Insieme a te tutto questo non fa paura

di ShiroiFan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo e scusa ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1° ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2° ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3° ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4° ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5° ***



Capitolo 1
*** Prologo e scusa ***


Ringrazzio a chi ha voluto aprire questa stororia e fermo tutti coloro che l'hanno gia letta in passato.
Sono sempre la stessa autrice, quindi L'ORIGINALE, che però ha PERSO L'ACCAUNT sul sito! Amo questa coppia e questa storia e ci tenevo a continuarla.
Purtroppo ho avuto alcuni problemi e per adesso rimettero i "capitoli perduti". Grazie per aver letto e buon proseguimento !
-Shiroi

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Capitolo 2
*** Capitolo 1° ***


Il nostro nuovo inizio...

Una grande struttura volteggiava nel cielo di Tokyo. Era facile capire che NON era una costruzione umana ma qualcosa di extra terreste.
L'unica a guardarla senza spaventarsi era una ragazza dai lunghi capelli rossi...
Guardava la struttura stringendo le maniglie delle valigie. La ragazza era abbastanza alta e il seno non troppo sporgente, era magra abbastanza da potersi permettere un vestito aderente celeste polvere, con un pantaloncino bianco panna sotto.
Quando la struttura atterrò alzando un po di polvere la ragazza si copri gli occhi, legandosi velocemente i capelli, avvicinandosi ad essa con calma portando con se una piccola borsa.
“Ti piace …
Gattina ?”
Disse una voce maschile da dentro la navicella mentre la porta si apriva creando una piccola scala per salire.
“ Sono riuscito ad aggiustarla appositamente per andare a
casa ~. Su passami le valige che andiamo ! “
Esclamò un ragazzo dai capelli verdi, legati in un codino, saltando giù dal marchingegno e correndo in contro alla ragazza.
Kisshu... Sei sicuro che ci porterà a casa ?”
Chiese la ragazza timorosamente squadrando il macchinario. ( Si è capito chi sono ? Ndme)
“CERTO che ci riporta a casa ! L'ho riparata appositamente! “
Esclama
prendendole la borsa, stringendo poi la mano libera a pugno e colpendosi il petto fiero del suo lavoro.
“ E' questo il mio terrore. L'hai riparata tu... Potrebbe rompersi...”
Dice la lei guadando il ragazzo, palesemente incerta sull'affidabilità del loro mezzo di trasporto. Il ragazzo di tutta risposta le si avvicinò e, prendendole il mento tra le dita della sua mano libera, la baciò dolcemente per poi sorriderle.
“ … Non potrei mai mettere a rischio la tua vita bambolina mia... E ora andiamo !”
Dice prendendola sotto braccio e trascinandola nella navicella poggiando la prima borsa all'interno del mezzo.
“Io finisco di prendere le cose tu esplora pure dove vuoi “
Disse correndo a prendere le altre valige della ragazza. Lei , sospirando, sorrise e si avviò per lo stretto corridoio dinnanzi a lei. C'erano un sacco di porte... ma avrebbe avuto due settimane per esplorarle tutte con calme, per il momento le interessava la sala comando in cui c'erano i posti a sedere. Kisshu, finito di mettere le valige sulla navicella, chiuse la porta principale portando le valige nella porta accanto alla sala comando.
“Si può partire!”

Disse sbattendo tra di loro le sue mani sorridente. Mentre la ragazza si sedeva con calma allacciandosi le cinture un po spaventata, il ragazzo si sedette tranquillo davanti al volate, se cosi si poteva chiamare, allacciandosi la cintura e, premendo un tasto, avvicinando il sedile della ragazza al suo baciandole la guancia.
“Goditi lo spettacolo senza timore... Finché ci sono io con te... nessuno potrà farti del male.”
Disse in tono basso guardandola con i suoi occhi color' grano. La ragazza arrossendo,si girò aggrappandosi al sedile e guardando fuori dal vetro i grandi alberi del parco....
“... Arrivederci …”
Disse prima che la navicella partisse, alla velocità del suono, verso lo spazio.

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Capitolo 3
*** Capitolo 2° ***


Le preoccupazioni e le paure.
 “Hey...”
Chiamava una voce
 “...Hey!”
. Il mio corpo inesistente, solo la vista mi fa da guida. “Mi senti ?”
 Chiamò ancora la voce. Uno spazio innaturalmente bianco che mi circonda.
 “Sei tu la persona di cui mi hanno parlato ? “
In lontananza vedo un colore diverso dal bianco... un blu oltremare . Cerco di parlare ma la mia voce sembra non avere alcun' suono. Mi rendi conto che il colore che vedo in lontananza, in realtà sono degli occhi che mi osservano curiosi.
 “Perdonami ma devo andare.”
Sento dire alla voce e gli occhi spariscono in quel bianco. Vedo quel luogo sparire sostituito dal buio che mi da la possibilità di risentire tutto il mio corpo.

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 Ichigo aprì i suo grandi occhi color cioccolato. Il cuscino era stretto tra le braccia e le gambe. Un po' stordita la ragazza alzò la testa. La prima cosa che notò furono le sue mutande rosa col pizzo bianco sulla testata del letto.
 “N-No... Non è possibile...”
 Borbottò girando lentamente la testa alzandosi sulle braccia.
 Dalla porta fino al letto c'erano i vestiti dei due ragazzi.
 Il suo vestito celeste polvere, i pantaloni verde scuro di Kisshu, il pantalone bianco panna sporco di qualcosa di giallo.
 “ Questa volta giuro che lo ammazzo.”
Fu il commento della ragazza. Alzandosi a fatica dal letto, si diresse verso la porta. La testa le girava violentemente...
 _ Chissà perché mi gir- _
 La ragazza sgranò gli occhi e inizio a ricordare, vagamente, cosa era successo la sera prima.
“ Quel' maledetto...”
 Mugugno tra i denti girandosi verso il ragazzo dai capelli verdi che dormiva, ancora, placidamente. La ragazza si mise con la schiena dritta e si diresse verso l'esterno della stanza.
 Quando si ritrovò davanti una quarantina di porte si ricordò di non essere a casa sua. Scocciata camminò verso la prima porta vicino alla sala comando. La aprì e vi trovò le su borse.
Aprendo la più piccola prese, con una lentezza innaturale, un pennello indelebile rosso. Mandò a benedire la vocina fastidiosa che le diceva di coprirsi con l'accappatoio e, prendendo vestiti, intimo e pettine, andò alla ricerca del bagno. Aprì la metà delle porte presenti nel 'mezzo' in cui si trovava. Ad ogni porta scriveva cosa vi era al'interno.
Quando trovò quella in cui dormiva Kisshu la sbatte con violenza, procurandosi una fitta alla testa dovuta alla sbornia,sperando di svegliarlo bruiscamente.
Alla fine trovò la porta del bagno e dopo averla contrassegnata ci entrò allegra, se cosi si può dire. Quando vide la sua immagine riflessa nel grande specchio al lato ella porta, le venne un infarto. Sul busto e sul ventre c'erano evidenti "segni" rossi, il volto era pallidissimo e il petto ancora arrossato. La ragazza arrossì di colpo. Solo il collo, le braccia e le gambe non erano 'contrassegnate'.
“Oh come si sveglia! MI DEVE SENTIRE!”
Disse ad alta voce aprendo l'acqua nella grande vasca al centro del bagno. Si sedette al bordo della vasca osservando l'ambiente che la circondava, era uno spazio grandissimo, sembrava che non fosse all'interno di 'quell'affare'.
Le mattonelle sotto i suoi piedi sembravano di ghiaccio per quanto erano fredde. Girò un po intorno alla vasca guardando i comodini attaccati ai muri cercando di capire dove ci fosse un poggia piedi, per non sporcare quel'ambiente .
 Mirò a quello opposto al corridoio di ingresso del bagno e vi trovo un piccolo asciugamano.
“Andrà più che bene ~”
Disse la rossa poggiandolo a un lato della vasca. Poggio, infine, le sue cose su uno dei mobili vicino al muro e l'accappatoio vicino alla vasca. Quando il suo corpo entrò nell'acqua tiepida la ragazza si senti rinascere. Niente di meglio che un bagno caldo dopo una lunga nottata.
 Quando usci dal bagno nel suo vestito rosso fuoco con le stringhe bianche, il volto di Kisshu apparve dal nulla davanti a lei con solo le mutane addosso.
 “Ieri ti ho fatto impazzire... vero ? “
 disse spavaldo il giovane, più pallido del solito. La ragazza ricambiò con un schiaffo la spavalderia del ragazzo . Lui cadde a terra e, scoppiando a ridere, guardo la ragazza dal basso.
“Cosa c'è piccola mia... “
 Disse con un sorrisetto.
 “...ne vuoi ancora ? ”
Continuò lui provocatorio lecandosi le labbra.
La ragazza lo fulminò con lo sguardo, mentre lui si alzava sui gomiti. Non raccolse la provocazione ma, gli camminò sullo stomaco con un “Vestiti verme...”.
Il ragazzo ridacchiò divertito, schioccò le dita e i vestiti gli apparvero addosso come per magia.
“ Oh micetta non farmi tutti questi complimenti ? ”
Le gambe muscolose erano scoperte a metà, un pantalone a mezza gamba lo copriva. La felpa, senza maniche, era aperta sul davanti lasciando vedere i muscoli scolpiti e la cicatrice provocatigli dallo scontro col Cavaliere Blu. Lei deglutì appena e cerco di mantenere la calma.
 Il ragazzo riapparve davanti a lei e, in pochissimi istanti, baciò le morbide labbra della rossa che, di tutta risposta, gli tirò un altro schiaffo. Il ragazzo rimase un po imbronciato.
“Perché mi picchi cosi tante volte ?”
 Disse con lo sguardo da cane bastonato.
“ T-Tu … NON PUOI BACIARMI COME E QUANDO VUO!”
Esclamò la ragazza perdendo del tutto le staffe.
 “ GIURO CHE SE ARRIVIAMO SUL TUO PIANETA E COMINCI A FARE COSI, TI PICCHIO!”
Continuò la ragazza diventata bordò, sia per la rabbia sa per l'imbarazzo. Le orecchie e la coda le spuntarono dopo poco. Il fiocco della coda era cambiato da essere rosso con un grande campanellino dorato era diventato verde con un elegante "KI" al centro.
Il ragazzo ridacchiò per poi guardarla maliziosamente
 “Guarda che è stata tutta colpa tua ~ Ieri, dopo che hai bevuto come uno scaricatore di porto ti sei buttata tra le mie braccia implorandomi di-”
“WAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!!!!!!!”
Esclamò la ragazza agitando, nervosa, la lunga coda nera.
“Per punizione non avrai neanche un bacio !”
 Disse la ragazza incrociando le braccia al petto e girando la testa verso destra.
 “ COSA?! ” Disse il ragazzo strabuzzando gli occhi. “ Oh ma andiamo ! E' stata tutta colpa tua! ”
 Ichigo stava per rispondere quando una forte scossa percorse tutta la navicella facendola tremare e quasi cadere a terra. Kisshu strinse tra le braccia e la portò con se nella sala comando.
Un allarme suonava all'impazzata mentre una voce tranquilla parlava in un lingua sconosciuta alla ragazza.

“Continueremo il nostro discorso più tardi piccola. ”

 Disse il ragazzo mettendo sopra al suo sedile la ragazza.
 Ichigo era un po spaventata e la coda non la smetteva di agitarsi freneticamente a destra e a sinistra. Una scossa la fece volteggiare per qualche istante in aria costringendola a mettersi la cintura. Il ragazzo si mise davanti ai comandi della navicella e, nella lingua in cui aveva parlato la voce, impartì dei comandi al 'veicolo'. Dei grandi massi si vedevano volteggiare, dal finestrino, intorno a loro .
“Benvenuta in una pioggia di meteoriti dolcezza ! ”
 Il ragazzo premette un pulsante facendo uscire il 'volante' che aveva usato all'inizio. La ragazza era spaventata, e non poco, ma quando si girò verso il ragazzo ne rimase quasi incantata. I capelli più lungi e sciolti sulle spalle, quel sorriso sicuro, gli occhi puntati verso l'esterno attenti e veloci, le mani che -la sera prima- l'aveano stretta nella passione... La ragazza distolse lo sguardo sorridendo tra sé e sé... Lo amava da morire. Chissà come mai non gli aveva prestato tutta l'attenzione di adesso quando ci fu il combattimento contro Bee Blu.
 Una curva vertiginosa fece destare la ragazza dai suoi pensieri. Alcune ciocche di capelli, bagnati, le frustavano il collo scoperto. Dopo alcuni minuti, terribili per la ragazza, l'allarme smise di suonare. Il ragazzo tirò fuori un elastico, probabilmente della ragazza visto il fiocco in resina attaccato ad esso, e si lego i capelli color smeraldo. Si alzo e si sedette a mezz'aria fissando la ragazza che era rimasta con gli occhi serrati e "artigliata" ai braccioli dal sedile.
 Con una lentezza indescrivibile la ragazza si tolse la cintura e, sempre lentamente, si sollevò. Tremava sulle gambe in preda a un orribile giramento di testa. Il ragazzo la prese dolcemente dai fianchi, sorreggendola.
“Tutto bene, piccola ?”
La ragazza si resse a lui con la mano destra, mentre con l'altra si massaggiava la fronte.
 “Bene tua sorella!”
 Sbotto esasperata. Il ragazzo ridacchio per poi bacargli i capelli leggermente umidi
 “... Almeno ti si sono asciugati i capelli...”
 Sussurrò avvicinandosi all'orecchio della ragazza che, girandosi di scatto, gli disse con esasperazione :
 “ Chi se ne frega ?! “
 “A me frega … “
Bisbiglio accigliato il ragazzo
“ … perché ti amo ~”
 La ragazza arrossì, sciogliendo la stretta del verde.
“Ciò non toglie che mi hai 'violata'!”
Disse la ragazza uscendo dalla stanza. Kisshu le corse subito dietro con un :
 “ COME ?! E' STATA TUTTA COLPA TUA! “

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Lo so... ora mi vorrete morta perché pubblico un capitolo ogni morte di papa... ma non è colpa mia çAç Il mio corpo e la mia scuola mi odiano! Ma a parte queste quisquiglie vedrò di esserci e di iniziare il 3 capitolo che non ho la più pallida idea di come sarà D: Vedremo =w= Ditemi se trovate errori di battitura perché non trovo gli occhiali e vedo un po sfuocato ? …in breve...
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Capitolo 4
*** Capitolo 3° ***


3 è il numero perfetto.


Ichigo si svegli lentamente come di consueto.
Nonostante fossero nel buio assoluto dello spazio siderale le finestre della grande camera da letto, in cui dormivano lei e Kisshu, lasciavano entrare timidamente le luci dell'alba.
Per la ragazza era un mistero, ed era un mistero il fatto che lei ,durante questo viaggio, si alzasse sempre prima di Kisshu visto che nei 2 anni di convivenza, al'inizio un po forzata, il suddetto si alzava prima di lei, abbastanza da farle la colazione, portargliela a letto, e perfino cercare di svegliarla per farla mangiare.
Durante il giorno precedente lo aveva messo in castigo per averla plagiata .

Sorrise tra se mettendosi a sedere e scostando il braccio di lui dalle sue gambe. Alzandosi da quel grande letto a baldacchino corse, a passo felpato, verso la porta chiudendola poi gentilmente.
Andò verso una delle porte a sinistra per provare a preparare la colazione per entrambi. Non era una cuoca molto brava ma da quando era andata a vivere da sola nel centro di Hokkaidō per studiare all'università aveva imparato ad arrangiarsi.

Riso per lei e latte bollente con cereali al cioccolato per Kisshu.
Miso per lei e caffè senza zucchero per Kisshu.
Aveva appena finito di apparecchiare quando senti dei passi nel corridoio...

“Strano, Kisshu la mattina appena sveglio vola per spostarsi...”

Ichigo si avvicinò alla porta, la coda e le orecchie fecero la loro comparsa silenziosa come i movimenti della ragazza che apri la porta mantenendo quel silenzio, quasi, religioso.
Si paro nel mezzo del corridoio mentre le sue iridi si riducevano a due fessure a taglio, come quelle del gatto che risiedeva in lei, sentiva ogni rumore e percepì il respiro sottile del sonno di Kisshu provenire dalla stanza da letto.
Sorride mentre la sua coda iniziava ad agitarsi sinuosamente.
Di nuovo quei passi veloci, ma stavolta provenivano dalla sala comando.

La ragazza si acquatto al suolo avvicinandosi lentamente alla sala infondo al corridoio.

“ ...n-non farmi male...”

La voce veniva da dietro di lei. Scatto come il gatto i cui, lentamente, si era trasformata... non fisicamente, psicologicamente.
Kisshu le si parò davanti con gli occhi quasi totalmente chiusi, la abbracciò e la spinse leggermente indietro.

“ Stà tranquilla è un bambino mandato da mia madre...”

Le bisbiglio il ragazzo per poi sbadigliare. Si alzo e stiracchiandosi borbottò :

“Svegliarmi mentre dormivo cosi bene... Che brutte perone. “
“Signorino vos-”
“ So che ti ha mandato mia madre, Hink … E tu sai che la cosa non mi va a genio ...vero?”

Disse il verde aprendo i suoi occhi e guardando in maniera malevola il bambino che indietreggio stringendo i pugni al petto.

“ N-Non so come andarmene... le chiedo, da umile servo, di ospitarmi nel suo mezzo di trasporto fino all'arrivo... “
“Oppure potrei gettarti nello spazio e vedere chi arriva prima... tra me e te ~”

Il ragazzino tremò chinando la testa. La ragazza l'osservava da dietro le spalle di Kisshu il bambino.
I suoi capelli erano di biondo chiarissimo, mentre gli occhi erano gradi e di un marrone cioccolato come quelli della ragazza, le orecchie appuntite le fecero capire che era un "alieno". Per qualche motiva assurdo le faceva pena e, sorpassando il verde si inginocchio davanti a lui.

“ Kisshu non essere cosi crudele con lui... Potrà anche essere un 'servo', come dice lui, ma è pur sempre un tuo simile !”

Esclamò la ragazza. Accarezzo la testa del piccolo per poi prenderlo in braccio.

“ Se la prova e vedere se sono capace di trattare coi bambini non preoccuparti … quando ero piccola ho fatto la baby shitter ♥”

Disse la ragazza si avvicinò al ragazzo ,baciandolo a fior di labbra, per poi andare verso la cucina.

“Avanti vieni ! Il tuo latte e il caffè sono pronti! “

Il ragazzo sospirò rumorosamente per poi volteggiare, arreso, fino alla cucina.

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Grazzie per essere arrivati al 3 capitolo, spero vi piaccia e spero recensiate numerosi <3
Sono curiosa di sentire le opinioni altrui!
 

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Capitolo 5
*** Capitolo 4° ***


Mi fate scoppiare la testa.


“Cazzo”

dicevo la stessa parla da tutta la mattina.

Bhe... forse da una buona settimana...

Francamente ero incazzata e disperata allo stesso tempo.

Mi chiamo Shiroi e sono un essere umano sul pianeta di nonsochi e, dopo 3 mesi di tranquillità , mi dicono placidamente :

“ Il tuo pianeta sta per essere distrutto, perché c'è troppa brutta gente salveremo solo te, altre 2 ragazze e il fidanzato umano di una delle 2.”

Di tutta risposta mi sono richiusa in una stanza e (da una buona settimana) bevo solo acqua .

Pai è il mio 'fidanzato' ma visto che ho fatto isolare la stanza non riesce a teletrasportarsi dentro e, tutti i giorni, si appoggia alla porta, bussa, mi chiede se ho fame, non rispondo e mi inizia a parlare di quello che sta succedendo nel 'reame'.

Si, loro non hanno la repubblica, come da noi, ma una monarchia.

Pai, Tart e Kisshu , che non si è ancora visto in giro, sono i figli del re e Pai dovrebbe diventare il successore del

padre perché è il più grande.

In tutto questo casino non ho potere decisionale e sono incastrata, fino alla mia morte, in questo pianeta ,

con gente che mi odia e con 3 estranei !

“Cazzo”

Non ho ufficialmente fantasia...

Bussano alla porta... “Signorina il signor Kisshu stà per rientrare. Le ho portato il pranzo mi apra cosi lo riscaldo.”

Riconosco la voce di Kina la 'serva' che Pai mi ha attaccato alle costole fin dal primo giorno.

“Hai sbagliato...” dico a mezza voce fissando la porta .

Qualche secondo, il silenzio e il fruscio del vestito meravigliosa che si ostina a indossare.

“Shiroi apri la porta. “ Dice sotto voce come se stesse dicendo uno dei 7 peccati capitali in chiesa.

Ridacchio aprendo la porta, c'è una catena , vedo la mano di Pai infilarsi in mezzo allo spiraglio e non riuscire a spalancarla.

“...mi credi cosi demente...” Lui incazzato io altrettanto e Kina che mi porge dei biscotti.

Le trema la mano, avrò perso un sacco di peso visto i suoi occhi sgranati.
“M-Mangia...” Sorrido

” Non preoccuparti avevo grasso a sufficienza.” Pai si allontana guardandomi male.

“Per quanto tempo ancora hai intenzione di rimanere chiusa li dentro”

“Finché non vi toglierete dalla testa di far morire tutti gli esseri umani... Mi sembra abbastanza ovvio”

La smorfia fulminea che è passata sul volto di Pai mi fa ricordare quanto io riesca, alle volte, a essere tagliente.

“Kina vuoi entrare ? “ Fa si con la testa e la lascio entrare. Pai non si azzarda a fare un passo avanti...

Sa quanto possa essere violenta. “ Proverò a parlarne...”

“Provare... non è sufficiente...” Bisbiglio le ultime parole...

Questo gli deve aver fatto male ma non mi importa, la mia famiglia e i miei amici stanno per essere sterminati... Lui dovrebbe capire, lui dovrebbe opporsi... eppure è a favore!

Se non mi avesse conosciuto quel giorno di bufera mi avrebbe ucciso senza pensarci ?

Chiudo la porta a chiave.

Kina mi poggiò una mano sulla spalla, mi arrivava a malapena sotto il mento eppure mi capisce sempre alla perfezione.

Devo avere gli occhi lucidi e, infatti, stavo per crollare (di nuovo) nel mio pianto isterico.
“Cazzo... “

Mi rannicchio per terra . Il mio corpo ha disperatamente bisogno di cibo ma mi rifiuto di mangiare …

“Shiroi ! SHIROI!! “
Credo di essere sdraiata a terra. Mi sento sollevare. “P-Pai...”

Le voci svaniscono la luce diventa oscurità una calda mano stringe la mia , congelata.

Se morissi adesso potrei aspettare seduta all'ingresso della morte tutte le persone che esploderanno sulla terra.

Peccato che non succederà...

-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-

Grazie blackmiranda per il commento e sto provando a seguire i tuoi consigli ~

Stanno per arrivare le pagelle per cui ci sto dando dentro a studiare e Dante mi ha dato una grandissima ispirazione ♪

Ho cambiato la narrazione da esterna a interna perché non riuscivo a descrivere bene le cose dalla 3° persona. Spero non vi arrabbiate troppo per questo xD

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Capitolo 6
*** Capitolo 5° ***


La cerimonia


Erano da poco atterrati, Ichigo si guardava intorno curiosa.
Era questo il mondo di Kisshu ?
L'acqua mew aveva fatto miracoli. Le piante crescevano rigogliose  gli animali  erano liberi in tutto quel verde.
Kisshu non aveva valige e aiutava Ichigo a portare le sue.
“Bambolina stammi vicino.”
Disse il verde sorridendole.
“Come mai? C'è qualcosa che non va?”
Chiese la ragazza allarmata per via della poca conoscenza che aveva di quel mondo.
“ Ho fatto mettere una bolla gravitazionale intorno a noi, qui la gravita è 20 volte superiore che sulla terra...
ecco perché li volteggiavamo.”
Il ragazzo la guardo sorridente mentre la nostra eroina gli si avvicinava spaventata.
Lui scoppio a ridere mentre lei, agitata, si stringeva a lui, finalmente sarebbero stati insieme senza nessuno che si opponesse al loro amore.
Hink era sparito appena dopo l'atterraggio e, nonostante l'insistenza di Ichigo, Kisshu non le disse dove fosse andato.

|_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_|

Dopo aver sistemato le valige, la ragazza si cambiò d'abito.
 Una veste color rubino, decorata con ricami dorati sui fianchi, regalava alla sua figura
un aspetto adulto e maturo.
I capelli erano legati in un morbido chignon che lasciava ricadere sulla spalla sinistra una morbida ciocca arricciata alla punta.
 Quando Kisshu entrò, rimase incantato. Ichigo non si accorse della sua presenza, indossò le scarpe color oro come i decori d'oro sui fianchi, il leggero trucco che portava la faceva sembrare splendida come una giornata di primavera.
Quando la ragazza di accorse di Kisshu gli sorride alzandosi in piedi e volteggiando su se stessa.
“ Ti piace ?”
Chiese facendo un inchino verso di lui.
Kisshu le sorrise aprendole la porta invitandola a uscire “
Un incanto...”
Disse mentre lei si avicinava alla porta sorridente.
Il grande ballo di benvenuto in onore della futura principessa sarebbe stato grandioso.

Ichigo entro con Kisshu che la teneva sotto braccio. Quando fu annunciata la loro entrata, nella lingua che Ichigo conosceva a malapena, nella grande stanza regnò il silenzio.
Le donne parlavano tra di loro, sembravano spettegolare, gli uomini più giovani erano incantati alla vista di quella ragazza.  
Attraversarono un lungo e grande corridoio composto dai sudditi. Vi erano grandi colonne che sembravano sorreggere il largo soffitto che riportava dei dipinti simili a quelli cinquecenteschi e dei lampadari in oro e cristallo, o almeno cosi sembravano a Ichigo.
Alla fine di esso vi era una piccola scalinata di 5 gradini al massimo, sopra di essa vi erano 2 troni più grandi e alti , decorati finemente da gioielli e oro, e ai lati a coppie di 2 vi erano 6 sedie più piccole più sobrie rispetto alle 2 centrali. Kisshu la accompagno a sedere vicino a se. Pie e Tart apparvero ai loro posti sorridenti e vestiti con dei completi  eleganti con dei ricami sulle braccia. Tutti e 3 i fratelli avevano 2 stemmi uguali : quello del regno e quello dei guarieri. Tutti e tre erano stati in guerra e ne portavano le cicatrici.
“Alzati in piedi piccola umana.”
Una voce riecheggio nella stanza, tutti improvvisamente tacquero e smisero di fare qualunque cosa.
La ragazza si guardo intorno.
“ Non preoccuparti, alzati”
Le disse Kisshu nell'orecchio.
La ragazza si alzo titubante.
Una mano femminile le sfiorò la guancia sinistra, una mano maschile le si posò sulla spalla destra.
Davanti a lei si materializzarono 2 figure dal volto coperto.
“Io sono la regina Kisi... e costui è mio marito, il re, Burò.”
 La ragazza li guardo incuriosita, senza tante cerimonie alzo il velo di stoffa leggero della regina sorridendole.
“ Mi chiamo Ichigo molto piacere di conoscervi Re Burò e Regina Kisi.”
Lo aveva detto nella lingua che le aveva insegnato Kisshu.
Cosi dicendo fece un piccolo inchino, lasciando il sottile velo della regina.
I sudditi borbottavano tra loro, in pochi attimi le voci dei partecipanti alla cerimonia si sovrastarono l'una con l'altra, ma basto un semplice gesto del re per far tornare il silenzio.
La regina prese per mano la nostra eroina mettendola a sedere vicino a se, parlò con parole troppo difficili per essere comprese da Ichigo ma dopo il suo breve discorso si girò verso Ichigo dicendo :
 “ Sei la benvenuta in questo regno.”
Il re fece aprire le danze, le canzoni che furono suonate sembravano di Mozart, Beethoven o Bach.  La ragazza ne canticchiava a bassa voce la melodia mentre tutti ballavano un ballo che lei non conosceva. La serata prosegui tranquilla, Kisshu la fece ballare a ritmo di quella antica musica che le ricordava la vita lontana dal suo luogo d'origine.
Anche se la terra era anni luce di distanza lei si sentiva a casa...
Finché Kisshu era con lei niente avrebbe mai potuto farle del male.

 

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