Gliaoi

di Yuiko_Furokawa
(/viewuser.php?uid=653281)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** UOVA 1 ***
Capitolo 6: *** SPECIAL ***
Capitolo 7: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 5 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


GLIAOI
 
Quel giorno era tardi per Felicie. Stava correndo come l’inutile uke quale è verso la sua classe, starnutendo per i pollini di sakurah che invadevano la sua trachea.
L’anno stava terminando più veloce che mai: era già il secondo giorno nella scuola maschile di Inunofun e Felicie non aveva ancora incontrato nessun Senpai.
Un’ombra bellissima oscurava la sua vista ed ecco che l’ultimo gradino della scala sembrava irraggiungibile.
Quando il sole colpì di nuovo i suoi occhi rimase accecato dalla parte destra per 8.3 secondi. Questo breve lasso di tempo fu sufficiente per farlo inciampare su uno scalino reso umido da uno dei suoi potenti starnuti e per farlo accasciare violentemente a terra.
Ma la sua caduta fu meno dolorosa del previsto: un bellissimo Senpai dagli occhi marroni e dallo sguardo penetrante [( ͡~ ͜ʖ ͡°)] lo stava sorreggendo per impedire al suo bel culetto di ammaccarsi.
“Tutto bene?”
“S-sì…”
“Sicuro di non avere niente di rotto?”
“Tranqui bruh.. stobbene”
“Sta’ più attento la prossima volta!”
*rumori di passi veloci*
Felicie rimase turbato per molti giorni da quell’incontro paradisiaco, finché non scoprì il nome del suo amato Senpai…
Valenteeno-senpai
E da quel giorno cominciò a cercarlo con lo sguardo OVUNQUE…
Poi cominciò ad informarsi su di lui… seguendolo dappertutto… in classe, in palestra, in piscina… in bagno…
Ma… perché? Perché mi comporto così? Non riesco a comprendere perché i miei pensieri si dirigano sempre verso il Senpai…
E in quel momento ebbe l’illuminazione.
Un negozio.
Una vetrina.
Un mango.
Uno GLIAOI.
No… non è possibile… non può essere vero…
“HCJMSHKHGRJKHBREWKG” urlò Felicie “SONO GAY!!!1+1=2!!!!!”
Felicie dopo la scioccante rivelazione corse a casa in lacrime; ma le sorprese non finirono qui.
“Mamma dov’è il gelato?!”
“È finito”
“NOOOOOOOO”
Ah, e poi scoprì che il suo amato Senpai era fidanzato. Con il bellissimo e cauaiissimo kohai Francisko.
 
 
 
__________________________________________________
Anglo dell’autori:
bonnsera
a Caterinoh piacciono i punti di sospensione……………….

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


PARTE 2

Dopo le scyokkanti scoperte Felicie passò le sue giornate a disperarsi piangendo davanti a Beautiful asciugando le sue lacrimucce sui fazzoletti di Hello Kitty.
“NOOOOO KATIEEEEEEEEEEEE!!!! NON PUOI MORIRE ORA!!!!!! TI AVEVANO MESSO UN NUOVO QUOKORO!!!! BUAAAAAAAAAAAAAH!!!!!!!!!!!”
“Figlio, smettila di guardare Beautiful e comincia a vivere!!”
“Ma madre, io lo amo! E così mi distraggo dal vortice di depressione che mi sento dentro!!”
“Zitto e va’ a trovarti un lavoro!”
“Ma sono minoren-“ Felicie non fece in tempo a finire la frase che la madre lo sbatté fuori di casa.
“E non tornare finchè non hai trovato un’occupazione stabile!”
*SBARABANG (suono di una porta chiusa viulentemente)*
E così il nostro povero protagonista, dopo la scoperta della sua omosessualità, dopo una grande delusione amorosa, dopo una scioccante verità (la mancanza di gelato in casa), e dopo essere stato privato di un tetto sotto cui vivere, non sapeva dove andare.
All’improvviso ebbe l’illuminazione dopo che l’arcangelo Gabrilellè, schiaffeggiandolo con passione, riuscì a far affiorare nel cervello di Felicie un’idea grandiosa.
Andare a vivere nel posto che più amava:
LA SCUOLA.
Piena di Senpai bellissimi e di tanti DOCHI DOCHI BUM BUM.
Certo! È quello il posto giusto dove vivere! Così magari qualche bel maschione si accorgerà di me e mi adotterà!
Così cominciò ad avviarsi verso l’edificio e, quando arrivò, essendo già giunta la sera, si coricò su una panchina in cortile, scacciando un barbone che stava per morire nel sonno, e prese il suo posto.
Durante la notte il nostro ragazzo fece sogni estremamente Gliaoi con Valenteeno-senpai e venne svegliato dalla campanella che segnava l’inizio delle lexxioni.
OMG! Devo sbrigarmi, sennò farò tardiiiiiiiiii!!

… Ah…
… I libri…
… Non ho i libri...

“Arcangelo Gabrilellè, aiutami tu!”
Dopo aver pronunciato questa frase guardò verso l’alto e vide che i libri erano tra i rami dell’albero “OMG eccoli! Tvb Gabrilellè!”
“Di niente broh”
Ma era troppo presto per rallegrarsi. Infatti i libri si staccarono dalla pianta e gli caddero in testa.
“Oh…”
Dopo essere svenuto per almeno 1800 secondi si risvegliò e si avviò verso la classe, con un bernoccolo rosso simile a un corno in testa.
“AHAHAHAHAH CORNUTO!” disse Gabrilellè ridendo.
“Gabrilellè, questa me la paghi!!!”
______________________________
 
“Scusi il ritardo Prof.ssa-sense’!”
“Ah, no, non fa niente se sei arrivato quasi alla fine della prima ora di lexxione, no no”
“E vbb”
Si sedette al proprio posto e poco dopo un ragazzo gli sussurrò: “Come mai stavi dormendo sulla panchina del Barbone-kun?”
“Perché sono stato diseredato”
“Ah, bello, però quella panchina era già occupata. Barbone-kun è mio amico e mi dispiace per lui, quindi ti pregherei di trovare un altro letto”
Questo ragazzo… è such gentile... si preoccupa anche per un barbone…
… Peccato che sia bruttissimo con quegli occhiali del cavolo… (e poi non è un Senpai)
“E allora dove potrei andare a vivere?”
“…”
“Basta chiacchierare ragazzuoli!” urlò Prof.ssa-sense’.
“Scusi, scusi!”
Ecco, non ha saputo rispondermi…
Le ore di lezione passarono velocemente, poiché Felicie continuava a pensare alla bellezza degli occhi color ciokkolato del suo amatissimo Valenteeno-senpai. Quando suonò l’ultima campanella della giornata, Felicie si avviò in cortile, il luogo dove avrebbe passato le notti successive. Poco prima di sedersi sulla panchina di Barbone-kun, egli si ricordò delle parole del ragazzo di quella mattina (di cui ancora ignorava il nome), e decise di cambiare luogo.
Però tutti i posti sono occupati da barboni… uffa…
Durante la ricerca di una nuova postazione, l’uketto rimase scioccato da quello che vide: sotto le fronde di un albero di sakurah Valenteeno e Francisko si stavano bacyando appassionatamente, ignari di essere osservati.
Il povero ragazzo scappò in lacrime (l’ennesima volta), diretto in posti sconosciuti.
Poi si rese conto che il suo letto risiedeva proprio nel luogo dove aveva assistito a quell’atto di grande ammòre e pazziòne, sperando che la coppietta si fosse allontanata tornò indietro. Le sue preghiere furono esaudite (grazie, Gabrilellè!), potendo così coricarsi sull’erbetta fresca e frignare in solitudine (senza contare tutti i barboni intorno a lui).
Ma il suo frigno fu interrotto da un “Hey, tu!”, che proveniva dall’esterno della scuola.
“C-chi sei? E che vuoi? Vai viaaa!”
“Sono il compagno di classe con gli occhiali brutti di questa mattina!”
“Ah, il racchio! Perché sei venuto fin qui?”
“Perché ho qualcosa per te. Vieni qui vicino”
“… Non mi devo preoccupare, vero?”
“Ahahahahahahah no, barabaka”
“Vabbene, allora vengo”
Felicie si avvicinò al ragazzo, e vide che aveva qualcosa di imponente in mano.
“Cos’è?”
“È…” e mi porse l’oggetto “… una cuccia. Avevi bisogno di un letto, ed è il massimo che sono riuscito a trovare…”
“A-ah… grazie…”
“Non ti preoccupare, non avrei mai potuto lasciarti senza un posto comodo dove dormire… però ora devo andare, ci vediamo domani... Felicie, giusto?”
“S-sì… E-e tu come ti chiami?”
“Caterinoh. Dovresti saperlo, visto che frequentiamo la stessa classe”
… Caterinoh…
“Già, ma non è facile ricordarsi di te, sei sempre in disparte”
… non ti ho mai notato prima d’ora…
“Lo so, non mi piacciono le persone”
… Ma…
“Che coincidenza, nemmeno a me!”
… sto cominciando a scoprire che…
 “Bene, ora torno a casa, è tardi. Ciao, a domani!”
… sei un ragazzo…
“A… a domani…”
… piuttosto strano.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


PARTE 3
Felicie si svegliò di soprassalto con i primi raggi del sole mattutino a mezzogiorno. Aprendo gli occhi faticosamente si ritrovò davanti una visione commovente: le persone, mosse dalla compassione nei suoi confronti, gli avevano lasciato ciotole ed ossi intorno alla cuccia. Si accorse che sopra ad alcuni di essi erano state incise delle dediche. Ne lesse qualcuna:
“Mi fai pena”
“Povero cane…”
“Ecco i sacchetti per raccogliere i tuoi bisogni. Abbine cura!”
“Broom broom!”

E molte altre ancora che esprimevano tutta l’attenzione mostrata dai ragazzi nei confronti del protagonista. Ovviamente non riuscì a fermare le lacrime, e cominciò a frignare.
Dopo un’ora Felicie riuscì a calmarsi e si avviò verso la sua classe.
“Oh, ho saltato tutte le ore di lezione mattutine… e vbb”
“FELICIEEEEEIEIIEIIIIIIEIEIEIEIIEIEEEEEE!!!!111!!1!!!!1!!1!11!!”
“OMG CATERINOOOOOOUOOOOOOUUUOHOHOHUOUOUOUOUOUOOOOOOOOOOOOUH!!!11!1!!111!!”
“Come stai?”
“Bene, perchè?”
“Pensavo che avessi fatto indigestione di ossa! Ho visto quante te ne hanno lasciate!”
“Oh, checcarino, but dont uorri, stobbene”
“Volliamo pranxxare inzieme?”
“Certo!!!!1!!!”
“Bene andiamo!”
I due, entusiasti di condividere insieme all’altro un momento così importante della vita di un giovane uomo, ovvero la consumazione del cibo, si diressero verso il kebabbaro della scuola.
“Allora, tu che prendi?” chiese Caterinoh.
“Nulla, sto a dieta”
“Ok, ordino io. We, kebbbbbbabbaro!”
“Cossa vuolle siniorea?”
“7 piadine con alici, peperoni, pomodori, filetto di manzo, aragosta, maionese, lisca di pesce, Carlo Conti, tovaglioli e gelato alla pesca”
“5 euri, grasie”
“Prego”
“Sembra che anche tu sia a dieta”
“Sì, sto cercando di contenermi per perdere qualche chilo. Sai, la prova costume…”
“Già, quella è tremenda… Oh! Sai che l’arcangelo Gabrilellè è super atletico?! È pieno di muscli!”
“Wooo, che bodi bilder!”
Felicie e Caterinoh continuarono a parlare del più e del meno divertendosi, fino a quando la fastidiosa campanella che segnava la fine della pausa pranzo non cominciò a diffondere nell’edificio scolastico la sua melodia.
*KACHUNK*
“Oh no, dobbiamo andere, Felicie”
“Che peccato :^(“
Il ragazzo cominciò ad andere verso l’entrata della scuola, ma Caterinoh lo fermò prendendolo per il braccio e costringendolo a girarsi per poi guardarlo indenzamente.
“Felicieeeieiiieee”
“CRA-CRATERINOH! ///”
“Noi…”
“N-NOI???”
“… Potremmo…”
“POTREMMOOOOO??????!?!??!?!!!”
“… Saltare le lezioni pomeridiane…”
“Oh, come se fosse una novità per me. Ovvio che possiamo!”
“Che bad boi”
“IHIHIHIHIH I know”
“Bene, ANDIAMO!”
“Sì, ma dove?”
“…”
“…?”
“…….”
“???”
“………………..”
“??????????”
“… Andiamo a casa mia? ////”
“… Oh…”
OMMIODDIO ME L’HA CHIESTO DAVVERO! C-C-COSA RISPONDO?!?! DOVREI ACCETTARE?????? COME POTREBBE ESSERE LA SUA CAMERA?????? MA SOPRATTUTTO, FAREMO SESSO????????????????? CHE MUTANDE DEVO INDOSSARE?!?!?!?! E CHE REGGISE- Ah, no, non sono una dddonna.
“E-E-E-EHM, OK”
HO-HO ACCETTATO!!!
“B-bene, da questa parte… ////”
“A-ARRIVO!!”
Così andarono a casa di lui. Una volta arrivati, li accolse la madre di Caterinoh, Umbertoh.
“OMG FIGLIO, HAI PORTATO A CASA UN ESSERE UMANO INVECE DI UN ANIMALE!!!” disse Umbertoh.
“Madre, plisu, non mi mettere in imbaraxxo…”
“Buonassssera signora madre di Caterinoh, io mi chiamo Felicie, sono un amico di suo figlio”
“OMG MIO FIGLIO HA AMICI!”
“Madre, stahp!”
“Vabbè, ora vi preparo i biscotti. Voi andate di sopra”
I due ragazzi salirono verso la camera del padrone di casa al piano superiore, entrambi molto imbarazzati. Infatti l’idea di rimanere soli in una stanza suscitava nella mente dei due giovani idee poco caste dettate dalla giovane età e dagli ormoni presenti nei loro corpi.
O MIO DIO TRA POCO FACCIO SESSOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Pensava Felicie.
NO, CATERINOH, NON PENSARE ALLO GLAOI. FELICIE È SOLO UN AMICO
SOLO.
UN.
AMICO.

Pensava invece Caterinoh.
Appena aperta la porta, Felicie si ritrovò davanti ad uno scenario degno di uno zoo:
Animali. Animali EVERYWHERE.
“… Wow…”
“Oh, non fare caso a loro, ora li faccio uscire. TUTTI FUORI, BESTIE!”
*TAP TAP*
Oh, è così virile quando si impone sui suoi amici della foresta… ////
“Ehm… scusa se è un po’ in disordine, non aspettavo visite e con tutti loro dentro sicuramente la mia stanza non può rimanere sempre pulita…”
“No no, non ti preoccupare. Anzi, trovo che sia anche molto carina, con tutti questi peli e con tutte queste piume in giro!”
“A-ah, grazie…”
“…”
Accipicchia, sono troppo nervoso, non so che dire!
“… Vuoi sederti sul letto? Così ti faccio vedere… ehm… il mio… libro sui rinoceronti…” esclamò Caterinoh dopo molti attimi di silenzio pieno di tensione.
“O-oh sì, va bene!”
Così i due più o meno amici cominciarono a sfogliare il fantastico libro illustrato, sempre intrappolati in un clima imbarazzante. L’atmosfera fu interrotta dall’irruento arrivo della madre dell’occhialuto, che portava ai giovani delle cibarie con cui fare merenda. Ovviamente quest’intrusione portò solo un temporaneo sollievo, poiché, appena dopo che la donna se ne andò, i ragazzi tornarono al loro disagio, malgrado i continui tentativi di entrambi di sciogliere l’aura pesante che aleggiava nell’ambiente.
BASTA! NON NE POSSO PIÙ! ORA LO BUTTO SUL LETTO E COPULIAMO! SÌ, ORA LO FACCIO, LO FACCIO DAV-
“Ragazzi! Io devo andare a fare la spesa, ma già che ci sono faccio una vacanzetta alle terme con il mio amante per qualche giorno! CI VEDIAMOOOOOH!”
… ECCHECCAVOLO! STAVO QUASI PER RIUSCIRE AD ASSALIRE CATERINOH E QUELLA DANNATA DONNA È ENTRATA! MANNAGGIA A LEI! MANNAGGIA A GABRILELLÈ! MANNAG- Ah, no, aspetta, grazie alla sua partenza siamo completamente soli… BEATA QUELLA DONNA! Adesso… all’attacco!!!
“Senti Cateri-“
“Felicie, io-“
“…”
“…”
“Continua pure tu”
“No no, parla tu, Felicie”
“No, tu”
“Tu”
“Tu!”
“Tuuu!”
“TU!!!!”
“TUUUUUUU!”
“HO DETTO TU!”
“ANCHE IO L’HO DETTO, QUINDI-“
“Uff, vbb, parla tu e facciamola finita”
“Va… va bene… io…”
“Sì?”
“Volevo dirti che… che tu, beh, sei molto…”
Caterinoh, prima di continuare, prese un respiro profondo, rosso in viso quasi quanto lo era Felicie.
“… M-m-molto… ca… carino… e credo che… tu mi piaccia… e…”
COSA CHE COME PERCHÉ QUANDO-
HA DETTO CHE GLI PIACCIO! GLI PIACCIO IO! IOOOO! Beh, non c’è che dire, ha davvero buon gusto in fatto di uomini, ma IOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!! WOOOOOOOOOOOOOOH!!!!!

Ma aspetta… io in effetti… ero innamorato di Valenteeno-senpai, e credo proprio di esserlo ancora… allora perché sono così Felicie di piacergli??

“Ehm… io… ecco…”
Non so cosa rispondergli… fino a poco fa i miei sentimenti erano più chiari, ma ora…
“N-non devi rispondermi subito, ti capisco! Sono stato molto impulsivo ed improvviso, ma vedi… tu sei sempre così solo, quindi ho pensato che fossi simile a me e che ti avrebbe fatto piacere la mia compagnia, come nel mio caso… quindi… vorrei che almeno cominciassimo a frequentarci, come amici ovviamente… e anche se tu non volessi non mi opporrei alla tua decisione… voglio solo che tu sia contento…”
… Lui… è sempre così gentile... così affettuoso… così altruista…
Forse… per lui potrei dimenticare Valenteeno-senpai… quindi…

Così Felicie, spinto dall’impeto del momento e dalle parole rassicuranti dell’altro, prese tra le mani il viso di Caterinoh, ed avvicinò il proprio al suo, facendo combaciare velocemente ed impacciatamente le loro labbra, gesto che imbarazzò moltissimo entrambi, ma ebbe anche l’effetto di scatenare un secondo bacio, e poi un altro ancora, fino a che i due più o meno innamorati non si stesero sul letto e passarono la notte a fare Hard Gliaoi.

Intanto, nella periferia di Washington, la madre di Caterinoh si godeva la vita tra uomini, aperitivi e balli scatenati, con ancora la lista della spesa in macchina, pronta per essere usata.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


PARTE 4
Il mattino seguente Felicie venne svegliato dal gallo Cristiano che, intrufolatosi insieme agli altri animali nella camera di Caterinoh dopo che egli ed il protagonista, sfiniti per aver consumato il loro amore, si erano accasciati leggiadramente sul letto abbandonandosi completamente al sonno, come ogni mattina espandeva in tutto il quartiere il suo canto, per la gioia dei vicini e dei padroni.
Essendosi ormai rassegnato ad aprire gli occhi, poiché il verso del volatile non accennava a smettere, il caro ragazzo si accorse di essere impossibilitato ad ogni movimento visto che era stato sommerso da tutte le creature che abitavano in quella stanza.
Oddio, quanto pesano…
Pensava Felicie.
… Anche se non saprei dire chi pesi di più tra l’elefante e Caterinoh…
Dopo l’ennesimo tentativo fallito di compiere una qualsiasi attività motoria, ovviamente grazie all’aiuto del fedele Gabrilellè, nella mente del giovane balenò un’idea: emettere un potente peto per far allontanare i vari pesi dal suo corpo. E così fece, scoprendo l’enorme utilità della tattica intrapresa.
Oh, finalmente Free!
“H-hey, chi è stato?!” chiese Caterinoh.
SHIT.
“E-ehm… ecco…” cominciò a balbettare Felicie, non sapendo come rispondere.
“Puzzola sei stata tu??”
“ *verso della puzzola* “
“Se devi espellere i tuoi gas maleodoranti, fallo il giardino!”
“ *verso di una puzzola triste* “
La puzzola Mariella si allontanò offesa per essere stata accusata ingiustamente, mente il vero colpevole si sentì un po’ triste per non aver avuto il coraggio di dichiarare il fatto imbarazzante.
“… :^( “
“Come mai sei giù di morale, Felicie?”
“… Non è niente……………………………………….......”
“Per caso non stai bene?!?!?!?! Ti fa male da qualche parte?!?!?!?!?!?!?!?! Forse il sedere????”
“Ehm nou, non è nulla bruh”
“Sicuryououoououuuouoouou?????”
“Yep”
“Bene, ora andiamo a mangiare”
Wow, devo essere davvero bravo per non avergli fatto male!
Pensò Caterinoh.
Sicuramente sa pensando che è bravo visto che non mi duole nessuna parte del corpulo… Povero illuso, sono io che ho il culo d’acciaio!
Pensò Felicie, contrastando il parere di Caterinoh (che era stato possibile udire grazie a Gabrilellè).
Arrivarono in cucina ed il ragazzo con gli occhiali cominciò a preparare dei viveri con cui cibarsi.
L’idea della colazione però non rallegrava l’animo di Felicie, che si sentiva affranto sia per la puzzola sia per i suoi sentimenti incerti.
Uffa, sono così triste… povera Mariella… e poi… non capisco se ho solo usato Caterinoh per fare sexxo hard o perché provo qualcossa per lui… Sexxo o ammòre… sexxo o ammòre… sexxo o-
ASPETTA.
IO HO FATTO SESSO.
E NON L’HO ANCORA DETTO ALL’INTERA SCUOLA.
Ah, e neanche a mio fratello.
DEVO. ASSOLUTAMENTE. FARLO.
“SCUSA MA DEVO ANDARE SUBITO A DIRE ALL’INTERO CORPO STUDENTESCO CHE HO FATTO HARD GLIAOI! ADDIOOOUHOOHUHUUHUOOOHUUHOOOOUHHO!!!!”
“Eh, cos-“
Caterinoh non fece in tempo a finire la frase che Felicie era già uscito dalla casa, correndo in mutande verso l’entrata dell’edificio scolastico.
“OMG COMPAGNIIIIII!!! HO FATTO SEXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXO!!!!” urlò.
“Che uomo virile!”
“Come ti invidio…”
“KYARAKYAH!”
“Gneck”
“Good job!”
“Ok, è stato bello ragazzi, ma ora devo tornare alle mie turbe amorose”
“Ciao Felicie!”
“Stammi male!”
“Grazie, grazie”
Il ragazzo si avviò verso la sua cuccia in cortile, per poi stendercisi sopra e cominciare a pensare, e a pensare, e a pensare, e a pensare, e a pensare…
Dopo 3 ore di pensieri non era riuscito a risolvere nessun dubbio. Ma all’improvviso comparve Caterinoh, con i libri ed i vestiti del suo precedente ospite in mano.
“Felicie, eccoti! Per fortuna ti ho trovato, le lezioni stanno per iniziare e tu ne hai già saltate tante!”
“Ah, vero… ora… arrivo” e svogliatamente si alzò dal suo posticino per poi incamminarsi verso la classe molto lentamente, senza degnare di uno sguardo Caterinoh.
L’altro pensò:
Come mai è così strano? Eppure ieri sera sembrava contento… invece oggi…

Non potrebbe essere che… SI È PENTITO?!?!
“FELICIE!!!”
“…………. Sì?”
“Ti sei pentito di aver fatto sexxo con meeee?!?!?!”
“……… Ah………………. No………………………………………”
ODDIO, SI È PENTITO!!!
Caterinoh, anche se avrebbe voluto continuare a parlare con Felicie, una volta entrato in classe non poté più farlo, poiché la Prof.ssa-sense’ teneva d’occhio quest’ultimo.
Una volta finite le ore di lezione, il ragazzo si fiondò sul protagonista per tempestarlo di domande, ma venne bloccato di colpo dallo sguardo sognante dell’altro riservato ad un Senpai che passava davanti alla loro aula.
Chi è quello? E perché Felicie lo sta guardando come se fosse la cosa più bella di questo mondo??? Sembra quasi uno sguardo da… innamorato…
Ma non è possibile, lui è innamorato di m-
Aspetta, non l’ha mai detto… mi si è solo buttato addosso con pazziòne…
… No… è impossibru… non può essere…
… Lui… mi ha solo usato… per i suoi bisogni carnali!
“ARRAWGHRARRAH!!!”
Sentendo Caterinoh emettere suoni non classificabili, Felicie si girò di scatto, e si ritrovò davanti il giovane sconvolto e sull’orlo delle lacrimucce.
“… Tu… tu mi hai usato… mi hai usato per lo Gliaoi! Ma in realtà tu ami un altro!”
“C-C-C-C-COSA????????”
“ADDIO FELICIEEEEIEHIHIHIIIHEEHHEHEIH!” e così corse via, lanciando in faccia all’Uketto un fazzoletto impregnato delle sue amare lacrime.
Ovviamente Felicie andò a rintanarsi nella cuccia, per poi piangere disperatamente, pur ammettendo le sue colpe.
Diminuita la disperazione, capì che l’unica soluzione possibile era capire i suoi sendimèndi nei confronti di Caterinoh.
Io… non posso continuare così. Non posso continuare a mentire a me ed a Caterinoh. Devo fare chiarezza su quello che provo realmente.
Io… sono molto attratto da Valenteeno-senpai. Lui è così bello, così affascinante, così gentile con tutti… ma è anche fidanzato, e so che non mi noterebbe mai.
Invece Caterinoh mi ha trattato in modo speciale sin dal principio, pur essendo un tipo solitario. È stato sempre carino ed attento nei miei confronti, e per di più lui… è innamorato di me…
Quindi logicamente non dovrei continuare a pensare a Valenteeno, ma dovrei abbandonarlo per gettarmi tra le braccio di LUI… ma ho paura di farlo soffrire, ho paura che i miei sentimenti non siano autentici quanto i suoi… ho paura di deluderlo…
… Perciò… come faccio a decidere?! Mi fidanzo con Caterinoh oppure noooo??!?!?!?!!?
“Beh, scusa, se sei così indeciso, perché non lasci la scelta a qualcun altro?”
“Gabrilellè! Chi sarebbe quest’altra persona a cui affidarmi?”
“Non una persona, ma… un test di compatibilità tra segni zodiacali!”
“OMG Gabrilellè, sei un genio!!!”
“Beh, modestamente…”
“Ah, ma di che segno zodiacale è Caterinoh?”
“COME?!?! NON SAI IL SUO SEGNO ZODIACALEEEEHEHEHE?!?!?!?! È ANCOR PIÙ IMPORTANTE DEL NOME!!!1!1!!11!1!11!!!!1+1=PESCE!!11!!!!!1!!111!!!!1!11!!!”
“Mi dispy Gabrilellè!!!!”
“Che ragazzo sconsiderato… Vbb, il suo segno zodiacale è Leone”
“Bene, il mio è Gemelli! Ora vediamo la compatibilità…”

“… OMG! ABBIAMO UNA COMPATIBILITÀ ALTISSIMAAA!”
“QUINDI SIETE PERFETTI INXXIEME!!!”
“KYAAAAAAH!!!”
“WOOOOOH!”
I due si abbracciarono contentissimi e Gabrilellè incitò l’umano ad andare da Caterinoh a confessare i suoi sentimenti profondi. Felicie non se lo fece ripetere due volte.
“CATERINOOOOOH!!!! CATERINOOOOOOOOOOOOOOOOH!!!!!!!! DOVE SEIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII????????????”
“Stai cercando *coff* Caterinoh?”
“Oh, Barbone-kun, da quanto tempo, circa 3 giorni! Comunque, sì, sai dov’è?”
“È andato allo zoo a farsi consolare dagli orsi. Sai, stava piangendo…”
“Lo so, è per questo che lo sto cercando!”
“Allora corri!”
“Sììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììì!”
Il protagonista si precipitò nel luogo indicatogli da Barbone-kun. Arrivato, cercò sulla cartina la zona dedicata agli orsi. Una volta trovata, corse fin lì. Subito trovò Caterinoh, che, accerchiato dagli animali che cercavano di consolarlo, frignava disperato.
Ignorando il dolore sordo che Felicie avvertì nel quokoro appena vide la commovente scena, scavalcò la recinzione ed entrò nel territorio dedicato a quelle simpatiche creature.
“CATERINOH! DEVO PARLARTI!”
“Vai… *sniff* … via…”
“MA IO-“
“VATTENEEEIEIIEHHEIHEEIEHI!”
Appena il ragazzo urlò questa frase, vedendo che l’altro non accennava ad andarsene, gli orsi, ormai suoi alleati, si precipitarono contro il secondo con lo scopo di proteggere Caterinoh.
Felicie urlò spaventato, e cominciò a chiedere aiuto, mentre veniva rincorso per tutta l’area recintata dagli animali infuriati. Ovviamente l’aiuto non arrivò, poiché gli spettatori erano troppo presi a filmare la scena ed a ridere di lui.
“VI ODIO! VI ODIO TUTTIIIIII!!!” urlava intanto la vittima, in preda al panico.
“SE IN FUTURO UNO DEI VOSTRI FIGLI MI CHIEDERÀ DI PASSARGLI LA PALLA CADUTA, IO LO GUARDERÒ CON CATTIVERIA, GLI DARÒ UNO SCHIAFFO E RUBERÒ IL GIOCATTOLO! GIURO CHE LO FARÒ!”
Gridando questo, il giovane non vide un masso in terra, ed il suo piede, scontrandosi su esso, perse la presa sul terreno, facendo cadere rovinosamente il proprietario. Ormai era spacciato, ed egli già cominciava ad invocare Gabrilellè per redimerlo da tutti i suoi peccati, ma per fortuna Caterinoh si piazzò davanti al suo corpo, ordinando alle bestie di fermarsi. Esse ubbidirono, e subito il salvatore si accucciò per accertarsi delle condizioni del ragazzo a terra.
“FELICIE!!! FELICIE, STAIBBENE??? FELICIEEEEE!!!”
“STAREI MEGLIO SE NON MI URLASSI NELLE ORECCHIE!”
“FELICIE!!!!!!!” urlò abbracciando l’altro “MI SONO PREOCCUPATO MOLTISSIMO!!! SCUSA SE NON SONO VENUTO SUBITO AD AIUTARTI, MA LE LACRIME AVEVANO BAGNATO I MIEI OCCHIALI, E FINO A QUANDO NON LI HO PULITI NON POTEVO VEDERE QUEL CHE STAVA SUCCEDENDO INTORNO A MEEEEE!!!!”
“Va bene, ma ora ABBASSA LA VOCE!!”
“Occhei, srry bro…”
“Ecco bravo, scus- Ah, no, dovrei dire che non sei tu quello a doverti scusare!”
“P-perché?”
“Perché io ti ho fatto soffrire! È vero, io ero innamorato del Senpai che hai visto, ed ancora lo trovo molto attraente… oh, quant’è bello con la divisa scolastica… e dovresti vederlo in costume, tutto bagnato dall’acqua della pi-“
“HEY!”
“Ah, scusa, mi ero perso nei ricordi. Quel che volevo dirti è che per quanto lo trovi affascinante, quel che amo sei tu!”
“… Davvero?”
“Certo! Non ti ho usato per soddisfare la mia lussuria!”
“… DIMOSTRALO!”
“Ho fatto il test sulla compatibilità tra i nostri segni zodiacali, ed ho ottenuto il punteggio massimo!!”
“Allora la nostra unione è destino!”
“Sì, ora vieni qui e fatti pomiciare!”
Detto questo i due cominciarono a baciarsi con così tanto ardore che i genitori dovettero coprire gli occhi sia ai figli, sia a sé stessi, per non assistere allo spettacolo.
Ad un certo punto Felicie interruppe il tutto bruscamente.
“C-cosa succede?” disse Caterinoh, ancora spossato dalle forti emozziòni provate.
“Aspetta… con te sono stato l’Uketto… ma lo sono anche con altri o no?! Devo assolutamente saperlo! Vado a fare il test, a dopo!!!”
“Hey, Felicie, aspettami!!!”
Il ragazzo si precipitò a scuola, dove teneva il suo PC. Lo accese e cercò il test adatto a lui (http://www.semeuke.com/quiz.php).
“Bene, ho finito, ora vediamo il risultato…”

“COME?! ANCORA UN UKETTO?!?!?!??! NOOOOOUOUOUUOUOUUUOUOOO!!!”
“FELICIE, DOVE SEEEEEEEI??????????”
E mentre Felicie si disperata per il suo destino sessuale ormai segnato e Caterinoh cercava di scovare il primo, nessuno dei due si accorse dei video di due ragazzi gay amici degli orsi che erano stati pubblicati su numerosi social network.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** UOVA 1 ***


[ NOTE: nel capitolo è presente un asterisco (*) con nota a fine pagina ]

UOVA 1

In un angolo remoto e ben nascosto del cortile della scuola, dove nessuno, nemmeno un barbone, avrebbe potuto vederli, Valenteeno e Francisko pomiciavano allegramente. Entrambi erano euforici poiché quel giorno festeggiavano il loro primo anniversario. <3
“Omg da oggi stiamo insieme da un anoooouououuououuoh!” disse il kohai emoxxiònato.
“Eggià… ti ricordi quando mi sono dikyarato? Eri così piccino e cauaiddesuuuuuuuu alle medie! Beh, in effetti non sei cresciuto molto da allora… sei ancora 205cm…”
… Sì, mi ricordo quel giorno, mi ricordo tutti i giorni passati insieme, anche se Valenteeno non conosce tutta la verità…
“Hey, vorresti dire che sono basso?!”
“No no, vai bene così!”
… del periodo in cui ci siamo innamorati…
WOOOH SUPER FLASHBACK

Mi chiamo Francisko ed ho 15 anni, frequento l’ultimo anno delle medie nella scuola Inunofun, in cui è presente anche un secondo edificio frequentato dai liceali.
Ultimamente un ragazzo del 2° anno di liceo ha attirato la mia attenzione: il suo nome è Valenteeno, è molto famoso per il suo aspetto, per il suo fascino e per la sua gentilezza incondizionata. È proprio questa caratteristica che mi ha incuriosito, perché NESSUNO può essere gentile con tutti senza avere un lato malvagio! Ed io lo scoprirò! MUHUHUHUHAHAHAHAHAHAH!
Ma per farlo… dovrò entrare nella sua cerchia di seguaci.
Lo stesso giorno Valenteeno trovò una lettera nel suo armadietto delle scarpe:
Senpai!
Ti ammiro tanto!
Vediamoci alle 16:15 nello sgabuzzino della scuola media.
P.S.
Attento alle scope volanti.
“Oh”
Valenteeno guardò l’ora sul suo orologio da taschino, e vide che erano le 16:00. Doveva sbrigarsi, sennò sarebbe stato in ritardo nell’essere in anticipo. Corse fino all’ingesso dell’altro edificio ed arrivò lì 5 minuti prima dell’orario fissato. Il misterioso kohai non si era ancora mostrato.
Così aspettò per interminabili minuti, fino a che, alle 16:48 il ragazzo si degnò di presentarsi. La prima cosa che Valenteeno notò di lui, oltre al rovinoso ritardo, fu l’altezza imponente. Poi fece caso ai suoi bei capelli color qualcosa, poi ai suoi occhi marronciosi, poi passò alla sua bocca sorridente, al viso smilzo, al na-
“SENPAI! SCUSA IL RITARDO! Sai, prima sono andato in bagno, poi ho fatto un pisolino, poi ho mangiato, poi mi sono di nuovo addormentato, poi sono tornato in bagno, dopo sono andato a prendere uno snack, ho fatto un salto in bagno per lavarmi le mani ed infine mi sono incamminato per venire qui. Ah, per la strada ho anche salutato 7 barboni, 5 cervi, 3.5 cammelli ed uno scoiattolo, fermandomi ovviamente a chiacchierare con ognuno di loro!”
“Ah… e-ehm… sei… un ragazzo impegnato, vedo…”
“Già, per questo tendo a ritardare negli appuntamenti”
“Non ti preoccupare, per me non è stato un problema”
Ecco la sua estrema gentilezza! È troppo sospetta per essere reale…
“Allora, di cosa volevi parlarmi?” continuò Valenteeno.
“Beh, volevo chiederti se… se potessi diventare mio amico! Ti ammiro moltissimo e vorrei diventare proprio come te!”
“Certo che puoi! ;)))))))))))))))))))))))”
“CHEBELLO GRAZIE SENPAI!!!!!!!!!”
“Prego, ma chiamami Valenteeno”
“OK SENPAI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!”
Francisko abbracciò con ardore l’altro ragazzo, stringendolo moltissimo, fino a che non si accorse che lo stava stritolando.
 
I giorni passarono, ed il rapporto tra Valenteeno ed il suo kohai divenne più profondo. Parlavano ogni giorno di più, conversando su vari argomenti e raccontandosi le vicende passate. Ancora il più piccolo non era riuscito a scoprire il famoso lato oscuro, anche se aveva un’idea su come farlo: andare a casa dell’altro. Però ogni volta che chiedeva di essere invitato, il Senpai arrossiva e domandava se potesse venire un’altra volta. Ovviamente per Francisko quello era un comportamento sospetto, che racchiudeva la volontà di nascondere qualcosa. Ma come farsi invitare? La risposta gli arrivò un giorno qualunque, quando un suo compagno di classe gli chiese di aiutarlo a finire un compito.
Ma certo… devo solo chiedergli di aiutarmi con lo studio! Così non potrà di certo rifiutare!
E così accadde, anche se Valenteeno continuava a non essere completamente convinto.
Il giorno dell’appuntamento arrivò in fretta e, appena Francisko solcò la porta della casa altrui, venne inondato da un profumo di rose fresche, proveniente appunto dall’enorme quantità di questo tipo di fiori esposti all’interno.
“Scusa, i miei genitori sono fissati con le rose… abbiamo persino un monumento in loro onore in giardino”
“Woooow…”
SOSPETTOOO!
“In questo momento non c’è nessuno in casa, dovrebbero tornare stasera. Ora potremmo andare in camera mia, sai, per… studiare”
“Ah, sì, certo”
Devo ammettere di essere un po’ nervoso…
“Vieni, è di qua”
Entrati nella stanza, l’ospite poté notare con sollievo che almeno quel luogo era stato risparmiato dalla presenza di piante. Anzi, si poteva considerare una normale camera di un ragazzo, con tanto di giornalini di gossip sul comodino.
“OH MIO DIO! QUELLO È L’ULTIMO NUMERO DI Novellino 1876!!”
“Già, mio padre gestisce un’edicola, quindi mi regala sempre qualche rivista”
“Che fortuna!!!!”
“Beh, in effetti… ora però studiamo. Su cosa hai bisogno di aiuto?”
“Ecco…”
Cominciarono a lavorare, anche se uno dei due aveva altro in testa, ovvero scoprire i segreti celati in quella casa. Stava cercando la scusa giusta per cominciare a frugare dentro la stanza, ma Valenteeno non accennava a voler fare una pausa.
Dopo molte ore il maggiore si alzò annunciando di voler andare in bagno. Quella era l’occasione giusta.
Francisko cominciò a frugare in tutti i cassetti ed in tutti gli angoli della stanza, rovistando persino nella biancheria intima, ma senza trovare nessuna prova.
Non può essere… non trovo nulla di sospetto… tutto sembra apparentemente normale… deve essere stato davvero bravo a nascondere ogni traccia!
Perso nei suoi pensieri disperati, Francisko fece caso a diversi fogli colorati con sopra tante scritture diverse.
Devono essere le lettere dei suoi fan.
Iniziò a leggere, notando con grande stupore che erano tutti testi di ringraziamento in seguito a favori fatti dal Senpai.
Allora ha davvero mantenuto le promesse…
In quel momento sentì la porta aprirsi: Valenteeno entrò nella camera e, stupito dal disordine trovato, chiese cosa era successo.
“E-ehm…” disse l’altro ragazzo titubante “stavo cercando… una cosa… di cui avevo bisogno…”
“Ovvero? Non potevi chiedere a me una volta tornato?”
“Era… urgente…”
“Cos’era quindi?”
“Una… una matita…”
“Ma hai già la tua”
“Ma… ho sentito dire che… che tu ne hai… una rosa sbrilluccicosa! Sì, cercavo proprio quella!”
“Beh, questa diceria è vera, ma… la cercavi tra le mutande?”
“Mio padre mette lì gli articoli di cancelleria!”
“Aaaaah… carino… bene, ora continuiamo quel che avevamo interrotto”
“Sì, certo!”
Fiuuuu… me la sono cavata…
Passarono le ore, e finalmente arrivò la sera. Valenteeno, visto l’orario, propose a Francisko di smettere di studiare, ed egli decise che era ora di andare a casa. Una volta accompagnato l’ospite davanti alla porta, il Senpai, prima di salutarlo, chiese all’altro se gli avrebbe fatto piacere passare del tempo insieme al di fuori dell’ambito scolastico. Il kohai accettò volentieri, e chiese:
“Quando e dove dovremmo vederci?”
“Beh… va bene domenica alle 12 davanti al pescivendolo? Così verremo inondati dal suo aroma”
“Perfetto! Allora a domenica, ciao ciao!”
“Ciao!”
Dopo essersi salutati, entrambi erano impazienti nell’attesa del famigerato giorno, e rientrarono a casa con un sorriso in volto (questo: J).
 
Domenica arrivò prima che mai per i due ragazzi, che spesero ore ed ore ed ore ed ore a scegliere i vestiti da indossare, volendo apparire F A V O L O S I.
Mancando parole adeguate (*) a descrivere l’emozione e turbamento interiore scaturiti dall’incontro, lascio al lettore immaginare come si svolse l’appuntamento.
Alle 19:30 i due, dopo aver trascorso un bellissimo pomeriggio, si accorsero che era ora di separarsi. Affranti, cominciarono ad avviarsi verso la stazione per tornare alle rispettive case, senza nascondere le copiose lacrime che scendevano dai loro occhi. Durante la strada Valenteeno propose di accompagnare l’altro fino alla sua dimora, ed egli accolse volentieri l’offerta. La strada fu percorsa silenziosamente, poiché entrambi erano persi nei loro pensieri. Quelli di Valenteeno non sono ancora rivelabili, mentre quelli di Francisko erano molto combattuti. Infatti egli non sapeva se credere nella gentilezza del più grande, dimostrata anche quel giorno, o se continuare ad essere sospettoso. Le prove sulla verità della natura buona e altruista del giovane aumentavano continuamente, ed il povero ragazzo non sapeva più a cosa credere.
Così, lentamente, arrivarono davanti alla porta che li avrebbe divisi da lì a poco, ma nessuno dei due accennava ad andarsene.
Valenteeno era molto indeciso sul da farsi, tanto che non riusciva a pronunciare parola.
Francisko era ancora perso nei suoi dubbi.
Ma, all’improvviso, il primo decise di muoversi, e disse, con un tono di voce alterato:
“FRANCISKO!!!”
“E-EH?! Co-cosa c’è? E perché urli??”
“Ah, ehm, scusa, io-“
“Cos’hai, stai male?”
“No no, sto bene, è solo che… devo… dovrei… dirti… una cosa…”
“Cosa?”
“Eccooooo… io…”
Valenteeno cominciò a farfugliare cose senza senso, completamente rosso in viso, e Francisko era confuso, anche se la scena gli ricordava molto qualcosa, ma non sapeva ancora cosa.
Sembra quasi come una scena del telefilm che guarda mia madre, ma quale scena? Balbettio, rossore in volto, volontà di dire una cosa senza riuscirci, è tutto familiare, ma cos’è?
Cosa… cosa… cosa… cosa… cos-
OH.
ECCO COSA.
È UNA…
“… DICHIARAZIONE!!!!”
“Co-come?!”
“UNA DICHIARAZIONE! TU MI STAI FACENDO UNA DICHIARAZIONE D’AMORE!”
“A-ah… io… tu… amore… ecco… cosa…”
“È LA VERITÀ?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!”
“……………………………… S-sì… è la verità… io… io sono innamorato di teeeee!!!!”
Francisko era sconvolto, Valenteeno più di lui.
Ma ora, ovviamente, al più piccolo venne il dubbio della risposta: accettare e gettarsi tra le braccia del bello ed amichevole Senpai a cui tutti devono ammirazione o rifiu-
“OVVIAMENTE ACCETTO!!!!” e dicendo ciò Francisko si scaraventò su Valenteeno baciandolo con foga, gesto che venne più che apprezzato dall’altro, che ricambiò subito con altrettanta impazienza.
Il momento sarebbe risultato perfetto, quasi paradisiaco, se la sorellina di Francisko non li avesse riportati alla realtà prendendo in giro il familiare dalla finestra. Subito i due si staccarono e, svogliatamente, si salutarono.
Dopo questo fatto, i dubbi di Francisko sulla vera personalità del Senpai divennero sempre più lontani con il passare del tempo, poiché capì che essi erano semplicemente infondati: Valenteeno era gentile di natura, anche se riservò sempre un trattamento speciale soltanto al suo fidanzato.

_______________________________________________________________________________________

(*) poiché l’autore si è stufato di scrivere

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** SPECIAL ***


NOTE 1: questo capitolo sarà dedicato interamente al fornire informazioni sui personaggi. La storia vera e propria sarà aggiornata a breve.

Immagine rappresentante tutti i personaggi (il ragazzo tenuto fermo da Gabrilellè arriverà in seguito):

 

Felicie
  • Età: 17 anni
  • Compleanno: 30 maggio
  • Altezza: 173 cm
  • Orientamento sessuale: gay
  • Hobby: fare Gliaoi, guardare Beautiful, frignare, accudire piante grasse (soprattutto Carl, la sua preferita), giocare ai Dating Games disegnati male, conversare con amici (Gabrilellè), bere acqua, andare in bagno, nutrirsi, dormire
  • Cibo piacente: pizza, pasta, Nutella (che fantasia)
  • Cibo non piacente: tutto ciò che è verde
  • Persona da cui si è attratti: uomo muscoloso e virile
  • Carta igienica preferita: alla ciliegia
  • Animale preferito: insetto stecco
 
Caterinoh
  • Età: 17 anni
  • Compleanno: 3 agosto
  • Altezza: 185 cm
  • Orientamento sessuale: molto gay
  • Hobby: birdwatching, giocare/accudire/coccolare animali, parlare con amici (gli animali), assicurars dell’incolumità della madre, ( ͡° ͜ʖ ͡°), mangiare
  • Cibo piacente: gelato, carne, panini
  • Cibo non piacente: cose molto dolci, cose molto salate, cose con dentro alcool, pesce (in particolare il panino col merluzzo)
  • Persona da cui si è attratti: uomo muscoloso e virile
  • Carta igienica preferita: con gli arcobaleni
  • Animale preferito: Felicie <3, ma anche i sassi non scherzano
NOTE 2:
  1. Ringraziamo Caterinoh autore per i disegni bllxxm
  2. La stampante, mentre scannerizzava i fogli, ha reso i colori più luminosi di quanto erano in realtà e quindi la pelle sembra bianca, pur essendo stata colorata con cura ed ammòre
  3. Per la realizzazione dell’aspetto e dei gusti dei personaggi Caterinoh autore si è basato sulle persone reali a cui sono ispirati, ma i caratteri sono stati modificati
  4. Abbiamo reso i presunti Seme così checche…
  5. Da notare che il simbolo della scuola Inunofun, visibile solo sulla divisa di Caterinoh, è una cacca
  6. Anche se questo capitolo era uno special per il compleanno di Caterinoh, pubblicandolo di notte risulterà essere uscito il 4 agosto, quindi gli autori sono stupidi :^)
  7. Non so più che dire, addio

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Capitolo 4 ***


FRATELLO!!!
DOVE SEI?!?!?!?!?!?!?!
Sono appena tornato a casa e mamma mi ha detto che ti ha diseredato!
Cosa stai facendo ora???
Staibbene???????
E sei ancora vergine, vero?!?!?!?!??!?!?!??!?!?!?!
RISPONDIMI.
- Violino -
 
"Ah..." mormorò Felicie.
 
Caro Onicyan,
Stobbene.
Vivo nel cortile della scuola, in una cuccia per cani.
Non ho ancora trovato un lavoro e passo il mio tempo a chiacchierare con i barboni.
Non chiedermi come faccio a racimolare cibo senza soldi, non lo so nemmeno io...
E sul fatto di essere ancora vergine... non ne sarei così sicuro... eheheheheheh
(  ͡° ͜ʖ ͡°)
Sentiamoci presto!
- Felicie -
 
 
CHI è IL BASTARDO CON CUI HAI FATTO SESSOOOOOOO?!?!?!?!
VIENI A CASA DOMANI POMERIGGIO, COSÌ LO UCCIDO!!!!!
- Violino -
 
"... Caterinooooh..." urlò il ragazzo fiaccamente, attirando l'attenxxione del fidanzatino.
"Cosa c'è, Felicie?"
"Ehm... mio fratello vorrebbe... incontrarti amichevolmente"
"Davvero?!?!?!?! CHEBBELLO! Finalmente incontrerò la tua famiglia! Anche se è quella che ti ha sbattuto fuori di casa con crudeltà, ma ok"
"Già..."
"Come mai sei così pensieroso?"
"No no, non è niente..."
"Se lo dici tu"
CAVOLO - pensò - COME FACCIO AD EVITARE CHE LO UCCIDA?! SEMBRAVA FURIOSO!!! COSA FACCIO COSA FACCIO COSA FACCIO COSA FACCIOOOOOOO?!?!?!
"Hey, ancora problemi?"
"GABRILELLÈ! Mio fratello vuole togliere la vita a Caterinoh!!!"
"Ancora quel deficiente di tuo fratello? Ma quando smetterà di rompere le scatole..."
"Ma tu e lui non eravate-"
"Dettagli"
"Vbb, come devo fareeeheheheheeeeh?!"
"Uccidilo prima tu, così non lascerai la soddisfazione a Violino"
"Così non mi stai aiutando"
"Allora... non lo so. Ciao"
"Gabrilellè, ciottomattè!!!!"
Ma il ragazzo non riuscì a fermare l'angelo, che svolazzò via.
“Oooooh… ora come faccio?!”
“Felicie! Quando andiamo a casa tua??” chiese Caterinoh.
“… Ehm… a proposito di quello…”
“Sì?”
“N… non credo che tu possa venire…”
“Perché??????? E non mi aveva invitato tuo fratello?”
“Sì, ma… è stato un gesto avventato… in realtà non possiamo…”
“Come mai?????????????”
“Eeeeeeeeeeeeeecco… problemi familiari”
“Cosa è successo?! Hai bisogno di un sostegno morale?!?! Per caso sta male qualcuno?!?!?!?!?!”
“Giusto! Quello!”
“Eh?”
“Qualcuno sta male! Ovvero… mia madre! Mia madre sta male! Sì sì, sta malissimo! È una malattia gravissimissimissima e contagiosa! E… puzza!”
“Ah, allora le farebbe piacere una visita ogni tanto, così da rallegrarle la giornata!”
“No, non credo che sia una buo-“
“FELICIE!”
“MADRE! O-OH! STAIBBENE! SEI GUARITA! MIRACOLO! MIRACOLO!”
“MA CHE STAI DICENDO, MASCALZONE?! SEI IMPAZZITO?!?! E HAI TROVATO UN LAVORO??”
“Ma che stai dicendo madre? Stai delirando! Quale lavoro? E soprattutto, non ti ricordi di essere appena guarita da una malattia gravissimissimissima e contagiosa?!”
“Che”
“Devono essere le medicine, non farci caso Caterinoh”
“Ma di che malattia parli, figlio?!”
“Ovviamente della famosissima Gannotentociu cronica!”
“Eh?”
“Su su mamma, vai a casa e riposati”
“BUONGIORNO SUOCERA!! Sono così Felicie che lei sia guarita! Io sono Caterinoh, il boifrendo di suo figlio!”
“CHE”
“Quindi adesso posso venire a casa vostra! Felicie, accompagnami!”
“EH, ma-“
“Su su, andiamo!”
E così i tre si incamminarono verso la casa del nostro ragazzo magggiko, uno preoccupato, un altro elettrizzato ed una molto perplessa.
 
Una volta arrivati, la donna aprì la porta, con ancora un’espressione confusa in volto.
“Mamma, hai preso i nuovi bracciali della Shokky Bandz- FRATELLO!”
“VIOLINO!”
I due fratellini si guardarono indenzamende per alcuni secondi, poi il più grande mosse il primo passo, per poi cominciare a correre verso il ragazzo di fronte, e l’altro lo seguì a ruota. Ad entrambi delle lacrime uscirono dai bulbi oculari, per poi fluttuare alcuni istanti nell’aria. Il tempo sembrava essersi fermato in quella stanza, ed il momento idilliaco culminò con l’unione dei due in un abbraccio.
“FRATEEEEELLLOOOOOOOOOOOO!!!!”
“ONICYAAAAAAANNNNNN!!!!!!”
“È PASSATO COSÌ TANTO DALL’ULTIMA VOLTA IN CUI CI SIAMO VISTIIIIIII!!!”
“BUUUUUUAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!!!!!!”
“Oh, lei deve essere il fratello dell’ammòre della mia life. Io sono Caterinoh, il suo boifrendo”
“… Cosa…?”
“Ops! F-fratello, calma i tuoi spiriti!”
“TU! TU HAI PROFANATO MIO FRATELLO! IL MIO PURO, PICCOLO E AMOROSO FRATELLINO!”
Violino corse via, per poi tornare con in mano un album fotografico.
“VEDI?! VEDI COM’ERA CARINO E COCCOLOSO DA PICCOLO?!?! E TU L’HAI ROVINATO!!”
Sbirciando le foto che erano state riposte nel grande libro, Caterinoh poté vedere dei bellissimi ritratti di Felicie bambino intento a strappare le teste alle bambole, a tirare i capelli ai bimbi, a calpestare code di gatti ed a malmenare il fratello, che invece sorrideva felice.
“OMG! Ma è davvero adorabile! Me lo presti? Vorrei copiare tutte le foto ed appenderle in camera, sulla parete dedicata a Felicie!”
“Che cos’hai?!” chiese Felicie, venendo però ignorato.
“Maccerto! Non credevo che avessi mai potuto trovare un altro fan di mio fratello!”
“Mi farebbe molto piacere parlare di lui con te, Violino!”
“Quando vuoi! Ti svelerò i suoi segreti più imbara- NO ASPETTA. IO TI ODIO! NON POSSO DARTI LE MIE PREZIOSISSIME FOTO ED INFORMAZIONI! ERI QUASI RIUSCITO AD INGANNARMI, FARABUTTO!”
“Eh? Io non stavo illudendo nessuno!”
“NON BUGGERARMI! MALEDETTO!”
“Ora BASTA!” urlò la donna, esasperata.
“TU, FIGLIO MAGGIORE, NON ESSERE COSÌ VIOLENTO! TU, FIGLIO MINORE, TORNA A LAVORARE! E TU, NUORO, CHI SEI?”
“I-io sono Caterinoh, gliel’ho detto…”
“OK, MA SEI DEGNO DI MIO FIGLIO?!”
“Eh-ehm… non lo so… dica lei…”
“SEI RICCO?!”
“N-non ho problemi economici… ma non vivo nemmeno nell’oro…”
“MOLTO MALE. SEI BELLO? DIREI PROPRIO DI NO! SEI PURE CIECATO!”
“Mi scusi…”
“ULTIMA COSA. SAI SGOBBARE IN CASA?!”
“Quello sì…”
“BENE. ORA PRENDITI QUESTO… COSO E PORTAMELO VIA DALLA VISTA!” così dicendo, la madre lanciò Felicie in faccia a Caterinoh e, sbattendo entrambi fuori casa, chiuse rovinosamente la porta.
“MA MADRE, COME PUOI TRATTARE COSÌ IL MIO ADORATO FRATELLINO?!”
“ZITTO TU, SENNÒ NON TI COMPRO PIÙ LE MUTANDE ALL’ODORE DI PESCA!!!”
“NO, QUESTO NOOOO!”
“ALLORA SMETTILA!”
“KTTV! :^( ”
 
Intanto Caterinoh e Felicie camminarono per la strada sconsolati.
“Mi dispy che la mia famiglia ti abbia… accolto in malo modo”
“No, non ti preoccupare, non è colpa tua”
“Avrei potuto evitare quest’incontro…”
“Ma sono stato io ad insistere!”
“Sì ma avrei potuto-“
“Finitela voi due, siete così noiosi!”
“Gabrilellè!”
“Ah, tu sei l’angioletto di Felicie?”
“E unico amico e confidente. Sì, sono io”
“Hey, così mi fai sembrare un asociale!”
“Infatti lo sei, ed il tuo amato fidanzatino è peggio di te”
“Non essere scortese!”
“Sì, sì… intanto io, mentre tu stavi facendo casino con la tua famiglia, ho contattato la madre di Caterinoh mentre se la stava spassando tra uomini ed alcool, convincendola a tornare a casa. Così potrete far incontrare le vostre famiglie, per rendere la vostra unione più ufficiale”
“Ma è una bellissima idea! Grazie, Gabrilellè!”
“Oc oc, ora vado alle Maldive per prendere una bella abbronzatura. Così quando arriverà l’estate sarò marrone come una melanzana bruciata! Addioooooo!!!1!1!1!!111!!1”
“Ciao ciao!”
“Wow, il tuo amico è un genio!”
“Sì, fa tanto il duro, ma in realtà mi vuole taaaaanto bene!”
“NON METTERMI IN BOCCA PAROLE CHE NON HO MAI DETTO!”
“Non dovevi andare via??”
“Ora vado! Ma smettila di dire bugge!”
“Ok!”
Felicie aspettò alcuni attimi per poi sussurrare all’altro:
“In realtà lui mi ama!”
 
 
_________________________________________________________________


Srry for the ritardo bbys. :'^(

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Capitolo 5 ***


Dopo aver deciso il da farsi, si propose un enormemente enorme problema: convincere la madre di Felicie ad incontrare la figura genitoriale della sua seconda metà.
Se la donna non riusciva ad accettare il suo stesso figlio (disoccupato), come avrebbe mai accettato una donna tanto frivola, allegra e con la testa tra le nuvole come Umbertoh? Inoltre era ignoto, persino al figlio, come racimolassero i soldi per riuscire a mantenere lei stessa, un figlio, una casa e 76,39 animali, cosa fondamentale invece per la signora Felicie!
Come faranno i nostri eroi a risolvere tale peripezia? Lo scopriremo in questa puntata!
 
“Mammaaaaaaa”
“FIGLIO! COME HAI FATTO AD ENTRARE?? HO CAMBIATO LA SERRATURA DELLA PORTA PROPRIO PER IMPEDIRE CHE CIÒ ACCADESSE!”
“Sono passato dalla finestra. Alloooooora, può venire la madre di Caterinoh a cena? Così vi potreste incon-“
“NO”
“Ma-“
“NO!”
“Ma perchèèèè???”
“SECONDO TE IO, CHE NON FACCIO ENTRARE NEMMENO LA MIA PROLE IN CASA, INVITEREI ALTRE PERSONE?!?!?!”
“…. No… :’^(“
“ECCO, BENE, ORA VATTENE! LA PROSSIMA VOLTA TROVERAI LE FINESTRE SBARRATE”
 
Piano A: fallito
Inizio piano B
 
“Maaammaaaaaaaaaaa”
“ANCORA TU?! COME SEI ENTRATO QUESTA VOLTA???”
“Ho corrotto mio fratello. Ma, parlando dell’argomento dell’altra volta, se ti dicessi che ho trovato un lavoro???”
“… Filglio, non dire bugge”
“Ma come fai ad essere certa che io stia mentendo???”
“Lo so e basta. VORRESTI METTERE IN DUBBIO LA MIA ERUDIZIONE?!”
“………… Ehm……………… no……………………………”
“ALLORA?!”
“Vabbè, fooooorse non l’ho proprio trovato, maaaa se ti dicessi che lo comincerei a cercare seriamente???”
“Figlio, NON VOGLIO SENTIRE SCUSE! PUSSA VIA!”
“Maddai, madre ascoltami!”
“V I A !!! FARÒ IN MODO CHE TUO FRATELLO SARÀ ADEGUATAMENTE PUNITO!”
E così la signora sbattè fuori da casa il povero protagonista.
 
Piano B: fallito
Inizio piano C
 
“Maaaaaaammaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa”
“ODDIO NO!”
“Prima che lo chiedi, ho sfondato il tetto. Devi ripararlo. Eeeeeee, per quella questione”
“DILEGUATI”
E, sotto i piedi del ragazzo, si aprì una botola che il genitore aveva installato da poco per rimediare alla situazione che ultimamente si stava ripetendo.
Felicie, dopo essere stato cacciato via in modo piuttosto originale, decise che era stufo di tutti quei rifiuti. Doveva agire in modo drastico e irreversibile, così che la madre non avrebbe avuto modo di rifiutare.
 
Piano C: fallito
Inizio terribile e malvagierrimo PIANO D
 
La signora Felicie stava tranquillamente facendo i conti delle spese giornaliere, attività minuziosa che prendeva il 70% della sua giornata, quando vide formarsi davanti a sé una voragine enorme.
Da lì uscirono due persone incappucciate, che subito la incappucciarono e legarono, conducendola nell’antro appena creato…
 
“CHI SIETE? COSA VOLETE DA ME???”
“Felicie, sei sicuro che sia una buona idea?”
“Sì, non c’è nessun altro modo”
“HEY! VORRESTE DEGNARVI DI RISPONDERMI!!!”
“…”
“BASTA IGNORARMI MALEDUCATI! ORA INIZIERÒ AD URLARE, COSÌ SARETE COSTRETTI AD ASCOLTARMI!
AAAAAAAAAAAAAH
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA-“
“BASTA! SIAMO ARRIVATI!”
“Oh, bene”
I due loschi figuri tolsero il cappuccio dalla testa della donna, cosicché ella potesse vedere l’ambiente circostante: lei era legata con delle catene ad una sedia in mezzo ad una stanza buia ed umida. Davanti a lei le due figure misteriose si tolsero anch’essi i loro cappucci, mostrando che, CON ENORME SORPRESA, i due pezzi di tessuto celavano i volti di FELICIE e CATERINOH! WOOOOH!
Ovviamente anche la tipa era assolutamente, completamente ed inesorabilmente scioccata.
“Ciò non mi sorprende”, disse lei con enorme stupore.
“Non importa madre. L’importante è che oggi finalmente accetterai la proposta che ti ho fatto tre intrusioni in casa fa”
“Ah ah, certo, come no”
“Beh, se non vorrai collaborare…”
Caterinoh, che intanto aveva assistito a tutta la scena in silenzio, titubante scostò una tenda, che celava una gabbia con dentro un leone, una tigre e un orso inferociti.
“Questi, cara madre, sono tre dei 76,39 animali di Caterinoh, che egli ha tenuto appositamente a digiuno per giorni. Ovviamente ti sarà chiaro che, se non accetterai, SARÒ COSTRETTO AD APRIRE LA CELLA! MWAHAHAHAH!”
“Mmmmh, come se mi interessasse”
“Ma madre, non comprendi l’ingente pericolo che potresti correre?!”
“La mia risposta sarà sempre e comunque NO!”
“Maddai, non mi costringere a-“
“NO!!!!!”
“…. Ok, non mi hai lasciato altra scelta…”
Felicie fece un segno e Caterinoh, con molta esitazione, aprì le sbarre, da cui uscirono velocemente le tre belve. Esse si diressero subito dalla signora, unica persona nella stanza ad essere a loro estranea. Cominciarono a puntarla con estrema aggressività e con sguardo famelico.
“Ha! Come se tre cuccioletti potessero impaurirmi!”
Le bestioline sinpy xd continuarono a girarle intorno, fino a che non presero la rincorsa e si diressero dalla loro preda.
Essa, all’ultimo secondo, con grande stupore del figlio, fece un salto di alcuni metri, così da far scontrare gli animali e, ricadendo, facendo rompere la sedia a cui era costretta, liberandosi.
“Credevi davvero che una cosuccia del genere sarebbe stata in grado di fermarmi, figlio? ILLUSO!”
Intanto i tre cari, ripresi dallo scontro, ricominciarono a dirigersi verso la superdonna, ma lei, con un solo sguardo di inuguale minacciosità, li fece scappare piangenti con la coda tra le gambe. Poi si diresse dai giovani.
“Pensate che questo basti per farmi cambiare idea?! Beh, DOVRETE IMPEGNARVI DI PIÙ!”
E così se ne andò (come conoscesse l’uscita è ignoto), lasciando i due giovani esterrefatti ed affranti.
“… Dovrò andare a consolare Pippo, Pluto e Paperino, poveri cuccioli…” disse Caterinoh, ottenendo solo il silenzio.
 
Terribile e malvagierrimo PIANO D : fallito
 
“COME È POSSIBILE?!?!?!?!?!?!” urlò il protagonista.
“Non lo so Felicie, non so più cosa fare…” disse Caterinoh sconsolato.
“CI DEVE ESSERE UN MODO! D E V E   E S S E R C I”
“Se solo ci fosse il grande e saggio Gabrilellè… peccato che stia alle Maldive…”
“LUI SICURAMENTE SAPREBBE CONSIGLIARCI LA STRADA PIÙ GIUSTA!”
“Wow, è impressionante come la sua presenza sia indispensabile per la risoluzione di qualsiasi problema!”
“Già, la sua assenza si fa sentire molto… lui saprebbe sicuramente cosa fare…”
“Se sapessimo ragionare come lui sarebbe tutto molto più semplice…”
“… È VERO! DOBBIAMO SOLO RAGIONARE COME LUI!!!!”
“Ovvero?”
“Non lo so ancora, ma lo scoprirò presto! Pensa Felicie, pensa come Gabrilellè…”
Concentrandosi il ragazzo cominciò a guardarsi intorno. Si trovavano nel piano superiore della casa di Caterinoh, nello scantinato del quale poco prima avevano compiuto il misfatto andato male.
Stranamente, considerata l’enorme densità di popolazione di ogni specie dell’edificio, esso appariva piuttosto pulito. Tutto grazie a Caterinoh, che sapeva svolgere i compiti di casa perfettamente (al contrario del sottoscritto). Sicuramente Umbertoh deve avergli insegnato bene-
“MA CERTO, UMBERTOH!”
“E-eh? Cosa?!”
“HO TROVATO IL MODO PERFETTO PER CONVINCERE MIA MADRE, NON POTRÀ RIFIUTARE! Caterinoh, quando torna tua madre??”
“Domani, perché…?”
“Ci servirà. Bene, è deciso, domani ci dirigeremo alla mia casa natale con un nuovo piano!”
 
Inizio piano finale.
 
*TOC TOC TOC TOC TOC TOC SBANG BANG BUNG GRHBGH*
“MADRE APRIMI!!!!”
“PERCHÈ DOVREI?!”
“ONIIIICIAAAAANN”
“Arrivo amore miooo <3”
La porta venne gentilmente aperta dal giovane womo, e le tre persone si scaraventarono dentro l’edificio, non ascoltando le rumorose lamentele della padrona di casa.
“Madre…”
“COSA CI FAI ANCORA QUI, FELICIE?!”
“… ti presento Umbertoh!”
“Oooh, buonasera signora Felicie!!! Sono così Felicie di conoscerla!” *badum tss*
 
“MA CHI È LEI?! E COSA CI FA IN CASA MIAAA?!?!?!?!?”
“Oh, che sbadata! Io sono Umbertoh, la madre di Caterinoh, il dolcissimo ragazzo fidanzato con lo squisito giovinetto quale è suo figlio. Piacere di conoscerla!”
“MA CHI TI HA INVITATA?! E POI IO NON HO ANCORA ACCETTATO SUO FIGLIO COME MIO NUORO, NON È ABBASTANZA RICCO!”
“Non si preoccupi, di soldi ne abbiamo in abbondanza!”
“Davvero, mamma Umbertoh?”
“Certo caro figliuolo! Tuo padre mi manda sempre un sacco di soldi! Per non parlare di tutti i miei ammiratori!!”
“Ah ma quindi io ho un padr-“
“BASTA PARLARE DI QUESTE SCIOCCHEZZE, FUORI DA CASA MIA!”
“Ma mamma, saresti così maleducata da scacciare malamente un ospite talmente gentile da aver portato l’intera cena??”
“Ho preparato le lasagne, insieme al mio amato giovinetto!”
“Cibo… gratis…?” disse la signora Felicie, leggermente interessata.
“Certo, lasagne, patate, broccoli, cavoli, insalata, pomodori radioattivi, caviale di canguro ed uno squalo alla fragola come dessert!”
“Oh… quanta roba….....”
Il piano dei due giovani sembrava funzionare, ma un imprevisto accadde e…
“Va bene, restate”
… ah, no, ho errato, chiedo venia.
 
Così tutti si sedettero a tavola e cominciarono a divorare le prelibatezze proposte.
“Allora mammina cara, magari ti piacerebbe scambiare due parole con la tua suocerina, no?”
“NO GRAZIE, sto mangiando! E non ho ancora accettato Caterinoh come tuo fidanzato!”
“Ma che ti importa con chi sto, tanto mi odi!”
“Non m’importa di te, m’importano dei benefici monetari che quella persona potrebbe apportarmi!”
Anche se la signora Felicie aveva accettato la presenza di persone estranee in casa, non era altrettanto atta a conversare con loro. Felicie stava per rattristarsi, Caterinoh pure, ma all’improvviso l’intrepida Umbertoh, armata di coraggio, fece la prima mossa.
“A-allora, signora Felicie, lei quali hobby ha?”
“I soldi”
“Ma i soldi non son un hobby…”
“HA! Eccome se lo sono! Sa quanto tempo prende contare i guadagni giornalieri minimo 7 volte, ogni giorno, tutti i giorni annuali?!”
“Uh-uhm… beeeh, il mio hobby sono gli uomini! Sa, in tanti mi fanno sempre la corte, ma io voglio solo quelli di qualità! Non riesco a resistere ad un bel visino e a dei muscoloni! Poi mi piace andare alle feste accompagnata da questi bell’imbusti, in particolare frequento territori americani! Lì è tutto bellissimo, ci sono anche dei casinò fantastici! È lì che ho conosciuto il padre-“
“COSA HA DETTO?!?!?!?!”
“… Che lì ho conosciuto il padre di Caterinoh?”
“NO NO, PRIMA!”
“…… I casinò?”
“ESATTO! LEI LI FREQUENTA?!?!”
“Beh, sì, a volte…”
“MI CI POTREBBE PORTARE!?!?!?!?!?!?!”
“…….. Volendo…………..”
“ :O “
La donna esterrefatta, fece un’espressione mooooolto sorpresa, cosa che scatenò confusione e sconcerto (??) tra gli ospiti.
“ANDIAMOCI SUBITO!”
“M-m-ma sono appena tornata, e…”
“SU, PARTIAMO!”
Così dicendo si scaraventò in camera sua per preparare le valige, che fece in pochi secondi, per poi tornare, prendere in braccio Umbertoh e portarsela via.
“ADDIO FIGLI, IO VADO A LAS VEGAS!”
“CATERINOOOOH, AIUTAMIIIIIII!”
“Ma madre, andate così d’accordo! Così finalmente la signora Felicie mi accetterà!”
“QUESTO NON ACCADRÀ MAIIIIII!” urlò la suddetta.
“AIUTOOOOOOOOOO!!!!” urlò l’altra, anche se invano, poiché la nemica aveva ormai chiuso la porta di casa, preso la macchina e messo in moto in direzione aeroporto, urlando “ADDIO FIGLI, OCCUPATEVI DA SOLI DI VOI STESSI! E TROVATE UN LAVOROOOO!”.
“Beh, alla fine il nostro obiettivo è stato raggiunto, vero Caterinoh?”
“In effetti possiamo ritenerci soddisfatti, anche se abbiamo perso le nostre madri. Sicuramente non torneranno per mooolto tempo… anche se… QUESTO SIGNIFICA CHE IN QUESTO PERIODO PUOI TORNARE A CASA!”
“È VEROOO! YEEEEEEH!”
I due si abbracciarono amorevolmente, e si sarebbero scambiati un bacio appassionato, se non fossero stati interrotti da un terzo incomodo.
“HEY, VI ERAVATE DIMENTICATI DI ME?!”
“VIOLINO!”
“Fratellino, per quanto riguarda il tuo ritorno a casa, sono pienamente d’accordo! Ma per quanto riguarda l’accettazione di Caterinoh come tuo fidanzato, CIÒ NON ACCADRÀ MAIII!!!”
“MA, ONIIIICIAAAANN…!!!!”
“NO, NON POTREI MAI ACCETTARE UNA PERSONA CHE HA CORROTTO IL MIO AMATO FRATELLINO-INO, ANCHE SE SEI UN SUO GRANDE FAN!”
“Ma… Fratellone…” disse l’occhialuto rattristito.
“COME HAI OSATO CHIAMARMI?!?!?!”
“Ehm, n-non volevo…”
“ORA TI UCCIDOOOOOO!!!!”
“Argh!!!! …… E-e se t-ti offrissi le foto secchesi di Felicie! Tutte dall’alto contenuto senzualo!!!”
“TU…!!!! COME HAI OSATO FARE QUEL TIPO DI FOTO A MIO FRA- Oh, aspetta, che genere di foto?”
“B-beh, a petto nudo e in pose mooolto ammiccanti…”
“ODDIO! SAREBBERO UNA COMPONENTE TROPPO IMPORTANTE NELLA MIA COLLEZIONE!!!”
Il giovane si fermò a riflettere. La sua coscienza gli diceva che non poteva perdonare un tale traditore, ma la voglia di ottenere tali preziosissimi scatti era troppa. Ma, si sa, in giovane età le passioni sono più forti della ragione…
“… Va bene, affare fatto!”
L’occhialuto, commosso, esclamò: “OH VIOLINO, FATTI ABBRACCIARE!”
“Hey hey! Non ti allargare troppo! Almeno non prima di avermi dato le foto!”
 
Ed è così che i due eroi, anche senza l’aiuto del grande e onnipotente Gabrilellè, riuscirono, a modo loro, a far accettare la loro unione alla famiglia di Felicie.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3140329