The Bride collection

di WishfulThinking
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Bride n° 1, Elizabeth ***
Capitolo 2: *** 2 - Ingrid ***
Capitolo 3: *** 3 - Isolde ***
Capitolo 4: *** 4- Maggie ***
Capitolo 5: *** 5- Rossana ***
Capitolo 6: *** 6 - Elena ***
Capitolo 7: *** 7 - Penelope ***
Capitolo 8: *** 8 - Marylin ***
Capitolo 9: *** 9 - Eva ***
Capitolo 10: *** 10 - Lotte ***
Capitolo 11: *** 11 - Alice ***



Capitolo 1
*** Bride n° 1, Elizabeth ***


16.46 02/01/2009 “Allora, che te ne pare

Premetto che:

Solarial  è una maledetta tentatrice, ergo questa flash è dedicata a lei.

Questa flash fa parte di una serie, pertanto in divenire.

La maledetta tentatrice ha postato una fanart che ha scatenato tempeste ficcyche nel mio cervellino già assai provato, e che potete trovare qui: http://fc56.deviantart.com/fs38/i/2008/319/a/d/ino_yamanaka_bride_collection_by_krilin86.jpg

 

 

Bride 1

*Elizabeth*

 

 

“Allora, che te ne pare?”

No, non gli stava accadendo davvero. No, no, no.

E va bene che si era lasciato infinocchiare in questa cosa del consigliarla, e va bene che era il suo migliore amico, ma comunque no. Ino Yamanaka in abito da sposa proprio non la poteva sopportare. Non con quel fiocco all’altezza del seno. Non con quella gonna che scorreva lungo le sue curve di adolescente ben (ottimamente, per essere onesti) sviluppata. Non quel ghigno malizioso che indicava ben altro che la purezza di una sposa.

“Oh avanti, Shikamaru, non mi sei di nessun aiuto!” sbuffò la Yamanaka togliendo il gomito dal paravento che l’aveva protetta mentre si cambiava. E mentre Shikamaru immaginava cosa stesse facendo di là, le sue gambe piegate nello sforzo, la biancheria candida e…

“Shikamaru?” chiese nuovamente Ino, sempre più impaziente.

“È così orribile?” No, ovviamente.

“Sono così poco credibile?” Sì, assolutamente.

Shika?” Tutto quello che vuoi, se ti pieghi ancora un po’ verso di me.

Ino si sedette stizzita sul pouff al centro della stanza, sbuffando sonoramente.

“Domani ho la recita e tu non mi sei di nessun aiuto. Si lamentò laconica.

“Nessun aiuto” ripeté scandendo le parole con un tono che voleva essere di mesta accusa.

Shikamaru alzò le spalle, tentando di apparire indifferente. Dio solo sa quanto impegno ci mettesse per far passare per quieta indolenza lo scompiglio che aveva dentro.

“E magari farò una figuraccia e a te non te ne frega niente! Niente!” ripeté convinta, sbattendo le mani sul tessuto candido.

Shikamaru deglutì mentre il vestito si abbassava all’altezza del seno della ragazza.

Poi impallidì e ingollò la sua stessa stupidaggine quando vide le spalle di Ino alzarsi e abbassarsi ad un ritmo inquietantemente irregolare.

“Ino…Ino!” fece allora avvicinandosi a lei, ai suoi piedi, e afferrandole le spalle nude. Elettricità.

La ragazza lo guardò con le sue iridi cerulee, con quell’espressione che lui, unico al mondo, conosceva. Quell’espressione che apriva la sua anima.

“Sarai una meravigliosa Elizabeth*…” mormorò lui asciugandole le lacrime con la mano.

“Sai sarà deliziato” concluse poi con un sorriso falso mentre la ragazza si ricomponeva, regalandogli un bellissimo, maledettissimo sorriso. Perché lui, da quelle labbra, non avrebbe avuto altro che sorrisi.

Sospirò, poi accadde qualcosa di inatteso: Ino si sporse e le sue labbra sfiorarono delicatamente la guancia del ragazzo.

Shika?”

“Eh?” mormorò lui imbarazzato.

“Grazie”

“E di che?” fece alzandosi a una velocità impressionante, sconvolto a quel breve contatto.

Di essere te stesso”.

“Non posso essere nessun altro” scrollò le spalle andandosene.

Non posso essere Sai pensò andandosene.

 

 

* Orgoglio e pregiudizio, babies! E chi non l’ha letto/visto, si documenti, perché si perde davvero qualcosa! *.*

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Capitolo 2
*** 2 - Ingrid ***


La fanart è sempre lei: http://fc56

La fanart è sempre lei: http://fc56.deviantart.com/fs38/i/2008/319/a/d/ino_yamanaka_bride_collection_by_krilin86.jpg

 

 

Bride 2

*Ingrid*

 

 

Ingrid?”.

Kiba…novità?” la ragazza sbadigliò alzando il ricevitore.

“Non hai guardato la posta”. Non era una domanda.

La bionda sbuffò avviandosi alla porta: “Sono le nove del mattino, avrò diritto di…”.

D’improvviso s’interruppe.

“La copertina…” mormorò incredula scartando il pacco depositato davanti alla sua camera d’albergo.

“Oddio la copertina!” ripeté trasognata “La copertina, Kiba, la copertina, ti rendi conto?”.

“Me ne rendo conto dalle sette di questa mattina, dolcezza. Sei la nuova copertina di Oggi Sposa” le confermò con un sorriso.

Ma…” argomentò lei, sorpresa.

“Non è uno scatto magnifico? Quel Nara ha talento…” si esaltò il manager, dall’altra parte della cornetta.

“Beh, almeno questo. Lavorarci insieme è stata una gran seccatura” sbuffò la ragazza con pronunciata supponenza.

“Buffo…lui ha detto la stessa cosa di te”.

 

“Un po’ più a destra…”. Il ragazzo gesticolava svogliato, il viso nascosto dalla macchina fotografica.

“Un po’ più a destra e sono sul paravento!” protestò la ragazza appoggiandovisi distrattamente.

Il fotografo riemerse per dichiarare tregua: “D’accordo, pausa”, assentì.

Mendokuse…”

Lei alzò un sopracciglio divertita “Anche il mio...Ma che fai?” urlò mentre lui scattava compiaciuto. “Avevi detto che eravamo in pausa!” protestò lei indignata.

“Perfetta” mormorò lui rimirando lo scatto nella sua digitale, senza far caso alle proteste della modella.

Lei gli diede le spalle imbronciata. “Avevi detto che eravamo in pausa” ripeté.

“Avevo anche detto che il tuo sorriso, prima, era assurdamente falso. Vieni qui” mormorò facendole cenno di avvicinarsi. La ragazza alzò gli occhi al cielo, ma si accostò.

“Guardati” mormorò allora il ragazzo, il viso a pochi centimetri dal suo. “Sei perfetta”.

Non avrebbe saputo dire quante altre persone le avessero detto la stessa, identica frase, ma nessuno gliel’aveva mai detta a quel modo, con un tono che sentiva arrampicarsi sulla spina dorsale fino a conficcarsi nel cervello, lasciando una scia di pelle d’oca lungo il suo percorso.

“Hai freddo?” chiese allora lui, massaggiandosi distrattamente la nuca.

“No” ribatté stizzita lei, scrollando i capelli.

“Dovresti esserci abituata, Ingrid, con tutti quei fiordi…” rise lui ammiccando.

Ino non è tanto meglio, non trovi?” fece lei con una nota di disprezzo nella voce “E l’esotico fa sempre colpo” continuò annuendo convinta.

“Immagino le prese in giro a scuola. Tua madre deve proprio volerti male” annuì lui sogghignando.

Ino si voltò spazientita “Questa è l’ultima volta che lavoro con te”.

Sua madre le aveva lasciato occhi di cielo e capelli di sole, poi l’aveva lasciata e basta.

Lasciata sola.

 

Kiba?”

“Tutto quello che vuoi, dolcezza”

“D’ora in avanti voglio solo quel…quel fotografo. Chiaro?”

Kiba sorrise al ragazzo col codino che gli stava di fronte: “Nara? È qui con me, tesoro”.

La ragazza d’un tratto perse la sua verve.

“Non mi vuoi ringraziare, Ingrid?” domandò allora il fotografo con un sorriso sulle labbra. E chissà perché, la sua voce le risalì dalla base della colonna vertebrale, lasciando una scia di pelle d’oca lungo il suo percorso.

“Lo farò” ribatté la ragazza, ostentando decisione.

Sono tutto orecchi” rispose lui interessato.

“Ho detto che lo farò, non che lo faccio ora”.

“Capisco, in Norvegia c’è il fuso orario…facciamo stasera alle otto?” sogghignò il Nara.

Però mi passi a prendere tu” sentenziò lei.

Mendokuse”.

 

 

Ed eccoci qua con la seconda flash!

Che dire? Spero vi sia piaciuta, perché i contenuti mi si allargavano che è una meraviglia in testa. Avevo pensato a lei che lascia gli studi e diventa modella per mantenersi, il nome d’arte e mille altre cose…epurando un bel po’ ne è uscita questa: spero sia comprensibile e godibile!

Ringrazio di cuore chi ha commentato il primo capitolo:

 

Queen_of_sharingan_91: *Automessage: non rispondo perché mi sto facendo un’idromassaggio nel brodo di giuggiole*  No, veramente, Ludo, che recensione! *.* Grazie!, di tutto, dalla prima all’ultima parola: sono lusingatissima! Ovviamente questa seconda flash è un’AU, ma io adoro le AU! Spero che sia piaciuta anche a te. Il problema con le flash è che non si può dare spazio a tutto, ma in qualche modo lo vedo anche come uno stimolo…Mi piacerebbe avere il tuo parere anche su questa, soprattutto perché le tue recensioni sono sempre dettagliate e accurate, e fanno capire che leggi le cose con attenzione, quindi ti ringrazio! E sì, Shika è puccioso, a modo suo. Anche se qui è più grande, più sicuro, più adulto…spero sia sempre lui! Pride & Prejudice lo adoro anche io, decisamente. E ci ho pensato un po’ prima di abbinare il personaggio, ma infine mi sembrava calzante: grazie per avermelo confermato! A presto!

           

celiane4ever: Sì, le flash (se ce la faccio vorrei cercare di mantenere questa lunghezza) sono tutte incentrate sulla stessa fanart: che ti devo dire, la trovo ispirosissima! E aggiornerò tutto, promesso! Grazie della rece, fedelissima Vale! XD

           

Mimi18: Ma grazie Mimì! Lo so, lo so che non ti aggrada il finale della prima, ma spero di averlo addolcito con questo, che ne dici? Si amano tantissimo, lo sanno tutti, da Choji in poi! Preparati a dire “Povero Shika” ancora un po’ di volte!XD 

           

Ryanforever: Ciao! Ebbene sì, una nuova raccolta! Io ci provo a scrivere non ShikaIno, ma ogni cosa mi ispira biancoH! *.* Grazie della recensione e alla prossima!

 

hachi92: Ma grazie! Porello Shika, eh? Ma dai, prometto che nei prossimi capitoli si rimetterà in gran forma! Già in questo è meglio, no? Alla prossima ShikaIno, yeah!

 

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Capitolo 3
*** 3 - Isolde ***


“Un po’ qui…ancora qui…”

Piccola premessa: non è colpa mia. Ieri le mie amiche mi hanno costretta a guardare Tristano e Isotta (aww) e mi hanno messo in modalità amore impossibile. Siete avvisati.

L’ispirazione a Isotta è dovuta all’ultima frase, che in realtà, nel film, viene detta da Isotta a Tristano. Simply wonderful.

Ps la fanart, sempre lei!

http://fc56.deviantart.com/fs38/i/2008/319/a/d/ino_yamanaka_bride_collection_by_krilin86.jpg

 

 

Bride 3

*Isolde*

 

 

“Sei venuto a vedere come va il vestito della tua sposa?” domandò una voce femminile al vederlo entrare.

“No” sussurrò Shikamaru fissandola, i suoi capelli biondi scarmigliati dall’ennesima notte insonne e gli occhi azzurri velati del rosso di una veglia poco piacevole.

“Vattene allora” sibilò lei, acida. “I fiori sono già allestiti, e il vestito sarà pronto per tempo, non c’è bisogno che mi controlli”.

“Non sono venuto a controllarti” mormorò lui mentre continuava a fissarla.

“Allora vattene” ripeté lei “Tanto non ci sei la maggior parte del tempo, comunque. Preferisco che tu non ci sia e basta” disse tentando di sbattergli la porta in faccia. La sua sopportazione era quasi al limite. Poi alzò lo sguardo: anche gli occhi di lui erano rossi: forse l’ennesima nottata passata a elaborare strategie, forse…

“Ino…” tentò il ragazzo, trattenendo la porta con la mano.

“Sono seria, Shikamaru. Lo so, è il tuo lavoro, il tuo paese, la tua promessa…la tua donna” terminò amaramente.

“Non c’è niente tra me e Temari” scandì lui.

“Certo, solo un anello di fidanzamento…” ora lo sguardo di Ino era triste, indignato.

Shikamaru deglutì, maledicendo ancora il suo paese, la sua lealtà. Poi la fissò, uno sguardo di implorazione sul volto: “Provati il vestito, Ino, voglio vederlo. Voglio vederti”.

La ragazza sentì gli occhi bruciarle, oramai non aveva più lacrime da spendere: “Poi mi lascerai in pace?” domandò.

“Cosa vuoi che ti dica?” rispose lui, l’esasperazione nella voce e la disperazione negli occhi.

“Che fuggiremo, che ce ne andremo insieme, che nessuno saprà più niente di noi in questo maledettissimo paese che condanna tutti ad essere pedine inutili di un destino insensato!” gli urlò contro lei, attaccandosi alla sua maglia con tutte le forze.

“Ino, non…” tentò di staccarsela di dosso lui, non volendo farlo. Come se la sua volontà contasse ancora qualcosa.

“Perché?” domandò lei, un filo di sfida nella voce provata “Tu ti stai per sposare e io non lo farò mai, Shikamaru, mai…perché amo te e ti vorrei vedere sparire dalla mia vita, dalle mie notti, vorrei vederti sparire o sparire io, perché così non ce la faccio…”. Singhiozzò mentre scompariva dietro il paravento, mentre si sciacquava la faccia, mentre faceva – ancora una volta – quello che lui le aveva chiesto.

Se ne uscì, bellissima, in abito bianco, quell’abito che non era suo, che non lo sarebbe mai stato, appoggiandosi al paravento: “Allora, che te ne pare?”

“Puoi sorridere, per me?” le chiese lui.

“Puoi scappare, con me?” domandò lei. Sorrise, come richiesto, senza aspettare risposta. “Non parlare, non lo faresti: stupida, stupida lealtà…”

“È per questa lealtà che amerò per sempre te”.

“Mentre farai l’amore con lei, mentre le toglierai il vestito nuziale…”

Non si era accorta che mentre diceva queste cose, Shikamaru si avvicinava a lei sfiorandole la guancia con la sua: avrebbe potuto baciarla in un soffio, se solo avesse voluto. Si maledisse per averlo pensato.

“Lasciami stare o prendimi tutta, Shikamaru, non giocare con me”. Lo pregò lei mentre lui le sfiorava la guancia in un bacio che si sforzava di essere casto, indugiando sulla pelle più a lungo del dovuto e Ino si avvicinava a lui, chiedendogli di più. Per l’ennesima volta, lui si tirò indietro, violentandosi nel farlo, pensando ancora – prima di tutto – al bene del paese.

“Saresti una sposa magnifica” commentò lanciandole un ultimo sguardo quando le loro mani si lasciarono, tremanti.

“Fingerò che lei sia te” concluse voltandosi e sbattendo la porta.

Ino si accasciò a terra e pianse, ignorando che, al di là della soglia, piangeva anche lui.

 

 

 

Sì, lo so, è triste da morire, ma vi prego: non uccidetemi…prometto che la prossima andrà meglio *smile*

Già che sono melodrammatica, rispondo alle recensioni, che mi sollevano il morale!

Queen_of_sharingan_91: Ho gli occhi che mi sbrilluccicano ancora dalla tua recensione…allora, AU powaH per forza! In questa raccolta – a ispirazione, ovviamente – cerco di alternarle con quelle un po’ più attinenti a Konoha, come questa (?), giusto per bilanciare un po’ la cosa, ma sappi che le amo con tutta me stessa, anche perché, come dici tu, sono proprio divertenti! Oh, wow, la tua recensione è magnifica, proprio da brodo di giuggiole 2 la vendetta! XD  Ino è quella che nel manga somiglia davvero di meno a una giapponese, e la Norvegia mi calzava parecchio, no? Poi mi ha dato adito a qualche battutina da Shika, che è un amore…un amore sexy, decisamente XD. È attraente, concordo in pieno: è più grande, più piccante e più sicuro di sé, poi ti devo confessare che ci ho pensato un po’ prima di piazzarlo dietro la macchina fotografica: avevo pensato a lui come manager, ma poi Kibuccio in fatto di complimenti e smancerie non lo batte nessuno; inoltre credo che Shika avrebbe trovato davvero seccante dover partecipare agli eventi mondani per lavoro…decisamente non la sua passione. Ma se se ne sta acquattato dietro una macchina, in un lavoro di strategia che fa una parte fondamentale senza di fatto vedersi a lavoro finito…beh, mi suonava già di più. E anche il fatto che così dovesse guardarla, Ino, seppure per lavoro…sì, mi piaceva assai. Ma ora la pianto, promesso! Grazie ancora, stai sicura che dopo elogi del genere continuerò! *alza la mano al cielo convinta*

           

celiane4ever: Ma sai che sto pensando di adottarti? Tanto i miei gatti mangiano come un essere umano, quindi tanto Vale…XD Sì, ho rischiato un tantino a mettere “Ingrid”, ma confido nell’intelligence delle MB (non venendo peraltro mai tradita) che capiscono tutto! Kiba mi fa scompisciare, ma non amarlo troppo che poi mi diventi una Luly2! XD

 

Mimi18: AU powaH, Mimi! Il tuo dire che erano IC mi conforta sempre enormemente, anche perché sai quanto ci tenga al tuo parere! Ino ci sta di brutto come modella, se lo chiedi a me, e con Shika non c’è nulla da fare, litigano anche in AU! Che ci vuoi fare, si amano così *.* E hai ragione, appuntamento powaH: si prendono in giro restando sulla sottile linea che separa lo scherzo dallo scherno, ma poi…poi è più forte di loro: devono stare insieme!

 

Ryanforever: D’accordo, allora io continuo sulla scia dell’ispirazione! XD Sì, Ino come nome è tanto carIno, ma ho pensato che potesse essere una buona strategia darle un nome d’arte, e per di più norvegese, dato che la nostra bella bionda non ha esattamente fattezze tipiche giapponesi! Così l’ho ribattezzata, anche se Shikamaru la smaschera subito! XD

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Capitolo 4
*** 4- Maggie ***


“Un po’ qui…ancora qui…”

Alla mia Lulù, che voleva un prequel per Il Fascino Del Seccante, atto primo.

Spero ti gusti, chica, e spero porti bene! *.*

 

…questo era quello che avrebbe dovuto essere.

Invece…invece non avevo notato lo Shikamaru in smoking della sua ff (come ho potuto?!), e mi è uscita questa scenetta tragicomica.

Spero piaccia lo stesso, prometto nel frattempo che rimedierò! La situazione di partenza però, rimane la stessa: Ino rapita da un nobile che la vuole sposare, e Shikamaru...Shikamaru sbroccato!

 

La fanart, sempre lei:

http://fc56.deviantart.com/fs38/i/2008/319/a/d/ino_yamanaka_bride_collection_by_krilin86.jpg

 

 

 

Bride 4

*Maggie Carpenter*

*Runaway Bride*

 

 

“Dov’è la ragazza?” l’espressione di Shikamaru Nara non aveva nulla d’amichevole mentre teneva un kunai puntato alla gola dell’uomo.

“Te lo chiedo l’ultima volta: dov’è Ino?” insistette con aria sempre meno gentile.

Ryo-san…la vuole sposare. L’ha portata a Kumo, il suo paese d’origine”.

“Che romantico” rise Shikamaru con malcelato cinismo mentre stordiva quello che era appena stato il suo informatore. Lanciò il rotolo che avevano recuperato a Choji e si congedò: “Ci vediamo a Konoha”. Chiunque altro avrebbe protestato, ma Choji Akimichi si limitò ad annuire sorridendo.

 

Non fu troppo difficile trovare il futuro sposo tutto emozionato con le serve e la sposa che ancora doveva vestirsi: “Aiutala, Haruka” ordinò Ryo.

E Shikamaru scorse il momento propizio. Con un jutsu e un taijutsu si ritrovò a indossare i vestiti della serva e a portare l’abito nuziale a Ino.

La ragazza sospirava dinanzi alla finestra della stanza, e al vederlo si sorprese: “Che cortesia!” esclamò ironica “Dev’essere proprio amore!”.

Padron Ryo vi prega di indossare questo” disse Shikamaru tentando di celare il suo tono gutturale, mentre sentiva la porta chiudersi dietro di lui. Ino non perse tempo e sbuffando si spogliò disinvolta della vestaglia che indossava, rimanendo in un intimo piuttosto succinto. La serva deglutì.

“Allora, che aspetti?” fece lei, un’ombra di divertimento nelle sue parole “Non che io non veda l’ora, ma perlomeno facciamo una cosa rapida…” protestò.

Mendokuse…” la serva borbottò sommessamente mentre qualcosa si accendeva negli occhi della bionda.

“Vieni un po’ qui ad aiutarmi…” si spazientì Ino, studiando le movenze poco femminili della sua aiutante.

Quando quella fu abbastanza vicina, Ino finse di inciampare, avvicinandosi vistosamente al suo volto rosso: “…Shika” concluse piano.

In risposta, ebbe un lamento spazientito.

“Che ci fai qui?” continuò Ino mentre per evitare d’essere sentita si stringeva a lui, mezza nuda “Ryo ha minacciato di ammazzarvi…”. Shikamaru pareva aver perso l’uso della parola. “E avevo un piano per scappare, comunque…Ti spiacerebbe guardarmi anche negli occhi, ogni tanto?” domandò Ino imbarazzata, rendendosi conto di dove esattamente sostasse l’attenzione del ragazzo.

“Lo stratega sono io” rispose lui, imbronciato, tentando di impadronirsi nuovamente della sua identità. “E ho deciso che tra un quarto d’ora esatto passa una carovana, la prendiamo. Intesi? Fino ad allora segui gli eventi” proclamò spiegando l’abito.

“D’accordo, aiutami” fece lei saltandoci graziosamente dentro.

“Tutti questi gancetti li dovevano mettere per forza?” si lamentò lui.

“Sì, e- Shikamaru, devi cominciare dal basso” si spazientì Ino mentre lui cominciava da metà schiena.

“Più in giù” lo direzionò la ragazza mentre lui le sfiorava l’osso sacro.

“Ancora” incalzò mentre la mano le sfiorava le natiche. “Lì” sentenziò poi Ino con una punta di malizia nella voce.

Mendokuse…” lo sentì protestare mentre le sue mani indugiavano sulla sua schiena, lungo la colonna vertebrale.

“Hai le mani fredde” puntualizzò lei voltandosi, ancora vistosamente deshabillé.

“Girati” le ordinò Shikamaru, rigido, continuando il suo compito mentre imprecava.

“Tutto bene, Inochan?” domandò una voce dalla porta.

“Non porta bene vedere la sposa prima delle nozze” cinguettò quella mentre Shikamaru la guardava infastidito.

“Avanti Shikamaru, è divertente!” fece poi con la sua ‘balia’ “E farmi servire da te è un plus” sorrise. “Oh, anche il fiocco!” esclamò poi eccitata “Va all’altezza del seno” lo istruì.

“Fattelo da sola”

“Non verrà bene”

“Ti odio”

“Grazie, Shika-kun” trillò Ino in modo amorevole mentre lui la malediceva sistemandole con mani tremanti quel fiocco.

Tadan, come sto?” esclamò la ragazza appoggiandosi al paravento con un sorriso sbieco.

“Mancano tre minuti” rispose lui.

“Non mi hai risposto”

E non intendo farlo. Andiamo” sbottò Shikamaru, asciugandosi il sudore con la manica.

“Ora entro, pronta o no!” ruggì Ryo dal corridoio, spalancando la porta.

“Ecco la sposa” fece Shikamaru con un sorrisetto che sapeva di vittoria “…col cavolo!” completò intrappolando il nobile e legandolo mani e piedi. In fondo non poteva ucciderlo, non era punibile di alcun reato. Peccato, davvero.

“Ohi Shika” sentì poi la voce lamentevole di Ino alle sue spalle “faccio fatica a camminare con questo…” borbottò mentre il conto alla rovescia segnava trenta miseri secondi.

Il ragazzo si voltò circondandole le spalle con un braccio e lasciando scorrere l’altro sulla sua schiena mentre il suo piede assestava un calcio del tutto non necessario a Ryo. Ma i suoi occhi erano tutti per la ragazza: “Così va bene” le mormorò all’orecchio “O devo andare più giù?”. Sorrise maliziosamente facendo scorrere rapidamente la mano sul fondoschiena della ragazza, e senza darle il tempo di risponderle, la prese in braccio in una fluida mossa sparendo con lei.

 

 

 

Già che ci sono, vi lascio il link dello spinoff made in Sakurina sulla scorsa shot…di lì è iniziata una guerra tra me e lei! (amichevole, s’intende…a colpi di fic!)

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=314923&i=1

 

* Maggie Carpenter è la protagonista della commedia romantica “Runaway Bride”, in italiano Se scappi ti sposo, con Julia Roberts e Richard Gere. Ora, non che il film mi abbia colpita particolarmente, ma trovavo la situazione molto adatta! E poi c’è questa frase di Ike, che più ShikaIno di così si muore!

Ike Graham: [on the perfect proposal] Look, I guarantee there'll be tough times. I guarantee that at some point, one or both of us is gonna want to get out of this thing. But I also guarantee that if I don't ask you to be mine, I'll regret it for the rest of my life, because I know, in my heart, you're the only one for me.

Ike Graham: [sulla proposta di matrimonio perfetta] Ascolta, ti garantisco che ci saranno tempi duri. Ti garantisco che a un certo punto, uno di noi vorrà tirarsene fuori, forse tutti e due. Ma ti garantisco anche che se non ti chiedo ora di essere mia, me ne pentirò per il resto della mia vita perché so, nel mio cuore, che sei l’unica per me.

 

Ok, delirio finito, promesso! Chiedo ancora umilmente perdono alla Luly, che avrà la sua fic con Shika in smoking, ma spero che l’in bocca al lupo sia comunque valido!

 

Ora me ne vado, davvero, dopo aver risposto alle recensioni!

 

Manji: Macché, tranquillo, anzi: grazie della recensione! E grazie per i complimenti, questa raccolta mi ispira davvero tanto! Sì, la scorsa shot era angstangstangst, ma sono felice di averla resa bene nonostante io sia comunque una grande fan degli happy ending, e nonostante Sakurina si sia vendicata! E grazie per segnalarmi sempre le battute che ti sono piaciute di più, per me è importante! Ps Yes, conosco l’Immortale ma per interposta persona: ho un amico che mi ossessiona, dunque prima o poi lo leggerò!

 

Queen_of_sharingan_91: Oh Ludo, mi dispiace davvero: anche io stavo male mentre la scrivevo! Però grazie, perché hai letto lo stesso e perché hai apprezzato. Povera Ino, concordo, e anche povero Shikamaru aggiungo, costretto a un destino che non vuole…il finale l’ho fatto apposta, sì. Ma ero davvero ispirata sul tema amore-tragico-forever! Spero solo di avervi strappato un sorriso con questa! Ps le recensioni chilometriche non mi spaventano…anzi! *_* e quando posso, recensisco volentieri pure io! ;)

 

Mimi18: Mimi, ti informo che ho fatto installare telecamere a casa. Sai com’è, è la seconda minaccia di morte che mi mandi…Mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace! Ma Shikaserva ti avrà fatta riprendere almeno un po’, no? XD Ecco, qui c’è la percentuale giusta di scemaggine per farti passare il groppo in gola (spero) e sì, l’happy ending! *.* Ah, e lo spinoff Ino-destino l’aspetto, eh!

 

celiane4ever: Sono felice del fatto che non avremo un’altra Luly: quella che abbiamo l’amiamo profondamente, ma basta e avanza! XD Spero che questa fic ti abbia strappato un sorriso: bacione!

 

Ryanforever: Lo so, lo so, è triste! Ma questa volta non lo era, no? Sil e i suoi cambiamenti d’umore….XD

 

 

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Capitolo 5
*** 5- Rossana ***


“No

A Lee, perché…boh, non lo so.

Perché mi ha sopportata nella scelta della sposa, forse.

Perché mi andava, anche.

Perché non ci deve essere sempre una motivazione per fare le cose.

E perché le cose più belle sono quelle che non ti aspetti, con la speranza che possa trovare anche lei la tenerezza che riscalda l’animo.

 

 

 

Bride 5

*Rossana*

 

 

 

Tutto quello che ricordava, di quella sera, era Ino in abito nero, appoggiata al paravento per lui; che gli sorrideva di sottecchi, una presa in giro sulle labbra e una promessa negli occhi.

Così i passi portavano Shikamaru lontano da lei, da loro, da quella donna viziata e da quell’uomo voglioso d’amore; non di lei. Da quell’uomo che non era lui.

 

 

 

“No!” Ino si staccò violentemente dal bacio che l’aveva investita. L’ennesimo, cercato ma non voluto.

Erano mesi che le mancava qualcosa.

“Non hai capito niente, niente!” ripeté sconvolta, sentendo le lacrime salirle agli occhi mentre Kiba la fissava, immobile.

Come poteva mancarle così tanto, qualcosa che nemmeno sapeva cosa fosse?

“Non era questo che volevi?” le chiese Kiba con fare sufficiente mentre le braccia di lei ricadevano frustrate lungo i fianchi, e le lacrime le annebbiavano salate gli occhi.

È così sbagliato cercare qualcosa senza sapere dove si trovi?

“No!”.

“Oh avanti Ino, è da un mese che ti sfoghi con me…non penserai veramente che io creda in questa cosa dell’amicizia, vero? Si vedeva che pregavi che ti saltassi addosso…”

“Se dico che non voglio, non voglio!” e Ino se ne partì senza guardare chi incontrava, senza far caso a chi come lei ingombrava la strada, senza accorgersi di Shikamaru fino a quando non ci andò a sbattere contro, avvolta dalle sue braccia.

E improvvisamene qualcosa scattò, da qualche parte nella sua anima.

Il suo corpicino bagnato rimbalzò violentemente contro il petto di lui, per poi essere bloccato dalle sue braccia, forti. Alzò lo sguardo persa, per incontrare i suoi occhi, il suo punto di riferimento da una vita, il metro stabile delle sue azioni.

Non parlò, ma continuò a guardarlo in quello strano equilibrio: lei coi gomiti poggiati sul suo sterno, rigidi e contratti a un tempo: l’istinto di allontanarsi, la voglia di lasciarsi trattenere.

“Io non voglio fare nulla che tu non sia pronta ad accettare” le disse piano, confessando un peccato.

Ino si morse un labbro: “Lo so” mormorò.

“Io voglio solo vederti sorridere” disse lui mentre lei si poggiava contro il suo petto, si arrendeva alla sua tenerezza.

“Lo so” annuì Ino impercettibilmente.

“Se ora ti baciassi, non sarebbe per capriccio” cominciò lui, e non terminò, una mano tra i capelli di lei.

Forse lo fu, all’inizio. Forse fu solo un capriccio, un desiderio di consolazione, di essere stretta da braccia che non fossero cieca bramosia ma tenera complicità.

“Non voglio che sia per un capriccio”.

Forse fu, all’inizio, il timido tentativo del bambino che varca una porta proibita, che c’era da sempre senza essere mai stata notata.

Ma potresti volerlo…un giorno?”

Forse fu, all’inizio, tutto quello che di più sbagliato potesse esserci, ma quando Ino si ritrovò avvolta in quell’abbraccio, accarezzata da quel bacio, cullata da quelle parole, le sembrò che non ci fosse nulla di più giusto di loro due, il bambino pigro e la bambina dispettosa, il ragazzo scontroso e la ragazza facile, l’uomo che era tornato dalla missione e la donna che era tornata in sé, abbracciati sotto la pioggia a condividere un’emozione da quella sera; la vita da quel momento in avanti.

 

“Lo voglio”

“Lo voglio”.

Da quel momento in avanti: un bacio per un patto, un sentimento per una promessa d’eternità.

e tutto quello che ricordava, di quella sera, era Ino in abito bianco, appoggiata al paravento per lui; che gli sorrideva di sottecchi, una presa in giro sulle labbra e una promessa negli occhi.

 

 

Dovute spiegazioni: Rossana è l’amore della vita di Cyrano de Bergerac di Rostand, chi non l’avesse letto deve farlo: è la fonte del celeberrimo: “Ma poi, che cos’è un bacio? …un apostrofo rosa tra le parole t’amo”…ve lo riposto per intero, va!

Ma poi che cos'è un bacio?

Un giuramento fatto un poco più da presso,

un più preciso patto,

una confessione che sigillar si vuole,

un apostrofo roseo messo tra le parole t’amo;

un segreto detto sulla bocca,

un istante d’infinito che ha il fruscio di un’ape tra le piante,

una comunione che ha gusto di fiore,

un mezzo di potersi respirare un po’ il cuore

e assaporarsi l’anima ...a fior di labbra!

Naturalmente, la storia originale è diversa, ma mi piace pensare che non tutto debba finire in straziante tragedia ma che un amore lungo e faticoso possa trasformarsi in calda tenerezza…Poi c’è anche una bellissima canzone di Guccini, Cirano per l’appunto. Ma ora la pianto con la pubblicità e rispondo alle recensioni! XD

 

Mimi18: Mimi ti posso chiedere una cosa? Anche se non leggi puoi recensire tutte le mie storie? Non importa che la recensione contenga un benché minimo riferimento alla fic, basta che mi faccia sbellicare dalle risate XD Povero Shikuccio mio, sempre nelle situazioni più sconcertanti lo caccio, è vero…ma cosa c’è di meglio di una sadica e un masochista?*.* [le frullano ff in testa] ShikaservaH  <3. E voglio vedere la fanart! *si guarda le spalle, e inserisce faccina che Mimi sa*. Besos, semotta <3è di meglio di una sadca e un masochista?*ioni più sconcertanti lo caccio...

 

hachi92: Hachi, don’t worry, anzi, grazie! Grazie per i complimenti e per l’affetto col quale mi segui, mi onori davvero! Anche a me faceva morire dal ridere la scena in cui lui le allacciava il vestito, velata di malizia ma in fondo divertente (per lo meno, per noi XD). A presto!

 

Ryanforever: Anche questa è finita bene, no? Oh sì, ho uno spiccato debole per i lieti fini e spero che anche a voi non dispiacciano XD Che ne dici?

 

kikkyxx14: Sì, si riscattano! Anche in questa, no? Finisce diversamente dall’originale, ma oh, la storia insegna!

 

Sakurina: Luly! Scusa, scusa, scusa: Shika in smoking arriverà, promesso! Ma sono contenta che ti sia piaciuto lo stesso! Shika damigella è fiQuissimo, sìsì, e poi…si amano *.* e tantissimo, aggiungerei! Si amano sempre, in tutte le salse: che vogliamo farci! Mi dispiace, mi dispiace usare sempre così il povero Kiba, ma in fondo lui l’amore della sua vita ce l’ha già: sei tu! [leccata pazzesca]. Hugs, kisses and fairy dust, little pixie!

 

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Capitolo 6
*** 6 - Elena ***


Bride n° 6

 

Bride 6

*Elena*

 

 

Ino se ne stava appoggiata al paravento di camera sua, un abito bianco indosso mentre osservava con sguardo predatore il suo compagno di squadra: “Shika, vieni qui!” trillò divertita.

“Non mi pare una buona idea” ribatté lui per tutta risposta.

“Oh, avanti…” lo invitò lei.

“Non funziona”

Dai, vieni…”

“Col cavolo!” fu la risposta scocciata che ottenne.

“Non era una domanda” constatò allora lei, acida.

“Ah, nemmeno la mia” ribatté lui determinato.

“Dai!”

“No!”

“Per favore!”

Noo!”

“Ti prego!”

“No.”

“L’hai voluto tu: Choji, vallo a prendere” ordinò lei in tutta tranquillità. Il compagno si guardò bene dallo sbuffare, prestandosi a recuperare l’amico comune che si era nascosto nell’armadio.

“Mettiti quello” ordinò Ino.

Perché?” sbuffò Shikamaru, senza aspettarsi davvero una risposta.

Perché sì, avanti!”

Mendokuse…”

“Ecco, mettiti lì” sospirò Ino con fare esperto “Ora io arrivo con Choji” proclamò solenne.

“Puoi anche stare lì, eh” la risparmiò Shikamaru. Lei non lo degnò di risposta, riservandogli uno sguardo che parlava molto chiaramente.

“Avanti, Cho” fece porgendo la manina minuta all’amico, che la prese con molta serietà. Avanzarono a braccetto fino a metà stanza mentre Shikamaru tentava di non sembrare troppo scocciato – o ci avrebbe sicuramente rimesso qualcosa.

Alzò lo sguardo per incontrare quello di Ino: i suoi occhi brillavano, e per la prima volta in vita sua pensò che Ino fosse bella. Non c’era un’altra parola che potesse descriverla: era l’essenza stessa di quel termine, Ino: bella.

Evidentemente la sua espressione ora era buffa, perché a Ino scappò un risolino divertito mentre si copriva con grazia la boccuccia rosa, scusandosi con lo sguardo in un atto di ostentata civetteria.

Shikamaru scosse il capo mentre la biondina lasciava la mano di Choji per prendere la sua, e l’amico si infilava lesto un’enorme maglia bianca, che quasi gli faceva da tunica.

“Siamo qui riuniti” cominciò allora in tutta serietà “per celebrare il matrimonio di Ino Yamanaka e Sasuke Uchiha.” Ino sbatté le palpebre eccitata, Shikamaru sbuffò infastidito.

“Vuoi tu Ino prendere in marito Sasuke?” domandò allora Choji.

“Certo” cinguettò lei.

“Vuoi tu Shik-Sasuke prendere in moglie Ino?”.

Il Nara non rispose. Ino gli assestò un calcio negli stinchi.

“Eh? Mendokuse…Sì, lo voglio”

A quel punto Ino si piegò con fare cospiratore verso il celebrante: “Chiedi se anche più di Sakura, Cho

“Più di Sakura?” domandò allora Choji con incredibile serietà.

Shikamaru avrebbe voluto ribattere che le cose non andavano esattamente così durante i matrimoni, ma se ne guardò bene, dato lo sguardo supplichevole dell’amico che annuiva vigorosamente.

“Certo” proclamò allora.

Ino emise un risolino trionfante, stringendogli la mano nella propria.

“Bene, lo sposo può baciare la sposa”.

E Shikamaru senza pensarci lo fece davvero. Ci pensò poco dopo, alla violenta scossa di Ino: la bambina non progettava certo di ricevere il primo bacio della sua vita a otto anni, e non pensava sicuramente di riceverlo da Shikamaru Nara.

Shi-ka-ma-ruuuuuuuuu!” urlò irata.                                                     

Oh beh, per lo meno sapeva chi aveva baciato, e non era Sasuke Uchiha.

 

 

Comincio col dire che no, non è come pensate: Elena non è la Elena dell’Iliade, ma quella di Tutto è bene quello che finisce bene ("All's well that ends well"), commedia di Shakespeare che racconta di come una giovine si prodighi per l’amore del suo amato riuscendo infine a sposarlo con la forza della sua determinazione. Mi sembrava adatto, ecco! Non so se sul finale Shikamaru sia OOC, ma non credo, dato che il bacio più che per attrazione (che già è in potenza, eh) gliel’ha dato perché “stava sul copione”, ecco, perché si era messo in testa di fare automaticamente quello che Ino gli chiedeva, date le conseguenze nefaste che lo aspettavano in caso contrario. Che adorabile, piccola tiranna, non trovate? Poi certo, l’ultimo pensiero è la piccola rivincita del nostro svogliato preferito! <3

 

E un po’ di chibi ogni tanto può solo fare bene! Che dire, ci sto proprio prendendo gusto con questa raccolta…XD Ma ecco le vostre risposte (ps grazie!)

 

Queen_of_sharingan_91: Ma certo che mi erano mancate le tue recensioni, però mica ti devi preoccupare! Come se ogni scrittore non fosse prima di tutto un lettore e dunque non sapesse quanto impegno richiede ciccare su “vuoi inserire una recensione?” e scrivere qualcosa di sensato…quindi no problem, sul serio, ma grazie dell’impegno che hai dimostrato ora! Sono molto contenta che ti sia piaciuta la scorsa shot, dato che all’inizio volevo quasi pubblicarla come nonsense: ero partita dall’immagine mentale di loro due abbracciati sotto la pioggia, poi ho rielaborato, ma col timore di aver messo in piedi un caos…dunque grazie per avermi chiarito il dubbio! Ps spero ti piacciano anche da bambini! :P

 

Ryanforever: Dai, anche io adoro Cyrano! E spero che questa, sebbene più prosaica, ti abbia strappato un sorriso!

 

Coco Lee: Lee! Non ti preoccupare per le recensioni, sulla lettura delle mie ff da parte tua mi ha rassicurata lo snocciolamento compulsivo delle battute di Questione di gusti in treno! XD Sono contenta che la raccolta ti piaccia e sì, ti devo confessare che quella AU con Ino modella e Shika fotografo è anche la mia preferita, dato che nella mia testa non è assolutamente rimasta una flash! E no problem per la dedica: l’ho fatto volentierissimo, dato che mi pareva avessi proprio bisogno di un abbraccio, anche se fatto di parole…besos!

 

hachi92: Sappi che stai diventando la mia eroina! Sono proprio contenta che la fic ti sia piaciuta: questa è sicuramente meno seria ma a me piacciono tanto loro da bambini, e i bambini in generale mi fanno morire dalle risate quindi spero che anche questa shot sia stata di tuo gradimento!

 

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Capitolo 7
*** 7 - Penelope ***


“Un po’ qui…ancora qui…”

 

 

Bride 7

*Penelope*

 

 

 “Un po’ qui…ancora qui…Ohi, Shika, ciao!”.

Il Nara quasi ride al vederla così assorta in un compito che non è il suo: “Mi spieghi perché ti sei messa in testa questa idea di fare il vestito a Sakura?”.
La bionda non batte ciglio: “Perché sua madre è morta, ed è tradizione che lo facciano le madri, e…”. Ino non alza il capo mentre snocciola ragioni su ragioni.

“Non sei sua madre” taglia corto lui, nascondendo qualcosa d’altro.

“Devi sempre essere così pedante?” e sparisce dietro il paravento, Ino. E diventa di colpo preoccupata, senza più celare nulla, l’espressione di Shikamaru.

“Ino, non stai piangendo, vero? Dai, non piangere, non volevo…è solo che non hai il tempo materiale per farlo, ti ammazzi di lavoro…”

Lo sta davvero dicendo? Shikamaru Nara?

“Ce la faccio”. Eccola, la frase più pericolosa che la Yamanaka possa dire, anche conosciuta come: Brutto stupido ignorante, dimostrerò al mondo quanto valgo – magari facendomi ammazzare, ma da morta tutti lo sapranno.

“Tu non hai un altro posto in cui essere?” arriva poi il tono di sfida tipico dell’eterna lotta Yamanaka-Nara “Con Naruto, Temari” continua la ragazza stridendo i denti sul secondo nome mentre tiene ostinatamente – qualcuno potrebbe dire comicamente – gli occhi puntati sull’orlo della gonna “ShihoTsunade?” termina esasperata.

Tsunade?” sogghigna Shikamaru inarcando un sopracciglio. “Siamo grandi, Ino, non c’è bisogno di fare la gelosa…” dichiara avvicinandosi a lei e sfiorandole l’orecchio in un bacio.

“Devo finire” si scusa – falsa – lei, evitando la sua presa. “Se mi fai la cortesia di uscire…” comincia accompagnandolo alla porta.

Ehi, ma quanta fretta…non è che mi nascondi qualcosa, signorina?” ride Shikamaru, accentuando l’ultima parola. Sakura si sposerà tra poco più di un mese, e lui sa bene che Ino non sopporta quell’affronto. Lei è quella che fa sempre tutto prima, lei è quella che ha avuto la prima dichiarazione, la prima mestruazione, il primo capello bianco. Beh, non sarà la prima a indossare l’abito bianco, però, e questo la secca parecchio.

“Io” comincia lei “Non ho proprio un bel nulla da nascondere. E tu te ne devi andare, perché la tradizione…”

“Un po’ di frustrazione, magari?” domanda lui sogghignando, e facendola inferocire.

Fottiti

Chapeau, mademoiselle” ride apertamente, Shikamaru.

Vais à te faire enculer, si tu le préfère en français” gli risponde a tono lei.

“Ah, ti adoro quando fai la francesina!” esclama lui afferrandola per la vita, da dietro.

“E io ti odio quando fai così” sbuffa lei.

“Sei tremendamente sexy” le soffia lui all’orecchio.

“E tu tremendamente cretino” tenta di ribattere lei mentre una scia di baci si posa altamente persuasiva sul suo collo. “Shika…devo lavorare…la tradizione dice che l’abito dev’essere pronto un mese prima…” cerca di argomentare lei, logica. Ma con un ragazzo il cui QI equivale a 200, è come dire che il gioco è perso in partenza. In più, le argomentazioni di lui le paiono d’un tratto molto, ma molto più convincenti delle proprie, specialmente ora che la sua mano si intrufola con indubbia maestria sotto la sua maglia…

“Sei un bastardo”

E tu sei magnifica…”
“Adulatore”

“Vanesia. Mmm, la rispettiamo in tutto la tradizione: qualcosa di blu” dice sfiorandole la maglietta “qualcosa di nuovo…” fa apprezzando il reggiseno.

“Manca solo l’abito bianco” commenta acida lei.

Lui sbuffa, accasciandosi d’un tratto: “E va bene, e va bene…”.

Shika, che fai?”

“È tradizione che te lo chieda in ginocchio, no?”.

 

 

 

Massì, aggiorniamo! Quando l’ispirazione chiama…Penelope è la Penelope di Ulisse, perché come lei Ino tesse, e prima o poi Shika si decide! XD E anche alla Penny di Lost, solo perché è ricominciato! (In america, per lo meno!)

Ma ora, spazio alle recensioni!

 

hachi92: Grazie mille, e…viva gli happy ending! Spero che anche questa flash ti sia piaciuta, perché a me ha divertito molto scriverla!

 

kikkyxx14: Sì, Ino è una tirnanna, Adorabile però, no? Sicuramente Shikamaru la pensa così…<3 Shika e Ino si svegliano eccome, soprattutto in questa! Qui sono più maturi, si vede

 

Mimi18: Mimi cara, lo sai che il manga non fa testo…e fanfiction sono il nostro credo! E noi sappiamo, sappiamo come Choji ci ha confidato, qual è la suprema verità. Il sesso violento all’altare…ci penserò XD Panda power, al solito! E ChoCho è il gran sacerdote del bianco, no?

 

Ryanforever: Shika è costretto da Ino a fare molte cose, ma alla fine, almeno per certe, non gli dispiace poi così tanto! E poi non scordiamoci che è uno stratega, e se accetta di fare qualcosa è sempre per una ragione logica…ah, che amore! <3

 

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Capitolo 8
*** 8 - Marylin ***


“Un po’ qui…ancora qui…”

A Mimi,

che è la mia Tennie personale,

che immaginavo con orecchie nere e fiocco a pois,

che alla fine è meglio della mia immaginazione!

Un abbraccio e una torta con chi sai tu dentro, Minnie!

Tua

Barbie

 

 

Bride n° 8

*Marylin*

 

 

“Shikamaru Nara!”

Fu richiamato all’ordine l’ennesima volta in quella serata che pareva non avere fine. Ancora si domandava perché avesse accettato di andare in viaggio con lei, perché avesse accettato di uscire con lei in primo luogo, e già che c’era, perché a quattro anni non avesse deciso di mettersi la maglietta blu invece di quella gialla il primo giorno di scuola. Non c’era dubbio, Shikamaru Nara era uno che pensava parecchio.

E se c’era un’altra cosa sulla quale non c’era dubbio, era che Ino Yamanaka aveva il potere di farlo smettere di ragionare nel giro di qualche nanosecondo.

Che-cosa-stai-facendo?” scandì il ragazzo alzando lo sguardo, esterrefatto.

Ino se ne stava in piedi, un ghigno divertito sulle labbra e un gomito appoggiato al paravento mentre indossava un abito nuziale. No, a questo punto Shikamaru Nara ricominciò a pensare (nonostante gli riuscisse davvero difficile tra l’influsso dell’alcool e quello di Ino), decidendo che quello, logicamente parlando, non era un abito da sposa. Non poteva esserlo, dato che…

“Non si vede?” chiese lei, audace. “Ci sposiamo” gli comunicò.

Shikamaru sputò il vino che stava bevendo, alzandosi di botta dalla poltrona sulla quale (fino a poco prima) se ne stava beatamente seduto. “Che cavolo dici, Yamanaka?” blaterò decisamente colto alla sprovvista “Usciamo insieme da quattro mesi!”.

“…E ci conosciamo da ventisei anni” aggiunse lei.

“Sei pazza” fece Shikamaru alzandosi in piedi e cercando una via di fuga.

E tu sei in trappola” concordò Ino con un sorriso mostrandogli la chiave della stanza, che teneva in mano.

“Ino, dai, è una pazzia…” tentò di contrattare Shikamaru.

Shika” fece lei carezzandogli il viso e passando poi a disegnargli piccoli cerchi sull’addome, mentre sensualmente lo spingeva sul letto e lo intrappolava col suo corpo “Ho promesso a papà che non ci saremmo toccati fino al matrimonio” terminò con un’espressione adorabile.

Shikamaru si sentì arrossire: tra l’altro la parola “papà” gli faceva dimenticare ogni pensiero impuro sulla ragazza mentre i neuroni strategici calcolavano impazziti la percentuale di possibilità di sopravvivenza. Di solito il numero era peraltro deprimentemente basso.

“Ho capito, ma Ino…” cercò di ragionare. Di colpo la sua parte razionale cedette il posto al ragionamento ormonale mentre Ino si mordeva un labbro e premeva – di proposito, la civetta – il suo seno sul petto di lui, facendo per alzarsi.

Se non vuoi…” disse la bionda, allontanandosi stizzita.

Il broncio sul suo volto scomparve d’improvviso quando sentì la mano di Shikamaru afferrare con impeto il fiocco che le teneva legato il seno.

 

“Allora, Ino, com’è andata in America?” fece Tenten mentre ordinava a Neji di prendere le valigie e prendeva a braccetto l’amica.

“Oh, sai, le solite cose…” cominciò “Shopping da paura a New York, il Grand Canyon una favola, ci siamo sposati a Las Vegas…”

“Vi siete cosa?”. Ino si stupì: quella non era la voce di Tenten. “Oh, ciao papà! Siete venuti anche voi a prenderci?”

0%.

 

 

 

 

E rieccomi qua, ragazzi, ad aggiornare questa raccolta che personalmente adoro!

Grazie a chi la legge, e in particolare a chi recensisce!

kikkyxx14: Sì, Ino ci era rimasta male per il fatto che Sakura si sposasse prima di lei, ma come vedi Shikamaru ha rimediato alla grande! Ah, quanto li adoro! E poi penso che nonostante non si da lui…per Ino farebbe questo ed altro! (tipo sposarsi a Las Vegas! XD)

 

hachi92: Grazie, grazie, grazie! Le tue recensioni mi fanno sempre sciogliere…Spero tanto che ti sia piaciuta anche questa, e che ti abbia divertita!!!

 

Ryanforever: Ciao, sono felicissima che la fic ti sia piaciuta! Sì, Shikamaru aveva già premeditato tutto, ma credo che anche Ino lo sappia stupire, come in questa shot! Ah, che cariniiiii! Ah, quella del vestito me la sono inventata, non è una tradizione, per lo meno che io sappia! XD

 

celiane4ever: Ciao Vale! Questa dovrebbe essere una delle fic che ti piacciono, sarcastiche e romantiche al punto giusto! Sì, sì, educati pure che ce n’è sempre bisogno, soprattutto nelle ff! Um bacio!

 

 

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Capitolo 9
*** 9 - Eva ***


A tutte/i (e questa volta hanno precedenza le donne per numero, sì)

quelle/i che non pubblicano più, che non leggono più, che non recensiscono più.

Perché nello ShikaIno ci credano comunque!

 

 

Bride n° 8

*Eva*

 

Ok, questo era strano.

Era strano intrufolarsi in camera di Ino, su richiesta della madre, perché la suddetta Ino era morta al mondo. Chissà poi dove si era cacciata.

“Ino?” un leggero frusciare dietro il paravento, poi nulla.

“Ino?” forse era solo un’impressione. O forse no.

Shikamaru si sedette comodamente sul letto di Ino, prese il primo libro che trovò e l’aprì, mettendosi in ascolto. Niente. Ma sarebbe venuta fuori prima o poi: lui di strategie se ne intendeva.

Si alzò e aprì il primo cassetto dell’armadio dove trovò la biancheria intima  che – sentendosi  un po’ maniaco – prese a maneggiare con attenzione. Forse stava rischiando un po’ troppo.

Ancora nulla.

Era dannatamente brava.

Provò col primo cassetto della scrivania, dove trovò il diario segreto della dodicenne Ino Yamanaka.

Questo sarebbe stato divertente.

 

S+I, S+I, S+I…

Cara Sakura,

 

Oh. Cazzo, questo era perché non aveva voluto farlo. Perché da quando aveva litigato con Sakura, Ino scriveva a lei nel suo diario, come se parlasse con lei, come se un giorno avrebbe potuto darglielo ed essere in pari con la sua vita. Ora sì che Shikamaru si sentiva un idiota. Si risedette sul letto, predendo a sfogliarlo e sentendosi un verme mentre lo faceva, perché in fondo non aveva diritto di…Ma almeno sarebbe uscita, sarebbero andati insieme a quella maledetta festa e poi sarebbero tornati per un orario decente. Forse.

 

12 febbraio - Oggi S. non mi ha degnata di un’occhiata. Niente, Sakura, niente. E dire che io ci provo, ma lui non mi considera.

 

Figurarsi: Sasuke, Sasuke, Sasuke. Sempre e solo Sasuke.

 

13 aprile- Sakura, sono passati due anni, e S. è ufficialmente  un cretino.

 

Beh, ci sono voluti due anni, ma alla fine ce l’ha fatta.

 

Sono decenni che non mi piace più Sasuke,

 

due anni -

 

è da quando ci ha fatte litigare che lo odio,

 

oh.

 

ma S. non capisce, proprio nulla. Forse dovrei urlarglielo in faccia, ma non gliene fregherebbe niente, temo.

 

Uccido Sai, allora.

 

27 aprile - Sakura, non trovi che sia strano che le persone importanti della mia vita comincino tutte con la S? Sono soggiogata senza sosta. Tutte S, una per ognuna della mia vita.

Sono-> questo è Sasuke, fronte Spaziosa. Egocentrico come non mai. Poi ci chiediamo perché non potesse funzionare fra me e lui. Due ego come i nostri in una stanza non ci stavano mica…

Soggiogata -> una parola lunga per un nome corto: è Sai. Non mi è mai piaciuto davvero, solo mi attraeva come i giochi che non si possono avere, quando in fondo sai benissimo che ti diverti di più a giocare coi tuoi amici (e non tollero doppi sensi in questa direzione!)

Senza-> questa sei tu, sempre convinta che ti manchi qualcosa (anche scema comincia con la S, eh!)

Sosta-> questo è… è lui, Sakura, lui. Non avrei mai pensato di parlare di lui così, ma… che posso fare? Se solo mi rispondessi…

 

Shikamaru si voltò di scatto mentre alle sue spalle sentiva un frusciare repentino e Ino compariva alla sua vista, vestita di bianco candido e pronta a colpirlo.

“Si può sapere chi ti dà il diritto…” cominciò violacea, scagliandoglisi contro.

“Ehi, ehi…” fece Shikamaru con veemenza, afferrandola per i polsi e portandola sotto di sé in una fluida mossa. Era bella da mozzare il fiato in quell’abito bianco che portava chissà per quale ragione, anche se tutte le domande più imbarazzanti sul perché indossasse proprio l’abito di nozze di sua madre quando dovevano uscire gli morirono in gola quando vide impotente il diario cadere dal letto, aprirsi sul tappeto e rivelare fotografie di lui, al suo interno. Ino si voltò dall’altra parte. Questo cambiava le cose.

S come Shikamaru, si trovò a pensare con uno stupidissimo sorriso che gli si stampava in faccia.

“Altro da dichiarare?” trovò il coraggio di chiedere, nascondendo il riso che si stava allargando sulle sue labbra.

“Sei un cretino” ribatté Ino, continuando a fissare ostinata il muro.

“Quello l’ho già letto” assentì Shikamaru, portandole una ciocca di capelli dietro l’orecchio.

“Fin dove sei arrivato, esattamente?” la voce di Ino ora era piccola, insicura.

“Sono stupito, sul serio” si divertì il ragazzo, mentre osservava le guance della ragazza avvampare.

Ino si violentò per rispondergli:  “A me pari scemo, invece”

“Stai scherzando? Sono sveglio, sicuramente. Sempre stato. Sto solo seguendo strani sentieri senza sapere se sbaglio…” azzardò poi.

Tutte S.

Ino lo fissò:  stava giocando con lei? “Se sbagli sarò sicuramente sincera”.

Fottute S.

“Sicura?” fece Shikamaru a un palmo di labbra dalle sue, rosee e invitanti.

“Sì…”

Ino lo guardò con occhi di sfida,e  Shikamaru la baciò, dato che non aveva altre S da giocarsi che non fossero “sposami”… ma per quella, nonostante l’abito di Ino, c’era ancora tempo.

 

 

Non sono morta, ci sono! Dovevo solo aspettare i comodi di Madama Ispirazione… spero che comunque la cosa dia i suoi frutti!
Grazie a chi continua a seguire questa storia, in particolare a:

 

Kikkyxx14: Beh, questa volta a fare la parte del leone (un po’ tardo, ma d’altronde chi non lo è quando si parla di faccende di cuore?) è Shikamaru, ma spero che la fic ti sia piaciuta comunque! Grazie della recensione, a presto!

 

Ryanforever: Ino è furba sì… non sempre, ecco. A volte bisogna dare anche a Shika l’opportunità di riscattarsi! Tra l’altro mi piace pensare che vada in camera di Ino con una certa libertà, che curiosi in giro sotto lo sguardo di lei, che inavvertitamente si renda conto di come stanno le cose! E Ino aveva un bel da vergognasi a indossare l’abito della madre, che gli imbarazzi non finiscono mai!... ma se finiscono in questo modo, dire che c’è da farci un pensierino XD Grazie e un bacio!

 

Celiane4ever: Inoichi for president, io lo sostengo da mò! XD Grazie per la tua sempiterna presenza, cara, spero che anche questa shot ti sia piaciuta!

 

Hachi92: E dopo secoli… aggiornò. Lo so, lo so, lo so che sono lenta… ma so anche che gente come te ci sarà sempre, il che mi rasserena immensamente. Grazie, Grazie, grazie!

 

Mimi18: Tennie mia, sono contenta che la fic ti sia piaciuta, dato che era per te: non potevo non inserirti dopo tutto (e con un tocco di Neji schiavizzato!). So che volevi una NejiIno, ma…ci sto lavorando, cara, pazienta ancora un pochetto.

Rettifico la tua recensione: Ino È una pazza maniaca, soprattutto quando si tratta di Shikamaru.

E Shika non sa fare due più due, quando ha davanti Ino.

<3

Quanto li amiamo? Quasi quanto si amano loro!

Ok, dopo il finale in scemenza, ti bacio e me ne vado! XD

 

Lan: Eh sì, immagino che Inoichi (e anche Shikaku) non vedano l’ora di farsi gli affari dei propri figli, in fondo sono un ammasso di vecchie comari! Ma tanto a noi fanno divertire… XD

 

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Capitolo 10
*** 10 - Lotte ***


Shikamaru sospirò, lasciandosi cadere a peso morto su quel letto d’hotel



Ebbene sì, sono ancora viva! E presento a tutti voi… la sposa numero 10:

 

 

Bride n° 10

*Lotte*

 

 

 

Shikamaru sospirò, lasciandosi cadere a peso morto su quel letto d’hotel. Non era casa sua, ma sarebbe andato comunque. L’energia che aveva speso in quella giornata, fisica e psichica, era più di quanto avesse preventivato per quell’anno intero. Quindi, ora, si godeva il suo maledetto riposo. Prese un sorso di sakè, l’ennesimo di quella giornata, e chiuse gli occhi.

 

“Ehm ehm”

 

Sfortunatamente, qualcuno la pensava diversamente.

Shikamaru frenò un ghigno, sistemandosi meglio le braccia dietro la nuca, piantandosi ancora più comodamente nel cuscino di piume d’oca.

 

“Ehm ehm”

 

“Lasciami in pace, Ino, voglio dormire” sbiascicò tirando le parole nel sorriso che voleva mozzare.

 

“Io non penso proprio, signor Nara!” gridò la ragazza stizzita, lasciando la sua posizione ad effetto, appoggiata al paravento, e lanciandosi a cavalcioni sull’uomo.

 

Sentendo quel peso improvviso su di sé, Shikamaru aprì gli occhi. Lei indossava ancora quel vestito candido, quell’abito da cerimonia che le avvolgeva i fianchi con una naturalezza inconcepibile. Non perse tempo a farglieli sentire sotto le dita, quei fianchi, prendendogli le mani e poggiandosele sulle anche con fare suggestivo.

Shikamaru alzò un sopracciglio.

 

La bionda si slacciò il fiocco candido che portava all’altezza del seno, alzando a sua volta un sopracciglio.

 

“Avevo altri piani per stasera” mormorò Shikamaru, mentre lei si avventava sul suo collo, con una scia di baci.

“E io avevo altri piani per la mia vita, ma a quanto pare tu non la pensavi allo stesso modo.”

“Nemmeno tu” sussurrò Shikamaru piano, facendo scorrere le mani dai fianchi della ragazza al suo viso, prendendolo dolcemente tra i palmi, guardandola intensamente negli occhi, che non erano del colore che si ricordava.

“Ma ora non mi puoi dire che non mi vuoi, Shikamaru!” protestò la ragazza.

“Ho già fatto abbastanza fatica per i prossimi due mesi, Ino” rispose lui focalizzandosi sulle labbra di lei, accarezzandole i fianchi attraverso quella seta preziosissima.

“Non mi puoi dire che non mi vuoi dopo che mi hai rapita dal mio matrimonio per portarmi via con te!” ribadì lei determinata, guidando le mani di lui sui suoi seni. Shikamaru le ritrasse.

“Ho dovuto minacciare tuo padre, Ino. Sai cosa vuol dire questo? E ho dovuto stendere Naruto, che voleva impedirmi di entrare. Ho bisogno di una sigaretta” sbottò nervoso il ragazzo, cercando di alzarsi. Rendendosi conto di non poterlo fare, con la ragazza sopra di lui. Imprecando contro le sigarette, che non si trovavano, e contro la bellezza di lei, che invece era più reale di qualsiasi cosa.

Un piccolo “oh” si disegnò sulle labbra carnose della ragazza.

“Di solito non picchio i miei amici” puntualizzò Shikamaru, togliendosela di dosso e voltando il capo di lato come se quello chiudesse la questione, come se fosse offeso. Come se avesse scoperto una parte di sé che avrebbe preferito dormisse.

“Mi dispiace” fece allora lei lasciando scorrere le mani sul suo petto, accovacciandosi al suo fianco come una bambina.

Shikamaru non rispose.

“Ho sbagliato, ho sbagliato tutto.” Sussurrò la ragazza, piano. “Sapevo che Ken non faceva per me, ma sono andata avanti lo stesso. Sapevo che non lo amavo, che amavo te, ma ero troppo orgogliosa per ammetterlo. Nemmeno mi ricordo quando è cominciata questa storia, tanto ce l’ho dentro… sono stata una stupida, cretina, superficiale, idiota. Ecco, contento adesso?” fece poi umiliata. Speranzosa.
Shikamaru non rispose, frenando l’istinto di abbracciarla e portandosi di nuovo le mani sotto la nuca, per metterle da qualche parte, qualsiasi parte che non fosse su di lei.

Ino non si diede per vinta: “Ti amo, Shikamaru. E voglio te, nessun altro. Hai niente da dire, adesso?” insistette vicina alle lacrime. Shikamaru non rispose.

“Te lo sto chiedendo, Shikamaru” insistette la ragazza domando un singhiozzo “Ti sto chiedendo di perdonarmi. Non posso prendermi indietro quello che ho fatto, ma posso cercare di rimediare ai miei errori… non c’è un modo? Dimmelo, chiedimi quello che vuoi e lo farò, ma dammi la possibilità di rimediare!”.

Allora, Shikamaru lasciò che la sua mano si levasse verso la guancia della ragazza: “Ssh” scosse il capo.

“Ssh” ripeté “Basta parlare”.

“Shikamaru…”

“Ino” cominciò “non voglio più vederti…” continuò con una lentezza esasperante, mentre le pupille della ragazza si dilatavano “… con quel vestito addosso”.

Ino lo guardò incredula, poi mettendo mano alla cerniera scoppiò a ridere: “A questo credo di poter rimediare”.

 

 

***

 

 

Il rumore dell’orologio a pendolo si era fatto insopportabile quando Shikamaru riprese i sensi, mugugnando deluso qualcosa sul posto vuoto di fianco a lui. Le coperte erano fredde, e Ino non c’era. Aprì gli occhi terrorizzato, il battito che gli andava a mille, guardando la stanza in preda al panico e realizzando quello che la sua mente temeva.

Lei non c’era.

C’era lui, in una stupida stanza d’albergo, addormentato mezzo nudo, solo e patetico.

Si maledisse, Shikamaru, si maledisse battendo un pugno contro la testiera del letto e chiudendo gli occhi di rabbia.

 

“Ehm ehm”

 

Sentì protestare davanti a sé.

Strinse gli occhi più forte, mentre il suono si faceva più insistente. Bevve un altro sorso di sakè, preso a tentoni dal comodino.

 

“Ehm ehm”

 

La voce non si dava per vinta, così maledettamente diversa da quella che si immaginava.

“Sono 300 ryo” mormorò stizzita quella, buttandogli in faccia il vestito candido che aveva indossato la notte prima.

“Il mio amico mi aveva detto che chiedevi di meno” protestò Shikamaru, scuotendo il capo. Due bottiglie in meno, se quella voleva quella cifra.

“Di solito non mi faccio chiamare ‘Ino’ e non faccio dichiarazioni d’amore improbabili prima di scopare con un uomo” rimbeccò la bionda, con un sorrisino sarcastico sul volto.

“Fottiti” sputò Shikamaru, allungandole i trecento ryo e ordinandole di scomparire.

“Di solito ci pensano gli altri” rise quella, con un colpetto sulle natiche del giovane. “Sei bello strano, ma mi piaci. Chiamami quando hai bisogno di Ino” sorrise in maniera provocante ancheggiando verso l’uscita.

Shikamaru le chiese di chiudere la porta, e tornò a buttarsi sul letto.

Strinse gli occhi forte, cercando di scacciare una fastidiosissima voglia di piangere che si insinuava prepotentemente tra le sue palpebre, e immaginò Ino, di fronte a lui in tutta la sua bellezza, vestita di bianco e appoggiata al paravento, che gli sorrideva in maniera semplice e provocante.

“Mi pareva di averti chiesto di non vedere più quel vestito” mormorò, poi prese una manciata di pillole che aveva lasciato sul comodino e le inghiottì insieme con il sakè rimasto.

 

Al piano di sotto, ancora impazzavano i festeggiamenti.

 

 

Ok, ora potete uccidermi. Mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace: era cominciato tutto in maniera abbastanza tranquilla e spiritosa, ed è finito in un dramma. Sorry, sorry davvero. Mi rifarò alla prossima però!

Ah, sì, Lotte è la protagonista femminile de I dolori del giovane Werther di Goethe!

Grazie a chi segue questa raccolta, e in particolare:

 

Nejisfan94: Francy! Grazie della recensione, è come sempre magnifica, e mi fa quasi commuovere. Complimenti per l’allitterazione in S! Sembrava stupida, ma pare aver preso molti questa faccenda! XD Grazie, grazie, grazie, fa piacere avere lettori attenti come te, e non ti preoccupare del ritardo: quando arriva una recensione a posteriori è quasi più bello, perché è una sorpresa inaspettata! ShikaIno for ever!

 

Kikkyxx14: Eh sì, vi faccio sempre aspettare… sorry! Ma ogni tanto me ne torno fuori, vedi? Spero di non avervi intristito troppo con questa shot, ne arriveranno di più allegre!

 

Mimi: Verissimo, Shika è scemo, ma se non lo è non ci piace! :P Ecco, Mimi, sappi che questa l’ho scritta solo per te (che culo, eh?). Voleva essere una cosa leggera e carina, alla White Smile di Saretta, ma è venuto fuori un cocktail depressivo. Non so che farci. Giuro che mi orripilavo io mentre la mia mente dettava imperterrita alle mie mani parole senza appello. Così è la vita, che ti devo dire? Arriveranno tempi migliori… si spera! Ma hai letto in trasparenza il fatto che Barbie ha sposato Ken?! Era per te, topaH.

Ps lo so, lo so che vuoi la notte dopo, ma quella arriverà, promesso, come dulcis in fundo. Il problema: quand’è il fundo? Ai posteri l’ardua sentenza.

 

Celiane4ever: Vale! Ti ringrazio per i complimenti, e anticipo invece gli insulti per questa, che per una come te che ama gli happy ending non è il massimo… a mia discolpa dico che era cominciata come una cosa carina e divertente, ed è finita nel lutto e nello sconforto, senza che nemmeno io ne capisca il perché, ma tant’è… l’unica cosa che riesco a dirti è: stay tuned! E BCH, BCH… hai ragione! Proverò un po’ a riprendere in mano la mia vita di ficwriter…

 

Sveva90: Ciao, sono contenta che ti paccia lo ShikaIno! E grazie mille per i complimenti, alla prossima!

 

Ryanforever: Ciao! Hai ragione: finissero tutti così i momenti imbarazzanti… beh, in questa shot però ho dimostrato che non ci sono sempre happy ending (purtroppo). Ma ci riprenderemo, ci riprenderemo! A presto e grazie ancora!

 

 

 

 

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Capitolo 11
*** 11 - Alice ***


“Ino

 

 

Bride n° 11

*Alice*

 

 

 

“Ino. Obbligo o verità?” gli occhi di Tenten brillavano di malizia nello scrutare l’amica in difficoltà.

“Verità, non ho nulla da nascondere” sorrise candidamente quella.

Shikamaru alzò un sopracciglio divertito. Ino gli lanciò un’occhiata ammonitrice. Shikamaru sospirò.

“Allora…” borbottò Tenten con fare meditabondo “… fin dove sei arrivata con Sai?” chiese infine con sguardo diabolico.

“Ci siamo baciati” alzò le spalle Ino.

Shikamaru rise apertamente, buttando giù un bicchierino di vodka, l’ennesimo di quella serata. Ino gli gettò un’occhiata torva, offesa: “Che hai da ridere?” chiese irritata.

“Hai mentito” alzò le spalle lui, come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

“No, non l’ho fatto” ribatté lei, per nulla colpita.

“Sì, l’hai fatto”

“Non lo farei”

“Lo faresti eccome. Ti tocchi sempre i capelli quando menti” asserì lui sicuro, mentre Ino si portava inconsciamente una mano alla coda, riassestandosela. “E quando sei imbarazzata” aggiunse poi il ragazzo col codino.

“Sciocchezze” fece lei prolungando volutamente il gesto e accarezzandosi i capelli “Sono maestra delle tecniche mentali, Shikamaru, non credi sia in grado di mentire?” domandò con un sorrisetto soddisfatto.

“Non è questione di credere, Ino, ma di sapere. E io so per certo che non sei capace di mentire. A me.” concluse Shikamaru con un ghigno che rispecchiava quello di lei, riprendendo a sorseggiare beffardo la sua vodka.

“Oh, scusami, Mister Onniscienza” fece allora Ino, per nulla pentita “Perché tu sai sempre quando mento, vero?”

“Sempre” confermò Shikamaru soddisfatto, alzando il bicchiere verso di lei e bevendo ancora, divertito.

“E non sbagli mai, eh?” fece lei sbattendo le ciglia, e avvicinandosigli pericolosamente.

“Mai” annuì lui mentre lei gli si sedeva in braccio, prendendo il bicchiere dalle mani del ragazzo, bevendone a malapena un sorso e porgendoglielo di nuovo, esattamente nel punto in cui aveva bevuto lei.

“Allora, Mister Onniscienza” concluse Ino allontanandosi ancheggiando dal ragazzo “Sappi che questa ragazza ti farà bere sei cose impossibili prima di colazione” fece voltandosi in ultimo verso di lui, teatralmente.

“Certo, Ino” annuì lui, compiacente.

“Tennie” dichiarò la ragazza solenne “Registra”.

 

 

La mente di Shikamaru non registrava chiaramente gli eventi della sera prima, mentre il suo corpo si accontentava di starsene spaparanzato su quelle coperte morbidissime, su quel letto comodissimo…

Sembrava di essere in paradiso.

“Che dici, sei pronto per il secondo round?”

Alzò lo sguardo e pensò di essere morto. Cioè, quella che aveva davanti doveva essere una visione: Ino Yamanaka in abito da sposa, davanti al suo letto, con un sorrisetto irriverente sulle labbra e un fiocco piuttosto disfatto all’altezza del seno.

“Ino?” chiese incerto, gli occhi ancora annebbiati dal sonno.

“Sì, ho ancora lo stesso nome che hai implorato tutta la notte, Shikamaru” rispose lei mordendosi un labbro.

Un attimo. Shikamaru chiamò a gran voce la sua migliore alleata di sempre: la razionalità. Peccato che quella sembrava essersi volatilizzata mentre Ino si appoggiava a quattro zampe sul letto e si dirigeva con fare predatorio verso di lui.

Non può essere vero, si ripeté più volte, mentre nella sua mente si registrava l’inevitabile deduzione del comportamento della ragazza:

 

1)    Lui e Ino si erano – in qualche modo – sposati.

 

Shikamaru deglutì rumorosamente. E va bene che non ricordava chiaramente la sera precedente, ma una cosa come quella avrebbe dovuto per lo meno sfiorargli il cervello prima di…

“Shika?” la voce di Ino interruppe i suoi pensieri, che si dirottarono verso i suoi occhi blu, poi a seguire verso l’invitante scollatura che gli si offriva perfettamente alla vista con lei piegata a quel modo. Meglio gli occhi blu, per la salvezza di alcune sue parti alle quali teneva molto, grazie tante.

“Amore, non ti vergognavi a guardarmi così, ieri notte…” ridacchiò lei.

Non può essere vero.

“E hai visto ben di più…” NonpuòessereveroNonpuòessereveroNonpuòesserevero.

Shikamaru deglutì di nuovo, mentre Ino alzava un sopracciglio, carezzandogli il viso.

“Noi…?” domandò Shikamaru, lasciando morire il discorso in una desolazione d’imbarazzo.

“Sei stato fantastico ieri notte” sussurrò Ino avvicinandosi a lui in modo pericoloso, strusciandosi contro di lui come una gattina affettuosa.

Il fatto si registrò a fuoco nella mente di Shikamaru:

 

2)    Lui e Ino avevano fatto l’amore.

 

E lui non se ne ricordava! Non era possibile, doveva…

“Shika?” lo richiamò all’attenzione Ino “Non fa niente se ora non riesci…”

Al che Shikamaru sgranò gli occhi: “Non riesco…?” domandò perplesso.

“Beh, sì, sai, anche ieri notte hai avuto un momento… di stanchezza” fece la ragazza incerta, facendo dondolare le spalle.

 

Dalla cucina al piano di sotto, Naruto scoppiò in una risata incontenibile, seguito a ruota da Tenten, mentre neppure Neji riusciva a trattenere un ghigno.

“Io AMO Ino Yamanaka” proclamò la castana, abbracciando Naruto mentre le scendevano le lacrime dagli occhi alla faccia sconvolta di Shikamaru, alla televisione. La telecamera era davvero il regalo migliore che potesse chiedere per il compleanno.

 

“Io… io non…” Shikamaru farfugliò qualcosa di incomprensibile, mentre Ino gli accarezzava la barba incolta. “Non c’è problema, Shika, davvero” fece con tono adorabile. “So… tua madre mi ha parlato di quando da piccolo…”

No. Non poteva averlo fatto. Non l’aveva fatto davvero. Era una donna morta. Morta!

“… e poi di come da grande ti chiudessi per un po’ in bagno, dopo gli allenamenti. È tutto a posto. Sono lusingata, anzi. Non pensavo di farti quell’effetto anche quando non ero nemmeno una donna!” ridacchiò Ino, mentre Shikamaru arrossiva di botto e cercava di negare l’inevitabile:

 

3)    Ino aveva parlato con sua madre della sua vita sessuale.

 

“Oh avanti Shikamaru” lo riprese lei vedendo la sua espressione afflitta “Non te la prendere” fece sedendosi a cavalcioni su di lui, che si ritrasse velocemente. Ino ebbe per un attimo un’espressione sorpresa, poi un largo sorriso si fece spazio sul suo volto: “Oh, ma allora ti sei svegliato…” rise alzando un sopracciglio.

 

“Taglia, taglia!” implorò Naruto, parandosi davanti allo schermo della televisione.

“I miei poveri occhi!” rinforzò Kiba.

“No, il risveglio mattutino del piccolo Nara no, eh!” protestò pure Neji. Tenten intanto si rotolava a terra dalle risate, mentre Sakura aveva già passato la sua terza gradazione di bordeaux.

 

Ino si risistemò sopra Shikamaru, prima di provare a convincerlo con tono ragionevole: “Amore, non c’è bisogno che ti vergogni. Siamo sposati, ricordi?”

“Ecco, vedi, Ino” cercò di articolare Shikamaru, deglutendo a fatica e invocando tutta la sua sanità mentale rimasta (poca, pochissima…) “È proprio questo il punto. Io non ricordo. Nulla.”

 

“Lo stimo. Lo stimo profondamente” asserì Naruto, sospirando vistosamente.

“Macché stimo e stimo, è un coglione!” ribatté Kiba “Ha la Yamanaka letteralmente tra le gambe…”

“Kiba!” lo rimproverò Sakura, scuotendo la testa.

“Oh Haruno, non facciamo gli ipocriti…” Kiba ora divincolava le braccia in aria, infervorato.

“Dai che non vedo!” protestò Tenten, togliendoli entrambi con un calcio da davanti lo schermo.

 

Ino rise, riportando una ciocca di capelli dietro l’orecchio di Shikamaru. Certo che era sexy, il ragazzo. Non l’aveva mai visto così, Ino, e ora la cosa stava risvegliando in lei istinti difficili da ignorare. Si schiarì la voce: “Amore, stai scherzando, vero?” disse, fingendosi sconvolta.

Shikamaru soppesò le sue opzioni: mentire spudoratamente e godersi quell’incomprensibile ma in una certa misura piacevole realtà, o dirle tutto con onestà e buttare all’aria un’occasione d’oro.

“No, Ino, non sto scherzando”.

Coscienza di merda, davvero, coscienza di merda.

Sul volto di Ino si disegnò un’espressione confusa. Poi, gli occhi le inumidirono di punto in bianco, mentre la ragazza si mordeva un labbro in un’espressione di stizza: “Ecco, non mi ami già più, vero? È successo tutto così all’improvviso, e mio padre ha spinto perché ci sposassimo…”

A Shikamaru venne da ridere, contro ogni logica: se già la situazione era assurda, gli pareva quasi impossibile da credere:

 

4)    Il Signor Yamanaka aveva incoraggiato l’unione.

 

Nah, non può essere vero.

Shikamaru scosse il capo pronto a sparare un commento sarcastico, quando il fatto incredibile numero 4 fu istantaneamente spiegato dal fatto incredibile numero 5:

 

“…è colpa del bambino, vero?” chiese Ino piano. “È perché sono incinta, e…” NonpuòessereveroNonpuòessereveroNonpuòesserevero-

Piangeva apertamente ora Ino, e mentre Shikamaru non sapeva come reagire e la ragazza gli si buttava addosso, le sue mani presero ad accarezzarla e la sua bocca a baciarle il viso, mentre il fatto incredibile numero 5 si disegnava a lettere capitali nella sua mente:

 

5)    INO ERA INCINTA.

 

Ecco, questo, paradossalmente, rendeva tutto più semplice: ora Shikamaru aveva la certezza matematica che si trattasse di un sogno: poteva anche essere plausibile che nella frenesia di una notte brava lui e Ino si fossero sposati, che avessero passato tutta la notte a fare l’amore, che Ino (impertinente com’era) avesse chiesto a sua madre della sua vita sessuale, e anche che il padre di lei avesse in qualche modo biascicato che non gli sarebbe dispiaciuto averlo come genero; ma non c’era assolutamente modo, né in cielo né in terra, che lui avesse fatto l’amore con Ino Yamanaka due volte e non se ne fosse ricordato nemmeno una. Stupido sì, recidivo mai!

Così, Shikamaru decise che fantasia per fantasia, tanto valeva approfittare del momento.  Lasciò scorrere le mani sulla schiena di Ino che per un momento si irrigidì, poi le alzò il volto con delicatezza e portò le labbra di lei a incontrare le proprie. La baciò dolcemente all’inizio, poi con fare sempre più deciso man mano che la ragazza si abbandonava al bacio, gettando il capo all’indietro mentre lui la sosteneva e infine lasciava che la schiena di lei si appoggiasse delicatamente al materasso, invertendo le loro posizioni. Ino si lasciò andare a quel bacio, stringendo Shikamaru a sé e affondando le mani nei suoi capelli, mentre le mani di lui scorrevano ovunque, sul suo corpo.

Meglio, meglio, meglio di tutte le fantasie precedenti.

 

“Certi scempi dovrebbero essere vietati per legge!” protestò Kiba, parandosi gli occhi con le mani.

“Siamo tutti maggiorenni, ragazzo!” fece con spirito cameratesco Tenten, dandogli una pacca sulla spalla.

Sakura intanto si portava le mani al volto: “Oh, sapevo che prima o poi sarebbero esplosi!”
Kiba si sbellicò dalle risate: “Sai quanti doppi sensi ha questa frase?”
“Sceglierò di non chiedertelo” lo ignorò Sakura.

“Ma io…”

“… me lo dirai lo stesso, lo so” sospirò rassegnata la rosa.

“Ma perché ho acconsentito a tutto questo?” si domandò Neji, digrignando i denti.

“Oh, lo sai benissimo, tesorino!” rispose Tenten con un sorriso da squalo.

 

“Shika… Shika…” lo fermò Ino mentre Shikamaru le baciava il collo.

“Mmm?” mugugnò lui impaziente.

Ma anche nei sogni doveva parlare? Non era una sua fantasia? Oh no, comandava lei pure nei sogni…

“Shikamaru…” sospirò Ino afferrandogli il volto e costringendolo a guardarla. “Per quanto piacevole possa essere tutto questo… non possiamo” terminò a fatica.

“Non possiamo?” chiese lui stranito. Eppure era convinto di averla esiliata nelle terre della veglia, la coscienza.

“Perché non possiamo?” domandò.

Ino parve soppesare le sue parole, mentre lui riprendeva furbesco: “Siamo sposati, amore, non c’è niente di male…”

“… perché… perché ho fatto la colazione. Ho preparato la colazione con le mie mani e i toast si stanno bruciando. Dobbiamo scendere.” concluse Ino. Scusa patetica. Patetica, Yamanaka.

Shikamaru la guardò stranito, decidendo che per quanto illogici potessero essere tutti i fatti sorprendenti di quella mattina, questo li batteva tutti:

 

6)    Ino sapeva cucinare.

 

Del resto, oramai era certo: non era vero nulla. Tranne il piacere di Ino tra le sue ginocchia, ecco, se si voleva essere completamente onesti.

“Avanti” fece lei incerta, alzandosi dal letto malferma sui piedi.

Wow. Continuava a ripetersi. Wow, cioè… wow.

“Tutto bene?” domandò Shikamaru, perplesso.

“Più che bene” fece Ino con una strana espressione, voltandogli le spalle. Shikamaru le fu accanto, prendendola per i fianchi e sostenendola mentre insieme scendevano al piano di sotto.

“Davvero hai cucinato tu?” chiese Shikamaru notando solo in quel momento l’odore che effettivamente proveniva dalla cucina.

“Sì…” ribatté Ino, sempre meno disponibile a parlare.

“E cosa hai fatto oltre ai toast?” chiese Shikamaru prendendole la mano, come se fosse la cosa più naturale del mondo.

“Sai una cosa, Shikamaru?” fece Ino arrestandosi d’improvviso.

“Dimmi” la assecondò lui, fermandosi a guardarla.

“Chi se ne frega della colazione” ribatté lei, tirandolo a sé e baciandolo violentemente.

A quel punto eruppero grida, fischi e applausi dal divano, mentre Shikamaru si separava controvoglia da Ino e guardava gli occupanti della casa allibito.

“Voi cosa ci fate qui?”

“Servivano testimoni” si giustificò Naruto.

“Quelli servivano al matrimonio, ora non ce ne facciamo nulla” replicò laconico il Nara.

“Sei un fottutissimo bastardo, Nara” scosse il capo Kiba.

“Siamo arrivati a sei, e prima di colazione. Vince Ino!” proclamò Tenten con fare solenne.

Ino sorrise con aria trionfante, mentre inconsciamente si stringeva a Shikamaru. Il ragazzo la guardò con espressione neutra mentre lei tentava di mettere su lo sguardo più tenero di sempre: “Non sei arrabbiato, vero?”.

“Andatevene” fece Shikamaru ai ragazzi che lo guardavano trepidante.

“E mo’ sono rogne…” constatò Naruto.

“Eh buon per Nara: vedi Naruto, io e lui condividiamo da tempo immemore una passione per le donne violente…” sospirò Kiba prendendo Naruto a braccetto e assegnando un pollice alzato al Nara.

“Ce ne dobbiamo andare davvero?” sbiascicò Sakura, in preda all’estasi romantica.

“… ma il bello viene adesso!” protestò Tenten mentre Neji la trascinava fuori.

Sotto lo sguardo torvo di Shikamaru, però, se la diedero tutti a gambe in poco tempo, senza bisogno di troppe convinzioni.

“Shika?” le loro mani erano ancora unite, e lo sguardo di Ino ancora incerto, mentre l’espressione di Shikamaru rimaneva illeggibile.

Trascorsero parecchi secondi pesanti, nei quali Shikamaru soppesò le parole da usare. Poi guardò Ino, inclinò il capo e ghignò: “Che dici, sei pronta per il secondo round?”.

Ino lanciò un grido e corse su per le scale, mentre Shikamaru la seguiva con balzi che nessuno lo aveva mai visto fare. Raggiunta la camera da letto, prese Ino e la abbracciò, buttandosi sul letto con lei. Con sua sorpresa però, la ragazza si divincolò.

Shikamaru la guardò con aria interrogativa: pensava che anche lei volesse la stessa cosa.

“Non ci siamo nemmeno baciati. Con Sai, dico” disse d’un fiato, guardandolo a malapena negli occhi.

“Lo sapevo” ammise Shikamaru.

“Davvero non sei arrabbiato?”

“Davvero me lo stai chiedendo? Ino, quale ragazzo sano di mente sarebbe arrabbiato con una ragazza che gli si lancia tra le braccia, dice che è una bestia a letto, e per di più gli rivela anche che non è incinta?”

Ino rise ancora prima di dargli un bacio a fior di labbra e alzarsi dal letto.

“E adesso dove vai?” domandò Shikamaru, spiazzato.

“Spengo questo affare!” rise Ino, prima di spingere il pulsante della telecamera e rigettarsi sul ragazzo con vigore.

 

“Nooooooo!” l’urlo di dolore di Kiba risuonò per tutto il vicinato mentre la televisione non dava più segnale.

 

 

 

Ed eccomi qua di nuovo, a nemmeno un mese dall’ultimo aggiornamento (record personale!). Alice chiaramente si riferisce a quella di Lewis Carroll di attraverso lo specchio, cui la Regina Bianca dice di saper credere a sei cose impossibili prima di colazione. Grazie a tutti coloro che hanno letto: spero vi sia piaciuta almeno un pochetto!

 

Namithebest90: Ciao e bentrovata! Non ti preoccupare, sono contenta che tu abba scoperto questa raccolta e spero che ti sia piaciuto anche questo capitolo un po’ più leggero! Sicuramente qui non abbiamo effetti drammatici, anzi, spero di averti strappato un sorriso!

 

Nejisfan94: Francy, ciao! Le tue recensioni sono sempre meeravigliose, non scherzo. E poi fanno sempre il loro effetto teatrale (modello Ino) ad arrivare così, dopo un po’. Sono contenta che la scorsa fic ti sia piaciuta, qui ho sconfinato dall’altro lato, sul comico demenziale: ma come vedi, da una parte o dall’altra, questi due finiscono sempre a letto insieme, non so come mai! :P Intanto, questa volta Ino è Ino e nessun altra, che è già un passo avanti… Grazie ancora, un bacio!

 

Hachi92: Oddio, mi dispiace, non volevo angosciarvi tutte! In compenso se dopo la scorsa shot potevi pensare che fossi sadica, dopo questa non puoi che darmi della stupida! E questa volta, spero di averti lasciata solo con un sorriso divertito…. Alla prossima!

 

Kikkyxx14: Eh sì, povero Shika, sempre succube delle scelte di Ino… questa volta però non gli è andata così male, dai, che dici? Esaudito il tuo desiderio di allegria? Grazie ancora della recensione, a presto!

 

Melisanna: Ma sai che il tuo nome non mi suona nuovo? Ti ho incontrata forse in qualche altra fic? Sì, da “Lotte” nello scorso capitolo già si poteva capire qualcosa, e in questo “alice” non c’entra molto se non nelle sei cose impossibili in cui credere prima di colazione, ma… spero di averti strappato un sorriso comunque!

 

Ryanforever: Ciao anche a te! Sì, mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace: ho fatto sposare Ino con un altro… spero di essermi fatta perdonare con questa shot, che torna a toni allegri e spensierati però? Che mi dici?

 

Mimi18: Tennie tesoro, ti sei ritrovata in questa tua descrizione da pazza maniaca amante del lemon? Per consolarti, ti dico che nemmeno io so chi fosse sto Ken della shot prima, solo un brutto bastardo che ha rubato Ino a Shika, niente di più. In questa però ho ripresentato la tua Barbie in forma smagliante, direi, scemaH e manipolatrice come non mai! Se con l’altra fic ti ho fatto un po’ sooffrire, spero di averti fatto un po’ sorridere con questa. Sorry ma Birthdays è ancora in lavorazione: ci vuole troppa energia mentale, yawn… per questa invece basta un po’ di sana scemitù, che non si sa come, abbonda sempre! Bacibaci, Barbie(H).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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