My real name is Natasha Romanoff

di _crazymind_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Mi presento: mi chiamo Natasha Romanoff. ***
Capitolo 2: *** Body, scarpette, chignon e pistole fumanti ***
Capitolo 3: *** Il perché di tutto. ***



Capitolo 1
*** Mi presento: mi chiamo Natasha Romanoff. ***


Nome: Natasha Romanoff
Età: 19
Data di nascita: 16 agosto 1985
Luogo di nascita: Mosca
Peso: 47 kg
Altezza: 175 cm
Capelli: Rossi
Occhi: Azzurri
Caratteristiche fisiche: / /
Genere di ballo: Classico

*****

Mi chiamo Natasha Romanoff. Ho 19 anni e tra due settimane ne compiró 20...sinceramente non é la mia vera data di nascita...a dire il vero, il 16 agosto é stata la data della mia rinascita, il giorno in cui mi sono sentita davvero viva...infatti, la mia infanzia non é stata un gran ché...solo un cumulo di ricordi buttati in mare dei quali solo uno torna sempre a galla: l'incendio all'ospedale. Non ricordo molto se non che...ero una bambina sdraiata su una barella all'ospedale...finché non andó in fiamme...gente che correva, urlava, sbraitava...e io nella stanza...da sola...mi risvegliai quella notte perché ero svenuta...ma questa volta la stanza era diversa...era piena di macerie e nera...completamente nera. Non sapevo piú dove andare...finché non mi ritrovai davanti una scuola di danza...ci entrai e mi applicai fino in fondo...la danza é stata  la mia rinascita, la mia seconda vita. Ecco, quello che avete letto all'inizio era il modulo per entrare alla prestigiosa accademia di danza: la Vladimir Kosrova Academy...se mi accetteranno credo che finalmente saró qualcuno.
Mi presento, sono Natasha Romanoff, questa sono io.

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Capitolo 2
*** Body, scarpette, chignon e pistole fumanti ***


Stavo per entrare nell'accademia...ero spaventata, non sapevo che fare. Quel giorno dovevano consegnarmi il modulo d'assegnazione....saró stata ammessa? Mi dirigo verso la porta e una signora mi chiede: - Natasha Romanoff? - - Si - - Ecco a lei. - - Grazie. - Esco fuori e apro la busta...non voglio guardare...ho paura che non venga accettata, solo questo pensiero mi fa rabbrividire. Apro la busta e... SONO STATA AMMESSA! Si! Finalmente il mio sogno si avvera! Mi avvio subito all'accademia...la nostra maestra si presenta: - Salve, giovani promesse del ballo! Mi presento: sono Anastasia Petrova e d'ora in poi dovrete considerarmi come il vostro Dio! Ora...alla sbarra! - Facciamo come ha detto ed eseguiamo dei passi di danza classica. Ad un tratto, ci grida: - Venite davanti a me adesso! - Poi indicandomi mi disse: - Tu! Vieni qui! - Feci come il mio "Dio" mi disse. Lei mi tese una pistola, tutte gridarono e si muovevano agitate. La signora Petrova mi urló: - Spara! - Io non sapevo che fare...dove? Ma soprattutto...a chi? - A-a chi? - Le chiesi. Lei rise e chiese alle mie compagne, ancora impaurite e agitate: - Chi tra di voi, fanciulle, é Natalia Dreykoff? Nessuna si fece avanti... - Ripeto: Chi é Natalia Dreykoff? - Una ragazza si fece avanti, piangendo. Poi mi gridó: - Sparagli! - Io tesi la pistola ma non feci niente. La Petrova mi tiró un forte schiaffo sulla faccia. - Sparagli! - Misi l'indice sul grilletto, ma anche questa volta non feci niente. Partì un altro schiaffo. - Sparagli o io sparo a te. - Allora il mio indice della mia mano tremante che teneva la fredda pistola di ferro, si appoggió delicatamente sul grilletto e sparai alla Dreykoff...non so ma...é stato stimolante. Stimolante e scacciapensieri. La maestra sorrise e mi disse: - Ottima mira...emh...?- - Natasha. - - ...Natasha! - Non ci potevo credere: avevo ucciso una ragazza....sono diventata un mostro...le mie compagne mi guardavano impaurite. - Dimmi Natasha...ti andrebbe oggi di incontrarci davanti alla Cattedrale di Santa Caterina per parlare del tuo successo?- SUCCESSO?! SUCCESSO?! Uccidere una ragazza non é un successo...ma io risposi comunque di si... ODDIO! MA CHE HO FATTO?

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Capitolo 3
*** Il perché di tutto. ***


Ero davanti alla cattedrale. Aspettavo con impazienza la maestra. Che mi avrebbe fatto? Cosa avrebbe dovuto dirmi? Il mio pensiero su tutta questa massa di eventi che avvenivano? Non lo sapevo. Perché io? Perché Natalia Dreykoff? Perché non la smetto di farmi queste dannate domande? La Petrova arrivó e si stanzió davanti a me, mi strinse la mano e mi disse: - A quanto pare vorrai sapere perché hai ucciso una ballerina innocente. - Io mossi il lato della testa a destra per farle capire che era ovvio e le risposi:- Appunto - Il mio "Dio" mi sorrise e non esitó a dire:- Credo di doverti spiegare un bel po' di cose...quando io lavoravo per un'altra accademia, beh...ecco...avevo un collega piuttosto ambizioso. Si chiamava Dimitri Dreykoff, era il migliore...fin troppo migliore. In quell'accademia si faceva una specie di gara: chi riusciva a trasformare il nuovo alunno in celebrità, avrebbe avuto una promozione e un salatissimo aumento. Lui vinse una volta e un'altra e un'altra...finché non diventó il preside di quella scuola. Durante la sua ultima vittoria ci aveva assicurato che la prossima sarebbe stata sua figlia che, casualmente, come me si era spostata in un'altra scuola...diamine se era brava alle audizioni...quindi mi sono detta se non fosse stata poi cosí brava per il resto della sua vita...oh, Natalia, Natalia...perché hai cosí tanto talento? Ma infondo credo che quella ad avere talento...fossi TU, Natasha. - Non ci potevo credere: ho ucciso una ragazza solo per un suo capriccio. Non risposi. Non dissi niente. Non feci niente. Anastasia Petrova aggiunse:- E se andassimo al bar a dimenticarci tutto? Ti va un drink? Io prendo un vodka. - Ci andammo insieme e alla cameriera, la maestra, ordinó: - Un vodka e un...? - - Oh, niente - Le risposi. La cameriera tornó dentro mentre noi due eravamo fuori sedute sul tavolino di ferro. Anastasia si avvicinó a me e mi disse: - Hai fatto davvero un buon lavoro Natasha...ma...siamo osservate. E so di chi si tratta. - Io ero davvero interessata e le chiesi: - Chi? - - Si chiama Clint Barton - Detto questo, mi consegnó una pistola e mormoró: - Pronta per la prossima missione, Natasha? -

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