Fire inside those eyes.

di x_teamloula
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** 1. First day of school. ***
Capitolo 3: *** 2. Biology? ***
Capitolo 4: *** 3.Go a little too fast. ***
Capitolo 5: *** Strategies. ***
Capitolo 6: *** For him I'd risk it all. ***
Capitolo 7: *** Jealousy. ***
Capitolo 8: *** Say Goodnight. ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


Ed anche quell'estate era ormai giunta al termine.
Erano le sette di sera ed il sole stava quasi per tramontare, uscii dalla veranda di quell'adorabile villetta e , attraversata la strada, mi ritrovai a camminare sulla sabbia, colorata di bianco con qualche granello che andava sul color rosso corallo. Era una bellissima serata, meteoreologicamente parlando: il vento smuoveva i miei capelli lunghi, non faceva freddo ma tirava una leggera brezza. 
Sospirai mentre sfilavo le mie stravecchie converse , ormai non piu' bianche, per immergere un'ultima volta i piedi nell'acqua marina, iniziai a passeggiare a riva, fino a quando arrivai agli scogli. Salii senza alcuna fatica, mi sedetti e iniziai a scrutare il cielo, il sole si intravedeva ancora, spiccava un colore arancione, appena sopra di esso vi erano sfumature viola,rosa pesca e un tocco di blu... un vero e proprio spettacolo! 
Ecco,anche questa estate era giunta al termine e , di conseguenza, anche la mia vacanza. 

***

"Effi,svegliati.." - mia madre mi scosse leggermente, aprii gli occhi e mi scappò un sorriso piuttosto forzato. 
"Buongiorno, che ore sono?" - chiesi, strofinando per bene l'occhio.
"Sono le 7.15, so che partiamo alle 12 però ho pensato che tu volessi fare un ultimo bagno prima di tornare nella fredda e spaventosa Londra!" - ricambiò il sorriso, dolcemente.
Mi stiracchiai, aveva ragione. Avevo assolutamente intenzione di fare un ultimo bagno lì, in Italia.
Tirai fuori dalla valigia il primo costume che mi era capitato tra le mani, andai in bagno e lo infilai, sciacquandomi il viso per bene. 
Misi uno short e una canotta, presi un asciugamano e corsi in veranda dove mio fratello mi stava aspettando.
"Giorno Luke!" - cacciai l'ennesimo sorriso smorzato. 
"Effi" - fece lo stesso. 
Uscimmo dalla veranda e , proprio come avevo fatto la sera prima , attraversammo la strada e ci ritrovammo in spiaggia.
"Si vede lontano un miglio che non vuoi ripartire" - ammiccò lui, dopo un po'. 
"Ehi andiamo, gli addii non piacciono mai a nessuno,specialmente se si tratta dell'estate!" - cercai di scherzarci su.
"Già, Londra è così... triste" 
Mi limitai ad annuire, mi sfilai i vestiti e andai dritta in acqua, senza importarmene se fosse calda o fredda o assediata dalle meduse. 
"Dai muoviti, idiota!" - chiamai mio fratello , sorridendo.
Lui fece lo stesso, con un tuffo si ritrovò proprio accanto a me. E così tutti i pensieri si azzerarono dal momento in cui cominciammo a scherzare, in qualsiasi modo fosse possible.
Mio fratello era qualcosa di straordinario, quello in grado di capirmi con solo uno sguardo, gli volevo un bene dell'anima.
"Allora, tra una settimana inizia la scuola.." 
"E dai Luke, non mi sembra il momento adatto per parlare di scuola!" - feci una smorfia.
Gli sfuggì un sorriso - "Hai ragione!" 
Uscii dall'acqua e mi avvolsi attorno al mio asciugamano, legai i capelli in uno scombinato chignon e mi sedetti sui fatidici scogli. 
Luke amava nuotare, io ero troppo sfaticata così infilai le cuffie e mi abbandonai all'ultima ora di sole. 

"Effy, effyyy!" - la voce di mio fratello mi fece sobbalzare, mi ero addormentata.
"Ohi..che succede?" - dissi, un po' stralunata..dopotutto addormentarsi al sole non è proprio il massimo.
"Sono le 10 e qualcosa, che dici di salire e di ricontrollare le valigie?" 
Annuii, raccolsi le mie cose e ci dirigemmo verso la villetta.
"Spero che ti troverai bene nella mia scuola!" - mi sorrise.
"Oh, non ne potevo piu' di stare in quel manicomio. E poi mi accompagnerai ogni giorno, cosa posso chiedere di piu' dalla vita?" - mi aggrappai al suo braccio sorridendo, onestamente ero spaventata. I cambiamenti non mi sono mai piaciuti, che si tratti di cambiare città, cambiare casa, cambiare taglio di capelli...

Mi girai intorno, osservando attentamente la stanza e scrutando tutti i cassettoni. "Spero di non aver dimenticato nulla" - ammiccai. 
In quel momento uscii dalla stanza,trascinandomi indietro la grande valigia e con lo zaino a tracolla. 
Ritrovai Luke fuori la sua. 
"Pronto?" - chiesi perplessa.
"Pronto.." - con un sospiro iniziò a scendere le scale, lo seguii guardandomi indietro. 
"Dai ragazzi, fate presto! Non vorrete mica perdere l'aereo?" - ci incoraggiò mio padre sullo stipite della porta di ingresso, accanto a mia madre.
"Beh, sarebbe un'idea!" - sogghignò mio fratello.
Salimmo sul taxi che ci aspettava fuori il vialetto, quello che ci avrebbe portato all'aeroporto. 
Dopo il check in e qualche ora di attesa "finalmente" salimmo, mi fiondai sul posto vicino al finestrino con accanto Luke, i nostri genitori erano qualche fila indietro.
Ed ecco che tra due ore saremmo tornati a vivere la solita monotonia, il solito incubo.

 
SPAZIO AUTRICE:
Saaaalve a tutte, vampettes! Allora questa è la mia prima ff sui 'The Vamps' , sul nostro James sodhsd c: 
Che ne pensate? Me la lasciate una piccola recensione please? cwc daaai piccole dfohsdiusids
Yup,detto questo non so cos'altro aggiungere,lol.
Questa è la mia pagina su faaaccialibro(?) appena creata, schiacciate un me gusta:
https://www.facebook.com/pages/Citazioni-improbabili-dei-The-Vamps/238765872944543 
Bye chicaaaaas xx ! 
#That'sGeorgina.

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Capitolo 2
*** 1. First day of school. ***


Suonò la sveglia, erano le 7.00 precise. 
Mi rigirai piu' volte nel letto, posando il cuscino sulla faccia ma tanto era inutile..la mia sveglia persisteva, ovviamente, ed io dovevo andare a scuola! 
Abbassai le coperte, presi il cellulare e finalmente mi decisi a stoppare 'Don't wake me up', la mia sveglia.
Mi sedetti, facendo penzolare i piedi dal letto che imprecavano per il freddo.
Scrutai la stanza cercando le pantofole invano, così poggiai i piedi sul freddo pavimento,aprii un cassetto e tirai fuori un paio di calzini.
Andai nel bagno e mi sciacquai la faccia, mi lavai e mi iniziai a vestire: avevo una maglietta grigia con sopra lo ying/yang, una felpa bordeaux chiaro in stile college, leggins nero e dr martens, anche esse bordeaux. 
Scesi giu' a fare colazione, notai che ovviamente erano tutti svegli!
"Buon giorno tesoro, pronta per il primo giorno?" - mi sorrise mia madre, con un bacio sulla guancia.
"Ti troverai bene nella mia scuola" - mi incoraggiò per l'ennesima volta mio fratello.
Versai nella ciotola di latte un'esagerata porzione di cereali e la iniziai a mangiare, iniziai a pensare a come sarebbe stato. Speravo diverso, in tutti i sensi. 
"Dai ragazzi, sono le 8 meno 10. Andate a lavarvi i denti e scendete" 
Detto questo, salimmo in bagno e sistemammo le ultime cose.
Mi infilai il cappello grigio, lo sistemai bene e presi la borsa, cacciai dalla custodia i miei occhiali neri ed ero pronta.
"Luke, sei pronto?" - gridai dallo stipite della porta di ingresso.
Lo aspettai per una decina di minuti e alla fine ci incamminammo a piedi che erano le 8.15. 
Fortunatamente arrivammo in tempo, incontrammo i ragazzi, i suoi migliori amici: Calum,Ashton e Micheal! 
Li salutai.
"Ehi Effy, che anno sei?" - disse Cal dandomi un bacio sulla guancia.
"Cal, terzo! Speriamo bene" 
"Oh, si! E' una buona scuola questa" - mi sorrise Micheal, io feci lo stesso. 
In quel momento suonò la campanella e Ashton disse - "Dai ragazzi, andiamo?" 
"Inizia l'inferno.." - sbuffò Luke.
"Allora, al piano terra ci sono cinque classi, ciascuna per ogni anno, nelle quali distribuiranno gli orari. Tu sei al quarto e quindi devi cercare l'aula del quarto anno."
- mi spiegò Ash. 
"Io sono del quarto e devo cercare l'aula del quarto anno" - dissi nervosamente, mentre lui sembrava divertito da quella mia "risposta". 
"Effy mi raccomando, non fare conoscenze sbagliate!" - mi raccomandò mio fratello scherzosamente , poi continuò - "Speriamo di essere sullo stesso piano." 
"Dai Luke, muoviti!" - lo richiamò Micheal. 
Mi diede un bacio sulla fronte - "In bocca al lupo ,sorellina!" - disse, poi raggiunse gli altri che si erano avviati.
"Crepi" - dissi divertita, mentre guardavo mio fratello che correva. 
Iniziai a cercare dunque l'aula del quarto anno e , fortunatamente, non fu un'impresa trovarla. Ricevetti l'orario e il numero della classe: aula 30, al secondo piano.
Mh, non sembrava male... adesso bastava trovarla!
Ecco, nemmeno quello fu un'impresa difficile! Stava andando tutto liscio...
Entrai e notai con rassicurazione che la prof non era ancora entrata, scrutai la classe alla ricerca di un posto decente, senza però risultati.
Con rancore posai la cartella sul primo banco affianco al muro quando un ragazzo bassino mi venne vicino e mi indicò l'ultimo banco.
"Va' vicino quel ragazzo!" - disse,con un tono scocciato.
Mi girai verso il posto vuoto e vidi che un ragazzo biondo dagli occhi azzurri mi sorrideva. 
In quel momento credo di aver visto il paradiso,era perfetto, niente di piu' bello e poi quegli occhi? 
Presi la cartella e mi sedetti accanto a lui.
"Come mai?" - chiesi poi,sorridendo.
Lui fece spallucce. 
Il ragazzo che si trovava davanti a me si girò - "wow, non tutti i giorni questo ragazzo" - disse indicando il mio compagno di banco - "preferisce una ragazza ai secchioni,ritieniti fortunata! Comunque io sono Paul!" - e si girò.
"Piacere James!" - disse poi il ragazzo che avevo affianco con un filo di voce, che si aggiungeva al chiacchiericcio di tutti, mi allungò una mano.
Gliela strinsi -"Effy!" - ammiccai. 
"Sei nuova? Non ti ho mai vista" 
"Si..e tu?" 
"In parte, diciamo che sono stato bocciato quindi non conosco nessuno di questo corso, sono gli altri a conoscere me!" - disse con un sorrisetto malizioso sulle labbra - "Io me la faccio con quelli del quarto"
In quel momento entrò la professoressa. 
"Ecco,lei è la prof. di biologia. Mi odia a morte, è stata lei a bocciarmi, fa attenzione. Cerca di non farti odiare!" 
Annuii, riconoscente. 
Fece subito l'appello ma nessuno le prestava veramente ascolto. 
"Conosci anche gli altri professori?" - chiesi, cercando di attaccare bottone.
"Si, quasi tutti anche perché dal terzo al quarto sono piu' o meno gli stessi! Non sono tosti, non particolarmente...l'importante è che studi!" disse, mentre annuivo.
"Ma tanto hai l'aria di una secchioncella!" - disse poi, scherzando.
"Ironia?" - dissi, in realtà un po' scocciata.
"Chi lo sa, lo scopriremo col tempo!" - sorrise.
"Non sottovalutarmi Jamie!" - ricambiai il sorriso, mentre lui rise..sembrava particolarmente divertito.
Dopo un paio di ore suonò finalmente la campanella delle due, una volta uscita dalla classe persi di vista Jamie...si chiamava così, vero? 
Fortunatamente però Luke e gli altri mi vennero in contro.
"Com'è andataaaaa?" - disse mio fratello, mettendomi una mano sulla spalla.
"Tutto bene!" - dissi,felice. 
"Andiamo a mensa,dai presto, se no finisce tutto!" - disse Calum.
"Sempre il solito,Cal!" - rise Ash. 
Entrammo in un'enorme sala piena di tavoli, gente che andava avanti e indietro con vassoi stracolmi di roba. 
Micheal mi indicò un tavolo vuoto - "Tu e Cal dovete assolutamente andare ad occuparlo, noi prendiamo da mangiare anche per voi." - disse.
Così ci avviammo.
"Allora, conosciuto qualcuno?" - disse Calum , sedendosi difronte a me.
"Si, un po' di gente..non male, sono simpatici dai!" - sorrisi.
"Mi fa piacere che ti stia trovando bene qui" 
"E voi? Novità?" 
"Mh,no..sempre le stesse cose" 
Iniziai a girarmi intorno, insomma la sala era enorme ma concentrata quindi avrei potuto incontrare Jamie,giusto?
"Ehi, chi cerchi?" - notò Cal.
"Una persona che ho conosciuto oggi" 
"Maschio o femmina?" rise. 
"Ehi! Che t'importa" - scherzai.
Lui fece la faccia da offeso, gli sorrisi e alla fine fece lo stesso.
In quel momento arrivarono gli altri, sedendosi accanto a noi.
Luke mi porse il vassoio, c'era una porzione di pollo affogato nel puré di patate, un pezzo di pane e una mela. 
"Ecco, questo è il pranzo che mangerai per tutto un anno!" - disse Ash.
"E dai idiota, così la traumatizzi" - scherzò Cal.
"Almeno ti piace il pollo?" - Continuò Micheal.
"Piu' che il pollo mi traumatizzate voi!" - risi, dando un bacio sulla guancia di mio fratello,che stava accanto a me.
"Daaii, dicci chi hai conosciuto..siamo curiosi!" - insistette Calum.
"Un ragazzo.." - dissi e inevitabilmente mi spuntò un sorriso sulle labbra.
"Oh, mia sorella ha già fatto colpo!" - Luke mi tirò una guancia.
"Come si chiama?" - chiese ancora Cal.
"Jamie, mi pare!" - iniziammo a ridere.
"Ma come,non ricordi il nome?" - disse Ash, che un altro po' si affogava lui e il pollo.
"Che vuoi, mezza volta l'ho sentito!" - feci la linguaccia.
Ad un certo punto la porta della mensa si aprì per l'ennesima volta, da lì però entrarono quattro ragazzi, tra cui lui. Eccolo,finalmente!
Sorrisi, abbassando lo sguardo.. 
"Chi hai visto?" - domandò curioso Luke.
"Nessuno, pensavo ad una cosa.." - divagai. 
Lui rivolse lo sguardo alla porta - "Oh no!" - disse.
Gli altri si girarono e blaterarono cose tipo "Fantastico" , "Ora verranno a romperci le scatole" ecc. ecc.
"Di che parlate?" - chiesi, sentendomi un po' esclusa.
Intanto quei ragazzi si avvicinavano al nostro tavolo.
"Lo vedrai tra tre...due..uno..." - disse Ash.
"Ehi perdenti!" - esclamò uno di loro, era alto, biondo,sorriso impeccabile.
"Ehi 5sos, ma che per caso c'avete bisogno di un aiuto?" - disse quello piu' basso, anche lui biondo, iniziando a ridere a squarciagola seguito da un ragazzo moro e riccio che lo incoraggiò - "Fantastica questa Con!" 
"Okay placatevi!" - prese di nuovo parola il primo - "Allora siete pronti per l'ennesima sconfitta?" - sogghignò poi.
"Attaccati a sto cazzo, Evans!" - disse Ash.
"Che ci fai con questi, Effy?" - disse Jamie, rivolgendosi verso di me, sempre con quel dolce sorrisetto in faccia.
"Luke è mio fratello!" - dissi, marcando bene le parole, tanto per far capire il disprezzo. 
"Lo conosci?" - mi chiese Cal, sbalordito. 
Uno di loro scoppiò a ridere, sempre il riccio - "Oddio,non ci credo James, hai posteggiato la sorella Hemmings!" - disse poi, battendo le mani aka una foca ritardata.
JAMES. okay, ora si che m sentivo idiota. 
"Lascia stare mia sorella, Mcvey!" - si alzò Luke, fissando James che rimase sulle sue,indifeso. Sembrava rattristato, quel suo meraviglioso sorriso non batteva piu' sulle labbra. 
Comunque lui era molto piu' alto e sicuramente piu' muscoloso di mio fratello, così lo tirai per un braccio, facendolo sedere.
"Lascia stare, Luke!" - detto, fatto. Se ne andarono, sogghignando.
"Stronzi.." - sospirò Micheal. 
"Ogni anno è sempre la stessa merda, quei coglioni !" - lo assecondò Ash.
"Mi spiegate che vogliono da voi, questi?" - chiesi, cercando di capire qualcosa.
"Sono i 'The Vamps' , già ci odiavano a pelle dal primo anno, non mi chiedere perché , non so spiegartelo!" - chiarì Mike.
"Il loro odio poi è aumentato quando abbiamo formato la band e siamo diventati i loro avversari." - continuò mio fratello.
"Trovano sempre il modo di umiliarci, sconfitta o vittoria!" - prese parola Calum.
"Tanto non capiscono che questa scuola adora noi. N O I." - disse Ash.
"In realtà è pura contesa, 50 e 50.." - controbatté Mike. 
"Effy..era lui?" - mi chiese mio fratello.
"Mh?" 
"Quel Jamie..in realtà era James?" 
"Oh...mi dispiace.." - dissi imbarazzata - "comunque ve lo giuro che io avevo capito che si chiamasse Jamie, l'ho chiamato così anche in classe!" 
"Nono, tranquilla..non devi scusarti! Non potevi saperlo." - disse Cal.
"Meno male che avevo detto di non fare conoscenze sbagliate." - disse in tono freddo Luke , mentre si alzava per uscire dalla mensa.
                                                                                                                                                                                                                                                                  
SPAZIO AUTRICE: 
Ciaao belle! Allora, il capitolo precedente non era un capitolo lol era una sorta di prologo! c: 
Non chiedetemi perché ho inserito i 5SOS AHAHAHHAHA mi andava..per far qualcosa di diverso e.e 
Bhe,spero che vi piaccia questo capitolo e che mi facciate trovare qualche recensione,okapp? pleease cwc 
Detto questo, non so cosa aggiungere mmh.
Thank u for reading, xx.
#That'sGeorgina.


 

 

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Capitolo 3
*** 2. Biology? ***


Luke se ne andò, scocciato e infastidito. 
"E' così grave?" - chiesi, mordendomi il labbro inferiore.
"Nono..però tu sai meglio di chiunque altro come è fatto tuo fratello" - disse Calum.
"Però è sempre meglio se non li frequenti." - intervenne Micheal.
Io annuii. - "Non voglio, non mi interessano,davvero." - mentii.
James mi piaceva e neppure poco. 
Tornai in classe e il mio compagno di banco non c'era ancora, magari non sarebbe entrato proprio,speravo. 
Controllai l'orario: Inglese. 
Che palle. 
Cacciai un quadernino a righe e iniziai a mettere nome e cognome quando entrò la professoressa e tutti si alzarono. 
"Benvenuta, signorina..uhm ?" - disse, guardando nella mia direzione.
"Hemmings." - ammiccai. 
In quel momento entrò James che mi sorrise venendo accanto a me. 
"Mcvey! Vogliamo fare tardi già il primo giorno?" - lo rimproverò.
Lui continuò a camminare verso l'ultimo banco, ignorandola.
"Allora? Pretendo una risposta!" - continuò la prof. a voce alta.
Io gli diedi una gomitata e sussurrai - "Chiedi scusa." 
Lui scosse leggermente la testa. 
"Fallo, idiota!" 
"Mi scusi professoressa Keith." - disse lui, sospirando.
"Bravo." - gli sussurrai. 
"Oh, James Mcvey che mi chiede scusa! Non si è mai visto nel giro di quattro anni" - disse, soddisfatta - "Non ti metterò il ritardo." - continuò.
James si girò e mi sorrise, io feci lo stesso. 
No, cosa stavo facendo. Lo dovevo ignorare oppure Luke non mi avrebbe piu' rivolto la parola. 
E quindi così fu per le ore seguenti, mi rivolgeva la parole e io mi limitavo ad un 'shh' . 
Al suono della campanella io mi alzai e corsi via dalla classe, lui sembrava seguirmi. 
Incontrai Calum, per fortuna, a metà corridoio. 
"Ehi Cal." - dissi. 
Mi girai e vidi James sull'uscio della porta che guardava, un po' rattristito. 
"Torni con noi?" - mi chiese. 
Scossi la testa - "Torno a piedi!" - sorrisi. 
Andai verso gli armadietti e posai alcuni libri per alleggerire la cartella. 
Nel frattempo erano usciti quasi tutti, il corridoio era mezzo desertico e quindi decisi di uscire.
Scesi le scale e venni fermata. 
"Ehi." - sentii,mi girai e trovai James su un muretto che fumava.
Mi fece segno di raggiungerlo. 
Esitai, poi cedetti. 
"Che c'è?" - dissi avvicinandomi. 
"Perché sei così fredda?" - mi chiese, ciccando. 
"Non ci conosciamo, io e te." 
"Stamattina sembravi tutta un'altra persona e dopo la mensa.." 
"James, cosa non ti è chiaro del 'Lascia stare mia sorella' ?" 
Lui gettò a terra la sigaretta consumata e la schiacciò con un piede, scendendo dal muretto.
"Sei brava in biologia?" 
Annuii.
"Potresti aiutarmi? Ti prego, per favore." - mise le mani giunte e sorrise.
Sospirai e mi guardai in giro. 
"E' così importante?" - chiesi.
"Te l'ho spiegato stamattina.. è stata lei a bocciarmi." 
"No, chiedi a qualcun altro." - dissi, andandomene via.
Lui mi raggiunse - "Per favore!" - fece il broncio.
"Perché chiedi a me?" 
"Non lo so.." 
"Bene!" 
"Come torni a casa?" 
"A piedi." 
"Ti accompagno." 
"Se,certo!" 
"Camminerò affianco a te, che tu lo voglia o no." 
Risi, al che lui fece lo stesso.
Camminammo fino ad un certo punto, mancavano all'incirca due case prima della mia così lo liquidai.
"D'accordo, la mia casa è quella lì" - la indicai - "però se vedono che mi hai accompagnato mi disconoscono dalla famiglia." - risi.
"Dai,addirittura." - rise anche lui.
"Guarda che anche i tuoi amici farebbero lo stesso con te!" 
"Già.." - sorrise.
"Allora io..vado." - dissi. 
"Ciao." - disse sorridendo, mentre mi dava un bacio sulla guancia.
Lo bloccai per la mano, non so perché lo feci.
"Aspetta." 
"Si?" 
"A che ora ci vediamo oggi?" 
"Cosa?" 
"Biologia.." - sorrisi.
A lui si aprì un enorme sorriso , la cosa mi fece sentire un vuoto dentro. Quando diavolo era bello? 
Prese un suo quaderno e mi scrisse l'indirizzo, poi me lo lasciò.
"Puoi venire quando vuoi." 
"Perché me lo hai scritto sul tuo quaderno di..." - lo aprii - "Matematica?" 
"Così sei costretta a venire, me lo devi riportare." - fece un altro di quei suoi sorrisoni e , un'altra volta, mi sentii mancare.

Ore: 17.00
Chiusi il libro di letteratura e continuai a fissare il quaderno di James.
Lo aprii e lessi l'indirizzo. 
"Non è molto lontano da qui." - sussurrai. 
Presi la cartella e infilai dentro il quaderno ed i libri di biologia.
Uscii dalla mia camera e sentii Luke che ripeteva, così decisi di bussare alla sua porta.
"Avanti." - disse, entrai. 
"Luke.."
Lui sospirò.
"Ci sei veramente rimasto così male?" - feci il broncio.
Lui fece un mezzo sorriso. 
"No, vieni qui sorellina!" 
Gli corsi incontro, abbracciandolo. 
"Mi dispiace.." 
"No, è tutto apposto.
Sono stato un po' un bambino a comportarmi in quel modo oggi, a mensa. Non potevi saperlo..sono io che mi devo scusare!" 
Gli diedi un bacio sulla guancia. 
"Ora vado, torno verso l'ora di cena." - sorrisi.

Fortunatamente non fu difficile trovare casa di James.
Era molto discreta da fuori, percorsi il vialetto e bussai, venne ad aprirmi lui, con un sorriso sulle labbra.
"Ci speravo, sai?" 
"Ciao anche a te." - dissi,ridendo.
Mi fece segno di entrare, mi sentii leggermente in imbarazzo.
"Sei solo o devo salutare qualcuno?" - chiesi.
"No, solo." - mi fece strada per le scale e il corridoio.
"Ecco,questa è camera mia.
Scusa il disordine.." - disse, mangiandosi le unghie. 
"Non preoccuparti." - sorrisi.
Ci sedemmo attorno alla scrivania e iniziai a spiegargli le mappe genetiche e l'esperimento di morgan, argomenti ancora di terza. 
Dopo all'incirca un'oretta e mezzo la sapeva benissimo e mi sentii soddisfatta, dopo anche svariate risate.
Ero a mio agio con lui e sentivo che lui lo era con me, mi stava piacendo? Aiuto, sarebbe stato un bel problema.
"Bene, allora il mio lavoro è finito.." - feci una smorfia.
Lui si mosse leggermente sulla sedia con le ruote - "Non vuoi restare a cena?" 
"No..Luke mi aspetta." - guardai verso il basso. 
"Lui non sa che sei qui, vero?" 
Annuii - "Lui se l'è presa veramente tanto..." 
"Beh, mi dispiace..non so che dire!" - disse lui mortificato. 
"No, è tutto apposto." - feci un mezzo sorriso.
"Ti accompagno a casa, è tardi ed è buio!" - disse,alzandosi.
"Oh no, ma non ce n'è bisogno, davvero." 
Lui mi ignorò, prese la giacca e scendemmo le scale.
"Ormai ho già deciso." - chiuse la porta alle nostre spalle.
Attraversammo il vialetto e mi venne un brivido dal freddo, oppure James faceva questo effetto su di me? 
Lui se ne accorse e cinse un braccio intorno a me.
"Hai freddo?" - chiese.
"Da morire.." - tremai e questa volta ero sicura che fosse il suo effetto. 
"Vivi da solo?" - chiesi, un po' imbarazzata.
"No, no.." - sorrise - "con mia sorella e mia madre. 
E tu? Vivi con Luke e i suoi amici?" 
"Nono, con Luke ed i miei genitori. Però sono sempre fuori per lavoro, anche in questo periodo. Perciò i ragazzi vengono a dormire da noi!" 
"Mi dispiace della competizione che c'è tra noi, non mi è mai piaciuta... sono stati sempre Brad e Tristan ad esagerare!"
"No, non fa nulla.." - dissi.
"Sono stato bene oggi..." - ammiccò.
"A ripetere biologia?" - scoppiai a ridere.
Anche lui iniziò a ridere - "No dai, scema! Sono stato bene con te." - sorrise.
In quel momento sentii le guance arrossare, mi piaceva un sacco quel ragazzo, ormai era un dato di fatto. 
E da quanto lo conoscevo? Una decina di ore?
Nel giro di qualche minuto arrivammo fuori casa mia, notai le luci accese in cucina.
"Bene.." - disse lui.
"Bene.." - ripetei, sorridendo.
"Allora..alla prossima?" 
"Cioè domani a scuola?" - risi. 
Lui fece lo stesso e si passò una mano tra i capelli, in quel momento sembrava Dio sceso in terra. 
"James..ti devo chiedere un favore.." - dissi,sospirando.
"Tutto quello che vuoi." - si avvicinò a me.
"Non è che tu e i tuoi amici potreste attenuare i rapporti con mio fratello e gli altri? Altrimenti credo che non ci sarà una prossima volta e non mi va di mentirgli..." 
"Si,hai ragione.. mentre torno a casa chiamo Tris e gli spiego tutto." - disse.
"Grazie." - sorrisi.
"Però ci sarà una prossima volta?" - mi prese per mano - "e non per la biologia.." - mi prese per i fianchi e si, stavamo per baciarci. Ci conoscevamo appena da un giorno,però anche io lo volevo. 
Prima che le nostre labbra si toccassero sentimmo davanti a noi un tossire. 
Mi allontanai spaventata, già lo avevo riconosciuto ed infatti, me lo ritrovai davanti.

SPAZIO AUTRICE: 
Eccomi qui, finalmente con il secondo/terzo capitolo lol. 
Che ne pensateee? Siete state buonissime,aw. 
Quattro recensioni per appena il primo capitolo? ma io vi adoro difuisk
Anyway,mmhhh chi sarà il ragazzo che sgama James ed Effie che si stanno per baciare? Bhe, chiunque sia stato ha impedito un momento che la nostra protagonista desiderava taaaaaaaanto çç
Va beene, ora mi dileguo. Spero leggiate e lasciate taaaante recensioni fuidso
#That'sGeorgina.

 
NEL PROSSIMO CAPITOLO:
   "   "Era lì, con quello stronzo.
         Si stavano per baciare.
            Non si conoscono nemmeno da un giorno intero e già
       stavano per baciarsi.
        Io che la conosco da una vita intera non riesco ad
         uscire dalla frienzone.
                Mi spieghi come diavolo è possibile?"  

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Capitolo 4
*** 3.Go a little too fast. ***


Mi allontanai spaventata, già lo avevo riconosciuto ed infatti, me lo ritrovai davanti.
"C-Calum!" - dissi, fingendo un sorriso. 
James si morse il labbro, poi disse - "Adesso è meglio se vado, è tardi. Ciao Effie." 

"Si..ciao." - dissi. 

"Che significa?" - fece Calum, che aveva un'espressione piuttosto confusa.
Guardai per terra e rimasi in silenzio, non ero brava a mentire.
"Perché c'era James Daniel Mcvey qui fuori?" - continuò, con un tono piu' triste - "Se ti interessavano lui e i suoi amichetti bastava che lo dicessi prima." 
"No, stai fraintendendo. Non mi interessano, l'ho solo aiutato in biologia..dico sul serio!"
"Quindi quel quasi bacio era un esperimento?" - fece un ghigno.
"Quasi bacio?" - iniziai a ridere dal nervoso.
Lui mi guardò con una faccia seria.
"Calum, lo conosco da solo dieci ore.
E' ridicolo.." - riguardai di nuovo verso il basso.
"Appunto. E poi James non è il tipo di ragazzo ideale per te, vi conoscete appena e già prova a baciarti.
No,non è affidabile." - disse, guardandomi dritto negli occhi.
"Lo so, lo so .." - misi una mano in fronte e poi la feci passare per i capelli.
"Ti prego Calum, non dire nulla agli altri,specialmente a Luke." - gli chiesi poi,guardandolo negli occhi.
Lui fece lo stesso ed annuì - "Tranquilla." - mi sorrise poi, rassicurandomi.
D'istinto lo abbracciai , mi sentivo stupida e presa in giro.
Lo conoscevo da a stento una giornata e già stavamo..vabbé,lasciamo perdere.
Entrammo dentro.
"Mamma mia Calum, dove sei andato a buttare la spazzatura?" - disse Ash,ridendo.
Calum lo guardò stranito.
"Ci hai messo un'ora,perciò." - continuò.
"Ahh.." - fece poi.
"Oh, Effie mangi con noi?" - fece Micheal guardandomi entrare con Cal.
"Certo." - sorrisi. 
Luke che era ai fornelli si girò e mi salutò - "Dove sei stata tutto questo tempo?" 
Io e Calum ci guardammo, poi dissi - "A studiare biologia da un'amica." - feci - "Vado sopra a posare lo zaino." - cercai di evitare la conversazione, sperando che non mi avrebbero chiesto nulla durante la cena, così salii sopra in camera mia e mi buttai sul letto.

Calum's pov.
"Michey, puoi venire un secondo? Devo farti vedere una cosa." - dissi al mio amico, mentre Ash ci guardò confuso.
Ci dirigemmo fuori, dalla porta del retro e lui si sedette sul dondolo. 
Io camminavo avanti e indietro, lentamente, per la veranda abbastanza nervoso.
"Cal,tutto bene?" 
Scossi la testa,sorridendo amaramente.
"Allora?" 
Presi un respiro profondo, gli occhi mi si fecero lucidi.
"Era lì." - feci.
"Eh?" 
"Era lì. Con quello stronzo, si stavano per baciare.
Non si conoscono nemmeno da un giorno intero e già stavano per baciarsi.
Io che la conosco da una vita intera non riesco ad uscire dalla friendzone.
Mi spieghi come è possibile?" - il mio tono di voce aumentava sempre di piu', stavo quasi per urlare.
"Ok,calmati e spiegami bene le cose perché non ho capito nulla e soprattutto non gridare perché ti sentono." - disse, alzandosi e prendendomi per le spalle, poi mi fece sedere.
"Stava con quello stronzo, Mcvey." 
Micheal scosse la testa - "Che cascamorto, si stavano per baciare?" 
"Si, io li ho interrotti." - mi nascosi il viso tra le mani, non potevo piangere.
"Non ci posso credere, sono tutti uguali quelli."
"Michey, non avrei dovuto dirtelo. Non dirlo agli altri, ti prego." - alzai la testa guardandolo. 
Lui sbuffò, poi disse - "D'accordo,ma devi dirle che non va bene." 
"Ci provo ma.."
"No Cal, è il momento di cacciare le palle."
In quel momento arrivò Ash in veranda - "Tutto bene, ragazzi? E' pronto.." - ci fissò,stranito e confuso per la situazione.
"Si,tutto ok." - dissi,alzandomi e sorridendo.

James' pov.
Si era rivelata una situazione abbastanza imbarazzante, mentre camminavo per tornare a casa non facevo altro che pensare a quel momento.
Avrei voluto mandarle un messaggio per chiederle se fosse stato sgamato tutto dagli altri, ma purtroppo non avevo il suo numero.
Lei mi piaceva davvero tanto, non provavo niente di simile per qualcuno da un secolo.
Poi era così una brava ragazza...mi morsi il labbro al pensiero.
Fortunatamente i miei pensieri furono bloccati da un messaggio, presi il telefono ed era quel coglione di Tris.
"Jaames, vieni allo Sketch." 
Lo Sketch era il bar dove ci incontravamo sempre, era il nostro posto,il nostro bar. Ci conoscevano tutti lì,ormai.
Nel giro di 10 minuti arrivai lì, non appena entrai salutai alcune persone e poi arrivai al nostro tavolo e salutai i ragazzi.
"Che hai fatto tutto il giorno, swifite boy?" - disse Brad, allungando il bicchiere alla bocca sorseggiando un po' di birra.
Io risi, ormai mi chiamavano così da quando confessai di avere una cotta per la meravigliosa cantante Taylor.
"Nulla..studiato." - scrollai le spalle.
I ragazzi scoppiarono in una rumorosa risata.
"Se, io invece ho aiutato mia madre a stirare i panni." - fece Tris ironico, chiamando la cameriera.
Mi morsi un labbro, sorridendo.
Arrivò la solita cameriera, Amber..capelli biondo platino, occhi azzurri, ciglia finte, supertruccata, vestiti aderenti e rossetto rosa. La classica finta barbie. 
"Cosa vi porto, Tris?" - fece.
"Esagera con i cicchetti di assenzio, qua c'è qualcuno che ha studiato troppo." - disse Connor, indicandomi.
Presi il pacchetto di sigarette dalla borsa e iniziai a fumarne una - "Quest'anno la vittoria è assicurata." - feci poi, ripensando alle parole di Effie.
"Che?" - fece Brad, strappandomi da mano la sigaretta per un tiro.
"Oh, il nostro Jam è cotto della Hemmings." - disse Tristan applaudendo.
Io lo guardai storto - "Scegli tu se prenderlo in male o in bene." 
"In che senso?" - fece Connor.
"Non c'arrivate eh?" - feci, sogghignando.
"Cavoli,dopo una giornata di studio James Daniel è diventato un mini Clifford." - fece Tristan,ridendo.
Micheal Clifford era il secchione della situazione,sempre voti altissimi e blablabla.
"Collegate un po' Effie Hemmings, Luke Hemmings, 5sos e uhm..competizione." 
"Oooohhhh." - fecero tutti in coro, applaudendo nuovamente le mani.
In quel momento arrivarono otto cicchetti d'assenzio. 
"Bella Mcvey, questa mi è piaciuta. 
Ora si brinda alla nostra vittoria." - fece Tristan, mettendomi un braccio attorno alla spalla e alzando un bicchiere.
Gli altri fecero lo stesso,compreso me e tutto giu'..fuori il primo.
"Okay,tutto quello che dobbiamo fare è attenuare i rapporti con quelli e così posso frequentare Effie..dopo di che non sarà difficile portare sulla cattiva strada i suoi amichetti." - dissi, apparentemente soddisfatto.
In realtà no,non ero così stronzo ma era l'unico modo per calmare i rapporti tra noi. 
Poi della competizione ne avremmo parlato piu' in là.
"Non ti facevo così astuto James!" - fece Brad,alzando il cicchetto e proponendo un altro brindisi.
"Io direi stronzo." - rise Connor.

Effie's pov.
Scesi le scale e vidi che in cucina c'era solo mio fratello.
"Luke, gli altri?" - chiesi, guardando i piatti a tavola - "Oh, chi ha apparecchiato?" 
"Strano ma per una volta Ash si è deciso a farlo." fece e ridemmo.
"Ehi, non sfottete..mi ci sono impegnato!" - disse Ashton,arrivando insieme agli altri.
Ci sedemmo e iniziammo a mangiare.
"Allora, come è andato questo primo giorno di scuola ragazzi?" - fece Michey.
"Micheal parli sempre di scuola!" - obiettò Ash.
Ridemmo tutti insieme - "Voglio tornare in Italia!" - fece Luke.
"Tu invece metti sempre malinconia, eh Luke?" - sfotté Ashton.
"Ash, hai passato una giornata difficile eh?" - chiesi, scherzando e iniziammo a ridere tutti insieme.
Così tra una risata e l'altra finimmo di cenare, fortunatamente senza toccare l'argomento 'James' o 'The vamps'. 
Salii in camera mia mentre gli altri si postarono sul divano a guardare un film.
Andai al bagno, poi mi legai i capelli in uno chignon e mi feci una doccia.
Quando uscii notai la chiamata persa di mia madre e così richiamai.
"Tesoro." - rispose.
"Mamma! Come state? Già ci mancate.." 
"Anche voi mi mancate tanto, che combinate?" 
"No,nulla..Luke ha invitato i ragazzi qui." 
"Lo sospettavo." - rise - "E tu? Conosciuto qualcuno?" 
"Mh, piu' o meno.."
"In che senso? Qualche bel ragazzo?" 
"Mamma!" - gridai, ridendo.
"Okay,okay..ho capito!" - rise di nuovo - "Ti passo papà, un bacio tesoro." 
"Un bacio anche a te , ti voglio bene."
"Ehi bimba." - rispose mio padre.
"Ehi pà." 
"Com è andato il primo giorno?"
"Tutto bene,non sembrano tanto terribili i professori!"
"Oh,per fortuna. Mamma parlava di ragazzi, cosa?"
Risi - "Niente papà, sta' tranquillo." 
"Eh non sto tranquillo." - rise anche lui. - "Ora ti saluto, Luke ha il telefonino vicino a sé? Così lo chiamiamo."
"D'accordo. Mh, credo di sì." 
"Allora buona notte,un bacio bimba."
"Notte papà." 
Chiusi il cellulare e sorrisi, i miei genitori mi facevano stare benissimo anche solo con una chiacchierata.
Quando non erano in casa, la maggior parte del tempo, mi mancavano tremendamente. 
Preparai la borsa, lavai i denti e mi stesi sul letto aprendo tumblr. 
Nel giro di un'oretta mi addormentai.

 
 
 SPAZIO AUTRICE:
Ohw, mi avete fatto trovare un bel po' di recensioni **
Che carine, aww. Spero seguirete questa storia fino alla fine c: 
So che il capitolo precedente è sembrato azzardato a causa del bacio ma in mente mia ho tutta una strategia(?) AHHAHAHA 
Ok, si è fatto aspettare parecchio questo capitolo però spero vi piaccia.
Mh quindi il nostro Cal è innamorato della protagonista da uhm, SEMPRE lol.
Non capisco perché il pov di James è in uno stile diverso rispetto al resto ma vabbé,perdonatemi :c
#That'sGeorgina.
 
NEL PROSSIMO CAPITOLO:
"Ehi, little Hemmings." 
Mi girai e notai un ricciolino, non troppo alto. 
"Ehm..ciao!" - feci, confusa.
"Non ci conosciamo, piacere Brad.
Un amico di James!" - disse sorridendo.
"Che ne pensi del mio amico?" 
Risi - "Cosa? Lo conosco da appena un giorno."
"Già, lui ci mette davvero poco ad innamorarsi." "

 

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Capitolo 5
*** Strategies. ***


Sveglia alle 7.00, ecco che ripartiva di nuovo tutto quanto.
La solita odiosa routine, come mi sarei dovuta comportare con James?
Ignorarlo, ignorarlo completamente.
Che ragazzo era uno che prova a baciarmi dopo le prime cinque ore passate insieme? Di certo non un buon ragazzo.
Andai in bagno e mi lavai, scesi a fare colazione e notai che ero praticamente l'unica sveglia.
Mi affacciai in salotto e vidi i ragazzi ammucchiati l'uno sull'altro a dormire.
"Sempre i soliti.."
Mi avvicinai e iniziai a chiamarli, il primo a svegliarsi fu Calum.
"Ehi." - disse con tranquillità.
"Ehi, non vorrei dirtelo ma sono le 7.10 e tra poco dobbiamo andare a scuola." 
Al sentire l'orario si alzò di scatto, schiacciando un non so ché di Ashton che cadde dal divano.
Almeno si erano svegliati e a guardare quella scena non riuscii a trattenere una risata.
Ottimo modo per iniziare una giornata.
Risalii sopra e mi vestii, mettendomi questo:
http://www.polyvore.com/with_bradley_simpson/set?id=104595887
Scesi e presi una tazza di latte caffé,mi lavai i denti e presi la borsa.
"Siete pronti,ragazzi?" - dissi dalla soglia della porta.
"Eccomi." - arrivò Micheal, di corsa.
"Forse è meglio se vai, gli altri sono a zero." - fece poi.
Scrollai le spalle - "Ci vediamo a mensa allora." - sorrisi, avviandomi a scuola.
Mentre camminavo venni fermata da una voce.
"Ehi, little Hemmings." 
Mi girai e notai un ricciolino, non troppo alto. 
"Ehm..ciao!" - feci, confusa.
"Non ci conosciamo, piacere Brad.
Un amico di James!" - disse sorridendo.
Fantastico, mi ero ripromessa di ignorarlo ed ora mi ritrovavo il suo amico intorno.
"Già..piacere." - feci,incerta.
"Che ne pensi del mio amico?" 
Risi - "Cosa? Lo conosco da appena un giorno."
"Già, lui ci mette poco ad innamorarsi."
"Eh?" - chiesi,sconvolta.
Lui rise - "Eh già. Oh, vieni che ti presento gli altri." - mi prese per mano e iniziò a correre.
"Ciao ragazzi." - disse,battendo il cinque a tipi che avevo già visto, tra cui c'era James.
"Brad?" - fece quest'ultimo.
"James?" - disse il riccio, confuso.
"Ciao Effie." - spostò con una lieve spinta Bradley e mi salutò con un bacio sulla guancia.
"Io sono Connor,molto piacere." - disse uno di loro,sorridendo.
Gli strinsi la mano.
Poi si avvicinò un ragazzo abbastanza alto, ma forse non piu' di James - "Ed io Tristan!" 
"Uhm,ciao." - dissi, sforzando un sorriso.
Poi presi James per la giacca e ci allontanammo, lui sembrava abbastanza divertito.
"Che significa?" - chiesi,confusa.
"Mi avevi chiesto di cercare di attenuare i rapporti e così.." - disse,sorridendo.
"Ma non con me, con mio fratello e i suoi amici!" 
"Si,lo so..infatti a mensa ci sediamo tutti tutti insieme." - sorrise e allargò le braccia.
Non feci a meno di sorridere e mi cinse tra le sue braccia.
"Okay,okay calmo." - mi allontanai.
"Senti..volevo chiederti scusa." - disse, guardando il basso.
"Per?" - chiesi.
"Per ieri. Sono sembrato un ragazzo che punta dritto ad una cosa e credimi,non lo sono affatto." - mi prese le mani.
"Oh..beh.." - non sapevo come rispondere.
"Dimostramelo." - dissi mordendomi il labbro e sorridendo.
"Come?" - sorrise ancora.
Ogni volta che lo faceva mi toglieva dieci anni di vita.
Scrollai le spalle - "Ah bho, questo devi deciderlo tu." - feci,ridendo mentre mi avviai verso la classe,lasciandolo in cortile.
In classe ci cambiarono di posto, spostarono James al primo banco poiché era un soggetto facilmente distraibile.. 
Così mi ritrovai accanto una ragazza, si chiamava René ed era molto timida, a differenza mia in realtà. 
Non parlammo per tutto il tempo, solo quando suonò la campanella per andare a mensa mi ammiccò un semplice 'ciao' accompagnato da un sorriso frenetico e se ne andò.
Io sistemai le cose sotto al banco e nel frattempo vidi James che si era avvicinato.
"Oh beh,mi dispiace ma il divertimento è finito." - fece.
"Eh?" - chiesi,confusa.
"Non hai piu' un fusto simpatico come compagno di banco." - sorrise.
Io iniziai a ridere rumorosamente.
"Oh, certo..il divertimento è appena iniziato." - feci,uscendomene dalla classe.
Arrivai in mensa e notai subito gli strambi capelli di Michey, allora lo raggiunsi dandogli una pacca sulle spalle.
"Ehi,sei di buon umore oggi?" - fece.
"Uhm, si..e gli altri?" 
"Sono a prendere il cibo, io ho occupato questo tavolo!"
"Oh, la classica strategia." - risi.
Mi sedetti accanto a lui e nel giro di pochi minuti arrivarono gli altri. 
"Effie." - Luke mi abbracciò - "Prendi il mio vassoio, vado a farmene un altro." 
"Oh no,non preoccuparti..vado io,mangia tu questo." - dissi.
"Se vedi bene c'è ancora Calum a prendere da mangiare." - disse Ash,ridendo.
Arrivai e lo trovai.
"Ehi Caal!" - lo salutai.
"Effie." - fece - "Che è successo?"
"Eh?" - chiesi confusa.
"Mi hanno salutato Connor e Bradley." 
"Oh.." 
Ci girammo e notammo che al tavolo si erano seduti i The Vamps.
Era ancora piu' sconvolto.
"Che cazz..." 
"Beh,magari vogliono migliorare i rapporti no?" - feci un sorriso sforzato mentre riempivo il vassoio di roba.
Una volta finito raggiungemmo il tavolo.
"Oh Effie!" - mi salutò il riccio.
Luke mi diede un'occhiataccia.
"Ah..ciao, voi che ci fate qui?" - chiesi preoccupata.
"Abbiamo già detto agli altri che vogliamo attenuare i rapporti, allora ci state?" - fece Tristan,marcando bene la parola 'attenuare' il che mi inquietò. 
I ragazzi restarono in silenzio.
"Allora?" - fece Connor ingozzandosi di pasta.
"Beh dai,non è male come idea." - fece Michey.
Ecco che guardarono storto anche lui.
"No allora,può sembrare strano ma questa competizione non è sana quindi che ne dite di ricominciare?" - intervenne James dietro di me, facendomi sobbalzare.
"Intendete una tregua?" - fece Ash.
"No,non una semplice tregua.." - disse Bradley.
"Intendiamo la pace." - fece Tristan.
Mi girai verso James con uno sguardo preoccupato.
"Come hai fatto?" - sussurrai. 
Lui sorrise e ci sedemmo uno accanto all'altro e iniziammo a parlare tutti quanti.
Per Ash fu difficile, lui non li aveva mai sopportati però dopo un po' cominciarono a fare amicizia.
Mentre Calum..oh beh,lui non si aprì per nulla, restò tutto il tempo in silenzio e la cosa mi preoccupò.
Anche mio fratello stette zitto per molto tempo, quando doveva rispondere lo faceva a monosillabe.
Michey invece era il piu' pacifista di tutti e diede loro una possibilità.

- Nel prossimo capitolo -
"Ti passo a prendere alle 9.30 di stasera, ti porto fuori." "

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Capitolo 6
*** For him I'd risk it all. ***


Uscimmo da scuola e notai che James era al solito posto, fumando la solita sigaretta.
Mi fece un cenno con la mano per farmi avvicinare ma nel frattempo vidi Michey che gesticolava per farsi notare da me.
Ignorai del tutto James e corsi da Micheal.
"Tutto bene?" - gli chiesi, vedendolo un po' agitato.
"Si ma non trovo più Cal!" - disse,guardandosi intorno continuamente.
"Oh,magari è andato a casa.." 
"Non lo so, torniamo sempre insieme." - disse lui - "Vabbé,allora io vado. Luke ti aspetta a casa." - mi diede un bacio sulla guancia e scappò.
Quando mi voltai indietro mi trovai James.
"Oh, mi hai fatto prendere un colpo!" - dissi, spaventata.
Lui rise - "Oggi biologia?" 
"Non..non lo so."
"Perché?" 
Scrollai le spalle, non sembrava un bravo ragazzo e comunque mi sembrava scorretto aprirmi con lui nei confronti di mio fratello.
"Lasciami il tuo numero,almeno.." - disse lui.
"Okay.." - dissi, dopo un po'..
Glielo scrissi sulla mano con un pennarello rosso.
"Vuoi un passaggio a casa?" - mi chiese poi.
"Ehm,no grazie. Aspetto l'autobus.." - feci.
Lui indicò la strada,dietro di me.
Mi girai e vidi l'autobus passarmi davanti.
"Oh,cavoli!" - sbuffai.
"Lo prendo per un si." - sorrise maliziosamente.
"Eh?" 
Mi prese per mano e mi portò nel parcheggio, si avvicinò ad un motorino.
Prese il suo casco e me lo mise in testa,stringendolo per bene - "Mettilo tu." 
Mi morsi il labbro, mi faceva impazzire.
"Sei silenziosa.." - sorrise.
Non gli risposi.
Mi lasciò fuori casa e mi levai il casco.
"Che hai?" - mi chiese. 
Deglutii - "Scusami James, sembra tutto troppo una strategia! Luke,Ashton e Calum a pranzo non vi hanno rivolto la parola.." 
"Si ma che centra? Non possono decidere loro chi devi frequentare, o sbaglio?" 
"No,non sbagli ma se a loro da fastidio cerco di evitarlo! E' così che ci si comporta tra amici.." 
"Quindi cerchi di evitare me?"
"No,no..cioè non lo so!" - sbuffai.
Lui si guardò intorno.
"Ti passo a prendere alle 9.30 di stasera, ti porto fuori." - disse, mise in moto il motorino e se ne andò prima che io potessi controbattere.
Entrai a casa e trovai i ragazzi che studiavano in cucina.
"Ciao Effie, come sei tornata?" - fece mio fratello.
"Mi ha dato un passaggio.." - feci la vaga, poi continuai sbuffando - "..James Mcvey." 
Subito calò il silenzio.
Decisi di prendere in mano la situazione - "Non vi da più fastidio, vero? Insomma, sono.." 
Fui interrotta da Calum - "Fa quello che vuoi, tanto ormai." - sbuffò.
"Ma che centri tu adesso?!" - dissi scocciata.
"Ero incluso anche io nel discorso, o sbaglio? E comunque si, a me da più che fastidio ma tanto continui a farlo anche di nascosto quindi ci rinuncio."
"Calum ma ti senti? Anzi, vi sentite? Decido io chi frequentare, okay? Non mi interessa di ciò che pensate voi!" 
"Allora che cosa ci chiedi a fare se ci da fastidio? E' ovvio che la nostra risposta corrisponde al si." 
Sbuffai - "Luke? Non dici niente?" 
"Che devo dirti?! Tutto ciò che penso io e che pensano anche gli altri lo ha detto Calum." 
Uscii dalla cucina e andai in camera mia, sbattendo la porta.
Buttai tre libri sulla scrivania e cercai di studiare ma era tutto inutile.
Continuavo a chiedermi cosa fosse giusto, anzi, sapevo cosa era giusto.
Era giusto stare con la mia famiglia, cioè Luke ed i ragazzi.
Ma non avevo bisogno della scelta giusta, ma di quella per cui ne valesse la pena.
E per James ero disposta a rischiare tutto, tutto per lui.
E così fu..
Scesi di casa e me ne uscii senza salutare nessuno. 
Mi sedetti sul muretto fissando il cellulare, aspettavo quella chiamata. 
All'improvviso alzai lo sguardo e mi ritrovai James che camminava verso di me. 
"Che ci fai tu qui?!" - dissi, meravigliata. 
"No,la domanda è che ci fai tu qua fuori." - controbatté lui.
"Te l'ho chiesto prima io.." 
"Okay, volevo venirti a prendere a casa." - disse, guardando altrove.
"Cosa?!" 
"Ora tocca a te, che ci fai qui?"
"No aspetta, perché mai volevi venire a casa mia?" 
"Per parlare un po' con i tuoi amici.." - disse vago - "Ora rispondimi, che ci fai qua?" 
Sbuffai - "Ho litigato con i ragazzi.."
"Per colpa mia vero?" - mi prese la mano.
"Si.. ma non mi interessa, ho capito che non possono decidere loro al posto mio." 
A lui spuntò un sorriso - "Significa che starai più tempo con me?" 
"Si,anche se significherebbe perdere gli altri.." - dissi,decisa.
"Non succederà,tanto. Non lo permetterò." - mi abbracciò tirandomi giù dal muretto.
"Andiamo a farci un giretto?" - mi disse, prendendomi la mano.
Rabbrividii a quel gesto.
"D'accordo, come mai non sei venuto con il motorino?" 
"Perché fa freddo e sta per piovere." - disse guardando il cielo - "A proposito di freddo, metti questa che sei vestita leggerissima." - mi mise la sua giacca.
Sorrisi e lui se ne accorse.
"Dove andiamo?" - cercai di cambiare discorso.
"Dove vuoi." - mi sorrise.
"Non puoi dirmi queste cose, sono la persona più indecisa della Terra James!" - ridemmo.
"Allora va bene se ti porto allo Sketch?" - fece lui.
"Non è un posto di fattoni quello?" - deglutii.
James rise - "Si, un po'. Non ti va di andare?" 
"Mh, d'accordo.." 
"Sei una brava ragazza tu,non è così?" - sorrise.
Inarcai le sopracciglia.
"Ricorda che le brave ragazze sono cattive ragazze che non sono ancora state messe alla prova." - risi.
"Ah,quindi saresti una cattiva ragazza?" - mi guardò con un sorrisetto sulle labbra.
"Certo! Avevi dubbi?!" 
Lui frugò tra le sue tasche e cacciò il pacchetto di sigarette dalla tasca, me ne porse una e disse - "Accendila." 
"Eh?"
"Le cattive ragazze fumano." 
"Non tutte!" 
Lui rise - "Che cattiva ragazza sei allora?" 
"Una diversa dalle altre!" - feci spallucce, restituendogli la sigaretta. 
"Non sei una cattiva ragazza, mi dispiace." - si morse il labbro e sorrise, poi aggiunse - "Comunque dovresti considerarlo come pregio." 
"Perché?" - chiesi stranita. 
"Le ragazze cattive mi interessano, ma quelle brave e innocenti mi fanno perdere completamente la testa." - fece, aprendomi la porta del Bar.

NEL PROSSIMO CAPITOLO:
" "
Continuavo a ripetermi 'Ne vale la pena.'
forse solo per autoconvincermi che fosse così."
"

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Capitolo 7
*** Jealousy. ***


Entrammo nel locale e fui invasa da un odore di alcool persistente. 
Lui strinse la mia mano un attimo prima di lasciarla e iniziò a salutare ragazzi che probabilmente avevo incrociato nei corridoi della scuola.
"Lei è Effie." - disse poi, con un sorriso. 
Io ero immersa nei miei pensieri e rimasi sorpresa da quella presentazione, strinsi la mano del ragazzo e sentii un - "Piacere Austin" - come risposta. 
Riuscii a intravedere Tristan e Bradley che erano in un tavolo a bere con altre ragazze. 
"Vieni,andiamo da loro." - disse poi James indicandoli.
Io annuii, non ero sicura di voler stare con loro. 
"Ciao ragazzi!" - fece lui, salutandosi con i due.
"Ohoh, McVey chi hai portato!" - fece Brad.
Io inarcai un sopracciglio. 
"La piccola Hemmings." - sorrise Tristan.
In quel momento mi sentii a disagio. 
"Ciao Bee." - James salutò una bionda.
"Ehi Mcvey, finalmente! Stavamo aspettando solo te." - rispose lei, mentre lui rise.
Indurii i pugni istintivamente. 
"Ehi Meg!" - salutò poi un'altra che rispose con un sorriso.
"Allora dove sono i tuoi amichetti, Hemmings?" - fece Tristan.
"E' proprio necessario chiamarmi per cognome?" - dissi, con una smorfia schifata.
Brad rise. 
"A me sta simpatica!" - fece poi il ricciolino.
"Grazie." - risposi fredda, notando che James stava scherzando con quella Bee. 
"Che c'è? Ti da fastidio?" - disse Brad notando il mio sguardo irritato.
"Che?!" - dissi stupita.
Indicò James. 
Continuai a far finta di non capire. 
"Ti piace il mio amico?" - mi sussurrò in un orecchio.
Risi nervosamente e iniziai a guardare James.
Era così diverso quando era con i suoi amici e con le sue, chiamiamole così, amichette.
Quando era con me si comportava in maniera diversa.
Ma li era troppo troppo bello, ed io ero troppo incasinata. - "Andiamo." - continuò poi, notando che lo stavo osservando.
Sbuffai. 
"E' un si questo?" - disse lui, sembrava quasi compiaciuto.
"Assolutamente no." - dissi antipatica.
James poi si girò verso di noi e wow, si era appena ricordato di me - "Oh, ragazze scusate, non vi ho presentate..lei comunque è.." - lo interruppi alzandomi dalla sedia.
"Tremendamente in ritardo, è stato un piacere. Alla prossima." - feci, uscendomene dal locale innervosita. 
Mi accorsi che avevo la giacca di James ancora addosso. 
Sentii un vuoto, non mi aveva per nulla calcolata e si stava anche divertendo con le altre due ragazze e con Tristan, magari a sparlare di me,chissà. Oh no,forse ero troppo paranoica.
E le parole di Brad? 
Sbuffai nuovamente cercando di allontanare quel pensiero. 
Ne valeva la pena? 
Oh si. 
Era questo che pensavo dal tragitto dallo Sketch a casa.
Continuavo a ripetermi "Ne vale la pena." , ma forse lo facevo solo per auto convincere me stessa che fosse così. 
All'improvviso sentii un - "Effie!" - alle mie spalle.
Ero parecchio distratta quindi non sapevo chi fosse il ragazzo che mi aveva chiamata. 
Mi girai,sperando di vedere James.
Invece no. 
Rimasi sorpresa quando notai che c'era Calum a qualche metro di distanza.
"Effie, dove sei stata?" - si avvicinò verso di me. 
Sbuffai - "Calum.." - ci furono degli attimi di silenzio - "Non me lo chiedere, ti prego." - dissi alzando gli occhi, cercando di non piangere.
"Va tutto bene? Sei stata con McVey e quegli altri stronzi?!" 
Istintivamente lo abbracciai.
"Mi dispiace. Mi dispiace per tutto, non avrei dovuto rispondervi in quel modo a tavola. Scusa." - dissi singhiozzando, mentre alcune lacrime mi rigavano il viso nascosto nell'abbraccio.
Calum iniziò ad accarezzarmi la schiena.
"Non preoccuparti. La colpa non è stata soltanto tua, lo sai bene!
Comunque sappi che noi ti vogliamo sempre bene." 
Lo strinsi più forte come a dire - vi vorrò sempre bene anche io. -
Sciolse l'abbraccio e asciugò le lacrime, mise un braccio attorno alla mia spalla e ci incamminammo verso casa.
Una volta fuori il vialetto sentimmo un - "Ehi.." - alle nostre spalle e questa volta sapevo per certo di chi fosse quella voce.
Ci voltammo, trovandoci, come pensavo, James davanti a noi.
"James!" - dissi, cercando di apparire tranquilla e per niente arrabbiata, o peggio ..gelosa!
"Ciao  Calum.." - fece poi.
"Ciao.." - rispose lui.
"Posso parlare con lei un secondo?" - disse vago.
Il mio amico annuì ed entrò poi in casa, chiudendo la porta. 
Lui sbuffò, poi disse - "Posso sapere il perché sei uscita all'improvviso dal locale?" 
Io rimasi stupita dalla sua reazione - "Ehi, ehi calma. Mentre parlavi con Bee, mi è arrivato un messaggio di Calum dove mi chiedeva se potevamo vederci e non ti ho avvisato per non disturbarvi.. ho visto che vi stavate divertendo." - dissi, forse marcando un po' troppo il nome della bionda, per il resto era una scusa abbastanza convincente. 
Lui infatti non sapeva cosa dire. 
"Non centra. Stasera dovevamo uscire." - rispose lui, guardandosi intorno.
"Senti, lì dentro mi hai completamente ignorata ed io non sapevo proprio che fare. Se vuoi saperlo quel messaggio di Calum è stata la mia ancora." - dissi.
"Ti stavo presentando alle ragazze e te ne sei uscita." 
"Tienile per te le ragazze." 
"Beh, immagino che hai legato con Brad!" 
"Che dovevo fare scusa? Tu eri lì che ridevi e scherzavi ed io sola come un cane, non conoscevo nessuno e lui mi ha dato a parlare.
Sei tu dalla parte del torto James, grazie della considerazione di stasera." 
"Non dico che non dovevi parlare con Brad, è solo che mi ha dato fastidio il fatto che te ne sei andata senza nemmeno avvisarmi. 
Per il resto hai ragione, mi sono comportato male." - i toni delle nostre voci erano sempre più alte.
"Non ho ragione. Cioè non ti sei comportato male, male per cosa? 
Non sono la tua ragazza ed è normale che volevi stare con i tuoi amici e con le tue fidanzatine ma è inutile se ti arrabbi del fatto che me ne sono uscita all'improvviso. Dovevi aspettartelo James." 
"Cosa? Dovevo aspettarmelo?
Allora sei uscita perché eri gelosa?" 
"Gelosa?" - iniziai a ridere nervosamente.
"Dammi il telefono." - disse.
"No."
Iniziò ad avvicinarsi.
"No,no,no." - dissi,mentre piano piano indietreggiavo fino a quando non mi ritrovai il muretto dietro. 
"Dammi il telefono."
"Che c'è, non ti fidi?" - dissi.
Lui cercò nelle tasche e prese il mio telefono, andò nei messaggi e rise.
Poi si allontanò.
Ero arrabbiata nera.
"Già..un messaggio di Calum, non è così?" - mi ridiede il telefono.
"Va a farti fottere McVey." 
"Non me ne vado fino a quando non mi dici il perché te ne sei andata?" 
Sbuffai - "Non ti dico proprio un cazzo, vattene, non ti sopporto." 
Lui si avvicinò piano piano - "Gelosa di Bee?" - marcò il nome della bionda, come prima avevo fatto io, quindi imitandomi. 
"Ma che cosa dici? Io non sono gelosa, né tanto meno di una bionda ossigenata che si ubriaca tutti i sabati sera e fuma come una turca solo per apparire figa davanti alle altre persone, non sono gelosa, che ci provasse con chi vuole lei, che ci provasse con te, che mi frega. Non la conosco e mi sta bene così, non voglio con.." - fui bloccata.

Nel prossimo capitolo:
" 'Forse è meglio che vada a dormire...' -
      'Non può essere questa la tua risposta,Effie.'
" 

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Capitolo 8
*** Say Goodnight. ***


Fui bloccata.
Successe tutto in una frazione di secondo, ero lì che borbottavo cose antipatiche su Bee ed era abbastanza palese che ero nervosa.
Improvvisamente sentii le sue labbra premute sulle mie.
Mi baciò teneramente, tirandomi a sé per la giacca. 
Provavo una stranissima sensazione e quando ci staccammo lui aveva un sorriso sul viso.
Era questo che amavo di James, non era un sorriso malizioso tipico dei ragazzi stronzi, era un sorriso sincero e non sapevo bene il perché ma riuscivo a percepirlo. 
James mi piaceva, ed anche tanto.
Era passato già un bel minuto che stavamo in silenzio a guardarci.
Mi scappò un sorriso che lo fece smuovere.
"Finalmente dai segni." - rise, abbracciandomi.
Quando sciogliemmo l'abbraccio mi schiarii la voce - 
'Forse è meglio che vada a dormire...' - dissi.
"Non può essere questa la tua risposta, Effie." - fece lui, passandosi una mano tra i capelli.
"Ecco io, io sono.." - fui interrotta.
"Sei in imbarazzo?" - rise. 
"No, andiamo!" - feci, sorridendo e spingendolo scherzosamente. 
"Allora io entro." - indicai la porta.
"Andiamo Hemmings." - questa volta era più serio.
Io scrollai le spalle - "Che c'è? 
Ah e non ti permettere di chiamarmi per cognome." 
Lui rise - "Va a farti fottere McVey." - disse imitandomi.
La cosa fece ridere anche me. 
"Non so perché l'ho detto, ero incazzata.." 
"Per la gelosia l'hai detto, ecco per cosa." 
"Ma smettila." - feci una smorfia.
All'improvviso uscii Michey da casa per buttare la spazzatura e abbassai lo sguardo, James fece lo stesso e mi prese le mani.. arrossii. 
"Non preoccuparti." - mi sussurrò in un orecchio. 
Vedemmo Micheal che stava venendo verso di noi.
"Sera.." - si avvicinò.
Io ammiccai un sorriso che lui ricambiò.
"Ehi." - fece James, cercando di non metterlo a disagio.
"Effie, Luke vuole che torni.." - fece,guardando verso il basso.
Io sbuffai. 
James mi strinse una mano come per dire - sh, va bene così, tranquilla, non sbuffare e non creare casini -
"Ci puoi dare altri cinque minuti?" - fece James.
Michey non rispose - "Solo cinque, sul serio." - continuò poi.
"Michey,ti prego." - feci io.
"Okay, okay,muovetevi.." - disse, rientrando.
Appena sentimmo la porta chiudersi mi sedetti sul muretto per raggiungere la sua altezza.
"Ora non sei più tanto alto!" - dissi, compiaciuta. 
Lui rise - "E tu non sei più tanto bassa." - mi prese in giro.
Feci la finta offesa e lui si appoggiò su di me.
Era così bello.
Rimanemmo a fissarci per un po'.
"Vogliamo sprecare così i nostri ultimi minuti insieme?" - dissi ridendo e , naturalmente, prendendolo in giro.
"Addirittura gli ultimi minuti insieme, mi odi proprio.." - fece sorridendo.
"Probabile." - lo guardai ridendo.
Mi diede un bacio.
"E' così bello fissarti." - disse poi.
"Okay,questo è inquietante." - dissi e scoppiammo a ridere entrambi.
"Aiutami a scendere da qui." - dissi poi.
Così mi prese le mani e mi aiutò a scendere, attento a non farmi cadere.
"Scusami per prima." - ammiccò lui.
"Scusami tu.." - dissi, mortificata. 
"E' buffo!" - disse James, sorridendo. 
"Cosa?" 
"Quando si è arrabbiati, o quando si porta rancore, nessuno vuole ammettere di aver sbagliato, ma quando passa tutto è come se fossero tutti colpevoli." - disse lui, tenendomi la mano.
Io risi.
"Perché ridi?" - disse poi, sorridendo.
"Non ti facevo così filosofo, te l'ha consigliata Bee questa frase vero?" - dissi, continuando a ridere.
"E questa affermazione te l'ha consigliata la gelosia?" - disse lui, guardandomi. 
"Ciao James, buona notte." - dissi apatica mentre mi giravo per andarmene.
Però la sua mano afferrò il mio braccio e mi tirò indietro a sé, mi baciò.
Sorridemmo tra un bacio e l'altro e una volta finito fece - "Buona notte anche a te, Hemmings." - sorridendo.
"Va a farti fottere, McVey." - dissi, con un sorriso stampato in faccia.
Mi avviai alla porta e la aprii con le chiavi, mi girai per salutarlo ed era ancora lì - "Che fai ancora là?" - chiesi.
"Aspetto che entri." - disse lui, mentre entrambi gesticolavamo un -ciao- con le mani.

7.09 

Suonò la sveglia e mi alzai dal letto con un enorme sorriso stampato in faccia. 
Scesi le scale e notai che erano già tutti in cucina, mi salutarono con un 'buongiorno' mentre Ashton mi porse una tazzina di caffè. 
"Stasera c'è il festino di Joy, inizia alle 22." - disse poi, passandomi lo zucchero.
Micheal sbuffò, al che tutti lo incitarono - "Dai Michey, ci sarà tutta la scuola! Non puoi svignartela come sempre."
"Chi è Joy?" - chiesi curiosa.
"Tu non vieni." - ribatté Luke.
"Cosa? E dai!" - dissi offesa.
"Sei impazzita, si drogano a quella festa. Tu non ci metti piede." 
"Dai Luke, non è giusto." - fece Ash.
"Portate lei al posto mio." - rispose Michey.
"No, ci venite tutti e due e basta." - disse Ash, facendo sbuffare Luke.
Finita la conversazione ci andammo a preparare per la scuola e uscimmo di casa.
A scuola non si parlava di altro, 'il festino di Joy, il festino di Joy'.
Vidi James finalmente che veniva verso la nostra direzione sorridendo, anche Calum se ne accorse e mi prese per mano, portandomi dentro la scuola - "Vieni, ti faccio vedere una cosa."
Mi portò in sala teatro, anzi nell'enorme sala teatro. 
C'era un palcoscenico gigantesco e il sipario lo era ancora di più, la sala era immensa con tutti quei posti a sedere.
"Wow, non pensavo che ci potesse essere un vero e proprio teatro qui." - dissi guardando per la milionesima volta intorno.
"Già, allora tu stasera te la senti di venire?" - disse, appoggiandosi leggermente allo schienale di un sedile. 
"Certo! Non ci vedo nulla di male in questo festino.." 
Lui annui, ci fu qualche attimo di silenzio spezzato poi dalla campanella delle 8.05.
"Senti Effie, che ti ha detto ieri James?" - disse poi.
"Oh.. Niente, si è scusato." 
"E basta?" 
"No, abbiamo chiacchierato. Che ti importa?" 
"Mi importa, punto." 
Sbuffai - "Grazie dell'interessamento ma so quello che faccio Calum." - dissi, andando verso la classe.


 
 

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