Avventure dell'ombra

di _Discord_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo I ***
Capitolo 2: *** Capitolo II ***
Capitolo 3: *** Capitolo III ***



Capitolo 1
*** Capitolo I ***


Ascesa
 






All'inizio, tutto quello che riuscì a vedere fu il vuoto delle tenebre. C'era solo quello e sembrava impossibile pensare che esistesse altro.
La sua criniera nera, scompigliata e opaca, pendeva sul manto grigio e segnato da innumerevoli cicatrici.
Quando Marlock si mosse, gli anelli d'argento assicurati alle sue zampe anteriori tintinnarono, rilucendo di una pericolosa luce viola.
A ciascuno di essi era collegata una lunga corda, fatta interamente di ombra solida. Il pony aprì l'unico occhio che gli era rimasto e ne ammirò i contorni indefiniti confondersi con l'oscurità che dominava nella caverna buia. La sua iride riluceva di un celeste brillante, simbolo della sua cecità: eppure, grazie ad un'antica magia oscura, era in grado di rilevare i contorni di ciò che lo circondava grazie alla presenza di magia che permeava l'ambiente.
Il suo sguardo tornò a posarsi sulle armi che aveva alle zampe. Fruste da combattimento, un raro manufatto del popolo Zil, scomparso all'alba dei tempi. Ma la magnifica foggia di quegli artigiani non valeva nulla se confrontata al valore simbolico che quelle armi avevano per il pony. Era stata lei in persona a donargliele, perchè potesse servirla al meglio... E lui non era stato all'altezza del compito... Alla carica, si stava battendo contro un manipolo di guardie reali, quando notò la luce squarciare le tenebre della notte e la sua signora scomparire, esiliata lontana da lui.
La disperazione lo aveva accompagnato durante tutta la sua fuga ed ora si trovava lì, nascosto in quella grotta sepolta nel cuore della Evergreen Fortest, dimenticato dal mondo. Esiliato come la sua padrona.
Eppure, il rancore verso i suoi nemici, il senso di colpa di non aver compiuto il suo dovere e il dolore che provava ogni giorno avevano permeato il suo corpo, negandogli la morte e spingendolo ad una veglia costante e infinita. La follia si era impadronita della sua anima, il tormento era la sua unica fonte di sostentamento. Poi era scivolato in quella sorta di torpore, che lo aveva trattenuto celato agli occhi di Equestria per tutto quel tempo...
Da quanto si trovava lì? Difficile dirlo. Era un tempo indefinito, molto più lungo di un normale ciclo vitale di un pony. Erano passati decenni? Secoli? Decine di secoli? Non lo sapeva.
Eppure la concentrazione di magia sopra di lui aveva in qualche modo alterato la trance in cui era caduto, costringendolo a svegliarsi.
Mentre ancora tentava di mettere in ordine i propri pensieri, l'onda di magia arcana che aveva avvertito fece collassare il fianco della grotta e il pony venne sommerso dalla mole di terra e polvere che piovevano dall'alto.
Altri lunghi giorni passarono, intrappolato senza alcuna possibilità di movimento: la caverna in cui aveva vissuto tutti quegli anni era diventata una tomba. Poi, lentamente, iniziò a raspare con lo zoccolo, scavando nella terra compatta e avvertendo i suoi anelli infondergli energia ad ogni tentativo. Con la determinazione che lo aveva sempre caratterizzato, il pony si fece strada attraverso il terreno. Infine il suo zoccolo emerse dalla superficie, solenne e inquietante come quello di uno zombie. A fatica, si tirò fuori dalla morsa della terra, scrollandosi la polvere dal manto grigio. Nonostante fosse pieno pomeriggio, le nuvole che oscuravano il cielo erano talmente spesse da non far filtrare nemmeno un raggio di luce: era una giornata grigia e l'aria profumava di pioggia. Marlock non ricordava quando era stata l'ultima volta che aveva respirato l'aria fresca e la sensazione lo stordì.



Guardandosi attorno, percepì i contorni di alberi e piante, una moltitudine di colori e forme a cui non era più abituato. Le sue fruste d'ombra strisciavano silenziose mentre procedeva lungo il sentiero, ammirando il paesaggio circostante.
A fatica, riuscì a distinguere un castello che sembrava essere stato costruito sopra un maestoso albero di cristallo. La sua mente, prima così lenta, iniziò a lavorare.
- Castello... Principessa... Principessa!
Folgorato da una rivelazione improvvisa, Marlock si lanciò in uno sfrenato galoppo.
Non si preoccupò di rallentare una volta arrivato in prossimità dei cancelli e, di conseguenza, le porte vennero letteralmente scardinate dal suo impeto.
- Principessa! - ruggì disperato, irrompendo nella sala principale.
L'urlo riecheggiò nell'ambiente, fino a perdersi nell'aria della sera.
Una piccola alicorno viola, circondata dalle sue amiche, si voltò verso di lui, sinceramente stupita.
- Principessa Twilight Sparkle... Posso esserti d'aiuto?

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Capitolo 2
*** Capitolo II ***


Presentazioni






Marlock ansimò, osservando stupefatto l'alicorno che aveva davanti. Il suo occhio gli trasmise l'immagine di un'alta concentrazione di magia viola, quella con le frequenze più alte.
- Principessa Twilight Sparkle... Crepuscolo Scintillante... colore viola...
La sua mente lavorava febbrile. La discendenza reale... Possibile che si trovasse davanti alla progenie della sua Principessa?
La sua testa iniziò a girare e per lunghi secondi rimase così, assorto nei suoi pensieri, accorgendosi a malapena che le altre puledre si erano alzate e lo guardavano interrogative.
- Ehilà, compare - lo apostrofò infine quella dal manto arancio - sembri uscito dalle più puzzolenti profondità del Tartaro... Che ne dici di una fetta di torta alle mele? O un bicchiere di sidro per sciacquarti la bocca, mentre ci racconti chi diavolo sei?
- Applejack, sei terribile - esclamò una graziosa pony dalla chioma acconciata - Come puoi dire certe cose a qualcuno che nemmeno conosci. Ah-hem!
Fece un passo in avanti, sfoderando il suo sorriso più affascinante.
- Il mio nome è Rarity, stilista e disegnatrice di alta moda. Posso avere il piacere di conoscere il tuo nome? E il motivo per cui ti sei presentato qui con tanta... enfasi?
Marlock continuò a fissare Twilight, che iniziava a sentirsi a disagio. Il suo occhio blu sembrava analizzare ogni pelo della sua criniera, ogni piuma delle sue ali, soffermandosi poi sul suo Cutie Mark a forma di stella. Una stella... nel buio del firmamento.
- Il nostro nome - dichiarò infine - è Marlock Lizertra Golemius, luogotenente delle Forze Imperiali Nefos. Non siamo sicuri di dove siamo, ma quel che è certo che ci siamosvegliati dal sonno nel quale abbiamo trascorso gli ultimi anni.
- Sì, beh, piacere nostro, Marlecchino - disse sbrigativamente Rainbow Dash - ma siamo abbastanza di fretta stasera, abbiamo un treno da prendere per Canterlot e la Principessa in persona ci aspetta per i preparativi dell'Eclipse Night...
- Oh... Uhm... - sussurrò imbarazzata Fluttershy - quello che probabilmente Dashie voleva dire è che saremmo felici di aiutarti, ma che se fossi così gentile da ripassare tra un paio di giorni potremo...
- Uhm... Forze Imperiali Nefos - rifletteva intanto Twilight - dove ho già sentito questo nome? Non ricordo con esattezza, ma deve avere a che fare in qualche modo ad un periodo buio nella storia di Equestria...
- La... Eclipse Night? - chiese il pony, perplesso - Di quale evento state parlando?
- Liquirizia! - trillò Pinkie Pie, avventandosi sulle fruste d'oscurità ancora legate alle zampe di Marlock, la lingua penzoloni.
- Ferma! - tuonò lui, facendo schioccare le armi ad un soffio dal naso della pony rosa - Queste sono catene forgiate dai mastri artigiani Zil mille anni fa, pensi davvero di poterle addentare senza conseguenze?
- Catene di liquirizia millenarie? E sono ancora commestibili? Geniale! Questi artigiani pasticcieri hanno avuto un'idea geniale, sono sicura che...
- Risponderò io alla tua domanda - sorrise Twilight Sparkle, tappandole la bocca. Quando si trattava di spiegare qualcosa a qualcuno, tutto il resto passava in secondo piano.
- l'Eclipse Night è una festa da poco istituita dalla Principessa, questo è il primo anno in cui verrà celebrata. Sarà un evento spettacolare, chiunque ad Equestria sarà presente! Vedi, a causa dell'orbita trasversale di...
Ma Marlock non ascoltava più. La mole di informazioni che stava ricevendo era soverchiante. Il suo esilio era durato troppo a lungo, doveva riacquisire ancora tutte le sue facoltà mentali. Per esempio, cosa ci faceva lì? Dov'era la sua Principessa? Perchè si era svegliato?
Mentre Twilight Sparkle continuava la sua spiegazione su tutte le implicazioni di un'eclissi, il suo sguardo vagò fuori dalla finestra, confortato dall'oscurità.
- ...ed è per questo che questa particolare eclissi si verifica solo ogni dieci anni. - concluse la puledra, soddisfatta.
Il suo pubblico, comunque, non sembrava molto interessato alla faccenda e tutte le presenti avevano già raccolto le proprie borse per il viaggio.
- La Principessa - disse ad alta voce Marlock - dove possiamo trovare la Principessa?
- Ma... ma a Canterlot, naturalmente - rispose Twilight, spiazzata - è dove stiamo andando...
- Verremo con voi - dichiarò lui - Dobbiamo incontrare la Principessa il prima possibile. E questa luna splendente... Sarà il segno del nostro nuovo incontro.
- Eh... non credo che sia così semplice, amico - fece Rainbow Dash - Migliaia di pony vorrebbero incontrarla ogni giorno e negli ultimi tempi ha dovuto organizzare la preparazione di questa festa, non credo abbia tempo per te...
- La Principessa accoglierà con gioia il ritorno del suo suddito - rispose serafico il pony - ed un nuovo potere giungerà sul suo dominio.
Tutte le pony lo guardarono, perplesse. C'era qualcosa di veramente strano nel suo comportamento. Il loro viaggio verso la stazione fu carico di un silenzio preoccupato, causato dalla presenza di quel pony dall'aspetto così malmesso. Marlock, d'altro canto, stava cercando di rimettere in ordine i propri ricordi. Devo trovarla, mormorava tra sè, e poi tutto avrebbe riacquistato senso.
- Sei sicura che non dovremmo portarlo al Rifugio Mentale per Pony Speciali? - chiese perplessa Applejack a Twilight - Il nostro amico non sembra avere la testa molto a posto, se vuoi la mia.
- Non saprei. Ma sono sicura che le Forze Nefos di cui parlava c'entrino qualcosa con la Principessa Celestia. Devo averlo letto quando ero ancora a Canterlot. Se solo riuscissi a ricordare...
Quando infine giunsero in stazione, mancava poco all'alba.
- Vi chiedo di scusarci, ma siamo sfiniti - annunciò Marlock, mentre si apprestavano a salire sul treno - Vi chiedo la cortesia di trasportarci al palazzo mentre riposiamo.
- Ti aspetti che ti portiamo in spalla fino a Canterlot? - esclamò Rainbow Dash, indignata.
Ma la sua protesta cadde nel vuoto. Il pony chiuse gli occhi e lentamente la sua sagoma iniziò a perdere consistenza. Sotto lo sguardo stupefatto delle amiche, la sua essenza si ritirò all'interno degli anelli Zil, fino a scomparire del tutto.
- Chissà se ora posso... - fece Pinkie speranzosa, ma anche le fruste d'ombra si riavvolsero all'interno degli anelli.
- Oh, andiamo! - sbraitò - Volevo solo un assaggino!
- No, Pinkie - dichiarò Applejack, sistemando gli anelli all'interno della sua borsa da viaggio - L'ultima cosa che vogliamo è che quel tipo finisca all'interno del tuo stomaco.
- Peccato - sospirò Twilight - avrei voluto chiedergli di più sulle forze Nefos... Immagino che la Principessa saprà darci tutte le risposte.
- Di qualsiasi cosa si tratti, io me ne chiamo fuori - sbadigliò Rainbow Dash - se il tipo ci causerà problemi, penserò io a rimetterlo al suo posto.
- Sono certa che non sia cattivo - bisbigliò Fluttershy - voglio dire, a parte quel suo occhio inquietante, la criniera disordinata, le cicatrici, le armi alle zampe e l'aspetto totalmente spaventoso... - deglutì, a disagio - Beh... non penso sia pericoloso... vero?
Le altre la guardarono, per niente convinte.
- Tanto vale riposarci un pò - suggerì Rarity, calandosi una mascherina da notte sugli occhi - arriveremo a Canterlot a sera inoltrata e non ho ancora fatto il mio sonno di bellezza...
 



 

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Capitolo 3
*** Capitolo III ***


Rivelazioni




Durante il viaggio, il gruppo di amiche ritrovò un pò di normalità e quando infine giunsero a Canterlot erano tornate a concentrarsi sul motivo della loro visita.
Twilight stava recitando per l'ennesima volta ad una rassegnata Fluttershy la scheda dell'orario, preoccupandosi di non tralasciare alcun dettaglio, quando infine giunsero alle porte del castello reale.
Le guardie poste all'entrata si inginocchiarono al suo passaggio e le altre seguirono la sua scia.
- Non mi sono ancora abituata alle loro riverenze - sospirò la principessa - vorrei che la smettessero di usare tutta questa deferenza nei miei riguardi...
- Sempre meglio che essere perquisite ogni volta - rimbrottò Rainbow Dash - l'ultima guardia reale che mi ha ispezionata sembrava provarci gusto a passare i suoi zoccoli dove non doveva...
- Sei la solita presuntuosa, Dashie - la punzecchio Applejack - Non penso che le guardie siano attratte dalle tue piume arruffate. Però sono contenta che non abbiano controllato gli zaini - aggiunse a bassa voce - sarebbe stato difficile spiegare la natura di quei bracciali... qualsiasi cosa siano.
- Sarebbe stato divertente! - esclamò Pinkie Pie, imitando l'espressione severa delle sentinelle - Alt! Cosa avete qui? Un pony alla liquirizia? Non può passare di qui, le cucine sono nell'ala est!
Mentre la puledrina rosa cadeva a terra in preda alle risate della sua stessa battuta, le sei giunsero infine nella sala del trono.
L'interno era stato già parzialmente addobbato e i lunghi striscioni della luna sovrapposta al sole pendevano dalle colonne della sala del trono. Le vetrate erano state lucidate di recente, i pavimenti brillavano e già diverse dozzine di tavoli erano stati disposti in fila ai lati della sala.
A presiedere il tutto si trovava la Principessa Celestia, la chioma dai colori dell'aura che brillava ad ogni movimento, mentre impartiva gli ordini ai suoi consiglieri con gentilezza e decisione.
Ogni volta che la vedeva indaffarata, Twilight prendeva appunti mentali su come la sovrana dirigeva i lavori, sul tono della sua voce e su come risolveva i problemi organizzativi con grazia e senza perdere mai la calma.
- Non è incredibile come riesca a gestire tutto con così tanta eleganza? - sussurrò estatica alle amiche - vorrei diventare come lei un giorno... Ma che dico, non sarà mai possibile, è troppo più brava, è così...
Prima che le altre potessero alzare gli occhi al cielo, Celestia congedò l'ultimo dei suoi visitatori e finalmente si rivolse alle nuove arrivate.
- Principessa Twilight Sparkle, - sorrise, mentre tutte loro chinavano il capo - Elementi dell'Armonia, sono lieta della vostra presenza stasera. Conto molto sul vostro aiuto per far riuscire al meglio questa nuova celebrazione della Notte dell'Eclissi.
- Contate su di noi, Principessa! - esclamò Twilight, carica di energia - diteci solo cosa fare.
Mentre la Principessa iniziava ad assegnare loro i compiti, però, un sottile fumo nero si alzò dalla borsa di Applejack, condensandosi a mezzaria alle loro spalle.
- Fluttershy, vorrei che tu radunassi i migliori fringuelli di Canterlot perchè si occupino del coro e... Applejack, cara, penso che qualcosa stia andando a fuoco nella tua borsa. - osservò la monarca, senza scomporsi.
Con una colorita esclamazione di sorpresa, Applejack si liberò del bagaglio, che continuò ad emettere quello strano vapore.
- Oh, Principessa, avrei dovuto dirglielo prima - si affrettò a spiegare Twilight - Un pony si è presentato al castello prima che ci mettessimo in viaggio e ha chiesto di...
Finalmente, i due anelli uscirono fluttuando dalla valigia e dal vapore che sprigionavano ne emerse la sagoma di Marlock.
- Un degno riposo, dopo tante fatiche - commentò lui, soddisfatto - Ora posso finalmente...
Poi il suo sguardo si incrociò con quello di Celestia e il gelo calò nella sala.
Senza notare la fiamma che ardeva nei suoi occhi, Twilight si avvicinò al pony, sorridendo imbarazzata verso il trono
- Beh, ecco, lui è Marlock, e ci ha chiesto di essere presentato a...
- TRADIMENTO! - strepitò lo stallone e con un balzo si portò ad una certa distanza dal trono.
Mentre l'espressione di Celestia si induriva alla vista del nuovo arrivato, Twilight alzò uno zoccolo, invitandolo a ragionare.
- Marlock, aspetta! Avevi detto di voler incontrare la...
- La Principessa! - ruggì lui - Dov'è la Principessa Nightmare Moon?

Al pronunciare quel nome, un manipolo di soldati fece irruzione nella sala del trono, individuando subito la fonte del problema.
- Come avete potuto, Principessa Twilight Sparkle? - continuò Marlock, in preda all'ira - La progenie della Signora della Notte... Tradire il suo suddito più leale...
- Progenie? - disse Twilight, mentre le guardie li circondavano - Io figlia di Nightmare Moon? Io non ho mai...
- Silenzio! - urlò di nuovo Marlock - Non ho bisogno di sentire altre menzogne!
- Ehi, voi - lo apostrofò una guardia munita di lancia - Vi prego di lasciare questa stanza e accompagnarci fuori dal castello. Non siete autorizzato a rimanere...
L'occhio di Marlock guizzò fulmineo sul pegaso che aveva parlato, individuando subito la divisa e la lancia. Serrò i denti, pervaso dall'ira, mentre il suo cervello gli portava alla memoria tanti altri soldati come quello che lo circondavano, incalzandolo con le lance, mentre si lanciava all'assalto.
Poi, mentre si preparava a zittire quel pony una volta per tutte, Marlock vide Celestia sedere sul trono di Equestria. Fu in quel momento che la sua mente andò in tilt definitivamente.
- Voi... voi avete bandito la mia Signora! - urlò con tutte le sue forze alla volta di Celestia, mentre le altre guardie si mettevano in posizione di attacco - Tutti voi soffrirete... l'ira della Notte!
Negli istanti che seguirono, gli anelli Zil emisero una scarica di energia oscura e le sue fruste d'ombra si animarono, avvinghiandosi alla lancia della guardia più vicina e spezzandola come fosse un ramoscello secco.
Marlock balzò in aria, evitando l'affondo dei due soldati che aveva di fronte e sferzò l'aria con gli zoccoli anteriori, facendo serpeggiare le fruste sul dorso e sul volto dei suoi aggressori. Ogni colpo inferto lasciava un marchio d'ombra incandescente sulla pelle dei soldati, sparendo subito dopo, come la bruciatura di un ferro ardente.
Un soldato tentò un assalto alle sue spalle, ma Marlock si impennò, facendo leva sulle zampe anteriori e menando un devastante calcio all'indietro, colpendo la guardia sulla mascella e mettendola fuorigioco. Con un unico, fluido gesto della zampa, il pony guidò la frusta contro le altre cinque guardie che, disorientate dalla sua rapidità, non videro mai arrivare il colpo.
L'azione si era svolta con una tale rapidità che Twilight non aveva potuto fare altro che guardare, allibita. Mentre faceva un passo in avanti per aiutare le guardie, però, venne fermata dallo zoccolo dorato di Celestia.
- Twilight Sparkle - disse la sovrana, la voce risoluta - Guida i soldati feriti e le tue amiche fuori dalla sala. Questo non è un avversario che potete affrontare da sole.
- Ma Principessa Celestia, io...
- Non discutere. Và, svelta!
La puledra obbedì, scioccata dalla fermezza della voce della Principessa e raggiunse le sue amiche, spiegando loro cosa fare.
Con un ultimo sonoro schiocco di frusta, l'ultimo soldato cadde a terra, mentre Marlock ruggiva la sua vittoria.
- La tua follia finisce qui, servo dell'ombra - annunciò Celestia, aprendo le ali in tutta la loro magnificenza - L'impero Nefos è caduto, e tu con lui. Arrenditi ora o preparati al castigo.
L'urlo di Marlock risuonò in tutto il castello.
- Voi avete esiliato la Principessa Nightmare Moon... Sedete sul trono di Equestria, dopo tutti questi anni... La mia Signora oggi... Avrà la sua vendetta!
Circondata da un alone di luce magica, la sovrana si alzò in volo, magnifica e terribile davanti al pony dal manto grigio.
Marlock scattò in avanti, evitando gli strali dorati che la Principessa gli scagliava contro e balzò in alto, facendo guizzare le catene di ombra contro le difese magiche della sovrana, un una pioggia di scintille magiche.
Luce e ombra si univano e si separavano, mentre la foga del combattimento annullava qualsiasi altra cosa. Sfruttando un momento favorevole, Marlock unì gli zoccoli, facendo battere gli anelli tra di loro. Le fruste improvvisamente si fusero in un'unica, imponente lama d'ombra, che si abbattè contro lo scudo che circondava Celestia, mandandolo in frantumi.
Sorpresa dall'improvviso crollo delle sue difese, Celestia si librò ancora più in alto nella sala e caricando un poderoso attacco magico dalla punta del lungo corno. L'occhio di Marlock venne accecato dall'intensa luce e si arrestò per un attimo e quando la sfera d'energia dorata impattò contro il bersaglio, l'intera sala venne scossa dalle vibrazioni. Con un boato fragoroso, una grossa nuvola di polvere andò a ricoprire i due contendenti e, per qualche secondo, il silenzio regnò sovrano nella sala.
Poi, dal nulla, una frusta d'ombra si avvinghiò alla zampa della principessa e Celestia venne brutalmente trascinata in basso, impattando duramente contro il suolo. Marlock agitò la frusta e la principessa venne lanciata contro il pavimento per altre due volte, prima di rovinare contro la fila di tavoli disposti ai lati della sala.
Solenne e furioso al tempo stesso, il pony dal manto pieno di cicatrici avanzò verso le macerie che aveva creato, mentre Celestia tentava a fatica di rimettersi in piedi.
- Servo dell'ombra... ho debellato l'impero Nefos una volta... non gli darò la possibilità di costituirsi di nuovo...
Con le sue ultime forze, Celestia caricò un nuovo attacco luminoso, ma la frusta di Marlock le sferzò con forza il volto, facendola accasciare nuovamente.
- Pagherete per ciò che avete fatto alla mia Signora Nightmare Night! - promise il pony - soffrirete per ciò che avete fatto a...
- Nel nome delle stelle, cosa è successo qui dentro?
Incedendo con grazia, Luna entrò nella sala del trono, con le sei puledre al seguito.












*Angolo di Pinkie Pie: dove le risposte trovano le domande. La maggior parte delle volte.



Pinkie Pie
- Com'è possibile che l'attacco di Celestia abbia sollevato un tale polverone se la sala era stata pulita di recente?

Twilight Sparkle
- Pinkie Pie, quando l'energia magica viene dispersa troppo in fretta, crea una nube di vapore condensato nero, come quello che compare quando un oggetto viene trasfigurato.

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