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Solarialè una maledetta tentatrice, ergo questa flash
è dedicata a lei.
Questa flash fa parte di una
serie, pertanto in divenire.
La maledetta tentatrice ha postato una fanart
che ha scatenato tempeste ficcyche nel mio cervellino già assai provato, e che potete
trovare qui: http://fc56.deviantart.com/fs38/i/2008/319/a/d/ino_yamanaka_bride_collection_by_krilin86.jpg
Briden° 1
*Elizabeth*
“Allora,
che te ne pare?”
No, non gli
stava accadendo davvero. No, no, no.
E va bene
che si era lasciato infinocchiare in questa cosa del
consigliarla, e va bene che era il suo migliore amico, ma comunque no. Ino Yamanaka in abito
da sposa proprio non la poteva sopportare. Non con quel fiocco all’altezza del
seno. Non con quella gonna che scorreva lungo le sue curve di
adolescente ben (ottimamente, per essere onesti) sviluppata. Non quel
ghigno malizioso che indicava ben altro che la purezza di una sposa.
“Oh avanti,
Shikamaru, non mi sei di nessun aiuto!” sbuffò la Yamanaka
togliendo il gomito dal paravento che l’aveva protetta mentre
si cambiava. E mentre Shikamaru immaginava cosa stesse
facendo di là, le sue gambe piegate nello sforzo, la biancheria candida e…
“Shikamaru?”
chiese nuovamente Ino, sempre più impaziente.
“È così
orribile?” No, ovviamente.
“Sono così
poco credibile?” Sì, assolutamente.
“Shika?” Tutto quello
che vuoi, se ti pieghi ancora un po’ verso di me.
Ino si
sedette stizzita sul pouff al centro della stanza,
sbuffando sonoramente.
“Domani ho
la recita e tu non mi sei di nessun aiuto.” Si lamentò
laconica.
“Nessun
aiuto” ripeté scandendo le parole con un tono che voleva essere di mesta accusa.
Shikamaru
alzò le spalle, tentando di apparire indifferente. Dio solo sa quanto impegno
ci mettesse per far passare per quieta indolenza lo scompiglio
che aveva dentro.
“E magari
farò una figuraccia e a te non te ne frega niente!
Niente!” ripeté convinta, sbattendo le mani sul tessuto candido.
Shikamaru deglutì mentre il vestito si abbassava all’altezza del seno
della ragazza.
Poi
impallidì e ingollò la sua stessa stupidaggine quando
vide le spalle di Ino alzarsi e abbassarsi ad un ritmo inquietantemente
irregolare.
“Ino…Ino!”
fece allora avvicinandosi a lei, ai suoi piedi, e afferrandole le spalle nude. Elettricità.
La ragazza
lo guardò con le sue iridi cerulee, con quell’espressione
che lui, unico al mondo, conosceva. Quell’espressione che apriva la sua
anima.
“Sarai una meravigliosa Elizabeth*…” mormorò lui asciugandole le
lacrime con la mano.
“Sai sarà
deliziato” concluse poi con un sorriso falso mentre la
ragazza si ricomponeva, regalandogli un bellissimo, maledettissimo sorriso. Perché lui, da quelle labbra, non avrebbe avuto altro che
sorrisi.
Sospirò,
poi accadde qualcosa di inatteso: Ino si sporse e le
sue labbra sfiorarono delicatamente la guancia del ragazzo.
“Shika?”
“Eh?”
mormorò lui imbarazzato.
“Grazie”
“E di che?”
fece alzandosi a una velocità impressionante,
sconvolto a quel breve contatto.
“Di essere te stesso”.
“Non posso
essere nessun altro” scrollò le spalle andandosene.
Non posso essere
Sai pensò andandosene.
* Orgoglio e pregiudizio, babies! E chi non l’ha
letto/visto, si documenti, perché si perde davvero qualcosa! *.*
La fanart è sempre lei: http://fc56.deviantart.com/fs38/i/2008/319/a/d/ino_yamanaka_bride_collection_by_krilin86.jpg
Briden° 2
*Ingrid*
“Ingrid?”.
“Kiba…novità?” la ragazza sbadigliò alzando il ricevitore.
“Non hai
guardato la posta”. Non era una domanda.
La bionda
sbuffò avviandosi alla porta: “Sono le nove del mattino, avrò diritto di…”.
D’improvviso
s’interruppe.
“La
copertina…” mormorò incredula scartando il pacco depositato davanti alla sua
camera d’albergo.
“Oddio la
copertina!” ripeté trasognata “La copertina, Kiba, la copertina, ti rendi conto?”.
“Me ne
rendo conto dalle sette di questa mattina, dolcezza. Sei la nuova copertina di Oggi Sposa” le
confermò con un sorriso.
“Ma…” argomentò lei, sorpresa.
“Non è uno
scatto magnifico? Quel Nara ha talento…” si esaltò il
manager, dall’altra parte della cornetta.
“Beh, almeno
questo. Lavorarci insieme è stata una gran seccatura” sbuffò
la ragazza con pronunciata supponenza.
“Buffo…lui
ha detto la stessa cosa di te”.
“Un po’ più
a destra…”. Il ragazzo gesticolava svogliato, il viso nascosto dalla macchina
fotografica.
“Un po’ più
a destra e sono sul paravento!” protestò la ragazza appoggiandovisi
distrattamente.
Il
fotografo riemerse per dichiarare tregua: “D’accordo, pausa”, assentì.
“Mendokuse…”
Lei alzò un sopracciglio divertita “Anche il mio...Ma che fai?” urlò
mentre lui scattava compiaciuto. “Avevi detto che eravamo in pausa!” protestò lei
indignata.
“Perfetta”
mormorò lui rimirando lo scatto nella sua digitale, senza far caso alle
proteste della modella.
Lei gli
diede le spalle imbronciata. “Avevi detto che eravamo
in pausa” ripeté.
“Avevo
anche detto che il tuo sorriso, prima,
era assurdamente falso. Vieni qui” mormorò facendole
cenno di avvicinarsi. La ragazza alzò gli occhi al cielo, ma si accostò.
“Guardati”
mormorò allora il ragazzo, il viso a pochi centimetri dal suo. “Sei perfetta”.
Non avrebbe
saputo dire quante altre persone le avessero detto la stessa, identica frase, ma
nessuno gliel’aveva mai detta a quel modo, con un tono
che sentiva arrampicarsi sulla spina dorsale fino a conficcarsi nel cervello,
lasciando una scia di pelle d’oca lungo il suo percorso.
“Hai
freddo?” chiese allora lui, massaggiandosi distrattamente la nuca.
“No”
ribatté stizzita lei, scrollando i capelli.
“Dovresti
esserci abituata, Ingrid,
con tutti quei fiordi…” rise lui ammiccando.
“Ino non è tanto meglio, non trovi?” fece lei con una nota di disprezzo nella voce “E l’esotico fa
sempre colpo” continuò annuendo convinta.
“Immagino
le prese in giro a scuola. Tua madre deve proprio volerti
male” annuì lui sogghignando.
Ino si
voltò spazientita “Questa è l’ultima volta che lavoro con te”.
Sua madre
le aveva lasciato occhi di cielo e capelli di sole,
poi l’aveva lasciata e basta.
Lasciata
sola.
“Kiba?”
“Tutto
quello che vuoi, dolcezza”
“D’ora in
avanti voglio solo quel…quel fotografo. Chiaro?”
Kiba
sorrise al ragazzo col codino che gli stava di fronte: “Nara? È qui con me,
tesoro”.
La ragazza d’un tratto perse la sua verve.
“Non mi
vuoi ringraziare, Ingrid?”
domandò allora il fotografo con un sorriso sulle labbra. E
chissà perché, la sua voce le risalì dalla base della colonna vertebrale,
lasciando una scia di pelle d’oca lungo il suo percorso.
“Lo farò”
ribatté la ragazza, ostentando decisione.
“Sono tutto orecchi” rispose lui interessato.
“Ho detto
che lo farò, non che lo faccio ora”.
“Capisco,
in Norvegia c’è il fuso orario…facciamo stasera alle otto?” sogghignò il Nara.
“Però mi passi a prendere tu” sentenziò lei.
“Mendokuse”.
Edeccoci qua con la seconda
flash!
Che dire? Spero vi sia piaciuta, perché i contenuti mi si allargavano che è una meraviglia in testa. Avevo pensato a
lei che lascia gli studi e diventa modella per mantenersi, il nome d’arte e
mille altre cose…epurando un bel po’ ne è uscita
questa: spero sia comprensibile e godibile!
Ringrazio
di cuore chi ha commentato il primo capitolo:
Queen_of_sharingan_91:
*Automessage: non rispondo perché mi sto facendo un’idromassaggio nel brodo di
giuggiole* No, veramente, Ludo, che
recensione! *.* Grazie!, di tutto, dalla prima
all’ultima parola: sono lusingatissima! Ovviamente questa seconda flash è un’AU, ma io adoro le AU! Spero che sia piaciuta anche a te.
Il problema con le flash è che non si può dare spazio
a tutto, ma in qualche modo lo vedo anche come uno stimolo…Mi piacerebbe avere
il tuo parere anche su questa, soprattutto perché le tue recensioni sono sempre
dettagliate e accurate, e fanno capire che leggi le cose con attenzione, quindi
ti ringrazio! E sì, Shika è puccioso, a modo suo. Anche se qui
è più grande, più sicuro, più adulto…spero sia sempre lui! Pride & Prejudice lo adoro anche io, decisamente. E ci ho pensato un po’
prima di abbinare il personaggio, ma infine mi sembrava calzante: grazie per
avermelo confermato! A presto!
celiane4ever: Sì, le flash (se ce la faccio vorrei cercare
di mantenere questa lunghezza) sono tutte incentrate sulla stessa fanart: che ti devo dire, la trovo ispirosissima!
E aggiornerò tutto, promesso! Grazie della rece, fedelissima Vale! XD
Mimi18:
Ma grazie Mimì! Lo so, lo so
che non ti aggrada il finale della prima, ma spero di averlo addolcito con
questo, che ne dici? Si amano tantissimo, lo sanno
tutti, da Choji in poi! Preparati a dire “Povero Shika” ancora un po’ di volte!XD
Ryanforever: Ciao! Ebbene sì,
una nuova raccolta! Io ci provo a scrivere non ShikaIno,
ma ogni cosa mi ispira biancoH!
*.* Grazie della recensione e alla prossima!
hachi92: Ma grazie! PorelloShika, eh? Ma dai, prometto
che nei prossimi capitoli si rimetterà in gran forma! Già in questo è meglio,
no? Alla prossima ShikaIno, yeah!
Piccola premessa: non è colpa mia. Ieri le mie
amiche mi hanno costretta a guardare Tristano
e Isotta (aww) e mi hanno messo in modalità amore impossibile. Siete avvisati.
L’ispirazione a Isotta è dovuta all’ultima
frase, che in realtà, nel film, viene detta da Isotta a Tristano. Simplywonderful.
“Sei venuto a vedere come va il vestito della tua sposa?”
domandò una voce femminile al vederlo entrare.
“No” sussurrò Shikamaru fissandola, i suoi capelli biondi
scarmigliati dall’ennesima notte insonne e gli occhi azzurri velati del rosso
di una veglia poco piacevole.
“Vattene allora” sibilò lei, acida. “I fiori sono già allestiti,
e il vestito sarà pronto per tempo, non c’è bisogno che mi controlli”.
“Non sono venuto a controllarti” mormorò lui mentre
continuava a fissarla.
“Allora vattene” ripeté lei “Tanto non ci sei la maggior
parte del tempo, comunque. Preferisco che tu non ci sia e basta” disse tentando
di sbattergli la porta in faccia. La sua sopportazione era quasi al limite. Poi
alzò lo sguardo: anche gli occhi di lui erano rossi: forse l’ennesima nottata
passata a elaborare strategie, forse…
“Ino…” tentò il ragazzo, trattenendo la porta con la mano.
“Sono seria, Shikamaru. Lo so, è il tuo lavoro, il tuo
paese, la tua promessa…la tua donna” terminò amaramente.
“Non c’è niente tra me e Temari”
scandì lui.
“Certo, solo un anello di fidanzamento…” ora lo sguardo di Ino
era triste, indignato.
Shikamaru deglutì, maledicendo ancora il suo paese, la sua
lealtà. Poi la fissò, uno sguardo di implorazione sul volto: “Provati il
vestito, Ino, voglio vederlo. Voglio vederti”.
La ragazza sentì gli occhi bruciarle, oramai non aveva più
lacrime da spendere: “Poi mi lascerai in pace?” domandò.
“Cosa vuoi che ti dica?” rispose lui, l’esasperazione nella
voce e la disperazione negli occhi.
“Che fuggiremo, che ce ne andremo insieme, che nessuno saprà
più niente di noi in questo maledettissimo paese che condanna tutti ad essere
pedine inutili di un destino insensato!” gli urlò contro lei, attaccandosi alla
sua maglia con tutte le forze.
“Ino, non…” tentò di staccarsela di dosso lui, non volendo
farlo. Come se la sua volontà contasse ancora qualcosa.
“Perché?” domandò lei, un filo di sfida nella voce provata
“Tu ti stai per sposare e io non lo farò mai, Shikamaru, mai…perché amo te e ti
vorrei vedere sparire dalla mia vita, dalle mie notti, vorrei vederti sparire o
sparire io, perché così non ce la faccio…”. Singhiozzò mentre scompariva dietro
il paravento, mentre si sciacquava la faccia, mentre faceva – ancora una volta
– quello che lui le aveva chiesto.
Se ne uscì, bellissima, in abito bianco, quell’abito
che non era suo, che non lo sarebbe mai stato, appoggiandosi al paravento:
“Allora, che te ne pare?”
“Puoi sorridere, per me?” le chiese lui.
“Puoi scappare, con me?” domandò lei. Sorrise, come
richiesto, senza aspettare risposta. “Non parlare, non lo faresti: stupida,
stupida lealtà…”
“È per questa lealtà che amerò per sempre te”.
“Mentre farai l’amore con lei, mentre le toglierai il
vestito nuziale…”
Non si era accorta che mentre diceva queste cose, Shikamaru si
avvicinava a lei sfiorandole la guancia con la sua: avrebbe potuto baciarla in
un soffio, se solo avesse voluto. Si maledisse per averlo pensato.
“Lasciami stare o prendimi tutta, Shikamaru, non giocare con
me”. Lo pregò lei mentre lui le sfiorava la guancia in un bacio che si sforzava
di essere casto, indugiando sulla pelle più a lungo del dovuto e Ino si
avvicinava a lui, chiedendogli di più. Per l’ennesima volta, lui si tirò
indietro, violentandosi nel farlo, pensando ancora – prima di tutto – al bene
del paese.
“Saresti una sposa magnifica” commentò lanciandole un ultimo
sguardo quando le loro mani si lasciarono, tremanti.
“Fingerò che lei sia te” concluse voltandosi e sbattendo la
porta.
Ino si accasciò a terra e pianse, ignorando che, al di là
della soglia, piangeva anche lui.
Sì, lo so, è triste da morire, ma vi prego: non
uccidetemi…prometto che la prossima andrà meglio *smile*
Già che sono melodrammatica, rispondo alle
recensioni, che mi sollevano il morale!
Queen_of_sharingan_91: Ho gli occhi che mi sbrilluccicano ancora dalla tua recensione…allora, AU powaH per forza! In questa raccolta – a ispirazione,
ovviamente – cerco di alternarle con quelle un po’ più attinenti a Konoha, come questa (?), giusto per bilanciare un po’ la
cosa, ma sappi che le amo con tutta me stessa, anche perché, come dici tu, sono
proprio divertenti! Oh, wow, la tua recensione è magnifica, proprio da brodo di
giuggiole 2 la vendetta! XD Ino è quella
che nel manga somiglia davvero di meno a una giapponese, e la Norvegia mi
calzava parecchio, no? Poi mi ha dato adito a qualche battutina da Shika, che è un amore…un amore sexy, decisamente XD. È
attraente, concordo in pieno: è più grande, più piccante e più sicuro di sé,
poi ti devo confessare che ci ho pensato un po’ prima di piazzarlo dietro la
macchina fotografica: avevo pensato a lui come manager, ma poi Kibuccio in fatto di complimenti e smancerie non lo batte
nessuno; inoltre credo che Shika avrebbe trovato
davvero seccante dover partecipare agli eventi mondani per lavoro…decisamente
non la sua passione. Ma se se ne sta acquattato dietro una macchina, in un
lavoro di strategia che fa una parte fondamentale senza di fatto vedersi a
lavoro finito…beh, mi suonava già di più. E anche il fatto che così dovesse guardarla, Ino, seppure per
lavoro…sì, mi piaceva assai. Ma ora la pianto, promesso! Grazie ancora, stai
sicura che dopo elogi del genere continuerò! *alza la mano al cielo convinta*
celiane4ever: Ma sai che sto
pensando di adottarti? Tanto i miei gatti mangiano come un essere umano, quindi
tanto Vale…XD Sì, ho rischiato un tantino a mettere “Ingrid”,
ma confido nell’intelligence delle MB (non venendo peraltro mai tradita) che
capiscono tutto! Kiba mi fa scompisciare, ma non
amarlo troppo che poi mi diventi una Luly2! XD
Mimi18: AU powaH, Mimi! Il tuo dire che erano IC mi conforta sempre
enormemente, anche perché sai quanto ci tenga al tuo parere! Ino ci sta di
brutto come modella, se lo chiedi a me, e con Shika
non c’è nulla da fare, litigano anche in AU! Che ci vuoi fare, si amano così
*.* E hai ragione, appuntamento powaH: si prendono in
giro restando sulla sottile linea che separa lo scherzo dallo scherno, ma
poi…poi è più forte di loro: devono
stare insieme!
Ryanforever: D’accordo, allora io continuo sulla scia
dell’ispirazione! XD Sì, Ino come nome è tanto carIno, ma ho pensato che
potesse essere una buona strategia darle un nome d’arte, e per di più
norvegese, dato che la nostra bella bionda non ha esattamente fattezze tipiche
giapponesi! Così l’ho ribattezzata, anche se Shikamaru la smaschera subito! XD
Alla mia Lulù, che voleva un prequel per Il
Fascino Del Seccante, atto primo.
Spero ti gusti, chica,
e spero porti bene! *.*
…questo
era quello che avrebbe dovuto essere.
Invece…invece non avevo notato lo Shikamaru in
smoking della sua ff (come ho potuto?!), e mi è uscita questa scenetta tragicomica.
Spero piaccia lo stesso, prometto
nel frattempo che rimedierò! La situazione di partenza però, rimane la stessa:
Ino rapita da un nobile che la vuole sposare, e Shikamaru...Shikamarusbroccato!
“Dov’è la ragazza?” l’espressione di Shikamaru Nara non
aveva nulla d’amichevole mentre teneva un kunai puntato alla gola dell’uomo.
“Te lo chiedo l’ultima volta: dov’è Ino?” insistette con
aria sempre meno gentile.
“Ryo-san…la vuole sposare. L’ha
portata a Kumo, il suo paese d’origine”.
“Che romantico” rise Shikamaru con malcelato cinismo mentre stordiva quello che era appena stato il suo
informatore. Lanciò il rotolo che avevano recuperato a Choji
e si congedò: “Ci vediamo a Konoha”. Chiunque altro
avrebbe protestato, ma ChojiAkimichi
si limitò ad annuire sorridendo.
Non fu troppo difficile trovare il futuro sposo
tutto emozionato con le serve e la sposa che ancora doveva vestirsi: “Aiutala, Haruka” ordinò Ryo.
E Shikamaru scorse il momento
propizio. Con unjutsu e un taijutsu si ritrovò a indossare i vestiti della serva e a portare
l’abito nuziale a Ino.
La ragazza sospirava dinanzi alla finestra della stanza, e
al vederlo si sorprese: “Che cortesia!” esclamò ironica “Dev’essere
proprio amore!”.
“PadronRyo
vi prega di indossare questo” disse Shikamaru tentando di celare il suo tono
gutturale, mentre sentiva la porta chiudersi dietro di lui. Ino non perse tempo
e sbuffando si spogliò disinvolta della vestaglia che indossava, rimanendo in un
intimo piuttosto succinto. La serva deglutì.
“Allora, che aspetti?” fece lei, un’ombra
di divertimento nelle sue parole “Non che io non veda l’ora, ma perlomeno
facciamo una cosa rapida…” protestò.
“Mendokuse…” la serva borbottò sommessamente mentre qualcosa si accendeva negli occhi della
bionda.
“Vieni un po’ qui ad aiutarmi…” si spazientì Ino, studiando
le movenze poco femminili della sua aiutante.
Quando quella fu abbastanza vicina, Ino
finse di inciampare, avvicinandosi vistosamente al suo volto rosso: “…Shika” concluse piano.
In risposta, ebbe un lamento
spazientito.
“Che ci fai qui?” continuò Ino mentre
per evitare d’essere sentita si stringeva a lui, mezza nuda “Ryo ha minacciato di ammazzarvi…”. Shikamaru pareva aver
perso l’uso della parola. “E avevo un piano per scappare, comunque…Ti
spiacerebbe guardarmi anche negli occhi, ogni tanto?” domandò Ino imbarazzata,
rendendosi conto di dove esattamente
sostasse l’attenzione del ragazzo.
“Lo stratega sono io” rispose lui, imbronciato, tentando di
impadronirsi nuovamente della sua identità. “E ho
deciso che tra un quarto d’ora esatto passa una carovana, la prendiamo. Intesi?
Fino ad allora segui gli eventi” proclamò spiegando
l’abito.
“D’accordo, aiutami” fece lei saltandoci graziosamente dentro.
“Tutti questi gancetti li dovevano mettere per forza?” si
lamentò lui.
“Sì, e- Shikamaru, devi cominciare dal basso” si spazientì Ino mentre lui cominciava da metà schiena.
“Più in giù” lo direzionò la
ragazza mentre lui le sfiorava l’osso sacro.
“Ancora” incalzò mentre la mano le
sfiorava le natiche. “Lì” sentenziò poi Ino con una punta di malizia nella
voce.
“Mendokuse…” lo sentì protestare mentre le sue mani indugiavano sulla sua schiena,
lungo la colonna vertebrale.
“Hai le mani fredde” puntualizzò lei voltandosi, ancora vistosamentedeshabillé.
“Girati” le ordinò Shikamaru, rigido, continuando il suo compito mentre imprecava.
“Tutto bene, Inochan?” domandò una
voce dalla porta.
“Non porta bene vedere la sposa prima delle nozze” cinguettò
quella mentre Shikamaru la guardava infastidito.
“Avanti Shikamaru, è divertente!” fece poi con la sua ‘balia’
“E farmi servire da te è un plus”
sorrise. “Oh, anche il fiocco!” esclamò poi eccitata “Va
all’altezza del seno” lo istruì.
“Fattelo da sola”
“Non verrà bene”
“Ti odio”
“Grazie, Shika-kun” trillò Ino in
modo amorevole mentre lui la malediceva sistemandole
con mani tremanti quel fiocco.
“Tadan, come sto?” esclamò la
ragazza appoggiandosi al paravento con un sorriso sbieco.
“Mancano tre minuti” rispose lui.
“Non mi hai risposto”
“E non intendo farlo. Andiamo” sbottò Shikamaru, asciugandosi il sudore con la
manica.
“Ora entro, pronta o no!” ruggì Ryo
dal corridoio, spalancando la porta.
“Ecco la sposa” fece Shikamaru con un sorrisetto
che sapeva di vittoria “…col cavolo!” completò intrappolando il nobile e legandolo
mani e piedi. In fondo non poteva ucciderlo, non era punibile di alcun reato. Peccato, davvero.
“Ohi Shika” sentì poi la voce
lamentevole di Ino alle sue spalle “faccio fatica a
camminare con questo…” borbottò mentre il conto alla rovescia segnava trenta
miseri secondi.
Il ragazzo si voltò circondandole le spalle con un braccio e
lasciando scorrere l’altro sulla sua schiena mentre il suo
piede assestava un calcio del tutto non necessario a Ryo.
Ma i suoi occhi erano tutti per la ragazza: “Così va
bene” le mormorò all’orecchio “O devo andare più giù?”. Sorrise maliziosamente facendo
scorrere rapidamente la mano sul fondoschiena della ragazza, e senza darle il
tempo di risponderle, la prese in braccio in una fluida mossa sparendo con lei.
Già che ci sono, vi lascio il link dello spinoffmade in Sakurina sulla scorsa
shot…di lì è iniziata una guerra tra me e lei! (amichevole, s’intende…a colpi di fic!)
* Maggie Carpenter è
la protagonista della commedia romantica “RunawayBride”, in italiano Se
scappi ti sposo, con JuliaRoberts
e RichardGere. Ora, non
che il film mi abbia colpita particolarmente, ma
trovavo la situazione molto adatta! E poi c’è questa frase di
Ike, che più ShikaIno
di così si muore!
Ike
Graham: [on the perfect proposal] Look, I guarantee there'll be tough times. I
guarantee that at some point, one or both of us is gonna want to get out of
this thing. But I also guarantee that if I don't ask you to be mine, I'll
regret it for the rest of my life, because I know, in my heart, you're the only
one for me.
IkeGraham: [sulla
proposta di matrimonio perfetta] Ascolta, ti garantisco che ci saranno tempi duri. Ti garantisco che a un
certo punto, uno di noi vorrà tirarsene fuori, forse tutti e due. Ma ti
garantisco anche che se non ti chiedo ora di essere mia,
me ne pentirò per il resto della mia vita perché so, nel mio cuore, che sei
l’unica per me.
Ok, delirio finito, promesso! Chiedo ancora
umilmente perdono alla Luly, che avrà la sua fic con Shika in smoking, ma
spero che l’in bocca al lupo sia comunque valido!
Ora me ne vado, davvero, dopo aver risposto alle
recensioni!
Manji: Macché, tranquillo, anzi:
grazie della recensione! E
grazie per i complimenti, questa raccolta mi ispira
davvero tanto! Sì, la scorsa shot era angstangstangst, ma sono felice di averla
resa bene nonostante io sia comunque una grande fan degli happy ending, e nonostante Sakurina si
sia vendicata! E grazie per segnalarmi sempre le
battute che ti sono piaciute di più, per me è importante! PsYes, conosco l’Immortale ma
per interposta persona: ho un amico che mi ossessiona, dunque prima o poi lo
leggerò!
Queen_of_sharingan_91: Oh Ludo, mi dispiace
davvero: anche io stavo male mentre la scrivevo! Però grazie, perché hai letto lo stesso e perché hai apprezzato.
Povera Ino, concordo, e anche povero Shikamaru
aggiungo, costretto a un destino che non vuole…il finale l’ho fatto apposta,
sì. Ma ero davvero ispirata sul tema amore-tragico-forever! Spero solo di avervi strappato un sorriso
con questa! Ps le recensioni chilometriche non mi
spaventano…anzi! *_* e quando posso, recensisco
volentieri pure io! ;)
Mimi18: Mimi, ti informo
che ho fatto installare telecamere a casa. Sai com’è, è la seconda minaccia di
morte che mi mandi…Mi dispiace, mi dispiace, mi
dispiace! MaShikaserva ti
avrà fatta riprendere almeno un po’, no? XD Ecco, qui c’è la percentuale giusta
di scemaggine per farti passare il groppo in gola
(spero) e sì, l’happy ending! *.* Ah, e lo spinoffIno-destino l’aspetto,
eh!
celiane4ever: Sono felice del fatto che non avremo un’altra Luly: quella che abbiamo l’amiamo profondamente, ma basta e
avanza! XD Spero che questa fic ti abbia strappato un
sorriso: bacione!
Ryanforever: Lo so, lo so, è
triste! Ma questa volta non lo era, no? Sil e i suoi cambiamenti d’umore….XD
Perchémi ha sopportata
nella scelta della sposa, forse.
Perché mi andava, anche.
Perché non ci deve essere
sempre una motivazione per fare le cose.
E perché le cose più
belle sono quelle che non ti aspetti, con la speranza
che possa trovare anche lei la tenerezza che riscalda l’animo.
Briden° 5
*Rossana*
Tutto
quello che ricordava, di quella sera, era Ino in abito nero, appoggiata al
paravento per lui; che gli sorrideva
di sottecchi, una presa in giro sulle labbra e una promessa negli occhi.
Così i
passi portavano Shikamaru lontano da lei, da loro, da quella donna viziata e da
quell’uomo voglioso d’amore;
non di lei. Da quell’uomo che non era lui.
“No!” Ino
si staccò violentemente dal bacio che l’aveva investita. L’ennesimo, cercato ma
non voluto.
Erano mesi che le
mancava qualcosa.
“Non hai
capito niente, niente!” ripeté sconvolta, sentendo le lacrime salirle agli occhi mentreKiba la fissava,
immobile.
Come poteva mancarle
così tanto, qualcosa che nemmeno sapeva cosa fosse?
“Non era
questo che volevi?” le chiese Kiba con fare sufficiente mentre le braccia di lei ricadevano frustrate
lungo i fianchi, e le lacrime le annebbiavano salate gli occhi.
È così sbagliato cercare
qualcosa senza sapere dove si trovi?
“No!”.
“Oh avanti
Ino, è da un mese che ti sfoghi con me…non penserai veramente che io creda in questa cosa dell’amicizia, vero? Si vedeva che pregavi
che ti saltassi addosso…”
“Se dico
che non voglio, non voglio!” e Ino se ne partì senza guardare chi incontrava, senza
far caso a chi come lei ingombrava la strada, senza accorgersi di Shikamaru
fino a quando non ci andò a sbattere contro, avvolta
dalle sue braccia.
E improvvisamene qualcosa scattò, da
qualche parte nella sua anima.
Il suo corpicino bagnato rimbalzò violentemente contro il petto di lui, per poi essere bloccato dalle sue braccia,
forti. Alzò lo sguardo persa, per incontrare i suoi occhi,
il suo punto di riferimento da una vita, il metro stabile delle sue azioni.
Non parlò, ma
continuò a guardarlo in quello strano equilibrio: lei coi
gomiti poggiati sul suo sterno, rigidi e contratti a un tempo: l’istinto di
allontanarsi, la voglia di lasciarsi trattenere.
“Io non
voglio fare nulla che tu non sia pronta ad accettare” le disse piano,
confessando un peccato.
Ino si
morse un labbro: “Lo so” mormorò.
“Io voglio
solo vederti sorridere” disse lui mentre lei si
poggiava contro il suo petto, si arrendeva alla sua tenerezza.
“Lo so”
annuì Ino impercettibilmente.
“Se ora ti
baciassi, non sarebbe per capriccio” cominciò lui, e non terminò, una mano tra
i capelli di lei.
Forse lo
fu, all’inizio. Forse fu solo un capriccio, un desiderio di consolazione, di
essere stretta da braccia che non fossero cieca
bramosia ma tenera complicità.
“Non voglio
che sia per un capriccio”.
Forse fu,
all’inizio, il timido tentativo del bambino che varca
una porta proibita, che c’era da sempre senza essere mai stata notata.
“Ma potresti volerlo…un giorno?”
Forse fu,
all’inizio, tutto quello che di più sbagliato potesse
esserci, ma quando Ino si ritrovò avvolta in quell’abbraccio,
accarezzata da quel bacio, cullata da quelle parole, le sembrò che non ci fosse
nulla di più giusto di loro due, il bambino pigro e la bambina dispettosa, il
ragazzo scontroso e la ragazza facile, l’uomo che era tornato dalla missione e
la donna che era tornata in sé, abbracciati sotto la pioggia a condividere
un’emozione da quella sera; la vita da quel momento in avanti.
“Lo voglio”
“Lo voglio”.
Da quel momento in avanti: un bacio per un patto, un sentimento per una
promessa d’eternità.
…e tutto quello che ricordava, di quella sera, era Ino in
abito bianco, appoggiata al paravento per lui;
che gli sorrideva di sottecchi, una presa in giro sulle labbra e una promessa
negli occhi.
Dovute
spiegazioni: Rossana è l’amore della vita di Cyrano de Bergerac di Rostand,
chi non l’avesse lettodeve farlo: è la fonte del celeberrimo: “Ma poi, che cos’è un
bacio? …un apostrofo rosa tra le parole t’amo”…ve lo
riposto per intero, va!
Ma poi che cos'è un bacio?
Un giuramento fatto un
poco più da presso,
un più preciso patto,
una confessione che sigillar si vuole,
un apostrofo roseo messo tra le parole t’amo;
un segreto detto sulla bocca,
un istante d’infinito che ha il fruscio di un’ape tra le
piante,
una comunione che ha gusto di fiore,
un mezzo di potersi respirare un po’ il cuore
e assaporarsi l’anima ...a fior di labbra!
Naturalmente,
la storia originale è diversa, ma mi piace pensare che non tutto debba finire
in straziante tragedia ma che un amore lungo e faticoso possa trasformarsi in
calda tenerezza…Poi c’è anche una bellissima canzone di Guccini,
Cirano per l’appunto. Ma ora la pianto con la pubblicità e rispondo alle
recensioni! XD
Mimi18:
Mimi ti posso chiedere una cosa? Anche se non leggi puoi
recensire tutte le mie storie? Non importa che la recensione contenga un benché minimo riferimento alla fic,
basta che mi faccia sbellicare dalle risate XD Povero Shikuccio
mio, sempre nelle situazioni più sconcertanti lo caccio, è vero…ma cosa c’è di
meglio di una sadica e un masochista?*.* [le frullano ff
in testa] ShikaservaH<3. E voglio vedere la fanart!
*si guarda le spalle, e inserisce faccina che Mimi sa*.
Besos, semotta <3è di meglio di una sadca e un
masochista?*ioni più sconcertanti lo caccio...
hachi92: Hachi, don’t worry, anzi, grazie! Grazie
per i complimenti e per l’affetto col quale mi segui, mi onori davvero! Anche a me faceva morire dal ridere la scena in cui lui le
allacciava il vestito, velata di malizia ma in fondo divertente (per lo meno,
per noi XD). A presto!
Ryanforever: Anche questa è finita bene, no? Oh sì, ho
uno spiccato debole per i lieti fini e spero che anche a voi non dispiacciano XD Che ne dici?
kikkyxx14: Sì, si riscattano! Anche
in questa, no? Finisce diversamente dall’originale, ma
oh, la storia insegna!
Sakurina: Luly! Scusa, scusa, scusa: Shika in smoking
arriverà, promesso! Ma sono contenta che ti sia
piaciuto lo stesso! Shika damigella è fiQuissimo, sìsì,
e poi…si amano *.* e tantissimo, aggiungerei! Si amano sempre, in tutte le
salse: che vogliamo farci! Mi dispiace, mi dispiace usare sempre così il povero
Kiba, ma in fondo lui l’amore della sua vita ce l’ha già: sei tu! [leccata
pazzesca]. Hugs, kisses and
fairydust, little pixie!
Ino se ne
stava appoggiata al paravento di camera sua, un abito bianco indosso
mentre osservava con sguardo predatore il suo compagno di squadra: “Shika, vieni qui!” trillò divertita.
“Non mi
pare una buona idea” ribatté lui per tutta risposta.
“Oh,
avanti…” lo invitò lei.
“Non
funziona”
“Dai, vieni…”
“Col
cavolo!” fu la risposta scocciata che ottenne.
“Non era
una domanda” constatò allora lei, acida.
“Ah,
nemmeno la mia” ribatté lui determinato.
“Dai!”
“No!”
“Per
favore!”
“Noo!”
“Ti prego!”
“No.”
“L’hai
voluto tu: Choji, vallo a prendere” ordinò lei in
tutta tranquillità. Il compagno si guardò bene dallo sbuffare, prestandosi a
recuperare l’amico comune che si era nascosto nell’armadio.
“Mettiti
quello” ordinò Ino.
“Perché?” sbuffò Shikamaru, senza aspettarsi davvero una
risposta.
“Perché sì, avanti!”
“Mendokuse…”
“Ecco,
mettiti lì” sospirò Ino con fare esperto “Ora io arrivo con Choji” proclamò solenne.
“Puoi anche
stare lì, eh” la risparmiò Shikamaru. Lei non lo degnò di risposta, riservandogli
uno sguardo che parlava molto chiaramente.
“Avanti, Cho” fece porgendo la manina minuta all’amico, che la prese
con molta serietà. Avanzarono a braccetto fino a metà stanza
mentre Shikamaru tentava di non sembrare troppo scocciato – o ci avrebbe
sicuramente rimesso qualcosa.
Alzò lo
sguardo per incontrare quello di Ino: i suoi occhi
brillavano, e per la prima volta in vita sua pensò che Ino fosse bella. Non c’era un’altra parola che potesse descriverla: era l’essenza stessa di quel termine, Ino: bella.
Evidentemente
la sua espressione ora era buffa, perché a Ino scappò
un risolino divertito mentre si copriva con grazia la boccuccia rosa,
scusandosi con lo sguardo in un atto di ostentata civetteria.
Shikamaru
scosse il capo mentre la biondina lasciava la mano di Choji per prendere la sua, e l’amico si infilava lesto un’enorme
maglia bianca, che quasi gli faceva da tunica.
“Siamo qui
riuniti” cominciò allora in tutta serietà “per celebrare il matrimonio di Ino Yamanaka e SasukeUchiha.” Ino sbatté le palpebre eccitata, Shikamaru sbuffò infastidito.
“Vuoi tu
Ino prendere in marito Sasuke?” domandò allora Choji.
“Certo”
cinguettò lei.
“Vuoi tu Shik-Sasuke prendere in moglie Ino?”.
Il Nara non
rispose. Ino gli assestò un calcio negli stinchi.
“Eh? Mendokuse…Sì, lo voglio”
A quel
punto Ino si piegò con fare cospiratore verso il celebrante: “Chiedi se anche
più di Sakura, Cho”
“Più di
Sakura?” domandò allora Choji con incredibile
serietà.
Shikamaru
avrebbe voluto ribattere che le cose non andavano esattamente così durante i
matrimoni, ma se ne guardò bene, dato lo sguardo supplichevole dell’amico che
annuiva vigorosamente.
“Certo”
proclamò allora.
Ino emise
un risolino trionfante, stringendogli la mano nella propria.
“Bene, lo
sposo può baciare la sposa”.
E
Shikamaru senza pensarci lo fece davvero. Ci pensò poco dopo, alla violenta
scossa di Ino: la bambina non progettava certo di
ricevere il primo bacio della sua vita a otto anni, e non pensava sicuramente
di riceverlo da Shikamaru Nara.
“Shi-ka-ma-ruuuuuuuuu!” urlò irata.
Oh beh, per
lo meno sapeva chi aveva baciato, e non era SasukeUchiha.
Comincio
col dire che no, non è come pensate: Elena non è la Elena
dell’Iliade, ma quella di Tutto è bene
quello che finisce bene ("All's wellthatendswell"),
commedia di Shakespeare che racconta di come una
giovine si prodighi per l’amore del suo amato riuscendo infine a sposarlo con
la forza della sua determinazione. Mi sembrava adatto, ecco! Non so se sul
finale Shikamaru sia OOC, ma non credo, dato che il bacio più che per
attrazione (che già è in potenza, eh) gliel’ha dato perché “stava sul copione”,
ecco, perché si era messo in testa di fare automaticamente quello che Ino gli
chiedeva, date le conseguenze nefaste che lo aspettavano in caso contrario. Che adorabile, piccola tiranna, non trovate? Poi certo,
l’ultimo pensiero è la piccola rivincita del nostro svogliato preferito! <3
E un po’ di chibi ogni tanto può
solo fare bene! Che dire, ci sto proprio prendendo gusto con questa raccolta…XD
Ma ecco le vostre risposte (ps grazie!)
Queen_of_sharingan_91:
Ma certo che mi erano mancate le tue recensioni, però
mica ti devi preoccupare! Come se ogni scrittore non fosse
prima di tutto un lettore e dunque non sapesse quanto impegno richiede
ciccare su “vuoi inserire una recensione?” e scrivere qualcosa di
sensato…quindi no problem, sul serio, ma grazie
dell’impegno che hai dimostrato ora! Sono molto contenta che ti sia piaciuta la
scorsa shot, dato che all’inizio volevo quasi
pubblicarla come nonsense: ero partita dall’immagine
mentale di loro due abbracciati sotto la pioggia, poi ho rielaborato, ma col
timore di aver messo in piedi un caos…dunque grazie per avermi chiarito il
dubbio! Ps spero ti piacciano anche da bambini! :P
Ryanforever: Dai, anche io adoro Cyrano!
E spero che questa, sebbene più prosaica, ti abbia
strappato un sorriso!
CocoLee: Lee! Non ti preoccupare per le recensioni, sulla lettura
delle mie ff da parte tua mi ha rassicurata
lo snocciolamentocompulsivo
delle battute di Questione di gusti
in treno! XD Sono contenta che la raccolta ti piaccia e sì, ti devo confessare
che quella AU con Ino modella e Shika fotografo è
anche la mia preferita, dato che nella mia testa non è assolutamente rimasta una flash! E no problem per la
dedica: l’ho fatto volentierissimo, dato che mi
pareva avessi proprio bisogno di un abbraccio, anche
se fatto di parole…besos!
hachi92: Sappi che stai diventando la mia eroina!
Sono proprio contenta che la fic ti sia piaciuta:
questa è sicuramente meno seria ma a me piacciono tanto
loro da bambini, e i bambini in generale mi fanno morire dalle risate quindi
spero che anche questa shot sia stata di tuo
gradimento!
Il Nara
quasi ride al vederla così assorta in un compito che non è il suo: “Mi spieghi
perché ti sei messa in testa questa idea di fare il
vestito a Sakura?”.
La bionda non batte ciglio: “Perché sua madre è morta, ed è tradizione che lo
facciano le madri, e…”. Ino non alza il capo mentre snocciola ragioni su
ragioni.
“Non sei
sua madre” taglia corto lui, nascondendo qualcosa d’altro.
“Devi
sempre essere così pedante?” e sparisce dietro il paravento, Ino. E diventa di colpo preoccupata, senza più celare nulla, l’espressione
di Shikamaru.
“Ino, non
stai piangendo, vero? Dai, non piangere, non volevo…è
solo che non hai il tempo materiale per farlo, ti ammazzi di lavoro…”
Lo sta davvero dicendo? Shikamaru
Nara?
“Ce la
faccio”. Eccola, la frase più pericolosa che laYamanaka possa dire, anche conosciuta come: Brutto stupido ignorante, dimostrerò al
mondo quanto valgo – magari facendomi ammazzare, ma da morta tutti lo sapranno.
“Tu non hai
un altro posto in cui essere?” arriva poi il tono di sfida tipico dell’eterna
lotta Yamanaka-Nara “Con Naruto, Temari”
continua la ragazza stridendo i denti sul secondo nome mentre
tiene ostinatamente – qualcuno potrebbe dire comicamente – gli occhi puntati
sull’orlo della gonna “Shiho…Tsunade?”
termina esasperata.
“Tsunade?” sogghigna Shikamaru inarcando un sopracciglio.
“Siamo grandi, Ino, non c’è bisogno di fare la gelosa…” dichiara avvicinandosi
a lei e sfiorandole l’orecchio in un bacio.
“Devo
finire” si scusa – falsa – lei, evitando la sua presa. “Se
mi fai la cortesia di uscire…” comincia accompagnandolo alla porta.
“Ehi, ma quanta fretta…non è che mi nascondi qualcosa, signorina?” ride Shikamaru, accentuando
l’ultima parola. Sakura si sposerà tra poco più di un mese, e lui sa bene che Ino non sopporta quell’affronto.
Lei è quella che fa sempre tutto prima, lei è quella che ha avuto la prima
dichiarazione, la prima mestruazione, il primo capello
bianco. Beh, non sarà la prima a indossare l’abito
bianco, però, e questo la secca parecchio.
“Io” comincia lei “Non ho proprio un bel nulla da nascondere. E tu te ne devi andare, perché la tradizione…”
“Un po’ di
frustrazione, magari?” domanda lui sogghignando, e facendola inferocire.
“Vais à te faireenculer, si tu le préfère en français” gli
risponde a tono lei.
“Ah, ti adoro quando fai la francesina!” esclama lui afferrandola
per la vita, da dietro.
“E io ti odio quando fai così” sbuffa lei.
“Sei tremendamente
sexy” le soffia lui all’orecchio.
“E tu
tremendamente cretino” tenta di ribattere lei mentre
una scia di baci si posa altamente persuasiva sul suo collo. “Shika…devo lavorare…la tradizione dice che l’abito dev’essere pronto un mese prima…” cerca di argomentare lei,
logica. Ma con un ragazzo il cui QI equivale a 200, è
come dire che il gioco è perso in partenza. In più, le argomentazioni
di lui le paiono d’un tratto molto, ma molto più convincenti delle
proprie, specialmente ora che la sua mano si intrufola con indubbia maestria
sotto la sua maglia…
“Sei un
bastardo”
“E tu sei magnifica…”
“Adulatore”
“Vanesia. Mmm, la rispettiamo in tutto la
tradizione: qualcosa di blu” dice sfiorandole la maglietta “qualcosa di
nuovo…” fa apprezzando il reggiseno.
“Manca solo
l’abito bianco” commenta acida lei.
Lui sbuffa,
accasciandosi d’un tratto: “E va bene, e va bene…”.
“Shika, che fai?”
“È
tradizione che te lo chieda in ginocchio, no?”.
Massì, aggiorniamo! Quando
l’ispirazione chiama…Penelope è la Penelope di Ulisse,
perché come lei Ino tesse, e prima o poi Shika si
decide! XD E anche alla Penny di Lost, solo perché è ricominciato! (In america,
per lo meno!)
Ma ora, spazio alle
recensioni!
hachi92: Grazie mille, e…viva
gli happy ending! Spero che anche questa
flash ti sia piaciuta, perché a me ha divertito molto scriverla!
kikkyxx14: Sì, Ino è una tirnanna, Adorabile però, no? Sicuramente Shikamaru la
pensa così…<3 Shika e Ino si svegliano
eccome, soprattutto in questa! Qui sono più maturi, si vede…
Mimi18: Mimi cara, lo sai che il manga non fa
testo…e fanfiction sono il nostro credo! E noi sappiamo, sappiamo come Choji
ci ha confidato, qual è la suprema verità. Il sesso violento all’altare…ci
penserò XD Panda power, al solito! ECho…Cho è il gran sacerdote del
bianco, no?
Ryanforever: Shika
è costretto da Ino a fare molte cose, ma alla fine, almeno per certe, non gli
dispiace poi così tanto! E poi non scordiamoci che è
uno stratega, e se accetta di fare qualcosa è sempre per una ragione logica…ah,
che amore! <3
Un abbraccio e una
torta con chi sai tu dentro, Minnie!
Tua
Barbie
Bride n° 8
*Marylin*
“Shikamaru
Nara!”
Fu richiamato
all’ordine l’ennesima volta in quella serata che pareva non avere fine. Ancora
si domandava perché avesse accettato di andare in viaggio con lei, perché
avesse accettato di uscire con lei in primo luogo, e già che c’era, perché a
quattro anni non avesse deciso di mettersi la maglietta blu invece di quella
gialla il primo giorno di scuola. Non c’era dubbio, Shikamaru Nara era uno che
pensava parecchio.
E se
c’era un’altra cosa sulla quale non c’era dubbio, era che Ino Yamanaka aveva il potere di farlo smettere di ragionare nel
giro di qualche nanosecondo.
“Che-cosa-stai-facendo?” scandì il
ragazzo alzando lo sguardo, esterrefatto.
Ino se ne
stava in piedi, un ghigno divertito sulle labbra e un gomito appoggiato al
paravento mentre indossava un abito nuziale. No, a questo punto Shikamaru Nara
ricominciò a pensare (nonostante gli riuscisse davvero difficile tra l’influsso
dell’alcool e quello di Ino), decidendo che quello,
logicamente parlando, non era un
abito da sposa. Non poteva esserlo, dato che…
“Non si
vede?” chiese lei, audace. “Ci sposiamo” gli comunicò.
Shikamaru
sputò il vino che stava bevendo, alzandosi di botta dalla poltrona sulla quale (fino
a poco prima) se ne stava beatamente seduto. “Che cavolo dici, Yamanaka?” blaterò decisamente
colto alla sprovvista “Usciamo insieme da quattro mesi!”.
“…E ci conosciamo da ventisei anni” aggiunse lei.
“Sei pazza”
fece Shikamaru alzandosi in piedi e cercando una via di fuga.
“E tu sei in trappola” concordò Ino con un sorriso
mostrandogli la chiave della stanza, che teneva in mano.
“Ino, dai,
è una pazzia…” tentò di contrattare Shikamaru.
“Shika” fece lei carezzandogli il viso e passando poi a
disegnargli piccoli cerchi sull’addome, mentre sensualmente lo spingeva sul
letto e lo intrappolava col suo corpo “Ho promesso a papà che non ci saremmo
toccati fino al matrimonio” terminò con un’espressione adorabile.
Shikamaru
si sentì arrossire: tra l’altro la parola “papà” gli faceva dimenticare ogni
pensiero impuro sulla ragazza mentre i neuroni
strategici calcolavano impazziti la percentuale di possibilità di
sopravvivenza. Di solito il numero era peraltro deprimentemente
basso.
“Ho capito,
ma Ino…” cercò di ragionare. Di colpo la sua parte razionale cedette il posto
al ragionamento ormonale mentre Ino si mordeva un
labbro e premeva – di proposito, la civetta – il suo seno sul petto di lui, facendo
per alzarsi.
“Se non vuoi…” disse la bionda, allontanandosi stizzita.
Il broncio
sul suo volto scomparve d’improvviso quando sentì la
mano di Shikamaru afferrare con impeto il fiocco che le teneva legato il seno.
“Allora,
Ino, com’è andata in America?” fece Tenten mentre ordinava a Neji di
prendere le valigie e prendeva a braccetto l’amica.
“Oh, sai,
le solite cose…” cominciò “Shopping da paura a New York, il GrandCanyon una favola, ci siamo sposati a Las Vegas…”
“Vi siete cosa?”. Ino si stupì: quella non era la voce di Tenten. “Oh, ciao papà! Siete venuti anche voi a
prenderci?”
0%.
Erieccomi
qua, ragazzi, ad aggiornare questa raccolta che personalmente adoro!
Grazie a chi la legge, e in particolare a chi
recensisce!
kikkyxx14: Sì, Ino ci era
rimasta male per il fatto che Sakura si sposasse prima di lei, ma come vedi
Shikamaru ha rimediato alla grande! Ah, quanto li adoro! E poi penso che
nonostante non si da lui…per Ino farebbe questo ed
altro! (tipo sposarsi a Las Vegas! XD)
hachi92: Grazie, grazie,
grazie! Le tue recensioni mi fanno sempre sciogliere…Spero tanto che ti sia piaciuta anche questa, e che ti abbia divertita!!!
Ryanforever: Ciao, sono
felicissima che la fic ti sia piaciuta! Sì, Shikamaru
aveva già premeditato tutto, ma credo che anche Ino lo sappia stupire, come in
questa shot! Ah, che cariniiiii!
Ah, quella del vestito me la sono inventata, non è una
tradizione, per lo meno che io sappia! XD
celiane4ever: Ciao Vale! Questa
dovrebbe essere una delle fic che ti piacciono,
sarcastiche e romantiche al punto giusto! Sì, sì, educati pure che ce n’è
sempre bisogno, soprattutto nelle ff! Um bacio!
A
tutte/i (e questa volta hanno precedenza le donne per numero, sì)
quelle/i
che non pubblicano più, che non leggono più, che non recensiscono più.
Perché
nello ShikaIno ci credano comunque!
Bride n° 8
*Eva*
Ok, questo era strano.
Era
strano intrufolarsi in camera di Ino, su richiesta della madre, perché la
suddetta Ino era morta al mondo. Chissà poi dove si era cacciata.
“Ino?”
un leggero frusciare dietro il paravento, poi nulla.
“Ino?”
forse era solo un’impressione. O forse no.
Shikamaru
si sedette comodamente sul letto di Ino, prese il primo libro che trovò e
l’aprì, mettendosi in ascolto. Niente. Ma sarebbe venuta fuori prima o poi: lui
di strategie se ne intendeva.
Si
alzò e aprì il primo cassetto dell’armadio dove trovò la biancheria intima che – sentendosiun po’ maniaco – prese a maneggiare con
attenzione. Forse stava rischiando un po’ troppo.
Ancora
nulla.
Era
dannatamente brava.
Provò
col primo cassetto della scrivania, dove trovò il diario segreto della
dodicenne Ino Yamanaka.
Questo sarebbe stato
divertente.
S+I, S+I,
S+I…
Cara
Sakura,
Oh.
Cazzo, questo era perché non aveva voluto
farlo. Perché da quando aveva litigato con Sakura, Ino scriveva a lei nel suo
diario, come se parlasse con lei, come se un giorno avrebbe potuto darglielo ed
essere in pari con la sua vita. Ora sì che Shikamaru si sentiva un idiota. Si
risedette sul letto, predendo a sfogliarlo e sentendosi un verme mentre lo
faceva, perché in fondo non aveva diritto di…Ma almeno sarebbe uscita,
sarebbero andati insieme a quella maledetta festa e poi sarebbero tornati per
un orario decente. Forse.
12
febbraio - Oggi S. non mi ha degnata di un’occhiata. Niente, Sakura, niente. E
dire che io ci provo, ma lui non mi considera.
Figurarsi: Sasuke,
Sasuke, Sasuke. Sempre e solo Sasuke.
13 aprile-
Sakura, sono passati due anni, e S. è ufficialmenteun cretino.
Beh, ci sono voluti due
anni, ma alla fine ce l’ha fatta.
Sono
decenni che non mi piace più Sasuke,
due anni -
è da
quando ci ha fatte litigare che lo odio,
oh.
ma S. non
capisce, proprio nulla. Forse dovrei urlarglielo in faccia, ma non gliene
fregherebbe niente, temo.
Uccido Sai, allora.
27 aprile
- Sakura, non trovi che sia strano che le persone importanti della mia vita
comincino tutte con la S? Sono soggiogata senza sosta. Tutte S, una per ognuna
della mia vita.
Sono-> questo è Sasuke,
fronte Spaziosa. Egocentrico come non mai. Poi ci chiediamo perché non potesse
funzionare fra me e lui. Due ego come i nostri in una stanza non ci stavano
mica…
Soggiogata -> una
parola lunga per un nome corto: è Sai. Non mi è mai piaciuto davvero, solo mi
attraeva come i giochi che non si possono avere, quando in fondo sai benissimo
che ti diverti di più a giocare coi tuoi amici (e non tollero doppi sensi in
questa direzione!)
Senza-> questa sei tu,
sempre convinta che ti manchi qualcosa (anche scema comincia con la S, eh!)
Sosta-> questo è… è
lui, Sakura, lui. Non avrei mai pensato di parlare di lui così, ma… che posso fare? Se solo mi
rispondessi…
Shikamaru
si voltò di scatto mentre alle sue spalle sentiva un frusciare repentino e Ino
compariva alla sua vista, vestita di bianco candido e pronta a colpirlo.
“Si
può sapere chi ti dà il diritto…” cominciò violacea, scagliandoglisi contro.
“Ehi,
ehi…” fece Shikamaru con veemenza, afferrandola per i polsi e portandola sotto
di sé in una fluida mossa. Era bella da mozzare il fiato in quell’abito bianco
che portava chissà per quale ragione, anche se tutte le domande più
imbarazzanti sul perché indossasse proprio l’abito di nozze di sua madre quando
dovevano uscire gli morirono in gola quando vide impotente il diario cadere dal
letto, aprirsi sul tappeto e rivelare fotografie di lui, al suo interno. Ino si
voltò dall’altra parte. Questo
cambiava le cose.
S come Shikamaru, si trovò a pensare con uno
stupidissimo sorriso che gli si stampava in faccia.
“Altro
da dichiarare?” trovò il coraggio di chiedere, nascondendo il riso che si stava
allargando sulle sue labbra.
“Sei
un cretino” ribatté Ino, continuando a fissare ostinata il muro.
“Quello
l’ho già letto” assentì Shikamaru, portandole una ciocca di capelli dietro
l’orecchio.
“Fin
dove sei arrivato, esattamente?” la
voce di Ino ora era piccola, insicura.
“Sono
stupito, sul serio” si divertì il ragazzo, mentre osservava le guance della
ragazza avvampare.
Ino
si violentò per rispondergli:“A me pari
scemo, invece”
“Stai
scherzando? Sono sveglio, sicuramente. Sempre stato. Sto solo seguendo strani
sentieri senza sapere se sbaglio…” azzardò poi.
Tutte S.
Ino
lo fissò:stava giocando con lei? “Se sbagli sarò sicuramente sincera”.
Fottute S.
“Sicura?”
fece Shikamaru a un palmo di labbra dalle sue, rosee e invitanti.
“Sì…”
Ino
lo guardò con occhi di sfida,e Shikamaru
la baciò, dato che non aveva altre S da giocarsi che non fossero “sposami”… ma
per quella, nonostante l’abito di Ino, c’era ancora tempo.
Non sono morta, ci sono! Dovevo solo aspettare i comodi di
Madama Ispirazione… spero che comunque la cosa dia i suoi frutti!
Grazie a chi continua a seguire questa storia, in particolare a:
Kikkyxx14: Beh, questa volta a
fare la parte del leone (un po’ tardo, ma d’altronde chi non lo è quando si
parla di faccende di cuore?) è Shikamaru, ma spero che la fic ti sia piaciuta
comunque! Grazie della recensione, a presto!
Ryanforever: Ino è furba sì…
non sempre, ecco. A volte bisogna dare anche a Shika l’opportunità di
riscattarsi! Tra l’altro mi piace pensare che vada in camera di Ino con una
certa libertà, che curiosi in giro sotto lo sguardo di lei, che
inavvertitamente si renda conto di come stanno le cose! E Ino aveva un bel da
vergognasi a indossare l’abito della madre, che gli imbarazzi non finiscono
mai!... ma se finiscono in questo modo, dire che c’è da farci un pensierino XD
Grazie e un bacio!
Celiane4ever: Inoichi for
president, io lo sostengo da mò! XD Grazie per la tua sempiterna presenza,
cara, spero che anche questa shot ti sia piaciuta!
Hachi92: E dopo secoli…
aggiornò. Lo so, lo so, lo so che sono lenta… ma so anche che gente come te ci
sarà sempre, il che mi rasserena immensamente. Grazie, Grazie, grazie!
Mimi18: Tennie mia, sono
contenta che la fic ti sia piaciuta, dato che era per te: non potevo non
inserirti dopo tutto (e con un tocco di Neji schiavizzato!). So che volevi una
NejiIno, ma…ci sto lavorando, cara, pazienta ancora un pochetto.
Rettifico la tua recensione:
Ino È una pazza maniaca, soprattutto quando si tratta di Shikamaru.
E Shika non sa fare due più due,
quando ha davanti Ino.
<3
Quanto li amiamo? Quasi quanto
si amano loro!
Ok, dopo il finale in scemenza,
ti bacio e me ne vado! XD
Lan: Eh sì, immagino che
Inoichi (e anche Shikaku) non vedano l’ora di farsi gli affari dei propri
figli, in fondo sono un ammasso di vecchie comari! Ma tanto a noi fanno
divertire… XD
Shikamaru sospirò, lasciandosi cadere a peso morto su quel letto d’hotel
Ebbene sì, sono ancora
viva! E presento a tutti voi… la sposa numero 10:
Bride n°
10
*Lotte*
Shikamaru
sospirò, lasciandosi cadere a peso morto su quel letto d’hotel. Non era casa
sua, ma sarebbe andato comunque. L’energia che aveva speso in quella giornata,
fisica e psichica, era più di quanto avesse preventivato per quell’anno intero.
Quindi, ora, si godeva il suo maledetto riposo. Prese un sorso di sakè,
l’ennesimo di quella giornata, e chiuse gli occhi.
“Ehm ehm”
Sfortunatamente,
qualcuno la pensava diversamente.
Shikamaru
frenò un ghigno, sistemandosi meglio le braccia dietro la nuca, piantandosi
ancora più comodamente nel cuscino di piume d’oca.
“Ehm ehm”
“Lasciami
in pace, Ino, voglio dormire” sbiascicò tirando le parole nel sorriso che
voleva mozzare.
“Io non
penso proprio, signor Nara!” gridò la ragazza stizzita, lasciando la sua
posizione ad effetto, appoggiata al paravento, e lanciandosi a cavalcioni
sull’uomo.
Sentendo
quel peso improvviso su di sé, Shikamaru aprì gli occhi. Lei indossava ancora
quel vestito candido, quell’abito da cerimonia che le avvolgeva i fianchi con
una naturalezza inconcepibile. Non perse tempo a farglieli sentire sotto le
dita, quei fianchi, prendendogli le mani e poggiandosele sulle anche con fare
suggestivo.
Shikamaru
alzò un sopracciglio.
La bionda
si slacciò il fiocco candido che portava all’altezza del seno, alzando a sua
volta un sopracciglio.
“Avevo
altri piani per stasera” mormorò Shikamaru, mentre lei si avventava sul suo
collo, con una scia di baci.
“E io avevo
altri piani per la mia vita, ma a quanto pare tu non la pensavi allo stesso
modo.”
“Nemmeno
tu” sussurrò Shikamaru piano, facendo scorrere le mani dai fianchi della
ragazza al suo viso, prendendolo dolcemente tra i palmi, guardandola intensamente
negli occhi, che non erano del colore che si ricordava.
“Ma ora non
mi puoi dire che non mi vuoi, Shikamaru!” protestò la ragazza.
“Ho già
fatto abbastanza fatica per i prossimi due mesi, Ino” rispose lui
focalizzandosi sulle labbra di lei, accarezzandole i fianchi attraverso quella
seta preziosissima.
“Non mi
puoi dire che non mi vuoi dopo che mi hai rapita dal mio matrimonio per
portarmi via con te!” ribadì lei determinata, guidando le mani di lui sui suoi
seni. Shikamaru le ritrasse.
“Ho dovuto
minacciare tuo padre, Ino. Sai cosa vuol dire questo? E ho dovuto stendere
Naruto, che voleva impedirmi di entrare. Ho bisogno di una sigaretta” sbottò
nervoso il ragazzo, cercando di alzarsi. Rendendosi conto di non poterlo fare,
con la ragazza sopra di lui. Imprecando contro le sigarette, che non si
trovavano, e contro la bellezza di lei, che invece era più reale di qualsiasi
cosa.
Un piccolo
“oh” si disegnò sulle labbra carnose della ragazza.
“Di solito
non picchio i miei amici” puntualizzò Shikamaru, togliendosela di dosso e
voltando il capo di lato come se quello chiudesse la questione, come se fosse
offeso. Come se avesse scoperto una parte di sé che avrebbe preferito dormisse.
“Mi
dispiace” fece allora lei lasciando scorrere le mani sul suo petto, accovacciandosi
al suo fianco come una bambina.
Shikamaru
non rispose.
“Ho
sbagliato, ho sbagliato tutto.” Sussurrò la ragazza, piano. “Sapevo che Ken non
faceva per me, ma sono andata avanti lo stesso. Sapevo che non lo amavo, che
amavo te, ma ero troppo orgogliosa per ammetterlo. Nemmeno mi ricordo quando è
cominciata questa storia, tanto ce l’ho dentro… sono stata una stupida,
cretina, superficiale, idiota. Ecco, contento adesso?” fece poi umiliata.
Speranzosa. Shikamaru non rispose,
frenando l’istinto di abbracciarla e portandosi di nuovo le mani sotto la nuca,
per metterle da qualche parte, qualsiasi parte che non fosse su di lei.
Ino non si
diede per vinta: “Ti amo, Shikamaru. E voglio te, nessun altro. Hai niente da
dire, adesso?” insistette vicina alle lacrime. Shikamaru non rispose.
“Te lo sto
chiedendo, Shikamaru” insistette la ragazza domando un singhiozzo “Ti sto
chiedendo di perdonarmi. Non posso prendermi indietro quello che ho fatto, ma
posso cercare di rimediare ai miei errori… non c’è un modo? Dimmelo, chiedimi
quello che vuoi e lo farò, ma dammi la possibilità di rimediare!”.
Allora,
Shikamaru lasciò che la sua mano si levasse verso la guancia della ragazza:
“Ssh” scosse il capo.
“Ssh”
ripeté “Basta parlare”.
“Shikamaru…”
“Ino”
cominciò “non voglio più vederti…” continuò con una lentezza esasperante,
mentre le pupille della ragazza si dilatavano “… con quel vestito addosso”.
Ino lo
guardò incredula, poi mettendo mano alla cerniera scoppiò a ridere: “A questo
credo di poter rimediare”.
***
Il rumore
dell’orologio a pendolo si era fatto insopportabile quando Shikamaru riprese i
sensi, mugugnando deluso qualcosa sul posto vuoto di fianco a lui. Le coperte
erano fredde, e Ino non c’era. Aprì gli occhi terrorizzato, il battito che gli
andava a mille, guardando la stanza in preda al panico e realizzando quello che
la sua mente temeva.
Lei non
c’era.
C’era lui,
in una stupida stanza d’albergo, addormentato mezzo nudo, solo e patetico.
Si
maledisse, Shikamaru, si maledisse battendo un pugno contro la testiera del
letto e chiudendo gli occhi di rabbia.
“Ehm ehm”
Sentì
protestare davanti a sé.
Strinse gli
occhi più forte, mentre il suono si faceva più insistente. Bevve un altro sorso
di sakè, preso a tentoni dal comodino.
“Ehm ehm”
La voce non
si dava per vinta, così maledettamente diversa da quella che si immaginava.
“Sono 300
ryo” mormorò stizzita quella, buttandogli in faccia il vestito candido che
aveva indossato la notte prima.
“Il mio
amico mi aveva detto che chiedevi di meno” protestò Shikamaru, scuotendo il
capo. Due bottiglie in meno, se quella voleva quella cifra.
“Di solito
non mi faccio chiamare ‘Ino’ e non faccio dichiarazioni d’amore improbabili
prima di scopare con un uomo” rimbeccò la bionda, con un sorrisino sarcastico
sul volto.
“Fottiti”
sputò Shikamaru, allungandole i trecento ryo e ordinandole di scomparire.
“Di solito
ci pensano gli altri” rise quella, con un colpetto sulle natiche del giovane.
“Sei bello strano, ma mi piaci. Chiamami quando hai bisogno di Ino” sorrise in maniera provocante
ancheggiando verso l’uscita.
Shikamaru
le chiese di chiudere la porta, e tornò a buttarsi sul letto.
Strinse gli
occhi forte, cercando di scacciare una fastidiosissima voglia di piangere che
si insinuava prepotentemente tra le sue palpebre, e immaginò Ino, di fronte a
lui in tutta la sua bellezza, vestita di bianco e appoggiata al paravento, che
gli sorrideva in maniera semplice e provocante.
“Mi pareva
di averti chiesto di non vedere più quel vestito” mormorò, poi prese una
manciata di pillole che aveva lasciato sul comodino e le inghiottì insieme con
il sakè rimasto.
Al piano di
sotto, ancora impazzavano i festeggiamenti.
Ok,
ora potete uccidermi. Mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace: era cominciato
tutto in maniera abbastanza tranquilla e spiritosa, ed è finito in un dramma.
Sorry, sorry davvero. Mi rifarò alla prossima però!
Ah,
sì, Lotte è la protagonista femminile de I dolori del giovane Werther di Goethe!
Grazie
a chi segue questa raccolta, e in particolare:
Nejisfan94: Francy! Grazie della recensione, è
come sempre magnifica, e mi fa quasi commuovere. Complimenti per
l’allitterazione in S! Sembrava stupida, ma pare aver preso molti questa
faccenda! XD Grazie, grazie, grazie, fa piacere avere lettori attenti come te,
e non ti preoccupare del ritardo: quando arriva una recensione a posteriori è
quasi più bello, perché è una sorpresa inaspettata! ShikaIno for ever!
Kikkyxx14: Eh sì, vi faccio sempre aspettare…
sorry! Ma ogni tanto me ne torno fuori, vedi? Spero di non avervi intristito
troppo con questa shot, ne arriveranno di più allegre!
Mimi: Verissimo, Shika è scemo, ma se non lo è
non ci piace! :P Ecco, Mimi, sappi che questa l’ho scritta solo per te (che
culo, eh?). Voleva essere una cosa leggera e carina, alla White Smile di Saretta, ma è
venuto fuori un cocktail depressivo. Non so che farci. Giuro che mi orripilavo
io mentre la mia mente dettava imperterrita alle mie mani parole senza appello.
Così è la vita, che ti devo dire? Arriveranno tempi migliori… si spera! Ma hai
letto in trasparenza il fatto che Barbie ha sposato Ken?! Era per te, topaH.
Ps lo so, lo so che vuoi la notte dopo, ma
quella arriverà, promesso, come dulcis in fundo. Il problema: quand’è
il fundo? Ai posteri l’ardua sentenza.
Celiane4ever: Vale! Ti ringrazio per i
complimenti, e anticipo invece gli insulti per questa, che per una come te che
ama gli happy ending non è il massimo… a mia discolpa dico che era cominciata
come una cosa carina e divertente, ed è finita nel lutto e nello sconforto,
senza che nemmeno io ne capisca il perché, ma tant’è… l’unica cosa che riesco a
dirti è: stay tuned! E BCH, BCH… hai ragione! Proverò un po’ a riprendere in
mano la mia vita di ficwriter…
Sveva90: Ciao, sono contenta che ti paccia lo
ShikaIno! E grazie mille per i complimenti, alla prossima!
Ryanforever: Ciao! Hai ragione: finissero
tutti così i momenti imbarazzanti… beh, in questa shot però ho dimostrato che
non ci sono sempre happy ending (purtroppo). Ma ci riprenderemo, ci
riprenderemo! A presto e grazie ancora!
“Ino.
Obbligo o verità?” gli occhi di Tenten brillavano di malizia nello scrutare
l’amica in difficoltà.
“Verità,
non ho nulla da nascondere” sorrise candidamente quella.
Shikamaru
alzò un sopracciglio divertito. Ino gli lanciò un’occhiata ammonitrice.
Shikamaru sospirò.
“Allora…”
borbottò Tenten con fare meditabondo “… fin dove sei arrivata con Sai?” chiese
infine con sguardo diabolico.
“Ci siamo
baciati” alzò le spalle Ino.
Shikamaru
rise apertamente, buttando giù un bicchierino di vodka, l’ennesimo di quella
serata. Ino gli gettò un’occhiata torva, offesa: “Che hai da ridere?” chiese
irritata.
“Hai
mentito” alzò le spalle lui, come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
“No, non
l’ho fatto” ribatté lei, per nulla colpita.
“Sì, l’hai
fatto”
“Non lo
farei”
“Lo faresti
eccome. Ti tocchi sempre i capelli quando menti” asserì lui sicuro, mentre Ino
si portava inconsciamente una mano alla coda, riassestandosela. “E quando sei
imbarazzata” aggiunse poi il ragazzo col codino.
“Sciocchezze”
fece lei prolungando volutamente il gesto e accarezzandosi i capelli “Sono
maestra delle tecniche mentali, Shikamaru, non credi sia in grado di mentire?”
domandò con un sorrisetto soddisfatto.
“Non è
questione di credere, Ino, ma di sapere. E io so per certo che non sei capace
di mentire. A me.”
concluse Shikamaru con un ghigno che rispecchiava quello di lei, riprendendo a
sorseggiare beffardo la sua vodka.
“Oh,
scusami, Mister Onniscienza” fece allora Ino, per nulla pentita “Perché tu sai
sempre quando mento, vero?”
“Sempre”
confermò Shikamaru soddisfatto, alzando il bicchiere verso di lei e bevendo
ancora, divertito.
“E non
sbagli mai, eh?” fece lei sbattendo le ciglia, e avvicinandosigli
pericolosamente.
“Mai” annuì
lui mentre lei gli si sedeva in braccio, prendendo il bicchiere dalle mani del
ragazzo, bevendone a malapena un sorso e porgendoglielo di nuovo, esattamente
nel punto in cui aveva bevuto lei.
“Allora,
Mister Onniscienza” concluse Ino allontanandosi ancheggiando dal ragazzo “Sappi
che questa ragazza ti farà bere sei cose impossibili prima di colazione” fece
voltandosi in ultimo verso di lui, teatralmente.
“Certo,
Ino” annuì lui, compiacente.
“Tennie”
dichiarò la ragazza solenne “Registra”.
La mente di
Shikamaru non registrava chiaramente gli eventi della sera prima, mentre il suo
corpo si accontentava di starsene spaparanzato su quelle coperte morbidissime,
su quel letto comodissimo…
Sembrava
di essere in paradiso.
“Che dici,
sei pronto per il secondo round?”
Alzò lo
sguardo e pensò di essere morto. Cioè, quella che aveva davanti doveva essere
una visione: Ino Yamanaka in abito da sposa, davanti al suo letto, con un
sorrisetto irriverente sulle labbra e un fiocco piuttosto disfatto all’altezza
del seno.
“Ino?”
chiese incerto, gli occhi ancora annebbiati dal sonno.
“Sì, ho
ancora lo stesso nome che hai implorato tutta la notte, Shikamaru” rispose lei
mordendosi un labbro.
Un
attimo. Shikamaru
chiamò a gran voce la sua migliore alleata di sempre: la razionalità. Peccato
che quella sembrava essersi volatilizzata mentre Ino si appoggiava a quattro
zampe sul letto e si dirigeva con fare predatorio verso di lui.
Non può
essere vero, si
ripeté più volte, mentre nella sua mente si registrava l’inevitabile deduzione
del comportamento della ragazza:
1)Lui e Ino si erano – in qualche modo – sposati.
Shikamaru
deglutì rumorosamente. E va bene che non ricordava chiaramente la sera
precedente, ma una cosa come quella avrebbe dovuto per lo meno sfiorargli il
cervello prima di…
“Shika?” la
voce di Ino interruppe i suoi pensieri, che si dirottarono verso i suoi occhi
blu, poi a seguire verso l’invitante scollatura che gli si offriva
perfettamente alla vista con lei piegata a quel modo. Meglio gli occhi blu, per
la salvezza di alcune sue parti alle quali teneva molto, grazie tante.
“Amore, non
ti vergognavi a guardarmi così, ieri notte…” ridacchiò lei.
Non può
essere vero.
“E hai
visto ben di più…” NonpuòessereveroNonpuòessereveroNonpuòesserevero.
Shikamaru
deglutì di nuovo, mentre Ino alzava un sopracciglio, carezzandogli il viso.
“Noi…?”
domandò Shikamaru, lasciando morire il discorso in una desolazione d’imbarazzo.
“Sei stato
fantastico ieri notte” sussurrò Ino avvicinandosi a lui in modo pericoloso,
strusciandosi contro di lui come una gattina affettuosa.
Il fatto si
registrò a fuoco nella mente di Shikamaru:
2)Lui e Ino avevano fatto l’amore.
E lui
non se ne ricordava! Non era possibile, doveva…
“Shika?” lo
richiamò all’attenzione Ino “Non fa niente se ora non riesci…”
Al che
Shikamaru sgranò gli occhi: “Non riesco…?” domandò perplesso.
“Beh, sì,
sai, anche ieri notte hai avuto un momento… di stanchezza” fece la ragazza incerta, facendo
dondolare le spalle.
Dalla
cucina al piano di sotto, Naruto scoppiò in una risata incontenibile, seguito a
ruota da Tenten, mentre neppure Neji riusciva a trattenere un ghigno.
“Io AMO Ino
Yamanaka” proclamò la castana, abbracciando Naruto mentre le scendevano le
lacrime dagli occhi alla faccia sconvolta di Shikamaru, alla televisione. La
telecamera era davvero il regalo migliore che potesse chiedere per il
compleanno.
“Io… io
non…” Shikamaru farfugliò qualcosa di incomprensibile, mentre Ino gli
accarezzava la barba incolta. “Non c’è problema, Shika, davvero” fece con tono
adorabile. “So… tua madre mi ha parlato di quando da piccolo…”
No. Non
poteva averlo fatto. Non l’aveva fatto davvero. Era una donna morta. Morta!
“… e poi di
come da grande ti chiudessi per un po’ in bagno, dopo gli allenamenti. È tutto
a posto. Sono lusingata, anzi. Non pensavo di farti quell’effetto anche quando
non ero nemmeno una donna!” ridacchiò Ino, mentre Shikamaru arrossiva di botto
e cercava di negare l’inevitabile:
3)Ino aveva parlato con sua madre della sua vita sessuale.
“Oh avanti
Shikamaru” lo riprese lei vedendo la sua espressione afflitta “Non te la
prendere” fece sedendosi a cavalcioni su di lui, che si ritrasse velocemente.
Ino ebbe per un attimo un’espressione sorpresa, poi un largo sorriso si fece
spazio sul suo volto: “Oh, ma allora ti sei svegliato…” rise alzando un
sopracciglio.
“Taglia,
taglia!” implorò Naruto, parandosi davanti allo schermo della televisione.
“I miei
poveri occhi!” rinforzò Kiba.
“No, il
risveglio mattutino del piccolo Nara no, eh!” protestò pure Neji. Tenten
intanto si rotolava a terra dalle risate, mentre Sakura aveva già passato la
sua terza gradazione di bordeaux.
Ino si
risistemò sopra Shikamaru, prima di provare a convincerlo con tono ragionevole:
“Amore, non c’è bisogno che ti vergogni. Siamo sposati, ricordi?”
“Ecco,
vedi, Ino” cercò di articolare Shikamaru, deglutendo a fatica e invocando tutta
la sua sanità mentale rimasta (poca, pochissima…) “È proprio questo il punto.
Io non ricordo.
Nulla.”
“Lo stimo.
Lo stimo profondamente” asserì Naruto, sospirando vistosamente.
“Macché
stimo e stimo, è un coglione!” ribatté Kiba “Ha la Yamanaka letteralmente tra
le gambe…”
“Kiba!” lo
rimproverò Sakura, scuotendo la testa.
“Oh Haruno,
non facciamo gli ipocriti…” Kiba ora divincolava le braccia in aria,
infervorato.
“Dai che
non vedo!” protestò Tenten, togliendoli entrambi con un calcio da davanti lo
schermo.
Ino rise,
riportando una ciocca di capelli dietro l’orecchio di Shikamaru. Certo che
era sexy, il ragazzo.
Non l’aveva mai visto così, Ino, e ora la cosa stava risvegliando in lei
istinti difficili da ignorare. Si schiarì la voce: “Amore, stai scherzando,
vero?” disse, fingendosi sconvolta.
Shikamaru
soppesò le sue opzioni: mentire spudoratamente e godersi quell’incomprensibile
ma in una certa misura piacevole realtà, o dirle tutto con onestà e buttare
all’aria un’occasione d’oro.
“No, Ino,
non sto scherzando”.
Coscienza
di merda, davvero, coscienza di merda.
Sul volto
di Ino si disegnò un’espressione confusa. Poi, gli occhi le inumidirono di
punto in bianco, mentre la ragazza si mordeva un labbro in un’espressione di stizza:
“Ecco, non mi ami già più, vero? È successo tutto così all’improvviso, e mio
padre ha spinto perché ci sposassimo…”
A Shikamaru
venne da ridere, contro ogni logica: se già la situazione era assurda, gli
pareva quasi impossibile da credere:
4)Il Signor Yamanaka aveva incoraggiato l’unione.
Nah,non può essere vero.
Shikamaru
scosse il capo pronto a sparare un commento sarcastico, quando il fatto
incredibile numero 4 fu istantaneamente spiegato dal fatto incredibile numero
5:
“…è colpa
del bambino, vero?” chiese Ino piano. “È perché sono incinta, e…” NonpuòessereveroNonpuòessereveroNonpuòesserevero-
Piangeva
apertamente ora Ino, e mentre Shikamaru non sapeva come reagire e la ragazza
gli si buttava addosso, le sue mani presero ad accarezzarla e la sua bocca a
baciarle il viso, mentre il fatto incredibile numero 5 si disegnava a lettere
capitali nella sua mente:
5)INO ERA INCINTA.
Ecco,
questo, paradossalmente, rendeva tutto più semplice: ora Shikamaru aveva la
certezza matematica che si trattasse di un sogno: poteva anche essere
plausibile che nella frenesia di una notte brava lui e Ino si fossero sposati,
che avessero passato tutta la notte a fare l’amore, che Ino (impertinente
com’era) avesse chiesto a sua madre della sua vita sessuale, e anche che il
padre di lei avesse in qualche modo biascicato che non gli sarebbe dispiaciuto
averlo come genero; ma non c’era assolutamente modo, né in cielo né in terra,
che lui avesse fatto l’amore con Ino Yamanaka due volte e non se ne fosse ricordato
nemmeno una. Stupido
sì, recidivo mai!
Così,
Shikamaru decise che fantasia per fantasia, tanto valeva approfittare del
momento.Lasciò scorrere le mani
sulla schiena di Ino che per un momento si irrigidì, poi le alzò il volto con
delicatezza e portò le labbra di lei a incontrare le proprie. La baciò
dolcemente all’inizio, poi con fare sempre più deciso man mano che la ragazza
si abbandonava al bacio, gettando il capo all’indietro mentre lui la sosteneva
e infine lasciava che la schiena di lei si appoggiasse delicatamente al
materasso, invertendo le loro posizioni. Ino si lasciò andare a quel bacio,
stringendo Shikamaru a sé e affondando le mani nei suoi capelli, mentre le mani
di lui scorrevano ovunque, sul suo corpo.
Meglio,
meglio, meglio di tutte le fantasie precedenti.
“Certi
scempi dovrebbero essere vietati per legge!” protestò Kiba, parandosi gli occhi
con le mani.
“Siamo
tutti maggiorenni, ragazzo!” fece con spirito cameratesco Tenten, dandogli una
pacca sulla spalla.
Sakura
intanto si portava le mani al volto: “Oh, sapevo che prima o poi sarebbero
esplosi!” Kiba si sbellicò dalle
risate: “Sai quanti doppi sensi ha questa frase?” “Sceglierò di non
chiedertelo” lo ignorò Sakura.
“Ma io…”
“… me lo
dirai lo stesso, lo so” sospirò rassegnata la rosa.
“Ma perché
ho acconsentito a tutto questo?” si domandò Neji, digrignando i denti.
“Oh, lo sai
benissimo, tesorino!” rispose Tenten con un sorriso da squalo.
“Shika…
Shika…” lo fermò Ino mentre Shikamaru le baciava il collo.
“Mmm?”
mugugnò lui impaziente.
Ma anche
nei sogni doveva parlare? Non era una sua fantasia? Oh no, comandava lei pure nei sogni…
“Shikamaru…”
sospirò Ino afferrandogli il volto e costringendolo a guardarla. “Per quanto
piacevole possa essere tutto questo… non possiamo” terminò a fatica.
“Non
possiamo?” chiese lui stranito. Eppure era convinto di averla esiliata nelle
terre della veglia, la coscienza.
“Perché non
possiamo?” domandò.
Ino parve
soppesare le sue parole, mentre lui riprendeva furbesco: “Siamo sposati, amore,
non c’è niente di male…”
“… perché…
perché ho fatto la colazione. Ho preparato la colazione con le mie mani e i
toast si stanno bruciando. Dobbiamo scendere.” concluse Ino. Scusa patetica.
Patetica, Yamanaka.
Shikamaru
la guardò stranito, decidendo che per quanto illogici potessero essere tutti i
fatti sorprendenti di quella mattina, questo li batteva tutti:
6)Ino sapeva cucinare.
Del resto,
oramai era certo: non era vero nulla. Tranne il piacere di Ino tra le sue
ginocchia, ecco, se si voleva essere completamente onesti.
“Avanti”
fece lei incerta, alzandosi dal letto malferma sui piedi.
Wow. Continuava a ripetersi. Wow,
cioè… wow.
“Tutto
bene?” domandò Shikamaru, perplesso.
“Più che
bene” fece Ino con una strana espressione, voltandogli le spalle. Shikamaru le
fu accanto, prendendola per i fianchi e sostenendola mentre insieme scendevano
al piano di sotto.
“Davvero
hai cucinato tu?” chiese Shikamaru notando solo in quel momento l’odore che
effettivamente proveniva dalla cucina.
“Sì…”
ribatté Ino, sempre meno disponibile a parlare.
“E cosa hai
fatto oltre ai toast?” chiese Shikamaru prendendole la mano, come se fosse la
cosa più naturale del mondo.
“Sai una
cosa, Shikamaru?” fece Ino arrestandosi d’improvviso.
“Dimmi” la
assecondò lui, fermandosi a guardarla.
“Chi se ne
frega della colazione” ribatté lei, tirandolo a sé e baciandolo violentemente.
A quel
punto eruppero grida, fischi e applausi dal divano, mentre Shikamaru si
separava controvoglia da Ino e guardava gli occupanti della casa allibito.
“Voi cosa
ci fate qui?”
“Servivano
testimoni” si giustificò Naruto.
“Quelli
servivano al matrimonio, ora non ce ne facciamo nulla” replicò laconico il
Nara.
“Sei un
fottutissimo bastardo, Nara” scosse il capo Kiba.
“Siamo
arrivati a sei, e prima di colazione. Vince Ino!” proclamò Tenten con fare solenne.
Ino sorrise
con aria trionfante, mentre inconsciamente si stringeva a Shikamaru. Il ragazzo
la guardò con espressione neutra mentre lei tentava di mettere su lo sguardo
più tenero di sempre: “Non sei arrabbiato, vero?”.
“Andatevene”
fece Shikamaru ai ragazzi che lo guardavano trepidante.
“E mo’ sono
rogne…” constatò Naruto.
“Eh buon
per Nara: vedi Naruto, io e lui condividiamo da tempo immemore una passione per
le donne violente…” sospirò Kiba prendendo Naruto a braccetto e assegnando un
pollice alzato al Nara.
“Ce ne
dobbiamo andare davvero?” sbiascicò Sakura, in preda all’estasi romantica.
“… ma il
bello viene adesso!” protestò Tenten mentre Neji la trascinava fuori.
Sotto lo
sguardo torvo di Shikamaru, però, se la diedero tutti a gambe in poco tempo,
senza bisogno di troppe convinzioni.
“Shika?” le
loro mani erano ancora unite, e lo sguardo di Ino ancora incerto, mentre
l’espressione di Shikamaru rimaneva illeggibile.
Trascorsero
parecchi secondi pesanti, nei quali Shikamaru soppesò le parole da usare. Poi
guardò Ino, inclinò il capo e ghignò: “Che dici, sei pronta per il secondo
round?”.
Ino lanciò
un grido e corse su per le scale, mentre Shikamaru la seguiva con balzi che
nessuno lo aveva mai visto fare. Raggiunta la camera da letto, prese Ino e la abbracciò,
buttandosi sul letto con lei. Con sua sorpresa però, la ragazza si divincolò.
Shikamaru
la guardò con aria interrogativa: pensava che anche lei volesse la stessa cosa.
“Non ci
siamo nemmeno baciati. Con Sai, dico” disse d’un fiato, guardandolo a malapena
negli occhi.
“Lo sapevo”
ammise Shikamaru.
“Davvero
non sei arrabbiato?”
“Davvero me
lo stai chiedendo? Ino, quale ragazzo sano di mente sarebbe arrabbiato con una
ragazza che gli si lancia tra le braccia, dice che è una bestia a letto, e per
di più gli rivela anche che non è incinta?”
Ino rise
ancora prima di dargli un bacio a fior di labbra e alzarsi dal letto.
“E adesso
dove vai?” domandò Shikamaru, spiazzato.
“Spengo
questo affare!” rise Ino, prima di spingere il pulsante della telecamera e rigettarsi
sul ragazzo con vigore.
“Nooooooo!”
l’urlo di dolore di Kiba risuonò per tutto il vicinato mentre la televisione
non dava più segnale.
Ed
eccomi qua di nuovo, a nemmeno un mese dall’ultimo aggiornamento (record
personale!). Alice chiaramente si riferisce a quella di Lewis Carroll di attraverso
lo specchio, cui la Regina Bianca dice di saper credere a sei cose
impossibili prima di colazione. Grazie a tutti coloro che hanno letto: spero vi
sia piaciuta almeno un pochetto!
Namithebest90:
Ciao e bentrovata! Non ti preoccupare, sono contenta che tu abba scoperto
questa raccolta e spero che ti sia piaciuto anche questo capitolo un po’ più
leggero! Sicuramente qui non abbiamo effetti drammatici, anzi, spero di averti
strappato un sorriso!
Nejisfan94:
Francy, ciao! Le tue recensioni sono sempre meeravigliose, non scherzo. E poi
fanno sempre il loro effetto teatrale (modello Ino) ad arrivare così, dopo un
po’. Sono contenta che la scorsa fic ti sia piaciuta, qui ho sconfinato
dall’altro lato, sul comico demenziale: ma come vedi, da una parte o
dall’altra, questi due finiscono sempre a letto insieme, non so come mai! :P
Intanto, questa volta Ino è Ino e nessun altra, che è già un passo avanti…
Grazie ancora, un bacio!
Hachi92:
Oddio, mi dispiace, non volevo angosciarvi tutte! In compenso se dopo la scorsa
shot potevi pensare che fossi sadica, dopo questa non puoi che darmi della
stupida! E questa volta, spero di averti lasciata solo con un sorriso
divertito…. Alla prossima!
Kikkyxx14:
Eh sì, povero Shika, sempre succube delle scelte di Ino… questa volta però non
gli è andata così male, dai, che dici? Esaudito il tuo desiderio di allegria?
Grazie ancora della recensione, a presto!
Melisanna:
Ma sai che il tuo nome non mi suona nuovo? Ti ho incontrata forse in qualche
altra fic? Sì, da “Lotte” nello scorso capitolo già si poteva capire qualcosa,
e in questo “alice” non c’entra molto se non nelle sei cose impossibili in cui
credere prima di colazione, ma… spero di averti strappato un sorriso comunque!
Ryanforever:
Ciao anche a te! Sì, mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace: ho fatto sposare
Ino con un altro… spero di essermi fatta perdonare con questa shot, che torna a
toni allegri e spensierati però? Che mi dici?
Mimi18:
Tennie tesoro, ti sei ritrovata in questa tua descrizione da pazza maniaca
amante del lemon? Per consolarti, ti dico che nemmeno io so chi fosse sto Ken
della shot prima, solo un brutto bastardo che ha rubato Ino a Shika, niente di
più. In questa però ho ripresentato la tua Barbie in forma smagliante, direi,
scemaH e manipolatrice come non mai! Se con l’altra fic ti ho fatto un po’
sooffrire, spero di averti fatto un po’ sorridere con questa. Sorry ma Birthdays è ancora in
lavorazione: ci vuole troppa energia mentale, yawn… per questa invece basta un
po’ di sana scemitù, che non si sa come, abbonda sempre! Bacibaci, Barbie(H).