca, di fronte a quella dove ci sono le biondine, vicino al tavolo dei Serpeverde.
“Il torneo Tre Maghi è una competizione tra queste scuole -continua la McGranit- che sarà affrontata in modo sportivo; senza rancori. Sarà scelto un partecipante per ogni scuola che deve avere almeno 16 anni vista la pericolosità delle prove che dovranno svolgere. I partecipanti saranno solo tre. Coloro che sono interessati devono scrivere il loro nome e quello della loro scuola e mettere il loro nome nel Calice di Fuoco.”
Hagrid con un gesto teatrale toglie un telo da un piedistallo che c'era da poco tempo.
È un calice che sembra sputare fuoco azzurrino. È fatto in pietra grigia e sembra molto solido e potrebbe incutere un po' di paura.
“Chi ha intenzione di iscriversi ha tempo una settimana per farlo; ma gradirei che prima di compiere un'azione affrettata rifletta bene sulle possibili conseguenze perché non si potrà tornare indietro. E ora vorrei che tutti voi accogliate la signora Hermione Weasley; direttrice dell'ufficio di cooperazione magica internazionale.”
No! Tutto ma questo no! Dovrò passare un altro anno lontana da Scorpius; dopo quello che è successo e in più ci sarà mia mamma che mi controllerà più di quanto non farebbe con un “ricercato numero uno”.
Più o meno tutti nella sala cominciamo a battere le mani; io guardo Hugo che sospira scuotendo la testa. Sicuramente è perché lui non è esattamente un genio a scuola; tutti dicono che io ho preso da mamma e lui da papà. Alzo le spalle rispondendo a Hugo che mi fissava, visibilmente preoccupato; dopodiché il mio sguardo torna a vagare per la Sala Grande finendo (casualmente!) su Scorpius.
I nostri sguardi si incrociano di nuovo e stavolta mi sorride. Sfodera il sorriso più bello di tutti; mi manca l'aria e arrossisco. È stupendo.
“Andiamo piccola incantata!” mi dice Lils riportandomi con i piedi per terra e facendomi segno di andare.
“Grifondoro: da questa parte!” urla Al e tutti insieme usciamo dalla Sala Grande seguiti da circa una decina di matricole disorientate.
Scorpius
Passo il viaggio in carrozza con tutti i snob e ricchi che sono costretto a frequentare da sempre. Li sento sparlare dei prof e lamentarsi di tutti i compiti che ci hanno assegnato per le vacanze.
Io intervengo ogni tanto approvando quello che dicono e assecondandoli anche se in realtà non ascolto cosa si dicono.
Arrivati a scuola ci dirigiamo alla Sala Grande per sederci a tavola e salutare tutti in nostri compagni di casa e a sparlare di tutti gli altri (se qualcuno osa insultare Rose; giuro che lo faccio appendere a testa in giù dalla torre di Astronomia!).
Stiamo così per una mezz'oretta e poi Lumacorno entra con le matricole che vengono smistate e poi cominciamo a mangiare.
Alan deve continuare a svegliarmi dal mio trans perché continuo a pensare al viaggio per venire qui, a Rose...
Ci siamo abbracciati, le ho accarezzato la guancia e le nostre dita si sono intrecciate come due fiamme che sciolgono un gelido cuore che non ha mai amato.
Il mio sguardo cade sempre su di lei e mi perdo nell'osservare quella ragazza così speciale che nessuno ha mai fatto sentire tale. Vorrei potermi svegliare ogni mattina con la consapevolezza che lei si sveglierà pensando a me esattamente come faccio io con lei.
“Che cosa ne pensi Scorpius?” chiede Liza la sorellina (ha un anno meno di noi) di Alan.
Che ne penso di cosa? Di Rose? Che è la cosa migliore del mondo.
“Sono pienamente d'accordo con voi.” speriamo di aver detto una cosa sensata e di non aver detto un'idiozia.
“Avete ragione questa zuppa di pesce è proprio vomitevole!” dice Alan spostando il suo piatto in avanti per rimandarlo giù nelle cucine anche se era mezzo pieno. Devo imitarlo altrimenti capiranno che ho detto una cosa tanto per dire .
Peccato; era abbastanza buona, non mi dispiaceva.
“Sapete cos'è ancora più schifoso?” chiede Liza un po' a tutti. Sarà il solito pettegolezzo visto che potrebbe essere la regina del gossip (però è contrastata da Dominique Weasley che ne sa sempre una più del diavolo).
Alan alza gli occhi spazientito, mentre Nancy è tutta in fermento perché vuole essere sempre aggiornata su quello che succede a tutti. Finalmente Liza si decide a parlare.
“Il modo in cui Kevin continua a fissare quella Weasley.” “Quale? Ci sono più Weasley in questa scuola che buchi nel formaggio!” chiede esasperata Nancy.
“Ma come chi?! Rose; Rose Weasley! Lo sa tutta la scuola che lui è cotto di quella lì!” risponde Liza.
Poco ci manca che le sputassi in faccia il succo di zucca. Sia per la sorpresa (Kevin?! Quello sgorbio?! Mirare a Rose?! Povero illuso... e poi lei è mia.) che per l'offesa.
Nessuno e ripeto nessuno può offendere Rose. Dovrebbe lavarsi la bocca prima di parlare di lei, stupida racchia.
Stiamo per alzarci per andare nei sotterranei a oziare sui divanetti della sala comune, invece la McGranit ci ferma e ci dice che a Hogwarts ci sarà il torneo Tre Maghi e fa entrare “le signorine di Beauxbatons” come le ha definite lei.
Sono tutte bionde e magre: molto belle e anche se sono tutte uguali (e ciò fa perdere loro tutto il fascino) tutti i ragazzi iniziano a sbavare.
Poi entrano anche gli “studenti di Dumstrong” che sono una dozzina di ragazzi molto robusti (e sicuramente molti stupidi): guardo Rose.
A lei questi nuovi arrivati non hanno fatto nessun effetto al contrario di Nancy e Liza che potrebbero urlare (di gioia?).
La McGranit inizia a illustrare le regole del torneo: va affrontato in modo sportivo; ci sarà solo un partecipante per scuola (che deve avere almeno 16 anni perché è molto pericoloso) e chi si vuole iscrivere deve pensarci bene.
Intanto le nostre ospiti sono sedute su una panca vicino al tavolo dei Grifondoro, mentre i tizi niente cervello sono davanti a loro, purtroppo, su un'altra panca vicina la nostro tavolo. “E quella chi accidenti è?!” chiede Alan guardando una donna che è appena entrata nella sala. Non sembra essere più vecchia di mio padre. Ha un'aria vagamente familiare.
“E ora vorrei che tutti voi accogliate la signora Hermione Weasley direttrice dell'ufficio di cooperazione magica internazionale.” dice la McGranit girandosi verso di lei.
Le mie ipotesi erano giuste: ha l'età di mio padre (andavano a scuola insieme) e ha ovviamente un'aria familiare visto che è la madre di Rose e l'accompagna sempre al binario. E io sono fottuto. Non solo non posso avvicinarmi a Rose senza essere ucciso (dai Serpeverde e dai Grifondoro) e in più ora ci si mette pure sua madre che se mi vede vicino a lei come minimo mi cruccia...
Sarà un anno terribile... Ah già, dimenticavo: aggiungiamo al tutto compiti extra per la preparazione ai G.U.F.O. … yea!!!
Comunque iniziamo tutti a battere le mani un po' svogliatamente e poi ci viene dato il permesso di andare.
E tra gli schiamazzi delle matricole e urla di prefetti e capiscuola per tenerli calmi e tutti i ragazzi che chiacchierano domani mi si aprirà la testa in due.
Rose
Sophie e Al vanno avanti con i primini: così Domi, Lils e io possiamo andare con molta calma chiacchierando tranquillamente.
Tanto sappiamo che la parola d'ordine è “Doxy” e Jamie e Hugo si sono tolti dai piedi perché non avevano ancora visto Fred che era impegnato a tentare di conquistare una moretta del suo anno che per sua fortuna (sfortuna?) è anche lei di Grifondoro. A pensarci bene siamo finiti tutti nella stessa casa: rosso-oro. Tutti i Weasley, tutti i Potter e anche Teddy. Ogni tanto è bello, altre volte si rivela una grandissima rottura.
“Allora Domi com'era il ragazzo del turno estivo?” chiede Lils. Sorrido e sto per mettermi a ridere. Prima che si fidanzasse con James (marzo scorso) aveva almeno un ragazzo per stagione.
“Perché solo uno Lils? D'estate può averne anche duo o tre alla volta!” dico io scoppiando a ridere insieme alla mia cuginetta.
“Ha. Ha. Ha. Che ridere. Oggi siamo in vena di scherzi, che però non vi vengono. Comunque l'unico ragazzo “di turno” come dite voi idiote. E tu Rosie?”
Ma che cavolo di domanda è?! Sono loro le due belle! Loro! Non io!
Alzo un sopracciglio e la guardo di traverso, ribatto. “Al contrario di te, mia cara Dominique, io non ho bisogno di qualcuno con cui limonare. Io sto bene così!” “ Oh, sfacciata la ragazza!” dice Lils prendendomi in giro.
“E dai Rose1 sei qui da cinque anni e non sei ancora uscita con nessuno!” Risponde Domi. “Perché nessuno è alla mia altezza!” ribatto fiera io. Lo è solo Scorpius ma ci sono stati un po' di incidenti sul percorso...
“Sembra che tu abbia fatto un voto di castità! Ma quest'anno le cose cambieranno!” sbotta Lils (purtroppo seria). Però sono d'accordo con lei perché ci sarà un mutamento; il rapporto con Scorpius non sarà più lo stesso.
“Probabilmente” rispondo vaga. In quel momento arriva l'ultima persona che voglio vedere. Kevin.
“Buonasera ragazze!” saluta lui “Ciao!” rispondono insieme Lils e Domi. Lils mi tira una gomitata visto che per quel che mi riguarda lo poteri anche non salutare. È troppo appiccicoso. “Buonasera” rispondo io abbastanza fredda. Mi continua a guardare con la faccia di uno che mi vuole dire una cosa importante ma non trova le parole.
“Ti serve qualcosa?” chiedo con voce atona. Mi risponde un po' titubante “Beh, ecco... io... mi chiedevo se... tiandrebbedivenireaHogsmadeconme.” “Eh?” non ho capito un bolide!
“Mi chiedevo se ti andrebbe di venire a Hogsmade con me... alla prima uscita... ovviamente se non hai nulla di meglio da fare...”
Ok, nuova missione da portare a termine: trovare qualcosa da fare per tutte le uscite a Hogsmade. Tanto tutto è meglio di uscire con lui!
“Rose sarà felicissima di accompagnarti!” dice Lils. Ma anche no! “Non vede l'ora!” si intromette anche Domi. Comunque l'importante è crederci!
“Ok... ehm ci vediamo a lezione!” saluta Kevin per andare con tutti glia altri Tassi che vanno verso la loro sala comune. Io credo che stanotte farò uscire la Serpeverde che è in me: oltre a Sophie devo uccidere anche Lily e Dominique.
Scorpius
Stiamo uscendo tutti dalla Sala Grande e io scruto tutte le ragazze dei Grifondoro alla ricerca di Rose.
“Perché guardi quei Grifoni schifosi?” gracchia Nancy.
Punto uno: schifosa sarai tu. Punto due: non sono affari tuoi.
“Non posso neanche disprezzarli per conto mio che avete da sgridarmi.” rispondo atono.
“Non sembrava stessi disprezzando...” risponde Sean un po' titubante.
“In legimenzia sei peggio dei Tassi...” dico con un tono sprezzante mentre un gruppetto di gialle-nere ci passa vicino. “E dai Scorpius! Perché non ci dici il motivo?! Quello vero...” chiede Liza un po' troppo curiosa per i miei gusti.
“Fisico.” rispondo io come se fosse ovvio. “Eh?!” chiedono più o meno tutti.
“Guardavo chi avesse il fisico migliore” “E perché?!” Nancy: ma i bolidi tuoi mai; eh??
“Per rifilar loro un po' di amorensia per non annoiarsi” le rispondo sfoderando il mio sguardo più malandrino.
“E bravo Scorpius! Ci sarà molto da divertirsi!” dice Alan battendomi una pacca sulla spalla. Mi ammicca anche un sorriso.
Maiale. La mia era solo una scusa, ti pare che un gentil uomo come me pensi davvero cose così?!
Ancora scioccato dall'intervento di Alan; vedo Rose.
È con le sue cugine (Lily e Dominique?) e stanno chiacchierando animatamente.
“ Ehi Kevin! Guarda! Lì c'è Rose!” dice qualcuno che sicuramente non è nella mia casa perché nessuno rivolgerebbe mai la parola a quel Rommer. E sono certo che è lui perché nessun altro si chiama Kevin e poi lui si è fissato con la mia Rose. Mia. Non sua.
E sarà anche meglio farglielo capire al più presto prima che perda tutto il mio autocontrollo; e possa fargli molto, ma molto male.
“Grazie Richard! Vado a invitarla a Hogsmade prima che lo faccia qualcun altro!” dice quello sgorbio andando verso Rose.
E io devo ucciderlo prima che lo faccia il fratello di Rose quando scoprirà che esce con lei.
Lo vedo parlare con lei, che fortunatamente sembra un po' contraria. Lily le tira una gomitata e iniziano a parlare.
Vedo che commentando qualcosa anche le sue cugine e lei fa una faccia un po' sconvolta.
Kevin torna tra i Tassi con un sorriso da ebete che gli toglierei volentieri a forza di schiaffi. “Allora?” domanda un ragazzino con degli occhiali rettangolari.
“Ha accettato! Viene con me a Hogsmade alla prima uscita!” esclama faccia da ebete battendo un cinque a quattrocchi.
“Ci muoviamo? Non voglio restare con questi plebei.” dice Alan aspro.
“problemi Hopper?” chiede Mr. Ebete. “Si Rommer: tu!” “Lascialo in pace!” sbotta il suo amichetto. Ora tra tutti hanno rotto i bolidi.
“Senti quattrocchi stasera non sono abbastanza suscettibile quindi vai a dar noia a qualcun altro o io ti rompo il naso.” “Ah si? Malfoy dici di averne il coraggio?” risponde provocatorio il nostro caro Kevin.
Alzo un sopracciglio “Se ci tieni a provare puoi farmi da cavia.” rispondo velenoso. “Sarebbe da segnare sul calendario: Malfoy che si sporca le mani per qualcosa.”
Rommer, se non la finisci di farmi il verso di spacco la faccia. Seriamente.
“Se quel qualcosa è un bene per la comunità sono disposto a sporcarmi le mani.” vediamo ora cosa ribatti.
“In ogni caso non voglio prendere una punizione per colpa tua; il primo giorno poi. Dai Richard andiamocene.”
Immaginavo che da Tassi codardi quali sono se la sarebbero data a gambe levate. E sarebbe lui il tizio che dovrebbe farmi concorrenza con Rose? Molto divertente, davvero esilarante. In ogni caso nessuno, ripeto nessuno, offende Scorpius Malfoy per poi farla franca.
É impossibile. Il nostro caro Rommer merita una bella lezione non solo per avermi insultato; ma sopratutto per aver invitato a uscire la mia Rose.
Si è vero, non siamo mai usciti insieme, ma è così. Lei è mia e io sono suo.
È una cosa che non ci siamo mai detti ma che io sento e so che è così e ho la certezza che anche lei lo sa.
In ogni caso devo fargli uno scherzetto per tenerlo buono; ma senza farmi mettere in punizione. Improvvisamente ho un'illuminazione, mi si dipinge indubbiamente un ghigno irriverente in faccia.
Proprio in quel momento il caro Kevin mi passa accanto e mi guarda con aria di sfida.
Peccato che sia un ragazzo molto disubbidiente. I miei mi hanno sempre detto che devo guardare dove metto i piedi; cosa che lui ora non sta facendo e questo errore potrà essere, anzi sarà sicuramente a suo svantaggio. Mentre mi guarda in cagnesco metto fuori il piede in modo molto discreto, tanto che lui non se ne accorge nemmeno; e come previsto cade a terra come un sacco di patate.
Un ghigno mi compare in faccia perché la cosa più esilarante è che il suo amico quattrocchi è così scoordinato che gli cade sopra.
Liza, Nancy e Alan scoppiano a ridere; forse in modo un po' sguaiato ma è così. I nostri cari Tassi saranno ancora di più in imbarazzo.
Mr lenti rettangolari ha le orecchie più rosse dei rubini di Grifondoro. Il nostro Kevin invece mi guarda peggio di prima; anche se io a tre anni sapevo fare sguardi più minacciosi.
“Ci si vede a lezione” dico un po' (ok, un po' tanto) sprezzante nei loro confronti e me ne vado verso la sala comune.
“Scorpius, amico mio, sei un fottuto genio!” “E tu sei un fottuto adulatore caro il mio Alan.”
Dicendo ciò entriamo in quella sala verde e argento un po' umida; che mi ha dato un rifugio per cinque lunghi anni.
Rose
È tardi, il coprifuoco è scattato da un pezzo; ma io fregandomene altamente sono stata a spettegolare con le mie cugine fino a poco fa; però ancora non riesco a prendere sonno.
Non c'è nessun rumore, il silenzio così surreale sembra schiacciarmi.
Voglio parlare di Scorpius ne ho bisogno; ho la necessità di sentire un parere esterno su quello che è successo.
“Sophie sei sveglia?” “Si Rose; anche se vorrei dormire.” “Posso chiederti solo una cosa?” “Va bene.” ha un tono un po' stanco, ma non fisicamente; come se fossi io a urtarle il sistema nervoso. Bah.
“Cosa ne pensi di quello che sta succedendo con Scorpius? Te l'ho detto quello che è capitato oggi...” fremo. Sono curiosissima di avere un parere.
“Pensavo fosse una cosa semplice. Non che dovessi fare un trattato sulle relazioni di coppia.” Ma perché si comporta così? È buio e non le vedo il viso ma sono certa che sarebbe lo stesso di quando parla con Lumacorno. Espressione un po' altezzosa, magari le sopracciglia alzate, una gamba più tesa dell'altra così da avere una spalla leggermente più bassa dell'altra. Spesso crede di essere superiore a altri; ma siamo tutti comuni mortali.
“E dai Sophie! Non devi fare una conferenza internazionale; devi solo dare un parere ad un'amica!” “Si è bello e commuovente, ma ora ho altri problemi!”
Miseriaccia! Spero proprio sia in quel periodo altrimenti quest'anno sarà proprio insopportabile. Merlino ma quanto s'è inacidita quest'estate?!
“Se vuoi puoi parlarmene.” devo essere gentile e mantenere il controllo. È comunque mia amica. “No; non è importante. 'Notte”
Si; non è importante. E io sono una Veela. Bah; contenta tu, contenti tutti.
“'Notte” rispondo. Mi giro sull'altro fianco, sul lato da cui vedo la finestra. Mi sono dimenticata di tirare la tenda e vedo la luna. È minuscola, appena storta. Fino a ieri non c'era nemmeno.
Lo prendo come un segno. Fino a ieri non avevo un rapporto con Scorpius e non c'era la luna. Oggi che ci siamo parlati e che sono successe tutte queste cose sorge.
E come la luna sta sorgendo in una nuova fase, una nuova fase della mia vita inizierà.
Sarà più bella e più importante delle altre, non sarà una delle solite parentesi che poi dimenticherò con il tempo.
Avrà però anche questa lati negativi: tipo Kevin. Per me è solo un amico, nulla più.
E gli amici non interrompono i piani di cuore. Questo suo scomodo invito potrebbe creare un putiferio.
Qualcuna potrebbe invitare il mio Scorpius a uscire e poi...
No. Non. Ci. Devo. Pensare.
Lui sa di essere mio e non accetterebbe mai inviti da altre. Nemmeno io lo farei.
Sono state quelle impiccione delle mie cugine a accettare l'invito. E questo va spiegato a Kevin. E a Scorpius. Sopratutto a Scorpius. Ma lui capirà e mi perdonerà perché lui sa che ci apparteniamo. Non glielo ho mai detto; ma queste sono quelle che sai a priori.
Si, andrà tutto bene. Tutto bene.
E alla fine, malgrado tutto ciò che accadrà, avremo il nostro lieto fine. E sarà bellissimo.
Scorpius
Sono steso sul letto e aspetto di prendere sonno. Sembra passata un'eternità da quando è scattato il coprifuoco.
Sono ancora agitato per quello che è successo. Rose non può aver accettato il suo invito. Non dopo quello che è successo in viaggio. No. Non può essere accaduto davvero. Ci deve essere per forza un'altra spiegazione. Per forza. Lei non risponderebbe mai così... Circe! È così ovvio!
Lei era con le sue cugine ed è una vita che tentano di trovarle un ragazzo! Avranno accettato loro per lei!
Beh, però già che c'erano potevano trovare anche qualcuno di più carino e più adatto a lei. Tipo me. Loro ancora non lo sanno, ma sono il ragazzo perfetto per Rose. E glielo dimostrerò.
Un giorno riuscirò a stare con lei, allora potrò lasciarmi alle spalle tutte le persone con cui sono cresciuto. Certo mi dispiacerà per i miei genitori ma finché non capiranno che la storia dei purosangue è un'idiozia e lei è esattamente come noi: senza differenze.
Anche se credo che sarà altrettanto difficile farmi accettare dalla sua famiglia.
In fondo non li biasimo: sono un Serpeverde con genitori razzisti ( è l'unico termine corretto) è ovvio che vogliano qualcosa di più per la loro unica figlia. E sarà a quel punto che riuscirò a dimostrare loro che non è la casa in cui siamo smistati che determina il mago.
Non è tanto meno la sua famiglia che lo fa'. E ho la certezza che anche Rose tenterà di piacere ai miei;e malgrado lai abbia la certezza che loro la rifiuteranno, lei proverà ancora, ancora e ancora perché è molto testarda.
E questa è una cosa che adoro di lei. In realtà di lei adoro tutto; pregi e difetti.
Mi cade l'occhio sulla finestra. È finta.
Eh, si abbiamo il dormitorio nei sotterranei e le camere danno quasi tutte sul lago nero quindi hanno fatto delle finestre incantate che fanno vedere esattamente il cielo che vedo gli altri ragazzi guardando fuori dalle loro finestre. Ovvero c'è un incantesimo molto simile a quello che è usato nella Sala Grande.
Ma la cosa che mi colpisce di più ora è la luna. È uno spicchio piccolissimo e bianco; mi trasmette una strana calma che in qualche modo mi culla e mi invita al riposo.
E non sarebbe nemmeno una cattiva idea visto che domani ho lezione, abbiamo lezione.
Rose ora starà dormendo e me la immagino; così dolce e aggraziata con il viso candido illuminato dai raggi della luna.
E ora che so che questo sole della notte è lo stesso che guarda sia me che lei, sono pronto incontrare Rose come ogni notte.
In un mondo che è solo nostro, in cui non dobbiamo preoccuparci di nessuno se non di noi: nel mondo dei sogni, dove possiamo illuderci e amare senza soffrire o farci male.
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Capitolo 5 *** Ogni giorno della mia vita ***
Rose
Lacrime.
Le sento che mi solcano il viso e poi bagnano il mantello di
Scorpius.
Sophie
era appena andata via e lui è spuntato fuori da non so dove
e mi ha
abbracciata.
Non
lo avrebbe fatto nessun altro, nemmeno Al; ne sono certa.
Singhiozzo.
Sento una mano che mi accarezza i capelli e poi la schiena.
“Dai
Rose, non piangere. Mi si spezza il cuore vedendoti così.
Racconta a
qualcuno quello che è successo, sfogati, ma poi torna la
ragazza
sorridente che tutti vedono. Ti prego.” “Pensi sia
così facile?”
“No. So che non lo è, affatto. Non sei l'unica che
a volte cade. E
fidati per rialzarti hai bisogno di confidarti con qualcuno. Tipo
Lily; o Dominique; o Albus; o...” “Posso confidarmi
con te?”
Siamo
ancora abbracciati quindi non lo vedo in faccia, ma sono sicura che
è
sorpreso per quello che ho detto. Lo sono anche io!
“Beh;
non ci frequentiamo da molto, in realtà non ci frequentiamo
nemmeno
però se ti può aiutare parla pure.”
dice un po' impacciato.
Ci
stacchiamo da un abbraccio che è stato tanto: dolce, tenero,
fragile, forte, pieno d'amore e amicizia allo stesso tempo.
Mi
asciuga una lacrima che mi era scesa, silenziosa, sul volto. Poi si
appoggia con la schiena alla libreria, mentre io mi siedo: scomposta;
come uno scaricatore di porto, con un braccio sul tavolo, l'altro che
mi tiene la testa, le gambe leggermente aperte. Ma non guarda quello.
Mi fissa negli occhi con uno sguardo deciso, calmo e paziente: tutto
insieme.
Io
ricambio: stanca, esasperata e con gli occhi lucidi.
“io
sto impazzendo; non ne posso davvero più! È che
Sophie -comincio io
sfogandomi- in questo periodo è strana; molto, troppo
sclerotica e
tanto nervosa.”
Faccio
una pausa e lui è ancora lì, in silenzio. Mi ero
fermata apposta
per sentire il commento, che tutti i miei cugini o cugine o la stessa
ragazza discussa, fanno: precisi come orologi svizzeri.
Invece
lui mi fa solo un cenno in avanti con il volto che sta a dire
“Continua”. Sorrido leggermente. Lui sa ascoltare.
Scorpius 1
resto del mondo (ovvero famiglia e Sophie) 0.
“Ad
esempio: stamattina -ricomincio io- non mi ha quasi rivolto la
parola. Poi verso le nove, circa, si è calmata. Dopo pranzo;
anzi
no, dopo Pozioni era di nuovo scorbutica. All'ora di Difesa contro le
Arti Oscure si è andata a sedere vicino a Sharon: quella di
Corvonero, hai presente? L'oca che si trucca in modo esagerato e che
ai festini di Lumacorno indossa abiti che si possono a mala pena
definire vestiti. Cioè le sue gonne sono già
l'orlo! Perché hai
quella faccia? Non hai capito di chi parlo?”
Lui
deve sapere chi è Sharon Twist! Gli è andata
dietro per tantissimo
tempo! Ad ogni occasione faceva la languida e la
“facile” con lui
e praticamente mezza Hogwarts ha avuto
un'”esperienza” con lei.
Forse anche più di una.
Lui
mi risponde “Si, ho capito chi è lei.
Però non mi è ben chiaro
se il problema è la Twist o Sophie...”
“É il rapporto con
Sophie! Quello! Ma ciò non toglie che la Twist è
un'oca! E della
peggior specie!” esclamo io un po' indignata. Lui mi sorride
e mi
domanda “Ma... non è che sei gelosa??”
Beh, ovvio che si!! Sono
che non te lo posso certo dire!! Dai non farmi domande a cui non
posso rispondere; senza fare figure da troll!!
“Ehm...” tento di
spiegare. Per fortuna lui mi interrompe “Vabbè;
vai avanti.”
“Insomma:
si siede accanto a Miss migliore Oca di Hogwarts e anche a
Trasfigurazione si siede accanto a Esther quella di Tassorosso. Lei
è
adorabile e, se Kevin non esistesse o fosse malato, non mi farebbe
nessun torto sedendosi vicino a lei. Mi è anche simpatica, a
volte
studiamo anche insieme. Ma, purtroppo, Kevin è sano come un
pesce e,
anche se con mia grande desolazione, esiste. Quindi Sophie sarebbe
dovuta stare con me per evitare che quell'appiccicoso venisse a
scassare! Di nuovo!!” Sono alquanto scocciata; Sophie
dovrebbe
aiutarmi, non ostacolarmi! “Perché ti si
è avvicinato?! E che ti
ha detto?!” Sorrido, sono felice che lui ci tenga
così tanto a
tenermelo lontano. “Ma sei geloso?” domando io con
un po' di
malizia.
“Che
ti ha detto?!?!” dalla sua faccia e dal tono della sua voce
si
capisce che è mezzo arrabbiato e mezzo preoccupato. Ok; devo
tentare
di fare l'indifferente, anche se a recitare faccio schifo devo
tentare.
“Mah,
nulla di che. Mi ha chiesto se mi andava di studiare con lui prima
dell'uscita a Hogsmade.” Ammettiamolo con onestà:
come performance
era abbastanza oscena...
“E
tu?!?!” Va bene... come non detto... “Gli ho detto
che deve darsi
una calmata.” Lui tira un sospiro di sollievo e mentre
sorrido gli
domando “Ma sei davvero così geloso?”
Lui mi guarda e dice “Si,
e tanto anche. Pensa che stanotte ho avuto un incubo. Eravate tu e
Kevin che vi baciavate. Orribile.” Lo guardo un po' stranita.
Non
pensavo che provasse qualcosa di così... così
forte. Anche io sento
per lui un sentimento grande e deciso, perché altrimenti non
sarei
qui. Però, davvero, non credevo fosse una cosa
così decisa anche
per lui.
Ci
sorridiamo un po' poi riprendo il discorso “Si, poi siamo
venute
qui per studiare un po' ma abbiamo litigato... E poi sei arrivato tu
e il resto lo sai.” “Perché avete
litigato?” “Lei ha detto
che visto che parlo spesso di quello che è successo tra noi
sono
un'egoista. Io le ho risposto che di cose sue non possiamo parlare
perché altrimenti si arrabbia e mi sbrana. Le ho detto anche
che non
sono problemi miei se lei non vuole farsi aiutare. Lei ha ribadito
che sono egoista e che non sono affari miei se lei sta male. Poi ha
sbattuto un libro sul tavolo, è andata via e poi sei
arrivato tu.”
Mi
guarda un po' confuso e mi domanda “Ma sul serio?”
io annuisco
con un velo di tristezza. “Non pensavo si potesse essere
così
stupidi!” Io lo guardo con gli occhi fuori dalle orbite.
Nessuno
mi aveva mai detto qualcosa su Sophie in modo così diretto!
Nemmeno
i miei cugini, che sanno essere anche molto cattivi!
Lui
è stupito della mia reazione “Non fare quella
faccia! È vero!”
Io mi metto a ridere e lui mi segue a ruota.
Scorpius
È
incredibile: sono meno di cinque ore che non vedo Rose e già
mi
mancava da morire. Allo stesso tempo sono sorpreso: non pensavo che
Sophie potesse essere così egoista.
Mi
ha lasciato un po' spiazzato questa cosa... Guardo Rose e le sorrido
“Vorrei poter parlare così con te più
spesso... È brutto dover
parlare apertamente unicamente quando siamo soli... E tutto per colpa
dell'attrito che c'è tra le nostre famiglie! È
ridicolo!!”
E
lo è veramente... sarebbe bello se loro mettessero davvero
da parte
il loro rancore, ma farlo anche con i gesti e non solo con le
parole....
“Scorpius,
sei un genio!” ero tranquillo e beato a pensare a questa cosa
che
lei mi sorprende dicendomi così e mi ha lasciato spiazzato.
“Perché?! Che ho fatto?!”
“Potremo farlo anche noi!” È
bello vederla così euforica, ma no ci sto capendo niente...
“Eh?!”
“Dai è così ovvio!Potremo, su alcune
cose, parlarci al contrario!
Così se ci dicessimo cose come “Mi stai
antipatico” in realtà
vorrebbe dire “Ti voglio bene”; “Ti
odio” sarebbe “Ti amo”
e via dicendo...”
Il
volto mi si illumina di gioia e allegria. “Rose, è
semplicemente
geniale!” Lei saltella e batte le mani. È molto
contenta,
euforica. “Sei fantastica!” le dico bloccandomi
subito dopo come
pentito. Lei all'inizio ha sorriso, ora mi guarda un po' confusa.
“No, in realtà è una cosa orribile e
ripugnante.”
Facciamo
uno sforzo enorme per non ridere.
“Sentito
Weasley? Sicuramente si riferiva a te!”
Merlino,
grazie per averci trattenuto! Grazie! “Alan? Che ci fai qui?
Non
dovresti essere a una passeggiata romantica?” ho ripreso il
mio
tono calmo e tranquillo, come se non fossimo mai stati sull'orlo di
ridere fino alle lacrime.
“Si,
ma sono le sette passate. Liza e Nancy si stavano iniziando a
preoccupare e mi hanno mandato a cercarti. Comunque che ci facevi con
-squadra Rose- lei?”
Già
che abbia detto “lei” e non
“questa” o altri termini
dispregiativi è una buona cosa. “Lei studiava qui
e a me serviva
un libro; anzi dei libri, quattro o cinque, in questa sezione.
Così
per non portarli in giro per tutta la biblioteca sono rimasto
qui.”
“Mh. Andiamo?”
L'ha
bevuta. Molto bene. Prima mi ero girato per guardare in faccia Alan,
quindi ora mi volto nuovamente per parlare a Rose.
“Weasley,
onestamente, spero di rivederti il più tardi possibile e di
parlare
con te solo se strettamente necessario perché mi stai
antipatica.”
Io le sorrido e lei a stento si trattiene. “Bene, ora
andiamo.”
dice Alan prendendomi per una spalla e tirandomi in là. Mi
giro
un'ultima volta a guardarla. Ora è nella stessa posizione di
quando
sono arrivato; ma adesso è felice e questo è
l'importante. La
saluto facendole l'occhiolino: ora siamo complici. Questa cosa mi
esalta. Lei deve aver capito; e ride silenziosamente. Io ricambio
finché non perdo la visuale per colpa di quel dannato
scaffale.
“Allora,
Alan, come è andato l'appuntamento?” chiedo io; e
mentre lui
racconta ci avviamo verso la Sala Grande.
Rose
Resto
lì, sola, attorno ho solo il silenzio della biblioteca. Sono
nella
stessa posizione di quando Sophie è andata via. Solo che ora
se
dovessi piangere lo farei di gioia. Sono felicissima, tutto per
merito di Scorpius. È stato lui a far diventare uno dei
pomeriggi
peggiori di tutti in uno dei migliori. Visto che sono già
passate le
sette sarà meglio che vada anche io in Sala Grande.
Raccolgo
la mia borsa e mi avvio a passo svelto e poco dopo raggiungo il mio
tavolo, sedendomi tra Roxanne e Lucy. “Rosie, lo sai che di
iper-studiose ne bastano due vero??” “Si, Ro -dico
sorridendo e
riempiendomi il piatto- lo so perfettamente. Me lo dici
sempre.”
“Ro, ad ogni modo ne servirebbero di più per
aiutare voi imbranati
a fare i compiti!” “Molly, ma è
possibile che tu abbia da ridire
su tutto quello che faccio?!”
Dolce
e cara normalità. Mi manca quando sono con Sophie. Molly e
Roxanne
sono migliori amiche e fanno spessissimo questi finti litigi.
È un
loro modo per dirsi che si vogliono bene. Tutti finiamo di mangiare e
andiamo insieme in Sala Comune.
“Allora
Freddie come va con quella si cui dovevi fare colpo ieri?”
domanda
Luis. “Nah... ho lasciato perdere. Era già
fidanzata quando ha
iniziato a piacermi.” “E da quando ti
piace??” chiede Hugo “Da
luglio” risponde il più grande, ovvero Jamie che
non c'entra
nulla, ma ok. “Si ma, sei proprio un genio se d'estate ti
innamori
di una che non puoi vedere!” interviene Lils. “A
cuor non si
comanda.” le risponde Lucy con un filo di amarezza nella
voce. “E
poi io- continua Fred- non posso far innamorare le ragazze di me
semplicemente guardandole e sorridendo; come fa qualche altro
biondino!!” “Oh, che due bolidi!
Piantatela!” esclama Luis che
ormai si sta esasperando ormai da quattro anni.* “Ma Luis!
Dovresti
essere felice di avere tutte le ragazze ai tuoi piedi!” dice
Hugo
“Si, sarebbe bello ma...” “Ma
cosa?!” interviene Fred “Oh;
sentite -urla Luis sull'orlo di una crisi di nervi- non è
mica colpa
mia se mia madre è una Veela!!”
“Appunto!! Il tuo sangue è di
Veela per un ottavo: tutte le ragazze sono ai tuoi piedi!! Non
c'è
motivo per dire ma!!” “E invece si...”
risponde Luis un po'
triste, come un bambino che confessa una bravata. “Ma
perché?!”
insiste Hugo. “Perché anche se tutte mi amano ma a
me non piace
nessuna siamo punto a capo!” tutti restiamo lì un
po' sconvolti
“Non ti piace nemmeno una ragazza?!” esclama Ro
“Beh... Si...
ma credo che lei non mi guardi nemmeno...” risponde Luis
triste.
“Tranquillo
Luis io ti capisco...” interviene Lucy giù di
corda “No, cioè
si... ma per voi ragazze è un po' diverso...”
“Ma
tra noi ragazzi è la stessa cosa: quindi hai comunque un
cugino che
ti capisce...” dice Al entrando nel discorso per la prima
volta.
Mentre
James si butta su un divanetto della Sala Comune chiede al suo
fratellino “Mi dici chi è, vero?” con
uno strano sorriso in
faccia. Albus scuote la testa e gli dice “Assolutamente
no!”
Jamie ci rimane un po' e fa finta di mettere il broncio. Con la voce
più dolce possibile domando a Al “E a
me?” lui annuisce e
risponde “Si; ma non ora.”
Sorrido
e mi incammino verso i dormitori mentre sento James urlarmi
“Rose,
poi me lo dici?” “Nemmeno morta!” gli
rispondo entrando nel
corridoio.
Rido,
è stato bello. Tutto lo è stato. Il pomeriggio
con Scorpius, la
serata con i miei cugini. Vorrei che fosse così ogni giorno
della
mia vita. Sophie è solo un brutto ricordo, lontano. Io le
voglio far
capire che voglio anche lei nei momenti felici. Mi fa male il fatto
che tenti continuamente di tagliarmi fuori dalla sua vita.
Apro
la porta, pronta a chiarire una volta per tutte. Resto spiazzata
quando vedo, o meglio, mi accorgo che tutte le tende sono tirate e la
luce è spenta. Così l'accendo, perché
sono solo le 20:30 ed è
impossibile che tutte stiano già dormendo.
“Cosa
diavolo fai?!” urla una voce acuta e isterica che purtroppo
conosco
bene. “Beh io...” “Beh
niente!!” Sono troppo di buon umore
per litigare; quindi senza dire una parola vado in bagno, mi chiudo
dentro e mi faccio una bella doccia calda.
Esco
dopo un bel po'. Onestamente non ho idea di che ora sia. Mi sono
appena rivestita quando mi accorgo che qualcuno sta provando a
entrare. Vado alla porta e apro.
“Rose,
ma cosa cavolo prende a Sophie?!” “Kat; non ne ho
idea. È da un
po' che cerca di allontanarsi da me...” “Eh?! Lei
ha sempre avuto
un caratteraccio, ma che faccia la difficile anche con te mi sembra
strano...” Beh, effettivamente lo è.
“Piantatela
immediatamente e spegnete quella dannata luce!!” strilla
Sophie
sempre più nervosa. Faccio segno alle mie compagne di venire
in
bagno. Le vedo un po' titubanti quindi chiedo “Volete davvero
essere sbranate a quindici anni?” Svelte sia Katlen, sia
Cristal,
sia Emily entrano nel bagno e io chiudo la porta.
Restiamo
ancora un po' lì, a chiacchierando del più e del
meno. Solo verso
le dieci usciamo e ci infiliamo velocemente nei nostri letti.
Io
dopo poco sono già tra le braccia di Scorpius, nel mondo dei
sogni,
e vorrei che fosse così anche nella realtà in
ogni giorno della mia
vita.
Scorpius
Metto la
testa sotto l'acqua
calda, faccio un respiro profondo e blocco il getto. Esco dalla
doccia e mi preparo per andare a dormire. Quando entro nel dormitorio
il silenzio è opprimente. Fortunatamente Alan lo rompe dopo
poco.
“Scorp, onestamente che facevi oggi pomeriggio con la
Weasley?”
forse è meglio non pensarle certe cose...
“Alan
te l'ho detto: mi
servivano dei libri che erano lì e visto che erano troppi
non li ho
spostati e sono restato lì.” Mi guarda cercando di
farmi
raccontare la verità che vuole sentirsi dire.
“Sicuro?” “Si,
sicuro.” “Ok, ti credo. Però tu lo sai
di potermi dire tutto,
vero?” “Si, Alan lo so. E poi se non lo dicessi al
mio migliore
amico a chi dovrei dirlo?”
Alan, mi
dispiace di doverti far
restare fuori da tutto questo. Davvero; e anche tanto. Ma
finché le
cose con Rose non si saranno stabilizzate non potrò dirti
nulla.
Scusa.
Lui
sorride, ignaro di tutto.
Ricambio, un po' forzatamente. “Buonanotte
Scorpius” dice lui
spegnendo la luce “Buonanotte Alan.”
Vorrei,
davvero, spiegarti
tutto; ma ora come ora non posso. E un po' ci sto male. È
bruto
nascondere cose così importanti al proprio migliore amico.
Vorrei
gioire con lui, farmi prendere in giro amichevolmente, chiedergli
consiglio.
Però
non credo che adesso
sarebbe in grado di capire. Direbbe che è una cotta
passeggera; che
è solo un capriccio; che lei non mi guarderebbe mai per
motivi ovvi,
cioè Serpeverde e Grifondoro non si innamorano; e
perché non credo
accetterebbe mai un mio qualsiasi fidanzamento serio. Non so
perché
ma penso che abbia un po' paura (anche se non lo ammetterebbe mai)
che una ragazza fissa possa cambiarmi in qualche modo.
È
che nemmeno lui è abituato a
relazioni così: è più il tipo da una
botta e via. Cambia ragazza
grosso modo ogni settimana. Lui non è un Dio,
però è molto
popolare e quindi ben voluto. Lui però con loro non ha
cattive
intenzioni; cerca di farle soffrire il meno possibile, anche se non
ci riesce molto bene.
Dai Alan,
non preoccuparti,
presto ti dirò tutto. O almeno spero. Però
è anche colpa tua se
adesso non sai nulla! Se ci interrompi nei momenti clou! Penso tutto
questo e sorrido pensando a Rose.
Oggi
è stata una giornata
fantastica! La chiacchierata con Rose poi... vorrei potesse essere
così ogni giorno della mia vita.
Rose
“Svegliati,
sorgi e splendi!
Buongiorno Rose!” “Giù dal letto
pigrona!” “Dai che ho
fame!” L'altro giorno ho nascosto e muffilato la sveglia per
dormire almeno la domenica, ma poi non l'ho più riemessa e
se tutte
le sveglie saranno così non la recupererò mai!
Ormai sono
passate due settimane
dall'inizio della scuola.
Il
giovedì, di solito, è un
giorno pesante; ma oggi devono estrarre dal calice di fuoco i nomi
dei campioni del Tre Maghi, quindi le lezioni finiscono due ore
prima. Siamo tutti molto entusiasti della cosa. Anche oggi, come
tutte le mattine, Sophie non c'è. Ormai io, Emily, Cristal e
Katlen
facciamo colazione insieme e stiamo legando tantissimo.
Stiamo
tutte aspettando che
Sophie torni normale: perché con la modalità
sclerotica non ne può
più nessuna!
Scendiamo
velocemente in Sala
Grande e facciamo tutte un'abbondante colazione. Specialmente Katlen
che mangia quasi quanto Hugo.
Con
pochissima voglia saliamo
fino al quarto piano insieme a altri Tassi che verranno a dormire con
noi. Si, dormiremo. Perché a Storia della Magia si
può solo
dormire. Non capisco come faccia Molly a esserne così
appassionata.
Bah.
La lezione
passa troppo
lentamente e appena finisce l'ora schizziamo fuori dall'aula. Ormai
anche loro sanno di Kevin e mi aiutano a tenerlo lontano,
così Al è
libero di stare con i nostri compagni. Effettivamente di questo
allontanamento di Sophie ne stiamo risentendo in modo positivo. Io
sto legando molto con le ragazze, particolarmente con Emily; le ho
anche accennato che mi piace uno. Per fortuna lei è stata
molto
discreta e non mi ha chiesto che è, quindi non sa di
Scorpius. Se
tra noi continua così, ho idea che glielo dirò
presto.
Tutti i
miei cugini sono felici
di non averla tra i piedi. A me e ad Al dispiace ma siamo molto meno
tesi. Lui in particolare.
“Buongiorno
ragazzi” ci
saluta il mio insegnate preferito “Buongiorno professor
Paciock!”
rispondiamo noi allegri.
Dopo poco
comincia a spiegare le
proprietà delle Radici di Valeriana: una lezione
interessante e
leggera. Ecco perché lo adoro.
Finita
l'ora io, Al, Sophie (che
sta per conto suo) e Emily ci avviamo verso l'aula di Babbanologia
parlando felicemente del più e del meno mentre Katlen e
Cristal
vanno in biblioteca. Sono tutti contenti perché è
la penultima ora.
Loro. Per me la cosa importante è che è con i
Serpeverde e lo
vedrò.
Scorpius
Salto gli
ultimi tre scalini che
mi separano dal pianerottolo dove c'è l'aula di
Babbanologia. Mi ha
obbligato mio padre per smentire un po' la cosa dei Mangiamorte.
Nessuno in
famiglia era felice;
ma nel corso c'è Rose!
Canticchio
la canzone di
Hogwarts mentre cammino per il corridoio. “Oggi siamo di buon
umore, eh?” domanda Alan “Si!” dico
allegro come poche volte.
Questa
settimana è favolosa!
Lunedì ci ha riportato la Pozione Balbettante e ho perso
“E”.
io! E l'altro giorno ho preparato una pozione Scaccia Brufoli, sempre
con Rose, e credo sia venuta benissimo anche quella.
Poi non ci
sono state né
interrogazioni né verifiche. E Rose e Kevin sono sempre
più
lontani. È un periodo splendido!
“Buongiorno
prof!” saluto
tranquillamente mentre lui mi risponde un po' freddo. Gli sto un po'
antipatico. Il mio cognome gli sta antipatico.
Siamo tutti
seduti, sui banchi a
spalti come quelli dell'alula di Incantesimi, con delle disposizioni
alquanto scontate. Serpi a sinistra, Grifoni a destra. Io e Rose, con
altre persone, siamo nella zona più alta e fortunatamente
siamo uno
di fronte all'altro.
“Manca
qualcuno?” domanda il
prof “Credo Sophie...” risponde una ragazza dai
capelli rossi che
credo si chiami Emily.
“Rose,
sai qualcosa?” chiede
nuovamente “Eh, no dovrebbe stare bene, ma non so
nulla.”
Le mimo con
le labbra una
domanda “Non avete ancora fatto pace?” lei scuote
la testa per
dirmi “No” un po' amareggiata ma tranquilla. Io,
ovviamente, non
ascolto ma guardo Rose prendere appunti benché non ne abbia
bisogno.
“Ma
cos'è che continui a
fissare?” mi chiede Alan “L'infinito del cielo
azzurro, con il
suo immenso silenzio, che ci racconta più parole di quante
non
crediamo. E la sconfinata forza dell'amore racchiusa in uno spazio
così angusto che...”
“Malfoy,
Hopper cosa avete da
parlare tanto?” Ci zittiamo all'istante e io faccio fatica a
trattenere le risate.
“Hopper
cos'è questa?” dice
indicando un'immagine alla lavagna, di cui nemmeno io saprei dire
cosa rappresenta. Al contrario Rose alza la mano di scatto.
“Ehm,
un'automobile?” tenta
Alan dubbioso. “No; l'automobile “va da
sola” in un certo
senso, mentre questa bisogna “metterla in modo” da
soli. Magari
il signor Malfoy lo sa.” dice guardandomi frontalmente e
dando le
spalle a Rose. Io sono in grandissima difficoltà.
E lei,
esattamente come io le ho
chiesto di Sophie, mi suggerisce mimando la risposta con le labbra.
“Bicicletta” provo io.
Il prof
sorride, stupito “Si,
è giusto...” Subito dopo finisce l'ora e tutti ci
affrettiamo a
uscire dall'aula e nella foga mi trovo spalla a spalla con Rose e le
dico “Weasley, non mi sei stata per niente d'aiuto. Devi
levarti di
torno!” Faccio appena in tempo a finire la frase che Nancy mi
spinge via e ci affrettiamo a scendere nella Sala Grande. Nonostante
ciò riesco a girami per guardare fugacemente Rose che ride.
Arriviamo
al nostro tavolo
praticamente correndo e appena ci sediamo, con il fiatone, Alan dice
“Ora possiamo fare con calma.” E infatti ci
prendiamo tutto il
tempo del mondo per mangiare il nostro pesce affumicato con patate
arrosto, chiacchierare del più e del meno e ascoltare i
pettegolezzi
freschi di giornata di Liza che arriva un po' dopo di noi.
Finito
anche il dolce al
cioccolato (e la pausa pranzo) ci alziamo e ci avviamo verso le serre
visto che abbiamo Erbologia.
Anche se ho
passato ben un'ora
con Kevin, la lezione è trascorsa tranquillamente.
“E per oggi
abbiamo finito scuola!” esclama felice Nancy. “Si
ma affrettiamo
il passo, non voglio perdermi nulla della cerimonia.”
Effettivamente
siamo tra gli
ultimi ad entrare e non appena ci sediamo la McGranit comincia il suo
discorso.
“Ragazzi,
come già sapete,
questa sarà una competizione estremamente pericolosa. Spero
vivamente che coloro che si sono iscritti abbiano pensato bene alle
conseguenze che potrà portare tutto ciò nelle
proprie vite. Mi
auguro che sia stata una scelta coscienziosa. E ora prima di estrarre
i nomi la signore Weasley ci dirà due parole.” La
mamma di Rose
viene avanti, fa un respiro profondo e inizia a parlare.
Rose
“Io,
adesso, vi parlerò come
ex-studente di questa scuola e non come dipendente del Ministero
della Magia. Anche a me, quando ancora studiavo qui, è
capitato di
assistere al Torneo. Sarò onesta, per me è stato
devastante. E non
partecipavo nemmeno.
Spero che
prima di iscrivervi,
abbiate pensato alle conseguenze che tutto questo potrebbe avere non
solo su di voi ma anche sui vostri familiari e i vostri amici. Mi
auguro anche che abbiate controllato l'alta percentuale di morti in
questo torneo e vi siate chiesti se siete davvero pronti. Ma ormai
è
troppo tardi per tornare indietro, quindi lasciamo estrarre i
Campioni dal Calice.”
Mamma ha
finito il suo discorso
ed è un po' amareggiata sappiamo tutti la storia di zio
Harry, come
conosciamo altrettanto bene quella della morte di Cedric Diggory.
La McGranit
da un colpo di
bacchetta al Calice, che è lì dal primo giorno,
che fa aumentare
spaventosamente la fiamma e la fa diventare di un azzurrino simile al
colore dei capelli di Teddy.
Facciamo
appena in tempo a
stupirci che dal fuoco viene fuori un bigliettino accuratamente
piegato che vola in mano alla McGranit lo spiega e annuncia
“La
campionessa di Beauxbatons è- tento di leggere il nome al
contrario
perché la carta è così sottile che la
scritta traspare- Amelie
Pierpont!” No; non ci sarei mai arrivata. Tutti applaudiamo
una
ragazza bionda e magra (riconoscibile, insomma!) che va a stringere
la mano alla McGranit e alla mamma per poi sparire dietro a una porta
vicino al tavolo degli insegnate con la sua preside.
Dal Calice
esce un altro
foglietto piegato male e dalla carta spessa.
“Il
campione di Dumstrong è-
la McGranit strizza un po' gli occhi, credo per leggere meglio il
nome- Kalus Hoffmann!” Tutti applaudiamo mentre anche lui fa
il
giro delle strette di mano e sparisce dietro la porticina (da dove fa
fatica a passare visto che è più simile a un
armadio che a una
persona) insieme a quello che credo sia il suo accompagnatore.
“E
infine il campione di
Hogwarts è Derek Kaoma!”
Tutta la
Sala Grande scoppia in
un applauso grandissimo accompagnato da urli e fischi. La McGranit
stavolta non ha avuto difficoltà a leggere il nome. Beh;
ovviamente
avrà riconosciuto subito la scrittura visto tutti i permessi
che
scriveva per far allenare la sua squadra. Lui è battitore,
nonché
capitano, dei Corvi a quidditch. È alto, muscoloso, con i
capelli
castani e gli occhi azzurri.
È
sempre gentile e disponibile
con chi ha bisogno d'aiuto. È un tesoro di ragazzo.
Stringe la
mano a mia mamma e
poi raggiunge gli altri con la McGranit.
“Ragazzi
adesso potete
cenare!” esordisce mamma.
Subito dopo
appaiono dozzine di
leccornie sui nostri tavoli io mi giro e incomincio a parlare con i
miei cugini dei tre campioni, delle tre possibili prove. Beh, questo
escludendo le varie idiozie saltate fuori nei discorsi. Alcune sono
proprio irripetibili. Perché, come credo ormai tutti abbiano
notato,
non siamo una famiglia normale.
Per niente.
Ma è questo il
bello! No?
Scorpius
Abbiamo
finito di cenare e io,
Alan, Nancy e Liza ci avviamo verso la nostra Sala Comune.
“Che
ne pensate di Kaoma come
campione?” chiede Alan “Beh, secondo me abbiamo
buone possibilità
di vincere. È un Corvo, troverà una strategia per
battere l'armadio
bulgaro. La biondina francese non sarà certo un
problema.”
rispondo io “E poi Derek è così
bello!” esclama Nancy sognante.
“Si; così bello da essere fidanzato!” la
blocca Liza. “Davvero?!
E con chi?!” Nancy è molto sorpresa “Si,
bene felicitazioni per
lui e la tipa ma non ce ne frega nulla!” si intromette Alan.
Però
lui ha una sorella pettegola. Infatti sento Liza bisbigliare a Nancy
che a luglio si è fidanzato con una certa Cleo Smith di
Corvonero
che ha un anno più di noi.
Siamo
davanti alla Sala Comune
quando sento una voce chiamarmi “Malfoy, aspetta un
momento.” Mi
giro, è la prof di Rune Antiche.
Ci fermiamo
tutti sulla soglia,
anche se non capisco perché restano anche gli altri.
“Ragazzi voi
altri potete andare mi serve solo Malfoy.”
Nancy, Alan
e Liza a malavoglia
entrano nel salottino umido verde e argento.
“Professoressa
Macler voleva
dirmi qualcosa?” domando io “Si, volevo parlarti
della mia
materia visto che stanno sorgendo problemi; vero?”
“Beh, si.
Faccio fatica a seguire le lezioni.” “Me ne ero
accorta. Per
questo credo sia meglio che tu inizi sin da subito a prendere
ripetizioni cosicché per gli esami di fine anno tu non possa
avere
problemi. Cosa ne pensi?” “Credo che sia un'ottima
idea.” “Bene
ti farò sapere chi sarà il tuo insegnante
supplementare. Buon
proseguimento di serata” “Anche a lei!”
saluto io entrando
nella Sala Comune.
“Che
voleva?” chiede Nancy
mentre mi butto su una poltrona “Voleva parlarmi delle
ripetizioni
di Rune Antiche” dico io con indifferenza “E da
quando prendi
ripetizioni?” domanda Liza “Da stasera”
“Mh.. buono!” dice
Alan.
Restiamo
lì fino alle nove e
poi andiamo in camera e io mi addormento quasi subito.
Non mi
rendo conto di quanto
sono fortunato. Per Rose, per i miei amici, per tutto. E vorrei fosse
così ogni giorno della mia vita.
*Io ho una
mia particolare
visione delle nascite della New Generation. Teddy 1998. Victorie
2000. Molly e Roxanne 2001. James, Fred, Lucy e Dominique 2002. Rose
e Albus 2003. Lily, Hugo e Luis 2004.
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Capitolo 6 *** Angelo custode ***
Rose
Sbatto
le palpebre mentre la luce del sole mi scalda il viso.
Mi
giro verso destra e vedo Emily, seduta sul letto, che si da lo
smalto. “Buongiorno Rose” “'Giorno
Em” Guardo a sinistra nel
letto di Sophie, ma lei non c'è. Katlen e Cristal, invece,
sono
ancora addormentate. “Che ore sono?” chiedo con la
voce impastata
di sonno “Le nove e mezza” Non credevo fosse
così tardi. Tardi.
Per modo di dire. È domenica potrei dormire molto di
più.
Mi
alzo di malavoglia e mi infilo i jeans e una maglietta bianca. Ormai
è ottobre quindi inizio a cercare una felpa nel baule
buttando
all'aria quasi tutto.
“Andiamo
a fare colazione?” “Si Em, sono pronta!”
“Carina la felpa!”
dice sorridendo “Grazie, è la mia
preferita!” È nera con il
cappuccio e ha dei rettangoli blu elettrico, fucsia e lilla. L'ho
presa con mamma nella Londra babbana almeno due anni fa, ma mi piace
ancora tantissimo. Scendiamo chiacchierando allegramente del
più e
del meno, facciamo colazione con tranquillità
finché non arrivano
Lily e Dominique che si siedono una a destra l'altra a sinistra.
Emily, davanti a me, fa una faccia confusa.
“Rosie...
sai che giorno è oggi??”
“Domenica” rispondo ingoiando
l'ultimo morso della mia brioche al cioccolato. “Sai che si
fa
oggi??” continua Dominique “Ehm.. si va a
Hogsmade.” tento “E
con chi?” chiedono in coro.
“Allora
oggi ci troviamo alle tre davanti al cancello??” domanda una
voce
maschile alle mie spalle. Mi giro e vedo Kevin.
Vorrei
che nella Sala Grande ci fosse un lampadario per farglielo cadere in
testa. “Si, perfetto!” “Sarà
puntuale, promesso!” Guardo
Lily e Dominique. Ma cosa si sono bevute?! “Ok, a dopo
allora!”
dice andando via. Mi volto verso Emily per poi mettermi le mani nei
capelli.
“Tu
hai accettato di uscire con lui?” chiede Em molto sorpresa.
“No,
hanno risposto loro per me. Come ora. E finirà che una sera
le
uccido mentre dormono se continua così!”
“Allora per stasera
aspettateci che dobbiamo farle il quarto grado!” dice Lils
“Però
veniamo anche dopo pranzo per preparati...” dice Domi
“No! Ci
pensiamo io, Cristal e Katlen.” “Ok, ci si
vede!” dicono le mie
cugine alzandosi e andando via.
Fisso
Emily con uno sguardo assassino. “Cosa diavolo ti
è saltato in
mente di fare?!” domando dando un'enfasi arrabbiata a ogni
parola.
“Mi pare ovvio; ti ho slavato!”
“Salvata?!” “Beh, volevi
farti riempire di trucco e farti mettere tacchi e gonna? Se vuoi
faccio in tempo a disdire...” “No! Hai ragione...
Ma voi non lo
farete, vero?” “Certo che no! Rose, ti sembriamo
davvero così
sleali? Dopo quello che abbiamo fatto per allontanarvi?”
“Siete
davvero mitiche! Grazie!” “Aspetta a ringraziare!
Ho un piano, ma
dobbiamo sentire anche le altre...”
Finiamo
di fare colazione e prendiamo anche due cornetti al cioccolato, poi
ci alziamo per tornare nel dormitorio. Mentre parlo con Emily sento
una voce stranamente familiare che mi chiama
“Weasley” mi giro e
realizzo che a chiamarmi è stato un biondino in jeans e
camicia
bianca. Particolarmente figo. “Malfoy” rispondo io
tentando di
non scoppiare a ridere. Dopo esserci “salutati”
andiamo ognuno
per la sua strada, da parti opposte.
Prendo
Emily per un polso e mi metto a correre “Rose, che
fai?!” “Devo
dirti una cosa!”
Scorpius
Ho
appena salutato Rose e lei ha preso la sua amica rossa e ha iniziato
a correre. Bah.
Mi
siedo al tavolo con Alan. Nancy ci raggiunge poco dopo. E sembra
particolarmente allegra. “Ragazzi che fate oggi
pomeriggio?”
“Boh” rispondiamo all'unisono io e Alan.
“Ma come boh?! Oggi
c'è la prima uscita a Hogsmade e voi non avete nemmeno
deciso cosa
fare?!” Mi prendo la testa tra le mani. Porco Godric. Oggi
Kevin e
Rose devono uscire insieme. Porco Godric. Ma Nancy non poteva stare
zitta?! No, eh?!
Era
una bella giornata. Avevo sognato Rose con un vestito lilla, lungo
fino alle ginocchia con la gonna a palloncino e un fiocco in vita. E
mi baciava. Era splendida.
E
ora Nancy mi ricorda che oggi pomeriggio lei uscirà con un
ragazzo
che non sono io. Yeah.
“Si
beh, ci inventeremo qualcosa. Programmare tutto è
noioso.” dice
Alan. “Scorp, tutto bene??” mi chiede Nancy
“Eh, si. Non mi
ricordavo dell'uscita tutto qui.”
Mangiamo
un po' in silenzio finché Alan non rompe il silenzio
chiedendo a
Nancy “E tu che fai?” “Io
uscirò con Samuel Greammy!”
squittisce lei “Chi?!” domandiamo noi due
contemporaneamente.
“Uno di Corvonero.” risponde lei
“Ah.” commenta Alan.
Finiamo
la colazione in silenzio, dopodiché io e Alan ci chiudiamo
in
camera. Siamo sdraiati sui nostri letti, guardando il soffitto e ci
troviamo a parlare di un argomento un po' strano per noi. L'amore.
“Scorp,
tu che ne pensi dell'amore?” Sospiro; già che ci
siamo gli dirò
di Rose. “Alan, l'amore è una cosa bellissima ma
anche molto
dolorosa” “Sai, credo di essermi
innamorato” “Sai, credo di
averlo intuito quando abbiamo iniziato il discorso”
“Perché?”
“ Perché noi non parliamo mai di queste
cose” “Sai che hai
ragione!” “Sai che anche io sono
innamorato?!” “Si? Non ce lo
vedo Scorpius Malfoy innamorato” “Beh,
perché invece Alan
donnaiolo Hopper è semplice da vedere innamorato!”
ci mettiamo a
ridere. “Chi è la sfortunata?” chiedo io
“Indovina!” “Alan,
ci sono centinaia di ragazze a Hogwarts!” “Ma la
conosci!”
“Ehm.. potrebbe essere- chi diavolo è?!-
Nancy?” “Come hai
fatto a indovinare?” “Ho tirato a caso!”
“Il solito... bah, a
te chi piace??” “La Weasley...”
“Quindi d'ora in poi cosa
devo intendere per studiare??” chiede con un ghigno mentre io
arrossisco un po' “Alan!” Si mette a ridere mentre
io scuoto la
testa.
“Dai
prepariamoci!” dico alzandomi “E per
cosa?!” “Beh; dobbiamo
sventare due appuntamenti, no??” “E come credi di
fare?”
“Ancora non lo so. Magari mangiando mi verrà
qualche idea” “Come
mai ti ingozzi sempre e non ingrassi mai?!” “E che
ne so?!”
“Mh... è plausibile che sia colpa della
Weasley..” ridacchia “Se
non la smetti dico a tutti di Nancy!” “E io della
Weasley!” “E
io che una notte hai sognato di baciare la
“bellissima” Margot
Greevy!!” “Non parlo; potrei risultare troppo poco
gentile...”
rido mentre andiamo in Sala Grande dove ci sono già Nancy e
Liza.
E
al tavolo dei Grifoni c'è anche Rose.
Rose
“Cris,
ma lo sai che i tuoi capelli sono di un biondo bellissimo?”
chiede
Emily giocherellando con la treccia di Cristal e fissandomi con un
leggero ghigno.
Da
quando l'ho trascinata davanti a un arazzo al terzo piano e le ho
detto di Scorpius continua a punzecchiarmi con dolcezza, senza
rompere troppo; non come due ragazze di mia conoscenza. Ah, ogni
riferimento alle mie cugine è puramente casuale.
“Rose
ma che le hai fatto bere stamattina a colazione?!”
“Nulla! Kat, è
così di suo! Credo...” “Kat, ti sei mai
accorta che i tuoi occhi
grigi sono fa-vo-lo-si!!” “Rosie, Cris: aiutatemi a
portarla in
infermeria!” dice Kat in risposta allo squittio di Emily.
Scoppiamo
tutte a ridere. “Ma oggi ti dobbiamo preparare sul serio per
l'uscita con l'Idiota?? Perché io non so fare
nulla!” dice Kat
“Oh; tranquilla! Kat- risponde Cris- è quello lo
scopo... Di far
sembrare Rose normale... giusto?” Io e Em annuiamo finendo di
mangiare il dolce.
Poco
dopo ci alziamo e ci avviamo per andare al nostro dormitorio. Anche
se è presto, mancano più di due ore e mezza
all'appuntamento!
Mentre camminiamo tra i tavoli mi perdo a fissare quello dei
Serpeverde. Il biondo dei Serpeverde. E mi guarda anche lui, per un
momento.
Poi
Katlen mi spinge da dietro fino all'atrio. “Se continui
così- mi
sussurra Emily all'orecchio- lo capiranno anche loro. E molto
presto.” “Glielo dirò. Prima o
poi.”
Ci
chiudiamo in camera a parlare maluccio di Kevin e dei ragazzi in
generale.
“Em:
ma a te non piace nessuno?” domanda Kat “Beh,
nemmeno a Rosie se
è per questo!” ricorda Cris. “Io forse
ve lo dico stasera!”
dico, quasi urlando per salvarmi momentaneamente. E per sentire Em.
Sono più che curiosa! “Beh, ecco...”
“Eddai!” “Non ti
mangiamo!” “Ok, però- continua Em-
dovete mantenere il segreto!
Sopratutto tu!” dice indicandomi.
“Perché io?!” chiedo un po'
offesa.
“Perché
mi piace Al...” Cristal e Katlen restano a bocca aperta
mentre io
corro ad abbracciarla, urlando e saltellando per la gioia.
“Em
è favoloso!” “Rose mi stai
strozzando...” la lascio e Cris e
Kat hanno delle facce offese. “Perché non ci hai
detto nulla?!”
“Perché non sapevo mi piacesse!”
“Ma
voi non dovreste essere ad Hogsmade?!” sbotta Sophie
“Ma da dove
sei saltata fuori?” chiede Cris “E a te che
frega?!” “Calmina,
eh...” interviene Kat “E tu non dovresti essere ad
un
appuntamento?!” mi chiede arrabbiata “Mancano
ancora dieci
minuti.. Dieci!” Dico saltando su. Non pensavo fosse
così tardi.
Prendo una maglietta azzurra acqua marina e me la infilo al posto
dell'altra. Mi rimetto la felpa e prendo al volo il mantello.
“Voi
tre- urlo indicando Kat, Cri e Em- con me!” loro mi seguono
un po'
titubanti.
Mentre
scendiamo le scale (con molta calma) spiego loro il mio
“brillante”
piano.
Ovvero
loro devono evitare qualsiasi contatto vada oltre la stretta di mano
(baci, abbracci, bracci sulle spalle, ecc..) e rimanere in zona per
darmi una scusa per andare via in qualunque momento.
Quando
arriviamo ai cancelli Kevin è già lì.
Faccio segno alle ragazze di
avviarsi, ma di restare nei paraggi per seguire il piano.
“Sono
le tre e cinque -dice scocciato- sei in ritardo.”
“E allora? Non
sarai mai la prima delle mie priorità, ho di meglio da
fare.” Lui
fa una faccia un po' stupita. Poi torna ad essere l'idiota
appiccicoso di sempre. “Ok andiamo” dice venendomi
vicino mentre
ci avviamo verso Hogsmade.
Lui
prova a prendermi la mano; ma io la infilo in tasca e faccio un passo
più in là, allontanandomi.
Sono
con lui da meno di due minuti e ho già un tic all'occhio.
Perfetto.
Scorpius
Eravamo
nascosti dietro una quercia, finché non è
arrivata Rose. Da allora
li abbiamo seguiti fin qui: la via principale di Hogsmade.
“Avviciniamoci,
non sento bene” sussurro ad Alan. Ci avviciniamo facendo
finta di
parlare tra no. “No. Io. Non. Vado. Da. Madama. Piedi. Di
Burro.”
“Perché no?!”
“Perché no?! Perché no?!?! MI pare
ovvio!!
Noi. Non. Siamo. Una. Fottutissima. Coppia!”
“Ma...” “Niente!
Ma niente!”
Dice
Rose nervosa incamminandosi verso la Stamberga. Mi giro e Alan non
c'è più. Mi volto per seguire Rose e me lo
ritrovo davanti. Faccio
un salto indietro. “Alan! Mi hai fatto prendere un
colpo!” “Non
ci sono!” dice con un sorriso da ebete in faccia
“Eh?” “Non
sono da Madama Pietroburgo! “Mh... Buono” rispondo
avviandomi
verso la Stamberga. “Scorp, smettila di farmi il
verso!” “Si,
certo...” Alan sbuffa mentre ci appostiamo dietro un albero.
“Senti:
dovremo andare ai Tre Manici di Scopa. Sai com'è...
Nancy...”
Aspetta un attimo... Se vuoi andare vai... Ti raggiungo tra
poco...”
“No. Ti aspetto. Se ci separiamo salta tutto.” Gli
faccio segno
di stare zitto: Kevin sta dicendo qualcosa a Rose...
“...ma
mai quanto te” “Eh?”
“Cosa?” “Non ti stavo
ascoltando.”
“Ah... quindi ti ripeto quello che ho detto?”
“Non credo me ne
importi...” dice lei senza guardarlo nemmeno. Fissa la casa,
con i
suoi gomiti sulla staccionata e i capelli sciolti sulle spalle.
“Questo posto è bellissimo ma mai quanto
te”
Stringo
forte la mano, molto forte. “Scorp -mi sussurra Alan- hai
staccato
un pezzo di corteccia...” “Gli dovrei staccare la
testa!”
Rose
non risponde; anzi sbuffa per spostarsi un ciuffo che aveva
(probabilmente) davanti agli occhi. Si sta annoiando, lo fa sempre
anche a lezione (ok, solo a Storia Della Magia... ma sono dettagli!).
È un bene che si annoi. Beh, del resto avrei dovuto
prevederlo.
Rommer è una noia mortale...
“Rose,
che ne dici se andiamo ai Tre Manici di Scopa? Ti va?”
“Mh...”
risponde cominciando a camminare verso il locale.
“Buono!”
dice Alan spostandosi da dietro il nostro nascondiglio dopo che si
sono avviati. “Poi non devo prenderti in giro...”
“Aspetta!”gli
urlo mentre è quasi a metà discesa; mi sono
accorto che per terra,
dove prima c'era Rose, c'è un braccialetto. È un
nastro viola
acceso con delle perline lilla. Si, è decisamente suo.
È nel suo
stile: semplice ma elegante.
“Cos'è?”
chiede Alan mentre ripercorriamo il viale principale di Hogsmade;
stavolta al contrario. “Il mio passpartout per evitare che
Kevin si
avvicini troppo alla mia Rose” “Chissà
perché hai dato molta
enfasi alla parola mia...” “Boh!”
“Dai! Nemmeno fossi
Rommer!” Scoppiamo a ridere mentre entriamo Fortunatamente
individuiamo subito sia Nancy che Rose.
La
prima è seduta al bancone accanto al Corvonero (di cui non
ricordo
il nome) ed è visibilmente annoiata mentre lui parla con
foga.
Rose
è a un tavolo davanti a Rommer: sta sbuffando e ha alzato
gli occhi
al cielo. La cosa mi fa molto, ma molto piacere.
Ordiniamo
due burro birre e ci sediamo in un tavolo vuoto tra i nostri
obbiettivi.
Rose
Merlino,
grazie di aver fatto venire Scorpius! Grazie!
Bene,
ora devo trovare un modo di rifarmi gli occhi senza che Kevin se ne
accorga.
“Dopo
che ti va di fare?” Ma ci sa stare un p' zitto?!
“Mi va di
tornare in dormitorio da sola, stendermi sul letto da sola e
rilassarmi tantissimo da sola. Da. So-la. Capito?”
È meglio
specificare non vorrei fraintendesse.... “Si?”
“Si.”
Bevo
un lungo sorso di burro birra e svuoto il bicchiere a metà,
poi mi
accorgo che mi guarda con insistenza e fa quasi paura.
“Beh;
allora sarà il caso che cominciamo a salutarci...”
dice
avvicinandosi a me. Provo a tirami indietro, ma lo schienale mi
blocca. Sento che si avvicina, ma non posso scappare. C'è
troppa
gente, mi prenderebbe comunque e sarebbe peggio.
“Ragazzi
non disturbo, vero??” dice qualcuno. Sento Kevin allontanarsi
e
vedo Scorpius seduto tra me e Rommer.
Sorrido,
sento gli occhi che mi brillano. È fantastico. Come fa ad
arrivare
sempre al momento giusto? È come un angelo custode. Anzi;
è il mio
angelo custode. “Malfoy che vuoi?” chiede freddo
Kevin. Mentre
ascolto il suono soave della voce si Scorpius bevo l'ultimo sorso di
burro birra. “Volevo chiedere a Rose...”
“Perché proprio a
lei?!”
Sbatto
il bicchiere sul tavolo e fulmino Kevin con lo sguardo. Lui. Deve.
Stare. Zitto.
“Perché
non sei talmente ambiguo da usare questo -dice mostrando il mio
braccialetto lilla, mi serviva una precauzione in casi come questi.
Sono felice l'abbia trovato- per cui volevo chiedere a Rose se
è
suo.”
E
mi guarda con quei bellissimi occhi grigi: così caldi e
familiari...
Vorrei poterli guardare per sempre...
“Rose...”
dice Scorpius per riportarmi con i piedi per terra, anche se nemmeno
a lui dispiaceva quel nostro contatto di sguardi. Infatti sta
cercando di darsi un contegno. “Eh? Ah si... è
mio... per fortuna
l'hai trovato...” Mi sorride, mi prende una mano (e
già ora potrei
svenire), e mi infila il braccialetto. Poi tiene la sua mano sulla
mia. È stato solo per un momento, ma ho perso un battito,
anche se
ora il mio cuore batte più di un tamburo.
Kevin
si deve essere accorto della nostra felicità e dolcezza
infatti ci
interrompe “Bene ora te ne vai?!” Scorpius si gira,
innervosito.
“Si. Ora vado. Ah Rose -si volta e mi fissa di nuovo con
quello
sguardo che sembra riservare solo a me, sento le budella che mi si
storcono -hai un po' di schiuma. Proprio qui.” mi dice
sfiorandomi
il labbro superiore con il pollice. Ho perso un altro battito.
“Ciao
Rose” mi saluta Scorpius alzandosi e andando via.
Io
resto lì, in una specie di trans finché poco dopo
la voce di Emily
non mi chiama “Dai Rose, andiamo” “Ciao
Rommer”
Con
l'aiuto di Cristal mi alzo cammino fino al cancello, solo allora
torno in me.
“Rivoglio
qui Scorpius; ora!” “Aspetta quindi...”
comincia Cris facendo
finire Kat “...ti piace lui?!” Muovo la mano
dicendo
“Ufficializzo tutto dopo”
Detto
ciò si mettono quasi a correre e arrivano in camera con il
fiatone.
Kat
chiude la porta a chiave mentre Cris controlla che in bagno non ci
sia nessuno. “Non preoccuparti -dico alla bionda- tanto lo sa
anche
Sophie.” “Ah, ok. Ora dicci tutto!” MI
siedo sul letto: in un
momento mi ritrovo Cris a destra e Kat a sinistra. Emily mi fa
stendere, così riesce meglio a farmi la treccia (si diverte
maluccio) e in un secondo anche le altre due sono stese accanto a me.
“Beh?
Racconta!” mi esorta Kat “Non farti
pregare!” aggiunge Cris.
Con
loro mi trovo benissimo. Cristal è la tipica ragazza dolce e
un po'
sofisticata; che ti abbraccia appena hai gli occhi lucidi e fa di
tutto per farti stare bene.
Katlen
non è così “diabetica”
(purtroppo), lei è più il tipo che ti
dice di smettere di piangere perché anche lui ha sofferto.
Ovviamente perché lei gli ha fatto un occhio nero. Lo
farebbe, ne
sono sicura. E anche se può sembrare insensibile non lo
è per
niente, fortunatamente.
Emily
è semplice, posata (all'apparenza), dolce e forte. Oltre che
decisa.
Ci mette sempre prima di ogni cosa, ed è sempre la prima che
si
accorge se abbiamo qualcosa che non va. E sono molto rilassata del
fatto che nessuna di loro tre spiffererebbe in giro un segreto.
“Hai
intenzione di raccontarci tutta la storia, o vuoi continuare a
immaginare i pettorali del fortunato?” domanda Em maliziosa.
Io le
tiro una manata (che non le fa niente perché si mette a
ridere
insieme a Cris e a Kat e perché la mia forza e pari a....
zero):
Io
l'ho detto che era posata solo all'apparenza!
Prendo
fiato e racconto alle mie tre amiche tutta, ma proprio tutta la
storia con Scorpius; dal primo anno a ora. Faccio anche abbastanza in
fretta ad arrivare fino all'anno scorso, per l'ultimo periodo mi
sembra di metterci un eternità.
Mi
hanno fatto mille domande! Non finivano più! E infatti alle
sette e
mezza arrivano in un baleno. E da brave affamate quali siamo non
appena arrivate in Sala Grande ci riempiamo i piatti in modo
esagerato. Mentre mangiamo scherziamo e ridiamo come matte!
Includiamo
un po' anche le mie cugine e cugini.
“Ora
ho capito perché Em faceva la pazza a pranzo!”
dice Kat “Io no!”
esorta Dominique e tutti scoppiamo a ridere. E poi lo vedo, e mi
sorride. Tutto sommato credo voglia farmi morire... mi ha fatto
perdere più battiti oggi che in tutta la mia vita.
Scorpius
“Scorpius!
Scorp!” “Mh?” Perché non posso
continuare a guardare Rose che
ride, che è felice?
“Ti
ho chiesto da quando hai dei jeans?” “Da quando io
e Alan siamo
andati a fare un giro nella Londra babbana”
“Immagino tuo padre
sia stato molto felice...” “Si... All'inizio ha
fatto lo
scontroso, poi ha capito che erano normalissimi pantaloni”
Continuiamo
tranquillamente la cena ascoltando il resoconto dell'uscita di Nancy
(e guardando furtivamente Rose). Praticamente Samuel Greammy
è uno
abbastanza sicuro di sé e molto spigliato per quanto
riguarda il
fare conversazione. Dice che tutto sommato non è malaccio,
però non
è il suo tipo. Dev'essere il periodo fortunato di Alan. E un
po'
anche il mio. E quello sfortunato di Kevin. E questa è la
cosa
migliore.
Tutto
quello da fare adesso è trovare il modo di far durar questa
cosa il
più a lungo possibile. Rivoglio Rose qui vicino a me. La
rivoglio
tremante e insicura ma pronta a buttarsi; come prima.
So
che sembra stupido, ma era così. Strano e fantastico allo
stesso
tempo.
Finito
di mangiare (e di ascoltare pettegolezzi di cui non importa niente a
nessuno) scendiamo in Sala Comune e per sfuggire a ulteriori dettagli
di qualsiasi cosa, di cui non ce ne frega assolutamente nulla, io e
Alan ci rintaniamo in camera nostra.
“Oggi
è stata una bella giornata!” “Si, hai
ragione. Anche se secondo
me hai prestato un po' troppa attenzione quando ne
parlavano...”
“Per te l'hanno capito?!” “Boh, se fossi
in te andrei a
chiederlo a loro!” “Idiota!” dice
tirandomi un cuscino.
Entro
in bagno e mi faccio una doccia fredda per calmarmi. Oggi
c'è
mancato veramente poco dal saltarle addosso. E farlo a lezione quando
la vedrò domani non mi sembra proprio il caso. E poi devo
cominciare
a prendere ripetizioni. Meglio farsi una buona dormita. E infatti
appena mi stendo mi addormento subito e mi sembra di sentire ancora
la morbida pelle di Rose sotto le mie mani.
Rose
Qualcuno
mi scuote le spalle. È lunedì ma io voglio
dormire.
“Dai
Rose, svegliati o faremo tardi” Emily non ho voglia di
alzarmi.
Voglio sognare Scorpius. “Em lei non vuole svegliarsi. Vuole
sognare il suo biondino!” dice maliziosa Cris e sento Kat
scoppiare
a ridere.
“Si
ma se fate tutto 'sto chiasso come faccio a dormire?!” mi
stropiccio gli occhi e mi alzo a fatica. Mi preparo in fretta e poco
dopo ci troviamo in Sala Grande a fare colazione rispettando la
“tabella di marcia”. Di tanto in tanto sbircio il
volto si
Scorpius che sembra un po' stanco. Poverino, se è in queste
condizioni già di mattina figuriamoci come
arriverà a sera!
“Oggi
pomeriggio vi va se studiamo tutti e cinque insieme?” chiede
Emily
tentando di coinvolgere anche Al. “Io non posso -rispondo-
devo
dare ripetizioni” “A chi? Di che cosa?”
“A non ne ho idea, di
Rune Antiche” “E da quando?” insiste Al
“Da ieri. La prof,
dopo cena, mi ha cercato per chiedermi di fare ripetizioni oggi
pomeriggio perché l'altra persona le ha dato buca all'ultimo
e
quindi mi ha chiesto di sostituirlo...” “Quindi non
sai a chi
darai ripetizioni?” “No, Al non lo so. Ora
però andiamo a
lezione o i prof chi li sente!” dico alzandomi e subito gli
altri
mi seguono. Per fortuna la mattinata passa in fretta fra una
chiacchierata e l'altra e senza nemmeno accorgercene ci ritroviamo in
Sala Grande per pranzo.
Scorpius
“Tra
meno di quattro ore conoscerai il tuo insegnate... non sei
emozionato?” trilla Liza “No. Dopo ho anche
ripetizioni di
Pozioni... yeah...” dico seccato. Non che Albus mi stia
antipatico,
ma ormai collego le ore di Pozioni agli aiuti di Rose. E per quanto
bravo possa essere è scontato che non regga il confronto.
Finita
anche la pausa per il pranzo, andiamo di nuovo a lezione. E di nuovo
ho la testa altrove, penso a chi potrebbe darmi queste dannate
ripetizioni. Chi?!
Finite
le due ore pomeridiane, vado in camera, preparo la borsa e mi avvio
in biblioteca. Lì ho appuntamento con la prof e il (o la)
fantomatico insegnate. Sia Alan che Nancy mi augurano buona fortuna.
Arrivo
davanti alla biblioteca e sento la voce della prof che parla con una
ragazza. Che però ha una voce familiare, forse troppo...
No
dai... Non può essere lei... Non deve essere lei...
Già avrà una
considerazione abbastanza bassa di me, visti i casini che combinerei
se non ci fosse lei... è come se stesse diventando una
specie di
angelo custode. Anzi no.
Lei
è il mio angelo custode.
E,
non so se fortunatamente o sfortunatamente, i miei sospetti si sono
rivelati esatti.
Rose
Parlavo
tranquilla con la prof aspettando questo “caso
semi-disperato”
come lo ha definito lei. E poi me lo ritrovo davanti questo disastro
in runico. Scorpius Malfoy. Mi sembra impossibile. Mi sento la
protagonista di una commedia babbana da due soldi. Però
meglio lui
che Kevin, senza ombra di dubbio!
“Ah,
ecco arrivato il tuo studente!” esordisce la prof mentre
Scorpius
sorride forzatamente.
“Rose,
tu hai già il programma per il suo rafforzamento. Se
riuscirete a
rispettare le scadenze non ci saranno problemi. Beh, buon
lavoro!”
“Grazie prof!” diciamo io e lui all'unisono mentre
lei si
allontana. “Andiamo?” “Mh”
rispondo io un po' assente. Mi ero
preparata psicologicamente ad affrontare persino Kevin, ma Scorpius
no!
Che
diavolo faccio ora?! Miseriaccia!
In
poco tempo (troppo poco) arriviamo al tavolo dell'ultima volta,
quando mi ha tirato su il morale. Ci sediamo e sono certa di essere
visibilmente nervosa.
“Allora?”
chiede lui aspettando che io, come minimo, gli faccia vedere il
programma. Solo che ero in trans che fissavo un libro a caso.
“Eh,
si scusami. Allora -dico dandogli un foglio- questo è il
programma.
Puoi tenerlo, io ho un'altra copia. Non è molto ferrato per
fortuna,
possiamo affrontarlo con calma. Si tratta solo di ripassi e
consolidamenti.”
Lui
ha una faccia sconvolta. Mi viene quasi da ridere, è
così tenero!
“Scorpius sto già parlando arabo?”
“ Non ancora. Comunque puoi
chiamarmi Scorp.” “Ah. Ok. Bene. Ehm -devo smetter
di parlare a
monosillabi!- direi di iniziare dal dativo.”
“Yeah!” “Ironia
portalo via!” “Ma voglio restare con te!”
“...Per ora...”
“Devo preoccuparmi??” dice spaventato. Io rispondo
un po'
diabolica “Si...” “Ora sono
spaventato...” “Trema Scorp,
trema...”
Inizio
a spiegargli il dativo. Ed è difficile farglielo capire,
davvero
difficile. Dopo due ore e mezza finalmente esordisce “Ah...
capito!” “Deo grazia; chiamiamo al
miracolo!” “Ah. Ah. Ah.
Spiritosa!” “Ma io sono seria!”
“Anche io!” gli tiro un
calcio in modo scherzoso “Ahi!”
“Scorpius, so di non averti
fatto male.” “Vabbè... dettagli!
Comunque ti ho già detto che
puoi chiamarmi Scorp...” “Ok.... Scorp”
Merlino,
fa così strano... però e bello! Sono felice di
poterlo chiamare con
un diminutivo! Ok, so che è una cavolata; però
c'è da tener conto
del fatto che non ci siamo parlati per quattro anni...
“Rose,
adesso devo andare a ripetizione di Pozioni... ci vediamo in giro,
ok??” “Si, certo... però pensavo che
andassi meglio a
Pozioni...” “Da quando sono di banco con te si...
però vado per
sicurezza...” “Ah ok... comunque grazie per il
braccialetto
ieri!” “Guarda che lo so che te lo sei tolto
apposta...” “È
vero però tu me l'hai ridato e mi hai salvato da
Kevin!” “Fidati,
pur di salvarti da Kevin mi inventerei qualsiasi cosa!”
“Sei così
geloso?” “Si! Però ora devo andare...
ciao Rose!” “Ciao
Scorp!”
Lo
guardo allontanarsi e appena gira l'angolo mi alzo e faccio due
saltelli battendo le mani. Sono troppo, troppo felice!
Provo
a contenermi e a calmarmi mentre torno al dormitorio.
Scorpius
Arrivo
all'altro lato della biblioteca raggiungendo Albus ancora con la
testa tra le nuvole. E lui se ne accorge. “Allora... era
bella
quella di Rune?” “Mhhh” “Doveva
essere davvero bella se hai
quest'aria sognante!” “Si... era davvero molto,
molto bella”
“Quindi ti piace mia cugina?”
Merlino,
Morgana, Circe, Godric e Salazar! Se n'è accorto!
Sarà meglio che
mi tagli... tanto mi uccideranno loro... Albus magari no... ma James,
Hugo e Fred quasi sicuramente si! Quasi? Quasi?! Oddio sono morto...
“Dai!
Non farmi quella faccia! Non ho certo trovato una pozione che faccia
resuscitare i morti!” No; ma hai capito che mi piace Rose!
È la
mia condanna! Tra un paio di giorni sarò io il morto!
“Guarda
che non ti mangio! E dimmi qualcosa! Mi sento un idiota a parlare da
solo!” “Forse tu non mi mangi, ma i tuoi cugini si!
James e Fred
architetteranno un piano con la mia morte, lenta e dolorosa, e Hugo
lo approverà facendomi uccidere!”
Morirò a quindici anni e lui
ride!
“Potter,
se fossi in te non riderei! Non è esattamente una
prospettiva tutta
rose e fiori!” “Malfoy, come faranno a
scoprirlo?” “Beh, voi
siete così legati! A volte mi fa un po' invidia questa cosa;
ma ora
mi terrorizza!” “Guarda che anche tra noi ci sono
dei segreti!
Sono pochi; ma ci sono! E poi se si accorgono che l'ami non ti
uccideranno...” “Ma amare mi sembra una parola
grande...”
“Fidati; la vai dietro da cinque anni... Se non è
amore questo...”
“E tu come lo sai?!” “Mi accorgevo dei
vostri sguardi. Però
Rose riusciva a trovare scuse così banali che erano molto
credibili... E anche tu recitavi bene la tua parte. Ora mi torna
tutto...” “Perché non sei finito in
Corvonero?” “Perché
Rose mi ha aiutato” “Eh?” Non capisco il
senso di 'sta cosa...
“Quest'estate mi ha detto che le piaceva uno, che conoscevo e
che
forse non sarei stato molto d'accordo... Poi arrivi tu e ora
è tutto
più chiaro!” “Capito...”
“Dai ora cominciamo Pozioni o
Lumacorno toglie punti a tutti e due...”
“Ok.” Facciamo
tranquillamente lezione finché non arriva Alan.
“Ah.”
dice “Ah, cosa?” domando io “No, nulla...
pensavo... niente...”
“Pensavi fosse con lei, eh?” si intromette Albus
“Si!” esulta
“Sh!!” ci dice la bibliotecaria. Tutti e tre
mimiamo delle scuse
con le labbra e Alan si siede accanto a Albus e mi sembra di essere a
un interrogatorio...
“È
così scontato che l'hai capito pure tu!”
“Si beh, mia cugina ci
ha messo del suo...” “Direi che dopo cinque anni
possiamo
chiuderli un po' nella Stanza delle Necessità...”
“Faremo
soltanto un'opera buona...” “Hey! Ci sarei
anch'io!!” “Meglio!”
dice Alan “Così non dobbiamo stare a ripeterti
tutto!” “Che
razza di idioti ho per migliori amici...” “Guarda
che ci hai
scelto tu!” mi risponde Alan “Migliori
amici?” domanda Albus
“Si beh... credo di averlo capito da poco... Mi sei stato
spesso
d'aiuto... Possiamo esserlo, se per te non è un
problema...”
“No... per me no... In tal caso puoi chiamarmi Al”
“Tu puoi
chiamarmi Scorp. Alan sei sicuro di star bene?” “Si
perché?”
“Ah, boh. Mi sarei aspettato un minimo di gelosia da parte
tua.”
“Si, l'avrei potuto fare ma lui è uno ok. Mi
è simpatico!”
“Simpatico?! Un Grifondoro?! Chi sei tu e che ne hai fatto di
Alan
Rommer?!” “Idiota!” “Al, ti
conviene abituarti a questi
standard di pazzia!” “Ci sono già
abituato... Le mie cugine a
volte sono peggiori... Ma con voi è meglio!”
“No -dice Alan-
aspetta! Devo gasarmi: sono meglio di Rose Weasley!”
“Si
-continua Al- finché non ti metti a parlare di trucchi,
gonne e
problemi tipicamente femminili; si!”
“Veramente...” “Scorp
zitto! So che non sei d'accordo ma zitto! Del resto non
potrò mai
essere migliore nel senso che intendi tu!!”
Ridiamo
tutti e tre come dei dannati.
“Sapete
cosa potremo fare?” chiede Al “Una serata solo noi
tre a farci
battute tipo ora!” “Magari anche un paio di
ragazze...” “No!”
diciamo schifati io e Al “Ok preti... ho capito...”
“Oh”
Prete sarai tu!!” dice offeso Al “ora
sarà meglio andare o le
altre si preoccuperanno...” “E io ora -dice Alan-
mi devo sorbire
un pesce lesso che fissa un tavolo, ovviamente, a caso!”
“Non è
meglio visto che devi fare conversazione?” “Poi mi
spiegate
tutto!”
Ci
avviamo in Sala Grande e alla fine (come Alan voleva dimostrare) io
ho fissato Rose tutto il tempo e Alan ha parlato con Nancy.
Finito
di mangiare andiamo verso il dormitorio ma prima di uscire dalla Sala
il mio sguardo incrocia quello di Rose e lei arrossisce un po' mentre
Al mi sorride complice.
Restiamo
in Sala Comune a parlare un po' dopodiché andiamo a letto e
io mi
addormento quasi subito pensando al mio angelo custode.
Rose
Siamo
saliti in Sala Comune, Al e io, e ci sediamo su un divanetto l'uno di
fronte all'altra.
“Non
dovevi dirmi chi ti piace?” comincia lui “Beh,
dovevi anche tu.”
“Comincia.” “Perché
io?!” “Perché io devo dirtene due e
una si collega a quello che mi devi dire quindi comincia!”
“Ok...
io ti ho detto che mi piace uno che tu conosci e che forse non ti
piacerà... Scorpius Malfoy...” dico quasi in un
sussurro. “Ottimo!
Avrò come parente il mio migliore amico!”
“Cosa?!”
Che
diavolo sta succedendo?! Migliore amico?! Come, quando, dove come e
perché?! Che passaggi mi sono persa?! Miseriaccia!!
“Beh,
noi due siamo praticamente cresciuti insieme dal primo anno e l'ho
aiutato più di una volta quando era giù
perché gli davano del
mangiamorte e abbiamo capito di essere migliori amici.
Problemi?”
“Se dico in parte tu non cambi idea, vero?”
“No.” “Allora
dimmi chi ti piace.” “Ehm... Sophie...”
“Cosa?!” “Smettila
di ripeterti!” “Tu non sei mio cugino. Sei un auror
russo che ha
bevuto la Pozione Polisucco per farmi morire!” “No!
Te lo giuro!”
“”Mh...” “Ma che ne pensi di
questa cosa?” “Penso che non
posso essere oggettiva... Sophie in questo periodo mi sta trattando
malissimo: non mi parla mai e mi esclude sempre. Prima forse ne sarei
stata felice ma ora non so qual'è la vera Sophie quindi non
so che
dirti... Se riesci a trovare quella autentica ben venga;
però sono
un po' dubbiosa...” “Lo so. Ci sto male anch'io ma
non posso
cambiare quello che provo.” “E tu che ne
pensi?” “Che avete
recitato bene. Cinque anni. Bravi davvero. E il tutto senza nemmeno
parlarvi... Si vede che è amore! Credo che farò
il tifo per voi
quando dovrà essere approvato... A proposito; quando hai
intenzione
di presentarlo?” “Ehm... mai?”
“Si, effettivamente se fossi
in te anch'io lo vorrei vivo...” “Si... Mi sarei
affezionata...”
“Cambiando
argomento: come stai senza Sophie?” “Ho legato
molto con Cristal, Katlen, specialmente con Emily. Con loro sto meglio:
sono più
libera, più capita, più me stessa... sto davvero
bene.” “Forse
è meglio così...”
“Sicuramente...”
Io
e Albus parliamo ancora un po' di tutto per poi ritirarci, solo a
sera tarda, nei nostri dormitori.
Scambio
due parole anche con le ragazze (affrontando l'ira di Sophie) e poi
mi abbandono tra le braccia di Morfeo senza troppa
difficoltà.
Ma
prima di addormentarmi non potevo non pensarlo: il mio angelo
custode...
C'è
sempre, anche quando non dovrebbe, lo ritrovo ovunque e non solo nel
pensiero...
Spero
solo che non escano fuori troppi problemi... Per fortuna non siamo
soli...
In
nessun senso.
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Capitolo 7 *** Piacevoli incontri ***
Rose
“Ragazze
vi ho mai detto che odio i lunedì?” chiedo mentre
ci vestiamo
“Non
ce n'era bisogno -dice Kat sciogliendosi per l'ennesima volta il nodo
alla cravatta e girandosi verso Cris che glielo fa come tutte l
mattine- lo sapevamo già”
“Mh?”
chiedo controllando i libri nella borsa.
“Rose
tutti odiano i lunedì.” aggiunge la bionda
prendendo delle forcine
e mettendosele tra i capelli.
“Meno
male c'è Pozioni...” aggiungo mentre Em esce dal
bagno simulando
un attacco di tosse per quello che ho appena detto.
Provo
a guardarla male, ma non ci riesco. Kat e Cris si mettono a ridere
mentre Em mi fa spallucce.
“Andiamo
che è meglio” dico uscendo dalla camera; le altre
mi seguono e Kat
chiude la porta. Perché, ovviamente, anche stamattina Sophie
non
c'era. Merlino sa dove accidenti va.
Arriviamo
in Sala Grande e vedo che Al è già seduto e
appena ci vede sospira.
“Che
c'è?”
“Nulla
Emily...”
“Non
si sospira per nulla...”
“Lo
so; ma non è importante...”
“Tutto
è importante.” mi intrometto io.
“È
solo che... è molto complicato... forse troppo...”
“Aspetta...
ma è quello di cui abbiamo parlato l'altra sera??”
lui annuisce
per poi tornare a concentrarsi sul suo porridge.
Em
mi guarda sperando che io possa dirglielo ma le faccio segno di no
con la testa. Mi spiace per lei ma se lo sapesse starebbe solo
peggio... E in ogni caso non potrebbe farci nulla.
“Hey
Al, ti dispiace se oggi ci troviamo noi due con Alan per studiare
Pozioni... anche lui; soprattutto a lui, serve una mano...”
“Ma
non andavi meglio da quando sei vicino alla nostra Rosie?”
“Emily,
tu non c'entri nulla!”
“Cris,
ho solo fatto una domanda!”
“Si
ma lui ha già detto che anche Alan ha bisogno
d'aiuto...”
“Rose
com'è che eri così attenta??”
“Ho
semplicemente ascoltato Kat, cosa che a quanto pare non fai molto
spesso!”
Dico
sbattendo il bicchiere. Emily inizia a “tossire”
mentre Albus
ride.
Non
mi sono ancora girata per sapere chi ho alle spalle ma non ho bisogno
di farlo.
L'ho
riconosciuto dalla voce e poi le ragazze sono indiscrete come mio
papà, Hugo e James messi insieme.
“Molto
bene. Ti concedo un'udienza alle 16:30 nella biblioteca. Ora potete
congedarvi da questa corte pazza.” dice Albus mentre le
ragazze
ridono e io ho una faccia un po' sconvolta oltre che un po' rossa per
la situazione. Mi giro e vedo Scorp che sorride; starà al
gioco ne
sono convinta.
“Monsignore
-dice chinando leggermente la testa verso Al- mia diletta! Stavolta
l'ha fatto con me.
“Messere”
rispondo io tentando di non sciogliermi mentre lo guardo dritto negli
occhi.
Dopo
un attimo infinito torna al suo tavolo per prendere la borsa e andare
a lezione; cosa che, poco dopo, facciamo anche noi.
Scorpius
È
incredibile come l'idea di una cosa positiva faccia volare il tempo!
“Ma
quindi con Albus ci incontriamo in biblioteca?”
“Si
Alan, alle 16:30”
“Da
quando chiamate Potter per nome?”
“Da
quando mi fa ripetizioni; Nancy. C'è qualcosa di
male?”
“E
tu Alan?” chiede evasiva per evitare di rispondere alla mia
domanda
retorica.
“Da
quando mi pare. E poi sembra simpatico!”
Alan
sta tentando di fare l'indifferente con Nancy come quando avevamo 11
anni.
Peccato
che da allora sono cambiate solo un po' di cose.
“Alan,
sicuro che vada tutto bene?” chiede lei
“No!”
rispondo per lui che annuisce subito dopo.
Li
vedo continuare la conversazione mentre mi siedo al mio banco
dell'aula di Pozioni.
“Messere”
mi saluta Rose tirando fuori il suo libro.
“Perdonami
-dico sfiorandola come all'uscita a Hogsmade- se tocco la tua mano
con la mia. Il mio tocco è rozzo, ma potrei renderlo liscio
con un
bacio!” Inutile dire che è arrossita. È
addirittura più rossa
dei suoi capelli!
“Da
quando conosci “Romeo e Giulietta”?!”
“Un
paio d'anni fa Al mi disse che era il tuo libro, o meglio la tua
opera preferita. Quindi l'ho letto... una mezza dozzina di volte,
credo”
“Ma,
signore, il vostro gesto non è affatto indelicato. Uniamo le
nostre
mani; così.” Dice prendendomi la mano e
intrecciando le nostre
dita. Continua a guardarmi negli occhi; e inutile dire che stavolta
sono io a prendere colorito. Ma come dicono i babbani (credo, visto
che a Babbanologia preferisco fissare Rose) lo spettacolo deve andare
avanti.
“Posso...”
“Bene
ragazzi! Visto che ci siamo tutti possiamo cominciare! Andate tutti a
pagina 32 dei vostri libri! Oggi prepareremo la Pozione
dell'Euforia!”
Euforia
un'accidente! Non puoi interrompermi mentre le chiedo se posso
baciarla (occasione molto poco adatta) e poi dirmi di preparare la
Pozione dell'Euforia! Comincio a capire davvero cosa vuol dire avere
istinti omicidi.
“Ho
preso gli ingredienti! Hai almeno aperto il libro?”
“Ehm...
ero troppo impegnato a odiare Lumacorno... mi ha interrotto in un
momento cruciale!”
“Ma
non l'avresti fatto ora, vero?” “In classe? Rose ma
ti sei bevuta
anche il giudizio col tè?! Spero di no, altrimenti sono
fregato!”
“No,
tranquillo. Comunque spero accada... prima o poi...”
“Spero
più prima che poi... aspetto questo momento da cinque
anni... ma non
c'è fretta!”
“Iniziamo
questa pozione...”
“Ma
perché esiste 'sta roba?!”
“Credo
si usi...”
“Non
c'è bisogno di una pozione per essere euforici! Ci sei
già tu!!”
“Esistono
anche persone gravemente depresse che la usano come cura... E poi non
è vero.”
“Come
sarebbe a dire non è vero?!”
“Tu
mi vuoi morta!”
“Ok,
ti sei bevuta anche il cervello! E ora come faccio a passare i
M.A.G.O.?!”
“Guarda
che ho ragione. Tra Hogsmade e oggi mi hai mandato in
iper-ventilazione non so quante volte! E poi ho anche smesso di
contare i battiti che ho perso...”
“Esagerata.”
“Affatto.”
“Sbaglio
o Al stamattina era un po' giù di corda?”
“Sì...
è per Sophie...”
“Che
c'entra la Craford adesso?”
“Te
lo spiegherà lui...”
“E
sia!”
Continuiamo
a parlare tranquillamente del più e del meno
finché non finiamo la
pozione.
Stiamo
diventando sempre più veloci; ormai non ci dividiamo
più nemmeno i
compiti! Consegniamo la boccetta a Lumacorno (sono ancora tentato di
fargli qualcosa...) e poi torniamo a prendere le nostre cose.
“Ora
sarà il caso di andare...”
“Dirti
addio è così doloroso che ti augurerei buonanotte
fino a
domattina!”
“Rose!”
l'ha appena chiamata Emily. Io credo che potremo metterlo in scena
anche senza studiare le parti. Doveva solo chiamarla Giulietta ed era
perfetto.
“Buonanotte
mia diletta.”
“Buonanotte.”
mi dice con dolcezza andandosene con le sue amiche.
Rose
“Rose
per quale motivo gli hai dato la buonanotte alle undici e mezza del
mattino?!”
“Era
una specie di gioco, Kat. Recitavamo le parti di un'opera babbana e
lì si dicono “Buonanotte””
“E
quale opera è?”
“Cris
si chiama “Romeo e Giulietta”...”
Ed
Em comincia a tossire... Ti pareva...
“Emily
sicura di star bene?” le chiede Cris; così la
rossa comincia a
spiegare il perché dei colpi di tosse. E già che
c'è racconta la
trama di “Romeo e Giulietta” che sa in quanto
nata-babbana.
“Oh!”
esultano le altre due a fine racconto.
“Rose
posso parlarti?” mi chiedono.
E;
no, non è Scorpius come speravamo tutte.
È
mia mamma.
“Zia
che ci fai qui?” chiede James
“Sono
qui per il Tre Maghi; dovreste saperlo.”
“Non
qui; ma qui qui. Cioè qui a parlare con noi.”
“Volevo
solo chiedere a Rose...”
“Mamma
che ci fai qui?!” la interrompe Hugo.
“Calmatevi.
Adesso vado via. Un momento solo. Rose per te va bene se stasera
facciamo due passi?”
“Sì;
nessun problema.”
Detto
ciò prende e se ne va. Ho accettato perché se
rifiutavo sarebbe
stato un casino.
Anche
se non sono proprio al settimo cielo. Non fraintendiamo, voglio bene
a mia mamma, però ho paura di lasciarmi sfuggire qualcosa a
proposito di Scorp...
Finito
di mangiare io e le ragazze andiamo in camera e iniziamo a studiare
un po'.
Mi
devo vedere con mia mamma alle 17:30 all'ingresso (mi ha appena
mandato un gufo) per cui tanto vale portarsi un po' avanti.
Scorpius
Alle
16:30 come prestabilito eravamo in biblioteca, ma abbiamo avuto un
ripensamento riguardo al luogo; quindi siamo all'ombra di un albero
sulle rive del Lago Nero.
“Ma
è una betulla vero?” chiede Alan
“Sì;
e lì -dice Al indicando il punto dove sono seduto- ci si
mette
sempre Rose.”
“Coincidenze?
Io non credo...” mi canzona quella Serpe castana.
“Non
dovevamo studiare Pozioni?” chiedo io
“A
proposito di Pozioni... cos'è che vi dicevate
oggi?”
“Recitavamo
“Romeo e Giulietta”...”
“Oddio!!”
esclama Alan esasperato
“Oh,
oh! Bravo il nostro Scorp!”
“Albus
guarda che non è successo nulla...”
“Si,
come no!”
“Al
non dargli retta! Dice sempre così!”
“A
proposito di te, Albus... com'è che sei triste per la
Craford??”
“Avete
notato come si comporta? E mi piace! È ovvio che sia
triste!!”
“Siamo
tutti e tre con dei problemi di cuore...”
“Alan!
Tu non hai ancora raccontato nulla!”
“Ma
Albus c'è poco da dire! Che mi piace Nancy ma è
un po' un
casino...”
“Ma
se sei quello messo meglio di tutti!” sbotto io.
“Studiamo
Pozioni va...”
Possiamo
dire che abbiamo fatto tutto fuorché studiare. E non so come
ci
siamo anche trovati a giocare a obbligo o verità.
“Scorp,
obbligo o verità?” mi chiede Alan
“Ehm...
obbligo dai...” lui sussurra qualcosa all'orecchio di Al che
esulta.
“Bene
Scorp -mi dice Alan- fino a domani dovrai camminare
all'indietro!”
Ma
stiamo scherzando?! Alzo un sopracciglio e Albus mi tranquillizza...
più o meno...
“Dai
Scorp sono già le sei!” dice il moro
“Non
sarà meglio andare a cena?” domanda Alan
“Possiamo
fare una sosta veloce da Hagrid? Gli avevo promesso che uno di questi
giorni passavo a salutarlo...”
“D'accordo
ma facciamo in fretta.”
“Alan,
tranquillo! Cinque minuti e poi andiamo!”
“E
io devo camminare all'indietro?”
“Già!”
trillano in coro
“Però
avvisatemi se c'è qualcosa a cui devo stare
attento!”
“Mhmh”
risponde Alan prima di cominciare a parlare con Albus.
Camminiamo
per quella che mi sembra un'infinità. Finché non
mi scontro con
qualcosa; o meglio con qualcuno.
“Albus!”
“Al,
non dovresti essere a cena?”
“Zio...
zia.. ehm... In realtà volevo prima fare un saluto ad
Hagrid...”
Mi
giro lentamente perché non è possibile che sia...
dai non a me...
non di nuovo...
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Capitolo 8 *** La Prima Prova ***
Rose
Stavo
andando a trovare Hagrid con mia mamma e mio zio Charlie quando
qualcuno mi viene addosso.
Sento
mio cugino biascicare delle scuse e mi giro. Perché il mio
sesto
senso mi dice che non è solo (anche perché
è ovvio che non mi
abbia colpito lui!).
Mi
giro e chi è che mi guarda? Scorpius; ovviamente!
Cioè...
mi fa molto piacere vederlo fuori dagli orari scolastici... solo che
non è esattamente il momento migliore, ecco...
“Scorp
perché mi sei venuto addosso?”
“Stavo...
ehm... camminando all'indietro...”
Mia
mamma lo fulmina con lo sguardo e lui guarda per terra... ovviamente
intimorito.
Solo
che non c'è motivo per cui lo debba guardare male.
“E
perché, scusa?” insisto io
“Chiedi
a loro” dice riferendosi ad Alan e Al.
La
Serpe risponde con un semplice “Obbligo o
verità” e Al conferma.
“Si,
ma da quando c'è tutta questa confidenza tra voi?
Cioè... giocare a
obbligo o verità... usare dei diminutivi...
perché Scorp è il
diminutivo di Scorpius, no?”
Ecco
la prova schiacciante del perché non sono finita in
Corvonero!
Non
mi ero minimamente accorta di aver usato un diminutivo! Forza
dell'abitudine... E di conseguenza ecco perché mia mamma
l'ha
guardato male.
“Beh
zio... sai com'è... sono anni che gli do ripetizioni. E
quindi è
ovvio che io gli dia un po' di confidenza...”
“E
tu Rose?” chiede mia mamma
“Anche
io gli do ripetizioni. E la prof ci ha detto di essere il
più
confidenti possibile così da capire che l'odio che provate
voi
genitori gli uni verso gli altri è inutile.”
“Mh.”
risponde lei
“E
poi Scorpius è stato molto felice! Insomma- dice Alan
ricevendo una
delle mie occhiatacce peggiori che lo invitano (obbligano) a far
finire la frase in un determinato modo- non capita certo tutti i
giorni di ricevere lezioni dalla prima della classe!”
“Charlie!
Hermione!”
“Hagrid!”
saluta mia mamma che sembra finalmente tranquilla
“Siete
venuti per mettere a posto gli ultimi dettagli per la prova di domani
suppongo...”
“Domani?
La prima prova è già domani?” chiede Al
“Ma
zio Charlie è qui per il Torneo?! Per cui saranno dei draghi
la
prima prova?!”
“Dei
draghi?!” esclama Alan con una faccia uguale a quella di
papà
quando vede un ragno.
“Ok
che non sono esattamente dei gufi; ma non sei di certo un
Grifondoro!” gli fa notare Scorp
“Che
vuoi dire?” chiede lui
“E
nemmeno un Corvonero” si intromette Al
“Nel
senso che hai avuto una reazione spropositata! Nemmeno li dovessi
affrontare tu!”
“Certo
Scorp, perché invece tu sapresti come fare!”
“Beh...
un paio di trucchetti ci sarebbero anche!” risponde Scorp
“Oh;
ma certo! Andiamo da lui con qualche biscotto per gufi e gli diciamo
“Seduto bello! Bravo piccolo, tieni il biscottino!”
e ovviamente
lui obbedirà!” ribatte Alan imitando in modo
impressionate i versi
che fanno alcuni babbani (poco sani) con i loro cani.
“San
Godric; quanto sei melodrammatico!” lo canzona Al
“Che
draghi ci sono?” chiedo ad Hagrid.
“Un
Ironbelly Ucraino, un Nero delle Ebridi e un Vipertooth
Peruviano!”
“Hagrid.”
dice mia mamma
“Ah.”
commenta
“Ah
cosa?” chiede Scorp
“Questo
non dovevo dirlo. Non dovevo proprio dirlo.”
“Ragazzi
ma non siete in ritardo per la cena?” ci chiede mio zio
“Ma
veramente no...” prova a dire Al
“Si;
effettivamente dovreste andare prima che Lily si preoccupi!”
“Ma
Lily probabilmente sarebbe l'ultima ad agitarsi...”
“Ma
potrebbero togliervi punti per il ritardo e non sarebbe una cosa
buona...” tenta lo zio
“Esiste
un orario per la cena” chiede Alan
“Va
bene; siamo di troppo. Ce ne andiamo. È stato un
piacere.” dice
Scorp
“Arrivederci!”
dice Alan andando via con lui
“Ciao
mamma- dico io dandole un bacio sulla guancia- ciao zio, ciao
Hagrid!”
“Ciao!”
dice Al venendo via con me verso la Sala Grande.
Scorpius
Ieri
sera dalla cena non ho più passato del tempo solo con Alan.
“Giorno”
mi fa lui
“Mh”
rispondo io stropicciandomi la faccia
“È
stato un piacere!”
Mi
giro verso di lui, inclino la testa e sgrano gli occhi.
“Ieri
sera l'hai detto alla mamma di Rose e a suo zio.”
“Ah
si”
“E
lasciatelo dire. Hai fatto la figura dell'idiota.”
“E
lasciatelo dire. Tu e Al non avete aiutato
granché!”
“E...
dai preparati in fretta sennò facciamo tardi...”
“Si
bravo! Svia il discorso per non assumerti le tue colpe!”
Mi
preparo in fretta perché sono emozionato per la prova (non
capita
certo tutti i giorni!) e poi perché voglio rivedere Rose!
Raggiunta
la Sala Grande ci avviamo verso il tavolo dei Corvonero per augurare
buona fortuna a Derek.
Proprio
mentre noi arriviamo Rose viene via.
“Buongiorno!”
mi saluta
“Buongiorno!”
dico io specchiandomi in quei bellissimi occhi celesti.
“Della
prova l'ho già avvisato io” mi sussurra
all'orecchio
“Sei
un mito, è per questo che ti odio.”
Mi
guarda negli occhi un po' rossa in volto per la risposta. Si ricorda
ancora del nostro patto.
Le
sorrido e lei arrossisce ancora di più prima di tornare al
suo
tavolo.
“Hey
Kaoma! In bocca al lupo per la prova di oggi!” comincia Alan
“Grazie!
Ne avrò bisogno!” risponde lui
“Secondo
me batterai tutti; buona fortuna!”dico porgendogli la mano.
“Speriamo!”
dice stringendomela.
È
un ragazzo buono; senza pregiudizi.
Non
faccio in tempo a fare tre passi per tornare al mio tavolo che
qualcuno mi tira per la camicia. E no; non per il colletto.
“Malfoy,
eri venuto qui per salutare me. Non è
così?” mi dice una voce
languida.
“Veramente
no.” rispondo io.
È
Sharon. Ha una maglia trasparente (nel senso più letterale
possibile) e una gonna con l'orlo nero di pelle.
Ah,
e l'orlo è la gonna.
“Ma
io ho quello che vuoi...” dice.
Sento
Alan fare un verso schifato. È molto, troppo vicina al mio
viso.
Solo
Rose può starmi così poco lontana. Ed
è ovvio che lui non è Rose.
“Ti
vorrei far presente che non sei l'unica...”
“Si
ma io sono una Corvonero, e sono intelligente...”
“C'è
chi è più Corvonero di te; e c'è
sicuramente più di una persona
molto più intelligente di te”
Detto
ciò prendo e me ne vado il prima possibile. Non la sopporto.
“È
un po' facile” constata Alan
“Solo
un po'?” chiedo io mentre ci sediamo
“Nancy
sei sicura?”
“Sicurissima
Liza! Non mi ha fatto nessun effetto!”
“Cosa
non ti ha fatto effetto?” chiede Alan intromettendosi in
questa
chiacchierata al femminile.
“Nulla!”
dicono in coro Nancy e Liza
“Non
siamo nati ieri. Fuori il rospo.” dico io
“Nulla
davvero...” dice Nancy prendendo colore. Vedo Liza che mima
un
“dopo” al fratello; per cui smettiamo di fare
domande.
Rose
È
incredibile. Sono davvero seduta su una tribuna, sto davvero per
assistere a un Torneo Tre Maghi, vedrò dei draghi vivi!
E
cosa più importante sto guardando Scorp e le mie cugine non
se ne
sono ancora accorte.
Credo
perché lui sia nella linea visiva della tenda dove ci sono i
campioni con i relativi presidi, quindi credono che io stia
aspettando che escano.
E
in parte è vero. Si sente un boato preceduto dall'ingresso
della
campionessa di Beauxbatons.
Mi
giro a sinistra per vedere quale drago le toccherà.
Esce
fuori dal portone (da una gabbia inserita nelle tribune) un esemplare
abbastanza piccolo, color rame con delle strisce nere sulle creste.
“Ma
quello cos'è?!” chiede shoccata Domi
“Mh...
così a occhio e croce credo sia un Vipertooth
Peruviano”
“Ma
quel drago è pericolosissimo! Glielo faranno affrontare
davvero alla
Pierpont?!” chiede preoccupata Molly
“A
quanto pare si...” risponde Lily
“Dai
Molly... se partecipa è perché è
all'altezza!” la tranquillizza
Ro
“Dobbiamo
distrarti?” domanda Lucy
“Sarebbe
utile.. si...”
“Idee?”
“Io
ne avrei una Ro!” propone Lils
“Sentiamo”
“Rose...”
comincia la più piccola
“Dimmi
rossa...”
“Come
mai le cose con Kevin vanno così male?”
“Giusto!
Insomma Rosie... è così...” comincia
domi
“Così
noioso, appiccicoso, scassa bolidi, dannatamente poco attraente e per
nulla interessante?” suggerisco io
“Ahi...
poveraccio”
“È
davvero messo così male?” commentano Molly e Ro
Mando
loro un'occhiata molto eloquente del tipo “Ed è
peggio di così!”
“Oggi
siamo gentili, eh?” chiede Lucy
“Ma
perché ti ostini a rifiutarlo?” domanda Domi
“Il
problema non è che rifiuta lui; ma tutti!”
“Eh...
ragazze- comincio io in tono scherzoso- devo dirvi la
verità. È
molto difficile per me... però è arrivato il
momento che lo
sappiate. A me piacciono le ragazze. Io vi amo tutte e sono in crisi.
Non so chi scegliere! Siete tutte così dannatamente
belle!”
“Oh,
Rose! Per cui non mi ami?” mi chiede Em che mi è
appena arrivata
da dietro.
“Tesoro,
per te è qualcosa di così forte che considerarlo
amore lo
sminuisce!”
“Credo
tu abbia sbagliato persona” mi sussurra in modo
impercettibile
prima che noi tutte ci si metta a ridere.
Continuiamo
a parlare del più e del meno per un po' finché
non arriva il turno
di Derek che è l'ultimo dei tre. All'inizio di ogni sfida
c'è stato
un urlo (più simile a un boato) di incoraggiamento e questo
è in
assoluto più forte di tutti gli altri.
Siccome
a Hoffman è toccato l'Ironbelly Derek avrà per
forza il Nero delle
Ebridi.
Appena
entra il drago sento Emily sussurrare “Wow” a
nessuno in
particolare, come un pensiero ad alta voce.
Ed
effettivamente è davvero splendido: ha delle scaglie
nerissime e
lucide; e due occhi viola intenso davvero spettacolari.
Più
li guardi e più ti sembra di sprofondarci. E dopo un tempo
indefinito vedo il riflesso di qualcuno e subito distolgo lo sguardo
e arrossisco.
“Rose
che c'è?” mi chiede Em
“Ehm,
nulla...”
“Tesoro
non siamo mica nate ieri!” mi dice Lily
“Ho
incrociato lo sguardo del ragazzo che mi piace...”
“Oh
mio Dio!!” esclama Ro
“Rose!
Davvero ti...” comincia Domi
“Sh!
Se non ce lo aveva detto prima un motivo ci sarà! E
sicuramente uno
di quelli è il non volere che lo si sappia in tutta la
scuola!” la
rimprovera Lucy
Piano
piano e a bassa voce dico loro tutto, facendo attenzione a omettere
il nome.
“Ma
come si chiama?” mi chiede Molly
“Eh...
questo ancora non ve lo dico... è per garanzia... nulla di
personale...”
“Ma
state insieme?”
“No
Ro. È la ventesima volta che me lo chiedete!”
“Ma
siete troppo carini per non stare insieme!” fa notare Lucy
“E
ditelo a lui!” esclama Em e tutte ci mettiamo a ridere
“Ah,
Em” le chiedo io
“Ma
Kat e Cris dove sono finite?”
“Una
è a letto con un mal di pancia che non la fa muovere e
l'altra ha un
po' di febbre.”
“Buono
insomma” ci fa notare Domi
Finisce
la prima prova che vince Derek perché è quello
che ci ha impiegato
meno tempo a mettere al tappeto il drago, senza tuttavia ucciderlo.
Anche perché non credo sia così facile.
Ad
ogni modo tra un pettegolezzo e l'altro arriviamo nel cortile dove
incrociamo non solo i ragazzi...
Scorpius
Da
quando i miei occhi si sono incontrati (indirettamente) con quelli di
Rose sono più o meno in trans.
Oh,
e ho cominciato ad adorare il colore viola.
“Scorp
ci sei?”
“Ehm...
si... mi avevi chiesto qualcosa Alan?”
“No
tranquillo...”
“Hey
ragazzi! Venite un po' qui!” ci chiama Al che è
davanti
all'ingresso del castello con tutti i suoi cugini, suo papà
(può
essere solo lui; sono uguali!) Ted Lupin (non c'è molta
gente in
giro con i capelli azzurri), sua zia Hermione e quello che spero
proprio non sia Ron Wealsey.
“Andiamo
stoccafisso” mi fa Alan
“Stoccafisso!
Vorrei vedere te al mio posto Ser Senzapaura!”
Andiamo
da Al & Co. e salutiamo un po' tutti
“Dunque
loro sono i tuoi migliori amici?” chiede il signor Potter ad
Al
“Si!”
dice lui tranquillo
“Scorpius”
dico porgendogli la mano; lui me la stringe sorridendo
“E
tu sei..” dice guardando Alan
“Alan
Hopper, signor Potter” dice lui stringendomi la mano che lui
gli
porge.
“No
ragazzi, poche formalità. Chiamatemi pure Harry.”
“Ah,
ricordatemi che dopo vi devo dire una cosa!” dice Emily
rivolta a
tutti i Potter-Wealey
“Scorp;
dobbiamo andare!” salta su Alan così dal nulla.
Nemmeno fosse lui
quello che viene costantemente guardato male dal padre della ragazza
che gli piace.
“Dove?
E perché?” chiedo
“Giù
nei dormitori!”
“E
perché?” insisto
“Ancora
non lo so”
“E
dovrei fidarmi malgrado i tuoi voti a Divinazione?” domando
incerto
mentre Al e gli altri scoppiano a ridere. Anche se io ero serio.
“Ah.
Ah. Ti ricordo che mia sorella mi deve parlare!”
“Ah
quello!”
“Vabbè
andiamo genio!” continua lui
“Bastava
lo dicessi!” ribatto io
“Bastava
arrivarci!”
“Ma
devo ricordarmelo io; scusa?!”
“Si
vabbè; cammina!”
“Arrivederci!”
dico un po' a tutti
“È
stato un piacere!” saluta Alan
Camminiamo
abbastanza in fretta e più o meno a metà strada
rompo il silenzio.
““È
stato un piacere!” chi era ridicolo, scusa?”
“Zitto
e cammina!” dice lui sorridendomi
Entriamo
in Sala Comune giusto in tempo per vedere Nancy scomparire nel
dormitorio delle ragazze.
Io
comunico ad Alan che vado a farmi una doccia e mi dileguo.
Dopo
una buona mezz'ora sotto l'acqua mi vesto e mi sdraio sul letto con
le mani intrecciate dietro la testa.
Sono
preoccupato. Che staranno pensando di me? E quando staremo insieme?
Infondo
anche le sue cugine hanno avuto un ragazzo e i loro parenti non
possono certo aver fatto più di tante storie; solo quelle
normali
che i genitori fanno ai ragazzi delle figlie.
Però
io sono un Malfoy e benché i nostri genitori si comportino
in modo
civile sono convinto che suo papà mi ucciderebbe
più che
volentieri!
“Non
è possibile!” dice Alan entrando in camera
“Non.
È. Possibile.” continua
“Ma
mi ascolti?!”
“Si,
ti ascolto Mr. Non è possibile.”
“Le
piacevi tu! Tu!”
“Piacevo
a chi?”
“A
Nancy!”
“Oddio”
“Appunto!”
“Tranquillo,
è tutta tua!”
“E
vorrei vedere!”
“Però
calmati, ok?”
“Si,
scusa... è che... beh... mi capisci, no?”
“Si
tranquillo... ora però è meglio se andiamo a cena
che almeno
torniamo presto e puoi riposarti dormendo un po'. Sei agitato; e non
poco”
“Si
andiamo...”
Ceniamo
solo io e lui, perché è un po' presto e non
c'è quasi nessuno.
Parliamo
un po' del più e del meno; ma per la maggior parte del tempo
ognuno
resta assorto nei suoi pensieri.
Mentre
sono sdraiato nel letto, nel buio della stanza capisco che in fin dei
conti potrei sempre piacere ai suoi come ragazzo.
Se
solo potessi presentarmi senza il mio nome...
|
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Capitolo 9 *** Scoperte e proposte inaspettate ***
Rose
Stavo
dormendo beatamente fin quando non arriva qualcuno e comincia a
saltarmi sul letto. E urla pure.
“Sveglia
dormiglione! Su in piedi che è già
tardi!”
“Emily!
Smetti immediatamente di urlare!”
“Per.
Quale. Diavolo. Di. Motivo. Ci. Hai. Svegliate?!”
“Volevo
compagnia...” dice lei abbassando la testa
“Andare
in Sala Comune, no?” propone Cris mettendosi sotto le coperte
“Ma
vi ho portato la colazione!” dice mostrando un sacchetto di
carta
“Cosa
c'è?” chiedo io
“Cornetti
al cioccolato e succo di zucca!”
“Em,
stai cominciando a farti perdonare!” esclama Kat cominciando
a
mangiare.
Restiamo
tutta la mattina in camera a chiacchierare
“Ragazze
ma voi oggi ci siete a Hogsmade?” chiede Em
“No”
dice Kat
“Madama
Chips mi ha dato riposo obbligato fino a lunedì”
risponde Cris
“Io
ci sono”
“Almeno
tu Rosie!” dice Em
Dopo
qualche altro pettegolezzo, verso mezzogiorno, io e Em scendiamo per
pranzo visto che Cris e Kat si sono addormentate.
“Mi
piace come l'hanno arredata quest'anno”
commenta
Em guardando il soffitto.
Ci
sono molte zucche a mezz'aria, i tavoli sono pieni di decorazioni di
ogni tipo, i dolci sono a tema e alle gambe delle panche sono
intrecciati dei nastri neri e arancioni. Dopo tutto è
Halloween!
Io
ed Em ci sediamo vicine e chiacchieriamo tranquillamente. Dopo un po'
arrivano anche Domi e Lucy che si siedono con noi.
“Allora
bellezze! Ci siete oggi a Hogsmade?”
“Si
signora!” risponde Em
“Le
maschere ce le avete?” chiede Lucy
“Le
maschere?!” diciamo io ed Em contemporaneamente
“Dominique.”
dice
“Forse,
dico forse, mi sono dimenticata di avvisarle...”
“Ma
non mi dire!” esclama Lucy ironica
“Vedi
Rosie -comincia Domi- visto che oggi è Halloween abbiamo
sparso la
voce di venire a Hogsmade in maschera, sai tipo quelle del carnevale
di Venezia? Ecco, loro!”
“Si;
non c'è problema, è una buona idea... Solo...
dove le prendiamo due
maschere?” chiede Emily
“Oh
per quello non c'è problema!” dice Lucy
Prende
la bacchetta e con un lieve movimento del polso fa apparire sul
tavolo due maschere uguali, una celeste e una viola, con delle piume
nella parte superiore.
“Wow!”
esclamiamo io ed Em insieme
“Prendetele.
Sono vostre.”
“Wow...”
ripeto io prendendo quella viola
“Grazie...”
mormora Em
Continuiamo
a parlare fino all'una e mezza , quando ci andiamo a cambiare.
O
meglio. Volevamo andare a cambiarci. Ma la McGranit ci ha fermate
dicendo di dover fare un discorso.
La
Sala Grande è piena, non manca quasi nessuno.
“Dovete
sapere -comincia la preside- che quest'anno la vostra permanenza qui
a scuola durante le vacanze natalizie sarebbe molto apprezzata.
È
consuetudine del Torneo organizzare un grande ballo, il Ballo del
Ceppo, alla vigilia di Natale. Sarà acconsentito l'accesso
solo agli
studenti dal quarto anno in su; ma anche i più piccoli sono
invitati
a restare. Detto questo potete andare, buon fine settimana a
tutti!”
Anziché
andare a cambiarci io ed Em restiamo lì a parlare con Lucy e
Domi
del ballo. Del fatto che sono eccitata per la prima volta in vita mia
di mettermi tacco e gonna (non so perché); ma sono anche
preoccupata
perché se andrà tutto bene (Merlino ti prego!)
Scorp mi chiederà
di andare al ballo con lui e... a quel punto non potrò
più
nascondere nulla.
Sono
spaventata sopratutto per i ragazzi.
Ho
idea che non molti la prenderanno come Al...
Verso
le tre riusciamo ad essere a Hogsmade cambiate e mascherate.
Entriamo
da Madama McClan che ha aperto l'anno scorso per “cercare
spunti
per i vestiti” come ha detto Domi.
Appena
entrate cominciamo a parlare con due ragazze più o meno
della nostra
età una castana e l'altra con i capelli color melassa.
Anche
loro hanno due maschere uguali, con dei brillantini, rispettivamente
arancione e bianca.
Dopo
qualche pettegolezzo, arriviamo a parlare del ballo e chiaramente
degli accompagnatori; “accessori chiave” (sempre a
sentire
Dominique).
“Io
di certo -comincia la ragazza con la maschera arancione che sembra
più pettegola e vivace dell'altra- non andrò col
primo che me lo
chiede! Ho rischiato di non venire, essendo del quarto anno; per cui
non sprecherò quest'occasione!”
“Hai
già qualche idea?” le chiede la sua amica
“No...
però il ragazzo con cui andrò al ballo non mi
deluderà!”
“Come
sei esigente...” mormora Em
“E
tu con chi andrai?” le chiede l'altra ragazza
“bianca”
“Forse
lo chiederò al ragazzo che mi piace...”
“Davvero?!”
chiede la più piccola
“Sei
sicura rossa? È un salto nel buio...”
“Beh...
ci proverò...”
“È
molto coraggioso...” dice l'altra
“Ma
tu sei davvero del quarto?” le chiede Em cambiando argomento
“Si
perché?”
“Boh,
sembri più grande...” rispondo io
“E
tu invece con chi credi di andare?” chiede Em alla
più grande
“Ancora
non lo so... forse col primo che me lo chiede... a patto che sia
carino e simpatico!” risponde
“Ma
tu sei del quinto, no?” le chiedo mettendo giù un
abito molto
succinto bordeaux e nero, veramente brutto
“Si;
come voi, no?”
“Si,
anche noi siamo del quinto” rispondo io
“Hey,
dolcezza -comincia Em rivolta a me- tu credi che te lo
chiederà?”
“Chi?”
chiede la più piccola
“Stiamo
parlando del ragazzo che mi piace... E... si, penso che me lo
chiederà...”
Però
devo ammettere che sono un po' preoccupata...
Scorpius
Io
in teoria dovrei essere a Hogsmade con Alan e Albus; ma in
realtà
Albus è finito non si sa dove né per quale motivo
e Alan è qui con
me a stressarmi con centomila fisima che si sta facendo
perché ha
paura di invitare Nancy al ballo.
Ma
non è lui quello che se viene visto con la ragazza che gli
piace
rischia la morte.
“Cosa
ne pensi?” mi chiede Alan dopo non voglio sapere che discorso
“Allora...
primo: non ho ascoltato mezza parola. Secondo: smetti di dire
babbanate e buttati! Non rogorarti con tutti i “se”
da
femminuccia e vaglielo a chiedere prima che lo faccia qualcuno
altro!”
“E
tu? Dammi il buon esempio, almeno!”
“Se
potessi lo farei, credimi!”
“Ora
portai farlo!” dice Al saltando fuori da non so dove. Inutile
dire
che Alan mi fa un salto di due metri e mezzo.
“Cosa
vuoi dire?”
“Semplice
Scorp! C'è un modo grazie al quale potrai andare al ballo
con Rose
senza morire!”
“Ah
si? E in quale universo?”
“In
questo genio! Ascolta: io dirò di aver fatto una scommessa
con lei e
Alan dirà di averne fatta una con te”
“Che
c'entro io?!” chiede il diretto interessato
“Non
m'importa. Taci ed esegui!”
“Io
dirò di averne fatta una con lei riguardo alla casa del
campione di
Hogwarts; mentre la vostra era sul risultato di una partita di
quidditch. Tu e lei perdete e vi tocca un obbligo. Io e Alan ci
mettiamo d'accordo per farvi andare al ballo insieme! Et voilat!
Copertura a prova d'Auror!”
Ci
penso un po' e, dopotutto, non ho poi tanto da perdere.
Morire
dopo un'intera serata passata con lei non è una morte
triste. Anzi.
“Dove
la trovo?” chiedo ad Al
“Dove
non lo so; ma Dominique dice che ha una maschera viola con delle
piume nella parte superiore...”
Sarà
suggestione; ma con la coda dell'occhio vedo del viola. Mi giro e
c'è
lei con quella che credo sia Emily.
Albus
sta ancora parlando, ma lo interrompo.
“Ci
vediamo dopo!”
Non
sto nemmeno a sentire quello che mi dicono.
Mi
avvio verso di loro, guardo Rose negli occhi e faccio un bel respiro.
“Ti
va se facciamo due passi?” le chiedo cercando di sembrare il
più
calmo possibile. Inutile dire che non lo sono.
“Ma
certo” risponde lei
Ci
incamminiamo verso la Stamberga Strillante, non so nemmeno
perché.
“Allora...
come va?”
“Bene,
tu??”
“Bene...”
dico io
Si
sente che c'è tensione, e si sa anche il motivo.
“Senti
Rose... non è che ti andrebbe di venire al ballo con
me?”
Siamo
davanti alla casa, proprio dove lei aveva perso il braccialetto.
“Scorpius
io...”
Rose
“...ne
sarei veramente
felice!” dico concludendo il mio racconto
“Quindi
andrai al ballo con
Scorpius?” mi chiede Kat. Io annuisco radiosa. Potrei
mettermi a
saltare!
Cris si
mette a urlare e mi
abbraccia.
“Poi
Al -continuo io- ha
accennato a un piano a prova di Auror! Ha detto che me lo
spiegherà
alla “prossima occasione sicura””
“Fantastico!”
commenta Kat
“Ma
a proposito di Albus....
cosa ti ha detto?” domanda Cris
“Emily?”
la chiamo io dopo
che ha abbassato il capo
“Aveva...
aveva già una dama”
mormora con gli occhi chiusi
“E
quando se l'è trovata la
dama?! Hanno dato l'annuncio a pranzo!” sbotta Kat
“Io...
non lo so... forse
dovevo chiederglielo prima... forse non... non sono
abbastanza...”
dice sedendosi sul suo baule.
“No
tesoro -dice Cris
sedendosi accanto a lei- non dire così... Non è
per niente vero!”
“Se
lui è un idiota affari
suoi! Senza offesa, Rose!”
“Tranquilla
Kat -dico andando
vicino a Emily- Hey rossa vieni un po' qui” dico
abbracciandola
forte, lei ricambia.
“Grazie
ragazze... non so che
farei senza di voi!”
“Tranquilla!
È a questo che
servono le amiche!” rispondo
“Ma,
ricapitolando... la
vigilia di Natale ci sarà un ballo qui a scuola. E ci saremo
tutti,
tranne quelli fino al terzo anno, inclusi i bulgari e i
francesi?”
domanda Cris
“Esattamente”
risponde Em
“E
tu con chi andrai?” le
chiede Kat
“Da
sola.”
“Ma
sei sicura?”
“Si
Cris. Maglio soli che mal
accompagnati!”
“Allora
verrò anche io da
sola!”
“Pure
io!”
“No
ferme -mi intrometto- ma
così sembro l'unica cattiva con l'accompagnatore!”
“No;
io non ho voglia di
prendere un altro due di picche, per cui vado da sola!”
“Io
non ho voglia di pensare
con chi potrei andare!” dice Cris
“E
poi così non creiamo
aspettative!” dice Kat
“Tu
però non preoccuparti,
Rose, vai e divertiti!” mi dice Em facendomi l'occhiolino.
Sentiamo
bussare alla porta e
non facciamo in tempo a dire “avanti” che Lucy,
Domi, Molly,
Roxanne e Lily sono già in camera.
Senza
troppe prefazioni racconto
loro di come il misterioso ragazzo che mi piace, con una maschera
nera, mi ha chiesto di andare al ballo con lui e di come io ho
accettato.
Dopo non so
quanti “È
fantastico!” “Era ora!” e “Ma
che bello!” (che non fanno
che aumentare la paura della reazione) passiamo alla scelta degli
abiti.
Dominique e
Victorie si sono
messe d'accordo. La rossa le manderà dei bozzetti che poi ci
farà
fare da Madama McClan.
Molly
è già pronta con
pergamene e matite colorate.
La prima a
descrivere il suo
vestito è Lily: è un vestito a balze bianche e
blu con un laccio
che le passa intorno al collo.
Quello di
Molly è turchese con
una fascia argento e una gonna a tulipano (le due estremità
vanno a
unirsi in un punto laterale risalendo un po'... me l'ha detto
Dominique, ma non ho ben capito).
L'abito di
Roxanne è molto
simile a quello delle damigelle al matrimonio di zia Fleur: un abito
con le spalline e un po' di scollo. Solo che questo è un bel
giallo
vivo con il fiocco in vita bianco.
Lucy ne ha
uno un po'
complicato: con delle spalline “morbide” che
scendono un po'
lasciando libera una parte del decoltè. È
particolare perché parte
dal giallo e passa per tutte le sfumature del rosso.
Quello di
Dominique è
sicuramente il più sensuale: è aderente, nero con
qualche paillette
argento ai due estremi. La gonna scende in diagonale perché
a
sinistra finisce sotto il ginocchio mentre a destra arriva quasi fino
alla caviglia.
Poi
è il turno di Katlen: il
suo è argento, anche lei ha la gonna a tulipano; in vita ha
una fila
di perle e sulla spalla sinistra ha una rosa argentata.
Quello di
Emily è molto
semplice: celeste, con un fiore dello stesso colore.
L'abito di
Cristal è l'unico a
essere lungo fino alle caviglie: è rosa con una gonna in
tulle; ma anche lei ha un filo di perle in vita.
Il mio non
è per niente
complesso: mi arriva al ginocchio (come la maggior parte dei nostri
vestiti); ha la gonna e le maniche (corte come quelle delle maglie
estive) a palloncino.
L'abito
è lilla mentre in vita
c'è un fiocco viola.
In questo
periodo mi piace molto
il viola.
Dopo aver
organizzato tutti i
bozzetti li mandiamo a Vic, e poi restiamo lì a
chiacchierare
facendo passare il tempo molto in fretta.
Scorpius
Poggio la
piuma sulla scrivania
del dormitorio e do la mia lettera alla mia civetta.
È
per mia mamma, le chiedo di
mandarmi lo smoking visto che in genere non lo porto a scuola...
Comunque
sono molto nervoso;
cioè, insomma... dopo il ballo non sarà
più possibile nascondere
nulla. Ok; c'è il piano di Al, ma onestamente non so quanto
reggerà... Non penso molto, forse solo il minimo per farci
preparare
il terreno...
E per farmi
fare testamento.
“Scorpius!
Scorpius!
Scorpius!!”
“Alan;
che c'è?!”
“Scorpius!”
“Vuoi
dirmi che cavolo c'è?!”
“Ha
accettato! Gliel'ho
chiesto e ha accettato!! Merlino grazie!!”
“Alan.”
“Si?”
“Te
l'avevo detto.”
“Lo
so...”
“Ah,
ecco”
“E
a te com'è andata?”
“Vado
al ballo con Rose e
morirò alla veneranda età di quindici
anni.”
“Oh!
Che pessimista!”
“Senti
da che pulpito...”
“L'importante
è che non fai
nulla di azzardato...”
“Ho
idea che per suo padre
solo invitarla a ballare sia azzardato!”
“Forse
hai ragione... e tra
l'altro lui è un Auror!”
“Come
faccio a essere
ottimista se mi fai questi discorsi?!”
“E
tu non ascoltarmi!”
“Se
stessi zitto!”
“Non
è meglio se vai a
dormire?”
“Vado
mamma, vado!”
“Ma
fottiti!”
“Buonanotte
Alan”
“Notte
Scorp”
|
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Capitolo 10 *** Prove generali ***
Rose
“Per
cui dovete muovervi a tempo; prima con il piede destro poi col
sinistro. Per le prime volte potete contare il tempo, ma è
meglio se
non lo fate la sera del ballo. Al massimo nella vostra testa, al
massimo.”
È
sabato mattina e siamo in un'aula del terzo piano a fare lezione.
Lezione di ballo.
Ormai
è una settimana che hanno dato l'annuncio della Vigilia di
Natale.
E
ora siamo qui a farci dare nozioni da Neville.
“Rose
che dobbiamo fare?2 mi chiede Domi da dietro
“Ballare”
“Grazie;
fin lì c'ero!”
“Non
so, non ho ascoltato. Parlavo con Em.”
Abbiamo
discusso fin'ora di due cose principalmente: di chi cavolo sia la
dama di Al e di quale possa essere questo suo piano infallibile.
“E
adesso -continua il direttore della nostra casa- sceglietevi un
cavaliere o una dama.”
Appena
finisce di parlare nell'aria si comincia a sentire un brusio; ma non
appena ci siamo sistemati tutti con un compagno torna il silenzio che
viene rotto poco dopo dalla melodia di un valzer.
Io
sono con Al, ovviamente, e poco dopo ci mettiamo a chiacchierare;
considerando che deve spiegarmi più di una cosa.
“Allora?”
comincio io
“Allora
cosa?”
“Come
cosa?! Non devi spiegarmi questo piano?!”
Ah
si! Allora... l'idea sarebbe questa...”
“Sentiamo”
“Io
e te abbiamo fatto una scommessa...”
“Nel
piano?” chiedo interrompendolo
“Si.
Esattamente come Alan e Scorpius. Noi due abbiamo scommesso sulla
casa del campione; loro su una partita di Quidditch.”
“Fin
qui ci sono; ma questo come ci aiuta?”
“Tu
e lui perdete la...”
“Albus!”
“Cosa?!
Se non perdete va a monte tutto!”
“Non
è per quello! Mi hai pestato un piede!”
“Oh,
scusa! Comunque... tu avevi scommesso che fosse un Tassorosso; io
ovviamente, avevo detto che sarebbe stato un Corvonero, quindi vinco
io.
Alan
e Scorpius avevano come oggetto la partita tra i Cannoni di Chudley e
il Puddlemere United. Scorpius aveva scommesso sui Cannoni che
effettivamente hanno perso; per cui vince Alan. Io e lui ci mettiamo
d'accordo facendovi fare un obbligo e tadà! Finite al ballo
insieme!”
“Mh...
non sembra così stupida come cosa...”
“Ovvio
che non è stupida!”
Io
alzo un sopracciglio; e lui si ricorda, abbassando lo sguardo, di
tutte le volte che ha provato a creare un piano.
Inutile
dire che erano uno più idiota dell'altro.
“A
proposito di cose idiote...” continuo
“Che
hai combinato?”
“Io?!
Che hai combinato; tu?!”
“Ma
di che parli?”
“Della
tua dama! Perché hai rifiutato Em?”
“Avevo
già una dama... gliel'ho chiesto poco prima che arrivasse
lei...”
“E
chi sarebbe, di grazia?”
“Sophie”
Io
mi fermo lì, in mezzo alla pista, a metà di un
passo; con la
mascella a terra.
“Dai,
Rose! Se non balliamo ci tolgono punti!”
Ricomincio
a ballare; in silenzio, con un cipiglio abbastanza alterato e molto
poco coscienzioso.
“Rose...
ricordati che era la tua migliore amica...”
“Esatto.
Era. Ora non mi parla più senza nemmeno un motivo.”
“Si,
però...”
“Però
niente.”
“Guarda
che ho approvato Scorpius per te!”
“Si;
ma non te l'ha chiesto nessuno. Io ti dico solo di stare attento...
potresti trovarti ferito; e non poco...”
“D'accordo
Rose”
“Bene
ragazzi! Per oggi è tutto; andate pure a pranzo!”
ci congeda
Neville
Mentre
esco dalla stanza cerco di individuare i capelli rossi di Em; e
appena posso la raggiungo per raccontarle tutte le novità.
Scorpius
Stavo
finendo di mangiare il mio muffin al cioccolato
“ascoltando” Alan
quando Albus ci fa segno di uscire.
“Ma
non posso nemmeno finire il mio muffin?!” chiedo
“No!
Sembra urgente...”
“Uffa...”
“Ma
muoviti! Nemmeno le ragazze con le loro cose hanno così
tanto
bisogno di cioccolato!”
“Intanto
sei tu quello con i cali di autostima!”
Raggiungiamo
subito Albus nel salone d'ingresso.
“Allora
cosa c'è di così urgente da non farmi finire il
mio muffin?”
“Oh
povera stellina!” mi dice Alan
“Lo
so! Alana cara non è che mi abbracceresti?! Mi sento
così sola!”
dico con una voce affemminata
“Alana?!”
Albus
si guarda intorno poi noi due.
“Ma
di cosa vi siete fatti?!”
Io
e Alan scoppiamo a ridere e dopo un po' si aggiunge anche Albus.
Benché
sia metà novembre andiamo nel parco a sederci sotto una
betulla.
“Allora;
che dovevi dirci?”chiedo io
“Ci
sono un paio di cose da raccontare...”
“Siamo
tutti orecchie!”
“Come
prima cosa ho detto a Rose della scommessa... Ha approvato, ma sono
sicuro che non sia del tutto convinta...”
“E
perché no?” chiede Alan
“Beh;
a essere onesto nemmeno io so quanto reggerà questo
piano...”
commento io
“Io
non vi garantisco nulla; perché come Rose ben ricorda, i
miei piani
non sono sempre stati perfetti...”
“Albus.”
dico interrompendolo
“Non
devi fare un piano per forza perfetto -continuo- anche se fallisce
non c'è problema. Tanto prima o poi dovranno
scoprirlo.”
“Si;
ma...”
“No,
Al. Niente ma. Va bene così; davvero.”
Mi
sorride; come a ringraziarmi.
Io
ricambio e poi Alan chiede “E la seconda cosa?”
“Non
vi ho ancora detto chi è la mia dama...”
“Il
nome della fortunata è...”
“Sophie
Craford.”
“Oh.”
dice Alan
“Beh...
diciamo che è un “caso”
particolare...”
“Ti
piace davvero?” chiede Alan
“Penso...”
“Allora
approviamo.” commento deciso. Alan mi guarda incredulo; io lo
fulmino con lo sguardo
“Gli
piace malgrado tutto -sentenzio- è questo che
conta”
Albus
mi ringrazia con gli occhi per la seconda volta nel giro di cinque
minuti; Alan in compenso ci guarda sorridendo e scrollando le spalle.
“Che
ne dite se andiamo a scaldarci?” propone Al e noi due
accettiamo di
buon grado visto che stiamo congelando fermi al freddo.
Albus
si alza per primo facendoci segno di seguirlo.
Con
non poco stupore da parte mia e di Alan andiamo verso il dormitorio
di Tassorosso.
Però
ci fermiamo un po' prima; davanti a un quadro e Al si mette a
solleticare una pera.
“Ma
cosa...?!” fa Alan ma prima che possa finire si apre il
quadro e Al
entra; e io lo seguo a ruota.
Ci
troviamo all'interno di una stanza grande circa la metà
della Sala
Grande (per cui non piccola) e siamo subito assaliti da quattro o
cinque... elfi.
“Da
quando ci sono elfi a Hogwarts?” chiede Alan
“Da
sempre credo... chi credevate cucinasse?” risponde Al
“Quindi
siamo nelle cucine?”
“Si
Scorp.”
“E
tu come le conosci?”
“Mi
ci ha portato mio fratello al primo anno”
“Buon
pomeriggio signorino Albus!” dice un elfo contento che ci
trotterella dietro mentre ci sediamo su una panca
“Buon
pomeriggio anche a te Iorek!”
“Cosa
vogliono i signorini?” ci chiede
“Della
cioccolata calda con panna?” propone Al
“Anche
per i signorini Scorpius e Alan?”
“Si...”
rispondiamo noi scioccati
“Come
fa a sapere i nostri nomi?! E perché siamo al tavolo dei
Grifondoro?!”
“Scusate
è abitudine... volete che ci spostiamo?”
“No;
va bene così.” rispondo
“E
comunque -continua Al- sanno i nomi di tutti gli studenti”
“Ma
siamo centinaia! Come fanno?!”
Al
fa spallucce e subito dopo arriva Iorek con tre tazze fumanti su un
vassoio. Noi li prendiamo dicendo “Grazie”
all'unisono.
E
poi restiamo lì a bere la nostra cioccolata (troppo buona
per essere
descritta) a chiacchierare del più e del meno; nella calma
più
totale.
Rose
In
questo momento l'ultima cosa che ho presente è la calma
più totale.
Magari
quella di pochi amici, con una bevanda calda, che prendono in giro
Lumacorno che insegna a ballare ai Serpeverde.
Perché
lui che insegna a ballare fa già ridere di per
sé; poi si sa che le
Serpi sono negate.
“Rose
ma si può sapere a che pensi?! Ti avrò chiamata
cento volte!!”
strilla Dominique
“Stavo
pensando a Lumacorno che insegna ballo... è troppo
comico!”
“Ma
lo immagino con le dita tutte zuccherose di ananas candito!”
“Bene
ragazzi; adesso proviamo a ballare, tanto siete tutti bravissimi! Io
passo mano a mano a correggervi! Facciamo cominciare due poveri
malcapitati a caso; che anche se non hai mai ballato saranno certo
meglio di me!” dice Ro imitando la sua voce alla perfezione!
“Molto
molto divertente. Ora Rose -continua Domi- rispondi alla mia
domanda”
“Ehm...”
“Come
vuoi i capelli?!”
“Ah...
boh, non saprei. Sciolti; magari con i boccoli....”
“Trucco?”
“Poco
e leggero, Lils, giusto un filo di matita e un po' di mascara”
“Un
po' di ombretto?”
“Va
bene, ma poco!”
Stanno
iniziando a truccarmi e pettinarmi quando tre gufi picchiano il becco
contro la finestra.
Ognuno
ha tre pacchi abbastanza grandi; tutti hanno su un nome e dei numeri.
Li
apriamo e ci sono dentro i nostri abiti.
Sono
molto più belli di come avrei mai potuto sognare. Sono
davvero
spettacolari.
Ce
li proviamo subito; tutte molto più emozionate dei bambini
piccoli
la mattina di Natale. Loro in confronto a noi potrebbero sembrare
apatici.
Siamo
tutte davvero bellissime.
Seriamente,
stupende.
Il
mio è quello più semplice; potrebbe essere il
vestito di una
bambina.
Solo
che... mi sta in modo particolare.
Il fiocco
è un po' sopra la
vita, finisce quando comincia a sentirsi il bacino; mi slancia
tantissimo.
Sembro
quasi un'altra ragazza.
Più
grande, più alta, ma
sempre dolce e innocente come una bimba, solo che... sono bella. Ma
bella per davvero.
È
come se mi guardassi per la
prima volta allo specchio. Wow.
Anche le
altre stanno
divinamente; ma io sono abituata a... a vederle belle.
Su di me...
beh, fa un effetto
diverso! Non so; è strano. In questo momento mi sento
davvero me.
Non so come
descriverlo; ma è
così. Sono davvero bella.
Ok,
sarà la ventesima volta che
lo ridico, solo che sono davvero felice. E balla.
Spero lo
pensi anche Scorp...
Credo che
per la prima volta da
quando è iniziato l'anno andrò a dormire davvero
soddisfatta.
Credo che
basterà tirar fuori
dall'armadio questo vestito per sentirmi soddisfatta di me stessa e
in pace con l'universo...
|
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Capitolo 11 *** Agitazioni motivate ***
Rose
Oggi
è la Vigilia di Natale. Il giorno del ballo.
Anche
se, come dicono i babbani in questi casi, mi sembra più un
girone
dell'inferno!
Ci
siamo svegliate alle nove (il che non era male) ma poi ci siamo
subito dovute preparare.
Ormai
sono le undici e mezza e siamo ancora tra le grinfie di Dominique e
Lily alla presa con maschere per la faccia, impacchi ai capelli,
manicure e consigli vari.
“Basta!”
sbotta Roxanne dopo un po' troppo tempo
“Non
ne possiamo più!” esclama Molly e tutte
concordiamo con lei.
“D'accordo!”
fa Lils un po' amareggiata
“Comunque
dobbiamo restare qui ancora un po'; tempo di toglierci le maschere e
asciugarci i capelli.” commenta Domi
“Fino
a quando dobbiamo restare qui?” chiede Emily
“Fino
a mezzogiorno, più o meno”
A
un certo punto Kat comincia a cercare qualcosa nel suo baule
“Ti
serve qualcosa?” le chiedo
“Sto
cercando il mio elastico...”
“Perché?”
fa allarmata Dominique
“Per
legarmi i...”
“No!”
la interrompe Lily
“Non
li legare per oggi, sennò si rovinano!” le spiega
Domi
“E
va bene...” risponde Kat poco convinta
“Intanto
parliamo di qualcosa che non siano trucchi, vestiti, acconciature o
altre cose di cui ne abbiamo già abbastanza!” dice
Lucy e subito
tutte si girano verso di me
“Che
c'è?” chiedo non poco preoccupata
“Ce
lo dici?”
“Dirvi
cosa Lily?”
“Dai
Rose! Non fare la finta tonta!”
“Molly.
Io non ho capito per davvero!”
“Con
chi andrai al ballo?”
“Oh.
Quello...”
“Si,
Rose. Quello.” sentenzia Molly
“Ehm...”
“Dai
Rose! Diccelo!” mi esorta Lily
“No.”
“Perché
no?!” insiste Ro
“Perché
tanto lo vedete stasera. Non voglio rovinarvi la sorpresa.”
“Ma
non abbiamo idea di chi sia!”
“Dai
Domi; ormai manca poco...”
E
io sto sudando freddo sempre di più. Mancano meno di nove
ore!
Merlino;
aiuto!!
“Rose,
ma perché ti ostini a tenercelo segreto?” chiede
Lucy
“Ehm....”
cerco l'aiuto di Emily, Cris e Kat con lo sguardo, ma loro fanno
spallucce; sono senza idee anche loro
“Non
so -continuo- mi piace che ci sia... questo... alone di
mistero...”
Aiuto.
“Quale
alone di mistero?” ci domanda James prima di dare un bacio a
Dominique mentre noi ci sediamo al tavolo.
“Rose
non ci vuole dire chi è il suo accompagnatore!” fa
semplicemente
Lils
“Tu
hai un accompagnatore?!” sbotta mio fratello
“Si;
come tutti del resto!”
“Noi
no!” trilla Cris
Io
la guardo davvero molto male e lei mi borbotta delle scuse.
“Dimmi
chi è. Adesso!”
“Hugo.
No.”
“Ma
devo saperlo!”
“Motivo
in più per non dirtelo!”
Dopo
aver quasi urlato, cominciamo a mangiare continuando a guardarci in
cagnesco per un po' finché io e le ragazze non ce ne
torniamo in
camera per riposarci un po' prima della grande serata.
Scorpius
“È
oggi. Merlino. Aiuto.”
“Alan.
Tu. Non. Sei. Nella. Mia. Situazione. Zitto!!”
“Sai
una cosa?”
“Cosa?”
“Sembriamo
due ragazzine mestruate.”
Mi
butto sul letto e mi massaggio le tempie
“Si
Alan, purtroppo si.”
“Non
so come comportarmi...”
“Come
sempre quando esci con una ragazza. Possibile che tu debba venire a
chiedere consiglio a me?”
“Eh?”
“Hai
avuto più ragazze tu di non so chi!”
“Si,
però...”
“Però
cosa?”
“Quelle
erano... “avventure”. Nancy mi piace
davvero.”
“So
cosa vuol dire, ma purtroppo non posso aiutarti molto.”
“Se
in cinque anni ti fossi deciso a fare qualcosa...”
“...non
sarei qui. Fidati.”
“Come
sei tragico...”
“Non
sono tragico. Sono solo realista, purtroppo.”
“Ma
dai!”
“Con
molte probabilità sarà a controllare il ballo,
esattamente come la
prima prova. E io potrò a malapena invitarla a ballare
considerando
che ha anche un fratello...”
“Fortuna
che Nancy è figlia unica; e suo padre lavora... dove
lavora?”
“Alan.”
“Si?”
“Ma
cosa vuoi che ne sappia?!”
“Sei
molto utile!”
“Grazie,
grazie”
“Fottiti”
“Come
siamo gentili oggi!”
“E
ottimisti!”
“Ha.
Ha. Ha. Ti ripeto che il mio è solo realismo”
“Ok,
signor realista; hai visto per caso il mio smoking?”
“Nel
tuo baule?”
“L'avevo
spostato sennò si stropicciava”
“Sarà
nell'armadio con il mio!” dico andando a vedere.
“Indovina
un po' dov'era!” gli dico mettendoglielo sul letto
“Grazie
mamma”
“Senti
carissimo, io vado a fare la doccia. Pensi di riuscire a sopravvivere
quindici minuti senza tagliarti o morire nel tentativo di trovare
qualcosa?”
“Ci
proverò, ma non ti prometto nulla”
Mi
faccio una doccia calda, per calmarmi e quando esco sento dei versi
strani venire dalla camera.
“Alan?”
chiedo mentre entro
“Mi
aiuti a fare il fiocco al papillon? Mi ci sto strozzando!”
“Ah,
ecco cos'era...”
“Allora?”
insiste
“Un
giorno impazzirò e crederò davvero di essere tua
madre!”
Ci
mettiamo a ridere e per un momento ci dimentichiamo del ballo; anche
se poi dobbiamo tornare alla realtà per finire di prepararci.
Rose
La
prossima volta che c'è un ballo mi faccio chiudere ad
Azkaban.
O
io o le mie cugine.
Tutti
hanno sempre saputo che come famiglia non siamo assolutamente
silenziosi e calmi; e noi ce ne rendiamo contro per primi.
Ma
in questo momento ci potrebbero sentire anche a Hogsmade.
E
non sto scherzando.
Per
fortuna Lily ha muffilato camera nostra, sennò ci mettevano
in
punizione fino al settimo anno.
Ci
stiamo preparando da ben tre ore. Per vestirci, truccarci e
pettinarci.
E
io sono seria, purtroppo.
Tra
meno di mezz'ora devo essere in Sala d'Ingresso per incontrarmi con
Scorp.
Sto
tremando e sudo freddo; e la situazione in camera non aiuta.
Ho
otto persone intorno a me che si agitano e urlano cose come
“Qualcuno
ha visto il mio braccialetto?”, “Dov'è
il mascara?” e “I
miei capelli stanno bene?”.
Io
sono solo truccata e ancora svestita e sto per avere un attacco
d'ansia.
“Vieni
qui Rosie, ti faccio i capelli” mi dice Domi facendomi sedere
su
uno sgabello abbastanza alto.
Mentre
mi acconcia rimango in silenzio, come in trans. Non mi sento per
niente bene.
Spero
che mi passi...
Indosso
il mio vestito e chiudo gli occhi mentre mi giro per vedermi allo
specchio.
Faccio
un bel respiro e li apro.
Mi
vedo e sto bene. Non solo fisicamente, ma anche con me stessa.
Riacquisto
un po' della sicurezza della prima volta che ho messo questo abito.
E
sorrido, pensando che malgrado tutto sono felice,
E
passerò la sera con Scorp.
Sorrido
e mi sento in pace con il mondo mentre esco e raggiungo le altre che
sono uscite mentre mi osservavo.
Ma
sopratutto vado da Scorpius.
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Capitolo 12 *** Il Ballo del Ceppo ***
Rose
Cerco
di calmarmi mentre scendo le scale; per fortuna abbiamo il dormitorio
al settimo piano.
Dopo
un po' incontro Emily, Katlen e Cristal che già patiscono
sotto
l'anatema dei tacchi a spillo.
“Sono
molto tentata di tornare in camera e mettermi delle scarpe da
ginnastica!”
“Kat,
non lo farei solo per non andrei solo per non rifarmi due rampe in
salita!”
“Concordo
con Em” dico
Con
molta calma scendiamo tutti i gradini della scuola (passando per
qualche passaggio segreto) e arriviamo solo con pochi minuti di
ritardo.
Scorpius
è già lì; agitato, infatti tenta di
calmarsi gesticolando con le
mani, ma evidentemente ha poco successo.
Appena
mi vede, sorride e quei suoi occhi grigi sembrano emanare
felicità.
Ha uno smoking nero, con la camicia bianca e il papillon.
Non
vedo l'ora di stare un po' con lui come due normalissimi innamorati e
non come due che devono tener conto degli odi altrui.
Scorpius
La
vedo scendere le scale, rimango senza fiato.
L'ho
sempre trovata una ragazza stupenda; ma ora sembra qualcosa di divino
più simile ad un angelo che a una normalissima persona.
È
come se per tutto questo tempo avesse tenuta prigioniera la sua
bellezza e solo ora avesse deciso di liberarla.
Rose
è... semplicemente perfetta.
Ha
un trucco leggero che si nota appena, i capelli sciolti e un abito
lilla che le arriva al ginocchio e un fiocco viola in vita.
La
cosa migliore è che stasera potrò stare con lei
come se fossimo
Rose e Scorpius e non come Weasley e Malfoy.
Le
vado incontro e porgendole la mano le chiedo “Vogliamo
andare?”
“Ma
certo” risponde lei prendendomela.
L'ultima
volta che l'ho tenuta per mano è stato il primo settembre,
nel
vagone, per molto poco tempo ed eravamo soli.
Infatti
adesso sento che sto diventando simile al loro stendardo; ma
fortunatamente anche lei non è da meno.
La
Sala Grande è irriconoscibile: ci sono sempre gli abeti sul
soffitto
e sui muri ci sono dei drappi con i colori natalizi, così
come
intorno ai tavoli disposti ai lati della sala.
Abbiamo
appena il tempo dio confonderci con gli altri ragazzi che entrano i
campioni con le relative dame (e cavaliere): i ragazzi sono in
smoking, tranne il campione di Dumstrang che indossa un abito
tradizionale bulgaro; Cleo (la ragazza di Dereck) ha un abito giallo
anni '50, la francese (come si chiamava?) ha un abito turchese che fa
molto red carpet mentre l'accompagnatrice del bulgaro è una
che non
ho mai visto e ha un abito che potrebbe aver preso dal baule di sua
mamma.
Non
ne capisco molto di moda, ma so che fa schifo. Non come Rose!
Poco
dopo il loro ingresso cominciano a ballare quel dannato valzer che
Lumacorno ci ha insegnato e quasi subito si aggiungono in pista altri
alunni del settimo anno.
“Andiamo
anche noi?” chiedo a Rose dopo un po'
“D'accordo”
“Ah,
ti avviso non so ballare!”
“Non
ti preoccupare che siamo in due!”
Danziamo
tranquillamente per un po' senza aver bisogno di dirci nulla: stiamo
bene con poco.
Dopo
qualche minuto Rose prende in mano la conversazione.
“E
meno male che non sapevi ballare!” mi dice mentre le faccio
are una
giravolta.
“Vabbè;
guarda che non sono certo tra i più bravi!”
“Albus
mi ha pestato i piedi dopo nemmeno due minuti di ballo! Per i miei
standard sei straordinario!”
“Ah
beh, allora potrò dargli anche io ripetizioni in
qualcosa!”
Scoppiamo
a ridere: lei butta la testa all'indietro mentre io mi soffermo a
guardarla.
Non
credo si possa restarle indifferenti:è così
bella...
Dopo
un altro paio di balli andiamo a prenderci due burrobirre per
riposarci un po'.
Stavamo
tranquillamente chiacchierando quando altri due ragazzi si siedono
con noi: sono Kevin ed Esther.
Rose
“Ciao
Esther”
“Ciao
Rose”
“Come
va?”
“Bene
si, anche grazie a te”
“In
che senso?”
Beh...
diciamo che è anche merito tuo se ora sono al ballo con
lui” dice
indicandomi Kevin con la testa
“Tranquilla...
l'ho fatto più per me che per te”
“Non
è importante perché lo hai fatto, è
fondamentale che tu l'abbia
fatto”
Ci
sorridiamo e con la coda dell'occhio vediamo (credo entrambe) Kevin
che stringe la mano a Scorpius; e senza sapere nemmeno
perché ci
mettiamo a ridere.
Chiacchieriamo
ancora per un po' finché Scorpius non mi trascina via per un
altro
ballo.
Danziamo
tranquilli per un po' finché mentre giriamo vedo due figure
che non
mi fanno certo stare tranquilla.
“Oh,
cavolo.”
“Cosa?”
“Ci
sono i miei”
“Dove?”
“Lì
all'angolo, vicino alla porta; con mio zio”
“Beh,
era messo in conto...”
“In
che senso?”
“Tuo
padre è un auror che ha supervisionato anche la prima prova,
tua
madre è sempre qui per conto del Ministero; facendo due
conti era
ovvio che ci sarebbero stati”
“Sai
che saresti potuto finire in Corvonero?”
“Saremo.”
Gli
sorrido. Mi piace questo noi.
“Sei
bellissima quando sorridi.”
“Sorridere
con te è più facile” rispondo
arrossendo un po'.
Sento
le sue dita sottili che mi avvicinano a lui, il suo profumo mi
invade, sento le sue labbra posarsi con una dolcezza infinita sulla
mia guancia.
È
successo tutto in un attimo, ma è stato come rallentato.
Lo
guardo, sicuramente, con una faccia un po' da ebete.
“Avrei
fatto di più, ma con tuo padre mi sembra un azzardo solo
averti
invitata a ballare”
“Beh,
si; purtroppo...”
La
musica cambia: qualcuno ha messo un lento.
Contemporaneamente
lui mi cinge i fianchi e io appoggio la testa tra la sua testa e la
sua spalla assaporando il suo profumo: muschio bianco.
In
un momento indefinito del ballo, che sembra durare
un'infinità, lui
dice qualcosa, forse un pensiero formulato a voce alta
“Profumi
di violetta...”
“Tu
di muschio bianco”
“Vorrei
restare così all'infinito”
“Non
pensare che io sia contraria”
“Però
ho idea che entro mezzanotte e mezza ci dobbiamo separare”
“Si;
perché oltre al fatto che c'è mio padre, non so
se reggo oltre.
Fosse per me mi addormenterei qui, adesso”
“L'unico
problema per me sarebbe portarti al dormitorio”
“Mi
affidi ad Albus...”
“Anche perché non ti lascerei con nessun
altro ragazzo.”
“Ah,
ma prima che facevi con Kevin?”
“Rose,
detto così suona molto male”
“Uffa!
Perché gli hai stretto la mano?”
“Perché
si è scusato per tutto quello che ha fatto; visto che ha
capito che
non aveva possibilità con te ha deciso di chiedermi
scusa”
“Mh”
“Ti
stai addormentando, eh?”
“Si...
Dominique e Lily mi hanno sfinito per preparami tra maschere manicure
e robe varie.”
“Tanto
saresti stata bellissima comunque.” mi sussurra baciandomi
dolcemente una tempia.
Balliamo
ancora un po' e poi ci avviamo fianco a fianco verso la Sala
d'Ingresso per poi separarci; ed è lì che sento
qualcuno che mi
chiama: mi volto e stranamente è stato mio padre. Mi chiedo
perché
non sono sorpresa!
“Dimmi
papà”
“Perché
eri al ballo con lui?” dice guardando male Scorp, che
però non fa
una piega
“Perché
mi ha invitato?” se è possibile lo guarda ancora
peggio
“Malfoy.”
“Signore.”
risponde lui tranquillo
“Ciao
zio! Come va?” dice Albus uscendo dalla Sala Grande
“Al,
non dovevi parlare con qualcuno?” chiede mio zio Harry,
saltato
fuori da non so dove
“Si,
beh; la mia dama se n'è andata già da un po',
quindi non ho più
motivi per restare... Comunque zio, non devi preoccuparti! È
colpa
mia se sono al ballo insieme!”
Papà
continua a guardarlo male e chiede spiegazioni; e Al gli racconta
tutta la cosa della scommessa. Per ora il piano regge.
“Dai
Ron -comincia lo zio- non è certo un peccato! L'hai visto
anche tu
che hanno solo ballato!”
“Si
papà. E poi non devi preoccuparti -dico io- indubbiamente
non
ripeterei questa serata mai e poi mai.”
Tutti,
tranne Scorpius, mi guardano confusi; perché è
palese che io mi sia
divertita
“Per
la prima e unica volta concordo con lei. Ha parlato tutto il tempo;
ed è stata davvero insopportabile!” commenta il
biondo; e ciò fa
confondere ancora di più tutti gli altri.
“Scorpius...”
tenta di dire Al, ma il suo amico lo interrompe
“Buonanotte
anche a te!” dice per poi scendere verso il suo dormitorio
“Adesso
andiamo anche noi! Notte!” faccio io trascinandomi Al su per
le
scale, prima che la fortuna ci volti le spalle.
Mio
cugino cerca di capirci qualcosa, chiedendomi spiegazioni, ma io lo
dileguo con un gesto della mano.
Per
stasera voglio restare nel mio piccolo mondo dei sogni, e continuare
a sentirlo vicino.
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Capitolo 13 *** Un Natale di dolci regali ***
Rose
La mattina mi sveglio mentre le mie cugine stanno venendo tutte in camera nostra, spostando da noi anche i loro regali; così li apriremo insieme.
Noto con piacere che Sophie non c'è: molto bene. Non ci sono grandi probabilità di rovinare la giornata.
Con molta calma io e le mie fanciulle, insieme a Emliy, Cristal e Katlen, apriamo i regali.
I nonni mi hanno regalato il solito maglione di lana con una “R” sopra (quest'anno blu con la lettera gialla), Hugo e i ragazzi dei trucchi (che non userà quasi per nulla), Al un libro di Jane Austen “Orgoglio e Pregiudizio” (con la copertina verde), mentre i miei genitori mi hanno preso una collana e un braccialetto d'oro bianco, coordinati, con una gemma viola.
Le mie cugine mi hanno dato un vestito che è un tubino nero con lo scollo a cuore e mi arriva a metà coscia, solo che da sotto il seno parte un o strato di tulle bianco che mi arriva appena sotto il ginocchio. Non è male; mi piace.
Emily, Cristal e Katlen mi hanno regalato una trilogia babbana completa.
Quando arriva circa mezzogiorno e mezzo ci decidiamo a scendere in Sala Grande per salutare i ragazzi e mangiare.
Passiamo il pranzo un po' come al solito; scherzando e facendo gli idioti.
Rispetto agli altri Natali mangiamo meno senza nonna che ci obbliga a ingozzarci e siamo decisamente più calmi degli altri anni senza genitori che chiedono di continuo novità su cose come ragazzi, scuola, quidditch e simili.
Una volta finito di pranzare e di ridere come ubriachi torniamo in Sala Comune ma sulle scale Albus mi tira da parte per darmi una cosa.
“È da parte sua. Ha detto che l'anno prossimo spera di potertelo dare di persona” dice mio cugino passandomi un libro. “Romeo e Giulietta”.
Sorrido ripensando a tutto quello che è successo quest'anno e lo lascio sulla pila di libri e poi scendo per passare, come al solito, uno scalmanato Natale in famiglia.
Scorpius
Sono quasi le sette e mezza quando dopo cena ci avviamo verso le cucine per incontrarci con Albus e chiacchierare un po'
Quando arriviamo lui è già seduto e sorseggia un tè molto scuro
“Tutto a posto?” gli chiedo ottenendo in risposta solo un mugolio
“Eddai, Al! Siamo i tuoi migliori amici! Se non ti sfoghi con noi con chi vuoi farlo?!”
“Ma non è nulla di importante...”
“Con quella faccia deve essere per forza importante...”
“Riguarda Sophie?” tento io
“Beh... si”
“Cos'è successo ieri?” domanda Alan
“Siamo riusciti a fare solo mezzo ballo, è stata sempre scontrosa e appena ha visto Rose ha voluto andarsene. Ho provato a proporle di andare da un'altra parte ma mi ha urlato di levarmi dai piedi...”
“Oh...”
“Ma perché si comporta così?”
“Non ne ho idea Scorp... fa così dall'inizio dell'anno... e sa che io l'ho sempre difesa con i miei cugini, però...”
“Ha litigato con Rose?”
“Se è così lei non lo sa...”
“Che confusione...”
“A te invece com'è andata?” chiede
“Perché glielo hai chiesto?!” mormoro io
Alan comincia per la ventesima volta a raccontare tutto quello che è successo ieri sera.
E, dopo un bel po', tocca anche a me narrare tutto. E mentre parlo mi sembra ancora di sentirla qui, sulla mia spalla, mezza addormenta, col suo profumo di violetta...
Dopo un po' lasciamo perdere le ragazze e cominciamo a parlare del più e del meno; finché non sentiamo i rintocchi dell'orologio.
“Sono già le undici!”
“Porco Godric!”
“Volete uno strappo sotto il mantello?”
“No, tranquillo Al, ce la caviamo”
Molto silenziosamente e pronti a cogliere ogni minimo rumore arriviamo, sopo quella che sembra un'infinità, in Sala Comune e solo allora tiriamo un respiro di sollievo.
Rose
“Che ore sono?” chiede Domi
“Undici e mezza” risponde Ro
“Che dite si va?” propone Molly
Senza risponderle ci giriamo tutte verso la finestra sentendo un continuo “beccare”.
Mi alzo dal letto e la apro: una civetta con due grandi occhi gialli e le piume chiare mi lascia una lettera per poi volare di nuovo via.
Sulla busta c'è scritto solo il mio nome, in viola, chiudo la finestra e mi siedo; apro la lettera e comincio a leggerla.
25/12/2018
Cara Rose,
forse non ti sei nemmeno resa conto della mia esistenza, ma io ti ho notata.
E come non avrei potuto?
Sei così bella, anche se non te ne accorgi.
Così aggraziata nei tuoi modi di fare.
Così piccola, eppure così sicura.
Cara Rose, anche se sicuramente non sai chi sono non mi pento di quello che ho fatto fin ora: amarti in silenzio.
Con tutto l'amore che posso darti
L'Innamorato
P.S. Grazie per esserti fatta ammirare così a lungo, ieri
In camera è calato il silenzio. Tutte le altre sono sicuramente dietro di me e staranno leggendo da dietro le mie spalle.
“Oh. Porco. Salazar.” dice Ro
“Chi è? Chi è? Chi è?” domanda insistente Lily
“Quesito interessante...” rispondo io
“Non hai proprio idea di chi possa essere?” chiede Molly
“No, purtroppo. La scrittura mi è familiare ma non saprei dire di chi si tratta...”
“Ma poi perché sei andata al ballo con Malfoy se c'è questo tipo?”
“Lucy, il punto è che io non ho nemmeno idea di chi sia...”
“Vedremo di scoprirlo, tranquilla Rosie” mormora Em e tutte danno il loro assenso
“A proposito del Ballo...”
“Si, Domi?” eccoci. È stato bello finché è durata.
“Per quale cavolo di motivo non ci hai detto prima che andavi al Ballo con Scorpius Malfoy?!”
“È uno dei ragazzi più ricercati della scuola!”
“Aspetta- comincia Cris- nel senso che siete felici che lei sia andata con lui?”
“Beh, all'inizio eravamo un po' riluttanti -dice Lily- però Scorpius è comunque un bel ragazzo, molto bello; e sicuramente Rose non sarebbe mai andata al Ballo con un idiota.”
“E poi potrebbe essere la volta buona che la finiscono con questa cosa che i Malfoy sono così e colà e altre assurdità.” aggiunge Lucy
“Davvero?” dico piena di speranza
Si guardano e poi rispondono “Sì!” in coro e io le abbraccio tutte insieme come quando non ci vediamo da tanto.
“Rose perché tutta questa felicità?” chiede Lily con un sorriso un po' (tanto) malandrino
“Tanto vale che dici tutto, a questo punto” mi consiglia Em
Comincio con calma e racconto tutto quello che è successo fino ad oggi.
Ne parliamo fino a mezzanotte e mezza e ottengo non solo molto appoggio, ma anche che Lily e Dominique smetteranno di cercarmi un fidanzato.
Prima di andare a letto rileggo la lettera, scritta con l'inchiostro viola, e mi addormento con il sorriso.
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Capitolo 14 *** Varie ripetizioni ***
Rose
Purtroppo le vacanze sono finite e la routine è ricominciata.
Lezioni, compiti, ricerche, biblioteca, cibo, biblioteca, letto, cibo, lezioni, tanto stress per i G.U.F.O.; e in tutto questa frenesia non ho ancora avuto modo di vedere Scorpius. Che schifo.
“Meno male tra poco mangiamo e poi abbiamo il pomeriggio libero!” bisbiglia Al, seduto accanto a me, interrompendo il mio flusso di pensieri
“Ma perché Storia della Magia deve essere così soporifera?”
“Non credo di volerlo sapere...”
“Se mi addormento svegliami, eh”
“Ah! Devo dirti una cosa!”
“Fammi addormentare prima, Albus; mi raccomando!”
“Stanotte ho fatto un sogno.”
“Devo psicoanalizzarlo o solo ascoltare?”
“Merlino, no! Ascolta e basta!”
“Agli ordini!”
“Non me lo ricordo bene, però veniva a prendermi un angelo e...”
“Non hai pensieri suicidi, vero?!”
“Rose! Ovvio che no!”
“Volevo solo precisare! Vai avanti”
“Insomma questo angelo veniva a prendermi per andare non so dove, solo che aveva un abito da sera. Era azzurro, non lungo, con un fiore da una parte...”
“Oh. È strano.” È strano che tu ti sia sognato un angelo vestito esattamente come Emily al Ballo del Ceppo
“Sì. Ma la cosa ancora più strana è che ho come l'impressione di averla già vista...”
“Forse è ad Hogwarts con noi, potresti averla incrociata nei corridoi...” o in classe. O ai pasti. O in Sala Comune.
“Tu hai qualcosa da raccontarmi?”
“Nulla, ho solo scoperto di avere un ammiratore segreto...”
“Tu cosa?!”
“Sh! Non urlare!”
“Dettagli, dettagli”
“Ma nulla, non so chi sia e mi scrive delle lettere con l'inchiostro viola... sono molto belle...”
“Ah.”
“Esatto.”
“Scorpius lo sa?”
“No, e non dirgli nulla. Voglio farlo io quando sarà il momento.”
“D'accordo.” mi dice mentre ci alziamo per andare a pranzo perché, fortunatamente, tra una cosa e l'altra la lezione è finita.
Scorpius
“Vi va se studiamo insieme Incantesimi oggi pomeriggio?” chiede Alan
“Per me va bene, non ho nulla da fare” risponde Nancy
“Sei dei nostri Scorp?”
“Beh, io...”
“Ah, Malfoy! Eccoti!”
“Buongiorno professoressa!”
“Scorpius volevo dirti che oggi pomeriggio ricominci a prendere ripetizioni visto che a breve ci saranno i G.U.F.O.; ho già mandato un messaggio a Rose: vi vedrete alle tre e mezza in biblioteca. Per te non è un problema, vero?”
“No, assolutamente.” non faccio in tempo a finire la frase che Alan mi tira una gomitata e comincia a tossire
“Bene, buon pomeriggio ragazzi!”
“Arrivederci!”
Finiamo di mangiare chiacchierando del più e del meno (con Alan che mi dice ogni due minuti di smettere di guardare Rose perché passeremo tutto il pomeriggio insieme).
Verso le tre prendo le mie cose e mi avvio verso la biblioteca, al nostro solito tavolo.
La trovo già lì, intenta a studiare il nuovo programma.
“Ciao Rose”
“Ciao Scorp; non ti ho sentito arrivare.”
“Si, l'ho notato. Come stai?”
“Bene, se escludiamo tutta la pressione dei G.U.F.O.”
“L'unica cosa buona che hanno fatto sono queste ripetizioni. Almeno posso starti vicino.”
Lei mi sorride dolce e mi chiede come sto
“Molto meglio adesso”
“Dai casanova, iniziamo questa lezione!”
Rose
“Non ci posso credere che ci sono volute tre ore per spiegarti il passivo!”
“In realtà ti conviene crederci.”
“Adesso vado prima che mi diano per dispersa.”
“Sarà meglio che torni anche io dai ragazzi prima che pensino male.”
“Voi pensate sempre male!”
“Posso fare una cosa azzardata?”
“Perché no?”
Lo sento che si avvicina, il suo profumo mi investe e quando sento le sue labbra premersi sulla mia tempia sinistra so che potrei svenire.
“A presto” mi sussurra prima di andarsene e lasciarmi lì, in piedi da sola, a riprendermi sa questo azzardo meraviglioso.
“Rose ma dove eri finita?!” mi chiede Lily quindici minuti dopo in Sala Grande
“Scorpius è arrivato dieci minuti fa!”
“Ve lo spiego in camera, appena finisco di mangiare.”
Le mie cugine e le ragazze si guardano e non faccio in tempo a prendere in mano la forchetta che Lucy fa comparire con un incantesimo un contenitore di plastica (tipico oggetto babbano) dove mettono un po' di patate arrosto, della carne e qualche fetta di pane.
Katlen intanto ha preso la mia borsa ed Emily mi tira per un polso e andiamo tutte insieme in camera nostra.
“Ora mi fate mangiare?”!”
“Si, intanto però racconta.” acconsente Lily e così faccio.
“...E poi mi ha dato un bacio sulla tempia sinistra.” dico concludendo il mio racconto.
Se dicessi che erano felicissime sembrerebbe un eufemismo; sono sul punto di mettersi ad urlare quando sentiamo bussare. Alla finestra. È sempre lo stesso gufo. Mi alzo e prendo la lettera e questo vola via di nuovo.
“Uffa.” dice Lucy mentre esamino la busta che è uguale alla prima e a tutte le altre che mi sono arrivate.
“Cosa?” chiedo prima di aprirla
“È un allocco. Mezza scuola ha un allocco come animale.” continua lei
“Almeno abbiamo ristretto il campo a chi ha un gufo.” fa Domi
“Potrebbe anche essere uno della scuola.” constata Molly
“Ora zitte! Voglio leggere!” dico aprendo il foglio facendo scendere il silenzio in camera.
15/1/2018
Dolce Rose,
il tempo scorre veloce non solo quando ti guardo, ma anche quando ti scrivo.
Presto avremo gli esami, ma tu non devi preoccuparti.
Sei molto più brava di quanto pensi.
E non credere il contrario solo perché non mi hai ancora trovato.
So che prima o poi ce la farai e un certo senso ho paura di questo.
E se poi non mi accettassi?
Intanto resterò nell'ombra a scriverti del mio amore
L'Innamorato
“Ragazze -comincio- se non lo troviamo subito giuro che faccio un interrogatorio a tutta Hogwarts con il veritaserum.”
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Capitolo 15 *** Ricerca d'incontri ***
Rose
Fortunatamente oggi pomeriggio non abbiamo lezione e i compiti li ho già finiti.
L'unico problema è che non so cosa fare. Sono solo le tre e mezza.
“Hey Al, ti va di fare una partita a scacchi?”
“Scusa Rosie, ma sono un po' occupato.” risponde riferendosi alla ricerca di Erbologia
“Non so che fare!”
“Cerca il mittente misterioso.”
“Giusto!” dico alzandomi e andando in camera. Prendo le cinque lettere e le dispongo sul letto, prendo inchiostro e pergamena e inizio a stilare i punti comuni che potrebbero ristringere il campo
1_ Sono tutte scritte con inchiostro viola
2_ Arrivano tutte la sera, quando quasi tutti siamo in camera
3_ Sono molto romantiche e belle
4_ Oggettivamente sono scritte bene
5_ Le porta un allocco con gli occhi gialli e il piumaggio chiaro
Poggio la piuma non sapendo più che scrivere quando Emily entra in camera
“Ciao fiorellino”
“Ciao cara”
“Oh, sei alle prese con il tuo ammiratore! Hai fatto progressi?”
Senza risponderle le do il foglio che ho scritto
“È tutto quello che sappiamo?” chiede lei e io in risposta annuisco solamente
“Hai qualche idea per fare qualcosa o anche solo per parlare?”
“Spiritosa! Comunque non so... l'unica cosa potrebbe essere di appostarmi alla Gufiera e controllare chi spedisce lettere con un allocco.”
“Ecco! Non male come idea; è pur sempre meglio di nulla!”
“A che ore andiamo?”
“Tu vai. Io devo restare a fare Incantesimi.”
“Dai!”
“Rose, non è che non voglio, è che non posso. È diverso.”
“Uffa.”
“Dai, forza e coraggio. È per una buona causa!”
“E se trovo qualcuno?”
“Dici che hai mandato una lettera ai miei per conto mio e poi ti sei incantata”
“Va bene; ci vediamo a cena!”
Scorpius
“Ciao Rose!” dico vedendola seduta su una “finestra” della Gufiera
“Hey, non ti ho sentito arrivare.”
“Di nuovo.”
“Si, è vero. Hai un passo davvero leggero!”
“Come stai?”
“Bene, tu?”
“Tutto a posto, sono solo un po' stanco. Ma... sicura che non ci siano problemi?”
“Si; tutto bene... perché?”
“Sembri turbata.”
“No, è che... diciamo che è un periodo particolare.”
“Tanto sei comunque bellissima.”
Lei arrossisce e abbassa lo sguardo mentre io faccio volare via il mio formidabile messaggero
“Cos'è stato?”
“Un uccello che partiva. Gli ho dato una lettera per mia madre.”
“Oh.”
“Si sta facendo tardi... Se vuoi torniamo insieme al castello.”
“Certo; mi farebbe piacere!”
Così la prendo per mano e camminiamo tranquillamente verso la Sala Grande, parlando del più e del meno.
Rose
“Quindi l'unica persona che si è fatta viva è Scorpius?” chiede Dominique chiudendo il contenitore dello smalto
“É improbabile che sia lui, vero?”
“A me sembrerebbe strano. Che motivo avrebbe di nascondersi?”
“Beh- comincia Emily- è un Malfoy e non credo che il padre di Rose, o zii a caso, la prenderebbero bene...”
“Secondo me non è lui.” sentenzia Molly
“Vedremo.”
“C'è un solo problema.”
“Quale Rose?”
“Mi sto... innamorando, credo.”
“Dell'anonimo?”
“Si. Tutte le volte che arriva una lettera e la leggo ho le farfalle nello stomaco e mi sento al settimo cielo...”
“Devi dirlo a Scorpius. Il prima possibile.” mi consiglia (molto decisamente) Emily
“Ma...” non faccio in tempo a finire la frase che il solito allocco dagli occhi gialli bussa alla finestra
“Parli del diavolo...” mormora Kat
Mi alzo e prendo la mia lettera e la apro subito, senza troppi cerimoniali
26/1/2018
Bellissima Rose,
in questi giorni sono molto stanco.
Dormo poco e ti penso moltissimo, forse troppo.
Immagino tutte le cose che vorrei dirti, le promesse che vorrei farti.
Ma purtroppo posso solo sfogarmi solo qui, sulla carta.
Credo di amarti ogni giorno di più.
L'innamorato
“Santo cielo...” dico passando la lettera alle ragazze.
Emily è, come al solito, la prima a commentare
“Devi parlare con Scorpius. Domani.”
“Si.” rispondo solamente
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Capitolo 16 *** Decisioni veritiere ***
Rose
Mi sono appena svegliata (si fa per dire, considerando che ho fissato il soffitto per tutta la notte) e mi aspetta un noioso e lunghissimo venerdì.
Già normalmente avrei voglia di restare sotto le coperte, al calduccio, ma in questa grigia mattina di gennaio Emily e le altre hanno un motivo in più per buttarmi giù dal letto.
Oggi devo obbligatoriamente parlare con Scorpius dell'anonimo delle lettere.
Mentre mangiucchio le mie uova strapazzate in Sala Grande penso a tutto quello che è successo con Scorpius: il nostro primo dialogo nel vagone, gli sguardi, l'abbraccio in biblioteca, l'uscita a Hogsmade, il Ballo del Ceppo...
Penso anche alle lettere dell'anonimo; con la loro bella grafia viola, le parole dolci e il profumo di violetta.
“Era meglio se mi facevo suora.”
“Rose non essere così drammatica!” mi sgrida Rose
“Non è una tragedia!” dice Dominique
“Non è che cosa?!” rispondo agitata
“Dai Rose, guarda il lato positivo”
“Lucy, di grazia, quale sarebbe il lato positivo?”
“Stasera sarà tutto finito!” risponde Ro
“Già e potrei aver perso definitivamente Scorp.”
“Okay, forse è più tragica di quel che pensassi”
Io alzo semplicemente le sopracciglia e poi ognuna rimane zitta; dopo poco ci separiamo per andare a lezione.
Erbologia e Incantesimi li passo ad ascoltare Emily, Cris e Kat parlare un po' di tutto e a sentire i loro consigli su come dirglielo
Scorpius
Ho aspettato con un po' d'ansia l'ora di Babbanologia.
Finalmente posso vederla!
Ultimamente mi sembra sempre con la testa tra le nuvole e forse un po' tesa.
Mentre il professore si gira per scrivere una cosa alla lavagna le lancio un bigliettino
Come stai?
Bene.
Sicura? Sembri nervosa...
Ne dobbiamo parlare
Dopo questo breve scambio di battute la guardo con una faccia confusa e in parte sorpresa.
“Malfoy possiamo esserti utili in qualcosa?”
“Si Prof, credo di essere rimasto indietro con la definizione di smartphone e di non averne capito bene l'uso”
Sospira, ma mi ripete la lezione ben disposto.
Finita la lezione Alan mi trascina di forza in Sala Grande (non ha fatto colazione ed è tutta mattina che mi stressa su quanto abbia fame) così non ho né il tempo né il modo di parlare con Rose.
Nel primo pomeriggio incanto un fogliettino con l'ennesimo messaggio facendogli assumere la forma di un cigno e lo mando a Rose.
Possiamo parlare quando vuoi.
Sono sempre disponibile tutto il pomeriggio, specie per te.
Mi arriva subito la risposta
Fino alle quattro e mezza aiuto Lily con Rune (si, anche lei). Facciamo alle cinque nella Stanza delle Necessità?
Ci vediamo lì
Mentre aspetto provo a fare i compiti anche se il risultato credo sia molto contestabile
“Scorpius!”
“Ciao Alan”
“Mi ero addormentato in Sala Comune!”
“Si, me ne sono accorto” dico mettendo via il libro di Babbanologia
“Hai già finito i compiti?”
“Ti do un consiglio da amico: non copiarli.”
“Va bene... sai cosa?”
“Cosa cosa?” a volte si esprime come un bambino
“Oggi mi vedo con Nancy!”
“Davvero?”
“Si!” trattiene a stento l'euforia
“Che farete?”
“Andiamo in biblioteca a studiare. Se non altro è un buon inizio.” dice ammiccando con riferimenti non casuali a Rose
“Si; meglio di nulla.”
“Tu invece che farai?”
“Alle cinque mi vedo con Rose. Ha detto che mi vuole parlare”
“Se foste fidanzati direi che ti vuole lasciare.”
“Alan, tu si che sei confortante!”
“Scusa...”
“Tranquillo, ci ho fatto l'abitudine!”
“Ora capisco perché ti vuole parlare!” dice tirandomi un cuscino
Restiamo tranquillamente in camera a prenderci in giro un po' finché lui non va via per andare a studiare con Nancy.
Decido di farmi una doccia e poi esco anche io; sperando solo di tornare con il cuore tutto intero.
Rose
Sono già davanti alla Stanza delle Necessità, sono nervosissima e sto tremando.
Quando vedo arrivare Scorpius spero solo che non riesca a sentire anche lui il battito del mio cuore, paragonabile solo alla frenesia di un tamburo che suona la marcia.
“Ciao...”
“Hey, scusa il ritardo”
“No, tranquillo; sei in orario”
“Ho sentito parlare di questo posto ma non so come...”
Non gli lascio finire la frase che comincio a camminare avanti e indietro pensando intensamente a quello che mi serve.
Dopo la terza volta sul muro appare una porta.
“Come diavolo...?” questa volta è lui a non finire la frase
“Poi ti spiego” gli prometto entrando, lui mi segue
Ci troviamo in una stanza grande più o meno come il salotto di casa mia, parquet di legno scuro, una grande libreria che però è vuota, un caminetto spento, un divano e una poltrona (entrambi viola con dei cuscini lilla) e un piccolo tavolino davanti.
“È carino qui.”
“Quando sei lì davanti devi pensare intensamente a cosa ti serve mentre cammini avanti e indietro davanti al muro. Dopo la terza volta che passi ci sarà una porta che ti condurrà lì.”
“Tu a cosa hai pensato?”
“Che mi serviva un posto dove stare in pace insieme a te.”
“Rose... è tutto pomeriggio che mi tormento. Cos'è successo?”
“Una cosa abbastanza importante...” stavolta lascio io la frase a metà
Lui resta in silenzio, guardandomi con quei suoi occhi grigi, così caldi, in cui potrei perdermi in eterno.
Non mi mette fretta e, benché anche lui sia agitato, rispetta i miei tempi.
Respiro profondamente e faccio appello a tutto il mio coraggio da Grifondoro.
“Okay, la cosa molto importante che devo dirti è che dal giorno del Ballo del Ceppo io ho iniziato a ricevere delle lettere: sono molto belle, scritte con dell'inchiostro viola, contengono tantissime frasi dolci e particolari romantici, la carta profuma di violetta; ma non è questo il punto. Il mittente è l'uomo del mistero perché né io né le ragazze né le mie cugine riusciamo a capire chi è; non lascia il minimo indizio e mi fa impazzire: non solo perché non riesco a scoprire chi sia; ma anche perché, ecco, probabilmente, forse, mi sto innamorando di lui. Io ti ho detto tutto, e ora spiegami tu: perché ridi?!”
Abbassa lo sguardo e cerca di smettere, non riuscendoci; poi i suoi occhi incontrano di nuovo i miei e mi bacia. |
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